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BREVE CORSO DI ERBORISTERIA

erboristeria: definizione

L'erboristeria un'antica arte che si occupa della conoscenza delle piante (erbe, piante medicinali, officinali, aromatiche e spezie), della loro coltivazione, raccolta, conservazione e commercio a scopi terapeutici (fitoterapia).

Massimo Sangalli Breve corso di erboristeria

erboristeria: storia
Gli antichi possedevano una farmacopea vegetale comprendente numerosi principi attivi, che permettono di comprendere l'efficacia delle loro terapie. Gi 5.000 anni prima dell'era cristiana, la civilt sumerica utilizzava piante e metalli per trattare le malattie.

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erboristeria: storia
La presenza all'interno di antiche tombe un indizio che a loro venivano attribuiti poteri magici e soprannaturali: in Iraq, all'interno di un sarcofago di 60.000 anni fa si sono trovate 8 diverse piante medicinali e ancor oggi gli sciamani dell'Amazzonia e i guaritori della Steppa assumono costantemente allucinogeni (ad esempio l'Amanita muscaria), preparano decotti, impacchi, unguenti e pozioni per curare i malati. La conoscenza riguardo i trattamenti era trasmessa da una generazione all'altra. Fu nel 3000 a.C. che comparvero i primi scritti; il pi antico il Papiro Ebers che elenca molte piante, consigli per un loro utilizzo adatto, incantesimi e magie.
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erboristeria: storia

Nel IV secolo a.C. Aristotele sosteneva che le piante possedevano un'anima; fu con Ippocrate (460 a.C.) che la scienza cominci a separarsi dalla magia. Col passare dei secoli il fiorire del commercio port la ricchezza di nuovi studi e nuove conoscenze.

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erboristeria: storia
Gli Arabi ebbero un ruolo importate. Fecero conoscere all'Europa i prodotti della Cina e delle Indie. Mantennero a lungo il monopolio delle spezie, da cui utilizzavano da lunga data le propriet terapeutiche. Avicenna, filosofo e medico arabo vissuto intorno al 1.000 d.C. viene considerato il padre della medicina moderna. I suoi lavori pi famosi sono "Il libro della guarigione" e "Il canone della medicina". Gli Arabi hanno inventato lo sciroppo delle cinque radici, diuretico e aperitivo a base di finocchio, prezzemolo, pungitopo, asparago e sedano.
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erboristeria: storia
Il Medioevo vide il trionfo dell'alchimia, soprattutto a partire dal XIII secolo. L'alchimista Alberto Magno e Raimondo Lullo composero filtri d'amore con le piante aromatiche. Fu questa l'epoca della teoria della segnatura, che istituiva un'analogia fra l'aspetto della pianta e gli organi o le malattie interessate. Cos per esempio la noce poteva essere indicata nelle sindromi celebrali e l'iperico era da ritenersi efficace nelle piaghe e nelle contusioni perch secerne un succo rosso.
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erboristeria: storia

Oggi si possono distinguere, fra le altre, tre grandi tradizioni fitoterapiche: La tradizione popolare del mondo occidentale, basata sull'esperienza greca e la romana L'antichissima tradizione ayurvedica indiana La medicina tradizionale cinese.

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erboristeria: storia

Questo patrimonio culturale, iniziato con l'uso sperimentale delle piante da parte delle popolazioni primitive, utilizzato dalla scienza moderna che, con i suoi mezzi di ricerca atti ad isolare i principi attivi e ad individuare i meccanismi d'azione delle erbe, ha determinato la nascita di una "nuova erboristeria".

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erboristeria: le estrazioni
LA TISANA l'infuso L'infuso viene preparato versando sulle parti idonee della pianta (tagliata in maniera opportuna), solitamente inserite in un apposito contenitore, dell'acqua bollente (o calda) e lasciando il tutto a contatto (in infusione), tenendo coperto il contenitore per un tempo variabile. Passato questo periodo di tempo, si procede alla filtrazione, che si pu effettuare con un normale colino, e dopo aver spremuto il residuo solido rimasto sul filtro, l'infuso si pu dichiarare pronto. L'infuso un metodo estrattivo adatto alle parti pi delicate della pianta come i fiori o le foglie.
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LA TISANA il decotto Per preparare un decotto si utilizzano le parti d'interesse della pianta, opportunamente tagliate, e le si mettono nel recipiente di cottura insieme a dell'acqua bollente. Si cucina il tutto a fuoco lento, per un tempo che varia fra i due e i quindici minuti. Alla fine, lo si lascia intiepidire per circa quindici minuti, si filtra il liquido con un colino. Il decotto un metodo estrattivo adatto alle parti pi dure della pianta, come le radici, i semi e le cortecce.
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erboristeria: le estrazioni
LA MACERAZIONE Si utilizzano le foglie e i fiori che vengono fatti macerare per estrarne i componenti desiderati. Consiste nel lasciare a contatto per un tempo pi o meno lungo la droga con un solvente adatto. Questa tecnica si utilizza, quando i principi attivi da estrarre sono: molto solubili alterabili dal calore molto volatili

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I SOLVENTI
I solventi utilizzati per l'estrazione dei principi attivi dalle piante sono: acqua alcol glicerina oli vegetali

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LE TINTURE MADRI
Le tinture madri (T.M.) vengono preparate macerando in alcool, a determinata gradazione, piante fresche o parti di esse. La scuola francese stabilisce che le T.M. devono essere preparate da piante fresche, per quanto possibile e macerate in alcool di determinato grado alcolico in modo da avere un rapporto ponderale fra la pianta disidratata e la tintura ottenuta di 1/10. La preparazione delle T.M. avviene dunque partendo da piante fresche, cresciute nel loro habitat naturale e raccolte nel loro periodo balsamico. Prima di tutto si procede ad un esame botanico di riconoscimento della pianta, ad una sua pulitura e tagliatura. Contemporaneamente un campione viene messo in stufa a 100-105 fino al raggiungimento dei peso costante. A questo punto si inizia il processo di macerazione ponendo la pianta in una miscela di alcool e acqua in modo da ottenere una tintura che abbia il grado alcolico richiesto dalla monografia ad un rapporto fra solvente e pianta riportata allo stato disidratato che sia generalmente di 1/10 (10%). Massimo Sangalli Breve corso di erboristeria

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LE TINTURE MADRI
La macerazione deve prolungarsi per circa 21 giorni in recipienti neutri. Nella fase finale si proceder ad una decantazione del liquido, ad una prima filtrazione e successivamente ad una spremitura sotto pressione costante del residuo, dopo aver riuniti i due liquidi si proceder alla filtrazione finale e all'aggiustamento del titolo alcolico, se la monografia lo richiede. Anche per le Tinture Madri, si procede poi ai controlli finali tendenti ad individuare prima di tutto i caratteri organolettici della tintura. Inoltre vengono dati gli estremi per la identificazione dei principi attivi della pianta, sia dal punto di vista chimico analitico che cromatografico. Al momento dell'utilizzo finale (30/40 gocce in circa 40 ml di acqua) la gradazione alcolica inferiore ai 2 gradi Massimo Sangalli Breve corso di erboristeria

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I GEMMODERIVATI

I macerati glicerici (Mg) o gemmoderivati sono preparazioni liquide ottenute dall'azione solvente di una miscela acqua-alcool-glicerolo su droghe vegetali fresche. Sono ottenuti per macerazione a freddo di gemme, giovani getti, giovani radichette provenienti esclusivamente da piante che vivono nel loro ambiente naturale, quindi non coltivate, raccolti nel loro tempo balsamico e utilizzati a poche ore dalla raccolta.

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erboristeria: le estrazioni
I GEMMODERIVATI

Le parti vegetali, sono sottoposte allo stato fresco, alla ripulitura, alla truiturazione, alla determinazione del grado di umidit ed infine alla macerazione per tre settimane in una miscela di alcool e glicerina la cui quantit calcolata in modo da ottenere un prodotto finale che corrisponde a 20 volte il peso della materia prima riportata allo stato secco. Si procede ad una decantazione seguita da una filtrazione sotto pressione costante. A questa operazione si fa seguire un riposo del filtrato per 48 ore ed una ulteriore filtrazione. Si ottiene cos il Macerato Glicerico (M.G.) di base dal quale con opportuna diluizione si otterr il prodotto pronto per l'uso. Al momento dell'utilizzo finale (30/40 gocce in circa 40 ml di acqua) la gradazione alcolica inferiore ai 2 gradi. Massimo Sangalli Breve corso di erboristeria

erboristeria: le estrazioni
GLI ESTRATTI FLUIDI

La Farmacopea Ufficiale definisce gli estratti fluidi come preparazioni concentrate ottenute da materie prime essiccate. Gli estratti fluidi vengono preparati scaldando la parte della pianta che interessa con acqua o alcool della concentrazione giusta ( generalmente a 20 ) cos da ottenere una soluzione contenente la stessa quantit di principio attivo contenuta nella pianta. Gli estratti fluidi hanno una concentrazione dieci volte maggiore rispetto alle tinture. Essendo per una preparazione a caldo si perdono i principi attivi termolabili. La preparazione ottimale quindi sempre la tintura.

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erboristeria: le estrazioni
GLI ESTRATTI SECCHI
Ad 1 grammo di estratto corrispondono i principi attivi contenuti in 5 grammi di vegetale essiccato. Solvente estrattivo Etanolo 20-70 gradi. Sono ridotti a polvere per essiccamento. I pi affidabili sono quelli prodotti per nebulizzazione col sistema Spray-Drying (Estratti secchi nebulizzati) in cui lestratto nebulizzato in corrente di vapore ad alta temperatura. Il brevissimo tempo di contatto fra lestratto e il vapore caldo provoca lessiccamento senza danneggiare i principi attivi. Sono estratti molto concentrati e sono adoperati nella preparazione di capsule, compresse e prodotti per uso topico

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erboristeria: le estrazioni
GLI OLII ESSENZIALI
Con il termine olio essenziali si definiscono i principi aromatici che sono contenuti nei vegetali e che vengono ricavati per distillazione. Oltre che per la diversa composizione chimica e le diverse caratteristiche fisiche, questi oli si differenziano da quelli stabili, o comunque dai grassi che sono contenuti nei vegetali, perch sono volatili. Due sono le tecniche di estrazione per poter estrarre gli oli essenziali a scopo terapeutico: La distillazione in corrente di vapor d'acqua, che e' il metodo principale per ottenere un prodotto di qualit. La materia vegetale da distillare concede al vapore le sue sostanze volatili, che dopo la refrigerazione, si separano nuovamente, e si raccolgono in tante preziose goccioline: appunto gli oli essenziali. Un altro metodo la spremitura o pressatura. Questo metodo si usa per ottenere gli oli essenziali che sono contenuti nella buccia degli agrumi.

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erboristeria: le estrazioni
GLI OLEOLITI

Loleolito un concentrato oleoso che che si ottiene dalla macerazione in un olio vegetale delle sostanze funzionali liposolubili che si trovano contenute in alcune piante. La macerazione deve essere ciclicamente rimescolata. Dopo la macerazione si procede alla separazione della parte esausta dall'oleolito. Gli olii vegetali fungono quindi da solvente delle sostanze liposlubili. I pi noti sono quelli di calendula e di iperico.

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erboristeria: le estrazioni
OLEOLITO DI IPERICO
Ingredienti per circa 1/2 litro di oleolito: 2 tazze colme di cimette fiorite di iperico, 1/2 litro di olio extravergine di oliva Preparazione: 1. Mettere liperico senza schiacciarlo in un barattolo di vetro dotato di coperchio ermetico, coprirlo con lolio e chiudere il barattolo. 2. Esporre al sole (ad esempio sul davanzale di una finestra) per 30 giorni. Una volta al giorno scuotere il barattolo. Dopo due o tre settimane lolio assumer un bellissimo colore rosso rubino. 3. Filtrare lolio passandolo attraverso una tela leggera, ad esempio un pezzo ricavato da un vecchio lenzuolo. Non spremere il residuo, ma lasciatelo scolare a lungo (almeno unora). 4. Conserva in una bottiglia di vetro scuro, in un luogo fresco e al buio. Uso: Loleolito di iperico un formidabile alleato della pelle: lozioni doposole e contro le scottature da sole e da fuoco. Applicazioni locali per le emorroidi.

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erboristeria: il fitocomplesso

Si va sempre pi affermando il concetto di "fitocomplesso" quale insieme di sostanze di origine vegetale non riproducibili per sintesi chimica. Il fitocomplesso l'insieme di tutte le sostanze presenti nella droga vegetale, complessivamente responsabili dell'azione terapeutica svolta dalla pianta.

la totalit superiore alla somma delle parti

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erboristeria: il fitocomplesso

la totalit superiore alla somma delle parti


Sia il farmaco che il fitocomplesso possono esercitare azioni benefiche o avere effetti collaterali, per nella droga vegetale (la parte della pianta utilizzata come medicamento) l'eventuale tossicit risulta pi blanda in quanto in essa sono presenti, oltre al principio attivo, anche sostanze inerti e sostanze che regolano l'attivit farmacologica. La droga vegetale, nei confronti del farmaco di sintesi, presenta un ulteriore vantaggio: non solo ha una minore tossicit, ma, grazie alla presenza di numerose sostanze all'interno del fitocomplesso, manifesta molteplici azioni farmacologiche per cui con un unico rimedio si possono curare pi patologie/problemi. Nell'ambito di un pi generale intervento terapeutico, possiamo attribuire diversi campi di applicazione alle piante medicinali.

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erboristeria: brevettabilit
Nel 1996 la curcuma stata oggetto di un tentativo di biopirateria: due ricercatori indiani presso ununiversit statunitense, dopo aver sviluppato un farmaco il cui principio attivo era proprio la spezie gialla, ne hanno chiesto e ottenuto il brevetto. Lazione legale intrapresa dal Consiglio Indiano per la Ricerca Scientifica ha per portato lUfficio Brevetti degli Stati Uniti ad ammettere che le qualit officinali della curcuma sono una scoperta indiana e quindi non brevettabili, decretando cos la revoca del brevetto. Una vittoria questa, che ha reso poco appetibile la curcuma agli occhi dellindustria farmaceutica e che spiega come mai le eccezionali virt di questa radice, ormai ampiamente confermate anche dalla scienza moderna, non siano ancora diventate il tormentone salutista del momento (Da Stampa Medica 06 agosto 2007) Massimo Sangalli Breve corso di erboristeria

erboristeria: la tradizione popolare


Sempre la Curcuma stata al centro di un altro caso che ha messo in evidenza l'importanza della tradizione popolare e dell'uso delle piante da una parte e la non riproducibilit della sua efficacia in un farmaco. Infatti la Curcuma e in specifico il suo principio attivo la curcumina, ha una potente azione antiinfiammatoria. Questa azione antinfiammatoria si scoperta partendo dall'osservazione che le popolazioni indiane che fanno largo uso di questa spezia nella miscela curry non soffrono, o soffrono molto meno, di problematiche infiammatorie. Sono stati fatti numerosi studi medici trattando con la curcumina pazienti con problemi infiammatori. I risultati sono stati molto scarsi. Perch? Massimo Sangalli Breve corso di erboristeria

erboristeria: la tradizione popolare

La formulazione classica del curry comprende pepe nero, cumino, coriandolo, cannella, curcuma, ma anche chiodi di garofano, zenzero, noce moscata, fieno greco, peperoncino. proprio dalla combinazione fra queste spezie che l'azione antinfiammatoria della curcumina svolge al meglio la sua azione. Il pepe nero, e in particolare il suo principio attivo, la piperina, ha dimostrato di potenziare di 20 volte la capacit dell'organismo umano di assimilare la curcumina.

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la medicina olistica
Il termine olistico deriva dalla parola greca hols, che significa "intero". L'olismo una filosofia che considera l'organismo nella sua interezza piuttosto che nelle singole parti che lo compongono. In questo modo, secondo la medicina olistica, si cerca di mettere in armonia le dimensioni emotive, sociali, fisiche e spirituali della persona per stimolare il processo di guarigione del paziente. La medicina olistica valorizza, pertanto, l'interazione tra il corpo e lo spirito, che, secondo l'olismo, ci che ci indirizza nella vita e ci conferisce un senso di felicit interiore. Sottolinea, inoltre, la responsabilit dell'individuo nel mantenimento del proprio benessere e della propria salute, nella prevenzione e nella guarigione delle malattie.

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la medicina olistica
La medicina tradizionale mette in evidenza l'importanza dei fattori patologici (batteri, virus, agenti ambientali) come causa di malattia (eziologia). La medicina olistica sostiene che la diminuita resistenza causata dalle cattive abitudini e dallo stress, sia fisico che psichico, predispone il soggetto alla malattia. La malattia, quindi, vista come uno squilibrio tra fattori sociali, personali ed economici, da un lato, e cause biologiche, dall'altro L'impostazione della medicina olistica, che considera e cura la persona nella sua interezza, si contrappone all'approccio meccanicistico della medicina tradizionale, secondo la quale il corpo visto come un insieme di diverse parti, curate separatamente l'una dall'altra, mentre non vengono presi in considerazione gli aspetti emotivi e spirituali della salute e della guarigione. Massimo Sangalli Breve corso di erboristeria

la medicina olistica
FISICO
STRESS, positivo e negativo

salute e bellezza olistica

PSICHICO
memoria cellulare

Mente
Relazione con le altre Spiritualit come nutrimento ella mente persone

Sistema immunitario

Sistema ormonale

Rapporto con l'ambiente

!utrizione per aiutare il sistema immunitario

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la medicina olistica
LIVELLI EZIOLOGICI DELLA MALATTIA mente emozioni DIFFERENTI LIVELLI DI INTERVENTO omeopatia (alte diluizioni) omeopatia (basse diluizioni) fiori di Bach (floriterapia) osteopatia agopuntura oligoterapia gemmoterapia nutrizione fitoterapia

corpo energetico

corpo fisico

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la medicina olistica
FITOTERAPIA
Il termine viene dal greco phyton (pianta) e terapia (cura). La fitoterapia la pratica terapeutica, comune a tutte le culture e le popolazioni sin dalla preistoria, che prevede lutilizzo di piante o estratti di piante per la cura delle malattie o per il mantenimento del benessere. Dal punto di vista terminologico, limitandosi all'Unione Europea, solo da pochi anni, e limitatamente alla Gran Bretagna, esiste una categoria professionale istituzionalizzata di fitoterapeuti, con percorso formativo universitario distinto da quello previsto per la biomedicina, e con protezione legale del nome. Negli altri stati membri della UE il termine fitoterapeuta non ha valore legale, e la fitoterapia non una branca riconosciuta delle biomedicina. La fitoterapia considerata una medicina alternativa o complementare nella maggior parte degli stati membri della UE e negli Stati Uniti, anche se alcune piante e soprattutto alcune frazioni di pianta sono riconosciuti e sfruttati anche dalla medicina scientifica tradizionale. La medicina popolare si serve di queste sostanze da tempi immemorabili. Ippocrate citava il rimedio come terzo strumento del medico accanto al tocco e alla parola.

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la medicina olistica
FITOTERAPIA

In fitoterapia si utilizzano: tisane tinture madri compresse succhi fitocomposti estratti fluidi

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la medicina olistica
GEMMOTERAPIA
La Gemmoterapia una metodica terapeutica che, ispirandosi ai principi del drenaggio biologico, utilizza a scopo terapeutico macerati idrigliceroalcolici di estratti vegetali freschi costituiti da tessuti meristematici quali appunto le gemme, i germogli, i giovani getti, i boccioli, le giovani radici, la scorza interna di radici, la scorza giovane del ramo, la linfa, i semi o altri tessuti embrionali di vegetali in fase di crescita. Queste parti di pianta giovani sono estremamente ricche di alcune sostanze che non ritroveremo poi nella pianta adulta. Fra queste sostanze risultano particolarmente utili le Auxine, le Gibberelline che sono responsabili della crescita della pianta e a loro si deve il futuro della pianta stessa. Il Gemmoderivato contiene tutta la ricchezza minerale, ormonale, di aminoacidi e di elementi strutturali delle proteine.

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la medicina olistica
GEMMOTERAPIA: il drenaggio
Il Gemmoderivato mira a coadiuvare le funzioni vitali della cellula, intervenendo anche nel metabolismo in modo dolce, non violento, ma profondo mediante il drenaggio. Drenare significa indurre lescrezione delle tossine che si accumulano nel nostro organismo. Il drenaggio avviene stimolando in maniera debole e prolungata gli organi di eliminazione, detti emuntori (cute, polmoni, fegato, reni, intestino). Massimo Sangalli Breve corso di erboristeria

la medicina olistica
AROMATERAPIA
L'aromaterapia un ramo della fitoterapia che usa gli olii essenziali: le sostanze volatili e fortemente odoranti delle piante. Il termine aromaterapia ha significati diversi a seconda dei Paesi in cui viene usato, per esempio in Inghilterra, Russia, negli USA e in Francia. Una definizione generale da tutti accettata potrebbe essere questa: l'utilizzo degli olii essenziali per il mantenimento della salute o per la terapia. Per queste ragioni, e per la scarsezza di dati clinici l'aromaterapia lontana dal poter essere definita come una vera terapia, con un corpus di testi canonici, modalit riconosciute, curriculum di studio standardizzati, ecc., anche se i materiali utilizzati dalla terapia e alcune delle modalit di utilizzo sono state sottoposte a studi clinici e farmacologici.

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la medicina olistica
FLORITERAPIA
Letteralmente cura con i fiori ideata dal medico britannico Edward Bach. Bach sosteneva che tale forma di terapia dovesse essere semplice e accessibile a tutti, in quanto secondo lui chiunque ha le potenzialit e le sensibilit necessarie per effettuare autodiagnosi e autopratica. Sosteneva inoltre che la terapia dovesse avere carattere preventivo e scevra di effetti collaterali. Alla base della floriterapia di Bach il principio secondo il quale nella cura di una persona, devono essere prese in considerazione principalmente la prevenzione e la conoscenza dei disturbi psicologici, i quali determinerebbero i sintomi fisici. Il singolo fiore curerebbe il disturbo psicologico che ha causato o potrebbe causare un certo malessere fisico. Dietro ogni disturbo fisico ci sarebbe quello che viene chiamato "fiume di energia", originato a livello psicologico (come nel caso della rabbia, che viene scaricata in modi e zone del corpo differenti); pertanto, ad ogni disturbo psicosomatico, provocato dallo sfogo dellenergia, corrisponderebbe, a monte, un ben preciso disturbo dell'anima.
Edward Bach (Moseley, 24 settembre 1886 2 novembre 1!"6# $ stato %n medico britannico, &amoso 'er i s%oi contrib%ti alla batteriologia, alla medicina nat%ro'atica, all(omeo'atia e 'er aver sco'erto la metodica che da l%i ha 'reso nome) i *iori di Bach+

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la medicina olistica
FLORITERAPIA

Sulla base di tali principi sono stati distinti 38 "tipi comportamentali" di base, ai quali corrisponderebbero 37 fiori e unacqua di fonte, la cui energia sarebbe in grado di curare lorganismo per riportarlo in armonia; in tal modo i sintomi tenderebbero a regredire. I rimedi floreali scoperti da Bach rilascerebbero infatti nellacqua, se opportunamente trattati, la loro "energia" o "memoria". Bach consigliava di cogliere i fiori al massimo della fioritura e nelle prime ore del mattino di un giorno assolato; il fiore, che non doveva essere intaccato da alcunch, veniva deposto in una ciotola dacqua pura e veniva trattato secondo uno dei due metodi riportati nelle opere del medico gallese. Il concetto "memoria dell'acqua" non mai stato dimostrato sperimentalmente e non riconosciuto dalla scienza.

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la medicina olistica
OLIGOTERAPIA

Gli oligoelementi sono metalli contenuti in tutti gli organismi viventi, talvolta in dosi infinitesimali e sono indispensabili per il buon funzionamento organico. Partecipano alla maggior parte dei processi enzimatici con il ruolo di catalizzatori o acceleratori. Con gli oligoelementi si possono trattare le predisposizioni patologiche e correggere turbe funzionali che se lasciate alla propria evoluzione, sfocerebbero in patologie organiche. Possono essere utilizzati in forma sintomatica, ma soprattutto sono da impiegare come correttori delle funzioni che iniziano ad alterarsi.

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OLIGOTERAPIA

Il termine oligo-elemento proviene dal greco Oligos, che significa molto piccolo. Questa frazione ionica molto labile rispetto al sale minerale corrispondente. a questo livello che gli oligoelementi sono attivi in quello che si definisce oligoterapia. fondamentale sottolineare la distinzione fra loligo-terapia catalitica destinata a migliorare il terreno e lapporto ponderale che ha tuttaltra applicazione.

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OLIGOTERAPIA

Il dosaggio attivo degli oligoelementi non affatto ponderale, e nemmeno infinitesimale come nellomeopatia, ma si colloca ad un livello intermedio che corrisponde ad un piano energetico ed elettromagnetico dellessere vivente. li oligoelementi non lavorano per un effetto di massa, ma come elementi informatori. li oligoelementi sono dei catalizzatori che partecipano alle funzioni dellorganismo, permettendo il suo adattamento permanente all!ambiente. li oligo-elementi sono dei modificatori del terreno. Il regno animale fissa gli oligo-elementi a partire dal regno vegetale. Massimo Sangalli Breve corso di erboristeria

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OLIGOTERAPIA
li oligoelementi sono elementi chimici presenti in piccole quantit" nell!organismo #la loro concentrazione minore o uguale allo $,$%& del peso secco del corpo umano' e sono indispensabili per la normale attivit" delle cellule e per i processi vitali. (!organismo incapace di sintetizzarli e deve assumerli dall!ambiente. )i tratta dunque di elementi essenziali in quanto* )ono presenti in tutti i tessuti sani degli organismi viventi+ ,ossiedono una concentrazione nel tessuto relativamente costante+ (a loro carenza da! luogo a alterazioni funzionali, fisiologiche o strutturali di diverso tipo+ (a loro somministrazione previene o cura le alterazioni o le malattie provocate dalla loro carenza.

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dedicato a mio padre

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bibliografia

Dizionario di Fitoterapia e pante medicinali - Enrica Camparino Tecniche Nuove - 2004 Compendio di Gemmoterapia clinica - Fernando iter! De Ferrari Editore "##4 Fitoterapia e Gemmoterapia nella pratica clinica - $runo $ri%o &a Gra'ica $riantea "#() ***+in'oer,e+it ***+er,eo''icinali+or% http-..er,emedicinali+net/on/+or% ***+'armacovi%ilanza+or% ***+/an%alli+it ***+*i0ipedia+it

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