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Capitolo 1

I suoni della lingua ebraica


La lingua ebraica si scrive da destra a sinistra.
Tutte le lettere ebraiche indicano consonanti. Ognuna di esse ununit
fonologica
1
separata.
1. Le consonanti (le lettere)
Nome
Lettere (unit
fonologiche)
Grafia a
fine
parola
Grafia
C
a
r
a
t
t
e
r
i
s
t
i
c
h
e
f
o
n
e
t
i
c
h
e
T
r
a
s
c
r
i
z
i
o
n
e

(
I
P
A
)
Suono
T
r
a
s
c
r
i
t
t
o

(
I
P
A
)
E
b
r
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c
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C
o
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i
v
o
Q
u
a
d
r
a
t
o
C
o
r
s
i
v
o
Q
u
a
d
r
a
t
o
gutturale [
5
j
-
[
5
oIcIj
j
`

labiale [bj/[vj b/v [bctj


a
a

[gj
g
(laghi)
[gimcIj
x
b

dentale [dj d [doIctj


~
c

gutturale [hj
h aspirata
(he
2
)
[hcj

labiale,
semivocalica
[vj
[wj
v
(odierno)
w (antico)
[vovj


1
Unit minima dotata di carattere distintivo.
2
In inglese.
2 Capitolo 1
Nome
Lettere (unit
fonologiche)
Grafia a
fine
parola
Grafia
C
a
r
a
t
t
e
r
i
s
t
i
c
h
e
f
o
n
e
t
i
c
h
e
T
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c
r
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z
i
o
n
e

(
I
P
A
)
Suono
T
r
a
s
c
r
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t
t
o

(
I
P
A
)
E
b
r
a
i
c
o
C
o
r
s
i
v
o
Q
u
a
d
r
a
t
o
C
o
r
s
i
v
o
Q
u
a
d
r
a
t
o
alveolare [zj s (rosa) [zayinj
,
f

gutturale [hj
ch
(Bach)
[hctj

dentale [tj t [tctj

semivocalica [yj i (baia) [yodj


\
i

[kj/[xj
k/ch
(Bach)
[koIj
j5
j

[Ij l [Iomcdj

l

labiale [mj m [mcmj


u
m
u
n

nasale [nj n [nunj


,
o
,
p

alveolare [sj s (sole) [somcxj



q

gutturale [
c
j
-
[
c
ayinj
,
r

labiale [pj/[Ij p/f [pcj


5
s
j
t

alveolare [tsj
z
(ozio)
[tsodij

u
_
v

[qj
c
(caro)
[qoIj
j \
w

gutturale [nj r uvulare [ncjj


u
x

alveolare [jj sc (sci) [jinj


,u
W
u
alveolare [sj s (sole) [sinj
,u
U
u
[tj t [tovj

z

I suoni della lingua ebraica 3


Le lettere si indicano tramite il segno grafico corrispondente seguito
dallapostrofo
3
: ', ', ' ecc. I loro nomi sono femminili.
La forma grafica delle lettere denominata corsiva quella usata nella
scrittura a mano.
Le caratteristiche fonetiche delle consonanti, indicate nella tabella,
provocano cambiamenti morfologici nella formazione e nella flessione
delle parole. Tali cambiamenti vengono spiegati nel proseguimento del
libro.
Il suono consonantico di ' [vj entr nella lingua dalla
pronuncia ashkenazita; in origine questa consonante aveva un
suono bilabiale, sonoro, semivocalico [wj. I suoni semivocalici di
' e di ' [yj creano, col suono vocalico che li precede, un
dittongo discendente che tende a contrarsi (si veda a pagina 73).
*u [miwjovj u \ [mojovj
insediamento/sedile
Le due consonanti ' e ' non hanno un suono proprio nellebraico
corrente. In passato avevano suoni gutturali la ' glottale [1j e la '
faringale [\j mantenuti da alcuni gruppi etnici in Israele e nel resto del
mondo
4
. Le loro caratteristiche gutturali influenzano ancora oggi la
morfologia, sebbene non si sentano nella pronuncia.
' aveva, in passato, suono faringale [hj, mantenuto da alcuni gruppi
etnici. Oggi la sua pronuncia uguale a quella fricativa di ' [xj
5
.
' e ' condividono, nellebraico odierno, il medesimo suono; si tratta
tuttavia di due unit fonologiche differenti; vale a dire che le due parole
mulino e fermata hanno due significati diversi, sebbene
condividano la pronuncia: [tahanoj.
' u e ' u, pur avendo la medesima forma grafica, rappresentano due
unit fonologiche differenti. Si distinguono mediante il puntino che si
trova sopra la lettera a destra o a sinistra.
Tre consonanti ', ', e ' hanno due modi differenti di pronuncia
occlusivo e fricativo a seconda della posizione che occupano nella
parola (si veda a pagina 12). Dal punto di vista fonologico, sarebbe
corretto trascrivere ognuna di esse con una lettera sola, in quanto

3
In ebraico si usa lapostrofo per indicare labbreviazione di una parola.
4
Il suono di ' non ha lasciato traccia nella pronuncia odierna in Israele, mentre quello di '
viene tuttora pronunciato dagli ebrei sefarditi e yemeniti.
5
Anche ' viene pronunciata oggi correttamente dai sefarditi e dagli yemeniti.
4 Capitolo 1
rappresenta la medesima unit fonologica, indipendentemente dalla
pronuncia assunta; tuttavia, ognuna delle tre viene trascritta per mezzo
di due lettere differenti, per facilitare la comprensione della pronuncia.
La parola a [bayitj casa viene pronunciata [vayitj nella
combinazione a [bcvayitj in una casa
Cinque lettere hanno grafia diversa quando appaiono a fine parola.
2. I segni vocalici
Le vocali si rappresentano mediante puntini e trattini detti segni vocalici ,
che si segnano al di sotto, al di sopra oppure dopo la consonante.
In ebraico si indica con un segno vocalico speciale anche il caso in cui una
consonante non sia seguita da alcuna vocale.
La n nella parola lingua seguita direttamente dalla consonante g,
situazione che in italiano non segnalata in alcun modo; nella parola
ebraica ~ [yaIdoj bambina la ' seguita da un segno vocalico,
nonostante non ci sia alcun suono vocalico, ovvero nessuna vocale.
Dato ci, importante distinguere i due termini segni vocalici e vocali:
le vocali hanno suoni vocalici e si distinguono mediante i segni vocalici;
per i segni vocalici possono indicare anche lassenza di qualsiasi suono
vocalico.
Pur essendo graficamente collocata al di sotto, al di sopra oppure dopo la
consonante, la vocale va sempre pronunciata dopo, come in italiano; perci
detto che la vocale segue la consonante. Inoltre, ogni consonante, dentro la
parola, deve sempre essere seguita da qualche segno vocalico, cosicch si
possano individuare delle unit minime, composte da consonante e segno
vocalico. Dal momento che la vocale non autonoma, non si trovano in
ebraico n vocali che non seguano consonanti (p.e.: la u allinizio della
parola italiana universit), n dittonghi nei quali la seconda vocale non
segue alcuna consonante (p.e.: la seconda a nella parola variante).
I suoni della lingua ebraica 5
a) Le vocali
Vocali vere (unit fonologiche)
Trascri
zione
(IPA)
Suono
Scev mobile
(ununit
fonologica
con varianti)
Brevi Lunghe Piene
6
[cj -

u
[jcva no
c
j
[oj a

\x _
[qomots godoIj
[aj a

7
5 j
[hataI pattohj

5
[pattohj
[cj


[tscrcj
[cj

\ x j
[hataI scggoIj

\ x
[scggoIj
[ij i


[hiriqj
[oj o

_ j
[hataI qomotsj

, _
[qomots qotonj

u \
[hoIom hoscrj
\
u \
[hoIom moIcj
[uj u

_ a
[qubbutsj

u
[juruqj
Il quadratino rappresenta la sede della consonante accompagnata da
quel segno vocalico.

6
Allungate con madre di lettura (pag. 10).
7
La lineetta che collega le due parole si chiama jp [maqqoIj; indica che sono in una catena
costrutta [scmi xu tj (si veda a pagina 54).
6 Capitolo 1
I nomi delle vocali sono maschili.
La vocale lunga \x _ [qomots godoIj (anche _ ) e quella breve
, _ [qomots qotonj hanno la medesima forma grafica. Si suppone
che il fenomeno sia dovuto al fatto che gli inventori di questo sistema di
vocalizzazione, chiamato il sistema di Tiberiade, non facessero
distinzione fonetica tra le due vocali. Tuttavia, oggi si pronunciano in
modi differenti, distinguendole attraverso regole grammaticali. Queste
regole creano per, in alcuni casi, disaccordo tra ashkenaziti e sefarditi,
per via delle loro diverse tradizioni: per gli ashkenaziti e gli yemeniti,
ogni _ seguito da consonante sotto la quale si trovi _ j
[hataI qomotsj , _ [qomots qotonj; per i sefarditi invece, un tale
_ [qomotsj potrebbe essere \x _ [qomots godoIj.
Il nome biblico Naomi viene pronunciato [no
c
omij dagli
ashkenaziti e [no
c
omij dai sefarditi, ognuno secondo la propria
tradizione. Entrambi i modi di pronuncia sono accettati.
La distinzione tra le due e [cj e [cj si sente oggi molto di rado; la
distinzione tra le due a [oj e [aj oggi non si sente affatto.
i) Le vocali vere
Le vocali dette vere sono quelle intorno alle quali si costruiscono le sillabe.
Si distinguono per quantit (lunghezza), che non ha lasciato traccia nella
pronuncia e incide soltanto sulla flessione e sullaccentazione della parola.
Le due vocali lunghissime dette piene sono formate dalla lettera '
accompagnata da un puntino. In questi due casi, la ' non ha pi ruolo di
consonante, bens di madre di lettura (si veda a pagina 10). Anche questo
allungamento non si avverte nel parlare.
ii) Lo scev mobile ( )
Lo scev mobile u [jcva no
c
j la vocale neutra ebraica. Come tale
ha un timbro indistinto, pronunciato debolmente [cj , che assomiglia in
realt a e brevissima. Oggi si tende a non pronunciarlo affatto, quando le
consonanti adiacenti lo permettono
La parola c 5 [kctummoj arancione (f.) si pronuncia semplicemente
[ktummoj; per, la combinazione di ' e ' nella parola a [tschubboj
I suoni della lingua ebraica 7
gialla non permette di ignorare lo u [jcva no
c
j, essendo impossibile
pronunciare [tshubboj
Lo u ebbe origine nella formazione storica (prebiblica) delle parole
ebraiche, dallabbreviazione di vocali vere. Anche oggi si forma a causa
della flessione delle parole, sempre per abbreviazione di qualche vocale
vera, in quanto tale flessione causa spesso modifiche anche nella
vocalizzazione della parte iniziale del vocabolo.
Le tre varianti dello u , che hanno una quantit (lunghezza) ancora pi
ridotta di quella delle vocali brevi, condividono con esso il valore
fonologico. Si formano nei casi in cui, nonostante la vocale originale sia
abbreviata, occorra un suono vocalico in quella posizione nella parola; ci
avviene dopo le consonanti gutturali la cui pronuncia difficile e richiede
lappoggio di un suono vocalico, oppure dopo una consonante non gutturale,
per indicare la presenza di un tale suono.
u [ha vcrimj amici dopo la gutturale '
u 5 [tsippo rimj uccelli dopo la ' sebbene non sia gutturale
I nomi di queste varianti, dette u [hatoIimj, sono composti dalla parola
j [hatoIj (dalla radice .. pronunciare in fretta) e dal nome della
vocale breve di cui condividono il suono.
iii) Il trapezio delle vocali
Il disegno seguente descrive la posizione fisica nella quale le diverse vocali
vengono articolate. Le caratteristiche fonetiche, sia delle vocali sia delle
consonanti, hanno grande influenza sulla lingua e causano cambiamenti
morfologici che si spiegano, nel proseguimento del libro, alla luce di queste
caratteristiche.

(i)



(a)

(a)
(o)
(u)


[uj
[cj
[cj
[aj [oj
[cj [oj
[ij
()
()
8 Capitolo 1
b) Il segno di assenza di vocale lo scev
quiescente ( )
Come gi detto, ogni consonante allinterno della parola deve essere seguita
da un segno vocalico (indicato al di sotto, al di sopra o dopo la consonante).
Le consonanti non seguite da suono vocalico (p.e.: la m e la b nella
parola italiana ambra) sono accompagnate in ebraico dal segno di assenza
di vocale u [jcvo nohj.
La ', nella parola ~ [yaIdoj bambina

u
[jcvo nohj
Il segno dello u uguale a quello dello u [jcva no
c
j (scev
mobile).
i) Lo a fine parola
Quando la parola termina per consonante, questultima non viene
accompagnata da u [jcvo nohj bench non sia seguita da vocale.
Nella parola [
c
ivni tj ebraico, sia la ' sia la ' non sono seguite da
suono vocalico; la ', trovandosi allinterno della parola, seguita dal
segno di assenza di vocale u [jcvo nohj; la ' invece, essendo a
fine parola, non seguita da alcun segno vocalico.
Lo u si segna a fine parola in tre casi:
1. Quando vi si trovano due u consecutivi.
~ [ncrdj nardo
2. Quando nellultima consonante indicato un u ~ (pag. 12).
[
5
attj tu f.
3. Quando lultima consonante '.

8
[
5
axj per/soltanto

8
La grafia di fine parola.
I suoni della lingua ebraica 9
c) La distinzione tra i due scev ( )
I due u [jcvo j si indicano per mezzo del medesimo segno vocalico. Per
distinguerli bisogna comprendere il loro ruolo morfologico: come detto, lo
u [jcva no
c
j deriva sempre dallabbreviazione di una vocale vera,
dovuta alla flessione della parola, mentre lo u [jcvo nohj segna
lassenza di qualsiasi suono vocalico anche allorigine della parola.
, [zoqcnj vecchio [zcqcnaj vecchia: durante la declinazione
del nome una vocale vera si abbrevia (si veda a pagina 47), quindi lo
scev u [jcva no
c
j.
[masmcnj chiodo u [masmcnimj chiodi: lo scev si trova
anche nella parola base, quaindi u [jcvo nohj.
Esistono alcune regole che aiutano a distinguere i due u anche nei casi in
cui non si conosca n la parola n la sua derivazione. Queste regole furono
stabilite da a [
5
cIiyyohu bohurj intorno al 1500 d.C.:
(mobile) (quiescente)
1. Sotto la prima consonante della
parola.
u [ycIodimj bambini
1. Sotto lultima o le due ultime
consonanti della parola.
[ncndj nardo
2. Il secondo tra due u consecutivi,
dentro la parola.
[nixncsaj (ella) entr
2. Il primo tra due u consecutivi,
dentro la parola.
[nixncsuj entrarono
3. Sotto una consonante con u ~
[dogcjj (si veda a pagina 12).
: u [jiIIcmaj (ella) pag
4. Sotto la prima di due consonanti
uguali consecutive.
\ [sovcvaj (ella) gir
5. Sotto una consonante che segue
una vocale lunga, non accentata.
5 [katcvuj scrissero
Ogni u che non segue alcuna di
queste regole.
10 Capitolo 1
3. Le madri di lettura (matres lectionis)
Quattro lettere nella lingua ebraica ', ', ' e ' hanno, oltre alla loro
funzione di consonanti, anche quella di Madri di Lettura. Come tali
servono soltanto per segnare le vocali piene lunghissime e non vengono
pronunciate.
Nella tabella delle vocali (pag. 5) si vedono gli unici due casi in cui la ',
accompagnata da un puntino, forma una vocale piena. Le altre tre lettere
', ' e ' hanno funzione di madri di lettura posposte a qualsiasi vocale.
Nella parola [
5
cIoj la ' serve per allungare il che si trova
sotto la ' e la ' allunga il u \ segnato sopra la '.
Ogni vocale formata o seguita da madre di lettura considerata piena
[mcIc
5
oj , quindi lunghissima.
Come gi detto, la quantit (lunghezza) delle vocali ha valore morfologico,
per non si sente nella pronuncia odierna.
a) Riconoscimento delle madri di lettura
i) Dentro la parola
Le quattro lettere che possono avere funzione di madri di lettura hanno, nella
morfologia ebraica, anche un ruolo di consonante, seguendo in tal caso le
caratteristiche fonetiche consonantiche. Questo fenomeno potrebbe creare un
problema di riconoscimento del ruolo di queste quattro lettere in una data
parola. Il problema si pone, per, soltanto riguardo alle tre lettere ', ' e ',
in quanto la ' serve da madre di lettura soltanto nei due casi indicati nella
tabella delle vocali (pag. 5).
La soluzione sta nella regola che stabilisce che tutte le consonanti vanno
sempre seguite da qualche segno vocalico; dato ci, il ruolo di queste quattro
lettere viene chiarito dalla presenza o dallassenza di tale segno.
La ' nella parola [
5
cIoj dove? consonante, essendo seguita da un
segno vocalico .
La ' nella parola u [ncjitj principio seguita invece direttamente
dalla consonante ' u (non seguita da alcun segno vocalico), non pu
I suoni della lingua ebraica 11
essere consonante, bens madre di lettura, che serve ad allungare il
che la precede.
La ' nella parola ,~ [dinj giudizio seguita direttamente dalla
consonante '; non essendo seguita da segno vocalico, per forza madre
di lettura; infatti non viene pronunciata [dinj e serve soltanto per
allungare il .
Invece, nella parola , [qaytonj vacanziere la ' seguita da segno
vocalico. Sebbene si tratti del segno di assenza di vocale, comunque un
segno vocalico, il quale indica che la ' una consonante e come tale va
pronunciata.
La ' nella parola [tihyij sarai (f.) seguita dallo u , quindi
una consonante che va pronunciata.
La ' non funge mai da madre di lettura dentro la parola.
ii) A fine parola
Il dubbio circa la funzione delle tre consonanti suddette potrebbe sorgere a
fine parola, poich lo u [jcvo nohj il segno di assenza di vocale a
fine parola non si indica.
La soluzione sta nelle regole seguenti:
1. ' a fine parola sempre madre di lettura.
Nella parola c [
5
immaj mamma la prima ' seguita dal
ed perci consonante; la seconda ' invece, trovandosi a fine
parola, madre di lettura.
2. ' considerata madre di lettura soltanto quando segue una delle due
vocali e .
Nella parola [mij chi? la ' madre di lettura e non si
pronuncia.
Invece, nella parola ~ [dayj basta/sufficientemente (seguendo una
vocale differente dalle due sopraindicate) consonante e come
tale va pronunciata.
3. ' considerata madre di lettura (a fine parola) in tutti i casi in cui non
segnata col puntino 5 [mappiqj.
12 Capitolo 1
(1) Il
Il 5 [mappiqj un puntino che viene collocato soltanto nella ' a fine
parola e serve per indicare che tale ' consonante e non madre di lettura.
Una ' segnata col 5 va pronunciata come qualsiasi altra consonante
9
.
Nella parola ~ [yaIdoj bambina la ' non segnata col 5 , quindi
madre di lettura; invece, nella parola n~ [yaIdohj il suo (di lei)
bambino (si veda a pagina 58) si trova il 5 nella ' finale e ci indica
che consonante e come tale dovrebbe essere pronunciata.
Il 5 ha un valore fonologico in quanto modifica il significato della
parola.
~ bambina n~ il suo (di lei) bambino
cifra n il suo (di lei) libro
4. Il
u ~ [dogcjj un nome generico per un puntino graficamente uguale al 5
[mappiqj che, segnato dentro la consonante, ne cambia la qualit o lintensit
del suono.
Si distinguono due tipi di u ~ : u ~ (leggero) e u ~ (forte).
a) (leggero)
Il u ~ [dogcj qaIj indica la qualit del suono delle sei consonanti ', ', ',
', ', ' e di esse soltanto. Ognuna di queste consonanti ha due pronunce,
indicate dalla presenza o dallassenza del u ~ : col u ~ il loro suono
occlusivo, senza fricativo.
[vj a [bj
[xj 5 [kj
[Ij 5 [pj
Nella tabella delle consonanti (pag. 1) segnata la doppia pronuncia di tre
consonanti soltanto ', ', ' , poich nellebraico corrente le altre tre ',
', ' sono sempre occlusive. Vale a dire che le regole grammaticali del

9
Nella lingua odierna si tende a non pronunciarla.
I suoni della lingua ebraica 13
u ~ valgono e si applicano nella scrittura per tutte le sei consonanti, per
nella pronuncia odierna si manifestano soltanto nelle consonanti ', ' e '.
Nella scrittura si trovano quindi le due possibilit ~ (p.e.), ma la
pronuncia non varia [dj
10
.
Si pu dire che queste consonanti assumono suono occlusivo, indicato col
u ~ , in due casi:
1. Quando si trovano allinizio di parola.
a [bayitj casa
~ [dcIctj porta
5 [kohoIj blu
2. Quando, allinterno della parola, sono precedute da unaltra consonante.
Di fatto, in tal caso sono precedute da u , per nella sequenza dei
suoni, simboleggiata dalla parola scritta, seguono un altro suono
consonantico.
a u [nijbanj (esso) si ruppe
j [mantcIj cantina
5 u [majpcxj imbuto
Per capire questo fenomeno, bisogna comprendere che il suono originario di
queste sei consonanti era proprio quello occlusivo. In pratica, si mantiene
quel suono occlusivo in tutti i casi in cui la consonante non segua un suono
vocalico: quando allinizio di parola, oppure dopo unaltra consonante. Il
suono occlusivo diventa fricativo, ovvero aumenta di sonorit, quando segue
un suono vocalico, per assimilazione parziale alla sonorit alta di
questultimo.
Molti fenomeni morfologici che si incontrano durante lo studio dellebraico
sono dovuti a inerzia, ossia al fatto che, nella produzione della sequenza di
suoni rappresentata dalla parola scritta, c sempre la tendenza a cambiare la
posizione dellapparato vocale il meno possibile. Il suono delle consonanti (e
delle vocali) potrebbe cambiare, avvicinandosi al suono adiacente, un
fenomeno chiamato assimilazione.
I suoni vocalici ([aj, [cj, [ij ecc.) possiedono la sonorit pi alta. Quelli
occlusivi ([bj, [kj, [gj ecc.) hanno invece una sonorit bassa; trovandosi dopo

10
Alcuni gruppi etnici del popolo ebraico mantengono tuttora la differenza anche in una o pi
delle altre tre consonanti; nella sinagoga ashkenazita si possono sentire due modi di pronuncia
diversi per la ': (simile al th inglese) [tj.
14 Capitolo 1
un suono di alta sonorit vocalico gli occlusivi si assimilano a tale suono,
diventando fricativi. Si pu quindi dire che le sei consonanti ', ', ', ', ' e
' diventano fricative (e non si segnano col u ~ [dogcj qaIj) quando
seguono un suono vocalico.
Questo gruppo di consonanti denominato " 5 a [bcgcd kcIctj.
Nella Bibbia e in alcune locuzioni usate tuttora, le sei consonanti " 5 a
rimangono a volte fricative, sebbene a inizio parola, poich seguono il suono
vocalico col quale termina la parola che le precede.
, [
5
ahanc xcnj dopodich
"... a ..." [vchoyo vabboqcnj e sar nella (la) mattina
(Rut 3; 13)
Altri cambiamenti che si incontrano nella morfologia ebraica sono dovuti
invece alla dissimilazione dei suoni, ovvero alla tendenza di una lingua a non
pronunciare alcuni suoni simili vicini.
b) (forte)
Il u ~ [dogcj hozoqj indica il raddoppiamento della consonante. In
ebraico non si scrivono mai due consonanti uguali adiacenti (p.e.: le due m
nella parola italiana Gerusalemme); si segna invece il u ~ nella
consonante, raddoppiandola.
La ' nella parola : x [gannovj ladro
Il raddoppiamento avviene sempre per motivi grammaticali che vengono
spiegati nel proseguimento del libro. Tutte le consonanti ebraiche possono
raddoppiare fuorch le cinque gutturali ', ', ', ' e ' gi difficili da
pronunciare.
Nella parola : x [gannovj ladro chiaro che il puntino nella ' u ~
[dogcj hozoqj, dal momento che il 5 [mappiqj si pu collocare
soltanto nella ' a fine parola e che ' non fa parte delle sei lettere
" 5 a [bcgcd kcIctj, il cui cambiamento di pronuncia si indica col
u ~ [dogcj qaIj.
In altri casi, la distinzione tra i due u ~ potrebbe non essere immediata.
La parola 5 [mappiqj pone un tal problema, dato che ' una delle
sei lettere che possono essere segnate col u ~ ; per, il u ~ non si
segna in una consonante che segue un suono vocalico, come la ' in
I suoni della lingua ebraica 15
questa parola (segue il 5 [pattohj), quindi il u ~ non pu essere che
u ~ [dogcj hozoqj.
Nellebraico odierno il raddoppiamento delle consonanti non viene
pronunciato.
La parola : x [gannovj ladro si pronuncia semplicemente [ganovj come
se contenesse una ' sola.

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