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CHIESA VERSUS

SINAGOGA?
Ed P. Sanders spiega le tensioni interne alla missione cristiana delle origini
exano di origine, Ed Parish sinagoghe ed è stato rifiutato. Nelle l’altro agli incirconcisi... non, dunque,

T Sanders è stato immerso nella


Scrittura fin dalla nascita, in
quella fascia degli Stati Uniti chiamata
Lettere di Paolo però non troviamo
nulla del genere: egli si presenta come
uno chiamato a estendere la missione a
secondo una divisione geografica tra
Medioriente e Occidente. Si noti pure
che Paolo, pur non avendo fondato la
“cintura della Bibbia”. «Tutti quelli che tutte le genti. Bisogna quindi Chiesa di Roma, si ritiene autorizzato a
conoscevo andavano in chiesa – ci distinguere le fonti: secondo gli Atti, scrivere ai Romani proprio perché
racconta. – Era una chiesa protestante Paolo era anzitutto apostolo dei giudei apostolo delle genti, come ripete
liberale, in senso umanistico, che nel mondo di lingua greca, mentre enfaticamente».
accentuava il vangelo sociale e non Paolo dice di essere stato chiamato a
badava molto alle dottrine teologiche. essere apostolo dei pagani». Lei ha affermato che Paolo vedeva le
Sono cresciuto pensando che la chiese o comunità da lui fondate come
religione fosse la cosa più importante Eppure Paolo continuò a frequentare realtà nuove, non più interne al
del mondo, quindi decisi di dedicarmi l’ampia rete delle comunità giudaiche, giudaismo, eppure eredi delle
al suo studio». Uno studio che lo forse come basi d’appoggio per promesse di Abramo. Il “nuovo
porterà prima in Inghilterra e poi in evangelizzare l’Impero romano. Ma le Israele”?
Israele, per conoscere a fondo il sinagoghe erano il suo obiettivo «Minimizzo la concezione che i
giudaismo, perché «solo studiando le principale? cristiani siano i “veri” israeliti in favore
somiglianze e le differenze tra due cose, «Non secondo la sua autodescrizione. dell’idea che essi siano un terzo gruppo,
puoi capirle davvero». La scelta Secondo Galati 2,7-10 Pietro e Paolo si né giudei né pagani. Negli scritti
comparativa lo porta ad approfondire consultarono e raggiunsero un paolini troviamo, almeno
la figura dell’apostolo Paolo, vera accordo: uno si per implicazione,
“summa” dei rapporti tra giudaismo e sarebbe rivolto entrambe le
cristianesimo. Diventando così uno ai circoncisi,
dei maggiori paolinisti a livello
internazionale, soprattutto con studi
come Paolo e il giudaismo palestinese
(1977) e Paolo, la legge e il popolo
giudaico (1983).

Paolo vedeva se stesso come apostolo


delle genti, ma cominciò la sua
predicazione tra i giudei, come gli altri
apostoli, secondo il mandato di Gesù
(Mt 10,6; 15,24). In seguito egli
smise del tutto di rivolgersi ai giudei
per dedicarsi soltanto ai pagani?
«Penso sia un ricordo storicamente
attendibile che Gesù abbia detto ai
suoi discepoli di andare dalla “pecore
perdute della casa d’Israele”.
Diversamente ha fatto Paolo, ma
quest’aspetto della missione primitiva è
difficile da ricostruire. Secondo gli Atti
degli Apostoli, che accentuano gli sforzi
dei cristiani per “guadagnare” i giudei,
Paolo è andato più volte nelle

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Qui accanto, dettaglio di una finestra del chiostro dell’Abbazia
di St. Denis, a Parigi, con il “mulino mistico” (cfr. p. 73).
L’iscrizione recita: Tollis agendo molam de furfure,
Paule, farinam. / Mosaicae legis intima nota facis. /
Fit de tot granis verus sine furfure panis, /
Perpetuusque cibus noster et angelicus.
Nella pagina a sinistra: Cristo toglie il velo dal
volto di Mosè (2Cor 3,13-15). Il cartiglio recita:
Quod Moyses velat, Christi doctrina revelat./
Denudant legem qui spoliant Moysen.

concezioni, ma qual è la prevalente? In


Galati 3,15-16 Paolo argomenta che
Abramo aveva una sola discendenza,
cioè Gesù; pertanto i battezzati, che
sono diventati una sola persona con
Lui, sarebbero discendenti di Abramo.
Corollario implicito di
quest’affermazione è che i giudei non
sono discendenti di Abramo, mentre la
Chiesa cristiana sarebbe il “vero Israele”
(teologia della sostituzione). Ma si
tratta, per l’appunto, di qualcosa
d’implicito: Paolo – l’orgoglioso Paolo,
fiero delle sue radici – avrebbe mai
detto esplicitamente che i cristiani sono potremmo
i soli veri giudei e che i giudei... non sostenere che

FOTO @ NICK THOMPSON


sono giudei? Decisamente no, anche solo pochi
perché, descrivendo i cristiani, egli Israeliti saranno
ripete che alcuni sono stati scelti tra i salvati, cioè il “resto”. Ma Israele:
giudei e altri tra le nazioni (Rm 9,24), Romani 9-11 è un’unità. Se si legge ecco il significato
negando quindi qualsivoglia tutta l’argomentazione fino alla fine, profondo della colletta per
“sostituzione”. C’è poi la descrizione cioè Romani 11, si rimarca che tutto Gerusalemme che egli promuove tra le
molto positiva della religione giudaica Israele sarà salvato». chiese dei “gentili”. Questa colletta, che
in Romani 9-11, in cui si nominano lo occupa a lungo, rappresenta
tutti i doni irrevocabili di Dio: le Secondo lei, Paolo aveva un’idea l’omaggio delle genti al monte Sion.
promesse, le benedizioni, i patriarchi, il molto ottimistica della sua missione Dunque Paolo aveva ben chiara la
culto, ma soprattutto la chiamata. I tra i pagani: egli pensava che in visione profetica – prima Israele, poi le
giudei continuano a essere l’Israele di seguito i giudei, ingelositi, sarebbero nazioni pagane – ma in Romani 11 egli
Dio. Chiamare i cristiani “vero Israele” tornati sui loro passi. Riteneva, capovolge questo schema».
è un’interpretazione posteriore, che quindi, che la missione di Pietro tra i
troviamo ad esempio in sant’Agostino». giudei fosse fallimentare? ...perché la realizzazione di questa
«Questo confronto tra Paolo e Pietro visione profetica era avvenuta
I profeti dell’Antico Testamento l’ho fatto io, e Paolo non lo pone mai tramite Cristo.
parlano di un “resto”. Forse Paolo esplicitamente. Ma che Pietro abbia «Sì, perché Cristo era venuto dagli
riprende questo linguaggio dicendo avuto meno successo è una deduzione ebrei. Teniamo presente che Gesù non
che un “resto” sarà salvato, cioè quelli che possiamo ipotizzare a partire dal è andato oltre Israele e non vuole
che credono in Cristo? capovolgimento dello schema paolino. neppure parlare con la donna siro-
«Paolo usa il termine “resto” mentre Lo schema standard riguardo agli fenicia (Mt 15,23). Prima della sua
cita Osea in Romani 9,27, ma in “ultimi giorni” comincia con Dio che resurrezione, egli non ha mai detto ai
Romani 11,25.32 conclude che la riunisce il popolo d’Israele: i profeti, suoi discepoli di spingersi oltre Israele.
salvezza è per “tutto Israele” e per come anche Filone d’Alessandria, Paolo dunque ha ampliato e
“tutti”. Secondo il mio modo di leggere dicono che i giudei sarebbero ritornati completato il piano profetico per
Paolo, è sempre necessario cercare la dalle nazioni e avrebbero avuto la loro includere i pagani che si volgono ad
conclusione: talvolta egli si esprime con patria, dopo di che i pagani si sarebbero adorare il Dio d’Israele negli ultimi
incisi, considerazioni e argomentazioni convertiti al Dio d’Israele e sarebbero giorni. Gli ultimi giorni sono arrivati,
di passaggio, che però si comprendono venuti sul monte Sion portando doni ma lo schema principale – prima la
correttamente solo alla luce della (cfr. Is 60). Ora, i cristiani stanno riunione d’Israele e poi il riversarsi
conclusione. Se ci fermassimo a metà facendo proprio questo e Paolo è colui delle nazioni – viene rivisto. Paolo lo
ragionamento con Romani 9,27 che fa sì che le nazioni portino doni a capovolge per ben tre volte (Rm

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11,13-14.25-26.30-32), ripetendo per «Non so se Prisca e Aquila contassero chiarito nel momento in cui si
tre volte “prima le genti e poi, per come apostoli nella mente di Paolo. dividono tra loro il mondo da
gelosia, i giudei”». Ancora una volta, l’uso del vocabolo evangelizzare. Tuttavia la visione
“apostolo” da parte di Paolo, come il gerarchica di Paolo non produsse una
Questo perché i pagani hanno suo concetto di missione, non segue struttura rigida, perché temperata dalla
riconosciuto Cristo per primi? quello del libro degli Atti. Paolo non dà fiducia nello Spirito e nei doni
«Poiché i giudei non hanno accettato mai ad intendere, ad esempio, che gli spirituali, i charismata. Chiunque può
Cristo, il disegno di Dio non può apostoli fossero soltanto i Dodici, e avere un dono o una rivelazione, che
essere “prima Israele e poi le nazioni”. ritiene al contrario che molte persone gli altri accolgono. Quindi, alla
“Perciò devo concludere – scrive Paolo fossero state “mandate”(questo è il domanda se Paolo abbia approvato o
– che Dio ha deciso di rendere i giudei significato della parola “apostolo”). In meno che Prisca e Aquila insegnassero
disobbedienti per un tempo, così da 1Corinzi 15 Paolo distingue “i Dodici” all’apostolo Apollo, penso che la
dare una chance agli altri popoli. Così (v. 5) da “tutti gli apostoli” (v. 7). Altre risposta sia “sì”. E in particolare se
voi ora entrate e poi, quando i giudei volte non è chiaro il significato che egli Paolo era d’accordo con quello che
vedranno questo, saranno gelosi e attribuisce ad “apostolo”. In Romani Prisca e Aquila dicevano, mentre
verranno. E allora saranno salvati 16, ad esempio, non siamo sicuri se egli nutriva qualche dubbio riguardo ad
tutti”. Questo cambio di prospettiva stia affermando che Andronico e Apollo».
implica che Pietro non ebbe molto Giunia sono ritenuti tali. E ancora:
successo nella missione tra i giudei, Paolo include se stesso tra gli apostoli, Lei prima citava la profezia di Isaia 60.
mentre la missione tra i pagani benché non sia stato nel gruppo dei Il riunire tutti i popoli in Cristo si
procedeva molto bene». discepoli chiamati da Gesù. Ciò riallaccia a quell’universalismo della
nonostante, egli aveva una visione speranza giudaica?
Alcuni collaboratori di Paolo, Prisca gerarchica dei missionari cristiani, con «Credo che questo sia il nodo teologico
e Aquila, correggono e insegnano in cima gli apostoli; e tra gli apostoli da evidenziare nel dialogo tra cristiani
la vera fede ad Apollo. Eppure Paolo c’erano alcuni capi, come Pietro e ed ebrei, perché l’unità del mondo
lo considerava un apostolo, come lui stesso. Il loro primato è finalizzata ad adorare l’unico Dio si
dunque al vertice nella scala trova sia nelle Scritture giudaiche che
del servizio ecclesiale. in quelle cristiane. Sottolineo un
FOTO @ NICK THOMPSON

Vetrata del chiostro dell’Abbazia


Come si spiega? di St. Denis, a Parigi. Dio Padre, punto: per la riflessione intracristiana è
al centro, riunisce le due molto importante la mistica paolina
figure femminili che contenuta nelle parole “in Cristo”. I
rappresentano protestanti hanno perso il contatto con
la Chiesa e la questo tema da tempo, dimenticando
Sinagoga. spesso il sentimento dell’unione con
Cristo in favore di un processo
intellettuale di autocomprensione. Penso
che i cattolici abbiano una buona
opportunità di restare a contatto con il
lato mistico del cristianesimo... perché,
non dimentichiamolo, Paolo era un
mistico. Se leggiamo con attenzione il
suo “viaggio spirituale” in 2Corinzi 12,
scopriamo che tutte le frasi sull’essere
una cosa sola con Cristo – “non sono io
che vivo, ma Cristo vive in me” e simili
– sono molto importanti per lo
sviluppo della vita cristiana. Penso che
questa nozione sia fondamentale, quasi
quanto quella che Dio ha creato il
mondo, dunque tutti ugualmente, e
che ognuno è da Lui amato. Una delle
idee più significative di Paolo è infatti
questa: poiché Dio è il Creatore del
mondo, egli salverà tutto il mondo. Se
Paolo fosse qui, oggi, sarebbe di certo
una personalità controversa, ma con
una visione universale della
benevolenza di Dio».
Kenneth Brimaud

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