Potenza
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Il sindaco Santarsiero precisa: «Niente strumentalizzazioni, ora siamo d’esempio»
Urbanistica, polemica al veleno
Lapenna : «Difficile immaginare migliorie agli scempi realizzati»
L’INTERVENTO DI SANTARSIERO
COSI’ interviene il sindaco
Santarsiero sull’incontro
che si è svolto lunedì sera
nella sala del Museo pro-
vinciale sul regolamento
urbanistico:.
Un incontro utile per fare
comprendere ciò che non si
vuol comprendere e dire le ve-
rità che non si vogliono sentir
dire. Meno di quattro anni fa
nella nostra città in maniera
silenziosa e senza che nessu-
no ne parlasse era in attuazio-
ne un P.R.G. le cui ultime
creature erano il quartiere
Macchia Romana, nato senza
l'ombra di servizi e infrastrut-
ture e via del Gallitello, nata
senza un piano e senza un
centimetro quadro ceduto dai
privati all’amministrazione,
nemmeno per i marciapiedi.
Senza tener conto che tale
P.R.G. (ben noto a chi lo ha fir-
mato e a chi lo ha gestito, tra i
protagonisti dell'assemblea)
si attuava con opere di urba-
nizzazione a carico del Comu-
ne e senza che i suoli per infra-
strutture (strade, verde, ecc.)
venissero trasferiti all’ammi-
nistrazione, che invece li pa-
gava attraverso lo scomputo
degli oneri di costruzione.
Aree che l’amministrazione,
peraltro, non acquisiva al
proprio patrimonio; opera-
zioni che non senza difficoltà
ed oneri, oggi stiamo pun-
tualmente attuando.
Ma era anche il P.R.G. che,
senza alcuna opposizione, re-
cepiva un programma Prust
per oltre 500 mila metri cubi,
fatto di piani attuativi ove l’in-
teresse pubblico ancor oggi
non si comprende dove è, e
che aveva favorito la nascita
di tanti legittimi consorzi di
proprietari che si formavano
per proporre piani particola-
reggiati in attuazione delle
sue norme.
Un P.R.G. che produceva ine-
vitabilmente diritti acquisiti.
Come nel caso del cosiddetto
“pentagono” a Macchia Ro-
mana per il quale anche in
pubbliche riunioni, con pre-
senza dei soggetti interessati
a rigettarlo, delle forze politi-
che, e dell’ufficio legale
dell’Ente, emergeva con chia-
rezza che unica alternativa al-
la realizzazione degli immobi-
li era il pagamento di danni da
parte del Comune per milioni
di euro.
Ci spiace che ancora si stru-
mentalizzi tale caso e si insi-
sta proprio sul “pentagono”
da parte di chi aveva il dovere
di denunciare il tutto, non co-
modamente oggi, ma quando
i danni erano all’inizio e si era
forse ancora in tempo per in-
tervenire, vale a dire quando
con uguale impatto si realiz-
zavano i propri immobili.
O forse quelli erano diritti ac-
quisiti di serie A?
E spiace che questi siano i
rappresentanti di nobili asso-
ciazioni di carattere naziona-
le.
Come ci spiace che queste
stesse persone, alimentando
la cultura del sospetto, si di-
vertano a dare false informa-
zioni come nel caso della delo-
calizzazione del Campo Scuo-
la di Macchia Romana che, in-
vece, il regolamento urbani-
stico non solo tutela ma mette
Mercoledì 14 maggio 2008
a disposizione della collettivi-
tà, a favore degli sport di base
e non di quelli agonistici, pre-
vedendo per questi un nuovo
impianto.
E’ emerso anche lo scontro
tanto forte quanto chiara-
mente ispirato da chi “voleva
realizzare il piano” contro
“chi lo ha realizzato”, come
sottolineato nell’intervento di
un noto professionista poten-
tino. E’ ben noto infatti che,
per la definizione di tale rego-
lamento urbanistico abbiamo
voluto due nomi di grande
prestigio al di sopra di ogni
sospetto e fuori da ogni inte-
resse locale, Campos Venuti e
Federico Oliva, e con loro ab-
biamo voluto un ufficio di pia-
no anche esso diretto da un
esterno e formato da nostri
giovani e bravi professionisti
direttamente selezionati da
Campos Venuti e Oliva. Sia
l’ufficio che i consulenti han-
no operato in totale autono-
mia e libertà.
Siamo certi di aver proposto
uno strumento che stabilisce
principi e coglie risultati co-
me mai avvenuto a Potenza, e
di cui poco si è voluto parlare,
vale a dire: le opere di urbaniz-
zazione primarie e secondarie
dovranno essere realizzate a
cura e spese dei proprietari
interessati, prima della edifi-
cazione privata; la cessione
gratuita di aree interessa non
solo le infrastrutture pubbli-
che ma anche i suoli per l’edi-
lizia sociale. A tal fine abbia-
mo oggi un piano di edilizia
sociale, sia convenzionata che
sovvenzionata, per circa 500
alloggi come nessuna città
d'Italia; nei nuovi ambiti edifi-
cati l’indice di edificabilità
territoriale non supera il va-
lore di 0,7 metri cubi a metro
quadro; l’attuazione del rego-
lamento urbanistico, pur rea-
lizzando un numero di stanze
pari al 10 per cento dell’esi-
stente, consentirà alla città di
avere globalmente aree per
servizi che passano dagli at-
tuali 13 a 26 metri quadrati
per ogni abitante.
Inoltre, come è sempre stato
chiaramente evidenziato, la
proposta di R.U. si basa su
due pilastri ben precisi e ben
studiati: il sistema della viabi-
lità ed il sistema dei parchi.
Solo per questi ultimi e nel so-
lo ambito urbano, le aree che
vengono cedute all’ammini-
strazione per parchi ammon-
tano a 78 ettari, una superfi-
cie che raddoppia quella at-
tuale.
Appare evidente che quella
del nostro R.U. è una propo-
sta che rivoluziona, rispetto a
quanto sino ad oggi avvenu-
to, il modello di distribuzione
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LAPENNA REPLICA
LA programmazione urbanistica nella di esse. La risposta è insita nella storia ur-
città di Potenza ha da sempre registrato banistica della nostra città, da sempre
una serie di criticità, prima tra tutte pro- troppo soffocata dal cemento e, nonostan-
prio la legge regionale sull’urbanistica- te ciò, il costo delle case continua a lievita-
del ‘99. Ma sembra che anche il tanto de- re. Dunque le nuove norme urbanistiche
cantato nuovo regolamento urbanistico sembrano ignorare i reali problemi della
non risolverà gli annosi problemi di Po- città. Con il nuovo progetto, Potenza au-
tenza. Il nuovo regolamento urbanistico è menterà la propria volumetria a danno
stato presentato come un modello innova- dei comuni con pochi abitanti. Ma gli ad-
tore, riformista e avanzato ma è difficile detti ai lavori evidenziano che, nella pre-
immaginare degli interventi migliorativi parazione di tale importante documento,
sugli scempi già realizzati ed in corso di è mancata la trasparenza e la condivisio-
realizzazione nella nostra città. Al di là ne da parte di tutti gli esperti del settore.
degli illustri nomi chiamati per la stesura Infine, per ciò che concerne l’aumento con-
del documento, i problemi della nostra siderevole del verde in città, alcuni tecnici
città sono fondamentalmente quello del hanno obiettato che manca uno studio serio
caro casa, della cementificazione selvag- sulle aree verdi per verificare la loro effetti-
della ricchezza nel settore ur- gia e della congestione del traffico con- va fruibilità. Le scelte operate fino ad oggi
banistico, con evidenti van- centrato su poche arterie principali. E’ fanno di Potenza una città sempre più brut-
taggi per il pubblico e con in- d’uopo chiedersi se il nuovo piano urbani- ta, priva di spazi verdi.
terventi decisivi sul fronte stico sia intervenuto per risolvere princi- Sergio Lapenna
dell’abbattimento della rendi- palmente queste tematiche o almeno una consigliere regionale Pdl
ta fondiaria.
Circa la partecipazione rite-
niamo di averla favorita sin
dal dicembre 2006 quando la
proposta fu presentata in
Consiglio Comunale, come di-
mostrano i tanti incontri or-
ganizzati con cittadini ed or-
ganizzazioni, come dimostra-
no le centinaia di persone re-
catesi in ufficio per chiedere
chiarimenti, e come dimostra
la costante presenza della
proposta sul sito internet del
Comune di Potenza; ed è no-
stro rammarico aver trovato
ordini ed associazioni sordi
alla richiesta di partecipazio-
ne ai lavori della Commissio-
ne Consiliare che ha lavorato
per oltre due mesi sul tema,
scendendo con ufficio e pro-
gettisti in ogni dettaglio.
Bastava delegare un rappre-
sentante e si sarebbe potuto
non solo conoscere, ma entra-
re nel dettaglio, e contribuire
con cognizione di causa per
migliorare la stesura del re-
golamento urbanistico.
Grande partecipazione e
grandi contributi li abbiamo
invece trovati nelle aree rura-
li ove è nato un ben organizza-
to comitato che ha seguito
l’evolversi del regolamento
urbanistico.
Con Dus, Dut e Dup, il regola-
mento urbanistico si è posto
prioritariamente il tema della
qualità della vita, ovvero di
garantire servizi ed infra-
strutture, ed ha poi definito in
ogni ambito, l’equilibrio tra
utile privato ed utile pubblico,
in maniera innovativa così co-
me avviene nelle più avanzate
realtà nazionali ed europee.
Dopo di che ogni dettaglio di
Dus, Dut e Dup può anche es-
sere rivisto. Ma abbiamo detto
di più: essendo questa la pro-
posta migliore che oggi ab-
biamo di regolamento urba-
nistico se, rispettando i prin-
cipi ispiratori, ne venisse pro-
posta una che ancor più con-
vince, ben venga.
Per intanto la Città di Poten-
za, unica tra i grandi centri
della Regione, ha rispettato i
tempi della legge regionale
n.23/99, evitando di cadere
nella sospensione dell'attività
edilizia prevista per gli enti
inadempienti e forse, per la
prima volta nella nostra sto-
ria, sia a livello locale che a li-
vello nazionale, siamo addita-
ti nel settore dell'urbanistica
come laboratorio ed esempio
innovativo.
Vito Santarsiero
sindaco di Potenza