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Meno Stato, pi impresa; meno scuola pubblica pi formazione diffusa.

Elementi di interesse: la critica al nozionismo, la valorizzazione di una cultura materiale, del fare, legata allagire sociale e produttivo; la spietata analisi che lega il sistema di formazione superiore liceale ad una societ duale, che poi interviene con la riduzione del danno nei confronti di chi, refrattario al sistema scolastico, trova rifugio nella formazione professionale. Inoltre: il lavoro fordista ad avere eroso la cultura del lavoro dellarticolo 1 della costituzione; il lavoro esecutivo, di bassa ualifica, ripetitivo, non forma, non realizza, non soddisfa; da ui la visione di una scuola che sottrae al lavoro il pi! a lungo possibile, per garantire un incontro con la "cultura#, in senso idealistico, unico luogo di educazione alla cittadinanza $o ai valori dello spirito%. &ltro punto interessante, la ricostruzione del percorso del sistema scolastico professionale nel ventennio fascista. Il sistema dellistruzione tecnico professionale $coordinato dal 'inistero dellEconomia (azionale% era separato da uello )iceale $'*I%, pur con sensibili interferenze $es. i periti agrari e i laureati di agraria dellEconomia (azionale intrecciavano le loro professionalit con i geometri gentiliani $'*I%. )accusa dei sostenitori delle professioni era che la formazione scolastica certificata col titolo di studio non preparava al lavoro $latino e lettere, inutili per chi dovr poi fare altro+% (el 1,-., con la riforma /e 0tefani $nello stesso anno della riforma degli istituti tecnici gentiliani% il titolo di studio diventa il principale criterio di identificazione delle competenze per esercitare le professioni negli uffici statali; e dal -. al -,, gli albi professionali riconoscono come prere uisito il titolo di studio. &ltra critica da destra, ma sentiamola bene: la scuola certifica che sai fare, ma uello che ti garantisce non un 1no2 ho2, ma uno status, un riconoscimento formale e ideologico. &gli inizi degli anni -3, dal 'inistero dellEconomia (azionale si levano proteste provenienti dal mondo delle professioni $critiche agli statuti professionali e ai privilegi di geometri e ragionieri degl istituti gentiliani%; ma lhanno vinta gli statalisti che vedono passare la '*I listruzione professionale secondaria e superiore $legge 44, del 1,.1%. Bertagna definisce questo processo la vittoria del paradigma deprofessionalizzante. Lattacco al valore legale dei titoli di studio esplicito. La continuit del sistema scolastico italiano la liceizzazione, iniziata dal fascismo e caratterizzata da una scuola scollata dalla cultura del lavoro. (on lo 0tato che dovrebbe controllare la preparazione per le professioni, ma gli enti territoriali e le imprese. *unto di svolta secondo 5ertagna: la modifica del 6itolo 7 della 8ostituzione, )egge costituzionale del 14 ottobre -331. 9uesta pone le regioni come soggetti della istruzione e formazione. Il nuovo articolo 11: elimina listruzione artigiana e professionale $che toccava alle regioni mentre allo 0tato toccav listruzione vera e propria, tecnica o liceale che fosse% e assegna tout court alle ;egioni istruzione e formazione professionale. )art. 11< del -331 sancisce la presenza di soggetti altri accanto allo 0tato = comuni, provincie, regioni, citt metropolitane = e poi il principio di sussidiariet $art.114% e di legislazione concorrente $tranne che per i livelli essenziali di prestazione $)E*% sanciti dallo 0tato. )a legge delega -4 marzo -33., n.>. un ripensamento di tutto il ruolo della scuola. I suoi punti chiave: centralit della persona per una responsabilit piena individuale e per una intensificazione dello sviluppo economico $sob???% 0uperamento della distinzione scuola lavoro. /istinzione tra teoria e tecnica $licei e formazione professionale% 7alorizzazione delle professioni *iani di studio personalizzati $per problemi e non per discipline% )e critiche a confindustria e alla legge 5astico dellEmilia ;omagna chiariscono il populismo conservatore del doc 5ertagna, vedi a pag -3.

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