You are on page 1of 5

La CGIL e il lavoro che cambia1

Il direttivo della Cgil ha deciso di formalizzare in quattro distinte proposte di legge la piattaforma in materia di estensione dei diritti e delle tutele dei lavoratori Sono quattro i filoni su cui la nostra proposta interviene. Il primo quello della riforma degli ammortizzatori sociali che si rende quanto mai urgente nel nostro aese! in cui per una parte grande di lavoratori non esistono n" tutele di difesa del reddito! n" percorsi formativi di riqualificazione a un altro lavoro. Il secondo interviene per ricondurre a unit# il mondo del lavoro! oggi frammentato in diverse tipologie contrattuali a cui corrispondono diversi livelli di garanzia! parla per tutti il caso dei falsi parasubordinati e le prestazioni professionali che vengono utilizzati solo a danno dei diritti dei lavoratori. Il terzo riguarda l$estensione dei diritti dei lavoratori occupati nelle imprese che hanno effettivamente fino a 1% dipendenti! considerando nel numero tutti i rapporti di lavoro in essere. & il quarto riguarda il processo del lavoro! per rendere pi' rapidi e certi i tempi del giudizio. (na parte del direttivo ha deciso di non appoggiare una delle proposte! quella tesa a meglio tutelare dal licenziamento ingiustificato i lavoratori che operano nelle imprese con meno di 1% dipendenti! considerando il prossimo referendum la giusta via da seguire

Estensione della tutela e dei diritti del lavoro


1- Sulla condizione di collaboratori e dei lavoratori soggetti a diverse tipologie contrattuali La proposta si prefigge! innanzitutto! di determinare le condizioni affinch" l$ordinamento lavoristico vigente estenda la propria efficacia anche alle situazioni in cui la prestazione di lavoro viene resa nelle modalit# di autodeterminazione della prestazione stessa! oggi caratteristica della collaborazione coordinata e continuativa. Ci) si pu) realizzare riformulando l$art. *+,- del codice civile! in senso ampliativo! piuttosto che ridefinendo in sede legislativa uno specifico tipo contrattuale di collaborazione coordinata! assistito da un suo particolare corredo di diritti e tutele. Cos. il lavoratore che rende con modalit# autodeterminate la prestazione di lavoro ovviamente destinatario della protezione dell$art. /0 Cost. e di tutte le altre norme legali e contrattuali di garanzia1 poi prevista una clausola generale di equivalenza contrattuale di trattamento economico2normativo rispetto ai lavoratori che prestano l$opera con modalit# eterodirette. In sintesi! il senso politico complessivo della proposta dare a tutti i lavoratori! che prestano personalmente e continuativamente lavoro alle dipendenze! uguali diritti. Con riguardo! poi! alla tematica dei contratti a termine! al fine di prevenire comportamenti strumentali od elusivi! si dovr# riformare la recente legge! dalla Cgil notoriamente osteggiata! che liberalizza il rapporto a tempo determinato. Il progetto di legge propone in merito di ovviare a questa situazione! reintroducendo! in primo luogo! causali legali e contrattuali collettive per la legittima apposizione di un termine al contratto di lavoro e! soprattutto! prevedendo due diritti in favore del lavoratore a termine! la cui presenza ed azione combinata serviranno! razionalmente! a scongiurare la ricordata prassi deteriore di sottodimensionamento dell$organico. Il primo diritto quello ad esser preferiti in caso di nuove assunzioni a termine entro un anno. Il secondo quello di essere assunti a tempo indeterminato qualora il lavoratore abbia prestato lavoro con contratti a termine! anche non consecutivi! per almeno diciotto mesi nell$ultimo quinquennio. 3llo stesso fine antielusivo si propone di introdurre una norma che contrasti il ricorso improprio e strumentale alla forma contrattuale della 4associazione in partecipazione5. In sostanza qualora l$apporto dell$associato si concreti nella prestazione di una attivit# lavorativa! il contratto di associazione in partecipazione si ritiene nullo ed in sua vece si considera stipulato tra le parti un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. 2- Per una efficace tutela contro il licenziamento ingiustificato nelle imprese minori La proposta si prefigge l$estensione delle tutele contro i licenziamenti ingiustificati. Il punto di partenza ! notoriamente! la massima determinazione della Cgil nel difendere l$integrit# dell$art. 16 della legge /++78+1 la proposta! dunque! si rivolge all$area vasta dei rapporti di lavoro che attualmente non rientrano nell$ambito di applicazione del suddetto art. 16 9compresi i rapporti di lavoro di cui al titolo 12 della presente proposta:. Inoltre va considerato che la proposta di cui qui si tratta! come ripetutamente annunciato dalla Cgil! sar# presentata
1

Per i documenti di riferimento cfr. il manifesto del 2 marzo 2003

contestualmente alla proposta di legge per la riforma e l$estensione degli ammortizzatori sociali1 e dunque occorre valutare a pieno le sinergie che ne derivano! a partire dal fatto che anche le imprese estranee all$area di applicazione dell$art. 16 dovranno poter ricorrere! in caso di difficolt# economiche che causino sospensione o contrazione della attivit# produttiva! all$intero sistema degli ammortizzatori sociali cos. come da noi proposto. ;ale a dire che anche l$impresa minore in situazione di crisi produttiva o di mercato potr# ricorrere! secondo le modalit# definite nella specifica proposta di legge! agli istituti in cui si articola il sistema degli ammortizzatori 9contratti di solidariet#! cassa integrazione! ecc.: in funzione preventiva rispetto ai licenziamenti. L$eventuale ulteriore protrarsi della situazione di crisi produttiva o di mercato costituir#! anche nelle imprese minori! giustificato motivo oggettivo per il ricorso ad eventuali licenziamenti. Cos. sdrammatizzato il problema dei licenziamenti per motivo economico2produttivo! in questa sede l$attenzione si incentra sulle situazioni in cui il datore di lavoro adotti un provvedimento di licenziamento individuale per motivi che definiamo genericamente 4di ordine disciplinare5. Cos. meglio definito il campo della proposta! la stessa si riassume come segue. 3ccertato nel processo che il licenziamento che origina la controversia non motivato da giusta causa o giustificato motivo oggettivo! il giudice emette sentenza di 4reintegra5! quale che sia il numero dei dipendenti dell$impresa 9con l$esclusione dei rapporti di lavoro domestici! dei rapporti di lavoratori che abbiano superato l$et# del pensionamento di vecchiaia e abbiano maturato il massimo dell$anzianit# di servizio pensionabile:. 3 fronte di ci) il lavoratore pu) optare per il risarcimento monetario! in alternativa alla reintegra1 in tal caso le modalit# e l$entit# del risarcimento saranno! anche nelle imprese minori! le stesse oggi correnti! in analoga situazione! nelle imprese che rientrano nell$area di applicazione dell$art. 16 91% mensilit#:. <elle imprese che occupano fino a 1% dipendenti si riconosce anche al datore di lavoro 9rinunciando contestualmente alla facolt# di proporre 4appello5: la possibilit#! dopo che sia intervenuta la sentenza di reintegra! di optare formalmente per un risarcimento monetario per 4equivalente5. In tal caso il magistrato quantificher# il risarcimento secondo il criterio della attualizzazione del danno futuro reale! con la stessa tecnica usata nella liquidazione dei danni alla persona per infortunio o incidente! pagati dal danneggiante al danneggiato. <el determinare la misura del risarcimento si dovr# prevedere un tetto massimo per le imprese il cui fatturato si attesti al di sotto di un livello 4congruo5! quantificato.3lla determinazione del numero dei dipendenti dell$impresa ai fini della definizione dell$ambito di applicazione dell$art. 16 della legge /++78+ concorrono tutti i contratti di lavoro in essere! quale che sia la modalit# della prestazione richiesta! compresi quindi i contratti di cui al titolo 12 della presente proposta di legge. 3llo stesso fine vanno altres. considerati i raggruppamenti di impresa. 3- Tempi rapidi e certi per il processo del lavoro La proposta si prefigge di rendere pi' tempestiva ed efficace la gestione delle controversie di lavoro! prefigurando alcune modifiche al sistema processuale! riprese pressoch" testualmente dalla proposta elaborata dalla Commissione =oglia! che svolse i propri lavori nel corso della legislatura scorsa. 3 tal fine si propone la istituzione di un procedimento speciale 9analogo a quello previsto per le controversie inerenti l$applicazione dell$art. *6 della legge /++: per tutte le controversie che abbiano per oggetto la salvaguardia del rapporto di lavoro o i trasferimenti.

Garanzie dei redditi e tutela dell>occupazione Il nucleo del progetto di legge parte dunque dal Piano annuale formativo, preceduto da una informazione su occupazione e investimenti aziendali e segnato da accordi su fabbisogni formativi! finanziamenti e mobilit# interna? insomma un sistema di monitoraggio permanente e di aggiustamento dinamico dell$organizzazione del lavoro. 3 regime dunque tutti i lavoratori! e non pi' solo i giovani! avranno una alternanza di lavoro e formazione. <ell$immediato i giovani 9ma non gli infradiciottenni! soggetti al percorso scolastico in esclusiva: avranno un solo! vero! contratto formativo! con parit# di diritti normativi. & cos. anche i disoccupati di lungo periodo. Il secondo perno del progetto il Contratto di solidariet! quando la crisi manifesta? ridurre in modo concordato 9con la rsu o con tutte le rsa comparativamente pi' rappresentative: ed egualitario il monte ore! non al di sotto del %+@ dello standard! senza licenziamenti e dentro una revisione complessiva dell$organizzazione del lavoro. &cco perch" questo contratto diviene

lo strumento principe in ogni crisi? l$esperienza vissuta anni fa in AolBsCagen insegna come affrontare le patologie di impresa in vista di un ritorno fisiologico! mediante un minuzioso piano industriale conservativo! ancor prima che finanziario2espulsivo. Gli altri due sistemi anti crisi 9cig e licenziamenti collettivi: sono dunque ordinati in sequenza necessaria! sicch" il terzo presuppone il previo esperimento del secondo e questo! a sua volta! l$esperimento del primo. & tutti e tre devono essere adottati in modo appropriato! non discriminatorio! secondo correttezza e buona fede! pena l$invalidit# degli atti di riduzione d$orario! di sospensione dal lavoro o di licenziamento collettivo. Invalidit# che ricorre comunque se! a monte di tutto! sia mancato il piano aziendale formativo e la formazione permanente. Insomma i licenziamenti divengono veramente la misura estrema! tant$ che sono invalidi in caso di? sostituzione dei lavoratori licenziati con altri! di concentrazione del lavoro sui lavoratori rimasti in forza! di affidamento a terzi delle lavorazioni gi# svolte dai licenziati. Il terzo snodo si incentra sul Gruppo di imprese partecipate o integrate? tutto il gruppo deve essere coinvolto in ogni passaggio 2 contratto di solidariet#! cig! licenziamenti collettivi 2 al fine di identificare! bilanci alla mano! le soluzioni alla crisi e agli esuberi che si manifestano in un punto del gruppo. Di qui alla responsabilit sociale del 9gruppo di: impresa il passaggio breve? prima delle garanzie previdenziali contano le garanzie del gruppo e quando i licenziamenti non sono pi' evitabili i licenziati vanno inseriti in altre aziende o riqualificati o! in ultimo! sostenuti con contributi all$esodo. Euesto garantisce un migliore reinserimento dei lavoratori e un uso pi' oculato delle risorse previdenziali1 uso che! a sua volta! consente la sospirata generalizzazione delle tutele! a favore dei lavoratori delle piccole imprese! e suggerisce la graduazione delle tutele! distinguendo tra indennit# di mobilit# e indennit# di disoccupazione1 ovvero tra previdenza di base 9pari al 0+@ della retribuzione perduta: e previdenza integrativa 9pari al *+@:1 o infine tra risorse pubbliche e risorse collettive 9arricchite del contributo Cuaf:. Il progetto infine sviluppa l$idea del sostegno ai redditi correnti? per i lavoratori con retribuzioni basse! per gli emarginati da reinserire! per i giovani con il prestito d$onore. er i primi! in particolare! prevista una integrazione del reddito fino a ,/++ euro per chi abbia un reddito superiore a 0*++ euro1 l$integrazione pi' bassa per chi abbia redditi tra /1++ e 0*++ euro1 nulla per chi abbia redditi inferiori? per questi ultimi varr# il regime generale sul reddito minimo di inserimento! con la prova dei mezzi ivi prevista. In tal modo si cercato di? evitare i comportamenti opportunisti1 forme di sostegno che inducano i datori di lavoro ad ulteriori precarizzazioni 9come avvenuto nella Gran Fretagna della Ghatcher:1 un dispendio eccessivo di risorse pubbliche 9a carico della Gias2Inps:. L$intervento si colloca per i redditi conformi alle tariffe dei Ccnl stipulati dalle HoSs comparativamente pi' rappresentative! al fine di non incentivare la desindacalizzazione dei datori di lavoro o l$applicazione dei Ccnl 4pirata5. er le porzioni inferiori il progetto conferisce al giudice poteri di rideterminazione della retribuzione proporzionata! eI art. /0 Cost.! in modo pi' preciso e meno discrezionale. La dotazione finanziaria della legge seria ma non esorbitante! e comunque necessaria per una armonica composizione dei percorsi lavoristici con quelli della cittadinanza sociale? azienda e mercato del lavoro sono le lame di un$unica forbice! come le politiche dell$offerta e della domanda.

Estensione dei diritti assando! dunque! ad una illustrazione essenziale dei tre progetti! va detto che il primo! riguardante la estensione in orizzontale dei diritti! fa proprio il convincimento che la condizione di inferiorit# economico2sociale e di debolezza contrattuale del lavoratore! che reclama le tutele e i diritti fondamentali 9diritto a un compenso proporzionato alla quantit# e alla qualit# del lavoro svolto! diritto a non essere licenziato senza motivo! diritto alla sicurezza ed integrit# psicofisica! diritto alla permanenza del rapporto e del reddito in caso di infortuni! malattia ecc.: non in realt# costituita dall$essere soggetto a direttive penetranti e controlli assidui sulle modalit# della prestazione lavorativa! ad orari fissi e sanzioni disciplinari 9e cio alla cosiddetta 4etero2direzione5:! bens. dal fatto di lavorare personalmente e continuativamente in una organizzazione produttiva predisposta da altro soggetto! a quest$ultimo appartenente e nel suo specifico ed esclusivo interesse. (na condizione! cio! che propria anche dei lavoratori oggi 4parasubordinati5! ovvero collaboratori coordinati e continuatavi! al di l# della circostanza che essi possano autodeterminare modi e anche tempi del loro apporto utile all$impresa! diversamente dai tradizionali lavoratori subordinati la cui prestazione eterodiretta. <on si tratta! dunque! di predisporre per i lavoratori parasubordinati uno 4statuto minore5 di diritti e tutele! come pure stato proposto! con intenti positivi ma limitati! anche da forze politiche progressiste! n" di limitarsi a perseguire le 4false5 collaborazioni? la proposta della Cgil va al cuore del problema! prevedendo l$estensione di diritti e tutele fino ad oggi accordati al lavoro subordinato in senso stretto! cio! eterodiretto. Il mezzo tecnico costituito! nel progetto della Cgil! da una 4riscrittura5 dell$art. *+,- del codice civile che ridefinisce il contratto di lavoro in funzione esclusiva della sussistenza di quelle condizioni che danno luogo alla 4dipendenza5 in senso socio2economico 9personalit# e continuativit# della prestazione! inerenza a una organizzazione di impresa altrui! appropriazione del risultato da parte del datore di lavoro:! a prescindere dalla circostanza che le modalit# intrinseche della prestazione siano in tutto o in parte autodeterminate dallo stesso lavoratore. Ci) non significa che il datore di lavoro venga privato in linea generale dei poteri direttivi e disciplinari! ma significa che si sar# pur sempre in presenza di un normale contratto di lavoro! con tutto il suo corredo positivo di diritti e tutele.;i potranno essere! dunque! pi' modi di lavorare! ma con gli stessi diritti e le stesse garanzie! ed unica sar# anche la rappresentanza sindacale ed unica la contrattazione collettiva. Euesto primo progetto! poi! si propone di por rimedio ai guasti causati dalla 4liberalizzazione5 dei rapporti di lavoro a termine! attuata dal governo di centrodestra con il decreto legislativo n./067*++1. Il risultato concreto di tale normativa ! infatti! che il datore di lavoro pu) mantenere all$infinito il lavoratore in uno stato di sudditanza psicologica stipulando con lui una serie lunghissima di contratti a termine! avendo solo l$accortezza di intervallarli di dieci giorni 9o venti se il contratto dura pi' di sei mesi: l$uno dall$altro. er sottrarre il lavoratore a questa condizione di perpetuo ricatto si prevede! nel progetto della Cgil! anzitutto che il lavoratore a termine abbia diritto di essere preferito in caso di nuove assunzioni a termine entro un anno e! in secondo luogo! che passi a tempo indeterminato! quando abbia lavorato! anche con contratti a termine non consecutivi! per lo stesso datore di lavoro! almeno diciotto mesi nell$ultimo quinquennio. Infine si propone la revisione di uno specifico contratto che si prestato! in questi anni! a molte pratiche elusive! ossia del contratto di 4associazione in partecipazione5 escludendo che l$apporto dell$4associato5 possa consistere in prestazioni di lavoro e prevedendo! in tal caso! che debba legalmente considerarsi stipulato tra le parti un contratto a tempo indeterminato. Art.18 La proposta della Cgil sdrammatizza anzitutto quest$ultima situazione ! perch" prevede che il piccolo datore di lavoro! in difficolt# economico2 produttiva debba! anzitutto! far ricorso a quegli ammortizzatori sociali 9contratto di solidariet#! cassa integrazione: che ora! secondo l$altro progetto della Cgil dedicato alla specifica materia! sono anche a sua disposizione. &$ chiaro che! se l$esubero permane anche dopo l$utilizzo degli ammortizzatori il licenziamento sar#! salvo casi eccezionali! legittimo. er quanto! invece! attiene ai licenziamenti disciplinari non si pu) prescindere dal principio logico e giuridico! pienamente accolto dal progetto di legge popolare della Cgil! che se la colpa del lavoratore non c$! o non cos. grave da meritarsi

l$espulsione dall$azienda! il licenziamento deve essere annullato e dunque l$art.16 dello Statuto dei lavoratori deve trovare applicazione anche nelle piccole unit# produttive. Commenti JLe politiche della Cgil! quindi! non sono difensive o conservatrici. 3l contrario! prospettano un$idea innovativa della crescita e dello sviluppo che assume come centrali i diritti e il valore del lavoro per alimentare i processi d$innovazione organizzativa delle imprese e sostenere politiche di ricerca e formazione. Gra l$altro! questa l$unica strada per competere! sia in &uropa sia nel mondo.K Hbbiettivo? ridurre il conflitto sociale dentro un quadro comune di riferimento! il valore del lavoro. J(na competizione giocata non al ribasso! ma sui segmenti alti della produzione! perch" fa della qualit# il vero elemento competitivo. La qualit# dei prodotti e quella delle relazioni sociali sono i punti di forza di un sistema capace di tenere insieme la crescita di nuovi modelli organizzativi! dopo il fordismo1 la nascita di nuovi lavori determinati dallo sviluppo tecnologico e informatico e i bisogni di sicurezza delle persone sia come lavoratori sia come cittadini. Solo cos.! tra l$altro! le forme flessibili del lavoro e dei modelli organizzativi possono essere davvero un elemento di maggiore libert# e di minore alienazione nel lavoro.K (na ricetta per una globalizzazione che non punti al ribasso! ma che promuova il sistema! rendendolo compatibili postfordismo e societ#. JLa tutela delle persone! dunque! non si esaurisce soltanto in politiche di sostegno al reddito e7o assistenziali! ma assume come centrali le politiche attive del lavoro! il mantenimento dell$occupazione! il reimpiego e la formazione continua! chiamando le stesse imprese a un vincolo sociale a cui oggi sfuggono.K Le politiche attive del lavoro fanno della produzione un obbligo generalizzato! coestensivo al bios. JL$estensione dei diritti centrata sul presupposto di ricondurre in un$unica fattispecie giuridica tutto il lavoro economicamente dipendente! intendendosi per tale 2 cos. come definito pi' volte in documenti della commissione europea 2 tutto il lavoro prestato in funzione di un progetto per la cui realizzazione i mezzi sono predisposti e appartengono ad altri. Dentro quest$ambito sono ricondotte le collaborazioni coordinate e continuative.K (nicit# del lavoro salariato e sua protezione! a patto di una compatibilit# con i fini del sistema produttivo1 una riedizione militante del fordismo. La sua forza politica! la sua subdola fascinazione a sinistra! sta proprio nella sua inattualit#! nella sua capacit# di farsi scambiare con un>opposizione del lavoro L e del rifiuto del lavoro L al capitale e allo Stato.

You might also like