You are on page 1of 10

CrcoIo CuIIurnIe xcnIbur 1

MUSSOLINI E GLI EBREI


La svolta antiebraica italiana del 1938
d Cnnjredo Ruggero



e leggi razziali italiane del 1938 furono, senza alcuna ombra di dubbio, una
vergogna nazionale la cui responsabilit ricade interamente su Mussolini e su
quanti, per ignavia o servilismo, nulla fecero per evitarle.
Il rispetto per le vittime della discriminazione razziale non pu e non deve per impedirci
di affrontare largomento con il dovuto distacco e la necessaria serenit di giudizio.
!er troppi anni la storia " stata viziata da preconcetti e comodi sc#ematismi c#e ci #anno
portati lontano dalla verit. $a stessa storia del popolo ebraico " costellata di stragi e
persecuzioni a causa di un pregiudizio % accusa dei cattolici di aver ucciso &es' % cui se ne
sono aggiunti altri nel corso dei secoli( usura, internazionale ebraica per dominare il
mondo attraverso il controllo delle economie nazionali, devianza sessuale per la pratica
della circoncisione definita un patto con )risto attraverso il pene, ecc..
*itler in definitiva non #a inventato nulla, #a semplicemente portato alle estreme
conseguenze, in modo raccapricciante e disumano, quellantiebraismo figlio del pregiudizio
ancor oggi presente e c#e viene da lontano.
+aniel &old#agen nel suo libro ,I volenterosi carnefici di *itler-.1/ afferma c#e la
persecuzione ebraica fu resa possibile grazie alla attiva partecipazione o, quantomeno,
allindifferenza se non addirittura alla compiacenza di buona parte della popolazione
tedesca0 c#e a essere antisemiti non erano solo *itler ed i suoi seguaci, bens1 larg#i strati
della societ.
2ale avversione nei confronti degli ebrei la troviamo radicata anc#e in altre nazioni, in
particolar modo in 3rancia e in !olonia.
In Italia la situazione era invece del tutto diversa. )ome #anno riconosciuto autorevoli
storici del calibro di &eorge $. Mosse, docente dell4niversit ebraica di &erusalemme,
M
CrcoIo CuIIurnIe xcnIbur 2
lautore de ,$a 5azionalizzazione della Masse-.6/, la pi' completa opera sul fenomeno dei
totalitarismi contemporanei, 7enzo +e 3elice, il pi' profondo conoscitore della storia degli
ebrei sotto il fascismo e il rabbino 8lio 2oaff nel suo libro ,essere ebreo-.3/ tra i !aesi
europei lItalia " uno di quelli c#e meno #a conosciuto il razzismo.
9 differenza del nazionalsocialismo c#e trae la sua essenza nella purezza della razza
.razzismo biologico di origine illuminista e dar:iniana/, il 3ascismo non fu ideologicamente
razzista.
5ella carta di !iazza ;an ;epolcro del 1919, vero e proprio manifesto ideologico cui sispir
il 3ascismo nelle sue tre fasi % movimento, regime e sociale % di razzismo non vi " traccia.
Mussolini stesso ebbe a dic#iarare in pi' occasioni c#e in Italia non esisteva una questione
ebraica e guard con sufficienza alle teorie #itleriane. 5el 3< a =ari il +uce afferma(
trenta secoli di storia ci permettono di guardare con sovrana piet
talune dottrine di oltrAlpe
)#e nel bagaglio ideologico e culturale del 3ascismo non vi fosse alcuna forma di
discriminazione a sfondo razziale lo dimostra la presenza di ben cinque ebrei tra i
partecipanti alla fondazione dei 3asci di )ombattimento .embrione del futuro !artito
5azionale 3ascista/ del 63 marzo 19190 ebreo era il milanese )esare &oldman c#e offr1 a
Mussolini la celebre sala di !iazza ;an ;epolcro0 la partecipazione alla Marcia su 7oma di
molti ebrei e liscrizione al !artito 3ascista fino al 1933 % data dellultimo censimento % di
oltre diecimila ebrei.</. ;enza contare la presenza ebraica in tutti i settori delleconomia e
della vita pubblica e politica italiana fino ai primi mesi del 1939.
Il ,Manifesto degli intellettuali fascisti- del 196>, redatto dal filosofo &iovanni &entile,
veniva sottoscritto da ben trentatr? esponenti della cultura di religione ebraica.
+iversi ebrei occuparono posti di grande rilievo nelle strutture e nelle Istituzioni del
7egime basti pensare, solo per citarne alcuni, a Marg#erita ;arfatti c#e fino al 193@
diresse la rivista ufficiale del 3ascismo ,&erarc#ia- e autrice della biografia di Mussolini
,+4A-, a 8ttore Bvazza direttore del giornale ,$a nostra =andiera- punto di riferimento
dellebraismo fascista.
5el suo governo, Mussolini si circond di una massiccia presenza di ebrei( 9ldo 3inzi,
sottosegretario agli Interni, eC aviatore della D;erenissimaD di +9nnunzio .fondamentale
fu il suo contributo alla nascita dellaeronautica militare italiana/, squadrista, deputato e
membro del &ran )onsiglio del 3ascismo0 &uido Eung fu a capo del Ministero delle 3inanze
dal 1936 al 193>, volontario nella guerra di 9bissinia nonostante i suoi @> anni di et0
Maurizio 7ava, anc#egli ebreo, fu vicegovernatore della $ibia e generale della Milizia
3ascista0 !aolo Brano, uno dei padri del giornalismo italiano e rettore dell4niversit di
!erugia .morir nel 19<> nel campo di concentramento anglo%americano di !adula dove
era internato con altri fascisti/0 &iuseppe 2oeplitz, direttore della =anca )ommerciale e
finanziatore del giornale di Mussolini FIl !opolo dGItaliaH. 8breo era anc#e il prefetto +ante
CrcoIo CuIIurnIe xcnIbur 3
9lmansi, c#e fu vice capo della polizia e )apo di &abinetto durante il ministero Eung.
$ebreo &iorgio +el Iecc#io, ordinario di +iritto Internazionale, diventa il primo rettore
fascista dellG4niversit di 7oma.
2ra i primi caduti della rivoluzione fascista figurano gli ebrei &ino =olaffi, =runo Mondolfo e
+uilio ;inigaglia. Molti altri parteciparono con entusiasmo alla guerra di ;pagna come il
generale 9lberto $iuzzi c#e si merit la medaglia doro.
Molti furono gli ebrei italiani c#e parteciparono volontari alla guerra d9frica. $a vittoria e la
proclamazione dellimpero furono salutate dalla stampa ebraica con vero entusiasmo. $a
conquista dell8tiopia fu sentita non solo come una questione nazionale, ma anc#e come
un fatto ebraico, dal momento c#e nella zona presso &ondar e il lago 2ana viveva una
popolazione di razza cuscitica e di religione giudaica, i falasci.
I rapporti tra istituzioni ebraic#e % c#e godettero dampia autonomia % e regime fascista
furono sempre improntati al reciproco rispetto.
+iversi furono i colloqui tra ;acerdoti, presidente dell4nione delle )omunit 8braic#e
Italiane, e Mussolini c#e portarono, ad esempio nel campo dellinsegnamento,
allistituzione di sezioni elementari ebraic#e nelle scuole comunali e alla modifica dei
manuali di religione ad uso dei bambini ebrei nelle scuole statali.
$a legge 3alco del 193J sulle comunit israelitic#e italiane, voluta da Mussolini per
salvaguardare il patrimonio artistico, storico e culturale ebraico, fu accolta con grande
favore dagli ebrei italiani.
9rtisti, registi e scrittori ebrei, molti dei quali profug#i dalla &ermania, poterono
liberamente lavorare nellItalia fascista senza alcuna preclusione.>/.
;ignificativa fu la partecipazione di Mussolini al congresso ebraico sionista svoltosi, non a
caso in Italia, a Milano alla fine del 1968.
9pprezzamento per lattenzione nei confronti degli ebrei venne dal periodico sionista
,Israel- c#e riconosceva soddisfatto.@/(
dopo dieci anni di regime fascista, il ritmo spirituale della vita ebraica in
Italia pi intenso, anzi assai pi intenso di prima
9ltra vicenda poco nota riguarda la nascita della marina dello ;tato dIsraele avvenuta con
il supporto dellItalia.K/.
5ellBttobre del 193< a seguito di un accordo tra Mussolini, impegnato a sostenere il
nascente stato ebraico, e il leader sionista EabotinsLM, giungono a )ivitavecc#ia i primi 68
allievi ufficiali ebrei per essere addestrati alla ;cuola Marittima0 nei tre anni successivi i
diplomati saranno quasi 6JJ. ;ulle uniformi portano unGancora, la Menora# .il candelabro a
sette bracci/ e il fascio littorio e nelle cerimonie ufficiali salutano a braccio teso, come #a
ricordato 9vram =lass, successivamente divenuto 9mmiraglio della Marina Israeliana.
$a formazione dei quadri della futura Marina ebraica conferma i buoni rapporti c#e si
CrcoIo CuIIurnIe xcnIbur 4
istaurano fra il +uce e il movimento sionista mondiale presieduto da )#aim Neizmann .il
futuro primo presidente dello ;tato dGIsraele/.
Ouando, con lascesa al potere di *itler, riprese vigore in tutta 8uropa il mai sopito
antiebraismo, lItalia fascista, a differenza delle democratic#e 3rancia e Ing#ilterra c#e si
c#iusero a riccio rifiutandosi di ospitare gli ebrei nei loro confini e nelle loro colonie, apr1 le
sue frontiere.8/.
3u creato un organismo ad #oc % il comitato di assistenza agli ebrei in Italia % c#e permise
a circa diecimila profug#i provenienti da &ermania, !olonia, 4ng#eria e 7omania di trovare
rifugio nel nostro !aese0 altri 8J mila ebrei poterono emigrare in !alestina e in altre
nazioni grazie alla collaborazione delle autorit italiane.
+al porto di 2rieste gli ebrei emigranti viaggiavano su navi del $loMd triestino c#e
concedeva loro sconti fortissimi, fino al K>P.9/.
Mussolini, per un certo periodo, abbozz anc#e lidea di costituire in 8tiopia, colonia
italiana dove viveva tutelata dal &overno italiano una folta comunit di falasci .ebrei
africani/, lembrione della futura nazione ebraica.
4nic#e voci dissonanti di un certo rilievo provenivano da &iovanni !reziosi e dalla sua
rivista ,$a vita italiana-, il cui antisemitismo si collocava nella tradizione cattolica .non a
caso !reziosi era un eC sacerdote/ e da 2elesio Interlandi c#e attraverso le pagine del
,2evere- riproponeva i luog#i comuni dellantiebraismo classico. 9rgomenti c#e, in ogni
caso, ebbero scarsa presa sullopinione pubblica italiana e ancor meno considerazione da
parte della cultura fascista.1J/.
Improvvisamente .in verit qualc#e accenno vi fu nel corso dellanno precedente/ nel
1938, a seguito di una deliberazione del &ran )onsiglio del 3ascismo del @ ottobre, furono
emanate le famigerate e mai tanto deprecate leggi razziali la cui essenza tuttavia, essendo
di natura spirituale, mirava ad emarginare gli ebrei senza perseguitarli, contrariamente a
quanto avveniva in &ermania, in 8uropa orientale e, in maniera strisciante, in alcune
democrazie occidentali.
Ia evidenziato c#e lopinione pubblica, soprattutto quella cattolica, non fu del tutto ostile
al quel provvedimento considerate le 3@J firme apposte al ,Manifesto per la difesa della
7azza- da parte di intellettuali e scienziati di estrazione cattolica ed anc#e di autorevoli
esponenti della )#iesa e del cattolicesimo come il fondatore dell4niversit cattolica !adre
9gostino &emelli, $uigi &edda, storico presidente dell9zione )attolica, e il futuro leader
democristiano 9mintore 3anfani.
In definitiva tale provvedimento, c#e oggi ci appare aberrante, allepoca fu accolto con
indifferenza quasi fosse un fatto normale, a causa di quel diffuso antisemitismo e razzismo
ben radicati in tutti i paesi occidentali .non dimentic#iamoci c#e negli stessi anni in
9merica i neri erano pesantemente discriminati e organizzazioni paramilitari razziste come
il Qlu QluC Qlan ampiamente tollerate/.
CrcoIo CuIIurnIe xcnIbur 5
$e leggi italiane per la tutela della razza oltre ad essere blande, se confrontate con le
legislazioni di &ermania e poi di 3rancia, prevedevano numerosissime eccezioni .parenti di
caduti per la !atria, partecipanti alla marcia su 7oma, meriti militari e civili, ecc./. In
alcune sue parti furono inoltre volutamente ignorate, come ad esempio il mai applicato
divieto di matrimoni misti.
5ella sua sintesi la legislazione razziale italiana mirava ad escludere gli ebrei dalla funzione
pubblica e da alcune professioni come quella di notaio e a porre limitazioni di principio
come quella c#e vietava agli ebrei benestanti di avere al loro servizio ariani .ben pi'
pesanti erano le limitazioni imposte ai neri, in quegli anni e in quelli successivi, da parte
della democratica 9merica/.
&li ebrei c#e abbandonarono lItalia in quel periodo, pur potendolo fare .non vi era alcuna
limitazione alla libera circolazione. 2utti, tranne i sorvegliati speciali, avevano in tasca il
passaporto e potevano usarlo quando volevano/ furono ben poc#i. 3urono infatti solo
personalit di rilievo a lasciare il nostro !aese, a dimostrazione di come i provvedimenti
razziali non intaccarono in profondit la vita della comunit ebraica la quale accett %
seppur obtorto collo % le limitazioni imposte.
5on vi furono emigrazioni di massa, anc#e perc#? gli ebrei italiani non avrebbero saputo
dove andare, considerato ci c#e avveniva nel resto d8uropa e il netto rifiuto ad
accoglierli da parte delle 5azioni cosiddette democratic#e, Ing#ilterra in testa.
+urante la guerra, nonostante le pressanti ric#ieste da parte tedesca, Mussolini si rifiut
sempre di consegnare gli ebrei italiani ai nazisti e diede disposizioni per attuare nelle zone
controllate dallesercito italiano .2unisia, &recia, =alcani e sud della 3rancia/ vere e proprie
forme di boicottaggio per sottrarre gli ebrei ai tedesc#i .era sufficiente avere un
lontanissimo parente italiano, spesso inventato, per ottenere la cittadinanza italiana e
sfuggire in questo modo alla deportazione/.
3ino a quando Mussolini ebbe il pieno controllo dellItalia, questo fino al 6> luglio del 19<3,
nessun ebreo fu deportato in &ermania.
;olo successivamente con la 7epubblica ;ociale Italiana essendo, di fatto, lItalia centro
settentrionale diventata un protettorato tedesco, i nazisti poterono imporre facilmente la
loro volont fatta di rastrellamenti e deportazioni. Ma, a differenza di altri paesi occupati,
come ad esempio la 3rancia di Iic#M, dove i tedesc#i poterono attuare il loro programma
di persecuzione degli ebrei con il pieno appoggio delle autorit locali .c#e superarono per
zelo gli stessi nazisti/, in Italia i tedesc#i dovettero provvedere in prima persona per la
ferma opposizione del governo fascista c#e neg sempre la sua collaborazione.
$a partecipazione dei fascisti ai rastrellamenti degli ebrei fu, infatti, sporadica e opera di
formazioni irregolari c#e sfuggivano ad ogni controllo.
$a 7isiera di ;an ;abba a 2rieste, unico campo di concentramento di ebrei in Italia fu, non
a caso, istituito e gestito totalmente dai tedesc#i.
CrcoIo CuIIurnIe xcnIbur b
$o storico israelita $?on !oliaLov, fondatore del )entro di +ocumentazione 8braica di
!arigi, nel suo libro ,Il nazismo e lo sterminio degli ebrei- .pagine 619, 220) afferma:
Ovunue penetrassero le truppe italiane, uno sc!ermo protettore si
levava di fronte agli ebrei "#$ Appena giunte sui luog!i di loro
giurisdizione, le autorit italiane annullavano le disposizioni decretate
contro gli ebrei " #$ %n aperto conflitto si determin& tra 'oma e (erlino a
proposito del problema ebraico
Il procuratore generale al processo contro il gerarca nazista 8ic#mann &ideon *ausner.11/
nella sua relazione introduttiva afferma(
)a *azione pi cara a Israele l+Italia, per uello c!e le autorit civili,
diplomatic!e e militari !anno fatto per sottrarre alla deportazione masse
di ebrei di -rancia, .recia, /roazia0 per l+atteggiamento assunto dalla
popolazione verso gli ebrei stessi italiani, per l+aiuto dato ai rifugiati ebrei
d+ogni parte d+1uropa c!e furono concentrati in varie direzioni
geografic!e$ 2assare nella zona italiana, tanto in .recia c!e in -rancia,
era andare verso la salvezza$
Il docente dell4niversit ebraica di &erusalemme, &eorge $. Mosse, nel suo libro ,Il
razzismo in 8uropa-, a pag. 6<> scrive(
Il principale alleato della .ermania, lItalia fascista, sabot& la politica
ebraica nazista nei territori sotto il suo controllo "#$ Ovunue,
nell1uropa occupata dai nazisti, le ambasciate italiane protessero gli
ebrei in grado di c!iedere e ottenere la nazionalit italiana.
)e deportazioni degli ebrei cominciarono solo dopo la caduta di 3ussolini,
uando i tedesc!i occuparono lItalia
+opo molte insistenza da parte tedesca Mussolini, nel 19<6, si decise a firmare il nullaosta
per la deportazione in &ermania degli ebrei Rugoslavi.
9ppena il Ministro tedesco Ion 7ibbentrop fu partito da 7oma il +uce convoc il generale
7obotti e gli confid(
4 stato a 'oma per tre giorni e mi !a tediato in tutti i modi il 3inistro
'ibbentrop c!e vuole a tutti i costi la consegna degli ebrei 5ugoslavi$ 6o
tergiversato, ma poic!7 non si decideva ad andarsene, per levarmelo
davanti, !o dovuto acconsentire, ma voi inventate tutte le scuse c!e
volete per non consegnare neppure un ebreo$ 8ite c!e non abbiamo alcun
mezzo di trasporto per portarli sino a 9rieste via mare, dato c!e via terra
non possibile farlo
CrcoIo CuIIurnIe xcnIbur 7
)os1 avvenne( mai un ebreo, di qualsiasi nazionalit fosse, fu consegnato ai tedesc#i con
la collaborazione delle autorit italiane.
8 vero c#e molti italiani, fascisti e non, fecero opera di delazione e contribuirono
attivamente per consegnare gli ebrei ai nazisti, spesso per motivi personali, ma "
altrettanto vero c#e moltissimi altri italiani, fascisti e non, si adoperarono per salvarli,
risc#iando per questo la loro vita.
!urtroppo la proverbiale e provata generosit del nostro popolo " spesso contraddetta da
episodi di pura cattiveria e grande mesc#init.
)osa indusse Mussolini ad imboccare la strada dellantiebraismo c#e port alla espulsione
degli ebrei dagli incaric#i pubblici e a negare loro molti diritti civili, " ancora oggi oggetto
di discussione tra gli storici onesti.
;cartata la tesi marCista della contiguit ideologica con il nazismo c#e, come abbiamo
visto, " totalmente priva di fondamento.16/, quella pi' accreditata fa riferimento
allalleanza con la &ermania e al conseguente influsso nefasto c#e le teorie di 7osenberg
ebbero sul finire degli anni trenta anc#e in Italia e c#e andarono a rinfocolare il mai sopito
antisemitismo di matrice cattolica.
9ltra probabile causa fu lavversione dellinternazionale ebraica verso il nazismo e, di
riflesso, verso il fascismo .nonostante le proteste degli ebrei italiani contrari a quella sorta
di 3at:a.13/ e, infine, il tentativo di porre un freno al fenomeno del meticciato esploso
nelle colonie italiane.
5on " un caso c#e le leggi razziali furono promulgate ben 1@ anni dopo la presa di potere
di Mussolini a conferma c#e per lItalia fascista la presenza ebraica nel nostro !aese non
costituiva alcun problema.
3in qui lItalia. !roviamo ora ad allargare lo sguardo e a vedere cosa accadeva nel resto
del mondo negli stessi anni.
$a ;vezia, ad esempio, nello stesso periodo invi in &ermania una delegazione del suo
!arlamento per studiare la legislazione razziale tedesca e, insieme a 5orvegia e
+animarca, attu una politica eugenetica c#e port tra il 193< e il 19K@ alla sterilizzazione
coatta di oltre 6JJ.JJJ persone, ritenute geneticamente pericolose per la purezza della
razza.1</.
&li ;tati 4niti tra 1899 e il 19K9 costrinsero con la forza oltre @>.JJJ uomini e donne
soprattutto immigrati a sottoporsi alla sterilizzazione per il miglioramento della razza e per
contenere i costi di assistenza sociale.1>/.
+a notare c#e mentre nei paesi cosiddetti democratici si obbligavano le donne emarginate
e disadattate a sottoporsi alla sterilizzazione e si vietavano perfino i matrimoni tra ,adatti e
inadatti-, lItalia fascista non solo bandiva tale pratica, ma istituiva un sistema di
protezione sociale a sostegno della maternit e linfanzia, soprattutto per le classi meno
abbienti.
CrcoIo CuIIurnIe xcnIbur
In ;ud 9frica gli 9friLaner, i bianc#i di origine europea, attuarono la segregazione razziale
rimasta in vigore fino al 199<.
$9merica nello stesso periodo proseguiva imperterrita nella sua politica di rigida
separazione razziale nei confronti dei neri. ;i dovettero attendere gli anni sessanta per
vedere abrogate queste odiose misure razziste per le quali nessuno mai pag, neppure
davanti al tribunale della storia.
;talin, non pago di aver massacrato milioni di contadini russi .QulaLi/ contrari alla
collettivizzazione forzata e altrettanti oppositori politici elimin, come #a documentato lo
storico russo 9rLalM IaLsberg nel suo libro ,;talin against Ee:s-, non meno di > milioni di
ebrei. +i questi ebrei, appunto perc#? perseguitati e uccisi dai comunisti si ", ovviamente,
persa la memoria.
4n capitolo a parte riguarda le responsabilit dei vincitori( 9merica, Ing#ilterra e 7ussia
sapevano, vedevano e lasciavano fare.
$a &ermania sul finire della guerra era ridotta ad un ammasso di rovine ad opera dei
bombardamenti alleati, ma le linee ferroviarie, tra cui il tristemente famoso binario 61 da
dove partivano i vagoni caric#i di ebrei per i campi di concentramento, rimanevano
inspiegabilmente intatte e neppure un solo campo di prigionia fu volutamente colpito dalle
bombe c#e giorno e notte martellavano ogni angolo della &ermania .tranne il lager di
=uc#en:ald colpito per errore, dove trov la morte sotto le macerie delle bombe alleate
Mafalda di ;avoia/.1@/.
)ome dimostrato da una inc#iesta di 7aine:s6< condotta da 9ngelo ;aso attraverso
documenti inediti degli arc#ivi americani e testimonianze di protagonisti dellepoca, gli
alleati sapevano tutto. Infatti tra lGinizio di aprile del 19<< e il 6K gennaio del 19<> il
campo di concentramento di 9usc#:itz fu fotografato dai ricognitori alleati non meno di 3J
volte.
8ppure lordine di bombardare le vie ferroviarie e dGaccesso ad 9usc#:itz e agli altri campi
di concentramento, azione c#e avrebbe evitato la morte di moltissimi altri esseri umani,
non fu mai dato. 8videntemente la salvezza degli ebrei non era nelle priorit degli alleati.
In precedenza i tentativi di espatrio degli ebrei dalla &ermania nazionalsocialista furono
sempre violentemente contrastati dalle 5azioni democratic#e.1K/.
)ome ci ricorda lo storico e giornalista 3ilippo &iannini 7oosevelt fece intervenire la 4.;.
5avM per impedire con la forza lGapprodo sulle coste statunitensi di un piroscafo carico di
ebrei partiti da 9mburgo. )#urc#ill minacci di silurare a ;ulina, nel Mar 5ero, un altro
carico di ebrei in navigazione verso la !alestina. 5el febbraio del 19<6 lo ,;truma-, una
nave di profug#i ebrei proveniente dalla 7omania, si vide rifiutare dagli inglesi il permesso
di sbarcare, e, respinta anc#e dai turc#i, affond nel Mar 5ero( KKJ persone
annegarono.18/.
5ella 2erra !romessa gli inglesi fucilavano e impiccavano gli ebrei riottosi per scoraggiare
ulteriori sbarc#i.
CrcoIo CuIIurnIe xcnIbur 9
!oco nota " anc#e la vicenda della famiglia di 9nna 3ranL c#e cerc inutilmente rifugio
negli ;tati 4niti. 3ra il 3J aprile e l11 dicembre 19<1 Btto 3ranL, il padre di 9nna, scrisse
ripetutamente a parenti, amici e alti funzionari americani spiegando c#e era pronto ad
Fogni sacrificioH pur di riuscire a superare lBceano 9tlantico, ma in ogni occasione la
risposta fu negativa. Bsserva al riguardo 7ic#ard =reitman, storico dell9merican
4niversitM(
Il tentativo di emigrazione verso gli :tati %niti accomuna i -ran; a
migliaia di ebrei europei ed in particolare tedesc!i c!e trovarono le porte
sbarrate dalle leggi dellepoca
+opo la fine della guerra i ,liberatori- decretarono la nascita di Israele, scaricando di fatto
sui palestinesi il peso delle loro responsabilit per non aver fatto nulla per evitare la
persecuzione nazista del popolo ebraico e per aver rifiutato con la forza di accettare i
profug#i ebrei in fuga dalla &ermania. 9 differenza dellItalia fascista c#e si adoper per
accoglierli e proteggerli.
2ornando alle leggi razziali del 1938, queste furono indubbiamente un fatto deprecabile,
sarebbe per moralmente ingiusto e storicamente sbagliato non riconoscere c#e se molti
ebrei scamparono ai campi di concentramento ed ebbero salva la vita lo devono proprio a
lui, a Mussolini.
Gianfredo Ruggiero
Note
(1) d. Mondndor, 199b.
(2) d. I MuIno, oIognn 1975.
(3) d. nnud, Torno 1993. ed. omnn, MInno 199b, ng. 134.
(4) Renzo De FeIce : 5Iorn degI ebre InInn soIIo I jnscsmo. d. nnud, 1993, Torno.
(5) Osservn Mnurzo Cnbonn n un Iungo nrIcoIo deI mnrzo 213 dnI IIoIo jnscsI, neojnscsI,
osIjnscsI ed ebre: I'IInIn jnscsIn sInIn osInIe d vnre democrnze con gI esuI
dnIIn Cermnnn nnzonnIsocnIsIn, ebre o non ebre, e con Ie Ioro oere. NeI 1933 Mnx
RenhnrdI rnresenIn n Frenze I 5ogno d mezzn esInIe e neI 1934 n Venezn II mercnnIe
d Venezn; negI sIess nnn L'oern dn Ire soId d erIoII rechI vn n scenn soIIo I IIoIo
Ln commedn de Indr er In regn d AnIon CuIo rngngIn; neI 1934 WnIIer Crous
nrIecn nII'ujjcnIssmo Convegno VoIIn d Romn suI IenIro drnmmnIco; neI 1939 I
regsIn Mnx NeujeId grn e jrmn n Romn Ire jIm d successo (doo, Invorern soIIo
seudonmo). A nrIre dnI 1933 soggornnno o s sInbIscono n IInIn 5Iejnn Andres, WnIIer
en]nmn, Frnnz Ie, RudoIj orchnrdI, FnuI Osknr KrsIeIIer, AIjred Neumnnn, 5nuI
5Ienberg, VeI VnIenIn, Frnnz WerjeI, KnrI WoIjskehI e un rngnzzno romeIIenIe, dwnrd
LuIIwnk. Frmn deII'nuIunno 193, suI mercnIo Ibrnro InInno c sono oIIre cenIo IIoI d
esuI, due Ierz de qunI ubbIcnI doo I 1933: d AIjred DoebIn, Lon FeuchIwnnger, rch
KnesIner, Henrch e Thomns Mnnn, )oseh RoIh, ArnoId e 5Iejnn Zweg (cjr. KInus VogI, II
rjugo recnro, Ln Nuovn IInIn, voI. I, 1993; voI. II, 199b; Corgo Fnbre, L'eIenco,
Znmornn, 199)
(b) Arrgo FeIncco: L`uomo deIIn Frovvdenzn, MussoIn nscesn e cnduIn d un mIo, Oscnr
Mondndor, 24, MInno.
(7) Mnro Verones, Ln Mnrnn d Dnvd .www.sIornn.neI.
CrcoIo CuIIurnIe xcnIbur 1
() NeI 1935 con I`nuIorzznzone deI Coverno e I conIrbuIo economco deII`ndusIrnIe d FrnIo
CuIo ForI, jurono ncqusInIe Ire jnIIore n Toscnnn er In renrnzone ngrcoIn degI ebre
Iedesch che o dovevnno sInbIrs n FnIesInn. AnnIoghe nznIve s ebbero n nIIre IocnIIn
InInne.
(9) R. De FeIce : 5Iorn degI ebre InInn soIIo I jnscsmo. d. nnud, 1993, Torno, ng. 11b.
(1) TeIeso InIerInnd ju er 2 nnn I dreIIore deI gornnIe I Tevere n cu coIInbornrono, jrn gI
nIIr, Lug FrnndeIIo, mIo Cecch, UngnreII, CnrdnreII, VInInno rnncnI, AIberIo
Mornvn, Io VIIornn, Ardengo 5ojjc, )uIus voIn e UmberIo nrbnIo e, dnI `3b, Corgo
AImrnnIe o dvenuIo rednIIore cno.
(11) D Cdeon Hnusner vedns I Ibro 5e mIon d nccusnIor. d. Mondndor, 21.
(12) De FeIce njjermn che Ie djjerenze deoIogche Irn due regm sono ben mnggor deIIe
njjnIn. Fer HIIer I rnzzsmo rngone d vIn, er MussoIn unn mossn InIIcn deIInIn dnI
muInmenIo ne rnorI d jorzn nIernnzonnI, snIeIzzn Mer MchneIs n MussoIn e gI
ebre (ComunIn, 192).
(13) II 24 mnrzo deI 1933, Ire mes doo I`eIezone d HIIer nIIn CnnceIIern deI Rech, I
Congresso brnco Amercnno dchnr In guerrn economcn e jnnnznrn nIIn nuovn
Cermnnn e I IoInIe embnrgo de rodoII Iedesch nI jne d sIrnngoInrne I`economn. II
governo Iedesco reng, nIIunndo come rvnIsn, I 1` nrIe deI 1933 I bocoIInggo d un
gorno de negoz ebrnc n Cermnnn. Dn noInre che gI ebre Iedesch, sornIIuIIo queII
sonsI, mnI dgerrono I bocoIInggo deIIe merc Iedesche voIuIo deII`InIernnzonnIe
brncn.
(14) In 5vezn, Irn I 1934 e I 199b, sono sInI sIerIzznI revnIenIemenIe hnndcnnI, mnInI
menInI e nsocnI, deInquenI, mnornnze eInche, ndgen d rnzzn msIn e rosIIuIe, IuII
nccusnI d esnre suII`nsssIenzn ubbIcn e d essere orInIor d mnInIIe e d sII d vIn
dngI nII cosI socnI. Ln sIerIzznzone conIIvn rmnsIn n vgore jno nI 197b, nnno n cu
unn nuovn Iegge rende obbIgnIoro I consenso degI nIeressnI. Ln 5vezn sInIo I rmo
nese n jondnre, neI 1921, un IsIIuIo sInInIe d boIogn rnzznIe. Cnnn Mornn I secoIo
deII`odo ed. MnrsIo Fndovn, 1999.
(15) deI 197 In rmn Iegge che nuIorzzn In sIerIzznzone jorznIn neIIo sInIo deII`Indnnn,
segue neI 199 In CnIjornn, che, con unn Iegge uIIerore deI 1913, revede In
sIerIzznzone de nzenI degI osednI schnIrc e deIIe rgon.
www.cnznrcc.I,ressIenze,gnIIernb-noIe.hIm.
(1b) AIcun cnm d concenIrnmenIo jurono comunque bombnrdnI, come I Inger d uchenwnId
dove Irov In morIe soIIo Ie mncere MnjnIdn d 5nvon, mn come ejjeIIo coIInIernIe o er
errore e non er recsn voIonIn degI nIIenI.
(17) Degnn d noIn In coIInbornzone Irn CesIno e nIcun movmenI ebrnc sonsI come I
Mossnd e I`Irgum d Abrnhnm 5Iern er jnvorre I`emgrnzone degI ebre e de Ioro nver
verso In FnIesInn. In ejjeII I Coverno Iedesco nvevn IuIIo I`nIeresse n sbnrnzznrs degI
ebre e Io sIesso nIeresse n Inscnre In Cermnnn Io nvevnno gI ebre nnzonnIsI (sonsI)
che vedevnno neIIn FnIesInn In Ioro Nnzone, jorIemenIe conIrnsInI n quesIo dngI ngIes. -
Ingrd WeckerI e Mnrck Weber: 5onsmo, NnzonnIsocnIsmo ed emgrnzone ebrncn. d.
jje 211 Cenovn.
(1) FnuI )ohnson, 5Iorn degI ebre, ng. 52.

You might also like