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Oggi anniversario di: 9 luglio 1718.

Filippo V (re di Spagna), che per il trattato di Utrecht (citt olandese), aveva ceduto la Sicilia a Vittorio Amedeo di Savoia l11 aprile del 1713, nel 1718, spedisce un esercito che il 24 ottobre la riconquista nuovamente. Il conte Maffei, con la carica di vicer (sabaudo), costretto ad uscire da Palermo per dirigersi a Siracusa dove fortificarsi. Lungo la strada, dovendo passare per Caltanissetta, incaric un suo consigliere, il conte Bolgaro, di provvedere per i viveri, cos questo il 4 luglio 1718, invia una richiesta ai giurati della citt di fornire il vettovagliamento per 5000 savoiardi, dovendo passare per la citt il 7 luglio. Ordine che i giurati si preparano ad eseguire puntualmente. Per quella notte del 7 luglio, unaltra missiva da parte del capitano spagnolo don Giovanni Gravina, duca di San Michele, arriva al Capitano della Milizia Urbana per quellanno (che era un nobile e non un artigiano), don Giuseppe Calafato, che ordina a nome di Filippo V, di negare il passaggio e i viveri alle truppe del Maffei, trattandolo da nemico. I cittadini, che malvedevano il governo Sabaudo di Vittorio Amedeo che aveva aumentato, pi del normale le tasse, pertanto avuta questa notizia, il giorno dopo 8 luglio, si riversarono presso larmeria civica, a chiedere le armi per eseguire gli ordini del re Filippo V, al quale la citt e la Sicilia erano rimasti sempre fedeli. La classe politica, considera azzardato eseguire immediatamente questi ordini, e fare resistenza non essendo la citt attrezzata per tali circostanze, ma vista lostinata richiesta del popolo, diplomaticamente, arm la milizia che, una parte si appost lungo la trazzera per Palermo presso la chiesa rurale di Santa Petronilla, e laltra, con il capitano, si fortific nel convento delle Grazie degli Agostiniani, che rappresentava lingresso della citt. Cos quelli dellavamposto di Santa Petronilla, accolsero a fucilate lavanguardia savoiarda, che si ritir e con il Maffei si accamp poco distante in contada Fantanelle. Questa accoglienza inaspettata, turbo il Maffei, che non sapendo la forza che poteva essere in citt, e vendo timore di essere attaccato nella retroguardia dalle truppe spagnole, invi un ambasciatore per sapere i motivi del cambiamento secondo quanto concordato. Gli fu spiegato che il nuovo governo spagnolo aveva dato ordine di non farlo passare e di attaccarlo in caso forzasse tale divieto. I cittadini esasperati, volevano uccidere pure lambasciatore, e furono fermati a forza dai giurati. I giurati per far sembrare di essere organizzati e armati, fecero schierare gli uomini distanziati tra barricate di diverso tipo in modo da sembrare pi numerosi del vero. Il Maffei allora, rimando lambasciatore, chiede di fare passare le truppe disarmate , offrendo un ufficiale come ostaggio, e di pagare le provviste a giusto prezzo. I magistrati erano d'accordo, ma il popolo si oppone. A questo punto il Maffei, aiutato da alcuni traditori che gli indicano un'altra strada, avendo la necessit di entrare in citt per rifornirsi di viveri e munizioni, il 9 luglio aggira le postazioni di guardia e si avvia alla porta dei Cappuccin da dove fa entrare il barone di Faverges con 1000 soldati tra fanti e cavalieri, dirigendosi verso il centro, dove si sarebbe dovuto incontrare con altri saldati che entravano da S. Antonino attraverso la Strata e Funnachi. Per proprio nella piazza della Matrice, il barone fi colpito da una fucilata cadendo morto davanti la fontana (che il Barrile descriver , 46 anni dopo:Sta nel mezzo della Citt la piazza grande , ove vanno a terminare tutte le strade principali ; di figura quasi rotonda , dilatandosi duecento piedi per ogni lato , e le sta superbamente nel mezzo una gran Fontana ottangolata di pietre mischie , con quattro ampie scale , cortinata da Cancelli di travertine, e di ferrate , il cui diametro essendo di piedi 24 gira piedi 72, venendole somministrata lacqua da un lungo , e flessuoso aquedotto di quattro miglia , fin da un luogo detto il Bagno, al Ponente della Citt.) Si crede che la fucilata sia partita dallallora unico campanile della chiesa madre. Questa tragedia port a trattative, il popolo fu rasserenato, il bottino che i savoiardi avevano accumulato, depredando la citt fu restituito, fu dato il vettovagliamento necessario e l11 luglio i savoiardi lasciarono la citt. La citt piange i suoi caduti circa 53, oltre ai danni e al costo dei viveri dati ai savoiardi che superano i 50.000 scudi. Una cifra enorme. I caduti savoiardi, furono 17 fra soldati e dragoni, compreso il barone Giuseppe Millet de Faverges, che furono sepolti nella selva dei Cappuccini a causa dellinterdetto. Seconda Guerra Mondiale Tra il 9 e il 13 luglio del 1943 la citt bombardata a pi riprese dalle forze alleate. Il 9 luglio muoiono sotto il bombardamento aereo, pi di 350 persone, numerose abitazioni sono distrutte, specialmente in via Cavour, ma viene colpita pure la Cattedrale, dove alcuni affreschi del Borremans (i primi

due della volta e quelli a questi correlati, lunette, pennacchi ecc) vengono distrutti, compresi stucchi e cornici, e due statue degli apostoli del XVIII sec. in gesso, collocati su ogni pilastro della navata principale, vengono danneggiati,. Nella ricostruzione, del dopo guerra, si ridipingono gli affreschi perduti affidati alpittore piemontese Arduino, e si ricostruiscono gli stucchi danneggiati, mentre vengono eliminate tutte le statue, comprese quelle che non avevano subito danni, solo perch, si dice, non piacevano al Prevosto Parroco, (anche se, secondo il giudizio di alcuni, di mediocre o scarsa fattura; giustificazione questa che non ripaga una perdita di questo tipo che non trova quantificazione). l'incisione raffigura con certezza Caltanissetta.

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