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lo
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yj^.-
Univ.
of
Toronto Library
ATTJ
DEL
I.
MALATTIE
DVA.
LAVORO
Pai;
II.
Gknkk ai.k
- Si: z ioni:
Pi;
ima
A Tr
'l'
iii'.i.
I."
Congresso Internazionale
VER LE
MILANO
<>
U-14 Giugno
lOOt
il-f.^Si
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MII.AN"
STABII.IMKNTO TIPO(iKAFICU
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K.
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906
ili^'J 90fi -
STAH. TU',
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del onaressc
Ln
tara
si'ia ik^i
lo aprili^
l'JO'^,
la
ad un pranzo
al RintoruiUe Socini
Giunta MaidcipaU'
i
dell'Amministrazione Municipale, delle Scienze idrologiche e climatolof/iehe ebbero salutato le Autorit e i Congressisti, prese la parola l'onorevole
il/.
De
Cristq/'oris, in
I*r<-s:-
D?
Cristq/'oris saluta
lontano avvenimento:
traforo
del Sempione,
ad aprire nuovi sbocchi alle grandi correnti della civilt, destinato a divenire la grande via delle genti, intravveduta da C. Cattaneo, e destinato ancora ad avere alti e rittimc tra le migliaia di operai che ri
accorreranno per lavorarvi. " Io non mi sento di fai' blindisi, aggiungeva, ma sento invece nell'animo un jiensiero che voglio espori'f a voi tutti. Pare a me che il miglior
modo
di celebrare questo
si
eriger
sopra non poche vittinw, sia quello di riunire ad un convegno intemasionale quanti hanno studiato e studiano in Italia e fuori
r
clinici
di'l
problemi igienici
al quale
lavoro.
(finto
Signori,
arrivederci a
questo
Congresso,
pi numerosi, in quanto il Comune di Milano per bocca del mio illustre amico Senatorr Mussi, Sindaco di Milano, qui presente adempir nobilmente e signorilmente ai doveri della pi larga
spero di vedervi
r
amica
ospitalit
>>.
Le parole
istanza
all' on.
dell'on.
De
Crislo/oris
vennero accolte
da
un grande,
jirolungato applauso dell' a.ssemb leu. Molti dei Congressisti fanno immediata
De
del Coi/fresso
stesso,
on.
le
( 'i
istofols
aceettaiidn
la
presidili zn
e")
fa appello al concorso del prof. Devoto (") {presente al convegno) e che si dichiara ben lieto di cooperare alla riuscita del Congresso; l'on. De Cristofoi's indice una prima riunione che ebbe luogo nei locali della Societ
del Giardino, gentilmente concessi (5 Maggio).
A
Il
questa
illustri cittadini;
tra questi
il
Senatore
De
di istituire
una spe-
Prevenzione ed assistenza sociale. Municipio di Milano assegna momentaneamente per la Segreteria un locale in Via Filodrammatici N. 16. Si costituisce il Comitato Esecutivo nel quale entrano a far parie il prof. Devolo come Segretario generale, l'industriale cav. Luigi BertaG. Lanzillotti e L. Vigano relli come Cassiere, e i dottori L. Secchi,
ciale spzione dedicata alla
come
propaganda
e
e di
orga-
G. Lanzil-
una continua e proficua partecipazione ai lavori e li obbligano nelVautunno del 1905 ad inviare le dimissioni dalla carica di segretarii, alla quale sono chiamati dalla Presidenza i dottori L. Veratti e L. Carozzi. Quale sia stata l'opera prestata dal Comitato, risulta dalle circolari pi avanti riportate, e il successo dell' organiz sazione e della propaganda trattandosi di un primo Congresso dall'esito felicissimo e si pu dire insperato del Congresso stesso, come lo comprovano le adesioni e i
lavori
{*)
Il
prof.
DevoUi teneva
la
in
pulildicazione del
queiranno a Pavia il Corso di Clinica delle malattie professionali Lavoro : Rivista d'igiene, fisiologia e clinica del
COMITATO rUOMOTOKE
UHI, (TI\(il{F,SS(
Milano
Avoledo
Milano
Koma
prol".
Ambrogio, Milano Hertarelli Luigi, Milano Hiaggi Honloni lllVcduzzi dott. fluido, Milano Hurgonzio dott. L. C, Milano boschetti Elisa, Milano Campt-rlo ing. Giuseppe, Milano Candiani dott. Ettore, Milano Cantoni Costanzo, Milano avv. Corrado, Milano Carozzi dott. Luigi, Milano Colli onor. prof. Angelo, Roma Coufalonieri avv. Angelo, Milano De .\ngeli senatore Ernesto, Milano De Cristolbris sen. dott. Malacliia, Milano Dell'Acqua onor. Carlo, Legnano Denti prof. dott. Francesco, Milano Do Renzi prof. Enrico, Napoli De Vincenti dott. Angelo, Milano Devoto prof. Luigi, Milano Ellero dottor Lorenzo, Milano Esterle ing. Carlo, Milano Kabris dott. Riccardo, Milano Kilomusi-'Juelf prof. Gioele, Pavia Gatti dott. Francesco, Milano fiianoli prof. Giuseppe, Milano Dott. G. Y. Giglioli, Firenze Giordano dott. .\lfonso, Lercara (Palermo) (iobbi prof. Ulisse, Milano Koerner prof. (Uigllelmo, Giovanni, Roma Milano Lanzillotti dott. Giulio. Milano Loi-iga dott. Magaldi comm. V., Roma Magatti ing. Emilio, Milano Magrini ing. Etfren, Torino Mayno-Bronzini Ersilia, Milano Manfredini ing. Achille, Milano Mangiagalli prof. sen. Luigi, Milano Medea prof Eugenio, Milano Mover Max, Milano Menozzi prof. Angelo, Milano Momo dott. Carlo, Milano Montemartini prof. Giovanni, Roma Monti prof Achille, Pavia Mosso prof Angelo, Torino Mi-acli ing. Adolfo, Milano Pirelli ing. Giovanni Battista, Milano Pontiggia ing. Luigi, Milano Rava onor. prof Luigi. Bologna Rossoni prof. Roma Rusconi G. fu Luigi, Milano Sanarelli onor. prof Bologna Schiavi dott. Alessandro, Milano Scontietti ing. A., Legnano Secchi dott. Alberto, Milano Silvestri ing. Giovanni, Milano Sonzogno dott. Riccardo, Milano Sullam Rignano Rina, Milano Vanzetti dnrt. Mihiiio Milano ing. Carlo, Milano Voratti doit. Zanni dotf. Umberto. Roma.
Milano
Kei-taivUi dott.
dott. Carlo,
Milano
Cai-alielli
jrof.
E.,
G.,
Luiiri.
\"ii:ani'i
Luiiri.
COJVIITnTO
ORDINATORE
ANGELO MENOZZI
Vici'-Premlenli':
l^cjnl'irio
ifciit'i-'ih:
Prof.
Prof.
LIIGI IMlVOlO
-
Ciiasirir
I.llM HKKTARFl
-
LI
s.y.-.c.
Dott. L.
VIGANO
Ing. G.
CAMPERIO
Oott. L.
CAROZZI
Dott. L.
VERATTI
-
14
.yfil^inn.
tIR(
OLARE
N.
1.
le
Malattie del
Lavoro
NIILANO 1905
Sede
del Comitato esecutivo:
Sgregio Signore,
Il
gresso
medici,
Comitato esecutivo che intende a riunire per la prima volta a Congli studiosi specializzati e quanti si sono occupati dei problemi
igienici e
sociali
malattie
derivanti dal
La
governi e di citta-
queste
civili
iniziative
le
moderni
guisa
i
si
lilsaminare e discutere ci che la fisiologia e la patologia del lavoro ne additano, passare in rassegna le pi moderne ed efficaci procedure di prevenzione industriale, vagliare le risultanze degli esperimenti fatti
all'Estero e
in Italia nel campo della previdenza ed assistenza sociale, proporre iniziative in questo campo, ecco il programma delle tre sezioni
in
il
Congresso
del 1905:
fisiologia, patologia
2." 8."
Congresso
del
pi completo sar l'inventario e l'esame dei mali, pi sicura l'indicazione dei presidi, pi autorevoli
Ma
perch
lavori del
ne determinarono la
scambio delle idee. Congresso meglio rispondano ai propositi che preparazione, il Comitato non solo curer che sieno
i
delilteratie pi fecondo lo
Ijoi-tati
<li
iliiiaiizi
al
Congresso da
stufliosi
italiani e slmni,'ri
soli'
prevenzione e
di
assistenza
clic magici'
p(c<>
grande
inconsi
portata puhMica,
traui)
ili
ma
fin
IV'nomcni
morbosi,
dedicano a ricerche od
previdenza, di
apparali di
tener presento la
riunione del
il
numei-.
>
Con-
gresso sanzionati.
II.
i'i:i:>il)KNTK
Doti.
MALACHIA DE CRLSTOFORIS
II,
\'ii
i;-l'i;i:sn>i:Mr.
Prof.
li
ANGELO MENOZZI
//
Cassikki.
Segretario Gencnl,
>
LUIOI BERXAKELLI.
(IRCOLARE
N. 2.
Congresso
Internazionale
per
le
Malattie
del
Lavoro
UKKICI
Via Filodrammatici, N. 16.
(Chiarissimo J'^rofessore,
Nel 1905
avranno una
di
fornire al
Legislatore
elementi efficaci e
del
un codice igienico
i
lavoro,
agli industriali
il
tecnici
norme per
le
limitare
lavoro,
male
raggiungerebbe, se
lavoro.
campo
i
Una rassegna
ma
molto
riusci-
ranno
innumerevoli
questioni
meno
facili
sollecite quelle
provvidenze
che
stanno a cuore
di
Perci
il
di
ternazionale,
rivolge,
a mezzo
del
sottoscritto, alla S.
colla
preghiera
di
argo-
menti
pi
urgenti e
che sono largamente o ])revalentemente distribuite nella di lei regione. Dato il lungo periodo che ne divide dalla data del Convegno, torner facile alla S. V. 111.'"" suggerire e vedere eseguiti uno o pi lavori, che senza dubbio daranno prestigio e preziosa originalit al nostro Congresso.
dizioni fisiologiche e patologiche dei lavoratori adetti a quelle industrie,
Con
tali
contrilniti
la
nostro Congresso
.4, giorni nostri appena esplorato presso di italiani in un canijfaremo opera degna p^r la scienza italiana, e avremo dimostrato agli studiosi stranieri che anche presso di noi vive il ricordo degli ammaestramenti doli' immortale nostro B. Ramazzini. 11 Comitato sari"! particolarmente obbligato alla S. V. III."" se vorr (iMiunicare al sottoscritto gli a rtromonti prescelti da Lei e dai suoi allievi.
(liosi
noi,
m.rra
DEVOTISSIMO
Doti.
MALACHIA DE CRISTOFORLS.
NB.
Le
Il
l'orme
morboso
di natur;i
programma
dol Contrrosso.
Con^Tosso avi
luofio n^lla
primavera
d<'I
lOii.
al
1900.
iniit
^itlutn tenind
nv
uKuj.iK, rj()4
lI
l'JOO
il
Coia/reiiao
Si-initiuif
<
''f
-2
(IIU
OLAKE
>.
3.
Congresso
Internazionale
per
le
Malattie
del
Lavoro
UFFICI
DEL COMITATO
1
Via Monforte.
i.
Scjregio
hignore,
Milano
il
1"
le
striali, direttori
sono occupati
la
ai
di quistioni
relative al lavoro.
Il
IH."'-'
gresso,
Le porge
la
preghiera
di
prender parte
in
lavoro, od
alla
periodo
di
tempo che ne
sottoscritto
arriver a fare
le
mezzi pi
un inventario fedele e completo dei mali efficaci ad evitarli od attenuarli. Col maggiore ossequio me Le dico
Segretario Generale
ad indicare
norme ed
//
Devotissimo
Prof.
LUIOI
DEVOTO.
Dott.
IVI.
DK CRISTOKORIS.
Il
Congresso
di
il
primo
eli
e tratta
esclusivamcute
di
male
lattie
conseguenze.
Al successo di qucslo Congresso possono cooperare validamente;
i
maialile pro-
fessionali
meno
frequenti o di
alla
paiol'i^iia
:
<
all' ii^iciic
cl<l
lavoro
p'i'
lain"-
ojjfjoMo
di
coiiiiinicazioni al
Con ^M'OSSO
{.'li
ingegneri comunifaiiilo
e<liIizio,
ajrli
lor^^i
siuili e le
loi<i
osservazioni mtrinio ad
le
innovazioni
malattie professionali;
1
chimici
sejj:na!ando
pei-icrdi
additando
;,'li
industriali e
gli
medici del
Comune o
indagine di quei l'enomeni morhosi che essi avranno potuto osservare in alcuni dei loro dipendenti e facendo rilevare se gli aildetti ad una determinata industria sono preservati da qualche malattia o se da qualche altra sono piii facil-
mente
coli)iti.
IRCOLARE
N.
i.
Congresso
Internazionale
per
le
Malattie
del
Lavoro
MILANO
^04
1906
UFFICI
^'ia
Monforte. N.
II
stesso, sia
numero sempre crescente di malattie derivanti dal lavoro per s come fatica, sia per l'influenza dei materiali che si trattano
si
nelle industrie diverse, sia per effetto degli ambienti in cui queste
eser-
citano,
cialisti
le
di
funzionali che nelle industrie si vanno ogni di constatando, e provvedervi col purificare igienicamente il lavoro, col prevenire in quanto
possibile le
denza
sociale.
male influenze di esso e collo studiare disposizioni di previOpera questa alla quale chiamata la societ intera e pi
i
specialmente
governi,
cultori
della
scienza
gli
medica, dell'ingegneria
industriali
tutti,
meccanica,
nel
cui
Seguendo tali pensieri gi scrivevamo in un precedente bollettino, ed ora ripetiamo, che ci sembra essere dovere comune di giungere alla formazione di un codice del lavoro nel quale i dettami della fisiologia
siano confortati da meditate estrinsecazioni della assistenza sociale. Il Programma del Congresso dovr comprendere tre sezioni:
1.'
.
3.^
8."
In esso noi
porremo
le
prime
basi,
ma
che
sia in
affacciano.
di
mondo
scientifico ed industriale;
istituti
clinici,
da laboratori
i
talia
come
accolti
temi che
lui
fonti ce
lia
loro pnjposto;
pochi
talch
le
Relazioni e
('onumicczioni
gi elencati
nostra asjjettativa.
per daiiie un
le
controindicazioni fisiologiche
ul
lavoro notturno:
forme nevrasteniche nei ferrovieri; la patolojria del lavoro negli ambienti ad aria compressa: la patoIogia*dei palombari e nuovi mezzi di profilassi: frenastenia e delinquenza in rapporto ad irrazionali ordinamenti del lavoro: malattie professionali, non traumatiche dell'udito: la pneumuconiosi dei solfatari:
le le
genere
si
Sicilia:
medesima:
la
le
prevenzione e trattamento
dell'asfissia
lavoro manuale e
il
rinduenza
le
il
le alterazioni
dell'apparecchio respiratorio
^e.lieatori di
carbone:
l>as-<e:
professionali:
patologia:
la
ed
argomenti
di
Come si vede siamo davanti ad una serie di argomenti importantissimi che avranno una degna e conveniente discussione; la quale sar tanto pi efficace se gli autori delle relazioni vorranno accogliere favorevolmente
l'invito caldo
che loro
fa
il
mandare
quanto
si
gennaio 1906) distribuiti all'aprirsi del Congresso, pratica nei pi autorevoli e frequentati conil
(non dopo
gressi internazionali.
Noi
al
ci
teniamo
se
sicuri
bisogno che
che questo Congresso risponder degnamente ne sentiva, e attendiamo dall'opera di quanti hanno
XB.
Col 31 dicembre
1905
si
IL
PRESIDENTE
Dott.
MALACHIA DE CRISTOFORIS
II Six.ektario
Il Vick-Pkksidkntk
Gkxkrale
Prof.
ANG-ELO X-IENOZZI.
Prof.
LUIGI
DEVOTO
Il
Congresso verr tenuto nella prima met del Giugno 1906. Molte
Accenniamo
tutti
parte al Congresso
completo, e che col Congresso coincideranno molti dei festeggiamenti che Milano prepara per celebrare l'apertura del Senipione. I Congressisti godranno delle consuete riduzioni ferroviarie. Con altri annunci si daranno ulteriori istruzioni sia per queste, sia
per
la localit
ove
si
terranno
le
<
7.
CONGRESSO INTERNAZIONALE
itr.
II.
\i\(,\ITIK
DEL LAVOIin
MILANO 1906
Kiii.RiA."
Via Moiiloru-,
li
7//.'""
Sijncr Sindaco,
Mi
le
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sit/ni/k'fir/e ck'
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'MHitnt
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che
ili
tal f/uisa
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pio sentiti
Il
Prtisi'itnt.'
del
i.^rEiid'o
ireiiiiz-'arn"
1^.
IDE Cie-ISTOFOS-IS
sr'iKitorf lift lit'gno
P. S.
Il
i>*r
un
rt-iiiK di
rirtcontro.
is
CIRCOLARE
^. 6.
cSSO INTERNAZIONALE
MILANO
1906
Yon 9
stellug,
/
bis
welchem
die
Gewer-
bekrankheiten
Gesichtspunkten aus,
der Arbeit
Prophylaxe derselben
in
zahlrei-
Mittheilungen beleuchten.
gestattet
u.
Das
Cornile
sich
E.
W. zum
Congresse
ganz
besonders einzuladen
W.
demselben
~"
zu besondere Ehre gereichen. Reisekarten, ^Yelche Auf Ihre Anfrage werden Ihnen die Italienischen Eisenbahnen bedeutende Ermssigungen auf den gewhren, sofort zugeschickt werden.
In vorziiglichen Hochachtung
Der General-Schriftfiihrer
IH(OLARE
>. 7.
CONGRES INTERNATIONAL
l'OLH Iti
MALADIES l'ROFKSSKiNXFlLKS
MILAN
BuHKAi;:
Riie
1906
Moiifurn-,
14
Monsieur
Depuis
et
honorable ConfriTe.
le
1)
jusqu' au 14
Juiii,
c'est--dirt'
pemlcini
la
pe-
internationale,
aura
Milan un Congrs ou
i^eronl tudics
les
problnies
de
la
Pathologie
du Travail
La
des
le
ora-
ainsi
le
voir
au
tra-
aux
il
vaux du Congrs, le Comitt' tient a vous grandemenl honor si vous voudrez bien
nient son invilation.
sera
accueillir
favorable-
Le gouvernement
de for pour
n'
le
italien
accende d'ailleurs
i\
cheniins
parcours
des
confi ns
Milan
et
de Milan a
la frontire
ou
port de nier, et
vous
demande
les
documents de
legitiniatimi.
Dans
honor
l'espoir
faire
l'honneur
et
pn-sentons,
Monsieur
notre
haute
assurance de
parlaite
consideration.
Le prsident du
Corniti'
Le
secrtaire gnral
X. S.
-
20
Camere
del Lavori e Societ operaie.
C'ireoLare alle
le
IVIalatte
-
del Itavopo
PREVENZIONE
ASSISTENZA SOCIALE)
9-14 Giugno 1906.
o o
MILANO
o o
Spett.
Socic-t,
A nome
per
le
del
Internazionale
delle
programma
di
trattamento
Congresso stesso.
Il
programma
venisse comunicato alle altre Societ aventi rapporto o legami con cotesta
Istituzione, al fine di
di
osservazioni
pratiche
Societ
stesse e la
partecipazione dei
di
di
libera
ammissione
del
di
ogni Societ.
autorevole
Confidando
suo
IL D.r
PRESIDENTE
M.
DE CRISTOFORIS.
di
indicare
il
nome
\.
1>.
At'li
IlMlllHtliilli.
CONGRESSO INTERNAZIONALE
i
r.
Il
MALATTIK
lill,
I.AVuKn
Milano, 12 Maggio 190f).
MILANO 1906
.SK<;Ki:Ti:itiv
:
Via
Monforio.
14
Egregio Signore,
Dal 9
al
14 giui^Mio
\>.
v.
si
lerni
in
Milani',
il
1.
CON-
programma che Le
si
invia Ella
ha mezzo
di
con-
avranno
parte
figu-
S.
V.
che
prende
tanta
non pu non
ipiesta
ADERENTI
al
Congresso;
presente,
piti
ed
adesione
che
il
fiducioso
che vorr
pi
etticace
darla concorrendo
quest'I Congres'so.
11
autorevole e
il
Cav.
Luigi
(juolii
Beriarelli,
di
\'ia
S. Orsola.
al
quale
potr
inviare la
iscrizione
che
r di L. 10.
Distinti tissequi
Il
Presidente
S.Miut.
Dr.
DE CRlS'l'OEORIS
Il
Segretario Generale
Prof. L.
DI-VOTO.
>".
10
Ai Sindaci.
CONGRESSO INTERNAZIONALE
PER
I.E
111.'"
Signor Sindaco,
Il
Comitato organizzatore
di
questo Congresso ha
di
rilevato
che che
la
le
sua
citt
accogliere la preghiera
il
abbiamo
sanitari
inviare
a Milano per
Congresso
argomenti
uno
dei
da
Lei
dipendenti.
poich
gli
rinnovi la preghiera.
lo
faccio
ben
volontieri.
esprimendo
il
il
voto
che
come
od
molte altre
altro
citt
citt italiane
inviano
al
loro
ufficiale
sanitario
la
medico dipendente
Congresso,
cosi
anche
nobile
un giorno dichiatecnico
volta
un suo funzionario
si
tiene per la
1.^
Milano.
Voglia scusare
la
mia insistenza
col
maggior ossequio
mi professo
Dev.'""
Sen. M.
DE CRISTOFORIS.
IIMOI.IKK
\. 11.
Sec'rctcrici:
MILANO
- 1
(iiii^no
llMKi
li:'"
CONGRESSO INTERNAZIONALE
PER LE
MALATTIE
DEL LAVORO
Via Monforte, 14
Ci
pregiamo comunicare
le
alla
Internazionale per
9
al
1
Malattie del
Giugno
p. v.
Contldando che la S. V. Ili""' vorr farci l'onore di partecipare a questo importante convegno, al quale interverranno notabilit
scientitiche italiane ed estere, ci rassegniamo con osservanza
PER
D-.tt.
IL
COMITATO
prcsiaentc.
i;cncrale.
M.
DE CRISTOFORIS.
MENOZZI,
l'rof. A.
vicc-prcsiJcntc.
Prof.
Milano,
28
Aprile 1906.
L.
REGOIiflJIEJlTO
DEL GOJlGJ^ESSO
1." In occasione dei festeggiamenti che Milano preparer 1906 aprendosi la linea del Sempione, si terr in Milano un Congresso internazionale per lo studio delle malattie del lavoro in ordine
Art.
il
per
Art.
Art.
2."
Il
tempo, la data e
3."
Il
la
Comitato organizzatore del Congresso fisser, a suo durata del Congresso (9-14 Giugno 1906).
il
o pi Sezioni, quando
r opportunit.
abbondanza
Art.
4."
ai lavori del
medici, ingegneri,
e tutti coloro
Art.
5."
La
tassa
d'iscrizione
del
Congresso
fissata
in L. 10.
Art. 6." Le trattazioni del Congresso risulteranno di relazioni sopra temi prescelti dal Comitato organizzatore ed affidati a personalit
particolarmente versate
scelte dai congressisti.
nella materia
di
Tanto
oggetto
di
pubblica discussione.
e le
Art.
8.
non abbiano fatto in precedenza tenere un succinto sommario alla Segreteria del Congresso.
congressisti
Art. Art.
9."
sunti
delle
relazioni e
delle
comunicazioni
saranno
passati alla
stampa
10."
Non saranno
accettate
le
attinenza col
Ari-. 11."
maggiore
Art.
nicazione,
di
Le relazioni non potranno occupare uno spazio mezz'ora. Le comunicazioni non pi di 15 minuti.
di
tempo
12."
il
Finita la esposizione di
i
una relazione o
discuterla;
di
di
una comu-
Presidente invita
piti
congressisti a
parlare per
di
10 minuti e
di
nessuno pu un argomento.
In ultimo
il
Presidente da
di
la
[aroia al
iiiiinili,
relatore
<
all'autore della
10
Le dimostrazioni saranno sempre latte a seduta t'rminata. 14." Gli autori di relazioni e di comunicazioni debl>nu
la
presentazioni',
il
lesto Ielle
stesse.
Art.
abltreviate
degli atti
15."
Le
la
relazioni
le
comunicazioni
(convenientemenie
parte del volume
quando
che
mole ne
rimesso
in
sia
eccessiva)
faranno
verr
avranno
pagato
la (juota d'iscrizione
L. 10.
di
Arf.
16."
'
Il
Il
un Pi-esidente, un e di un
Economo-cassiere.
Anr.
gli
17.
Presidente ha
poteri
che
la
concede.
AiM.
18.
Il
Congresso prima
di
alla
\J1.
Il
Comitato
di
Presidenza ammetter,
professionale che non figurano ancora nel programma o rivestono una importanza speciale. La tassa d'iscrizione di L. 10; va rimessa al Cav. L. Beri ARKLi.i, Cassiere del Congresso, Via S. Orsola N. 1, Milano.
Fino
pubi ilici).
al
Congresso tiene il suo Ufficio Giugno passer alla X'illa Reale f Giardini
All'arrivo a Milano
Uffici"' di
Reale.
ammesse
quali Congressiste
definitiva
j te /'.sonale
:
viene
rilasciata a
chi
ha pagato
volume degli M/'lann nel li)(K')^> offerta in ricordo dal Comune monografia congressisti potranno ritirare e con essa biglietti d'invit giamenti che il Comune ed il Comitato stanno preparando
di
Milano; d
diritlo al
Milano
('.-.1,1:-
Le ferrovie
di Stato
accordano
ai congressisti
il
ribasso del
le
il
60
ribassi)
distanze
comporta
del 40"^,,. I congressisti fino a
26
hanno
il
un
certo limite
vantaggio
e la
La
tempo seguenti:
ANDATA:
RITORNO:
corso fino a Genova.
Giugno
Giugno
il
1908.
1906.
La Navigazione Generale
Italiana accorda
50
"
su qualsiasi per-
ribassi
gli
stessi
le
che
Sabato
alle
21
ha luogo
il
ricevimento a
Comune d
tutti
in loro onore,
la serata alla
Congressisti,
che nel pomeriggio di Domenica non si tiene seduta essendovi le corse per il Premio Ambrosiano di Lire 100,000, cui i congressisti sono
ammessi con
Lom-
Presso
il
Congresso
alla Villa
Reale funziona
'
.,
fin
d'ora un ufficio
ha
il
N." 60-65.
ScI|(><Ih
tli
a(]-sioii*'
Fisiologia,
l'uttjlo^ia
ed Igiene
K/I<M
I ;
Prevenzione tecnica
.Vs>i-.tcnza
sdci.ilc
Il
'iOitjScritlo
desidera
prendere parte
ai
lavori
del
Congresso
{Iscrizione L. lOl.
// titolo
licita
sua comunicazione e:
Nome
Cognome
Indirizzo
Franciiliollo
Segreteria
{/c/
Ceniesinii
fft
MILANO
Via Filodrauunatci. 16
Tesjsera defliitiva.
(fronte)
C0NQRE55O
IMTERN/IZION/ILE
Milano 9-14 Giugno 1906
Villa Reale (Via Palestre) _*_
//
Signor
regolarmente iscritto al Congresso.
IL l'IxF.SIUKyTE
Dott. M.
Il !ie<jreUtrio
DE CRISTOFORIS.
Il
Gc, uriti,L.
Ciissiei e
Prof. L.
DEVOTO
BERTARELLI
(retro)
Presentando
locali
questa tessera,
(Villa
il
Congressista acceder
potr
visitare
i
ai
del
di
Congresso
Reale):
Civici
di
Musei
Milano
Comune
Misar
1906:
ammesso
definitivo.
ai
festeggiamenti
che figureranno
nel
programma
r's'rii
|M'r
i:Ii
Imitali.
CONGRESSO iNTERNAZIONAIiE
^ ^
-r
'fb
<$9
-^
MflliRTTIE DEL
Giugno 1906
Via Palestro^
LAVORO
MILANO 9-U
(VILLA
REALE
rilasciato al
Signor
il
per intervenire,
giorno
alle
Il
Giugno
1906,
alla
SEDUTA
INAUGURALE
li.
ed
mitvt"
Sen.
Sf.i;rkt\I(1ii f.nkhaik
M.
DE CRISTOFORIS
li
\'i.-F-PRFsir>?:NT^
L.
DEVOTO
Prof. A.
MENOZZI
30
(fronte)
CO^Gf^ESSO
IflTEl^l^flZIOrlflliE
Il
Signor
studente in
alla seduta inaugurale e
Congresso.
IL
PRESIDENTE
Dr. M.
Il
DE CRISTOFORIS
Il
Segretario Generjilp
Cassiere
Prof. L.
DEVOTO
L.
BERTARELLI
Presentando questa
sera
{retro)
tes-
si
ha
diritto di accedere
ai locali
del Congresso.
Ji'ijhi'i,
i/niifHD
/'.*i)h.
N ST
1
F.
iJ
AGHlCiiLTCRA, INDlSTIilA
3
COMMERCIO
Ringia/i-' la S. V. Gnor, e gli altri
ISPETTORATO (}ENERALE
illusti-i
coinjiijiitMiti
il
Comitato orira-
iii/zalore del
Previdenza
2.
lavoro
il
Si';i(t/i'-
cor-
la
mattina del
doveri
di
del
mio
avrei
non mi consentano
personalmente, come
parteci-
OGGETTO
Congresso Internazionale per
le
paro
ne
Congresso, ho
il
del?-
gato a rappresentarmi
i906.
tor
rale
conim. dot-
Credito
della
Previdenza
ci
notizia
alla S.
\'.
Gnor,
lo
che
gli
temi che
vi
saranno
svolti,
porteranno
nuova
delle
malattie
professionali
e
di
approcognidi
di
Onorevole Dottor
Il,
.MI.MSTUO
Hi'L'iii"
firmato
COCCO-ORTL'
Cnlnil.'it.i n-^',u.://:i>iii'
l'onj.'re'iMi
Inierii:i/i.>ii;ile
Monforle, 14
Milano.
5^
MINISTF.ro DELL'INTERNO
lioiiia,
giu.irno
1906.
IL
DIRETTORE GENERALE
DKLLA
SANIT PUBBLICA
'x>^
ai
lavori
Congresso internazionale
il
per
le
malattie del
lavoro che
verr inaugurato
magim-
intervenire, perch
di
Roma,
in
questo periodo
tempo, da
imprescindibili e
tanto pi vivo
dell'ufficio mio.
Ed
la
mio rammarico
il
in
quale e per
vivamente
formano oggetto,
risultati
e per la sapiente
utili
ed ammaestramenti.
non mi
dato di presenziare di
di
persona
cura
lo
le
dotte
discussioni,
non mancher
seguirne con
somma
svolgi-
giovamento nell'interesse
dei servizi,
Con
di
tali
sentimenti.
i
La
voler gradire
R.
S4NTOLT0UIDO.
.[ir Onorevole
Prof.
Comm. M.
t)E
CRISTOFORIS
Via Monlortc.
MILANO
Ah
firn
SA
ilei
Lavoro
in
MnilnH'I.
Berlin. 5 Juni
4
IttMl.
Die
unii
Gosellschaft
in
fiir
llvgione
Brrljn
s|)rirlit
Ge-
werbekrankheiteii
ihi-en verbindlichsten
iliren
Dank
fui-
die erhallene
Einladung
;ils
Delogierten
Hochachtungsvolist
Der Sch ri fi Ci ih re r:
A. (,H()T.[ A1I\
Dor \orsiizeude;
Pr.
MAYET
Kaiserlichrat.
Tu
ali
whora
il
may Conce rn
(irvefinii.
This
is
tu
cri-rlirv
thal
Wni. oldrigbt,
Esq.,
iM.
\K,
l'rol'essf!-
.1'
the accredited
Provincial
le
Board of
llralth
lo
the
Congresso
p,-,,vi,-,.
,,,
internazionale per
at Milan, Italy.
On
behalf of the
Provincia!
Ib^ailb
of
(1,.^
Ontario, Canada.
E.
E.
KITLllE.N
Chairman.
CIIAST
:>!
UDG ETTrS
Deputy
Secretary and
Rcgistrar-General.
Toronto, Feb. 22nd,
wm.
La
34
di
La Camera
scrivente
del
Lavoro
Milano
in
data 27
mag-
La
invito
Camera
fattogli
per la partecipazione
delle malattie del lavoro, invia con la presente la propria adesione, notifi-
cando che a rappresentarla in detto Congresso fu nominato l'egregio dott. Giovanni Allevi, consulente di questa stessa Camera del Lavoro. L'argomento del quale si tratterr in questo Congresso interessa molto da vicino la classe lavoratrice, epper la Camera del Lavoro, interesser i propri soci convocandoli espressamente per discutere in proposito
ed eventualmente invitare dei congressisti amici delle nostre Istituzioni a presenziarvi per un miglior affiatamento. Voglia intanto codest' On. Presidenza prendere buona nota della
nostra adesione e nella speranza che gli Uomini che interverranno al
il
im-
prole-
rassegniamo
per la Camera del Lavoro
Il
Segretario
BEIilvOTTI.
e poi in data 9 giugno 1906:
della
di
i
Dopo accordi presi tra i Rappresentanti delle varie Associazioni Camera del Lavoro, questi hanno dato incarico allo scrivente Ufficio
la loro adesione al
Congresso ed
nomi dei rappresentanti le proprie Associazioni. Adempiendo a questo nostro dovere eccovi
:
nomi
dei Signori
De-
legati
per
la
Camera
Giovanni gi comunicato.
Per
dott. Edoardo - Bernacchi dott. Angelo - Baila dott. Eugenio - Schiavi dott. - Pirri dott. Giovanni - Porro avv. A. Eliseo - Beltrami cesco - Agnelli avv. A. - Mazzocchi ing. Felice ing. Adolfo - Mazzoni ing. Nino
le
Associazioni : Bonardi
Luigi - Fi-
lippetti dott.
Qualche Societ o Lega si riservata di eventualmente aggiungere qualche altro nome dandone direttamente comunicazione al Congresso. Tanto per norma di codest' On. Presidenza, distintamente ci rassegniamo
per
la,
Commissione Esecutiva
Il
Segretario
BEIjIOTTI.
:i5
Ln
Camera
Impossiljilitati
del
Lavoro
di
Monza
Circondario
1906:
di
ad inlerveiiire
Congresso,
la scrivente
Camera
mentre porge
la
sua pin
diffondersi
delle Malattie
del
Lavoro,
tore
Achille
Monti,
memliro
dell' Ufficio
Consulenza Medica
della
scrivente
Camera recentemente
.
costituita, a volerla
rappresentare al Con-
gresso stesso
ETTORE
BENI.
La
Camera
del
Lavoro
Gallarate
pure
in
data
6 giugno 1906:
La Commissione Esecutiva
di
questa
Camera
del
Lavoro ha
decisi'
di aderire al
rappresentanti
Bitelli,
ed
il
consulente
rilascian-
Con considerazione
/
/
>(;//< t'ifio
iiiiiriille
M.
GIOVANNI BITELLI.
36
L'
Associazione per
di Milano, in
la,
Siamo
lieti
informarla che
il
iscriviamo al Congresso
dott.
delle
Ma-
lattie del
Laooro, delegando
nostro
Raffaele Jona
Con osservanza
l Segretario
CARLO RUGARLI.
//
Riscatto Ferroviario - Societ tra ferrovieri e tramvieri di Milano in data 31 maggio 1906 scrive:
riscontro
alla
In
pregiata
circolare
il
dott.
Congresso Internazionale
Con ossequio
Pel Comitato Centrale
Il
Consigliere Amministratore
BRANCONL
Silvestrini,
Gabbi, Grocco,
Silvagni,
Giuffr,
Di Vestea,
kel, Lpine,
gli
il
Medea, Ughi, Queirolo, Vanni, Fenoglio, Marcacci, A. FraentRoth di Postdam, Lewis di Edimburgo, Pagliani.
ecc.,
Commendatore: Ricchi
Medico Provinciale:
Dott.
il
Pampana
il
Spettatore
ecc.,
ecc.
:r7
TEIvEGKAMMI
Senatore
De
Essendo
stero e
stato
nominato
il
Autorit e
competenza
on. Sanarelli
COCCO-ORTU.
af^sistere lavori
RAVA.
Senatore
De
Milano.
far voti
Impedito da
pel
felice
faniigliaro
nessuno piu
di
me pu
le
da lungi
malattie profes-
sionali.
Milano
-assemblea
il
mio
GUIDO BACCELLI.
38
RAPPRESENTANTI ESTERI
Backlund
doti.
Anders
Stoccolma
-
- {Svezia).
Budapest
- (Ungheria).
Dsir
Bruxelles - (Belgio).
-
Monaco
(Baviera).
Langlois
Oldright
BoNZANiGo
W.
Toronto
-
(Canada).
Eugenio
Bellinzona.
Costantini
Achille - Trieste.
Mac Lean
Neisser
Allan
Konigsberg.
dott.
Eugenio - Berlino.
- Zurigo. -
RoTH
prof.
Otto
Vienna.
Ludwig
Signora - Vienna.
Rambousek
dott. J.
- Trieste.
-*
Hayo
prof.
Bruns
Gelsenkirchen (WestphaliaJ.
Kaestner
dott.
E. - Steinbach
-
Hallemberg (Germania)..
Friedrich prof. G.
Budapest.
Municipi rappresentati
aderenti
Alessandria
Bellinzona
Mantova
Milano
Moiitenero
Bergamo
Biancavilla
Monza
Napoli
Bologna
Brescia
Novara
Palermo
Pavia
Pisa
Caivano (Napoli)
Catania
Chiari
Como
Firenze
Gallarate
Pordenone
Rieti
Salsomaggiore
Santa Paolina (Avellino)
Genova
Imola
Savona
Sestri
Leccu
Ponente
Legnago Legnano
Lodi
1
Stroppiana (Novara)
Torino
Trieste
L'rbino
.ivorno
Loiigaroiie (Bellimo)
Venezia
Lugo
40
CONGKESSISTI
Agnelli
avv.
Arnaldo,
Teodosio
-
San
-
Dal-
mazio, 5 -Milano.
Aymoresso
dott.
Bagnolo
Montenero
(Piemonte).
Albertoni prof. Pietro
Allevi
dottor
Bologna.
via
Giovanni,
-
Kra-
mer, 6 -Milano.
Allieri dott. Achille
Monza.
-
Ambrogio, via S. OrMilano Bernabei prof. Corrado - Siena. Bernacchi dott. Luigi via Paolo
Beretta
sola,
dott.
-
Ancona
dott.
Sarpi, 7 - Milano.
Bertelli e C. - Milano.
Milano.
Arcellaschi
dott.
-
Garibaldi,
corso
Berlarelli
sola,
1 -
dott.
Ambrogio,
S.
Or-
Garibaldi, 125
Milano.
Milano.
Orsola, 1
Arkel
dott.
gari, 18 - Milano.
Bertarelli Luigi, S.
lano.
Mi-
19 - Milano.
-
Bettoni dott. A.
Brescia.
via
Roma.
Biaggi
dottor
Carlo,
Borgo-
Atzeni
spesso, 15 - Milano.
Binda
Biondi
prof.
Cosimo, via
-
S.
Rede-
(Avellino).
gonda, 10
Pietro, via
prof.
Milano.
Cesare,
Universit
Cagliari.
Backlund dott. Anders - Stoccolma. Bayla dott. Eugenio, via Felice Casati,
Bonacossa
Bonardi
Quin-
tino Sella, 4
Milano.
Milano.
ing. Nicol, via
dott. prof.
Baseggio
Baslini
Conserva15 -
nizetti,
torio, 7 -
Milano.
via Bigli,
Bellin-
dott. Carlo,
Milano.
Battistelli
dott.
Bordoni - Uffreduzzi
Luigi - Rieti
prof.
G., via
(Pe-
rugia).
Udine.
viale
Circonvalla-
Natale,
M.
Ospedale
di
Ma-
Bassano Ve-
rina
Venezia.
41
Jiosclit'lli
Elisa,
vi!i
nlnielto,
21-
Carozzi
-
doli. Luigi,
cor~n s r..u,.
Milano.
Bossi
piTif.
Milano.
dolt.
L.
M.
(Jciiova.
l'avia.
-
Casarini
litare -
Boveri
dolt.
doti.
Fiero
Ravenna.
Bruera
Stanislao
Iglesias.
Ca-
Pa-
16
Milano.
Milano.
Bruns
ten
,
dottor
llayu
am
Statdgar-
Ceconi
lano.
prof. A.
10' - GelsenUirchen
(Ger-
Cederna A.,
Celli on. prof.
via
Miania).
Burgoiizio
doti.
L.
C, Foro Hona-
.Vngelo -
Roma.
parte, 65 - Milano.
Cenni
RacalClerici
dott. dott.
Ro.solino - Imola.
Biirruano
doti.
Francesco
muto
(Girgenti).
Agnese, 14
-
Milano.
Colajanni dottor
setta.
Pompeo
Caltani-
Roma.
Calderini prof.
logna.
(>.,
Universit - Bo-
- Pisa.
dott.
Calza vara
Comida
dottor
Roma.
degna).
Ct>nfalonieri
Cambiaso
dott.
An-
t'anna, 29 - Genova.
nunciala, 8
Milano.
del
del
Lavoro Lavoro
(iallarale.
Conti
dottor
.Vttendolo,
Ospedale Piazza
Milano.
Cremona.
Cooperativa
del L-avoro
Monza.
Farmaceutica,
Camperio
An-
Duomo
- Milano.
- Rieti.
-
lano).
dottor
Emilio
Certosa
Cantoni
-
noli.
(Pavia).
Milano.
dott. .\llVedo, via S.
Cortona dollor
Marta,
via
i:?
Enrico
Alessan-
Capini
-
dria.
Milano.
avv.
-
Carabelli
chello, 3
Corrado,
Boc-
Milano.
Manicomio
via Doiii-
Como.
Crosti
dott.
(
dott.
Francesc/j,
Carnielli
lotti,
Adelchi,
via
Caval-
zetti
39 - Milano.
Orazio, Ospedale - Cre-
20
Milano.
>razio - Napoli.
Curii dolt.
Caro
prof.
mona.
De-Andrea
none.
dott.
Desiderio
Porde-
Regia Universit
Cagliari.
De-Angeli
Filippetli dott.
Vercelli, 135
3 via
Milano.
De
Cristoforis
Malachia,
Filomusi Guelfi prof Gioele, Regia Universit - Pavia. Finzi dott. Giuseppe - Casale Monferrato.
De-Giovanni prof. Achille, R. Universit - Padova. De-Joanna dott. Vito - Avellino. Della Vedova prof. Temistocle, Foro Bonaparte, 18 - Milano.
De-Michelis
dott.
Fo prof
Fontana
Pio,
corso Valentino, 40
- Torino.
dott.
Giacomo
(Sicilia).
- Castella-
mare Golfo
G.,'Casa Stand, 36
- Ginevra.
Denti
prof.
Francesco, via
-
RugaS.
bella,
11
Milano.
Gabbi prof. Umberto, Universit Messina. Galeazzi prof Riccardo, via S. Calimero, 31
-
De-Palatis
dott.
Francesco,
An-
Milano.
-
Gandini
dott.
Luigi
Legnano.
Universit
-
G.,
De Szegedy-Maszk dott. Elemr, Ministre du Commer. - Budapest. De-Vincenti dott. Angelo, via Rugabella, 11
-
Municipio
Fi-
renze.
Gatti dott. Alessandro -
Milano.
Portocivi-
tanova, (Macerata).
Gatti dott. Francesco, piazza Paolo
Milano.
Alfonso,
piazza
Istituto
Ferrari, 10
Milano.
Francesco,
Belgio-
Elefante
dott.
gnoli, 6 - Bologna.
Milano.
G.
Y.,
Esterle ing.
-
Carlo, via
Senato, 39
Giglioli
dott.
via
Campi-
Milano
Riccardo,
via Borgo-
doglio, 2 - Firenze.
Gilli dott.
Costanzo - Gallarate.
dott.
-
Fabris avv.
Falcetti
Giordani
Pier
Luigi,
Ufficio
nuovo, 5 - Milano.
dott. Leonardo, Vetreria Milanese, via Savona - Milano. dott.
Sanitario
Chiari
Giordano
Girone
serta).
dott.
Alfonso
-
Lercara,
(Palermo).
dott.
Fanoli
Gino,
viale
Vittoria,
Alfonso
Aversa (Ca-
34
Milano.
1 -
(iiulIVi1,?
-
prof. Liborio,
vi.i
W'agnei-,
via Lod.
Palermo.
ilolt. Desin''.
-
Glibert
Avenuc
Bi-iig-
Legnano
Municij!*
Legnano.
(
muiin, 564
(ilibert
Bruxelles,
-
Lemke
-
l'>nesto, Piazza
"aslello,
16
Signora
prof.
Bruxelles.
Celso,
.MilaiiM.
Gobbi
Ulisse, corso S.
Licci
dott.
Polidoro,
via
Archi-
Lo Cascio
cipio
-
dott.
Ferdinando, Muni-
iliino.
Palermo
Lodi
prof.
Gorini prof.
,sala.
Costantino,
via
Mar*.ll
Lodi, Munici|io
Milano.
Loriga
dott.
Giovanni, Lfticio
lavoro - Roma.
Lucatello prof. L., Istituto Patol>gia
Roma.
Arcistr
:>0
-
Med. - Padova
Halin Prof. Martin.
Lurasc'hi dott. Carl<
,
via S.
Andrea,
Monaco,
Ingianni
-
Baviera).
Milano.
dott.
-
Lussana
[trof.
Filippo,
Istituto
Fi-
siologia
!^1
Bfilogna.
Genova.
Maffei dott.
.\.
- Firenze.
V.,
Magaldi comm.
Jena
lott.
Ministei-o
In-
Raffaele,
la
rapp.
ass.
-
di-
dustria, A. e C. -
Roma.
corso
Po,
fesa contro
lano.
.Iona
tubercolosi
Mi-
M;igatti
ing.
Emilio,
ConL5
cordia, 5 - Milano.
Ravenna Ada,
\\
Magrini
Torino.
iiig.
Effi-en, via
letto,
F ri-ara.
Mayno-Bronzini
Kaestner dott. E., Steinbacb W'ollemberg (Germania). Koristka Francesco, Via Revere, 2
-
Milano.
via
Maino Dino,
Milano.
Pietro Veni. 7 -
Milano.
proi'.
Malacrida
(iuglielmo, via Giusti.
dott.
Gaetano, Nerino, 6
Korner
:;7
-
Milano.
.Milano.
Mancini
-
doti.
Foligno.
doit.
Labadini
cav.
rag.
-
Ausano, Fon.
Milano.
.Mancioli
Torquato,
Galleria
Bonaparte, 60
Langlois prof.
dein,
J.
Roma.
Car-
P.,
Rue de
Manfredini ing.
mine, A
.Vehillc, pia/.ya
12 - Parigi,
- .Milano.
Lazzaro
Sitifiii-
Spallanzani, 26
Milano
via
.Milano.
l'ozio,
La Torre
bre,
I.altt's
\>vo\\
-
F.
\\
Mangianti
dott.
tenente colon,
Lomelliui, l'ar-
macia Reale
Genova.
comand. l'Ospedale Mil. - Milan .Maiilegazza prof. Umberto, piaz/a Carmine, 2 - Pavia.
Maragliano professor Edoardo
nova.
-
44
Montemartini
lavoro
-
Ge-
Roma.
-
Marao-liano
doti. Vittorio -
Marengo
Mari
dott.
ing. Paolo,
Genova. Boccheggiano
Monti
Pavia.
Miniere - Grosseto.
Aurelio, San Vicenzino, 11
Milano.
prof. Roberto,
-
Moscucci doti. Adamo, medico primario - Treviglio. Mosso prof. Angelo, R. Universit
-
Massalongo Maggiore
Massini
Ospedale
Torino.
ing. Adolfo, portici Meridio-
Verona.
Gino, Clinica medica -
Mrach
nali
dott.
- Milano.
dott.
Genova.
Muzzarelli
Attilio -
Casalpu-
Medea
Meyer
prof.
Eugenio, via
Gioljerti,
sterlengo.
- Milano.
ing.
Max,
via Cordusio, 8 -
Milano.
Melli dott. Carlo, via
XXII
Luglio. 79
Nani-Mocenigo conte Lodovico, via San Samuele, 3319 - Venezia. Neisser dott. Eugenio, Potsdamer
strasse, 39
-
Parma.
Mellini avv. Achille, Segret. Unione
Mortara.
di
Cooperativa
Milano.
-
Ramiola
Sanitario
Oldright
prof.
W.,
Universit
-
Toronto - Canada.
Oldright Ellen Sarah
nada).
Toronto (Ca-
via
Quintino
Toronto
(Canada).
Oldright Mar}' - Toronto (Canada).
Pacchetti Carlo, via Guglielmo Pepe,
Menozzi
bello,
prof.
36
Milano.
Merletti prof.
C, Scuola Ostetrica
1
Ferrara.
Pellegrino,
64 - Milano. Pontecorvo
Lorenzo, 1
-
C, San
Pisa.
-
Pepe
dott.
Francesco
Galvano (Na-
metto, 6-8
Genova.
Allan, via Monte-
poli).
Mac Lean
l)ello,
dott.
Peri dott.
nente.
Alessandro
Seslri
Po-
34,
Pension
Printemps
Firenze.
Mocchi
dott.
Domenico, R. Scuola
Uni-
Ostetricia - Milano.
Torino.
Pietro - Alzano
Pesenti
dott.
MagStresa
Milano.
dott. Carlo,
gioro (Bergamo).
Momo
-
corso Venezia, 53
-
Pestalozza
Milano.
46
Milano.
\l
Pe/za
Piazzi
<loU.
-
Francesco, via
XX
Srt-
\'ittorio
leiiil)r(.'
Morlara.
(Giuseppe,
Emanuele, 44
Maiiiconiio
Torin<j.
'l'ullir.,
iloti.
Rossi boria
nule, 4
-
prr)f.
via
Are-
Provinciale - Pesaro.
Piccinini
(lutt.
Roiii;i
;j!S
Rossoni
celli,
prof.
Eugenio, via
du<*
Ma-
Asti.
Milano.
prof.
Zurigo.
prof.
-
Roviglii
Alberto, Santo
Ste-
fano, 9-11
Bologna.
- Pisa.
Rubino
ilott.
dott. C.,Clin.
Med.
Genova.
Pigorini
Rusconi G.
fu
Luigi,
viale
Roma-
Pirelli e C.
na, 14 - Milano.
Pirelli
ing.
l^<
Gio.
Batta,
veso,
- Milano.
Milano.
9-
Pizzini dott.
Luciano
-
Pontiggia
parte, 61
ing.
Luigi,
Milano.
Salvetti dott. Elito
-
Mantova.
Uff.
Milano.
Pavia.
Sambuga
rio -
dott. Pietro,
Sanita-
Como.
(j.,
Sanarelli prof,
Rabitti
dott.
deputato.
Uni(Jo-
Augusto
dott.
-
Montanara
versit
Bologna.
Attilio,
((.Urtatone).
Sancio
dott.
medico del
Rambousek
Ramoino
no,
mune
di
Genova.
-
similiano, 18
Milano.
6-G - Genova.
via
Ramoino Signora,
no, 6-0
-
Maragliaile[).
Man-
Genova.
Roberto,
- Milano.
Rampoldi
|)ruf.
-Pavia.
Hermann, Ma-
Rava
Roma.
Reinach
Milano.
Ernesto,
via
Lario, 90 -
Leopoldo
.Vlberto,
Legnano.
Secchi G. Battista
-
dolt.
-
via
A ri berMag-
Rigaccini dott.
Siena.
lo,
19
Milano.
Egidio, (^spedale
Riva
lo,
dott.
Antonio,
piazza ('astel-
Secchi
dott.
22
Milano.
e
giore - Milano.
Riva Monnerel
Correnti
-
C,
via
Cesare
Siccardi
dolt.
Pier
Diego,
Clinica
Milano,
Medica - Padova.
-
Ronzoroni
(Milano).
ilott.
Gaetano
Seregno
l'i-lolo-
Sigurt dolt. G.
- .Milano.
li.,
via Pantano, ?S
Rossi
dutt.
Felice,
Istituti.
Silvestri
ing.
-
Giovanni,
Milano.
corjio
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gia - Rolognji.
nezia, 16
Sommi
dolt.
46
Enrico, via
XX
Set-
tembre, 4 - Mortara.
Medici
Condotti - Stropvia
Sonzogno
rolo,
dolt.
-
piana (Novara).
i4
Milano.
-
Valabrega
Valenzi
torio
ing. Adolfo,
Cesare
Spadoni
Spatz
dott.
Correnti, 5 - Milano.
dott.
provinciale
Trieste.
Aristide,
-
Piazza Vit-
comm.
G., via
Manzoni, 29
Eman., 47
Milano.
dott. G.,
Roma.
Moscova,
Milano.
Spezia, Municipio
-
Vallardi cav.
Spezia.
Pietro, via
40
Valli, Cotonificio -
Vanghetti
-
Vanzetti ing.
ing. Guido,
Procuratore della
Milano.
dott.
Treves e Belimban, via Caf12 - Genova. Tagliani Giovanni, via Vittoria Colonna, 26 - Milano.
Ditta
Taidelli dott. Antonio, via Monforte,
Vasta
di
Pietro,
Favara
Prov.
Girgenti.
13
Milano.
dott.
Vigano
6
-
Luigi,
via Crocefisso,
45
Milano.
Milano.
Via Ralbi,
Milano.
15,
35 - Milano.
dott. L.,
interno, 9 - Genova.
Teleky
23
-
IX Turkenstrasse,
Vimercati Carlo
Visconti
di
Vienna.
Roma-
gnosi, 3 - Milano.
Modrone, Conte Giuseppe via Cerva - Milano. Vitali prof. Fabio, via Traghetto San Felice, 3702 - Venezia. Volante dott. Giuseppe, via Lauro,
4
-
Tolumello
dott.
Biagio - Racalmuto
-
Milano.
(Girgenti).
Bologna.
Societ
Zambeletti
dott.
Leopoldo,
piazza
dott.
Pietro,
gaz
Torino.
della
Ca-
68
14
Roma.
Giuseppe,
via
Zanoni
stro,
dott.
-
Palevia
Genova.
prof.
-
Pavia.
-
Zenoni
Zevi
-
dott.
Costanzo,
Leopardi, 14
dott.
Milano.
Napoli, 27
-
Bologna.
Turati (Cotonificio)
Ufficio Igiene
Vittorio, via
Milano.
- Roma.
Zoja prof. Luigi, via Farini, 123
Municipale
di
Milano.
Parma.
Zubiani
dott.
Antonio
Sondalo
Vaccino
dott.
Nicol, rapp.
Sezione
(Sondrio).
EAl'l'liESKNTAXrr
DEI
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Fi:i.ic[-:
{Acelliiio) -
Santa Paolina
-
Monza
-
Brlnelli
doti.
FfiANCEsco
(JJfdlano)
Longarone
Eugenio - Bellinzona Bl.nni doti. AssiNTo - (Lirorno) - Montenero Boi.i.i'.TTiNo dott. LiiGi - Lecco Bozzolo pi-of. Cotum. Camillo - Tni-iih.
BoNZANiGO
dott.
Batiistklli
dott. LiiGi
Rieti
Rieti
D'Andrea
Ferraris
Gasperini
dott. dott.
Gardenghi
Giordani
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prof.
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dott.
Pier Luigi
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Chiari
dott.
(Jostanzo
Luigi
-
Gailarate
Gandini
dott.
Legnano
FERDINANDO - Palermo Meloiti doti. Giulio - Bologna Pi;ri dott. Alessandro - Sestri Ponente Pi;i'K dott. Francesco - (Xapoli) - Caivaiio Perini dott. Ingioio - Pavia
io dott.
Lo Casi
PizziNi dott.
Lf CIANO
Bergamo
liiancavilla.
-
Sambuga
Sancio
dott.
Pietro
Conio
dott.
A'iTiLio -
Salvi/iti dott.
Curo
Genova Mantova
48
oblazioni:
L.
500.
100.
100.
50.
50.
Milano
Riva Monneret
e C.
-
- Milano
Cotonificio Crespi
Milano
Bertelli e C.
Milano
100.
100.
Carlo Erba
Infine
il
e Visconti di
Milano
veramente
signorile,
ha dato volume
tutto
si
espone.
SEIILTA
l\All.l'lfAI,l-.
Il|-,L
lllMiIflNMI
Sultatcj
\)
alle ore 11
della
o
Siila
invitati
Kiale,
si
<
dinanzi
ad un
numerosissimo
uditorio
di
coii2crc-^sisti
Sono presenti
verno on. prof.
civili
il
ia|i[iis<'ntante del
,
du-
le
autorit
cittadine
e militari,
senatori Mangirif/nlli,
Maraf/liano,
De
Giopanni, molti
la parola
i
il
prof. An;/elo
Congressisti:
della civilt,
le
condizioni
economiche
creazione
sociali odierne,
trovati
della
industrie
vecchio
i
ed alla
le
di
pari
tempo
metodi e
condizioni di
grande intensificazione del lit\-^i' medesimo, con aumento considerevole di produzione e di ricchezza, si avuto d'altro lato il manifestarsi di fenomeni che minacciano la salute del lavoratore, sia per le (|ualit e quantit di lavoro a lui richieste, sia per le condizioni in cui lavoro si compie. Soventi volte il lavoratore esposto ad una causa il nemica, non avvertita o male avvertita, la (|uale rapidamente o lentaper le condizioni di ambiente non igiemente attenta alla sua salute. niche, o per la natura delle sostanze che maneggia, sostanze velenos.che talora in modo acuto talaltra in modo lento, insidioso, atticcau" l'organismo, il lavoratore trovasi in tempo relativamente breve afTetto da condizioni morliosc che ne rendono triste o no abbreviano l'esistenza. A queste conseguenze funeste ilolle nuove industrie e delle nuovo orgazizzazioni industriali devesi porre riparo. Quelle cause nemiche della salute degli operai devono essere eliminate, K dovere della Societ di ollVire al lavoratore questa garanzia che quando entra in uno stabilimento egli trovi non solamente un lavc^ro che per {pjalit e misura non
Con
ci nientre
si
avuto una
ecceda
il
limile
ficiente retribuzione,
ma
nemica
attenti in
iiuxlo
ed abbia giusta e sufche eziandio sia tranquillo che nessuna causa rapido o in modo lento alla sua saluto.
Ma
per
riuscire
50
necessario
si
questo
scopo
il
spesso
uno
studio
lavoro
che arreca. Per adottare i provvedimenti necessari e rimuovere le cause nemiche per stabilire leggi a tutela della salute dei lavoratori, necesDa ci tutta la serie di ricersario uno studio dei fenomeni relativi. vanno compiendo da medici, da compiute che si e osservazioni che, di
jjiologi,
da
industriali,
da chimici.
Tutto questo prezioso materiale di studio doveva per essere raccolto discusso e vagliato per trarne ci che di utile e pratico si pu da esso
ricavare.
Ed ecco
l'origine di questo
lavoro
Congresso nato sotto gli auspici di non domano, col concorso di studiosi
indici
costituisce
uno degli
pi
importanti
della
civilt
moderna.
la citt di
Milano
sede
del
Con-
gresso. Qui dove ferve cosi intensa la vita industriale, lo svolgimento del Congresso trover certo terreno fecondo. La nostra citt seguir
con vivo interesse le discussioni che avranno luogo e ne trarr ammaestramento per progresso civile. E nella nostra citt che sta erigendo il primo istituto di studi per le malattie professionali; il Comune di Milano non si arrestato dinanzi a sacrifici per fondare la clinica
delle malattie del lavoro.
Milano
in
Congresso ed
ai
io
ho l'onore
il
nome
del
suo
primo magistrato
di
dare
signori intervenuti
benvenuto.
Saluto voi
illustri
senza
ci
dimostra che
per
un'opera
i
vi
hanno
studiosi
benvenuti in
regioni
Milano. Saluto
voi
italiane.
saluto
importanti temi
che
il
frutto
ricerche.
Siete
veri
benefattori
le
dell'umanit.
voi
volgeranno
pensiero
voi
riconoaccla-
scente
schiere
i
numerose
di
meranno perch
salute saranno
il
provvedimenti che si prenderanno a tutela della loro frutto dei vostri suggerimenti.
Onore a voi!
Cristoforis, Presidente del Co-
S'alza quindi
il
senatore Malachia
De
mitato Esecutivo:
Gentili signore, Egregi signori,
Comitato promotore
di
questo
riconoscente e cordiale benvenuto a tutti coloro che "vollero prendervi parte. A S. Ecc. il Sottosegretario di Stato onorevole Sanarelli in rappresentanza di S. Ecc. il Ministro di Agricoltura.
iiulustria a
iifhcio; alla
commercio, impedito
AutorilA
Fi-efelti/.ia
;
di
esser qui
per
altri
alla
Auloril
l'Igiene
Provinciale
alla
Corniinale
ai
rappresentatu dall'Assessore
per
rappresentanti dei Governi esteri: Fianeia, Baviera, Belgio, Canada, Ungheria, Svezia e delle citt di Trieste e di Bellinzona; ai Medici inviati da tanti Comuni italiani, quali ufficiali
sanitari, tutti venuti (Va noi
l'it.'UZa.
.\l'
professore
Menozzi;
a dare
li
il
lor<)
'"^-'
.Hil'lM
rl..|
MlliiV,,
-;ri|llIlH'"|l,
l-lj-.r,,
..
eli.........
,lj'
rr[^_
titudine.
Quando
pensiero
di
noi
iUU:?,
in
un Krimlisi agii
scit-n/iali idrologi,
i.j
lanciai
il
che gravano sui lavoratori nelle diverse industrie, e proposi si indicesse un Congresso inteinazionale per lo studio delle malattie di lavoro: il compianto Sindaco Senatore Mussi, accolse sul momento il progetto con calorose parole e dichiarazioni di assistenza morale e materiale da parte deUa sua amniinistrazit'nc al Congresso stesso. Le successive anmiinistrazioni presiedute
il
prendei-e in
esame
l'onur.
Senatore
Ettore Ponti, confermarono (juel precedente, e all'opera nostra di preparazione e di effettuazione mantennero protezione generosa, efficace. Un
di
tutti
noi.
Ma
la stjildisfazione
debbo
dii-la
nella sua interezza, ci viene dal pronto, attivo e personale interesse col
quale, uomini di scienza clinici e medici, industriali, tecnici concorsero a rendere interessanti, nuovi, di carattere pratico, lavori che qui si svoli
di relazioni e di comimicazioni clie, sia per iniziativa del Comitato ordinatore, sia per spontanea offerta, sono a
il
pensiero
di
aveva la ragione in s stessa, ed era una necessit sentila generalmente; sia, dico, una prova che negli studiosi, nei filantropi stava latente una forza la quale abl.i^'i-
gnava
della
soltanto
In breve
di una tempo le
migliori
m<'nti si offrirono
pionieri,
bersaglieri
la
battaglia
intellettuale e
umanitaria
che
esprimo riconoscenza sentitissima, interpnHando l'animo dell'intero Congresso, dei lavoratori, e specialmente del Comitato ordinatore. Ed ora gentili signore, egregi signori, colleghi e studiosi permettete a me qualche breve pensiero, che la solennit del momento mi suggerisce ili presenza del 1." Congresso internazionale che il mondo vede riunito in Milano per lo studio, dalla civilt voluto, delle malattie che attiggon-
essi
i
Ad
lav(ratori.
^'oi
rammentate certo
il
l'antico
racconto.
il
V.vw
il
secolo
di
Pericle.
Callicrate,
ammi-
rava. Quand'ecco la sventura! lascer la sua splendida opera
il
52
dall'alto.
Morir?
notte, ed
Pericle
sogna una
una Dea Esculapia gli dice come guarire l'infermo: ci nel sogno. A voi non spiaccia che io abbia rinnovato l'antico mito._Esso respira la grande bellezza, ma anche la sorpassata ingenuit di un tempo, in cui gli uomini credevano cadere per una ostilit occulta di Dei ignoti, ma poi pensavano ancora di essere restituiti alla vita per il beneficio di strani
numi.
Su quelle leggende
costruirono
le
altri miti,
malattia? nuH'altro era che un agguato del destino! contro di invocavano pi efficaci i timidi ansiosi ricorsi ad una provvidenza metafisica, che non i criteri della profilassi o della igiene. Perch si vive! perch si soffre? perch si muore? Problemi circonfusi di maest religiosa, di un nimbo di mistero, di fatalit. Problemi che suscitavano pi le angoscie della paura o gli istinti di una casuale che non il bisogno calmo ed eroico della la carit e libera piet imagine scientifica, il senso di una religione del cuore, che io chiamerei
La
si
essa
volentieri sociofilia,
umanamente
un dovere intrascurabile di giustizia. Consentite, o signori, una gioia, non egoistica, al paziente cultore del vero, al nemico tranquillo ed implacabile del dolore inutile. Noi che abbiamo gi vissuto molto, noi siamo lieti di questo dono, non sempre lieto, della longevi! , perch, se l'avere vissuto molto ci costrinse
voce imperativa
di
a vedere sfumati molti incanti di giovinezza, e ci fece assistere muti e tristi a molte indimenticabili agonie di persone e di cose, questo per ci ha dato: di salutare un secolo nuovo, un nuovo ordine di cose, di veder imperare le grandi leggi del diritto e del dovere; quelle grandi leggi che
dominano oggi
duttivo.
il
mondo,
ha
di
veramente
civile e pro-
dino,
si
Alle feroci divisioni di un feudalismo, che separava cittadino da cittauomo da uomo: agli inganni superbi di un individualismo egoistico,
E per il tema che qui ci raccoglie caro al nostro cuore di salutarvi da qualunque terra siate voi venuti. Cosi, il primo saluto sia alla memoria di Bernardino Ramazzini, che dava all' Italia nel 1699, circa due secoli e mezzo or sono, il suo trattato sulle malattie professionali, in cui mise tanta parte di intuizione moderna e positiva: in cui sono dettami dati da mente di vero filosofo e di scienziato, ispirantesi alla convenzione che corra uno stretto rapporto fra patologia e professione; in cui l'antico autore sembrava obbedisse pi al bisogno paradossale di novit che ad un esame sereno ed esatto del reale. E pari saluto a voi che venite da terre straniere: dalla Germania, dall'Austria, dall'Ungheria coi nomi noti di Roth, Sommerfeld, Hirt,
Rosenfolcl,
HaHurt,
EIulemlourg,
Nus[jorli:
dalla
Francia con
|uelli
di
ArnouKl: dall' Ingliillorra coi distinti Tardif'U, Brouardtd, Pfacock: il Belgio colle suo meraHall, Dearden, Tracey, Arlidge, Poore, vjgliose afferma/ioni protezionali d(d lavoro, 173 Ispettori medici delle
Bi-enioiid, Broca,
officine: infine dall'Italia
eini,
il
Giglioli,
Devoto, Pieracdella
che a
f|iM'sti
studi diede
grande impulso:
non
pochi
ancora:
il
non
tacendo dei
rispettabili
membri
Comspe-
missione che
ciali.
1901
le
Meravigliosa unita dell'intelligenza! Essa, senza alcun dubbio, supera una solili a ri et di ansie, di spescienziati; la palpitare all'unissono
i
ranze, di ricerche
cuori pi divisi
dal clima, dalla temperatura, dalle sventurate ragioni delia politica o del nel senso moderno della parola capriccio, riabilitando, santificando
<^
la
la
a questo punto.
si
Un
del lavoro
una
juoslioiie di
relativi: si vide
accanto
le
ai rischi inevitabili
una
che
e
si
imaginarono
i
tabelle fisse e
quillit
regolamenti, perche
senti
il
una
scliiavit di odio e di
spasimo,
subito
di
non
poteva
l'ambiente
del
essa
definire
l'entit
ed
indiretta,
il
prossima e lontana
ogni
lesione,
classificarla,
attribuirle
compenso.
le
Ma
Il
per
malattie? Quale
campo
sconfinato!
si
T'na jtrofessione un
modili-
condannano
al
riposo alcuni
si stancano ed esauriscono altri: per essa si risente l'influsso un lento avvelenamento, o con maggior fortuna si trova un rimedio
volt^
da superare quella
insieme
.
clima,
razza
dell'eredit,
prese
tutte
ragione il nostro concittadino. Professione e morte: professione e malattia: uomo e lavoro: fatica muscoli: ambiente, adattamento, materiale professionale: ecco gli
elementi della indagine.
Ha
Fu dunque
anche
e
le
malattie
il
contratte
per
il
a difesa
a compenso
il
di chi
d alla societ
le
rapporto fra
professioni
da un
1".
mortalit e la morbillit
umana
dall'altro lato.
brevemente, innanzi agli occhi varie vittime, siccome punti del grande quadro doloroso. Ecco 1 professionisti scienziati, ecco i muscolari, ecco gli obbligati alle fatiche dell'intelletto, ecco gli uomini in lotta con i pericoli delle polveri e dei veleni, delle temperature basse ed elevate, delle pressioni
sfilare,
dell'aria ambiente.
della
Nel pallido scrivano e nel diligente incisore la malattia fa un crampo mano, un tremolio, uno spasimo od anche una paraUsi dell'arto.
Nell'impiegato
in
altri
si
lo spirito per l'ossessione di una idea nemica di tutti, l'inesorabile ed insidiosa nevrastenia: altrove noi giungiamo quando uno sforzo muscolare, troppo prolungato, ha gi castigato un martire ignoto con una ipertrofa idio-
deforma
la
fissa:
fa
strage
Ecco i minatori dalla struttura scheletrica in cui una fanciullezza brutalmente sfruttata arrest lo sviluppo. Ah! bella di sole la nostra Sicilia! ma chi non sa come in molte sue solfare la necessit di poco pane crea un rachitismo artificiale per
centinaia dei suoi miseri carusi?
E
zioni
ma
curvi
chi ignora
sul
le
diverse
intossica-
combinatori
felici,
tipografici,
piombo
Noi siamo
orgogliosi
i
della
ma
caduti in
una temperatura
minuto,
e
di uomini stettero aveva persino centosessanta l'ardore interno dei loro poveri corpi, un di
altissima,
il
cuore
la lenta distruzione
meno?
fatalit
di
fatica e di dolore.
Sovracarico
operaie nelle
di intelligenti
Stato;
in
malattie
la
degli
occhi,
dell'udito,
una ridda
cui
smarriscono talvolta!
Quali e quante
terribili insidie
ha
la vita!
Come
bella la
morbida seta!
ma
delle bacinelle
che strazia
le filandiere?
la vaniglia!
i
ma
frutti.
rammentate
la
rogna
dila-
Danno
stanno
le
chinino e
pustolose
il
catrame:
ma
eruzioni
degli
operai
del
eritema dei
maneggiatori
di catramo;'
E
bile
cosi
che
la
morte e
la vita,
la salute e
l'infermitA
fin
si
allacciali'
<^
d'jve
possi-
Chi pu collaboi-are all'impresa/ .liiwinir. .mii j.i..ijlemi che K a qunsto puntu, nella mia ineiif mi chiedo: quale la parte dell' industriale? certo mi permetto es[)orre. e<^li dovr far studiare da propri medici le forme morbose delle singole
:-..
l'i
sintomi
iniziali
E mi domando
cause speciali
le
Associazioni operaie,
questi ne
le
Camere
fatti
del lavoro non hanno qui un che possono sfuggire allo stupraticit
delle
approfitti a magiriore
sue con-
cerco sapere anche questo: per la tutela del lavoraii'L' non dovr
meno
pfrif'nlnse
Lo
scientifica di
un regime speciale nella nutrizione e nelle bevande a seconda esaurimento a cui possa incorrere?
le
potranno alternare
Quante interrogazioni, o
e lanie
ignote e quante
ricerche
e quante risposte ancora a dare! ancora ci si parano innanzi! e quali pi sintomatiche e generiche gi chieste e otte-
nute,
ci
restano da escogitare?
l'ora cosi di inizi, di
cosi ancora
primi passi; il quesito grave e solenninuovo che noi sentiamo di non poter pretendere che queste nostre adunanze siano gi un Congresso, uno scamlno di dati precisi.
Piuttosto
Ma
un primo affiatamento, un preludi suirsi pu resistere. Qui clinici, tecnici, industriali siamo riusciti ad adu: arci pi per prometterci una crociata bianca del domani, che non per lodarci di vittorie ottenute o per affermare tutte le certezze di cui, pur troppo, non dobbiamo ancora consolarci. E una vigilia di armi a cui foste invitali. Non per delle armi omicide, come quando patrio non libere si alTmncano, e la carica alla baionetta o il grido della barricata dovevano a forza voler dire che l'amore si fondeva in un tragico crogiuolo di odii. Suona rintocchi la canifiana! si, ma chiama a raccolta tutti gli uomini
definirle
amiamo
gestivo,
un impulso
al
quale non
la follia
non contro l'uomo sibbene contro la morte, la rachitide, l'alcoolismu, che ci minacciano, persino mentre jii sacra, piti pura, pi buona
Verranno
si
Il
56
ma
la
poi le leggi e
regolamenti:
di
regola pi per
una cospirazione
le
codice contro
labile se
tutti
vorranno, perch
il
chimici, se insieme
essi,
perch sentirono
della
al
postutto che
Bisogna che
diventi
igienica,
sociofilia
che usciranno da noi vivranno sicure nella coscienza dei popoli. Lavoriamo. Il momento ci propizio: che vuol essere pensiero moderno, gentile se, mentre nelle gallerie della
un
Mostra internazionale
e delle, industrie, noi
di cui Milano si gloria ferve il trionfo delle arti provvediamo intanto a combattere ci che quelle
hanno
di malefico, di esiziale.
Vittime oscure, inconsapevoli dei mostri d'acciajo o delle incudini assordanti o delle miniere o dei telai o dell'arte grafica, o del lavoro
mentale, lavorate: noi qui pensiamo non soltanto ai grandi urli di Courrires o d'altrove, ma altres ad ogni attimo inavvertito della vostra esistenza laboriosa che vi toglie sangue, giovinezza, Davvero mi sento orgoglioso come cittadino e
felicit,
genio.
di studio,
il
come uomo
che
l'Italia,
no-
bile successo, o signori, delle indagini vostre e delle vostre proposte. E con tali pensieri di filantropia, unitevi a me per elevare un inno
al lavoro, all'umanit.
Porta quindi
il
saluto dell'Austria
il
dott.
Hermann
von Schrotter:
Herr
Praesident, nielne
Herren!
offic.
Wenn
es Oesterreich
Delegierten
zu nennen, so glaubte ich einer freundlichen Auffordei-ung Ihres Comits folgend nicht unterlassen zu sollen Ihnen im Namen meines Vaterlandes wobei ich die vvrmsten Wnsche zu diesem Congresse zu entbieten zugleich fr Doct. Telek}^ spreche. Ich bin dieser Aufforderung um so Freudiger nachgekommen als mir die Gedanken, welche diesen Congress bewegen, schon vor Jahren durch den Kopf gegangen sind als ich im
dem
Spiegel
der
Donau den
Spatengefuhrt habe.
Wenn wir auch bewundernd auf die Leistungen der modernen Hygiene blicken durfen, so kann man sich doch dem Eindrucke nicht entziehen, dass ein Theil dieser Disciplin, die Gewerbehygiene im engeren Sinne, gegenber der bacteriologischen und serologischen Richtung etwas zurckgetreten ist und nicht allerorts gleichen Schritt gehalten hat mit den onormen Forschritten der technischen Industrie. Hier war eine Liicke auszufi'iUen, deren Bestehen Ihr Generalsecretr Prof Devoto ich glaube nicht schon seit mehreren Jahren richtig erkannt hat
fehi/iigoheii, weiiu
Congressf'S
l'iir
Dcvolos
venlankeii.
Wio zwei
ungestiime Rennplenl
l)aKl ist
eileii
Industrie
iind
rnedicinisch^
Forschuiig vorwiirts;
ckes, Klectriciliit
orsterc voraiis
Meditili hai
Verwetulniig
nachziikommen
des Luftdru-
uiid
die
um
die
Ge-
aus der Bezw ingung dor l'ilemente resultiereii zi Itescitigen, idi eriniiero an die epochalen lnnvoraus Ijald ist die Medicin und Asepsis, welcli; innie tochnische z^veige genschalteii dor Anti schiif lun den Aiifordorungen an Ventilation, Dosinfection, Wasserverfahren die
einander zu gelien sich und ergaenzend; Technik und Medicin bedurten einander um ihre grossen Problenie fiir die Monschheit, ohne Opfer und ohne Gefiihrdung der Gesundtheit zur Hebung des Volkswolstandes durchfiihren zu kr.ruien. Der Medicin fallt die Aufgabe zu alle jene Projecte et Unternehmungen l'ir den Ingenieur und Arbeiter gefahrios zu gestalten, niit welchen die Technik in Kiihner Concepti"n voranslrmt. Indusilrie und Medicin, deren \\'('ge sich stets kreuzen werden, ItediM'fen einander; dami werden die Erungensehallen beider Gebicte wahre Forlschritte bedeuten, wenn sia sich zum \\'ole der Menschhcit zur Ib'liung des gesellschai'tiichen Lebens vereinigen. Und darin liegt, glaul)e ich, eine weitere und nichl die geringsle Bedeutung dieses Congresses. ^Vas wir hier anstreben wird dazu beitragen die Kluft gjinghch zum Schwinden zu bringen die da und dort noch zwisciien dem Arbeiter mit der Mand uml jenem des Geistes zu bcstehen scheint, sie wird, wenn ich mich so ausdriicken darf dazu beitragen sociale Potentialdiflerenzen auszugleichen unti Krankheiten
Schon fangen
die
beiden
Gebiote an mit
der Gesellschaft
In dieser
heilen.
ist
Art
manche Probleine auf socialem Gebiete zu lsen helfen. schonen Vaterlande, das sich in dem letzten Decennium in soglaenzender W'eise an dem inlernationaien wissenschal'ilichen W ettich lirauche nur an die Xanion liewerbe der Nalionen betheiligt hat Mosso, Sacelli u. v. A zu erinnorn Marchiafa\'a, Celli, Grassi, ^ind die angedeutelen Fragen durcb diesen Cungress zum ersten Male
Ihrem
und hat einen Apell an die anderen Staaten gerichtet der von bleibenden Kolgcn begleiiet sein un! fin neues reiches Arbeitsfeld gemeinsamer Fruchlbringendcr Thtigkeit zeitigen wird; diirch diese Anregungen ist auch die m"glichkeit einer internationaien Gewerbehygienischen (ieset/gebung nicht mehr
hier einen Schritt vorwjirts
in
!ill/u
wi'ite
l'Vrne genickt.
5S
In dieser Ari den ersten Spatenslich gethan und riffentlich die massgebenden staatlichen Factoren auf die Nolwendigkeit einer gemeinsamen Arbeit der Techniker und Aerzte hiiigewiesen zu haben wird das bleibende Verdienst jener Mnner sein, welche diesen Congress zu Stande gebracht haben. Und ^Yas auch die Zukunft bringen mag, und sie wird man wird stets dankbar auf diesen ersten reiche Erfolge bringen Congress zuriickblicken mssen und der Muhe eingedenk sein, der Sie sich llerr Praesident und Ihre italienischen CoUegen unterzogen haben. In diesem Sinne muchte ich, meine Herren diesen Congress begriiast wissen, dessen Schwerpunkt vielleicht darin Hegt, dass hier zum ersten
-
Male
e
die cooperazione dell'ingegnere e del medico, dell'industria scienza medica in ihrer segenbringenden Gemeinschaft fr die Menschheit zum Ausdrucke gekommen ist. Die sudliche Sonne unter deren Strahlen dieser Congress tagt, wird auch ausserhab
della
Mein Vaterland,
in
hygienischen Fragen
ist eine Lehrkanzel fiir GeKaupp erfolgreich verwelche von Dott. werbehygiene eingerichtet, treten wird. Ich darf hier vielleicht daran erinnern, dass bei uns die erste Volksheilsttte fr unbemittelte Tuberkulnse in Alland durch Leound pold von Schrtter ins Lebengerufen wurde, ein breiter A^'ald Wiesengi'irtel soli demnchst unsere in regstem Sanitaeren Aufschwunge begriffene Stadt umspannen um dem Arbeiter Ruhe, Luft und Erholung zu sichern. Eine gross angelegte hygienische Ausstellung tagt eben in Wien, welch oesterreichische Arbeit auf dem Gebiete der Gewerbehygiene
nicht zuriickgeblieben.
An
unserer Technik
in
reichem Masse vor Augen fiihrt. Gestatten Sie nur meine Herren
in die
warmen Wiinsche
die
sich, Sie
mit welchen
hatte
Bitte anschliessen zu
drfen:
Kommen
sein .
Sie zu
werden
will-
kommen
Il
dott.
al
Ministero del
Lavoro
del
Belgio, pronuncia
seguente discorso:
dire les
Avant de vous
belle (jeuvre
la
accomplie par le Comit organisateur du Congrs, pcrmettezmoi de m'incliner avec un respect profond devant le Chef de la nat3n
intelligente et fire dont
JLes
Congressistes
trangers
unanimement,
leurs respectueux
hommages
Sa Majest
de la
Roi
d'Italie.
le
moigner de
?.un
baute
sollicitudi^
pour
l^lmetlez-moi,
(levuiis la .solermene
enfili,
r.'.t
de fdiciler
le Cornile^
(l'Organisation
fi
qui noiis
manifeslation
s'ouvreiit les
et
scieiitififjuo
Au moment
tinieiil
oii
travaux du
un
simi-
la
fois |r(jlbii(l
complcx', doni
ji-
voudrais tcher de
faire
Ce sentiment est fait de gratitude, de joie, d'espoir et d'enthousiasme. Tuus eeux qui, ou diverses contres, s'iutressent au sort des ouvrier>
prouveroul
toire
une vive
recoiniaissance pour
et
l<'s
liomnies d'initiative
projet dilficile
et
et
conduit
:i
bieu
le
niri-
du premier Congrs des Maladies professionnelles. C'est a ces condistfngus, ces intelligences d'elite, fpie nous devoiis la faveur
et
nos conceptiuns
c>nnaitre et de s'estimer
davantage
lireux, se
de
la
nom-
passionnent pour
les queslions
de l'hygine dans
le
travail.
Le Congrs de Milan
fait
le
nous
le
i1('vr<)ii-<,
poiir
niii'
lniniii"'
.Ih r'i.Miiic
i1'()il'.i-
nisation.
Ces dvuus confreres uni lo droit d'elre liers iU: It.'uis etl'url>, ear grande et belle. Elle semblo devoir raarquer une tape importante dans la marche du progrs des sciences sociales. C'est aujourd'hui, [tour la premire fois que des mdecins, des fonctionnaires et des savanls, venus de dilfrents pays se rcunissent pour tudier ensemble, et uuiquement, la patologie du ti-avail. Cette j'uvre ne sera pas strile: le [trogramma tlu Congrs en tfmoigne avec loquence, et l'mpressement de nos confrres ritondre l'appel du Coniit est le gage assur d'un grand succs. Je suis heureux, Messieurs, de vous exprimer, au noni ilr uimh i;i\>. le vif inicret que nous portons vos travaux. Honneiir aux organisateurs de ces assises! S'ils ont mrit l'admiration de leurs jiairs pour la haute pense rpii les a guids, ils se soni
aussi cr des droit l'eternlle reconnaissance de la classe laborieuse.
Segue
il
piol".
/.
Trcs honorH
de repondre a l'aiinable
du Travail de l'iance a t tres heureux le Senateur De Crisloforis l'invitant a envoyer un dt'legue de son Mmistre au Congres International de maladiedu travili!. Il n'est pas en efTet de problemes, plus interessants, mais aus-i
lettre
Le Ministre du Commerce
de M.
des maladies professionnelles.
60
oii
legale
aux victimes
du
travail,
les
a rendu plus
manifeste encore
vriers, frapps
l'injustice
malheureux ou-
du
travail, et
il
le
programme de
les
ce
savants dans
quand
ils
ne peuvent
les
supprimer
les actions
morbides qu'en-
Mais
une
societ digne de ce
nom, ne savent
ils
abandonner
et
la charit publique.
devant
soit,
la
concurrence monles
un
Etat,
si
bienveillant qu'il
pour
dshrits
ne peut songer prendre des mesures legislative, de reparations que s'il n'assure de trouver dans les autres tats un esprit analogue, telle que les charges se repartissent regulirement dans l'ensemble de la vie
individuelle.
C'est prcisement
le
role des
congrs
mternationales do prparer
pli
de
Tous ceux qui s'occupent des questions sociales, savent l'etfort accompuis 20 ans par le gouvernement de la Nation Italienne pour
Aussi n'avont nous pu tre surpris de voir le premier Congrs des maladies du travail se reunir dans cette terre lombarde.
Comme
remercier
les
Congrs
le
la Direction du travail de France, je tenais promoteurs Ilaliens et parmi eux, le distingue President du Senateur De Cristoforis de leur genreuse iniiiation.
delgu de
Il
dott.
il
saluto del
Governo svedese:
He ir
JMeine
Damen
inid
Hervenl
liei
Dank
der Einladting
Scliweden sind fiir ilio hier vorkommenden Fragen selir und iiberzeugt, dass die so wclitigen Arheiten des Kongresses liedentende und segenreiche Resultate liefern \vird, spreche ich die Freude aus in don Verhandlungen Theil nehmen zu knmion.
in
Wir
intressiert,
CI
|)rol".
Il
ilelegalo
i
del
Govcmmio
havarese
M'ivtin.
Hdhn
di
Monaco,
COSI saluta
Congressisti:
A n icesen de
icli
die
l-lhi-.-
Ihnou die
hcrzlichslen ^^'uensche fuer einen erfolgreichen Verlauf Ihres (Jongresses zu ueberbringen. Sia wissen dass unsere fli-utsche Gesetzgebung es ei-
moeglicbl aucb innerhalb der einzolnen Landi'steile besondcre Einrichtungen und Gesetze fuer den Arbeiterscbutz zu treffen. Das Koenigreicli Bayern hat sich die PHege der Gewerbehygiene besonders angolegen
soin lassen. Als einer dei- ersten
cher
Fabrilvaufsiclilsbeanten
eingerichtet, desen
Neubau gerade
in
Mucnchon
di-n
y.n
Vcrtroli-n
if'h
die
Ehre habe.
\\"ir
stehen
in
Deulscliland
auf den
in
Boilen
einer
guten
lra<iiu''n
und
stnendigen
Forlenlwiclvlung
der Frage
beroits
des
Arbeitersschutzes.
Wilhelms des
Arbeiterschutzconlerenz naeh Berlin berief, in Arbeiterscbutz internatipnal gleichmaessig geregelt werdeii inuesse,
nirht einseitige oeconomischc Belastung fuer die Industrie eines
wenn
Landes
daraus entstehen
^^'ir
soli.
niuessen auch im hygieinschen Interessen des Arbeiters fordern, dass die Regelung des Arbeitersschutzes in dieser Weise erfolgt, dass die Industrie dadurch nicht unterdrueckt werde und damit die Ernaehrung breiter Volksmassen l)eeintraechtigt werde, sondern dass ini
Gegenteil dureh den Arbeiterschutz die Leistungsfaehigkeit des einselnon Arbeiters zugleich mit dem Standard of Life gehoben wird.
nur nioeglich sein wenn die Regelung des Wenn aueh der Ausgang der Conferenz von 1890 und auch der Berner Conferenz noch ein etwas unbefriedigender war, man wird dem Gedanhen, weloher den Conferenzen zu Grunde lag seine Bewunderung nichi versagen koennen und
Alles das wird
aber
man
dass
in
scbutz doch
die,
Internationale
Regelung
Bedingung
isi
dass der Arbeiter in alien Laendern die sich zusammen wollen annaehernd den gleichen Bildungsstand aufweist, dass er ueberall das (iefuehl der Selbstverantwortlichkeit besitzt, ohne welches ein wirkschliessen
samer Arbeiterschutz
Staat,
ein Ding der Unmoeglichkeit ist. \\'ie viel auch Gemoinde, Aertzle, Teehniker /um \\'ohle des Arbeiters wirken
moegen, wenn er
unsere
selbt nicht
62
sein! Und eine weitere Vorbedingung fuer Regelung des Arbeitersschutzes ist ein gruendliches Studium der Gewerbekrankheiten, und ein Austausch der Erfahrungen, wie Sie ihn hier in diesem Congress ermoeglichen wollen kann nur im hoecstem Masse foerdernd wirken. Das Gebiet ist eines der schwierigsten in der Medizin, schwierig, durch die immer neuen Gefahren, die neben den alten auftreten, schwierig besonders auch in diagnostischer Beziehung, weil hufig die Entscheidung
Muehe vergebens
eine internationale
fast
zu Un-
und
Aber der Boden, auf dem wir zusammengefunden haben, das Land die Maenner, die uns zusammengerufen haben, bieten die Gewhr
Bemuehungen dem
nicht nutzlos sein werden. Italien ist den wir als den Begruender aller litera-
Moege der
wuensche!
Il
comm.
prof.
Bo.z:-ol<j
il
Sono oltremodo
le
lieto di
il
portare al
1.
Congresso Internazionale
appartenere
in qualit
per-
saluto
augurale fraterno
di
dell'amministrazione
d'as-
ho l'onore
sessore per
il
servizio dell'Igiene.
la
Milano e
patologia delle
slfede
Lombardia che hanno scritto tante nobili pagini sulla professioni, avevano ben diritto di essere prescelte a
1. Congresso. E poich tra le materie poste all'ordine vedo l'Anchilostomiasi, doveroso per noi ricordare un grande cittadino milanese, il Dubini che ha legato il suo nome indissolubil-
di
questo
del giorno
mente
di
Da questa
proteggere
il
tanti illustri
nomi
a
e
scienziati italiani e
parta quella
i
luce radiosa
destinata
lavoro, ad assistere
Al Senatore De Cristoforis che passa con i giovanili entusiasmi e con lena infaticata dai campi di battaglie, alle pi audaci e moderne
affermazioni
del
pensiero
scientifico
nell'assistenza
il
dei
lavoi'atori, al
Comitato
Milano esprimo
mia
citt di Torino.
S'alza
scorsi!:
inline
S.
M.
l'oii.
prol".
Sanfin-l/i
che legge
il
seguente di-
Sifjnore e Sif/nitri,
voraueiite una grande e doppia soddisfazione che mi arreca l'alto onore deirincarico affidatomi daH'in. Ministro Cocco-Ortu, di inauirurare in sua vece questo |>rimo (Jongresso internazionale p<'r Ir* niala(t!r> del
lavoro, cui
Milano concede
la pi cordiale ospitalit.
Como
rappresentante del
Governo
alle
quale C(rrisponde
nostra politica del
perfettamente al
Favoro.
programma ed
speranze
della
del
st'anno
iniziative
cui
('>
ricca
desideio ardentemente
tutti
i
di
mediche
studi modi'^i
' o
>;.
.Ili<>v"
d"ll..
^..(T.m-.m,/,.
La preparazione
<
di
un solu inieniu
organizzazioni
di
professionali
la
Camera
dcd
Lavoro
Milano,
rpiale
mente alla migliore riuscita pratica del Congresso. Una cosi poderosa armonia di intonti dell'Autorit, della Scienza, del Capitale e del Lavoro, raggiunta con tanta spontaneit di concordia un fatto di altissimo valore e significato, che il Governo lietissimo di constatare, anche per trarne migliori auspici a favore dell'avvenire delle istituzioni del Lavoro
('
in
Italia.
i
Posso assicurare che risultati di questo Congrosso sono attesi col grande interessamento dal nostro Governo. Oggi il fattore economico laroro, che ha gi una nou-volf i-ipiir-sentanza nel meccanismo della nostra amministrazione, trattato alla
|>iu
'
stessa stregua
classi
Amministrazioni studiate con il problema della tutela del lavoratore contro lo malattie professionali, oggi piu che mai, [ireoccu])a il Nostro Legislatore, al pari degli eminenti scienziati, dei modici, degli ingegneri, degli industriali e dei filantropi, qui conveiniti da ogni parto per studiarli e per proporne la soluzione, ed ai quali
operaie
vengono
dalle comi)etenti
tutti
io
reco
il
Legislatore pu fare un
prima che
la
sione
i
04
loro voti. L'esperienza estera mostra quanto sia difficile poter fare una legge perfetta per la tutela igienica dei lavoratori. Da un lato questo tema strettamente connesso a quello del mutuo
in
Italia,
soccorso; od
pi
che altrove,
sentito
il
bisogno
di
disci-
questo alto sentimento civile del mutuo soccorso in quelle provincie meridionali dove esso scarseggia o manca del tutto.
favorire
D'altro lato
il
nostro
tema
connesso,
ancora pi intimamente, a
A
viva
soddisfazione
per
il
come igienista, io debbo esprimere la pi programma del vostro Congresso, dove sono
rilievo,
i
maggior
Clinica
massimi problemi
profilassi delle
della pato-
logia
professionale,
della
della
malattie del
lavoro,
Io
nonch i relativi problemi didattici. non entrer qui nell'esame di siffatti problemi
i
tecnici;
ma
mi
massima
la difficolt di dettare
norme
di diritto
i
uniformi e generali. Si
tratta, nella
maggior parte
da cause cosi numerose e diverse che si ribellano ad una trattazione unica. E per vero, il potere nocivo d'i queste cause non mai assoluto; sempre relativo per ciascuna industria e per ciascuna lavorazione, anzi direi quasi per ogni opifcio. Onde la necessit che le leggi seguano attentamente gli studi nelle condizioni igieniche in cui si svolge il lavoro e delle malattie e dei danni che esso arreca ai
di lavorazione, cio
lavoratori.
Ne consegue che il legislatore, specialmente da noi dove mancano ancora opportuni organi di rilevazione, per fare i primi passi in questo difficile campo, ha bisogno di due sorta di ausili: di quello della scienza, soprattutto della medica e della economica, e della cooperazione delle
classi interessate.
La necessit della funzione ausiliaria della scienza, che ora in questo Congresso emerger luminosa, fu gi riconosciuta dal nostro Governo. Fino dal 19 dicembre 1901 il Ministro di Agricoltura, Industria e Commercio, On. Baccelli, institui una Commissione di persone tecniche, prevalentemente di igienisti e di patologi, coll'incarico di studiare le cause
e
le
profilassi
delle
malattie
professionali
degli operai.
lavori della
al pi
Commissione sono a buon punto; ed il Ministero far si che presto vengano condotti a termine e resi di pubblica ragione.
Dal canto suo
dati
il
Ministero nulla
tralascer
per
raccogliere quanti
potranno occorrere.
Da
circa un
anno
l'Ufficio
ha
comincialo
[rolnssionali; e
il
t]T^
a studiare nel suo Bollettino le questioni delle malattie Ministero intende elio questo nuovo ramo dell'attivit di
si
possa raggiun-
forme del
lavori;
all'applicazione
delle relative
ivi
grediti
ed
ai
risultati
ottenuti.
l'Ufficio del
Lavoro
pul)llichi
di
la
dar
le
statistiche
Quel che
riguardano
orari,
le
il
in
ispecial
modo
il
l'impiego
delle
donne
lavoro notturno,
sui
notizie
di
miglioramenti
per
nei
locali,
nelle
macchine e nei
i
metodi
lavorazione
risultati delle
proposte e
di tutti
provvedimenti
atti
le
ad evitare
condizioni
effetti
forme
di lavoro;
a migliorare
i
materiali adoperali.
Studier pure le malattie dipendenti dal lavoro e le loro cause. Per raggiungere questo scopo il Bollettino dar le statistiche della morbilit
e mortalit delle classi operaie, tanl(
alle
varie
dei paesi
ove
si
nonch
Finalmente
porr
indagher
dal punto di vista delle abitazioni, dell'alimentazione, del vestiario, e proi provvedimenti e le istituzioni di natura esclusivamente o prevalentemente igienico-sanitaria a favore delle classi lavoratrici.
Ma
ci
che pi incoraggia a bene sperare dell'avvenire la fvarteuomini di scienza a (juesto largo movimento che
andato
intensificando
verso la creazione
di
una
Dal giorno
professionali,
in cui
i
di
Medicina interna
dai nostri
medici
laboratori
La
Clinica delle
l'Italia,
vanto
di
in Italia ed all'estero. quale fino dal 1700 con Bernardo Ramazzini possiede aver iniziato lo studio De norhis iirtificum, d oggi novello
la di questi argomenti. L come la nostra legislarappresentata dalla legge 22 dicembre 1888, fu il
risultato del
66
fermo volere e del lavoro assiduo e concorde dei medici e il novissimo amore oggi dimostrato dagli studiosi nostri, spinger il Governo a studiare prontamente lo proposte di provvedimenti legislativi, adeguati a tutti i gravi problemi dell'Igiene
degli uomini politici, cosi
industriale.
e ai voti di questo
primo Congresso
sono sicuro, a colmare le lacune della nostra legislazione sanitaria del lavoro; ed io posso qui promettere cOn sicura coscienza, di dedicare buona
parte dell'opera mia a sorvergliarli e spronarli affinch conseguito al pi presto.
l'intento
venga
eriger la nostra
La quale La Ger-
Guglielmo I presentato il Bismarck. In quel memorabile documento si affermava gi un principio, che noi molto pi tardi abbiamo introdotto nella nostra politica del lavoro, cio che le vittime
di
Messggio imperiale
Reichstag dal
17 novembre 1881
al
Principe
di
dea;li
hanno diritto a una sollecitudine ben maggiore di quella che loro ha accordato finora la Societ . Per gi in quel Messaggio si preve
difficile
trovare
le
vere vie e
mezzi ade-
Ed
infatti
la
Germania ha dovuto
per
le
La prima
le
Casse
di malattia libere,
assicurabili.
Fu
per
i
necessario
;
introdurre
l'
assicurazione
obbligatoria
l'obbligo
salariati
dell'industria
dell'assicurazione
venuto
il
man
poi
funzionamento
il
assicurazione
la
stessa professione,
sentimenti
di solidariet e di mutualit.
L'estensione
ai
obbligatoria
agli
i
operai agricoli ed
ma
intanto
risidlati dell'assicura-
zione contro
malattie in
milioni
di
gi pi di 10
marchi all'anno.
Il
07
jtublilicato
nostro Ministero di Agricoltura, Iiidu-slria o Comiuerciu ha or oni in un volume i suoi sludi sui risultati dell'applicaziorK' delle
leggi
germaniche sull'assicurazione degli operai contro le malattie, da a quella del 190:5; ed olTre cosi una prima guida cho pi importante in quanto una salda organizzazione del ramo ma.
base dell'intero sistema delle assicurazioni operai-. con questo studio, sull'esempio pi autorevole che ci offre la legislazione comparata, ha ottemperato nella parte preliminare all'ordine del giorno della Camera dei Deputati del 17 aprile V.)i)2 ed a quello del Sonato del 2 aprile 1903, che invitarono il Governo a stulattia
Il
la
Ministero
diare
un
progetto
di
legge
per
l'M'^siriiraziori*'
uhMigatoria contro
le
il
piii
ma
surj
i-isultato piii
caratteristico, cio
costituirsi
generale
<>
tende
assicurazioni speciali,
alle varie cause non tanto per i rapporti logici e fisici tra le varie forme assicurative, che si completano e ^i presuppongono a vicenda, quanto per una ragione pratica ed economica, che rende conveniente la fusione organica di tali forme o dei tre rami prin-
ed
vari casi di
assicurazione.
ci
cipali: malattia,
invalidit e infortuni.
Ma
anni
di legislazione
germanica non
e eletto
attenersi
a quel
risultato, cio.
traiettoria.
Perch, a
carattere sociale,
che possa evitare di percorrere la stessa mio avviso, anche le leggi, specialmente quelle di devono ubl)idire alla grande legge biologica che Tonto-
genia ripete
la filogenesi. quindi impossibile che il legislatore italiano possa senz'altro introdurre nel nostro organismo legislativo, un perfett":> sistema di assicurazioni sociali importandolo senz'altro dalla Germania.
D'altro
lato
l'osservazione
lei
movimento
zione comparata c'insegna, in linea generale, che le leggi sul lavoro, a differenza delle leggi in materia civile, rivestono un carattere naturale di instabilita, giacch soltanto provando e riprovando esse possono venire
gradatamente adattate
per
della
di lo
alle
condizioni di
fatto,
ed abbisognano
di
continui perfezionamenti
la necessitii di
si si
zione
vita
necessit
consente
la
sviluppo delle industrie e della potenza economica del paes.-. A mio avviso occorre anzitutto concentrare i nostri sforzi a colmarti lacuna clie concerne la prevenzione.
Le
lav.no,
pratica per
la
prevenzione delle
malattie
<lel
non sono sempre tali da farci rinunziare a questo compito. La scienza ne ha risolto e ne risolve giornalmente moltissime e l'esempi" i|i>gli altri Stati ci ha gi tracciato la via da seguire.
sul
modo
di
provvedere
in vigore
alle
cause
di
norme
legislative
analoghe a quelle
per la salubrit
delle
Anche
biologici
industrie
non presenta difficolt teoriche notevoli, e praticamente molto si pu fai^e in un termine relativamente breve senza turbare troppo gli interessi
industriali.
Voi gi sapete che la conferenza internazionale di Berna, alle cui anche il Giappone, ha stabilito la
dei
fiam-
andr
i quali si estendono ad oltre un preparano armi efficacissime, quali per es., il divieto di adoperarlo nello smalto delle stoviglie e l'obbligo di sostituire la biacca con composti a base di zinco, in tutti i lavori di pittura che formano la sorgente principale del saturnismo. Le invenzioni relative ai forni di arrostimento del minerale ed agli imbuti di travasamento o di digrassamento del metallo dovute ai nostri bravi direttori delle miniere del Monte Amiata, hanno soppresso una causa importantissima di injtossicazione; mentre la maschera di alluminio
combattere
centinaio di mestieri,
capace
di fissare
gli
invenzione
itahana, difende
anche
quelle poche
miniere
ove
mutuo
Casse
Passando ora al tema connesso della migliore organizzazione del soccorso, mi limiter ad avvertire che il Ministero ha iniziato
incoraggiamenti alle Societ
si
di
Mutuo soccorso
ai soci, nei
alle
previdenza che
propongono
di
di
concedere
casi di
farmaceutica.
La concessione
questi
incoraggiamenti
subordinata
agli
all'inscrizione di apposito fondo nel bilancio dello Stato, sul quale dovreb-
comprese
le
Societ e
di
quote
di inte-
Sar questo un primo passo di avviamento alla soluzione del vasto e poderoso problema dell' assicurazione obbligatoria contro le malattie, alla quale esso spianer ed agevoler la via predisponendo gli organismi,
locali
bene e fortemente
costituiti,
buon punto
diretti
risultanti
gi
dalla
giorno della
Camera
al pi
e del
Senato,
sono pi che
mai
a condurli a termine
presto, io vorrei
esprimere l'augurio
(\o
i
6y
dopo im conveniente
classi
dibattilo tra
lato e delle
liivDiatMii,
[Kissaiio
risultaro chiare,
da un
interessate dal-
l'altro,
tendenze
risolto
che
la
verso
due
problema: cio
ci
Il
il
la
si
Ma,
presenta
il
problema
dell'assicurazione incontra
e
di
generalmente
massimo
un presupposto
(lolla
previdenza economica,
assicurati,
ma
che
si
aumentare
vecchiaia e
il
capitale
le
nazionale.
L'assicurazione
obbligatoria
contro
la
minima
a carico della
pi sjiecial-
mente
rita,
pu solo rimediare a questa grande ingiustizia sociale. 'Ma. quale forma daremo all'azione dello Stato? dovr l'assicurazione esercitarsi con monopolio di Stato, ovvero dovr lo Stato stesso limitarsi a sorvegliarne lo svolgimento e l'andamento? Il problema e grave, perch una buona organizzazione del servizio di soccorso per le malattie presuppone tm grande decentramento di oi-gani raccoglitori dei contributi e distributori delle cure mediche e dei sussidi di malattie. Sembra ailunque che per evitare difficolt gravi di funzionamento occorra irescindere appunto da quel risultato finale, ossia da quella tendenza al concentramento, che ci (fTVirebbe l'esperienza ventennale della' Germania. Tutto ci ho voluto richiamare alla vostra attenzione, o signori, perche sarebbe mio vivo desiderio, e ne faccio il pi sincero augurio, che dal vostro Congresso oltre ai risidtati che saranno certo di somma importanza
|ier le
l'igiene del
lavoro,
eziandio dei
voti concreti
riguardanti
la
soluzione amministrativa
aiuto al Governo,
il
questo
problema.
Tali
voti
verrebbero
in
la
modo
il
pi sicui-o
diritto
indagare
sociale
nuovo
da
A
di
(juesti studi
il
cui vi reco
delle
assicurazioni sociali: la logge sugli infortuni del 1898 recii la sua firma;
e la discussione della
fu
previdenza
e
fatta
come Ministro di Agricoltura, sostenuta caldamente approvare dalla Camera. Posso dunque ripetervi con tutta fiducia l'assicurazione che
da
lui,
i
il
Go-
verno attende voti del Congresso por preparare quella grande riforma sociale che manca tuttora nella nostra legislazione operaia.
Ho
cosi esposto
il
70
Governo
mio pensiero
che questo Congresso formuler sui temi da trattarsi. Ma come cultore delle discipline igieniche debbo soggiungere che l'importanza del Congresso, a cui partecipano, delegati e studiosi di altre paesi Nazioni, sar veramente internazionale, perch la scienza di tutti
rispetto ai voti
i
maggiori sforzi per costituire una completa patologia speciale del lavoro e una nuova hranca dell' igiene pubblica in rapporto coi problemi del lavoro; e quindi arrecher senza dubbio una luce nuova e maggiore sulla profilassi e sulla cura delle malattie professionali.
si
propone qui
di fare
Signore e Signori
La
parte,
Il
milioni e milioni di
non rappresenta oggi che un'officina gigantesca ove operai contribuiscono, ciascimo con la sua piccola ad aumentare il fondo comune delle conoscenze umane.
vita sociale
immensamente
piccolo,
ma
l'opera col-
misura che
la
scienza
Questa morale, fondata sulla nozione della solidariet umana.. male il dolore degli altri: questo quanto va insegnando la scienza, e di qui la conseguenza dello sviluppo intellettuale, etico e morale dell'uomo, perch oggi tutte le conquiste della scienza formano quasi un
Il
sol
corpo con la
civilt attuale.
Oggi questi
e
solidariet sono
paralleli
camminano
insieme.
di coloro
E
come
l'opera
che
come
le
si
dedicano,
a prevenire od a combattere
numero
missione
Ci dimostra
che
la
nostra
nel
mondo
consiste nel
nel
fare
ciascuno
vita
il
si
compendia
rispetto della
e nella
umana
E con
solidariet
fra gli
uomini
nome
di S. E.
il
il
Ministro di Agricoltura,
71
K B S T BO
La sera
del
\)
(Jr I
AM X
1
il Municipio di Milano olTii in Palazzo Maun sontuoso ricevimento. Il salone Alessi adorno vagamente fli fiori e riccamente illuminato acct)lse un largo stuolo di invitati. Rec il saluto della Citt il Simlaco,
(jiugno
rino ai Congressisti
Senatore E. Ponti, brindando al successo, ai noliili e pratici intenti di-i lavori del Congresso. Il ricevimento riusci numeroso e cordiale pel largo
intervento delle autorit cittadine e di gentili signora.
* * *
Nel pomeriggio di domenica 10 un gruppo numeroso di Congressisti, usufruendo del fortissimo sconto gentilmente favorito dalla Societ per Gran Sii-o dove si correva il le Corse, intervenne alle corse di San
Premio Ambrosiano
Alla sera
il
di L. 100,000.
i
Congressisti ad un grande Comitato esecutivo invitava concerto orchestrale al Teatro alla Scala dove il maestro Vanzo svolgeva, olla ben nota valentia, un magnifico programma: ['l'Eleonora di Beethoven, la (|uarta sinfonia di Brahms; la Stii(e Al;it'rienw di Saint-Sarns;
la sinfonia del
(iu;iUt'biio
Teli di Rossini.
* * *
Il
Municipio
lettore
Congressisti uno splendido offri a tutti stampato su carta di lusso e riccamente illunel quale ben noti studiosi e competenti spiegano in breve al le bellezze artistiche della metropoli lombarda, ricordandone in
di
Milano
-
di
molto ad un
asjtiratore di
danno molto
ci
jiul
vistolo.
propiii>tari
otTri-
lardi
accompagnali dal
per
il
'inni.
\'.
Magahli
visitarono
anche
lo
stabilimento Pacchetti
la
preparazione del
crine
animale. Fu
loro
conipententissima guida
prof. G. .Vscoli.
Gioved 14 un buon numero di Congressisti si riun ad amichevole simposio all'alltergo dei Pronessi Sposi: cordiali, affettuosi i brindisi scambiati inneggianti al Congresso che tava per chiudersi e al prossimo
cbt'
li
riiini!-:i
SKDITA
IMd.MA.
S<i>lnil<i
'.)
i/iiii/no
orf^
li.
Pri:sidi:nza
Senatore M.
DE CKISTOFORIS.
(]n
Il
lettura
dei
del
telegrammi
di
ade-
Camere
Lavoro
riportali a pa-
gina 34-37.
di
Comune
ai
Congressisti in Palazzo
Marino per
la
"21.
La
a visitare
il
proprio
sta-
Presidente partecipa
al
ai
Concerto Orchestrale
al
in
onore dei Congressisti, offerto loro del Comitato. 11 Presidente inizia quindi i lavori e d la parola fessore A. De Giocarmi che illustra e svolge il tema:
Senatore
Pro-
=
:
Individualit
t (>.
Malattie
professionali.
=
medita
i'
;
S n
Una
questione
di
si
[tresonta
di
a chi
lavoratori speciale cho offrono Perch tutti i lavoratori dello stesso nome non cadono nella questa perch quelli che camalattia che si attribuisce al genere dql lavoro dono nella malattia, offrono di (piesta tipi e variet diverse ? La questione si impone e dal lato teorico e dal Iato pratico la
sulla patologia
(qualsiasi
specie
esperienza clinica
D'altra parte
Ielle
lo attesta e
lo
lo
dimostra.
ha
messo
in
evidenza
quanlo dire la differenza di energia, di resistenza individuale per Kstesso genere di lavoro. Alla questione empirica suaccennata, corrisponde una luestione scientifica e precisamente ([uesta: Nella variet della organizzazione
individuale, od altrimenti,
varia
allo stesso
genere
di
lavoro
la
importanza della
di
questione scientifica,
preventiva.
canoni
Medicina
La
di
essere se non in un
programma
di
che devono preludia?e alla Medicina preventiva a vantaggio dei Lavoratori. Ai quali deve essere consigliata la qualit e la quantit del lavoro secondo le individuali attitudini e deve essere appreso come
naturalistici,
Anche
accreditano
dalla esperienza
le
fatti
che vie pi
si
quali per ci
progresso
nel
campo
E sar un vero progresso quando dalle osservazioni illustrate debitamente dalla ragione scientifica, si trarranno i criteri per determinare
le
qualit somatiche
di lavoro.
dei
nere
Sopra questo terreno di osservazioni e di pratiche applicazioni tutto ancora da farsi, perch quel poco che si dice essere stato fatto empiricamente deve essere riveduto con indirizzo naturalistico come gi dicemmo. Bisogna diffidare dei criteri antropologici e seguire i criteri morfologici,
merc
possiamo
farci
un concetto adeguato
di
del
come procedano
quale
si
Per
di
Malattie
del
:
curare e quello
di
prevenire
quello
di
duplice
osservazione e
il
speculazione scientifica
deve essere
il
il
suo campo
il
fisiologico ed
patologico;
suo
istituto
Perch
per
tutti
i
l'Istituto
compito che
gli
deriva
dalla
come
centro di
insegnamento
medici
di ufifcio
dovranno essere maestri e consiglieri ai futuri lavoratori. E parmi utile agli intenti umanitari ed economici della Societ richiamare l'attenzione del Governo, affinch la nostra iniziativa sia seguita dalla regolare organizzazione del nuovo Istituto, specialmente in
alcuni centri industriali.
esporre,
Mi auguro che il Congresso trovi nel poco che ho avuto argomento per formulare oppurtune proposte.
l'onore di
Il
Presidente
ringrazia
l'illustre
tema:
Controindicazioni
dalla
gere.
si
al
Lavoro Notturno.
si
studia e
si
cerca di risolvere
massa operaia e da sociologi la questione che qui tentiamo di svolEd certo opportuno questo momento per sintetizzare tutto quanto
dotto
ila
in
il
da studiosi medici e sociologi e latto o tentato di fare uomini di governo sul tema che ci interessa. Tema per vero molto complesso per cui non facile compendiare poche pagine le ragioni fisiologiche, etiche e sociali che controindicano
industriali e
lavoro notturno.
Sar prima
d'ora
di
si
fatto
fin
ma non
fuori di
luogo ricordare
come
la
in
fisiologici.
Perch
la legislazione
commerci,
il
interviene a regolare
al progresso che gi nel 1842 si lavoro delle donne, proibendo di occuparle nelle
procede
parallelamente
Inghilieria
si
inibisce
il
tessili.
Nel 1877 si estende a tutta la Scuser una legge del Cantone di Glarus che proibisce il lavoro notturno alle donne: questa legge proposta poi e fatta accettare dai sociologi nella Nuora Zelanda (1881), in Austria (1885), in Olanda, a Xuova York (1889), nel Massachusetts (lS90i, in Germania, in India (1891*), in Francia, nella Nuoca Yersey (1892), nel Queensland, nella Victoria (1896), UGVOntario (1897), neW'Ohio (1898),
neW Indiana,
gere
il
Sintetizzando quanto
1.'
diverse legislazioni
hanno
fatto
per proteg-
lavoro
notturno
delle
donne
in:
Germania,
Austria, Francia, Iwjliilterra e India, Italia idal 1907), Olanda; Russia, Sdirei a, in 9 stati ih-V \i,ifiiril ilrl Xan Iti -J uvfritu-,' \ii-.ti ,il ninf
Nuoca Zelanda
2."
Belf/io, Portoijallo, Uanimaica, Srecia, Norvegia, Finlandia, L'nf/hrria, Lussemburgo, Nuora Gallrs del sud e in 4 stati dell' America del Nord \ 3." Limitazione del lavoro notturno ad otto ore (con minimum di Gt ore per settimana) pei minatori di 16 anni: Spagna;
4.'
Fissazione
di
un marinum
in:
di
r).
Assenza
di disposizioni:
Giappone.
76
A quanto si esposto dobbiamo aggiungere le disposizioni fissate da ogni singolo Stato per limitare il lavoro notturno delle donne in questa quella industria, secondo che la fabbrica a motore o no, secondo il
numero
Tra
proibisce
degli operai, ecc.
le
il
nazioni Europee
la
alle ragazze pur troppo quella legge ammette, per certe industrie, delle derogazioni temporanee e permanenti tali da togliere ogni
ai
lavoro notturno
alle
minorenni e
donne.
Ma
Tra noi il disegno di legge presentato al Senato dal Ministro Grimaldi nel 1884 sul lavoro dei fanciulli, venne completato nel 1902 dalla
legge che proibisce
il
di
et inferiore ai 21
anno
Ricoi^der che da
per lavoro
notturno
si
svolge tra
le
20 e
le 6, dal
1" ottobre al
21
30 settembre
(8 ore):
dove per
il
lavoro ripar-
in due squadre, potr incominciare alle 5 e protrarsi fino alle 23 (18 ore). Condizioni speciali di clima e di lavoro, possono far variare i limiti del
lavoro notturno, su favorevole parere del medico provinciale.
Quantunque
l'art.
la vigente
il
senso lato
all'art.
legge, lo
insalubre
la
e quindi
ne vieta
12 anni, limitandone
12 e
15 anni.
limite
lo
A
di
Berlino fiss
stati
d'et
per
gli
operai
ammessi
i
ai
14 anni, che
per 8
d'Europa
15 e che a questa
Le Camere
il
le Camere di Commercio di Milano e Bergamo (questa maschi minorenni), l'Associazione cotoniera di Milano, il Congresso della Previdenza in Milano del 1900, il predetto disegno di legge; solo per le donne minorenni invece il Consiglio del Commercio, rinviandola a 4 anni dalla promulgazione della legge. La Conferenza internazionale tenuta nel maggio dell'anno scorso a Berna, aveva all'ordine del giorno, la soppressione del lavoro notturno.
qualsiasi et,
pei
anche
renza internazionale. Inoltre non si dovevano trascurare quelle industrie che lavorano materie facilmente deperibili (ad esempio: preparazione delle
sardine in Portogallo).
Il
il
le
nneinbri della
ci
che
si
im{jrese
legge
di
il
lavoro
notturno,
la
e le 5. Negli stati che non regolano durata del riposo ininterrotto potr
limitai-si
triinsitoriamenle
casi
e per
forza
nuiggiore
a 10 ore.
tale
Solo
di
togliere
divieto.
Nelle industrie
costanze eccezionali,
si pu ridurre il riposo notturno a 10 ore e solo per 60 giorni all'anno. Le ratifiche della Convenzione da sancire, si dovranno presentare prima del 31 dicembre 1907.
per
lavoro, fanno
anche
hutini,
di
notte
nelle:
Vetrerie, tiporjrafie
pUrdure,
telef/ri(Jh, k'ie/ono,
Chi appena
lista trascegliere
si
i
occupa
di malattie professionali,
pu subito da questa
il
parere unanime
che
il
Ma io sarei per dire invece che il lavoro notturno in s^ e per s non potr*ebbe e non dovrebbe riuscire dannoso. Le leggi naturali ce l<> provano nella grande adattabilit di un organismo a nuove e diversa condizioni di vita e di ambiente. Ma pur troppo il materiale, l'ambiente di lavoi'O e sovra tutto l'individuo che vi si adibisce, sono le cause del danno che da tempo si constatato. Occorrerebbero circostanze tali tli mestiere, d'ambiente e di uomini che in oggi e ahim! anche in avvenire, sarebbe follia spoi*are. Ed per questo appunto, colla scorta di quanto
verr
accennando, che
i
si
deve
sottoscrivei-e
d'
incondizionatamente alla
II
lavoro notturno,
tutti
supremo
interesse
Peli, ,,,/
...
lui-eiw
.ii
i.i.a
.imera
di
vetro
perfettanienie
chiusa,
un
uomo
78
L' alimentazione del lavoratore era la solita. Gli aa. pesano l'operaio prima e dopo l'entrata nella camera: pesano i cibi, analizzano l'aria della camera prima e dopo il soggiorno in essa dell'uomo. L'esperienza dimostr che questi consumava pi ossigeno di quello che introduceva,
per cui
il
deficit
veniva coperto
col
20
p.
il
^^
ganismo.
pi
non equilibrava
il
lavoro faceva
di
aumentare ogni
esperienza
di
il
deficit.
E dopo
la
pubblicazione
questa
che
notte,
L'uomo normale non affaticato, che lavora di giorno e riposa la ha^^sogno di un riposo settimanale per ristabilire l'equilibrio nel
ancora l'operaia,
Invece l'operaio e pi
5 ore al
del lavoro fattore di grande importanza nella produzione danni del lavoro notturno. La riduzione dell'orario ha dato gi notevoli vantaggi. Ricordiamo, senza discuterli, che in Inghilterra le 8 ore di lavoro negli alti forni del ^rS'est Cumberland ridussero del 20-25 'Vu dei
La durata
societ di
previdenza, aumentando
Lo stesso venne osserLondra, tra gli operai di Knisherg, <ii Mayence. ecc. A Norwich, il medico di uno stabilimento vide diminuire <iel 50 Vo ^^ morbilit degli operai e scomparire l' ubbriachezza. Certo, in accordo con Chantemesse, la durata del lavoro elemento
50
'Vo
l6
vato tra
gli
addetti ai gasometri di
non unico
di
del
danno
citato,
perch,
come
si
detto,
non
si
deve trascu-
La
mercedi
riduzione
dell'
orario
solo igienica,
ma
anche
quella
intensifica
il
lavoro
sceverare
quesito:
ma
anche qui
alcool,
ad aumento
o a lavorare presso
altri datori di
il
danno
lavoro diurno,
ma
lo
continua.
L'operaia
di fatto
esce dall'opificio alle 6 del mattino, arriva a casa, accudisce alle faccende
bambini che vanno a scuola, poi riposa 'A, Deve quindi sorgere in piedi per allestire il pasto di mezzogiorno e solo verso le 13 pu godere un po' di riposo fino alle 17: in tutto cinque ore interrotte, quando altre cause urgenti o qualche lavoro d^appoint non le diminuiscano ancor pi.
domestiche, assiste fino alle 8
fino alle 10 circa.
i
K non
francesi del
raro
si
il
caso
elio
il
soiiik
non scerula
le
siili' |jM-aia
slanca
e che eccitata,
svaghi e
passeggi
per
vie,
le
come
alcuni industriali
poi rientcr'
vedevano
a sera
L'operaio che davanti alle com|)Iesse e maravigliose macchine moderne deve svolgere un alTaticante lavoro mentale pi clu* manuale, vede la fatica del suo cervello influenzare l'attivit muscolare e questa, esasuoi danni sul ricambio materiale e di riflesso sulgerata, riversare
i
l'attivit
ili
cerebro spinale.
studi dei fisiologi italiani conclusero che
gli
il
lavoro
comj)iuto
da
in
un
che
la
muscolo stanco
normali;
la
nuoce pi
di
un lavoro
maggiore compiuto
condizioni
che la fatica diminuisce per lo pi la sensibilit e fatica muscolare toglie ogni facolt all'attenzione e quindi sopprime
inemorin.
I
si van formando nella fatica, si a<'Cumulano danno quella speciale autointossicazione che si conosce come fatica e che esaurisce l'organismo prima ancora che il mate riale di riserva sia consumato. , come si vede, un ciclo perfetto, inscindibile, nel quale pesano, e molto, altri fattori non meno importanti:
nel
sangue
II sussallo Continuo del corpo o direttamente trasmesso a questo dal soppedaneo vibrante delle macchine o indirettamente da tutto il salone di lavoro che freme sotto Io squassante e vertiginoso lavoro delle macchine. L'eccitazione uditiva sopratutto, influisce sulla curva della fatica
{Fera), l'eccitazione
monotona diminuisce
il
valore
del
lavoro
e,
se
si
La
ripetizioni' di
alla
.
lavoro riesce
mah
sono frequenti
evitare
gli errori
\'i(ttcn:ioiv'
da parte dell'operaio; si perde molto tempo prezioso. necessaria, ltre che per eseguir bene il lavoro, per
anche
infortuni.
gli
effetti
ultimi, colla
precedente.
L'ohhli'/o di restare nell'identica posizione.
La temjwraturd
Infine
ricorre,
il
grado
di
l'operaio
noto, a
per vincere
com'
all'alcool ed al tabacco.
prostrazione che lo occupa credenza popolare, eccitanti (Questa opinione stata invece completamente
la
:
K non
solo
il mancato ristoro che rende l'operaio meno resistente che qui assurge a grande importanza: piuttosto l'ali-
oltre al riposo, di
un
l'energia spesa:
inoltre tutto il complesso organico deve trovarsi in uno stato normale che renda possibile assimilazione dell'alimento introdotto. Ora quesi
1"
sostato
manca assolutamente
non
i
cronici
in
grado
di
assimilare
cibi e quindi
e ristorare
Il
suoi tessuti.
in fretta cibi freddi,
di
il mettersi al lavoro subito dopo i un orario fisso, l'antifsiologica composizione delle vivande, l'ignoranza di un igienico e pur economico modo di alimentarsi
mangiare
pasti, la
mancanza
dei nostri operai e pi tra le donne, sono tutti fattori che devono trascurare, fattori ai quali io solamente accenno, perch gi svolti da studiosi competenti (Decoto). Il problema fisiologico del lavoro e del riposo , come si vede, difficile e complesso. Il rendimento meccanico dell'organismo umano non fisso
nella
massa
non
si
periodo
di
ristoro
quello
in
produrre
un lavoro uguale
l'intercalare
un periodo
di
riposo non
solo nel
ma
pur
nell'
anche per l'industriale. Concludendo per quanto riguarda la controindicazione fisiologica, il danno c', e grave: danno da ripetersi da molti fattori e che si estrinseca con un rallentalo ricambio, con un depauperamento notevole, con una precoce senilit, con turbe in tutti gli apparecchi ed organi. L'attivit scema pef stanchezza e per esaurimento: la mancanza o l'insufficienza del sonno toglie ogni possibilit di riparare le perdile subite o di rimuovere i prodotti nocivi residuati dai processi di ossidazione: r ipodisassimilazione a seguito dell'esclusione di ogni stimolo e Tiperassimilazione per l'autoregolazione del ricambio, sono le caratteristiche del sonno, che nell'operaio della squadra notturna sono in rapporto perfettamente inverso. Ecco perch il voler ricercare la causa del danno del lavoro notturno in una sola, come finora fu fatto dagli studiosi, , secondo me, erronea.
II.
la notte
al riposo,
le
sonno durante
giorno
meno
plessa, sostenuta
deve ritenere che la questione, comda cause complesse, come complesso il quadro dei
di luce
danni
Il
cambio
di
temperature, l'azione
HI
iiuso-
minano
la
di
industriali
non
lasciarci entrare,
la vista sia
il
il
quella pi
il
compromessa ed
in
ordine decrescente:
il
l'udito,
latto, l'olfatto e
ronzio,
susurro agli
le
frontale e
vertigini.
turbe
lingua
saburrata,
alito
fetido,
il
senso
di
l'eruttazione e talora
l'epigastrio
(''
pasti.
La
palpazione del-
Feno-
meni generali
manti,
si
emorroidi.
Nell'apparato
respiratorio e circolatorio
il
non
si
hanno
dati
concla-
cardiopalmo e il lieve affanno. L'apparato uro-genitale non ci presenta di notevole altro che un diminuito stimolo sessuale negli uomini nelle donne, le turbe dei mestrui,
spiega
di leggieri
facile
Nel
campo
del sistema
nervoso domina quello stato di torpore i-he od nnn notfvolp dininn/irpn,. rlnlla
eccitabilit.
Niente
solite
di
speciale
otire
l'esame del
anemie -e l'esame
il
delle
unne
(lieve
(juando
lavoro fu
ftiu
intenso).
gli
notte,
senza alternarlo
robusto,
giorni col
diurno.
Un
d'essi
era
sorvegliante:
sano,
mi pot dare opportuni ragguagli, tanto pi che per 7 anni aveva lavorato di giorno. Fgli m'assicurava che in quell'epoca l'appetito era migliore, il lavoro pi attivo e che anche dopo 10-12 ore di occupazione, poteva perdere la notte ballando e gozzovigliando. Adesso invece
intelligente,
anni che lavora di notte) dopo aver visto scendere nei peso del suo corpo, e in modo rapido, di 10 chilogrammi e stare poi stazionario, sempre stanco, ha un senso greve di rottura, vivo desiderio di riposo, un torpore che difficilmente sa vincere, anoressia, stipsi, e fatto concorde con altri uomini, spiccata anafrodisia. L'operaio
(e
sono pi
di
il
.'>
primi tempi
il
sentato
(levata
dai suoi
compagni,
l'oblliira
lui
il
jiermesso dalla
che
non
mii-diorare
bilancio
economico
lavoro diurno.
Quanto
che
le
82
al
statistiche
danno che pu derivare all'operaio, non male sapere delle Casse d'assicurazioni tedesche, trovarono un
aumento nella percentuale negli infortuni al sabato e verso sera cio quando l'operaio pi stanco (dal 0.84 si sale al 4 Vo)- ^ ^o comprendono tanto bene certi industriali, che riescono ad avere una produzione
peggiore, pi
scadente
essi stessi la
lavoro
Non male a questo punto scendere a dettagli e ricordare qui brevemente una questione che in Francia tende, per volere della massa lavoratrice, ad una Soluzione pratica: accenno alla giornata di otto ore. questa una conseguenza della nostra vita moderna, vita febbrile, vertiginosa, che esige una rapidit diuturna di sforzo, per cui questa rapidit, questo sforzo vengono a rappresentare due fattori notevoli nella
produzione della
fatica.
Come dicemmo
la
meccanismo diminuisce lo sforzo muscolare, dall'altra d pi facilmente una grande fatica cerebrale per la maggiore attenzione richiesta. Nel 1903 in 9 dipartimenti della Francia si ebbero 5534 infortuni, dei quali
110 verso 237 375 420 600
y>
le
6
7
9
10
120 verso
420
le
13
14 15
16
17
Lo
In
stesso
si
Germania
100 infortuni:
2 avvennero tra le 6-7
7-8
le
8-9
9-10
10
Nel Belgio (1903)
settimana
:
si
10-11
della
osserv
Lunedi 367; Marted; 385; Mercoled 410; Gioved 415; Venerd 420;
Sabato 435. Ricordiamo infine come le inchieste dei disastri ferroviari provarono che il personale di macchina fu causa di scontri perch esausto dal sopralavoro 12-14-20 ore di lavoro continuo.
:
m.
zioni venture
minaccia grave per le generapovert organica sono per gran parte da ripetersi da quelle dei genitori. Da una madre sfinita dal lavoro esagerato, dal padre alcoolista, dal ragracilit, la
La
8:^
gazze slrutlato con un hivoro precoce, quale schiatta, quale virilit ci si puo attendere.^ Bournecille al Congresso di Limogcs faceva sapere che su 420 bambini: 220 erano morti per meningite, convulsioni, tubercolosi, broncr>poliiionile o nati morti, 87 erano idioti od epilettici: normali 113, cio<^ il 73",, di morti e di gravemente colpiti. Da noi fin dal 1873 il dott. Bonomi additava al prefetto di Como l'enorme mortalit tra i neonati,
dovuta all'impazienza delle puerfere di riprendere il lavoro sotto La met (b'I harnhini muore nel primo anno dalla del bisogno e muore il pi spesso di fame! : Il perch lo si capisce!
:
Tassili'
nascitii
Quale contrasto
madre:
in
Ar/:la
pre-
cede
la
logge e pi del 15
dello
"/
dei
bambini
Dovere
Stato
di
intervenire
quando
si
Le
statistiche
chiaro:
il
riformati
delle
regioni industriali
la
hanno
talvolta raggiunto
("
51
"/o
(Lecco) e
mentre
percentuale
"
dei tra
riformati
del 21
"/
tra
contadini,
balza al 44 e perfino al 47
Aggiunger ancora che un operaio francese diceva al dott. Rochnrd Mia moglie ebbe 12 figli e lavoro 8 anni di notte. I 7 figli concepiti in
c|ueirepoca o sono nati morti o morirono in fasce. Gli altri, dopo che essa cambi mestiere, sono sani e robusti. Sarebbe abbastanza questo fatto, non isolato, per additai-e il lavoro notturno come pericolo sociale. E da questo punto di vista la situazione ancor pi grave: il lavoro notturno disorganizza, annichilisce la famiglia. La donna bisogna ben che dorma di giorno e in allora deve vivere a s, non co' suoi cari, che lascia quando la famiglia dovrebbe stare pi unita. La sposa ha solo il titolo, non la sostanza: perch rincasa quando il marito ne esce. Solo alla domenica e non sempre si trovano assieme. I figli infin', senza madre, senza padre, perch il pi spesso
questi,
gi
all'osteria,
si
son
lasciati in balia di
loro stessi.
figlio
vagabonda o segue il padre all'osteria, novella vittima di quel ? morbo che annienta la societ. Ben scriveva il dott. Xnpids: * La mre
va
l'usine la nuit, c'est l'enfant
dans
la rue, le pie
au cabaret,
la fille
on
ne
sait o.
razione,
Cosicch l'alcoolismo non sarebbe pi causa concomitante di degenema conseguenza del lavoro notturno e per molti studiosi anzi di
I
fautori delle
8 ore a conferma
il
di
questo portano
b>
una necessit
come
ali-
mento supplementare ed
come
osserv
il
84
direttore signor
Fromont
dopo
luogo delle 12) poterono comperare una casetta con un piccolo tratto terra che li innamor dell' agricoltura, facendo cos andar deserte
osterie.
E non
scomparve
fuori del-
l'officina,
ma
stino di
bevande alcooliche.
IV.
La
protetto.
si
La ragazza non
l'alta temperatura dell'ambiente in un disordine di vesti poco "morale; per la fatica notturna che va sempre pi aggravandosi in preda ad una sovraeccitazione nervosa. Io non entrer qui nella grave questione di questi permessi tempo
ranei pel
lavoro
notturno,
ci si
minima
sorveglianza,
trova
di
ad un abuso che nuoce alla salute fsica e morale dell'operaia. Le case di confezioni che fanno lavorare fino alle 2 del mattino
tutta la notte, le
o'
famose
30 ore
alla
consecutive
un
fatti
ben noto
isolati e
atelier parigino
vigilia di
da trascurarsi.
frode
La
perch
dipende
essenzialmente
si
da
agitiamoci
la clientela
di
femminile
e
suoi capricci
situa-
sieno gravi
conseguenze
Le
eccezioni,
come
le
si
sa,
permanenti
zucchero,
temporanee. Delle
distil-
prime usufruiscono
le cartiere, le vetrerie, le
prima discesa,
la
indu-
strie,
prime fra
le
Per
eccezioni permanenti
Svizzera, non
un uso ristrettissimo, tanto che di 21,331 operai di 101 fabbriche, solo 189 donne lavoravano di notte. La piegatura a mano dei giornali del mattino va perdendo terreno di fronte a quella meccanica. Non discu-
tiamo neppure la questione delle lampade delle miniere. Delle temporanee la pi importante quella a favore delle sartorie. Qui i 60 permessi annui sono assolutamente un'irrisione, vista l'insuf-
ficiento vigilanza:
in otto
85
una sola
volta
i
un
anni!
Non
ricorder
proprietari,
nf
credo noccssaiio svolgere qui la questione che ci porterebbe troppo lontano. Per l'industria delle matcrif avariatili baster permettor.* il lavoro
nottuino
pi r
lf>
accessorie.
V.
Ora
I
le
efficace d'ispezione?
si
che da
mi
si
Ad esempio
numeroso
e
in
Germania, dove
le
il
ben addestrato,
19(X)),
e questo si
docilit
In verit nesin
Frauda,
non
numero
delle contravvenzioni
ha subito che
sempre
anni.
il lavoro notturno di obbligare un numero maggiore di essi a servirsene loro malgrado, per tema della concorrenza, senza profitto per alcuno, cosicch si arriverebbe fatalmente ad una cri<5 formidabile di sovraproduzione, di sciopero poi e di miseria per gli operai. Si realizzerebbe cosi il paradosso che si impone alla classe operaia un lavoro nocivo dal punto di vista morale e materiale, per spingerli poi in una situazione senza uscita. Sono questi gli stessi che vantano il lavoro notturno perch, secondo essi, nel riguardo igienico mollo vantaggioso, l'operaio gode il beneficio della luce solare, il salario della donna concorre a migliorare il bilancio domestico, infino uno dei genitori rimane sempre in casa a sorvegliare
la famigliai
Io
siffatti
se
come
come
incoscienti.
Un'operaia diceva
faticare
Non
vivere,
lavorar tutto
giorno a casa e
la notte
all'opificio.
6,
K imposci
sibile resistere
ad un orario simile:
i
dalle
19 alle
pagare chi
il
soralla
veglia, e malo,
bucato
L'aumento
come vogliono
alcuni industriali
sono tutte
nella pratica, quando gli inilustriali. come ad esempio quelli della Francia del Xord, prendono essi stessi la decisione di sopprimere il lavoro notturno, non solo senza perdita finanziaria, ma anzi col risultato
di
86
migliorare la produzione e col constatato miglior benessere della famiglia Ci che accadde dopo la promulgazione
delle
il
dell'operaio.
e in Inghilterra,
le
un
altro
lo
perch
donne se lo cercarono hanno trovato impiego, il bilancio economico delle famiglie ha migliorato, migliorata sorveglia direttamente la donna, la sposa, la madre
;
conferma
nostro asserto:
la
pro-
perch
diminiii la
il
morbilit e la
livello
morale
sinonimo
ed
al
lavoro a
domicilio,
vero
di
purtroppo
sar
che vive essenzialmente del lavoro notturno e che ed alla sempre sorvegliabile con grandi difficolt
necessit di
un
salario
minimo. Non
vedere compreso il lavoro sui teatri e proibito per conseguenza ai fanciuUi. Sar sentimentalismo, se vogliamo, ma non so ammettere, d'accordo coi deputati irlandesi, qualificati in questa contingenza per puritani,
che
alla
fanciulli dai 5 ai
1
12 anni
si
affatichino
fra
le
quinte
dalle
22-23
a coricarsi alle 2, 2 e ^!^, e si ab-brutiscano sulle tavole del palcoscenico, in un ambiente di dubbia moralit, in ore che devono essere assolutamente dedicate al sonno, mentre per una misera paga (90 centesimi, 1 lira al massimo) si vanno rovinando la salute fisica e il morale, per divertire un pubblico in questo
e pi del mattino, per finire
caso incosciente.
Resta ad accennare
lavoro superi
le
al
riposo di un'ora,
uua
mezza
quando
il
6 ore. Gli industriali cotonieri avversano questa proposta, assicurando che in quell'intervallo gli operai si addormentano e, assonnati, non sono pi in grado di riprendere il lavoro. Io voglio per ricordare chein Germania
l'obbligo del riposo si effettua senza proteste e senza inconvenienti, perch ragioni igieniche, fisiologiche ed economiche lo sostengono, nei locali appositi la maestranza trova pronta un'opportuna refezione, si svaga onestamente e, ristorata, riprende il lavoro con van-
taggio evidente
l'orario,
secondo
periodo del-
un prodotto ben
Concludendo: il numero delle industrie che godono di permessi })ermanenti o temporanei pel lavoro notturno e gi ridotto e lo si potr certo ridurre ancora, quando si tenga per norma il voto espresso nel Congresso d' Igiene di Budapest: Il kworo notturno dece essere abolito in tutti i casi in cui non entri un supremo interesse sociale.
['artentlo
da
(jueslo
voli che:
le
//
lacijro
donne e ai maschi
pennanenli
e
la
minorenni.
Xelle
industrie
che
usufrniscono
di
j)ernie^>ii
stjnadra notturna non presti laroro per pi di sei fjiornl eonsecutiri, con
dell' iijiene.
Gli operai delle industrie a permesso permanente non sieno in condizione di dover ricorrere ad un eztra lacoro diurno per mif/liorare
il
si
e.scrciti
una
rifjorosa
ceder loro tali permessi: nelle industrie che lavorano niaterie avariabili
si
permetta
il
l'
operazione principale,
non p>r
J--
accessorie.
.SV
Il
ili
.nirl Hi,
Vi'ti
l'i
v'
hi
I il
l'I/Ii
lliO
SOH
liieiidlll
(ll'llll
fi II ,i
1 1
il I II
il
Relatore
si
limila
ad
illu-
Weil:
di
1."
mal
o invece
insufficiente;
aumento
le
con
gruppo
quasi
muscolare o muscolo;
o diurna.
Cita
i
6."
variazioni atmosferiche;
7."
l'orario
mancanza
primi lavori
questiono
di
controversa
esperimenti
dell'anemia
minatori,
riportata dal
primo
(1900)
recenti di
intssicazione: gli
di liorisoir
come
il
lorisoio
del corpo ed
nuirizii iniraorganici.
Accenna
l'oraio sotto di
capitolo dall'alimentazione
il
del lavoratore.
Rammenta
facendo
<
fabbi-
sogno
alcune
81-1 io.
le
addftte di
ragguard'vole
deficenza
sopratutto
deiralbuiiiina che vi
rappresentata
da
circa 57-05
(>)ui assicura che il lavoratore non sa nutrirsi, sposa potrebbe meglio comporre il suo vitto. Non tace dell'abuso delle bevande, dell'alcool. Ha parole vibiate contro il lavoro dei fanciulli sui
teatri;
88
stabilimento
industriale,
e chiude
leggendo
Il
Presidente
quindi
la
parola al prof. G.
F. Gardenr/hi della
R. Universit di
Parma che
parla sulle:
I.
Che
vazioni
la luce, e,
inversamente,
recenti,
la
che
ogni
si
superflua.
esplichi anche, e
In realt per, se
trova,
alla
mente ai risultati dei vari sperimentatori, si si pon non senza sorpresa, il pi grande disaccordo per quanto si riferisce natura e alla importanza della azione che la luce esercita sul sangue
si
e ci
alla luce
primo periodo dell'esperienza, ma successivamente un ritorno alla norma e un aumento. Valerio nel 1894 vide che il numero del corpuscoli rossi del sangue diminuisce progressivamente nei conigli tenuti alla oscurit, accompagnandosi a un generale scadimento dell'organismo, che finisce, in un tempo vano, colla morte. Il contenuto emoglobinico il pi delle volte (non sempre per) dimidel contenuto emoglobinico nel
una diminuzione
nuiva parallelamente al diminuire dei crepuscoli rossi. Marti nel 1897 sperimentando sui topi riscontr che la permanenza all'oscurit determina una diminuzione dei corpuscoli rossi e, in minor grado, della emoglobina e che il massimo di questa diminuzione si ha dopo due settimane, mentre al di l di tale periodo si ha un parziale ritorno verso la norma. Schoneberger
nel 1808 in tre conigli mantenuti per 40 giorni alla oscurit vide
tare
i
aumen-
corpuscoli rossi,
ma
la stessa variazione si
di controllo,
non
parallele su conigli tenuti parte alla luce, parte all'oscurit, rilev (dopo
un mese)
differenza
ma
nessuna
Risultato
numero
dei
globuli e nel
tasso
emoglobinico.
egualmente negativo ebbe recentemente anche C. F. Meyer (1903) in esperienze destinate a stabilire se e qual parte avesse la maggiore insolazione sulla iperglobulia (reale od apparente?) dell'alta montagna.
Di fronte a tanta disparita
li
S'J
risultati
di
fronte alla
importanza
punto
di
notturno, mi
parso
il
caso
di
di
ulteriori ricerche
sperimentali.
ci io
notte
11.
Come
vata per
lio
scelto
le
caMC
di
<
conigli, e ogni
mia esperienza
condizioni (razza,
modo
di
alimentazione,
culticit,
Unica differenza era questa che, dei due animali, l'uno veniva continuamente o per un determinato periodo, sottratto all'azione della luce, alla quale l'altro restava normalmente esposto nelle ore diurne. Per raggiungere tale scopo io ho ricorso, invece che alle abituali gabbie, a due casse
quadrangolari
di
legno lunghe m.
1.80,
ponevo
in
una stanza
erano opportunamente fenestrate per concedere una sufficiente ventilazione; quanto alle altre pareti e al coperchio, erano, in una delle casse, tali da non dar passaggio a raggi luminosi, nell'allra erano invece ampiamente sostituiti da lastre di vetro. La prima serviva per gli animali da
tenersi all'oscurit
ricoperte da un
e, a questo scopo, le aperture ventilatrici venivano panno nero; la seconda era destinata per le esperienze
con illuminazione naturale e nell'interno di essa era costantemente illuminala dalla luce diffusa nel giorno, merc una conveniente orientazione. Ad evitare i possibili effetti di una differenza, ier quanto piccola, negli scambi resi)iratori, anche le aperture della seeonda cassa |iortavano un
riparo di panno.
Il
completo
di
parallelismo
delle
esperienze
tielle
era
cosi
assicurato,
e,
comunque,
fronto,
un
con-
non
si
Le ricerche sistematicamente
oggetto di determinare:
riche dei globuli rossi
1."
le
sui
vari
variazioni
le
numedel
del
le
sangue e
leucociti; 3."
variazioni
tasso emoglobinico;
i."
ho anche preso in esame le variazioni qualitative degli elementi morfologici del sangue e cio le variazioni della resistenza dei globuli r<-s-i e quelle della formula leucocitaria.
90
Il dosaggio del ferro accanto a quello dell'emoglobina non devesembrare superfluo perch sembra dimostrato che il rapporto tra il contenuto emoglobinico e il contenuto in ferro del sangue non sempre costante allo stato normale (come si riteneva) e lo ancor meno in molte condi-
Mallet)
Il
(1).
si
Thoma-Zeiss. Per la determinazione del contenuto emoglobinico si us l'emometro Fleischl-Miescher, cosicch le cifre riportate nelle tabelle indicano in grammi la quantit di emoglobina contenuta in 100 grammi di sangue. Per il ferro mi sono servito del ferrometro Jolles, ponendo ogni cura nella preparazione della soluzione colorata di confronto e non limitandomi ad una sola ricerca, ma prendendo sempre il risultato medio di due. Per lo studio citologico del sangue, con speciale riguardo ai leucociti, ho fatto dei preparati fssati in alcool-etere (colorandoli colla emateina Boehmer e l'eosina) o per 5-10 minuti a 120" (colorandoli colla miscela triacida di Erlich). Per saggiare la resistenza del sangue usai una serie di soluzioni titolate di cloruro sodico (metodo Mosso) (2). Tutte le ricerche furono (compresa la determinazione del peso) praticate alla mattina, prima che si iniziasse la distribuzione degli alimenti.'
(1)
il
Al rapporto era
significato di
un rapporto
uno stesso sangue non si imo accordare neppure allo stato normale, quando si ammettano le quali alcune sono ormai dimostrate, altre molto verosimili e tali da non
rossi esistano, oltre alla
Che
Che
nei globuli
;
emoglobina,
ma
incolore (Jollks)
2."
nei globuli rossi esistano, oltre alla emoglobina, altre sostanze coloranti,
;
ma
prive di
ferro (Jellinek)
3."
Che
:
la
di
contenuto di
riferisce alla
di
ferro (Baed)
4.*'
Che
la
si
emo-
globina, diverse per costituzione chimica e cosi pel peso molecolare, per l'affinit rispetto all'ossigeno,
anche pel contenuto di ferro (Bohr, Gallerani) sangue normale esista del ferro ancheTuori dei globuli rossi e specialmente (bench in quantit piccolissime, difficilmente dosaT)ili) nei leucociti eosinofili (Bahker) e nel siero (Nasse, BuNGE, Jolles, Hausermann). In certi stati morbosi certamente l'ultima delle accennate possibilit quella che assume la maggiore importanza, potendo aversi nel siero quantit dosabili di ferro. Pu inoltre nell'interno del globulo rosso aversi del ferro non pi combinato nella complessa molecola organica della emoglobina ma rilevabilo invece colle comuni reazioni ioniche (Lazarus). Secondo Bard e Mallet un eccesso di ferro in confronto al contenuto emoglo1)inico, o, in altre pai'ole, una quantit di emoglobina calcolata in base ai dati cmoferrimetrici superiore a ([uella calcolata direttamente coll'emometro, sarebbe propria delle forme di clorosi e delle anemie post-emorragiche. Invece nelle anemie perniciose e in quelle sintomatiche di gravi stati morbosi si verificherebbe il fenomeno conlrario. Molti fatti clinici contrastano per pi o meno apertamente con ipiesta aftermaziono (Bier.nacki, Jellinek, Riva-Kocci, Jolles. Aleieri).
;
Che
nel
(2)
Il
il
la
mia direzione
91
III.
Esperienza
1.'
al
10 aprilo:
alla luce;
al-
(femmina)
di di
Cavia (femmina)
pelame
(i
RN TA
.\
92
Esperienza
Durata dell'esperienza dal
a)
b)
1.
2."
gennaio
al
4 aprile:
alla luce;
all'oscurit.
Cavia (maschio)
Cavia (maschio)
di
di
GIORNATA
'j:
Esperienza
:'
Durata doll'esperienza dal 3 gennaio al 10 ajjrile: (i) Cavia nata il 3 gennaio e tenuta, insieme alla madre, alla oscurit fino al 10 febbraio, poi tolta alla madre o tenuta in osservazione alla luce: della precedente, tenuta alla oscurit fino al II) Cavia geniolla 10 febbraio insieme colla madre e ancbe successivamente, da sola. Le due cavie sono di sesso maschile; hanno pelame oscuro.
GIORNATA
94
Esperienza 5/
Durata dell'esperienza dal 15 marzo al 15 aprile: a) Coniglio di pelame grigio mantenuto alla luce; h) Coniglio di pelame grigio mantenuto alla oscurit.
GIORNATA
IV.
Iliassiimcndo
-l'giionti
l'alti:
hrevenifiito
risulUiti
delle
esperienze
al
risultano
VARiAzioNr
DI
i'i;so.
Ne^li
animali
mantenuti
(>s[>osti
buio
comportamento
complesso, tra
rienze
1.'
lei
peso.
alla
alle
luce,
non si un costante
<^
riferisce
cavie
si
ha, nel
le
due serie
aumentando
coppia della esperienza 1.% il peso va egualmente un primo periodo e diminuendo in seguito, cosicch alla line della osservazione i due animali pesano poco pi che all'inizio: nella esperienza 4." si ha un regolare aumento per nulla ostacolato dalla
e 4.*: nella
in
Nella esperienza
S.''
la
cavia posta
lunga esperienza 3." la cavia mantenuta all'oscurit presenta, alla fine, dopo un notevole aumento, una lieve diminuzione di peso. Una diminuzione alquanto pi marcata si ha nei due conigli delle esperienze 5.* e 6.'. (Questi risultati non concordanti non devono sorprendere, perch lecito pensare che la soppressione della influenza della luce sia, da un lato, capace di determinare una diminuzione nella assimilazione (intestinale e cellulare) dei principi nutritivi e, dall'altro un rallentamento nelle combustioni organiche (Bidder e Schmidt, Moleschott, Fubini, Borisow.
Vducco, Vicarelli).
rtossi.
il
numero medio
di globuli
per
mmc.
di
sangue
in
questa
specie^
animale,
di circa 65000(30.
Cosi per
li
le cavie tentile alla luce la media all'inizio dell'esperienza era 0796000 e la media per tutta la durata della osservazione di 6ti3500(J .)n una cifra minima (media) di 6296(300 (l'^sp. 3.") e una massima (pure media) di 6996000 (Esp. 2.''). Nelle cavie tenute al buio, con una media iniziale di 6717000, si ebbe una media complessiva, sotto l'influenza della .udizione sperimentale, 63*2(3000, un minimo di r)860(300 (Esp. 4.*) e un
2.').
Nei
lienza,
conigli
il
numero
e,
delie
emazie
la
inferiore a quello
che
si
ha
media,
all'inizio
della
espe-
era
di
550(3000
per tutta
di 5515(3(30.
(Iella
96
Nella esperienza 6/ si ha invece un parallelo e progressivo aumento nei due animali. Volendo concludere, e tenendo presente il valore non assoluto che, in simili conteggi, pu accordarsi a differenza anche di qualche centinaio di migliaia di globuli, non si trova che la sottrazione della luce abbia veramente una rilevabile influenza sul numero dei globuli stessi.
In alcune esperienze,
al buio,
p.
es.
nella
l.'',
si
una diminuzione
fatto,
da un aumento.
importante,
Questo
perde
anche nell'animale di controllo. Si tratta probabilmente di variazioni determinate dal nuovo ambiente, nel quale, durante l'esperimento, vengono a trovarsi entrambi i soggetti. Queste conclusioni negative non concordano con i risultati di vari autori sopra ricordati, che hanno riscontrato aumenti o diminuzioni globulari. Io credo di non andare errato ammettendo che tale disparit di reperto si debba a diverse condizioni sperimentali e specialmente alla influenza perturbatrice della luce diretta, che io ho deliberatamente esclusa.
di
valore
perch
si
ripete
La determanazione
venne praticata una sola volta (Esp. 3.^) e il risultalo fu negativo, cio non rilev differenze apprezzabili di resistenza tra le emazie di una cavia mantenuta per 39 giorni all'oscurit e le emazie di un animale di controllo.
Variazioni nel numero dei leucociti.
cociti
Il
numero normale
che
la
dei leu-
per
mmc.
i
di
sangue
si si
10-11000 per
conigli.
Non
pot
mai
stabilire
sottrazione
aumento o
in
diminuzione)
nel
numero
dei leucociti.
di leucociti.
accennano
in
modo
bianchi poli-
nucleari eosinofili o no. Si tuttavia ben lontani dalle condizioni di una vera e propria polinucleosi, quale (a prescindere da quanto si verifica in molte infezioni e in certe intossicazioni acute^ che qui non sarebbero ricordate a proposito) si ha in alcune malattie a lungo decorso con
cachessia ed anemia.
Variazioni nel contenuto emoglobinico.
La
male
per
di
di
grammi
pu anche superare i 16 grammi, come nella cavia dell'esperienza 2.% mentre raramente scende sotto i 14. Confrontando la cifra iniziale dell'emoglobina con la media ottenuta durante tutto il periodo di osservazione, si nota, sulle cavie tenute alla luce, un aumento o una
stazionariet,
Cosi,
1.'',
si
passa .la AjiO a 14,6-3; n.-lla Esp. 2.*, da 15,45 a lt,25; ti.-lhi l-Np. 3., Ha 14 a 14,49; nella Esp. 4.', Ha 14.92 a 15.11. Un fenomeno opposto si verificato invece pfi- Ir (.unu- in.ini-iiiinilla oscurit. Per quanto in varia misura, si avuta sempre una dimi-
il
quul-, nella
1." ^
sceso
da 14,60 a 13,28; nella Esp. 2.\ da 15,79 a 13,02; nella Esp. 3.% da 14,45 a 11,88; nella Esp. 4.% da 15,24 a 12,60. Nei conigli il tasso emoglobinico normale ^ di poco inferiore ai 12 grammi per cento di sangue. Durante il periodo di osservazione, negli animali tenuti alla luce si verificato un sensibile aumento e cosi, nel coniglio dell' Ksp. 5.", da grammi 11,43 a 12,90 (con una media di 12,41); neirEs|). 6.^*, da 10.17 a 11,75 (con una media di 11,26).
Anche
a 7,94;
il
qui
il
fatto
il
opposto
6.",
si
'
sceso 8,24.
rapidamente da 10,43
da 10,32 a
Tanto
bina non ^
gli sbalzi,
si
sempre uniforme,
quanto nei conigli la diminuzione della emoglon- regolarmente progressiva; non mancano
jieriodo di
maggior durata. nella Esp. emoglobina maggiore sul principio osservazione, che non ulteriormente.
del co.NTi:.NiTo
alla luce
di
si
2."
del
\'ariazio.ni
Nelle cavie
nor-
malmente esposte
cmoglobico medio
pari a circa
''<m
a un
contenuto
grammi 15 per
0,0465.
una quantit
ha,
di ferro.
di ferro
ematico
grammi
di
il
Nei
conigli
grammi 12
pari contenuto
sangue del coniglio sarebbe alquanto pi ricco <li ferro. Normalmente le variazioni del ferro ematico risultano sensibilmente paralleli' a quelle della emoglobina^ e, almeno in complesso, questo parallelismo si mantiene anche negli animali tenuti alla oscurit, nei quali si verifica, per conseguenza, insieme a una diminuzione della emoglobina, una diminuzione del ferro. Vi sono per alcuni fatti degni di menzione, che risulteranno evidenti dal seguente confronto (in cifre percentuali) tra le variazioni della emoglobina e quelle del ferro.
inoglobiiiico,
Es|i
98
DalTesaine di queste cifre risulta evidente che, nelle cavie, la diminuzione del tasso emoglobinicu si accompagna a una diminuzione in
proporzioni uguali del ferro ematico.
senso, sono cosi lievi che non
si
la
Le differenze, nell'uno e nell'altro pu ad esse accordare un grande valore, approssimazione e l'errore dei nostri mezzi
Nei conigli si ha per una differenza alquanto pi notevole e costantemente nel senso che il valore emoferri metri co realmente trovato superiore
a quello che
si
sangue minore della diminuzione della emoglobina, pure essendo e l'una e l'altra pi accentuate nei conigli che nelle cavie. Io non voglio azzardare spiegazioni per i fenomeni osservati, moltecause che possono concorrere a determinarli. Poich in si notato un certo grado di ipoglobulia e si potrebbe pensare che, in questo caso, del ferro si fosse liberato dai globuli dissolventisi per passare nel siero, noto che nel coniglio della Esp. 6.^ si
plici
essendo
le
uno
un aumento
dei globuli.
Ricordo ancora che, tanto nelle cavie, quanto nei conigli, io ho saltuariamente studiato il comportamento dell'urobilina, e mai mi riuscito di
rilevare
una
iperbilinia urinaria.
Concludendo, noi possiamo, dopo quanto si detto fin qui, affermare con piena sicurezza che due sono le modificazioni degne di nota, che la soppressione della influenza luminosa determina nel sangue degli animali
una ipocromia e una iposiderosi. Si pu ritecome sommamente probabile che questi due fatti siano piuttosto dovuti a una deficiente assunzione di ferro e a una deficiente formazione
sottoposti alla osservazione:
nere
di
di emoglobina gi formata. non m'inganno, la grande importanza che spetta alla luce nella produzione del pigmento sanguigno, fatto che trova il suo riscontro nella importanza, da tempo riconosciuta e indiscussa, della luce nella produzione della clorofilla. E ci segna un nuovo e notevole due pigmenti che la moderna chilegame tra emoglobina e clorofilla, mica biologica ha riconosciuto cos strettamente affini (1), come Gautier aveva gi intraveduto fin dal 1879.
Resta cosi
stabilita,
se io
(1)
Da tempo
si
col lgno d'abete la l'eazione dei pirroli, e, pi recentemente,, questa osservazione stata
da Nenki e Siebee fondendo l'ematina colla potassa caustica. D'altra parte Schun'ck e Maechlewski hanno osservato gli stessi fenomeni colla fillotaonina, sostanza madre della filloporporina e derivato della clorofilla, la qual cosa faceva .supporre che tanto le sostanze coloranti del sangue, quanto quello
delle foglie
verdi
il
ma
il
pirrolo
si
formasse
terminato se
studio
licKJi
vapori che davano la reazione del pirrolo fossero vero e proi)rio pirrolo. Kustek, dallo acidi ematinici ottenuti ossid;indo l'eniatin.-i con acido cromico, ritenne che veramente
i
'J:i
V.
Il
mancata azione
di
come
accennalo
in
principio,
collega al
Gi fin dal 189'J o lUOO io avevo praticato in alcuni panattieri di (dove il lavoro notturno dei forni non era ancora stato abolito, come, senza inconvenienti, si fatto da oltre 2 anni) degli esami di sangue e
Parma
avevo notato che, in genere, il numero di globuli era oscillante attorn< alla nonna, mentre era sempre notevolmente basso il valore emoglobinimctrico.
Recentemente, a Salsomaggiore, ho avuto opportunit di ripetere alcune osservazioni consimili, non prive d'imp<irtanza |)er quanto non numerose. risultati che seguono ricordano assai da vicino quelli ottenuti da Onimus da Belli, rispettivamente nel personale di macchina della marina militare francese e italiana; devesi anzi, a questo proposito, notare che Belli annovera il difetto di luce naturale tra le cause della oligocromoemia
I
dei
fuochi-^ti.
Osservazione
1.*
Fornaio d'anni
27,
in
servizio
notturno
da
(T'J
2 anni:
2."
gr. di
mmc.
di
in servizio
da 4 mesi:
Emoglobina 9,94
'^.^
Firnaio
d'anni
18,
giorno:
Emoglobina,
13,.')8
(97).
._,...^. un oomplo-so |iirroli<.'o. I^c ricerche di Nk.n... /... .,. ... ,^. che rUlucenJo (con acido iodi<lrico e ioduro di losionio) lo emaune, eni.itoporrirnu o iiio<<oi>ortlrioc si ottiene un pirroio o |irocisaiiiont4.< mi nietil-|>ro|>ili'irrolo (C,H,,N =eniojilrrulo). Lo stos.so cmopirrolo s ottieno [lartondo (I.1II.1 llliotaoniu.-i, come hnnno dimostr.ito Nhnki
procsiste^sc nellu
eiii.'ktnu
ilulibio, (loicli
diinostrniio
<<
si
riferisce aU.i
coslitiizionc
dii
in
modo
pi preciso
Planchkh C'attadoki,
defloit.i.
ijuali.
Tutto ci permette
oftsid.-tto.
-iosianzo
pi
procisaniontt l
porflrino del
Osservazione
4.^
100
di
servizio notturno:
5."
30, in servizio
(78).
da 2 anni:
Noi abbiamo
cosi la
dimostrazione
che
sotto
notturno si veridica
una ipoeromoemia,
la quale gi
dopo un
Noi siamo
autorizzati
la principale
Il
Presidente
si
apre
la
discussione sulle
relazioni fatte.
in der Polarnacht uns ein Recht dia neurastheniscben Erscheinungen und die Anaemie, welche wir bei den Nachtarbeitern beobachten, auf Kosten des Lichtraangels zu setzen. Die Untersuchungen Nencki's etc. ber den Zusammenbang zwischen Blut und Blatt Farbstoff, sowie unsere Erfahrungen mit der modernen Lichttherapie berechtigen uns ferner auch in hoherem Grade als in friiheren lahren, das Licht als einen normalen Reiz auf den StoffwechseL die physiologischen Functionen des Krpers anzusehen.
fahrern und
an
nicht
acclimatisirten
il
Sull'influenza
La innumerevole
fatta pi viva dal
della
luce
e
naturale
che nella
nel
lotta
lavoro.
per la
vita,
schiera dei
lavoratori
meraviglioso
i
nostri paesi, d
quotidianamente un numero
igieniche tutt'ora deplo-
considerevole
revoli.
di
condizioni
Fra
ed
le
minano
ablireviano
la
tanti
lavoratori,
io
importanza
opifici
in genere.
* * #
Il
Lavoisier
dice
che
la
di luce.
natura sarebbe inanimala e senza vita,, Per fermo, questo spiega un'azione benefica
mi
sij^li jiiiiinali, dimostrando la sua iiilliicnza sui pali, sulle />iume e specialmente sul iiif/nwnfo della cute. La [telle infatti \ht la sua superficial'organo che pi direttamente pu essere sottoposta lit topografica,
("
raggi luminosi, e
come
tale
ne risente
in prineij)al
modo
1']
Ijenefici
etietti.
i
su
di
essa che
:
raggi
liiniiiiosi
mente
("osi
eecitaihte
per
il
che
cui
veng<Mio eliminati
corpo molti
principi di riduzione,
l:i
presenza un
vi-ro
gl'indigeni
della
pelle di vitello
marino su
che
vento,
hanno per
Inlatli
il
cajtelli
.\nche pi importante
ra:i(jiir,
tit
ili
spiega sulla
la
quan-
diretta
grado
energia
ossigeno vivendo
in
luminosa. In verit l'uomo res[)ira di pi che nell'oscuro. Vi consuma per conseguenza amhienti chiari, anzich in luoghi oscuri.
Conseguenza
cariet
f/i
di
sri/nppo
insieme
col diverso
processo
l'n
di
illustre fisiologo
seguente esperimento,
confermare quantq qui vado esprimendo. Egli mise nelle acque della Senna alcuni girini in due scatole pertugiate; delle quali una era a pareti di latta, e l'altra a ]>areti di vetro. Ora avvenne che girini rimasti nell'oscuro continuarono sempre ad esser tali, senza poter mai sviluppare ne zampe, n polmoni; dovech secondi raggiunsero un grado di organizzazione completa, essendosi cambiate in rane e animali ])erfelti. Di pi DumeriI ha osservato che, mutilando le code delle salamandre,
so
da
troppo
eloquente,
per
esse
si
nell' oscurit
La dimora
malattie,
ambienti
oscuri
prepara
negli
animali e nell'uomo
un decadiinnito on/anico inevitabile, si da disporre a molte e svariate fin<j al punto da far giustizia alla popolare sentenza: dor non
il sole,
intra
entra
fatto
il
inedie^,
(Questo
deve
andare acquistandn
moderna
si
teoria
come
sviluppali"
rapidamente ^appunto
l'oscurit
quei
haighi dove
prevale a suffi-
l'umido e
male
illu-
microrganismi.
i
piali
statisiicaniei;te comprovalo che nella Francia coloro soggiornano nelle cantine danno una prole molto disposta alle anomalie terat )i;iehe.
li
Ldwards ha
E
notato
altrettanto
altres
102
giorno in
venne in Dublino constatato dal Graves, il quale ha che i portinai, i quali vivono la pi parte delle ore del oscure topaie, sono appunto quelli che danno il maggior con-
tingente al
numero
degli scrofolosi.
della scrofola, altre malattie
le idropi,
il
si
la tubercolosi,
il
rachitismo, l'emofilia,
osservato
e specialmente
cretinismo,
quale
presen-
basse ed
il
oscure,
punto
:
di vista patogenetico,
abbastanza
avviene
delle malattie
come della
patogenesi
Ma
l'influenza,
che
questo agente
In
fisico esercita
si
sulla
guardino un po' nel volto le giovanette aristocratiche, prima che le gote, con l' artifizio della toealcuni letta, acquistino quel roseo che naturalmente non hanno; e casi, forse non molto rari, si vedr che esse sono pallide, per quanto lautamente si nutrano, appunto perch gli appartamenti (sopralutto in estate col motivo di impedire i cocenti raggi del sole) vengono trasformate in altrettante catacombe; dove talvolta non si pu penetrare senza mettere, direi quasi, le mani innanzi, sforzando gli occhi ad una esagerat?: midriasi. Tanto sepolcrale l'oscurit procurata con le tende e paratende,
vero,
che velano, insieme coll'aria, la luce chiara delle finestre e dei balconi! Altrettanto si pu osservare negli operai che lavorano negli staliilimenti poco illuminati ed dove l'influenza malefica
effetti della
in del
quelli
buio
viene
ad
miseria.
della
clorosi tuttavia
abbastanza oscura,
l
il
siccome
di luce
dicono
insigni
nosologi; e d'altronde,
anche
dove
il
difetto
pi delle volte,
la difficolt delle
non siamo
in
grado per
man-
canza
altri
di
questo
saluberrimo
elemento
fisico,
agenti che figurano da concausa (microrganismi patogeni, cattiva od insufficiente alimentazione, umidit, agglomeramento, stato del sottoquali in alcuni casi, come nelle suolo, pressione barometrica ecc.);
i
pi
umili
classi sociali,
pi
spesso
si
presentano
etiologicamente
in
comitanza.
In rapporto a questo
argomento un autore
della
ha
gi studiato
clorosi,
l'importanza
luce
il
bambino
viene
alla
con
predisposizione
allo
irregolare
accrescimento. Se
sia sottratto pi o
meno com-
11J
iiiKi
(iiiiiiiiu/.iDiK-
iiiii iiiiin:->iia
ilei
ricaiiiui"
unir
si
lai-
."
pi
l'I
l.l
11
I-
ziuiie
denutrizione:
irregolare
;
racereseinnento
ci-
perci
far
lento,
meno
il
completo,
alcuni
loro
stadio di evoluzione
meno completann'nte
avvenga
genitali,
quali
noti
onde
la
pubert
sin
tali condizioni rimarranno gli organi avranno raggiiinlo il grado di pnfetlo sviluppo; tarda, la menstrua/ione riesce dilHcile, irregolare,
il
dall'infanzia,
in
non
la
risentiranno
si
gravi alterazioni,
hreve
sua povert
si
sangue
far
lentezza
nel
ricaml)io,
ganismo.
nondimeno assai
secondo me, mettersi benissimo in riscontro sebbene non constantemente reperiimportante nella cloro-anemia; intendiamo /f(
il
spiale
Questa anomalia di sviluppo risaputo t:->~'i>- stata dal \'irciio\'> primo osservata. Kgli, studiando nei cadaveri delle giovanette clorograndi anemiche, ha riscontrato il sistema vasale jccolo, il cuore e con anomalie le pareti sottili, frefjuenti sviluppati, rami arteriosi poco
[(1
i
Come causa
ticolar
di
emenorrea
si
par-
dove non appariscono chiare le cattive influenze igieniche altro, e dove disturbi della mestruazione precedono <|uasi l'insorgere dell'anemia che difficilmente scompare), farsi appello al poco sviluppo degli organi pelvici (utero, ovaie e loro annessi) che talora si rinvengono atrofici, o ad altre loro anomalie (assenza delle ovaie, atresia degli ovidutti). I.a qual cosa sarebbe molto analoga all'anormale
l
modo
psichiche
od
sono appunto
messi
in
le
minati
(o[iifici
sotterra)
ovvero
in
La dimora
alla
tristi' :s(f.
l
l'animo alla
mo linci mia
dubbiosi pensieri e
ie
megli
pi
che
durante
la
notte
(ili
trovano
mente
nel cuore un
campo
libero e favorevole,
uomini empi ricercano sempre l'oscuro silenzio, per nascondere col velo notturno l'obbrobrio della malvagit e del delitto Le giornate oscure infatti ci predispongono ad una particolare t'tragine. Da uhimo. troppo pei- le Iiuiurlie mi pollerei se volessi esp"rre qui
1U4
i
singoli danni
che
la insufficiente luce
una esagerala
imlebolisce a
danno non
Assegnando adunque una grande importanza alla luce nel lavoro, dobbiamo anzitutto proibire alle giovanette di lavorare in luoghi male
illuminati. Inculcare
agli
industriali di fabbricare
loro stabilimenti in
modo che
Abolire il lavoro notturno. Sono cosi poche le industrie che richiedono necessariamente un lavoro di notte, che la interdizione del lavoro notturno non porterebbe delle gravi difficolt pratiche. Il lavoro di notte assai pi faticoso del lavoro di giorno, n il riposo preso di giorno vale a compensare l'operaio dalla fatica notturna. Del resto l'abolizione del lavoro notturno oltre a portare un reale benefizio all'operaio sarebbe
utile
per
lo stesso industriale,
di
giacch
il
lavoro fatto
di
giorno provato
impiegati
pubblica delle localit ove hanno sede certi stabilimenti, convince facil-
mente
una
uniforme in
gli
Stati.
La
esistenza
il
di
legislazione
della
sanitaria
nelle
industrie esige
come
conseguenza
Essi
limenti
zioni
controllo
di appositi
funzionari tecnici.
industriali,
devono visitare spesso, e per lo pi all'improvviso, gli stabie prendere in esame accurato tutte le varie condie
dell'operaio
dell'esercizio
norme
legislative esistenti.
Ma
tecnici,
modo
essendo appunto persone tecniche, sappiano ancora suggerire il pi adatto per riparare agli inconvenienti ed in guisa efficace
riuscire
persuadere
il
proprietario
della
fabbrica
l'operaio stesso
misure suggerite. Allora solamente, che si saranno applicate tutte le regole consigliate da una buona e provvida Igiene, sperabile che tutti questi suggerimenti possano portare buoni frutti.
sulla opportunit di applicare le
riserbano
di
presentare alle
iiKicaiilc
lina
serie di
pruvvodimenli
in
legislativi
cotnpreiidenli
prof,
anche
il
(iardenghi
riscontralo
//.
111'/,
una
oligoemia.
licute
fiir den durch das Licht irkung auf das Xcrvi-nsyslom
e.
Schrotff'r:
Bemerkt
das.s cine
iltii
Insolationsreiz hervorgerufene
Anlialls|)unkte aus
dem
sahen
^vir
wenigstens
zu
/.u
Steigerung der Athemarbeit im Luftballon in aOOO mtr. einom Theih' auf den erhohten Insolationsreiz bfziehen
solici), etz.
Nahon^s hieniber
firidct
man
in
meinem
W'erk'
lilici-
die
tuino havvene
tegrarsi
col
sonno
al
andare
finisce col
subire
ha
il
detto:
il
il
Pieraccini
pensa
si
debita dire:
.
mezzi per
nutrirsi bene
Sen.
De
('riiito/oris:
(li
nostri
manuali durante
pane;
la
tutta l'estate
man100,
giano
L'io
'/.,
Kgr.
di
frutta e
di
quanto
nutritivi.
di
grammi
iJuit.
/:'.
soik
il
10 volte pi
fatto del
Comune
lavoro
Ales-
sandria,
li
notturno
ai panetlicri nel
in giu/lizio chi
si
vide assolti
pa-
nattieri
Per
voto onde
il
nella Legislazione
llinlt..
.l..l
S.
il
/liiicrn (Iglesias):
Propone che
siderazione
<li
Congresso prenda in conche deve divenire madr' riguardi del governo della fail
gli
operai minatori
galleria
le
si
in-
vano
che
di galleria
danni che
il
airorffani>;mi>.
Prof. D. Gilbert (Bruxelles):
lue.
Faii reniarquer, propos de la comMr. le Prof. Gardenghi, qu'on ne peut pas considerar toujours comme un phnomne physiologique, l'augmentation de l'hmoglobine qui se rencontre dans certains cas. C'est ainsi que dans des in-
munication de
(lustries
exposant des
intoxications,
on rencontre dans
le
sang des
rendinii-
De mme, une
moins
de Mr.
lorsqu'oii n'arrive
Prof.
Gardenghi.
En
effet,
comprime sous
trs faible
du Travail cn Belgique a constate une augmentation constante de l'hmoglobine; cependant ces ouvriers travaillent dans l'obscurit avec une faible clairage lectrique et la pression laquelle ils etaient soumis est fort peu importante.
medicai
de
l'Inspection
Prof. Langloia (Parigi): La polyglobulie associe ou non a une augmentation de l'hmoglobine doit souvent tre considere comme un etat pathologique. Les animaux respirant dans un milieu renfermant des traces d'essence minrales, ou de sulfure de carbone, presentent au but de 7 ,8 jours une hyperglobulie trs nette. En fait, la polyglobulie est un procde de dfense. La' numeration des globules rouges, le dosage clinique de l'hmoglobine ne peuveno donner des resultats que si on associe les recherches avec celles des changes gnraux: capacit rspiratoire du syng, changes rspiratoires,
changes azots,
etc.
Gardenghi : Le osservazioni
ed eccessiva
di
del
Dott. Glibert
una luce
artificiale e
sono state fatte non ancora di azione diretta precisamente della luce elettrica.
ma
Non
ad uno sforzo
compensativo o
di
difesa
dell'organismo.
Questo-
tenta di salvarsi
aumentando
maggior parte
sono
il
i
degli operai
fatto, vari
coefficienti deter-
minanti; vi
coefficiente economico-sociale,
il
vi
coefficiente fisico-
chimico e finalmente
iJott.
Vorrebbe che si considerasse il lavoro notturno in w non soltanto relativamente ad alcuni problemi di fsio-patologia che ))ur essendo maportantissinii non certo bastano a darci, diremo cosi, la fisionomia patologica del lavoro notturno. Il lavoro not(if/lioli:
modo
pin concreto e
tiiirio
''
Iu7
solo
tli
sem|irL'
un lavoro
lin'<-
mn
se
pei-
sociale,
come
collega Crisafulli,
|)ercl>(^,
(^
riposo
Oggi non pu l'arsi valore antropologico senza una finzione teorica ed corretta dall'induzione morfologica. Si differenziano a vista d'occhio quelli che lavorano di notte da quelli che lavorano di giorno.
(iiunuini
:
il
valore morfologico.
La media
Osserva al dott. Giglioli che anebe quando all'operiposo diurno, questo si impone un sufficiente non riesce a reintegrarlo cosi bene come il riposo di notte. In certi ambienti militari ci pu essere constatato facilmente.
I^ruf. CrMi'ulll:
quanto ha detto l'illustre prof. De di combattere le sue affermazioni scientifiche) l'O. fa osservare che se il Congresso deve emettere voti che debbano servire di guida al legislatore, deve badare a che i voti siano di applicazione pratica. Ora le leggi devono essere fatte per l'individuo medio, non essere informate alle infinite vai-iazioni morfologiche individuali. Le leggi protettive del lavoro vigenti in Italia si fondano esclusivamente sul criterio antropologico, cio escludono da certi lavori fanProf. Lorif/a:
proposito di
Giovanni
ciulli e
le
donne,
ma
altre leggi,
come
quella
inglese,
danno
facolt ai
medici visitatori di escludere dal lavoro del piombo e del fosforo quegli
individui che
si
mostrano specialmente
(Monaco):
zumi
suscettibili
a queste intossicazioni.
tief
Pro/.
Ha fin
Die Tatsache.
dass
man
atmet,
wenn
von unreiner Luft zu reiner Luft zuriickkehrt, beweist, dass eine Auderung der Atemgrsse stattfindet und deshalb miissten auch die Untersuchungen iiber den llaemoglobingehalt, wie lleri- Langlois gesagt hat, immer Marni in lland mit Messungen der Atemgrsse unter reiner, unreiner Luft, im Liclil und in >\oi- Dunkell.icht,
heit gehen.
I)i)ii. (i(jliolt: Non crede che il concetto di individualit morfologica, possa applicarsi praticamente quando si tratti di formulare (pnilche sug-
legislativi.
Il est certain, conune le fait remanpier UHahn, qu'une etude des variations de la ventilation, suivant les modifications trs legres du milieu ambiant serait des plus uliles, mait cette etude doit tre faite ins du sujt^t. pour donner des resul-
Prof.
1'
tats reels.
Sfudfon-
Ih-
(ilnciiiiin:
il
lavoro notturno occorre che
si
108
il
detto
hanno
senza
cor-
ci
pu
farsi, se si
prendono in considerazione
dati
di
un
criterio
individuali-
data
di
la
a tutte
le
mestieri
infuori
ogni
osservanza igienica.
necessit di ben distinguere da quella pratica. Risponde alle osservazioni dei dottori Crisafulli e Giglioli rimandando alla relazione in cui appunto si tiene conto di quanto venne espresso. Al prof. Pieraccini dice che il nostro lavoratore non sa comporre un
Il
la discussione scientifica
vitto razionale
come, a parit
di spesa,
fanno
Ricorda
la necessit di
istruire
a questo proposito
massa
lavoratrice
e pi la donna.
ci
si
soffermi
a considerare
la
forma
deduca
salvo
i
ciuo.i^. a^^'iuto
^Wdi proibizione
per
poi
tutti &X
lavoro notturno,
si
affermi
un
imperativo
categorico,
che
il
praticamente
di
si
scenda
lavoro
regoleranno poi
le
lavoro
coloro che
loro
al
occupazioni.
necessario
le
lo
il
lavoro
riducendole
met
ammesso diminuendo
devono concorrere
ore
di
lavoro, o
per
buone condizioni
Congrosso
lo
giorno:
Il
anche
Il
escluse
donne e
afferma che
//
fu voti
h- ilDiine
di ijualumjuo et e
manchi Jino
a Is anni; e
fjcr ;/U
c/ic
tecniche lo csii/ano
ecc.
Firmato:
l*rof.
Si^tiora
Ki;-ii.i
Maino,
hoit.
CvROZ/t,
l'iof.
Unii.
Gaspaium,
Gigi.ioi.i,
ZorA, Dott.
Dott. Pi;ii{iNi.
V.
all'
MnainniiUi.
Il
delia.
H. l'ni-
vtTsit
Holo.i^na
che tratta
il
tema:
Alhfiioni e
/'.
/,'<>ssi).
Conclusioni.
nianteninicnto della salute subordinato ad
e introito,
un
giusto equilibrio
della materia
fra
consumo
Lo scamliio
meno
attivo in ragione
si
caso
di
parassitismo,
in
le
molecole nutritive
dell'attivit
distri-
buiscono agli
elementi
anatomici
ragione
(|uasi
funzionale e
lavoro muscolare
si
pu misurare
come
il
lavoro
L'organismo umano colla stessa quantit carbone d piti lavoro meccanico esterno e meno calore irradiantesi. Calore e lavoro meccanico derivano dalle forze in tensione degli alinienti
e si corrispondono.
Sono
grassi e
gli
il
idrati
di
mestieri che poco lavoro meccanico che domandano sembrerebbero costar poco dispendio di energia all'organismo, aumentano notevolmente l'eliminHlavoro. .Vnehe quei
per
il
mano (i dati sono Kg. per individuo) l'aumentG per ora, rispetto allo stato di riposo, di circa 4 grammi di C( )^, ovvero del 13 " ^ negli scrivani del 17%, nei sarti del 2Q"\ nelle eucitriei a macchina del 37, nei disegnatori del .41, nei calzolai da donna do] 47 e in quelli da uomo del 86.
zione di CO^. Cosi, secondo Wolpert, nelle cucitrici a
riferiti
a 70
In generale
i
llu
(amido),
una quantit sufficiente ma una quantit scarsa di proteine e di grassi. In conseguenza del loro vitto devono funzionare come le macchine a vapore: possono sviluppare una considerevole quantit di lavoi^o meccanico, ma poca energia individuale. Il loro destino non pu essere diverso da quello del bue. e della pecora con cui passano la vita ed hanno comune il genere di alimentazione.
nostri contadini introducono
di
ed anche abbondante
idrati
di
carbonio
il
bisogno
di
proteine" ed
il
loro valore
per l'attitudine
basse di quelle date da Voit: 110-130 grammi che il bilancio animale dotato di grande elasticit che l'organismo possiede a- consumare meno, quando fa
vi
difetto l'introduzione, e
abbondante. Per
al di l
a consumare di pi, quando l'introduzione pi sono dei limiti, variabili da individuo a individuo, dei quali tanto l'eccesso che il difetto sono causa di malattia.
il
bilancio
dell'azoto,
soprat-
la disposizione
il
a malattie, a processi degenerativi. La capacit di lavoro, la resistenza e l'energia nervosa aumentano mano
mano che
di
si accompagna a molto consumo, a prevalenza albumine; quantunque le nostre cognizioni siano ancora incerte sul ricambio materiale del tessuto nerveo, si sa che il processo di ripara-
zione qui
pi
albumine,
di
lecitine.
Il
prima ed an-
famiglie operaie e coloniche nel cucinare gli alimenti, questo non risul-
all'
mercede
me-
esempio
in Inghilterra).
Prof. Pieracc'ni : La fame cronica di alcuni lavoratori, cosa affermata da alcuni, definita da altri medici una frase fatta. Orbene l'A. dice di aver pesato alcuni individui poveri al momento dell'ingresso all'ospedale,
mafati
di sciatica,
di pleurite
lieve
febbrile,
il
di
catarro bron-
malgrado
il
peso del
corpo
di
qualche chilo-
grammo. Erano
pareggio.
individui in istato di
ciejicit
/Vo/. Jtfi'/iaU-i: Conferiiia, colla conoscenza del bilancio organico che sistematicamente si fa per ogni malato della propria clinica, quanto hanno
asserito
i
anche per
la fiopolazione
agri-
superiori
tenuti
di
1,
2,
malati
alla
tabella
suo puodire si ricavano che aumentano di peso spedaliera che non ^ certo esempio di dieta
nel reparto
il
grammi. E
in
fatto
iperalbuminosa;
ma
tanto
"
loro
il
deJLcit
organico.
sopratutto contadino,
Il
Prof. AWi-itoni: Le osservazioni fatte confermano che il lavoratore, si trova quasi sempre in istato di deficit fisiologico.
la necessit della deficienza
non
si
migliorando
l)<itt.
condizioni economiche.
Hrni'ra:
parte
la
Congresso colscuole,
in cui si
l'idea, e
la
di
speciali
madri di lavoratori, il modo di utilizzare nel miglior modo e per quanto riguarda il confezionamento delle vivande, le risorse economiche del lavoratore; od almeno di includere nel!' insegnamento delle scuole attuali un ramo attinente alla economia domestica pratica, ci che sarebbe, applicjito, fonte
insegni alle donne giovani, che diverranno poi
e
di
compagne
di
Pntf. Treres : Prega il prof. Albertoni di voler esporre il suo apprezzamento su alcune indagini a basi statistiche uscite in autorevoli periodici scientifici, secondo cui l'operaio ed il contadino italiano, anche delle
pi basse categorie, nonostante
i
sempre
in
grado
di fornire
im numero
col
come lavoro
meccanico,
in perfetto
bilancio
richiede, supe-
economiche
e fisiologiche
trovano in condizioni
meca-
spesso
lorie
il
per
le
sombrano
ma
La questione
sta in q\ieslo.
Prol. liossoni:
.\
mette
in
ri-
fatto,
che
egli
nostro contadino
l'i/noranilo
assolutamente, che la forza di cui ilispone l'organismo suo despesso, fa del risjiarmii di da-
riva
esclusivamente
di cui
naro
dispone, e non
compera
buona
volont e sforzandosi,
alimento.
112
si
faccia
vere sorgenti
gli alimenti.
Dottori
soni,
Morno
avendo osservato
traforo del
Sempione che
gli
operai
meno
in-
degli altri,
pur trovandosi nelle stesse condizioni economiche davano maggior contingente alle malattie. Scaturisce la nel'
cessit di
igiene alimentare.
Si leva la
SKDUTA SECONI)A.
Domenica 10 Giufjno
Pri.sidf.mi::
l'r-.f.
ore 8,30
.
A MENUZZI
la
J)o((.
Si.gri tario:
l'ruf.
DKVO'H
(j.
Il
l'residoiito
apro
seiliita daiidi
la
panila al J*ro/.
l'iciaccmi
di
Firoii/e, elio
A. Malfri
riferisce sul
tema:
La curva
negli
della
produzione
operai
manuali
,
ed
intellettuali
sul
campo
tino
del lavoro.
ricerche di laboratorio.
quali
iniziate dal
hanno avuto una schiera di valorosi cultori italiani e stranieri, messo in evidenza le leggi hiologiche che regolano il lavoro dell' uomo. Non qui il caso di riandare la storia di queste meravigliose ricor^h"
n
di
Le Mosso hanno
ricordare in questo
i
momento
le
resultati di alcune
quotidiano
dei
nostri
Non
il
curva ergografica.
del
ma
tiva dell'operaio
zioni
durante lo svolgimento delle peculiari ed ahituali operamanuali e montali. Lo andamentc della curva della produzione di lavoro utile esterno, non pu essere considerata la curva per rapporto a chi lavora e dato un lavoro sempre uguale a so stesso che l'espressione delle particolari personali attitudini al lavoro, sia in relazione al tempo che allo
variazioni,
a condizioni
di
lavoro
esercizio al lavoro,
(di
assenza o presenza)
di
di
queste condizioni
Questa
la
ci
sugger e
ci
guidt
uoUe
ri-
cerche che stiamo per
resultati fecondi, e
riferire,
le
114
armonicamente rispondenti
leggi gi conosciute
Noi abbiamo studiato la curoa della produzione quantitativa del lavoro muscolare esterno in cinque differenti gruppi di operai manuali, e pre-
cisamente
bullettai,
chiodai e
compiendo contemporaneamente un tipografi-compositori; come di ponte di passaggio per uno servono mentale, muscolare e lavoro studio della fatica mentale nei ragazzi delle scuole, i quali formano \\ nostro sesto ed ultimo gruppo di lavoratori.
questi ultimi,
Il
numero
delle
gruppi
di lavoratori,
piuttosto scarso,
ma
ci
insieme armonico
delle resultanze
delle diverse
nostre indagini,
di studio.
sembra compensare
difficolt
al lettore
la relativa
Le molte
e queste
valgano a risparmiarci questa censura; a giudizio nostro le deduzioni cui siamo pervenuti, hanno un substrato sperimentale pi che sufficiente a garantirne la sicurezza.
difficolt
appariranno evidenti
Infatti noi
sani,
allenamento reale (abituati ed esercitati cio a quel genere di lavoro); che compissero un lavoro relativamente omogeneo nelle sue parti e durante l'orario di tutta una giornata di lavoro; occorreva un lavoro che
di
ma-
il
periodo
Questa
si
vangatori)
al-
di
quanto si sarebbe fatto il giorno dopo. Alcuni di questi esperimenti furono ripetuti per diversi giorni, variando in alcuni anche i soggetti dell'esperienza, come pi innanzi diremo. Un primo esperimento si riferisce ad un giovane di studio, certo Baldi di S. Giovanni Val d'Arno, di circa 22 anni di et, morigerato, di
temperamento calmo,
manoscritti
dell'
avvocato
presso
il
quale
perch non lo disturbassero i rumori n le persone. L'esperimento fu ripetuto due volte, a distanza di tempo (in agosto ed in ottobre del 1904), in ambiente a temperatura mite, bene aereato ed illuminato. Le esperienze furono direttamente sorvegliate da uno di
noi (dottor Maffei).
Il
115
Baldi lavor dallo ore 9 alle 12; si riijos dalle 12 alle 14,1U mi nuli; riprese a questo momento a copiare e scrisse fino alle 16,10 minuti. Nella seconda ora della prima esperienza ebbe a copiare alcune |iarole a stampatello, ci che richieso una qualche perdila di tpnij.., in
confronto della speditezza ordinaria dello scrivere. Valutando il prodotto del lavoro utile da! numero delle di ora in ora, si ha:
linue ver^^ate
Ore
Esperienza
Esperienza
!'.
vr'
....
Totale
...
10
che valutato
in metri
quadri
di
vangatura
rappresentato
dalle
cifre-
Ore
jSIetri
quadri gatura
di
van-
frattanto riferiamo
117
--
che qui sotto esfxmiamo; sopra 2 bullettai e 2 chiodai. (Quattro giovani operai lavorarono due a far hullette e due a far
le altre
un terzo esperiniento
fatto
ma
senza
come
di
una fabbrica
di chioderia
la
S.
Gio-
il
buona
il
riuscita di
Valutato
braio lOOf),
si
in
La fabbrica era sufficientenicnte illuminata ed aereala. di 9 feblavoro dei due bullettai, compiuto grammi
il
ha:
un1
Ore
L'altro analogo esperimento
anni), fabbricanti di chiodi,
i
118
si
riferisce
Ecco valutata
produzione seriata.
Ore
Produzione
in
di chiodi
valutata
grammi
1'.'
metri
le
juaiiri.
particulurn
di
ha
Or.'
120
Le cinque curve ora riportate comportano, ci sembra, delie deduzioni che possono servirci come di orientamento nello ulteriore nostro studio
sulla fatica.
si
ha che
Innanzi tutto resulta che per tutti quanti i nostri operai, 15 in tutto, la prima ora di lavoro (o primo periodo di lavoro, che qui
di lavoro
comodit di studio), d costantemeccanico esterno inferiore a quello della seconda ora; che la seconda ora (e talvolta anche la terza, come nello esperimento dei chiodai) segna un periodo di massima produttivit, talvolta
l'orario di lavoro diviso in ore per
non pi raggiunta nel resto della giornata (scalpellini, vangatori, copista); che l'ultimo periodo del lavoro antimeridiano segna una decadenza nella produzione, e che la discesa nella produzione di lavoro utile, la quale ha pure una sosta anzi il pi spesso uno storno indietro per dato e fatto del riposo del mezzogiorno, si fa poi sempre pi sentita, mano a mano che si avanza nelle ore del lavoro pomeridiano, per raggiungere un minimo a nell'ultima ora, segnante spesso il minimo di produzione di tutta
1
giornata lavorativa.
Abbiamo
ed ultima ora
due bullettai. Anche il copista, di cui si esamin la produzione calligrafica, di mezz'ora in mezz'ora, tracci nel giorno del secondo esperimento, tre o quattro linee di pi nell'ultima anzich nella penultima mezz'ora, ma tuttavia nel complesso delle due mezz'ore si ebbe nell'ultima ora un prodotto inferiore a quello della penultima ora. Questo fatto, apparentemente paradossale, avr pi innanzi la sua valutazione. In seguito parleremo anche della influenza delle pause intercalate nel lavoro; frattanto notiamo che il riposo e la presa dello alimento conferiscono un restauro per l'operaio che ha gi lavorato un qualche tempo (come apparisce in tutta evidenza per il riposo del mezzod) o, per meglio dire, quando il periodo di lavoro fu assai lungo ed i fenomeni di affaticamento gi evidenti. Una ripresa di attivit lavoratrice la presenbullettai dopo due ore di riposo ed tarono gli scalpellini, i chiodai ed
ed altrettanto fece
gruppo
dei
il
dopo quattro ore di lavoro continuo. Dalle nostre curve apparisce inoltre come lo elevamento del lavoro meccanico dopo il riposo del mezzogiorno possa presentarsi fino dalla prima ora della ripresa di lavoro, per mantenersi elevato un certo periodo; mentre qualche altra volta occorre un certo tempo di allenamento per riportarsi
e la
dalle 14 alle 15,
merenda
ad una produzione pi elevata di (|uella data dalla precedente ultima ora di lavoro: cos accaduto, per esempio, ai chiodai e bullettai.
Traltaudosi di individui
di
anche
anche
riposo
foi'ze.
l'alinientazione del
mezzogiorno sono
insufficienli
a restaurare
seguilo a
lo
Lo
crilturale,
uomo giovane ma
di cosiiluziune gracile,
dopo
le
due ore
di riposo del
mezzogiorno e
la
presa
di
cibo,
dedurr'
esperienze; bench
si
tratti di
hanno
fallu
rispettivamente
al
ma
relativamente
queste prime
pi innanzi
resultanze,
quale
semplice
conduttorr;
nelle
ulteriori
come bussola
di
delle
che
regolano
la
l'er
portare
un elemento
di
controllo
di
riferite,
riale
di
produzione
dei
tipografi
compositori
illuminato,
la
tipografo
un uomo-macchina,
leggi
Noi
duzione
pensammo
del
valersi del
numero
e
delle linee
composte
nelle
suc-
della
prodegli
tipografo-compositore;
il
di
numero
qualitativo.
Potemmo
Le 7 ore
dalle
di
della
composizione tipo(lavoro a
s&itola).
di
le
13
di
alle
14
riposo
prime
e
:
4 ore
di
lavoro; cosicchc^
ebbero 4 ore
di
lavoro antimeridiano
lavoro pomeridiano.
I
ma
oltre la
compo-
sizione
hanno anche
facile
non
fu
scomposizione e le correzioni delle bozze; i>erci mettere insieme un lavoro continuo di composizione pr<.>la
tj
esperiment sopra
operai
della
'oopL'raliva
upo^^Matica
fioren-
Calamandrei ci raccolse diligentemente il prezioso materiale. 1 sei operai erano provetti compositori e lavoravano a cottimo; componevano da un manoscritto a loro gi famigliare p<
tina; l'operaio tipografo
:
'
Questi sei operai
fu
si
122
in
comportarono
l"*
modo che
il
ora a quello della 3* precedente o penultima; quello della b'' superiore in cinque a quello della 4^ (vi era stato di mezzo il riposo di 2 ore) ed in uno solo uguale
in
tre
uguale alla
ora
ed
in
tutti
il
prodotto
del
in
minimale
della 6* pressoch
uguagliarono
Complessivamente
Ore
si
ebbero
le cifre:
Lavoro
di sei operai
....
una
(in
esattissima
valutazione
colla
della
produzione
cui
quantitativa
tipografica
quanto intercalate
di
'>
conrpusiziono
figurano
lavoro di
ore
di
scomposi-
ha curva del lavoro complessivo dei 6 tipografi ed in cui il proceder del lavoro ha [>ortato alla 9', IO e IP ora ad una composizione poverissima, confrontata con la coni[losizione antimeridiana e con quella iniziale del pomeriggio. (L'orario
zione e revisione
bozze),
in
il
ma
composizione
rappresentata dalla
di
di
10 ore;
ma
spesso
In rovi irono di la
Hlrnordiuai
i',
portando
giornata fino ad
11 ore). Si veduta
legge dell'allena-
mento
con costanza, ed a questo allenamento di composizione come anche all' insorgere della fatica, un altro lavoro tipografico affine; cos hanno prodotto nella seconda ora di lavoro un buon numero di linee tanto il tipografo che compose fino dal primo
verificarsi
essere sufficiente,
periodo,
come
un
altri
che
in
quella
alla revisione
Ma
altro
fatto
importante e del
fatica
si
che collo
relativo,
si
insorgere
della
ossia
col
diminuire
questi
del
numero
in
delle
linee di composizione,
aumentano
in
non gi
senso
ma
in
senso assoluto;
tanto
che
ragione inversa.
fatti,
preferiamo
produzione qualitativa e quantitativa in quattro tipografi appartenenti al gruppo dei sei sopra riferiti (vedi curva figura (r) esse parlano un linguaggio molto significativo.
la
Non possiamo
perch per due
ricostruire
bozze,
e
fu
sei
tii'Ografi.
possibile
fare
di tutti gli
errori,
specialmente
di quelli
riferen-
alla virgolazione.
ed
al
in
resultati
in
altri
Ma
queste ricerche
hanno anche un
lavoro, inducendo
e dimostrano come il procedere del un tempo dopo certo un abbassamento nelle attitudini
funzionali degli organi impiegati nel lavoro, peggiori la qualit stessa del
lavoro, tanto
che questo deterioramento della produzione, dal punto <li vista pu considerarsi uno equivalente della
diminuzione di produzione. Per cui, se non in tutti, certo in moki casi, noi possiamo prendere indifl'erentemente l'uno o l'altro termine, qualit o
quantit
trice di
di
prodotto,
un operaio o
un gruppo
tesi,
di operai.
ci sforzare la
di
nostra
lavoratori muscolo-cerebrali,
il
rappiesentando
un anello
di
un tijM passaggio
fra
manuale
conferma come
le
121
fondamentalmente
il
lavoro dei muscoli e quello del cervello senso molto lato , e ci fanno vedere come la applicazione dei testi mentali allo studio della fatica cerebrale, prendendo il numero degli
errori
dap-ine,
come misura
checch
jrig_
(9.
sia
un metodo buono
d'
in-
in questi ultimi
scritto contro.
Produzione
utile
di
quattro
compositori
tipografi
a").
valutata
in linee
100
90
80
70
50
40
30
20
iiiuiiLM-o
degli orroi'i in
rivolgemmo a molte
l'irenze
elementari
in
previo
il
consenso dell'Assessore dell'istruzione, professore Del Greco, il quale fu chiedendo che si con noi sr|uisitamenle gentile e largo di facilitazioni facessero nelle scuole medesime alcune indjigini sulla fatica. Direttrici e
Maestri
ci
furono
(1).
generosi
di
c<^lla-
horazione
Xoi lasciammo agli insegnanti una certa lihert nello espletare l'esperimento; si chiese che i lavori non fossero di una facilit estrema, ma
tali
da richiedere attenzione ed un modico sforzo mentale, in modo da potere efficacemente misurare la energia cerebrale, il periodo di migliore
lo
insorgere di '|uesta. Si
di
domanmentali,
darono
inoltre
tre
tre
variet di
Si
testi
memoria.
domandarono
ciascuna
tre
esperimenti ora
riferiti;
delle tre
prove doveva tenersi nel primo, nel. medio e nelT ultimo periodo del corso di una ordinaria leziope ed in una medesima giornata scolastica. Le tre prove, di cui resultava ogni singolo esperimento, venivano cosi ad esser fatte nel medesimo giorno; ciascun esperimento in giorno
differente,
mantenendo
inalterato
scolastico ed evitando il zione della ricerca praticata e ne rimanessero preoccupati o' perturbati; per questo ci astenemmo dallo intervenire a presenziare gli esperimenti.
ritmo ordinario e la variet del lavoro pi possibile che gli alunni venissero a cogniil
Le prove si svolsero in/atti senza che gli alunni conoscessero lo scopo preciso cui erano dirette, e cosi si evit il pi possibile l'artificio volontario od una inconscia suggestione. Per il fatto che il lavoro della
scuola procedeva col ritmo, col programma e coll'orario ordinario, la curva del lavoro da noi ottenuta, non era espressione delle condizioni mentali di allenamento o stanchezza prodotte dalla dettatura in s^, ma era espressione delle condizioni create dal lavoro totale compiuto in
quel giorno di scuola, e perci la curva del lavoro mentale equipollente alla curva della fatica mentale di quella giornata di lavoro (Si richiesero anche notizie sull'ambiente scolastico, sulle condizioni
>.
economiche
con
alunni
sociali
degli alunni
(piasi
che
gl'insegnanti
i
potenmo
fornirci
rispettivi
esattezza
conoscendo
sempre anche
parenti dei
e sul
(1)
corno
1l<
lobhiamo miche esternaro la nostra gratitudine ai Direttori di altre istitusiooi scolost;. scuoio Pie, lo scuole Lcopoldine di Firenze, lo coiuuiiali di Poggibouai, ecc. ; cl><
-
gi-atuitiunentc le scuole
(*)
da
cui
loro dirotte
ii
iio'.tra disposiiione.
quello inconveniente
r>?axa!i
caldero
ilello
ijroti'alto
fatta
(lisi
conqilofamonto fuori
si 6 Tolu'o r., Titna uei che studiarono la curva d.-:' or r. orva por uu dotcrniinnto toui|>o, talora tropi lievi-, cous letudini dcll"ordinario lavoro colostic".
il
lo
ricorclio
altri
da
considerazioni
generali,
126
non
di
scolari
la nostra
dovemmo
peraltro scartare
i
resultati
le tre
rimessici
di
da
alcune
prove
un medesimo
esperimento furono fra loro troppo disuguali per lunghezza, tal'altra gli uni furono scelti spiccatamente pi facili di altri; una volta non si tenne
sufficiente calcolo del
l'esercizio, della
durata
ci
di
scuole femminili
si
appar-
dette la prefe-
renza
al lavoro delle
le
Di pi
dei
maschi,
fiorentino, monello per eccellenza!), sia bambine, a parit di et, intellettualmente pi sviluppate dei maschi, in generale consentendosi che le femmine hanno una maggiore precocit di sviluppo intellettuale del maschio (1), pure essendo poi destinate nella ulteriore crescita, a rimanere inferiori biologicamente e psichicamente in
confronto al maschio.
Nella revisione dei lavori, revisione che era stata
fatta dai singoli insegnanti, noi ci
precedentemente
cura di portare un conti^ollo, soprattutto per essere certi che si procedesse sempre con gli stessi criteri nella valutazione e nel calcolo degli errori (non tenemmo conto delle auto-correzioni), e che i temi fossero fra loro equivalenti dal punto di
vista delle difficolt tecniche e della lunghezza.
demmo
In
questa
il
revisione
ci
accorgemmo che
dettatura
per raggiungere un resultato pratico. Per ci sicuro prova pnemonica ^ oltrech la preoccupazione che in momentanea attenzione pu invadere l'alunno, si da alterarne i resultati della prova basta un impreveduto particolare, apparentemente insi, gnificante,' per modificare radicalmente le condizioni dell'esperimento. La prova di aritmetica richiede una intensa attivit di pensiero e quindi una continua attenzione, il che ci pare contrario alle condizioni
oltrech
pi semplice, anche
il
pi sicuro
quali facilmente
si
distraggono (la
nelle
classi
stessi
riuniti
tanto
di
pi
facilmente, se sono
abbandonati a loro
nell'adempimento
un lavoro.
5'"^ classe elementare (et media II aiiui (1) Il 1!ei.li:i trovi oliu le raj^azze cIil" IVequcntano la mezzo) sono intellettualmente pi sviluiipate dei ragazzi che frequentano la medesima classe e che
la stessa et. I'Kbbinchaus trov nelle scuole tedesche che lo femmine a 15 anni e 6 mesi ed i maschi a 1 mese danno una perfetta uguaglianza nella quantit di produzione, ma i maschi una inferiorit notevole nella qualit del lavoro. Rivista sporimoilale di Freniatria, Volume XXVII, Fase. II 1001, pag. 'jIG.
16 anni e
:
hanno circa
Invece la dettatura
l'atta
127
Anche ad
altri
esperinentatori sembr,
come a
noi,
cho
la detta-
tura (1), quale testo mentale applicato alla ricerca della capacit cerebrale e della stanchezza jsichica negli alunni delle scuole, fosse il metodo
preoccupa gli scolari, 6 loro pi familiare compiere permanenti sforzi di attenquali possono portare a brusche oscillazioni nella capacit di zione mentre poi la dettatura lavoio sufficiente per guadaattenzione gnare all' esperimento un' attenzione modica, continuativa, uguale nei successivi tempi di un breve esperimenti^. Non abbiamo creduto dar valore alle qualit calligrafiche, quali rivelatrici dell'affaticamento, perch l'esame grafologico molto complesso e fuori delle nostre personali capacit. Nella nostra circolare (che poi commentammo a voce ai Direttori delle singole scuole) noi scrivemmo: Ciascuna delie tre prove dell'esercizio della daUnlnvd, sia breve, e tratto dal medesimo testo, perch l'alunno
preferibile; la dettatura
non
medesime difficolt. La dettatura sia latta in maniera continua ed uniforme, con un ritmo non troppo lento, ma proporzionato alla media capacit degli alunni in ogni singola classe. Nella
incontri possibilmente le
parola
di
meno comune
greca,
linguaggio
parlato,
qualche
parola
tecnica
derivazione
qualche data da scriversi con cifre romane, ecc., ecc. La dettatura sia per ciascuna delle tre prove di 20 minuti per la 3", 4" e 5^ classe; di 15 minuti per la 2', di 10 per la
1'^
classe.
ci
che
era
possibile
sperimentali,
e
furono
rispettate esattamente.
poi
calcolato
numero
non
la
troppo infida e da
il
farsi
con
criteri
pedagogici
che
caso
di
applicare.
analisi
elementi
lavoro
poi
mano a mano ad un
conclusioni.
st^ibilimenti scolastici
comu-
quali
tre
situati
(Scuole
Tommaseo,
Cairoli e L.
Andrea
Alamanni) ed uno nel suburbio (Scuola modo da avere una pop<kdiverse classi sociali, ossia una scolaresca
(I) Anche il Cklli:i concluse cosi. Veli I^a staucliczia nientiilf ihm scuole Rivista speriinenCaU di freniatria. Volume 6, 1900, pap. i>''.'
iim
12K
quattro
stabilimenti
di
scolastici
femminili elementari e
3 li!
queste noi
prendemmo
in considerazione:
di 6
alunne della
media
anni a 7
il
l'^'ri
Se ora prendiamo
nata ordinaria
di
in
esame
la
produzione
utile
esterna
di
una gior-
accorgiamo
che
il
meno proficuo di quello immediatamente successivo. Ma tale ben vero non il concetto comune, anche fra le persone pi colte. che ad alcuni operai manuali, come capimastri, accollatari, ecc., l'esperienza giornaliera ha insegnato che occorre un qualche tempo di lavoro incerto e stentato prima che questo riesca facile, pieno, proficuo; ben vero che spesso i pianisti prima di cominciare a suonare sogliono fare qualche esercizio preliminare per sciogliersi le dita; ben vero che, com' noto dilettanti, giocatori di pallone prima di ingaggiare la partita a tutti fanno sempre alcuni palleggi per allenarsi o riscaldarsi, com'essi dicono; che i ciclisti corridori in pista, fanno qualche mezzo giro prima di lanciarsi nella gara e che perfino ai cavalli da corsa si fa prendere questo allenamento immediato avanti la corsa; ma v^o altres che anche persone colte ritengono, specie per quanto riguarda la produzione intellettuale, che il primo periodo di lavoro sia il migliore di tutta la giornata. Infatti, in un questionario che rivolgemmo su questo proposito, ai Maestri delle scuole comunali di Firenze, la massima parte ci rispose doversi ritenere la prima ora di lavoro in scuola come la pi utile e produttiva. E volendo meglio precisare le cose possiamo dire che avendo raccolte le risposte di 69 maestri, di questi solo 10 intuirono la verit, affermando che il secondo periodo, cio il periodo medio della giornata scolastica, d fruiti
individui
i i i
19 affermarono ottenersi migliori resultati scolastici ne! 1 e 2" periodo riuniti insieme; 40 poi caddero in completo errore, rispondendo che la prima ora di lavoro quella che d la produzii.>ne migliore.
migliori
;
Riprendendo ora
gi avvertimiio, che
in
il
esame
nostri dati
possiamo constatare,
come
quello
di oltre
Peggiore di tutti l'ultimo periodo, quando questo si allontani un determinato tempo, forse in ntedia di circa tre ore per diversi individui, dal periodo medio od a [)roduzione ottima. Il lavoro dell'ultimo periodo del pomeriggio sempre il peggiore, anche se fra il
i
antimeridiano e pomeridiano, interviene un periodo di riposo mentale e l'assunzione di alimento, come accadde per le nostre scolare. Dopo un'ora da quel restauro di forze fisico-psichiche, di cui ragionevole supporre avessero beneficato le 1139 alunne od almeno la massima parte di esse, nell'ora di ricreazione e colazione, esse erano gi pi
lavoro
nlTaticate
che
allo
11-11
' ,
dol
mattino.
Che
oltre
130
le
del
cosi realmente
si
passino
che che
anche pi
gli scolari di
avremo occasione
il
di ricordare.
Il
subito dopo
riposo del
mezzogiorno
trovano
in
buone condizioni
mente, tanto da produrre il lavoro pi corretto della giornata, salvo poi a dare solleciti e manifesti segni di notevole stanchezza. In linea teorica si deve pensare che nel periodo di riposo del mezzoo'iorno, si
compia
il
che pi furono impegnati nel lavoro. Ma pu neppure rigettare l'ipotesi del Kvpelin, il quale ammise, osservando i benefici effetti delle pause intercalate a brevi periodi di lavoro e quando queste pause non sono eccessivamente lunghe, che il lavoro determina negli organi impegnati nel lavoro medesimo, una particolare disposizione al lavoro (allenamento; Anregung). Questo stato di allenamento permane un qualche tempo anche sospeso il lavoro, ed ageola la ripresa del lavoro stesso, remuovendo P inerzia psichica, ossia quel particolare modo di essere di ognuno allo inizio di un qualunque lavoro. Il Krpelin trov questa predisposizione al lavoro, come la chiama il Treces, per il lavoro mentale, ed il l'reces la dimostr sperimentalmente
liche in seno ai tessuti stessi
non
si
tori,
Noi pure osservammo che in alcuni operai manuali (come nei vanganei bullettai) il riposo breve del mattino e quello pi prolungato del pomeriggio non valevano a modificare l'andamento dell'alta produzione ormai acquisita dopo il primo periodo di lavoro; nelle nostre alunne la mezz'ora di riposo (dalle 10 \/.y alle 11) che precedette la seconda prova,
ossia quella a produzione migliore,
fatto
abbassare
l'alle-
l'anteriore lavoro.
stabilire
il
dell'allenamento
si
produzione massimale;
quando
s'inizi
presumibile che questi tre periodi variino moltissimo per i diversi generi di lavoro tanto mentale che meccanico, e variino poi moltissimo anche per i diversi individui; non neppure detto che essi si presentino
ben distinti in tutti gli individui, anzi non si presentano certo costantemente per il lavoro mentale (ed anche per il manuale) come le stesse nostre ricerche ci hanno insegnato. In alcuni gruppi di alunne riunite in particolari aule, in cui la prima prova di dettatura si esplet dalle 9 alle 9V,,5 e la seconda si fece cosi prossima alle ore 12, che fu termi'
.,
fatica
1905.
nel
lavoro
luiilario .
livisla di imlolofiia
nervosa
e moiilale.
naia aiipunto a quest'ora,
migliore della seconda,
i;V
131
compiuto
in
nello fani^iulle,
I
si osserv che la prima prova dette un lavoro che significa che alle 9 '/* >l lavoro ordinario classe era stato sufficiente ad allenare (almeno in parte) o per lo meno che verso la fine della terza ora li un
il
si
sorpassato
il
periodo
di
ci
produzione ottima.
d fornito dalla sezione -l della
.'{'
Un esempio
liolla
di tal
genere
classe
scuola femminile
prima dettatura
nava
tre
la
seconda
il
alle 11,45
compiva
temi delle
Eccone
,,
,
resultato:
prova (11.25-11.45)
9.^
3M)rova(13,iO-U)
ys errori
errori
della
periodo iniziale
elevata
di
produzione
continuo;
della
insorgente
stanchezza
questa legge
iva
massa
nostre
alunne,
ma
per ognuna
di
35 aule
in
cui erano
I-aggruppate
le
li:)'.)
seguente:
.^i
uniformarono
Discordarono
dalla legge generale del lavoro
12 aule-esperimento
di
aule-esperimento
ssia
si
ha una percentuale
di
So poi
li
ricerca
il
quelle che
>nfront( delle
trovarono allenate
seconda
si
numero
allenate in
ha:
Allenale
'io
.MTatiaite
IO
aule-esperimento
di
aule-esperimento
isia si
ha una percentuale
(I)
SarA
1*01
lo
stasso
i>or
il
lavoro interno di assimilaaione mentale, che d la carica del ajH?re A questo proposito trovo citato dal J. M. Balowin (<I''>n-
provo pnei
e durante
si
si
n^
^ivi dieci
o venti minuti, la
momoria
manteneva
fedele,
si
>as<amento r.ipido.
Infine, in confronto della
132
si
seconda prova
mostrarono pi stanche
2''
alla terza:
prova che
alla 3*
5 aule-esperimento
di 85,71 e 14,29
ha una percentuale
respettivamente.
Le
dal
errori
si
tutti i commaggior numero di questi o commessi da alcuni di questi; la stessa comprende, anche per quelle aule che
ma
dal
uniformarono a quella formula, che parve poi a noi rispondere legge normale del lavoro.
alla
Alcuno
ci
per
cifre
chiara
nel
suo
di
significato
dati
tal
genere
ricerche,
sembrano
aver valore quando vengono apprezzati in grandi masse; sminuzzate le cifre, queste risentono troppo delle peculiari condizioni individuali cui
quelle cifre
si
all'esperimento. Gli elementi attivi d'esperimento (alunne) possono considerarsi omogenei, solo
Ed omogenei
aggregato
infatti
possono
di lavoratori
quando se ne cerchi una resultante complessiva. dirsi per rispetto alla costituzione di un in quanto erano coetanei, della medesima
citt, occupati in un lavoro analogo, per alcuni gi pi volte fatto in comune, esplicanti la propria attivit in ambienti pressoch uguali, con
Ma
lenava
tuttavia
si
si
allenarono
si
pi ed altre
meno
mentre
il
maggior numero
al-
Certo questo
nello esperimento,
il
di coefficienti
si
eliminano
per la sopraffazione dei coefficienti pi costanti, pi forti, pi numerosi. Sono ben questi ultimi che danno modo alle leggi generali biologico-sociali
di rivelarsi,
schiacciando
le
peculiari
attitudini
e le speciah condizioni
momentanee od
gli
governare e dominare
elementi
nostra.
di
A quello stesso modo, che pure esistendo un tipo comune e normale curva ergografica nel lavoro muscolare ritmico (ricerche ergogranel
fiche),
|)io>(,'iila
ISA
un
viduo presenti una curva personale del lavoro mentale pur rimanendo una
curva comune di (|uosto lavoro cerebrale. I-'andamento di quella che noi diciamo curva normale del lavoro pratico, e che noi dimostriamo essere comune al lavoro muscolare o montale svol<^ontesi nel cam|>o ordinario del
lavoro,
rganismo,
sembra rispondere a condizioni fisiolo<;iche e ben definite dol nostro ma ci non toglie che condizioni intrinseche (endogene al
(d'ambiente)
non
debbano,
modificare
1'
ordinario
L'essere pi o
fatiche,
meno
esercitati in
possibili distrazioni, pi o
meno robusti, nutriti, restaurati da precedenti non pu a meno d'influire sullo andamento delle curve del lavoro. V. se qualcuno dei nostri lavoratori mentali e manuali dette
nella ultima fase del lavoro quotidiano un'oscillazione ascensionale forte,
interrompente la graduale progressiva curva della fatica, noi non dobbiamo farci meraviglia di questi strap|ii all'ordinario andamento che delle cose, di questi* stati di repentina e breve colata di chiusura il Treves traduce dai tedesco afig a neiamenti della volont al lavoro (Eiixperch 6 noto che nelle manifestazioni vitali reifen des W'illensJ lei nostro organismo tutto non piano e semplice come ci piacerebbe
brusca,
l'he
fosse e
come
molti
immaginano che
sia.
il
Pur
-1
discredito che
da alcuni
dei
cerebrale a mezzo
volemmo, a maggior conforto delle riferite nostre indagini, esaminare ancora un secondo gruppo di 264 alunni (1:^9 maschi e 125 femmine) della 5' classe elementare, appartenenti sempre alle scuole omunali fiorentine. (Dante Alighieri, Salvino degli Armati, Petrarca, h'Azeglio, Rossini, Ferrucci, Lambruschini, Cairoli, Regina Margherita, Miclielangiolo, Vittorino da Feltre, Tommaseo, Gaetana Agnesi). Premettiamo che gli alunni della 5' classe elementare, della et media di anni 11 e mesi 6, offrono resultati meno costanti di quelli dati dagli alunni delle prime tre classi elementari. Ci forse dovuto al
lesti
mentali, noi
fatto ;ono
che
grandi sono
meno
grandi
con-
meno
facilmente
nel
uno esperimento (dopo la seconda prova l'idea pu sorgere nella loro mente), si mettono con maggioro probabilitt'i, in fasi diverse di t'Misione mentale, tentando compiere sforzi non abituali. In ogni modo queste considerazioni sono esatte, non fanno che accrescere valore ai resultati che ora verremo esponendo; se non sono esatte, nulla tolgono ai resultati stessi. Il secondo gruppo (1) di alunni fu sottoposto alle tre prove nelle lencito di fare
i
sccoiiilo gruppo di alunni fu separato liai W'.VJ i>er ragioni che saroblio qui inalile form sofrgoito di speciali rioorclio untropomotriohe (praticato iiiMenie al prof, llochi, o INO d:ir.^ argomento al tma nostra nota.
ii) iV'riro;
Questo
tiche condizioni delle 1139
inutili ripetizioni.
134
sopra;
perci
ci
alunne
di cui
risparmiamo
il prof. Panichi, ci dett uria formola atta a gregge degli errori commessi dai singoli individui nelle tre successive prove, un indice del personale stato di allenamento od affaticamento di ciascuno scolare, in modo da stabilire il comportamento di ciasciino di fronte alla produzione qualitativa del lavoro
Un
distinto studioso,
mentale.
Solo peraltro
possibile tare per
ci
sembra
altri
utile far
notare che
loro
lavori di dettatura
di noi ci
di
tutti riveduti
il
da uno
stante
numero soverchio
3=:3il7. Di questo secondo gruppo volemmo che uno di noi esaminasse tutte le dettature e ne numerasse gli errori sia perch fosse unico il criterio di revisione, sia perch questa non venisse fatta a
mente 1139
base
di
concetti
pedagogici
(che
forse
potevano
aver preoccupata
la
mente
modo
cos di constatare se
anche
le
meno con
quelle
for-
complesso di allievi. ragionamento seguito per adottare la formula suddetta: Alle tre prove subite da ogni alunno, corrispondono rispettivamente tre numeri A, B, C, che esprimono quanti errori furono commessi in ciascuna prova. Ora, per avere un indice dell'allenamento o dell'affaticamento di ogni alunno dai risultati di due prove consecutive, non basta riferirsi alle differenze A-B, B-C; ma occorre mettere in rapporto questa differenza con la quantit assoluta degli errori nelle corrispondenti prove, meglio, con la loro media. Avremo dunque i rapporti:
Ecco
il
A-B
1/2
BC
'VslB
(A
+ B)'
+ c)'
ncciflossia.
2 (A
B)
,
C)
,
^_|_g
g_^(>
od anche (poich nel confronto fra gli indici ottenuti per possiamo sopprimere per tutti il coefficiente costante 2):
B
varii alunni,
B-|- G
Quando i valori che si ottengono son positivi, esprimeranno allenamento; quando son negativi, affaticamento. I numeri risultanti sono in generale minori dell'unit; ma, per comodit, li moltiplicheremo tutti per 100 dopo averli espressi in frazioni
decimali.
Cosi,
per
-^
esempio,
se
nel
rapporto
~
^
facciamo
A=
5,
3,
avremo
= x
indice: 25.
numeri
B;
nessuna
1" sia
difficolt;
A=
A e B son differenti da zero e fra loro, non ma possono darsi alcuni casi speciali: allora A B = e l'indice pure eguale a zero
non
vi infatti
n allenamento, n affaticamento;
2"
sia
contemjjuruneamente
ora separatamente
""^
A = 0,
1^5
I^
^>
uc\
A =
1, ^^
0,
<ji|uic
1.
-~ 0.
Allora
l'
imi, ce
diviene rispettivamente
=
il
= +
sempre = 1, ossia, tutti coloro che, o nelki 1' o nella 2" prova, non commisero errori, si trovano caratterizzati da indici eguali di affaticamento o di allenamenti). (^)uesto un inconveniente cui occorro rimediare. Ma basterebbe che la prova senza errori conteoesse un errore solo, inconveniente sparisse; per, attribuendo un errore dove non perch
1"
ve ne nessuno,
si
altera sensibilmente
il
non
tutti
si
alterasse in
modo
sensibile,
occorrerebbe che
fossero
grandi
in
confronto
coll'unit,
es.,
ma
noi
allo zero,
di
di
dove
si
ha:
=
'"
"^
= 0,
-j^
A = 4, B
= 0;
in
invece
consideriamo
r)
avremo
per
?r, ossia,
riducendo
decimali
numeri
B, vale
anche pei
numeri B
e C.
su questo punto non si insister Ricordiamo ancora una volta che non abbiamo ottenuta neppure su questo secondo mai abbastanza gruppo di esaminati, apparente univocit di resultati. A prescindere dagli speciali fattori inerenti alla qualit del lavoro, ormai noto, come si
disse,
che
il
consumo
si compiono differentemente nei diversi soggetti. L'uno procede nel lavoro con maggiore economia e rimane indifferente di fronte ad un determinato
altri
allena sollecito,
l'altro pi
tardo
zione per
genti
una produzione buona e costante. (1) Per un lavoro di media intensit quasi automatico
i
intelli-
non
si
commet-
tono errori; nei deficienti svanisce rapidamente la capacit di attenzione ed essi fanno malissimo o non seguono
compagni
\on
che
occorrer,
leriiie,
ci
senso biologico, significa principalmente tendenza, concorrente nell'urto con altre tendenze a determinare, secondo il parallelogramma delle forze, una resultante, che pu ([uindi svolgersi in direzione
in
l'altro
Ma
si
capisce anche
(1)
Veli anclie la *
l'nfoloijria lei
Lavoro
!*)?.
stanchi
<l>
OS
c3
o
U
e
rt a>
- =
"^
fi
le *
Oi e.
r
si
te
&i
o e N
fi
-^ ^ ^
0)
>
-V,^
lavoro,
I)
137
e per quanto si al)biii ima lolla di eccezioni rappresentato da formule differenti raccoglienti 179 alunni, nessuna di queste formule per s presa, raggiunge neppure la met di quel numero complessivo
8'),
di alunni
elio si
uniforniamno
alla
leggo
mentale.
.Vnclie questo nulexole numi'io
di
:^ii>\
aiielii,
em
i;i\on, cmii'-
jnn
sopra dicemmo, vennero esaminati col massimo scrupolo da uno di noi, e che nel nostro concetto dovevano servire quasi di controllo ai resultati
ottenuti dal primi") grupi>o, ci forni un'altra e significante
conferma della
legge che regola l'estrinsecazione delle energie del muscolo e del cervello.
un concetto anche pi fatti da noi osservati con leggi pi generali e pi comprensive. La fisica infatti ci insegna che qualunf(ue macchina, anche la pi perfetta, prima di fornire il lavoro costante di cui capace, deve passare come fase preparatoria attraverso un periodo di cosi detto regime variabile, quasi che anche l'apparecchio meccanico avesse bisogno di un tempo di allenamento per giungere ad
Anzi
il
ci
punge
il
desiderio di accennare
ad
lato,
attuare tutte
Certo
le
ed
superfluo
il
dirlo
regolare
tanti
la
manifestazione
pi
intimi,
macchina-uomo, intervengono
fattori
meno
noti
di quelli
il
china bruta;
ma
i'*
pur meraviglioso
norma
nuove
vie e nuovi
tutto
una non
come
energia.
a nostra cognizione non si hanno publdicazioni rifletcurva del lavoro, raccolte sul campo della vita pratica dell'operaio manuale; invece si studi da diversi la fatica mentale, specialmente nelle scuole, ed a mezzo di svariati testi mentali. Il lavoro muscolare (orni invece larghissimo argomento d'indagine al
Per quanto
possono riassumere ricordando che la fisiologia ha sempre rappresentato la fatica con grafiche ad andamento paral)olic", cominciando dalla curva del Knmt'hvr gi fino a tutte le curve del Mosso ed a quelle del Treccs. Mentre le curve del lavoro pratico da noi descritte rispondono a questi insegnamenti di fisiologia sperimentale, questi nostri studi pratici non si possono invece confrontare, almeno per quanto ci sembra, con bellissimi studi del Trcrcs sul fenomeno della cosian^d
fisiologo, e questi studi si
i
ritmicamente. (1)
v.\s
funzionale, vale a dire della instancabilit relativa del muscolo che agisce
Quanto
tutti
i
se
talora variamodo
si
non sono
in
rono
dire
di
troppo
la
le
in
ogni
pu
che
sostanza
tanze nostre.
Non staremo
intellettuale;
che
il
si
tutte indagini
Fra
Sikowskij,
Burgersiein
dettatura,
i
quali dimostrarono a
mezzo
di testi-mentali
Il Laser ed il Keller, ognuno separatamente, confermarono questi fatti, anzi il Keller concluse che la fatica per lavoro mentale non solo colpisce il cervello ma involge ogni altra parte dell'organismOj e pu essere dimostrata dallo affaticamento degli stessi muscoli. Il Keller dimostr che un lavoro cerebrale continuato affatica pi sollecitamente che uno stesso lavoro interrotto di tempo in tempo da qualche minuto di riposo e che la fatica interviene tanto pi sollecita quanto pi complicato il lavoro cerebrale. Il Krpelin (e la sua scuola), forse fra tutti gli autori stranieri quello che pi accuratamente ha studiato la curva del lavoro mentale. Egli ha messo in rilievo come la curva dell'attivit psichica, dopo aver presentato una serie di pi o meno ampie oscillazioni iniziali, ed essersi fermata per alcun tempo ad un valore pressoch costante, discenda poi sempre, pur offrendo delle assai frequenti oscillazioni; egli ha inoltre avvertito che la persistenza nel lavoro, d una curva discendente in modo sempre pi rapido, mentre solamente in alcuni diminuisce nella sua discesa o risale. Tutto ci risponde a quello che anche noi abbiamo osservato e di cui diremo pi innanzi, senza per altro addentrarci in troppi particolari esami psicofisici della fatica mentale, in quanto preferiamo riferire semplicemente lo andamento delle nostre curve del lavoro mentale e manuale obiettivamente, in forma, diremo, puramente empirica. In Italia si molto occupato dello studio della stanchezza mentale nei fanciulli delle scuole, il dott. G. Bellei di Bologna (2). Resulta da
di una ne sente imperioso il desiderio (1) A tal p/oiiosito il PicH'acciui deve fare ammenda erronea interpretazione che a pag. 4't dei suo trattato sulla Patologia del lavoro dette a questo principio messo in evidenza dal Treves. 11 Pieraecini attribu al distinto fisiologo di Torino un concetto che non era e non poteva essere, nella mente del Treves. Parlando del lavoro a produzione elevata permanente cui possono rispondei'o nostri muscoli, il Treves intende dire 2)ermanente, ma in senso relativo e non assoluto, cio relativo ad un determinato per quanto largo orario di lavoro. 11 Pieraecini male intese il contenuto preciso della tesi del Treves.
i
le
Bellei, La stanchezza mentale nei fanciulli, ecc., Bologna, Kegia Tipogratia. H)OI. Vedi anche la Rivista Sperimentale di Frenatria, Voi. IV, 1900; Voi. XXVII, 1901 Voi. XXX, 190i; a Rivista di psicologia applicala alla pedaijogia, ecc., N. 1 del 1906.
(2)
;
(luesti
VA'J
tiientaN-,
studi
che
la
prima ora
della
di
tantoch
gli scolari
tenzione, sotto
l'iiilluonza
in
quale
iniziano
il
lavoro
nella
scuola.
prove si produce un aumento della percentuale degli errori ed una minore quantit di lavoro; che il
Resulta
pure che
tutte le successive
sempre
buoni
effetti
prodotti dall'esercizio
di
capace
di
un lavoro migliore
quale
si
il liellei, mentre non distrugge i mentale durante il mattino, Io rende quello che pur'i dare dopo un riposo pro-
lungato,
osserva
al
momento
le
dell'organismo che
lavoro
del
Che
nel
lavoro del
pomeriggio tuttavia sufficiente un'ora o poco pi di lavoro a generare ..n.ii.lino -tale stanchezza mentale, da ritrovare alla fine df^H" \'-/u.i<\
..,
il
tutti quelli
della giornata.
Noi non
incompetenti,
ci
occu[ammo
altrove
di differenze calligrafiche
perch
giudicammo
come
alunni delle
mentale collimano
quelle sulla fatica
colle
da
altri;
Le conclusioni
sul
cui
ut.i
giungiuiuo
esterna
in
sullo
s\ vi-
intellettuali
campo
del lavoro,
dt^I
si
Le curve
maniera.
Il
Invero
in
analo-ra
primo periodo ili lavoro pi incerto ed assai menu proficuo di un secondo periodo. Il lavoro nel suo secondo periodo sale ad accezionale produttivit qualitativa e quantitativa, per mettersi poi ad un regimo di produzione alta e costante; ma questo periodo a produzione alta permanente volge tuttavia progressivamente alla diminuzione e con orario continuativo (non interrotto cio^ da alcun riposo) andrebbe pi o meno rapidamente (a
quelli) raccolto in
(1)
di
prafolo)jin scolavi
livl
1'.
i.-n
..
/i..ll,>ilii..j
.(,/
Lnhoiiilonu di
/Vd<ii><
>.
^..n/i/ifo,
Fascicoli
X, XI e XII
seconda del genere e
quantit.
140
si attuano nella vita con lavoro cio antimeridiano e pomeridiano, si hanno prodotti inferiori verso le ore ultime dell' orario del mattino e del pomeriggio e addirittura minimali negli ultimissimi periodi del lavoro della sera, quando si abbia un orario assai protratto. I brevi intervalli di riposo forse valgono limitatamente al restauro delle forze dell'operaio, anche sano e robusto, ma non fanno
orari di lavoro
(quali
pratica
campi, della
scuola),
hanno invece un indubbio valore restauaccompagnati da presa di alimento e purch non siano eccessivamente lunghi. L'operaio che riposa 1 o 2 ore restaura il proprio organismo e sembra anche in questo caso non perdere i benefici effetti dello allenamento dovuto al precedente periodo di lavoro. Queste deduzioni di ordine teorico comportano e suggeriscono congi anche da altri messe in evidenza di cui seguenze pratiche non pu sfuggire la importanza. Cos ad esempio: l'orario di lavoro non deve essere continuativo, ma inframezzato da periodi di riposo; questi non debbono essere soverchiamente lunghi, perch il lavoratore non perda i benefci effetti dell'allenamento precedentemente conseguito; nei riguardi pedagogici gli orari scolastici debbono essere ordinati in modo che le lezioni sulle materie pi difficili non siano impartite nelle
perdere l'allenamento
ratore
i
al lavoro;
l'iposi
pi lunghi
Non possiamo
produzione
la curva.
di
stabilire
suc-
il
parit
di condizioni di lavoro, di
tracciare
Noi non possiamo, almeno sulla guida dei soli nostri studi, che abbastanza approssimativamente, l'andamento della curva del
campo
pratico,
presso
gli
11
Presidente
si
congratula e ringrazia
sione sul
tema
svolto.
per
il
tema
non posso che congratularmi vivamente col cui ha trattato e svolto il suo interessante ai nostri giorni, come risulta da dati
pure una lode pubblica
al
statistici
tutti
noto.
(Per incidente):
gresso per
di
il
Come
modo
io
serio e interessante
proletariato.
Tuttavia
chiaro fatto
appunto basandomi sulla constatazione in modo cosi dal relatore non posso lasciare di mettere in luce una niia
in
osservazione che, se non altro, certamente posso dire confortata da una lunga esperienza sopra di me stesso e sopra degli altri. Non v'ha duhiiio
che lo condizioni fisiologiche o patologiche del nostro organismo dipendono oltrech^ da Aittori d'ordine igienico e dietetico, quali la quantit qualit del cibo, la natura dell'ambiente in cui si coni[ic il lavoro, il carattere stesso morfologico, come notava ieri sera l'illustre prof. De (jiovanni; della costituzione di ogni individuo, dipendono dico ancora dallo
*".
stato lidia
le
sue funzioni
il
nostro or-
ganismo. questo un
io
che non pu essere infirmato da alcuno: sua affermazione con addurre esempi di persone sia da una parte che costrette ad una vita stentata nelle pi misere finanze culinarie, tuttavia godettero prosperit e longevit meravigliosa
potrei consoliilarlo nella
per
la felicit della
loro
di
tempera psichica, sia dall'altra (il che riesce di quanto ho detto pi sopra), di persone una vita agiatissima dal lato economico, tutdigerente e
il
ma
si-
stema nervoso, di una morte certamente precoce. Per cui io vedend'> in juesto Congresso trattarsi con tanto amore filantropico la soluzione del problema riguardante le malattie del lavoro, dico che qualunque sia
la
professione di cui
si
necessario per venire ad una soluzione veramente efficace e completa che tutti noi e a sua volta anche il potere legislativo, si abbia a tenere
massimo conto nei provvedimenti che andiamo escogitando in proposito, anche del bisogno gravissimo di curare con prevenzioni speciali il fattore psichico della salute dell'operaio. E certo studiando questo genere di provvedimenti, tutti dovremo persuaderci della necessit di istituire le capellanie del lavoro. E se necessario un ordine del giorno, io lo formulerei in questi termini: Considerata l'influenza che lo stato psichico ha sulle condizioni fisiologiche, si jtropone ai voti del Congresso un provvedimento legisiaiivo per l'istituzione di una capellania in ogni camera di lavoro.
/'io/'.
sua comunicazione,
nel
suo
ed illustra l'importanza del fatto rilevato dal dott. Pieraccini nella coin-
cidenza
di
una
fase di pi intens.:
minima
che
di
si
errori. In
le oscillazioni
notano nella produttivit durante la giornata hanno una significazione pi normale che sostanziale perch la pro<luttivit della giornata e praticamente costante ed questa la constatazione che riduce l'industria
a resistere cosi tenacemente ore
di lavoro.
alle
aspirazioni
per
Ai
fisiologi ed igienisti
importa
stabilire
pu dare l'organismo,
ma
(pianto
il
che
l'ha prodotto.
142
gini su questo
A questo punto convergono tutte le pia recenti indaargomento; una uguale quantit di lavoro utile rappresenta un dispendio grandemente diverso per i diversi individui, bene
si
trovino
lavoratori
fatti
crede
si
possa sostenere
del
impiegato
dal
lavoratore
sua
tempo di normale
enei'gia.
Doti. Pt'trini:
prie osservazioni
sul
lieto
che
il
prof. Pieraccini
abbia
di
portato
le
pro-
campo
del
lavoro, cercando
si
raccogliere dati
riferiscono
non
al
lavoro
genere,
ma
il
al
lavoro
produttivo. Cita
la
studio di Enrico
vista
il
Leone
quale affi-ontando
economico
stabilisce
che
il
inizia
ferenza internazionale
zione del lavoro.
Doit. Laraschi:
che stabilisca
altri
il
limite
massimo
legale
problemi
della
normalizza-
Le esperienza
le
discussioni su
questa quistione
mirano a due scopi 1. a determinare le ore di riposo, 2. a limitare gli orari Ora vorrei che il Prof" Pieraccini accettasse un mio consiglio che nei suoi ulteriori studi prendesse ad esaminare la produttivit del lavoro a domicilio e confrontarlo colla produttivit negli stabilimenti e in questi quando gli operai sono raccolti in massa od in piccolo numero. Da questi studi si potrebbero cavare delle conseguenze sociali importanti e prima di tutte sul favorire pi o meno l'industria a domicilio.
della produttivit del lavoro e della fatica
lo
scopo principale
di
un congresso
misurare
i
medico
modi
obbiettivi di rilevare e
le
limiti
se il metodo delle determinazioni delle produzione esterna del lavoro possa essere applicabile al lavoro colle macchine dove spesso la quantit, la qualit, il sistema del lavoro hidipendente dall'operaio. Richiama l'attenzione del Congresso sul
curve
di
metodo estesiometrico
(cstesiometro di Giesbruch.)
Dr. Telelnj: Zur Resolution des Dr. Petrini: Die Regierung der einwerden aufgefardert noch vor und auch ohne Zustande kommen internationaler Vereinigung, fiir ihre Gebiete eine geset/liche
zelner Staaten
dem
8 Stunden
Tag moglie h
nhert.
/*/v>/.
>ri
Pii'rac'cini : Riiigi-azia
profes-
Risponde alle varie questioni sollevale da essi; si MlToriiia sulla convenienza di chiedere una riijuzione deirorario di lavoro, si pu, n si deve stahilire un orario unico la riconosce che non per tutte le diverse lavorazioni, ma sibljene riportarli alla dannosit di Riva
e Treves.
rjiieste
<
meno
protratto.
Le
otto
ore di lavoro
viinno bene
come
orario
massimo
di lavoro,
ma come
La
formula generale
qualifica
di
lururn.
nonanli'
Risponde
dott.
al
Teleky
e al dott. Pieraccini.
l*ersonalmente favorevole
gliere
l'cr
l'emendamento Pieraccini, ha
una formula
pi generale
rendere pi accetta la risoluzione al Congresso. Ritiene per che la necessit di una conferenza internazionale si imponga e che erri il
'lolt.
Teleky quando
ritiene
che
si
possa risolvere
il
l'Uramente nazionali.
y*/o/.
1
einei-
allgenieinen
Maximal-
beitszeit
ir
durch den Congress mchte ich mich energisch aussprechen: k'innen fiir eino AbkTirzung der Arbeitszeit fiir Frauen uid Kinder
gefhriichen Industrieen,
fr diese
auch eine
Cortona:
Si associa alla
proposta del
dott.
Petrini elio
il
Conla
Internazionale
che
si
stabilisca
iornata
lotti
-!i
normale
lavoro,
ma
vorrebbe
che
intanto
rendessero
per
industriali,
|iroprio
conto
riduzione dell'orario.
J)olt. Telekjj:
Wenn
wirauch
um
sie
beute
in
vieien Berufszweigen zu
gi*-;.M/!iclu'
l\'si!.'i:unL;
mgo
(lan sie
aufsetzlichem
Wege, durch
werden
soli.
Meiner .Meiniing nach ist zunchst eine gesei/.liche iicgi-lung in ii-den einzelnen Lande anzustreben, auf die sptor eino iniornationalo Uegelung folgen soli.
/Vo/".
ufficiali di
funzionari
t>
di industriali
pi
evolute,
industriale. Vista
iini>ortanza di
accogliere solo
1
come estrinsecazione
avrebbe
un'aspirazione
generale
effetto pi
l'affer-
nazione
|)er
probabilmente
pratico
144
affermare quanto sta nella convinzione di noi tutti, che convenga sfaogni richiesta di tare la prevenzione generalmente dominante contro dell' industria. interesse all' diminuzione di lavoro, come fatalmente dannoso
Backlund: In Schweden haben wir seit funf Jahre ein gesetz o-eo-en Gewerbegefalhr. Die Gesetz enthlt auch Bestimmungen der Arbeitszeit, Kindlicher arbeiter zwischen 12-18 jahre. Wir sind mit diesem Gesetz sehr zufrieden. Dagegen glaube ich dass von vielen Ursachen o-esetzlichen Bestimmungen einer Maximalarbeitszeit erwachsener Arbeiter sind ali zu schwer zu urteilen und will ich gegen aussprechen fur solche internationalen Bestimmungen abstimmen.
Doti.
Prof. Rovirjki: Combatte l'opinione che non vi siano dati scientifici per stabilire i hmiti del lavoro, lo stesso prof. Hahn ha riconosciuto che di limitare il numero delle ore di la Germania ha creduto dovere lavoro delle donne e dei fanciulli, e d'altra parte la scienza ci ha dimostrato che per l'eccesso di lavoro si
accumulano
dei prodotti
tossici
che
riescono di danno ai lavoratori ed all'oper^a che essi compiono; quindi una limitaeo-li crede che il Congresso deve pronunziarsi nel senso di
zione delle ore di lavoro negli adulti.
Dott. Petrilli: respinge l'accusa di antiscientifica fatta alla sua proposta. Insiste sulla necessit di provvedimenti internazionali.
Prof. Pieraceim: Dobbiamo portarsi a considerazioni sempre pi ricordiamo gli studi del Niceforo. Questi confermando ricerche prelate cedenti, pi ampiamente dimostrava che le classi povere sono inferiori
;
fisicamente, intellettualmente e
fattori
di
moralmente
classe
si
alle
classi
agiate.
Uno
di
dei
queste
inferiorit
di
sono da
ricercarsi
negli
orari
questi
Dott. Allevi:
Sostiene
non
potersi votare
l'ordine
del
giorno
del
dott. Zenoni, perch il medico non pu assolutamente stabilire a priori se un operaio possa o meno avere la dovuta resistenza organica ad un mestiere piuttosto che ad un altro e poi perch nella nostra societ, data la sua speciale organizzazione, non esiste la libert della scelta professionale. Nella pratica, perci, l'ordine del giorno Zenoni si convertirebbe
iu
una
irrisione
vera e propria.
Prof. Crisa/ulli: Crede che a diminuire gli spostati-sociali e nell'interesse della salute psico-fisica del lavoratore e dei suoi discendenti, il medico debba intervenire col suo autorevole parere, sulla attitudine o
meno
di
Prof. Bernabei: Applaude all'intenzionalit scientifica dell'ordine del giorno Zenoni, ma non lo trova pratico, attuabile: ([uindi per queste ragioni, che a un malanno se ne possa sostituire un altro, non voter
quell'ordine del giorno.
Il
J5
Mo-
injzzi,
apprezzurulo
iH iniportanii risultali fa coti die, fermo restando la limitazione delle ore 'li laroro per domo; e fanciulli,
(jli adulti maschi massimi di tempo di lavoro fisio(of/ico per le diverse industrie e 'lienizioni industriali, indicando anche le eventuali necessarie interruzioni. Frattanto fa voto che le autorit tutorie insistano per quelle riduzioni
limiti
Ila
Presidente d
(juindi la
parola al
pruf.
/i'.
drisafnlU
di
Como
-m1
tema:
rapporto a taluni
lavoro costituisce
=
il
civilt e di
benessere
il
com-
l'adoperare acconciamente
di
trae
buona con-
ogni individuo.
Ma
mano
malanni su intere classi di lavoratori. V, per il modo con cui desso va a compiersi che ci avviene, ed appunto per ci che certi ordinamenti di lavoro richiamano di continuo l'attenzione di scienin miserie e
ziati
e del legislatore.
tra cui da insigni autori ancora il Ramazzini si comprendono serie interminate di mali e deformit riflettenti la vita degli operai nelle industrie insalubri, in ambienti e cundiziemi morbigene, in climi malsani, in eccessivi affaticamenti e cosi via. Allora appariscono fenomeni anormali non soltanto a carico dei lavoratori, sibbene anche nei loro discendenti si manifestano gravi caratteri: la qual cosa accentua il valore fondamentale della considerazione in cui merita d'esser tenuta la
le
Tra
malattie professionali,
Pieraccini,
il
illustrate
il
Devoto,
il
Giglioii e pria
sociali
(iuanloremo a preferenza oggi le due pi comuni figure di tristezze in (|uanto possano avere la delinquenza e la frenastenia legami col lavoro organizzato in maniera non confacente all'indole dei tempi, e alla resistenza media delle singole categorie di lavoratori. Molti delinquonii alla fin fine vanno riconosciuti per degenerati iri-
j;inuri,
il ravvicinamento tra le due classi d'indivogliamo discorrere pu esser tale che, alla disamina di un atto anormale, non sempre si riesce a stabilire, sen/a difficolt, in
sopiatutto frenastenici;
vidui
su cui
10
146
quanto provenga da natura frenastenica o a preferenza criminale. Anche riguardo alla etiologia e patogenesi delle due forme in discorso occorrono di sovente argomentazioni speciali perch sia stabilita la differenziazione. Gran numero di deficienti originari proviene da madri rovinate sin
da fanciulle da un lavoro oltre che precoce, faticoso ed insalubre, torturate dal lavoro stesso durante i periodi della gestazione. Le affezioni nella donna incinta che si riverberano tristemente sul prodotto del concepimento,
gli incidenti
del parto,
le
malattie
dei
primi anni di
vita,
ecc.,
sono avvenimenti
classi lavoratrici;
facili
ed
a verificarsi, e con maggior gravit, in talune ormai sono riconosciuti, in buona parte dei casi,
:
gli arresti o la mancanza di cause dirette ed essenziali di frenastenia sviluppo mentale sono, in buona parte almeno, riferibili a tali cause, pi
che a solo effetto di aberrazioni del germe, come vorrebbesi da taluni, dovute per via ereditaria a lento accumulo di azioni morbose esercitatesi
nei progenitori.
L'etiologia della frenastenia, cosi connessa alle condizioni di ambiente
di vita,
varie forme
natura prevalentemente sociale; come le che fan capo in principal modo a fattori mesologici. Le radici dell'albero del delitto sono di natura essenzialmente sociale; scrive Achille Loria nel suo bel libro evoluzione di Cesare
verrebbe ad essere
di
di
delinquenza
del
grande
scienziato.
che la tonalit di esistenza del bambino danno perfino dalla trascuranza materna, cui esso va incontro sin dai primi giorni della sua esistenza. Trascuranza tutt^altro che spontanea; perch incalzata a non protrarre i digiuni la madre ritorna, con colposa sollecitudine, all'industria allora quando
Cominciamo
col ricordare
dovrebbe ancora reintegrarsi del tutto dalle fatiche del parto, e porgere le necessarie cure al neonato. I tristi effetti dell'abbandono materno non sono da meno anche quando
bala di se stessa.
la prole
in
quenti non
interessanti pagine del Marro, molti delinavrebbero se loro non mancassero nella fanciullezza cure
non rimanessero
opina
in balia
concetto
che
corrisponde a quanto
Giovanni
Cesco (v. Antinomie psicologiche ecc., 1906) il quale, dopo aver detto che nella grande maggioranza dei bambini predomina Tinclinazione verso
meno sono egualmente sviluppate le due tendenze antabene ed al male, reputa necessario che la loro evoluzione mentale abbia ad essere continuamente sorvegliata e modificata. In una statistica di criminali minorenni il Marro avrebbe visto buon numero di soggetti cui fece difetto la guida famigliare. Egli trattando quindi le cause sociali della delinquenza accenna al fattore costituito dal nessun buono indirizzo in cui tante giovani vite si trovano sia per aver
il
vizio o per lo
al
gonistiche
perduto
Audio quando
rono
tulio
il
1-47
ragioni di mestiere
i
entrami!
genitori por
trascor-
giorno
lontano
di
i
dalla famiglia,
figli,
abbandono morale,
ld
ben
raro
che
nei
momenti
licina,
di
franchigia
compiuto
all'of-
ottenendo
perchf"',
il
sopravvento
toglie
serenit
ed
i
energia:
genitori
elementi
necessari
possano
esempi
carattero
di
<
affettivit
la
famigliare
riuscita.
il
buona
Da
molli
tutela
alcuni dati da noi raccohi in varie delle cosi dette case di correin
qualche
penitenziario
risulla
che
giovani
ivi
da parte
dei genitori.
Le malattie
ai
del
lavoro che
si
nuovi processi
alle
tecnici,
all'agglomei'arsi
alla
moltitudini di lavoratori
in
negli opifici,
plaghe malariche,
trascuranza
cui giacciono
predispongono gli organismi dei lavoratori stessi a stadi pi o meno protratti di esaurimento, con morbosa addililtura ipersensibilit generale e manifestazioni episodiche di irritabilit
di
severamente dalla
lavoro:
spererjiLazione
che suol
per
cui
se
una parte
non dato
di
Da
rappre-An
meiifn''^ d
ha
Come
le
l'ozio
i
forze e
sentimenti, cosi
alla
un
lavoro
eccessivo,
anche esso
malora
la
un
orari() pi
meno
protratto,
di
una
sull'organismo
dei
sempre matura,
lavoratori: influenza tanto maggiore poi se si tien mercede cui tanti di essi son fatti segno, alla et non alla non sufficiente robustezza originaria di molti altri
loro interessi
e
tempo
le
esigenze
della
industria
dei con-
volentieri s'ingaggia siffattamente,
148
L'operaio
vuoi
nella lusinga di
raggranellare
qualche centesimo
spesso
si
in
pi della
su
il
Merita
esser preferito
partecipazione
mediante l'aggiunta di un elemento eventuale allo stipendio fisso. Cos si migliorano al certo dell'operaio durante e fuori il lavoro; sconle condizioni di esistenza giurandosi in pari tempo che esso, affaticato e mal nutrito, abbia ad acquisire pi facilmente la predisposizione ad una qualsiasi malattia professionale; ed inoltre si giova all'industria perch il capitale ed il lavoro sono vincolati da comune interesse, e perch l'impiego delle attivit dell'operaio sano e volonteroso pi proficuo. Col lavoro a cottimo pi che altro il capitale a garentirsi: che si assicura una produzione tanto maggiore quanto minore il costo della mano d'opera: un sistema intensivo di lavorazione cui per si accompagnano interruzioni nel corso del lavoro di ciascun individuo per esaurimento delle forze del medesimo, ed episodiche disoccupazioni collettive di determinati gruppi operai: le crisi per sovrabbondanza di produzione. Da siffatto strappo alla fisiologia umana e alle leggi economiche, spiegabile come scatui'iscano sintomi tutt'altro che rassicuranti, tra cui le manifestazioni criminose a danno dell'altrui sostanza e le schiere di deboli e di affranti per miseria e per avvilimento di ozio forzato, che ben si prestano a costituire il substrato di convulsioni operaie non solo ma anche di ereditariet neurotica, di prole cachettica cui non sorrider
dell'operaio ai profitti dell'impresa capitalistica,
Ben
rinunciare
tristi
sono anche le conseguenze del lavoro notturno. Col quotidianamente alla vita civile e sociale del giorno per il
il
le
sue
suo campo visivo va restringendosi e la coscienza s'impicciolisce: non tardano a comparire alterazioni di carattere e di temperamento, l'intelligenza diviene torpida e cosi pure la
tonalit affettivo-sentimentale
va
in
atrofia e
assurgono invece
le pi.
Astrazion
facendo
sospesi
di
che assolutamente
non
possono
essere
nelle
ore
impiegati
mento
diurno.
sufficientemente
di notte
riparatore,
disimpegnati
lavoro
Lo che s'impone anche pel fatto che il dormire nelle ore del giorno non sempre ristora alla stessa guisa del sonno che si svolge la notte.
In
iiM
149
Med. Lombanla
VJiy.i)
mio studio su
gli ainliionti
di
sonno notturno.
donne
di
lavoro
la loro
esistenza
anno sar
per
l'art.
ri,
5 di
li
lavoro delle
miniere
suole
essere
uno dei
fattori
essenziali di
La
deficienza intellettiva,
morale degli addetti alle miniere sono basi costanti dei loro noi infrt'quenti atti criminosi, l un lavoro nondimeno inevitabile, questo delle
miniere, cui fanno capo
molte
delle
esigenze
inerenti all'attuale
i
profisi-
gresso; e per
in
soggetti
camente meglio idonei, mitigando ai giovanetti le gravose incombenza' al cui disimpegno per intanto essi sono obbligati. Sono molte le vite umane che eseguendo improbe fatiche nell'interno delle miniere, e con insufficiente compenso, infrangono la loro fibra e si lasciano inficiare da letale contagio. Sciami di tenere esistenze, costrette dal liisogno al lavoro delle soffare p. es., vi patiscono la fame e la miseria intisichendo moralmente e fisicamente, e pagano un grosso tributo alle carceri ovvero a diversi altri serbatoi di detrito sociale. <jli addetti alle miniere vanno incontro, a prescindere dalle intossicazioni prodotte da gli speciali ambienti, a un continuo surmenaye.
uno
stato
d'intossicazione
i
questo
in
cui ogni
lavoratore
molto
siffat-
sintomi
che
tamente anormale
col
si
tutto nelle
ultime ore del giorno di lavoro. Si noti che la stanchezza muscolare finisce
le
ragioni
cui
accenneremo
gli
lo
in
seguito,
dal
operai del
affaticano
muscoli,
si
cervello
ad impulsivit, ad alti che con facilit assumono il colorito di atteggiamenti criminosi: in guisa tale che il perito medico-legale pu magari sentirsi in diritto di invocare l'attenuante della concansa.
D'altra parte poi l'affaticamento costituisce uno dei frequenti motivi
di
postezza: altra sorgente quindi d'individui predisposti ad arenare nel corso del loro sviluiqio, sia restando inerti, sia trascendendo ad atti pre-
valentemente
criminosi.
istintivi,
150
anche
se,
sempre
inconsulti,
giuridicamente, non
La mancanza
sonalit:
psichici
di
un rapporto
il
potere di reintegrazione
dell'individuo provoca
l'uomo
affaticato
sempre inferiore a se
suoi poteri
la
son
permangono
finch
non sopravvenga
paga
suo tributo alla fatica: e per ci bisogna curare, con doverosa previggenza, che questi non rechi danni irrimediabili alla esistenza
facilmente
il
si
da
ostilit
Su molti casi la intossicazione da affaticamento agisce maggiormente su gli alti che va a compiere il lavoratore e sui caratteri che consegue la prole, pel subentrare degli alcoolici, ai quali ricorre buona parte di
quei lavoratori che molto stanchi e costretti a procedere oltre,
nella lusinga
si
cullano
le
serie,
giacch
si
di intossicazione,
cio l'endogena
da lavoro
e l'esogena
altroch di eccitante.
Grave circostanza che suole accompagnare l'affaticamento dell'operaio non di raro esso costretto per mancanza
di
tanti
fattori,
nella
ipotesi
meno grave,
possa
deriva
meglio fissare
di
cerebrale
mentale nei giovanetti, e di azioni criminose negli adulti, ricordiamo che nel cervello sono differenziate e disseminate sulle varie zone le speciali funzioni, che stanno a fondamento della vita psichica e psico-motrice dell'individuo. Ogni zona
esser causa
del
turbamento
mantello dei due emisferi ha attitudini proprie che non possono es-
sere sostituite da altre zone o territorii; esiste quindi un centro per l'udito,
altro per la vista,
altro per la parola parlata, ecc. Lavorando a lungo con uno solo di tali centri, desso si affatica, molto pi facilmente di quanto non accadrebbe ove la funzione fosse alternati tra le diverse
aree
corticali.
Ecco dunque un
Monotonia
Il
mono-
lavoro muscolare
provocando fenomeni non sempre riparabili. sul sistema nervoso, che si giova di
tisso
lei
o trae
nocumento a secondo
la fatica
lavoro stesso;
imlividuo che
si
della natura e del modo di svolgersi muscolare modifica profondamente le condiLa grande stanchezza, lo spussanjeiiio cui colto esposto a grandi strapazzi non sono intesi pi come
che determinano le auto-intossicazioni. anemico il cervello dei piccioni viaggiatori che ivevano compiuto pi di 500 km., ed il cervello delle quaglie che, provenienti dal litorale africano, cadevano stanche sulle nostre spiagge. In un nostro studio, sul citoplasma delle cellule elettriche delle torp(Mlini, pot(^ stabilirsi una certa correlazione tra l'ataticamento subito
ricambio,
II
Mosso vide
pallido,
Lo strapazzo
ili
due
di
fattori
fondamentali (eccesso
e di riparazione)
lavoro e di eccitazione,
iisufficienza
ripo=o
accentuando i fenomeni autoscadimento funzionale e insufficiente reintegrazione delle -'Mule nervose: delle quali in tal guisa tutto il metabolismo viene ad ssere alterato, con quali conseguenze per la funzionalit complessiva
di
prudolli di desintegrazione,
con
essi
allo
d.
stato
fisiologico x
ha un
ri-
Luciani
i
soli
fenomeni della fatica analoghi a quelli che producono nei muscoli, o col ripetersi di tali fenomeni si perviene alla irma cronica d'intossicazione, ben delineata clinicamente da stati prosi
hanno
tratti
l*er
lavoratori cerebrali
gli orari
nocui; anche gli orari serali per la scuola degli operai possono non dare
isiiltati
desiderabili,
inte
<
il
giorno
li
sempre che il lavor-o muscolare da essi compiuto duabbia afValicaii, provocando dispersione di energia nervosa.
poi
oltre
Igni
insegnante
che per
l'orario,
pel
modo
didattico ed
un
si
libro piuttosto di
il
un
altro,
coefficiente pi
importante perch^
mente
dell'allievo !ion
alfalichi troppo.
Vitali,
Griesbch, Htirgenstein,
tale dei
Belici stiuiiando la
stanchezza men-
che la sola prima ora di lezione 6 proficua: e mentre la scuola antimeridiana non produce notevole stanhezza, nel pomeriggio porta esauriment> anche un lavoro breve lo che una delle prove che l(M>sigenze dell' insegnamento odierno superano molto
nelle scuole, trovano
:
bambini
izato
con danno dei medesimi. Tutti gli concordano nell'aiTermare che il lavoro intellettuale precoce e causa di esaurimento cerebrale, provoca arresto di sviluppo psi-
chico,
152
od altro che
di
quando
il
non
meningite tubercolare,
analogo.
Cosi pure
lavorio intenso
buona parte
i
nismo, contribuisce a
diminuire
poteri
nutrizione,
ecc.).
ad alterare
il
dunque di ben gravi conche avvenga sull'adulto o sul fanciullo, sul lavoratore del braccio o del pensiero, e tutto ci anche indipendentemente dal fatto che un tale surmenage possa essere agevolato dall'incontro di lavoratori che, per la loro particolare costituzione, esauriscano sollecitamente ogni
L'affaticamento, l'intossicazione a labore
sia
seguenze
che
di lento
potere reintegrativo.
* * *
Le conseguenze che il lavoro reca alla salute della donna gestante sono assai gravi, e anche il prodotto del concepimento ne soffre. Quando
sar impedito sul serio alle donne di danneggiare col lavoro (spontaneo
o imposto) la vita dei nascituri, dando cos alla luce individui malaticci
e deficienti,
si
Non
soltanto
facile affaticamento
maggiormente
l'influenza di
che la donna incinta incontra anche il fatto che essa subisce alcune intossicazioni professionali, con danno
(sia da piombo che da con stimmati quasi caratte-
maggior gravezza
.ecc.),
s
mercurio, arsenico,
a termine.
blicata
Un'interessante
1904,
sulle
>>
pube
nel
donne
impiegate nelle
si
minerarie
ebbero 45
si
parli,
mentre per
circa
l'intera
popolazione italiana
per mille.
femminile annualmente
hanno
140
parti
subiscono un
bambini che, pur essendo nati a termine, per l'allattamento che ricevono sia dalla madre o dalla nutrice operaia, e si sviluppano male tanto dal lato fisico che dal lato mentale. Lo che dimostra che alcuni lavori, quelli degli stabilimenti industriali a preferenza, riescono tutt' altro che innocui alla
poi
Numerosi sono
quei
serio
regresso
funzione dell'allattamento:
effetti
nella secrezione
i
lattea
si
riverserebbero
gli
dell'affaticamento,
non che
modo riescono a penetrare anche nell'organismo La secrezione lattea siffattamente alterata, inficia
delle operaie.
i
vari
l:<
dei
suo tessuto nervoso in guisa da esportarl' il ovvero a non fargli raggiungere uno sviluppo sufficiente, a che l'individuo possa dirsi mentalmente evoluto in conformit alla media dei suoi coofanci della stessa gradazione sociale.
bambino ed a preferenza
morbi
rimarchevoli,
Delle
intossicazioni
si
professionali
talune
lo
sono
rappresentate
dalle
lentameute e subdolamente e costituiscono una nuova diatesi; le cui consegunze si riversano sinistramente dal padre sul figlio, rimarcandosi in questo lo impronte di una alterazione di sviluppo o di una deficiente organizzazione del cervell<j.
svolgono por
pi
Per l'intossicazione
tutti gli
lesi,
ma
non
ciascuna sostanza tossica industriale; a volte, per esempio, un sistema ghiandolare che ammala, ovvero il midollo, od il cervello a seconda dei casi, od infine nella desintegrazione generale del corpo che resta coinvolta la sfera psichica. L' intossicazione per [)ioml)0, che assai diffuso nelle industrie, produce
le
mancano
lesioni di predilezione di
piombo
la
di
fenomeni morbosi di origine cerebrale e midollare: fra pi quelli che maggiormente s'adoperano sono
i
composti del
e cio
venefci,
gli ossidi
(minio-protossido
di
di
anche
galena-solfuro
su mille lavoratori
piombo
nel Saxe, l'IIirt trov 80() affezioni saturnine, tra cui parecchi
dominano fenomeni
ed
di
altri
nome
pseudo-
paralisi saturnina.
I
fatti
modo
o a disturbi
per
l'azione
uremia, colemia,
ecc., dipendenti da insufficienza dei reni, del fegato, ecc., sopravvenute a causa del piombo; od infine all'azione dirotta di questo
essi
I.a
individui siflattamente malmenati, in conseguenza del lavoro da giornalmente compiuto, non c'i"" da asfiettare estrinsecazioni normali. prole a sua volta si addimostra difettosa, insufficiente, od anche quando
Da
uno
gravo, e cosi quella dei parti prematuri, dei morti nei primi
ed
infine
anni
di
infanzia,
dei
prodotti
non
bene
evoluti;
nature degenerate,
L'intossicazione professionale da
mercurio
si
si
ripercuote anch'ossa
ad una figliolanza
di deboli
od infermicci,
Grave
riesce a sua volta
il
154
per
arsenico,
il
l'intossicazione
cui pasoltre
saggio attraverso
circolo placentare
che d'inficiare il feto di Per la ghiandola mammaria l'arsenico passa nella secrezione lattea, alterandola in guisa da rendere cachettici i bambini che di quel latte
sono
nutriti.
le
La
vanno incontro
solfatari,
le
operaie
che accudiscono alla imbiancatura delle paglie, ecc., provoca anch'essa dannose conseguenze su gli operai e sulla loro prole, la quale suol rimanere ai gradini pi bassi della validit mentale. Riguardo ai lavoratori del solfo nelle miniere, la miseria intellettiva e morale riflette anche il loro stato economico poverissimo ed ambo le circostanze coadiuvano potentemente l'azione degli altri fattori locali di attossicamento. Che dire poi del cuprismo; e dell'intossicazione industriale per benzina, petrolio, anilina, solfuro di carbonio, ecc.
ecc.;
dell'alcoolismo
tabagismo professionale; della malaria e pellagra non che della siflide, professionale anch'essa in certi casi (nutrici, insuffatori di vetro, ecc.); e di tutte le intossicazioni in generale alle quali, per ragioni di mestiere, stanno di continuo esposte numerose schiere di lavoratori ?
Da
lievi
tutto ci
fessionale^ risulta
che siamo andati esponendo circa la intossicazione proil convincimento che il lavoro suole anche recare non
allorch
l'operaio
non sa o non pu
La
l'insidie
ereditariet professionale
ad accrescere
che offre il lavoro medesimo; pi che nel senso di una tara specifica essa devesi intendere come una labe generica ossia di trasmissione di debolezza, di insufficienza; fattori bastevoli pi che mai a fare intendere il meccanismo completo di produzione di vari stadi di arresto odi mancata evoluzione mentale. I figli nacquero e nasceranno chi sa per quanto tempo ancora pel
destarsi di un istinto erotico pi che per
superiori, che
il
a non
staccarci dal
forzati pe-
infralliscono.
La stanchezza
illusa e quasi
rendono
sognante tanta parte degli oscuri pionieri del progresso. E come si turbano riflessi superficiali e profondi dei loro organismi e si ottundono certe sensibilit per l'acuirsi di altre, cosi suole restare
i
falsata
anche
la cenestesi
meno bene
i:,-)
Lo
ause
studio
fin
adunque
pi
mirando a scrutarne
sociali,
le
nei
nascosti
anditi
naturali
<?
trae alinento
da
ed
officine,
dalle
miniere e dal
mare; od a suggerire un programma pressoch/^ completo di efficace [iroHlassi sociale, contempla alla stessa stregua lavoratori del braccio e
del
pensiero.
Il
<
in ogni caso rappresentalo da chi, incapace di suo punto focale un i-egolare adattamento all'amltienle non ostante gli sforzi continui che
C0ni[iie
per riuscirvi,
di
I;i<fl:i
In-nni
In
iitMpri:)
c-;!'-^!!^!!/;!
-ili!
rMiimiitid
che percorro.
Detrito
complesso
nei
urguniz/cuzioni
sia
sociali
sia
elio
tiniscu
cui
trovar
ricetto
manicomi;
che,
sospinto,
precipiti
nello abisso
in
delle prigioni: lo
ad
esser
notato,
quanto
il
fenomeno
Le
mai
tulle le
sociale delitto in
la risultante di
sva-
dissonanze
n"*
il
progresso ha
che ha parvenze di un'epoca di pace, in realt di lotta ad oltranza, e le file dei deboli son grosse e per giunta ottenebrate dai pianti dei caduti; prova irrefragabile dell'altrui trionfo: guerra incruenta ma incessante
sa[)uto farle
di oggi,
si
comballe: confiillo
di idee
di
interessi
di
senti-
menti opposti,
uianli.
le
campo
di
VA
incerti;
le
'ementate
teatro del progresso, le cui fondamenta son non mancano le note scordanti e gli applausi n l'almofera che l'avvolge scevra di rattristanti penombre:
per ci
che nel
dal
lavoro,
lamenlele dell'insoddisfatto,
il
grido
del
caduto,
le
loro proteste, le
loro
mene criminose
Iiilanio la
ulti-
numero
da
nel
debili
vaniii
Scemarono
volontarie,
omicidi,
si
elevarono
le
di
[>oco
le
lesioni
personali
ma
notevolmente crebbero
diffamazioni.
yj{)2
la
Le
^
ingiurie
nella
V'iOO:
da circa 48,000 segnate nel 1889 salirono nel reali contro medesima proporzione aumentarono
i
pr-
priet, le rapine, le estorsioni:
i
156
ed
i
ricatti
delitti
contro
il
buon costume
di cifre
le
a confermare
del
l'estrinsecazione
trasformazioni
reato
continuo
de-lle
condizioni sociali!
calunnia esterna
che a mezzo della ingiuria e della perenne risentimento che lo sconcerta, di non essere riuscito ad afferrare la meta agognata; e denigra tutto e tutti pur di vedersi almeno ascoltato, di presentarsi quale vittima: il vinto che affranto dal digiuno o incalzato dalla cambiale a breve scadenza, perde
lo stanco, l'eterno insoddisfatto
il
egli gi
di
critica
quel
poco
orientamento
si
fargli
rispet-
Miserie umane,
riati ideali
vorr dire,
impone il concetto di un'attiva e metodica profilassi che proceda con indirizzo solerte fra i marosi dell'umana esistenza, perch un certo numero di naufraghi possa almeno essere tratto alla riva. N le carceri, n i ricoveri serviranno a colpire il germe del delitto ed i fattori pi frequenti della deficienza mentale: le cure sintomatiche
e delle frenastenie
sociale,
non riescono a debellare il guasto: sulla eliologia e patogenesi del fenomeno anormale che va portata l'attenzione di quei volenterosi che mostrano di pigliare a cuore l'ardito problema dell'ordinamento del lavoro. Con la delinquenza in aumento vediamo anche accrescere alcune forme di alienazione mentale, ed il numero dei soggetti frenastenici ormai seriamente impressionabile.
Gli istituti
ortofrenici
di piet e
si
popolano
di
deficienti
numerosi ospizi
in
carit
frenastenici:
abbondano anche
sociali!...
manicomio
e molti altri
permangono
Buon numero
ticate sin
di cotesti
da fanciulle, e durante la gestazione e durante l'allattamento. L'anamnesi familiare di alcuni altri accenna invece a condizioni pellagrose
esistite in
uno od
in
entrambi
genitori; talora
si
fa
anche men-
Ecco che ad arginare il diffondersi di certe passivit sociali gioveranno le misure atte a migliorare le condizioni di esistenza materiale e morale di intere classi di lavoratori. Non escludiamo che quanto pi intricati sono gli ingranaggi delie
relazioni
umane
e pi estesa e turbinosa
si
l'area
il
dell'azione
individuale,
presenti
numero
di quelli
che
pi
non s'acconciano
avvalgono
dei
metodi
semplici e spicciativi:
rapine, ecc.
tra
chi,
coloro che
sifTatiamente delinquono,
si
metabolismo organico, a decadimento dei centri inibitori, ad obnubilamento della coscienza e ad affevolimento dei poteri critici e morali, col trionfo di atteggiamenti inconsulti, a volte atldirittura istintivi.
Non
per
il
frequenza
affaticali,
divengano
instabili
nel loro
associazioni e discrimi-
d(ditto,
reso
talora pi age-
abbiamo speso
e
gli
qualche
precedentemente:
loro
son
molti
fiacchi
inarrivati
che, edotti
quotidiano
lavoro,
incalzanti
richieste
insi-
espediente che
atteg-
condanna
del lutto
con
tanta gente, e
rafforza la
serie
delle
passivit
sociali
degli
iriamenti criminosi.
Il
fenomeno
di
liell'intossicazione professionale
provvedimenti
esogene
risiede
il
le cause endogene ed inquinamento della salute dei lavoratori; nelle quali cause fulcro su cui si basa il frequente ripetersi di certi reati, e il
profilattici
rappresenterebbero
in certi casi
un
utile presidio
tossici'del
piombo
si
sostituissero
meno
o,
tossici
dello zinco si
altro,
di
elimine-
rebbe un coefficiente
criminalit;
se
non
indebohmento
solfo
paglie,
si
buona nutrizione
un certo conforto
buona
nutri-
perch
tristi
effetti
di
il
mercurialismo trova
dei
nella
Ma
pur
troppo
il
numero
lavoratori
ohe
si
dibaiiono
si
nella
che l'operaio,
strose; senza
debba subirne le conseguenze disache le leghe di resistenza n^ gli scioperi giovassero realmente alla sua causa, ovvero all'ordinamento del lavoro in generale.
1'
per
tult'altro
che
scarso
anche
il
numero
dei
lavoratori
che
potrebbero
158
accingersi ad un progressivo miglioramento della esistenza propria e delle rispettive famiglie, coU'astenersi dallo inficiare l'organismo a mezzo di dannosi eccitanti della pi diversa natura.
Anche
corde
di
il
dagnar terreno, affinch alti pensamenti morali avessero il sopravvento, su quanto invece suole esser compiuto nella foga di una voglia istintiva. e civile non pu far senza di una sentiIl progresso ininterrotto evoluta: leggi, coscienza e moralit abbastanza sociale-morale mentalit sociale impongono fatti concordi di previggenza, che riducano al meno possibile le degenerazioni e le forme criminose. E ci si otterr allora quando la salute fisica e mentale del lavoratore sar protetta da razionale ed efficace assistenza; e la difesa dei
esercitata coll'allontanamento di ogni fattore di degenerazione, e col
figli
so-
suo naturali
resi-
madre non
resti
impari
ai suoi doveri.
Il
Presidente
ringrazia l'oratore
ed apre
la
discussione
sul
tema
esposto.
prof. Crisafulii, si
Prof. Pieraceni: Prendendo argomento dalla eccellente relazione del ferma a considerare i rapporti fra intossicazione pro-
fondamentalmente
contratte sul
Il
errati, e
ne
cita
un esempio
assumono
carattere
campo
del lavoro.
la
parola al dottor H.
voii
Sahrotter di
Vienna
tema:
Zur Pathogenese
und
Proph3laxe der
soge-
nannten Taucherlhmung.
Es
ist
Zeichen, dass man in den letzteii Jahren Prophylaxe der Caissonarbeiter und Taucher whrend sich Luftruckarbeiter) allgemeine Beachtung zuzuwenden frher nur einzelne Autoren mit den bezglichen Fragen beschftigten, wird der Frage der Prophylaxe nunmehr auch cine besondere staatliche Beachtung zuteil. Ilaben sich die Verhltnisse fi'ir den Caissonarbeiter wesenlUch gebessert und komnien nur mehr vereinzelt bei grossen Fundierungstiefen schwere Erkrankungsflle vor, so liegt die Sache bei den Tauchern wesentlich unsiinstiscer, Forti>;eselzt werden sowohl aus der Marine als auch
ein erfreuliches
allerorts
anfangt,
der
dori, \vo
iVilIe
das Tauchen
y.n
gomoldet.
Allcrdiiij^'s
commerciollon /wecken beniitzt wird, Todesliegcn di<> Bedinguiigon fiir strong durcl/
i
lilirendo pi-Djiliylaktiscln
Massnahmen
iiiid
eim Taiicher
fiir
viel
iinguii-ii_
als boi
dom
Caissonbotrit'b(\
niclit
lelzteren geltendeii
Ma>snahinon
don aus der
Massnnbmen, um
(iefahren
seit
raschen
Dekompression
sicb
<T;,'el)enden
nacb
M<glicbkeit vorzubeugeii.
Zeit niit UritersliUziing einer
mich
langerer
Fragen
bescb;iftige,
geme
die
(elegenbeit
ergriffen,
welche
di'ser
Congrt'ss bietet,
um
principiell
wichtigen Punii..
ii,..r.;i,^1.ti;.-h
vr
Ihrem massgebenden Forum zu besprechen. Gesialten Sie mir zunjicbst in Kiirzc aul' die l'ailiuKene.-^e der 'l'aucherkrankheit einzugehen. Diesbeziiglich slehl beute ber alien Zweifel l'est, dass die Krankheilserscheiiiimgen durch das Freiwerden der unter bobom Driicke absorbierten fJase, im besonderen des StickstolTos, verursacbt werden, welcber entweder, bei grosser Menge. die Herz und Lungentatigkeit direct scbadigt, oder im Wege emlx)lischer V'orgiiuge und folgender Ischaemie zu Nekrosen des Riickenmarkes unti damit zu schweren Labmungserscbeinungen fubrt. Die l'^rscboinungeti treten nach einer Latenzzeit verschiedener Dauer auf, wbrend welcher sich die im 'Capillargebiete freiwerdenden (iasblaschen zu grsseren Gasblasen sammelii, die ihre mechaniscbo W irkung entlalten. Xach den Analysen von P. Bert, eigenen Erfalirungen und neueren Analysen von Hill und Macleod besilzen dieselben einen Slicksloffgehalt von Sind die Falle, bei welchen das \'orhandensein freier Gase ca 82 " beim Menscben direct beobachtet werden kann, sellen, so sind gerade Nvif'der in lelzter Zeit 2 iiberzeugende Falle dieser Art vorgekonimen. So berichtet Mac Kinlay von der englischen Marine ber einen ;}3 jahrigLMi Mann, welcber nach einer Taucbung in 45 Metor Tiefe, und einer Aufentbaltszeit von 40 Minuten in '20 Minulen nach aui'warts gezogen, 8 Minuten spater bewusstlos wurde und unter den Erscheinungen von Herzschwtche und stertoruser Respiration starb. Bei der S' 23 Stunden spaler, im Herzen freies Gas, das aus dem recbten Veni untt^r starkem Druckc enlwicb. In den Mesenterialvenen reichlicb (iasblasen, BIuinussigkt.'il, allenlbalben scbaumig. Einen zweilen Fall balten wir am 23. Novembor 1U03 in uiiserer Kriegsmarine zu beklagen, woriiber ich nach den mir giiligst veni k. u. k. Marineminiaterium zur Verfgung gestellten Dalen Folgendes anfhren kflnn. 22 jabriger Mati-nse, V, S. war in eine 'l'iefo von 32.2."> Meter gelaucbi. und daselhst 2<) Minuten goblieben. Er gab koin deutliehon Signalo, man wusste nicht ob er sich wohi boAnde und zog ihn herauf; dio gonaue Zeit konnle nicht festgestellt werden. Bei .Vbnahme dor Rstung fiol or plotzlioh bewusstlos zusammen/ und starb. 23 Stunden spter.
'.
:
Section:
160
der
Basis
An
der Hiriioberflche
sowie an
weisen
dei
GeGrosse
auch in den Gefassen der Tela arachnoidea. ... Das Pericard von nrmaler Beschaffenheit, in den Coronargefssen verschiedengrosse perlschnurartig aneinander gereihte Gasblschen; beim Betasten des Herzens fiihlt man im rechten Ventrikel ein Knistern (freie, leicht verschiebbare Gasblasen) das rechte Herz schlaff, die Alusknlatur ziemlich dunn, das linke contrahiert. An dem Herzmuskel nichts abnormes, die Klappen smmtlicher Ostien zart, gut schliessend. Beim Durchschneiden der Coronararterien entleert sinh dunkles, mit Liift gemischtes Biut... Der Schnittflche der Leber entquilit auf Druck eine reichliche Menge dunkelroten, mit Gasblasen gemischten Blutes. In den Blutgefssen des
Mesenteriums und der Gedrme bis in die feinsten Verzweigungen freie Gasblschen von verschiedener Grsse wahrnehmbar. Tod durch Gas-
embohe
schweren Vernderungen im Ruckenmarke gestatte ich mir Ihnen beifolgende Bilder vorzufiihren (Skioptikon), aus welchen Sie die Gegenwart nekrotischer Herde namenllich im Bereiche der weissen Substanz entnehmen und zugleich auch wahrnehmen knnen, dass von Blutungen, we dies frher angenommen wurde, nicht die Rede ist. Die Vernderungen erklren sich durch die Aufhebung der Blutcirculation in diesem empfindlichen Gewebe und nicht, wie auch Li e neuestens wieder meint, durch das lokale Freiwerden der Gasblasen und dadurch
Beziiglich der
Auf
die
Wirkung
um
die
Dekompression
bei
und
die prophylaktischen
Massnahmen
halten, unter
welchen der
Stickstoff
ansteigendem
Drucke
der
in
die
wird. Dies
kann nur im
Wege
Atmung
seinen
dem
Stickstoff
angereicherte
Blut
Gasgehalt allmlig dem umgebenden Gewebe mitteilt. Wie dies aus der Curve zu ersehen ist, erfolgt dieser Vorgang in der Art, dass die Aufnahme zunchst sehr rasch und dann im asymptotischen Verlaufe immer langsamer und langsamer vor sich geht, um sich der Sttigung zu
nhern.
35
Curve ferner zeigt, ist die Sttigung etwa nach und die Zeit eines Kreislaufes zu einer Minute angenommen, nach 35 Minuten vollendet. AViirde innerhalb dieser Zeit, rasch dekomprimiert werden, beispielsv^-eise nach 5 Minuten selbst da der Sticlvstoffgehalt resullieren, Gefahren besondere so wurden kaum wurde, etc. Atm. entsprechen jenem bei 2 Atm. erst 5 bei beispielsweise
Wie
die
Kreislufen,
Man
erkennt
es hinsichtlich der
spteren
vom
gleichgiltig
ist,
Gefahren ob der
Aufenthalt nach erreichter Sttigung noch fortgesetzt wird oder nicht. Gf'ht die Dekompression nach vollor Sttigung langsam vor sich, so
iietci
lui
das (ias
itn
kciiio
palhuiotrisciiei
(iiai'li
\\'eg'
der
Ilospii-ftliDi
(lem voi'igori
(iesetzc) deni
alsinkendMi
Drucke
"doch
uiid
lifschlcuiii^'t VOI)
dei-
station,
so
l'rfolgl
FreiwoiJeii
ich
ari
Gaso.
\ach
(
eiiier
Lit.
schiit/uiigswoisoii
weiclio
ari<leror Stelle
\.
\."
ausfiihrlicli
begriuidet
boim Mensclieii dann dei- Fall, wenii eiiie Gasabgabe pr -Minute VOI! et -42 Ccm. SticksloPT libei-schriUen wird ('). Des GeiKUioren rnuss bei der Etilgasuiigsfrage anf Olieillacheiispaniiung, Viseo-iliii uiid nodi anriero Factoren Rucksicht genommcMi werden. Durch rochnerische Botrachtung und genauo Analysen sAnnmtlicher itisher bekannt gowoi'denen Kraiiklit'ilsfiille, kann di? Dekornpressiou ilaiin als gelalirlos angesehen \voidoii, wenn der Druckabfali nicht lascher als 1.5-2 Minuton pr '/n. Alm. vor sich geht. Dieses Postulai, fiir welches ich stets nachdi-ucklich eingotreten bin, stosst nun in seiner Durclifiihrung auf grosso Scliwiengkoiten, da ja beispielswpise bei einom L'eberdrucke von 2.5 Atm. oder 25 Meter W'assertiefe fast 50 Minuten, bei einer solchen von 30 Meten, Tiefe und 3 Atm. fast 60 Minuten. rforderlich waren, um mit Siclierlieit alien Gefaliren onlgelienzu knnen. Dieser Forderung ist man nunmehr auch in dem jungst von der liolljindiscken llegierung herausgegebenenen Gesetzentwurfe gerecht ireworden, indeni man fiii- Drucke iibor 3 Atm. (total) ni der Tat 2 Minuten pr voi-geseben liat (-). Auch Ihr Landsmaiui Prof. Arcangeli hat sicli durcii Cunstruction eines automatischen Dekompressionshabo,
isl
dios
>
'
,,,
immer
bei
den Tech-
dodi anzunehmen, gewisse Opposition so lass sie sich mehr und mehr Bahn brechen und durchsetzen wird. Schliesslich sind die beziiglichen Regulalive am Bauplatze bei guteni Willen aller Beteiligten durdizufhren. Anders liegt die Sache fiir den Tauch.r. llier bringeu es die
stnsst,
ist
iiusseren
Fmstande mit
sich,
in
iangen Dekompression
der
sV'SSt.
l')
11
III
&
ti ili
lialieii
ani
fjesjiiiiiiito
SiickstotTiiientre
U'stiiiiiiit,
()
Uelieroinstiiniuuiig tuiidoii.
Der beziiglirhe
sind
bis
Pa raf!:ra|>li
zi
koiii|iressioii
eineiii
'
im
iriinzen
K^l. IVi-ret voiii 27 Juni 1905. FUr die IVAtm. weiiigstcns 1'', Minuten, filr je ',',, von verwenden. je i Minuten fiir jcdes 28 , .Minuten ,o Ulwr 1.5 .\tni. z in der .\rt liowerkstelli(;t wenlen, dass man im Be|;iune filr jetles ,,, t Milauiet des jjenanereii
voii
1.5
:
UeU-rdnicko
-j-
>,
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abpefallen
ist,
ilnnn
.Minuten
filr
die
fol(renden
'
,,.
einem Uclierdruoko
weitcre
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Atm. Iiatman
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als Ausgnnuszalil 52
soli
t\i
Minuten
in
Mimiteu
l>c\kcrk'
lur
li'des
,3
AtiiiL'uek
aiizuwenden.
Dalwi
der
Uruckabl'all
der
Art
wepiien, dass
uiiien
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die
je 3 .Minuten
Ik-i
verwemlet.
Stiiiiden
uni
einem Ueljer.lriicke Uber 3 Atm soli cine Arbeitsschichte Dauer d -s .Viifentlialto-i |>ro Tay: 3 .Stun leu iiiclit iil'.-tc'ueiie'i.
''
iiach
162
Die meisten Staatea schreil)en 1 Meter fr je 1-3 Minuten vor, was den obigen Ausfuhrungen nicht hinreichend erscheint, Aber selbst angen'ommen diese Relation wre gengend, so treten in Praxi Umslnde
SchlauchDurchfihrung verhindern oder unmoglich machen etc. Der Marinedienst bietet noch eine gewisse Gewhr fiir die Einhaltung der Vorschrift; wie aber soli dieselbe dort durchgefhrt werden, wo die Taucher sich selbst berlassen
ein, die ihre
sind
und wie
die
Schwamm- und
Ki'iste
Perltaucher ausser
verteilen sich
Controlle
stehen.
Sdnvammlaucher
um
ihrer
Beschftigung in
Barken naclizugehen; dass dabei von einer Handhabuiig einer prcisen Dekompression nicht die Rede sein kann, bedarf kaum einer Belonung. Nach Alldem war man daher vor die Aufgabe gestellt, andere Mittel ausfndig zu machen, durch welclie sich die ForJerung nach einer so langsamen Dekompression wie sie vom wissenschaftlichen Standpunkte gestellt werden mass, also 1.5-2 Minuten pr 1 Meter umgehen liesse. Ein solches Mittel wre nun in der Respiration von Sauerstoff gegeben, durch welchen sich die Elimination des (mehrabsorbierten) Stickstoffberschusses bedeuteud beschleunigen und damit die Dekompressionszeit ganz wesentlich abkrzen liesse. Der Sauerstoff kommt nmlich fiir das Frei werden der Gase nicht in Betracht, da er chemisch gebunden ist. Durch die Inhalation von Sauerstoff, wird ein Geflle von 100 'Vo l'einen Stickstoffes erzeugt, inid das Gas dieser Art formlich aus dem Organismus herausgewachen. Dies ist schon unter normalem Atmdrucke der Fall und die Entmischung des Stickstoffes, wie Versuche am Tiere und Menschen zeigen, in ca 5 Minuten beendigt. Dasselbe muss der Fall sein, wenn wir den Sauerstoff bei Aufenthalt unter Ueberdruck zur Respiration bringen; wiirde man also das Gas in 40
Meter. Wassertiefe atmen, so vvrde der Stickstoff ebenfalls in ca 5 Mi-
und damit eine Entbindung desselben Sie werden nun vielleicht gehort haben, dass Sauerstoff von hoher Spannung ber 5 Atm. aus einem anderen Grunde gefhrlich ist, und demnach vielleicht die Frage aufwerfen, ob es nicht zweckmssiger wre, das Gas whrend der Dekompression in Anwendung zu bringen. In der Tat muss ja auch eine Beschleunigung der Stick stoffabgabe bei Dekompression unter Sauerstoff eintreten. Verfolgt man diese Frage jedoch rechnerisch so ergibt sich eine nur unwesentliche Verkrzung der Dekompressionszeiten (cf. meine Arbeit, Literaturverzoichnis. N. 16, Seite 54). Es zeigt sich beispielsweise, dass bei einer Dekompressionsgeschwindigkeit von 1 Minute pr Vio Atm. nodi Stickstoffretention eintreten knnte, etc, oder ganz allgemein: Nimmt man an, dass dui-cli die Sauerstoffatmung das Geflle zwischen dem Biute und der Lungenluft um Vs gesteigert wird und die Entgasung bei der Dekompression dementsprechend beschleunigt werden kann, so wrde bei Annahme
nuten aus
in
dem Organismus
entfernt
sein.
Blasenfoi'm
verhindert
t'iiier
UVA
Dekornpn'S.sionsgesehwindigkeit von 2 Minuten pr y ^^ Alm. fli' Dekompressionszeit bei 2.5 Atni. Ueberdruck nodi immer 40 stati 50. boi 3 Atm, 48 statt 00 Minutoii botragen. eie, also kein praktisolier
resultiM'en etc.
Gewiim
Dcr Schwerpunkt bige dabor, sollen die langen Dekompressionszeilen durcb die Anwendung von SauersloH' vermie(bMi werden, allein in dem kiir/dauernden (iebrauebc des Gases, untar voller Kompression, vor Beginn der Riickkohr nnter normalen Almdruck. Diesar Verwendung stelli sich min aber ein gewichtiges Bedenken entgegen, insoferno, als, wie wir scbon angedoulet baben, Sanersloff von
deletare Wirkungen auf den Organisnius entfaltet. bekanntbcb zuersl von 1^. Beri aufgedeckt worden, welober gezeigt bai, dass die Wirkung des Sauerstoffes bei einem Luftdrucke iiber 5 Atm. Iiezieliungsweise einer Sauersiotfspannung von 100 " goradezu als cine toxiscbe bezeiclinet werden kann. Die \'ersucbe P. Bert's sind in neuerer Zeit durcb die Arbeiten von Lorrain Smitb sowie Hill und Macleod besttigt, und priicisiert worden. Ebenso liin idi vor einoni Jabre in die Lago gekommen, mieli sellasi mit diostMn Gocpii-
boher Spannung
Diese Tatsacbe
ist
Xach den bislier vorliegenden Versueben bomml Sauerstott' von bolier Spannung die Aelivilat der Verbrennungsvorgiingo, <lie Koblensaureausscheidung nimmt ab, und die Korperlemperatur sinkt. Bei einer Spannung von libcr 100 Vo g'eidi elwa 5 Atm. (Luftdruck) treten Erscbeinungen von Lungencongestionds, bei einer soleben von 170 '^, ca 8 Atm. Constant, ausgesprocbene Lungenentziindung auf. Bei Anwendung einer Sauerstoffspannung von 300 ",' treten rascb Krmpfe und Convulsionen von
enoriner Jntensitat auf,
betonte,
idi
sicli,
wovon idi midi selbst berzeugen konnte. Als Verwendung von Sauerstoff zu dem Zwecke
um
die
auf das
XaclidriickHcbsto darauf
nacbdem das vor 2 Jabren vorliegende experimentelle Material ungengend scliien, orst durcb eingehende Experimente iiberzeugen miisse, inwieferne diese tbeoi-etisd vollkommen ricbtige Massnabme, in Praxi wird durdifiilirbar sei kOnnen, um niebt elwa durcb die \'erwendung des Sauerslofles ne u Gfabren und Schwierigkeilen lierbeizufiibren. leh verweise auf Scile 50 meiner Publication, worin idi
ausdnicklidi beloni liabe, dass erst
dtr angodouleten Ricblung ausgefiilirl
in
Das Enlgegenkommen der griecbiscben Regierung, unserer Miliuirsowie der BaMunlernobmung Gaerlner (Obing. Swoboda, bai mieli nun in den Stand geselzt, Tierexperimenle in gri">sserem Massiahe daniber anzuslellen, bis zu weleben Grenzen und wbrend welober Zeit Sauerstoff von bobem Drucke goalmt^t werden diirfe. ohne bedenklidio Syinplome bervorzurufon. W'asilie ^^'i^kung buber Sauorstoffspannung
Iteli'u-de
104
Hunde A,
(klein)
und C (gross)
in
Verwendung.
October 1905:
9." 15'
er von
105
Hunde
10.''
31'
{.25
"
Streckbewegungeii
in
den
bi?arrsteii
Formeii
aiisfiiliren.
10.''
36'
Tiefe
langsame
Respirationen.
Bciin
Versucbe sicb
ist
aufzm-iclitci,
sinken
dio
das
10.''
Symptom der
Ketro|iulsion wahrzunelimen,
4V
4. i
Bei denn
kleinen
Hunde B jedoch
Hunde C 22
pr Minute.
10." 49'
IO.**
4.5
54'
4.7
Die drei
Hunde B sind Krampfe vom Cliarakter der Laufitewegungen wabrzunohmen. Die Augen
Hunde
nocb
zeitweise
clonische
der Tier
10.''
ge<"'ffnet.
56'
Die
4.9
Perii:)de
11.''
01'
Doi-
kleine
der Krampfe scbeint nun geschwunden. Hund B weist zeitweise Zuckungen auf,
die beideii
andcren
Tiere
liegen
ruhig
un<l
atmen
gleichmassig.
11.'' 11.''
0:.''
03' 5
Die
Der grosse Hund C atmet niclit melir. Hunde A und B atmen nodi.
Dekompfessioii
in
il.''
03' .30"
40 SokundMi.
Nach EruH'nung der Kammer Hund C todt; beim Hunde U deutlich Cornealrefiex, von Zeit zu Zeit Atembewegungen. Die Extremitilten sAmmtlicher Tiere schla ff. Hund A und R sterben im Verlaufe von 3-5 Miiiuten. Section ergibt beini Hundt^ C auffallend dunkelschwarzrotes Blut,
Hund A zeigt stern formi g Ecciiymosen an den Oberlappen der beiden sonst vollkommen bellgefarbten Lungen. Die Untorlappen beiderseits dunkelschwarzrot, von confi uierenden Hmorrhagien eingenommen, auch das Blut dioses Tieres auffallend dunkel, nirgends Ga=sblasen. Beim Hunde B piidlicb in den Venen dunkelschwarzes Blut, das fast durchwegs sowol in den Jugulares wie in der Cava ascendens geronnon ist. Rotschwarze Gerinsel im rechten llerzen und in den X'orhr.fen; der linke Ventrikel hart, contrahiert, nur
nirgends Gasblasen; beide \'entrikel schlaff.
wenige Tropfen Blutes entballend. Die Lunge unveraendert. .\ndi're Experimente wurden in der Art angestellt. dass dio Tiere eine Stunde in Dnicken von t-4,5 Min belasson und darnach Respiration von Sauersloff in der Kammer zur anwendung kam, was durch eine Maske mit Zufiibrungsschlauch orreiclit wurde; dann Decompression in 40-50 Sekunden. Dio Tiero konnlen dieser Art mehreremalo ohne Folgen am Leben erbalten worden. Die Hunde boten jedocb zumeist gleich nach der Dekompression l'irscheinuiigen, (Krampfe besonderor .Art obnc Dyspnoe,
166
und ohne gurgelnde Gerusche ber dem Herzen) die mit der vorausgegangenen Respiration des Sauerstoffes von hoher Tension in Zusammenhang gebracht werden mssen. Die Minimalzeit welche notwendig ist, um die Hunde entgasen zu konnen, konnte ich bisher noch nicht feststellen. Sie mogen M. H, wie gesagt, hierin nur einige Andeutungen sehen; meine Versuche sind keineswegs abgeschlossen und soUen noch in diesem Sommer fortgesetzt werden. Ilam und Hill fhrten, durch meinen Vorschlag angeregt, mittlerweile hnliche Versuche in England aus, fr welche ihnen die Firma Siebe und Gorman grosse Apparate zur Verfiigung gestellt batte. Sie gelangen zu dem Schlusse, dass die Verwendung von Sauerstoff oberhalb 50 Pfund Druck gefhrlich sei, und ein Svuerstofftaucherapparat bei 25 Pfund nicht lnger als 30 Minuten beniitzt werden drfe. Soweit meine experimentellen Erfahrungen reichen, bin ich ebeafalls zu der Ansicht gelangtjdass die Atmung reinen Sauerstoffes bereits bei dieser Druckgrenze Gefahren bedingen kann und demgemss kaum verwertbare Resultate fr die Prophylaxe der Taucher zu erwarten sind. Hier handelt es sich ja vor Allem darum, die Gefhrlichkeit des Tauchens ber Tiefen von 30 Meter auszuschalten. Die griechischen Schwammtaucher sind wegen
der Schwammbnke nunmehr genotigt fast 40 tauchen-und hier beginnen sich leider auf Grand der Tierexperimente gewichtige Bedenken geltend zu machen. Glcklicherweise kann aber der Sauerstoff noch in einer anderen Weise bentzt werden, wenn dies auch weniger wirksam ist als die frher besprochene Massnahme. Ich meine die Verwendung des Sauerstoffes innerhalb jener Latenzperiode, welche der Zeit nach voUteilweiser Exploitation
Meter zu
Tauchung bis zum Eintritte schwerer Erscheinungen entspricht, whrend welcher die Gasentbindung aus dem Biute fortschreitet um jenen Grad zu erreichen, w^elcher zu deletren Folgen fhrt. Es
endeter
die Zeit,
um
eine
gesetzmssige
Stickstoffentmischung
zu erleichtern und zu beschleunigen, wenn die Dekompression eine solche war, dass bereits das Kreisen freier Gasblasen und damit der Eintritt
schwerer Erscheinungen zu gewrtigen ist. Denn der Stickstoff" wird ja erst dann zum schdlichen Agens, wenn die aus den Geweben nachrckenden Gase in den venosen Bahnen confluieren. Der eingeatmete Sauerstoff beraubt das in die Lungeeintretende Blut seines Stickstoffgehaltes, Piierdurch werden die in den Venenstiimmen entstandenen Gasblasen auf ihrem weiteren Transporte zum raschen Schwinden gebracht und damit die durch Storung des Lungenkreislaufes muglichen acuten Gefahren beseitigt; im Wesentlichen liegt der Schwerpunkt in der Jleseitigung der den Kreisiauf des rechten Herzens betreffenden Schdigung. Die bereits in die Capillaren des Centralnervensystcmes gelangten Gase werden nur im AA'ege wiederhergestellter Circulation
und dadurcli
bescitigt,
stiiikslofffreien
1;:
Capacitt
ist.
Blutes
fiir
die
maximal
jedocli
Olino mieli
eiiizula?sen,
hior
des
Niilieren
auf den
kliiiiscln'
be/.iiglichen
Meclianismtis
in l'irsclioinung
weudung
geliraclit \ver(len,hnvor
nodi
Symplomo
ein
wenn
ist.
der Taucher,
um
Beispiel
anzufiiliren,
1 stiindigcm
Aufentlialte in 20
Anwendungsart
tlierafieutisciie,
walirend die
pi'opliylaktische Ver-
wendung deselben leider auf die genannien Hindernisse stosst. Die prao venti ve Sauerstoffa tmu ng nacli Beendigung der 'raucliung iiabe
ich vor 2 Jaliren der kgl. griecliischen
Regierung vorgesclilagen, um die Erkrankungen der Schwammtaueher zu beseiligen und angeraten, dass Sauerstott' an Burd der die Campagne begleitonden werden soli. W'ie notwendig bezgliche MassScliitl'c bereit gelialten naiimen sind, m^gen Sie aus deni Hinweise erselien, dass noch bis vor einem Jahre ea. 15 Todesfiille alljahrlicli bei der Scliwammtauciierei V(;rgekommen sind. Aus dem SauerstolTvorrate and Bru-d des Kriogsscliitf'es
so zalilreichen
sind die einzelnen Barken,
wie
sie sieh
auf das
.Vrheitsfeld
verleilen,
Taucher denselben gieich bei ilirem l'imporkommon etwa durcli 10-ir Minuten einatmen konneii. Ebenso habi idi den Vorschlag gemacht, Sauerstoff auch auf soldien Kriegsschiff^n vorriitig zu halten, die oft auf ferne gelegenen Statlonen Taucher zu entsenden in die Lage kommen. Jch habe die Freude gehabt,
mit Sauerstort' auszunston, damit dio
dass die
Verwendung des Sauerstoffes als prophylaktisches Verfahren bei den Schwammtauchern nunmehr diirch ein Gesetz seitens der griecUisclien Regierung staatliche Sanction orhalten hat. l-lbenso ist nunmehr auch die Verwendung von Sauerstotf in das ofticielle Dienstbuch unserer k.u.k. Kriegsmarine bei Taucherarbeiten vorgeschrieben und durch .\dmistabsarzt dott. Gruber in das beziigliche Regulaliv aufgcnommen ral
wf.rdtMi.
werden mieli vielleidit fragon, ub sidi die Gelali ren nidil durdi der Arbeitszeit in grsseren Tiefen einschranken liessen, U'enn Sie auf die l>eistelieiide Curve zunckblicken, so seiien Sie, dass in dieser Richlung nur d.nn Etwas za erreichen wire, wenn der Aufentlialt auf die Zeit innerhalb von 10 Minuten beschrnkt wiirde, whrend
Sie
Wrkurzung
weldier die (iasauf'iahme nodi lief unter dem Siiltigungswerte steht. .\usserilem geht ja die zur Kompression erlbrderlidie Zeit verloren, so dass der Aufenthalt auf eine nodi kiirzere Zeit beschnnkt werden mn>sti, uni ganz sidier zu gelien. Der Taudier' vcrmag nuii aber scine Arbeit walirend so kurzer Zeitraume nichl ergiebig zu entlalten, so dass diese Massregel el>enfalls wieder auf Hindernisse inder l'raxis st'tssl. Die
Rekompression
das
eiiie
168
nicht
das
souverne
und
Mittel,
nur im Latenzstadium
jenes Mittel,
Gesammtorganismus
im wird leider fiir den Taucher nur dort Anwendung fnden konnen, wo, \vie in grnsseren Kriegshafen, entsprechende nnascbinelle Behelfe, eine Druckkammer, oder Kompressionsschleuse bereit gehalten werden kann. Filr den Perl-oder Scbwammfischer wre nur die Rckbringung in die gleiche oder nahezu dieselbe Wassertiefe mnglich, in der er gearbeitet hat. Dass abev die neuerliche Versenkung des Tauchers, die insbesondere Catzaras beton t hat, ihre usseren Schwierigkeiten hat, braucht kaum betont zu werden; immerhin mag sic mit dem Gebrauche von Sauerstoff combiniert von kundiger Hand in An\Yendung gezogen werden. Nach alledem glaube ich mHhin, dass man bei selbstverstndlich mogUchster Betonung langsamer Dekompression in der allgemeinen Praxis noch am meisten mit dem von mir zuerst gemachten Vorschlage,
Reabsorption
herbeifiihrt
Verkleinerung
der
freien
Gasblasen
der
prventiven Verwendung des Sauerstoffes nach jeder verdchtigen Tauchung erreichen wird. Die Bericht der griechischen Marinerzte von der letzten Campagne haben auch sehr erfreuHche
ResuHate ergeben. Wenn es, wie einleitend bemerkt, beute auch zur Evidenz feststeht, dass die Pathogenese der Taucher- und Caissonkrankheit atiologisch an die Dekompression gekniipft ist, so mchte ich schUessHch noch in Ki'irze einer Arbeit von Abbamondi gedenken, welclier zu dem Schhisse gelangt, dass auch eine zu rasche Kompression schiidlich sei, und solche Bedingungen schalTe, dass dadurcli bei der Dekompression umso leichter krankhafte Erscheinungen hervorgerufen werden. Abbamondi experimentierte mit Iluhnern, welche in einem Taucherhelme als Luftkammer eingeschlossen und verschieden rasch komprimiert und wieder dekomprimiert wurden. Er bemerkt, dass rasche Dekompression in 1 Sekunde bei 4 Atm. Ueberdruck nur dann einen schdhchen Effeit batte, wenn die Kompression ebenfalls in 1 Secunde bewerksteUigt worden war; bei 6 Atm. Druck batte er allerdings auch bei einer Kompressionszeit von
Seine Schlussfolgerungen fiihren ibn dahin, 5 Minufen Todesflle. anzunehmen, dass die plntzliche Druckvermehrung einen solchen Widerstand fr die Ljingencirculation herbeifiihrt, dass dadurch der Gasaustausch erscbwert und Blutstauung nach dem Hirne (Congestion) hervorgerufen wurden. Battaglia fand bei Untersuchung des Nervensystemes die Ganglienzellen der Tiere, welche den Experimenten ausgeselzt worden Verschwinden des Kernes, waren, (nach der Nisslmethode) verndert Chromatolyse und Vernderungen an den Zellfortslzen. So verdienstvoU nun auch die Versuche Abbamondi's sind, so kann ich mieli mit seinen Ansichten nicbt einvorstanden erklren. Dass rasche Kompression
:
wirkt,
erscheint
uns
hinreichend verstandlich,
wenn wir uns der
vermag
toxisclien
Iti'.J
Wirkung des
SauerstofTes erintiern
dics--
Abbamondi
derselben sein.
an
soinen
Versuclistieron
binreichend
ein
zu
erklaren, ebenso
mogen
die mikroskopisclien
Veranderungen
Ausdruck
Kerner ist zu benicksiclitigeri, dass rascbes Tauclien, /u rascbe Komiression, aus meclianisclicn (irmideii Lasionen des Geb".rapparates lierboilVibren uiul auf diesem W'ege Bewusstlosigkeit eintreten
kann,
etz.
fiii-
dio
Koinprt-ssioii
iiblicb sind,
erwei-
gemigend,
Kom-
Immerhin aber war es von W'eit, dass Abbamondi aucb dio Bedeutung der Kompression nabei- Indeucblot bat. Unter Anderem macbt er darauf aufmerksam, dass der Kopf des Taucbers im Falle von Bewusstlosigkeit derart auf den Halin des Hehnes
sinken kann, dass W'asser
eintritt,
dem Drucke der Atniungslufl und jenem auf die K'irperoberflclie zustande kommen, die von Hyperamie der inneren Organe gelolgt sein k"nnen u. A. Dass eine zu rasclir' Dnicksteigorung jedocb aus mecbaniscben (Jninden Widerstande fr den I UMgenkreislauf scliatTt, kann nicbt aufrecbt erbalten werden. Docb keliren wir nocbmais zur Dekompression zunck. Allerorts ist man liputo liber die Notwendigkeit langsamer Druckverminderung einig, und gerado in England, wo sicb die Gaslbeoi'ie am allersptesteu Eingang verscliafft bat, erst II. Snell trat dafiir uberzeugend ein ist man gegenwartig Dank den Bestrebungen Hill'sdaran, der Forderung langsamer Dekompression aucb ("iir don Tauclie;* gerecbt zu werden. Hill iiat, in Verbindung niit der bekannten Firma Siebe und Gornian in London, eine Taucberglocke vorgescblagen und ausprobiert, in welcbe
dio Arboiter
um
drucke beraufgezogen und dann nacbtraglicb langsam entscbioust zu werden. Gowiss werden wir diesem Verlabren unsero volle Sympatbio entgegonbringen, aber leider wird diese Massnabme obenso wif icii dies fndier boziiglicb der Verwendung der Rekompressionsscbleus' fur den
b^stimmten Oertlicbkeiten, in Wasser mglicb si'in; fur den Scbwammtaucber, fur den Perlfiscber aber nur dann zu vrwenden
<locb
nur an
sein,
wenn man
sicb
zu
einer vollstiiiidigen
Umgestaltung
ScbifTe,
der
die
be-
ziiglicben
welcbe
Ver-
wen dung
Abbamondi
bat,
um
die DauiM-
der Dokonjprossion zu regoln, einon automaliscb functionierenden Apparai angegeben, der das Ablaufen der indo, an welcher der Taucber
b;ingt,
nur
iiiit
soli.
Jcb bin ani Fnde moiner Ausfulirungon angelangt, wobei icb Sie zu berucksicbtigen bitte, dass icb mieli nalurgemass nur kurz fassen konnto.
Resum
"\A"enn ich
:
170
resumieren darf, so muchte ich das Gesagte etwa folgenzusammenfassen 1) langsaine Dekompression, mindedermassen Mtr. Wassertiefe; 2) mochte ich Sie bitten fiir 1 je Minute 1 stens nachdriicklichst dafr, einzutreten, dass liberali, \vo das Tauchen we in der Kriegs- und Handelsmarine oder gewerbsmssig (Schwammtaucher, Perlfischer) betrieben wird, Sauerstoff vorrtig gehalten werden muss, und stets zur Anwendung gebraclit werden soli, sobald der Taucher aus einer Tiefe von iiber 20 Metern in einer Zeit nach aufwrts kommt, welche krzer ist als jene, die nach dem Dekompressionsnormale von 1.5 Minuten pr Vio Atm. zu verlangen ist; kurz gesagt, nach jeder zu rasch bewerkstelligten Riickkehr unter Atmdruck. Die Anwendung des Sauerstoffes hat dabei in der Weise vorgenommen zu werden, dass das Gas dem Taucher noch vor Abnahme des Helmes durch den
:
Luftzufiihrungsschlauch oder das seitliche Ansatzstck am Helme zugefhrt und die Sauerstoffatmung whrend de" Abrstung fortgesetzt wird.
muss mindestens dardi etwa 10 Minuten continuierlich fortgewerden, wobei pr Minute 10 Liter Sauerstoff zu veranschlagen wren 3) A^'o es bei submarinen Bauten oder in Hfen angngig ist, kann mit Nutzen die von Hill mit der Firma Siebe und Gorman erprobte Taucherglocke (mit der Moglichkeit langsamer Dekompression) beniitzt
Dieselbe
setzt
;
werden
4)
(Briicken)
mit
ma-
schinellem Betriebe wird eine Rekompressionskammer vorzukehren sein, (eventuell auch mit Sauerstofflnhalation in der Kammer; 5) wird-
durch eingehende Versuche, mit welchen ich beschftigt bin, definitiv festgestellt sein, inwieweit Sauerstoff gefahrlos nnter Druck respiriert werden kann, dann erst werden beziigliche Apparate in der Praxis zur Anwendung kommen diirlen, und dann erst wrde, innerhalb der sich ergebenden Druck werte, eine rasch e Dekompression erlaubt sein. Jch glaube meine Herren, wir wiirden einen wesentlichen Schritt vorwrts tun, wenn wir uns ilber die hier in aller Kfirze entwickelten Gesichtspunkte einigen, denselben nach eventueller Discussion eine noch prcisere Form geben wlrden und sie als Auesserung dieses Conscresses den verschiedenen Re2;ierune;en beziehunarsweise Ministerien Jch glaube die Frage der Taucherproph3'lH\e unterbreiten wiirden. ist wichlig iind spruchreit genug, um Gegnstand einer Aeusserung dieses Congresses zu sein.
alphaliet. Hoihenfolgo).
L.
Abbamondi
Accidenti
Voi.
I,
nei
Palombari,
Annali
di
Medicina
Navale,
Anno
Vili,
ITI
itossoiio
I,
,1.
che
determinare
!\',
sinistri
Acci-
sui palombari,
Anno
XI, Voi.
Fase.
L.
Hai'ringliiM
Statistical
Navy,
August
II,
liX)4.
taglia
i^-
Annali
N."""
di
Seite 70,
11^04.
l*.oinet
Audiltt^rt
"24
Ploiii^'curs.
Archivo
il;s
r;.'n''ralo
de
Mi'decine
du
M.
Bondet
m.'dical,
X.'
Pi(''ry
un
ca?
do
iiial.ilw
[Mjn-t-ui-,,
1,\.
25 Juni
l'JO.5,
Seite 1406.
bij
.1.
D.
Brand
^;
Over Ongevallen
Tijdschrift voor
<
'.
llam
I..
a means t<i i>revent caisson and divers sickness. Journal of Physiologie, \'ol. XXXIIf, 1. July 1905. Estiniation of the gas set free in the body after rapid docompression
L. Hill
Geneeskunde,
Ileft
lOOn.
Oxygon
inlialation as
l'IfTect
from high atmospheric pressure Journal of Physiologie ibidem. of incroased CO., tension togother wilh increased atmospheric
prossure, ibidem.
Hill
\."
vom
The
1
influence
l'JOn.
of
atmospheric
pressure
on
Man,
I.ancet,
Juli
li. P. l'ebt'r dio Verilnderungi-n des Riickenmai-kes boi Tauchern, Virchow's Archi V B I. 180, H. 1, Seite 142, 190 i. Livadas l.a Maladio des Scaphandriers, Journal de la Sante, -^2 Jahrgang, Seite 1137, 1905. V. Mae Ivinlay Caso of death from syncope caused by caisson disease, Statistical Rip^rt of the health of the Navy, Jahrgang 1900
I.ii'
Seite 102.
''liver Tl.
On
11.
Schrnttei-
1,
Der Sauerstoti'
in
der
Prophylaxe
und Therapie
i-,
der Luftdruckerkrankungcn, Berlin, A. Hirschwald, 190 Seite 1-75. rmler Caissonlahmung. Zeitschrift fiir ar/lliche Fortbildung III.
X'illa
Jahrgang Des
N."
Seite 22.
travaillant
dans
les
itali-'in^'lii^ii
larvnifolocr-
De Caissonwet, Amsterdam, F. van Rwssen, I'JOj. White W. H. A case uf divers Paralysis F. A. Bainbridge
i;;
vom
29,
Oktober 1903.
wilh
histological
Kxamination
of
Spinai
cord.
Lancet
N."
4285,
14 Oktober 1904.
Il
Presidente
si
ct>ngratula e ringraziti
il
R'lit'irv
.\|<r<'
<|iiiiiih
la
Dvd.
lii-lli:
Plaiidi' alla
prof. Schp"tter e
prende
la parola per
di
172
una modesta osservazione, nnosso non da un sentimento meschino campanilismo, ma per il dovere di rivendicare a un suo collega del corpo sanitario della marina -la priorit dei suoi studi, non
citati
Il
medico
di
di
marina
Me-
dica all'Universit
Napoli
in ricerche
sperimentali
sulla
patogenesi
degli accidenti dei palombari pubblicate nel 1900 giunto a risultati che concordano perfettamente con quelli presentati dallo Schrntter. Deve pure assicurare il Congresso che l'uso dell'ossigeno da non
accidenti
esercitazioni
ossigeno compresso
mezzi
di soccorso.
Px^esidente
la parola al dott. G.
i'.
Gif/lioli di
Patologia
del
lavoro
negli
ambienti
ad
aria
compressa.
Riassunto.
Nello studio
striale ed
di
=====^^^^==========
l'
igiene indusi
da
fisiologi
il
relatore
proposto
I
ambienti ad
una
entit clinica
ben
definita
da doversi parlare di una vera e propria malattia da lavoro in aria compressa o si tratta di fenomeni vari dovuti a cause differenti? Esiste una vera e propria differenza fra questi disturbi e quelli osservati nei palomhari Come debbono esser raggruppati e classificati i sintomi morbosi
osservati nei cassonieri
essi
tutti
dovuti
vi
alla
variazione
di
pressione
sono
altri fattori
eziologici
che
meno
indirettamente
contribuiscono a rendere
estrinsecazione
questi disturbi pi
frequenti e pi gravif
di
tali
sintomi
decom-
patogenesi
di questi
sintomi?
evitati o diminuiti
di
Come
il
possibile stabilire in
modo
assoluto un limite
si
pressione entro
incolumit
del lavoratore?
mezzo sicuro
di
i regolamenti sino ad ora prosono tali da assicurare una lavorazione senza pericolo grave e quali sono i miglioramenti che in hase alle ultime ricerche si possono prol)Orre per evitare o per render meno frequenti i casi di malattia da
posti
pressione?
relatore prima di entrare nel campo clinico quesiti siano le condizioni dell'ambiente di lavoro esamina quali dell'argomento nei cassoni; considerando da prima tutte quelle cause che pur non avendo niente a che fare colla pressione possono, come iti altri ambienti avere una influenza sopra la salute del lavoratore ed hanno in parte contriStaliiliti
Cfjsl
i il
liuito
render
di
pi
intricata la
questione,
quale
la
possibilit
alla
presenza
gas
tossici, di
emanazioni
conto
di detriti
animali
in rapiM)rlo colla
anclie
della
possibilit
deiranehi!ost<:>-
Per render per pi chiaro il campo di discussione jionu m iii>|ia! te eause morbigene indipendenti in modo assoluto dalla pressione, che condizione siiw qua non di questo lavoro di cui esamina il meccanismo. Per mezzo di disegni schematici dimostra la disposizione e il funzionamenio degli apparecchi per il lavoro in aria compressa e fa sommariamente la storia dei miglioramenti ottenuti con questo metodo di lavoro subacqueo dalla Campana dello Sturmius al Cassone del Triger e da questo ai giganteschi cilindri ad aria compressa adoprali ora a
tutte queste
le
condizioni
dei
lavoratori dei
le differenze.
condizioni dell'ambiente fa
<
malattia del
pi
e Waltelle alle
Van
Prende
pressione,
esame
i
sintomi
disturbi
descritti
dai
vari
autori
dopo aver
fare colla
scartati quelli
che evidentemente
non
banali
che provano entrando in un ambiente ad aria compressa da quei disturbi che devono essere veramente considerati come manifestazioni morL>ose
distingue
dire
fisiologici
si
in
lavoro.
Fra questi
ultimi
vanno
tlitTerenziati
momento
il
sintomi che si manifestano al da quelli che si estrinsecano durante che compaiono durante o dopo il proi
cio(^
dal lavoro.
Raggruppa
questi
ultimi
in
.sintomi a
carico
ilt>irnininrato
U'/Hc<j
sempre da vertigine a
tipo del
in sinioni
qualche volta
fissi
e sordi,
sempre profondi, accompagnati raramente da sempre localizzati intorno alle artiginocchio; questi
si
dolori
sono
il
ad aria compressa e si manifestano quasi sempre durante o subito la decompressione e durano da pochi minuti a varie ore. sintomi di jKiralisi fsindronv; In un altro gruppo vanno raccolti pat'agleiiieaj molto pi gravi, rappresentati pi di frequente da paraplegia, che compaiono improvvisamente durante la decompressione e poco dopo, talvolta ad inizio pi lento, non di rado con tutti i sintomi clinici di una mielite; da queste forme devono essere per distinte quelle forme doloi
la
impossibilit
di
da
paralisi.
lavoratore
all'uscita dal
cassone colto
come da sincope
un
il
sintomi di
vari
sintomi
relatore
condizioni
hanno lavorato
sotto pressione
inglesi,
cassonieri
soni, e vertigine
avevano avuto nei primi tempi che avevano lavorato nei casa tipo di quella del Menire ed avevano sofferto per vario tempo di sordit, limitata per ad un sol lato; 4 di essi presentavano ancora dopo 2 anni da che non avevano pi lavorato in cassoni, una spiccata diminuzione unilaterale dell'udito.
di questi
Da queste osservazioni si potrebbe concludere che il lavoro in aria compressa se, non d luogo a disturbi acuti o subacuti non lascia in genere alterazioni croniche degne di nota, eccettuati i fenomeni a carico dell'orecchio; questi 8 individui per, bench non avessero pi di 50 anni, erano tutti emfisematosi nonostante che dopo aver lasciato il lavoro nei cassoni non si fossero sottoposti ad eccessive fatiche. poca Il relatore riporta anche due casi di sintomi dolorosi acuti di gravit (bends), osservati su 2 cassonieri che avevano lavorato per 5 uro sotto una pressione di 2 atmosfere.
Venendo a discutere
il
la eziologia dei
relatore afferma ch'essi sono senza dubbio dovuti alla pressione e che
in
bench compaiano
compressione, con
genere durante o subito dopo la decompressione, senza dubbio anche colla rapidit e col grado della
tutte le condizioni
dunque
Dopo aver
riferito sulle
tomi
alla
'
loro estrin-
secazione, prende
esame
le altre condizioni di
che
le
possono contriluiire
condizioni individuali
di
questi sintomi:
il
le
sovraccarico
iavoru e la
ventilazione
stiche
hanno senza duhhio una grande importanza, confermano una tale opinione.
alla patogenesi della
e tulle le stati-
Riguardo
partilamenle
1."
sindrome da
pressione,
il
dopo
aver
relatore prendi-
la teoria
i
quale
si
vor-
rebbero spiegare
2."
disturbi gi descritti
come
3."
la teoria dcValterato
ricambio garoso
da
oasif/eno.
Queste
teorie
insignificanti variazioni,
che da molli autori sono state proposte con poche ed non valgono a spiegare se non in parte e s-.|-
tanto alcuni dei fenomeni osservati nei cassonieri e nei palombari. La teoria invece che pi vale a dare una soddisfacente e pressoclu-
tutii
prin-
primo
quandi
i/as
di
f/as-
compressione,
con
liberazione
di
duratile la
decompressione
sasseffnentc
/'orma: ione
emboli f/asosi.
di
fsiilugia
su
dai
<|Ui'>io
argo
presentali
cassofiieri
con reperti anatomo-patulogici bisogna concludere che una tale supposizione la pi logica e la pi rispondente ai dati di fatto; essa infatti
spiega
come mai
sintomi
si
estrinsechino
quasi
eclusivainente dopo
<.
come
essi
svariati, e
come
la ricom|)ressione
possa migliorarli o
i
dati perch non tutti n con essa si possono bene spiegare certi sintomi circolatori, n il modo di insorgere di alcuni disturbi, come pure non si ha ancora nessun dato sicuro onde spiegare con essa la natura delle manifestazioni dolorose che pur son cosi fie-
suoi punti
fatti
deboli
sperimentati corrispondono ai
clinici,
pu ancora avere una soddisfacente spiegazione da questa teuria dell'edema polmonare riscontrato in qualche caso e della maggior, frequenza delle lesioni in certe jiarti dei centri nervosi piultoslo che in certe altre. un fatto per che con l'ipotesi del leit moltissimo si pu spiegare e l'orse le lacune che ancor permangono potranno esser colmate dai
K neppure
si
risultati di
nuove osservazioni e
di
di
si
176
gas in proporzione maggiore, un altra quei va presa in considerazione, vale a dire relativamente alla prevalenza di un gas su di un altro ed alla importanza che un tal fatto pu avere sulla patogenesi e sulla eziologia dei sintomi, allorch per una troppo rapida decompressione si forma l'embolo gazoso. Con che meccanismo l'ossigeno, l'azoto o l'acido carbonico contridisciolgano nel sangue
stione assai interessante
relativamente alla loro quantit nell'aria dell'ambiento alla formazione della embolia gazosa? Si sa che l'acido carbonico 88 volte pi solubile dell'azoto e circa
buiscono,
45 pi che l'ossigeno,
altri
si
sa anche per
le
ricerche del
Dumasquars
e di
che quando gas liberi esistono nei tessuti essi sono assorbiti con rapidit differenti secondo la natura dei gas e dei tessuti. Possono questi
fatti
spiegarci
certe
speciali
predisposizioni
via
individuali
ai
il
disturbi
da
per
della
spiegarci
la
paradossale
della
dei
decorso di certi
sintomi, possono
in
parte
e
chiarire
questione
importanza
di
una buona
ventilazione
di
maggior frequenza
acido carbonico?
ma
lo
Il problema ancora da risolvere e nuove ricerche sono necessarie molto probabilmente seguendo questa via che si potr completare studio della patogenesi dei sintomi morbosi da aria compressa.
Relativamente alla prevenzione della sindrome da aria compressa, il modo sulla necessit di bene esaminare gli regolamenti su quanto operai prima di ammetterli al lavoro e di basare
relatore insiste in special
i
ha
suggerito: escludere
malattie dell'apparato
'
perfettamente sani, di statura piuttosto bassa, magri, di et fra i 20 e i 45 anni, parchi nel vitto e nel bere, non dediti a nessun eccesso. Generalmente per una tale scella non pu bastare e bisognerebbe
procedere ad un secondo esame dopo aver sottoposto l'operaio ad una compressione graduale di prova senza obbligarlo subito al massimo di lavoro, se in tal caso si verificasse all'entrata o all'escila del lavoro
qualche sintomo di una certa entit sarebbe meglio escluderlo dal lavoro. E certo che se le ammissioni fossero fatte in modo pi metodico e razionale i casi diventerebbero sempre meno frequenti, ed certo che
adibito
ai lavori sotto
pres-
ammissione, da quanto gi abbiamo detto, resulta chiaro che nei cassoni pi ancora che in qualunque altro ambiente di lavoro le regole d'igiene locale devono essere scrupolosamente osservati, una speciale importanza deve esser data alla ventilazione affinch l'operaio che obbligato a slare all'aria comiiressa sia
Oltre
alle regole di
^
[KM"
nel
fni-iiit(j
ili
tii
177
Lo
a
Snell,
sufficionti!
aria a
r<'S|iiraltilo.
Ila
ispellorc
iim'iIh.'.
iiiiiiiel
hlackwall
Londra
si
fatto
questo
proposilo
delle
riceirlie assiii
uiediaiito
posson<j ridurre
propose
e
di
proporzione
vanno
sottoposti e giunse
persino a proporre lO
203 nieti'i cul>i per uomo ogni ora, ma se (piesto desideratuin non si pu praticamente raggiungere si deve almeno fornire da :)0 a 40 metri
cuhi per
uomo
<gni ora.
Riguardo al grado di pressione a cui si pu arrivare senza pericolo non possibile praticamente affermai* nulla; nella lavorazione nei cassoni si giunti sino ad oggi a 3, i5 atmosfere ma si sono avuti disiiirlii gravi anche ad 1 atmosfera giacch come gi abbiamo veduto rostiiiisecarsi dei sintomi dipende da varie circostanze e non soltanto dal grado di pressione; devo tenersi conto della durata e della natura del lavoro e si deve esercitare la massima sorveglianza non solo sulla decompressione affinch sia lenta in proporzione col grado di pressioni^ raggiunta, ma anche sul modo con cui procede la compressione. Cosi pure in rapporto colla pressione e col genere di lavoro si debliuiio stabilire limitati periodi di lavoro alternati con periodi di riposo. Nelle conclusioni si riporta lo schema che il relatare crede migliore ma le proposte dei vari igienisti sono diverse giacch le opinioni riguardo al valore della rnaggitjre o minore rapidit della decompressione sono diverse, pero si deve anche sorvegliare il periodo di com|tressione. In base naturalmente a tutte queste precauzioni da prendersi, il cassone dovrebbe essere fabbricato in modo da garantire il pi che possibile una massima cura tanto nell'operazione di compressione quanto in quella di decompressione, ma se questo possibile l dove lavori sono eseguiti da ricche imprese non sempre attuabile nei lavori di piccola mole ed allora s'impone una sorveglianza pi energica accioch l'operaio ntjn faccia il suo danno. In ogni modo si dovrel)be sempre avere un'apertura per il materiale diversa da quella per gli operai e rubinetti di compressione e di decompressione dovrebbero essere automatici e ni)n dovrebbero poter essere fatti funzionai-e dall'operaio stesso. Quando 6 possibile avere in cura subito individuo colpito il metodo terapeutico migliore la ricoinprensione in una apponita camera medica (li ]ni'ssi(i/ii' che tutte le grandi impi-ese dovi-ebbero avere in vicinanza dei lavori, quando questa manca la ricompressione potrebbe esser fatta nel cassone stesso. Questo metodo tentato dapprima nei lavori deHlludsui in Americji da un'ingegnere, ora generalmente applicato, e peri sintomi non molto gravi, per dolori, per le vertigini ha dato risuliati insperati. Naturalmente anche dopo la ricompressione seguila da decompressione lentissima il malato va tenuto in massimo riposo ed eseluso dal lavoro. I medica iienti sin ad oa prop isti, mor'-ni, oppi, bellai i
l'
178
elettricit hanno dato dolori, ergotina per le forme paretiche, donna per molto vivi il massono non dolori risultati non molto positivi, quando elastica piutfasciatura una da seguito saggio lieve sulla parte dolente ha fatto osservati, me da casi due nei tosto stretta come si fatto
i i
scomparire ogni sofferenza. di questi sintomi Quanto per stato detto riguardo alla patogenesi dipenda dalla morboso processo del l'esito come comprendere basta a far tentare la ricompressione doveroso sempre sia come e lesione sede della l'esistenza di emboli, specialmente quando i sintomi fanno sospettare potr essere sintomatologia sulla l'effetto che la ricompressione avr
Conclusioni.
lavoratori negli osservazioni fatte sino al giorno d'oggi sui sino sperimentali lavori ambienti ad aria compressa e tenuto conto dei sull'orgapressione aumentata ad ora compiuti sopra gli effetti di una crede in risposta ai vari nismo e sulle sue varie funzioni il relatore conclusioni: seguenti alle quesiti propostisi di poter venir strettamente clinico l'espressione malattia
Date
le
del cassone
un senso che la non scientificamente esatto, si pu affermare aria compressa, ad lavoratori alcuni da presentata sindrome morbosa escologia, per il modo bench varia nelle sue manifestazioni, per la sua
1."
Se
in
patogenesi deve per i reperti necroscopici e per la sua malattia cosidette delle clinicamente e giuridicamente entrare nel novero condicolle causalit di professionali poich essa in stretto rapporto
di decorrere,
zioni dell'ambiente di lavoro. non pu fare 2." Dal punto di vista clinico ed analomo-patologico ed i cassonieri nei osservata sindrome nessuna differenza fra questa
disturbi descritti nei palombari.
possono manifestare nei cassonieri vanno divisi all'inizio della compressione, durante il in sintomi che si Questi ultimi sono quelli lavoro, e durante o dopo la decompressione. professionale caratche in genere rappresentano la sindrome morbosa neuralgiea, sindrome gruppi: una teristica^'o possono essere distinti in 4 sindrome una ed ima sindrome auricolare, una sindrome paraplegica
3. I
sintomi che
si
verificano
npopletica.
4."
I
si
manifestano durante
si deve escludere che o poco dopo la decompressione, ma non per questo in aria compermanenza una ed rapida una compressione pi o meno non giocompressione di grado il nonch meno prolungata, pressa pi importante e non assai parte una essi di estrinsecazione
cbino nella
5."
trascurabile.
Un esame
di
lavoro
tliinoslrano
iTy
che oltre la pressione altri 3 fattori in special modo contribuiscono alla frequenza ed alla gravit dei disturbi: le condizioni indiviIl
duali dell'operaio,
sopraecarici
di
lavoro,
la
natura
di
esso e
la
ven-
tilazione di^H'arnbiente.
patogenesi di questa sindrome la teoria non pu spiegare che alcuni disturbi banali che si verificano all'entrata nell'aria compressa mentre per gli altri fenomeni 6 contraria
6."
Relativamente alla
iwiccHiiica
fisiologia;
la
teoria
rlrlPcsauri-
non spiega che indirettamente alcuni fatti, quella deWnlterato itiMinbio f/asoso non sufficiente n confermata dell'esperimento, quella dairesperimento, quella deH'avvolenamentij da ossigeno non spiega che certi fenomeni verificatisi soltanto sperimentalmente e per pressioni
or;iaiiico
mento
molto pi alte
di
La
spiegare
ad ora vale meglio a sintomi sino ad oggi descritti e d anche una spiegazione soddisfacente dei reperti microscopici.
7."
Relativamente alla patogenesi tutti i periodi di lavoro hann" ma evidentemente ne ha uno molto maggiore la decompressione specialmente se troppo rapida (liberazione dei gas disciolti in eccesso, formazione di emboli gazzosi, emorragie, lacerazione di tesimportanza,
suti ecc.).
Per cercare di prevenire questi disturbi si devono stabilire speche possono essere cosi riassunte, accurata scelta de^Ii operai prima dell'ammissione escludendo coloro che per l'esperienza pas
8."
ciali
regole
sata
un tal genere di lavoro (cardiopatici, alcoolisti, ecc.) il relatore crede che sarebbe bene fare una serie di prove di graiJuale compressione e decompressione senza sottoporre l'opesi
;
raio subito al massimo di lavoro e di pressione, prima di ammetterli in modo definitivo, procedendo ove occorra ad una seconda scelta. Quando l'operaio ammesso, in |>roporzione col grado di pressione,
(^
si
lavoio, noncht^
devono ammettere speciali regole di riposo e una certa durata della decompressione,
sembrano
del lavoio
le
pi soddisfacenti:
I)urat;i iella ili'coiiiiiros,ioae
lunata
+
-h
?.
-^-4
"
6 ore 4 ore
1 ora
30' - 1 ora
1-2
2
-
ore
ore
Gli individui
piuttosto magri,
dediti
che
non hanno pi
tutte
di
20 o
ad alcun eccesso.
queste
regole
Anche osservando
curi
non
'
dell'incolumit
dell'operaio
perch
anclie
per
pressioni
piuttostv
180
non si sono potuti evitare casi anche pu perci determinare un limite netto di pressione, quello di 7 atmosfere ammesso dal Hill non sembra sicuro al relatore perch questo Autore non ha considerato nello stabilirlo che l'operaio sotto pressione deve lavorare e non si pu paragonare ad un esperimentatore che non sottoposto alle medesime fatiche.
non
si
9."
dell'ambiente
e sopratutto
non dimenticarsi sono una buona igiene una buona ventilazione in rapporto
col grado di pressione, in modo che ogni lavoratore per ogni ora possa avere almeno 40 metri cubi di aria fresca per ogni ora.
relatore il massaggio mezzo terapeutico che pu portare un miglioramento sicuro quando possibile applicarlo a tempo e la ricompressione dovrebbe perci dove si compiono questi lavori esserci sempre una cameru medica di pressione ed una infermeria vicina perch nelle forme gravi
riesce assai utile, unico
il
10."
venire.
apparecchi per
la
tutti
come
necessit
assoluta
devono essere imposte camere di pressione per l'escita degli operai distinte da quelle per il materiale, le pompe devono essere tali da garantire l'introduzione di aria pura, la ventilazione deve essere continuamente sorvegliata, nella camera di pressione degli operai vi dovrebbero essere rubinetti automatici che agissero in modo lento e ben determinato. Giova insistere su queste necessarie cautele perch, se nei lavori eseguiti da ricche imprese tutto o quasi tutto si potuto ottenere s da ridurre i casi al minimum, nei lavori subacquei su piccola scala siamo ben lungi da una completa osservanza anche delle pi elementari precauzioni; questi lavori appunto devono esser perci in special modo sorvegliati perch si cerchi di prevenire disturbi che se non sono del tutto evitabili, pure possono essere resi assai meno gravi e meno frequenti.
e rimandando la Regolamento Internazionale per il lavoro negli ambienti ad aria compressa che verr compilat(j e proposto dalla Commissione nominata dall'assemblea nelle persone
Il
Presidente ringrazia
l'O. della
relazione
fatta
il
si
discuter
dei
sig.
prof.
Giglioli,
sospende
la
seduta
SEDUTA TKK/A.
Lntiarli 11
ijiwjno
ore 8,30
PuiMi.iNii
Prof.
A.
MI'NO/.ZI
lu
Si-oRKiAitto: Prof. L.
DEViJTO.
K. l'niv.
Il
Presidente accorda
parola
al
prof.
l\ AV":rtoiii della
/'.
di
'l'nlli,,.
Il
===^=
Lo strapazzo rappresenta quell'insieme di sintomi morbosi che derivano dalla funzione eccessiva del nostro organismo. Mentre la fatica fenomeno fisiologico, lo strapazzo entra nel campo patologico. A formarne il quadro clinico concorrono alterazioni di quasi tutti
i
sistemi organici.
Il
circolo,
il
respiro,
la
termoregolazione,
alterati.
l'apparato
digerente sono pi o
meno profondamente
Noi
ci
occuperemo ora
e un indebolimento
Queste sono principalmente due: una distruzione dei tessuti del corpo genei-ale dell'organismo per cui il rendimento della macchina umana si fa minore. dati ciie possediamo sopra il ricambio nello strapazzo intellettuale
I
contradditori, che non permettono, almeno per ora, alcuna conclusione. Come dice lo Spixic: I processi molecolari nel cervello che formano il substrato d(d lavoro intellettuale, o non sono processi di
poca entit che non sono misurabili si sono riscontrate sono dovute ad alterato ricambio degli organi che sono regolati dal sistema nervoso e specialmente dell'apparato muscolare. Riferiremo perei-'solo delle alterazioni dovute allo strapazzo fisico e crediamo opportuno ripetere alcune cose gi dette da Albkrto.ni a proposito del nutrimento
di
nostri
mezzi
di
indagine.
Le
e lavoro per
Il
meglio chiarire le alterazioni del ricambio nello strapazzo. concetto e la parola ricambio trasse origine dalfosservazione che in
esseri viventi, specialmente col crescere delle attivit loro,
si
lutti gli
si
distac-
cano
dotti
eliminano dei materiali che vengono rimpiazzali da quelli introcoi cibi. Cosi l'organismo si rinnova senza mai perdere la sua forma. La causa di questo necessario rinnovamento fu da principio attribuita
e
l'attrito del sangue dei vasi e nel muscolo conL.wuisn.u riconobbe essere la respirazione un fenomeno di lenta combustione, e dall'energia prodotta da questa combustione deriv l'energia necessaria A tutte le funzioni vitali, si pens che a questa
fatti
meccanici,
come
Iraentesi.
Ma quando
la
distruzione
delle
particelle.
V.
come M.wi-k
ed Helmholtz proclamarono
il
il
182
introdurre
gli
elementi
energia
potenziale
si
per
pro-
ducono.
LiEBiG
carbonio,
stabili
le
che nel
i
corpo
il
ma
albumine,
grassi e
i
di
albumine, e
termodinamogeni
Sorse allora la questione da quale delle due categorie di cibi il muscolo togliesse l'energia necessaria a contrarsi e a produrre lavoro questione importante perch da essa dipende la dieta pi opportuna per
:
il
grassi e
l'azoto
emesso
insufficiente a portare
del
loro
corpi
sulla
cima
Liebig
tuttora
validamente
e rigene-
Nel corpo animale, egli dice, non si distrugge che albumina vivente, che trae la sua facile scomponibilit dalla presenza in essa di un gruppo cianico, mentre la morta albumina dei cibi che contiene radicali acidi e amidi indifferente. Questa morta albumina si trasforma in vivente quando
il
gruppo amidico
poich
il
si
trasforma in cianico: a
ci necessario
un dispendio
movimento intramolecolare nel Cyan molto pi intenso che neW Amid. Da questo forte movimento entro il gruppo cianico, il quale si propaga ai radicali vicini, riceve l'albumina vivente la facile scompodi forze,
nibilit
E distruggendosi essa
e
emette,
come
forma di CO- e acqua e sviluppa calore. I vuoti poi che cosi si formano vengono tosto colmati, mentre alle affinit che cosi si son rese libere, si oppongono gli
lo
provano
sotto
zucchero che
si
trovano
lavoro
Cosi pu la stessa
molecola
venendole
restituiti gli
elementi che
Per
ci
1K{
avviene solo nell'apparente riposo dei muscoli; durante il come osserva IIk^mann, la resticoiiipleta;
|m,m-
cui
si
e \'islict:ni
Vorr e Pi/itknkoh.u al contrario partendo dalla espei-it-nza di l'icK durante il lavoro notato da Lavoi^ilk s, (lelTaumento di COin poi, e basandosi sulle loro esperienze in cui videro che mentr- l'eliminazione di CO' cresceva proporzionatamente al lavoro, mentre quella
azoto era la stessa che nel riposo, affermano che
solo,
di
grassi
gli
idrati di
f)er
la\<p|'o e
che l'albumina
nulla vi entra.
Caratteristica costante
che il ricambio mat'riale forme gravi di febbre da strapazzo un indolenzimento muscolare e in un malesalterazioni
le di
divenendo cosi indice di una distruzione di albumina del corpo. Ora se noi accettiamo le teorie del Pfllgl:r questo aumento in gran parte fenomeno fisiologico dovuto ad aumentato lavoro. Solo una eliminazione esagerata con perdite rilevanti da parto del corpo assume
da superare
*"
l'introdotto,
valore patologico:
e comi)leiamente
jioicht"'
forze
dell'orga-
processi riniegralivi
cos
e
riparano rapidamente
dell'equilibrio
distruttivi
che
non
vi
ha rottura
di
azotato.
Le espeiienze ultime
ci.
tecnicamente
di
perfette
Atwatkr non
Se invece
un
si accettano le teorie del Voit fenomeno patologico, a causa del latto nuovo, che come vedremo si
L'aumento
ricerca.
di
degli
strapazzati
fatto conosciuto
la
da molto tempo. Fu
spinta a questa
Lo osservarono Pavv
nel
celebre
corridore
Weston:
rilevante.
pu essere
di
Atwatkr
nel vincitore
nel
di
98
in
New
8,6 granuni. Kell.ner (2) trov nel cavallo l'elimiazoto proporzionalo alla fatica fatta: col crescere del lavoro
totale
l'azoto delle
l'acido
urico,
amido
acidi,
proteiche.
(\) (i)
Atwatkk 11. SiiKk.MA.N. CiUd .siut. JJejAirleiii. o/ Aiirtmlturf. Hermann' Uandhuch dar Phjtiulogie. lUl. VI, th. I, \>ilc. IW7.
l.u[\,.
w, iWI.
Mjnk
18-4
il
potassio in pro-
Pavy
Dunlop.
che sono in gran parte dati da urati. Infatti secondo Bouchard gli sercizi moderati
orine; gli esercizi violenti invece
li
li
fanno comparire
il
che
di
non
ne hanno
di ordinario.
Lagrange
studi
loro
modo
di
comportarsi durante
questo
l'allenamento, e li trov diminuire giornalmente col progredire per sparire quando l'individuo era completamente allenato. Chibret crede anzi che l'escrezione dell'urea diminuisca
di
quanto
crescono
dell'orina
gli urati.
Kronecker
si
Jakson riscontrarono
di
la
non
allenati
una vera
Questa analogia
predisposti alla gotta,
di
confermata
dall'
osservazione
un
un accesso.
fu
da Wandeweyer
volte pi
orine
Moitessier,
Grogg, Oddi
l'acidit,
come pure
nelle orine,
l'orina
mentre
trov
alcalina.
L'aumento di acidit viene attribuito in parte ad acido lattico che si forma nella contrazione e che fu riscontrato nelle orine degli atfaticati da Colasanti e Moscatelli, Come dicemmo l'aumento di tutte queste sostanze indice di una aumentata distruzione di albumina dell'organismo. Speck la fa dipendere da locale asfissia muscolare: Oppenhein e Frankel riscontrarono aumentato l'azoto nelle orine dei dispnoici: l'azoto eliminato
di
A una simile spiegazione propende anche lo Zuntz. Quando l'attivit muscolo tale che n la dilatazione dei vasi n l'aumentata attivit del cuore sono sufficienti a fornirgli l'ossigeno necessario, egli si asfissia e si distrugge. Continuando ad emettere CO' senza consumare ossigeno cresce il QR. Basta infatti accelerare il lavoro perch questo cresca, o impedire con lacci, come ha fatto Loewv (1) l'adito del sangue ai muscoli in attivit.
del
(1)
A. LoiowY,
i9,
Die WirhuiKi
eriiiiindeiifer
Ptlugers
Ardi.
405,
ISOl.
una intossicazione che
si
ih:,
la flistr-iizione dei lessali da produce nello strapazzo. RanivI-: raccolto l'esti-atto acquoso dei muscoli cli<^ avevano lavorato lo iniett nei freschi, e ne vide diminuire la capacit al lavoro. A.ngklo Mosso tetanizzato un cane, ne iniett il sanj^ue in un altro cane, produsintomi della fatica. cendo in questo L'Adlcco isol dalle orine degli strapazzali una tossina ipotermizi
il
fO-ffii-ontt'
lun-
Sknator trovarono
p
)t^
al bum in uria.
Ultimamente
della fatica,
^^^r;ICHARr)T (1)
ne,i;li
isolare dal
animali causa un quadro completo dei fenomem' dispnea, ipotermia o morte; e con essa pot pure ottenere
i
dannosi effetti della tossina e diminuiva una antitossina che aboliva anche nell'uomo le conseguenze della fatica. Come dicemmo lo strapazzo produce un indebolimento dell'organismo per cui esso diventa pi ricettivo alle malattie e meno atto a produrre
lavoro.
La
febbre
clinica gi
da tempo ha registrato
fra le
lo
tifoide, della
l'esperimenti
Charrin
cavie
strepazzate infezioni
nuito
topolini
bianchi soggiacere
facilmente
cause
la
Vaillant
dalle
<li
che
la morbilit
le
si
ridussero
ore
lavoro
si
anni
al di sotto di la
quelle di industrie
simili,
relativamente pi salubri
ma
dove
slata diminuita.
produce meno
di
il
la-
lui
niaggior dispendio
energia.
ilello
consumata
velocit e
il
Vd esemi)io
il
bicicletta,
di
mentre
la
consumo
energia cresceva
10 del ?3" pi che nella prima oi*a. minor utilizzazione dell'energia da parte della macchina umana va ricercata in un meno adatto uso dei nuiscoli a pnnelle ore successive del 13, del
La ragione
l'effetto
di
(piesta
durre
desiderato.
Weichaudt.
Ueber l
mx,.
IWL
N.
25,
Helmoltz aveva osservato che
solo
i
186
contraggono
(1)
in seguito all'abitudine si
al
movimento
in
voluto.
Ora Loewy
i
not che
pi
vengono a poco a poco sostituiti da altri sempre pi numerosi, cosi che cresce la massa contrattile. e con ci il consumo. Z. Treves in una serie di studi che potrebbero servire di base a una fisiologia del lavoro industriale, stabili che durante a fatica a parit di lavoro esterno aumenta anche l'energia di contrazione spesa da ogni singolo muscolo.
meno
allenati e
le principali alterazioni
che
il
ricambio
lo
gravi sono
le
alterazioni che
vanno
il
attribuiti
dannosi
effetti
produce
lavoro grave
condizioni in
voro
lavoro
ci
i
descrive
le
miserande
essi
grave
sono
ridotti
vecchi e
disfatti.
questo misero
non
prerogativa del
bracciante toscano
ma
comune
contadino
dell' Abbruzzo,
all'emiliano, e
E
di
possiamo dire a quasi tutta noi crediamo che a ridurre tali abbia
albuminoidi,
caratteristica della
contribuito la scarsa
dieta.
quantit
loro
Conseguenza immediata di quanto abbiamo detto che all'operaio si deve dare una dieta sufficiente, da cui possa trarre l'energia necessaria a compire il suo lavoro senza consumare del suo corpo. Ma poich del nutrimento del lavoratore ha gi parlato uno di noi, ci occuperemo delle altre misure che possano diminuire lo strapazzo nel
lavoro e che sono in parte suscettive
di
regolamento
le
legislativo.
queste sono
la
durata
di esso e
si
condizioni
igieniche,
tempe-
compie.
Per
le
donne
mas-
sima
notevolmente maggiore
di
quella
la legge del
30 marzo 1900 che riduceva in Francia a 10 le ore di lavoro per le donne fanciulli e gli uomini lavoranti con loro, non fu accompagnata da rie
i
(1)
1.
e.
duzione
in
fli
1>^7
circa dei lavoranti. Per gli uomini alcuna limitazione legislativa alla durata del lavoro: ai Contrario in Francia gi una legge del 1848 fissa il limite massimo a 12 ore e la Associazione internazionale per la proteziont; legale dei lavoratori emetteva recentemente un volo tendente alla riduzione graduale ma generale a 10 ore per tutti gli operai.
1*8"
Italia
non
Inr)ltre
la
stabilisce
l'et
in cui
possono
13-14
^
essere anmiessi al
12 anni per
inoltre
gli opifci,
per
le
miniere, 15 per
di quello stabilito
QuesUj limite
e
in
pi
basso
f'
da
alti-e
nazioni:
il
so'o criteri<j
dell'etn
insufTcieiite
per
poter assoggettare
di
organismi
giovani
via
di
pu durare
si
fino
a 12
durante
tenne alla
Camera
che
al
limite di et
dell'individuo,
cui criteri
La proposta non
diffcile
fu accettata
di tro|i|io
attuazione.
cautele
et.
ben poco.
prtssiede
La Germania ha
un modello
del
le
genere
cante e modificante
laboratori.
Essa prescrive
piccoli pai'li-
minutamente
culari,
pi
prendendo tutto le garanzie possibili perch le disposizioni vengano osservate. Essa si occujta deg'i ambirnti, della loro capacit ed aereazione,
della loro umidit specialmente per le filature di cotone, in cui
prescrive
vengano
giorno
[distretto.
tenuti
dei
psicrometri,
cui
dati
sotttt gli
occhi
d larga parte
ai
Nono
miche
^e e
in
rap-
Come venga
.Nella
[discussione test tenuta sulla legge per l'Ispettorato del lavoro, presentata
[sotto f
gli
onorevoli Badai.osi
Celli proposero che due fra gli ispettori fossero niedici. Il ministro rispose. Iche per le necessit della legge, jier il momento non [loteva altro che
188
prendere in considerazione la proposta. Facciamo voti che quando la legge verr ripresentata, e questo speriamo presto, la proposta possa essere
accolta.
Il
dott.
il
P.
Lussana di Bologna
Alhertoni svolge
tema:
==
contraddizioni
dell'alcool
di
il
La
nei
fatti
fisiologia dell'alcool
abbonda
di
e nelle dottrine:
non soltanto
sopra l'organismo,
interesse),
ma
resultati sperimentali (e ci
sembrano
Una
il
costatazione consimile
ha gi
fatto esplicitamente
Rosenfeld
AlkohoUitteratur ein eigenes Verhngnis (1) . perci assai facile ritenere che preoccupazioni di indole
morale, sociale ed
Trattare
la questione
presente
relazione, di
un
argomento che
Ma
poich nostro
intendimento limitare
la trattazione
ad alcuni punti
di interesse pratico,
non disperiamo
di poter fissare
qualche conclusione
Tutti sanno come in ogni classe sociale, anche nelle pi elevate, sia credenza diffusa e radicata quella che fa dell'alcool una sorgente specifica di energia e di forza muscolare. Voi non riuscirete mai a persuadere l'operaio, il bracciante, il quale prima di recarsi al lavoro ingolla il suo bicchierino di acquavite, non tanto che quella bevanda gli assai pi dannosa che utile, quanto che non gli fornisce una forza muscolare maggiore.
Noi, che
non siamo
antialcoolisti di professione,
ammettiamo
fin
d'ora
che lavora, presenta delle giustificazioni fisiologiche e dei vantaggi irrecusabili; ma ci che in ogni caso medici hanno dannoso e deve essere oppugnato con tutti i mezzi che a loro portata, la credenza che l'alcool sia una sorgente immediata di
che
normale
forza
muscolare, e un
voi pensiate
coefficiente
di
irrobustimento
per
l'organismo.
Quando
le
che nelle classi popolari, e non soltanto nelle popolari, mezzi di farlo, si abituano i ragazzi e i bambini non hanno quali spesso
i
(1)
G. RoSKXi'Ki.i).
O-f/anismus,
[lens^iate
18'J
quando
trangugiare dei grossi
si
che perfino
di
ai
bambini
lattanti si fanne*
vi
cucchiai
che igienicamente e socialmente necessario ditTondere per quanto sta in poter nostro la convinzione che
concederete
l'alcool
non possiede
affatto
come virlh npecijica una influenza favorevole meno, non occorrorebite dirlo, sopra l'irnjmotore
in
ispccie.
Questo non
e
ci
impedir
di
vantucrtrio^o,
casi.
stretto
il
ricerche
apparecchi
modalit
sperimentali,
furono
non possibile nella interpretazione comparativa dei risultati, separare completamente la questione nostra da quella che riguarda il valore nutritivo dell'alcool, riassumeremo in poche parole principali lavori che a tale argomento si riferiscono. Seguendo le antiche affermazioni di Lallemand, Perrin e Duroy, si riteneva una volta che l'alcool pas-asse inalterato attraver^^o l'organismo, specialmente per la via dei reni (1). Con questo si veniva naturalmente a togliere all'alcool ogni valore alimentare, nel senso che esso potesse bruciare in seno ai tessuti e fcJrnire energia a sonn'glianza dei carboidrati. ^[A gli studi di I'rf.riciis (2), di Albertoni e Lussana (3), di BoDLANDER (4) 6, recentemente, di Atwater e Benedict (5) hanno definitivamente assicurato che la pi gran parte dell'alcool viene trasformato nell'organismo. Dagli emuntori naturali, reni, vie biliari, jtolmoni, non si eliminano che tracce insignificanti di alcool (6). Notevole per il fatto che esso rimane per un tempo relativamente lungo inalterato nel sangue, come dimostrarono gi le sperienze di Scmlli.nus (7) e recentemente fjuelle
eseguite negli ultimi vent'anni.
poich^
i
Ma
(1) 'aris,
Lali.kmand,
1860.
I'kki.n et
Dukoy.
dans roryanisuii;.
(i)
(3) (i)
Frekiciis
Sttll'alroot, etc.
IS74, pag.
1.
KuDLANDKR. Die Ausscheiduiiy nufyenominenen Weingeisles aus dem Korjter. PflUpefs Ar., 18ti3, Bd. 32. E.cperiments on the inelabolism of mailer and energy in the (5) Atw.vtku mici Bknbdict.
[^l^uman hodu.
(6) (7)
f.
i".
Depart.
of'
Agricolture
office of E.rperiin.
Station
Washin^oo.
Bull
'J-
Ai.BKRTOM
Lussana Felick.
ilic
Oj>. cii.,
pa;.
;M1.
\V,'i , ,,,., sl.-f
y,Tlh''ilii.,,i ,l,t
lh,fri^.h,'n
.r.ui.i'j/i.iM.
animale una dose
di
190
di
un
miscela acquosa-alcoolica (10 7o) per ogni kgr. di animale, si trova nel sangue una percentuale di 0,57 di alcool per un periodo di tempo che va da un'ora e mezza a quattro ore dall'iniezione, e corrisponde al periodo .dell'ebbrezza. Contemporaneamente
50
ce. di
nel cervello
si
trova
fatti
il
0,41 7o'
nel
fegato
0,32,
la
nei
muscoli 0,33,
il
nei
latte
probabilmente
spiegano
eccezione che
non
secondo NiclaxNz non solo l'alcool circolante nel sangue materno passa nel sangue fetale dove si trova pressoch nella stessa percentuale, ma esso compare nel latte in quantit relativa, eguale a quella riscontrala nel sangue durante il periodo di massima concenelimina alcool.
Infatti,
trazione alcoolica
(2).
Da
ci viene facilmente
a giustificarsi per
le
nutrici
le
gestanti,
il
consiglio di
i
di vino,
esclu-
dendo
del tutto
liquori alcoolici.
Ad
la
ogni
modo
Ne viene conseguentemente
modo,
la
e in qual
energia che da
tale combustione si sprigiona? Secondo le ultime determinazioni (3) il valore di combustione dell'alcool eguale a 7 calorie circa per gr. vale a dire un valore intermedio tra quello degli idrati di carbonio e quello dei grassi. Ne segue che un
litro e mezzo di vino che abbia il tasso d'alcool di 11 %, fornisce esatlamente pi di 1000 calorie, vale a dire quasi la met di quanto occorre a un uomo sano a medio lavoro. Questa notevole quantit di energia, si aggiunge essa a quella normalmente utilizzata dall'organismo per i suoi bisogni e proveniente dai cibi, oppure l'alcool si sostituisce agli altri alimenti secondo la legge dell'isodinamia dei cibi fissata dal RubNEr? Nel primo caso l'alcool dovrebbe aumentare il consumo di calorie dell'organismo, vale a dire aumentare
proporzionalmente alle
ficiente
proprie
calorie
l'emissione
di
assume
a mantenere l'equilibrio organico, coll'aggiunla dell'alcool si dovrebbero risparmiare isodinamiche quantit di gl'assi e di sostanze proteiche che verrebbero immagazzinate dall'organismo, se invece l'individuo riceve l'alcool in costituzione
di
di una parte della dieta sufficiente al una parte isodinamica di carboidrati, l'agil
punto
di vista
(1)
QuiNQUAUD.
1899,
13 nov.
Rt-viia
Rubnuu.
Scienlifique, 1899,
(3)
(3)
II. 26, e
1903,
1900.
l, I,
385. 470.
Von
Noodkn.
Ultima
ediz. te losca,
dove sono
riforiti
dati di
del
\'.t\
l'organismo
bilancio
la
organico,
impedire
die
consumi
il
i>ni<ri'>
grasso e
propria albumina.
i
con dimostrano che l'ingestione di (piantit anche rilevanti di alcool (fino a 190 ce), non aumenta allatto nel pi dei casi, raramente aumenta di poco e in modo transitorio, talvolta anzi dimi(1),
a queste
ipotesi.
Geppkut
metodi
indagine assai
pei-feili
nuisce l'emissione di
CO-
dai polmoni.
Siccome abbiamo veduto che l'alcool viene ossidato nell'organismo quasi totalmente, ci vuol diro che esso brucia in luogo di quantit isodinamiche di alimenti. Questi alimenti risparmiati son<> veramente utilizzati come materiali di riserva dall'tjrganismo? Per i grassi la questione sembra risolta in senso affermaiivo. l'rima delle grandiose esperienze di Atwatf.k fatti contradditori. Ad esempio le esperienze e Be.nldict non mancavano di Str.a.ssm.\nn erano oppugnate da Hodge. Strass.ma.nn aggiunse alla dieta carnea di alcuni cani pi-ovenienti dallo stesso parto, una certa quantit di alcool, tenendo alcuni confronti senza alc<d. Dopo qualche tempo uccise gli animali e trov che quelli trattati con alcool avevano proporzionalmente una quantit di grasso doppia dei controlli (4). Invece Hougi-: propinando fino dai primi giorni di vita, a cani
i
di
ce.
gatti,
che
controlli
(5).
pesacano di pio,
si
erano
pi
attivi,
pi
svelti,
pi abili nella
caccia
Comunque
l'alcool
aggiunto
sopra
la dieta di equilibrio,
mulo nell'organismo,
sumatori
guedine.
di
accordo col fatto innegabile che contendono in gran maggioranza alla pindi
Ma
italiani,
le
Atwater
e Benedici" eseguite
mezzi non raggiungibile cerio dagli sperimentatori hanno assodato che anche sostituendo isodinamicamente nella
bilancio
mista,
dell'uomo,
di
ad una parte,
alcool sotto
forma
di BoDi.ANDKR.
iia.
Uh. Rinflims
ile
Weitiiiei^lea
au[
tien Oaioerhsal.
Zoit-ichr.
I".
Klin.
Mei
XI. ISSO.
(t)
Dia Einvoirkunij des Alkohols auf dn Gasxoeehsel Her Mettseheit. Arch. XXIl. ISS7. (H) ZuNT/ iind KKnnz. Beitrnij sur K>ininiss dei' Ei>iv:irkunri des Weittpeiales auf dr* Heipiralionaprozes tlfs Menschen. Forlschritto der Mod. 1SS7, Helt. I. (I) Stkassman:^ E.rper. l'nlersurh. zur Lehre voin ehronisehen AIkohothmut. V:iteljahrsschr. f. gericlitl. Mod. I^I. 19, ISSS. Uq cane ciiiitroil<> dol |)<so di jrr. iTilC coutoiieva pr. I3s di gra'^so. Un altro che aveva rioern
Giii'i'KRT.
f.
conteneva pr.
I,
X&
di LTasso.
HoDi.K.
pag. *I6.
si
192
l'alcool
ha
cio
che
funziona
come alimento
valutare il ricambio di N, H e C, si misurava direttamente l'energia consumata, computando prima il valore dinamico degli alimenti, col bruciare con dispositivo speciale dei campioni di cibi (nelle cosidette bombe di
Berthlot), e poi misurando il calore emesso dall'organismo, mediante un enorme calorimetro nel quale l'individuo viveva per 4 giorni e il lavoro compiuto, mediante la trasformazione in elettricit e in calore. In
queste esperienze
si
bumina.
Infatti alcuni
si
esercita
soltanto a favore dei grassi. Ricorderemo Simanowsky e Schguaioff (1), Parkes e WoLLOwicz (2). Della stessa opinione sono Romeyn e Forster
per l'uomo digiunante (3) (4). Altri autori invece ammettono l'azione di risparmio anche per le albumine. Cosi Munck la verific nei cani quando
abituale (5). Se invece oppure vien dato a individui in perdita, pare che non serva a impedire le perdite di azoto, cio a risparmiare l'albumina. Notevoli a tal riguardo sono le ricerche di Roseman'n, condotte sopra il suo allievo Schneseiffen il quale fu posto ad una dieta insufficiente (2154 calorie) che importava una perdita giornaHera di gr. 1,755 di azoto. Colmando il deficit della dieta con una quantit di alcool dinamicamente doppia della quantit di carboidrati che sarebbe bastata a portare la dieta alla sufficienza e a impedire la perdita di azoto, non si ebbe per l'aggiunta, notevole diminuzione della perdita stessa, poich per sei giorni consecutivi l'azoto perduto rest giornalmente a una media di gr. 1,635, Lo Schneseiffen che era alto e magro (m. 1,83 Kgr. 63) non
l'alcool
alla
dieta
l'alcool
di equilibrio,
di
il
il
deficit della
(8).
Miura
(7) e
il
Neumann
Invece
(1)
die
phjs. Oxydalion.
PflUg.
Ai'cli.
]S84, 33.
Experiments on the affert ofAllohol on tie (i) Parkes and Wollowicz. Proceed of. the Koyal Soc, 1870, Voi. 18, p. 36i. Jaliresberichte ub Fortschritte der Tierchemie, 1SS7, s. 400. (3) Ro.MKYN. Mundi. Med. Woch., 1887, ii. 34, s. 653. (4) FoRSTiiK. Der Eittftiis'' der Alliolwl, eie, auf. den Eiweissstoffwechsel. (.5) Munck.
human
Bodi/.
Dubois.
Reyni.
MiuuA.
Pflg. Arch. Bd., 77. Deutsch. Med. Wuch. 1899. Ub. Bedeiiliin;/ des .Mlohols als Eiweisssparer in der Erniihritng der gestinden
Ileft,
I,
s.
Mdiischen.
(5)
V. Noordea's Beitrjre.
1.
Ni:u.M.\NN.
Ardi.
j.
IIi/gien>.-,
VA.
'in.
l'j;;
J.MKx
II
avrelihe ImMiiii
il
cii<-
nei
haiiitMui
luinaii
iiimu
iiiiiiiiiui
\a la
grasso
mu anche
(2),
ammette che
l'alcool
risparmia
l'albumina nei
febbricitanti
(3).
l'alcool in dosi
tal
medie
bisogni
totalmente e
gii
fornisce in
modo una
i
soprappi,
perch
l'assunzione
di
alcool
non
aumenta
lato dina-
mico pu colmare il deficit di mente ci importante per gli perch<^ ossi dall'alcool che enorme di calorie che sarebbero
(^
una alimentazione insufficiente. Praticaammalati che non possono assumere cibi, sempre tollerato trarranno una riserva
necessariamente somministrate dal grasso non fosse un mezzo ben tollerato
e dall'albumina corporea,
se l'alcool
per fornirle.
Di questi
fatti
perch
il
moderato uso
esso pu senza danno fornire una buona parte delle calorie necessarie,
il
che
dopo lung'
si mangia meno; questa considerazione non senza valore nel bilancio economico delle famiglie operaie, e potremmo citare degli esempi. Finalmente possiamo ritenere come dimostrato che l'alcool nelle medie dosi, dato in pi della dieta mista di bilancio fa risparmiare e accumulare una parte isodinamica di grassi. La cosa non altrettranto sicura per l'albumina, ma almeno in parte anche per essa con tutta probabilit si verifica.
Esporremo ora
nel
modo
si
riferiscono al-
lavoro muscolare.
La
questione
come ognun vede deve essere posta nella giusta relazione colia precedente, poich se l'alcool pu, come vedemmo, fornire quale sostanza
ossidabile, energia alle attivit
efiicace
contrazione stessa, anzi non resta escluso che esso possa avere, diretlavoro
il)
\'i)
V. Jackscii.
.M.
Ciiotzi:n.
Oli.
<
Koui/reas
f.
Intiere .Verficin,
I8is"^.
Fleiirheraatimillei.
Iiiss-:ri,
in-f^iaM.
ly.*;.
\ri;
r le.-Jio
ili
UoSF-NKKLt),
(\\
\
cit,
o,r -
,""
'.
,1
Pharm.
Pi
"
:-
la
194
Noi ci passeremo di ogni descrizione di apparecchi ergografici, per semplice ragione che tutti i metodi, per quello che a noi intressa,
sufifcienti indicazioni.
danno
Di resto l'apparecchio pi usato, quello del Mosso a tutti noto, e stessi ci siamo serviti di esso per le nostre esperienze. Cosi noi non noi
entreremo
in
comune
che
paragone. Primi a studiare l'effetto dell'alcool sul lavoro, furono Kraepelin e Dehio che adoperarono il dinamometro. Kraepelin trov un leggei'O aumento seguito da diminuzione, Dehio solin ogni caso si presta al
LoMBARD sperimentando coU'apparecchio di Mosso, vide che aumentano immediatamente la capacit al lavoro
si
pic-
(5
'
dopo un ora seguiva un abbassamento. L'alcool era preso tre o quattro ore dopo il pasto (2). Rossi ebbe risultati ancora pi favorevoli per l'alcool. Soggetti da
l'indigestione) e tale effetto
di
esperienza erano
l'autore
II
stesso e l'inserviente
di
laboratorio,
l'appa-
metodo consisteva nell'eseguire ogni mattina, a stomaco vuoto, la curva di esaurimento per il dito medio di ambedue le mani, con un peso di 4-5 Kg. Finita la prima curva si lasciavano 10 "" di riposo e poi se ne scriveva un'altra, e cosi di seguito per sette
recchio quello di Mosso.
volte.
Il
giorno seguente
si
eseguiva
il
lo stesso lavoro,
previa ingestione
si
di
80
gr. di
rhum. Sommando
aveva sempre
un aumento notevole nelle esperienze coll'alcool; tale aumento era dato dalla prevalenza delle prime curve, mentre le ultime erano maggiori nelle
"
l'A.
mezza
e piccole dosi (gr. 25), gli effetti depressori, adinamici, delle dosi forti,
sarebbero
aboliti e l'alcool
di
di
lavorare con
maggior energia,
(3).
condizioni simili
bisogna subito osservare che l'aumento di lavoro che si manifesta subito, o dopo pochissimi minuti dall'ingestione (5-10) non pu essere attribuito tanto facilmente a un'azione speciale dell'alcool sopra i meccanismi neuromuscolari della motilit volontaria, ma che forse l'influenza eccitante
psichica che la propinazione di
produce nell'individuo
la
una bevanda gradita e magari desiderala, massima importanza. Ci confermato dal fatto
(1)
(2)
Vedi Dizionario
di
Richet.
LoMBAKD.
Some of
tions.
(3)
2.
Rossi.
Riv. sper.
di
Freniatria, 1894,
XX,
p. 442.
che l'alimento
decrescendo
fin
l'J5
in
inizialo
immediato va
ogni caso
progressivanK'nte
sempre a una diminuzione notevolissima, un'ora e mezza circa dopo l'ingestione, cio quando l'alcool dovrebbe spiegare la pili grande attivit. Date l'alcool a un indidal principio, per dar luogu (juasi
vi sia
aumento.
(^)uesto fatto
noi,
s[>ennen-
talmente verificalo.
Le ricerche di Rossi non misero per a rumore il campo degli anticome quelle eseguite due anni dopo da li. Frey, le quali concludevano al risultato che mentre l'alcool ha sopra muscoli non stanchi
alcoolisti,
i
male,
facilita di
sensazione
lieve (1).
Ma
per la contrattilit dei muscoli stanchi, perch attutisce la stanchezza (EuMot ngsgefiiil) e quindi il lavoro riesce pi anche a queste esperienze del Frly si pu obbiettare che
di attivit si
pu
riferire alla
causa psichica
il
Uno
Frey
fu
il
Destkke
quale colle
transitorio
un
scompariva per lar non potevano far scomparire, cosicch la notevolmente inferiore nelle esperienze
senza
11
dopo mezz'ora tale aumento luogo a depressione notevole che nuove dosi di alcool
di alcool,
ma
somma
coll'alcool
che non
in
quelle
(3).
Frey
replic
le
ticando minutamente
Nel
lavoro
autori
i
di
Di:stri:i:
(-4).
frattempo
altri
avevano studiato
la questione.
Tavern.vri
di
affaticava indirettamente
20-
30 Km. poi procedeva alle esperienze ergografiche previa introduzione della determinata dose di alcool. Il metodo era di ottenere la curva di esaurimento completa secondo M.\ggior.\. L'A. riscontr un aumento sopra le medie normali della somma di lavoro ottenute prima senza alcool, di circa /',. Va notato che in queste esperienze assai probabilmente l'alcool introdotto dopo una lunga marcia, funzionava realmente come alimento forbendo mati'riale ili combiHtione all'i iriianistio rh,> n. -ra !ii|i. .verit..
'
(1)
II.
KiiiY.
Hi-r.
I.
Mittheiln>nj''ii
iiKs
Kliiiiken
und
inetliziniscUen
InstiluttU
dr
St-hirct:.
IMW, IV.
(8) Milli
viiluatlo
i'iu-:ire
quali
tutti si ripetono, ci
limitiamo a
ohe
'trettameiite necessario. Ci
evidunti di spazio.
(.<)
Dkstrki:.
47,
II.
Influence de
Alkohol
l'alcool
sur
le invail
musculaire.
Journ. md.
I.
il,
(1)
Kkky
und
Mtiskelermihliniii
durante
il
196 --
si fosse introdotto dello zucchero, l'aumento sarebbe stato certamente maggiore. Anche qui per non va
trascurata l'importanza dell'elemento psichico rispetto alla bevanda, avvalorata dal viaggio compiuto: infatti per
ambedue
gli
individui sottoposti
aumento, per il vino, mentre per la birra, che riusciva repugnante all'uno (il Tavernari stesso)^ non dava in lui quell'aumento di lavoro, che dava invece nell'altro (l'inall'esperienza
si
avevano
risultati
eguali, cio di
serviente Palmieri), al quale la birra riusciva graditissima (1). SaiEFFER nelle sue autoesperienze trov che 5 '"' dopo l'ingestione
di
10 gr.
di
alcool in 90 di
lavoro (Leistungsfahigkeit)
che
acqua si aveva un aumento di capacit al durava '/^ ora per poi rapidamente di-
minuire
(2).
OsERETRKOwsKv ''.on Kraepelin vide per 15-20 gr. di alcool un notevole aumento dell'altezza delle contrazioni nei primi 40 minuti, Nelle curve successive l'altezza era diminuita, ma il numero delle contrazioni era aumentato (3). In altri studi con Gluck, il Kraepelin stesso dice che la capacit al lavoro aumenta di un terzo subito dopo l'assunzione dell'alcool e dura 10'"' (4). La conclusione di Kraepelin che bevendo alcool wir arbeiten, wenn auch mit geringer Kraft, viel lnger welter, als ohne Alkohol . Haeck sostenne che l'aumento iniziale dovuto tutto a suggestione (5), ma contro questo modo di vedere starebbe il fatto osservato da ScHEFFER che esso si ottiene anche nella rana. Lo Sciieffer stesso per ammette che si tratta di una leggera azione eccitante iniziale sugli ordegni nervosi perch curarizzando la rana tale aumento non esiste pi (6).
Invece per P'er l'aumento iniziale
si
mucosa buccale
l'alcool in
e faringea,,
si
ottiene
anche tenendo
bocca senza
Torneremo pi innanzi sulla questione. ScMUMBURG nelle sue esperienze che non sono in realt molte, pensa di fare un grande lavoro muscolare (20 mila chilogrammetri), e avrebbe notato che l'alcool aumenta la capacit al lavoro soltanto se unito agli
(1)
Tavkrnari.
ScEiEKFER.
rlei
muscoli.
Riv.
Studien uh,
s.
d.
Ardi.
f.
Kxiier.
24.
Psycologlsclie Arbeil, 1901, Bd. III. H. 4, citato da IIelksten (ciueste ricerche (3) Krakpklin. erano cominiite per dal 1894). Mundi. Neue Unlers. uh. die psycolofjische Wirkung des Alkohols. (4) Kraepelin-Gluck.
Med. Woch, 1899, n. 42. (5) Diz. RicHET. Art. Fatigue, p. (6) Citato Diz. Richet. ibid. pag.
(7)
Fk.
De
Iravail.
0.
R. Soc.
Bici. 1900,
Neuroiotrie, 1901.
aliinonli (1).
lo
197
Casarani avrebbe trovalo un aumento degli ergogrammi cruuna diminuzione per le grandi (2). rali per Veniamo ora allo Sciiu.wDi.it cho fece con un ajiparecchio li Mu-- leggermi'iitc modificato, numerosissime esperienze. Secondo questo autore l'alcool ingerito a stomaco vuoto aumenta la capacit di lavoro. Ma la sua azione resta molto addietro di quella di una isodinamica quantit di altro alimento (l'autore usava il Tmpon). Se invece si fornita all'induviduo mediante soliti cibi, energia sufficiente ai suoi bisogni, l'alcool non ha pi nessun valore: so bat Alkohol keinen W'erth mehr . L alpiccole dosi,
i
forma
di
di vino,
Como
posti
si
a quelli
di
Sciiumburg,
ma
a quelli
Tavi;rnari.
Recentemente I'Hixlstkn ha
mento. KgVi
si
quale
si
fa
un
(4).
L'alco'i!
di
acquavite
ce. di
in
quantit variabili da 66 a
assoluto).
(corrispondenti
l'A.
25-80,
alcool
Per avere un
I
rendimento costante
tati
risul-
dell'I Ikli.stkn
confermano
dell'alcool,
si
dopo l'ingestione
voro.
ha un innalzamento
si
della capacit al la
Dopo 30
si
.
""
dall'ingestione,
fa
quello che
dell'll"
del 17"
y,
dopo 120'"'
l'andamento degli ergogrammi Ci secondo l'A. l'espressione di un grave stato di fatica, perch malgrado un grande sforzo vien fatto un lavoro minore che non senza l'alcool. (Questo risultate da ravvicinare a quanto ha veduto il Tkevi;s. il quale misura con metodo speciale
Nelle
assai pi irregolare che
non
in quelle senza.
assai perfetto,
fatta coU'alcool
zioni
una esperienza ha veduto che lo sformo diventa a parit di condimolto maggiore, mentre il rendimento minore (5.
i
egli
riassuntiva dell'IlELLSTEN per l'alcool che esso indopo l'ingestione, la capacit al lavoro dei muscoli, ohe questo innalzamento dura da 12 a 40 '"', ed seguito da un abbassamento che va oltre le 2 ore.
nalza,
subito
La conclusione
(1)
ScHUMHURo.
1"as\him.
ri.
Du^'.
Motlena, 1901.
(t)
(
SciiUNYDKR.
Alkohol
und
Muskelkrafl.
1U()1,
l'diljrer's
Arch.
19<\1,
XCIII, 451.
'>et
J)
Per
Z.
MunkellhiiUi/keit.
(5)
Skand. Ardi.
la
XI. 273.
Arch.
iwr>, p.
;r,l7.
Lo zucchero invece eleva
e la
198
assai il lavoro mezz'ora dopo l'ingestione sua azione duratura, il the d un leggero e breve innalzamento subito dopo l'assunzione (1). Noi abbiamo eseguito coU'apparecchio del Mosso numerose ricerche le quali presentano questo di caratteristico, che sono fatte in individuo
prettamente astemio.
Si tratta infatti di autoesperienze sopra uno di noi che non beve, e non ha mai bevuto vino o bevande alcooliche, se non in rare circostanze accindentali. Il metodo che descriviamo in breve era il seguente: abbiamo premesso alcuni giorni di esercitazione e di allenamento all' ergografo, per il dito medio della mano destra. Poi, una mattina si faceva un deter-
la
massime
possibili
con ritmo
1 ""
(2)
si
(2-3 K^r.)
di
non era pi
si
il
sollevato.
questo punto
riposo e
casi,
la dieta
ordinaria
regolare.
metodo
di
di vita
di
chi
ha
si
fatto
le
autoesperienze assai
Un'ora prima
consistente in
ogni
esperienza
di
una tazza
latte
f alcool
fu
avanti
il
lavoro.
Fu preso
sotto
forma
di
di
alcool assoluto
forma
di alcool.
Bere
di
la
il
vino era del tutto indifferente. Noi non abbiamo mai riscontrato un sicuro
aumento
quando
il
i
lavoro cominciava
primi ergogrammi sono eguali a quelli ottenuti senza alcool. Quando invece il lavoro cominciava 30-60"" dopo l'assunzione, gi nel primo ergogramma si notava una sensibile differenza a vantaggio del lavoro senz'alcool. Ma nel terzo o quarto ergogramma la differenza era anche nel primo caso notevolissima; l'altezza delle contrazioni nelle esperienze coll'alcool era molto pi
subito dopo l'ingestione dell'alcool. In questo caso per
non vogliamo dai nostri risultati concludere manca anche il primitivo e transitorio
l'alcool
aumento che
si
riscontra per
negli
induvidui ad
esso abituati;
ma
Riassumendo, dalle ricerche ergografiche eseguite da tanti autori, possiamo conchiudere che l'alcool ha un effetto deprimente sopra il lavoro
Ub den Ein/lus.-; vun Alkohol, Zncker (1) Hellsten. Muskels. Skand. Arch. 1904, XVI, s. 139.
und Thee
(2)
Geiieralniente
si
ma
noi
volemmo ottenere un
\9\)
' _,
a 3, 4 ore dall ingi'sin.in' e muscolare in lutto (juel jierittd che va da che coincide colla presenza diniostrahile deiralcool nel sangue. Un effetto iiansitorio favorevole, si ha generalmente subit(j dopo l'ingestione, e dura da 12 a 40 minuti. Probabilmente osso dipende dall'influenza psichica che
una bevanda -gradita. Ci concorda cl un individuo che non ha nessun desiilt'rio e inclinazione per l'alcool, sotto qualurujue forma, non prosenta neppure il transitorio aumento, e concorda coll'osservazione del Tavek\ ARI relativamente alla birra. Si potrebbe anche pensare che il transitori*^ aumento fosse dovuto all'azione sui centri dalle pi-ime indimostrabili tracce ili alcool che entrano subito in circolo. In tal modo si avvicinerebbe l'azione doli' alcool a quella di molti alcaloidi che in quantit infinitesimali hanno azione eccitante, e in quanlui
per s stesso
nostri,
il
fatto di bere
i
risultati
secondo
quali
tit
effetti
paralizzanti e deprimenti.
Ma
per
pu escludere che in casi speciali, grande penuria di sostanze teriTiodinamogene, si possano prendere calorie dall'alcool anche agli effetti lei lavoro muscolare, che potrebbe cosi risultare pi grande di quanto non sarebbe stato, coeteris paribua, senza alcool. Ma abbiamo dotto i/t casi speciali: ad esempio quando com vedremo, non siano da temere le conseguenze della sopravveniente azione paralizil
A
lavoro
l'alcool
ilel-
l'argomento
in
al
assume
delle
primo tempo
numero
pulsazioni, e
Sappiamo che aumentare il lavoro del cuore, aumentando il l'ampiezza del cardiogramma indipendentein via secondaria dalla
di
Ma
al
periodo
eccitamento segue
del
il
cuore lavora
meno
normale
(1).
>ra
il
di sforzo,
tanto pi
prende
l'alcol!
aumenta il lavoro del cuore. Inutile citare esempi. Si comleggeri come sia tanto pi da temersi l'azione deprimente delsul cuore, quando a questo si richieda per il lavoro muscolare,
il
uno sforzo maggiore. .\on possiamo dire con sicurezza se l'azione sopra
cuore
si
eserciti
li)
.-VLBKlir.tM
<
I,ISS\NV.
Al).-,
nt.
mediatamente
il
200
direttamente sull'organo. Le esperienze sopra permettono una conclusione sicura (1). Finalmente conviene tener conto della dilatazione vasale periferica
ai centri o
ci
che
come
di
un
fatto
importantissimo
la
nei
rapporti del
dilatazione
vasale porta di
conseguenza una dispersione ingente di calore. Sappiamo d'altronde che l'alcool per s stesso^ abbassa la temperatura nello stesso tempo che la dilatazione capillare cutanea d una fallace sensazione di aumento. Si comprende che chi lavora sotto la contemporanea azione del freddo intenso e dell'alcool, deve risentire facilmente le gravi conseguenze dell'assideramento, tanto pi che, come vedemmo, il lavoro compiuto , sotto l'influenza dell'alcool, inferiore alla norma. Con questo meccanismo si spiegano le facili morti da freddo negli individui ubbriachi, gli inconvenienti e i danni gravissimi cui vanno soggetti nell'alta montagna gli alpinisti che usano per ristorarsi dell'alcool,
e gli esploratori delle regioni polari.
Ma
di
meccanismo col quale si Dobbiamo ricordare che l'alcool ottunde il sensorio: partendo da questo concetto, altri meccanismi si possono presuppore che sono oggetto di studio a uno di noi, ma
pi importante
riferire.
possiamo a coloro che hanno bisogno di ottenere per un tempo lungo il massimo rendimento in lavoro dal loro apparato motore, ad esempio gli atleti, i ginnasti, gli amanti di ogni genere di sport, gli escuronisti, e, catsiegorie assai pi numerose, i soldati durante le lunghe marcie e i lavoratori che debbano eseguire per un certo tempo, sforzi massimi. Rispetto agli sportisti in genere, l'esperienza pratica Io ha gi del resto suggerito. Bisogna per ricordare che vi possono essere delle eccezioni costituite da quegli individui che hanno una grande assuefazione a notevoli dosi di alcool. Ad esempio fu visto che molti tiratori a segno e al volo non riescono bene se non dopo libazioni abbastanza copiose (2). Ma ognuno sa che questa categoria di
Ritornando
alle conclusioni tirate dalle ricerche ergografiche
dunque
non
utile
sportisti si
di liquori.
reme
facilmente
benemerita, rispetto
ai produttori di
vino e
(1)
In generale nelle esperienze sul cuore .slaccato di animali a temperatura costante e a sangue
[)er
le dosi elevate.
aumento
(2)
di
lavoro per
lo
soluzioni diluitissime,
ma
la
cosa
XXIV,
23().
Diub.vlla,
ihid,
XXXIV,
147.
IIhllsten.
02J. cil.
Se insieme
nell'aggravare
alcooliclie
i
2(U
l'azione
dell'alcool
ai
risultati
ergografi^i, consideriamo
del freddo,
concluderemo che l'uso di bevande assolutamente da sconsigliarsi a chi deve lavorare all'aperto
dannosi
effetti
li>
nel
rigido inverno.
Anche
<juali
qui l'esperienza
coltura e intelligenza
l'osservazione.
vetti, al
Orro
sapere
pasti
che
e
in
soltanto
di
essi
considerano
gli
l'alcool
vino
ctji
piccola
sono per l'astensione assoluta, e molti di essi estendono l'astinenza anche al giorno precedente l'ascensione (1). D'altro canto (" quali andarono noto che gli esploratori |)olari Ricmaruson e Kinnedv
dose,
tutti
altri
famosa spedizione
di
sopportare
gli
Xa.nsen
in
questo
C".>n-
bevande alcooliche.
Sembra a noi che gni medico debba con<.>danni non soltanto dell'abuso, ma anche dell'uso non
moderato e intempestivo dell'alcool, anche quando tali danni non assumono le forme pi gravi e specifiche, ma si limitano a rappresentare un coefficiente di indebolimento, di minor resistenza organica degli individui.
vista |)uramente medico, e considerando la siamo pronti a riconoscere utile ogni misura che tenda a limitare, a regolare il consumo delle bevande alcooliche. Ma preconizzare e propugnare la scomparsa dell'alcool dall'alimentazione ci sembra eccessivo, anche prescindendo da ogni preoccupazione riguardo ai danni economici che porterebbe l'abbandono della coltura viticola, danni che non sarebbero senza influenza sopra le classi povere, noi riteniamo che l'uso moderato del vino specie se durante pasti, non manchi di fisiologiche giustificazioni. Occorre ricordare anzi tutto che l'alcool entra in circolo direttamente,
il
Oltrepassando
punto
di
lucoru
djestiro.
E che
<iuesti
come
alinenlo non
Infatti
^
v' dubbio,
dopo
le
esperienze
di
Atwati:r
il
Bi.nedicf.
avendo
quell"
.\A. stabilito
non soltanto
ma anche
(H
h'titiie .tri.'iitii:,,ii--
l^'lT
II
-,'^1.
all'organismo, a
202
meno
di
Vero
idrati di
non sono gi
di
gli
ma
il
ci
non
non Esso
che esigono i carboidrati alimentari, capace di mettere con poca spesa, una grande quantit di calorie a disposizione dell'organismo.
Ora
fare
il
i
vino
mangiando
le
bistecche,
come
facile
cando
rari e di maggior rendimento, ma non enorme di coloro che lavorano, maggioranza bisogna dimenticare che la ha una dieta che se non dinamicamente insufficiente per la prevalenza dei carboidrati, per di lunga e faticosa digestione, ne facilmente utiHzzabile. L'alcool in queste condizioni di vitto, diventa un aiuto dinamico e un aiuto fisiolgico. Di pi non bisogna trascurare l'azione di esso sopra la cenestesi, sia in relazione ai pasti che in rapporto ai lavoro. Infatti l'alcool d quel senso di all'individuo, anche con un pasto scarso ed ingrato, soddisfacimento che senza di esso si ha soltanto dopo un pranzo
^
succolento.
Nelle
esperienze
si
prende l'individuo in
si
ottiene lo sforzo
il
massimo con
facilit.
Ma
lavoro deve
male
e poco;
perch
ingrato
infatti
di fatica; di
meno
lavoro.
nessuno
vorr sostenere, che, in tesi generale, l'alcool usato come vino, e mode-
ratamente
ha una influenza sfavorevole sopra il lavoro muscolare, ad esso, vi un leggero aumento di lavoro subito dopo l'ingestione, questo aumento fugace, e scompare per dar luogo a una depressione notevole e di lunga durata.
I.
L'alcool
II.
nere
il
L'alcool perci da sconsigliarsi a tutti coloro che devono ottemassimo rendimento dal sistema muscolare, cio da evitarsi
prima
dei
III.
grandi
sforzi.
di
e nell'alta montaf^na.
pv.v l'uomo che deve compire (ju<jtidianaiiii iiiI\'. L'alcool i medio lavoro, senza avere a propria disposizione un'alimentazifjne sovrahIxindaiile e ricercata, usato durante pasti sotto forma di vino e in modica ()uautilii, costituisce un aiuto notevole:
i
<i)
isodinamiche quantit
di
risparmiare
nc.cumulare
il
errasse e l'albumina
corporea,
oppure
di
risparmifo
le
perch*"*
fornisce
le
calorie che
ss
iitiene;
')
benessei-e e
di
euforia
rende
meno gravoso
meno
ingrato
il
Il
l'rt^sidente ringrazia
il
relatore e
suoi collaboratori,
ed apre la
col
professore Alber-
toni della
trattazione
la
fatta
sopra
il
sua valentia
la
in tale
ome
I
ella
stessa
ha confessato
sua
sul
mentale
si
sti-ajazzo
vece
[i-atiche
nismo, a seconda che l'individuo paziente si trova in istato psichico affetto da date passioni come ira, invidia, perfetta tranquillit ecc. Da qui io deduco la necessit che in ogni ambiente sociale, in ogni raggruiipamento di [lersone vi sia una persona che regoli sentimenti nell'uomo, cosi da
i
sempre ordinati. jirof. Lussana non ha bisogno delle mie congratulazioni, jioich"' Il _i tutti hanno riconosciuta la sua valentia. Solo desidererei fare una lomanda al prof. Lussana. Non ha mai fatto osservazione lei sulla diversa azione che ha sull'organismo di un individuo una medesima quantit
tenderli
di
alcool a
passioni,
Il
seconda che l'individuo che lo prende si trova affetto da date ira, invidia, eoraggio o scoraggiamento ecc. professore d evasione a tutte le altre obbiezioni ma non risponde
come
n(">
if
alla
la
mia:
io
difficolt.
Solo
domando
levi
la
seduta.
e
spi'itabilissinii
Congressisti.
204
Mi appello alla loro gentile compiacenza perch mi sia permesso manifestare il mio giudizio sopra il metodo di soluzione che dall'esame minuto del programma e del sistema di svolgimento tenuto sino ad ora, ho potuto rilevare dal Congresso e adottato per risolvere il problema delle malattie del lavoro. Ho tm cuore anch'io che palpita per gli operai, o se non l'avessi, dovrei averlo per la divisa che indosso, la quale
a simboleggiare un tale amore. Vengo su dal povero ne conosco quindi tutte le sofferenze e il genere di scienze coltivato nella mia carriera degli studi, troppo me ne ha fatto
appunto
diretta
popolo anch'io,
riconoscere tra
le
ho fatto anche il militare: e durante tale serda continue osservazioni e constatazioni, ho potuto rilevare ancor pi la giustezza delle mie idee. Trovandomi adunque ora con mia grande consolazione qui a questo Congresso per trovar modo di venir in sollievo in tutti i modi possibili all'operaio, io, mentre loro hanno potuto persua-
Compreso da
vizio,
non sono assolutista n esclusivista e do tutta l'importanza che qui si vengono trattando, io, rincrescimento di vedere cosi manifestare il mio dico, sono costretto a morale della nostra salute, coefficente che per il coefficente trascurato me sino ad ora posso dire di essere stato l'unico presidio della mia sanit. Ho provato anch'io fortertiente cos' il lavoro e il dolore: pure non ho mai avuto bisogno del medico. Per questo io domando che s'inserisca nell'elenco dei temi da svolgersi, una relazione che, prima che
dersi ch'io
ai
temi
termini
il
Congresso,
piti
io
l'
sulle condizioni
fisiologiche
sociologiche.
questa
relazione a
rendere sempre
cura
tutti
Prof. Pieraccini:
liche)
Fa notare che
valore
assume vero
i
e proprio
tossico
per dato
fatto
di
altre
inquinare
tessuti del
endogena all'organismo, che possono corpo, e con le quali l'alcool si combina nell'azione
intossica.::ioni fiiiat' o comhinaie.
patogena:
per
i
si
hanno insomma
Cosi accade
poco o male anche piccole quantit di sostanze alcooliche, come anche vero che gli operai gi alcoolizzati meno resistono alle intossicazioni professionali. La clinica e l'osservazione medica portata in mezzo alle masse
lavoratrici,
dimostrano quanto
gli
tutti
l'O. afferma.
Ne consegue che
resistenza di
lattie di
i
organismo
spianano
la
via a
ma-
ogni genere.
Doti. Allevi:
Non conviene
crede
che
l'alcool
non
gli
strano che
operaie.
alla
I fatti
dimo-
morbilit e alla
morlalil. Queste osservazitjiii
iOf)
ma>^.>iuiu
hanno una
le
importanza e contraegli d
dicono nel
costri^tto
modo
pi assoluto
alTermuzioni del
alh; (piali
'
relatore, fjuindi
'
venuto
il
collega.
/Vo/.
L'azione dell'alcool
forse
da considerarsi
pi
che
come sorgente di energia pi o meno direttamente utilizzaltilc dall'orgasoggetto in condizioni fiu nismo, come quella di un nervino ch(.' mette o meno favorevoli per utilizzare l'energia di cui a un dato momento dispone. Alcune esperienze dirette hanno dimostrato all'autore che lo sforzo a cui un certo lavoro cori'isponde, sotto l'influenza di dosi modenotevolmente maggiore rate d'alcool (P>0-GO cm. d'alcool, come Marsala)
il
f'
di
quanto non
se
si si
lo
sia
in
condizioni
solite,
tanto che
il
soggetto lavora
periodi di
come
che se
trovasse
contro resistenze
di
inanizioni acute
ore).
Dott. (iasperini:
Per contribuire a
miniera
di
stabilire
ricercai-e
gli
effetti
come abbia
riscontrato la
ubriachezza
completa
mercurio del Monte Amiata, che lievvero una quantit di grappa che conteneva alcool pari a soli 25 cmc. a JX)". Osservando gli effetti dell'uso, anche moderato, delle bevande alcooliche negli affetti da idrargirismo si vede come l'alcool contribuisca
in
due
opterai della
a diminuire
iu
in
(piesti
operai la
resistenza
al lavoro
i
e
;>
tali
guasti
nel
pivi
adatti
rnettei-e
meglio
e del
cumulano
i
etletti dell'aloool
comune
mi-
guasti dell'organismo
si
attribuiscono pi
che
al
mei-
Doti.
Linaschi:
Come
il
dott.
Pieraccini
mi sia concesso di ho osservato che la paralisi degli estensori ^ piii frequente e pi grave nei saturnini dediti agli alcoolici che in quelli ohe tanto che anche la cura elettrica d risulne faimo uso modicamente tici insufficienti o negativi nelle paralisi che si osservano nei saturnini
vazioni. Xei saturnini
alcoolisti.
mag-
minore resistenza del sistema nervoso la quale varia da individuo ad individui^. Ed in ci mi confermano altre osservazioni fatte sui nevrastenici e sugli isterici. Per cui credo di conchiudere che qualun(|U' -ia la causa (tossica od altra) la quale tende a minare la costituzione ed
alterare la funzionalit del
e
centrale
sia
periferico
quindi
a sminuirne
grave.
la
pi o
meno
Il
206
al dolt.
.4.
Presidente d quindi
la
parola
Casari ni
di
Modena
per
la
comunicazione:
Contributo
sperimentale
all'
azione
dell'
alcool
^=
e
Bernardini
istituite col
dinamometro,
quelle
di
nonch
le
De Boek
sull'argomento,
nel
proposto
di
studiare
l'azione
lavoro
inferiori.
di
Le ricerche furono
Modena, valendosi
sia
laboratorio
fisiologico
dell'
Universit
di
gamba
cinetica)
l'attivit
pi
ipocinetica).
che
si
rileva
fra
la
lavoro
artificiale
normale e lavoro
si nota che l'azione dell'alcool si fa sentire di pi, si nel momento d'esaltazione che in quello di depressione, sul lavoro muscolare ottenuto coli' eccita-
dopo
mento volontario:
I
prima
apparecchi neuro-muscolari
del
quelli.
indotto ad ammettere che l'influenza un centro che sull'altro, e questa specie di azione differente si intende meglio sui centri spinali del braccio e della gamba, assai pi distinti l'un dall'altro di quanto non lo siano nella regione corticale. La frase volgare che il vino d alle gambe bisogna interpretarla non nel senso che le membra destinate a sostenere maggior lavoro e maggior peso siano le prime ad essere danneggiate dal
risultati ottenuti
l'A.
Dai
dell'alcool si fa sentire pi su
veleno,
ma
l'arto pelvico.
il
Anche
cani
le paralisi alcooliche,
Magnan
sui
avvelenati
Dott.
u'^soeiursi
l'rof.
la
^07
il
Alberi : Dichiara
di
ritirare
proprio
di
a quello del
prof.
Treves.
anche
sotto
forma
categorie
di
lavoratori, di
valoi-e
dinamogeno
dell'alcool;
considerando che per giunta, dai punto ili vista economico, le l>evande alcooliche non conviene sieno introdotte nella razione alimentare;
fa voti;
che
altri
alini(>nti
veri e
propri
ai
come l'arhumina
altri
meno
popolo;
lavoratori della
di bevande alcooliche che [u essere tollerato campagna, debba essere sconsigliato per operai che
di
spesa, fornisce 615 calorie invece delle 420 date prima 'dall'alcool.
Dott. Pt'trini:
si
debba
sono spinte
di
consumo
dell'alcool
si
consigli
risparmio.
il
iJott.
Jinhiiiu:
\'-azione
si
La
rjuaie
riguarda
Non
puii iterci
pei'
com-
come
di
alcune
di
categorie
lavoratori (es.
fuochisti
paesi e in
categorie
Inghilterra),
i
(dove
lavoratori
usano una dieta prevalentemente azotata diffuso nei paesi agricoli del Mezzogiorno
l^rnf.
termodinamogeno
le
e nervino,
come termodinamogeno pu
essere sostituito dai caH'eici.
servire
sostituire
sostanze amidacee,
piale
Ma
nervino dev.-
Le conclusioni della relazione sono io. massima confermai' dalla discussione e rispondenti allo stato attuale delle nostre cognizioni.
Doit. Petrini :
208
parte
Richiama il Congresso alla opportunit di trattare a tema esprimendo il parere del Congresso:
dell'uso
dell'alcool
consigliabilit
nelle
due categorie
e
di
lavoratori
e)
manuali
e intellettuali;
come termodinamogeno
Congresso deve avere
come
nervino.
un'importanza
Presenta
tutti
che possono difendere la salute e la vita della classe operaia. perci e svolge il presente ordine del giorno:
Il
lo
mezzo
Prof.
l'alcool.
Mi reali:
Propone che
si
tenga
a Milano im
Prof. Massalongo:
Ho domandato
la
parola
si
preoccupato
voglia
Lussana
addivenire ad
un ordine del giorno votato dall'assemblea. Non siamo apparecchiati a questo e potremmo con troppi precipitati giudizi pregiudicare grandemente la necessaria e urgente campagna antialcoolica anche in Italia, ima delle pi possenti e pericolose cause all'attuazione dei reclamati
provvedimenti economico-igienico-sociali.
Dalla precedente discussione ho gi capito che non vi sar certamente accordo nel concretare un ordine del giorno da approvarsi dalla maggioranza. Ed per questo che io propongo la sospensiva, riservandosi la Presidenza di proporre per il prossimo Congresso delle malattie del lavoro, il grave e capitale problema dell'alcool e dell'alcoolismo.
Prof. Pieraccini: Combatte la tesi del Massalongo di
Il
Pieraccini
non vuole
i
della
veri
scienza fatta
acquisiti
astrazione metafisica;
scienza,
non dobbiamo avere preoccupazioni d'interessi lesi nelle classi produttrici degli alcools; noi dobbiamo condannare non l'uso temperato, ma l'abuso degli alcoolici e concretare in un ordine del giorno le ragioni del perch si consigliano le classi proletarie ad usare temperatamente il vino e pi temperatamente ancora le altre sostanze alcooliche.
modesto
di tutti
scienza
io
il
pi
Doli. Pirri: Aderendo perfettamente a quanto ha detto Pieraccini prega il dott. Allevi di ritirare il suo ordine del giorno sembrando a lui che delle conclusioni veramente importanti si possano prendere dopo che sar discusso il tema L(i dietetica dei lavoratori a proposito dei dazi sul grano, sullo zucchero e sul caff.
2<'J
Pro/. Mas^iiloii^jn:
lif
In, ripeto, ero [ireoeciipal.. dell'online del giorno no sarebbe uscito in seguito alla dichiara/ioni' del prof. Albertoni e
'lott.
Lussana, che cio l'alcnul pu tessere ulihncnle usato ilui lavoratori muscolari, che sono la maggioranza degli operai. La fisiologia va bene vanno bene gli esperimenti di laboratorio, ma per pianto me ne dicessero,
V)
che
in
sar sempre convinto che l'alcoolismo fa grandi passi anche fra noi, il dire, colle parole della scienza ufficiale, che l'alcool <^ utile per lavoro pur moderato e in quantit pur moderata, 6 come favorire
d appoggiare quell'uso del vino che non potr mai, mai, essere scompagnato dall'abuso. Ma ora che intendo il prof. .Vlberloni accetUire l'ordine
del giorno Treves, ritiro la
dt.'l
|erch^
l'ordine
Crisafnlli
sul muscolare.
Non
quindi una
precisa nel-
o che non
dovrebbero
avere
l'alcool
a loro discrezione.
Ammette che
il
possa avere una ipersensibilit per l'alcool; ci pu dipendere, dice l'oral'ue, da IMI complesso di circostanze che sarebbe prolisso volere enume;ire in questo mom.'nto. E per l'azione dell'alcool una volta stabilita
-uperHua o
'
sostituibile
se non deleteria
in
tesi
Con
s'intende,
Munti: Presenta
il
dal
relatore:
non necessario aWalimentnzione delC operaio : per tjuei lavori che producono strapazzo ' danno Jcnonieni di intossicazione: in piccola dose non dannoso e 'l'I un senso jjasser/rp'ro di benessere; per f/li effetti utili, nella razione nhiiientare del laroratori', l'alcool pu ntili,)i'i,i,- f<s,-r.' sn^'imir., >hill(j
dell'alcool
Unso
l'ccaro,
dal
ai
calJ'
e dal
(
tfi .
Messo
voti,
approvato con 22
ilal
voti
contro
V.)
G astenuti.
t-
non
quindi messo
Vi
ita/ione.
v^
Esso diceva:
le l'uso delle
<
considerando hecande alcool iche, specialmente nelle c/assi che compiono " laroro preralentemente intellettuale opportuno ed utile che venga 'stituito da alim-nti di uso anche pi economico, /a coti perch renqa del 'Ito abolito jiressu (jli operai sojtjetti a ipialsiasi intossica: ione pro/rs(
//
onale
Il
210
al
dott.
Presidente
la
parola
C.
M.
Belli di Venezia
sul
tema:
Il
Nello studio di ogni problema igienico che riguarda il lavoro non pu considerare un singolo fattore isolatamente, ma bisogna ponderare che esplicano nello stesso il fattore in esame in rapporto con gli altri, tempo azione sulle funzioni fisiologiche dell'organismo, perch le azioni esercitate dai singoli fattori si combinano in vario modo, e l'influenza spiegata complessivamente dal lavoro la risultante del l'azione dei
si
fattori
che
si
debbono prendere
in
esame sono
estrinseci
ed
in-
trinseci.
sono rappresentati dalle condizioni igieniche delin cui si esegue il lavoro: temperatura, umidit, pressione, rinnovamento e composizione dell'aria, illuminazione, agglomeramento, ecc. I fattori intrinseci consistono nella durata del lavoro, opera prestata,
I
fattori estrinseci
l'ambiente
speciale
{ambiente professionale)
Pertanto nello studio dell'influenza della temperatura ambiente elevata deve considerare tale influenza parallelamente e in rapporto con quelli altri tra i detti fattori che la possono modificare nei suoi effetti e specialmente con lo stato igrometrico dell'aria e con il consumo d'energia
si
fisica.
II
numero
di
insieme innanzi ad ardenti focolari o in locali, dove per altre sorgenti di calorico la temperatura dell'aria supera le medie dei nostri climi, come
per esempio nelle industrie della fusione dell'acciaio, dei ferro, del rame,
del zinco, del piombo, le fabbriche di vetro, le fucine in genere, le
mac-
dalla
irradiazione
solare
dall'irradiazione
nel locale, ma principalmente deriva dalla combustione del carbon fossile. Per dare un idea della immensa quantit di calorico che si sviluppa nell'esercizio delle macchine a vapore citer l'esempio di una grande nave. Quivi sono circa un centinaio di macchine a vapore per mettere in funzione le quali si consumano in media 100 tonnellate di carbone al giorno e siccome la combustione di 1 Kg. di carbone produce circa 700 Ca., cosi si ha uno sviluppo di circa 70 milioni di Ca. al giorno. La massima parte di questo calorico si trasforma in forza meccanica, una parte si
perde
spiega
col
211
che
si
fumo,
in
ma
modo
sensibile.
Ci
come
generalo
la
chino delle navi intorno ai 40", ma le temjiorature massimo ratrgiunirono frequentemente i 60" e sotto tropici toccano fino i 70".
Per
<i
gli
stabilimenti di terra
^
inenti personali, e vi
non posseggo, come per io navi, iucuuna immensa variet di condizioni, la cui analisi
i
limiti
|M'rtanto per lo
scopo
di
t-inperatura
elevata
quello
che
della
viene
eseguilo
i
in
ambienti
nelle
30".
Le ricerche
sull'azione
temperatura
letteratura.
elevata
condizioni
numerose nella
Nocht ha misurato la temperatura ascellare in 58 fuochisti di navi, lavoranti in ambienti molto caldi, ed ha trovato che, dopo due o tro ..p di lavoro, non mai inferiore a 37*^ 5 e spesso supera i .38".
la
la
Duvernay in operai di officine a temperatura alta ha riscontrato die media del jiolso dopo il lavoro raggiunge 129, le ispirazioni son<. :O. temperatura del corpo 37" 6.
i
Questi operai hanno il corpo grondante di sudore e bevono avidamente grandi quantit d'acqua per estinguere la sete irresistibile, mentre avvertono poco bisogno di mingere ed emettono urine scarse con alto peso specifico; e, quando passano dai locali sopra riscaldati in 'ocali pi
sono esposti a sbalzi di temperatura sino di 30" e pi gradi. L'azione della temperatura ambiente sull'organismo ben differente econdo lo stato igrometrico dell'aria. Nei compartimenti delle macchine delle navi ho potuto dimostrare rimentalmente che l'umidit non raggiunge i1 massimo di saturazione
freschi,
lo
|iu tollerare
stesso avvieiie nelle fonderie e in molti opifici. Pertanto l'organismo temperature sino di 60" a 70", perch il deficit di saturadell'aria
zione
lascia
.ill'esalaziuno del
Per
'
lo
l'io
.sotterranee,
contrario nelle miniere, nelle cave e specialmente nelle galanche temperature di poco superiori a 30" sono male
di
satura-
di
all'aria
condizione
piali
di non grave disagio, nei detti non possono produrre che un lavoro scarso e con tali sofferenze sembrare ini:oinpatibili con la vita. Il Maury infatti riferisce che nella
le
strade
ferrate,
con
una temperatura
al
35",
il
battili
3'J".
Nondimeno non
cio
di
spesso non
si
tiene
il
debito conto,
che
212
scarsamente
corruzione.
si
rinnova e
si
molteplici
cause
di
Praticamente non si vei^ifica che in casi eccezionali il caso inverso, una lemperatura ambiente elevata combinata con tale secchezza dell'aria da produrre effetti dannosi sull'apparecchio respiratorio e sulcio
l'organismo in generale.
I
lavori che
il
si
caldi
sono
pi
di
due specie:
e
Vi
intellettuale, affidato in
generale a persone pi
colte,
temperanti,
eseguono
lavori manuali.
Vi poi
di
il
che
si
richiede
il
dei
forni
sprigionano
parte
del
radiazioni di calore e di
solo
siccli
questa
in
personale
non
di
un atmosfera mollo
dalie
calda,
ma
riceve
direttamente
lavoro
le
irradiazioni
(1).
cocenti
vampe
calore e di luce
II
diverso genere
porta
temperature elevate e nel personale che disimpegna lavori manuali sono pi frequenti le malattie professionali. Questo fatto risulta chiaramente dalle statistiche sanitarie dell'armata, in cui il personale dirigente rappresentato dai macchinisti e il personale che esegue lavori manuali costituito dai fuochisti. Per es,, nell' ultima statistica
resistenza verso
i
si
di
casi nuovi per accidenti prodotti dall'azione diretta del calore, del freddo
e di sostanze tossiche di 0,08 nel
(2).
Non intendo
limito a dare
dettare
un elenco completo
al
delle
malattie
un rapido sguardo a quelle in cui l'influenza del detto fatimmediata; per non debbo tacere che a noi sfugge l'influenza che tale fattore, pur non provocando fatti acuti, fivita
mente
anni
bienti
il
negli operai
che
protraggono
per molti
malattie professionali che possono conseguire al lavoro in ama temperatura elevata si possono classificare in due ordini, secondo che la temperatura stessa causa diretta e determinante, o causa predisponente od occasionale.
Le
(1)
La
luco
rtamme
e dalle
abbajliante che al momento dell'apertura dei forni emessa d'un tratto dallo masse fuse pu provocare vari morbi oculari e specialmente la cataratta e l'atrofia
statistica
non sono
siuMotti fattori.
Malattie
lattie del
I-
del
l'
anemia
il
colpo
di
calore;
degli
ma-
secondo sono
affezioni
reumatiche
f|uelle
organi
Ciiniineiorn la tratlazi<jne
da queste ultime.
gli
operai lavoranti
aiiibienli ealdi
di
il
vadano
quali
le
forli
perfrigerazioni dell'organismo
per
-Miterebbero
cagione jtredisponente.
Non
lier,
i
(">
facile
dalle statistiche
di
popolazione;
ohe non
si
espongono
priori
negando a
molto
l'azione
tal
causa, mi parrebbe
utile
degli
se
gli
detti
morbi
degli
articolari
acuti
(li
sono
realmente
le
tra
operai
stabilimenti
terra o se
cose
La
relativa
immunit contro
gli
reu-
rappresenta
L'immunit per non vale contro le affezioni in cui non la causa predisponente, ma la vera
il
propria causa
determinante come mialgie, nevralgie e paralisi B.frviore ed effettivamente, quando una parte del corpo estuante direttamente esposta ad una
:
te
corrente
d'aria,
come
quella
le
che
proviene
da un ventilatore,
si
dette affezioni.
forni o le
-'
Per evitare bruschi passaggi di temperatura giova stabilire, presso macchine degli opifci e delle navi, tepidari, in cui gli operai lavano e depongono le sopravvesti da lavoro in ambiente a teii)['ei
lura media.
Affi-zioiu respiratorie. Tutti gli autori
ii'iioslaiite
i
rrenti
uieno fre(|uenti
cui
Ila
risulta
che
vanno
soggetti
ad affezioni
tepidari.
meno frequentemente
del
rimanente personale
sino a G ad 8
litri
al
giorno, che
si
214
la fortissima perdita di
acqua
col
sudore.
t.a
introduzione
abbondante quantit
di
acqua
indispensabile
per resistere alle alte temperature, laonde l'igiene deve combattere l'abuso,
raccomanda a tal che non bevano grandi quantit in una volta, ma si sa quanto giovano questi consigli e mezzo pi efficace quello di somministrare una bevanda sana, fresca e gradevole che, menl'uso ragionevole di questo prezioso elemento. Si
fine di consigliare agli operai
non
nello stesso tempo riparatrice. Sulle navi a buon successo alle bevande con zucchero e caff. Affezioni cutanee. L'elevata temperatura dei locali eccita fortemente la funzionalit della cute ed agisce quindi come causa predisponente alle flogosi, che trovano la cagione efficiente nei germi che pullulano sulla cute medesima, sugli abiti, ecc. Per evitare tali flogosi bisogna volgere le maggiori cure alla nettezza della persona e il miglior mezzo la doccia tiepida dopo il lavoro.
tre estingue la sete,
riesca
questo scopo
si
ricorre con
Il
eritemi
gU
Anemia
professionale.
tutti
trattati
viene riportato
nell'igiene
come un
si
fatto accertato
che
il
lavoro in
e
locali
con tem-
peratura elevata
rifletta
sulla
emopoiesi
per
generi
l'anemia.
di
Anche
navale
trov
credito
lunghi
anni
l'idea
un'anemia
accertarmi del-
grado di tale anemia, intrapresi nel 1900 una serie di ricerche ematologiche su oltre 200 fuochisti, torpedinieri e marinai della marina militare. Con tali ricerche potei dimostrare che non esiste una vera anemia professionale, ma il pallore del viso, unico sintomo presentato da questo personale, dipende da una semplice oligocromemia, che scompare tostoch l'individuo sottratto all'ambiente di lavoro. Tale oligocromemia fu da me attribuita principalmente all'elevata temperatura dei locali per varie ragioni che non qui il caso di ricordare, mentre
Rho
la ritiene
fuochisti dall'ambiente
di
mac-
bagno
che
di sole e obbligarli
ad esercizi ginnastici
Ora mi pare
operai
di
desiderabile
simili
ricerche
vengano
ripetute
su
simili sia,
come quella
dei fuochisti,
emo-
globina,
importante, e la sola
ma-
professionale in cui
il
il
colpo di calore.
L'espressione
colp<j
<"*
^ilf)
due quadri
il
di
calore
riunisce
clinici distinti
di
la
sincope termica,
l'altro
vero colpo
calore,
La sincopo termica non ^ altro eli; uno svenimento od esaurimento nervoso caratterizzato prevalentemente da sinlunn' di depressione generale 'lei sistema nervoso e della forza muscohiro e in questa forma il
calore ha evidentemente
si
tratta di
esau-
propriamente detto f" un'affezione acuta caratterizzata da iperpiressia, coma e congestione polmonare. Manson e Samhon ne fanno una malattia infettiva specifica, che designano col nome di siriasi; ma questa ipotesi non del tutto convincente e allo stolto odierno (Ielle nostre cognizioni pi opportuno ammettere che il calore ne sia la causa determinante. quando la temperatura ambiente supera Il colpo di calore accade
II
colpo
di
cjxloi-e
35^
-40^
si
Sulle navi
verifica pi
tropicali, speciali
mente
nel
Mar Rosso
a preferenza
fuochisti
nella 2."
in
con
1
i
di
Mancano
Mitto
un confronto con
marina mercantile,
pi frequenti,
ma
0|inione cotnune
che
colpi di calore vi
di
siono
fuochisti
soprat-
perch
sulle
navi
commercio
sono
meno
di
giovani e
meno
da cause
sentire
la
predisposi-
fa
sua influenza
ma
specialmente sulla
ttM"mogenesi.
L'uomo
nel
stretti,
temperante
ele-
mangiare
dovuta agli apparecchi regolatori della 'uiperatura organica, che sottraggono continuamente il calore eclimiti 'i.'ssivo dal corpo e mantengono la temperatura animale ri'>'t>-"
vate. Tale relativa
immunit
fisiologici
Ili
1."
sudore,
che
di
in
rapporto con
lo
stato
movimento o
rapporto
in
con
il
deficit di
:V"
rafqiorto:
tem-
paratura
esterna;
b)
210
del
con
la
superfcie
corpo
scoperta;
e)
con
la
Cause
funzione dei
sono quelle che ostacolano la apparecchi regolatori, per cui non si ottiene un suffi-
alto grado di umidit e lo opponendosi all'evaporazione del sudore e all'esalazione del vapor acqueo dai polmoni, portano impedimento alla dispersione del calorico dell'organismo.
un
atmosferica,
che,
Cause
rarsi
di
calorico
che
produce
in
eccesso.
onde
mettere in prima linea l'affaticamento, che eleva la temperatura del corpo, gli effetti del lavoro si sommano con quelli della temperatura esterna.
le
bevande
le
permeabili.
La
profilassi
del
colpo
di
calore
cause
Per combattere
incanalando
in
istituisce
le
le
cause
di
predisposizione fisica
bisogna attenuare
nelle
macchine,
mettere l'aria
movimento, ci che si ottiene con la ventilazione artificiale, che si per combattere la causa determinante. Contro le cause di predisposizione individuale giova ridurre la tenuta ai soli calzoni, perch l'effetto refrigerante per la via della cute viene molto diminuito dal vestiario, per il quale la superficie di evaporazione del sudore trasportata all'esterno degli abiti e la penetrazione del sudore nella stoffa fa ritardare la evaporazione in modo proporzionale con lo spessore di essa. utile di ridurre la durata dei singoli turni di lavoro a un massimo di due ore, perch il lavoro muscolare una forte sorgente endogena di calorico. Bisogna provvedere un sufficiente numero di docce per rinfrescare il personale durante le pause e dopo il lavoro e mettere a disposizione degli operai bevande fresche per riparare le perdite di acqua dell'organismo con la traspirazione cutanea e con la
respirazione,
proibendo
l'
uso
dei
i
liquori
alcoolici.
Infine
necessario
dal
aprire
facili
comunicazioni tra
locali di
male,
un servizio
la
di
pronto soccorso
esclusivamente per
questo morbo.
causa determinante bisogna prevenire il riscaldaSchmidt rileva giustamente che la profilassi del colpo di calore spetta in primo luogo al costruttore, il quale deve aver di mira che la temperatura nei locali di lavoro non debba in alcuna circostanza elevarsi oltre il limite di 37". Del resto, come
Per combattere
mento
dell'aria. Sotto
questo riguardo
sempre avviene,
'^i>
i
:il7
iiiiniodi^to
degli
industriali,
messo in migliori condizioni di igiene. soprariscaMamento dell'aria si [>ui raggiungere: 1." con mezzi che attenuano l'irradiazione delle sorgenti di calore; 2." con mezzi che abbassano direttamente la temperatura. mezzi per attenuare l'irradiazione delle sorgenti di calore sono seguenti: Ampiezza dei locali in proporzione col numero e grandezza dei forni, imperocch quanto pi grande la massa d'aria da scaldare tanto pi tardi avverr il riscaldamento. Conveniente distanza tra la
Lo scopo
di evitare
il
di
con convenienti materiali coibenti; accerchiamento delle superfici ii-radianli calorico delle macchine e caldaie con mantelli e parafiiochi; protezione contro l'irradiazione dalle porte dei forni. (Queste applicazioni in
verit non
vengono quasi mai trascurate, essendo necessarie per impeonde l'igiene trae indirettamente vantaggio da
la
Per abbassare
quantit
l-*er
temperatura
si
si
immense
di
per mezzo
ventilatori
meccanici.
un abbassamento termico limitato il raffreddamento dipende principalmente dal rapporto tra la temperatura dell'aria raffreddante e quella dell'ambiente che si vuol raffreddare. Perci il raffreddamento maggiore, quanto maggiore la differenza di temperatura tra
con
ventilazione
ottiene
e
l'aria
temperatura dell'aria introdotta dall'esterno, si raggiunge un limite del suddetto rapporto, al di l del quale non si ha alcun ulteriore raffreddamento.
la
la
ventisi
si
agevola
modo l'evaporazione
del
si
ha raffreddamento
del corpo.
realmente efficace per ottenere nelle suddelle circostanze frescamente dell'aria sino a un grado tollerabile di introdurre con ventilatori meccanici aria precedentemente raffreddata mediante l'installazione di macchine refrigeranti, le <juali raffreddano precedentemente
il
Un mezzo
riti
che deve essere condotta nei locali da lavoro. si im|iega oggigiorno largamente per conservalia bass-i temperatura sostanze facilmente de|)eribili (alimenti) o j)ericolose
l'aria,
Tale installazione
d'esplosione (polveri);
"li
si
pu dunque a buon
iliritto
invocare l'applicazione
la
vita
umana!
Il
218
il
Presidente
si
congratula e ringrazia
Relatore:
apre quindi la
operai allo stato attuale della legislazione una non esatta distinzione fra
vare che
il
come un
un vero
in
Doti. Petrilli:
Concorda
col dott.
il
colpo di calore
e proprio infortunio.
concorso
col dott.
Richiama una relazione fatta dall'oratore Sozzi per il Congresso dei gazisti nel 1902. Ha
le
potuto
constatare
si
che
affezioni
respiratorie
sono
pi
in
frequenti
si
di
quanto
il
cui
svolgeva
Dopo il Congresso Union des Gaz ha adottato per fuochisti il metodo di ^2 eli carica e '7$ d'ora di riposo. Ritiene per anche il periodo di ^j g', eccessivo.
bagni
V
tiepidi,
ma
Dott.
Gi^lioli:
Concorda
a proposito dell'influenza
;
riferisce
anche sopra le altecazioni dell'apparato circolatorio; insiste sopra la speciale importanza del genere di lavoro eseguito, e crede che regolamenti che stabiliscano una limitazione delle ore di lavoro in proporzione colla temperatura e col genere di lavoro eseguito, s' impongano in modo assoluto.
Prof. Halin: Die Regelung der hygienischen Arbeitsverhltnisse der Heizer auf Dampfschiffen ist von grosser internationaler Bedeutung, weil das Arbeitspersonal international ist, d. h. der Italiener heute auf
einem deutschen, morgen auf einem italienischen Shiffe dient. Man solite diese Frage zur eingehenden Beratung auf einem nchsten Congresso aufzustellen und dann die Anforderungen, welche wenigstens auf neugebauten Schiffen an Luftraum, Ventilation, Treppenverbindungen, Temperatur gestellt werden mssen, praecisiren.
Come medico addetto ad una vetreria dove si fabbricano damigiane ecc., posso assicurare che in questi operai, che lavorano in un ambiente in cui la temperatura oltremodo elevata, si riscontrano non solo disturbi degli organi respiratori, ma eziandio degli oi'gani della circolazione, ad esempio aortiti, ed inoltre disturbi gastro-intestinali, e forme speciali di dermatosi.
Dott. Gatti:
bottiglie,
Anche
di
io consiglio,
oltre la
ventilazione
od
immissione
di
correnti
aria fredda,
Dott. Gasperini:
lavoratori
Nota come siano i lavoratori del vetro pi esposti temperature maggiormente elevate. Questi vengono ben pagati in vista anche delle vere malattie del-
21<>
ecc.)
apparato circolatorio
(aortiti,
sclorusi
dell'apparato
digorento,
che coritraggutio sul lavoro. Ed ^ cosi giusto che l'orario di questi operai dobha avere interruzioni o limitazione, che alcuni industriali hanno
gi adottati orari
di
piii
convenienti ad eliminare
le
vere
malattie
proprie
tale jtrofessione.
Il
Presidente d la parola
al
doli.
Miicoli
della
comunicazione:
= Le
Nei
tare
aortiti latenti
fochisti marittimi
i
-=
l'ambulatorio di
quali vengono a consultare il medico nelPanmatone per le pivi svariate malattie, accade constacon grande frequenza come esistano lesioni dell'aorta, e talora del
in
cuore anche
non
si
accorgono del
altra specie.
La
la-
lavoratori,
non per
il
medico.
Questi potr
di
1." Che esistano quasi sempre ectasie aortiche rilevabili col Segno Peter - Livierato e colle modalit di ascoltazione.
2.
all'
Che
in
un numero minore
non
di
di casi
ectasia aortica.
3."
Che
infine
raro coesistano
vizi
sempre
dell'aorta.
Siccome
tali
lesioni esistono,
lesioni
reumafat-
conviene metterle
tori
1.
in
rapporto con
:
Incoro
fatto.
Probabilmente due
contribuiscono a formarle
torace;
2.
Sarebbe desiderabile che durante il lavoro fendessero il torace con flanelle bagnate.
Ihitt.
Torretta:
K d'accordo
cogli
oratori
precedenti
che
1
si
deve
di
Gas
pleurite e
tubt^rco-
in
5 anni, eccettuati
lond)aggiiii
le
comuni bronchiti
p(>r
lievi
e catarri
,Ja
bronchiali,
sforzo,
numerose
che
^r
sono
pi
|oiiiliagrri,,i
che
reumatiche.
In quest'in([ii>iiia
umi
pui>
lr allro
ehe
ilare
Gardeiujhi :
mosfera, e a proposito dei Ianni che si verificano nelle alle temperature r.de si debba insistere sopratutto sulla limitazione delle ..re di lavom.
Il
220
il
Presidente
saluta
presenta
rappresentante del
Dott.
Provincial
W.
Oldrif/ht,
professore
Prof.
tegli
il
come si studino le condove macchinisti e fuochisti navali sudano e si atfaticano. Egli si permette di portare il contributo della sua personale esperienza e di quella che si fa nella sua patria in proposito, specialmente sull'orario. L'ultimo oratore ha alluso al lungo orario. Ora bene sapere che nel Canada le otto ore sono gi un fatto compiuto e
quindi dice
comune
che non
vi si
osservano
danni
dem Herrn
Torretta, welcher
Sterblichkeitsverhltnisse
hat,
bemerken, dass mann dodi zwischen Fabriken einer grosse Unterschied machen muss. Zunchst arbeiten die Heizer auf Schiffen in viel Sehichten als in Fabriken, auch sonst viel ungiinstigeren hygienischen Verhltnisse. 8ie diirften wol auch dalier in Gegensatz zu den Fabrikheizern eine viel geringere Krankheits u. Sterblichkeitsziffer aufzuweisen haben.
Turin angefhrt
mochte
ich
u.
in
Dott. Belli :
Convengo
nelle oeservazioni
degli
oratori
preopinanti,
in
ma mi
sul
permetto
dovendo intrattenermi
generale
possibile di
Le osservazioni
di
Le
statistiche della
frequenza
di tali
forme,
ma
la interpretazione di
i
diffcile.
meno pesante che quello dei fuochisti della marina mercantile, di et maggiore, con lavoro pi faticoso e con abuso di alcool e soprattutto di tabacco. Bisogna dunque tener conto di queste concause che possono
agire
insieme con
la
ed
affrettare
r insorgenza dell'arteriosclerosi.
profilassi.
Mi pare che l'accordo sia completo anche per quanto riguarda la La maggior parte degli oratori hanno specialmente insistito
Naturalmente non
(^
sulla riduzione comjjlessiva del lavoro e sulla riduzione dei singoli turni
di questo.
possibile dettare
norme
riguardo, dovendo la durata del lavoro totale e dei singoli turni adattarsi
alle condizioni speciali delle varie industrie.
Si leva la
SKin'TA
Q( A!;'r.\.
Ijiiii'di
11 (iiu;ino
ore
14,:{()
l'r<iMi.ivn-
l'n.f.
\ ..
DKVOT
parola
al
Sir.mT\i<iM-
I),,tf
Vff;\NY).
Il
Fresidente
la
prof. li.
Massoloiigo
di
Verona
sul
tema:
all'ordine
Tema messo
imperocchi
giorno:
laroro,
sarebbe
lavoratori deve
un
cumulo
di
circostanze
endemica pestilenza diffondendosi e projiagandosi, per notissime, prevalentemente fra coloro dei maggioranza della nazione), che il bisogno costringe a
luce, avvele-
da emanazioni malsane,
sjtirito,
costretti
corpo e dello
cause queste
lo
principalissime
quel decadimento
multiformi
ed
accidenti
a cui
soinnial(^
iiisi<'in<\
(pianto la tubercolosi.
il
Capitolo pi importante, pi
il
pi
di
commovente
quella
della
l^aioltr/ia
del /acoro,
del
proldema pi
rimjM'Ilentf
urgente
1''
sospirata
/.e//ista:one
Incoro
che
moderna reclamano.
<^
indubitato che la tubercolosi prima di tutto malnttid sociale; ma pu essere ancora malattia professionale. (Uiante e quante volte il genere dell'occupazione e del lavoro fu causa diretta od indiretta lello sviluppo della tubercolosi! Le statistiche recenti lo dimostrano luminomunente e la f.ei/e sanitaria de/ /arnro dovr riconoscerlo e dichiarare
"-sa
222
aggravano
temuta infezione. Preservare dalla tubercolosi l'operaio, equivale alla sua redenzione fisica, economica e morale.
Premessa
la
il
quanto basta agli indispensabili bisogni suoi e della sua famiglia, secondo il luogo ed il tempo, ne consegue che una legislazione del lavoro deve prima di tutto rigorosamente e razionaldel suo lavoro, ricavare
mente sancire
le
norme
delle
ed
La
solo
domandata dall'amor
gli
temperanza
previdenza.
La
1.0 2.
Nella officina;
In famiglia.
La
tutto,
con
criteri
umanitari
Sanitario
del lavoro,
risultato
della
visita
medica
del certificato
il
relativo
saranno
riprodotti in
Libretto personale,
che dovranno essere tenuti al corrente di cui potr andar incontro l'operaio durante
del Libretto personale
le
vicende patologiche a
verranno sommariamente
il
chiaramente esposte
massimo
delle
ore di
anche qui tenendo grande calcolo della natura del lavoro stesso. Ogni officina o stabilimento industriale dovr essere provveduto di acqua potabile, di sale da bagno, di lavabos, coll'obbligo da parte degli operai del bagno generale almeno una volta alla settimana, magari tutti
i
giorni
nell'estate e
mani
della bocca
all'
uscita
dall'officina.
(li
223
un
forte
numero
furrita
provveduto
di
di cibi
reciieranno
':on
gli
operai
dove potranno provvedersi ^li alimenti <|uelli consumo o meglio istituita e gestita dagli stessi industriali che ne troveranno il loro tornaconto, jjerch^ il maggior rendimento di
celibatari e
(.'ooperatira di
famif^lia,
lavoro sta in ragione diretta della salute e robustezza del lavoratore. L' Ispettore Sanitiirio del lavoro oltre che la sorveglianza di cui
sopra, dovr tenere Conferente d' ifjienc popolare,
non meno
di
una
alla
settimana,
con
speciale
attenzione
alla
profilassi
antitubercolare
ed
antialcoolica.
il
Medico
i
if/ienista
del
laroro
lavoratori,
sorvegliando
il
quelli
sospetto
essere ammalati
sofferenti,
con speciali riguardi, provvedimento non solo collettivo. E queste diligenti osservazioni dell'Ispettore sanitario del lavoro dovranno estendersi ancora alle cause certe o probabili del deperimento organico di q\iesto o quell'operaio, onde
saranno
d'interesse
individuale,
ma
verificar' se ed
riali
in
quanto
'
ai
mate-
ambienti
specie sul
traumatismi,
Riconosciuto poi in un operaio lo sviluppo della tubercolosi, questi dovr subito essere allontanato, e per un periodo lungo di tempo, fissato dalla Legge sul lavoro, mantenuto per esso lo stipendio. E qui sorge
tosto l'altro lato del
lotta
oi.'i-iili .l'i-;.ilaiiu'nto
contro la tubero
nei Sanatori.
Ma
imposta
hilit al
se
non
verr
anche
la
nel
nostro
paese
unico
V
provvida
i
Legge
dell'assicurazione
obbligatoria,
pericoli
che minacciano
sanitaria,
loro esistenza,
ma-
lavoro e la disoccupazione.
l'ispezione
La spesa per
obbligatoria
norme sanzionate
del
La nomina
lulii
di
rpiesti
medici-i-^petlori
lavoro
sar governativa.
I
locali,
gli
ambit'iili
tutti
i
dove sono
oliliiigaii
UiNoraif
nei
uu
ojur.u.
devono pi-esentare
sia
riguardi della
cadauna
industria, specie per quelle nelle quali l'operaio costretto respirare aria
polverosa e caricti di particelle organiche o minerali, ovvero esposto a basse od elevate temperature che, con sj>eoiale frequenza, sono cause
"^'J
'*
come
nei
minatori ecc.
I
locali di
i
istato
di
costante
nettezza.
Le
pareti ed
in
maniera da renderne
facile la lavatura. La pulizia di questi locali dovr essere fatta quotidianamente avanti l'apertura o la chiusura del lavoro, mai durante lo stesso, coi comuni espedienti per non sollevare polvere. Non solo in ogni grande stabilimento industriale, ma anclie in ogni luogo dove sono raccolti pi operai, dovranno essere collocate opportune sputacchiere, in numero sufficiente, coU'obbligo da parte degli operai stessi di non sputare mai in terra, sanzionando penalit pei trasgressori. Numerosi cartelli nei corridoi, negli ambulatori, ecc., porteranno stampate
le
massime
per esempio:
La
le
malattie
quella
che
fa
il
maggior numero
che
si
di vittime ,
La
tubercolosi causata da
,
un microbo
diffondi
Questi
spuli
dono
<i
la tubercolosi
ai tubercolosi
sputare
,
per terra, non date voi stesso questo esempio pericoloso e ripugnante
proibito di sputare
terra
,
L'alcoolismo
favorisce e prepara lo
ecc.,
ecc.
il
abitazioni
venne
e
luminosamente
solo
dalla
lunga
ancora dalle recenti, notissime e diligentissime inchieste fatte, specialmente in Germania, Francia e Belgio. Aria libera pi possenti nemici del bacillo tubercolare. e pura e luce diffusa sono
dolorosa esperienza,
i
ma
La
Le
sono
bacilli tul>ercolari:
quivi
il
contagio della
razionale pro-
tubercolosi imperversa.
filassi
antitubercolare e ad attenuare o sospendere la quotidiana ecatombe, senza provvedere sollecitamente di abitazioni igieniche ed a buon mercato gli operai e
le
loro famiglie.
principio sociale ed
economico che
la sa-
del
lavoratore
la
condizione
indispensabile
dell'industria e del
dell'industria e del
numero
mercede,
abitazioni sane ed a
in f[uote
buon mercato i propri dijiendenti, trattenendo sulla minime, il valore della locazione. Questo deve stabilire la Legislazione sanitaria del lavoro e Governo ed Autorit dovranno, non solo incoraggiare, ma favorire con tutti mozzi possibili, con tutto lo
i
i'^i
iiiizialiva
\>rr
il
InciliiHziuiii,
qu'sta griindc e
il
iiocessario berics-
provvedimento
ehe
A.urninistrazioni comunali
.piHrtieri
iiitrapn-ndaiio ..pera
esistenti,
od ahita/ioni
gi.-,
sar
Una Commissione
indicando
l-
missione
speopere da
compiere
senz.i
per risanare, quanto e possibile, queste micidiali abitazioni tema d'impiegare anche dei mezzi eroici, cio l'espropriazione e la
demolizione per quello irriducibili. Spetta al lavoratore seguire ed aiutare questo nobile movimento indirizzato alla sua redenzione, non dimenticando mai che,
rante
(lei
il
detestabile
causa prepondeabuso
pi
grande
K qui voglio richiamare la vostra attenzione sulla necessita di provvedere per una quantit infinita di miseri lavoratori, addirittura dimenticati,
nelle cosidette
/>/Vc'o/<-
inf/iisiiif
ed a domicili*^.
Nessuna legge, nessuna norma, nessun aiuto vengono incontro a questi innumerevoli sfortunati che vivono in ambienti sovranamente antigienici,
notte, tanto
con scarso ed insufficiente alimento, che faticano di giorno di da trascinare una grama esistenza; sono queste le vittime
dell'orribile
sweating-syslem ^ uno dei tanti mezzi crudeli ad oltranza. L'Ispettore Sanitario del lavoro deve ancora valicare la soglia di questi domicili privati nei quali si sofIVe, si piange e si muore nel pi profondo silenzio e deve tutto vedere, consigliare e
ignorate
della concorrenza
provvedere.
nel
Per le operaie s'impone il riposo iiell'uhimo mese di gravidanza e primo del puerperio coll'obbligo di corrispondervi durante questo pe-
riodo di met
almeno
dello stipendio.
Questo reclamato
per
la
generale,
della
madre
e
per
nascituro,
ma
profilassi
antitubercolare
perche
in
nessun
per
tutti
altro
come questo
('n.^ise
della
vita
muliebre
p'ricoloso
lo
i
sviluppo
della tubercolosi e
dovranno
di
perci
essere
favorite
Matmatn che
la
valgono ad assicurare
carit
alle
un'equa indennit.
lavoro o
nobile
La legge igienica
sul
privata
dovranno
provvedere alla nutrizione ed alla custodia dei figli delle op.'raie oocuprtte nelle officine durante primi anni dell'esistenza coi Dispensari, coi
i
Presepi v cogli
.Asili
infantili,
mil.. e
ecc.
pi-.-wido
complemento
indis[.en>ai.ile del
benessere dei lavoratori e della salubrit delle abitazioni, sviluppare la coltura della vita donnestica, insegnando alla donna specialmente la buona
tenuta della casa, la saggia amministrazione del suo patrimonio, la razionale alimentazione sana ed economica, ecc.
A
private.
filantropicbe
di
istituzioni
pubbliche o
i
Ecco perci
la
necessit
moderni bisogni, l'Assistenza e Beneficenza. I Governi imparino che nelle lagrime del povero vi sono per essi istruzioni e doveri (De Gerardo). La miseria non un fenomeno dei nostri tempi, essa coeva alla vita economica dell'umanit, perch essa specialmente causata dalle disuguaglianze che natura pone nelle facolt fisiche, morali ed intellettuali degli individui. Ma dovere nostro, dovere di tutti d'impedire con ogni mezzo le conseguenze che da tali disuguaglianze derivano. Dobbiamo volere e fermamente volere
!
Il
Relatore e
sottoscritti
presentano
il
seguente
Il
le
Malattie
del
lavoro
tenuto in
i lavoratori il problema pi importante, pi vasto e pi commovente della patologia del lavoro, esprime concorde parere sulla urgente necessit di una legislazione sanitaria del lavoro che tuteli in ogni sua
parte la salute
endemica
infe-
compendiano
tutti
economica, morale.
malattia di
essenzialmente sociale,
il
Congresso fa
che gi
voti che
quella
degli Enti
funzionano
a questo scopo e delle iniziative private. Fa voti ancora perch gli Stati vi destinino competenti stanziauwnti chiamando a contribuire le amministrazioni pubbliche locali e gli industriali.
Petrini,
Crisafulll
la
Presidente
svolto.
si
congratula col
Relatore ed apre
discussione sul
tema
Doti. Rubino: La tubercolosi pi che una malattia professionale una malattia sociale. T>g miswre che si adotterranno perci a combattere
la
mbercolosi sono
solamente
|)iii
erticaci,
quando saranno
e
diniitt
a misuri
prt'ventive e
(!ln'
n-pressiv;
utili
g;n*rali
pi
larghe
di
quella proposi?,
sono ccrUiincnte
ma
iri3unici<Mili.
Lu base
la
l'rt'sideiile
-^i
la rivista Alfliiinitchi;
lrlurin * r la
Si):nlf
.\f<"izin
Mbbiann dflitralo
a!
Congresso
Dotf.
il
l)ttf.
Xi'issfr di
Berlinu.
/'/.
Avendo per
studiare
le
circa 18 anni
zolfifere
esercitato la
T'altaniz/etla
/'"Ifatai
professione
'
di
Medico-Chii'urgo
in
due [)rovincie
le
di
le
malattie
dei
hroncltid,
bronro-poliin-
innnili,
l'rii/iseina,
l'asma, le lofiibaf/ini,
(ciftjsi,
l'
pei'l'ciiijni Ji'iiclv,
lofdosij
giorno,
si
con
somma
meraviglia
ho osservato
che
tuhrrcolou
non
osserva nei
zol fatai.
gli
iirrido/u) o
Inoltre ho potuto
paralizzano l'azione del bacillo di Koch. osservare che la malaria rara nei
zolAitai
certamente avviene perch l'anidride solforosa che si sviluppa dai calderoni o dai forni dove si fonde lo zolfo, allontana, paralizza o uccide
/'.
\nophelrs.
di
Ufficiale Sanitario,
Comune
di
mente
zolfifero.
manchevolezza della Legislazione atlavoratori si possono distogliere con la denuncia, crede che la profilassi debba sopratutto fondarsi sull'educazioHf della classe lavoratrice a mezzo di conferenze e di opuscoli richiae domanda che il Congresso si esprima su questo argomento ma l'attenzione del Congresso sull'organizzazione delle squadre operaie (depisteurs) che vigilano nell'opificio lo stato di salute dei compagni, riferiscano nel caso di malattia all' Istituto antitubercolare coadiuvando
Doti.
Funoli
Considerando
i
la
tuale antitubercolare,
condizione
d'igiene
compagni
di
lavoro.
Ga^perini
al
fatti
Rileva
come
tante proposte,
e
tante
|uestioni
gli
le
si
connettono
lavoro
prega
con
aduvarie
nati a riferire
della infezione
tubercolare
connessi
Massalongo
Haiti
Si pro[)one
l'Ufficiale
Sanitario di
"i,Mu
Comune
della
Si
228
obbligatorie
pmiione che
le
norme
ogni
Comune,
per essi
dalla
als
Es giebt doch Erfahrungen, welche fur eine andere fiir die sogenannten FliggeschenTropfscheninfektion. Ich denke dabei auf die ungeheuren grossen Sterblichkeit unter den Arbeitern in Gewerbe, welche zu Ueberbevolkerung der Arbeitsraumes mit engem Arbeitsplatzen entladen. Wie Setzereien und Buchbindereien. Ich glaube darum dass es wiinschenwerth war Bestimmungen erhalten, dass die Arbeitspltze 1 '^/^ - 2 meter abstndig von einander sein werden.
alter aquirirt wird.
La prevenzione
il
lavoratori
debbono
costituire
in
igienisti, industriali,
hanno
mira
Nessun fattore morbigeno quanto la tubercolosi falcia tante esistenze. L'esempio della citt di Trieste, dove la tubercolosi in tutte le sue manifestazioni miete ancora annualmente 47-48 su 10.000 abitanti, (l dove nel Regno d'Italia questa cifra proporzionale si ridotta a 16-17 ) lo dimostra chiaramente. Torna ad onore di essa di aver adottato, con larghezza di criterii e con non indifferente spesa, misure dirette alla cura ed al ricovero dei tubercolosi e ci come poche citt di Europa, ma sul terreno della prevenzione quanto cammino ancora da percorrere! E vero che l dove regolamenti industriali sono scrupolosamente osservali, l dove gli ispettori del lavoro esercitano il loro saggio controllo la tubercolosi tende a diminuire, ma finora risultati sono appena
!
apprezzabili.
Le
E
meno
per
ci
di
provvedimenti,
alcuni
di
cui
i
anelli sieno
saldamente
fissati gli
altri,
aurei
come
sanatori, altri
costosi,
ma
altrettanto solidi
quella legisla-
(jermania ed anche in Austria e ne darebbe tanto maggiori in questa bella Italia dove le condizioni di clima e di ambiente permettono risultati pi facili perchr la
zione sociale che
tanti
ha dato
buoni
in
jattura vi minore.
le
Presidente d
la
22;
I.
parula
al
di'ti.
minili
'frl'-hn
di
ViMiim
sul
tema;
uiiter keiiier
als uiiter
der
induslrielleu
uiiter deni
mehr
ist
iiiduslrielloii
der
das
eine so feststcheiide, so oftmals bewiesene Tatsache, dass es hietur irgeiiflwelche Dateli aiizufhreii.
wohi
riichi
merkwiirdigem Gegensatz dazu steht es, dass die Lander, in denen die Industrie ilirc hochste Entwicklung erreiclit Fiat, in denen ein sehr grosser Teil der Bevolkernng zur induslrielleu Arbeitoischaft gehrt das Knglaiid und Deutschland eine verhltnismassig kleine und
aufweisen, wiihrond andere Lander, die eben ersi die Bahn mdn-
strieller
und die Vernderungen, die sie whrend der letzten 30 Jalire duichgcrnaclit sludiert und wiJI Ihnen hier in Knrze die Resultate dieser Arbeit initteilen, so weit sie geeignet orscheinen, iibor das eben erwahnte Phaenomen und lber die Beziehungen zwischen Tuberculose und industrieller luilwicklung ein gewisses Liciit zu vorbreiten.
in
Oeslerreich
In Oesterroicb,, ebenso wie in alien anderen Landern zeigen die Berufsangehorigen der Industrie, eine beiweitem gr<")ssere Sterblichkeit an Tuberculose, als die der Landwirtschalt, die Bewohner der grossen
Sfcidte eine
wir die Verleilung der Tubercunach Kronlndern (Provinzen), so sehen wir ibigendes: 1869 gab es in Oeslerreich 4 Lander, in denen weniger als GO der Beriirstatigen in der Lan Iwirtscliaft tjtig waren: alle 4 haiten eine Lungeiischwindsuclitsterblichkoit liber dem Ilcichsdurchsclinitt, 1900 gab es sieben solche industrielle Lander und von diesen zeigten 5 u. zw. gerade die induslriell vurgeselirittenston eine dcn Ri'ichsdurchschnitl
als die des llachen Landes. Betrachten
losesterbliclikeit
^'
Zusainnienhange
rnil
war
imlusirielh'
Lntwicklung
rasch vorgeschritten, dass in den Jahren 18G91903 10 Vo*^^'* '*"^^^^''*^~ schafttreibenden l^evolkerung zur Imlustrii' iibergegangen waren. N'on
diesen Landi'rn zeigen 8 ein Sinken der Tnberfulsesterblichkeil wahrend dieses Zeiiraumes: von den 6 wirtscbaftlicli stationar gebliebenen aber
zeigt
Mur
ein
die
2:50
man
durch
die
Influenzaepidemie stark
beeinflusst
Landern im Jahrfunf 1890-94 ihr Maximum. Jedes Kronland ist administrativ in eine Anzahl politischer Bezirke geteilt. Betrachten wir die polilischen Bezirke Niederr)sterreichs so sehen wir, dass die grsste Tuberculoseslerblichkeit die grossstdtischen und die
industriellen Bezirke aufweisen.
Betrachten wir aber auch hier die Aenderungen der Sterblichkeit in den Jahren 1873-1889, resp. 94 (fiir die letzten Jahre ist es infolge Aenderung der Bezirkseinteilung unmoglich, die Zahlen weiter zu verwerten), so sehen wir, dass die Tubercolose-Mortalitt der grossstdtischen Bezirke gesunken ist, die der industriellen mit starken Schwankungen annhernd gleich geblieben, die der agrarischen gestiegen (von 302324)
ist.
Er-
krankungen der Atmungsorgane, zusammen genommen, so sehen wir die der grossstdtischen um etwas gesunken, die der industriellen nach erheblichen Schwankungen bis 90-9i ebenfalls um etwas gesunken, die
der agrarischen erheblich gesliegen.
Wieder
Curve
auf.
osterreichischen
Stdte
mit
mehr
als
fiOOOO
Einwohner, so sehen wir, dass gerade jene Stdte, die den Namen Grossstdte mit Rechi verdienen und die in rascher wirtschaftlicher Entfaltung begriffen sind, dass Wien, Prag und die Vororte Prags, und ausserdeni Brunn (in dem aber ganz eigentiimliche Verhltnisse herrschen) die starkste Besserung aufweisen, whrend die galizischen Staedte (die wirtschaftlich stationr geblieben), kaum eine Besserung zeigen. In den Mittelstdten zeigt die Sterblichkeit an Tubercolose sowohi
als die
an Tuberculose mit entziindlicheu Erkrankungen zusammengein den Sudetenstdten, die am meisten den Charakter von Industriestdten haben und die im raschen Wachstum begriffen sind den verhltnissmssig gnstigsten Verlauf. Vergleichen wir die einzelnen grossen Stdte mit dem Kronland^
nommen
in
dem
sie
sich
befinden, so
iiberragt
in
W^eststerreich
den
letzten
Jahren unserer Beobachtung aber hat sich die TuKronlandes erheblich gen-
Stdten erheblich in don den Endern. Die Stdte, die ja das Cenirum industrieller luitwicklung bilden, sie weisen eine hohere Tuberculose-
I-iiiulor,
aber
gerade
in dieseii
Ceiilrt*ii
hai sich
ra^chcsteii gobnsseri.
uiid
Siii<iteii
selien
wii*
lei
deii
KroMlaiidcni. Bezirkcii
Ort- niit
iminer
das gleioht;
zoigon
oiiie
aiiffalloiide
Phaonomen:
hocheiitwickeitcr Industrie
hohc
Tiiboi'ciilosc-Mortalitat,
aber gorado die Orle mii hoher auch die grossi^ lJoss'ruiig di'rTiibcr-
ciilose-Morlaliliii
Ilalien
in
den
letzteii
Jalir/fhnteii.
wir
diircli die
geiiaue
mit gesetzniiissigor
[legelmiisaigkeit
Dass wickhing
ist,
die Industrie
stets
iins,
von
wioderhoU, so rnnsseii \\\v iinn auch zi erklaren. besonrlers in den Aiifaiigssladien ihrer Knteiner hohon Tulterculosesterhhchkeit he^leitet
iiidustrielle
das zeigt
dass die
Betatigung
iind
die
mil
dieser
verbundenen l^ebensgewohnheiten des industriellen Proletariats - S<*had hclikoiten mit sich l)ringon, die zu oiiier hohen Tuberculosesterbhchkeit
luhren.
wir aber sehen, dass von einem gewissen Zeitpunkt, viflvon einor gfwissen Hnhe der industriellen Entwickluni!; an, die 'l'uborculoscsterhlichkeit rasch sinki und gerade dort am raschesien siiikt, \\o die industrielle Entwicklung am raschesten fortschreitet wenn wir sehen, wie sich diese Ersciioinung mit einer gewissen Gesetz
A\'oini
leicht
Annahnie gelangen,
industriellen
Ent-
Entwicklung
ersi her-
denen ein gewaltiger Eintuss auf die Tuberwerden muss: Vor allem die wirtschartlicho und politische Organisqition der Arbeiterk lasse. Sie hai die Lebenshaltung des Arbeiters gehoben, ihm kwrzert' Arhoils/eit und hrdieren Lolm erkamplund dadurch bei dem engen Zusammenhang, derzwischen l'uberculosesterblichkcii und W'ohlstand besteht gewiss wesentlich dazu beigetragen, jenes rasche Sinken der TuhercuIosesterl)lichkeit herbeiznruhron,l!is wir gerade in industriellen
culosesterhlichkeit zugesi^hriebcn
(ii-bieten
beobachtet haben.
die fortschreitende industrielle
gelulirt,
dass auch der Slaat der industriellen Arbeiterschal't seint> l-'ursorge zuwandte: es entstanden di* Arbeiterscuutzgesetze, die Arbeiterversicherungsgesetze.
Wie
ist,
auf die Tuberculosesterblichkeit ausubten, dass der Curve in den weststerreichischen Stadten,
den gerade die letzteren zeigt uns der Verlauf wo in don .lahren nach
Einfiilirung der
^3i
Kranken^'ersicherung (1888) ein strkeres iSinkeu der ist, das in der zweiten Hlfte der 90er Johre durch ein leichtes Steigen nur zum Teil ausgeglichen wird.
Tubei'culosesterblichkeit zu heobachten
Il
Presidente ringrazia
il
Relatore e d
sie
la
parola
Telelr)-
al
prof.
Halin:
Herr
hier vorgetrageu
auf lange zeiten ausgedehnt wird, an dem Fehler, dass friiher die Tuberculose nichtstreng genug von anderen Erkrankungen der Atmungsorgane geschieden wurde. Im iibrigen stimme ich vollkommen mit ihm iiberein, dass die Hebung des standard of life des Arbeiters, die
vvenn
sie
Industrien
eine hohc
fiir
unzuverlssig,
we-
immer
Tuberculosesterblichkeit,
auf eine
gewerbliche Schdiichkeit hinweist, sondern eher auf einen' niedrigen Standard of life, verursacht durch die niedrigen Lohne. Das ist m. T. z. B. in der Te\ilindustrie der Fall.
Doti.
Teleky: Ich
habe
stets bei
Erkrankungen der Atmungsorgane in den Kreis meiner Beteachtung gesagen und nur dortein Sinken der Tuberculosesterblichkeit angenommen
wo
es
an
entzndlichen
Erkrankungen der Atmungsorgane. Ich habe dies in meinem Referate nicht erwahnt um nicht allzu schwerfallos zu machen.
P'oJ.
die Darstellung
Maasalougo: Faccio osservare, per non perdere tempo utile, mia Relazione non riguardava che un lato solo del grande problema antitubercolare come malattia sociale. Io non ho voluto, coerente agli scopi del Congresso, occuparmi solo di provvedere ad una profilassi, lavoratori nelle officine ed a ad una prevenzione della tubercolosi fra domicilio, mentre molti degli oratori che ora hanno preso la parola enche
la
i
suoi
molteplici
anche nei riguardi della cura ed assistenza dei tisici. Sarebbe grave pericolo ed ingiustificata prevenzione che noi volessimo ora, dopo la mia relazione, sanzionare sentenze sopra un argomento cos grave. Questo riservatevi di fare al prossimo Congresso Nazionale della tubercolosi che avr appunto luogo in Milano nel settembre venturo.
Prof. Pieraccini: Prende la parola per svolgere delle proposte studiate assieme ai colleghi Gasperini e Giglioli e concordate con altri che
le
hanno
sottoscritte.
col rilevai-e
il
Comincia
colosi
intervenga
direttamente ed
(^lu'-^io
iiut'r-vt'nio
iliffUo
Stalo,
non potr ad
alcuno senibran-
l'iclntisto
inienipe^tivainiMil',
come
la
malaria e
ha
lo
gisV
riconosciuto
il
Ora se
Stato gi
ha stanziato
per
la
vengano erogati a benefizio di una lotta che ha tanti rap|)Orti diretti con le condizioni economiche e sociali della Nazione. L'intervento dello Stato non intendiamo n che menomi, n che paralizzi le iniziative privati-, ne
tanto
meno
il
giovare alla
pale fattore
lotta antitubercolare;
di
funzionamento degli Enti che gi esistono con l'intento di ma riteniamo debba essere il princicoordinazione e di integrazione
alle
di (piel
che
si
fatto " si
pubbliche
essere
Amministrazioni, direttainlrai)resa
nel
mente
nn'/zi.
Una
K
genere
nnii
|)u
senza
bilancio
resti
il
larghi
dello
doversi
stanziare
esclusi-
vamente
Il
all'erario pubblico,
noi
contiM-
che
stabilirsi
fra
Enti locali
la
ragione
gi
cre-
maggiore
(>
piti
al
mi>vimento
iniziato, e
garanzia
di
applicazione
di
tutti
mezzi
profilattici
che
si
<ler
opportuno
la malattia.
che dal canto loro ricevono benefizi diretti del lavoix degli operai, dovranno contribuire ad accrescere il fondo statale, in misura che riteniamo possa essere proporzionato alla importanza delle rispettive
Gl'industriali poi,
Intorno a (piesto
programma
di
azione sanitaria,
le classi sociali.
vere
le
si
possa atlennare
non
le
cause
Cita
ricercht.'
come
si
svolgono vapori
non
si
come ha
detto
Maremma
le
toscana, la dove
di
presso
miniere
I
nime,
l)()ir.
liirrufiiio:
liiiiirno
alle
osservazioni
di-I
l'ieraccini.
cio die
la tubercolosi e
la
nudaria
si
osservano invece
con pi
frequenza nei
Perch
zolfiferi.
il
ambienti
per
gli
2 Studi meravigliosi si
sono
ammalati
Se
il
di
it
the r colasi
3
le
piante,
non
sa capire
paralizzare o uccidere
bacilli e Vanoplieles.
4 Se le esperienze,
di
sono
fatte
nelle
Maremme
col
solfato
nulla, ci
non
significa,
giacch
differenti
colosi
zolfatai,
Debbo dichiarare in fine che io non lio visto morire di tubermentre che esercitano il mestiere di zolfatai e con ci
gli
zolfatai
tutti
gli oratori,
pur dichiarando
di
il
con-
di
considerare la tubercolosi
come ma-
lattia sociale
quindi
di
proporre
un insieme
provvedimenti che
la
un Congresso per
le
che
questione
debba
Doti. Rubino:
si
Riprende
si
la
che questo Congresso internaziopropone gi un fatto compiuto in altre nazioni. Ricorda poi che il non tener conto della proposta della denunzia obblir/atoria fatta dall' A. per combattere la tubercolosi, sia pure quella cosi detta professionale, significa non tener conto del mezzo pi efficace propugnato dalla scuola di Koch.
sono
fatte
non
tenuto conto
si
Doti. Gasperini:
il
dis-
il
rt'Iatoic
|rir,
Mas^aloii/^o e le ideo
rifletta
f's|josl<'
Iirof.
Pieracciiii, r|iianflo si
che
la
|tro|)osta
legislazione
dd lavom
tiuva nei
riguardi
dell'
della
suo
pili
intervento
dello Stato
per
rendere pi eficace
Kfr\i
la lotta.
pensa che quando lo Stato coordiner tutto il movimento, intgiando la sua azione con 'piella degli enti, delle opere pie, e dei privati, senza con ci |aralizzare le lodevolissime iniziative dei filantropi, sani allora che, cominciando dalla scuola, come ci avrebbe detto se fosse stato presente il |rof. Di Vestea, sarA interesse dello Stato di far penetrare tutti gli insegnamenti, tutte le disposizioni atte a poi-tare il resultato finale chi ripromettiamo di vincere, cio la grande epidemia per-
fra le
classi lavoratrici.
Molle
e la
notizie
fin
d'ora
riferirsi sui
tuberco-
m.a pi ancora
verr
fatto
seguito r|iiando
i
pi
generale
sar
l'attenzicjne
l'agli
che
si
e lavoro.
ha lungamente pensato
Massalongo; ma ha non sapendo concepire ijualsiasi provvedimento per combattere la tubercolosi che non sia ct>ordiiiato con altri, che non formi come un tutto armonico e definito. D'altra parte non vede come alcuno possa avere difficolt a chiedere l'intervento diretto dello Stato nella questione. Si augura perci di poter compilare col prof. Massalongo un ordine del giorno che abbia
di
conclusioni
del
prof.
realmente opportuna,
l'unanime approvazione.
tale
scopo
il
pregando
di
aggiungere che
dagli oratori.
tutti
gli
Stati
debbano contribuire
nel
modo accennato
Il
l're.sideiile
iiietle
i|iiiii<li
in
voia/ioiie
!'.
.idilie
del giinin
>
pi
e-fhlal<
dal relatore.
18.10.
SEDUTA QIINTA.
Martrdi
PREsinFNTF.: Prof.
I,.
l'J
(int/no
ore
8,30.
l)l';\"()r(A
del prof.
comunica la ilolorosa notizia della morti* li una figlia Roth di Potsdam e chiede al Congresso di inviare al prof. Roth un telegramma di condoglianza a nome del Congresso. Il prof. Roth doveva prendere una notevole parte al Congresso e ne fu impedito dal suo lutto famigliare. I/ai/o linns direttore delTIsiiiuto Il Presidente d la parola al doti. d'Igiene e Batteriologia di Gelsenkirchen che legge le conclusioni seguenti sul tema:
Il
l'resideiii'
Die Ankvlostomiasis
(U urmkrankheit
l)etitschland
.?.
ist
.\rt
bekannt.
durch den Fces ausgeschiedenen Eier missen zuiiiiclist zu eingeka[isellen Lnrven werden, die entweder auf dem Wege durch den Mund oder durch die llaut in den K">rper eindringen und im Darm zu geschlechtsreifen Wiirmern auswachsen. Je nach der Zahl der Wiirmer werden die Faces melir oder weniger zahireiche Ankylostoma
Ivrankheit
geschieht ausschliesslich
in
Fier enthalti'n.
Entwickelung der Fier zu Larven ist eine gewisse hheri' gewisse Feuchtigkeit, Sauerstoffzutritt notwendig. Diese physikalischen Momente bedingen es, dass in Deutschland die Ankvlo3.
Fiir die
rem[>eratur,
bergarbeiter, auftritt.
4.
'^'i6
Arbeiterkategorien, neben den Ziegelarbeitern ganz besonders der KohlenNicht alle Bergvverke sind in gleicher
Welse
fr die Verbreitung
und feuchte Gruben begnstigen ihre Verbreitung. Es muss selbstverstndlich eine Ansteckung von aussen hinzu kommen, um die Verseuchung einer Grube herbeizufhren. selbst sind die hauptschlichsten Infectionsorte 5. In der Grube diejenigen Slelien, welche direkt mit menschlichen Kothaufen beschmutzt sind. Ob die eingekapselten Larven im Stande sind, durch eigene Bewegung
der Krankheit disponiert.
Warme
weite
Larven
Strecken zuriickzulegen, erscheint zweifelhaft. Ein Transport der kann mit Kotteilchen durch den menschlichen Verkehr bis auf
Eine Verschleppung der Larven Wassererfoigen.Dass die zur kohlenstaubbefeuchtung dienende Berieselung auf den rheinisch-westflischen kohlengrube eine explosionsartige Verbreitung der Krankheit hervorgerufen habe, ist zu
grssere Entfernung vor sich gehen.
kann
ebenfalls durch
bezweifeln.
6.
Fr
Krankheit
ihren
ist
kommen
frei
alle
Lente in Betracht,
die
Kot
an
Stellen entleeren,
wo
ob die Lente durch die Krankheit bereits geschwcht sind (sogenannte Wurmkranke ) oder sich nodi gesund fiihlen (sogenannte Wurmbehaftete ). Fr die Verbreitung der Krankheit von einer Zeche zur anderen spielt der Zuzug
dabei,
von aussen und der Wechsel der Belegschaft eine grosse RoUe. 7. DieBekmpfung der Krankheit auf einer Zeche ist umso schv^deriger, je strker die Zeche verseucht ist. Erst dann darf der Kampf als beendigt gelten, wenn kein einziger Wurmtrger mehr auf ihr vorhanden ist, beziehungsweise, wenn die physikalischen Verhltnisse der Grube so geworden sind, dass sie eine Verbreitung der Krankheit unmglich machen. 8. Sorge fr eine alien hygienischen Ansprchen gengende Fkalienbeseitigung ist fr die Bekmpfung der Krankheit von besonderer Wichtigkeit. Dazu gehrt a) das Verbot, den Kot anderswo als in den Abortanlagen ber oder uiiLer Tage abzusetzen, b) Aufstellung und Ueberwachung von zahlreiclien, zweckmssig konstruierten, reinlich gehaltenen Abortkbeln unter Tage, e) Einrichtung von zweckmssigen Abortanlagen ber Tage, d) eine Desinfektion des in den Kbeln aufgeiangenen Kots erscheint praktisch unmglich und unzweckmssig. 9. Um die Krankheit auf den verseuchten Gruben zurckzudrngen, ist am wirksamsten die Ermittelung und Fernhaltung smtlicher Wurmbehafteten von der Arbeit unter Tage bis zum Nachweis der Wurmfreiheit. Dies ist nur mglich durch hufig wiederholte mikroskopische Untersuchung der Gesamtbelegschalt. Diese Untersuchungen sind durch besonders dazu ausgebildete Aerzte auszufhren. 10. Versuche zur Desinfektion ganzer Grubenstrecken haben bis jelzl irgend einen ermutigenden Erfolg nicht erkennen lassen. Desinfek:
uti'i
liiiterijleibt
Die
allgemeiiie
Aufhebung
der lierieselung nicht als so gross anzusehen ist, wie frher gelegenllicli geglaubt wurde, h) weil durch die Aulhebung der Berieselung die Gefahr der kohlenstaub-Explosionen sehr wesenllicli wachsl. Fmnierhin wird man, da das Berieselungswasser gelegenllicli zuin 'l'rinken benulzt werden
Siimpfwasser
sondern
hygienisch
einwand-
Wasser benutzen
Eingehende
iniissen.
Belehrung der Arbeiter iibcr dio Nalur und di* und das ziir N'i-rmeidung der Vnsleckung notweudigo V(M'liaIl(Mi ist ein wicliliircs Miltel Tur di' Rokfimpr?,
Nach diesen
Prinziition
ist
im Uberbcrgaiutsbezirk
l)ortiiiund die
zwar mitdem
2353
d.
Erfolge,
dass im Verlauf von etwa zvvei Iahrt?n auf den mehrfach untersuchlen
Abnahme
ist.
ani"
h uni 83,14
"
,
'ingelrt'ten
14. Die Bekmplung der Wurmkrankheit im Obeibergamlsbezirk Dortmund hat sowohi seitens der befallenen Bergleute, wie seit^'ns der Bergwerksvorwaltungen grosse wirtschalliche Opfer erforderl. Nur
war
dem
entscheideiid zuruckzudrni^on.
Statistische
210
Abnahme
der
Wurmkrankheit (Ankjiostomiasis) auf der Zeche Shamrock Vn bei Herne (Bergw erks - Gesellschaft Hibernia).
==z
100
70
N. B. Die Zeche
Shamrock
'
bei
Herne \var
die
erste
Zeche, auf
-il
der Zahl der jedesmal auf gefundeneii Wurnibehafteten zeigt die obigo Tabelle. Nach der 9 Untersuchung, die 33 Wurm^jehaftete
Die
Abnahme
1,55",,
immer
iiur
auf eine
liess, wurden der mikroskopischen Uiilersuchung diesenigen Teile der Firlegscbafi uriterzogeii, uiiter denen verbrdtnismassig hohe Zahl vr.n Wiirmbehafteten
orkeunen
gerechnet
werdoii koniite (Teildurchmusteruiigen). Ari diesen TeildurcbrMUsU'iui.gen nahmoM in erster Linie Teil allo Laute, die in eiuer dei- fniberen riilersuchungon als wurmbehaftet sich orwieseri liatten, ferner di. Arbeiter eiiizelner besonders befallener Reviere
uiid
die
besonders
befallenen Arbeilerkategorien, die Spritzmeister, Fnrderaufseher, Reiniger dtr Grubenaborte, und die Bcaucle. Die letzte Teildurcbmusle'rung, an der fast dio Ibilfle der derzoiligon Bolegschaft,
Mann
0,:52
"'/o
Il
l'residenio ringrazia
il
/'/o/.
Ih-rroncitu:
il
Fnma
Bruns
e
intraprendere
rapporto, loda
doli.
Io
con
Inrtuna intrapreso
studio e la
miniere della Vestfalia e del Belgio, desidera di richiamare l'attenzione del Congresso sopra la f|uostiono delle anguillulo. porch.^ vede presente
il
ebbe polemica vivace sull'argomento '^2-25 anni discussione verteva sulla i)0ssibile dimorfobiosi dell'anguillula intestinale, della pialo la pseudorabdite stercorale, si vorrebbe figlia diretta libera maturantesi airostorno a vita libera.
fa.
La
caso recente di Anguillula, di cui ebbe materiali di coltura dal Vaccino, offrirebbe la opportunit per la soluzione dell'importante argomento. lieto intanto vedere presente il dott. Volante Giusep|M' alla
i
Ln
doti.
cui diligenza
si deve se il tunnel del Sempione si compiuto l'anemia dei minatori |otesse fare la sua comparsa.
Il
set./.-,
.-be
del
dott.
\'olante.
Prof. (Jrusfii: Ritiene che non sia impossibile dimostra..- c.hl'.Vngudliila intestinale e quella stercorale siano due specie differenti e pi
esaltamente che
sott.
il
nome
di
A/if/ni//ii/ri //(/('.s///<r//e
rAiiLrMIIiiI.i
I..t..<t;nale
d.) e l'altra
no (.Vnguillula Stercorale).
Uichiama l'attenzione sul pencolo che in Italia si diffonde la specie di Anchikjstoma e accenna alla circostanza clie il defecare nella latrina un mezzo di somma importanza per impedire la diffusi. -ne
Aiiioncana
d<'ir.\nchilosioma.
Pro/: Afontt
ci
Golgi nel
1882-84 ha
larve
>......
di
libera
sessuata
delle
raMiformi
strongiloides,
le
242
ma ha
notato che ci
si
che talvolta
filariformi
larve
rabditiformi
senza dare la Tale fatto venne osservato studiando le feci di uno stesso individuo ci non esclude che possano esistere due specie di strongiloidi, una capace di dare la generazione libera, l'altra incapace di sviluppo ses:
larve
suato nell'ambiente
esterno.
Tali
i
uno stesso
Il
prof. L.
Deoolo cede
la
presidenza
al
comm. V. Magaldi.
esecuil
Comni.
sulle
case popolari,
fu
pubblicato
il
regolamento,
quale ha un intero
titolo
Le
disposi-
costruttore
delle case popolari, sia societ cooperativa, sia ente morale, vuole godere
i
vantaggi
di
abbonda
l'acqua,
meno
altrove,
ma sempre
col concetto
Esprime la speranza che col diffondersi delle case popolari abbiano a migliorare le condizioni igieniche delle classi lavoratrici e quindi le diminuire grandemente quelle infermit alle cui prescrizioni tendono a
conclusioni del prof. Perroncito.
Il
Presidente d
la
di
Le malattie
del
lavoro
di
natura parassitaria.
di malattie
una classe
dette
del
meglio al lavoro che l'uomo compie in speciali condizioni, E come denominata malattia dei minatori quella che gli operai contraggono nelle lunghe e calde gallerie delle miniere di carbone, d'oro e d'argento e in quelle che formano l'opera pi grandiosa dell'epoca presente (Galleria del Frejus, del Gottardo, ecc.), cosi si chiama malattia o anemia dei fornaciai quella che gli operai contraggono lavorando a fabbricare
si
sviluppa
miniere
feri la
di zolfo,
addetti alle
fabbriche di fiammi-
cangrena dovuta
cachessia e
ma-
lattia
stoma o anguillule o da
che
legiuiii
uiniiji',
(l()Vt3
-^'i
l<'
si
coltivano
di
v\<\,
<rtajli"'
'
h!i"i
V'."''-t!i
'-li"
richieggono abbondanza
Si" si
acque.
L'/.iulogia dellf
per
si
divMse
inalallie
che
comprendono
compie
di
morte
essi
per
sul
lo
travi,
mattonaie, ecc.,
artieri lavorano, ed
trii'si;
sono dovute; alla cattiva igiene in cui gli in cui debbono vivere e nutra queste occupano una parte importantissima le malattie dovuta
altre
alle s|)eciali condizioni
ai
parassiti e in
modo
Se per esempio la igiene dei minatori fosse seinpic sUiUi mit-sa come lo fu dopo la scoperta della causa essenziale della loro anemia, la
Ofierai (fino
(^
Schemnitz ha ucciso negli anni anteriori al 188<) tanti a 1500-200 all'anno), e che al Gottardo ha seminato strage (si calcolato che morti per anemia superarono dieci mila), non sarebbero mai comparse. Prova ne sia quanto si verificate al Sempione,
malattia che a
i i
dove il modesto, ma intelligente dott. Giuseppe Volante, in base alle njoderne conoscenze, seppe attuare tali provvedimenti da impedire lo sviluppo di casi di anemia da infezioni parassitarie (protozoi, ascaridi, anobilostomi, anguillule, tricocefali, ecc.).
Egli per ha adottato la visita preventiva pi scrupolosa degli operai che dovevano essere a|plicati ai lavori del grande tunnel, escludendo in
gli infetti, anche in grado mollo leggero, se non dopo completa guarigione. Se ad esempio venissero sottoposti alle stesse misure preventive e si curassero diligentemente tutti gli individui infetti da protozoi, da ascaridi, da anchilostomi e da anguil-
modo
assoluto
tutti
averne ottenuto
la
lule, ecc,
le
specie
parassitarie
scom-
Vediamo
che
si
difalti
le
potrebbero prevenire.
i
Tra
laria,
abbiamo
in
prima
ma-
che come noto, si diffondono col mezzo degli anofeli, che ne succhiano germi e li fanno trascorrere nelle successive fasi lungo il tubo e nelle pareti del sistema digerente a produrre miriadi di sporozoiti che colla saliva degli stessi anofeli sono inoculati nel connettivo o nel sangue degli individui sani per la riproduzione della malattia. >ra colla cura razionale dei malarici, o meglio colla bonifica portata sull'uomo
i (
infetto
mediante
gli
specifici
della febbre
malarica,
si
si
sopprimono
di
fo-
che
sangue degli
in<lividui
]>arassili
malarici stessi.
la
Ma
malaria come
malattia
ilei
lavoro
si
comliatli>
la
impedendo
244
pozze d'acqua nelle localit infette, specie di bonifica questa che si raggiunge molto facilmente ricorrendo agli olii pesanti di catrame, i quali costituiscono i migliori insetticidi assieme al petrolio ed agli altri olii minerali, anche adoperati a dosi molto piccole. Le babesie o pirosomi, che si trasmettono colle zecche, mentre fanno numerose vittime fra i bovini, cavalli, ovini ed i cani, non risparmiana l'uomo e sono specialmente gli operai, che, per ragioni di lavoro in certe contrade devono andare seminudi, che possono essere vittime degli ixodidi
e forse
anche
di insetti infettanti.
gli
Quanti sono
sotto la
forma
di
che
lentamente
!
paesi caldi, delle Indie, del Congo, del che muoiono vittima dei tripanosomi, ora malattia del sonno, ora sotto quella di anemia profonda uccide? E ci per morsicature di specie di Glossine
operai dei
ecc.,
infette
cercomonadi si prendono colle acque inquinate, colle non cotti, infettati dalle mosche e dalla sporcizia di chi manipola le stesse sostanze. I sorci delle case e gli altri topi, che rodono il pane, il formaggio, le paste, i dolci, lo zucchero e quante altre sostanze che formano il comune alimento delle famiglie, coi
i
Le amebine ed
verdure crude
loro caccherelli
li
infettano di
tal
protozoi
diversi e specialmente di
mega-
modo passano
ragazzo, del bambino ed anche talvolta delle persone che possono mantenersi relativamente pi pulite, ma che senza saperlo fanno
uso
di alimenti contaminati.
Da esperimenti
smissione
sitaria.
al
fatti, le
come
analogo modo
si
pu ottenere
la loro tra-
mature
per la diffusione
L'incistidamento da
costituisce la base della
me
protozoi parassiti,
propagazione nelle specie animali e nell'uomo, da quelli a questo e da questo a quelli. Cos adunque deve essere anche per gli altri flagellati e per i veri infusori (paramecci) che qualche volta vennero osservati nell'uomo e pi
loro
Ma
tutti questi
protozoi
si
sempre
sudiciume che
si
pu evitare
Quando
venirne
lo
passa a considerare i vermi in rapporto alle malattie si trova che attualmente noi abbiamo mezzi por presviluppo e la diffusione.
poi
si
cisticerchi
48-50 C.
in
meno
carni e
dei
pesci,
fino
'
Zio
mutarne lievemente
tura, in
si
la colorazione,
i
vult;
modo che
si
in tulli
sicurissimi
che
maturo sfugge
alla
morte, e chi
ciba di
carni
''
La
da non merap-
ritare considerazione;
porti colla tenia
ma
per
la
la tenia
nana
per
suoi
possibili
murimi,
costruzione di case e
di
mobili
che impodigatti e
scano
coIl(>
dovraimo
costituire
il
impedire l'arrivo nel corpo dt'll'uomf dei protoscolidi delle loro larve a pi
avanzato sviluppo.
Io ricordo
doti.
Flaminio Dionisio,
solilo gli
infettato di
echi-
nococchi,
polmone
si
e costato
corrispondente, ave-
vano
uscivano
echinococco che
dallo esterno.
dt'l
'1'.
Sar anche questa una malattia da considei-arsi del lavoro spt-cial* il can? il grande distributore delle uova della echinococco
cacciatore? Si sa che
I
il
frutto
fii-
della
mancanza
di pulizia e dell'uso di
Le
poich,
prime specialmente,
la
dimostrato
che non
hanno bisogno
di
passare
raio,
il
in oste
donna se ne infettano col uova coll'embrione maturo. Le ascaridi che producono a milioni le uova, come anche lame altre specie elminliclie, vanno soggette ad una naturale distruzione che probambino,
rai^azzo o la
le
fatti
dall'igiene individuale.
uomo
per assicurare
nuove generazioni, perpetuando la specie. Ci non pertanto a qualche larva dato salvarsi e basta che il salvataggio si operi in una
luppo
di
proporzione infinitesimale per avere conservata la specie, la quale volta a volta pu determinare vere epidemie, come si verificarono, non e molto a Schemnitz, dove il doti. Tht ne descrisse particolarmente sotto forma di clorosi nelle ragazze e a Taggia da (piell'uticiale sanitario con forme cliniche lievi o gi-avi a seconda del grado dell'infezione avvenuta.
Egualmente
si
propagano
le
ossiuridi;
ma
causa
di codeste infezioni
ed ingestioni sono sempre
24(j
la mancanza di pulizia che rende facile il trapasso e la diffusione della specie parassitaria. L'anchilostoma duodenale e l'americano (necator americano) si sono
il primo in Europa, Asia ed Africa, secondo specialmente in America dove venne descritto dallo Stiles, ma osservato prima dal Leitz nel Brasile ed ora studiato in Italia nelle diverse cliniche (Roma, Padova, Torino, ecc.). L'una e l'altra uncinaria (od anchilostomi) sono eminentemente ematofaghi, sugchiano sangue e per di pi elaborando materiali tossici pre-
uno
stato di
dei
anemia
e di prostrazione pi
alle condizioni di
meno grandi
in rapporto
li
al
numero
parassiti,
nutrizione di chi
Ora
minate
noto
come
tali
eli-
sviluppano embrioni,
allo stato
il
quali
nati percorrono
un certo periodo
di
vita
libera
di
larve
che
in-
maturano,
fettarsi col
si
momento
propizio
di
acque o degli alimenti crudi, inquinati col mezza delle polveri, attraverso alla pelle nel sangue, nei polmoni e poi nel tubo digerente direttamente od indirettamente (seguendo la via cutanea tracciata prima che da altri dal Looss) ove si sviluppano allo stato di vermi perfetti perpetuando la specie parassitaria.
delle
mezzo
La
mature attraverso
che talune
di esse,
alla pelle, al
vaso fa
non trovando
facile uscita, probabilmente permangono nell'apparato circolatorio fsse in qualche punto del sistema arterioso o venoso, come succede di diverse
specie di telerostomi
giloidi nel
stron-
cane e nei bovini, e spiegano quei fatti di persistente anemia e di sconcerti morbosi circolatori malgrado la cura efficace che dal 1880 si sa praticare seguendo le norme stabilite e sanzionate dai pi illustri
ed esteri in base alle mie ricerche.
fa,
clinici italiani
Qualche anno
che
mici.
si
un
distinto veterinario
italiano,
il
dott. Alassero,
in
diventati
America, mi anedi
L'esame
di essi
mise
in
uova
del cavallo e
si
quelle
si
pote-
efficaci
norme
di
prevenzione.
stesse che da noi a Tombolo e allevamento ove produssero aneu-
Le
erano
le
a San Rossore ed
in altre stazioni di
risiili
'^17
vciininosi
'
i;
|)ri('tiui
da
i'ienionte, nell'Emilia e
nel Lazio, e
che si polrelb'r<j batcon danno grandissimo dei propermanenza tezzare del lavoro sono in dovrebbero che invece prendersi a coloro inascoltati da spesso prietari,
altre provincie d'Italia, le malattie parassitarie
euore
loro interessi.
Non
('
s<,'
\'An'/(u/fii/a
fntr'slinafis
e la
cio<^
la Pseudo-r/iahf/itis
vera-
forma dimorlbbiotica della Anguillula intestinale, come vorrebbe Grassi, poich" mentre nel 18H0 e 81 io ebbi nelle colture fatte su operai del Gottardo e delle nostre risaie le due specie o forme, Grassi e Parona non ottennero mai la Pseudo-rhabdite stercorale facendo analoghe col-
mente
la
al
Laboratjrin
da Stroppiana Vercellese, anche a noi (Perroncito, Marzocchi, Mella) non fu dato di ottenere lo sviluppo della Pseudo-rhabdite stercorale quale io la descrissi nel 188(J, i>er quanto si siano ripeVaccino
tuti
i
Sta per
fatto
feci,
eliminate colle
st>
che le larve deWAnr/uitlula intentinalis. una volta trovano condizioni favorevoli, maturano rapida-
mente
sano
nel
che quelle dell'.Vnchilostoma, come venne gi dimostrato mio laboratorio dal dott. Marzocchi. La Pseudo-rhadlite stercorale, sia che costituisca una forma libera dell'Anguillula intestinale, od una specie distinta svolgentesi tanto nell'intestino umano, quanto allo stato libero, anch'essa si molti|)lica e si diffonde in analogo modo; per cui si comprende come possano infettare rapidamente ed intensamente l'uomo
del pari
le
la
perpe-
tuazione della specie. Poich l'una e l'altra forma, o specie, maturantlo fa-
infettare col
ai
le
mezzc
ilelle
acque
potabili
in-
come fanno
minatori,
fornaciai o contadini
trovano
ad
avere
immersi
loro
fluida
piedi
fino alle
gambe
nelle acque
infette o nella
melma
pin o
meno
deirarrd)iente.
f.-rnii^^nn.iLa bambina infettissima di anguillule che lia foi-niio mente materiali di studio al dott. Vaccino ed a noi, ed tanti altri casi da me e da altri osservati, hanno il loro riscontro nelle osservazioni gi fatte sugli animali. In questi\ stessa ubertosa Lombardia, in varie regioni ''d in tempi diversi ebbi occasione di osservare quanto siano diffuse ed
i
intense
248
le elmintiasi per Rhabdonemi strongiloidi. Ancora recentissimamente io ebbi occasione di osservare e descrivere la morte avvenuta in una intiera nidiata di maialetti prima che avessero raggiunto i 18 giorni di et, per un'infezione intensissima da Anguillule o Rhabdonemi stron-
giloidi.
E la storia della trichina non ci ricorda forse molti casi di morti avvenute in persone di servizio, in salsicciai, ecc. che avevano consumate crude o semicotte salsiccie od altri preparati suini infetti dalla malattia t provvedimenti da adottarsi per queste Quali dovranno essere quindi malattie, o meglio per queste specie parassitarie ? Esse risultano evidenti dal ciclo evolutivo noto delle diverse specie elmintiche che si vogliono combattere. Innanzitutto negli stabilimenti gli operai grandi e piccoli dovrebbero tutti essere sottoposti a visita per la diagnosi delle forme e specie mori
bose apparenti o larvate dovute alle specie di protozoi ed elmintiche. Quindi, occorrendo, l'esame del sangue e delle feci non dovrebbero mai essere dimenticati, ed una volta diagnosticata la frequenza di qualche
specie di protozoa od elmentica nel tubo intestinale, combatterla e prevenirne la diffusione coi mezzi ora in potere della scienza.
Ma
singole specie
parassitarie
risultato
chiaro che una delle cause pi importanti per la loro diffusione consiste
nel difetto di pulizia.
L'igiene corporale,
bagni frequenti e
il
la pulizia
mature
di tutte
le
CONCLUSIONI
Creare un centro
ai parassiti,
di studi speciali
per
le
malattie del
le
lavoro dovute
pi importanti questioni
manifestazioni.
di tutte
specie ed
il
ciclo evolutivo di
ognuna
Segnalare agli ufficiaU sanitari gli emigranti ritornati dall'America per la cura che potrebbe essere necessaria onde impedire nuovi focolai di Necator americano. Popolarizzare la conoscenza dei parassiti pi comuni ed importanti dell'uomo e degli animali, il loro modo di diffusione e metodi preventivi per arrivare nel pi breve tempo alla distruzione delle specie parassitarie
pili
nocive.
ai
Dare incremento
bagni in rapporto
ai diversi
stabilimenti ind-
-iriali,
2'.>
in
f|uiii(li
alla
i)uli/ia lei
coipo
tutte
di
l<?
catiigorie
sociali, in
mollo
[liii'ticolare
le
a scopo
igiene
individuale
il
e pre-
ventivo per
malattie
che
si
(liffondono
mediante
sudiciume, u la
mancata
pulizia.
Provvedere ed assicurare la salul>ritf delle acque e degli alimenti di natura animale e vegetale. Le sostanze escrementizie, prima di abbantlonarlc per ragricoltura,
vengano sottoposte a
elementi patogeni.
speciali
speciali
trattamenti
allo
scupo
di
uccidere
tutti
gli
Promuovere conferenze
tuiMiel, ecc.,
coli
da tenersi
il
agli operai
risaie, delle
di
delle
diverse
campi, delle
miniere, dei
dai peri-
modo
difendersi
e dalle malattie, in
Introdurre
parassitarie
tliante
irli
|iiu
nell'insegnamento elementare la conoscenza delle specie importanti coi metodi jjrevenlivi pii adatti, anche mei
contadini e
ed
intanto prov-
faccia
sperimentale
dimostrativo
con
larghezza
in
di
mezzi
lo
Germania
li
la
discussione:
degli studi di Persullo svi-
Prof. Afond :
roncito sugli
lup|o degli
Aggiunge osservazioni
in
conferma
aveva impor-
lavoratori.
Per
1.
che
medici
di
reduci
dall'America
2."
impedire l'importazione dell'anchilostoma americano; che nei centri minerari, nei luoghi di lavorazione dei laterizi,
jier
i
la
ricerca
sistematica
delle
anchilostoma e con la spedalizzazione e la cura pronta degli infetti conducano all'e-^tinzione dell'infezione ancliilostomiatica. estinzione dimostrata possibili ilai meravigilosi risultati ottenuti durante il
uova
di
Bmnd
Brandau
ed
all'attivit
lei
dott.
Volante.
Prof.
Ohlrii/lit:
Afferma che
che
altri
nel
(anada non
?>i
os^eiM. ancora
la
r.-inchilostomiasi, ne sa
facilita di
passaggio specialmente da
presto vi
si
New
e improbabile
che
anche questa infezione; tanto pi clie col arrivano dall'europa molti operai addetti alle ferrovie. Spera che facendo tesoro
utiporti
di
250
si
quanto riferirono
forti
gli
egregi studiosi,
stanza
egli
stesso fatta perch suggeritagli da questo fatto che qui gli piace ricordare.
Nella provincia
di
Siena, dove
non
si
ritornava
infettata
ritornava
fu soltanto
Ma
mesi che ne fu fatta la diagnosi, quando cio il pi malato venne inviato dal Comune per grave malattia anemizzante nella sua clinica. Eppure erano tutti malati quand'erano a bordo e quando sarebbe stato allora facile e utile il provvedimento che fu, preso tanti mesi dopo, dopo cio aver diffuso il contagio in luogo sino dopo vari
della famiglia
allora
Il
immune.
Presidente d la parola al
dott.
AL Vaccino (Siroppiana)
Per non riprendere la parola altra volta dichiaro che anch'io ebbi ad osservare alcuni casi di anchilostomiasi proveniente dal Brasile, Anzi ricordo di avere recentemente esaminato le feci di una famiglia ritornata dal Brasile e di aver trovato ova di anchilostomi in discreta
abbondanza
in cinque individui sopra sei che componevano la famiglia. Questo per ribadire le osservazioni fatte dai precedenti oratori di controllare gli emigranti provenienti da quelle regioni, perch non abdi
infezione
tanto
del
[lii,
come
assei'i-
Brasile qualche scono e Perroncito, che cosa di diverso dall'anchilostoma europeo e che finora non pare abbia determinato da noi vere infezioni specifiche. Ora vengo subito all'argomento trattando la:
l'anchilostoma
Diffusione
dell'
Anchilostomiasi
necessit
di
mio studio
il
compendio
di
quotidiane e pazienti
osservazioni
che vado facendo da quasi un decennio nel comune di Stroppiana ove io esercisco ed anche un poco nei paesi vicini, secondato in questo lavoro da cortesi colleghi.
I
casi di ancliilostomiasi
da
di
me
studiati
si
che
io vi
presento.
Sono pi
da colleghi amici
me ne
Fin dai primi tempi della mia pratica nelle campagne del Vercellese
limasi iiii|.rossioiiato
flalla
iVequenza
di
certi casi Hi
anemia non
di
gravi,
<
non allarinanli
dicHincnloso.
ma
cronici o ribelli
a<l
me-
opportunit
osservare qualche
caso classico
di antrliilostomiasi in operai fornaciai, cosi mi nacque il sospetto che anche (pielle anemie, dir cosi, atipiche, di molti contadini potessero essere th.'terininate dalla stessa causa.
fui anche indotto dal fatto che molte anemie, specie manifestano dopo quel lavoro penoso e accasciante della mondatura del riso. A compiere questo lavoro le mani e piedi aow) continuamente immersi nella mota della risaia, ed i lavoratori non avendo
credere ci
si
delle ragazze,
sempre a
loro
disposizione
dell'acqua
costretti
Ebbene fin dal principio rimasi assai meravigliato scoprendo quasi sempre nelle feci di questi anemici le ova di anchilostoma e di vederli guarire in seguito ad una cura specifica. Dapprima io credetti che questi nunerosi casi, non classici, di anchiloslomiasi fossero limitati al paese dove io esercisco,- ma poi dovetti convincermi che anche nei paesi limitrofi, anche in paesi lontani da Stro|)piana tali forme sono pi o meno comuni. L(> mie prime osservazioni risalgojio a dieci anni fa, ma la statistica vera e documentata dei casi di otto anni e cio(^ dal 1898 ad oggi.
Sono
i.i
(li
100
casi
da
me
seguente tabella
riassuntiva.
Numero
55 femmine.
totale degli
anchilostomizzati
104
dei
quali 49
maschi e
ambr.
Su
sessi
104 anchilostomizzati
18 sono
ragazzi
bambini
di
e 35
25
miei ammalati
25 anni furono
'AS
di
cui
maschi
e 12
femmine.
statistica
Riguardo
casi della
mia
vanno
osi classificati,
senza distinzione
Fornaciai
di
sesso:
\.'
..
i;}
Contadini
Ortolani
Pescatori
62
;]
...
anni
....
Mugnai
Senza
Scolari
profe^-ioiH'
....
i
...
.
-21
104
liambini sotto
(J
Totale casi
X."
252
Mi siano ora permesse alcune considerazioni. Mentre l'esposta statistica dimostra pressoch eguale il numero dei maschi e delle femmine colpiti di, anchilostoniiasi vediamo che il pericolo
di
dell'eia.
bambini
affetti di
anchilostomiasi e che ho potuto guarire sono in numero di 18. Questo alto contingente mi sembra tanto pi importante inquantoch sono
i
pochi
pediatri italiani
come
io
di
Invece
Gli
E anche questi pochi ne parlano di una malattia trascurabile. ritengo che anche nell'infanzia questa malattia sia assai
di
pi frequente
quel che
si
creda.
altre
anemia, ad es. qoW in fez io ne malarica o coWou pica o (/eofagia. non esai^erare affermando che met almeno dei bambini delle nostre campagne affetti da anemia considerevole non sono altro che degli
forme
Io credo di
anchilostomizzati.
con quelle
suoi
dell'
vista la frequenza
dell'affezione in
tutti
i
quei teneri
infatti
forme
di
anemia assai
pi di
una decina
certi
bambini anchilostomizzati presentavano Invece molti de' miei piccoli ammalati presentavano fenomeni gravi di anemia ed alcuni
lieve.
anche gravissimi
Ricordo
e pericolosi.
quali simulavano una inesaminare ripetutamente il sangue per accertarmi dell'assenza dell'emosporidio. Ricordo ancora sei bambini che simulavano un'anemia da pica. Questa io credo anzi la malattia dei bambini che pi si confonde coli' anchilostomiasi. Io non voglio essere assolutista asserendo che questa denominazione di pica o neofagi, questa forma di anemia della quale non conosciuto il momento eiiologico, debba cancellarsi dalla patologia pediatrica, ma credo fermamente che molti bambini presentanti la sintomatologia di quell' affezi(jiie non sono altro che dei bambini anchilostomizzati. Sarebbe utile sapere se le larve dell'entozoo vengano introdotte neli
l'intestino all'alto di
per anchilostoma.
Non sembrino
lavoro.
I
fuor
di
sopra bambini
di
malattie del
multi sono
miei
jticcoli
infermi sono
tutti
figli
lavoratori e
lavoratori essi
'oiitadini
a53
si
stessi,
|mmx1i<''
(''
licne
sap|irt
li-
!(<
y-<-'>
Nella mia casiiistica gli ammalali |)r anchilosloma dai 12 ai 25 anni due sono 48, dei quali 13 maschi e 35 femmine. La sproporzione fra sessi a questa et si spiega, secondo mo, col fatto die le ragazze prendono parte attiva ai lavori della risaia e specialmente alla mondatura. Hsse contraggono l'infezione pi facilmente dei maschi perch compiono,
i
dchililante, con un oraiio talvolta esagerato, e uomini sanno resistere alla tentazione della sete e bevono spesso acqua inquinata dei campi, e finalmente perch'' il bT^ organismo meno resistente ai pericoli dell'infezione. V. degno di nota che molte delle mie ammalate presentavano la
pi dei maschi
un lavoro
perch
meno
degli
sindrome
di
una vera
clorosi e
di
pi.
Due
parole
la
professione esercitata.
Premetto che
un decennio
o,
di
vare un anchilostomizzato nelle classi agiate; quelle classi cio che non
lavorano manualmente
Eccezione fatta
stieri
pur lavorando,
i
si
nutrono bene.
me-
mani e le gambe di terra. In proporzione il maggior contingente di ammalati mi fu dato certamente dai fornaciai (mattonai e motaioli). Essi sono in numero di 12; e
che costringono a lordarsi con inuamente
si
se
pensa che tjuesto mestiere yiene esercitato da pochissimi nostri fornaciai da me conosciuti tutti
i
ebbero ad infettarsi
di
anchilostomi.
i
Vengono
Gli ortolani da
me
Nella
dettMiiiiiiati
mia raccolta figurano, in appendice, alcuni casi patol<^gici anche da altri parassiti intestinali che Iianno, secondo me,
stretta
analogia coli' anchilostoma, tanto pi che in alcuni di essi era pure associato, bencLt'" in numero esiguo, (|U'sto elminlo qua iridentato.
Ricordo fra
oo-o-etto di Oc)
254
di
tenia
gli
altri
un caso
letta
al
Congresso internazionale di Bruxelles. Ricordo ancora due casi di anguillulosi e megastomiasi gravissimi e ribelli ad ogni cura. Essi pure vennero comunicati al prof. Perroncito al quale ne inviai ripetutamente le feci.
Diffusione dell'Anchilostomiasi
e difficolt di
formulare la diagnosi.
Io amo questo mio studio perch mi costato molta fatica e vori-ei sapere e potere sviscerarlo perch non mi pare del tutto indegno di importanti considerazioni ma non mi provo neppure per non rubare un tempo prezioso a voi tutti. Mi limito quindi alle cose che ho dette, dalle quali mi lecito trarre la seguente conclusione
:
le campagne quello che di assai pi frequente anchilostoma per d'Italia IHnfe-sione sintomatologieamente sjesso diagnosi dai pi e la sua si creda
Xelle campagne
del
assai
difficile.
Forse
lattie
lo
stesso
si
potrebbe asserire
dell'
anguillulosi e di altre
ma-
a base di parassiti intestinali e specialmente di protozoi. L'anno scorso volendo assicurarmi di ci invitai tutti i medici condotti della sezione di Vercelli, che io presiedo, a volermi riferire le osservazioni che eventualmente avessero fatte sull'argomento e ad esaminare al microscopio od a spedirmi per l'esame le feci di ogni caso di anemia aventi un'etiologia poco manifesta. Ma purtroppo solamente alcuni de'
miei colleghi risposero all'appello.
Malgrado
ci,
mia convinzione
che l'affezione pur essendo assai diffusa convinzione posa sopra i seguenti fatti:
1.
Molti casi da
me
mi ricordano
di
pra-
si
trattasse d'anchilostomiasi o
parecchi colleghi
di
condotta
ai quali
arriv la
mia propaganda
quelli
nelle loro
condotte molti
casi identici a
da
me
curati a Stroppiana;
3."
al
di
osservare
parecchi
anchilostomizzati
4."
paesi pi o
meno
all'ospedale di Vercelli
gli
circondario
dove affluiscono ammalati di tutto anemici per anchilostoma sono assai numerosi bench
di
le
anchilostomiasi
ma
di clorosi,
di
Per
le
tlol
l
frequente fra
contadini,
forme rn<jlteplici e clinicamente oscure colle quali si pre>i'ntano rendono bene spesso la diagnosi assai diffcile. lo non posso certamente dimostiare che nello altre regioni italiane jiiesla affezione sia comune come nel Vercellese, ma mi sento tentato a lederlo, quando ini avviene di vedere in paesi lontani dal mio della povera gente, grama in viso C coi segni di un'anemia pi o meno pronunciata che mi ricorda o l'uno o l'altro degli infermi da me curati. .\ ijuesto proposito mi ricordo che trovandomi un giorno di jiassaggio attraverso la Maremma, ai confini tra la Toscana e il Lazio mi venne (lato di notare in una casupola di pastori una pallida figura di ragazza prosciutto e del pane appena sfornati, <-iie mi aveva servito un po' di l'issa mi licordava certe giovani contadine dt.'l mio paese affette da
'nonch
inchiloslomiasi.
.1
La
Roma un campione
I
IChbone
ipieste feci
dir cosi
di
qucsia
iMl'i-zioiif,
li
anchilostomiasi
i
saltano
indubbiamenu* all'occhio
tanto pi
|uando
minatori o fornaciai.
Ma
juesti non sono pi frequenti, assolutamente parlando: quelli pi frecasi determinati quenti, quelli di rui intendo [tarlare sono specialmente
i
da un numero limitato di uncinarie e quegli altri progressivamente ma lentamente aggravantisi in causa di infezioni molteplici e ripetute ad intervalli, e finalmente quelle forme croniche che a poco a poco cagionano all'organismo danni considerevoli e magari irreparabili.
Tutte queste forme
jtresentano
loro e
Diftcolt di
formulare
la
diagnosi.
di
in
iiiraimo
in
ijiiardia
Ricordo fra
gli
altri
io
curai a
lungo per
ulcera
da un distinto collega dell'ospedale^ di Vercelli. l'Issa trov:ivasi in grave pericolo di vita, quando pensai di esaminarne le feci, che (rovai ricche di ova d'anchilostoma. Sono degni di essere accennati anche due casi letali. In amnuUato di Caresana era stato curato per anni di non so quale affezione
di
cardiaca, l'altro, un antico fornaciaio, era stato curato per cirinsi epatica con idrope ascite. Mi venne dato di eseminarne le feci agli ultimi giorni
vita e le trovai pur' assai ricche di
ova anchilostomiche.
Egregi Colleghi!
250
Da
da
Diibiiii
Jorden che chiamava angeli custodi henefici i vermi intestinaU e che pel primo scopri nel 1838 ranchilostoma nel digiuno di
un contadino morto, quanta strada ha fatto l'elmintologia! ma pi ancora quanta gliene rimane a fare! Ripensando ai molti e svariati casi da me diagnosticati e guariti, e specialmente ad aldini di essi di diagnosi assai oscura riprovo una grande soddisfazione; ma altrettanta amarezza risente l'animo mio quando penso alle cure lunghe ed inutili da me prestate, prima di quest' ultimo decennio, a molti ammalati alcuni dei quali ebbero a soccombere che io avevo creduto affetti dalla comune cloro-anemia, da pica, da infezione malarica, da anemia perniciosa progressiva essenziale. Ricordando quei casi antichi e raffrontandoli con quelli che mi cadono sott'occhio presentemente, non posso dubitare che l'elemento etiologico fosse il medesimo: V anchilostoma. E quando penso che in certe regioni d'Italia ad es. nella Sicilia l'oligoemia d un contingente assai alto di riformati alla leva, mi viene insistente il sospetto che anche l anchilostoma ne sia la causa frequente. A credere ci sono anche indotto dalla descrizione che amico avv. Abbiate, membro del Consiglio superiore del Lavoro, mi ha fatto dei
l'
1'
lui
recentemente ispezionate
d'
trovate
igiene e di pulizia.
si
sono anch'essi
di
Mi
piace
ricordare
al
le
qui
il
mio omonimo
di
dott.
Achille Vaccino
qualche famiglia intera venuta dal Brasile. Inoltre Caresana che mi invia spessissimo campioni di feci, quasi sempre incche di ova specifiche. Questo collega e amico, impressionato per la grande frequenza di tali forme di anemia un giorno usci nella seguente esclamazione: Ma dunque nel passato tutti questi ammalati non si curavano o si curavano inutilmente?! Il dott. Cavallone di Desana poi, che da qualche anno s' messo a studiare quest'affezione m'assicurava, or non molto, che da qualche tempo le sue fatiche di medico erano diminuite sensibilmente perch aveva bonificato il suo Comune dai molti anchilostomizzati.
altre,
il
Pistono
Profilassi.
In
le
norme
quale col
opportune per combattere e soffocare questa infezione; la progresso dell'industria va sempre pi crescendo di estensione
e di intensit.
Tiitt' luestc misure preventivo trovano la loro ragione nel fatto che uno o Itili operai affetti da anchilostomo-aneinia possono infettare molti Uri compagni sani di lavoro. Perche la maniera di trasmettere l' infe-
zione
"
nota:
l'ojteraio
anchilostomizzalo depone
le
feci
ricehe di
ova
trovano
in
le
peratura e
le
di
umidit
si
schiudono
altri in
le
pochi
noti
i|uali,
diventate
penetrare nell'intestino di
operai sani
dando
ibo
al
tabacco introdotto
bocca colle
mani imbrattate
fango
infetto,
si
o indirettamente per
che
come rccnte-
recentemente ancora
Orbene le norme profilattiche finora proposte in Italia e adottate, almeno in parie, all'estero, riguardano solamente le miniere, o lult'al pi anche le fornaci, ed hanno tutte per oggetto: a) di impetlire che uno stabilimento inietto possa contagiare opei-ai immuni bj di impedire clie uno stabilimento immune venga in<piiiiaui u
;
perai
infetti.
Calmette e lireton hanno raccolto e minutamente descritto in un pregevole volume tutte le misure preventive che tendono a raggiungere il duplice scopo e che qui sarebbe troppo lungo illustrare.
Esse
austriache.
infezione.
In Italia non mancarono certamente gli suuliosi che s'inieressarom. importante (gestione, e furono anzi primi a suggerire con insipienza mezzi opportuni per combattere il nemico nella sua roccaforte. Basta ricordare per tut il valoroso Sonsino. e la sua magnifica cami
furono
Nel
anzi
adottate
poi ferve
in
molte miniere
la
inglesi,
<-i.ntrt
tedesche
la
ed
Belgio
vivissima
l'iUa
t'M-iibile
(ieir
pagna
nel
\'icentino,
campagna a base
di
'tticace.
conoscenza personale che ho dei lavori nelle nostre limaci di atlermaro che oltre alle comuni misure che le riguardano (visita medica preventiva a' nuovi operai per accertarsi della loi'O imminiit; isolamento, cura e guarigione di ijuelli infetti, risanamento
l*er la
il
-ento
dovere
negli
stabilimenti di
latrine
igieniche,
bagni a doccia,
di
i'ci;
di
suddette misure
il
!"
necessario
ore
d'
'be
un
O|i[iortuno
regolamento
poclii
limili
anche
ili
numero
i-he
delle
lavoro.
operai
anche
ipielli
compiono un
meno
siano costretti ad un
258
dire
guadagnarsi una mercede discreta Basta orario tanto esagerato per arrivata ancora la forza dell organizche in certe fornaci dove non o 15 ore d'un lavoro ben zazione questa povera gente deve lavorare il guadagno di realizzare vuole se intenso e con scarsi periodi di riposo le porta acquazzone subito un nella notte lire tre al giorno. E magari
Ma
Certamente
no.'
dei pubblici
l'opera nostra e quella debellare simile nemico non basta limitare dobbiamo portare le ma fornaci; alle ed miniere poteri alle
_
l di quegli stabilimenti. nostre armi offensive e difensive pi in e le il concetto che le fornaci priori a accettiamo noi Generalmente infezione tale poi e che miniere siano state le sorgenti dell'infezione esse. da lontano anche siasi estesa
ritenere che
le
l'
anche
sentino
un vero terreno
quale
sta
miniere e
il
moltiplica
all'infinito e dal
diffonde poi
fatto
fornaciaio, ma in moltissimi paesi l'esclusiva affezione del minatore e del sua professione tenuto a mala per che lavoratore pu colpire ogni contadino, specialmente neggiare continuamente la terra, come per es. il
Ad
ogni
modo
pi
quello di risaia.
Ma
non basta:
dei
lavoratore infetto pu a sua volta contagiare diretdal cortile, indirettamente (colle feci deposte in un angolo i vicini di o famiglia della quei pozzi a secchio mobile)
il
questo
proposito
potrei
citare
numerosissimi casi
di
contagi
risulta
una
come
dalla
ed
mia casuistica. fossero risanate Ora anche supponendo che tutte le miniere e le fornaci anchiloinnumerevoli gli che vero forse non loro operai guariti,
che
stanno
fuori di quegli stabilimenti
stomizzati
sarebbero altrettanti
l'
utilit dei
mediche; non nego insomma e nelle fornaci, delle ispezioni, delle visite lavoro e gli operai. Anzi io invoco l'utilit di bonificare gli stabilimenti di anche del Fascio medico l'autorit di questo Congresso non solo ma Italia perch anche Lavoro parlamentare e del Consiglio superiore del basta. non questo tutto che dico si possa ottenere ci dal governo. liongr invocate misure vengano accettate
Ma
le
dagli
tutti
operai
i
interessati,
d' Italia.
farle
accettare da
contadini
-jr^'.t
Propaganda
Egretji (JoUec/lu.'
Pel
raggiungimento
regolamento,
ma
del nuMr<< itleul.' non basta una leggi* o un occorre lo sforzo simultaneo del medico, del sociologo,
i
lavoratori interessati.
!
Ma
sopratutto e prima
medici
Possano essi persuadersi dell'incredibile diffusione di questo malanno, possano persuadersi del polimorfismo di questa infezione che la rende tilvolta tanto diffii-ilp ;ill;i .liaLTiio^i, e allora il nemico si potr gi ritenere a met vinto.
Perchf^ quando tutti medici specialmente quelli di campagna saranno convinti di questa verit, solamente allora sar facilissimo iniziare una sana e attiva propaganda presso gli operai. I quali, una volta
i
edotti del pericolo che corrono e della maniera di preservarsene, invocherebbero essi stessi mezzi per difendersi. E non si dica che queste sono utopie. Il passo pi diffcile non
i
quello di
far
breccia
nella
quella dei
medici.
un luminoso esempio nella lotta contro la malaria. Nelle zone malariche dove i medici hanno fatto la debita propaganda il contadino non ha pi bisogno di incitamenti per fare una buona j^rofilassi. Questa popolarit scientifica intorno all'infezione anchilostomica che o gi ottenni nella mia condotta perch non si potr ottenere anche
di ci
Abbiamo
altrove?
esiste
una lega cntro la lubetcolosi e un'altra contro il cancro; pure una societ contro la malaria; ora perch non potrebbe costituirsi una lega o societ contro l'anchilostoma? Io sono certo che la lotta impegnata viribus unitis contro tale flagello segnerebbe presto delle belle vittorie perch anche qui, come nella
Esiste
lotta
l'
nemico che abbiamo di fronte ed i mezzi per combatterlo. Ora quando si pensi che l'infezione per anchilostoma malattia non di una provincia o di una regione ma di tutta l'Italia, anzi del mondo intero; quando si pensi che le vittime infelici di essa appartengono aUa
classe pi
bene
numerosa
il
sentire forte
il
e forse pi benemerita di lavoratori, noi dobbiamo di intervenire, e credo che nessuno v..ri-:i rifiui.irp
Ma
forze
la
mia
voc.^
troppo fievole
vive del
nostro esercito.
?
per chiamare a raccolta luUo Chi quel torte che vorr lanciare
le
il
generoso appello
Il
260
dott.
Presidente accorda
le
parole al
0. Curii
(Cremona) che
risce sul
tema:
Cremonese.
=
i
rife-
ricoverano in ospedale
Anchilostomiasi.
in individui con sintomatologia clinica molto vaga, con altra diagnosi o sotto la denominazione generica
anemia.
La
di
si
uova
mezzi
di
indagine,
sia
perch
dava
di
anemia
del
non
cosi diffusa
come realmente
i
La denominazione
statistiche
le
casi e le
che
del
si
vanno
malattie
lavoro,
anche
in Italia,
avere
cosi, col
tempo,
una conoscenza se non esatta, approssimativa, della diffusione del male, tanto per il numero dei colpiti che per le localit infette. Una carta d'Italia nosografica e statistica, come base di possibili misure igieniche, si potr avere solo se l'azione dello Stato vorr intervenire rendenda
obbligatoria la denuncia da parte dei sanitari.
E vero che noi non possediamo miniere molto abbondanti con agglomeramenti notevoli di operai, ma non men vero che non son poche in Italia le fabbriche di laterizi e di ceramiche, anche importanti; le miniere di zolfo, di ferro, ecc., sulle quali nessuna inchiesta ufficiale mai stala fatta in proposito, e non men vero che l'Anchilostoma molto diffuso
ed attacca qualsiasi lavoratore della terra.
Pur riconoscendo
i
l'alta
importanza che
la
l'
Anchilostomiasi ha presso
minatori tedeschi,
quindi
necessit
delle
delle
misure
Miniere
adottate dallo
di
Stato, e la mirabile in
lotta
della
Compagnia
il
Westphalia
stati spinti
da interessi molto
ad agire con
noi
con in-
non dobbiamo disconoscere che la malattia ha anche presso di noi una notevole importanza sociale perch ossa diffusa a tutta Italia. Sono poche, isolate e sparse le casistiche chedelia malattia in parola sono pubblicate in Italia, ma esse vanno dal Piemonte al Veneto, dall'Italia centrale alla nnM-idionale e alla Sicilia.
chieste contro r Anchilostomiasi;
casistica
in
occasione
di
questo Con-
gresso delle malattie del lavoro, non mi sembr cosa inutile, sperando che l'opera singoli e j)ri\ala possa preparare il terr('n<j all'azione collettiva dello Stato in difesa
(l>lla
il
merito
avere col
Dubini,
<'ol
Perroncilo,
sana,
ecc.,
scoperto
il
parassita
come causa
la
patogenesi;
ma
nostri
male
tutta
1'
im|iortanza
che ha, e per sollecitare quelle misure e provvida deve aveie por propri
i
nel 1881
il
medico Cremonese una nota clinica L^Anchiloatomti duodenale nell'Agro Cremonese nella quale riportava 18 casi di Anchilostomiasi verificatisi in uno spazio breve di tempo in questo ospedale e in questa sala. Dei 18 casi, 12 erano operai che avevano lavorato al Gottardo; 1 aveva lavorato in Sardegna nei trafori ferroviari; 2 erano reduci dal Brasile, e 3 non si erano mai mossi dal contado. Altri tre casi pot osservare dopo, di maniera che ne riport in tutto 21, dei rpiali il dominiitato
cilio
Cremona
Castel verde
6
3
C d'Andrea Dosimo
Croce S. Spirito Baizaniga
Due MigHa
Derovere
2
1
Grumello
Casalbuttano
dal
6 marzo
al
17
maggio
1881.
di
78 Anchilostomatosi, dei
cosi distril)uiti:
luali gli
apparte-
Cremonese vanno
Cremona
262
Grontardo
'l'urrt'
v;t;:5
Pio'imrdi
1 (dal
(dal Brasili').
Derovere
S.
Brasilo).
Padt'rnu 2 (1 autoctono
dal Brasile;.
Bassaiio
(autoctono).
Olmeneta 2
<.'astel verde
(autoctoni).
1 (autoctono).
GumLiito
Trigolo
1
(autoctono).
(autoctono).
dal Brasile).
Persico 1 (autuctuno).
Tredossi 1 (autoctono).
Brasile).
Martignana Po
(autoctono).
Sospiro 2 (autoctoni).
).
Binanuova 2
(autoctoni).
1 (autoctono).
de' Stefani
Vescovato
1 (autoctono).
Come
e
si
vedo
ben
di
40 Comuni
importazione
niletti
di
dal
Se
si
confronta questa
gli
statistica
stessi.
cpiella del
Salomoni
del
1881,
infetti, quelli
che
imparte impor-
affetti anche da Pellagra e 2 da IWnchilostoma era associato ad Ascalidi, a 'l'ricocefali, ad Anguillule, e ad Oxiuridi. il numero degli anchilostomi t-messi durante la cura, che ordinariamente in questa sala si pratica col Tiniolo e qualche volta con l'estratto di P'elce maschio varia casi nei da 7 a 10 - a 1000 e pi per ammalato. Predominano per quali gli anchilostomi sono pochi. L.a degenza degli ammalati ^ piuttosto
Malaria. Numerosi
casi
in
cui
la
luentare-ferruginosi-arsenico), e
infermi
264
vengono dimessi quando nelle feci non si trovano pi uova e quando sono migliorati nelle condizioni generali. La forma clinica predominante quella dell'anemia. Il pallore, il cardiopalmo, i ronzi, capogiri, sono frequentissimi. Sul 'reperto ematologico, in altro lavoro eseguito in collaborazione col mio chiarissimo primario, dottor Conti, abbiamo dato il risultato di 42 osservazioni, e che si riassumono in un discreto grado di ipoglobulia, scarso tasso emoglobinicQ, valore globulare sotto 4'unit, lieve leucocitosi con aumento delle
i
linfocellule
vera linfocitosi e leggera eosinofilia. Nei casi gravi: ipoglobulia; leucopenia; scarsi o assenti
digestiva.
eosinofili;
analeucocitosi
grave di Anchilostomo-anemia, non suscettibile di miglioramento, anche dopo l'espulsione del parassita, e che mena alla cachessia progressiva. Fra i disturbi dei vari organi quelli riguardanti gli organi della digestione e l'apparato neuro-muscolare occupano primi posti. Nello stesso lavoro sopra ricordato abbiamo pubblicato i risultati della funzionalit gastrica, i quali oltre a confermare col controllo obbiettivo ci che subbiettivamente riferiscono gli ammalati a carico dello stomaco dolori vivi, peso, pena, appetito o disgusto, ecc., ecc. ci
i
funzione
dell'economia
compromessa
maniera molto grave. Nelle forme pi accentuate di Anchilostomiasi che durano da tempo, abbiamo riscontrato achilia gastrica come nelle anemie perniciose progressive. Un fatto di singolare rilievo la facile esauribilit, la stanchezza e lo sfinimento muscolare di cui si lamentano molti ammalati. Anzi ci occorso pi di un caso in cui la malattia era costituita esclusivamente da tali disturbi. Individui in apparenza sani e robusti, di colorito roseo, con masse muscolari e pannicolo adiposo ben conservati, con reperto ematologico normale o anche sopra la norma, con funzionalit gastrica iperstenica, acido cloridico e fermenti normali e attivi; con appetito vivo, e usi ad alimentarsi di sostanze non
deficienti di valore
nutritivo;
domandano
ricovero
in
ospedale
perch
sono stanchi,
abituale,
fiacchi,
perch
al loro mestiere
Non sono
tica
spontanei
dolori muscolari
non
a forma polineuri-
o provocati da essa.
Abbiamo intrapreso a tale riguardo delle ricerche sull'atfaticamento muscolare volontario e provocato da stimoli elettrici, col metodo ergografico; e renderemo di ragione i risultati quando avremo completate le nostre esperienze. Sin da ora possiamo dire per che l'energia depressa pi di quanto possa addebitarsi o allo stato nutritivo generale o allo stato di anemia. Possediamo degli ergogrammi in cui l'esaurimento interviene rapido,
quasi istantaneo,
e
la
di
cui
fase ascendente, n
danno
sul
tracciai
una Nreve
serie di soldi
senibrani
riiirodun-c
un
tratto di
lavoro i-oslantc
un
2,4()0,(K]().
Ghisotti C.
Ktr.
:i
Dottor
C'urti
Il
Peso kg.
di
64.
di
nota, l'arresto
giovanetti
attaccati
dall'
Anchilostoma.
La
uanismo
-
con esattezza
lo
tale condi-
infiintlisiin).
tevoh
l'aspetto
infantile
che
permane
la
i'orpo di soggetti
che
non hanno un pelo sulla faccia o sul pube; l'espressione timida del volto, il pianto facile. la paura di sottoporsi a fpn\lunf|ue esame il pi innocuo (la puntura di un dito, l'intro luzione della sonda gastrica, l'ap-
26(3
plicazioiie di
una corrente
le
elettrica)
che
'li
li
invada e
li
rt-iide
piisillaiiiini
per un nonnulla.
lotogiJin.'
^ giovinetti dai 10 ai
18 anni che
trovano
in
tale condizione.
di
La mancanza
peli,
lo
j^enitali,
le
le
masse mu-
pannicolo adiposo,
fattezze muliebri
imprimono a questi giovinetti l'aspetto bambini niente affatto rispondente alla loro et.
Dott.
di
Casalpustorlengo sono
le
tutti
att'etti
ortaglie
lo
Le cure sono
di
poca
efficacia,
perch
ricadono
ritornano
nelle
Presidente d la parola al
sulla:
dott.
Carlo
Momo
di
Milano che
rife-
i-isce
Prima
di
ma
che dedicano la loro attivit allo speciale genere di lavoro, ritengo necessario di dare un'idea sui modi con cui questo lavoro si effettua, di penetrare cio fra le viscere del
fra lo scrosciare delle
dell'
si
acque ed
rimbombare
il
delle
mine
lo
turba
di lavoratori.
La mancanza
fumo sono
calore per
pi elevato ed
non trascurabili nello studio delle malattie che si generano nei minatori. Oltre a tjuesto dobbiamo pure ricordare altre cose
coefficienti
di
somma
a)
Il
importanza, e cio:
danno prodotto
dalle
le
gli
essi lavorano.
Queste lampade sono mal costruite; e siccome usanza da parte concedere uno speciale indennizzo al lavoratore per le spese dell' illuminazione, cosi per amor di risparmio succede con molta
frecjuenza che
le
di
scarso valore,
quali
l'aria
dannosa per
...Mva
chi la respira.
b)
Lo
il
squilibrio della
lo
pi
<i
cn-
frontando
e)
il
La
assume per
suo genere
di agilit
fori
necessari per
le
materie esplosive.
tanza:
268
per
la
sua
impor-
ma
per amore
di brevit
mi
F'ra
ebbi in
cura
nel
periodo di
mi trovavo come sanitario addetto ai lavori delle linee di raccordo col Sempione, mi colpi la frequenza straordinaria delle neuralgie traamatlclie, le quali per un piccolo sforzo o per una lieve violenza solevano manifestarsi, neuralgie per lo pi vere, non simulate, e che non erano benevise dalla Societ assicuratrice, la Cassa Nazionale, che leggeva nei miei certificati un senso di esuberante piet. Senza discutere se queste dolorose infermit debbano o no collegarsi coU'nifortunio, ricordo
tempo
in cui
soltanto
come per
si
temperatura,
periodo del
eccessiva che
altre ragioni,
ed infine per
che studiei^emo in seguito, si osserva nel minatore con molta frequenza il temperamento nerveo-artritico colla conseguente facilit a contrarre dolori neuralgici, i quali si possono manifestare anche
per un lievissimo traumatismo.
d) Il danno che produce lo scoppio delle mine, poich tanto la dinamite, che la pi usata, quanto la roburite, la securite, la melenite
la cellulosa nitrica, la polvere
collo
che
le respira.
raramente
si
osser-
varono i disturbi ben noti ai minatori di galleria. Solo nelle guerre a mina, per l' ingente uso di materia esplosiva, si avverava l' intossicazione anche all'aperto: e colla frase elegante di male dei pionieri vennero
fenomeni che da una semplice e transitoria cefalea fino si andavano producendo nei soldati combattenti, fenomeni che colla maggiore esattezza corrispondono a quelli designati col nome di paiano dagli operai minatori. Oltre l'ossido di carbonio e l'acido carbonico, nelle miscele gasose prodotte per lo scoppio di mina si possono trovare traccie di altri gas, secondo la natura delle roccie e la composizione della materia esplosiva. La polvere pirica, per esempio, forma scoppiando acido solfidrico, di cui si sente l'odore caratteristico dopo lo sparo. La cellulosa nitrica e la polvere di Schoultz, che non altro che segatura di legno lavala e convertila poi in cellulosa nitrica, producono quando la temperatura non si eleva a tal grado da determinare le ultime reazioni degli elementi cianogeno ed acido cianidrico, che sono come l'ossido di carbonio velenosissimi ])er chi li respira. Questo venne dimostrato dalla Commissione incaricata per riferire delle gravi intossicazioni che si andarono manidescritti alcuni
al
che noi consideriamo pi delle essendo usata con maggior frequenza, dobbiamo
la
dinamite
;9
ritenere che
ffiionnoni s]h'cmI
lii
d'azoto,
irritativa
che
pure
vie
si
possono
formare,
e
nelle
respiratorie
nelle
mucose, ma non si fanno causa di ci che caratterizza il paiano, da me chiamato col nome di indldttin delle mine. Per la presenza dei gas tossici, che spessii si trovano nell'aria di una costruemla galleria, per l'alta temperatura che talora si va incontrando, per l'umidit,
per
le
conseguenze
le
speciali
comprende come
sia tristo
del fumo e delle particelle lampade e per la mancanza l'amltienle dove lavora il mina-
all'umano progresso.
Nel nostro studio non dohhiamo solo fermarci nel luogo del lavoro,
ma
<">
pure dovere
le
di
accompagnare
l'operaio
nelle
case
dove
le
abita, e
va data lode speciale alla Societ Brandt, Brandau Compagnia, assuntrice del traforo del Sempione molto fanno per l'igiene dei loro operai: ma siccome il lavoratore non ancora cosciente delle h'ggi sovrane che regolano la salute, e desidera molto pi la sua
imprese
di (piesto
'
grandi
iiherl personale,
che vivere nelle case salubri costruite dalle Ditte, cosi si producono altri danni, che credo di brevemente
numerare:
1."
Quando
si
sta
compiendo
si
\\
allo
esercito
dei
lavoratori
muove
in
tutta
una
trib
di
speculatori,
che
prima romite
mano numerose
con pi
tristi
persone: e cosi
Per amor di guadagno una stessa camera dorper l'agglomeramento l'aria contiene
si
2.
causa dell'intossicazione. Gli stessi speculatori, sempre per amor di guadagno, usano
perch durevoli,
la
vendere talora generi alimentari e vini, spesso rifiutati dalle vicine citt: per quanto si sequestri o si contravvenga, dato di ottenere quello che sarebbe sommamente necessario, cio la vendita di cibi >ani e
iit"*
nutrienti.
3.
nutrono
orrore per
Io
la
ho conosciuto diversi lavoratori che per lunghi periodi di tem|io di solo pane, indebolendo maggiormente in questa guisa l'organismo di gi esausto dalle fatiche del lavoro. Pel complesso delle cause test enumerate il minatore di galleria si lumala molto facilmente.
si
cibarono
Le
quenza da me,
si
270
fre-
Primo gruppo.
lavoro.
Malailie
respiratorio, e causate
ragioni
Secondo gruppo.
danno
complesso dei fenomeni morbosi, che caratterizzano il poiano, vita ad una vera malattia professionale, che come vedremo in
si pu presentare in forma acuta ed in forma cronica. Mentre credo inutile di dover tener parola sulle infermit che costituiscono il primo gruppo, ritengo invece doveroso di accennare brevemente ai disturbi che a mio avviso formano la malattia delle mine, spe-
seguito,
Ma
io
ricordi
alcune
esperienze
eseguite
per la
la
rinchiusi in
venivano portati fuori, e perch alla luce si potessero nutrire. Quando gli operai ritornavano al lavoro, anche essi venivano restituiti alle tenebre. Tutti i polli morirono nel periodo di uno a tre giorni; e dal raccolto sangue mi fu agevole cosa trovare la presenza della carbossiemoglobina, il che dimostra come le povere bestiuole avessero in vita respirato nell'aria l'ossido di carbonio.
lo
gli
Durante
sparo delle
mine
animali
macigno
La carbossiemoglobina
metodi,
lo
nel
il
spettroscopico ed
di
chimico.
sangue viene distinta con due serie di Il primo consiste nella facolt
determinati
assorbire
raggi
luminosi, for-
mando
ha due
-D ed
la
comparsa
di strie
d'assorbimento,
cosi la carbossiemoglobina
striscie nella
di
dello
spettro,
fra le linee
Fraunhofer. Esse sono pi ravvicinate, meno distinte e con colori pi sfumati di quelle dell'ossiemoglobina normale, che pure presenta due fasce d'assorbimento fra le menzionate linee ed E. Non essendo tuttavia la differenza palese, conviene trattare il sangue con una sostanza riducente, quale il solfuro d'an.monio, che forma l'emoglobina ridotta, la quale d nello spettro una sola striscia larga e precisa fra D ed E. Se vi esiste la carbossiemoglobina, allora l'immagine spettrale rimane inalterata colle due strie descritte, perch essa non si riduce al contatto del solfuro di ammonio. Di qui la prova differenziale. Il metodo chimico consiste in una serie di reazioni abbastanza facili, che da quella pi conosciuta di Hoppe-Seyler della lisciva sodica officijE"
J7I
Salkowski dell'idrogeno
t>d
solforato, di
Kotovama
del
solfuro
d'ammonio
di
acido acetico,
di
ed acido acetico,
di
Rl'bkner coll'acetato
Si
piombo
di i-ame, vanno fino alle prove Wki.zkl col tannino, prove che loro durata sono gramlementc raccomandabili.
>
di
pu trovare
di
psaminando
l'aria.
Il
mt.'todo
pili
una soluzione
nell'ambiente
di florui-o
palladio
verificare
se
esse
anneri^^cono
avendo il gas la propriet di abbrunire la carta al palladio. Quest'esame non d risultati convenienti, poich il cloruro di palladio si
sospetto,
fa
nero
eziandio
si
per
l'azione
dell'etilene, dell'idrogeno, di
altri
gas
della luce; e
la
reazione all'ossido
si
carbonio, anche
(piando
esso
manchi
nell'aria
che
vuole studiare.
la
ambiente dove per lo pi maggiore del normale j'or la l'espirazione degli individui e per l'accensione dei lumi. Questo avrebbe tuttavia poco valore, se le mine esplodendo non ne producessero in gran copia. Per essere convinti della cosa, basta recarsi dopo lo sparo nello avanzamento di una galleria e portare un bicchiere contenente un po'
L'acido carbonico, essendo
galleria un
l'aria confinata,
pu trovarsi
in quantit
di
carbonato sodico colorata in bel rosso-viola dalla fenoltempo secondo la propriet dell'acido carbonico, che trasforma il carbonato in bicarbonato sodic<, a cui si deve la completa scolorazione del liquido. Per la determi nazi(jne dell'acido carbonico nell'aria vi som. vari
soluzione
di
metodi, fra
fjuali,
prescindendo dai pi
il
esatti
Pettenkofer, che si fonda sulla qualit che ha l'acqua di barite di fissare il gas, ed modi di ricerca di Lunge-Lekendorf e di Wolpert, che si basano sulla menzionata propriet della f(>nolftaleina, che incolora nelle soluzioni acide tinge in rossogasometrici, ricorder
pi
di
i
comune
viola lo alcaline.
Molto
utile e
raccomandabile per
disse, oltre l'ossido di
lo
la
ricerca
quantitativa
di
dell'acido
Wolpert.
Come
gi
si
possono li-ovare la composizione delle materie esplosive. Fra questi gas meritano speciale menzione i composti ossigenati dell'azoto, che si determinano con melodi molto diffcili, non bastando per certo le carte di ioduro potassico ed amido di
scoppio
si
mine
secondo
la
natura delle
roccie
Sciimnbei.n per la
I
loro ricerca.
la malattia delle mine, non sono dipendenti dall'azione di (pialsiasi gas, ma bens strettamente si collegano colla presenza dei composti ossigenati del carbonio, come ebbi cain|X)
di
verificare in
numerosi
casi,
che formarono
il
soggetto
ilei
miei studi.
avvenimento. tramezzo divisore nella galleria del Sempione, domo dalla costanza degli uomini dopo una titanica lotta. Siccome col procedere dell'opera si erano trovate voluminose correnti di acqua, le quali impedivano di lavorare, cosi l'impresa fu costretta di costruire un serbatoio artificiale, e contenere il liquido fra robuste porte di ferro ed ii diaframma non ancora perforato. Nel glorioso giorno che
triste
il
Ricorder in proposito un
test ricordai,
la
invitate,
si
recarono a vedere
nelle
vittoria
dell'ingegno
colte
umano; ma
malattia
nella
loro
gita
lieve
viscere del
monte furono
dalla
delle
mine,
transitoria
per
alcune, grave per altre, e mortale pel signor Carlo Grassi e per l'ingeirrimediabile sciagura.
un momento solenne in un, che ebbero in cura i reduci dell'infausta spedizione, concordemente dissero che si trattava di un avvelenamento acuto per l'influenza deleteria dei composti ossigenali del cai-bonio: e
gnere Bianco, che converlirono
I
la letizia di
sanitari,
ci
venne pure confermato dal dottor Alfonso Veggia, che per incarico giudiziaria scrisse una diligente relazione peritale sulla causa che trasse a morte le egregie persone. La maggior copia dei composti ossigenati del carbonio, che in quel giorno si trov nella galleria del Sempione, noi la dobbiamo ricercare
dell'Autorit
solo nella notevole quantit
di
non
dinamite
adoperata per
gli
ultimi
gloriosi colpi di
esplosiva e nelle lampade dei minatori, ma anche nella fuoruscita dei gas malefici, seminatori di morte e di sventura, che erano contenuti coU'acque nel serbatoio creato dalla diligenza e
dall'ingegno dell'uomo.
Dopo
di
aver esposto
le
cause che
molto
la
La Malaiila delle nane un avvelenamento dovuto all'azione dei composti ossigenati del carbonio, e va compresa fra le asfissie tossiche, in cui negli organi succedono due distinte fasi, prima di eccitamento e
poi di depressione.
Se
l'aria
il
tempo
si
osservano
le
caratteristiche
ben
note
mento progressivo
All'aumento dell'energia dei movimenti del cuore segue un rallentadei suoi movimenti fino alla paralisi, la quale accade
dopo che siano cessati
:>73
gli atti respiratori. Ci importante a conoscersi per praticare la respirazione artificiale, che in certi casi pu ridonare la vita Xol sistema vascolare la pressione raggiunge prin.a
un
maggior
o.l
livello,
quind.
di
innal/amonto e
...1
di
depressione/
La
abbassa
principio, e
di
,,..,
si
La
calma
lora
e regolare,
distinta dai quattro noli periodi: della dispnea inspiraloria, della dispnea espiratoria, del .silenzio della respirazione, e della dispnea ternunale con inspirazioni attive ed espirazioni passive. Nei centri nervosi e nel midollo
mvece viene
respirazione, talora dopo un breve stato dispnoico, pu procedere dnnmuendo tuttavia di frequenza fino alla morte
Ta-
fenomeni
irritativi dei
arti inferiori, e si
d viso, nella guisa stessa con cui la sensibilit dopo un brevissimo tempo d'esagerazione, secondo Bern.vrd, va scomparendo.
muscoli cedono alla paralisi, che comincia da-li vien manifestando lungo l'addome, le braccia, il torace
Anche
nelle ghiandole
si
avverano
due
distinti
stadii;
cosi
.si
nota Tipersecrezione e l'arresto definitivo della secrezione medesima. La maggior pressione arteriosa porta a pi abbondante copia d'urina nei primi momenti dell' intossicazione; quando la pressione s'abbassa urina diminuisce, e presenta anormali componenti, quali l'albumina e lo zucchero. La prima si forma tanto per cause meccaniche, quanto per cause fisio-chimiche, cio per alterata composizione del san-ue come hanno dimostrato Gubler e Vogel: il secondo trova ragionedela sua presenza nell'arresto della funzione glicogenica del fegato. Le alterazioni ora ricordate, che subiscono i tessuti in
causa della
per cui
dalla
asfissia tossica
ficiale
1
raramente
si
arti-
migliorata dalla tecnica d'oggigiorno, sia poi operaio avverte i disturbi e con prontezza viene
portato
fuori
.ualleria.
Forma
male
al
delle mine,
sintomi
si
limitano
iniezione
d'orecchi, calore
volto,
cerchio al
capo,
annebbiamento della vista, tremore, nausea, tendenza vomito, oppressione allo stomaco, stanchezza, vertigini, andatura barcollante e pulsazione forte delle arterie temporali. Per questo il minatore raramente ricorre dal medico. Portato fuori all'aria libera e pura,
gli
vengono bagnate
le
tempia e
i
la fronte
svaniti
disturbi,
274
normale
la
sintomi dell'avvelenamento, e
trovai
riparazione
Forma
Rara
la
La
quantit di 0,05
Vo
di ossido di
si
carbonio e del
respira. Ci
in
3-6
Vo
di
acido
linea generica,
deli-
diverse persone.
Un organismo
con
vizi
al
non avverte
alcun disturbo.
Talora
si
lo
stato
si
degli
organi
vascolari
sulla
di
distribuiscono
cute
indispensabile
Questo
volli ricordare,
perch se
si
sono formarsi
ossido di
che
pos-
in virt
dell'avvelenamento da
presenza della carbossiemoglobina nel sangue, si pu ritenere che l'ossido di carbonio contenuto nell'aria della galleria abbia agito come la vera causa della morte, o tutt'al pi come una concausa, qualora l'esame dei visceri presenti traccie di pregresse alterazioni. La forma grave della malattia delle mine pu distinguersi per tre
miche
la
gione completa, o nel miglioramento complicato da seri e durevoli incidenti od infine nella morte.
Alla perdita della coscienza, all'anestesia ed alla paralisi, che cominciano dalle estremit inferiori e salgono al tronco, segue
uno
stato co-
matoso, in cui
si
obbiettivi.
275
La cute sul principio (^ arrossala, poi si fa livida con macchie rossochiare in punti circoscritti, e verso la fine della vita presenta un rossore cupo-violaceo. In essa talora si notano esantemi, talora vesciche gangrcnose.
Durante
.simu
il
coma
per la paralisi degli sfinteri pu succedere la perdita le sostanze vomitato, essendo fref|uentisi;
il vomito, sono causa di asfissia meccanica di pneumoniti ab i/u/cstis. Numerosissime sono le complicanze nei casi dove non avviene la
si ristabilisco dall'avvelenamonto sofferto. Alla debolezza generale, alla cefalea, ai disturbi trofici della cute, quale l'erpete, la desquamazione, il pemfigo, gli edemi, le piaghe da decubito, e via dicendo, giova eziandio aggiungere il diabete, le bronchiopneumoniti ed i disturbi psichici che da amnesie, alterazioni del lin-
morte, e l'individuo
guaggio, afasie complete, allucinazioni, vanno sino alla demenza. Nel sistema nervoso possono persistere paralisi di senso e di moto, per lo pi parziali, dolori eccentrici nelle estremit e contratture dolorose,
Forma cronica
Col volgere del tempo le miscele gasose prodotte per lo scoppio della materia esplosiva, ed in modo speciale i composti ossigenati del carbonio,
una triste influenza sull'organismo. Questa triste influenza rende spiccatamente manifesta con un processo di anemia cronica, con disturbi del sistema nervoso e con una diminuita resistenza della cute e
l'ossono portare
si
dei tessuti verso le cause morbigene, per quanto si debba pur ricordare che ogni viscere pu soffrire pel lento effetto dell'aria velenosa. Processo di anemia cronica. Io ebbi campo di osservare molte
migliaia di operai minatori, e specialmente studiai quelli che partiti giovani dal nativo paese, da molti anni vanno dedicando la loro attivit al
lavoro di galleria.
Essi sono per lo pi precocemente senili, deboli pallore della cute e delle mucose, e talora con rumori
'uore.
ed
anemici con
soffi
venosi e
al
Quest'anemia cronica spesso ribelle anche al pi energico trattamento licostituente e sopportata dal minatore come fosse cosa normale, tantoch mentre egli ricorre con frequenza dal medico per bronchiti, laiingiti, bronchio-pneumonili ed altre malattie dell'apparato respiratorio,
il
'lie
di temperatura favoriscono, mentre si va reumatici e neuralgici dovuti all'umidit per le considerevoli falde acquee, ben raramente invece accusa disturbi speciali i
gli
fumo
squilibri
lamentando
di dolori
'ioll'anemia,
A
altre
ad eccezione di quei casi in cui decorre un altro fatto morboso. formare quest'anemia cronica e ribelle giovano senza alcun dubbio cause, poich dobbiamo pure considerare l' influenza mancante della
talora
per
amor
di
risparmio
si
carbonio e
la
276
nutrono poco e male. Tuttavia credo che la principale ragione del fenomeno consista nell'aria della galleria, la quale, contenendo traccie di
ossido
al
di
di
il
sangue
dare
sua speciale impronta. Oltre l'anemia i gas prodotti dallo scoppio delle Disturbi nervosi. mine possono manifestare lentamente un'azione sfavorevole sul sistema nervoso, per non discorrere delle alterazioni che il sangue, povero di minatore
Il
che denomin pseudo-paralisi dei cuochi, poich in questi si avvera con maggior facilit. Essa pur avendo molti caratteri concordi con quelli della paralisi generale, da essa si differenzia per mancare del deHrio di grandezza e dell'ottimismo, e per avere al contrario idee deliranti di persecuzione. Quest'infermit grave, che spesso termina il suo ciclo colla demenza, ci dimostra l'azione nociva dei miscugli gasosi contenenti ossido
di
ispirati ed
in quantit
non acuta-
La
pseudo-paralisi rarissima
forme epilettiche, che si vanno osservando e che possono trovare una concausa nell'azione del veleno che viene per lungo tempo respirato. Heimann descrisse un'epilessia da cocaina, e Tuczek parl di
sono certe
accessi epilettici dovuti
all'azione
dell' antipirina,
illustrando
cos
mag-
giormente l'importante capitolo delle epilessie tossiche. Non improbabile, potendo queste prodursi per numerose sostanze, che anche l'ossido di carbonio determini forme varie di mal comiziale, in vista della grande
frequenza con cui esso
si
Diminuita resistenza della cute e dei tessuti verso le cause morbigene. La cute e le mucose sono facilmente irritabili anche per cause di poco momento. Le ferite si complicano spesso colla suppurazione, con eczemi ed eritemi, la qual cosa oltre che per la poca pulizia trova la sua ragione nell'influenza dei gas venefici, nella guisa stessa con cui l'ossido di carbonio pu alterare repentinamente ed in varie guise l'apparecchio cutaneo, quando agisce in grande copia. Per le stesse ragioni anche gli altri tessuti risentono i tristi e lenti
effetti dell'aria
velenosa.
Finora noi abbiamo ragionato intorno alle numerose cause che rendono dannoso il lavoro di galleria. Per maggior chiarezza, come sintesi di quanto si espose, conviene che noi le enumeriamo:
1.
2."
3. 4."
La forma acuta della malattia delle mine. La forma cronica della malattia delle mine. La mancanza della luce nelle gallerie.
L'umidit delle gallerie.
5." //
6."
7."
L'(uione del
fumo
e delle particelle
osserva fra
il
il
calore esterno,
9."
La
il
corpo
dette
assumere per
in
le
difficili e
10."
La
vani
stretti e
mal
ventilati.
A
ma
queste cause noi dobbiamo ancora per ultimo aggiungere non solo
abbiamo veduto
risieder
nella
di
vita
dei
minatori
anche due altre ragioni, che fanno sempre pi tristo il lavoro di Esse sono: a) // continuo pericolo a cui l'operaio esposto per la grande frequenza dei sinistri che si sogliono verificare. b) L'anchilostomiasi oggid rara ma pur sempre temuta, poich terriccio le uova del terribile parassita trovano un ottimo terreno nel umido e caldo e nello strato limaccioso, che si deposita sulii' pareti della galleria e sul legname. A tanti mali quali riraed si possono contrapporre? Esaminiamo brevemente quest'ultima parto del nostro studio in alcune
galleria.
,
considerazioni.
Prima considerazione.
La
si
Pel
traforo del
Sem-
Un
di
aria al
minuto secondo nel tunnel \. 2. (Quest'aria, resa poi in gran parte fresca in virt di un aspiratore idraulico e rinfrescante, poteva passare nel vani latoiali, che mettevano in comunicazione le due tunnel N. 1 per
i
pai-allele.
non deve solo eseguirsi dove assolutamente indispensabile, ma va estosa anche alle piccole gallorie, perche pure in questo si pu vcrifcaro quel complosso di cause che gi abbiamo
la ventilazione
Ma
ricordato.
come
si
dirigono, poich
lei
pi
tristi
che oppone
una
resi-
stenza tenace al libero espandersi dei gas malefici: ottime invece quelle, cho perpendicolari alla valle trovano un aiuto potente nel vento slesso, cho colla veloce sua corsa aspira, trasporta e dispei-de la miscela velenosa.
Anche
pel
le
278
maggior
squilibrio,
contenuta con maggior facilit fuoresce secondo le leggi del calorico. Fra le cause della ritenzione delle miscele gasose ricordiamo eziandio l'abbassamento della pressione atmosferica che suole con frequenza manifestarsi: n si deve dimenticare che la tosgalleria, per cui l'aria in questa
sicit dell'aria di
una
mine esplose
e dal
modo con
in
quando
incompleto, svi-
luppa
nelle
maggior copia
gas nocivi.
di cose si pu ritrovare non solo lunghe gallerie, ma anche in quelle brevi, cosi ricorderemo un precetto, molto trascurato dalle Imprese, per cui ogni costruenda galleria esige una buona e copiosa ventilazione artificiale, la quale rimuova le miscele gasose venefiche, e porti aria salubre atta a respirare.
Seconda considerazione.
Siccome dopo
si
il
lavoro
in
un ambiente
trova nelle
piccola
camera dormono
numerose
persone, cos deve essere resa obbligatoria la costruzione per parte delle
imprese
di
il
minatore possa
l'ag
sangue
il
giusto valore. Ci
non si pu verificare nelle case che i privati affittano. In queste per glomeramento l'aria contiene notevoli quantit di acido carbonico;
continua cos e con pi
sicazione.
tristi
effetti,
si
perch durevoli,
la
causa dell'intos-
Terza considerazione.
denti
necessario da parte di
Medici
indipen-
di
temono
Quarta considerazione. Le lampade che il minatore adopera debbono venire riformate, rendendo obbligatorio l'uso di materiale combustibile buono, perch il puzzo nauseabondo che per lo pi si eleva, e la presenza dei composti ossigenati del carbonio che possono formarsi nel periodo della combustione delle attuali sostanze, sono coefficienti non trascurabili di danno.
Quinta considerazione.
gas velenosi,
le
ore
di
lavoro
Nelle gallerie, dove si ha gran copia di debbono venir diminuite, poich il loro de! pericolo che ciascuna professione riveste.
Sesta considerazione.
accolto
una
Occorre che un
operaio
prima
di
essere
come minatore
in
finch
il
27'.
veda se
forte,
con vizi al polmone, al cuore, allo stomaco ed in altri visceri, possono anche per minime traccio di gas tossici patire gravi conseguenze.
Settima considerazione.
et,
fanciulli fino
almeno
al
lo'
anno
di
j)i
tardi,
secondo
la costituzione
il
sole, l'aria
importanza per
il
loro accrescimento.
Ottava considerazione.
rendendoli obbligatori,
i
Ai minatori
di
galleiia
vanno insegnati,
La
d'acido
borico
per
bagnuoli
dere acqua e
Queste considerazioni, unite a continui consigli, al divieto di spandi deporre gli escrementi nel pavimento delle gallerie, alla guerra contro l'abuso dell'alcool, e via dicendo, possono in gran parte
i
diminuire
nualit.
il
sue
mai
come si compiono una trentina d'anni fa per convincersi della cosa. Il Sempione, due volte domo dall'audacia degli uomini, volle le sue vittime: ma non si dimostr crudele come il Moncenisio ed il Gottardo, che hanno scritto pagine di dolori infiniti.
Molto
per
vero
si
fatto.
Basta
Ma
con tutto
di
prospero e
ancora un lungo cammino, essendo la via difficile e lunga. Bisogna che le Imprese si convincano essere la salica populi suprema lex, e che i lavoi-atori, quali giustamente combattono per loro sacri diritti, siano pure consci dei doveri che porta il consorzio civile, fra cui non ultimo
i i
modo
sani e robusti.
sociale possa pure
verare
di
annopotremo sperare
del
veder splendere
il
radiosa e pi
immagine
lavoro,
poich
cuore
si
sconforta e l'anima
rattrista nel
pensare che
una
che diedero tutta la loro energia per aprire nuove vie a questa febbrile vita moderna, va ora ricercando fra l'arie native dei monti, Ira le marine baciate dal sole, fra fertili piani il vigore che don alle viscere delle candide Alpi.
di giovani,
i
turba
Il
Presidente ringrazia
il
Pluf.
cui
i
Fn
Richiama
l'attenzione del
minatori
presentano casi
gravissimi
antracosi
silicosi
poi-
le
280
monarc, mascheranti a loro volta una tubercolosi polmonare. Ricorda malattie analoghe che presentano operai che lavorano sulle sottili carte metalliche per bomboni. Queste si sono potute evitare con opportuni provvedimenti, onde si augura che o con maschere o con altri mezzi si abbia cura di evitare le malattie che il pulviscolo minerale cagiona nell'apparato respiratorio del minatore.
Prof. Biondi: Osserva che l'uso della maschera nei minatori non
possibile
pistolette.
in
Il
minatori
fino
a che
questi
lavoreranno
la
con
massette
principale provvedimento
pistolette e
Si
SEDUTA SESTA.
Marted 12 giugno
Puksidente:
Il
- ore 14.
Prol".
L.
DEVOTO
Sioretario: Dott. L.
VIGANO.
prof. Pir'raccini
trattai-o in
La
Il
questa seduta
propone
le
si
D quindi la parola al dott. Desi re GUbeit di Bruxelles che presenta a nome degli Autori la seguente comunicazione sull':
seduta presente.
Influence du travail
pression.
l'air
comprime sous
faible
M. M. les Ducteurs Buysse et Vander Mierden, respectivement inspecteur-mdecin et inspecteur-mOdecin-adjoint, ont entrepris en Belgique quelques recherches sur l'tat physiologique des travailleurs des
caissons.
J'ai
17 sous 3 Vio, 11 sous * ,^,, '28 sous "^z,,,, enHn 25 sous '7io d'atmosphres. '/,o, On sait que la pression est rc-glce snivanl la profondeur laquelle les ouvriers travaillent. Il faut en general , d'atmosphre de surpres'
l'objet
sous
"J
*/,
d'atmosphres,
En ralitO donc il faut ajouter l'atmosphre de pression normale chacune des fractions pn'cedentes. Les ouvriers examins respiraient respectivement dans 1,3; l.i,
I
";
1,6;
Come
tr('>s
en Belgique on
n'etl'cctue
atmosphre.
l'objet
fait
d'un doubl
examen:
entre 8 et
avanl
la
descenic dans
le
comprimi' variaii
heures.
282
L'examen des sujets a t fait d'aprs le formulaire I du Service medicai de l'Inspection du Travail en Belgique, il a t complte par des recherches sur la richesse du sang en hmoglobine et la force
musculaire.
Quelques uns des ouvriers ont en outre t examins au point de vue de la capacit respiratoire. D'autres enfin, ont t pess avant et aprs leur sjour dans les caissons.
Par
cette
manire de procder
il
t possible
de se rendre compte
du
travail l'air
comprime
faible.
Les Instruments de prcision qui ont servi dans l'enqute sont rhmoglobinomtre de Fleischl et le carnet de Tallquist pour les dosages de F Hmoglobine; le dynamomtre de Verdin pour Texploration de la force musculaire et le spiromtre de Verdin pour l'valuation de la
capacit thoracique.
Les tableaux suivants donnent les rsultats des expriences effecle travail dans les caissons sous des pressions
SurprecAon 3
5J
utmophcrcH.
A>i'^r.iv%K
DOBAOIM
II
284
Surpression
'
VH.-,
,^
d'atmosphres.
r>
VNA
MOM
ft
TKK
DOSACI
la
r bmogluliiua
maln droitc
a|irtf
inaia
gauche
apri
j.rr,
avaot
m
(15
fili
r,7
40 64
42
55
48
60
38 64 52 44
HO 78 87 70 70 82
76 70 75 70
(J5
08 80 75 80 68 70 80 78 70 68
55
04 50 45
(52
55
(54
52
i5
60
(52
-.)
60
6.3
45 63 40 04 53 45 50
57 50
41
66
:iO
40 49
(55
4(5
50 40
49
(51
50
m
54
57
63
40 47 47
51
65 72
70 70 05
7i 7 80 77
57 56
5:i
55
50 55 45 50 : 50
45
55
49
85
82 75 70
K')
53
51
79 77 72 78 70 73 70 72 85
50 56 49
iO
56 48 50 54 50 45
VA)
45 48 30
51
60 80
7:
65
61
5(5
55
5*5
55
5(5
70 62
55
5(5
54 57
65 80
55 58
55 58
55 48 56
45 50 52 56 53 50 55 56
286
S<JU8 l'iiiHueiico
di'
l'air c3ni|ii-itii,
dit le
mentc,
li>8
mouvemenU
i>up|M>rt
des o4te
cunslanl
l'uii
diriiimient et la capaciti*
<
s'accrull.
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^'a/
que
coii-
(L< de
Henry
la
et
Dalloii).
et
Dune,
la nuantit' d'oxygi^n'
sang
de ce
dnns l'ade de
la densit
mme
air.
pric<^denl-i,
Los tableaiix
relalifs
anx dusages
d'h<''moglobine corn>-
bonnt ce
!i
fail.
Saiif
deux
In
v:,,ili..
,|i,',,
l'..nli-..,.
iImIIS
M.M.
Ilillei-,
.\l;i>;i'i-
et vn
Schr'itter
mt
fait
des
lerherches nna-
logues sur
la
--uvriei-s travaillant
sous des pressions de 3 almospht'res au naximum. I.eurs examens ont porte sur dix ouvriers et ont donne res n^sultais
suivants:
Pri:mii;rf. Expfrii:nck:
Moyennes: avant
la
descente:
sortie:
87.70
'
aiprc^s la
92.50"/..
SlXONDE KXPKRIENCE
aprrs une
|n'rii>(le
le
ti-avail
de Irois niois;
la
MnVi'iMii's: Mvatit
iij.n-'s
descente:
sortie:
88.50",,
la
88.50 '\
Ces exprimenlateurs ont procde en mme temps des numrations des hmaties et dlermin le poids spcifque de sang chez les
tnfmes ouvnei*s.
Voici la eonclusion de leurs tudes (1).
que sous une surpression voisine de 3 atpeu de moditcalions . I.es auteurs sont geni^ralement d'acconl pour dt^clarer que dans l'air Comprimo l'homme jonil d'un ccrtain bien tre, les tntvaux s'excutent avec plus de fneilito et la fatigue est plus lente venir. On admot g(\nralemenl, dit Olliver, que les ouvriers gravissetit les chelles dans rint^rieur du eaissou plus ais^mont qu'ils ne |X)urraient \n f:iiii au dehors sans i^lre aussi vite essouftt^s qu'ils le seraienl. s mesurntions dynaniomlrques consignes dans les tableaux i>nc>dents, accusent une lgore augmentati^n de l'activit musculaire
Nous croyons,
disent-ils,
(I)
Lufidrmck trkrmmkumftn.
{latT
730.
Vi*aM,
l90iX
288
aprs la sortie. Il faut cepenclant faire remarquer que chez les ouvriers manuei's on trouve souvent la force musculaire augmente aprs la
journe de travail. Il y aurait l une sorte d'entranement cause par le mouvement continu de certains groupes miisculaires et dans l'espce,
des muscles de l'avant bras, prcisment ceux-l qui servent dans les
ment de
a mme pretenda qu'il y avait une diffrence notable de l'ampliation pulmonaire l'entre et pendant le sjour dans les eaissons. Les tableaux suivants relatifs la capacit respiratoire ne sont gure conci uants. Ils accusent plutt une lgre diminution de la capacit
thoracique. Toutefois, il importe de le dire, les rsultats obtenus ne peuvent gure tre dcisifs en l'espce. Pour bien tudier l'influence de l'air comprime sur la capacit pulmonaire, il aurait fallu exprimenter sur des sujets dans le caisson mme et non l'extrieur de celui-ci.
Capacit Respiratoire.
MOYENNES.
PRESSI
("'IMI,
uii-
tiii
i-.-i
uiin
iioriihrf n
ot
<
>ii
\|-i
.-l'-i
iis
(ini
'OliiliU"
j'S
art>nelles
uvanl
la
Hesconte.
dii
apn-s
la Kortio.
PRKS8ION8
Le passage des ouvriers de
soit la pression, doit s'effectuer
290
la cloche dans l'air extrieur, quelle que dans certaines limites et la dure de la
dcompression doit tre proportionnelle aux nombres d'atmosphres. Les rgiements hollandais prescrivent une dure de dcompression de 1 V2 minute par dixime d'atmosphre. Un Seul des ouvriers examins dans cette enqute a prsente des symptmes du coup de pression d une dcompression trop rapide.
genou
di'oit
et
la sortie du caisson, o il avait travaill sous 15/10 a souffert de douleurs vives dans l'articulation du dans les muscles de la cuisse droite. La pression et les
mouvements des
dicrote, le
1.'^'
Le pouls
tait
au contraire,
trs
sourd
Aprs quelques heures ces symptmes se sont dissips et le lendemain le sujet a t en tat de reprendre son travaiL Il serait dsirable qu' l'exemple de la HoUande, tous les pays dictent des mesures rglant d'adoption, l'examen medicai et le travaii
des ouvriers fongeurs.
Il
Presidente ringrazia
della
l'O.
e lo
egregi autori
gratitudine
del
Ha
nell'aria
quindi la parola
il
Commissione Internazionale
compressa:
per
lo
studio
delle
condizioni
di
lavoro
Prof. Langlois: Au nom de la Commission, nomme par le Congrs dans la sance du 19 juin, compose de M. Gilbert, v. Schrtter, Gi-
votre vote, les voeux suivants comprime. La Hollande seule possed actuellement un reglement general pour la protection des travailleurs dans l'air comprime. La France est sur le point d'tre dote d'un reglement semblable; il serait des plus utiles que
glioli et
Langlois, je viens
travaii
proposer
relatifs
au
dans
l'air
les
rapporteurs des rgiements dans les differentes pays, peutent s'aples decisions prises
puyer sur
par
le
Congrs.
Nous avons insist uniquement sur la ncessit d'une dcompression lente, et en demandant une dure d'une minute par dixieme d'atmosphres, nous sommes encore au dessous des exigeances de la science. Les accidents sont encore possibles, aussi est il urgent, si l'on accepte cette dure minima de dcompression, d'exiger au moins pour les hautes pressions, l'ecluse recompression munie d'appareil d'xygne.
C'est egalement, pour ne pas soulever d'opposition trop absolue des entrepreneurs, que nous ne demandons pas l' obbligation du caser-
nement des
ouvriers, mais
il
est
evident
que
les
accidents tardifs
de
la (If^cumpression
-.".M
la
recomprensiou
qiie
si
iunii.'-.liale.
.iigif-,-i->
La
10
<
nulla seduta di
domenica
composta
il
I*nf.
per formulai'
pn'st'nta
alcuno norme
lavoro dell'aria
compressa,
st'guent'
ollDIM'i
DEL
filuK.NO:
dt^cnmprftnioa cut certai-
Dans
Ics
tracaux acec
l'air
com/irinuK la
Ne
Vetat
vnulant
pan trailer
les ipteslton-s
moins
conti'
'
'oncemant
,
jih!/.siolo;/i(pi>'
du
tracail, etc,
la dunie de l'onrrier, la comprenHion, la v>-i nous crot/orvi decoir irutitter sur le point ensentiel: les
condilions do la dc'compression:
Lea rulculs
donnes espritnentales,
tal>lir
les
obserraliona
de du
la pratique,
concordent i>our
forniation des
qu'ajin
d'eciter,
posstble, la
iinbolies
tja-seuses,
se fairr ifau
plus un diximo
d'atmosphere par
:
U's tni-
vaux poursuicis sotts une suppression di' 1 500 et an dessiut on dott exiqer une chambre de repos chauffe et une chambre rcompressi"" -"''"
rCappareils d'oxijq(ine.
Il
serait
dsirable
que
dans
les
traraux a
uiule
pretmion
Uat
o-
du chantier.
Ces precautions soni indisjmnHobles car mnte acec une decomprestuon les embolies tjaseuaes sont encore possd>U"i. Polir le scapila nd ne rs quand on ne peut songer a Cubb.idtion de
il
ehambres de dcompression,
serait
GlIMI-KI, l.VNt.l
<-)l-,
II".
ioli,
.^t(H''irER.
Il
Presidente apre
le
" -U> lielli: Io mi associo pienamente all'ordine ^e Commissiono nominata dal (Congresso e clu- fi consuetudinarie della marina militare dopo i lavori dei medici di marina Aliltaniondi, Curcio e di me modosimo. Non concordo con l'oratore preopinante in <|uanto non convenga chiedere troppo: io sono dell'avviso
Doli,
dalla
meno
mi paro
pia
utile
projKrre
*2
minuti
per ogni
di
metro d'alto//a
Kabhler.
dichiarazione
nella
Non
se
volo
non mi premesse
pa-
doti, (iiglioli,
se<1ula d
domenica scorsa.
rappresento che un
292
Premetto che non ho alcun mandato ufficiale, n ufficioso; io non modesto cultore di discipline igieniche venuto qui per gentile invito del Comitato ordinatore e parlo per ver dire ed esclusivamente per conto mio. Il relatore dott. Giglioli mosse delle critiche ad una disposizione del regolamento che disciplina le esercitazioni dei palombari nella marina militare. Le sue critiche sono giuste; quella disposizione non corrisponde alle condizioni attuali della scienza e della pratica ed bene che il Congresso con la sua autorit conforti l'adozione di norme pi rispondenti
ai postulati igienici.
Ma
la
il
dott. Giglioli
non
si
Egli
ha trovato
Ora
asseverare che
contrastano con
mia
notizia sono
avvenuti
causa della morte si trovata in fattori non prevedibili, come lo strozzamento del tubo d'aria impigliato nelle catene delle ncore, il non funzionamento della valvola d'aria (cosidetto incant)^ oppure in una trasgressione delle norme prescritte, compiuta dallo stesso palombaro, come l'aver mangiato subito prima dei pasti. La detta disposizione indica un limite minimo che non mai raggiunto e in tutte le esercitazioni si pratica sempre una decompressione pi lenta di quella prescritta. Alle esercitazioni presiede un medico con tutto l'occorrente per l'assistenza in caso d'infortunio, non escluso l'ossigeno compresso. Io medesimo ho assistito a pi di un centinaio di immersioni e sempre ho richiesto una decompressione non inferiore a
cinque infortuni e in
tutti
la
minuto per metro d'altezza. La promulgazione per regolamento di buone norme assai necessaria per i palombari civili, tra cui gli accidenti sono assai frequenti. La pesca delle spugne vigilata da una nave da guerra che vi esercita la sorveglianza politica. Nel 1892, stando appunto imbarcato su questa nave, potei notare in meno di tre mesi, tre casi di morte e vari
1 casi di paraplegia su circa 100 palombari. Gli infortuni in questi casi dipendono dagli apparecchi difettosi, ma sopratutto dalla durata e profondit delle immersioni. Perci, per quanto convinto che manca ogni mezzo coercitivo per far rispettare queste norme, pure troverei conveniente che si aggiungessero all'ordine del giorno i limiti di durata del lavoro in rapporto alla profondit, per i quali limiti si potrebbe adottare
la tabella
Dott. GUjtioli: Rispondendo al dott. Belli si dice lieto ch'egli riconosca che il regolamento della R. Marina per i palombari non sia sufficiente e spera che in base a quanto in questo Congresso si confermato ed affermato vi venerano introdotte le necessarie modificazioni.
Il
2y:-5
sul
pi-oC.
C.
Zenoni
di
Milano
fa
una comunicazione
tema:
muscolare
dell'uomo sotto
dell'eccitamento
Mosso
e
di
bagno
di
aria
compressa,
Gli
con
ricerche
confronto
alla
ergogrammi sotto pressione si pressione esterna e al dinamometro. miogrammi, quanto per la dei singoli tanto l'altezza per distinguono forma della curva della fatica, presentando cio una maggiore ampiezza delle contrazioni iniziali, e un numero generalmente diminuito di contrazioni. Questa differenza principale risulta evidente con gli ergogrammi a serie, ma contemporaneamente non si pu dire aumentata la resistenza, perch il manifestarsi della fatica non viene ritardato, anzi compare non
di
muscolare
per
gli
stimoli elettrici
non
cresciuta, e
assai poco modificata pure l'eccitabilit elettrica dei nervi (N. Mediano),
non avendo l'A. riscontrato modificazioni spiccate n costanti per influenza anche prolungata dell'elevata pressione. Gli aumenti che si possono verificare nel lavoro meccanico sull'aria compressa sono da riferirsi ad una capacit iniziale a contrarre pi energicamente i muscoli, anzich ad una cresciuta resistenza al lavoro. Una parte spetterebbe al tono muscolare aumentato, pel quale il muscolo, essendo pi lieve la sensazione dei lavoro, viene a trovarsi in uno stato di maggiore prontezza al lavoro; ma l'esagerata fatica, mentre coincide talvolta con forme di miotonie transitorie, richiede un tempo maggiore
di riposo,
sottrae alle leggi generali della fatica: altro sforzo e altro lavoro
di
loro,
perch
lo
sempre a danno
la
non
di
in quantit, in durata.
Presidente d
:
parola
prof.
Biundi
questione
Le malattie
Kiiissunto.
del
lavoro
negli
operai
delle
-
Mi-
niere sarde.
Le malattie
nel lyOl
(')
del
Sanfelice ed
il
Malato
(')
Le miniere
[>a.e-
della Sni'degno
Annali
li
Ij^ieiie
ii>i)riiiintalL'.
Voi. XII
iNuova
Serie).
Alino 1902,
'
di
294
Montevecchio, praticandone l'esame fisico, chimico e batteriologico, e non vi' ha dubbio che, data la somiglianza dei metodi di escavazione nelle varie miniere e la qualit del minerale, che si estrae dalla maggior
parte di esse, possono
di
tali
Il SanMalato si occuparono anche nella loro pubblicazione delle speciali influenze che i varii lavori delle miniere in Sardegna esercitano sulla salute degli operai e sulle condizioni sanitarie generali delle popolazioni delle stesse miniere, ma in questa parte, che non la principale del lavoro, gli Autori raccolgono dei dati statistici pi che il frutto di osservazioni personali dirette su di un gran numero di operai. Data l'importanza del bacino minerario Sardo, dove sono raccolti circa 15 mila operai, e dove in una estensione non troppo ampia si estraggono minerali di zinco, di piombo e di antimonio, e si trovano anche miniere di lignite, mi sembrato che dovesse riuscire di grande utilit uno studio sistematico e individuale, che mettesse in chiaro quali siano le varie forme di danno, che dal lavoro provengono all'operaio, e
norma per
ed
il
felice
ne suggerisse, almeno nelle linee generali, i rimedii. E nei tre anni, dacch per ragione del mio ufficio mi trovo in Sardegna, ho potuto raccogliere una numerosa serie di fatti, che ho cercato in parte di illustrare
qui a parlare degli infortunii del lavoro, che nelle miniere Sarde, ben coltivate dal punto di vista tecnico, non sono numerosi n gravi tanto che nel 1905 si ebbero 135,60 infortunii su mille operai col 0,91 7oo di infortunii gravi ed il 0,80 'Voo di morti, e con una
Non mi fermo
prevalenza degli
l'interno.
infortunii
avvenuti
i
all'esterno su quelli
dei
accaduti nel-
Espongo
soltanto
colle
risultati
lavoro,
compiuti
pi
larghe
facilitazioni
di
per
Monteponi.
In Sardegna
si
tosu)
si
quelle del Guspinese (Montevecchio e Ingurscavano nella maggior parte dei cantieri minerali di piombo
(Galena e Cerussite in varia proporzione), in altri minerali di zinco (Blenda) con una ganga per la maggior parte quarzosa. In altre si trovano difminiere quelle del Fluminese e dell' Iglesiente ficilmente oramai filoni puri di minerali di piombo, ma prevalgono invece i minerali ossidati di zinco (calamina e smitsonite), cui si trova mescolata intimamente della Galena in una proporzione, che, in media molto lata, pu considerarsi del 10 "^, con una ganga prevalentemente argillosa e calcarea. Ai minerali di piombo e di zinco si trovano uniti in una proporzione, che varia per le diverse coltivazioni, dell'ar-
gento, del ferro e del rame,
dall'argento. Alla
iOT)
ma industrialmente non si trae partito cho Galena di Monteponi si trova commista anche una quantit minima di mercurio sotto forma di cinabro, che si raccoglie nei primi fimii dri forni di arrostimento. Anche a S. Giovanni n*l minerale misto di zinco e di piombo fu ritrovato del cinabro nella [troporzione del 0,041"',,, dopo che io ebbi verificato dei casi di idrargirismo negli o|)orai (lei forni di calcinazione. Dell'arsenico nun si trovano nelle miniera attualmente coltivate che traccia lievissime. Delle miniere carbonifere le principali sono quelle <li Terras Collu e di Baeu-Abis dove si scava della lignite; nella prima con lavori sotterranei, nella seconda con lavori in massima parte all'aperto. Vi si trovano al contatto col calcare schisti bituminosi e piriti, che in presenza dell'ossigeno si decompongono, dando luogo ad emanazioni solforose e talora anche a piccoli incendii. Non vi grisou.
L'unica miniera di antimonio
nt'l
'
una ganga
di
e schisti graftici.
Nello miniere sardo non si compiono operazioni metallurgiche, tranne a Monteponi, dove vi una fonderia di Piombo e un Forno a Zinco, e a Su Suergiu dove vi sono forni di liquazione e di ossidazione per la stibina. Le fonderie di piombi^ di Fontanamare e di Masua, donde si diffusero tanti e gravi casi di saturnismo, sono adesso abbandonate per l'esaurimento dei filoni di Galena nella parte occidentale dell' Iglesiente.
(ili
oijei-ai
delle miniere
debbono essere
resto
divisi
in
varii
gruppi agli
ettetti
non molto numeroso, posmansioni generiche non hanno industria, in cui sono occupati. Tali sono
loro
elettricisti ecc.,
ai
d'l
cho alla malaria, di cui f^ infetta quasi tutta la zona mineraria. si >,ii(liliv iMoiio in vari- altri, cho possotio dir-^i oncrMi sin'cialisli
principale
I
categorie.
La
15 Hiini.
del
<'
ali
interno d;
et
la
superiore
ai
minatori e manovali
airintern^
rappresentano
met
circa
ed
numero totale degli operai delle miniere (721)1 hanno una giornata di lavoro di 8 ore.
Il
minatore entrando in cantiere disgaggia ossia abbatte coi piccola mine preparate ed esplose dalla sciolta, che l'ha preceduto nel lavoro, poi con mazzetta e pistoletto o fioretto propara nuovi fori da mina. Lo perforatrici, sia olottriche che ad aria compressa, non sono
roccia scossa dallo
i
vers-bank.
lo
Il
290
manovale raccoglie
il
gettandolo
in
fornelli
ad
un
mai trasportando a spalla. Alcuni degli operai, per dire cosi specialisti, che lavorano all'esterno sono occupati allo spezzamento ed alla cernita del minerale, che giunge
livello inferiore,
Sono pochi maschi adulti, in gemaggior parte delle miniere sotto grandi tettoje, in alcuni luoghi in piedi davanti a dei banchi, pi spesso per seduti in terra. Un altro gruppo di operai all'esterno occupato nelle laverie dove o con sistemi molto primitivi (crivelli sardi e crivelli inglesi) o con sistemi meccanici pi perfezionati (laverie meccaniche) si fa una separazione per densit delle varie specie di minerali piombo e zinco tra di loro o dallo sterile. In questo gruppo si trovano in molte miniere donne e ragazzi con una giornata di lavoro di 10 ore circa, come per gli operai ed operaie dello spezzamento e della cernita a mano. Un terzo gruppo di operai all'esterno occupato ai forni di calcinazione della calamina, sia a tino, sul tipo dei forni continui a calce, sia rotativi (Oxland) o a suola inclinata. ^In quarto gruppo infine non molto numeroso costituito dagli operai vagonisti all'esterno, che oltre al trasporto del minerale dai piazzali alle laverie, da queste ai magazzini od ai forni, si occupano nell'insaccamento del minerale e nel carico sui carri o sui vagoni delle ferrovie. A questo gruppo potrebbero unirsi i marinari Carlofortiai, che vanno colle barche a vela a caricare
sui piazzali dalle gallerie o dai pozzi.
nerale donne e
il
scali delle
miniere
dell'
Igiesiente
Un
si
come
dicevo,
non
hanno
altre
fonderie che,
quella del
Piombo a Monteponi
e dell'antimonio a su Suergiu.
che
rappresentano
si
danni dello
di
sintomi
intossicazione
altri,
se
di
lo
si
eccettuano
fatti,
ben s'intende i fonditori. D'altronde poi l'analisi si osservano nei lavoranti all'interno ci giover per
minatori sono pi dei manovali esposti
fatica
ai
alcuni
che
studio di
alcuni
i
danni
del lavoro,
giacch
la
maggiore
.ed essi
lavorano
palmente e
ci,
f<?9i,
potrw
rifnr!
in
jrra'lo
minore
iawra.
anclie ai manovali.
Considonamo pnnu
Nell'aria delle gallerie di
luiiw
.lin-i.-im-,
^n
mintii.-
>
avan/ameii(o si nota una deficienza di ^sigeno (a Montevecciiio Sanfelice e Malato trovarono fino al 18 " , soltanto di ossigeno) * un aumento dell'acido carbonico (fino al S.3 "^., a Moiitevecchio). Non si <^ trovato finora del (.'0, ma non im|iOssibile che una piccula quantit vi si rinvenga in qualche luogo |er la
combustione incompleta delle lampade dei tniuatori o d^li esplodenti ed io sto continuando le ricerche in molle gallerie facendo gorgogliare grandi quantit di ai-ia attraverso del sangue defribinat'-. ed allungato.
Neil aria delle gallerie di
si
avanzamento
e nei
cantieri
di
abattaggio
gas prodotti dagli esplodenti. Entrando in una galleria res[osione delle mine si avverte un po' di difficolt di respiro e <ifxj trattenendovisi a lungo insorge anche un p-j' di cefalea. I fatti sono pi
trovano anche
i
notevoli quando slato usato il Promett'e (un nuovo esplodente introdotto da poco e messo ora da molli in disuso); si sente allora l'odore di essMiz;i di mirbano ed minatori si lagnane^ di dolore di capo pi intenso di quello, che sopraviene in mezzo ai gas della |x>lvere nera e della dinamite. Peri> disturbi notevoli non si hani.o in generale giacch*^ la ventilazione nelle miniere sarde quasi dovunque molto attiva.
i
.Nelle
miniere
di
CO
e forse
p?r
si
hanno
nei
minatori,
credo che
si
debba
attribuire,
grande frequenza della polmonite crupale nei minatori. Insieme al dott. Leoncini ho fatto delle esperienze per schiarire questo punto iniettando nella trachea di cani intossicati lievemente con
nolta parte, la
CO
e CO. un centimetro cubico di cultura in brodo di diplococco di Fninkel poco virulento. Abbiamo ottenuto la polmonite lobare o lobulare e dal pf)lmone malato abbiamo ricavata il difdococco in cultura pura. Mai si ricavo il dipi" cocco dal sangue. Nel cane di controllo, non iniosMcalo, nel quale si iniettava la stessa coltura in trachea, non si ebbe mai leti, .ne del p4jlmone e mai si ricav il diplococco o dal polmone o dal
sangue.
l.a temperatura nei lavori sotterranei non molto alta, tranne in alcune gallerie di avanzamento e nelle miniere di lignite, dove, in parte per gli incendi, in parte per le condizioni della ventilazione, raggiunge
<'
3r>\
tronco nudo
e nelle miniere di carbone risentono forse di pi del caldo a causa della |Misizione in ginocchio o semicoricati, che sono costretti a maiitenere
"juaiido
si deve abbattere uno strato di lignite di UO-lOO centimetri. quanto all'uinidit dell'aria nei lavori sotterranei vi sono grandi ..inazioni nelle diverse miniere. In alcune miniere le gallerie sono asciutte.
In
che talora
si
vedono
tronco denudato perch l'acqua, che cola dalla corona della galleria, bagnerebbe loro gli abiti in maniera da disturbarli nel lavoro. Negli operai,
che lavorano in questi cantieri, ho notato una maggior frequenza di affezioni reumatiche. Il lavoro del minatore indubbiamente molto faticoso e le condizioni
di
Il
ambiente rendono, come vedremo, pi gravi gli effetti della fatica. disgaggio non richiede tanto sforzo muscolare quanto il battere la mazzetta ed esaminando i minatori quando cessano di battere si trovano
pi pallidi del solito, colla fronte imperlata di sudore, col polso frequente,
piccolo
ma
duro,
col
respiro affrettato.
Ed
facilmente intelligibile
altri lavoratori, gli
che
di
a parit
sforzo, giacch
nell'aria
sono
dal
meno
attivi e
quindi
minori
satura
pulviscolo
nell'aria
di
scambi respiratori ossidazioni, e dalla pelle spalmata umidit non si opera forse quella
gallerie
quando
la secrezione del
sudore libera.
certo che
il
minatore
intossicazione
da
fatica
si
alla
tri-
come un
pozzi
piedi,
lo
compiendo gravi e ripetuti sforzi muscolari in scambio respiratorio poco attivo, il minatore deve
refluo,
raggiungere condizioni per cui il circolo debba compiersi con una certa
specialmente dagli
arti
si
difficolt.
nei
minatori
osservano frequenti le varici agli arti inferiori,, cos che i piccoli traumi nel disgaggiare o nel sospingere vagoni conducono facilmente a lesioni un po' lente a guarire; si osservano frequenti varicoceli; si vede talora anche il piede piatto. S'intende che nella produzione delle varici non solo la posizione ed il lavoro, che agiscono, ma cooperano senza dubbio efficacemente le condizioni generali di poco lodevole nutrizione, che nei minatori sardi si verifica per molteplici circostanze e di cui non pu a
meno
di risentire
anche
Forse
la
posizione
in
piedi
e le
ci
rendono
vah
sardi,
quali,
il
grande frequenza delle ernie nei minatori e manoin buona fede, avvertendole sul lavoro, ripetono un
di Iglesias costretto
indennizzo, che
Sindacato
a negare.
minatori
per non
di
la
rado
sono diarroici o stitici. Si hanno cosi una quantit di momenti, che valgono a rendere le pareti addominali meno toniche e quindi pi facilmente pervii l'orifizio interno ed il canale inguinale. Se a ci si aggiunge che gli sforzi si compiono in piedi, facile capire come essi possano
sovente condurre alla sospinta graduale dell'omento o
di
un'ansa
dell'in-
modo che l'ernin i manifo^ti ad un hhui-ii. Hf<i/ uno dato inojnnto e olio iiv. tutori all'interno nel pulviccolo, tr<>v>in<> danno Allni cauna di che SI tollova, pio o meno abbondante a seconda dell'umidit dell'ambiente, e nei lavori di ab
testino
nel
canale
inguinale in
I,
.1
ro
il
ni'rofiimo, rh''
stione delle
Alriino
lampade ad
(lolle
olio.
jMdveri
i..^,i.
.j
dannoggiaiiit unclM^
giori
indi|)oiidi-Ml(>iiieiit(*
>ii'
giiiiga
danni per l'aziono meccanica delle |M)lveri m hinino quando lu (io! minoralo d'ostra/ione 'onlionc dei silicati. Sono allora pi rrtHjtienli lo congiuntiviti, lo faringiti, lo laringiti o le bronchiti, che docurGtll'a/ione
mccrtni<ui
sulla
(-ongiuntiMi
liiillu:
spiega lu grande
maggioranza,
Itil'.
i.i.l'u.
por
.,!:.
non
^i
..:
'!
pterigio,
(ili
oczeini,
lei pulviscolo sulla cute, senza por questo escludere che |iossa entrii - <Mia anche il coofficiente tossico. K /ione di
'
non rara
in-
di otiti,
l>oca nettez.za e
in
ad altre causo,
si
debl)ono, a
mio avviso,
riferirsi
almeno
*i
soltanto
del
la
dep>!i-
/ione
parenchima
piu
(>olmonare.
del
Ma
ricerche
e
Villarot
pnma
r
in.t...
quelle
reconti
lo
N'a^loiiberghe
di
del (jryj^oz
Si
hanno diver-apolveri
l,
'
inonto
orientato
studio
questo
punto.
dimostnito
le
he,
Si*
di
assorbite dai
gangli
linlalici
r<
'
^Mungono
pl
dotto
polmone. Le ricerche, che con altri scopi mio liiborati^rio, facondo inalare o ingeriri* agli nmnnih >> sonda polveri dei vari minerali, che si oniniggono ('i'.i
rpiindi
al
fatte nel
luti
in
*^
conrermano
tino
ho
si
lo
abbiamo trovato
nel
polii
al av.-rvi una
gli
iiiinMueevano
che
animali inalavano. v* alla necruooopia talora le glandule nonli Ho\ ho Kdle |olveri le^se, mentre ancora le p>ribronoii:au
ne eraif
I.4>
ttnente st'ovre.
fat'i
occasione
di
300
quasi
tutti
osservare.
tossicolosi,
continuano ad espettorare un escreato completamente nero, anche quando hanno da tempo abbandonato il lavoro, ed io ho potuto constatare per-
sonalmente il fatto in alcuni ammalati dell'Ospedale di Monteponi, dove sono ricoverati anche i minatori di Terras Collu. Se la polvere di carbone si deponesse soltanto nelle vie respiratorie, non si intenderebbe
come
se
ne
potesse
raccogliere
tanta
da colorare
in
fatto si
spiega agevolmente e
le
si
come
si
feccie scurissime
cibino accidentalmente di
dimostrano come
le
che
si
penetrino nelle
vie digerenti.
come
la
nel
minatore, che lavora, possa essere abbondante la penetrazione delle polveri nella
giacch,
per
si
fatica
per
le
condizioni
respirazione
compie
fre-
indagini dirette
minatori delle miniere di piombo e di quelle di calamina, cui sono mescolati dei minerali di piombo, dimostrano come solo eccezionalmente
manchino segni di saturnismo. In molti minatori, anche di miniere di calamina, alla quale sia mescolato il 10 circa di galena, si trova
piombo nelle orine. I minatori si lagnano sovente di stitichezza, o almeno di difficolt nella defecazione, accusano dei dolori peri-ombelicali, clie chiamano ^ja/zi'rts siccas o is punta ras, talora hanno delle forme lievi di colica, che pur consentono la permanenza al lavoro. In alternativa colla stitichezza si osserva qualche volta anche la diarrea. Sono frequenti
del
le
altri
coefficienti sopra esposti, che producono le varici. Il segno del Burlon frequentissimo, per non dire quasi costante nei casi pi gravi
quando non
tocchi con
il
si
ha
il
una
note-
che
si
una soluzione
al
5-10 Vo
di
monosolfuro
di
sodio.
vole
fatto
listarella
gengiva, dove
e grigia
che
la listarella rossastra
le
compare
di
altrove.
Ed
io
alla
eliminazione
coope-
meccatipiche
Rare sono
paralisi
del
le
visto
delle
radiale,
ma
minatori, in cui
fli assorbimento di piombo. Non molto freneanche raro ^ un lieve tremore Helle fiita a mani protese. Ilo ricercato con cura le emiizi(! busofile tjcl sangue lei minatori saturnini, ma non ho risc<jntrato il latto con quella l'rcquenza, cui alcuni recentemente hanno accennato in casi di avvelenamento cronico da piombo in tipografi, verniciatori, ecc. Mi accaduto di non trovare emazie basofile^ in casi, in cui si trovava il piombo nelle orine, (rome ho potuto riscontrarle quando l'esame delle orine era negativo per la |iresenza del piomix). 10 credo perci che alla presenza delle emazie basofile non possa accordarsi (|uella importanza assegnata da alcuni per la diagnosi di saturnismi, che in molli Gisi miei non raggiunge la gravit IVeiiutMite a riscontrarsi nei tipografi, verniciatori, ecc.; piuttosio per la mia esperienza in varie
si
quente,
ma
f*
come
rossa,
segno precoce
presenza sull'orlo
di
gengivale
di
una
che,
listarella
1-2
millimetri,
come
dicevo, si
ho visto precedere la
Le statistiche degli ospedali delle miniere sarde ci forniscono dati, che sembrano smentire quanto ho adesso esposto. Noi troviamo talora su 'MMJ o 400 malati i-icoverati in un anno nell'ospedale di una miniera di
piombo puro
cifre
si
lo!? casi di colica saturnina e in base a queste afferma che saturnismo non si ha nei minatori. Ma giudicare del saturnismo dalla colica sarebbe come giudicare della malaria
registrati
si
affermato e
minuta dei singoli minatori, la ricerca piombo nelle orine ci forniscono elementi di prova, che orientano qen diversamente il nostro giudizio. Piuttosto da domandarsi se tutto piombo, che penetra nell'organismo dei minatori e manovali proviene 11 dal [nilviscolo, che si inala e si deglutisce in galleria. Ci rappresenta, a mio avviso, una delle fonti di intossicazione ma non certo la sola. Forse un i>o' di piombo si assorbe dalla cute, resa pi facile all'assorbimento dalla abbondante sudorazione, forse un po' di minerale si deglutisce col pane, che gli operai mangiano spesso in galleria nonostante il reciso divieto; forse qualche volta del piombo si trova nelle acque di galleria, che talora come alla l'ortuna ili .N'cbida vonrrr.ii<) bevute dai minatori malgrado la proibizione. Ma un'altra e pi potente causa di intiv>duzioiie 'i iiiumiio ni-ii organismo credo che la si trovi nell'uso, che ha il minatore sardo di indossare gli abiti di galleria anche fuori del lavoro. Questi abili sono pieni di pulviscolo piombifero ed il minatore lo porta seco sulla branda,
dalla perniciosa e la disamina
del
nella quale riposa vestito, giacche solo eccezionalmente possiede dei len/uoli e
dorme
spogliati^.
!]
quando poi si coricii sulle stuoie in terra o cameroni le condizioni peggiorano ancora,
pulviscolo
si
giacchia nel
primo caso
del
cuccette
inferiori.
Cosi
anche
fuori
del
lavoro
il
302
minatore circondato e seguito dal minerale, che lo intossica. Ma vi L'acqua in alcune miniere scarsa ed il minatore sardo, del resto, non capace di grandi sacrifici per la nettezza. Cos accade non di rado che il minatore colle mani ancora sporche dal lavoro tocca
di pi.
i
cibi e
se
li
abbiano una notevole influenza, se non una parte preponderante, nella genesi della intossicazione, mi viene dimostrato luminosamente dalla minore frequenza e gravit del saturnismo nei minatori continentali. Questi abbandonano gli abiti del lavoro appena
tutte queste circostanze
si lavano accuratamente. Anche in loro si trova del minor grado che nei sardi, ed io credo che ci in parte si debba alle abitudini di maggior nettezza. Per altri coefficienti entrano in scena certamente rendendo meno gravi gli effetti della intossicazione; il miglior nutrimento, che i continentali meglio retribuiti e organizzati in compagnie possono permettersi, e la rarit estrema della malaria tra questi operai, che in generale rimpatriano dai primi di giugno al novembre.
Che
usciti di galleria
saturnismo
ma
in
Accertato il saturnismo, sia pure in forma mite, nella grande maggioranza degli operai interni delle miniere di calamina piombifera e tanto
pi
in
quelli delle
miniere
di
piombo,
non
sarono per forme schiettamente reumatiche e che si verificano anche in miniere dove l'umidit scarsissima e piccoli sono gli sbalzi di tempe)'alura. E non mi sembra che si possa trascurare la sovrapposizione
dell'intossicamento saturnino permanente agli
rente.
effettti
della
fatica ricor-
possiamo intendere la grande frequenza nei minatori della arteriosclerosi, che sappiamo potersi riprodurre sperimentalmente nell'avvelenamento da piombo, come recentemente dimostr il Roveri, e come io, per ricerche personali, posso riconfermare, e che sappiamo essere anche uno degli effetti della fatica cronica; cosi possiamo meglio renderci conto del profondo decadimento dei minatori del piombo e della grave anemia con scarso valore globulare, che in essi riscontriamo. Alle polveri dei minerali di zinco non si assegnava nessuna nfluenza tossica, ma le mie osservazioni cliniche e le esperienze fatte dal mio
Cosi
assistente dottor
Murgia nel Laboratorio di Cagliari orienterebbero in un senso ben diverso. Il dottor Murgia ha somministrato a dei cani calamina di Monteponi, il cui tenore in zinco raggiunge appena il 14,50 7o ed quindi ben lontano dal 40 "/o circa delle calamine ricche. Si avuta la morte con fenomeni di avvelenamento per zinco disappetenza, vomito, diarrea, dimagramento, anemia, debolezza muscolare, andatura barcol:
lante
rente.
ci
si
constatata la presenza dello zinco nel fegato e nel tubo digegli animali,
E
i
hanno
giacch
che inalano da lungo tempo la polvere di calamina fatti. Le esperienze si continuano attivamente, resultati contrastano troppo con quanto si ritenne fino ad ora
per non
Non
ma
per fjuosla
I'
ricor^'lio
sono
Clinicamonto anche
ci
anemia
che
si
distinguono
hene da
quelli dei
ha mai la stitichezza, ma invece che non credo debba attribuirsi soltanto ad errori
saturnini.
Non
si
^ frequente la diarrea,
dietetici,
.\lcuni gio-
che erano da |)ochi mesi al lavoro in miniera e che [)er lo innanzi lavoravano alla cainpa^na, hanno presentato delle diarree ricorrenti, delle quali non avevano sofferto procedenvani lavoratori della calamina,
minori proventi del lavoro agricolo non potevano una migliore nutrizione. Nei minatori della calamina piombifera lo due intossicazioni evidentemente si sommano ed insieme si aggiungono agli effetti della fatica.
coi
temente quando
procurarsi
di corti
L'osporimento e
praticando,
ci
le
ematologiche, cho
il
sto
tivo valore di
daranno modo di valutare con maggioro osaltozza <|uesti varii momenti dannosi.
assodare n dal punto
azione
degli
altri
di
rispet-
Non ho
[)otuto
visia clinico, n-
sperimen-
metalli,
che
si
trovano
vidi
com-
non
nemmeno
quantit di
di
dove
galena
sono
commiste
di
piccole
cinabro.
meno
che
sicuro di intossicazione
da antimonio, e non
Celine
si di
delle
e
mesi
fa
dove
il
estrae
stesso
il
dottor
Murgia ed
le
che
si
loro
modo che
che oggi
sfuggono.
Passando ora allo studio dei lavoranti all'aperto troviamo il primo gruppo quello dei cernitori. Dove donne e ragazzi lavorano seduti in terra abbiamo gli inconvenienti e le deformitA, che sono stato osservate negli spaccapietre sia (^he il lavoro avvenga a sedere od in piedi troviiimo ragadi alle mani, donde talora ascessi Ielle glandulo linfatiche dell'ascolla. pinguecula, mono spiegata per che nei minatori. Dove la ginga ^ silicea
:
e sono in uso dei concnaseur e dei classificatori a (romno-l gli operai, che
li
aorvogIiani\
vanno incontro ad
i
irritazioni
faringee
laringee abba-
classificatori a troinnn-'
'
-uno molto.
Si
hanno
poi nei cernitori gli stessi
304
rarissime,
le
fenomeni di intossicazione, che si verigruppo di operai mancano, o sona manifestazioni clamorose della colica, della parahsi del
Anche
in questo
ma
si
riscontra sovente
il
piombo
lavoro
nelle orine e
si
trovano quasi
di
di
di
quei fenomeni
piccolo
saturnismo
intossicazione
per zinco
manc
per
mercurialismo o
di
intossicazione
si
altri metalli.
Nessun
per antimonio
a Su Suergiu ed
alle Cetine.
di
il minor grado fenomeni del piccolo saturnismo sono negli operai di laveria meno intensi e frequenti che nei cernitori, e si verificano pi negli operai dei crivelli sardi che in quelli dei crivelli inglesi, ed in questi pi che negli operai delle laverie mec-
che
caniche.
ci
facilmente spiegabile
giacch
il
contatto
crivello
delle
mani
minerale
molto
maggiore nel
sardo che in
di
le
quello inglese
che
ragazze
i ragazzi di laveria, anche quando non presentano segni di saturnismo sono notevolmente anemizzati si trovano quasi tutte le ragazze amenorroiche, e sovente anche a 19 anni sono tuttora impuberi. L'umidit grande delle laverie non indifferente e gli operai ci offrono frequenti affezioni reumatiche; cosi credo che non sia indifferente e valga forse a rendere faticoso il lavoro, che di per s non lo sarebbe, la vibrazione notevolissima, che viene impressa dal macchinario a tutti i
ed
a tino di calcinazione della calamina sono esposti mentre paleggiano sulla bocca del forno, per cui taluni soffrono di cefalee e di vertigini; il fatto per non molto frequente e grave, ed ancor meno frequente che si svolga del CO o dell'anidride solforosa. A S. Giovanni trovai mercurializzati gli operai, che caricavano forni a tino della calamina e questa constatazione condusse
Gli operai dei forni
di CO.,
ad emanazioni
al
rinvenimento
di piccole
quantit di cinabro
nel minerale
e consigli
tranne
gli
effetti del
calore irradiato
calamina calcinata, mentre il forno lavora, e delle esalazioni di CO.,, che ne promanano. A Buggerru anche questi inconvenienti sono evitati giacch lo scaricamento dei forni a suola inclinata si fa meccanicamente a mezzo di un apparecchio, in modo che l'operaio raccoglie la calamina gi raf-
freddata.
:{05
a Buggerru
in
Anche
di
il
caricamonlo
si
fa
modo che
il
solle-
vamoiito
pulviscolo minimo.
il
minerale da un punto
all'altro
minerale
ci
di
carlofortini,
a
si
v'rificare
nei
marinai
juesti
sticazioni cutanee
del materiale
il
faceva
il
caucaricamento
calaminare fino calcinato. In questa calumina contenuto 12-i:{" di calcare, che per la calcinazione si trasforma in calce viva e spolverando determina congiuntiviti, stomatiti e dellf vere e proprie
piombo a Monteponi, sia che lavorino ai forni di argalena o ai forni di fusione o al raffinamento del piombo o alla coppellazione dell'argento, ci presentano tutti fenomeni di saturnismo colla presenza quasi costante del piombo nelle orine. Ver<< se noi teniamo conto dei fenomeni, che ci raccontano medici di miniera
I
fonditori del
rostimento
della
l'ili
anziani ed
le
vecchi
fonditori di
Fontanamare
e di
Masua, vediamo
rome
l'ili
ili
ossidazione,
si
fatti
si
determi-
forni per
un irregolare funzionamento,
del
resto faci-
si
osservano
nelle
l'os-
entrano nello
camere di condensazione, e pi ancora negli operai, camere di condensazione per farne la [mlizia. Alcuni
altri
questi disturbi
(li
antimonio,
ma
possono spiegarsi coU'azione locale diretta dell'ossido sembrano l'espressione di un avvelenamento geil
nerale. Xel
mio Laboratorio
la
dott.
Murgia ed
il
diano sporimenlalmente
Dal punto
di
questiono.
di compiere studi avevo pensato di trarre l>artito della maggioro accessibilit della .Miniera delle Cetme a Rosia, associandomi in queste indagini al collega ed amico prof. Pieraccini, ma la Direzione della Miniera, con un esempio unico da segnalarsi certo non a titolo di lode, non accord ai nostri studi quelle facilitazioni, innocue per l'industria, delle quali lo Societ minerario della Sardegna sono state
vista
clinico,
data
l'impossibilit
("matologici e chimici a
Su Suergiu
(Villasalto)
2l>
306
Studiando
le
delle
miniere
sarde
notevolmente, tutto
mancano
ma
se
si
decorsa ad Arbus il 21.96 7o degli operai di miniera ammal di primitiva si capisce quanto grande debba essere il numero dei malarici. Nell'estate della popolazione mineraria fece la profilassi decorsa ad Ingurtosu il 18 malati furono curati tempestivamente e con prechinica rigorosa, ed mura; nonostante il 20.30 Vo dei casi di malaria negli operai sono di
recidive,
del
comune
di
Arbus (da
la
si
cui
dipende Ingurtosu)
soltanto
fu
%,
cura non
ebbero
19.66 7o di recidive, che sembrano troppo poche di fronte al 20.30 7o che, in condizioni ben pi favorevoli, si verific nella popolazione mineraria.
di
E mentre
di
si
soltanto
il
0.24
"/o
Arbus ammal
Dietro mia
miniera
dello stesso
Comune
si estenderanno le ricerche, ed il Arbus, dalle diligenti osservazioni del quale potei trarre le cifre sopra riportate, sta eseguendo per mio consiglio delle ricerche ematologiche comparative sui malarici operai e sui
nella
dott.
malarici agricoli.
A
che
la
parte per
quello,
che possono e
potranno dire
medici
di
le
statistiche,
mia
e dei pi oculati
miniera dimostra
malaria decorre pi grave e recidiva pi facilmente negli operai ed intossicati. All'episodio saturnino, anche lieve, succede la recidiva con violenza insolita, e se si pensa come tutte le cause di nocumento e di delibitazione organica favoriscano la recidiva non difficile rendersi conto del fenomeno negli operai intossicati. Per schiarirlo per,
affaticati
fin
sto
compiendo
degli uccelli.
gli
operai
Le
abitazioni, tranne in
ancora, almeno, pi di un centinaio di capanne di frasche, intonacate o no di fango, dove vivono due o tre minatori e talora anche un'intiera
famiglia. Dei cameroni per
operai
altri
tutti
soli,
forniti
dalle
societ minerarie,
aereati,
in
condizioni
tutt'altro
di
letti
quasi
tutti
sprovvisti di
acqua,
privi di cesso,
si
:W7
il
tracona e la scabbia
si
ha
nel
modo
pi assoluto
raneliilostomiasi.
La n)ancan/a
iiitive tra gli
di cucin;
di
oxpe-
operai
dazii
i
comu-
fanno
|)er
si
che
viveri siano
cari in rapporto
specialmente
ai
salari,
die
ili
operai
all'interno
avevano
a
nel 1903-y04
una media
di 2,19, e
minore, e che, almeno per l'esperienza degli anni decorsi, non accennano
risalire.
abitazioni
in
massima
perche^
ai
antigieniche,
insufficiente ci
danno l'esponente
ragazzi
"/.,
18
anni
appaiono
si
di
13, del
di
leva deiriglesiente
riformi ['83
i
minatori
Delle condizioni degli operai delle miniere sarde si fa in gran parte da alcuni responsabile l'alcoolismo e magari l'abuso della Venere e la ifilide. Dico subito che sifilitici sono rari, tranne forse a Buggerru, e iio non credo all'abuso della Venere in operai art'aticati, che vivono
i
pesso
soli e
che
cameroni quei fatti di omosessualit di occasione, trovano nelle prigioni, nelle colonie e nei colle<;i. E, sembrer forse arrischiato, dico anche che non credo all'alcoolismo. Il minatore
sensi, ci offrirebbero nei
si
e,
a parte
le
dichiarazioni di
io
operai,
di
ho potuto
I
minime quantit
di
alcool.
mercurializzati
Giovanni
di
rendano meno resistenti all'alcool e ricerche da me istituite, ne danno la sanzione sperimentale. Conigli saurnini non tanto intossicali da dimagrare, forse tanto pi se affaticati, trono fenomeni di alcoolismo acuto cosi gravi da far temere della vita >n dosi che riescono innocue negli animali di controllo e che tutt'al pi danno un po' di inc<ordinazione motrice. ContinueK le ricerche, che mi
le
intossicazioni da metalli
recenti,
sembrano importanti
sia dal
punto
di
vista
della
tossicologia
generale,
Se noi ora ci facciamo a studiare, cosi succintamente come il momento uo consiglia, rimedi profilattici contro le malattie del lavoro negli oi>erai tli^lle miniere vediamo come ci appaiono semplici le indicazioni, se pure
i
non
facile e
308
la
malaria varrebintossicazioni.
gli abiti
bero gi a rendere
del lavoro
minori
della
gli
fatica
e delle
operai lasciassero
uscendone
e venissero obbligati
delle
perforatrici
sostituito al
lavoro a mano, l'illuminazione elettrica varrebbero a togliere molte cause della viziatura
L'abolizione dei crivelli sardi ed inglesi, che del resto vanno scomparendo da molte miniere, migliorer le condizioni dell'operaio di laveria; l'applicazione di apparecchi di aspirazione e di carico e scarico meccanici ai forni diminuiranno ancora di pi i pochi danni di questi. La maggiore nettezza degli operai e poche modificazioni tecniche, gi in corso, nelle fonderie di piombo, ed una maggiore sorveglianza ai forni
dell'antimonio
e
l'uso di
abiti
speciali
e di
maschera per
gli
i
operai,
che che
insaccano
si
l'ossido,
faranno dileguare
danni,
hanno attualmente.
Il
S.Bruera: Potrei esser tacciato d'audacia prendendo la parola frase, competenza di dottrina e giustezza di osservazioni ha cosi esaurientemente trattato l'egregio prof. Biondi nella sua relazione. Mi conforta per e m'incoraggia l'aver constatato che le sue osservazioni e deduzioni avvalorano quelle che io in ben 33 anni di lavoro medico nelle varie miniere dei pressi di Iglesias ho potuto fare e che brevemente esporr a questa spettabile adunanza.
Dott.
potei
di
Nel 1873 io conoscevo le manifestazioni saturnine per quel tanto che apprendere in una lezione nella sala della scuola ed in una lettura qualche trattato di patologia speciale di quel tempo. Assunto, precisamente in quell'anno, il servizio medico nella miniera
di
Monteponi trovai ivi subito tanto e tale materiale di studio pratico basti il dire che in un anno su fui realmente sconfortato circa 900 malati ricoverati nell'ospedale della miniera i casi di saturnismo furono ben 165, costituiti specialmente da enteralgie, molte cefalopatie ed artralgie varie, qualche caso di epilessia nonch alcuni casi di paralisi dei muscoli estensori, oltre ad alcuni casi di forme multiple e comche ne
binate.
ci,
essendo conole
subito osservare:
1
:Ky
ncirorgaiiismo e potei
nella
lutto
Ia coltivazione
di
minerale
di
l'b.
miniera
di
San Marco
uno
dei pi grandi contingenti di malati di suoi minatori, uomini robusti, quasi tutti
i
minerale cbe
donno e
dei fanciulli)
in cui
doveano
e
ripulire
il
minerale scail
in pezzi
minerale
seconda onde rendere il prodotto omogeneo, l'er tal modo questi fanciulli si trovavano ben pi dei minatori in contatto del materiale danneggiante senza rsentirne come quelli nessun malefico effetto. Ci'i constatato volli conoscerne la ragione e trovai, visitando luoghi di lavorazione delle gallerie, che in questa regnava una temperatura assai alta specialmente nei cosi detti avanzamenti, che in essi l'aria era scarsa ed minatori pel gran caldo lavoravano scamiciati, presentando nudo al polviscolo tutto il torso, e pel lavoro sudavano fortemente fissando sulla pelle, col madore, il polviscolo del minerale che usciva dalle intestazioni e dalle canne delle mine. Molto di queste si praticavano in corona per cui il polviscolo cadeva direttamente sulla superficie denudata del minatore, vi si fissava e vi rimaneva a permanenza. I fanciulli invece lavoravano all'esterno, in un piazzale esposto a tutti venti, protetti dai raggi <lel sole o della pioggia da una frascata sostenuta da alcuni pali; essi mangiavano il loro pane senza darsi troppa premura di ripulirsi le mani, soia parte del loro corpo imbrattata
di
i
i
prima
qualit, pestarlo
frantumarlo se
di
polviscolo di minerale.
si
Osservai poi che succedeva perfettamente l'opposto pel minerale che estraeva dal pozzo Vittorio e che veniva portato nella casseria vicina
dello stesso
nome; avveniva
cio^ che
fanciulli
della casseria
davano un contingente fortissimo di enteralgie e di paralisi dei muscoli estensori. Ora da notare che mentre le coltivazioni nelle gallerie a cui
d accesso
<
il
le
comunicazioni
cantiere) erano
i
mi-
mura-
piccoli
lav()ranti vi
da finestroni con invetriata, era cui per rimanevano colla camicia scolacciata e e. Ile
zinco, protetta
tutte subito
maniche rimboccate.
Queste osservazioni mi indussero a ritenere
la
cute non
la sola,
310
ma almeno
se-
piombo perfettamente insolubile nei liquidi ordinari mi teneva ancora in qualche dubbio e mi indusse a fare alcune esperienze su cani. Mi procurai alcuni di questi da un ambiente non pregiudicato, depilai ad essi, volta per volta, una discreta zona di pelle ed umettatala vi cosparsi del fino polviscolo di solfuro di Pb. coprendo perfettamente la parte cosi cosparsa e mettendo l'animale in condizione da non ricevere da nessun' altra parte effetti dell'agente in prova, ebbene, dopo alcuni giorni di questo trattamento questi
il
nonche
la considerazione
che
solfuro di
accessi
epilettiformi
si
che
si
ripetevano
con
la
tanta
parte
insisteva
nello
spolverare
A questa esperienza ne feci succedere qualche altra che tralascio, per brevit, di riportare e che valsero sempre pi ad avvalorare il concetto sulla via di introduzione dell'agente
morbigeno; per quanto queste a convincermene la immediata e vistosissima diminuzione dei casi di saturnismo avvenuta in seguito all'adozione dei mezzi preventivi suggeriti e messi in atto onde precludere al polviscolo del minerale di Pb. la via per la quale portava nell'organismo suoi
esperienze valsero
funesti effetti
mano
le
in
mano
moltiplicandosi e
di
perfezionandosi
alla
ridurre oggi
manifestazioni
saturnismo
minima
operai
espressione.
colpiti molti
l'
giungere
nella
miniera,
fenomeno cui ha accennato egregio quale nulla vedo che sfuggito di quanto pu
sue ricerche.
Su questo fatto che si avvera specialmente nelle miniere di Masua e di Nebida avevo anch'io, a suo tempo, rivolta la mia attenzione, per l'osservazione di esso mi indusse a stabilire una ragione di causalit diversa da quella cui accenn l'egregio professore Biondi, ed eccone la
ragione.
Premetto che
della
la roccia
la
maggior parte
massa montana
delle
miniere
d'
Iglesias
di
natura dolomitica.
alle acque piovane che s'infiltrano fra le sue nuuna piccola parte della molta magnesia che esse contengono; questa magnesia permane sospesa, e corre coli' acqua medesima alle sorgenti in cui attinge il personale della miniera per bere e
merose spaccature,
per uso domestico. Questo personale naturalmente per i primi giorni o per qualche tempo, breve sempre, come giustamente ebbe ad osservare
sente gli effetti leggermente purgativi di queste acque; in seguito vi si adatta e non ne risente pi nessuna conseguenza n nessun danno alla sua salute.
l'egregio prof. Biondi,
Il
.;li
dott.
Piero
/iorm
di
Pavia
per la comunica/iorn-:
Tabacco
Uno
lavoro
muscolare
intossicazioni
nicotiniche.
=zz====^============
umano
6 senza dubbio (juello che
si
il
famfo
Non
che
si
Il
chi
non veda
l'alto
significato
che
di
la
n-'iu/i-Mi.-
<li
scienze
mediche,
sociale.
<>ppi-:t
d<l
tabarri.'
Gli autori
che
si
sia
o quasi
lasciato in
tema generale.
E
pi
per verit la
disturbi
mancanza
che
(>
giustificata
(piando
-..>!.
si
pensi ai molli
nel
<
salienti
l'intossicazione
e vaL-'b'
nicotinica
!.
induce
nostro
organisni".
proposi In
On.rt'' .-h.'
>io;\r-:!s<iniM
nostre cognizioni in
Le esperienze
che
il
indicano
tabacco ha
ci
ma non
modo
di
comportarsi ddMoss<">,
i'energia muscolare
A
Nelle
ricavando
prima
di
fumare che
dojio
numerose
fatica e
confermare
il
Mosso,
Ogni individuo, messo ben s'intende nelle identiche condizioni di esperienza, ha una curva della l'atica che gli [tropria, onde facilmente si possono distinguere gli uni dagli "litri tracciati scritti da divers persone. Ora sono contrazioni molto alte sul principio e che presto bruscail
Maggiora,
il
Trcves ed
mente vanno scemando
ora sono contrazioni
312
in altezza fino
meno ampie
altre
prolungano per un tempo curva forma una linea pressoch diritta, essendo le contrazioni uniformemente decrescenti, tal' altra si ottiene una linea a zig-zag per gruppi di contrazioni molto diverse fra di loro; ogni individuo per d sempre lo stesso tipo caratteristico di ergogrammi. La curva della fatica inoltre influenzata sempre considerando dal peso l'individuo normale e nelle stesse condizioni di esperimento
ampiezza ne succedono
brevi che
il
profilo della
pu affermare che la quantit di lavoro tanto a manifestarsi, quanto minore il peso adoperato e quanto pi lento il succedersi delle contrazioni. I pesi pi adatti per queste ricerche oscillano da 2 a 4 chilogrammi; il ritmo pi opportuno quello di una contrazione ogni due secondi.
In tesi generale
si
maggiore e
non star a riportarvi tutte le tavole che ho potuto ottenere dagli buon numero di individui; solo mostrer alcune curve della fatica che mi sembrano abbastanza dimostrative. Dalla minuta osservazione dei tracciati ottenuti dallo stesso individuo sotto o meno l' influenza del fumo di tabacco, scaturiscono fatti non privi di un certo interesse. Per quanto debba sempre tenersi presente come, in linea generale, nell'analisi del lavoro muscolare si incontrino molte difficolt e cause d'errore inerenti alla complessit dei fenomeni e alla diversit dei fattori da cui proviene la contrazione e l'affievolimento dell'energia muscolare, pure lo studio comparato delle varie curve della fatica lascia adito a
Io
esami
ripetuti su
nell'altezza delle contrazioni, per cui collo stesso peso e collo stesso ritmo,
il
come ho
detto,
di
Ben presto succede il secondo periodo, di depressione, di affievolimento della forza muscolare, fase la pi lunga e la pi importante. Qui, come lo dimostrano le curve grafiche, la fatica si manifesta con maggiore rapidit che di norma, minore diventa l'altezza delle contrazioni, le quali presto
cessano del
tutto.
Ne
risulta
che
il
lavoro muscolare
:^l3
Fkima: )
Tr.i<;c!tto
unnnale
di-lla t'aticu
sollevando
$.
i.'ontraz.
05
cui.
1^
lavoru
tot. a,lU.
I'kima:
//)
\jo tosilo
individuo
>Io|k>
axiT fumato
contrat.
:<8
tot.
t,M.
314
si
316
dita,
alterare alquanto
Inoltre in
alcuni casi
il
quale viene pure riprodotto nel tracciato ergografico. Tutti questi effetti sono, in linea' di massima, 'proporzionali al tempo di durata dell'esperi-
sono pi manifesti in coloro che hanno a lungo da poco fumano. Risulta dunque dalle indagini sperimentali sull' uomo che il fumare esercita un notevole e duraturo indebolimento dell' atticit muscolare, pre-
mento;
in altri termini
fumato,
meno
ceduto da
col
un
di
lieve e
senso
effimero
fugace periodo di esaltamento. Quest' ultimo coincide benessere, di maggiore attivit intellettuale che
mente dovuto
all'
inizio di
aumento
Stabilita
l'azione che
di
il
fumare esercita
sull'energia,
muscolare, a
il
compito
professionale ed applicarsi ai lavoratori di tabacco. per necessario a mio avviso risolvere una questione per cosi dire pregiudiziale, definita la quale sar pi facile ottenere l'accordo sulla
campo
E
le
qui
si
lunc-hi dibattiti,
ad accalorate discussioni. Alcuni autori affermano essere manipolazioni del tabacco assai pericolose per la sua azione specifica
specialmente la tubercolosi,
altri
si
grande divergenza
di
pareri?
noto
come
sia
stato
il
primo che dando unit di un capitolo del tabacco. Egli riferisce che per effetto del
Ramazzini
il
lavoro
si
i
tabacco vanno soggetti a gravi disturbi dell'apparato respiratorio, dell'apparecchio digerente e del sistema nervoso.
questa industria,
il
Cadet de Gassicourt,
il
Pointe ed
Mrat accettavano l'opinione di Ramazzini, avendo potuto osservare largamente fra gli operai del tabacco molti disturbi, quali grave denu-
[iolmonari, tremori
ei un.
si
tinta
A
i
opj
irenl, Duchat.'let e
D'Arcet,
di
d*'l
base a statistiche raccolte a Lione, a Tolosu, a Lilla affermano che il lavoro abituale nelle manifatture di tabacchi non pu nuocere alla longevit ed aggiungono: chimerici sono i timori che le manifatture di
tabacchi ispirano ad alcuni; anzi quasi da credersi che
il
tabacco sia
di malattie,
specialmente
soggiorno nelle manifatture ^ forse salutisi, potendo preservare da questa malattia e anche guarire coloro che ne sono affetti . Era naturale che queste recise affermazioni, del tutto opposte a quanto era stato da altri rilevato, dessero origine a vive discussionL
tare negli individui minacciati da
Il
Mt'lier, incaricato
dall'Accademia
rifer
di
le
che
le
mucosa bronchiale e polmonare, poteva ammettere una lasci in sospeso la questione della influenza
irritante sulla
e
-i.
Lo
che
disturbi
nel!-
Ivaorare
sono avvertiti dagli operai solo quando incominciano a manifatture, mentre r^'i =i avrebbe un benefico adattap'ir :?uiiiaiML<
mento.
Il
Tarditr-u.
fU'jU"
e-^cigeraie
i>'
vedute dei
:.i,
ti.
primo l'attenzione sulla frequenza di malattie dell'apparato sessuale nelle operaie e la grande mortalit dei loro figli; su .500 bambini nati da madri in preda a tabagismo anche leggero, ne vide morire 104 nel primo anno di vita. Questa lesi trov validi sostenitori in Delaunay, Brochard, Sarret, Quinquaud, Thvenot, Etienne ed oppositori in Hurteaux, Igonin, Poisson, Piasecki. L' Hirt giudica dannose alla salute le polveri e le emanazioni gassose del tabacco e riferisce un reperto di Zenker su di una forma di pneumoconiosi da tabacco, l' Eulenburg assegna maggior importanza ai vapori,
ni(>lerati nei giud il tabacco. Rochs, lo Jones, lo .in i quali anzich alla intossicazione tabagica riferirono le diverse malattie alle cattive conlizioni dei locali di lavorazione, alla miseria economica, alle posizioni viziate del corpo durante il lavoro ecc.
p*ro
Tt'ii'ieiize
sono
molto
il
conciliative
ebbero
'
Siamo
Taveniari,
serie di
cosi
arrivati
alle
pi
recenti
Il
pubblicazioni,
Cuzzi ed
il
il
fratelli
Pieraccini,
il
Pezzolata,
lavori
.Mane
accurati ed
interessanti
meno.
sul nostro organismo.
318
l'industria
del
tabacco
esercita
In verit
in
mezzo
alle
molte
e
le
pubblicazioni
sull'argomento
poche
sono
le
indagini
Il
sperimentali
laboratorio.
primo
si
il
secondo e
il
terzo,
ha eleminazione
nicotina
sotto
forma
malico,
volatile e ci perch
durante la fermentazione
coi quali la
le
combinazioni
sono facilmente dissociabili per effetto del calore in presenza vapore acqueo pu quindi trascinare via i materiali che
.
Lo Chapman
delle
Tavernari
isol
dal
pulviscolo
sale
di
lavorazione
quasi
costantemente Vaspergillus famigatus; questo ifomiceto possiede attitudini patogene e potrebbe produrre, secondo il Behrens, una malattia con
andamento
clinico e reperto
alla tubercolosi.
Come
attraverso
la cute, sono da ricordarsi il caso osservato da Tardieu, di un contrabbandiere che present sintomi di avvelenamento per aver
che osserv avvelenamento in un operaio che per lungo tempo le mani immerse in un infuso di tabacco, il caso di De Fourcroy, che vide gravi fenomeni in un giovane affetto da rogna il quale si era coperto diverse parti del corpo con pannilini bagnati di decozione di tabacco. Casi analoghi sono riferiti da Gallavardin, Marchant> Sosselin
aveva tenuto
ed
altri.
di visitare
una Manifattura
di
tabacchi sar
un odore
ovunque
sospesa
sale di lavorazione.
il
Una
finissima polvere di
i
tabacco
nell'aria e ricopre
pavimento,
mobili,
que insomma trova un punto per depositarsi. Le operaie, a seconda delle diverse manipolazioni alle quali devono attendere, sono esposte o a forti emanazioni gassose o a respirare di continuo polveri di tabacco, oppure hanno le mani bagnate di un denso liquame nerastro che poi un infuso acquoso di foglie di tabacco. Ora, non possibile negare che un certo assorbimento di materiali tabagici qualunque sia la via per la quale esso si verifica deve avverarsi; solo si dice da alcuni che l'organismo facilmente vi si abituai per facile obbiettare che abitudine non vuol dire refrattariet; l'orga-
di
:n'j
mii ci non sij^nifica die per osse l'or^anism' stesso sia divenuto totalle sembianze di una abitudine quasi sempre nasconde una intossicazione cronica. Nelle operaie che inccminciano a lavorare nelle Manifatture si osservano di frequenle fenomeni di intossicazione acuta quali forti cefalee, nausee, vomiti, vertigini, lipolimie. In seguilo possono presentarsi caiai-ri cronici delle vie digerenti, delle vie respiratorie, perturbamenti a carico del sistema nerv()so, disturbi vari a carico dell'ajtparato circolatorio e
si
dell'afiparato sessuale.
Senza
togliere
il
niinimi> valore a
tulli
disturbi
cronici, desidero
ossi, credo, si
debba
fatti
in s,
si
significato loro.
spiegare che
^
le
vertigini, le
nausee non
si
di
vasocostrizione;
sa
infatti
tabacco
i
un
primi
che
col
continuo ripetersi
normale funzionalit del sensibilissimo albero arterioso e lenil terreno allo svolgersi di una delle malattie gravi, oggi fra le pi diffuse, rarleriosclerosi. Ed anche quando questa malattia non ha ancora assunto caratteri di una personalit propria con una sintomatologia ben definita, pure facile comprendere quanto debba essere debole, contro la maggior parte dei morbi, la resistenza di un organismo, il quale porta dei vasi, sia pure in lieve grado,
ledono
la
alterati.
Ammessa
difficile
l'esistenza di
i
meno
avvicinare
fabltriche.
L'avvelenamento da fumo
Henbel e
nicotina nel
v.
Gorup-fesauer
di
poterono
dimostrare
la
presenza
di
fumo
come
fumo umido e caldo che l'uomo trae dai sigari o dalla pipa deve neeessariamente prenderne e trasportarla alla saliva ed all'aria inspirala.
si
Nel fumo
corpi oleosi
D'altro lato
di alcuni
si
certo che
locali delle
spande per
Vi
si
320
il
Capman
riporterebbe l'in-
necessaria-
mente avverarsi un
cute per
il
Ed anche
prodotti
deleterie nei
acetici,
ammoniacali,
piridinici,
(esperienze di Pezzolato).
Le vie di assorbimento diverse nei vari casi (polmoni, cavo orale, cute), il modo diverso col quale si produce l'avvelenamento (fumo, ingestione,
inalazione, contatto),
le
qualit
diverse
di
materiali
deleteri
assorbiti,
daranno delle differenze sia riguardo aAV intensit dei disturbi, sia riguardo &\\3i preponderanza varia di manifestazioni morbose a carico dell'uno o
dell'altro sistema organico,
ma
i
la
risultante
sar la stessa.
lavoratori di tabacco.
Il
dott.
il
svolge:
La questione
La lavorazione
del
tabagismo professionale.
pure ha attirato
l'attenzione
e
=
lo
risolto
ed una
numerose inchieste e che si siano non rimane ancora chiaramente dimostrata o decisamente esclusa l'esistenza di una vera e propria intossicazione professionale da tabacco, di una forma clinica cio ben definita che abbia per eziologia diretta una azione tossica del tabacco sull'organismo dell'operaio che pel suo mestiere costretto a manipolare questa
Nonostante che
si
siano fatte
sostanza.
Le
molti
speciali
di
condizioni
igieniche
di
di
questi lavoratori,
l'esistenza
in
paesi
tutti
una lavorazione
Stato,
quasi
tutti
del problema.
i
metodi
di
le
di
le
diverse
abitudini
vita
lavorazione assai diversi da paese a paese, e la diversit anche dei regolamenti locali
dei
risultati
possono spiegare
differenze
delle
varie
inchieste
la
Non
qui
il
caso
di
esaminare
tutti
lavori
pubblicati
sull'argo-
mento; baster dire che se per coloro che negano la esistenza di un tabagismo professionale e coloro che sostengono invece l'azione tossica di esso sui lavoratori, esistono osservazioni poco degne di fede, tant-j nell'uno che nell'altro camf)0 si trovano anche igienisti e p-atologi di
iiidisciitibilo
valore.
Iiiteiulu di
le
ragioni
di
una
l;ile
sono condotte
occuparmi
delle
mani-
avendo
di
tutamente due dei pi importanti centri di lavorazione di tabacoo in Inghilterra, mi sono proposto di determinare se in base alle differenze di lavorazione e di condizioni locali si potesse spiegare la diversit delle
condizioni di salute dei lavoratori
relativamente ad
un
evcntu.il.' t:il.a-
gismo professionale. Sin da quando nel 1840 s'inizi in Francia l'agitazione in pru dei hivriratoi'i del tabacco, anche in Inghilterra si fecero numerose inchieste e tutti risultati relativi a possibiH effetti tossici sugli operai e le operaie risultarono negativi. Si fecero anche speciali ricerche su una possibile lavori del aiabUnina tossica pro/'cssionn/c dn tah'icco, specialmente dopo Galezovvsky e del Schweinitz che ne affermarono l'esistenza, lo Shears fece speciali ricerche sopra milledueceito operai della Ditta Cope, il Lee ne esaminO) accuratamente pi di tremila senza poter rilevare nessun
i i
che
tutte
che
in
Inghilterra
considera questa industria come non velenosa per l'operaio, pure ammettendo che in coloro che son nuovi a questo lavoro si possano verificare
lievi
disturbi temporanei.
morboso, caratteristico
si
<"'
sionanti cifre del Jacquemart che su cento gravidanze d'operaio riscontr quarantacinque aborti, se si ricordano le conclusioni pessimistiche del Kostial o lavori del Cuzzi e del Resinelli, questo ottimismo in una nazione che pur cosi ligia ai precotti d'igiene non pu che meravigliare e decisi per ci, trovandomi in Inghilterra, di visitare qualcheduna di
i
([ueste fabbriche.
il
permesso dalla
Dittai \\'ills
21
&
C.
sac-
che possiede grandi manifatture di tabacchi nel Lancashire e che occupa uno dei posti pi importanti nella produzione del Regno Unito, mi recai sul luogo e fornito di tutte le agevolazioni e guidato da uno dei locali ispettori delle fabbriche potei farmi un concetto del come proceda in
esse la lavorazione e quali
siano
le
differenze
colla
lavorazione nelle
di
manifatture
di Firenze.
Come
renti.
S.
Orsola
metodi
di
Non
star
a descrivere
tutti
processi
manipolazione,
ma
accenner soltanto a quelle operazioni che sembrano avere rapporto con una possibile azione tossica del tabacco, vale a dire: la fermentazione, che darebbero luogo, secondo molti il prosciugamento e la stagionatura
autori,
ad una emanazione
di
ecc.),
oltre
a ci con poche eccezioni la lavorazione si compie a mano e in locali assai infelici. Nelle manifatture del Wills da me visitate invece,
nelle
quali
sono impiegati a
l'
incirca duemila
donne
un migliaio
il
di
modo
mac-
manuale quasi esclusivamente limitata alla cernita delle foglie, la fermentazione si fa in luoghi a parte, ben ventilati e lontani dai locali dove si procede alle altre lavorazioni. Gli operai mangiano fuori della fabbrica e prima e dopo il lavoro possono approfittare di speciali lavatoi. Ma un fatto che mi pare abbia una grande importanza che in tutte queste manifatture di tabacchi si osserchinario assai perfezionato e la lavorazione
vano,
come
ambiente possa anche per un medesimo materiale di lavoro giustia bella prima incomprensibili. Dato per uno sguardo alla parte, dir cosi evoluta e ricca, di questa industria, volli vedere se tali condizioni erano le stesse anche nelle lavorazioni in piccolo che naturalmente in Inghilterra sono libere, e trovandomi a Toynbee Hall, nella sezione universitaria dell'East End,
ficare delle diversit di risultati
dove specialmente si occupano delle condizioni dei lavoratori pi poveri meno ufficialmente protetti, cercai di visitare qualche e, diremo cosi,
piccola manifattura di tabacchi, nelle quali la lavorazione ambienti insufficienti, con mezzi primitivi, in uno stesso locale alla fermentazione, alla triturazione, ecc., piccole manifatture
di
si si
fa
in
procede
che non
rado sfuggono alle inchieste pi o meno ufficiali; orbene le condizioni dal punto di vista medico erano ben differenti dalle altre ed un certo
dott.
poveri,
Lewis, addetto ad una delle numerose infermerie di quei quartieri mi affermava che ogni momento nel suo ambulatorio si presen-
tavano donne addette a questo laboratorio, accusando mal di capo persisistente, nausea, anemia, debolezza generale, disturbi delle menstruazioni, e che la percentuale degli aborti era in esse di circa il 60 7o'
Insomma
do!
si
32:5
Lancashire!
Ora un
colosa, tale
tali
peri-
giustifi!are Jgni
da far comprendere il pessimismo pi marcato su questa industria, Prima di negare in modo assoluto la possibilit di disturbi morl>osi professionali occorre farsi un'idea di tutte le condizioni inerenti ad una data lavorazione, e lo studio comparativo fra le condizioni di lavoro
nei vari centri industriali e delle varie statistiche
sit dei risultati dello inchieste.
si pu conchiudere una forma ben definita di avvelenamento professionale da tabacco non ancora un fatto accertato, esistono per dei disturbi tossici che sono in stretto rapporto con questa lavorazione, j)or la quale si dovrebbero adottare tutte quelle precauzioni
il
pu spiegarci
la diver-
tahaffismo professionale
di
le
zione fra
evidentemente dovuta
alle diverso
ed agli ambienti
di
Il
Prof.
prof.
proposito delle
i
esperienze del
fornitici
Boveri.
risultati
dai
di cui in
generale
dispone, possano
condurci sen-
ad apprezzamenti
dell'organismo
utili
ambiente o
di
sostanze supposte
o nocive.
J)uif.
sia
Da una inchiesta da lui fatta presso le sigaraie di Milano risulta come la percentuale delle gastro-enteriti e delle bronchiti elevatissima. Non ci consta per come ha affermato il dott. Guido Pieraccini
che
k)3
il
tabagismo possa
Il
influire sulla
i
pimento.
e
dott.
Allevi invita
lui
tabagismo. Secondo
la
|>otrebhe avere
una grande importanza. Termina augurandosi che la questione del tabagismo al prossimi) ('ongresso internazionale sia oggetto di ricerche definitive.
distinguere
le
diverse manipolazioni e
gli
ambienti
di
lavoro.
324
quanto sono polveri. Si hanno riniti, faringiti e pneumoconiosi. Le foglie macerate danno assorbimento cutaneo di nicotina; la fermentazione del tabacco d fenomeni d'intossicazione mista per inalazione.
Si parla di
si
adattamento; questo
sparisce
relativo,
ma
infido.
Anche
si
all'alcooF
le
abitua
il
bevitore, e
l'episodio
acuto; peraltro
trovano
A seconda dei locali di lavorazione si possono o no avere fenomeni tabagismo; l dove i locali sono ottimi scomparso il tabagismo; ma con ci si pu negare il tabagismo professionale? Sarebbe lo stesso che negare l'anchilostomiasi, perch l'igiene l'ha fugata al Sempione. Se a Milano non si hanno molti aborti e parti prematuri nelle tabaccaie, ci pu essere dovuto a condizioni locali di ambiente e a sistema di lavorazione. Ramazzini ha risoluto il problema del tabagismo; egli osserv il fenomeno del tabagismo nel 1700, allora quando la lavorazione del tabacco si faceva nelle case privale, nella stanza stessa dove si mangiava e si dormiva. Allora si aveva il fenomeno morboso all' ingrosso e colpiva con gli uomini anche gli animali. Allo stato attuale delle cose noi non dobbiamo negare (io per me anzi lo ammetto) il tabagismo, e dobbiamo costringere il Governo a portare dappertutto quei miglioramenti di locali ed economici che sembra valgano cosi bene a combattere il tabagismo.
di
in
si
a) fisico-sanitaria e fisico-economica
h) e)
ambiente
edilizio industriale.
di
uno
dei collaboratori, la
prima
Mancando
questa, l'oratore
non
si
pu pronunziare sul
fatto se esista
o no tabagismo professionale.
Pu assicurare che
Circa la seconda parte del detto lavoro in preparazione, pu dire d'ora che nell'aria di ambienti carichi di vapori non venne rinvenuta
nicotina.
al
Per
la terza parte
pu assicurare che
la
ha risparmiato e non risparmia miglioramenti edihzii nelle fabbriche.. Alcune di queste sono gi quasi perfette, altre in via di trasformazione progressiva solo una vecchia fabbrica di Firenze fu suscetPrivative non
;
tibile di
locali.
Noli solo fiiroiio
iiii<;liorali
i
3i'5
ma anche
;j;li
locali,
apparecchi
(ji^lioli, di
di lavonj*
Concludendo,
proniotiere
cioi'
si
non comin
la
rpiesto
in
^rado
di
puh-
Gif/lioli
Rispondendo
le
al
prof.
non
intende pregiudicare
questioni
relative
lavoro nelle
manifatture dei
liinilarsi
al
tahac<'lii,
di
alle condizioni
ma
che intende
problema
tossicologia [)roressionale.
Prof Fon: Il dott. Allevi ha |arlato di possibili rapporti fra tabagismo e tubercolosi. Conviene distinguei'e la possibilit generica di un lapporto esistente fra l'intossicazione da tabacco, supposto che essa esista, e la tubercolosi, e la possibilit di una maggior frequenza della tubercolosi tra
le
teoi-icamente
ammessa, data
la
cono-
forma speciale di lesione del parenchima p<;>lmonare, data dal deposito di un fine polviscolo irritante di (abacc. {tahnc-lnnfjc') che secondo vecchie osservazioni predisporrebbe alla tuberscenza dell'esistenza
di
una
colosi,
come avviene
del resto
di
altri
casi
di
inalazione di
jmdIvscoIo
i'-ritante.
del
Le belle notizie che il collega prof. Celli ci ha dato sulle pn.)vvideuze Governo, lasciano sperare che esse riguarderanno anche le possibili
Manifat-
Riguardo
di tale il govern< lia stabilito che le forma devono esserci allontanate per tre anni. Durante il periodo di allontanamento fruiscono di un sussidio temporaneo. Prima di essere riammesse devono risubire la visita se la gua-
<peraie sos|)ette
rigione
si
sia verificai;!.
Dott.
di
fa
esaminai
rorecclii-,
ilei
il
naso e
di
la
gola
quasi tutte
il
tabacchi
Uoma.
Ti-ovai
erano affette da faringiti croniche e che |iarecchie di erano anche ateite da laringiti croniclie: quasi tutte avevano rinite croniche. La frequenza di tali lesioni e maggiore in ra|>p.rt<) colla anzianit al lavon e col genere del lavoro, essendo maggiore
<'he circa
90"',,
"')
queste (15-20
in
fpiei- reparti
ove \\^
le
piti
polvere
di
tabacco.
attecchire la
Riguardt airorecchio non notai che dei tamponi prodotti dalla polvere.
Notevoli
luliercolosi.
dunque
lesioni
laringee
'iie
possoiK-
far
note
nella
certamente che
nelle sigaraie
di Sestri
326
Ponente.
La
un maggior numero
Doti. Gasperini : Raccomanda che nell'esame della questione del tabagismo non si facciano entrare coefficienti estranei relativi ai danni che sono a comune e che si verificano in altre industrie. Quando si
tubercolosi, biso-
gna vedere
come queste polveri siano pi dannose di altre riconosciute innocue. E quando si porteranno innanzi dati statistici fra operaie delle manifatture dei tabacchi e le donne di una stessa localit, non
se e
operaie,
si
pensi che
le
cifre
non sono
alcun
caso
di intossicazione
da
definirsi
come tabagismo
vero.
Ha
preso parte
ma sceverando gl'inconvenienti che stanno a comune fra questa industria ed altre analoghe e ponendo speciale attenzione su quello che di specifico pu scaturir fuori, non ha che da esser confortato nel desiderio di veder escire da questo Congresso impregiudicata la questione del tabagismo professionale. A questo intento
all'inchiesta sulle manifatture di Firenze;
unisce al collega Giglioli perch gli studi in proposito siano affidati a colleghi molto esperti e per parte sua raccomanda ogni circospezione nell'apprezzamento dei dati statistici. Desidera altres che non vengano
si
compresi dei fatti relativi a speciali idiosincrasie come classificare questa industria fra le pericolose.
Il
sufficienti
a far
il
Il Congresso Internazionale per le Malattie del Lacuro fa voti che Governi perseverino e affrettino i miglioramenti dei locali adibiti alle
e lavorazioni del tabacco.
Manifatture
Messo
ai voti,
approvato all'unaminit.
Como
che mi sia permesso di fare queste relazioni, fatto di esperienze, le quali appunto mi hanno spinto a chiedere di poterle mettere in pubblico, senza dubbio con sommo vantaggio, perch
Sono grandemente
lieto
fattore
importantissimo di cui bisogna assolutamente tener conto nella cura sia preventiva sia clinica delle malattie. Orbene io ho dovuto constatare che
la
psiche
alterazione
davvero:
si
sono nell'uomo talmente coordinate che ogni ha il suo contraccolpo anche nell'altra. E cagioni tristezza nell'animo di un individuo e noi tosto vela
fisiologia
di
di
una
esse
diamo
epatica;
l'alterata funzione
gli-
cogenetica
l'infermo
attestata
dal
glucosio nelle
quaniit
varie
urine,
di
oppure
si
sottoponendo
trova
subito
all'ingestione di
sciroppo,
rileviirsi
dei grassi
nell'or-
gaiiismo.
iniKlificii
Una minore
elaborazione
albuminoidi che
resa evidente
pure
la
fenomeni di intossicazione per la ritenzione dei materiali biliari che dovrebbero essere eliminali: di qui tutta la serie di crisi fisiologiche che sogliono seguire nel nostro organismo a sifalii sintomi. \'iceversa (e questo l'aviaimo sperimentato spessissimo anche loro), moltissime alterazioni fisiologiche portano anche terribili degenerazioni psichiche come bellamente dimostra il doti. Crisafulli nella sua relazione sulla frenastenia e delinquenza nei lavori professionali. Havvi dunque uno
sti'ettissimo rapporto, tra l'ordine
fisiologico e
l'ordine
psicologico: tut-
il
benessere
parie
dell'altro.
Da una
il
noi
dobbiamo riconoscere
tutta
la
verilA
del
j)roverbio:
Mfiut sana
L'or/torv
cosli-elli
ad
invertire
pri>verbio
prima parte peirb'* loi' gi ne soik permi limito a riferire una constatazione che ho dovuto fare io della verit del secondo asserto: un infermo affetto da grave leucemia che evidentemente si manifestava in disturbi genesuasissimi per
la
loro professione;
in tumori addominali, in me, senza prestazione di alcuna medicina speciale, lo vidi migliorare grandemente e infine guarire perfettamente, riacquistando ancora <|uel colorito rosso, che prima si pensava non avrebbe potuto ricuperare. Ed ^ appunto da questi fatti ch'io potrei enumerare in lunga serie, che aiguisco la incompletezza di questo Congresso nella sua funzione di studiare la soluzione del problema riguari-ali,
in
spossatezza,
in
emorragie ostinale,
dante
le malattie del lavoro. .\on posso capire come abbia potuto essere giudicata intempestiva la mia proposta delle Capellanie nelle camere di
mentre queste camere sono precisamente lirette ad aiutare" il Io per non dall'esperienza sul mio passato, senza togliere nulla all'importanza dei loro studi, li assicuro che fai- di pi io colla parola in vantaggio degli operai, che loro con tutte le loro |iolveri. pilInlc. emulsioni, elettuari, ecc., qmilora abbiano a far astrazione dall'azione benefica del Uapellano sul lavoro. SI, io odia mia parola sapr infondere negli operai quella forza, <|uel coraggio che loro invece unicamente crederanno emanare dalle loix) somministrazioni di ferro, decolto di china, coca, glicero fosfati, stricnina ecc, come pure colla mia parola sapr calmare quelle convulsioni, quegli accessi, quell'epilessie, quei parossismi che loro unicamente crederanno rimediabili coll'oppio. morfina, salasso, bagno, anestesia clorofornnca, ecc. \'ogliono Congressis
lavoro,
povero operaio.
328
che questo Congresso' raggiunga tutto lo scopo pel quale fu convocato e pi ancora? Medici e capellani dal lavoro stringiamoci la mano: aiutiamoci a vicenda, e il governo provveda perch in ogui camera di lavoro, non manchi un capellano. Io non voglio stancarli: lascio alla loro ponderatezza riflettere se le mie idee non sono opportune proprio
per
le
se
vogliono
mano
La seduta
tolta alle
ore 18.
SEDUTA SKTTIMA.
Mercokdi,
PRf^iiDENTK:
seii.
L'i
Giiujno - ore
9.
M.
DI-:
CRISTOKORIS
al
dutt.
Skgrctario: prof. L.
Rota
di
DKVOTO.
a
Il
IVesideiite d la parola
del
d<>tt.
Casalt^
che anche
nome
La patologia
La
di
cemento
della
vigneti, per
ha assunto nel Circondario la vita econonuca di esso parte maggiore dopo la coltura dei
Popoion
di Casale di abitanti 31370 (dei quali 18,000 intra moenia) la fahhricazione della calce e dei cementi ^ attuata da nove opifici che alimentano circa 1200 operai, e nel vicino Comune di Ozzano di abitanti 2785 da altri quattro (,)pifici, che alimeniano altri 1216 lavoratori (tra quali si contano 372 cavatori. 398 tra fornaciai e addt>tti alla cottura della calce, 16 mugnai, 354 manuali). Altre due fabbriche con circa 90 operai sono a Morano Po. Sparsi nelle cave di Cuniolo, Pontestura e dintorni sonvi circa altri 200 a 250 cavatori. Ma questa industria cosi fiorente si svolge senza danno per il benessere fisico della popolazione operaia o in altri termini alla estrazione e alla preparazione dei cementi sono inerenti speciali malattie.* Tale quesito, interessante dal punto di vista sanitario, secondo le nostre
Nel (l'omune
deboli forze
ci
condizioni
di
siamo studiati di risolvere, esaminando anzitutto in quali ambiente e di vita si svolge il lavoro degli operai applicati
a codesta industria.
Anonima
jter la
Angelo Ellena e
car.
Ccrrano di ( 'asale e a quella dei signori Stjsso e del Vincenso di Ostano siamo debitori di aver potuto visitare le fabbriche e gli operai addetti a cxiesta industria in modo da acquistare conoscenza delle condizioni in cui vi prt)cede il lavoro e da
(iiuseiipe
(lott.
collega
Cattaneo
poter rispondere
ai
quesiti
propostici.
e""
comprensione di tali (luesiti perci non solo opportuno ma necessario che noi facciamo precedere un cenno sul procedimento della
Per
la
l'rocedim*
compie. Esse sono
1.
330
operazioni,
onde
si
seguenti:
;
2 Cottura;
3."
4." 5.
;
1 Estrazione
Giacimenti naturali
nelle colline circostanti
trovano
a Casale e cio in quelle di Pontestura, Coniolo, Ozzano. In questi giacimenti la pietra da calce non si distingue da quella da cemento, la distinzione non essendo fattibile che dopo l'estrazione per mezzo della prova chimica. Per effettuare la estrazione del calcare
necessario un lavoro di scavo molto paziente
sia
nici di
di
oculato, che
di
di
si
pratica
merc l'escavazione
per vagoncini
in
di pozzi,
che
si
provvedono
costruzione
isolati,
sia
merc
la
mano
legname
tratti
per mezzo
di
di
lunghe
finestre
montagna
e inoltre per
mezzo
(aspirante e premente) che gira lungo la volta delle gallerie stesse. Nelle
cave, che la Societ
Anonima
sono
vi si
fatti
effettua
gli
con lampadine
elettriche.
l'
illuminazione
finestre e
per
fendere
strati di tufo
il
che conducono
ai
ha
ricorso alle
mine. Scoperto
si
stacca la pietra, la
si
conduce
alle fabbriche.
Queste
tettoie
in
piani
forni
da da altre
tettoie di deposito.
2.
Per
usano forni
dall'alto,
verticali
stabili
ad
attivit
il
cari-
mentre il focolaio a lunga fiamma nella parte inferiore; altri funzionano a corta fiamma e cio per caricamento a strati alterni di combustibile e calcare. Si usano inoltre i forni Hoffmann ; che sono a sezione elittica con camino centrale e focolai laterali, divisi in varie concam erazioni, dove successivamente ha luogo la cottura della calce, mettendo queste concamerazioni una dopo l'altra in comunicazione merc apertura di apposite valvole con condotti che fanno capo alla ciminiera. Dei fori praticati nel tetto
della pietra
camento
da cuocere
^
del fi>rno
3:51
cnmbustihile
la
sorveplianzjx
della cottura.
F*er la rutluni
usmin
i[i
L,'Mierule
f<>rni
liutsrn^
forni
:
sono abbinati come nella unita figura; e circondati i tettoie sovrapposte, delle quali la prima rico[>re il pian terreno, la >econda si trova a livello della imboccatura del forno D, la terza a
che per
lu pi
livello dell'apertura di
caricamento A.
In ascensore
iiiiuu
o elevatore
far
serve
il
EI costituito da una scala a giro conmontare ceste o panierini ricolmi di pietra dal
suolo,
ove
materiale
quello di
caricamento
fin
A
il
a lar itiscendor'
di
nuuvo
terra,
dove sono
ricaricati. Al
piano
Ili
la
pietra
(^
intn^lutla
nella bocca
-i
introduce
di caricamento, mentre al II piano nella bocca del forno B carbone c<>k per la finestra D munita di sportello in ferro
ne
Da queste
morto B'
il
materiale
riscaldalo e
l,
il
dove soggiorna una o due ore, indi nel raflreddalore dici ore. In li grosse griglie di ferro, che si sposttiri" cadere il materiale cotto sul pavimento.
dove sta
\..i.>pi>
(juin-
i.^.iHim
332
La temperatura necessaria alla cottura non supera per la calce gli 800 gradi centigradi; pei cementi a rapida presa raggiunge i 1000" e; per i Portland a lenta presa deve arrivare fino a 1300 e, a una temperatura tale cio da ottenere un principio di fusione della materia cotta.
3."
- 4." e 5."
del
cemento.
Dopo la cottura la calce si fa pi dura e compatta; il cemento cresce di peso e acquista una tinta che varia dal grigio al grigio-scuro azzurrognolo.
Le
forno;
si
mettono
in
ma
e a mezzo
II
macina
cotto,
dopo estratto dai forni sottoposto ad una rigorosa cernita, per dividere i pezzi ben cotti dagli altri mal cotti, (poich praticamente impossibile ottenere dai forni un prodotto tutto quanto allo
cemento
identico grado di cottura).
I
frantoi
in
il
materiale
macinato
ridotto
fina
mezzo
di
ascensori arrivare in
un
locale
incanalata
mezzo quintale o
in barili.
I
La
raccolta
si
effettua
automaticamente.
locali
dove
dove si insacca, e nei quali si fa la maggior quantit di polvere, di solito sono forniti di larghissime finestre e provvisti di aspiratori mossi meccanicamente, per guisa che l'aria non vi cosi polvee
macina
rosa
come a
II
tutta
prima
si
si
potrebbe supporre.
materiale, che
{silos),
zeni speciali
posto a stagionare in magazove esso resta bene stipato e difeso dal contatto della
deve conservare
umidit e dell'aria.
Classi e categorie operaie.
A) Operai
E) Operai
categorie
:
delle
cave o cavatori.
delle fabbriche.
Questi
si
dividono
nelle
seguenti
1." 2."
Fornaciai;
Scaricatori dei forni o sfornacialori
Cernitori;
;
3."
4."
5."
6." 7."
Mugnai;
Insaccatori o braccianti di sacelli;
8."
9."
(meccanici,
fochisti)
alle
officine
In taluno
jtcrufjiia/t;
il
:!3:5
si
(li
lia
un
ha soltanto un
jternontile
accentisio,
ma spesso non conmansione Kssa passando successivamente dal caricamento alla cernita alla insaccatura. Gli operai avveuti/i non di rado finiscono anche a cangiar mestiere, dedicandosi, se sono uomini, al lavoro (Iella campagna o a qualche occupazione manuale, e se sono donne trasmuquale talora resta ancho in servizio molti anni,
ferva
<*
A. Operai
1."
delle cave.
Cavatori.
sotto terra nelle gallerie o nel fondo dei pozzi artificialmente scavati, la cui
tali localit
cantj
scarsa
il
Dott.
Catta.neo
di
O;-
costrin;.^ere gli
momenti viene a mancare cosi da operai a retrocedere quando vedono che la luce dello
lampade minaccia di spegnersi . L'aria diventa inoltre poco respirabile anche dopo lo scoppio delle mine per lo sviluppo di prodotti gazosi di
combustione.
esposto
.\lla
mancanza
d'aria invero
tul)i
si
ripara
niodiantf ajtpositi
di
la
ventilazione.
Ma
iiolle
affatto la luce e
certi giorni
all'altro e
abbondante
vi
(">
Tingresso.
talora in
La tempt'ratura inoltre vi disforme da im punto mezzo al freddo umido arrivano d' improvviso vami
producono correnti d'aria non vi igienico, nialgrado gli non trascurino alcun provvedimento igienico percln'' crii operai
tubi ventilatori
il
meno
sono
in
possibile.
gli
le
altre categorie
operai pi m :;gfiiiail
seguito
a frammenti, sia
permanente. Secondo osservazioni del chiarissimo pu rftenere che per tutte quante le categorie degli operai della calce e cementi il nuntero degli infortiml ascenda a 150 per mille di questi circa due terzi tocciino ai poveri lavoratori delle cave. II mestiere del cavatore rude, cosi che in generale allorch esso tocca la cinquantina per lo pi sente di non poterne ulteriormente soprara volta
Dott.
di
invalidit
si
CArrANi;o
portare
le
fatiche e
disagi, e
il
si
ritira;
il
che
gli
lire
''
al
terna
il
il
loro
guadagno hanno
possibilit
di
alimentarsi
abbastanza bene.
fanno uso
di
334
paesi
mez20
al giorno, e
buon vino in generale in quantit di un litro a un litro e non presentano per lo pi, almeno ad Ozzano, il pallore
cavatori di altri
meno
felicemente situati;
Le
malattie osservate pi di
dai
frequente nei
Ozzano a prescindere
traumi sono
e le malattie dell'apparecchio
respiratorio.
Abi
biamo
visitato in
di cui
i
di cavatori, di et
varia dai 19 ai
pi
63 anni,
giovani
da 4 anni,
vecchi gi da due a tre decenni. Gli operai pi vecchi alle nostre interrogazioni risposero che oramai erano cosi abituati alla cava, che vi si trovavano meglio che all'aria aperta, sia d'inverno che di estate, la temperatura sotterranea riuscendo loro meglio sopportabile. Tale e tanta la forza di adattamento del nostro organismo! I pi giovani pure affermando che preferivano la vita all'aria aperta a quella sotterranea, dichiararono per di non avere sofferenze tranne che lievi e in momenti eccezionali e cio dopo lo scoppio delle mine e quando durante lo scavo di aperture comunicanti coU'esterno veniva talvolta a mancare l'aria. Il
dott.
(sebbene
di
rado)
sviluppo
in
certi
a contatto
delle
lampade con
Di 27 cavatori da noi visitati 8 avevano sofferto malattie diverse: 5 reumatismi articolari (uno residuando lieve stenosi aortica), 2 avevano avuto pulmonite acuta, 1 infezione tifoidea. Gli altri 19 asserivano mai essere stati
infermi, sebbene di essi
uno gi attempato era tossicoloso ed enfsematico. Tra gli inconvenienti che conseguono al lavoro nelle cave abbiamo rilevato in un operaio addetto a spingere i carretti una lieve cifosi dalla parte
superiore della colonna dorsale;
di
alcuni
altri
cavatori
accusavano
dolori
schiena in seguito a lavori richiedenti una posizione ricurva; e i minatori, pi che gli altri esposti al fumo delle mine, asserirono di provare
riportate
Morbilit
dei cavatori.
pure non avendone conseguenze morbose. Inappetenza e dispepsia sono disturbi accusati per lo pi da operai, che si recano al lavoro a stomaco troppo pieno e subito dopo il pranzo, contingenza che non affatto resa necessaria dall'orario delle cave. Nistagno o nictalopia non si mai potuto rilevare nei cavatori da noi n dal dott. Cattaneo di Ozzano, che ha 372 di codesti operai nella propria giurisdizione medica. In quale proporzione ammalano e muoiono i cavatori del calcare f
talora bruciore agli occhi e oppressione di respiro,
mai
Riparto
che durante
il
quadriennio 1902-1905,
maschi 1421, figurano in tutto 14 cavatori, de' quali 5 entrarono per reumatismo articolare, 4 per ileo-tifo, 1 per bronchite, 1 per tubercolosi pulmonare, 1 per gastro-enterite, 1 per peritonite, 1 per ematuria renale, e 1 per poluria seguita a trauma. Le malattie alle quali pagano il maggior
XVi
contributo
inatifiiio,
i
il
ren.Morulsu
:
f le infezioni tifoidee.
Comune messe
^entilnienle
nostra disposi-
cavator.
aw. Rey
Carlo,
risultato che nel decennio 1896-11)05 su 7195 atti di morte 19 riguardano operai cavatori. Di (juesti 19, 5 soccomberono a traumi, 4 a malattie dello vie respiratorie, 1 a tubercolosi pulmonarc, 3 a tifo addominale; di essi 10 erano al disotto dei 40 anni, due soli al di sopra dei CO, nessuno cavatori avessero vita breve, ma si <jltre ui 70. Apparirebbe da ci che tratta di una risultanza in parte apparente, dovuta al fatto gi sovra enuiiziato che il maggior iiuiii'^r' d'-"! .ivtr>i-i ._riiniii alla cinquantina
i
lasciano
li.
il
loro mestiere.
Cauicatori.
prime delle
altri,
Caricatori.
una
(^
la
seconda da
che
prendono
ne ricolmano
le
squadra
li li
lavora
scarica
Ji'/ura),
di
ritira
panierini ricolmi di
r.
pietra,
presso
le
bocche
figura) e
riporta all'ele-
farli
.\irufficio di caricatori
sono
alcune
adibiti
per
lo pi
et dai 15 ai 03 anni; in
fabbriche
abbiamo potuto
nella nostra
visita
uomini e 30 donne). Nei lavoratori di questa classe abbiamo rilevato una speciale inoOilit della colonna ccrtehrale con esa-fera^ione specialmente della curva lombare, inerente, crediamo, alla occupazione che obbliga questi individui in modo continuo ed alternato a curvarsi a terra per caricare le ceste e
a raddrizzare poi
tore
i
"perai erano in
colonna vertebrale per mettere sui piani dell'elevavuoti. Forse ci dipende da che molti servizio gi da anni e quindi da un'et molto precoce,
la
i
essendo
di data recente la legge sul lavoro dei fanciulli, che vieta di impiegare giovani di et inferiore agli anni quindici. hi quasi tutti caricatori si rilev secca e screpolata la pelle delle mani, ci che osservammo in grado pi rilevante per caricatori della
i
i
calce,
mentre hanno a loro disposizione dei guantoni speciali |>er la preservazione delle mani, per la pi parte ne fanno a meno volentieri. Bruciore al naso, bruciore agli occhi e arrossamento delle congiuntive rilevammo in una decina; e all'esame fisico ascoltammo in corris|K)ndenza delle prime vie bronchiali aspro il respiro in 11 su 57; e pi precisamente in quegli operai che erano da maggior temjHi (la 10 a TJ
i
quali,
Le operaie
in
336
di
meno sei che da 27 a 30 centimetri, tutte mestruate regolarmente a datare dai 12 a 14 anni (una sola a 18), meno tre dai 15 ai 16 anni che erano gracili, basse di staerano' un po' pallide
generale trovammo
buon aspetto
, con diametro
bisiliaco variante
Tra le malattie sofferte dopo la assunzione in servizio dei caricatori rilevammo gastrite in uno, eresipola in due donne, pleurite in tre operai, dei quali due appartenevano per la loro costituzione alla prima combinazione morfologica del De Giovanni, vale a dire avevano il torace e poco ampio, colla circonferenza minore che met della statura, cuore piccolo e insomma disposizione alle malattie delle vie respi-
lungo
ratorie.
Fornaciai,
2." FORNACIAI. Questa categoria di operai maggiore importanza per la industria della calce e
quella
dei cementi.
che ha la Sono
essi pi che tutti gli altri trovano esposti all'azione del calore, il quale in certi momenti fortissimo per modo da riuscire penoso come, per 'esempio, allorch
loro
mansione
operai
essi operai debbono colle pale spostare il calcare dalla nicchia o angolo morto del forno (r. B nella figura) per distribuirlo verso la camera di raffredamento {v. F nella figura). Si pensi che si tratta di temperatura di 1000 a 1300 centigradi, e che quando si aprono gli sportelli de' forni, sulle prime ne escono le fiamme. In estate quasi tutti i fornaciai risentono per il gran calore dif-
sudano copiosamente con effetto di sete intensa, che spesso diventano amanti del bere cosi che tra i fornaciai si trovano pi alcoolisti che fra tutte le altre categorie dei lavoratori della
ficolt del respiro, inoltre
per
lo
bevono meno
il
di
due
litri
al
giorno
di
vino
in via
ordinaria.
bisogno
di
andare a bagnare
il
corpo uscendo
dai forni, e fra 36 decessi di fornaciai registrati nel decennio 1896 a 1905
due sono avvenuti in estate per annegamento accidentale. Inoltre lavorando essi all'aperto vicino ai forni, si trovano non di rado esposti sudanti a correnti d'aria fredda, condizione questa propizia
allo sviluppo di bronchiti, pulmoniti e
Il
reumatismi.
distribuito
con sano
per
dalle 6 72 antim. fino a mezzod e poi durante la notte dalle 24 alle 7 antim. e per un altro giorno dalle 12 alle 19. Cosi ogni fornaciaio ha ventiquattro ore libere ogni due giorni, e finisce coll'avere un lavoro
cotidiano di 9 ore e
giornaliere.
^1^:
per
il
di
4 a 5
lire
fornaciai, dell'et
di servizio. In
17 a 50 anni,
de'
quali taluno
aveva due o
tre
decenni
generale trovammo
chiali:
tipi
:i:r7
sana,
nelle
robusti,
di
derivazione
per quanto 31
di
prime
vie
bron-
uno solo aveva eredit tubercolare in famiglia. Nessuno di essi degne di nota, menu un uperaio, che eni stato all'ospedale per neurite e per un accesso di congestione cerebrale dovuta neuralgia dentaria, ;id alcoolismu; e altri due che avevano sofTerli uno l'altro l'ebbri malariche. Ma, se scarse osservammo le malattie pregresse nei fornaciai da noi esaminati non per che V\ infermit facciano
aveva
sofferto malattie
difetto in (|uesta categoria.
Morbilit
di;''
fornaciai.
In
riparto
Morbilit
lei
fornacifti.
medico del nostro Ospedale nel (juadriennio 1902-1905, figurano 48 fornaciai, dei quali 29 entrarono per malattie delle vie respiratorie (X per bronchite, 11 per pulmonite acuta dei quali uno solo mori, (Ij 3 per pleurite, 7 per tubercolosi pulmonare dei quali morirono 3) 6 per malattie reumatiche, 2 per gastro-enterite. 5 per infezione tifoidea dei quali mori uno.
e gli altri 6 per altre forme
morbose diverse. E
di
il
dott.
Cattaneo di Oz-
quel
Comune
fanno
fornaciai
pagano
inoltre
un contributo
.MortaliU
>lei
63 operai della calce e cementi deceduti nel comune di Casale dal 1896 al 1905, 35 appartenevano a questa categoria (31 maschi, 4 femmine) e di essi 15 non avevano ancora superata
alla morte. Di
non trascurabile
foroaciai.
40 e 60 anni, 10 avevano oltrepassato pulmonare 9, per pulmonite acuta 6, per pleumo mediastinite 2, per enterite 3, per annegamento 2, per apoplessia cerebrale 2, per malattie infettive 4, per altre forme svariate 7. Ci giuocoforza conchiudere che i fornaciai sono soggetti a precalensa
l'et di
60.
Ne morirono per
tubercolosi
a malattia
tnonare.
dell'
apparecchio
respiratorio,
che
in
determinate condizioni
di
tnhrrcolnsi pid-
di predisposiziijn' ereditaria
danno
luoifo a sviluppo
dal 3 Le categorie di operai che seguono ora 5, 6, 7, 8. hanno un orario diverso dalle due categorie precedenti; per non sono soggette certamente ad un lavoro eccessivo, essendo questo di 8 ore nelle giornate di inverno con interruzione di un'ora e mezza per il pranzo, e di 11 a 12 ore nell'estate con tre interruzioni una di mezz'ora al mattino per la colazione, una di due ore per il pranzo, una
3,
all'H
4,
^1)
l>i
iiuo-ite
II
|Milmoniti
li)
si
risolvutiero (r
ilo'
cri-ii,
>
.--.-v.i;
lk<ri;ei' c-1
Il
338
varia
dalle
categorie
una
mezza
3.
SCARICATORI
DI
FORNI O SFORNACIATORI.
Sopra 23 sfornaciatori,
al
ad ovviare
quale
inconve-
una ma-
lavoratori fanno a
meno
volontieri. In tutti
verificammo secchezza delle pelle delle mani; in 10 respiro aspro nelle prime vie aeree e in 2 foruncoli. Tutti erano tipi robusti, tranne uno, che aveva predisposizione famigliare non buona ed era affetto da broncoalveolite
degli
apici
pulmonari.
Nessuno
di
essi
s'era
mai accusato
infermo.
Cernitori del cemento.
Su 11 cernitori e 3 cernitrici, della rilevammo in 8 asprezza del respiro nelle prime vie aeree, in una ragazza blefante. Uno solo dei cernitori avvertiva durante il lavoro un po' grave il respiro; un altro bruciore agli occhi. Nessuno di essi aveva sofferto di malattie tranne un figlio di padre cardiopatico, che aveva superato una poliartrite senza residuarne conseguenza di car4."
et di 15 a 25 anni
diopatia.
Terrazzieri.
TRASPORTATORI DELLA PIETRA COTTA AL MULINO (terrazzieri). operai della et di 20 a 61 anni, de' quali alcuni erano in servizio da uno o tre decenni, 22 asserirono di non verificare mai nel lavoro molestia o danno di alcun genere. Ma in 18 di essi trovammo il respiro aspro su uno o su entrambi i lobi superiori pulmonari, e in 8 le congiuntive arrossate. Sette avevano sofferto di qualche malattia (2 avevano superata una pulmonite acuta, 2 avevano avuto gastrite e 2 artrite reumatica con residuo in uno di insufficienza mitralica). Appartenevano tutti questi operai per costituzione morfologica alla seconda combinazione del De Giovanni, caratterizzata da torace quadrato ampio con circonferenza maggiore che la met della statura, e cuore e sistema sanguigno bene sviluppati, meno uno solo, il quale eveva sofferto ripetutamente di
5.
Su 26
di questi
Mugnai.
Sono questi
pi
esposti
alla
tempo che ne sopportano meglio gli coloro che effetti, dacch in generale non continuano a star al mulino ne ritraggono sofferenze e cambiano occupazione, nel che sono favoriti dagli industriali. Sono essi inoltre esposti al rumore assordante dei frantoi, entro cui il cemento cotto meccanicamente agitato con grosse palle
nello stesso
ma
sferiche di ferro.
anni, in 20
in
Su 23 mugnai, della et di 16 a 53 anni, con servizio da 1 a 30 rilevammo respirazione aspra, in tutti pelle secca e screpolata; due disturbi dell'udito (ronzio, rumore sordo), in 7 arrossamento della
Interpellati essi operai sugli inconvenienti
congiuntiva oculare.
rile-
vare
in
S.i'.t
lavoro,
di
asserirono
di
avvertiru*
genere
mugnai da
sentavano caratteri
7."
di
uno di pleurite sinistra. Sono esposti come mugnai all'azione della polvere: per oltre che l'insaccamento ha luogo per mezzo di condotture chiuse che avviano la polvere nei sacchi, la
ferto di bronchite, tre di febbri gastriche (tifoidee),
Insaccatohi o nuACcrANTi
DI
'
ventilazione in generalo negli stabilimenti etTettuata largamente, sia mediante larghissime aperture, sia modiante aspiratori della polvere mossi da motori meccanici.
f".
di 16 a 43 anni, da due decenni tra cui una sola donna di anni 25, maritata e mestruata regolarmente a datare dai 12 anni. In 19 rilevammo respiro aspro lungo le prime vie aeree, in 7 arrossamento delle congiuntive, in tutti pelle secca alle mani. Tra le mslattisotTerte dagli insaccatori dopo la loro entrata in servizio abbiamo notato reumatismo in 2, pulmonite in 1, bronchite con enfisema in un t^r7>> operaio. Gli altri non erano mai stati infermi. Inconveniente duranto il lavc^ro accusato da questui categoria di operai una sensazione di bruciore al naso come si ha all'inizio di un raffreddore. 8." Caricatori dei s.acchi sui vagoni da spedire per ferrovia. Sono scelli per questa occupazione individui forti e robusti. Meno degli insaccatori essi sono soggetti alla polvere, ma pi di questi alle influenze reumatiche perch essi si trovano spesso esposti al freddo mentre sono
dera*'^h''
codesti
caricatori
petto,
abbiamo
in
verificato
bruciore
agU
Di essi 2
avevano
sofferto di
ALLE OFFICINE. Nulla che sia degno 11, di particolare nota (eccetto che un p d asprezza nel respiro m alcuni) abbiamo rilevato in una decina di operai addetti alle fabbriche come macchinisti, meccanici, fabbri e falegnami.
.MACCHI.NE E
,
Addliti alle
,
,.
...
Aid^m
offlcme.
ii
mucchin* a"
della ealce.
La
poioltre
l^^"^
dell.!
cementi,
sulle
perch
gli
come
mucose anche
sciiri-
dacch guantoni che sono messi dagli industriali a loro non sempre portano dispo'^izione, e il bruciore che risentono nel naso e negli occhi assai maggiore che negli scaricatori del cemento. Pertanto essi hanno la pelle
i
catori della calce e pi gli sforimciatori nei primi tempi del lavoro,
delle
mani
altri,
vanno
come abbiamo
Ad
onta
di ci gli
340
a 3
decenni
hanno acquistato tale abitudine all'ambiente, hanno indurite cos la pelle e le mucose che dichiarano di non avvertire pi alcun disturbo per effetto
del lavoro.
Dall'esame degli operai della calce e cementi non risultato invero Su 218 operai delle fabbriche
da noi esaminati,
gastriti.
entrata in servizio,
Tra
avevano sofferto qualche infermit dopo la loro comprendendo in queste anche bronchiti lievi e le 218 abbiamo registrato 5 polmoniti, 3 pleuriti, 2 reuma23
tismi articolari.
N molto
rante
il
medico dell'Ospedale
di S. Spirito di
2500 infermi (1421 maschi e 1079 femmine) figurano 69 operai della 11 femmine). Sulla proporzione, in cui
operai
vanno soggetti
si
alle
una
idea
il
riferisce
sempre
al
suddetto quadriennio.
(8
fornaciai,
Su 186 bronchiti
156 pulmoniti
cavatore),
(H
(3
fornaciai)
...
.
fornaciai)
tubercolosi pulmonare
l'apparecchio
(7 fornaciai,! cavatore,!
mugnaio).
(2
fornaciai,
cavatore)
38 peritoniti specifiche
...
(! fornaeiaio,
(5
fornaciai,
i
minatore)
cavatori)
9 12
matiche
....
.
(!
fornaciaio,
cavatore)
1 tocc
fornaciaio)
78 malattie delle
vie urinarie
.
(i
cavatore)
99
difteriti
...
Da
questi dati
non
la morbilit
proporzione di
questi operai
classi
di
non
lavoratori,
particolarmente notevole di fronte a quella delle altre che sono accolti nel nostro Ospedale dove non
le
malattie
i.,,-
..
icrijicano pi
numerose
tra essi
le
furono
i
t^uelle
dello
le
apparecehto
si
tubercolari, per
quali non
ha
punto
che
la
immiMilA sef^nnlata
<la
Ilalter per
alle infenuitii in
ciai (40
su
i
calore, e
in
genere il massimo contributo fu pagato lai fornache comprensibile facilmente, dato il grado di cambiamenti bruschi di temperatura, ai quali essi sono esposti
G9), ci
secondo ordine
vengono
le
malattie
r*'umatiche
le
infezioni
intestinali (tifoidee).
Sopra 7195 certificati di morte, registrali dal Municipio di Casale nel decennio 1896-1905 (riferentisi 5809 alla citt che ha 18.000 abitanti, e 1386 ai sobijorghi che ne contano 13.370) 59 ne abbiamo trovato concernenti operai stabili della calce e cementi (cavatori, fornaciai e mugnai).
Sugli operai avventizi (caricatori, cernitori, insaccatori, ecc.) non abbiamo
potuto avere notizie precise, dacch essi non figurano sui registri
cipali
in
muni-
che
col
termine generico
di operai,
manuali, braccianti.
n<^i
r)9
35 erano fornaciai; 19
5
>
cavatori;
mugnai.
poi
di
? u^r-
15 ed
20 anni
20
Ilio
7
di
guisa che
et.
'2S
dei
b-i
iiiL'nirar"iiu
la
questa
la
informazioni
forniteci
gentil:
mente dal
in
in in
Comune
9 da pulnionite acuta;
2 da plfum-mediastinite;
in in
in
in
342
3 da cardiopatie; 3 da traumi
;
6 da altre cause accidentali (fra cui 4 annegamenti), forme diverse (nefrite, e patite, arterosclerosi ecc.) in 19 Dai quali dati torna a risaltare Xsi predominanza delle malattie respiin
ratorie
anche fra
le
cause di morte.
le
si
svolge la vita
causa di interruzioni del lavoro e di quanta parte per lo sviluppo di dette malattie spetti alle modalit dei lavori e all'ambiente industriale e quanta parte invece alla costituzione morfologica dei lavoratori; dacch la funzionalit normale e patologica dell'uomo la risultanza di due fattori: 1 della materia e della forza che gli deriva dalla sua origine e 2 delle modificazioni che gli impri-
mono
il
suo regime
di vita e
trascorre la propria
esistenza.
sminuire,
ma
che
la
uomo deve affrontare nell'intemacchina societ, non potendosi quello sopprimere senza sop-
primere le industrie, ci che sarebbe assurdo. Il cavatore esposto indubbiamente in grazia della sua occupazione al pericolo dei traumi e delle malattie reumatiche. Il fornaciaio soggetto pure alle cause reumatizzanti e al pericolo di malattie delle
vie
respiratorie,
dalle
quali
non
sono esenti neanche tutti gli altri operai, la industria del calcare presentando i danni di una lavorazione polverosa. Su 218 operai delle fabbriche da noi esaminati in 122 (tra i quali sono 32 fornaciai, 20 mugnai, 19 insaccatori, 18 trasportatori) abbiamo trovato respiro aspro nelle prime vie
aeree, ci che deriva certamente da
un principio
d pneumoconiosi
o infiltra-
zione di
se di 32 operai
29 sono fornaciai, non esposizione al calore dei forni che la possiamo esimerci dal ritenere parte. abbia la sua vi nella stagione fredda Ma un'altra gran parte, oltre che all'ambiente da fare alla costituzione morfologica degli individui, alla cosi detta predisposizione organica
;
all'ospedale, in 6
abbiamo
abbastanza moderati, ci nostri industriali curano l'igiene dei loro stabilimenti e quella dei loro lavoratori, sottoponendo questi a un orario non eccessivo e bene distribuito; ma anche in gran parte al fatto che la maggioranza degli operai, che sono occupati nella
se la morbilit degli operai in
si
tissimi anzi
:{i:{
visite agli
operai
Tenendo cunto dei dati morfologici indicati dal Ih: Giovanni, prendemmo le misure antropometriche di 137 lavoratori delle fabbriche impiegati alia Societ Anonima e di 81 uomini e 30 donne impiestessi.
Cenano
ed Ellena.
Su 218 uomini non abbiamo trovato che 1') individui appartenenti alla prima cumitinazione morfologica del De Giovanni, combinazione caratterizzata dal torace lungo e ristretto con sterno corto e con circonferenza minore che la met della altezza personale, e inoltre da cuore piccolo e da notevole svilup[io del sistema venoso e del circolo linfatico; quali avevano sofe fu tra (juesti individui che inwammo parecchi, ferto pleuriti o bronchiti, e qualcuno rarissimo con segni di bronchiolite degli apici. Invece la maggior parte era da ascrivere alla seconda combinazione morfologica, caratterizzata da un ampio sviluppo del torace avente circonferenza maggiore che la met dell'altezza personale, da
i
cuore
di
del
sistema
arterioso.
Il
tosse,
cui
quelli
fra essi pi esposti alla polvere, sono indotti dal bisogno di liberare
da
da supporre che si mettano in essi in azione tutte le difese organiche che la fisiopatologia ha gi posto in rilievo la difesa della ciglia vibratili degli epiteli che tappezzano le
questa
le
tale ettetto
mucose
foidi.
del naso, della laringe e dei bronchi e la difesa delle cellule linlinfatici e nelle
ci
chiah
potremmo spiegare
a
tutta
yrado ben pi
prima avremmo
Vero
'
che, se le cose
procedono abbastanza
favorevolmente, una
gli
si
effetti
insalubri
il
svolge in
e
si
mas-
locali chiusi,
ove
si
macina
insacca,
sono ampiamente ventilati e muniti di a[)parecchi aspiratori della polvere ma un'altra parte non meno notevole spetta, come abbiamo gi
;
ila
fino
nuli
30 e pi anni, sema mai essere cadati infermi, setna avere accusato nemmeno una bronchite, mab/rado Vascoltatione del
da
15, 20,
nelle
vie
linfatiche peri'
mentre
accertato
che
le
lesioni
lungo andare
per di fatto che in generale questo attecchisce quasi soltanto negli operai che hanno ereditato una debolezza costituzionale, come provano anche le nostre osservazioni
S. Spirito.
abbiamo
avuto
in
cura
all'Ospedale di
La grande
qualche
nismo non ne risenta. E il dato statistico gi da noi esposto che di 63 operai stabili della calce e cementi 28, cio poco meno della met, sono morti prima dei 40 anni, e altri 11 prima dei 50 non affatto da trascurare, e trova la sua spiegazione in una giusta considerazione generale che il De Giovanni con questi termini
:
ne' suoi
moderazione e della temperanza sta indizio morfologiche, le quali sono la causa dello sforzo funzionale e fatalmente la causa dell'adattamento e della trasformazione morfologica, per cui l'individuo che avrebbe elementi di durata e di vita incolume finisce col prodursi non temute (e noi aggiungeremo anche poco avvertite) sofferenze, che erroneamente si ritengono passeggiere, ma che vieppi incalzano e si complicano e che possono acoltrepassare
il
limite della
l'
di straordinarie correlazioni
corciargli la esistenza
La
vie
linfatiche
peribronchiali
degli
operai del cemento provoca una forma lenta e poco avvertita di flogosi
nel tessuto cellulare peribronchiale fino attorno alle
dei bronchioli, flogosi alla quale l'organismo
ultime diramazioni
colla
reagisce
formazione
organi
fronte
del
alle
fetto finale di
e funzionale
resistenza
organica
Conclusioni.
Conclusioni.
1.
tutti
gli altri
;
agli infortuni e pi
precisamente
le
ai
traumi
fra le malattie
pi
frequenti sono
respiratorio.
2.
I
reumatismi,
neuralgie e
le
affezioni dell'apparecchio
caricatori presentano
una
fornaciai
vanno
vie
respiratorie
insaccatori
vanno pi che
a pneumoconiosi,
le cui
con-
:U5
gli
La
pi parte degli
perai
screpolata;
lievi
parecchi
vanno
soggetti
La polvere
della calce
("
pili
produce secchezza alla gola e bruciore al naso, agli occhi e alla peli* delle mani, che diventa imbiancliita, screpolata e soggetta ad eczemi. G." In generale, pur non essendo elevata la morbilit degli operai
della calce e cementi (69 infermi operai su 2500 maiali d'ospedale in
quadriennio)
le
malattie
che
si
un numerose sono
''
ad esse
il
massimo contributo
di
dato
dai
La
forza
delia
lentamente
si
con
cosi
danno
che
della
che generale
dei
cementi (pneumocalicosi)
nutri.'.ione,
e
la
il
loro
organismo
vecchiaia.
logora
pochi
tra
ossi
raggiungono
tarda
Prorrediinwiti.
Dati questi
effetti,
quali
debbono essere
minori
La moderazione
orario del
permette agli operai di alimentarsi e ripararsi bene per ovviare al consumo determinato dalla fatica e mantenere la loro resistenza organica,
l'aereazione o la ventilazione dei locali, sono misure
gi
messe larga-
mente
onore del vero e a loro lode dai nostri industriali. Molli dei nostri opifici sono anche provveduti di cassette da medic^iin pratica a
i
zione per
d'
infortuni,
ma
sul
modo
di
apprestare
i
corsi elementari
almeno per
irli
sorve-
Dovrebbe
inoltre ogni
fabbi-ica
essere
fornita di buoni
pozzi di
potes<;ero
acqua potabile
Per
e di (jualche
vasca da
bagno,
ove
optM*ai
cavatori
il
subito dopo
enlnii" neile cuvtsi deve sorvegliare che essi imn pranzo e a prevenire esplosioni devesi nelle cave stesse
i
cernitori
da consigliare l'uso dei guantoni; per gli insaccatori e i mur/nni una leggiera mascheretta di velo, che arresti la [KDlvere su una superficie umida;
e l'adozione, gi attuata dalla pi
miihlen,
di
tipi
di
mulini
in
'<''
'
polvere.
I fornaciai debbono essere istruiti a non soddisfare alla sete bevend"^ eccessivamente e a non esporsi sudati a correnti d'aria fredda e a bagnature. Ma sarebbe sopratutto desiderabile si evitasse ai fornaciai la
pena
dello
alla
346
l'
del fuoco
ove
possibile,
mediante
gi fu
forni,
impianto
di
/orm
ro^a?!jOT
(mo-
praticato
dalla Societ
Anonima
d'opera e risparmierebbero
malattie bronchio-polmonari.
l'esposizione di molti
Per se grande Vimportanza delle condizioni salubri dell' ambiente, non si deve trascurare un altro fattore importantissimo per il mantenimento del benessere dei lavoratori, ed questo fattore costituito dalla scelta di individui fisicamente atti al lavoro industriale, cui devono essere
applicati.
Da
ogni industria
si
debbono escludere
si
gli
individui
che
il
in
a risentirne
lavoro
causa maggior
devono
dalla
industria
della calce e dei cementi in generale oltre agli epilettici^ pi che tutti gli
altri esposti agli infortuni
tutti
per
;
comunque
si
il
altri-
polmonare
ci sia
il
per
il
rispetto
che
deve alla
benessere
dovere
di
salvaguardare
Il
Presidente ringrazia
R. R. ed apre
la
l'assemblea
accolga
degli
le
conclusioni dei
Rota relative
cemento.
alla esclusione
individui
meno
resi-
Congresso approva.
Ing.
della
relazione
del dot-
come
il
massimo contributo
alla
il
addetti
cemento
esposti,
lavorando all'aperto, davanti alle bocche dei forni, a grandi sbalzi di temperatura, propone allo studio dei tecnici una variante esterna ai forni verticali (Dietzsch e derivati) nel senso di racchiudere e riparare
la sede di lavoro dei fornaciai.
sono gi
in uso,
ma
le
non sono
alte
mura-
troppcj
temperature, sia
steccati fissi
non
si
possono
alle
determinandosi delle
esercitano
correnti
tirag^'io.
D<)((.
(lutt.
dalle
finestre
tx^cche
dei
forni
che
un
forte
i-in'
non assista
al
nn^/ivss'
il
fjuosto
da quelle
circa In disposizione ad
di
Rota e Finzi risulterehbero delle contraddizioni ammalare di tubercolosi da jiarte dei lavoratori
risultato di molte sue osservazioni e di sue ricerche
calce e cemento.
L'Oratore espone
ratori
il
non solo non vanno esposti alla tubercolosi, ma pare anche che i ne }^'uariscan<j o mej^lio no miijliorino notevolmente. Kssi invece ammalano specialmente di pneumunite crupale quasi sempre mortale e di forma intestinale. L'O. si riserva di jtresentare pi lardi il risultato completo delle sue osservazioni.
lul'oreolotici
Ihjtt.
lavoratori
della
calce
cemento
si
trovino in
colosi,
^
sono morti
di
tuburcolosi polmonare.
All'Ospedale
lotici
mortiy 7
od 8 erano lavoratori
esame
degli
sputi positivo.
Il
Presidente accorda
la
parola
al
prof
.1.
Munti
di
Pavia per
la
Relazione:
Su
Per esporre
lo stato
le
infezioni professionali.
deijli
presente
Dato
il
ad un
rias-
I.
Orit*1><)iiolil<>
uiieiiiva
Il
carbonchio una
maiaUia
degli
ammali
utili
iiovim.
equini, suini,
caprioli, orsi,
in via diretta,
ma
anche
in
maneggio
di
materie prove-
nienti
da bestie carbonchiose.
gione
di
348
per rai
come
macellai,
ecc.
maniscalchi,
pastori,
gli
staUieri,
La
il
oppure in seguito a
da oggetti insudiciati
si osservano con una certa frequenza nei paesi dove il carbonchio endemico negli animali. In Italia danno il maggior contingente al carbonchio appunto la Basilicata, la Calabria, la Sardegna, la Capitanata e diverse parti della Sicilia e della Campania dove frequente il carbonchio nel bestiame che vive per lo pi allo stato brado, semiselvaggio,
casi
per mancanza
In Francia
nella
di stalle.
esistono
la
focolai
la
di
carbonchio
la
Beauce,
Brie,
Champagne,
Hannover,
nelle
si
in
ghilterra
contee
qualche punto della Sassonia e della Baviera. In Indi Haddington, di Aberdeen, (nella contea di
di
Aberdeen
West-
moreland, Nortumberland, Cornwale, ecc. In Austria ed in Ungheria, nei Balcani notansi centri endemici nelle pianure del Danubio. Ma soprat 'tto il carbonchio diffuso in Russia, in Siberia, in Manciuria, in China,
Sud ed anche in Australia, dove venne importato nel 1847. Lontano dai focolai di endemia carbonchiosa pu essere comunicato all'uomo in via indiretta per mezzo delle pel i, dei crini, delle corna, e di altre parti impiegate dall' industria. La grande resistenza delle spore del carbonchio rendono possibili le infezioni a grandi distanze, dopo lunghi periodi di tempo, ed anche dopo che i prodotti commerciabili sono stati sottoposti ad operazioni molto complesse. Sono per lo pi le pelli esotiche, specialmente quelle provenienti dalin Persia, nell'India, nell'America del
il
carbonchio ai conciapelli ed
e poich
le
ai
facchini
W. Koch ha
russi,
I
in
soldati
che
si
i
crini,
le
infetti,
in-
sudiciate di
sangue o
i
i
contagio tra
icardatori di lane,
zole e di pennelli,
fabbricatori di spaz-
Per quanto manchino precise statistiche di confronto tuttavia possiamo dire che il carbonchio dell'uomo relativamente pi frequente in
Italia
39
Cerio in Italia
i
che non
casi di infezione
cifre
una mortalit
di circa
il
20
7,,
come
ANNO
italiane,
350
noi
il
dimostra come
in
generale prevalga da
carbonchio
di
origine agricola.
REGIONI
si
f*
:^l
carbonchio
industria
indigeno,
lane,
e
dei
registra
crini
p
casi di
delle
quasi
soltanto
nell'
delle
p'lli.
in un ottimo lavor*) di M. grande prevalenza sul carbonchio agricolo; infatti nel periodo 1899-1903 si ebbero casi seguenti; Nell'industria della lana 72 casi con 20 morti. Nell'industria dei crini e delle setole 58 casi on 13 morti. Nell'industria delle pelli 69 casi con 17 morti. In altre industrie 12 casi con 5 morti. Tra macellai e gli agricoltori 38 casi che per non rappresentano tutti i casi realmente avvenuti. Sul carbonchio di origine industriale possediamo una ricca lettera-
In Inghilterra secondo
il
dati raccolti
iu
'I
Legge,
carbonchio industriale
lo
osservazini
pratiche
di
Fournier,
Schlemmer,
di
Frisch, di
in
Eppinger,
di
malattia
carta; quelle di
aux
cuirs di
Broca sulla pustola maligna dei portatori della Halle Parigi, quelle di Lanceraux e di Chauveau sui crini, sulle
quelle
di
Le Roy
<les
in crine di
St.
Denis, (juelle
montone e
impordetriti,
delle lane a
Mazzamet
gli
nel Tarn.
Ricordiamo
di
le
Silberschmitd e
di
Zandel
quali dimostrano
come
le polveri,
i
acque
dove
si
lavorano
crini
animali e
le pelli
possono diffondere
fien>
il
carbonchio
erbe o del
tal
zioni
di
infette,
Griglio aveva dimostrato come le diverse operavalgono a distrutrgere la contagiosit delle pelli cosi che spiega la frequenza tiel carbonchio agricolo in vicinanza
proposito
il
concia
non
alle concerie.
Nel 1897
in
il
Gorini ha studiato
il
basso
milanese
si
ed
ha
i>otuto
accertare che
pi
l'infezione
svilujpata in
precedenza
(in
ordine di tempo) e
inten-
samente (riguardo al numero di casi) nelle localit pi vicine, direttamente irrigate da acque che ricevono gli scoli delle concerie. La malattia aveva invece completamente risparmiato quelle localit che non ricevono n direttamente w indirettamente le acque di rifiuto delle concerie. Il dott. Alfonso Bormans dell'Ufficio d'igiene di Torino ha recentemente illustrato r influenza delle concerie sulla diffusione del carbonchio
ed riuscito a convincersi che
352
i
tutti
si ebbero in cascinali i cui prati con acque state utilizzate in qualche conceria. Per ci che riguarda la pustola maligna dell'uomo in rapporto alla industria ed al commercio delle pelli e dei crini sono interessantissime
sono
irrigati
le
osservazioni fatte a
Genova
A
perch
Genova
e nel
Genovesato
il
carbonchio
vi scarsit di
resti
animali
importati
porto.
dall'
Le
pelli,
crini, le lane, le
piccolissima
parte
dalla
Araba
del
Sardegna, dalla Sicilia, dalla Tunisia, dall'AlMar Rosso; in massima parte dalle Indie
dall'America del
Sud:
dal
porto di
Genova
citt,
la
ma
materia prima passa non solo agli stabilimenti industriali della anche a quelli di tutta l'Alta Italia. Orbene in Genova il Corradi
raccogliere
di
ha potuto
una
statistica
al
pustola maligna
dell*
uomo
e di questi in
dell'
infezione.
dei
quadri
i
statistici del
mahgna
pi frequente fra
facchini e giornalieri
addetti
operai
come appare
65 casi
12
Conciapeni
34 6
12
Lavoranti in crini
Altre professioni aventi rapporti con pelli e crini
22
osservazioni
Dal complesso
delle
i
sue
Genova
le pelli
ed
crini importati
il Corradi concludeva che a presentano maggiori pericoli di infecarico e scarico che non per agli operai
sperimen-
pelli
carbonchiste dis-
Anche
i
conciatori
relativa
frequenza della
di Sciavo sulla sieroterapia anticarbonchiosa per rilevarvi che su 32 casi verificatisi a Siena pi di met riguardano conciatori: su 24 casi osservati a S. Croce sull'Arno dal Cico-
gnani ben 19 spettavano ai conciatori e facchini addetti al trasporto delle pelli. Anzi il Cicognani ha scritto che l'infezione a S. Croce essenzial-
mente legata alla lavorazione mente dalla China.
Il
:5:{
in
una conceria
dati C
ioli
statistici
studiata una piccola epidemia di carlx)iichio Torino avvenuta nell'inverno 1903-KJ4 ha dimostrato che a 'l'orino il maggior riumoro di casi di pustola
conciatori;
maligna
dato
i
dai
seguono
lavoranti
in pennelli, pitturi,
\erniciatori,
i
du ultimo contadini dei dintorni che, come abbiamo gi accennato, prendono la malattia indirettamente dalle concerie. Il Bormans ha fatto rilevare che sono specialmente gli operai addetti alla battitura ed allo stiramento delle pelli dopo il rinverdimento, quelli che pi s|('sso contraggono il carbonchio. Anzi secondo il B^jrmans presto o tardi quasi tutti gli operai addetti a tali operazioni ne vengono
colpiti.
.Vnche
Il
il
Bormans
epidemia da
lui
studiata
pot
dimjstrare
bacilli
che scola dalla macchina spappolatrice. Riguardo alla sede della pustola maligna di origine industriale e commerciale tutti gli autori sono d'accordo nel rilevare come il maggior numero sia colpito in parti del corpo tenute allo scoperto durante il
del carbonchio nell'acqua
lavoro. Cosi
:i2
il
faccia, alla
nuca o
al collo,
alle
avambraccia
davano pustole carbonchiose alla nuca, alla faccia, ed al collo; in 32 si t'bboro pustole alle avambraccia od alle mani; in 6 le pustole erano alle spalle e solo 3 in parti coperte. T. M. Legge osserv la di;^tribu/ioiie
seguente nei diversi mestieri:
Carbonchio interno
Pustola alla nuca
.... ....
. .
.
.
alla liccia
all'avambi'accio
in altre iiarti
Le
statistiche
di
354
le
seguenti origini
del
Su 72
da
84 erano
pochis-
lana
di
di
Persia;
22 al
Van Mohair,
al pelo
su 58
ciuria,
casi,
ben 28
si
22 a crini
di
cammello, ecc. Nell'industria dei crini riconobbero dovuti a crini della China e di ManSiberia e di Russia: pochi erano da attribuirsi a
pelli
crini
su 69 casi se ne
attribuiscono 20 alle
di
importazione per
le
provenienze
dalla
Turchia Asiatica, dalle coste dei Somali, e dallo Zanzibar, e le pelli, le lane ed i crini esotici devono essere accompagnati dal certificato sanitario d'origine.
Tuttavia
nostri
osservatori sono
abbiano spesso arrivi di pelli e crini infetti dalla China e dalla Siberia, tanto che alcuni industriali, a scanso di responsabilit hanno
si
come
Legge
sul
in
modo
le
col
pelli
ed
crini
in
Mongolia ed
China; da
malattie.
Finora dunque
valore: sarebbe
della
lavorazione
materia
norme igieniche suggerite gi dall'esperienza di diversi tecnici. Numerose furono le ricerche fatte per trovare un metodo per la disinfezione delle pelli da concia: accenneremo agli studi del Grber e
prima
le
l'aldeide formica:
al
l'uso dell'acido fluoridrico al 1-5 V^: questi metodi guastano alquanto le pelli e sono di applicazione costosa, perci non sono metodi applicabili
all'
ma
industria.
Lo Sciavo poi ha fatto osservare che talvolta le pelli non contengono spore carbonchiose, ma solo bacilli, specialmente quando l'essiccamento delle pelli avvenuto molto rapidamente. Poich le spore sono
assai pi resistenti
dei
bacilli, cosi
i
metodi,
le
pelli
inefficaci
di
il
solfuro
le
sodio al 60
mente
bacilli:
ma
non uccide
L'Ottolenghi ha recentemente proposto di disinfettare le pelli mediante r idrato di soda al 4 /o lasciandovele a bagno per 1 o 2 giorni se fresche, per 4 giorni quando si tratti di pelli secche. Questo metodo merita di
essere preso in considerazione dai conciatori. In complesso fino ad oggi la disinfezione delle pelli ritenuta industrialmente impraticabile perci bisogna suggerire delle norme di difesa,
:
provvedendo alla aducazione igienica dell'operaio. Riguardo ai crini la disinfezione ha fatto maggiori progressi:
in
355
di
lvublT o di
col
obbligaloria la disinfczione
Mushold il governo germanico ha resa vapore sotlo pressione a 115 per mez-
Questo melodo efficace se le masse di crini non sono Iroppo strettamenle legale, e, secondo notizie raccolte recentemente dal I-egge, non danneggia la materia prima. In Ingliilteira, il signor W'ebb industriale di Worcester fin dal 1897 ha introdotto nel suo stabilimento la sterilizzazione dei crini con un autoclave \\'ashington-L3'ons. In Italia il De-Rossi di Pisa ha suggerito di far bollire crini: il signor Pacchetti ha adottato la sterilizzazione a vapore per crini neri e la disinfezione con idrato di so<la e permanganato, secondo il regolamento germanico, per i crini bianchi. Malgrado qtieste misure anche nell'industria dei crini tant in Germania come in Italia, si osservano ancora dei casi di carbonchio, e per ci dobbiamo dire che sono necessarie da una parte nuove controprove
i
i
metodo
di
norme
profilattiche indivi-
misure curative, e di istituzioni di previdMiza in caso di infezione. Se ci mancano i mezzi per prevenire assolutamente il carbtnchio industriale, possediamo oggi per mezzo di Sciavo un rimedio specifico, il siero anticarbonchioso, la cui efficacia risulta ormai confermata da numerosi autori che l'applicarono con fortuna in Italia ed all'estero. Ormai provalo che il siero Sciavo salva sempre la vita del colpito di
pustola maligna ogniqualvolta la cura
la
sia
comparsa
tissimamente ha descritto
nuovi casi e nuovi successi ottenuti col siero Sciavo, domanda che <|uesto sia sempre a disposizione del medico, la
dove sono possibili i casi di pustole carbonchiose. Riassumendo, dall'esperienza si dovrebbero proporre
guenti:
1" sui velieri e sui piroscafi
le
le
norme
se-
pelli
ed
crini
separati
dalle
altre
merci
nedianle
slive
copertoni
messi
in stiva
da
soli.
Le
dovrebbero
facchini,
gli
dovrebber<j
almeno guanti
di pelle abbastanza comodi e lunghi, (.ili scaricatori dovrebber) avere Ancora un copricapo adatto a riparare bene il capo, il collo e la nuca; 4 magazzini di deposilo del Portofranc) e degli opifici dovrebi
bori>
lisce,
facili
a pulirsi ed a disinfettarsi;
pressione (115).
Nelle
concerie
sia
raccomandata
la
pelli sospette
356
con l'idrato di soda al 4 P^r quattro giorni, in attesa nuovi metodi pi sicuri di disinfezione; 6 in ogni stabilimento si tenga una cassetta da medicazione con garza, cotone e sublimato, cosi che in caso di bisogno un impiegato
di
intelligente possa
7 siano
sempre fare una piccola medicazione d'urgenza; mandati immediatamente al medico dello stabilimento gli operai che si presentano per la visita ed il medico tenga sempre pronto il siero anticarbonchioso Sciavo, che dovrebbe essere a disposizione anche
dei
l'
medici-condotti
di
Italia
devono tenere
le
non
grattarsi
9
lavoro;
alla cassetta di
medi-
cazione della fabbrica in caso di escoriazioni o graffiature; 10 devono consegnarsi immediatamente per la visita medica ap-
pena notano
primi segni
tutti,
di pustola;
11 gli operai
ma
specialmente
di
gli
addetti al
rinverdimento
devono lavarsi le mani e spazzolarsi le unghie con acqua calda e sapone prima di lasciare il lavoro: se maneggiano pelli sospette devono lavarsi con lisolo ai 2 Vo
ed alla successiva operazione
stiratura delle pelli
industriale
commerciale deve
diritto
essere
considerata
come
di
infortunio
sul
ad una sovvenzione
di
malattia
ad
in caso-
morte.
comune all'uomo ed
ai bovini,
determinata da un fungo speciale, che passa comunemente sotto il nome di aetinomyces. La malattia si sviluppa di solito in forma di focolaio
circoscritto,
si
diffonde
determiiper-
nando
lo
Negh animali
invece prevalgono
malattia
l'
onde
ha l'apparenza
di
tumori:
nell'uomo
processi suppurativi.
ma non di rado anche i medici odierni confondono l'actinomicosi degli animali con tumori sarcomatosi e l'actinomicosi umana con processi di tubercolosi ossea o viscerale o con pioemie croniche. La malattia venne ben distinta per la prima volta da Rivolta e da Perroncito nel 1868-75: che ne riconobbero la natura parassitaria. Seguirono poi le osservazioni pi estese di Bollinger,.
Perci non solo gli antichi,
esperti
meno
Israel,
l'onfik,
357
Xocard,
di
Illich, di
Koianyi,
a
poclii
l'ino
ecc.: ora possediamo eccellenti monografie di Poneet e Brard e numerosi' ricerche speciali. anni fa l'actiriomictsi era riteniilu una nmlatiia molto
rara nell'uomo:
iVerjuon/a:
ma
in
anche
ne sono
stati descritti
(]\
rasi: ricorri')
]iagnuoli.
f|iiolli
ossi-rvati
in
r'am-
Appaili"
(75
"
lii
-jiiesta
classe di laMiiaimi
i
ui
rii.u.iUii
pm
lr"|UiMH'-
maschi e specialmente quelli addetti alla mietitura, al jj^overno dei pagliai e delle stalle. Oramai accertato che l'uomo pu prendere l'infezione in due mudi: < per contagio di [olvori
);
sembra
prediligere
con animali
harhe
di
infetti.
actinomicotici
sono
impiantati
delle
spiga, od
le
altre
particole
Le pagliuzze,
barbe
il
di spica, le
bucce
cereali, costituiscono
il
parassita.
Si comprende quindi come la contaminazione avvenga di preferenza epoca delle messi da luglio ad agosto, secondo Bostrrjm, da agosto ad ottobre secondo Nocard. In questa stagione la malattia assume spesso la forma broncopolmonare o pleuropolmonare ricordiaFiio i casi di
all'
:
Canali,
di
di
Buzzi
Illich.
Conti,
di
.Moosbrugger,
di
Birsch-IIirschfeld,
di
Hostrom,
primi spiegavano
questi
casi
con
1'
inalazione
i
contadini
che battono il grano in ambienti chiusi: Bostrom, Illich, Poneet, ritengono appunto che la battitura dei cereali sia la causa pi comune della malattia. Notevolissime a questo proposito sono le osservazioni di fierlha di Vienna che descrisse appunto aclinomicosi delle mani noi battitori
1'
di
grano.
Ma
di
una trasmissione
casi
Hartmann ha riferito la storia di un giovane famiglio che si infett curando un lue che aveva un focolaio actinoroicotico al collo: Maydl osserv un caso in un medico incaricato dell' ispezione delle carni da macello; Ochsler, Stflzner, Hacker osservarono l'aclinomicosi in contadini che curavano le vacche iiifelte; Poneet e Berard riferiscono altr' osservazioni fatte da loro su allevatori di Savoia. Nell'ottobre scorso venne ricoverato nell'Ospedale di l'avia, infermeria O (medico curante Desigis) un contadino di Casatisma affetto da grave actinomicosi del mascellare superiore con diffusione all'osso temporale. Dalle ricerche fatte risult che nel paese (medico condotto dott. Merlo) non si erano mai verificati casi di actinomicosi. Il contadino in questione aveva aa{Ustato un bue ammalato e l'aveva i>oriato nella
propria
stalla e qui
358
egli
l'aveva
curato
stesso
facendo
senza cautela
una tumefazione che il bue presentava alla mandibola. Dopo un mese e mezzo si ammal lo stesso contadino. Il bue venne abbattuto e riconosciuto actinomicotico. L' ammalato venne
incisioni e raschiamenti di
all'
Ospedale
di
Pavia dove
la diagnosi
di
dott. Truffi.
Per
da
la
Illich e
l'
cura dell' actinomicosi l' intervento chirurgico, bene indicato uso del ioduro di potassio, preconizzato da Thomassen da
hanno
dati ottimi
risultati.
Per la profilassi gli studi del Gasperini relativi alla biologia dell'ac^inomyces fuori dell'organismo ci dimostrano la sua frequenza nel terreno
coltivato.
ai contadini di
fatte
dalle
infetti.
spighe
dei
cereali e di
precauzione
animali
IH*
il^Jlor^v^L.
La morva,
cavalli,
asini,
muli
trasmissibile
all'
uomo
soltanto
per contagio
morva
si
di professione si
stallieri,
meno continuo
coi cavalli.
Sono
carrettieri, alle-
vatori di cavalli, macellai di cavalli, veterinari, soldati di cavalleria e talvolta ferrovieri addetti ai trasporti dei cavalli, studenti di veterinaria, medici
Le severe norme
infetti, di disinfezioni
ha
fatto
diminuire
di denuncia, di abbattimento pronto degli animali molto rigorose, e insieme la conoscenza del pericolo rapidamente i casi di morva negli animali e pi
ancora quella
studi
di Loeffler,
e di
Weichselbaum
venne bene illustrata in Italia per opera di Guarnieri e Ferraresi, di Lussana, di Bonome, di Tedeschi, di Sanarelli, di Trambusti, di Banti, ecc. In Italia nel 1902 vennero denunciati 41 casi di morva dell' uomo^ nel 1903 ne vennero segnalati 46 e nel 1904 solo 36. Ma non detto che queste statistiche ufficiali rappresentino realmente tutti i casi di morva umana, poich non di rado questa malattia viene confusa con la pioemia cronica, o con la tubercolosi. Nel cavallo la malattia si presenta sotto due forme l'una a decorsa acuto, l'altra a decorso cronico detta farcino: l'uomo pu essere ugualmente infettato dall' una forma e dall' altra. Anzi la morva cronica o farcino, la morva chiusa o morva interna sono pi spesso pericolose in quanto possono al principio passare inosservate e cosi diffondere largamente i germi dell' infezione. Questi vengono disseminati di solito con
lo scolo
350
nasale, con
le
orine, con la
zioni.
La
vitalit e la
giorni sullo mangiatoie, sulle secchio, sulle iottiere di paglia, sui foraggi,
sulle spugno, sulle striglie, ecc.
I*oi
i
bacilli
morvosi
vanno perdendo
la
loro
virulenza
fnch
si
l'infezione
da bacilli putritici. Queste esperienze possono spiegare certi casi di apparente morva spoiitanoa cio^ il ricomparire dell'infezione morvosa in una stalla stata
inniettato le sostanze tossiche elaborate
morva ho
L'uomo contrae
mani, per
si
la malattia pi
iniiiture
fatte
le
con schegge
legno
infette,
impiantano sotto
Qualche veterinario si infettato ricevendo in viso gii spruzzi da un cavallo che tossiva: Nicolle e Dubos ricordano un caso in cui la infezione avvenne per via congiuntivale senza apparente soluzione di
continuai.
Le osserva/ioni di Babes tendono a dimostrare che il bacillo della morva passa anche attraverso alla pelle sana, senza escoriazioni. Certo non vero che l'uomo abbia una debole predisposizione alla morva: di tutte le malattie infettive studiate nei laboratori la morva senza dubbio la pi pericolosa, e quella che ha mietuto il maggior numero di vittime
dell'esperimento scientifico:
assistente
all' Istituto
ricorder solo
il
Villa,
Sierotera|ico di Milano.
apjilicazione
2(>
Le precauzioni da prendere per evitare il contagio, oltre alla rigorosa delle norme della polizia veterinaria sancite dalla legge giugno 1902 e dall'ordinanza 3 marzo 19()'4, consistono nelle pi scrudisinfezioni
delle
polose
lettiere e dei
toporsi tutti coloro che ebbero a maneggiare maleri''i ad aver contatto con animali infetti o sospetti.
In caso di
..
inoculazione
di
materiale
le
lavature disinfettanti, bisogna ricorrere subito alla cauteriz/azione energica e completa della ferita col ferro rovente.
L'alili L'pi/>'oU(ii 111 questi ultimi quindici anni ha determinato numeroso ed estesissime epidemie noi bestiame, arrecando all'agricoltun danni enormi: secondo N'ocard negli ultimi dieci anni del secolo scorso r l';uropa ha avuto delle perdite che sommano a circa due miliardi di
franchi.
360
l'
infezione specialmente
mungitori,
governano
bovini
infetti,
della malattia
da
un animale all'altro. Ammalano anche coloro che bevono il latte fresco di vacche infette. Molti tra nostri agricoltori negano la possibilit della trasmissione dell'afta all'uomo: anche in Francia, dove il Ministero dell'interno diresse un questionario ai consigli d'igiene dei dipartimenti, non si ebbero notizie
i
sicure.
l'afta
dell'uomo.
di
rap-
dell'
istruzione
Prussia con-
Riguardo all' Italia fin da vent'anni fa il dott. Paletti, durante una grave epidemia aftosa in vai d'Aosta, ebbe occasione di notare la trasmissione dell'afta non solo ai bambini, ma anche agli adulti. Le osservazioni del Faletti, .bench confermate dal Perroncito, vennero contestate. Molte delle nostre Autorit sanitarie sono ancora oggi assolutamente incredule ed affermano che i freschi casi di afta epizootica umana non sono che comuni stomatiti con o senza accompagnamento di acne alle mani; infezioni dovute al sudiciume che trasporta comuni germi piogeni. Queste nostre Autorit sono in errore. 10 ho potuto osservare ripetutamente l'afta epizootica dell'uomo: alcuni casi osservati da me e da Strada vennero da me comunicati al Congresso di medicina interna di Pisa dove presentai numerose fotografie Nei casi da me osservati si trattava di mungitori e di casari. La malattia dopo un breve periodo prodromico caratterizzato da malessere, cefalea, irrequietudine cominciava con brividi e accesso febbrile che raggiungeva i SQ^S-^O^c.
ore coll'eruzione di
numerose
mucosa buccale. Le vescicole grosse da un granello di miglio ad un pisello avevano un contenuto citrino limpido ed erano circondate da largo alone iperemico. L'eruzione delle vescicole era accompagnata da formicolio e da dolori urenti specialmente alle mani. Dopo il primo accesso febbrile malati accusavano debolezza e cefalea intensa al mattino: alla sera nuovo brivido e nuovo accesso febbrile prolungato per tutta la notte con nuova
eruzione
simile.
di vescicole.
i.
In qualche caso
si
si
ebbe anche
e
le
un
terzo
accesso
grigio
Ben
presto le vescicole
rossastro; l'alone
ipcremico
la
diminuiva
piaghettine cicatrizzavano
rapidamente. In tutto
11
il
Nothnagel ed anche
si
mucche
aftosc.
,
-busti;
non mahittia professionale grav. j.. pu recare un danno sensibile per la perdita di giornale
l'afta
modo
-^n
lUm
di lav>ro.
La prevenzione
l'uono.
dell'afUi negli
di
la
difesa della
AI personale
|iuli/ia delle
Hi
raccomandare
guanti di
massima
iii'llu
mani
gomma
iiiiinLriiuiM
bestie aiimiMlatc.
una malattia infettiva comune all'uom'j ed ai^li animali di un veleno p(.tenlissim> elaboralo dal bacillo speeifico nel focolaio di sua vegetazione. II bacillo tetanigeno largamente dilTuso nella terra specialmente in quella degli orli, dei giardini, dei campi c<ncimati con letame. Con la polvere sollevata dal terreno germi tetanici entrano nelle abitazioni, si depongono in numero considerevole sui vecchi muri. Il Bonomo riprodusse il tetano coi calcinacci della chiesa di Diano Marina e spieg cosi i casi di tetano sviluppatosi dopo il terremoto. -Vnche vegetali possono cosi portare germi dell'infezione: Peyrand con la polvere di fieno ha comunicala) il tetano a 50 "' dei conigli inoIl
telano
'>
dovuta all'azione
culati. fJoi
fijraggi
lo
le
spore
di
tetano entrano
nel
tubo
digerente
degli
erbivori
attraversano
senza
essere
distrutte
come dimostran>nA
i
Parielti e Sorniani.
e delle vacche contengono spesso disseminano nelle stalle, nelle fattorie, nelle strade. Belfanli trov germi del tetano nelle ragnatele delle stalle. Si capisce quindi c<>me siano particolarmente esposti a c<ntrarre il tetano gli individui che debbono lavorare nei campi concimati, nei giardini, nelle stalle, nelle demolizioni di vecchie costruzioni, e che per ragioni di lavoro sono esposti ai traumatismi, alle piccole ferite; por delti lavoratori si troqueste pu entrare il germe tetanico, con cui
Cosi
gli
germi dell'infezione
contatto.
gli
stracci,
che
som assai
spesso eausa
dit'usiune di
il
sono
trasneltere
tetano; l'uso
ecc.)
nella
dei
fabbricazione dei
estes>
il
tessuti
(vigogne,
shoddus,
delle carte
Il
canoni ha
al
campo
dell'infezione professionale.
sco-
bacilli
carluccie e precisamente in
gini dimostrarono che
i
362
stracci ado-
Le diverse operazioni
industriali
che
impiegano per trasformare gli stracci in carte e cartoni non sono sufficienti a distruggere i germi infettivi; necessario pertanto rendere
si
il
volmente
lo
prolungata
rende
Infatti
addetti ai lavori
campestri.
di
tetano
morte
Europa
assai pi raro.
Mentre
in Prussia nel
si
1901
si
ebbero 97
casi, e nel
nel 1901
Italia
ma
sono gi confortanti in
diffusione
tetano^
va dai 1041 casi di morte per tetano che nel 1904 siamo discesi a circa 650. In
grazie
alla
dell'antisepsi,
progressivamente diminuendo: si ebbero in Italia nel 1887, Italia assolutamente prevarisulta dall'unito prospetto.
lente
il
come
Maschi morti
in
et
di
oltre
15
anni compiuti
Anno
\rj.
$<<Iki liclc-.
Anche
|irijfessiuni
I
rinle/iono
sifililicu
di certe
e di certi mestieri.
(li
soffiatori
vetro devono
la
canna da
uno
^ sifilitico
e specialmente
la
i
in
bocca,
questo trasmetter
Altare,
come ha osservato anche recentemente il doit. Pennino in vanno soggetti pei- effetto del loro lavoro ad una mucosite necro
guance, che costituisce una porta
piccole
i
aperta per
In
microbi della
sifilide.
Francia
vennero descritte
i
diverse
epidemie
di
sifilide
professionale tra
soffiatori di vetro,
in nel 1867 annoverarono pi di trenta vittime. Recentemente si ebbero altre piccole epidemie negli stabilimenti del Belgio, che richiamarono l'attenzione di quel Governo. .\nche nel 1904 il dott. Glibert nella sua relazione ufficiale sul servizio medico di ispezione del lavoro ha comunicalo quattro nuovi casi di sifilide professionale dei soffiatori di vetro. In Italia, per quante ricerche io abbia fatte, non ho avuto notizie sicure di casi consimili. II prof. Canalis ha diretto un piccolo questi<jnario ai medici di .Altare, dove Sono numerosi i lavoranti in vetro. Dalle risposte ottenute risulta che in Altare la sifilide non molto frequente e che gli operai non la contraggono in luogo, ma in [laesi d'emigrazione.
si
nel 1862
La
possibilit della
diffusione
del contagio a
mezzo
della
canna
i
di
come
si
in altre
vetrerie
italiane,
ma
in
Altare
vetrai
molto attenuat;i
di
[jcr le
passano
fuori del
paese
la
quando ritornano
nell'estate a casa,
i
bocca.
Oltre che nei soffiatori di vetro furono descritti casi di sifilide
pro-
fessionale tra
gli
elettricisti,
fabbricatori
'
ed
suonatori
le
distrumenli da
professioni.
-..-...
per
rispettive
10
364
dove
il
ho osservato una piccola epidemia propagata per mezzo del corpo musicale di un villaggio prealpino, contagio venne portato da un trombettiere, che torn infetto
qualche opificio stata osservata
la
trasmis-
sione della
(Pellizzari).
sifilide
Pi frequente
nutrici
tutt' altro
Italia
che in
loro
altri
paesi la
contratta dalle
in
neir esercizio
della
il
professione.
Ma
anche
Francia,
Fournier ne osserv 86 casi in cinque anni. Per r Italia ricordiamo le epidemie del Friuli descritte col nome di
infatti
che rara:
Falcadina, quella dei dintorni di Firenze studiata da Pietro Pellizda Profeta, le gravi epidemie descritte dal Ricordi nei dintorni di Milano. A Casorezzo nel 1863-65 furono contagiate 23 persone, a Uboldo 18, a Marcallo 16, a Rovello 14. Notevoli sono le epidemie svisifilide
zari e
Pavia il compianto Guzzi, richiam gi l'attenzione sulle nutrici da bambini del locale Brefotrofio. A Firenze Celso Pellizzari fin dal 1882 descriveva ben 69 casi di sifilide professionale nelle nutrici, dimostrando come queste avessero poi largamente diffuso il contagio nelle loro famiglie. Dopo d' allora le osservazioni si fecero sempre pi numerose, cosi che richiamarono l'attenzione delle Autorit. L' epidemia di sifilide nel circondario di Frosinone dovuta a lattanti che provenivano dal Bretotrofio di Roma stata oggetto di discussione anche in Parlamento. Ora tende a diminuire la sifilide per allattamento di bambini provenienti da Brefotrofi, perch i medici di questi esercitano una pi attiva sorveglianza, ma sono ancora numerosi i casi dovuti a bambini legittimi affetti da sifilide ereditaria, 11 Massazza ed il Truffi descrissero recentemente un'epidemia nel comune di Casatisma (Pavia) ed altri casi disseminati: ogni sifilografo in grado di aggiungere osservazioni personali. Il Majocchi, per esempio, nella Clinica di Bologna ne osserv 14 casi nel periodo dal 1895 al 1901, In complesso in Italia nel 1902 vennero osservati 381 casi di sifilide da allattamento; nel 1903 furono 251; e nel 1904 ne vennero denunciati 176: queste cifre ufficiali non ci danno sicuramente tutti i casi, perch non di rado le nutrici non ricorrono al medico.
infettate
La
mente
questione
della
il
gravissima,
alle
come
giusta-
che dovrebbero spettare a coloro che presiedono agli ospizi dei trovatelli, sia in rapporto alla colpa dei genitori, che scientemente consegnano un
scriveva
Pellizzari,
sia
in
rapporto
responsabilit
del
bambino ammalato ad una nutrice sana; male che di solito non si limita alla
di
persone
lizzari,
nutrice, ma si propaga ad altre sua famiglia; sia infine per il carattere di maggior gravit che assume la sifilide da allattamento. Questa funzione, secondo il Pel-
diminuisce
la resistenza
rende tutto
il
latte
:m
<-.''.i:'
r<-l..-
'.!
di
sostan/c protettive.
come
tessuti:
la
quantit
enorme
e di tanti
i
dei
germi rende
pili
donne
bambini necessario
certificato di
per
le nutrici
che per
contro
poppami un
i
meno
irrisoria la possibilit
per
le
nutrici
le
danneggiate
di
rivalersi
danneggiatori:
bisogna
levatrici,
diffondere
cognizioni diagnostiche
della sifilide
ma
medici che
le
provvedere alla ricerca ed alla visita sanitaria delle nutrici. A questo proposilo giova ricordare che la dimostrazione degli spirocheti o trejionemi di Schaudinn ha un valore diagnocura
di
-lico assoluto.
esposti alla
sifilide
medici,
le levatrici, gli
genere vennero publilicati dal l'ellizzari, da l'ournier e da altri molti: il mio collega Mantegazza osserv in Sardegna due levatrici ed un medico che presentarono il sifiloma primario al dito indice della mano destra qualche settimana dopo aver esplorato gravide sifilitiche; ricordo casi dolorosi di ostetrici e di sifilografi celebri come Edoardo Porro, Alessandro Guzzi, Pietro Pellizzari, Angelo Scarenzio, quali ebbero il sifiloma extragenilale nelinfermieri, le bambinaie. Notevoli casi di
questo
In questi
casi
pi
spesso
il
sifiloma
prial
meno
frequente ^
il
Notevole il fatto che medici ed infermieri si sono Uilvolta infettati semplicemente maneggiando le bende sudicie tolte dai malati. A ragione il Pellizzari scriveva che troppi medici e levatrici per la loro professione saranno sempre esposti al pericolo di prendere la sifilide: uno dei
i""
rischi inerenti al
impone
la necessit della
assicurazione, che in
di
Germania
gi
(ondi/ioni pi
As-
sicurazione
ire
ai
proposte concrete
Tnione Dermatologica ha
la sifilide
medici un
annoverata tra gli infortuni del lavoro dalle Societ di Assicurazione, o venne ammessa solo con alto premio; in (piali venne contestalo l'indennizzo per temporanea perdita della forza di lavoro anche dopo il 400'
giorno dopo l'infortunio; in quali casi venne rifiutato o contestalo
1*
inden-
nizzo
nale.
366
della
siflide
per indebolimento
in
permanente a causa
cosi
in
Italia
professio-
Come
Germania
il
tale
di
questione
interessa tutto
il
corpo sanitario,
quale deve
sforzarsi
ottenere a buone
le altre
condizioni
come
contro
infezioni professionali,
che rappresentano
lavoro medico.
"VII.
TtJLtoeMroolosi.
La
Congresso, che
raduner fra poco a Milano: per questo io in questa limiter a brevissimi accenni. La mortalit generale per tubercolosi in Italia raggiunse la cifra di 29.159 nel 1904, mentre era di 36.924 nel 1903; di 52.032 nel 1902 in
confronto
di
1892 toccava i pubblicati da Resenfeld la mortalit per tubercolosi raggiunse il 135 %o: su diecimila viventi si ebbero 34 morti per tubercolosi. In Italia la cifra
la mortalit nel
1902 fu
di
48.781 mentre
i
nel
dati interessantissimi
nello
si
stesso
periodo
era
circa
^'^
diecimila viventi
leggiera diminuzione 1883 la mortalit era di 24.28 per ogni diecimila viventi, poi discese lentamente fin che nel 1904 si ebbe una mortalit proporzionale di 16.44 per ogni diecimila abitanti.
Complessivamente
il
in Italia la tubercolosi in
poich secondo
Raseri
nel
Bonardi ha messo in evidenza come la questione qualche cosa di pi di un problema medico igienico, ma tutta quanta la questione sociale. Le idee esposte dal Bonardi col suo solito ardore furono in Italia combattute, ma in Inghilterra, in America, in Francia, in Germania le stesse idee espresse da studiosi
Fin dal 1892
tubercolosi
il
della
implichi
diversi
sociale
alla
lotta
contro la
tubercolosi.
Non
da un punto
di vista esclu-
sivamente professionale: lo studio delle condizioni predisponenti determinate dai diversi generi del lavoro, dal tenore di vita dell'operaio non pu disgiungersi dallo studio specifico dell'infezione e ci porterebbe quindi
a discutere
economica.
tutta l'organizzazione
moderna
Ma
tubercolosi
come
mi
tamente attenenti
tema
dell'infezione professionale.
Lo
ha
fornito molteplici
esempi
di
iiife/i')ni
dirette
altri
per
ra;,'ioni
<li
Miiller,
Johne
e molti
dagli
hanno
infetti
riferito
casi
macellai, di iinpi(>gati
il
nei
pubblici
Tnacelli, di veterinari
che contrassero
di tisi
lupus
la
tubercolosi cutanea
animali
tuberc>losi
.\on p<jchi
sono
il
dal
Parma. Fo ha osservato la tubercolosi cutanea nelle lavandaie: Giovannini descrisse un caso di lupus contratto sul lavoro per piccola ferita con pettine da tessitore. (ili esempi si potrebbero moltiplicare. Assai pi gravo la tubercolosi da inalazione; il Devoi; noi 18U9
studi
le ct>ndizioni
dell'ospedale di
Pammatone a Genova
molto
rispetto
alla
la
facilmente
il
La frequenza
Bernbeim,
che su
1(X)
Iloblot,
Laennec
elevata
risult
colosi: nelle
femmine
la mortalit
apparve un
stesso
le
po'
meno
ma
pur
tuttavia imponente:
infatti
all'ospedale
tubercolosi).
tale strage
Bernheim
ritengono
insuf-
proposte
tuberc^jlosi e
giudicano
necessario che nello grandi citt oltre alla disirifezione eseguita d'uticio
si
istituisca
il
bucato gratuito
in
le
di
"
,,.
Bloch e Plic<|ue hanno notato la frecjuenza della tubercolosi nelle p'i-3one chiamate dal loro mestiere a maneggiare il mobilio dei tisici.
1
portatori
dell'Hotel
des
hanno dato
insistito
Koch aveva gi
di
cause acces-
Guarnieri dettero
la
vapori e di gas nocivi, di polveri. Sirena, Celli e prova sperimentale di questo asserto dimostrando
che
certi
368
semplice
e
animali possono
resistere
alla
inalazione
di
bacilli
gravemente quando si mettono a vivere in un'atmosfera che contenga vapori di cloro, o di ammoniaca, oppure quando si diminuisce la loro resistenza con una alimentazione insufficiente.
tubercolari,
si
ma
ammalano costantemente
Altri dimostrarono che la umidit notevole dell'aria favorisce molto contaminazione e ci spiega la frequenza della tubercolosi in certe industrie. Numerose e varie sono le osservazioni comprovanti come prela
dispongono alla tubercolosi i mestieri che obbligano gli operai a lavorare in atmosfera carica di polvere. Ci risulta dall'analisi delle tabelle statistiche della mortalit
a seconda delle professioni. Citiamo come esempio polmonare in Italia durante il 1902,
all'aria
Le
che consentono
aperta e per
ci
presentano
le
minori
4159 agricoltori morti di tubercolosi polmonare: la campi non basta affatto a prevenire infezione. Anche i pastori che vivono quasi esclusivamente sulle montagne non sono immuni. Nel 3" gruppo noi troviamo professioni salubri, che obbligano per lo pi a vivere rinchiusi: anche tra questi noi notiamo che il lavoro comodo e pi agiato dei magistrati predispone assai meno del lavoro mal retribuito e pi faticoso dei maestri. Nel A" gruppo troviamo elencati gli operai industriali che debbono
la cifra assoluta di
l'
lo pi confinata.
Nel
chiusi
5"
gruppo vediamo
gruppo sono
lati,
distribuite le professioni
che
si
ristretti,
per
lo
danno la maggior percentuale della mortalit. una grande importanza alla notevole mortalit degli scolari: anzi tale fatto ha richiamato l'attenzione del Ministero, che anche recentemente ha emanato una saggia circolare in proposito. Certo sulla mortalit degli scolari esercitano una grande influenza la vita rinchiusa in ambienti poco adatti e la trascuranza delle norme
nico o di
fumo
e queste
stata data
profilattiche.
Ma
se
si
pensa che
gli scolari al
appartengono
di
sommando
ha una media
maggiore alla tubercolosi dato dunque che in Italia, ci che il Poirer ha messo in evidenza in Francia, dove a Parigi la mortalit per tubercolosi r0,ggiunse il 46.7 ^/^ tra i poveri, mentre per l'insieme
il
contributo
effettivamente dalle
classi
povere. Si verifica
"Z^.
Maschi morti
in
369
et
di
oltre
15
anni compiuti
* 2
"3
PROFESSIONE
5-
l'roprietai'i,
benestanti
. .
Sacerdoti,
monaci
I'a;<luri.
mandriani
.
.\vvocati, magistrati
Medici, veterinari
Impiegati
Maestri, prolessoi-i
Muratori, imbianchini
Miiirriai,
panattieri, pastai
Operai in gon<rr
ecc.
Sarti
Calzolai, sellai
<
Camerieri
Tipografi
.
Scolari, studenti
Lo
dove
lit,
370
statistiche del
si
lavoro
industriale,
non perch
i
il
ma
Da
perch
lavoratori dell'industria
trovano in
tali
condizioni di
norme
individuali,
ma
Da una
pericoli
ambienti chiusi: dimostrare come siano cause predisponenti l'alcoolismo e le abitazioni insalubri. D'altra parte pur necessario adottare norme per la ventilazione degli stabilimenti, per il risanamento in genere degli ambienti
di
lavoro.
Ma
sopratutto
necessario
tentato gi
l'intervento
dello
La Germania ha
r assicurazione
una
problema con
:
obbligatoria imposta
classi
proletarie
le
casse di
a creare
si
si
ma
desiderio.
La citt di Glasgow, come ben dice Knopf, ha insegnato al mondo che i Comuni fanno opera non caritatevole, ma anche economicamente vantaggiosa quando intraprendono la costruzione e la gestione delle case operaie; in America il signor H. Phipps ha regalato 50 milioni ad un istituto pratico per prevenire la tubercolosi, e 5 milioni alla citt di
New-York
del Municipio di
di
aver deliberato la
Bonardi,
largamente
riafferma
lo
imitati.
Ma
il
come
Knopf, necessaria tutta una legislazione del lavoro che limiti gli orari, che determini i riposi, che obblighi a quelle difese che oramai la patologia ha insegnato alla pratica.
"Vili.
denaro che
IMCailSLri^.
una
forte
imposta
di
sangue e
di
Italia
paga
in cifra
superiore a tutte
le altre
nazioni di
Europa
riunite insieme.
classi
Le
terribile flagello
sono tra
nelle costruzioni delle strade, delle ferrovie, delle abitazioni rurali, quelli
dei canali,
che lavorano alla bonifica dei terreni, alla i ferrovieri ed infine i soldati.
costruzione e manutenzione
Nel 1881
Italia
il
senatore
di
T<jrelli
ha imljblicaU^
la carta della
malaria
in
corredandola
preziose notizie
desume
La carta riguardava la fn.'quenza dei cjisi fli malattia o dini- strava fome oltre ^'- dell'Italia fosse infestata dalla malaria. medici militari Sforza e Gigliarelli hanno studiato accurauuu. iiie la statistica della malaria nell'esercito ed hanno calcolato che circa venti anni fa, ammalavano ogni anno di febbri malariche circa trentamila solI
dati,
un terzo dei quali era colpito pili vtdte nello stesso anno. Agostino Bertani e Mario Panizza hanno analizzato l'influenza della malaria sulle condizioni sanitario dei lavoratori della terra.
I
Contadini s<jno
quelli
che
pagano
il
contributo
maggiore:
poco
perch mal nutriti, male alloggiati, esausti dalle fatiche, sono continuamente esposti all'infezione, contro la quale non sanno, o non si
resistenti
curano
mezzi che valgono a prevenirla ed a ombatterla. malaria in Italia non si esercita solo su quella parte di lavoratori che abitano regioni malsane, ma pi e certo in modo lavori della pi micidiale su quella che immigra temporaneamente per
di
adoperare
1/ influenza
della
di
vasta e-ien>if>ne,
specialmente
nell' Italia
centrale
meridionale
ed ora
sono
completamente
.Molli
incolti e deserti.
in
in
sono completamente fallili un tale tributo di sangue da rendere l'impresa come quello dei braccianti romagnoli ad Ostia economicamente infruttuosa e da scoraggiare altri a ritentare la prova
tentativi di colonizzazione
altri
interna
hanno
richiesto
costruzione
nell' .-Vgro
delle
lungo
nella
di
la
Maremma
nel
Grossetana,
.Molise, nella
Romano,
Salernitano,
Calabria,
operai
di
hanno
perniciosa
malaria
di
un fomite quanto che, dovendosi (|uasi sempre innalzare dei terrapieni. formarono delle fosse, che divennero serbatoi di acqua stagnante, indi zanzare apportatrici di malaria. Molte linee ferroviarie sono affatto passive specialmente nel Mv/'In taluni paesi la stessa costruzione delle ferrovie stato
in
giorno,
non
soltanto,
perch
pt>co
frequentate,
di
ma
[lerch
richiedoiM
medico ciipo delle Ferrovie meridionali, ha notato che (5416 ferrovieri dell'.Vdriatica si ebbero 55.894 casi di febbri malariche con un 1.077.177 giornate di lavoro perdute; il ^^ he ha richiesto un aumento di personale in ragione dell' 8 Vo
Il
dolt. Ricclii,
gravato
1
372
di L. 619 262 annue le spese di esercizio per il solo personale e 049 192 per maggiori spese di servizio sanitario. Queste cifre dovrebbero essere pi che raddoppiate se si prendesse in considerazione il personale della Rete Mediterranea e quello delle ferrovie Sicule e Sarde, dove la malaria assai pi grave che non lungo
di L.
il
versante adriatico.
La
secondo
dati
della
Direzione
generale
di
1883-1887, la mortalit
raggiungeva una
di abitanti:
cifra
variabile
da 700 a 800
i
calcola che in
di individui^
avevano
le
in Italia
ammalati
Fino
testate
di febbri intermittenti. al
1887
di.
Golgi intorno alla causa dell'infezione malarica erano ancora molto con:
le
di osser-
non
come
dopo
parassiti,
il
il
ma
quali
effetti
una degenerazione
degli
dei globuli
rossi;
1887
colarmente
studi assicurarono
modo di Dopo
allora
la
scoperta
di
parassiti
1'
malarici
trov
dei
universali
degli
conferme, che
richiamarono e fissarono
diressero cos
attenzione
gli
medici,
ed alla profilassi.
La
conoscenza
esatta
degli
ha dato una base sicura alla terapia ed ha determinata una diminuzione della mortalit che risulta evidente dalle statistiche e dai diagrammi
pubblicati dal Raseri.
Nel
in
periodo
dal
1888 al
i
1895
i
infatti
la
mortalit
discesa con
500 e
600 morti
ciascun anno.
Dal 1895
ogni milione
alle cifre
al
1899
la
mortalit diminuita
di abitanti in
ciascun anno;
si
intercorrente, che
coefficiente di mortalit
Ma
paurose del periodo anteriore al 1895. intanto Ronald Ross dimostrava che gli ematozoi
degli uccelli
vengono trasmessi per mezzo delle zai>zare e Grassi su questa traccia insieme con Bastianelli e Bignami accertava che anche la malaria umana i)ropagata da speciali zanzare del genere Anopheles; tra queste la zanzara che non manca mai nei siti malarici, quindi la vera spia della,
malaria, l'Anopheles Claviger di Fabricius.
lui iiat<j
un nuovu
ini
all' uomo, e come l'uomo si possa difendere. che lesero inabitabili molte terre italiane, dopo tante rovine economiche che determinarono l'abbandono delle terre, l'emigra/ione od il latifondo non coltivato, ora siamo finalmente ir grado di
Dopo
secoli di strage
interna.
Specialmente
per opera
di
Angelo
Celli e di Giustino
Fortunato sorta
una
rinnovamento economico
190()
al la
dell'Italia.
La legge 33 dicembre
iiino
promulgava
del
l'esercizio di Stato
del clii-
con vendita
ha resa gratuita
proprietario;
somministrazione
ai lavoratori
chinino
le
per
tutti
relative spese
ha concesso
il
che
la
sono comunque
gli
denza
di
comprosi
casa
impiegati in appalli
lavori pubblici,
jtericolosi;
avere
protettti dalle
zanzare
di
iu?i
mesi
in sole,
ha
limitare le
ore
lavoro
del
guisa
che
i
nelle
ore
possano
lavoranti
del
essere ricoverati.
il
22 giugno 1902 ha accordato a prezzo di favore Comuni, allo 0|oro pie od in genere a chi devo buirlo gratuitamente. La legge 25 febbraio 1903 ha conferito a
nino
di
La legge
Stato
chi-
ai
distritutti
i i
poveri
prietari
il
diritto di
avere
le
il
Comuni
e obblig
progli
a riparare
operai avventi/i.
Infine la legge 19
dii-ilto
d'ogni specie
il
di
lavoratori
profilassi.
Queste leggi hanno avuto finora un'a[)pIicazione molto parziale sia perclx'i si attendono ancora dalla burocrazia sanitaria regolamenti per
l'appplicaziono delle ultime leggi, sia perch queste leggi
trato notevoli ostacoli nell'ignoranza dei contaidini,
prietari,
hanno incondei
nell'incuria
pro-
noll'indilVeronza
dei
('omuni,
noli' insutTcieiito
oi-ganizzazione
comunale
larga
e provinciale della
l'attiva
campagna
Societ
antimalarici.
<
Tuttavia
attivit
^jm .-ialmente la
spiegata
per
gli
hanno gi portato a
risultati
la mortalit generalo per malaria che nel 1900 era di 15.865, nel 1901 discese a 13. 35S, nel 1902 discese ancora a 9908, nel 1903 i morti per malaria furono soltanto 8503 e nel 1904 che fu anno di malaria
Queste
all;i
int'f:'i.
cifre ci
dicono che in
meno
la
ili
Il
374
si
numero
dei casi di
i
malaria
000. 000
Nell'agro Romano e lungo le ferrovie Adriaticlie stata applicata su larga scala la profilassi mediante la somministrazione del chinino in
40 centigrammi al giorno e mediante l'applicazione delle retizanzare alle abitazioni. I risultati furono veramente imponenti come risulta dalla seguente tabella che tolgo dal Celli.
dose
di
celle contro le
Numero
sati
dei profilas-
mano Numero
Numero
Ospedali di
Roma.
SU)
Da CI-' r^.ulla che tra ferrovieri dell'Adrialica, grazie alla jii-olilassi largamente applicuta, la inortuliui per malaria ridotta a meno della met: tale risultato tanto pili notevole in quanto il 1904 stato anno di malaria gravissima: ci non di meno la condizione morlx)8a ficnen.e non si ripercosse che lievissimamente sulla popolazione ferroviaria. L'efficacia della protezione meccanica delle abitazioni risulta dalle
pubblicazioni
del dott.
una percentuale
zona
di
di
Fontana, ispettore saniuiriu delle Ferrovie Sicule. protetti si ebbe nel 190'i 9.60 e nel 1904 una percentuale di 7.85. Invece nella
malaria forte
di
con
fabbricati
non
protetti
si
eblM:
nel
1903 una
percentuale
fabbricali
23 e nel
1894
la
una
percentuale di 20.62.
di
Nelle
zone
di
non erano
protetti,
mentre
si
ridusse
all'
La malaria
con
quel
rigore
discesa con
stiche:
si
che possibile in un corpo abitualo alla disciplina (^ una regolarit sorprendente: non riferir qui lunghe statiaccenno solo che dalla relazione del dott. .Vlvaro risulta come ora
cifre
sia
alla
paurose del periotlo 1882-1884. Infatti nel profilassi si ebbero 5469 casi nel 1902
possibilit di porre
argine anche
alle
recrudescenze
malaria:
l'esercito infatti
non ha sentilo
l'eccezionale
Ormai la malaria non pi un ostacolo invincibile per il lavoro umano. La melodica profilassi chimica e meccanica ^ in grado di dischiudere
legge
al
di
davanti
grazia
Ministro Pantano su la colonizzazione interna, che sta ora Parlamento, germogliato dai nuovi sludi sulla malaria ed in questi, porter al risorgimento del lavoro agricolo nella Sar-
degna, nella Basilicata e nell'.Vgro Romano, compiendo un'o|>era di elevazione e di redenzione, clic veni' anni or sono si sarebbe giudicata
impossibile.
Le
lattie
infd/.ioni
fukilenti:
alle
ma-
alle
mani
che manipolano
di
cascami della
crisalidi putrefatte.
lente locali
Italia dal
anche a forme
l"<:i
e dal Boin.ine.
Perci
il
370
di
Paladino Blandini ha
i
norme
di
disinfezione della
materia prima.
Le infezioni esotiche rientrano tra le malattie professionali dei marinai. La MALARIA TROPICALE colpiscc facilmente marinai che frequentano
i
Centro
America
delle
il
Isole
chinino
centigrammi al giorno a scopo profilattico. Nel 1894 navigando a Colon sull'istmo di Panama nella stagione cattiva io addotai la stessa norma e vidi contrarre la malattia solo tre marinai che si sottrassero all'esperimento: tutti gh altri rimasero immuni mentre in un viaggio precedente, nel quale non si era applicata alcuna profilassi, ben 14 marinai erano stati colpiti. La FEBBRE GIALLA ha colpito molte volte i marinai. Celebre l' ultima epidemia (1896) della nostra Lombardia che ebbe 240 colpiti sopra 249 persone imbarcate. Oggi sappiamo che la febbre gialla propagata da speciali zanzare (Stegomya fasciata di Teobald, e forse altre) cosi conosciamo le norme per difenderci. Se l'autorit competente avesse ordinato alla Lombardia di portarsi subito in alto mare, molte vite umane sarebbero state risparmiate. Importa notare che le zanzare vengono assai facilmente a bordo e si nascondono nelle fessure dove possono restar vive per parecchie settimane. Io ho osservato nella mia cabina delle zanzare di Colon che mi hanno accompagnato fino a Teneriffa. Occorre distruggere le zanzare a bordo per quanto possibile e insieme applicare la profilassi meccanica individuale e collettiva.
La FEBBRE DENGUE
fa soveute la
sua comparsa su
le
le
navi e
d' ordi-
osservazioni di
Evangelista nel 1895 il Veniero a Massaua ebbe ben 92 ammalati su 105 imbarcati: secondo il Colorni il Piemonte a Zanzibar ebbe 50 casi in due
Oggi si dubita che anche la dengue sia propagata da una zanzara la Calex fatigana. La PESTE viene imbarcata con malati o con mercanzie contaminate o coi topi, che sono veicoli comuni dei germi pestosi. Le merci infette possono portare infezioni professionali: cos si ebbero le epidemie di Sovico
giorni.
il
contagio
e
ai conciatori.
poco gravi: nel 1903 Pastega osserv due casi a bordo del Duca di Galliera, e Ferrar cinque casi sul Marco Polo. Le compagnie di navigazione dovrebbero fornire di siero antipestoso Lustig le navi che frequentano i porti sospetti, e provvedere per la sistematica distruzione dei topi a bordo.
le
epidemie
di
Il
cuoLKUA, ora
eh'
le
gli
che contraggono l'infezione a terra. Con le attuali norme di disinfezione per facile circoscrivere il contagio. Ma, quando tali norme non furono :i|tplicate c(jl dovuto rigore, si eijlero vere epidemie in navigazione. Nel I88i il Mai(f(j Bruzzo ebbe molti colpiti con 20 morti, nel 1894 il ('arlij l. con 1400 persone a bordo ebbe ammalati tutti passegi
VAndrrn
Dorift
si
37 morti. Le epidemie
tenere
gli
il
ebbero 114 morti, sul di colera sulle navi furono ben studiate da PfuhI:
di servizi di disinfezione
Pure nel
a bordo
la
regola di
minimo
infetti
osservazione prima della partenza ha ridotto al pericolo: comunque le navi che debbono frequentare i porti
fre-
dovrebbero tenere a bordo il vaccino anticolerico di Haffkine. Come appendice credo conveniente accennare alla straordinaria
del
i
quenza
lavoranti tutti di certe reumatismo articolane acuto tra diversi mesi che ho pascolpito nei reginni delle Alpi. Questo fatto mi ha pastori boscaiuoli, contadini, sato in Val d'Aosta ed in \'altellina. delle alti valli contraggono il reumatismo articolare spesso in et giovanile: presentano poi numerose ricadute, che non di radij sono accompaI
i
gnate da endocardite. Non posso riferire una statistica attendibile perch' il reumatismo articolare ben raramente causa di morte si pu forse
;
avere un indice indiretto della frequenza del reumatismo articolare lalla statistica delle malattie di cuore che nei paesi di montagna sono per lo pi secondarie al reumatismo. Nella Provincia di Sondrio durante il 1904 i morti per malattia di cuore furono pi di 'J2.i per ogni 10.000 abitanti
:
nella
23
per
ogni
10.000
abitanti
nella Provincia di
tra tutte le
Cuneo arrivarono a 24. Sono queste le cifre massime provincie del Regno (media Milano con 16 per 10.0(>">, mi10.000.
La
bliga
i
f>u\a
tra
"n-
montagna ad una
sotto
al
attivit
febbrile,
diluviali,
esauriente,
sbalzi
acquazzoni
enormi
di
temperatura,
le intemperie cui i montanari debhjno es[>orsi contribuiscono poi la miseria delle abitazioni alpine, specialmente sulle alpi propriamente dette, spesso umide, sempre male aereate, non di rado sucido e troppo ristrette: poi la assoluta in-
Con
per ragione
di lavoro,
noncuranza legli stessi lavoratori delle Alpi, che non ricorrono all'opera del medico se non in casi estremi. In certe vallate secondarie senza medici ho visto individui che avevano gi solTerto pi di sette volte di reumatismo articolare acuto, che avevano endocardite acuta o presentavano gi un vizio di cuore conclamato secondario ad endocardite ed a reumatismo articosufficienza del servizio sanitario nelle
montagne,
e la
lare, e
378
ragioni
non avevano mai consultato un medico. Per questa e per altre si impone, secondo me, un miglioramento del servizio sanitario
nelle regioni alpine con moltiplicazione dei medici, i quali, oltre al provvedere a cure pi pronte e perci pi efficaci potranno fare l'educazione
la
malaria e
la tubercolosi richiedono
generale e
professionali e particolarmente
la sifilide professionale
il carbonchio, la morva, il tetano, l'afta, possono essere tenute lontane con opportuni provvedimenti profilattici, cosi che il danno loro verr ridotto al minimo. Dove la profilassi non sar sufficiente deve intervenire l'assistenza con-
Il
Presidente sen.
M. De
Cristoforis
comunica quanto
lette,
riportato in
ecc.
il
prof.
A. Monti d
la
parola al
prof. Giulio
=
ed
in ispecie,
carbonchio un' infezione che mentre tra gli animali, i domestici assume spesso forma epizootica od endemica, non suole prendere andamento analogo tra gli uomini, tra i quali invece si manifesta piuttosto sporadicamente colpendo di preferenza, se non esclusivamente,
coloro che sono addetti alla
cura
ed
all'allevamento
del
bestiame,
In
tal
guisa
il
imposta a chi
maneggiare
il
materiale
che
carbonchio pertanto una malattia professionale; e pi precisa esempio classico delle infezioni professionali, alle quali chi abbracci determinate arti, fatalmente per la scelta fatta si espone con un rischio prevedibile, la entit del quale pu essere anche statisticamente valutato con sufficiente esattezza. Credo necessario premettere e rilevare particolarmente questo fatto
Il
mente anzi
nel
al
Congresso questo
studio sulla posizione del carbonchio nella legislazione relativa alla tutela
degli operai di fronte alla malattia ed all'invalidit.
Infatti
esso
ci
pone innanzi
infezioni
moltephci
legami che
solo,
uniscono
il
carbonchio
alle altre
professionali,
non
ma
anche
alle
infezioni in
:;Ty
genere le (juali anche (|uando non strettamente professono troppo spesso favorite o provocate da professioni spelali o da lavoro in circjslan/o determinate e quindi ci fa presente, come gii argomenti che si potranno invocare per (issare la situazione del carbonchio di front* alle leggi, avranno facilmente portata l>eii magsionali pure
i^iore,
buon
nunteru
di
altre
tutto
inopinate, e tali da
li
ir
opportune ed accettabili aneli maggiore estensione, a chi invece sarebbe stato di-;[>osto ad a{tpn>affatto
non sembrale
proponi,., e
cuc
nella
tutamente discusso,
duopo procedere con continuo riferimento all'intimo legame che unisce carbonchio ed altre infezioni, ed a sua volta, invece separa l'uno e le altre dal fascio degli altri stati morbosi ai quali la
f"
A
di
questa necessit ed a
il
([uesti fatti
la legge,
noi
riguardo richiesto n
giurisprudenza.
Ecco come attualmente staiuio le cose di fatto. Le leggi non dispongono in alcuna guisa esplicitamente per malattie
in
il
carbonchio)
che possano colpire operai, anche per causa della loru professione. La sola disposizione riferibile a tale argomento ipiella contenuta
nell'articolo
della
legge
per
gli
infortuni
degli
operai
sul
lavoro,
gennaio 1904, che stabilisce l'assicurazione obbligatoria per tutti i casi di morte o lesioni personali provenienti 'la infortunio che acreiiga per causa ciolenta in occasione di lavoro.
del 31
comprende le infezioni contratte sul lavoro.'* Su questo punto che ad alcuni parve dubbio, furono chiamali a prolUnciarsi tribunali e la sentenza espresse che la pustola maligna pu eventualmente costituire caso contemplato dalla legge (Sentenza del
(^)uesta disposizione
i
La
conclusione pratica
il
di
la
questo
stato
onlrajga
lecolta la
carbonchio,
sua famiglia,
ha probabilit
di
cedere
domanda
l'I
il
caso
io
di
In verit io ne dubito.
mi domando se questa, che certo costituisce una soluzione pratica temporaeea del quesito, rappresenti pero egualmente una definiInfatti
In secondo luogo
arboncliiostt che
tfetneamente
il
domando, ancora:
essa
gli
operai esposti
all' iniezioni'
si
beneficio, al quale
I^ legge ha essa
|>er
effetto
380
sieno
pi
che essi
loro
le
eredi
meno regolarmente
conseguenze
si
di infezione?
E un
tifico,
Dobbiamo
e scien-
ha accordato
Dobbiamo
io
di vista
medico-sociale?
credo,
e
quesiti
spero
che
voi
con
me
converrete,
si
Intanto per quel che riguarda l'effetto protettivo della legge io ritengo che essa non abbia procurato il corrispondente risarcimento che ad una minoranza, pi o meno insignificante, degli operai colpiti. Io conosco personalmente una serie di casi, curati da diversi colleghi, ed anche in ospedali, nei quali di risarcimento da parte delle societ assicuratrici non fu neanche quistione. D'altra parte ho sott'occhio la statistica del dottor Magaldi sugli infortuni del lavoro denunciati nel 1902. Da essa rilevo che in quell'anno oltre alle ustioni, lesioni traumatiche, asfissie, sommersioni, vi furono soli 6 casi riassunti quali infortuni dovuti ad altre cause diverse. Dunque i casi di carbonchio denunciati nel 1902 furono se ve ne furono certo inferiori a 6: ognuno vede che la denuncia
'
mancata per
casi,
pro-
fessor Monti avete rilevato esser stata nel 1902 di 3528, con 403 morti;
e circa 150, con 60 morti nelle sole regioni industriali; e colla denuncia
mancato l'effetto protettivo voluto dalla legge. N diffcile intendere la ragione del fatto: operai ed industriali che se pi o meno hanno presente la legge, non conoscono per sottili documenti legali, e medico-legali che le fanno corollario, non hanno generalmente pensato che una malattia che si sviluppa subdolamente, e della quale quasi sempre impossibile dire quando si sia inoculata ed iniziata, che tale malattia, dico, possa rappresentare non che un infortunio, pi ancora un infortunio dovuto a causa violenta. Ignorando l'esten
i
sione che
giudici
il
si
accordare, ossi
si
sono
rassegnati a subire
legislazione pi
Io
danno senza avanzare pretese e nell'attesa che una larga provvedesse anche ai rischi della loro professione.
altrui saprebbe suggerirmi, altra ragione per avrebbero rinunziato spontaneamente ad un van-
Quindi
ammesso
per
tale
il
momento che
il
la
legge effettivamente ed
fa duopo rilevare sua intera applicazione,
indiscutibilmente
comprenda anche
carbonchio
la
come
la
da ostacolare
nella pratica.
Ed
altro
punto dubbio
a parer mio
cui
ho accen-
nato: se, dopo
le
:si
il
carbonchio riconoscere
la
questo pruposilo da
intanto
la
che
ammette
caso,
|mstola
,
maligna
costituire
fa per
dipendere l'assi-
condizione esfjressa che per questa male sia contratto ad occasione di lavoro . Io non so se ai giureconsulti sembrer giusta questa riserva; ai modico, parmi, essa significa che il giudice cerca di torre con una mano, quello che con l'altra ha donato. Infatti a che cosa si ridurni nolla qiiusi totalit ilei fu-i la [-i-ova isl solennemente richiesta.^ E presto detto: alla semplice constatazione che l'operaio col[itu lia prestato l'opera sua in un industria esposta al carbonchio. O che forse astrazione fatta da rarissime eccezioni alcuno crede che si potr fornire documento diretto alcuno riguardo al come e al rjuando si sia verificata la peneti-azione del bacillo nell'organismo? o, per lo meno, che, nel tempo presumibile dell'iniezione, nello stabilimento od impresa incriminala vi fossero oltre alla condizione generica, elementi di rischio speavesse per esempio luogo il maneggio di materiale ciale e dimostrabile del quale non che ammissibile l'ipotetica infettivit, fosse dimostrabile e
caso
per
della
il
dimostrato l'inquinamento
carattere di infortunio ad
effettivo.^
ha riconosciuto al carbonchio il una condizione alla quale in pratica non si pu soddisfare se non accordando calore di prova decisica nel caso concreto ad un solo argomento puramente indiziario e .suscettibile, per lo meno, di appreisnmento arbitrario. T' il'unale app'>gN meno arbitraria la motivazione colla quab* l la sua sentenza. Essa suona come segue: .... Violenta nel senso della legge contrapposto di causa lenta, e stii per distinguere appunto le infermit contratte per 'accidenti del lavoro dalle malattie professionali che si inoculano lentamente.... . A parte la sottile distinzione che accenna a escludere il carbonchio lalle malattie professionali, nel che medici saranno \>ock> disposti a 'guire il tribunale, ma come mai si |u asserire senza dar adito ad inconciliabile conlroveisia, che causa violentii il conti*apposto di causa
In conclusione, dunque, la sentenza
'
i
lenta
io intenda trascinarvi ad una discussione filologica a (juesto propiosito. Mi baster solo accennare come la moivazione citata non ra[i[tresenli che una voce nel ilibattito che vi tu, e l'crdura, intorno all'espressione caioia violenta contenuta nella legge. N
.Non'
temete che
linguistica
legislatori.
studiare
la
come membri delle diverse commissioni delegale legge, ed in seguito suoi emendamenti, vi fosse chi, come
i
traumatico,
382
hanno carattere
ma
causa violenta proposto . L'on. Fusiil termine eausa improvvisa. L'on. Ferrer di Cambiano, relatore della legge, and anche pi in l ed attribu decisamente all'espressione un significato restrittivo, dicendo che essa si riferiva evidentemente alle lesioni traumatiche.. Di parere ben diverso si dimostr l'on. Gianolio che nella sua relazione nel 1902 diceva: n avete bisogno di avere una lesione del corpo, anche il trauma interno d diritto a risarcimento e soguna ferita giungeva ancora: Quando una malattia sopravvenga per causa improvsieno comprese nel termine
si
addottasse
visa violenta,
r indennit
come
il
caso
del
carbonchio,
allora
voi
darete
anche,
per a
Facile
sarebbe
moltiplicare
le
citazioni
bastano
queste
dimostrare come l'estensione del termine eausa violenta fosse ben diver-
samente inteso dai diversi legislatori e come quindi il dubbio almeno da parte di chi chiamato ad applicare le leggi (come di chi ha da approfittarne) sarebbe per lo meno giustificato; di maniera che la sentenza del tribunale
di
Napoli
oltre
ogni
dire
,
estensiva
ed
unilaterale
quand'anche rispecchi opinioni autorevolissime, ben lontana dal rappresentare argomento indiscusso ed incontrovertibile.
Insomma
definitiva
del
la
risoluzione
legale
netta
problema se
punto
di
vista
la
questione
Men
dubbia invece,
spero,
ci
risulter
in
la.
dal punto di medicina consigli di accettare la pratica provvisoriamente sanzionata dalla sentenza dei tribunali. La questione veramente gi stata cos posta pi volte, e sostanzialmente in questa forma: Si suppone il caso di un operaio conciatore, il quale sul lavoro si sia prodotto una ferita, sia pure una lacerazione, od escoriazione, di
linea
risposta
come
3^
proposi
che otterremo
in
quanto
la
minima
la ferita
entit.
Nei
prontamente
ulteriore
da luogo
allo sviluppo di
meno
grave.
si disse, il caso classico della pustola maligna: come non dovrebbe identificare all'infortunio questo caso nel quale per condizioni certamente inerenti all'industria, una ferita sul lavoro si conta-
giata ed
ha assunto carattere
funesto?
Ebbene: se realmente questo fosse il caso classico si potrebbe anche acconciarsi alla conclusione, anche sorvolando sulla circostanza che se la pustola maligna si sviluppata, ci quasi sempre dovuto al fatto
che
la
:w:{
ferita
non
fu,
come
li
riedicata.
Mu,
lo
in
il
realt,
(jUt'ilu
ciie
si
meno
caso
clie
comunemente
si
presenta
e
ferite, escoriazioni,
abrasioni precedenti
o,
parte
dei
casi
locale,
I;i
alla quale
rlif
non
gli
fa,
n fece attenzione;
ma
si
presenta ajipena
niol.--ti:i
Ebbene,
in
un caso
mare che
in
il
di lavoro? In verit, non ne vedo che uno solo: la profesespone al rischio speciale null'altro; eh*'' del quando, del come l'infezione avvenne, ci manca ogni traccia. Ora prendiamo a raffronto un caso analogo, tra quelli che costituiscono la gran maggioranza degli infortuni coperti dalla logge: ad esempio, un muratore con una frattura, una contusione, una distorsione. evidente che il mestiere stesso del muratore lo espone a tanto rischio di lesioni traumatiche da far sempre presumere che traumi accennati
occasione
sione, che
1'^
quale
altre occasioni di analogli infortuni. Eppure la legge ed il regolamento annesso non si appagano della sola presunzione, ma richiedono testimonianze e documenti precisi relativi alla natura della eausa violenta, ed
al tempo, al Ino'jo, al
modo
dell' infortunio.
ci
dilemma, quindi,
si
si
presenta chiarissimo.
caso concreto venga fornito il documento che comprovi essersi contratto il carbonchio in occasione di lavoro ed allora saranno risarciti solo casi, nei quali il carlx)nchio sopravvenga come infezione di qualche ferita.
richieder che nel
Oppure a
ditt'erenza di quel
la
sola presunzione
si
am-
ed
allora
il
carbonchio
si
come
di
di
ma
si
rinun-
accetter
anche
avventura
La mia esperienza
decina
di casi
di
carbonchio
sarebbe stato risarcibile nella prima quanto rilevo dalla casistica altrui.
tifico e
384
Pertanto chi nella legge attuale tenda includere con fondamento sciensperimentale il carbonchio deve accettare l'altra tesi per quanto
Per l'accettazione di questa tesi ci porta pi oltre ancora. Collo stache non le circostanze del caso speciale, ma la fondata presunzione dell'origine professionale costituiscono nell'infezione carbonchiosa
bilire
il
meno
essa conduce a rinunciare dal punto di vista medico-sociale ad ogni distinzione delle forme cliniche del
carbonchio;
data
l'industria,
esposta,
anche
carbonchio interno costituir indubbiamente, ed a buon titolo, caso contemplato dalla legge. Sempre si tratta di materiale infetto
il
polvere od altro
sul corpo
il
si
trasporta casualmente
una mucosa;
e che
come
si
tratti di
una ferita, senza per che tali lesioni, mucosa, costituiscano un elemento indi-
medico necessariamente cosi si pone la questione, la causa di questi, che la giurisprudenza chiama infortuni sul lavoro, si riduce puramente e semplicemente al contatto con materie
Cosi posta
di vista
dal punto
a volte non attecchisce, ed aitre volte attecchisce quindi coli' accettare l'applicazione che della legge fu fatta dalla giurisprudenza contemplando il caso del carbonchio, il medico condotto a dichiarare e riconosa,
scere che
l'infezione
costituisce
una causa
stessa richiesta.
Dunque V
tuiscono un
le
ma
presu-
Ecco
le
a proposito del
Ma non chi non veda, come queste conclusioni portino necessariamente ad allargare in misura inattesa i limiti di applicazione della legge. Infatti, perch quello che vale per infezione carbonchiosa, non dovrebbe essere giudicato egualmente equo per le altri infezioni ?
l'
Come
il
conciapelli esposto
al pericolo del
lostomo, ed altri ancora che per lavori di bonifica, od altro, vengono oc-
zone malariche, vanno incontro quasi con non v' dal punto di vista medico ragione alcuna per dichiarare meno applicabili a questi casi, che a quello del conciapelli, i criteri che han persuaso la giurisprudenza a riconoscere al carbonchio il carattere dell'infortunio; anzi tutti questi costituirebbero
cupati, fuori da' paesi loro, in
certezza
all'infezione
palustre:
dei casi
classici
di
in/fiionij
/tfcsurnibilnv/ilt'
ninirtitln
in
i,,-,-,!-.!,.!,.'
,li
lavoro.
Ma
rienza.
la slessa presunziuiie si
presenta spesso fundaUssima anclie jier comuni. Cito qualche eas. di min [lersonalf t-sp.
.
di nsiaiiro in
poco
prima
erano
stati
cadono ammalati
muoiono
di vaiuolo.
Un muratore
colosi
una tuber;
polmonare ad andamento rapido, con disseminazioni miliari iti a morte: l'anamnesi ha stabilito che non vi sono antecedenti specifici famigliari; che il defunto godette di buona salute sino a pochi mesi innanzi alla morte; cominci a diventar tossicoloso dopo essere stato adibito a lavori murari in fabbricati di ospedale, nei (piali da anni si accoglievano di preferenza itialali di petto in breve alla tosse si aggiunsero disturbi generali, febbre ho detto il resto. I Tribunali che hanno giudicato favorevolmente nel caso del carbonchio, che ancora si mostrano favorevoli sia incidentalmente ricordato alla tesi che soggiacessero ad un infortunio sul lavoro facchini del punto franco di Napoli che furono colpiti nel l'JOl dalla peste, imf>orlata, trasmessa con merci inlette dicesi, potrebbero essi equam-rii.. r.-._
breve tempo viene
('
spingere
domande
di
risarcimento in casi
come
citati
neppure
fu
in casi
ben pi
come
infatti
a volte
la
ammesso
nei
che
anche
li
polmonite
tale
minatori
certa-
frequenza
mente dovuta
predis[ione esponendoli a
gas
e polveri irritanti.
Ma
guenza
certo e
pulmoniti,
di
che anche le cause reumatizzanti predispongono alle ad altro infezioni; e non sarebbe quindi che logica consequanto precede, che queste si facciano rientrare o si tenti
quante non sono le professioni cosi esposte minor fondamento mettere innanzi.
>
si
Quali saranno
Il
limiti
che
si
campo che
si
colla quale
viene aperto, determinato essenzialmente dalla latitudine vorr considerare il lavoro come occasione presunta di
una infezione; tutto dipende duncpie da un criterio, nel quale l'apprezzamento subbiettivo pu assumere parte preponderante, e non che darvi
luogo, addirillura invita alla discussione forense, alle perizie contradditorio, al giudizio arbitrario. (,)uosta la
vistii
medico
si
deve giungere,
Che questa conclusione
per
il
386
fosse
estensione voluta dai legislatori, io non carbonchio si disse credo, e spero avervi consenzienti; facilmente intendo, invece, come la formula della legge possa essere stata inopportunamente scelta, o male
interpretata, o l'uno e l'altro insieme.
come
Intanto
errato,
fu,
certo,
fu
riconoscere
ad un'infezione
il
carattere
si
di
causa
alle
violenta.
riferiva
lesioni
criticato,
per tale
agenti
termine da
lui
modo
punto
netto
di
gli
dal
vista
medico.
Trauma
i
infatti
il
fatti
appunto producono
nell'organismo una modificazione morbosa immediata, che costituisce la nota fondamentale della malattia, o lesione consecutiva. Non detto per
che questo fatto o questa influenza debbano essere esterni, e magari meccanici: che la medicina ha sempre inteso di dover comprendere ben altri fattori in questa categoria, e lo ha espressamente indicato traumi meccanici anche quelli nella nomenclatura che enumera oltre chimici, termici, e e psichici. fisici in genere e quelli agenti morbosi e quelli infettivi v' un abisso, di gruppo Fra questo d'azione loro, il modo e da che le cognizioni concerne che per quel delinearsi hanno cominciato a col sorgere degli infezioni sulle nostre studi microbiologici, la medicina li ha sempre tenuti rigorosamente distinti. Neil' un caso, infatti, trattasi di fattori morbosi che esplicano il loro danno essenziale nel momento (o breve spazio di tempo) in cui colpiscono l'organismo; nell'altro invece il danno momentaneo in s nullo, e questi si crea (o pu crearsi) in seguito per la propriet di moltiplinulla
i
li
Certamente, appar grande l'analogia tra il caso dell'operaio che di aria contenente gas venefici, e dell'altro che aspira
certo l'uno che tiene sospeso qualche germe di carbonchio vengono a morte vittime di accidenti disgraziati; dir di pi, (poich da taluni il termine fu usato) l'uno e l'altro muoiono di morte ma dal punto di vista che volgarmente si pu chiamare violenta
e l'altro
scientifico,
spogliati
di
mente
diversi; ed
con esito funesto proporzionale all'attacco iniziale ed invece nel secondo abbiamo un'infezione, causa non violenta, tanto che nulle furono il danno e la modificazione organica immediata, che ha prodotto in seguito una
malattia violenta sproporzionata in tutto all'attacco iniziale.
violenta,
Ora
bens vero
che
la pratica
ama,
forse
fa
bene,
a scostarsi
tal
3.S7
abbiamo
lo
ma
per
che comportiino alla l-'" ^Iim '-Mnseguen/e dannose economico e sociale. Bisogna infatti ricordare che le leggi (lt;lla i:ui applica/ione, od elaborazione, (]ui si tratta, sono leggi di |revi(lt,'nza sociale, le quali comportano la devoluzione di una parte del bilancio industriale e nazionale a sanare determinate piaghe che si dimostrano esponente inevitabile della crescente attivit nazionale, e l'assanamento delle quali a sua volta
incorle/./e di criteri
<^
L'incertezza
di
cril(M-i
in
quest'opera
del
di
sarianiente un pai-ziale
mal uso
ai|)itale
meno
uno sciupio di parti di esso, per speso giudiziarie, amministrative e cosi via, che un bilancio preventivo oculato, del quale la legge dovrebbe essere espressione, deve evitare per non distrarre provvedimenti dal
i
esclusivamente
la
danni inerenti
alle industrie.
come
l'opera legislativa
non
calcoli
dimostrarono
fondamentalmente
errati (l)
in
quale
materia tecnica discutibile, Congressi e corporazioni nediche si pronuncino se il termine in vigore comprenda o meno le infezioni professionali,
od acquisite in occasione
lato
ripeto,
di
lavoro,
se
corrisponda
in
solo
al
trauma, nel
per
necessario statuire
della
questo senso,
un'applicazione
abusiva
legge
che
mi pare debba
portare a conseguenze economiche dannose, o per lo meno aleatorie, non compatibili con seri provvedimenti di previdenza; ed avrebbe facilmente anche una ripercussione inopportuna sulla legislazione relativa
alla previdenza della malattia nelle classi lavomtrici.
pem
di
un'approCli''>
lei:ee,
an/i
(I)
e b.isuto
|)er
Doppuro umoulare
liol
doppto
il
preniio
che
ioiiialiniittf
ora
>tjito
tti**ia
in
L.
operaio.
circostanza che
il
388
si
ci
riaffaccia
insistentemente
carbonchio
come
gi ho accennato
e
la
una malattia infettiva projessioiale che pu colpire gli operai esposti improvvicon risultato fatale quasi fulmineo in maniera designazione di un accidente disgraziato, od
si
la
un
infortunio.
Il
comprende,
ma
parmi
essere
irreconciliabile
con
un
apprezzamento
trastano con
in sede
effetti
dannosi
al
senza introdurre nell'applicazione della e imprevidenza che concarattere suo. doveroso invece discutere-
competente
il
o,
e tale
se ed in qual
quesito
seguente:
particolarmente,
le infezioni che si possono designaredovranno essere coperte dalla legislazione in progetto relativa alle malattie professionali in genere? rispettivamente quelle conviene invece provvedere perch esse sieno tra esse che si riconosceranno pi strettamente professionali comprese a mezzo di aggiunte opportune nella vigente legge sugli infor-
tesi
generale^
minacciate.
Le rimanenti
infe-
V esperienza medica
comuni senza
con profescostituisce
lavori
eccezionalmente, o
argomento controvertibile, dovranno invece essere oggetto della legislazione comune per le -malattie degli operai. A me sembra che questa distinzione, agevole e netta, si ispiri direttamente alla pratica medica, nonch ai principi e momenti fondamentali della legislazione del lavoro, che si va sviluppando, ed alle misure di previdenza sociale che reclama. Questi principi partono, come riassume Paul Louis, dall'osservazione che una serie di disgrazie si producono senza che se ne possa attribuire la colpa n all'industriale, n all'operaio; essi
sono conseguenza inevitabile del
deriva per conseguenza agli
industriale stesso, e ne che ne traggono proftto, anche il dovere di attenuarne, nella misura possibile, i danni . Si tratta insomma dell'obbligo di previdenza che la sociologia riconosce per tutta la serie d'inconvenienti disgraziati che l'esperienza ha insegnato conoindustriali
stessi
meccanismo
scere e riconoscere
come appannaggio
regolare,
trattasse
di
evenienze
nuova logge,
t'
la
quale
fjuin'ii
[)er
deve far guidarf dai danni generici, tras<^urandM casi indicidual a vantaggio del funzionanientn preciso ed utile del meccanismo di previdenza collettiva. Il) credo dumpie che un articolo aggiuntivo alla legge vigente che elencolletti vita,
si
singoli, eccezionali,
casse
le
infezioni
i
vamente
rito
che limitatamente a certe industrie e imprese tassatidebbono assimilare agli infortuni, corrisponderebbe allo spidi
informativo
maggioranza dei casi l'intero beneficio della legge, che vien meno ove per comprendervi anche casi singolari eccezionali si sacrifichi la chiarezza.
professionali
il
consistono
e
nella
affermare
nitida,
i
nesso causale
es.
controllare
malattie professionali
il
saturnismo.
E a
pi o
tutto ci
s'aggiunge infine
carattere di acci-
fatto
che
le
infezioni rivestono
sempre
meno
il
dente disgraziato
violenta, i)er
si
che se non all'identificazione dell'infortunio da causa raccomanda uWassimiUizione allo stesso. Oltre a questi si possono invocare ad argomento favorevole all'assimila/ione, quale l'ho accennata, anche le conseguenze prevedibili di tale
disposizione.
La prima sarebbe
assicurazione;
la
meccanismo
di
maggior chiarezza
controlli,
la
legge
renderebbe possibile
e
dei
riduzione
pii
di
controversie
spese giu-
diziarie e
insomma un funzionamento
agevolmente pi spedito, degli istituti assicuratori. Secondo effetto prevedibile sarebbe quell' impulso a provvedimenti profilattici che comporta sempre la proclamazione ed il riconoscimento del
rischio professionale.
La nostra legislazione ha provvisto a tali misure per le industrie in quanto espongono particolarmente a traumi meccanici e termici, e limitatamente a certe industrie anche a quelli fisici e chimici; ha avuto insomma cura di provvedere all'igiene del lavoro, insistendo coi r'
menti speciali annessi alla legume sugli
contro
i
pi-o*.
traumi.
a
di
mezzo
per
la
inlezioni pi
manca
la
per
Ne viene che
coll'indirizzo
affidala
alia
discrezione dell'industriale,
questo
sociologico ed umanitario
nobile esempio provveggono
stria della
390
dei
all'igiene
loro operai,
pi
l'indu-
un esempio dimostrativo illustrato dal Bornon mostrano avvertirne neppure la mans in uno scritto recente necessit non curando neanche i'addozione di misure che non rappresentano che un minimo aggravio, od anche non ne comportano alcuno. E da sperarsi che il solo esplicito riconoscimento legale dell'infezione professionale provocherebbe in questo campo un benefico risveglio, al
concia ne offre
il
-tiarbonchio
vorremmo coo-
che con questa relazione, coU'opuscolo relativo alle norme elementari di profilassi che, il concorso dell'Istituto Sierapico e della ditta C. Pacchetti e C, ci ha permesso di offrire al Congresso e la cui diffusione nelle industrie esposte al carbonchio sar ulteriormente curata.
di le
Con ci ho finito di tratteggiare le ragioni che consigliano l'adozione un articolo supplettivo alla legge sugli infortuni che a questi assimili infezioni professionali; e mi conforta poter suffragare quest'opinione
Camera dal prof. Celli le quali raccomandavano un analogo complemento della legge, espressamente designando tra altro anche due infezioni professionali morva e carbonchio' La proposta allora non fu accolta da notarsi pero che essa nomicolle conclusioni presentate alla
nativamente designava anche alcune malattie professionali saturnismo, mercurialismo, avvelenamento cronico per fosforo la cui assimilazione agli infortuni non possibile senza sconvolgere del tutto il concetto dell'infortunio stesso, ed introdurvi nuovi elementi di incertezza, frode e contestazioni, e senza pregiudicare la soluzione del problema ancor troppo controverso dell'assicurazione degli operai contro le malattie. Quale oggi da me viene posta, invece, la questione ben pi semplice: il carattere di accidente disgraziato che indubbiamente proprio delle infezioni, ne permette, quasi naturalmente, l'assimilazione agli infortuni;
il
carattere professionale di
alcune
prova
impossibile
i
concede che
la
legge
rinunci
alla
fortunio;
di
gli
tra
contestazione e di frode
non
i
identificazione
onde credo, in verit, che l'assimilazione non potr, in massima, incontrare opposizione
elementi
medici.
Vi potr essere, bench io non lo creda, difficolt per i particolari per designazione nominativa, delle infezioni da ammettersi come profesla
aprire
ben inteso la designazione generica non varrebbe che ad un nuovo labirinto. Ma ripeto, non vedo come l'accordo in un quesito medico-sociale come questo non debba agevolmente ottenersi. Basta che il concetto sia ammesso in principio ed esso non tarder ad
sionali poich
A me
gruppo
di
deve bastare
di
che potr fornire un preciso punto di partenza per quella desifrnazione, per la piale la relazione del prof. Monti al (Congresso presenta lar^'a base di fatti, l'er parte mia vorrei fare affermazione di principio suir infezione che mi ha dato occasione di a|)profondire l'argomento, e in (|uesto senso propi>ngo al Congresso le seguenti tesi:
chilostoiniiisi
1."
la
lavorazione
d\ pr<xii4li
un pericolo inerente
lavoro stesso.
accidentali, inalazione o
ha luogo (contaminazione di ferite che casualmente per la stn'tta connessione delsi s[irigionano dai materiali lavorati); l'infezione colla natura dell'iiKlusiria; per le gravi conseguenze con
Per
il
modo come
l'infezione
deglutizione
di polveri infette
svolgimento ed esito
3."
.\
immediato
il
l'infezione
carbonchiosa
nelle dette
proteggere
Stato e
personale occupato
professione
le
precipuo
espone, sono
l'infezione
egualmente
carbonchiosa
chiamati
4."
lo
gli
esercenti
imprese accennate.
Da
parte dello
Stato
si
richiede che
contratta nelle condizioni indicate, sia per legge assimilata agli infortuni
sul lavoro e
5."
compresa
Da
e sotto
il
controllo delle
competenti, all'efficace
loro
protezione dei
sull'igiene
diramando
ecc.)
Il
Presidente
di
iiiigi-a/ia
il
R. ed aec<>nla la
p;ir"i;i
;ii
prol'. /. /'.
/,'<"-
f/loiti
il
tema:
Le charbon
I.a
sabilit'
industricl.
la
respon-
Quand la loi de 1898 sur les accidents du travail entra en application un certain nombre de patrons crurent devoir, pour se conformer au\ obligations de la loi, faire la dt^laration des cas charbonneux survenus <lans leurs usines ou ateliers; il leur fut rt>pondu quelquefois que laure
392
et,
ne sont plus dnoncs. Tout rcemment, M. Cavaill, inspecteur du travail Castres, a cependant poursuivi devant le juge de paix un industriel qui n'avait pas dclar un cas de charbon et le magistrat a donne gain de cause l'inspecteur en condamnant le patron. Celui-ci ayant accept le jugement, la jurisdiction suprieure n'a
est probable que si les inspecteurs acceptent l'incoUgue de Castres, les patrons voudrons faire trancher ce point de droit par les Cours d'appel; or, dans l'tat actuel, il est impossible de presumer quels seront les jugements rendus, sans aucun doute trs dissemblables suivant la cour saisie. En effet, si nous nous reportons aux dcisions judiciaires rendues par diffrentes Cours d'appel dans des procs, intents par les ayant droit d'ouvriers dcds la suite d'accidents charbonneux, nous trouvons
t saisie,
il
pas
mais
terprtation
de
leur
Un arrt de la Cour de cassation, bien que favorable la cause que nous dfendons, ne tranche pas ncessairament la question. Il porte en effet essentiellement sur la question de l'enqute dcide par le tribunal d'Orlans; or, la loi de 1898 a eu prcisement pour objet de dlivrer l'ouvrier bless de Vonus prohandi, de la ncessit de faire la preuve et nous rappellerons que si la loi Suisse sur les accidents et les maladies professionnelles n'a pas donne, surtout vis--vis de ces dernires, des
rsultats apprciables, c'est qu'elle a
Il
maintenu cette ncessit de la preuve. nous a paru utile de reprendre cette question en sriant le problme: 1 Le charbon industriel coiistitue-t-il un risque professionnel nettement caractris? 2 Ce risque professionnel doit-il rentrer dans le cadre des accidents cu dans celui des maladies professionnelles?
,3 Le principe de la responsabilit patronale vis--vis des accidents charbonneux peut-il tre admis en stricte quit?
sente-t-elle
1898 aux accidents charbonneux reprune lourde aggravation des charges industrielles? 1 Le charbon constitue-t-il un risque professionnel?Le risque professionnel est le risque affrent una profession dtermine, indpendamment de la fante des ouvriers et des patrons, ce risque doit tre support par le patron et figurer comme un lment du prix de revient dans les frais gnraux de l'industrie. (Cheysson). Nul se conteste la frquence des accidents charbonneux chez les ouvriers de certaines industries manipulant les peaux ou les crins. Les statistiques allemandes et anglaises nous font connatre la proportion exacte des cas de charbons industriels, car dans ces paj^s la
dclaration des industriels est obligatoire.
4 L'application de la loi de
des statistiques
ma-
lailie
;{U3
et les
dolaration obligatoire,
maladies
i)Oiivi>n3
utiliser la statistique
le
territoire
Mais du doctour Le Roy des Barres, porlaiit de Saint Denis, le plus expos aux acci-
de cette nature.
le
l.es relevs du docleur Le Roy des IJarres s'arrtrent a 18*J7, nnais doclnur Debray, grce h l'obligeance du docteur Vrillire, cliirurgien
rii->pilal
de
de Saint-Denis, a pu
coinpller ce tiavail de
1897 1895.
rapports
compuUer les registres de l'hApilal et Xous avons ()U r'unir d'autres do-
cuments,
tels
que
les
jusqu'en 1905 par une note inedite, et enfin les rponses de quelques industriels qui oiit bitm
voulu n-pondre
et
n'>us
avions
Nous rsunierons
Morbidit
trs
trouvs
(1).
et
Nombre
....
et cri-
dlaineurs
Junien, mgissiers
Si
391
les 4264 ouvriers de la laine appartenant aux on voit que sur 10 ouvriers, on devra compier catgories sur un cas en quarante ans, le nombre des cas tant plus rare qu' Saint-Denis de moiti, mais si nous cherchons la mortalit, nous trouverons que pour une priode de vingt ans, alors qu'il n'y a qu'un dcs Saint-Denis sur 250 ouvriers, le danger de mort en Angleterre sera prs de trois fois plus grand, c'est--dire qu'il porter sur 100 ouvriers
nous prenons
exposes,
seulement.
Nous ne pouvons
que
le
parce
rellement exposes et
le
beaucoup moins. Ce risque professione! doit-il rentrer dans ou dans celui des maladies professionnelles?
Cette distinction est
fondamentale,
puisque suivant
cadre
oii
on
de 1898 n'a pas dfini l'accident du travail. mais la circu1899 a cherch combler cette lacune: l'accident consiste, dit-elle, dans une lsion corporelle provenant de l'action soudaine d'une cause extrieure, Thoinot dont la comptence en la matire est indisculoi
La
laire
de
table,
critiqu
cette
dfinition
trop
succinte et
il
definii l'accident
du
toute lsion
chirurgicale,
tonte
lsion
intervenant pendant
le travail
dtermine au cours du
travail.
Gardons
la dfinition
Bourgeois au cours de
e'
la
est l'v-
nement soudam et violent, Quant la maladie professionnelle, elle est tout aussi difficile Nous ne pouvons accepter celle donne par Parkes, mme avec
triction ajoute: les
definir.
la res-
maladies professionnelles apparaissent exclusivement ou presque exclusivement chez les sujets se livrant certaines professions, elles sont produites par la nature mme de l'occupation, il nous semble plus juste de dclarer maladies professionnelles: toute maladie
habituellement provoque par un travail professionnel. En ralit, ce qui caractrise l'accident, c'est la soudainet de l'action
nocive et ce qui caractrise la maladie, c'est la lenteur de
la
l'effet
nocif;
morbides ne se manifestent dans lente mais jamais soudaine plus ou moins la suite d'une sommation (lu' des causes morbignes. Or, l'inoculation charbonneuse se produit soudainement, elle peut se
maladie professionnelle, les
effets
faire sans vi(jlence, sans traumatisme au moment mme, Texcoriation du derme pouvant precder le moment du contact avec le germe, mais cette inoeulation est soudaine, unique, nullement fatale, et nous ne pouvons trouver de meilleure pithte que d'ajouter accidentelle.
Kij
ici,
faveur
d*'
i.liai IjOii,
accideiit
jiie
noiis
dfenduns
doux aulurils considrables. La Coup de cassation, dans l'arnM que nous citons plus haul, et
alleinaiid qui, appeli:i
l'Office impiM-ial
tiaiiclier la
l'iiarlion
queslion
centraci"'
a propos
dans un
tissage de
le
eriiis,
f|ui
lange dans
les
accidcnts l'iiitroduclion
.
t.
brus(ju('
(('ilt'
dans
par Soininerfeld,
I,
p.
r.O).
Le principe de
charhonneux,
inent [)as
la
respoiisahililf
patronale,
vis-;i-vi- (ics
accKlcnls
peut-il-(''lre
eonstater
au moment de sa
dans
l'industrie,
frquentes, au moins
riation de la
peau,
par une
cncore par des acariens, de l'espce gli/c-tpha^jua cumor, qui sont trs fr([uents dans les poussires des ateliers o l'on nianipule les peaux et Ics cuirs, et qui produisent de vives dmangeaisons, incitanl l'ouvrier se gratter. Ce n'est qu'apn's un certain nombre d'heures, nccessaires pour l'incubation, que les premiers sympt<'imes se manifestent et quo l(^ diagnostic pout tre sinon pose, lout au moins suppose. Il est donc impussible, {iriuri, pour le mcdecin, d'affimer si l'inoculation a eu lieu au moinent prcis o l'ouvrier manipulait des
produits suspects. D'autre pari, laffection cliarbonneuse n'est pas rigou-
reusement sptl'cifique de la profession de crini(>rs, megissiers, et il existe, soit dans les campagnes, soit dans les villes, quoique plus rarement des cas de charltons chez des sujets n'ayant pas de contacls directs avec les produits iitiliscii dans Ics industries incriminos. Il est dune rigoureusement possible qu'un cas de charbon, survenant chez un ouvrier lanneur cu crinier, ait une cause ind('p(^n(lant(' de la profession nime de l'ouvrier
alt(Mnt.
les
Ics
iribunaux
(pii
onl rejel
il
est
inad-
missiblo.
Dans la ileniire statisti(pie recueillie Saint-Denis, de Bi-ay a relev, avec le plus grand soin, les professions des individus attents, tous tXaient employcs dans les usincs de peaux ou de cins Le docleur Vrilli^re n'a pas eonnaissance d'un seul cas en dehors i\e ceux cits. Mais devant l'absence de statisti(|ue officielle en France, nous devons nous adresscr A l'Angleterre, oU la dt^claralion des cas industrieis est
obligatoire; or,
39()
noiis
du rapport
si
pouvons
Les cas de charbons, pendant une priode de cinq ans, se sont ievs 72, mais il y a lieu de faire deux catgories parmi les ovriers les uns manipulent les marchandises reconnues dangereuses, ils sont au nombre de 4,264, et les 256,000 autres ne sont plus en contact qu'avec
:
manipulations subies.
soit
0,0012
deux catgoune dmonstration matbmatique du rle essentiel du genre de travail, dans l'tiologie des accidents charbonneux de l'industrie. Ce rapport est, en effet, de Vgie- ^"'i ^'^ nous, admettons pour le moment, que, dans les catgories dites non exposes, les cas de charbon ne sont pas d'origine industrielle, hypothse que nous dmontrerons fausse d'ailleurs, on peut conclure que, sur 261 cas frappant les ouvriers de la premire catgorie, un seul devrait tre attribu des causes trangres au travail, soit, d'aprs les chiffres cits, un cas tous les vingt ans, et comme la mortalit est de 27 Vo "^fis cas, les patrona seraient donc exposs payer, tous les 75 ans, une indemnit de dcs pour un accident charbonneux produit en dehors du travail. La statistique de M. Cavaill, bien que portant sur un plus petit nombre d'ouvriers, est encore plus dmonstrative. Les 3,168 ouvriers, employs au travail des laines, Mazamet, peuvent se rpartir en deux catgories. Les dlaineurs reprsentant le tiers, soit 2,130, et les 1,038 autres occups au lavage, paillage, etc. Or, les vingt cas relevs en quatre ans ont porte exclusivement sur les dlaineurs et plus spcialement sur les sabreurs (13 sur 20), ce qui fait dire l'Inspecteur du travail que le danger doit tre limite aux seules usines de dlainage, le charbon n'ayant jamais t constate ( Mazamet) ni dans les triages de laine (1), ni dans les tablissements d'paillage ou de lavage. Nous avons pris, pour ce calcul, les chiffres fournis par l'industrie de la laine, parce que c'est la seule qui nous donnait des statistiques des cas de charbon frappant les deux catgories d'ouvriers; mais nous pouvons aller plus loin, nous n'avons pas, mcme pour l'Angleterre, le nom.
ries d'ouvriers travaillant tous
La
dans
la laine, constitue dj
(1)
da
loiiie,
dans
lo
rappoi-t
du
aux sabreurs
et
aux
polours.
avons,
dcpuis 1899,
survenus en debors de l'indiislrie. Or, de 18'.>D 1903, on trouvo 74 cc^cfi [lour l'Angleterre et rKc^s**d>inl 5",* indiistriels et ,2 non irulustriels. Les dci''s induslriels entront dune dans la proportion do 70 -j.
,
,,
estimons 500,0(X) Io iiombre des siijets rentrant dans les catgorios douvriers |)Oiivant ooiitracler le charbon industrie! et 3(;.5(.H).000
si
iions
la
rie
Galle (l'Irlande n'est past comprise dans les statistiques de Dlpine) dfaleation
des
JOO.OOO cits.
la
niortalitt'i
.'i
par
le
cbarbon
l'iiiilii-lrie
vise, de:
le
Aj
lij
(.')
Ouvriers de
la laine
0,05
Ouvriers criniers
0,10
0,0^).?
Ensemble des
indiislries suspectes
moins C
0,000,01-J
le
Ce qui peut s'exprimer encore en disant que les chances de mort par charbon tant de 1 pour les sujets non compris dans les induslries
incrimines, s'lvent:
A A A
I7:i
pour
les
4,:05
pour
Xous sommes
la
ralit, les 16 cas que nous avons considres comme pouvant avoir t(> contracts en dehors du travail, rentrent n-ellement dans les risques professionnels. Si ces ti-availleiirs n'etaient pas plus exposf^s que les autros habitants de la
qu'en
ils
On
les statistiques
du travail sont
ri-
goureusenipnt tenues,
Pour r'pondre cettc objeclion nous n'avons, dans les dernierscalculs, tabl6 que sur les cas do mort qui, en Angleterre tout au moins, sont di'-clars avec rigueur, mais nos cbiffres seraient-ils disculabici?.' Admettons qu'il se produit en Angleterre trois fois plus de cas de decs par le charbon non industriel que celui indiquf^ par les autorits sanitaires, hypothse absurde, la mortalitt^cbarboimeuso chez les trieurs de laine serait encore prs de 1,500 fois plus forte et che/ les criniers de !l,OtK) fois plus lev^e que dans le resto de
cas de cbarbon des extra-industriels.
la
population.
Nojis
sommes donc en
culi(*'rcment
droit de dire que, dans les industrios partiexposes aux accidents charbonneux, sur ileux mille decs
conditions du travail.
est,
398
t contraete indpendamment des Pour les ouvriers moins exposs, la proportion ncessairement, moins forte, puisqu'en partant des cliiffres calculs
plus haut, on peut admettre qu'un dcs sur 100 environ ne serait pas
occasionn par
le travail,
mais
il
faut
remarquer qu'ici les cas de mort soit un dcs tous les 100 ans,
ainsi
imputable
tort
au risque professionnel.
induement la charge des que nous pouvons dmontrer que cette injustice n'est qu'apparente et qu'elle ne compenso pas l'absence de rparation des accidents charbonneux se produisant en dehors du personnel employ et, par suite, pouvant tre mis la charge des industriels, bien qu'ayant pour origine l'industrie incrimine.
le
Mais
le
nom
d'
sionnels prcisment ces cas qui clatent au voisinage des centres indu-
sans que
les produits
manipuls.
On
trouvera, dans
le
neurs contractant
gers l'industrie
l'usine
le
charbon
en
racommodant
vtements de leur
mari, plaies infectes par des objets rapports de l'usine, ouvriers tranincrimine, mais travaillant accidentellement dans ou dans le voisinage couvreurs, charpentiers, etc. Nous pouvons aller plus loin encore et dire que les cas de charbon se manifestant dans une rgion o l'on travaille des produits suspects d'origine trangre, ont pour origine ces produits, au moins dans le plus grand nombre de cas. Cette affirmation s'appuie sur le fait universellement admis en France, en Angleterre et en AUemagne, que la presque totalit des accidents charbonneux se manifeste dans les usines employant des produits d' importation trangre, la manipulation des peaux et crins indignes ne donnant presque jamais lieu des accidents. Malgr les oprations de Dlpine sur l'impossibilit d'tablir une coincidence entre les foyers d'pizooties charbonneuses et les centres in:
il
ou plutt la rapcharbonneuses systmatiques, la maladie du charbon devrait disparatre de nos contres si l' industrie du cuivre et des crins ne constituait une cause permanente de rfection. Nous sommes les premiers reconnaitre que la prophylaxie contre le charbon exotique est, l'heure actuelle, dfectueuse. On ne peut songer supprimer l' importation des produits exotiques indispensables notre
faite et l'application
peaux suspectes au lieu d'arriv, est pratiquement irralisable; seules des mesures prises au point d'origine pourraient tre efficaces. Mais s'ils est possible d'esprer de telles mesures
industrie; la dsinfection des
2W
daiis la Il'|iublique Argentino, oii
en Australie,
le
il
quand
I
il
s'agit
de
la
Chine
le
foyer
loi de 181i8 au\ accidonts du charbon, repr*senune lourde aggravation des cliarges de l'industrie.' Les accidents cliarl>onncu\, ou hien gufrissent rapidoment, sans laisser d' incapacit de travail durarle ou |ernianente, ou bien se terminent par la mort. On peut donc negliger l'indcmnitt' maladie et ne viser
/application de la
to-t-ello
<|ue
l'indomnilt^ dres.
Les slatislique
uni' morlaliti'
aii;
recueillir
eri
Irance,
indiqufnt
les plus
exposs par
p(ui- les trieurs de une mortalit d<juble dans ce pays. C'est la seule donnoe que nous ayons, car il nous a malheureusement t impossilile do connaitre Io pour cent des cas par cat'*gi)ries exactes d'ouvriors et suivant les salaires de cliacun d'eux. Sans ces renseigiwments il est impossible d'tablip de bararne et les compagnies d'assuranc auxquoUes nous nous sommes adross^es, nous ont rt^pondu que la jurisprudence Iranraisc ne roconnaissait pas le charlton cumme un accident du travail, la question ne se posait pas pour elles. Nous replerons ici ce que nous avons d(^j Ocrit dans notre travail sur les maladies professionnelles, tant qu'en Franco, une loi ne rendra pas obligatoire la dclaration des maladies professionncUes, il sera impossible d't'tablir mme approximativement quelles sont les charges nouvolles qui frapperont r industrie quand on appliquera, tous los risques professionnels, accidonts ou maladios, le principe do la rt'paration. Pour le charbon, il n'est
c'est
galoment
puyant sur
tous les
le
mesure legislative, le Ministre du travail, s'apde la Cour de Cassation, peut exiger la dciaration de acoidents charbonnoux survenant chez de-^ ouvriers, sans sp^cifier
l'arrt
m^Hier.
La
le droit
la
que pour des catgories nettement detormint'os. Xoii-^ recunnaissons que cotte distinclion soulve de gros-^os diflieultt's juridiques. Mais s'il est impossible do les rsoudre avec la loi do 1898 tollo qu'elle est actuellement; rien ne s'oppose proposer une modification, ce ne sorait pas la promi^ro, ni la derni^re sans doute. D'autre part, le Ministre do inir-rieur peut demander l'AcadOinie
1"
de m(^docine d'ajouter, A
ration est obli-xatoire
des maladios contagieuscs dont la declaen vcrtu do la loi du 17 octobre 190,*. l'infection
la liste
<;harbonnouso.
Moriolild eharboii'ituse. Anijleterrt {iS99 Hur IOO,iOO prsoiine
\.
'.
i
iiW
I)
riiiii<i>,
liN)
(lour
lOO.IKJO.
H. Triour^ do laiiio, "14 pour IOO,t)lX). Oiivriori trovaillant jKau. laioa. erto, v cunipri D. l'upiilation tntnlo moins (. O.OIli |Kiur 'lOlt.illlO.
I)'
A X
lo
B, 2 pour lOO.rtW.
.\
li
au charbon
iDiliiiitriel
dans
gruupcs
O.
l'-f
la
di--iii->si..ne
.^
'H'r'i
/A,
iOO
Il
D
:
Presidente ringrazia e
si
congratula col R.
quindi la parola
al
prof. Anr/elo
Alenozzi
di
INIilano
per la Relazione
=^
loro
cui
conduce
la
fabbricazione dei
fiammiferi col
modo
particolare, pub-
blicando
speciali.
risultati
dei
studi
non ho bisogno quindi che di fare qualche richiamo, e precisamente causa dell'assorbimento del fosforo, che avviene sia inspirando aria contenente tracce di vapore di fosforo, sia direttamente maneggiando fosforo e pasta fosforica, si manifestano fenomeni acuti e fenomeni ero-" nici. I primi avvengono per accidente o per imprudenza, e sono di regola gravi. Ma sono maggiormente a temersi i fenomeni cronici, come quelli che si manifestano lentamente, in modo insidioso depressione lenta delle forze, alterazioni del sangue, e come fenomeno caratteristico la necrosi fosforica delle ossa mascellari. Ma gi prima che si arrivi a questo punto si hanno disturbi nell'organismo che facilmente vengono trascurati od attribuiti ad altre cause. Per queste ragioni l'industria dei fiammiferi sempre stata considerata come una delle pi pericolose per la salute degli operai e da molto tempo igienisti, studiosi di questioni sanitarie, governi ecc., vanno esaminando la questione per escogitare i mezzi di togliere una causa grave di mortalit come quella accennata. Per dire la verit per poche questioni come per questa si nota un. cosi grande numero di pubblicazioni, di trovati, di proposte, di brevetti; frutto appunto dei molti studi e delle molte osservazioni che chimici e
Io
che
in
tecnici
hanno
fatto in proposito.
am-
come
quelle che in
mancanza
del
le
meglio
si
rismo,
si
ma
presentano atte a ridurre le conseguenze funeste non costituiscono mai un rimedio radicale, due sono
fosfo-
vie che
presentano radicali come quelle che escludono il fosforo bianco, e sono: 1. sostituzione del fosforo bianco con fosforo rosso o con trisolfuro
2.
di fosforo;
impiego
di
paste prive
di
fosforo.
di rimuovere la causa prima, cio di eliminare incontrano delle difficolt a cui accenno. Occorre giungere alla preparazione di fiammiferi che offrano la comodit, facilit
il
fosforo
i'tl
o(\
fianimiffri fomnrn';
inoltro
a buon mercato.
Senza
in
iMitrarc in untili
d'
iiaiiicoiun,
vari
j)a'si
di ru, rh* avviene gene sormontatili. luogo del fosforo bianco data da sved'si son appunto jireparati con
i
(x-icrva/iunf
difficolt
che ha l'industria dei fiammiferi sviluppalissima < ;lata rispetto ai provvedimenti legislativi intorno a questa industria. Essa appartiene a quei pochi Stati in cui il fosfori>
l'irceduta da altre nazioni
bianco
dal
f""
la
giallo.
La
Francia,
tri-
ha
ha monopolizzato la fabbricazione. Altrettanto ha fatto la Rumania nel 19(X). La Russia ha cercato per via indiretta di combattere il fosforo bianco colpendo con imposta maggiore fiammiferi a fosforo bianco in confronto di fjuelli a fosforo rosso. In Danimarca, in
solfuro di fosforo ed
i
Olanda,
in
in
Isvizzera
si
<>
si
pure
iroiltito
l'uso del
fosforo
bianco.
in
Anche
vigore
delle
Germania
fatto
altrettanto con
nel
tempo
all'industria di
norma
nuove
Queste innovazioni
limitatati,
delle difficolt
disp<sizioni e
hanno maggiormente sofferto dalle nuove hanno dovuto soccombere, assorbite dalle nuove. Ma si tratta di danni limitati a singoli, come quelli che si verificano in ogni innovazione, mentre la generalit ne ha guadagnato: l'industria non ha dimiiuito di po^enzialit, il numero degli operai addetti all'industria non
sono quelle che ha
diiiiiniiito.
in
quella che
si
fosforo
privi di
ci
Ma
anche
il
questa
<
stata vinta.
L'esempio che
offrono alcune
nazioni, in cui
tecnica ed
economica di togliere il male alla radice. Certamente che dal punto di vista umanitario rimane a lamentare un fatto che si verifica attualmente. In Isve/ia proibita la vendita di fiammiferi con fosforo bianco, ma permessa la fabbricazione per l'esportazione; si ha cosi il fenomeno curioso della pn)ibizione della vendita per ragioni sanitarie, ma si esporta la materia venefica in lutto
il
inondo, e
si
sfrutta
la
in
Inghilterra,
malgrado
sforzi
fatti
non
si
riu^^citi
risultati
Anche so-
Per altra via si cercato di eliminare il fosforo bianco. >..^iiiin-tiii<.io con composti senza fosforo, ad esempio con alcuni com|)sti cianici uniti
36
a
solfuri ed a
certi ossidanti.
402
esempio con quelli del processo Purcon detto processo non hanno finora incontrato eguale fortuna di quelli a fosforo rosso o a trisolfuro di fosforo. Evidentemente non si potr arrivare ad un risultato completo senza
gotti.
Ad
Ma
fiammiferi
ottenuti
un accordo internazionale. Ed in considerazione di ci che nel Condi Chimica applicata di Berlino del 1903, in seguito alla comunicazione del dott. Mosler in nome di Landin di Stoccolma, si emetteva il seguente voto: Il Congresso ritiene che si debba mirare alla proibizione internagresso internazionale
zionale del fosforo bianco nel fabbrica dei fiammiferi
.
A
di
Berna
Art.
importare e porre in vendita fiammiferi contenenti fosforo bianco. Ma all'art. 4 si stabilisce che l'entrata in vigore della convenzione
rimane subordinata all'accettazione da parte di tutti gli Stati rappresentati alla Conferenza e del Giappone. Ora mentre i rappresentanti dell'Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna, Svizzera, Ungheria, aderirono alle basi della Convenzione, si astennero i delegati della Danimarca, dell'Inghilterra, della
Svezia e Norvegia.
che vuol dire che la cosa rimane lettera morta. che un Congresso come il nostro debba manifestare la sua opinione su questo argomento, e debba precisamente pronunciarsi perch si arrivi allo scopo desiderato, e propongo il seguente voto che collima
Il
10 opino
effetti
operai
preparazione dei fiammiferi, fa voto che i corpi tecnici e i Governi dei vari Stati facciano tutti gli sforai possibili per giungere ad un accordo internazionale per la proibizione
dall' impiego del fosforo bianco nella
completa dell uso del fosforo bianco nella fabbricazione dei fiammiferi.
Il
Presidente ringrazia
l'O.
per la relazione
fatta,
ed apre
la
discus-
Non ha
dato
.
il
riassunto
di
(N. d. R.)
Dott. Teleky: Ich beherrsche das italienische nicht so weit als dass ich
den Ausfhrungen des H. Prof. Grassi in alien Einzelheiten btte folgen Konnen, ich muss es deshalb den italienischen Collegen berlassen, auf seine Ausfhrungen in der entsprechenden Weise zu emvidern. Ich will
iiiir
^503
saf^en,
Prof.
Grassi
nichl
beweis
kruftifif
erscheiiM'n,
Kenntnis
Fllen
von
l'husjjhurvergiftung
bekannt, die ein erschreckendes'Licht auf die Hufigkeil der Phosphornfrkrose wcrfnn. In einor kleinon Fabrik, die im Sommer 5-8, ini W'inier
circa M) Arbeiter boscliiilti^t,
kam wahreiid
Auch
Phos|ihornekrose
mit
der
llleivergifliing
angngig wie es
Wer
war
hat
oft
entetellt,
von Prof. Grassi angegebene Zahl keineswegs als so gering. Ich habe mich aber vor alieni desbalb zum Worte gemeldet, um den Congress darauf aufmorksam zu machen, dass die Frage des Verbotes des gelben Phospbors sich gcgenwrtig in einem krilischen Sta-
dium
befindet. Die inteniationale Conferenz in Bern hat leider ber Antrag der (jesterreichischen Regirung das Zustando kommen einer inU'rnationalen Convention von der Zustimmung lapans abhngig gemacht. Dass aber Ia[ian, das die Concurrens Chinas und Amerikas in Ostasien
zu iVirchten hat,
oiii
solchos
Vei"l"it
itIissimi wt-d
i^t
irn
li.,.-li-,t..ii
r,r..,]a
unwahrscheinlich.
Der Flxport der europaeischcu Luiidor und jii nur aul" diesen OS an ist aber ein so geringer, dass jedes Land wohl im Stande ist, dem Beispiel Deutschlands zu folgen, und selbstndig ohne eine intornationale Convention abzuwarten ein Verl>)t der Verwendung
Komnit
ein Verbot der Einfuhr und des Verkauf giftiger Phosphorzundhjzchen zu erlassen. Ich tM'Iaiibe mir dem Congress eine Resolution in diesem Sinne
vorzulegen.
Prof. Hahn: Die Statistik der Phosphorvergiftungen wie alien gewerblichen Vergiftungen ist als unzuverlssig anzusehen. Die Arbeiter wechsein, entziohen sich dadurch der Beobachtung und die Phosphorvergiftung inacht sich oft erst nach vielen lahren bemerkbar. Wir habeu
als rzte jodenlalU alien
Grund
bei
einem
so
n!i.li
klar erkannt in
.>in.>rii
gewer-
Ph'->sphorvt>rbi
zu untertiitzen.
Dittt.
Giqlioli: Si associa
ci
il
dott.
Toleky per
che riguarda
danni
relativi alla
fabbricazione dei
procedere a prendere provvedimenti pi tassativi per evitare dei pericoli che non dovunque sono discutibili. Relativamente a quanto l'illustre zoologo pr (rassi
alla affermazione
i
affinch
non s'indugi pi
oltre
t'.
asserisce,
si
ma
404
una
non crede possa essere presa in considerazione nel procedere ad votazione in senso assoluto contro l'uso del fosforo bianco.
Doti. Gilbert: Les accidents de ncrose phosphore sont rares. Quant au phos^Jliorisme chronique il est difficile d'en tablir le syndrome. En ce qui le concerne il n' jamais observ un sujet qui peut, avec certitude, tre consider comme une vritable intoxiqu chronique.
si
che almeno
in Italia arrischiato
facile escluderlo
un fosforismo
delle
cronico.
Non
giacch specie in Toscana, gli operai, allorch sono malati, ritornano ai loro paesi, spesso lontani dalle fabbriche. Pensa poi che molti dei fenomeni morbosi, dovuti all'azione del fosforo, passino
fabbriche,
per essere
dovuti
a cause
comuni,
come
talora
viene
misconosciuta
fosforismo nel
di casi di necrosi
di
Belgio, affermate dal dott. Gilbert, possa mettersi in relazione colle ottime condizioni dell'industria belga, colle grandi precauzioni che si pren-
dono
in quel
Dott. Gasperini:
far rientrare
Il
i il
si
pensasse a
professionah.
in
accidenti
nesso fra
i
veleno fosforico e la
malattia,
cui
ci
disturbi sono
meno
notati,
il
perch
come tale da richiedere il provvedimento proposto dal prof. Menozzi. N vorrebbe che la relazione del prof. Grassi valga a mitigare i prove
danni
dell'in-
immer
Zahl der Nekroseflle. Die Verheimlichung spielt hier eine nicht unbedeutende Rolle. In den Schweiz waren friiher die Erkrankungen keinesv\^egs so selten und wir haben mit dem Verbot des gelben Pho-
Backlund: Betreffend der Statistik der Phosphorerkrankungen Schweden, eine Statistik, welche fiir die Erkenntnisse der Frequenz der Phosphorerkrankungen gut bestimmend
Dott.
ist.
Alle unsere
specificirte
Statistik
iiber ausgefiihrte
liefern.
Phosphor-
nekrose vorkommt
Dott.
ich
selten.
nochmais auf die von mir erwhnten Fallo hinweisen, und bin in der Lage auch noch einige andere Falle auzufhren. Auch \vill ich be-
toiieii,
dass wir
in
Oesterreich Vorschriflen
lialten,
ulor
die
l'iiririchtuiig
von
IMiDsphorzuniIholschenrabrikeii
und
diostT
dass
auch
nie
rztliche
isl.
Aber
auch
das Entstehen der Phis|)horiiekruse uicht zu vurhulen, wie cinzehie der von mir orwjhnten lalle beweisoii. l'irsat/mitlel fiir dei gelbeii Phuaphtn- habeii wir bereits und hai sich
di'
tatsachiichc
DurchlVihruiig
Vorschriflen
verma^
des
I.;iiidern, die bereits das Verbol auch praklisch erwiesen. Hinzufugcn will ich noch, dass mir die Phospliornekrose niit ibrem scharf urnschriebonen Krankheitsiiild mehr als jedo andare gewerhhche
l'iiosphors haben,
br'trachit^t
zu
\vrdtMi
und dass
I^inf.
fiir
G. Grassi:
1.
Non ha
dal<j
il
riassunto
di
quanto
espose
(N.
.1.
1{.)
/'/o/.
bisogna prender
le
conir esponente di
tracciano
fosforismo la sola
episodio
clinico
di
necrosi
ossea;
statistiche
fi>sfi>ro,
questo
dell'avvelenamento
per
che non
possono
el(?varsi
a misura
riflette
tulio
quanto
il
fosforismo
professionale.
Che
il
riferite
il
dal
Grassi
siano
lo
inferiori al vero,
in rilievo
il
fosforismo osseo,
mette
fatto
anche che
abbia trovato nella sola provincia di Firenze 15 casi, mentre nel solo anno 1904 se ne osservarono quattro (due dei quali sono oggi gi morti). Mano
a
mano che
si
fanno
i
risalire nel
nostre ri-
cerche statistiche,
bassano.
al
forme meno clamorose, con sintomaindubbiamente un veleno e chi lo maneggia ne assorbe e per conseguenza s'intossica.
tologia
meno
fosforo
(^
Il
prof. .1.
V.
Menozz.
approvato all'unanimit.
leva la seduta alle ore 11
' ,
Si
SK1)L
TA UTT.W
A.
- ore 14.
Mercoled IH
Frksidente:
Seri.
f/iiiffno
M.
DE CKISTOFORIS
la
Si:gri:tario: Prof. L.
>
DFVOTO.
Muniti
Il
Pi"t'si(l<'iite
api'
la
sediila
accordami"
:
la
|iar<jla
;il
\<njt.
Ha/in
di
Monaco per
comunicazione
Them zu sprechen, entnehme Umstande, dass ich seit nunmehr zohn Jahren sowohi an der Universitt, wie an der technischen II>chscliult' in Miinchen lber diesen Gegenstand Vortrage halle tnid damit wohi in Beziig auf derartige \'orlesungen vor Studenten und Aerzt<'n auf eine gengend reiche Erfahrung zunickblieken kann. Dio Frage, wie der Arzt und der Techniker sich die genigende gewerltohygienische Vorbildung verschaffen soli, ist violleicht gei-ade in den letzten Jahrzehnten eino besonders brennende geworden. Nach
Die Berechtigung, ber das vorliegende
ich deni
unserer deutschen Gewerbeuninung hat der Arbeitgeber diejenigen -\ni>rdnungen zu treffen, welche notwendig sind,urn den Arbeiter in den betref-
fiir
\vill
verslehen,
wenn
ist?
Schutzmassregein im Fabrikbetrieb riohiig funklionicien, wenn der technische Leiler sie richtig zu bentzen verstehl und dai'in v<n seinen Arboilern unlerstutzt wird. Und ebenso unentbehriich sind gewerbeliygienische Kennlnisse fiir jeden .\rzt, der in der Praxis sieht und die verschiwlensten .Vrbeiterkategorieen zu behandehi hat. Ea ist eine alte Erfahrutig, dass nur der .\rzt dauernde Frfojge in seiner Praxis aufzuweisen hat, tler sich nicht danit begniigt, R'7.epte zu verschrMfKn, fonderli auch auf das I.eben und Treiben seines Patienton
(he
Rcksicht nimmt. Dazu
seines
geh")rt
408
aber in erster Linie, dass er die Arbeitsund deren Gefahren fr die Gesundheit
wenigstens, leider nicht immer, in einzelnen Kulturlndern zur Begutachtung der sanitren Verhltnisse in Arbsitsbetrieben herangezogen wird, Sie wissen Alle, dass in England und Belgien der Arzt eine entscheidende Rolle in der Fabrikinspektion spielt, und dass
schon, mitunter
er in den meisten brigen Kulturlndern hchstens auf Befragen seine Ansicht iberdiese und jene Schdigungen des Fabrikbetriebs kundgeben darf. Das ist eine sehr bedauerliche Tatsache und zugleich eine Undankbarkeit gegen die rztliche Wissenschaft. Denn wie Merkel und neuerdings Sommerfeld hervorgehoben haben, sind es doch nicht die Techniker gewesen, welche das Studium der gewerblichen Krankheiten angeregt, die Schdigungen durch die gewerblichen Betriebe aufgedeckt und damit
der Menschheit unschtzbare Dienste geleistet haben, sondern es waren Aerzte und unter ilnien als Erster auf literarischem Gebiet ein Italiener
Bernardino Ramazzini, den wir als den Begrunder der wissenschaftlichen Gewerbehygiene feiern drfen. Bei uns in Deulschland kmpft deshalb auch mit Recht eine sachkundige Gruppe von Aerzten dfur,
dass
dem Arzte
chert werde, und es steht wenigstens fiir Bayern zu hoffen, dass demnchst die Anstellung von Gewerberzten erfolgt. Die Voraussetzung fr eine ntzliche Ttigkeit dieser Gewerberzte auf dem Gebiet der Fabriksinspektion, fr eine Mitwirkung der beamteten Aerzte bei der Konzessionierung von Fabriksanlagen wird aber immer die sein, dass sie ber die ntigen gewerbe-hygienischen Kenntnisse verfgen, und insofern ist eben auch nach dieser Richtung die Frage der speziellen gewerbe-hygienischen Ausbildung des Arztes eine aleute geworden. Bis jetzt ist die Gelegenheit zu gewerbe-hygienischen Unterricht aii Universitten und techn. Hochschulen bei uns in Deutschland noch nicht allenthalben gegeben. Nur an einzelnen Universitten, wie in Berlin, Mnchen werden besondere Vorlesungen ber Gewerbe-IIygiene gehalten und an den techn. Hochschulen liegt der Unterricht in der Gewerbe-H}^giene zum Teil in der Hand der Techniker. Ich will gleich bemerken,
dass ich diese Anordnung nicht fr eine gnstige balte; dabei setze ich allerdings voraus, dass aus dem Unterricht der Gewerbe-Hygiene das ganze Gebiet der Unfallverhtung fortbleibt. Die Unfallverhtung ist
Sache des Technikers, nur er vermag meist die Ursache der Unflle festzustellen, und nur er ist in der Lage, auch die richtige Abhilfe zu treffen. Aber ebenso streng ist m. E. daran festzuhalten, dass die Gewerbe-IIygiene die Domane des Arztes ist. Denn bei den meisten gewerblichen Schdigungen handelt es sich nicht
sofort die
um
Betriebsleiters erregen
komi-
t<*n,
io*
suiidt'iii
silici
Veraiiderungeii, die in
dem
und
tlio
kami.
lbep
Diejr'iiigtMi
Ivcimlnisse,
\v'l*he
zu don V'orlesungeii
fir doti
Hygieniker,
seiii
dar ja
|>liysikalisch
Faclies zu
das Interesse der Zuhr>rer wirkiich zu wccken und zu fessein, muss man vor alien Dingen seibstverstandiich vor Technikern anders vortragen wie V(jr Aerzten, und zwar liat es sich mir immer am gunstigsten erwiesen, vur den Medizincrn mehr die Iccbiii^^rhe Seite zu betonon, vor den Teclinikern mehr die medizinische Seite. Dadiircb wird
Um
mehr
fiir
jede
den Vurdergrund
neu 5t. Trotzdem bleiben die Scliwierigkeiten eines Vortrages ber Gewerbe-IIygiene vor den Tnchnikern und vor den Aerzten gross. Ioli will es nicht aU nine unuberwindliche Schwierigkcit hinstellen, v.>r Technikern die Medizin, vur Medizinern die Technik popujar zu behandeln, das ist im Grunde genommen Uebungssache. Aber es sind andere Iliiidernisse, die dem \'<>rtrageiideii entgegcntrelen. Zuiiiichst bei den Technikern! Sie alle wisseii, dass unsere technischen Hochschuien ihre ver-
haben, und dass sich die Studierenden schon gewissermassen bei iiirem Eintrilt in die Ilochschuie spezialisieren in Chemiker, l''lektro-Iiigenieure, Maschinen-Ingenieure, Bau-Ingenieure II. s. \v. Ks ist rialurgemss, dass in einem so verschiedenartig zusammengesetzten Piiblikum der Einztdne sich wesentlich fir diejenigen gesundlieillichen (iefahren und deren Verhutiing interessiert, die ihm vuraussichllich spater in seinem speziellen Berufszweig vorkommen wcr-
schiedenen Abteilungen
wenn man
nur massiges Interesse empfindet, welche die chemiscin* Industrie mit sich briiigt. l'nd der l'mfang des Interesses wird bei Einzclnen nch weiter dadurch beschninkt, dass sie von vornehercin Dir Siudium beginnen mit dem Vopsatz, is eine ganz bestnnmte Industrie einzuireten, und
z.
B.
vnn den
Iefahren
s|)richt,
dahcr wird
Vortrag
z.
B. der
Sohn eines Texiilindusirielien, der voi-aussielillich nbernimmt, nur mit massigem Interesse einem
diesem
Tur richlig, spezielle (iewerlx'-llygiene v<>rzu-
Grunde
ti-ageii
und etwa die (iefahren der einzelnen Betriebe im Anschiuss an eine Erurteriing des technischen Vorgangs im Detail zu schildern. Einma! fiihrt eine solche Darslellungsweise zu en(ll<i-;en und hchst ermiidenden W'iederliojungen, und andererseits dazu, dass eben l)ei einem Teil der
Studenlen die Aufmerksamkeit eriahmt,
wenn
Betriebsarlen geschildert
tini
werden,
mitdenen
sie
haben werden.
Ich balte es also
fiir
410
richtiger, ron der allgemeinen Gewerbe-Hygiene' Schdigungen, we sie verschiedenen Betrieben gemeinsam sind, also Schdigungen durch Staub, Gasa, Infektionsernatrlich immer unter Anfhrung von reger etc, auch gemeinsam zu besprechen. Dabei ist es notwendig, einzelne Arbeits Beispielen -prozesse ausfuhrlich zu erlutern; aber es wird wenigstens eine Reihe von Wiederholungen vermieden, die, wie gesagt, unvermeidlich sind, wenn man die einzelnen Industrieen nach einander abhandelt. Diesen Errterungen muss in den Vorlesnngen fr Techniker unbedingt eine populre Darstellung der menschlichen Pbysiologie vorausgeschickt werden, soweit sie eben zum Verstndnis der gewerbe-h^^gienischen Daten notwendig
auszugehen
und
die
und zwar lege ich besonderen Wert darauf, den Wrmehaushalt und Menschen dem Verstndnis der Techniker nher zu bringen. Sonst bleiben ihnen Vorgnge, wie der Hitzschlag, sonst bleibt ihnen der Einfluss der Lebens und Ernhrungsweise des Arbeiters auf" seine Widerstandsfhigkeit gegen gewerbliche Gefahren, schliesslich auch die krperliche Leistungsfhigkeit des Arbeiters, soweit sie sich medizinisch errtern lsst, unverstndlich. Man hat den menschhchen Krper oft mit einer Maschine verglichen, und wenn auch dieser Vergleicli sicherlich nicht vollkommenn zutreffend ist, so muss der Techniker doch m. E. wissen, wie die menschliclie Maschine etwa beschaffen, ist, die unter seiner Leitung arbeiten soli. Denn der Techniker ist ja eigentlich gewohnt, auch die kleiusten Details der Maschine zu kennen, die unter seiner Obhut steht. Bei der Besprechung der gewerblichen Schdlichkeiten stelle ich, wie gesagt, wenn es sich um ein technisches Studenten Publikum handelt, die Besprechung der pathologischen Vorgnge durchaus nicht in den Hintergrund. Nur auf diese Weise gelingt es, dem Techniker die Grosse der Gefahren klar zu machen, die unter Umstnden den Arbeiter im Betriebe bedrohen konnen, Schliesslich balte ich auch eine Erorterung der Arbeiter- Wohlfahrtseinrichtungen vor technischen ZuhOrern durchaus fur notwendig. Sie mssen horen, was in einzelnen Betrieben auf diesem Gebiete geleistet worden ist, welche Erfahrungen man gesammelt hat, damit sie selbst, wenn sie spter in leitender Stelluug sind, zu neuen Schopfungen angeregt werden und dabei verstndnisvoll vorgehen, sichinsbesondere die Erfahrungen Anderer zu Nutze machen, so dass der Zwech, eine Forderung der Arbeiterwohlfahrt, auch wirklich erreicht wird und nicht immer unntz von Neuem experimentiert wird. Deswegenwird es auch zweckmssig sein da, wo ein soziales Museum oder ein Museum fur Arbeiter- Wohlfahrtseinrichtungen wie z. B. in Mnchen und in Berlin besteht, die Studenten am Schlusse der Vorlesung zu einer Besichtigung einzuladen. Fabriksbesichtigungen mit den Technikern vorzunehmen, balte ich bei gevverbe-hygienischen Vorlesungen nur ausnahmsweise fiir notwendig, z. B. uni ihnen eine vollkommene Entstauist,
Stoffwechsel des
liiiiigsvorrichtung
/ii
HI
demoristiiereri. Im allgemoinen habon die Studenten Hochschulon ziemlich roichlich Gelegenheit, diejenigeii Betrieln, dio sie iiiteressierfii, in undiTon Vorlesungen unU-r Lcitung voli Technikfrn /u Itosiflitigeii und zu wcnig zeit, um hier aurli nodi
an
ilen techiiischen
^'i'.t;iiifi
-i.-li
werden naturgeniss
Die
rein
zuin
Teil
Medizinor
sein,
ist
nicht
medizini-
schen Din^'e sind ihnen, zu oineni grussen Teil wfinigstens, aus klinifchen \'urlesungen goiaufi^^ und soweit sie schoii als Aerzte ttig sind
wohi auch
alter
initunter rein
Zusammenhang
sie
mit der
Dinge
besitzen
vielfach
und pliysikalisclie Verstilndnis. Sie zeigen zwar nalurgemss fr die Schilderung einzelner lechnischer Vorgange, die ihnen neu sind, grosses Interesse, aber sie ermiden leicht, SdhaM iluieii ih re V(rlil<lung erschwert, mit vollem Vepstndnis
nicht
das
geniigende
cheniische
zu folgen. Man darf daher vjr Medizinern wuhl die technische Seite gegenber der medizinischen betonen, aber m. E. auch nicht zu stark, deiin die Medizinor sollen zwar auch lernen, wie man gewerbliche Krariklieilen verliuten kann, aber sie sollen vor alien Dingen auch gewerbliche Krankheiten diagnostizieren lernen. Denn nur, wenn unsere Aerzte wirklicli richlige Diagnosei auf dein Gebiete der Gewerbekrankiieiten stellen, wird auch die Statistik der gewerblichen Krankheiten, die ja doch eine der Grundlagen fiir unser ganzes gewerbe-hygienisches Vorgehen bildet und leider zur Zeit noch auf recht schwacben Fiisson steht, auch wirklicli eine bessere werden. Deshalb glaube idi, dass man vor Medizinern cen allgemeinen Pian fiir die Vorlesungen, sowie idi ibn fin- die Vorlesungen in der technischen Hochshuie entwickelt balte, wohI festhalten kann, dass man recht liaufig, Fabrikbosichtigungen mit den Medizinern vornehmen muss, alter dass vor alien Dingen aui'li N'orstellungen von Borufserkrankungen notwendig sind. Nur so wird der Arzt es lernen, diejenigen Leiden, die durch den Beruf bervorgerufen werden, wirklich sicher von anderen Erkrankungen zu
trenncn.
Idi wiirde es nicht iVir zweckmssig halten, oin .Vmbulatorium fr lewerbekrankbeiten eiiizuriditen, wie es Stunmerft'ld vorscblfigt, und dori die \'orlesungen slalttinden zu lassen. Einmal wiirde man nur an ganz grossen Universitiiton, wie Berlin, Wien, Paris, London violleicht das ntige Material an Kranben zusammenbringen, und lann glaube icb aucb nicbt, dass oin oinzolner .\rzt im Stand' isi, auf alien klinischen Gebioten, die hior in Betracht kommenr z. B. Haut =, Nerven = Lungcn =, .Vugenkrankbeiten u. s. w. mit der ntigon Sachkeimtnis die Diagnose zu stellen. Denn es handelt sidi liier dM.'h huHg um recht
schwierige und subtile Diagnosen. Ich glaube vielmehr, dass es riditi ger ist, an einem bestimmten Tag der Woche aus alien klinischen Abtei-
lungen und Ambulatorien diejenigen Falle auszuwhlen und durch den betr. Abteilungsarzt, also nicht durch den Gewerbe-Hygieniker, demonstrieren zu lassen, bei denen Grund zu der Annahme einer gewerblichen Schdigung besteht. Im Anschluss an jenen Fall btte dann der
und
den
Zusammenhang
in
des
Betreffenden
technischer
Beziehung zu erlutern und gleichzeitig die Massnahmen zu erortern, durch welche solche Schdigungen vermieden werden knnen. Ich vvurde es fur geniigend halten, wenn die theoretische Vorlesung vor Medizinern sich auf ein bis zwei Wochenstunden beschrnkte, und einmal in der Woche entweder eine Fabrikbesichtigung oder aber eine klinische Demonstration in der Art, wie ich sie eben geschildert habe, stattfnde. Ich muss hinzufgen, dass wir auch in Mnchen noch nicht zu einer solchen, nach meiner Ansicht idealen Organisation des gewerbe-hygienischen Unterrichts
fiir
Il
prof. L.
Devoto.
La
Clinica
delle
Malattie
Professionali
degli
Istituti
Clinici di
Milano.
Quando nell'autunno 1902 la Giunta Mussi propose al Consiglio comunale l'istituzione di una Clinica per le Malattie Professionali, ne esponeva la funzione didattico-sociale nei seguenti termini:
Studiare scientificamente
la
fonderne stico
e
le cause delle malatite professionali, difconoscenza clinica tra i medici, ospitare a scopo diagnoi
terapeutico
lavoratori
sospetti,
iniziati
od
lo
innoltrati
nelle
malattie professionali,
controllare
periodicamente
o
ai
stato
di
salute
in
lavori
insalubri
modo
particolare.
il
Poich
sionali,
malattie
e
di
profes-
stanno
per
avere
attuazione
pratica
e
il
la
soluzione
immile
nente, opportuno
zioni
di
programma
e gfeia
fun-
competenza
fa
azione
degli
restano
La
I '.tituti
Clinica
clinici
di
Malattie
professionali
parte
integrante
perfezionamento;
quindi uno
stabilimento
sui)eriore
che dove
nire
i
ilIJ
li
iro|i<)rsi
un'alta
meta
scientifica: quella
es|iIorare,
di
defi-
colle
industrie ,per
arrivare alla
l
loro
atttMiua/.ioiie
lilo
genuove conquiste, la fun/inne scieritifica dell'Istituto si pu dire pndla di un f;rand' osservatorio clinico-scientifico (convenientemente armato di mi'zxi \>(*r
o alla loro eliminazione,
ove sia
p<jssiUile.
poich
il
^'iorno per
porno,
),
dii-etto
pro<j;i-esso
industi-iale
solo
di
nuovi
prodotti
chinm'i,
di
ma
contatti nuovi,
si
da
andiienti
hi
speciali,
attitudini
ed atteggiamenti
diversi, cui
abituano
classi
lavoratrici,
donde
professionali, alterazioni
si
viscerali, di'foiiiia/iuni oi
ni'ili;Miia,
si
incontra
ji
eguale
trascen-
successi die
dono
nersi
La
mente
organismo essenzialmente
efficace
come
tale risulter
mantemaggiordi
afletti
sicuramente
fecondo
nella sua
gli
funzione
clinica:
ammalati
in
vi
da
malattie professionali.
Oggi non
si
contano pi
mestieri
che fxjssono
fpialche
m<xIo
sono
addetti.
Sono
veleni,
E a questa altre zone da citt e industriali dei malati professionali paganti fier sottojjorsi ad investigazioni e a cure: da queste entrate straordinarie risulter agevolato l'anun
largo
contingente
niorl>osit.
damento finanziario
riate
della
Istituzione,
mentre
si
potr
disporre
delle
di
un
sva-
perch<^
rappresentante
pi
di
(|uesta clinica
appare bene
desiderosi di
i
forme morbose, di apprenderne mezzi diiignostici e di seguirne le procedure curative. Press< questa Clinicii passeranno pi settimane quanti saranno per aspirare all'uflicio di medico provinciale, ili ufciale sanitario nelle grandi citt e nelle plaghe industriali, di medici^ addetto agli stabilimenti industriali e ai granili servizi pubblici, di medico nei centri operai e di medico ispettore industriale. K quanti di coloro che frequentano
le
imparare
importanti
il
relativo
bisogno
di
trasferirsi
per alcune
settimane u
Milano per acquistare
un.
414
conferma
di
nuovo
titolo,
nuova
maggiore
La
missione
di
questa
Clinica
zione
disinteressata
del
personale
addettovi,
per
alcune
delle
seguenti occorrenze:
a) per essere assicurati della rispettiva personale attitudine orga-
professione esercitata,
e) per controlli medici periodici, al fine di arrivare pi facilmente
alla diagnosi
precoce,
iniziale
di
forme professionali o
infettive
che
di sanit, di atti-
di malattia,
di
ai superiori ecc.
sia
per
Non
difficile
qualora
essa
possa disporre
di
di locali e di
tano un sollecito
ma
completo e sicuro
la
esame
(apparecchi
per misurare
la
statura,
circonferenza
toracica,
in
per
dinamometria,
ergografia, raggi X, bilancia ecc.). Naturalmente potranno convenire gli Infortunati sul lavoro.
La
dovr
ammalati del Comune, ma, permettendoglielo lo spazio, potr accogliere a pagamento ammalati extraterritoriali. Quante societ di previdenza, di mutuo soccorso, cooperative, industriali, quante pubbliche amministrazioni non preferiranno inviare i
offrire anzitutto ospitalit
professionale
questo
il
Istituto,
che,
attivo
alle
rappresenter
e
centro
in
pi
curative,
ordine
tende
della
fu grande e nobile la visione che origin la Clinica che atprossimo coronamento, necessario che le stesse idee larghe e moderne presiedano alla costruzione, all'arredamento e alla dotazione
il
Come
clinica
stessa,
lasciandola
ricca
di
spazi
per
futuri
inevitabili
di industriali e filantropi
di attirare
renderanno
attivi,
possi-
a s per
le
diverse ed importanti
e
di
una schiera di giovani assistenti, studiosi Capo sappiano dare alla grande iniziativa
che con
il
Milano
un
alto e
l^rof. Celli: Si
inijortaiiti comuiiiciizioiii.
iir>
sit (leve
fa
(Jome itnifessore d'igiene nelle nostre Univeraggiungere che dal 18'J^ nelle nostn' -nudt- dcL'Ii iiii/'t'ii.-ri ^
allievi di 3" cor>'
di cui
ha
parlalo
il
collega
Ilalui.
^iicllu
|)ei
nrjedici
che
vurrljotio
divr-ntar- sanitari
Questa lacuna accademica verni in parie colmata a Milanu; in parie perche alla clinica delle malattie del lavoru bisognerebbe aggiungere anche
un corso
di igiene industriale,
il
dilicile
poter
fjui
instituire, in cosi
proposito poi di
primitivo disegno
di
di
|arlava solo
l*
isp*-
zioiii
igieniche.
leg^;-
ora il nostro Congresso non pu non pregare il comm. Magaldi di ricordare al (Joverno che senza un corpo di ispettori tecnici e medici delle fcvMiriche ogni legislazione sanitaria del lavoro lettera vana.
Prof. li(Alt: Spricht ber den Gewerbehygienischen Unlerrichi am eidgenossischen Polytechnickum in Ziirich, der seit Beginn der '90"" lahre
von ihm
ertheilt
wird.
Die Zuhorer sind hauptschlich Chemiker und Mechaniker deren verschiedeiie Interessen im Unterricht berucksichtigt werderi. In der Anwahl
des StotTes
ist
niker verden auch Unfallverhiitungsapparate demonstrirt, welche in der werklialligeii Sammluiig der Anstalt in gr<>sser zalil vorhanden sind.
In BetroH" Meihode verfahrt der Volani ebenso wie prof. Hahn, in der Weise dass es die spezielle Gewerbehygiene in Form von Beispielen
in die
Allgemeint' einflicht.
ist es, dass der Lehrer fur Gewerbehygiene moglichst viele Betriebe aus eigener Anschauung Kennt und in Folge dessen auch die Schwierigkfiten, die sich in der Praxis des Durch-
Absulut nothwendig
untersliit;;!.
Presidente d
la
parola
comm.
ni
generale del
erudite, e
previdcn/a
Ministf^rn di Industria A.
C:
e stala studiala
la
pii'slione
se
alcune
malattie
le
quali
possono ritenersi derivate direttamente dalla condizione o dalla natura del Javoro possano assimilarsi agli infortuni sul lavoro.
416
Difficolt di definire che si debba intendere per infortunio sul lavoro. Quindi difficolt maggiori sorgerebbero per definire caso per caso le malattie cosi dette professionali, sempre, ben inteso, in quanto assimilabili
ad infortuni.
La Commissione nominata dall'nor. Guido Baccelli nel 1901 esamin nel 1908 venne ad alcune conclusioni e nell'occasione in cui si problema; il discuteva alla Camera dei deputati il disegno di legge col quale si modificava
la legge del
marzo 1898
Ministro
proposte concrete per fare entrare nel quadro degli infortuni sul lavoro
derivate
da avvelenamento
da
La Commissione parlamentare
di legge,
non accett
la
proposta e
si
d'accordo col
il
invitava
problema
mediante l'assicu-
come
si
si
alcune malattie
la
che derivano
Ma
in quel
paese
alle
malattie ordinarie
provvede
cura medica gratuita, con la somministrazione -dei medicinali, coi sussidi in denaro per un determinato periodo di tempo nell'anno. In Italia le cose vanno diversamente; le nostre 7000 societ di mutuo soccorso, alle quali sono aggruppate poche centinaia di migliaia
convenientemente con
la
di soci,
lattia;
il
conclusioni
i
della
pongono
(leggere
delle malattie.
il
programma
della
Coiiiinissione).
Quanto
difficile
agli studi
dell'assicurazione,
riuscendo
mutuo soccorso, il Ministero ha compiuto uno studio germaniche consegnato in un volume del quale alcuni esemplari sono stati messi a disposizione del Congresso.
della
Non quindi lontano il giorno in cui il Governo, accogliendo il Camera dei deputati, che fu pure espresso dal Senato, possa
le
voto
pre-
ma-
Ed
io
sarci lieto se
il
di
domani
che
questo senso.
dovette
tviustalare
|rolMiiiiari,
numero
iiiatfT;ili
la
r|ualit:i d<'i
lavorazione.
Consider d'altra
striali
[larU; clic
la
iii\t*rsa
ojjUh-i
inmi-
posti
nelle varie
regioni
del
Regno, e
differenze
notevoli nei
metodi di lavorazione e nei progressi tecnici che si nutano fra industrie analoghe esistenti nella stessa regione, non permettevano di generalizzare le conclusioni tratte da un limitato numero di osservazioni.
La Commissione riconobbe
piali
si
perci la necessit di
procedere ad una
esercita
il
lavoro industriale, e
le
scuna industria.
speciale
questiona
ri'
p<'r
ciascuno dei
L
"2.
ceramiche e
delie vetrerie;
3.
't.
5. 6.
7.
Industrie delle spoglie e dei residui degli animali; Industrie del vestiario ed affini;
Indusli'ie della carta e
8.
'.).
poligrafiche;
10.
Lavori agricoli;
dei trasporti - Servi/i
ili
IL Industrie
I"2.
l'omunicazione ed affini;
Ogni (piestionario result composto di due parti: la prima tlelle quali, comprendente una doppia serie di domandi uniformi per tutti, veniva in
certo
modo
la
a costituire
la
tali
parte generale
di
o^mi
la
singolo questionario.
L>a
ciaf':
[rima serie di
domande riguanlava
generalit dell'opifcio,
il
sua denominazione,
l'oggelli dell'industria,
le
di vi'^ta
dell'ubicazione,
del clima,
deU'acqim potabile, della fogiuitura, ecc. Le domand; invece appai-tenenti alla seconda sene riguanlavano essenzialmente il personale occupato richiedendo esse il numero degli operai, il numero delle ore di lavoro tanto diurno che notturno, le mercedi, il nuuero e la durata delle interruzione del lavoro, ecc. Tale [>arte generale si chiudeva poi con una nota con la quale si chiedevano informazioni intorno al tenore generale di vita degli operai
418
che possono
il
vestiario, la pulizia
generale, ecc.
Alla parte generale del questionario faceva poi seguito una speciale comprendente una srie di domande non pi uniformi, ma distinte per
ogni genere
di industria, circa le
causa dei
differenti lavori
che compiono.
La Commissione non
cio
si
dissimul
le
gravi
difficolt
di
una simile
numerici, a fare
un vero e proprio studio di statistica sulle malattie professionali. compiere simile studio si sarebbero richiesti importanti mezzi finanziari, tempo lunghissimo e sopratutto organi specialmente educati in questo genere di ricerche, mentre il difetto di uno o pi di questi fattori essenziali avrebbe potuto frustrare lo scopo che la Commissione medesima si prefggeva. Perci la deliberata inchiesta doveva avei^e soltanto in parte lo scopo di raccogliere dati di statistica numerica, il vero fine di essa dovendo esser quello di radunare una scorta sufficiente di fatti, di indicazione e, se si vuole, anche di opinioni delle persone competenti intorno all'importanza
ed
cause delle malattie professionali. Questo importante materiale, frutto dell'altrui esperienza, avrebbe poi dovuto servire di guida alla Commissione nella esplicazione della seconda
alle
cio nelle
ispezioni
gli
agli
opifici,
le
quali
elementi
raccolti
con
Il
sanitari del
hanno
mezzi
di cui
modo
le notizie richieste.
ai predetti
il
funzionari, in
degli
la
numero
di
circa 21,000,
numero
stabilimenti
indu-
striali esistenti
all'obbligo
Tali
questionari
vennero
modo seguente:
2900 1800 1800 1100 30
3.
4.
5.
i}.
'ilo
HOC)
residui di animali
7.
S.
Industrie tessili
Industrie del vestiari) ed affini Industrie dalla carta e poligraficln
'MOO
OSTK) 10<X)
J.'rK)
0.
10.
il.
Lavori agricoli
Industrie dei
trasporti
ecc.
...
l*)0
:;())')
i'.i
2.
600
T
8.
t.
chimiclie ed affini
........
animali
450
IG
5.
(J.
1650
3.50
7.
X.
[).
30) OO
.")()')
10.
11.
12.
Lavori agricoli
Industrie dei
Servizi
trasporti
ecc
Co
igienici
sanitari
650
Diill'osanie dei 6500 <|uestionari raccolti la Commissione pot rilevare primo luog<) che il l<ro numero, per ogni singolo gruppo di indu.strie, non era in rapporto con l'importanza di ciascnna di esse, sia considerando il numero degli stahilimenti industriali, sin volendo toner conto del
in
numero
tutte le Prefetture
degno di nota fatto dalla Connnis'^ioiie tu -lie ii>.m avevano spiegato lo stesso zelo nella distribuzione e nella raccolta dei questionari, per cui industrie identiche si vedevano talvolta rappresentate da un minor numero di questionai^ appunto nelle regioni nelle quali esse sono pi diffuse. Venendo poi all'esame del valore intrinseco dei dati raccolti, la Commissione dove" convincersi che (|uesti erano precisi e dettagliati e rappresentavano un materiale di considerevole importanza in quella parte
singoli
Un
dei
questionari
.-iHe
che
si
riferiva
:ii'Ii
.alle
condizioni
i^d
igieniche
<Mii
il
tlegli
stabilimenti;
si
i-Mudi/inni
Tifto
nnerM
a quelle in
Ia\i>ro
compie.
Tutti questi
dilli,
nostro
esercizio
industriale
relativi
all'igiene, all'ee.w
le
nomia ed
]ier
ai
imman-
cabili deficienze,
quanto
le
molte industrie
iniziativa
o dellanure verso
Invece
i
420
alla
riferisce
Non
soltanto
mancano spesso
da molte
risposte ai que-
suddetti,
ma
forma
di
restrizioni, e talora si
anche notare che parecchi stabilimenti analoghi si erano messi per rispondere con una formola unica, evasiva o sibillina^ mentre si trattava appunto di industrie che sono ritenute fra le pi perid'accordo
colose per la salute dei lavoratori.
La causa dell'insuccesso segnalato in questa parte della inchiesta sta evidentemente nella poco attiva collaborazione prestata dai medici prosanitari, funzionari sui quali, per l'ufficio che occupano e per la loro capacit tecnica, la Commissione aveva fatto il maggiore assegnamento. Sembra invece che essi, salvo rarissime eccezioni, ad onta delle ripe-
Ministero,
si
siano
i
limitati
a distribuire e racco-
gliere
con-
tributo personale.
Le
sione del
modo
di
data questa
menti dei quali questi possono andare orgogliosi, cio sulla economia e monche o reticenti sulla morbosit e mortalit degli operai, argomento che poteva gettare una luce sfavorevole sull'esercizio di ogni stabilimento. Ad onta di ci la Commissione, persuasa che il materiale raccolto
rappresenti, e per la quantit dei dati e perch essi
le
si
riferiscono a tutte
industrie italiane
relativamente' alle
un
l'importanza.
Il
relativo lavoro
si
eseguendo
dal Ministero
ed
prossimo
lo spoglio
al
termine.
Il
il
di
ma
anche
in
il ri ssunto sono fatti per provincia che il lavoro non consister soltanto nel raggruppamenti di essi ed in giudizi sin-
quali
hanno
richiesto
e diligenza accurata.
deficienza dei dati raccolti per mezzo dei questionari riguardo morbosit ed alla mortalit specifica dei lavoratori, indusse la Commissione a proclamare l'assoluta necessit di raccogliere, col metodo del
alla
La
^
prcleviiiuoiitii diretto,
iiej^li
i
4-^1
i,,'''!"
i.i..
dati
relativi
-.II"
.f,.-^
stiibiliiiienti
il
pi importanti.
iii'incipio,
In b.ise
questo
ed
dalla
t'Ui
rigoi->3a
<-,nc'r'.HH/.a
<>Uaiil<> i
pu ottenere
clusioni
jii
la
eupia e
la
|>er
venire a conin
utili
indiscutibili,
singoli
Commissari hanno gi
visite locali
dt.'llc
parte
quali
(uluto, e proi-ederarnio
fra breve,
presso
predetti stale
monografie
della loro
ittie
rispecchieranno fedelmente
tanza e
sionali.
le
condizioni
dal
di
quei gruppi di
di
industrie
punto
vista
che impor-
frequenza con
la
profes-
il conini. Magaldi |ter le notizie che ci ha Cassa dell'assicurazione obbligatoria delle malattie ci assicura dinanzi alle questioni cui pu dar luogo la comunicazione di stamani del prof. Monti. Non enti*a in distinzioni fra infezioni professionali ed infortuni sul lavoro, cosa che perde un po' del suo vaNjre dinanzi al una legisilazione cosi completa sul lav"?-.. <'li" vubi fin.. -tir-i^iicnr ./;,.no
pei'
l'invaliditA
(^uell<
per vecchiaia.
gli
t?l
che
preme
di
notare
si
>
che
dati rai-colli
<'<n
rniciiiH-iia
mila questionari,
del
di cui
ne sono
6500,
hanno un valore
azit)ne
i""
il
metodo
si
cominci
di
lavi>ro e
che
ci
si
valga
com-
Se non
jer
si
dirette,
non conosceremo tanto presto tutto quanto interessa l'igiene e la patologia industriale anche ne' suoi rapporti con le questioni di ordine ec(^nomico. Desidera <|uindi che oltre l'assicurazione obbligatoria si raccomandi vivamente l'istituzione dogli organi destinati al particolareggiato
studio e rilievo dello stato delle nostre industrie.
il
gatoria contro
della legge
il
le
comm. Magaldi ha
del
mancano
dati e do<*umenii
in
forniti lagli
uttieiali
si
sanitari
mancanza
un ispettorato
Ma bene
lavoro, e che
perci
<lalle
statistiche telesche.
ricordare
che
di
nessuno
mestiere
precisi
sulla
morbilit
singole categorie di
Tocca
il
alle
leghe
di
diverse
Camere
i
compito
raccogliere a
mezzo
propri
medici
dati
42'^
questi
l'Ufficio
disegni di
provvedimenti. In base a Lavoro potr farsi un concetto esatto per i futuri legge. Propone che le Camere di lavoro siano invitate a fare
del
tali statistiche.
Dott.
Burruano: Facendo
infortuni,
voti
al
Governo, propone
professionali
di
estendere
solasi
mente
agli
come
in
fa
una legge sulla invalidit degli operai di tutte le industrie, L'assenza di una legge che non comprende tutte le malattie professionali, mette in pericolo l'operaio a non essere indennizzato dalla legge
voti per
sapere
distinguere
Prof. Biondi:
Raccomanda che
il
il
obbligatorie in Francia
relatore sulla
il
legge
le
delle
pensioni
principio che
rendite disponibili
possano
impiegate in opere di previdenza sociale. Questo realmente espresso anche dalla Tiostra legge di pubblica assistenza e di beneficenza, ed da augurarsi che venga confermato nel disegno di legge sulla assicurazione obbligatoria contro le malattie, da cui solo da attendersi la formazione di organismi economici atti a
in parte essere
principio
fu
combattere
Comm. Magaldi
fra assicurazione malattie e assicurazione invalidit. In Francia la questione dell'assicurazione obbligatoria per la vecchiaia stata risoluta col
disegno
al
di
Camera
sono
suffi-
conciliate le
ammettendo
l'obbligo
scelta degli
organi assicuratori.
Ma
non
in
si
Francia dove la mutualit provvede convenientemente alla malattia sente il bisogno e non si vuole l'assicurazione obbligatoria per
le malattie.
nel
La lotta in Germania contro la tubercolosi si fatta essenzialmente nome e nello interesse della Cassa di assicurazione per la invalidit.
Dott. Petrini: Ritiene che nella attesa che
modo abbandonare
la
venga promulgata la legge non si debba in alcun primitiva decisione del Congresso che tendeva a
ci perch la
le
malattie,
f'
un elemento
decida intanto
la questine delle
infezioni professionali.
il
Si associa al prof.
rurstierr per la
l'
industria, con
di
avvalersi
di (juesio
anche
pro-
approfondire l'influenza
di-i
processi di lavorazione.
Presidente dell'assemblea
senatore M. De Cristoforis
propone
il
si'^ruenle
ORDIM-:
//
DKL (JIORNO:
dei f/iurno
deliberali dai
che il Gorerno, in rfUcione aijli ordini due rami del Parlamento, presenti un diseffno
l
di
ief/tje
ijiinlnuiiin-
imund
tlrnli
Congresso approva
risaie.
fondamentale
lato
=
di circi
l'alimento
GOO
milioni di uomini:
Chiamato a trattarne
i
il
sanitario
il
per quanto
coltivatore,
riguarda
io illustrer
sono
teri
le
dipendenze immediate
La
paesi del
mondo ha
carat-
un campo ci*" per ragioni idrauliche o ignoranza tecnica assoggettato perennemente alla prKluzione di un unico tipo
della risaia stabile, di
cereale.
la
risaia
Va
da
i
s"
che
la
risaia di
oltrech"'
pi ra-
si
vivamente
la
fantasia e
il
in artificiali
e,
laghi
in
risaie
umide
in
quello che
un mito,
in asciutte.
42i
molte
risaie
tipo
Nilo, le risaie invernali dell' India, le risaie a secco delle montagne Indiane e Giavanesi ridotte all'uopo in una successione scalare di terrazzamenti.
N meno
igienici la
1 Il
interessante per
le
nostre
ricerche
di
conoscenza dei
differenti
metodi
della
metodo antico
comune
semina a spaglio o
usato quasi esclusivamente in Italia, nell'India e nell'Indocina; 2 Il metodo a vivai o semenzai, diffuso in Spagna, nel Brasile e
pu mente
si
e successivamente
grani del riso in un piccolo riparto del campo destinato a risaia, nel trapiantarle a pianticelle nate e cresciute
il
campo a
ci allestito,
disponendole e ordinandole su
metodo della semina a righe, gi in uso negli Stati Uniti e e timido neUa Valle Padana. L'operazione pu essere fatta a mano oppure meccanicamente per "mezzo di speeiah seminatrici di riso, di cui sono in commercio vari modelli, tutti pi o meno imperfetti. Altro episodio del lavoro di risaia degno di ragguagli la mondatura del riso, anzi la si pu definire l'episodio pi culminante della risaia. Col riso prendono sviluppo e rigolio altre erbe estranee le quali finirebbero, se non fossero estirpate, ad avviluppare cosi strettamente il riso da intristirlo nel suo sviluppo e comprometterne il raccolto. Per la mon3
Il
appena
iniziato
addeuna nuova pena mitologica locale, d'opera la mano non basta estesa molto strato. Dove la risaia conviene che sia istituita una forte corr?nte d'emigrazione temporanea,
occorrono falangi
di
immagine
personale
calcolata per
l'
Italia in
si
50 mila persone
circa.
di
La mondatura
simativamente
inizia verso la
met
maggio
e si spinge appros-
10 luglio; la sua intensit graduata sulla varia quantit delle erbe. La risaia presenta allora le seguenti condizioni caratteristiche: altezza dell'acqua da 25 a 30 centimetri, temperatura meridiana 34", 35", contenuto di principi chimici da dissoluzione delle erbe
fino al
dopo l'aratura. in tale ambiente viene ad imporre il seguente atteggiamento professionale: incesso per pediluvio, pesca delle erbe per matilizzanti gettatevi
La mondatura
gambe
ed
il
divaricate in
riso,
coper-
fazzoletto
di risaia.
bianco.
Le mondatrici procedono
svellono
le le
Colla destra
erbe, le
consegnano
sare
di
un manipolo, se
fanno passolchi.
mano
il
mano
in fascio nei
Tnlora
riposo.
Le mondatrici variano
il
l'i"
volte penzoloni
ritte
il
braccio sinistro,
a volti* riunendo le
.
alternaido
mani
manipoli
davanti al
propri e
degli
atteggiamenli
press*) a
descritti
sono
in
poi
di corti distretti.
metodo
della sar(*liiatura
la
(^
poco identico
<>
tutti
paesi,
ma
di
la
sua importanza e
sua estensione
le^Mla
agli adottati
metodi
semina.
La sua necessit e relativa importanza massima nelle regioni che, come l'Italia, praticano su amplissima scala il metodo di semina a spaglio; minima all'incontro nelle risaie coltivate a vivai e successivi trapianti,
perclit'
la
un terreno
fi-esco
lavorato
privo
affatto di
erbe. Se
non
si
che
in
fenomeno
sosti-
piantazione acquatica.
Per ultimo
l'altro di
la
semina a righe
manuale o meccanica
si
propone tra
percorso col
mezzo
dei solchetti
interlineali, e
preconizza
altres
trasformazione
radicale in
gran parte
del lavoro
manuale
rimodernamento
di
lavoro, che
altre lavorazioni.
(^
prima
la
che 6
liro,
Sono
come
girini, pesci,
di
lumache, desti-
fatto io
riteni;o
dannosa
tenute, di
promuovere ed estendere
spiccata
voracit
virt
distruttiva
delle larve
anofeline.
I^a
mano
mietitori e le spigt>;
laliici, gli
essiciitori,
trel>biatori,
collettori
o insaccatori
quella fore-
i26
Chi dice risaia non pensa alla malaria. Non intendo sviscerare
l'influenza della
risaia
in
sopra
le
condizioni
igieniche
della
popolazione
estranea
Su questa via
In uno stesso
afflitte
Comune
si
dalla malaria: le
une sono
le
modo che
malaria,
quasi
tutti gli
abitanti sentono
altre contribuiscono
I
ma
in
forma sporadica.
focolai vivi
distribuite
Comune. Le
sedi
meno
gruppamenti di case formanti il capoluogo, a cui imprimono una fisionomia differenziale dalle cascine altre esplicazioni del lavoro, l'artigianato e la piccola borghesia locale: sul rapporto di queste due classi colla frammischiata classe agricola si commisura anche la percentuale dei casi malarici. Naturalmente questi non sono assiomi assoluti, sono verit tuttavia valutabili come grano salis. Di conseguenza quanto pi piccoli sono i Comuni, meno artigianato e borghesia si concentrano nei eapiluoghi, tanto pi questi saranno riducibili alla similitudine di un aggregato di fattorie, e tanto minori saranno
le differenze
malariche tra
le
cascine e
detti eapiluoghi.
In realt la statistica discopre 3 a 5 casi di malaria per cento abitanti nell'abitato urbano,
mentre
la circoscrizione
La
ragione
di
mezzo
zanzare evolutesi dalle larve di risaia e dei fossi irrigui, assegno insieme un'alta importanza alla condizione, che fa dei cascinali un ambiente d'elezione e di concentrazione per gli anofeli. Ordinariamente per l'eziologia della malaria ci si contenta di ricercare e stabilire le condizioni locali propizie alla deposizione delle uova
ma
io
Ma
d'importanza non
meno
e
alla
ricettazione,
agglomeramento
SVIu[j|M) (lef/Ii
dell'
111
iliSflti
|i<'r(t'tli.
imliclir
;i
1111
C'iiilult'i
llt'i|il('iili
Ila
vita
iin<.
Ora
il
lunnain
['opUinuin (lugli
degli
amliit'iili
arifeli;
por
ed
ricovero diurno,
uuturiu che
le
pabulo e per
le
l'iberiiazion?
pur'
grandi e
il nucleo organico delle fattorie e dei nosti villaggi. L'anofelismo trova pertanto nelle risaie italiane due cjndizioni essen-
ziali
il
e inscindibili,
il
il
ricovero e
lumeggiare la inalariologia dei cascinali soccjrrono poi altri poche per brevit ricapitoliamo sommariamente. Kssi sono: i" Le stalle, da quel serbatoio che sono, hanno funzione di ripopolare di larve anofeline la risaia, con ordine d'espansione successiva
stulati,
|jiii
lontane;
i-isnia
Le larve mancano
in
in
aprile e in
maggio, e compaiono
devastatrice
rare in giugno;
3
pciiuiliaii ice
i-
delle larve;
pr>-
digioso dopo la
5"
Il
monda;
valore
malaria
della
produzione zan-
Il
numero
delle
Le zanzare campestri
le
possono considerare
le
immuni da
infe-
perci
loro
punture; sono
all'incontro
da
punture delle zanzare stabulari o domestiche; annuale delle recidive e delle primitive inizia nelin
lalta
Italia
decisamente
luglio;
9"
credere che
la
il
fatto
denza.
a
In analogia a
tali
posliilali,
le
persone
addette
in
alla
risii'ultura
si
possono
per
lo
onlinare
due grandi
classi:
I.
Lucuratori
risaia,
itidiijcni
uvcvntizi,
cio ai
larort di
ma
di
malaria
ma
Soltanto di
endemica
lix*aK>,
e rientra nel
Il
contegno sanitario
di
costoro
deve essere
di
profilattico, se
afflitto
il
loro
comune
da ma-
il
da 11 a 80 per cento abitanti, semplicemente curativo per cento della malaria minore.
II.
il cui doniicilio permanente o temporaneo nella fattoria una condizione tassativa del patto di lavoro. In questo caso la malaria per ragioni del soggiorno nel focolaio pi vivo della stessa da considerarsi legata al contratto di lavoro e perci chiaramente professionale. La classe comprende due importanti ordini di lavoratori:
Lavoratori,
costituisce
nelle fattorie.
la
le
ai
tempi della
trapianto
grande Roma,
coltura
estensiva
era in
a duplice fisionomia: militare e come nelle zone risicole, per ragioni logistiche e agrarie, per economia di conduzione, si sono imposte quelle immagini ridotte delle antiche colonie, che diconsi cascine e i cui abitanti portano tuttora il nome di coloni. Questi sono gli autenProvincie, e
civile.
il
Ora che
tici
risaioli,
risaioli
propriamente
detti,
per la risaia e nella risaia, seguendone coi loro lavori tutte le vicende colturali. I.e loro mansioni di vaccari, bifolchi, cavallanti, mazrisaia,
zolai, porcari
dispongono
tutte di mille
momenti
malaria, conta-
giando rispettivamente
era da taluni
e gli altri
membri
della famiglia.
gli
sostenuto
diversiva
si
di
sfollamento
Ma come
rettamente
un mezzo
di
vicinanze?
Anche
cento
di
la statistica
se qualche insegnamento
lesi,
gli stallieri
coloni sono
trech per professione, per ragioni di soggiorno nelle stagioni pi malariche; e coinvolgono
tutti gli altri
nell'accentuata loro
della famiglia.
esposizione
mestierale
anche
luglio e
membri
si
La
intermittenti
scoppia
ai
primi
di
progredendo
429
Le felthri hanno oaraltore mite, dotnaliili colle ordinnrie cure. Sono una rara evenliialitA le [oi-inriiise. Lo rni'^iire prnfilatiiclie indicai* per coloni sono:
i
1"
/iipiio
Iiithianciitiirn
j)/'riodica
<h:lle
cane
coloniche, perch
la condi-
paroli
de^'li
annorite
anofeli.
si
Il
favorisce quella
soffino a volta
prestai
W" I)isin/f':io/ie
a/mloifa
delle
ntalle,
almeno
ilue volte
novembre
\i\
e in
primavera;
clu'micu. .Natule
indicazi<jno assoluta
profiln.'i.ti
modifica
condizioni
la
<'
anno
ripe-
La meccanica drvrebbe
cessare coll'ottobro.
su<i |ii-ini*ipio ai
primi
di
iriuirno e
La clinica dovrebbe cominciare il 1" luglio e |roseguire lino al novembre. " Per avviare e assicurare un'adozione sicura della profilassi chimica, trattandosi di superare un problema non solo igienico ma sopratutlo educativo e morale, occorre che nella grande lotta antimalarica il medico non rimanga isolato, che lo sussidino l'adesione e l'assistenza dei
L5
condiktlori di
poderi, C(.stituenti
ti"a
loro
lef/he
gnare,
di
norme
ptv>filat-
che viene
atto di
lor.)
locale
connivenza
L un
ile
potrebbe chiedei-si
lavoratori pi evoluti
conservando
il
via pi tranquilla, pi
ilelle
d'onore per
allo sviluppo sociale, economico agrario Le leghe antimalariche saranno un tiudo classe agricola, che avrA sapulo sfondare l'antica diflfi-
salubre
che a loro interessi m<ilto pi la salute che quella dei propri cicloni. \ un rinnKlernare la
si
sono
mossi molti industriali, col curare e favorire piv>pr operai, considerandoli e riconoscendo loro dignit di collalMiratori. Le leghe infine hanno
un piogiamma nudrito
d'idealitA,
ma
ilestituito di
ulo|)le,
un programma
l'epica fatidica lotta a favore del
430
purch
il
complemento
della
tutela
per coll'igiene generale, sulle abitazioni loro assegnate dal patto colonico
e perci faciente parte
il
delle
Io
solito
ritornello
di
lagnanze sopra
solcati
diroccamento
rivoli e
di
tanti
sedicenti
abitati,
sopra
cortili
qua
e l di
stagni di liquame
Io manifester soltanto
il
eretti
da
un capriccio balordo e avaro in terreni vallivi in confronto di prossimi rilevati; e ci in grazia di una libert igienico-edilizia, che non dovrebbe
assolutamente essere, trattandosi
di veri e
la
campagna.
I.
Lavoratori della
monda.
a troppi parso di essere competentissimi. Si ^ scritto che i mondatori o meglio per la prevalenza assoluta dell'elemento femmile mondatrici sono assillate dalle febbri. In base alle mie ricerche nile coscienziose di cui ho gi reso pubblico conto posso assicurare e affermolti,
inesatto,
vari
si
progetti
protezione legislativa
in
igienica
compilati
un fatto ormai acquisito. genuina constatata che le febbri malariche la realt e sono Orbene piuttosto rare tra i mondarisi immigrati, i quali pure per molte ragioni parrebbero un terreno vergine dotato di marcata sensibilit alla malaria; e sono rare tanto se investigate sul campo del lavoro, quanto se consull'argomento
e
parola
come
di
comune
teggiate dopo
il
rimpatrio.
del
Le ragioni
1
fenomeno
assoluta
in contrasto stridente
La
;
quasi
il
mancanza
di febbri
ratori locali,
degli anofeli
2
a fortiori
di
anofeli infetti
di
il
monda;
il
tempo
nella moltiplicazione delle nuove generazioni anonon breve che sappiamo intercedere tra l'infezione eventuale dell'anofele perfetto e l'acquisto dell'attitudine ad infettare.
dalle risaie
feline;
turno di
periodo
Le indicazioni sanitarie
I.
\M
utile,
di
conseguenza sono:
ma
non
indis<'.i
della cura
fobliri,
nvlodim caso per caso; niisiira liiiistificata dalla cumulo di fatiche richieste dalla sperequazione tra
il il
le
dalla pratica
preservahili
di
dalla
convenienza
affatto
speciale
al
lavoro,
evitare
necessarie ^uH'organismo di
ed esposizione
II.
al
sole
di
a turbe cefaliche.
Adozione
La
pnjfilassi
meccanica trattamento
eccessivo
di
dormitorio
Tielle
non impone disturbi e sfoggio vigilanza anche per l'ambito ristretto e addossato di un che si mantiene estraneo all'organismo, e che fav'jrisce
collettivo,
che
ore destinate
al riposfj
peri<>l"'
di dormitori,
proprietari signori
Ricolti. Essi eliminano il massimo possibile degli inc<)nvenienti e se non raggiungono l'ideale di concedere ad ogni individuo un lettino o una branda rappresentano tuttavia un progresso molto avanzato, che assegna loro una fisionomia civile molto dissimile dalle altre forme ordinarie
di
ricovero.
Dormitori
cosi
fatti
neutralizzano direttamente
le
le
ragioni,
per cui
mondarisi imdi
comune
di
altre e
dall'obbligatoria e eolleltiva
lavoro
dimora notturmi
indissolubile
determinata e definita
del patto di
Di passata sintetizzo in fretta requisiti di un dormitorio comodo ed economico: sufficiente cubatura; pavimenti in cotto, asciutti, rilevati, ad angoli arrotondati; apertui'C numerose od ampie protette con telai fissi di rete metallica, dei (juali solo alcuno munito di sportello mobile; bussole reticolari agli usci; distribuzione di camerate distinte per uomini e per donne; installazione nel medesimo fabbricato di locali appositi |er cucina
e per
disinfezione
cambio
Col
liezzo di speciali
II.
tramezzi
di
legno.
sione dei
raccolto
agosto e
si
di febbre
432
le probabilit di
si
contagiarsi
di
quello che
su per gi
aggirano intorno
all'
8 %> pro cento variabile e riducibile a Non ho nell' enunciazione del pr cento
delle recidive, perch a noi importa pi che tutto per ora indagare l'influenza che il lavoro dispiega, come causa occase non nell'infettare primitivamente, nel provocare
sionale
Sotto
dediti
titolo
si
sommano
operai
trebbiatori, essiccatori.
I
tempi
ci
li
seguenti indicazioni:
relativo
col
corollario
della
Aggiunta
meno
di
per
un
dei
del cascinale
il
in
i
lavoratori
scoperto,
per
i
l'ostilit
Come
s' visto, la
tutte le esaminate-
Ma
si
oltre alla
stessa, negli
delle
Dopo
sfiorando schematicamente
avvertire che in
malanni,
le
cause specifiche,
rimedi. Inutile
massima
gli
collettivit tanto delle mondatrici che dei lavoratori del raccolto, col divario che i fenomeni sono molto pi salienti e cospicui presso le mondatrici,. in ragione del loro numero imponente.
Inconvenienti igienici:
1.
2.
3.
Il
i:r5
--
casi delle
parte a tutte
lo
dense e
|iiTcliO costanti
fli.sciplinalili
ogni anno e in
il seguente: sono voramenU> une e degli altri, comuni del resto promiscue comunit: li riferiam<^t tuttavia, ogni cumpagtiia, e perdio da cause accertale,
e correggilili.
delle
reltlri
Causa prevalente
sc(tpici
reunialicli.
-..(,.
ricoveri
nolluiia
igro-
meteorici e agli
stati
come
fienili.
fatti
imperfetta
dopo
pasti durante la
monda.
con persone affette
di
unico e sfiuisitiiinente
inficialtile,
forme contagiose.
Kimedi
1."
|irovvideiize ai
f/in
mali deploi"ali
;
sai-elileri:
domi {tori
rfescritli
2."
Sostituziotie
agli
attuali
metodi
di
reclutamento, di
speciali
'i^ci di collocanif'iiio
un primo saggio istituito per cura e iniziativa della benemerita societ T'nmnitaria di Milano a cui giusto che di qui pai'ta una parohi di plauso e di incrraggiamenlo. Forse tali
dei (piali
l'opera
e senza bisogno di
creai-e
uffici
esosa e speculatrice dell'intermediario nuovi enti o ordigni burocratici, col tramite comunali.
s'iscrivono a formare le squadre
le
Comuni d'emigrazione
presso
il
che cimunica
iscrivono
notizie statistiche
.Analogamente
richieste di
agricoltori del
Comune d'immigrazione
d'opera ai
le
loro
mano
richiesta della
mano
le
Comuni
contatto diretto
l'agricoltore per
i
due
l'alli'a
da una commissione
i
Hell:i
-mu.kIt-.i
imnilc m
.lir.>
contratti.
eoo/wniiiro drile
concerne
i-izzare
le
le
pi-ovvisle, li
Al qual
di
Congresso s'O jiffermata l'opportum'ta norme per una scella pi a|ipropriafa degli alimenti
ci
si
voli^a-
popc>lari:
ebbene, qui
Col
offre
subilo
di
modo
una
piccola
il
affermazione pratica.
cui desc> la carne''
persuadere
la
massi
un reujoto mito, a voler introdurre nella propria alimentazione la carne saporita delle rane, che sono un'abbondante e succosa res nultiu.s delle risaie e la cui pesca f* sempre facile e sicura; 4." \'ii/ilun:n igienica sui dormitori r sul ritto affidata con speciale
incarico agli ufficiali sanitari;
434
5."
'
Aumento
pasti;
6."
reclutamento forestiero,
degli individui
Possiamo ora sceverare nettamente le affezioni proprie dei momenti che formano il meccanismo completo dei lavori di monda
raccolto,
all'
vari e di
di la
convivenza
collettiva.
ciale della
mondatura, che
cutanee proprie a quel momento meccanico spe rappresentato dal pediluvio o maniluvio
gli
professionali.
Comprendono
commessura
ai piedi si localizzano
il
2 dito,
che sono
la
porzione pi avanzante
e alle
mani
si
localizza di
al
il
medio
e l'anulare,
prevalenza legata
modo
pianticelle del
classici eritemi
specifici circoscritti,
eritematoso
sono l'aspetto
volte,
a volte composto di
dita,
una moltitudine
le
roseole
confluenti
al
il
gamba
Cause probabili: la temperatura un po' elevata dell'acqua, sua costituzione chimica, l'infrequente e tardo suo ricambio, la durata
l'attrito
continuato di cuti
massa vegetale
liquida e fangosa.
B) Paterecci propri
delle erbe
a quell'altro
momento
oppure
zione, tra pianticelle molto fitte e tenaci. E un'affezione secondaria a piccole ferite o abrasioni gi riassunte, nel capitoletto precedente, ma colla sua frequenza riveste le caratteristiche d'un'entit a s, degna d'un rilievo a parte. Lo scopo della mondatrice quello di sradicai-e le erbe; in tale operazione si devono a volte vincere tenaci resistenze. Ora
il
4:
sono
suscettibili
di scorticarsi
le
<
Da
profes-
Sede prediletta le dita della mano destra, e tra le dita, il medio; qualche rara volta interessa le dita della [Uiiuo sinistra per mancinismo della mondatrice o per vecchia usanza pp^fessionale, ora in decadenza, di usare nella sovesciatura alternativamente l'ima e l'altra mano.
Cj Lesioni oculari
proprie erbe
al
corpo
per la ricerca
delle
flessione del
di
massimo
in
i
riflesso solare;
oppure proprio
di
all'esercizio
visione
in
mezzo e
in
tutti
pulviscolo e di semi
proiettali
i-accoltu,
ressiccazione e la
ventilazione sull'aia.
Le
le-
aggravate
riso
stesse cause
|mm
determinate dall'esposizione
di
al -"ir:
una condizione
di
lavoro che
impone lentezza
in
movimenti e
e
di
s|)ola
si
cui
si
muove
respira
rado
sommano
lizzate;
si
si
sua pai-te l'elemento nervoso: sapendo noi gi delle amenorree per camltiamento di clima, ili amenorree professionali, possiamo anche qui ammettere un analogo combinato meccanismo per cambiamento di mela
stiere e di |)aese.
strano che n
casi
io
n molti
tra
le
altri c<jlleghi
interpellati
abbiano
infine,
osservalo
d'insolazione
mondatrici.
Si
verificano,
dopo la monda, differenze di peso, la maggior parte delle volte in meno; di pochi il peso resta costante. Le variazioni in meno oscillano esponente dell'influenza del tra eltogranimi e tre chili, e in esse sta lavoro di mondatura. Quali le misure dirette ad ovviare il descritto online ii iti<>rl'ihl<i.'
1'
Io [)ropongo le seguenti:
1."
la
()iire
monda,
agli
agronomi. .Noi possiamo (jUi fare assegnamento su alcune innivazioni che sono acquisite e he mostrano gi per (juanto ancora imperfoiie
la
penetrabilit
la
>ro
nmtare
tisonomia
preseutanea
della
addirittura
il
i36
la
condizione
caratteristica e
mezzo
riso,
liquido,
che
deplo-
come
sviluppo
del
la
la
mondatura a
risaia
prosciugata. L'altra
riso,
propu-
gnando
datrice
semina
e distribuzione
a righe del
predispone alla
mon-
un lavoro manuale, pi rapido e ordinato, con incesso regolare nei solchi interlineari; di pi conduce diritto alla mondatura meccanica colla speciale zappetta. Evidentemente l'operazione ridotta da manuale
pura, com' oggi, a mista mano-istrumentale, accorcia
la probabilit di lesioni,
i
tempi e dirada
delle erbe e
del riso,
che ora sono imputabili all'irregolare distribuzione la quale obbliga la mondatrice a un'azione disorinteressanti
ottica,
traumatismi,
mondatrici:
tendersi,
sistemazione dell'orario. Io
ne abbozzo
tre
lineamenti prin-
cipali
1.
2."
assegnazione di
di circa 3
un'ora per
il
la colazione ai
mondarisi;
la
e di
una pausa
ore per
pasto
cui
del
mez
ogiorno: l'orario
pi
resta
fasi, di
l'antimeridiana,
lunga,
buona pausa secondaria. La lunga pausa del mezzogiorno serve a ristorare la mondatrice della stanchezza da fatica e posizione anomala, a completare il periodo pi delicato della digestione e a svuotare in gran parte lo stomaco, funzioni attardate e rese penose dall'atteggiamento flesso di mondatura; serve infine a sottrarre le moninterrotta con
datrici all'operazione nelle ore pi canicolari e opprimenti, rappresentate
nei
giorni soleggiati
appunto dal
periodo
pomeridiano
cose
intercalare
tra le 12 e le 15;
3."
limitazione
dell'orario.
Sarebbe
dire
troppo
note
il
ed
il
ricordare
le
ai limiti dell'orario. Si
anche la pregiudiziale della mi affranco subito dal manipolo di costoro, perch ritengo la loro dottrina pericolosissima e come un impulso e una sanzione a regredire verso orari inumani, ormai calati nella storia,
posta sul tappeto
massima
libert d'orario: io
orari di 13 ore.
viceversa tra
limitatori
si
giuocata
per
man-
canza assoluta
di criteri
rigorosamente
scientifici e definienti
le
al rialzo
proprie simpatie
aggiungo una considerazione mia personale a quanto voi avete gi delilterato: io crederei opportuno proporre che sia inserito all'oi-dine del giorno d'un prossimo Congresso
la trattazione
inaliit'i,
4:{7
di
a (undo
ilei
li-ma:
orari
lavon)
per fornire
a cui
dei voi
beneli<*i
materiali
conferenza,
della
avete
gi
nella
auspicato.
fattispecie
criteri
limitazione
dell'orario
moiulatura
ci
d'V(iio
venire
dalla
considerazione
stesso,
sanitari
del fatto,
il
che
la
mondatura contiene
il
rimedio a s
il
calmiere,
correttore pi
IJQe 50
f^iorn
e della peculiare
cosi
condi-
disciplina
nelle
legale
altre
dell'orario,
facilmente
applicala
industrie,
trova
un grave
che anche
urge su Ogni
tante speranze
i
operazione
di
agraiia, che
l'investe
di
molo
febbrile,
previsioni e , diciam<
fisso.
Nell'attesa
che
si;ino
determinati criteri definienti degli orari di lavoro e gli orari normali, ritengo di non poter emettere in proposito che un giudizio generale,
mondatura, dicendo che d'orario e cne tale massimo debba essere sufticienteniente ampio, |>er dare agio nell'interruzione, per mal tempo, dei lavori, di poterli parimenti cjmpletare con suppbMiiento d'orario. Nei confini dell'oi-ario massimo spetta alle organella
il
massimo
nizzazioni
proletarie e
padronali
contrattare
fissare
minori
orari
effettivi, quali
gi
.si
l'assenza
attuale
di
Lo spazio
parte, e
di
tempo
differenziale
tra
massimo
rappre-
destinato a fujigere
da
le
malattie professionali
alla febbre,
non gi limitata
come prescriverebbero
lo
in
professio-
instaurata
condizioni
tutta
messe a contatto del fanno esplodere affezioni o fenomeni gravi, esse costituiscono delle verre e pro|>rie controindicazioni fsiche personali al lavoro di risaia.
Ma
chiaro
che,
tali
individuali,
meccanismo
del lavoro,
Tali controindicazioni
1,"
sono:
2." L'et.
438
deformante dell'atteggiamento antifsiologico; operai troppo vecchi a colonna vertebrale irrigidita corrono l'alea di sofferenze da forzate flessioni
anelastiche. Se
nonch
ai
vecchi non pu negarsi il pane onesto e sudato non provvedibile; per cui la legislazione deve giovanetti, escludendoli dal lavoro di monda, se
di
un'ora
fino
ai
15 anni
gli adulti;
3.
Le varici non
protette.
di
Durante
la
mietitura e spigolatura ho
gambe varicose degenerare nelle piaghe ben note. La stessa evenienza pu per
paglia su
Le malattie infettive, specie quelle ambuladiremo cosi che non obbligano al letto, quali sono la tubercolosi ed il tracoma. Lavoratori in tali condizioni non solo possono nuocere per contagio agli altri, ma aggravano se stessi e finiscono per chiedere cure e rimpatrio sollecitamente. M' capitata l'osservazione anche strana e rarissima di 5 giovani mondatrici locali affette contemporaneamente da prurito esteso alle gambe, coscie e regioni glutee, accompagnato da manifestazioni
4."
torie,
foruncolose: probabilmente
le
tramite dell'acqua;
Lo
promossi dal lavoro di monda, l'una interessante la madre, l'altra il feto. Tali influenze si avvivano o si attenuano a seconda dei tempi della gestazione, della primi o pluri-parit, dell'et e delle altre condizioni concomitanti. Per la madre la posizione flessa, quasi accoccolata, l'andatura oscillante paragonabile a quella d'anitra, il pediluvio tepido nelle ore meridiane possono turbare l'andamento fisiologico della gravidanza con eccitazioni intempestive della fibra uterina, emorragie e scollamenti precoci, fino ad arrivare all'aborto o al parto prematuro e anche precipitoso. Inoltre la compressione esercitata per tanta parte del
serie di danni sono
giorno dal professionale stato flessorio del tronco femminile sopra l'ovoide
gestante pu
di
rimbalzo attivare
speciali
compressioni
sugli
organi e
edemi perimalleolari. Queste insidie non esplodono tutte e tutte assieme e nel grado prevedibile, neutralizzate forse dalla temporariet del lavoro, ma cessano d'essere virtuali ed entrano in azione sotto la spinta di altre
condizioni molteplici,
sensibilit uterina,
occasionali e individuali,
data
anche
la
squisita
applica al lavoro
citato
disegno
di
legge
posizioni di
trici
4:w
corpo antifisiologiche, il irincipio cio di divieto del lavoro alle mondaneirullimo mese di gravidanza, ^ qui mvco assurdo, inadeguato e non tiene competfnte conio della peculiariti'i della posiziono del corfK). Io penso che gravidanza e lavoro di monda siano due termini irreconcilialtili
suscettibili di transizioni
la casistica, la
il
indulgenti,
ma
criminose.
i
rigori
delle
donne incinte addette ai lavori di monda non supera quasi mai il 2 per cento, e non perci tale da consentire un'indulgenza cui nulla ^ scusa. Propongo quindi che alle donne in qualsiasi epoca della gravidanza, accertata con accorgiprevisioni teoriche: in realt
delle
numero
menti ne inquisitoriali, n
lesivi della
il
Che se
il
poi la
puerpera anche
proprio
figlio
il
neonato,
sia
adottata la cautela
favore della
fino
madre
del
di
escluderla
a che cio
ai
consolidato
mista.
La misura
il
giustificata
in
per avvicinare
sufficienti
mento
prole.
bambino immaturo
nel
fatto
di
concordate
Tutte
lavoro
le
poppate della
effetti
le descritte
delle
certificato di attitu-
di
sanit
il
per
il
le
circa la gravidanza,
puerperio e
Comune
per tutto provenienza sar depositata a mani del capo azienda o agricoltore.
di
il
tem[io della
mondatura
In
del
mondo
si
recon-
studiosi
haimo
ad
fuori del
campo
ristretto
e scolastico degli
acceso nel
aspirazioni
popolo
controversie appassiodi
nate e
lavMia.
di
Il
una
chi
problema sanitario
della risaia e
tutto nostP,
segnalato
pericoli
che
si
notturne,
ad
parevano
all'aria
solari,
vostri timori
un
invito
ad
del
lavoro
aprica
pura
delle
campagne, nell'ambito
temperature
nella Iv.re
calma de
giorni sereni.
resta,
440
spirito
Ci
siamo venuti,
l'eterna
ma
ha
disvelato
sul
inevitabile
altres
insidie
lavoro
proietta
lavoi'atore,
ma
delle famiglie
un materiale
di
osservazioni
e rimedi, che raccolto disciplinato dal legislatore, imporr senza dubbio l'armonia della salute anche in risaia, tra il lavoratore e la materia
del lavoro.
seguenti voti:
comparto agrario, aventi per fine la volgarizzazione e la pratica metodica delle misure difensive contro la malaria presso i gruppi isolati ed elettivamente esposti delle famiglie coloniche dei singoli poderi. 2. Voto perch la competenza delle autorit e commissioni co-
munali
d'
edilizia
fondazioni e
rinnovazioni dei
come
locali di lavoro
resi-
ci,
denza che costituisce la materia del lavoro. 3. Voto perch il Ministero d'Agricoltura Industria e Commercio
vincolata e soggetta
alle
promuova
gli
e incoraggi di
studi, le indagini,
esperimenti
di
per
l'
introduzione e
del riso,
macchine
semina a righe
come
il
Voto per
la sollecita
promulgazione
e ordini
una
3, disciplini
Prof. Grassi:
Non ha dato
il
il
sunto
di
quanto espose
(N. d.
R.)
pronun-
che devono^ essere rivolte ai moltissimi collaboratori (alcuni lieto vaderne presenti) della grande campagna contro la malaria. Per opera di essi tutta la nostra legislazione antimalarica ebbe una base sperimentale e quindi assai ben solida; per opera di essa ebbe poi quella propaganda di fatti senza di che sarebbe rimasta vana. lieto poi di aver sentito finalmente anche dalla bocca del Grassi
parlare di buon chinino di Stato.
Venendo a giudicarne
gli
effetti
sulla
malaria
in
llala,
si
pu attribuire
morbosit per malaria, ricavalo dalle denunzie dei medici. Chi mai pu Lr,,; m.-di.-.) anche pi coscienzioso 'a^i li malaria/ denunziare lutti
i '
non pu
accertali.
lieve; la
farlo.
Invece
dati sulla mortalit per malaria sjno in complesso bene Ebbene la tendenza di questa epidemia da scemare era ben media mortalit prima del VMl si aggirava sui 15 mila morti
i
.
all'anno.
Non
si
lUOD
morti
furono
l."),86r);
nel l'JOl
erano ancora
ai
da 22i2
talit
chili
nel
1"
anno 1902-03,
7234
chili
nel
VM)-Oi,
poco pi
ai
14,071
nell'esercizio
finanziario corrente la
ai
mormila
di 7
nel 1905.
Nessuno
talit
la
per malaria nell'ultimo quadriennio non sia stala causata direttadiffusione rapidamente jjrogressiva del chinino di Stato.
le
mente dalla
Del resto
contraria attivissima.
Il
prof.
Grassi ha soggnmlo:
il
la
sufficiente perche
fatto
che
la distribuzione del
quando il chinino arriva in gran copia ad ognuna qualunque modo prende parte ai lavori, si pu dire
i
che ne arriva abbastanza per tutta la famiglia; c' pure il fatto che il regolamento agevola questa distribuzione e colleghi qui presenti che esercitano in luoghi malarici mi possono far fede che gi molti Comuni non lo fanno mancare. Si aggiunga che l'art. 3 della legge sanitaria 25 febbraio 1904 fa obbligo ai Comuni di dare il chinino gratuito anche a tutti poveri. E strano poi che in un Congresso per le malattie dei lavoratori il
i
venuto a fare
le
pure
il
mezzi per
la
lotta
se
si
dovessero esplicare
l'uscita
;*
dalla cassa
accoglierebbe la proposta
per regalare chinino.
si
(rassi di destinar-'
"5
>;-
lioni all'anno
vendere
loro.
il
cliiniuo di
e quindi
anche per
migliaia di
lire
442
la
diffusione
nelle
pro-
Non si deve perci spostare l'asse morale della nostra legge antimalarica; cio la malaria un infortunio sul lavoro e quindi tocca al rispettivamente al proprietario padrone di prevenirne i danni col
danni
col
sempre gratuitamente,
ai suoi lavoratori.
Ad
di
ogni
proprietari,
di
sia
sorta
in
un Congresso
di
medici, che
si
occupano
Il
difendere
prof. Grassi
ha parlato
Sono essi delle inezie in faccia breve speriamo di avere in commercio i cioccolattini di chinino che non danno inconveniente alcuno. Trova poi contrario ad ogni esperienza medica l'asserzione del Grassi
e libera distribuzione del chinino di Stato.
ai
che
il
chinino non
Non
vero poi
malarica in
di
assorbe a stomaco pieno; vero invece il contrario. che nell'Agro romano si interrompa la cura antiinverno e in primavera. Rimangono invece i medici comunali
si
tutto l'anno in
Stato.
campagna a continuarne
meccanica contro
le
i
la
grande diffusione
malaria l'oratore
di
del chinino
Quanto
alla difesa
la
tutt'altro
che contrario;
Stato sono
ma
riconosce
grandi dffficolt
introdurla e mantedi
buonissimi confetti
chinino di
una provvidenza.
coli'
Conclude quindi
invitare
colleghi presenti e
il
Congresso a fare
un voto per
la
sempre maggiore
Prof. Biondi: L' O. accenna ai risultati ottimi che in Sardegna^ si sono ottenuti colla profilassi chinica, pur troppo non ancora cosi estesa, come sarebbe desiderabile e come i miglioramenti ottenuti incoraggiano a fare. In Sardegna non si fa profilassi meccanica altro che sulle reti
ferroviarie e nelle colonie penali; bonifiche
i
riferirsi
chinica.
Nella prossima stagione malarica la profilassi chinica sar estesa notevolmente in Sardegna, specie nelle miniere, in vista appunto degli ottimi risultati, che industriali ed agricoltori hanno constatato.
Prof. Monti: Riguardo ai dati statistici osserva al prof. Grassi che precisamente il Raseri, direttore generale della statistica, nella sua recentissima geografia medica dell' Italia calcola a 643,000 il numero dei malati di malaria nel 1902-03.
Quanto alla diminuzione della mortalit per malaria osserva che tale diminuzione cominci dopo il 1887, perch la conoscenza esatta degli ematozoi ha dato una base sicura alla terapia ed ha determinato una
In ogni
modo
la
di
Ijuzioiie
chinino
chinino.
morti
per
malaria
furono
SriOO.
Ci'
conferma
l'effif'acia dol
Quanto
e ritiene
Ma
alla difesa meccanica, ne ha rilevato la grande efficacia: che heno applicata possa talvolta hastare a impedire l'infezione. per la difesa meccanica f" necessaria la riforma delle abitazioni
agricole.
Quanto
prietari di
al
le alte
condizione
difficoltA
si
certe
regioni, date le
che
Comuni oppongono
parte
la
chinino propone
di
accolga in
proposta
venga concesso
il
Basilicata.
Prof. Grassi:
(1.
Non ha
il
dat<j
il
riassunto di quanto
espose (N.
H.)
Prcif. Celti:
Le
istruzioni
si
la
riferiscono unicamente al
chinino di Slato, e nella forma concisa che hanno e devono avere non
si
regolamento
del
resto
al
parla
chiaro
dei
diritti
che
anche
le
hanno
chinino gratuito
la
preventivo e curativo.
poich*"'
i
pena
di
preoccuparsi,
comuni
anche ad
del
essi, e la
legge non
molti lo fanno.
si
La integrazione
la
antimalarico
pu
si
dalle amministrazioni
detti
utili
provinciali, e
pu ricavare dai
l'n precedente oratore ha accennato di sfuggita ad altri mezzi di cura della malaria. Egli dichiai-a invece che non c' che il chinino e poi il chinino e poi ancora il chinino. Tutto il resto ciarlataneria ed ora
di
smetterla.
lutine
si
dichiara
le
antimalarica per
gi
Isole e
abbastanza leggi sarebbe una solenne ingiustizia per altre regioni pure assai malariche
nuovamente contrario ad una legislazione speciale il Mezzogiorno. Per queste regioni abbiamo differenziali, e il farne ancora una pel chinino
Lazio.
si
come
le
.Maremme
il
i-cl"^'
'i
cliinino
^accomanda quindi
Ihttt.
al
Congresso
di
respingere
in
la
proposta
ilei
tirassi
(rar/liarrii:
Davanti all'apoteosi,
Stato io voglio far notare che da un Congresso sulle malattie del lavoro
non deve scaturire un voto col quale ci si dimostri soddisfatti che la lotta si debba limitare alla distribuzione del chinino, cio si debba accollare ai dimoranti in zone malariche l'incarico di difendersi e curarsi, mentre il Governo ha l'obbligo di prendere tanti altri provcontro la malaria
le
bonifiche
che
allo
cause della malaria (bonifiche, e specialmente Stato poco o punto costano: basta faccia
applicare la legge).
Quanto
1902
la
alle
mortalit della
tal
quell'epoca
riportate, debbo far notare che dal 18S7 al malaria era gi scesa della met, mentre da diminuzione progredita pi lentamente.
statistiche
sul chi-
si
ricorre a
malincuore.
effetti
malamente
apprezzati.
Nelle febbri malariche atipiche il chinino somininistrato per via della bocca tante volte non fa effetto e altre volte non si assorbe. Ho avuto occasione di vedere un giovinotto in preda a perniciosa, nella bocca del
quale, appiccicato alla lingua, trovai
gli
un confetto di Stato che la famiglia aveva dato ad ingerire circa 12 ore prima. Quello che rinfranca gli animi e inculca nel cuore dei contadini la
fiducia nel chinino l'ottimo risultato dovuto alla profilassi malarica, cio
al chinino preso preventivamente, e che dimostra come famiglie che negli anni anteriori sono state colpite da mortalit e cachessia malarica, invece con la profilassi chininica, sono rimaste in ottime condizioni.
Doti.
Vaccino: Presenta
il
seguente
le
riguardante
veduto
legge
la luce,
dopo
tre
venga sollecitamente
Messo
ai voli
abro-
gazione del Regolamento Centelli, e invita il Congresso a far voti affinch il Parlamento voti presto una legge che possa ristabilire la sistemazione del lavoro nelle risaie.
Avv. Gulbarini: Osserva che la legge esiste e che almeno questa dovrebbe essere applicata. La sua applicazione porterebbe a questo che immediatamente si darebbe vigore ai regolamenti provinciali che hanno
sanzionato notevoli miglioramenti sul reclutamento,
nutrizione,
ricovero
professuri
Biondi,
Fo,
Pieraecini,
il
seguente
ORDINI-:
//
Dia,
(.|(|{\():
Conr/re.tHo,
compiacendosi dei
,i., ,'.,.,
K
II
approvato.
I'rp?;i(lento
di'i
rpiindi
:
In
parola
al doti.
/'.
\'asta di
Favara
(Sicilia)
per
la
r-oMiiiiiir'Mzione
Il
torace
deforme
dei
''
carusi
siciliani
la
sia
un caruso. Nei
cenii'i zultltTi
siciliani,
di essa all'esterno, son detti carusi. Il trasporto fatto quasi sempre a spalla (raramente a schiena) e delle due, prevalentemente con quella sinistra. Il materiale, se in polvere o in piccoli pezzi, si colloca in appo-
terno
siti
sacelli. L'et minima, dopo la legge del 1902, perch un fanciullo venga ammesso a questo lavoro, dev'essere il quindicesimo anno. Io, per juanti ne al)bia veduti, non ho trovato nella mia Favata, centro zolfifei-o di jjrima importanza, dove carusi si Ctjntano a migliaia, individui che
i
oltre ai (juarant'anni
avessero esercitato
il
riilucono a tre:
tra le
Asimmetria
^
tutto
il
torace sinistro
piii
bassa
son
Nelle
brevissime
osservazioni
che
ini
proposto
fare
o meglio
il
delle
che
carico che,
a seconda
l'et,
va dai
sempre su di essa e quindi per necessit sulle costole, finisce con l'abbassare meccanicamente tutta la met del torace in massa. Su tre carusi dai "J ai :{() anni ho fatto la esperienza che siegue per potere determinare il grado di abbassjimento della mota sinistra del
torace in confronto dell'altra.
Ilo collocato una tavola per terra in perfetto livello, ed ho invitato uno dei carusi a starvi sopra, scalzo, in posizione verticale. In' altra tavola graduata in centimetri, sovrapposta alla prima ad angolo retto,
graduata
ai
446
due
lati
Per il primo caruso dell'et di anni 28: altezza della spalla sinistra m. 1,285; della destra m. 1,30; altezza totale del corpo dalla sommit del capo m. 1,56. Per il secondo (anni 25): altezza spalla sinistra, m. 1,33; spalla destra m. 1,36; altezza totale m. 1,63. Per il terzo (anni 30): altezza spalla sinistra m. 1,225; spalla destra m. 1,245; altezza totale m. 1,51. La misurazione era fatta dal vertice dell'acromio, per le due spalle. La differenza dunque di livello tra le due spalle era di cm. 1 Vj pei' il primo caso, di cm. 3 per il secondo, e di cm. 2 per il terzo. Continuer la prova su moltissimi carusi per potere stabilire una media sull'abbassamento in rapporto all'et ed agli anni di lavoro. Dai tre casi suesposti risulta che quello a 25 anni presentava un abbassamento maggiore degli altri due. Interrogatolo sul tempo che lui aveva occupato in questo lavoro, mi rispose che da soli otto anni esercitava quel mestiere, mentre gli altri due fin da bambini (circa a nove anni). Ho dovuto osservare per in esso fenomeni di rachitismo. Ripeto, che ulteriori studi sul riguardo, mi metteranno in grado di stabilire i
anni di servizio.
Gibbosit.
sulla colonna vertebrale quanto sugli archi costali tra spondilea ed ascellare media. La cifosi della colonna deve
denza
para-
attribuirsi alla
i
si
trova, allorquando
le volte
per
l'in-
gorda avidit
di
di
il
cm.
25.
Ragioni impellenti
di
di equilibrio
che
andare a rotoli, prenda la posizione curva. La gobba poi che ho osservato S'ii tratti costali su indicati, due vere bozze che parrebbe dipendessero da molta raccolta di essudato nella cavit
pleurica, credo doversi attribuire anch'essa alla flessione del torace supe-
onde
le costole
Pu
anche che
lo
la
produrre
3."
sfiancamento.
Scoliosi.
Questa irregolarit
si
osserva in quasi
istretta
tutti
campi.
La prima
in
relazione
il
con questa
le
torace sinistro,
quei
una linea curva, con la convessit in dirementre punti soprastanti e sottostanti ad essi (vertebre cervicali e dorsali inferiori) ^rimangono lipicam(.*nte normali. E qui ricordo che il lavoro continuamente disimpegnato dalla spalla, ed in <fencre, dal torace sinistro, nel produrre questa defortuit^i, deve prima vincere quella lieve irregolarit anatomica dell'asse vertebrale norpunii vengono a descrivere
lato,
i
male, per cui in corrispondenza delle vertebre dorsali superiori e medie la colonna descrive una impercettibile curva a concavit verso sinistra.
Facendo passare
processo
spinoso
il
filo
a piombo,
dalla
lesta,
per
e
il
tubercolo del
misurando con un'apertura di compasso la distanza maggiore che passava tra il filo e il processo spinoso delle vertebre dorsali superiori, ov'era pi pronunziata la scoliosi nei tre individui su descritti, ho notato che la deviazione era enorme per quello di 25 anni che presentava fenomeni di rachitismo (mm. 19), mentre era di mm. 12 pel secondo e di mm. 9 per il terzo. A proposito di queste deformit mi lacrima il cuore nel pensare a quei provvedimenti, appresi dai giornali, cui ricorsero le ingegnose autorit americane degli Stati Uniti per evitare qualsiasi lievissima irregolarit nel torace dei loro bambini. Educarono i ragazzi di scuola a portare libri nn giorno con una mano, ed il giorno dopo con l'altra. Quale finezza intellettiva ed educativa! Altro che i nostri carusi delle zolfare
della
settima
vertebra
cervicale,
siciliane!
quanto alla legge del 1902 che stabilisce il minimo d'et pel lavoro ad anni 15, dir che a quell'et l'ossificazione dei capi ossei articolari tutt'altro che completa, onde il male che miin
dei fanciulli nelle miniere
naccia
il
persiste
tuttora,
persister
semjire
che non
in
modo
pi radicale possibile.
Ed il primo tra rimedi da scegliere quello di proibire che si entri una miniera a zolfo per lavorarvi se prinia non sieno raggiunti gli anni 21, e sempre in dipendenza di certificato medico affermativo. Ai
21 anni infatti
Il
il
lo sviluppo organico ^ quasi raggiunto. secondo poi sarebbe quello di educare il lavoratore a trasportare materiale con 1' una e l'altra spalla, a vicenda.
Il
terzo,
che
il
al
oltrepassi
un
limito
massimo
prestabilito, e
non
sia
piconieri ingordi.
Il
''
quarto, che
il
soggetto
caruso presso
suo piconiere.
Il quinto, finalmente, che il trasporto si faccia, possibilmente, a forza meccanica, o per mezzo di vagoncini su binari, onde sia abbreviata la distanza tra il cantiere ed il punto di scarico del materiale trasportato
dall'uomo.
l'or
al servizio militare,
ho voluto rovistare
quinquennio
448
1900-1904, e mi son dovuto convincere che quel triste lavoro rende un 7iumero immenso di inahili annualmente.
Eccone
risultati:
Leva 1900-1904.
Zolfataj.
ANNO
l'I
Hiforl(
l'i-r
3>f}
idriR'el^
creliiii^nio
cecilii
>.
1).
.
perdila
>
'
s.
.
ejiili'ssiu
>
mliirt
....
Totale
4(j;
oicair^e toracica
l'i
della
mela furono
i-iforinali
per deficion/.t
toracica r
.ix
\'i-
del'orniii.i
del
medesimo.
,
seduta
">
lolla alle
IS'
si:i)rT\
\< i\ \^
(iion-f/t^ Il
(Jiiif/no-
ore 8,30.
l'RESim-NTi;: Sen.
M.
DI'!
<
RlsTOF*
>Rls.
Il
(ihhrit Ispettore
me-
(iico
OrUaiisation
et
dicai de r inspeetion
du
travail
en Helgique.
Organisation.
189.">, l' Inspeetion du travail, une Section de l'Office du Travail, comprenait quelques mt*decins: ceux-ci n'avaient pas de mission speciale en rapport aveo leurs uptitudes pnilessionnelles; ils devaient, au mcme titre que leurs
Ijjrs
de sa n-organisation en octohre
fjui
en Belirique
forme
au
dangel;t
<|uesti<>n-:
et la
prcvention
les
des
accidents,
De
ni-me,
inspecteurs
du travail munis du
dipl"'me d'in-
181)5, un docteur en m^decine fut avec missiun de s'occuper pres<)ue e\clusiveiuent de recliorches concernant l'Iiygit'ne industrielle. Plus tard, les attributions des inspecteurs-nn'decins en service provincial furent limitces l'ftpplication des dispositions rcglementaires visant la salubri!"' des ateliers et ces fonctioiijiairt'S fur^'nt chargfs de procfder des iMiqut'tes spciales, en se conlbrmani au\ instruclions qui ieur
Toutefois
1
d's
le
15 novemlirc
centrale,
iioinuK'
administratioii
serait'nt donni'CS.
I.es ri'sultats
des
l'utilit"'
i'n(|Ui'ies
spciales
dunt
il
vient
d'i-tre
queslion,
lirent appri-cier
pr
il
decins d'une
ile
j>artie de la mission de surveillance Ieur incombant en verta du 31 janvier 1898, afin de Ieur jiermetlre de s'occuper davantagi- de rechercbes et d'i'tudes en rapport avec Ieur comptence sp*rarr.'l'l'iale.
et
dont
les dispositions
principales
L'organisation du Service medicai fut compi te par des arrts datsdu 17 juin 1902, du 17 novembre 1902 et du 13 mai 1905. Ceux-ci visent la surveillance de l'tat sanitaire des personnes employces dans certaines
Industries insalubres. Ces arrts portent que les constatations et dcla-
relatifs
la police
faites
et
des
seront
par
par
M.le
Ministre de l'Industrie
du
.
un laboratoire de recherches fut annex l'AdministrationCe laboratoire de cration assez recente et d'installation mole
premier
Son outillage comprend les locaux et les instruments ncessaires aux travaux courants de chimie, de microscopie et de bactriologie. A l'heure prsente le personnel du Service medicai de l'Inspection du travail comprend: un inspecteur-mii-decin-principal et un inspecteurmdecin-adjoint
attachs
l'administration centrale,
trois
inspecteursles-
mdecins en service provineial et 149 mdecins agrs rpartis dans principales localits du royaume.
Attributions actuelles.
1") Devoirn adiniiiistratifs
le voir,
proprement
personnel
dits.
Comme
s'est
ou vient
do-
la
tendance carter
le
medicai de
l'Inspection
du
de surveillance
administrative
accentue de
plus en plus.
A
sinon
1"
l'heure prsente les Inspecteurs mdecins n'ont contrler qu'untrs restreint de dispositions rglementaires qu'il et t diffcile
nombre
impossible
Ces
et
dispositions.
5 de la
la
loi
des
femmes
des
enfants,
lequel s'oppose
prsence l'usine
moins de 4 semaines
2"
l'arrt royal
(loi du 13 de. 1889). du 4 fvrier 1895 concernant la vaccination et la rvaccination trisannuelle du personnel des dpts de chiff'ons; 3" l'arrt royal du 3 octobre 1898 qui impose lous les chefs dVHablissements industriels classs l'obligation de fournir aux blesscs du travail les premiers soins mdicaux et le transjiort commode jusqu'aa
posto de secours
le
plus voisin.
<ertaiiis arlicles
le
l'arn'h-
royal
potalil*
dii
21 septembre 1894 et
Imjssous
eii
l<aiiiculier la surveillancc
de
l'eau
et iles
mises obli-
gai'jirt'mi-nt a
la
disposiliuu de uu\riers;
particulires a des arrt^les royauv dans des indiislries nutoiremenl insalubres tlk's Mane et les labrifpies de pie les fabiiqiH'.s dallumetles au pliosplioio compost' de plonib. (arr. ruyaux dii 17 novembre 1902). 2") Missidu sci(;HtiJiqur. Il n'est pas sans inl'n''t d'indiquer a\t'C (juelqiio.s di'tails la faron doni sunt conrues et e\<'cut<'es les recherclu's li'ordre mdicitl jui formenl actuellemenl lu partie la i'lii> importante
enti 11
quelques
1-
dispositions
rt'gleiiu'ntaiit
travail
Ces
l'uri
listinctes:
les
plus ifen<'rales,
Puur
les
laire intitule
Les secondes, beaucoup embrassent d'ordinaire l'ensemble d'une industrie. prenii(''res les inspecteurs mdecins disposent d'un formuXotfs iVobnercations et dont voici un exemplaire.
\.
\\:
1(1
riniti^
'hi
i'S
Jiiilli'i
/'.Hi.'!
- 'Fissai. i;
m^-Canique de Coton.
adrease
jiiitrH<<
rrt!:leiiient''s
jiai-
d**s
jirrt^'s
sprcinix
(allu-
cnisc, 4-hinoiis).
A. Daiiirors d'iiilVrlicm
'i5(3
l"
Par sa
situation.
L"tablissement est bien situ: mais dans quelques salles laration et la lumire laissent dsirer.
2"
Observations
L"
Inspecteuk-mdecin
Comme
facilibp
cu
le
voil,
d<-
au\
Cesi
vi^^lf*-
un luianilaire sur
les
mi'-docin inserii
au cours mrnie de sa
n'aiMit
principaux
Un cmpn'nd
lait
(jun
cps
noto<^,
nccessairtment succinl'^s,
pus
la
Leur
ulilili-
de
l'aulorit'
ronviendrail il'enlreprendro.
(iuidi-
pur ces indications ou par des considc-ralions 'rupporlunilc le Ministre dcide du clioi\ des enqu.'t< - m(''(li(;alos
Ces
lirandos lignes
onqules sont conduites d'uprt's un pian uniformi' dans ses aKn de permettro i-ventuellemont des comparaisons entre
Los rechtMches dilTrent dans cerlains dt-tails d'apns la nature des <|ui on sout l'objet; cependant toutes re[<>sent principaiemenl sur l'examen et sur l' interrogatoire particuliers de chaque uuvrier. Les mt'decins inspecteurs se servent dans ce bui d'un formulaire doni on a reproduit oi-dessous un evempiaire avcc les indications recueilln-s
industries
au cours de Texanien. exemple permei de se rendre compie du Innclionnement du <-'et systme et de l'impnrtance des renseignemenls qu'il fournit.
MI.MsTKUK
l>K
i; Idilli
<TRIB hT
Di:
HO
TH\\\II.
ll.
dans
la
Yulcansatlon du Caouichouc.
OKKKE
TKA\
roiiiiiiluirc
li'iIrnOiit jHir
IN8PECTI0N DU TRAVAIL
Service Medicai
l'irmr
\.
AiIresKe
Atelier de soujfiage.
.NoM
i;r
l'UKNoMs
(.'liiioiilii
AGI-;
''
SK\K
'
-^
(-'<-
' iiuliilil
<!<?>*
Il Al
rivil.
XOM ET
KTAT
CIVIL DES
'i60
PUNOM^S:
CiAmentlne.
PARENTS
l-'AUSSES
eiil'aiits
COUCIIES
VIVANTS
Tdl'AL
des
liROSSKSSES
KNFAXrS
illi'gitmes
et legitjiues
Veuf
OH divor
MUKTS
combien de
ge actuel quel gc
2 ;iM>
Age
ile
hi
iinTO
;i
~;i
|ireiiiici-e
ixinceiitiini
22.
OBSERVATIONS DIVERSES
l'IitMiio
iu-iui'llt',
22,024
ouvi-i'!-
-t
oiivri^res
ont
>U'.
interrprs^
confornru'nipnt h ce fnrmnlairp.
\'oici
iiiiliire
comnient se
sub<livi*>ti'
<
ti
rivnilU-ur-
hm
i-.in;
il.-
vii>'
il.-
In
de leurs occupatlons:
N l>r
STRI
|-
ll'Mllt.i
Teinl.urf'ri''s
do peaux
Mgisseries
::7'.(
Couperics de poils
Kilatiii'cs
7 ss
iiiS.")
IHOT
de
lin
s79h
Tanneries Corroieries
I)('pitfs
de
cliiirons
ilii
Atelier de viilcnnisation
caoutclionc par
le
suUure de carbone
ouvriers diamantaiivs
Onvriei-s travaillant daiis l'air CKinprim
.
1(.N
.
Au\
et
renseiicneinentsdcj
notes
de l'eludo des
individuelles
retir.r
celle
du elassement
f|ui
ii
precde,
viennent s'ajouter des donnces anthropom('>trif|ues de jour en jour plus complf^tes et plus pn-eises. Ces doiines visent la taille, le poids des
sujets, la capacit*^ respiratoire, la force musculaire, etc.
par des recherclies. medicai s'est trouv service lesquelles le pour parlbis, fort complexes et dans l'obligation de creer des mthodes adi-quates au lut poursuivi et au\ conditi'Mis de milieu o doiveiit s'onorer les travnii\ d^-; inspeeteursKnfin, les enqutes nn^dicales soni complites
mi'deciiis.
fa:<n la
an
mur un moire
Pour
le /jo/V/s.
rouleau trs
il
poptatil".
fallii
faine construire
un
La mesure de
le
la
par
le
spiitm<^tie
\'erdin
appareil
de
phvsiologie
!""
('.mM!
^>'<n\'
ii.'i'o<5c;it..r
imp
description.
La foiff inusrit/aii'' est explni-'f >')it au inoytu du dynainomeiie sera questior^ de Wrdin, snj) nu ui"Vpii d'un ei<_'nirraplie special di.iit
il
plus loin.
iO;^
dans
ses
travaux. L'tude
du sang,
telle
mdecins-inspecteurs comprend: 1." La menare de la iension sanguine pour laquelle, selon les circonstances, on se seri soit du sphygmomtre de Verdin, soit du spbygmoles
par
manomtre de Riva-Rocci, soit du tonomtre de Gartner. 2." Le dosage de Phmoglobj'ne au moyea de l'hmoglobinomtre
de
Fleisclil
3."
ou de l'chelle de Tallquist.
/wDiraiioii des globides par l'appareil de
la
La
Thoma.
formule leucocytaire et des ditfrentes particularits qu'il est possible de constater sur les prparalions l'tat sec. A titre d'exemple nous donnons ici le resultai des dosages d'hmo4."
L'examen de
mo-
yennes de
l'quilibre leucocytaire
Examens
ouvi'iers exaniins
72i).
io
Richcs.sc
!\aiii<-iis
l'aii.s
Ju
tlis
suii^ cu l{m<i(<lohinc.
r<'-cii<'ll<-
HI
iiioyen de
Total
colonintriqii*Zi.
le
Tall(|iiit.
uuiriei ex.iiiiino
:<)%
<
Ouvriors travaillaiif
l'air couijiiiiiii-
ilaiis
....
'itj'l
l'elude des conlmctions vlontaires fatigue, se basent principalemeiit sur developp daiis cps cifo.nsfnncos L'effort muscles. de groupcs de certains
est
mis en i^vidcncc
et
enregislr. au
/,
-m* :^'-
Position
(le
l;i
iii.-iin
li""''
l'oxiiloratioii
'li'
In
torce
ik-;
ileliissenrs
'o-iiioii
(le
\\\
iii.-iiii
pulir ri'\|ilor;ilic>ii
ile
l.i
lor.v
.Ics
o\leii-:ciir>;.
rergd^i'a|he
lo
i>l'i
r*pan<li
plus eniplov^.
Mais
ex'cuti's
<-es
appareiU,
les
fori
j;
.;
particuli(''res f|ir
daus les lnl>o..i> ...i .,. ... impose ut les travaux de physi
,
j
dans
usine
<'i
sur
les cliaiitiers.
({sir<'U\
de
eoiitribuer
de
soii
vu d uis
aii
milieu special
dans lequel
p<'ut
possi-der
un instrument robuste, de
volume reduit, se pivta?il au Iruiispori et X une mise en action aise en toute circostance, sans nuire cependunl la pr'cision ncessaire aux appareils scientififjues. Il fallait en outre que l'instrument
poids Itger et de
de inaMi''i-e enrei^istrer les nidications recueillies sur le f^'i-oupe musculaire le [iliis lialiituelltMneiit (^inploy"' par l'onsf-mMe dps travailli^ur-.
fut conrii
it'ai.'vji
uliluuti*
l'i
Voiei
le
dispositi!' adopi-:
en cominunication, au moyen d'un tube decaouichour tpais, avec une poire de m<>me nature et suHisamment p'sistante. indi(iue, en f<>nction d'atmosph^res, la pression atteinto par l'efTort des muscles llocliisseurs des doigls. En mjme temps, un traeeur, fx* paraillement A la tige de trasmission qui fait mouvoir l'aiguille du mano-
Un manomtre mis
mtre,
iiiscrit
466
enregistreur les dplacements que subii du tube manomtrique. Les avantages principaux de cet ergographe sont la simplicit et la facilit de manoeuvre, son utilisation possible par tous les sujets et surtout
l'extrmit ferme
la suppression de la sensation
sur un appareil
douloureuse insparable
de l'emploi
des
dynamomtres mtalliques dorit les indications se trouvenl fausses selon la sensibilit plus ou moins grande des sujets en observation.
Ly'enregistreur,
tions
sur
les indica"
lui-mme spcialement adapt aux exigences particulires de recherches qui doivent se faire souvent grande distance et dans des conditions de confort plutt rudimentaires: il a donne jusqu'ici
entire satisfaction.
du serviee medicai,
les poussires.
La
l'ait,
elle
.1
lin-sif el
<
.''i
r.ico.
Ijieii
'es inlhodes,
daiis les
ili* poussii''r;s par tSti'Ui de sur peu varities, soiit furi simples ei conviennent assez atmosphres absolument calmes o 'opere une sdimen-
Mlion
<
ri'L^uli^re; elles
soni dfectueuses
(|iiarid
l'air est
en mouvement.
l'air
>r
i;eci
entit'retnont
rev<.'tu
inl>rieuroiii<?Ml
On comprend
un liqui'le cmitenu dans un de recueillir la gelose cu le [jour des analyse3, des nuintiratins de \>
i
inconvtMiients.
pn^cis
<iu
Oli
Mais cello mt-lhudo oHVe, elle Les parlicules poussioreuses ne soni pas caples au pomi se fail l'aspiration, elles peuvenl tre solubles dans le liquide
funi qu'elles se d"-.<
posenl en quantiUis non proporlionnilles sur les parois des lubes lose, lesquels soni d'ailleurs traversi-s par un courant d'air qui ne
<|u'en lclier la surfaco.
(Jes <li*icult'9
onl conduit
se
est
le
L'appareil empio}'*
verro doni
1'
int<''rieur
li
aux deux syslmes et doni voici la description. compose essentiellement d'un entonnoir de rode l'i-mi-ri pour recevoir doux l>oucliorts
polies entre les'
superposs
d'paisseur.
(j
mince
feuille
de celluloide de
,o
de tnillimtre
Les bouchons soni percs leur centro d'une ouverture circulaire d un diamtre de 20 millimtres pour le bouchon supirieur el d'un diamtre de IG millimtres pour lo boucbon infi-riour. La plaque de celluloide estperf.^r.'o au centro de 25 Irous uniformcmenl roparlis sur un cenlimlre carn*. A la partie exU'rieure du tube de l'entonnoir est rAde une surface (rniant boucbon pour un flacon a doux tubulures. La seconde tubulure de ce llacon seri relior l'appareil un systme aspiraieur agissant par dr-placement d'eau:
Le mode d'omploi
L'appareil ayanl onduli
fori'e
est fori
>iiiipl('.
tit
el,
au besoin,
la
slrilis. .<n
dune mince
surface per-
obons.
du disque de celluloide (pie l'on fixe ensuile entre les deux \f>nOn iniroduit dans le Hacon deux tubulures une certaine quanlitf le liquide approprio aux rechercbos que l'on se pro|>ose de poiisuivrc: eau dislille, acide nitrique, bouillon de culture, eie. On txo l'entonnoir en placo ot on runit ce dernier l'appareil aspirateur dnnt <>n rgie volonlt'' l'nergie i'U augmentant plus ou noins la longueur vortioab du tube d't^coulemenl.
celluloide,
il
l'aii' etani la partie perforile de la lainr se depose promplement, en cet endnt. une quaniiio de
poussires doni
il
468
est
facile
d'apprcier
dans
En
effel,
surface
riable, les
d'air introduite
et rgle d'avance.
Lorsque l'exprience
microscope
le
les
nombre
On
o
moyen du
liquide
Le diagnostic des
Le saturnisme domine de
sionnelles,' tant par la gravite
intoxications.
trs
haut toutes
produit que
par
le
ses atteintes.
Mais
les lsions
accompagnant
autrement des dsordres lgers Or ce sont prcisment cesprodrmes qu'il convient de reconnaitre afin de s'opposer, lorsqu'il en est temps encore, l'envahissement dfinitif de l'organisme. La place prpondrante occupe par le saturnisme en hygine et les diffcults de son diagnostic precoce ont conduit le Service medicai en rechercher les premiers et les plus caractristiques symptmes.
facilement apprciables,
le
en
est
tout
dbut
de
l'intoxication.
Farmi
ceux-ci, diffrentes
raisons
fait
tires
de l'anatomie pathologique
et
soupgonner l'existence d'une prompte parsie des muscles extenseurs de la main et des doigts. Ce fut en vue de la rechercher que l'on fit construire un dynamomtre special dont la description figure dans le Bulletin de l'Acadmie royale de mdecine de Belgique (sance du 27 juin 1903). Les rsultats obtenus au moyen de cet apparali furent des plus satisfaisants. Toutefois, si la mthode est pleine de promesses, i'instrument
de l'observatlon clinique ont
prsente certaines imperfections.
cult
Le
poids
relativement lev,
la diffi-
du mode d'attach, la necessit de se servir d'un second dynamomtre pour mesurer la force des muscles flchisseurs, l'impossibilit d'obtenir un trace de l'effort produit furent les raisons qui dterminrent
duii, en [laiiue iiiiuce, d'uno trs grande Ifa sparendo iTa i.-eiiendaut rentinme toujours un (-ertaui iionibro d'inipurets. On parvient cependant assez facilement ditfreni;ier celles-ci des poussires rocuelles si l'on a soin au pralable do teinter le celluloide au moyen ae l'une iles couleurs usuelles en bacti-iologie et, appropiic'i? aux eli(1)
Le
i;elluloiJc liieu
mie
Il
pas
la linipidit
du verre.
Cui.disiue
- (jristal
violet. eco.].
Ses efTorls
le
d'un
t'iait
erf?oj];ra|ilic
douMe
uvantages doni
pre-
mier
d^puurvij.
'
t'ffort
Gel ergographe, qui pejit servir infliffi-remmenl jxjur l'exploration do do (lexion ou de l'elTort d'extension ost repr6senU> en action
Ies
ms
<io
ir
Imli^pendamnient
re\|il<jration
prtc(^der n
l'iionneur de souniellre
rensoigneinenls
Un
au saturnismo permei de runir lesdonnes fournies vr.ici deux oxeniplaires. Le premier contieni le^ renseignenients recueillis sur un iiialade alleinl de trotibles salurnins manifesles. Le second concerne un
iiiDrbides atlribuables
ijel
examin
l'atelier,
d)
(I)
'0
KafipeloDS >|uo
le
toujotir't
acconipa^rn A'
indviiluel seniMatile
MINISI ERE
ET
SERVICE MEDICAL
TRAYAlL
I/INDUSTKIK
DIAGNOSTI C DU SA TURNISME
Obserrulion
n.
.'tt
INSPECTION OU TRAVAIL
siffndlm'f iht
ini'ih'i'
Ouvrier pointre. \
EXAMEN ET INTERKOGATOIRE
SPECIAUX.
lixr et k-s l>' Rei-her<:li>r surt.'Ut ula<|Ue Je lutoiia^''" - k"< stoiiintil.'s ,i 11,^ t.'eni;ivcs i|l'frnlii'iis de les
|i,ei
do*
soli
tMrimtmenl
iioier
tt'iul
atiiriiiii
ClJI'/iS,
Ips nrtlirrtl^.'ios.
COEUR.
Auscultation.
Brui< iiiiiiniinnx iir^iani^iues
iiel".
I.niiei'
sou/pe an-irnique.
'i
Si/stu'.ique
foiiclion-
toiis les
.'>
orili'-
he.ijjiration
nu
^',
Oui.
Non.
Bi
''4'
VAISSEAUX.
Athrome.
Pouls
Oli -iL'iiali"
ii
!
l'oulu i'O
/.-/i'
an
l:'i.
et tension sangruigne.
!'<
f
rri-_'ii!.iril'"t
.:.,.
r.i
SANO.
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frais
Ktat iiiirmal.
liiiiatios.
Diminulion
lgre.
l)iii-tilitt>
des
Anixitcliroiiie.
syndroiiu- ri-\'eia-
tiilinurie.
lec-
Exanien niicroscopique.
Exploration de la permabilit renale.
Ori .si|i'uale
un retard
notalile
et
ime prnPcdiiiii-
lunpation
de
nitli.
SYSTEME NERVEUX.
Troubles psychiques.
Paralysies ou Parsies.
Recheridier Ics troulilo^ dr la voix et l'aphonie satundne. Voir anssi les muscles do l'ud.
Roncil
(h'
(le
lo
voi.'-.
Dj/sorthrie
lrii'ru
consistant en rpi;liliuii
des
cei-icdies S'/Uabes
aver allraton
consoines
comme
dfiiis la
Xeani.
MIMSTKKK
imiIntkie
SERVICE MEDICAL
TK.WAII.
ht
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DIAGNOSTIC DU SATURNISME
Ohsrrrdiiini
Siijiinl II l'I'
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INSPECTION DU TRAVAIL
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OuvricT diainaQtau'<
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EXAMEN ET INTEKROGATOIRE
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Litar la
Teiil
u^mi
la liiiiioiir <lor-.alc <lii iiii''t(n-ar|ii' clic/ li'> |inrnly">s cunlc ilii lonjr Miiiiiiaioiir os arlliralifios.
jiaroliiii'-.
ilcs
suii-
lalHvnin.
iioicr
li'
l'-iil
siittiriiiii
COEUR.
Auscultation.
Hiiiit-.
Ahsaikfe de hruitn
nnormni
aiiiirinaiiv
<irj.'aiii'|iii->
(o\\f
Caur
e.eeiii}.
tioniicK.
VAISSEAUX.
Athrome.
Pouls
et tension
Olii.
Non.
.Uhrohie prommr.
sanguine.
Oli siiriialc: ilrv irri'^'uianii-- ibi n'IiMc (Ili raUMiii-^sciiiciii (In |iolycroii-
siiip
Ir
ilo
la
tn'-iiitilntoii
itcKcrtuiniite
Ifjijiei'lemfioo.
l'liy|iortt<ii>iioii.
SANO.
o)
frals:
ie<
liiMiiatii").
Miii-tilili-
iiiiiiiui'ie.
Recherche
trolyse.
clu
Examen
microscopique.
un
SYSTME NERVEUX.
Troubles psychiques.
Paralysies ou Parsies.
Kechcrclier les troubles de la voix et raphonie saturnino. Voir alisei les niiiscles de rieil.
Tremblement.
tat des reflexes.
,e
rornen
P'^lduu-e.
est
/ihnr:/n!i!e,i.
Sensibilit. Kcchereher les plaques d'anesles locali.sations les thsie plus frquentes sont: dos de
:
adi le.
la
extenseurs
avant-bras sur les cot extenie des nioUets, La rgion de Tpigastre est la plus rarenient nt-
main
^ ^^ chaleur.
t^.iiite.
1.-1
doulcur.
Liquide cplialo-raehidien.
On
sitrnale
une lymplioc-ytnse
Xoniiale.
plialii-
raehidienne.
ELECTRO-DIAGNOSTIC.
iJiiuiiiinion
Auijniente.
Di-
Sensibilit lectrique.
uiinue.
ou
aliolition
de
la
muscles paralyss.
Excitatioii
palvanique
ORG.
[loin-
uia_t:n'-;iii*
<m's
autffs ini'.xicaii'iis
eii iisa;:f
|>n''s
satuniisme.
Il
arnHer longuement.
hruiijfjuos pr'Mluiseiit
Il
un point sp<'?cial la plupart des intoxicationv trombloment et re synlpt^^nle tant cominuii plusieurs d'entre elles, on oomprend comhien il serait df'siraMe dr posseder un criterium qui permettre do reconnaitre dans tous les cas hydrargyrique, saturnine ou sulfocarbon<^e do ce l'liologie tliylique,
Tontefdis sicnalons
du
Irouble norveux.
La mthude graphiquo
(le
est
peut-tre
destiin'C
fournir la solution
moment
lios
moyen de
l'exploratenr
de Verdin
un Mpiiareil
MireLrislr'eur.
et
nT'lbiKlo emitjoyt'e
est
i)ar le
l'uxyde de carbone
prt^sence de CO.
une
Il
On
et variable d'ail-
Des expriences sur les diffrents animaux de laboratoire ont permis de conclure que l'animai de ehoix est le rat blanc dont rh<''moglobine normale a une teinte plus l.rune <|ue l'hmoglobine du cobaye, du lapin et surtout du pigeon. Pour les expriences qui doivent se fairc ii l'atelier on prepare d'avance uii certain nombre de foles de 100 grammes remplies de la solution sanguine. Sur place, or. en rserve une pour les eomparaisons coiorinilriques, on vide successivenient les autres l'endroit prcis ou l'on veut [>n'lever l'obantillon d'air. On a soin touteibis de laisser dans ("haeune des foles ^ 5 cenlim<^tres cubes de solution. Apn\>^ agitation pendant ati nioins lix niinutes, il swffil de comparer la teline dii liquide en expj^rience avec la teinte de la solution tenue en riserve: denx prouveltes graduC'Os de ni''me calibre servent de colorileurs avec le sens chromatique
de
l'observaleur.
ni<''lre.
La nithode est trs sensible mais elle n'est pas h l'abri de loule Ln effet. oertains gaz, que l'on rencontre assez commun'ment (ians l'indiisiiie, agissent pour leur propre compie sur la coloration des Solutions sanguincs et peuvent, au moins dans les cas ou la limile de visibilit^ est pr^s d'''tro atteinlo, donner lieu A des erreurs d*interpr^lalion soit en faisant croiro la presence d'oxyde de carlxme dans une
eiitique.
alnio*f>h^re qui n'cn contieni pas, soil. plus souvont encore en dissimulata pai'i
!
'-'ralion
pn"duitn.
T.-ffct
,]..
row'-^
-l-
"'"^ ".^iiiiof
existaiit
les
476
Parmi les gaz essays ce point de vue, les vapeurs nitreuses, dgagements chloreux et sulfureux doivent surtout fixer l'attention. Au reste, les inconvnients de la mthode sont compenss par un grand avantage. Il est clair en effet que toute atmosphre capable d'alterar aussi rapidement et d'une manire aussi manifeste l'hmoglobino du sang est une atmosphre nuisible la sante quelles que soient les substances qui lui donnent ce caractre.
De mme la question de dosage parait fort secondaire: l'oxyde de carbone est un toxique du sang tellement redoutable qu'il suffit que sa prsence soit constate pour qu'il soit ncessaire de modifier d'urgence
les conditions d'aration
ou de ventilation.
Le cadre de la prsente communication ne permet pas de s'tendre sur les rsultats obtenus par le Service medicai de l'Inspection du Traen Belgique. Ces rsultats d'ailleurs sont publis dans les rapports annuels de l' Inspection du travail et dans des rapports spciaux parmi
vail
que mentionner
le
plus important
Filature
et
le
Ministre de l'Industrie
du
Anne
1902.
Il
Presidente
svolto:
si
congratula col
H.
Apre quindi
la discussione
sul
tema
um
den instructionvortrag.
Dijtt.
Gilbert:
1^
dazione.
Prof, Zeiioni:
Domanda
al dott.
Medico nel Belgio anche l'esame medico dei singoli operai in non
solo
alle condizioni di
rapporto
genere di lavoro, ma anche alle attitudini fisiologiche individuali, al grado di fatica e di resistenza organica che ogni genere di lavoro importa per varie industrie. Ringrazia il dott. Glibert degli schiarimenti aggiunti in merito al Formulario I di inchiesta sanitaria dell'Ispettorato Medico del Belgio; e si compiace di affermare che quanto egli, jdott. Zenoni, aveva sostenuto nella seduta del 10 corr. circa l'importanza pratica della visita medica
ambiente
e di
per
al
genere e qualit
lavoro
l'individuale
attitudine
fisiologica,
abbia
trovalo tanto
(la
nell* tostimoniuri/t; di
fatti
nitori
i
a.?.I..ti
<|uella
Il
dfl
dott. (iliberl,
ampia confami
al
.loti
',
l'residontfi
dh
la
parola
(iif/lioli.
sulla
comunica-
me
fatta negli
"
modo con cui certe forme morbosM professionali sono prevenute ed a come esercitata la sorveglianza s-.pra cene fabhriche nel Regno Unito. La parte legislativa in s^, quella che si conosce sotto nome di Factury and Mines AcIh, ecc., apparisce assai complicata, spesso -' tradililoria, giacch, come avviene nella legislazione inglese, una .. nuova non distrugge quasi mai in modo assoluto quella antica. Venendo per ad esaminare l'applicazione pratica di questa legislarapporto
al
il
l-
zione ho potuto riscontrare, non soltanto che tutto il cosidetlo stalo giore degli ispettori e sotto-ispettori centrali ^ cosiituit.. da
indiscutihile
magla
persone di
competenza medica o
tecnica,
ma
che a loro
lasciala
responsabilit individuale insieme alla massima libert nelle applicazioni dei regolamenti e nelle proposte delle eventuali alterazioni.
massima
Anche
in
Inghilterra,
si
come in molte altre \azioni, col cominciar.- (ii sono introdotti miglioramenti relativi alle industrie
pericolose. K stato proibito, per esempio, direttamente dallo Stalo, che gli operai addetti alla lavorazione di sostanze velenose, o che lavorano in aml.ienti dove possono formarsi gas o vapori tossici, abbiano i loro pasti
anche slal-ilili speciali n-golamenli pel lavoro a domicilio e pei piccoli lalx.raiori. ecc. Non pen su questo che intendo specialmente fermarmi; ma pi che altro sopra il meccanismo col quale funziona il potere centrale nell'osercitare la sua sorveglianza sopra le fabbriche. (Questo potere > polilicamente impersonato nel .Mi-
ma naturalmente di fallo nelle mani del ca|o delIspettoraio delle fabbriche. Sino dal 18U5 il .Ministro aveva facolt di limitare, proibire e controllare ogni lavorazione pericolosa senza bisogno di ricorrere al Parlamento. .Nel proporre ogni nuovo
nistro dell' Intorno,
l'
cede
i
questa manieni
di
l'Autorit
lo
schema
di
\\
comunicata
airli
Im,..;
r...
478
vi siano delle
i
rappresentanti
degli
sotto
la
presidenza dell'Autorit
competente possono esporre e discutere le loro lagnanze (Conciliation). Se un accordo non possibile viene nominato un arbitro competente che decide della questione (Arbitratioji). Questo metodo pu avere certo suoi inconvenienti; ma se, come spesso avviene in Inghilterra, si lascia i libera l'azione a coloro che hanno competenza in materia, risultati possono essere e sono assai buoni. I provvedimenti attuali sulla lavorazione del piombo, sopra i lavori nei tlocks, sopra la lavorazione del fosforo, sono il risultato di un simile
i
procedimento
disfacenti.
di
Mi
belle
parso anche degno di nota e d'imitazione l'uso di speciali taschematiche informative che vengono distribuite agli operai di certe
si
rendono noti i pePer molte industrie tossiche, mentre si stabilita una multa per i proprietari che trasgrediscono ai regolamenti, se ne anche determinata una non lieve per gli operai che questo regolamento non seguono. Mi parsa poi degna di nota in Inghilterra l'esistenza oltre tutto
industrie ed affisse nei locali di lavoro, nelle quali
ricoli di certe
lavorazioni e
si
indica
il
modo
di evitarli.
l'organismo
pr
della
una
attivit
privata,
delle
in
con-
non sono
pagati,
ma
ufficiale e
non
accennare,
ma
a tutte
le
persone filantropiche, che al di fuori dell'azione ufficiale esercitano una funzione sociale ed umanitaria contro gli effetti dannosi di certe lavorazioni e una azione non trascurabile di controllo.
Nello studiare
i
professionali
lievi
nel
esi-
Regno Unito
stono fra
le
confrontando
differenze purtroppo
non
che
mentre
prevenzione procede in un che dovrebbe essere imitato da altre Nazioni, la differenza di certi provvedimenti legislativi spesso assai marcata da una contea all'altra e sempre notevolmente diversa tra l'Inghilterra, la Scozia e l'Irlanda senza la giustificazione di condizioni locali diverse, se per ora non ha avuto praticamente effetti dannosi, non mi pare che pel futuro possa rendere pi facile a raggiungere quella omogeneit, direi quasi internala parte pratica di
sorveglianza e
di
modo
tale
che desideratum del legislatore e del sociologo; giacch, come per molti provvedimenti d'igiene generale si tende oggi a stabilire una certa armonica e logica unione fra Nazione e Nazione, cosi per
dovrebbe essere
il
r;trti
si
dovrebbe
U-uiar'
.li
raggiungere
stesso scopo.
il
Quando
stabilita
l'esistenza e
tificainento dimostrato,
quando
non
f"
saiio giustificare
li
una ditTeronza
A''/^^'/,
li
di
legislazione.
il
iloti.
/,'.
/'.
IV'rlino e
doti. prof.
Zenoni
di
Mibu
pit'sentano
il
^egut-nlf
OKDINK
// jiiiino
/"/'(
('tiiiiirrssn
I)1:L
(iloKND:
in inerito
nW imitorUiuza
di
tal/'
nudici
all' ispezione
drl
Incoro
siano
tyirle
/
primo
(Jonf/resso
incar"
Comitato internazionale
r lo
carii'
na menti}
Milano, di raeeoffliere relazioni sul fsri lappo del aerrizio medico da parte df/li Isp ttoi
li-
l'Iloti) pri-ss't
nazioni.
V.
approvati' all'unanimit.
Il
Presidente
a[rf
la
discussione
sul
tema svolto Le
infe/i"M
priifi-ssionali .
l^rof. liiondi
:
del
medicina legale
si
dato al
con-
cetto della
causa violenta
gli
>
ai
sono raggiungere
I"
la
malaria
r.ji<niio
dove va incontro alla puntura dellanolele. studiare l'andamento della infezion' malarica negli intossicati da metalli, che all'Oratore risulla favorita o resi pi grave da alcuni avvelenamenti professionali.
lavoro
siti
rimanga
sul
in
di
lavoro,
cio<^
quando
Uaccomanda
poi ai colleghi di
hutt.
Istituti
lii'i-nai-iilii
In Italia
assicuratori dei
delle ernie
fortunio perche
si
gli estremi giuridici dell' inransa tranmatira rso-fna per le secondo arriverebbe alla stessa conclusione, |>erch il Regolamento attuale ha
le
si
per
prime
negherebbero
mancherebbe
la
soppresso
ernie.
da concedersi
alle
La
i
'ssiltile
in
occasiohe di lavoro,
|ierch la dizione
480
indennizzabile, e ci
come
causa violenta
si
contrario alla
domanda
di
una modificazione
della
Leggo
attualo
ed
incertezza nel
campo medico-legale
e giuridico e
di
danno
che
si
Ha
collega illustre di
carbonchio l'ha chi lo vuole, perch collo vaccinazioni Pasteur si combatte efficacemente il carbonchio in tutte le specie animali ed indirettamente quindi anche nell'uomo la pustola maFrancia
dott.
Langlois che
Ma
nella pratica
il
si
notato
che
proprietari
di
lotta
contro
vaccino e dell'operatore, non ripetono pi le vaccinazioni nella speranza che la terribile malattia non ricompaia pi. Invece, cessata dopo uno o
due anni
casi di
persistendo
immunit negli animali vaccinati o rinnovato il bestiame, germi del carbonchio nei prati e nei pascoli, si rinnovano carbonchio con grave danno economico dei proprietari e della
la
i i
[lubblica igiene.
Ad
a spese
dei
del
governo
in
Ad
zati
vengano
utiliz-
clandestinamente od altrimenti
per
la
pubblica
alimentazione,
od
anche semplicemente ad uso privato, Perroncito pensa che il Congresso debba fare voti perch il servizio di ispezione delle carni e degli animali morti venga ovunque assicurato. Cosi gli animali che muoiono pe** carbonchio verrebbero sicuramente distrutti, evitando casi di pustola maligna o di carbonchio interno colla diffusione sempre maggiore della malattia.
Il
come
che possono
il
nuto
di
animali carbonchiosi.
Dovrebbero costituire pure infortunio i casi di carbonchio che si contraggono accidentalmente, per esempio in seguito a morsicature di insetti infettatisi nei germi della malattia, o in seguito alle manipolazioni ed al
consumo
di
la
malaria acquisita sul cam|>o del lavoro co^^litui^ca un infortunio vorn e proprio. Appoggia f|iiiriili la proposta del prof. Biondi.
l'ritf.
d'l
lavoro
da
tuli
iiifurtunit,
cata tonicit
muscoli dello
paroti
addominali,
^
alcune
r-
...
canale inguinale.
la
quanto
alle lomliaggini
traumatiche
ritifMic
die
diagnosi diffe-
ditTlcile.
ma
che
per.". tni.|.o
fatta.
/'ieraccini:
il
tina,
in
con a capo
di
in
causa
questo
vi
;
occasione
lavoro;
ma
hisogna hene
intendersi su
un periodo di transizione e noi ci ripareremo volentieri sotl" le ali Iella formula sopra riconlata, ottenendo che tulle le malatti'tratte per causa e in occasioni' di lavoro siano consi(ierate alla sti dei comuni infortuni sul lavoro. Ma bisogna porre in evidenza che oggi noi siamo a (juesto punto di contraddizione pratica: un lavoratore estuante di sudore sul lavoro riceve un colpo al torace e fa una polmonite intumatica y\v\ secondo operaio nelle medesime condizioni del primo riceve un colpo di fresco, fa una polmonite a frijioro: il primo ti indennizzato, secondo non lo ^. il
;
Siamo
.Non pu ritenere la l'ebbre malarica come malattia a meno che nella categoria delle malattie del lavoro non vengano comprese ed incluse tutte le affezioni che si contraggono per ragione di clima; la febbre malarica in Sardegna affetta ogni classe di persone ed il suo momento di invasione leirorganismo a mezzo dell'anofele si fa
holi.
liiii'ia:
del lavoro
111
in
ri|joso,
che non
Nella
mentre
la
persona
'
lavoro.
regione
dell'
Inglesiente
le
sono costituiti da febbri malariche. Il carbonchio verrebbe diminuito nelle sue manifestazioni conclusioni e provvedimenti indicati dal prof. IVrroncit"
,
delle malattie
.idi.tiaii'Io
Ascoli: Osserva che il concetto di doversi precisare le infeComprendersi nella legge sugli infortuni, mira a rendere incontrovertibile e non soggetto ai criteri non tecnici della giurisprudenza dei casi che la medecina deve riconoscere del tutto assimilabili ad infortunio e ad evitare invece un'estensione inopportuna, per ragioni m^iche e
l*r<>l.
zioni ila
Arr. J'ahris: Non medico, si limita a due osservazioni. I.a prima in un Congresso internazionale e, secondo tutte le consue-
ludini,
'iS-^
una legge italiana, tanto pu ottenere diversamente. Perch si discute della estensione della Jegge sugU infortuni Perch in tutti noi, come nella magistratura, il desiderio che le malattie professionali abbiano l'identica riparazione degli infortuni, coi quali hanno tanti punti di contatto. Per noi italiani la questione risolta, perch tutti vogliamo che al pi presto sia estesa l'assicurazione alle malattie in
non
il
caso
di
i*
generale.
risultato,
che
le
nel voto, che pare si voglia provocare, non abbia legge italiana, ma si possa dire, coli' identico malattie_ professionali devono avere l'identica riparazione
alla
economica degli
infortuni,
essendo identiche
le
caratteristiche
nei rap-
la
dichiarandosi
affatto
di
strettamente
si
tecnica. Ritiene
un errore
darebbe un
argomento a
quelli
che sostengono
che avr
a
titolo
in pratica,
di
presso
magistrati, la formulazione di
scientifica.
anche
propaganda
Prof. Monti:
esprimere
il
Come
possiamo
ha
il
di
un intero col-
norma
tutti.
societ di assi-
curazione ed ai lavoratori
La giurisprudenza germanica gi comprende tra gli infortuni malattie infettive in qualunque modo contratte in occasione del
Pertanto mantengo
le
tutte le
lavoro.
conclusioni della
mia relazione ed
in questo
senso
per ci
che
si
riferisce alla
dott.
Bruera.
Doti. Peirini:
La
interesse internazionale. Gi se ne
ne discute
tutt'ora in
inoltre uti-
puramente
scientifico,
anche
zione larga della scuola fiorentina sia accolta e consacrata dal Congresso.
la distinzione delle
traumatosi
in
mec-
il
relatore di
ieri,
il
dott.
Pezza,
iioii
discute 80|ra
il
tema da
lui
sembrano
le
trattala: l'anchilostomiasi
dal l'eiToncito
.\n(rt
e<l
che riconosciuta assai comune n;lle risaie, anche da studiosi stranieri, ad es. Calmelle e Broton.
il
Pezza vorrebbe una leggo che escluda dal lavoro donne incinte e le puorpere. Questa accettabile soinpre rpiando tale provvedimento sia acoornpagnato dall'altro provvedimento che la cassa maternit. Senza di queste l'esclusione proposta dal Pezza sarebbe una vera crudelt e una causa di miseria por molte
ancora che
del
di
mondatura
riso le
famiglie.
Siiirordiiio del gioi-no Abjnti
tanto
comune
e deleteria fra
forna-
minatori.
I it'vnucclii :
Doti.
A
i/i
giorno tirmato
le
liioml
com-'
H'^rnacchi
infortuni
osserva
ilol
che
possibilit
di
rattgurare
infezioni
indubbiamente in Italia, ' in Germania e in Austria assai dubbia in Francia assolutamente im|)Ossibilo in Belgio e ci in dipendenza delle disjosizioni
date
lavoro
eceniemc
esiste
per fjuesto
<"
contrario all'ordino
lino .Monti e
A;/iitlli:
il
appoggia
Are.
Propone che
lavoro
.
\enga
tolta
la
frase
-^ul
camp"
'!
lavoro e durante
Prof. Ascoli
:
campo
del lavoro ;
,
in
quanto
chi-
infezioni
non
t"
minoranza
dei casi,
stille
contratte.
Pro/.
}/>>;
!>;.., .,,...;:
/,.,,,/...;
^;. ./../.
/..,,
il
seguente
occasione fhe
il
di'l
('onjresio internuziofuilr,
la
diritiio
si/ilitlf-
rtirhonrhio,
marca,
il
tetano,
l'actinomieo^
et
colera
'
le altre infi-iiont
contratte
dui
in
.serrisio,
''
.nono
v-
da consideranti qual
..i ..-.
-'-''
././/..
i..
approvato.
La Presidenza presenta
il
484
E
I
approvato.
Prof. Perroncito, Monti, Gasperiai, lernahel presentano
il
seguente-
d"lla
meno a
hnifjo
approvato.
Prof. Biondi e Bernaechi presentano
il
II
infezioni
rivestano
il
carattere di infortunio a
questi
norma
delle leggi
Italia.
accettato.
Non
Doti.
Bruera:
le
Dall'ordine
del
giorno
del
prof.
Perroncito
chiede
venga
tolta la
infette,
ma
si
renda obbligatoria
per tutte
carbonchio.
origine
Prof. Monti:
Italia,
carbonchio
di
in
specialmente in Basilicata, Sardegna, Calabria, Campania, perch in quelle regioni il bestiame (^ abbandonato a s stesso e le popolazioni estremamente ignoranti non conoscono i pericoli del carbonchio. La proposta Perroncito ottima non
solo
per salvaguardare
il
bestiame,
le
ma
per proteggere l'uomo. Sarebbe per inutile spesa volere fare nazioni in quelle regioni dove non esiste carbonchio.
Prof. Menozzi: Essendo assente
cipali raccolti dal
dott. Pigorini sulla
il
vacci-
dott.
Pigorini, rileva
fatti
prin-
fabbricazione
del solfato
ramico,
dei rego-
desumere che
i
norme
preparazione
del solfato
possono efficacemente eliminare. nome del prof. Gianoli pure assente, espone pericoli che offrono le fabbriche di perfosfato e mette in rilievo i provvedimenti che sono adottali in molti stabilimenti moderni, provvedimenti che mentre salvaguardano la salute degli operai, tolgono anche cause di danni al
ramico
si
In seguito, a
Il
IMI'. ,|)iiiaiitr
|.rseiitH
(|iiiiidi
la
Colazione del
doli.
I*i<>
Pifjorini
(li
Milano
sull':
di
Rame.
man mano
le
davanti all'evidenza
t^l
alla
si
conseguente propa-
ganda
dei fatti
tiel
agricolo
Solfato di
Rame,
il
consumo
di
anni un crescendo considerevole e tale da fargli assumere, anche senza avere raggiunti gli estremi limiti, un'importanza grande nell'economia nazionale e nell' industria chimica.
ciascuno
di questi ultimi
di
pari
fiasso
lo
svi-
una parte dallo stupido pregiudizio e dalla tradizionale diffidenza chr ancor oggi, quantunque in proporzioni sempre minori, a parit di qualiUi e di garanzia di titolo fa preferire il prodotto estero, e dall'altra non
favorita da
r Italia
una sufficiente e giusta pnjtezione doganale. Ad onta di ci<> pu vantare oggi parecchie fabbriche di Solfato di Rame che per
di
mezzi, ed importiinza di
produzione
si
hanno a temere dal confronto colle migliori dell'estero che dano sempre pi contrastala la f>ossibilit dell'importazione.
ve-
e date anche
relazione
alle
migliori
condizioni
igieniche in cui possa essere svolta nell'armonico interesse dei lavoratori e dei proprietari. Occorre per subilo notare che per questa fabbricazione,
chimica la mano d'opera rappresenta nel valore del prodotto un coefficiente d'importanza secondaria poich essa minima, tanto in confronto all' indispensabile ampiezza degli ambienti, quanto in confronto alla produttivit degli im-
tutti
pianti, ed il lavoro dell'operaio si svolge, salvo che per particolarissime operazioni, in condizioni generalmente favorevoli di aria e di luce che
sono reclamate abbondanti dalla natura stessa della fabbricazione. Da un breve esame delle diverse fasi che essa attraversa sar tacile dedurre precetti igienici che devono essere applicali per poterle
i
pn)dullori di
rame che
essi
estraggono
dalle ceneri di pirite cuprifera con un trattamento per via umida, ridoit"
semplice lisciviazione con acqua acidula, quando si li-atti di piriti a basso titolo, oppure facendo precedere detto trattamento dalla clorurazione in forni speciali dei residui finemente ix)lverizzali, quando si
minerali ricchi.
Il
tratti di
prodotto finale
'
sempre
del
detto
486
la parte pi
di
noiosa
molesta
pirite
polvere di rame durante la sua essicazione ed ancor pi durante sua ossidazione, polveri che oltre ad impregnare sopracciglia, barba, capelli, aderiscono fortemente alla cute in traspirazione, mentre gli organi respiratori risentono della loro azione nociva e per l'effetto
meccanico
si
per
l'effetto
chimico.
Fortunatamente
lo
queste operazioni
i
praticano in ambienti
aperti, e per
stesso operaio
critici
sono
limitati e
lavoro
giornaliero
momenti pi e la mo-
alla bocca ed al
pu essere eliminata o molto attenuata dalla applicazione naso di museruole opportune, mentre ulteriori conseguenze incomode, se non proprio dannose, sono facilmente evitate sotlestia di essi
toponendosi a
coi
quelle cure
di
pulizia
personale
per
le
quali
tutte
le
fabbriche offrono
ormai
bagni
colle
mezzi pi ampi ed adatti cogli spogliatoi, doccie. Per d' uopo subito osservare che da
i
diffcile
ottenere
di
una rigorosa
dette
tutela
di
fatto
precauzioni
essi
non risentono quei disturbi che a tutta prima si potrebbero supporre, oppure risentono solo disturbi passeggeri ai quali non danno importanza
alcun-, fatto questo sul quale
Il
daremo
di
pi tardi spiegazione.
cemento
di
rame
ossidato
uno
dei materiali,
ma non
il
solo,
u.^a
i
esame
rame. A questo scopo serve ogni specie di rame offerta dal commercio. Esulano dal nostro mezzi usati per ridurre il metallo nelle condizioni pi opportune
solfato di
le
sono da prendere
in
considerazione
dal
punto
solo
mentre
campo
della metallurgia, ed
hanno
rame. opportunamente preparato in mitraglia o quale viene fornito dal commercio in rottami, fili, ritagli, torniture, ecc., nell'acido solforico, praticata con metodi diversi a seconda del mezzo prescelto per raggiungere l'ossidazione del metallo e provocarne la solubilit non presentano caratteristiche tali da meritare[)rovvedimenti igienici particolari e diversi da quelli di indole generale
indiretto colla fabbricazione del solfato di
un rapporto molto
Le operazioni
atti
zione
a fornire all'operaio ambienti sani per ricchezza e per la eliminazione di emanazioni gazose
si
di
aria
ventila-
nocive
moleste
di
quando
sia in
presenza
si
di
anidride solforosa o
oppure un'aria eccessivamente carica di vapore acqueo. (Queste operazioni, che non richiedona la presenza costante dell' operaio nei punti meno propizi, si svolgono sempre in zone limitate delle fabbriche che per la natura appunto di dette operazioni devono essere particolarmente curate per offrire un ambiente opportuno. Per ripetiamo che se dette operazioni non sono scevre
abbia sviluppo
gas
nitrosi
(li
(li
|>erL-oli
ai
non sono
tali
da dostare preoccupazioni
p|)(^ciali
rame
;
seguito
la
(|uindi
necessariannente ampr. tanto pi adatti allo scopo quanto meglio acreati agli operai che devono att>ndere a staccare dalle vasch; di
il
cristallizzazione
li
ampiezza
ambiente. I/unica minaccia alla loro salute pu essere rappresentata prolungato contatto col prodotto, dal doverlo rompere, ladall'intimo vare, asciugare, insaccare e mettere in barili. Occorre per rantmentare
che lortunatamenle
il
proilotto slesso
ha
in s*^
la
qualiijl
niigliore
il
il
per
suo
suo
modo tale da rivestire caratteri d'un vero e proprio avvelenamento, o limitate solo a disturbi momentanei leggeri. D' altra parte bisogna ammettere, ed ormai generalmente ammes?;o, che il nostro organismo, nel cpiale il rame si trova sempre in piccola <|uantit nel sangue e specialmente nel fegato e nella bile, facilmente e rapidamente
i
">
si
adatti
il
poich(^
ad una tolleranza di esso notevolmente su[)eriore al normale, suo potere tossico viene limitalo dal fatto che i suoi sali diven|er
me
produzione
tina
di solfato di
rame non mi
invece
di
mai occorso
costretti
lamentare
la
disturbi funzionali
a maneggiarlo da matinalterata
a sera,
ma
occorso
vedere
conservare
ad ogni precauzione e con capelli e baffi ridotti azzurrognoli, quasi curiosa manifestazione di adattamento all'ambiente. V. (juesto conferma certamente esalta l'opinione, ormai general]ropria salute operai restii
mente ammessa, che avvelenamento lento a mezzo di solfato di ram non possibile, mentre l'avvelenamento acuto involontario reso impossibile dal limitato potere tossico e dal mezzo di prevenzione naturale
<^
che su questo
possono ritenere confermate dalla pratica e giustamente sintetizzate le opinioni della grande maggioranza degli igienisti e tossicol<gi da jUella di Bouchardat che dal punto di vista dell' igiene il pioml>o
punto
si
ha
pi
fatto
pi
il
rame molto
pi
>.
da parte dell'operaio che il pi interessalo e generalmente il me!;o a tutelarsi, a rinunciare a tutte quelle cure e provvedimenti ci. scienza eil esperienza suggeriscono in proj^^siit. \\ mia convinzione cIk* la fabbricazione del solfato di rame non debba essere consid'*rata per s
solleciti
per essere igienicamente disciplinata, bastando ad essa l'applicazione rigorosa di quelle di indole generale gi sancite dalle leggi sanitarie di
tutti
i
il
Regolamento d'Igiene
e
del
Comune
e
di
Milano,
tenti
compeguisa
che mi piace
riferire a
ad avere
le
istato
dovranno: a) avere il pavimento e le pareti mantenuti costantemente in di pulizia e ci dove non osti la natura dell'industria b) avere almeno 10 metri cubi di spazio per ciascuna persona che
;
vi sta
a lavorare
e)
ad
ambiente
chiuso
modo che tutti lavoranti possano attendere senza sforzo dell'organo visivo
i
;
dizioni tali
di
dei
/) nei
di
dove
si
ha sviluppo
di
puzzosar
lenti esalazioni,
spazio
minimo
calcolato per
ciascun
lavorante
opportunamente
materiale
rinnovata
mediante
molto
quando
poi lo sviluppo di
pulverulento
si
fosse
dovr
altres
provve-
dere all'aspirazione rapida delle polveri o dei gas mediante appositi ap-
impedire
il
sollevamento
del
materiale
pulverulento
mantenendolo costantemente umido e dove non sia possibile applicare tali provvedimenti, si dovr mettere a disposizione degli operai apposito apparecchio da applicarsi al naso ed alla bocca, destinato a filtrare l'aria
di respirazione.
si
modo
di
lavarsi
manmani e
mangiare nel lavabo attiguo al locale apposito destinato devono essere provvisti. Tali esercizi saranno anche provvisti di appositi spogliatoi, separati
e
divisi
in
doppio
riparto.
In
detti
spogliatoi
gli
operai riporranno
sare, questo,
loro abiti ed
di
lavoro,
da indos-
prima
prima
di
e viso,
usando anche
liquidi disinfettanti
ove sia
...
ili
iVJ
in
slal.iliin.
(..egli Ojjei-ai
che lavorano
im,
i.i.-M.ii.-.i
..
iij.uu
fiili^'-
^ine,
ad
insudiciarsi,
si
piovvederc negli stabilimenti o lahuralori stessi anche un servizio giornaliero di doccie in numero proporzionalo a quello dei suindicati
(lovni
operai
applic ale
sono
fasi
tali
da
meileri
rame
<l;i
in tutte le
sue
quuisiensi
'fii
procossi segnili,
iirieniclie.
cuniiizioni
escrizioni
l.;i
s.'.lutii
tolta
alle on-
>l-:ii
TA hlJ
I.M
\.
(rion.'flt
li
ili
fino - ore
li.
l*i!i:~ii.iMi
S.'ii,
M.
DI':
Citigli |<>|;!^
a!
<!<;.m
\im..- P-.f.
1'!^"".
Il
pini.
:
/,.
heiutu propone
Congresso
ili
spedir;
il
&eguiite ile-
.raiiiMia
consacrate a discus-
promotore sostenitore inviati reverente affettuoso voto augurale confidando averti con noi prossimo Congresso.
sioni
sull'assistenza
sociale
di
ben
lieto di
associarsi al
Devoto e
avverso.
tanto pi in pianto
l'oratore appartiene
il
a un
Non
si
dimentichi che
senatore De Angeli
campo anima
politico
di quel
Consorzio
bene-
per la prevenzione contro gli infortuni del lavoro che pur cosi
iin'rito delle classi
Il
lavoratrici.
11
Congresso approva per acclamazione il telegramma letto. prof. iJerufit propone ancora un augurio per la ripristinata
saluti-
dei senatore
!:
Il
De
.Angeli,
/..
La
===
il
caratsi.
Ris()ondo,
nella
alimenta-
di
limitare
danni
nello slato attuale della scienza e ilelb' industrie (nei riguardi dei perf.'-
zioiiawieMii tecuici)
M:^
con
procedure
efficaci,
eliniinabiii
sicure.
Per svolgere, per, un'azione preventiva, l'alimentazione deve stacdeve essere intesa in si assegnano,
lato: nei suoi
un senso molto
i
quali
si
tamento
II.
dell'intestino.
io ritengo,
di esplicare
una
un compenso
meno
fabbisogno
applicato ad un
lavoro
fisiologico e svolto
da un organismo perfettamente normale. Sono invece le eventualit e le probabilit patologiche che insidiano un determinato mestiere, congiunte ad altre circostanze di natura contingente ed ausiliaria, che devono essere interrogate per tracciare le provvidenze e
III.
i
programmi alimentari
dell'oggi.
Questa alimentazione che non pu chiamarsi iperalimentazione, ma alimentazione preventiva o consentanea al mestiere esercitato, e suggerita ad un tempo da considerazioni di natura, fisiologica e patologica, vuole coprire quelle deficenze e quei bisogni che vengono ad emergere e a derivare da una o pi
l'operaio:
1."
delle
seguenti
condizioni
relative
al-
et di chi lavora;
2." tipo
;]."
individuale dell'operaio;
niche)
4.
5."
tendenze morbigene pi o
meno
esercitata
colla
professione.
IV.
La somministrazione
alimenti
in
chi
esposto
alla
pareggio assoluto
(e
non
il
semplice equi-
discreta elasticit
persone
di
eccedenza assicurata e controliata di introiti alimentari nelle pi giovane et; e particolarmente nella donna gravida e
nella
iIihiiih
che
allatla,
sp, Mm|<p>vvi<lnm0nt<,
fosr'>
per
nff*>nd
determinati lavori.
y. Alla alinien(azi'>ii..i-~i. ,,..i
-
..i.
-,,.<...
.......;;...,
.jw.m...
essa
t""
alTItlala
ad orari
fissi: tre
di lavoroV, il primo pasto sia |irM" alcuni mestieri [lor speciali turni consumato, specie nella stagione fredda, prima di prendere il lavoro, sia pasto pi importante (delle 11 o delle 12) favoriti* dall'astensione dal il
lavoro
alnjono
fare
per
un'ora.
Porterei a
cogli
chi deve
il
molto
esercizio
organi
(maestre).
in
Il
1."
!?."
fredda
siano
sempre
costituiti
lutto o in
i
opportuno variare nel corso di una settimana di cibi caldi. IVnso che una vera azione restauratrice potrehhe sviluppare in autunno il consumo mattutino di un chilogrammo circa di uva, invece del |ani' associati a prosciutto, a formaggio o a pesce salato, ecc. Ritengo pregiuilizievole all'avviamento felice didla digestione il fanprima e dopo il pasto principale lunglic marce a piedi tra lo stabilimento e la abitazione.
parte
cilii.
VI.
.\
vi
concorso diretto
del
cuurc
(ipertrofie,
dilatazioni),
mobili), flellc rie d/esUce (atonie, ectasie, ulcere, neurosi dello stomaco,
candidati
tali
forme morbose
l'alimentazioni
lesioni,
il
disor-
lo
sollecita.
Una
condizione
infelice
delle
vie
digestive
secondo me,
motivo
tare
di
\'III.
1
gravi
nella
espli-
cazione
ridotto.
abbastanza riprovalo l'indirizzo prevalente in (piegli spedali dai quali si vorrebbero tosto dimessi .i malati convalescenti di forme acute prima che essi abbiano potuto richiedere ed ottenere da un regime alimentare appropriato progressivamente pi ricco un conveniente restauro fisico
t;
una soddisfacente attitudine per la ripresa del lavoro. Incidentalmente osservasi che non poche citt esttre ci danno da molto tem|H l'esempio
e
delle
case
di
cnnvalescen/a
profedurtr
in
in
ricoverali negli
ospedali.
I.\.
'jMii'-'if
.iiiiiii.-iiUin
imuiiiiii;i ir
im'ui-iih'
ii>p*-i;ni>
due ambienti:
al cibo tutto (|uello
danaro consacrato
ispirer alle
norme
direttive di cui la
quell'operaio appartiene;
4'J4
lo
presso
gli
stabilimenti indu-
un medico da cui non si possano avere che cibi confacenti al mestiere e presso quali qualunque lavoratore paghi semplicemente perch mangia, e non per quanto mangia, abbia in in altri termini anche qui quel biglietto a tariffa unica che si adatta gi in altri campi (trasporti ferroviari). (,)ueste cucine operaie dovrebbero essere provvedute di apposito riparto, perch l'operaio possa accuratamente lavarsi e per qualche industria riuscirebbe anche commendevole l'uso di una veste per il pranzo. X. L'operaio e la moglie dell'operaio dovrebbero procacciarsi una appropriata coltura igienica avente in mira la conoscenza dei rischi della professione, dei mezzi e dei fattori che promuovono o respingono la morbiposte sotto la direzione
di
i
lit
professionale, e delle
nozioni
dietetiche
culinarie
indispensabili
per
fisiologica, preventiva.
Il
Presidente ringrazia
il
relatore ed
apre
la discussione
sul
tema
svolto:
Prof. Bernahei:
Approva completamente
e plaude
sinceramente
alle
norme
Devoto. Ma avrebbe desiderato, fra le importanti modificazioni, udire una raccomandazione, quella cio delle proporzioni tra l'albumina animale e quella vegetale perch non indifferente combinare cotal miscela in una proporzione o in un'altra. Secondo l'O. il minimo cui si potr discendere sarebbe la met.
Prof. Devoto: Riconosce giustificabili
tra le
le
una distinzione albumine vegetali ed animali che serva per gli operai stessi. Saranno medici addetti alle cucine operaie che dovranno dar norme e
fessore Bernabei, ritiene per sia diffcile poter precisare
i
Treves: Crede che possa venire introdotto nelle raccomandasaggiamente raccolte dal prof. Devoto un cenno all'opportunit di concentrare il maggior valore nutritivo degli alimenti in un volume non troppo grande. Questa una raccomandazione che pu tornare specialmente utile nella nostra classe operaia che costretta a cercare nel gran volume il compenso al minor potere nutritivo degli alimenti di cui dispone. K questa raccomandazione soddisfa in una forma eminentemente
Prof.
.
zioni cosi
il desiderio esposto dal prof. Bernabei. Desidera inoltre citare le risultanze che la scuola di Zuntz ebbe studiando il regime alimentare del soldato tedesco. Questa scuola trov che
pratica
|iii'>
V.i.)
un difetU> pi o meno accentuato nel liilanco enerf^elico perfottaniente soddisfatto o magari in eccesso per bilancio un allato fjuol che i'i>^iiarda Vi\7.oii>. Su questo fatto trova larga giustificazione la raccomandazione del prof. Devolo di fare neH'alimr'nta/ione una certa
sii33teie
ail
e nelle sta-
Rileva con
di
piacere che
il
anche
delle
norme
igiene
personale
buona
dietetica
dell'operaio.
Ricorda che
anche
docce
impiantate in
le
picfare,
l
Devoto
si
p(*trebbero
accettando
Relatore.
Il
deili'
mclii-^ioni
interi'ssiiritissiinp
[iro|.<.iii'
im
i.I
me.,
Pn-sulente d
la
parola
al
prul'.
l'ii.s.-ic
(juhbi di
Milano
per
la
RflaziiTit-:
le
lo
dei
lavoratori
ti
sono
loro collegale
modo da
provvedimenti
relativi,
paesi
tuiscano un sistema veramente organico, indubbiamente strettissnni sono vincoli che legano le malattie del lavoro da una parte cogli infortuni i
del lavoro, dall'altra colle malattie
comuni.
punto
di vista medico, di grande non compito di questa relazione l'addentrarsi in indagini di tale natura: il quesito che qui si vuol trattare resta nel campo economico-sociale, in cui voramonle vincoli accennati vengnu. facilmente
tali
Lo
studio di
vincoli,
dal
interesse,
ma
in
evidenza.
manifesta
tale
La malattia del lavoro si dislingue dall'infortunio . .ju.i.n.. ii..ii -i in modo violento, come effetto di una perturbazione accidennoll'andamento del lavoro.
del
Ma
|)erch<'
l'attenziono
pubblico
sia
attratta
preferenza sugli
tratta-
diversit di
mento a
prodotto,
loro riguardo.
Infatti
si
se
si guarda alla causa da cui l'uno e l'altro fenomeno e deve riconoscere nell'uno e nell'altro il carattere di rchiu
l)n>fossionalc.
Il
f*
disgrazie
de-'orso.
accidentali subitanee,
malattie di lento
possono invocare provvedit ne nti preventivi per render nien frequenti le disgrazie, cosi possono invocarsi per eliminare date cause di malattie professionali.
si
O^me
Quindi se
il
490
si ritiene che il rischio degli infortuni deve gravare sulla che equivale a dire che nel prezzo dei prodotti deve, fra gli altri elementi, trovarsi anche quanto occorre a sostenere la spesa per provvedere agli infortuni, altrettanto dovr dirsi per le malattie professionali.
industria,
se
si
gli
infortuni derivano
si
da una
dallo
accidentalmente
verifica
andamento normale del lavoro, mentre le malattie professionali si producono anche senza alterazioni nelle condizioni normali dell'industria, da ci non si pu logicamente dedurre se non questa conseguenza, che la
responsabilit dell'industria
le
risulta
ancora pi diretta
economiche,
la
e pi
chiara per
riesce
Se poi
fin
si
bada
alle
il
conseguenze
cui
al lavoro,
conclusione
o
troppo
ovvia:
bisogno da
colpita
la famiglia dell'operaio in
temporaneamente incapace
lui riportata sia stata
o inabile in tutto
parte
pel
non
che la lesione da
violenta o no.
E
in
questo
se
si si
pu
dire
dubbio
tratti
anche senza occuparsi dei casi in cui resta veramente di infortunio del lavoro o di malattia
precisi
e
si-
professionale.
Quand'anche
la
non dovessero mai presentarsi questioni su questo punto, come quelle che talora furono sottoposte ai Tribunali, sarebbe sempre giustificata dal punto di vista economico l'identit del trattamento, derivando gli uni e le altre dall'organizzazione che l'industria ha in un dato tempo e luogo, e producendo entrambi le stesse conseguenze per la famiglia operaia. Deve dunque ritenersi giustificata l'assimilazione delle malattie profescuri per distinguere gli uni dalle
tanto
che
sionale agli infortuni del lavoro per quanto riguarda la necessit sia di
cautele preventive, sia della garanzia di
le
conse-
guenze economiche.
Ma
la
provvedimenti d'assistenza
sposterebbe
gravi
sui
criteri
con
cui
confine fra
le
Non basta che si possa formare un elenco di malattie da qualificarsi come professionali: poich si domanda se giusto che per tutte le altre malattie escluse da tale elenco abbiano a mancare quei provvedimenti di
assistenza sociale che verrebbero sanciti per
Il
le
prime.
genere di lavoro a cui l'operaio attende, l'ambiente in cui questo compiuto, la sua durata, non hanno forse un' influenza diretta sulla frequenza e sulla gravit delle malattie comuni? Tale influenza fu gi
messa
il
rischio di malattia
t'.n
le
La
v(
al.iiu-
Non
('
erri .lieo
ed ingiusio
affatto
il
parole
da
recenlr) (1) che quelle malattie le quali da condizioni di vita estranee all'oaercizio del mestiere propria-
ma inevitabili per l'operaio in causa della sua occupazione medesima, debbano essere originariamente addebitate alla professione. Vi sono malattie, corno vi sono disjirji/ie accidentali, indipendenti dal lavoro; ma allo stesso modo che la giurispruden/a tende ad allargare
niante dette,
la
no/ione
dei,di
infortuni sul
lavoro,
ritenendo
compresi- nell'assicuracoli'
hanno
industria solo
una relazione indiretta, cos non si potrebbe sottrarsi 'alla tendenza di allargare sempre pi il concetto di malattia professionale. Se poi si guarda al bisogno provocalo dalla malattia, non ^ nem-
meno
in
il
caso
la
di discutere,
vengono a trovarsi non varia pel ha colpiti sia da classificarsi fra q\it\\n professionali o fra quelle comuni. K giusto adunque che le malattie protes.-ionah siano oggeii" di attenzione particolare, che il lavoro d'indaj^'ino si compia anche a loro riguardo con quella specificazioni' che gi fu adottala per gli infortuni
cui l'operaio o la
sua
fatto
che
malattia ehe
del lavoro.
Ma
(juando
si
dei
provvedimenti d'assistenza
convincersi che il trattamento gi oramai attuato per gli infortuni del lavoro deve estendersi anche alle malattie professionali e da queste alle malattie comuni. Che le norme di prevenzione debbano essere dirette non meno
all'igiene
l'igiene
che alla sicurezza dei lavoratori, e che la preoccupazione f>er non debba essere minore di fronte alle malattie comuni che a i|uelle professionali non pare possa mettersi in dubbio. Quanto poi all'assistenza diretta a riparare le conseguenze economiche delle malattie, fra due mezzi si pu fare la scelta la henefivema
:
e Vassiciirasionr.
La brne/ict'n:u il mezzo pi antico. Provocata da un nobile sentimento di piet, essa una necessit di fronte alla miseria che reclama un provvedimento iinmediato: essa im|)edisce che il male raggiunga una
i"
tale portata
da oH'endere
atti di
il
in
modo
brutale
il
sentiniento
dell'
umanit, e
nale
da condurre ad
reazione violenta
a
('.?).
Ma
nr>n si
dev'essere
rimedio estremo
cui
ricorrere
quando
il
Poich
un
rimedio
imperfettissimo:
'.,.\:, e ...;, {W T. .Santino nell;i Rivisla Htli. , [i] Vedi r. GoHtii, L'aui-'urtitioin in fmntrat. Milano, Hoepli, 18S^.
,
\^ti,
t^\
evita l'e.strenio
della
41 8
disperazione,
bisogno:
appunto perch
E quanto
duce questo
effetto.
si
Dalla beneficenza
a poco a poco
il
firov-
vedimento ben pi efficace e perfetto deWassicurajsione. Quando una persona compie un atto di beneficenza fra i motivi che ispirano la sua azione entra pi o meno chiaramente il pensiero che anch'essa avrebbe potuto per avventura trovarsi in bisogno: appunto per questo che si vede spesso una colletta fatta fra compagni di lavoro, o fra persone che esercitano la stessa professione per soccorrere chi sia stato colpito da una disgrazia. Vi in ci il concetto, ancora confuso, che esistono certe circostanze comuni per effetto delle quali un bisogno pu presentarsi indifferentemente all'uno od all'altro, ed quindi interesse comune di provvedervi. Allorch questo concetto si fa pi chiaro, sorge spontanea la considerazione che non conviene aspettare che il bisogno si sia verificato per invocare l'aiuto degli altri; meglio prevedere l'eventualit a mezzi per farvi fronte. Infatti cui si sottoposti, e preparare in comune se si aspetta che il bisogno si sia verificato, chi ne colpito deve umii
liarsi e
chiedere
il
soccorso altrui; e
il
che se uno bada solo al suo interesse vi si pu rifiutare. Se invece tutti assumono l'impegno di concorrere alla spesa pel bisogno che colpir uno di essi, la beneficenza si trasforma in assicurazione. stato notato che il sentimento di piet viene tanto pi fortemente
destato, e quindi tanto pi
generosa riesce
si
la
beneficenza
quanto pi
fra
straordinaria la disgrazia, e
la piet e
il
trovata in ci
una contraddizione
che
la
contraddizione
logica,
perch
lazione
a quelle che sulla massa della popopresentano con una certa regolarit non si deve provvedere
colla beneficenza
ma
coll'assicurazione.
Dove questa non pu arrivare, nelle disgrazie veramente straordinarie, imprevedibili anche per la massa, come un terremoto, soccorre opportunamente Io spirito di carit. E dunque fuori di dubbio che V assistenza economica per le malattie
del lavoro dece attuarsi mediante
V assicura sione.
Dovr l'assicurazione esser libera od obbligatoria ? Oramai si pu dire assodato il concetto che obbligatoriet ha la stessa ragione di essere nel campo della previdenza come in quello
l'
dell'istruzione.
-Nt'llo
stesso
tutti
garantire a
modo che si crede necessario nelP interesse generale di un minimo di istruzione, porche gli ignoranti costituidi lutti, cosi si
scono
ini
crede
nela
disgrazie pi comuni a
cui
soggetta
un minimo di sussidio sia garantito mediante 1' assicurazione, senza di che coloro che sono cc)lpiti dalla disgrazia -adono a
carico della heiioficenza pubblica.
La
fi
pi sul principio se un
minimo
di assi-
curazione debl)M
arrivare.
obbligatorio,
ma
sui limiti a
cui
l'obbligo
devo
gli
infortuni
flel
lavoro deve
procedere ancora per gradazioni arrivando per ora alle sole malattie professionali, salvo a procedere in seguito a comprendere tutte le malattie senza distinn(^
pare
vi
sia ragione di
zione.
La
aggm
rami della produzione sono difche vuol dire che la possibilit di pagare relativi contributi sussiste. Un'industria non ha ragione di durare se il prezzo dei suoi prodotti (da chiunque sia pagato) non rifonde la spesa per dare almeno il necessario per vivere a chi la esercita: ora
si
Ma
le
ormai
pu dire che
in tutti
il
fuse
societ di
i
mutuo soccorso,
il
pagamento
un sussidio
necessaria;
in
i
caso di
sussidi
come una
s|iesa
minimo
di
benes-
pu dunque concludere
in
favore dell'assicurazione
obbligatoria
le
per
in
insieme con
(juella
per
malattie
generale.
L'organizzazione
supposto
di
pratica
gli
dell'assicurazione
una
di
|ter
come
all'altra,
ma
il
bens partendo
efletto
far le cose
modo che
si
ottenga
massimo
alcuni
Stali)
comprendere le inabilit temporanee di breve durata (per lo m^no sino al limile di un mese) anche se causate da infortuni sul lavori), fra casi a cui provvedono gli istituti organizzati per le malattie ordinarie, lasciando che l'organizzazione speciale per gli infortuni provveda ai casi pi gravi.
i
L'assicurazione
por
le
malattie
poi
deve
essere
organizzata
jut
mezzo delle societ di mutuo soccorso, completate occorrendo, nei luoghi ove non si potessero istituire, mediante Casse locali ap|)oggiate allo amministrazioni comunali.
La
500
professionali e
infortuni del
lavoro venne trattata gi l'anno scorso nel Congresso internazionale medico degli infortuni sul lavoro tenuto a Liegi. Il dott. Vincenzo Magaldi,
OUive
Le Meignen
si
Le ragioni in favore di questa concluuna relazione dello stesso dott. Magaldi al Miniindustria e commercio (1).
le malattie.
questo
Chi scrive ebbe gi occasione di manifestare la propria adesione a modo di vedere (2), che si potrebbe concretare nelle due proposi-
zioni seguenti:
y assicurazione di
tuni
L Le ragioni che consigliano l'adozione di mezzi preventivi, e un sussidio all'operaio o alla sua famiglia per gli infordel lavoro, valgono del pari per le malattie del lavoro. II. Il miglior modo di provvedere all'assistenza economica per le
obbligatoria
per
le
malattie in generale.
Ha
=^=-==
pi gravi che
tema che
i
ci
numero indeterminato
oggi affaticano
problemi fra
pi complessi ed
Ma
gresso
menti,
noi
dobbiamo coordinare
scopi
speciali
propone, cio all'assistenza sociale nei riguardi delle malattie del lavoro. Questa si deve estrinsecare in un triplice ordine di provvedii
ed alla ripara-
zione di
di
infermit: gi la scienza
si
condotte con rigore di analisi alla scoperta delle leggi che governano
fenomeni
assolvere
civilt.
governo sar tracciata la via per compito che loro spetta secondo le odierne esigenze della
uomini
di
il
Si tratta di innalzare
(1) (2)
V. Bollettino di notizie sul credito e sulla previdenza, 1905, fase. 8. Proceedings of the fourth international Congress of Actuaries, Voi.
II.
New York
al
lOOr,
pag.
]?,i.
Sulla istituzione
di
relazione
3"
Congresso,
nazionale per l'igiene dell'allattamento e la tutela della prima infanzia, Messina 190i.
11
501
nell' instabile
malia, ie cui
arena delia
ma
sono scolpite nel granito della libera ragione. La quale dimostra come il dovere dello Stalo d'intervenire nella protezione dei lavoi-alori sia in
generale dei cittadini, le cui classi non un egoisti(;o e brutale antagonismo, juando gli svariati loro bisogni, senza parlare dei pi ;levati sentimenti umani, le 'ostringono a rompere ogni artificioso isolanienlo. <ii tutti gli Stali civili hanno avvialo la nuova legislazione protettrice del lavoro: ma perche questa dia migliori frutti, ^ necessario che non si limiti a misure |)arziali, frammentarie, ma che, nolla misura consentila dalle euiidizioni dei singoli paesi, segua un piano logico, completo e [irogressivo, per modo che le successive disposizioni vengano a formare Ira loro un tutto armonico, integrandosi a vicenda. Da quando, or sono gi jiiu di tre lustri, ebbero principio Congressi internazionali jtrr ijC infarUmi 'lei hiroru e per h; assicura: ioni sociali, gli studi intorno a questi problemi ebbero una grande diffusione, ed in particolare tutto quanto concerne gl'infortuni venne illustralo largamente, <<isi ili rapporto ai mezzi per prevenire gl'infortuni, come in riguardo ai metodi s|)eciali di cura per alleviarne le conseguenze ed ai sistemi legislativi per indennizzare le vittime; ora non si mette pi in discussione il dovere dello Stato d'intervenire, ma si confrontano le risultanze dei vari melodi applicali, e si esamina quale in pratica sia apparso il migliore, l'er g' infortuni, adunque, la battaglia vinta e non si tratta die
perfetta arniunia coli' interesse
in
possono vivere
(^
lii
perfezionare
sistemi adottati.
Logicamente, doveva ritenersi che per le malattie professionali si avesse ad applicare l'identico procedimento riparatore, tanto pi che in molli casi le caratteristiche delle malattie professionali si confondono con
quelle degl'infortuni; la magistratura,
sia
in
Italia
che
in
altri
Stati,
deve non
di
di
talune
il
inl'ermitii.
Ma.
d'altro lato,
malattie
1'
professionali sollevano
tutto
imj)Ossibilit di circoscri-
vere esattamente
campo
grande com-
e ritarda
rimedi.
Stati
Ad
ogni
fatto,
modo
ed
i
ci
hanno
Ci riguarda specialmente la
riparazione
delle
miche
limita,
Ma
non
^i
come abbiamo
gi avvertilo,
alla
rif)arazione;
vi
sono
pure
la
prevenzione e l'attenuazione che reclamano speciali provvedimenti, contro (juali non sor^^ono le difficolt alle quali abbiamo test^ accennato, se
i
lo
studio
si
propriamente
detto.
La
prevenzione
di
tali
50--.^
reclama svariati
provvedimenti,,
infermit
concernono pi particolarmente le malattie professionali. di esaminare tutti i mezzi che vennero suggeriti per la difesa degli operai contro le infermit in generale: si comincia dalla igiene delle abitazioni, e si procede per una serie di discipline che regolano la sana alimentazione; la razionale disposizione dei locali ove
lavoratori, ed altri
Non
qui
il
luogo
compie il lavoro; la loro ventilazione; la limitazione del lavoro della donne e dei fanciulli; il riposo settimanale; l'ispezione delle fabbriche; il lavoro notturno; i posti di primo soccorso; la distribuzione gratuita di
si
taluni medicinali,
come
il
Vi sono poi quelli speciali per prevenire od attenuare le malattie professionali, ed in questo campo i suggerimenti del presente Congressopotranno tornare molto utili: ci limiteremo a ricordare le norme sanitarie
pel lavoro negli ambienti
temperature
provvedimenti pre-
gas
regolamentazione del lavoro nelle risaie, nelle regioni di malaria, nelle gallerie minerarie; la difesa contro le speciali infermit causate dal lavoro delle vernici, del piombo, del fosforo, e cosi via. Bastano questi brevi cenni ad indicare l'importanza e le vastit dei
provvedimenti
legislativi
ai
lavoratori in quanto
riguarda la difesa contro le malattie professionali e la riparazione delle loro conseguenze. Quest'ultima ha per base principale l'assicurazione;
ma
la
miglior
cura
del
male
sia quella
tende ad impedirgli di manifestarsi, od almeno di colpire con gravit, ed quindi particolarmente agli scienziati che si devono
che minore
doman-
dare
esprimere in questa materia non I voti che il Congresso potrebbe sarebbero che l'applicazione alle malattie di quelli gi replicatamenle manifestati per gl'infortuni in tanti Congressi; possiamo cosi riassumerli:
Il
Congresso
d'avviso
che
l'assistenza
sociale
in
riguardo
alle,
una
serie di provvediin
la protezione degli
operai
generale ed
particolarmente:
aj a prevenire la manifestazione
di tali
si
compie
il
modo
lo
sviluppo
di
l'operaio-
ad attenuare
le
conseguenze
od
in
e specializzate,
anche
in stabilimenti ospitalieri
sanatori
organizzati
con
questi
particolari obbiettivi;
'
a riparare
gli
il
danno economico
mezzi
delle malattie
alle
mediante l'assicu-
ra/iono o con
ilf'i
altri
.
corrispondenti
condizioni ed al ^enio
singoli
pae?i
Arr.
h'aliris:
Aggiunger poche
ci
paiole alla
sua relazion*
i'<|
alle
La
mai
il
fpiestione che
occupa pu
sua
che ora-
e entrata nella di
le
coscienza generale
la
persuasione che
agli operai
lo
Stato abbia
dovere
estendere
protezione
coiiccrne
malattie professionali.
in
un Congresso italiano nun in un Congresso interdir' che anche sul modo di riparare le conseguenze economiche delle malattie siamo d'accordo, ])erch<'' voti della Camera, ilei Senato, delle s|)eciali Commissioni e le dichiarazioni del Ministero di Agricoltura concordano nel dnsitlerare la solK^cita estensione dell'assicurazione ani'lie alh^ malattie in g'nerale e non a quellr soU> professionali. Ma in un Congresso internazionale crede opportuno seguire il sistema del Coni/resso inv-mnsionnle per jiT infortuni del laroro e prr le nssenrfi;ioni .sociali, nel quale non si mettono ai voti se non le conclusioni sulle quali l'accordo generale, o quasi generale, per modo che il voto non che la consacraziono di un pensiero oramai entrato nella coscienza universale, e non un voto di maggioranza cli^ puo essere distrutto da un ongresso successivo. Riguardo alla riparazione delle cnnseguni/f (-c<>ii-iiucii<- <i-llr ma^e fossimo
nazionale potremmo
i
f"
f"
<
lattie
il
ma
noi
non ptssiamo imporre questo sistema ai jtaesi che preferiscono un altro metodo, ("osi per gl'infortuni vi sono paesi che hanno sancito l'obbligo
dell'indennit, invece (|Uello ddl'assicurazionf,
rientra dalla finestra, ed sempre il metodo migliora. non basta l'assicurazione: occorre anche la prevenzione e l'altMiuazione delle malattie analogamente a ci che si e fatto per gl'infortuni. Desidera a tale riguardo che consigli cosi importanti e lo splendido esempio del Belgio siano coordinati dal Comitato permanente e
ilalla porta,
Ma
presentati al (ioverno.
Per brevit,
si
limila a leggere
le
conclusioni
ed a tlan*
qualclu
Il
5i.4
Tdekij
di
Vienna,
sul
tema
Was kann
der
deshalb,
die
Gewerbekrankheiten tun?
Ich will mieli in meinen Ausfhrungen kurz fassen. Erstens schon \\e'\\ w'w ja am Ende eines lange dauernden und arbeitsreichen
Kongresses stehen, vor allem aber, weil ioli ja hier in einem liande spreche, in dem es noch keine obligatorische Krankenversicherung der Arbeiter gibt und weil selbst luer auf dem Kongresse in dem Referate lueines unmittelbaren Herrn Vorredners sich eine gewisse Zaghai'tigkeit bei der Behandlung dieser so wichtigen Frage bemerkbar maclit. Es scheint niir aber nicht am Platze ausfiihrlich ber eine Nebenfrage zu sprechen, solange die Hauptfrage noch nicht zweifellos entschieden ist. Wir in Oesterreich haben seit 18 Jahren die obligatorische Krankenversicherung. Alle die Befiirchtungen, die man gehegt hat-auch bei uns sprach man von Belastung der Industrie - haben sich als ungerechtfertigt erwiesen. Fr uns ist das Bestehen der obhgatorischen Krankenversicherung zu einer solchen Selbstverstndlichkeit geworden,
Avie das
Bestehen der Strassenbeleuchtung, der Kanalisierung, die Erriknnen uns heute chtung und Erhaltung von Spitlern u. s. w. eine Zeit oline obligatorische Krankenversicherung kaum mehr vorstellen. Wir stehen jetzt vor einer Reform unserer Krankenversicherung. Die
Ww
verschiedensten ^^'unsche werden laut - aber nicht eine einzige Stimme verlangt die Abschaffung der Krankenversicherung. Wer bei uns in irgend einer Versammlung oder sonst irgendwo liber
die
wurde
Notwendigkeit der obligatorischen Krankenversianerkannt - gerade deshalb aber ist es allgemein cherung noch nicht notwendig, dass Sie - nicht in verhiillten, zweideutigen Wurten - sondern
Bei Ihnen
ist
die
klar
und entschieden
f\ir
die
obligatorische Krankenversicherung
Uir
eigentlichen Vortragsthema
Voli welch grosser Bedeutung die obligatorische Krankenversicherung fur die Volksgesundheit ist, beweisen aufs deutlichste die Zahlen: 10,224. r297 PerIn Deutsehland gehorten 1903 den Krankenkassen an sonen, in Oesterreich 2,660.623; an Krankenkosten (d. h. Krankengeld, Arzt und terapeutische Behelfe) wurden in Deutsehland 168 Millionen Mark, in Oesterreich 45 Millionen Kronen ausgeg^ben.
:
lirsifiii-i,
iiiid
hau|>tsachli(.lister
Zweck
d<'r
Kraiikenversicherung
isi
don Albeiter lir die Daiier soinei- i'irkraiikung ver malorieller Noi /u schiit/en (Krankou^eld) luid ihni die Mitlel zu mikt Iloilung (Arzt iiiid Medikamciile) zi ^owahrt'ii. Wic aliei- das llnujilziel jwlcr in<KlcMMiet Sanilatsverwaltung in dM" Vcrhntunj^ der Kratikht'itci erMickt wenien
tnnss,
iinin'r
Si
miisseii
iind
tn(hr
libci'
wcrdeii
auch
die
Kraiikciikassen
in
Zukunft
Scli'Ui
mehr und
der Krankotvorsorgung
Bestimmung,
isi,
auf das Gcbiet der Pi'opbylaxe. Spalor Iblgende (i'sclZf sind hiorin noch einen Sidiritt weiter gegangen - die letztc doulsche Krankengoselznovolle sieht bereits Schwangerenschutz vur. - Am weiIcstcn abei- auf <Uis (icbiet der Propbvbixi' hat sich das deutsche <ies*t/
sic sich
IVir
Altt-rs-iind Invalidiliitsversiclierung
begeben.
'
l^enkasse sdbst,
siiiderii
iieistellung der
ilass sie deni
Heilbehelle
beschriinkt,
iind zweckentsprechende Beliandbmg kleinerer Leiden lem Kntstehen schwerer l-krankungen vorzubeugen. Dies macht sich speziell bei den Benifskrankheilen geltend. wd die Krankenversicherung (das Krankengeld) es dem Arbeiter ernioghcht, ohne sich und die Seinen grsster Noi luszusetzen, schon in leichtereni iStadiuin der Erkrankung wenigstens l'iir (Muiire Zeit seine geriilirbehe Beriifstaligkeit aufzuireberi, wodurcb aUein schon dem Enlstehen sehwenM* Krkraiikiiii!.'->-uiid N'ciL'iliniir^M-scheinungen vorgebugt werden kann Aber weil dariibei- bii>aus nnissen die krankenkassen eme rege Tatiukeii zur Verhrilung gewerbbeher Krkraiikungen 'ntlahen. r.ei den Ivrankenkassen samniclt sicli ja das gesaminte slalislische
an ihre Ai'rzle wenden sieh ja albBrmlts. alle an gewerblichen V*rgilungen Krkrankle. Beiraciilen wir zuniiehst das statisiische Material und die Art wio l's verarbeitcl werden kann, und wie es der N'frband der Genossen-cbatskiankenkasscn und die Allgeineine ArlM'itcrkranken-und TnlerMaterial nber lieruf^krankheilen
inlulge ibres
;
stiitzungskasse in
verarbeiten.
W'ien,
die
506
i/4
zusammen
das
als
Im Namen,
rztliclien
Protokoll,
Krankmeldung
dient,
ist
neben
Alter und
Stand
Beschftigung des
Erkrankten
und der Betrieb, dem er angehort, angegeben. Dies ermonach vielen Riebtungen hin. Im Sinne des Krankenversicherungsgesetzes sind die Kassen zu
des
statistischen
einer Verarbeitung
Materiales
verpflicbtet. Die Verarbeitung erfolgt nun unvoUkommener Weise bei dem Verband der Genossenscbaftskrankenkassen in der Art, dass
allerdings in
recht
Genossenscbaftskrankenkasse geGenossenscbaftskrankenkasse allo in sondert bearleitet gewerbbchen Betriel)en einer und derselben Art bescbaftigten Ai-beiter umfasst, so gibt uns diese Statistik ein gutes Bild der Gesundbeitsverbltnisse einer bestimmten Berufsart. Mancbe Genossenscbaftskrankenkassen, die Arbeiter verscbiedener Berufe in sicb vereinen, nebmen die statistiscbe Verarbeitung getrennt nach Berufen vor, so weist die Krankenkasse der Drecbsler besonders aus: die Erkrankungen der Knopf-und Rauchwaren, Holz-Stock-und Metalldrechsler. Die Ki-ankenkasse der Feinzeugschmiede trennt ihre Mitglieder in chirurgiscbe Instrumentenmacher, Feilenhauer, Messerschmiede, Schleifer, Zeugscbmiede, die
wird.
Da
jede
Krankenkasse der Bucbdrucker in Setzer, Drucker, Giesser, Hilfsarbeiter, In vielen Krankenkassen wird fiir jedes Mitglied ein eigenes Ziiblwahrend der Dauer seiner Zugeborigkeil zur blatt angelegt, auf dem mit der Diagnose vermerkt sind. Erkrankungen seine alle Ivasse Das Urmaterial der Krankmeldungen aber ermoglicbt es jederzeit auch die Erkrankungshufigkeit in den einzelnen Betrioben und Betriebsgruppen festzustollen und die Plaufigkeit gewerbbcber Vergiftungen in
jedem derselben. Die Allgemeine Arbeiterkranken und Untersti'itzungskasse verarbeitet das Urmaterial in der letztgenannten Richiung und veroffentlicht ihre Krankheitsstatistik nach Betriebsgruppeu gegliedert. Aber nicht uur i'iber das tote statistiscbe Material verfiigt die Krankenkasse; unter ihrer Obhut befnden sich ja die Kranken selbst. Wenn die Krankenkasse nun dafiir sorgt, dass alle an gewerblichen Erkrankungen, vor allem alle an gewerblichen Vergiftungen Leidenden einem einzigen Arzte zugewiesen werden, so wird dadurch nicht nur die Beweil ja dieser Arzt bald sich spezialistiche handlung dieser Kranken gefordert Kenntnisse und Erfahrungen auf diesem Gebiete erwirbt werden, sondern dieser Arzt wird, soferne er nur das notige Interesse durch und die utigen gewerbehygienischen Kenntnisse mitbringt den unmiltelbaren Kontakt mit den Erkrankten sowohl als auch durch Zuhilfenahme der statistichen Ausweise (eventuell auch durch genauere Durcharbeitung derselben) eine genauere Kenntnis der gesundheits-ge-
IVilirlichoii
IkTiifsarien
^'flahrliclK'ii
Acv
ein/elneii
lietriebe,
or einzeliieii
dio Arboiter
l'i'sonders
verwerton, das wird scine und der Krankenkasse Aufgabe aein. Isl in einom Belriclte oin hpsonders h<!ier KrHnken<Utnd rnliT das
X'ergiftnrigen zur Henbacbliing gelangt, so dcn Interuebmer wenden miissen und unter Darlegiing der besleheiideii Missstande ihn um Abstellung ders<'lben (^ueheii; sie wird dem Internehmer aber aiicb angeben niiissen aiif wolebe Weise die bestehendeii l'ebelstandc beboben werden knnen.
\iiln'ten
gowerbliclier
aii
Dt'iiii
mit
dem
vorkonimeiiden
ja
Bt'triebsuiiternebiner
den knnen, wie auf zweckentsprecliende und mglichst wenig koslspieiige Art tind Weise die l ebelslande belioben werden k"nnen.
Naeli den meisten
lurcli
Kassenstatuton
ist
die
Kibobung der
lieitrsige
Krankenkasse inistande
zu deren Zahiung
in dieser
zum
Teile
auch die
Richtung hin
einen gewis-
Krankenkasse darf
sich uicht
ganzen lietriebsarlen hinzuwirken suchen; durch die Zusammenarbeit Jewerbobehorden wird es ibr oft nigUch sein dort, wo sie es allein nicbt vermag nuch Krfolge zu erzielen. Die l'irfahrungen, die sie gesamnielt, miissen noch weiter verwendet werden, um Anrei:ung zu geben fin* von den lieb<"irdon zu erlassende Schutzmassregeln. ^ie sind vull und ganz geeignet einen wertvollen Bebelf, eine wertvolle Interlage zu bilden fiir die von der i^egierung zu erlassenden Arbeiin
mit den
lerscbutzgesetze.
Auf
die
Arleiter
sie sie
seibst
aber
wird
die
knnen, indem
i;t'ii()ssen,
die ihnen
Krankenkj^se
XDrsland
Krankenkasse vertrelen
werden
und williger aU von irgen! jemandem andern Belehningen und Aufkhiriingen entgegennebnien und in den jahrbchen Mitgliederversainmliingeii der Krankenkassen wird die geeignele (.Jelet^enheit sein uber die gesundbeillichen (iefahren des Berufes und ihre \ erbnlung Aufklarung zu verbreiten. W'ieviel die Krankenkassen auf dem Gebieie der Tiewerbehygiene
;
zu leistcm inistande sind, hat der eheinalige Chefarzl der \\'iener (Jenos-
senschaftskrankenkassen
fiir
IVof. Sternberg
voli
erkannt
unl er
isl
stels
Krankenkasse mit den ewerbebehrtlen eingetreten. Kin Erlass der nied. <>sl, Stattballerei empteblt auch diese
ein /.usaminenarbeilen der
:tl'<>f
l.-i.|..r
;<i
die^.M-
i'i-i;i^<
ni.,
in !.r;.L;;-.li,' \\
ik-
Der Arbeitsbeirat im
Arbeitervertreters
osterr.
508
Handelsminislerium hat auf Antrag einstimmig beschlossen, in das kiinftige Krankenversicherungsgesetz einen Paragraf aufzunehmen, der es den Krankenkassen gestattet Aerzte und Techniker zu dem Zwecke anzustellen, um die Unternehmer bei der Einfiibrung hygienischer Verbesserungen durch ihren Rat zu unterstlzen.
eines
(Dr. Verkauf)
80 ergibl
sich
eia
weites
Feld. nutzbringender
die
in
Ttigkeit
fr
die
Krankenkassen; und diejenigen, die sich krankheiten zur Aufgabe gemacht, werden und Vorkmpfer finden.
erschienen sein, der nie die praktische Ausfiihrung folgen knnnte. Darunn
der
ich seit
Spezialarzt
einem halben Jahre bei den erwhnten fiir Berufskrankheiten ttig bin die praktische Ttigkeit auf diesem Gebiete
eine kleine Broschre
za berichten.
Vor allem
will ich
Ihnen
dem Verbande der Genossenschaftskrankenkassen und der Aligemeinen Arbeiterkranken-und Untersttzungskasse veranstaltet wurde. Auch will ich erwhnen, dass der friihere Chefarzt der Krankenkasse Prof. Sternberg und der verstorbene Spezialarzt fiir Berufskrankheiten Doz. Lewy unermCidlich bemht waren die einzelnen Arbeitergruppen iiber die ihnen drohenden Gefahren aufzuklren. Die Reichskomission der Krankenkassen wird in allernchster Zeit ein Bleimerkblatt erscheinen lassen die Buchdruckerkrank('nkasse hat dies Merkblatt bereits in ihren Anweisungen fiir die Mitgheder abgeErgebnis einer Enqute
enthlt, die vor
druckt.
Bei einem Grossbetriebe, in welchem sehr viele Bleivergiftungen vorkommen, wurde mit dem Unternehmer iiber hvgienische Verbesserungen unterhandelt, kleine Verbesserungen wurden daraufhin in diesem
Betrielte
durchgefiihrt,
grnssere
zugesagt.
Bei
einzelnen
Berufsarten
wurde
blichen
festgestellt,
Vergiftungen erkranken
hingewirkt.
Ist das,
was
ganbgar
ist.
wohl nur
reich
meine Herren und Damen hat das, was ich eben ausgefiihrt, sekundares Interesse. Wenn in das kiinftige italienische Versicherungsgesetz eine Bestimmung (vielleicht analog der in OesterFiir Sie,
ein
aufgenommen wird, die den Kassen die Moglichkeit prophylaktischem Gebiete eine ausgedehnte Ttigkeit zu ontfalten, so wird dies gewiss von grossem Nutzen sein. Haute aber liaben
geplanten)
sic
iifM'Ii
keine
oliligaturisclic
Krankenversicherung. Sie
mssen
eiiie
**'!!cri,
Krankenversiclienin''!
Il
doti,
l.'iiif^.
H(isei/f/io
La protection de l'hy^icnc
Bi!n
industricllc cn Italie.
rendu obligatoire, eu Italie, emplacenients aH'ectes au travail et des opt'ratiuns qui peuvent tnenacer la sant"* desoiivriers, et que beaucoup reste encore faine, toutefois bon nombr' il' Industriels se soni spontant^ment pr(^occup''S, au doubl point de \uo
la igislation
que
sociologique et pratique, d'amliorer les conditions physiques de certain<industries et d'amoindrir, autant que possible les causes de maladie pour
les ouvriers, r.on
Elant
donne
ils
admis que les ouvriers sont e\pos(^s aux mmes le monde, et cela en dehors des conditions
difficile
dans lesquelles
d'i^tablir si
un malaise quelconque
travaille, je
d plutt
la vie
que
1'
m">ne l'ouvrier
liors
induslrit\
dans
laquelle
la
me
bornerai
ici
envisager de
le
le
cot hyginique de
le
Mdec'ins
un examen complet
et
systt'niatii|ue
l'epoque,
et
augment,
signals.
et
pourront tre
que
l'ou
tmuve
ait fait
d^jh
ap[>liqu<''es
souhaiter de
vi)ir
s'ftondre et
que
une imposilion. Un progrs sensible peut tre reconnu par tout le in'iiu-' nans la r<m.strnctiun dea bntitncntH aflects au travail; l'application des nouveaux
la Igislation
en
ce qui peut certainement contriltuer leur salubrit, en i-vitant l'agglomt'ration des macliin's et des ouvriers.
Bien sur
(|ue si l'on
faudrait en rcnouveler
la
plupart de
fond en comble. Mais
tion des accidents.
il
nio
l'on biit
est dj
visiter
cela.
la ventlation des
de
et
mme
particulirement pour
le tissage.
A l'gard du
propose par M.
degr d'humidit de
l'air est
remarquabie
laquelle
la disposition
sous forte pression et haute temperature, est pousse en haut travers de petils trous pratiqus dans des tuyaux de fer, que l'on dispose dans le sol
l'eau,
l'Ingnieur Sconfietti,
par
sous
des
treillis;
temps baisser
la
vapeur,
et
fait
en
mme
A
les
la vapeur; pour l't lorsque machines de filature contribuent l'lever, au Cotonificio Veneziano, par exemple, on a amnag des conduits d'air froid, que l'on fait arriver d'en haut, de facon qu'il se mlange intiniement aver l'air chaud et en
abaisse sensiblement la temperature.
Une
la
le
l'on
doit considrer
comme
les
plus nuisibles
la sante
coup des chiffons, le battage et la cardature des fibres textiles, dans tondage des tissus, dans l'industrie des engrais, des ciments, du bois, etc.
L'aspiration des poussires au moyen de ventilateurs aspirants placs dans les parois des locaux o elles se dgagent n'a qu'un effett partiel, et ne prserve pas les ouvriers qui sont occups aux machines et appareils d'o sortert les
poussires: ce
mis en communication directe avec les ventilateurs, C'est ce qu'on a commenc l'aire dans certaines filatures de coton, de chauvre et de chappes pour les batteurs et les cardes au moment de l'aiguisage, lorsque la poudre de fer s'unit celle des tbres la rendant d'autant plus dangereuse, avec des dispositions fort recommandables, telles qu'on peut voir l'Exposition de Milan et par exemple chez M. M. Benigno Crespi Capriate sull'Adda, Festi et Rasini S. Giovanni Lupatoto, Pasquale et Fratelli Borghi Varano, Carugati et C.'* Villa d'Alme, au Linificio et Canapifcio Nazionale Fara et Cassano d'Adda, au Canapifcio Veneto Antonini et Ceresa Cornuda, la Sociei per la Filatura dei Cascami di seta Vigevano et Tarcento, au Jutificio A. Vigo il Voltri. Bien que certains Directeurs nient que les ouvrires appliques a ta coup des chiffous aient une sante plus maladive que les autres, dans
oii
fait
dea
cMnpIaccments
lui
sciiibables
poui
se d<''gagent des
la
coup
et
au battage.
la
C'e^t ce qu'i)ii
Isola del Liri, elio/
\.
|)eut voir a
isocieln
et
(".'
delle Cartiere
Meridionali
Sesia,
\"..i.,i,.i
rt
hindu
et C."
Il
Uomagnano
<-t
M. M.
..i
l'ffli i'.nii
('.> ;
la (Jartiera
cu
|a|iit r
aussi
in
dangti
des
se
dlaoliont
du
angmenle par
ies
localst'e,
de rt^meri,
quo
l'on
emploie pour
:i
gratlage:
lieureusement
labriquants
cointnencent
adopter
avee succs
Taspiration
on pouf voir chez M. M. \'ita Mayer et C."^ Tradale. disposition a t adopte par M. Carlo Clerici, fabriquant de peigiies Lonate Ceppino et dans quolques fabriques de bordures en bois pour cadres, ctmme chez M. M. Sclieeben G. Hilbe et C.'' a Affori
Gomme
La mme
tinsi
que chez M. G. E.
montres.
l'our
di'
L'acide lluoridrique, (|ui se degag dans la l"abri(|ue de perphosphates Porlogruaro est pouss par de puissants venlilateurs dans la chemint-e il se melange avec la ftim^e des cliaudires vapeur.
L'industrio des ciments est aussi une terrible source de poussires. mais leur oliniination unt roussi. avec des disposilions fori recomman-laMo?:
M. M.
Casale
Fratelli
l'esenti
Alzano
Mon l'errato, M. M.
Fratelli
Fratelli,
Caroni
M. M.
Sosso
;i
Ozzano Monferrato
de Naples,
M.
tOuirici
(jiuseppe
^Iradella.
M. M. Krebs
oiit
et C."
le
fabrifjuants do cliaussures
localis'''
en
cuir,
appliqui" aussi
principe de l'aspiration
sur
|p>
macliines
d'oli
la respiration,
dans los pouuions avee beaucoup d'Industriels ont fourni a leurs ouvriers des masques respiratoites asse/ commodes, o Ies poussires sont arrlt^es el l'air ost fltre par dos oponges do coton pur ou imbibe de soluiions divorses. Dans ces niasciues, quo l'ont peut voir a l'Exposition acluello dans
Ies poussi''res f|ue l'on introduirait
le
la
gli infor-
que M. M. Hiccardu Spasciani et Cini Massarani do Milan construisent assez bien, ot qui ne sont pas tro|> lourds, on a assez heuresement rsola le probli^'me de laisser se dgager l'air qui a t expir -ans qu'il so mi^lange ncessairement avec celi <|u'on va inspin", et ins quo la tempi'^rature s'b-ve jusqu'n devenir insupjH;>rtable. D'ailleurs, comnie il est tr's ais d'ter le masque de tenips en t'inps ot '\- '' .:..,.'-..,. l'ohjection qu'il donno trop de g^no nV-^t \ms
tuni del lavoro, et
-
"riouso.
C'est
les
hommes
fois
inontrer avec le
catte
visage, surtout
sur
devoir
Pouf dfendre
d'cailles et
d'tincelles,
menacent srieusement les yeux des ouvriers, et que la statistique dmontre tre une des causes les plus frquentes d'accidents, l'usage de masques et de lunettes de sret est assez rpandu, l)ien que les ouvriers mmes y fassent une opposition, d'autant plus injuslifie que les types construits par M, M. Riccardo Spasciani et (jiro Massarani de Milan et par M. M. U. Cargnel et C.'" de Pieve di Cadore, que
on peut aussi voir l'Exposition, dans
d'Italie,
le
stand
de l'Association des
tant
Industriels
constituent
de
vritables
perfectionnements,
pourvus d'accessoires convenables pour les rendre commodes, autant que possible. La Societ Metallurgica Italiana Livorno a aussi fourni ses ouvriers fondeurs des jambires en amianle pour se garantir les jambes
des projections de metal fondu.
complets, avec un
champ
Le mal est qu'ils prfrent se bander les jambes avec des rubans de coton qui, ne pouvant pas tre drouls promptement lorsqu'une claboussure les atteind, constituent une vraie entrave pour la prompte mdication et une cause aggravante du mal.
Pour
les lieux d^aisanc l'usage
des
chasses d'eau
les
et
de la clture
tablissements ainsi
que
Le
Cotonificio
!
Veneziano Pordenone
les
mme
pourvus de papier
hyginique
Ce qui
nets, dont
laisse
les
beaucoup dsirer encore c'est la ventilation des cabimanations bien souvent atteignent les couloirs et les
la
halles de travail.
Pour encourager
ouvrires, et
fois invitable,
ou trs chaude et le Unge ncessaire. M. Antonio Biffi, fabriquant d'acides Milan laisse l'eau chaude qui revient des chambres en plomb la disposition des ouvriers. M. M. Carlo Pacchetti et C.'*^ Milan et M. M. Cesare Merini et C.'*" Mandello, non seulement ont tudi et appliquent un procde fort rationnel de dsinfection du crin animai, mais ont rendu obligatoire le bain la fin du travail pour tous leurs ouvriers, hommes et femmes. Les premiers ont aussi cr une ambulance et tous les ouvriers sont tenus subir la visite d'un mdecin aux frais des Patrons.
l'eau froide et
Une
visite
l'existence
ou de
la
(lisposilion n avoir
Offcirx*
di
Inrii.
I,u di'siiil'eclioii
pour
les
nificio
oiivriAros des
la
lissages
de l'habitude
trs
avec
ou a adopli'
propos<'S par avec lesquelles le fil pout tre extrait en le soufflant ou eu lo tirant avec un crochet ou simplement par les doigts grce des dispositions ingi'Tiieuses, telles que celle de M. Faustino Dell'Acqua, M. Simontacchi de Legnano et >f. \'i(luel'iuc
part les
peut voir
l'Exposition,
Un a
clierclii'
jieliLfs pMtii[ies
a la inani jMiir
que celle di; iM. Francescatti, et dans un tahlissement du Cotonificio Veneziano Rorai, prs de Pordenone, on a mme micha(jue mctier en communication directe avec un puissant venlilateur aspirant, pour obtenir l'aspiration du fil m<'caniquemerit. Dons le bui de pn^o-nir la (ubcrcolose dans beaucoup d'tablissemenis
l'aspirer, ainsi
la
defense
de
cracher sur
les
planchers est
affichee
et
des crachoirs
remplis de chaux sont disposOs dans les couloirs et dans les coins.
L'I'itablissenient M<''canirjue A.
rlentelles
la fabrication
des
mme
mdecins
monde.
de maladien la bouche, M. M. Lis-
Pour prevenir
soni Castiglioni et
la transmissiu/i
C.''
M. M. Tomaso Cusini San>arate et M. l'ing. Muggiani a Intra dispost'', au devant des mtiers tisser, des planches en bois f)Our empcher leurs ouvrires de rester pendant toute la journe avec les pieds sur le sol froid.
et
Il
de
nommer
tous les
Industriels qui
ont
bti
ei
ourr'rcs
saines
cunfortaljles pour les laniilles de leurs ouvriers, qui ont onvert des cuisines, des
ambulances
les
Italie
et
des hpitaiix.
se sont,
le
Parmi
prenii<>r3, qui
plus distingui
>
ouiuu.
.ir
>i.ii-
precurseurs en
initiatives, sont
assez
noms de M. M. Rossi
Ce qui
Schio
et
Rocchetto
Piovene,
j'ai
proavo par l'exposition sommaire, qua que les Industriels d'Italie, cote des perfectionnements techuologiques de leurs induslries. qu'on peut apprcier l'ICxposition actuelle de Milan, n'ont point manqu(^ d'introduire
est certain et qui est
l'aire,
eu rhonni'ur de vous
c'est
SI
et d'adopter
514
les dispositions
liorer les
spontanment, avec intelligence et beaucoup de frais, toutes que la science et la technique ont proposes poiir amconditions physiques des travailleurs et le bien tre de leurs
familles.
Malheureuseraent ce sont les ouvriers mmes, qui devraient saluer avec enthoLisiasme ces nouveaux dispositifs, tudis dans le but humanitaire de les prcserver des maladies directes ou transmises, qui bien des fois s'opposent leur adoption; telle est la force de l'iiabtude, qu'on ne peut la vaincre, bien souvent, ni par la persuasion ni par la coercition; mais les principes humanitaires ont dej fait tant de chemin, qu'il n'est pas douter qu' ils parviendront vaincre aussi les dernires oppositions des ouvriers et couronner l'ouvrage que les savants et les patrons ont
admirablement commenc.
Il
dott.
G. Za noni di
riassunto:
Comunicazione
d'albergo.
La
morbilit
del
sulla
morbilit
del
personale
==^^======^^=^==^=:==
personale d'albergo,
per la variet
dei tipi
che
di
prende in considerazione,
patologie diverse
1. di
2."
:
pu essere
di malattie
offre
favoreggiamenti suoi
o alla gravit, o alla difficolt per evitarle, o alla difficolt per sbarazzarsene.
Poich nell'indirizzo moderno della Patologia Professionale lo scopo scopo clinico-sociale, cosi il pareggiamento di queste forme sotto considerazioni e provvedimenti comuni
scientifico-clinico secondario allo
giustificato: l'unit di fronte alla profilassi
al concetto nosologico.
primeggia sull'unit
di fronte
Le malattie
d'albergo
professionali
sono:
l'intossicazione
anemia
del personale di
che si possono riscontrare sul personale da ossido di carbonio e la conseguente cucina e del personale della stiratoria {anemie
in
Le malattie comuni in cui l'ambiente interviene come determinante o disponente sono: l'alcoolismo, le
la
qualche modo
meschinit
malattie veneree,
tubercolosi,
la
fisiologica.
le
seguenti alla
facile
promiscuit;
pulviscolo
la
l;iirintrofluziont? di
infettante al
momento
camere; la neurastenia, l'arteriosclerosi, lo varici, la meschinit fisiologica sono determinate dalla stazione eretta prolungata, dai periodi di grande surmenage, dalla tensione dello spirito, dalla scarsezza delle ore
riposo in ambienti caldi e confinati, e infine da tutto ci di sonno, dal che riguarda l'inurbanamento fisiologico forzato.
La
stemi
di
costruzione igienica
e
)
l'ubicazione adattii
dell'
cucine isul
letto
piuttosto
che
nel
sottosuolo
zione (carbonica.
La
delle
malattie
affidata
ad una
jjropaganda breve ed incisiva sui danni dell'alcoolismo, sui pericoli delle malattie veneree con accenni alla loro diagnosi e cura, ed alla igiene
degli organi
sessuali.
Contro
l'assorbimento
il
di pulviscoli infettanti
pu
aspirazione meccanica.
personale d'albergo che generalmente non ha casa propria deve rappresentare non solo l'officina ma anche la casa, la .scuola e la famiglia. Di qui la necessit di luoghi di attesa che non
Per
il
l'albergo
di
servizio
a darsi
in
di
modo
fare
bagnu
doccia.
\.
ATTI
DhL
1."
C<,-NJUh^^<'
I.N
J.K.NA/K'.NALK
PER
I.E
Sezione Seconda
SEDUTA PIUMA.
lAUiadi
Pkesidi-nti:: 8en.
11 liuKjiio -
ore 8M0.
DE CIMSTOFORIS
Skgri-tario: Prof. L.
DEVOTO.
riflette
Scu.
la
De
cultore della
scienza che
donna
tempo
d
la
di sovrana importanza e senza perder che certo udremo dai relatori, perche da tutti divisi,
parola
al
Dut(. Fr.
Il
lavoro
delle
-
donne
la
protezione
della
maternit.
La maternit
la funzione naturale e sociale della donna. Tu pai'con dolore, tuon per Eva la biblica condanna, che per il solo Adamo fu di lavoro. Ma la prepotenza dell'uomo, lo spirito di rassegna-
lorirai
le
minor costo
del
lavoro
femminile,
l'introduzione
macchine,
1'
sfruttatrici esigenze
che dominano nei campi delle industrie, dei conm(>rci e dell'agricoltura costrinsero al lavoro anche le donne, truppe spesso ridotte a bestie da soma, a macchine viventi. Eppure la donna (> sacra alla famiglia, e la maternit per essa
l'oggetto pi importante della vita, (juasi la sola destinazione cui sembra chiamata da natura, quasi l'unico suo dovere nell'umana societ. per la maternit chi' il suo organismo ha una speciale struttura, che la donna incontra malattie all'uomo sconosciute e ne muore, che gli organi
^(Miilali
femminili
ammalano
pi dei maschili.
La
donna dall'uomo
sta nell'apparec-
chio della generazione, cIk; nei vari periodi della vita riproduttiva, specie
nella gravidanza, s[tioga tale predominio sull'organismo femminino, da dare sotto un certo riguardo ragione ad Ippocrale ed a Van-Helmonl ' ' />.? .'s^ propOr nit-rtim quando asserivano: }['''' Muli'-
'
utero.
La donna
re<;iste(i(e
t""
dell'uonio pi debole,
i-,
pili
<i
meno
ti>11
i
alle
f}iti''li"-
iMI/'
'ili
li"
i.i!l..Mt-i
gravidanza, nel
quale, la
520
"
dopo la
donna
La perpetuazione
d
il
un
ma
quella
suo sangue, il suo latte, d l'energia plastica che ha accumulata. Se questa energia ha altrimenti dispersa, se il sangue, se il latte sono guasti, guai alla donna, alla prole, all'umanit!
E sublime
lavori,
l'aspirazione di
coloro che
vogliono
che
la
donna non
che
si
dedichi
zione dei
figli.
cato; lavori la
alTallevamento e alla educaMa in attesa di quel giorno lontano, da me pure auspidonna d'un lavoro per fisiologico, che un'altra funzione
alla famiglia,
appena
della
famiglia e della
societ,
progresso
civile.
il
Disgraziatamente
lano impunemente.
al
cammino
le
attuale della
Il dolore la persegue non solo nel parto, ma dall'alba tramonto della vita generativa. su quel cammino che, accanto all'amore, s'erge spietato il lavoro quale causa di genitopatie, di sterilit, di gravidanze interrotte, di mortinatalit, di ecatombe infantile. quello il cammino fatale che col lavoro precoce, eccessivo, insalubre o comunque nocivo conduce inesorabile alla decadenza della razza: che col sottrarre
la
donna
al focolare
porta alla
disgre-
Ed
la
facile
quanto dolorosa
la
rimedi,
ereditagli
riet
stenti,
le
antigieniche
abitazione e
di
vitto,
disagi, le fatiche
domestiche
alla
l'intossicazione gravidica.
Se maggiori
risaputo che
di fronte
ricca,
nella
la
classe
povera sono
vita,
la morbilit e la mortalit,
minore
i
durata della
corporeo,
e
precoce
pi
gli
nume-
pi
frequenti
vizi
congeniti
i
accidenti
del
gli
parto,
aborti,
meno
gli
feti,
pi numerosi
esposti, del
io
gravidanze
illegittime e gli
pari
assodato,
perch
abbia
ad
intrattenermene:
1" che dopo pochi mesi di lavoro, la salute di gran parte delle donne impiegate nelle industrie subisce un grave deperimento; 2 che a paragone degli operai, le operaie danno un maggior numero di giornate di malattia;
',]"
che
le
malattie
e
ginecologiche
certe
regioni
striali;
industriali
per
industrie
pi frequenti
distretti
nelle
non
indue nei
4"
carupi crescono
l'infanzia;
5*
l.iiitfi
(*
521
.tip
;
i
gli
al">rii,
[>jiiti
[-.r...
i,,,.ti,,i;i
,.,.... .^f,
a..\_
che nei
figli
li
nwuln
[)over<'
in quelli
le
madri povere non operaie; donne sono male nutrite, estenuate dalla
di
fatica.
lavorano fino
momento
dello sgravio
si
constatano comuriM
immaturit del
7"
][
in
che
la morbilit
in
genere,
la
gnu.'co'ogica
il
donne
puer-
perio e
non allattano;
la
8" che
r'iioruii
da madri
fb>nutrite,
intossicate
|irivati
dallo
del
strapazzo cro-
baiiibiiii
materne: nei
(^iuanta
figli
illegittimi.
mina, o signori, del capitale umano! quale compromissioiif pensiamo alla casa, ai figli dalla donna abbandonati per l'opificio: al marito, al padre che fugarla famiglia ove languo di miseria fisiologica ed economica, di malal'ia
del
abbrutirsi
delitti di lesa
igienisti, sociologi,
filani-
una soluzione, aliena d'ogni perturbazione economico-sociale, dal favorii-e l'uno a danno deirallr", ma intesa a contemperare equamente e gradatamente le necessit economiche colle igieniche; a conservare, come ben disse il Puccinotti, la vita al lavoro e rendere il lavoro innocuo alla vita: non legislatore, che, dopo regolato il rapporto fra capitale e lavoro, doveva pur regolare quello fra lavoro e salute: quella salute pubblica, che di ogni Stato civile suprema legge, primissimo patrimonio senza il <piale non prosperano lu" durano grandezza di jiopolo e ricchezza di 'nazione. La protezione della maternit in riguardo al lavoro delle donne non e una moderna fioritura sentimentale o socialistica. Prescindendo dalla speciale venerazione e dai privilegi tli cui presso antichi popoli godevano
il <^
(^
le
gestanti, le
puerpere,
le
nutrici, e
dall'obbligo
la
dell'allattamento
^
ma-
Talmud die
il
donna
dispensata da ogni
nel |uale
ptn-clu''
allatti
suo bambino,
per
caso ha
interessi
in circostanze ordi-
narie. Nel
XIII
i
secolo poi
in
Francia
salvaguardare
gli
della razza
il
regolamenti
iMinvo ^oKo
di certo
di
il
sole,
l'In-
d;ill.
internazionale di Berlino
del 1890
lina legge sul lavoro delle
522
ad oggi si andarono emettendo per donne. Gi nel 1820 la invocava la Camera di commercio di Mulhouse, e Lorenzo Martini nel 1834 desiderava una legge punitrice dei mariti i quali imponessero troppo faticosi lavori alle
gestanti.
Or
fa
un
secolo, Frank,
convinto che la
maternit
lo stato
pi dignitoso d'ogni repubblica, sollecitava un regolamento che proibisse alle contadine gravide i lavori faticosi nei due ultimi mesi di gestazione:
dispensasse da certe servit personali quel marito, la cui donna nelle ultime sei settimane di gravidanza, ond'egli possa essere sempre pronto
a soccorrerla e sollevarla: rendesse responsabili i cittadini delle cattive conseguenze derivanti alle gravide loro mogli col costringerle a fatiche soverchiamente pesanti: ordinasse alle puerpere di non intraprendere lavori evidentemente dannosi alla loro salute prima di sei settimane dal parto: obbligasse infine all'allattamento materno, al quale i bambini
hanno
era
diritto,
nei paesi di
E poteva bene Frank formolare tali voti, dal momento che Baden vigeva un ordine per il quale nessuna cavalla pregna
al
obbUgata
sei
settimane
precedenti e
seguenti al parto.
Confortati da
un passato che
ci
maestro,
vediamo
ora
come
si
possa e debba proteggere la maternit delle donne lavoratrici, poggiando provvedimenti su questi tre cardmi: istruzione ed educazione igienica, i
legislazione sociale, istituzioni di soccorso materno.
il
ai
campagne
le
norme
il
diuturna propaganda a mezzo della parola dei maestri, dei medici e delle levatrici, degh ispettori del lavoro, dei membri delle istituzioni di soccorso
materno,
di opuscoli e giornali, di
ed educare la donna perch meglio compia le sue funzioni materne, tra le quali non ultima l'allevamento e l'educazione della prole, istituendo
scuole popolari delle madri e di puericoltura.
nel pubblico la coscienza dei doveri e dei
la Salute
diritti
propria e
l'altrui; nella
donna lavoratrice
la convinzione che la maternit come funzione sociale un pubblico servizio che non deve essere abbandonato a s stesso. Cosi adoperando, saranno veramente efficaci le leggi, essendovi preparati i costumi dei popoli. E buona parte di questa preparazione spetta a voi, o signore, avendo il palpiti pi puri per ogni opera lenitrice di miserie e di vostro cuure
Governanti
dolori.
Non mi soffermo
seconda degli
rolosi, al
5-^3
lavino iioltunio, la
il
del riposo,
riposo obbligatorio
massima limala giomaliera del lavoro e festivo settimanale. Quanto alla protegestante e puerpera, nolo come solo nella
in Austria, nel
Svizzera
le
nell'Olanda,
nel
non deve riprendere il lavoro che dof)0 quatti<j settimane dal parto; dopo <|ualtro riducibili a du; in (iermania, riducibili a tre in Italia; dopo quattro facoltative in Ungheria; dopo sei riducibili
:\
quattro in Norvegia
dopo
il
sei in
Svizzera.
f*
Ma, signore
e"'
e signori,
un'ironia,
un condannare la doinia alla una barbarie; Per (piesto la legge, sia pui-e umana, resta
Iolanda,
della
il
lanu'ntevole mis<Ta.
lettera
morta.
Lo sanno
Io
Portogallo,
il
Belgio,
l'Inghilterra, la
Norvegia:
di
provano
r Italia e la
Cassa
legge sull'assicuradi
godranno
di
un'indennit
riposo
l'Uerperale abbastanza
rispettata,
perch
le
puerpere,
equiparate
ad
ammalate, percepiscono un salaiio dalle Casse obbligatorie di assicurazione contro le malattie, usufruendo inoltre della gratuit delle cir mediche e dei medicinali.
Il
riposo
materno
lo
olil)ligalorio
Il
non
si
coiice|)isce
senza una
iniii'nniwi
di diritto,
che
permetta.
una concessione
all'ul-
caritatevole,
ma
il
un
diritto
La gravidanza
timo mese e
la
come
donna incapace al lavoro: incapacit che deve avere un riconoscimento e una indennizzazione legali. Premesso che la legislazione sociale sul lavoro delle donne ha da ssere internazionale, altrimenti la concorrenza dei paesi meno civili comprincipali prometter il lisultato, vediamo quali dovrebbero esserne
i
provvedimenti.
legge anche alle donne non addette che lavorano, esosamente sfrullate, nei campi, nei negozi,
m'"li uffri
icier.uiit'i
e tt'it'u'ratiiM:
ecc.
di
((uahuKjuc
da
ilal
lavoro notturno.
l'isenzione delle
e delle nutrici
donne dai
dai
lavori troppo
gravosi,
con facolt
di
ricorrere
alla
quando
f"
possibile.
In
Kiposo
giorno
in
di
riposo
settimanale, alla
domenica o
in altro
giorno.
di
524
in
quei
la-
economiche
impongono. Riposo materno obbligatorio: 1" nell'ultimo mese di gravidanza; nel mese susseguente al parto a termine o prematuro e all'aborto
Istituzione di Casse di maternit o di Casse assicuratrici per
il
constatato.
dovuto
il
cure mediche e
di medicinali.
si
accettano operaie
nelle
stanze
d'allattamento,
quali
esse
possono allevare e governare i loro tigli. A tale scopo le operaie avranno a disposizione oltre il gi accennato riposo giornaliero, due speciali riposi, di mezz'ora ciascuno, durante il lavoro del mattino e quello del pomeriggio.
fabbriche.
Quando non
di
il
esi-
uscire
dalle
prefato riposo
come
si
sopra.
Osservo come
Pari
delle
nutrici.
tratti
diritti
delle
gestanti,
puerpere
e nutrici,
sia
che
di
illegittime.
Regolare funzionamento dell'Ispettorato del lavoro. Assicurazione estesa alle malattie del lavoro. E qui esprimo il fervido voto che col progresso si arrivi a sfoUai'e le officine ed a sviluppare quelle piccole industrie casalinghe e rurali, che colla cooperazione acquistano l'importanza di grandi stabilimenti, dall'onor. Rava esaltate come una pratica gioconda e moralizzatrice. Preparano e completano l'applicazione della legge le istituzioni di soccorso materno, anzi di assistenza materna, non ispirate da sola piet, imperocch oggi la mano che si stende per dare e ricevere una degradante elemosina , o dovrebbe essere un anacronismo, al pari della figliazione anonima. La carit ceda il posto alla solidariet; l'eguaglianza innanzi alla sofferenza e alla morte crei per ognuno il dovere della
solidariet nella lotta per la salute e la vita.
Opere
di
le
pie di
beneficenza,
tutti gli
grandi industriali,
amici del
bene curino
di
fondare, di aiutare,
migliorare quelle
quali sorvegliano
istituzioni (che
assistono
le
donne
lavoratrici nella
gravidanza^
ma-
bambini
lattanti e
slattati.
(Quelle isti-
propaganda
il
delle
norme
d'igiene
fra le
donne
del popolo,
di
massime
cercano
instaurare
l'amore,
culto della
famiglia, e sollecitano
ai
riconoscimenti nialcini dei
(lolla
tutti
i
oio
bambini, anche
1*;
se,
primo passo al diritto di ricerca aprono le porte a tutte le madri, a a verjrogna dell'uomo, f)Ortano il marchio della
li>?li
illfgiltirni,
illft,Mttimitj\.
(leir
umana
razza,
d'indirizzo in grandi
.i.r..a!
..
....
i'
.^.-1-
armi da
Signor Presidente, l'Illa ha detto felicemente ciie questa una vigilia atlilarsi per la crociatii bianca di domani. \ noi le affileremo
l>er la rivendicazione dei diritti materni delle d(jnne lavoratrici. Il tempo maturer la vittoria. Se coli' ingegno e col braccio l'uomo ha vinto il col cuore riuscir a quest'opera di giustizia Sempione, coli' ingegno sociale, di medicina politica, poich lu crit est en marche, et rien
<
['tirrrd'ra.
h'.
la relazione altissima
di
tilico e
venga
letta
a scopo
utile e
necessario
programma una
possano intervenire signore ed operai ad ascoltare relazioni < discussioni su un ti'ma di fondamentale importanza per la societ, iggi m.-nir.' sentito e discusso da un mim'MM ti'oppo i-isli-t'lli ili cnnvinii
>era, perch
necessario convinceie.
Scn. De Cristoforis: Kis[onde alla programma era noto da pi giorni e
|>roposla della signora
chi ne
Majno che
il
sezione
proposta,
potevano
anzi
venire,
ma
per
nulla
accettandola,
stabilir
classi
operaie e udire
il
delle
relazioni
di
delle
discussioni
sugli
argomenti elenciUi
programma
questa sezione.
Prof. La Torre: Non per contradire l'egregia signora Majno delimportante proposta, ma pare all'O. che non alle operaie che bisogna parlare; esse sanno benissimo che han bisogno di miglior trattamento, ma di persuadere altra classe di persone, l.a proposta della signora Majno
l'
f"
fuori congresso.
Peslalozsa: Risponde
aderendo
al
ben
Prof.
volontieri
alla
proposta
Majno
Il
G. Merlitti
di
Ferrara
sul
trina;
Lo sviluppo
della
Bench
lo
madre.
e,
^==================
y\\\
sviluppo ponderale di
per
meno
vero che, in
garanzia
tarsi
di migliore resistenza,
526
vita
nella
extrauterina,
alle
cause
di
valore quando lo
sono le malattie, materne o paterne, che si possono trasmettere come contagio diretto^ o come predisposizione morbosa, senza che l'organismo fetale tradisca la condizione ereditaria, con un
difatti,
Ben poche,
deficiente
di tutto
il
meno
accentuata,
suo organismo:
ai
Te
scarse eccezioni
in
questo
contegno della
prole
infirmare
uno studio collettivo, non riescono ad un buon sviluppo ponderale di un neonato pu considerarsi come esponente di una buona resistenza contro
rispetto
il
procreatori,
le
cause
di
malattia e
di
morte.
principio,
che
si
svolgono gran
nei
parte
dei
problemi
intesi
alla
tutela
della
maternit,
riguardi della
prole: la puericultura endouterina, mira ad ottenere feti ben sviluppati, procurando conveniente riposo e congruo alimento alle madri operaie e disagiate; le Casse di Maternit, le leggi sul lavoro della donna non sono altro che la formula piratica per risolvere il problema economico che si connette al problema scientifico. E sulla fede ancora di questo principio che l'ostetricia, assurta in questi ultimi anni, a dignit di scienza sociale, ha voluto indagare la influenza delle diverse condizioni di vita delle madri sulla qualit della prole, e- sull'indagine ha preso come unit di misura lo sviluppo ponderale dei nati al momento in cui lasciano l'alvo materno.
La messe
in
di osservazioni, in proposito,
gi copiosa, e raccogliendo,
in
compiute,
paesi diversi
ed
condizioni
diverse
di
direi
consistam
maternit.
Il
difetto di
del
concepimento,
alla
nascita,
pu
essere
la
conseguen2a
della
una interruzione
(meccaniche
influenza del
discrasiche)
nutrizione
endo-uterina.
La nociva
genere di vita della madre, sul nascituro, pu, dunque, manifestarsi col determinarne la intempestiva espulsione dal grembo materno, o l'ipotrofia anche a maturit dell'ovo. Studiamo separatamente questi due
ordini diversi di cause e di effetti.
Il
genere
si
diverso, n
nel
il
di lavoro, a cui pu essere applicata la donna, molto pu pretendere di essere completi nell'elenco; mi atterr
mio succinto
Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, nell'importantissimo studio di demografia ed economia sociale, sulla Donna neW Industria
Italiana
i-^l
f;iUi
e le
considerazioni
un
riferiti
numero
Lf a vero
cifi-e
(lire,
assorbe una data industria. che verr segnando accanto a ciascuna di 'sse, non sono,
noi,
totali, percli all'
le rlVt'tlivt'
non risposero
per,
tutti
gli opifici
necessariamente, ad
a caratteriun concetto suflici<Mitemente appros^imativo delle realt dei rapporti della donna operaia italiana colle diverse industrie, ponendo mente alle seguenti cifre: II censimenl<i del 1901 dava 8 TtiK) 235 donne nell'et feconda (dai 15 ai 55 anni); di queste si pu ritenere, secondo calcoli dell'Ufficio stesso del lavoro (vedi Basi (ecnichr di una ('nssa di MaterniOi, Krjma 1904, pag. 15), che le operaie siano in numero di Sld.j.'i; l'inchiesta dal 1" dicembre 11)02 al 30 novembre 1903, ne comtempla l'Jl'Ji?, vale a dire il terzo. Ciononostante possibile assurgere ad un concetto dt-i rapporti che la donna, in et feconda, ha coli' industria singola in ha-'ai criteri seguiti dall'Ufficio inf|uirentt' nella compilazione delle sue cifre (vedi pag. 9 del cit. lav. Ln ifonna nelP Indulti i'i Ituiinna). Le industrie sono distinte in IX classi e sottoclassi:
di
piccole
industrie,
ricscf,
farsi
(Produzione semi
haclii ((k>).
indij;'
ni
[>>-i).
f(W>!).
Classe
li
rane
^
(
^,),;\
j
(
Maioliche e porcellane
Vetrerie (Ili).
(y^
(2.V>).
Clas.se
III
Lavora/, me-
nere
(1 9;?S)
i
'
(I7i).
oi-eticeiia, a:g. ntvn.i l'.iiM.
piie
(.*"!).
Clas.se IV -
I \
(>^Wj).
(I
^\\).
Cft'-J).
'
'
1 .
Class
Industine chi- )
.
miche
(.).".<.."))
..,...,.
(.')in>).
528
Cernita e lavatura dei cenci (511). pabbric. carta e cartoncini (3 843).
\
'
.......)
I
Cartonaggi (bod)
Industrie poligrafiche
Filatura (94 010).
(1
055)
(3
)
II
(3 115)
Tintura, stampa
e tessuti (448).
pelli (230).
ecc.)
(121).
ClasseVIII-Industriedellel
spoo-lie
animali; bigliamento
i^^^^)
Bottoni (968).
Sarte e modiste (2 042).
Busti, biancherie (1042).
ed
afl^ni
j
Smacchiatura, lavatura,
ecc.
(295).
ali.
Tonno
10 632
1
XI - Altre industrie
076
ognuna
di
queste industrie
ha
le
cause capaci di condurre ad un aborto, o ad un parto prematuro sono complesse e, molte volte, si sommano, cosicch non riesce di preil
rapporto,
e,
sopratutto,
eloquenti
sono
le
cifre,
che,
da autori
quenza dell'aborto
Hirt,
nelle
Eulemberg, Kostial, Jacquemart, Pieraccini). Ogni lavoro che espone ad intossicazione lenta dell'organismo, od abolisce i poteri della fecon-
dazionf ed insidia alla vita od alia
'dy
provocandone
la
morte ondouteriua, od il deficiente sviluppo alla nascila. Questa affermazione ha l'evidc^nza di ur) assioma scientifico per L'iiiunqut' conosca appena un po' della storia delle int038c;ixioni professionali: esporre le ragioni per le <|uali, determinate industrie, sono ///i^'nte
di
maternit,
sarebbe
fatica
improba dopo
(|iiaiito
Conosco intorno alla fienosi ed agli elTetti dei vari avvelenamenti da lavori. (Veggasi, in proposito, l'esauriente Trattato di G. Vin:;
Arrisi:
Paiolof/ia del
Lacovu
<>
Milano, 190<j -
(love
fatto
cenno
dell'
sui
essere
ritenute
nocive
Itidiistiir
htctaUnrf/ichc
[estrazione e
lavorazione
dei
miniere
cinabrifere,
nella
fabbricazione
degli
specchi) - fosforo
rame (cuprismo
ottone,
delle
lavoranti
nelle
manganese, bario, ludioitrii' eliimi-^/ie (e sopratutto quelle che esponiilimonio, stagno] gono a gas ' vapori irritanti o tossici (essenze e resine, catrame e suoi
ramifere)
cromo,
zinco,
bronzo,
ff//w^'/////r/
'.
(tabagismo professionale).
frequenti
aborti nelle donne minore fecondit, coercendo
le
come sono
di 57 " , nelle non operaie provocando alterazioni profonde dell'apparato generatore, che si traducono neW'impotentia t/enerandi. Gradi minori delle istesse alterazioni anotomiche permettono il concepimento, ma predispongono all'aborto; cosi come la coercizione alla nubilit, moltiplica le gravidanze illegittime ed i disagi conseguenti, che cospirano a favorirne in et
'
Definendo nocirr
dere che
le
le
lungi
dall' inten-
non potranno,
l'aborto,
pate di produrre la
1
di
favorire
risparmiando alla
donna intossicazione professionale, ma, in gran parte, agiscono sinilamento sulla funzione procreatrice, obbligando la madre in ambienti iiitigienici, o compromettendo meccanicamente rapporti materno-fetali,
I
osi
da affrettare
il
modo che il trofismo endouterino del feto viene a risenun dannoso contraccolpo. Prime fra tutte, ricordo le industrie tessili, <die, in Italia, impiegano un numero assai grande di operaie; la filatura, la tessitura, la lavora-
/ione
dei
530
le maglierie, colle esalazioni mefitiche a cui danno moto continuo e defatigante degli arti, specialmente degli inferiori, che richieggono, sono i peggiori nemici della maternit: con un senso di profonda piet che io assisteva, nel mio lungo soggiorno
cascami,
luogo, col
nel Novarese, all'uscita dalle filande, dalle tintorie, dai setifici di giovani
donne
stilla
che parevano aver consumata anche l'ultima sangue nell'esauriente lavoro dello stabilimento! Quale disastro, se la maternit si sposa a tanta miseria fisiologica! Le industrie contemplate dalle Classi: I - IV - Vili e IX, sia perch
scialbe, macilenti,
del
loro
si
svolgono all'aria
libera,
od in ambienti
meno
viziati,
dono un minor dispendio di forze, si possono ritenere compatibili, in gran parte ed in larga misura, con un regolare compimento della funzione generativa.
lo
operaie private (come sono, per lo pi, quelle delle Classi: I - IV - Vili) in confronto alle operaie di stabilimento (le altre Classi). Nell'ambiente
privato
delle
vi
il
lavoro
si
sono
distribuzione
del lavoro
non
vincolata
alle
esigenze tiranniche di un orario collettivo e son permessi utili riposi, che risparmiano il danno del senso della fatica; la mancanza di macchine complicate e pesanti, non coercisce a sforzi muscolari superiori,
bene spesso, alla potenzialit dell'operaia. Nell'Istituto di Maternit di Ferrara, nel 1902, furono compiuti dal
medico-aiuto, signor dott. Vaccari, interessanti confronti tra
nati
il
peso dei
la
gravidanza,
ottenendo
Per
le
casalinghe massaie
Gr. 3100
operaie di
domestiche
campagna
3093
operaie private
di stabilimento
A
che un
risultati press'a
feto,
il
quando
poco identici arrivato V Alfieri, il quale, calcolando a termine, sia nelle migliori condizioni per sopravvivere suo peso sia ^ di circa tre chilogrammi, trova che su 1165
il
osservazioni,
va elevandosi,
man mano
peso inferiore q\V optimum medio che dalle casalinghe si passa alle domestiche,
precisamente:
l'eli
3000
grammi
40. 56
7(,
contadine
In
oM
ilati ch(? rigunniano le operaie di staa differenza che nel Ferrarese, appare che le contadine del i'avese danno [roft<jtti meno roF)Usli che le operaie private e le domestiche: ci, come osserva l'Alfieri, in rapporto alle misere condizioni
lilimento,
di (piell'Agi'O.
Dove
dii
tutte
le
statistiche
concordano
nella
dimostrazione
della
iiilluonza deleteria
che sullo sviluppo somatico del feto esercita il lavoro parte della madre, se continuato fino al termine della gestazione. Piiiurri, nei neonati da donne che avevano lavrtrato fino al momento
parto, trova
3<fif()
lei
un peso medio
partoriti
'In
l'
di
grammi
egli
il
.'iOIO,
lo
vetle
elevarsi
I(t
^'rammi
nel
in quelli
giorni
Jft'/'uf/e
de
Arfnne
in
queste
nelle
mentre
avvenne soltanto 4fi2 volte. Egualmente, Mmlaint' SarranteLouri, in due serie di l~)50 donne, ciascuna, delle quali l'una riguarlanle donne non riposate, venute al parto alla l.arihi,H'-re e l'altra iposate air.ls/7a Michcli't, trov, in (jucst'nllinit', una mairtrior duruta
iella
gravidanza
un vantaggio pondeialo
di
'Jdi't
gianum
nei nati
da
ci offre dati
interessan-
tissimi,
;i
di
le
Ecco
le
relative:
PESO
I)KI
NKI.l.f,
NATI
Pliirip.Tre
OKNKKK
ni
LAVORO
Prinii|):irc
in
\i'11.
pieili
r,r.
liir.
omo
tino
lavorato
iIpI
V
'
alla maocliiiia
<eilute
.
:n).r7
3201
3
.31)3
al
moni. Ilio
parto
i
.
nejrli
ultimi
'.\
.'-:^
moji
G:
:1291
^
(ir.
3 457
\
che
si
sono
riiiosato
(
oltre
mesi
....
255
i57
liguale eloquenza
hanno
le
cifro
riporttite
da
Letourneur,
e di esse
il
quale
distingue
tra
professioni
faticose
non
faticose,
contempla
532
separatamente
casi in cui
congruo
Gr. 3 081
r
\
3 319
Senza riposo
\
(
^ Con
gi ricordati,
tra
ponderale del feto e lavoro della lumeggiato madre, tenendo pi preciso conto della varia durata del periodo di riposo [Bord), o dell'influenza esercitata, parallelamente, da una eventuale
rapporto
sviluppo
viziatura pelvica (Vicarell e Roheechi), o del diverso sviluppo corporeo
delle
di
Bord - ad esempio - ci d un peso medio da donne non riposate; di gi-ammi S248 dopo un riposo da 25 a 60 giorni in Ospizio; di grammi 3345, dopo un riposo maggiore ai 60 giorni. La Martinotti ci d le seguenti cifre:
madri {Martinotti).
per
i
Il
grammi 3855,
nati
Periodo
di
riposo
-tra/ioni
csaurieiili
dell'
533
h'roni;/,
che
l'iuchoirick,
Bockelmann, IJom,
ecc.
luuino
lei
dato
influenza
conco|)Mento.
La
il
niisoria
economica
vej;gono
le
si
traduci' in
lo
sanno
iiifilico
od
il
lall'indij^en/a,
violenza insolile
viilanza,
uia
'gni
per s
che per unanime consenso degli studi moderni, rappresenta slessa una minaccia all'integrit anatomica e funzionale di a|)parato organico, quando si svolge in un organismo spoglio di
forza di riserva, converte quasi inesorabilmente la funzione fisiolo-
'gni
irica della
maternit
in
fetale, parassita
del
rivela con
una
ipotrofia
somatica alla nascita, con una minor resistenza alle cause morbigene che circondano la vita extra-uterina. Se una dimostrazione ancora fosse necessaria di questa voriia fisiologica, io la [totrei fornire, con cifre dolorosamente impressionanti, fornitemi da una recente sciagura che ha colpito la Provincia di Ferrara. Il 23 giugno 190.") un terribile ciclone ha devastato le promettenti messi
'lei
<li
suo
fertile
franchi:
in
Agro, cagionando un danno economico di parecchi milioni fpiel giorno migliaia di famiglie furono gettate nella
e del
disoccupazione e nella pi squallida miseria, cosi da reclamare l'immediato soccorso dei privati
Governo,
Jl
perch
la
fame mietesse
si
il
Minor
numero
possibile di vittime.
disastro economico
crudelmente
non soltanto sui miseri agricoltori, ma anche sulla loro prole, provocamlone un manifesto scadimento fisico. Per mio invito, il medico-assistente, dottor ('aholari, ha laccolto
ripercosso,
diligenti milizie intorno alle condizioni
ili
pollati al
in
undici
che seguirono a quella triste data: e prezzo dell'opera risulati di tale ricerca. raccogliere, in un quadro sinottico, L'influenza nociva esercitata dal disastro economico sullo sviluppo
altrellanti
i
Iella
prole,
si
palesa
tanto per
i
nati dentro le
di
mura
della Maternit,
quanto
alle
il
(e qui piu
ancora) per
nati fuori
esse.
Basti
porre
mente
cifre
r;$.
"
peso di per primi ed a 20. G "/n soltanto, pei secondi. Per contro, avanti l'uragano, " presentava un peso inferiore ai 'J(KKJ grammi, il dei nati in Materil
^'
estreme per convincersene: nei mesi precedenti al 23 giugno dei nati in Ospizio ed il 38 " dei nati al forese superarono :{0()(t grammi; nei mesi successivi, il procento scende a 47.6 ^
^,
nit,
ed
il
3.5
"'
dei fra
i
nati al
forese;
il
l'MiKtala
I
il
6.3 "
primi, ed
il
luttuoso avvenimento,
i
si
fra
secondi.
il
confermano tristemente
alla
lale
note-
\ole
deeailimento
che,
fisico
dei
nati
posteriormente
era
iiirvitaliile
AirLrmiiLTM
pur
troppo,
rome
534
Numero
((53)
Procento
Numero
(130)
IO
o z
b 5 ^ S
co
<j p,
0.
H hJ O o Q <
tradotto
ili
.r.
..,i
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iiM
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..i-M. .,!..
.i..ii:i
i,,,,.-i.n;(.,
_,
raddoppiutii.
Kf^'O,
ancora, un
ili
li*cuiiit;iil'.
rln-
i.i
<nn*-.liun'
<|iial?,
ecoiioitiicu
i'u
il
coii-
tracool|Ki
alla
sua
vulta,
si
risolve
nel
danno
di
vivere
invalidi
congenitamente
parassiti
oltldij^jiti.
dettoli,
alla
malatiia,
ad un
|>r<ifi(Mio
ecc.iioriiic.iiiinriti-
sulla societ
come
economia puiiMica impedire con una -llii-acia tutela di-lltmadri indigenti, che fpicste proci-eazioni di organismi fiacchi, si verifichino: miriamo alle sorgenti prime Iella vita, alimentando l'aliter se vogliamo raccogliere frutti sani o maturi. Strappiamo la madre oi dal lavoro e dall' indigenza negli ultimi mesi della gestazione: u chiamola di riposo e di sufiHciente alimento e compiremo, allrechA una nobilissima Ojtera umanitaria, una siggia opera di economia sociale!
sa^rgia
(^luanti
mali sarebbero
si
risiiarniiati,
il
dei
convincimento che vai meglio assistei!' per 2 o :{ mesi una madre povera, che non la sua prole per tutta la vita! Le Casse di Maternit, le varie forme di Lesali,. p.| mutii'j soccorso di chi lavora, varranno certamente, in giorni non lontani, a risolvere
legislatori
radicasse
pienamente questo vitale jtroblema di economia sociale. Ma, (pianto sarebbe sua soluzione, se ogni madre agiata, fatta conscia chu la funzione procreatrice si compie in condizioni di privilegio fortunato per essa e per la sua prole, sentisse il dovere di concorrere, nei limili della sua potenzialit economica, alla redenzione dal lavoro e dall'indigenza
facilitata la
della
madre operaia!
facoltativa,
t^luesta tassa
pag
ita dalle di
mailri
agiate,
sforzi
costituirebbe
il
maggioi'e
piii
nobile
il
contributo
diritto alla
forze
negli
che
a
la societn
vita ed alla
salute,
chi
Puna
ha minacciata dal dovere tirannico di un lavoro defatigante. l'ossa la miglior conoscenza della jualit della prole operaia, come io ho cercato di rappresentare sulla base vera di cifre esatte, facilitare il cammino all'idea altamente civile della professione delle madri lavoratrici!
Ha
cazione:
536
Torre
di
quindi la parola
il
prof.
/'".
La
Roma
per la comuni-
rapporto
allo
stato
sanitario
dell'
operaio.
I.
lavoro, considerato da un punto di vista biologico in genere, pu che sia la vita stessa, poich l'atrofia di un organo e la morte dello organismo intiero avvengono fatali quando cessano di funzionare. Inattivit e funzione quindi sono due fenomeni incompatibili. Il lavoro iisiologico, come qualunque altra funzione organica normale, si compie con fenomeni psichici di godimento, non solo, ma aumenta gli scambi materiali intracellulari e la respirazione facendosi pi celere
Il
dirsi
compie opera salutare merc una buona sanguificazione; l'appetito allora le digestioni sono immensamente facilitate e l'organismo entra in quel jieriodo ristoratore che dicesi sonno da cui esce dopo un certo numero di ore completamente ristorato, attivo, ilare per riprendere l'orcresce,
il
quale trova in
una punizione, non una maledizione e fu pochissimo o punto fisiologo colui che attribu alle parole di Dio: E tu uomo manterrai la tua esistenza col lavoro, un significato brutale.
lavoro
una non
gioia.
Il
lavoro dunque
Ma
lo sviluppo
l'odierna
Pieraccini (1}
e
evoluzione
tecnici,
dell'industria
scrive
il
nuovi processi
l'agglomerarsi
di moltitudini
di
premono
e rimedi
nello
interesse
.
razza,
rapidamente esaurirsi
E
vi
quale altra
di
questione
si
pivi
pu essere
quella che
riferisce
organica e deperi-
come nascono,
dei
crescono e vivono ed
muoiono
figli
lavoratori
(1)
<;.
I'i];i(A(Ci.M
Milano, VMM\.
significa,
:.37
.m-i
|>ii
in. in.;
nn..,
il.
.ilare di
uno
mi.
>-.
nm
iiri!..iiii-li.i
in
<|uesto Congresso.
non
di
una
non
preoccuper
la
mente nostra
fli
la
uno isolato > una collettivitii, di un disastro di un opificio o di una contrada; nulla di tutto jucsto d'ordine |ar/iale: ma si tratta lensl di ima qiiistione mollo pi importante e pi vasta, la quale interessa la vitalit e l'esistenza della razza st<*ssa. Poich*"' assicurare il maggior mimer di nascite a termine e il regolare sviluppo in piena salute Iella
1
senza
di
che
la
progressivo svolgimento
l'integriUi
suo economico,
ma
altres
maggiormente
pei'
sanitaria ed
E
he
la
di
!"a//a
umana
e llorido sviluppo di
e forte.
fra
le
rilevare che
diverse branche
avendo
l'oc-
giornalmente studiare l'evoluzione dell'individuo e comprendendo perfettamenle perci l'importanza dello studio dell'evoluzione sociale, ebbe la chiara visione dello avvenire e fu pi sollecita delle altre nello
casione
di
studio non di
guarire soltanto,
le
ma
in quello
anche
di
di
cercare e leterfigli
ottenere
sani e
e quali quelle
che
di
inabili
ad un lavoro proficuo.
sia
accennare in questa occasione come io abbia uno studio completo sopra tale argomento (1), le cui conclusioni sono state accettate dagli scrittori poctoriori o ehe nii serviranno di baso in questa mia comunicazione. In qur^sti ultimi anni poi una nobilissima gara si accesa fra gli ostetrici nei paesi civili in tale studio eminentemente fecondo d'immensi benefici, poich si pensa con esso a proteggere il protlotto del concepimento fin dalla vita intra-uterina, assisterne la nascita e nutrirlo conveiiii'ntemente nei suoi primi anni di vita, l molte malattie han |>otuto perci essere allontanate e rese inoffensive in modo cln? oggi l'uomo pu essere concepito in pi favorevoli condizioni, nascere sano e divenire forte lavoratore pi e meglio che non per il passato, I, 'ostetricia applica dunque da molto tempo quella medicina social'pubblicato
fin
Mi
permesso
dal 1888
(I)
F. I.\
.t,
TuHRK
-.
/>* rottHUioit*
1.S.N
I erttoj
I ,trtii,-n,-.'
p.,ri.
che, felice connubio d'igiene e di
538
di
clinica,
forma
Pieraccini,
il
male sociale
coi
farmacia,
giene;
ma
prevenendolo
col' bilancio
medicina
sociale, infine,
nostro Ramazzini resa pubblica fin dal 1700 in una mirabile opera: De morbis ari/icum,d cui per fecero tesoro le altre nazioni, principalmente
siamo oggi tanto lontano nei progressi ottenuti. il risveglio che si verifica da noi a pr' dei lavoratori, saluto i promotori e gli organizzatori di questo primo Congresso a cui auguro il ben meritato successo. Il tema intanto che imprendo a svolgere non che un limitato punto del vasto argomento che ci occupa, eppure, bench limitato, non cessa di essere esso stesso di una certa estensione e molto complesso, in modo che difficilmente mi sar dato nel breve tempo concesso, di svolgerlo esaurientemente sotto tutti gli aspetti. Non potr quindi che solamente accennare i principi generali che informano il mio tema. Chiedo venia
r Inghilterra e da cui
II.
pa'-ti
1."
Sviluppo del
feto.
Prima che
del feto,
io entri a parlare delle condizioni favorevoli allo sviluppo bene che noi stabiliamo alcuni principi fondamentali di bio-
scientifico.
e negli animai^ concepimento il risultato di una funzione complessa il cuj compimento esige la cooperazione di due esseri maschio e femmina. La vita del nuovo essere comincia nel momento preciso in cui la cellula maschio entra in contatto colla cellula femmina. Il movimento vitale impresso al nuovo essere che risulta da questo contatto, il pro-
umana
superiori
dotto delle
propriet
individuali
inerenti al
seme ed
all'ovulo;
ed in
i
presenter in seguito
attributo
influisce secondo
Ci che
il
Virchow,
Hallopeau
nuovo
essere.
Ribot esprime
dicendo che
<'-;seri
1*!
539
della quale
lutti ^li
l'ererliti
<*
la
si
si
imita incessante-
III.
Mit.'.
le
forme
dell'attivit
vitale,
poicli'"'
riore,
ma
non solam-^nte vi ^ trasmissione della conforrnnzMn' estehenanehe della conformazione inl'riori' tra^mi'^-i'in.- delle
in'.-on-
Da
lestaltile,
l'influenza del
loro caratteri
e
mor-
ed
altiludini
funzionali
r|iioii(n
loro
difetti
predisposizioni
morbose.
Grazie,
nemmeno
alla
moderni della biologia, oggi non esiste pi un dubbio che lo sviluppo del feto sia sottomesso inlluenza dei due generatori tanto nello stato di salute quanto m
difalti, agli studi
l'ombra
di
campo
fisiologico conosciuta ed
i
ammessa
lavori del
senza contrasto;
celebre
immensa dei zootecnici. Nel camfo patologico l'ereditii deve essere considerata come la reg)la, dicono Dej(^rine, Ik)innet, louchard, ecc. Non mi permetto nemmeno di addurre esempi, tanto la cosa di per s chiara. E come potrebbe essere diversamente d'altre >nde, (|uando si pensa che la malattia non altro, infine, come dice
Darwin
M.uitegazza, se non una forma
il
di
vita?
problema, quindi, delle condizioni che favoriscono od arrestano l'evoluzione embrionale, corrisponde ad un atto bilaterale, dev'essere
perci e necessariamente studiato dal doppio punto di vista, del padre e
della madre. Necessit assoluta, poich studiare tale
lato
problema da un solo materno assolutamente illogico, non scientifico. Potr sembrare strano che io abbia insistito e mi sia cosi a lungo
quello
che
lato
si
dal
.solo
della
tenere
il
pi
piccolo e
lontano conto
entrasse
del padre,
come
I
se
per nulla
Quanto
attendibili
ci sia irrazionale e
le
essere perfettamente
biologico
conclusioni
il
unilaterale,
non
casr
che che
si
tirare
dallo studio
io
fil
occhi di
di
logica e di
venali
1
sono
le
l>
sviluppo del
l'elo/
sono occupati dello studio di questo argomento hanno addotto ognuno per pi-oprio conto una data condizione che secondo
essi
540
insieme queste
diverse condizioni
favorisce
le
tale
sviluppo;
riunite
sarebbero
1. 2. 3.
seguenti:
multiparit;
La
Il
Il
4.
5.
6."
maggior intervallo
sesso;
tra
una gravidanza
e l'altra;
Lo sviluppo tardivo o precoce della pubert della madre; La durata dell'emorragia mestruale; 8." La quantit del liquido amniotico e la lunghezza del cordone. Tutte queste cause sono, come si vede, di pertinenza materna;
7.
nessuna che
si
E non mi
pare
nemmeno
opportuno che
deUo studio di queste cause, di cui alcune sono veramente banali, non pu essere preso in seria considerazione dal momento che si esclude l'influenza paterna. Io non posso presentare una critica minuta, dimostrativa di queste
ripeta qui,
le
come
conclusioni
pretese condizioni
ha vaghezza
di
approfondire la quistione pu consultare il mio lavoro: Des condttions qui favorisent au eniravent le dceloppement dafoetas. Influence da pre , qui mi permetto invece di riportare la conclusione generale a cui sono
arrivato, cio:
Di
tutte
le
pretese condizioni
atte
influenza della
madre come
a favorire quando
ve n'
alla o
ad
non
una che
una vera
influenza
.
in confronto dell'influenza
una
rnalattia
costitu-
la
Ecco;
abbiamo
detto,
deriva dalla
tipo degli
elementi
uno dei ad ogni modo deve ammettersi che se la madre esercita in un grado anche maggiore la sua parte di influenza nella trasmissione del
dell'
sottomesso alle leggi dell'eredit riprodurr nel suo insieme ascendenti con preponderanza forse pi o meno manifesta
due.
Ma
carattere
morale,
delle
facolt
intellettuali,
della
stati
conformazione
patologici;
il
degli
sopra
certi
padre
conformazione
il
fisica:
E
<^
donne
fanno
uomini
rispetto
di
genio
E Goethe
Napoleone
Gladstono e tanti
e tanti altri
sempre con
grossi e
devono tutta la loro fama alle loro madri, di cui si parla mentre i. padri dormono nel limbo dell'oscurit. D'altra parte, padri sani, forti, robusti, a spalle larghe fanno figli
forti.
il
Ecco
problema.
la fisiologia
E per non essere troppo dogmatico dir che se umana non pu sorprendere la natura per svelarci nei suoi
tiiinimi e^rt'ti sulla
latK
511
il
fimzioiu' ;;eiuTativji
i
mKtoro
(lolle
talo
fiMi/ioiK', abljiatiii*
risultali
ili
ci che si
pu
zooleciiica
love la selezione asui,'o a legge iaconcussa, e rossfrvazione clinica che ci dimostra noi loro effetti quali sono le condizioni in cui si sviluppa il
rapporto coi duf faltoi-i Iella g'nerazione padre e rnatlre. Kcco ora alcuni dati clinic >-statistiei sulto forma di assioma che stinjo opportuno consaci'are in questa inomoria come documenti di critica:
feto in
1.
Sesso.
eio(">
Si dice
i
del feto,
clif
che il sesso esj-rcila influenza sullo sviluppo maschi sruio pi irrossi ilfllt- iVininirM. Non puiilo
<'
ve IO.
Dilatti, dalle
siaii.xiiclif
del
Budiu
ci
del
chi'
[teso delle
femmine
atato
ftempre di alcuni
padre
Padri sani
masohi,
33
gram.
e
i
di
..
differen/a
/
<
(
lemmme
.
34%
,^,_,
rn
,, Padri malati
, ,
..
maschi,
p lemniine
.
73
grammi
?
j
di
,,
differenza
[
(
2<20
di
in
favore delle
i
femmme
di
Ora
se
prendiamo
le
femmiu'-
padri
sani ed
maschi
|adri
differenza che non vi dovrehhe essere se il sesso e noir lo slato sanit.oin d.! nn.lr.. ..<mvi:)-:~" 1m ma^fiore influenza.
malati troviamo
unenorme
Cosi:
l''i'iniiiiiii-
(li
Muorili
(li
pftdvi iiKihtli,
847 grammi
malati.
quasi
ehilo
in
In
Quale
Nessuna
/,,.,.
Iiirli
\
piccole,
malate
trrossi,
r j Madri
V.
picco *^
1,
peso
'
grandi
padri essendo malati e piccoli e le madri sane e erano piccoli. I^ madre qualunque sia lo stato sanitario e la statura non esercita alcuna influenza sullo sviluppo del feto. PerA piando la madrt> ^ profondamente avvelenata od intossicata o profondai
i
chiaro che
figli
quello paterno.
542
moderni,
ecc., ecc., certo
opifici
tale
influire
Un
che
il
dalle
statistiche
mie
stato
sanitario
io
.1 sani
(
forti,
inascii
malati,
femmine 73
Dunque,
le figlie
le
loro sviluppo.
Ma
sono procreate in maggior numero da padri malati. femmine sono pi piccole e subiscono un arresto nel perch, mi si pu dire, da padri sani e forti provensei,
dieci
meno appartiene
svelalo.
ai
misteri
della
non
lui
stesso;
!2."
La
statura e
il
Nello
padre sono
la
delle spalle ed
volume della
massima influenza
Nello stato di malattia locale o generale del padre lo sviluppo ad un grado molto inferiore; questo arresto porta principalmente sul peso del feto e quindi sulla resistenza organica ; 5." Il sesso dei figli pare subordinato in gran parte allo stato di
4.
salute del
padre: un padre sano, senza tara locale o generale al momento d pi maschi che femmine, mentre che un padre malato procrea pi femmine che maschi.
della fecondazione,
2."
Multiparit.
di
nello
sviluppo del
i
feto
gode
i
un
credito universale;
ritengono che
feti delle
Ma
in
dimostrano
il
contrario.
sono
le
ordinarie
FETI.
3246 grani. e 3132
114 gram.
multipare
Tarnier
(
prmiipare primipare
m:
ili
|jrirni|)ai*e
,.
,
,
\ { (
I'"Mi
BlUllll-lvlIn'IlliUll
iiiullipare ....
ili
.,
M.iicluoiinesclu
l <
Feti
>
tli
ili
3335 gran.
i-
3254
81 gram.
l't'li
ili
ili
iniilli}aro
La
3324 gram.
3(J()2
'l'iirn'
<
|irimi[).irr
322 Lfram.
Feti
ili
ili
La Torre
iiuiltipare
iiriiiiiparr
324
Lciaiu.
*
3225
20 crram.
Frascani
(
'
Feti
ili
,.
iiiiilii|iai'
.
.'
3443 grani. ^
.......
(Il
|>rimi|ian'
3.io3
GO urani.
l'ulti
CjUesti
si
[esi
inedii
non
?jn'i
li
aii-'imi
>
ila
ic
nixci^f Malisucilt*
perch non
sanitario
del
padre,
pur non
di
manco vedianno che vi sempre un vantaggio in favore dei feti di multi|>are. Ma quando concorre lo stalo patologico paterno troviarfio che ben
altrimenti
si
passano
,,
,
.
le
cose. Difatti:
.
Feti
di
,.
multipare
.
P.i.lri
sani
.'
{
I
di
primipare
93 gram.
Feti
l'adii
di di
multipare
malati
primipan^
ma
quando
feti di
di
primipare,
di iimttipare,
686 gram.
La
vi
hanno
in
presenza
3."
2 Qualunque sia per questa influenza, essa sparisce intieramente dell' influenza ereditaria esercitata dal padre malato:
L'et della madre.
L'et
della
madre
ritenuta
come una
Duncan
anni
e la
aumenta coli' et della -madre fino a 29 . Per gli autori non sono d'accordo,
a 34 e 35,
ecc., ecc.,
portando
limite alcuni
l'et sola
32, altri
ed naturale
perch3 non
che
influisce.
si
Da una
nostra statistica
ha:
y>
figli
Madri
3080 3439
48.4
48.7 48.5
>>
35
39 45
40
47.4
48.3
pi grande da ci che dovz^ebbe essere se la legge suacennata fosse vera. Ma perch questa differenza Perch i bambini pi grossi erano stati procreati da padri sani e forti, non uno era malato. Dopo l'et della madre oscillante tra i 15 e i 19
quando
madre
29
anni.
Ma
FETI.
resiste
il
fattore
padre?
Anch.>
|iiu
545
la
ai
in
questo,
comf
feti
nati da
.-,
lunghezza
2fl
anni.
delle
ni.'die
assohile perch.^
IT)
sup.-ri..,-!
,,,.||,.
ottenute
dalla
categoria
madri dai
ptriudo
valore
tifali
ai
U anni.
Possiamo dunque dire con una certa autorit che e ntalmenie il (l'eia dellr madri chr oscilla tra 1^3 e JU anni, hupUo du- fnn^
all'
influenza
della
cU\
da donne che hanno tale et.-' sono pi pi i; ,?,>; ppi,i ,\\ ^^ij 10 grammi, ci6 che non molto. Possiamo perei.', dire che la legge del Duncan non e rigorosamente esatta e che l'et per il maggiore sviluppo del feto muA\:> );,; ?- ;,i 34 anni.
nati
f^
Ma
del
tale influenza
sempre
fenomeni
..
bi<-^I;.tt;:.
logici dell'evoluzione
embrionale
gli
stati di .salute
di
..,.-,
padre? Ecco
Dilatti
il
problema; e rispondiamo,
i
no.
abbiamo
seguenti risultati
'"'"'
l^adri
!
/
"''*'*" ^^'
^^
,>
^'
,.
^^
''^""''
,.
multiti,
^S''
I.ingli.
1012 gram.
Vi e una
diffeiviiz:.
.li
lOl"? graie,
in
pe^., o di
eontim.
in
nu-
ghezza
E chiaro? Vi pu essere dubbio? Xnn credo. Questa differenza tanto pi chiara ed importante
si
quanto
questa
pi
sola
ca.so
speciale
categoria,
ma
i
a tutte
le
confronto
il
bero essere pi piccoli, quelli cio nati da madri dai 40 ai 44 anni procreali da padri sani, ed il peso medio dei bambini che dovrebbero essere pi grossi perch*' discendenti da donne dai .n.ni >,.
i
abbiamo
la
25 ai 34 proporzione seguente:
PESO
(
mi; Dio.
pi
piccoli,
n>a procreati
Bambini
'
j '
'''"""
3245 grani.
i
i.in
.j^.-..--!,
ma
pn^creati
2723
522 gram.
vi 6
di
522 -i;im.
in fMv,,,,.
,]..{
fi,;ii
,.,.....
a.^
padri sani.
35
Trovo superfluo continuare
questo punto:
1.
546
in
Nello stato di salute del padre, V et della madre pi favorevole compresa tra i 25 ai 34 anni;
il
Allorquando
padre
madre non
esercita
pi alcuna influenza su tale sviluppo; 3." La lunghezza del feto non dipende dall'et della madre, in rapporto col peso del feto.
ma
4." Mestruazione. Anche alla mestruazione si voluto accordare una influenza sullo sviluppo fetale. Essa va studiata sotto due punti di vista; dal punto di vista della prima comparsa e sotto quello della durata. Wernich e Negri han pensato che il fatto della prima mestruazione precoce o tardiva poteva influire sullo sviluppo fetale, cio la donna mestruata precocemente ha figli pi grossi, ma non sono arrivati agli stessi
risultati..
risultati sul
feti:
generale
dai
<
mestruate
ai
19
anni
dopo
19 anni
...
anni
3174 3138
Una mia
statistica porta
queste cifre:
dei
mestruate prima
!
13
tra
13 e
i
17 anni
dopo
17 anni
...
3162
Ma
sottomettendo
tali risultati al
si
fonda
vediamo
ani
-a
(^ )
malati
<
da madri mestruate prima dei 13 anni, peso 3614 gram. tra i 13 e 17 anni, 3690 3533 dopo i 17 anni, feti nati da madri mestruate prima dei 13 anni, peso 2210 gram. 2673 tra i 13 e 17 anni, 2420 dopo i 17 anni,
feti
nati
Ognun vede
legge
di
esiste.
favore della
il
il
genere
di
me-
-^tniazione nello sviluppo
del flusso
.lei
547
pi
la
feto, cio^
-rosso sarehb..
luratu della
feto.
Kgli divide
:
le
grande ^ la durata abituale quantit di sangue perduto e pi .lonne in tre categorie, s^'condo la
cui
pi,,.
m.-struazione
./)
donn.- a
..
la
..
perdiU dura da
riunisce
i
uionu;
-^.'i-oiMJ,,
a 3
feti
//)
.la
4 a 6;
e)
da
7 gi<jrni
.-ivuto:
pesi
dei
i.ili
rategorie. Egli ha
PESO
/
<
m:i)|(
k ll-.\giii;/za.
V
2'
3''
da
ategone
j
a 3 giorni, peso 3126 gram., lunghozza 49.6 cenlim. 4 6 3201 49 3 7 giorni e pi 3291 49.5
1
..
->
,.
progressiva
nel
peso
in
favor.'
da madri che avevano abitualmente un lungo flusso mestruale. Ma una Imma durata del flusso mestruo non vuol sempre dire al.lK)n dante perdita. Comunque tale prop.rzione costante.^
nati
Io
ho raccolto
il
peso
di
(H',
feti
in
-truazi.tne ed
ho avuto:
PESO MEDIO.
(
1' 2'
da
Categorie
j
(
7 giorni e pi
3071
<,ui
il
la
inverso;
ma
miei
ri-
tali
l'-l
sono quelli del Guzzi. E se noi riuniamo tutti questi pesi per rapport. allo stato sanitario padr.> abbiamo tutfaltra proporzione:
lo
non sono
come non
Pa.lri sani
V
2*
3^
Categori.
| '
3437
1*
2
Padri
,un/,,n'
Categorie
2:)51
(Qualunque commento a questi .lati mi pare superfluo. Dii tutto quanto preceile |>ossiamo ^includere:
1."
madre non
"n
del feto
injluenza
noter h,
rn<i
qtialumjn,- essa
padre malato;
2."
548
criterio
esatto
La
per
determinare la quantit di sangue perduto e quindi V atticit generativa ; 3." Studiata in certe condizioni la durata della mestruazione non
esercita alcuna influenza sullo sviluppo del feto n nello
stato
sano del
padre n malato.
Liquido amniotico e cordone. Il doti Maggia partendo dal il liquido amniotico un mezzo che fa perdere calore perch ha una temperatura pi bassa di quella dell'utero e del feto, crede che il liquido amniotico in grande quantit come un cordone troppo lungo, contribuiscano ad impedire lo sviluppo del feto. Il Maggia non presenta fatti.
5."
principio che
Da una
campo
il
statistica speciale
da
me
fatta
caso
Un
il
secondo
fatto
feto piccolo e
che poca
nel
la
cordone.
Ecco
delle
propor-
ordinaria
piccola
2864
57
La proporzione
costante
il
chiarissima.
il
se
noi
raggruppiamo
dati della
fatto trovato
per
le
Padri sani
Feto, peso
. .
Padri malati
I
f \
r..i{)
Le (litterenzi- ^'Hi^ iiii<-\i>li e non iiiilu-Miuiiaii'i u uicun i-Mniriifiilo. La cosa non pu andare divtMsamenl' (|uando si pensa flit* dimostrato
amniotico prudcjtto quasi esclusivamente dal feto; f' voluminoso il feto tanto pi grande dev'esser? la quindi (juanlo pi
oggi
eh'
il
liipiido
quantit del
li(|Udo e
viceversa.
di
Difatti
cio
li
liquido amniotico,
<viliii|';ii"
\<<i>
feto A miserabilissimo,
iiv.n-iid'H-"
'l.)I!-i
ih.,
-<',,
Senza dilungarmi
L'ahbuiirlanzn
fli'l
in altro diuiostraziuiii
dww
per concludere;
<
fi-<iol()ijica
la (jrnndf limffh'zsn
iir restano
ansi
l'abbon-
Da questa
del feto, ci
l'I
^ucciiiUi analisi
critica
lalla
alle
(trincipali
cnco-iaii/c
nello sviluj'po
sesso, la niultijyirita,
(juantit
di
liquido
amniotico e la lunfjheiza
lei
h'to.
cordone ombelicale non esercitano alcuna influenza nello sviluppo del Lo sviluppo tardivo o prematuro della pubert e Pet della madre
il
Nessuna delle pretese condizioni favon-voli madre resiste quando il |)adre malato.
attrilmit*
alla
Come
del feto
r
spiegare
1'
intluenza
dell'
eredit
morbosa
sullo
sviluppo
V.
ili
un
fatto innegaliile,
come
il
Houcliard
1'
ha
ilininstraio
da un punto
l'attivit pi
meno grande
ijlie
comprende cosi come, nelle famiumane, potrann(j tiasmettersi ereditariamente certe malattie che derivano da un vizio costituzionale.... Kgli ^ perci che possiamo dire,
tariamente da un individuo
>
come aldiiamo
'
una dannosa injluema sopra i discendenti. Tale proposizione non tnwa smentita -O'" '-^ -viluppo Con altrettanta certez/M
'
di sorta.
Ma
ci
ohe
si
pu" dire
iii<t.t;,>_
fetale
TV'ii'''n<"->>>-->
ranza dei
casi,
550
padre che
studiati, in
subordinato ben
pivi
mancanza
il
di fatti sperimentali,
si
il
feti
al
momento
della
nascita
riferiscono ai caratteri
fisici
lo stato
ed
che
relativi disturbi
non
si
manifestano ordinariamente
che pi
tardi.
Ed
il
il prodotto del coicepiinento pesa molto di meno medio normale. Questo fatto caratteristico' pu essere benissimo studiato nelle donne multipare, le quali possono divenire parecchie volte incinte e sgravarsi sempre nelle identiche condizioni di salute, mentre varia solo in modo relativo o assoluto il padre. Ora avendo studiato il fenomeno in tali condizioni abbiamo potuto raccogliere diversi casi ne cito solo qualcuno come esempio: Osservazione Q.^ Tre bambini; i due primi concepiti quando il padre era sano, il secondo pesava 3250 grammi. L'ultimo concepito quando il padre era convalescente di lunga malattia, pesa 2850 grammi.
genitore malato,
del peso
OssERv. 11.^
e magro.
Il
Due bambini;
Sei bambini.
il
il
primo
OssERv.
buona
salute,
sono enormi;
primo
nato
il
piccoli. L'ultimo,
grammi.
Il primo concepito da padre malato era secondo dovuto ad un altro padre sano, pesa
OssERv.
IS.'""
Due bambini.
il
eccessivamente piccolo;
3120 grammi.
Tre bambini. Il primo, padre malato, estremamente due dovuti allo stesso uomo in buona salute, pesano l'uno 4000 e l'altro 3550 grammi.
OssERv. 20.^
piccolo. Gli ultimi
OssERv. 22."
Due bambini.
Il
pesava 2920
gram.;
il
OssERV. 27.* Nove figli. I tre primi concepiti da padre malato erano eccessivamente piccoli e sparuti; tre altri concepiti da un altro padre anche malato, erano egualmente piccoli e sparuti. Degli ultimi tre concepiti da un altro padre sano, due erano forti e voluminosi, il terzo
piccolo,
OssERv.
Nove
figli.
primi
otto,
grammi.
Obsi.icv. 43.*
.",1
Ti'
',\7tl't
Ijttiiiljiiu.
iliif
primi,
(iailn;
in
iukIi'c
biiuiia
8alll(<^
multi
tri'i'S'^i
iK'Sii
uriuiii.
>
ii'lO!);
l'iiltitn.i
iii.il:il().
9S70
grammi
]'!
l'u^i
ili
so;^uili)
piM"
u.-si-rvaziuiii.
che l:i logica si rifiuta assolutamente di considerar*' come dovuti allo azzardo o corno semplice coincidenza tra la causa iniziale e le sue conseguenze, sono per me pr-rfettamente concludenti. Poich ogni malattia che colpisce l'cirganismo paterno in tutti suoi
(Questi fatti
i
il
una profonda
alte-
capace
di
pro-
Su questo punto non esiste pi dubbio oggigiorno. Il EJouchard lo in una furma molto chiara e scientifica, le leggi dell'eredit lo confermano la teoria di W'eismann lo s[)iegano, poich ijuesta teoria sulla continuit del plasma generativo dal punto di vista fisiologico patologico, attraverso una serie ininterrotta di generazioni , per
ha detto
<*
<
il
D<'jerine,
d'una
importanza considerevole
ila
sul
fatto
della
trasmissiorn'
ereditaria.
tutto
fatto dal
quanto abbiamo finora detto, che !o solo lato materno non razionale
n scienlitco. Tale studio dev'esser fatto tenendo conto anche del padre
sano
e niainto.
III.
Quali sono
le
principio
biologico
fondamentale
che
genitori tra-
smettono
ai
che alterando l'orgarendono debole, debbano sfavorevolmente iuHuire sul pro<lotto del coiicefiimeulo. La sfavorevole inllui'iiza si manifesta principalment' o colla morte o con un arresto di sviluppo somatico dell'embrione. lo non potr naturalmente jassare qui in l'assegna tutta la logia che ha speciale lelazione col lavoro, ma far solamente ar
nismo
ai
.1.
Lavoro.
Un
i
potente 'oeltciente di
debolezza
fetale
sia
nel
oche conduce
alla fatica
ultinij
ed allo strapazzo,
ili
cui
nessuno
si
era
anni
di
552
Fatica. Se la fatica non , propriamente parlando, una malattia, n una causa diretta di malattia, spesso causa indiretta perch prepara il terreno per le malattie.
muscolare, non
il
che
la
Pieraccini,
che conduce
all'
impressionabilit
nervosa,
nell'intossicazione
alcoolica acuta, ed
periodo di
fatica
molti
lavora-
che esauriscono sollecitamente le proprie energie e le riparano lentamente, divengono deboli, nevrastenici e presentano fenomeni generali e
permanenti
di
esaurimento.
si
aggravano quando il lavoro eccessivo si atmosferiche e meccaniche in luoghi chiusi, umidi, non ventilati, in luoghi di gran chiasso per cui i poteri inibitori compiono essi stessi sforzi enormi per isolare i rumori ed il
Questi stati anormali
in
compie
cattive
condizioni
sensorio
si
lavori
si
o sono per
In
tali
condidi
zioni l'organismo
indebolisce
si
si
Strapazzo. Lo strapazzo una vera malattia, poich costituito da un insieme di sintomi morbosi che indicano il massimo sforzo, la massima consumazione di sostanze una vera emorragia di energie punto o scarsamente rimpiazzate e ritenzione di sostanze tossiche nell'organismo per cui si ha una vera autointossicazione. Si ha quindi astenia generale, anemia profonda, magrezza estrema, vecchiaia precoce. Quando lo strapazzo acuto si ha l'insorgere di una febbre piuttosto alta a 39,40, per autointossicazione e perfino la morte per esaurimento che ha luogo repentinamente alla fine di un enorme, eccessivo
ad un vero stato morboso. Aggiungete a questo l'estrema facilit di contrarre malattie acute febbrili, avvelenamenti ed intossicazioni dette professionali ed avrete che l'operaio in condizioni di deterioramento e quindi genitori che non possono proci
che corrisponde
creare
figli
forti
e grossi.
Tale
stato
del
del
genitore deve
concepimento normale evoluzione, come infl^uiscono tutte le malattie costituzionali che determinano indebolimento organico dello individuo. Tale fatto risulta chiaro dalle mie statistiche.
sullo
necessariamente
sviluppo
del
prodotto
modificandone ed arrestandone
la
Altliiaiiio
visto (|Uule
'
la
jiarte
prosa
<l.il
i..i.lif'
in ra|.i><til.. al
I.ivi.ro
<|imie quella
Questa
in
('lc;]^aiite
cui
si>ciul(jgi
si
li
oiiO
lepire
o!?gi ,!j;iusUimoiite
molte proposte
d (piesl' essere privilegiato che pu' meglio e pi maschio commuoversi d'intima gioia per le dule.i ed ineffabili enK>zioni del sentimento materno, tanto utile, tanto nei-cssario per lo allevamento dei figli; tale quistione nutrita qui una piceola discussione tanto pin che si eontinua a ragionare sull'equivoco e che il Pieraccini nel suo interessante trattato sulla P//tolof/i'i del laroro, espone la questione come se fosse risolta. Io invece ritengo che non solo non lo ^ tale quale e^H l'ammette, ma che lo studio che oggi si fa su tale argomento non , come dissi in principio, perfettamente scientifici). Occorre quindi occu-
del
parcene.
Nel 1888
ijn
'
io
pubblicai
il
favorisent on entracont
il
Itf
l'inprimo l'argomento da un nuovo punto di vista ho dimostrato, come gi lissi, che lo sviluppa del feto ^, nell'immensa maggioranza dei casi, subordinato pi allo stat< sanitario del padre che a quello della madre. Qualche anno pi tardi nei 1893 il l'inard, mosso da uno sco|k>
studiando per
lei
Hiienza
padre
mortalit infantile e
nire
pili
di
avere
forti
il
maggior numeni
fece
di
bambini
tardi
atti
a divesulla
tardi
sani e
cittadini,
pubblicare uno
pi
.studio
ne fece
di
ancora
una
municazione all'Accademia
di
medicina
l'aiigi.
La puericultura
ii-l
intrauterina
consiste,
pel
Pinard,
Hempliceinenir
offa
non fare larorare e nel nutrire un po' meijlio o dieci ffiorni della t/raridansa p'r arcr Ji'fli
f/rossi e ri'jofjliosi .
lavoro del Pinard s'impone sempre all'attenzione degli studiosi e merita bene uno studio, tanto pi che in Iti\lia si gridava il rrunfii/c a
ehi non accettava e a chi
Un
non
Lo
sopm due
iiii'niii:ii)ni'
ed
ecco
risultati;
Lavoro,
^upra KHJO
d<iiiin-
iu'i iiiic al
mmeni'>
482 volte
27'J
23'J
giorni
L*7()
di
L'iiirili
"
al
554
al Rifugio o
Sopra 1000 donne invece rimaste per qualche tempo Dormitorio della Maternit, l'intervallo stato di:
meno
Questi risultati porgono
di
il
Dal
fatto
statistico
poche, che
di
hanno
lavorato fino al
momento
il
quelle che
conclude
clie
il
riposo degli
parto ed
il
feto quindi
valore
di
la differenza
non molta. Esso avrebbe avuto maggior valore se la differenza fosse maggiore o del 100 per 100. E poi manca la prova contraria. E dimostrato forse che le poche donne che han lavorato fino all'ul-
timo e che si sono sgrava,te qualche giorno prima, avrebbero ritardato di qualche giorno il loro parto, se fossero rimaste a riposo negli ultimi
giorni? No.
stabilimenti industriali dove le povere malsani ove avvengono avvelenamenti d'ogni specie, che le scosse, i traumi e le malattie frequenti che contraggono facilmente le operaie, possano determinare il paiHo prematuro ed anche l'aborto, come vedremo, non v' chi possa metterlo menomamente in dubbio ed facile comprendere la patogenesi. Ma esistono anche fatti di donne che sono state battute, che si sono gettate dall'alto, nell'acqua, che si sono rotta la testa, gli arti e peggio ancora, di cui la letteratura ostetrica ricca, e pure non si sono sgravate prima del tempo fisiologico. Altre donne poi signore che non hanno mai lavorato, che sono state sempre a riposo e mangiato bene, hanno partorito a 8 mesi, a 8 mesi e mezzo, ecc. Ci avvenuto anche in seguito all'impressione avuta per l'odore di una sigaretta o il puzzo di una candela. Molte donne che stanno bene e che hanno avuto diverse gravidanze non ne hanno avuto due terminatesi allo stesso numero di giorni. Per dare valore
i
Che
lavori
pesanti
negli
donne lavorano
in ambienti
esatto ai fatti esposti dal Pinard bisognerebbe che fosse dimostralo esatta-
si
la differenza in
joi
meno dipendesse
il
lavoro
le
mentre
le
fattori
potenti vi
concorrono, quali,
per esempio,
emozioni,
sofferenze fisiche e morali che regnano sovrane nella classe delle per-
al Rifugio,
quando possono
mal
fare.
cliiiKjiio,
tlir
liifiKji
e.
che, pur
bLiit;dict.'ndo
1'.;.. .i
.,.
VLM-i
rifugi peccntoruni
ii.:a
liivoro
larnl)iiii,
me non
par'
che
reale
la
un
risultato logico e di
un
donne |)Overe adibitt^ ai lavori domestici ordinari. Per quelle che lavorano nelle manifaltur', n''rli
il
riposo
come
igiene 6 indispensabile.
Alimentazione.
bini
delle
Sul secondo punto si ha che paragonando i bamdonne che venivano direttamente a |>artorire alla Maternit^i
dopo aver continuato a lavorare fino all'ultimo momento con quelle <lelle donne ricoverate prima al Jii/'urjio o al Dormiiorio, si potuto, eliminando casi patologici, ottenere i risultati seguenti: ."iCXJ donne delk prime hanno dato come peso medio dei loro bambini 3010 grammi, mentre 500 donne delle seconde, dopo di aver per 10 giorni almeno soggiornato al Riftirfio, han dato come peso medio 32'JO grammi e dopo
i
di
aver |)assato
.
quiilfb''
iriorim
;il
),,rinii>vii'
liiumn
.Iti.,
ni,
,,0^..
li..
3360 grammi
vi
duvi.'.-^serf
espicsso un concello
errato o un errore di
forma. Difatti,
abliiano
hanno passato 10
di
3'2r)0
giorni al Iiifu;iio
l'd
come iu dirsi che 500 donne che hanno dato figli di un peso medio
queste
stesse donne, dare
figli
grammi
potuto,
di
im peso maggiore solo perch hanno soggiornato per (pialche giorno al hortnitoriof II concetto naturalmente male espresso e vuol dire che non si tratta delle stesse doniN? e degli stessi figli che mutarono di |)eso col mutare il soggiorno della madre, ma s' intende parlare di figli nati da donne che non erano state al Nifugio, di figli nti da donne che erano
state al liifuffio e di figli di
torio; di tre categorici diverse di donne.
dei
figli
mut
f
col
nuitare
il
donne che avevancj soggit^-nato al DonniEd allora come dire che il peso locale delle madri ! Dove >;ono punti razionali
i
di confronto
D'altra parte
le
conclusioni a cui
si
arriva con
questi calcoli
seni.,
mente
tali
mia,
cifre
asserzioni empiriche
(50n
dimostrare
in
modo
se
queste donne
ilato figli
avrebbero
tlella
pii.-r i,-iiltM> ,
imr
m...;,.
,1
,_
corrono altri fatti; ecco alcuni esempi. Vi sono donne in numero infinito che vivono duiunie pi giavidan/' nella pi s<|Uallida miseria j)er cui mangiano malissimo, malate, tisiche
moril>onde che fanno
figli
di
un
p*so
superiore
V.
vomiti, senz'essere
incoer^'ibili,
che
lo
msorgono
solo negli
ultimi mesi,
556
che
non permettendo alle gestanti una adeguata nutrizione, forse sviluppano incompletamente? Che nutrizione in pi possono cagionare poche cucchiaiate.... di zuppa
i
feti
si
di ospedale durante 8 o 10 giorni per fare accrescere il feto in peso cosi potentemente ed istantaneamente? Se ci fosse noi dovremmo vedere che le donne forti e che mangiano molto e bene dovrebbero fare figli come elefanti; mentre spesso, donne che sono come montagne di muscoli e di
che....
ricUcnlus nius
vitti tazione
ma
che
si
riverberi
al
anche
sul
Pinard che ogni volta che vedeva nella sua visita un bambino forte, rigoglioso, veniva a sapere che era un bambino del Rifarjio, che la madre cio era stata per qualche giorno al Rifugio o al Dormitorio, ecc., non mi pare che sia perfettamente ammissibile. Esagerazione Io passai 5 anni nelle diverse Maternit di Parigi e per le mie
al
!
mento
pesato migliaia
e piccoli.
avendo consultato e i feti nati da donne che avevano dimorato a lungo nel Dortoir! I figli nascono grossi
ricerche
sullo
bullettini
e di
feti,
so quanto pesano
si
l'
partecipa moltissimo
in quello patologico.
sano quanto
E
si
stupisce
come per
risolvere
una questione
di tanta
importanza
ci
delle
tropologia e che
la
conoscenze moderne della biologia, dell'anatomia patologica, dell'anil Pieraccini, tanto accurato in molte cose, abbia accettato teoria della puericultura intrauterina senza darsi la pena di consultare
Io
la letteratura ostetrica.
mi domando con quale base scientifica si pu madre nello sviluppo fetale senza studiare anche quella che il padre esercita, come dimostrai io da un pezzo e molti altri ed ultimamente anche il compianto prof. Maffucci
di Pisa.
Che
tutte
le
che
avere
figli
grossi,
ci
che a
non
la
meno,
il
di
avere
volont
secondo che
e secondo che le
parto. Ricordate
come cadde
il
sesso a
volont
nutrendo
donne con zuccherini o no E proprio una disgrazia che la diminuzione non si possa ottenere, perch, nel caso affermativo, risolverebbe il grandissimo e gravissimo problema dello svikqipo del feto nei bacini viziati. E ricorder ognuno a tale proposito le lunghe e ripetute espe-
Di'iiiiiil.
feto
neli^
onile
il
parto
si
facesse* pi facilmenti*
senza ricorrere ad
atti op(!rativi,
diminuiva
la villitazione della
gestante
non
solo,
ma
|)iii intensi, una profonda un vero slato moi-liosr). Ebbene, non ostante questo nyinw feti si sviluppavano normaldetto (lebililante, seguito durante pi mesi, mente in peso, in lunghezza ed in volume, perche tutti e tre questi eleaienli sono pi-oporzionati tra loro. Oggi il regime debilitante completamente abbandonato.
anemia
il
sesso del
del
feto.
i
Tarnier du noi accennata, che bambini maschi nati da multipare, pesano 3272 grammi qualche cosa di pi di quelli nati dallo donne che erano state nel iJormi/orio. Si di-'che pesano di pi perch nati da multipare. Dunque una multipara povera
fatto
nella
statistica
che lavora fino al momento del parto non abbisogna del Hif agio perche partorisca, senza esservi stata, figli pi pesanti di quelle donne che passano (jualche giorno al lii/'uf/io stesso. Vi di pi; queste stesse midtipare siano o no state al lii/'ugio o al Dormitorio, mettono al mondo
fi'jli
femmine
maschi.
l'na
del peso
(^iii
medio di 3120 grammi 107 grammi meno dei dunque ru"' il Hifui/io, n il hoimitorio hanno avuto la
figli.
parola ancora
sopra alcimi
i
fatti
clinici
caduti
sotto
le
mie
dei
quali dimostrano, a
compimento
numerosi argomenti il' imlole scientifica, che non sono le poche cucchiaiate o menu di zuppa di ospedale che faimo avere figli grossi o piccoli, resistenti o deboli;
ci
vuole altro,
ma
ci
Ossi:rv. 1.* L. Augusta, 24 aimi, donna di casa, primipara; si pasce nei jirimi mesi delbi gravidanza quasi esclusivamente di limoni e
ili
Durante l'estate si nutre solo di frutta verdura cruda foglie e torsi di cavolo. Non mangi mai, durante tutta la gravidanza carne, m"' bevve vino; solo di
al
di tartaro.
bevande
cremor
mesi
e negli
ultimi
di
tempo
in
tempo
[lallida
anemia,
alle
ed attese
momento del parto in imo stato di profonda fino al momento in cui entri") nel mio htituto.
Questa donna e maritata ad im giovane
peso
di 38(X)
san<>, forte,
a lai-ghe
s[ialle.
Essa
si
sgrav
di
H.
una
figlia del
di
granimi.
di
OssiiRV.
2/
Cristina
37 anni,
donna
casa,
pluripam,
figli
conduce una
di
vita di slenti. Si
legumi.
mai
brodo;
bevelte
solo
qualche
del
558
ed
attese fino al
sorso
di
vino
in
rare circostanze
momento
il
bucato
per s e per
Il
marito un forte e sano operaio. Questa donna si sgrav di una bamliina del peso
OssERv.
3.''
di
3500 grammi.
primipara,
B.
Annita
di
26 anni, donna
di
casa,
maritata ad un giovane impiegato forte e sano. Ebbe nei primi 4 mesi della gravidanza nausee, vomiti ed assoluta avversione per la carne e
per
il
vino.
la
Durante sivamente di
gravidanza
si
frutta.
Negli ultimi mesi non assaggi carne, n brodo, n vino; si nutr con qualche uovo, un po' di latte e molta frutta era perci molto denutrita, non pertanto si sgrav di un figlio che pesava 3800 grammi.
;
OssERv.
A.''
lavoro poco ed
il
vitto
giando caff e latte la mattina, minestra in brodo e carne ogni giorno, qualche uovo, vino, ecc. ecc. Il marito di questa donna che abita un paese dei dintorni ove esiste un po' di malaria, piccolo, mingherlino.
La
P.
si
sgrav
5.""
di
un bambino
Luigia,
si
grammi.
disoccupata da
OssERV.
T.
28
anni,
domestica
la
ma
le
nutrita
durante
gestazione nella
ma-
patate e l'aglio
casa.
uomo
che ricorse pi volte alla questura. La donna ebbe una prima gravidanza che termin con un aborto
3 mesi.
di
mondo un
feto
di
mese e mise al 2200 grammi, piccolo, povero, macilento con tutti i prodotto del concepimento di parenti alcoolizzati.
il
principio del 9
OssERv. 6^
Erminia
P.,
a correre
giornali, per
bene
preso
di
lunghe corse. Guadagna ma ha sempre mangiato pochissimo. Ha carne e per il vino; il brodo lo avrebbe
per
le
ma
le
cagionava
di paste.
acidit.
Nell'ultimo
mese
si
nutriva d'insalata e
qualche po'
Il
marito
<"
ha
.'IO
anni ed
di
'
forte
e sano.
OssERV. 7." B. Maria, 36 anni, donna di casa e portiera, primipara primi 7 mesi di gestazione accudiva nell'appartamento della Imante sua padrona e mangiava bene, ma negli ultimi due mesi la padrona non
i
la
volle
pi
in
casa.
Scese
nel
sottoscala
detto
|>orlineria
mangiando
miseramente
Il
La donna
(Queste
setto
di
parto
L'
dopo
di una hamhina di 3G0O grammi. doime entrarono nel mio Istituto tutte in travaglio aver 'lavorato lino all'ultimo momento.
sgravo
di
(^iuesti
fatti
mi
suggeriscono molte
considerazioni,
ma
io
ne dir"
fino
al
al
una sola
Multipare e
nutrite
lavorando
momento dtd parto e fecondate da uomini forti e sani, hanno messo mondo figli bene sviluppati avendo un peso medio di 356G grammi.
dello
altre
iecondata da un
come mangiare e che non lavorava da molto tempo, ma uomo dedito al vino, ha partorito non perfettamente a
di
22(X)
grammi.
i
corrispondeva
era stata concepita e studiata non fautori di essa Questa mia critica persuase puericultura e la limitarono al primo punto, cio al solo riposo, e questo logico, necessario per le povere donne, per questo squisito organismo muliebre, composto di armonie di forme, di dolcezze di colori e di affetti.
puericultura intrauterina
in
La
come
clinica.
La floniia incinta considerata dagli antichi come una cosa sacra quale madre dei propri figli e generatrice di cittadini era circondata da
premurose
in
attenzioni,
tutto ed
prevenuta in tutti suoi desideri, la si risparmiava un culto veramente di affetto le veniva incessantemente trii
butato.
Ijft
si
valore
il
fatto della
maternit e
la
Ci non
''
giusto.
Molte leggi hanno esistito nei tempi andati che accordavano ri|>oso allo puerpere e prerogative speciali. questo per non La donna incinta ha bisogno di ben mangiare
.sempre tollerato
di
riposo,
non
perch''
il
lavon
moderalo faccia male che anzi un certo grado di attivit necessario, nui perch spesso la donna negli ultimi momenti non pu agire, si stancai
facilmente e sottro.
\
le
dt>ima incinta, io sarei ben lieto perch vedrei la gestante fatta segno a
quegli elementari riguardi di cui godeva presso gli antichi o che dovrebl>e
560
godere maggiormente oggi in cui la si vuole dotare di diritti che non ha finora potuto avere. Il lavoro moderato non nuoce, anzi noi ostetrici spesso consigliamo
puerpere a fare qualche cosa, qualche lieve lavoro. Sono i lavori peche cagionano traumi, avvelenam.enti, che dispongono a contrarre malattie acute, che cagionano intossicazioni; sono questi che non sono pi lavori adatti per il fragile organismo della
le
donna, tanto pi quando incinta, ma piuttosto per bestie da soma, che parti prematuri e quindi la prole debole, determinano gli aborti ed piccola che si risente potentemente tanto da morire in gran numero in tenera et o che cresce malaticcia o debole, degenerata.
i
La
prima
e
puericultura, quindi,
la
come
fa
stata intesa e
in
come
la
ancor oggi
di
consistere
qualche giorno
riposo
dopo il parto per avere figli grossi, non seria. E sono illusioni e sono un inganno incosciente le numerose cifre che portano coloro che studiano lo sviluppo fetale dal solo lato materno. Perch ci si possa fare, occorre dimostrare prima che per fabbricare un figliuolo non occorre un maschio - un padre - e che se occorre un padre, esso non abbia influenza di sorta n nello stato sano, n nello stato malato. Finch non mi si dimostra questo, io ho diritto a ritenere che lo sviluppo del feto, senza tener conto del padre, non sia uno studio razionale, scientifico. Io combatto tale puericoltura unilaterale perch voglio per la donna incinta qualche cosa di pi utile. La quistione va studiata perci da un
lato pi
elevato.
costituisce
morboso, pure pu colta da numerose malattie, dovute alla gravidanza stessa e non la preserva di contrarne altre, anzi si pu dire che la predispone. Dobbiamo assai sovente inoltre considerare tanto il parto, quanto il puerperio, come stato
stato
La gravidanza non
un vero
speciali in
cui
la
donna
e
si
ammala
facil-
mente. Per tutta la durata dunque della gravidanza dovrebbe essere considerata come malata, dovrebbe
riposo,
puerperio la donna
perci rimanere a convenientemente nutrita e ben curata. Se a questo si aggiunge la convenienza di avere i mariti sani e forti, certo che noi avremmo quanto occorre per avere figli sani e forti. Avete voglia di lasciare a riposo negli ultimi giorni le donne incinte?; figli non verranno per questo grossi e sani, se il germe fecondatore era malato, se il feto concepito da un alcoolizzato, da un sifilitico, da un tisico, da un intossicato di piombo, da un malato in genere. E bene
essere
che
la
madre
sia
sana e
ben
nutrita,
ma
ancora pi
il
padre.
Come
provvedere al necessario lungo riposo della donna, e ad una buona nutritura? necessario perci fondare Societ di Assicurazione per le donne incinte come esistono in Germania, simili a quelle per gli operai, e considerare le donno incinte dal 4." mese in poi come mala,te che
561
(.nr.M..
l'uonio.
m.-i
me dunque
la
Uv
U-comiui-e
Iniinu
impedendo con lungo riposo che la gestante si stanchi e si ammali ed occorre che sia ben nutrita. Tutto il resto non che illusione, moda; non che puerilit, non puericultum seria.
IJ.
da uomini sani e
Malattie infettive
le
comuni
e professionali.
la
facile
comprenpulmonite,
come
tifoide, la
il vainolo, la scarlattina, ecc., ecc., o quelle procarbonchio, la morva, ecc., che cagionano tanto per la gravit dell'infezione quanto per la lunga durata, un |irofondo indebolimento costituzional.'. determinano per parte della madre come
l'artrite acuta,
il
fessionali
come
molte abortiva o l'espulsione prematura del del padre son causa di arresto di sviluppo dei figli.
la
La nostra
('.
<
Questa classe
di malattie
peirb cagiunando un profondo deterioramento costituzionale e permanente determina un'influenza sfavorevole sul normale sviluppo embrionale. Fra lo principali entit morlxjse di piesta
altre,
pi nociva
dominano in precipuo modo Qui bisogna fermarsi un po' In quanto all' alcooliamo, oggi conseguenze, si sa che esso non
classe
nale.
di
l'alcoolismo, la sifilide, la
perch^
tisi pnlmnnon bene studiate. tanto bene studiato nelle su.- uisu solo una malattia dell'individuo, ma
la
si ripercuote fatalmente sopra discendenza. Ippocrate non avea trascurato di avvertire gli efiTetti dannosi dell'ubriachezza sul prodotto del concepimento e d'allora in poi una
esperienza giornaliera l'ha confermato. Plutarco annunziava sotto forma d'assioma che r ubriaco non <jenera nulla che cale, e il Lancereaux afferma che nelle condizioni fisiche e morali della discendenza che il beone da la migliore prova della |rofonda degenerazione del suo organismo.
l'atto
alcoolica
degno di nota a segnalare t^ pertanto che l'intossicazione non deve essere esclusivamente cronica, sotto forma di detiriutu
i
tremendi per esercitare la sua funesta influenza so|)ra figli, ma basta che esista anche sotto forma d'avvelenamento acuto, l (juindi noi intendiamo per nlcoolismo or/ni abuso di sostarne alcvoliehe ionio abituale
t/uanto accidentale r ogni intossicazione sia cronica giera, basta.
\>o\ anche professionale, ci"' non bevano nemmeno vino possono essere alcnolizlavorando o degustando vini e liquori, non che per i vapori di essi. Il
si
f"
dimostrato
prole,
30
tri.sti
efletii
nella
che
una logge
in
562
affermano
figli di
alcoolizzati
Il
ereditano la
misera e
Mair e Combemole hanno visto nelle loro esperienze sugli animali che l'intossicazione alcoolica tanto acuta quanto cronica determina in una maniera quasi assoluta la degenerazione della discendenza. Ed il Lancereaux afferma che l'individuo che eredita del l'alcoolismo in generale bollato col marchio della degenerazione che si manifesta particolarmente con disturbi nervosi e con
debole costituzione dei loro genitori.
il
ha oscillato tra 2400 grammi a 2940, dando un peso medio 2680 grammi. Una differenza in meno di 570 grammi del peso medio
le
La
potente
sifilide
d'ambo
di
causa
deterioramento
organico
della
prole.
Emilio
lo
anche Diday
sper-
di
feconda colla testa e morde colla coda. Non parliamo pel momento qui della siflide quale causa di aborti e parti prematuri, ma solo quale causa dell'arresto di sviluppo del feto.
celtico
arrestato
progressivo
i
sviluppo
quasi completamente.
affetti
bambini da sifilide tardiva rimangono di piccolissima statura, magri e di peso eccessivamente piccolo colle note dell' infantilisino. Lo stesso pu dirsi dei neonati sia che vengono al mondo apparentemente sani o con segni sifilitici essi hanno un abito speciale che il Doublet chiama con espres11
scrivono per
primi nel
loro
Trattato di
ostetricia
un magnifico
e dicono
voli
che in certi casi i bambini nascono vivi, non sifilitici, ma noteper la loro debolezza congenita. Essi vengono alla luce, piccoli,
sparuti,
intristiti,
singolarmente
aspetto;
si
mummificati, quasi
direi,
vecchietti
di
certi punti
per contenerli.
sia
sifilide nello
opportuno insistere ancora sulla perniciosa insviluppo del feto; dir solo che nella mia stati-
sifilitici ha variato tra 1710 grammi 2290 e quale peso medio si ebbe 2000 grammi. appena utile aggiungere che quando la siflide data da pi anni, da 10 a 1.") circa, o che i genitori abbiano fatto una appropriata cura l'elemento morbigeno qua,lunque esso sia pia- rimanendo a minare
(nato a 8 mesi e
56:j
>,
distnii^gcr'
(,>i'gaiii>iii"
li'-ilo
iiHliviiiin
non
riiM-miuii-
|iiii
la
<ua
Non
<lal
f'
il
raso
di
agiuire
jui
la
padre
al figlio,
nichete [tallifla
.|iermatozoide.
ora che conosciamo l'olemenlo causale la spiforse si arriver o chi sa che non si scujirirA nello
ma
La
euni>
tisi
jiu/nionale, sia
nel
germi' o
come
predisposiziont', nei
disceMlMiti,
un grand' arresto nello sviluppo del feto e (piindi indeholimento orgapreziosi doni che nico, per cui sono la scrofola, la iiichitide, ecc., ecc., figli ereditano. E quando ci non avvenisse in modo molt<j manifesto,
i
sempre un organismo costituzionalmente do[i'rito, deliole quello di genitori affetti da malattie di jtetto. malati di tisi generano tigli pieeoli al momento Certo non lutti (K'ila nascita; alcuni anzi paionc sani, pere muorcndo quaich' settimana dopo, pezzetti di organi in apparenza sani messi nel peritoneo di cavu st'uza tara tubercolotica, hanno determinato una tul)erclosi generalizzata.
sar
di'i
figli
Ad
tli'i
ogni
modo
o con srgni
manifesti u apparentement
sani
tigli
tisici
meno
presto.
il peso di tali feti ha oscillato tra 2400 granimi medio si ha avuto 2782 grammi. Mi son fermato un po' troppo forse su questi tr* .stati [latologici perch non si pensa ad essi quale, causa di arrosto di sviluppo del feto, mentre la loro azione non nemmeno a mettersi in dubbio.
l'igura conif
una
dt'I
dell'
priini-
cause
lo
il
piombo, saturnismo,
la cui
feto e
veramente
vedere
p<^rniciosa.
Inasta
profonde
alterazioni che
il
saturnismo deterniina
sullo
organismo per convincersi del fatto. E non solo l'avvelenament por piomlio della madi-e, ma benanco quello paterno pernicioso per il
svilujtjio del
regolare
feto e perfetta
lo
ha dimostrato con una chiarissima statistica: in 141 gravidanze dovute a padri in |)reda al saturnismo si ebl)or<: solo 50 tigli vivi a trmine; di essi 20 morirono nel primo anno di et e solo 4 sorpassarono :i anni. Io ho avuto occasione di studiare alcuni openii che lavoravano nel piomljo con intossicazione saturnina ed ho notato che in genere, oltre all'interruzione della gravidanza ad epoca alK>rtiva e prematurauonle, essi pnM*reavano figli piccoli e doltoli costituzionalmenti'.
Costantino Paul
i
La
di fatti
di
clinica
le
in
ci
d'accordti colle
esperienze.
Il
Ballaud
trov,
che
meno
dell>
nati*
pii-
normali ed orano
tnharcn
del>oli
r |k>co vitali.
il
L'avvi'lonamonto
feto.
Fra
tanti scrittori
564
lo
che
si
ha
dimostrato ultimamente in un
Il
modo
chiaro.
tabagismo professionale non modifica solo l'organismo della donna ma causa altres di deterioramento come ogni altro qualsiasi avvelenamento. 10 non posseggo una numerosa statistica, ma da fatti isolati mi sono formato il concetto che l'avvelenamento per il tabacco influisca molto
sfavorevolmente sul regolare sviluppo della prole.
11
mercurio,
il
fosforo,
V antimonio, V arsenico,
il
rame
tanti
altri
un
intossi-
come
cagionando un deterioramento costituzionale, devono essere gli operai affetti da tali intossicazioni padri ammalati i cui figli non raggiungono quel grado di sviluppo e di resicangrena, necrosi delle ossa,
ecc. e quindi
si
hanno
nei
feti
normali.
Pieraccini nella sua Patologia del lavoro esclude tale azione funesta
per
il
una
statistica,
altri metalli,
il
ma
casi
io
ricordo di
in cui
questi
non frequentemente
ma
assai sovente
alcuni lavoranti in
;
grado di intossicazione. Ivicordo benissimo le famiglie di rame, in antimonio, in fosforo, in mercurio principalmente in cui oltre ai numerosi aborti e parti prematuri delle loro mogli, si avevano pochi figli nati a termine piccoli, sparuti, che morivano in buon numero e presto. In Roma ho avuto ultimamente qualche caso.
Io non posso naturalmente passare ancora in rassegna tutte le altre cause debilitanti dei padri e mi affretto, dopo la descrizione fatta di parecchie di esse, a concludere col dire che l'operaio deve lavorare,
dato,
perch esso trova nel lavoro salute e ricchezza, ma se il lavoro smocompiuto in condizioni malsane senza che l'operaio abbia una bene appropriata alimentazione da sopperire alle perdite organiche che il lavoro
stesso cagiona,
il
una
uno strapazzo. prima e peculiare causa di debolezza organica noi aggiungiamo altri elementi etiologici quali sono l'abuso degli alcoolici e la siflide; se si tiene conto anche delle numerose malattie acute e croniche che l'operaio pu facilmente contrarre per il fatto del lavoro antifatica,
Se a
questa
gienico,
gli avvelenamenti od intossicazioni di ogni specie dovute alla natura e specialit del lavoro e se si aggiunge ancora a queste potentissime cause furiere di malattie, la mancanza dell' igiene a cui la classe operaia si abbandona, noi abbiamo lutti pi temibili e terribili nemici
i
l'
ok>
inlegita organica della classe operaia lu che attentano continuatnente jiiule non pu che g(?norare una proli' che muore anche [irinia li nascere < nei primi anni o piella fhf sfugge alla falce lolla morte nella tenera
et, cr*sce infermi<:eia
io
i'
tisi
e l'infantilismo,
non su chi
di
essi
prenda
(pianilo
pi di essi
non formano
degenerata.
infantile e la
questo
della razza.
2."
Mortalit infantile.
da un punto
di vista
Se noi guardiamo
la tjuestione
generale vediamo
quali se possono
<"i
ovunque enorme.
le cifre, le
noi per
possono dire tutto quanto occorre conoscere. Noi dobbiamo perci penetrare tra una cifra e l'altra e cercare la ragione ielle cose per veder<'
quali
sono
le
cause della
mortalit,
massime
lo
nella classe
i
operaia,
jxjrtarvi
meno
quali
la loro efficacia.
l<>lla
di
logica divilere
la
nnjrlalita
infantile in
intrauterina e
<|uella
extrmiOirina.
A. Mortalit intrauterina.
terina
Sotto
al
(>
di
Diciamolo subito:
i)arlo
la
mortalit intraufeto
fonila
ili
ab<.>rto,
prematuro
di
t"rmine
venuto
piel
aumenta ogni anno! gravidanza e la nascita di feti a termine morti dipendono da un gran ninni'ro di cause rappresentate da tutte le malattie genitoii possono contrarre, ma benanco e princiacute e croniche che palmente per le malalti" dette pi-nfe^-J<iii;ili di cui ;Miia!n<> frtt-' ceiiii"
che
^ che tale mortalit
L' interiiizione della
i
pi iiiiuuit.
;i(i'gii;il;i
organiche
gli
pulmonite, della
j)hMirite, delle
mono o
poli artriti,
ane-
mia perniciosa; o
lire.
Aggiunget'
gli
avvelenamenti
le
intossicazioni con
"I
l'alcool, colla
eoli'
sifilide,
i.ib.ic,-,,
,-nl
ni.niil.o.
an-
Tutte queste
svariate
566
gli
cause
morbose a cui
operai vanno
pi
direttamente
quale viene
spesso espulso pi o
meno maturo
molte volte
osso viene al
mondo
prematuramente o a termine ma morto. Non credo pertanto dovermi intrattenere a parlare qui del meccanismo della morte e dell'espulsione dell' embrione e tiro innanti. Tutte queste cause che immolano numerose vittime non bastano... alla bestia-uomo pjer distruggere la sua specie; vi anche l'aborto criminoso. Bisogna convenire che su questo punto l'uomo si avvicina all'essere pi malvagio che si possa imaginare.
Il
dott.
BouEgli
statistica.
aumento. In cinque Maternit di Parigi (Tenon, Beaujon, Lariboisire, S. Antoine e Boucicault) nel 1889 gli aborti furono in ragione del 6 %, mentre nel 1904 sono stati il 18 "'f,- E se si pensa che a queste cifre si giunge senza i casi curati a domicilio, nelle case di salute e nei servizi ospitalieri di medicina e di chirurgia, senza quelli in cui non si ricorre al sussidio dei sanitari, ne segue che la protrova che gli aborti sono in
spontanei indubsensibile
biamente del 50
e rapida.
^Y(|.
L'aumento
si
verificato in
una maniera
da almeno
lo
mezzo
secolo, ci diceva
che
si
praticano in quella
capitale per
meno
Cento aborti
Come pu
Il
che esistono veri e propri professionisti di queste operazioni criminose a fianco dei quali stanno gli erboristi che vendono eannule inglesi con la spiegazione e la dimostrazione del modo
Dolris
stabilire
di servirsene.
ha potuto
sicu-
d, le
Le cause dell'aumento
dice
il
non sono da
ricercarsi,
e nella promiscuit delle grandi citt; lo stesso dicasi della miseria delle
numero
dei
figli.
Non
cosi
il
spingere a pratiche malthusiane, ma non alla provocazione dell'aborto, allo scopo di eliminare il pericolo della creazione di quel vincolo stretto
rappresentato dai
figli.
Che
noso ne abbiamo
fatto:
alla
Maternit
di
iViT
|)rinii|mn'
Betmjoii
il
inimcru degli
iihorli
nolle sulf
(cameriere,
serve
quella
ecc.)
le
del
4H
"/
del
20
7,,
Huiicicauil.
(lu
Ora
se
si
pensa che se
il collo aperto, ci non pu mai avvenire nelle priinipuri in cui il collo uterino cIiuko. Quindi dt've ammettersi che la gravidanza e interrotta da altra persona. Le disparita e le ingiustizie sociali e la insufficiente protezione delle donne e d<'i fi^^'li naturali hanno [ture valore, ma sono insufficienti a spiegare l'alluale tendenza verso la soppressione (Iella gravidanza.
Un
vidanza
il
malthusianismo
di
nuova edizione
il
E3<j8si,
germe
donna consigliando
sono,
principal'
l'aborto ed
fecondazione.
sorse,
ainii
E come
mente
Jillli,
bastasse
nel
Belgio,
Vcui-sicurnstone <h
a cui
le classi
si
inscrissero in gran
numero.
si
I/assicura-
si
ascrive
pagand-
tutte
manca
sono:
di
jjagare
il
somme
in
versate.
benefizi
la
Se
prodotto
muore
termine
istato abortivo,
ma
morto
L.
lo; se
muore
nel
priniM
ihm^j'
\,
?0.
|.r!M<>
anno
V.
L. 25.
facile
di ci>
che
si
accaile
in
1'
tali
circo-
Inumo
pi
piacere
che
abbia
vivo
alx>rto
per
venga a termine. E
t
muoia
l'ira
nel
"20
lire anziclu^
(rihola/v un
prendere solo L.
ed
Il
il
in
uomo
onesto.
t>
governo ha dovuto immischiarsene e punire parecclii speculatori. Il numero dei bambini uccisi in utero >, dunque, in proporzione enorme non potr essere mai calcolalo in modo esatto. Il solo numero dei figli nati morti in Italia fu nel 1H8'. di 200 mila sopra 1 milione circa di
nascile,
l'n (plinto
dire,
enorme, che cause sono ora le malattie professionali e le malattie intercorrenti, ora le abbominevoli manovre criminose per disfarsi d'una gnividanza.
la
Possiamo
dumpie, che
morliilit intrauterina
"
le
.|ier;ii:
u.-lli
.-li.'
.-..ni
i|
maggior numero
J>.
di
vittime.
Mortalit extrauterina.
.Vnch'essa
nel
t''
rappresentata
desolanti.
Da
1881),
00
mila
da cifre morirono
nel
568
Ci
primo mese
rappresenta
un
forte
coefficiente di depopolazione.
Consideriamo ora
punto
di vista
economico.
un non
Di 1 milione circa
la met,
Quasi
Se a questa enorme
rare, quelli
cifra di mortalit
aggiungiamo
gli
ammalati che
jiopolano gli ospedali, gli inabili al lavoro, quelli che non vogliono lavo-
che si dedicano alle scienze, quelli che emigrano, coloro che dare un lavoro profcuo l'ostacolano e tenuto conto del sesso, si ha che di 500 mila e forse meno che arrivano a 20 anni, npn sono probabilmente 200 mila le persone che possono lavorare.
in
luogo
di
massa
di
lavo-
Le cause
Poich
protetti e
confermano che
la
classe
operaia subisce
i
maggior numero
di vittime.
fgli
meno
resistenti,
come abbiamo
visto,
meno
Le
2.
bronchiale;
3."
4."
5."
debolezza
congenita,
alla
prema-
turit, ecc.
alla
gettare un colpo d'occhio su di esso per avere un' idea di quanto dico.
riparo contro
rigori
conduce ad ammettere necessariamente che tale mortalit si ha fatalmente nella classe proletaria, perch pu meno della ricca ben nutrire, ben coprire e proteggere la propria prole. La miseria, la necessit di abbandonare i figli per andare al lavoro negli opifici o alla campagna, impediscono le povere madri di
inverno. Questa constatazione
ci
dare ai figli sufficiente e buon latte. Malamente nutriti ed affidati alle vecchie delle famiglie che li allevano con pappe, con latte acido fin dai primi giorni dojo la nascita, essi hanno una nutritura delle pi in-
congruo
malsano
donHo
derivano
le
froqiienli
gastriti,
enteriti,
si
mesi
ha
nna vera
proteggere
ai
piccoli esseri
le
t<MM-il'ili
La mancanza, poi, di buone case colola mancanza di abiti e di riscal<lam,'nto per umani dai rigori dell' inverno, fanno si elio
.I.-I
sviluppino
rnahini.
I.i-,.i,,.li;
..
,1..i
,.r.li.,..i.;
..li.,
t\n.^.
dono senza
piet.i.
Le cause
e la
>i-nonin.i/ioii'
il
l'Ilo
malati;
lezza
570
immaturit e sclerema, e 48,600 nel primo anno. debba accadere poich neUa classe dei lavoratori la prole, come abbiamo visto, per le note numerose e gravi cause morbose viene al mondo non completamente evoluta e bene sviluppata; donde la
congenita,
naturale
che ci
infinita
ecatombe.
della mortalit
di
infantile nei
d'
debolezza congenita e
a cui arrivato il mio egregio maestro prof. Budin, quale si dedicato da perfetto uomo di cuore alla soluzione
di Parigi,
dell'allat-
tamento migliore. Quando il raffreddamento d'accordo colla cattiva nutrizione, il raffreddamento uccide quasi tutti bambini; mentre il riscaldamento li fa vivere. Sintetizzo questo concetto nella seguente formola aritmetica:
i
al
caldo ne muoiono da 90 a 95
%;
tenuti
bene
al caldo
ne muoiono 6,50
'Vo-
proletaria in genere
bini
sembra
che,
come cant
il
Pindemonte
Morte
li
<>uar(la
i
in
toma par
basti
la
di
aver
fallito
colpi.
qui
mi par chQ
per
su
sola
questo
Francia 42 ed
la mortalit
"/u
enterite
in
la
cifra del 53
il
ha
:
oscillato tra
la seguente sopra 200,000 8766 nati morti, 7956 bambini che non hanno raggiunto il primo mese e 40,007 morti prima di compiere l'anno. 11 giornale Vorwaerts nota che nel 1905 in Germania sopra 1,982,075 bambini nati vivi, ne sono morti 404,529 che non contavano un anno di vita, cio il 34,5 7u per tutti i casi di morte dell'impero, e il 20 "/o del numero dei bambini nati vivi. D'altronde la mortalit dei neonati aumenta sempre pi in Germania, poich, se si raffronta la mortalit della Germania si vede che superiore a quella degli altri paesi. Cos essa non /' che del 20 7o i" Austria, del 17 "/ in Italia e del 13,5 "/o hi Francia.
il
60
che
oggi
nel Belgio
nascite
annue
vi
sono
state
in
Che cosa bisogna concludere da tutto quanto son venuto esponendo questa mia comunicazione?
V.
classe
operaia
la
proletaria
in
genere
il
lav(jro
poca
! mulallie che si coiitrugmi lavoro che stanca e deiiulrisce; quelle dovute al lavoro stesso, l'abuso di alcoolici, la nessuna igiene personale e sociale, la mancanza di buone aliliizioni, le pralich** criminose per soppi'imerc il prodotto del concepimento, la l'sosa ed indecente 8|>eculazione sulla vita ilei li^li, ecc., ecc. sono un insieme di circostanze che costituiscono il pi polente coefficiente, atto ad uccidere molto frequ'niemente rembrionc nell' utero slesso o a dare un prodotto incompleto, mvoluto, arrostato nel suo sviluppo, che viene al mondo colle stimmate
iiisuttici,'iil<!
fjfoiio
fafihiienle
a sopperire a causa
le
perdite organiche;
di
della
rachitide,
della
scrofola,
zioni non pM(' i-esistero essendo por di pi ben nutrito e ben protetto dal invernali, muore nel primo niese o nei primi anni
dell'infantilismo, del microcefalismu o mondo, insomma, degeneralo. In tali condialle influenze nocive che lo attoiniano e non
dinarie, sctinfortanti.
di
V.
quando
i
vecchietti in miniatura,
in
non raggiungono
deboli,
l.o
ai
sfuggono alla falce della morte nei primi anni, molti 20 anni o se si, parecchi vivono e crescono
Ed
invero,
davanti
d il maggior numero di riformati. La mortalit generale ha un indice maggiore nella classe dei lavoratori quali muoiono |i giovani, perch mangiano male e lavorano molto in confronto <lei ndigiosi che lavorano pochissimo o niente
proletariato che
i
<
che
la
classe
proletaria
nata e vissuta
alla
degenera-
Una
parte
di
colpa
ricade
certamente
sulla
borghesia che ha
l'operaio.
figli
trattato finora molto male il proletario ed in specie grande parte di coljta appartiene al proletariato. Dai possiamo oggi conosceri' genitori, come dallo stato
i
Ma
che
una nascono
sanitiirio ci dato
di
sujtporre
quale
sar
la
[troie.
Difatti,
permettetemi
esprimere un
<li
Ai
nostri occhi
medie,
Hoinnet, l'adagio
Pater
vai
quem morbi
Jiloriini
demonstrant
romano
l'titcr
IH
est fjiiain
niipiiae
demonstrant
vecchio ofam.ii
20 e pi secoli. K con una formula tanto assoluta che vera possiamo dire:
di
influenza
quale
la
punto di visita fisico ha nuiggiore padre che non quello della madre la esplica benefica nello sviluppo intellettuale e morde.
lo
stato
sanitari
del
~
Quale
rimedio?
572
IV.
il
un giorno
il
Rossi-Doria, e
.
le
malattie
Evidentemente il rimedio sarebbe eroico; se non che sopprimere la un impresa che si annuncia con molta facilit, ma che si compie con abbastanza difficolt, ma molta difficolt, e sar forse un compito che non si raggiunger mai. Certo la borghesia ha trattato finora molto male il proletario, ma ora sulla buona via di fare molte cose in suo favore e giustizia vuole che si faccia e molto si otterr dopo questo interessante Congresso. Ma il proletariato spesso risponde male alle premure che si hanno per esso. Noi intanto invocheremo lumi della scienza pi razionale, pi sperimentale la fisiologia e igiene. E senza perdermi in molte frasi dir i concetti ai quali si deve informare, secondo me, la condotta
miseria
i
l'
della societ
moderna verso
la classe
il
numerosa ed
minima durata
con grandi spazi di riposo. L'operaio deve percepire somme in proporzione della durata e della natura del lavoro per assicurai^gli una adeguata e buona nutrizione, un buon alloggio e farlo pensare alla
famiglia.
Negli opifici iu
materiale che
zioni,
si
cui,
tanto per
le
l'igiene
l'igiene
Itene
intesa e
meglio
applicata e non
Gli operai
una parodia
d'
igiene.
onde siano
I
assistiti
devono essere assicurati contro gli accidenti del lavoro convenientemente durante le malattie e deve esistere
la vecchiaia.
lavoratori
abitazioni.
Devono
famiglia.
in
per loro
stessi
per
la
pratica
abuso
di
non libertinaggio nei rapporti sessuali, pi premura non letture eccitanti la psiche, la quale
e quindi al delitto contro gli averi e contro
pu condurre all'esaltamento
le
persone.
Per questo bene che vi sia la collettivit ragionante, riflessiva e non impulsiva. La donna dovrebbe poco o punto lavorare, ma solo accudire all'interiore della sua casa, alla cura dei
figli
lei
per rendergli
dogli anni.
iiioii
tluru
il
lavi
no
i-
pi
la
facile e
pieno
fuoco
la
di gioia
il
corso
La donna
confort'
dovrelihe 'sscro
"
'-'-i
luce,
il
della casa,
il
ove
l'uomo
trovi
''
r-'
''-Mininciare
dimane
lavoro
henofico e salutare.
pesante e
pi
di
lavoi-o per lei dev'es-serc meno doima deve lavoian', meno lungo di quello confaciente all'uomo; perch^ la donna a delicata e meno resistente. E di tutta prudenza per che la donna ce;si
Ma
se la
il
graviilanza e del
uro-genitale
il
puerperio,
dij<*
momenti
dico elle
ei-itici
<)0"' di
malattie dell'apparato
la
gravidanza ed
Fondare a
e
tale
scopo Societ di
tutto ora,
jior lattanti come ha fatto il Hudin in Francia, un po' dapperanche nel Belgio. F per avere un'idea del grande benefizio che fanno Les Coiisultations des nourrissons basta sapere questo che capi-
ospizi
*'
tato a Parigi:
i
-Morironi
'
dal
al
14 agosto 1.SU8
al
seno
15
>
alla ('onsiiUntion
eoli'
,,
Morirono
dal
,
I
i
i
-.
/
al
^ /
14 agosto
iO(i(i 1 18;J;) /
(
seno
.
10
"2-44
i/
alla
,,
bambini
,
I
Morirono
,
>
,
,,
i,w.
'
seno
iw IX
(>
alla
Consiiltiition
Semplicemente meraviglioso! Egli di tutta necessit dunque che con bene appropriate leggi a migliorare
taria,
la
pensino
ma giuocoforza che la classe lavoratrice comprenda perfettamente grande responsabilit che pesa anche sopra di ossa. Si pensi, mentre si pu, a quesUi debole ed afflitta prole pix>letaria prima che la catastrofe arrivi, se non vogliamo che qualche Beppe Giusti da strapazzo non ci canti dall'alto delle Alpi
A
voi, larve d'Italia
Mummie
.\n/.i
dalla Matrice
la balia
K >)ecchino
la
levatrice.
574
'Seri. De Cristoforo: Crede che, accogliendo la proposta della signora Maino, la sezione maternit possa e debba deliberare questo La sezione maternit del Congresso e il Comitato promotore, dietro proposta della signora Majno, deliberano di tenere una conferenza pubblica popolare
della
donna
nello stato
di
della Unione femminile mercoled sera alle ore 8, invitando il dott. Pestalozza a ripetere la sua relazione e il prof. Merletti a riassumere le relazioni e la discussione consecutiva di cui si occup la sezione maternit .
Torre: Propone che il prof. Merletti riassuma la discussione fatta sui singoli temi svolti. Dietro proposta della signora Majno a nome della Unione Femminile
Prof.
La
maternit terr una conferenza pubblica: il prof. Pestalozza legger la relazione ed il Prof. Merletti riassumer la conclusione dei diversi relatori che hanno parlato sulla questione inerente alla maternit. La conferenza sar tenuta alla sede dell'Unione Femminile (via Monte
la sezione
di Piet, 9) alle
Il
Presidente d la parola
comunicazione:
Le lavorazioni
secondo osservazioni
Bologna.
assai
L'argomento vasto ed
il
contributo
che
io
porto
ad esso
modesto: esso solamente clinico e fondato su osservazioni state fatte sulle donne che hanno chiesta assistenza in Clinica, essendo addette alla
lavorazione dell'arsenale o a quella della fabbrica dei fiammiferi e della
sgravarono nella Clinica ostetrico gine3679 donne delle quali 3479 massaie {A) e 200 operaie (5. 16 "/o). f^elle quali 156 addette all'arsenale (5), 34 alla fabbrica dei fiammiferi (C) e 10 alla manifattura dei tabacchi {f)). Non tutte le massaie e neppure tutte le operaie domandano di essere accolte in Clinica, perci le cifre sulle quali si fondano le mie osservazioni
si
me
diretta N.
hanno un valore
soltanto relativo.
si
Le
osservazioni fatte
e riguardo
lo sgravo (aborto, parto prematuro e parto a quest'ultimo tengo conto dello sviluppo del feto calcolato sulla lunghezza totale, su quella del diametro biparietale e sul peso e riferisco in cifre solo su questo. Le osservazioni fatte sulle 200 operaie si confrontano con quelle fatte
a termine)
sulle
le
differenze
relative al
numero
dfj^li
prematuri
i-
<
con quelle
fatte
poso del
feto.
'i;t
"
!<>
cifro
ABOR
.1)
li)
(')
donne
massaie
san
N.
>
"
operaie dell'arsenale
dei tianimifori
<l'i
/>)
tabacchi
I
'
Me^lia 19.5;,
PAK
.1)
l)
PREMATURI.
N.
>
doMUf
operaie
*
massaie sano
dell'arsenale
dei fiamniiferi
(lei
4^9
21
(14. 34"/)
(13.48
7,,)
[
C)
4
1
(11.76"'.,)
13
D)
tal.a.-chi
(10")
PARTI A termini:.
.1)
dunnt"
massaie
sane
iN.
2600
104
)
(74. '.!',,)
h) operaie dell'arsenale
C)
dei fiammiferi
dri
27
7
[
)
(67. 5 7)
D)
tabacchi
pare 3375
gr., pluri[iare
-
:{145
y>i
(tabacchi)
il
il
aborti
parli
un
\*o'
mag-
prematuri nelle
massaie e nelle operaie; (* un p' minore in queste il numero ilei pani minore il peso dei feti nati a termine. Ora in questi dati ^ lecito dedurre che le industrie prese in considerazione siano la causa
a termine od ^
del
maggior mimer
si
derei
possa rispontlere affermativanu'nte per quest'ultimo fatto osservato, non cosi per gli aborti, non polendosi escludere che vi abbiano
le
avuto parte
Pi
li
difficile
mettere
tali
fatti
relazione
coH'into.ssica/.ione
tabacco, di
che maneggiane
<|uando
cellulosio
altre
impa-
colla
nitroglicerina e
coll'aceione,
tante
condizioni
perci
si
Autorit
sorveglino
la soru|^losa
applicazione della
576
disposizioni sul
lavoro delle donne e dei fanciulli negli opifici industriali, laboratori, ecc.,
il Regolamento per l'esecuzione della Legge medesima approvato 29 gennaio 1903 N. 41 e che col progresso del tempo si introducano nelle industrie sempre maggiori miglioramenti igienici. E per la verit
ed
il
ho constatato
molti
si
gentile concessione
vi
gerirli io stesso, se ci
ispettori governativi.
Questi vorranno per tener conto che dal nulla di tempi fortunatamente
passati, al molto
che
che non
di
si
soffocare o paralizzare
questo
non
si
mostrerebbero
Ci che apparso
conto che
contro
le
me
di
capitale
gli
loro abitudini, di
promuovere
et,
l'educazione dei
prima
in
modo che
e
stessi
reclamino
miglioramenti igienici che oggi vengono imposti ed attuati pi per obbedienza alle leggi che per
suprema necessit
si si
possano
la
ritrarne tutti
il
legislatore
propone.
deve formare
coscienza dell'operaio
salute
vantaggio
si
inserisca
nell'ordine
del
giorno la
doti.
la
comunicazione:
La morbilit
porto
Il
e la mortalit dei
bambini in rap-
al
Primo Congresso
di prevenii^e e
Lavoro occupandosi
del
mali che affliggono la classe lavoratrice, doveva naturalmente interessarsi in particolare della maternit in rapporto al lavoro delle donne, come gi da valenti Colleghi si qui fatto. ora mia intenzione insistere sull'argomento per rilevare come la protezione e l'assistenza alla madre operaia siano insufficienti e quasi
modo
combattere
derisorie,
quando non
il
si
la
prima infanzia
del fanciullo,
sin dal
quale, sacro
inizio della
germe
primo
disperdere
per
che tutti anzi, a cominciare hen s'intendo dalla madre, lianrio il dovere e il diritto di tutelare e di serhan* ai destini della collettivit. Il bambino, ricordiamolo bene, si presenta alla lotta della vita assolutamente inerme e fragile, bisognoso di assistenza continua, o<.-ulata, amorosa; e tale si mantiene per parecciii anni. Nella prima infanzia egli forma si pu dire tutt'uno con la propria madre, come una sola esistenza con la sua, poco diversamente da quando le palpitava nel seno.
E dunqtie, ripeto, insufficiente provvedere alla madre gestante ed alla madre puerpera; bisogna seriamente, efficacemente provvedere alla madre, protettrice naturale dell'infanzia e della prima fanciullezza. Che dire di quelle madri che devono abbandonare il loro bimbo di
a un lavoro
ruscello
pochi mesi, forse di pochi giorni, per recarsi nelle fabbriche o nei camp di 10 o 12 ore.-f 11 tugurio deserto, il padre 6 anche esso
giornata di fatiche: il bimbo, poven che trema ad ogni soffio di vento, passa per mani inette o venali che non possono o non vogliono intenderne delicati bisogni. Spesso, pur troppo, muore! E quando resiste all'inumano regime, quasi sempre
i
ne subisce
le
deformi che sollevano in un palpito di ben fatto. E anche qui la morte continua
a mietere.
Ma
delle
dove
si
mostra
infantili.
in
tutta la
sua amara
dell'assistenza
evidenza
il
danno che
jiel
mancanza
Il
materna
epidemie
fuori di
resto, non per cattivo cuore, ma per la crassa ignoranza in cui vive si occupa poco o punto del figlio: la madre se impiegata in qualche filanda (condizione quasi generale ad esempio alle donne delle provincie milanese e bergamasca) affida il piccolo ammalato alla figlia pi adulta se ha o a qualche donna del vicinalo. Ed entrano s'intende in giuoco l'ignoranza pi profonda e la superstizione pi cieca; se si tratta, ad esempio, di morbillo, si comincia a mettere al collo del bimbo un anello, quasi sempre quello nuziale, perche il morbillo non prenda ijli occhi. Si somministrano medicamenti e cure suggerite dal pi sciocco e
1'
il
accettano
che
in
parte
o non
si
accettane affatto
consigli.
Insisto
elementari
inse-
un ambiente a temperatura moderata, lo si tiene invece durante il giorno in cucina e alla sera, quando i genitori rincasati si coricano, lo si trasporta in ciimera da letto, facen dogli subire una differenza di temperatura che nell'inverno oscilla da 20." a 5." gradi e pi. Ci detto, non pu pi meravigliare che la mortalit dei bambini della classe operaia specialmente j-er morbillo sia
il
gnano a tenere
piccolo paziente in
tanto alta.
578
Ecco quanto ho potuto osservare qui alle porte di Milano, come, medico in Treviglio, nell'ultimo trimestre: Dal marzo a tutto il maggio 1906 si sono avute 266 denunzie di
morbillo cosi ripartite:
Mese
di
marzo
aprile
N.
81
156
29
maggio
Totale
. .
N. 266
con
la
seguente mortalit:
Morti durante
il
periodo esantematico
di
N.
24
a distanza
l'
esantema per
pneumonite,
Nel marzo
34
42
38
aprile
maggio
Totale
. . .
N. 138
Una
nel
mortalit
dunque
sono
del 51,87
i
campo
Una vera strage degli innocenti "/obambini morti neppure uno appartiene a
figli
famiglia
benestante;
tutti
operai
Tale
si
triste
constatazione ha un'immensa
che svolgo.
Abbiamo
la
madre
sia presso
Per
altro
quando c', ignorante. ad esempio per entero-colite, non da proviene che dalla ignoranza profonda di queste donne operaie su
la
madre
operaia, anche
tutto ci
durante l'allattamento. In alcune provincie d'Italia, il bambino di famiglia povera viene nutrito fin dai primi mesi con polenta, frutta (come coco-
mero) ed
per
il
Ma
(jueste
madri
che
istruzione
tenebre del-
il
ben
presto
si
dedicarono,
lasci
al
preparare
la loro
coscienza
pei
tempo per
Si vuole
dunque
figli
la
sia possibile.
madiv
in cui
il
..,.,
...mm,.,!..;
ma non meno
.li
v-iornata
lavoro del
ronsogucnte ignoranza
vive.
m,.,
.,.{,.,
,.
giorno del
,i,
,,a
guida
la societ restituisce
.^
a sera un uomo
senso drlla bellezza della vita, l'entusiasmo del progredire e del perfezionarsi, che soli possono farci sentire meno gravi dolori e le traversila, sono lettera morta. Lattaccamento airettuoso
cui
il
i
alla famiglia
alla prole
perche cosi vuole una profonda inclinazione umana ma fra quante tenebre brilla quel po' di luce! Intanto il padre che conserva lo spinto di .sacrificio per lavorare fuori .li casa. noi. sa prestarsi s|K>ssato come , a molti piccoli sacrifizi che richiede in famiglia anche a un padre allevamento dei figli. Piuttosto che perdere un ora Ai sonno piuttosiv che privarsi d. un p di fresco o di una fumata di pipa a quante peripezia. o a quanti malanni vengono esposti, specie se gi soHrenli. bimbi' Ma poi che ne sa questo padre, di quel che ci vuole perch suo figlio cresca sano? In questi ultimi giorni ho potuto osservare nn bambino <^pilettico il quale veniva tenuto sdraiato al sole in piena campagna per p.u ore per /arfjli rinforzare i nerrt! Ma quando e come s' istruito il eapo di lamigha.' (,)uale scuola ha provveduto alla sua istruzione pi necessaria? Le scuole serali e festive? Esse sono fra nostri desideratima dipendono dalla attuazione di un desiderato primo e cioV che il lavoro dell'operaio sia ginrnalmente tale da lasciargli la forza e la voglia di ritemprare e coltivare il suo spirito.
I
resiste tutlavia,
Nelle regioni dove l'educazione dell'operaio pi curata, dove la madre meno frerpientemente o meno a lungo sottratta alle cure della famiglia e dove in fine sono ospedali che accolgono bambini al disotto di 7 anni n..n SI ha mai da deplorare una cosi forte percentuale di mortalit infantile' far si che tali mali della fanciullezza cessino in parto o molto s, aitemiino, si devono convergere tutte
le
nostre forze.
la voce d. chi afferma essere la mortalit dei bambini una selezione naturale e giusta per la razza umana. A questi facili filosofi ha
E non
ci
campagna
egregiamente risposto
il
per l'anno accademico in coi-so dlIstituto di Studi Superiori in Firenze. Oltre a bambini veramente m'apaei di vivere, ha detto il Mya, ne muoiono allri, che naU in buone "luhzioiu, perfettamente idonei a sfidare le molteplici avversit - vita, furono fulminati proprio nell'aurora dell'esist.-n/a. da una m.. accidentale frutto .liiiciiria, .l'ignoranza o di misria! Parole vibranti .li dolorosa verit! purtroppo os, genitori ., niar.cano perch tenuti lontani dal tetto domestico per l'eccessivo hvorr .. sono cosi Ignoranti che le loi-o cure riescono vane .. dannos.. Hue necessit si mostran.. dunqu.- imi"'ri-<o .,.<-.... mail:
I
Mva
<
<
.'1
all'
580
ai pi vitali prin-
infanzia dei
figli,
cipii di
umanit e
di civilt.
La
soluzione di problemi
importanti
ardua, date
le attuali
condizioni della societ e la conseguente organizzazione del lavoro. Bene ha detto il Pieraccini nel suo magistrale trattato dal titolo Patologia del
Lavoro
Terapia Sociale: i medicinali anzich nei barattoli della farmacia, si trovano di preferenza nei bilanci dello Stato; e la ricetta, piuttosto che contemplare l'organismo del malato, contempla l'organae
sociale . far se le condizioni della societ presente non ci permettono di f[uanto ecco Ed egualmente. fare dobbiamo possiamo e molto, qualcosa
mento
Ma
si
pu intanto desiderare
I.
Che
il
opifici,
sino a che
hanno tenera
fisiologici,
Che
la
limiti
si
specie nei
coscienza
popolare
con scuole serali e festive; in modo che la s'inalzi e si compenetri del principio che la vita
umana
ha diritto sin dai suoi albori al pi alto rispetto e illuminata tutela. Le norme di igiene pratica formeranno grande e preziosa parte dell' insegnamento popolare.
sacra e
IV.
Che s'incoraggino efficacemente per parte dello Stato e degli che hanno di mira la sana protezione delprima fra tutte gli Ospedali per i bambini, secondo gli ultimi
Il
Presidente
ringrazia
il
R. e d la parola al
dott.
D. Mocchi
di
Sembrandomi non
tabacco agisca interrompendo la gravidanza, ho raccolto alcuni dati statistici, ho fatto alcune esperienze di laboratorio per portare a questo studio
il
dati statistici
di
si
riferiscono
manifattura
delle
tabacco.
Da
comuni
questi risulterebbe che la percentuale dei soli cause sarebbe del 16 7o. senza tenere conto n
.
n-vole considerando
le
medici
in queste donne f" alta la percentuale dell'aborto, bassa invece f* quella relativa alla fecondit. Essa del 3.20 per ogni <1<)nna. eiot un ['<* inr<'ri"r'' ;tll;t i!K"I:i.
siumart' in ('hr
nio(lj
il
labacco
agiva
inteironipendu
la
gravidanza.
primi tempi, a met e al termino della gravidanza. (Quest'ultime *^' morivano poche ore dopo in periodo espulsivo, le altre so[tpravivevano, ma abortivano pochi giorni dopo. All'esame microscopico ho riscontrato
30 Vo
lo
ghiandole,
gli
ele-
quini
di
siringa
di
a carico della mucosa, bench non siano del tutto assenti i fatti infiammatori a spese dell* strato medio e dell'esterno. K degno di nota che queste cavie fecondabili e in ejK^ca adatta messe assienie con maschi mai s'ingravidarono.
tesi
Ora per raccogliere quanto di meglio si pu ricavare in breve sinda questo mio modesto contributo, parmi di potere stabilire che re-
perti clinici e anatomici si completano vicendevolmente. Clinicamente noi troviamo nelle donne nicotinizzate una maggiore frequenza airalK)rto,
una diminuita
dometrio.
Uh
quindi
la
parola
il
dutt.
.1.
Peri
di
Sestri
nicazione:
Considerazioni
riguardanti
sopra
le
alcuni
dati
dcmogratici
Kcgia Manifattura
Scstri Ponente.
=
ha die da
(Decennio 1895-1904).
Lo studio delle condizioni igieniche delle una importanza grandissima tanto dal punto
la
vista sciontitico
di
tabagismo pr-
Pieraccini nel suo
582
si
di
il
come
dice
possono raccogliere riguardo alle operaie delle manifatture. circa otto anni ho intrapreso delle osservazioni su tutte le lavoratrici del tabacco che ho avuto occasione di curare sia nell'esercizio privato, sia nella Casa municipale di soccorso durante il tempo in cui ebbi a dirigerla. Ho avuto modo cosi di visitare pi di 500 operaie addette alla manipolazione del tabacco. Di queste alcune vennero da me
che
si
Da
indicazioni
Civile
poi, e
350 donne
di
tutte
le
condizioni
comune
di altre
ho potuto fare dei prospetti che presentano un certo interesse quando si confrontino con quelli relativi alle operaie
di Sestri
Ponente,
manifatture.
Perch
a mio che
avviso
le
discordanze fra
si
dipendono princi-
un certo numero
vivono, tenendo
massimo conto
cosi
disagio
economico
delle
cure
in questo
Congresso, quali siano le condizioni igieniche del personale maschile e femminile addetti alle manifatture, quando si saranno compilati per la maggior parte di queste, dei lavori statistici come quelli di Bondi per la manifattura di Catania, di Tavernari per quella di Modena,
e di Bellucci per quella di Chiaravalle, allora sar possibile istituire dei
raffronti,
i
quali permetteranno di
ho preso a studiare solo l'elemento femaddetti alle manifatture costituiscono un numero assai limitato in confronto alle donne; che gli operai, quasi senza eccezione, fumando, hanno la possibilit di andare incontro a fatti di intossicazione tabagica che non avrei saputo se imputare ad abuso del fumo o alla lavorazione del tabacco; che le donne, secondo la maggioranza degli autori, andrebbero soggetto in modo speciale a fatti morbosi professionali specialmente a carico dell'apparato sessuale.
Le ragioni per
che
le quali io
minile, sono:
gli
uomini
ha una
[>0|>olazione di
in
circa
20,()0() ahilaiiti,
un
territorio di
appena Km.
efficace
offre
l'oppor-
tunit di
rendere
del
una certa
lavoratrici
.in
tabacco,
quello della
pf.].ri|;i/;<.ii..
di
Si-stti.
massima parte
Il
costitin'ta
da operai.
rniniori delle
cazione dei sigari toscani, nel decennio 1895-1V)04 oscill fra un minimo
di di
753 nel 1897 ed un massimo di 1076 nel 1904, con una media annua Tutte queste operaie non sono residenti in Sesiri dai calcoli comunicatimi icentilmente dall'egrcirio Direttore, risulta che 86 " delle
9i?l.
;
1'
operaie
limitrofi
ha residenza
di S.
nel
comune,
Borzoli,
mentre
altre,
il
14
"
abita
nei
comuni
al
G.
Battista,
di Sestri
lavoro, le operaie
come
le
lunghi le operaie della maggior parte delle cammino. Quelle residenti a Cornigliano ed a Hegli nelle gi<^'inate di cattivo tempo sono solite a fai- uso del tram. In ogni modo per le mie statistiche, non ho tenuto conto che delle operaie residenti in Sestri, perch le altre abitando in Comuni con territori ampi e prevalentemente agricoli, non si trovano nelle condizioni proprie di chi vive in un centro industriale ove l'agglomeramento della popolazione immenso, pari a
avviene per
ti-alti
manifattuie
ci
che
di
Kmq,
dove
pessimo
come
immessi
ogni
'2i
prodotti della
combustione
della
<ii
ore.
Le condizioni ect)nomiche
buone, quando
raie.
si
confrontino
con
quelle
altre
popolazioni
ope-
La
vedonn
il
m<do
ci.l
(piale
cittadini
pnjvfatti
loro
alimentazi<ne,
di
poss-uio
desumersi
dal
calcolo
anno vengono
carne,
Cg. 136,13
156,41
maggio
I
e olio alimentare, e
di
litri
di
lavoratori
dixisi
in
Sestri
debbono per
loro
ci
adizioni
economiche
|iii
essere
due categorie;
una
abili e
Ponente;
l'altra
fumata da
le
loro famiglie
ed adibiti a
dine
lavori di
speciale.
584
(Salario
non necessaria nessuna attituda Lire 2,50 a 3,00 al giorno). Le operaie del nate in Sestri Ponente, appartengono a famiglie della
forza, pei quali
prima categoria
legiata,
perci
si
costituendo
fra
le
d'ordinario,
il
giniamo che
L.
maritano con operai a salario elevalo. Se immamarito guadagni da L. 3,50 a L. 4,50 e la moglie da
1,80
L. 2,25,
vediamo che
igiene e
il
bilancio
familiare sufficiente
ai
Le pratiche
sona, sono
dalle
sigaraie
per
gli
curata.
Non
cosi
l'igiene
dell'abitazione
e della
maggioranza
La prima
talit in
ricerca fatta nelle operaie del tabacco stata la loro morconfronto al rimanente della popolazione. Nel decennio morirono
in Sestri
222
figli
2978 persone delle quali 90 donne addette alla manifattura e di sigaraie, come risulta dal prospetto I compilato per gruppi
stabilire
la
di et.
Per
della
mortalit di
la
popolazione,
riporto
ove
ho
tre colonne,
le
sesso;
2."
quelle delle
femmine escluse
sigaraie;
le
morti
fattura.
A
la
fianco
1000 decessi.
evidenza
comune
quella
mortalit
si
donne dai 16
60 anni
quasi
eguale a
che
si
invece
e
la
473,53) nella
manifattura
mortalit
dei
due gruppi
(722,22 e 277,77).
Questo fatto dimostra, come ha notato anche Tavernari per Modena, che pi difficilmente nelle operaie del tabacco si raggiunge la vecchiaia, confermando l'opinione di Kaiser e Bierbaum che hanno stabilito essere
la vita
media degli operai del tabacco, la pi breve fra tutti i lavoratori. Data la diversit numerica delle due collettivit operaie del tabacco popolazione femminile, ho compilato il Prospetto III che ci d i quoI
zienti di mortalit
dati relati\i
quelli
fattura,
per 1000 viventi e per gruppi di et. a un quinquennio favoritimi da Direttore della manirilevali dal censimento 1901 e dal movimento annuale
sestrese,
il
della
pojjolazione
hanno servito di base per stabilire la forza decennio, del personale femminile addetto alla
Phosi>etto
I.
1895-1904.
(la
^riorno
ad
!>
anno
>
anno
,'
586
iiianil'atturii
i'
587
seslreso
divisi
della
pupulazione
di
femminile
per
gruppi
di et.
di
l'er
ovviare ad errori
aggruppamento tenuto
due
Il
nelle
16' al
collettivit,
nella determinazione del numero degli elementi ho dovuto riunire in un solo gruppo le donne dal
30" anno.
I^rospetto
III
(^
ntette
in
il
evidenza che
doppio che nelle altre donne della medesima 6,20 per mille). Dai 50 ai 70 anni nelle sigaraie la m<.iia.quasi
notevi>lmente fra
nelle
i
71
12,79
gli
80 anni. La
e nelle altre
mortalitA
generale
13,73.
eguale
sigaraie
al
donno
al
Prospetto
Quozienti
di
Ili.
di
et.
che
588
e
e Jehle,
coloro
affermano
l'incolumit
degli
jier
alcune
malattie
come
vainolo,
la
scabbia e
l'influenza (Vissali).
Per vedere quali malattie abbiano costituito la causa pi frequente morte nelle sigaraie, ho diviso le 2978 cartelle necroscopiche in categorie a seconda della diagnosi della malattia notata dal medico in ciascuna cartella. Su 92 categorie, le operaie di tabacco trovarono la causa della morte solo in 15. Per 78 specie nosologiche si ebbero morti nel
di
comune
Dal prospetto IV risulta che la massima mortalit nelle sigaraie si ebbe per tubercolosi polmonare (38). Quindi con un notevole distacco, le cifre che rappresentano le pi elevate mortalit sono: 11 per malattie
del cuore e delle arterie
nite
crupale
7 per
6 per
malattie
respiratorio
polmo4 per
ho creduto oppor maggiore. Raffrontando la mortalit per questa malattia nella popolazione femminile con quella delle operaie della manifattura, si nota in queste una
ileotifo
Per
la tubercolosi
tuno fare
Prospetto
me
base a comunelle
siga-
non era elevata. Lo spoglio minuzioso fatto dei registri dello Stato Civile, ha rilevato come molte donne qualificate come casalinghe erano invece sigaraie, in modo da cambiare la conclusione cui ero venuto. Coll'esame del prospetto IV si nota che le malattie che trassero a morte il maggior numero delle sigaraie furono oltre la tubercolosi quelle date da lesioni del sistema circolatorio, del cuore e delle arterie e specialmente da alterazioni delle arterie cerebrali. Ci si pu mettere in
rapporto
sul
con
l'azione
tossica
Bernard,
di
Huchard, di Forlanini, di Doveri ecc. Le malattie infettive considerate complessivamente danno un totale piuttosto alto dovuto alla minore resistenza offerta da queste operaie agli agenti infettivi.
*
*
n
e dalla
maggioranza
da Kostial, Delaunay Brochard, Bousquet, Quinquad, Sarr, Thvenot, Goyard, Jacquemart, Lewin, Guzzi e Resinelli, Pieraccini G uido, Bellucci, ecc., contrariamente a ci che ritengono Ilurleaux, Ygonin, Pciisson, Lebail,
l^rouardel, Piasecki, Valentin, l<Uienne, Filippi, fu attribuito alla
lavora-
^.^'.^
zioiiG del
590
Prospetto V.
Mortalit per tubercolosi.
Per
cilVc
il
flecorsi.
della
di
gravidan/a
li.
eseguitti
un'iiichiesLa su
315
sigarai'
350 donne
riporto
nel
sterili.
tutte If condizioni
sociali residenti
s<j|o
Sestri,
Le
che
prospetto VI riguardano
'^94
sigaraie perche
21 resultarono
ufficiali,
perch*''
la
Le percentuali riportate possono differire da quelle mia ossi'rvaziorip si A potuta estendere s-tlo ad una
un nuiuen
si
[lartp del
limitati*
di
del
comune. Mentre
nelle
di
queste
si
la
interruzione
|er
donne 100
[x.i
gravidanze,
delle
sigaraie
ha
I^ percentuale
donne
tutte le coiidiziimi e di
tale
frequenza
per
lavoratrici
maggiore
accennate
nelle
alla
mainlattura,
le
gi
migliori
cui
si
trovano
del tabacco.
I resultati ottenuti da questa inchiesta collimano col prospetto VII che ho eseguito per le nati-mortalit nelle donne di Sestri (6,15) confrontata Con quella delle sigaraie (5,(J7).
I'
K OSl'E
\'
Nati-mortalit.
AXXn
'Questi
risultati
592
detto, potrebbero tabacco esercita probabilmente
oltre
contrazione
delle
fibre uterine
piuttosto
che
dando luogo
morte
concepimento.
L'azione tossica del tabacco, oltre che nelle operaie, pu farsi sentire anche sui figli specialmente quando questi vengono allattati dalle sigaraie dopo il loro ritorno nella Manifattura. Tale azione del tabacco sui figU venne ammessa da Kostial, Etienne, Gurin, Piasecki e negata specialmente da Darquier. A Sestri Ponente in genere figli delle sigaraie vengono allattati dalla madre e l'allattamento continuato anche dopo la ripresa del lavoro, che si fa verso il 40" giorno del parto. Queste donne allattano i loro piccini nelle ore durante le quali non lavorano, usufruendo per altro di un permesso che concede loro di recarsi dalle 11 alle 12 al proprio
i
domicilio.
bambini delle sigaraie vengono affidati a parenti che li custodiscono. Alla maggior parte di questi bambini viene somministrato anche del latte di vacca. Non esiste a Sestri come a Chiaravalle l'incunabulo di cui i vantaggi grandissimi sono stati dimostrati dalla monografia del Bellucci. Il prospetto Vili da il numero dei figli delle sigaraie morti da 1 giorno a 10 anni e quello dei figli delle altre donne, colle relative peril
Durante
lavoro
a persone da
esse retribuite,
centuali.
La
che
si
mortalit (55.22)
si
ha nei Per le
diffe-
renze.
morte dei figli delle sigaraie, raggruppate in 21 categofrequenza sono: 1* malattie dell'apparecchio respiratorio (69); 2" malattie dell'apparecchio digerente (40); 3" vizi congeniti, debolezza innata e forme tubercolari varie, per ciascuna categoria (18); 4" tubercolosi polmonare (13); 5" eclampsia (11); 6" meningite (10);
di
Le cause
rie
per ordine
di
Da
le
questo
le
prospetto
risulta
che
di sigaraie
elevata per
in Liguria, ossia
per
Le
scarso numero; l'elevatezza della cifra di mortalit per malattie dell'apparecciiio digerente sta ad
ha
59:i
Ola che
ratrici
lio
esposto
dati
sommari
lavo-
del
taliMcco.
alla
interru/ione
fi^di
della
gravidanza, alla
riati-mor-
lalita, alla
le
inurlalilA noi
delle operaie,
di
poche parole
osservare.
aLri-'iuriLft-ni
per
l'orine
PROSPElTo
Mortalit nei primi
Vili.
1<>
anni
di
vita.
594
abituano all'azione venefica del tabacco. La cachessia tabagica sarebbe costituita da una stato di profondo decadimente organico accompagnato
da turbe ^nervose. La pelle assumerebbe una tinta giallastra, la lingua e l'orlo gengivale sarebbero ricoperti da un intonaco speciale analago a quello che Erlenmayer ha descritto come particolare dei fumatori. E stata descritta da Kohos una dispepsia tabagica propria dei fumatori e
una sigaraia. Io ho curato molte forme dispeptiche .ma poich non differivano per nulla dalle forme comuni, non potrei con sicurezza attribuirle all'azione del tabacco. Da parte dell'organo visivo ho avuto campo di osservare molte forme di congiuntivite e cherato-congiuntiviti per lo pi ad andamento cronico. Non ho potuto studiare nessun caso di ambliopia nicotinica che possibile invece aversi nei forti consumatori di tabacco. In un caso, ho dubitato per un istante, di essere dinanzi ad una tale forma ma l'esame oftalmoscopico e la cura conseguente, dimostrarono invece trattarsi di una forma sifilitica che volse a guarigione. Quello che ho notato frequentemente nelle sigaraie quel senso di
riscontrata anche in
in queste operaie,
peso e talora
il
di dolore, in
al
quale
ha questa forma d
Bellucci
fatto
i
cenno.
per
altro,
ho
potuto
osservare
mialgia
nella
maggioranza
che Per
questo
loro
il
dolore
le
di una lesione tubercolare del polmone. Debbo accennare ancora ad una modificazione caratteristica che subisce la epidermide del palmo della mano. Questa in corrispondenza
delle pieghe
meno
dei
profondi che qualche volta, specie nella stagione invernale, danno sangue.
()ueslo
fatto
non
si
nota che
che manipolano
il
tabacco ba-
frequente osservare la produzione di eczemi delle mani che guariscono anche solo colla semplice astensione dal lavoro. Un'altra forma morbosa frequentissima la faringite a forma gra-
gnato,
nulosa come hanno constatato Mancioli e Rpke. Talora questa forma grave e d luogo ad una secrezione purulenta; in qualche caso si estende alla laringe ed causa non infrequente di sordit o di ipoacusi
('
(Delie).
fcile
Nei primi tempi che l'operaia frequenta la manifattura, non difrilevare un complesso di sintomi di varia natura analoghi a quelli
che
si notano in chi fuma per la prima volta. Disappetenza, nausee, qualche volta vomito, gastralgie, cardiopalmo, senso di stanchezza e di prostrazione, ecc., ecc. In qualche caso si ha una cloro-anemia che dura
|iiii
meno
L'apparalo
maggiore
quello
si
vulnerabilit
si
che
quanto consta a me, non presenta una che nelle altre operaie. Protjaliilmente accadr detto avvenire negli operai addetti nelle industrie ove
respiratorio pttr
dell'apparato respiratorio
irritanti, incapaci di produrre lesioni che aggravano invece quelle che f<tes8ero preesistere o sopravvenire per altra eausa. E ci non conlradirebhe col
ma
giovani.
()iie3te,
per tubercolosi nelle operaie piu molto pri>babilmente, entrano nella manifattura con una
si
sollevano durante
la
come ho
gi accennato,
e
in
si
fa risen-
maggiormente
sull'aj^parato
circolatorio
ispecial
modo
nella
circolazione cerebrale.
L'apparato sessuale, per quello che mi risulta, non subirebbe danni Ho gi accennato alla mestruazione; ora dir che ho avuto occasione di intervenire in molte circostanze per indicazioni ostetriche
rilevanti.
specialmente por
vizi pelvici e
presentazioni anomale.
anomale
della
tum;
cosi
il
Accenno
,
a questo fatto non per atlermare, ma solo per Ci mi l'a/ioiii' dcl!:i |:i flit-o niiM-iiiM j.o^sa .accoro
avanzare
f,)v,,iii-i ,I>1
il
dubbio che
i-ilif^.-i,
Riguardo
senza
iiWo
catarri
hanno
dell'endometrio.
Le
cerviciti poi e
1*^
sono puri' facili ad osservarsi forse con una frequenza maggiore che nelle altre donne. Non improbabile che la polvere del tabacco possa, specialmente nelle pluripare e con genitali esterni beanti, quando non siano sufficientemente protette dai vestili, arrivare a determinare un processo infiammalorit) vulvo-vaj^inale. Ci potrebbe spiegare anche la frequenza delle bartolinili nelle sigaraie. l*er questa affezione ho avuto occasione di operare tre lavoratrici del tabacco enucleando la ghiandola.
endometriti
f'
596
Il
le
conseguenze della
pareti arte-
Come ho accennato
di
le alterazioni delle
Ho
molte
avuto
campo
curare
di
varie
operaie
l'esistenza
forme isteriche
piti
in
in
sia trattato di
forme
isteriche tahagiclte.
la manipolazione del forme psicopatiche. A questo proposito, essendomi rivolto ai Direttori dei manicomi di Genova e di Quarto al Mai-e, ho potuto avere un elenco delle donne residenti in Sestri Ponente ammesse nel decennio nei detti stabilimenti. Su 60 donne di Sestri Ponente, di varia et, da 20 a 42 anni, ben 15 erano lavoratrici del tabacco dando una percentuale del 23,33 "/q.
Non
ancora che
di
Prospetto IX.
Statistica delle
donne
residenti in Sestri
Ponente
ammesse
nei
Manicomi
di:
ryj7
Da quanto ho
fessionale.
esposto
risulta
e
die
in
nessun caso mi
intossica/ione
fu p^jssibile
stahilire l'esistenza di
una vera
prupiia
tabagica pro-
Le lavoratrici del tabacco in Sostii Fonent', per le condizioni economiche eri ij^'ieniche migliori di <|uella delle altre operaie locali come della maggior parte delle addette alle vario manifatture del Regno, non vanno incontro ad interruzione della gravidanza in misura niagiriorc delle altre donne, non hanno una nati-morlalita superiore ed loro tgli ju'osentano una mortalit leggermente sufieriore nel 1" anno
vita.
(li
Dotta
f)ress'a |)0C0
popolazione
le
del
sistema
nervoso
ed
inalatlio mentali.
provvedimenti jter il risanamento locale invocati nella memoria da me publilicata nel 1903 sul Decorso della tubercolosi a ^Sestri Ponente una volta attuati dal l)Uon volere dell'Amministrazione comunale, varranno a migliorai-e le condizioni igieniche non solo delle operaie della Manifattura, ma ancora quelle di tutta la popolazione Sestrese, che se ritrae vantaggi economici da una intensa attivit industriale, risente per i danni che l'odierno lavoro purtroppo arreca alla
I i
salute.
Il
Presidente ringrazia
il
R. ed
apre
la
discussione
sulle
letture
latte.
Pro/.
(' lido:
propone che
si
Sull'assistenza alla
di
madre
alcune
2." Sidl'influeiiza
lavorazioni
sulla
maternit
(taba-
gismi) ecc.);
e ci
la
discussione.
La Torre che conveniente non far passare in ^ 'conda linea l'assisten/a alla madre operaia durante la gravidan7.a, v-;sendo tutti concordi nel riconoscere come maggior peso del neonato
tsserva al collega
il
di
madri
assistite in istituti
danza, e
dei nati
598
le
ricorda
a questo
dalle
proposito
Alfieri, fatte
procenfo
ai gr.
della debolezza
del
figlio delle
operaie.
L'influenza del
padre
ha una
grande importanza, ma sulla salute dell'operaio si discute in altra sezione del Congresso e noi qui dobbiamo trovare la via pi pratica per assistere la madre operaia, rimanendo costante il fattore paterno.
Dott. Pizzini: Dalle relazioni degli
oratori
prof.
fessore Merletti, dott. Pestalozza e specialmente del dott, Moscucci del quale
tutti
dati statistici, si
ha
che
cause prime delle morbilit e mortalit dell'infanzia sia nella vita endouterina che in quella extrauterina l' ignoranza che predomina nelle classi operaie e agricole, specialmente in riguardo alla fisiologia
delle
una
della gravidanza
le
dei
van-
persuade-
ranno anche
fanzia.
il
Pizzini a ci
della
che concerne
come emanazione
ci
Se-
occupiamo.
Signora Majno: Trova che la propaganda delle norme igieniche non dovrebbe esser fatta da cattedre ambulanti per l'insegnamento dell'igiene, ma dal medico, dal maestro come dovere ed esplicazione fondamentale della propria missione, che possono svolgere giorno per giorno nell'ambiente in cui vivono e che conoscono.
Dott. Carozzi
:
Crede impossibile
Majno perch il medico condotto troppo occupato in oggi, quando, come in certi paesi, deve provvedere a 7-8 mila abitanti. le conferenze dato questo nuovo e possibile compito del medico sono tenute
le
a larghi intervalli e allora servono a ben poco, o sono tenute di frequente per esempio due volte la settimana e in allora il medico si trova nell'assoluta impossibilit di rispondere bene all' assunto.
prima
al dott. Carozzi,
approvando pienamente
il
cose da
lui
proprio
hanno dato gi
sogna che
i
dire
che bi-
medico condotto.
Peitaloszn: Lu propaganda giemca deve essere un'azione colnon itidustriale. Aspottare^che si incarichi il Governo, vano, tanto |i che istituzioni governative non hanno spesso che valore nominale. Sta alle levatrici, al maestro, al medico giorno per giorno insinuare le nonne dell'igiene, specie le levatrici che per gravide e per bambini sono (specie nella classe bassa e ignorante) chiamate prima del medico. Bisognerebbe che l'Ufficio di Slato (Jivile distribuisse libretti d'igiene sesbull.
lettiva
matri-
di
nascita.
l*iof. La Torre: Dir una sola parola ul prof. Clivio. Egli parla ancora della puericultura. Questa parola divenuta ora di moda, ma in realt (> in gran parte un'illusione. E impossibile ammettere che poche
di minestra possano far ingrossare il felo di 3CKJ e pi grammi, sono casi molto eloquenti in senso contrario. Sono parecchile malate, le morti di fame che mettono al mondo figli grossi. E bene ricordare anche che fuvvi una volta chi pens di arrestare lo sviluppo del feto lasciando a digiuno le donne incinte, amministrando ioduro di
cucchiaiate
<|uando
vi
figli venivano forti e grossi. quanto al lavoro dir, che non ^ il lavoro moderato che fa male, ma gli avvelenamenti, le intossicazioni e le malattie. Noi sappiamo che donne che hanno sofferto forti traumi nell'utero e nel corpo non sono sgravate, come sono sgravate donne che hanno sentito cattivo odore, come quello di un semplice odore di sigaretto Certo nello stato sano dei genitori la madre ha forse influenza nello sviluppo del feto quanto il padre, ma rjuando esso maialo tutta l'mfluenza della madre sana cessa. Ma quando la madre pure malata il
i
feto subisce le
Non
come
colleghi
la ritengono,
non
i""
una cosa
seria. col
Prof. Mfrletli:
dell'influenza
Non pu ammettere
sulla
la
La
'l'orro
la
paterna
si
qualit
della
il
prole, poich
|)ure
preponderanza modificando il
terreno su cui
svolge
gravidanza
prodotto
pu essere pro-
fondamente modificato
Pro/. L(i
fare a
e migliorato.
Torre: Gli duole dover ripivndere la parola, ma non pu ripetere che l'influenza del mangiare negH ultimi giorni non influisce sullo sviluppo del feto; (> un'illusione. Accetto anche io un
meno
di
figh, le povere gestanti e puerpere nonch per non sforziamo questa idea che qualche grammo di pane o di Ciirne fanno crescere il feto. Se cosi fosse si farebbero figli grossi o piccoli a
ma
volont.
E doloroso che
le
relazioni, poicht*
qui,
ha notato
in (|uesti Congressi non si possano leggere per intiero avrebbe potuto esporre selle osservazioni cliniche che nel suo lavoro, in cui si nota il l'atto che alcune donne
che
si
600
limoni
pei'ch
hanno
i
fatto figli
grossi
gravidanza di torsi di cavoli, insalata e medio di 3400 grammi e pi, ed altre che han mangiato bene con mariti
la
del peso
figli piccoli. Altre osservazioni ha qui di multipare che pur restando sempre le stesse e cambiando il padre hanno avuto figli grossi o piccoli a seconda che il padre stava bene o malato. Questi sono anche fatti. I suoi studi sono fondati sopra 3500 casi.
Occupiamoci pure
di
la
donna
dolce
ma
non
vi illudete
sulla puericol-
come
colleghi la credono.
un ordine
che affermi la necessit dell'assistenza della donna gestante madre che allatta. della e
La
le
Le
relazioni, le
comunicazioni
e le
discussioni
concernono
la tutela delle
madri
e della
afferma,
mo-
ed alla
approvato
all'unanimit.
Si:iI
TA SK('<)M)A.
Murteil 12 Giiiijno or<* 9.
I'iu.sidemk: Seii. M.
Il
DI*:
(JKlSlf Dolila
al
Si:giu:t.\kio:
Doli. L.
^\\
CAKOZZI.
sul
Pppsidonte d
la jiarohi
prnf.
Martin Hnlm
Zur
uiid
.===
I
Monaco
tema:
liekaiiiitlicli ist
inimer
Giiit3
ilei vorji^ift
uni;
damit
die
liauHgsle
und
dcr
geflirliclisteii
gewerldiclieu
ist
Erscheinung
oiiieii
eigenllicli
muso
es liior
nicht mit
IjcU'bten
und nur
knnnon.
Man
s(jllle
Hleiprophylaxe
bekanntlich
eine
leichte
Alter
sic
scheiterl
von den rein teclinischen Schwierigkeilcn zun Tei! an dcr Unbildung und Indolcnz der Arbeiter, zum Tei! an den glciclien Eigenscliaflen bei den Arbcilgeliern. VVir nnissen ferner aucli zugcben, dass wir iiber die Art, wie das lilei ini Organisnius den Synii>tonikomplex erzeiigt, trolz viel(>r experiinenteller rntersuciiungen nodi nielils siclieres aussagen konnen. Ja wir miissen sogar hinzufugen, dass uns nber die riiflgefiihrliclikeit der einzelnen Bleiverbindiingcn, so wie sie in dcr Industrie znr \'cr\\ cmlung konimen, 'i-^ v-r kurzem niobi? -i'-lw^-i^i
aligeselien
liekannt wai-.
l'olir
die
gaii/c
klinisclie,
und
icb
will
iiin/ufngen,
auob
Tur
die
aler
von grusscrer Wiclitigkeit viellcicht neuere Feststellungon, die Blun gcmacbt liat. Danacli iniisste man sozusagon einen Kreislauf dos IMeis ini >rganisnnis annclmicn. Nacli l'>l u m isl die Wasserlrisliclikcit dcr lUeiverliindiingen IVir ilirc Ksorplion und (irtentfallung nicht niassgelKMid Ausscbiaggeliend ist alicin, inwiewci( die Bleiverbindungen durch Verdaiiungssiirtc in cine resorbierbare Form nbrgefubrt oder in so cher lielassen wcrden. Mit den sauren Eiweissderivaten, wie sie sich ini Magcn und obercn i'cil dcs Dnnndanns fndcn, geben die meisten Rleiaalzc, glcichviel ol in W'asser Irislicb oder niobt, l<">slicbe Verbindungen
(
cin.
Demgemass
ist
der
rnlersebied
in
der
(iiftigkeit
dcs
Ir.slicben
lileiazetats
Bleigliilte
imd dcs unisiichen Hleiweiss oder der gleicbfalls unisiiohen nur ein geringor. Nur das Scbwefelblei bleil't fast vrdlig un-
gelst
60:^
Siiid die lOslichen und unlslichen Bleiverbinduiigen Verdauungs?fte umge\> andelt, so werden sie nach Blum resor)iert und dann im Korperinnern in basisches Bleikarbonat ubergefhrt. Dieses Bleikarbonat wird aber weiterhin wieder in den Verdauungstraktus ausgeschieden, und soweit dieser Ausscheidungsprozess im oberen Tei) des Danndarms und im Magen stattfindet, erfolgt auch wieder die Umwandlung des Bleis in Insliche Verbindungen und damit die Wiedefaufnahme. Nur ein Teil des Bleis \vird also aus dem Krper eliminiert, und so erklart es Blum, dass mitunter neue Erkrankungen oline neue Zufuhr von Blei auftreten, oder dass schon die geringste Bleizufuhr geniigt, um wieder einen neuen Erkrankungsprozess auszulosen. Soweit die liypotheso von Blum. Idi habe nun versucht, die Giltigkeit dieser Hyj^otliese durch einige Versuche zu prfen. Zu diesem Zweck wurden lOsliche und unlsliclie Bleiverbindungen mit Blut bei 37 24 Stunden geschttelt. Dabei wurde das Blut der verschiedensten Tierarten Rinder- Ziegen- Scliweineltlut verwendet, auch einmal menschliches Plazentarserum. Die Bestimmungs-
und
ungil'tig.
Blum verwandt batte, zum Teil Methode zur Anwendung. Dass von 50 ceni Blut nur Bruchteile von Milligrammen gelust wurden, soweit Bleigltte zur Verwendung kam, war niclit wunderbar. Auch ein Peptonzusatz zum Blut batte keine gnstigere Wirkung auf die Lsung des Bleis. Ebensowenig gelang es, grossere Mengen von Blei zurLosung zu bringen,
methode war zum Teil
die gleiche, die
kam
eine
kolorimetrische
w^enn Luft durch Blutproben geleitet wurd, die mit Bleichlorid versetzt waren. Nun ist allerdings zu bedenken, dass man auch bei der chronischen Bleivergiftung nur Milligramme pr kg. der Organe gefunden hat,
und zwar gil)t Oliver fr den Menschen ari, dass 1 kg. Leber 41,6 mg, 1 kg. Milz 39 mg, 1 kg. Grosshirn 21,6 mg, Kleinhirn 8,6 rag, Xiere 13,0 mg, llerz 0.5 mg Blei enthalten habe. Danach wurden allerdings die Zahien, welche ich fiir das z. B. mit Bleikarbonat jjehandelte Blut gewonnen habo, dodi schon eine betrchtliche Menge darstellen, welche dereiner chronischen Vergiftung entsprechen wrde. Es wurden beim Digerieren von Rinderblut mit Bleikarbonat ohne Kohlensure-Einleitung 83,6 mg Bleisulfat im Liter gefunden. Am interessantesten alier waren die Versuche, in denen die gleiche Menge Bleichlorid zum Blut gegeben wurde, eine Probe unter Stehenlassen 24 Stunden bei 37" digeriert, eine zweile Pi^obe ebenso untor Luftdurchleitung behandelt wurde, eine dritte unter Kohlensauro
-
digeriert
oder mit
pr
Blei
enthielt
kamen nur
12-21
mg
Bleisulf'at
eingeleitet, so
der
Liter
Rinderblut
45-80
mg
Danach war os nicht von der Hand zu weisen, dass die Hypothese Blum'"s dodi zu Reclit besteht, wenngleich ich zugeben niuss,
sulfat.
Wirkung
immerhin
als
eiiic
don wirkiicht'n
iVihrte.
\ l'ililtiiissen tiicht
ralion Itozeichnet
rids
werden
halje ge^^danlit, elwas auslulirlichcr atif dieso Augfuhrungen Bliim's eingehen /n miissen uiid sie selltst dor Naclipriirung fur wert
Idi
L"li;ill(Mi,
'
i
'
t'is.-liMi'n:
gezf gen.
Ich
muss
in
wenii die
Bium'
sclien
Anschaunngeii zu Heclit leslehen, bei der goringslen Zufuhr von Bli aucii^ iiiiiiKT wioder die (iofalir licstdit, dass dio Lereits sclioiiibar ixeheiltc Eckrankuiig wicder /um Ausbruch kommt. Und unler solclien
l'instiinden
Arleit'r,
erscheiiit
die
Forderuiig
Blum's
^'erechtfertiirt,
dass
oiri
solanire er
zeigl, niobi in
blei-
wordcn
darf. Kino
fiir
beslimmlo Karonz-
zu
fixicron, ballo
ich
vorlaufig
nicht
anfingig, Jind ob
man
anstalt
Zeicben fiip bestehohde Bloiver,i.Mriung das ^ohufte Auflroten von basuphilon rolen Bhjikrirporcbon
diagnoslisches
Itonutztn
ilari",
des
Bleisaunis als
wie es
u. a.
Grawilz
man-
wird also gut thun, sidi zuniichst an den Bleisaum zu ballon, wenngleifb wir aucb bierzui. nuisson, dass uns die nsibero Nalur des l>lei-;aums, niobi bekann
Man
imnier ausschlaggebend
ist.
konomisober Beziehung einer solobon Anordnung entgfgensU'hen, namlich der1*'ei*nballunir des Arbeilers vom Bleibelriob, solange ei- noch einen Bleisaum aufweisl. In Mianchen Belrielen wird dio Mogliclikcil getrebcn sein, ibn so!
der er der Bleigefabr nicht ai. wird die einfache Mnllassung des Arbeilers die Kolge sein. l'nd auch eine andero Massre^'cl, he in propbylaktisober Beziehung sichcrlidi vom grsslon W'ei'to, nicht nur Im^ziiglich der Bleigelahr, sondern auch anderer Ciiflgelahren sein durfte, wird gleidifalis auf solche l'konomische Schwieriirkeilen stossen, ich moine die Uriaubsbewilligung hip die Arbeiler in BleibetrielH'n und anderen Jiftbelriel)en. Dieso Massregel ist durchaus notwcmhg. schnn daniit wonigstens in einer kurzen Spanne Zeil dom Mr>;anismus die Mnglichkeit gegeben ist, das ini Ki^irper zurckgeidieliene Gifl vollkonimi'n auszusdieiden, oline das-*, wie es whrend der Arboit irder l'ali sein wird, kloino Mfngen immer wioder aufgenoninien wt
liei
setzi
In
andoren Betrieben
freilioh
<
Die gunslige
die Arbeilsfreu-
sicherlidi
auch nidit
irt'rint;
anzuscblai:'ii.
Einer der w icbtigslen l'unkte m der Bioivergiftungs-l'iuplix lavi* uberbaupt bleibl aber, dass wir Aerzte und die Arbeiler seibst vor allem orientiert sind ilb<>r don Sitz der Gefahr. Das winl nur m<"'glich sein,
wenn
in
l-orlbildungs-
ber die Grosse
besonders
der
Giftgefahr
604
Und
ich wiirde es
fr
den Arbeiterorganisationen aucli die lteren Arbeiter Gelegenheit nhmen, ihre jiingeren Berufsgenossen iiber diesa Gefahren aufzuklren. Denn erfahrungsgemass wird eine solche Belehrung aus den eigenen Kreisen mit weniger Misstrauen aufgenommen, als es sonst niitunter. selbst den Belehrungen des Arztes gegeni'iber auf'taucht. Freilich sind auch hier Schwierigkeiten vorhanden, denn gerade die lteren Arbeiter zeigen infolge der Gewhnung im Umgang mit dem Gift eine gewisse Nachlssigkeit und Indolenz, die librigens zwar menschlich durchaus erklrlich, wenn auch hygieniscli nicht als giinstig zu bezeichnen ist. Ich stimme vor alleni mit Lewin darin iiberein, dass die Belehrung, soweit sie in Form von Flugblttern erfolgt, filr jeden Betriebszweig speziell zugeschnitten sein muss, und dass zugleich die Mittel angegeben werden, wie sich der Arbeiter vor den Gefahren des Betriebes schutzen kann. Eben so wichtig ist es nattrlich, dass der Arzt tber die Grosse der Gefahr, die in den einzelnen Betrieben auftritt, stetig orientiert bleibt. Und deswegen ist einmal zu
fordern, dass alle Bleibelriebe unter stndiger rztlicher
seinem Betriebe davon Anzeige zu machen. Andererseits miissten auch die Aerzte verpflichtet sein, klar erkannte Bleivergiftungen, ja auch alle anderen gewerblichen Vergiftungen zur Anzeige zu bringen, ebenso wie wii- das in alien zivilisierten Staaten jetzt bezuglich der infektionskrankheiten forden. Nur auf diese Weise wird man ermitteln konnen, wo eigentlich der Sitz der Gefahr ist, und nur auf diese Weise wird man iiberiiaupt zu einer wirksamen Bleiprophylaxe gelangen. Es ist zuzugeben, dass auch die Diagnose der Bleivergiftung und anderer
in grsserer Quantitt stndig in
welcher Bleiprparate
verwendet,
gezwungen
Aber
gewerblicher Vergiftungen nicht immer klar vom Arzt zu stellen ist. es wiirde fr unsere Zwecke schon einen erheblichen Fortschritt
bedeuten, wenn wir nur ber die klar erkannten Falle, ihre Entstehung und ihren Verlauf hinreichendes Material besitzen wrden. Eine weitere, eigentlich selbstverstndliche Forderung ist es, dass man dem Arbeiter nun auch die Mittel an die Hand gibt, die Bleipro-
ist,
zu ben,
d. h.
vor alien
Bingen, dass
Gelegenheit gibt zur Reinigung der Hndo, zum Wechseln der Kleider vor dem Essen. Es ist eine l^ekannte, und namentlich durch die Untersuchungen Blum's auch wieder deutlich gewordene
reichlich
man *ihm
es durchaus nicht so leicht ist, die Hnde von dem anhaftenden Blei zu befreien, und man muss besonderes betonen, die harten Arbeit(>rhnde, in deren rissige llaut sich das Blei vielfach noch
Thatsache, dass
Blum
hat
machen, an denen
<las
HIt'i
lial'ift,
mici
zugleicli
diis
IMei
in
lie
naoh
seinen
/u
Kxp*?ri-
mentcn
zunaclist
wncliircli
iiiilosliclisle
Form
I
lierzufiilirrr),
vor,
tiie
lande
in
in
Schwi'fflwassj'rstofTNNasser
bis
das
Klei
braunes
scb\varz>, unlsliclien
-ine
inigewandelt
'^piUfr
uird.
Nachber
die
solile
mit
sind,
hai
dann
HI uni
l'irnia
dio jolzt
von der
Zorbe
in
iW'eisgau
>liick
labrikniassig
wird. Die
unii
Seife, welclio
kostct, entliiill
Scliwerelalkali
Seif!
gleiclizj'itig
elwas Itimssand,
in
^odass
mit dersclbeu
sowolil
die
Umwandlung
IMei>ulfd,
Die Seife
\\
ist
mit
iner undurchlassigen,
loicht
wendig
vt-rlicii,
isl,
beim
an der
Liifi
iliro
irksamkeil
d.
nielli
melir die
Umwandiung von
in
Versuchen erprobi,
wudicnlan^'
<icli,
lialit, naduleni die Iliille der Kabrik enlfernt war. ls ergab dass die Wirksamkeit vdu angebrodienen Siiicken nadi 4 ^\'ocllen \<|lkommen eriusdien war, nacli 14 Tagen nodi nadiweisbar. Frisdie
luflicwalirt
Siiicke,
dii' unler dt-r Sdiiitzliulle der Fabrik aufbewalirt wurden, waren nodi nach 2 Monaten wirksam, ja seibst nodi nach 3 Monaten, wenn lucli in altj^'ominderter Stiirke. Xamentlidi ist zu betonen, dass die us-
rascli
ilire
Wirksamkeit
verliert,
wlin.-nd
im Innern auf dem Durdisdinitt nodi eine gute lleaktion geben kann. 'lepnift wiii'de mit IJleiazetat, Mennigo uiid Bleikai-bonat, die mglichsl i.irk in die Ilaut der Iland eingeriebm wurden. Die Pnifung mil lileiazetat i<l naturgemass, weil es sidi um ein l"i.slidies Salz bandelt,
die
emptindiichste, unii
die
lleaktion
aul
Hleiazetal
am
Akremninseife infadi mit \\'asser. so fallen dir. Keaktionen sdion bedeulend scliwAlicr aus. Im ganzen wird man sagen kimen, dass die Seife sidi in mgebrauditem Zustand etwa 14 iage ball, in iiiclit angebi'auchteni 1-2 Moriate. Dass wir es Iiier mit einem Scliutzmittel zu tbun /ustand liaben, ersdioint mir nacli den Untersudiungen lUum's unii meinen igenen Laboratoriumserfalirungen unzweifelliafl. Es fragt sich nur, oh es -idi aucli uni 'in in der Praxis verwendbares Scliutzmillel bandelt. Der ierucli, der fnilier der Seife in slarkem Masse anbalete, ist neueniings liirdi ein Pflanzenparfum etwas verdeckt aber nodi immer vorbanden. ierade gogen den ubien (ierudi batteri die Arbeiter am Anfang lebhaften l'.'insprudi eiboben. Fin l%.'l;elstand ist, dass die Seife sidi etwas rasd verliraudit, und dass die Fntfernung der entstandenen Fleken von lileisulJid mit llilfo der Akremninseife durdi Weilerwasdien doch nur sdiwierig zu liewerkstelligen ist; man muss meist noch Sandseife zu Ililfe nelimen.
l.ingsten positiv. die Iland vor IJenutzung der
Wascht man
<
'
Uiiler diesel!
Umstnden habe
ich es nicht
fiir
iiberflssig gehalten,
das auf dern gleichen Prinnodi ein anderes Schutzmittel zu erproben, wurde. Es handelt sich zusammengesetzt mir selbst
/it)
einfach
und von wssrigem Glycerm eine Lnsung von Kalium sulfuratum in aa), von der Wasser und 500 Glycerin (Kalium sulfuratum 35 g, 500 Reaktion gleiche die um werden, gebraucht nur wenige Cubikcentimeter ist - vermuthch Lsung Die Akremninseife. der mit hervorzurufen wie hallbar, ^Yenlgstens audi durdi den hohen Glyceringebalt 1-2 Monate auf der Hand mit Bleiazetat. o-ab sie nach 2 Monaten noch R.eaktion ist, dass die Reaktion Der einzige Naditeil gegenber der Akremninseife dass das Glycerin darin, etwas langsamer eintritt. Der Vorteil beruht gleidizeitig die herabstzt geruch die Haltbarkeit der Losung erhoht, den der Maler Erfabrungen sonstigen die Hand geschmeidig macht, und ^vie Entferleichtere eine Grundlage fettige und Anstreicher beweisen, als
berulit
um
wird.
Die
mit Sandseife erfolgen muss, geEntfernung der fr die Hand, die durch die dngreifend weniger vid staltet sid! audi der medianischen Emwirkung der leidite Bedeckung mit Glvcerin vor wird auch dieses Sandseife etwas gesdiizt ist. Selbstverstndbdi bestehen haben. Sdiutzmittel erst die Probe in der Praxis zu Akremninseife, literarisdien Aeusserungen ber die
die bisber
Die wenigen Anstalten aus der Praxis vorliegen, beziehen sich auf grossere Hof k. k. der aus Tischler und staatliche Betriebe. So hat Dr. E. Dabei berichtet. Erfabrungen gnstige und Staatsdruckerei in Wien ber uberund Betriebe staatlichen einem in eben ist zu bedenken, dass Arbdter unter Aufsicbt steben, ein solches Schulzmil-
haupt da
tel
Arbeiter sich einzdn an bei den so stark gefahrihren Arbeitssttten befinden, wie das namentlich Fall ist. Idi modite bei dieser Gelegenheit deten Anstreicbern der Aufsichtsbeamten eine nicht unerwhnt lassen, dass die gewerblichen ^^^aschpltze in der der orossere Aufmerksamkdt auf die Belichtung
viel leichter
wo
die
anwendbar
ist,
als
wenn
die
fndet man die Wasdibabrik riditeti sollten. In den meisten Betrieben an gebracht. Das ist Raumes des Ecke pltze gerade in der dunkelsten Reinigung vollstandige eine eben man wenn in hohem Grade ung.instig, der nach Entfernung eine auch namentlich und der Hnde erzielen will Bleisulfidflecken. dem Gebrauch der Akremninseife aufiretenden die Verabreichung von wie Massregeln, prohylaktisdie Auf andere des Blds verhindern Milch - und Schleimsuppen, welche die Resorption des Ernhrungsweise und oder verlangsamen, sowie auf die Lebens disponierend Als werden. Arbeiters sol! hier nidit nher eingegangen eraditen, wenn die Lult in fur die Bleivergiftung mochte ich es auch entspricbt, die wir Anforderungen den Arbeitsrumen nicht denjenigen hygienischen allgemdnen nadi Temperatur in Bezug auf Reinlidt und Beziehung der in mochte Idi sind. berechtigt l'irfahrungen zu stellen
UHI- f in
r.bolstanden, die
(lurch Kestsetzunj,'
soli, wie schwierig . auf die Lufibescliafforilieit eiitwickein, oines bestimmlon I.uftkiil.us fiir U-,.'
in
Me/u/j;
den doutsclien Bundesrats-N'orscliriftCM g. /,i^ holloii. In unseren Druckerciun wird von dern Geselz 15 ehm Luftraum pr Ivopf der Arbeiter gefordert, Diese Zaiil hai sich als vollko.nn..-n
in
wio das
aiismcliend
erwicsen,
l.alte
solange
das
Setzon
oino
wunl.
in
(lei-
li-li
neulicli
(iolo-oi.l.oit,
von 105 cbm 7 Arbeiter beschafiigt waren; aber Kubikmeterzahl, dife pi-o Kopf der Arbeiter onlfiel. (Mitsprach also <r(iu:xn den -cselzlicbon \'or.schriften. NichtsdestoNveni-r war der Aiifentbalt in diesem Kaume aucb fnr die daran gevuhnten Arbeiter nur ertraj,'lich, wenn die drei grossen Fenster d.'s Haumes sUindig, auch im Wintor. -e.".lTnet irehalten" uurden. Mit den Setzmascbition verbunden isl bekanntlicli ein Gi.-ssapparat, der im wesentlicben aus einem Schmelzkrssel besteht, in xvelchem'das Blei durch einen iJunsenbrenner tliissig gehalten wird. Beim Abschiipfcn der KnUze aus diesen Giessk.'ssein entwickelt sicli iibri-,'ens ein n^serst feiner, stark bleiliallig.T Staub. wir fanden in fein"eren Staubb,standteilen 67"., Blei. l-s ergab sich, dass die Temperatur, sobald di.Fenster geschlossen gehalten wurden, und alle Bunsenbrenner brannin eincin
Uaum
an 7 Setzmaschinen.
Die
ten,
wenn
sie ani
Morgen ver der Arbeit 14" betrug, innerhalb ein.-r stieg, ani Abend bei einhalbstiindi-en Schliessen
Die KohlensAure-Bestimmungen ergaben Kohlensure bis fiber 4"/,. Idi benierke, dass in dem Kaumf' die Boleuchtnng durch Auerbrennor erfolgte, die bekanntlich nicbt in dem Masse, wie andere gas Beleucbtungsarten, iuftverschlechlernd wirken Ber Besit/er der Druckerei erwies sich als ein sehr verstaruinisvoller und entgegenkommender Mann, und es gelang
iim
zur
l':infuhrung
einer
kiinstlichen
Absangun,- der verdorbenen Luft war kesseln belindlichen Abzugruhre schon in derartigen Transport der Luft bewirkten,
starker
mir, Venlilation zu bewegen? Ein.' unnotig, weil die ber den Gioss-
grossem
freilioh
Mr.
^vi
'
einen
unler des Kauines, denn diese Rhren wieseii noch in MaiMskopfbohe kolossale Temperaluren auf. Ks konnle sich also nur uni die Zufuhrung von reiner Luft handein, und dank dem Entgegenk.^nin.en und der Saehkenntnis der Firma H. Heeknagel
Krwarmung
in
gelang es auch, durch cine Poren-\entilation eine wesentliche Verbesserung der Luft herbei/ufuhreii, s.xlass bei einer spteren Untersuchmig der ll.Vhstwertder Kohlens-iuiv b.-i geschlossenen Fenstern nur 1 77 "/ betrug, und dio Temperatur nur -J-VS". Dabei sind die Aniage unii Belnebskoslen der Venlilation nur aehr mssige. Ich habe dieses Beispiel nur angef.dirt, um Ihncn zu zeigen, dass die staatlichon .Ma^^regeln. sowe.t sie anf beslimmt.'n Normen fussen, eben n.emal all.-n Verhaltnissen d.'r Industrio gerecht werden knnen.
Mnehen
hervorheben,
dass
008
mchte gerade dieser Punkt der Bleiprophylaxe vom Arbeiter selbst ausgeb twerden muss, und dass daher die besten Schutzmassregeln, wie sie der Staat anordnet, nichts niilzen knnen, wenn
beim Arbeiter nicht ein gewisses Gefiihl der Selbstverantwortlichkeit besteht. Gerade dass dieses Gefiihl nicht allenthalben bei den Arbeilern rege genug ist, sehen wir an den hufigen Bleierkrankungen bei den Malern und Anstreichern, die sich nicht unter einer stndigen Ueberwachung befinden, sondern einzeln arbeiten. Es ist nicht von der Hand zu weisen, dass es gerade diesen Arbeitern sehr hufg an ausreiehender Gelegenheit zur Hndereinigung fehlt; aber es ist el>enso bekannt, dass einzelne von ihnen trotz wiederholter Warnungen, trotz eingehender Belehrung das Essen und Rauchen mit beschmutzten Hnden nicht lassen, auch da, wo ihnen ausreichende Gelegenheit zur Reinigung gegeben ist, und dass sie immer wieder die mit Bleifarbe beschmutzten Pinsel zwischen den Zhnen halten. Es mss auch in den Arbeitsvertrgen eine Klausel existieren, die es dem Arbeitgeber ermoglicht, einen Arbeiter, der sich diese Regeln der persOnlichen Bleiprophylaxe nicht zu
eigen
frist
machen kann, auch vor Ablauf der vortragsmssigen Kiindigungszu entlassen. Ich wiirde eine solche Bestimmung tur durchaus iti Interesse der Arbeiter liegend erachten und bin iiberzeugt, dass damit
auf die jiingeren Elemente verhtet werden knnte. Fiir Maler und Anstreicher bleibt ein wichtiger Punkt der Ersatz des Bleiveiss durch Zinkweiss oder Litopon. In der Beziehung hat ja bekanntlich gerade die franzsische Regierung sich grosse Verdienste erworben, und es scheint mir im hochsten Grade wiinschenswert, dass andere Regierungen das Beispiel der franzosischen Regierung befolgen, nach der Richtung, dass in den Submissionsvertrgen die Verwendung von Bleiweiss fi'ir offentliche Bauten untersagt wird. Nur so wird man zu ausreichenden Erfahrungen zunchst dariiber gelangen, ob die Bleiweissersatzmittel thatschlich den athmosphrischen Einflssen geniigend
ist,
Widerstand leisten, und auf diese Weise auch, falls sie sich bewhren die Maler iiberzeugen konnen. Es ist moglich, dass die Bleiweissersatzmittel sich nach dieser Richtung hin nicht bewhren und dass dem Staat dadurch grssere Kosten erwachsen. Aber es bleibt trotzdem ein nobile offcium fiir den Staat, gerade diese Frage, wenn auch unter erhebHchen Kosten, in grosseni Umfang experimentell zu losen. Ich bin iiberzeugt, dass dann auch die Technik noch andere und bessere Bleiweissersatzmittel zur Verfiigang stellen wird als die bisher bekannten.
Il
(KM
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Relatore.
Apre quindi
l.i
ani nu.-hstens
untei-
iiaddunl (Svezia): Wir lial.en in Stockh..lm vor Zwei Jahrei. gewiss in Anieitung der-rossen Slerblichkeit iti Tubeidiesen
dei-
kulose
Arheiten
ausiriel.ige
Vei-huitnissei.
linelil.indereieii
und
miter andoreni geCund.'n, dass in deni Keliincl.t frewiss Stucke und: Triimniei- von Blei vorkomnien; dor Slaub entbioll nicht [ilei. Ks ist mii den bleibosrhn.ul/i-ten Fin-ern das iJlei den l.etieffenden Personen zn-elVilirt wird. Dir Hleivei-iftun- unter den S<-hriftzetzern ist gan/ gewiss nicht eine Berufskrankheit: .-^ie ist eine Kiankheit
der Unsau-
lrkeit,
der
Unreilichkeit. Jetzt
sind
die
Dru.-koreien in Slor-kbolni
existin
niclit
Toelelten und Speiserumen veisehen. unlei- den Schriftsetzern bei uns die Bleiverniit
l'r.'-^i.j.-iiie
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'l'atuiuerel 1840 war uohl der erste der 1840 ein systematisches Bild Symptome der Bleivergiftung als Berulskrankheit entwarf. Erst lange nach dem Bekanntwerden des Uebels zwang die rasche Entwicklung
schiiizend
einzugreifen.
Bleigesetzgehung (in Deutschtand das Gesetz vom 12 Aprii 188G) fallt ungefahr mit dar Geburtszeit der Gewerbehygiene als eigenberechligten
Wis^enscliaft zusammen die Bleigefahr ist mit anderen durchgreifenden Volksuheln an der Wiege unserer Wissenschaft geslanden das furclitLare bekannte Bild der Bleivergiftung war es. das dazu zwang zu handeln und zu helfon und seither ist die Bekampfung der Bleigefahr einer der wichtigsten Zweige der Gewerbehygiene geblieben.
rascli
emporMiiht,
erfreulicherweise
Gewerbetreibenden seibst
zeitigt.
welche nun auch von den Induslriellen und begritTen und gefordort, immer neue Erfol-e "*
don
Bezuglich der Bek/impfung der Bleigefahr ist aber leider, wie aus meisten Stalistiken soden deuischen un 1 r.sterreichischen zu entnehmen der Erfolg durchaus kein voller; seibst in -ganz
niusierhaft
in. Rheinlande und in Krnten Aufzahiung der von mir gesammelten statistischen Daten ermiiden. doch mchte ich hier vorwegnehm.'n dass Eines in der Stalistik der Bleierkrankungen sehr bemerkenswert erscbeint: m grossen Bleiwerken z. B. in Pribmm in Bohmen oder auch d.n karntner VVerken kommen die 111 BleierkrankungsHille ausschliess-
eingcrichteten
Betrieben
wie
ich
sie
kennen
lernte. Ich
)ich
610
der weiteren
vor; unter den
unter den
Httenleuten
und
bei
Verarbeitung des
Gruben und Aufbereitungsarbeitern, die mit dem Bleierz zu thun haben sind in den vorliegenden genauen Statistiken, die mehrere Tausend Arbeiter umfassen keine derartigen Erkrankungsflle verzeichnet. Diese autfllige Beobachtung fhrt jedenfalls zu der Erkenntniss,
Bleies (Bleifarben, Bleiguss,
etz.,
etz.)
sei
in
dem
ganz verschiedene Giftwirkung entfalten diirften. Diese Tatsache finden wir in der Literatur nur mitunter bercksichtigt, da gar zu oft lediglich von der Giftigkeit des Bieies, nicht aber einer bestimmten Bleiverbindung die Rede ist. Ich habe die einschlgige Literatur, bevor ich an eigene Schlsse ging durchsucht und da zeigt sich, wie gar oft in der Gewerbehygiene die Tatsache, dass die klinisch esperimentelle Forschung und die Arbeit auf dem Gebiete der Gewerbehygiene off ohne jede Verbindung geschieht, so dass die Erfahrung am Krankenbette oder im Laboratorium in der Praxis gar nicht ausgentzt wird. Der Kliniker und Experimentator, dem die Kenntnis der Giftwirkung der einzelnen Verbindungen zu Gebote steht nimmt andererseits auf die Praxis meist zu wenig Rcksicht; so dass die zweckmssige praktische Ausntzung der gewonnenen hochwertvoUen Resultate erschwert, respektive auch schon dadurch unmglich wird, dass durch den Ort der Publikation klinisch-experimenteller Natur welche meist in medizinischen Fachblttern geschieht, dieselben dem gewerblichen Praktiker nur schwer zugnglich werden. Ich ervhne dies, weil ich auch diesmal wie in alien meinen Publikationen von dem Gedanken geleitet war, diesen offenbaren Mangel einer wirksamen Zusammenarbeit beider angefiihrten Arbeitsrichtungen etwas auszugleichen. Ich ging daher in der klinisch experimentellen Literatur unserer Frage dem nach, was mir von eminent praktischer Wichtigkeit und Verwertbarkeit schien. Das Resultat dieser Recherche will ich kurz skizzieren, bemerke aber ausdricklich, dass meine Mitteilungen sich als
deren Publikation in
extenso im Zuge
ist.
Nach den Forschungen von Jaksch, Moritz, etz., ist es sicher, dass das Blut durch das Bleigift verndert wird und zwar sowohl die weissen als auch die roten BlutkOrperchen. (Erstere im Sinne einer moltinuclearen, neutrophilen Leucocytose, letztere durch basophile Granulation, angeblich im Friihsymptome der Bleivergiftung). Ferner ist in der
Literatur eine
durch die Bleivergiftung konstatiert, welche auf eine andauernde oder wiederholte funktionelle Sturung der glatten Gefassmuskulatur zuriickzufiihren sein durfte, namlich den Gefsskrampf, dann das Bleigift hervorruft. (Mattirolo, Marchet, Chatin, auch Deutsche und Englnder). Die
Seite
611
dai- Lirscheinungen von des Nervemsystemes schlug der Oplliulmologe Iillsching, der die Ver;inderungfii (Km- Blutgefiisse der Retina hfi Blcivergifiung unter der starken X'ergn.ssrrung des Aiigenspiegels direkte beo bach lete. Kp kon-
und der
Xervengefasse
iiiid
scliwerer cerebraler l'irscheinuiigeii (l-lncepbalopatia saturnina) sichtlii-li mil Rechi verantworllich. Rosenstein hai bereits 1867 (in Virchows
Ar.;hiv)
III
gleichfalls
die
Einwirkung des
deii
gialle
fiefass-
Mine gewisse Analogie haben wir ja l)ei gewissen lueAttektionen des Gehirnes, die auf primAre l'irkrankungen der Hlutgefilsso zunickzufuhren sind. Nach Konslatieaiigegebeii.
tischen,
arteriosclerotischen
rung dieses Zusammenhanges gelie icb zu einer anderen praktiscb liodeulsamen Tatsacho uljer. Eine ganze Reihc von Beobachlungen und Krankengeschichlen deulel ilarauf hin, dass stels diejenigen Teile des Organismus ani meislen gi'schadigt werden, welche durch Erkrankungen und insb'sonder' slarke Inanspruclinahme durcli die BeschTtigung bereits gescliwchi sind. So bekommt der Alkoholiker zumeisl rnihziMlig Bleinephrilis, der niil irgend einer Gehirnanomalie behal'lete (insbesondere Hydrwephalus) wird leichl von der Gehirnerkrankung ergritien; so ist es auch niil deni cliaraktt'rislischen Bleihihinungserscheinungon bei Ilandwerkern; die Rafiialisliihmung reciiterseils (Roth, Jakscii) Irill in den Vordergrund, d'eh wo anderc Muskelgruppen vor allem in Thligkeit sind, sind dieder Lahmung, so bei Feilenhauorn, kleinen Ilandmuskeln, in Akkumulatorfabiiken die Schultergiirlelmuskulatur bei Kindern hingegen ist die l.iihmung im Bereiche der oberen Extremilt sellen. Ks wiegt die der uuleron Extreniitiil (Peroneusliibmung, \'ariot, Escherich) vor. Denken wir nun aii das fniher Gesagte, so scheint es mir nicht schwer aucb hier die durch die gogebenen pathologischen Verhaitnisse (Entzundung)
st'll)en aucli die
Pnidileclions-Stellen
die
iVir
die
Propa-
Erkrankung
in
So folgt /.. B. auf die durch die Enf/undung, L'eberanstrongung, etz., Iiervoi'gerufene Turgezenz die Kamptschiimie. Iliedurol sind bedeulende iihildruckschwankuugt'n bedingt, die dann wieder zur GeAnalog erklrt sich nach meiner nisswandalteralion, etz., fiihren.
inachen.
Ansicht das
nicht (wie
hautge
Auflrelen
von
in
Tuberkulose
bei
Bleiarbeitern.
manche Autoren zu
sondern hier isl das Verhitnis die Bleierkrankinig aus i)bigeii iriinden disponiert. Dies wird durch einen Fall Israels illuslriert, w.
ein
612
kleinen,
Tuberkuloser nach
einer
verhltnismassig
zu
kurativen
Zwecken gegebenen
vergiftung starb.
Auch
die
gichtischen Zustnde,
giftung beschrieben werden, lassen sich wohl oft ziemlich zwanglos aas
fenen Gelenkes erklaren, ohne eine Nierenerkrankung durch Blei supponieren zu miissen.
Praktisch wichtig
1.
ist
also das:
Gewisse Krankheiten eine Disposition zu schweren Bleivergiftungserscheinungen bedingen, so: Tuberculose, Epilepsie, Hydrocephalus.
2.
Ueberanstrengung
fr das Auftreten
der Bieierkrankung
Wir streifen die Wirkung des Bleies auf den Darmkanal (Erklrung der Bleikolik) und die Ansichten ber die Aufnahme des Bleies in den Organismus, um dann zu den praktisch wichtigen Tatsachen zu gelangen, die sich aus den Ansichten ber die Bleiausscheidung
ableiten lassen.
Die Bleikolik (unmittelbare Darmwirkung) erklrt sich wohl am zwanglosesten durch die bereits errterte erregende Wirkung des Bleies mir scheinen die Ansichten der Auauf die glatte Muskelfaser toren sich auch smmtlichst im Prinzipe dahin zu einigen, wenn auch einige Autoren (Heubel, Riegei, Harnak, Mayer) die Erkrankung der Ganglien, andere den Blutgefsskrampf als das primre ansehen (Mattirolo, Chatin) zumai die Entscheidung dieser Frage bei der Komplikation
der Funktion der Ganglien mit der Blutgefsse und der glatten
latur des
dieser
glatte
MuskuZur Bestrkung^ Darmes wohl schwei- zu entscheiden ist. Anschauung sei als analogon die Wirkung des Bleies auf die
Muskulatur des Uterus erwhnt. Blei wirkt nach den von Roth, Wrangham, etz. (somit Autoren diverser Lnder) gesammelten Erfahrungen abortiv. Die Aufnahme des Bleies in den Krper geschieht, wie einheitlich festgestellt wrd, per os. Das meiste Blei wird verschluckt, wenn auch andere Eingangspforten nebenbei in Betracht kommen, wie die Haut, die nach Lehmanns exakten Versuchen die Eingangspforte zahlreicher Industriegifte bildet, oder vielleicht auch die Lunge (Elssser) jedenfalls geschieht dann die Ueberfuhr auch durch die Lymphbahn. Sind also in diesen letzten Punkten die Ansichten der Autoren nicht schwer einheitlich auszulegen, bestehen ber die Ausscheidung des Bleies differente Anschauungen. Elssser, Du Moulin, Levin und Thiemann treten dafr ein, dass die Haut bei der Bleiausscheidung eine wesentliche Rolle spiele (hnlich auch Oddo und Silbert) und haben das Blei mittels Schwefelnatriuml<')sung in der Haut auch dann nachgewiesen, nachdem das oberflchlich
Legge,
Iwifteiide
iiiid
613
r3lei
fiilsprecliend
Ijosoitigl
Jaksch-l'rag haben
ohgeiianntci
olT<tilar
ausso rondo n ti ich f sii' Haften dcs Bleies in den Ilautfalten, durch die Sulfid-Reaktion wird es dann gul sichthar. Ali und fui' sicli plausiblor ersclioiiit die Mnf^liclikeil der F^r-iaus-solicidiiiig durch die Xiere, zumai boi Hleiver;;ifturig, Nepliriiis (a.^1 regelmissig auftritt (Mayer, Jakob, Zoon, Ajutolo, Jaksch), viele Autoren (neuerdiiigs Ilolh) trcteii fiir die Aiiimhiuo eiii, dass die Bleiausscheidiing Jaks(!i haf durch gfiiaue Ibiriiaiialyseii d\irch deu llarn geschchi' lileikranker, (he in alltii l'allorj negativ ausfielen, diesa Ansicht erschttert. deiiselb(Mi iiegativen Ergehnissen gelangto Zinn (genaue y.n Analysen uach /.uhiMigen Eiimelimeii voii 20 gr. Ghitte uiid nrst chro-
Esche rich, ebenso Blum welchen allerhand Bleiprparate verfvttert wiinhiii, daruiiter auch JodI>h:! das Bh'i bheb ini Ivirper, ini Marne trat nur Jod auf; damit ist auch der Glauben an die gute W'irkung der Ji^d-Alkahen gogon Bleivergiftung erschuttert (die Theorie dass sich JodbhM iiM K<")rj)er bilde). ~ Auch Heller, Letheby, Nerat, Prevost und einige Autoren (Pouchet Binel suchten vergeblich nach Blei im Harne (rfila, Gusserow und Mann) fanden zwar Bici darin, doch nur in Spulen (es ist nieist nicht gesagt in welcher Vorbindung, ob gleich das sehr wissenswert wre), so dass man von einer regelmiissigen Bleiausscheidung durch dio Niere k ein esfai Is sprechen kann; auch die Nierenentziindung sprieht nicht unbedingt dafiir, denn dieselbe hlsst sich ja leicht undzwanglos auch aus der besprochenen Blutgefsserkrankung
MJscher und dunn acutcr Vergiftung) feriier
durch Tiercx|ierimeii(e,
bei
tM'klaren.
Nachdem dio Haut und Nierenausscheidung somit als Ausscheidungsweg niciit plausibol ist, oine Lungenausscheidung aber ausgeschlossen ersclieint, so
bleibt
eigentlich
schon
in
per exclusionem
ibrig.
Darm
auch
als ausscheidendes
bei jeder
*
Organ zu denken
Thatschiich
nur an den
wurde
exporimontoHen Arbeit
ini
Koto
g<'fuiiden.
hierbM Freton wir dem N'orlialton das Bleies im Darnie nher; an dieser Stello nochmais auf dio Wiohtigkeit der Unterseheidung der W'irkung der oinzolnen Bloi vorbindungon hingewiesen, welohes wichlige Moment in der Literalur nur spriich halbwegs genigend gowirdigt orscboiiit. Kiiigohond haben sich meines W'issens LahmannW'urzburg, und Bluni-Frankfurt, mit dar Fmge Ix'fasst und wio ich vorwegnehmen will, slimnion die exporimentellen Krfahrungen dia;jer Forschor niit den von mir oiziellen Rasultaton liberein; es ergibt sich: Bloiweiss, und Bleiacotat sind am giftigsten. Zirka 10 gr. (allmhlich t'invcrloibl) fiibroii stois in wenigon Wochon zum Tede des Versei
614
suchstieres (Kaninchen). Bei Bleijodid, Bleisulfat und Bleiglatte liegt die todtlich wirkende Dosis (bei allmhlicher Eiaverleibung) hoher (za 20 gr.j
doch wirken auch diese Verbindungen sichei- tridtlich. Die cinzige Ausnahme macht das Bleisulfid, dieses ist offenbar nicht giftig wie sich durch Ftterungsversuche (mit allmhlicher Einverleibuug von za 50 gr. Die Erklrung hiezu gibt und daruber) sicher nachweisen lsst.
offenbar das chemische Verhalten des Bleisulfides; es ist auf den ersten Blick von den iibrigen praktisch wichtigen Bleiverbindungen dadurch
ist und ferner durch seine Wenn man nun im Speziellen die Sfte des schwere Lslichkeit. menschhchen Verdauungskanales als Ljsungsmittel beriicksichtigt so haben wir folgende Lsungsflssigkeiten in Betracht zu ziehen: HCl Losung (mit etwal"',, Pepton) (knst1. Eine etwa 0,1 7u losenden Substanzen des Magensaftes). wichtigsten der Nachbildung liche Natr. Carbonat enthaltende alkalische Losung 2. Eine etwa 0,30 mit etwa 0,5 ^'u N a C 1 (knstlicher Dnndarmsaft). 3. Eine acerino-e Menge Schwefel-Wasserstoif in schwach ammon. bezw. saurer Losung.
Wasser
unlslichen giftigen
Bleiverbindungen teilweise,
gefrdert wird.
was durch
die
So lost
nach
Tagen
(bei 36 C.)
ein Liter:
g.
0,1471
,
Pb
e r^ PbSO^
t^v
von
0,1 o/o
10 g. Bleiweiss
{
(
Salzsure
]
(als 0,2154 g.
^n,e,
nachgcwiesen)
i
und
o/o
Pepton
von
g.
metall.
Pb
0,033 g.
Pb
(za 336
mm.2
Oberfl.)
(als 0,048 g.
PbS04
nacligewies.)
0,0983
g.
Pb
PbS()4 nachgewiesen)
von
0,1 "lo
10 g. Bleiweiss
(als 0,144 g.
Salzsure
(oh ne Pepton)
0,0194
g.
Pb
g.
von
4 g. metall.
Pb
(als
0,0285
PbSO.j nachgewies.)
nicht,
fa
2,
lost
Bleiverbindungen
Ut
vielmehr das Blei aus der Losung 1. Die HgS haltige Losung 3, fllt selbstredend quantitativ das Blei. Bleisulfid wird von keiner der Lsungen im geringsten angegriffen.
Danach erfolgt die Losung und Aufnahme des Bleies jedenfalls im Magen und in den obersten Teilen des Diinndarmes bei saurer Reaktion, was weitergeht wird zunchst schon im Dnndarme geflli und dann
im Dickdarme (durch Bildung von unresorbierbaren Sulfid) gnzlich unschdlich gemacht. Der resorbierte Anteil des BJeies kann mglichervs'eise (wie Blum auch annimmt) durch die Alkalitt des Blutes gefllt und in den Darm ausgeschieden werden, von wo aus die Abschei-
G.".
teil\vfisp
Hnn^'
eiiH'ii
?rfolgt.
IMiirn
cireiiliis
viticjsiis
Rckrc^oi-ptioii
aii.
Wic
(lem
uucIj
sei:
die
prakliscli
wicliti^e
Thatsache,
t..i
..
*,..
Blrisulfid iiii<,'irtig ist, erscheint physiologisch liowieson uiul ls<t sich auch /wariglos physiolo/^'isch iind chemisch e rk hi i-cn.
Ich
sat'lirri
lialit
Kucksichtnahm auf di* prakZi dioscm Piuiku nuiss ich allt'r'diiif^s he'^uiidcMs horvorheljoii, dass moiin- Milteilungen nur voiliiiifige sind, da die Sache noch nicht abgeschlos-cn imd die Fiiblikatioii in extenso >rst crfol^fcii wird; hior nbrig<Mis anch viri zi vi'l Zeil /m- Bcsprochun^ koiisumieroii vvurde. Die Uiigiftigkeit des Bleisiilfides ist fiir die gewerhiiche Pi-axis
in
ilic
in
tischc
g<'\v('rl)licln'
lUcigefahi-
/ii
vei-werloii.
Itei
Die-iini
autTallende l-scheimiiig
niit
donn wenn der Staub des Bleiglanzfs dor in so grossen Mengen vom Bergmanne, etz., eingeatmet wird, giftig w^ro, miissten dio Bergleute unti Aiifbereiter die ersten sein die an Bleiveigiftung erkranken iibrigens mnssen wir die Thatsache dass das Blei im Erdenschoose ini ungiftigen Zustande schlummort, gleichsam als ein* vveise Minrichtung der Natur bezeichnen, denn sonst gbe es auf dem Erdenltalle mancherorts viel sehr gefhrlichen Staub. Die Gefahr wird sonni orsi durch die Menscbonarbeit soibst geweckt so vor alleni durch dio Blei voi-lnittung der Vorhiittungsprozess macht das SuUid zum giCtigon Oxydo und Motalle. Die Gewerbehygiene hat allerdings sohoii viel getan und init bedeutondom Krfolge indein dio das gewerbohygieniseho Grundprinzip Abscbliessen und Abfuhren (Kondensieron der Luftverunroinigung) auch bier (lotz vieler Schwierigkeiten richtig in
grossen
nennen
Anwendung
zu bringen wiisslc
dodi
ist
entsprochend
Altlalle
stellt.
unschadlidi
zu
Ausnumen
diesar
aus den
KondtMisationsapparaten die gt'fabrlicbsto Arlieit darIdi glaubo nun mit der richtigen Anwendung des Grundsatzes,
ist
bier den
Scbliissel
l'Vage gofunden zu
ungt'l'abrlicho
baben
in
ibro
Form
das ungefahrlidio Siilfid kann dann neuenlings in den Belrieb eingefuhri werdon, was die Sache auch renlabel machen kmite damit ist das Prinzip dor Mototle angegehen; dio Details, mit deren weiterer Ausar-
fuhieii,
so interessant
auch an
sjch
sind.
Ich
kann
lii.r
616
Beschaffung des notigen Schwefelwasserstotfes eine Anzahl geeigneter Ililfsquellen gegeben sind so nicht zuletzt die Sodascher der LeblancIndustrie und was wohl am interessantesten ist: es lsst sich der bei dem Rstprozess der Hutte als schweflige Sure sich verfliichtigende Schwefel selbst zu diesem Zwecke heranziehen. Andere Details betreffen
die Form der Einfiilirung des Schwefehvasserstotfes und die Art der Erxeugung des unschdlichen Sulfides. Auch bei der Erzeugung von Bleiwaren und Bleigegenstnden
Art lst sich die Thatsache der Ungiftigkeit des Bleisufides sehr sehr gut ausniitzen, wobei das Prinzip die Erzeugung eines Bleisulfd-Ueberzuges ist damit ist die Sache freihch auch nur angedeutet und muss das anzuwendende Verfahren den einzelnen Fllen erst angepasst weraller
den,
Bezug auf Dauerhaftigkeit, etz., Brauchbares zu erzielen. es moghch auch die bleiischen Abflle, insbesondei'e Bleistaub und bleiische Riickstnde aller Art bei Zeiten, noch ehe sie gefhrhch ^verden konnen, auf Bleisulfd zu berfhren und in diesem
in
um
Ferner
ist
ungefhrlichen Zustande zu beseitigen oder weiter zu verwerten; in dieser W^ise kann insdesondere ein Nachaussendringen gefhrhcher bleiischer
Emanationen unbedingt verhindert werden. (Schutz der Umgebung). Die anzuwendende Metode richtet sich hier natilrUch wiederum nach der Art des Betriebes und der Emanation. SchiiessHch lsst sich auch der persnnliche Schutz der Bleiarbeiter, insbesondere die Reinlichkeitspflege
durch die entsprechende Verwertung des in Rede stehenden Prinzipes
weit wirksamer ausgestalten. Es
Sulfid-haltiger Seifen bereits der
wurde allerdings mit der Anwendung Anfang gemacht; doch muss ich betonen
dass mir nach bestimmten Erfahrungen die Kombination von Sulfid mit Seife behufs Erzeugung von unschdlichem Bleisulfd auf der Haut von vorneherein nicht zweckmssig erscheint. Zu bemerken ist, dass ferner
einerseits
seits
auf das feste Haften des Bleies auf der Haut und andererauf die Giftigkeit des Schwefelwasserstoffes Rcksicht genommen
fehlt die Zeit
werden muss.
Es
zu weiteren Ausfiihrungen auf deren sptere Publikation ich
Zum Schlusse
noch einiges ber die praktische Ausniitzung der iibrigen hervorgehobenen und erschlossenen Thatsachen.
erhuht,
nach Mnglichkeit vermieden werden; daher ist die Arbeitszeit abzukiirzen, einseitige Anstrengung zu vermeiden (Belahrung), und Haudarbeit durch maschinelle (Fabriks) Arbeit nach Modieselbe
Nachdem muss
die
Ueberanstreneuna;
die
gHchkeit zu ersetzen (Zentralisierung der Betriebe auf Grossbetriebe). Nachdem wir Erkrankungen (Dispositionen) kennen, welche das Auftreten von Bleileiden fnrdern (Tuberculose, Hydroccphalus, Epilepsie,
so sind
AIkoholismus, geistige Anomalien, Rheumatismus, Nierenerkrankungen), mit solchen Leid(>n behaftete nach Mglichkeit von der Bleiar-
liiii
017
Untersuchung, Kvidenzluhdie
auszuschliossfn
et/.)-
(o(\va
durch
tirzlliche
iiuig,
.l'iliiil'iills
ziihien
liiehtM-
uuch
Fraucri
whrond
der
(ji-avidilAt.
Idi
gel)'
Ilo
-Il
ciiH'
knv/r
Uebersicht:
das Gesagi-: Dio moisten Prscliciiiuii^fii ilei- lil-ivc r_t;iliung las.sfii .si<-li aul l'!i'kraiikuiig{Mi dfs lilntcs uiid Bl utgofasssystenn'S zuruckfuhren;
liber
Ueborarboituiig und
Blei
ist
Schwachung
durch
gewisse
Erkrankungfii
fiir
Die wichtigsie
Kosor|*lions8ttte
und dor Anfang des Diinndarmes. Die Ausscheiilung vollzieht sich voriiehmlich durch dcn Darm. Das Bieisulfid ist nichl giftig. Ks ist in keirn'm der in B'tracht
der
Magcn
kummenden
Ijoreitung
N'frdauungssfl! loslich.
{Ijih(>r
liei
Ms hesteht
dei-
keine Gefahr.
B(M der
durch Ueberfiihrung der Riickslnde in Sulfid verringen, welches Prinzip auch in sonstigen BltMbotriehcn anww.'nden lasst. Des fornor lassi si<-h d(M- Umstand, dass wir ini Bieisulfid eine ungil'lige Verbindung vor uns habon auch bei der Verwendung von Bleigogenstnden personlichon p!-0|>liylaxe des Arboiters und Schutz der Umgebung des Betriebes, etz.,
sich
praktisch verwerton.
Beziglich des
Verwendungsschutzes
schlifsstMi (insbosondore
bei Bloiarbeit ist das Ausgewisse li-krankungen) und die strenge Ver-
ineidung des
Ueberanstrengung
ist
durch meine
\\'(rto
aif din W'eg zu leuchten, so ist der Zweck den ich vorlufig erfiillt wollte, ei-rt'iclU. W'w gesagt wird in Kurzetn der gebahnle Pfad durch eine umlangreichere l*ul)likation zur breileren leichler befahrbaren Strasse
ausgetreten werdeii.
Il
H.
lo
nngia/ia
(ia
quindi
la
jiarrtla al
Massini
di
nc.i;li
addetti alle
-
i4raHehe.
il sistema peri<xlico sebbene sia per le sue propriet e per quelle dei suoi composti un elemento essenziale e prezioso a molte industrie, purtroppo
del MendeleietV,
Gli
618
di le-
l'
metallo, o
ma
anche fra
pure
si
tipografi,
compositori, fonditori di caratteri, ecc., sebbene in grado minore per intensit, e per diffusione
osservano talora
gli
effetti
dannosi
deleterii dell'
avvelenamento professionale.
soggetti
il
Non
essi
cui stato ed
uno spiccato grado di anemia, e uno scadimento organico, dovuto a svariate cause, che possono influire sopra un'eventuale intossicazione, e
nel suo decorso.
Ad
terii
opporsi o prevenire
gli
effetti
dannosi
di
una
stema
parte:
di profilassi
che abbia
di
mira
gli addetti e
grafiche
dall'altra
condizioni organiche
L'assistenza
medica e igienica pertanto in questo genere di industrie (cosi pericolose alla salute dell'operaio) deve a scopo preventivo essere poggiata sopra una dupUce base e cio la profilassi generale (che saremmo tentati a
dire d'ambiente),
e
la
profilassi
individuale (che
(^
strettamente legata
* # *
Negli addetti
l'assorbimento
alle
arti
grafiche
V intossicazione,
si
della
sostanza
venefica
delle mucose degli apparati digerente e respiratorio, per quanto possa anche avvenire per via della cute secondo il Manounier, il Mobuis, e il
Connet.
gli
effetti
sempre
lenti,
Perci
potremmo
del processo
o subdolo, e stare esso in rapporto col grado dizioni organiche e funzionali del soggetto.
con-
Perocch anche qui da por mente come la resistenza dell' organismo, all'intossicazione tutt'affatto individuale, e come si debbano avere
presenti
i
sar dato
di poterci
rendere conto
numerose
e ci sar
pur dato
istituire
una
giata sulla
voratori.
condizione
619
Non dimentichiamo
Achille
si
alla pal^jlogia clinica, poich da essa possono trarre .leilu/.ioni pratiche <li previdenza e di assistenza sociale Per queste ragioni non ci dato di poter determinare sempre il quaruio
.>
De (Jiovanni ha applicata
lavvelenamonto professionale nel tiflografo, e notiamo come vi sieno operai che hanno hen presto subita e risentita la azione tossica del Piombo, mentre altri dopo anni ed anni di lavoro n.n hanno dimostrato che di risentirne etTelli di lieve momento, e senza disi
e d
come
stabilisca
comprende di leggeri come diverso sar il un individuo predisposto o gi iniziato all'arteriosclerosi, soggetto a facili perturbamenti nelle funzioni renali, da un altro che in tali condizioni non si trovi.
Si
gnit di considerazione.
motlo
di
comportarsi
in
Una delle prime e pi costanti manifestazioni del saturnismo anche negli addetti alle arti grafiche sono i disturbi e le alterazioni funzionali,
che a lungo
d mal vezzo
le
andare
ili
si
si
riscontrano nell'appai
caratteri alla bocca durante il lavoro, di pulire scatole soffiandovi dentro, e sollevando nembi di polvere, nella quale
portare
piombo
nelle
i
vie digerenti
Inutile ripe-
che la pi scrupolosa nettezza delle mani durante il pasto, che deve avvenire fuori dello stabilimento, debb'essere norma costante
tore.
Ma
del lavora-
ad
un altro
fatto
('
da por mente ed
che per
le
condizioni
d'ambiente in cui debbono vivere, gli addetti alle arti grafiche vanno soggetti a secchezza delle fauci, e ad insistente bisogno di bere, che essi ap{.agano con copiose e fre-iuenti libazioni di bevande spiritose. Per la qual cosa saturnismo cronico ed alcoolismo si associano
producendo una
duplice causa d'intossicazione, che si far risentire con ben tristi effetti sui varii sistemi ed apparati organici, e specialmente sul cardio-vascolare. Non ci ristaremo mai dal consigliare agli addetti alle arti grafiche,
acque alcaline, come in Germania stato consigliato ai fabbricatori di biacca. Con (jueslo uso si sottraggono all'uso e agli effetti dannosi dell' alcoolismo, e si istituisce un eccellente mezzo
di
di aver avuti ottimi risultati coli' introduzione questo semplice mezzo negli stabilimenti d'arte grafica.
Il
d'
industrie bi-
mira costaniemente le condizioni del loro apparato cardio-vascolare, della crasi sanguigna, nonch il.dla loro funzione renale.
di
sogner avere
Sono
che
il
620
legami
1'
stretti
che passano
perturbatrice
sull'endo-
ed conosciuta
azione
circolo
sanguigno,
i
ha
sul sangue,
telio,
e fra
belli
ne piace qui di citare quello del Dottor Boveri. Per gli addetti alle arti grafiche occorre che
vascolare sia in condizioni di integrit organica
e per essi bisogna adottare tutte quelle
e
il
sistema
cardioperfetta,
funzionale
norme
profilattiche prescritte in
genere per la profilassi dell'arteriosclerosi, intorno alla quale ha magistralmente parlato e scritto il prof. Luigi Devoto. Quindi assistere i vasi procurando di mantenerne l'elasticit, accrescerne la resistenza, col vegliare sull'integrit delle pareti vasali, e invigilare e proteggere la fun-
di
detta
funzione
cui alterazioni
In
tali
casi,
non tardano a farsi risentire nell'apparato vascolare il medico che sopraintende all'assistenza medica di operai
e minati dalla intossicazione
sospettati arteriosclerotici,
saturnina, abbia
(in
.sopratutto
di
conformit
degli studi di
sangue
con ascoltazione
d'ascolta/ione,
segnatamente aorta
del
sangue,
condi-
numero
e rapporto,
medica diretta dal nostro maestro senatore Maragliano, abbiamo veduto scendere fino a 35 all'emometro di Fleicch. A mantenere in buone condizioni organiche l'operaio, specialmente se giovane e forte, noi crediamo che sopratutto utile riuscir l'uso del bagno e delle doccie, e perci crediamo che negli stabilimenti d'arte granella clinica
fica
di sale di pulizia, e
di lavaggio.
Si sa
la cute dalle
impurit che vi
si
accumulano
col lavoro,
ottiene
eziandio un
buon
mezzo
di
ginnastica muscolare.
# * *
Negli operai che hanno dimostrato attitudini all'arteriosclerosi si possono avere buoni risultati con trattamenti periodici a base di iodo, la cui propriet di diminuire la viscosit del sangue stata segnalata dal Bomberg e dal Klemperer, e confermata dal Devoto, il quale ne consiglia la somministrazione di 25-50 cent., pr die, per .'{-i settimane
in diversi jeriodi di un'annata.
Sf
essere
vi un dannoso
'
OjxM-aio
e
nel
'('nule
il
lavoro
eccessivo
il
<
lo
nforzo
\>
<|iielio
ad<li'lio
alle
in
arti grafiche,
quale, costretto
spesso
tossici,
al
lavoro notturno,
a
di
vivere
ha sommo bisogno
non sorpassar'
o adatta.
mai
limiti
fisiologici, e
'reazione, e vittazione
Imitilo
dir.'
sana
chi'
gli
ainltienti
debbono
ossi-rr
passibilmente
am|i,
di
at'reati,
nfi-
Una
<^
di invigilarla
sulU- cornu/i-'nt
sventuratamente
esplica
tubercolosi
polmo-
Data
<
il
la piccola
forza
manuale che
il
tipografo,
il
compositor?
un'ottima profesle
sione per
gi
mentre per
si
co--
da
pensa.
critico
tifiografica:
com-
macchina
quale
il
il
lavoro intensifusione. In
bene
i
la caldaia di fusione, e
il
vapori
caso contrario
si
ha
la diffusione di
produrre
locali
ampi, slogati
ben
svolgono nella caldaia di fusione deve andare lontano dall'ambiente della macchina, e metter cajM
ventilati, e
si
all'aria libera.
grafiche quanto ai lavomaggior lucro ad entrambi, pensino pem che fpiesta non vada mai a scapito dei poteri organici e a danno della resistenza del corpo umano.
tanto agli industriali d'arti
dji
Rammentiamo
ratori,
Conclusione
A preverire o ad opporsi
intossicazione saturnina
negli
alle
tristi
conseguenze
di
una eventuale
ambiente
lei
nel
quale vive
il
lavoratore, e per
ili
funzione
di fusione.
2.)
622
al
i quali possono andare incontro saturnismo e sono soggetti a svariate malattie del sangue, e dell'apparato respiratorio, nonch del sistema cardio-vascolare, e subiscono ta-
di
ed infettive, come
// Presidente
apre
la discussione sui
temi presentati:
ai Colleghi,
Prof. Biondi:
Fa alcune osservazioni
comunicazione che l'O. far sulle malattie del lavoro negli operai delle miniere sarde. Ritiene che avvelenamento saturnino si abbia anche nei
minatori della galena, nei quali
si
i
colleghi
fatto
tedeschi
sicuro
e
hanno
fatti di
intossicazione.
Il
sta
studiandolo
sperimentalmente nel suo laboratorio. L'O. insiste sui sintomi precoci del saturnismo e nega un valore alla presenza o mancanza delle emazie
basofle.
come
pel
altri
resistenza
minima
di
all'alcool.
Nei conigli
con Pb.
l'O.
osserv
fatti
che dosi
alcool,
innocue
coniglio
normale, determinavano
di
in
Doti. Petrini: Raccomanda che negli studi successivi sull'argomento, rapporto sopratutto agli operai delle arti grafiche, si tenga conto delle
differenze tra operai che lavorano a macchina e a mano, del lavoro alla cassa itaUana e americana, e delle intossicazioni secondarie dovute all'uso
delle miscele benzopetrihche.
D. Glibert: Inspecteur mdecin principal du travail Bruxelles, fait observer que l'un des points importants de la propylaxie du saturnisme l'loignement momentan ou definitif des sujets malades, est subordonn la connaissance prcise et certaine des premiers symptomes du saturnisme.
classique
le
il
Il
existe
se demande si, dans la symptmatologie generale et un bon signe pathognonomique de l'empoisonnement par
plomb.
Il
dclare n'avoir jamais rencontr le teinte saturnine, bien caractn'en nie pas l'existence mais il constate que malgr une pratique de plus de 10 ans consacrs uniquement la pathologie professionelle,
ris;
il
']
est incapable
de
discerner
l'action
du plomb sur
les
tguments de
l'a'lioii
ticiilt.'s
d'une fuule
i'aiitrea
poussi/*res iiidustriellosot
aisrMii>ijt
clmrliomuMjsos
qui s'iiicrusliMit
(|ii'
croit
en droit d'nflirmor
h-
/riuf
sn'initin
fsl
un
\,r>i-u\ri'
de
l'iritossication
Il
ploinbeuse.
;^Mjiill<rnonl Ui.s >,'laiilc., \,.vo-
lides
sous-nia\illaiie,
mais
Irop itioon>.tarite ot
communo
Lo
un symptm
particulior.
lisiT^
ot los
plaquos
(le
tatouage de
Ils
la
une valour
parfois
Iiv<''r
d'Mtos<<ication saiur-
rouge assez fonco quo l'oraleur considre ci>uinio un d'but di gingivito uicreuse laquelle dans corlains cas rvet une lornie plus grave et dlermine des ulcorations telles que le list'-n* de Burlon proxistant se Irouve dtruit par le procosse ulcoratif. Enfin. dans corlains cas, on observe un vrilable lisr de l3ui*lon et des plaques
dt^
striols
quo
lo
d'aulres
poison indu(liberi
190:? rnonsienr
eut riionneur do
gingival du
prosenier
rAcad(''mie
de Mdecine
de Helgique des
le
lison''
mercure doni il fut inipossible de distinguer d'un saturnin servani de point de coinparaison.
generale soni presquo c,>nstants dans
la
Les trouMos de
sii|ueMcos,
la nutrition
le
ne so dislinguent en
rien
do
l'anemie
ou do
la
chachesie
.'examen du sang et de la circulalion parali donner des rt^sullats un pour nieilleurs. l'n signe qui se renoontre souvent c'est la tromulalion do la Ugno descendanto du trac sphvmographique. Un autre signe, d'un
I
trs
grande conslance,
c'est
fourni
par
l'examen
d<
microscopique
sang
frais.
nUe une
diniinution oi
Ce mode dexploralion,
ost vrai.
lort
une asse/ grande habitude des analyses niicroscopiques du sang. L'examen de plaques sanguines s<''cb>es permit aussi do recherches inloressantos. Sans parler du changemenl de forme des globules
ni
il
rouges,
memo
lour diamelre
moyen,
basophiles
par
le
bleu
alcalin
une docolo-
ration trs
granulations
un signo patbognomonique du salurnisme, on en rencontre en effot dans on en renCi>ntro uu'mo parfois dans le sang de sujets bien portant, mais jamais
avec
l'abondance qui
propos, d'ailleur voici
624
A
ce
les
Globules rouges.
4 7o
1
"/o
Femmes Hommes
Sujets malades
7o 6 7o
7,,
Femmes
Ouvrier atteint
de Ncrose
sphore blanc.
Diamantaires
Sujets intoxiqus par
le
1 7u
plomb dans
71 7o
le
diffrentes industries.
La prsence
nismo confirm,
satur-
l'intossication.
En ce qui concerne les globules blancs il convient de rcerver son opinion jusqu' plus ampie informe sur la prtendue diminution de leur
la
nombre compare au globules rouges de mme que sur les variations de formule leueocytaire. Le point principal qui parait peu prs acquis
est,
dans
les intossications
le
temps, passe rapidement sur les phnomnes ds aux lesions des organes digestifs et sur certains dtails de la nutrition
L'orateur, presse par
generale.
A propos des phnomnes nerveuses il encephalopathiques suraigus survenants moyens employs par le service medicai son pays pour la recherche des pai-sies
moyens sont
mais
il
sans prodromes.
Il
indique les
de l'inspection du travail
dans
dcrits
insiste
dans une autres comunication ce mme Congrs, un peu plus sur l'aphonie paralytique particulirement
les
frequente
chez
ouvrieur
peintres et sur
l'abolition
plus
frequente
pas,
encore du
rflesse pharyngien.
Gomme
jusqu'ici, de
conclusion,
Mr.
le
Dr.
Glibert
admet
qu'il
n'existe
au saturnismo, mais que cependanl n.jus disposons de donnes peu prs siiflfisantes pour pouvoir constitus un syndrme saturnin permettant de recounaitre la plus partdes intossications chroniques professionnelles dues aux sels de plomb.
Prof. Crisafalli: A proposito del Saturnismo dice che molto spesso compariscono fenomeni nervosi, prima ancora di qualunque altra nota somatica grossolana.
symptme
Lo che importantissimo ad esser notato sopra tutto pel fatto che sar pi facile ad intervenire a beneficio del lavoratore allora quando il
processo
Il
itificiativo 6
l?
meno
ftorrt*
o^ni cura
>)rvo^'IHi('
finizioni
montali
nervose
in ^^enere, e a<l
allontanare
l'individuo dallo
distraibUlA mor/insn
tica, ecc.
si scorgono in lui accenni di memoria, di stanclitaza percetK dannoso attendere che sejjjnano fenomeni grOHsolanament'
staliilinn;nto
l(jsti)
che
di ohnihildinenlo di
I/o.
bili
insi>;t('
in<iltre
ai sali di
piombo; hanno
dal
una
ir
idiosincrasia. Costoro
dovrebbero
essere
allontanali
loro mestiere
i
via
effetti
definitiva.
L' intervento
dell'intossicazione
da Fb
h'(jth
(Ziirich):
Einfliiss
ist
der Krage ob
Hleidampfe
nck ereien kommen dieso W'o sie entslehen, z. B. m Schrifigiesaerei kimen sic durch Absaugungsvorrichtungen unschwer entfernt werden. Bei dor Linotype und andern Maschinen die zugleicb zum giessen und setzen dienen, kann die Legierung aus technischen Gninden nicht so hoch erhitzt werden, dass Bleidampfe entstehen. Dem Hleistaube aber haben wir in Drukereien die grosse Aufmerksamkeit zu widmcn ebenso in Akkumulatorenfabri ken. Beim Lthen wenlen nach eignen Versuchen Bleidjim[)fe nicht eingeathmet. In der Giesserei abL'r konnen dieselben meist entfernt werden bevor sie in der Luft gehen.
in
die
Luft gehen. In
Linie
in
Diimpfe nur
in
zweilei-
Helracht,
Die
Beseitigung des
in
grssere Schwierigkeiten.
I)ot(. W'ien ) Ti'lt'kn Nach don ausgezeichneten .\usfuhrungen meiner Vorrednor ist es schwer noch etwas neues zu sagen. Ich mchte nur betonen, das wohi alle Redner darin einig waren, dass es kein Symptom gibt, das wir als sicheres erstes Zeichon der RIeivergiflung ansehen konnen. Den Rleisnum finden wir bei jugendiichen Personen die ein stratTes /ahnneisch haben, seibst dann nicht. wenn sie ari schwerer Bleivergiftung leiden; andererseits finden wir ihn oft sehr ausgesprochen bei Personen, die obwohi sie jahrelang mU Hlei niemais Ivrankheitserscheinungen bleiischer Natur dargeboien arbeiten haben. Ich habe bei einem Austreicher, der infolge von IMeiwirkung schwore psychische St">rungen zeigte und deshalb arbeitsunfahig war, gesehen. dass erst 6 Monate nach Begiiu der l'irkrankung und der Arbeitsunlihigkeit sich ein deutlic^her Hleisaum entwick>lle. Das fr die Bleivergiftung characteristische Colorii habe ich luiufg gesehen, aber stels nur bei schweren Fallen von Salurnismus, niemais als Initialsymptom. \'on den ba-^uphilen Gi-anulalionen der rolen BlulkSrperchen bthaupten /wei holbindische .\utoipn, die hierubtr eingehende l'nlersu(
:
7M
tuli
626
chunG;eii angestellt haben, class sie sich bei alien Arbeitern, die mit Blei
Beschftigung mit anzusehen sind. Gewohnlich findet man diese granulirten Erytrocyten nur in geringer Zahl; in grosserer Zahl haben sie gewiss pathognomitische
ein Zeichen der
eher als
Bedeutung.
Ich fand sie einmal in grosser Zahl bei einem jungen Mdchen, dass
sonst keine deutlichen Anzeichen von Saturnismus zeigte und nur ber
leichte
Beschwerden
klagte. Trotz
Tage
In vielen Fllen aber finden wir auch bei deutlichen Symptomen der Blei vergiftung Erythrocyten mit basophilen Granulationen nur sehr
sprlich.
also
Bleivergiftung
feststellen
konnen, ihn
stsst auf die allergrssten Besonders ein hher qualifcirter besser gezahlter Arbeiter wird kaum zu bewegen sein, seinen Beruf aufzugeben zu der er weniger qualifcirt ist und die schlechter und eine andere Arbeit zu ergreifen. Ich beschrnke mieli deshalb stets darauf entlohnt wird nur solchen Arbeitern^ die beginnende Lhmungserscheinungen oder aberselbst Sehstorungen zeigen, zum Aufgeben ihres Berufes zu raten in solchen Fllen oft ohne Erfolg. Fiir prachtisch leichter durchfhrbar und im hochsten Grade ni'itzlich wrde ich die von Prf. Hahn vorgeschlagene Urlaubsbewilligung halten. Ich habe in einer Fabrik, die jhrlich zahlreiche Falle von Bleivergiftung aufweist, die Zahl der Vergiftungen in jedem der letzten 5 Jahre ermittelt, und dabei gefunden, dass in einem lahre, in welchem die Arbeiterinnen 2-3 Wochen im Streik gestanden waren, die Zahl der zur Beobachtung gelangten Bleivergiftungen eine bedeutend geringere war so gnstig batte die kurze Arbeitsunterbrechung gewirkt, ^^'as die Entstehung der Bleivergiftung bei den Schriftsetzern anbelangt, so mochte ich nur bemerken, dass die Untersuchungen des Staubes in Setzerslen sowohl in Deutschland als auch in Oesterreich im Gegensatz zu den Erfahrungen Prof. Blacklund's in Schweden einen recht hohen Bleigehalt ergeben haben. Das wirksamste Mittel zur Verhiitung der Bleivergiftung bei Malern
bisherigen
Beschftigung
zu
bewegen
prachtischen
Schwierigkeiten.
ujid
Austreichern
ist
wie ja
ist
Prf.
Hahn
ausgefiihrt
Bleifarben
durch
Bleifreie
(Zinkweiss,
Lithopone).
Dem
der
franzosischen Regirung
il)
man
Belgien gefolgt. Ich glaube dass die sich hier ergebenden Schwierig-
Was
speciell
langt, 80 will
linichteil
icli
daas
in
Wien
iiur ein
geringer
mit
hleiweisshtiltigen Farben
getrichen
wird; nacli
oiii
Anstreiclipniieistern allorh'cli9tens
Viortel.
Rispondendo alle osserva/ioni del Prof. Biondi Vi). vjme sia necessario occuparsi doirakoolisnio negli o|>crai addetti a questa industria, poich l'ssi durante il lavoro vanno soggetti a inhott. Massini:
la
lili'vaie
cercano
di
genere
di
molesto senso
di
serve
benissimo il latto, che avi; iinche valore profilattico. Nota al |)ro('. Biondi che verissimo come g' intossicati da pnanbo
ahiiiano
all'iilcoolismo.
Uif/lioli: \'istii la importanza della diagnosi precoce del saturnismo professionale, propone che quanto a questo proposito hanno detto Prof. Glihert Teleky, che non fa parte di relazioni o Comunicazioni, sia pubblicato non in sunto ma in ectenso negli atti del O^ngresso.
Itntt.
i
(^
del prof. Giirlioli, invita e prega consegnare agli atti per esteso tutto quanto .1.1.' a dire come interlocutore sul saturnismo: il prof, accett. Presidente DL CHISTOI'OIIFS aggiunge esser lieto di questo volo Il di plauso al prof, (ilibert cui concetti corrispondono interamejite a quelli che egli ebbe a dire nel discorso inaugurale, essere cio necessario che medici addetti o da destinarsi alle industiie deblano studiare precipuamente le nuilattie del lavoro nei loro sintomi iniziali per poter a tempo escludere, con regolare visita, gli operai dall'industria che connnciava a danneggiarli, e prima che ne abbiano a soffrire in misura irreil
niedialiile.
L'assemblea
vota
all'
unanimit
il
pr'-
per
la
stistiiuiione dei
i/uetli
di zinco in
in cui ci conni;I Hall ile e che in or/ni caso occorre affidare cui
un sani-
toglie la
SEDUTA
TI i:/
\.
Mantidi IJ
l'uEsiDDNTi:: Seii.
(jiufjno
ore 17.
M.
DK ClilSTOKOHIS Sigrktario:
la
[lai-'ila
Doti. L.
CAHOZZI.
i'--
Il
l'rt'SKienii'
ii;i
al
Itnd.
1'.
/'ic'Ui/'i
.Mii.iii"
^nn
nicazione:
Intorno
alla tisio-patolot>ia
dei
lavoratori nelle
.
modo
le
di
comportarsi
i^'
di
lavo-
industrie
chimiche, che
^>
riuscir-'
utiU
nt'll'at-
Mi limito a pochissimi fatti, toccando solo le note essenziali, riservandumi d'illustrarli pi ampiamente in un apposito lavoro. Da quattro anni medico presso la Casa Carlo Erba, ho dovuto necessariamente interessarmi, dal punto
le
oramai da molti anni con masse operaie pressoch giorni immutate, potevano essere oggetto d'osservazioni, che non tutti e non a tutti medici si presentano. Particolarmente nii parvero, fin da principio, singolari alcuni casi, che noto schematicamente:
quali, svolgendosi
i i
I.
L.woKAioKi
1."
Erba
di DergariKi.
>aii
di
mercurio e pi particolarmente
bicloruro.
Maneggia pure
di
con-
Ha
lanti,
iiefrite,
figli
gengive un
nt""
Non ha mai
e
sofferto di
di disturbi digerenti,
m^ cefalea
sani.
2."
un decennio lavora
630
mercuriali.
sali di Hg.,
Ha
denti
del
tutto
anneriti,
ma
solidi,
gengive
di
solo
Colombo Antonio, di anni 30. Da tessitore che era, venuto a mercuriali, da sei anni. Resiste ottimamente. Denti sani, aspetto sano e robusto; non accusa alcun disturbo. 4.^ Carminati G., che per un paio d'anni ha lavorato sublimato, ha aspetto erculeo e pesa 92 kg. Accanto a questi casi, nei quali la tolleranza ai mercuriali pressoch perfetta, altri devono essere notati, nei quali si ebbe invece manifesta la intolleranza. Cosi, potrei citare nomi e storie di operai i quali, adibiti tuttora ad altre lavorazioni, non resistettero a quella mercuriale
3.
lavorare fra
bronchi
certo
che non resistettero. Riguardo alle cautele usate dagli operai che lavorano, per decenni e ventenni, i mercuriali, esse sono relativamente poche. Vero che sono
loro imposti,
maschera, tipo Spasciani; per non essere impediti nel lavoro; alla maschera Spasciani poi sostituiscono volontieri un loro rudimentale apparecchio fatto d'una spugna legata a due nastri e clie bagnata, con l'interposizione di un po' di cotone idrofilo, applicano alla bocca ed al naso. Va aggiunto per che sono obbligati a lavarsi non solo prima di mangislre, ma anche ogni volta che finiscono qualche lavorazione e
i
guanti
di pelle
o di
gomma
e la
ma
la verit
devon fare un
po'
di
riposo.
II.
1."
15 giorni di
sofferto,
mai nulla
ecc.
coliche,
figli-
Ha
moglie,
ma
non
Vari
operai addetti ai
lavori
pi di
piombatura sono meno inteanno in mezzo al piombo; un ventennio; egli ha aspetto sano e
di
lavoratori dell'acido
da un canto sono
respiratorio,
hanno per
il
vantaggio di tenersi
in ci.iiili/i.iji
031
il!
.'d
.-m.-p^
..n/i
Mi
..i
assai notevole
il
l'alio
di
che, [n- qualcunu di ijiie:!! ij|jcrai, clie preforma polmonare tubercolare, parve riuscisse
giovevolissimo
il
passare alla
lavorazione solforica;
poich>
questa
lo
guari perfetlamonte.
fa realmente
per
il
creosoto,
la
delx)li di petto,
come
infettato di sifilide.
clie
me
Un caso
particolarmente,
per me,
istruttivo,
in
si
riferisce all'acid
un locale solterran' delio stabilimento Erba in Milano, ebbe a spezzarsi un grande recipiente contenente acido cianidrico, mentre il direttore di quel reparto, certo
prussico. Ksso risale al gennaio 190-4; quando,
Rossi, di anni
ribile
'2d,
sparsero immediatamente e largamente; [irimo ad esserne; investito ed a cadere privo di sensi fu il detto Rossi
veleno (che bolle a 20")
lui si sentirono male gli operai viciniori; svenne completamente una donna che era accorsa. l'er fortuna, l'opera di salvataggio fu immediata; strappare, a nari chiuse, i due caduti dalle esalazioni mortifere, allontjinare lutti gli altri che ancora potevano camminare, versare largamente recipienti di soluti saturi d'ammoniaca in tutto l'ambiente, fu opera di pochi istanti. pericolanti, io stes>" A(!Colli nella apposita Cami'ra di succumo ebbi a praticare, s|)ecie al Itossi, per vari minuti la respirazione artificiale, prima che si riavesse ad un respiro almeno superficiale; poi, si a lui come alla donna che era pure svenula. <|ualcho cordiale e qualche iniezione eccitante bastarono a ridurli fuori di pericolo; si medicarono
el insieme a
di
<jui
nulla di straordinario.
fu lo stato di
Ma
mi
colpi, di
poi, si
questi due
(senza
ombra
di
quali, specie l'uomo, presentarono i simulazione, perchi' venne al lavoro prima ancora del
di
tempo assegnatogli
specie alla imca, la (juale cefalea dur addirittura un mese. Non vertigini, non inappeteiiza, non vonuto o disturbi digerenti, non insonnia
disturbi nervosi. Si notava, forse,
pupillare
ed
un
la
colorito
forse
niente altro.
Orbene,
domanda
ch'io mi faccio,
la
sico di azione bulbare,
632
come la maggioranza dei farmacologi ammette, non devesi per tener conto anche di una sua azione deleteria sul sangue? E, nel caso concreto, in che cosa consiste questa azione deleteria? Siamo noi in grado di influenzare direttamente, in senso antagonistico, questa azione micidiale sul sangue, prima che sia intervenuta la paralisi bulbare e dato quindi il caso che si arrivi ancora in tem])0 mentre si iniziato un avvelenamento cianidrico?
La
questione,
come
si
vede, interessante
brevit
si
tralascio;
d'aver su
di
solo a queste
1."
mi
limito:
sali di
tutti
La
lavorazione dei
mercurio,
gli
di
rosivi
organismi, deleteria.
quali ragioni
2.
tempo,
di intossicazione
si
Come
da
noi,
tato qualche
ho solo pornuovo quesito, in aggiunta a quei molti che gi chiedono anche pi urgentemente, una soluzione.
Ha
zioni:
quindi la parola
il
dott.
C.
le
comunica-
=
predispo-
Un nuovo metodo
per misurare
la
del
Trattando dell'arteriosclerosi io voglio soltanto richiamare l'attenzione Congresso sopra uno dei momenti causali pi importanti di questa malattia, cio il disordine della pressione sanguigna, in eccesso o in difetto, per cagione del lavoro Come fattori dell'arteriosclerosi sono stati riconosciuti i veleni di origine esogene, sia chimici (alcool, tabacco, piombo, ecc.) sia batterici
malaria,
ecc.),
^(siflide,
ecc.), la
sizione individuale.
Ma l'alcool, come dice l'Huchard, non merita grande importanza: Lanceraux ha dimostrato che esso produce la steatosi delle arterie, non favorisce l'arteriosclerosi; e le esperienze positive di Dujardin-Baumetz
sui porci
sono state
il
contraddette
da quelle
di Jores
Finkelburg sui
cani.
Per
di pi positivo stato
tivi
(li
6Xi
sua
drt
.4/..
...
arl<'ri<)Scli*ro:*i
speri mt^rilal! ^ la
,..
iCfistriUn
.,
lensiva.
|irov<
|er
il
piotnbo
ci
che pure
sono
fatti
pi evidenti
se
ci
sono
,;'
po^^itive di
La
sifilide,
i
scrive l'Huchard,
di arterio'
Qu
cause sclerogene pi comunemente accettate si sono, pertanto, insuflioit-nli e da alcuni sono ritenute solamente quali cause occasionali impiaiit.ile s<ipr;i una determinata jindisp' -^i/l'irie indivile
altre
dimostrate
duale.
Pi
dini
vnlt'Uli,
invece, seiiilraiio
[aiiiHH-li
Ira
ai u imscn'i"-*!
e i--.or-
(l>lla
che
grandi cause
di arteriosclerosi,
strittice dell'acido
urico.
la
la
funzione fa l'organo,
l'organo
.
se oggi
l'Huchard, l'azione
specie di
rimentale, poich
arteriosclerosi
si
sarebbe dimostrato
chimici pi che
i
fatti
fatti
meccanici,
anche certo
si
casi di
arteriosclerosi nei
quali non
saprebbe
ed elevala
meno duratura
di
aiM'Mio-
da ipertensione cronica
t'
ci
In Italia
stato specialmente
il
lo
slesso
Huchard
<
ammette
l'esistenza
di
infermi artero-sclerotici,
speciali,
l'ano-
malia funzionale precorritrice della lesione istologica . Se non che, jter l'ipotensione come pei' l'ipertension.-.
he questi disordini della
-i
- .omues^..
l'arteriosclerosi
Il
della
malia delle capsule surrenali, e il Vaquez qualche anno dopo per spiegare l'angiospasmo costituzionale ammise una iperfunzionalit nella
secrezione interna delle capsule surrenali. E altri ha attribuito la ipertensione a lesioni della tiroide, la quale non neutralizzerebbe le sosliuiz'
ipertensive versate nel circolo .sanguigno.
Io per
ipoleiisivi
di quella
categoria
di
ipertensivi e di
l'angioi ipotonia
siano
mantenuti da
difetto
di
634
questo o
stati
di quell'altro elemento dell'organismo); ma di quegli stessi anormali del tono vasale che sono in rapporto solamente coll'atti-
L'angiospasmo e l'angioipotonia dipendono in questi casi dall'azione E il lavoro produce esso le suddette alterazioni
I
fenomeni della
altri,
fatica
(studiati
da
e
Max
Vervsorn, dal
Pflger,
e,
dai nostri
Mosso
Ma
dirimeranno anche tale quistione. non possiamo non avvertire sin da ora che
lavoro
manuale
del-
aumentando
e
le
da sostenere
da trasportare, ecc.)
vazione,
aumentando
o no all'azione
di
ubi stimiUus,
ibi a/'/lu-jevs
l'attivit cere-
preludio dello
l'operaio
ricordare che
moderno va soggetto spesso, assai spesso a quella forma di surmenage, che noi col nome di nevrastenia credevamo essere solamente la triste compagna degli uomini di studio o di affari. Da una parte la fabbrica, che richiede una attenzione intensa e continua, e dove la mente deve seguire il turbinoso incessante movimento di congegni complicatissimi, e dall'altra
le
condizioni cosi
difficili
dell'esistenza,
cagionano all'operaio
di 'oggi
uno strapazzo mentale, che viene facilitato dalla influenza che l'autointossicazione per la fatica muscolare esercita sulla attivit cerebrorichiamo l'atCongresso freniatrico (ottobre 1904). Ma mi pare anche che per molti di questi casi si debba accettare il pensiero del prof. Devoto, che, cio si debbano restituire alle fasi iniziali della arteriosclerosi certi sintomi vaghi pi o meno transitori che oggi si esprispinale. Sulla nevrastenia e sulle nevrosi professionali io
tenzione dell'ultimo
mono
col
nome
di
nevrastenia
cerebrale,
nevrastenia
spinale,
poliurie
e le altre pi
di
e che,
essere arteriosclerotici.
Quanti sono
esatta statistica
morti, quanti
gli
non stata
fatta, e
questa malattia
si confondo con parecchie altre entit morbose, e perch moltissimi casi passano inosservati sino a qualche accidente fatale. Ma
un parziale
criterio lo
emor-
di abitanti
muoiono
circa mille
nel
1*.X)2
A cumhattere
il
j)rur.
Devoto
come
^^lusiauMiiie
<
va afferniaiul come
bisogna adoperare misure proti lattiche che, riguardo alla parte etiologica
che spetta all'esen'izio professionale, nel senso in cui io ho inteso discorrere, vanno diletto non solo a migliorare le condizioni igieniche' del lavoro, ma anche ad assistere sanitariamente l'operai dal giorno che
o si reca al lavoro dei campi, prime manifestazioni della malattia, e in conseguenza provvedere a seconda della forma dell'arteriosclerosi e dei mezzi igienici progressi della civilt industriale e doll.-i <;cienza mee terapeutici che
lasciata la scuola entra nelle fabbriche
per sorprendere
le
dica sn^^geriscono.
Per
di
tanti
l'inizio del
male, tra
in
mez/i
indaj^ini,
suggeriti dal
genere
(esame della funzione renale, specie quello dell'albuminuria alimentare. studio del contegno del polso; valutazion' della impressionabilit dei va~i
sotto l'inHuenza dei vari agenti: alcool, tabacco, ecc.;
sit del
esame
della visco-
sangue; esame del cuore) quello che pu dare, nei casi cui ho accennato, risultali probativi il controllo periodico della pressione endoarteriosa.
Lo
di
sangue non
cui
si
offre soltanto
un
interessa-
attualit per
(sia
alterazioni viene
assegnata
dal
nella
sia
patologia
V ipertensione, di
tanto occupato
in
l'Huchard.
Vijjote/inione studiata
ma
da Litten, da linlam, e anche come argomento di pura fisiologia. diversi metodi che 10 non ricorder tutti
i
Italia
Ferranini.
sin dal
1855
col Vierordt
le critiche
sono
stati
che a ciascuno
che nessuno ci offre dati precisi, e che, tino a quando non sar |>ossilile fare la sua misurazione diretta, come si fa negli animali, applicando il manometro nel tubo vasaio, noi non riusciremo ail allix che ad avere dati
essi
sono state
fatte.
''
seiiiplicemenlo approssimativi.
Angelo Mosso nel suo libn La Fatica, volendo portare un esem|io della importanza che ha la circolazione sanguigna sullo funzioni dei nervi ricorda che comprimendo leggermente colla pimia bd dito indice nell'angolo esterno dello palpebre, dopo 8-10 secondi si vedr che la vista si oscura e che gli oggetti scompaiono. 1,'ant'niia - aggiunge 11
prof.
prodnUu dulia
co/npreision''
>/'/!'
oerhi') fu ffi"
su tfi'-i-nt" jPr
ihtjf'lir''
l-t
ima m
di
|'lo\jilr >< la
pi
.>-<i<>iii-
M<
-.m^'iv
-i
I"-.
,,
l'anemia della
636
col
venir
meno
la
Per tanto cominciai a servirmi dell'apparecchio Verdin per misurare la pressione arteriosa. Applicando punta di questo semplice apparecchio sull'unghia del dito indice, tenuto
pi facilmente sulla ar. radiale
inerte
pressione,
come elemento di mediazione, ed esercitando gradatamente la comcome si misura sulla radiale, misuravo sino a quel grado in
cm.
di
Hg
in peso
bisogna
spingere la
Ho
calotta
comprimente.
sfigmomanometro del Basch modificando la mi hanuo persuaso che la misurazione sangue con questo metodo d risultati attendibili quanto
risultati
Ho
risultati
che
si
ottengono negli
del Basch,
del
metodi
pi noti e
pi in uso: quelli
A
si
proposito delle cifre alte che in confronto con gli altri apparecchi
ottengono
osservatori
con lo sfigmomanometro del Riva-Rocci e che tanti hanno giustamente rimproverato si attribuita la causa
alla forza viva dell'onda pulsatile e alla resistenza dei muscoli del braccio.
Io nelle
mie ricerche
di controllo
dello
sfigmo-
manometro
semplice
ma
modificazione.
che
E mi
son
potuto convincere
per
esperienze
con
l'istru-
mento
su
riferite,
anche
da questo, che,
coU'apparecchio in parola
si
pressione sui vasi venosi del braccio prima che sui vasi arteriosi, e che
quella agisce su questa. In individui cui ho controllato col
fluenza di questa
susseguente pressione arteriosa ho veduto questa differenza ammontare a 10-20 mra. Hg. In altro lavoro esporr dettagliatamente le mie esperienze su questo arsulla
gomento.
Intanto voglio rilevare che col mio metodo si viene ad eliminare una causa importantissima degli errori che si addebitano agli altri metodi; l'errore, cio che deriva dalla troppo fallace sensazione tattile di cui ci
si
cui essenzialmente si Grtner quando sostitu col suo apparecchio il criterio della sensazione visiva, da parte dell'osservatore, a quello della sensazione tattile; errore che gli stessi autori degli sfigmomanometri
arteriosa,
la
scomparsa
di
della
pulsazione
il
errore
propose
riparare
suddetti
si
preoccuparono
di
togliere
dito
pai-
panlo,
lolla
<li
<)37
la
uno sfigmografo
per notare
cessa/ione e
la
riapparizione
La compressione esercitata nella parte esterna ilei hulho, d luogo due ordini di fatti: da una parte essa viene a determinare una contropressione da parte della parete interna della cavit orbitaria, per m<'Hlo <lie produce una com|tressione sulle arterie ciliari dell'occhio; dall'altra parte il lirjuido che riempie la cavit del bulbo e che sta sotto una data pressione, normalmente costante, A per legge idrostatica uguale su tutti punti della cavit oculare, sulla cornea come sulla retina, (pressione dipendente da quella dei vasi retinici e dell'uvea), viene a comprimere vasi della retina (che terminano nello strato granulare e alimentante 1> strato dei bastoncelli e dei coni, che percepiscono In luco) oda ci la
1
i--
oculisti
mettendo in comunicazione la cavit dell'occhio con un liquido a una datii pressione, e osservando a quale altezza di pressione la correnl*sanguigna cessa e riappare.
V. Schuitn ha fatto interessanti esperienze sui conigli innestando una cannula nella cavit del bulbo, in comunicazione da una parte con nn recipiente pieno di soluzione di cloruro di sodio e dall'altra con un manometro. Egli n<t ehe la pressione nell'arteria oftalmica era quasi altrettanto alta quanto la pressione misurati! contemporaneamente nella carotide, e pi bassa solamente di 2-15 mm. Ilg. Come si sa la pressione lei sangue nella carotide dei Conigli ascende a 90-110 mni. Hg. Che nella compressione che noi esercitiamo sul bulbo esterno dell'occhio sia principalmente l'anemia della retina a pnjdursi, lo rileviamo inehe dal fatto che lo stesso fenomeno si verifica sia che comprimiamo bulbo oculare dal basso in alto, sia che lo comprimiamo dall'alto in basso. E sappiamo inoltre che la retina ha il suo speciale sistema di vasi sanguigni, che quasi completamente separato dal limitrofo sistema
1
di
La
ramo imporcosi
ci
d valori pi
approssimativi della
ci
pres-
non
la
arteria
tem|)orale e omerale,
pu dare
L'niversila
di
della Clinica
oculistica della K.
ha
potuto sopra
retina e
l<
me
osservare
col l'oftalmoscopio la
ischemia della
o non
che
io
detto innanzi, e la pressione del
638
cosi
sangue
112
mm.
Le
Hg.
col
cifre,
normali
quelle del
come si vede, sono al disotto di quelle ottenute negli uomini metodo Riva-Rocci (125-135 mm. Hg.) e un po' anche di Basch (99-120 mm. Hg. sulla temporale, e 110-160 mm. Hg.
di
sulla radiale).
cifre col
i-isultati
met. Riva-Rocci
esagerati, in
abbiamo parlato;
nere, che
critica
fatto.
si
sull'altezza
col
il
di
cifre,
sui
ge-
ottengono
sperimentale che
metodo Basch, basta leggere, fra le altre, la prof. A. Mosso e il prof. Colombo ne hanno
si
di
cause alla arteriosclerosi diffusa, fra cui la ipertensione e la ipotensione. Fra le cause patogene dell'arterio-sclerosi si debbono ricordare le intossicazioni endogene ed esogene all'organismo, ed i traumi locali. Questa ultima anzi la ragione che spiega il fatto, osservato dal Pieraccini, che
che lavora di pi, secondo che l'operaio destro o mancino, diviene negli uomini avanzati in et, pi spiccatamente sclerotica dell'omonima del lato stesso. Sono i piccoli traumi per movimento della radiale dell'arto
l'articolazione
radio-carpica,
piccoli
ripetuti
stiramenti
dell'arteria e
non ha
detto che
sanche anzi molte volte questi disturbi di pressione sono determinate da altre cause come gi accennato nella comunicazione fatta, e fra le quali cause debbono essere tenute in consiguigna, sia in
l'effetto
di disordini
della pressione
difetto:
derazione l'intossicazione da
pre-sclort itici
fatica.
di
arteriosclerosi o di stati
nostre cognizioni,
che l'ipertensione arteriosa dipendente resistenze periferiche in rapdalle aumentate dalla ipercinesi cardiaca e porto collo sforzo e col lavoro compiuto dall'individuo. I casi di arteriodimoinvocati dal prof. Pieraccini sclerosi di vasi periferici isolati
altro fattore patogenetico palese
strerebbero
in
rapporto
intossicazione e
sarebbe generale
che in tal caso l' intossicazione da strapazzo ma con la ipertensione del vaso sclerosato dipenper misu-
non con
isolati
fatti
di
di
no,
perch non
si
richiede
che
con-
meno
distintamente,
ma
se sotto la pres-
non vede
affatto.
r,w^
ti-i.lli
-^iMniuf
l'jiili
cogli
altri
ap|tarecclii
t>lgono
ogni
dubbio
al
ri-
guardo.
IhjtL
Gifflioli:
\(;l
campo
della
|iatolo<;ia
del
lavoro la
quesli^^irie
della |recoc'
arteriosclerosi assai
complessa,
la
sh.il/i
e molto
prohabilmente
uno
ecc.;
dej^'li
della
pressione arteriosa
non
tcriosclerosi locale
da sforzo
non dimostrabili.
..r'
IS. 15.
SEDUTA QUARTA.
Mercoled Vi Citrino
PRrMDENTi:: Prof. A.
Presidente
- ore 9.
MKXOZZI
parola
al
Il
la
prof.
Fabio
Vitali
di
toma
Venezia
sul
Sulle alterazioni
dello scheletro
e dell'apparec-
egli
rii,
la
pi
ampia conoscenza
e confidenza.
Dell'elemento pi instabile e capriccioso egli sa misteri, le sedule malizie, sa trattarlo come nessuno potrebbe e saprebbe accarezzarlo nei meriggi caldi e tranquilli, nei tramonti dai mille colori nelle noti, lunari, combatterlo e domarlo nelle ventose giornale di marzo,' nelle burrasche invernali, compatirlo ed assecondarlo negli opprimenti perio<li
ziini,
di scirocco.
fin
il
bambino
si
impara a guidare
piccolo sandolo e
schifi variopinii e poco pi grandi di a nostri bimbi . che |)aiv debbano essere
alla rapida scuola del padre avventura sulla laguna < rjuelli che noi diamo per giminghiottiti dall'onda pi
la
i
tran-
quilla
la
falli
adulti
gondola,
spingere
pesante peata, far volare sull'onda burchielli e sandolini e trionfare vago e salubre esercizio del remo su tutti campioni mondiali. Il Imrcajulo che sotto questo nome generico si raggruppano tulli gh operai del remo, dal gondoliere pubblico a quello della casa signorile, dal burchiajo che conduce l..-Lr.Me barche da trasporto al peatajo che sping. enormi imbarcazi..m purtanti
nel
ritto sui rettangolari zatteroni porla legnami alla laguna al f/anser che, antico gondoliere o barca si adatta negli ultimi anni di vita a trarre a riva le gondole col k_
41
il
bastone uncinato, teristico di Venezia.
"
642
il
il
tipo pi
comune ma ad un tempo
pi carat-
Non
si
pu pensare
ginoso primeggi la flessuosa figura del gondoliere ritto a poppa della fantastica e nera gondola o quella vigorosa di un battellante che spinge
a forza
o
del
remo appoggiato
che
la sola vela
al petto la
barca carica
di legna, di
pesce
di verdure,
non potrebbe
madre.
le
Ma come
sono diverse
sono diverse
le
remo
altrettanto
che essi danno a chi li osservi al lavoro e in momenti diversi. Certo non lo stesso sentimento estetico e piacevole che suscita il gondoliere tutto vestito di bianco colla fascia cerulea alla cintura e il cappello alla canottiera dai nastri svolazzanti e quello che
impressioni
noi proviamo al vederlo nella rigida stagione,
sotto
le
pioggie e
le in-
temperie pi
fiere,
guidare anime beate a traverso il Lete, fosse Caron dimonio conducente anime dannate a traverso l'Acheronte. Certo che se un piacevole sentimento quello di vedere i gondolieri delle
gottato come, anzich
un
Gi'ande, invece
condurre
le
di piet quello
avanzare
la
gondole lungo il Canal che stringe il cuore alla vista enorme peata a forza di braccia,
belle
Ai barcajoli in genere
vidiare
fatto di
ci pare subito al primo aspetto di dovere inuna cosa: la vita libera, all'aria aperta: ma poi tosto ci viene muoverci questa domanda: Ma realmente questa una profes-
stanchi
oi^a
devono sopportare
ora brusche
il
Venezia.
e la mortalit dei gondolieri e barcaioli in
Per risolvere questo quesito ho voluto anzitutto indagare la morbiun periodo di molti anni, sapendo d'altronde che lo studio delle alterazioni del sistema circolatorio deve naturalmente essere preceduto dall'esame di tutte le cause che a detta alterazione possono condurre. E per ci gi nel campo dell'alimentazione e dall'uso delle bevande veniva resa necessaria l'indagine sul genere dei cibi preferiti dai gondolieri e dai barcaioli. E qui noi dobbiamo fare tosto una ditferenza fra i gondolieri e barcaioli in genere, in quanto che esistono condizioni economiche il pi spesso notevolmente diverse, arrivando i gondolieri a percepire un guadagno assai pi lauto di quello che pu esser percepito dalla comune dei barcaioli quali sono invece sottoposti ad un lavoro pi gravoso in quanto che ad essi non incombo solo il maneggio del remo e il governo della barca, ma essi sono pure costretti dopo la fatica muscolare per la quale hanno condotto il loro navigante, all'esercizio delle opere manuali di facchini. Il guadagno dei
lit
i i
^'oiidolieri
i
di
tra;ihetio (pubblici)
ali
facendo
la
media
i
n.i
11M-.1
.u-jh
.-.
cattivi,
5 al giorno:
jjjiorno,
guadaj^'nano da L. 2 a L. 3 al
oltre
di
il
lo
inancie.
'JO
ai
lavoro effettivo
aggira
al
9 oro
al
di.
Il
dola senza
Il
genere pesce e pojtinta, ma questi ultimi si alimentano non di rado anche di carne, di minestre asciutte pi o mono succoleute: il che non avviene sempre per quali si sono potuti osservare anche alcuni casi gli altri Ijarcaioli, fra
cibo
dei barcaioli e gondolieri
in
i
fehe comune
ft
di
circa
Kg.
3'JO.
di
intossicazione pellagrosa.
Gli uni e gli altri poi
abusano notevolmente
di alcoolici e
si
anche qui
la differenza
di alcoolici
tati,
e,
meno
abbienti
manifesta nell'uso
pi scadenti
i
fra
vini, di
vini meridionali
fermennotevolmente gessati. E' presso che mattino a digiuno. Ed perch* cosi dif-
(*
d'altra parte
scarsamente
rappresentate
le
le
forme cirrotiche. Gi
di
origine alcoolica a
Padova
i
e a Venezia,
notava che nello spoglio delle storie cliniche concernenti malati delle due divisioni mediche maschili dell'c^spedale di Venezia dal 90 al 96, egli non aveva risc<intrato fra gondolieri un solo caso di cirrosi. La
i
me
di-
al
di
1905.
In
questi
sedici
anni
io
lir>7 maiali,
le cirrosi
epatiche nei gondolieri e barcaioli erano rappresentate da N. 11 casi. Ed tanto pi da notarsi questo fatto in quanto che il numero delle cirrosi
alcooliche a Venezia secondo
periore a quello che
si
i
dati desunti
dal
e superiore il numera" secondo l'osservazione fatta dal compianto profesriguardo ai gondolieri, da supporre che la vita fatta
riscontra a Padova,
come
potentemente alla combustione rapida e cmche danni che ne vengono sono mii
che l'ubbriachezza ha maggiore durata ed intensit, a parit di condizioni, se si contrae in luoghi chiusi di quello che io luoghi aperti; se l'individuo intossicato rimane in ambiente chiuso, l'ebbre/za gli durer uaggiormente di quello oh.' se oltI [nin iiM'nria libeiM t'w <\i,,\certtj
lire
facilmente
>ra trascorrendo
storio cliniche ci
644
si che logico pensare che la vita attiva facihta le funzioni digestive in genere ed anche l'assorbimento dell'alcool dallo stomaco, si che minori danni ne subisce l'apparecchio digerente pel minore contatto, e ne consegue in tal modo che viene a mancare una delle cause della produzione della cirrosi che, come noi sappiamo, certamente in relazione anche colle alterazioni dello stomaco e dell'intestino (Budd, Hanot, Boin, Che pure scarsi siano i danni dell'alcoolismo sull'organismo Rovighi). in genere lo desumiamo pure dalla pochezza delle alterazioni renali anche croniche e mentre noi sappiamo relativamente frequente a Venezia
il
raramente
trova
che in un quinquennio, nel riparto del collega Giordano se ne ebbero soltanto 3 casi. Ma se si considerano le alterazioni leptomeningitiche, i casi relativamente numerosi di emorragie cerebrali, di rammollimenti
trombotici;
lari,
si
di altri
si
manifesta prevalente-
mente
vi si portano.
precisi sul
lieri
anche rispetto ai vasi arteriosi che Duolmi a questo proposito non avere potuto trovare dati numero delle frenosi alcooliche osservate nei nostri gondotempo.
delle
in questo lasso di
11
numero notevole
reumatiche
di-
affezioni
rare
tica
il
tenore
vita condotta
da
essi
che spesso
si
del vento
muscolare fatta, sudanti ed esposti alle correnti d'aria o all'insorgere che li raffredda o della pioggia che li bagna. Questa la prima e pi forte causa dei processi morbosi che colpiscono i nostri operai del remo i quali, in buona parte, hanno anche l'abitudine di passare le notti
nelle loro barche, sulla superficie delle acque.
Il
clima
di
le
seguenti condizioni
preferenza dall'Africa e rendono pregna l'atmoVenti che dominano oppure venti che provengono dal nord e sono d'acqua, vapor di sfera freddi. Havvi una notevole differenza nella temperatura dei canali so-
non penetra il sole e a causa dell'evaporazione molta umidit sale alla superfcie nelle ore vespertine. Tutte queste condizioni, sia per l'effetto del raffreddamento della superficie del corpo, sia per effetto stesso dell'aria fredda introdotta nell'apparato respiratorio,
leggiati e dei rivi in cui
malattie) pleuriti (3,5) pneamoniti (6,2) che appunto sono quelle che col reumatismo articolare (8,1) costituiscono le malattie pi frequenti. Dalle tabelle noi possiamo dedurre che sono appunto le malattie
le
che colpiscono
maggiormente i nostri lavoratori della laguna, che a queste succedono le forme di bronchite cronica con enfisema. L'enfisema si manifesta pure in loro anche indipendentemente dalle affezioni bronchiali e polmonari.
Gi5
1']
l'etTiillo
(l?l
liivuro
muscolare
in
ma
nel
nostro
su
,
:i
della barca,
rematore alla veneziana fende l'onda col remo ap|>oggiato sulla forcola e lo ricaccia all'indici ru vincendo la resistenza deiraci|ua e in tal
fare porla in alto
tal
ambo
le
si
che quando
atto inspiratorio, pi
ma
nel
gioco
le
mu-
basso
le
torace.
N^
si
la
concorrono nello stesso tem|o le azioni del muscoli flessori del tronco che, se non come muscoli estensori, sono Conliniiamente in gioco f>erch<^ si alterna incessantemente un moviment" di modica flessione e di inodic<j raddrizzamento del tronco ad ogni gin dt remo. Nessun muscolo, .si pu dire, rimane inerte, nel maneggio del
i
I
alla veneziana. Perch<^, ritto sugli arti, il gondoliere che v poppa tiene la gamba destra alcun poco indietro della sinistra, m nendo fra loro una distanza di circa quaranta centimetri e ad ogni alto di Sftinla del remo rizzasi sulla punta del piede intervenendo spessi movimenti (li modica flessione di ambo gli arti, ai quali consegue pii il movimento di estensione dei medesimi. E cosi pure complessi e multipli Sono movinn'nti delle braccia, di sollevamento delle spalle in ispecie della sinistra, se il vogatore sta a poppa, della destra se a prora; di
i
remo
ed a questi movimenti si associa spesso capo sul collo, s che, ripelo, nessuna jiarte certo della nuiscolatura del corpo si sottrae all'aziime sinergica, equilibrata in tutte le sue |>arli. Un tale lavoro adunque porta con si" un notevole dispendio di forze e, come naturalmente si deve supporre, una notevole produzione di calore. La stessa fatica muscolare incombe al prociere il
:
un leggero
flettersi del
In-.ici-io sini^li-o
movimento
V.
col destro.
appunto per avere quulolic tlalu sullenliia iii quoslu lulioa volli muscolare del mio gondoliere. K questi giovane dell'eia di 28 anni, non alcoolisla, di costituzione scheletrica regolare, statura di 1,71 1 2, peso Kg. 73. L( sviluppo muscolare suo ^ ottinto, pannicolo adiposo normale, sanguiticazione pure normale: nulla presenta a carico degli organi respiratori all'infuori di un lieve grado di enfisema polmonare; il suo torace misura cm. 98 1|2 fra le uammelle. suo polso, dopo il riposo della notte, oscilla da 6i a <S pulsa/ioni: 11 nel pomeriggio verso le cinque, oscilla da (iS a 70 allo stato di riposo
l'are
perfetto
:
64d
l'arteria
presenta un leggerissimo grado di aumento di resistenza al tatto, tuttavia la pressione arteriosa misurata collo sfigmomanometro di Riva Rocci
allo stato di riposo arriva
mm.
i
toni
numero
16 a 18, la temperatura si aggira su una media que, allo stato pure di riposo ad una media di
in quantit
secreto renale
si
normale
ed
in tutto
normale,
si
le
funzioni digerenti
nelle
com-
piono
stiche
perfettamente
di ereditario
:
bene.
Nulla
di
riscontra
ciato a 13 anni
ad occuparsi
di
questo mestiere:
gressa degna
si
di nota.
lui soltanto
:
6-8
respiri
ma
media intensit e della durata di 10 - 15 minuti, un aumento di 4 - 6 pulsazioni al minuto, e di bastano pochi minuti di riposo perch sia il leggero
ansare come il battere pi frequente del cuore cessino. La temperatura dopo tale modico lavoro non subisce oscillazioni, n si nota alcuna variazione allo sfigmomanometro di Riva Rocci, n l'esame obbiettivo dell'apparato circolatorio centrale dimostra che vi sia ampliamento nell'aia
cardiaca.
Ma se la remata dura con intensit maggiore del comune per un tempo assai lungo, allora intervengono delle modificazioni pi rilevanti
e pi durature, le quali si
manifestano
pi
specialmente
il
sull'apparato
di
Cos
polso
dopo mezz'ora
massimo di 104 battute: il respiro oscilla da 28-30 e la pressione media delle arterie pu crescere perfino di 10 a 15 mm. di mercurio. Esaminando l'apparato circolatorio centrale quando il lavoro stato molto intenso si riesce ad avvertire che il margine destro del cuore un po' pi sensibile all'esterno
intenso vogare arriva ad una media di 96 - 98, con un
di
quello che fosse antecedentemente n il polso ritorna alle condizioni normali se non dopo trascorsi 12-15 minuti; qualche volta anche dopo 20 minuti si hanno i sgni di una pi concitata azione cardiaca. Come
:
il Mosso aveva constatato il respiro ritorna pi presto alla frequenza normale di quello che vi ritorni il polso e di solito si osserva dopo 6-8 minuti il respirare gi divenuto tranquillo: solo talora questo accade dopo 10 - 12 minuti ed nelle giornate nelle quali domina lo scirocco. Misurando la temperatura del corpo dopo un lavoro intenso ho osservato, nel mio stesso gondoliere, che la media dell'accrescimento della temperatura di tre linee, solo qualche volta e con cielo afoso riscontrasi un accrescimento di 5 ed anche 6 linee. facile ed abbondante la traspirazione cutanea e questo non solo osservai nel mio gondoliere ma anche in tutti i gondolieri in genere, dopo fatiche di qualche entit. S che in conclusione, dallo osservazioni fatte nel mio caso, io posso de-
gi
duriV
clic
luliche
modiche
Irui
,iji|m Uilii
mutiiin
ii/ilu
luna
lUIl/IOIlt?
n.'IIa
termoregolazione
media
il
cencon lieve ampliamento dell'aia cardiaca: nelle faliclie intense viene modificata la termogenesi con un aumento di calore il quale per (* l'orse modico, perdio la dispersione del calore si compie nioltr>
si
muscolari
risente
lene all'aria
il
Ma
egli certo
che
vi
si
se
la
pressione
nonostante che
periferica <|ualo
siano (attori
riscontra
nei
come
corpi
dell'ahhondante irrorazione
sudanti, la pressione
il
aumenter
tanto
pi
lauto
pili
se vi
si
vaso-dilatazione e favoriscono
restringimento
vasi:
questavaso-costrizione
che
aumenta
la
un valore non
gondolieri
che colpisce
nostri
sappiamo
f^
un
le
fattore
intenso dell'arteriosclerosi; per quel conpassivamente ed attivamente dei vasi che mettendo
continuo gioco
fibre
moEd
probabilmente anche con meccanismo cosi complesso che agiscono le cosi dette cause reumatiche che tanto spesso influenzano gondolieri e barcaioli tanto da dar su 1157 malati un numero di 87 colpiti. In mezzo
i
i
degno
di
nota
il
fatto
percli^
se su 1157 malati
di iwfritiil
notammo
cronica
19 casi
di nefrite, questi
coli'
furono
nella
massima parto
in
relazione
arteriosclerosi
di
e collalcoolismo. Forse
molte
il
fattore
lieri
del tubo digerente nei gondosono assai scarse e |)revalenti nell'intestino in confronto allo stomac*. La conferma di luesto la troviamo pure nei dati desunti dalle labelle di mortalit dei gondolieri e barcaioli in questi tre ultimi anni in
alterazioni
Venezia.
Dal 1903
al
1905.
di
nefrite,
ma uno appena
dell'et di 17 anni,
un<>
36 e
gli altri di et varia dai GO agli 80. Tutta piesta serie di influenzo dannose, delle quali abbiamo
di
sopra
trattiito,
una precocit
a
<Plitir.>
di sviIup{>o nell'al-
|i:ntii'i'
il;l|
fTi
lIlfliMUOllie-
mente un
progressivo
pollo.
si
648
che va facendosi poco a poco che nella tarda et frequente trovare delle alterazioni molto manifeste tanto da avere spesso l'impressione di vere trachee di
lieve indurimento delle arterie
non abbiamo potuto trovare che di rado in mezzo che uno scarsissimo numero di aneurismatici; nella statistica pubblicata dal Luzzato non figurano n barcaioli n gondolieri; su 1157 malati, solo due casi di aneurisma in due barcaioli, nell'uno dei quali il processo ha tratto origine dal tronco brachiocefalico. Quest'uomo che aveva contratto la lue celtica faceva il mestiere del peataio, conduttore cio di una grossa chiatta carica il pi delle volte di materiale pesante che viene guidata nei luoghi ove profonda l'acqua a forza di remo, nei canali ove l'acqua poco profonda, puntando il remo sul fondo del rio e spingendolo non solo colla forza delle braccia ma col petto, a destra o a sinistra a seconda che il
tutto ci noi
di
Con
alla
serie
endo-aortiti ateromatose
conduttore
si trova sulla destra o sulla sinistra dell'imbarcazione. Tale lavoro pi proprio di tutti g'.i altri, come ben si comprende, ad arrecare traun)i ai visceri contenuti entro il torace ed a portare un aumento
di
Il
sua affezione
un rigonfiamento a clava,
lungo
il
delle
mano
plesso
brachiocefadiffusa alil
l'arco dell'aorta
da raggiungere
la destra
il
volume
di
della testa di
sinistra che,
come
un
feto, si
per
si
buon
il
tratto
Ma
condizioni di arterio-sclerosi
numero
proposito
degna
nota l'osservazione fatta in un gondoliere che entr nella mia divisione nel 1905: in esso si avevano segni corrispondenti alla claudicazione intermittente qualsiasi volta
forza
il
egli voleva adoperare con maggiore remo. Insorgeva allora un dolore discretamente intenso lungo il
le forze
venivano a cessargli come d'improvviso che era costretto ad abbandonare il remo tutto ad un tratto.
In
un
troviamo che
individui,
le affezioni
del centro
circolatorio
sono verificate
in
67
cio nella
proporzione
la
Ma
se
noi
indaghiamo
vera causa
et
di
queste alterazioni
scarsissimi
avanzata: sono
vizi valvolari
come ognuno
sa,
colpiscono di preferenza
lavoratori manuali,
nelle quali
per converso
mentre sono pi
si
trovano in scarsa
frequenti
i
~
Basta
per
veilt'i'o
041
ffpL'li
ti!tinii
trr
antii
che ss realmente in questo triennio si morti per malattie di cuore in pro[)orzione di 38 rasi j>j lieri e larcaii)li, il che corrispondr al 21),'.) " della mortalit la principale causa di decesso; pure su questi 38 individui, sorpassalo ^di 80 anni: 11 erano fra 70-80, 11 fra 60 e
-^ll
i
ti
i
avevano
70; G
fra
50 e GO; tre soltanto fra 40 e 50 e due fra 30 e 40. Il cho dimostra ad evidenza la natura del processo morboso che, come si detto,
i
processi di
anche nei
sendo detti che forme
vizi
valvolari
pin
d.'ll
|f..rr,laon
di Corrigaii.
Da
ultimi)
una
nulizia
e!
che
gon-
dolieri ed
giungono
d'l
pi spesso
1800
ci
ad una et avanzata. Dalla statistica ciseconda de' vari pr<)fesilice che su 100 maschi dai 25 anni in su.
lo
di
stesso fatto
si
pu dediretta:
.jitindici
tabelle di mortalit
i
da
ni
me
70;
90
atiiii;
45 dai
CO
10 e
40.
.It-siniii'
.kump
siai..
civii.'
di
\ .mipziji
deduce che su 181 morti fra gondolieri e barcaioli. 20 avevano passalo l'et di 80 anni, 48 erano dai 70 agli 80, 44 dai 60 ai 70; 13 soltanto dai 10 ai 40. VA un altro dato lo p<:)3siamo pure dedurre dall'et dei barcaioli e gondolieri accolti nel Ricovero di Mendicit dal 1900 a tutto il 1905. Nel 1900 furono ricoverati 17 fra gondolieri e
bari-aioli dei quali
raggiunto
e
tutti
.lai
l'et di
5 soli dai 70 ai 75, gli altri dai 75 agli 85; uno aveva 88 anni. Nel 1901 furono ricoverati 5 inabili al lavoro 75 agli 85. Nel 1902 ricoverati furono 3, uno di 76 anni,
i
82 e uno di 87. .Nel 1903 barcaioli e gondolieri ricoverati furono 10, uno al dissolto dei 70 anni, (pmltro dai 70 ai 75, gli altri tutti dai 75 agli 85. .Nel 1904 entrarono nel Ricovero G, tulli fra 70 e gli 80 anni: infine -nel 19()5, di sei entrati, uno solo aveva 73 anni, gli altri variavano dai 78 agli 85. In pieslo primo periodo del 1906, sei sono slati gli entrati e fra questi tre hanno sorpassalo gli MO aimi, gli altri Ire dai 70 agli 80. Oltre queste notizie che io devo alla cortesia del valente collega Fiorioli Della Lena, direttore del Ricovero di .Mendicit, dalle taln^lle grafiche si desume che tutti questi infermi avevano ateromasia spi entsenia polmonare, catarri bronchiali cronici e solo in alcuni qualche
di
i
uno
insufficenza delle valvole aortiche e qualche insuffcenza mitralica sempre in relazione coll'ateromasia intensa: tulli o presso che tulli si sono dati
nella loro vita all'uso
abbondante
dell'alcool.
650
Si conclude da questi dati che i barcaioli e i gondolieri possono giungere e giungono con frequenza ad una tarda et. E vero che si potrebbe credere che a questi mestieri si danno soltanto coloro- che hanno
sortito
di
membra,
ma
egli
si
necessario
os-
queste professioni
fa in et poco pi
che
infantile,
nella quale
epoca
si
pu
soltanto approssimativamente
presumere
i
lo
uomo
della
ed inoltre in realt se
persona,
molti fra
ed aitanti
non superiore alla media. Ho istituito ricerche per vedere se era maggiore la proporzionalit dei morti fra i barcaioli ed i gondolieri, se maggiore il numero dei longevi in questi ultimi, che, come ho detto, minori hanno le fatiche, pi laute le avvene per parecchi
di taglia
ma
soltanto sugli
medica da
me
ora diretta, in 16
mancando
si
numero
nere: solo
di
arrivano al
numero
600) e
manca
numero
degli altri
non
neces-
saria
resto
dei malati
ho raccolto
sotto
nome
generico di barcaioli)
hanno dato una proporzione di mortalit del 12,7 7o- Riguardo la longevit scaturisce che un po' pi numeroso il contingente dei barcaioli che muoiono in et minore di quello dei gondolieri: pur tuttavia anche fra i barcaioli non pochi hanno raggiunto et tardissima. L'interpretazione di questa longevit, secondo il mio parere, si deve ancora nella vita attiva, all'aria aperta e questa spiegazione trova conferma nei dati che desumiamo pure dalle cifre dei raccolti nel Ricovero, ove troviamo altres un certo numero di marinai che hanno raggiunto una et avanzatissima. E non piccola influenza deve pure avere l'aria satura di esalazioni salso-jodiche che i nostri lavoratori della laguna, come i marinai,
quotidianamente respirano.
contrasto con
tali
In
rosei
dati sta
il
numero
dei tubercolosi
che
senza essere notevole, tuttavia raggiungono la cifra di 56 casi su 1157 malati e su 480 malati raccolti nel riparto speciale dei tubercolotici negli
ultimi 3 anni
colosi
sommano
a quella
di 21.
Per
la mortalit
casi di tuber-
polmonare
in questi ultimi
tre
anni
a Venezia,
fra gondolieri
a 20 su 181. Egli , che, come giustamente faceva notare il Vivante, anche a Venezia ed anzi a Venezia forse pi che altrove, la tubercolosi in rapporto coU'affoUamento e eolle condizioni antigieniche delle abitazioni, si che in molta parte vengono neutralizzati i vantaggi della vita all'aria aperta. E quando poi noi pensiamo che nostri lavoratori del remo vanno
i
barcaioli, arrivano
e del pulinone, tanto
niti,
051
da aversi su 1157 iimlali, 40 pleuriti, G8 pneumoche induhbiamerito predispongono alle alterazioni specifiche del polmone col lasciare un terreno pi proprio e pi fertile noi dobbiamo condanni della tubercolosi jKjImochiudere che sarebbero certo maggiori nure in loro se non avessero l'anlidoto continuo della vita all'uria aperta.
i
E siamo
tanto pi convinti di
statistici
raccolti
dal
Vivante sulla mortalit per tubercolosi a Venezia a seconda le varie professioni. Da tale stutistica che prende in considerazione il numero dei
decessi che
al 1901, si
tssia la
possidenti
maschi
di
(3,24)
3,0G,
mentre invece
"/,^:
gran lunga superata da quella degli altri da me osservali, la mortalit ma forse vi ha contribuito la influenza del
Rodano, che cio
il
infier
su lutia la popolazione.
quente
remo
sul
pm n-'sommo
essere fino
che fra
ci portano continui traumi al contenuto toracico, pu un certo punto confermato da noi che aIbiamo osservato peatai che danno un vari generi di barcaioli sono appunto
8ui
i
maggior contributo
alla tubercolosi.
Un
grafche
desumiamo
come
Comune
di \'enezia
e dalle
i
che vanno dal 18G8 al 1890: ed bronchiali, polmonari e pleuriche molto maggiore nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio, che negli altri mesi, il che corrisponde al periodo del freddo umido. Su 1157 malati, come abbiamo detto, abbiamo avuto 68 pneumonitici con una mortalit^x
disotto
dei
di 20, cio del 29,5
i
i
"
ma
nessuno
al
i
30 e 50 e GO; sei fra 50, ciiuint; fra GO e i 70; tre fra 70 e 80; il che indica quindi che la pneumoniie quasi esclusivamente mortale nell'et adulta e nell'et avanzata. Le tabelle di mortalit dello Stato Civile di Venezia danno che su 30 anni,
i
stn
fra
disotto
i
tre anni ultimi, nessuno morto al 50 e i GO; noce 40 e 50 i sei fra Ira 00 e 70; tredici fra 70 e gli 80; uno fra gli 80 e i 90. Da tutto ci noi dovremmo concludere che la vita del barcaiolo in 1,'enerale, del gondoliere in ispecie fra tutte le altre, una delle pi igieniche e che minore sarebbe il numero dei malati e maggiore il numero dei longevi qualora fosse dato di togliere loro il vizio dell'alcoolismo e di fornir loro abitazioni salubri che togliendo la possibilit dei contagi disastrosi portasse altres al rinnovamento morale coll'altrarli a rimain'r.^ nelle pareti domestiche e indurli a fuggire le osterie.
:2
morti
di
dei
40 anni;
remo
all'aria aperta,
652
fatti:
due
l'utilit dell'esercizio
del
come mezzo
di
rinvigorimento della
membra
e del-
l'intero
organismo:
l'utilit
l'ingresso dell'aria,
che
vi sia
gli
operai
possano tratto
berante
il
che non
essi
devono stare
chiusi e polverosi.
Esammando
volte,
gondolieri in et avanzata, riscontriamo il pi delle specialmente in coloro che hanno agito in tutta la loro vita come
i
un grado un
dorsale nella
po'
un
po'
meno accentuato
parte
sua pi alta, che verificasi nei nostri vecchi lavoratori del remo: ed oltre alla curva di compenso che ne succede, riscontriamo anche talvolta una lieve deviazione laterale a destra della regione lombare. Ma solo raramente si osservano notevoli deformazioni dello scheletro, e ci perch come fin da prima ho detto, nei rematori alla veneziana esiste un vero
equilibrio delle forze muscolari, azioni
sinergiche e
proporzionali fra
muscoli
meno
Le
impongono un
in
esercizio
continuato in
nei bar-
manifestamente che
volli
altri,
dilatazioni
varicose
delle
vene degli
arti inferiori.
questo proposito
richiedere al
dalla sua
nosologici della
di barcaioli operati
2500 entrati: inoltre ricoverarono soltanto nella sua divisione 11 barcaioli affetti da ernia, mentre si potrebbe credere che per la posizione eretta, pei movimenti di flessione del tronco
totale di pi di
un
pei quali
si
comprimono
visceri endo-addominali e
aumenta
la
pres-
sione
stino
fuoruscita dell'intefin
dai
a tutto
ci
pi robuste le
pareti stesse,
le
anche questo sarebbe un argomento in appoggio sempre pi del concetto che l'esercizio del vogare alla veneziana porta vantaggi enormi sul rinvigorimento dell'organismo in gepareti delle vene; e se ci vero,
parti.
Il
Presidente ringrazia
il
R. e apre
la
discussione
sulla
relazione
huti. P2zini:
svihi|i|io nelle
653
Domanda
arti
al
relatore so
in
ossa degli
si
inferiori
quelli superiori,
come
Il
d'ordinario
diverso sistema
in
nel
remare.
le
Pro/'.
rilievo
afferle cifre
ma/ioni del
di
rati
Vitali ed
il
valore di (pieste. Se
fra
si
confrontano
di
polmonare
le
barcaioli
Venezia e lavo-
\'enezin
in
ambienti
industriali,
vitii
come
altre condizioni di
ed abuso
di
vede subito la giando im|iorlanza di queste condizioni di lavoro sulla genesi della tubercolosi medesima. Ci <^ oggi tanto pi impor-
Congresso
inalale,
vi
come determinante
Vitali:
Risponde
al
prof. Pieraccini
che
l'azione
meccanica
pungenti
sugli
delle polveri
bercolosi, essendo
danni meccanici
dello
polveri
le
angolose e
Prende
in
considerazione
sue
osservazioni
che ammalano di polmonite fra gli scaricatori delle scorie Thomas. Tali polmoniti sono di solito mortali, e l'alterazione del parenchami polmonare di natura profondamente necrotica senza che vi siano
i
caratteri della
gangrena polmonare
abituale.
Prof. M>'nozzi:
e di cemento.
Il
Domanda
Thomas
sull'apdi
calce
Presidente d
la
parola al
dott.
(Giannini
per
la
comunicazione:
La
Lo
fatica
di
i
tram.
intellet-
'':'
Iiv.ii-i
che richiede maggiore energia. Per il manovratore che guida il Iram, lo sforzo UK-ntale deirar/'Viziono reso pi esauriente dal senso del pericolo e della premura. I.a vista, l'udito, debbono essere completamente impegnati neW'nttuali quello
('
tt'n:ione.
Il
giudizii,
e le facolt esecutive,
ai
proporzionalment'
veicolo.
mezzi
organici
ma
alla
velocit
del
K perci la fatica enorme che sfugge consuma in breve tempo sistema nervoso
il
054
ESPERIENZE ED OSSERVAZIONI.
1." Il potere di concentrare la propria attenzione diventa per qualche tempo pi elevato, dopo rapidamente diminuisce. L'esercizio delle
l'immaginazione,
la
fantasia e la
tendenza all'indolenza mentale; delega volentieri, e completamente ad altri la cura dei propri interessi. A." Qualche volta possiamo scorgere sintomi di neurastenia colla
lettiva.
Aumenta
RIMEDI.
Interrompere frequentemente
controllore.
sulle Prof. Deooio: Chiede spiegazioni sui turni di quante ore sono avvengono oggi e se sulla frequenza degli infortuni che ore dei pasti e come sono in rapporto colle ore di servizio.
il
lavoro, alternandolo
con quello
di
Il
di
Prendiamo un esempio di fatto che io ritraggo dal vero. Un giovane muratore al servizio di una Ditta costruttrice di uno stabilimento enologico in cemento armato, in un giorno dello scorso luglio, mentre intento al proprio lavoro allo scoperto sole della nascente
27 anni
fabbrica,
stramazza
al
suolo per
colpo di sole; e
si
non
tasse a respirare per qualche ora. Andato sano sul lavoro, era riportato
a casa agonizzante e
I
ivi si
i
compagni
di
lavoro e
ma
i
perch
domanda
nulla
dovere
agli
perch quell'operaio
muratore, essendo
io
importante ho sentito il dovere di portare a questo Congresso argomento perch di qua possa partire un raggio di luce che illumini la pubblica, quella luce dell'analisi etiologica che noi medici coscienza abbiamo il dovere, prima d'ogni altro, di far conoscere e diffondere in
nome
della
scienza
delle
sue
giuste
legittime
applicazioni
nei
~
f^iiidi/i
055
Pu ora
violenta di
dubitarsi
tifila
cosi
Ed
etiolop^icamente
rome classificheremo
il
non tra
le
traumao
psi-
di oriiriiif meecnTjirfi
gruppo?
l'insolazi-.n.- j.^-^^.i .,-. n-
E come potremo
e se
disconoscere che
.isM-nuta
in atto di lavoro,
per
necessit
al
di
questo egli
sia
straordinariamente
esposto a
lavorare
l'iii
sole,
l'insolazione causa, ed
mezzo
Se
in
il
del
rato,
determinazione del funesto effetto dell'azione solare? quel dato giorno e in quel determinato luogo egli non avesse lavonon sarebbe anch'oggi vivo E sarebbe egli morto se avesse lavoi?
rato all'omltra?
sit del
Ma
non
la nec^s-
Dunque,
rischio a tutti
lavoro
rese
;
all'operaio
fu
fatale
una causa
comune
pot^ essere a
il
lui
lavoro e l'infortunio.
in
trauiuatosi
e
di
occasioni di lavoro,
nesso
per
tempo
stessa
medici
la
luogo con questo hanno e debbono avere per noi considerazione: poich nel colpo di un grave (causa
come
in
nel
come nel fulmine (cause fsiche) trauma psichico non possiamo vedervi che varii modi dell'ale
cause
rischio del mestiere individuale o rischio genecause generiche perch comuni a tutti mn '>- esiziali dalla condizione di esserne colpiti sul lavoro. La giurisprudenza per opera di alcuni valorosi magistrali e gi
rico dell'industria; queste,
come o
puramente traumatici. Al nesso diretto ha saputo, con aurei esempi, apprezzare tutta la
Alle
|otenzialita
consi-
non avendo perduto la visione delle vittime ha intravveduto le alte finalit di una legite che deve mirare all'equilibrio fra il profitto e il danno ricavabile dal lav<.>ro. E termino proponendo alla discussione ed approvazione del Congresso
dell'effetto;
questa conclusione:
< Le Iraumatosi fisiche (insolazione e fulmine) avverantesi sul lavoro o in occasionalit di questo costituiscono infortunio sai lavoro .
Ing. Basegglo: Consente in
056
pinante,
ma
osserva che
l'articolo 7 della
risprudenza bastano a stabilire che, se l'infortunio avvenuto nel luogo dove si compie il lavoro, esso deve essere considerato come tale anche per quanto riguarda l'indennizzo dovuto alla famiglia, in caso di morte.
Aggiunge
di sole,
che, se
il il
trauma
di
infortunio,
stabilire
che
il
trauma
ci
Quanto
che
gli
i
pretendere
come fanno
in
inverno per
il
gelo.
che
Congresso ha gi emesso un
le industrie.
completamente
le
nabei, crede per che dovendosi formulare un ordine del giorno che possa
in certa
maniera servire
il
di
appoggio autorevole
per controversie
legali,
L' insola.:; ione che avviene per condizioni di lavoro deve essere considerata, dal punto di vista giuridico,
Richiama l'attenzione del Congresso sopra ad un condannabile da ogni punto di vista che avviene nell'esercito, ossia alle cosi dette gare di marcia. L'Allevi sostiene che le gare di marcia non rispondono n ad una necessit militare, n ad un bisogno fisiologico, perch l'allenamento alla fatica e lo sviluppo muscolare non s'ottengono
Dott. G. Allevi:
fatto
coll'intensit
ma
con
la continuit
metodica degli
esercizi.
Congresso fa
voti che le
si
indicono neWeserdalle
leggi
siano disciplinate
in
modo da non
allontanarsi
della
fisiologia.
Dott.
Vasta: Propone
il
// Congresso
fa
voti
1." che lo Stato protegga la vita dei soldati esposti ad insolazioni grandi manovre con mezzi adatti (copricapi bianchi e leggerissimi, applicazioni di vesciciette con sottili strati di gldaceio); 5." che lo stesso jacciano gV imprenditori di lavori.
nelle
Prof. C. Binda: Dichiara che in determinate circostanze l'insolazione possa essere considerata siccome infortunio del lavoro, non pu essere
disconosciuto.
La
propria esperienza
lo
le insolazioni
possono
senza
sufficienti elementi.
attribuiscano a
insula; ione.
inurtt; />/t
657
impt-ncrHa
non
[utr
si
la
al
Al-
indicono ncLl'eniTle;/f/i
modo da non
il
allontanarsi dalle
della Jisio-
f fle/rii/it'ne e che
st'if/iont'
Ui'coto:
Allevi.
l)nt(.
presentantt! dell'esercii"
nell'ultra sezione.
^iiMnfT'-
.K^idn"
;ill''
-Ji'iliit.-
r.m jccupato
hott. Ginnnini:
dfi
Troverebbe opportuno
lutti
I
stabilire
sempre
la respon.sii-
comandanti per
.Irr.
gli
infortuni nell'esercito.
Galbarini:
certamente
cola por la
riflessibili, si
danni eventuali derivanti dalle gare di marcia, manifestano per in misui*a assolutamente picscarsit degli individui che vi prendono parte, mentre gli stessi
in
dannosi eHelti
misura iiilinilamente
la
di
le
gare
VI
di
manovra per
perch
partecipano centinaia
che per solito ricorrono su chi {arteeipa nelle gare di marcia che non sono mai obbligatorie. Quindi senza pregiudizio per l'ti lucazione militare, con vantaggio dell'igiene e della salute dell'esercito, a somiglianza degli Stali pi progrediti negli ortlinanienti militari, A de?<iderabile che le grandi esercitazioni avvengano in autunno. Vista rimportanza degli ordini del giorno presentali, il l'resitlente crede opportuno presentarli pel voto alla seduta prossima che si terr a
fisica assai inferiore a quelli
sezioni liunite.
L'assemblea a|>pruva.
li
Iti
Presidente d <|uindi
la
parola al
doti.
l*.
comunicazione:
Prevenzione
Dalla
trattamento
JeHastissa
di
si
Ja
L;as
fabbricazione.
del
carbon
fossile
complesse, che
possono riunire in Ire gruppi: Solide: coke e sostanze minerali; Liquide: catramo ed acque ammoniacali;
Cansose: costituenti
il
cosi detto
gas illuminante.
42
In esso noi
65S
tre
dobbiamo
alla
specie di
so-
stanze:
Sostan:;e
tici,
illiuninaiiti:
benzene, toluene
altri
carburi
aroma-
inutili:
acido
carbonico,
idrogeno
la
solforato,
ammoniaca, solfuro
gas illuminante
sua tossicit?
secolo
Dalla scoperta
Filippo
prima che gli igienisti si occupassero del gas illuminante. Si nel 1841 che Tourdes, in occasione dei casi di asfissia occasionati a Strasburgo dal gas dell'illuminazione, pubblica una relazione assai importante su
questo argomento,
tossico.
ma
non
Poco dopo
ed
Devergie
la tossicit del
agli idrocarburi
irrespirabile.
all'idrogeno
carbonato.
gli
N3'^sten
lo
Tourdes ed Orfila
sua innocuit. Infine Layet, con una serie di esperienze assai dimomette in causa l'ossido di carbonio; esperienze che Bruneau, suo allievo, ha riunito in una eccellente monografia. Tra tutti i suoi componenti il gas illuminante deve adunque essenzialmente la sua tossicit all'ossido di carbonio, il quale vi pu essere contenuto in proporzioni variabili. Cosi l'analisi di Bunsen d il 6,64 quella di Ilempel l'SVo. quella di Heidelberg r8,88 7o; masi pu giungere anche al 15-20 Vo* I^i genere gli igienisti ammettono un contenuto
la
strative,
>
il punto di vista dell'igiene gas illuminante non contenga pi del 5-7 7n CO e traccio d'idrogeno solforato e di combinazioni solforate in genere. assai pi Ma, secondo ricerche di Fodor, la dose letale del C
il
il
0,04
"/o
ammette
possibile
morte per avvelenamento da gas illuminante, senza che la sua concentrazione sia tale da provocare esplosioni; tanto che il trovare una lampada accesa dove deve essere avvenuto l' avvelenamento, non lo
esclude (Hoffmann).
Ricordando questi fatti facile intuire quanto grande sia pel lavoil pericolo che offre l'industria del gas illuminante. L'avvelenameato da ossido di carbonio stato oggetto di numerosi ed autorevoli studi sia per quello che si riferisce alla clinica, sia per quanto riguarda l'igiene e la medicina legale. Non occorre quindi che descriviamo minutamente la fenomenologia dell'avvelenamento da gas luce, n che ci fermiamo sul meccanismo d'azione di esso, che, come noto, si esplica essenzialmente sul sangue. Per quanto ha attinenza col nostro tema bene per ricordare che
ratore
il
65b
gas illuminante, come l'ossido di carbonio, pu agire in due modi: in modo brusco, fulmiiianle, ed in modo cronico, Ionio. Quando il gas illuminante, puro o quasi puro, penetra di colpo nel polmone, l'oporaio cade come fulminato. Sedillot ha descritto delle osservazioni
di
mortt'
"|uasi
istantanea
in
Bruneuu
ha
riferito
due casi
di
morte
ol)li
una
raccolto
gas,
di
che
usciva
occasione
terminalo fortunat^imente
la necessit assotutti
i
in guarigione,
provviste di
sussidi
terapeutici doll'asfissia.
gas illuminante non agisce che dopo un certo tempo: in un ambiente carico di gas e dopo un periodo di tempo variabile si accascia e stramazza a terra. I sintomi iniziali sono incerti, anche perch le vittime scampate al pericolo poco sanno riferire delle sensazioni provate. Sembra che si manifestinr dapprima dei dolori di testa molto forti, vertigini, disturbi dell'udito e della vista; poi movimenti si fanno ditlicili, il polso si fa piccolo e frequentissimo, ed a poco a poco l'indiviluo diviene incosciente. Talora l'operaio, sentendosi male,
Altre volte
il
un
operaio
lavora
si
si
fa tirar fuori,
ed alle
quadro supradescritto svanisce. Gli operai, paragonando nel gergo del mestiere il gas al vino, forse perch queste asfissie hanno ai loro occhi qualcosa di analogo all'alcoolismo acuto, chiamano l'a^^fissia una nhhrincad'ra, ed usano per denotare questi asfissiati che subilo si ristabiliscono dello frasi caratteristiche, prese appunto in prestito dalla terminologia dell'alcoolismo. Queste asfissie lievi, queste piccolo intossicazioni successive, opjjure certe intossicazioni tanto leggiere che non danno neppure fenomeni manifesti, portano inevitabilmente alla forma cronica dell'avvelenamento, la quale si manifesta generalmente come una semplice anemia. Ma in certi casi questa pu farsi grave e prendere l'andumento di un'anemia perniciosa progressiva; talora invece predominano i fatti nervosi, (nevralgie, paralisi, vertigini, debolezza psichica, ecc.), in modo da simulare una paralisi progressiva.
di
prime inspirazioni
aria pura
Onde
stabilire
quando
il
pericolo
di
dell'asfissia
da gas
principali
illuminante
sommi
fabbricazione.
Esse sono quattro: a) distiUmione del carbon fossile; h) epurationc rpu ni; ione chimica; d) immwfdsstnnmento. Inoltre possiamo aggiungere una quinta operazione, che serve allo smaltimento
Distillazione
del
660
carbon fossile.
una temp^^ratura
di
SOO^-ISOO",
possono
ci
essere soggetti,
ma
assai
pu
o
il
storte,
od anche durante
caricamento e scaricamento dei forni; per gli addetti allo quando gettano l'acqua sul coke vampante.
spegnimento,
in questi due generi di lavori gli operai si trovano esposti ad cause che possono renderci conto dei casi di asfissia citati dagli autori; vale a dire all'influenza complessa della temperatura elevata, della rude fatica muscolare, del bagliore dei focolai, della polvere e del fumo dell'ambiente, del sudore profuso e della sete inestinguibile che li
altre
Ma
travaglia.
Una
pulitori delle
colonne dei
forni,
quali,
stanno in
sopra
le
Ma in generale si pu dire che nella prima operazione l'avvelenamento n acuto, n cronico si verifica; nei pulitori delle colonne si ricaratscontra una forma cronica leggiera, che assume generalmente
i
teri di
un'anemia.
fisica.
il
quale
Durante il secondo tempo della fabbricazione, col gas delle impurezze che vi si trovano semplicemente mescolate (catrame ed ammoniaca), il pericolo dell'avvelenamento quasi nullo. Il gas illuminante aspirato dagli estrattori e spinto nei condenEpurazione
si
spoglia
satori a colonne e ad acqua, attraversa nei lavatori uno stillicidio di acqua fredda che arresta l'ammoniaca, ma tutto ci deve farsi, e si fa effettivamente, senza esalazione alcuna di gas all'esterno. Epurazione chimica. Coli' epurazione chimica il gas viene liberato
dal
solfuro
di
carbonio
dall'ammoniaca
salificata.
In questo tempo
il
coperchio
folate
delle
prima
gas nocivi; sono questi essenzialmente vapori ammoniacali e di idrocarburi volatili, che possona dare morbose manifestazioni, per ben diverse dall'avvelenamento da gas
continua
di
ma
Immagazzinamento. Questo
si
compie automaticamente,
col
racco-
gliersi dui
dOI
gas dej*iiralo uci cosi ildti ga/-. ..,..., enormi rampane capoun bagno di acqua, le quali, abbassandosi spingono il gas nelle tubature verso punti di consumazione. Il pericolo dell'asfissia esiste in questo ambiente in due casi: il primo. che succede raramente, ma pu dar luogo a fenomeni gravi, accade durante la pulitura o riparazione delle campan' p dei bacini in cui esse sono immerse; il secondo caso, che si verifica pi s{>esso, ma non causa inai fenomeni imponenti, succede durante lavori nei pozzi laterali ai gazometr. Durante la pulitura dei gazometri e dei haciiii si danno dei veri casi di iiii'tlismo, nei piali, senza voler indagare cogli untori (Vernois) se i fenomeni siano dovuti al CO o non piuttosto all'acido carbonico ed
volte in
i
tutti
caratteri
iIoIIm
"^i
vi^rifica
in
altri
nT'imonti
fahbricazione.
I)is(ribuzi()if.
gas jiassa nei regoiaion lii iii<->->i'>ii' dirama per la citt. Gli operai canalizzazione dell'officina e delle strade sono pi esposti
il
che
si
lavori
di
ripulitura.
le
Questi
le
pi grosse
nafte ed altri
che
il
sempre
fa
col
depositare.
tubi e portati
si
all'imboccatura coll'aiuto
un ferro a
ujolteplici
per
mozzo
di corde.
si
Nell'istante in cui
di canalizza/iuiie
od
il
dejiosito centrale,
in
comunicazione tra una derminala zona una certa quantit di gas non
e col|isce
pu essere trattenuta
gli
alcun
modo
come una
folata di vento
operai in [)ieno viso, dando luogo talora a piccoli accidenti tossici, ta-
lora ad
Pericoli
dt'lle
sempre
temibili,
prosontn
la
ricerca
Oltrech^ all'asfissia
un avvediffi-
uno
stato
anemico abialla
saturnismo cronico.
il
illu-
mero
b)
di operai, e pi
specinlmente
.j.-l
.-..l
per
ordine
di
della depurazione.
)ra
in
che consista
come
si
manifesti
nelle
officine
662
ci
riuscir pi facile
il
pi
veramente
tema
della nostra
professionale,
della Societ
Trattando delle misure preventive e curative di questa intossicazione mi atterr specialmente a quanto si pratica nell' officina
Consumatori Gas
ivi adottati
di Torino, di cui
che
provvedimenti
officina, sia di
I
maggiore che di mezzi destinati a prevenire l'avvelenamento da gas luce vanno distinti in due gruppi, secondo che noi vogliamo rivolgerci contro la forma acuta o contro la forma cronica. Per riguardo alla prima i mezzi
le varie mansioni dell' operaio che pu essere soggetto al pericolo dell'intossicazione. II primo dei mezzi preventivi certamente la cultura dell'operaio. In quest'industria, che presenta forse un unico pericolo, ma cosi grave
come
quello dell'ossido di carbonio, l'operaio deve essere edotto della grande tossicit della materia che egli giornalmente produce e del rischio a cui pu esporsi nell'esercizio del suo lavoro. Non sapremmo quindi abbastanza consigliare l'abitudine di conferenze alla buona, fatte da tecnici e da sanitarii, in cui i precetti dell'igiene, i pericoli professionali ed i mezzi per evitarli fossero diffusi nella classe degli operai gazieri. Con
si
sempre dannosi, dipendenti da una certa trascuratezza dell'operaio, basata molte volte sull'ignoranza, qualche volta su uno spirito di millanteria, tal' altra sull'erronea credenza di una supposta immunit pel gas
tossico.
ma
che evita
mansioni dei singoli operai, un provvedimento i fuochisti, certamente l'impianto di caricamenti meccanici. Ci che pi importante si che la distillazione si faccia in un ambiente ampio, in cui la ventilazione sia assicurata da aperture larghe e numerose, praticate nelle pareti laterali ed alla parte superiore del tetto. E questa la principale norma de seguirsi per evitare, coi danni dell'eccessivo calore e del fumo dell'ambiente,
alle speciali
il
Venendo
anche
forni.
fuochisti
ed
pulitori
delle
colonne dei
Lo spegnimento
l'uso
di
lancie
di
abusi per
parte del personale, con notevole deprezzamento del coke, anche questo
Per
gli
di
depunella
esercizio
di
razionale,
tutti gli
su/iuiie
t:
(Hi3
di
specialmente
depura/ione siuiio in piena aria, in sale o sotto tettoie ampie, le casse contenenti l'ossido di ferro, che deve essere vivii
lati.
gazometri e dei |x>/2i laterali di grossa canali/xazione dell'officina e delle strade, alla ricerca delle fughe nel terreno, devono essere specialmente istruiti
|tiili/.ia
dei
ciascun operaio
sente
Questo personale deve essere sufficientemente numeroso, dimodoch alil)ia una sola e determinata mansione. (Quando .si praticano lavori pi pericolosi deve sempre essore proi
il
devono usare in servizio una special- tenuta cht- hmm immovimenti, e devono portai-e alla cintura una robusta cin;.^hia di cuoio con gancio; ad esso, quando l'operaio deve calarsi in pozzi o fosse anche superficiali si attaccher una fune il cui capo sani tenuto da altro operaio restante all'aperto.
Gli operai
i
pacci
loro
.\el procedere a questi lavori bisogna cercare di dare all' operaio quanto pi possibile di aria pura; a ci servono egregiamente ventilatori elettrici. Per questo scopo riesce molto pratico un carrello trasportabile con motore elettrico e ventilatore a foiva centrifuga. Nonostante tutti migliori sussidi della tecnica e le pi rigorose
i
i
norme
sulla fabbricazione,
del
pr(jdotto
non
si
pu
tuttavie impedire
In
certi
dispersioni
all'aiterto
dell'industria.
lievi
queste
lora invece
fosse,
in
cui
cosi
per fjuanto
dire stagnante
sappia che
si
il
gas
le
illuminante
sar
sempre
per
di
devono per
mezzo
prevenire
l'asfissia
isolare
cui
correrebbe
in
gravi
ci
gli
ambienti
Abbiamo
Il
o dell'aria com|iressa.
una maschera o copricapo come si usa pei pervenire l'aria atmosferica mediante un mantice; nei pi perfezionali, come quello della Casa Kning di Altona. vi aggiunto un portavoce, assai comodo per comunicare coll'operaio.
primo
li|)o
fa
("
Del secondo tipo, ad aria compressa, esistono pure vari modelli: il pneumaloforo del W'alclier, l'apparecchio di G;irtner e di Ii'nda. e \'n\>part'cciiio Giesberg della Sanerstoff-Falirik tli Berlino. Mentre primi presentavano l'inconveniente di ilover essere preparati e verificati prima dell'uso, cosa non molto pratica, sjiecialinente ({uando si devono a^;
i
rare in
momenti
di
ed inoltre avevano
i
664
lo svantaggio di un grande volume, che impacciava movimenti dell'operaio in ambienti gi non molto comodi, l'apparecchio Giesberg si presenta sempre pronto e di relativamente piccolo volume. Esso consta di un piccolo cilindro con manometro in cui sono contenuti 250 litri di ossigeno; questo cilindro comunica per mezzo di un tubo munito di robinetto colla maschera, la quale si adatta alla testa dell'operaio per mezzo di un tubo pneumatico; i prodotti della respirazione passano poi nei due rigeneratori, contenenti potassa caustica, che stanno co^ cilindro di ossigeno sulle spalle dell'operaio, come uno zaino da soldato. Con apparecchi di questo genere di cui tutte le officine del gas dovrebbero essere munite, riesce adunque facile l'opera di prevenzione delle asfissie in quei casi appunto in cui esse sarebbero pi facili a veri-
ficarsi.
di
Quanto si detto finora riguarda la prevenzione della forma acuta avvelenamento da gas illuminante. Per quanto essa importi quasi sempre con s anche la prevenzione della forma cronica, che, come prima dicevamo, non altro che il risultato di successive intossicazioni acute
l'operaio
non debba
troppo lungamente lavorare negli ambienti pericolosi e possa soddisfare i dettami dell'igiene per quanto si riferisce al vitto ed alla pulizia perso-
non troppo prolungati, almeno pel lavoro in ambienti annuale per qualche giorno, uso di bagni e di doccie, salario che permetta una abitazione salubre ed una buona vittittazione.
nale. Quindi, orari
pericolosi, riposo
le
buone norme
di
manifestarsi
nelle officine
Dall'epoca
in
cui
si
verificarono
casi di
Strasburgo a venire
il
sino
hanno pagato
loro tributo
a questa forma di intossicazione professionale, e purtoppo molte volte fu un tributo di vite umane. Ebbene: non credo di andare errato affermando che alcune di quelle
esistenze
l'asfissia
si
il
trattamento dele
ben conosciuto
rigorosamente
Ricordando che l'asfissia da gas-luce essenzialmente un'asfissia da ossido di carbonio, ne viene come conseguenza che il suo trattamento deve rivolgersi contro due fatti capitali: paralisi respiratoria ed anossiemia, e si impernia perci su due metodi di cura: respirazione artificiale
ed inalazione
di
ossigeno.
i
Angelo Mosso,
cui lavori
sull'ossido
di
carbonio
della
hanno segnato
una
cosi magistrale
impronta
in
questo capitolo
VMi-.i,
065
tiMiiaiulij di'lla
mori
di
ridare
la
apparente del cu<t i.i j;;,Per mozzo della respirazione artificiale fu vita ad un uiiimale ancln' r|tiandu il cuore A ^ia
ma
la
noi
sappiamo
esperienze
di
Claude Bernard
ehi'
canicamentc eccitando il cuore. Oltre alI't-fTetto m?ccanico e chimico, vi ' un ctTolto idraulic<3, perch la respirazione artificiale, hench^ il cu^n; -;ia fermo, produce un movimento del sangue aerato verso il cuore.
I/of)eraio san'i
<lai
adunque trasportalo
al
in
una camera
lun;^'o,
isolala,
si
liberalo
vestiti
che
lo
stringono
torace ed all'addomo, e
inizieni subito
la respirazione artificiale,
con
insistenza e
ricordare
che
di
nell'asfissiato
da
carlx)S3emoglobina,
una mancala cessione di ossigeno ai tessuti e quindi una anossiemia con gravi conseguenze in tutti gli organi. Ma, secondo ricerche di Donders e di Zunts, la combinazione carbossiemoglobinica non < cosi stabib-
come
si credeva un tempo, tantoch(> facendo agire ripetutamente O si puA riuscire a cacciare ancora il CO. Dreser d'altra parte ha dimostrato 'he la morte avviene soltanto quando il contenuto di O nel sangue cade al disotto del 50 . Bisogna adunque avere nelle officine una riserva di ossigeno e somministrarlo subito ed a dosi generoso al pazionte.
'
L'inalazione di ossigeno e
la
respirazione artificiale
si
possono fare
contemporaneamente
lingua.
quanto
riferisce
il
dott.
Michaelis, gi
di
degli
operai di ricorrere
all'ossigeno,
cui
si
sempre
hanno
res[)irato
come prenderebbero
una bevanda dopo un faticoso lavoro. Il re((i(ngsfcas(en, pure in uso in Germania, non altro che una cassetta, contenente quanto necessario
noi casi gravi: ossigeno, ventilatore, apparecchio di inalazione, ecc.
.\ltri
fatti
ancora
si
cardiaca, la tossiemia.
.\on
si
lascier
adunque ratVredare
le
il
paziente,
torace,
e,
Consigliabili
Jelle
anche
di
coperte
lana calde,
feriori,
pi facili al
terranno |)ronte con cui avvolgere specialmente gli arti inralTreddamento e sede di placche cianotiche.
frizioni di ghiaccio sul
saranno
ci
del
massimo
di
aiuto contro
il
colasse cardiaco.
al
T.I))
L'ipodermoclisi
render
utili
servizi contro
fenomeni tossicoemici.
666
Riassumendo adunque, un'officina di fabbricazione del gas illuminante per poter combattere razionalmente i pericolo maggiore dell'industria, che quello dell'asfissia, deve essere dotata dei seguenti mezzi:
si
Possedere un padiglione isolato, sufficientemente ampio, in cui possano trasportare gli asfissiati. 2 Questo padiglione deve essere provvisto:
1"
h) cilindri di ossigeno
ej barella
(almeno 400
;
500
litri)
da trasporto
ipodermiche
e.
Pravaz;
(almeno
'2000
e.)
di
operai
istruiti
Contro la forma cronica dell'intossicazione da gas illuminante sar ancora utile l'ossigeno, ma specialmente saranno indicati i preparati di
ferro e di arsenico,
i
tonici ed
nervini.
Doti. Giannini:
Mentre
si
felicita
coU'Oratore
il
per
la
sua interes-
sante relazione,
gli
converrebbe
ma
farne un uso pi largo, non solo come mezzo curativo, anche come mezzo preventivo.
Dott. Toretta: Ringrazia
il
Dott.
Giannini e
terr conto
della
sua
spie-
illustrano e
(1)
La
Societ Consumatori
Gas
di
di tutti questi
provvedimenti.
Ad
essi,
come ho altrove
riferito
(Asfissia
da
sras
illuminante, in Corriere Sanitario, 1906, n. 38) la Societ va debitrice della vita di un suo operaio.
\o\ii\\
IH
r\ ni^iiTATn
i\tf,i;\\/iii\\h:
l'i:..
iujmwf.n
Fin
dalla
prima
seduta
del
Congresso
impt^rlanza
in
cui
rappresentanti
d'i
ammessa
la
riuscita o la
il
grande
del
Convegno. K
si
rico-
materiali di
studio e se
facile,
la istituzione dei
doveva Con-
prendesse
fondamenti e
le
sue
origini
i
da questo
e si
di
Milano.
In
convegni
for-
mulato dal
intorno al
Presidente
pi
De Cristofmis
per
scamb'aiono
l<>
lo
loro vedute
modo
idoneo
futuri.
assicurare
l'on.
svolgimento ordinato e
Cristoforis
Quando
De
pot
rendersi
lui
avan-
ed
in questii
seduta egli
il largo cnniributo dato da diverse e molte parli grande questione della purificazione del lavoro, ritiene necessario in linea scientifica, pratica e di economia sociale che tali riunioni si ripetano con opera collettiva, lasciando azione libera ad ogni centro: istituisce perci una Commissinne permanenle internazionale alla
Congresso, visto
alla
del
mondo
((uale
i"
domandato:
completarsi con rappifM manti delle nazioni cm(,'ongresso;
ilei
1" di
n^ii riii>ei'>
parte al
2'
del
lavoro
da tenersi
nel
l'.X)8
diversi Stati;
3" di tenersi in rapportocoi Comitati locali ordinatori del .T'Congr
.
4" di
670
temi
di
proporre
ai
Comitati
le
locali
ordine
grande questione,
e accogliere
proposte che
gli
Langlois:
poser nos
An nom
nous pensons qu' aprs le succs inconCongrs des premier maladies du travail, il nous est impostestable du sible de ne ftas proposer comme Prsident et comme Secrtaire de la Commission permanente le Senateur De Cristoforis et le Prof. Devoto.
collgues italiens,
mezzo
agli
applausi dell'as-
semblea, che sieno considerati senz'altro quali membri della Commissione i signori: Langlois (Francia) Eulenhurg ed E. Roth (Prussia), 0. Roth
(Svizzera),
Backlimd
(Svezia),
M. Hahn
(Baviera),
H. von Schrtter
all'
Kaupp
(Austria), Szgdy e
Fodor (Ungheria),
i
assemblea
ad includere anche
estere.
Il
L'assemblea acconsente.
prof.
a tre i rappreall' assemblea che sieno portati Commissione, e propone in mezzo all'unanime consenso dei congressisti, che il Dott. Prof. Pieraccini sia nominato terzo membro della Commissione stessa. L'assemblea approva.
sentanti
italiani
Fo chiede
nella
Il
Presidente
il
prima
di
il
voto che
possa pubbU-
CTTIUSIRA
DEL
le
Malattie del
La\oro
DE CRISTOFOflS
Il
[)er
chiudersi:
ognuno
di
noi
ritornando
al
ti
promotore e di quello esecutivo, debbo Congresso ci ha molto soddisfatto, superando anzi le nostre speranze. E ci non por l'opera del Comitato onlinatitro, ma pel concorso che vi apportarono quelli che al Congresso presero parte attiva. E a questi che io rivolgo il mio saluto. Amici di un'idea noi convenimmo qui, allacciando nuove amicizie. ravvivando delle vecchie, lasciandoci pi amici di prima, forti del pensiero, che qui non finisce l'ojiera nostra. L'opera ntslra deve continuare! la mia speninza, la mia certezza; certezza e (juesto ^ il mio voto, che me la sostiene la copia delle idee che qui si svolsero, l'anima che
dire con piena convinzione
che
l'esito del
f"
ravviv
le
ci
recala
rono
elriiitMiti
noi
facemnio
tesoro.
Ad
essi
ad essi che speriamo rivedere nella non lontana occasione del nostro 2." Congresso. Agli italiani, lode ed ammirazione per averci portato qui cos vasta materia di studio, per la conoscenza profonda che nelle discussioni monostra
gratitudine,
voi
un arrivederci che
studiosi
di
i.
desidero sia
le
<i
tlivid
dagli
tutte
nazitni.
possibilit di
072
un prossimo convegno nazionale. E questo allo scopo di mantener vivo il fuoco che abbiamo acceso. Al Ministro di Agricoltura, Industria e Commercio che con parole
il
il
suo
civile,
forma mente
di
previdenza sociale
al
genialmente
il
Montemartini e
Pro-
fessor Loriga
nostro saluto e
nostro grazie.
Umanitaria che ci fu larga di apdi Milano che partecip ai lavori con molti suoi delegati, ai Comuni d'Italia rappresentati da Ufficiali sanitari o sindaci o assessori che portarono il palpitante e intelligente contributo della loro preparazione, agli industriali lombardi infine,
grazie
che
ci
vadano
sensi
diede^ continua e
minu-
massa
nostro
Ma
ai nostri
al
Municipio
di
la
nostra gratitudine e
congressisti.
il
Municipio
di
Milano
il
il
E
di
voto
Hahn
Monaco, voto
di
di
plauso che
Con-
gresso diede
al
di
professionali che
moderna conquista scientifica; mio modesto contributo, allorch avevo l'onore sedere nell'amministrazione presieduta dal compianto senatore Mussi, che noi tutti, vecchi e nuovi amministratori del Comune, vogliamo
di civile e
monumento
il
Dopo
il
Con-
gresso pu star sicuro che la Commissione Permanente Internazionale non mancher di compiere il proprio dovere e mostrarsi degna del voto
di fiducia
in questo primo convegno, essa ne far tesoro per migliorare i consecutivi nei rapporti che la Commissione avr col Comitato locale che ci chiamer al 2." Congresso. Lieto ed orgoglioso io sono, per aver nella mia tarda et dato ancora un'opera in qualche parte utile: e che divenne efficacissima, perch
assistita
anni
di
da tutti coloro che mi furono attorno e da vicino in questi preparazione e in questi giorni di febbrile lavoro, dal pr-
fessore
07:!
Congresso,
ch^
'
Devolo che fu
oiv.
l^.
la
dairiii'liHtr-iale
Borlarelli [JieslaUjsi
\'itj,i.ii.,
I,.
gentilmente
Cai-o/zi.
I..
come
\'cratti
d..
gegnere Camperx
Con
ed a
()uesti
)Vi'ri)si
il
ma
caldi sfiiutiH'iiti
mando un
"<aiuu- a
"|/inir<
liitli,
o a-^giun^^o
fervido
au^unu
<li
salute e di felicitai
Miliinn, ti iJliKjiin
J'.'m,.
II
Pro/. A.
Melloni
riiigi-azia
ijli
intervenuti a
di
nome
e
in
l.,
del
Municipi",
a termine
la
Chnica
delle
malattie
professionali
congratula
i.t.iiti,- ./n.i,..
del
lavoro compiuto
seme
opimi
i,..!-
un avvenire non
.U.l.
i.v,.r,<>-;
l>ott.
Prtrini ringrazia
il
di cui si
J^iof.
il
lioti
interprete
il
dei sentinenti
dei
Congressisti
esteri rin-
grazia
Comitato,
di cortesie e si
si
dichiara
irradia-
rono nove
di
luci
ma
anche economico-sociali
grande importanza.
Il
Dott.
i
Burruano
portii al Uomilatt, al
Municipio ed
ai
C
*
il
saluto e
al
43
67A
I.
Il
Prof.
W.
Oldrighi dell'Universit
di
Mi rincresce di essere giunto a Congresso gi iniziato e di non miei sentimenti. aver quindi potuto esprimere nella seduta inaugurale Ci che vorrei fare adesso, se il Comitato me lo permette. E tanto pi mi si terr per iscusato quando si sapr che la mia assenza alla prima seduta dipese dal vivo desiderio di rendere l' ultimo onore in Padova ad un italiano che, vivente, amavo e che morto amo ancor pi. Il mio caro Professore Giacomo Fornri inizi la sua carriera scolastica nell'Ui
niversit di
Padova:
proscritto
dall'ambizioso
Napoleone
si
rifugi
in
Russia: quindi studi e si laure in giurisprudenza a Roma: profess avvocatura a Torino. Profugo, fuggendo la tirannia straniera, combatt
per la causa della libert in Spagna, esul quindi in Inghilterra e infine nel Canada, asilo in allora dei molti, dei quali l'unico delitto era l'amor
patrio.
Ma
scusatemi se l'amore
voglio
(3
la riverenza
che porto
al
mio professore
Ed ora
Italia,
I >a voro.
esprimere
la
m
del
anzi in
Milano,
membro
Congresso per
le
Malattie
non conosco altro Congresso che abbia avuto per oggetto speciale coloro che sono occupati in lavori a vantaggio d'altri e lo studio, da parte di persone competenti, della difesa contro le influenze nocive che minacciano i lavoratori. E cosa questa onorevole e che riflette gran luce sulle classi professioniste e scientifiche d'Italia; giacch nel breve tempo che sono qui ho potuto osservare con molto piacere lo zelo e l'ardore coi quali si discutono le misure per migliorare lo stato della classe lavoratrice. Onde m' permesso supporre che tutto questo sorge dal fatto che il Governo vostro invitato il Congresso a formulare delle conclusioni e a dar consigli su questioni di grande importanza per la salute pubblica e conseguentemente per lo Stato. E ancora ammiro lo spirito medesimo nel Comune di Milano e in quelli d'Italia, spirito di benevolenza, di carit ed anche di sapienza perch riconosce il fatto che tutto quello che favorisce la diminuzione delle malattie del lavoro, aumenta la ricchezza ed il benessere della
Io
l'aiutare
Societ.
il
Comitato e
e
i
Congressisti
tutti
mie congratulazioni
sensi delle
mie
grazie.
H75
l'iol.
./.
/'.
L'tiif/lois
(Paris):
et le projct
de
loi
du
1()
francais.
profession
Le rigque professionnel
risque
atTf-rent
h une
(iitormint^e. inck'pendammr'iit
et'
de
In
It*
fante des
ouvricrs
f/?urt'r
ou
de
patron,
risqut^ doit
dre
-^npport*
par
patron, et
commo un
M<^moni
du prix de revient dans les frais gt^nraux de l'industrii' . Ce n'est pas un sucialiste intransigeant, un partisan de la l'jiif nclasses qui pose aussi netlement co princi|)e de la n^sponsabilit* palrfnale
vis--vis
des
ri^ques
pnifessionneis,
c'est
1'
inspecteur
g(>nral
Clieysfton.
Or, dans
L(^
Il
le
risque aocident et
risqtie
nialadio.
nous faut definir ces deux risqucs. La loi fran<;aise de 1808 qui vise les accidents du travail n'en d(nne pas la dfinition, mais une circulaire du Carde des Sceaux, eii date du 10 juin I8ii9, comble cette
lacune.
I
dans
dan>
ext*-
une
lesion corporelle
provenant de
l'action
soudaine
d'une
cause
incomplete, puisqu'elle ne
porelles; aussi propose-t-il
comprend pas
une
dfinition
les
traumatismes psychiques,
l'*sions
les
cor-
extensive.
Par accident
du
travail,
il
blessure
loute
sans
concomitante) resultante de l'action soudaine d'une violence extrieure, intervenant pendant le travail ou a l'occasion du travail; ci
l^sion
au cours du
l'accident,
travail.
Ce
qui caracterise
c'est
rv^iiemenl
sondain
et
vinlent
..Qi
|,!i)-i
.lili.-il.-
...,......
,|..fM,;
Les
Parkes, a[tparai.sseni
livrant
i\
exclu.-^ivt'-
ccriaines
par
la
La
maladie
professionnelle
consiste,
Verhaegen,
dans
toute
alfect.'.on
676
travail, entraine
qui, surveniie
par
le
fait
du
une lsion de
l'or-
ganisme.
Dfinition en ralit trop
Verhaegen
travail.
les
mots
ou
vaste si on veut lgifrer sur des cas propose d'intercaler dans la dfinition de habituellement contracts l' occasion du
cise a
industrielle, sans donner de dfinition prcependant rpondu ce problme en fixant ses travaux sur les maladies exclusLvement engendres ou nettement provoques par un travail
La commission d'hygine
professionnel.
le terme speique nous rencontrons dans la dfinition de Petrine, sauraient lre maintenus et il nous semole que l'on pourrait se contenter de dclarer maladies professionnelles: toute maladie habituellement provoque par un travail professionnel. Si la dfinition tait trop large, elle embrasserait tous les risques professionnels, et le problme d'indemnit qui nous proccupe ne pourrait tre rsolu que par l'assurance generale contre la maladie, telle qu'elle existe en AUemagne. Ce serait videmment la ineilleure solution, peuttre mme la seule comme nous le verrons dans la suite de cette tude, njais la question l'heure actuelle n'est pas pose ainsi, et il faut savoir srier les problmes sociaux. Il faut exposer, pour tre juste, les nombreuses difficults auxquelles se heurtent la mise au point et l'application d'une loi sur les maladies
fiqiie
professionnelles.
* *
Suivant
la dfinition
insalu-
dans toutes, on peut observer des ouvriers souffrants d'une atfection rsuKant d'un travail dtermin, toutefois, certaines le sont plus particulirement, on yjeut mme dire que, dans quelques industries, la maladie professionnelle prsente un vritable caractre de fatalisme, tant donne le tant pour cent des ouvriers atteints. La commission d'hygine industrielle, pour se conformer au dsir exprim par la Chambre, et imitant d'ailleurs la seule loi trangre qui vise l'assimilation des maladies avec les accidents, la loi suisse de 1877, a dress une liste videmment incomplte, mais cependant assez tendue des industries susceptibles d'engendi-er ou de provoquer les maladies professionnelles. La liste suivante a t adopte: le plomb et ses composs;
le
et
essences
les
di-
causti-
derma-
Cotte
liste
comme on
le voit
par
les
grands poisons
imliistriols, elle
rt'ftains virus,
une exten><ion [ilu^* completi*, piii<^u*elle englobe puoiimokonioses et enfin les dermaloses. Ol sVtonnem de ne pas trouvep dans rette (^nuni<>ration deux poifin^senle
los
iH^piiU^s:
le
I^ raison de leiir exclusion Ce sont deux |ii>igrjns d'Etat, et la i'immissior> a et*' invitte ne pas s'mi occuper, ous prtVtextc que l'a/iniirahlo Mi'-jr.inisation dfS monopoles de j^ouvernenient ne "nt pHS de soup<^'nnner des nialadies professiorififjles dans ses '-tai nls, ou bien encore que l'I'ltat aecordait toujours lilieralement les soins mdicaiix et les indetnnit<*s a son personnel, en-cas de inaladie d'origine
sons
pliosphoro
et la
nicotine.
Hieli'onque.
/Jliidt'
stalistiquc.
Les
maladies
professionnelles,
envisag.---
.t.i
[M>int
la statistique.
Ce qui
Pti.
intA-
rosse en
<)ue
tant
hygiene,
assurant
nnaissance
atleints et
de
j)acit^s
de travail.
liase il'unc
La
poser
d'une
loi
SUI-
faut
le
recon-
compte de nombreuses, mais beaucoup doivent tre passt'-es au crible d'une critique sovrane. Rertillon fait remarquer que les jirofessions qui exigent une force physique suporioure, 'iinunent par cela ini'me les dhiles, les malingres et conservent une mortalitt^ faible alors que les profi'ssions re/'nr/es * accucilleront tous les d^sbrit^s, tous les candidats A la maladio et la mort precoce. Le forgeron devenu plitisimortaiiie par profession, en tenant
l'ge des dcds, soni assez
Les
statistiques de
que,
dit
dans
la statistique
anglaise qui
mortalite
l'ut
l'occa-i'T-
'
-ette
observation, se
|>rol''ssionnt'lle
p'uvent
et
doivent
"^tre
pour les tiibles de morbidil*' est desarmt>e, parce qu'elles n'existent |)as, ou tout au moins qu'elles sont tcllement contradictoires qu'il est impossible do les interpreter. Les socii'li'^ de secours mutuels syndicales, ne reunissant que des membres appartenants une mme profession, devraient nous donner des
discutees, la
critique
rensoiifnemonts
etablios:
precieux,
si
il
leurs
statistiques
etaient
rigoureusennent
mallieureusement
l'renons
Si
comme
678
nous
Gautier, toujours cite dans les travaux qui Iraitent du saturnisme, trouvons les chiffres suivants, rapports lOCO ouvriers:
1.000
l.OCK)
De soudage
Nous
;
280
105
n' avons pu trouver sur quelles bases ces chitfres avaient t par contre, les observations autrichieiines paraissent reposer sur des donnes plus prcises, et cn note une grande discordance. La loi autrichienne du 30 mars 1888, sur 1' assurance en cas de inaladie des ouvriers, a suscit un certain nombre de rapports trs docu-
obtenus
ments.
minraux, V indication de l' agent l'industrie, on peut dduire mentionne, mais suivant n'est pas toxique facilement qu'il s'agit d'hydrargyrisme, de saturnisme, etc. 1 des imprimeurs et fondeurs Or, si nous prenons les corporations
les
XVL
poisons
de
0
caractres;
2 des
peintres
en
btiments
et
peintres
troi
dcorateurs;
membres des
catgories ont
un
La caisse de l'union minire de Bleiberg avec 200 ouvriers fournit 30 cas d'intoxication plombique ayant entran 366 jours d'incapacit, mais, si nous remarquons que soit une journe et demie par ouvrier generale est doubl de celle observe union la morbidit dans cette dans les autres industries de la monarchie, on peut supposer que l'in;
tluence
de
l'
intoxication
saturnine s'tend
d'
Dans
la fabrique
par an,
morbidit
generale est
ici
quatre fois
plus forte que celle des autres industries: nouvelles preuves que les effets
toxiques du plomb ne sont pas exactement mis en lumire avec la statistique speciale.
S'il
est
si
difficile d'tablir
du plomb, on comprend combien la par poison minerai, mais d'affections chroniques, sans caractres nettement spcifiques, comme le sont les maladies dues aux poussires: les pneumokol'est celle
il
s'exagre quand
nioses.
Comme exemple nous prendrons la chalicosis des tailleurs de pierres. L'absorption continue des poussires minrales peut provoquer des trou-
1.79
:.
Ijles oli
ne
pulmouaires favorisaijl k; Jr-veluppeintnl de la tu' saiiniil ciaMir une statis(ii|ii<* i*ngloliant tous ies
la pierre.
Mais
'.ravail-
i.uits
soiit
peu touclu's;
d<^
Les marbriers qui ne travaillent que (lana le carbonate les ouvriera du ki'H'I r>Bi8lent encrno, aiors que le
ineuliros, reapirant
<!oniinueIleiiierii
laillt'urs
pierre
gr<:8,
des poussu'-res
p. 100 fi-encore un irnuve de divergeuces. Ludwig donne coinrne vie rnoyenne des juvriers quarante-sepl ans, alors que l'Associalion des taillours de pierre d'Allernagne admet trente-cinq ana seulement.
sjliceuBes de
ans de
traval
40
phtisiques. Si
iious
preuoM3
les
stalisliques
allemandes,
ici
le
nombre d'uuvriers de
priode
celtt-
une
cuurto
de
l'annOe, au
prinleinps
et
en
t.
Pendant
la
saison
i'hiver ils
changent de mlier. La
tombe sur
d's
le
mme
travail.
de
les
inf'tier.
Nous pourrions multiptier ces exemples on prenant cliaque corps Mais ils nous semblent suffsants jiour niontror cumbien il
est dilliciie,
avec les donn(^es a<nuellement en notre possession, d'>f;ib!ir charges qui jx^semienl sur les industres nettement insalubre^
suite, la
Somme
les
Toutefois, ce
dans ce manque de
il
statistique relle^^ue se
rencontrent
est vident,
vigueur d'une
temps, les
chitTres
sur
d'une
bases
les
statistique
vraie
et
que
la
tlonnemenl,
prcis.
barmes des assurances pourront tre -tablis sur de-^ Les grandes difficultes sont surtout d'ordre ml*dical, e:
sant au
cours
du
les
travail,
les
difficults
discussion sur
consquences mt'uies de l'accident, sur l< les cas plus complexes que l'on peut maladies accidentelles, ei que la loi range dans
j
le
group**
\y*j'w
des accidents,
telles les
hysterotraumatismes,
.t
ju^qu'A un eertain
La maladie professionelle, pusque nous diminons precis'ment I maladies accidentelles, est caract>r3>e par une evolulion lente, insidieuse, souvent des plus complexes. de hi, les diflcultes indemables qusoulevent
jlCfiili'nts
le
probleme de
l'assiinilation
Nous pouvons ramener
dicai soulevs
1
680
quatre groupes, les problraes d'ordre mepar l'application de cette loi: La manifestation morbide considre provient-elle d'une maladie
pr fession nelle?
2 Cette
la dernire
occu-
pation du
3
malade?
et l'apparition
Quel lapsde temps peut-il s'couler entre lacessation d'un travail d'un symptme morbide produit par ce travail ?
d'une maladie professionnelle.
d'une
La
manifestation morbide
eonsidere provient-elle
maladie
professionnelle ?
Dans
Prenons
comme exemple
le
parmi
la
popu-
Lorsq'un ouvrier, travaillant dans une industrie o sont manis des le lisei' gingival de Burton, cette con-
la
malade.
Il en sera de mme lorsque l'ouvrier sera atteint de coliques saturnines ou de paralysie des avant-bras, accidents assez caractristiques qui sont aussi connus du monde ouvrier que du monde medicai.
D'autres accidents,
I)oaucoup
plus
comme
les
myalgies
ce
de
difficults,
toutefois
sera
mme temps
le liser
eu quelque temps
saturnines.
il
faut
bien
le
considrables. Tel
sera
le
cas de l'encpha-
succdent immdiatement un phnomne aigu on pourra en conclure que l'on est en prsence d'une manifestation saturnine; mais, si ces accidents surviennent, mme chez un saturnin notoire, en dehors d'autres manifestations saturnines, on
Si
ces
accidents
tei
que
la colique,
que
l'on
en
effet
et
un saturnin peut
prsenter
lique
de
ce
soit
en ce qui concerne la goutte, Thoinot est d'avis qu'il ne faut plus hsiter admettre la nature saturnine de la goutte quand on la voit clater chez un individu de la
nphrite, soit
de
la
goutte. Toutefois,
est
ordinairement
l'abri
de la goutte vulgaire, et
l'intoxication
que
est
de
siilmiiinf
II
f^t
|ia->
Irt
st*ule eli
<a^l^-, ei
.|.i.
.i/t*j.i.-
i.trtr-m-
i.
.j.i-
l'alci )olisinp. Ih
vieniiont ajouter
n<^|lirile
Iciir iiifliience
daiis
la
pndiictiDri
ne
la
goutte, do
la
ou
il?
rarti^rio-sclCrosf.
Si mme avec \o snturnisme, (pii |>ri^seiiU' des caract^refl si dKlinciif<. nous roiicoiitruim (\o^ (liffcultr>s considtTaltlt's, dans la plii|)arl don auti-HK maladies pnlV!*8itiiiielle.s, N* dia^noslic ^liologirpip 'st encore plus di^licai. ol daiis le domaine dea pneumokoiiioses, le problema devient presquc insoliiMe. I.es maladies caiis'os par les jx)iissi^rps: charbon, fep, cuivre, oalcairo, colon, fai'ines, ne coniporU>nl auciin signe clitii'pie patiiognomoiM'iue, et mrnie l'examen dea ccacliats, surtout s'il est fait juelque temps
apr(''s
la cessalion
du travail incrimina, ne
saurait permettre
d'affirmnr
une relation de cause effet enire h-s parlicules inhalf^es et la maladie constale. Celle-ci, est en effet, presfjutoujours la lnherculose, et ftant donin^e la g^n^ralisation de cette maladie iiiali>fpe toiites les statistiques qui montrenl l'influcnce exercee par cortames poussieres sur le dtHeloppement de cette affection, il serait t'm^raire daffirmer qu'un ouvrier, travaillant mnie dans les meulns en gr^s,
m'il existe vt''rital>leineiit
w
'hi
doi(
so'S
2.
"
L'ette
la
demirr ocrupaiion
les ordres
ici
malade.^
Dans
cult.
la
lei
sur
les
accidents,
le
patron, sous
il
duquel
difti-
ne s'lve
aucune
Mais avec
fju'il
le
Quand
dans la mme sp>cialite, il peut tumber malade quelques jours. quelques mois mme apr<'s son entn'*e dans la nouvelle maison. I-o nouveau patron doit-il "^tre considre cornine responsable, ou aiira-t-il, lui ou l'ouvrier, recours contro les patrons anti-rieurs/ La commission d' hygi<'^ne in<lustrielle, avait propose une solution simple. mais qui au point de vue de slricte justice est tr^s discutable. Milo admettait que l'ouvrier, eiUrant chez un patron, peut pn^senter des j)redispositions aux maladies professionelles, prtMisfKsitions qui peuvenl resuller, soit de faiblesse personnelle, soit que son organisme ail dejA soutTert de la nit'^me maladie dans un aiitre atelier. Mais elle ajoutait que la, comme en mati(^re d'accidents du travail, la responsabilite du patron actuel ne peut pas itre ecariee attendu ju'iin patron ijui engag un
ouvrier sans cherclier connaiire, ou
connaissant
les
conditions desa-
vnntageuses qui
lui
sont
particulii"'res... doit
en supporter
la re'^ponsabi'!'
De Ielle sorte que, si le direotour d'une industrie ou des pro<luits plombil^res, engag un ouvrier ayant dej
une industrie analogie,
il
l'on
tra\
est
de re
fait
La commission
seul cas: celui
682
n'a rserv pour la dcharge du patron actuel qu'un dans lequel la maladie dpend d'une profession prcdente. Si donc, l'ouvrier rcerament engag par un patron, prsente au boat de quelque temps les symptmes d'une intoxication en rapport avec l'industrie dans la quelle il travaillait auparavant, la responsabilit du patron antrieur se trouvera mise en cause, si toutefois le dlai de prescription n'est pas coul.
On
verr
plus loin,
comment
le
comit
consultati!
est arriv
tourner la
difficult,
tout en restant
syndicats de garantie.
3. et
l'apparition d'un
Quel laps de temps peut-iL s'couler entre la cessation d'un travedi symptme morbide .produit par ce travati?
d'hygine industrielle,
projet de loi
La commission
antrieur.
comme on
l'a
vu plus haut a
le
patron
le
Dans
le
patron
mais le syndicat de garantie qui se trouve responsable. Mais, pendant combien de temps aprs la cessation du travail inisole,
.^
La loi de 1898, fixe de prescription un an, article 18. Ce dlai d'un an, a pu paratre exagr, quand il vise un accident, vnement brusque, entranant des accidents caractristiques, mais il n'en est plus de mme quand il s'agit des maladies professionnelles, marche insidieuse, priode latente souvent fort longue. Et il arriver certainement que des ouvriers qui longtemps aprs avoir quitte leur mtier classe, prsentent les sympcrimin, l'ouvrier pourra-t-il exercer son recours
le
dlai
tmes d'une des maladies reconnues par la future loi comme donnant droit un secours ou une pension. Le problme peut tre pose ainsi: Farmi les maladies professionnelles donnant lieu une indemnit, en est-il qui peuvent n'tre reconnues qu'un an aprs que l'ouvrier a
cesse son
travail dangereux.^
L'article
18 fixant la prescription
est-il
De. tous les problmes soulevs par le projet en question, il n'en pas qui prsente plus de difficults, et aprs de longues discussions, en s'appuyant sur les nombreuses observations cliniques personnelles ou
est
recueillies dans les traits, les membres mdecins de la commission d'hygine industrielle, ont d reconnaitre que pour deux des maladies
professionnelles
vises,
et
prcisment
les
plus
importantes
le
satur-
nisme et rhydrargyrisme,il tait impossible de fixer un dlai de prescription. Pour les autres, on a cru possible d' admettre un dlai de trois ans.
4." Qu'elle
est
revolution possible
d'une
maladie professionnelle ?
L'indemnit alloue en cas d' accident est proportiomielle au degr d'incapacil de travail de la victime, mais il est souvent impossible de
laps
(Io
G8:i
un
variablc,
oii
aiiiiliorutiuii (luns
l'clut <ie
lii
pour limitar o-peiidani a prvu la revision de riiidoniiiitt'' uccordc par les pieiniers jugfs. II est bien entendu |U*il seiis juiidi<|ii(' dii mot -l non d'un juus'a^'it ici d'uiK' revisioii au inenl d'appel. Il doit dune lre survenu, un fall nouveau, ce fait nouveau consistant dans une aggravation ou une atlnuation des dsordres ayant l<iiir cjiuse l'accidenl inilial, ou bien encore dans de l'ouvrier, quand ce dr'c'>s est la eonsquence de l'accidenl. La lei Sdisse de 1877 ne pnWoit pas cette revision; les lois anglaises, autrichiennes, alIcMnandes jiar contrt', adineltent que les rent*s al!' (c/i caa (Puccith'iih seulcment) sout Inujums revisaliles. En Krance, fix*' un dlai de Irois ans, aprs quoi la renle reste acquise quellos que
son degr*' d'invalidiU'.
les
prMvision
dt^
c's fuils et
Iti
priodos, la
loi
Ce
d<'lai
de
on veut tendre la loi aux maladies |tri)fessionnelle.' Ce que nous avons dC'ja crit, en co qui concerne le delai d'incubalion des atTections cliroiiiqucs d'origine iirofessionneile, suffit
ficile,
il
est
dif-
tardive d'une
aft'ection
comnie
un nuuvrau problme.
si
la thera|*eulique
elle
dsordres produits.
peut
anienor, sinon
que
au moins une attenuation du mal et, maladie ne progresso. Or on doit se demamlei-, en acceptant le d^lai de revision de trois ans, ou bien en l'etendanl une duree plus longue encore: que devienl la responsabilite patronale, si l'aggravalioii de la maladie est due a la
lout
la
negligente
mme
le
Iraitemonl approprio
son
<'tat,
et s'est idearle
presente.
Ceries
rale des
le
lo
lemps
n'est plus,
ou
lo
la tliera[ioutiqiio,
mdecins sur l'ulilile d'un Iraitement iudure, par exemple, saturnisme aigu ou chroniquo, il s'en trouvera toujours qui critiquecriliquos
ces
osi evident quo suivant les cinil peuvonl se jusiilier. Il est donc bien delicat dl'inMuence d'uno thorapeuliquo fausse ou nulle sur revolution de la maladie; mais il sorait plus facile et plus justc de faire intervenir dans
une
affaire
684
d'hygine auxquels
s'est livr
en revision,
et
l'oiivrier
malade
parmi ces
nous paratrait souverainement injuste qu'un tribunal saisi d'une demando en revision pour une aggravation d'une maladie de reins chez un saturnin, alcoolique avere ne puisse lenir compte de ce facteur essentiel. Les contestations souleves devant Livvet OH registre sanitaire. les tribunaux par l'application de la loi de 1898 sont surtout frquentes en ce qui concerne les liernies. L'existence antrieure d'une hernie peu dveloppe attnuant la responsabilit du patron, quand sous l'influence
d'un effort pendant le travail la lsion s'aggrave. Aussi avait-on dj propose la cration d'un livret sanitaire individuel permettant d'tablir les conditions du su jet avant l'accident.
Dans
le
l'existence
de
ce
livret
permettrait de solutionner rapidement un grand nombre de cas litigieux, et si on avait pu l'adopter, nulle doute que la loi elle-mme eut t ac-
Malheureusement ce
livret ouvrier, si
livret individuel,
voque
le
souvenir de l'ancien
il
impopulaire parmi
et
les travailleurs,
a paru impossible
on a propose d'organiser des registres sanitaires tenus soit l'usine, soit la mairie, o devraient tre mentionnes toutes les maladies de l'ouvrier, qu'elles soient spciales sa prod'en
demander
la cration
fession ou non.
demande d'indemnits pour madeux parties pourraient recourir aux registres sanitaires des usines ou communes o l'ouvrier aurait travaill. Ce registro sanitaire, destine remplac le livret individuel est tout aussi diffcile tablir: Par qui sera-t-il tenu? Par le mdecin de l'usine^ propose M. Ledere de Puligny, mais il faut alors, contrairement au principe de la loi de 1898, imposer un mdecin aux ouvriers, et ce mdecin
Dans
le
S'il
maladies de l'ouvrier. Que devient alors le les menlionne pas, et les affections omises, plus importantes, de quelle utilit pourra tre un
les
ne
registro
Nous avons expos impartialement toutes les difficults que soulve r extension de la loi de 1898 aux maladies professionnelles. Elles sont
considrables, mais cependant auraient pu tre rsolues,
la cration du livret sanitaire individuel.
si
on avait ralis
finan-
beaucoup moins lourdes qu'on peut le supposer p/vo/'Z. Dos le dbut de ce travail, nous avons montr qu'il tait impossible de s'appuyer sur les calcuis cortains. Si nous consultons les statistiques de l'office du travail suisae (seul pays o les maladies professionnelles renti-ent depuis 1877 dans la loi d'indemnit) nous trouvons quo sur 24,041
accidents, on ne relve que 53 cas de maladies professionnelles.
'est
Il
(}
, ; ,
111
ijii
fliiflr,'
-viiliniier.
<ju'il
litiilie
ilu
iiioiiis,
par ce
la loi suisse
exige de l'ouvrier
i-i^''
la
|r<Mive.
Mais un
|.tui
aKiniicr
.in'eii
dehors de
quel(|Uf8 induslries
imrlicu-
iHMviiuMii dani;oieuses, sous riiilliiencii niine de la loi les indiislriels l.reiKJn.i.t .les inesiires hyini<,uos, lelles que lu inorbidiu^ profeaai.uii.. '.
lombera
>il)le
une dimimilioii
djifenseurs
ir^s
..
des
Toh
,.|i
cn,ii los
du
plonib,
rbidil.- daiis los Uiblisaements bien lerais,' peu les aulrcs indiKtries? Saiis accepier ces iffnnatiuns tendancieuscs ol trop souvenl inliMess.'es. on peni affirriier ,iie lo vote d'une loi clendant aiix nialadies professionelles la proUx:lioii accordOe aux victin.es des accidents du travail, aerait plus pour amt^liorer
no dpasserait
(|ue
de
Irt'-s
l'hygic^ne industriolio
('dicU;r.
.|Uo
parliculiers
Cdicts ou
Le piqjct de
grandes
inerce.
Ii^res lo
loi
du //oupentcncnt.
loi
projet de
leur de l'Assurance et de la
,este a exposer dans ces mai 1005. Le distinguo diio,Ptvoyance sociales au ministro du comIl
depose
le IC,
M. Georges Paulet
|uoj,.i,
le
n-dacteur
au moment de la discussigli de\ant la conuiussion d'Iiyoriene industrielle a chercho a tourner les difficulttis d'application par une sorie de mesures qui donnent cello loi in
'Mra<-l(^re
Isi
de ce
lout pariiculier.
toiit
j,,..,.
>-
que
les intoxications
dues au
plomb
au morcure. Tour justifior cette limilation, le rodacteur doux groupes dintoxication sont de beaucoup
lar
Mit
iait
peuvent entra.ner, menacent. Il ajoule du roste (|ue cetto loi constituerait une amorce et que lorsque le regime iiirait te introduit et exporiinent sur ces deux groupes industriois, il va plus facile d'y engloher des intoxications iioiivollns, ,1'apiY's l.s r--iiltals de rexprience ac<iuisc, IVur rt'soudre le problme do la it-|M,i,-,.u..ni.paimnai,-,
si
.iiiiioii.'
la (lquence et la gravito des maladies qu'olles par l'imporlance des elToctifs uuviiors .|uellos
tHabiir
la
loi
substitue la responsabilito
person-
des groupes industriels similaires. Ces g.i.upes sont costitus on .s(/,uiicai de f/anindt-, englobant pour t'Uio la Trance tona les patrona dos induslries du groupe. Lo^
svndioMts
guani aux maladies professiunnelles, elles sont du ... ...uv ratgonos: l" Les maladies graves enlralnant la mori, l'incapacilo soil
permanente,
nelles,
soit
(i86
ncessaire. Le c'est--dire que dans l'espce la preuve est indemnits alloues sont paj'es par le syndicat de garantie, mais par rintermdiaire des mutualits locales; 2 Les maladies de courte dure, n'occasionnant que des incapacits temporaires de moins de trente et un
jours, qu'elles soient professionnelles
ici
on non, sont toujours rpares, mais charge incombe aux patrons et aux ouvriers, les patrons devant faire face seulement la portion de risque correspondant la part prsume de la maladie officielle, et les ouvriers devant supporter celle qui rsulte de la maladie ordinaire. Les mutualits locales assurent le
la
objet,
en englobant toutes de
comits
les
ma-
l'occasion de
projet
chaque incapacit de
l'institution
travail.
Pour
la
le
mme
motif,
le
prvoit
locaux
cour de cassation. C'est l une innovation hardie, substituant au juge de paix et au tribunal civil, les comits locaux d'arbitrage, et la cour d'appel, le comit centrai. Cependant pour maintenir, l'unite de notre sys-
tme
suprme
il
est
maintenu. Malgr
l'utilit
est craindre
que ce
Quand
verser
il
s'agit d'une
permanente ou de dcs,
loi
les
rentes
sont calcules
d'aprs la
L'article 8 mrite-
une mention
speciale.
Au
cas
oii
la
prolongation
de l'exercice de la profession
prsente
professionnelle grave, l'ouvrier ou l'employ interesse peut rclamer devant le comit locai d'arbitrage, l'allocation d'une rente viagre correspondant la moiti de la rduction de salaire que peut lui occasionner l'abandon dfinitif de la profession et des professions similaires. Le chei de l'entreprise peut de son cot, provoquer l'allocation d'une rente dans les mmes conditions. Cette disposition est d'autant plus justifie, que les socits de secours mutuels, et les syndicats ouvriers qui assurent des
secours leurs membres malades, refusent souvent l'entre aux ouvriers, ayant travaill antrieurement dans une industrie suspecte.
Pour
faire face
les
mutualits
locales
et
les syndicats
de garantie pergoivent
contributions, des
les
patrons, et
des retenues sur les salaires des ouvriers suivant ment dtermins annuellement.
tanx
respective-
La part de la contribution patronale doit tre calcule (en dehors des indemnits dues pour la catgorie des maladies longues chances
|iii
fiK7
les
pour
maladie<*
de courtes dures
I<>s
churge
(jui
si
ces
inderniii>*Vs daii
m'*-
mes
travail.
..
;
La
de celle conlribulion, actiiollenient ces dontir-es niarK|uent totalonu'Mt et c'est une des grosses difficulls qua rencontrera aii debut tiiit au iiioins l'application de celle loi.
<>tablir la part
Il
en
lail
l.e
syndicat de garanlie
tre
rori3tilu^
peut
asse/
limite,
l'jur
que
iiilres
chefs
du
m^me
groupe rendus
solidaires.
I.'
projet
rlicats.
admel
rt^partilion globale
Enfili
l'article
39
lablit
car celle disposilion exisle dans cerlains pays trangers: Anglterre. Al-
il<'s
lemagne. Il prescrit la di^claralion obligaloire par tout mt'decin traitani maladies ayanl un caracU^re professionnel et comprise dans une list*
Il
que ect
article
39
soil inclus
qjii
dans
le
loi
speciale
aurait pu ^Ire
rapidenienl vote.
Nous avons vu ou
Idi
effet
pos(^es
pour assurer
les
que
que
les
mmes
si
approches.
On ne
saurait
tabler
les
ni
sur
renseignements
fournis
f)areimoiiieusemeiit
par
statisliques
mieuv
tablies de certains
pays trangers
parce que les condilions de travail, Torganisation, le recrutement ouvrier varienl suivanl les pays; si la dclaralion oMigatoire avait fonctionn'
depuis
1
plusieurs annees,
la
|>ourrait l'beure
luelle apporler
de
ces
propositions.
Toul en regietlant que le projet de li'i acluel soit aussi limitatif, en qui concerne les maladies professionnelles nous devons reconnaitre rparation <ies ingaiites qu'il constitue un pas en avant dans la
.
sociales.
itions
Le jour o il sera vot par le Parlemenl, l'extension de ses disp4.>aux aiitres induslries dangereuses ne tarder pas s'irnposer.
688
III.
Studio
sulle
malattie
e
degli
addetti
ai
ai
servizi
igienici
sanitari
ed
servizi telegrafici
e telefonici.(^)
=
le
Su proposta del Ministro d'Agricoltura On. Guido Baccelli fu istituita una Commissione Reale per lo studio delle malattie protessionali in tutto il Regno, con l'intento di raccogliere il materiale di
nel 1901
sull'assicurazione
obbligatoria
degli
operai
contro
malattie professionali.
stessa
me
Lo
assegnato
studio
lo studio delle
non ancora compiuto, riteniamo per opportuno riferire notizia sui primi risultati del nostro lavoro. qualche al Congresso Ci che distingue questo tema dagli altri riguardanti le malattie professionali nell'industrie propriamente dette, la sua assoluta novit,
nessun cenno o quasi se ne trova nei trattati di Igiene Industriale, pochissimo nei manuali sulle Malattie del lavoro. Di qui la necessit di istituire ah initio delle osservazioni e delle ricerche che potessero servire di controllo alle poche notizie staccate o incidentali che si riscontrano nella letteratura.
Per
tari
servizi igienici e
sani-
Agricoltura Industria e Commercio ni medici provinciali comunali, ecc. e formulammo uno speciale questionario che fu inviato ai direttori degli uffici d'igiene municipale delle principah
di
citt,
poteva
talit
richiedendo dati sulla mortalit per le singole malattie, sulla morper professione, sui rapporti con i salari percepiti, ecc. Parte di tale importante materiale ci gi giunto, parte ancora no,
ci
dipende
meno da
trascuratezza
i
di coloro
di raccogliere
localmente
dati suaccennati,
tali
operai
non presentano
nulla
di
come
laringiti
bron-
(1)
Questa
coiiiunii.'azioiie
i)cr
al
larga base
m'j
Dallo studio dei dati statistici sar possibile stabilire, fondandoii su di osservazioni, in quunto tali malatiii* debbano ritenersi
professionali di tuie
come
gruppo
di lavoratori
ancora
di
si
poco studiato
a tale riguardo.
Per
la
tema
ci
fu
largo
interessamento
il
Ministero delle l'oste e dei Telegrafi, tiattand<isi di lavorat>ri dipendenti parte direttamente, parte indirettamente da esso.
L'ex Minisiro dello Poste e dei Telegiali Oii. .Alfredo Baccelli V')lli' che fosse eseguita per conto suo una speciale e sollecita indagine igienico-sanitaria, avendo in animo di provvedere nell'interesse dei suoi dipendenti a togliere le cause rernovibili delle malattie professionali
degli impiegati telegrafici e telefonici.
Abbiamo
di
giii
visitato
accuratamente,
esaminando ed interrogando
dell'ufficio
individualmente
Konia,
di
un
grande
di
numero
d'impiegati
telegrafico
telc-
Milano e
Importanti
sulle
sono
lo
cause che
ecc.)
lavoro,
sulle
eso
(crampo
di
trasmissione,
crampo
scrittorio).
Degni di studio sono degli speciali stati morbosi a carico del sistema nervoso a cui vanno soggetti gli addetti ai diversi apparati di trasmissione (Hughes, liaudot), come anche le forme di artro-sinovite del polso
degli impiegali all'apparato W'heatstone.
fattori
al
Congresso
al
cure miglioramento dei locali di lavoro degli operai da loro dipendenti, tanto da renderne alcuni veri modelli di igiene industriale, noi non [>"-la
pi
sensibili
urtici
telegrafici
dello
Siat".
Come
di essi tutto
da fare e su ci non potremo mai richianiare sufficientemente l'attenzione del Congresso e del (overno. Per le telefoniste le condizioni igieniche di lavoro sono in generole migliori, per il genere del lavoro, gli orari mal divisi, il surmrnaye in
il
alcune ore,
-speciale
di
poco stipendio inducoiK in esse in breve tempo una forma esaurimento nervoso, che sani particolarmente descritta,
l'anemia e
la tubercolosi.
che riteniamo essere in rapporto sono state riscontrate nelle telefoniste dei grandi
690
IV.
Gewerbehygiene an
schulen.
Die
-===^============^=^==
Zahl der Gewerbekrankheiten sleigt in jedem Lande mit der EnUvikelung der Industrie und dar technischer Knst, mit der Vervolkommung der Maschinen, als auch mit dem Emporschwingen der industriellen Enfaltung.
nicht
Die in der verschiedensten Formen auftretende Gewerbekrankheit ist dieselbe wird durch adaeguat der professionellen Erkrankung zahireiche verschiedene, specielle Ursache hervorgerufen. Die Diagnose
;
besonders ohne ist oft selir schwer, oft auch, Ursache ganz unmgUch. Diese Erkrankungsformen sind sowohl um prognosticher als im therapeuticher Standpunkte einer anderer kritik zu unterziehen als jene durch anderer Grund verursachte, dieser Erkrankung hnUche Krankheitsform. Die zeitHche Erkennung der Gewerbekrankheit ist uberaus \Ychlig nicht nur vom Standpunkt des Kranker, damit die Krankheiterregende Faktoren je eben vermieden und damit die entsprechende Therapie je eher angewendet werde, sondern
dieser Krankheitsform
die Erkenntnis der
auch um Standpunkte der Judikatur besonders in jener Endern, in welchen die sociale Gesetzgebung nicht auf die Gesetze der Krankenunterstiitzung und des Unfalles ausdehnt. Die Zahl der Gewerbekrankheiten ist viel hher anzusclagen als man im allgemeiner annimnt. Es wre desshalb erwunscht, wenn die Studierende der Medizin im
Laufe ihres Studiums nicht allein mit dem Begriffe der verschiedenen Gewerbekrankheiten bekannt gemacht wurden, sondern wenn dieselben aus diesem Gegenstande auch praktischen Unterricht erhielten d. h. wenn
an den medizinischen Fakltten mit Krankenvorstellungen verhindern Vortrge gehalten wurden iiber die Pathologie und Therapie der Gewerbekrankheiten.
noch
Die Kenntniss und Forschiing nach der Gewerbekrankheiten ist wohl wichtiger fiir den Techniker als fiir der Arzt, dem er niuss bestrebt sein mit seinem Rathe diese Erkrankung zu verhiiten und zu ver-
meiden. Er thut dies sowohl aus humanitrer Pflicht als auch im Interesse seines Arbeitsgeben, des Fabrikanter u. s. w. Der Bau und die Einrichtung der Fabriken, das Vorsehen der Maschinen mit entsprechenden
Schutzvorrichtungen, das Einfhren von humanitrer, den Arbeitern dienenden Institutionen, die Kenntnisse undpraklische Durchfiihrung der social-
polilischen Gesetzc
erater
C91
Reihe
den
in don verschiedenen Staaten iiiterresiren in allerFabiikauter urnl die Fabrikleiler. Die pracklische
l'ielle
Durchfiihrung dieser aufgezuhlltjn l'ordenirigeti bildeii cine ganz speAufgabe der lechnischer l'ersotials. Nachdem uberdies di* Kennt:ill
nissp
joiier
Scliiidlichkeiteti,
welche
des
fiir
der
mensclilicbeu
Materials
Orga-
iiisinus
durcli
das
seines
Ausarbeileii
gefbrlichen
eiisteheri
knnen
niscbe
Air
Ki-aft
den Techniker unentbehrlich sind, nachdem der lecbBenifes dahiri streben muss um Ratb3<:hlge zu
welclier die Ge\verbekraiikh<*iten zu vermeiden oder eiitlieiUMi, niil deren grossen Zahl zu vermindern wre, musste man dahin slreben dass: die Gevverbeh ygiene an alien tecbnischer Hochschien
systeinatisch
vorgelragen
die
hygiene
fiir
ol>lii;atoris(;her
werde, und dass die UewerbeChemiker u. Maschinen-Ingenieure als Gegenstand vorgesclirieben werde.
692
V.
Dott. G.
\olanie:
Le condizioni igieniche
che rimarranno nella storia come esempio ammiumano senza dubbio la grande galleria del Sempione, test ultimata, e che appunto in questi giorni venne aperta agli scambi internazionali.
rabile del genio e dell'ardimento
invitati alla inaugurazione, in l'ammirazione per l'immane lavoro compiuto e la gioia di due popoli che divinano e gi sentono il benessere che dalla nuova via sta per derivarne alle nazioni.
Le
festose
accoglienze
fatte
agli
Svizzera ed in
Italia,
hanno
detta
Ma
nel
se
il
traforo del
vittoria
campo
campo
pi
umano
della
alta-
dobbiamo
mente rallegrarci
Quando
assunsi,
chiamatovi
Brandt Brandau
la
Comp.,
il
servizio
sanitario dei lavori, sul versante italiano, fui preso da grande entusiasmo
e
meravigliosa
opera che
di re-
cumulo
di
lavoro e
quale si andava incontro, e sopratutto per lo spettro sinistro della epidemia anchilostomica che funest terribilmente i lavori del traforo del Gottardo, causando la nota ecatombe di migliaia di operai. Ma subito mi diedero moltissimo affidamento le grandiosi e nobili disposizioni della Impresa assuntrice dei lavori, che fino da principio
pi
importanti
problemi
tutti
e
i
sopra
consigli
le
pi
recenti
della
i
scienza.
battenti
Ed aggiunger
della cassaforte,
che,
cosa
provvedendo con
tutta liberalit
Come
ditta
abbia
0'j:
durante
provvisto a quoslu
vedr come
voro
tuna,
al
ma
Sempione, non fosse dovuta per nulla al alla preveggenza, al pensiero costante ed all'applicazione raziopili
nale dei
I
vantaggi che saranno per derivare dall'a^iertura della galleria del Sempione ai nostri commerci, nei loro rapporti con quelli dell' liuropa occitlentale e settentrionale, sono dovuti non soltanto alla eccellente
jjosi/ione geogralicH della
nuova
darA adito,
ma
verranno
determinati anche dal fatto che trovandosi ad un livello sul mare assai pi basso di quello delle altre gallerie, ora in esercizio attraverso le
Alpi, ol'rir
treni
dovranno
delle
minimo sviluppo
Cenisio raggiunge una mare, quella del Gottardo di metri 1154, e quella del Sempione tocca appena, nel suo punto culminante, la quota di metri 704, ossia poco pi della met delle altre due. Ma per ottenere questi vantaggi collo scavo della galleria pi vicina
Noi
sappiamo
infatti
che
la
galleria
del
di altezza sul
livello del
si
devono superare
ordine tecnico,
pi
serie di quello che si incontrano nello scavo delle altre gallerie, e disgra-
ziatamente non
possibilit o
difficolt solo di
ma
ohe
riguardano
la
meno
Sempione, sul
dei
lo
spessore
massicci
montagnosi ad essa soprastanti, il quale spessore, per oltre met della galleria, supera i metri 1100, e raggiunge presso il Km. 9 dall'imbocco -Nord, il valore di circa 2135 metri. Applicando quindi al Sempione risultali delle osservazioni fatte
i
del
traforo
del
il
Gottardo sulla
temperatura della
roccia,
si
veniva
roccia
Sempione una
quale invcp, a
^la
temperatura
massima
della
la
5G" C.
ilei
La
galleria
Seinpioiie
pi
:^
galleria del
mondo, misurando 19.803 metri) romleva difficile a ris<_>l il problema tlella ventilazione durante lo scavo, non altrimenti eseguibile che procedendo a foro cieco dai due imbocchi, e la grande profondita di essa rendeva ancora pi grave il problema di mantenere nell'interno, specialmente a scavo molto inoltrato, una temperatura compatibile colle esigenze igienici!^ .i,..rii ..perai, ed adatta ad un proficuo lavoro da parte
di essi.
.Al
come
in
tutte
le
gallerie
di
una certa lunghezza, l'aria necessaria per la respirazioni* de^li operai veniva condotta in un tubo, dentro al piale per, non potendo essere
694
poteva circolare in sufficiente volume. Al Sempione, per ovviare a questo inconveniente, invece di eseguire una sola galleria a doppio binario, si costruirono due tunnels paralleli,
capaci
ciascuno
di
ricevere
un
solo
binario, distanti
l'
uno
dall' altro
17 metri tra asse ed asse e comunicanti fra loro ogni 200 metri a mezzo
di
una piccola
50 me.
al
minuto secondo, veniva soffiata in una delle gallerie e avanzando con una velocit di tre metri al secondo fino al cunicolo trasversale pi prossimo alle due avanzate, (essendo chiuse
di
quest'aria,
forma
si
di
corrente
di ritorno. di
quantit
il
sempre rinnovata, ma anche quello di portare all' esterno l' aria viziata,, fumo delle lampade, delle locomotive e degli spari. Tecnicamente pi difficile si presentava il problema dell'abbassamento
della temperatura.
Ormai, quando
si
non era pi
giacch
l'enorme
calore
l'
roccia
anche a riscaldare trovavano pi indietro. Si ricorse allora all'acqua fredda e dapprima servi allo scopo l'acqua compressa che veniva portata alle avanzate per il funzionamento delle perforatrici, spillandola, mediante tubi di raccordo, dalla condotta forzata, che si aveva cura di convenientemente proteggere dal calore, con un
calda, avviandosi verso
spruzzi
di
vere
pioggie
artificiali,
che
l'aria
essi
potevano
essere
facilmente
la
caduta del-
l'acqua al
di acqua calda, (poich acque fredde e calde, contandosi 142 sorgenti sul versante svizzero, con un efflusso totale di 350 litri al minuto secondo, e 95 sorgenti sul versante italiano, con una portata di 1500 litri al secondo, e con una temperatura, che nelle varie polle oscillava da un minimo di 10" C. ad un massimo di 48" C.) non essendo pi bastevole l'acqua della condotta forzata, si usufruirono le sorgenti fredde prima trovate in galleria, spingendole, col mezzo di una
momento del passaggio degli uomini Quando poi zampillarono le grandi sorgenti
Sempione
fu assai
e dei treni.
la galleria del
prodiga
di
V/J'
nella
pompa
centrifuga,
fino
alle
avanzate,
quantit
di
50-tJO
litri
al
di
acqua veniva
galleria,
in in
il
parte
spruzza...
i-.,i,iinuamente
pareli
della
ed
minor numero
(onliitiiit.-
di calori*' |>ossil>ile,
/];
aveva cura
portavano
25" ed
di
incanalarla suKiti)
in
i~..Ifini;
i...r,
,p
la
el l'esterno.
Si riusc cosi
a manleiei-e nella
galltri.i
una leujperalura
amlwent.,-
ira
30" C.
Una importante regola igienica, che fu scrupolosamente e rigorosamente sempre osservata nella galleria del Sempirjne, e che contribu poteiitomenle a tenere lontana l'anchilostomiasi, fu la attenta vigilanza sui ungili (li deposito degli escrementi, e la grande cura di tenere ordi!
nala e pulita
la galleria.
Severis.siini ordini
destinati,
erano imparliti affinch quegli operai che in gala deporre loro escrementi fuori dei luoghi a ci" fossero immediatamente licenziati.
i
Numerose
si
cantieri
di
lavoro,
esperimeniarono d'apprima le latrine a torba automatiche, ma non poterono resistere al vandalismo incoscente, ed in pochi giorni furono
rese inservibili. Si adottarono allora le vasche mobili di ferro, sorvegliate da apposito personale, e che venivano portate fuori giornalmente con
speciali carri, svuotate
(^
pulite.
di
(,)uando poi la
grande quantit
lo
permise,
si
si
l'acqua
incaricava
trasportare
gli
escrementi
cisterne,
in galleria
la
^i
mediante vagoni.Inlln
<i>ill..
.'mid.iO
forzata stessa.
Tre
operai
di
GOo
- Gr<U
uomini
ciascuna
le
si
alteriia\ano
seguito.
ore di
lavoro fui'ono
a 6 e quindi a quattro.
lavoro era spinto colla
celeril per cui, tranne nel punto impieg un anno per superare 40 metri, cantieri di lavoro venivano continuamente a cambiare di posto avanzando, con grande vantaggio della puliza della galleria.
si
massima
Una
e
genere
anchilostomia. fu
il
felice im|iianto
della galleria e
galleria artificiale di
gli
che sorgeva subito all' iml>occo potevano accedere a mezzo di una ^ -^ legno, senza esporsi prima, col corpo in sud
i
abiti
696
Questo stabilimento di bagni conteneva numerose saie con doecie ad acqua calda, vasche e lavabo, dove gli operai potevano, appena usciti dalle gallerie, lavarsi, cambiarsi gli abiti, ed un sistema di carrucole e
corde, col
mezzo
ai
issati
fino
alla
una corrente
di aria
Annessa
Prima
di
essere
ammesso
al
della sua attitudine fsica, sua salute e sopratutto per impedire che entrassero in gallerie individui affetti da anchilostomiasi. L' attenta vigilanza sanitaria, unita alle cautele igieniche, impedi che
visitato dal medico, collo scopo di accertarsi
si
rinnovassero
Si
al
Sempione
gli
immune
col
mezzo
sane norme e prmcip di igiene e pericoli che minacciavano l' integrit della
loro salute.
Impresa provvide, con paterna sollecitudine costruendo numerose case operaie per famiglie, e villette per gh impiegati, un dormitorio capace di cento letti, un ristorante, un grandioso magazzino alimentario, il tutto rispondente alle regole dell'igiene non solo, ma atto aUresi ad equilibrare le esor-
Anche
l'
al benessere dei
suoi
operai,
Cur
l'approvvigionamento
dell'acqua
potabile
nei
centri
abitati,
Impiant pure un bellissimo Ospedale, affatto moderno nella sua diletti, con sale da bagno, da medicazione, da
di
la cura degli ammalati e per venire in soccorso ai colpiti da accidenti sul lavoro. Non mancavano le sale per la cura ambulatoria, i laboratori per le ricerche bio-chimiche, le stazioni per i soccorsi d'urgenza e,
queste ultime, anche nell' interno della galleria, per assicurare il pronto ed accurato intervento in caso di malattia o di infortunio. Gli operai ammalati o feriti ricevevano a spese della Societ l'assistenza medica,
i
medicamenti,
il
materiale
di
medicazione e
gli
appa-
una indennit
I
feriti
r'j7
(lp!rM|'|>f\!vi!<i
rii'^cforitf,
!<
fortnf
rp'imalirljr,
(\or-
ecc.
inf< )fi
11
(jli
111,
ni
iiiiiiiMi)
iii'int)
mi'ii')
ilei
maini",
di
imt
.'iin'iua
jr\t'-
gliaiiza
(la
|arte
(it';^li
Ingfgiieri o
<|uealo genere,
di
cunstarono essenzialrnenle
cuduUi
ec<!.
movimento
dei
tn.-ni,
La
di :l'GOO
i
che
in
numero
25.000
si
avvicenda-
con
un
maximum
contemporaneamente,
fu,
lavori, di G3 individui, per malattia, di 21 per infortunio sul lavoro o conseguenze di esso, e 22 per ferimenti in rissa, suicidi ed infortuni
fuori servizio.
La spesa sopportata
bagni,
dalla
compresa
due vermet
raggiunse,
dicembre 1903,
nei
santi, la
somma
di
2,015,000,
ed
eravamo poco
pi che alla
dei lavori.
svolsero
lavori del
Sempione
si
rileva
Brandau
e
e C. nulla abbia
difficile ai
lasciato di intentai
per
meno
se ad
spetta i>ure
il
vanto,
di
di
minore compianto
conservale.
vittime possibile e
maggiore gioia
698 -
VI.
Doit. G. F.
Gardenyhl (Parma):
Contributo
alla
=====
lungi
dall'essere
I.
La
quantit dell'acido
carbonico
le
espirato
ben
cause capaci di determinare delle variazioni negli scambi respiratori sono molteplici e si avvicendano o si associano, variamente sommandosi o compensandosi. Per l'Igiene professionale sopratutto importante lo studio delle
regolare e costante, perch
modificazioni degli scambi respiratori in rapporto alle condizioni dell'ambiente.
di
Butschli e
di
altri
fisiologi
sulla
influenza
del-
una diminuzione
si
eliminato
sono
occupati dell'argomento
per ogni
il
grado
di
Rubner e Wolpert con speciale riguardo alle Rubner ha stabilito che, entro certi limiti, temperatura in pi si ha una diminuzione di circa
2 Vo nella eliminazione dell'acido carbonico. La luce determina un aumento, come risulta dalle concordi esperienze
di
Moleschott, Bidder e Scmidt, Henneberg, Fubini, Selmi. L'influenza della pressione venne gi studiata da Muller, Friedlaender e Herter, poi da Jourdanet e da Bert, da Frankel e Geppert con risultati non in tutto concordi. Da pochi anni la questione stata fondamentalmente ripresa da Mosso ed in base alle sue osservazioni a ritenersi che per la rarefazione dell'aria sia piuttosto diminuita che aumentata la eliminazione dell'acido carbonico. Il fenomeno per complesso e deve esser
messo
in
presenza
di forti depressioni,
Rubner e altri della scuola (Lewaschew^, Wolpert) hanno studiata anche l'influenza del movimento dell'aria, dimostrando che esso determina, in certe condizioni di temperatura, un aumento nella esalazione dell'acido
carbonico.
- iiW
L'azione della
iiinidiUi
atmosferica
su^^Ii
t^
da Lkmann
con espeanimali e
Con
risultati iiicerii,
poi
da
animali, e
da.
me
sugli
sull'uomo.
nc^'li
Itisulta
Hml)ieiiti
ormai dimostrato che l'accumulo di vapor d'acjua ostacola (altneno fino a che non intervengano fenomeni
ha recentemente pres<j in dairaccumulo degli stessi prodotti della respirazione. Non escluso per che risultati da lui ottenuti (vivamente discussi da Fi-t'oci; Hkv.mann) siano almeno in parte dovuti, non gi ai prodotti es|iiratori per se stessi, ma all'aumento della temperatura e all'accumulo di umidit. Questa ricerca 6 per interessante e non da escludersi che veramente gli scambi respiratori siano modificati quando la resjiirazione si compie nell'aria iperrespirata e, pi generalmente ancora, nell'aria chimicamente inquinata sia pure in lieve misura. Io ho portato un contributo a questo studio, esaminando il comportarsi della eliminazione dell'acido carbonico quando la respirazione avvenga n atmosfere contenenti sostanze gassose estranee, come spesso accade nell'ambiente industriale. Riferisco ora sullo ricerche compiute riguardo all'ossido di carbonio, all'anidride solforosa, all'acido solfidriaj. Io mi sono naturaluK^nte limitato a considerare la presenza di questi gas nell'aria in jjroporzioni piccolissime, incapaci per se di determinare acutamente evidenti disturdi respiratori o sensibili alterazioni del ricambio. In quantit maggiori gi fuori discussione che quei gas riescono dannosi e
l'aria
di
altre
sostanze.
Soltanto \\'oi,pi:in
esami'
gli
effetti
determinali
"
II.
i.<^
si
faceva
in
un primo
periodo di ciascuna
e in un successivo
alterata.
chimicamente
al
Una maschera
si
adattava
muso
degli ani-
per-
me
costruite con
membranelle di guttaperca opportimamente perforate e rispondenti, oltre che alla condizione di una completa esclusione di liquidi, anche all'altra (li otTiire al passaggio dell'aria inspirata o espirata, nel senso delle
rispettive correnti,
rabile e di impedire in
oppsto.
Il
modo completo
parecchio
dell'aria espirata,
700
il vapor non acqueo venivano riempiti di cloruro di calcio granulare secco, previamente saturato con acido carbonico (scacciando l'eccesso con una corrente d'aria secca); altri, destinati ad assorbire l'acido carbonico, contenevano calce sodata e potassa caustica secca. La determinazione dell'acido carbonico si faceva per pesala. portava all'animale l'aria da inspirare. Quando si Il tubo afferente
doveva
che
si
stabilire la eliminazione
normale
pura,
il
di
acido carbonico,
cio quella
verifica inspirando
aria
l'aria
am-
e ben ventilato.
Allorch
si
doveva
inspirare
inquinala
facevo partire
del quale
il
suoi
effetti.
Il
raggiungimento
difficile
quest'ultimo
scopo
assai pi
si
sperimentatori in ricerche
indiretto disponendo,
affini,
stesso Di Mattei,
hanno rinunziato
un procedimento una slanzuccia (metri cubi 17,25) la quale non veniva ermeticamente chiusa (come le campane e gli altri recipienti che si usano generalmente) ma era, per quanto non
Io
mi sono
servito di
come sopra
detto, di
abbondantemente, ventilala, e la corrente ventilatrice che la percorreva poteva essere esattamente misurata con uno qualunque dei metodi insegnali dalla tecnica igienica.
Conoscendo
posto
si
il
rinnovamento
orario
dell'ambiente,
il
problema prola
durante l'esperimento,
era evidentemente
:
perch
proporil
nonostante
ri-
cambio
d'aria.
di valori
mente introdotta
nell'ambiente e da mantenersi
Qx
Allo stesso risultato
della ventilazione di
si
QCR1
carbonico,
ma
il
Tuttavia, se
Hagenbach-Recknagel, applicandola non all'acido alla composizione normale dell'aria. valore di Qx era di facile calcolo teorico, non era per
ad un gas estraneo
composizione dell'aria da studiare. Io mi sono servito di comuni gasometri da laboratorio, che riempivo dei singoli gas, cercando poi, con tentativi ripetuti, di raggiungere, colla maggiore possibile approssimazione,
l'efflusso conveniente.
ci>n
Con
ine/zi meccanici di
tiiito queste precauzioni, e cercando inoltre dare una uniforme distribuzione ai gas immessi
da inspirare
la
(quale
risultava
v<jlute.
da analisi
dirette, in
Non occorre
avevo
uguali,
che,
per
maggiore
accessorie
cura
che
tutte le condizioni
fossero
completamente
all'ambiente
ai
inspirata),
sia
per
riguardo
riposo, di alimentazione,
eco.
gas
stabilire la
Ossido
fici
(li
carbonio.
L'Ossido
di
gas venerapido e
i
un posto notevole
porclu''
non
di
rado determina
modo
numerosi e pi importanti per noi sono casi nei (juali agisce in modo lento e continualo, dando luogo a forme croniche di avvelenamento, che si esplicano, a lungo andare, con altera/ioni del sangue e forse del sistema nervoso. tale la diffusione di questo gas che, secondo Deprez e Xicloux, esso si troverebbe costantemente ni sangue degli animali viventi nelle citt industriali, la qual cosa stata confermata da Gautier, per Parigi.
violento la morte.
pi
l<;
I
Ma
Tra
fusione,
lo
pu aversi produzione
le
di
ossido di car-
anzitutto
fonderie
di ghisa,
ove,
il
formano
miscele
durante la 20-30",,. Il
La
da
i
attribuirsi in
gnin parte
bustione
di
sono ricchi
pn.>dotti di
com-
molte
sostanze
esplosive.
il
(I
i
3 -4"(
di
fidminante sino
i
al 30^,,). All'ossido
nell>
carbonio
danni
il
sofferti,
gallerie
mal
ventilate,
gas d'esplosione del cotone si devono pure riferire dal personale delle locomo-
da 1,60 a 2'i) di ossido di carbonio (Mosso). Inspirazione di questo gas in varie proporzioni pu aversi in molte altre industrie, e per molteplici cause (sopratutto per apparecchi di riscaldamento difettosi) possono verificarsi anche intossicazioni donjcstiche con carattere professionale. Sono specialmente i fornelli a carbone che immettono nell'aria degli ambienti dell'ossido di carbonio: a ci'"
tive,
fumo
slii.i
come
fatti
Per quanto
si si
702
hanno
e,
Ronco,
Benedicenti
di
ha
trovato, durante
in
passaggio
di
di
un treno
del
il
0,60
^i ossido
car-
bonio
un periodo
il
sospensione
transito
soltanto tracce,
di
ma
di
coda
un
determinare
morte basta molto meno: Leblanc vide morire in inquinata da un fornello a carbone
si
molto discusso. Si
il
quale
dimostrazione
di
spettroscopica
della carbossiemoglobina
il
(Eulenberg, Meidinger,
Lang, Vogel).
Spetta a Fodor
merito
di
aver
pu riuscire nocivo anche quando sia presente in proche sono rivelabili colla prova spettroscopica. Per mezzo del cloruro di palladio egli pot determinare nel sangue l'ossido di carbonio quando l'aria inspirata ne conteneva solo il 0,04 Vo- Collo stesso metodo Grber vide che gli animali mostrano lievi segni di intossicamento (accelerazione dei movimenti respiratori) in un'atmosfera di ossido di carbonio al 0,10 7o ^ fenomeni si accontenente il 0,06 centuano, al 0,15 insorge paresi generale, al 0,20-0,36 si ha la morte purch la permanenza nell'atmosfera inquinata duri qualche ora, e infine si ha un avvelenamento a rapido decorso quando la proporzione ascende al 0,40-0,50%. I limiti della nocevolezza per l'uomo sono, secondo
tempo
sufficiente)
Grber egualmente oscillanti intorno al 0,06 7o S^i stesso pot respiil 0,021-0,024 ^,\y alcuno tre un'aria contenente danno per ore senza e rare Successivamente Grehant dimostr l'esistenza di una diretta proporzionalit fra assorbimento del gas e la sua tensione nell'atmosfera, affermando che il fenomeno regolato dalla legge di Dalton. Teoricamente dovrebbe quindi aversi assorbimento per parte del sangue anche con inquinamenti minimi dell'aria; si comprende per che il limite al quale si hanno fenomeni patologici evidenti superiore a quello in cui si inizia l'assorbimento. Tuttavia seconda Grhant un cane che' respira per 30 minuti in un'atmosfera contenente il 0,12 7o di ossido di carbonio ne assorbe una quantit sufficiente ad avvelenare la met dei globuli rossi, un quarto se l'aria ne contiene il 0,06 7oSono ancora da ricordare le importanti ricerche di Haldane, confermate in gran parte da Benedicenti e Treves, per le quali resta assodato che l'ossido di carbonio un veleno ad azione cumulativa, che agisce in modo rapido e profondo quando si raggiunga un certo grado di saturazione del sangne. Secondo Haldane il hmite massimo della innocuit corrisponde al 0,05 7o; ^^ 0/2 insorgerebbero gi non lievi feno5
iiittiii.
7>3
istituito le
conoscenze sperimentali ho
mie
non superasse
il
0,05
Idrogeno
[uali
>iolfurato.
di
"/o-
non
i
infitiqnente cagione
condizioni nelle
pu aver luogo
fjill>rir.ho
recenti progressi
della
di
quenti
intossica/ione idrotionica sono molteplici e chimica applicata le hanno rese anche pi fresolfalo di bario, di gas illuminante, di cauciu. o di
si
una
trattano sostanz
Ma
la
sede
'
di
il nome di gas fl^ll^ riuafho. bda queste si svolge. Non sono rari casi di avvelenamento acui-i di ir-i^.iiu ^'hmimim con esilo anche lelalo, ma certamente sono assai pi frequenti casi di azione lentii e continuata, con successioni morbose a distanza, tra b* quali non ultima la diminuita resistenza alle inf)>zioni (Di Mattei^ Il limite fino al quale l'idrogeno solforato pu trovarsi nell'atmosfera senza stato variamente stabilito. Come gi si dare fenomeni morbosi dell' per l'ossido di carbonio, cosi per idrogeno solforato non si pu ammettere che siano sempre innocue quelle dosi che non riescono a impartire al sangue lo caratteristiche spettroscopiche della alterazione em (per formazione della solfometaemoglobina di lloppe-Seyler o di Preyeri. assodato (Hofmann, Tamassia, Falk, Meyer) che assai pi sensibili della prova spettroscopica sono le prove chimiche, e tra queste
spelta infalli
il
per antonomasia
non sia
<^
i"*
1'
ti
(formazione
di
di
bleu di metilene
dalla dimetilparafenildiamina
presenza
aggiunta di acido cloridrico e cloruro ferrico). Secondo Mulenborg gi con una proporzione del 0,05-0.1 si ha in breve tempo la morte di animali della mole di un gatto o di un codi un cane, col 0,40 " di un cavallo. Dalle esperienze niglio, col 0.25 {)iU complete e pi attendibili di Lehmann risulla che le tenui dosi sparse
,.
**
ma
che per
feno-
meni
in
di venificio si
hanno
un'atmosfera contenente
sopralutto
ai
il
0,075
",, di
idrogeno
ai conigli e
cani,
non
alle cavie
mento,
di resistenza
stessa specie
Di Mattei
).
Basandomi sopratutto
<iscillanli
sui
"
tiati
;,.
di
Lehmann
io
sperimentai
dalle
con dos
!
fra
il
0,05 e
il
0,07
re>?piratori evidenti,
risultati.
e questi
casi sono
i--
Anidride solforosa.
70i
mucosa
di determinare fenomeni di qualche importanza per l'organismo. Ma ci falso, come ci insegnano conoscenze moderne basate sopra dati sperimentali e sulla osservazione di quanto avviene in alcune industrie. E noto che sviluppo
in
grado
di
anidride solforosa
si
ha
in proporzioni
variabili in tutti
processi di
Lo
ad
ogni passo
scrive Albrecht
Nell'industria,
sempre
egualmente molesto, cosi da rendere ovunque necessario applicare mezzi efficaci per combatterlo e per renderlo innocuo . Pur troppo non sempre facile trovare e mettere in pratica questi mezzi, cosicch tuttora l'azione nociva dell'anidride solforosa costituisce, secondo Giordano, una delle cause pi gravi della elevatissima morbilit dei solfatari di Sicilia, morbilit che non trova riscontro in nessuna industria mineraria.
Cronologicamente
le
sull'
azione dell'ani-
le sue esperienze su rane, polli e gatti descrivendo esattamente la sintomatologia dell'avvelenamento da anidride
solforosa e la sua azione sul respiro e sul circolo (prima eccitazione poi
paresi).
pi elevate di quelle
Per questa azione determinata soltanto da proporzioni assai che si verificano ordinariamente nell'ambiente inspontanei,
al
dustriale, escluse forse le solfare di Sicilia, ove, in seguito agli spari delle
riscaldamento
la
pu
fenomeni
acuti gravissimi e
anche
morte.
7-9 7o-
revole al di sopra del 3 7o affermava che soltanto le proporzioni infesempliceriori al 3 sono tollerabili a lungo dagli operai, dando luogo
mucose congiuntivale
di
e e
per
le
posteriori esperienze
Lehmann
Ogata, che siano a ritenersi sopportabili dall'uomo solo le dosi cb.e non oltrepassano il 0,07 7o e che anche questa proporzione possa riuscire di
danno
ai piccoli animali.
fatti io
ho sperimentato sui cani (di media mole) non mai pi del 0,05 "o ^i anidride solforosa, tenendo conto della durata relativamente breve delle mie espeIn base a questi
facendo inspirare
rienze.
aria contenente
TOf)
IV.
risultati ottenuti
l'!i|ieri-
Pes.
del
Iii<i|>ir:u!nnu l'ariu
|>'ii:i
[n|'
iiiontii
cane
N. P.
Kg.
alcuni esami del sangue
nei cani
I
706
e V,
per l'ossido
di
cai'bonio
(coll'esame
e
spettroscopico che
Wenzel
Kiinkel,
che diede un
(col reattivo
si
armonia
coi risultati di
Lehmann,
trov
solforato e di ani-
V.
di aria
di
Le
si
carbonico
Ili,
non fossero in uno stesso senso, non segnassero, cio, concordemente un aumento sulla quantit di acido carbonico emesso in condizioni normali. Questo fatto non sembra doversi considerare come puramente casuale ed forse da mettersi in rapporto con una ossidazione dell'ossido di carbonio nell'organismo, fenomeno dimostrato per la prima volta da Pokrowsky e ammesso come possibile da C. Bernard, negato poi da Grhant, ma confermato da Griiber, Giacosa e altri.
Nettamente definito
invece
il
risultato
una
forato,
si
fenomeno, che specialmente ragguardevole per l'idrogeno solprobabilmente dovuto alla combinazione dei gas acidi sui quali
alcali
sperimentato cogli
del
sangue, incaricati
di
trasportare, in
una ritenzione
di
solforato,
appena comincia l'assorbimento per parte dell'organismo, si verifica una diminuzione dell'acido carbonico espirato, che pu ridursi fino dalla met: si aveva per in questi casi grave dispnea e spesso la morte degli
animali.
I
risultati delle
di
sono tuttavia
in
grado
fino
di alterare gli ai
scambi
Ne segue
che
limiti di innocuit,
quali
si
ammette come
tollerabile la
superiori al vero.
Non
si
in
scj'na
fi-noiiieni
(^
lui-liato.
(Jj
t)iii pensatori, ohe tendono a ristabilire re'juilibrio dimostrato come probabile dal fatto che la diminuita elimi>
/ ib'iracitio rurbonico 'Spirato meno marcata in*lli ; maggiormente prolungate (Ksp. X'III, \III, X\'); risulta ancor esperienze I\ e X (eseguile successivamente a distanza di poche ore sullo stesso soggetto) die forse l'organismo pu parzialmente
iia/ioiie
di
impurit
nt'll'aria
ohe respira. K
pero altres
vero
elle
fatti di
stabilirsi,
di
708
VII.
La lavorazione
dei
bassi
briche di zucchero.
La
Italia,
^==^=^^=^=
operai per alcuni mesi
igieniche,
dell'anno.
nelle
prodotti
nelle
fab-
doveroso
si
quali
zucchero non ritenuta particolarmente insalubre. In realt si pu convenire in tale opinione soltanto in maniera molto generale; una osservazione minuta e prolungata, come quella che la cortesia del Direttore dello zuccherificio di Parma, mi ha permesso di compiere, riesce
dello
fatti
interessanti.
i
necessario analizzare
vari
momenti
della lavorazione,
la quale,
colla tecnica
I.
moderna,
si
saturazione
poche essendo ancora le fabbriche, nelle quali i bacini di lavaggio siano protetti da tettoie, come sarebbe consigliabile, anche per la maggiore
regolarit della lavorazione.
diffusori,
esposti
ii;l
7uy
.1...1
ili;^li
apparecchi.
.iispirazioi.-
u.
^ns
II'
svolgono durante
insalubri sono
la ditTusioiif?
iscufi'.
..i
,.,:... .u..:
del succo.
Sopralutlo durante
traltamento colla
";, ha uno sviluppo abbondante di a la quale per lo piii si lascia sfuggir inutilizzata e va in parte ad inquinare l'atmosfera di'll'ambitMite di lavoro. Sjirebbe desiderabile che l'ammoniaca venisse fissata, la (piai cosa, oltre che di vantaggio igienico, riuscirebbe anche utile dal punto di vista economico, potendosi ricavare, come prodotto accessorio, una notevole quantit di solfato ammonico. La saturazione con acido carbonico (generalmente sostituita al trattamento con acido solforoso) pu dar luogo ad inconvenienti solo quando esistano imperfezioni o guasti negli apparecchi e nelle tubazioni. da notarsi per che gli operai addetti alle fornaci da calce, aimesse a tutti gli zuccherifici per la contemporanea produzione della calce e dell'acido
caibonico
(caricatori
del
calcare,
fornaciai,
tutti
sfornaciatori,
i
spegnit^ri e
trasportatori della
calce)
e,
sono esposti a
alle
rischi
inerenti a questa
speciale lavorazione,
ai colpi
cio<^,
conseguenze
di calore, alle
ustioni, ecc.
gli addetti
Analogamente per
officine
di
ripara-
sformazione
depressione
in
massa
cotta,
che
si
compiono
in
{cficiidin),
mezzo della centrifugazione. Notevoli inconvenienti sono da ricordare come conseguenza di <juest' ultima operazione, ma di essi io mi occuper
lifl'usamente pi oltre, pnich allo
stesso
bassi prodotti.
operai
addetti
si
alla
lavorazione
in condizioni
dei
bassi
prodotti
sono senza
favorevoli,
tutti
i
trovano
igieniche
meno
traducono
in pratica in
lavo-
Per lavorazione dei bassi prodotti si intende quella dei liquidi che residuano dopo la separazione dello zucchero di primo prodotto. Colla
centrifugazione alla quale,
colte,
come
si
detto,
vengono
quelle
sottoi>oste le
masse
una
queste
si
separano
altre
in
umt parte
di zucch'ro cristallizzato,
che non
^
ha bisogno
a freddo,
di
manipolazioni,
salvo
di raffineria, e in
zucchero ed anzi ne
o,
satura
ma
<"'
altres ricchissima
di
impurit
come
si
guaggio
I,a
tecnico, e ricchissima di
lavora/ione
di
r|iiesto
li
|Udo siropposo
una
ulte-
riore separazione dello
710
zucchero, per
utile e
quando
fine, in
economicamente
lizzabile (tanta la
il
generale alla seconda cristallizzazione, un siroppo non pi cristalproporzione di impurit contenutavi) al quale si d
nome di melassa. La lavorazione dei bassi prodotti rappresenta ovunque, salvo rare eccezioni, come un gradino arretrato dell'industria e si mostra attualmente quale era circa
venti
si
anni fa tutta
la
lavorazione
dei succhi di
deve indubbiamente alla grande copia di barbabietola. Questo fatto ha permesso o ha reso difficile la estensione ai bassi impurit, che non prodotti degli apparecchi e dei metodi che si sono rapidamente imposti
nella lavorazione dei primi prodotti.
Sostanzialmente
origine
si
la
modo
di cristallizzazione.
In
procedeva alla separazione dello zucchero colla cosidetta eotturn in bianco, si cercava cio di ottenere una soluzione satura a caldo, dalla quale poi lo zucchero veniva separato, facendolo cristallizzare mediante un progressivo raffreddamento delle masse cotte. Ora a questa
pratica, eccessivamente
i
succhi dall'inlunga e tale da non garantire dannose fermentazioni, si , pei primi prodotti, sostituita che consiste l'altra, assai pi breve e sicura, della cottura in grana, Il vecchio metodo alta temperatura. diretta ad nella cristallizzazione
sorgenza
di
bassi
prodotti, ai
quali
la
cristallizzazione diretta
in
grana
meno
facilmente ap-
plicabile,
in seguito)
Ne segue che
bolle a vuoto, le
da procedimenti particolari: ottenute dai siroppi, colla concentrazione in masse cotte di secondo prodotto, queste vengono fatte
passare in sottostanti casse
bolle
di ferro, specie di
Le masse
con una temperatura di circa 90 C. e scendono, nei cristallizzatori, a poco a poco, alla temperatura di 40 C, che mantenuta costante per
mezzo
di
di
vapore.
Quando
allo
la
cristallizzazione
liquido
sovrastante
zucchero
completavagoncini,
menle chiaro,
o meglio,
stinato
di
si
toglie la
massa
e
i
mezzo
di
a triturare
grumi
cristalli
troppo
narie centrifughe.
La
in
si
due
ambienti:
quello
ai
dei
cristallizzatori e quello
Il
centrifughe,
quest'ultimo
comune
primi prodotti.
dubbiamente il pi insalubre dell'intero zuccherificio; un vero termostato e la sua funzione api>unto quella di impedire che la tempcratuia delle masse cotte si abbassi troppo* rapidamente e scenda sotto 40 C. Dato questo scopo, non deve meravigliare l'esistenza delle seguenti coni
, .
711
II. fi)
cfft'tti
si
i'!n|.'>
in
iiii<.
sfr-<>r,
.i.iI.Mi.t..
1.
2.
3.
4.
rmidita notevole;
Odori sgradavoli;
5.
Atmosfera ricca
di
microrganismi.
d<>i quali ci occupiamo hanno una non insutficiiMite in confronto dello scarso MUiiioro di operai; tale ampiezza data dalla necessit di contenervi, in numero vario secondo la potenzialit della fabbrii-a, le grandi casse metalliclio per la cristallizzazione. Per contro le finestre sono ,t,'ent'ralnienl(^ scarse in numero e sempre assai piccole (per lo pi delllocali sono, a guisa dimensioni di m. 1 0,90) per la ragione che di cantina, infeiiori al livello del terreno [ler circa due terzi della lor.
:tiiil)i<'nti
cuhiciti'i
certo
<"'
mimmo
possibile
il
disjerdimeni.
vengono mantMiute quasi c<tns(antemente chiuse, cosicch la ventilazione e scarsissima. In una ricerca fatta a lavorazione avviata, con due tubi di Pl-lTII'lNKOlKIt
Per
lo
stesso
motivo
le
finestre
posti all'altezza di
m.
l,r>0
dal
pavimento,
per
determinare
mille,
la
propor-
ope-
1,71
per
essendi,
come
carbo-
d'ordinario, chiuse
coll'iindito di
comunicazione
c<*l
acidimetro
bili
di
W'OLPER T
di
(),!)
ho ottenuto,
in
da un minimo
a un massimo
jier mille.
locali
destinali
(juantit
di
masse
cotte
immesse
e,
nelle
casse,
col tem|K>
trascorso dal
Col livello
momento
della immissione,
a parila
di jueste
condizioni.
trato
che si considera. A m. -'2 dal pavimento uoa lio mai riscontemperature inferiori a '.\0 <".; frequentemente il lernitimetro ('., in (pialche caso temperature segna da '.\2 a superiori, fino a -ir C.
:{.')
l'midit:
Dall'ampia
supei-ficie
del
liquido
calilo
contenuto
nelb'
ha una continua produzione di vapor d'acqua, cosicch"^ il gral<' igrometrico degli ambienti e sempre rilevantissimo. Le osservazioni che ho fatte per un periiMlo di molti giorni (usando l'ignanetro a l'apello del polimetro di LAMliRL'HT) mi hanno perniesso di rilevare che l'umidit relativa non scende mai al di sotto del 70 " ^ e il pi spesso oscilla utlorno al 7* b^ qual pro|>orzionc, per una tem|>eralura di "/o.
casse
si
mercurio
(deficit di
712
di
vapore
di 26,5
31,3
mm.
di
10,5).
Odori sgradevoli: Sono dovuti al passaggio nell'aria di sostanze scomposizione di alcuni elementi dei succhi, scomposizione che ha luogo sia per opera dei vari trattamenti chimici
volatili originantisi dalla
azione
del
calore
prolungato,
ancora per l'insorgere di particolari fermentazioni microbiche. Per queste diversi ragioni, e sopratutto per opera degli alcali (cal-
ce), dalle sostanze proteiche si svolge sempre ammoniaca, la quale si trova poi nell'aria in quantit non trascurabile. In alcune ricerche compiute facendo passare, mediante un aspiratore, un volume noto di aria attraverso una soluzione titolata di acido solforico, ho potuto constatare
un contenuto medio
al
di
ammoniaca
pari al
0,12
%'
cifra
gi
superiore
limite di tolleranza
di
LEUMANN.
Microrganismi:
Io
non mi occupo ora (dovr parlarne pi oltre) pu aver luogo nei succhi contenuti nelle casse cristallizzatrici. E ovvio che da queste non si potr aver passaggio di germi all'atmosfera se non nella eventualit rara di spruzzi o goccioline. Intendo parlare esclusivamente dei microrganismi dell'aria, quali, per qualunque via pervenutivi, trovano nell'alta temperatura, nella umidit e forse anche nella scarsa ventilazione deirambiente e
della proliferazione microbica che
i
In due
filtri
solubili
MIQUEL
ho trovato
le
d'aria:
Schizomiceti: 18500
gli
21300
si
Ifomiceti 3000
1700
Blastomiceti
il
12;
2.
Tra
sottile,
il
schizomiceti
tra
e
il
dei
bacilli- fondenti,
L. i quali sono degni di nota B. mesenterico fusco. Non coll'isolamento diretto dalle placche,
ma
MIQUEL, dopo
passaggio
lo
dell'aria,
ho potuto mettere in evidenza nella prima osservazione piogeno aureo, nella seconda insieme l'aureo e l'albo. Questa breve esposizione dei principali fatti osservati
le
Stafilococco
nell'ambiente
operai
condiaoni
decisamente
insalubri
nelle
quali
si
trovano
gli
Per meglio valutai-e l'importanza delle descritte condizioni di lavoro non deve essere taciuto che gli operai generalmente si alternano in due squadre con un turno di 12 ore, da una mezzanotte all'altra. Non pu, dopo ci, far meraviglia se questi operai, pur non essendo
s<i';;;f'lti
il
fatifho eccessivo,
la inajL(gi<n'
|jrt-'-<'iilaii!.'
tuttavia,
rli
Ira
tulli
laV'
Iciili
/lU-vliei'itici,
iVe'jiH'ii/a
nialalli<: e
|M*o[orzionain
i
al
liiro
scarso
(li
numem
(a
in
generale
10-1
jierinflo
bilirneiilo.
massima lavoro) ricorrono pi spesso al sanitario dell sussidio meclicn Le lualatlie per le quali e chiesto
lo
stono
per
pi
in
affezioni
reumalicrhe
varie,
mialgie
e nen
8uppur.iii>.,i
is[e-
angine,
bronchiti. Si
nota
inoltre
poi sufticienle la
semplice
tulli
questi
operai
presentano
un
note-
e delle
mucose
visibili.
pi
la
imporlanli
elevata
temptM-atura
considerevole umidit
da influire in modo dannoso sull'organismo e precisamente sui fenomeni termoregolatori. i>a prova pi evidente di questa afTcrmaziorie sta nel risultalo di alcune osservazioni termometrich. sul finire dei turno giornaliero. Queste rsservazioni hanno dim'come fatto (|uasi costante un aumento della temperatura ascellare,
i
37,4
37,5 (\.
ma
saltuario,
sono
nelle
cifico
'2i
ore ffino a 1000 centimetri cubi); lieve aumento del pes< spedell'urina (lOin- 1()-J-J ); aumento della pressione endoarleriosa
alla
llg.).
effetti
misurata
cent, di
radiale
colli,
stigmomanomelro
di
RIV.X-RCM'
'
'"
'"
dannosi della permanenza in ambienti come ho anche avuto una ulteriore dimostrazione rienze sopra animali (conigli) mantenuti per periodi variabili risultati in un<i n.'ll'ambii'nte stesso. Mi riserbo di riferirne ampio intorno all'influenza che l'ambiente calilo e umido condizioni di riptiso e di lavoro. Accenno soltanto che ho
Degli
cui
si
quello
di
ti*alta
io
con
di
espetemfx
>
studi
pi
ni
spiega
osservato
ani-
sompre ipertermia,
princi[io.
oliguria o
e.
anuria,
rifiuto del
cil)o,
irrei|uielezza in
gli
poi
Coma
.\l
infine, piu
si
mali,
la
morte.
l'autopsia
dei
trova
le
interni e specialmente
reni;
organi
mente
che
il
falli
di
cromatolisi.
pensi.Mo
corni
tosto
alla
ricerca dei
mezzi
atti
togliere gli
inconvenienti lamentati.
Molle
proposte potrebbero farsi: alcune concernenti l'ambiente di l'umidit atmosferica e l'accumulo di elei
re|entini menti nocivi; altre concernenti l'operaio e dirette mi impedire passaggi da temperature elevate a temperature basse e sopratuHo a rendere minore la permanenza nell'ambiente di lavoro, riducendo turni
i
714
da 12 ore consecutive a 8 e, se occorre, anche meno. superfluo dire che, in oo-ni modo dovrebbero essere esclusi da siffatto lavoro i ragazzi, le donne e gli individui deboli e malaticci. Di tutte queste misure quelle
che sono a considerarsi pi facilmente attuabili sono senza dubbio le ultime: riduzione delle ore di lavoro ed esclusione di certe categorie di operai. Si tratta per sempre di temperamenti destinati a diminuire, non o-i a togliere il male. Il rimedio vero sta evidentemente soltanto nella
adozione di nuovi sistemi di lavorazione, pi salubri degli attuali. Mi pare grandemente interessante notare che questi nuovi sistemi non sono un desiderato teorico, ma sono gi stati proposti e in parecchi
luoghi praticamente attuati.
siroppo
LBLICH,
di
ZSCHEYE,
la
di
STENZEL).
Altri metodi,
un poco meno
radicali,
non sopprimono
di
lavorazione
autonoma
con mezzi
di
dei
bassi prodotti,
ma
cercano
ottenere la cristallizzazione
meno
Abbiamo
cosi gli
apparecchi
di
FREITAG -LENZE
GROSSE,
e sopratutto quello di
BOCK,
BOCK
risulta di
un cilindro
interno a lento
movimento. Vi si introduce una massa iniziale gi cristallizzata, si scalda a 70-80 C. (immettendo un getto di vapore tra le due pareti), poscia si riempie il cilindro col siroppo cotto alla temperatura di 90-95 e si ha cosi un miscuglio a circa 87-90. Per mezzo di alterni abbassamenti di
temperatura
di
(di circa
10 C.)
si
si
ottiene, in
pleta cristallizzazione,
ha
cio
melassa.
Mi piace riportare quanto del processo di cristallizzazione in movimento scrive STHOMANN, tecnico reputatissimo: Questo processo, che ha gi fatto buona prova in molte fabbriche, presenta il grande vantempo pi taggio di poter lavorare la totalit dei sottoprodotti nel
<.<
'<
breve, cosicch il lavoro ai bacini di cristallizzazione, tanto lungo e costoso a motivo del riscaldamento continuato dei locali di cristallizzazione, pu essere abbandonato del tutto. Inoltre esso fornisce anche cogli
ultimi sottoprodotti, zucchero a
grado di purezza relativamente elevato . Resta con ci dimostrato che la introduzione di questo processo di lavorazione non soltanto rappresenta un grandissimo vantaggio per la salute degli operai, ma nello stesso tempo economicamente utile per
gli
industriali.
L'adozione e diffusione
di
di
trovare ostacoli.
Nella fabbrica
Parma
si
con un
dello
siv^leiiia
ir.
zucchero greggio
il
analogo a quello <li I'.'M Iv, pruiii-undu joi la di secondo prodotto cohi ottenuto nel
iiIm
8Ui-.-
primo trattamento colla calce. (Questa rifusione ha sopratutto lo scopo di ottenere, nei riguardi fiscali, ui pn binilo unico, omogeneo e non deve confondersi colla sopraccennata rifusione dei sirisultati tecnici ed economici sono stali ottimi, sia per la qualit, roppi). sia per la quantit del prodotto, e, come risulta da una comunicazi' ne fatta al VI Congresso internazionale di Chimica applicata da A.NI'TjSSI
harbabietola dopo
I
campagna
con
conseguente notevole risparmio di spesa in comhustihil' pu aggiungere, con notevole vantaggio igienico.
-i
I/ultinui fase della lavorazione dello zucchero (sia di primo .. secondo prodotto, sia rifuso) avanti di essere invialo alla rafTnerin rappresentato dalla lurhinazione per mezzo di centrifughe.
FI
di
'
meno
insalubre
di
quello ovi-
>i
ancora notevolmente umido, vi assai pi bassa; vi sono generalmente ampie stesso movimento delle centrifughe determina una continua
di
cristallizzazione:
agitazione dell'atmosfera.
(ili
si
presterebbero a
s(e-
ciali
rimarchi, se non
li
cutanea che
zione.
dovesse accennare a una interessante all'ezione colpisce, insieme cogli arldetti ai bacijii di cristallizzaciiiaiiet'
Di
allezioiii
nella
la\oia/ioiif
uhi;.
ziicciiero
noia
ii
specialmente degli
i
operai delle
poco studiata anche perch" recenti sistemi di lavorazione l'hanno resa pi rara: si tratta di una forma cronica eczematosa, prima
Con vescicole poi con desquamazione e croste, e puO) anche, secondariamMite, dar luogo a una forma acneica. La causa unanimemente rico'
nosciuta
nella
irritazione e
nelle
|>icc->l"
|o<i..ni
d.'Ha
p.-l!.'
p..-
avi...i.>
fabbriche di zucchero
di
prodotti e alle
rativa che insorge sulla pelle sana, a preferenza agli avambi-ncci, alle
gambe,
al
non breve
tempo.
La malattia si inizia con movimento febbrile generalmente lieve, qualche volta pi accentuato, preceduto da brivido e accompagnati^ da senso di ilebolezza. Frattanto si sliibilisce in una delle accennate n>gion una infiltrazione inKammatoria circuscritla che in capo ad alcuni
ma
giorni acquista
torno
si
hanno spesso
i
ingorgali
tnrdico,
si
un grosso foruncolo dolentissimo. .Vll'inlinfangioiliche e costantemente gangli linfatici della parte. Se non interviene l'opera del ha dopo fpialchc tempo lii perforazione s|iontanpa della
lutti
i
caialteri di
visibili
ii-radiazioni
e
il
716
La
Nella maggior parte dei casi si ha un foruncolo isolato; talvolta si hanno foruncoli multipli contemporanei o succedentisi; in qualche caso si ha una fusione di foruncoli vicini o la formazione di un vero flemmone
diffuso superficiale.
dalle
osservazioni
i
fatte
nello
zuccherifcio
di
Parma
dal
1900
al
1903, circa
cristallizzazione e delle
due terzi degli operai delle casse di turbine vanno soggetti a questi molesti foruncoli.
si
vamente durante la centrifugazione dei secondi prodotti. interessante ancora il fatto che trattasi, per cosi dire, di una malattia dei novizi, la quale non si mostra che molto raramente al di l del primo anno, negli
operai che per pi
Ricordo che,
in seguito
alla cen-
fabbrica
abituati a
un ben diverso
suppu-
la caratteristica
e di cura.
ho potuto
isolato lo stafilococco
piogeno albo, il pi delle volte solo, meno frequentemente associato all'aureo. Fa eccezione un solo caso, nel quale coltivai esclusivamente il micrococco tetrageno.
Il
fatto gi
accennato che
la malattia
si
verifica negli
addetti alla
lavorazione dei bassi prodotti e negli operai delle turbine quando centrifugano
i
con recipienti
sterilizzati dalle
ai
e non di rado vanno soggette a dannose fermentazioni; microrganismi delcomprende come vi si possano depositare tutti l'aria, tra i quali gi ho notata la presenza di piogeni. Gli stessi piogeni io ho potuto dimostrarli nelle masse cotte sia con colture, sia con iniezioni negli animali. Le condizioni di temperatura e di umidit dell'ambiente, la ricchezza di sostanze organiche del substrato non possono
microrganismi
si
trattarsi di
una
i-isvegliata
piogeni
alla
esistenti
nella
cute
allo
stato
latente
(risveglio
dovuto
di
sopi-atutto
esagerata
la
attivit
delle
ghiandole
cutanee),
Si coiiipreiide
717
< >
che
la porla d'iiigK
<>nii
lesione della
delle
specialiuente,
pei
lavoratori
e,
turbine.
lei
inLM-niraiiini
pi-odotli
poi lav<)ral<:)ri
mas--.'
.-tlo
crislallizzaloi'i, dall"
-!tr-H|tpHin<'ii(>
p'li
doviit alle
Ipum-
cemeiil' viscose.
neCeSSarii
.Hi-xIM
iiM,t>;.il"-
''.m-i-
>
m-
>.iii'
.h
i-u
um'-m-i la
[tculiare caratteristici
della scarsa
certo punto le foruncolosi non mi soffermerei neppure un istante sulla |jossiliilitii di un rjnalun(|uo rapftorto di f|iiesto genere (pf)ssibilit che la semplice analisi delle urine vai* a distruggere), se non per accennare alla curiosa opinione che si ha nei zuccherifici dell'Austria e della Boemia intorno alla etiologia della forma descritta, la f|uale viene attribuita alla
Questi
fatti
necrosi diabetiche,
ma
io
V'ieiui.t,
mi
alla
stato assicurato
in
seguii"
una colpa.
le materie zuccherine microrganismi e sui tessuti. Nel Bulbitin de l'Association des chimisies de sucrerie et de distillerie del Settembre 1903 (unica pubblicazione, nella quale io abbia trovalo un accenno alla malattia in di.scorso) si ricorda appunto la esaltazione dei piogeni in presenza di ghicosiD. Il fatto, come (^ noto, venne affermalo dai lUJWlD, ma fu poi conlradello da Dl BAltV e (iKAU 11"/.. .hi STKINHAUS da HI']I{.MAXX e, parziahnente, da NICOLAS. Comunque n<>i no fossiamo pi'enderlo in grande considei-azione perche il gluco-sio nei succhi di primo e di secondo prodotto e nelle masse cenlrifugabili si
ti'uva l'aramente, e,
quando
maggior
suscellibilit
all'azione
cin"
.
50
(ossalici,
ecc.)
sfuggiti
alla
saturazione,
gomme
(deslrano,
levulano.
grasse,)-
fitostei'ina e prodotti
di
scomposizione, sostanze
basi
aromali
glutann'na e acido
betaia),
vegetali
(colina.
Queste sostanze non possono essere inditTerenli albi pelle ed e probabile che facilitino ed esaltino l'ti/ione dei piogeni. Questa poi. a mio avviso, resa pi facile dalla pernianenza in ambienle cald> e umidtt, por la fpialo viene, a lungo aidare, minorala l'azione pr- tetti va dell' strato corneo, che subisce ipiasi una srta di niacera/ion
peploni.
'
La prevenzione
di pu-sta malattia
potrebbe riporsi
nell'uski "M.iinuae.
ancora, per
gli addelli
718
~
il
alla
masse zuccherine. Sembra per anche qui da raccomandare una n.isura pi assoluta, quella stessa gi caldeggiata pi sopra, sia sopprimendo completamente la lavorazione autonoma dei bassi prodotti colla rifusione dei siroppi, sia sopprimendo almeno la cristallizzazione nelle casse per sostituirvi la
scoperte del corp< colle
cristallizzazione in
movimento.
di
osservano pi
altres
casse
di cristalizzazione si toglie
l'ambiente pi
favorevole al
mantenimento
CONCLUSIONI.
l.''
La lavorazione
non
causa di danni
soltanto
operai
addetti
alle
casse,
ma
anche per
2^
Tale
lavorazione
pu essere
resa
meglio
tollerabile
colla
riduzione dei turni; colla esclusione delle donne, dei fanciulli, dei malaticci;
coll'obbligo di bagni e doccie tiepide
prima
di
abbandonare
la fabbrica;
Per
le sole
pure
raccomandabili
dal
misure igieniche veramente efficaci (che appaiono lato economico) consistono nella soppressione
bassi prodotti con un adatto processo di
nella soppressione
in
della lavorazione
blle per la
cristallizzazione
movimento,
col
sistema
di
BOCK
altro equivalente.
CENNI BIBLIOGRAFICI
Stiiomann.
di
Manuale
zucc/ero - (Traduzioni
N'oppi).
Torino 1903.
dei'
Rt'MPLi'.R.
Die Nichtzuckerstoffe
Anfossi
Rossi.
VI Congresso
Sezione V.
internazionale
Chimica applicata -
Roma
190f5,
MI
hnll.
.1.
imi
'/iifin
,ii
eira
><it"iMii(
L' Igiene
mineraria
hi
ncll'
insegnamento.
^
Smossa
dolio
mc<lioiiia
la
sua
l'osa
vi'stc jcraiica
doUnriaU' e
coli' ausili.
R-.
scifM/o
s|i('i-inieiilali,
alleata
rico-
nosce
la
sua
[li
procurando
riet
di
assicurare
ad
il
patrimonio della
della
sempre
pi
vincoli
solida-
umana, senza distinzione di religione o di razza, nello scongiurare le puhMiche calamit o rendere a lutti lieta o prwluttiva la vita. M;i ramo dello scibile modico con maggior cura coltivalo e che ispondo allo esigenze dei tempi moderni senza dub! io (pn.'Ilo rivolto
il
I
che tanto consua ricchezza e prosperit economica. Nello industrie e manifatture, nei mestieri o nelle impieso, propalando sirnmenti di distruzione, oggetti di lusso e mezzi di soddisfacimento dei (piotidiani liisogiii o destinati al soccorso doi simili, ovuiupio spiegano
alla disciplina del lavoro ed alla prolezione degli 0[)erai,
la loro attivila,
insidiano
lo studio nel
migliorare
del
le
sorti di
occupano
nello pi
svariale applicazioni
lavoro,
muliebre
braccio
e
brume
jemali, a squarcol
mari, vincendone
le
tempeste,
[orlando
a grandi distanze
e
coli'
immane
rapidit
fulminea
servigi,
la
nobili
ora
i
naturale
interes-
samento a favore dei minatori, che, nello svellere tesori gelosamente custoditi nelle ime latebre del sottosuolo, favellano un linguaggio triste
e doloroso, esponendosi ad im|irobe e spossanti fatiche, alle jual presto
tardi
so<'Combono.
720
dalla
morale
al
diritto,
dalla
ragione
al
scienza
alla
letteratura,
infelici,
uno strazio continuo. La favola, che magnific le imprese del minatore, attribuendole non ad umana ma ad opera arcana e divina e nei ciclopi raffigur i mostri ed i giganti, popolanti l'isola di Lemmo, non poteva ritrarre meglio il primo scopritore e lavoratore di miniere, che nelle maschie sembianze di Prometeo incatenato, carattere ideale dei primi educatori, tipo di lottatore e di ribelle, non d'altro reo che di aver voluto addentrarsi in
quelle profonde e nere buche, perdentesi nelle misteriose viscere
terra.
della
orride
leggende
nordiche,
nei
poemi dell'umanit,
di Ovidio. Lucrezio,
la
Lucano,
nelle
Italico,
Rapisardi,
Guerrini,
del
sempre
i
inspirata
a virt, come
situazioni
drammatiche
i
Verne, dello
tutti
tempi e presso
popoli,
cui
dettami igienico-sanitari
esaurienti,
rivelano di quale alta mente fosse dotato, dovette essere spinto alla guerra
i
ai
quali
conpira-
dannavansi
la
immense
di
quegli sventurati.
e
Ges
dei prepotenti,
jiorre in
fltdla
che giganteggia su
tutti
gli apostoli,
l'intiera
come
spelonche
l'austerit
la
della
commozione
grande animti,
Miserioi"
la fitta
le
degli
inabili
al
lavoro,
turbam . Gustavo di Svezia, occupandosi senza tregua nei penosi lavori di quel mestiere, unico mezzo che gli rimanesse per vivere, attende il momento favorevole per chiamare a raccolta il suo popolo e francare la patria dall'orrendo .giogo dello straniero, sotto il quale gemeva. Al carattere sempre grave e cupo di Martino Lutero, come al suo spiri ro intollerante ed audace, per cui divenne il pi famoso novatore ed
siiper
agitatore dei tempi moderni, resistente alle censure, ai rescritti, alle sco-
muiiiche,
pia/za,
ladre,
nt'Ila
-f^l
ai
decretali,
cui
egli
stesso
la
appicca
rozza
il
ma
minatore del iii>nto Ilarfz, le dure pr<jve, alle quali fu soggetto sua giovent, e che gli conferirono ruliuslissinia tempra.
|inmi
alliDii
Itili
igiciif
ji;ili
)|(
i^ia
c<jI
iiiiiifr.ii
i;i
sjiuiilari
ai'
>
iifii
xi/-
Agatarchide
ci
fece
conoscere
i
dolori
istitu
un parallelo Ira
gli
campo,
del cielo.
Non mancO)
e questi fu
Appiano o Apiano
il
>
Claudio Galeno,
il
tempi.
i
\is;tand'.
i
una
miniera
quanti
l'areti,
di
vitriolo
nell'isola
Cipro, ne rileva
danni e
{>ericoli di
vi
erano occupati nonch per l'angustia delle discenderie e delle gli estremi e le differenze di temperavero tipo
di
monumenti
dell'antichit
contiene
complete
ci
la sa-
pere che agli antichi era molto a cuore la salvezza dei minatori.
alcune arti e mestieri, xma troviamo nelle opere di Areteo e di Celso, che scrisse anche un trattato sull'agricoltura, non giunto fino a noi.
.'Vccenni sull'influenza dell'esercizio di
le
la
medio
il
negH
studiosi
si
,
rivela
profondo
geologo
nel
suo
De
G^tnglutinationo lapidum
gli esercizi
su acclivi
Alberto Magno,
Aristotile scrive
il
monaco domenicano
libro: Ut-
del
nono
secolo,
traduttore di
altro sotto
un
Mando
dove
et elementis.
si
Hermanno,
i
luftalli
segnalano
rapporti di quelle
722
Modena
la
il
pi antico
il
suo
trattato;
Paracelso,
di cui sistema
aggiungeva il suo, mentre Van Helmont, il non molto da esso se ne discosta, dava alla luce il suo
Tractatus terrae.
ma
N ci tutto: Fracastoro, non era solo valente medico ed astronomo, anche geologo; Cesalpino, nel suo libro De metallicis, nel quale, oltre
nozioni,
riferisce
il
erudite
ricco
il
osservazioni
personali
il
sui
minerali,
il
di
cili
suolo italiano;
il
Boneto,
il
il
Bartokli,
il
Becher,
il
Cesi,
il
Glauber,
Eistero, l'Etmullero,
il
Kircher,
il
Lancisi,
Lau,
Meibomio,
il
Mangeto,
in quale
Ranclovio,
il
Tozzi e
scritti
fama mondiale.
Anche Giorgio
condurre
la
medicina nel campo dell'osservazione e dell'esperienze, scrisse una dissertazione sulla vegetazione delle pietre, intuendo quello che fu
Ma
chi raccolse e
ordin
si
il
ricco
materiale,
il
lasciandoci
un
libro
in
classico, originale,
dove rifulge
genio ed
il
Ramazzini,
pi
benemerito
di
ha
diritto
doman-
L'aureo libro, che l'autore diede alle stampe nel suo settantacinquesimo anno di et, e di cui ne furono fatte in seguilo altre nove edizioni a parte ed altre sette volte fu poi ristampato insieme alle rimanenti
opere,
meritandosi
le
traduzioni
in
italiano, in tedesco, in
olandese ed
opere umane,
ma ha
dando
il
gran merito
erano
fra
i
colpiti,
la
lavoranti
nelle
saline e trasportatori.
clinico
ginevrino,
dettava
una
monoil
suo
miniere,
di
Guida
Davy il Volta aveva fatto esperienza sull'aria che Alessandro Humboldt prosegui. Delius nella sua mineralogia ; Karthadser's nei suoi Fondamenti della
il Poppe nel suo Libro di salvezza (Hannover, 1805) e nel suo Dizionario di bisogno e soccorso e G. P. Frank x\v\ suo mirabile sistema compiuto di polizia medica Milano, 1818, Voi. X, pag. 107 ed XI, pag. 55); dando ottimi precetti
lii>lizia
generale
yjer st)C(:ori;re gli
7>'3
/ione sul
asfissiati nellf miniere, richiamarono la pubblica atlpiigrave dei mali, cho travagliano jucsla industria. Calcando le orme del Ramazzini, non pochi medici in varie nazioni
\ti
la
patologia
mi-
N>
con
In
r Italia
manc a dare
De
suo contributo alla conoscenza delle [joich^. mentre Giaxa, del Fazio, del Freschi, del Mante-
gazza
del del
si
e del
Roncati,
si
generale, mentre con quelle del Boeri, del Belloc, del Casali, del Contini,
Devoto,
Revelli,
dell'
Griglici,
dell'
Orlandini,
del
le
seguirono
sempre avide
di
nuove applicazioni e
mineranon
lurgiche, in onta allo stato poco evoluto di quelle industrie ed agli scarsi
salute
la
vita
degli
opei-ai
furono neglette,
di
ma
di studi
coscenziosi e
amorevoli cure.
la necessit di
delle
istituzioni
benessere
Oggetto delle amorevoli ed assidue cure dei filantropi e degli indumali dei minatori divennero da gran teni|>o punti) di partenza quelle nutcvi^li opere d'igiene sociale, che sparse ormai in ogni andi golo del mondo civile, e subendo continue evoluzioni e trasformazioni esercitano la i>iii potente influenza mirale ed eilucativa sulle classi
striali,
i
lavoratrici.
maggiori
a/vz/icH/
si>tto
Romani
i
si
adottavano
oy>//itc//m
norme per
*/
si
organizzarono
coZ/e'/m
sentinelle
avanzate
delle
corporazioni
economiche
operai
del
N'escovi,
schiavi,
degli
invalidi,
Venezia promulgavasi
il
infantile.
varie disposizioni
emanate e rese
altre leggi si
72i
Nell'Impero germanico, sin dal 1300, completata e perfezionata con provvede alla istituzione di casse di soccorso pei minatori all'assicurazione degli operai infermi, contro gl'infortuni ed inabili al
lavoro a causa di vecchiaia e sulle
efficaci
professioni
sono fissate
severe
ed
norme
d'igiene sanitaria.
contro le malattie regolata in Germania dalla legge del 15 giugno 1883 contro gli infortuni introdotta e disciplinata con sei leggi successive e contro l'invalidit regolata dalla legge del
L'assicurazione
13 luglio 1899.
Gl'industriali
con
gli
operai
collaborano
costantemente
all'esecu-
Le corporazioni
non solo per
nocevoli
alla
professionali
gli infortuni
salute, di
impongono provvedimenti di prevenzione anche per combattere l'influenza di gas vapori e di polveri, contribuendo a prevenire le
ma
Nel Parlamento tedesco da tempo si fanno vive premure perch ad medici invece che soli tecnici, ingei
gneri chimici
sui
quali
danni
ricavati
operai
nelle
industrie.
Tali
funzionari sono
obbhgati vero a seguire per tre semestri nelle scuole superiori l' igiene del lavoro. Un Istituto per gl'infortuni sul lavoro stato fondato ad Heidelberg. Altro per la medicina sociale sorse test a Berlino.
Altre istituzioni concorrono a promuovere la profilassi negli opifci industriali, fornendo l'istruzione igienica ai ragazzi delle societ dei me-
prime cure agi' infortunati. Nell'Impero Austro-Ungarico con la legge del 23 maggio 1854 si stabiliscono le necessarie misure di sicurezza e la loro sorveglianza, mentre s'impartiscono in tutte le scuole industriali nozioni sulle malattie professionali, sui pericoli d'infortunio, sui mezzi profilattici per evitarli.
stieri e le
Vienna un Museo industriale raccoglie una larga suppellettile di conatti ad evitare i pericoli' molteplici che soprastanno sui minatori. A imitazione del Museo di Vienna sorsero istituzioni analoghe in Olanda, in Francia, in Svezia, in Ungheria, in Baviera e in Prussia, dove r idea sociale di esse si maturata fino al punto di trasformare in istituzione di Stato quella che a Vienna era sorta e rimane come istigegni
tuzione privata.
degli
Non intrattenendomi sulle varie norme esigenti la opifici della Gran Bretagna, giova ricordare
salubrit e sicurezza
le leggi
1855, 1860,
10 agosto 1872, 25 giugno 1886 e 16 settembre 1887, le quali riuniscono le pi complete ed efficaci misure di polizia e d'igiene nelle miniere, e quella del 1875, modificata con altre e detta unificatrice, la quale si
prefigge di assicurare la
Nei collegi
di
Heriot
Science a Neucastle al
mutua assistenza sanitaria degli operai. Watt in Edimburgo, nel Durlam Collegi of Vigam Mining College (Collegio minerario
di
<li
ami'
di
cosi
al
anche
distretto
Midihmd, dovo
dcgrini[)it;g!iti
un
numero conminiere
ri'
.
'
"
ranti
.-nli
e
in
dello
L'arte di
quasi tulle
le
mit^r,]\
disposizioni
sancite dalla
--^tj
St.
allit'vi.
Ovous College
Manchester sebbene
l'igiene
iivti
u<i
^..^.u" mii'-iw
sia
insegnala
nel
Collegio
spe-
la
prostazione
di
soccorsi di
ambulanza
in
modo
pnitico.
vi
Nei Paesi Bassi, nella Baviera, nella ^Svizzera, nella Spagna non
i
Sono cattedre speciali per l'insegnamento dell'igiene mineraria, ma professuri delle scuole minerarie come alla scuola politecnica di Deft, a quella principi generali sulla materia. di Zurigo, a Mieres si danno agli allievi L'insegnamento dell'igiene mineraria 6 compreso in quello dell' ingegniTa mineraria in Washington dove vi sono 46 istituti provvisti di corsi d'ingegneria mineraria che si estende per un periodo di quattro anni e comprende le nozioni relative alla ventilazione e fognatura, deli
soccorsi
ai
feriti
nelle
miniere.
Lo
di Nuova Mexico e del Kily. La non forma l'oggetto di una legislazione speciale in nessuno degli Slati della Unione Americana. Sono mollo diffuse per le Associazioni professionali e sussidi di malattia sono corrisposti da una dozzina circa di .Vssociazioni professionali nazionali.
sit di
In
Pensilvania,
di
nelle
miniere d
degli
legge un volume
3-i
In quanto alla
ventilazione
stabilimenti,
irritanti
dei
tossiche,
pulizia,
misure d'igiene
personale
Gran
a
L'estensione della leggo dogi' infortuni sul lavoro alle malattie professionali,
la istituzione di
industriali
<'n
l'incar
':
l'Ecol des
726
Vi poi in Francia istituita una cattedra d' igiene mineraria pressomines di Saint-Etienne dove sono tenute conferenze dal medico scuola con un vero insegnamento pratico e dimostrazioni alla addetto
sull'uso delle barelle, cassette di soccorso, ecc.
La
programma
di
studio nelle
come nelle altre di Louvin e di Bruxelles, l'insegnamento dell'igiene mineraria espressamente compresa nei capitoli comuni nell'igiene industriale. Ma alla scuola dei minatori di Saranig vi un corso dedicato esclusivamente all'igiene delle miniere che ha per titolare il dottor Kuborn, autore di molti lavori su quella materia..
D'altronde
nelle
altre
scuole
industriali
di Charleroi e di
Louvrire
si
danno agli allievi estese cognizioni sull'igiene mineraria. Ricordiamo altres le ispezioni prevalentemente sanitarie introdotte nei pi civili paesi del mondo e che presso le pi importanti coltivazioni
minerarie oltre
ed
di
i
le
consumo,
corsi
speciali
di
chirurgia
letti
elementare, esistono
scuole
messe
del
materiale
clinico
grande movimento
scientifico.
Il
soffio
di
vita
nuova
nella
anche
in Italia.
A
rire
le
parte che non poche leggi promulgate per immegliare e rinvigoindustrie minerarie
proteggendo la vita degli operai, i posti di importanti miniere siciliane, gli ospedali, che vanno istituendosi nei principali centri minerari e quelli da
soccorso con medici stabili sorti nelle
tempo
nel
distretto
le
minerario
per
la
Sicilia
contro
malattie professionali
sanciti
Milano,
l'istituto
medico pei
feriti
in
Caltanissetta,
dal
Roma,
scuole
industudio
per
lo
dimostrano chiaramente il proposito anche non restare indietro nel lodevole movimento, che potrebbe riuscire largamente proficuo nelle universit e negli ospedali prossimi
delle malattie professionali,
tra noi di
alle coltivazioni
minerarie pi importanti.
# *
Venendo ora a considerare la materia, che deve essere oggetto di esame per lo studio dell'igiene mineraria non sapremmo in quale altro ramo dello scibile trovare un campo pi vasto e sconfinato.
?27
inorale,
fattori
He
vivono
i
infuni iiidir/ziamu
lo
sguardo all'ambiente
nel
di
quale degene<*I;i.ssh
razione e
di lavratori.
E
di
man(uinza completa
regolamenti
pagamento
di
delle
magazzini
di
viveri,
sul
costituiti
in
gran paile
vegetali
l'ap-
provvigionamento delle ac<jue. Accenner alla deficienza dei vestiti e della niiincneria, alia manoanza di bagni, all'estrema sporcizia ed alla peiniciosa abitudirn- dello spargimento delle feci fuori e dentro le miniere.
N meno pernicioso
<|Uali,
le
lo
squallore
delle
abitazioni
in
d'insudiciente
alcune
delle
danno
il
il
nome di cubbidurui, e che ci riportano nelle fitte tenebre dei tempi primitivi. Argomento l'inesauribili indagini ed operazioni veramente lavon minerai'io, sia \>fv f)nello a giorno eome per l'altro compiuti! hpIIc vi^f.TP
della terra.
quali danni
vanno
vapori
sogi^'utte le fiopo-
noncli la
vegetazione
fra
circostante,
in
altro
modo
nocivi,
quali
em-
piombo,
di
zinco, di aisenico
in
su Buggerru
come (juelle che incombono tristamente Sardegna, formando eterno, faticoso manto .
sono gl'ima
N nieno
povero ed
mano
al
lavoro umano.
e di danni pel
vanno ogni
pi di (fondendosi, con
di
il
loro
necessarie conseguenze di
incendi
deragliamento,
chine,
cadute,
di
urti,
di
scoppi, di
il
calore irradiante,
le
la diffusione di
Ma
dove
le
condizioni antigieniche
il
raggiungono
il
loro
apogeo
(''
e si
fa sentire pi imperioso
coltivazivjni alle
nelle
sotterranee, dove concorrono circostanze generali e peculiari medesime, che debbono essere tenute in speciale considerazione. Sono comuni infatti a tutte le miniere l'assenza della luce solare, cantieri male illuminali, il continuo ed uniforme dispendio di forze, le jntsizioni ed
i
attitudini
pr<t ratte
giungere
ambienti
gli
il
728
massimo grado
dell'
viziati, la loro
scoscendimenti
di
di terra,
guasti di meccanismi,
e
sviluppo
ed
ac-
censione
gas
irrespii^abili
venefici
cagione
di
le
frequenti
infortuni,
d'immani
sepolti
catastrofi
con
vivi,
l'eroismo
dei salvatori,
Per alcune miniere come per le solfare da tener conto dell'eccessiva minerale sostanza friabilissima in ragione diretta della ricchezza, facile a screpolarsi per gli elevamenti di temperatura assai
fragilit del
notevoli
nei
casi
d'incendi
d'insufficiente
ventilazione,
il
rinvenirlo
tramezzato da
strati di sterile e di
sommersione
marne, di frequente scosso da naturale violenti mine e dai vigorosi colpi per diil
e scoscendimenti
di
di terra,
il
minerale
Anche per
le solfare
gas comuni
di solfo fuso.
svariate
potenze
nelle
morbifche
a meravigliare se
gli
operai che
sono occupati
presentino
miniere a
preferenza
le pi indelebili stig-
mate
dei
da infortunio alle inevitabili malattie professionali, dalle nevrosi alle psicopatie che di frequente li travagliano ed all' anchilostomiasi che un' ultima inchiesta governativa rivel colpirli dal 45 al 50 7o> u^ lungo e mesto stuolo di disordini nella salute che ne deter-
minano la stragrande morbosit e mortalit. E come se ci fosse poco in quelle bolgie dantesche sussiste tuttavia tollerato dalle leggi quest'ultimo avanzo di barbarie, il caruso siciliano, il quale sacrificando giorno per giorno gli ameni inganni della prima et, il fascino dell'amore, contorto e rattrappito avr i segni indelebili del suo lavoro che prepara in lui il terreno fertile a tutte le malattie, finch una di esse non avr atterrato questa misera pianticella venuta
su tra stenti e privazioni oppure
candogli
gli
il
l'
ascesa
faticosa
i
ed
immane
attossi-
sangue come
fatto
il
soldato di
Maratona o
a quella luce
corrieri Algerini
non
avr
esalare,
dinanzi
benedetta
e desiata,
l'ultimo respiro.
7'^',-(
Farlendo da
<luolla
Infatti,
siru/.ioiii,
le
(|Uosii
principi,
non
olii
ikhi
vt-tla
lia
voi,
come
mineraria sia
l'igicn; e
per eccellenza.
industrie
delle co-
do] vestiario, lo
tossili, ecc.
agricole,
numon ragguardovole
lei
vi
lavoro, non possono riunire tanti elementi il contengono nelle miniere e mineralurgiche, che, detern morbosit e lesioni caratteristiche nonch un' eccessiva mortalit, richiedono conoscenze e studi speciali. Ora se l'assistenza socialo delle malattie del lavt)ro non pu tutte comprenderle ed abbiacciarle ma, procedendo a gradi, estendere i suoi l'enofic dalle pi nocive e numerose di operai tra esse, conformemente
luanli se ne
illa
facilit doi
mezzi.
aWo altre
i|Uolle
inizi
ra[)plicazione a
minerarie.
i
E siccome
l'ho
delle istituzioni
quello
al certo l'insegnamento, ad eso dobbono occupa un posto distinto cuori dei filantropi, per mirare le menti degli studiosi, consacrarsi raggiungere l'altissima meta della redenzione di questi veri soldati del
i
lavoro.
Certo che alla trasformazione e perfezionamento di questa industria, non venne meno il concorso dell'insegnamento, poich, parallelamente noi vediamo germogliare e ilio istituzioni di previdenza e di soccorso, ilill'oinlore questa nuova espressione dell'igiene sociale. Per il mimer e mezzi di cui dispongom>, l'entit delle scuole, il modo come vi si insegna, mal corrispondono agli odierni progressi delle vaste brancho igieniche.
i
onviene dunque
istituir?
II.
[ji'osso
Corpo
delle
miniere e
che,
gl'istituti d'igiene,
avendo fondamenti^
^ente pi vivo
precedenza alla mineraria, come qu*lla di cui si di cui abbiamo pronta la materia prima. 1% perch possa rispondere alle finalit, che una simile scuola devr jiroporsi, necessario l'aiuto della tisiidogia, che animatii e guidata dalla
so,
diano
il
la
bisogno e
speciali
le
in
da infortunio e
ma-
professionali,
difetti dei
che vanno ogni giorno moltiplicandosi, le statistiche. medi' grado seguendo scientifica, perfezionare la loro educazione
i
i |
Ma
in altro
730
campo dovrebbe
i
medici addetti
ospedali
ai posti di
soccorso o incariessere
investiti
di
dovrebbero
un vero
illuminando con
conferenze, istruzioni popolari ed esercitazioni gli operai sui pericoli derivanti dalle condizioni poco igieniche
dalle
inalazioni
di
pulviglio
istruendoli su tutti
fattori
sicurezza
individuale e collettiva.
e minerarie e insegnamenti di pronti soccorsi per gl'infortuni sul lavoro, di ospedali presso le principali miniere, non dovrebbe essere difficile anche dal lato economico l'istituzione
Data l'esistenza
nonch
di
ambulatori
e di
di
l'osservanza
tutti
i
una scuola autoctona e l'intervento diretto dei sanitari nel controllare delle norme igieniche impartite, provvedendo le scuole di
mezzi
scentifici occorrenti
dei
comuni
Il
e degl'industriali.
il seguente ordine del giorno: Congresso Internazionale per le malattie del lavoro, riconosciuto che l'istruzione tecnica precipuo fattore di prosperit e che i precetti
Pertanto vi presento
dovrebbero essere,
oltre
FA VOTI:
l.'^ Che, a prescindere dai pi efficaci presidi legislativi, progresso delle industrie ed alla tutela della salute e della vita
diretti al
di
quanti
sono occupati, ad opera dei governi e con un' intesa comune, fosse dato il maggiore sviluppo ed incremento alle cattedre d'igiene e patologia
vi
ampliando quelle
esistenti;
Che
mondo
fosse
istituito
un
ser-
con medici
doppio
scopo
di
atti
di
pohzia e
ad assicurarne l'incolumit ed
benessere.
;..i
Sifinori,
P(.ich^ il convegno o(liern.>, vivificato flalio spinto di as3'>cia/ione, >igna sicura la vittoria della pi iinportaiiic fase della lotta sanitaria e dell'igiene contemporanea, affermandosi nella capitale lombarda, dove la forza di lavorare e la virt di pi-odurre sono pari agli slanci ed ai miracoli della carit, fate che, colla vosti-a fede, coli' opera vostra, si renda
pi
umili
eroi
del
pro-
abbattendo
nella
grossi
tenaci
civilt,
entrano
storia
le
della
fjenti
reame
della potente
modellili
operosit,
chianando
alle pacijiehe
732
IX.
Doti.
G. Pierotti (Pontedera):
(Prof. A.
Di Vestea
= Direttore)
Le malattie
===
alla
note
sulle condizioni
sanitarie
ed economiche di un gruppo di
In questo studio ho preso a considerare 800 operai, 180 maschi e 620 femmine, occupati nei due maggiori opifci del paese, il Cotonificio Ligure Toscano, la Manifattura Toscana Dini & C. Quivi sono attuate
tutte le diverse lavorazioni del cotone, dalla filatura alla tessitura,
Nelle
varie
lavora-
dove
N.
I
si
veri organiche
nile
giovane (vedi
prospetti
e N.
Il
prospetto N.
II
dimostra
anche che l'elemento maschile pi specialmente occupato nei lavori al caldo e al caldo umido (caldaie e macchine a vapore, tintoria). Accennato a questa distribuzione degli operai come ad un particolare importantissimo
per
lo studio
delle
eventuali
malattie
che
nelle
moderna
indi-
buone condizioni
igieniche.
La quota
come
superficie e
come
cubatura nella
Esiste
in
maggior parte
gli
Dove
si
ambedue
opifici
un numero sufficiente di latrine ed un condotto portante l'acqua potaOgni stabilimento ha la sua sala d'allattamento. Sono osservate bile. rigorosamente le disposizioni di legge sul lavoro delle donne e dei fanciulli.
Ilo
733
accurata
visita
ad
una minuziosa ed
di
Prima
ruglievo minutamente
ricordi
anamncstici
indugiandomi
con
speciale
dati
prosjtotti III
I\'.
dati riginirdanti
comuni esantemi
gli individui.
sott'crli,
porche
fare
sctirso interesse
per
lo
)lpito
Per
hi
poter
dei confronti
in
gli
maschile e femminile,
nel
primo
(juelli
il
compreso
'S^
individui
dai
ai
r>0-GO anni.
Credo o|porin
tuno
notare
che,
per quanto
Tessitura
funzionamento degli
(il
opifici
esame
operai
risalga ad
nel
1*J(X)),
la
sottogruppo adulti
l'attivit
di lavoro
si
dettero
lavoro esplicarono
loro
lavorando
per cu-
illora
certamente
in peggiori condizioni
d'ambiente
ilura
mano a
batura, per
mancanza
i
mezzi
di
Osservando
liosit
mor-
per clorosi,
per
malattie acute di
i)etto,
per
tifo
adilominale fu
piuttosto accentuala,
meno
le
per
le
infezioni
reumatiche,
per l'influenza,
nefriti acute.
Nei
gruppi giovani:
sembrerebbe aver infierito assai maggiormente nei sottoci a parer mio non deve attribuirsi a pi favorevoli cf)ndizioni epidemiologiche nella generazione pi giovane, ma ai buoni di risultati della sieroterapia che conduce gli ammalati a guarigione qui il ricordo pi frequente di tale malattia nelle notizie anamnestiche 'li data recente mentre avanti la .scoperta del siero antidifterico la mag-rior parte degli attaccati dalla difterite scomparivano dalla scena della vita. Nel [irospetto IV' osservo ancora che fra le malattie veneree fu pi
;
La
iVcquente la blenorragia,
^iste
il
meno
un solo caso di siflide su 180 individui. Le malattie sono verificate con maggior frequenza nel sottogruppo adulti per varie ovvie ragioni sulle quali non <> il caso di dilungarsi. Ilo gi aixennato alla i're(|uenza piuttosto grande della morbosit
ricordo di
veneree
si
piM'
amimneslici
infatti
su
100 operaie
fenomeno morboso
l'
734
durando un tempo pi o meno lungo e disturbando il regolare andamento delle mestruazioni e delle altre funzioni vitali. Nella maggioranza dei casi le clorotiche, pur continuando ad attendere alle loro occupazioni, guarirono mediante un'opportuna cura ricostituente; per in qualche caso,
per
i
si
rese ne-
cessario
Esaminando le cifre contenute nelle due prime colonne del prospetto III, a prima vista parrebbe che il sottogruppo delle adulte avesse dato un maggior contributo di morbosit per clorosi.
riposo assoluto.
Per bisogna notare che su 491 individui del sottogruppo giovani, ben 113 per l'et giovanissima non sono ancora puberi; e siccome ho riscontrato che questo fenomeno morboso nel 98% dei casi si verifica all'inizio della pubert, ne concludo che per la frequenza non vi deve essere stata gran differenza fra i due gruppi.
Anche
le
malattie
acute
di
di
petto
morbosit che del 21,1 7o negli uomini, deir8,6 Vo nelle donne, con un rapporto di frequenza quasi triplicato per (lavori al i primi. La causa di ci deve ricercarsi nel genere di lavoro caldo e al caldo umido: macchinisti, fuochisti, tintori, stampatori, apparecchiatori, ecc.)
al
quale adibito
il
37,7 7n (vedi
il
prospetto
II)
degli
Se poi s'indaga con quale frequenza queste malattie si sieno verificate partitamente nei due sottogruppi si arriva alla conseguenza che tanto nelle donne come negli uomini esiste una differenza pel sottogruppo adulti. Questa per va in pi del 9,4 7o e del 5,2
operai maschi.
intesa in
adulti fra
un senso molto
i
largo,
degli
quali
si
vuoi infine perch in un medesimo individuo in diversi periodi della vita si possono essere verificate tutte e tre le forme della malattia con l'aggiunta anche delle recidive. Dunque l'unica conclusione che mi lecito trarre a questo riguardo che queste malattie si verificano con maggior frequenza nei maschi. Come non ultima ragione di ci devo ricordare la specie di lavoro al quale sono adibiti. La morbosit per tifo addominale rappresentata da una cifra piuttosto alta specialmente per gli uomini (13,3 7o)> nientre nelle donne raggiunge il 5,48 7o- Questo alto rapporto di morbosit purtroppo non specifico della popolazione operaia di Pontedera, ma un triste appannagrecidive, caratteristica di queste infezioni;
le altre
ha
il
pri-
mato
una
tanti (1).
Toscana (comuni minori) abbiamo il rapporto anche pi Tornando agli operai cotonieri di Pontedera, esiste una differenza quasi insignificante al riguardo della frequenza di tale malattia nei due sottogruppi ci vuol dire, tenuto presente che la malattia attacca di frequenza i giovani e che rarissime sono le recidive, che la morbosit per ileo-tifo non si andata per nulla
Per
la
attenuando.
La
piii
uomini
dietetici e colle
di
festa o di riposo
abbandona con
si
pu spiegare coi disordini sesso maschile nei giorni molto maggiore frequenza del
si
il
fenitninile.
I
suno
verificati
pi
il
frequentemente
nelle
donne;
I
e fra
due sottogruppi
i
quello
giovane
colpito.
giovani, e specialmente
giovanissimi,
biata la vita di
c-jsi,
di
nmidii:i
!i
minli
>i
anamnestiche
sulle
nialattio
aggiungo auolie
<jut.'lle
riguardanti
di
Milano ed
loro gerenti
fanno
gli
striali d'Italia
per prevenire
fra gli
sag;^*
disposizioni che
ed av-
verificano con una certa conseguenze lievi. E per riportare qtialche cifra, nell'anno 1905 trovo che su 72 infortuni constatati ('.),ll su IfK) operai) soli due furono gravi, dei quali uno seguito da
infortuni
frequenza,
ma
per fortuna
in
generale
con
morte.
in
Abbondano le contusioni e le ferite lacero contuse, tutte legijere maggioranza gtiarite entro 10 giorni, ed in massima parte verificannelle
tessitrici
tesi
per
l'uscita
della
navetta
del
dal
suo
serbatoio
nel
telaio.
Noto
che
ora per
la sostituzione
para-navette Sconfietti al
di protezione, queste lesioni causate dalnavetta sono rese quasi impossibili. Rare sono le ferite suppurate, grazie all'uso costante della medicatura antisettica. La cifra com-
plessiva
ili
dell'operaio
fra
i
morto
in
lire
4076,85,
Assicurazione nell'anno 1905 premio pagato alla famiurlia rimangono lire 1028,10 che divise
di
il
71 individui
calcolato
colpiti
la
ila
infortunio
danno
di
Avendo
me.lia
10,4 giornate,
da ciascun ne consegue
di
ebbe
se
si
Lire 1.39
somma
ma
sem|)re bastante
perche l'operaio
pili bisognoso durante l'assenza forzata dal lavoro non rimanesse nella completa indigenza.
Espongo ora risultati della visita sanitaria. .\ sco|k di chiarezza ho diviso ciascun gruppo maschile e femminile in 4 categorie vedi prospetti V e Vili). In una prima ho compreso gli operai in condizioni buone di salute, ci/* coloro che presentavano aspetto florido senza alcuna alterazione somatica e funzionale. (Questi sono rappresentati dal 53,5 * nelle donne e dal 52,2 " negli uomini due cifre molto vicine. Se i>oi in ogni gruppo confronto fra loro i due sottogruppi, mi risulta che tanto
i
i
nelle
736
donne come negli uomini, il numero rappresentante la percentuale buone condizioni di salute, pi alto per il sottogruppo mi fermo ad esporre le ragioni di questo risultato essendo giovane. Non
degli individui in
troppo ovvie.
gli operai che alla visita samostrarono in condizioni di salute discrete, cio coloro che, pur non presentando lesioni somatiche o funzionali, nell'aspetto generale si dimostravano o precocemente invecchiati, o denutriti, o torpidi nelle loro funzioni. Fra le molteplici cause di ci cito i numerosi parti nelle donne,
nitaria
lano che
negli uomini, e il 29,8 7o nelle 30 donne. Questa percentuale quasi uguale, nei due gruppi data in grande maggioranza dai sottogruppi adulti per le ragioni ovvie della maggior
di
costoro ve n'erano
il
ambiente
ecc.
Nella terza categoria ho raccolto gli operai in condizioni di salute poco buone, cio coloro che senza avere una vera e propria malattia presentavano delle condizioni somatiche e funzionali da far ritenere precaria la loro salute, essendo l'organismo in uno stato di deperimento e
sotto la continua
infettiva, o del
tali gli affetti
minaccia
di
divenire
;
facile
preda
di
qualche malattia
ricambio materiale
tali gli
tempo come
se
da catarro bronchiale cronico afebbrile portato da lungo di una condizione normale degli organi si trattasse
il
12,4
nelle
donne, ed
i
il
10
negli
maschi trovo
delle cifre
come 8
,
3%
il
nelle
"/o
e ricavo dei
6 11 7o con una differenza in pi del femmine invece noto il fatto inverso, e 4,6 7o con una differenza in pi per
sottogruppo giovani del 9,8 7o- Vedremo che questo poco confortante risultato dovuto al grande numero di casi di clorosi riscontrato nelle
giovani.
Nella quarta
categoria
ho compreso
e classificato
gli individui in
donne ed il 7,7 Vq negli uomini. Questi resultati uniti a seconda e della terza categoria purtroppo dimostrano che le condizioni sanitarie di questo gruppo di popolazione operaia sono pochissimo soddisfacienti e tanto pi appariranno meno soddisfacienti quando avr ricordato la natura delle malattie e le loro cause. Comincio ad analizzare i dati forniti dagli individui compresi nella
esiste
il
4,1
"/o
nelle
quelli della
il
prospetto VI).
Su G20 operaie 52, ossia 1*8,38 si rivelarono manifestamente clorotiche. Quasi tutte appartenevano al sottogruppo giovani, anzi, per meglio dire, al nucleo giovanissime. Ci si accorda completamente coi dati resultanti
dallo spoglio delle notizie anamnestiche. Quali le cause di questa clorosi?
Dopo
siigli
111)
la
prima parte
il
di
questa comiinica/ionr*)
<-
aiiiliionti
lavoro, sul
modo come
'/
medesimo viene
di
sulla
con un intervallo
ore 1-1
'/s
'
iO
poBso con. sicurezza escludere un'azione diretta di questi fattori a prov<i-la care la clonasi. Invece da un'inchiesta personale condotta su
iie mi risulta che lo principali cause di (juesta clorosi sono la u spesso mal sana alimentazione, le pessime condizioni igieniche delle aliita/ioiii, l'influenza del dominio nella KK;alita della tubercolosi polmot>
ammale
spesso nrtancante
compone, nella grande maggioranza dei casi, di pane asciutto al mattino, pane asciutte con scarso e scadente companatico al mezzod, di una minestra di pochissimo |)Otere nutritivo raro che per' lare la minestra a 5-6 alla sera (quando ^ di carn' non anche pi persone si usino soli 20 centesimi di carne) coH'aggiunta di pane unito di rado a pochissima carne, sfiesso a lagiuoli o salunn', e di un poco di vino non sempre. La prova evidente di una insufficiente alimentazione dovuta pi specialmente alla scarsezza di vitto animale, e data dalle cifre resultanti dalle indai;ini da me eseguite sul consumo di earne fresca a Pontedera nel sessennio 1900-190'>. Khbene, resulta che ogni abitante in media consuma annualmente Kg. 24,031 di carne, mentre gli operai cotonieri dell'Alta e Media Italia nel 18<S5 ne consumavano Kg. 39 (3). La difffM-enza si accentua <|Uando si pensi che ora dopo 20 anni, le condizioni di alimentazione dei cot<>nieri dell'Alta Italia sono di certo migliorate: questa differenza infine si rende anche pi notevole quando si consideri che nel fare la media per l'ontedera ho dovuto considerare tutte le classi della popolazione, fra le quali, (|uella iperaia certamente consuma minor quantit di carne. La ragione di questa insufficiente uliiuentazione non ^ da attribuirsi ai troppo sc^irsi salari, [loich da uno studio accurato fatto in pro{>ositn, mi risulta che salari sono presso a poco uguali a quelli dell'Alta Italia; (piali alla loro volta sono superiori a quelli delle altre regioni (-4). Purtroppo una buona parte del salario spesso consumata nell'alimentare
si
t*
>
(^
vizi
nella donna. Altra causa della clorosi ho detto avere le sue radici nelle pessime condizioni igieniche delle abitazioni. Infatti queste, meno poche eccezioni, sono in condizioni deplorevoli per moltissime cause; quali lo slato di eccessiva umidit del piano terreno, la limitatissima cubatura e
l'insufficiente aereazione ed illuminazione, la
locali,
tletti
meftismo dell'aria,
frequente
mancanza
della latrina sostituita dal vecchio e lurido sistema del getto che obbliga
non
t^
raro poi che questi getti abbiano la loro si aggiunge che le condut-
si
bottini
stato
ficienti di
738
grave di insalubrit dell'aria degli ambienti gi per s stessi insufcubatura e mancanti di buona ventilazione e di illuminazione. L'aria delle stanze da letto impregnata anche di gas (oltre a quelli cloacali) che si sprigionano dalla biancheria, dal corpo e dal letto di rado rinnovata, deve spiegare durante il sonno sull'organismo affaticato degli operai una influenza dannosa per i processi del ricambio materiale e per la crasi del sangue. Come terza causa si aggiunge quella gravissima
anemia cronica facile a prodursi nei figli dei tubercolosi. Queste influenze nocive si ripercuotono maggiormente sull'elemento giovane all'inizio della pubert, appunto perch in questo momento l'orgadello stato di
nismo, oltre ad aver bisogno di una pi abbondante alimentazione, e di maggiori cure, pi vulnerabile. Negli adulti e negli anziani, vuoi per
la
maggior resistenza
di
dell'aria,
si
vuoi per
le
riscontrano
anche
essi
anemia; pagano
ma
il
spesso
le loro
complesso
gli
di
condizioni
di esistenza antigienica.
compresi
Di
anche
il
individui affetti da
questi nelle
donne abbiamo
il
il
10
'Vo
(vedi
prospetto IX).
si riscontra nel solo sottogruppo con un i^apporto del 5,9%; nei maschi trovasi in ambedue i sottogruppi con una preponderanza nel sottogruppo degli adulti (11 7o) sul sottogruppo dei giovani (8 Vn)- ^^a morbosit pi che raddoppiata negli uomini deve avere uno stretto rapporto col grande numero di malattie
delle giovani
di petto riscontrate nel fare lo spoglio delle notizie anamnestiche. Queste malattie o per debolezza organica, o perch trascurate nella convalescenza, debbono aver lasciato come strascico il catarro bronchiale cronico. Questa affezione piuttosto frequente in ambedue i gruppi deve
acute
ormai
il
un assioma che
in tali
respiratorio
bacillo tubercolare
trova nel
polmone un substrato
Studiando
di
compresi nella quarta categoria ebbi ancora test accennata; poich il numero degli affetti da tubercolosi polmonare superava ogni previsione. Per bene notare che la tubercolosi polmonare una piaga che consuma gli operai cotonieri tutti, tanto che considerata come una malattia professionale. Ricordo le ricerche di Tassinari (5) tra gli ammalati ricoverati nello Spedale di Pisa negli anni 1885-1890: egli trov che su 1910 tessitrici ammesse 88 morirono e di queste 40 per tubercolosi polmonare (il 44 ^ >, su tutte le morti!); mentre nel medesimo periodo su 601 donne ammesse non tessitrici, si ebbe il molto pi basso rapporto di mortalit per tubercolosi polmonare del 23 "/o- I' I^e Ilieronymis (6) per la provincia di Pisa trov che su 100 donne morte per tubercolosi polmonare, il 1>,?? era
gli individui
una prova
della triste
verit
"^
j,
rappresentato da tessitrici, (jiuista, che del resto non risparmia le altre elussi sociali, f' molto diffusa anclh* in Puntedera: di fatti dai registri
h>en 224 av11,24",,; cifra piuttosto alla vennero per iiihercolosi polmonare, ossia e di poco inferiore a quella trovata per la citta di Pisa (12,8 "/) da Ricci
1'
e Prassi (7).
in
esame ho gi
accentuala:
morlMjsi di
fatti
polmonare
insieme con
il
molto
VII e
altri
minima frequenza
i
rapporto con
costoro
ma.<^:hi
furono
3,3"di
potevano allacciare dubbi sulla diagnosi, nel rimanente 2,2 " ^ la polmonare era dichiarata. A questi si deve aggiungere il nucleo degli attelli da catarro croni<"o che ho riscontrali nella forte propor/ione del 10 " . (guanto alle donne si trova che le ammalate di petto
tubercolosi
davano un
numero
pari
al 3,6",,,
di
cui
1*1,61
ri.^5 con diai^nosi dubbia: aggiungi il 4,3'^,, di affette da catarro cr<'esistono circa nic<> afebbrile. Si conclude che in questo gruppo operai'
il
'
di individui affetti
il
il
"
di
casi sospetti,
"
di
resultati
mi impressionarono profomlamente.
l.e cause di tal cattivo stato di cose sono molteplici: alcune di esse sono slate gi accennale quando mi sono occupato delle cause della clo-
questa
bisogna aggiungere
particolare vulne-
professionali mai completamente removibili dagli apparecchi appositi di ventilazione locale. .Altre concause sono l'alcoolisino, diffuso specialmente tra gli uomini, il nessun rispetto delle norme pi semplici dell'igiene individuale e colletrabilit dell'albero bronchiale per parte
pulviscoli
mancanza di pratiche razionali di disinfezione e di isolamento. Dopo ci nessuna meraviglia deve arrecare il rapido diffondersi ili quesUD morbo non solo nella classe operaia, ma in tutta la pop<jlazione di I*onledera. Da quanto ho premesso si co'nprende che le asse^jje forzate dal
tiva, la
Infatti ho ri800 operai occupati in media ?90 giorni dell'anno, che di 167,200 giornate di lavoro, ben 92'.> furono perdute per causa di malattia. Abbiamo cosi una media per operaio di 11,5 giornate perdute nel l'JO' e, conlrarianiente a quelle pertiuie per infortunio, senza alcun corrispettivo compens".
"iiciiniendo, le
coiiiii/i.|ii
(itminri <u
dera sono
prco
smldis facenti.
la ciorosi, nare,
le
il
740
si
quali
ingranano e
si
possono
considerare
come
si
che
quale
considera.
gli industriali continuino a battere la via sono incamminati provvedendo gli ambienti di lavoro, gi abbastanza ben disposti, di tutti gli altri mezzi necessari di profilassi (sputacchiere, spogliatoi, lavandini, bagni). Molto opportuno sarebbe l'im]ier la
si
Urge l'impianto
e
di
obbligo
contagiose. Alle
l'obbligo
di
da maprovvedere
secondo legge ad un regolare e proporzionato servizio di disinfezione e di isolamento; e di dare opera sollecita per il. risanamento edilizio del
]-iaese, e
promuovere
9 maggio 1906.
BIBLIOGRAFIA.
(1) Statistica delle
cause
di
Regno per
Comuni
del
Comuni
di
Regno
- Relazione
generale, pag.
-
CXCIX
Pubblicazione
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Roma, Tipografa
ude, Voi.
(6) T.
II,
De Hieronymis
La
nella
Pro-
volume Questioni
R. L^niversit
A. Prassi e G. Ricci - La tubercolosi polmonare nello Spedale e Comune di Pisa durante il decennio 1888-97; nel volume Questioni del
(7)
Giorno
l'UospKTTO
I.
Molate
ANNI DI ET
7.'i2
Prospetto
III.
Su 620 Operaie
ammalate.
{a cifre assolute
b cifre
ANNI
e
DI
ET
numero
degli individui
osservati
l'HOSPETTO
\.
Stato attuale
(-1
di
N.
G2(>
Operaie.
- Condizioni
di salute.
Olir
744
Prospetto
VII.
Operaie in condizioni
CATEGORIA
IV.
di
salute cattive,
visitati.
N. 26 su 620 individui
Malattie constatate.
(a cifre
assolute
6 cifre proporzionali
a 100
visitati).
ANNI
DI
ET
74.')
l'Ko.siFnro l\.
Operai
>
in
condizioni
\
di
I
%>|
salute
IN)
poco buone.
,,...rvI.
A 111. ulti
MI.
N.
ili(llV..>ni
Stato morboso.
{a oil're
MMuluut
0) cifre
'.ali
ANNI DI ET
7 io
X.
Doti.
R. Coli (Pisa):
ed occupando uno dei primi posti fra le industrie della provincia di Lucca, per suggerimento del prof. Di-Vestea e sotto la sua guida, ho compiuto
di
uno studio sonmiario di questa industria per ci che riguarda la provincia Lucca medesima, cercando di indagare i metodi coi quali questa
le
che
il
argomenti
trattati in
seguenti:
Lucca
Come la Trattura della seta viene effettuata nella provincia di che posto occupa tra le industrie della provincia stessa in riguardo
donne e dei fanciulli; Ambiente di lavoro e esercizio
dell'industria in rapporto con la
Provvidenze d'ordine legislativo; Regolamenti interni. infine una nota a parte circa le due malattie professionali caratteristiche, il male cosidetto della caldaiola e l'anemia e clorosi.
5."
Segue
1-
La Trattura
.
^^
a)
h)
e)
Preparazione
.1
[
bagnaggio
,
^,,-,''
sbattitura:
filo
fili
;
Composizione del
Incrociatura dei
di
seta greggia;
d) Innaspatura;
In
757
dolio cnHlidi.
negurMiti calcami:
Struse o selligliene;
2.'
l'urati; 3."
Doppio greg^'"
rifiut)
'
delle haciiiell*
cascami
1,",
2.",
3.",
/ione e l'essiccaniento,
i.", 5." vengono, dojxj aver subito la inaci-ra.-..lifu\<]>^l mandali m"" -' -i' -i ''
trattura
di
<
in
cisterne,
nei
prati
vicini
alle
di
filande.
La temperatura
crisalidi
delle
acque
in
di
e.
.".O"-.'')')''
nelle
bacinelb"
Le
Le
vengono mandate
campagna
ma
me
prese
in
considerazione
non erano denunziate. Delle 32 filande, 2C hanno motore a man> e sono le pi piccole, 2 a vapore, 3 a forza idraulica, 1 a forza idraulica e a vapore.
L'apparecchi che serve per la
trattura
si
chiama
Nfolino
della
,,
di
,.
sbattitura
,
L" liacinelle
2."
{
(
di
trattura;
,,
Filiere;
3."
4. 5."
II
il
Apparecchio d'incrociatura
.Vndivieni o guidafili;
Aspo.
il
motore a
movimento
Nelle filande a
mano
banco
di
lavoro.
di Lucca l'industria della Trattura della seta occupa secondo posto do[>o le fabbriche della carta.
Nella provincia
per
numero
il
di
donne e
fanciulle
lavom
della Trattura
al
t"
esclusivamente affidalo
alle
donne.
.XelU*
filande a
mano
uomo: non
(non calcolando
le
impiegale delle donne. Il numero complessivamente nelle diverse filande di 1H>5 filande non denunziate) e di queste ve ne sono:
-^ole
di
10 anni)
321
4r.:
21
in
ift.
748
1
2 ministre o
piegatrice.
direttrici.
La
In ogni filanda vi sono:
L'annodatora.
Le
gli
operaie pi giovani
18.
sono
superano
anni
La
parti
fattorina
compie
le
la
della Trattura,
bozzoli), le altre
cottura
dei
sono riserbate:
scambiatrici
un
po'
da
fattorine.
Le
anche
filande
sono
situate
campagna
vicinissime
si
Nessuno
II.
Ambiente
Gli ambienti di lavoro
il
di lavoro.
hanno una cubatura
deficiente;
di
pi delle volte
da
me
esaminate presentarono da 7 a 11 m^
cubatura per operaia. Alcuni laboratori sono ben ventilati ti'attandosi propriamente di loggia a grandi aperture, ma sono le filande pi piccole. In nessuna filanda ho trovato apparecchi per la ventilazione artificiale: l'illuminazione
elettrica, o del
gaz ad incandescenza, o finalmente del petrolio. Per allontanare i vapori nauseabondi che producono
bacinelle in ebollizione, nella
maggior parte
si
delle
filande,
non
si
di metallo,
che ricuopre per met la bacinella stessa e a questa s'innesta un tubo che con l'altra estremit sbocca in un tubo collettore che decorre ad 1 V2 ^^^ d'altezza sopra il banco di lavoro ed esce fuori dalla sala. Questo mezzo
di
l'ambiente di lavoro,
[)er
non vengono subito tradotte fuori dalrimangono ammassate intorno alle operaie, sia terra, sia in recipienti speciali, sia sul banco stesso di lavoro. Le acque delle bacinelle vengono al massimo cambiate tre volte nella
Le
ma
giornata.
jiaestrA
lunit? di
al
massimo due
maestre
vi
hanno a
Iop dispusiziniie
un
acqua
fr*dda elio
mezzo
i
di
recipienti
appositi.
Sul
dei catiiiolli
danni
olio
bjuii;
di
lavoro
occetto pochi
in
pietra arenaria,
ojn mattoni
C4jniuiii
modo che
la
pulizia riesco
difificib'.
nessuna filanda. ha pareti non sono provviste di intonaco lavabile per una corta altezza dal suolo; anzi ho osservato una filanda in cui 'e pareti non erano rivedisinfettati in
slite
nemmeno
Le
dol
comune
strato di calcina.
di
Jint'stre negli
ambienti
lavoro
di
alcuno
filande,
specie
delb*
numerose e
ma
in alcuni
li
numero
e di ampiezza.
ora rispettivamonto
Le
molto
.scale
di mq. 'A, 1.92, 2,64, 2,75, 1,80, 1,10, 1,37, 2,r,2. che conductjno alle sale di lavoro sono in molti stabilimenii
legno.
III.
una inenzi<jne jtarlicolare Dormitori che esistono in alcune operaio elio non sono del luogo e che sono il maggior mmiero: non se ne pu dir male tanto che basti! Deficienti di aria e di luce, tenuti nel massimo disordine, pochissimo curata la pulizia. In certi dormitori gli abiti dello operaio penzolano so|)ra il cajwj delle operaie stesse durante il sonno; le scarpe sono [Mjste da capo a letto sopra soAfTe scavate nel muro; nei dormitori sono pure ammassate le canestre ove lo operaie tengono il loro corrodo e ve n* una ogni operaia. La cubatura individualo in questi dormitori meschinissima e le operaie dormono fino in 3 in un sol letto. Fsempi:
iMorilaiio
i
filando jior
le
l'ilanda a)
.'
I tormitttrio.
Cubat. indiv.
ni. e.
9,633
Cubat. indiv. m.
,,.
t
e.
5,389
"^'i-
5 ad Ovest
2 a Sud
e.
^"^'^'^
i
^'^
3."
Cubat. indiv. m.
,,.
!
5,311
mostre
5 ad Ovest ^
.^
g^j'
mq. 1,19
...
l'"ilanda h)
1."
/oU
-
e.
Donnitorio.
Cubai, indiv. m.
^),10S
q.
Finestre: 1 a Nord m.
"-'."
1,87
Cnbat. indiv. m.
Finestre: A a
e.
0,370
q.
Sud m.
e.
1,17
3."
Cubat. indiv. m.
5,Gr)3
Ciibat. indiv.
i-"inestre:
m.
e.
T^OOi
q.
a Ovest m.
e.
1,22
Filanda
e)
Donnitorio.
Cubat. indiv. m.
Finestre 1 m.
q.
13,775
1,09.
Refettori.
il
refettorio.
Nemmeno
tutte
non sono del luogo lo posseggono. Questi ambienti funzionano nello stesso tempo da cucina, da luogo di conservazione dei cibi e da stanza da pranzo; non vi sono sedie e sulle poche tavolo che vi sono vengono conservati i cibi da una settimana
quelle in cui
lavorano
che
all'altra; le
il
cibo, piatti,
giando per
si
attigui
filande.
volte
pasti
lavoro e la colazione
I
delle 8 al mattino si
fa
sempre nell'ambiente
di lavoro.
refettori e
carne fra
loro pasti.
di
la filanda
provvigioni, perci le sostanze di cui si nutrono queste operaie sono ancora stagionate; inoltre queste sostanze vengono conservate in locali non adatti ed esposti alle polveri. Quelle poi che fanno ritorno a casa la sera e che perci compiono il loro desinare
in filanda
cibo, cibo
portano da casa la mattina, al cominciare del lavoro il loro che dev'essere cosi mangiato freddo. La quantit di alimento
potabile e di servizio.
e
che
le
Acqua
Esclusi
vista insufficiente,
dove potrebbe
bastare
mancano
e alle
le
disposizioni
cortili
fonti stesse
ove
volte
quella
che per mi
svolgono
ogni rapporto,
ma
distanza
di esse.
vapori
nauseabondi e sopra
il
Le
pai-to di
numero
in
La maggior
il
queste ha pavimento
in
tulxj del
mancando
moltissime
in
luo<ru
manai
in
sedile
e<l
in
alcune
liquidi
!<
..i..
J)(ira(a
di
iiia^^gio
in
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inai/',
in
alUf
(sitcci-
s*
piccole) dal
giugno
Le
In
e di
1
(trr di
dicembre o
al
le
tlonne e 11 per
le
lan-
una (ilanda
V j
il
abbreviato
di
'/j
ora per
le
donne.
per
le
laiiciiille.
In
le
vano
lavorare
11 Vj
ore.
Il
lavoro incomincia
mattino, d'inverno in
G e d'estate pure: per le operaie al di Sotto dei (piinflici anni il lavoro, almeno nelle filande da me esaminale incomincia ',., o 1 ora pi tardi. Gl'intervalli che dovrebbero essere di ore due (art. 8 della Legge sul lavoro delle d(mie e dei fanciulli), in alcune
alcune filande alle
5','o,
in altre alle
quanto mi si o nel luogo vengono trascorsi dice, sono tutt'altnj che di stesso di lavori. .. all'aperto ed occupali da alcune opera'" '" l<i\
filande sono di
1''^...
1',',...
ore.
Le
rare. Gl'intervalli
poco conto.
I
'salari
l'atto ri na,
media
al
gioni'
>.
.
1,10
ii,75
(ir-,
tiiie
filande
da
me
provincia,
danno
al
raia lo richieda).
Due
altre filande
pagano
liquidate
le
donne ogni
1.^
giorni; nelle
piccole filanib'
le
paghe vengono
fine di Trattura.
i^
|Kstii
Su|)enore
di
e figura fra
il
indusiiie di ? /*
.diw-..'
^Iif,,!.,.
^i..'.- .l'i
vicinato
>.
Riassumendo abbiamo adunque per le operaie questi inconvenienti: 1." Atmosfera calda umida delle sale di lavoro per l'evaporazione delle acque delle baccinelle;
2."
Viziazione dell'aria,
si
come
de' dormitori,
per
e coi
di ventila-
la pulizia personale,
niente
Acqua scalda
erogata
in
modo da
restare esposta a
nati o freddi,
consumati
di
di lavoro.
giornaliero
durata annuale
della
Trattura troppo
Salari incisori.
IV.
circa l'influenza
1." 2.
?>\i\\'
ambiente cittadino:
Rumore (non
tale per
ammassate
3."
acque
delle bacinelle;
al
cumulo
di rifiuti
liquidi e solidi.
^ V.
Provvidenze
le
Non
esi-
nemmeno
per
gravide:
ammala non
si
ristabilita.
operaie che lavorano in filande con motore a vapore o a forza idraulica sono assicurate sugli infortuni (art. 7 Regolam. della Legge 31 gen-
vi
lattanti o presepi,
quantunque ve ne siano di quelle che impiegano pi di 50 operaie (art. 10 Legge sul lavoro delle donne e fanciulli). Il tempo concesso per l' allattamento del bambino nei locali delle filande di Vz ora, 20'"' per volta;
\}i'v
753
fuuri
il
teiiipj
vario u
li
il
dnll'al lattamento
non contato
fra le ore
lavoro.
E
i
intuitiva la necessit
locali d'igiene
regolamenti
altura,
l'esercizio
(li
sijltanto
<
locali di
SarA vietato
di
hiande dovranno esser sempre tenuti puliti e ventilati . di mettere ad asciugare anche nelle fabbriche stesse
avanzi
seta od altro se
in(jdori >.
>.
Gli operai e
fici .
le
<
cortili,
*
Non
si
spargeranno
ni
ecc. .
bacherozzi ogni 24 ore essere allontiinali dalla lnarma ben chiusi e nelle ore stabilite jjcr la vuotatura dei pozzi neri e trasportate a 500 m. dalla citt. vietato con tali bacherozzi nutrire
i
Djvranno
in
recipienti
dono molta
l'igiene.
(lolla
di fabbrica
che per-
la disciplina e
non
Malattie Professionali.
Or voniamo
mente due: Il malo
Italia.
11
agli
effetti
del
particolare
esercizio
industriale
sulla
salute degli operai ossia alle malatlie professionali. Queste son<> essenzial//
male delle
bacinelle. -
Uanemia
in
e clorosi.
met
sulle
PoUon ilico M die (piosia maialila (oiii[)aiisco una sellniiana o due mani dolio trattrici dopo incominciato il lavoro ; prima si ha un
eritematoso o risipelatoso, quindi
di
si si
sollevano delle
vescichette ripiene
liquido
chiaro
le
trasformano
si
in
Le vescicole
al
"
o 5
"
giorno
ha un
U mal d3v*r$ ow << batprit. mais dalle donno cho traggono la dotto in Prttncia mal dei fllogaUl o male (lolla coldaiola (Memoria prexentala oll'Accadoniia Nauonale di Medicina di Parigi, I8BS). (3) Annali di Mo<loioa <li Milano I8S7, fascicolo di aprile.
(1)
(2)
Uirtitrchta tur
Ui-orche poi
mU
sollievo momentaneo o permanente: i movimenti sono dolorosi. L'eruzione giunge al suo acme al 5." o 6." giorno. Si possono poi avere ascessi e flemmoni. Le vescicole possono essere sopra tutte le dita e anche sul palmo e sul dorso delle mani, a volte solitarie, a volte a gruppi. Ove la pelle grossa si possono formare ragadi dolorose. I polpastrelli delle dita sono raramente attaccati. Tranne poche eccezioni quando una trattrice ne fu affetta, essa pu esercitare il suo mestiere senza andare pi incontro a tale
malattia.
Il
Melchior L
si
trova d'accordo
fa
localizzazione di
questa eruzione e ne
una descrizione quasi del tutto simile e parla di formazione di vescicole e pustole: accenna pure agli ascessi e a flemmoni e i primi dice esser pi frequenti alla palma della mano in vicinanza dell'unione delle falangi col metacarpo. Anch'egli ha riscontrato che il polpalstrello delle dita immune ma quando colto da flogosi va subito
produce la necrosi . Riguardo all'etiologia il Potion crede che la malattia debba la sua origine alla presenza della crisalide, alla decomposizione intima della stessa ad una primordiale alterazione che si formata lentamente nelFinterno del bozzolo nei magazzini. Questa alterazione acquista nuova forza dall'azione dell'acqua calda. L'effetto morboso non compare se s'impieghino bozzoli recenti soffocati da poco . Melcldori e il Duffoui's credono che sia la materia gommosa di cui spalmato il filo serico: l'acqua pura e spesso cambiata favorisce lo sviluppo di questa malattia, tant' vero che si dava a ciascuna donna che trae seta un litro o due d'acqua nella quale erano schiacciate le crisalidi
all'osso e
ed in
tal
modo
la
Eecentemente poi Fabre e Avignon (1) hanno descritto questa malattia e hanno creduto di poterla attribuire a des acariens viventi allo stato di parassiti nei vermi da seta. La gravezza della lesione, qual viene indicata dagli autori, veramente non ha alcun riscontro nel resultato delle osservazioni mie sulle trattrici della provincia di Lucca. Vero che le mie osservazioni sono state incominciate un mese e mezzo dopo l'apertura dei laboratori, quando l'eruzione poteva non essere pi nel periodo attivo. Io ho per interrogato a proposito in tutte le filande
lavoro,
ma
che
le
in filande
a vapore mi hanno
i
fatto osseril
vieti fornelli
per
riscalda-
(1)
Accaihinie de Mdecine
Jt'ijijiorl
de
mento delle acque, SdfTrivano al cominciare della trattura molto die il male b accentuava a seconda del materiale impiegato per damento (if!).
Al Poltoti puro eia stalo
complotumentt".
riferito
di pi,
il
riscal-
questo fatto
ma
la ni(3rion ^Uf^f>f
La diversa
motore a
intensit dei
male
...
,...,,..
<
...
che nelle prime si lavora (piasi tutto l'anno, di modo che fra il termine di un peri'xlo annuah* di Trattura e rincomineiare del successivo decorre appena un mese; mentre nelle filande a mano la interruzione del lavoro dura cinque o sei mesi onde ha tempo di ritornarf^ con l'ordinaria disposi/ione. I)i fatto per io non ho
riscontrato sensibili
filande.
mano
difTrrenze
fra
le
lavoratrici
delle
due
caleirorio
di
Le lesioni da me risc<jntrate si liniitaiio ad un rossore eiilemaluso, ad una dermatite molto spesso con vescicole miliari; ho osservate queste
specie alla
fra questo
mano
si
fra l'indice e
il
medio
e l'anulare; inoltre pi
mano che
si
trova in
frequentemente nel lato ulnare della maggior rapporto con l'acqua calda. Le ragadi mi
sono offerte piuttosto frequenti e situate nei solchi interdigitali e nelle pieghe interfalangiche. Ho notato pure delle erosioni e perdite di sostanza sui polpastrelli delle dita delle maestre e sulla superficie palmare dal lato
ulnare della
esposte
liti,
mano
destra.
Le
fattorine
che hanno
le
mani continuamente
ai
con produzione o no di vescicole, della stessa localizzazione. Sopra 350 operaie ho riscontrato; rossore eritematoso delle mani, ''"' >- dermatiti con produzione o no di vescicole nell'^^" -v^' '
'
'
L'esame
del fieno.
batteriologico delle
spdi-i'
solo la preseii/ii di
di
l..u-illi;
.rrni.i,.,
,1..;
|.i.>j||i
Le iniezioni nel tessuto ^oiiuoutaneo delle cavie fallo direiiamenie con acqua delle bacinelle non ha dato liio-zo a feiKimeiii reattivi, iu'> I..en!i
generali.
10 credo eh? siasi assai
detto
esagerato nella ilescn/ioiu- di questo cosi che le forme semplici irritative sieno eritemi e dennntiti da calore, coadiuvando l'acidit dell'acqua, e che le forme gravi (pustole, ascessi, flemmoni) siano infezioni collaterali, estranee al lavoro. .Mia mia inchiesta si sono presentiite invece come malattie profes-
male
delle bacinelle e
Vanemia e
la
DulVours,
il
Melchiori
trovaron)
pure
frequentemente
queste
l'untiditA, le
furono segnalate
come
clorosi.
Il
756
le trattrici
dott.
affette
frequen-
temente da tubercolosi. Nel rilevare queste condizioni morbose ho dovuto accontentarmi dell'ordinaria osservazione clinica, non illustrata da indagini ematologiche:
ispezione delle congiuntive, delle
della pelle ed
struali
muccose
un poco
nutrizione. Circa
disturbi
me-
mi sono
domande: per
i
meco
venti anni ne
ho riscontrate 85
af-
delle cause
durante
il
lavoro
2.
come durante
il
riposo notturno.
del lavoro giornaliero e
Durata eccessiva
prolungamento note-
Trascuranza della pulizia personale e delle vesti. Alimentazione insufficiente. La posizione continuamente seduta ed inclinata, che per moltissime ore del giorno deve essere tenuta dalle maestre, sedute presso i bagni, non pu certamente non esercitare una certa influenza sopra l'operaia. Gubian (2) dice poterne resultare obliquit del bacino. Melchiori (3) accenna ad aborti e parti prematuri nelle trattrici. Layet (4) parla di deformazione
3
4."
Io
filande a
devo accennare ad un grave inconveniente che s verifica nelle mano: in esse il fornello che serve a riscaldare le acque delle
della
fattorina,
la
quale
si
trova
continuamente esposta
si
dal fornello
sviluppa.
Conclusioni.
I.
La Trattura
della seta
pu essere
il
emanazioni moleste . II. Al relativo lavoro possono essere ammessi fanciulli dai 12 ai 15 anni e le giovani fino a 18 anni a queste condizioni: 1." Che sia assegnata una normale cubatura nei laboratori, attivando un adatto sistema di ventilazione locale per allontanare l'eccessiva
(1)
De
(2)
(3) (4)
Pkoust.
Idem.
Jli/gine industrielle.
Latkt.
- 757
locali,
di
sfxjgiiatoio, s^jddisfa-
norme comuni
igiene edilizia;
Che
Che Che
S(|uadre di operai;
3."
il
8 ore;
alle
4.
sia
aumenUito
il
salario in
ai
modo da permettere
dell'et
operaie
si
di
alimentarsi corrispondentemente
bisogni
e del lavoro e
Che
le
fuori
dell'am-
ben
chiusi
impermeabili;
Che
vi sia in
758
XI.
Le
alterazioni
scheletriche
ed organiche delle
portatrici sul
Le operaie che sono
state,
che fin dall' et di 7 - 9 anni si sottopongono al lavoro che poi continuano fino a tarda et, finch a dir meglio i disturbi indotti da esso o pi raramente delle malattie intercorrenti non impediscano loro di accudirvi. Esse passano gli anni della giovinezza, dell'et matura e spesso anche della vecchiaia trasportando sul capo dalla mattina alla sera pesi che alle volte raggiungono o superano per terreni raramente piani, per lo pi erti e montuosi, meni 70 chili; tre d'altra parte si alimentano in modo deficiente per quantit e qualit, e vivono in ambienti miseri ed antigienici.
Dall'
esame
di
diversa
Cuoio capelluto. D'ordinario si ha caduta di capelli in corrispondenza il del sincipite, dove cio poggia direttamente od indirettamente il peso
:
cuoio capelluto
ivi
rude,
in altri as-
che normalmente
Ossa craniche. D'ordinario si ha un leggero appiattimento in corrispondenza della parte alta della squama dell'occipitale e della parte posteriore dei parietali; in un caso ho notato un vero avvallamento dell'occipitale e dell'angolo postero-interno del parietale sinistro, con dislivello di parecchi millimetri.
ed una
Sisd'ina tiurcitsn.
(li
ir^y
disturlx) 6
In
questo
campo un
maggiormente degno
nell'esercizio del
nota,
disturbo
che
che non ^ mancato in nessuno dei noggetti esaminati. K un vero crampo professi una le eh* interviene nei muscoli laterali del collo rendendolo rigido in estensione modica: esso si accompagna a forte dolore, viene di lott(j mentre la donna compie il suo lavoro, ed ^ tale da obbligarla a deporre temporaneamente il peso che trasporta: ci fatto, tale crampo dopo (|ualclio minuto cessa, ma d'ordinario riappare dopo non lungo tempo, rendendo oltromodo dolorosi. i|im-I I.ivi.c. die i.pp se stesso faticoso e mal rimunerato Molte delU' domie esaminato proscnl.iMo nioltre delle parcslcsie agli
m(!sti!re,
t-
arti superiori,
specialmente allo
tanto
dita, e
da
di
far sospettare
svolgersi lento e
subdolo
dei
di
un leggero procosso
alle
nevrite,
tronchi nervosi
estensione
il
forzata
nella quale
peso sul
capo.
In
rali del
la
marginale:
altiicchi asmatici.
Apparato
una leggera
ipertrofia car-
riscontransi
il
reno mobile,
piede
|)iatto,
vora no
in
che lavorano nel piano si forma con una certa frequenza il che non mi occorso riscontrare mai in quelle che lamontagna.
ci
760
XII.
La Patologia
e del
dei
gesso.
^==^^===^^=
una quasi forzosa competenza,
e
piuttosto
empirica che
strettamente
scientifica,
a riferire brevemente intorno alla Patologia specifica dei lavoratori del cemento e del gesso, non posso e non devo nascondere che la mia concisa relazione presenta necessariamente, oltre alle lacune naturali in chi non guari addestrato alle indagini e ai metodi moderni, molte analogie e molti punti di contatto con quanto gi venne da altri notato nei riguardi
degli individui
comunque
E
le
opportuno che
io
affermi
come su per gi
battezzata
tutte
coH'ap-
non vano il soggiungere, poich la scienza basata che la pneumoconiosi quando indotta da polvere di carbone minerale o di carbone vegetale, prende il nome di pneumoantracosi; di pneumo-solfosi, se da polvere di solfo; di pneumo -silicosi, se da polvere di silice; di pneumo-siderosi, se da polveri metalliche; di pneumo-fitosi, se da polveri vegetali. Vero che gli operai del carbone fossile o di legno, i minatori
per altro
sulle
distinzioni,
ceramiche,
spazzaturai,
i
i
delle
mole, delle
i
ferro e dell'acciaio,
i
pulitori dei
i
picchiapietre, gli
macchinisti e
i
marciatori,
mugnai,
i
prestinai,
i
materassai,
cardatori,
vanno eventualmente soggetti a disturbi morbosi ch'io verr descrivendo n rapporto agli operai del cemento e del gesso. E prima di tutto far notare come la pneumoconiosi degli operai del cemento e del gesso non fa eccezioni alle altre forme congeneri per ci che concerne la sua frequenza, la quale legata da una parte alla continuit
della
professione
e poi alla
che
la miisi^iina
761
-i
parte
gli
tlt'i.''i
''-i"!-'!
pviiarc
u neuiralizzare
1
effetti
lisj^ru/iiiti
elle
invoco
iiu
.switu ojli<ili,
|>r*-fttMituii<>
iiilurl>i
in pnii-
cipitj dt'lle
priiiu>
poi delle pi
Si traila
e di
precisamente
di
malattie
da aspira/ioni
delle
polveri di
cemenlo
juanlilii, [Mtn'l*U'ro
rapidamente
colmare tutti gli alveoli polmonari, se molteplici mezzi di difesa organica non modificassero la velocita della corrente f>olverosa, favi^rendone piuttosto
il
virt
Pur troppo |uesto mezzo naturale di difesa organica non p^r sempre sufficiente; e in chi men valido nelle energie toraciche, una inspirazione pu portare la polvere dir4tamente fino negli alveoli: ed il fenomeno pu verificarsi massime in seguito ad un impellente conato di tosse che ricacci e comprima con forza l'aria noi recessi profondi del polmone; o quando menomata insomma l'attivit vitale dell'epitelio
<"
vibratile.
La
sellino
dottrina
della
pneumoconiosi
Uamaz/.ini
;
dall'italiano
ma
poi
ricevette
decimoconferma e dimo-
strazione
fatti
il
nel
secolo
nel
in-
Traube
18G() e nel
conglomerale
nell'escreato e negli alveoli di due carbonai; e Kussmaul chimicamente la presenza della silice nelle glandule peribronchiali di un operaio del quarzo; e Zenker nel 1866 descrisse dei noduli di ossido di ferro nei polmoni di alcuni minatori. Dove si lavorano cemento e gesso il terreno ^ assai polveroso; e per il movimento degli operai e delle macchine e per le correnti d'aria che vi si stabiliscono, la polvere vorticosamente s'innalza nell'aria e tutta la impregna. E superale le prime vie anatomiche e fisiologiche di
di
carbone
poi riitn
difesa nel torace dei predisposti, penetra nei recessi pi vitali dell'alberi
Ma anche
qui,
provvidenzialmente,
i
le
cellulo
granuli |x)lve-
rulenti
lulari
nelle vie linfatiche. Se non che l'altiviUi di questi elementi celnon sufficiente a sbarazzare tutti gli alveoli ilalla assidua sovrabbondante caduta della materia estranea, onde un ineviUibile ingombn\
meno
perigliose, per
[Kti
discendere
infil-
trazione
eonneltivale
progressiva
del
potere vibratile delle ciglia epiteliali, nelle mucose del naso, del faringe,
del laringe,
della
trachea,
dei
tali
'i.
mezzo
fa
e,
del trasporto
della
16-^
nelle
materia
straniera
quando
l'ac-
cumolo
natore
un processo
circoscrivere
di
le
regressione,
oasi
la
proliferazione
del
connettivo intesa a
polverose,
un inevitabile processo di bronco-pneumonite sclerotizzante che ha per conseguenza di rimpicciolire le cavit dell'alveolo, di dimiminuire la superficie
respiratoria.
Epper
autorizz
al
medico non
le
autori
rado si offre una sindrome che clinicamente parvenze di una tisi, circostanza questa che a chiamare la pneumoconiosi col titolo di
di
Quasi mai la neoformazione connettivale si limita a circoscrivere polmonare: di solito essasi diffonde al connettivo interalveolare e a quello bronchiale producendo una vera cirrosi broncopolmonare riconoscibile anche macroscopicamente dal raggrinzamento del parenchima polmonare che appare rimpicciolito, indurito e variamente striato.
l'alveolo
In un caso di cui
mi
il
processo
di scle-
questa era notevolmente ispessita rosi aveva invaso persino la pleura frammezzo allo scarso papolmoni Nei ogni elasticit. aveva perduto e
renchima normale
si
vedevano
lavano sotto il tagliente: erano dei veri pneumoliti. Analoghe alterazioni di neoformazione connettivale interessavano i vasi linfatici e le glandule peribronchiali. Un medio bronco conteneva una poltiglia di cemento la sua mucosa era incrostata dai depositi polverulenti: qua e l si vedevano
:
delle
ectasie
bronchiali di varie
dimensioni evidentemente
fibrosa della parete
i
dovute
alla
bronchiale.
vicariante.
polmonare non deve per essere lavoravano nel cemento non si trov che una sclerosi localizzata a pochi punti del polmone, circoscritta, nodulare. Nessuno di questi sei operai mori per la lesione broncopolmonare, ma vennero ricoverati all'opedale per affezioni diverse. Queste sclerosi nodulari parziali broncopolmonari hanno un andasclerosi totale, la vera cirrosi
La
mento lentissimo
assai tardi,
la diagnosi
e
vi
di
si
si
piccola
rivolgono
allora
gi avanzata.
E anche
della
della chimica e
microi
scopia.
Mi
uno
di
sintomi puramente
per
la dispnea,
per
fenomeni
plessici e stetoscopici.
L'infermo mori
in
seguito a peri-
lenite acutissima, e l'autopsia
:
UVA
in
mise
affezione bronctjpolmonare si trattava di una sclerosi nodulare multipla non si rinvennero tubercoli n^ macroscopici nft microscopici: dei polmoni
:
il
di
cirrosi
di
cemento.
li possibile la diagnosi clinica di pneumoconiosi ? Oggi si, purch si ricorra sempre alla chimica e alla microscopia, e e della ir)ssil.ilitA si tenga diligente conto della |)rofessionc del malato che la causa d>'i dipintili eia dovulii ulhi itisiiir:\/i(int' fr >nliriii;ilM ilell;i
polvere.
(Questi
le
noie r.jniuni
di
di
una biunchue
malattia sopravvengono
deperi-
1'
espettorato
f'
polvere
di
cementa)
la
respirazione
frequente e superfi<'iale.
mento
i
di
assumono aspetto
rat^hotti'^c'
Talora
di
aggiustajK)lveri,
massime
alla tubercolosi.
Osservo per altro in merito a questa tesi, che si sono constatati dei anche avanzata bacillosi polmonare in operai che continuarono a lavorare nel cemento dopo precisata la diagnosi e che la tubercolosi non ha progredito malgrado la continuata azione della polvere
casi di iniziata e
inalata.
Forse
si
di
questa polvere
i
su
di
notare
come
nel
Thonin-
1902, e
di
numero 43
numero 58
del 1904
si
riportine verbali
polvere
vogliono
in-
.\nhe per
i
la
polvere
per
di
cemento ho potuto
stabilire
quanto riguarda la tisi gu\ incipiente, o chimiche le ho accennate; le nigioni in quanto ad una certa refrattariet da me riconosciuta da parte dei lavoratori del cemento di fronte alla inalazione della rispettiva polvere non sono meno ipotetiche, e lancio ri|<otnsi che la polvere di cemento per se stessa non
ragioni,
Le
costituisce
Il
un ambiente favorevole all'insidioso bacillo kochiano. decorso della pneumoconiosi pu venire accellerato da altre cause
quali
l'alcoolismo,
la
debilitanti,
cattiva
igiene di
vita
deiro|>eraio, le
Ho
riassunto brevemente
le
764
coir osservazione di alcuni malati che soggiornarono per anni nella pol-
il
fine al postutto
morale
di
Quale
lavoratori?
la
profilassi? quale
la
cura
di
Ecco
la
qui.
al
gli industriali
mano
Il
medico, e che a
un compito
medico moderno, informato ai criteri scientifici della morfologia, pu essere assunto all'opera; costui no. Costui ha il torace vincitore nella evoluzione, costui ha il torace pi o meno soccombente, pi o meno predisposto ad acquistare forme patologiche per insufficienza e squilibri di funzione. Insomma il medico sar il giudice di chi possa
dir: costui
meno essere ammesso alle polverulenti fatiche. E dopo codesta cura di eliminazione e di scelta,
io
proporrei che
una maschera coprisse il naso e la bocca di ogni operaio, e fosse munita di un assieme di tessuti atti ad arrestare il polviscolo ed a filtrare
l'aria al lavoratore; tessuti, s'intende,
che
can-
So che molti sdegnosamente getterebbero via l'apparecchio: lo so: anche l'ernioso getta spesso il cinto, e il ferito si sbenda, e il fratturato infrange le ferule. Quando l'igienista ha fatto la sua proposta razionale tranquillo. Ogni infermo libero di accopparsi per pregiu-
ma
Presentandosi
da gesso, non a
resta,
credo,
al
medico che
di
allontanare l'infermo
dificare
per quanto e possibile, la polvere straniera e a mofavorevolmente le condizioni del viscere polmonare offeso e dell'organismo in generale.
/ti.)
Mll
hnlf.
/'.
.S'.
Sif/iiri/i
I':iJ III..
Intorno all'Anchilostomiasi
in
La sua JitVusionc
-
logia
L'
iniziati
(juali
a.,
Patogenesi.
gli
==^==^=
e
Sintomato-
durante
studi
clinici
sporinientAli
su
rancliiloslomiasi
risultamenti dei
vennero gi consegnati alle stam[ie - Osserrazioni su IWnchiloHtfjmias. L'Anaylosioma amcricanum (Stilk.s) - Atti del R. Istituto Veneto
di
Scienze,
2/',
Lettere ed
Arti.
Anno accademico
ffrll'
]lX)4-905,
Tomo
ria
LXI\',
parte
Anchilontomiasi
Ancy-
losloina
americanuiii
Atti
del
H.
Istituto
Veneto
di
Scienze.
Lettere
ed Arti. Anno accademico 1905-906, Tomo LXV, parte 2.', pag. 69-172, - ha |>otuto riconoscere, causa della sintomatologia clinica
americana
ammalati provenienti dal Brasile, l' i'nciruiria da sola o associata al comune Ancijlostoma duodenale (Dibi.mV - Il fatto, a parte l'interesse scientifico che presenta, essendo questa una delle primissime segnalazioni della nuova (1902) specie
presentata
alcuni
(Stili:!?)
da
prima
nel
Pieri,
1903
G. Ale-s-
in seiia considerazione, dimostrando intervento di un nuovo coefificente nella diffusione dellanchilostomiasi, e, dati gli scamhi che continuamente avvengo tra il nostro paese e le regioni dell' America del sud ove tale malattia assume gravit non comune; dato che gli infetti da aricliilostoma, pur andando, a seconda delle reaistenze e delle energie individuali, dallo stato di semplici portatori del verme a quello di veri malati, conducono tutti ad un eguale danno nel riguardo della diffusione della forma morhosa, che studi recenti han dimostrato facilissima, la'
necessiti'!
urgenti-
<li
ipiipvvpi1mp
con
pntMirii'lii\
^clptitin.-lip
ml^iM-p di
profilassi social*'
Nei
riguardi
dcllu
sintiaiiatologia,
di
essa
non
in
rapporl.
cui
la
vermi che
infetta
intervengono noiranchiloslomiasi
trario:
la
come
in
esplica in
<
i
i
potenza
data
dal
valore
la
nuinerid e fors'anch'
resistenza
parassiti, e
rappresentata
dall' indivi-
dua;]it nelle
7t3G
Ne emerge che
di fronte al
sue capacit
fattori
il
vitali, reattive.
dell'
vario
costituenti
la
malattie
e
sesso, le caratteristiche
morfologiche
funzio-
comprende quindi anche come non possano clinicamente distinguersi forme molte e diverse, troppo schematiche, di anchilostomiasi,
nali varie. Si
essendo
essere.
Oltre
la
malattia
nei
differenti
individui
quale
l'organismo
la
fa
dominanti dell'anemia, contrastanti con lo stato di anemia che pu andare da forme simili alla clorosi e con lieve grado di poichilocitosi a forme gravissime molto simili ali
segni
nutrizione generale,
l'
oltre
le
possibili
modificazioni
della
temperatura corporea,
a seconda della morbilit degli organi stessi, delle condizioni del fegato e della milza, le lesioni oculari, la presenza or pi or meno manifesta di eosinofilia nel sangue, e di sostanze anormali
(albumina, peptone, mdicano, urobilina)
nell' orina,
1'
Ancylostoma americanum
tutti
a.
meno
cure
momento
i
in cui,
per
le
antielmintiche,
o in
massima parte
le
parassiti erano
stati espulsi,
meno lontanamente
confondersi n con
manifestazioni cutanee
7ote in
prurito generale
osservate
gi
altri,
frequentemente
all'
descritto.
Tali
eruzioni non
nei malati per Ancylostoma duodenale, se possono esistere anche in persone infette da questa specie, si verificano, se non invariabilmente, con particolare frequenza nei malati per Ancylostoma americanum; il che in vero non s'oppone al dubbio che questo, avente caratteri morfologici
cos
speciaU
di
attivit biologiche se
le
ne
manifestazioni dell'orticaria.
I
fatti
clinici
al
numero
sostanze
dei vermi,
mucosa
orticaria;
lesioni
oculari;
poichilocitosi;
eosinofilia;
anormali
nelle orine; risultati delle cure) dimostrano fino ad oggi, pi ancora che
i
puri esperimenti
sia
di
laboratorio,
tossica.
come
la
patogenesi dell'anchilostomo-
anemia
Data per la diversit dei pareri e l'incertezza che ne deriva per la comprensione della genesi della malattia nella sua intima essenza, l' a. ha fatto ricerche nei riguardi del potere emolitico in vitro v del siero di sangue di anchilostomiasici puri sui
specialmente
globuli
rossi
del coniglio e su quelli di
lo stesso
uomo normale,
sangue
anemico,
d'
parallelamente
considerando
potere
di
del
siero di
di
individuo
normale
normale,
di
anchilostomiasico.
del procedimento delle diluizioni delun metodo nuovo del Viola, sensibilissimo -ni e adatto a far riconoscere traccio anche minim* di emolisine, m principio che sostanze tossiche cap.ici di di^cio^^liere il glohu;
IV'il'
<|uesle
si
i*
giovalo,
invece
di
lOhrlich o del
Morgenroth,
certe concentrazioni,
deleteria, limitano
la
a concentrazioni minori, per la loro nninore azione loro influenza a una diminuzione delle resistenze
prepara
1'
il
gloltulo
|)Otuto
stesso alla
lisi.
Cosi,
come
che
a.
ha
constatare, da
un
lato,
il
ha
costantemente che
sieri
piti
dei
malati
di
anchiloslomiasi
o minore a seconda della gravit dell'infezione e dell'anemia sui globuli rossi d'individuo normale, mentre i globuli rossi degli stessi ammalati nel proprio siero, in quello di individuo si conservano, meglio che norniiile ed anemico. Per cui le condizioni di deterioramento globulare
verificale
in
vitro
la
sotto
l'azione
dei
sieri
di
di
anchilostomiasici puri
dimostrerebbero
presenza
nel
sangue
un
veleno
e
penetratovi,
non apprezzabile in egual grado per a seconda della concentrazione sua e forse a seconda della primitiva costituzione del globulo rosso, una diminuzione delle resistenze di questo, portandolo all'eliminazione dal- circolo, o anche direttamente causante una vera lisi. Se e come il fenomeno osservato < in vitro avvenga nel sangue circolante non facilmente accertabile. . se da
ogni
si ammette, quale concausa nella patogenesi dell'anemia da anchilostoma, una distruzione globulare endovascolare da attivit globulitica del plasma, non deve dimenticarsi come, teoricamente, non sia necessario che il veleno divenga emolitico per avere l'anemia: basta che eserciti un'azione cauitonislica sui globuli di resistenza minima perch" questi non possano pi circolare e vengano eliminati d'onde un eccessivo consumo. Il veleno affretta, per cosi dire, l'invecchiamento della massa sanguigna e la neoproduzione non ripara abbastanza sollecitamente.
malato,
determinante,
alcuni autori
Contro
di
ci
non depone
il
fallo
che
la resistenza
minima
il
si si
riscontra
avrebbe uno spostamento apparente per risparmio di distruzione globulare; e gH limiti di eritrociti avrebbero la possibilit, pur essendo discesi oltre
nell'anchilostoma-anemia spessissimo spostata verso
basso:
i
resistenza
processi
minima
fisiologica, di circolare
il
ancora,
come avviene
in vari
essere
dalla
ma-
r68
XIV.
Doti. S.
Mutole.
La
di
malati,
nei
quali
le
pi
svariate malattie
tuato,
veggono innestate su
il quale alcune volte rappresenta l'esclusivo substrato morboso. L'equivalente organico dimostrabile che potrebbe invocarsi a prima vista per giustificare una tale anomalia, sarebbe una atonia ed ectasia
trova
spingendo l'anamnesi e l'esame un poco pi a dentro, si un fenomeno, nella grande maggioranza dei casi, secondario; esso quasi costantemente coordinato a tumore di fegato e di milza, in conseguenza di una infezione malarica latente o evidente. Si constata infatti che per l'SO 7o Is guardie di Finanza sono infette
stinali.
Ma
che questo
da malaria, contratta, in seguito al servizio di sorveglianza notturna, all'aperto in zone malariche e in special modo nel servizio delle saline. Questo il primo fatto morboso che aggredisce l'organismo in totalit e non rende ragione della totalit del quadro morboso; un secondo
fattore entra in scena.
Il
modo
speciale
anche indipendentemente
Innanzitutto
la
continuata
colti
in
fallo
dall'attiva
una stessa
il
zona quindi
il
Infine perch
turno
mai tempo ad
un
man-
canza di riposo ragionevole agiscono poi gravemente, in quanto le guardie di finanza sono reclutate molto giovani, i pi a 18 anni, e non di allenamento. Quindi la guardia di si concede un tempo sufficiente Finanza prende presto il tipo del nevropatico, che ha per limiti la nevrastenia (a vera o falsa forma gastro-intestinale) e la melanconia. A questo
fonilo si
769
fisic<'-psichica,
aggiunge,
in
viene invocalo
com com[onsn
stanche/zu
determi-
in
lavoro.
conseguenze dell'infezione malache non abbandonano pi l'ex guardia di Finanza, (|ualuiiquo sia l'occupazione che prender 'n seguito. Poich fortunatamente un gran numero di volte abbandona il srrvizift dopo la prima firma, L)i fronte ad un tale stato di cose, che led<* profondamente la salute
tardiva, oltre alle
del
rica,
si
Come conseguenza
hanno
le
alterazioni
carattere,
fsica
psichica
d'impiegati
dello
Stato,
tuttora
necessari,
doven^
dello Stato:
1"
Esporre
il
meno
i
possibile le guardie di
Fmanza a
tutti
i
contrarre la
mezzi che ferrovieri ed lavoratori in maremma; fare cure preventive usano quando tutto ci non pu essere ottenuto. Evitiire di stabilire depositi del Corpo guardie di Finanza in luoghi malarici; 2" Cambiare in modo assoluto il turno li servizio, roiice'iendM ogni due turni di 4 o 8 ore, uno doppio di riposo, ed un giorno interamente libero alla settimana, nel quale quell'impiegato possa vivere come un borghese indipendente. Questo per francheggiare la tensione e stani
i
chezza psichica;
Provvedere a distrazioni psichiche e fisiche che tengano alto di questi lavoratori dello Stato anche nei giorni di servizio. A questo modo, invece di una classe d'impiegati pentiti, vittime di imprevidenze ed errori burocratici, si avr una classe di impiegati che
:H"
il
tono nervoso
p(-itranno
collaborare
volentieri
per
lo
Stato
nella
coscienza
del
loro
pieno benessere.
40
770
XV.
Doti. Prof. E.
Medea
(Milano):
conseguenze
dannose
si
dell'
intossicazione
anilinica
manifestavano sotto forme di numerosi accidenti nelle fabbriche d'anilina, specialmente allorch non si usavano le misure igieniche necessarie. In generale (e richiamiamo a questo proposito gli studi di Laborde, di Wertheiner, di Ollivier e Begeron sull'argomento) l'origine di questi accidenti era dovuta ad un assorbimento da parte delle vie respiratorie. Per Brouardel e con lui Landouzy richiamarono l'attenzione su un discreto numero di avvelenamenti da anilina accaduti^ in bambini che avevano calzato delle scarpe gialle tinte di fresco in nero. D'altra parte le accurate e numerose esperienze di Besson, di Breton e Michot dimostrarono che la superficie cutanea, in certe condizioni (atmosfera calda e umida) si presta all'assorbimento dell'anilina. Siccome noto che l'anilina gi a 30 C. possiede una notevole tensione di vapore si comprende come gli operai che s'insudiciavano
coll'anilina nelle fabbriche
potessero
presentare
di
segni
dell'intossica-
zione
anche
se
avevano l'avvertenza
mutarsi subito
d'abiti.
* * *
Ma specialmente interessanti sono gli effetti che l'anilina pu determinare sul sistema nervoso si hanno qui delle sindromi che non appartengono soltanto alla neuropatologia ma che possono entrare gi nel dominio della psichiatria. Cosi A. Friedlnder ha riferito un interessan:
tissimo caso
di
psicosi acuta
da anilina
e
in
fabbrica di
dell'anilina.
prodotti
chimici
che,
psicosi
per
accidente,
Un
altro
caso
di
acuta
osservato
dallo
ad
da Binitrotoluolo,
mentre in un altro caso si osservarono manifestazioni psichiche assai gravi in seguito ad avvelenamento da toluidina: a questo proposito va
stessa
origine, descritto
del
da
lo
ai
valore
rapporto
tra
morbose osservate (specie allorch^^ si psichiatria) io mi permetto di (riitlH di sindromi di compctt-n/.a della ricordare che occorre procedere con molta cautela, dovendosi tener nevrologi, <rran conio di due fattori il cui significato ^ hen noto ai prodisposi/ione individuale: ma, se questo cio dell'ereditariet e della rapporl(> deve essere ancora a parte studiato nelle sue modalit e nel suo meccanismo, non per questo esso ces>a d'avere una importanza
considerevole e d'essere provato dai
fatti.
Ma
gruppo
specialmente
nel
delle nevi-ili
tossiche,
campo come
delle nevriti
\o
chi:
n-'i
vediamo,
nel
aniline |:>ossano
esercitare la
loro
inlluetiza
dannosa
Noi
carhonio, l'ergotinica,
la nefrite
probabilit
neurite da
questo Congresso, e cio la neurile saturnina, la Hogben), la nefrite arsei casi di Suckling e
da fosforo, da mercurio, da solfuro di carhonio ecc. Accanto a queste forme (riguardo alcune delle quali mi riservo di comunicare in altra occasione qualche mia osservazione personale) trovano posto la neurite dinilrohenzolica (osservata in minatori che erano slati a lungo in contatto colla rohurile) e la neurile da olio d'anilina (nitrobenzolica). J. Ross osserv in un giovane di '^2 anni impiegato in una fahhrica di colori d'anilina, dei fatti nevrilici di senso e di moto comparsi dopo che egli era stalo occupato a distillare l'anilina: per,
nicale, la nefrite
quantunque (juesto caso abbia il merito di essere dei primi osservati esso non puro poich il paziente era stato, parecchi mesi prima
dell'intossicazione di cui
difterica.
ci
occupiaino, colpito
d.-^
angina
(ui-
vpr'"'^iiii;!nPnte
ila
."suiipaiill
raii' iii>
ii^mi'
linjin
gate
in
una
tintoria e
che avevano
presenttito
fatti
paralitici a carico
lesioni
polidi
vapori
di
trementina,
di
gazolina,
petrolio
il
di
olio
di
anilina:
maggior potere
)
tossico.
Gujot,
t^uin(| natie,
Dorendoff
segnalarono
\'.
feno-
meni nervosi paralitici dovuti ai vapori di benzina: una polineurite da vapori di anilina e di benzina.
a ricordare
ltI
allri
casi l'sistenti
nrlla
letter.itiii a.
Nel 1903
tossica,
(1)
insieme
al
Dott. Gemelli io
assai
probabilmente anilinica in un ragazzo di 15 anni II nostro ammalato era addetto, come garzone, al lavoro in un locale umido, nel quale entro caldaie apposite venivano immerse stoffe da tingersi. A
malgrado
ovvie
delle
riesci
facile
(per
ragioni
a comprendersi) l'avere delle notizie dettagliate sui colori coi quali il ragazzo veniva pi frequentemente a contatto: potei per sapere dal padre (pure impiegato nella stessa fabbrica) che i colori in uso erano
colori d'anilina (fucsina, verde,
azzurro ecc.
ecc.): la
che spesso
di colore.
il
abiti e colle
Di poi
il
ragazzo asser
d'andare
egli
soggetto,
a disturbi gastro-intestinali (disappetenze, lingua impaniata, diarrea, nausea); aveva anche notato, poco tempo prima della malattia del figHo, una considerevole debolezza degli arti inferiori, per
di tratto in tratto,
una cura
elettrica.
interessante
il
che due operai che lavorano nella stessa fabbrica ebbero, transitoriamente, a notare fatti di debolezza a carico degli arti inferiori. tossica e, esIl caso in parola decorse come una polineurite acuta
sendo l'ammalato venuto a morte dopo 18 giorni di degenza, si pot praticare l'autopsia e l'esame istologico dei nervi periferici e del midollo Si pot cos constatare l'esistenza di una grave polineurite spinale.
degenerativa parenchimatosa e l'esistenza di notevoli alterazioni del midollo spinale, sul valore e sul significato delle quali ci siamo a lungo
fermati
parlare
nelle
pubblicazioni
citate
n credo questo
riguardo
alla
il
luogo
pure
tutte
le
riserve
possibile
azione
nota la rilevante azione deleteria -sui nervi periferici e che potessero essere eventualmente contenuti come impurit nelle sostanze coloranti
maneggiate dal nostro paziente (un analisi chimica ci fu impedita da difficolt pratiche e da diffidenze ovvie a comprendersi), il nostro caso abbia il diritto di essere annoverato tra i casi descritti dagli autori col
nome
Per quanto io mi sappia, il caso in parola caso con autopsia di polineurite anilinica.
(1)
Chirurgica
(2)
Societ Medico R. Istituto Lombardo di Scienze e Ldiere. Seduta del 26 marzo 1903. di Pavia. Seduta del 27 marzo 1903. Vogliamo anche aggiungere che nel caso in parola non si pu naturalmente escludere in
modo
una
polineurite
da autointossicazione d'origine
intestinale.
77:'.
io non ho cessalo argomento e ho voluto fare delle ricerche speHo sottofwsto un certo numero di carimentali in proposito. dmile pMinf Mature ripetuto di una emulsione di olio d'anilina ed a distillata che praticavo sulla cute opportunamente ra<%ata, tenendo poi in vita gli animali per un lempo vano fino a tre mesi: gli animali > morivano [er intossicazione o venivano uo:isi, ma in nessuno di essi riuscii finora a provocare delle alterazioni sicure dei nervi, mentre talvolta si jjoleva ritenere in vita che esistessero fenomeni a caricj della sensibilit e della motilit, tali da giustificare il dubbio riguanlo allnmDcjfKj la
,:
{armi dell'interessante
missione
In
in
di
una
coli,
n-i'
...
una grave
del
fegato,
bench in ^ualch* punto si potesse avere l'impressione che la mielina non fosse in condizioni perfettamente normali, non mi permise mai di affermare l'esistenza
di
Ho
di
Congresso
risultati
queste ricerche ancorch negative (1) e di richiamare l'attenzione dei <" Oj! leghi su di un argomento degno di studio non solo per il v
i'iinico delle
osservazioni che
si
ognuno potr
fare in proposito,
ma
a;
potranno studiare e prendere allorch il meccanismo d'azione delle aniline sul sistema nervoso sar pi chiaramente
pei
provvedimenti che
noto.
(t)
V. per mmggiori
dettairli,
aerroa
"^^
dell'olio d'aailiaa
i
-
-'
'
*'
'
Contritiato allo
altfraxoai 'Iella
icuial*.
Hrmo
Ili
XVI.
Doit. F. Meloeclii (liamiola):
PRIMA COMUNICAZIONE.
Torna facile di osservare nelle ragazze addette all'industria tessile, prima evidentemente sane e robuste, lo sviluppo di una cloro-anemia,
grave, ribelle alle cure pi sollecite.
La
concorrono certo a rendere tacile lo sviluppo di una forma anemica specialmente in giovani le quali si trovano nel loro periodo di crescenza. Ma certo che la stazione eretta, a piedi quasi sempre scalzi, sopra un suolo tenuto artificialmente umido per dare una regolare idratazione al
cotone, da ritenersi
una
delle
cause
e
di
maggiore importanza.
i
con-
ferma stanno
lo
riferibili alla
le
sempre
nervosi
sviluppo completo
dell'anemia,
ancora
riflessi
di
fatti
e spiegabili con le
umano
-=-
dalla
grande sviluppo della utilizzazione dell'energia elettrica, danni che possono derivare dall'organismo
i
al contatto elettrico. La esperienza fa conoscere appunto quando una corrente elettrica pu essere pericolosa
alla vita;
di vita.
Wolts comincia
il
pericolo
il
agendo
la
terra
come secondo
leiisione elettrica,
la
scarica attraverso
il
corrt^nti
\\ olta
il
contatto
suhita-
caso
di lesione di
per contatto elettrico, o per scarica del fulprocedere a una regolare ispezione del lesionato,
pu essere
in
La
profilassi
dovrebbe essere rivolta alla popolarizzazione delle cogniancora allo studio del modo di proteggere l'orcontatti
elettrici,
e,
776
XVII.
Doti. Frane.
Burruano (Racalmuto
- Sicilia):
Contributo
Avendo, per circa 18 anni, esercitato la professione di medico-chirurgo in ambienti zolfiferi, come quelli di Caltanissetta e Girgenti, ho avuto occasione di studiare le varie malattie a cui vanno pi frequente-
mente
soggetti
zolfatai, malattie
che facilmente
per
lo speciale
si
rapporto
guisce
il
lavoro:
sia
finalmente per la
sente stringere
Chi
infatti
non
si
il
questo
Dentro
tigradi,
le
una temperatura
quasi 52 cen-
di pulviscolo, di
gas irrespirabili e deleteri, ignudi, scalzi si vedono migliaia di operai, chi con pali e con picconi scavare sopra un duro macigno, chi curvi, gemendo sotto un grande peso, salire per un lungo, irto e fosco cammino. In questo faticoso lavoro, immersi in un sudore profuso, passano 10 e 12 ore ristorandosi spesso bevendo acqua sporca e mangiando duro pane.
Quello
che poi
veramente
straziante
si
vedere
questi
poveri
stento,
camminano a
lavoro,
i
queste condizioni
le
antigieniche,
catarri brorichiali,
bronco-polmoniti,
congiuntiviti
vi
'enji-
lombaggini,
le
ernie,
Vanchilostoma,
le
acute,
le
malattie
tisi
Per per quanto l'ambiente zolfifero favorevole per contrarre le sopra annotate, altrettanto sfavorevole per lo sviluppo della
sa infatti per
le
e della malaria.
Si
che
la
jH'i-
le
si
81
sviluppa dai calcheroni e dai forni addetti alla fusione dolio zolfo, fa cho allontdnn, [uii'ali/za, uccide gli annplmlfs e per ci la malaria non
pu propagarsi. Infatti ru'llo /une malariche in contrada Lcu/o ed Ercole, dove ora si sono sviluppate din' importantissime miniere di zolfo, e dove
luvonino pi
lati
di tino
mila
<^perui,
non
si
sono osservali pi
ci<
di
10
amma-
di
La
gli
non
si
si
respirano dentro la miniera e pi di tutto Vanidride hoIJorosa, impediscono Ii> sviluppo o uccidono il hacillo. Se cosi non fosse,
acidi clif
certamente
slato di
la
tisi
lo
minima resistenza
cui
si
778
XVIII.
Due nuove
della
malattie
parassitarie
dei lavoratori
campagna.
relazione del
Prof.
=
Monti,
A
denza
prego la Presiattinenti
ho studiato
prodotta dalla
Cephalomya
ovis,
che una mosca che schizza le uova prime vie respiratorie dei
I
disturbi locali
accomsono quelli di il lavoratore lascia La malattia malore generale. da da febbre e pagnate per 3-4 giorni nell'incapacit di attendere alle sue occupazioni e per una comune
congiuntivite, rinite o laringite acuta
di lieve
malore.
Per abitudine sogliono questi individui soggetti a tale malattia portare all'occhiello un bulbo d'aglio per allontanare la mosca, ma ci riesce insufficiente. A parer mio sarebbe migliore una protezione meccanica. Un'altra malattia professionale la presenza della sanguisuga {Hyrudo lavo^anguisufja Bergmann) nella laringe, nella quale penetra quando ratori nelle campagne si dissetano alle fonti oppure ai corsi d'acqua, dove vivono questi anellidi, che per la loro piccolezza non sono avverspecialmente che molte volte quest'acqua viene conservata in tibili,
i
recipienti opachi.
Furono
state
I
prodotti dalla
sanguisuga in laringe, ma in seguito le osservazioni sono molteplici ed ora ne esiste una discreta letteratura. disturbi che produce sono quelli stessi di un corpo estraneo nella
dovuto ricorrere alla tracheotomia, e
si
glottide e per ovviarli tante volte, oltre all'estrazione per le vie naturali,
si
notato
finanche,
come
qualche
le
anemie da
ai
esse prodotte.
facile la profilassi di
lavo-
ratori delle
campagne
INDICE (lENEllALt
Due
p.irole
li
storui
ilol
Congresso
.
.
11
-^
.
.
-,'4
-SJ
:',\
Rappresentanze estero
Municipi rappresentati e aderenti
Conjiressisti
:
'VJ
io
i8
Oblatori
i9
71
Skzionk I'kima
Prof. A.
SEDUTA PRIMA.
De Giovanni
Carozzi
'
Dott. Luigi
Prof. G. F.
....
73
7.^
GARDKNam
dificazioni
Dott. Luioi
Prof. H.
ricerchr)
.
sh
109
109
Bollettino - Sull' influenza della luce naturale nel lavoro Alrkrtoni - Bilancio alimentare e lavoro {(ocIusd/i)
SEDUTA SECONDA.
l'ri>l.
t..
l'iKu
A.
i.\i
l,a
f.NU'rii.i
i.uiciii
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manuali ed intellettuali sul campo del lavon Prof. K. CuisAFUi.Li - Frenastenia e delinquenz;i in rapporto a taluni ordinamenti del lavoro Dott. 11. voN ScHRirri<:K - Zur Pathogeneseund l'rophvlaxe der sogenannten Taucherljihmung Gnu. IOLI - Patologia del lavoro negli ambienti ad aria comProf. G. >
negli operai
. . . .
113 145
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muscolare
Dott. C. M. Bkli.i 11
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lavoro negli ambienti u teini)eratuj-a elevata
fu(M-lii.sti
Prof.
MiRCOLi
Le
niaiittimi
....
.
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2\9
780
Pag.
SEDUTA QUARTA.
Prof. R.
Massalongo
221
229
SEDUTA QUINTA.
Dott.
Hayo Bruns
sis,
- Die Verbreitung
Kohlengruben - Le malattie del lavoro di natura parassitaria Dott. N. Vaccino - Diffusione dell'Anchilostomiasi e necessit di combatterla colla profilassi e colla propaganda Dott. 0. CuRTi - -L'anchilostomiasi nell'Agro Cremonese
sclien
Prof. E.
Perroncito
242
250 260
267
Dott. G.
MoMO
SEDUTA SESTA.
Dott. D.
Glibert
Iniluence
dn travail
l'air
comprime sous
.
faible
pression
Prof. C.
281
.
.
Prof.
Zenoni - L'affaticamento muscolare nell'aria compressa Biondi - Le malattie del lavoro negli operai delle miniere sarde
(Riassunto)
293 293
Dott.
e lavoro
muscolare
- intossicazioni nico-
311
Dott. G. Y. GiGLiOLi -
La questione
320
SEDUTA SETTIMA.
Dott.
Rota
La patologia
-
dei
lavoratori
del
cemento
329
347
nei
Monti
Su
le infezioni professionali
378
391
dei fiammiferi
.
.
Prof
Prof.
P.
400
SEDUTA OTTAVA.
Prof.
Prof.
Martin Hahn - Der gewerbehygienische Unterricht an Universitaten und technischen Hochschulen L. Devoto - La clinica delle malattie professionali degli Istituti
Clinici di
407
Milano
delle malattie del lavoro
risaie
.
.
412
.
Comm.
Dott.
Dott.
Magaldi - Sulla assicurazione Francesco Pezza - Patologia delle P. Vasta - Il torace deforme dei
V.
415
423
445
SEDUTA NONA.
Dott. D.
et fonctionnement du service medicai de l'inspection du travail en Belgique
Glibert
- Organisation
45L
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G. V.
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malattie
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Im.mi.' delle
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SEDUTA DECIM
1
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La dietetica dei lavoratori L. Dkvoto Ulisse Goriu - Sull'assistenza sociale per lo malattie del lavoro . Avv. RiccAuno FAnRis - L'assistenza sof'ale apli op<nii Dott. Luitwio Tei.kky - Was kann die Kra[ikenka*.st> zur Bekmprung der lewerbekranklR'iteii tiin i l)ott. G. Za.noni - Comunicazione sulla morbilit d! personale d'albt-rtro
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Prof.
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Sezione Seconda
Dott. K.
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Lo sviluppo
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rapporto alla
professione
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della
Prof. F.
madre La Torre
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della
fatti-
('liriica
ostetrico-ginecolofrica di Bologna
Dott. A.
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Moscucci - La morbilit e
lavoro dei genitori
la
mortalit
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Dott. D.
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MoccHi - L'inlluenza
A.
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del tabagismo sulla gravidanza Pkim - Considemzioni sopra alcuni dati demogmflci riguardanti
....
Ponente
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SEDUTA SECONDA.
Prof.
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'
'
Dott.
Dott. G.
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Dott. P. Pi
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industrie chimiche
Dott.
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RfHINO - L'artenii>eirHiM oi 'Mi.:nii- jM IH' metodo per misurare la pressione del siingue)
>Mi>ii,u'-.
::
ii'iii>ii
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....
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SEDUTA QUARTA.
Prof.
altei-azioni dello
scheletro e
dell'appaivcchio
Dott GiANM.M
Prof.
La
fatica
Hkrnauki -
L'in.ola/ione seguita
di
lavoro
,^
.M
Dott. V.
i^(>.sim
a,
illu-
Nomina
di
782
* * *
Pau.
malattie prelessionali
669
671
Chiusura del Congresso internazionale per le malattie del lavoro. Discorso del Presidente Senatore dott. M. De Cristoforis
II.
III.
W. Olduight Langlois - Les maladies professionnelles et leprojetde loi du 16 mai 190.5 du gouvernement franyais Prof. E. RossoNi - Studio sulle malattie degli addetti ai servizi
Lettera del Prof.
J.
674
Prof.
P.
675
688 690
....
scambi
Dott.G.FRiEDRicH-Gewerbehygienean dentechnischen Hochschulen V. Dott. G. Volante - Le condizioni igieniche e sanitarie dei lavoratori al traforo del Sempi on e
692
698
VI. Dott. G. F.
Gardenghi - Contributo
-
alla
conoscenza
degli
Gardenghi
La lavorazione
dei bassi
briche di zucchero
Vili. Dott. A.
708
. .
IX. Dott.
Giordano - L" igiene mineraria nell'insegnamento Pie ROTTI - Le malattie degli operai attendenti alla lavora-
719
zione del cotone a Pontedera X. Dott. R. Coli - Sulla industria della trattura della seta in provincia
XI.
di Lucca Prof U. Gabbi - Le alterazioni scheletriche ed organiche portatrici sul capo della Calabria Dott. P. Pesenti - La patologia dei lavoratori del cemento
732
746
delle
758
e del
XII.
gesso
760
Siccardi - Intorno all'Anchilostomiasi - La sua diffusione in rapporto con l'emigrazione - Sintomatologia - Patogenesi XIV. Dott. S. Mircoij - La malattia delle Guardie di Finanza XV. Dott. Prof E. Medea - L'azione tossica delle aniline sul sistema nervoso XVI. Dott. F. Melocchi - Intorno alla patogenesi della cloro-anemia
XIII. Dott. P. D.
.
765 768
770
{Prima comunicazione).
dalla
elettricit
Sui danni
striale.
prodotti sull'organismo
umano
indu-
{-Seconda comtmicaz.ione) XVII. Dott. Franc. Burruano - Contributo alle malattie dei zolMai in
Sicilia
774
776
parassitarie dei
XVIIl. Dott.
778
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F., 311.
Bozzolo prof. C, 62. Bnieni doit. S., 105, 111.-"^. Wi Biuns dott. Hayo, 237.
Gardenghi
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Gobbi prof.
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Curti dott.
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Jjangiois prof.
391, 675.
J.
P. 59,
106, 107,
290,
Pezza dott.
Fr., 423.
La Torre prof. F., 525, 536 574, 599. Loriga prof. G., 107, 234. Luraschi dott, C, 205.
Lussana
dott. F., 188.
Piccinini dott. P., 495, 629. Pieraccini dott. S., 105, 106,
1
108,
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13,
Maffei dott.
A.,
113.
V., 242. 415, 422.
Magaldi comm.
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L., -49. E., 49.
Ratti, 227.
Repace
Rossi dott.
109.
Mazzocchi ing. L., 346. Medea prof E., 770. Melocchi dott. F., 774. Menozzi prof. A., 49, 400, 484, 653, 673. Merletti prof. C, 525, 598, 599. Mierden Vander, 281. Mircoli prof S., 208, 219, 768. Mocchi dott. D., 580.
Rossoni prof
Ro vigili
Rubino
Momo
Monti
dott.
C,
baitta dott. S., 444, 778. Snarelli prof. C, 63. Schrotter; dott. Doz., H. 56, 105, 158. Siccardi dott. P. D., 765.
Moscucci dott.
A., 576.
Teleky
625.
402,404,504
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Treves prof
494.
Z.,
111,140,205,207,323,
Peri
Vasta
Peroni dott.
Vitali prof.
641,653.
G.,
Perroncito prof. E., 241, 242, 480. Pesanti dott. P., 760. Pestalozza dott. F., 519, 525, 599.
Petrini dott. G., 105, 106, 108, 110, 113,
144, 158, 204, 208, 232, 323, 326, 405,
Volante dott.
112, 692.
Zamorani
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