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Termologia
In termologia vedremo la termodinamica, la trasmissione del calore e la dilatazione
dei corpi.
Le grandezze fondamentali che ci servono in questo capitolo sono: la quantit di
sostanza e la temperatura, oltre a quelle che abbiamo visto nella meccanica.
Temperatura
La temperatura una propriet fisica definibile per mezzo di una grandezza
scalare, che indica lo stato termico di un sistema; essa indica il grado di agitazione
delle particelle allinterno di un corpo o allintero di un sistema.
Lunit di misura della temperatura nel S.I. il Kelvin [K], esistono altre unit di
misura: come il grado Celsius [ C] e il grado Fahrenheit [ F].
Lo strumento pi famoso per misurare la temperatura il termometro a liquido.
2o C
335 K
293 K
62 C
(20 + 273)
(335 - 273)
Quantit di Sostanza
La quantit di sostanza una grandezza che misura la dimensione di un insieme
di entit elementari.
Lunit di misura della quantit di sotanza la mole.
La quantit di sostanza non da confondere con la quantit di materia.
100 g dacqua = 5 moli
Calore
Il calore definito come la quantit di energia consumata/generata da una
reazione chimica/fisica o la quantit di energia trasferita tra due sistemi.
Essendo unenergia la sua unit di misura il Joule [J].
In condizioni normali il calore si sposta dalla fonte di calore pi calda a quella pi
fredda.
Entropia
Lentropia una grandezza che viene interpretata come una misura del
disordine, presente in un sistema fisico.
Lunit di misura il Joule su Kelvin
.
Se un sistema fisico passa da uno stato ordinato ad uno disordinato la sua
entropia aumenta, se invece passa da uno stato disordinato ad uno ordinato la
sua entropia diminuisce.
Termodinamica
La termodinamica quella branca della fisica che descrive le trasformazioni
subite da un sistema, in seguito a processi che coinvolgono massa ed energia.
Sistemi termodinamici
qualunque porzione di universo a cui ci si sta interessando. Questa porzione di
spazio separata dal resto delluniverso, mediante un contorno.
Possiamo distinguere vari tipi di sistemi:
Sistemi
Sistemi
Sistemi
Sistemi
Principi termodinamici
Il principio zero della termodinamica afferma che se due corpi sono in equilibrio
termico con un terzo corpo, allora sono in equilibrio anche fra loro.
se
allora
<
T < T
Gas Ideali
Un gas ideale un modello di gas per cui varerebbero le tre leggi fisiche dei gas
perfetti (legge di Boyle-Mariotte, prima e seconda legge di Gay-Lussac).
Per cui vale lespressione nRT=PV.
n = numero di moli [mol]
nRT=PV
T = temperatura [K]
P = pressione [Pa]
V = volume [m ]
24.31
20
40.08
38
22.99
19
39.10
37
223.00
226.03
Ra
88
87
Fr
137.33
132.91
Ba
56
Cs
87.62
55
Sr
Ca
85.47
Rb
Mg
12
Na
9.01
11
Be
6.94
1.01
Li
178.49
138.91
232.04
231.04
Pa
91
Th
140.91
Pr
90
58
Hf
140.12
Ce
227.00
Ac
La
59
72
57
89
91.22
88.91
Zr
40
47.88
39
Ti
22
44.96
Sc
21
237.05
238.03
Np
93
145.00
61
92
Pm
183.85
74
95.94
Mo
42
52.00
Cr
24
144.24
60
Nd
180.95
Ta
73
92.91
Nb
41
50.94
23
244.00
Pu
94
150.36
62
Sm
186.21
Re
75
98.00
Tc
43
54.94
Mn
25
243.00
Am
95
151.96
63
Eu
190.20
Os
76
101.07
Ru
44
55.85
Fe
26
247.00
Cm
96
157.25
64
Gd
192.22
Ir
77
102.91
Rh
45
58.93
Co
27
65
247.00
Bk
97
158.93
Tb
195.08
Pt
78
106.42
Pd
46
58.69
Ni
28
66
251.00
Cf
98
162.50
Dy
196.97
Au
79
107.87
Ag
47
63.55
Cu
29
67
252.00
Es
99
164.93
Ho
220.59
Hg
80
112.41
Cd
48
65.38
Zn
30
72.59
69.72
257.00
Fm
100
167.26
Er
68
258.00
Md
101
168.93
Tm
69
207.2
204.383
Pb
82
Tl
118.71
81
Sn
50
114.82
In
49
Ge
32
31
Ga
28.09
26.98
Si
14
Al
12.01
13
10.81
259.00
No
102
173.04
70
Yb
208.98
Bi
83
121.75
Sb
51
74.92
As
33
30.97
15
14.01
71
260.00
103
Lr
174.97
Lu
209.00
Po
84
127.60
Te
52
78.96
Se
34
32.06
16
16.00
210.00
At
85
126.91
53
79.90
Br
35
35.45
Cl
17
19.00
18
36
86
222.00
Rn
131.29
54
Xe
83.80
Kr
39.95
Ar
20.18
10
Ne
4.00
He
Energie in gioco
Riprendendo in mano il mulinello di Joule preso in esempio per dimostrare il primo
principio della termodinamica notiamo alcune cose:
Noi avendo considerato il sistema dentro il cilindro abbiamo omesso tutte le altre energie in gioco, infatti il
cilindro oltre ad avere unenergia interna, possiede, se in
movimento unenergia cinetica e se posto in quota
unenergia potenziale.
E=T+V+U
Energia Cinetica
Energia Potenziale
Energia Interna
Trasformazioni Termodinamiche
Una trasformazione termodinamica un processo tramite il quale un sistema
termodinamico passa da uno stato ad un altro.
Trasformazione reversibile o quasi statica
una trasformazione lenta, il sistema si evoluto, ma sempre restando in
equilibrio.
Trasformazione irreversibile
una trasformazione rapida e violenta, il sistema si evoluto, ma
impossibile tornare nelle condizioni originali.
risulta
Trasformazione Isotermica
Una trasformazione isoterma una variazione dello stato durante il quale la
temperatura rimane costante.
T= cost.
Trasformazione Isobara
Una trasformazione isobara una variazione dello stato durante il quale la
pressione rimane costante.
P= cost.
Trasformazione Adiabatica
Una trasformazione adiabatica una variazione dello stato durante il quale non
c scambio di calore.
Q=0
Come mostra il disegno allaumentare del volume diminuisce la pressione e con lei
anche la temperatura.
Trasformazione Ciclica
In termodinamica una successione di trasformazioni reversibili, dove il sistema
torna al suo stato iniziale, prende il nome di: ciclo termodinamico.
Il ciclo di Carnot.
Il ciclo formato da quattro trasformazioni termodinamiche reversibili.
Isotermica
Adiabatica
Isotermica
Adiabatica
Macchine Termodinamiche
Macchina Termica Diretta
In termodinamica una macchina termica un dispositivo fisico o teorico che
converte lenergia termica fornita dallambiente esterno, in lavoro.
Il calore passa dalla sorgente pi calda alla sorgente pi
fredda, quindi la direzione naturale.
M.T.D.
Lo scopo della macchina termica diretta produrre lavoro, il parametro che indica
la bont della macchina il rendimento, dato dal rapporto tra il lavoro e il calore
entrante.
=
= 1-
0<
<1
Lo scopo della pompa di calore spostare calore nella zona pi calda, lo scopo del
frigorifero togliere il calore dalla zona pi fredda.
Il rendimento della pompa di calore il coefficiente di performanza. COP =
COP > 1
Il rendimento del frigorifero il coefficiente di effetto utile.
>0
Approfondimento
Nel caso la macchina termica (diretta) venga fatta con il ciclo di Carnot,
possiamo descrivere il rendimento tramite le temperature delle sorgenti.
M.T.D.
= 1-
Entropia
Avendo descritto a inizio capitolo il concetto di entropia, andiamo ora a vedere
come varia questa entit nei vari processi termodinamici.
La variazione di entropia da uno stato allaltro venne introdotta da Clausius nel
1864 come:
Trasformazione Isotermica
La variazione di entropia in una trasformazione a temperatura costante si pu
scrivere in questi modi:
W = nR ln
= nR ln
P
P
Trasformazione Isobara
La variazione di entropia in una trasformazione a pressione costante si pu
scrivere in questo modo:
ln
T
T
Trasformazione Isocora
La variazione di entropia in una trasformazione a volume costante si pu
scrivere in questo modo:
ln
T
T
Trasformazione Adiabatica
La variazione di entropia in una trasformazione adiabatica uguale a zero,
perch il calore scambiato allinterno di questa trasformazione nullo.
=0
Irraggiamento
Lo scambio di calore da un corpo ad un altro avviene attraverso onde
elettromagnetiche. Lirraggiamento non prevede contatto diretto tra i due
corpi e non necessita di un mezzo per propagarsi.
La quantit di calore emessa da un corpo per irraggiamento proporzionale alla
quarta potenza della temperatura.
Corpi neri
Il corpo nero un oggetto ideale, che assorbe tutta lenergia incidente su di
esso.
= costante di Stefan-Boltzmann
= emissivit
Conduzione
Lo scambio di energia avviene tra una molecola ed unaltra, poste a contatto.
la trasmissione che si manifesta internamente ai corpi solidi, nei liquidi in riposo o
tra due corpi posti a contatto tra di loro.
Il calore allinterno di un corpo si muove
dalla sorgente pi calda alla sorgente pi
fredda.
Postulato di Fourier
Il flusso termico dipende dalla disponibilit del materiale a farsi attraversare dal
calore, dalla differenza termica e dalle dimensioni del corpo.
Q
Q
Conducibilit termica (
350
Acqua
0,6
Aria
0,026
Vetro
Laterizi
0,8
Polistirolo
0,045
1
R
Approfondimento
Quando si analizza il flusso termico che attraversa un corpo, bisognerebbe
considerare oltre alla trasmittanza del materiale anche i coefficienti di
adduzione interna ed esterna.
I coefficienti di adduzione sono la somma del calore scambiato per irraggiamento
e convezione tra lambiente e la faccia esterna del corpo. Essi sono indicati con
h , h .
Lunit di misura delle adduzioni Watt su metro quadro Kelvin.
Si introducono nella formula della resistenza termica come fossero delle semplici
conducibilit termiche.
R=
...
= 0,7
)
Esterno
Interno
Strato 2
Materiale: Isolante
Spessore: 3 cm
= 0,04
)
Coefficienti di adduzione:
Strato 3
Materiale: Calcestruzzo (
Spessore: 10 cm
= 0,7
= 23
= 8
1
R
1
s
18,03 W
Convezione
Lo scambio di energia avviene tramite moti macroscopici di materia, la
trasmissione che si manifesta nei fluidi (aria, acqua ecc...) in movimento, perch
se il fluido fosse fermo verrebbe considerato come solido (trasmissione del
calore attraverso conduzione).
Esistono due tipi di convezione: naturale e forzata.
Convezione Naturale
Si ha convezione naturale quando il fenomeno avviene naturalmente senza
lintervento di forze esterne.
Il fenomeno della convezione naturale si ha quando un fluido (come l'acqua o
l'aria) entra in contatto con un corpo la cui temperatura maggiore di quella del
fluido stesso. Aumentando di temperatura per conduzione, il fluido a contatto
con l'oggetto si espande e diminuisce di densit, e a causa della spinta di
Archimede sale essendo meno denso del fluido che lo circonda che pi freddo,
generando cos moti convettivi, in cui il fluido caldo sale verso l'alto e quello
freddo scende verso il basso.
Fluido Caldo (meno denso)
Fluido Freddo (pi denso)
Convezione Forzata
Si ha convezione forzata quando il fenomeno avviene forzatamente con
lintervento di forze esterne.
Il fenomeno della convezione forzata si ha quando un fluido spostato
artificialmente, per esempio con un ventilatore.
Legge di Newton
Lequazione del flusso termico trasmesso per convezione tra una superficie a
temperatura T e un fluido a temperatura T assume questa forma.
q=h(T -T )
h detto coefficiente di scambio termico per convezione, la sua unit di misura
il Watt su metro quadro Kelvin. Esso dipende dalla geometria della parete,
natura del moto del fluido, velocit, pressione e tantissime altre variabili che
rendono estremamente difficile la sua determinazione matematica.
Aggiungendo larea di contatto, non troviamo il flusso termico trasmesso per
convezione, ma la potenza termica trasmessa.
Q=Sh(T -T )