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Font of Life il magazine estemporaneo, aleatorio e non per questo meno periodico - bench il concetto di periodo sia del tutto arbitrario - che racconta il mondo intorno a Font of Life, ovvero Font of Life che parla di Font of Life. Il direttore responsabile Davide Schinaia, e i complici sono - al momento - Paul Mochrie e Gerardo Abriola, rispettivamente ideatore, e designers della losoa e del progetto.
I testi consultati per gli articoli di questo numero sono: Masaru Emoto, Love Thyself: The Message from Water, in Arizona Choiches Periodical, Vol 2, N. 6, Feb-Mar 2007, Snow Lion Enterprises Masaru Emoto, Jrgen Fliege, Lacqua che guarisce, Edizioni Mediterranee, Roma, 2006 Enrico Travaini, David Bohm: lUniverso come ologramma, (http://informiamo.altervista.org/ blog/david-bohm-luniverso-come-ologramma/) Jaakko Malmivuo, Robert Plonsey; Bioelectromagnetism: Principles and Applications of Bioelectric and Biomagnetic Fields; 1995, Oxford University Press Stefano Lorenzetto, Ha inventato la macchina che vede i tumori: lo accusano di stregoneria, (http://www.ilgiornale.it/news/ha-inventatomacchina-che-vede-i-tumori-accusano-stregoneria.html) Filippo Nieddu, La neve invetata/1, (http:// technoratio.blogspot.it/2010/01/la-neve-inventata.html) Joannis Kepleri, Strena Seu de Nive Sexangula, (http://www.thelatinlibrary.com/kepler/strena.html) Font of Life, 2013
Font of Life un progetto che si sviluppa in pi aree: design, editoria, ecologia, focalizzato sul tema dellacqua, dei suoi segreti e della sua importanza. Font of Life una start-up, che ha al suo centro lidea che lacqua sia una risorsa da scoprire, valorizzare e proteggere, dotata di propriet sorprendenti e ancora poco conosciute. Se pensi che Font of Life sia interessante per te, sostieni la start-up, seguici sul web e scegli le nostre creazioni. Un giorno, quando leggerai di Font of Life sulle pi importanti testate internazionali, potrai dire Ho contribuito anchio, e anche il tuo nome avr uno spazio imperituro nella nostra Hall of Fames. Perch Font of Life un sogno illimitato, semplice, ricco di forme e possibilit. Proprio come la fonte della vita. Lacqua.
Qualche tempo fa, lessi la descrizione di un curioso esperimento fatto con il riso. La fotograa mostrava due recipienti con riso e acqua: in uno di essi il contenuto era limpido, nellaltro si era formata una muffa verde. Nella spiegazione, si chiariva che che sul primo contenitore erano state apposte etichette con parole positive come amore, gratitudine, guarigione, mentre sullaltro comparivano etichette con parole che esprimevano violenza e odio. Condivisi la fotograa sul mio prolo facebook e, dopo qualche tempo, un mio amico che aveva raccolto linformazione pubblic foto analoghe dello stesso esperimento riprodotto da lui. Il risultato era identico. In quel momento nacque lintuizione: Se questo accade per il riso, cosa succederebbe con il nostro corpo che, infondo, non che un contenitore pieno dacqua? Cos nata lidea di Font of Life, disegnare oggetti con parole positive, in primo luogo abiti. Con un paio di compagni di avventura abbiamo creato il logo Font of Life, ed cominciata una ricerca vastissima e disperata, durante la quale abbiamo, per cos dire, aperto un vaso di Pandora dal quale sono emerse informazioni sorprendenti e inaspettate sullelemento pi semplice e quotidiano che esista. Uno beve un bicchiere dacqua e nemmeno ci pensa. Non pensa che nello stesso recipiente il liquido pu esistere contemporaneamente a densit diverse e che non affatto vero che in esso le reazioni chimiche avvengano sempre uguali, perch lacqua molto sensibile alle pi piccole variazioni dovute, ad esempio, allattivit del sole. Uno non immagina che ci siano scienzati capaci di teletrasportare una molecola da un bicchiere allaltro o che, nonostante le controversie, esista una memoria dellacqua i cui meccanismi per molti versi sfuggono ancora alla nostra comprensione. Font of Life si apre cos a molte possibili declinazioni, ma tutte nascono da ununica sorgente, un atto di amore e meraviglia verso una sostanza preziosa e in pericolo, madre di tutte le forme viventi. Davide Schinaia
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Nello sviluppo delle sue ricerche, oltre alla macchina fotograca e a una certa quantit dacqua pura, Masaru Emoto usa uno strumento chiamato analizzatore di risonanza magnetica, o MRA. Grazie a questo strumento, stato possibile constatare che ogni sostanza ha il suo specico campo di risonanza magnetica. Ma come funziona questo strumento? Basato sui principi della medicina quantistica, lMRA individua le variazioni di campo magnetico emesse dalle cellule corporee, partendo dalle informazioni rilevate attraverso un sensore che viene tenuto in mano. Il fenomeno con cui entra in contatto quello del bioelettroma gnetismo, ovvero i campi elettromagnetici prodotti dalle cellule
viventi. Secondo uno studio di Jaakko Malmivuo e Robert Plonsey del 1995 dal titolo Bioelectromagnetism: Principles and Applications of Bioelectric and Biomagnetic Fields, nell85% dei casi analizzati, lMRA contribuisce a individuare i potenziali precursori di malattie croniche a partire da una decina di cellule malate. I divulgatori dellapparecchio spiegano meglio i principi di analisi dellMRA, partendo dal processo della mitosi cellulare. In un adulto vi sono circa 25 milioni di cellule che si scindono ogni secondo per riprodursi, mentre le cellule del sangue si rinnovano al ritmo di 100 milioni per minuto. Le particelle atomiche e subatomiche che compongono le cellule si muovono incessantemente e rapidamente, emettendo onde
elettromagnetiche che possono essere lette dallMRA e successivamente analizzate e comparate attraverso un apposito software. Il funzionamento dellMRA ricorda da lontano - se non altro per il riferimento alla risonanza - un altro strumento di analisi inventato dal ricercatore italiano Clarbruno Vedruccio e denominato Bioscan ner, basato sul principio della risonanza non lineare. Vi sono tuttavia differenze sostanziali tra le due apparecchiature, tanto che non possibile trovare altre analogie se non che entrambi rilevano la risposta dellorganismo in termini di onde elettromagnetiche. E tuttavia, vuol dire forse che il futuro della medicina risiede nel campo della sica, anzich della chimica?
chimica o sica?
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la neve esagonale
Nel 1611, lastronomo e matematico Giovanni Keplero dona allamico Johannes Wackenfels un testo redatto di suo pu gno dal titolo Strena, seu de nive sexangula, un trattato dove si cercano i motivi per cui i occhi di neve sono esagonali. La teoria che viene sviluppata nel libro ebbe origine nel 1606, quando il collega Thomas Harriot gli espose come aveva affrontato il problema di sfruttare al meglio lo spazio per immagazzinare le palle di cannone nella stiva di una nave. Secondo la congettura di Keplero, la forma esagonale quella che permette il miglior sfruttamento dello spazio nellimpacchettamento di sfere. Per questo le molecole dellacqua - che nella prospettiva seicentesca sono sferiche - sfruttano questa forma. Ma non solo: lesagono, secondo Keplero, manifesta attraverso i numeri il segno di una volont divina. Il numero 6 rappresenta la divinit e i suoi analoghi: il Padre Sole, le Stelle Fisse del Figlio e i Sei Pianeti dello Spirito Santo. Forse anche per questo motivo Keplero pensava che il occo di neve sarebbe stato il regalo di Natale migliore, dono che scende dai cieli e somiglia a una stella.
...Ecco allora perch esaminare il motivo per cui le nevi, alla loro prima caduta, prima di aggrovigliarsi in occhi pi grossi, sono sempre esagonali e hanno, ogni volta, sei raggi vellutati come piccole piume...
(Joannis Kepleri, Strena, Seu De Nive Sexangula, 1611)
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Lanello con incisione della Gayatri, Mantra Sacro racchiuso nei Veda, un canto il cui contenuto esprime Valore Universale e che si eleva per rivolgere le proprie azioni allilluminazione dellintelletto. WWW.MASTRORAFO.COM