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Anno XX, Numero 62 • agosto-novembre 2009 • Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in a.p. 70% - DBC Milano • ISSN 1120-8511 • e-mail: libreriabocca@libreriabocca.com • www.libreriabocca.com
Trimestrale di attualità artistiche e culturali fondato nel 1990 • Registrazione Tribunale di Milano n. 199 del 19/3/1990 • Direttore Donatella Bertoletti • Responsabile scientifico e Redattore capo Antonio D’Amico
Stampa: Monotipia Cremonese S.n.c. - Cremona • Progetto grafico: Fotolito Lombarda, via Valvassori Peroni, 55 - Milano - tel. 0270635627 - fax: 022665452 - e-mail: info@fotolitolombarda.it • Tiratura: 5000 copie
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Venti
scovo Gianfranco Ravasi, pre-
sidente del Pontificio Consi-
tistiche provenienti dall’antica
basilica di San Pietro, prima Scapigliati
glio della Cultura. «Paolo ha della ricostruzione cinque-
e ribelli
di guerra ispirato l’arte dei secoli attra-
verso il suo ‘biografo’ Luca. Ne-
centesca. La seconda sezione
ospita preziose opere librarie
d’arte
gli Atti degli Apostoli le narra- a partire da antichi codici del-
Giacomo Lodetti zioni, per esempio della famo- la Biblioteca Apostolica Vati- Paola Rapelli
sa via di Damasco, l’esperien- cana. In esposizione miniatu-
Arte Incontro in libreria com- za della predicazione nell’A- re rinascimentali e libri stam- Un ‘gruppo’ di scontenti e ri-
pie vent’anni. Dal 1990 al reopago di Atene, i suoi viag- pati nelle lingue volgari fino belli, «vero pandemonio del se-
1999, un libro scritto a quattro gi, sono entrati naturalmente alle traduzioni più recenti. colo… serbatoio… dello spiri-
mani, le mie e quelle di Do- nell’immaginario – spiega l’ar- Esposta a chiusura della mo- to di rivolta e di opposizione
natella, Editoria e Arte a Mila- civescovo –. Forse appare me- stra, in lingua corrente, la tra- a tutti gli ordini stabiliti»: così
no, racconta, fin nei minimi no il Paolo delle Lettere, anche duzione interconfessionale si sentiva un manipolo di gio-
particolari, cosa accadeva nel perché lì la riflessione è una ri- Martirio di Paolo, marmo, 325-350 ca., Musei Vaticani della Bibbia – scritta con i ‘fra- vani scapestrati nella Milano
mondo dell’arte, nella quoti- flessione molto più alta, che telli separati’ –, conforme alle borghese di metà Ottocento,
dianità della storica Libreria forse si riassume nei ritratti ri- tore constata come «la storia si immagini tratte dal mondo istanze del Concilio Vaticano quella che stava facendo i da-
Bocca e in questa adorata e calcati su figure di filosofi del- faccia immagine» e come pagano. In particolare, Pietro, II. La Parola di Salvezza – te- neé. Loro, soldi in tasca nisba,
maltrattata città di Milano che l’antichità, quasi a dimostra- «l’immagine testimoni la sto- il pescatore, il pragmatico, as- stimoniata da Paolo – si pro- e davvero erano scontenti un
pur non avendomi dato i na- re che Paolo è il nuovo pensie- ria». Anche se, come precisa sumerà le sembianze di Ari- paga dunque nel tempo «fino po’ di tutto, del Risorgimento,
tali, mi ha regalato una vita in- ro cristiano che, lentamente, Paolucci, Paolo, ebreo di Tar- stotele, fondatore della scien- agli estremi confini della ter-
vidiabile. Dall’anno 2000 fino entra nell’interno della cultu- so (in Cilicia), cittadino roma- za e della filosofia sperimen- ra». Del resto, Paolo è colui
ai nostri giorni, tanto il perio- ra dell’Occidente e ad essa si no (ed in quanto tale subisce tale, mentre Paolo, il teorico, che il Signore Gesù scelse co-
dico, quanto la libreria, sono sostituisce». La mostra vuol es- la decapitazione e non la cro- l’intellettuale, quelle del filo- me «strumento per sé per por-
stati gestiti dai nostri figli Mo- sere quindi un invito a risco- cefissione, esecuzione desti- sofo greco Plotino. Il percor- tare il suo nome alle nazioni,
nica, Gabriele e Giorgio e Ar- prire la figura e l’opera di Pao- nata agli schiavi) giustiziato so della mostra è diviso in due ai re e ai figli d’Israele» (atti 9,
te Incontro acquisiva la pre- lo, in una sorta di ideale «pel- sotto l’imperatore Nerone, pro- sezioni. La prima articolata in 15). Per questo ciascuno può
ziosa collaborazione di Anto- legrinaggio in un orizzonte di veniva da una cultura anico- tre parti: nell’iniziale eviden- dire «Paolo è per me».
nio D’Amico, un giovane per fede, storia e bellezza» – ag- nica, che considerava le im- zia gli aspetti storici ed ar-
il quale avevo subito previsto, giunge Ravasi – sulle orme magini idolatria. Soltanto in se- cheologici con reperti prove- San Paolo in Vaticano.
senza sbagliarmi, un futuro di dell’apostolo, crocevia di cul- guito infatti, a partire dal III e nienti dalla basilica di San La figura e la parola
sicuro successo. ture – ebraica, greca e roma- IV secolo, per rispondere al Paolo fuori le Mura, oggi cu- dell’Apostolo delle genti
Ho ancora, nonostante l’eta, na –, passione apostolica e desiderio dei cristiani della stoditi nei Musei Vaticani. Si nelle raccolte pontificie
l’attitudine a valorizzare i gio- sentimenti d’amicizia. Attra- Chiesa primitiva di dare un tratta di quattro sarcofagi mar- Città del Vaticano
vani talenti e posso confer- verso una selezione di circa volto agli apostoli, i santi Pie- morei paleocristiani conside- Musei Vaticani
Musei Pio Cristiano Pietro Troubetzkoi
mare che i giovani di oggi non 130 opere – tra documenti, di- tro e Paolo verranno rappre- rati dei capolavori scultorei Ragazza sul lago
fino al 27 settembre
sono peggiori di quelli dei miei pinti, sarcofagi etc. – il visita- sentati inizialmente usando dell’arte cristiana antica. Uno
tempi, peggiori, a mio parere, della società, della piega che
sono i genitori, che, involon-
tariamente cresciuti in un’ab- La sovranità di Giotto stava prendendo l’arte. Defini-
vano se stessi avveniristi e in
bondanza mal gestita, conce- Antonio D’Amico realtà per l’Italia sono stati –
dono ai piccoli tutto e li pri- che piaccia o no – gli antesi-
vano del valore della fatica di La grande esposizione su Giot- MC: «Come ogni nostro inter- gnani delle cosiddette avan-
una conquista che è uno dei to e il Trecento. “Il più Sovra- vento di restauro all’OPD sia- guardie storiche. Stiamo par-
due possibili risultati di una no Maestro stato in dipintura”, mo partiti con lo studio del- lando degli Scapigliati, a cui è
guerra, anche se non cercata, di scena al Complesso del Vit- l’opera sia dal punto di vista dedicata una gran mostra a Pa-
sempre dura e dall’esito in- toriano di Roma, sta per vol- storico artistico sia di quello lazzo Reale di Milano, fino al
certo. Una guerra combattuta gere al termine (la chiusura è della tecnica di esecuzione e 22 novembre prossimo. Ci
per la propria sopravvivenza, stata prorogata al 27 luglio) e dei problemi di conservazione piacciono queste mostre vere,
è un altro valore da trasmette- a corollario di questo signifi- dei materiali costitutivi. Tutto che fanno cultura con la sem-
re. Questa, iniziata dal Comu- cativo evento l’Opificio delle ciò ci ha portato ad elaborare plicità della competenza poi-
ne di Milano contro la libreria, Pietre Dure di Firenze (OPD) un progetto di conservazione ché hanno il sano ardire di ri-
è stata, meglio sarebbe dire è, ha dato notizia della fase con- che è stato attuato grazie an- chiedere, nel disastro del qua-
dal momento che l’esito fina- clusiva dell’intervento di re- che al generoso contributo di lunquismo espositivo ove
le non è ancora ratificato, l’e- stauro sulla Croce dipinta cu- uno sponsor, la ditta Arteria. Il mandi-giù-il-boccone-ma-non-
vento più significativo del de- stodita nella chiesa di Ognis- principale problema era costi- senti-il-sapore, attenzione su
cennio trascorso. santi a Firenze, la cui paterni- tuito dalla superficie pittorica un considerevole ‘pacchetto’
Vediamo se riesco a definire la tà è da sempre stata riferita da- molto inscurita ed alterata, ma di posizioni teoriche inerenti
vicenda che dura dal 2002 in gli studiosi alla bottega di Giot- nello stesso tempo molto fra- un ambito tutt’altro che sem-
un quadro compatto, com- to. Anche se, per via della non gile. È stato perciò necessario plice da affrontare. Attenzione
prensibile e corretto. Una leg- nitida lettura del dettato pitto- iniziare un progetto di ricerca e cuore: con questo bagaglio
ge del nostro Parlamento, e rico qualche perplessità sulla per la messa a punto di un si- ci dovete andare. Le sezioni so-
qui sarebbe il caso di aprire un definitiva autografia rimaneva, stema di pulitura innovativo no quattro, dagli anni Sessan-
dibattito sulla sua legittimità, adesso però, dopo la scrupo- formulato espressamente per ta agli anni Novanta. Splendi-
conferiva nel 1993 poteri forti losa pulitura, i dubbi sembra- quest’opera. È un procedi- da la sala introduttiva: siete av-
e speciali ai sindaci. Nel 1999 no dissiparsi e il primo a ma- questo straordinario manufat- guito le varie fasi. mento che unisce variandoli, volti dalla morbida pennellata
un assessore del Comune di nifestare questa tendenza è sta- to artistico abbiamo rivolto AD’A: Ci può raccontare bre- metodi e materiali precedenti, filamentosa del Piccio, consi-
to Carlo Arturo Quintavalle. qualche domanda a Marco vemente le fasi di restauro del-
continua a pag. 12 A proposito del restauro di Ciatti che all’OPD ne ha se- la Croce? continua a pag. 12 continua a pag. 10
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da 1 a 12 GIUGNO 2009 13-07-2009 9:32 Pagina 2
Paola Blasi
Oltre la bidimensionalità
passioni di famiglia. forzate; e amo la ceramica raku, così informale, espressio-
Mio nonno paterno faceva ritratti a ma- ne di forza e leggerezza, il cui esito è spesso frutto della
tita che sembravano foto, mio padre di- casualità. La mia ricerca è volta ad esprimere forza e soli-
pingeva e suonicchia vari strumenti, mia dità attraverso elementi delicati ed evanescenti, in conti-
madre è molto brava a disegnare volti nuo sviluppo e l’attenzione è quasi interamente rivolta al
femminili, di bambini e fiori. Quindi si colore. I toni sono soprattutto scuri, con grande predomi-
può dire che io sia sempre stata spro- nanza dei viola e resi mediante la sovrapposizione di ve-
nata all’arte. Ricordo che anche duran- lature trasparenti che lasciano intravedere le stratificazioni
te le lezioni in aula o davanti alla TV, cromatiche sottostanti.
tendevo ad isolarmi con i “miei discor- Raramente utilizzo tinte piatte ed uniformi, che considero
si”, quelli tra me e il foglio. E non era sorde e poco comunicative, mentre ritengo che le velatu-
un semplice modo per distrarmi, ma il re stimolino l’occhio a ricercare dell’altro oltre la superfi-
canale attraverso il quale esternare la mia cie fisica e bidimensionale del supporto.
complicata interiorità. Solo crescendo mi Osservando qualsiasi quadro si ha l’immediata percezione
son resa conto di quanto poco io co- dell’entità delle due dimensioni: altezza e larghezza, mi-
municassi con il resto del mondo, sia a surabili, uguali per tutti. Quello che invece interessa me è
livello verbale che gestuale. Son sempre andare oltre la bidimensionalità, creando una sorta di pro-
stata piuttosto taciturna, riservata, timida fondità – che eluda il dato prospettico collegato alla visio-
e poco esuberante, quindi il disegno pri- ne – e in questo i colori scuri aiutano perché, non abba-
ma e la pittura poi son stati mezzi di re- gliando e stancando l’occhio come quelli chiari, lo invita-
lazione e confronto, la maniera più na- no ad esplorare, quasi inducendo chi guarda alla medita-
turale per parlare di me… Soprattutto zione e all’introspezione.
durante l’adolescenza, il periodo più dif- L’opera si carica così della partecipazione dell’osservatore;
ficile della mia vita, la pittura è stata ciascuno può ricercarvi e riconoscere qualcosa che appar-
un’importante valvola di sfogo, tramite tiene al proprio bagaglio di esperienze o all’inconscio… e
la quale urlare in silenzio le angosce, i l’interazione dei due elementi dà frutto ad un processo in
dubbi, le insoddisfazioni… Soggetti ri- continuo divenire… Mi affascina moltissimo questo pote-
correnti di quel periodo sono figure fem- re che ha la pittura di interagire col fruitore, di farlo so-
minili, un po’ androgine, magre e spi- gnare, fantasticare, un potere quasi onirico; è per questo
golose, caratterizzate da zone di for- che la preferisco alla scultura che – senza nulla toglierle –
te ombra nelle carni scavate e re- considero più statica e meno interpretabile perché co-
se con colori scuri e lividi che munque sempre inserita in un contesto reale, tridimensio-
meglio rappresentano i senti- nale del quale noi stessi facciamo parte con la nostra fisi-
menti di quel momento. Ora i te- cità e caducità; e il tema della transitorietà, della tempora-
mi son differenti: alle eteree figu- neità è strettamente collegato al fare arte.
re – nelle quali ho proiettato me Credo che tutta l’arte sia permeata da una sorta di eterni-
stessa e il cui figurativismo me- tà, che qualsiasi opera sia elaborata con l’intento di dura-
glio esprime un discorso esisten- re, vincere il tempo, resistere ed esistere altre la vita di co-
ziale, concentrato su quello che lui che l’ha prodotta, che, lasciando una propria traccia, si
era il mio piccolo e chiuso mon- garantisce una fetta si immortalità.
do di allora – si son sostituiti pae- Poco tempo fa, un amico, parlando del mio operato, dis-
saggi immensi, soprattutto cieli, se una frase che suona pressappoco cosi: «Lo sai vero di
spazi aperti, ariosi, leggeri, libe- essere una privilegiata? Tu fai qualcosa di veramente tuo,
ri… Il genere è sempre figurativo, puro prodotto del tuo essere… qualcosa che durerà nel tem-
perché ancora non riesco a stac- po… io invece lavoro solo per gli altri…». Al momento, for-
carmi del tutto dal “mondo reale”, se con un pizzico di cinismo, gli risposi che mi considero
e da quello che l’occhio fisico per- privilegiata solo perché, avendo alle spalle una famiglia
cepisce… Ma il reale è solo un pre- che appoggia la mia passione e mi aiuta in caso di biso-
testo: traggo spunto da ciò che ci cir- gno, posso permettermi di fare l’artista…
Paola Blasi ispira serenità, pacatezza, equilibrio. conda per realizzare di fatto qualcosa che corrisponde ad In realtà so che il discorso non è assolutamente così ri-
Parlandole si ha la sensazione di venire trasportati in una un mondo interiore, legato all’inconscio. Un soggetto fi- duttivo e materiale… sono ben consapevole del potere te-
dimensione poetica di spessore, profondità, trasparenza, gurativo sì, ma costituito da elementi informali: sovrappo- rapeutico dell’arte… l’ho provato sulla mia pelle… per for-
di una persona conosciuta, familiare e al giorno d’oggi è sizioni di macchie, gocciolature, trasparenze, colature… tuna… Così, anche durante gli odierni momenti di crisi,
raro, frantumati come siamo, a volte, nella mancanza di Per questo amo l’acquarello, nel quale lascio spesso alla dubbi e grandi interrogativi su tutto e tutti, è sempre l’ar-
senso e precarietà dei rapporti. I suoi cieli mi hanno incu- goccia d’“acqua sporca” l’autonomia di scorrere mobile e te quella che mi aiuta… lei da sola basta per dare un sen-
riosito per la drammaticità, i contrasti forti, esasperati, pre- libera, generando aree di colore trasparenti, decise ma non so e trovare lo scopo…
sagio di tempeste incombenti, di uragani im-
provvisi. Ma vi è sempre una luce potente che
preme, che squarcia, con improvvisi bagliori,
la dimensione drammatica del cielo. L’artista
e il suo doppio, i due lati della stessa meda-
glia. Ho percepito in queste opere una con-
dizione umana al limite della tragedia finale,
la cupezza incombente carica di antichi pre-
sagi, ma anche l’eterna speranza di rialzarsi,
lottare e salvarsi in qualche modo. È il nostro
universo interiore martoriato da antiche feri-
te, lacerato da ineluttabili contraddizioni, tra il
bene e il male, la luce e le tenebre, la vita e
la morte. Paola riesce a mettere in gioco que-
ste energie duali, non è facile, e mentre ci guar-
da attonita, perplessa, ci chiede aiuto, ma tut-
ti noi chiediamo aiuto, qualcuno che ci scal-
di e ci dia fiducia. Lascio a lei la parola, ci aiu-
terà a entrare nel suo mondo.
Da quello che mi raccontano in casa, ho sem-
pre disegnato. Disegno, pittura, musica sono
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MIMMO SORMANI
scultore
La storia antica, la scultura clas- scultura occidenta-
sica e l’orientalismo sono gli ele- le, riscoperto nel
menti che emergono nel lavoro Diciottesimo e Di-
creativo di Mimmo Sormani a ciannovesimo se-
cavallo fra il 2007 e il 2008. Sul- colo con rappre-
le alture di Vallauris, in Costa sentazioni serene e
Azzurra, riscopre la scultura nel- classicheggianti
l’atelier dello sculture francese che riprendono la
Max Siffredi e la trasforma in Medusa Rondanini
un’opera metafìsica che tra- e altre più minac-
scende la rappresentazione del- ciose e profonde
le fattezze umane. Come nel come nello Scudo
Guerriero, i corpi scultorei di con Medusa di Ar-
ispirazione greca, longilinei e nold Böcklin in cui
proporzionati, sono al tempo prevale una messa
stesso feriti e marcati da lace- in scena policroma
razioni: quello che troviamo del della morte e del
passato dopo uno scavo ar- caos in cui le forze
cheologico, ferite fìsiche di una soprannaturali
guerra con Sparta o ferite più prendono il soprav-
intime e altrettanto laceranti. vento. Quella di Sormani è una reinterpretazione molto
Il confronto con il passato e il personale in cui le fattezze classiche diventano africane e
retaggio del teatro greco, ma più astratte (si noti l’influenza che l’arte tribale ha avuto a
anche con un presente post- partire dal primo Novecento su artisti come Derain, Pi-
modemo, riveste le opere di una casso e Vlaminck che si entusiasmarono per le masche-
simbologia atavica e futuristica re e le sculture africane, percepite come conferma del lo-
al tempo stesso come nelle te- ro desiderio di astrazione). D’altrocanto, il simbolismo dei
ste che diventano simboli pri- serpenti mortali viene metaforizzato e transumato in linee
migeni, maschere di un aldilà e metalliche, quasi che la morte fosse trasformata e il caos
di un futuro atemporale. Basta riappacificato.
osservare la Venere al compu- Sul finire del 2007 un evento familiare molto duro riporta il te-
ter e il suo volto suggerito dal- ma della vita versus morte a dominare l’opera dell’artista in
la semplicità delle linee metal- maniera più cupa e lacerante. Nell’Apocalisse, opera com-
liche che emergono dal corpo posita con elementi modellati in grès ed engobbi, il mare è
classico, per capire come, par- devastato, lacerato e saturato da frammenti di pesce, squa-
tendo dal classicismo di mate- me, coralli e alghe come se un’esplosione sottomarina aves-
riali e sembianze fisiche, l’arti-
sta aneli in realtà a suggerire
una dimensione più metafìsi-
ca. In greco il termine proso-
pon designa sia la maschera
che il volto vero e proprio, quasi che il
confine fra i due sia labile e indefinito.
Nella rappresenzazione scultorea di Mim-
mo Sormani le teste sono, anche quan-
do si presentano come ritratti dettaglia-
ti, testimoni di un anelito verso mondi lon-
tani come nella Venere africana o verso
lo sconosciuto e il retaggio antico come
nelle coppie di nudi del teatro greco o
nella Medusa africana in cui serpentelli
metallici si ramificano intorno al viso. Il
tema della Gorgone Medusa, guardiana
della frontiera fra il mondo dei morti e
quello dei vivi nella tradizione greca, è un
soggetto dominante e ricorrente nella
se sovvertito l’ordine del mare. I colori sono cupi, la morte è
palpabile, solo qualche luce e tonalità più accesa danno il
Le opere di segno di una vita forse ancora possibile.
Nelle opere successive il tema del mare è ripreso, ma è un
Mimmo Sormani mondo subacqueo nuovo, con il rosso del corallo (che se-
saranno esposte presso
condo Ovidio nacque proprio dal sangue di Medusa) che
Show Room Mandelli prende il posto del grigio scuro, con pesci che rinuotano li-
“Architettura d’interni” beri e coralli che si sviluppano, quasi a testimoniare il ciclo
della vita che riprende.
Il 2007 e il 2008 sono anni chiave nella vita dell’artista che fa
propria l’arte della tradizione scultorea europea e più in par-
Arcore
via Casati 131-133 ticolare francese da Carpeaux a Bourdelle a Picasso sculto-
re e ceramista, la reinterpreta e la proietta verso il senso ul-
da sabato 24 ottobre
timo della vita, nelle sue certezze e nelle sue contraddizioni,
a sabato 5 dicembre
di fronte alle sfide più grandi come la morte.
L’opera di Mimmo Sormani porta in sé tutto il retaggio sto-
rico della cultura occidentale di cui siamo il frutto, dall’Anti-
ca Grecia ad oggi. A questa nostra cultura millenaria e all’o-
pera di mio padre così densa di significato, così classica e
cosi innovativa al contempo, rendo omaggio.
Marco Sormani
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GIORGIONE
GIO1510
RGI2010 Organizzazione generale Villaggio Globale International
ONE www.giorgione2010.it
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I LIBRI E L’INTERVISTA
stretto
venivano fruite. Nel caso del- pio mecenate, e ci teneva mol- di Enrico. Giotto
la cappella padovana, in par- to alla sua sepoltura in quel e la cappella Scrovegni
di Chiara Frugoni
ticolare, ci si può appoggiare luogo perché: «La sua fama si
586 pp., 238 ill..
a contatto con...
al testamento di Enrico Scro- sarebbe sbiadita se le sue tre Rilegato
vegni (studiato in un saggio da immagini, di vivente, defunto,
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NOTIZIE DA ROMA
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LE MOSTRE
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segue da pag. 1 spondere penalmente per man- segue da pag. 1 matica”. Grazie alla collabora- di vista esecutivo e tecnico co- sicuramente dopo la grande
Venti di guerra… cata applicazione della delibe- Giotto… zione della competente So- me s’inserisce la Croce nella Maestà che Giotto al ritorno da
ra morattiana, mi invitavano a printendenza stiamo inoltre produzione giottesca? Padova dipinge per la stessa
Milano, nominato dal sindaco lasciare il locale se non accet- con un procedimento inedito. studiando la migliore ricollo- MC: «L’opera che da sempre si chiesa tra il 1304-05 e ci tro-
Albertini, trasformava d’impe- tavo il nuovo canone. Si tratta di una procedura com- cazione della Croce nella chie- è ritenuto sia uscita dalla bot- veremmo sicuramente all’in-
rio e d’ufficio, recuperando Da questo momento, il 4 apri- plessa e molto lenta, ma che sa, sia per la sua conservazio- tega di Giotto, mostra un li- terno del secondo decennio
una legge del ventennio, i con- le 2008, riassumo in modo te- consente non solo di operare ne nel tempo sia per la frui- vello elevatissimo di qualità e del secolo». È evidente che gra-
tratti d’affìtto dei locali in area legrafico gli eventi: sottoscri- in piena sicurezza per il ri- zione da parte del pubblico». grazie alla pulitura i vari stu- zie alle cure dell’OPD la nostra
Duomo e Galleria Vittorio viamo una raccolta di firme a spetto della materia pittorica, AD’A: Dopo il restauro quali so- diosi che sostengono le diver- storia dell’arte può godere di
Emanuele II, in concessioni tutela della libreria storica, ri- ma anche di ottenere un risul- no le novità che emergono dal se ipotesi attributive avranno un altro straordinario gioiello
della durata di 9 anni, alcuni conosciuta da una legge re- tato di straordinaria qualità. punto di vista tecnico esecuti- modo di verificarle con mag- d’incantevole bellezza di uno
di 18, altri di 30,con una mo- gionale, a cui aderiscono 7000 Si è poi passati al risanamen- vo e di leggibilità dell’opera? giore chiarezza. Credo che co- dei maestri che come diceva
tivazione per ogni singolo ca- persone, scriviamo lettere a tut- to di alcune sconnessioni e MC: «Dopo la pulitura emerge munque dobbiamo contestua- Vasari: egli solo, ancora che na-
so. te le autorità competenti, locali fratture nelle eleganti cornici un’eccezionale qualità di ese- lizzare il dibattito e spiegare ai to fra artefici inetti, con celeste
La realtà era che nessuno ave- e nazionali, per illustrare la si- intagliate e dorate. Si è poi af- cuzione e per gran parte del- lettori che nel Medioevo non dono, quella ch’era per mala
va esperienza della nuova pro- tuazione e chiedere interven- frontato il supporto ligneo che l’opera anche un ottimo stato vi era il concetto attuale di au- via, resuscitò, e redusse ad una
cedura e questo ha fetto na- ti, consultiamo avvocati, civili- era stato preventivamente di- di conservazione della mate- tografia dell’artista il quale era forma da chiamar buona.
scere differenze che nel tem- sti per i danni e penalisti per sinfestato. Esso è stato pulito, ria. Tutte le minime valenze sempre e comunque il capo di Naturalmente la mostra del Vit-
po si sono trasformate in vere gli eventuali abusi, che hanno consolidato e sono state rico- espressive dell’opera sono ora una bottega che lo aiutava e toriano dimostra e riconferma
proprie concorrenze sleali. offerto un’assistenza gratuita e struite alcune parti che si era- pienamente leggibili, sia per che nel suo insieme produce- appieno l’incredibile valore di
Tuttavia non a torto il Comu- in questa sede voglio nuova- no frantumate con grave ri- quanto concerne la tecnica di va le opere. Il dibattito tra gli Giotto e a sovrana memoria ri-
ne si proponeva di fare l’inte- mente ringraziare, sensibiliz- schio per la statica dell’insie- esecuzione (la sottile stesura a studiosi verte dunque sulla mane il poderoso catalogo edi-
resse della città, mentre alcuni ziamo l’opinione pubblica con me. Ritornando quindi sul da- finissime pennellate accostate possibilità o meno di ricono- to da Skirà che si divide in due
commerciati, più furbi che di- tutti i mezzi di cui disponiamo, vanti si sono stuccate le lacu- su di un fondo cromatico gra- scere in questa come in altre tomi (I. Saggi - II. Le opere) la
sonesti, speculavano cedendo, intemet compreso. ne. Attualmente è in corso di duato; l’impiego di elaborati opere chiaramente giottesche, cui cura è di Alessandro Tomei.
lautamente pagati, la propria Risultato: la mattina del 4 feb- realizzazione la preparazione elementi decorativi che com- una seconda personalità che
concessione a delle multina- braio 2009, su tutti i quotidia- delle stuccature alla fase suc- prendono anche l’uso di vetri lo affianca. Nel caso sia valida Giotto e il Trecento
“Il più Sovrano Maestro
zionali. Ora non tutti i negozi ni compare la notizia che tra cessiva della reintegrazione colorati e decorati), sia per l’ipotesi del prof. Quintavalle
stato in dipintura”
avevano i contratti in scaden- gli oltre 110.000 partecipanti delle mancanze, con il meto- quello che riguarda lo stile». che ringrazio per il suo entu- Roma, Compl. del Vittoriano
za nel 1999, cosicché nel 2007, all’operazione I Luoghi del do riconoscibile e reversibile AD’A: Ritenendo corretta l’at- siastico apprezzamento del no- fino al 27 luglio
durante la gestione Moratti, le Cuore promossa dal FAI (Fon- della così detta “selezione cro- tribuzione a Giotto, dal punto stro lavoro, la Croce si colloca
concessioni scadute venivano do per l’Ambiente Italiano) tra
rinnovate con le regole delle i 20 luoghi presenti nell’elen-
nuove. Il criterio, stabilito sul-
la base di costi di mercato, pre-
co, 5258 preferenze conflui-
scono sulla Libreria Bocca che
La Madonna del Fuoco di Forlì
vedeva in sostanza un canone diventa il secondo luogo del fra storia, arte e devozione
di affitto di euro 1.200 al mq cuore del Paese. La conse- Andrea Spiriti
oltre a una sfilza di obblighi e guente conferenza stampa al-
proibizioni per il conduttore. la Ca’ di Sass, ex Cariplo, oggi Esaminare un’immagine sacra, cuni obiettivi precisi: l’esame nota del quale viene ripercor- ca. Non mancano nel testo del
Nonostante il salasso, (alcuni Intesa SanPaolo, con i vertici perno di una devozione pluri- delle vicende storiche del ma- sa con acribia per recuperare Fabbri piccoli nei (piccole pun-
canoni superano il milione di del FAI, della Banca e del Co- secolare non è impresa facile, nufatto dalle origini a oggi; la rimandi, citazioni e modi che te retoriche, eccessi iconologi-
euro l’anno), quasi tutti accet- mune, conferiscono alla vi- sia per l’inevitabile stratifica- ricostruzione dell’immagine permettono di riferirgli l’effigie ci per il sole e la luna); ma
tavano. Una sola azienda, la Li- cenda un’eco nazionale. zione di significati e di valen- originale completa; la mappa- miracolosa. Nell’introduzione, scompaiono facilmente rispet-
breria Bocca, sopravvissuta per La notizia viene ripresa dalle ze non solo artistiche, sia per tura iconografica; l’attribuzio- Fabrizio Lollini rileva con chia- to alla serietà metodologica, al-
oltre duecento anni, alle guer- tv e persino da Striscia la No- la reiterazione iconica e la con- ne e conseguente cronologia; rezza il problema cronologico la chiarezza espressiva e al
re di indipendenza, alla prima tizia e l’opinione pubblica, col seguente diminuzione di tratti la riproposizione antologica rispetto alle date note del pit- convincente percorso critico
e la seconda guerra mondiale, suo peso, riesce a convincere identificativi propri a vantag- della vicenda documentaria e tore, giacché l’effigie, anterio- che caratterizzano il testo e lo
alla grande crisi degli anni Set- il sindaco Moratti a creare una gio, appunto, degli stilemi ge- critica, in parallelo con una ric- re al 1428, va probabilmente qualificano molto positiva-
tanta, rifiutava apertamente Fondazione con la Camera di nerali adottati come tipici. Nel ca silloge delle immagini so- collocata tra la fine del XIV e mente nell’ambito di una sto-
quel canone, quasi triplicato, Commercio, sul modello del caso della xilografia che l’e- prattutto (et pour cause) a gli inizi del XV secolo (perché riografia “locale” che pone con
insostenibile per la sua attivi- Teatro alla Scala, per gestire vento devastatore-miracoloso stampa derivate. Un procedi- non pensare all’anno giubila- lucidità i fenomeni nel rap-
tà. Tutti sanno che il libro è l’u- un’area commerciale di eccel- del 4-5 febbraio 1428 fa di- mento di assoluta correttezza re 1400, foriero di effigi sacre porto con il respiro europeo
nico prodotto con prezzo e lenza planetaria, da piazza ventare la Madonna del Fuo- (si nota con sollievo il ruolo a buon mercato e presto cari- dell’arte.
sconto fisso, vittima di due Duomo a piazza della Scala, in co nella cattedrale di Forlì, la metodologico dell’iconografia), cate di senso?), nell’ambito di
mortali aggressori: la scarsa do- vista dell’EXPO, e tutelare le vicenda è complicata dallo sta- che porta a numerosi dati e ad quel neo-giottismo di cui Ja- La Madonna del Fuoco
manda e l’alta produzione. botteghe storiche che voglio- to di conservazione derivato una conclusione importante: la copo di Paolo è il grande col- di Forlì fra storia, arte
La dichiarazione di guerra mi no continuare il loro lavoro per dall’incendio, e quindi dalla xilografia sarebbe opera del lettore; ma proprio questo di- e devozione
veniva recapitata da una cop- dare lustro a una città ormai perdita e ricomposizione di pittore bolognese (ma attivo scorso ci riconduce a caratteri Sergio Fabbri
pia femminile di funzionari del schiava di un’omologazione parte della superficie inferio- anche a Venezia e a Siena) Mi- generali del mondo bologne- 107 pp., 43 ill.
Demanio, che, per non ri- mondiale piatta e monocorde. re. L’agile volumetto di Sergio chele di Matteo (documenti dal se dai quali è giusto cercare di Brossura
Fabbri si propone quindi al- 1410 al 1469), la produzione estrarre un’individualità artisti-
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