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Universit degli Studi di Brescia Facolt di Ingegneria

Corso di Laurea in Ingegneria Civile Corso di Laurea in Ingegneria per lAmbiente ed il Territorio

Tecnica Urbanistica

ESERCITAZIONI - 2
Prof. Maurizio TIRA

LE INDAGINI URBANISTICHE

LE INDAGINI URBANISTICHE: FASI

COSA RIGUARDANO?

Indagini fisiche
LE INDAGINI URBANISTICHE

Indagini storiche Indagini sociali


Fattori Demografici Fattori Umani Fattori Edilizi Fattori Cinematici Fattori Tecnologici

Indagini economiche

SI DISTINGUONO IN:

Indagini PRIMARIE
LE INDAGINI URBANISTICHE

vengono eseguite sempre e prima di un qualsiasi altro tipo di indagine; possono essere eseguite da un pianificatore generico (non necessariamente esperto di settore); vengono condotte utilizzando fonti ufficiali; richiedono tempi brevi; comportano costi contenuti;

Indagini SECONDARIE
vengono eseguite dopo le indagini primarie e qualora se ne valuti la necessit; riguardano solo alcuni settori interessanti; vengono eseguite da specialisti di settore; non si usano fonti ufficiali, ma rilevamenti diretti; richiedono tempi lunghi (a causa della rilevazione diretta); comportano costi elevati;

Schema di indagine Modalit di svolgimento


LE INDAGINI URBANISTICHE

Raccolta dei dati

Dipendono dal tipo di indagine che si deve eseguire

i DATI per la conoscenza del territorio si possono suddividere in due categorie:


1. dati di tipo alfanumerico: sono di questo tipo, per esempio, i dati demografici relativi ad un certo ambito amministrativo (popolazione residente, numero di attivi o di addetti, dati sulle abitazioni, ecc); 2. dati di tipo cartografico: la cartografia, sia generale che tematica, costituisce sicuramente uno strumento fondamentale per arrivare ad una conoscenza esaustiva del territorio in cui operiamo.

1.11.1- INDAGINI FISICHE

COSA RIGUARDANO? Sono le caratteristiche fisiche-ambientali del territorio Corografia Altimetria e Acclivit Morfologia Geologia e Litologia Pedologia Idrografia superficiale e sotterranea Localizzazione e ricorrenza dei processi naturali Eliologia Meteorologia Climatologia

LE INDAGINI FISICHE

LA COROGAFIA una rappresentazione dinsieme, di vasto ambito, nella quale devono essere individuate le componenti fisico naturalistiche
LE INDAGINI FISICHE

Per le indagini primarie lo studio limitato a: Coordinate; Orografia; Idrografia; Geologia;

LALTIMETRIA la misura delle elevazioni dei punti geografici della carta rispetto al livello del mare. La rappresentazione si esegue medianti le curve di livello, che uniscono i punti aventi la stessa quota (sono anche chiamate curve ipsografiche o isoipse).

LE INDAGINI FISICHE

LE INDAGINI FISICHE

LACCLIVITA il grado di pendenza (angolo di inclinazione rispetto all'orizzontale ) di un terreno. La sua rappresentazione mostra la distribuzione spaziale delle acclivit del terreno suddivise in classi sulla base, ad esempio, della distribuzione statistica delle pendenze.

LA MORFOLOGIA
letteralmente lo studio (logos) della forma (morfo). Nel caso della citt (morfologia urbana) cerca di definire la forma urbana. In linea generale si possono definire varie tipologie in base al reticolo viario: a scacchiera, lineare, triangolare, esagonale, a ventaglio, radiocentrico, ecc..
LE INDAGINI FISICHE
Palmanova (IT)

Karlsruhe (DE)

Oppure si pu definire anche la forma degli elementi naturali, tramite lorografia, lidrografia, (terrazzi fluviali, depositi morenici, conoidi di deiezione), ecc..

LA GEOLOGIA
la scienza che studia la Terra e i processi che la plasmano e la cambiano. Serve per la valutazione le risorse idriche, per la previsione e la comprensione dei pericoli naturali, per la pianificazione territoriale e la realizzazione di opere pubbliche e private, per l'esplorazione dei minerali e di idrocarburi (petrolio e metano), per l'estrazione di molti materiali d'uso commerciale e industriale, per lo studio sui mutamenti del clima e dell'ambiente.

LE INDAGINI FISICHE

LA LITOLOGIA
Insieme di caratteri chimici e fisici che definiscono una roccia nei suoi vari aspetti, cio composizione chimica e mineralogica, struttura e tessitura, oltre che la loro genesi, nonch le caratteristiche meccaniche. Queste indagini possono essere rappresentate tramite una carta Geologica o Geolitologica

LA PEDOLOGIA
la scienza che studia i terreni vegetali, naturali e agrari (lo strato superficiale). Lo studio del terreno, o meglio della Serie, ovvero di uno strato con alcune caratteristiche significative, come ad esempio spessore e distribuzione degli orizzonti, struttura, colore, chimismo e collocazione fisiografica, permette di sintetizzare le propriet morfo-chimiche e i caratteri evolutivi di un certo numero di suoli simili. La Carta Pedologica quindi descrivendo il terreno permette di valutare la propensione alluso agricolo dei suoli,ma anche il valore naturalistico, la capacit protettiva del suolo verso le acque sotterranee, lattitudine del suolo allo spandimento (di fanghi da depurazione o da liquami agricoli)
Attitudine dei suoli allo spandimento agronomico

LE INDAGINI FISICHE

Carta Pedologica

LIDROGRAFIA SUPERFICIALE E SOTTERRANEA


Descrive le caratteristiche dei mari, delle zone costiere e dellacqua presente sulla superficie terrestre o sotto di essa. In Italia, il servizio idrografico gestito dall'Istituto Idrografico della Marina.

La Carta dellIdrografia pu contenere sia elementi prettamente naturali:


LE INDAGINI FISICHE

Reticolo idrico (principale e minore); Laghi; Mari;

Fontanili e sorgenti; Aree umide; Zone con diverse potenzialit dellacquifero (altezza della falda);

che antropici, ma ad essa strettamente collegati: Pozzi; Serbatoi; Bacini artificiali; Cave e discariche; Scarichi superficiali e sotterranei; Piezometri.

LA LOCALIZZAZIONE E RICORRENZA DEI PROCESSI NATURALI I processi naturali rilevati sono i potenziali elementi del RISCHIO (di origine fisica o intermedia): Processi di erosione e deposizione Inondazioni ed allagamenti (Fasce di rispetto del PAI) Stabilit dei versanti Smottamenti Frane Crolli Conoidi Colamenti Terremoti (Classificazione sismica)

LE INDAGINI FISICHE

La principale fonte dinformazione il PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) che riporta le Carte Ambiente e Rischi e Inventario dei Dissesti e il GeoPortale della Regione Lombardia

LELIOLOGIA il soleggiamento di un territorio. Vengono misurate: Durata (n di ore di sole) Temperatura (durante la durata) Esiste una durata teorica ed una durata reale (che dipende dallorografia e della nuvolosit). Si basa su grafici e quindi non ha una cartografia di riferimento. Il soleggiamento, in genere, si studia nei giorni di equinozio (primavera ed autunno) e solstizio (estate ed inverno).

LE INDAGINI FISICHE

LE INDAGINI FISICHE

LA CLIMATOLOGIA lo stato medio del tempo su un arco temporale di 30 anni. Vengono considerati come variabili: Temperatura (min, med, max); Lumidit relativa;

LA METEOROLOGIA lo stato istantaneo del tempo o su un arco temporale breve. Vengono considerati come variabili: Le precipitazioni (piovose e nevose); I venti.

ESERCITAZIONE

Tav 1 - COROGRAFIA Si tratta di inquadrare il comune assegnato per lesercitazione in un contesto pi generale, sia ai fini di una rappresentazione sintetica della sua collocazione geografica, sia in funzione di un primo esame delle caratteristiche fisiche e naturali dellambiente che circonda e comprende il territorio oggetto di studio.

OBIETTIVO

Si devono quindi indagare una serie di tematiche che chiariscono e approfondiscono le correlazioni; tali tematiche sono: Confini amministrativi; Areali tratteggiati degli insediamenti umani; Verde pubblico di dimensioni sovracomunali; Corsi dacqua naturali e artificiali; Zone speciali: boschive, di bonifica, di salvaguardia, di rispetto o di riserva

OBIETTIVO

MATERIALE OCCORRENTE -n.1 copia del CTR (1:100.000) (CT50 1:50.000 stampabile 1:100.000) riguardante il comune di studio ed adeguati ambiti circostanti (il CT50 della Regione Lombardia disponibile in Aula Cad versione a colori aggiornata al 2002 oppure scaricabile dal Geoportale della Regione Lombardia );

MATERIALE OCCORRENTE

SCALA DI LAVORO: 1:100.000

Nota: Il comune oggetto di studio deve essere centrale rispetto alla tavola e dunque, se necessario, comporre la tavola unendo pi fogli

Geoportale della Regione Lombardia DUSAF2 (Destinazione dUso dei Suoli Agricoli e Forestali) www.cartografia.regione.lombardia.it/geoportale
FONTI

SIT (Sistema Informativo Territoriale) della Provincia di Brescia http://sit.provincia.brescia.it siti internet (google earth, viamichelin, pagine gialle visual)

ELABORATI DA REDIGERE La TAV. 1 COROGRAFIA quale rappresentazione in termini descrittivi del sistema fisico-naturale in cui inquadrata larea oggetto di studio. Si riportano a colore sulla carta al 100.000 i dati raccolti, secondo la legenda allegata. La tavola potr essere eseguita utilizzando AutoCad, GIS oppure colorando a mano la tavola.

ELABORATI DA REDIGERE

SINTETICO COMMENTO SCRITTO DELLA TAVOLA (nella Relazione dovranno essere mettesse in luce le caratteristiche pi rilevanti e significative, quali: distribuzione e caratteristiche degli naturali, soprattutto eventuali rischi,caratteristiche ambientali, ecc Il testo deve essere il risultato di un approfondito studio della tavola e deve fornire una sua chiave di lettura chiara e immediata.)

CONVENZIONI GRAFICHE

CONFINI AMMINISTRATIVI 1 Confini Convenzione Grafica Amministrativi 1.1_Statali: CONVENZIONI GRAFICHE bordo verde e limite a crocetta verde scuro; bordo verde e limite a linea grossa verde scuro; linea continua grossa verde scuro; linea continua rossa
+++++++++++++++

1.2_Regionali:

1.3_Provinciali:

1.4_Comunali (solo per il comune oggetto di studio)

Comprese le frazioni!!

INSEDIAMENTI UMANI Perimetro (della zona fabbricata o comunque urbanizzata): contorno continuo nero; Interno: a tratteggio continuo nero; CONVENZIONI GRAFICHE Corona circolare rossa (ATTORNO AL NOME DELLA LOCALIT) ad individuazione della localit in istudio, evidenziando con sottolineatura rossa il nome della localit.

Flero

NOTA: Perimetro va aggiornato per quanto possibile rispetto a quello rilevato (il DUSAF aggiornato al 2007) Decidere uninclinazione di tratteggio e mantenere sempre la stessa

CORSI DACQUA E ZONE IDRICHE 2 Corsi dacqua e zone idriche 2.1_Fiumi CONVENZIONI GRAFICHE Convenzione Grafica Nastri in celeste, senso della corrente con una freccia Velatura in celeste

2.2_Laghi e mare

NOTA:
Fiumi (la freccia importante per comprendere la pendenza) (se non si riesce ad indicare la freccia internamente, segnalarla a lato)

VERDE PUBBLICO DI DIMENSIONI SOVRACOMUNALI:

CONVENZIONI GRAFICHE

3 Verde pubblico di dimensioni sovracomunali 3.1 ad esempio: PLIS (*)

Convenzione Grafica Velatura verde smeraldo

VERDE PUBBLICO DI DIMENSIONI SOVRACOMUNALI: (*) Cos un PLIS? Definizione: Parchi Locali di Interesse Sovracomunale CONVENZIONI GRAFICHE Legge Regionale 86 del 1983_ Parchi e riserve naturali La Lombardia ha attribuito ai Comuni la facolt di promuovere l'istituzione di Parchi Locali di Interesse Sovracomunale (PLIS), in pratica aree protette per le quali sono i comuni stessi, nell'ambito della loro pianificazione urbanistica, a stabilire la disciplina di salvaguardia, le modalit di funzionamento e i piani di gestione. Col riconoscimento della rilevanza sovracomunale da parte della Regione, il PLIS entra a far parte del SISTEMA REGIONALE DELLE AREE PROTETTE, insieme ai parchi regionali, alle riserve e ai monumenti naturali.

VERDE PUBBLICO DI DIMENSIONI SOVRACOMUNALI:

CONVENZIONI GRAFICHE

Alcuni sistemi naturali presenti sul territorio presentano caratteristiche tali da richiedere un particolare statuto di tutela (per il valore intrinseco e/o per l'importanza della loro collocazione territoriale). La Regione Lombardia indica alcuni di questi ambiti territoriali, definendo lo strumento del PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale). E' uno strumento di tutela ''lieve'', poich conserva le indicazioni dei PRG o del PGT comunali, ma importante, proprio perch il valore dell'area riconosciuto da una Legge Regionale.

VERDE PUBBLICO DI DIMENSIONI SOVRACOMUNALI: Es. per la citt di Brescia PLIS Parco delle Colline di Brescia

CONVENZIONI GRAFICHE
estensione: 4.309 ha altidudine: da 190 a 960 metri s.l.m. i comuni costituenti il parco: Bovezzo, Brescia, Cellatica, Collebeato, Nuvolera, Rezzato, Rodengo Saiano

Fonte: www.comune.brescia.it

ZONE SPECIALI: 4_Zone speciali 4.1_Boschive CONVENZIONI GRAFICHE 4.2_Di bonifica 4.3_Di salvaguardia 4.4_Di riserva Velatura in verde scuro A tratteggio largo verde chiaro A tratteggio largo verde smeraldo A tratteggio largo verde scuro

NOTA:
Se nellinquadramento dellarea oggetto di studio prevista zona a ghiacciaio: introdurre un nuovo retino in legenda (velato grigio chiaro) Lo stesso vale per altri elementi non elencati. FACOLTATIVO: possibile introdurre dei simboli per identificare il tipo di zona speciale (ad esempio per indicare se una zona di salvaguardia un Parco Nazionale o Regionale)

ZONE SPECIALI

Zona boschiva: individuata dal Piano di Indirizzo Forestale nelle sue diverse articolazioni e gradi di tutela (il PIF della Provincia di Brescia stato approvato dal Consiglio Provinciale il 20 aprile 2009)
CONVENZIONI GRAFICHE

Zone di bonifica: se esiste una zona bonificata (es. siti contaminati) allinterno del territorio importante evidenziarlo e, per quel tratto inutile retinare il costruito, ma prevale il retino di bonifica; Zone di salvaguardia: Parchi Nazionali, Parchi Regionali, Parchi Provinciali istituiti legislativamente, RETE NATURA 2000); Zone di rispetto o di riserva: Allinterno del sistema parchi, esistono zone di riserva con regole ancora pi restrittive rispetto al parco (tipicamente zone interdette allattivit venatoria)

FONTI: GeoPortale Regione Lombardia SIT Provincia di Brescia

RETE NATURA 2000

COS? CONVENZIONI GRAFICHE

un complesso di siti caratterizzati dalla presenza di HABITAT e SPECIE sia animali e vegetali, di interesse comunitario la cui funzione quella di garantire la sopravvivenza a lungo termine della BIODIVERSIT presente sul continente europeo.

QUANDO STATA ISTITUITA? DA COSA COSTITUITA?

Con la Direttiva Habitat (Direttiva 92/42/CEE) Zone a Protezione Speciale (ZPS) Legate alle specie avifaunistiche

Siti di Importanza Comunitaria (SIC)

Zone al cui interno vivono specie protette elencate nellallegato della Direttiva Habitat (per flora e fauna)

ESEMPIO di ELABORATO

COMUNE DI MARCHENO

COROGRAFIA
Media Valle Trompia a
22 km a Nord di Brescia

Superficie 2273 ha Capoluogo: Marcheno


Frazioni: Brozzo e Cesovo

Altitudine: 372 m s.l.m. Confini Abitanti: 4177 (2010) Attraversato dal fiume Mella Urbanisticamente conurbato a
Brescia

Scala originale 1:100000

INDAGINI FISICHE
RODENGO SAIANO copre una superficie di 12.75 km2 Confina: a Nord con Monticelli Brusati ed Ome ad Est con Gussago a Sud con Castegnato ad Ovest con Passirano e Paderno Franciacorta
Rodengo Saiano:

1.21.2- INDAGINI STORICHE

OBIETTIVO

Le indagini storiche intendono individuare i principali elementi delle trasformazioni nel tempo del territorio comunale, mettendo in risalto le implicazioni sulle attuali forme di utilizzazione del suolo (urbano e non) ed evidenziando principalmente le tendenze allo sviluppo degli abitati nelle diverse epoche fino a quella contemporanea.

OBIETTIVO

Studio dellevoluzione nel tempo dellarea di studio, ossia delle maggiori trasformazioni che si sono prodotte nel tempo e che hanno modificato i sistemi antropici e i sistemi naturali. Si esplica nella sovrapposizione e nel confronto di cartografie storiche con la situazione attuale con lo scopo di valutare la consistenza di:
1.crescita nel tempo di -VIABILIT (su gomma e su ferro) -INFRASTRUTTURE (impianti puntuali: porti, stazioni, impianti tecnologici; servizi a rete) -AREE URBANIZZATE (residenziali e non) 2.trasformazioni significative -AREE AGRICOLE -SISTEMI AMBIENTALI -RISORSE NATURALI -PAESAGGIO

Costituiscono elementi fondamentali delle indagini storiche: a) LO SVILUPPO URBANISTICO


ELEMENTI FONDAMENTALI -dei nuclei originari preistorici protostorici -degli sviluppi storici preromani romani medioevali rinascimentali sei-settecenteschi ottocenteschi -degli sviluppi contemporanei espansioni novecentesche per periodi caratteristici (prebellico, tra le due guerre, post-bellico, anni 60-70, anni 80-90, ecc.)

Costituiscono elementi fondamentali delle indagini storiche: b) LE CIRCOSCRIZIONI


ELEMENTI FONDAMENTALI -confini politici e confini amministrativi statali regionali provinciali comunali -confini circoscrizionali e burocratici religiosi scolastici militari (generatori di confini forti: es.mura)

NOTA Lappartenenza nel tempo a circoscrizioni pu essere significativa nello sviluppo urbanistico.

Costituiscono elementi fondamentali delle indagini storiche: c) LA PARCELLAZIONE,ovvero levoluzione del piano catastale
ELEMENTI FONDAMENTALI 1.Si svolge mediante lanalisi delle mappe catastali attuali e storiche. 2.La suddivisione in particelle catastali e la forma di tali particelle significativa della forma del territorio in quanto: - particelle accostate sono sinonimo di vicinanza dei centri urbani; - la dimensione e forma delle particelle in territorio extra-urbano indizio del tipo di insediamento agricolo. NOTA: Noi veniamo da parcellazione romana

ELEMENTI FONDAMENTALI

Costituiscono elementi fondamentali delle indagini storiche: d) I COMPLESSI MONUMENTALI A CARATTERE STORICO E I COMPLESSI A CARATTERE AMBIENTALE PARTICOLARE, ovvero lindividuazione delle consistenze e dei vincoli:
-storico artistici (quello che c sul suolo), - archeologici (quello che c sottosuolo), - paesistici - complessi di carattere storico o ambientale particolare.

NOTA: Non si tratta quindi di monumenti commemorativi, ma di presenze rilevanti di interesse storico architettonico simbolico La valorizzazione degli ambienti particolarmente importante

Costituiscono elementi fondamentali delle indagini storiche: e) I PIANI REGOLATORI,


tempo e dei relativi sviluppi comprendendo la raccolta dei piani studiati nel

ELEMENTI FONDAMENTALI

- In epoche recenti i PRG hanno cercato di CONTROLLARE e INDIRIZZARE lo sviluppo urbano.

I PRG vengono analizzati per: -1. capire come hanno funzionato e leffetto che hanno avuto; -2. capire come si sviluppata la citt in epoche vicine alla nostra.

ELABORATI DA REDIGERE La TAV. 4 EVOLUZIONE STORICA AREA DI STUDIO rappresentazione in termini descrittivi delle trasformazioni nel tempo di una porzione del territorio urbano oggetto di studio prossima allarea di progetto (in accordo con il proprio esercitatore) sulla base della carta tecnica comunale a scala 1:5.000 (se disponibile a scala 1:2.000). La tavola potr essere eseguita utilizzando AutoCad, GIS oppure colorando a mano la tavola. SINTETICO COMMENTO SCRITTO DELLA TAVOLA Sintetica descrizione che metta in evidenza le notizie storiche sul comune oggetto di studio con preciso riferimento alle fonti storiche assunte. Si tratta di mettere in luce quei fenomeni, magari irrilevanti per uno studio storico a scala nazionale, ma che hanno influito sensibilmente sulla storia locale con particolare riferimento allo sviluppo urbanistico. Si riporti, in calce, una nota bibliografica degli eventuali documenti esaminati[1
NOTA
[1]

ELABORATI DA REDIGERE

Per i testi bibliografici si specifichino: Cognome e nome dellautore Titolo Casa editrice Luogo e anno di pubblicazione

Esempio di Carta dellevoluzione storica del sistema insediativo

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