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18/10/13

Mitologia greca e latina, Teseo

MITOLOGIA CLASSICA

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Mitologia greca e latina : lettere T e U

Teseo.

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TESEO: figlio di Egeo, re di Atene, o del dio Poseidone e di Etra, figlia di Pitteo re di Trezene. Si raccontava che Egeo, non riuscendo ad avere figli da nessuna delle due mogli, si rec a consultare l'oracolo di Delfi. L'oracolo gli disse "di non aprire la bocca del suo rigonfio otre di vino finch non avesse raggiunto il punto pi alto di Atene". Egeo non seppe interpretare questo responso e si rivolse a Pitteo, re di Trezene, che cap subito il significato dell'oracolo e chiese a Egeo d'accompagnarlo a Sferia, una piccola isola, e l l'ubriac e lo mand nel letto di sua figlia Etra. Ma, nella stessa notte ad Etra si accoppi anche Poseidone che ingravid la donna e lasci ben volentieri ai due mortali il compito di allevare il piccolo che sarebbe nato. In una localit ora chiamata Genetlio, sulla strada che conduce dalla citt al porto di Trezene, Etra diede alla luce un figlio. Taluni dicono che essa lo chiam subito Teseo; altri sostengono che il giovane si merit in seguito quel nome ad Atene. Egli fu allevato a Trezene, dove il suo tutore Pitteo prudentemente mise in giro la voce che il bimbo era figlio di Poseidone. E un certo Connida gli fu pedagogo. Ma ltri dicono che Teseo crebbe a Maratona. Egeo, che temeva i suoi nipoti, i cinquanta figli di Pallante, non aveva voluto portare il bambino ad Atene. Partendo, aveva nascosto la propria spada e i propri sandali sotto un grande sasso che sorgeva lungo la strada da Trezene a Ermione, e aveva confidato questo segreto a Etra, raccomandandole di rivelarlo al figlio soltanto quando, raggiunta la maturit, fosse stato abbastanza forte per spostare da solo il masso e prendere gli oggetti nascosti. A quel punto, calzato con i sandali e armato della spada, doveva partire alla ricerca del padre, in gran segreto, per evitare che i Pallantidi progettassero la sua uccisione.
A sedici anni Teseo si rec a Delfi e consacr ad Apollo la sua prima ciocca virile. Egli era ormai un giovanetto forte, intelligente e saggio, ed Etra, guidandolo al luogo dove Egeo aveva nascosto la spada e i sandali, gli narr la storia della sua nascita. Teseo spost senza alcuna difficolt il masso, chiamato poi "Roccia di Teseo", ricuper i pegni lasciati da suo padre e decise di andare ad Atene per farsi riconoscere dal padre Egeo. Tuttavia, nonostante i consigli di Pitteo e le suppliche della madre, anzich prendere la via del mare, che era la pi rapida e sicura, volle viaggiare per terra; lo spingeva il desiderio di emulare le imprese del suo cugino germano Eracle, che egli molto ammirava. Per recarsi dal padre, Teseo affront delle imprese che lo resero famoso in tutta la Grecia. La strada che da Trezene portava ad Atene era infestata dai briganti e nei pressi di Epidauro s'imbatt nel terribile gigante Perifete, soprannominato corynete, "uomo della mazza", perch con una mazza di bronzo assaliva e uccideva i passanti per derubarli. Il brigante si slanci contro Teseo, ma l'eroe gli strapp la mazza dalle mani e lo percosse a morte. Poi, soddisfatto dal peso e dalle proporzioni di quell'arma, la port sempre con s. Pi avanti, nel punto pi stretto dell'istmo di Corinto, s'imbatt in un altro gigante, Sini, soprannominato Piziocante, ossia "colui che piega i pini", poich aveva tanta forza da piegare la cima di un pino finch toccasse terra; spesso si rivolgeva agli ignari passanti perch gli dessero man forte, ma poi all'improvviso mollava la presa e mentre l'albero scattava di nuovo verso l'alto, chi si era prestato ad aiutare Sini faceva un volo in aria e rimaneva ucciso precipitando a terra. Oppure quel malvagio piegava contemporaneamente le cime di due alberi vicini e legava a ciascuna di esse un braccio della sua vittima, affinch il corpo dell'infelice fosse lacerato mentre i pini riassumevano la primitiva posizione. Teseo lott con Sini e fece a lui ci che egli aveva fatto agli altri. Teseo vide la sua bella figlia Perigine nascosta in una macchia di asparagi selvatici e la fece sua. Perigine gli gener Melanippo e pi tardi and in sposa a Deioneo, figlio di Eurito di Ecalia. In seguito, a Crommio, Teseo cacci e uccise una terribile e mostruosa scrofa, la quale aveva fatto tali stragi che la gente del luogo non osava pi uscire di casa per lavorare i campi. Questa bestia, che ebbe nome dalla vecchia che l'allev, si dice fosse figlia di Tifone ed Echidna. Sempre seguendo la strada costiera, Teseo giunse a certe rocce scoscese che sorgevano a picco sul mare ed erano il rifugio del bandito Scirone; taluni dicono che Scirone fosse un corinzio figlio di Pelope o di Poseidone; altri, che egli fosse figlio di Enioca e Caneto. Scirone soleva sedersi su una roccia e costringeva i passanti a lavargli i piedi; e quando essi avevano finito di lavarglieli, con
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Port alini: dal met eo ai t elefoni

Mitologia greca e latina, Teseo

un calcio li scaraventava in mare, dove una gigantesca testuggine li divorava. Teseo si rifiut di lavare i piedi di Scirone, lo sollev dalla roccia e lo butt in mare. Continuando il suo cammino verso Atene, Teseo s'imbatt nell'arcade Cercione, che taluni dicono figlio di Branco e della ninfa Argiope; altri, figlio di Efesto o di Poseidone. Egli soleva sfidare i passanti a battersi con lui e poi li stritolava tra le sue braccia possenti; ma Teseo lo afferr per le ginocchia e, con grande diletto di Demetra che assisteva allalotta, lo scaravent a terra. La morte di Cercione fu istantanea. Nelle vicinanze di Eleusi, Teseo dovette affrontare il padre di Sini, Polipemone, soprannominato Procruste, che viveva ai margini della strada e aveva in casa due letti, uno grande e uno piccolo. Procruste fermava i passanti e dopo averli derubati faceva sdraiare quelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alle proporzioni del giaciglio, mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo, amputando poi le gambe che sporgevano dal letto stesso. Taluni dicono invece che egli si servisse di un solo letto, e allungava o accorciava i suoi ospiti a seconda del caso. Teseo lo ripag con la stessa moneta. Giunto in Attica, presso le rive del fiume Cefiso, Teseo fu accolto dai figli di Fitalo che lo purificarono dal sangue da lui versato, e in ispecie dal sangue di Sini, che gli era parente per parte di madre. I Fitalidi accolsero Teseo come loro ospite e quella fu la prima casa che lo ospit da quando egli aveva lasciato Trezene. Indossando una lunga veste che gli sfiorava i piedi e con i capelli bene intrecciati, Teseo entr in Atene l'ottavo giorno del mese Cronio, ora chiamato Ecatombeone (luglio). Mentre passava davanti al tempio quasi ultimato di Apollo, un gruppo di muratori lo scambi per una fanciulla e gli chiese con tono impertinente perch se ne andasse in giro senza essere accompagnato. Disdegnando di rispondere, Teseo stacc un bue dal carro dei muratori e lo lanci in aria, ben pi in alto del tetto del tempio. Egeo era allora in balia della maga Medea, la quale riconobbe subito Teseo e ne divenne gelosa per via di Medo, il figlio che aveva avuto da Egeo e che sperava gli sarebbe succeduto sul trono di Atene. Egeo, invece, ignorava che quello straniero fosse suo figlio ed ebbe paura. Medea non fece niente per disingannarlo; anzi, lo convinse a invitare il giovane a un pranzo, col pretesto di onorarlo, ma in realt per liberarsene avvelenandolo. Teseo accett l'invito, e non volle farsi riconoscere immediatamente. Durante il pranzo, egli trasse la spada avuta dal padre, per trinciare con essa la carne e cos attrasse la sua attenzione. A questa vista, Egeo rovesci la coppa di veleno, gi preparata, e riconobbe ufficialmente il figlio davanti al popolo radunato. Medea fu esiliata e ripudiata da Egeo. I cinquanta figli di Pallante quando videro che Teseo veniva proclamato erede al trono si ribellarono apertamente. Divisero le loro forze: Pallante con venticinque dei suoi figli marci sulla citt partendo da Sfetto, mentre gli altri venticinque prepararono un'imboscata a Gargetto. Ma Teseo, informato da un araldo chiamato Leo, della trib degli Agni, balz sui guerrieri in agguato e li stermin. Gli altri Pallantidi si dispersero, e la guerra termin. Non si sa con certezza se Egeo fu indotto da Medea a mandare Teseo contro il feroce toro bianco di Poseidone, oppure se, dopo la cacciata della maga da Atene, Teseo stesso si assunse il compito di eliminare il mostro per propiziarsi le simpatie degli Ateniesi. Il toro era lo stesso che Eracle aveva portato con s in Grecia durante la sua settima fatica e da allora scorrazzava in Attica. Il figlio di Minosse, Androgeo, era gi stato mandato da Egeo contro l'animale selvaggio ma era morto nel tentativo di ucciderlo. Teseo giunse nei pressi di Maratona, dove fu accolto ospitalmente da una vecchia donna chiamata Ecale, che fece voto di sacrificare un ariete a Zeus se il giovane fosse tornato sano e salvo dall'impresa, ma mor mentre Teseo era ancora lontano. Al ritorno Teseo istitu i riti ecalesi per celebrare la sua memoria, poi port il toro ad Atene e lo sacrific ad Apollo. In seguito a quest'avventura Teseo venne a conoscenza della morte di Androgeo e del tributo che Minosse aveva imposto ad Atene. In seguito a una guerra vittoriosa contro la citt, vittima d'una pestilenza, Minosse aveva obbligato gli Ateniesi a pagare un tributo di sette fanciulli e sette fanciulle che ogni anno (oppure, secondo Plutarco, ogni nove anni) dovevano essere offerti al Minotauro (generato dal toro bianco e da Pasifae) nel labirinto che Dedalo, un esiliato ateniese, aveva costruito su richiesta di Minosse per tenerlo rinchiuso. Poco dopo l'arrivo di Teseo in citt gli Ateniesi avrebbero dovuto pagare per la terza volta il tributo e, secondo una versione del mito, Minosse fece specifica richiesta che tra le vittime ci fosse anche Teseo. Secondo la maggior parte degli autori, tra cui Plutarco, il popolo di Atene non trovava giusto che il figlio del re non partecipasse all'estrazione a sorte delle vittime, ma Teseo si offr come volontario. Disperato per la partenza imminente del figlio appena ritrovato, Egeo gli chiese, qualora avesse potuto fare ritorno vivo, di cambiare il colore della vela togliendo quella nera e inalberandone una bianca (o rossa). Quando la nave giunse a Creta, Minosse si rec al porto per contare le vittime. Innamoratosi di una delle vergini ateniesi Eribea, o Peribea, figlia del re di Megara, Alcatoo, la giovane chiam Teseo in suo aiuto, e l'eroe dichiar a Minosse che, in qualit di figlio di Poseidone, era nobile quanto lui, bench egli fosse figlio di Zeus. Minosse preg allora suo padre, che mand un lampo e un fragor di tuono. Per mettere Teseo alla prova, Minosse lanci un anello in mare, e gli ordin, se era veramente figlio di Poseidone, di riportarglielo. Teseo si tuff immediatamente, e fu ricevuto nel palazzo di suo padre dalle Nereidi. Taluni dicono che la Nereide Teti don a Teseo la corona ingioiellata, dono nuziale di Afrodite, che pi tardi cinse il capo di Arianna; altri, che Anfitrite, la dea del mare, gli consegn la corona e ordin alle Nereidi di nuotare tutt'attorno per trovare l'anello. In ogni caso, Teseo emerse dal fondo del mare reggendo sia l'anello sia la corona.

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Mitologia greca e latina, Teseo

Grazie all'amore di Arianna, la bella figlia del re Minosse, Teseo riusc a portare a termine vittoriosamente la sua missione. Presa da subitanea passione per lui, Arianna promise a Teseo che l'avrebbe aiutato a uccidere il suo fratellastro, il Minotauro, se l'avesse sposata e portata con s ad Atene. Teseo accett questa proposta e giur di sposare Arianna. Ora, prima di lasciare Creta, Dedalo aveva donato ad Arianna un gomitolo di filo magico, spiegandole come sarebbe potuta entrare ed uscire dal Labirinto; essa doveva aprire la porta d'ingresso e assicurare allo stipite un capo del filo; il gomitolo si sarebbe poi srotolato via via negli intricati recessi, fino alla camera segreta dove si trovava il Minotauro. Arianna diede il gomitolo a Teseo e gli raccomand di seguire il filo finch avesse sorpreso il Minotauro addormentato; avrebbe potuto cos afferrare il mostro e ucciderlo. Arrotolando poi il filo in gomitolo, sarebbe giunto di nuovo alla porta d'ingresso. Quella notte stessa Teseo fece quanto gli era stato detto, ma non si sa con certezza se egli uccise il Minotauro con la spada donatagli da Arianna o con le nude mani o con la sua famosa clava. Quando Teseo, con le vesti macchiate di sangue, emerse dal Labirinto, Arianna lo abbracci appassionatamente e guid il gruppo di tutti gli Ateniesi al porto. Con il favore delle tenebre Teseo e i suoi compagni aprirono delle falle negli scafi delle navi cretesi di Minosse per impedire che li inseguissero e partirono diretti ad Atene. Secondo un'altra versione Teseo e i suoi compagni dovettero affrontare una battaglia navale nelle acque del porto, uccisero Asterio, il figlio di Minosse, e riuscirono a fuggire. Alcuni giorni dopo, sbarcato nell'isola Dia, ora nota col nome di Nasso, Teseo abbandon Arianna addormentata sulla spiaggia e riprese il largo senza di lei. Perch l'abbia fatto rimasto un mistero. Taluni dicono che Teseo abbandon Arianna per la sua nuova amante, Egle figlia di Panopeo; altri sostengono che Teseo aveva abbandonato Arianna per ordine di Dioniso, il quale aveva scorto la giovane e se n'era innamorato. Altri ancora, che il dio l'aveva rapita di notte, oppure sarebbe stata Atena o Ermete a ordinare a Teseo d'abbandonare Arianna, che sarebbe stata poi portata via da Dioniso nel suo cocchio magico per trasformarla nella sua sposa celeste. Altre versioni dell'episodio di Arianna narrano che la nave di Teseo fosse stata trascinata dalla tempesta fino a Cipro e che Arianna, gravida e sofferente, fosse stata posta sulla spiaggia perch si riprendesse, ma la nave all'improvviso venne rimessa in mare da onde violente e Teseo non riusc a tornare a riprenderla. Quando torn a Cipro, scopr che era morta nel tentativo di dare alla luce il figlio. Sulla via del ritorno, Teseo fece un altro scalo a Delo, dove consacr, nel tempio, una statua di Afrodite che Arianna gli aveva dato. Qui danz, con i giovani salvati, la danza della gru che si snoda in evoluzioni labirintiche per ricordare la fuga da Creta. Da l partirono per Atene ma Teseo, felice di ritornare a casa, dimentic di cambiare le vele nere della nave e d'issare la vela bianca, segno di vittoria; il padre vide la vela nera, e, credendo che il figlio fosse morto, si gett dall'Acropoli sfracellandosi al suolo. Ma altri dicono che egli si gett in mare, che da quel giorno fu chiamato Egeo. Intanto Teseo, giunto in porto, a Falero, port a termine i sacrifici promessi agli di prima ancora di sapere della morte di Egeo. Dopo la morte d'Egeo, Teseo, liberato dai Pallantidi, prese il potere in Attica. Istitu una riforma per sottomettere le comunit dell'Attica ad Atene e come risultato Atene divenne il centro politico del paese e si svilupp considerevolmente. Si narra anche che il nome alla citt venne dato da Teseo in onore della protettrice Atena e che fece istituire i Giochi Panatenaici che dovevano aver luogo ogni quattro anni e dovevano essere seguiti dall'Attica intera. Batt moneta, divise la societ in tre classi: i Nobili, gli Artigiani e i Coltivatori, e instaur, nelle linee principali, il funzionamento della democrazia. Assimil al regno anche Megara, territorio dello zio Niso, e riorganizz i Giochi Istmici, a Corinto, in onore di Poseidone. Pi tardi eredit il regno di Trezene dal nonno materno Pitteo. Pi tardi Teseo partecip alla spedizione di Eracle contro le Amazzoni e gli spett, come parte del bottino, la regina Antiope che trad la citt di Temiscira sul fiume Termodonte consegnandola a Teseo, come prova di un amore che essa gi nutriva segretamente per lui. Ma altri dicono che Teseo si rec nel paese delle Amazzoni molti anni dopo, in compagnia di Piritoo e di altri amici, e che le Amazzoni non si opposero ad essi con la violenza. Antiope anzi volle offrire dei doni a Teseo, ma non appena ebbe messo piede sulla nave, egli ordin di salpare l'ancora e rap la regina. La sorella di Antiope, Orizia giur di vendicarsi di Teseo. Essa strinse un patto di alleanza con gli Sciti, guid un forte esercito di Amazzoni e, giunta ad Atene, si accamp sull'Areopago; ordin poi a un distaccamento di invadere la Laconia per scoraggiare ogni tentativo dei Peloponnesiaci di portare rinforzi a Teseo attraverso l'istmo. Le forze ateniesi erano gi riunite, ma n l'una n l'altra parte osava dare inizio alle ostilit. Infine, per consiglio di un oracolo, Teseo attacc battaglia il settimo giorno del mese di Boedromione. Le truppe delle Amazzoni erano schierate presso la Pnice, ai piedi dell'Acropoli. L'ala destra di Teseo piomb sull'ala sinistra avversaria, ma fu messa in rotta e costretta a ritirarsi. L'ala sinistra dello schieramento ateniese invece sferr l'assalto dal Palladio, dal monte Ardetto e dal Liceo, e respinse le Amazzoni nei loro accampamenti, infliggendo gravi perdite. Taluni dicono che le Amazzoni chiesero la pace soltanto dopo quattro mesi di asprissima lotta. Ma altri dicono che Antiope, ormai moglie di Teseo, si batt eroicamente al suo fianco, finch fu uccisa da un dardo di Molpadia; che Orizia con poche compagne fugg a Megara, dove mor di dolore; e che le Amazzoni superstiti, respinte dall' Attica, si stabilirono in Scizia. In verit, pare che Antiope sopravvisse alla guerra, e Teseo fu costretto a ucciderla, cos come l'oracolo di Delfi aveva predetto, quando si alle con re Deucalione di Creta e ne spos la sorella Fedra. La gelosa Antiope, che non era la moglie legittima di Teseo, interruppe il banchetto nuziale irrompendo nella sala in assetto di guerra e minacciando di massacrare gli invitati. Teseo e i suoi compagni chiusero in gran fretta le porte e uccisero Antiope, bench essa avesse generato a Teseo Ippolito.

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Dopo le sue nozze con Fedra, Teseo mand il figlio bastardo Ippolito da Pitteo, che lo adott come suo erede al trono di Trezene. Mentre Ippolito partecipava ai Misteri Eleusini, Fedra s'innamor di lui. Poich a quell'epoca Teseo si trovava in Tessaglia con Piritoo, Fedra segu Ippolito a Trezene, ma non svel ad alcuno il suo incestuoso desiderio. La vecchia nutrice, per, indovin la verit sulla passione della sua padrona e le consigli di inviare una lettera a Ippolito. Fedra segu il consiglio e scrisse confessando il proprio amore. Ippolito bruci inorridito quella lettera e si rec nella camera di Fedra rimproverandola aspramente. Fedra allora si lacer le vesti, spalanc le porte e s'impicc a una trave del soffitto, lasciando un biglietto che accusava Ippolito di orrendi crimini. Teseo, ricevendo tale biglietto, maledisse Ippolito e diede ordini affinch il giovane lasciasse immediatamente Atene e mai pi vi ritornasse. Pi tardi si ramment dei tre desideri che il padre suo Poseidone aveva promesso di esaudire e lo preg perch Ippolito morisse quel giorno stesso. Mentre Ippolito correva lungo la parte pi stretta dell'istmo, un'enorme ondata si abbatt sulla spiaggia e dalla spuma emerse una grande foca maschio. I quattro cavalli di Ippolito fecero uno scarto verso la parte opposta della strada e si lanciarono in un galoppo furioso. Non lontano dal santuario di Artemide Saronide si trovava un olivo selvatico, chiamato il Rachos Contorto e le redini di Ippolito si impigliarono nei rami di quell'albero. Il suo cocchio si infranse su un mucchio di pietre, e Ippolito and a sbattere prima contro il tronco, poi contro le pietre, e infine fu calpestato a morte dai cavalli. L'amico pi caro di Teseo si chiamava Piritoo e regnava sui Lapiti in Tessaglia. Avendo sentito l'eco delle imprese quasi incredibili di Teseo, Piritoo cerc d'incontrarlo. Dapprima gli sottrasse una mandria che pascolava nei pressi di Maratona e quando seppe che Teseo si era lanciato all'inseguimento, arditamente si volse per tenergli testa ma non combatterono e Teseo, presa la mano che l'altro tendeva, dimentic il rapimento della mandria e gli giur eterna amicizia. Quando Piritoo spos Ippodamia, Teseo presenzi alle nozze e aiut l'amico nella battaglia che ebbe luogo durante il banchetto di nozze quando i Centauri, cugini di Piritoo, ubriachi cercarono di rapire la sposa e tutte le donne dei Lapiti. Dopo la morte di Ippodamia Piritoo indusse Tiseo, la cui moglie Fedra si era poco tempo prima impiccata, a recarsi con lui a Sparta per rapire Elena, sorella dei Dioscuri Castore e Polideuce. Essi giurarono di aiutarsi a vicenda in quella rischiosa impresa; di estrarre a sorte chi dovesse tenersi Elena quando l'avessero rapita; e di rapire poi un'altra figlia di Zeus da assegnare al perdente. Ci stabilito, guidarono un esercito a Sparta, si impadronirono di Elena e a Tegea, come convenuto, tirarono Elena a sorte e vinse Teseo. Ma Elena non era ancora in et da marito (aveva infatti dodici anni appena) e Teseo decise di mandarla nel villaggio attico di Afidna, dove l'affid alla madre Etra fino al giorno in cui non avesse raggiunto l'et per sposarlo. Piritoo volle una sposa per s e scelse Persefone, moglie di Ade. Piritono e Teseo scesero allora nel Tartaro, dove Ade ascolt con calma la loro impudente richiesta e simulando cordialit ospitale li invit a sedersi. Senza sospettare di nulla essi presero posto sulla Sedia dell'Oblio; questa sedia subito divenne carne della loro carne ed essi non avrebbero pi potuto alzarsi senza subire una mutilazione. Per quattro anni Teseo e Piritoo subirono quel tormento, finch Eracle, che per ordine di Euristeo doveva catturare Cerbero, scese all'Ade e li riconobbe mentre gli tendevano le mani, invocando silenziosamente il suo aiuto. Persefone accolse Eracle come un fratello e gli concesse di liberare i due imprudenti e di ricondurli sulla terra, se gli fosse stato possibile. Eracle afferr allora Teseo per le mani e cominci a tirare finch, con uno strappo lacerante, Teseo fu liberato. Afferr poi anche le mani di Piritoo, ma la terra trem minacciosamente e l'eroe desistette. Piritoo rimase nel Tartaro per sempre. Tornato ad Atene, Teseo si rese conto d'essere divenuto impopolare e trov la citt divisa in fazioni. Gli Spartani, guidati dai fratelli di Elena, i Dioscuri, avevano invaso l'Attica, e, per riprendersi la sorella, avevano saccheggiato il villaggio di Afidna e portato via anche Etra. Atene era caduta sotto i colpi dell'esercito guidato da Menesteo, discendente di re Eretteo. Teseo fece dunque uscire segretamente dalla citt i suoi figli Acamante e Demofonte, che ripararono in Eubea presso Elefenore, figlio di Calcodonte. Costretto ad abbandonare la sua citt, Teseo decise di recarsi nell'isola di Sciro dove aveva molti possedimenti ereditati dal nonno Scirio. Re Licomede lo accolse apparentemente in modo cordiale, ma in gran segreto temeva la presenza d'un uomo tanto potente e pericoloso nel suo regno, quindi un giorno lo port su un alto promontorio e di l lo fece precipitare in mare, dicendo poi a tutti che era caduto incidentalmente, mentre passeggiava dopo cena. Cos trov la morte il pi grande eroe d'Atene. Il figlio di Teseo Demofonte, che nel sacco di Troia aveva liberato Etra, fece ritorno ad Atene ed eredit il regno del padre. Nel 475 a.C. circa il generale ateniese Cimone, per conquistarsi il favore popolare, and a Sciro a prendere le supposte ossa di Teseo e le riport ad Atene facendo erigere un tempio dedicato all'eroe il quale, secondo gli Ateniesi, li aiut nella battaglia di Maratona (490 a.C.).

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