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Giovanni Mattazzi

Il tempo
della speranza
Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
Avremmo potuto titolare il libro: Vite paral-
lele di Angelo G. Roncalli e John F. Kennedy.
Ma la cosa sarebbe stata fuorviante. Il con-
fronto, infatti, pertinente solo per gli ulti-
mi anni dei due protagonisti: gli anni del
potere. Troppo dierenti gli orizzonti am-
bientali, geograci e umani (anche se avvin-
centi) dei loro percorsi. Per un capriccio del
destino queste vite cos lontane e cos di-
verse furono chiamate a intersecarsi e a
giocare una partita decisiva nelle vicende dei
popoli.
Le biograe cronologiche, racchiuse nel te-
sto, mettono a fuoco ideali, carattere e per-
sonalit di questi facitori di pace, in un
crescendo impressionante di responsabilit,
complice il dilatarsi sbalorditivo dei ruoli.
Introducono e analizzano il tempo della
speranza.
Roncalli e Kennedy non sincontrarono mai
di persona. Con il Concilio ecumenico Va-
ticano II e la Nuova Frontiera, agendo in
parallelo, rinnovarono la Chiesa cattolica e
la Societ civile degli Stati Uniti dAmerica.
Non soltanto. Nellottobre del 1962, vani-
cando la minaccia di una catastroca guerra
atomica tra Usa e Urss, posero le premesse
per la ne della corsa agli armamenti e per il
superamento delle ideologie.
Oggi non viviamo pi nella disperante an-
goscia di uno scontro nucleare generalizza-
to. Di ci siamo debitori al pontece berga-
masco e al presidente americano, che seppe-
ro trovare, in un momento di svolta epocale,
il coraggio e la saggezza necessari.
Seppur con modalit dierenti, i due uomi-
ni contribuirono a tenere viva nel mondo la
speranza di un futuro di pace nella libert.
Giovanni Mattazzi (Romano di Lombar-
dia, 1941) proviene dal mondo delle azien-
de. Direttore amministrativo e nanziario,
ha operato a lungo in societ industriali e
commerciali, italiane e straniere. Studioso
di storia contemporanea, ha pubblicato sag-
gi e volumi monograci. Tra questi: Musso-
lini Breviario (Rusconi 1997), Gandhi. La
grande anima (Mondadori Electa 2002, tra-
dotto in spagnolo e in tedesco), Che Gueva-
ra Breviario (Rusconi 1997, ristampato
nel 2003 da Bompiani), Larte Copta in
Egitto e Larte Copta in Abissinia (in
AA.VV., La Storia dellArte, Mondadori
Electa 2006). Collabora alle pagine culturali
di quotidiani a diusione nazionale e alle
rubriche storiche di periodici locali. Vive e
lavora a Milano.
ARCIPELAGO EDIZIONI
16,00
[IVA ASSOLTA DALLEDITORE]
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Foto di Gabriella Brusa Zappellini
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IL TEMPO
DELLA SPERANZA
Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
ARCIPELAGO EDIZIONI RCIPELAGO ED A DIZIONI
Credits e didascalie delle immagini in copertina e nel testo
In copertina dallalto in senso orario:
John F. Kennedy: 1960 campagna elettorale per le primarie. Foto di Jacques Lowe (det-
taglio)
Bombardiere strategico sovietico Tupolev Tu-95 Bear
Angelo G. Roncalli, patriarca di Venezia: 1957 tra i bimbi dellOspedale al Mare del
Lido di Venezia (dettaglio)
Esperimento atomico americano nellatmosfera, United States Department of Energy
(www.nv.doc.gov)
Nel testo:
Angelo G. Roncalli, p. 30
John F. Kennedy, p. 146, John F. Kennedy Presidential Library and Museum, Boston
I due seminatori, p. 227, Tavola di Walter Molino (copertina della Domenica del Cor-
riere del 29/12/1963)
Leditore a disposizione degli aventi diritto con i quali non gli stato possibile co-
municare, nonch per eventuali involontarie omissioni o inesattezze nella citazione
delle fonti e/o delle foto
2009 Giovanni Mattazzi
2009 Arcipelago Edizioni
ISBN 978- 88-7695-414-6
Prima edizione: dicembre 2009
via Carlo DAdda 21
20143 Milano
www.arcipelagoedizioni.com
info@arcipelagoedizioni.com
Elaborazione grafica: Marisa Chiani
Tutti i diritti riservati
Ristampe:
7 6 5 4 3 2 1 0
2015 2014 2013 2012 2011 2010 2009
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Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

C
A G R:
Infanzia contadina a Sotto il Monte (1881-1900) . . . . . .
Studente a Roma, soldato di leva e segretario
vescovile a Bergamo (1901-1914) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Cappellano nella Grande Guerra e presidente
di Propaganda Fide in Italia (1915-1924) . . . . . . . . . . . . .
Visitatore e delegato apostolico in Bulgaria
(1925-1934) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Delegato apostolico in Turchia e Grecia
(1935-1944) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Nunzio apostolico in Francia (1945-1952) . . . . . . . . . . . .
Patriarca a Venezia (1953-1958) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
A Roma sulla cattedra di S. Pietro (1958-1963) . . . . . . .
Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

C
J F K:
Gli anni dellinfanzia e delladolescenza (1917-1934) . .
I viaggi di apprendimento e gli studi universitari
(1935-1940) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Animoso comandante nel Pacifico e reporter attento
dopo il congedo (1941-1945) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Rappresentante del Massachusetts alla Camera
(1946-1951) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Dallingresso al Senato alla campagna per la
presidenza (1952-1960) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Alla Casa Bianca (1961-1963) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Sigle e abbreviazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
!x:vobuzioxv
Gli anni di Angelo Giuseppe Roncalli e di John Fitzgerald
Kennedy vanno dal 1958 al 1963 e segnano unepoca affa-
scinante, densa di aspettative.
Chi scrive, nel 60 era poco meno che ventenne e ricorda
molto bene con quanto entusiasmo si era salutato in Italia
e non soltanto in Italia lapparire sulla scena mondiale di
due figure nuove: papa Giovanni XXIII a Roma sulla cat-
tedra di san Pietro e il presidente Kennedy a Washington
alla Casa Bianca. Figure nuove perch entrambi gli uomini,
pur cos diversi, racchiudevano nella loro personalit ele-
menti di rottura con il passato e giungevano al vertice sulla
scorta di una volont di rinnovamento che, se molto ecla-
tante nel leader degli Stati Uniti dAmerica, era meno appa-
riscente, ma altrettanto robusta e tenace nel pontefice
italiano. Il mondo di allora fu scosso dallazione del giovane
uomo politico del Massachusetts, tesa al progresso civile e
al superamento della Guerra Fredda, e dallinfaticabile im-
pegno per la pace e per il rinnovamento della Chiesa del sa-
cerdote di Sotto il Monte.
Aglinizi degli anni Sessanta, la Seconda guerra mondiale
era terminata da un quindicennio. Si era conclusa la Guerra
civile europea (definizione di Ernst Nolte, storico tedesco),
iniziata nel 14 con la prima conflagrazione e cessata nel 45
con la seconda. Ma la pace raggiunta non aveva portato la
sicurezza. Nel settembre del 39, il conflitto era stato propi-
ziato dagli errori commessi a Versailles, allindomani della
Grande Guerra, quando la Germania si era vista costretta
allarmistizio dal crollo degli Asburgo pur con lesercito im-
battuto e ancora in suolo straniero. Ora, con le decisioni di
Yalta e di Potsdam, si stavano commettendo nuovi errori.
Nel 45 la carta geografica dEuropa era mutata. Sulle ce-
neri del Terzo Reich erano sorti due Stati: la Repubblica fe-
derale tedesca (Brd), creatura degli Alleati, e la Repubblica
democratica tedesca (Ddr), controllata dai sovietici. Dopo
la resa, vasti territori erano stati ceduti dalla Germania alla
Polonia e allUrss. La fine dei combattimenti aveva esaurito
quellunit dazione tra forze anglo-americane e armata rossa
che aveva reso possibile la sconfitta del Tripartito (Germa-
nia-Giappone-Italia). Lintesa, comera prevedibile, era du-
rata lespace dun matin. Linnaturale alleanza tra
bolscevismo e democrazie occidentali, una vera e propria
contraddizione in termini, non era andata oltre i sorrisi dei
soldati, che si erano incontrati il 25 aprile del 45 a Torgau
sullElba, e le strette di mano filmate a uso e consumo della
propaganda.
Conclusi i festeggiamenti per la vittoria, una pesante
cortina di ferro sono parole di Churchill era calata fra
il mondo libero (come si diceva allora) e lEst europeo ege-
monizzato dallUrss. Lo scontro ideologico al quale per
ovvie ragioni era stata messa la sordina negli anni terribili
del conflitto veniva ora ad assumere toni sempre pi aspri.
Gi nella fase ultima, con la previsione dellimminente
crollo del nazismo, si era iniziato a pensare al dopo. Il ter-
rificante bombardamento di Dresda, citt darte per eccel-
lenza realizzato daglinglesi con la tecnica della tempesta
di fuoco, quasi unHiroshima europea appare oggi un pre-
ciso avvertimento ai sovietici. Lattacco non aveva giustifi-
cazioni. La citt non era un obiettivo militare ed era
stracolma di profughi: Attenti! voleva dire quellapoca-
lisse Oggi tocca ai tedeschi, domani potrebbe toccare a
voi. La potenza aerea degli Alleati in grado di distruggere
lUrss, cos come ora sta annientando la Germania.
Anche le due bombe nucleari lanciate sul Giappone,
nellagosto del 45, rientravano in quella logica dimostrativa.
I nipponici erano allo stremo delle forze. Avrebbero cessato
le ostilit, se un armistizio avesse loro consentito di uscire
dalla guerra con onore. Ma la resa senza condizioni, imposta
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
dal nemico, non dava scampo. Bisognava combattere fino
allultimo e ci aveva fornito agli americani lalibi per speri-
mentare a spese dei musi gialli cos la cinematografia
hollywoodiana chiamava sistematicamente i giapponesi
la nuova arma letale, il cui possesso avrebbe definitivamente
convinto Mosca a starsene tranquilla.
Qualche anno dopo, un fatto inatteso era venuto a mo-
dificare i rapporti di forza nel mondo. Il primo test atomico
siberiano nel 48 unautentica sconvolgente sorpresa per
lOccidente rivelava a tutti che anche Stalin possedeva
larma nucleare. E la novit cambiava radicalmente i termini
del problema. Le avvisaglie del confronto si erano gi avute
nel giugno dello stesso anno con il blocco di Berlino. La
citt, che si era venuta a trovare nel territorio occupato dai
russi, era stata divisa in quattro zone. I comunisti, dopo aver
assorbito di fatto nella Germania Est il settore orientale, ave-
vano chiuso lautostrada che consentiva, con il trasporto dei
rifornimenti, la sopravvivenza di quello occidentale.
Allatto di forza, gli Alleati avevano risposto con un me-
morabile ponte aereo. Per undici lunghi mesi, centinaia di
Dakota (i bimotori dallargentea livrea), unitamente ad aerei
di tutti i tipi, americani e no, avevano rifornito, giorno dopo
giorno, Berlino Ovest. Il settore contava allora circa due mi-
lioni di abitanti e i voli, portando tutto il necessario, com-
preso il carbone per il riscaldamento delle case, avevano
costretto i sovietici a rinunciare allassedio economico. Il
Patto atlantico una potente alleanza difensiva siglato
nellaprile del 49 da dodici Paesi del mondo libero tra cui
lItalia, aveva convinto Stalin a rinviare nel tempo le sue mire
egemoniche su Berlino. Allorganismo politico si era affian-
cata la Nato, il braccio militare, al quale pi tardi gli avver-
sari contrapporranno nel 54 il Patto di Varsavia.
Fallito il tentativo di acquisire posizioni di vantaggio in
Europa, la pressione comunista si era esercitata in altri scac-
chieri del mondo. Nel giugno del 50, nella Corea tagliata
in due dal 38 parallelo, un improvviso attacco da Nord tra-
volge i reparti sudcoreani che rischiano di essere gettati in
I
mare. Solo a seguito di un massiccio intervento aeronavale,
al quale partecipano anche piccoli contingenti Onu, gli
americani riescono, dopo diciassette mesi di durissima lotta,
a fermare i soldati di Pyongyang che nel frattempo hanno
ricevuto il consistente appoggio dei volontari cinesi di Mao
Zedong. Respinti gli aggressori al di l del precario confine,
la situazione si stabilizza. Passeranno lunghi anni, caratte-
rizzati da continue provocazioni e reciproci dispetti, prima
di vedere firmato larmistizio di Panmunjom che lascer la
situazione preesistente immutata fino a oggi. la politica
americana del containment che consiste nel rispondere pun-
tualmente a ogni tentativo comunista di modificare gli equi-
libri politico-militari nel mondo.
Negli Stati Uniti, Truman, nel novembre del 52, aveva
concluso il suo mandato e gli era succeduto nella carica di
presidente il generale Eisenhower, famoso per aver prepa-
rato e diretto loperazione Overlord, la pi grande impresa
anfibia della storia. Lattacco, nel giugno del 44, alla For-
tezza Europa di hitleriana memoria, aveva aperto il secondo
fronte, lungamente sollecitato da Stalin, indispensabile per
una conclusione vittoriosa della guerra. Ottimo stratega mi-
litare e grande organizzatore, Eisenhower si era per rivelato
mediocre uomo politico. Incapace di galvanizzare gli ame-
ricani, non riusciva a tenerne viva la tensione ideale in un
momento in cui lUrss, divenuta potenza nucleare e assunto
il ruolo di nazione guida di tutti i movimenti comunisti del
mondo, si poneva in diretta competizione con gli Usa. Non
bastavano a ridare popolarit al presidente le gustose torte
di ribes che la moglie Mamie, una vera specialista in ma-
teria, gli confezionava con le sue mani. Ci voleva ben altro.
Con la morte di Stalin, ai primi di marzo del 53, la si-
tuazione politica internazionale si rimette in movimento.
Al dittatore georgiano, responsabile dellimmenso sterminio
di classe iniziato ai tempi di Lenin, succede dopo la breve
parentesi dellinconsistente Georgij Malenkov un ucraino
estroverso e imprevedibile di nome Kruscev. Questi rompe
con limmagine stereotipa della nomenklatura sovietica co-
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
struita in Occidente: funerei uomini di pietra, grevi e ine-
spressivi, incapaci di suscitare simpatia e calore umano, agli
antipodi degli americani che sembrano sprizzare ottimismo
da tutti i pori e ai quali il ruolo impone di mostrare il sorriso
eternamente stampato sulle labbra.
Kruscev, protagonista della denuncia dei crimini stali-
niani (rapporto al XX Congresso del Pcus), se da un lato
pone fine al terrore bolscevico, dallaltro delude le aspetta-
tive di chi sperava in unevoluzione in senso liberale del re-
gime, perch soffoca brutalmente la rivolta ungherese del
56 collegata ai disordini polacchi e preceduta nel 53 dalle
rivolte operaie di Berlino Est. Il nuovo leader un conti-
nuatore della politica del confronto con lAmerica, ma
adesso lazione dovr avvenire in un clima nuovo. Non pi
in quello angoscioso di una possibile resa dei conti atomica,
ma in unatmosfera di coesistenza, ove la vittoria sul capi-
talismo dovr essere perseguita e raggiunta mediante la
pacifica competizione delleconomie e delle tecnologie.
Sinizia una gara serrata che, nelle speranze di Kruscev, do-
vrebbe condurre al trionfo dei paesi socialisti. E la cosa sem-
bra possibile perch lindustria spaziale sovietica, che lavora
da tempo in gran segreto, ha distanziato gli americani e con-
quista, in quegli anni, innegabili successi.
Il 4 ottobre del 57 lo Sputnik, il primo satellite artificiale
della Terra, in orbita. una svolta. Esattamente un mese
dopo, un secondo esperimento fa trepidare il mondo per la
vicenda della cagnetta che apre la strada ai voli spaziali con
esseri viventi. Deliberatamente sacrificata, non essendone
stato programmato il rientro (cosa che sar conosciuta de-
cenni dopo con lavvento di Michail Gorbaciov), lindimen-
ticabile Laika morir a pochi minuti dal lancio. Ma, allora,
tutto era stato tenuto rigorosamente segreto.
Gli exploit sovietici continuano e gli americani masticano
amaro non riuscendo a colmare, in tempi brevi, il gap che li
divide dagli avversari. Nella gara spaziale lUrss si aggiudica
punti pesanti e gli Usa si sforzano di reagire. Il 6 dicembre
del 57 a Cape Canaveral lattesa spasmodica. Sta per es-
I
sere lanciato un missile che deve porre in orbita il primo sa-
tellite americano. un momento importante. Tutte le tele-
visioni del mondo sono in presa diretta. Azzerato il conto
alla rovescia, i motori del razzo si accendono con un boato
potente. Il Vanguard prende a inalzarsi lento e maestoso, ma
dopo neppure due metri la spinta si affievolisce e il gigante,
come smarrito, barcolla per ricadere pesantemente sulla
piattaforma esplodendo in un mare di fuoco. Subito le im-
magini fanno il giro del mondo tra costernazione e sarca-
smo. Ci vorranno altri due mesi prima che gli americani,
sostituito il razzo, riescano a collocare in orbita lExplorer,
spinto da un vettore della serie Jupiter pi affidabile e po-
tente, e a restituire il sorriso ai loro tifosi.
Il mondo libero assiste attonito. Liniziativa della corsa
allo spazio sembra saldamente nelle mani dei sovietici e da
ci deriva una ricaduta politica e propagandistica devastante
per gli occidentali. Nel 59 la vittoria della rivoluzione a
Cuba aggrava ulteriormente i problemi. Sciolte le ambiguit
iniziali, Castro porta lisola a schierarsi nettamente con i
paesi socialisti, dando vita a una situazione di particolare di-
sagio per gli Stati Uniti. AllOnu, con le sue intemperanze,
Kruscev fa il bello e il cattivo tempo. Dal seggio dellaula
delle assemblee generali si agita, urla, prende a pugni il
banco quasi fosse un tamburo e, per meglio esplicitare dis-
senso e collera, si toglie una scarpa, la brandisce minaccioso,
per poi vibrarla con forza sui legni.
in questo clima di sfiducia dellOccidente nei confronti
della leadership americana che lazione politica comunista
fa proseliti nel mondo. Ha ottenuto un innegabile successo
in Indocina ove i francesi, battuti a Dien Bien Phu nel mag-
gio del 54, hanno sgomberato il loro vecchio possedimento.
Nei territori coloniali, ancora in mano alle potenze europee,
le formazioni ribelli sono alloffensiva. La Francia, aglinizi
del 60, deve fronteggiare la rivolta dei coloni e dei militari
dellOas (Organisation de lArme Secrte) in Algeria e ri-
schia, dopo alterne vicende, la guerra civile. Glinglesi nel
Kenia devono vedersela con i Mau Mau che reclamano lin-
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
dipendenza e la otterranno nel 63. Il Congo, abbandonato
dai belgi, scosso da spinte secessioniste che scatenano faide
tribali.
Mentre tutto ci accade, nella Chiesa di Roma maturano
novit clamorose. Al soglio pontificio salito, nellottobre
del 58, Roncalli, patriarca di Venezia: un uomo anziano,
ma ancora vigoroso. E al suo esordio ha compiuto un sor-
prendente gesto di rottura. Ha deciso di chiamarsi Gio-
vanni. Un nome che nessun papa aveva portato nella Chiesa
da almeno cinque secoli. Un nome legato alle vicende infe-
lici di un antipapa e dello Scisma dOccidente. Ma Roncalli
non superstizioso e non crede nei poteri della scaramanzia.
Del resto, andare controcorrente nella natura di questo
bergamasco, solido e testardo. Lesperienza maturata nei
lunghi anni delle impegnative missioni diplomatiche al-
lestero, specie in Francia, laveva dotato di quella larghezza
di vedute per nulla in sintonia con la situazione politica
italiana del momento che a Venezia stava mettendo a dura
prova la sua oboedientia. Questa, unitamente alla pax, era il
motto dello stemma vescovile da lui prescelto: Oboedientia
et pax.
In Italia la formula politica del centrismo, il cui alfiere
era stato a lungo il leader della Democrazia cristiana De Ga-
speri, aveva fatto il suo tempo. Si avvertiva lesigenza di un
ampliamento della base sociale su cui fondare il governo del
Paese. Si discuteva apertamente di un mutamento della
compagine governativa, che avrebbe dovuto inglobare
anche i socialisti. Sincominciava a parlare, insomma, di cen-
tro-sinistra. Riguardo a ci Roncalli, pur non discostandosi
dalla posizione ufficiale della Chiesa, non aveva ostilit pre-
concette. Laugurio che i miei figli di Venezia accoglienti
e amabili come loro costume contribuiscano a rendere
proficuo il convenire di tanti fratelli dalle varie regioni
dItalia per una comune elevazione verso gli ideali di verit,
di bene, di giustizia e di pace interpretato, con qualche for-
zatura, come augurio di lavoro fruttuoso a Nenni conte-
nuto in una lettera diocesana dell 1 febbraio del 57, in
I
occasione del Congresso socialista nella citt di San
Marco aveva scatenato un putiferio.
Roncalli passava per uomo di sinistra. Erano tempi in
cui la Guerra Fredda aveva coinvolto pesantemente anche
la Chiesa quando, in occasione delle elezioni politiche ge-
nerali, i predicatori invitavano dal pulpito a non votare per
i partiti propugnatori del materialismo ateo, ricordando che
la scomunica era sempre operante per chi non si fosse ade-
guato. E le ragioni cerano ed erano valide. LItalia era un
caso anomalo per la presenza del pi forte partito comunista
dOccidente: un partito stalinista, strettamente legato a
Mosca e guidato da Togliatti, ex dirigente di spicco del
Komintern (Kommunistische Internationale).
Ma ecco nel 58 il gi menzionato fatto nuovo. Muore
Pio XII (Pacelli) e la sera del 28 ottobre dopo un conclave
contrastato, ove si scontrano tradizionalisti, riformisti, e fau-
tori di nuove aperture sociali gli succede Roncalli: un
uomo molto diverso e non solo nellaspetto fisico e nel por-
tamento. Tanto ieratico, altero e un po teatrale era Pacelli,
quanto bonario, semplice, accattivante Roncalli, con
quella sua aria paterna e indulgente. Il nuovo papa non ama
lostentazione. Detesta la sedia gestatoria che mi fa sem-
brare un satrapo orientale avr modo di dire e che sar
poi relegata in soffitta dal Concilio. un papa di transi-
zione scrivono i giornali considerando anche la sua non
pi verde et. Ma Giovanni diverso anche nelle idee ed
apportatore di un desiderio di rinnovamento che trova nella
maturit dei tempi la sua legittimazione. Questo, per, non
traspare subito. Verr alla ribalta pi tardi e sar il sigillo del
suo breve, ma dirompente pontificato.
Lazione di Roncalli energica. Subito, in dicembre, no-
mina un consistente numero di cardinali, cosa che il defunto
papa non aveva fatto da tempo, e visita a Roma il carcere di
Regina Coeli: una novit assoluta. Nel gennaio del 59, a
San Paolo fuori le Mura, rende esplicito per la prima volta
lintento di voler indire un Concilio per la Chiesa univer-
sale. La notizia esplosiva. I Concili sono manifestazioni di
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
altissimo rilievo e vengono organizzati per discutere que-
stioni fondamentali della dottrina della Chiesa. Lannuncio
accolto dalla curia romana con sorpresa e sbigottimento.
Ci vuole un grande coraggio per prendere decisioni di tale
portata e Giovanni lo possiede. Nelle diocesi lontane, in altri
continenti ove il cristianesimo ha solo il valore di una testi-
monianza, la buona nuova accolta con entusiasmo. Il
pontefice nomina altri cardinali nel marzo del 60 e, a di-
mostrazione dellimpegno universalistico che vuole impri-
mere alla Chiesa fra essi vi sono, per la prima volta, un
giapponese, un filippino e un africano.
In Italia la situazione politica si fa critica. Alla fine di feb-
braio, il governo retto da Segni cade e gli subentra quello di
Tambroni: un monocolore democristiano con il sostegno
esterno del Movimento sociale italiano. Il voto determinante
alla Camera di un partito neofascista scatena la piazza. Scon-
tri a Genova e a Roma tra dimostranti e polizia e in luglio, a
Reggio Emilia, il fatto pi grave: nel corso di uno sciopero
incontrollato, degenerato in violenza, cinque manifestanti
muoiono raggiunti dai colpi esplosi dalle forze dellordine.
La tensione altissima. Ma se nel 48, dopo il fallito atten-
tato a Togliatti, la vittoria di Gino Bartali al Tour de France
aveva rasserenato gli animi, ora sono le vittorie di Livio
Berruti, di Nino Benvenuti e degli altri atleti italiani della
XVII Olimpiade aperta a Roma il 25 agosto che foca-
lizzano lattenzione di tutti e la distolgono dagli avveni-
menti luttuosi. Fanfani, subentrato alle forzate dimissioni
di Tambroni, pu riprendere il controllo della situazione
e normalizzare il Paese. Tutto questo prelude al non lon-
tano ingresso dei socialisti nella stanza dei bottoni. Nel
giugno del 61, il premier in visita alla Casa Bianca riceve
il nulla osta americano al primo governo di centro-sinistra
in Italia.
in questo clima mondiale di forti contrapposizioni e
di aspettative non pi eludibili che in America, alla fine del
60, succedendo a uno stanco Eisenhower, giunge alla pre-
sidenza Kennedy (primo fra i cattolici), con la sua prorom-
I
pente energia, con la sua carica di ottimismo, con il suo in-
discutibile carisma.
I dibattiti televisivi avevano contrapposto, faccia a faccia,
durante la campagna elettorale i due antagonisti: Kennedy
per i democratici e Nixon per i repubblicani. La sicurezza e
la spigliatezza del primo nei confronti dellimpacciato av-
versario, che subiva con evidente imbarazzo la superiorit
del rivale pi pronto e pi convincente nelle risposte, erano
valse il 9 novembre allex senatore del Massachusetts la vit-
toria elettorale, anche se di strettissima misura.
La cerimonia del giuramento, il 20 gennaio del 61 con
il presidente in splendida forma, esuberante nella sua giovi-
nezza, sorridente e per nulla emozionato, che pronuncia a
capo scoperto la formula con voce alta, quasi spavalda, a
simboleggiare la ferma volont dellAmerica di risalire la
china e di riprendere con determinazione ed energia nuove
il confronto con lUrss un evento memorabile.
Il mito della Nuova Frontiera, che attualizza lepopea
dei colonizzatori del West per chiamare a raccolta tutti gli
americani verso nuovi obiettivi da perseguire con lo stesso
coraggio e la stessa abnegazione, sar il messaggio vincente
e decreter la straordinaria popolarit raggiunta da questo
uomo politico. Cos come il pressante invito agli americani
a una maggiore responsabilit e a non chiedere che cosa il
Paese pu fare per loro, ma a domandarsi che cosa loro pos-
sono fare per il Paese.
Non per niente in quegli anni la trasformazione della
giovent americana si riveler un fenomeno entusiasmante.
In un periodo caratterizzato da una presenza massiccia di
giovani (la pi elevata di tutta la storia americana), lazione
del presidente avr un impatto spettacolare. La sua perso-
nalit, la sua spiccata individualit allinterno di una societ
massificata, la sua vasta e diversificata cultura (anomalia stri-
dente in una societ ultra specializzata), la sua disinvolta li-
bert in una societ meccanizzata, instilleranno fiducia nei
giovani, combattendone frustrazione e senso dimpotenza,
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
sino a farli convinti della possibilit di una svolta e di un
cambiamento effettivi.
I problemi ereditati dalla gestione Eisenhower pesavano,
ed erano numerosi e complessi. Andavano, allinterno, dalla
recessione economica al forte disavanzo nella bilancia dei
pagamenti, dalla segregazione razziale alla disoccupazione.
Mentre, allesterno, i pi gravi erano Cuba e Berlino. Soprat-
tutto, Kennedy aveva ereditato il piano di sbarco a Cuba di
profughi anticastristi. Deciso da Eisenhower fin dal marzo
del 60, gli viene rivelato in forma esplicita dalla Cia e dal
Pentagono solo due giorni dopo il discorso dinsediamento.
II disegno, ormai in fase di avanzata elaborazione, non pu
essere arrestato se non a costo di una grave perdita dimma-
gine e Kennedy, dopo alcune perplessit, lo approva.
Con la crisi della Baia dei Porci, Camelot (cos era so-
vente chiamato dalla stampa rosa) ha il suo battesimo del
fuoco. Lo sbarco fallisce, per una serie di ragioni, raffor-
zando il potere di Castro. E questo per il giovane presidente
americano indubbiamente uno smacco di cui fare preziosa
esperienza. Respingere in via preliminare il progetto, gli
avrebbe sicuramente inimicato importanti settori del -
lestablishment americano. La bocciatura avrebbe potuto es-
sere interpretata come un gesto di presunzione o, peggio
ancora, di mancanza di coraggio da parte dellinesperto
uomo politico. Lesito disastroso dellimpresa, se allestero
appare come un grosso abbaglio americano sul consenso che
il regime di Castro gode nellisola, paradossalmente pone le
basi per un rafforzamento dellazione del presidente, perch
Kennedy, con lalibi del fallimento di uniniziativa pensata
e organizzata da altri, potr da questo momento far valere
senza impacci la sua indipendenza di giudizio.
Cuba gioca un ruolo destinale anche per Roncalli perch,
nellottobre del 62, non appena indetto il Concilio ecume-
nico, il papa contribuir da protagonista a risolvere la crisi
dei missili vanificandone la terrificante minaccia di distru-
zione totale.
I
La Nuova Frontiera ricordava il New Deal del presi-
dente Franklin Delano Roosevelt. Liniziativa kennedyana
era pi vasta, per. Imponeva la mobilitazione di tutte le
forze politiche, economiche e sociali del Paese al fine di ri-
solvere in maniera globale i vecchi e i nuovi problemi.
Kennedy, con lobiettivo di fermare lavanzata del comuni-
smo, intendeva lanciare un programma di aiuti ai paesi in
via di sviluppo. Non pi sussidi frammentari alle oligarchie
locali o invio di tecnici a questo o a quel governo amico in
difficolt, ma una pianificazione seria della crescita dei paesi
poveri, sostenuta da un impegno finanziario americano, co-
stante nel tempo e di lunga durata. Questa era la speranza
nuova che il presidente portava nel mondo. Viene varato il
programma Food for Peace con linvio delleccedenze agri-
cole nei paesi pi bisognosi. Si crea il Peace Corps per for-
nire esperti, tecnici e insegnanti ai paesi sottosviluppati. Si
costituisce, nel marzo del 61, lAlianza para el Progreso che
prevede in dieci anni un contribuito di 500 milioni di dol-
lari (3.489 milioni di euro oggi) al Sudamerica.
La comparsa nel 57 dei missili balistici intercontinentali
aveva imposto la necessit di una revisione della strategia
americana nei confronti degli alleati europei. Su questo ter-
reno, Kennedy incontra difficolt e resistenze. Con la Fran-
cia di De Gaulle il presidente non trover lintesa e
lorgoglioso generale si allontaner sempre pi dalle posi-
zioni Usa, uscendo dalla Nato e realizzando un programma
nucleare autonomo.
La linea di Kennedy in politica estera consisteva nel di-
mostrare fermezza cui far seguire, se del caso, fatti concreti.
Senza mai rinunciare al negoziato, e lasciando aperto, sem-
pre, uno spiraglio allavversario per consentirgli di uscire
anche dalle situazioni pi difficili con immutato prestigio.
Atteggiamento analogo aveva Roncalli che preferiva pun-
tare sul dialogo anzich su anatemi e scomuniche. Alieni da
facili illusioni, possedevano ben chiaro il concetto che il
tempo della raccolta richiede, in prima istanza, il tempo
della semina. Roncalli, da esperto diplomatico, conosceva
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
bene larte di non urtare lavversario. Adotteranno en-
trambi la medesima politica dellagire per piccoli passi, in
attesa della maturazione di tempi pi consoni a misure ecla-
tanti. Kennedy esiter a lungo nel presentare al Congresso
una vasta riforma legislativa sui diritti civili: convinto che
una mossa prematura avrebbe portato il Paese al disastro e
reso impossibile la sua rielezione nel 64. Roncalli attender
una vita intera per esplicitare senza riserve il suo pensiero in
materia di riforma della Chiesa.
Aglinizi di aprile del 61, Kruscev accetta il programma
di neutralizzazione del Laos. Per Kennedy un buon risul-
tato, perch allontana lo spettro di un confronto militare
con lUrss. I tecnici dellEst, peraltro, continuano a mietere
successi in campo spaziale. Il 12 aprile Gagarin il primo
uomo a orbitare attorno alla Terra. unimpresa straordi-
naria. Si apre unera nuova che suscita in tutto il mondo, al
di l delle divergenti opinioni politiche, entusiasmo e ap-
prezzamento. Due anni dopo, Valentina Tereshkova sar la
prima donna a conquistare lo spazio. Spronato dagli esal-
tanti risultati dei sovietici, il presidente lancia la parola dor-
dine del programma spaziale americano: un uomo sulla
Luna entro il 70 e decide una serie di massicci investimenti
nella ricerca. Limpresa, guidata dallo scienziato tedesco von
Braun (il realizzatore nella Germania di Hitler del razzo V - 2
che nel 44 aveva dischiuso lera spaziale), avr successo. Il
21 luglio del 69 lamericano Armstrong sar il primo uomo
a posare il piede sulla Luna. Ma Kennedy, scomparso da
tempo, non potr gioirne.
Il primo cosmonauta americano si chiama Shepard e
viene lanciato nel maggio del 61 per un breve tuffo di prova.
soltanto un assaggio; questo per dimostra che gli Usa
non sono poi cos in ritardo nei confronti degli avversari e
li tallonano da vicino. I due grandi antagonisti stanno dando
vita a una gara entusiasmante che fa intravedere allopinione
pubblica mondiale la possibilit concreta grazie allo spi-
rito di coesistenza e a un possibile accordo sul disarmo di
mantenere il confronto tra le superpotenze allinterno di
I
unattivit di pace. Ma i missili a testata nucleare sono una
realt e diventano sempre pi sofisticati e potenti. Le vi-
cende politiche li porteranno presto alla ribalta.
A Roma il papa infaticabile. Il 15 luglio rende pubblica
lenciclica Mater et Magistra sul ruolo spirituale e sociale
della Chiesa nella societ moderna. la seconda delle sue
quattro encicliche e si ricollega alla Rerum Novarum di
Leone XIII. Lultima sar Pacem in Terris, divulgata alla vi-
gilia della Pasqua del 63. Pensata nei giorni della crisi di
Cuba del 62, immagina un mondo unico e senza confini e
pone il problema della pace universale. Apparsa tre mesi
prima della sua morte, la summa del pensiero politico gio-
vanneo. un chiaro invito al dialogo al di l degli steccati
ideologici: Non bisogna confondere lerrore con lerrante,
aveva detto Roncalli, mutuando il pensiero da SantAgo-
stino.
Il vertice di Vienna del 3 giugno del 61 tra Kennedy e
Kruscev include una conversazione che viene definita dalla
stampa: Franca, cortese e di ampio raggio. Nel gergo della
diplomazia sta a significare che non ha prodotto nulla.
utile per la reciproca conoscenza deglinterlocutori e per
renderli edotti che nessuno dei due disposto a una facile
resa. Ci che a Kruscev sta pi a cuore la situazione di Ber-
lino e soprattutto quella della Ddr che non ha ancora un
trattato di pace dalla fine della guerra. Da questo incontro
Kennedy trae limpressione che il leader sovietico voglia
metterlo alla prova. Tornato in America, chiede al Con-
gresso stanziamenti ulteriori per la difesa e il richiamo di
250 mila riservisti. Inoltre, invia rinforzi militari nella citt
tedesca.
Nellagosto del 61 a Berlino bruscamente la situazione
politica si aggrava. Per reagire al continuo stillicidio di
fughe, Walter Ulbricht, capo del governo della Ddr, decide
il blocco degli accessi ai settori occidentali e, con mossa uni-
laterale, annette al Paese il settore orientale della citt. A
tempo di primato viene inalzato lungo tutto il confine, per
separare fisicamente le due entit, un alto muro in mattoni
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
e cemento, dotato di reticolati percorsi dalla corrente elet-
trica. Per pi di trentanni, il muro di Berlino sar il sim-
bolo tangibile della contrapposizione ideologica tra
capitalismo e socialismo reale. Il 61, anno importante,
denso di avvenimenti entusiasmanti e tragici, si chiude con
una nuova speranza.
A Natale, con apposita lettera apostolica, Giovanni in-
dice ufficialmente, per lanno seguente, il Concilio ecume-
nico Vaticano II. Kennedy dal canto suo dichiara:
Dobbiamo essere preparati alla critica, alle idee nuove, alle
polemiche e alla scelta, alla riflessione e ai ripensamenti. Ma
lunica maniera di andare avanti andare avanti. L11 gen-
naio del 62 nel messaggio al Congresso sullo stato del-
lUnione aveva detto a proposito della recente storia del
Paese: gli oneri della vita non sempre si scelgono. E men-
tre non v nazione che mai si sia trovata di fronte a una si-
mile sfida, nessuna nazione mai fu cos pronta ad assumersi
il peso e la gloria della libert.
Nel febbraio, con dieci mesi di ritardo nei confronti dei
sovietici, anche un astronauta americano in orbita. Il co-
lonnello Glenn compie tre giri attorno alla Terra e ridi-
scende nel mar dei Caraibi. Gli scienziati di Cape Canaveral
ottengono nellanno altri successi spaziali. Kennedy deve re-
gistrare, per, grosse amarezze. I padroni delle ferriere non
intendono collaborare con il presidente che vuole bloccare
i prezzi dellacciaio nel tentativo di arrestare linflazione. Sol-
tanto in seguito alla reazione durissima della Casa Bianca
accettano il provvedimento, ma a denti stretti e se la leghe-
ranno al dito. una grande vittoria di Kennedy che quando
necessario sa essere di una fermezza assoluta. Anche i
texani del petrolio sperimentano la sua determinazione e si
schierano contro di lui dopo leliminazione dei benefici fi-
scali di cui tradizionalmente godono.
La segregazione razziale negli Usa, specie negli Stati del
Sud, ancora una realt. Meredith un veterano di colore
che ha servito per nove anni nellUsaaf (United States of
America Air Force). Entusiasmato dalle novit contenute
I
nel discorso inaugurale del presidente, aveva chiesto discri-
versi alluniversit di Oxford nel Mississippi. Quando, nel
settembre del 61, ottenuto dopo combattute vicende giu-
diziarie lappoggio federale, si presenta per limmatricola-
zione, non riesce a entrare nel campus. A sbarrargli la strada
trova gli studenti e lintero corpo accademico. Scoppiano
gravi incidenti e Kennedy inflessibile sulle questioni di
principio manda lesercito. I disordini provocano due
morti e centinaia di feriti. Per alcune settimane le truppe ri-
marranno a presidio delluniversit e per mesi le guardie fe-
derali scorteranno Meredith fin dentro le aule, consentendogli
di frequentare le lezioni e di ottenere nellagosto del 63 un
dottorato in Storia. Per rimanere coerente con se stesso
Kennedy si fatto molti nemici.
Berlino per Kruscev una preoccupazione costante. Vor-
rebbe mettere alle corde lostinato antagonista in qualche
parte del mondo per poi proporgli, a mo di baratto, il cam-
biamento dello status dellex-capitale tedesca. Questo il suo
obiettivo inconfessato. Kennedy, e con lui tutti i presidenti
americani, non cederanno per mai sulla citt contesa. E
sar Berlino e il problema pi generale della Germania a far
prevalere gli Usa nel confronto pacifico con lUrss.
Cuba rimane una spina nel fianco per la Casa Bianca e i
rapporti con lisola caraibica si stanno deteriorando sempre
pi. Allembargo economico decretato dal presidente degli
States, Castro risponde con la nazionalizzazione senza risar-
cimento di tutti i beni americani e con rapporti sempre pi
stretti con i paesi socialisti. Kruscev intravede in ci una
grande opportunit per realizzare i suoi disegni. Invia armi
nellisola con la scusa di volerla difendere da uneventuale
aggressione. Ma le armi e glimpianti non sono soltanto di-
fensivi. Dai tecnici sovietici vengono installati silos per il
lancio di missili che possono colpire gran parte del territorio
americano. Cuba si trova allinterno del sistema di sicurezza
degli Usa e, con larrivo di ordigni a media gittata, New York
potrebbe essere colpita a cinque minuti dal lancio. Lavia-
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
zione americana ha prove certe della presenza dinstallazioni
offensive.
Kennedy denuncia al mondo la minaccia e ordina il 22
ottobre del 62 la quarantena. Le navi sovietiche in rotta
verso Cuba verranno sottoposte a ispezione e arrestate con
la forza se cercheranno di forzare il blocco. Kruscev diffi-
dato dal tentare una rivalsa a Berlino, rendendolo edotto
che una mossa del genere troverebbe adeguata risposta. Mai
il mondo era andato cos vicino a uno scontro nucleare.
Si vivono ore di emozione e di angoscia. Giovanni inter-
viene con un accorato messaggio. Letto la mattina del 25,
un pressante invito alle parti ad avviare trattative per evitare
la catastrofe. Pochi giorni prima, l11, aveva solennemente
aperto i lavori del Concilio. Kruscev ha chiaramente sotto-
valutato Kennedy e adesso deve fare marcia indietro. Il 25
le navi che recano i missili ricevono lordine dinvertire la
rotta e rientrano. Saranno fatti proseguire soltanto i cargo
con petrolio e altri rifornimenti. Il mondo tira un sospiro
di sollievo. Kennedy ha vinto. Il suo prestigio e con lui
quello dellAmerica risalgono di colpo. Come sempre, il pre-
sidente non vuole stravincere. Lascia che le navi innocue
proseguano per Cuba senza sottoporle allavvilente proce-
dura del controllo. Non vuole umiliare Kruscev e si fida
della sua parola. Non cede per sulla richiesta di totale
smantellamento deglimpianti sovietici presenti nellisola.
Malgrado fortissime pressioni per aumentare il potenziale
bellico americano e per rispondere con reazioni esagerate ai
pericoli comunisti, Kennedy fece in modo che la deci-
sione di intraprendere una guerra nucleare rimanesse nelle
sue mani () Il suo successo nel gestire una crisi internazio-
nale dopo laltra, riuscendo a evitare ci che definiva il di-
sastro finale, fu in assoluto il pi grande risultato della sua
presidenza, cos ha scritto nel 2003 Dallek, biografo del
presidente.
Al di l dellAtlantico, nellUrbe, il Concilio entra nel
vivo dei problemi. Al momento dellinaugurazione pi di
2.500 vescovi hanno percorso, con i loro variopinti abiti da
I
cerimonia, la grande piazza racchiusa dallabbraccio dei co-
lonnati. Sono convenuti da ogni dove e il loro ingresso
stato salutato dal suono festoso di tutte le campane di
Roma. Per Giovanni, quelle grandi assise non dovevano es-
sere un fine, bens un mezzo. E il fine mirava a realizzare
ladeguamento della Chiesa ai tempi nuovi. Traguardo da
raggiungere attraverso un rinnovamento profondo del pen-
siero, della pratica, delle coscienze per adattarle in maniera
pi rispondente allo spirito autentico del Vangelo.
Non riuscir a vedere la conclusione del Concilio, papa
Roncalli, ma solo a chiuderne la prima sessione. L8 dicem-
bre, gi provato dalla malattia, aveva trovato la forza di scen-
dere in San Pietro e di aggiornare i lavori al settembre
dellanno successivo. Aveva compiuto ottantuno anni il 25
novembre e, nella notte, aveva avuto il primo attacco della
malattia. Sottoposto a cure intensive si era ripreso. Il 2 di-
cembre nel consueto appuntamento domenicale del mezzo-
giorno con i fedeli, dalla finestra dello studio del palazzo
apostolico, aveva pronunciato poche parole. Ripreso dalla
televisione, aveva detto, col sorriso del suo inguaribile otti-
mismo e con quella mai perduta inflessione lombarda che gli
faceva utilizzare la esse al posto della zeta: La salute, che
sembrava perduta, sta per tornare: ansi ritorna. Invece, pur-
troppo, non fu cos.
Nel marzo del 63, impermeabile alle critiche dei male-
voli, aveva dato unaltra prova della sua indipendenza. Aveva
ricevuto in Vaticano in visita privata Adjubei, marxista ateo,
direttore del giornale di Mosca Izvestija e la moglie
Rada, figlia di Kruscev. E il fatto aveva suscitato enorme
scalpore. L1 marzo, gli era stato conferito dalla giuria della
Fondazione Balzan il premio per la pace. Al momento della
decisione, certo a seguito delle sue aperture, i quattro dele-
gati sovietici avevano votato compatti per lui. il sintomo
di una tendenza in atto.
Si nota, da parte della Chiesa, una minor intransigenza
nei confronti dei paesi socialisti. In Italia, questo atteggia-
mento prelude al primo governo organico di centro-sinistra,
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
che sar costituito nel dicembre del 63, a guida dellonore-
vole Moro. La nuova formula quadripartita (Dc-Psi-Pri-
Psdi) non incontrer lopposizione della Chiesa.
Il 22 maggio, dopo unassenza che si protrae da dicembre,
Roncalli appare alla finestra del palazzo apostolico e indi-
rizza ai convenuti che lo invocano un breve saluto. Il giorno
dopo, festa dellAscensione, si ripresenta alla folla. lultima
volta e appare molto sofferente. Non dice nulla: si limita a
recitare le preghiere e a benedire. La sera del 3 giugno i fedeli
sono numerosi in piazza San Pietro. Alcuni sostano in silen-
zio, altri pregano. Il sole tramontato ed calata la penom-
bra della sera. Pochi minuti prima delle otto, la finestra della
stanza dangolo del terzo piano del palazzo apostolico sil-
lumina e si apre. Chi era in attesa di un segnale, comprende:
il papa ha reso lanima a Dio.
Lultimo viaggio in Europa del presidente Kennedy ha
luogo verso la fine di giugno. Il 26 a Berlino ove riceve
unaccoglienza trionfale. Ich bin ein Berliner! (Io sono un
berlinese!) grida alla folla davanti al muro suscitando unen-
tusiastica ovazione. Fa tappa anche a Roma. Troppo tardi
per conoscere Roncalli, appena scomparso. La sorte ha vo-
luto che questi due uomini, cos determinanti, non doves-
sero incontrarsi. Il nuovo capo della Chiesa Paolo VI
(Montini).
Nel mese di luglio, con la firma a Mosca di un trattato
sulla limitazione degli esperimenti nucleari, il clima miglio-
rer e si registrer unattenuazione della Guerra Fredda.
Nella politica interna, Kennedy non riuscir, data la brevit
della sua presidenza, a ottenere lapprovazione del Con-
gresso alle iniziative di carattere sociale, alle richieste di cure
mediche a favore degli anziani, e di aiuti del governo nazio-
nale alle scuole, pur ottenendo successi riguardo ai minimi
salariali e in materia di commercio internazionale. Aveva
proposto al Congresso anche una riduzione delle tasse per
11 miliardi di dollari (oggi circa 73 miliardi di euro).
Il progetto di legge sulle libert civili (approntato dal pre-
sidente nei primi mesi del 63 con laiuto del fratello Robert,
I
ministro della Giustizia), sar varato soltanto dopo la sua
morte. La legge sui diritti civili verr approvata dal Con-
gresso nel gennaio del 64. Johnson dichiarer in seguito che
a persuadere i congressman allapprovazione era stato il ri-
cordo di Kennedy e non tanto la sua abilit nel manipolarli:
Fu il monumento pi significativo alla sua memoria, ha
scritto. Il provvedimento era stato propiziato nellagosto
dellanno prima da una grande manifestazione pacifica a
Washington dei colored e dei progressisti provenienti da
ogni parte degli States.
Il raduno era stato organizzato da King, esponente della
lotta per leguaglianza razziale. Nellottobre del 64, rice-
vendo il premio Nobel per la pace, il reverendo di colore
avrebbe detto: Io debbo tutto a Kennedy. Come il presi-
dente, anche il leader nero morir assassinato. Gli spare-
ranno a Memphis (Tennessee) nellaprile di quattro anni
dopo.
Da parte sua Robert Kennedy, 1attorney general, sta
combattendo una lotta senza esclusione di colpi contro la
mafia trascinando in giudizio decine di boss grandi e piccoli.
Una determinazione che gli coster la vita. Sar ucciso a
colpi di revolver in California, a Los Angeles, due mesi dopo
la fine di King.
Avrebbe dovuto essere Edward, il pi giovane dei
Kennedy, a raccogliere la fiaccola. Ma la corsa alla Casa
Bianca gli sar resa impossibile dalla macchia di Chappa-
quiddick (lincidente in cui mor la sua giovane segretaria
Mary Jo Kopechne, finita in acqua nellauto da lui guidata
e lasciata colpevolmente senza soccorso). Stroncato nellago-
sto del 2009 da un tumore cerebrale proprio nei giorni in
cui questo libro viene licenziato e appena preceduto dalla
sorella Eunice (una vita trascorsa in favore dei disabili), il
senatore aveva detto, aglinizi degli anni Ottanta, pren-
dendo congedo al termine della convention di New York:
Per me, poche ore fa, questa campagna si conclusa. Ma
per coloro che sono stati la nostra preoccupazione, il lavoro
continua, la causa permane, la speranza vive e il sogno non
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
morir mai. Attivo sino allultimo, ha voluto chiudere la
sua vita con un gesto denso di significato schierandosi, nella
campagna per le ultime presidenziali, in favore di Barack
Obama. Suo fratello John era stato il primo presidente cat-
tolico, Barack il primo presidente nero.
Anche il problema del Vietnam era stato ereditato dal-
lamministrazione Eisenhower. A quel tempo era un impe-
gno a rischio limitato e tale sarebbe dovuto rimanere. Fu
Kennedy a trasformarlo in un impegno generale. Sul finire
del 63 i consiglieri militari, i Berretti verdi, erano 16 mila.
La storia non si fa con i se. Non possiamo supporre cosa
avrebbe deciso Kennedy, a proposito del Vietnam, se fosse
rimasto in vita. Si sarebbe anchegli votato allescalation,
come fecero i leader che seguirono? Come fece il texano
Johnson, da lui scelto in qualit di vicepresidente? O come
fece Nixon quando, nonostante il massiccio dispiegamento
militare, non riuscir a evitare alla grande democrazia ame-
ricana la sua prima sconfitta? Kennedy, vero, aveva creato
i presupposti logici per un intervento pi vasto di quello ini-
zialmente previsto. Ma era anche un uomo prudente e prag-
matico. Si sarebbe disimpegnato per tempo dal Vietnam?
Non dato sapere.
Alla fine del 63, le elezioni presidenziali si avvicinano e
nel Texas il Partito democratico si indebolito. Kennedy
d inizio a un giro anticipato di propaganda elettorale e il
22 novembre a Dallas assassinato senza che ancora oggi si
conoscano le ragioni e i mandanti del delitto. Sullaereo che
riporta a Washington la salma martoriata del presidente,
Johnson presta giuramento e gli succede alla Casa Bianca.
Jacqueline, al suo fianco, allucinata e smarrita, assiste alla
drammatica cerimonia senza ancora rendersi conto di
quanto accaduto. Chi porta tanto coraggio nel mondo, il
mondo per spezzarlo deve ucciderlo e naturalmente lo uc-
cide sono parole di Hemingway il celebre romanziere
americano Il mondo spezza tutti e nel punto della rottura
molti sono pi forti. Quelli che non si spezzano li uccide.
Uccide imparzialmente i migliori, i pi nobili, i pi fieri.
I
Le esequie si svolgono il 25 novembre: singolare coinci-
denza, perch quello anche il giorno della nascita di Ron-
calli.
La ragionevolezza sar la qualit di Kennedy che rim-
piangeremo pi a lungo, commenta il New Yorker.
Moltissime persone hanno notato che la morte del Presi-
dente le ha colpite pi profondamente della morte dei loro
stessi genitori. La ragione, io credo, sta nel fatto che la se-
conda situazione rappresenta in genere una perdita del pas-
sato, mentre lassassinio del presidente Kennedy ha
rappresentato unincalcolabile perdita di futuro, scriver nel
dicembre del 63 Sorensen, segretario e consulente, membro
dello staff della Casa Bianca.
Negli anni successivi prender forza lidea infondata che,
nonostante la grandiosit dei propositi, la Nuova Fron-
tiera era stata incapace di tradurre in leggi le sue proposte.
Pur non avendo ottenuto tutto quanto era nelle speranze,
Kennedy sapeva che, se voleva mietere nel 64, avrebbe do-
vuto seminare prima. E le cose che egli ottenne nel corso
della sua breve presidenza rappresentano un primato legi-
slativo senza precedenti dai tempi di Roosevelt.
Ebbe molto successo, in quegli anni, una tavola della
Domenica del Corriere di Walter Molino. Vi erano raf-
figurati papa Roncalli e il presidente Kennedy, intenti a co-
spargere di sementi con lantico e ampio gesto del braccio
un campo dissodato. Il disegno a colori, un po naf, testi-
moniava dellautentica anima popolare del tempo. Ci sono
voluti trentanni perch quei semi potessero germogliare. I
frutti li hanno raccolti, uscendo vittoriosi dallinterminabile
confronto con lUrss, il presidente americano Reagan e il
papa polacco Giovanni Paolo II (Wojtyla). Reagan, pie-
gando i sovietici sul terreno economico, tecnologico e mi-
litare con il progetto di Guerre Stellari. Wojtyla, liberando
dai ceppi la Chiesa del silenzio con la forza dello spirito e
con la sua offensiva di pace.
Da quei giorni molta acqua passata sotto i ponti. Il mito
di Kennedy nonostante critiche feroci e rivelazioni scan-
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
dalistiche ricorrenti (intemperanze sessuali, malattie patite,
farmaci assunti, un matrimonio nascosto, frequentazioni di
ambienti poco raccomandabili e, ultima novit, un figlio se-
greto avuto nel 46 da una donna austriaca) non si sco-
lorito col trascorrere degli anni. Quello di Roncalli,
proclamato da Wojtyla beato, resiste bene allinsidia del
tempo.
* I valori monetari espressi nellintroduzione e nel testo a seguire sono riva-
lutati al 2006 in base ai parametri contenuti nelle tabelle di riconversione
Istat.
I
II
CRONOLOGIA DELLA VITA E DELLE OPERE
DI John Fitzgerald Kennedy
1 Gli anni dell infanzia e dell adolescenza
(1917-1934)
+,+;-+,a, La nascita del clan
John Fitzgerald Kennedy nasce il 29 maggio 1917 a Boston
(Massachusetts), figlio di Joseph Patrick e di Rose
Fitzgerald, cattolici di origine irlandese. Da alcune settima-
ne gli Stati Uniti dAmerica accantonato lisolazionismo
della dottrina Monroe sono in guerra con glimperi cen-
trali dEuropa.
Lavventura americana dei Kennedy incomincia quando,
a causa della carestia delle patate, Patrick, giovane agricoltore
della contea irlandese di Kilkenny, decide a met Ottocento
di attraversare lAtlantico alla ricerca di fortuna per sottrarsi
alla fame e ai soprusi britannici. Prende a lavorare come bot-
taio e poi, racimolato un gruzzolo, d inizio allarrampicata
sociale. Suo figlio Patrick jr. dapprima modesto gestore di
un bar entra in politica sostenuto dai suoi vecchi clienti ir-
landesi e in breve diventa senatore del Massachusetts.
Ma il nipote Joseph Joe Patrick a creare la potenza eco-
nomica della famiglia. Nel 12 appena laureato a Harvard
promosso ispettore di banca. Lanno dopo ottiene il controllo
della Columbia Trust Company, un piccolo, disorganizzato
istituto di credito e, grazie alle sue indubbie capacit, lo ri-
mette in sesto. A venticinque anni il pi giovane presidente
di banca degli Stati Uniti. Sposa Rose, la bella figlia delloriun-
do irlandese John F. Fitzgerald, il leggendario Honey Fitz,
primo sindaco di Boston.
La coppia si stabilisce nel prestigioso quartiere residen-
ziale di Brookline. Nasce nel 15 Joseph Joe jr., il primo fi-
glio. Poi nel 17 arriva John, in famiglia Jack, e lanno dopo
Rosemary che, minorata a causa della meningite, trascorrer
il resto della sua vita in un istituto per subnormali. Nel 20
nasce Kathleen Kick, la compagna di giochi preferita da
John, forte, svelta e a volte persino rude. Dal padre i ragazzi
ereditano la voglia di fare e lo spirito combattivo; ma dalla
madre, pi calma e meno intransigente, le doti di cordialit,
di timidezza e di profondit interiore che li caratterizzano.
John trascorre una parte notevole dellinfanzia a letto per
difterite, scarlattina, attacchi di appendicite, disturbi cronici
allo stomaco. Legge intensamente. lunico della famiglia
che possiede predisposizione alla lettura. Le sorelle Eunice
e Patricia Pat vengono al mondo rispettivamente nel 21
e nel 24.
Nel frattempo il padre, lasciata la banca, si trasferito
alla Bethlehem Steel (cantieri navali) in qualit di vicediret-
tore, per passare poi alla direzione della banca di investi-
menti Hayden Stone & Co. Si appassiona alla borsa e in bre-
ve, divenutone un conoscitore esperto, si arricchisce con for-
tunate e abili speculazioni. Nel 25 e nel 28, ad accrescere il
clan, si aggiungono Robert Bob e Jean, la penultima nata.
Durante la crisi del 29, mentre tutti vanno in rovina, il sor-
prendente Joe riesce, vendendo titoli allo scoperto, a gua-
dagnare 15 milioni di dollari (oggi 220 milioni di euro).
+,,o-+,,| Studente come tanti di una famiglia ricca
John frequenta nel 30, e per un solo anno, la Canterbury
School di New Milford nel Connecticut, scuola cattolica
diretta da laici. lunica esperienza di questo tipo. Poi viene
iscritto a Choate, il prestigioso istituto privato frequentato
dalle famiglie protestanti ricche.
14 Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
Tutti i Kennedy simpegnano allo spasimo perch, secon-
do il volere del padre, non devono essere secondi a nessuno.
Ma John, che a scuola non particolarmente brillante, svi-
luppa un suo metro personale di giudizio e si propone fini
del tutto autonomi. Cita spesso Alan Seeger, poeta ameri-
cano: Per me non importante che io sia con chi vince o
con chi perde, ma che io sia con quelli cui vanno le mie sim-
patie.
Il padre un vulcano diniziative. Aglinizi degli anni
Trenta si dedica al mondo dello spettacolo e nellambiente
di Hollywood, in qualit di produttore cinematografico,
realizza ulteriori guadagni. Nei trentadue mesi della nuova
attivit spesso lontano da casa e, in sua assenza, lenergico
Joe jr. sempre in antagonismo con Jack a fare le veci
di capofamiglia. Corrono voci di una relazione del produt-
tore con la nota attrice Gloria Swanson e Rose se ne lamenta
con Honey Fitz. Il suocero che ha Joe in antipatia inter-
viene, convincendolo a troncare gli affari di Hollywood. Il
manager liquida bruscamente lattivit e ancora una volta
non si smentisce, realizzando con loccasione 6 milioni di
dollari (pi di 68 milioni di euro al valore odierno).
Edward, detto Ted, ultimo dei fratelli del futuro presi-
dente degli Usa (United States of America), nasce nel 32.
Lanno dopo Franklin Roosevelt vince lelezioni presiden-
ziali e Joe, politicamente in sintonia, ne diviene un colla-
boratore attivo. un ammiratore del New Deal (Nuova
intesa), il programma socio-economico, intrapreso per bat-
tere la grande depressione che ha investito lAmerica. Venuto
a conoscenza dellintenzione del presidente di cancellare il
proibizionismo, non si fa trovare impreparato. Stipula
lesclusiva dimportazione di superalcolici britannici e nel
33 con labrogazione del divieto accumula una fortuna.
I ragazzi trascorrono le vacanze estive a Hyannis Port, a
Cape Cod, e le invernali a Palm Beach, in Florida. Nei gio-
chi privilegiano quelli agonistici, le corse in bicicletta, le gare
in barca a vela. Estremamente competitivi, litigano spesso
fra loro con zuffe furibonde. Il padre, democratico per tra-
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 149
dizione (ma inguaribile conservatore), ne influenza la per-
sonalit a modo suo: di certo non un liberal, termine con
il quale duso, negli States, indicare chi professa idee sociali
molto avanzate.
2 I viaggi di apprendimento e gli studi
universitari (193-194)
+,,-+,,; Un incidente sportivo gli segna la vita
Nellestate del 35, terminati senza infamia e senza lode gli
studi medi a Choate, John soggiorna a Londra, iscritto ai
corsi della London School of economics. Si ammala ditte-
rizia e il 17 ottobre costretto a tornare a casa. In autunno
siscrive alluniversit di Princeton, ma una ricaduta gli fa
perdere lanno.
A Natale cambia universit cedendo alle insistenze del
padre. Aglinizi del 36 simmatricola alluniversit di
Harvard ove gi studia il fratello maggiore Joe che ha co-
me compagno di corso Arthur Schlesinger jr. Divide la stan-
za del college con Torbert Macdonald, noto campione di
football americano (palla ovale). Nel rivaleggiare con Joe
durante un torneo, un placcaggio del fratello gli produce
una lesione alla schiena che lo tormenter per tutta la vita.
Non brilla agli esami e se la cava appena.
Iscritto nel 37 al secondo anno di universit, trascorre
lestate in Europa con lamico Lemoyne Billings, compagno
di studi a Choate e a Princeton. Simbarca l1 luglio sul pi-
roscafo Washington e approda a Le Havre. Visita la Francia
per trasferirsi poi nella penisola iberica. In Spagna auspica
la vittoria deglinsorti del generale Francisco Franco, anche
se il programma economico del governo repubblicano a
suo dire simile a quello del New Deal. L1 agosto in Italia.
Visita Milano, Roma, Napoli, Firenze e Venezia. Il giorno
1 Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
5 in Vaticano e incontra il cardinale Eugenio Pacelli (il fu-
turo pontefice Pio XII). Dalla capitale italiana scrive al pa-
dre, elogiando il sistema corporativo fascista: che tutti in
Italia avevano laria di gradire. Passa in Germania: da qui
in Olanda e poi in Inghilterra.
In settembre rientra a Harvard. Nel frattempo, alluni-
versit, il suo rendimento migliora. Sul finire dellanno il
padre nominato ambasciatore in Gran Bretagna e John
inizia a frequentare quel Paese.
+,,s-+,,, Testimone a Londra dello scoppio della guerra
Trascorre le vacanze estive del 38 con la famiglia nel sud
della Francia, a Eden Roc. A fine agosto si trova a Londra
presso lambasciata Usa. In settembre a New York. Giunge
il tempo della Conferenza di Monaco (29-30 settembre) e
John scopre di essere interessato alla politica. iscritto al
terzo anno dei corsi universitari.
Il padre, vivamente preoccupato per il continuo peggio-
ramento della situazione internazionale, su posizioni iso-
lazioniste. Le divergenze di apprezzamento in tema di po-
litica estera sono causa del deterioramento dei suoi rapporti
con Roosevelt. Lambasciatore convinto che Gran Breta-
gna e Francia, in caso di guerra con la Germania, non po-
tranno evitare la sconfitta. Il presidente a conoscenza di
talune sue esternazioni giornalistiche, prova evidente di
malcelate ambizioni alla Casa Bianca. Joseph ha poi inop-
portunamente criticato la First Lady Eleanor definendola
una scocciatrice, e il marito non ha gradito.
Luniversit di Harvard consente a John di passare al-
lestero il secondo semestre dellanno accademico 1938-39.
Il 24 febbraio del 39 lo studente ventiduenne a bordo del
piroscafo Queen Mary diretto, con il padre, in Inghilterra.
A Londra, lavora allambasciata come assistente. Il 12 marzo
a Roma per lincoronazione di Pio XII, il nuovo papa. Tra
marzo e aprile lo troviamo in Svizzera a sciare. Poi in Fran-
cia. In maggio inizia un viaggio attraverso lEuropa orien-
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 11
tale, dalla Polonia alla Russia: Un paese rozzo, arretrato,
disperatamente burocratico, scrive a proposito dellUnione
Sovietica.
Visita la Turchia e la Palestina: giunge a Berlino attraver-
so i Balcani, per poi toccare Parigi sulla via del ritorno verso
lInghilterra. Il 3 settembre, a seguito dellattacco tedesco
alla Polonia, Gran Bretagna e Francia dichiarano guerra alla
Germania. John a Londra e lambasciatore lo incarica di
recarsi a Glasgow per dare assistenza ai passeggeri americani
dello steamer inglese Athenia, silurato dallU-30, battello
germanico. Il 21 arriva a New York e riprende a frequentare
Harvard.
Why England slept, un successo editoriale
A giugno termina gli studi e si laurea ventitreenne in Scienze
politiche con una tesi sullappeasement. Da questa origina
una pubblicazione: Why England slept (Perch lInghilterra
dorm). Il titolo ripreso dalla raccolta dei discorsi di
Winston Churchill: While England slept (Finch lInghil-
terra dorm). Il libro analizza i motivi dellimpreparazione
della Gran Bretagna alla guerra ricercandone le cause: po-
chezza degli uomini politici inglesi o debolezza della demo-
crazia? La conclusione dimostra che il difetto sta nel siste-
ma.
John non prende posizione sulle diatribe tra isolazionisti
e interventisti. La democrazia per sua natura amante della
pace e perci ostile al riarmo, scrive. Il capitalismo e la de-
mocrazia sono fatti per un mondo in pace: il totalitarismo,
invece, per un mondo in guerra. Lautore ritiene che nella
competizione fra i due modelli di organizzazione sociale, il
secondo pu ottenere successi a breve scadenza, ma sul lun-
go periodo la democrazia si dimostra superiore.
Il libro diventa un best-seller. Redatto in quei giorni
di fuoco, pubblicato dapprima nel Regno Unito, da
Hutchinsons, con una prefazione di Henry Luce, datata 7
luglio. Ne sono vendute 40 mila copie e Kennedy dona il ri-
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
cavato alla citt di Plymouth, semidistrutta dalle bombe. La
successiva pubblicazione negli States registra analogo suc-
cesso e con i compensi ricavati dai diritti dautore John ac-
quista la sua prima automobile: una Buick.
Frequenta i corsi di economia e commercio delluniver-
sit di Stanford, ma senza un interesse autentico. Compie
un viaggio in Sud America. Tenta di farsi arruolare nelleser-
cito, ma viene scartato. In settembre accolto in marina e
affidato a lavori sedentari.
A P
(-)
- Contro i giapponesi eroe suo malgrado
Nel febbraio del 41 trascorre alle isole Bahamas alcune set-
timane di riposo per riprendersi da una malattia. Il 7 maggio
a bordo di un piroscafo diretto a Rio de Janeiro. Dal Bra-
sile passa in Argentina. In giugno in Uruguay, poi in Cile.
Ritorna in patria attraverso Per, Ecuador, Colombia e il ca-
nale di Panama.
Dopo Pearl Harbor (7 dicembre) ottiene, grazie allinte-
ressamento del padre, di essere mandato in zona di operazio-
ni. Lammiraglio James Forrestal, esaudendo i suoi desideri,
lo fa trasferire nel 42 al centro di addestramento per moto-
siluranti di Newport (Rhode Island). Qui, dopo la necessaria
pratica, nominato sottotenente. L11 febbraio del 43 a
Jacksonville per servizio, in occasione dellarmamento di una
squadra di patrol-boat a difesa del canale di Panama.
Il 6 marzo il giovane ufficiale inviato in zona di guerra.
Il 14 aprile sbarca alle Salomone. Nel piccolo arcipelago, che
a Nord-Est dellAustralia protegge il mar dei Coralli, de-
stinato a Sesapi, sullisolotto di Tulagi, sede del quartier ge-
nerale dei pattugliatori del Pacifico sud occidentale. In quel
. C J.F. K
settore del fronte gli americani cominciano a opporsi, con
successo, allespansione giapponese.
A John stato affidato il comando della piccola silurante
PT-109, un mezzo veloce con tredici uomini di equipaggio.
Quando, la notte sul 2 agosto, il cacciatorpediniere giappo-
nese Amagiri sperona il natante e lo taglia in due, parte del-
lequipaggio scaraventata nelle acque del Ferguson Passage.
Due marinai muoiono nellimpatto. Il comandante soccorre
un ferito rimorchiandolo a nuoto per alcune ore. Poi, rag-
giunta terra a fatica, con polso fermo si prodiga per il recu-
pero dei superstiti riuscendo, grazie aglindigeni, a farne co-
noscere ai connazionali la posizione. Dopo una settimana,
tutti sono tratti in salvo da vedette americane.
Per questi meriti e per le ferite riportate, John decorato
con la Navy and Marine Corps Medal e con la Purple Heart.
Sfinito dalla disavventura dello speronamento, Kennedy
soffre dei postumi della lesione alla schiena ed colpito dalla
malaria. Il 21 dicembre congedato dal servizio operativo
della 2a squadriglia e ritorna negli Stati Uniti. comandato
alla base per motosiluranti di Miami in qualit distruttore.
Il 44 un anno dinattivit e di delusioni. Il giovane ufficiale
spera di tornare a combattere, preferibilmente nel Mediter-
raneo. Durante una crociera di esercitazione, in seguito a
una caduta, ricoverato nellospedale militare di Chelsea,
presso Boston, e operato di ernia al disco.
Il 2 agosto gli viene comunicata la notizia della morte in
Europa del fratello Joe, scomparso a bordo di un bombar-
diere Liberator, esploso in volo durante una rischiosa mis-
sione. Ai primi di settembre muore in guerra, sul fronte
francese, il marchese William Billy Hartington, ufficiale
inglese, da soli quattro mesi marito della sorella Kathleen.
Giornalista in unEuropa distrutta
Nel febbraio John scrive un breve saggio, rimasto inedito,
Lets Try an Experiment in Peace (Tentiamo un esperimento
nella pace) in cui sostiene la necessit di un accordo sul di-
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
disarmo tra i grandi per evitare la mortificazione dellini-
ziativa privata. L1 marzo il luogotenente Kennedy con-
gedato dalla marina perch fisicamente inabile. Il giorno 12,
Harry Truman assume la presidenza a causa dellimprovvisa
morte di Roosevelt. Il 13 aprile il nuovo presidente infor-
mato della realizzazione della bomba atomica. Nel giugno,
nuovamente in panni borghesi, John a San Francisco per
assistere, come inviato speciale della catena di giornali
Hearst, alla fondazione delle Nazioni Unite.
deluso e depresso notando come gli egoismi delle na-
zioni ancora una volta hanno il sopravvento. In una lettera
a un commilitone scrive: La guerra ci sar sino a quel lon-
tano giorno in cui gli obiettori di coscienza non godranno
della stessa reputazione e dello stesso prestigio di cui godono
oggi i soldati. Trascrive nel suo diario una frase di Jean Jac-
ques Rousseau: Appena un uomo dice degli affari di Stato:
Che cosa me ne importa?, lo Stato pu dirsi perduto.
Avrebbe voluto darsi al giornalismo. Ma lesperienza alle Na-
zioni Unite gli fa capire che meglio stare seduti al tavolo
delle trattative piuttosto che aspettare notizie fuori della
porta.
A fine primavera in Europa come reporter delle testate
Hearst. Ha il compito di descrivere la situazione locale dopo
la resa della Germania. A Londra, come inviato speciale, se-
gue lelezioni britanniche del 21 giugno che vedono la scon-
fitta di Churchill: vincono i laburisti di Clement Attlee. Dal
17 luglio al 2 agosto, le grandi potenze, uscite vittoriose dal
conflitto, danno vita alla Conferenza di Potsdam, inizio del-
la crisi post-bellica (lultraquarantennale Guerra Fredda).
Il 23 luglio John lascia lInghilterra per lIrlanda. Il 24
Truman emana lordine top-secret di tenersi pronti a impie-
gare latomica. Dal 28 John in Francia. Qui si rende conto
dellimpopolarit del generale Charles De Gaulle. Anche gli
americani non godono di molte simpatie, perch hanno il
monopolio dei mezzi di trasporto e lo sfruttano al solo van-
taggio dei soldati.
. C J.F. K
Il 29 a Berlino: I volti della gente sono pallidissimi
scrive nel diario labbra esangui su visi giallastri. Tutti si
portano appresso dei fagotti. Dove stiano andando, nessuno
sembra saperlo. Mi chiedo se loro stessi lo sappiano () Al-
linizio i russi si sono comportati con tale violenza, sman-
tellando le fabbriche e violentando le donne, da alienarsi le
simpatie dei membri tedeschi del Partito comunista () i
russi dovranno fare ancora molta strada per arrivare a can-
cellare la prima orribile impressione suscitata nei berlinesi.
Il diario, che contiene le sue considerazioni sullEuropa
sconvolta dalla guerra, sar pubblicato postumo.
Nel frattempo, incontrando per la prima volta Churchill
e Stalin (Josif Vissarionovi Dugavili), Truman, alloscuro
delle concessioni fatte da Roosevelt ai sovietici nelle Con-
ferenze di Teheran e di Yalta, a disagio a Potsdam. Rivela
a Stalin di essere in possesso della bomba, ed nella pic-
cola Casa Bianca di Babelsberg che prende la decisione di
sganciarla sul Giappone.
Il 2 agosto John ritorna a Washington in compagnia del
segretario della marina Michael Forrestal. Cura la pubbli-
cazione privata di un libro (360 copie), corredato di foto-
grafie, scritto in ricordo del fratello maggiore caduto in
guerra: As We Remember Joe (Cos ricordiamo Joe).
4 Rappresentante del Massachusetts alla
Camera (194-191)
+,|e-+,|s Lingresso in politica: unoccasione colta al volo
Jack si rende conto di non possedere una genuina voca-
zione per il giornalismo, ed il padre allora che decide per
lui, spronandolo allattivit politica. Loccasione si presenta
nel 46 quando James Curley, eletto sindaco di Boston, ri-
nuncia al seggio della Camera. Kennedy si candida per il
1 Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
Massachusetts nellXI distretto della capitale, una roccafor-
te del Partito democratico.
La zona, costituita in prevalenza da catapecchie dimmi-
grati, era un tempo bacino di utenza dei nonni. In quel set-
tore il Partito, privo di organizzazione, di fatto assente e
il giovane democratico netto favorito si muove con
grande anticipo, puntando sulla forza della famiglia. Svolge
una capillare azione dinformazione aiutato in questo dalle
sorelle, dal fratello Bob e persino dalla madre. In giugno
vince le primarie e nellelezioni di novembre ottiene il dop-
pio dei voti del suo avversario Lester Bowen.
Ha soltanto ventinove anni nel gennaio del 47 quando,
allapertura dell80 Congresso degli Stati Uniti, occupa il
seggio che si faticosamente conquistato. Entra a far parte
della Commissione educazione e lavoro alla Camera dei rap-
presentanti e si stabilisce a Georgetown (Washington) con
la sorella Eunice, impiegata al ministero della Giustizia. Non
ha una precisa convinzione ideologica, ma sempre attento
alle indicazioni che provengono dai suoi elettori per lo pi
di estrazione proletaria. Si uniforma alle indicazioni del
Fair Deal (Leale intesa): cos chiamato il programma
economico del presidente Truman. In politica estera favo-
revole al finanziamento di 227 milioni di dollari (poco me-
no di 2.254 milioni di euro oggi) a favore dellItalia per di-
fenderla dal furioso assalto della minoranza comunista,
considerando questo Paese come il primo campo di batta-
glia del tentativo comunista di conquistare lEuropa occi-
dentale.
Esordisce, contemporaneamente a lui, il repubblicano
Richard Nixon eletto in California. Ex ufficiale di marina,
al pari di Kennedy, reduce dalla campagna delle Salomone.
I due si conoscono il 3 gennaio e anche Nixon destinato
alla Commissione lavoro. Luomo politico del Massachu-
setts si distingue a quel tempo per il suo assenteismo. Unin-
discrezione vuole che nel marzo avesse sposato nel New
Jersey, dopo una romantica fuga, lereditiera Durie Malcolm,
due volte divorziata. Un simile matrimonio se risaputo
. C J.F. K
gli avrebbe precluso ogni possibilit di carriera. Sarebbe sta-
to il padre a intervenire, a suon di dollari, costringendolo a
divorziare e mettendo tutto a tacere.
In un incidente aereo sulla Costa Azzurra muore nel 48
Kathleen, molto amata da John. Laereo privato di Peter
Fitzwilliam, ricco aristocratico inglese e probabile futuro
marito della sorella, si schianta sul fianco di una montagna
nella valle del Rodano. Con Kick, vedova sin dal 44, John
aveva un rapporto intenso e particolarmente affettuoso. An-
che lei aveva una natura ribelle, anticonformista e la sua
morte, unita a quella del fratello maggiore, rafforza nel gio-
vane il senso di aleatoriet della vita e il presentimento di
essere destinato a una fine immatura. Da qui la convinzione
che ogni momento prezioso, che il tempo a lui concesso
sta per scadere, e la conseguente voglia di vivere appieno ci
che gli rimane. Questa la spiegazione, piuttosto verosimile,
della spasmodica ricerca di compagnia femminile. Bisogno
che non abbandoner Kennedy neppure dopo il matrimo-
nio con Jacqueline Jackie Lee Bouvier, e lo accompagner
anche nel momento di maggior successo, dopo la nomina a
presidente degli Stati Uniti.
Scade il mandato elettorale (biennale) e John, a novem-
bre, viene riconfermato nelle primarie democratiche e nelle
elezioni per la Camera. Da congressman appoggia Truman,
votando sia il piano Marshall che gli aiuti economici alla
Grecia e alla Turchia. Affronta con coraggio il problema dei
finanziamenti statali alle scuole confessionali, in particolare
a quelle cattoliche.
- Alla Camera appoggia McCarthy
Il 25 gennaio del 49 attacca la politica estera della Casa
Bianca e il dipartimento di Stato. Considera la sconfitta di
Chiang Kai-shek frutto dellambiguit americana che ha
vincolato gli aiuti per la Cina Nazionalista al progetto di un
governo di coalizione con Mao Zedong: Abbiamo semi -
nato vento e ora raccogliamo tempesta. Questa Camera
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
adesso deve assumersi lonere di arginare londata tempe-
stosa del comunismo nellAsia intera afferma. La campa-
gna anticomunista di Joseph McCarthy non ha ancora avu-
to inizio. Di quei discorsi Kennedy si pentir amaramente
e avrebbe voluto non averli mai pronunciati.
Si riaccende la polemica sui finanziamenti federali alle
scuole confessionali. La vedova di Roosevelt si oppone, chie-
dendo una totale separazione tra Stato e Chiesa, e suscitan-
do le vivaci rimostranze del cardinale Francis Spellman.
Kennedy a favore dei finanziamenti. I sovietici effettuano
il loro primo test nucleare e il neo-eletto si concentra sul
problema della protezione civile: desolante apprendere,
in particolare dopo la recente rivelazione del presidente sul-
la bomba atomica russa dichiara il 7 ottobre in un comu-
nicato stampa che a tuttoggi non stato fatto alcun pro-
gresso nella creazione di un adeguato e organizzato sistema
di difesa civile.
Approva nel 50 lInternal Security Act (Decreto per la si-
curezza interna), meglio conosciuto come Legge McCarran:
il controverso provvedimento che impone il censimento di
tutti i membri di organizzazioni comuniste o comunque
simpatizzanti per il comunismo, la loro esclusione dalle im-
prese legate alla difesa nazionale e il loro arresto in caso di
guerra. Per documentarsi sui problemi della difesa dellEu-
ropa occidentale, aglinizi del 51 compie un viaggio di sei
settimane in vari Paesi. Visita la Gran Bretagna e la Francia.
ricevuto in Italia da Pio XII. Attraversa Spagna e Germa-
nia Occidentale. Incontra Tito (Josif Broz) in Jugoslavia.
A fine anno, per chiarirsi le idee sul problema asiatico,
percorre con Pat e Bob una serie di Paesi. Mentre si
muove in Estremo Oriente colpito da una febbre che lo
riduce in fin di vita. Ricoverato in Giappone, sottoposto
a terapia in un ospedale di Okinawa. Se la cava, ma la schie-
na non smette di tormentarlo. Si reca in India e Jawaharlal
Nehru lo tratta con indifferenza. Dopo dieci minuti di col-
loquio, questi batte leggermente le dita e guarda il soffitto
e lospite comprende che ludienza terminata. Per gli at-
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 19
teggiamenti da padreterno che soleva sfoggiare nei rapporti
internazionali, Nehru fin con lessere accreditato come il
John Foster Dulles del neutralismo. Il giovane
congressman visita anche il Medio Oriente, il Pakistan, la
Malesia, lIndocina e la Corea. Delle sue impressioni in In-
docina scrive: ci siamo alleati con un regime che tenta
disperatamente di aggrapparsi ai resti del suo impero ()
invece opportuno alimentare allinterno del Paese una vasta
corrente dopinione non comunista e fare di essa e non delle
legioni francesi, la pietra angolare della difesa.
Le numerose assenze alla Camera sono dovute alle tra-
sferte elettorali nel Massachusetts. Qui tiene conferenze
e discorsi. Il seggio gli va stretto e il giovane ambisce alle
cariche pi elevate di governatore o di senatore. Sta prepa-
rando il terreno per il grande balzo. Il 3 dicembre giudica
irrazionali le denunce sporte in passato su possibili con-
taminazioni del Foreign Service (Servizio estero). Dichiara,
inoltre, che il tema delle infiltrazioni comuniste nellesecu-
tivo ormai irrilevante. In Europa il francese Jean Monnet
il primo presidente della Ceca (Communaut europenne
du charbon et de lacier).
Dallingresso al Senato alla campagna per
la presidenza (192-19)
+,a-+, Nella corsa al Senato sconfigge Cabot Lodge
Nellaprile del 52 Paul Dever, governatore democratico del
Massachusetts, rinuncia a battersi per il Senato, giudicando
insuperabile lesponente repubblicano Henry Cabot Lodge
jr. Prontamente Kennedy ne approfitta e si candida con de-
cisione a senatore del piccolo Stato. appoggiato da John
Fox, giornalista schierato con McCarthy e, contro ogni pre-
visione, sconfigge il quotato avversario. facilitato in questo
1 Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
dai repubblicani, che non perdonano a Cabot Lodge il man-
cato sostegno al senatore Robert Taft, in gara con Dwight
Ike Eisenhower per la nomination alle elezioni presiden-
ziali.
Nella vittoria, ha pesato molto il voto delle donne: Jean,
Eunice, Patricia e la madre Rose hanno mobilitato in suo
favore lelettorato femminile. Sono stati distribuiti per i
t di propaganda oltre 50 mila inviti, e il clan si impe-
gnato intensamente anche nelle interviste porta a porta.
Durante laccesa competizione John ha sofferto molto per
una recrudescenza del mal di schiena e spesso ha dovuto fare
uso delle grucce.
Kennedy non aderisce allAda (Americans for
Democratic Action), per la sostiene in privato. in corso
anche la battaglia per il nuovo presidente e Adlai Stevenson
contende il passo al repubblicano Eisenhower. Il suo staff
annovera Schlesinger, docente di storia, che poi collaborer
con Kennedy. Il Partito democratico si scinde in due cor-
renti: lala presidenziale e lala congressuale. Eisenhower
vince le elezioni, ma gli avversari ottengono la maggioranza
sia alla Camera che al Senato. Subito dopo le votazioni Paul
Butler crea il Dac (Democratic Advisory Council). Il grup-
po raccoglie leredit di un piccolo brain trust varato da
Stevenson e dalleconomista John Galbraith e fa capo alla
corrente presidenziale. Kennedy vi aderir pi tardi. Il
Dac attacca con fermezza la politica dei repubblicani e con-
tribuisce a elaborare la nuova linea del Partito democrati-
co.
Il 3 gennaio del 53 il senatore Kennedy presta giuramen-
to. Entra a far parte della Commissione lavoro e previdenza.
Occupa un posto anche nella Commissione operazioni di
governo presieduta da McCarthy (il senatore del Wisconsin
che sta indagando sulle attivit antiamericane). Come la
maggior parte dei colleghi, vota a favore di uno stanziamen-
to di fondi per la discussa iniziativa. Conferma Timothy
Ted Reardon assistente amministrativo. Sceglie in qualit
di collaboratore per le ricerche e la corrispondenza (su con-
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 11
siglio del senatore dellIllinois Paul Douglas), Theodore
Ted Sorensen del Nebraska. Uno studio di questo bril-
lante giovane ha dimostrato che, nonostante sia ancora te-
nace in America il tabu di un presidente papista, limmis-
sione di un cattolico nelle liste avrebbe rafforzato i demo-
cratici.
John sposa il 12 settembre Jackie, dopo un breve fidan-
zamento e una corte spasmodica. A una domanda della fi-
danzata su come amasse definirsi, risponde: un idealista
senza illusioni. Lattivismo del senatore frenetico e sem-
pre vincolato alle condizioni di salute lo spinge a vivere
con pienezza e a provare ogni esperienza, perch il sospetto
di avere poco tempo a disposizione un tarlo che lo rode
nellintimo. Il libro da lui preferito Pilgrims Way (La via
del pellegrino) di John Buchan, in cui si legge unafferma-
zione che gli si pu benissimo adattare: Egli non amava
sfoggiare i propri sentimenti, non perch sentisse poco ma
perch sentiva a fondo. Di Buchan condivide anche la tesi
secondo cui la democrazia soprattutto un atteggiamento
intellettuale, un testamento spirituale e la politica an-
cora la pi grande e la pi onorevole delle avventure.
Aglinizi del 54 vota un ulteriore finanziamento a favore
dellorganismo creato da McCarthy. Nel contrasto su no-
mine a cariche di prestigio, sorto tra questi e Truman, si
schiera con il presidente, tanto che il vecchio amico del pa-
dre gli toglie il saluto. Il 17 marzo, festa di san Patrizio,
Sorensen riceve lincarico di occuparsi di tutti i discorsi di
Jack e non soltanto di quelli relativi a questioni specifiche.
Nei primi mesi Schlesinger protagonista di una vivace po-
lemica a mezzo stampa con Bob, che sembra condividere
il giudizio repubblicano sulla non equit della Conferenza
di Yalta. Il fratello del senatore si dimette dalla sottocom-
missione che fa capo a McCarthy per i ripetuti litigi con un
collega.
In attesa di elezioni politiche generali, da tenersi nel 56,
gli accordi di Ginevra (aprile-luglio) sanciscono la divisione
del Vietnam in due Stati indipendenti, separati tra loro dalla
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
linea del 17 parallelo. Gli americani non sono tra i firmatari
degli accordi. Eisenhower offre al primo ministro del Viet-
nam del Sud, Ngo Dinh Diem, lappoggio degli Stati Uniti
per resistere ai tentativi di sovversione, in vista dellattuazio-
ne delle indispensabili riforme. Il 6 aprile Kennedy pronun-
cia un discorso a riguardo: unazione unilaterale da parte
del nostro Paese () sarebbe virtualmente impossibile nella
situazione militare che prevale in Indocina (nei confronti
di) un nemico che dovunque e, nello stesso tempo, in nes-
sun luogo: un nemico del popolo che ha la simpatia e lap-
poggio clandestino del popolo.
Ha grande successo la teoria del domino di Joseph e
Stewart Alsop. Ike ne parla in una conferenza stampa: Se
si dispone in fila una serie di tessere del domino e si butta
gi la prima, certo che ben presto cadr anche lultima.
John attraversa un momento difficile a causa dei disturbi
alla schiena che si sono aggravati tanto da costringerlo a
camminare nuovamente con le grucce. Nellagosto, prende
la decisione di appoggiare in Senato la mozione di censura
nei confronti di McCarthy ma, ironia della sorte, il 2 dicem-
bre, al momento della votazione, si trover ricoverato in cli-
nica per un delicato intervento chirurgico.
Il 21 ottobre, i medici del Manhattans Hospital gli ap-
plicano una placca dacciaio tra le vertebre dei lombi dopo
una lunga e rischiosa operazione di doppia fusione dei di-
schi spinali. Non guarisce e uninfezione lo riduce di nuovo
in fin di vita. Per due volte gli viene impartita lestrema un-
zione. A fine dicembre, si trasferisce in aereo in Florida, con-
fidando nel clima mite del luogo. Durante la forzata inazio-
ne scrive Profiles in Courage (Ritratti del coraggio). la bio-
grafia di alcuni senatori degli Stati Uniti che in situazioni
di estrema difficolt hanno dato prova dindipendenza di
giudizio e di coraggio politico. Il libro diverr un best-seller
come lo fu il primo sulla Gran Bretagna.
Fallisce in Europa, per lostilit francese, il progetto della
Ced (Communaut europenne de dfense). La Corte Su-
prema dichiara illegale, negli States, la segregazione razziale
. C J.F. K
nelle scuole pubbliche. Le condizioni di salute di John a
Palm Beach non migliorano e a meta febbraio del 55, con
un secondo intervento chirurgico, gli viene estratta la plac-
ca. Si riprende molto lentamente. Il 25 ritorna in Florida
per una lunga convalescenza. Nella primavera la dottoressa
Janet Travell inizia a trattare i suoi muscoli lombari con la
novocaina e questo gli procura un immediato sollievo. La
gamba sinistra risulta pi corta e il difetto viene sistemato
allungando il tacco della scarpa. La sedia a dondolo della
dottoressa lenisce il dolore alla schiena ed egli ne acquista
una simile. In breve sta meglio e recupera forze e morale. Il
23 maggio, dopo sette mesi di assenza, riappare a
Washington accolto festosamente. Viene pubblicato
Profiles in Courage per i tipi di Harper & Brothers di New
York e il successo immediato.
John e Jackie possiedono una casa a Cannes insieme al
commediografo William Douglas-Home e alla moglie. Un
giorno conoscono Churchill, ormai anziano, sul panfilo di
Aristotle Onassis. Per Kennedy lo statista inglese un vero
e proprio mito. Fra tutte le frasi del vecchio leone che il pre-
sidente ama citare, quella preferita : Noi ci armiamo per
parlamentare. Continua la lotta dei neri per leliminazione
della segregazione.
L1 dicembre Rosa Parks, una giovane sartina di colore,
arrestata a Montgomery in Alabama perch in autobus oc-
cupando un sedile nelle posizioni di testa, riservate ai bian-
chi, ha violato la legge. I neri reagiscono boicottando luti-
lizzo degli automezzi cittadini. Dal 5 dicembre lunghe file
di colored si muovono per la citt a piedi per recarsi al lavoro
o a scuola e i mezzi pubblici, tra la sorpresa dei bianchi, pas-
sano vuoti o quasi. Il boicottaggio durer undici mesi.
Martin Luther King, propugnatore dei diritti civili delle mi-
noranze discriminate, coinvolto in un processo clamoroso
ma, quando sta per essere condannato, la Corte Suprema di
Washington dichiara contrarie alla Costituzione le norme
sulla segregazione degli autobus nellAlabama.
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
- Meno profili pi coraggio, dicono i liberal
Aglinizi del 56 Kennedy, quasi da solo, conduce una bat-
taglia politica per impedire che lintroduzione di un emen-
damento legislativo trasformi il sistema elettivo presiden-
ziale dei singoli Stati da maggioritario in proporzionale.
Grazie alla sua decisa azione la modifica non passa. In ma-
teria di diritti civili il Partito democratico non deve ter-
giversare dichiara Pu darsi che questo ci alieni le sim-
patie del Sud; ma, nel nostro Paese, le decisioni della Corte
Suprema sono legge. lanno dellelezioni presidenziali e
Ike si avvia alla riconferma.
Kennedy vorrebbe sostenere la nomination di Stevenson
con tutti i voti del Massachusetts ma, per poterlo fare, deve
assicurarsi il controllo del Comitato democratico dello Stato
togliendo di mezzo due personaggi che lostacolano:
William Burke e John Fox, editore del Boston Post. La
cosa riesce utilizzando per la prima volta sistemi di lotta non
trasparenti.
Kennedy in lizza, nella lista democratica, per il posto di
vicepresidente. Alla convenzione di Chicago per la prima
volta al centro dellattenzione nazionale. Grazie a un discorso
elaborato con laiuto di Sorensen presenta la candidatura di
Stevenson alla nomination. Adlai viene eletto al primo scru-
tinio, ma Kennedy nello scontro per la vicepresidenza
battuto da Estes Kefauver. La sconfitta provvidenziale. In
caso contrario sarebbe rimasto travolto, come tutti i demo-
cratici, dalla clamorosa vittoria di Eisenhower, con grave dan-
no per la sua reputazione.
John punta ora, determinato, alla carica di presidente.
Suppongo che chiunque agisca in politica amerebbe farlo,
confessa a un giornalista con franchezza. Alla ricerca di so-
stegno morale vola in Francia dal padre, a Cap dAntibes. A
sua volta Jackie ospite della madre a Newport e qui, dopo
alcune settimane, perder il figlio che reca in grembo. Cir-
colano voci insistenti di ripetuti screzi tra John e Jacqueline
per le continue avventure sentimentali del senatore. La mo-
. C J.F. K
glie appare intenzionata a divorziare ed il vecchio Joe a
dissuaderla. Offrendole, a titolo di risarcimento, un milione
di dollari (quasi 8 milioni di euro oggi), la convince a non
rovinare la carriera politica del figlio. Inoltre, per tacitare i
pettegolezzi e veicolare limmagine rassicurante di un ma-
trimonio felice, assume un fotografo e lo incarica di ripren-
dere i momenti intimi della coppia.
John inizia a considerare Stevenson uomo irresoluto e la
stima reciproca tra i due subisce una prima incrinatura.
Kennedy mal visto daglintellettuali liberal. Questo dipen-
de dal fatto che a suo tempo, per ragioni tattiche, non ha
mai apertamente criticato pur non condividendola
lazione politica di McCarthy (il senatore cattolico di ori-
gini irlandesi impegnato in unaccesa campagna anticomu-
nista). Anche Lyndon Johnson guardato con sospetto e
considerato, a torto, un esponente delle posizioni conser-
vatrici del Sud. A Chicago, Kennedy incontra per la prima
volta Amintore Fanfani e stupisce luomo politico italia-
no esponente di spicco della Democrazia cristiana rive-
lando di aver letto il suo Cattolicesimo e protestantesimo nella
formazione storica del capitalismo. Per il senatore di Boston
il liberalismo ha ancora un senso nella misura in cui propone
programmi di riforme economiche e sociali. A Cambridge,
Kennedy riceve la laurea ad honoremdella Harvard Univer-
sity. Frattanto in politica estera gli Usa registrano qualche
insuccesso.
Per Foster Dulles il neutralismo un principio che pre-
tende di garantire una maggiore sicurezza a una nazione at-
traverso lindifferenza al destino delle altre. Ma lui il re-
sponsabile della fallimentare politica estera di Eisenhower.
Specie in Egitto ove la miopia americana, negando il finan-
ziamento alla costruzione della diga di Assuan, ha spinto
Gamal Nasser tra le braccia dei sovietici. Il 26 luglio, il Rais,
per ritorsione, aveva nazionalizzato il canale di Suez.
Nel gennaio del 57 si libera un posto alla Commissione
senatoriale per gli Affari Esteri. Kennedy si offre con sol-
lecitudine ostacolato ancora una volta da Kefauver, ma rie-
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
sce a spuntarla. Inizia nel Vietnam del Sud la guerra civile.
Diem, coadiuvato dallenergico fratello Nhu, governa il
Paese con durezza, senza attuare le necessarie riforme so-
ciali, premessa ineludibile del consenso popolare. Non si
preoccupato di organizzare come previsto dagli accordi
di Ginevra le elezioni politiche generali.
A Kennedy, autore di Profiles in Courage, viene assegnato
il premio Pulitzer per la biografia. Nello sforzo di accatti-
varsi i liberali, il senatore simpegna sul terreno dei diritti
civili. Collabora alla cancellazione del Giuramento di fe-
delt alla Nazione da parte deglinsegnanti, abolito con il
National Defense Educational Act (Decreto per leducazione
alla difesa nazionale). La signora Roosevelt, coscienza critica
dei liberal, lo attacca, stigmatizzandone il silenzio sugli ec-
cessi dellazione politica di McCarthy e a proposito del libro
dichiara riferendosi allautore: sa che cos il coraggio e
lo ammira, ma non ha la forza di essere coraggioso. John
sospettato di non essere lautore dei Profili. Il giornalista
Drew Pearson afferma che la paternit autentica spetta a
Sorensen. poi costretto a ritrattare, quando lavvocato
Clark Clifford, incaricato dal senatore, mostra gli appunti
originali, le minute del libro e le registrazioni al dittafono.
Viene promulgato il Civil Rights Act (Decreto per i di-
ritti civili), primo provvedimento in materia deciso dal
Congresso dopo ottantasette anni. Soltanto un contentino,
per la verit, e organizzato in modo da renderlo il pi inno-
cuo possibile (due democratici del Sud e tre repubblicani
ne costituiscono la maggioranza). In luglio, con un discorso
molto chiacchierato, Kennedy attacca la politica francese
in Algeria, suscitando lo sdegno dellestablishment america-
no, che giunge a crederlo su posizioni contrarie alla Nato
(North Atlantic Treaty Organization). Per un paio danni,
quelle parole pronunciate al Senato varranno come prova
della sua irresponsabilit in materia di politica estera. Si raf-
forza lequivoco che lo accompagner persino durante la
campagna elettorale del 60 che voglia chiedere agli Usa
di abbandonare lEuropa per focalizzare lattenzione sul
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 17
Terzo mondo. Il discorso, ovviamente, lo rende molto po-
polare tra gli africani.
Nellestate, con un pamphlet che appare sul no. 45 del
Georgetown Law Journal, critica il Congresso. Lo scrit-
to titolato Congressional Lobbies: A Chronic Problem Re-
examined (Le lobby del Congresso: riesame di un problema
cronico). In Europa si firma il Trattato di Roma che d vita
alla Cee (Communaut europenne economique). Da que-
sta prende avvio il Mec (March europen commun). Il 17
novembre nasce il primo figlio della First Couple.
Caroline, una femmina. Esito felice dopo che Jackie, per
due volte, non riuscita a portare a termine la gravidanza.
La famiglia lascia la Virginia e si trasferisce a Georgetown.
John dotato di solide doti dironia e di autoironia. A
chi, infastidito dai soldi del padre, polemizza sulle ingenti
somme che questi spende per sostenerlo, prendendo parte
a Washington il 15 marzo del 58 alla cena Gridiron
rito annuale nel corso del quale giornalisti e uomini politici
si scambiano salaci battute di spirito annuncia di avere
appena ricevuto un telegramma del suo munifico babbo
che dice: Caro Jack, non comprare neanche un voto pi
del necessario, che mi venga un accidente se ho intenzione
di pagarti un plebiscito. Anche i repubblicani sono oggetto
delle sue frecciate. tempo di crisi economica negli Usa e
delle relative polemiche. Eisenhower dichiara: secondo
Jack, in questo momento siamo alla fine dellinizio della ri-
presa della flessione. Kennedy risponde: ogni dato posi-
tivo che la Casa Bianca trova nelleconomia fa pensare a
quel poliziotto che si china sul cadavere nel vicolo e annun-
cia allegramente: Due ferite sono mortali, ma laltra non
poi cos grave.
Il 14 agosto, da senatore lungimirante e maturo, pronun-
cia un importante discorso di politica estera: denuncia il
vantaggio che lUrss si guadagnata nel settore degli arma-
menti e invita gli Usa a riprendere il sopravvento. Con il
collega repubblicano di New York, Ives Irving, presenta una
specie di codice di autodisciplina sindacale che, dopo un av-
1 Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
vio favorevole al Senato, viene bocciato alla Camera. Pub-
blica un libretto: A Nation of Immigrants (Una nazione di
immigrati), destinato a trovare scarsa diffusione, e a essere
praticamente ignorato da giornalisti e biografi. Si tratta di
uno studio sulla composizione etnica degli States e sulla ric-
chezza apportata al Paese dalle ondate migratorie succedu-
tesi nel tempo (con particolare attenzione a quella irlande-
se): Le leggi sullimmigrazione dovrebbero essere genero-
se scrive dovrebbero essere giuste, dovrebbero essere
flessibili. Con leggi di questo tipo potremmo guardare il
mondo, e il nostro passato, con la coscienza e le mani puli-
te.
Prende il via la campagna elettorale per il rinnovo del
Congresso. la fatica pi dura: di corsa, sempre di corsa,
ricorder poi Jackie. A novembre il senatore ottiene 875
mila voti pi del suo avversario, lavvocato Vincent Celeste,
e viene riconfermato nel seggio. Inizia, con questo successo,
la battaglia per la presidenza. Il 3 gennaio del 59 lAlaska
il 49 Stato dellUnione. Nel marzo, a proposito del proble-
ma religioso, Kennedy afferma: Qualunque possa essere la
religione di un uomo nella sua vita privata, per chi ricopre
una carica pubblica niente pu essere anteposto al suo giu-
ramento di applicare la Costituzione in tutte le sue parti.
Nel maggio a Harvard, nel giorno della consegna delle lau-
ree, incontra il democratico scissionista Thomas Finlet-
ter: un convinto ammiratore di Stevenson. I due si piaccio-
no e lapproccio al gruppo dei liberal facilitato.
Verso la met di luglio, Schlesinger invitato a Hyannis
Port dai Kennedy. Cena a tre. Il professore si fa unidea ab-
bastanza precisa delle qualit dellesponente cattolico che
si rivela uomo vivace, arguto, capace di ridere di se stesso.
Kennedy confessa di essere ottimista circa una sua vittoria
nella gara per la nomination, e di temere pi un possibile ri-
torno di Stevenson, che la minaccia di Hubert Humphrey
o di Johnson. Apprezza il sindacalista James Jimmy Hof-
fa, stima Barry Goldwater ritenuto uomo onesto e di carat-
tere. graffiante con Ike che definisce uomo gelido: nes-
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 19
suno meno fedele di lui agli amici dun tempo. Tutti i suoi
compagni di golf sono ricconi che ha conosciuto dopo il 45.
Giunge ospite in Usa Nikita Kruscev. Al leader sovietico,
tra un impegno e laltro, capita di conoscere Kennedy. Ma
un incontro fugace, limitato a una stretta di mano e a po-
chi convenevoli. Lamericano, tra laltro, si presentato in
ritardo. Il 21 agosto le isole Hawaii diventano il 50 Stato
dellUnione. Kennedy dichiara a John Fischer di Harpers
Magazine di non vedere di malocchio il neutralismo in
Africa e in America latina, tenuto conto che per pi di un
secolo era stato condizione caratteristica anche degli Usa.
Abbiamo dalla nostra unarma miracolosa dice a James
Burns e cio il desiderio di libert e dindipendenza. Pro-
prio perch sono convinto che il nostro sistema pi in ar-
monia coi principi della natura umana, noi alla fine la spun-
teremo.
A una domanda circa le sue condizioni di salute rispon-
de: dopo la guerra, le febbri e la malaria hanno causato una
disfunzione delle ghiandole surrenali, ma il fenomeno sta-
to circoscritto. Ribadisce di non soffrire del morbo di Ad-
dison, sfatando una diceria. A ottobre convoca il suo stato
maggiore nella villa di Hyannis Port per stendere il piano di
conquista della presidenza.
La Nuova Frontiera vale nomination e presidenza
Il 2 gennaio a Cambridge, dopo un programma televisivo
con la signora Roosevelt, annuncia la sua discesa in campo:
Negli ultimi quaranta mesi ho visitato tutti gli Stati del-
lUnione e ho parlato con democratici di tutti gli ambienti
sociali. La mia candidatura quindi basata sulla convinzione
di poter ottenere sia la designazione sia lelezione.
Non uno dei ripetuti sondaggi fatti tra giornalisti, uomi-
ni politici, membri del Congresso d Kennedy vittorioso
nella gara per la nomination. Inizia la tambureggiante cam-
pagna di maldicenze scatenata contro di lui. I liberal non gli
perdonano lappoggio dato pi volte in passato a McCarthy.
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
Strano atteggiamento, vista la tolleranza manifestata nei
confronti di Humphrey (il suo diretto avversario) che si era
fatto promotore del progetto di legge per la messa al bando
del Partito comunista. Del candidato infastidisce soprattut-
to la religione cattolica. Poi vi lantica e tenace diffidenza
nei confronti del padre, lanziano ex ambasciatore.
Humphrey sostiene Kennedy si accalora troppo, per i
gusti attuali della gente. Oggi aggiunge non senza iro-
nia vogliono un tipo pi noioso, pi monotono come
me.
Viene approvata una legge che riconosce al ministro della
Giustizia ulteriori poteri, anche se limitati, in tema di ga-
ranzie sulluniversalit del diritto di voto. In marzo, i Viet
Cong creano nel Sud Vietnam un fronte di liberazione na-
zionale. Diem controlla dispoticamente il Paese. Risponde
alla violenza con la violenza. Istituisce campi disolamento
e di rieducazione politica con lunico risultato di rafforzare
la guerriglia. Il 17 marzo, lamministrazione Eisenhower de-
cide di utilizzare esuli da Cuba per abbattere dallinterno il
regime di Fidel Castro. Kennedy totalmente alloscuro
delliniziativa. Inoltre, per indebolire leconomia dellisola,
gli Stati Uniti cessano di acquistarne la produzione zucche-
riera.
I rapporti tra Kennedy e Stevenson non sono buoni. Il
primo, nonostante i malintesi, appare sempre pi lerede e
il continuatore del modo di pensare del secondo. Di que-
stultimo apprezza una serie di enunciati: alto concetto della
politica, certezza che labbondanza materiale non suffi-
ciente a gratificare la vita, intolleranza per i clich liberali,
disprezzo per lacquiescenza dei conservatori, appelli alla
giovent, disponibilit alle idee nuove e rispetto per chi di-
mostra di possederle, convinzione che la storia non consen-
ta soluzioni semplicistiche, tendenza a invocare una mag-
giore fermezza nel governo della cosa pubblica. Tutto ci
patrimonio comune di entrambi gli abili e sofisticati
congressman. Adlai non intende scendere in campo ed deciso
a mantenersi neutrale nella lotta. Ha scelto di non appog -
. C J.F. K
giare candidati. Il 5 aprile Kennedy vince nel Wisconsin con
un buon margine, ma il risultato non basta a convincere
Humphrey a desistere. Lavora instancabile, giorno e notte,
sino a perdere la voce. Nei comizi costretto a rimanere in
tribuna a sorridere accanto a Sorensen e al fratello Ted
che ne leggono i discorsi.
In politica estera si profilano nubi minacciose. L1 mag-
gio abbattuto nei cieli siberiani laereo spia U-2, pilotato
da Gary Powers, e il vertice di Parigi, tra Eisenhower e
Kruscev, fallito. Il leader sovietico, parlando allOnu (Or-
ganizzazione delle Nazioni Unite), attacca con violenza gli
Usa e si esibisce in una colorita sceneggiata di protesta. La
gente si chiede se il giovane Kennedy sia il presidente adatto
a fronteggiare il rischio di una possibile guerra nucleare. Il
10 il West Virginia va alle urne e la vittoria di John trion-
fale. Dopo qualche esitazione Humphrey si ritira. Il sena-
tore di Boston rafforza il successo con uniniziativa edito-
riale. Pubblica, riuniti in un volume dal titolo The Strategy
of Peace (nelledizione italiana Strategia di pace), alcuni scrit-
ti e discorsi (specie quelli contenenti critiche alla politica
estera di Eisenhower), organizzati in modo da costituire una
traccia della sua futura azione di governo. In estate gli stu-
denti del Kenya non in grado di pagare le spese di viaggio
per usufruire di borse di studio in universit americane, so-
no trasportati gratis a spese della Fondazione Kennedy con
voli ben reclamizzati. Eisenhower se ne era disinteressato.
Il 2 luglio lex presidente Truman dichiara che John
troppo giovane per aspirare alla Casa Bianca e India Ed-
wards, democratico schierato a favore di Johnson, solleva il
problema della salute del candidato. Kennedy risponde il
giorno 4: Il signor Truman mi domanda se credo di essere
pronto () Oggi io vi dico che, se il popolo di questa nazio-
ne mi sceglie come suo presidente, io credo di essere pron-
to. Poi si concede un meritato riposo a Cape Cod con alte
speranze, che anche il titolo del motivo lanciato da Frank
Sinatra e spesso utilizzato nella competizione per le prima-
rie.
172 Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
Lesuberante Joe grande finanziatore della campagna
elettorale del figlio fa tappa a Las Vegas prima di affron-
tare le rischiose emozioni del meeting. Vuole puntare una
grossa somma sulla nomination di Jack. Mira ad abbassare
le quote delle scommesse per dare limpressione che la vit-
toria sia scontata. Luned 11, nel Memorial Sports Arena
di Los Angeles, si apre la convention. Si crea un clima favo-
revole a una candidatura di Stevenson, ma questi non si la-
scia coinvolgere. La sera di mercoled 13, Kennedy ottiene
la nomination, seppur tra contrasti, e con un margine esi-
guo. Gioved pomeriggio, con un colpo a sorpresa, annuncia
la scelta del senatore Johnson del Texas per la vicepresiden-
za. Alla convenzione si predispongono le operazioni di voto
e lo speaker, John McCormack, chiede che il rappresentante
del Sud venga eletto per acclamazione. Cos fatto, tra il di-
sappunto dei delegati liberal.
Al Coliseum di New York, la sera di venerd 15, davanti
a una platea di 80 mila persone, Kennedy tiene il discorso
di accettazione: Noi cimpegnamo ad agire per ottenere
che il Senato prenda in esame una proposta di legge sui di-
ritti civili () Ci troviamo oggi alla soglia di una Nuova
Frontiera () una frontiera aperta a vie e a prospettive an-
cora ignote, una frontiera aperta a speranze ancora inappa-
gate e a minacce ancora incombenti. La Nuova Frontiera
di cui parlo non consiste in una serie di promesse, consiste
in una serie dimpegni. Esprime non ci che intendo offrire
al popolo americano, ma ci che intendo chiedergli () Ol-
tre questa frontiera sono le zone inesplorate della scienza e
dello spazio, glinsoluti problemi della pace e della guerra,
le inconquistate sacche dellignoranza e del pregiudizio, le
irrisolte questioni della miseria e dellabbondanza () Co-
mincia ora un lungo viaggio.
Lidea della Nuova Frontiera del professor Walt
Rostow del Mit (Massachusetts Institute of Technology),
uno deglintellettuali appartenenti al brain trust di Kenne-
dy. Aglinizi di luglio del 60, nel corso di un cocktail party
organizzato a Boston da Deirdre Henderson assistente
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 173
del senatore e assunta fin dal 59 per coadiuvarlo nella cam-
pagna elettorale il professore aveva insistito nel presentare
una sua idea guida per il programma e John alla fine se nera
andato con in tasca un promemoria ad hoc (La Henderson,
in possesso del diario redatto da Kennedy durante il suo
viaggio in Europa nellestate del 45, lo dar alle stampe cin-
quantanni dopo con la dicitura Prelude to Leadership: The
European Diary of John F. Kennedy. Il libro, pubblicato nel
97 da Mondadori, apparir in Italia con il titolo Lalba del-
la nuova Europa).
Anche i repubblicani tengono, dal 23 al 29 luglio a
Chicago, la loro convention. Vince Nixon affiancato da
Cabot Lodge. Aglinizi di agosto John pranza a Hyannis
Port con Schlesinger e la moglie. invitato anche lo scrit-
tore Norman Mailer al quale il padrone di casa rivela di aver
letto The Deer Park (ed. it. Il parco dei cervi) e gli altri e non
come in genere accade The Naked and the Dead (ed. it.
Il nudo e il morto) e gli altri: prova dellindipendenza di giu-
dizio e dei peculiari gusti del senatore. D fastidio a John
essere messo sullo stesso piano di Nixon, come fa sul
Boston Globe il giornalista Eric Sevareid. Prega Schle-
singer di scrivere un pamphlet per mettere in evidenza le dif-
ferenze tra lui e Nixon: non ha gusto dice con disprez-
zo e, quanto alla visione dei problemi, al punto in cui
ero io dieci anni fa. Detesta il modo con cui apre i suoi co-
mizi: con i saluti di Pat e miei.
Kennedy non ha vita facile. Dalla riunione del Consiglio
nazionale dellAda emerge una corrente di simpatia molto
tiepida nei suoi confronti e di piena ostilit nei confronti
di Johnson. Sollecitato da Bob, al fine di perorare la causa
del senatore, Schlesinger compie un viaggio in California,
ove Stevenson molto popolare. Ma proprio questi a ri-
baltare la situazione, mettendosi al servizio del candidato,
e accettando con grande stile il cambio della guardia. Pre-
sentando a Los Angeles il giovane concorrente alla Casa
Bianca dice, dinanzi alla folla dei suoi sostenitori: Quando
nei tempi antichi Cicerone finiva di parlare, la gente diceva:
174 Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
Come ha parlato bene!, ma quando finiva di parlare De-
mostene, la gente diceva: Mettiamoci in marcia.
Kennedy incomincia a trovare il tono giusto con la sua
voce vibrante e concitata, le frasi scandite dal movimento
del braccio in avanti con lindice puntato verso gli ascolta-
tori, le argomentazioni serrate, non interrotte neppure dagli
applausi. Il popolo americano stanco dellinerzia che do-
mina la nostra vita nazionale e dellinfiacchirsi della nostra
vitalit e del nostro prestigio, ed capace della volont e del-
la forza necessarie a dare nuovo impulso agli Stati Uniti. Il
futuro non dalla parte del comunismo, ma futuro e Stati
Uniti sono la stessa cosa.
Nel frattempo il Partito comunista del Vietnam del Nord
riconosce ufficialmente il Fronte di liberazione nazionale e
lo esorta a cacciare gli americani imperialisti. Il 5 settem-
bre, in un discorso improvvisato a Detroit nella Cadillac
Square, Kennedy dichiara: La Nuova Frontiera non
ci che prometto di fare per voi. La Nuova Frontiera
ci che io chiedo a voi di fare per il vostro Paese. Ma il pro-
blema del suo essere cattolico sempre il pi importante:
Mi sto stancando di questa gente convinta che io voglia so-
stituire loro di Fort Knox con una fornitura dacqua santa,
mormora spazientito. Il 12 parlando a Houston, nel Texas,
a un gruppo di pastori protestanti, risulta convincente e
sgombra il campo da possibili dubbi sulla fedelt alla Co-
stituzione: Io non sono il candidato cattolico alla presiden-
za. Sono il candidato del Partito democratico, che si d il
caso sia anche cattolico.
Il 26 ha luogo, a Chicago, il primo dibattito televisivo
con Nixon. Prevale nettamente Kennedy: Pu la libert
essere difesa sinterroga contro lattacco pi violento
che mai le sia stato sferrato? Credo che possa esserlo e penso
che dipenda da quello che facciamo noi in questo Paese.
tempo che lAmerica si rimetta in cammino. Le riserve
dellavversario circa inesperienza e giovane et sono facil-
mente smontate. Nel secondo, il 7 ottobre, le luci della Nbc
(National Broadcasting Company) sono tutte per lui e
. C J.F. K
Jack comprende che stata fatta una scelta a suo favore.
Accade un episodio sintomatico. A trasmissione conclusa,
mentre i candidati discutono del pi e del meno, si avvicina
un fotografo: Nixon senza cambiare tono prende ad agitare
lindice davanti alla faccia di Kennedy come per impartirgli
una lezione. Cos aveva fatto anche con Kruscev e lespo-
nente democratico non pu esimersi dal commentare lac-
caduto con disprezzo.
Terzo dibattito con Nixon il giorno 13. Nellelaborazione
delle idee e dei testi lesponente del Massachusetts aveva lap-
porto di Sorensen, di Richard Goodwin e di Myer Feldman.
Un ufficio con sede a Washington, diretto da Archibald
Cox, raccoglieva il lavoro degli esperti e li trasformava in
schemi di discorso. Frequenti erano gli attriti tra Cox e lo
staff al seguito del senatore. Si comincia a parlare di stile
Kennedy. Ti rendi conto della responsabilit che mi porto
sulle spalle? dice un giorno scherzando a Schlesinger so-
no lunica persona che si frappone tra Nixon e la Casa Bian-
ca. Nel corso del mese a Tampa, localit della Florida, John
lancia lidea dellAlianza para el Progreso (Alleanza per il
progresso). convinto che per non perdere il Sud America
sia necessaria una politica improntata allidealismo sociale,
mentre una linea antirivoluzionaria finirebbe col raffor-
zare il comunismo.
Il 21, diffuso da New York, ultimo confronto televisivo
con Nixon. Risult che fu il primo faccia a faccia a deci-
dere della vittoria di Kennedy, perch i tre successivi ap-
parsi meno interessanti si erano chiusi sostanzialmente al-
la pari. La condizione di cattolico continua a essere uno dei
maggiori ostacoli alla sua possibile elezione: Presto il papa
governer lAmerica, uno degli slogan pi diffusi. Quanti
cattolici sono arrivati col Mayflower? Neanche uno La
Costituzione una costituzione protestante, grida il reve-
rendo evangelista Harvey Sprinter. Il giorno 24, King in-
carcerato a iniziativa di un tribunale della Georgia. Kennedy
telefona per solidariet a Coretta, la moglie incinta del re-
verendo di colore. Interviene anche Bob, con pressioni sul
17 Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
giudice, affinch conceda la libert provvisoria al leader an-
tisegregazionista.
La personalit di John comincia a emergere. La campa-
gna elettorale nella terza decade di ottobre prende fuoco e
assume un andamento travolgente. Ma poi stranamente ri-
fluisce, forse per lintervento di Eisenhower a favore di
Nixon, o per un ripensamento degli americani. Kennedy
sconta tra i democratici del Sud anche il prezzo della tele-
fonata a Coretta. Lingerenza della gerarchia cattolica nelle
elezioni di Portorico ove data ai cattolici lindicazione
esplicita di votare contro il governatore Luis Muoz Marn,
fautore del controllo delle nascite e tollerante dei matrimo-
ni civili, fa dire al candidato: Se un numero sufficiente di
elettori si rende conto che Portorico terra americana, lele-
zione persa. Se la campagna fosse durata ancora tre giorni
Jack sarebbe stato sconfitto, diranno poi i democratici.
Marted 8 novembre, con un margine paurosamente
stretto di voti popolari (meno di 120 mila su quasi 69 mi-
lioni), Kennedy il presidente designato degli Stati Uniti
dAmerica con 303 voti elettorali contro 219. La certezza
della vittoria si ha allindomani, poco dopo mezzogiorno.
A determinarla stato il voto massiccio dellelettorato nero:
dal 68 al 78 per cento secondo i sondaggi. Nessuno dal
tempo di Franklin ha mai avuto lo stesso potere simbiotico
con le folle confessa la Roosevelt, portavoce dei liberal
intelligenza e coraggio suscitano nelle folle sentimenti che
lo rendono pi forte.
Fallisce un colpo di Stato militare nel Vietnam del Sud.
In risposta, lintransigente Diem, con misure ancora pi
drastiche, inasprisce il controllo del Paese. Il 17 Allen Dulles
e Richard Bissell jr. della Cia (Central Intelligence Agency)
informano il presidente della decisione di Eisenhower di ad-
destrare ed equipaggiare un nucleo di esuli cubani per uno
sbarco risolutivo a Cuba. Il 25 nasce John jr., lerede maschio
di Kennedy. Il parto prematuro costringe Jackie, a rima-
nere a Palm Beach per riaversi. Il 29 Dulles consegna al pre-
sidente designato, che non muove obiezioni, una relazione
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 177
sul progetto anti Castro. Aglinizi di dicembre, lidea di
Stewart Udall dinvitare il poeta Robert Frost a leggere alla
cerimonia dinsediamento una sua poesia bene accolta.
Primo incontro tra Kennedy ed Eisenhower. Al mitico
ex-comandante delloperazione Overlord (sbarco del 6 giu-
gno del 44 in Normandia), che propone di nominare un
rappresentante per fungere da legame con lamministrazione
uscente, il nuovo eletto fa il nome di Clifford.
John vuole realizzare un ministero dei talenti. Nomina
Pierre Salinger capo dellufficio stampa e Sorensen consiglie-
re personale. Robert McNamara, da pochi giorni presidente
della Ford, dopo qualche esitazione accetta e diviene mini-
stro della Difesa. Il Tesoro va a Douglas Dillon, repubblica-
no. Dean Rusk promosso segretario di Stato e Stevenson
ambasciatore alle Nazioni Unite. Bob il nuovo ministro
della Giustizia. Il ruolo di assistente particolare del presi-
dente attribuito a Schlesinger con lincarico di scoprire e
riparare i guasti politici. Averell Harriman lambasciatore
viaggiante del dipartimento di Stato, mentre McGeorge
Bundy viene insediato alla guida del Nsc (National Security
Council).
Gli uomini della Nuova Frontiera sono diversi da quelli
del New Deal. Sono convinti che le cose vanno fatte non
perch giuste e sante, ma perch razionali e necessarie. Sono
uomini giovani, ma nello stesso tempo esperti e disincantati.
Molti di loro si sono battuti in guerra con buon comporta-
mento. Non sono degli specialisti, ma uomini versatili.
A Palm Beach, una domenica mattina di dicembre, un
tale Richard Pavlick parcheggia la sua automobile, carica di
esplosivo, davanti alla residenza del presidente. Vuole assas-
sinarlo, convinto che abbia comprato la vittoria. Quando
Kennedy esce di casa, lo accompagnano sulla soglia
Caroline e Jackie. Lattentatore rinvia la decisione. Quattro
giorni dopo i servizi segreti lo arrestano.
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
Alla Casa Bianca (191-193)
+,e+ Scegliamo di andare sulla Luna
Ai primi di gennaio, lamministrazione Eisenhower uscente
rompe i rapporti diplomatici con Cuba. Ma una decisione
autonoma e Kennedy non vi ha ruolo alcuno. Il giorno 9
John a Cambridge per il discorso di addio al Parlamento
del Massachusetts. il suo primo discorso pubblico dopo
lelezione: A coloro ai quali molto stato dato, molto si
chiede sentenzia, ponendosi immediatamente il problema
di come sar giudicato dalla storia dopo il suo mandato.
Vende le azioni di societ private che possiede e le converte
in titoli governativi.
In Congo, lex premier Patrice Lumumba rapito e sevi-
ziato assassinato il giorno 17 nei pressi di Leopoldville
ma, del tragico episodio, al momento nulla trapela. Il 19, ul-
timo incontro ufficiale tra Kennedy e Ike. Il vecchio sol-
dato lo informa che in questo momento noi stiamo contri-
buendo alladdestramento di forze anticastriste in Guate-
mala e si augura che lo sforzo venga continuato e accelera-
to.
un tormentato gioved di neve quando, alle ore venti,
John entra con la moglie nel Constitution Hall per il con-
certo inaugurale. Unora dopo, nellintervallo, la coppia ab-
bandona il salone per recarsi, accompagnata dallamico
William Walton, al gala inaugurale che si tiene allArmory.
Washington sommersa da un candido mantello e gli spa-
latori sono allopera. Nella Capitol Plaza i soldati usano i
lanciafiamme per sciogliere i cumuli gelati. Il giorno 20 il
presidente designato rientra nella sua casa di Georgetown
alle quattro meno un quarto, dopo una cena offerta dal pa-
dre in suo onore. Jackie, non ancora ristabilita dopo la na-
scita del secondo figlio, gi rincasata da ore.
La neve ha smesso di cadere e John si alza alle otto. Tra
alcuni mesi avr quarantaquattro anni. in piena forma con
un fisico equilibrato. I suoi ottanta chili di peso sono ben
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 179
distribuiti su un metro e ottantatr centimetri di altezza. Al-
le undici, in compagnia della moglie, del presidente e del vi-
cepresidente uscenti, prende il caff nella sala rossa della
Casa Bianca. Poi in automobile verso il Campidoglio. Qui
glinvitati sono in abito da cerimonia: gli uomini con il ci-
lindro. Lanziano Frost inizia a leggere Il dono totale, la poe-
sia scritta per loccasione: ma non ce la fa. Il riverbero della
luce sulla neve lo acceca, e allora si trae abilmente dimpac-
cio recitandola a memoria: The land was ours / before we
were the lands (La terra era nostra / prima che noi fossi-
mo della terra). Da notare che tra i presenti vi sono artisti
e scrittori di chiara fama. Spiccano: Wystan Auden, Jacques
Maritain, Robert Lowell, John Steinbeck, Allen Tate. Dal
Minnesota Ernest Hemingway, ricoverato nella clinica
Mayo di Rochester, si fa vivo con un messaggio caloroso.
Alle ore tredici il novello presidente, senza soprabito e a
capo scoperto, pronuncia con voce alta e ferma il giuramen-
to rituale sulla vecchia Bibbia di famiglia, dinanzi al giudice
della Corte Suprema Earl Warren. Poi inizia a parlare: Co-
minciamo daccapo e ricordiamoci tutti che il contegno ci-
vile non segno di debolezza e che la sincerit sempre sog-
getta a riprova. Non negoziamo mai per timore, ma neppure
temiamo mai di negoziare. Tutto ci non sar compiuto in
cento giorni, n in mille giorni, n durante questo nostro
mandato () Ma cominciamo. Perci, concittadini ameri-
cani, non chiedete che cosa potr fare per voi il vostro Paese,
chiedetevi che cosa potrete fare voi per il vostro Paese. Con-
cittadini del mondo, non chiedete che cosa far per voi
lAmerica, ma che cosa potremo fare insieme per la libert
delluomo. Nel gelido pomeriggio sfila il corteo inaugurale.
Inizia la 35a presidenza americana ed era dal 33 che gli Usa
non avevano una leadership democratica.
Kennedy Era un uomo libero, non soltanto nellaccezio-
ne propagandistica che il termine ebbe durante la Guerra
Fredda scriver in seguito Schlesinger ma nel senso che
sapeva, per quanto possibile alluomo, scegliere con la pro-
pria testa senza essere al servizio di nessuna forza al di fuori
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
di lui () Ci che era proibito erano le pose, listrionismo,
lavere il cuore in mano e in bocca le frasi fatte. Indispensa-
bile era invece una severa, stoica accettazione dellarduo pre-
sente e uno spirito aperto allignoto futuro.
Galvanizzato dal discorso di Kennedy, James Meredith,
un veterano di colore che ha prestato servizio per nove anni
nellaeronautica, lo stesso giorno scrive alluniversit del
Mississippi, chiedendo il modulo discrizione. Ole Miss
il nome in gergo delluniversit di Oxford. Listituto, che
non ha mai immatricolato uno studente nero, respinge la
domanda motivandola con ragioni burocratiche. Meredith,
spalleggiato dalle organizzazioni antisegregazioniste, si ri-
volge al tribunale. Dopo alterne vicende giudiziarie la Corte
Suprema gli d ragione. A riprova del clima imperante in
quel tempo, basti ricordare lepisodio di un capitano di co-
lore dellaviazione che, recatosi a trovare un maggiore bian-
co suo commilitone in una citt del Sud, viene arrestato dal-
la polizia locale, insieme al bianco, su denuncia di un vicino
di casa. La motivazione del provvedimento sorprendente:
turbativa della quiete pubblica.
Il giorno 22 il presidente ha notizia ufficiale dalla Cia e
dal Pentagono dellesistenza di un piano dinvasione riguar-
dante Cuba. Il 30 tiene il primo discorso sullo stato del-
lUnione. Annuncia unAlleanza per il progresso con i paesi
dellAmerica latina, il varo del programma Food for Peace
(Cibo per la pace) e listituzione del Peace Corps (Corpo
della pace). Sul terreno dellistruzione, primi insuccessi le-
gislativi. Il progetto di legge sugli aiuti alla scuola pubblica
non passa. Non votato n dai protestanti, n dai cattolici
democratici del Sud. Questo perch, nonostante le pressioni
cui sottoposto, Kennedy non intende finanziare le scuole
parrocchiali.
Al pranzo del Gridiron Club accennando alla mancata
elezione, nelle presidenziali del 28, del candidato cattolico
Al Smith che secondo i detrattori avrebbe consentito al
papa dimpadronirsi dellAmerica ricorda la leggenda del
telegramma: Disfi le valige!, che questi avrebbe inviato al
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 11
pontefice. Be aggiunge Kennedy dopo la divulgazione
del mio progetto di legge sullistruzione, ho ricevuto dal
pontefice un telegramma che dice: Faccia le valige!.
Il governo dimostra come scrive Sorensen che lAme-
rica non un Paese ufficialmente cattolico, protestante e
neppure genericamente cristiano, ma una Repubblica de-
mocratica in cui n la religione in generale, n alcuna Chiesa
in particolare, pu essere rafforzata o indebolita da un atto
pubblico. Kennedy, in ossequio a tali convincimenti, non
invia un ambasciatore americano presso la Santa Sede. Il
maggior timore che ossessionava per motivi religiosi i suoi
irriducibili avversari, era il rischio di veder officiata una mes-
sa alla Casa Bianca. Accadr una sola volta, il 23 novembre
del 63 (in occasione della morte del presidente).
Il 12 febbraio George McGovern, nominato direttore di
Food for Peace, si reca in Argentina e in Brasile. Lo accom-
pagna Schlesinger con il compito di raccogliere discreta-
mente informazioni sullatteggiamento nei confronti di
Castro dei governi dei Paesi visitati. In Sud America si guar-
da a Kennedy come a un nuovo Roosevelt. Vi nellaria lat-
tesa di un miracolo. Il timore che le grandi speranze del
presente portino a grandi delusioni nel futuro. Food for
Peace la potente arma segreta del presidente per il Terzo
mondo. Negli anni della sua amministrazione il valore degli
aiuti ammonter a quasi un miliardo e mezzo di dollari (va-
lore odierno oltre nove miliardi di euro). Si eviteranno gran-
di carestie in India, Egitto, Algeria e in altre nazioni. Il pa-
gamento dei salari, che avviene in generi alimentari, sar un
mezzo di finanziamento dellespansione economica, ridu-
cendo i problemi dellagricoltura americana afflitta da pe-
renni surplus, aiuter la marina mercantile perch secondo
una specifica clausola tutti gli aiuti alimentari devono essere
trasportati su navi americane.
Il giorno 13 John informato dellassassinio di Lumum-
ba, avvenuto circa un mese prima, e la notizia lo sconvolge.
Il 15, nel corso di una conferenza stampa, auspica la presen-
za in Congo dei Caschi blu dellOnu per sventare la mi-
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
naccia di un intervento unilaterale dellUrss. L1 marzo Sar-
gent Shriver, responsabile del Peace Corps, presenta a Ken-
nedy il programma dellorganizzazione che immediata-
mente sottoscritto con un ordine esecutivo. Migliaia di gio-
vani americani, uomini e donne, dedicheranno due anni del-
la loro vita al lavoro in luoghi ignoti e in Paesi remoti. An-
dranno anche nella Guinea di Sekou Tour che diverr ami-
co degli Usa capovolgendo la sua politica precedente. An-
dranno nel Ghana di Kwame Nkrumah. Qui il presidente,
nonostante il parere contrario di numerosi suoi collabora-
tori, finanzier la costruzione di una costosissima diga sul
fiume Volta. Nel 64 i volontari saranno 10 mila, distribuiti
in quarantasei Paesi. Per quanto riguarda il Sudafrica del-
lapartheid, Kennedy non pu fare altro che impegnare gli
Usa a non fornire armi a quel Paese finch non venga elimi-
nata la segregazione razziale.
Il giorno 11, riunione sul problema cubano nella Cabi-
net Room. Presenti Dulles e Bissel, ideatori del progetto, la
Cia e gli alti gradi militari. Risulta chiaro, al punto in cui
stanno le cose, che rinunciare allazione e smobilitare la bri-
gata avrebbe comportato un onere gravoso in termini di per-
dita dimmagine per gli Usa. Meglio quindi andare avanti e
sperare in un successo, ma senza il coinvolgimento degli Sta-
ti Uniti. Sorge un equivoco fatale. Nei militari e nella Cia
si rafforza la convinzione che, in caso di esito non soddisfa-
cente dello sbarco, alla brigata non sarebbe mancato il so-
stegno dellaviazione americana. Non siamo contrari alla
rivoluzione cubana dichiara il presidente Siamo contrari
al fatto che Castro lha messa nelle mani dei comunisti.
Il 13 viene firmato il protocollo dellAlianza para el Pro-
greso. Nella sala Est della Casa Bianca, riunito il corpo
diplomatico dellAmerica latina. Kennedy parla: tempo di
lasciare alle spalle gli errori del passato e di guardare a un fu-
turo denso di pericoli, ma illuminato dalla speranza. Ab-
biamo il compito di dimostrare al mondo intero che le
inappagate aspirazioni delluomo al progresso economico e
alla giustizia sociale possono essere pienamente soddisfatte
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 13
soltanto nel quadro distituzioni democratiche. Il 15 in una
conferenza stampa afferma esplicito: unesigua minoranza
che si avvale di effettivi e di rifornimenti provenienti dal-
lesterno cerca dimpedire la neutralizzazione del Laos. E ag-
giunge: Noi siamo decisi ad aiutare il governo e il popolo
laotiano a opporsi a un simile tentativo. Il 23 nuova confe-
renza stampa. Sullo sfondo della sala campeggiano tre carte
del Laos che evidenziano i progressi dellavanzata comunista.
A primavera, in visita a Washington, arriva Achmed Su-
karno, dispotico leader nazionalista dellIndonesia. Il 28,
con un messaggio speciale al Congresso, il presidente si oc-
cupa dello stato della difesa, degli armamenti e della riorga-
nizzazione della protezione civile. Frank Ellis, direttore
dellufficio della Mobilitazione civile e militare, pensando
al problema della sicurezza nei confronti di attacchi nuclea-
ri, vuole recarsi a Roma per convincere Giovanni XXIII ad
appoggiare il singolare progetto di costruzione di rifugi anti
fall-out nelle fondamenta di ogni chiesa. Sul finire di marzo
George Ball, sottosegretario di Stato per gli Affari Econo-
mici, ratifica laccordo che crea lOcse (Organizzazione per
la cooperazione e lo sviluppo economico). Secondo le parole
di Kennedy, lente dovr divenire una delle principali isti-
tuzioni mediante le quali perseguiamo il grande obiettivo
di consolidare la Comunit atlantica. Alla fine di marzo,
nel primo discorso sugli aiuti allestero, il presidente dichia-
ra: Il compito fondamentale del nostro programma di aiuti
allestero non quello di battere il comunismo: esso vuole
contribuire a dare una dimostrazione storica di come
lespansione economica e la democrazia politica possano
progredire congiuntamente.
L1 aprile il Cremlino informa con una nota ufficiale di
accettare la neutralizzazione del Laos e di essere pronto alla
cessazione del fuoco. Il 4 riunione decisiva su Cuba al di-
partimento di Stato: William Fulbright respinge in toto il
piano in esecuzione, McNamara favorevole, Thomas
Mann e Adolf Berle non si oppongono. Schlesinger asso-
lutamente contrario e il giorno dopo presenta un promemo-
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
ria a Kennedy. Il segretario di Stato Rusk, propone di affi-
dare la decisione, in assenza del presidente, a qualcuno che
poi funga da capro espiatorio in caso di fallimento. Idea as-
surda e inaccettabile. Kennedy non deflette. Revocando lor-
dine sarebbe stato sempre ossessionato dal dubbio di aver
mantenuto al potere Castro grazie a scrupoli fuori luogo.
Nessun alto funzionario si dice contrario allavventura. Il
presidente, uomo scettico e spassionato, si lascia contagiare
per una volta dalleuforia dei tempi nuovi.
Il 12, nel pomeriggio, nuova riunione nella sala del Con-
siglio dei ministri e ancora una volta nessuno fa obiezioni a
ci che il presidente, al mattino, ha detto alla stampa: Non
vi sar in nessun caso un intervento a Cuba da parte delle
forze armate degli Stati Uniti. Nello stesso giorno, il mondo
informato del sensazionale volo orbitale di Yuri Gagarin,
primo uomo a violare lo spazio. Il 14, con un discorso al
consiglio dellOsa (Organizzazione degli Stati americani),
Kennedy parla dellAlleanza per il progresso.
Per quanto riguarda Cuba, il giorno X stabilito per lin-
vasione il 17, ma tutto va storto quella mattina. Dopo lo
sbarco non si verifica alcuna rivolta. AllAvana 200 mila per-
sone sono arrestate e rinchiuse nei teatri e nelle sale pubbli-
che. E in tutta lisola chi ha contatti con gli oppositori mes-
so sotto chiave. Laviazione dei ribelli non riesce a neutra-
lizzare quella cubana che si dimostra imprevedibilmente pi
forte. Kennedy temendo le conseguenze politiche di un
coinvolgimento americano annulla il secondo attacco aereo
dal Guatemala con i B-26 ribelli. Privi di copertura aerea i
1.200 uomini sbarcati alla Baia dei Porci (Baha de los Co-
chinos, per la presenza di pesci panciuti che ricordano i sui-
ni) devono vedersela con lintero esercito di Cuba. il di-
sastro e con questo la pagina pi nera degli uomini della
Nuova Frontiera.
Il 20 il presidente parla allo Statler Hilton davanti allas-
sociazione americana dei direttori di giornale. Fa un discor-
so vigoroso in cui dice: Ora dobbiamo sapere che la nostra
sicurezza pu essere perduta pezzo per pezzo, Paese per Pae-
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 1
se, senza che sia lanciato un solo missile o varcata una sola
frontiera () Intendiamo riesaminare e riordinare le forze
dogni genere di cui disponiamo aggiunge le tattiche che
adottiamo e gli organismi in funzione nel Paese. In privato ai
collaboratori confessa: Abbiamo preso un bel calcio negli stin-
chi e ce lo siamo meritato. Ma forse cinsegner qualcosa.
Il 23 inizia la clamorosa rivolta dei generali francesi in
Algeria contro il governo di Parigi. I para occupano Orano
e Algeri. Il 27 parlando di nuovo ai direttori di giornale
Kennedy afferma che nellinteresse della sicurezza nazionale
la stampa deve essere pronta anche allautocensura. un er-
rore politico e infatti, prendendone coscienza, non torner
pi sullargomento. Nervosismo e rabbia decantano. Il 3
maggio, commentando i dati di un sondaggio Gallup dal
quale apprende target mai raggiunto in passato che a
suo favore l82 per cento degli americani, dichiara: Pro-
prio come Eisenhower. Peggio faccio, pi popolare divento.
Subito dopo decide di lasciare che tutte le conferenze stam-
pa siano diffuse nel Paese in diretta, integralmente e senza
rimaneggiamenti, per radio e per televisione. Nessun presi-
dente aveva mai fatto una cosa simile. Il columnist James
Reston la definisce: Lidea pi sciocca dopo lhula hoop,
ma i vantaggi per la sua immagine sono innegabili.
Il giorno 5, il primo cosmonauta statunitense Alan
Shepard compie con successo il suo volo suborbitale. Il ge-
nerale Maxwell Taylor nominato consigliere personale di
Kennedy per i problemi militari. In seguito sar promosso
capo di stato maggiore. Il vicepresidente Johnson compie in
maggio un viaggio nel Sud-est asiatico e visita anche Saigon.
in tale periodo, come risulta dal dossier McNamara reso
di pubblico dominio nel 71 che il presidente ordina ope-
razioni di guerriglia simulata in Nord Vietnam con il com-
pito di controbattere laggressione in atto da tempo nel Sud.
In quei giorni gruppi di Freedom Riders (Viaggiatori
della libert), organizzati in primavera da James Farmer e
dal Core (Congress of Racial Equality) con il compito di
sfidare la segregazione razziale nelle stazioni terminali delle
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
autolinee interstatali e nei ristoranti, iniziano i loro viaggi.
Arrivano con gli autobus nelle citt pi apertamente razzi-
ste e cercano di farsi servire nei locali riservati ai bianchi, di
usare i bagni vietati, di dormire negli alberghi impossibili.
In Alabama si verificano numerose e gravi violenze nei loro
confronti.
Il 12 a Ginevra si apre la conferenza che deve fissare le
condizioni per la neutralizzazione del Laos. I massicci pre-
parativi militari, condotti in sordina dagli americani, ma co-
nosciuti dai sovietici, hanno convinto Kruscev dellinutilit
di sfidare sul campo gli avversari in uno scontro incerto e
sanguinoso. La crisi del Laos appare come la prova generale
dello show down sui missili del 62. Da questo momento
Kennedy simpegna personalmente al progetto di addestra-
re truppe specializzate nella repressione della guerriglia. Leg-
ge con attenzione gli scritti di Mao Zedong e di Ernesto
Che Guevara e consiglia ai suoi generali di fare altrettanto.
Quale simbolo dei nuovi reparti, istruiti a Fort Bragg, sceglie
il berretto verde. Insiste perch tali Special Forces sappia-
no anche migliorare le condizioni igieniche dei contadini,
insegnare a leggere e a scrivere, prestare cure mediche e sod-
disfare allesigenze di rinascita del luogo in cui si trovano a
operare. Egli non dimentica le affermazioni di Mao:
unazione partigiana destinata a fallire se i suoi obiettivi
politici non coincidono con le aspirazioni del popolo.
Lo stesso giorno il presidente riceve da Kruscev la pro-
posta di un incontro a Vienna per glinizi di giugno. A met
maggio, in Canada, nel piantare un albero durante una ce-
rimonia ufficiale, avverte di nuovo i ben noti dolori alla
schiena. Il fastidio lo tormenter per oltre sei mesi e allin-
terno della Casa Bianca costretto a muoversi, ancora una
volta, con le grucce.
Il 20 i Freedom Riders raggiungono Montgomery in
Alabama. Sono accolti da un migliaio di persone con basto-
ni e pezzi di tubo. Bob, nella sua funzione di attorney
general, invia pi di 600 guardie federali. Si ripresenta il pro-
blema di Berlino che per Kruscev un bubbone da elimi-
. C J.F. K
nare. Mediamente, circa 4 mila persone riparano ogni setti-
mana nel settore Ovest. La popolazione della Repubblica
di Pankow calata di quasi 2 milioni tra il 49 e la met del
61. Il giorno 25, con un secondo messaggio speciale sullo
stato dellUnione, il presidente prende limpegno di far scen-
dere un uomo sulla Luna e di farlo tornare sano e salvo sulla
Terra prima della fine di questo decennio. Oltre a ci an-
nuncia un viaggio in Europa.
Il 30 un colpo di Stato militare abbatte a Santo Domingo
Rafael Trujillo che rimane ucciso. Un debole e incerto Joa-
qun Balaguer assume il potere tentando di avviarlo verso una
soluzione democratica. Kennedy inizia il viaggio program-
mato. Il 31 a Parigi in visita al generale De Gaulle. Nelloc-
casione, Jackie incontra Andr Malraux in un momento dif-
ficilissimo per lo scrittore prestato alla politica che ha da poco
tempo perduto i figli in un incidente automobilistico. Inizia
unamicizia che durer a lungo.
Kennedy e De Gaulle sincontrano ripetutamente. Il pri-
mo favorevole allingresso della Gran Bretagna nel Mer-
cato Comune, ma il francese ostile. Viene affrontato il pro-
blema della Nato e il generale fa capire di nutrire dubbi circa
la disponibilit degli Usa, in caso di attacco sovietico, a in-
tervenire in Europa. Da ci lesigenza di una forza nucleare
autonoma. Il deterrente francese indipendente, pi debole
e pi arretrato di quello inglese, diverr oggetto della pub-
blica disapprovazione americana. Il generale sostiene che la
Nato rappresenta due cose: unalleanza e unorganizzazione.
Se lalleanza sempre necessaria, lorganizzazione, al contra-
rio, ormai superata. Il 2 giugno, nel corso del pranzo of-
ferto ai giornalisti, Kennedy dichiara che la minaccia viene
portata ora non da massicce forze di terra bens dalla sov-
versione, dallinsurrezione e dalla disperazione; tempo
quindi di sferrare nei Paesi in via di sviluppo un attacco con-
giunto alla miseria, allingiustizia e alloppressione.
Il mattino di sabato 3, lAir Force One atterra allaeropor-
to di Vienna e il presidente raggiunge lambasciata america-
na. Kruscev, gi nella capitale austriaca dal giorno prima, vi
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
arriva alle 12.45 e nella sala dei concerti, dopo qualche mi-
nuto, ha luogo lincontro. Battute di spirito fra i due, in
apertura del colloquio. Poi scontro ideologico a tutto cam-
po. Nonostante il clima teso, Kennedy riesce a strappare a
Kruscev limpegno al consolidamento della precaria tregua
nel Laos. A cena il leader sovietico racconta barzellette e an-
nuncia unimportante rivelazione. Dichiara solenne che
una cagnetta delle imprese spaziali ha partorito i cuccioli
e Jackie mostra vivo interessamento. Due mesi dopo, lam-
basciatore sovietico ne fa recapitare uno alla Casa Bianca.
Kennedy giudica Kruscev un misto di giovialit esteriore
e di rabbia interiore. Il giorno successivo, nessuna intesa sulla
messa al bando degli esperimenti nucleari, ma disputa vivace
su Berlino. Nellultimo colloquio, in presenza dei soli inter-
preti, Kruscev ribadisce la sua volont di firmare unilateral-
mente il trattato di pace con la Ddr (Deutsche Demokrati-
sche Republik). Lo firmer a dicembre, taglia corto. Sar
un inverno gelido, ribatte infastidito un grintoso Kennedy.
Il pomeriggio di domenica 4, il giovane presidente arriva
allaeroporto di Londra. in programma un incontro con
Harold Macmillan, premier britannico. La mattina del 5,
eccolo puntuale al no. 10 di Downing Street. Il colloquio
con lanziano statista cordiale e positivo: accordo su tutta
la linea. A Kennedy, attratto comera dallo stile politico in-
glese, piaceva il modo aristocratico con cui Macmillan si
muoveva nel mondo della politica rivela Schlesinger nel
suo A Thousand Days (I mille giorni) la sua insofferenza
per il protocollo, il suo disprezzo per i politicanti, la sua patina
di nonchalance anche nei momenti di maggior apprensione.
Del resto, vi era una forte sintonia tra i due: Macmillan am-
mirava il coraggio di Kennedy, la sua attitudine a considerare
gli avvenimenti in chiave storica, il suo mettere da parte ogni
sorta di clich, limmancabile ironia e la propensione allumo-
rismo. Ci che era comico o tragico per luno lo era anche per
laltro.
Le cene alla Casa Bianca erano loccasione per godere del-
la raffinata ospitalit della First Family. Il sottile sense of
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 19
humour del presidente era proverbiale. Una sera, festeggian-
do i vincitori del premio Nobel, ebbe a definirli: la pi stra-
ordinaria accolta di talenti e di umano sapere, che mai si sia
riunita a White House, con esclusione forse di quando
Thomas Jefferson cenava solo.
Tornato a Washington, Kennedy dichiara nel rapporto
televisivo del giorno 6: Kruscev certo che la storia dalla
sua parte, che la rivoluzione dei nuovi popoli sar alla fine
una rivoluzione comunista. Ma io sono altrettanto fer-
mamente convinto che il tempo mostrer lerrore e che nel-
la libert, nellindipendenza e nellautodeterminazione, e
non nel comunismo, il futuro delluomo.
Il 13 visita di Fanfani a Washington. Kennedy dichiara
la sua prudente simpatia per lipotesi di apertura a sinistra
in Italia. Ma lapparato burocratico americano pi lento
del presidente a metabolizzare le novit e lapertura a sini-
stra si pu dire che avviene non contro, ma senza gli Stati
Uniti. La sera del 25 luglio, dal suo ufficio di presidente,
Kennedy tiene un rapporto televisivo al popolo americano:
Noi non possiamo permettere e non permetteremo che i
comunisti ci caccino da Berlino, n in maniera graduale n
ricorrendo alla forza () Berlino sicura come lo siamo noi,
perch noi non possiamo separare la sua sicurezza dalla no-
stra () I negoziati senza la forza, o la forza senza negoziati,
fallirebbero. Insieme, essi possono servire la causa della li-
bert e della pace. In breve, noi vogliamo la pace, ma non ci
arrenderemo. Ribadisce la proposta di un programma per
la costruzione di rifugi anti fall-out. E questo scatena una
crisi di panico che investe lintero Paese. Si apre una corsa
sfrenata alle costruzioni private e il presidente interviene
con una decisione a favore delliniziativa pubblica.
Aglinizi di agosto Kennedy invia a Diem una lettera con
la quale si dichiara pienamente daccordo sul progetto di as-
sistenza elaborato da Eugene Staley (capo di una missione
economica) e dai sudvietnamiti. Promette di finanziare il
potenziamento dellesercito da 170 mila a 200 mila uomini,
ma solo in presenza di un piano valido a contrastare lazione
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
sovversiva dei Viet Cong. Chiede riforme urgenti, condi-
zione indispensabile per gli aiuti. Ma Diem, del tutto insen-
sibile, rimane convinto che la repressione di ogni dissenso
giovi alla salvaguardia del suo futuro politico meglio della
democratizzazione.
Nello stesso mese, nel messaggio inviato al Congresso in-
teramericano di Punta del Este in Uruguay, il presidente
espone ufficialmente i contenuti dellAlleanza per il progres-
so: aiuti finanziari e assistenza tecnica allinterno di una ri-
forma delle strutture politiche e sociali. presente anche
Guevara che illustra la rivoluzione in corso a Cuba e attacca
gli Stati Uniti per la vicenda della Baia dei Porci. Dillon, in
rappresentanza del governo, replica con efficacia alle accuse
del Che e regge il confronto con il famoso guerrigliero.
Viene predisposta una dichiarazione ai popoli dAmerica
basata sui principi di esemplare democrazia e di libert po-
litica. Messa ai voti approvata a larga maggioranza. La
Carta di Punta del Este assume la rilevanza di uno stimolo
vigoroso a una svolta democratica.
A Berlino la tensione aumenta. Soltanto nel mese di giu-
gno, 30 mila persone sono fuggite dal settore orientale verso
la libert. Il 13 agosto, nelle prime ore dellalba, reparti di
polizia e dellesercito della Ddr, occupano la maggior parte
dei passaggi verso Berlino Ovest. Creano posti di blocco,
interrompono le strade, stendono reticolati di filo spinato.
Il 17 ha inizio la costruzione di un muro in cemento.
Kennedy spedisce Johnson nella citt come osservatore,
mentre un contingente di 1.500 uomini in assetto di guerra,
proveniente dalla Germania Occidentale percorre lauto-
strada che conduce allex capitale attraverso il territorio del-
la Ddr. Il contingente passa senza molestie. Sono stato io
personalmente confesser nel maggio successivo il premier
sovietico a Salinger in visita a Mosca a ordinare la costru-
zione del muro. Uno Stato uno Stato, e deve poter con-
trollare i suoi confini.
Il giorno 30 lUnione Sovietica annuncia ufficialmente
lintenzione di riprendere i test nucleari nellatmosfera. L1
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 191
settembre gli americani giungono alla conclusione che la
prima esplosione avvenuta. Il 3, Kennedy e Macmillan
propongono a Kruscev un accordo per mettere al bando gli
esperimenti che producono fall-out. Ma arriva la notizia del-
la seconda esplosione sovietica, poi di una terza, e cos via
(dall1 settembre al 4 novembre saranno almeno trenta i test
sovietici di vasta portata, quasi tutti nellatmosfera). Il 5
Kennedy ordina la ripresa degli esperimenti sotterranei.
Mentre tutto ci accade, da parte americana pronto un
piano per il disarmo generale da presentare alle Nazioni
Unite.
Il 15 con uno scambio di lettere fra Kennedy e Diem il
governo americano simpegna a sostenere il Vietnam del Sud
nei confronti della sovversione comunista da tempo in atto
nel Paese. Questo sforzo deve per essere accompagnato da
una serie di riforme incisive, elencate da Kennedy, per legare
il governo di Saigon al popolo, senza lappoggio del quale il
maggior impegno militare risulterebbe nullo. Il presidente,
non desiderando attribuire al Vietnam la stessa valenza di
Berlino, preferisce non parlare del problema in televisione.
Il 18 Dag Hammarskjld, segretario generale dellOnu,
muore in un incidente aereo. Conferenza a Belgrado dei
non allineati. Dalla riunione dei ventiquattro Paesi non
scaturisce la creazione di un polo omogeneo neutralista,
perch molto forti sono i contrasti interni. Nuova visita di
Sukarno a Washington. Kennedy si sforza dimpedire che
la Repubblica dIndonesia scivoli nella sfera dinfluenza di
Mosca.
Il 20 Meredith, scortato dalle guardie federali, si presenta
per liscrizione alluniversit di Oxford. Laccesso al campus
gli impedito dagli studenti e da Ross Barnett, governatore
del Mississippi. Il 22 la Icc (Interstate Commerce Commis-
sion) emana disposizioni per porre fine in Usa alla segrega-
zione nelle stazioni terminali delle autolinee. Quando talu-
ne citt si appellano alle leggi del posto, Bob fa intervenire
i tribunali. La lotta ha inizio negli scali degli aeroporti e nel-
le stazioni ferroviarie. Nonostante le reiterate pressioni su-
192 Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
bite, Kennedy non simpegna per lemanazione di una legge
che abolisca la discriminazione razziale in tema di affitti e
vendita di abitazioni. King disapprova: il presidente riu-
scito a minare la fiducia riposta nella sua buona volont in
misura tale che non pu essere compensata da tutta una serie
di piccole concessioni, dichiara. Il presidente convinto
che non sia ancora il momento dintrodurre una legislazione
sui diritti civili. I tempi non sono maturi.
Il 24 parla allOnu sulla proposta di disarmo: Insieme
salveremo il nostro pianeta o insieme periremo nelle sue
fiamme. Salvarlo possiamo e dobbiamo e allora merite-
remo la gratitudine eterna dellumanit e, come costruttori
di pace, leterna benedizione di Dio. Il discorso, vibrante e
molto applaudito al di l delle crisi e delle polemiche con-
tingenti, fa dimenticare la Baia dei Porci e consacra Kennedy
leader del partito della speranza del genere umano. Grazie
anche alla efficace azione di Stevenson portavoce degli Usa
allOnu, lassemblea respinge il progetto sovietico di una
troika alla guida delle Nazioni Unite e nomina Maha U
Thant nuovo segretario generale con gli stessi poteri. La Ci-
na Comunista non viene ammessa, mentre viene associata
la Mongolia Esterna. Lassemblea getta le basi per nuovi ne-
goziati sul disarmo.
Il 28, dopo il fallimento del terzo tentativo di Meredith
di essere ammesso a Ole Miss, il generale Taylor organizza,
su incarico di Bob, i necessari movimenti di truppa. Dalla
mezzanotte di sabato 29 il presidente dispone che la guardia
nazionale del Mississippi venga federalizzata e in pari tempo
invia truppe dellesercito a Memphis. Al tramonto di dome-
nica 30, pi di 2 mila persone sono raccolte attorno al cam-
pus e attaccano le guardie che resistono. In serata, il presi-
dente parla alla televisione. Nel corso della notte interven-
gono i soldati convogliati sul posto da elicotteri. Gli scontri,
durissimi, si protraggono fino allalba. Vi sono centinaia di
feriti e due morti. Il mattino di luned 1 ottobre Meredith
si presenta alla segreteria del lyceum e viene regolarmente
immatricolato.
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 193
Kennedy invia Rostow e il generale Taylor in missione a
Saigon per avere unidea pi dettagliata della situazione.
Frattanto Konrad Adenauer giunge in visita a Washington.
Kennedy dice di lui: una figura pi grande di quella di
De Gaulle, perch gli obiettivi che si pone trascendono il
suo Paese. Il 17, raggiunto lobiettivo minimo dinterrom-
pere il flusso di continue fughe verso Berlino Ovest, Kruscev
dichiara in un discorso al XXII Congresso del Pcus (Partito
comunista dellUnione Sovietica) che: noi non insisteremo
per la firma di un trattato di pace (con la Ddr) prima del 31
dicembre 1961. Sul finire di ottobre, tank sovietici e ame-
ricani si fronteggiano minacciosamente al Check Point
Charlie di Berlino Ovest. Il 30 giunge notizia della pi
potente esplosione nucleare della storia. A opera dei sovie-
tici viene fatta detonare, nei cieli della Nuova Zemblia, la
bomba Tsar di cinquantasette megatoni. Kennedy annuncia
di avere disposto una serie di esplosioni nucleari nellatmo-
sfera, perch il momento politico lo richiede.
In novembre visita ufficiale di Nehru negli Usa. Il giorno
5 arriva a New York, poi a Rhode Island. Nel corso deglin-
contri il Pandit ha un atteggiamento assente e stranamente
passivo. Non mostra alcun interesse a quanto gli va dicendo
il presidente. Il discorso sul Vietnam lo lascia del tutto in-
differente. Kennedy ricava di questuomo unimpressione
penosa. Ricordando tempo dopo quellincontro dir: un
vero disastro, la peggiore visita di un capo di Stato che abbia
mai ricevuto. Si affievolisce in lui la speranza che lIndia
possa divenire, in un futuro non lontano, una forza positiva
nel mondo.
Il 21, Goodwin, il generale Edward Lansdale e Bob, ol-
tre al presidente, presenziano a una delicata riunione. Si trat-
ta di mettere a punto loperazione Mongoose (mangusta) fi-
nalizzata alleliminazione fisica di Castro con lausilio di ele-
menti mafiosi reclutati dalla Cia. Bob ne nominato re-
sponsabile. Sul finire del mese, la minaccia di un ritorno al
potere a Santo Domingo della famiglia Trujillo induce il
presidente, a sostegno della locale fragile democrazia, a man-
194 Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
dare otto navi con 1.800 marines al limite delle acque terri-
toriali dominicane pronte a intervenire a richiesta di Bala-
guer. Lazione efficace. Sotto la spinta dellavversione po-
polare, la famiglia Trujillo abbandona definitivamente il
Paese. Tutta lAmerica latina ammira il leader americano con
lunica eccezione di Cuba.
Le incertezze e gli equivoci della Baia dei Porci sono un
ricordo lontano. La magia che emanava da Kennedy non
era legata soltanto alla sua ricchezza, alla sua giovinezza e
alla sua bellezza, sia pure accompagnata dalla intelligenza e
dalla volont. Era qualcosa di pi. Era la speranza che po-
tesse redimere la politica americana tagliando i molteplici
legami che costringevano la vita della nazione a restare an-
corata alla parte pi reazionaria della sua tradizione: cos
lo ricorder Schlesinger con nostalgia.
A fine novembre Aleksei Adjubei, genero di Kruscev,
autorizzato a intervistare il presidente alla Casa Bianca. Il
direttore dellIzvestija non rinuncia alla propaganda e
lintervistato spazientito lo accusa di essere in pari tempo
giornalista e uomo politico (cio di osservare i problemi sol-
tanto attraverso la lente deformante dellideologia). Il 15 di-
cembre, nel corso del suo primo viaggio presidenziale in
America latina, Kennedy sosta a Puerto Rico per discutere
con i collaboratori della situazione a Santo Domingo, poi
prosegue per Caracas e Bogot incontrando Rmulo Betan-
court e Alberto Lleras Camargo.
Nello stesso dicembre ordina linizio di preparativi mili-
tari per il Vietnam del Sud. A questa decisione giunge dopo
unattenta lettura delle relazioni di Taylor e di Rostow che
ritengono ancora possibile battere la guerriglia a condizione
di appoggiare senza riserve Diem anche con reparti militari
operativi. Si convince che nella contingenza della situazione
politica una ritirata americana in Asia avrebbe alterato
lequilibrio mondiale.
Il 17 lesercito indiano occupa con la forza Goa caccian-
done i portoghesi che oppongono resistenza (morti e feriti
da ambo le parti). Sarcasmo a proposito di Nehru, il non
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 19
violento a oltranza, per questo gesto inatteso che contrasta
con una lunga predicazione. Vi chi insinua che a Harrow
e a Cambridge, oltre alle qualit, glinglesi gli abbiano in-
stillato anche lipocrisia. In dicembre le prime elezioni de-
mocratiche a Santo Domingo, del tutto sconosciute in pas-
sato, danno la vittoria a Juan Bosch. Il 21, alle Bermude, in-
contro con Macmillan sul problema degli esperimenti nu-
cleari. Kennedy chiede di poter utilizzare Christmas, isoletta
inglese nel mezzo del Pacifico, per leventuale ripresa dei test
nellatmosfera. Si festeggia un Natale di tristezza nel pieno
della ripresa della corsa agli armamenti.
+,ea Lo show down con lUrss per i missili a Cuba
L11 gennaio, il messaggio sullo stato dellUnione una di-
chiarazione dintenti del presidente che ha lobiettivo di mi-
gliorare la situazione interna in tema di occupazione, salute e
diritti civili. Il 21, seconda riunione dellOsa a Punta del Este.
Dean Rusk, segretario di Stato, rappresenta gli Usa. Lorga-
nizzazione approva numerose dichiarazioni che puntano al-
lisolamento di Cuba nel continente latino-americano: alcune
sono votate quasi allunanimit. una vittoria della politica
estera di Kennedy.
Il giorno 31, conferenza stampa con il saluto di benve-
nuto ad Adjubei e alla moglie Rada Krusceva. Il 6 febbraio,
il presidente decreta lembargo sulle importazioni da Cuba
privando ulteriormente Castro di entrate valutarie. In quei
giorni, Bob in Indonesia per convincere Sukarno a trat-
tare con lOlanda in merito al problema della Nuova Guinea
Occidentale. Il 20, lastronauta americano John Glenn te-
nente colonnello dei marines compie tre rivoluzioni at-
torno alla Terra e rientra nel mar dei Caraibi.
Il 27, Kennedy informa Macmillan che intende parlare
al Paese sulla necessit della ripresa degli esperimenti ato-
mici nellatmosfera. Questi risponde che la decisione ame-
ricana avrebbe infranto le speranze di milioni di persone
in tutto il mondo. Il discorso del presidente del 2 marzo.
19 Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
Kennedy descrive le precauzioni che saranno adottate per
ridurre il fall-out e dichiara: Sono costretto con sommo
rammarico a correre questi rischi per evitare il pericolo cui
verrebbero esposti centinaia di milioni di uomini da un re-
lativo declino della nostra potenza nucleare. Ribadisce lin-
tenzione di presentare una proposta subito respinta da
Kruscev per interdire del tutto gli aborriti test.
Nei primi giorni del mese, discorso del Charter Day
(ricorrenza della fondazione) alluniversit di Berkeley in
California. Nessuno che esamini il mondo moderno di-
chiara Kennedy con enfasi pu dubitare che le grandi cor-
renti della storia lo stanno allontanando dallordinamento
monolitico per portarlo verso la concezione pluralistica ( )
lo stanno allontanando dal comunismo per indirizzarlo ver-
so lindipendenza nazionale e la libert. Come ai tempi di
Roosevelt, il presidente cattolico sta ponendo lAmerica dal-
la parte del movimento per lindipendenza nazionale e la
democrazia popolare. Ovunque i giovani guardano sempre
pi a lui come a una guida. Cercando di guadagnare tutti
allidea della diversit e non delluniformit, Kennedy illu-
stra la sua personale visione dello sviluppo storico moderno:
la politica dellavvenire condurr non alla conquista del
mondo da parte di un unico credo dogmatico, ma alla libe-
razione delle diverse energie delle libere nazioni e degli uo-
mini liberi.
Il 12, primo anniversario del progetto dellAlleanza per
il progresso, Kennedy parla nuovamente ai diplomatici su-
damericani riuniti alla Casa Bianca. La Carta di Punta del
Este aveva lanciato una parola dordine di progresso che
non poteva pi essere ignorata () Gli Stati Uniti inoltre
avevano destinato un miliardo di dollari (oggi pi di 6.961
milioni di euro), come si era convenuto, allAlleanza durante
il suo primo anno () Gli uomini pi ricchi e pi in vista
delle nazioni povere continua il presidente devono gui-
dare la lotta per quelle riforme di base che sole sono in grado
di preservare la struttura delle loro societ. Quelli che si op-
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 197
pongono a una rivoluzione pacifica, non potranno evitare
la rivoluzione violenta.
Sul finire di marzo, Jacqueline compie un viaggio in India
accompagnata dalla sorella Lee Radziwill. Nehru cortese
e accattivante. La First Lady visita poi il Pakistan e ritorna
in patria. Il viaggio un successo e serve a cancellare le in-
comprensioni per la vicenda di Goa. L1 aprile glindustriali
dellacciaio annunciano al presidente la decisione di aumen-
tare il prezzo dei prodotti, contravvenendo agli accordi fa-
ticosamente raggiunti tra governo, sindacati e imprenditori.
La reazione di Kennedy durissima: ordina la sospensione
delle commesse alle ditte che hanno deciso laumento, e in-
via in molte di esse agenti della Fbi (Federal Bureau of In-
vestigation) a controllarne la contabilit. L11, in un discor-
so ufficiale, attacca con asprezza glindustriali riottosi. Nel
giro di pochi giorni tutte le compagnie ritirano gli aumenti.
Anche i texani del petrolio, informati della sua intenzione
di abolire i vantaggi fiscali di cui godono, si schierano contro
il presidente. Mentre in corso questa prova di forza, il 18
a Ginevra, il piano americano per il disarmo generale e
completo in un mondo pacifico presentato allapposito
comitato, formato dai rappresentanti di una ventina di na-
zioni.
Nel Vietnam del Sud limpegno degli Usa ormai esclu-
sivamente di natura militare. Le misure chieste a Diem per
migliorare le condizioni sociali dei contadini si concretiz-
zano soltanto nel programma dei villaggi strategici. Nessuna
riforma, ma la creazione di centri fortificati in cui far ripa-
rare la popolazione, durante la notte, al riparo dalle temute
incursioni dei Viet Cong. Sul terreno concreto, linvio di
consiglieri, ottimamente addestrati e bene armati, inizia a
produrre effetti positivi. A Saigon si respira unaria nuova:
il morale pi alto.
Allalba del 25, a Christmas, Kennedy d il via a un nuo-
vo ciclo di esperimenti nucleari nellatmosfera. L8 maggio
con un discorso ai sindacalisti dellAfl-Cio (American
Federationof Labor) a proposito dello scontro con glindu -
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
striali dellacciaio dichiara: con tutto il rispetto per lau-
tonomia delle contrattazioni e la libera iniziativa deglim-
prenditori, soltanto il presidente responsabile dellequili-
brio politico ed economico del Paese, e a questa responsa-
bilit non vi saranno rinunce. Gli americani scoprono, con
piacevole sorpresa, di avere un governo bene organizzato,
in grado di operare tempestivamente con la stessa efficienza
di una moderna azienda privata.
Nel corso del mese il presidente d istruzioni affinch le
visite in Vietnam, specie da parte di alti ufficiali, siano au-
torizzate solo in caso di stretta necessit. La proposta di
McNamara di abbandonare il Paese nellipotesi che la pre-
senza reiterata diventi un passivo per gli Usa lo trova con-
senziente. Il 28, giornata nera per la borsa: lintero mercato
finanziario americano in grave agitazione. In giugno nuo-
vo viaggio del presidente nellAmerica latina con tappa a
Citt del Messico. Accolto con entusiasmo dalla popolazio-
ne percorre in macchina la capitale, affiancato da Jackie,
sotto una pioggia di coriandoli. In luglio decide dinstallare
sistemi di registrazione su nastro alla Casa Bianca.
Dietro suo incarico un agente colloca dispositivi nella
Cabinet Room, nello Studio ovale e nella biblioteca. Un
dittafono collegato a uno degli apparecchi dello studio con-
sente di registrare anche i colloqui telefonici. La novit
dovuta al desiderio di documentare la complessit dei pro-
blemi che il presidente deve giornalmente affrontare: ci
per testimoniare, senza ombra di dubbio, il meccanismo che
sta dietro alle decisioni. Il 2 luglio Ral Castro ricevuto al
Cremlino. Prima del suo arrivo, o subito dopo, i governi
dellAvana e di Mosca decidono dinstallare segretamente a
Cuba missili nucleari sovietici.
Il giorno 3 lAlgeria ottiene lindipendenza e il presidente
Ahmed Ben Bella ricevuto a Washington. Manifesta gran-
de ammirazione per Kennedy e ne ricorda la lotta contro i
trust e i segregazionisti. Nel viaggio di ritorno fa tappa a Cu-
ba ricevuto dal Lider maximo e rilascia un comunicato
a sorpresa in cui, unitamente a Castro, chiede labbandono
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 199
di Guantnamo da parte degli Usa. Kennedy perplesso ma,
nellinverno, a motivo della sopravvenuta carestia, non esita
a far intervenire lorganizzazione Food for Peace che salva
dalla fame due algerini su tre.
Il 4 allIndependence Hall di Filadelfia il presidente
parla di una societ atlantica da costruirsi dopo la realizza-
zione in Europa di una pi solida unione. Nello stesso mese
subisce una grave sconfitta. Il Senato boccia, con cinquan-
tadue voti contrari contro quarantotto, la proposta di legge
finalizzata a garantire agli anziani la copertura sanitaria
nellambito della previdenza sociale. Il 2 agosto Stevenson
annuncia al Consiglio di sicurezza dellOnu la decisione del
presidente di cessare la vendita di armi al Sudafrica consta-
tando il perdurare del regime di apartheid.
Il 5 muore per avvelenamento da barbiturici Marilyn
Monroe, la celebre attrice di Hollywood. La versione uffi-
ciale parla di suicidio. Kennedy aveva avuto una relazione
con la donna, conosciuta a quanto si dice sin dal 57,
grazie allamicizia con Sinatra e ai buoni uffici dellattore Pe-
ter Lawford, marito di Pat, sorella del presidente. Pare che
Marilyn, dopo la decisione di Jack dinterrompere il rap-
porto ormai chiacchierato e pericoloso, sia stata anche
lamante di Bob.
Il giorno 7, lOnu decide con il voto favorevole degli Usa,
astenute Gran Bretagna e Francia, di cessare immediatamen-
te la vendita di armi, munizioni di ogni tipo e veicoli militari
al Sudafrica. In quei giorni il Congresso approva un emen-
damento costituzionale che considera non pregiudiziale al-
lesercizio del diritto di voto il pagamento della tassa eletto-
rale. Per soffoca sul nascere la proposta, ben pi importan-
te, di esentare dalla prova sul grado distruzione tutti coloro
che hanno superato il sesto anno della scuola elementare.
Dalla qual cosa il presidente trae il convincimento dellim-
possibilit dintrodurre una nuova legislazione in materia di
diritti civili. Lei li incontri (i membri del Congresso), li
prenda a male parole e dia loro una strigliata gli aveva sug-
gerito il giorno 11 lex presidente Truman e nel 64 vince-
2 Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
r. Il Congresso il vero ostacolo alle innovazioni, perch
risultano battute anche la proposta di legge sulla scuola se-
condaria, quella sullallargamento dei sussidi per la disoccu-
pazione e laltra sulla riqualificazione urbana e sulledilizia
popolare pubblica. Persino laumento del salario minimo a
un dollaro e venticinque centesimi non viene approvato. A
fine anno, il 56 per cento delle iniziative legislative del pre-
sidente risulteranno ferme: mai uscite dalle varie commis-
sioni della Camera e del Senato, bloccate da esponenti con-
servatori.
Il 2 settembre lUrss annuncia lintenzione di fornire a
Cuba materiale bellico e istruttori militari per difendersi
da uneventuale invasione. In risposta, Kennedy dichiara, il
giorno 4, che gli Stati Uniti sono decisi a impedire al regi-
me di Castro qualsiasi azione contro i Paesi dellemisfero oc-
cidentale e il giorno 7 chiede al Congresso lautorizzazione
a richiamare in servizio 150 mila riservisti.
In ottobre il Consiglio economico e sociale interameri-
cano propone una revisione dellAlleanza. Si punta a farne
uno strumento locale grazie allimpegno di uomini di pre-
stigio nella speranza di darle una veste multilaterale e una
base politica continentale. Nello stesso mese Kennedy firma
la legge per lespansione commerciale: mediante gli accordi
autorizzati da questa legge, possiamo associarci alle nazioni
della Comunit atlantica, dice. un provvedimento che in-
troduce riduzioni nelle tariffe doganali e rappresenta un pri-
mo passo verso unarmonizzazione degli scambi internazio-
nali, specie nei riguardi dellEuropa del Mec (a ricordo di
questa iniziativa, a partire dal 64 e fino al 67, i provvedi-
menti riguardanti il commercio internazionale, siglati a Gi-
nevra, andranno sotto il nome di Kennedy Round).
Per quanto riguarda Israele, sinviano missili terra-aria
Hawk in modo da potenziarne le capacit difensive. A ma-
lincuore Kennedy consente che in Sud Vietnam, nelle zone
controllate dai Viet Cong, vengano distrutti i raccolti: Bi-
sogna dare un contentino ai militari che richiedono un au-
mento della forza, ma come reagire allaccusa di distruzione
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 21
di risorse alimentari?, si domanda sconfortato. Nei riguardi
della stampa il presidente non del tutto tollerante. Odia il
sensazionalismo di molti reporter e a volte sindigna ritenen-
dosi ingiustamente criticato.
Il 14 ottobre le foto scattate da un ricognitore U-2 rive-
lano la presenza a Cuba di una rampa di lancio, di una serie
di costruzioni per armi balistiche e di un missile nella zona
di San Cristbal. Kennedy, informato, incarica Bundy di or-
ganizzare voli di ricognizione a bassa quota. Si riunisce pi
volte lExecutive Committee (Comitato esecutivo) del
Consiglio nazionale di sicurezza. La stampa in seguito lo
chiamer ExCom. Si organizza unesercitazione navale an-
fibia in Florida. La zona, opportunamente rinforzata, giun-
ge a disporre di circa 40 mila marines. Altri 5 mila sono gi
presenti a Guantnamo. L82a e la 10a divisione aviotraspor-
tata sono rese combat ready. In Florida lesercito ha concen-
trato pi di 100 mila uomini. Oltre a ci vengono richiamati
15 mila riservisti. Si fa strada lidea del blocco navale per im-
pedire ulteriori arrivi di armi e per ottenere lo smantella-
mento delle installazioni gi in opera.
Il 16, la legge nota come Kennedy Act elimina la distin-
zione tra i profitti rimpatriati e quelli reinvestiti fuori del
territorio nazionale. Il provvedimento causa una riduzione
del 15 per cento degli utili delle societ petrolifere operanti
allestero. Non solo, Kennedy manifesta lintenzione di abo-
lire altri privilegi di cui godono i petrolieri: come quello re-
lativo allesenzione fiscale parziale dei loro profitti, a titolo
di compenso, per un ipotetico esaurimento delle riserve pe-
trolifere. Glimpegni e le preoccupazioni sono molteplici.
Be, questo mese ce lo siamo guadagnato lo stipendio!,
scherza il presidente, dalla veranda del secondo piano della
Casa Bianca, prima di accingersi, sabato 20, a una riunione
con i suoi pi stretti collaboratori. E, continuando nelle fa-
cezie: Spero ti renda conto che nel rifugio della Casa Bian-
ca non c abbastanza posto per tutti, dir pi tardi a
Sorensen, ironizzando sulla prova di forza che sta maturan-
do con lUrss. Nello stesso giorno la Cina inizia lo sconfi-
22 Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
namento ai danni dellIndia in territorio himalayano.
Nehru, dimentico dei pregi del non allineamento, chiede
disperatamente soccorso allAmerica. Galbraith appoggiato
da Kennedy concorda misure di protezione antiaerea e sim-
pegna, in caso di aggravamento della situazione, a fornire
allIndia laiuto americano.
Nel tardo pomeriggio di luned 22, alle ore diciannove,
Kennedy denuncia al mondo la minaccia sovietica dagli
schermi televisivi con un discorso alla nazione: Questa ur-
gente trasformazione di Cuba in unimportante base strate-
gica, con la presenza di razzi di lunga gittata e chiaramente
offensivi, costituisce una minaccia esplicita alla pace e alla
sicurezza di tutte le Americhe dichiara Il prezzo della
libert sempre alto, ma gli americani lhanno sempre pa-
gato. C una soluzione che non accetteremo mai, ed quel-
la della resa e della sottomissione.
Il 23 pomeriggio, a New York, Stevenson prende la pa-
rola al Consiglio di sicurezza dellOnu: dalla fine della Se-
conda guerra mondiale asserisce nellassoluto silenzio
dellassemblea non vera mai stata una minaccia cos deci-
siva alla pace, n una sfida cos grave alle nazioni firmatarie
della Carta Le speranze dellumanit sono racchiuse in
questaula () ricordiamolo non come il giorno in cui il
mondo giunse sullorlo della guerra nucleare, ma come il
giorno in cui gli uomini decisero che nulla potesse fermarli
nella ricerca della pace.
Almeno venticinque navi mercantili sovietiche sono di-
rette a Cuba e non cambiano rotta nemmeno dopo il discor-
so del presidente. Novanta navi della flotta americana da
guerra, appoggiate da centinaia di aerei e da otto portaerei,
stanno confluendo nella zona stabilita per intercettare e per-
quisire le navi sovietiche. In Florida si sta raccogliendo la
pi massiccia Task Force, dalla fine della Seconda guerra
mondiale. Interviene U Thant proponendo la sospensione
deglinvii di armi, della quarantena e linizio di trattative.
Ma Kennedy lascia cadere la proposta che non tiene conto
dei missili gi a Cuba. Venerd 26, nellisola, i lavori alle basi
. C J.F. K
di lancio continuano e, nei porti americani, ci si prepara al-
linvasione.
Norman Cousins, direttore della Saturday Review,
propone a Kennedy di richiedere al papa un appello per la
pace. Giovanni XXIII non si fa pregare: Scongiuriamo tut-
ti i governanti () facciano tutto ci che in loro potere per
salvare la pace. La situazione diventa complicata fino allar-
rivo di una lettera di Kruscev, datata 26, in cui si offre la
cessazione dellassistenza militare a Cuba in cambio di
un impegno americano a non invadere lisola e a impedire
che altri lo facciano. Euforia da parte americana subito
smorzata dallarrivo di una seconda lettera che propone il
baratto tra i missili di Cuba e quelli americani sul confine
turco-sovietico. Su proposta di Bob il presidente decide
dignorare la seconda e di rispondere alla prima in maniera
positiva. La missiva parte e nella mattinata di domenica 28,
alle ore nove, incomincia ad arrivare la risposta di Kruscev.
Il leader sovietico simpegna a sospendere i lavori a Cuba,
a ritirare le armi che vi si trovano e ad avviare negoziati al-
lOnu anche in vista di una ripresa delle trattative di pi va-
sta portata sulla non proliferazione nucleare e sul disarmo
generale. Contemporaneamente invia al presidente ameri-
cano una comunicazione riservata esprimendo soddisfazio-
ne per la decisione di rimuovere i missili Jupiter dalla Tur-
chia entro qualche mese e promettendo di mantenere segre-
ta lintesa. Era accaduto che il presidente, nel momento di
maggior apprensione, aveva fatto pervenire a Kruscev, tra-
mite Anatoly Dobrynin (Affari Esteri sovietici) opportu-
namente imbeccato da Bob la promessa americana di ri-
tirare gli Jupiter. Soltanto in un secondo tempo per, e a crisi
cubana risolta. Questo per ragioni di opportunit nei con-
fronti dellalleato turco, e solo nellipotesi di una conclusio-
ne soddisfacente della crisi.
Pi tardi, Kennedy si apre alle confidenze: Questa pro-
prio la sera per andare a teatro, come Lincoln, dice profon-
damente sollevato. Luomo che pose fine alla schiavit negli
Usa un punto di riferimento costante per il presidente che
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
ama citarne la frase: Ci sono poche cose interamente buone
o interamente cattive. Quasi tutto, e specialmente la poli-
tica di governo, un composto inscindibile dentrambe, sic-
ch sono messe in gioco continuamente le nostre migliori
facolt di giudizio, per decidere quale delle due prevalga.
Il mese di ottobre del 62 fu non soltanto il momento mi-
gliore di Kennedy alla Casa Bianca, ma anche lesempio di
come un uomo politico riusc a impedire una catastrofe
mondiale che lo stesso protagonista pensava sarebbe stata
definita come il fallimento umano finale. Alcune settima-
ne dopo scrive Sorensen il presidente avrebbe donato a
ciascuno di noi un piccolo calendario dargento dellottobre
1962, montato in legno di noce, con i tredici giorni dal 16
al 28 ottobre profondamente incisi nel legno come lo furo-
no sempre nella nostra memoria. Nel volume Ritratti del
coraggio, a proposito di Charles Fox, importante statista in-
glese Whig di fine Settecento, Kennedy ha scritto: Pu vi-
vere a lungo, pu fare molto. Ma questo il massimo. Non
potr mai compiere una cosa pi grande di quella che oggi
ha compiuto.
Il 2 novembre il presidente riferisce alla nazione sullo
smantellamento delle basi missilistiche sovietiche a Cuba e
per loccasione, come sappiamo da Robert Dallek autore di
JFK. Una vita incompiuta, assume dieci milligrammi didro-
cortisone pi del solito e dieci granuli di sale per darsi un
po di tono prima della trasmissione. La salute del presidente
delicata e richiede una continua somministrazione di far-
maci: dalle amfetamine per i dolori alla schiena, agli anti-
spastici per la colite e il riacutizzarsi dellinfezione alle vie
urinarie, allidrocortisone e al testosterone per il morbo di
Addison, la cui esistenza era stata peraltro smentita da
Kennedy prima della campagna per la nomination. Ciono-
nostante la sua energia e la sua vitalit sono sotto gli occhi
di tutti e questo va a riconoscimento della sua non comune
forza di volont.
In vista delle elezioni di met mandato, Kennedy cura la
pubblicazione di To Turn the Tide (Cambiare il destino),
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 2
una raccolta di comunicati e discorsi che documentano gli
obiettivi del suo primo anno di legislazione. Con lelezioni,
il Congresso si rinnova e, contrariamente alla tradizione, il
governo regge bene. I democratici guadagnano quattro seggi
al Senato e ne perdono solo due alla Camera. Nixon, battuto
nella corsa al governatorato della California, dichiara di ri-
tirarsi dalla politica con grande divertimento della Casa
Bianca. Allatto pratico insorgono problemi con Cuba e
Kruscev acconsente solo il 20 a ritirare entro un mese gli ae-
rei Il-28 e gli Stati Uniti a cessare la quarantena. Lo stesso
giorno Kennedy annuncia la decisione di firmare un decreto
legge contro la discriminazione razziale nelledilizia popo-
lare pubblica sovvenzionata con fondi federali.
Il 25 Adjubei intervista di nuovo il presidente a Hyannis
Port. I due non simpatizzano. Non vi alcun accenno di ca-
lore umano e di umorismo, ma soltanto fredda cortesia.
Lintervista pubblicata il giorno 28 nelledizione moscovita
dellIzvestija. Il 18 dicembre, Usa e Gran Bretagna fir-
mano gli accordi di Nassau, accantonando le divergenze e
rafforzando lalleanza. Nel vertice di tre giorni alle Bahamas
il presidente concede a Macmillan i missili nucleari Polaris
nellambito di una Multilateral Force (Mlf ) dipendente
dalla Nato. E questo per compensare labbandono del pro-
getto Skybolt (Freccia del cielo): il programma missilistico
che era stata a lungo e con forza sollecitato dal Regno Unito.
Il giorno 19 Kennedy riceve a Nassau una lettera di Kruscev
in cui il premier sovietico si dice disposto a unintesa per la
messa al bando degli esperimenti nucleari.
Il 21, James Donovan (avvocato di New York) e Castro
firmano un accordo per il rilascio in cambio di viveri e me-
dicinali dei prigionieri cubani catturati dopo il fallito sbar-
co alla Baia dei Porci. Il 29 a Miami, reduci dalle carceri del-
lisola, i superstiti della brigata consegnano al presidente la
bandiera che venti mesi prima era stata dispiegata sulla
spiaggia di Playa Giron: Vi posso assicurare dichiara
Kennedy che questa bandiera sar restituita a questa bri-
gata in unAvana libera.
2 Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
Vengano a Berlino!
Il 14 gennaio, rendiconto annuale sullo stato dellUnione. In
politica interna il presidente chiede che il diritto pi prezioso
e potente al mondo, il diritto di voto non venga negato a nes-
sun cittadino a causa della razza o del colore della pelle. Ap-
prezza gli sforzi fatti in Europa in favore della Mlf e critica il
sorprendente disimpegno assunto in proposito da Francia e
Gran Bretagna. Lo stesso giorno, il generale De Gaulle, nel
corso di una conferenza stampa anche in risposta a quanto
deciso a Nassau pone il veto allentrata della Gran Bretagna
nel Mec affermando, in merito allopzione nucleare, che: La
Francia provveder da sola alla propria difesa nazionale. Ini-
zia lazione gollista di disturbo nei confronti della politica
estera degli Stati Uniti.
Nel discorso del giorno 14, Kennedy, a proposito del
Vietnam, sulla base dei confortanti pareri di persone in cui
ripone la massima fiducia, ha dichiarato: Nel Vietnam del
Sud la spada dellaggressione stata spuntata. Il 21 for-
malmente confermata la fine della secessione della provincia
congolese del Katanga. Il 24, il presidente annuncia al Con-
gresso lintenzione di colpire con provvedimenti fiscali tutte
le societ che si sono arricchite grazie a benefici assurdi. Nel
frattempo, poich Castro contrario alle ispezioni Onu,
Kennedy e Kruscev stabiliscono, di comune accordo, di af-
fidare i controlli alla ricognizione aerea. Su Cuba volano gli
U-2 e Kruscev ordina che non vengano abbattuti.
Nel febbraio Kennedy riceve a Washington il presidente
del Venezuela Betancourt. In marzo di nuovo nellAmerica
latina. Il 18 in Costarica, alla conferenza dei capi di Stato
di San Jos. Il 20 parla allUniversit di Costarica. Sempre
in marzo, nel corso di un banchetto al ministero del Lavoro,
il presidente chiede in tono polemico: Non capisco perch
mai le spese concernenti laumento dei minimi salariali,
listruzione primaria, laddestramento dei lavoratori, la ma-
no dopera non specializzata, e tutti i problemi cos urgenti
degli anni Sessanta, siano sempre considerati uno sperpero
. C J.F. K
nel bilancio, mentre agli stanziamenti per la Difesa si guarda
sempre come a una voce intoccabile.
Appresa la notizia della visita di Adjubei in Vaticano (7
marzo), Kennedy, a un pranzo ufficiale, ironizza su questa
nuova impresa sovietica, temeraria e provocatoria, tesa a
mutare lo status quo. Poi, di propria iniziativa, gli Usa sman-
tellano le basi degli Jupiter in Turchia e in Italia. Con glinizi
della primavera Kennedy introduce misure atte a impedire
ai profughi cubani azioni ostili contro lisola. In aprile, a una
conferenza stampa, rispondendo a una domanda sullincre-
mento demografico mondiale si dice disposto a fare di pi,
affinch siano diffuse maggiori informazioni sul problema
del controllo delle nascite in modo che tutti, nel mondo,
possano agire secondo il personale apprezzamento.
Il 12 aprile a Birmingham, nellAlabama, nel fronteggiare
una manifestazione contro la discriminazione razziale in-
detta da King, il capo della polizia Eugene Bull Connor
opera con brutalit. Il 2 maggio altri scontri e arresti di stu-
denti. Sabato 4, i giornali americani pubblicano la foto di
un cane poliziotto che si scaglia contro una donna di colore
e limmagine fa il giro del mondo suscitando raccapriccio e
sdegno. Il presidente interviene. Con la mediazione di King,
che si trova in carcere, riesce a far stipulare un accordo loca-
le. I Freedom Riders organizzano un trasferimento in
pullman da Washington a New Orleans. Liniziativa mo-
tivo di gravi incidenti, soprattutto in Alabama.
In Sud Vietnam, il giorno 7, la polizia spara sui buddisti
che manifestano in corteo per non aver potuto esporre le
bandiere nellanniversario della nascita del Budda. I bonzi
per protesta iniziano i loro terribili roghi suicidi. In maggio
il presidente, in un incontro con il senatore Mike Mansfield,
si dichiara daccordo per un ritiro totale dal Vietnam, ma di
non poterlo fare prima della rielezione. Un ritiro nel 63 o
nel 64 avrebbe diminuito le sue chance. Per la verit Ken-
nedy considerava i 16 mila consiglieri impegnati in Sud
Vietnam un onere gi sin troppo gravoso.
2 Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
Nella notte sull11 altri scontri a Birmingham. I razzisti,
appoggiati dal Kkk (Ku Klux Klan) locale, non intendono
accettare laccordo e il governatore George Wallace non
disposto a iniziative in favore dei neri. Questo scatena la pi
grave rivolta dallinizio del XX secolo. La sera di domenica
12, in un discorso televisivo dallo Studio ovale, Kennedy
dichiara che laccordo di Birmingham equo e giusto e che
riconosceva il diritto fondamentale di tutti i cittadini di
godere di pari trattamento e opportunit. Annuncia linvio
di reparti antisommossa e lintenzione di federalizzare la
guardia nazionale dellAlabama allo scopo di mantenere lor-
dine anche con la forza, se necessario. Abbiamo detto al
mondo e a noi stessi che il nostro un Paese libero; voleva-
mo forse dire esclama con dispetto che libero per tutti,
fuorch per i neri?. Il giorno 18, nel Tennessee, parla alluni-
versit Vanderbilt in favore dei diritti civili.
Il 21 un giudice decreta lammissione di due studenti di
colore alluniversit di Tuscaloosa in Alabama. Wallace si
oppone. Il 22, nel corso di una conferenza stampa, Kennedy
annuncia di essere pronto a ritirare qualsiasi numero di sol-
dati, in qualsiasi momento il governo del Vietnam del Sud
lo suggerisca. Il giorno dopo avremo i nostri ragazzi in viag-
gio verso casa, dichiara. Inizia a pianificare il ritiro dei con-
siglieri militari. Ma un piano non un impegno preciso.
Kennet ODonnel ricorda una conversazione avvenuta in
maggio tra il presidente e Mansfield, durante la quale
Kennedy disse che adesso era daccordo con il senatore sulla
necessit di un completo ritiro dal Vietnam: Ma non posso
farlo fino al 65 dopo che sar rieletto.
Il 24, Bob, nel suo appartamento di New York, riceve
un gruppo di neri, tra cui il cantante Harry Belafonte. Lin-
contro sgradevole e il ministro della Giustizia per tre ore
aspramente contestato da alcuni attivisti esasperati, tra cui
Jerome Smith, un Freedom Riders che nel Sud stato pic-
chiato a sangue. Laccaduto rafforza in lui la convinzione
dellurgenza di una soluzione del problema razziale.
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 29
Sempre in maggio, in contrasto con la posizione del
Congresso, Kennedy si dice pronto a fornire aiuto, come ri-
chiesto, alle acciaierie Bokaro di propriet dellIndia. Nehru,
dopo essersi reso conto delle non poche difficolt che il pre-
sidente deve superare in America, ritira il progetto. La svolta
sta a indicare il netto miglioramento dei rapporti tra le due
grandi nazioni e la stima che il giovane presidente america-
no riuscito a guadagnarsi da parte dellanziano e disincan-
tato uomo politico indiano.
La sera del 3 giugno si spegne a Roma dopo unagonia
lunga e dolorosa Giovanni XXIII, lartefice del Concilio
ecumenico Vaticano II. Grande emozione a Washington. Da
tempo Kennedy avrebbe voluto conoscerlo e lincontro era
previsto alla fine del mese. Accanto allapprezzamento per
le indiscusse qualit personali delluomo si avverte nellen-
tourage della Casa Bianca, sul terreno squisitamente politi-
co, una mal dissimulata sensazione di sollievo, come per uno
scampato pericolo. Le inattese e rivoluzionarie aperture
di Roncalli allUnione Sovietica avevano suscitato non poco
imbarazzo.
Il 10, nella capitale, discorso di Kennedy sulla pace mon-
diale allAmerican University: Dobbiamo riesaminare il
nostro comportamento, come individui e come nazione,
perch il nostro atteggiamento essenziale quanto il loro
sostiene, riferendosi ai comunisti. Troppi americani pen-
sano che la pace impossibile e che quindi la guerra ine-
vitabile aggiunge, ma nessun governo o sistema sociale
cos cattivo da far considerare i suoi cittadini privi di ogni
virt. Dobbiamo lavorare Per costruire un mondo in cui
i deboli siano sicuri e i forti siano giusti () non per una
strategia di annientamento, ma per una strategia di pace.
Il giorno 11 Wallace sbarra personalmente la strada agli
studenti di colore e ne impedisce lingresso in universit.
Kennedy federalizza una quota delle guardie dellAlabama
e i reparti, in assetto antisommossa, giungono sul posto. Fi-
nalmente il governatore si allontana e i due studenti otten-
gono la sofferta immatricolazione. La sera dello stesso gior-
21 Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
no, alla televisione, il presidente ritorna sui diritti civili: So-
no vicini grandi mutamenti dice ed nostro compito e
nostro dovere far s che avvengano in modo pacifico e co-
struttivo per tutti () La settimana prossima chieder al
Congresso degli Stati Uniti di agire, dimpegnarsi, come in
questo secolo non ha ancora completamente fatto, per il ri-
spetto del principio secondo il quale la razza non ha alcuna
rilevanza nella vita e nella legge dellAmerica () tempo
che questa nazione mantenga la promessa. Il 19 presenta al
Congresso un progetto di legge, da molti lungamente atteso,
che contiene numerosi e articolati provvedimenti in favore
dellemancipazione dei neri. Realizzare questo programma
afferma un dovere non soltanto per ragioni di efficienza
economica, di diplomazia internazionale e di tranquillit
interna: ma, soprattutto, perch giusto.
Nel corso dellestate incomincia a delinearsi lopposizione
dei razzisti al progetto. Alcuni ritengono che questa inizia-
tiva potrebbe far perdere a Kennedy le presidenziali del 64.
Altri valutano in 4 o 5 milioni lemorragia di voti da parte
dellelettorato bianco. I sondaggi dicono che il consenso del-
la nazione alla politica del governo si ridotto dal 60 al 47
per cento. Specialmente nel Sud, lodio per Kennedy si fa
intenso. Il giorno 20, a Ginevra, viene siglato laccordo per
linstallazione della linea rossa che consente comunicazio-
ni di emergenza tra Casa Bianca e Cremlino. Sar operante
nel corso dellestate. Il 22 il presidente riunisce nella Cabi-
net Room i leader dei movimenti per i diritti civili. Intende
fissare con loro la tattica da adottare nelle discussioni al
Congresso. Si parla anche di una grande manifestazione da
tenersi a Washington in agosto.
Inizia il programmato viaggio in Europa. Kennedy parte
per la Germania il 23. Il giorno 25 parla a Francoforte nella
Paulskirche: Gli Stati uniti rischieranno le loro citt per di-
fendere le vostre perch abbiamo bisogno della vostra libert
per proteggere la nostra. A Berlino il 26 oggetto di unac-
coglienza trionfale. Dopo la visita al muro, tiene un discor-
so nella Rudolf Wilde Platz: Ci sono alcuni che dicono che
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 211
il comunismo rappresenta il futuro. Vengano a Berlino! ( )
E ci sono persino coloro che dicono che vero che il comu-
nismo un pessimo sistema sociale, ma che permette di
compiere progressi economici. Lass sie nach Berlin kommen!
(Lasciate che vengano a Berlino!) () Tutti gli uomini libe-
ri, dovunque vivano, sono cittadini di Berlino, e perci, co-
me uomo libero, sono fiero di dire: Ich bin ein Berliner (Io
sono un berlinese).
Nel pomeriggio parla alla Freie Universitt: La natura
stessa della moderna societ tecnologica esige liniziativa
delluomo e la diversit di menti libere. Cos, la storia me-
desima scorre contro il dogma marxista e non verso di esso.
La sera parte per lIrlanda, terra dorigine della famiglia. En-
tr nella cabina dellaereo con unespressione di orgoglio e
di compiacimento () Mentre si sedeva accanto a me, stan-
co ma felice, disse: Non avremo un altro giorno come que-
sto in tutta la nostra vita scrive Sorensen. Il presidente
a Dublino, poi a Cork. Il 28, di fronte al Parlamento irlan-
dese, Kennedy ricorda i versi del Back to Methuselah: Voi
vedete le cose e dite Perch? Ma io sogno cose che non sono
mai state e dico Perch no?. In seguito in Inghilterra, a Birch
Grove, colloquio con Macmillan che si dice contrario alla
Mlf.
LItalia lultima tappa del viaggio. A Roma, Kennedy
incontra Paolo VI, intronizzato il giorno 30 davanti a una
folla di 300 mila persone. II presidente arriva il giorno dopo
e trova poca gente a riceverlo. Nel corso della visita al nuovo
pontefice chiede, significativamente, di poter scendere nelle
grotte vaticane per rendere omaggio alla tomba di Roncalli.
La sera dell1 luglio, al ricevimento presso il Quirinale, il
presidente ha loccasione di conoscere Pietro Nenni e Pal-
miro Togliatti, leader dei pi consistenti partiti della sinistra
italiana.
Maggior successo di pubblico ottiene il giorno 2 a Na-
poli, ultima tappa. A ricordo del viaggio a Roma porta in
America un bronzetto greco datato attorno al 500 a. C. raf-
figurante Eracle con la pelle di leone acquisto a lui partico-
212 Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
larmente caro e una testa di giovane satiro dellepoca im-
periale romana che intende donare a Jacqueline. Il viaggio
in Europa raggiunge lobiettivo di rafforzare i legami del
vecchio continente con gli Usa indebolendo la propensione,
soprattutto tedesca, a ricercare un accordo con la Francia
di De Gaulle a scapito dellAmerica.
Il viaggio lasci il ricordo indelebile di unAmerica gio-
vane, vibrante, decisa e insieme mossa da spinte ideali, ha
scritto Schlensinger. E ancora: Una nazione attenta, aperta
ai fatti imprevisti, alle cose diverse dai suoi miti o dalla sua
tradizione. Un Paese interrogativo, non perentorio, di fron-
te ai messaggi difficili e contraddittori del mondo. Annota
in quel periodo Furio Colombo, corrispondente da New
York per il Mondo e per LEspresso: Il gruppo in-
tellettuale che collabora direttamente o indirettamente col
presidente il pi largo, il pi articolato ed esteso che mai
abbia partecipato al governo del Paese, esprimendo bene le
due caratteristiche degli Stati Uniti nellultimo decennio:
un livello intellettuale in crescita e una spiccata tendenza
alle soluzioni tecniche piuttosto che a elaborazioni morali,
dottrinali, ideologiche.
Questo per non vale per il presidente, che non rifugge
mai dal sottolineare laspetto etico e militante del suo modo
di pensare. Ecco alcune dichiarazioni da lui rilasciate in di-
verse occasioni: La storia del passato mostra chiaramente
che la libert, non la coercizione, rappresenta londa del fu-
turo / Il nostro compito testimoniare al mondo intero
che le insoddisfatte aspirazioni umane al progresso econo-
mico e alla giustizia sociale possono essere realizzate nel mo-
do migliore da uomini liberi che operino in un quadro
distituti democratici / Per secoli la tradizione americana
ha provato che la libert alleata della sicurezza, e che sulla
libert si costruisce la prosperit / Noi non siamo per la
guerra, ma per la pace; non per una crociata, ma per una
conveniente cooperazione; non per la diffusione dellimpe-
rialismo, ma per lincoraggiamento dellentusiasmo dei Pae-
si neo-indipendenti.
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 213
A met dellanno un sondaggio dopinione chiedendo al-
la popolazione di colore chi avesse fatto di pi per i neri eb-
be la risposta seguente: Naacp (National Association for the
Advancement of Colored People), King e il presidente
Kennedy. Il giorno 15 a Mosca iniziano le trattative fra la
delegazione anglo-americana e quella sovietica per la messa
al bando degli esperimenti nucleari. Sempre a Mosca in
corso dal 5 al 20 la conferenza ideologica Cina-Urss. Da
questa emerge che i sovietici non condividono lidea dei di-
rigenti cinesi di creare una civilt mille volte superiore sui
cadaveri di centinaia di milioni di uomini. Harriman guida
glincontri in maniera esemplare e laccordo viene siglato il
25.
Ieri un raggio di luce ha squarciato il buio, dichiara
Kennedy la sera del 26 parlando alla nazione. Si firmata
unintesa per vietare tutte le prove nucleari nellatmosfera,
nello spazio e nelle regioni sottomarine () un trattato di
portata limitata che consente la continuazione dei test sot-
terranei. Ciononostante offre a tutto il mondo un gradito
segno di speranza () Questo trattato non segna lavvento
dellet delloro. Esso non risolver tutti i conflitti, n indur-
r i comunisti a rinunciare alle loro ambizioni, n eliminer
i pericoli di guerra () ma rappresenta un passo verso la pa-
ce, un passo verso la ragione, un passo che ci allontana dalla
guerra () Secondo lantico proverbio cinese Un viaggio
di mille miglia deve cominciare con un primo passo()
che la storia registri che noi, in questa terra, in questepoca,
il primo passo labbiamo compiuto.
Il suo il maggior successo che mai presidente degli Stati
Uniti abbia raggiunto dopo la vittoria sulla Germania, gli
scrive un uomo daffari. E una signora: Come ogni altro
americano che abbia la testa a posto, provo una gran voglia
di ballare per le strade. Per la prima volta posso guardare ai
miei bambini senza avere paura () Le generazioni a venire
vi benediranno tutti. Alla fine di luglio il 38 per cento delle
proposte di legge presentate dal governo non stato appro-
vato da nessuno dei due rami del Congresso.
214 Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
Il 6 agosto Jackie d alla luce un maschio prematuro di
nome Patrick che al centro pediatrico di Boston sopravvive
soltanto per trentasei ore (terza gravidanza infelice). In quei
giorni Meredith si laurea a Ole Miss in Scienze politiche.
Per lintera durata degli studi, guardie del corpo armate lo han-
no scortato fin dentro luniversit, attendendo con pazienza
nei corridoi la fine delle lezioni, per poi riaccompagnarlo a ca-
sa in sicurezza.
Il 21, in Sud Vietnam, Diem ordina lassalto alle pagode.
Arresta centinaia di bonzi e prende possesso dei templi.
Cabot Lodge, il nuovo ambasciatore degli Usa, arriva il gior-
no dopo a Saigon. Il 24 le autorit americane concedono il
nulla osta per unazione tesa ad abbattere Diem. La condi-
zione che il nuovo governo abbia una forte connotazione
anticomunista. Il provvedimento non ratificato al vertice
perch molti sono gli assenti: il presidente, McNamara,
Rusk e John McCone della Cia. I generali vietnamiti non
riescono a liberarsi del tiranno. Non ne hanno la forza. Il ti-
more della Casa Bianca che Diem, ormai incontrollabile,
possa concludere un accordo con il Nord Vietnam neutra-
lizzando il Paese.
Il 28, a Washington, grande raduno di serena e gioiosa
protesta. Dinanzi al Lincoln Memorial, si raccolgono 250
mila persone tra bianchi e neri. Io ho ancora un sogno
confessa King nel celebre discorso Sogno che un giorno
ogni valle sar innalzata, ogni collina e ogni montagna si ab-
basser, i luoghi impervi diverranno piani e quelli tortuosi
si raddrizzeranno, la gloria del Signore verr rivelata e tutti
gli uomini la vedranno insieme. I manifestanti cantano We
shall overcome, il vecchio inno battista. La decisa opzione
in favore dei diritti civili la causa, specie nel Sud, di un for-
te calo di popolarit del presidente.
Il 3 settembre, riflettendo sul disordine che persiste nel
Vietnam, Kennedy dichiara: Non penso che si possa vin-
cere la guerra senza lappoggio del popolo. Da ci lauspicio
di un cambiamento della politica e di un rinnovamento del
gruppo dirigente locale. Il giorno 17 prende la parola alla
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 21
Conferenza per lespansione delle esportazioni. Il 20, par-
lando alle Nazioni Unite, dichiara: il popolo americano
crede nellautodecisione per tutti i popoli. Noi crediamo che
le popolazioni della Germania e di Berlino debbano essere
libere di riunificare la loro capitale e il loro Paese. Noi cre-
diamo che la popolazione di Cuba debba essere libera di as-
sicurarsi i frutti di quella rivoluzione che stata cos perfi-
damente tradita dallinterno e sfruttata dallesterno. Propo-
ne, fra laltro, che Stati Uniti e Unione Sovietica uniscano
gli sforzi per unimpresa che li porti insieme sulla Luna. Il
24 il Senato ratifica il Trattato di Mosca con una maggio-
ranza schiacciante. La Francia e la Cina non lo sottoscrivono
e pertanto la messa al bando degli esperimenti nellatmosfera
non impedisce la proliferazione nucleare.
Il giorno 25 i militari rovesciano il regime di Juan Bosch
nella Repubblica dominicana. La strada verso la democrazia
lunga. Kennedy inizia un viaggio elettorale negli Stati
dellOvest per recuperare terreno visto latteggiamento del
Sud. A Great Falls, nel Montana, dice che la gara col comu-
nismo sar la nota dominante della nostra vita. Mostriamo
al mondo quale delle due societ , in altre parole, la pi fe-
lice. Il 30 parla allassemblea della Banca mondiale e del
Fondo monetario: Siamo decisi afferma e io credo nel
vostro come nel nostro interesse, a conservare il saldo rap-
porto delloro con il dollaro nel prezzo attuale di 35 dollari
loncia, e vi assicuro che lo faremo.
Rievoca gli accordi sottoscritti aglinizi di luglio del 44
a Bretton Woods nel New Hampshire che tanto successo
ebbero nel favorire lequilibrio del mercato finanziario mon-
diale. Nel frattempo la sua vista si molto indebolita e chie-
de a Sorensen di usare caratteri pi grandi nello scrivere i
testi dei suoi discorsi. Anche ludito peggiorato, specie
quello dellorecchio sinistro. Il 2 ottobre altro colpo di Stato
militare: questa volta nellHonduras con la caduta di Ra-
mn Morales Villeda. Noi siamo contrari ai colpi di Stato
dichiara Kennedy perch noi tutti ci siamo impegnati a
perseguire, nellAlleanza per il progresso, forme di governo
Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
e di avanzamento democratiche, ma anche perch le ditta-
ture sono vivai da cui alla fine germoglia il comunismo.
Nei primi giorni del mese, Kennedy autorizza la vendita
allUrss delleccedenze di grano americane. Il giorno 19 parla
alluniversit del Maine: Pur mantenendoci pronti alla
guerra, non lasciamo inesausta alcuna possibilit di pace.
Che sia sempre ben chiaro che siamo disposti a parlare, se i
colloqui possono essere utili, e pronti a combattere, se com-
battere dobbiamo. Decidiamo di essere i padroni e non le
vittime della storia () Laquila americana del sigillo presi-
denziale serra nei suoi artigli sia il ramo dolivo simbolo di
pace che le frecce simbolo di potenza militare. Sullantico
soffitto del mio ufficio rappresentata con il capo rivolto
verso le frecce, ma sul nuovo tappeto essa guarda il ramo
dolivo.
Il 22 parla allAccademia nazionale delle scienze. Il 24
Stevenson a Dallas per la giornata delle Nazioni Unite.
Lungo le strade vengono affissi piccoli stampati con una se-
quela di capi dimputazione nei confronti di Kennedy: Ri-
cercato per tradimento strilla con enfasi il titolo del poster
sotto unimmagine del presidente ritratto di fronte e di pro-
filo. Dopo il discorso, Stevenson ingiuriato, percosso, spu-
tacchiato.
Parlando nel Massachusetts, allAmherst College, in tema
di rapporti tra arte e societ, Kennedy dichiara: larte
non una forma di propaganda; una forma di verit In
una societ libera larte non unarma e non appartiene alla
sfera delle polemiche ideologiche. Gli artisti non sono in-
gegneri dellanima. Altrove forse diverso. Ma in una societ
democratica, il primo dovere dello scrittore, del composito-
re, dellartista di rimanere fedele a se stesso e di lasciare che
le fiche cadano dove cadono. Cos, il modo migliore per un
artista di servire il suo Paese di servire la propria visione
della verit. Kennedy concepiva larte non come un diver-
sivo nella vita della nazione, o come evasione dei singoli dal-
la monotonia della quotidianit, ma come qualcosa di assai
prossimo al punto focale dei suoi interessi. Il bello era un bi-
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 217
sogno pubblico; il brutto un lutto nazionale. La tutela delle
arti faceva parte, a suo giudizio, delle responsabilit presi-
denziali ed egli non perdeva occasione per dimostrarlo.
La mia speranza va a un grande futuro per lAmerica, un
futuro in cui la forza militare del Paese sia pari alla nostra
coscienza morale, la sua ricchezza alla nostra saggezza, la sua
potenza alla nostra fermezza () La mia speranza va a
unAmerica che susciti rispetto in tutto il mondo non solo
per la sua forza, ma anche per la sua civilt, e a un mondo
che garantisca non soltanto la democrazia e la libert, ma
anche il riconoscimento dei meriti dellindividuo. Nel frat-
tempo Tito giunto ospite alla Casa Bianca.
Il 29 il progetto di legge per i diritti civili, rielaborato dal
presidente, presentato al Judiciary Committee (Comitato
giuridico della Camera). Alla fine del mese Jim Bishop, au-
tore di The Day Lincoln Was Shot (Il giorno in cui Lincoln
fu ucciso) ricevuto alla Casa Bianca. Parla a lungo con il
presidente: Sembrava malinconicamente affascinato, ebbe
poi a dire. Il 31 riferendosi a Goldwater, avversario politico,
Kennedy dichiara che per le elezioni presidenziali del 64 la
lotta sar durissima, perch il Paese spaccato in due.
L1 novembre Putsch militare in Sud Vietnam. Il giorno
successivo, i fratelli Diem e Nhu muoiono assassinati e il go-
verno assunto dai generali golpisti. Schlesinger dichiara
che n lambasciata Usa, n la Cia hanno avuto voce in ca-
pitolo. Questa la versione ufficiale, ma la realt diversa.
Il presidente depresso. Si rammarica di non aver mai pre-
stato lattenzione dovuta al problema. Si rende conto che il
Vietnam, in politica estera, rappresenta un fallimento. Al-
latto della sua nomina vi erano nel Paese 2 mila soldati ame-
ricani, ora ve ne sono 16 mila.
Il giorno 4 Kennedy registra nello Studio ovale una di-
chiarazione a futura memoria. Il colpo di Stato avvenuto
al culmine di tre mesi di discussioni che hanno diviso il go-
verno sia a Washington che a Saigon. Elenca i favorevoli e i
contrari allazione militare e non nasconde le proprie colpe.
Il telegramma dinizio agosto, che suggeriva lazione, ne
21 Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
una prova. Il dispaccio non avrebbe mai dovuto essere in-
viato prima di una riunione apposita e, comunque, non
avrebbe mai dovuto essere approvato.
Dallek, autore della nota biografia apparsa nel 2003, ri-
tiene che il presidente non avrebbe mandato decine di mi-
gliaia di connazionali a combattere in un Paese cos inospi-
tale come il Vietnam e che probabilmente avrebbe ridotto
limpegno americano durante il secondo mandato. Kennedy
si era espresso con scetticismo circa le prospettive di soprav-
vivenza del nuovo governo vietnamita. Lazione incerta dei
militari al potere, come gi lamara esperienza fatta in occa-
sione della Baia dei Porci, lavevano ulteriormente allonta-
nato dallidea di un diretto coinvolgimento. A tale propo-
sito aveva, per, detto: Io penso che noi dobbiamo resta-
re.
Se Kennedy non fosse stato ucciso e se la guerra del Viet-
nam fosse stata vinta, a chi gli chiedeva che cosa lAmerica
avesse guadagnato dal conflitto, avrebbe potuto rispondere
come fece William Pitt nel 1805 dopo la prova di forza con
la Francia di Napoleone: Abbiamo guadagnato tutto ci
che avremmo perduto se non avessimo combattuto questa
guerra. Il giorno 12 si tiene la prima riunione per organiz-
zare la nuova campagna elettorale presidenziale. Manca stra-
namente il vicepresidente Johnson.
Il Cesia (Consiglio economico e sociale interamericano)
riunito a San Paolo del Brasile fonda il Ciap (Comitato in-
teramericano dellAlleanza per il progresso) realizzando una
sorta di latinizzazione dellAlleanza e dandole un nuovo im-
pulso. Per favorire il processo di riscoperta della nazione,
cui aveva contribuito con Profiles in Courage, Kennedy isti-
tuisce la Medal of Freedom Awards (Medaglia premio per
la libert) allo scopo di onorare coloro il cui talento rende
pi grande la stima della dignit con la quale si pu abbellire
la vita e della pienezza con cui si pu viverla. Il giorno 16
a Cape Canaveral, in Florida, per laggiornamento sui lavori
dellimpresa lunare. Con la solita curiosit vuole ispezionare
di persona il gigantesco razzo vettore Saturn-1.
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 219
Il 18 a Tampa e a Miami. Qui si rivolge ai governanti
cubani e fa capire che se Cuba cessasse la sua opera di sov-
versione allinterno del continente americano, ogni accordo
sarebbe possibile. Dobbiamo arginare lespansione sovietica
in due modi, con il blocco economico da una parte e con
uno sforzo straordinario verso il progresso dallaltra. Riba-
disce la sua fiducia nellAlianza para el Progreso sostenendo
che il pericolo pi grande nei nostri dubbi e nei nostri ti-
mori. Il 20 il progetto per i diritti civili supera lesame del
Judiciary Committee, ma il Rules Committee (Comitato
dei regolamenti) rappresenta il vero problema perch di-
retto da un segregazionista della Virginia, intenzionato a
bloccarlo per impedirne liter verso la Camera (sar appro-
vato nel gennaio del 64 dopo la morte di Kennedy).
Un sondaggio Gallup misura il crollo dal 76 al 59 per
cento della popolarit del presidente, che pensava comun-
que di riuscire a ottenere facilmente la rielezione, soprattut-
to se come avversario avesse avuto il repubblicano conser-
vatore Goldwater. Il secondo mandato, nei suoi piani, avreb-
be dovuto essere un periodo di grande azione legislativa. Si
prefiggeva di eliminare le norme discriminatorie, di velato
sapore razzista, che fissavano vincoli allimmigrazione negli
Usa. Avrebbe presentato al Congresso, poco prima di essere
assassinato, un disegno di legge a tale proposito (Lopuscolo
da lui scritto nel 58: A Nation of Immigrants conoscer nel
64, ampliato e risistemato, una nuova edizione introdotta
da Bob. Sar inoltre data alle stampe in quel periodo una
raccolta di provvedimenti legislativi, in materia di economia
e diritto del lavoro, dal titolo The Burden and the Glory - Il
peso della gloria).
Kennedy sperava, in politica estera, di poter mantenere
la distensione e, in particolare, di poter essere ospite gradito
nellUnione Sovietica. Il mattino, accompagnato dalla mo-
glie, era partito in volo per il suo viaggio nel Texas. Le tappe
previste erano SantAntonio, Houston, Dallas e Austin. Pri-
ma della partenza aveva preannunciato a Forrestal la richie-
sta allinizio del 64 di uno studio approfondito di ogni
22 Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
possibile opzione per il Vietnam, compreso il modo in cui
andarcene di l.
Nel corso delle prime due tappe le accoglienze sono buo-
ne. La sera di gioved 21 Kennedy a Fort Worth. La mat-
tina di venerd 22, prima di fare colazione, legge il Dallas
Morning News che reca a tutta pagina un articolo a paga-
mento, zeppo di critiche e di accuse nei suoi confronti. Lim-
magine del presidente, stando al quotidiano, quella di un
filocomunista e di un traditore. Parla alla Camera di com-
mercio della citt: enumera, tra le altre cose, laumento no-
tevolissimo delle spese militari degli ultimi tre anni, in cui
spicca laccrescimento del 600 per cento delle speciali forze
antiguerriglia che sono ora impegnate nel Vietnam del Sud.
Spero che coloro che vogliono unAmerica pi forte e lo
scrivono sui cartelli vi aggiungano anche queste cifre di-
chiara Senza gli Stati Uniti lalleanza della Seato
(Southeast Asia Treaty Organization) e della Cento
(Central Treaty Organization) si sfascerebbero in ventiquat-
trore ( ) la Nato non sussisterebbe, e gradualmente lEu-
ropa scivolerebbe nel neutralismo e nellindifferenza. Senza
gli sforzi degli Stati Uniti nel quadro dellAlleanza per il pro-
gresso, gi da tempo il comunismo sarebbe avanzato nel Sud
America.
Poi il breve viaggio in aereo verso Dallas, larrivo allae-
roporto di Love Field, le strette di mano ai cittadini in atte-
sa, il percorso in automobile per le vie della citt che, prima
fredda, ora lo applaude in maniera sempre pi convinta. Nei
pressi dellangolo tra Elm Street e Houston Street un bam-
bino sul marciapiede agita la mano. Il presidente sorride e
ricambia il saluto. Poi la discesa, dopo il Texas School Book
Depository e i colpi fatali. Erano le 12.30 ora locale.
Diramato alla stampa mezzora prima, il discorso, che
non sarebbe mai stato pronunciato, chiudeva con queste pa-
role: La nostra forza non sar mai usata per unambizione
aggressiva, servir a mantenere la pace. Non sar mai uno
strumento di provocazione. La useremo per rendere possi-
bile la soluzione pacifica di ogni contrasto () Noi siamo
iI. Cronologia della vita e delle opere di J.F. Kennedy 221
le sentinelle che vigilano sui bastioni della libert mondiale.
Chiediamo pertanto a Dio di poter essere degni della nostra
potenza e della nostra responsabilit () Ch, se il Signore
non custodisce la citt, la scolta vigiler invano.
Nel crepuscolo della sera la bara del presidente fatta
scendere con ogni cautela dallaereo giunto allaeroporto
Andrews di Washington per essere avviata al Naval Hospital
di Bethesda. Verso le quattro del mattino del 23, avvolta nel-
la bandiera stellata, esposta al cordoglio unanime nella sala
Est della Casa Bianca. Nella sua qualit di massima gerar-
chia militare, il presidente possedeva una piastrina con in-
ciso: Kennedy, John F. Comandante in capo O Cat-
tolico romano. Luned 25, il rullo dei tamburi accompagna
chi si reca a piedi nella cattedrale di St. Matthews per la fun-
zione religiosa.
Pi tardi, il corteo funebre si snoda dalla cattedrale al ci-
mitero percorrendo il Memorial Bridge sul Potomac. Uno
scalpitante cavallo nero, governato a fatica dal palafreniere,
segue laffusto a ruote su cui adagiato il feretro. La sella
vuota. Le staffe ondeggiano un poco, gravate da una coppia
di alti stivali in cuoio infilati a ritroso. Ad Arlington, appro-
do finale degli eroi di tutte le guerre, la quiete di un autunno
che muore d lestremo saluto al presidente. Riusciremo an-
cora a ridere?, si chiede sconsolata Mary McGrory delluf-
ficio del Lavoro di Washington. Certo che s! ribatte
Daniel Moynihan, vicesegretario Ma non saremo mai pi
giovani.
222 Il tempo della speranza. Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
Siciv v .nnvvvi.ziowi
.u. (Americani per lazione democratica)
.vi-cio (Federazione americana del lavoro)
cvc. (Comunit europea del carbone e dellacciaio)
cvu (Comunit europea di difesa)
cvv (Comunit economica europea)
cvw:o (Organizzazione del patto di centro)
cvsi. (Consiglio economico e sociale interamericano)
ci. (Agenzia centrale dinformazioni)
ci.v (Comitato interamericano dellAlleanza per il
Progresso)
covv (Congresso per leguaglianza razziale)
u.c (Consiglio consuntivo democratico)
uuv (Repubblica democratica tedesca)
ExCom (Comitato esecutivo del Consiglio nazionale di
sicurezza)
vni (Ufficio federale per le investigazioni)
icc (Commissione per il commercio internazionale)
xxx (Clan del cerchio)
xoxiw:vvw (Internazionale comunista)
xvc (Mercato comune europeo)
xi: (Istituto di tecnologia del Massachusetts)
xiv (Forza multilaterale)
w..cv (Associazione nazionale per lavanzamento della
gente di colore)
w.:o (Organizzazione del patto Nord Atlantico)
wnc (Ente radiofonico nazionale)
wsc (Consiglio per la sicurezza nazionale)
o.s (Organizzazione dellarmata segreta)
ocsv (Organizzazione per la cooperazione e lo svilup-
po economico)
owU (Organizzazione delle nazioni unite)
os. (Organizzazione degli Stati americani)
vcUs (Partito comunista dellUnione sovietica)
sv.:o (Organizzazione del patto del Sud-est asiatico)
Uvss (Unione delle repubbliche socialiste sovietiche)
Us. (Stati uniti dAmerica)
Us..v (Forza aerea degli Stati uniti dAmerica)
:: Siciv v .nnvvvi.ziowi
Giovanni Mattazzi
Il tempo
della speranza
Gli anni di Giovanni XXIII e John F. Kennedy
Avremmo potuto titolare il libro: Vite paral-
lele di Angelo G. Roncalli e John F. Kennedy.
Ma la cosa sarebbe stata fuorviante. Il con-
fronto, infatti, pertinente solo per gli ulti-
mi anni dei due protagonisti: gli anni del
potere. Troppo dierenti gli orizzonti am-
bientali, geograci e umani (anche se avvin-
centi) dei loro percorsi. Per un capriccio del
destino queste vite cos lontane e cos di-
verse furono chiamate a intersecarsi e a
giocare una partita decisiva nelle vicende dei
popoli.
Le biograe cronologiche, racchiuse nel te-
sto, mettono a fuoco ideali, carattere e per-
sonalit di questi facitori di pace, in un
crescendo impressionante di responsabilit,
complice il dilatarsi sbalorditivo dei ruoli.
Introducono e analizzano il tempo della
speranza.
Roncalli e Kennedy non sincontrarono mai
di persona. Con il Concilio ecumenico Va-
ticano II e la Nuova Frontiera, agendo in
parallelo, rinnovarono la Chiesa cattolica e
la Societ civile degli Stati Uniti dAmerica.
Non soltanto. Nellottobre del 1962, vani-
cando la minaccia di una catastroca guerra
atomica tra Usa e Urss, posero le premesse
per la ne della corsa agli armamenti e per il
superamento delle ideologie.
Oggi non viviamo pi nella disperante an-
goscia di uno scontro nucleare generalizza-
to. Di ci siamo debitori al pontece berga-
masco e al presidente americano, che seppe-
ro trovare, in un momento di svolta epocale,
il coraggio e la saggezza necessari.
Seppur con modalit dierenti, i due uomi-
ni contribuirono a tenere viva nel mondo la
speranza di un futuro di pace nella libert.
Giovanni Mattazzi (Romano di Lombar-
dia, 1941) proviene dal mondo delle azien-
de. Direttore amministrativo e nanziario,
ha operato a lungo in societ industriali e
commerciali, italiane e straniere. Studioso
di storia contemporanea, ha pubblicato sag-
gi e volumi monograci. Tra questi: Musso-
lini Breviario (Rusconi 1997), Gandhi. La
grande anima (Mondadori Electa 2002, tra-
dotto in spagnolo e in tedesco), Che Gueva-
ra Breviario (Rusconi 1997, ristampato
nel 2003 da Bompiani), Larte Copta in
Egitto e Larte Copta in Abissinia (in
AA.VV., La Storia dellArte, Mondadori
Electa 2006). Collabora alle pagine culturali
di quotidiani a diusione nazionale e alle
rubriche storiche di periodici locali. Vive e
lavora a Milano.
ARCIPELAGO EDIZIONI
16,00
[IVA ASSOLTA DALLEDITORE]
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Foto di Gabriella Brusa Zappellini
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cod 414 - sovracoperta 16_02_09.pdf 17-12-2009 19:48:55

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