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Roggia
della scuola primaria
5
GUIDA didattica di ITALIANO
Orizzonti
Coordinamento: L. Taffarel
1
Ristampe
Settembre 2007 2008 1 2 3 4
ARDEA EDITRICE
Via Capri, 67 - 80026 Casoria, Napoli
Tel. 081-6171455 fax 081-2428805
e-mail ardeaeditrice@tin.it
TREDIECI EDITRICE
Via Leonardo da Vinci, 5
31050 Ponzano Veneto (TV)
Tel. 0422-440031 fax 0422-963835
e-mail editrice.info@tredieci.com
www.tredieci.com
Progetto: Lorenzo Taffarel
Orizzonti
5
GUIDA didattica di ITALIANO
Autori: L. Dalla Rosa - L. Roggia
Coordinamento: L. Taffarel
della scuola primaria
Gli Editori sono a disposizione degli aventi diritto per eventuali omissioni delle fonti
o per errori di attribuzione.
guida italiano 5 Marosticane -1.1 1 guida italiano 5 Marosticane ane -1.1 -1.1 11 30-07-2007 10:15:5 :15:599
2
INDICE
Programmazione annuale pag. 3
Ascoltare, parlare pag. 10
Leggere testi pag. 26
- Testo narrativo realistico pag. 29
- Testo fantascientico pag. 39
- Racconto di paura pag. 48
- Racconto umoristico pag. 52
- Testo teatrale pag. 62
- Poema epico pag. 65
- Racconto giallo pag. 67
- Testo espositivo pag. 74
- Testo informativo pag. 81
- Testo argomentativo pag. 100
- Testo sui sentimenti pag. 108
Scrivere testi pag. 122
- Testo narrativo realistico pag. 126
- Testo di paura pag. 130
- Racconto giallo pag. 133
- Testo descrittivo pag. 138
- Testo descrittivo e narrativo pag. 154
Riassunto e metodo di studio pag. 162
Testo poetico pag. 181
Educazione allaffettivit pag. 195
Riessione linguistica pag. 207
Sintesi grammaticale pag. 246
guida italiano 5 Marosticane -1.2 2 guida italiano 5 Marosticane ane -1.2 -1.2 22 30-07-2007 10:16:01 :16:01
3
PROGRAMMAZIONE ANNUALE
PER ASCOLTARE
OBIETTIVO FORMATIVO: prestare attenzione in varie situazioni comunicative
orali, applicando strategie di ascolto attivo.
- Conoscere strategie
essenziali dellascolto -
nalizzato e dellascolto
attivo.
- Conoscere modalit per
prendere appunti mentre
si ascolta.
- Conoscere processi di
controllo da mettere in
atto durante lascolto.
- Conoscere interazione
fra testo e contesto.
- Prestare attenzione in
situazioni comunicative
orali diverse, tra cui le si-
tuazioni formali, in contesti
sia abituali sia inusuali.
- Prestare attenzione al-
linterlocutore nelle con-
versazioni e nei dibattiti,
comprendere le idee e
la sensibilit altrui e par-
tecipare alle interazioni
comunicative.
- Comprendere semplici
testi derivanti dai princi-
pali media, cogliendone i
contenuti principali.
CONOSCENZE ABILIT COMPETENZE
- Applicare le regole del-
lascolto in tutti i contesti.
- Comprendere i messag-
gi comunicativi di vario
tipo.
- Distinguere tipologie te-
stuali diverse denendo il
tipo di tipologia.
- Prendere appunti
pragmatici.
PROGRAMMAZIONE ANNUALE
guida italiano 5 Marosticane -1.3 3 guida italiano 5 Marosticane rosticane -1.3 -1.3 33 30-07-2007 10:16:01 :16:01
4
PER PARLARE
OBIETTIVO FORMATIVO: riferire oralmente su di una esperienza vissuta.
- Conoscere le forme pi
comuni di discorso parla-
to monologico: il racconto,
il resoconto, la lezione, la
spiegazione, lesposizio-
ne orale.
- Pianicare ed organiz-
zare contenuti narrativi,
descrittivi, informativi,
espositivi, regolativi.
- Conoscere alcune for-
me comuni di discorso
parlato dialogico: linter-
rogazione, il dialogo, la
conversazione, il dibattito,
la discussione.
- Conoscere registri lin-
guistici negli scambi co-
municativi.
- Esprimere attraverso
il parlato spontaneo o
parzialmente pianicato
pensieri, stati danimo,
affetti rispettando lordine
causale e temporale.
- Riferire oralmente su
un argomento di studio,
unesperienza o unattivit
scolastica/extrascolasti-
ca.
- Dare e ricevere oralmen-
te/per iscritto istruzioni.
- Organizzare un breve
discorso orale utilizzando
scalette mentali o scritte.
- Usare registri linguisti-
ci diversi in relazione al
contesto.
- Partecipare a discussio-
ni di gruppo individuando
il problema affrontato e le
principali opinioni espres-
se.
CONOSCENZE ABILIT COMPETENZE
- Esprimersi correttamen-
te ed in modo logico.
- Esprimere un argomento
usando il lessico adatto.
- Esprimere le proprie idee
e i propri sentimenti.
- Usare registri linguisti-
ci diversi in relazione al
contesto.
- Partecipare alla discus-
sione di gruppo rispettan-
done le regole.
PROGRAMMAZIONE ANNUALE
guida italiano 5 Marosticane -1.4 4 guida italiano 5 Marosticane rosticane -1.4 -1.4 44 30-07-2 7 10:1 007 10:16:01 :01
5
PER LEGGERE
OBIETTIVO FORMATIVO: leggere testi di uso quotidiano riconoscendone le
caratteristiche strutturali e le informazioni contenute.
- Conoscere le variet di
forme testuali relative ai
differenti generi letterari
e non.
- Conoscere le caratte-
ristiche strutturali, le se-
quenze, le informazioni
principali e secondarie,
i personaggi, il tempo,
il luogo in testi narrativi,
espositivi, descrittivi, in-
formativi, regolativi.
- Conoscere alcune gure
di significato: onomato-
pea, similitudine, meta-
fora.
- Conoscere alcuni testi
multimediali.
- Conoscere lazione di
significato tra parole in
rapporto alla variet lin-
guistica: lingua nazionale
di reti, scritturale, informa-
le formale.
- Utilizzare tecniche di let-
tura silenziosa con scopi
mirati.
- Leggere ad alta voce
e in maniera espressiva
testi di vario tipo, indivi-
duandone le principali
caratteristiche strutturali
e di genere.
- Comprendere ed uti-
lizzare la componente
sonora dei testi e le gure
di suono nei testi espres-
sivo/poetici.
- Consultare, estrapolare
dati e parti specifiche
da testi legati a temi di
interesse scolastico e/o
a progetti di studio e di
ricerca.
- Ricercare le informazioni
generali in funzione di una
sintesi.
- Tradurre testi discorsivi
in graci, tabelle, schemi
e viceversa.
- Memorizzare per utilizza-
re test, dati, informazioni,
per recitare.
- Rilevare corrisponden-
ze lessicali tra dialetto e
lingua.
CONOSCENZE ABILIT COMPETENZE
- Leggere utilizzando va-
rie tecniche.
- Riconoscere le varie
tipologie testuali.
- Consultare, comprende-
re ricavare dati dai testi
letti.
- Usare il dizionario.
- Tradurre testi letti in
graci, tabelle, schemi e
viceversa.
- Memorizzare.
PROGRAMMAZIONE ANNUALE
guida italiano 5 Marosticane -1.5 5 guida italiano 5 Marosticane -1.5 Marosticane -1.5 55 30-07-2007 10:16:01 :01
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OBIETTIVO FORMATIVO: produrre signicative narrazioni utilizzando strategie
di scritture adeguate.
- Conoscere le differen-
ze essenziali tra orale e
scritto.
- Conoscere le funzioni
che distinguono una parte
del discorso.
- Conoscere le strategie di
scrittura adeguate al testo
da produrre.
- Pianicazione elementa-
re di un testo scritto.
- Operazione propedeu-
tica a riassumere e alla
sintesi.
- Scrivere testi coesi e
coerenti nel rispetto delle
varie tipologie testuali.
- Elaborare in modo crea-
tivo testi di vario tipo.
- Progettare a gruppi o in-
dividualmente uno sche-
ma, una scaletta mirati
alla produzione di un testo
scelto o assegnato.
- Dato un testo orale e
scritto, produrre una sin-
tesi orale scritta efcace
e signicativa.
CONOSCENZE ABILIT COMPETENZE
- Produrre testi di vario
genere rispettandone la
struttura.
- Manipolare testi di vario
genere.
- Rielaborare testi.
- Sintetizzare testi di vario
genere.
- Realizzare schemi di
vario genere.
PER SCRIVERE
PROGRAMMAZIONE ANNUALE
guida italiano 5 Marosticane -1.6 6 guida italiano 5 Marosticane rosticane -1.6 -1.6 66 30-07-2 7 10:1 007 10:16:02 :02
7
PER RIFLETTERE SULLA LINGUA
OBIETTIVO FORMATIVO: riettere sulla lingua, riconoscendo le potenzialit
del sistema lingua e le regole della norma comunemente usata.
.
- Conoscere le parti del
discorso e le categorie
grammaticali.
- Conoscere la funzione
del soggetto, del predica-
to e o delle espansioni.
- Riconoscere e raccoglie-
re per categorie le parole
ricorrenti.
- Operare modiche sulle
parole.
- Usare e distinguere i
modi e i tempi verbali.
- Espandere la frase sem-
plice mediante laggiunta
di elementi di comple-
mento.
- Riconoscere in un testo
alcuni fondamentali con-
nettivi.
CONOSCENZE ABILIT COMPETENZE
- Fare lanalisi logica.
- Fare lanalisi gramma-
ticale.
- Espandere o ridurre una
frase.
- Utilizzare in modo ap-
propriato i modi e i tempi
dei verbi.
- Usare i fondamentali
connettivi.
A LIVELLO MORFOSINTATTICO
- Ampliare il patrimonio
lessicale.
- Conoscere il signicato
delle parole.
- Ampliamento del patri-
monio lessicale.
- Relazioni di signicato
tra le parole.
- Comprendere dal conte-
sto il signicato di termini
sconosciuti.
- Usare un lessico appro-
priato.
- Usare il vocabolario.
A LIVELLO SEMANTICO
- Riconoscere la punteggia-
tura come segni convenzio-
nali che servono a scandire
il usso delle parole e della
frase in modo da riprodurre
lintenzione comunicativa.
- Usare pause, intona-
zione, gestualit come
risorse del parlato.
- Utilizzare la punteggiatu-
ra in funzione demarcativa
ed espressiva.
- Utilizzare consapevol-
mente i tratti prosodici.
- Utilizzare correttamente
la punteggiatura sia oral-
mente che per iscritto.
A LIVELLO FONOLOGICO
PROGRAMMAZIONE ANNUALE
guida italiano 5 Marosticane -1.7 7 guida italiano 5 Marostica Marosticane -1.7 ne -1.7 77 30-07-2 7 10:1 007 10:1 : 6:022
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PROGRAMMAZIONE ANNUALE
Strategie metodologiche
I metodi saranno adeguati alle capacit degli alunni, ai contenuti, allet e ai tempi
a disposizione.
Ci si servir di:
- metodi attivi: far provare concretamente le cose, agire con strumenti, esplorare,
muoversi, compiere uscite nel territorio, costruire, procedere per scoperta;
- metodi iconici: utilizzare forme di rappresentazione graca (anche mentale tramite
esemplicazioni), cartelloni illustrativi, schemi, foto, diapositive, video, lavagna;
- metodi simbolici: fare lezione tradizionale attraverso luso della parola, spiegare,
narrare, dialogare, far riettere, ripetere verbalmente, interrogare, usare simboli,
promuovere conversazioni;
- metodi analogici: simulare, giocare, far drammatizzazione;
- metodi collaborativi: con le varie tecniche dellapprendimento cooperativo.
Principi generali di metodo
DIREZIONE: gli alunni devono conoscere lobiettivo da raggiungere.
RICORSIVIT: i contenuti vanno ripresi pi volte.
SIGNIFICATIVIT: legare le conoscenze con i nuovi apprendimenti.
TRASFERIBILIT LINGUISTICA: portare lalunno ad esprimere la stessa
conoscenza con linguaggi diversi.
APPLICABILIT: utilizzare una conoscenza in contesti diversi.
MOTIVAZIONE: suscitare interesse e motivazione per quanto proposto.
CONTINUIT: collegare le conoscenze tra di loro.
INTEGRAZIONE: collegare le varie aree di studio.
STABILIZZAZIONE: ripassare, richiamare, collegare tra loro concetti ed idee.
guida italiano 5 Marosticane -1.8 8 guida italiano 5 Marosticane -1.8 ticane -1.8 88 30-07-2 7 10:1 007 10:16:02 :02
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Criteri e modalit di verica
La valutazione formativa e sommativa della progettazione didattica sar realizzata
tramite:
- prove di verica strutturate a stimolo chiuso-risposta chiusa (prove oggettive
quali quesiti vero/falso, risposta a scelta multipla, prove di completamento);
- prove a stimolo aperto-risposte aperte (interrogazioni, componimenti scritti).
- Questionari (a risposta multipla e a domande aperte).
- Osservazioni sistematiche.
PROGRAMMAZIONE ANNUALE
guida italiano 5 Marosticane -1.9 9 guida italiano 5 Marosticane -1.9 ticane -1.9 99 30-07-2 7 10:1 007 10:16:02 :02
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UNIT DI APPRENDIMENTO: ASCOLTARE IN MODO EFFICACE
Obiettivi formativi
- Utilizzare il codice ver-
bale per poter esprimere il
proprio pensiero e mette-
re in atto lascolto attivo.
Conoscenze
- Strategie essenziali del-
lascolto nalizzato e del-
lascolto attivo.
- Modalit per prendere
appunti mentre si ascol-
ta.
- Processi di controllo
da metter in atto durante
lascolto.
- Interazione tra testo e
contesto.
Attivit
- Prestare attenzione in
situazioni comunicatrive
orali diverse, tra cui le si-
tuazioni formali, in contesti
sia abituali sia inusuali.
- Prestare attenzione al-
linterlocutore nelle con-
versazioni e nei dibattiti,
comprendere le idee e
la sensibilit altrui e par-
tecipare alle interazioni
comunicative.
- Comprendere semplici
testi derivanti dai princi-
pali media, cogliendone i
contenuti essenziali.
Contenuti
- Ascolto di letture fatte dallinsegnate con domande e risposte aperte o a risposta
multipla.
- Ascolto del compagno di gruppo per integrare il discorso.
- Ascolto della relazione del compagno su un argomento preparato a casa in modo
da poter porre domande ed essere in grado di interagire.
- Ascolto di istruzioni e consegne date dallinsegnante.
- Ascolto dellesperto esterno.
Competenze
- Utilizzare in modo efcace le tecniche di ascolto nel Cooperative Learning e negli
incontri con gli esperti oltre che nelle varie situazioni scolastiche.
ASCOLTARE E PARLARE
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guida italiano 5 Marosticane -1.10 10 guida italiano 5 Marosticane -1.1 Marosticane -1.10 1 0 10 30-07-2007 10:16: 10:16:033
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UNIT DI APPRENDIMENTO: PARLARE IN MODO EFFICACE
Obiettivi formativi
- Utilizzare il codice ver-
bale per poter esprime-
re il proprio pensiero e
mettere in atto lascolto
attivo.
Conoscenze
- Forme pi comuni dl
discorso parlato mono-
logico: il racconto, il re-
soconto, la lezione, la
spiegazione, lesposizio-
ne orale.
- Pianicazione e organiz-
zazione di contenuti nar-
rativi, descrittivi, informati-
vi, espositivi, regolativi.
- Alcune forme comuni di
discorso parlato dialogi-
co: linterrogazione, il dia-
logo, la conversazione, il
dibattito, la discussione.
- Registri linguistici negli
scambi comunicativi.
Attivit
- Esprimere attraverso il parla-
to spontaneo o parzialmente
pianicato pensieri, stati dani-
mo, affetti, rispettando lordine
causale e temporale.
- Riferire oralmente su un argo-
mento di studio, unesperienza
o unattivit scolastica/extra-
scolastica.
- Dare e ricevere istruzioni
oralmente.
- Usare registri linguistici diver-
si in relazione al contesto.
- Partecipare a discussioni di
gruppo, individuando il pro-
blema affrontato e le principali
opinioni espresse.
Contenuti
- Preparare un discorso per convincere i compagni del fatto che il libro letto era
interessante e coinvolgente.
- Parlare con i compagni di gruppo per poter spiegare in modo efcace quello che
si studiato.
- Utilizzare gli appunti per avvalorare la propria opinione o per spiegare un con-
cetto.
- Parlare con i vari adulti utilizzando registri diversi.
- Parlare per esprimere le proprie emozioni ed i propri stati danimo.
Competenze
- Utilizzare in modo efcace le tecniche di ascolto nel Cooperative Learning e negli
incontri con gli esperti oltre che nelle varie situazioni scolastiche.
ASCOLTARE E PARLARE
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guida italiano 5 Marosticane -1.11 11 guida italiano 5 Marosticane -1.1 Marosticane -1.11 1 1 111 30-07-2007 10:16:03 :03
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LASCOLTO ATTIVO
Scrivi la differenza che esiste tra sentire ed ascoltare.
Sentire __________________________________________________________________
Ascoltare _______________________________________________________________
Sentire non la stessa cosa di ascoltare. Quando ascolti, pensi a quello che
stai sentendo e cerchi di capire quello che ti stanno dicendo. Cerchi poi di
ricordare quello che importante.
Leggi queste situazioni scritte qui sotto. Metti una crocetta accanto
alla risposta che dice se la persona stava ascoltando o stava solo
sentendo.
La sorella di Nicola ha acceso la radio. Poi ha domandato
a Nicola il nome dellultima canzone trasmessa, perch
non lha capito. Nicola non riusciva a ricordare quale
fosse.
Nicola stava:
sentendo
ascoltando
Linsegnante di italiano ha letto in classe una lista di
parole. Ha detto che le parole erano otto. Marta ne ha
scritte solo sei.
Il pap a tavola stava parlando del viaggio delle prossime
vacanze. Ha domandato poi a Mario se gli sarebbe
piaciuto, ma Mario non sapeva dove avevano deciso di
andare.
La mamma racconta alla nonna quello che hai fatto a
scuola, ma la nonna sta guardando al tv e ti richiede:
- Cosa hai fatto a scuola?
Se hai segnato la parola sentendo per ciascuna situazione hai risposto in modo
corretto.
Marta stava:
sentendo
ascoltando
Mario stava:
sentendo
ascoltando
La nonna stava:
sentendo
ascoltando
ASCOLTARE E PARLARE
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guida italiano 5 Marosticane -1.12 12 guida italiano 5 Marosticane -1.1 Marosticane -1.12 12 2 12 30-07-2007 10:16:033
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Ricorda: solo lascolto ti permette di modicare gli schemi delle tue conoscenze.
Alcuni consigli per ascoltare e memorizzare meglio:
1. Stai fermo con mani e piedi, se hai qualcosa in mano, lascialo.
2. Chiudi la bocca.
3. Attiva il contatto oculare ( guarda bene negli occhi chi ti sta parlando).
4. Immagina la scena, ascolta e fai nta di vivere un lm, il lm del racconto.
5. Mantieni la concentrazione.
6. Chiedi se c qualcosa che non hai capito.
7. Ascolta bene la risposta ed eventualmente aggiungi o richiedi spiegazioni.
Completa questa tabella e discuti con i tuoi compagni e linsegnante
per analizzare i comportamenti pi idonei allascolto.
Quando linsegnante spiega
Guardo continuamente lorologio S No A volte
Prendo appunti S No A volte
Penso ad altre cose S No A volte
Sbadiglio S No A volte
Gioco con gomme e righelli S No A volte
Sono interessato e attento S No A volte
Guardo fuori dalla nestra S No A volte
Mi annoio S No A volte
Batto i piedi per terra S No A volte
Alzo la mano per chiedere spiegazioni S No A volte
Mi alzo e vado in giro S No A volte
Mi diverto ad imparare S No A volte
Chiacchiero con i compagni S No A volte
Questo questionario pu essere riproposto periodicamente per monitorare nel tempo
i tuoi cambiamenti e migliorarli.
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guida italiano 5 Marosticane -1.13 13 guida italiano 5 Marosticane -1.1 Marosticane -1.13 13 3 13 30-07-2007 10:16:044
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E SE QUALCUNO NON CE LA FA AD ASCOLTARE?
Alcuni bambini possono presentare un disturbo di attenzione (D.D.A.), accom-
pagnato talora da iper-attivit (D.D.A.I), cio hanno difcolt a mantenere la con-
centrazione su un compito per un tempo prolungato. Questo problema interessa
circa il 5-7% della popolazione in et scolare ed pi diffu so tra i maschi che tra
le femmine (4:1). La natura del disturbo ha una componente biologica innata, con
forti caratteristiche ereditarie. Questi bambini non riescono a seguire le istruzioni
che vengono fornite loro, sono disorganizzati e sbadati nello svolgimento delle
attivit, si annoiano, perdono interesse per i compiti che stanno svolgendo e vanno
alla ricerca di cose pi interessanti. Hanno biso gno di mantenere elevati il diver-
timento, la novit e le stimolazioni associate ai compiti da svolgere.
Questi sono alcuni accorgimenti per mantenere lattenzione e lattivit del bambino
disattento e/o iperattivo entro limiti accettabili:
favorire la discussione, lapprendimento cooperativo, linsegnamento
reciproco;
creare aspettative ed entusiasmo per la lezione da spiegare;
usare la mimica, muoversi per la classe per essere sempre visibili a tutti;
utilizzare il contatto oculare;
ridurre il tempo della propria spiegazione orale;
inserire il maggior numero possibile di esemplicazioni e dimostrazioni pratiche
durante le spie gazioni;
utilizzare supporti visivi (mappe, schemi, colori);
insegnare a prendere brevi note sulla spiegazione orale;
sollecitare a fare ipotesi (porre delle domande per ipotizzare il contenuto di un
brano da leggere);
dare rinforzi positivi, graticare regolarmente i comportamenti adeguati;
afdare incarichi (per favorire il movimento controllato nella classe) come
riconoscimento individuale di un successo;
lasciare scarabocchiare o giocare con la gomma mentre ascolta;
suggerire strategie di organizzazione (uso di raccoglitori, appunti in ordine,
elenco di oggetti da portare, gestione dello spazio-banco);
accettare compiti scritti al computer;
evitare di etichettare sempre il solito, di te non ci si pu dare...;
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intervallare le lezioni con momenti da dedicare a esercizi di ginnastica isometrica
(esercizi di con trazione e rilassamento);
Per ulteriori approfondimenti sui disturbi di attenzione e iperattivit possiamo
consultare il sito dellAssociazione Italiana per i Disturbi dellAttenzione e Iperattivit
(A.I.D.A.I): www.aidai.org. g
POSSIBILE AIUTARE I NOSTRI ALUNNI A CONCENTRARSI?
Lapprendimento e lattivazione delle funzioni cerebrali pu avvenire anche attra-
verso il movimento. Ecco alcuni esercizi che possono aiutare la concentrazione.
LA GINNASTICA DELLA CONCENTRAZIONE
Durante la ricreazione e anche durante le ore di lezione, possiamo aiutare i bambini
a rafforzare lattenzione e la concentrazione proponendo loro di eseguire alcuni
semplici movimenti (ognuno almeno due volte):
con una mano stringere forte laltro polso e viceversa;
una gamba spinge con forza in gi laltra che a sua volta spinge verso lalto e
viceversa;
stringere con le mani le ginocchia che tentano di allargarsi e viceversa;
contrarre per 5 secondi i muscoli addominali e i glutei;
chiudere e aprire con forza le mani (4-5 volte durante la lezione);
nellintervallo, stando seduti, ettere e distendere i piedi per uno-due minuti, con
tre respiri profondi.
Tutto ci deve diventare unabitudine! Alla ne della mattinata i bambini diranno
di non essere stanchi, di sentire la testa libera, grazie a questa ginnastica che
utilizzata da manager che devono stare molte ore al giorno alla scrivania.
(Da G. Bollea, Le madri non sbagliano mai, Feltrinelli)
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guida italiano 5 Marosticane -1.15 15 guida italiano 5 Marosticane -1.1 ticane -1.15 15 5 15 30-07-2007 10:16: 7-2007 10:16:044
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testa spago vento mulino bagno cavallo nestra estate mano valanga er-
baccia inverno ragazzo aria ananas pugno regina risata acciughe mugnaio
lavagna funghi albero bicicletta metropolitana asfalto
1. Ascolta bene ci che linsegnante legge e poi cerca di scrivere
quello che hai sentito.
2. Ascolta le istruzioni per questo gioco e poi scrivi sotto le regole
che ricordi.
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Un gioco in palestra
Si segna un quadrato di 5 m x 5 m in mezzo alla palestra. Si fanno due squa-
dre e si gioca con un pallone. Una squadra sta dentro il quadrato e laltra sta
fuori. La squadra fuori deve cercare di colpire i giocatori dentro. Chi colpito
si siede. Si deve contare il tempo che la squadra fuori impiega per colpire tutti
quelli dentro meno uno. Poi si fa cambio tra le squadre. Vince la squadra che
ha impiegato meno tempo a colpire gli avversari.
(IRRSAE Piemonte, Educazione allimmagine, al suono e alla musica, motoria, dossier, SEI)
Materiale................................................................................................................
Spazi ....................................................................................................................
.............................................................................................................................
Regole ..................................................................................................................
1. ....................................................................................................................
2. ....................................................................................................................
3. ....................................................................................................................
4. ....................................................................................................................
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guida italiano 5 Marosticane -1.16 16 guida italiano 5 Marosticane rosticane -1.16 16 -1.16 16 30-07-2 7 10:1 007 10:16:04 :04
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Ascolta il breve racconto e completa il testo sui puntini.
Alina e Alice sono due sorelle, non sono gemelle, ma a loro piace stare sempre
insieme. Un sabato mattina vanno con la mamma nella citt delle cose belle. C
tanta gente, una musica lontana e mille colori. Salgono sul carrello, danno una
frustatina ai cavalli e via per le strade dellipermercato: c la strada dei detersivi,
dove si sentono buoni profumi: lavanda, muschio, pino silvestre....; c la strada
degli elettrodomestici: la mamma cerca un frullatore.
- Comprami, comprami - si fa notare un piccolo frullatore bianco e azzurro - occupo
poco spazio e so fare anche i frapp!
La mamma lo compra e lo mette nel carrello con Alina e Alice.
- Un altro passeggero in carrozzaaaaaaa! - gridano felici le sorelle riprendendo la
corsa per le strade dellipermercato.
Nella strada dei giocattoli il carrello rallenta per lasciarle guardare. Ci sono giochi
colorati da ogni parte: bambole e orsacchiotti.
- Comprami, comprami - grida una bambolina vestita di giallo - la mia vicina mi ha
attaccato il morbillo! Voglio andar via di qui!
- No, no, niente bambole con il morbillo! - risponde decisa Alina.
Alice ha preso le redini del carrello e, forse per distrazione, va a sbattere contro lo
scaffale degli animali di pezza. Una montagna di orsi, conigli, foche e morbidissime
marmotte cadono tra le arance, il pane, gli yogurt e il frullatore della mamma.
Alina e Alice sono due sorelle, non sono ., ma a loro piace stare sempre
insieme. Un . mattina vanno con la mamma nella citt delle cose belle. C
tanta gente, una musica lontana e mille colori. Salgono sul , danno una
frustatina ai cavalli e via per le strade dellipermercato: c la strada dei detersivi,
dove si sentono buoni ..: lavanda, muschio, pino silvestre....; c la strada
degli elettrodomestici: la mamma cerca un frullatore.
- Comprami, comprami - si fa notare un piccolo .bianco e azzurro - oc-
cupo poco spazio e so fare anche i frapp!
La mamma lo compra e lo mette nel carrello con Alina e Alice.
- Un altro passeggero in carrozzaaaaaaa! - gridano felici le sorelle riprendendo la
corsa per le strade dellipermercato.
Nella strada dei .il carrello rallenta per lasciarle guardare. Ci sono giochi
colorati da ogni parte: bambole e orsacchiotti.
- Comprami, comprami - grida una bambolina ..di giallo - la mia vicina
mi ha attaccato il morbillo! Voglio andar via di qui!
- No, no, niente bambole con il morbillo! - risponde decisa Alina.
Alice ha preso le redini del carrello e, forse per distrazione, va a sbattere contro lo
scaffale degli di pezza. Una montagna di orsi, conigli, foche e mor-
bidissime cadono tra le arance, il pane, gli yogurt e il frullatore della
mamma.
ASCOLTARE E PARLARE
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Ascolta due volte questo racconto e poi esegui lesercizio proposto
sotto.
UNO STRANO TELEVISORE
Avevamo in casa un vecchio televisore che funzionava benissimo.
Al mattino appena sveglio mi vedevo i cartoni animati. Quando ero a scuola, la
mamma seguiva il giardinaggio. Nel primo pomeriggio il nonno si faceva un pisolino
sul divano davanti allo schermo. Poi lasciava il posto a me, che tra un compito e
laltro mi vedevo il tigg dei ragazzi.
Ma allora di cena il telecomando passava al babbo. Gli occhi della famiglia resta-
vano incollati allo schermo pieni di stupore per le guerre vere, i gialli nti e i litigi
delle coppie.
Finch un giorno al televisore spuntarono quattro piedini.
Se ne accorse la mamma spolverando e disse: - Boh!
Nessuno ci fece molto caso, nch non divennero delle lunghe gambe di trenta
centimetri e una domenica la tv si fece trovare al tavolo da pranzo.
- Ho fame - disse.
La mamma, sbalordita, le serv la zuppa e le patatine.
La tv non era pi lei: mangi sbattendo la bocca, facendoci vedere una gola grande
come lo schermo, denti come tasti di piano e una lingua rossa come la mia bici.
Quando ebbe nito si alz, pos il suo schermo sul divano e si mise a dormire.
I miei sussurravano piano fra loro mentre il nonno scuoteva la testa, perch la tv
gli aveva rubato il posto!
Elimina con una crocetta le parole non nominate nel testo.
schermo nonno sedia
bocca nonna tavolo
fame automobili lm
famiglia denti mattino
ASCOLTARE E PARLARE
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Ascolta e rispondi.
LEONARDO DA VINCI
0 d r a... o d r a n o e l... Ma che cosa vuol dire? chiese alla ne sconcertata.
Zante, divertito dal suo imbarazzo, le mise in mano lo specchio lucente che veniva
dalla Cina: Leggi nello specchio ci che vedi!
Isabella guard la lucida supercie e lesse chiaramente: LEONARDO.
Sorpresa si volse allamico per farsi spiegare quello strano caso...
Questo nome stato scritto alla rovescia, cio in modo speculare, il sistema di
scrittura usato da questo grande personaggio impareggiabile per vastit e livello
dingegno, Leonardo da Vinci, disse Zante.
un pittore anche lui? chiese Isabella.
Un delicato e straordinario pittore, un rafnato disegnatore, un architetto ardito, un
inventore incredibile, uno scienziato, un musico eccellente, uno scultore, un....
Come?... come?... lo interruppe la ragazza Tutto in un uomo solo? Non mi starete
prendendo in giro come quando mi raccontavate dei vostri viaggi nel passato?
Zante rise divertito: Hai ragione di essere incredula, piccola, ma di Leonardo non
ti ho detto ancora tutto. Questo uomo prodigioso anche medico, sperimentatore,
appassionato della natura e dei suoi misteri, abile costruttore di armi e di difese
tanto che la sua compagnia ambita dai potenti e le sue scoperte utilizzate per
mille scopi. lo sono un suo fervente ammiratore.
E dov ora, messer Leonardo? chiese Isabella.
Gi da un anno, rispose Zante con tristezza mista ad orgoglio Leonardo ha
lasciato lItalia ed ospite onorato e consigliere apprezzato del grande re di Fran-
cia. Vive in un castello, trattato con ogni riguardo dal quel gran monarca che lo
consulta in ogni occasione.
Ora che ci penso... anche Laura mi ha parlato con entusiasmo di un uomo quale
mai si era visto al mondo; si diceva che fosse il migliore in ogni campo del sape-
re... s ora che ci penso parlava di Leonardo... e diceva che era in competizione
con un altro genio come lui, si chiamava, si chiamava...
Sicuramente MICHELANGELO! esclam Zante! Siamo fortunati a vivere in que-
sto secolo: Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Tiziano... quanti grandi uomini, ci
saranno invidiati per sempre nei secoli futuri. per questo che lhanno chiamato
RINASCIMENTO! Luomo rinato allarte!
A. M. Breccia Cipolat La magia delle parole Tredieci e
ASCOLTARE E PARLARE
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1. Chi sono i protagonisti di questo racconto?
Tre amici Leonardo da Vinci e Michelangelo
Una ragazza e un ragazzo Laura e Isabella
2. Com Isabella?
Infastidita Serena
Stupita e curiosa Incredula
3. Perch la ragazza non riesce a leggere il nome di Leonardo?
Perch il nome
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4. Chi era Leonardo da Vinci?
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IL ROMANZO GIALLO
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UN PASSO FALSO
Lispettore Roller interroga la signora Manzi: - Dunque, signora, lei andata a fare la
spesa e, quando tornata, si accorta che la nestra della stanza da letto era aperta
e che dalla stanza stata rubata una cassetta con gioielli e denaro. cos?
La signora annuisce, mentre tenta di trattenere le lacrime. Lispettore Roller si ingi-
nocchia e comincia a tastare il pavimento della stanza, ricoperto di tappeti. Quando
si alza, tiene qualcosa in mano.
- Signora Manzi, avete avuto qualche artigiano in casa in questi giorni?
La signora scuote la testa senza capire.
Lispettore incomincia a spiegare: - Qui nella stanza c un leggerissimo odore di
stucco. Inoltre ho trovato un pezzettino di legno con un po di stucco attaccato.
I ladri devono avere qualcosa a che fare con stucco e legno...
- La vetreria Moser! - esclama la donna. - La vetreria si pu vedere dalla nestra
della stanza da letto.
- Grazie signora - dice lispettore - sar di ritorno tra mezzora.
Il vetraio Moser resta a bocca aperta, quando vede arrivare lispettore.
- Ritengo, signor Moser, che qui si nasconda un ladro.
Da una casa qui vicina stata rubata una cassetta con dei gioielli.
Il vetraio Moser indignato.
- Si tratta sicuramente di un errore, signor ispettore! - ribatte vivacemente.
Poco dopo viene trovata la cassetta sotto il sedile del furgone della vetreria.
Il signor Moser, infuriato, si precipita nel laboratorio, dove due apprendisti stanno
lavorando. Spiega loro il perch della presenza dellispettore e li invita a dire la
verit. Allora si fa avanti lispettore:
- Tra le dieci e le dieci e venti avvenuto il furto della cassetta. Signor Visani, che
cosa faceva lei a quellora?
Lapprendista Carlo Visani risponde.
- La cosa pu sembrare comica, ma ero dal medico. Sono tornato poco prima delle
dieci e mezzo, il padrone pu confermarlo.
Lispettore si rivolge allora al secondo apprendista:
- E lei, signor Costa?
Walter Costa abbassa gli occhi sul pavimento grattandosi pensierosamente la
testa: - Io non so... ero qui nel laboratorio. Non sono un ladro io!
Il vetraio Moser cerca di calmarlo e poi chiede allispettore:
- Ha gi stabilito se il denaro e i gioielli si trovano ancora tutti nella cassetta? Forse
potrebbe rilevare le impronte digitali.
Lispettore risponde sorridendo:
- Grazie, signor Moser, di sicuro c ancora tutto. Possiamo risparmiarci la fatica
di rilevare le impronte. So gi chi il ladro.
IL ROMANZO GIALLO
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Completa lo schema
Il ladro commette un passo falso che permette
allispettore di dire che lui il colpevole. Sai dire
che cosa sbaglia il ladro?
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Preludio
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Enigma
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Inchiesta
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Soluzione
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IL ROMANZO GIALLO
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Contenuto
Relazioni
Cronache
Esposizioni
Esperienze
ricerche
esperimenti
Ordine dellesposizione
Struttura del testo
Mezzi linguistici
Mezzi comunicativi
Scopo
Lesposizione un testo che fornisce informazioni e conoscenze su un determinato
argomento. Le esposizioni possono essere pi o meno ampie e particolareggiate
e essere espresse con un linguaggio pi o meno specico nei libri scolastici, nei
libri divulgativi e nelle enciclopedie.
IL TESTO ESPOSITIVO
- Logico
- Cronologico
- A punti e per elenco
- Paragra
- Paragra numerati
- Termini tecnici e scientici
- Graci
- Disegni
- Foto
- Schemi
- Fare resoconti
- Far conoscere notizie
- Dare informazioni
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guida italiano 5 Marosticane -1.74 74 guida italiano 5 Marosticane rosticane -1.74 7 -1.74 744 30-07-2 7 1 007 10:18 :18::000
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CI SI PU LAVARE SOLO CON LACQUA
Anche se pu sembrare strano, lacqua da sola non lava bene.
Il grasso e lo sporco aderiscono tenacemente alla pelle, alle magliette o ai tova-
glioli e non si lasciano portare via.
Se metti un pezzetto di burro o dellolio in un bicchiere di acqua, vedrai che non
si mischiano con lacqua.
Il sapone, invece, si scioglie sia in acqua sia nel grasso. Le sue molecole asso-
migliano a spilli. Il loro lungo stelo respinge lacqua e attira la sporcizia e i grassi.
Si dice che lipolo (questa parola viene dal greco antico lipos, che signi ca
grasso e philos, che signica amico, vale a dire: che ama il grasso).
La capocchia di questo spillo attirata dallacqua essendo idrola (e... che cosa
signicher hydros in greco antico? Acqua, naturalmente!).
Le molecole di sapone si inlano tra la sporcizia e il suo supporto.
Gli steli delle molecole si ssano nel grasso mentre le loro capocchie vanno
verso lacqua.
1 - Un buon risciacquo e lacqua trascina il sapone che, a sua volta, trascina la
sporcizia! Quando si mette un tessuto a bagno, le sue maglie si distendono.
2 - E cos la sporcizia incrostata tra i li del tessuto pi facilmente liberata dal
sapone.
Quando si strona, la schiuma che si forma solleva la sporcizia e la elimina me-
glio.
Il sapone non si trova in natura. Si produce grazie a una reazione chimica detta
saponicazione.
Occorre mischiare grassi animali o vegetali con soda caustica.
La soda caustica una base, vale a dire lopposto chimico di un acido.
E il grasso un acido.
Attenzione, utilizzati puri, questi prodotti sono molto pericolosi! Per questo non
ti diamo la ricetta del sapone. Riscaldando e mescolando, si ottiene una pasta
molle.
Questa viene ltrata, profumata, colorata e messa a seccare in forme. I pani di
sapone sono pronti.
Di ricette ce ne sono tantissime! Per lavare, ma anche per ammorbidire, per pro-
fumare, per idratare la pelle secca, per evitare gli eczemi...
Prodotti a base di olio di oliva, il sapone di Marsiglia pieno zeppo di vitamine, mi-
nerali e proteine. Invece, con grasso di bue il sapone fa bollicine piccole e dura
tantissimo.
dal Giornalino
IL TESTO ESPOSITIVO
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Rispondi a queste domande.
Basta lacqua per pulire bene? .................
Che cosa sono le molecole? Se non conosci il signicato di questo termine cercalo
sul vocabolario e scrivi sotto il signicato.
.......................................................................
Scrivi in ordine temporale che cosa fa la molecola di sapone a contatto con la
sporcizia.
1.
......
2.
......
Come se ne va la sporcizia?
.....................................................
Scrivi le fasi di lavorazione del sapone.
.......................................................................
IL TESTO ESPOSITIVO
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LA SCRITTURA
Verso il 3200 a.C. circa, in Mesopotamia, nacque la scrittura. I Sumeri iniziarono
a scrivere per registrare i prodotti conservati nei magazzini e il movimento delle
merci nelle loro citt.
Pittogrammi e ideogrammi
In origine la scrittura fu pittograca: per indicare ad esempio tre pecore, quattro
asini, cinque buoi si disegnava una pecora, un asino, un bue, seguito da tanti puntini
quanti erano gli animali che si volevano indicare. Ma come fare per rappresentare
con il disegno unidea astratta? Si pens di dare ad uno stesso pittogramma pi
signicati: per esempio il disegno di un piede non rappresentava solamente la pa-
rola piede. ma poteva anche voler dire andare, venire, portare. Il pittogramma
bocca non rappresentava solo la bocca, ma anche lidea di parlare e la parola.
In questo modo dai pittogrammi si giunse agli ideogrammi.
La scrittura fonetica
Lultimo passo port alla scrittura fonetica: non interess pi il disegno o lidea del
disegno, ma il suono. Per capire meglio, immaginiamo di voler scrivere la parola
remare con un procedimento simile a quello degli antichi Mesopotamici: possiamo
servirci di due segni, una corona che rappresenta un re e unonda che rappresenta
il mare: se li uniamo, otteniamo una nuova parola che non signicher affatto n
re, n mare, ma avr lo stesso suono delle due parole re + mare.
In questo modo linsieme dei suoni che corrispondono a caratteri diversi, scritti
e combinati insieme, che ci d le parole.
I popoli della Mesopotamia scrissero su tavolette di creta fresca poi cotta al sole,
che incidevano con una cannuccia appuntita. Nel corso del tempo la scrittura
mesopotamica perse gradualmente il suo carattere pittograco: i segni si sempli -
carono molto e alla ne non somigliavano affatto agli oggetti che rappresentavano;
le linee curve furono sostituite da linee dritte vagamente triangolari o a cuneo, e
proprio per questa ragione gli studiosi hanno chiamato cuneiforme questo tipo
di scrittura.
IL TESTO ESPOSITIVO
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Completa questo schema.
Data di nascita della scrittura
..........................................................
Allinizio ...............................................
..........................................................
Si arriv ..............................................
..........................................................
Inne la scrittura divent...................
........................................................... .
Racconta levoluzione della scrittura in senso cronologico: dappri-
ma... poi... poi...
IL TESTO ESPOSITIVO
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guida italiano 5 Marosticane -1.7 ticane -1.78 7 8 788 30-07-2 7 10:18:01 007 10:18:01
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DALLA PARTE DEI BAMBINI
A partire dai primi anni del Novecento le organizzazioni internazionali nate al termine
delle guerre mondiali si sono impegnate nellelaborare norme a tutela dellinfanzia.
La prima Dichiarazione dei diritti del fanciullo fu emanata nel 1924 dalla Societ delle
Nazioni, un organismo internazionale nato per mantenere la pace nel mondo.
Nel 1989 lO.N.U. che sostitu la Societ delle Nazioni, promulg la Convenzione
Internazionale dei diritti dellinfanzia. Questi documenti stabiliscono i diritti fonda-
mentali dei bambini, le cose da fare e i comportamenti da tenere per rispettarli.
Numerose sono le iniziative e le Associazioni sorte per proteggere i bambini dagli
abusi e dalle violenze.
A livello internazionale lUnicef, Fondo delle Nazioni Unite per lInfanzia, si occupa
dei problemi dei bambini di tutto il mondo.
Ancora oggi, soprattutto nei Paesi sotto-sviluppati, vi sono milioni di bambini che
vengono sfruttati o vivono in condizioni di grave povert. Molti minori muoiono nei
primi anni di vita a causa delle cattive condizioni igieniche o per mancanza di cibo.
Molti bambini lavorano. La piaga del lavoro minorile afigge molte popolazioni;
spesso proprio la famiglia che, per pagare debiti, vende i propri gli che vengono
poi avviati nel mondo del lavoro. In alcuni Paesi sono costretti a combattere guerre
di cui non capiscono le ragioni e diventano vittime di questi conitti. L O.N.U. ha
calcolato che oggi nel mondo sono circa 8 milioni i bambini soldato.
Ma anche nei Paesi ricchi come lItalia sono numerosi i bambini che vivono nella
povert, nellignoranza o subiscono violenze, allinterno della famiglia. Esistono an-
che giovani che vengono impiegati in modo illecito nellagricoltura e nelledilizia; la
maggior parte di essi svolge un lavoro mal retribuito e senza tutela assicurativa.
La legge proibisce il lavoro dei minori, ma, malgrado ci, sono numerosi i ragazzi
che, abbandonata la scuola, entrano nel mondo del lavoro prima del tempo.
IL TESTO ESPOSITIVO
Completa la mappa sullargomento.
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Nel 1924 fu emanata ...................................................
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Nel 1989 lONU promulg ..........................................
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LUNICEF si occupa ...................................................
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I bambini ancor oggi per
Nei paesi sottosvilup-
pati ...........................
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Ma anche ei paesi ric-
chi. ...........................
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LANTISEMITISMO, LODIO CONTRO GLI EBREI
Accusati a torto di essere responsabili della morte di Ges, avvenuta secoli e secoli
prima, e di praticare omicidi rituali in occasione della Pasqua, gli Ebrei subirono
persecuzioni per tutto il corso della storia europea, dal Medio Evo in poi.
Emarginati via via dalla societ, fu negato loro il diritto di possedere terra, e di
essere artigiani. Potevano svolgere solo attivit di commercio e nanziarie (pre-
stito e cambiavalute), che ai cristiani era proibito esercitare. Da queste tragiche
premesse, dettate dallignoranza e dal risentimento, nato lantisemitismo.
LE PERSECUZIONI RAZZIALI IN ITALIA
Il regime fascista perseguit gli Ebrei con i Provvedimenti per la difesa della razza
italiana ( 17 novembre 1938). Agli Ebrei, per esempio, erano proibiti i matrimoni con
i cristiani, lassunzione in ufci pubblici (scuole, universit, ospedali), la frequenza
delle scuole e delle universit pubbliche e la possibilit di essere proprietari di
case, terreni, aziende e, perno, di avere... la radio. Molti Ebrei italiani emigrarono
allestero. Quando nel 1943 le truppe naziste occuparono gran parte del Paese,
numerosi Ebrei presenti in Italia furono deportati nei campi di sterminio.
SEI MILIONI DI EBREI ASSASSINATI
Nel 1939, i nazisti occupano gran parte dellEuropa e iniziano le deportazioni e lo
sterminio. linizio di un genocidio che far pi di sei milioni di morti. Alla ne della
guerra lEuropa in macerie si trov impoverita di una delle sue componenti pi si-
gnicative: le comunit ebraiche, paci che e cosmopolite, che avevano contribuito
allo sviluppo delle scienze, delleconomia, delle arti e della cultura europea.
IL TESTO ESPOSITIVO
Rispondi.
Da che cosa nato lantisemitismo? ....................................................................
...............................................................................................................................
Che cosa era proibito fare agli Ebrei durante il fascismo? ...................................
...............................................................................................................................
Che cosa signica genocidio? ............................................................................. oo
...............................................................................................................................
Che cosa signica cosmopolita? (vedi nel dizionario) ......................................... aa
...............................................................................................................................
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IL TESTO INFORMATIVO
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I TESTI INFORMATIVI
Contenuto
Relazioni Cronache Esposizioni Esperienze, ricerche
ed esperimenti
Ordine dellesposizione
Struttura del testo
Mezzi linguistici
Mezzi comunicativi
Scopo
Logico
Cronologico
A punti o per elenco
Paragra o paragra
numerati
Termini tecnici e scientici
Graci
Disegni
Foto
Schemi
Fare resoconti
Far conoscere notizie
Dare informazioni
guida italiano 5 Marosticane -1.81 81 guida italiano 5 Marosticane -1.8 ticane -1.81 8 1 811 30-07-2 7 10:18:02 007 10:18:02
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IL TESTO INFORMATIVO
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FARE UNA RICERCA: ELABORAZIONE DI UN TESTO INFORMATIVO
Come gi sai il lavoro di ricerca fornisce un testo informativo-espositivo, ovvero un
tipo di testo che comunica informazioni, che espone un argomento evidenziando
tutti gli aspetti pi importanti e signicativi. Molto importante lutilizzo del sotto-
codice appropriato.
Con laiuto dellinsegnante e dello schema-guida proposto esegui un lavoro di
ricerca utilizzando il sottocodice storico.
Argomento da approfondire. La Shoah.
Indicatore visivo dellargomento: ricerca di unimmagine simbolo.
Mappa concettuale dellargomento: indicazione dei punti nodali.
Scaletta dei sotto-argomenti:
storici: come nasce lantisemitismo? Dove nasce? Chi perseguit gli ebrei nel
secolo scorso?
Come stermin tanta gente?
Inerenti al presente : come si vive ora in Israele?
Esemplicazione: riporta un esempio signicativo di uno dei sotto-argomenti
(es. un personaggio famoso Anna Frank, una poesia, un racconto toccante)
IL DIARIO DI ANNA FRANK
Il diario di Anna Frank ha inizio nel giugno 1942: nel giugno 42, la sua vita pre-
senta ancora qualche rassomiglianza con la vita duna ragazzina dellet sua. Ma
siamo ad Amsterdam, lOlanda in mano ai Tedeschi e le SS vanno per le case
cercando gli Ebrei. A tredici anni appena compiuti, Anna conosce e parla con estre-
ma naturalezza il linguaggio dei perseguitati: sa che lei e i suoi debbono portare
la stella giudaica, che non possono frequentare locali pubblici, che non possono
prendere il tram. [...] Per due anni, la famiglia Frank, la famiglia Van Daan e il den-
tista Dussel vi hanno abitato senza uscirne mai, senza mai affacciarsi alle nestre,
visitati soltanto dai fedeli amici che conoscono il segreto dello scaffale girevole, che
portano dallesterno cibo, libri, notizie; vi hanno abitato raschiando e cucinando
patate, litigando, ascoltando la radio inglese, fra alternative di paura e speranza;
ossessionati dalle privazioni alimentari, dalla noia, dai mille problemi di una forzata
clausura: [...] Il libro di Anna Frank noi lo leggiamo sempre tenendo presente la
sua tragica conclusione; senza poterci fermare a quei precisi momenti che vi son
raccontati, ma sempre guardando oltre, sempre cercando di gurarci quel campo
di Bergen Belsen, dove Anna morta, e quegli otto mesi che ha trascorso l, prima
della morte, certo penosamente ricordando lalloggio segreto.
guida italiano 5 Marosticane -1.82 82 guida italiano 5 Marosticane -1.8 Marosticane -1.82 8 2 822 30-07-2007 10:18:03
83
IL DECALOGO DELLO SKATEBOARDISTA
1. Acquista un attrezzo di qualit, per non correre il rischio di spaccarlo durante la
marcia e riportare danni cadendo.
2. Se hai un et inferiore agli otto-dieci anni non adoperare lo skateboard da
solo.
3. Controlla le condizioni dellattrezzo prima di usarlo e in particolare lo stato delle
ruote e del piano dappoggio, il serraggio delle viti e il gioco dei cuscinetti.
4. Indossa sempre scarpe senza tacco, con suole di gomma per una maggiore
aderenza, nonch casco di protezione, guanti, gomitiere e ginocchiere.
5. Non usare mai lattrezzo da solo se stai ancora imparando.
6. Per imparare, sceglie brevi percorsi pianeggianti o lievi discese, evitando le
forti pendenze.
7. Non usare lo skateboard su strade pubbliche, nel trafco oppure sui marcia-
piedi.
8. Assicurati che nella pavimentazione non ci siano crepe, asperit oppure
ghiaia.
9. Se perdi l equilibrio o il controllo dellattrezzo, salta a terra prima che sia troppo
tardi magari, se ti riesce, davanti allo skateboard.
10. Ricorda sempre che tutti gli sport presentano alcuni rischi.
Un comportamento responsabile quando si usa lo skateboard pu prevenire molti
pericoli, te stesso e per gli altri.
Dopo aver letto questo decalogo immagina di dovere scrivere un te-
sto per spiegare a un tuo amico come deve utilizzare lo skateboard.
Ricorda di fare tutte le raccomandazioni a questo tuo amico.
IL TESTO INFORMATIVO
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LA GIUNGLA DI CORALLO
Indossata lattrezzatura per le immersioni, scendiamo in acqua e ci accostiamo
nuotando alla corona del banco di madrepore. Dallazzurro impenetrabile della
profondit marina si erge di taglio una parte che, salendo via via verso la supercie,
sfuma dal blu cupo a mille altri colori. Ciascuno di noi sceso sottacqua ed ha
cominciato a far suo quel mondo, nuotando tra decine di pesci di forme, dimensioni
e colori diversi; tra altissime braccia di corallo ora rosso, ora viola, ora giallo; tra
formazioni madreporiche anchesse dei pi variati colori.
Giorgio ed io, brandendo due macchine fotograche, vaghiamo lungo questa
parete a strapiombo e ci spostiamo in su e in gi, additandoci i pesci-balestra, i
pesci-pappagallo, i pesci-chiodo e gli altri abitanti della giungla subacquea, che
ci guizzano intorno scrutandoci, sempre intenti a rosicchiare madrepora e coralli.
Continuiamo per quasi due ore a muoverci lentamente, sospesi lungo la parete
di questa montagna; ogni tanto appaiono branchi interminabili di pesci fusiformi
celesti, lunghi quanto una mano; intorno vagano, lente e pronte a scomparire al
minimo sospetto, cernie di color rosso-cupo, punteggiate di viola, con due grossi
occhi a palla che ci scrutano curiosissimi.
Lunico rumore che rompe periodicamente lassoluto silenzio della giungla di corallo
quello della massa di bolle daria che scarichiamo dal respiratore e che salgono
rapide e gorgoglianti verso la supercie.
Abbiamo cos fatto la conoscenza della giungla di corallo, legati alla supercie da
unargentea catena di bollicine daria, sospesi tra una parete favolosa per i suoi
colori e abissi marini profondissimi.
F. QUILICI
Usa il vocabolario e cerca il signicato di:
Madreperla................................................................................................................
Ergere ......................................................................................................................
Fusiforme .................................................................................................................
Gorgogliante............................................................................................................
Quale dato visivo d il senso della profondit marina? .....................................
..................................................................................................................................
Quali dati uditivi sono espressi?
..................................................................................................................................
Elenca i vari tipi di pesci che vengono nominati.
..................................................................................................................................
..................................................................................................................................
IL TESTO INFORMATIVO
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guida italiano 5 Marosticane -1.84 84 guida italiano 5 Marosticane rosticane -1.84 8 -1.84 844 30-07-2 7 10:18:03 007 10:18:03
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GIULIO CESARE
Caio Giulio Cesare veniva da una famiglia aristocratica povera che faceva risalire
le sue origine a Anco Marzio e a Venere, ma che, dopo questi opinabili antenati,
non aveva pi dato alla storia di Roma personaggi di diritto. Cerano stati dei Giulii
pretori, questori e anche consoli, ma di ordinaria amministrazione.
Aspetto sico e abbigliamento.
Si dice che fosse alto di statura, di carnagione bianca, ben fatto di membra, diviso
forse un po troppo pieno, gli occhi neri e vivaci, di bra robusta bench negli ultimi
tempi andasse soggetto ad improvvisi svenimenti e fosse ossessionato da incubi
che lo svegliavano nel sonno. Fu anche colto, in pieno lavoro, da due attacchi di
epilessia. Un po ricercato nella cura del corpo, non si limitava a farsi tagliare i
capelli e radersi con meticolosit, ma si faceva anche depilare tanto che alcuni lo
rimproveravano per questo. Non sopportava lidea di essere calvo: per questo aveva
preso labitudine di riportare in avanti i pochi capelli che aveva e accett volentieri
il diritto di portare sempre sul capo la corona di alloro. Dicono anche che fosse
elegante nel vestire: indossava una veste bianca bordata da una lunga striscia di
porpora, guarnita di frange che arrivavano no alle mani e su di essa portava una
sua cintura, peraltro allentata.
Svetonio, Vita di Giulio Cesare
Le qualit.
Come condottiero fu abilissimo nelluso delle armi e nellequitazione e sopportava
le fatiche in maniera incredibile. In marcia precedeva i suoi uomini qualche volta
a cavallo, ma pi spesso a piedi. Con straordinaria rapidit copriva lunghissime
tappe... Se i umi gli sbarravano la strada li attraversava a nuoto o su otri gon ati...
Non condusse mai il suo esercito per strade insidiose, se prima non aveva ispe-
zionato la natura del terreno... Non di rado dopo una grande battaglia, conclusasi
con la vittoria, concedeva a tutti soldati la possibilit
di divertirsi. Durante i discorsi si rivolgeva loro non
con il termine di soldati ma con quello pi simpa-
tico di compagni darmi. Per tutte queste ragioni li
rese fedelissimi alla sua persona, ma anche molto
coraggiosi. Tratt sempre gli amici con generosit
e indulgenza e non conserv mai rancori troppo
profondi...
Svetonio, Vita di Giulio Cesare
IL TESTO INFORMATIVO
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guida italiano 5 Marosticane -1.85 85 guida italiano 5 Marosticane rosticane -1.85 8 -1.85 855 30-07-2 7 10:18:04 007 10:18:04
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I difetti.
Non solo accett onori eccessivi, come il consolato a vita, il titolo di imperatore, il
soprannome di padre della patria, ma permise anche che gli venissero attribuite
prerogative pi grandi della sua condizione umana...
Teneva discorsi imprudenti come: - La Repubblica non che un nome vano....
Al grande disprezzo per il senato si aggiunse il sospetto infamante di avere aspirato
alla carica di re...
Svetonio, Vita di Giulio Cesare
Dopo aver letto queste descrizioni prepara il prolo di Giulio Cesare
come se lo dovessi presentare ai tuoi compagni completando.
Discendenza
Aspetto sico
..................................................................................................................................
..................................................................................................................................
Qualit
Difetti
.............................
WHO?
..................
WHEN?
...
....................
WHERE?
.................
WHY?
..................
VICENZA 12 luglio 06 ore 8.30
Entra a Palazzo Trissino con un furgo-
ne e danneggia la statua simbolo del-
lesposizione ospitata nel cortile del Co-
mune. E dire che allautista incaricato di
recapitare i plichi con la carta per fax e
stampati, era stato detto che non poteva
varcare la soglia dellamministrazione
con il furgone, senza considerare anche
lordinanza che vieta laccesso. Ma quel
carico era troppo pesante e cos lautista
ha deciso di rischiare, la manovra per
non riuscita. Il furgone ha abbattuto la
ballerina che .. salta, lopera posta al
centro dellesposizione e che il sindaco
avrebbe voluto in futuro ospitare anche
nel nuovo teatro di viale Mazzini.
IL TESTO INFORMATIVO
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CRONACA GIORNALISTICA: LE 5 W
Leggi larticolo di cronaca del 1760 e riscrivilo sul quaderno con il
linguaggio giornalistico di oggi, dopo aver dato le risposte alle 5 do-
mande con la W.
Marted alle ore 22, in calle delle Rosse, and un legnaiuolo nel suo magazzino
dietro alla bottega per prendere alquante tavole da lavorare; non s tosto vi entr,
che un gatto gli si avvent incontro. Egli volle intimorire il gatto e farlo fuggire; la
bestia venne in tanta stizza, che gli si avvent ad una gamba e laddent. Il povero
uomo si diede a gridare aiuto. Accorsero genti : fu invano, il gatto non si stacc mai.
Molte genti cercarono di staccar via il gatto, ma il capo rimase tuttavia appiccato
alla gamba. A grandissimo stento furono con ferri aperte le mascelle e liberato
luomo dai denti, ma non dal pericolo, trovandosi egli vicino a morire.
(Gaspare Gozzi)
Chi? ..........
Cosa?.....................................................................................................................
Dove?.....................................................................................................................
Quando?..................................................................................................................
Perch?...................................................................................................................
Scrivi tu una cronaca usando le cinque domande.
......................
.............................................................
.............................................................
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guida italiano 5 Marosticane -1.96 96 guida italiano 5 Marosticane rosticane -1.96 9 -1.96 966 30-07-2 7 10:18:09 007 10:18:09
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CIAK, BOCCIATI I BULLI
Collega le domande alle risposte.
Milano marzo 2006
Prossima fermata: Quarto Oggiaro, periferia nord di Milano. Scen-
do dal treno. Davanti alla stazione c un giardinetto, lunica zona
un po verde, e un parcheggio. Il resto abbastanza grigio, a
parte i grafti sui muri e il tendone dove gli studenti del quartiere
fanno teatro. Lunico spazio che hanno...
Sto per allontanarmi quando mi ritrovo in mezzo a dei tipi -jeans
da rapper e felpe - che circondano un ragazzino: hanno i pugni
chiusi e gli sguardi torvi... Ora scoppia la rissa! Sar mica una
gang? Magari i Neta o Latin Kings, le pi agguerrite gang della
citt... Ehi, s, dico a lei, si pu spostare? Stiamo lavorando!.
Una biondina, gentile ma decisa, mi fa dei segni. In mano ha una
lavagnetta con su scritti dei numeri in gessetto e le parole Ciak
Junior... Ext (che sta per esterno) Pestaggio...Una canzone
per Laura.
Vicino a lei, un signore con cappellaccio e pizzetto alla Buffalo
Bill dietro la telecamera urla: Stop!.
Ma... allora... sono arrivato! E ho rovinato una scena! Pensavo di
trovarli a scuola e invece erano gi sul set, gli attori della terza A
della scuola media Arturo Graf di Quarto Oggiaro. Mitica: il suo
soggetto stato scelto insieme ad altri due soltanto, su centinaia
spediti da tuttItalia, per partecipare al concorso di Ciak Junior. Il
Buffalo Bill Sergio Mano, regista e suo ideatore, con il fratello
Francesco: lui, il cameraman, il fonico e i due attrezzisti sono la
troupe che da Treviso ogni anno visita le scuole selezionate per
aiutarle a realizzare i lm.
Li girano insieme, ma le storie le scrivono i ragazzi.
Qui largomento di quelli scottanti, il bullismo.
Protagonista Giampietro, un ragazzino muto ignorato dai com-
pagni e pestato da un gruppetto di bulli.
Il resto - a lieto ne - meglio non raccontarlo, visto che Una can-
zone per Laura (10 minuti di cortometraggio pi altri 15 di back
stage, con le interviste fatte dagli stessi ragazzi) andr in onda
il 14 maggio, niente meno che su Canale 5.
WHERE?
WHO?
WHEN?
WHAT?
WHY?
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guida italiano 5 Marosticane -1.97 97 guida italiano 5 Marosticane rosticane -1.97 9 -1.97 977 30-07-2 7 10:18:09 007 10:18:09
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Adesso scegli un episodio avvenuto nella scuola: una disputa fra compagni, una
mostra dei vostri lavori o qualunque altro avvenimento che ti sembri degno di
essere raccontato. Scrivine la cronaca rispettando la regola delle 5W.
Ti suggeriamo di mettere il titolo da ultimo, dopo aver riletto il tuo scritto.
Ricorda di:
parlare di un fatto realmente accaduto;
scegliere un fatto che possa interessare i lettori (che, in questo caso, sono i
compagni e linsegnante);
non tralasciare nessuna domanda;
ideare un titolo completo (occhiello, titolo, sommario), che fornisca gi le rispo-
ste a chi , dove , che cosa, quando.
..
........
..
........
TU GIORNALISTA
Trascrivi la aba di Cenerentola come se fosse un articolo di cronaca.
Utilizza questo schema:
Chi? Il principe azzurro.
Cosa? alla ricerca di una ragazza bellissima sconosciuta che ha incontrato al
ballo di ieri sera. Lunico indizio una scarpetta di cristallo persa dalla ragazza
mentre fuggiva a mezzanotte in punto.
Dove? In giro per il regno.
Quando? All alba del giorno dopo il ballo.
Perch? Si innamorato perdutamente.
Ore 6.30 i banditori del principe
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IL TESTO INFORMATIVO
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guida italiano 5 Marosticane -1.98 98 guida italiano 5 Marosticane -1.9 ticane -1.98 9 8 988 30-07-2 7 10:18:09 007 10:18:09
99
PREPARA IL TUO GIORNALE DI CLASSE
Decidi il titolo, la testata del tuo giornale
Titolo della notizia pi importante
Pubblicit
Foto
Nellarticolo di fondo,
scrivi il pensiero della
tua classe sul fatto pi
importante
Stendi larticolo di cronaca di apertura, il p impor-
tante, su due colonne.
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IL TESTO INFORMATIVO
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Notizie in breve, civette, che rimandano alle altre pagine del giornale.
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I CD ROM POTRANNO MAI SOSTITUIRE IL LIBRO?
I libri da leggere non potranno essere sostituiti da alcun aggeggio elettronico. Sono
fatti per essere presi in mano, anche a letto, anche in barca, anche l dove non
ci sono spine elettriche, anche dove e quando qualsiasi batteria si scaricata,
possono essere sottolineati, sopportano orecchie e segnalibri, possono essere
lasciati cadere per terra o abbandonati aperti sul petto o sulle ginocchia quando
ci prende il sonno, stanno in tasca, si sciupano, assumono una sionomia indi-
viduale a seconda dellintensit e regolarit delle nostre letture, ci ricordano (se
ci appaiono troppo freschi e intonsi) che non li abbiamo ancora letti, si leggono
tenendo la testa come vogliamo noi, senza imporci la lettura ssa e tesa dello
schermo di un computer, amichevolissimo in tutto salvo che per la cervicale.
Provate a leggervi tutta la Divina Commedia, anche solo unora al giorno, su un
computer, e poi mi fate sapere.
IL TESTO ARGOMENTATIVO
Argomentare signica sostenere con RAGIONI ed ESEMPI un affermazione,
cio una nostra OPINIONE su un argomento (detta anche TESI).
IL TESTO ARGOMENTATIVO
TESTO ARGOMENTATIVO
PROBLEMA
Tesi, idea che lautore ha del problema
Argomenti che sostengono la tesi Argomenti che lautore tenta di confutare
Conclusione
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101
Il libro da leggere appartiene a quei miracoli di una tecnologia eterna di cui fan
parte la ruota, il coltello, il cucchiaio, il martello, la pentola, la bicicletta. Il coltello
viene inventato prestissimo, la bicicletta assai tardi. Ma per tanto che i designer
si diano da fare, modicando qualche particolare, lessenza del coltello rimane
sempre quella. Ci sono macchine che sostituiscono il martello, ma per certe cose
sar sempre necessario qualcosa che assomigli al primo martello mai apparso
sulla crosta della terra. Potete inventare un sistema di cambi sosticatissimo, ma
la bicicletta rimane quel che , due ruote, una sella e i pedali.
Altrimenti si chiama motorino ed unaltra faccenda.
Lumanit andata avanti per secoli leggendo e scrivendo prima su pietre, poi
su tavolette, poi su rotoli, ma era una fatica improba. Quando ha scoperto che si
potevano rilegare tra loro dei fogli, anche se ancora manoscritti, ha dato un sospiro
di sollievo. E non potr mai pi rinunciare a questo strumento meraviglioso.
La forma-libro determinata dalla nostra anatomia. Ce ne possono essere di gran-
dissimi, ma per lo pi hanno funzione di documento o di decorazione. Dipende
dalle dimensioni della nostra mano, e quelle - almeno per ora - non sono cambiate,
con buona pace di Bill Gates.
vero che la tecnologia ci promette delle macchine con cui potremmo esplorare
via computer le biblioteche di tutto il mondo, sceglierci i testi che ci interessano,
averli stampati in casa in pochi secondi, nei caratteri che desideriamo - a secon-
da del nostro grado di presbiopia e delle nostre preferenze estetiche - mentre la
stessa fotocopiatrice ci fascicola i fogli e ce li rilega, in modo che ciascuno possa
comporsi delle opere personalizzate. E allora? Saranno scomparsi i compositori,
le tipograe, le rilegatorie tradizionali, ma avremmo tra le mani, ancora e sempre,
un libro.
Tratto da Umberto Eco, La Bustina di Minerva, Bompiani Overlook 2000
Dopo aver letto il brano, completa.
Problema .................................................................................................................
.................................................................................................................................
Qual la tesi dellautore?
.................................................................................................................................
.................................................................................................................................
Ci sono argomentazioni che avvalorano la tesi? Scrivile.
.................................................................................................................................
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IL TESTO ARGOMENTATIVO
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DEGRADO AMBIENTALE
Ci siamo abituati cos bene a una vita ricca di comodit, che non ci accorgiamo
quasi pi del lento, ma progressivo degrado ambientale della nostra meravigliosa
Terra.
Per avere ogni giorno sulla tavola mele rosse e lucenti, niscono nel terreno, nelle
acque dei umi e dei mari quintali di insetticidi mortali.
Per il desiderio di possedere cose nuove, spingiamo le fabbriche a produrre sempre
di pi contribuendo al consumo smoderato della gi scarsa energia a disposizione
sulla Terra. Quando a causa della nostra pigrizia preferiamo usare lauto piuttosto
che fare un po di strada a piedi o in bicicletta, rilasciamo nellaria gas di scarico
che alzano il tasso di inquinamento atmosferico.
Se ci rendessimo conto che il nemico della natura ciascuno di noi, forse ci ri-
corderemmo di spegnere la luce quando usciamo da una stanza, impareremmo a
non buttare via quello che pu essere usato ancora, a spostarci con la bicicletta
o a piedi quando il percorso breve.
Qual il problema affrontato nel testo?
.......................................
Qual la tesi?
.......................................
aspetti positivi
............
............
............
............
............
aspetti negativi
............
............
............
............
............
Conclusione
.............................................
.............................................
..............................................
IL TESTO ARGOMENTATIVO
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guida italiano 5 Marosticane -1.102 102 guida italiano 5 Marosticane -1.1 ticane -1.102 10 02 1022 3 -07-2007 1 0-07-2007 10:18 :18:1 :111
103
DUE OPINIONI SUL WRESTLING
Contro. Il wrestling uno spettacolo antieducativo?
Siamo due ragazze di classe quinta e volevamo dire alcune nostre opinioni sul
wrestling. Noi pensiamo che non bisogna imitare questi atleti, perch, anche se
si intuisce che uno spettacolo, che tutto programmato, danno ugualmente un
esempio di violenza esasperata. Questo sport non brutto in s, dipende da chi
lo guarda. Certo che se qualcuno lo imita proprio povero di materia grigia.
Ci sono comunque dei bambini che lo imitano, ma non conoscendone le regole e
non essendo in grado di fermarsi in tempo, rischiano di farsi male veramente.
Comunque, per concludere, pensiamo che sia meglio per i bambini e anche
per gli adulti guardare qualche bel documentario sugli animali o sullambiente;
se proprio ci piace il movimento e lazione, ci sono tanti bei telelm che hanno
come protagonisti animali.
Fabiana e Giulia
A favore. A tutti i ragazzi anti-wrestling smettetela! Come fate a giudicarlo, se non
lo conoscete neppure? Scommetto che non avete provato nemmeno a vederlo, io
lo guardo ormai da due anni. E anche per me agli inizi era tutta una sciocchezza,
ma poi ho cominciato a capire: il wrestling una strana disciplina, dove regnano
tre importantissimi argomenti: ossia sport, intrattenimento e creativit.
uno sport movimentato, perch i contendenti sono acrobati. E per essere acro-
bati ci vuole molto allenamento e quindi seriet, per non far male e per non farsi
male. Lintrattenimento il bello del wrestling, perch crea intrighi e momenti
liberatori che nessun altro sport ha. La creativit, inne, fondamentale per far
avvicinare la gente, che si appassiona guardando incontri unici e divertenti.
Questo il wrestling. Non sono pagliacci. Non spazzatura. Chiaro?
Laura 92
Argomento
.................................................................
Opinione di Laura
.............................................................
...........................................................
Opinione di Fabiana e Giulia
.............................................................
...........................................................
Conclusione
...................................................
...................................................
...................................................
IL TESTO ARGOMENTATIVO
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guida italiano 5 Marosticane -1.103 103 guida italiano 5 Marosticane -1.1 Marosticane -1.103 10 03 1033 30-07-2007 10:18 :18:1 :111
104
Leggi la seguente affermazione e scegli, tra quelle proposte, largo-
mentazione migliore per sostenerla.
LAMICIZIA TRA COMPAGNI DI CLASSE MOLTO IMPORTANTE
1) Lamicizia tra compagni di classe molto importante. Io a scuola ho molti com-
pagni, ma non tutti sono miei amici. I due miei migliori amici si chiamano Giorgio
e Francesco. Giorgio piccolo, biondino e molto simpatico. Lui mi aiuta spesso
nei compiti ed sempre pronto a sostenermi nei momenti brutti. Francesco lo
conosco dalla scuola materna: robusto e pacioccone e tutti lo chiamano Yoghi.
Spero di averli come compagni anche alla scuola media.
2) Lamicizia tra compagni di classe molto importante. Infatti, con loro passiamo
buona parte della nostra giornata, condividiamo i momenti belli e quelli meno
belli. Sono loro che possono aiutarci nelle piccole difcolt scolastiche oppure
a chiederci aiuto quando ne hanno bisogno. Ai nostri compagni possiamo con-
dare i nostri piccoli segreti, le nostre gioie e i nostri problemi. Con loro giochiamo
durante le pause, facciamo le partite di palla rilanciata in palestra, andiamo alle
gite. Inoltre in classe che impariamo a comportarci con gli altri, a rispettare le
regole e le persone, e quindi solo se siamo capaci di farci degli amici a scuola
sapremo poi farci degli amici nella vita.
3) Lamicizia tra compagni di classe molto importante. Lo dicono sempre anche
le nostre insegnanti che sono stufe di vederci litigare continuamente per stupidi
motivi. Questa non sembra una comunit dicono da grandi, se continuate cos
nessuno vorr essere vostro amico.
Per me laffermazione pi efcace la numero . Perch
.....................................................................................
Scrivi la tua argomentazione su questo tema.
.....................................................................................
.....................................................................................
IL TESTO ARGOMENTATIVO
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guida italiano 5 Marosticane -1.104 104 guida italiano 5 Marosticane -1.104 104 rosticane -1.104 104 30-07-2 7 1 007 10:18 :18:1 :111
105
IL CONDIZIONAMENTO
Luomo, vivendo insieme con gli altri, non completamente libero, ma deve rispet-
tare le leggi della comunit.
Non solo. Ciascuno ha bisogno dellaiuto degli altri, ma anche della loro appro-
vazione. Tu, ad esempio, hai bisogno di sentire che le persone con le quali vivi
ti vogliono bene, sono contente di te, ti approvano. Per questo motivo cerchi di
comportarti come vogliono i tuoi genitori ed i tuoi maestri, e se fai qualcosa che
a loro non piace cerchi di tenerla nascosta per non essere disapprovato; cerchi
anche di piacere ai tuoi compagni parlando, vestendoti e giocando come loro.
Il tuo comportamento, per, non dipende soltanto dalle persone che ti sono pi
vicine, ma anche dalle cose che vedi, che senti, che leggi. I ragazzi, ad esempio,
hanno la tendenza a imitare, nei gesti e nel linguaggio, gli eroi dei fumetti che leg-
gono, o dei lm che vedono; a chiedere giocattoli molto pubblicizzati; a indossare
capi di abbigliamento imposti dalla moda; a mangiare le merende e i gelati che
la pubblicit suggerisce. Tutto questo signica che, poich viviamo insieme agli
altri, le cose che facciamo e che pensiamo non dipendono soltanto dalla nostra
volont ma anche dalla volont e dal modo di pensare degli altri, che inuiscono
sulle nostre scelte, cio che ci condizionano.
Bianca Maria Ribetto, Educazione civica, SEI
Analizza questo brano completando lo schema.
Qual il problema affrontato nel testo?
.......................................
Qual la tesi? .........................................................................................................
......................................
aspetti positivi
............
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aspetti negativi
............
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Conclusione
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IL TESTO ARGOMENTATIVO
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106
INDIFESA E OFFESA
Leggi con attenzione il seguente testo.
Nanni si avvicin ad un albero e rimase ferma. Limpermeabile, essendo di colore
scuro, bruno, contribuiva a nasconderla. I ragazzi si stavano divertendo come
matti, quindi Nanni pens che non lavrebbero vista. Ma uno di loro guard casual-
mente dalla parte dove stava lei e cominci a gridare: - La Nanni! La Nanni!
E le lanci un ramoscello di pino. Quel pezzo di legno la colp sul collo. Le fece
male. Gli altri si unirono al primo e cominciarono a tirarle ramoscelli gridando:
- La Nanni!
Nanni grid, nascondendosi il viso tra le mani.
- Lasciatela in pace; non vedete come frigna? - disse Josefa.
Solo allora la Nanni si accorse che stava piangendo. Si asciug le lacrime e si
vergogn. I bambini cominciarono a prenderla in giro.
- Piange sempre per niente - disse uno dei ragazzi con disprezzo.
IMPROVVISAMENTE Nanni si rianim. Cominci a correre.
Josefa le corse dietro, schizzando acqua da tutte le parti.
- Perch scappi? - le chiese - Dovresti difenderti, sarebbe molto meglio, io, i
rametti, glieli avrei tirati sulla testa!
Nanni cerc il fazzoletto e si asciug la faccia. Non riusciva a dire una parola e
si limit a sospirare...
da Leggo in... Hannelore Valencak
Esegui.
ARGOMENTO O TEMA: come comportarsi in situazioni di conitto.
Io farei cos ...........................................................................................................
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TRACCIA DEL TEMA:
Spesso i ragazzi si trovano in situazioni di conitto, nelle quali qualcuno pu es-
sere vittima di derisioni, scherzi, accuse, aggressioni verbali o siche. Ti sei mai
trovato in situazioni simili? Tu come ti comporti? Esprimi la tua opinione e quella
altrui su questo argomento.
Il testo che hai appena letto narrativo perch racconta un episodio accaduto
a dei ragazzi. Esso per ci offre lo spunto per discutere intorno ad un argo-
mento sul quale ognuno di noi pu esprimere le sue opinioni, sostenendole
con argomentazioni e ragioni.
IL TESTO ARGOMENTATIVO
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Immagina questa situazione:
sei a casa e stai pranzando con la tua famiglia, hai in mente di chiedere il permesso
di acquistare un nuovo videogioco con i tuoi risparmi.
Sai, per, che tua mamma contraria perch ha paura che tu non studierai ab-
bastanza e tuo pap ritiene che i video giochi siano delle stupidaggini che fanno
male agli occhi e al cervello.
Come prepareresti la tua richiesta?
Tesi della mamma
Poi giochi solamente.
I compiti, questanno, sono di
pi e pi impegnativi.
Hai altri giochi, non te ne serve
uno nuovo.
Ti conosco, prima giocheresti
e poi studieresti.
Tesi del pap
I video giochi rovinano la vista
perch le luci e le azioni sono vio-
lente.
Esistono tanti altri modi per gio-
care.
Potresti leggere.
Le tue controtesi
Tutti hanno i videogiochi.
I videogiochi aiutano il cervello a svilupparsi.
Se posso acquistare il videogioco prometto che mi impegner nello studio.
In fondo user i miei risparmi.
Scrivi il tuo discorso.
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IL TESTO ARGOMENTATIVO
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VIDEOGIOCO: S O NO?
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RACCONTARE I SENTIMENTI
Sentimenti - stati danimo - sensazioni
gioia paura seriet divertimento
tenerezza dolore attenzione felicit
amore dispiacere simpatia tristezza
ira egoismo noia entusiasmo
antipatia meraviglia contentezza soddisfazione
rabbia sollievo solitudine vivacit
malinconia preoccupazione cattiveria amore
spensieratezza
Questi sono sentimenti che tu puoi incontrare. Dividi quelli che secondo
te fanno star bene da quelli che non fanno star bene.
fanno star bene non fanno star bene
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IL TESTO SUI SENTIMENTI
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LE PAROLE DEI SENTIMENTI
SENTIMENTI: gioia, contentezza, allegria, serenit/felicit... dolore, afizione, tri-
stezza, dispiacere, malinconia, angoscia... amore, affetto, tenerezza, benevolenza,
simpatia, amicizia, rispetto, stima, riconoscenza, gratitudine... antipatia, avversione,
malevolenza, disamore, risentimento, freddezza, indifferenza, ingratitudine, gelo-
sia... vergogna, timidezza, confusione, inquietudine, trepidazione... paura, timore,
spavento, panico, terrore, sgomento...
UN SENTIMENTO PU ESSERE: alto, forte, grande, intenso, profondo, vivo...
buono, delicato, dolce, tranquillo, elevato, generoso, gentile, nobile, onesto, ottimo,
retto, squisito... genuino, schietto, sincero, verace, vero... debole, acco, languido...
falso, nto, insincero, super ciale... brutto, cattivo, gretto, ignobile, meschino, rozzo,
volgare.. durevole, costante, occasionale, improvviso, momentaneo, passeggero,
fuggevole...
UN SENTIMENTO PU: afferrare, assalire, cogliere, invadere, prendere, dominare,
sconcertare, sconvolgere, sgomentare...
UN SENTIMENTO SI PU:
avere, nutrire, provare, sentire, percepire, avvertire, dominare, vincere, superare,
controllare... manifestare, mostrare, esprimere, nascondere...
I SEGNI CHE CI FANNO CAPIRE CHE SI STA PROVANDO UN SENTIMENTO.
- Lespressione degli occhi.
- I movimenti della bocca e delle guance.
- Limpallidire o larrossire del volto.
- Limperlarsi di sudore o il corrugarsi della fronte.
- I gesti delle mani e delle braccia.
- I movimenti del corpo, landatura.
- Lo strascicare dei piedi.
- Lincurvare delle spalle.
- Il piegare il capo.
- Lintonazione della voce e le parole.
Osserva una persona della tua famiglia in una situazione in cui il suo comporta-
mento particolarmente signicativo, per esempio durante una telefonata noiosa
o larrivo improvviso di una persona alla porta.
Che cosa noti di particolare nel suo comportamento?
Secondo te quale sentimento rivela nei segni esteriori? Descrivi.
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IL PAP NON ARRIVA
(Il pap di Joakim malato e depresso. A volte esce e non si sa dove va. Anche
questa volta uscito e non torna. Joakim e la mamma attendono in casa).
Ora non restava che aspettare. Ciascuno in una poltrona, e aspettare.
La mamma e Joakim erano stanchi. Le faccende di casa erano faticose, soprattutto
per la mamma, gi distrutta quando tornava dal lavoro.
Fuori era calata loscurit. Fioche luci facevano capolino tra i rami del parco.
A cena la mamma e Joakim avevano mangiato uove fritte. La mamma non se lera
sentita di preparare altro.
Nella stanza cera un silenzio assoluto. I rumori del trafco si udivano cos forti,
come se le automobili entrassero in casa, pens Joakim. Nellappartamento al piano
di sopra qualcuno camminava avanti e indietro. Raramente dallalto provenivano
rumori. Un rubinetto sgocciolava in cucina. Joakim non se ne occup.
Era atroce aspettare. Qualche volta bello e divertente aspettare. Per esempio a
Natale, oppure quando sai con certezza che tra unora la mamma, oppure il pap,
arriver con una sorpresa. Ma brutto starsene ciascuno nella propria poltrona
senza dire nulla. Starsene seduti senza far niente. E pensare a pap che uscito
in zoccoli e giacca a vento, e pu essere andato ovunque.
Di quando in quando Joakim guardava la mamma: ssava nel vuoto. Poi le pal-
pebre si chiusero lentamente come se si stesse addormentando. Trasal e riapr
gli occhi. Joakim aveva male dentro. Prima gli capitava di mettersi a piangere, ma
adesso no. Incroci le gambe nella poltrona. Lansia gli gelava il sangue n nelle
dita dei piedi.
Il tempo si arresta; quando si aspetta non passa mai. A Joakim sembrava di essere
seduto l da ore, ma lorologio sulla libreria indicava che erano passati solo venti
minuti. Strano. Era sicuro che fossero trascorse molte ore.
Gli sembrava di avere dei compiti da fare, ma non ne aveva voglia. E come, se suo
padre poteva essere ovunque?
Non gli rimaneva che aspettare.
Tormod Haugen
Il testo esprime il senso disperato dellansia e dellattesa, soprattutto con il silenzio
della mamma e di Joakim.
Sottolinea nel testo le parti in cui si esprime lattesa e riscrivile nel tuo
quaderno perch ti possono servire per i tuoi testi.
IL TESTO SUI SENTIMENTI
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UNAMICIZIA FRA COETANEI
La semplicit della vita campestre mi apr lanima allamicizia. Labitudine di vivere
insieme in una condizione di particolare tranquillit mi un molto teneramente a
mio cugino Bernardo. Dopo poco tempo nutrii per lui sentimenti pi affettuosi di
quelli che avevo provato per mio fratello e che non si sono mai cancellati. Le nostre
occupazioni, i nostri divertimenti, le nostre tendenze erano uguali: eravamo soli e
coetanei, ognuno di noi aveva bisogno di un compagno.
A tutti sembrava che fosse Bernardo ad avere un ascendente su di me, ma quando
eravamo soli ne avevo io su lui: e questo ristabiliva lequilibrio. Nei nostri studi, gli
suggerivo la lezione quando esitava. Finito il mio compito, lo aiutavo quasi sem-
pre a fare il suo, e nella scelta dei giochi il mio gusto, pi vivo, gli serviva sempre
da guida. Insomma i nostri caratteri andavano cos bene daccordo e lamicizia
che ci univa era cos vera che in pi di cinque anni, durante i quali fummo quasi
inseparabili, ci picchiammo sovente (lo confesso) ma non fu mai necessario che
ci venissero a separare. Mai un nostro litigio dur pi di un quarto dora e mai una
sola volta luno dette la colpa allaltro.
JJ. Rousseau Le confessioni Sansoni i
Come lautore descrive la sua amicizia con Bernardo? Con che parole?
..
Che cosa signica questa frase: A tutti sembrava che fosse Bernardo ad avere
un ascendente su di me, ma quando eravamo soli ne avevo io su lui: e questo ri-
stabiliva lequilibrio.
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Secondo te che cosa fa di questa amicizia unamicizia speciale?
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IL TESTO SUI SENTIMENTI
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UNAMICIZIA CHIUSA O APERTA?
Quando frequentavo la scuola elementare ero molto amico di Nino, il mio compagno
di banco. Con la scusa di fare i compiti assieme, avevo preso labitudine di andare
ogni pomeriggio a casa sua. Nino abitava poco lontano da me, in un casamento
popolare di via Rosolino Pilo dove i ragazzi vivevano praticamente sulle scale, tra
un pianerottolo e laltro. Lappartamento era piccolissimo e appena noi terminava-
mo di fare il compito la sua mamma ci mandava fuori perch non sporcassimo la
stanza. Sulle scale, dunque, si cement la nostra amicizia, mentre giocavamo con
le gurine.
Un giorno, arrivato da Nino, lo trovai seduto sui gradini in compagnia di un ragazzo
pi grande, che non avevo mai visto.
- Stiamo giocando a carte - disse Nino senza quasi degnarmi di un sorriso. - Ginetto
mi sta spiegando il sette e mezzo...
Di colpo, io che ci venivo tutti i giorni, mi sentii un intruso.
Come si permetteva questo Ginetto tanta familiarit con il mio amico? E perch
Nino gliela concedeva?
Rimasi per un pezzo alle loro spalle, aspettando che nissero, mentre rimuginavo
tra me questi interrogativi. Capivo che per Nino era lusinghiero avere un amico pi
grande, capace di insegnargli dei giochi, ma ci non mi impediva in ogni modo di
soffrirne. Finalmente Ginetto se ne and, lasciandoci soli. Allora Nino mi disse con
naturalezza:
- Adesso ti insegno come si fa...
Ma io non avevo alcuna voglia di starlo a sentire, ero troppo agitato.
- Unaltra volta, adesso dobbiamo fare i compiti - risposi sostenuto.
- Come vuoi. Ma se Ginetto torna domani potremmo giocare tutti e tre.
Anzich placarmi, lofferta mi fer. Al punto che per alcuni giorni non mi feci vedere
in via Rosolino Pilo. Ero deluso da questa intrusione. Credevo di avere con Nino
unamicizia esclusiva, invece mi rendevo conto che un qualunque ragazzo poteva
prendere il mio posto.
Nelle ore di scuola evitavamo di parlarne, ma lombra di Ginetto era tra noi. Non ci
facevamo pi le condenze, n ci scambiavamo le merendine: ciascuno gustava
la sua senza farla assaggiare allaltro.
Dopo lequivoco... lintesa.
Una mattina, mentre Nino era interrogato sulla lezione di geograa che ci era stata
assegnata, mi venne istintivo venirgli in soccorso. Il maestro Broggi gli aveva chiesto
i nomi dei capoluoghi dellEmilia.
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- Bologna, Ferrara, Forl, Modena, Pa... Pa... - ripet Nino, guardandomi.
Parma suggerii con le labbra. E lui rincuorato, disse deciso:
- Palermo!
Ci fu una risata in tutta la classe. Quando Nino torn al posto mi lanci unocchiata
piena di risentimento.
- Mi hai fatto sbagliare apposta, vero? - bisbigli al mio orecchio.
- No, io ti avevo suggerito giusto. Sei tu che hai capito male...
Vidi che aveva le lacrime agli occhi dalla rabbia.
Questa volta era toccato a lui sentirsi tradito...
Facemmo per quasi subito la pace, e da allora non fui pi geloso della sua amicizia
con Ginetto.
C. Castellaneta, Uninfanzia italiana, Mursia
Rispondi sul quaderno.
1. Di chi era amico lo scrittore (Carlo) quando frequentava la scuola elementare?
2. Dove e come si cement questa amicizia?
3. Quale fatto turb la bella intesa che cera fra i due amici?
4. Di che cosa Carlo si rese conto?
5. Che cosa prov?
6. Come reag?
7. Il rapporto tra Carlo e Nino sub dei cambiamenti?
8. Se s, quali? Perch?
9. Che cosa avvenne una mattina a scuola?
10. Che cosa prov Nino?
11. Come reag? Perch?
12. Quando i due amici fecero pace?
13. Che cosa da allora cambi nellanimo di Carlo?
Ti mai capitato di vivere una situazione simile a quella dei due ragaz-
zi? Racconta.
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PER RACCONTARE UNAMICIZIA
Nomi dell amicizia: fratellanza, fraternit, affetto, amore, tenerezza, rispetto, ge-
nerosit, premura, sincerit, conforto, aiuto, gentilezza, cortesia, perdono, fedelt,
speranza, gioia, comprensione, stima, alleanza, lealt, vincolo....
Aggettivi dellamicizia: fresca, dolce, delicata, fragile, viva, bella, calda, fedele,
generosa, cara, sentita, sincera, schietta, cordiale, riservata, profonda, lunga,
breve, falsa, incerta, affettuosa, fraterna, consolante, data, leale, intelligente,
comprensiva, gentile, buona, cattiva...
Verbi dellamicizia : affratellare, compatire, aiutare, perdonare, rispettare, stima-
re, comprendere, confortare, consigliare, fraternizzare, fare amicizia, coltivare,
conservare, mantenere, difendere, rompere, raffreddarsi, legare, donare, gioire,
consolare, suggerire, incoraggiare...
Modi di dire e proverbi : amico del cuore; amico dinfanzia; amico per la pelle; chi
trova un amico trova un tesoro ; Uomo senza amicizia - castello senza mura
(I. DA TODI) ; Lamico come lombra : ti segue nch c il sole ; Un amico
colui che indovina sempre quando si ha bisogno di lui (I. RENARD)...
Savaresi, Avviamento alla composizione secondo il metodo sensoriale, Giunti
Che caratteristiche deve avere, per te, un amico?
Il mio amico
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PAURA - PANICO
RITORNO A CASA CON UNA BRUTTA NOTA
Laltro giorno andai a scuola contenta perch credevo di sapere bene la lezione.
Appena entrai in classe, il maestro fece togliere il libro della lezione e mi interro-
g. Appena mi alzai mi prese una forte emozione che mi fece dimenticare tutta la
lezione.
Allora il maestro mi chiam con il quaderno alla cattedra e, arrabbiato, mi scrisse
una brutta nota per il pap. La mattina, a scuola, fu lunga per me e rimasi mogia
mogia nel banco.
Arriv lora di uscire. Era una bella e serena giornata piena di sole, ma non ci
pensavo: pensavo allo zaino che conteneva la brutta nota e a casa dove di sicuro
le avrei prese. Lentamente mi avvicinavo a casa e il mio dolore e la mia paura
aumentavano; rasentavo i muri e non parlavo con nessuno.
Entrai in casa pian piano.
La mamma mi venne incontro e mi vide bianca; allora mi domand: Cosa
c?.
Subito risposi: Ho meritato una brutta nota e scoppiai in pianto.
La mamma mi calm, ma quando ritorn il pap glielo disse.
Egli si arrabbi e mi rimprover forte.
Ma adesso tutto passato e speriamo che non succeda pi.
Per, prima di dirlo alla mamma, provavo un forte dolore dentro di me, e quanti
pensieri tristi mi passarono per la testa!
Savaresi
Rispondi alle domande.
1. Che cosa succede alla protagonista?
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2. Perch non ha saputo rispondere?
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3. Che cosa ha fatto il maestro?
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4. Sottolinea le parole che indicano il sentimento provato dalla bambina.
5. Perch, secondo te, la bambina ha cos paura di portare a casa una nota?
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6. Ti sei mai trovato nella stessa situazione? Se s, racconta.
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ALICE PRESA DAL PANICO
Era uno dei primi giorni di scuola media: ancora non ero in condenza con i com-
pagni e non conoscevo bene la professoressa, mi sentivo poco sicura di me e un
po imbarazzata.
Questa era la mia situazione quella mattina mentre la signora Colaier, linsegnante
di matematica, stava interrogando.
Improvvisamente, nel momento in cui meno me lo aspettavo, sentii la sua forte voce
che esclamava tranquilla: Alice Sturiale.
Ed ecco mi si irrigidirono i muscoli, la classe scomparve allimprovviso dalla mia
mente, la penna mi cadde di mano!
Che reazione esagerata! pensai Devo stare tranquilla! In fondo non mi ha detto
ancora niente di cos spaventoso!!
La professoressa non aspett che io mi tranquillizzassi e mi chiese che cosa era
il quoziente. L per l pensai: Questo lo so! e feci per rispondere. Ma, quando
provai ad aprire bocca, tutto quello che sapevo si dilegu, sentii dentro il vuoto
pi totale, come se nella mia mente si fosse formato un buco profondissimo e la
risposta che dovevo dare fosse caduta l dentro.
I compagni avevano improvvisamente interrotto il chiasso e si erano immobilizzati
con lo sguardo puntato su di me. Tutti stavano aspettando che io parlassi. Non
sapevo pi cosa fare perch proprio non riuscivo ad aprire bocca.
Cos la professoressa fece rispondere a un ragazzo che aveva la mano alzata
come tanti altri. Solo in quel momento mi si sciolsero le labbra e risposi, ma ormai
era troppo tardi!
Che rabbia! pensai Non bisognerebbe mai farsi prendere dal panico!!!.
Alice Sturiale, Il libro di Alice, BUR
Rispondi sul quaderno.
1. Hai avuto qualche volta paura?
2. Che cosa ha suscitato in te questo sentimento?
3. Lhai manifestato con il tuo comportamento? Se s, ricordi come?
Le sensazioni del panico: quali vengono anche a te?
Mi sento un buco nello stomaco.
Si irrigidiscono i muscoli.
Mi sento poco sicuro di me.
Non riesco pi a vedere nitidamente quello che sta intorno a me.
Proprio non riesco ad aprire bocca.
La gola mi si secca.
Nella mia mente si forma come un buco nero profondissimo.
Il cuore batte allimpazzata.
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Le parole per descrivere la paura.
La paura un turbamento del nostro animo, spesso improvviso e forte, che si
prova al pensiero o alla presenza di un pericolo vero o apparente .
: spavento, terrore, fa, spaghetto, sospetto, inquietudine, tremarella,
ansia, tremore, panico, timore, sgomento, trepidazione, batticuore, tremacuore,
smarrimento, allarme, apprensione, costernazione, orrore, ribrezzo, sbigottimento,
tremore, timidezza, indecisione, smarrimento, scoraggiamento, vigliaccheria...
: coraggio, ardimento, intrepidezza, audacia, animo, sicurezza, forza
danimo, sangue freddo, eroismo, baldanza, valore, prodezza, ardire, spavalderia,
avventatezza, spirito, prontezza, decisione, prodezza, slancio...
: aver paura della propria ombra; avere una paura del diavolo; morire
o crepare di paura; avere il coraggio della paura; mal non fare e paura non avere;
la paura fa novanta...
(la paura pu essere): tremenda, terricante, improvvisa, piccola, breve,
grande, duratura, invincibile, spaventosa, inaspettata, violenta, misteriosa, imma-
ginaria, sciocca, implacabile, terribile, noiosa, cieca, pazza, allucinante...
che esprimono una gradazione della paura che si prova o si incute: impau-
rire, impallidire, tremare, arrossire, svenire, far spaventare, sobbalzare, balbettare,
palpitare, intimorire, sospettare, tormentare, oscillare, soffrire, sussultare, sudare,
ansimare, scappare, nascondere, ammalare, sospirare, inquietare, innervosire,
impazzire, rabbrividire, trasalire, allibire, spaurire, allarmare, costernare, sbigottire,
atterrire...
: spalancati, sgranati, spaventati, terrorizzati, ssi,
sbarrati, sospettosi, pensierosi...
: pallido, rosso, avvampato, impaurito, sudato, sbigotti-
to...
Rid. da Savaresi
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UNA PAURA CHE SCONVOLGE
Quando stavo per rincasare, provavo sempre un vago timore di non ritrovare la casa,
i genitori, le cose consuete. Dimenticavo quel timore appena imbucato il portico.
Sbucavo dai portici ritornando da scuola, di corsa; ma sul punto di imbucare la
piazza, rallentavo, incerta, dubbiosa; paralizzata dalla vista di due cagnolini, che
stavano per lo pi accucciati nel mezzo della strada. Erano madre e glio.
Alzavo gli occhi alle nestre di casa. La mamma e Ciota affacciate insieme mi fa-
cevano segno di avvicinarmi, di non temere; ma intanto ridevano, e ci mi faceva
disperare di qualsiasi aiuto.
Decidevo di tentare Ialtra sorte. Facevo dietro-front, oltrepassavo la panetteria dan-
golo. II percorso, lungo, mi consentiva una tregua... Arrivata davanti alla caserma,
svoltavo. Fino alla porta di casa, che era a met strada, non cera altro che muri.
Ma in fondo cera un altro cane: Blesilla. Dovevo arrivare alla porta senza farmi no-
tare da Blesilla. Pareva dormisse; ma quando gi mi consideravo salva, scattava,
strepitava e, peggio, mi veniva incontro. Meglio i cagnolini, che almeno saltavano
sul posto. Tornavo indietro.
I cani erano ancora I. La mamma non era pi alla nestra. Disperata facevo, ormai
stancamente, un altro tentativo di l. Non mi riesce di ricordare il momento in cui
dovevo pur nire collinlare Iuno o Ialtro ingresso, con il cuore in gola.
L. Romano, La penombra che abbiamo attraversato, Einaudi
Nel brano autobiograco la scrittrice descrive una situazione in cui, da
bambina, era completamente dominata dalla paura. Rispondi.
Quali espressioni del testo rivelano in modo efcace il suo forte turbamento dani-
mo?
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Quali pericoli suscitavano nella bambina un sentimento cos sconvolgente?
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Erano pericoli reali o immaginari o accresciuti dalla sua immaginazione?
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Da quali espressioni del testo puoi capirlo?
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IL TESTO SUI SENTIMENTI
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I GRADI DELLA PAURA
Nel brano la scrittrice parla per due volte di timore e mai di paura.
In realt, per, presenta una serie di atteggiamenti da cui emerge un turbamento
danimo assai pi intenso di quello espresso dalla parola timore.
Per capire meglio il signicato delta parola paura confrontiamolo con quello dei
suoi sinonimi:
- paura: un forte turbamento danimo per un pericolo presente o prossimo, reale
o immaginario o accresciuto dallimmaginazione;
- timore: una paura meno forte, meno intensa;
- terrore: una paura pi intensa, pi irragionevole, meno dominabile;
- spavento: una paura intensa, ma soprattutto improvvisa, momentanea;
- panico: una paura che invade improvvisamente di fronte a un pericolo reale o
immaginario, togliendo la capacit di riessione e spingendo alla fuga o ad atti
inconsulti;
- preoccupazione: una paura molto ragionata, per qualche cosa che prevediamo
possa succedere.
Rispondi alle domande.
Hai avuto qualche volta timore o paura o terrore? ..................................................
Ti sei a volte preoccupato o spaventato? ...............................................................
Se s, quando? ........................................................................................................
Perch? ...................................................................................................................
Che cosa hai provato? ............................................................................................
Come ti sei comportato? Racconta..........................................................................
.................................................................................................................................
.................................................................................................................................
IL TESTO SUI SENTIMENTI
Collega le espressioni con le parole della paura.
- Brr... c un cane!
- Aiuto! C un topo in cantina!
- La macchina sband e lui perse il controllo..
poi tutto divent buio.
- Ho studiato, come mai non ricordo niente?
- Come mai la mamma ancora non arriva?
PAURA
PANICO
PREOCCUPAZIONE
TERRORE
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IL TESTO SUI SENTIMENTI
LA MAESTRA GRANDI
La quinta era diversa. Era lanno di preparazione per la scuola media. Quinta voleva
dire esami da passare. Voleva dire meno giochi. Voleva dire veri giudizi sulle schede
di valutazione. Ma soprattutto, voleva dire la maestra Grandi.
Cerano sette insegnanti di quinta: due di matematica, due di scienze, due di studi
sociali, solo uno di lingua. Nella lingua, la maestra Grandi aveva il monopolio. E
anche una certa fama. Aveva una vecchia macchina azzurra che usava per venire
a scuola tutte le mattine, con la pioggia e con il bel tempo, con la neve e la tormen-
ta, con la grandine e il tornado. Vantava un irraggiungibile record di presenze che
durava da pi tempo di quanto si riuscisse a ricordare.
Era piccolina, per essere uninsegnante. In quinta cerano dei ragazzi pi alti di lei.
Ma la signora Grandi sembrava un gigante. Erano i suoi occhi a fare quelleffetto.
Erano grigio scuro, e quando li accendeva al massimo riuscivano a farti sentire un
granello di polvere. Sapevano anche scintillare e ridere, e i bambini dicevano che
era brava a scherzare, a volte. Ma non erano le sue battute a renderla celebre. Tutti
erano sicuri che avesse la vista a raggi X. Non era nemmeno il caso di pensare a
masticare la cicca in un raggio di dieci metri da lei. E a lei non importava se eri o
non eri in quinta, perch tanto prima o poi ci saresti passato, e saresti stato suo
scolaro.
Andreiw Clements, Dritta, Bompiani
Sottolinea le frasi pi signicative e riscrivile.
Puoi tenerle come esempio per quando descrivi una persona.
...................................................................................................................................
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Usa la descrizione di una maestra molto rigida e severa per raccontare
una storia ricca di emozioni.
In un freddo giorno di dicembre la maestra Zanzi stava spiegando nella sua clas-
se. Un bambino, Bruno, era riuscito ad andare in bagno, ma dato che era molto
preoccupato e spaventato dalla maestra non voleva pi uscire.
Racconta lo stato danimo di Bruno e i suoi pensieri.
..........................
........
La maestra si accorse che Bruno non tornava e cos and a prenderlo.
Descrivi la maestra che preoccupa cos tanto Bruno.
........
..............................
La maestra trov Bruno spaventato.
Alla maestra dispiace tanto che Bruno sia cos preoccupato. Che cosa
potrebbe dire per tranquillizzarlo? Cosa potrebbe fare? Racconta.
..........................
..........................
..........................
Inventa ora il nale...............
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..........................
IL TESTO SUI SENTIMENTI
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122
UNIT DI APPRENDIMENTO: SCRIVERE TESTI
Obiettivi formativi
- Utilizzare il co-
dice verbale per
poter esprimere il
proprio pensiero,
le proprie emo-
zioni, la propria
fantasi a con l o
scritto.
Conoscenze
- Differenze essenziali tra
orale e scritto.
- Funzioni che distinguono
le parti del discorso.
- Strategie di scrittura
adeguate al testo da pro-
durre.
- Pianicazione elementa-
re di un testo scritto.
- Operazioni propedeuti-
che al riassumere e alla
sintesi.
Attivit
- Scrivere testi coerenti e coesi
nel rispetto delle varie tipologie
testuali.
- Elaborare in modo creativo testi
di vario tipo.
- Progettare a gruppi o individual-
mente uno schema o una scaletta
mirati alla produzione di un testo
scelto o assegnato.
- Dato un testo orale-scritto, pro-
durre una sintesi orale-scritta
efcace e signicativa.
Contenuti
- Trovare tanti modi di iniziarte i testi e di concluderli.
- Scoprire tipologie nuove: descrizioni soggettive o connotative, narrazioni con
le tecniche linguistiche particolari (ash forward, monologo interiore, montaggio
parallelo, ash back), narrazioni che raccontano emozioni, gialli, testi umoristici,
cronaca giornalistica, interviste, verbali...
Competenze
- Utilizzare in modo efcace le tecniche dello scritto per comunicare con gli altri.
SCRIVERE TESTI
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guida italiano 5 Marosticane -1.122 122 guida italiano 5 Marosticane -1.1 Marosticane -1.122 12 22 1222 30-07-2007 10:18:5 :18:511
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Per scrivere un testo a volte hai bisogno di un buon inizio.
Inizi particolari li puoi ricercare nelle prime pagine dei libri della tua biblioteca, di
quella della tua classe o quella comunale.
Fai questo esercizio di ricerca: individua da quale aspetto iniziano i tuoi libri.
A. Tempo
B. Luogo
C. Dialogo
D. Notizie sul personaggio
E. Riessione personale
Titolo del libro ......................................................................................................
Inizio ....................................................................................................................
Titolo del libro .......................................................................................................
Inizio ....................................................................................................................
Titolo del libro ......................................................................................................
Inizio ....................................................................................................................
Titolo del libro .......................................................................................................
Inizio ....................................................................................................................
Quale ti piace di pi?
...............................................................................................................................
...............................................................................................................................
...............................................................................................................................
SCRIVERE TESTI
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guida italiano 5 Marosticane -1.123 123 guida italiano 5 Marosticane 1. guida italiano 5 Marosticane -1.123 123 123 30-07-2007 10:18:511
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Un sorrisino compiaciuto aleggiava sulle labbra del bambino.
Oliver nacque in un ospizio.
Cera a Anghiari un bravo pentolaio che un giorno fece tre pentole di un bel
rame sbalzato.
Durante lestate, nelle mattinate piene di sole o nelle calme ore della sera, le
rondini intessevano il loro voli sopra i tetti delle case.
Quante lingue esistono al mondo? Si domandava quella sera Martina.
Il punto in cui si trova il Polo Sud collocato allinterno di un vasto continente,
lAntartide, grande come lEuropa e lAustralia unite.
Le 8.30 in punto. Luisa decise, sia pur di malavoglia di alzarsi. Lattendeva una
giornata impegnativa.
Ho fatto la guerra, ragazzi miei. Nellinsieme non credo di essermi comportato
peggio di tanti altri soldati.
Un tempo lontano, quando avevo sei anni, vidi un magnico disegno.
Certe volte, la foto a colori del nonno, appeso in sala da pranzo, sembra viva.
- Sta molto attento - gli disse la madre - questo mondo pericoloso per un
topino.
Non era la prima volta che scoppiava un litigio durante la colazione, al numero
4 di Privet Drive.
A. Tempo
B. Luogo
C. Dialogo
D. Notizie sul personaggio
E. Riessione personale
Individua a quale aspetto, tra quelli nel riquadro, si riferiscono questi
inizi. A volte puoi usare anche due lettere.
SCRIVERE TESTI
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PROPOSTE VARIE PER SCRIVERE
Scegli il gruppo di parole che preferisci e scrivi poi un racconto.
Evidenzia le parole allinterno del testo sottolineandole.
Cerca nel vocabolario il signicato delle parole che non conosci.
Parole romantiche RACCONTO SENTIMENTALE.
Amore, tenerezza, pulsazioni, avvampare, tremori, luccichio, equivocare, allibito,
inesorabile, lenire.
Parole di paura RACCONTO DI PAURA.
Refurtiva, sangue, angoscia, delitto, indagare, redimere, segregare, annichilito,
diatriba, fuga, giustizia.
Parole di avventura RACCONTO DAVVENTURA.
Complicit, segnalare, fuoco, segreto, tempesta, diario, peregrinare, programmare,
rilevare, fuga, segreto, mappa.
Parole di fantasia RACCONTO FANTASTICO.
Scienziato, navicella spaziale, extraterrestre, base, urlare, intaccare, inoculare,
sinergia, svitare..
Scrivi un testo scegliendo tra le tipologie che trovi qui sotto.
Ricorda che deve contenere le parole date.
Testo di paura:
Buio , stridio, circolare, follia, omicidio, sangue, denuncia, poliziotto.
Testo di fantasia:
Attacco, folletto, indulgente, indovino, puledro, schizzo, serpente, superbo, magia,
alchimista.
Testo davventura:
Diramazione, eroico, euforico, ferocia, fortezza, giaciglio, raggiungibile, segreto,
pietra preziosa, viaggio.
Puoi scrivere il tuo testo individualmente o lavorando con i tuoi compagni a piccoli
gruppi.
SCRIVERE TESTI
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guida italiano 5 Marosticane -1.125 125 gguida italiano 5 Marosticane -1.125 12 1255 30-07-2007 10:18:522
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Scrivi un testo narrativo realistico, RACCONTANDO una giornata par-
ticolarmente noiosa, utilizzando questo schema:
Un giorno ...............................
.................................................
.................................................
.................................................
.................................................
...............................................
...............................................
..............................................
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...............................................
cos
q
u
a
n
d
o
allora
i
n
n
e
considera-
zioni per-
sonali.
...............................................
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..............................................
..............................................
...............................................
...............................................
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SCRIVERE TESTI
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Mi alzo
Scendo
Faccio colazione
serenit
Racconta una mattina in cucina utilizzando questo schema:
Voce della mamma
Luce dalla nestra
Rumori dalla strada
Descrizione della mamma di pri-
ma mattina
Decido di preparare un
dolce, mi preparo
impegno
Descrizione della cucina
Lettura delle istruzioni
Azioni in sequenza
Confusione
Eventuali incidenti
Le fatiche
stanchezza
sudore
male al braccio
continuo sbattere le uova
limpasto diventa duro
difcile mescolare
Il risultato
soddisfazione
in forno
il profumo
descrizione della forma e delle
dimensioni
assaggio
SCRIVERE TESTI
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guida italiano 5 Marosticane -1.127 127 guida italiano 5 Marosticane rosticane -1.127 -1.127 12 1277 3 -07-2007 1 0-07-2007 10:18:53 :18:533
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ARRIVATA LASTRONAVE
Era arrivato il giorno dello sbarco della grande astronave che trasportava lo
zoo interplanetario del professor Hugo.
Le ancate si alzarono verso lalto facendo intravvedere le gabbie. Dietro le
sbarre cerano strani esseri: piccoli animali simili a cavalli che si muovevano
con gesti rapidi e scattanti e cinguettavano con suoni acuti. Gli abitanti della
Terra si avvicinarono, mentre lequipaggio raccoglieva il denaro dei biglietti.
Dopo apparve il professor Hugo in persona, con il mantello multicolore e il
cilindro.
- Popoli della Terra - grid nel microfono - questanno assisterete ad un vero
spettacolo al prezzo di un solo dollaro: il popolo dei ragni-cavalli, portato n
qui attraverso milioni di chilometri nello spazio e con grandi spese.
Avvicinatevi, ascoltateli, studiateli, parlate di loro ai vostri amici. Ma fate in
fretta perch la mia astronave pu restare qui solo sei ore!
La folla era affascinata e inorridita da quelle strane creature che sembravano
cavalli, ma si arrampicavano come ragni. Per tutta la mattina la scena si ripet,
ed oltre diecimila persone slarono davanti alle gabbie incastrate nel anco
dellastronave.
Appena scoccato il termine delle sei ore, il professor Hugo prese ancora il
microfono:
- Amici, ora dobbiamo andare, ma ritorneremo lanno prossimo nello stesso
giorno e alla stessa ora. Se questanno vi piaciuto il nostro zoo telefonate ai
vostri amici delle altre citt.
Circa due mesi dopo, lastronave del professor Hugo scese tra le rocce del
pianeta dei ragno-cavalli, e le strane creature uscirono frettolosamente dalle
gabbie. Il professor Hugo le aspettava fuori per un breve discorso di saluto,
dopo di che i ragno-cavalli andarono verso le loro case tra le rocce. In una
di quelle case, una femmina fu contenta di rivedere suo marito e suo glio.
Balbett un saluto in una strana lingua e corse ad abbracciarli.
- Quanto tempo siete stati via! Vi siete divertiti?
- Il piccolo rimasto incantato. Abbiamo visitato otto mondi e visto le cose
pi strane.
Il piccolo ragno-cavallo disse:
- Il posto chiamato Terra era il pi straordinario. Gli abitanti indossavano co-
perture sulla pelle e camminavano su due gambe.
- Ma non era pericoloso? - chiese la madre.
SCRIVERE TESTI
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- Ma no - spieg il padre - cerano robuste sbarre per proteggerci e siamo sem-
pre rimasti sulla navicella. La prossima volta devi venire anche tu.
E il piccolo aggiunse:
- stato il miglior zoo che abbia mai visto.
Edward D. Hoch, 44 microstorie di fantascienza, Urania n.815
Prova a immaginare quali altre cose strane i protagonisti hanno potuto vedere sulla
nostra Terra.
Fai nta di essere quel piccolo extraterrestre e racconta.
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Scegli alcune situazioni fra quelle che trovi qui sotto e scrivi un rac-
conto.
I nvenzi oni sci ent i f i che
straordinarie
Viaggi nel tempo
Altri universi abitati
Catastro planetarie
Astronavi impazzite
Robot intelligenti al servi-
zio dellumanit
SCRIVERE TESTI
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guida italiano 5 Marosticane -1.129 129 guida italiano 5 Marosticane -1.1 Marosticane -1.129 129 29 129 30-07-2 7 10:18:53 007 10:18:533
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Il racconto di paura un racconto narrativo che ha lo scopo di dare forti emo-
zioni e quindi mira a provocare paura, tensione.
Ricorda che devi servirti molto dei dati sensoriali.
Devi usare:
Personaggi terricanti
Mostri, individui dallaspetto brutto con malformazioni e cicatrici; anche il ca-
rattere deve avere qualit negative malvagie.
Personaggi paurosi o astuti
Per contrasto usa anche personaggi che sono insicuri, paurosi oppure molto
astuti ed intelligenti.
Ambienti particolari
Castelli o case diroccate, boschi, luoghi bui e pericolosi pieni di trappole e
suoni terricanti.
Tempo particolare
Cronologico di solito di notte. o Atmosferico preferibile un brutto tempo, con o
tuoni e lampi, pioggia scrosciante, rafche di vento.
Suoni rumori strani
Grida e lamenti, sibili, battiti, stridii.
Situazioni paurose terricanti
Crea situazioni che devono far paura; crea attesa, ansia, tensione quindi fai
fare ai personaggi azioni pericolose, incantesimi, delitti, azioni sconsiderate.
SCRIVERE TESTI DI PAURA
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Vuoi scrivere un racconto di paura; usa tutti i possibili elementi:
Personaggi terricanti.
Ambienti particolari.
Suoni rumori.
Fatti, situazioni.
Sensazione dei protagonisti.
Amplia il tuo racconto con ricchezza di particolari con lo scopo di fare
paura. Scrivi in prima persona.
Durante unescursione
entrai in una caverna.
La torcia mi si spense mentre
fuori scoppiava un temporale.
Sentii strisciare vicino a me.
Cominciai a scappare.
Arrivai, nalmente dove i miei
genitori, spaventatissimi, mi
stavano aspettando.
Descrizione della caverna
Sensazioni, suoni, rumori.
I miei pensieri. Le mie emozioni.
I rumori di rami spezzati, lo scro-
sciare della pioggia, la sensazio-
ne di bagnato
I miei pensieri, i rimproveri, i visi
preoccupati, i visi sollevati.
SCRIVERE TESTI DI PAURA
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IL FANTASMA DI CANTERVILLE
Qualche tempo dopo il Signor Otis fu svegliato da un furioso rumore in corridoio, fuori
dalla sua stanza. Suonava come un tintinnar di metallo, e sembrava si avvicinasse
sempre pi. Si alz immediatamente, sfreg un ammifero e guard lora. Era luna
esatta. Si sentiva calmissimo e si tocc il polso, che non dava segno di febbre. Lo
strano rumore continuava e, assieme ad esso, ud distintamente un suono di passi.
Sinl le pantofole, prese una piccola boccetta oblunga dal suo ncessaire e apr
la porta.
Proprio di fronte a s scorse, nella pallida luce della luna, un vecchio dal tremendo
aspetto. Aveva gli occhi rossi come carboni ardenti; sulle spalle gli ricadevano cioc-
che arruffate di capelli grigi; gli abiti, di taglio antiquato, erano macchiati e sbrindel-
lati; dai polsi e dalle caviglie gli pendevano pesanti manette e ceppi rugginosi.
Caro signore, disse il Signor Otis, devo insistere, veramente, sulla necessit che
Lei olii queste catene, e a questo scopo Le ho portato una bottiglietta del Lubri-
cante Tammany Sole Nascente. Mi si dice che abbia efcacia completa con una
sola applicazione, e lo confermano, sulla fascetta, diverse attestazioni di alcuni fra
i pi eminenti ecclesiastici dAmerica. Glielo lascio qui, vicino ai candelieri, e sar
felice di dargliene dellaltro se ne richieder.
Con queste parole il ministro degli Stati Uniti lasci la bottiglietta su un tavolino di
marmo e, chiusa la porta, si rimise a letto.
Per un momento il fantasma di Canterville rimase immobile, colmo di naturale indi-
gnazione; poi, scagliando violentemente la bottiglietta sul pavimento lucido, fugg
per il corridoio tra cupi lamenti, emanando unorrenda luce verde...
Oscar Wilde e Oski
Dopo aver letto il brano inserisci la descrizione del fantasma in un tuo
racconto di paura.
Dati visivi: immagina il castello.
...................................................................................................................................
...................................................................................................................................
Aggettivi che caratterizzano il personaggio.
..................................................................................................................................
Cambia latteggiamento del signor Otis da coraggioso in pauroso.
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Inventa il nale. Chi sar a scappare?
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SCRIVERE TESTI DI PAURA
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guida italiano 5 Marosticane -1.132 132 guida italiano 5 Marosticane -1.1 Marosticane -1.132 13 32 1322 30-07-2 7 10:18:5 007 10:18:544
133
Due giovani, un ragazzo e una ragazza, si rivolgono a te perch hanno ricevuto
uneredit dal loro zio che per sembra consistere in nulla, tranne lantica casa di
famiglia. Ai due giovani dispiace venderla, ma hanno bisogno di denaro. I ragazzi
in realt sono quasi sicuri che lo zio abbia lasciato un tesoro nascosto.
Ti raccontano che lo zio era solito ripetere che la maggior parte del proprio denaro,
conviene tenerla in una cassetta sotto il materasso oppure seppellirla in giardino.
Prima di morire lanziano parente aveva rassicurato i ragazzi dicendo che per loro
non ci sarebbe stato nessun problema e si era dato un colpetto sullocchio destro.
I due nipoti ti chiedono dove devono scavare visto che hanno gi setacciato la
casa e il giardino.
1 quesito
Ritieni importante scavare anche sotto la cantina? S No
Perch ? ...................................................................................................................
Dopo aver esaminato tutte le carte appartenenti al defunto, cominci a ricordare tuo zio
Enrico e gli scherzi che combinava ai parenti, specialmente ai bambini. Infatti gli zii
di solito si divertono a fare i burloni. Racconti in cui lo zio Enrico parlava in continua-
zione della sua cassaforte ma non vi teneva dentro nulla e quando i ladri andarono a
rubare rimasero a becco asciutto. I due ragazzi si spazientiscono ad ascoltare i tuoi
ricordi personali e si offrono di riaccompagnarti a casa. Sono quasi convinti ormai
che i famosi lingotti doro dello zio non li troveranno certo con il tuo aiuto.
2 quesito
Leredit consiste in lingotti doro secondo te? S No
Perch? ...................................................................................................................
Con un colpo di scena trovi un nascondiglio segreto. Per c dentro soltanto un
pacco di lettere e una ricetta. Si tratta di lettere damore, un amore segreto tra lo
zio e una donna lontana; inoltre c una ricetta di prosciutto al forno con spinaci.
Che cosa fai prima di tutto?
3 quesito
Ti interessi alla ricetta del prosciutto? S No
Perch? ...................................................................................................................
Finalmente il caso risolto grazie alla tua capacit di non cadere negli imbrogli degli
zii: le lettere sono solo una nzione per nascondere preziosi, antichi francobolli.
Concludi nel tuo quaderno.
Da manuale del giovane giallista, di Stefania Fabri, Mondadori
SCRIVERE UN RACCONTO GIALLO
IL CASO DELLEREDIT MISTERIOSA
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134
CHI HA INCENDIATO LA BIBLIOTECA?
Dallo scaffale pi alto precipitano i soliti libri.
- Ancora! - sospira la bibliotecaria. - Vorrei proprio capire...
- Io invece credo proprio di avere capito. Mi porti quei libri, signora Giovanna...
Noi cerchiamo il nome di chi ha incendiato la biblioteca. Giusto?- chiede il signor
Guglielmo.
- E cerchiamo anche un testimone. Eccoli qua i nostri testimoni.
- I libri? Ma questi mica parlano. E se invece parlassero?
- Vuol dire che dai titoli di questi libri noi potremmo...
- S, signora Giovanna. Dalla prima lettera di questi libri..
- Proviamoci subito.
I libri sono quattro: Incompreso, Cenerentola, Favole al telefono, Alice nel paese
delle meraviglie. Matite alla mano, si tentano le varie combinazioni:
ICFA, AFCI, IACF, ICAF, FACI... La signora Giovanna sussulta.
- Il signor Ernesto Faci!
- E chi sarebbe costui?
- Il proprietario di una sala giochi, proprio qui allangolo. Non mi pu sopportare!
Quello l, dice che gli porto via i clienti. Adesso andiamo alla polizia e...
- E cosa raccontiamo alla polizia? Che i libri hanno parlato? Che abbiamo la prova
dal gioco di parole?
- Gi, non ci avevo pensato.
- Siamo al punto di prima signora Giovanna. Sappiamo chi ma ci serve una prova.
Una prova seria per incastrarlo!
Un tonfo. caduto un altro libro. La signora Giovanna corre a raccoglierlo emo-
zionata.
- Faccia vedere, che cos?
- Manuale del piccolo fotografo. Giuro che non capisco.
- Forse dobbiamo rifare il gioco di parole...
- Aspetti, signor Guglielmo!
La signora Giovanna si mette a sfogliare il libro.
- Eccola!
Che cosa? Elementare ragazzi. Una foto magistralmente scattata, sviluppata e
stampata dal Manuale del piccolo fotografo. La foto del signor Ernesto Faci, pro-
prietario della sala giochi, mentre accende un cerino, dopo essersi introdotto in
biblioteca con il favore delle tenebre.
- Adesso possiamo andare alla polizia, vero signor Guglielmo?
Vi risparmio i particolari dellarresto del signor Faci. Dapprima il colpevole nega
tutto, poi tentenna, inne confessa.
Anna Ida Lavatelli, Chi ha incendiato la biblioteca?, Editrice Bibliograca
SCRIVERE UN RACCONTO GIALLO
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Completa lo schema di comprensione.
Come fanno la signora Giovanna ed il signor Guglielmo a scoprire il nome del col-
pevole?
...................................................................................................................................
...................................................................................................................................
Chi colpevole?
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...................................................................................................................................
Perch ha incendiato la biblioteca?
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Quale prova portano alla polizia?
...................................................................................................................................
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Cerca:
- il preludio e sottolinealo di giallo.
- lenigma e sottolinealo di rosso.
- la soluzione e sottolineala di verde.
Quale famoso investigatore
rappresentato nella foto?
................................................................
Ne conosci altri? Scrivi i nomi:
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SCRIVERE UN RACCONTO GIALLO
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SCRIVERE UN RACCONTO GIALLO
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Individua in questo giallo:
Il tipo di delitto
.................................................................................................................................
.................................................................................................................................
La vittima
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.................................................................................................................................
Linvestigatore
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.................................................................................................................................
Il metodo di indagine
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.................................................................................................................................
La soluzione del caso
.................................................................................................................................
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Confronta la soluzione che hai trovato con quella capovolta alla ne di
questa pagina. Trasforma questo fumetto in un testo giallo.
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Ora fai il detective linguistico: nella terza vignetta c un errore di orto-
graa. Trovalo e correggilo.
L a r a g a z z a , n e l l e p r i m e d u e v i g n e t t e , p o r t a d u e c i g l i a n t e m o l t o a p p a r i s c e n t i . N e l l e v i g n e t t e s u c c e s s i v e
n o n h a p i l e c i g l i a n t e . L s p e t t o r e p e n s a c h e , n e l l a f r e t t a d i a p r i r e l a c a s s a f o r t e e r u b a r e i g i o i e l l i l e s i a n o
c a d u t e s e n z a c h e l e i s e n e a c c o r g e s s e . E d i n f a t t i l e c i g l i a n t e s i v e d o n o s u l p a v i m e n t o .
SCRIVERE UN RACCONTO GIALLO
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guida italiano 5 Marosticane -1.137 137 guida italiano 5 Marosticane -1.1 Marosticane -1.137 13 37 1377 30-07-2 7 10:19 007 10:19:01 :01
138
LA DESCRIZIONE
Il testo descrittivo pone le sue fondamenta nella capacit di OSSERVAZIONE,
cio il vedere la realt che ci circonda mettendo a fuoco i nostri cinque sensi
e sfruttando le loro possibilit. Una buona descrizione presuppone, quindi,
unapprofondita analisi sensoriale.
Linsieme delle nostre sensazioni visive, uditive, olfattive, gustative e tattili dovr
essere tale da garantire unefcace descrizione che possa trasmettere ad altri
sia un autentico ritratto della realt, sia le nostre impressioni e valutazioni.
Pu avere un signicato
OGGETTIVO SOGGETTIVO
caratterizzato dagli elementi che
sono presentati cos come appaio-
no, senza considerazioni personali
o riferimenti a stati danimo.
caratterizzato dalla presenza di
sentimenti, di riflessioni di chi
scrive, dallinserimento di para-
goni o similitudini, di elementi
umanizzati.
Descrizioni e punti di vista
Il punto di vista il pensiero, lopinione, lidea di chi descrive qualcosa.
Il punto di vista pu essere:
Neutro: oggettivo, il pi possibile obiettivo. Non parteggia per nessuno.
A favore: soggettivo, vede soprattutto gli aspetti positivi.
Contrario: soggettivo, vede soprattutto gli aspetti negativi.
Scrivi vicino alle frasi se il punto di vista neutro N, a favore F , contrario C.
Adoro andare al mare, nessuna vacanza pi rilassante.
La montagna d malinconia, piove spessissimo e fa fresco anche destate.
Ho visto due cani che mangiavano tranquilli.
Le mani di mia madre sono morbide, affusolate, ben proporzionate: sono mani
molto piacevoli da guardare.
Quando vivevo in Africa, possedevo una fattoria con una grande casa.
Presso gli Eschimesi i bambini sono trattati come principi perch gli anni dellin-
fanzia devono restare nella memoria come tempo di gioia.
Non sopporto lautunno che mi rattrista ricordandomi che lestate se n andata.
IL TESTO DESCRITTIVO
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guida italiano 5 Marosticane -1.138 138 guida italiano 5 Marosticane -1.138 13 rosticane -1.138 1388 30-07-2007 10:19:02 :02
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LISOLA DEGLI AIRONI
La chiamano Isola degli aironi, Heron Island. unisoletta di soli 17 ettari, con
una circonferenza di un chilometro e settecento metri che ti fai a piedi nudi sulla
sabbia bianchissima. Tuttintorno, la laguna corallina si estende per 9,5 chilometri e
3,5 in larghezza: il 70% delle specie di madrepore della barriera presente intorno
allisola, assieme a 859 diverse specie di pesci.
Nel mese di gennaio gli aironi sono nel pieno della stagione riproduttiva. Sono loro
che hanno dato nome allisola: fu proprio in questo mese, nel 1843, che i primi Eu-
ropei vi sbarcarono e videro tanti di questi uccelli da battezzarla Heron Island.
A febbraio e marzo le tartarughe neonate escono dalle uova deposte nella sabbia
e si avviano verso il mare.
Ad aprile oltre 600 specie di pesci coloratissimi popolano la barriera corallina, mentre
la temperatura dellacqua varia dai 32 ai 27 gradi centigradi. Tra maggio e giugno
gli ultimi uccelli migratori lasciano lisola, mentre a luglio nelle acque compaiono
spesso le gigantesche megattere.
I migratori tornano a partire dal mese di settembre, mentre a novembre le tarta-
rughe marine vengono a deporre le uova sulle spiagge di Heron Island. Questo
anche il mese in cui di solito avviene lo spawning, la riproduzione sincronizzata
dei coralli.
A dicembre le uova degli uccelli si sono ormai schiuse ed quindi possibile os-
servare molti piccoli.
(da Airone)
Rispondi a queste domande.
La descrizione soggettiva o oggettiva? ...............................................................
Perch?
.................................................................................................................................
Denisci largomento trattato da ognuno dei cinque capoversi.
1. ....................................................................................................................
2. ....................................................................................................................
3. ....................................................................................................................
4. ....................................................................................................................
5. ....................................................................................................................
IL TESTO DESCRITTIVO
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guida italiano 5 Marosticane -1.139 139 guida italiano 5 Marosticane -1.1 ticane -1.139 13 39 1399 30-07-2 7 10:19 007 10:19:02 :02
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IL TESTO DESCRITTIVO
UN POETA A MOSCA
Non conosco una citt il cui clima sia pi pazzo che a Mosca. Nel giro di poche
ore pu far freddo e caldo, pu mettersi a piovere come di novembre, dun tratto,
risplendere un sole che abbaglia, ma non riscalda; il fulgidissimo e bianco sole
russo. Un giorno non mai eguale allaltro. La giornata bellissima. Ne approtto
per fare una gita nei dintorni. Vado alla Montagna dei passeri: la famosa collina da
cui Napoleone contempl lincendio di Mosca! Sul colle la campagna alberata,
fronzuta. Terra nera, molle, cedevole, terra fangosa e dolce da disgeli. Vecchie
case di legno, civettuole, ornatissime, capolavori darte del traforo. Chiesette bian-
che, nuvole bianche. Tra la Montagna dei passeri e Mosca, c di mezzo la vallata
della Moscova. Si vede, a distanza, la citt orientale stesa in collina, lunga lunga
e bianca, frantumata in migliaia di cupole, torri, campanili. Agilissimi ponti verdi
traversano come arcobaleni i due rami del ume che fa larghi giri in pianura. Una
fuga di colli boscosi copre da un lato la citt di cui non si scorge la ne. Emerge,
da qualche parte, soltanto la stazione della radio. Poche tracce dabitato in tutta
questa campagna collinosa e verde. Appena due o tre edici bianchi, chiese, ville,
spiccano in mezzo al piano o fanno capolino tra gli alberi sul pendio dei poggi. La
citt sola e lontana, non se ne ode nessun rumore.
V. Cardarelli
Rispondi a queste domande.
La descrizione soggettiva o oggettiva? .............................................................
Perch?
.................................................................................................................................
Metti gli aggettivi usati dallautore per denire:
Clima di Mosca
Giornata
Collina
Campagna
Case di legno
Chiesette
Nuvole
Citt orientale
Ponti
Cosa avrebbe dovuto fare lautore del brano per rendere soggettivo il testo?
....................................................................................................................................
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guida italiano 5 Marosticane -1.140 140 guida italiano 5 Marosticane -1.1 ticane -1.140 14 40 140 30-07-2 7 10:19 007 10:19:02 :02
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OGNUNO VEDE GLI ELEFANTI A MODO SUO
Wilson, Pilcer e Snack si fermarono davanti allelefante del giardino zoologico.
Wilson disse:
- Come si chiama? Viene dallAsia o dallAfrica? Chi gli d da mangiare? maschio
o femmina? Quanti anni ha? Quanto costa dargli da mangiare? Quanto pesa? Se
muore, quanto coster un altro? Se muore, cosa faranno delle ossa, del grasso,
della pelle? E a che serve starlo a guardare?
Pilcer non fece domande; mormorava:
Sembra una casa completa, mura e nestre, le orecchie venute da alti campi di
grano, perdio; larchitetto di quelle gambe era un artiere, perdio; si leva come un
ponte gettato su acque profonde; ha la faccia triste e gli occhi miti; so che gli elefanti
sono buoni con i bambini.
Snack alz gli occhi e li riabbass e inne disse a se stesso:
Di fuori un bel pezzo daccidente, e scommetto che ha un cuore vigoroso, scom-
metto che dentro forte come una caldaia con i bulloni di rame ribaditi.
Non si misero a discutere. Non si gettarono niente in faccia.
Tre uomini videro lelefante in tre modi diversi.
E lasciarono la cosa a quel punto.
Non sciuparono un pomeriggio domenicale pieno di sole.
La domenica viene soltanto una volta la settimana, si dissero.
Carl Sandburg
Rispondi.
Cosa interessa sapere sullelefante a Wilson?
.................................................................................................................................
Come lo denisce Pilcer? Descrivi con parole tue cercando nel vocabolario i termini
che non ti sono chiari.
.................................................................................................................................
.................................................................................................................................
Come invece lo denisce Snack? Lavora come nellesercizio due.
.................................................................................................................................
.................................................................................................................................
.................................................................................................................................
Cosa vuole farci capire il racconto?
.................................................................................................................................
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Come deniresti tu un elefante?
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IL TESTO DESCRITTIVO
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guida italiano 5 Marosticane -1.141 141 guida italiano 5 Marosticane -1.1 Marosticane -1.141 1 41 14411 30-07-2007 10:19:03 :19:03
142
IL TESTO DESCRITTIVO
Collega i nomi delle varie parti allimmagine poi descrivi con parole tue
lo skateboard. Fai una descrizione sia oggettiva che soggettiva.
RUOTE
ASSI DELLE RUOTE
SNODI
TAVOLA
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Uno skateboard composto di vari pezzi: la tavola (deck), gli snodi o attacchi
(trucks) e le ruote (wheels).
La tavola ricorda la forma di una tavola da surf o da snowboard, a seconda delle
specialit, leggermente concava costruita in multistrato di acero canadese.
Talvolta si usano metalli come lalluminio o materiali compositi come la vetroresina
per diminuirne il peso e incrementarne la resistenza o la rigidit.
La tavola larga 19-20 cm e lunga 70-82 cm.
Gli snodi sono due, posti sotto alla tavola, generalmente in alluminio, composti
da varie parti. La base avvitata con viti passanti alla tavola e lasse delle ruote
collegata alla base da un perno e da due anelli di materiale elastico (gommini)
che permettono allasse di ruotare. Utilizzando il peso del corpo lo skateboard gira
verso la direzione voluta.
Agli snodi sono ssati gli assi delle ruote, a loro volta montate su cuscinetti a sfere;
tutto linsieme prende il nome di carrello, che pu essere tradizionale o con sterzata
diagonale.
Alle estremit degli assi degli snodi-carrello ci sono le ruote. Normalmente sono
fatte di uretano montate su cuscinetti a sfere e sono reperibili in varie misure e du-
rezze per adattarsi alle diverse specialit e alle varie superci, come strada/slalom
o rampa. Queste sono bloccate da dadi autobloccanti in acciaio e nylon.
Necessari per il sicuro utilizzo dello skateboard sono le protezioni: guanti, polsiere,
gomitiere, casco, ginocchiere per tutti e corpetto o tute pelle per le velocit.
rid, e adatt. da Wikipedia Internet
LO SKATEBOARD
guida italiano 5 Marosticane -1.142 142 guida italiano 5 Marosticane -1.1 ticane -1.142 14 42 1422 30-07-2 7 10:19 007 10:19:03 :03
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PER UN PELO NON LA LASCIAI SCAPPARE
Era tarda mattinata, non proprio lora in cui noi criceti siamo pi arzilli, e mi ero ritirato
in un angolino. Mi risvegliarono acuti strilli, confusi rumori di saltelli e lo sferragliare
della ruota fatta girare a velocit pazzesca. Mi sollevai e mi bast unocchiata per
rendermi conto che era arrivata loccasione buona. O forse era gi troppo tardi?
Il grassone del negozio stava guardando dallalto dentro la gabbia. Accanto a lui
cera un uomo giovane, con i baf.
Sentii un buon profumo di noce moscata. I miei compagni si stavano comportando
come avevo previsto. Trassi un sospiro di sollievo: non era ancora stata presa una
decisione. Stavo per mettermi allopera, quando sentii il grassone domandare:
- Quanti anni ha sua glia?
Trattenni il respiro.
- Quasi sei rispose luomo con i baf.
Troppo piccola!
- Proprio let giusta! - fece il grassone.
- Vorrei che imparasse ad assumersi delle responsabilit - disse luomo con i baf.
- Ah! Deve essere disordinata come un porcellino dIndia e pigra come gatto.
- Sa, la ragazzina rimane spesso a casa da sola.
Tanto meglio. Cos si prender cura di me.
- Fantastico - esclam il grassone. - avr un compagno con cui giocare.
- Male invece! Non far che trascinarmi di qua di l.
- Si chiama Soe - aggiunse il baffone.
- O Dio speriamo che non se ne faccia niente.
- E sa una cosa? - continu il baffone - Ha appena imparato a leggere e mi ha gi
chiesto in regalo un libro sui criceti. Fu quel particolare a farmi decidere.
D. Reiche, Freddy, Piemme
Sottolinea in rosso le parti riferite al criceto, in giallo quelle del signor
grassone, in azzurro le parole riferite alluomo con i baf. Rispondi.
Quali sentimenti prova via via il criceto?
.................................................................................................................................
In quale tempo avviene la vicenda narrata?
.................................................................................................................................
Quali dati uditivi sono presenti?
.................................................................................................................................
Quali dati olfattivi sono presenti?
.................................................................................................................................
Il brano da chi narrato? ........................................................................................
scritto in prima o in terza persona? ......................................................................
IL TESTO DESCRITTIVO
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guida italiano 5 Marosticane -1.143 143 guida italiano 5 Marosticane -1.1 Marosticane -1.143 14 43 1433 30-07-2 7 10:19 007 10:19:04 :04
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RISVEGLIO IN UNA CITT
Nel silenzio dellalba ogni rumore, ogni suono ingigantisce!
Il passaggio di un tram fa leffetto di un tuono destate; una saracinesca che si alza
sembra lo scroscio di una cascata; il schio di un treno che passa laggi, ai margini
della citt, ti entra nellorecchio come uno squillo improvviso di voce di un allegro
monello che voglia farti paura. Poi incominci a udire qualche voce, qualche passo
vicino, gi nella strada. Sono operai che hanno lofcina piuttosto lontana, o che
debbono iniziare, prima dellora consueta, il loro turno di lavoro. Se la mattinata
bella, se c sole, ti vien voglia di alzarti, di uscire a respirare una boccata daria,
di goderti lo spettacolo della citt che si sveglia.
Sottolinea in giallo i numerosi dati uditivi presenti, in blu i visivi, in rosso
gli olfattivi.
Denendo il rumore della saracinesca lo scroscio di una cascata faccio:
una onomatopea una similitudine una metafora
Relativamente alla saracinesca la descrizione del rumore
oggettiva soggettiva
Trova altre descrizioni soggettive presenti nel brano.
.................................................................................................................................
Trova delle descrizioni oggettive presenti nel brano.
.................................................................................................................................
Trova e scrivi qui sotto delle similitudini presenti nel brano.
.................................................................................................................................
Onomatopea .......
...............................
...............................
...............................
...............................
Metafora .......
...............................
...............................
...............................
...............................
Similitudine .......
...............................
...............................
...............................
...............................
IL TESTO DESCRITTIVO
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Cerca nel dizionario il signicato di queste parole.
guida italiano 5 Marosticane -1.144 144 guida italiano 5 Marosticane rosticane -1.144 -1.144 14 1444 3 -07-2007 1 0-07-2007 10:19:04 :19:04
145
GLI ELEMENTI DEL COMPUTER
La CPU, lunit centrale di elaborazione, la mente, la memoria del computer,
quella che elabora tutte le informazioni e le trattiene. Si trova dentro una scatola a
forma di torre o simile ad un videoregistratore e non la puoi vedere (a meno che
non smonti la torre). Sul frontale di questa scatola si aprono il lettore di oppy e
quello di CD Rom.
Il monitor una specie di televisore sul quale si possono visualizzare, cio vedere,
i comandi che inviamo alla mente del computer.
Il mouse, che in inglese vuole dire topo, serve per spostare il cursore (una barretta
verticale lampeggiante) ed dotato di due tasti: quello di sinistra serve a dare
comandi o ad aprire programmi e nestre, quello di destra serve per aprire dei
men cio delle tendine che, discendendo, mostrano una serie di altri comandi.
La tastiera serve per mandare i comandi al computer. formata da tanti tasti: ci
sono quelli delle lettere dellalfabeto, che servono per scrivere le parole, e quelli
con i numeri, che servono per scriverli o per fare calcoli.
La stampante permette di toccare con mano il risultato del lavoro, perch stampa
su carta, in bianco e nero o a colori.
Il modem serve a collegare il computer, attraverso la rete telefonica, ad Internet.
Cos si pu comunicare con il mondo intero, ricevendo o inviando messaggi di
posta elettronica.
Giovanna Di Pietroantonio, Mondo computer, Modem School
Che tipo di descrizione ? Oggettiva Soggettiva
Raccogli le informazioni relative ai vari elementi e trascrivile in questa tabella.
CPU Monitor Mouse Tastiera Stampante Modem
IL TESTO DESCRITTIVO
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guida italiano 5 Marosticane -1.145 145 guida italiano 5 Marosticane -1.1 ticane -1.145 14 45 1455 30-07-2 7 10:19 007 10:19:04 :04
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LO STUDIO DELLAVVOCATO
Lo studio dellavvocato ospitava due scrivanie fra le quali una persona sarebbe pas-
sata solo di anco, due librerie, una poltrona, due sedie, un apparecchio radio, una
macchina da scrivere, e poi un mucchio, molto disordinato, di oggetti come borse
di cuoio, calamai asciutti, bastoni, scatole, diplomi di laurea, calendari, giornali.
Le quattro pareti, non larghe, accoglievano due porte, un balcone interno che dava
sul cortile ed uno esterno che dava su una piazza.
Sul balcone interno vibrava ogni tanto un campanello pi fragoroso di una sonagliera.
Seguiva uno sbattere di imposte al secondo o terzo piano, e le parole carne, lattuga,
pane, vino, salivano veloci ora dal basso in alto ora dallalto in basso. Il balcone
esterno lasciava vedere, oltre a una miriade di balconi, nestre e terrazzini, pieni
di persone e mobili, ma dai quali non giungeva alcun rumore, per essere la piazza
abbastanza larga ed essi, dunque lontani, uno spettacolo allaltezza del balcone
stesso. Da tale scena, sostenuta in alto dai tetti in cemento di un mercato deserto,
precipitavano nella stanza moltissime parole dette o gridate.
Vitaliano Brancati, in: Racconti italiani del 900, Mondatori
Completa.
Individua gli elementi di arredamento che occupano lo spazio interno.
..................................................................................................................................
..................................................................................................................................
Individua gli elementi che occupano lo spazio esterno.
..................................................................................................................................
..................................................................................................................................
Scrivi quali suoni provengono dal balcone interno.
..................................................................................................................................
..................................................................................................................................
E quali dal balcone esterno .....................................................................................
..................................................................................................................................
..................................................................................................................................
Descrivi lambiente dove studi di solito.
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IL TESTO DESCRITTIVO
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guida italiano 5 Marosticane -1.146 146 guida italiano 5 Marosticane rosticane -1.146 -1.146 14 1466 3 -07-2007 1 0-07-2007 10:19:06 :19:06
147
DESCRIZIONE DELLA PERSONA
Di solito la descrizione di una persona di tipo soggettivo.
Quella oggettiva pu essere lidentikit della polizia, una descrizione molto pre-
cisa e sintetica dellaspetto sico di una persona che si vuole rintracciare.
Lo scopo pu
presentare
evidenziare
rendono spe
Gli elementi c
vengono des
laspetto s
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i tratti del su
Laspetto sico
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signicativi.
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IL TESTO DESCRITTIVO
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guida italiano 5 Marosticane -1.147 147 guida italiano 5 Marosticane -1.147 14 1477 30-07-2 7 10:19 007 10:19:07 :07
148
AGGETTIVI PER DESCRIVERE LASPETTO FISICO DI UNA PERSONA
Aspetto generale
imponente, maestoso, austero, severo, serio, grave, disgustoso, spiacevole, spa-
ventoso, sospettoso, fresco, seducente, piacevole, attraente, gioioso, triste, felice,
allegro, rattrappito, rafnato, elegante, signorile, squisito, delicato, aggraziato,
rozzo...
viso
pallido, colorito, allegro, largo, paffuto, allungato, rotondo, ovale, squadrato, secco,
magro, grasso, patito, vizzo, rugoso, a luna piena, malinconico, espressivo, mali-
zioso, impertinente, insolente, sinistro, truce, maligno, accigliato, torvo, animato,
vivace, gioviale, imbronciato, orrendo, nobile, sorridente, ridente, bieco, minaccioso,
grazioso...
sguardo
sereno, raggiante, dolce, allegro, penetrante, torvo, bieco, cattivo, cupo, ombroso,
energico, scuro, fresco, giovanile, annebbiato, turbato, affascinante, spento, acceso,
ardente, sso, attonito, minaccioso, ero, in essibile, duro, intelligente, meravigliato,
imbambolato, languido...
occhi
grandi, piccoli, stretti, a mandorla, neri, verdi, azzurri ecc., chiari, scuri, tondi, acuti,
guerci, belli, furbi, bovini, sgranati, spalancati, stralunati, luminosi, porcini, spiritati,
cisposi, incappati, infossati, rossi, sanguigni, occhi di lince, occhi daquila, occhi
assassini, occhi ladri, occhi fuori dalle orbite, occhi di gatto...
Naso
grosso, piccolo, sottile, deforme, camuso, aquilino, a becco, a civetta, aflato,
dritto, strano, gono, rosso, arricciato, allins, dantesco, paonazzo, rubicondo,
rincalcato, a trombone...
Bocca
grande, piccola, stretta, larga, bocca di forno, che arriva agli orecchi, sdentata...
IL TESTO DESCRITTIVO
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Sorriso
affettuoso, amabile, benevolo, dolce, gentile, modesto, spontaneo, amaro, beffardo,
forzato, ironico, malizioso, sciocco, stentato, di scherno, scherzoso, maligno...
Corpo
alto, basso, grasso, tozzo, magro, secco, snello, smilzo, ossuto, esile, minuto,
aitante, pingue, delicato, ben fatto, ben piantato, forte, grosso, robusto, ossuto,
nano, pigmeo, tarchiato, curvo, da gigante, dinoccolato, deforme, sgangherato,
legnoso...
Voce
La voce umana pu fare: baccano, chiasso, fracasso, tumulto, frastuono, strepi-
to, clamore, fragore, vocio, urlo, strillo, bailamme, cagnara, baraonda, gazzarra,
schiamazzo, nimondo, putiferio, subbuglio, scompiglio.
La voce umana pu essere un: bisbiglio, brusio, mormorio, sussurro, borbottamento,
brontolio, borbottio, rotolamento, chiacchiericcio, cicaleccio, sospiro, canto, schio,
lamento, pianto, riso, vagito, gemito.
Carattere
Allegro, malinconico, buono, cattivo, affabile, sgarbato, benevolo, crudele, bizzarro,
serio, forte, debole, gentile, docile, mite, condiscendente, arrendevole, sottomesso,
disciplinato, ubbidiente, disubbidiente, ribelle, rozzo, indulgente, severo, sincero,
leale, ipocrita, indomabile, irremovibile, intransigente, ostinato, volgare, rafna-
to, turbolento, pigro, tranquillo, sereno, inquieto, bisbetico, scorbutico, litigioso,
puntiglioso, villano, brontolone, stizzoso, lunatico, stravagante, pacico, placido,
bonario.
IL TESTO DESCRITTIVO
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guida italiano 5 Marosticane -1.149 149 guida italiano 5 Marosticane -1.149 149 149 30-07-2007 10:19:100
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COME DESCRIVERE IL CARATTERE DUNA PERSONA.
Alcuni suggerimenti.
Introduzione.
Descrivi la persona con le sue caratteristiche siche ed il suo atteggiamento
prevalente. Accenna subito a qualche dato della personalit per destare
curiosit in chi legge.
Il suo carattere : come si presenta esteriormente.
Usa una serie di aggettivi come:
allegro, triste, sereno, ansioso, preoccupato, aggressivo, irritabile, strava-
gante, pigro, attivo, confuso...
Esemplica la tua descrizione con vivaci e brevi narrazioni.
Il suo carattere : che cosa prova interiormente.
Riferisci le sue condenze, i sentimenti che prova: paura, ansia, terrore,
gioia, allegria, tristezza, soddisfazione, delusione, orgoglio...
Esemplica quanto riferito con brevi ash narrativi.
Come agisce/reagisce.
Riporta gli atteggiamenti della persona con una sequenza causa-effetto che
metta in risalto la sua personalit ( quando... reagisce...)
Alcuni consigli prima di cominciare.
Decidi se le tua descrizione sar oggettiva (come appare il carattere della
persona a chi la osserva) oppure soggettiva (mettendo in risalto il punto di
vista dei sentimenti di chi scrive verso la persona)
Cogli una caratteristica spiccata del carattere e accentuala con umorismo
e vivacit.
IL TESTO DESCRITTIVO
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guida italiano 5 Marosticane -1.150 150 guida italiano 5 Marosticane -1.1 Marosticane -1.150 15 50 150 30-07-2 7 10:19 007 10:19:1 :100
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LALLIEVO MODELLO
Il glioletto del postino Andreas Wanzl aveva il viso pi singolare che un bambino
possa avere a questo mondo. La sua faccia, pallida e smunta, dai lineamenti marcati,
che un serio naso aquilino accentuava ancora di pi, era coronata da un ciuffo di
capelli dun giallo quasi bianco. Unalta fronte troneggiava incutendo rispetto sopra
le due sopracciglia bianche, che s e no si vedevano, e sotto a queste due occhiolini
celesti, che scrutavano il mondo seri. Le labbra erano sottili, strette e pallide, mentre
un bel mento regolare concludeva il viso con autorit. La testa era piantata su un
collo esile, tutta la sua corporatura era gracile e delicata. Solo le mani, rosse, forti,
che ciondolavano come non fossero ben ssate ai sottili e fragili polsi, contrastavano
stranamente con la sua gura.
Anton Wanzl era sempre vestito in modo pulito, giocava di rado, non si azzuffava
mai coi ragazzi e non rubava mele rosse dallorto del vicino. Anton studiava e basta.
Studiava dalla mattina a tarda notte, i suoi libri e quaderni erano ricoperti con ogni
riguardo di carta bianca e sulla prima pagina, a caratteri stranamente aggraziati e
minuti per un bambino, cera scritto il suo nome.
A scuola sedeva zitto a braccia conserte e ssava la bocca del maestro. Sintende
che era il primo della classe. Era portato sempre ad esempio a tutta la classe, i suoi
quaderni non presentavano segni rossi.
La cosa pi spiacevole per lui erano gli intervalli. Allora tutti dovevano uscire: Anton
stava fuori nel cortile, si stringeva timido al muro e non osava fare un passo per paura
di esser urtato e buttato per terra da uno dei ragazzi che correvano schiamazzando.
Quando suonava la campana, Anton tirava un respiro di sollievo.
Completa lo schema.
Nome del protagonista.......
Caratteristica signicativa.........
Corporatura..........
Faccia.
Lineamenti
Naso
Capelli
Sopracciglia
Labbra
Mento
IL TESTO DESCRITTIVO
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guida italiano 5 Marosticane -1.151 151 guida italiano 5 Marosticane -1.1 ticane -1.151 1 51 15511 3 -07-2007 1 0-07-2007 10:19 :19:1 :100
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Mani
Modi di vestire .....
.................................
Comportamento a casa ...
...............
Comportamento a scuola .
..
...........
Cosa non amava
..
...........
Come si chiamava il suo pap? ....................................
Che lavoro faceva il suo pap? .................................
Come viene denito dallautore del brano il protagonista?
..
IL TESTO DESCRITTIVO
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guida italiano 5 Marosticane -1.152 152 guida italiano 5 Marosticane rosticane -1.152 -1.152 15 1522 3 -07-2007 1 0-07-2007 10:19 :19:1 :111
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DESCRIVERE LE PERSONE E SCOPRIRE SENTIMENTI
Caterina era sempre serena, sorridente, piena di vita e portava gioia
a tutti quelli che la conoscevano. Ma le cose cambiarono quando la
mamma torn dalla clinica con il fratellino.
Quel fagottino che frignava e a cui la mamma dedicava tante attenzio-
ni, per Caterina era un intruso che aveva turbato la loro serenit. Non
appena il nonno, la zia, un amico o un conoscente si rivolgeva in modo
affettuoso al nuovo venuto, Caterina si rabbuiava, si chiudeva in se
stessa e si allontanava: sembrava che una nube scura fosse calata sui
suoi occhi ridenti. E quella nube aveva un nome: gelosia.
Caterina, secondo te, ha ragione a rattristarsi per larrivo del fratellino?
..
....
La gelosia un sentimento come tanti altri; cosa prova, secondo te, una persona
quando gelosa di unaltra?
..
....
Prova, in modo soggettivo ad immaginare la descrizione sica di Caterina.
Et......
Corporatura......
Volto.......
Caratteristica sica che spicca in lei ..
Prova ora a descrivere il fratellino.
..
Il primo passo.................
.......
Tecnica ................
Alla ne ...............
............................
............................
............................
............................
............................
............................
............................
............................
RIASSUNTO E METODO DI STUDIO
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guida italiano 5 Marosticane -1.167 167 guida italiano 5 Marosticane 1. guida italiano 5 Marosticane -1.167 1677 30-07-2007 10:19:16 9:16
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SFRUTTARE GLI ABISSI
Leggi il seguente testo informativo.
La pesca, insieme con la caccia, e ancora prima dellagricoltura, la pi antica
risorsa delluomo. Oggi il mare ci fornisce ogni anno settanta milioni di tonnellate
di cibo, a cui va aggiunto tutto quello che viene pescato per consumo proprio e
che, non essendo immesso in commercio, sfugge ad ogni statistica: ma senzaltro
deve trattarsi di una cifra altrettanto rispettabile. Al pesce, va aggiunto un altro cibo
fornito dal mare: le alghe, che per gli orientali sono un piatto prelibato e che, per
certi popoli, costituiscono il principale nutrimento.
Poi, il sale. Se molte saline, come quella di Augusta, ricca e famosa n dallepoca
dei Greci, oggi vengono abbandonate, in quanto la chimica ha reso pi conve-
niente una produzione di tipo industriale, non si pu dimenticare che per secoli il
sale stato talmente prezioso alluomo da essere addirittura la merce di scambio
per antonomasia, il progenitore delle moderne monete.
Ed oggi, se in tutto il mondo linteresse della scienza per il mare - il nostro provvi-
denziale e generoso vicino di casa - si di colpo risvegliato e ovunque si stanno
approntando giganteschi programmi di studio e di ricerca, se loceanograa non ha
pi il suo ingrato ruolo di Cenerentola ed anzi considerata la scienza del futuro,
pi ancora dellastronautica, unicamente perch oggi il mondo sovraffollato ha
bisogno di altro cibo, di acqua, dei minerali che si vanno esaurendo rapidamente
nel sottosuolo, e soltanto il mare potr darci quanto ci occorre.
Abbiamo sfruttato la terra ed oggi bisogna prepararsi a sfruttare gli oceani.
Gianni Padoan
Fa il riassunto seguendo la traccia fornita da queste domande.
Oltre alla pesca quali sono le riserve per luomo?
.................................................................................................................................
.................................................................................................................................
Quali prodotti ci fornisce il mare?
.................................................................................................................................
.................................................................................................................................
Come mai oggi luomo ha tanto interesse per il mare?
.................................................................................................................................
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Trova il signicato dei seguenti termini usando il vocabolario.
Statistica - Antonomasia - Progenitore - Approntare
RIASSUNTO E METODO DI STUDIO
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guida italiano 5 Marosticane -1.168 168 guida italiano 5 Marosticane rosticane -1.168 -1.168 16 1688 3 -07-2007 10:1 0-07-2007 10:19:16 9:16
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Lorso polare il pi grande carnivoro terrestre: 260-
280 centimetri di lunghezza, quasi una tonnellata di
peso. Rispetto allorso bruno, ha corpo pi agile e
allungato, collo lungo, testa relativamente piccola
e stretta, fronte piatta, orecchie corte e arrotondate.
Ha unghioni aguzzi come quelli di un gatto e una
poderosa dentatura che gli consente di spezzare
il collo a una foca con un solo morso. Instancabile
e solitario vagabondo, trotterella perfettamente a
suo agio attraverso le grandi, solitarie, silenziose
distese di ghiaccio e la sua preda pi ambita la
foca. In estate, non disdegna i piccoli roditori, i frutti
di bosco, le radici, le foglie.
Dopo essersi nutrita abbondantemente e aver accu-
mulato cos uno spesso strato di grasso di riserva,
alla ne di ottobre o ai primi di novembre la femmina
gravida lascia la banchisa e, sui declivi di una collina
o sulla riva di un ume, dove la neve pi sof ce,
scava un tunnel lungo 15-20 metri, terminante in una
vasta camera nella quale mamma orsa si rifugia,
per restarvi tutto linverno. La neve accumulata dai
forti venti ben presto chiude lingresso della tana.
I piccoli (due, raramente tre) nascono alla ne di
gennaio. Ciechi, privi di pelo, pesano meno di mez-
zo chilo, ma crescono assai rapidamente e, alla ne
di marzo o allinizio di aprile, sono pronti per essere
introdotti nel mondo esterno.
questo un momento assai delicato, che la madre
affronta con gran cautela. Smagrita ed esausta,
si affaccia pi volte allapertura della tana per in-
dividuare la presenza di possibili nemici e, solo
quando sicura di non esporre i cuccioli ad alcun
pericolo, abbandona nalmente la lunga prigionia,
seguita dai glioletti ormai robusti, agili e provvisti
di un folto pelo.
Thor Larsen
LORSO POLARE
Rispondendo alle domande fa il riassunto del brano.
Chi ?
...............................................
..............................................
..............................................
Com sicamente?
...............................................
..............................................
..............................................
Cosa fa?
...............................................
..............................................
..............................................
Di che cosa si nutre?
Dinverno
...............................................
...............................................
Destate
...............................................
..............................................
Quando nascono i piccoli?
...............................................
..............................................
Come si presentano?
...............................................
..............................................
Come si presenta mamma
orsa dopo lallattamento?
...............................................
...............................................
..............................................
..............................................
RIASSUNTO E METODO DI STUDIO
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guida italiano 5 Marosticane -1.169 169 guida italiano 5 Marosticane -1.169 guida italiano 5 Marosticane -1.169 169 30-07-2007 10:19:16 9:16
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METODO DI STUDIO
PRIMA DI COMINCIARE A STUDIARE
Ci sono alcune strategie che mi possono aiutare ad impostare il mio metodo di
studio.
Per prima cosa mi devo chiedere:
1. Che cosa devo sapere?
importante sapere che cosa devo memorizzare o su che cosa devo ragionare.
Posso farlo leggendo velocemente il brano per avere unidea e ponendomi do-
mande del tipo:
- Chi /che cos?
- Quando?
- Come, in quale modo...?
- A cosa serve?
- Dove?
POI DEVO DECIDERE
2. In quanti modi posso studiare?
- Ricordare la spiegazione dellinsegnante.
- Guardare le illustrazioni.
- Rivedere gli appunti.
- Prendere appunti per ricordare meglio.
- Leggere (tutto, in modo veloce, un paragrafo alla volta).
- Leggere le didascalie.
- Leggere i graci.
- Sottolineare.
METODO DI STUDIO
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guida italiano 5 Marosticane -1.170 170 guida italiano 5 Marosticane rosticane -1.170 -1.170 17 170 3 -07-2007 10:1 0-07-2007 10:199:1 :177
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DOPO AVER SCELTO IL MODO MI CHIEDO
3 - Sono sufcientemente concentrato sul mio piano dazione?
la parte di studio vera e propria.
Adotto queste strategie per vericare se sto procedendo bene.
- Leggo tutto il materiale (capitolo, paragrafo, articolo).
- Rileggo brevi periodi e sottolineo.
- Ripeto con parole mie per vericare di aver capito bene.
- Scrivo brevi note che mi aiutino a ricordare la sequenza dei fatti .
- Ripeto di seguito tutto il contenuto come se dovessi raccontarlo allinsegnante.
ALLA FINE
4 - Verico se ho studiato in modo efcace.
Perch i miei sforzi siano efcaci devo vericare se so ripetere la lezione.
Posso farlo con laiuto di queste strategie.
- Rispondere alle domande che mi ero posto nella fase 1.
- Immaginare di rispondere alla domanda Parlami di....
- Spiegare a qualcuno quanto ho appena imparato.
- Registrare lesposizione e riascoltarla per avere unidea di cosa pu capire chi
ascolta.
Tratto e modicato da Imparare a studiare di Cornoldi e
METODO DI STUDIO
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guida italiano 5 Marosticane -1.171 171 guida italiano 5 Marosticane rosticane -1.171 1 -1.171 171 71 3 -07-2007 10:1 0-07-2007 10:199:1 :177
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METODO DI STUDIO
Capacit
Descrizione
Prerequisiti
Tecniche
Materiali
Fasi
Correzione e verica
- individuare lidea centrale.
- individuare largomento, le informazioni princi-
pali e quelle accessorie.
- cogliere i rapporti temporali e causali.
- capacit di suddividere un testo in sequenze.
- capacit di individuare e selezionare le infor-
mazioni.
- sottolineatura (idea centrale) cancellatura(idee
accessorie).
- note a margine.
- uso di segnali graci.
- testi, documenti di vario tipo, vocabolario.
- prelettura veloce per individuare largomento.
- lettura approfondita per capire.
- divisione in sequenze.
- individuazione delle informazioni rilevanti.
- organizzazione delle informazioni selezionate
e confronto.
- collegamento delle informazioni secondo rap-
porti temporali e causali.
- confronto e discussione.
METODO DI STUDIO
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guida italiano 5 Marosticane -1.172 172 guida italiano 5 Marosticane -1.172 172 172 30-07-2007 10:19 10:19:1 :177
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USO DELLA MEMORIA VISIVA PER STUDIARE
Per aiutarti a ricordare ci che dimportante hai letto in un capitolo, o visto in un au-
diovisivo, oppure hai ascoltato durante una lezione, devi far ricorso a delle tecniche
per esercitare la memoria visiva .
MEMORIA VISIVA
Permette di Si esercita attraverso
Ricordare le cose
come se le aves-
simo davanti agli
occhi.
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Per avere la capacit di utilizzare queste tecniche necessario attenersi a regole
ben precise. Prima di incominciare rileggi la mappa e rietti: la distribuzione dei
concetti in uno schema graco come quello proposto sopra, pu essere un aiuto per
la comprensione, oltre che per la memoria.
Ora proviamo a mettere in pratica alcuni consigli pratici per imparare a sottolineare,
prendere appunti e costruire schemi.
PRENDERE APPUNTI
Signica richiede di si utilizza si esercita anche
Annotare in
modo sintetico
frasi nellordi-
ne di ascolto.
Capire le
informazioni
principali.
In contesti diversi:
- ascolto
- lettura
- visione lmati.
Quotidianamente:
- compiti nel diario
- messaggio di una
telefonata
- indicazioni per un
luogo di incontro.
Per prendere appunti necessario imparare a scrivere in fretta e in forma abbreviata.
consigliabile: - evitare gli articoli
- abbreviare le parole
- utilizzare simboli graci convenzionali
= uguale x per = diverso > maggiore < minore + pi - meno =
METODO DI STUDIO
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guida italiano 5 Marosticane -1.173 173 guida italiano 5 Marosticane 1. guida italiano 5 Marosticane -1.173 173 30-07-2007 10:19:18 9:18
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SOTTOLINEARE
Serve per permette una si effettua con
Evidenziare
- parole chiave
- idee chiave.
Rilettura pi ve-
l oce dei punti
importanti da ri-
cordare.
Segni e strumenti
diversi:
linee intere, trat-
teggiate, frecce,
in matita, con co-
lori diversi
La sottolineatura ha la stessa funzione delle parole in grassetto che trovi nei
testi.
Possiamo utilizzare la sottolineatura con qualsiasi tipo di testo: naturalmente con
scopi diversi, a seconda del testo.
In un testo narrativo, si possono sottolineare, con colori diversi, i personaggi, i
luoghi, il tempo.
In un testo regolativo si possono distinguere gli ingredienti dalle procedure.
In un testo descrittivo si possono evidenziare gli elementi della descrizione
(aspetto sico, comportamento, ecc.) o i dati di senso.
In un testo informativo dovranno emergere le parole chiave o le idee chiave.
Ricorda, per, che non devi esagerare con la sottolineatura, altrimenti perde il
suo scopo, che quello di mettere in evidenza ci che veramente importante
in una pagina.
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guida italiano 5 Marosticane -1.174 174 guida italiano 5 Marosticane rosticane -1.174 -1.174 174 174 30-07-2007 10:19 7-2007 10:19:18 :18
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DIECI PASSI PER STUDIARE EFFICACEMENTE
1 Leggi con attenzione ci che devi imparare.
2 Sottolinea le parole nuove o difcili che devi capire (altrimenti...ripeterai solo
come un pappagallo che parla e non sa cosa dice!), cerca il loro signicato sul
vocabolario e memorizzalo.
3 Sottolinea con la matita o con un pennarello le idee - chiave, cio le parti fonda-
mentali, le informazioni e i concetti pi importanti.
4 Rileggi il testo e ripetilo la prima volta a paragra (cio parte per parte) ad alta
voce.
5 Prepara una mappa con le idee - chiave e con i collegamenti ( con, attraverso,
perci, perch) necessari per avere sottocchio tutto ci che devi ricordare e
spiegare.
6 Rileggi nuovamente tutto e ripeti ad alta voce il testo intero con il libro in mano
(cos ti accorgerai se commetti errori o se ti blocchi in qualche punto).
7 Registrati con un registratore a cassette, per poterti riascoltare e correggere.
8 Arricchisci la tua esposizione con particolari, con osservazioni e con collegamenti
utili, aggiungendo anche il tuo parere, o una tua idea, quando serve.
9 Fai ascoltare a qualcuno la tua esposizione (per farti consigliare e per vedere
se sei chiaro anche per gli altri).
10 Il giorno dopo ripassa tutto, rileggendo e ripetendo ancora la parte studiata.
ALCUNE NOTE IMPORTANTI
Fai di seguito: punti dal n.1 al n.5, possibilmente senza interromperti: per due pagi-
ne del tuo libro ti occorrer circa mezzora per fare tutto (...45 minuti se sei un tipo
lento!).
In un secondo momento (o il giorno dopo, se sei stanco o non hai il tempo per fare
tutto in una volta) i punti dal n.6 al n.9, ci vorr unaltra mezzora. Ricorda, per,
che se hai difcolt nellesposizione dovrai provare a ripetere pi volte. Comunque
vedrai che, dopo le prime prove, diventerai sempre pi veloce nello studio (perch
la tua volont, il tuo cervello e la tua memoria saranno sempre pi allenati!).
Il punto n.7 ti pu sembrare inutile, ma ti sbagli; invece quello pi importante per la
memorizzazione, per lautocorrezione e anche per il ripasso nei giorni successivi.
Per costruire le mappe devi conoscere bene largomento che dovevi studiare.
Infatti come potresti disegnare la mappa di un parco... se non lo conosci e se non
hai provato a percorrerlo e ad attraversarlo?
Rielaborazione sito www.nonsoloscuola.org
METODO DI STUDIO
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guida italiano 5 Marosticane -1.175 175 guida italiano 5 Marosticane -1.1 ticane -1.175 17 75 1755 3 -07-2007 10:1 0-07-2007 10:19:18 9:18
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ANCHE LA LINGUA ITALIANA HA UNA STORIA
Leggi questa scheda e ricerca ldea principale, evidenzia le frasi pi
importanti che ti possono servire per ripetere la lezione.
Con la caduta dellImpero Romano le leggi, le istituzioni, la civilt subirono una
decadenza. Anche la lingua latina, parlata in tutta lItalia (sia pure con le diverse
inessioni regionali) e compresa in tutto lImpero, decadde. Con la ne dellIm-
pero e le invasioni barbariche le scuole non funzionavano pi e le comunicazioni
erano diventate molto difcili. Perci il latino and rapidamente trasformandosi e
si modic a seconda dei luoghi.
Si tornava cos a quelle forme linguistiche usate nelle varie localit prima che il
latino fosse portato dai Romani insieme alla loro cultura e al loro potere. Se il latino
non scomparve del tutto fu dovuto allorganizzazione della Chiesa cristiana nelle
cui scuole si continuava a parlare e studiare il latino.
Ma coloro che potevano studiare a quel tempo erano pochi privilegiati, perci il
latino divenne uno strumento di comunicazione usato esclusivamente tra le persone
colte. Tutti gli altri, la gran massa dei contadini, artigiani e mercanti che vivevano
nei villaggi, nelle terre di unabbazia o di un feudo, parlavano lingue diverse.
Esse si discostavano sempre pi dal latino in quanto tornavano a forme linguistiche
precedenti e subivano le inuenze linguistiche di altre popolazioni.
Nacquero cos le lingue volgari cos dette perch parlate dal volgo, cio dal po- i
polo.
Causa
Conseguenza 1
Il latino non pi parlato
nelle terre conquistate
dai Romani.
Conseguenza 2
...................................................................................................
METODO DI STUDIO
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Allora (come oggi) anche i ricchi non erano tutti ricchi allo stesso modo. E natural-
mente non tutte le case signorili erano uguali. Alcune avevano pi stanze e locali,
altre erano un po pi piccole e modeste.
La pianta di questa domus, per esempio, contiene anche alcuni locali che non sono
stati presentati nella precedente descrizione. Sai individuarli?
guida italiano 5 Marosticane -1.178 178 guida italiano 5 Marosticane rosticane -1.178 -1.178 17 1788 3 -07-2007 10:1 0-07-2007 10:19:2 9:200
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Studia la scheda di questa regione e preparati per uninterrogazione.
Province - Regione for-
mata da 7 province: Bel-
luno, Padova, Rovigo,
Treviso, Venezia, Verona,
Vicenza.
Capoluogo - Venezia
Supercie - kmq 18365
Le origini del nome:
Al tempo dei Romani la
Regione si chiam Vene-
tia dal nome dellantico
popolo che labitava.
Questa regione si chia-
m anche Venezia Eu-
ganea, derivante sempre
da antichi abitanti (Eu-
ganei) che vennero poi
assorbiti dai Veneti. Con
la Venezia Tridentina e la
Venezia Giulia, la Vene-
zia Euganea forma le co-
siddette Tre Venezie.
Rilievi - Valichi - Coste - Isole.
La parte settentrionale della regione costituita per un tratto dalle Alpi Carniche
con la Marmolada, dalle Cime di Lavaredo, dalle Pale di San Martino e dalle
Tofane, mentre al versante orientale delle Dolomiti appartengono lAltopiano del
Grappa, lAltopiano di Asiago, i Monti Lesini e il Pasubio. Ci sono numerosi vali-
chi tra i quali dobbiamo ricordare il Pordoi e il Passo del Falzarego, che mettono
in comunicazione il Veneto con il Trentino - Alto Adige mentre il Passo di Mauria
collega il Veneto con il Friuli - Venezia Giulia e inne il Passo di Monte Croce di
Comelico che mette in comunicazione il Veneto con lAustria. La Pianura Padana
veneta si divide in: alta pianura e bassa pianura. Lalta pianura caratterizzata da
un terreno molto ghiaioso e quindi pi arido, mentre la bassa pianura si distingue
per la ricchezza di corsi dacqua dovuti dalla costante irrigazione delle risorgive
che hanno unimportanza notevole per lagricoltura.
LINTERROGAZIONE
METODO DI STUDIO
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Prima operazione: selezionare le notizie pi importanti.
Sottolinea nel testo alcune notizie che ti sembrano importanti. Per ogni paragrafo
due o tre righe. Per memorizzare i nomi aiutati con la cartina.
Seconda operazione: fa lo schema (per i dati generali non serve).
Origine del nome ....................................................................................................
Rilievi ........................................................................................................................
Valichi .......................................................................................................................
Coste ........................................................................................................................
Pianure .....................................................................................................................
Paesaggio: Montagne .............................................................................................
Colline .................................................................................................
Laghi ..................................................................................................
Strade ................................................................................................
Centri abitati .......................................................................................
Terza operazione: impara bene largomento: leggilo pi volte, esponi pi volte con
laiuto del libro e della scaletta (o degli schemi).
Chiudi il libro, metti da parte schemi e scalette ed esponi come se ti trovassi in
classe.
Quarta operazione: controlla di volta in volta i progressi fatti, per esempio chiedendo
a un compagno o un adulto di ascoltare e di valutare chiarezza e correttezza della
tua esposizione. Se puoi registra la tua esposizione e riascoltala.
Paesaggio.
Il territorio veneto presenta molteplici aspetti: la parte montuosa ha valli e verdi bo-
schi mentre i laghi sorgono in mezzo ai pascoli. Le colline sono ricoperte soprattutto
di vigneti, da olmi e roveri. Il Lago di Garda, con il suo clima mite, fa prosperare
ulivi e oleandri, mentre la pianura coltivata a vigneti e frutteti. Le strade hanno
un intenso trafco e non mancano neanche i grigi stabilimenti industriali. Alcuni
altopiani si alternano da un panorama brullo e roccioso a distese di boschi e prati
dove sorgono piccoli paesi e localit di soggiorno con alberghi moderni.
METODO DI STUDIO
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TESTO POETICO
Il testo poetico usa
personicazioni similitudini metafore
Si presentano elementi
della natura come fos-
sero persone.
Es. Quel cagnolino un
bambino!
Si fa un paragone
introdotto dalla
parola come.
Es. Un bambino bello
come un ore.
Si usano una o pi pa-
role con un signicato
diverso da quello che
hanno di solito, anche
se mantengono una
certa somiglianza.
es. Tocco il cielo con
un dito; siamo quattro
gatti...
Per capire una poesia occorre:
- Cercare notizie sullautore.
- Capire le parole della poesia.
- Individuare personicazioni, similitudini, metafore.
- Individuare da che cosa dato un ritmo: rima, lunghezza del verso...
- Andare al di l delle parole e capire i sentimenti che vuole comunicare il poeta.
Individua le personicazioni presenti in questi versi.
Ed ecco che arrivato marzo bello!
Le viole in mezzo al prato
escono fuori con lombrello.
Piove ancora e ride il sole...
Beltranelli
Inventa tutte le similitudini.
Il mare al tramonto come
I suoi capelli biondi sono come..
Le ombre, di notte sono come.
Il cielo cupo come.
Spiega con le tue parole queste metafore.
Tocco il cielo con un dito..
Hai le mani bucate..
Mi sento una trottola...
Ho tagliato la corda ..........................................
Ho sudato sette camicie.
Eravamo in quattro gatti....
IL TESTO POETICO
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BREVI BIOGRAFIE DI POETI ITALIANI
Giacomo Leopardi nato nel 1798 morto nel 1837.
stato un grandissimo poeta. Di salute molto delicata co-
stretto ad una vita ritirata nel palazzo di famiglia. Cresce senza
amici e ha una visione sconsolata della vita che traspare dai
versi pessimistici delle sue poesie.
Ugo Foscolo nato nel 1778 morto nel 1827. Narratore
e poeta. Fu un fervente patriota e partecip ad alcune
campagne napoleoniche; sub persecuzioni politiche
che lo condussero in esilio a Londra, dove mor.
Giovanni Pascoli nato nel 1855 e morto nel 1912. Insegnan-
te di universit e grande poeta. Nellinfanzia sub il grande
dolore della perdita del padre ucciso in unimboscata.
Dopo questa morte la famiglia piomb nella povert.
Fu allievo del Carducci. La sua poesia soprattutto rivolta
alla natura e ai ricordi.
Giosu Carducci nato nel 1835 e morto nel 1907.
stato uno dei pi grandi poeti italiani. Tempera-
mento schietto ed irrtuento, ostinato e coraggioso,
Carducci nutr tenaci e profondi affetti che trovano
espressione, oltre che nella sua poesia, nei nume-
rosi scritti. Nel 1906 vinse il premio Nobel.
IL TESTO POETICO
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Giuseppe Ungaretti nato nel 1888 morto nel 1970 un
poeta personalissimo, caposcuola della corrente letteraria
dellermetismo dal verso scarno e preciso che riesce a
toccare il cuore di chi lo legge. stato professore alluni-
versit di Roma.
Gabriele dAnnunzio nato nel 1863 e morto nel 1938.
Poeta, pensatore, patriota e soldato, uno dei massimi poeti
dellItalia moderna. Volontario di guerra fu eroe e liberatore di
Fiume. Ha scritto romanzi, drammi, poesie. Nelle sue opere cerca
la musicalit del verso e la rafnatezza dei termini.
Umberto Saba nato nel 1883 morto nel 1957. un poeta
originale di fama internazionale. Le caratteristiche della sua
poesia sono la musicalit, la nostalgia, la tristezza umana.
Salvatore Quasimodo nato nel 1901 morto nel 1968.
Appartiene alla corrente dellermetismo: in pochi versi
esprime molte idee ed emozioni.
Nel 1959 ha ricevuto il premio Nobel per la letteratu-
ra.
IL TESTO POETICO
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LA PARAFRASI
PARAFRASI una parola di origine greca che signica: esporre il contenuto
di un testo con altre parole.
Per fare una parafrasi importante seguire alcune tappe.
- Leggere attentamente la poesia per capirne lidea globale.
- Individuare vocaboli non conosciuti, sottolinearli, scriverne accanto il signi-
cato.
- Osservare il ritmo musicale, le rime, il lessico.
- Capire il messaggio che il poeta vuole darci.
- Individuare similitudini, personicazioni, simboli che aiutano a capire meglio.
- Riscrivere con parole proprie ci che il poeta esprime in versi.
Leggi attentamente la poesia, rispondi poi alle domande.
LA QUERCIA CADUTA
Dovera lombra, or s la quercia spande morta,
n pi coi turbini tenzona.
La gente dice: or vedo: era pur grande!
Pendono qua e l dalla corona
i nidietti della primavera.
Dice la gente: or vedo era pur buona!
Ognuno loda, ognuno taglia.
A sera ognuno col suo grave fascio va.
Nellaria, un pianto duna capinera
che cerca il nido che non trover.
GIOVANNI PASCOLI
Chi lautore? ..........................................................................................................
Che cosa sai di lui? ..................................................................................................
..................................................................................................................................
Quali parole non ti sono chiare? ...............................................................................
..................................................................................................................................
Cerca il signicato sul vocabolario e scrivilo accanto.
Quale messaggio vuole comunicare lautore? .........................................................
Che sentimenti hai provato?......................................................................................
Fa ora la parafrasi nel tuo quaderno.
IL TESTO POETICO
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Leggi la poesia. Anche se in alcune parti di difcile comprensione,
goditi il suono delle parole e la musica dei versi.
Poi completa lo schema sul tuo quaderno.
Settembre, andiamo! tempo di migrare.
Ora in terra dAbruzzo i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare;
scendono allAdriatico selvaggio
che verde come i pascoli dei monti.
Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor dacqua natia
rimanga ne cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga davellano.
E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal ume silente
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!
Ora lunghesso il litoral cammina
la greggia. Senza mutamento laria.
Il sole imbionda s la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquio, calpestio, dolci romori.
Ah, perch non son io co miei pastori?
autore
Argomento trattato
Sentimenti dellautore
Tuo giudizio personale Parole che non conosci da
cercare nel dizionario
Notizie sulla vita dellautore
IL TESTO POETICO
I PASTORI
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Gabriele DAnnunzio
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Solcata ho fronte, occhi incavati, intenti,
crin fulvo, emunte guance, ardito aspetto,
labbro tumido, acceso, e tersi denti;
capo chino, bel collo, e largo petto;
giuste membra; vestir semplice, eletto;
ratti i passi, i pensier, gli atti, gli accenti;
sobrio, umano, leal, prodigo, schietto:
avverso al mondo, avversi a me gli eventi.
Talor di lingua, e spesso di man prode;
mesto i pi giorni e solo; ognor pensoso;
pronto, iracondo, inquieto, tenace.
Di vizi ricco e di virt, d lode
alla ragion, ma corro ove al cor piace:
morte sol mi dar fama e riposo.
Ugo Foscolo
Di che parla la poesia?
Sottolinea e trova il signicato delle parole sconosciute.
Denisci con parole tue le seguenti parti della descrizione.
Volto...........................................................................................................................
Vestire........................................................................................................................
Modi di camminare....................................................................................................
Carattere....................................................................................................................
Con quale aggettivo denisce la sua virt?...............................................................
E i suoi vizi?...............................................................................................................
Se tu dovessi denire il carattere di questo poeta lo diresti: (metti le crocette che
ritieni opportune).
Tranquillo nervoso ansioso
molto attivo pacico sensibile
con molti interessi sereno malinconico
inquieto riessivo aggressivo
Dove pensa il poeta di trovare la tranquillit?
...................................................................................................................................
Osserva limmagine; secondo te corrisponde alla descrizione?
AUTORITRATTO
Leggi attentamente la poesia, rispondi poi alle domande e completa.
IL TESTO POETICO
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Leggi attentamente la seguente poesia di Quasimodo.
Ed subito sera.
Ognuno sta solo sul cuore della terra
tratto da un raggio di sole
ed subito sera.
S. Quasimodo
A quale corrente letteraria appartiene Quasimodo?
...................................................................................................................................
Che caratteristiche noti nella poesia?
...................................................................................................................................
Che cosa signica che ognuno solo sul cuore della terra?
...................................................................................................................................
Cosa rappresenta il raggio di sole?
...................................................................................................................................
Cosa vuole affermare il poeta dicendo ed subito sera?
...................................................................................................................................
Rapppresenta i sentimenti di questa poesia con un disegno e con i colori.
ED SUBITO SERA
IL TESTO POETICO
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LA MADRE DI CECILIA
Anche un testo letterario pu trasmettere sentimenti intensi come un testo poeti-
co.
Leggi il seguente brano di Alessandro Manzoni tratto dal famoso romanzo I Pro-
messi Sposi.
La madre di Cecilia
Scendeva dalla soglia duno di quegli usci, e veniva verso il convoglio, una donna,
il cui aspetto annunziava una giovinezza avanzata, ma non trascorsa; e vi traspa-
riva una bellezza velata e offuscata, ma non guasta, da una gran passione, e da
un languore mortale: quella bellezza molle a un tempo e maestosa, che brilla nel
sangue lombardo. La sua andatura era affaticata, ma non cascante; gli occhi non
davan lacrime, ma portavan segno daverne sparse tante; cera in quel dolore un
non so che di pacato e di profondo, che attestava unanima tutta consapevole e
presente a sentirlo. Ma non era il solo suo aspetto che, tra tante miserie, la indicasse
cos particolarmente alla piet, e ravvivasse per lei quel sentimento ormai stracco
e ammortito ne cuori.
Da I Promessi Sposi, di A: Manzoni, cap. XXIV.
Sottolinea in rosso le frasi che ti hanno emozionato di pi.
Sottolinea in giallo le descrizioni.
Cosa d forza alla madre di Cecilia?
...................................................................................................................................
Quali sentimenti vuole trasmettere lautore?
...................................................................................................................................
Quali sentimenti provi tu?..............................................
......................................................................................
Come giudichi questo brano? .....................................
......................................................................................
IL TESTO POETICO
Ritratto di A. Manzoni
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guida italiano 5 Marosticane -1.188 188 guida italiano 5 Marosticane rosticane -1.188 -1.188 18 1888 3 -07-2007 10:1 0-07-2007 10:19:2 9:244
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Alice Sturiale, una bambina che, dalle sue quattro ruote, dice Sono felice.
Alice se n andata nel febbraio 1996, allet di dodici anni, e ci ha lasciato testi
bellissimi per grandi e per piccoli. Un libro che insegna e regala la vita.
Io e te
Io e te
siamo stati creati
diversamente.
Io ho i miei difetti
tu i tuoi difetti
io le mie idee
tu le tue idee.
Non colpa tua
se hai un carattere
che a me non piace!
Non puoi cambiarlo
ed io non posso cambiare il mio.
Impariamo allora ad accettarci
a vicenda
senza discutere
su ogni cosa
su cui non siamo daccordo
perch non c niente da fare:
o tu accetti il mio essere
ed io il tuo
oppure lodio continuer
a sfasciare
ferocemente
la nostra umanit.
(Maggio 1994, V elementare)
Campagna
Dolce sentire
la brezza fresca
che accarezza il viso
come la mano
affettuosa dei genitori.
Dolce udire per la campagna
il fruscio del vento
che incupisce il pauroso
e splendido silenzio
della solitudine.
(7 ottobre 1994)
Handicap
Forse senza le quattro ruote
pi facile.
pi facile divertirsi.
pi facile muoversi,
anche pi facile
conquistare i ragazzi.
Ma io credo
che le quattro ruote
servano a conoscere
tutta quanta
la vita
e saperla affrontare
e vincere.
(luglio 1994)
IL TESTO POETICO
UNA BAMBINA POETESSA
Leggi queste poesie e scrivi, per ognuna un pensiero, una riessione,
una considerazione.
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POESIE PER PENSARE
DAI IL MEGLIO DI TE...
Luomo irragionevole, illogico, egocentrico
NON IMPORTA, AMALO.
Se fai il bene, ti attribuiranno secondi ni egoistici
NON IMPORTA, FA IL BENE.
Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri nemici
NON IMPORTA, REALIZZALI.
Il bene che fai verr domani dimenticato
NON IMPORTA, FA IL BENE.
Lonest e la sincerit ti rendono vulnerabile
NON IMPORTA, SII FRANCO E ONESTO.
Quello che per anni hai costruito pu essere distrutto in un attimo
NON IMPORTA, COSTRUISCI.
Se aiuti la gente, se ne risentir
NON IMPORTA, AIUTALA.
Da al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci
NON IMPORTA, DA IL MEGLIO DI TE.
Madre Teresa di Calcutta
IL TESTO POETICO
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Alice Sturiale morta improvvisamente la mattina del 20 febbraio 1996, a scuola, mentre
rideva per la battuta di un compagno. Misteriosamente fuggita in Paradiso, dal suo posto
di lavoro, come un eroe in battaglia, come scrisse una suora di clausura. Una malattia
congenita le impediva di camminare ma non di vivere con intensit e gioia. Ci ha insegnato
che esiste la speranza.
Questo testo non scritto in versi, eppure senti quanta poesia contiene!
LA PRIMAVERA
La primavera era dentro di me, godevo del primo tepore della stagione; la mia
anima e la mia mente erano libere, avvolte nella felicit, ero serena, non pensavo
a niente per sentivo il cuore pieno, grande, padrone delluniverso intero.
Mi sentivo calda, sorridevo e cantavo guardando il cielo terso e io ero un uccello
che volava nellimmensit, guardavo lacqua che sgorgava dalla fontana e mi sen-
tivo limpida, pura e fresca come lei, guardavo i ori del prato e io sbocciavo con
loro. Allimprovviso chiusi gli occhi e mi sentii grande.
La mamma mi chiam: ed era tutto tristemente nito.
30 marzo 1993, IV elementare
guida italiano 5 Marosticane -1.190 190 guida italiano 5 Marostica Marosticane -1.1 ne -1.190 1 90 1990 3 -07-2007 10:1 0-07-2007 10:19:2 9:255
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PER TE
Troppo occupato
nel pensare al tuo lavoro
per dirmi qualcosa
al mattino
mentre consumi un caff
tra uno sbadiglio e una camicia slacciata.
Troppo occupato
durante il giorno
per un affare da concludere
per affacciarti al telefono
e dirmi ciao.
Ti ho aspettato
tutto il giorno...
lo so sono un po egoista... ma...
chiss se hai pensato anche a me?
Al tuo rientro
non mi hai rivolto la parola
ho rispettato
il tuo desiderio di silenzio
poi snito
ti sei addormentato.
Non ti sei accorto ...
Ed allora io...
ho accompagnato il tuo sonno
con una preghiera
il mio amore per te,
sperando
che domani tu possa dedicarmi
un poco del tuo tempo.
La sola parola
a questora attardata per un bimbo
che oso sussurrarti
in punta di piedi ...:
ti amo tanto
pap.
J. Korczack
UN SEGRETO
Sotto lombrello
mi ha detto un segreto:
giurin giurello
io non lo ripeto.
Sulla panchina
mi hai detto una cosa:
una parolina
dir a Mariarosa.
Sulla panchina
mi hai raccontato
unaltra cosina
dir a Renato.
Sotto lmbrello
nessuno ci sente:
Giurin giurello
noi siamo contente.
R. Piumini
IL TESTO POETICO
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guida italiano 5 Marosticane -1.191 191 guida italiano 5 Marostica Marosticane -1.1 ne -1.191 1 91 19911 3 -07-2007 10:1 0-07-2007 10:19:2 9:255
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IL VENTO
Il vento continua
a divorare la notte
l, reale e mutevole
dentro di lui la musica dei rami.
Il vento arriva
esplodono sonorit
sfogliano il suo corpo
fa ondeggiare i rami...
Si versano sinuose
cascate di vento dentro il bosco.
Io danzo, e tu?
Risuona, balla, schia e canta
fra gli alberi
nasce come un frutto
nasce come un bambino
le sue risate hanno il ritmo
dellacqua sulla pietra
prima dolce quasi monotona
dopo forte e piena di risonanze.
Qualcosa di vago
fumo e sapori somiglianti.
Mrcia Thephilo, 1999
BUSS IL VENTO
Buss il vento - come un uomo stanco -
Ed io garbata Entra gli risposi
Con ferma voce - e allora egli rapido
Entr nella mia camera -
Ospite senza piedi -
Invitarlo a sedere era impossibile
Tanto sarebbe valso presentare
Allaria una poltrona -
Ed ossa non aveva, per tenerlo -
Il suo parlare era come il ato
Di molti colibr ronzanti insieme
Da un celeste cespuglio -
Unonda, la sua faccia - e mentre andava
Dalle dita una musica gli usciva
Di suoni tremuli
Sofati nel cristallo -
Indugi, sempre qua e l muovendo -
Poi timidamente
Buss di nuovo - fu come una rafca -
Ed io rimasi sola.
di Emily Dickinson
Le due poesie parlano del vento con qualche differenza.
Nella poesia Il vento si descrive .....
In Buss il vento, il vento considerato come......
Quale ti piace di pi? .......
Perch? ..
......
Quale impareresti a memoria?
..............................................................................................................
IL TESTO POETICO
POESIE A CONFRONTO
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Per comprendere il contenuto della poesia, analizza in modo particolareggiato
parole e versi.
Individua il signicato delle parole poco conosciute e scrivilo qui sotto.
..................................................................................................................................
..................................................................................................................................
Ora rispondi a queste domande:
Cosa descrive lautore nella poesia? ....................................................................
....................................................................................................................................
..................................................................................................................................
Cosa fa la neve? ...................................................................................................
Cosa sembra che faccia?......................................................................................
..................................................................................................................................
Perch secondo te inizia con sst... sst... sst...?......................................................
..................................................................................................................................
Come si sente lautore guardando la neve scendere?
.....................................................................................................................................
Da quante strofe formata la poesia? ..................................................................
Quale atmosfera prevale nella poesia? (festosa, riposante, malinconica...).
..................................................................................................................................
Prova a raccontare la poesia come se fosse un testo.
LA PARAFRASI
IL TESTO POETICO
Una poesia colpisce soprattutto le nostre emozioni e i nostri sentimenti; per questo
spiegare una poesia non facile. Una buona parafrasi, per, non solo mette in luce
i contenuti nascosti della poesia, ma produce un testo nuovo nato dallincontro
tra poeta e lettore. Per questo qualche volta utile farla.
LA LETTERA DELLA NEVE
Sst... sst... sst...
La neve sfoglia
La sua lettera
Lunghissimamente
Di l della nestra
Nella notte fonda
Sulla terra degli orti
Sugli alberi delle colline
E le stelle
A quando a quando
Nasconde.
E avvolge
Tuttattorno la casa.
A chi saranno mai indirizzate
Le notizie
Della lettera
Della neve
Cos lunga ...
Saijo Yaso
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guida italiano 5 Marosticane -1.193 193 guida italiano 5 Marosticane -1. guida italiano 5 Marosticane -1.193 19 1933 30-07-2007 10:19:266
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IO POETA
bello e divertente scrivere poesie... per farlo, per, occorre trovare, al momento
giusto, rime, versi, parole, suoni, immagini.
Purtroppo, a volte lispirazione fatica ad arrivare, quella parola che servirebbe per
creare una bella rima proprio non ci viene in mente!
Niente paura... viene in aiuto il vostro magazzino delle idee.
Raccogliete nella scatola delle poesie espressioni e gure inventate da voi o tro-
vate nelle letture; con cartoncini colorati create degli scomparti che utilizzerete
in base ai criteri di classicazione scelti... trasformazioni, allitterazioni, metafore,
similitudini, sinestesie...
Ci che caratterizza un testo poetico non il contenuto, ma il modo in cui que-
sto espresso, la suggestione che riesce a esprimere, loriginalit e la creativit
anche nellutilizzo del linguaggio. Un vocabolario riporta la seguente denizione
di poesia: larte e la tecnica di esprimere, in forme ritmiche, idee, sentimenti e
realt secondo la propria visione del mondo. oo
Se arte comunicare a chi legge le proprie sensazioni ed emozioni, tecnica
saper usare il linguaggio in un determinato modo e secondo certe regole: il ritmo,
la rima, i versi, le strofe.
Per scrivere una poesia impara a guardare ogni cosa con gli occhi pieni di stupore
come si fa la prima volta: scoprirai dentro di te un mondo di emozioni.
NON AVEVO GLI OCCHI PER VEDERE
Viaggiai per giorni e notti
per paesi lontani.
Molto spesi
per vedere alti monti
grandi mari.
E non avevo gli occhi
per vedere
a due passi da casa
la goccia di rugiada
sulla spiga del grano.
Rabindranath Tagore, Poesie, Guanda
Scrivi una poesia seguendo il mo-
dello di una di quelle appena lette.
NUOVO MATTINO
Senti quel gallo canta,
un coniglio corre attraverso la strada
sotto il ponte
dove lacqua scorre e passa,
cos contento solo nel vederti sorridere
sotto questo cielo blu.
In questo mattino blu
in questo nuovo mattino.
Questo deve essere il giorno
quando tutti i miei sogni si avverano,
cos contento soltanto di vivere
sotto il cielo blu
in questo nuovo mattino.
Bob Dylan, Blues, ballate e canzoni, Newton
IL TESTO POETICO
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guida italiano 5 Marosticane -1.194 194 guida italiano 5 Marosticane -1.194 19 rosticane -1.194 1944 30-07-2007 10:19:266
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EDUCAZIONE ALLAFFETTIVIT
Tecniche per leducazione affettiva.
IL BRAINSTORMING
Il brainstorming una tecnica che si pu efcacemente utilizzare sia nel gruppo di
lavoro con gli adulti, sia anche nella esperienza scolastica con i ragazzi. Si tratta
di una modalit espressiva improntata allimmediatezza, alla spontaneit e allintui-
zione di idee liberamente espresse da parte dei presenti invitati a pronunciarsi su
un tema, un problema o anche solo una parola.
Questa tempesta dei cervelli ha il vantaggio di consentire a tutti i partecipanti di
esprimere lidea che in quel momento passa per la loro mente sfruttando lintuito,
lassociazione rapida, il riferimento ad altri concetti. Non esistono dunque risposte
giuste o sbagliate: tutte concorrono ad accerchiare la questione in esame dando
origine anche a possibili situazioni umoristiche, divertenti.
Il conduttore annota ogni intervento e al termine, con la collaborazione dellassem-
blea, commenta e valorizza il materiale raccolto. Si tratta di una tecnica che aiuta a
costruire e a scoprire elementi originali e interessanti. Lesperienza risulta cos
efcace sia sul piano della partecipazione, sia sul piano della motivazione allappren-
dimento. In alcuni casi pu avere anche il signicato di aiutare i presenti pi restii,
e abitualmente passivi, a prendere la parola senza sentirsi criticati. I partecipanti,
attraverso questa esperienza, possono scoprire reali risorse creative in loro stessi
e vivere anche con maggiore intimit la vita di gruppo.
da Indire
I problemi sorti in classe si possono discutere in circle time per affrontarli con il e
PROBLEM SOLVING
Le tappe sono sei:
1. Esposizione chiara dei problemi ai minimi termini.
2. Proposta delle varie soluzioni.
3. Considerazione degli aspetti positivi e negativi delle proposte.
4. Scelta delle soluzioni idonee.
5. Predisposizione dei mezzi di attuazione della soluzione.
6. Verica dei risultati ottenuti.
importante che questa tecnica venga messa in atto parlando e confrontandosi
in un clima di libert e ducia. Con il problem solving si possono anche elaborare
delle leggi, cio un regolamento di classe che verr proposto dagli alunni stessi
e che perci sar pi facilmente rispettato.
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FASI DEI CIRCOLI DI QUALIT
Sessione 1 - FASE PRELIMINARE
I gruppi - formati dallinsegnante in modo eterogeneo - iniziano la loro attivit sce-
gliendo un nome ed un luogo specico che presenteranno al resto della classe.
Sessione 2 - IDENTIFICAZIONE DEL PROBLEMA
Ogni gruppo viene fornito di un lungo rotolo di carta sul quale lavorer. Si intro-
ducono le tecniche di brainstorming per cominciare a riettere sui problemi che
tormentano i bambini con il quesito: Che cosa ci rende tristi a scuola? Raccolte
le varie problematiche ogni gruppo prosegue con lidenticazione del problema
ritenuto pi importante. Alla ne della sessione ogni circolo organizza una breve
drammatizzazione che consenta al resto della classe di prendere coscienza del
problema scelto dal gruppo. Le scenette verranno videoriprese.
Sessione 3 - ANALISI DEL PROBLEMA
Si inizia ad approfondire il problema scelto da ogni gruppo. Considerata let dei
bambini, non si prendono in esame le varie cause, ma si fa in modo che i circoli
motivino la scelta fatta attraverso la domanda: perch questo problema ci rende
particolarmente tristi?
Sessione 4 - ELABORAZIONE DI UNA SOLUZIONE
Mediante il brainstorming i bambini di ogni gruppo propongono le possibili solu-
zioni e si comincia a mettere a punto un piano di azione.
Sessioni 5, 6 - PRESENTAZIONE DI UNA SOLUZIONE
Ogni gruppo mette in scena il proprio problema e la soluzione proposta, viene
videoripreso e al termine della recitazione si discute assieme sui contenuti rap-
presentati.
Dopo aver sperimentato, nel corso della settimana, la soluzione concordata, i
gruppi si riuniscono e valutano lefcacia o meno del piano attivato.
Sessione 7 - RIESAME DELLA SOLUZIONE
In seguito alla valutazione del gruppo sullefcacia del piano o si modica la
soluzione e si comunica il tutto allintera classe, oppure si passa ad un secondo
problema e si ripete il percorso.
A lavoro concluso i bambini riguardano il video che raccoglie non solo le brevi
rappresentazioni teatrali, ma anche le varie sessioni dei circoli per cui si valutano
assieme i vari aspetti sviluppati. Sia in itinere che al termine dellintero lavoro, si
informano i genitori sul percorso svolto dai gli.
(Tratto e modicato da: Pignatti, Menesini e Melari, 2003
pratiche didattiche per prevenire il bullismo a scuola - Irre Veneto)
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guida italiano 5 Marosticane -1.196 196 guida italiano 5 Marosticane -1.19 guida italiano 5 Marosticane -1.196 1966 30-07-2007 10:19:277
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PICCOLI, CATTIVI E VIOLENTI
A MILANO RECORD DI BULLI
MILANO. Dilaga il bullismo nelle scuole milanesi. Pi nelle elementari che nelle
medie, tra i maschi come tra le femmine. Bullismo sico, verso chi pi debole.
Ma anche prepotenze verbali, subdole, indirette, verso chi psicologicamente pi
fragile. I dati, allarmanti, emergono da una corposa indagine condotta dallAzienda
Sanitaria e dalla Regione Lombardia, su 10.513 alunni di 59 scuole elementari e
medie della citt. E Milano guadagna il primato di questo triste fenomeno, insieme
a Napoli, se paragoniamo i dati appena raccolti con quelli di unindagine analoga
condotta a livello nazionale dalla psicologa Ada Fonzi. Il 64% degli alunni delle scuole
elementari di Milano e il 50% di quelli delle medie, ha avuto a che fare come vittima
o come aggressore, con il fenomeno del bullismo. Il 51,9% dei bambini e il 48,3%
delle bambine, nelle elementari, ha dichiarato di avere subito angherie e prepotenze
dai coetanei. Percentuali un po meno elevate alle medie, dove le vittime sono il 32%
dei maschi e il 29,8% delle femmine. Il bullismo una forma di comportamento
aggressivo, con caratteristiche peculiari e distintive (intenzionalit, sistematicit e
asimmetria del potere) sulle quali c un vasto consenso a livello internazionale -
spiega Nicola lannaccone, coordinatore della ricerca. -Tra le parti coinvolte, il bullo
e la vittima, c sempre una differenza di potere, dovuta alla forza sica, allet o al
numero, quando le aggressioni sono di gruppo. La vittima ha difcolt a difendersi
e sperimenta un forte senso di impotenza. Nulla a che vedere, insomma, con le co-
muni liti tra coetanei. Lo studio cataloga diverse forme di aggressione tra bambini.
Il bullismo diretto quando la vittima viene picchiata, spinta, fatta cadere o vengono
rotte le sue cose. Il bullismo verbale quando si usano insulti, offese, scortesie.
E il bullismo indiretto pi diffuso tra le femmine, quando si attuano comportamenti
che portano allesclusione e allisolamento della vittima.
E diversi ruoli. Oltre al bullo attivo c laiutante che agisce come seguace del
bullo; il sostenitore che incita il bullo; il difensore che aiuta la vittima; lesterno
che non fa niente per evitare il coinvolgimento. I ricercatori hanno messo a fuoco
un preciso identikit della vittima che maggiormente subisce le angherie: general-
mente si tratta di un ragazzo timido, riservato, tranquillo e sensibile, con difcolt a
socializzare e quindi con pochi amici. Spesso uno studente intelligente e bravo a
scuola. Un ragazzo ricco di qualit, che viene per questo lodato dagli adulti, susci-
tando invidia e gelosia tra i coetanei.
(Carlo Brambilla, Piccoli, cattivi e violenti a Milano record di bulli,
in La Repubblica, 18 marzo 2004) da io non vinco tu non perdi Unicef i
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Rispondi a queste domande.
1. Sai qual il signicato della parola bullismo? Guarda nel vocabolario e scrivilo .
.................................................................................................................................
.................................................................................................................................
2. Hai capito chi il bullo?
.................................................................................................................................
3. E una vittima?
.................................................................................................................................
4. Che cosa sono secondo te le angherie?
.................................................................................................................................
.................................................................................................................................
5. Se c un bullo c una vittima. Secondo te, che caratteristiche ha la vittima?
.................................................................................................................................
6. Hai mai sentito parlare per TV di fenomeni di bullismo?
.................................................................................................................................
7. Discuti con i compagni se nella tua scuola ci sono episodi di bullismo.
8. Se ti capitasse di assistere a un episodio di bullismo dove un ragazzino preso
in giro in modo pesante da un altro o da altri, che cosa faresti?
Andrei a dirlo alla maestra.
Starei a guardare.
Andrei via.
Se ti capitasse di essere vittima di un bullo che cosa faresti?
Mi difenderei.
Starei fermo e zitto.
Andrei a dirlo a un adulto.
Il dizionario del bullismo. Scrivi quando si verica:
Il bullismo diretto .....................................................................................................
.................................................................................................................................
Il bullismo verbale...................................................................................................
.................................................................................................................................
Il bullismo indiretto ..................................................................................................
.................................................................................................................................
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guida italiano 5 Marosticane -1.198 198 guida italiano 5 Marosticane -1.198 19 rosticane -1.198 1988 30-07-2007 10:19:2 9:277
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IL PREPOTENTE
Come si spiega che Barry Tamerlane riuscisse tanto bene a fare il prepotente?
Peter aveva dedicato a questa domanda un bel po di pensieri. Ed era giunto alla
conclusione che il successo di Barry avesse due spiegazioni.
La prima era che Barry sembrava capace di ridurre al minimo i tempi tra il volere
una cosa e lottenerla. Supponiamo ad esempio che gli andasse a genio il giocattolo
che aveva un bambino in cortile: lui non faceva altro che strapparglielo di mano.
Oppure se in classe gli serviva una matita, si voltava e prendeva in prestito quella
di un compagno. Se cera da fare una coda, lui si metteva per primo. Se ce laveva
con qualcuno, glielo diceva in faccia e poi lo picchiava senza piet.
La seconda ragione del successo di Tamerlane era che di lui avevano tutti paura.
Non si sapeva bene perch. Bastava sentirlo nominare per provare una specie di
pugno gelato alla bocca dello stomaco. Uno aveva paura, perch ce lavevano gli
altri. Barry metteva paura, perch aveva la reputazione di uno che mette paura.
Vedendolo arrivare, la gente se ne stava alla larga, e se chiedeva caramelle o un
giocattolo, se li vedeva subito consegnare. Facevano tutti cos, perci sembrava
logico non fare in modo diverso.
Barry Tamerlane era potente in tutta la scuola. Nessuno poteva impedirgli di pren-
dersi quel che voleva. Neanche lui stesso. Era una forza cieca. A volte Peter pen-
sava che fosse come un robot programmato per fare tutto quel che doveva. Che
strano che non gli importasse di essere senza amici, o di essere odiato ed evitato
da tutti.
Naturalmente, Peter si teneva lontano da quel prepotente, ma provava per lui un
interesse speciale. Barry Tamerlane era un mistero. Quando comp undici anni, Barry
invit a casa una dozzina di compagni. Peter cerc di salvarsi, ma i suoi genitori
furono irremovibili. Dal canto loro trovavano simpatici la mamma e il pap di Barry
e perci, in base a una logica adulta, Peter doveva trovare simpatico il glio.
I. McEwan Linventore dei sogni. Einaudi
Secondo Peter perch Barry un prepotente?
Elenca le motivazioni:
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RACCONTO DI UNA PREPOTENZA
Stava quasi per concedersi la ricompensa di un morso di mela quando sollev lo
sguardo e si ritrov gli occhi puntati sulla faccia rosa e tondetta di Barry Tamerlane, il
prepotente della scuola. Sorrideva, ma non aveva laria contenta. Sorrideva, perch
voleva qualcosa. Aveva attraversato il cortile in diagonale, senza badare agli altri
che giocavano a pallone, a campana e a saltare la corda.
Tese molto semplicemente la mano e disse: - Voglio quella mela.
Poi torn a sorridere. Un raggio di sole illumin largento del suo apparecchio.
Dovete sapere che Peter non era un codardo. Una volta era sceso zoppicando da
una montagna del Galles con una caviglia slogata, senza un solo lamento. E unaltra
volta, si era gettato nel mare in burrasca tutto vestito, per andare a salvare il cane
di una signora dalle onde. Ma non aveva coraggio per le risse. Era pi forte di lui.
Era un ragazzino abbastanza robusto per la sua et, ma sapeva che non sarebbe
mai riuscito a vincere facendo la lotta, perch non ce lavrebbe fatta a colpire un
altro sul serio. Quando in cortile scoppiava una rissa, e tutti i bambini si facevano
intorno a vedere, a Peter veniva la nausea e gli tremavano le ginocchia.
- Avanti - disse Barry Tamerlane in tono ragionevole. - Passami quella mela, se non
vuoi che ti dis la faccia.
Peter sent il gelo salirgli dai piedi e diffondersi in tutto il corpo. La mela era gialla
striata di rosso. La buccia era un po vizza, perch se lera portata a scuola una
settimana prima ed era rimasta nel banco tutto quel tempo, emanando un profumo
dolce di legno. Valeva la pena di farsi disfare la faccia per cos poco? Certamente
no. E daltra parte era giusto cederla, solo perch un prepotente la voleva?
Rivolse lo sguardo su Barry Tamerlane. Si era fatto un po pi vicino. La sua faccia
rotonda, da rosa era diventata rossa. Le lenti gli ingrandivano gli occhi. Una bollicina
di saliva brillava sospesa tra il ferretto e uno dei denti davanti. Non era pi grosso,
e di sicuro, nemmeno pi forte di Peter.
- Dai Peter! Fagli vedere! - disse qualcuno inutilmente. Barry Tamerlane si volt
lanciando unocchiata cattiva, e il ragazzino si rintan in fondo alla folla.
- Dai Barry! Tocca a te! - dicevano altre voci.
A Barry Tamerlane non piaceva essere contrastato. Si stava preparando a menare le
mani. Voltandosi di prolo, stava gi tirando allindietro un pugno. Teneva le ginocchia
leggermente piegate e ondeggiava di qua e di l. Sembrava sapere il fatto suo.
Altri bambini si radunavano in cerchio. Peter sent lannuncio diffondersi in tutto il
cortile: - Si picchiano! Si picchiano! - Arrivava gente da tutte le direzioni.
Peter si sentiva il cuore battere forte dentro le orecchie. Cercando di prendere tempo,
si pass la mela da una mano allaltra e disse: - La vuoi davvero questa mela?
- Hai sentito benissimo, - replic Tamerlane con voce monotona. - Quella mela mia.
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guida italiano 5 Marosticane -1.200 200 guida italiano 5 Marostica Marosticane -1.2 ne -1.200 2 00 2000 3 -07-2007 10:1 0-07-2007 10:19:2 9:288
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Peter osserv il bambino che si stava preparando a colpirlo e gli venne in mente la
festa di compleanno di tre settimane prima, quando Barry era stato cos affettuoso
e cordiale. E adesso, eccolo l a fare tutte le smore possibili per sembrare cattivo.
Che cosa gli faceva credere che quando era a scuola aveva il diritto di fare e di
prendersi tutto ci che voleva?
Peter os distogliere un attimo lo sguardo dallavversario e vide il cerchio di facce
spaventate che gli si accalcavano intorno. Gli occhi spalancati, le bocche appese.
Tamerlane il terribile stava per mettere a terra un bambino e nessuno poteva farci
granch. Che cosa rendeva tanto potente il roseo, il paffuto Barry? E allimprovviso,
dal nulla, Peter trov la risposta. Ma ovvio, - pens. - Siamo noi. Siamo noi che
lo abbiamo sognato come il prepotente della scuola. Non pi forte di nessuno di
noi. Tutta la sua forza e il potere, ce li siamo sognati noi. Noi abbiamo fatto di lui
quel che . Quando va a casa e nessuno gli crede se fa il prepotente, allora torna
se stesso.
Barry torn a parlare. - la tua ultima occasione. Dammi quella mela o preparati a
fare un volo che ti porter diretto dentro la settimana che viene.
Per tutta risposta, Peter si port la mela alla bocca e ne stacc un gran morso.
- Vuoi sapere una cosa? - gli disse lentamente, senza smettere di masticare. - Io
non ti credo. Anzi, se proprio vuoi saperlo, non credo nemmeno che tu esista.
La folla trattenne il ato, qualcuno azzard una risatina. Peter sembrava talmente
sicuro di s. Magari era vero.
Persino Barry aggrott le ciglia e smise di ondeggiare. - Che cosa hai detto?
La paura di Peter era scomparsa del tutto.
Se ne stava in piedi di fronte a Barry e gli rivolgeva un sorriso, come se avesse piet
del suo non esistere. Dopo settimane di elucubrazioni intorno alla natura di sogno
della vita, Peter aveva deciso che nel caso del prepotente Barry le cose stavano
sicuramente cos, e che perci, se anche lavesse colpito in faccia con tutta la for-
za che aveva, non gli avrebbe fatto pi male di quanto poteva fargliene unombra.
Barry si era ripreso e si preparava a combattere.
Peter stacc un altro morso di mela. Mise la faccia vicina a quella di Barry e lo
squadr come se avesse di fronte una vignetta buffa disegnata sul muro. - Tu non
sei altro che un grasso budino rosa... coi denti di ferro.
Ci fu uno scroscio di risa tra la folla che si diffuse, differenziandosi in risolini, sghi-
gnazzi e grida. I bambini si davano di gomito, battendosi sulle ginocchia. Fingevano,
naturalmente. Ciascuno voleva dimostrare agli altri che gli era passata la paura.
Frammenti di quellinsulto rimbalzarono di bocca in bocca: - Budino rosa... denti
di ferro... un budino coi denti! - Peter sapeva di aver detto una crudelt. Ma che
importanza poteva avere? Tanto Barry non era vero. Adesso appariva di un bel rosa
acceso, pi di qualunque budino mai visto.
I. McEwan Linventore dei sogni. Einaudi
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Riassumi la storia di Peter e Barry seguendo questa traccia.
1. Peter stava per dare un morso alla mela quando ..............................................
................................................................................................................................
2. Peter non era un codardo ma ............................................................................
................................................................................................................................
3. Peter stava pensando di dare la mela a Barry ma ............................................
................................................................................................................................
4. Alcuni compagni intervennero incitando ...........................................................
................................................................................................................................
5. Altri bambini si radunarono in cerchio ...............................................................
................................................................................................................................
6. Peter pens alla sua festa di compleanno quando ...........................................
................................................................................................................................
7. Poi pens a cosa poteva rendere cos prepotente Barry ..................................
................................................................................................................................
8. Peter allora diede un morso alla mela e disse .................................................
................................................................................................................................
9. Inne Peter disse a Barry che lui era un ............................................................
................................................................................................................................
10. (nale... inventalo tu) .......................................................................................
................................................................................................................................
................................................................................................................................
................................................................................................................................
................................................................................................................................
Che ruolo ti piacerebbe interpretare se dovessi fare il gioco del role
play? (quello di Peter o quello di Barry)?
- Discuti con i tuoi compagni.
- Usa la tecnica del Brainstorming.
- Seleziona le idee da analizzare.
- Individua il problema pi grosso da discutere.
- Affronta il problema con la tecnica del problem solving.
- Drammatizza la scena con i compagni.
Nel racconto emergono i ruoli di altri ragazzi. Chi sono?
- I sostenitori ..........................................................................................................
- I difensori .............................................................................................................
- Gli esterni ............................................................................................................
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guida italiano 5 Marosticane -1.202 202 guida italiano 5 Marosticane rosticane -1.202 -1.202 20 2022 3 -07-2007 10:1 0-07-2007 10:19:2 9:299
203
PERCH A ANNA NON PIACE ANDARE A SCUOLA?
Anna non va a scuola volentieri e la sua mamma un po preoccupata.
Anna tutte le mattine piange perch dice di aver un gran mal di pancia e le viene
quasi da vomitare. I genitori lhanno portata dal pediatra ed capitato che una
mattina labbiano portata anche al pronto soccorso. Tutti i medici che hanno visi-
tato Anna sono concordi nel dire che Anna non ha niente, la sua pancia sta bene,
forse sono solo capricci dicono alla mamma.
Il problema che Anna sta male e nessuno capisce perch si trova molto a disagio
con i suoi compagni.
Ogni volta che arriva scuola c una ragazzina attorniata da altre che la prende
in giro, a volte la fa anche piangere, le chiede la merenda, non la fa giocare in
cortile.
Anna non ha il coraggio di dirlo alla maestra e meno che meno alla sua mamma;
ha paura che gli adulti pensino che sia colpa sua e allora ha deciso di mantenere
il segreto.
Un giorno, mentre era in bagno, questa ragazzina chiuse la porta del bagno e
lasci che Anna urlasse e si sentisse molto triste.
Lei e le altre trovavano lo scherzo davvero divertente.
Alla ne della ricreazione andarono ad aprire ad Anna e le dissero di nuovo che
non avrebbe dovuto dirlo a nessuno altrimenti l avrebbero picchiata.
Anna si sentiva dentro un peso enorme e questo peso faceva s che la sua pancia le
facesse male ma non poteva dirlo a nessuno e questo segreto le pesava tanto.
Bambini di classe quinta di Pianezze
1. Anna ha un segreto, secondo te un segreto che Anna deve tacere?
...........
4. Secondo te esistono segreti che devono essere taciuti? ....................................
Se s, quali?
......................................................................................
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guida italiano 5 Marosticane -1.203 203 guida italiano 5 Marosticane -1. guida italiano 5 Marosticane -1.203 2033 30-07-2007 10:19:299
204
CI SONO SEGRETI E SEGRETI
Se ti succede qualcosa che non va pensa: - Lo racconto o no?
Leggi la risposta che una maestra ha dato a una bambina e poi rispondi alle do-
mande.
Non c niente di male a raccontarlo. Qualche volta ti dicono di non raccontare
una cosa perch un segreto. Ti dicono che i segreti bisogna tenerseli per s. Ma
non vero. Gli unici segreti da tenere per s sono quelli divertenti. Le sorprese.
Come quella che fai a qualcuno quando gli organizzi la festa di compleanno, per
esempio. Ma i segreti brutti non bisogna tenerli per s. Se qualcuno ti dice di tenere
un segreto, e quello un segreto brutto, tu non devi tenerlo per te.
E qualche volta ti dicono di non raccontare una cosa perch se no ti faranno
qualcosa di brutto. Ti picchieranno. O picchieranno una persona a cui vuoi bene.
O ti porteranno via qualcosa. Ma non sono cose vere. Te lo dicono soltanto per
spaventarti. Hanno fatto qualcosa di male e hanno paura che qualcuno lo scopra
e li punisca, cos cercano di spaventarti perch tu tenga il segreto. Ma sbagliato.
Non devi farlo. Se qualcuno ti dice queste cose, devi sempre riferirlo a un grande
di cui ti di, uno che possa aiutarti.
Harly T. Una bambina bellissima Corbaccio a
Scrivi in questi due riquadri i segreti che secondo te devono essere
mantenuti e i segreti che non devono essere taciuti.
Segreti belli da mantenere
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............................................................
............................................................
............................................................
............................................................
............................................................
............................................................
............................................................
............................................................
Segreti che non devono essere
taciuti.
............................................................
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............................................................
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guida italiano 5 Marosticane -1.204 204 guida italiano 5 Marosticane 1. guida italiano 5 Marosticane -1.204 2044 30-07-2007 10:19:299
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Marco era un ragazzino tranquillo. Alcuni suoi compagni maschi, quasi tutte le ri-
creazioni, lo prendevano in giro e continuavano a dire cose cattive sul suo conto.
Capitava spesso che, per la rabbia, Marco tirasse qualche pugno e qualche calcio.
Aveva, per, deciso di non dire niente anche quando veniva punito perch faceva
a botte. Aveva paura. Quando cominciarono a dire che era un idiota, Marco si ar-
rabbi moltissimo. Voleva solo essere trattato con rispetto. Allora decise di parlare
con linsegnante.
Pensi che Marco abbia fatto bene a non tenere il segreto, anche rischiando di es-
sere chiamato spia?
.................................................................................................................
Che cosa pensi far o dir linsegnante?
.................................................................................................................
Lucia una ragazzina di quinta che tutti i giorni viene esclusa dai giochi in cortile.
Le sue compagne le dicono che non la vogliono perch sempre vestita in modo
strano. Un giorno decise di dire a quelle ragazze che i suoi vestiti erano confezio-
nati dalla sua nonna, erano un dono della nonna. Quando smise di offendersi e di
arrabbiarsi, le ragazze la presero in simpatia. Oggi sono sue buone amiche.
Che strategia ha adottato Lucia?
.
.........................................
Tu, cosa avresti fatto al suo posto?
.....................................
ANCORA SEGRETI
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guida italiano 5 Marosticane -1.205 205 guida italiano 5 Marosticane -1.2 ticane -1.205 20 05 2055 30-07-2 7 10:19:3 007 10:19:300
206
STIMA DI S
Per avere stima di s (cio autostima) importante conoscersi bene.
Ingredienti per una buona autostima
Mi conosco So stare con gli altri Mi accetto
Sono autonomo Comunico in modo positivo con gli altri
Ho ducia nelle mie capacit Mi pongo degli obiettivi
Per ognuno di questi ingredienti racconta ....
I miei pregi sono:
guida italiano 5 Marosticane -1.206 206 guida italiano 5 Marosticane -1. guida italiano 5 Marosticane -1.206 2066 30-07-2007 10:19:300
207
UNIT DI APPRENDIMENTO: RIFLETTERE SULLA LINGUA
Obiettivi formativi
- Utilizzare il co-
dice ortografico,
grammaticale e
sintattico.
- Conoscere levo-
luzione della lin-
gua italiana.
- Ampliare il les-
sico.
- Usare in modo
appropr i at o l a
punteggiatura.
Conoscenze
- Riconoscere le parti del
discorso e le categorie
grammaticali.
- Riconoscere la funzione
del soggetto, del predica-
to e delle espansioni.
Attivit
- Riconoscere e suddividere per
categorie le parole ricorrenti.
- Operare modiche sulle parole.
- Usare e distinguere i modi e i
tempi verbali.
- Espandere la frase semplice
mediante laggiunta di elementi
di completamento.
- Riconoscere in un testo alcuni
fondamentali connettivi.
Contenuti
- Esercizi specici.
- Studio in classe delle origini della lingua italiana.
- Esercizi con il vocabolario, il dizionario dei sinonimi, il dizionario grammaticale.
Competenze
- Utilizzare in modo efcace la lingua italiana comprendendone le regole duso.
RIFLETTERE SULLA LINGUA
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208
IL VOCABOLARIO
Completa lalfabeto dove ci sono i buchi:
A b c e f h i j k l n o p q s u w x y
scritto giusto? Scrivi Vero o Falso vicino a queste parole aiutandoti
con il vocabolario.
Ingeniere
Conoscenza
Cuore
Acquistare
Anbizioso
Qual
Qual
Metti in ordine alfabetico i seguenti nomi:
Carota capra angelo gelataio miele gemere conto malore osso zuppa
....................................................................................................................................
..................................................................................................................................
Se vuoi trovare Devi cercare
Buonissimo Buono
Simpaticamente .
Guardai .
Elefanti .
Far .
Uccellaccio .
Certissimo .
Trova i sinonimi delle seguenti parole che sono usate troppo spesso:
Dire.
Fare
Andare..........
Poi..
Bello...
Buono.
Sopprattutto
Circuito
Cavaliere
Socquadro
Pasquale
Quoziente
Procuo
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209
USARE BENE I SINONIMI
Denisci con il sinonimo adatto, usando una sola parola, le seguenti
espressioni:
Dare un regalo regalare
Dare una punizione .......................................
Dare uno schiaffo ......................................
Dare fuoco ......................................
Dare una multa .......................................
Dare in aftto .......................................
Dare in prestito .......................................
Dare una notizia .......................................
Dare un calcio .......................................
Dare un bacio .......................................
Fare una passeggiata .......................................
Fare un compito .......................................
Fare un disegno .......................................
Fare una festa .......................................
Fare una consegna .......................................
Fare una nuotata .......................................
Fare una telefonata .......................................
Fare un poesia .......................................
Fare un furto .......................................
Fare una scoperta .......................................
Dire una poesia .......................................
Dire una notizia .......................................
Dire di no .......................................
Dire un ordine .......................................
Dire una spiegazione .......................................
Dire una storia .......................................
Dire di s .......................................
Dire la messa .......................................
Dire male di una persona .......................................
Dire grazie .......................................
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210
I MONOSILLABI
Verbo o altro?
Da preposizione semplice
D verbo dare modo indicativo
Da verbo dare modo imperativo
Di preposizione semplice
D sinonimo di giorno
Di imperativo del verbo dire
Fa avverbio di tempo
Fa verbo fare modo indicativo
Fa imperativo del verbo fare
Sta verbo stare modo indicativo
Sta verbo stare modo imperativo
Va verbo andare modo indicativo
Va verbo andare modo imperativo
E congiunzione
verbo essere modo indicativo
Ne pronome
N negazione
La articolo determinativo
L avverbio di tempo
Li pronome personale
L avverbio di luogo
Se congiunzione
S pronome
Si pronome
S affermazione
S abbreviazione di cos
Te pronome
T bevanda
RICORDA: su FA STA VA
laccento non va
Sono parole formate da una sola sillaba.
Alcuni possono avere signicati diversi pur scrivendosi allo stesso modo;
allora si accentano per distinguerli. Altri invece vengono apostrofati.
Inserisci i monosillabi adatti:
il libro a Carlo!
Gioved stato un divertente.
giorno sereno, spesso notte pioviggina.
..quella stanza giungono strani rumori.
Luigivolentieri un regalo agli amici.
..zitto!
Impegnarsi .. sempre bene.
La banana .. un frutto ricco di vitamine.
Verr .. te, domani:
Chi fa da ., per tre.
Vidi Sandro e Marco e .. chiamai.
Lui ..... guard allo specchio e ..... piacque.
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211
Riscrivi le frasi usando i troncamenti dove possibile:
Esempio: oggi fa un gran (grande) caldo.
Quale lerrore che hai fatto? ...................................................................
Berrei un poco di caff. ...................................................................
Fai i compiti! ...................................................................
Stai seduto tranquillo! ...................................................................
Quale era lo scopo del viaggio? ...................................................................
Non ho commesso una tale azione! ...................................................................
Dai il tuo libro a Carla! ...................................................................
Ieri sera ho avuto una grande paura! ...................................................................
E stai zitto una buona volta! ...................................................................
Vai a farti friggere! ...................................................................
Mi passi un poco di zucchero? ...................................................................
Dici a Marco che lo aspetto. ...................................................................
Fai attenzione quando attraversi! ...................................................................
RICORDA: Sono alcune parole che vengono troncate per essere pronunciate
meglio e ricevono lapostrofo o perdono la nale:
po = poco di = dici fa = fai
da = dai sta = stai
Importante: i troncamenti tale e quale non prendono lapostrofo ma diventano
tal e qual.
PAROLE TRONCHE O TRONCAMENTI
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212
PER RIPASSARE ALCUNE REGOLE
Dividi in sillabe le seguenti parole:
Paesello, acquitrino, ascoltare, orchestra, onomastico, lastrocca, Italiani, autunno,
stazione, piedino, elefante, erba, aria, quercia, improvvisamente.
RICORDA:
- I dittonghi e i trittonghi formano una sola sillaba (es. e-no).
- Le vocali a e o incontrandosi non formano mai dittonghi (es: po-e-ta).
- Una consonante posta fra due vocali fa sillaba con la seconda (es: i-so-la).
Metti laccento:
- Una volpe salto in un pozzo e si dispero perche non poteva pi salire.
- E buono questo pane? E fresco? Se si me ne puo dare un chilogrammo?
- Che cosa ce di piu bello e di piu grande dellamore?
Metti le maiuscole dove servono:
- Litalia una terra splendida ed il popolo italiano composto da persone ge-
nerose.
- I francesi abitano in francia e la loro terra conna con litalia.
- Alcuni secoli prima di cristo i greci fondarono in Sicilia varie colonie greche.
- Lo zio carlo andato a fare un viaggio in australia e ha trovato il popolo austra-
liano molto cortese.
- Litalia una penisola bagnata dal mar mediterraneo. Questo mare prende nomi
diversi a seconda della zona geograca: mar ligure di fronte alla liguria; mar
tirreno tra toscana, lazio, campania, calabria, sicilia e sardegna; mar ionio sotto
calabria, basilicata, puglia, mar adriatico ad est dellitalia.
Metti lapostrofo:
- caldo ed esco allo aperto per prendere una boccata di aria.
- Un asino un animale non abbastanza stimato anche se di aiuto allo uomo.
- Quella strada non aveva un angolo di ombra.
- Nello zoo ci erano un orso, una orsa, una aquila, un elefante ed un ippopota-
mo.
- Quello uomo mi faceva paura. Stava nascosto dietro allo albero e sembrava
aspettarmi.
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guida italiano 5 Marosticane -1.212 212 guida italiano 5 Marosticane -1.212 212 rosticane -1.212 212 30-07-2007 10:19:3 9:322
213
- Io ....... gli occhi azzurri e mia sorella li ...... neri.
- ........ che bel tramonto.
- ........ mi fai male!
- Dove ...... passato le vacanze quest.................
- ...... mezzogiorno rientrer a casa.
- Vieni ..... resti?
- Gli attori............ recitato molto bene.
- .......... ,hai combinato un brutto guaio!
- Vedendo lo zio ......... salutato.
- ........ detto solo la verit e tu non ......... creduto.
- Ho spedito una cartolina ...........miei amici.
PARTICOLARIT DELLACCENTO E DELLAPOSTROFO
Scegli ed inserisci come sopra:
USO DELLH
Scegli ed inserisci esattamente cancellando con una lineetta i qua-
dratini che via via usi:
- Guarda......, la neve in montagna!
- Quanto........ piaciuto il libro che ho letto!
- Che cosa ........ successo?
- Chi fa da ........ fa per tre.
- Luigi ...... arrampicato sullalbero.
- .......... Luca .......... Matteo potranno venire al tuo compleanno.
- ......... subito quella penna a tuo fratello!
- ......... quello che ti chiede la mamma, devi essere gentile.
- Non ........ cosa migliore della generosit.
- ........... immediatamente a chiamare tua sorella.
- Di penne cos non ce ........... in nessun negozio.
O HO OH! A HA HAI AHI
ANNO AI HANNO AHIM! MHAI THO LHO
M T S L C N S
N VA DA D
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guida italiano 5 Marosticane -1.213 213 guida italiano 5 Marosticane -1.2 ticane -1.213 213 13 213 30-07-2 7 10:19:3 007 10:19:322
214
DISCORSO DIRETTO ED INDIRETTO
Trasforma da diretto ad indiretto e viceversa:
DIRETTO: riferisce le parole precise dette dal personaggio.
es. La mamma chiede alla glia: - Preparami un dolce con le mele.
INDIRETTO: si dice ci che viene detto ma senza pronunziare le esatte parole.
es. La mamma chiede alla glia di prepararle un dolce con le mele.
Il discorso diretto inizia dopo i due punti; si pu indicare ponendo le parole pro-
nunciate tra virgolette, oppure mettendo un trattino allinizio del discorso.
es. La mamma chiede alla glia: Preparami un dolce con le mele.
oppure La mamma chiede alla glia: - Preparami un dolce con le mele.
discorso diretto
La mamma mi disse:Sono proprio
contenta di te.
...........................................................
...........................................................
Un antico proverbio dice:Chi la fa
laspetti.
...........................................................
...........................................................
Il dottore disse al paziente: Lei sano
come un pesce!
...........................................................
...........................................................
Il pilota comunic allequipaggio:Pronti
per la partenza, allacciate le cinture di
sicurezza.
discorso indiretto
...........................................................
...........................................................
Il calciatore promise che avrebbe se-
gnato un goal fantastico.
...........................................................
...........................................................
Il comico inizi dicendo che avrebbe
raccontato una barzelletta.
...........................................................
...........................................................
La nonna disse alla nipotina di sedersi
che le avrebbe raccontato una aba.
...........................................................
...........................................................
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215
LA PUNTEGGIATURA
Ricopia inserendo la punteggiatura esatta.
Lasino e le cicale
Un asino sent cantare le cicale e pens oh se potessi cantare anche io cos allora
domand loro che cosa mangiate per avere una voce tanto gentile ed armoniosa
rugiada risposero le cicale da quel giorno lasino si nutr solo di rugiada e natural-
mente mor di fame (da Esopo)
...............................................................................................................................
...............................................................................................................................
...............................................................................................................................
...............................................................................................................................
...............................................................................................................................
...............................................................................................................................
...............................................................................................................................
...............................................................................................................................
Ricopia le frasi mettendo, dov necessario, il punto interrogativo o
esclamativo.
- Evviva oggi sono proprio felice .........................................................
- Hai paura .........................................................
- Stai zitto, per cortesia .........................................................
- Vergognati ti stai comportando male .........................................................
- Dove sei stato .........................................................
- Questo inverno non passa mai .........................................................
- Chi pensi di invitare al tuo compleanno .........................................................
- Che tramonto stupendo .........................................................
- Per chi mi hai preso .........................................................
Ricopia nel quaderno mettendo, dov necessario, i due punti e la
virgola. Attento, ci sono anche dei discorsi diretti.
Ieri la maestra ci ha detto per casa fate un esercizio di italiano ripassate la lezione di
storia rinforzatevi nelluso dei verbi leggete qualche pagina del libro di narrativa.
Appena tornato a casa la mamma mi ha ordinato metti a posto la cameretta passa
laspirapolvere vai dalla zia a portarle lo zucchero fai i compiti.
Poi il pap mi ha chiesto vai in cartoleria e compera una penna del nastro adesivo
un quaderno a righe e uno a quadri per tua sorella delle puntine da disegno.
Io mi sono detto ci vorrebbe una giornata di 48 ore!
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216
I NOMI
COMPOSTI
Forma dei nomi composti usando le parole gi date.
.stazione, bagno, mondo,.spino,..spilli,
.squadra, luogo, neve, ...boschi,autore,
.vite, .foglio, cenere,agrumi,.scale,
.tappeto, ..turismo.
Fa ora il plurale dei seguenti nomi composti:
Il francobollo .. Lattaccapanni.......
Il capoclasse.. La terracotta......
Un capolavoro Il passaporto.........
Il capocuoco.. La cassapanca .................................
ALTERATI E FALSI ALTERATI
I nomi alterati mantengono lo stesso signicato del nome, ma assumono
una sfumatura diversa. Es. CASA.
Diminutivo Vezzeggiativo Accrescitivo Dispregiativo
Pi piccolo pi grazioso pi grande pi brutto
casina casetta casona casaccia
Sottolinea in rosso i nomi alterati ed in verde i falsi alterati.
Bambino, furgone, pallino, barcaccia, bastione, piccione, lampadina, lampio-
ne, paesello, poveraccio, tempaccio, boccone, aquilone, amicone, parolaccia,
montone, bastone, visetto.
Ricava il nome primitivo dagli alterati dati.
Alterati: Libretto - stanzina - villetta - scarpaccia - soldino - orellino - cagnolino
- uccellaccio - barcona - acquaccia - alberello - cappellino - stanzetta.
Primitivi: ................................................................................................................
...............................................................................................................................
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217
PRIMITIVI E DERIVATI
Trova dei derivati per i seguenti nomi primitivi:
Vetro.. Viaggio.........
Posta. Legno.......
Fiore.. Carta.........
Studio Pane..........
Libro.. Scuola ..........................................
CONCRETO E ASTRATTO
Sottolinea in rosso i nomi concreti, in blu gli astratti:
Non curare nellanimo: vanit, invidia, gelosia, rancori. Cura invece le idee belle
e gli affetti. Aiuta le persone che ne hanno bisogno, la tua voce pu sembrare
musica.
Abbi il coraggio di dire le tue paure senza il timore di sembrare un debole.
Sii leale con gli amici ed apprezza lonest, la disponibilit, il rispetto.
NOMI COLLETTIVI
Denisci questi nomi collettivi:
es: gregge insieme di pecore
Flotta:............................................
Branco: ..........................................
Squadriglia: .......................................
Pineta: ............................................
Scolaresca : ...........................................
Folla: ........................................
Fogliame: ...........................................
Costellazione: .......................................
Biblioteca: ......................................
Orchestra: ......................................
Frutteto: ......................................
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I NOMI
PLURALI PARTICOLARI
Spiega i due signicati diversi dei plurali nei seguenti nomi facendo degli esempi.
Eventualmente usa il vocabolario.
bracci: della bilancia, di un ume,
Es: Braccio:
braccia: del corpo umano,
ossi .............................................................................
Osso
ossa .............................................................................
li .............................................................................
Filo
la .............................................................................
gesti .............................................................................
Gesto
gesta .............................................................................
cigli .............................................................................
Ciglio
ciglia .............................................................................
muri .............................................................................
Muro
mura .............................................................................
Volgi ora al plurale i seguenti nomi composti:
Caposquadra.....................................................
Cassaforte ....................................................
Capostazione ...................................................
Arcobaleno ...................................................
Sordomuto ....................................................
Manoscritto ......................................................
Cavaturaccioli ......................................................
Capotavola .......................................................
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219
LE PARTICOLARIT DEI NOMI
Metti la crocetta nelle caselle giuste:
Strada
Ombrellino
Vocione
Mattone
Boscaglia
Tonino
Pigrizia
Asciugamano
Legname
Giornalaio
Orchestrina
Lavastoviglie
Acquitrino
Fioreria
Campanella
Onest
Ciclista
Cassapanca
Romani
Bacchette
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NOME
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guida italiano 5 Marosticane -1.219 219 guida italiano 5 Marosticane -1. guida italiano 5 Marosticane -1.219 219 30-07-2007 10:19:3 9:344
220
IL NOME
Schema riassuntivo
Comune: Indica in modo generico persone, animali o cose.
Es: scolaro, cane, ume.
Proprio: Indica persona, animale o cosa in particolare.
Es: Giorgio, Fido, Tevere.
Concreto: Indica ci che realmente esiste.
Es: donna, cavallo, albero.
Astratto: Indica concetti della nostra mente.
Es: bont, coraggio.
Collettivo: Indica un insieme di pi persone, animali o cose.
Es: otta, popolo, gregge.
Primitivo: Non deriva da altra parola.
Es: scuola
Derivato: Deriva da altra parola.
Es: scolaro
Composto: Formato da due parole.
Es: capoluogo
Accrescitivo: denota ingrandimento. Es: ragazzone.
Diminutivo: denota piccolezza. Es: ragazzino.
Vezzeggiativo: allidea di piccolezza unisce quello di
gentilezza, di grazia. Es: ragazzetto.
Dispregiativo: denota spregio. Es: ragazzaccio.
Maschile: indica persona, animale maschio o cosa considerata maschile.
Es: uomo, lupo, pero.
Femminile: indica persona o animale femmina o cosa considerata femminile
Es: donna, lupa, pera.
Singolare: indica una sola persona, una sola cosa, un solo animale.
Es: scolaro, matita, pecora.
Plurale: indica pi persone o animali o cose della stessa specie.
Es: scolari, matite, pecore.
SPECIE
alterato
GENERE
NUMERO
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guida italiano 5 Marosticane -1.220 220 guida italiano 5 Marosticane rosticane -1.220 2 -1.220 2220 3 -07-2007 10:1 0-07-2007 10:19:3 9:355
221
LUSO DEI TEMPI VERBALI
Sostituisci il tempo passato remoto scrivendolo sopra il tratteggio
al modo innito che tra parentesi, poi rileggi le frasi.
1. Lauto allimprovviso (fare)..un balzo in avanti.
2. ll torrente (rompere) gli argini ed (allagare). i campi.
3. Il gatto (scorgere). una mosca sul muro e la (prendere).
4. Quando tu (arrivare) a scuola, (trovare) i cancelli chiusi.
5. Appena io (chiamare) Luisa, lei si (affacciare).
6. Carlo (venire).. da me ma non mi (trovare).
Coniuga i tempi futuri della frase usando tutte le persone (domani
io........., tu., egli.., noi.., voi.., essi).
Domani io mi alzer presto, mi laver, preparer la colazione e poi uscir.
Domani tu.
Domani egli..
Domani noi
Domani voi
Domani essi.
Fa lo stesso con il passato remoto.
Ieri io mi ................ presto, mi .............., ................. la colazione, .............. e poi .............
Ieri tu.........
Ieri egli..........
Ieri noi.......
Ieri voi.......
Ieri essi.........
Sostituisci allinnito (tra parentesi) la voce verbale esatta e scrivila
sul tratteggio.
La pietra essendo battuta dall acciarino (lamentarsi).......e (dire)
.....................: Che idea ti (venire).................... di battermi?
Tu (sbagliare) .....certamente!.
Ma lacciarino (rispondere) ................: Se sarai paziente, (vede-
re).............che cosa meravigliosa (uscire)................. da te.
La pietra (darsi) ..............pace e (vedere)............ nascere il mera-
viglioso fuoco.
(Leonardo Da Vinci)
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guida italiano 5 Marosticane -1.221 221 guida italiano 5 Marosticane -1.2 ticane -1.221 2 21 22211 3 -07-2007 10:1 0-07-2007 10:19:3 9:355
222
MODO CONGIUNTIVO. Ora usa il congiuntivo presente e imperfetto.
1. bene che tu (ascoltare) i consigli dellinsegnante.
2. Sarebbe opportuno che tu (studiare).con costanza.
3. La zia desidera che tu (andare) a trovare il cugino ammalato.
4. Il nonno sognava che tu (giocare)a calcio.
5. necessario che lui non (sciupare) il suo tempo.
MODO IMPERATIVO. Sostituisci linnito con il modo imperativo.
1. (Spicciarsi).il treno sta per partire.
2. (Essere)forte di fronte alle difcolt della vita.
3. (Leggere) dei libri validi se vorrai apprendere utili insegnamenti.
4. (Stare).zitto quando parla unaltra persona.
5 (Ritornare) .a casa presto se no mi preoccupo.
MODO GERUNDIO: Sostituisci con il gerundio le espressioni tra parentesi.
1. (Mentre rientravo)........incontrai lo zio.
2. (Se prestassi)..........pi attenzione saresti pi bravo a scuola.
3. (Se potessi) ................verrei a trovarti.
4. (Quando si gioca)il tempo passa velocemente.
5. (Se ti abituerai) .......allo sforzo diventerai pi forte.
MODO PARTICIPIO. Sostituisci ora con il participio presente o passato.
1. (Giungere ).. .....................a casa la mamma mi sgrid.
2. Luigi (sedere) ............al suo banco legge.
3. (Morire)..........................Augusto, fu proclamato imperatore Tiberio.
4. Dopo (leggere)..............la lettera egli si illumin di gioia.
5. Dopo (mangiare)........far un sonnellino.
I MODI DEI VERBI
MODO CONDIZIONALE. Sostituisci linnito tra parentesi con il condi-
zionale presente o passato.
1. Permettendolo la mamma, io (andare) dal mio compagno e
(passare).. con lui il pomeriggio.
2. Se tu fossi in difcolt, io (scrivere) .agli amici e assieme (cercare)
.il modo per aiutarti.
3. Senza il tuo aiuto io non (potere).. superare quella difcolt.
4. Se non fosse cos caldo (prendere).. la penna e (scrivere).
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223
Completa dove possibile con il complemento oggetto e scrivi se
il verbo transitivo o intransitivo:
Verbo Complemento oggetto? Transitivo o intransitivo?
Transitivi
Quando possono avere il
complemento oggetto.
Es. Mangio (che cosa?)
un panino.
Intransitivi
Quando non possono
avere il complemento
oggetto.
Es. Io rido ... non rispon-
de alla domanda (che
cosa?)
I VERBI
Forma attiva
Il soggetto fa lazione.
Es. Il gatto insegue il
topo.
Forma passiva
I l sogget t o subi sce
lazione.
Es. Il topo inseguito
dal gatto.
Forma riessiva
Lazione si riflette sul
soggetto (usa il si). ii
Es. Il gatto si specchia
nellacqua.
possono avere tre forme
Portare
Risplendere
Mangiare
Ridere
Tornare
Cantare
Pagare
Dipingere
Dormire
Dare
Correre
Prendere
..............................
..............................
..............................
..............................
..............................
................................
............................
..............................
................................
............................
..............................
..............................
..............................
..............................
..............................
..............................
..............................
................................
............................
..............................
................................
............................
..............................
..............................
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guida italiano 5 Marosticane -1.223 223 guida italiano 5 Marosticane -1. guida italiano 5 Marosticane -1.223 2233 30-07-2007 10:19:366
224
Sottolinea in rosso i verbi di forma attiva, in blu di forma passiva, in
giallo di forma riessiva.
1. I contadini raccolgono luva.
2. La bambola pettinata da Marina.
3. Il cane insegue il gatto.
4. Lavati bene!
5. I vestiti sono stirati dalla mamma.
6. Maria apparecchia la tavola.
7. Luigi modesto, non si loda mai!
8. Il tenore canta una bella romanza.
9. La carrozza tirata dai cavalli.
10. Luisa si lava, si veste, si pettina.
Attive Passive
Franca nutre il suo gattino.
Anna mi aiuter.
La mamma accompagna Carlo.
Scriver una lettera subito.
Il pubblico applaude lattrice.
Le amme raggiungono ledicio.
Achille uccide Ettore in duello.
Attive Passive
I VERBI
Le Alpi sono attraversate da varie ferrovie.
Questa casa stata acquistata dal nonno.
La bicicletta mi stata regalata da pap.
La biancheria stata stesa da Vittoria.
LItalia viene visitata da molti turisti.
La coppa campioni stata vinta dal Milan.
Quel bel goal stato segnato da Cruz.
LOscar stato vinto da Benigni.
....................................................................
....................................................................
....................................................................
....................................................................
....................................................................
.............................................................
....................................................................
.........................................................
..........................................................
.........................................................
.........................................................
.........................................................
.........................................................
.........................................................
.........................................................
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guida italiano 5 Marosticane -1.224 224 guida italiano 5 Marosticane rosticane -1.224 -1.224 22 2244 3 -07-2007 10:1 0-07-2007 10:19:3 9:366
Trasforma le seguenti proposizioni da attive in passive.
Ora trasforma le passive in attive.
225
IL VERBO
Schema riassuntivo
attiva
Transitivo forma passiva
riessiva
Intransitivo
Propria (essere e avere)
Coniugazione 1 are (am-are) regolare
2 ere (tem-ere) irregolare
3 ire (sent-ire) difettivo
impersonale
indicativo
congiuntivo
niti condizionale
imperativo
Modi
innito
indeniti participio
gerundio
presente
imperfetto
passato prossimo
passato passato remoto
Tempi Principali trapassato prossimo
trapassato remoto
semplice
futuro
anteriore
Persone: prima, seconda, terza
Numero: singolare, plurale
pu
essere
Specie
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guida italiano 5 Marosticane -1.225 225 guida italiano 5 Marosticane -1.225 no 5 Marosticane -1.225 22 2255 30-07-2007 10:19:377
226
GLI AGGETTIVI QUALIFICATIVI
Completa con questi aggettivi:
Es: bello bel libro,.libri; prato, prati;
.. specchio, .specchi;quadro, quadri;
..scialle,.scialli;.zaino,...zaini.
Grande gran stadio,stadi;spavento,uomo
artista,mozzo,santo
stridio,...scrittore.
Santo San Santo-a Sant
.Giorgio,Antonio,.Lucia,.Ilario,
.Isabella,.. Onorio, .Teresa, ..Spirito,
.Nicola.
ALTERATI: anche gli aggettivi qualicativi, come i nomi, possono essere alterati:
Denisce con lalterazione pi adatta:
Un po debole .. Un po sciocco ..
Molto bugiardo .. Brutto goloso ..
Giallo delicato .. Un po grasso ..
Piuttosto magro .. Piuttosto bello ..
Molto avaro .. Grande furbo ..
SOSTANTIVATI: sono aggettivi usati come nome, come il nome sono preceduti da
un articolo (es: laudace)
Trasforma in aggettivi sostantivati.
Es: Le cose belle piacciono il bello piace.
Gli alunni diligenti saranno premiati.
La diligenza ...............................................................
Le persone buone sono da amare.
...............................................................
Le persone maleducate sono da evitare.
...............................................................
Le persone deboli sono da aiutare.
...............................................................
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guida italiano 5 Marosticane -1.226 226 guida italiano 5 Marosticane -1.2 ticane -1.226 22 26 2266 30-07-2 7 10:19:3 007 10:19:377
227
I GRADI DELLAGGETTIVO
Forma il comparativo di minoranza, maggioranza ed uguaglianza dei
seguenti aggettivi di grado positivo.
Positivo
Esprime semplicemente
la qualit del nome
Comparativo
Esprime un confronto di
maggioranza, minoranza,
uguaglianza
Superlativo
Esprime la qualit nel suo
grado massimo
(assoluto o relativo)
Trasforma i comparativi di minoranza in maggioranza e viceversa
(senza alterare il signicato).
1. Lautomobile meno veloce dellaereo.
Laereo .....................................................................
2. Il gatto pi agile del cane.
..................................................................
3. Lucia pi brava di te nel disegno.
..................................................................
4. Laria in montagna pi pura che nelle citt.
..................................................................
buono
pi buono
meno buono
buono come
bello
pi .................
meno .............
...............come
Lento
pi .................
meno .............
...............come
simpatico
pi ........................
meno ....................
.....................come
leggero
pi ........................
meno ....................
.....................come
furbo
pi ........................
meno ....................
.....................come
Prendendo spunto da personaggi dei lms, dei fumetti, o della TV co-
struisci delle frasi usando i comparativi.
es. Il leone pi veloce del ghiro, meno veloce del ghepardo, veloce come la tigre.
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guida italiano 5 Marosticane -1.227 227 guida italiano 5 Marosticane 1. guida italiano 5 Marosticane -1.227 2277 30-07-2007 10:19:3 9:377
228
Ora componi tu delle frasi stabilendo dei rapporti di minoranza, mag-
gioranza o uguaglianza usando le seguenti coppie di nomi.
Sole/luna Zucchero/miele Po/Tevere Bianco/Rosa
Rosa/tulipano Milano/Parigi
- Superlativo assoluto: esprime la qualit al massimo grado senza paragoni.
- di solito termina in -issimo per es: dolcissimo.
- si serve di pressi come arci, stra o super per es: Straricco
- si aggiunge molto; per es: molto bello
- usa forme particolari; per es: ottimo
Fa il superlativo assoluto degli aggettivi dati usando tutte le forme
possibili: Es: buono, buonissimo, molto buono, ottimo, arcibuono,
Dolce..
Grazioso
Pallido..
Salubre..
Celebre..
Stanco...............
Alto.....
- Superlativo relativo: esprime la qualit al massimo grado con un paragone.
Es. Luca il pi tranquillo della classe.
Scrivi delle frasi con il superlativo relativo servendoti dei gruppi di
parole date:
Carlo, diligente, classe:.
Sicilia, grande, isola dellItalia:.
Giraffa, collo, animali:.
Rosa, profumata, ori:..
Fico, dolce, frutti:
Del Piero, calciatore, Iuventus ..................................................................................
Etna, vulcano, Italia .................................................................................................
Piramidi, tombe, mondo............................................................................................
Rosa, profumato, giardino ........................................................................................
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229
GLI AGGETTIVI DETERMINATIVI
DIMOSTRATIVI: dimostrano, indicano la vicinanza o lidentit (questo, codesto,
quel, quello). Es: questa penna, questa scuola.
Completa con questo - questa; fa il plurale.
Questo zoccolo Questi zoccoli
................. studentessa .........................................................
................. asino .........................................................
................. scrivania .........................................................
................. cesto .........................................................
Completa con quel - quello - quella; fa il plurale.
................... scrittore .........................................................
................... stadio .........................................................
................... angolo .........................................................
................... cane .........................................................
................... impiegato .........................................................
POSSESSIVI: indicano il possesso (mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro, proprio, altrui).
Completa con laggettivo possessivo adatto.
1. Ciascuno ama la ........ famiglia.
2. Luca diligente ed esegue sempre i ...... compiti.
3. Se compiremo il ...... dovere faremo contenti i genitori.
4. Le chiocce amano molto i ......... pulcini.
5. Tutti vedono facilmente i difetti..ma difcilmente i .
NUMERALI: indicano un numero; possono essere numerali cardinali (come contare
1,2,3); numerali ordinali (come fare ordine: primo, secondo).
Metti laggettivo numerale, poi cerchia in rosso i cardinali ed in blu gli ordinali.
1. Tu hai............. anni e frequenti la classe ..............
2. Un hl vale ...................litri.
3. Mia mamma nata nel .........quindi ha ........... anni.
4. In aula ci sono ................................ alunni.
5. Io sono seduto al posto della la di banchi.
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230
Trasforma i seguenti cardinali in ordinali.
15.. 13.
100 900
45. 1000.
62. 57.
INDEFINITI: esprimono unidea di qualit o quantit in modo non precisato.
Es: alcuni, certi, poco, parecchio
Completa con laggettivo indenito adatto.
Carla avresti ..libro da prestarmi?
.. persona senza difetti.
Ho scritto. libri per ottenere questo risultato.
Al mare bello fare ..nuotata.
.alunno che desideri la promozione deve impegnarsi.
Ora volgi le frasi sopra al plurale.
..............................................................................................
INTERROGATIVI ESCLAMATIVI: servono per esprimere esclamazioni o domande.
Es: Che libro leggi?
Completa.
1. ... libri desidera acquistare?
2. ... cielo stupento!
3. A ora arriveranno gli zii?
4. . classe frequenti?
5. . aria fresca!
GLI AGGETTIVI DETERMINATIVI
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guida italiano 5 Marosticane -1.230 230 guida italiano 5 Marosticane -1.2 ticane -1.230 2 30 2330 3 -07-2007 10:1 0-07-2007 10:19:3 9:388
231
LAGGETTIVO
Schema riassuntivo
Laggettivo quella parola che si aggiunge al nome per qualicarlo o per determi-
narlo. Esso concorda col nome a cui si riferisce nel genere e nel numero.
Es: fanciullo buono; fanciulla buona; fanciulli buoni; fanciulle buone).
Positivo (indica semplicemente la qualit) Es: bello, buono.
Comparativo
(indica la qualit
con un paragone)
di maggioranza (uno dei termini di paragone mag-
giore dellaltro. Es: Luisa pi buona di Carla)
di minoranza (uno dei termini di paragone minore
dellaltro. Es: Luisa meno buona di Carla).
di uguaglianza ( i due termini di paragone sono
uguali. Es: Luisa buona quanto Carla).
Superlativo
(esprime la qualit
in grado massimo)
assoluto (esprime la qualit al massimo grado
senza paragoni. Es: Lucia buonissima).
relativo (esprime la qualit di grado massimo
con paragone. Es: Lucia la pi buona della
classe).
Qualicativo
(esprime una quali-
t del nome)
Determinativo
(indica la quantit,
il numero, il pos-
sessore o altra re-
lazione)
Dimostrativo o indicativo ( indica la relazione di vicinanza o identit.
Es: questa scuola).
Possessivo ( indica possesso. Es: mio padre).
Numerale
( indica numero)
cardinale (Es: tre cavalli, quattro buoi, ecc).
ordinale (Es: primo, secondo, terzo, ecc).
Indenito ( esprime unidea di qualit o di quantit indeterminata.
Es: ogni fanciullo)
Interrogativo ed esclamativo ( usati nelle interrogazioni e nelle esclama-
zioni. Es: Che libro leggi? Quale pena mi hai dato!)
Genere Maschile (Es: babbo buono)
Femminile (Es: mamma buona)
Numero Singolare (Es: mela matura)
Plurale (Es: mele mature)
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guida italiano 5 Marosticane -1.231 231 guida italiano 5 Marosticane rosticane -1.231 2 -1.231 23311 30-07-2 7 10:19:3 007 10:19:399
232
Sostituisci con il pronome pi adatto la parola sottolineata.
1. Scrivi alla nonna e conforterai la nonna ............
2. Mia zia ama i ori ma la zia non raccoglie i ori.......
3. Prese il bambino e diede un bacio al bambino...........
4. Due monelli avevano calpestato i ori ed il guardiano sgrid i monelli
.....................
5. Ho chiamato le mie amiche e ho detto alle mie amiche di aspettarmi
...............................
Sottolinea in blu gli articoli ed in rosso i pronomi e le particelle
pronominali.
1. Il passerotto era ferito, lo raccolsi e lo curai.
2. La nonna baciava la nipotina e la stringeva al cuore.
3. Vidi la zia e le diedi un ore.
4. Incontrai Andrea e gli diedi il mio pallone.
5. Hai un libro di abe? Leggile ti insegneranno a scrivere meglio.
6. Chiara prese la sua bambola, la pettin e le tolse il vestitino.
Scopri gli errori, sottolineali e riscrivi correttamente la frase.
1. A me mi piacciono i gelati.............
2. Io mi piace andare al cinema...........
3. Chiama Giulia e digli di scendere.......
4. Le zie mi chiesero di mia sorella e io le dissi che lui stava bene.
.......
5. Vado ai giardini, vieni anche te?..........................................................................
6. da tanto che non si vediamo!...........................................................................
7. Te non sei furbo quanto lui...........
8. Salutai gli amici e li dissi che gli avrei raggiunti pi tardi.......
.................................................................................................................................
I PRONOMI
PERSONALI: stanno al posto del nome.
Ricorda: le forme mi, ti, ci, si, vi, li, le, lo, la , gli, ne sono dette anche particelle
pronominali.
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guida italiano 5 Marosticane -1.232 232 guida italiano 5 Marosticane -1. guida italiano 5 Marosticane -1.232 2322 30-07-2007 10:19:399
233
Sottolinea gli aggettivi indeniti e cerchia i pronomi indeniti.
1. Stamattina parecchi alunni sono arrivati tardi a scuola, molti per erano puntuali.
2. Alcuni bimbi fanno troppi capricci, altri invece sono pi tranquilli.
3. Qualcuno si avvicina!
4. Tutti abbiamo bisogno degli amici.
5. Nessuno senza difetti, certe persone per si impegnano per migliorare.
6. Ognuno va a scuola con la propria bicicletta.
7. Molti animali hanno quattro zampe, ma pochi ne hanno pi di cento.
POSSESSIVI: indicano possesso ( mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro, proprio, altrui).
Ricorda: per distinguere i pronomi dagli aggettivi basta osservare che il pronome
sempre da solo mentre laggettivo accompagna sempre un nome.
Sottolinea gli aggettivi possessivi e cerchia i pronomi possessivi.
1. I miei disegni sono belli quanto i tuoi.
2. Tutti abbiamo dei pregi: tu i tuoi, Luca i suoi, io i miei.
3. Il vostro libro interessante quanto il nostro.
4. Rispettiamo le cose altrui come fossero proprie.
5. La sua statura superiore alla mia.
7. Il mio libretto a colori, il tuo in bianco e nero.
8. La sua casa si trova in Via della Libert, la mia in Via Manzoni.
DIMOSTRATIVI: indicano la vicinanza o lidentit (questo, codesto, quello, stes-
so, medesimo, tale, quale). Vengono inoltre usati solo per le persone i seguenti
pronomi dimostrativi: questi, quegli, costui, costei, costoro, colui, colei, coloro.
Colora in rosso gli aggettivi dimostrativi ed in blu i pronomi dimostrativi.
1. Questo libro pi interessante di quello.
2. Costei una persona intelligente.
3. Dammi quelle penne e quella gomma.
4. Lascia qui quel quaderno e prendi questo.
5. Guai a coloro che fanno del male.
6. Quella penna scrive bene, invece questa perde inchiostro.
INDEFINITI: esprimono unidea di qualit o quantit in modo non ben precisato
(alcuno, taluno, qualcuno, ciascuno, nessuno, molto, poco, parecchio, tutto, tanto,
ognuno, certuni, altri).
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guida italiano 5 Marosticane -1.233 233 guida ita guida italiano 5 Marosticane -1.2 ticane -1.233 23 33 2333 30-07-2 7 10:19:3 007 10:19:399
234
Scopri il diverso uso del che.
Cerchia in rosso il che pronome relativo.
In blu il che congiunzione.
In giallo il che pronome aggettivo interrogativo.
1. Ho visto Lucia che studiava la lezione.
2. Che fate?
3. Che dolce preferisci?
4. Che classe fai?
5. Loro sono gli alunni che si sono comportati meglio.
6. La nonna spera che tu vada a trovarla.
7. Il libro che preferisco questo.
8. Le rose che mi sono state regalate sono rosse.
9. Questo frutto pi bello che buono.
10. Vidi un uccellino che zoppicava.
Trasforma il pronome che in il quale, la quale, i quali, le quali e
scrivilo sui puntini.
1. Vidi la zia che ..leggeva.
2. Notai Carlo e Luca che ..studiavano la lezione.
3. La zia ammira i ori che.ha ricevuto.
4. Mario ha comperato un cagnolino che.. molto bello.
5. Queste sono le violette chemi sono state donate da Lucia.
6. La cravatta che ......................... mi hai regalato si intona con la camicia.
7. Ho visto unaquila maestosa che ..................... volava sopra i dirupi.
8. Ieri ho incontrato un bambino che .................... indossava un berretto ridicolo.
9. Nel fosso cerano otto anatroccole che ................. nuotavano allegramente.
10. Dentro laereo cerano alcune persone che ............... avevano paura.
RELATIVO O CONGIUNTIVO: un pronome che sostituisce un nome per non
fare ripetizioni e congiunge due frasi o proposizioni.
Variabile: il quale, la quale, i quali, le quali
Pu essere:
Invariabile: che, chi, cui (quasi sempre preceduto da una
preposizione semplice).
Trucco per non sbagliare: se puoi sostituire il che con il quale, la quale, i quali,
le quali, vuol dire che un pronome relativo; se questo non possibile con-
giunzione o pronome o aggettivo interrogativo.
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guida italiano 5 Marosticane -1.234 234 guida italiano 5 Marosticane -1.2 ticane -1.234 23 34 2344 30-07-2 7 10:19:40 007 10:19:400
235
Singolare: io, me, mi
Plurale: noi, ce, ci
Singolare: tu, te, ti
Plurale: voi, ve, vi
IL PRONOME
Parte variabile del discorso che fa le veci del nome
Personale:
fa le veci
di un nome
di persona
Prima
persona
seconda
persona
terza
persona
Sing. maschile: egli, esso, lui, gli, lo s, si, ne.
Sing. Femminile: ella, essa, lei, le, la, s, si, ne.
Plurale maschile: essi, loro, li, s, si, ne.
Plurale femminile: esse, loro, le, s, si, ne.
Possessivo: indica appartenenza e possesso: mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro,
altrui, proprio.
Dimostrativo: indica la persona o la cosa di cui fa le veci: questo, codesto, quello,
costui, costei, costoro, colui, colei, coloro, stesso medesimo, tale, ci,ecc.
Indenito : fa le veci di un nome di persona o di cosa indeterminata: altro, chiun-
que, niente, taluno, alcuni, ecc.
Congiuntivo o relativo: oltre a far le veci di un nome congiunge o mette in rela-
zione due proposizioni: che, il quale, la quale, i quali, le quali, che, cui, ecc.
Interrogativo: si usa nelle interrogazioni. Chi? Che? Quale?
Maschile ( egli, lui, lo, costui, ecc.)
Genere
Femminile (ella lei, costei, ecc.)
Singolare (io, tu, egli, ella,ecc.)
Numero
Plurale (noi, voi, esse, essi, ecc.)
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guida italiano 5 Marosticane -1.235 235 guida italiano 5 Marosticane -1.235 guida italiano 5 Marosticane -1.235 2355 30-07-2007 10:19:40 9:400
236
Metti larticolo determinativo ed indeterminativo e fa il plurale.
Nome Art. Deter. Art. Indet. Plurali
1. Oste . . ............
2. Spettacolo . . ............
3. Acquazzone . . ............
4. Siepe . . ............
5. Zero . . ............
6. Gnomo . . ............
7. Asino . . ............
8. Amica . . ............
9. Psicologo .... . ............
GLI ARTICOLI E LARTICOLO PARTITIVO
Ricorda: gli articoli indeterminativi non hanno il plurale, per farlo devi servirti delle
preposizioni articolate dette anche articoli partitivi (es: un cane, dei cani).
Fai la crocetta al posto giusto. Scrivi accanto un nome.
Articolo Deter. Indet. Masc. Femm. Sing. Plur. art. + nome
il X
lo
la
i
gli
le
un
uno
una
il pilota
....................
....................
....................
....................
....................
....................
....................
....................
X X
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guida italiano 5 Marosticane -1.236 236 guida ita guida italiano 5 Marosticane -1.236 ane -1.236 23 2366 30-07-2 7 10:19:40 007 10:19:400
237
Sottolinea le congiunzioni.
1. Verr se potr.
2. O promosso o bocciato.
3. Non permettere che ti facciano del male.
4. Cerano tutti tranne Luigi.
5. Al matrimonio cerano anche i nonni.
6. Carlo aveva paura perci scapp.
7. Rido perch sono felice.
8. Mentre leggo la mamma stira.
9. Luca guarito ma non pu ancora uscire.
10. Il cane e il gatto sono animali domestici.
Riscrivi le frasi formandone una sola unita dalle congiunzioni.
- Non ho fatto i compiti. La maestra mi ha sgridato.
- Non ho fatto i compiti perci la maestra mi ha sgridato.
- Mi sono fatto una bella mangiata di pasticcini. Mi venuto mal di pancia.
...................................................................................................................................
- Io adoro il mare. Il mare pieno di sole. Al mare c tanta allegria.
...................................................................................................................................
- Il cane abbaia. Il pap lo sgrida. Il cane continua ad abbaiare.
...................................................................................................................................
- La barca scivola sulle onde. La barca lascia dietro di s una scia luminosa.
...................................................................................................................................
- Ho mangiato un gelato. Il calore lo ha sciolto. Mi sono macchiato la maglietta.
...................................................................................................................................
LE CONGIUNZIONI
La congiunzione quella parte invariabile del discorso che serve a congiungere
le parti di una stessa proposizione o due proposizioni.
Le principali congiunzioni sono: e, o, ma, mentre, perch, anche, se, oppure,
perch, per, cos, allora, sebbene, tuttavia...
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guida italiano 5 Marosticane -1.237 237 guida italiano 5 Marosticane -1.2 ticane -1.237 23 37 2377 30-07-2 7 10:19:4 007 10:19:411
238
Sottolinea gli avverbi e cerchia le locuzioni avverbiali.
1. Leggete bene e adagio.
2. I ragazzi cantano a perdiato.
3. Oggi andr dalla mamma ma torner presto.
4. Chi pi urla meno ottiene.
5. Ti dir tutto a quattrocchi.
6. A poco a poco usc il sereno.
7. Piovve a catinelle.
8. Avete giocato abbastanza.
9. Lass nel cielo brillano le stelle.
10. Stavo giocando con gusto quando ho sentito un botto.
11. Mio cugino corre velocemente nel prato.
12. La penna si trova dentro la cartella.
13. La gazzella correva a perdiato per sfuggire al leone.
GLI AVVERBI
Lavverbio una parte invariabile del discorso che serve a precisare il signicato
di un verbo, quindi sempre riferita ad un verbo. Gli avverbi possono essere:
- di modo: (come? In che modo?): bene, male, meglio, benissimo, peggio, ada-
gio, come, cos, volentieri, ecc.
La maggior parte degli avverbi di modo termina in mente e derivano da agget-
tivi: leggero- leggermente, severo-severamente, dolce- dolcemente,ecc.
- di luogo: (dove? In che luogo?): qui, qua, quaggi, quass (indicano vicinanza a
chi parla); cost, cost, costass, costaggi (indicano vicinanza a chi ascolta); ci e
vi (in questo o in quel luogo); ne (da quel luogo);dove, donde, onde, davanti, dietro,
vicino, lontano, dentro, fuori, su, gi, sopra, sotto, dovunque, dappertutto, ecc.
- di tempo: (quando? In che tempo?): ora, dopo, prima, poi, oggi, domani, ieri,
oggi, sempre, spesso, ancora, subito, presto, tardi, ecc.
- di quantit: (quanto?): molto, poco, pi, meno, troppo,abbastanza,assai,ecc.
- di affermazione: s, appunto, sicuro, certamente, ecc.
- di negazione: no, non, ecc.
- di dubbio: forse, probabilmente, ecc.
N.B: Quando un avverbio non formato da una sola parola per es: ad un tratto,
si chiama locuzione avverbiale.
RIFLETTERE SULLA LINGUA
R
I
F
L
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S
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guida italiano 5 Marosticane -1.238 238 guida italiano 5 Marostica Marosticane -1.2 ne -1.238 2 38 23388 3 -07-2007 10:1 0-07-2007 10:19:4 9:411
239
GLI AVVERBI
In ogni frase sottolinea lavverbio e scrivi sui puntini di quale tipo di
avverbio si tratta.
- Il maestro ha interrogato lalunno che ha risposto chiaramente. (Avv. di modo).
- Domani la mamma mi accompagner al cinema. ...............................
- Basta, per oggi ho mangiato troppo ...............................
- Quello studente ha superato brillantemente la prova desame ............................
- Ho chiesto alla nonna di farmi un dolce ma mi ha detto di no. ............................
- Forse domani spunter il sole. ...............................
- Quella ragazza veste molto elegantemente. ...............................
- Dietro alla casa si trovano gli attrezzi del nonno. ...............................
- Di sicuro riuscirai a nuotare prima di una settimana. ...............................
- Ehi, tu, vieni quass, vedrai che bellissimo panorama! ...............................
- Il budino al cioccolato mi piace pi di quello alla crema. ...............................
Trasforma questi nomi prima in aggettivi, poi in avverbi.
nome aggettivo avverbio
peso pesante pesantemente
simpatia ......................... ..............................
vilt ......................... ..............................
forza ......................... ..............................
coraggio ......................... ..............................
intelligenza ......................... ..............................
giovinezza ......................... ..............................
grandezza ......................... ..............................
agilit ......................... ..............................
Fa il contrario dei seguenti avverbi.
Veloce lento prima ...........................
lentamente ........................... tanto ...........................
frequentemente ........................... sotto ...........................
lontano ........................... dentro ...........................
dietro ........................... sempre ...........................
RIFLETTERE SULLA LINGUA
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guida italiano 5 Marosticane -1.239 239 guida italiano 5 Marosticane rosticane -1.239 -1.239 23 2399 3 -07-2007 10:1 0-07-2007 10:19:4 9:422
240
SINTESI ANALISI GRAMMATICALE
Fa lanalisi grammaticale delle seguenti frasi ponendo sotto ad ogni
parola i simboli proposti nella tabella.
Articoli determinativi Articoli indeterminativi
Nomi Aggettivi qualicativi
Altri aggettivi Pronomi
Verbi Avverbi
Congiunzioni Preposizioni
Esclamazioni
1. Luisa cammina lentamente in giardino.
2. Domani arriver lo zio di Carlo.
3. Luca e Matteo giocano assieme.
4. La scorsa estate siamo stati al mare.
5. Mamma mi dai quel libro?
6. La zia di Anna ha preparato una torta squisita.
7. Questo orologio batte tutte le ore.
8. venuta alla nostra festa anche la zia Lucia.
9. Un tempo lontano luomo e lasino non si conoscevano.
10. Mio nonno ama molto il suo cagnolino.
Altri aggettivi
RIFLETTERE SULLA LINGUA
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I
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L
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S
I
O
N
E
guida italiano 5 Marosticane -1.240 240 guida italiano 5 Maros aliano 5 Marosticane -1.2 ticane -1.240 24 40 240 30-07-2 7 10:19:4 007 10:19:422
241
La proposizione un pensiero espresso con le parole. Es: Carla gioca.
Gli elementi principali di una proposizione sono il soggetto ed il predicato.
Il SOGGETTO (espresso o sottinteso) pu essere un nome, un pronome o un
sostantivo.
Il PREDICATO (verbale o nominale) nominale se c una voce del verbo esse-
re seguita da un nome o da un aggettivo.
SCHEMA DELLE PROPOSIZIONI
Varie specie di proposizioni
Semplice: quella che ha i soli elementi essenziali cio soggetto e predicato.
Es: - Noi cantiamo
Complessa: quella che oltre il soggetto e il predicato ha uno o pi complementi
Es: - La mamma mi ha fatto un bel regalo.
Composta: quella che ha due o pi soggetti, due o pi predicati nominali,
due o pi complementi della stessa specie.
Es: - Milano, Roma, Napoli sono citt.
- Chiara buona e studiosa.
- Onoriamo i martiri e gli eroi.
Ellittica: quando manca del soggetto o del predicato che si possono
facilmente sottintendere.
Es: - Dove vai? (si sottintende il soggetto tu).
- A scuola! (si sottintende: io vado).
TIPI DI PROPOSIZIONI
Fa lanalisi logica delle seguenti proposizioni e indica se la propo-
sizione semplice, complessa, composta, ellittica.
1. Carlo mangia ()
2. Luisa mi ha fatto un regalo ()
3. Firenze, Roma, Parigi sono citt ()
4. Cosa vuoi? (..)
5. La pecora belava ()
6. Un bimbo dormiva beatamente nella sua culla (..)
7. Verr da te domani (..)
8. Carlo e Lucia mangiavano e ridevano ))
9. Il maestro spiegava la lezione (.)
10. Studiate! (..)
11. La mamma e la nonna stanno preparando un dolce (..)
12. Non so se potr venire in gita a Firenze (..)
ANALISI LOGICA
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guida italiano 5 Marosticane -1.241 241 guida italiano 5 Marostica Marosticane -1.2 ne -1.241 2 41 24411 3 -07-2007 10:1 0-07-2007 10:19:4 9:422
242
PROPOSIZIONI ATTIVE E PASSIVE
Attiva: Il soggetto compie lazione.
Es: il nonno legge il giornale.
Passiva: Il soggetto non compie lazione ma la subisce.
Es: il giornale letto dal nonno.
Trasforma le seguenti proposizioni da attive in passive e viceversa.
1. Il cacciatore uccide luccellino.