You are on page 1of 10

Fedeli e ribelli alla realt.

Capote e Saviano a confronto

Nel presente lavoro si prender in esame a Sangue Freddo di Truman Capote, quello che generalmente viene considerato il primo esempio di non-fiction novel, per poi rileggere e instaurare un confronto con Gomorra di Roberto Saviano. Nei romanzi verit che andremo ad analizzare il livello aletico, il loro interesse per la verit, strettamente connesso con quello epistemologico, ovvero con la scelta dello stile pi congeniale per toccare la verit che deve essere comunicata al lettore. Ripercorreremo alcune scelte stilistiche che riguardano la costruzione della figura del narratore, tenendo presente che, come Camus ha sottolineato nel suo Luomo in rivolta, lo stile corrisponde al modo in cui un autore ridistribuisce gli elementi che attinge dal reale. I nostri autori attingono dal reale episodi di cronaca, episodi di violenza che si traducono, a livello sociale e umano, in diffidenza tra gli individui: i due autori descrivono la criminalit osservando come la fragilit umana possa trasformarsi in delirio di onnipotenza e disincarnando la totale presenza del male dalle persone che hanno scelto la via dellomicidio. Questa operazione di liberazione dellumanit da un male radicale che la infetta verr sviluppata secondo stili diversi, per approdare a un diverso tipo di impegno etico della scrittura. Ma con una finalit comune, quella di non dover pi soccombere a un male che priva le nuove generazioni di un senso di umanit, attuando un gesto di rivolta. A Sangue Freddo e Gomorra appartengono a un tipo di non-fiction novel che pu essere ascritto allarte della rivolta:
Larte ci riconduce cos alle origini della rivolta, in quanto tenta di dar forma a un valore nel d ivenire perpetuo, ma che 1 lartista ha presentito e vuol sottrarre alla storia

Quella di Capote una mano che domina completamente lo svolgersi dei fatti che hanno portato al massacro della famiglia Clutter e che tiene saldamente in pugno lintera vita di chi ha preso parte, anche indirettamente, a quella vicenda. La cura con cui ogni descrizione fisica e psicologica viene eseguita restituisce un ritratto della realt ad alta definizione, in cui ogni dettaglio o aneddoto ha il suo posto preciso, irremovibile, e una rilevanza capitale: appartiene eternamente al violento destino della famiglia Clutter. Tuttavia quella mano, cos intima ai fatti, sembra essere priva di impronte digitali, tanto da non lasciare alcuna traccia narrativa di s in nessun luogo del romanzo. Una volta trasposta la realt in fiction, Truman Capote scompare dalla scena, come se non fosse mai stato di persona nelle vaste pianure del Kansas occidentale e l non avesse intessuto rapporti con chi vi abita. Eppure in quei luoghi il nostro autore c stato e ce lo dice lui stesso, in prima persona, allinizio della sua opera, dichiarando che
Tutto il materiale di questo libro non derivato da mia osservazione diretta o stato preso da registrazioni ufficiali o il risultato di colloqui con le persone direttamente interessate, e molto spesso di tutta una serie di colloqui che si sono 2 protratti per un tempo considerevole .

Scrivendo A sangue freddo, Capote compie unoperazione di annientamento di s pi radicale di un suicidio, una damnatio memoriae verso s stesso. Nessuno dei personaggi serba il ricordo del celebre giornalista del New Yorker, come se non fosse mai esistito, il che appare del tutto inverosimile per quella che dovrebbe essere una fedele e oggettiva ricostruzione dei fatti. Si potrebbe pensare che Capote scelga di sacrificare il proprio punto di vista, non ricreando il proprio alter ego nel romanzo, per garantire una maggiore oggettivit e imparzialit al lettore, come se la presenza del suo punto di vista avesse potuto alterare il contenuto veritativo del romanzo. Potremmo supporre chela verit dei fatti verrebbe pertanto
1 2

Cfr. A.Camus, Luomo in rivolta, Bompiani, Milano 2002, p.283. Cfr T. Capote, A Sangue Freddo, Garzanti, Milano 2005, p. 7.

cercata in una prospettiva behaviourista, che impone di rimuovere il pi possibile colui che percepisce da ci che percepito, nel tentativo di ottenere la coscienza oggettiva di ci che percepito. Viene da osservare, per, che se il tentativo di Capote fosse quello di neutralizzare il proprio punto di vista per un ottenere pugno di oggettivit, il suo sacrificio sarebbe comunque inutile: il contenuto veritativo comunque alterato, perch resta mutilato. Dal momento che la ricostruzione, per ottenere lo status di imparzialit, si svolge presupponendo la totale estraneit di Capote, condannata ad essere parziale e oltretutto ad essere anche autocontraddittoria nei propri intenti di oggettivit. Il compito che si impone al lettore di comprendere il significato di tale distacco e se Capote vada incontro a queste assurdit. Vedremo che per narrare il destino dei Clutter, per, Capote abbia in mente un altro senso di oggettivit e di verit. Capote pur facendo parte, dunque, del destino dei Clutter, cos come ne fanno parte la comunit di Holcomb o i due assassini Richard Dick Eugene e Perry Edward Smith e ogni altra persona la cui voce sia stata rievocata nel romanzo, effettivamente decide di distanziarsene. Di primo acchito osserviamo che Capote posticipa a lungo la descrizione dellatto della violenza, che viene rievocato da uno degli esecutori, Perry, soltanto a met del romanzo, in poche pagine. Anche nel momento della massima violenza la sua crudezza resta velata, non tanto per nascondere lorrore del sangue, ma, strategicamente, per evidenziare come essa si compia nella rapidit e lucidit di chi aveva gi deciso di uccidere secondo uno schema di morte preciso3. Leconomia della narrazione mira a seguire i riverberi del delitto, gira attorno a quellepisodio di violenza, come una pietra che gettata in un lago genera un susseguirsi di onde destinate a svanire prima di toccare la riva. La confessione di Perry il centro di gravit della narrazione, il fuoco di una serie di ellissi, episodi di vite separate e diverse, come in un film di Altman, che si intersecano solo in momenti altamente probatori4. Linizio e alla fine del romanzo troviamo sono le onde pi flebili, quelle pi vicine al loro annullamento nelle quali ritroviamo rispettivamente la descrizione degli ultimi giorni di vita dei Clutter e un epitaffio per Nancy
[Bobby Rupp e unamica di Nancy si ritrovano dopo molto tempo] Un piacere aver rivisto te, Sue. Buona fortuna, le grid mentre lei scompariva lungo il sentiero, una graziosa ragazza che correva, i lisci capelli ondeggianti, lucenti una giovane donna come avrebbe potuto diventare Nancy. Poi tornando verso casa, si diresse verso gli alberi, camminando sotto la loro ombra, lasciando dietro di s il grande cielo 5 azzurro, il sussurro delle voci del vento nel grano curvo sotto il suo impeto .

Si dice che la propria vita scorra davanti agli occhi prima di morire, e che, nel momento in cui tutto si fa compiuto, si afferri il senso dei giorni vissuti senza sapere chi, in verit, si stati. Capote non descrive semplicemente a lungo le abitudini, ad esempio, di Nancy Clutter, per permettere al lettore di sapere qualcosa su di lei en passant, giusto per farsi unidea. Il suo intento pi umano e ad ambizioso: le pagine che ripercorrono gli ultimi giorni della sua vita, come il momento che anticipa la morte, contengono la sua vita. Quelle pagine, comunicandoci chi essa sia stata, sono il tentativo di donarle quel senso della vita che si compie nellatto della morte e che gli stato sottratto con un colpo di fucile esploso in viso; come per
3

Quelluomo sarebbe comunque morto, lo so ma on potevo lasciarlo in quello stato. Ordinai a Dick di reggere la pila, di puntargliela addosso. Poi presi la mira. La stanza scoppi. Divenne azzurrina. Esplose. Ges, non ho mai capito come non abbiano sentito la detonazione nel raggio di trenta chilometri. Allorecchio di Dewey echeggia quello scoppio, unesplosione che quasi lo rende sordo al fluire bisbigliante della morbida voce di Smith. Ma la voce va avanti lanciando una sventagliata di suoni e immagini: Hickock che d la caccia alla cartuccia esplosa; in fretta, a precipizio, e la testa di Kenyon in cerchio di luce, il mormorio di suppliche soffocate []. (cfr. T. Capote, A Sangue Freddo, cit., p. 261 ). 4 Come quando lo sguardo del narratore lascia la camera di Kenyon dalla quale si scopre mancare una radiolina, che scopriremo in possesso di Perry. 5 T. Capote, A Sangue Freddo, cit., p. 391.

restituire agli occhi stessi di Nancy una dignit e un senso per una vita che doveva ancora da vivere6. I personaggi di Capote sono viventi, rivivono nella persona dellautore, che si fa carico per intero del loro destino, ma su questo aspetto, ci torneremo anche quando tratteremo di Gomorra. Capiamo allora che focalizzare lattenzione sugli aspetti pi cruenti del delitto sarebbe usare altra violenza sulle vittime e impedirebbe di incontrare la fragile psicologia degli assassini, in particolare quella di Perry. Anchegli dovr essere incontrato da vicino cos come si incontrata Nancy, senza presupporre che la crudelt dei suoi gesti esauriscano per intero la sua persona. Siamo di fronte a un senso delloggettivit che mira a salvare lumano e che cerca di evitare di ricondurre i personaggi a degli oggetti (narrativi) che scientificamente possono essere inquadrati e definibili nei in comportamenti decodificabili. Sorprendente, a tal proposito, la scelta narrativa di non raccontare in diretta leccidio; proprio quando sembrava che il nostro narratore fosse onnisciente, unellissi ci porta allorlo dellomicidio, esattamente agli attimo che lo seguono e che lo precedono: i paragrafi si succedono descrivendo alternativamente gli ultimi momenti di vita dei Clutter e lavvicinarsi di Dick e Perry a Holcomb; poi, allimprovviso un salto narrativo, capiamo che i Clutter sono stati sterminati, perch Bobby Rupp, il ragazzo di Nancy, nei panni del principale indiziato ed sotto interrogatorio, alle prese con la macchina della verit. Ancora una volta la scena torna su Dick e Perry in viaggio e per ritornare nella camera di Nancy, che aveva appena finito di annotare sul suo diario che Bobby era andato via alle undici. Dick e Perry sono arrivati a Holcomb7. Se siano loro gli assassini Capote non ce lo dice direttamente. Questo atteggiamento certamente esprime cautela e prudenza investigativa; ma tale cautela gratuita, una concessione di margine di incertezza e di dubbio temporaneo. I discorsi di Dick e Perry che si trovano nei paragrafi successivi mostreranno chiaramente la loro colpevolezza. Nel rivivere il momento dellomicidio come se il nostro narratore si fosse messo le mani davanti agli occhi per non guardare. Solo dopo la cattura, sar Perry in persona a raccontare come si sono svolti i fatti nella fattoria dei Clutter8. Anche la cittadina di Holcobm descritta nelle prime pagine destinata a svanire, l sono contenuti gli ultimi momenti di vita di una comunit che presto sar scossa alle propria fondamenta. Leccidio dei Clutter ha generato un onda di diffidenza9:

significativo a proposito quando Capote ci mostra il diario di Nancy: era un diario che copriva un periodo di cinque anni; nei quattro anni in cui laveva avuto non aveva mai trascurato di fare unannotazione sebbene la straordinariet di alcuni avvenimenti (il matrimonio di Eveanna, la nascita del nipotino) e il dramma di altri (la sua prima VERA lite con Bobby, una pagina letteralmente chiazzate di lacrime) lavessero costretta a usurpare spazio destinato al futuro. Un inchiostro di colore diverso caratterizzava ogni anno: il 1956 era verde e il 1957 uno svolazzo rosso, sostituito lanno seguendo da un vivido colo lavanda, e ora, nel 1959 si era decisa per un dignitoso blu. Ma, come sempre, continuava a gingillarsi con la propria calligrafia, inclinandola a destra o a sinistra, dandole una forma tondeggiante o aguzza, prodiga o contratta, come se stesse domandandosi: questa Nancy? O questa? O questaltra? Quale sono io? []. Tuttavia negli ultimi mesi aveva migliorato e ora con una grafia di affiorante maturit []. (cfr. T. Capote, A Sangue Freddo, cit., p. 73). 7 Largine, quello deve essere largine, ora giriamo a ovest vedi gli alberi? qui, deve essere qui (cfr. T. Capote, A Sangue Freddo, cit., p. 120). 8 Un attimo prima che gli chiudessi la bocca il signor Clutter mi domand, e quelle furono le sue ultime parole, come stava sua moglie, se stava bene, e io dissi che era tutto a posto, che tra poco si sarebbe addormentata, e gli dissi che non mancava molto al mattino e che allora qualcuno gli avrebbe trovati e tutta quella storia, io, Dick, e il resto, gli sarebbe parsa come un sogno. Non lo stavo prendendo in giro. Non avevo intenzione di farli del male. Mi pareva un signore molto simpatico. Cortese. La pensai cos fino al momento in cui gli tagliai la gola (cfr. T. Capote, A Sangue Freddo, cit., p. 260). 9 Marted, all'alba, dei cacciatori di fagiani provenienti dal Colorado, forestieri che ignoravano la sciagura locale, rimasero stupefatti da quel che videro quando, superate le praterie, attraversarono in auto Holcomb: finestre illuminate, quasi tutte le finestre di quasi tutte le case, e nelle stanze vivamente rischiarate, gente vestita da capo a piedi, perfino intere famiglie che erano rimaste in piedi tutta la notte, perfettamente sveglie, ben attente, con

Tutti ritenevano che lassassino fosse tra loro, e tutti, fino allultimo, concordavano con lopinione espressa da Arthur Clutter, un fratello dellucciso, che, parlando con i giornalisti nellatrio di un albergo di Garden City, il 17 novembre, aveva dichiarato: Quando questa tragedia sar chiarita, scommetto che chiunque sia stato, una persona che si 10 trova entro un raggio di sedici chilometri da qui .

Ma gli assassini, ci dice nel paragrafo successivo Capote, nel momento in cui Arthur Clutter rilasciava la sua dichiarazione, erano gi a seicento chilometri di distanza. Per la brevit di questo lavoro ci limiteremo a seguire la complessa figura di Perry. Tale complessit voluta dal modo in cui Capote pensa il suo romanzo non-fiction. Come dicevamo, latteggiamento di oggettivit di Capote non quello scientifico del behaviorista che sta attento al dato in s e che cerca di non confondere nel percepito il proprio se. Come altra riprova, possiamo notare che, se fosse cos, non potremmo spiegarci la lunga descrizione con cui Perry entra in scena nel romanzo. Inoltre, la stessa cura e lunghezza con cui Capote introduce Perry stata riservata solo alle vittime Clutter e non invece stata riservata a Dick. Strategia narrativa, che instaurando unanalogia con le vittime, surrettiziamente fa di Perry una vittima. In questa prima descrizione troviamo Perry avvolto nei suoi pensieri, preso dalleccitazione, sta aspettando che arrivi Dick, lideatore di un colpo che gli avrebbe sistemati per la vita:
e quando la cosa fosse sistemata il Messico. La cartina era lacera, tanto maneggiata da essere divenuta morbida come pelle di camoscio. Poco lontano, dietro langolo, nella stanza dalbergo dove alloggiava, ce nerano centinaia daltre 11 [].

e poco pi avanti leggiamo che


il suo viso laffascinava. Ogni punto di vista dal quale lo osservava dava unimpressione diversa. Era un volto mutevole e gli esperimenti guidati dallo specchio gli avevano insegnato a controllarne le espressioni []; un leggero movimento 12 del capo, una contrazione delle labbra, e lo zingaro corrotto di trasformava nel nobiluomo romantico.

La voce narrante sa pi cose di quante i suoi occhi possano vedere, perch l nei suoi pensieri, ne scorge le sue passioni e i suoi sogni, fino a sentire come essi vengono evocati al morbido tatto di quelle cartine geografiche cos logore. La descrizione e immersione della vita psichica di Perry, infatti, poi cessa quando accade un fatto appartenente al cos detto mondo esterno: Risuon un clacson. Finalmente Dick. Siano gli atteggiamenti paterni o amicali, o investigativo e analitico-psichiatrici, tali punti di vista parziali appartengono ai personaggi del romanzo, come, ad esempio, al dottor Joseph Satten, veterano della psichiatria legale che ha analizzato Perry. Capote non ha, come abbiamo detto, alter ego n per questo punti di vista parziali: pura voce narrante e puro pensiero che conosce tutto e tutti, ma che nessuno conosce. A tal proposito significativo il passo in cui Perry ormai in carcere in attesa di essere processato: a parte lo scoiattolo, a parte la signora Meier e gli occasionali consulti col suo avvocato, il signor Fleming, Perry era 13 praticamente solo .

l'orecchio teso. Di che avevano paura? Potrebbe accadere di nuovo. Quella, con varianti, era la risposta usuale. Tuttavia una donna, un'insegnante osserv: L'impressione non sarebbe stata neppure la met se fosse accaduto a chiunque altro che non fossero i Clutter. Chiunque altro meno ammirato. Prospero. Sicuro. (cfr. T. Capote, A Sangue Freddo, cit., p. 69). 10 T. Capote, A Sangue Freddo, cit., p. 108. 11 T. Capote, A Sangue Freddo, cit., p. 25. 12 T. Capote, A Sangue Freddo, cit., p.27. 13 T. Capote, A sangue freddo, cit., p. 282.

Il momento della sua reclusione evidentemente lunico nel quale Capote e Perry possano essersi mai conosciuti. Tanta perizia e delicatezza nelle pagine spese nelle descrizioni di Perry, tuttavia, lasciano pensare che i due si siano effettivamente incontrati e che abbiano parlato anche a lungo. Ma solo un dubbio. Se decidiamo di stare al testo non possiamo che escludere che i due abbiano avuto il bench minimo contatto. Ma il dubbio che i due si siano incontrati legittimo e spinge lattenzione del lettore al di l dei confini del testo, verso la controversa biografia e la vicenda umana di Capote. Da un punto di vista investigativo, in un romanzo verit scientificamente sorretto da prove, citazioni di fonti, atti e di un metodo teso a dimostrare la verit dei fatti, tale dichiarazione non suonerebbe solo imparziale, ma anche falsa; tale affermazione inoltre risulta apatica e carica di cinismo, poich significherebbe che Capote conoscerebbe Perry cos come si conosce una cavia. Questa interpretazione sarebbe corretta, se presupponessimo che il narratore tratti con oggettivit la realt, nel senso etimologico di ob-jectum, stare di fronte, come se gli fosse estranea. Se Capote avesse avuto un alter ego, loggettivit che abbiamo rilevato essere parziale sarebbe stata restituita nella sua integrit: ma tale scelta stilistica lo avrebbe costretto a relativizzare e limitare la propria esperienza; lavrebbe resa certamente pi umana e scientificamente controllabile anche a chi non si fosse mai interessato del destino dei Clutter. Ma lesperienza di un alter ego sarebbe stata alla pari con quella di qualunque altro personaggio, che infatti mosso da personali motivazioni, come Alvin Dewey Jr., linvestigatore che ha coordinato le indagini sul caso Clutter. Lambizione di Dewey, oltre a quella di assicurare alla giustizia gli assassini, era quella di sapere esattamente quel che era successo in quella casa quella notte14 e aveva un pensiero fisso:
anche se non gli avessi conosciuti [i Clutter], se non avessi avuto tanta simpatia per loro, il mio atteggiamento non sarebbe diverso. Perch di brutte cose ne ho viste, accidenti se ne ho viste. Ma niente di cos malvagio. Ma dovessi 15 anche impiegarci il resto della mia vita, sapr cosa accadde in quella casa: chi e perch .

Ecco, sapere esattamente cosa era successo in quella casa quella notte non lambizione di Capote. Labbiamo visto, posticipa quella che per Dewey esigenza che pura ossessione. La non fiction novel di Capote gode di un punto di vista assoluto capace di rivivere e patire in se linterezza della triste vicenda dei Clutter. E parte anche della figura controversa di Perry Smith, forse un una vittima del sistema, certamente un omicida a sangue freddo. Al momento dellesecuzione Dewey presente, ma come Capote al momento dellomicidio dei Clutter, chiude gli occhi prima che tolgano il terreno ai piedi del prigioniero col cappio al collo
E ora, quando Dewey riapr gli occhi, ci che vide furono quegli stessi piedi da bambino che pendevano, oscillanti
16

Capiamo che Perry una figura speculare a quella di Nancy, un adulto la cui infanzia stata negata e trasformata in un inferno, come linferno erano per Perry le sue gambe da bambino che gli procuravano incessantemente dolore. La voce di Capote espressione di un destino per il quale il vivere e il morire sono definiti una volta per tutte: non possibile mutare ci che accade ed accaduto. La scelta di Capote di assumere un punto di vista assoluto lo spinge fuori dal tempo, pur essendovi immerso. Questo punto di vista unistanza estetica che si fa metafisica ed etica: per Capote, essere parte della realt significherebbe sacrificare lintera verit di ci che accaduto. Capote non pu fare nulla per i morti, niente per Perry, che prima di morire chiese

14 15

T. Capote, A Sangue Freddo, cit., p. 282. T. Capote, A Sangue Freddo, cit., p. 98. 16 T. Capote, A Sangue Freddo, cit., p. 98.

perdono17, n per i sopravvissuti se non restituire loro solo letterariamente lumanit che gli stata realmente negata. Il distacco, la decisione di non sottostare allegemonia della storia e della finitezza che essa comporta il rigetto, da parte di Capote, della libert che permette di disporre della vita e della morte degli individui e, dunque, del senso della loro esistenza. La rivolta nei confronti del misconoscimento dellumanit si attua nella parola, che si ripiega nellinteriorit dellartista e rifiorisce entro i soli limiti della narrazione. Tornano alla mente alcune considerazioni di Camus sulla sullopera darte, che, per dominare le passioni collettive sotto il segno di ununit che ne riassuma il senso, assume lo stile del reportage:
la bellezza, senza dubbio, non fa le rivoluzioni. Ma viene il giorno in cui le rivoluzioni hanno bisogno di lei. La sua 18 norma, che nellatto stesso di contestare il reale gli conferisce unit, anche quella di rivolta .

La letteratura per Saviano, invece pu mutare molte cose, a iniziare, dopo la pubblicazione di Gomorra, dalla sua stessa vita. La scrittura non meramente ostensiva, non indica dei fatti, ma ha di mira il vissuto dellio narrante. Di questo ce ne accorgiamo fin dalle prime pagine, nelle quali la violenza dilagante. Saviano usa lelemento della violenza per generare una reazione di shock nel lettore:
I portelloni mal chiusi si aprirono di scatto e iniziarono a piovere decine di corpi. Sembravano manichini. Ma a terra le teste si spaccavano come fossero crani veri. Ed erano crani. Uscivano dal container uomini e donne. Anche qualche 19 ragazzo. Morti.

Fin dalle prime pagine il lettore deve essere al corrente la morte ovunque e le possibilit di vita sono ridotte alla mera sopravvivenza. La non-fiction novel di Saviano sollecita il lettore a reagire a una guerra che nessuno sa essere in atto, che sta riducendo lumanit a pura merce e, dunque, alla pi perentoria e silenziosa negazione dellumano20. Per reagire a tale violenza e muro di silenzio, Saviano ci invita a rivivere con lui i cruenti episodi che gli hanno reso chiaro come il Sistema il modo in cui si autodefiniscono i clan camorristici per mantenersi vivo, debba asservire a se e possa sacrificare innumerevoli vite umane. Gomorra narra in prima istanza di un vissuto, quello di Saviano, e solo in seconda battuta di chi compone il Sistema e di come esso funzioni. Le parole di Saviano non rinviano a dei dati solo controllabili che riguardano il Sistema, ma alla modalit, che non concesso a tutti di poter adottare, attraverso la quale essi sono conosciuti. su tale modalit che concentreremo la nostra indagine. Come in Capote, la verit non sta in faldoni della polizia, e questo assioma a sua volta, lautore, non lo comprende dai libri, ma lo

17

Negli ultimi tr anni nella Cella della Morte aveva continuato a dipingere autoritratti e immagini di bambini, per lo pi figli di detenuti che gli offrivano le fotografie della loro progenie che vedevano tanto raramente. Penso, disse, che sia una cosa bestiale togliere una vita in questo modo. Non credo nella condanna capitale, n moralmente n legalmente. Forse avevo qualcosa da dire, qualcosa... La sua sicurezza venne meno; la timidezza gli smorz la voce riducendola a un volume appena udibile. Sarebbe senza senso chiedere perdono di quel che ho fatto. E' fuori luogo. Ma lo faccio. Chiedo perdono. Gradini, cappio, benda (cfr. T. Capote, A Sangue Freddo, cit., p. 367).
18 19

A. Camus, Luomo in rivolta, cit., p. 302. A. Saviano, Gomorra, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 2006, p. 7. 20 La camorra ha ucciso pi di tutti. Mi viene in mente unimmagine. Quella della cartina del mondo che spesso compare sui giornali. Campeggia sempre in qualche numero di Le Monde Diplomatique, quella mappa c he indica con un bagliore di fiamma tutti i luoghi della terra dove c un conflitto. Kurdistan, Sudan, Kosovo, Timor Est. Viene di gettare locchio sullItalia del sud. Di sommare i cumuli di carne che si accatastano in ogni guerra che riguardi la camorra, la mafia, la ndrangheta, i Sacristi in Puglia o i Basilischi in Lucania. Ma non c traccia di lampo, non v disegnato alcun fuocherello. (cfr. A. Saviano, Gomorra, cit., p. 141).

sperimenta sulla sua stessa pelle, ad esempio, in un incontro che ha avuto da ragazzo con Xian.21 o di don Peppino, le cui parole
andavano ben oltre la sua professione di fede disincarnata dalla realt [].Foggiava un metodo nuovo che andava a rifondare al parola religiosa e politica. Una fiducia nella possibilit di azzannare la realt, senza lasciarla se non 22 dilaniandola. Una parola capace di inseguire il percorso del danaro seguendone il tanfo.

Comprendiamo che lio narrante agli antipodi da quello che ritroviamo in A Sangue Freddo: apprende dalla realt perch dialogico. A livello metanarrativo, Saviano rende partecipe il lettore di quegli incontri che gli hanno permesso di penetrare la realt del Sistema con un determinato metodo e uso della parola. Il valore di testimonianza delle parole di Saviano e il metodo che ritroviamo in Gomorra non sono frutto di una creazione artistica, ma un passaggio di testimone, linanellarsi nella scrittura delle parole di quegli uomini che si sono rivoltati contro la camorra. Lio narrante di Saviano, scrivendo Gomorra, entra in dialogo con loro, e risolve una questione in sospeso anche col proprio padre, in un flashback di quando era ragazzo, sul senso della libert e del bene:
come chi decide di fare il filosofo e chi il medico, secondo te chi dei due decide della vita di una persona? Il medico! Bravo. Il medico. Perch puoi decidere della vita delle persone. Decidere. Salvarli o non salvarli. cos che si fa il bene, solo quando puoi fare il male. Se invece sei un fallito, un buffone, uno che non fa nulla. Allora puoi solo fare il bene, ma quello volontario solo uno scarto di bene. il bene vero quando scegli di farlo perch puoi fare il male. Non rispondevo non riuscivo mai a capire cosa volesse realmente dimostrarmi. E in fondo non riesco nemmeno ora capirlo. Sar anche per questo che mi sono laureato in filosofia, per non decidere al posto di nessuno.

Saviano come se rispondesse al proprio padre che il potere della scrittura, e questo vale anche per Capote, quello di fermare il corso della storia, quasi strappandola dalle maglie del tempo che scorre in avanti, lasciando libero uno spiraglio di nuova luce per il futuro. La non-fiction novel dei nostri due autori non cerca di cambiare come le cose stanno ora, non mira a decidere della vita e della morte delle persone, ma mira a una presa di consapevolezza che apra a un futuro pi umano. Dopo la morte di Francesco Iacomino, Saviano sente pulsare nelle sue vene un istinto rivoluzionario:
Con la morte di Iacomino mi si innesc una rabbia di quelle che somigliano di pi a un attacco dasma piuttosto che a una smania nervosa. [] dovevo forse anche io scegliermi un palazzo, il Palazzo, da far saltare in aria, ma ancor prima di infilarmi nella schizofrenia dellattentatore, appena entrai nella crisi asmatica di rabbia, mi rimbomb l Io so di Pasolini come un jingle musicale che si ripeteva sino allassillo .
23

Ma, per dirla con Camus, Saviano, non scade nellatto rivoluzionario, non sceglie di uccidere, di disporre, dunque, della vita e della morte, ma accede al piano della rivolta24 ricordandosi dellIo so di Pasolini.25 Il che
21

Mostravo di conoscere i tratti generici del mondo mafioso cinese, con la presunzione che conoscere gli atti dindagine fosse un modo maestro per possedere il calco della realt. Xian port il suo pollo fritto in tavola, prese posto e non disse nulla. Non so se ritenesse interessante quanto dicevo. Non so e non ho mai saputo se fosse parte di quellorganizzazione. Bevve la birra e poi alz a met il sedere dalla sedia, tir fuori il portafogli dalla tasca dei pantaloni, frug con le dita senza guardare e poi cacci tre monete. Le stese sul tavolo fermandole sulla tovaglia con un bicchiere rovesciato. Euro, dollaro, yan. Ecco la mia triade Xian sembrava sincero. Nessun altra ideologia, nessuna sorta di simbolo o passione gerarchica. Profitto, business, capitale (cfr. A. Saviano, Gomorra, cit., p. 17) 22 A. Saviano, Gomorra, cit., p. 264. 23 A. Saviano, Gomorra, cit., p.245. 24 La rivolta nelluomo il rifiuto di essere trattato come casa e ridotto a pura storia. laffermazione di una natura comune a tutti gli uomini, che sfugge al mondo della potenza (cfr. A. Camus, Luomo in rivolta, cit., p. 269). 25 un posto dove riflettere senza vergogna sulla possibilit della parola. La possibilit di scrivere dei meccanismi del potere, al di l delle storie, oltre i dettagli. Riflettere se era ancora possibile fare i nomi, a uno a uno, indicare i visi,

significa non solo sapere i nomi e i luoghi dove si nascondo gli assassini, ma anche conoscerli da vicino. Forse pi da vicino di quanto loro stessi si conoscano. Per fermare londa di violenza della camorra, occorre capire come funziona il Sistema e come esso crei i propri emissari. Proprio come aveva iniziato a fare don Peppino, per il quale
Lobiettivo non era vincere la camorra. Come lui stesso ricordava vincitori e vinti sono sulla stessa barca . Lobiettivo era invece comprendere, trasformare, testimoniare, denunciare, fare lelettrocardiogramma al cuore del potere economico come un modo per comprendere come spaccare il miocardio dellegemonia dei clan.
26

Allorigine dellonda di criminalit, per Saviano, c la logica dellaccumulazione del capitale. Il Sistema , non la degenerazione, ma la massima espressione del capitalismo27. Il Sistema, inoltre, non solo porta al massimo livello, secondo Saviano, una prospettiva neoliberista, ma esso abbraccia unideologia di prodotti di consumo Hollywoodiani elevandola a immagine di se, e cos troveremo emuli di chi pensa di maneggiare una pistola come Jules Winnfield in Pulp Fiction o di impadronirsi del mondo come Tony Montana in Scarface. I camorristi dimenticano chi sono stati alla nascita e si danno una nuova identit dal momento che diventano affiliati del Sistema. Lignoranza di chi si stati la forza per risultare vincenti. Secondo Saviano
la logica dellimprenditoria criminale, il pensiero dei boss coincide col pi spinto neoliberismo. Le regole dettate, le regole imposte sono quelle degli affari, del profitto, della vittoria su ogni concorrente. Il resto vale zero.
28

Potrebbe essere interessante riflettere come la vita di questo sistema camorristico sia il volto di una meontologia, unontologia del nulla, o di estremo soggettivismo, ma per isolare e riconoscere nello specifico quali idee filosofiche lo influenzino e lo determinino occorrerebbe unindagine antropologica del fenomeno camorristico che in questo saggio non possibile approfondire. Tuttavia, spiega Saviano, i camorristi, si creano una nuova identit, sono liberi di interpretare il mondo come sia pi conveniente. Negano qualunque fatto che sia loro di ostacolo. Il dominio dellinterpretazione quello delleconomia di mercato. Sia Capote, come abbiamo cercato di vedere, che Saviano esorbitano dallidea di controllo dellente, che tradotto significa disporre del mondo come si vuole. In Gomorra non sembra valere ladagio nicciano che non ci sono fatti, ma solo interpretazioni. Sebbene questa tematica filosofica resti inespressa, riassorbita dalla critica al Capitalismo, come se ne fosse una sua emanazione, tuttavia ne scorgiamo una traccia molto rarefatta, in un passo che cita direttamente un interprete del nichilismo europeo, Ernst Jnger, che
direbbe che la grandezza esposta alla tempesta. Lo stesso ripeterebbero i boss, gli imprenditori della camorra. Essere il centro di ogni azione, il centro del potere. Usare tutto come mezzo e se stessi come fine. Chi dice che amorale, che non pu esserci vita senza etica, che leconomia possiede dei limiti e delle regole da se guire, soltanto colui che non riuscito a comandare, che stato sconfitto dal mercato. Letica il limite del perdente, la protezione 29 dello sconfitto

spogliare i corpi dei reati e renderli elementi dellarchitettura dellautorit. Se era ancora possibile inseguire come porci da tartufo le dinamiche del reale, laffermazione dei poteri, senza metafore, senza mediazioni, con sola lama della scrittura(cfr. A. Saviano, Gomorra, cit., p. 246). 26 Dal nostro punto di vista, la barca il destino di violenza voluto dalla camorra che Saviano ha provato sul suo corpo. 27 La logica dellimprenditoria criminale, il pensiero dei boss coincide col pi spinto neoliberismo. Le regole dettate, le regole imposte sono quelle degli affari, del profitto, della vittoria su ogni concorrente. Il resto vale zero (cfr. A. Saviano, Gomorra, cit., p. 133).
28 29

A. Saviano, Gomorra, cit., p.133. A. Saviano, Gomorra, cit., p.132.

La logica e la volont del dominio, insomma, scavalcano ogni cosa. Anche la volont di chi pratica tale logica soggiace a una volont pi profonda di quella che sgorga dalle viscere del proprio io: quella stessa del Sistema, che come un gigantesco Leviatano si nutre della vita dei boss camorristici che Saviano descrive tanto accuratamente30. Di certo i boss non possono essere definiti delle vittime, ma semmai dei burattini in mano a un sistema che non possono controllare e che li tiene in vita nel loro essere criminali. Ogni volta, infatti, che uno dei boss tenta di essere lunico volto che il potere economico della camorra possa assumere, destinato a perire:
La dittatura di un uomo nei clan sempre a breve termine, se il potere di un boss durasse a lungo farebbe lievitare i prezzi, inizierebbe a monopolizzare i mercati irrigidendoli, investirebbe sempre negli stessi spazi di mercato non esplorandone di nuovi. Invece che divenire un valore aggiunto alleconomia criminale diverrebbe un ostacolo per gli 31 affari

Il potere economico di spirito capitalista esprime il massimo della sua potenza quando si colloca al di l di ogni principio di bene o di male e la sua vita, la sua pace, si regge sulla guerra. Ancora una volta siamo costretti a ricorrere allespressione destino per descrivere ci che anche Saviano ha in pugno nel suo racconto. Il destino qualcosa che riguarda tutti e che non pu essere aggirato, pena la morte. Comprendere come i fatti si svolgono significa rintracciare quel meccanismo il Sistema che, invincibile, resiste e determina la morte dei suoi funzionari che vogliono impadronirsene. Il sistema si abbevera della sete di potere dei boss, che, guidati da una sorta di eterogenesi dei fini, non sono che dei sacerdoti di un potere che non comandano e che in realt li divora. E che con la loro sete di potere annientano la societ riducendola in schiavit. Anche se, ripetiamo, il Sistema stesso a ridurre gli uomini in schiavi. Saviano ci riporta lennesima vittima, ucciso per un sospetto di connivenza con un cartello camorristico rivale a quello dei Di Lauro e nota che
ci che aleggia sulla morte di Attilio un ingiusta diffidenza. E la diffidenza lassenso silenzioso che viene concesso 32 allordine della camorra .

Nella diffidenza si sottost alla Sistema, allordine della camorra, non per fedelt a chiss quale clan. Lunico spazio di libert che luomo pu trovare glielo concede il Sistema. E dunque schiavo. Seguire la logica di Saviano amplifica lorrore delle morti di cui ci racconta, perch la realt che ha vissuto ubbidisce ai canoni della distopia Orwelliana, impietosa perfino nei confronti dei ragazzini, che vengono programmati a morire e, inevitabilmente, indottrinati a disprezzare la vita. Per concludere La non-fiction novel si trae la sua forza dal senso della vista: la visione evoca insieme la visibilit, la possibilit che una cosa appaia, e una certa staticit, quella dello sguardo, che si fissa e che non si differenzia da ci che osservato. La realt in A sangue freddo e in Gomorra ha la forza magnetica di catturare lo sguardo del lettore, dettandogli le regole per interpretare ci che visto. La realt presentata, imponendosi alla mente di chi la osserva la terra stessa su cui si poggia il lettore, un terreno

30

Un esempio per rimanere nella tematica dellideologia capitalista: Sandokan [boss del cartello dei Casalesi] chiese di parlare, voleva reagire alla sentenza, ribadire la sua tesi, quella del suo collegio difensivo: che lui era un imprenditore vincente, che un complotto di magistrati invidiosi e marxisti aveva considerato la potenza dellagro aversano una forza criminale e non il frutto di capacit imprenditoriali ed economiche (cfr. A. Saviano, Gomorra, cit., p. 233).
31 32

A. Saviano, Gomorra, cit., p. 234. A. Saviano, Gomorra, cit., p 138.

ermeneuticamente arido, sul quale pregiudizi e opinioni del lettore non possono attecchire facilmente e vengono sradicati. In entrambi gli autori la realt non rinvia ad altro che a se stessa, dunque non un simbolo e non unallegoria: il significato della narrazione riposa esclusivamente nei fatti narrati. Le differenze di stile sono evidenti, in Capote il linguaggio rapido, fuggevole, tocca la realt in ogni sua piega, mentre in Saviano porta a saturazione ci che viene esperito da lui in prima persona, rendendolo resistente come pietra. Questo diverso uso del linguaggio si rispecchia nella sostanziale differenza delle due voci narranti: Capote comunica una realt senza mediazioni, come se fosse la voce delle cose stesse in carne e ossa a parlare; mentre Saviano introduce la realt criticamente e dialetticamente attraverso lesperienza e soprattutto il suo stesso corpo. La parola espressiva di mondo e al tempo stesso portatrice di verit, anche se spesso questa non corrisponde a fatti oggettivamente e scientificamente dimostrabili. La verit che queste due inchieste cercano di far emergere come la violenza esploda al tentativo da parte delluomo di annientare con ogni mezzo la propria condizione metafisica direbbe Camus di privazione e di miseria: attraverso lomicidio in Capote e nel delirio di onnipotenza del Sistema in Saviano. Capote e Saviano sono due punti cardinali tra di loro agli antipodi della non-fiction novel, che, infine, esprimono un senso dellapproccio alletica della scrittura profondamente diverso: in Capote il suo io si annienta, non ha pi libert, se non quella di restituire nella letteratura dei tratti di umanit a coloro che non possono pi alterare il loro destino macchiato di sangue; in Saviano il suo io trova la libert nella scrittura, anche se quella libert tuttavia non la sua propria, ma quella dellintera umanit che si deve rendere conto di essere schiava della camorra e rivoltarsi a essa.

You might also like