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1 L'ARCHITETTURA DEL FERRO E LARCHEOLOGIA INDUSTRIALE

Sommario
L'ARCHITETTURA DEL FERRO E LARCHEOLOGIA INDUSTRIALE .................................................................... 1 1. . 3. ). #. ,. -. /. $. 1.. 11. CENNI STORICI ........................................................................................................................................ 3 DALLA!!ENTO DELL'INGEGNERIA AGLI S!ILU""I DEL NO!ECENTO ........................................................ # Le serre ...................................................................................................................................................... $ SCH%N&RUNN "AL' HOUSE( !IENNA. ..................................................................................................11 THE *INTER GARDEN. ...........................................................................................................................1 . LE GRANDI ES"OSI+IONI .......................................................................................................................13 LA TORRE EIFFEL ....................................................................................................................................1, GALERIE DES 'ACHINES ........................................................................................................................ . LES HALLES ............................................................................................................................................ ) IL LI&ERT0 .............................................................................................................................................. , LA DIFFUSIONE DEL LI&ERT0 .............................................................................................................. $ LE COSTRU+ION IN FERRO IN ITALIA ...................................................................................................3-

"ONTE REAL FERDINANDO SUL GARIGLIANO .............................................................................................3I1 2roge33o e 1a rea1i44a4ione ......................................................................................................................3/ La 5is3ru4ione e i1 res3auro.........................................................................................................................3$ IL "ONTE 'ARIA CRISTINA .........................................................................................................................) LA GALLERIA U'&ERTO I ...........................................................................................................................), 1 . 13. 1). 1#. 1,. LACCIAIO OGGI .................................................................................................................................# LE STRUTTURE GEODETICHE ..............................................................................................................## COSTRU+IONI IN ACCIAIO IN +ONA SIS'ICA ......................................................................................#".L. NER!I ..........................................................................................................................................#$ CALATRA!A .......................................................................................................................................,1

1-. CHE &OLLE 6 .......................................................................................................................................,# Ing.Luigi Di Francesco

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IL RESTAURO ......................................................................................................................................,Arsena1e 5i !ene4ia............................................................................................................................,$ I1 'useo Na4iona1e 5i "ie3rarsa ..........................................................................................................-

I1 'useo ....................................................................................................................................................La s3ru33ura 5e1 7useo ..............................................................................................................................-) 1. "o1o si5erurgico 5i 'ongiana .............................................................................................................-, CENNI STORICI ...........................................................................................................................................-, 'e3o5o 5i 1a8ora4ione...............................................................................................................................-"erio5o 9rancese .......................................................................................................................................-I &or:one ..................................................................................................................................................-/ Organi44a4ione 5e1 1a8oro a11'in3erno 5e11a Ferriera....................................................................................-/ La c;iusura 5e11a 9erriera ...........................................................................................................................-$

Ing.Luigi Di Francesco

3 L'architettura del ferro un tipo di produzione architettonica che si diffonde in Europa tra la fine del Settecento e la prima met dell'Ottocento. I luoghi di maggiore diffusione di questa tecnologia applicata all'architettura sono la Francia e l'Inghilterra, sebbene abbia avuto una buona diffusione anche in Italia.

1. CENNI STORICI

L'idea di realizzare travi in metallo appare in embrione gi in epoca classica; sono state, infatti, trovate tracce di travi metalliche con sezione 13 x 30 cm e lunghezza di 4,5 metri in un tempio di Agrigento (470 a.C. circa), poste a rinforzo degli architravi lapidei. Nel medioevo la Chronica Monasterii Casinensis , redatta da Leone di Ostia (circa 1046-1115) descrive alcune ipotesi di 'travi' in bronzo.

Nel Rinascimento F. Veranzio da Sebenico propugna nuovamente l'uso del bronzo per la realizzazione di ponti e preconizza l'idea della sezione a doppio T, suggerendo la realizzazione di una trave formata da due lamiere metalliche, disposte a 'coltello', tenute distanziate da setti. Sempre nel Rinascimento sono perfezionati gli altiforni che permettono di ottenere la fusione e colata del minerale ferroso entro stampi.

Nel 1770 J. B. de Rondelet impiega l'acciaio sotto forma di barre e tiranti per rinforzare le precarie strutture della chiesa di Saint Genevive a Parigi. Sempre Rondelet, nel 1802, suggerisce la sostituzione delle travi in legno dei solai con elementi in 'ferro dolce', ma non essendo ancora consuete le sezioni a doppio T avverte l'impossibilit di realizzare travi a sezione rettangolare piena in acciaio in virt dell'elevato peso e quantit di materiale necessario, per cui propone l'impiego di un sistema con elemento orizzontale in trazione e sovrastante elemento arcuato in tensione. chiesa di Sant'Anna a Nel 1772 l'inglese Dodd impiega, per la prima volta, colonne in ghisa nella Liverpool, mentre il primo e completo impiego strutturale del metallo nelle costruzioni si deve ad A. Darby III che realizza, su progetto di T. Pritchard, ilponte in ghisa ad arco di Coalbrookdale(1779).

Figura 1 ponte in ghisa ad arco di Coalbrookdale Nel 1801 T. Telford progetta, ma non realizza, un ponte sul Tamigi a Londra formato da un'unica realizzano la filanda di arcata metallica di 183 metri di luce e nello stesso anno M. Boulton e J. Watt Ing.Luigi Di Francesco

) Salford (Manchester), a sette piani, con struttura portante mista formata da murature perimetrali esterne in mattoni, pilastri interni in ghisa e travi in acciaio.

L'inglese E. Hodgkinson, nella prima met dell'Ottocento, pone in atto una serie di sperimentazioni sulla trave a doppio T in ghisa sulla base delle precedenti esperienze compiute da T. Tredgold. Le sezioni utilizzate da Hodgkinson permettevano la realizzazione di travi fino a 15 metri di luce, con sezione a T asimmetrica e doppio T snella. J. Nash, nel 1818, realizza il Padiglione Reale di Brighton, fantastico complesso di edifici in stile orientale con cupole a bulbo; costruito utilizzando la ghisa nelle strutture portanti verticali, nelle travi, nelle centine delle cupole e nelle decorazioni. Nel frattempo l'acciaio trova sempre maggiore applicazione nei ponti, in maniera particolare in quelli sospesi a funi. Il primo esempio di ponte di grande luce sospeso quello sul Tweed di 110 metri di luce progettato da S. Brown a cui faranno seguito le esperienze di I. K. Brunell, i ponti di Telford sul Menai e sul Comway, quelli di M. Sguin e il ponte sulla Sarnetall a Friburgo di 273 metri di luce, progettato da Charley nel 1834. L'idea del ponte sospeso a funi metalliche sar poi ripresa ed ampliata nell'America Settentrionale con il ponte di Brooklin (New York, 1876) progettato da Loeblin.

Figura 2 Padiglione Reale di Brighton Con queste opere inizia la crisi del Classicismo con la consapevolezza che l'architettura deve essere in sintonia con lo spirito del tempo , ora delineato dalle conseguenze delle rivoluzione industrialeche ha cambiato i sistemi di produzione, sostituendo la lavorazione a mano con quella a macchina, ha individuato nuove fonti di energia, ha reso pi economici alcuni consumi indispensabili. Molto spesso il ferro viene soprattutto utilizzato in ambito urbano solo per struttura portante e per le coperture, mentre all'esterno mascherato da un rivestimento murario in forme eclettiche. Si crea una separazione tra due figure di progettisti: L'architetto, educato all' Ecole des Beaux-Arts dove segue studi accademici e ha appreso gli stili storici, che incaricato dell'aspetto esteriore del costruito L'ingegnere, educato all' Ecole Polytecnique (1794) con criteri scientifici, che responsabile dell'ideazione dei sistemi statici.

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Luce 521 m Figura 3- Ponte sul Firth of Forth in Scozia (1881-1889). B. Bakler e J. Fowler campata centrale 105 m

Figura 4 - Ponte sul Firth of Forth, fase realizzativa.

2. DALLAVVENTO DELL'INGEGNERIA AGLI SVILUPPI DEL NOVECENTO


Tra la fine del 700 e gli inizi dell800 le nuove tecnologie rendono disponibili elementi costruttivi metallici, ma le armature metalliche sono, nella prima fase del neoclassico e neogotico, occultate da altri materiali, fin quando non si svilupper un'autentica poetica dell'architettura del ferro e vetro che costituir una chiara svolta con il passato. L'opera dei protagonisti di quella che si pu definire architettura dell'ingegneria si distanzia dai vari revival e grazie al la sua matrice tecnologica riesce a produrre forme innovative. L'architettura dell'ingegneria ebbe tre campi di applicazione: Ing.Luigi Di Francesco

la produzione di ponti in ferro la realizzazione di edifici ad armatura metallica la realizzazione di coperture in ferro e vetro.

Le tipologie edilizie che gli ingegneri sviluppano sono essenzialmente le gallerie urbane, che collegano parti differenti della citt con un percorso pedonale coperto, le serre botaniche che valsero come settore di sperimentazione, le stazioni ferroviarie, i grandi magazzini e le strutture per le grandi esposizioni.

Figura 5 Un ingresso della metropolitana a Parigi, in stile Liberty di Hector Guimard Inizialmente gli architetti si rivolgono agli ingegneri per la sola realizzazione di coperture in ferro e vetro su invasi strutturati da elementi stilistici tradizionali, ottenuti in muratura ed in stile eclettico. Diversamente lacciaio viene usato per realizzare lo scheletro delledificio che larchitetto ricopre con tamponature decorate secondo antichi stilemi. una fase in cui lattivit! dellingegnere si limita alla mera tecnica. Quando per, viceversa, la conformazione strutturale interna si manifesta all'esterno, non parliamo pi di ingegneria o di tecnica, ma dell'architettura che ha fatto proprie modalit della scienza e tecnica delle costruzioni. Lo sviluppo dell'ingegneria essenzialmente legato ai processi di industrializzazione che si avviano in Inghilterra alla fine del XVIII secolo e che si diffondono rapidamente in molte altre nazioni. Un passo importante nell'istituzione del nuovo ordine degli Ingegneri si ebbe nel 1794, con la fondazione della cole polytechnique e l'istituzione, presso la medesima universit, di un corso in Scienza delle costruzioni. Tale sviluppo reso possibile grazie sia agli studi teorici di cui un pioniere Claude-Louis Navier con le pubblicazioni ed i corsi all'Ecole Polytecnique, dove gli succeder Adhmar Jean Claude Barr De Saint-Venant, sia con le innovazioni nella metallurgia, a partire dalla produzione in larga scala della ghisa da parte di Darby aveva scoperto la ghisa e alle varie innovazione nella produzione di ferro forgiato ed acciaio.

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"a rivoluzione industriale e lemergere di esigenze diverse a #uelle del passato $necessit! di grandi opere legate alle continua evoluzione dei sistemi di trasporto ponti canali strade ferrovie ) contribuiscono a creare una profonda frattura tra i compiti dell architetto $artista% e #uelli dellingegnere $tecnico-scientifico). Infatti, le importanti innovazioni tecnologiche legate alla Rivoluzione industriale, portarono ad un notevole incremento della produzione di acciaio e ghisa, con una sensibile riduzione dei costi; questi materiali, in passato utilizzati in architettura solo per la realizzazione di elementi accessori (grappe, ancoraggi, tiranti), trovarono quindi una maggiore applicazione anche nell'edilizia, dove furono utilizzati essenzialmente per la realizzazione di ponti in ferro, di edifici con scheletro metallico e di coperture trasparenti in acciaio e vetro. Pertanto, gli impieghi pi spettacolari e importanti di questa nuova tecnologia sono ponti, serre, edifici per Esposizioni universali, capannoni industriali, stazioni ferroviarie, mercati coperti, e gallerie per il pubblico passeggio. La maggior parte degli architetti , durante tutto il XIX secolo e una gran parte del XX , si oppongano risolutamente a tutte le nuove tecniche e a tutti i materiali nuovi, sforzandosi di continuare un'architettura di derivazione rinascimentale, contribuir ad accreditare il l loro passatismo, mentre gli contribuir ad accreditare il loro passatismo, mentre gli ingegneri con loro ponti le loro stazioni, i loro padiglioni d'esposizione appariranno sempre pi come i costruttori dell'avvenire legati all'idea allora dominante del progresso ottenuto attraverso la scienza e la ragione. &el corso dell'ttocento solo lingegnere ( in grado di dare risposte alle pesanti richieste della societ in continua e velocissima evoluzione. Le richieste riguardano principalmente la realizzazione di strutture e di edifici funzionali, semplici ed economici . )n tale contesto il campo operativo dellarchitetto diviene marginale e il suo compito si riduce a #uello di decorare e rivestire le strutture progettate dagli ingegneri e la sua figura le s trutture progettate dagli ingegneri e la sua figura si allontana dai bisogni concreti della societ . "ottocento ( il secolo delle grandi costruzioni ingegneristiche. Tuttavia, inizialmente, l'applicazione di questi nuovi materiali da costruzione non porter alla formazione di uno stile completamente autonomo dai vari revival ottocenteschi, ma spesso si limiter alla realizzazione di coperture su invasi neoclassici, neogotici o neorinascimentali. Perfino le opere realizzate interamente in ferro non raggiungeranno mai una vera indipendenza dai gusti, dalle forme e dal senso dell'architettura eclettica ottocentesca. Caso emblematico quello della Torre Eiffel a Parigi, dove gli archi che si aprono dalla base fino al primo livello della torre, posto a circa 50 metri d'altezza, non sono portanti, ma sono appesi alla struttura. Questi elementi, evidentemente privi di qualsiasi funzione statica, rappresentano quindi una sorta di inutile dipendenza dalle forme classiche. Difatti l'architettura dell'ingegneria ottocentesca non si stacc mai dall'eclettismo storicistico, assurgendo al ruolo di stile architettonico a s; essa si limit a realizzare coperture su invasi Ing.Luigi Di Francesco

/ neoclassici, neogotici o neorinascimentali, manifestando appunto il contrasto, l'incoerenza tra invaso e copertura. Perfino il Palazzo di Cristallo o la Torre Eiffel, interamente realizzate in ferro, non sono indipendenti dai gusti, dalle forme e dal senso dell'architettura eclettica. Sul finire dell'Ottocento le costruzioni in acciaio trovano grande fortuna negli Stati Uniti d'America ed in particolar modo a Chicago, dove furono realizzati i primi grattacieli del mondo. Ben presto questa tecnica costruttiva si diffonder rapidamente in tutto il Paese, in particolare a New York, dove, col nuovo secolo, sorgeranno edifici alti anche pi di trecento metri.

Figura 6 Kew Gardens, London Kew Gardens, London I Royal Botanic Gardens di Kew (Giardini Botanici Reali di Kew), pi noti come Kew Gardens, sono un esteso complesso di serre e giardini ubicati tra Richmond upon Thames e Kew, a circa 10 km a sud-ovest di Londra, in Inghilterra. I Kew Gardens, i giardini della Kew House, sono rappresentati da un complesso di giardini, serre* orti botanici* piccole pagode depoca* famosi per possedere una delle pi varie collezioni floreali del mondo. ) giardini sono oggi elencati nella lista dell+& ,-' come .atrimonio dell+manit!. Situati al sud di Londra, precisamente presso Richmond upon Thames, i Kew Gardens nascono nel XVIII secolo con il piccolo giardino della /e0 1ouse creato da un nobile dellepoca* ,ir -apel di Te02esbur3. .er tradizione* larea aveva gi! conosciuto una intensa ristrutturazione sin dal 4)5 secolo per via del Palazzo Reale e successivamente del Richmond Palace di Enrico VII. La facilit del trasporto lungo il fiume Tamigi port6 infatti la nobilt! dellepoca a scegliere la zona come nuova residenza. Fu cos che ebbero inizio diversi passaggi di propriet tra i nobili della zona, sino ad arrivare appunto alla famiglia Capel e al piccolo giardino esotico costruito in onore di Dorothy Bennett, moglie di Sir Capel. Prima della seconda met del XIX secolo i giardini subirono diverse ampliamenti e sviluppi, grazie inizialmente alla Principessa Augusta di Hannover e a Giorgio III . Nel 1840 i giardini ebbero ufficialmente riconosciuto lo status di Orto botanico nazionale. Sotto la direzione di William Hooker la superficie dei giardini fu incrementata sino a 30 ha e l'annesso arboretum si estese sino ai 130 ha attuali. Nel corso del XIX secolo i Kew Gardens furono il luogo in cui per la prima volta lo sforzo di coltivare l'albero della gomma fuori dal Sud America fu coronato da successo. Ing.Luigi Di Francesco

$ Nel luglio 2003, i Kew Gardens sono stati inseriti nella lista dei Patrimoni dell'umanit dall'UNESCO.

Figura 7 -Interno della Palm House Kew Gardens al giorno d'oggi un centro di ricerca botanica di primo livello, un terreno di addestramento per giardinieri professionisti, nonch una popolare attrazione per i visitatori. La struttura dei Kew Gardens si presenta suddivisa in diverse aree: la sua entrata tra Broad Walk (uno splendido sentiero che si riversa direttamente alla Palm 1ouse%* l'ranger3* uno splendido edificio bianco, uno dei primi ad essere costruiti e disegnato da Sir William Chambers, cos chiamato per essere stato ideato per ospitare delle piante di arancio; oggi ospita unelegante cafe- Figura 8 -Palm House ristorante, e il Nash Conservatory dallo stile di un tempio greco, una delle prime serre in vetro del Kew Gardens (originariamente uno dei due Pavillion disegnati da John Nash per Buckingham Palace).

Le serre
La Palm House fu costruita dall'architetto Decimus Burton tra il 1841 e il 1849, e fu la prima grande opera architettonica che utilizzava strutture in ferro su larga scala. divenuta il simbolo dei Kew gardens. Fu creata specificamente per ospitare le collezioni di palme esotiche che nell'epoca vittoriana venivano introdotte in Europa. Al suo interno sono state ricreate condizioni simili a quelle Ing.Luigi Di Francesco

1. della foresta tropicale. Ospita numerose specie di palme e cicadi, suddivise per aree geografiche, molte delle quali minacciate di estinzione nel loro ambiente naturale.

Figura 9 Temperate house La Temperate house costituita da un blocco centrale, costruito tra il 1859 e il 1869, alle cui estremit si trovano due serre ottagonali, aggiunte tra il 1860 and 1899. L'intera struttura copre un'area di 4.880 m, circa il doppio di quella della Palm House. Ospita numerose specie delle diverse zone temperate del mondo. Tra di esse merita un cenno particolare la Jubaea chilensis, la pi grande palma indoor del mondo.

Figura 10 Veduta invernale dei Kew Gardens. Da sinistra verso destra si notano il People and Plants Museum, la torre del Victoria Gate, la Palm House e la Waterlily House

Ing.Luigi Di Francesco

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