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15 giugno 2000

s s no no

Anno !!"II n# $

%1 M&'(o 2001

IDEE CHIARE sul MAGISTERO INFALLIBILE del A A


In riferimento al nostro articolo Chiesa e uomini di Chiesa (29.2.2000 pp. 5 ss.) un lettore ci scrive: Permettetemi di sviluppare una riflessione circa quello che voi chiamate Magistero autentico e che altro non se non il Magistero Ordinario. Se un Papa quando eletto [ ! riceve" come voi dite" un carisma d#infalli$ilit% per il suo Magistero straordinario" egli riceve anche" come voi vi esprimete" una gra&ia di stato per governare ed anche per il suo Magistero ordinario. Se questa gra&ia non sufficiente" ogni volta che egli deve trattare questioni di fede o di morale ur$i et or$i o anche a$itualmente nei suoi discorsi" c# il rischio che egli trascini tutta la Chiesa nell#errore [ !. Ora" gli errori veicolati dal 'aticano ((" ripresi e aggravati dai tre papi conciliari fino alla cima del Sinai e al Muro del Pianto [ ! provano evidentemente che la gra&ia di stato mancata. Ora mai )io" *es+ Cristo" ha permesso che in queste materie" anche nel Magistero ordinario" i Papi si ingannassero. Che concluderne, -mmetterete voi che questi Papi" sempre Papi" siano sfuggiti in qualche modo alla sorveglian&a divina,. ***

Un errore molto diffuso e pernicioso


Rispondiamo molto volentieri perc!" nell#attuale crisi della $!iesa ci% c!e ma&&iormente tur'a o confonde i cattolici ( appunto il )pro'lema del *apa+ ed ( necessario avere idee 'en c!iare sull#ar&omento per procedere con coscien,a 'en informata e serena evitando due sco&li c!e a destra e a sinistra minacciano di farci naufra&are o nello spirito di ri'ellione o nell#o''edien,a inde'ita e servile. $ominciamo an,itutto col rettificare la premessa c!e vi,ia tutto il ra&ionamento del nostro lettore. .uello che voi chiamate Magistero autentico - e&li scrive altro non che il Magistero ordinario. .uesto ( un &rave errore causa di molte rovine ai &iorni nostri. Il /a&istero )autentico+ non si identifica cos0 semplicemente con il /a&istero ordinario. Il /a&istero 1rdinario infatti pu% essere infalli$ile e non infalli$ile ed ( in 2uesto secondo caso c!e viene c!iamato )Magistero autentico+. $os0 ad esempio il )ictionnaire de /h0ologie catholique alla voce infailli$ilit0 du Pape

(vol. 3II col. 4599 ss.) parla distintamente: 4) della defini&ione pontificia infalli$ile o e1 cathedra nel senso definito dal 'aticano ( (col. 4599)6 2) dell#insegnamento pontificio infalli$ile che scaturisce dal Magistero ordinario del Papa (col. 4705)6 8) dell#insegnamento pontificio non infalli$ile (col. 4709). *arimenti il 9alvaverri nella Sacrae /heologiae Summa (vol. I 5a ed. :.;.$. /adrid) distin&ue: 4) /a&istero pontificio infalli'ile straordinario (nn. 592 ss.)6 2) /a&istero pontificio infalli'ile ordinario (nn. 5<5 ss.)6 8) /a&istero pontificio )mere aut!enticum+ e cio( solamente )autentico+ o )autorevole+ in rela,ione all#autorit= della *ersona come vedremo ma non alla sua infalli'ilit= (n. 559 ss.). Il *apa infatti pur avendo sempre la piena e suprema autorit= dottrinale non sempre la impe&na al suo &rado pi> alto c!e ( 2uello dell#infalli'ilit=: e&li ( come un &i&ante - dicono i teolo&i - c!e non sempre adopera tutta la sua for,a. ?e conse&ue: 4) c!e non si deve dire che il Papa infalli$ile per il solo fatto che ha l#autorit% papale come si le&&e ne&li ;tti del 3aticano I

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($oll. @ac. 899-': 2eque etiam dicendus est Pontife1 infalli$ilis simpliciter e1 auctoritate papatus): 2uesto sare''e identificare l#autorit= del *apa con la sua infalli'ilit=6 2) c!e ( necessario sapere quale assenso dovuto ai decreti del Sommo Pontefice" quando egli insegna con un grado che non attinge linfallibilit ovvero non con il grado supremo della sua dottrinale autorit (9alaverri op. cit. n. 559).

s s no no
sia il /a&istero ordinario infalli'ile sia il /a&istero ordinario semplicemente )autentico+ non infalli'ile.

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voce dogme tomo I3 e Cran,elin )e )ivina /raditione tesi GGIII). Hom ?au se&nal% anc!e le rovinose conse&uen,e di 2uesta identifica,ione dell#autorit= del *apa con la sua infalli'ilit=: non rester% nessun posto per un insegnamento autentico" le cui diverse espressioni non sono" per4" tutte garantite allo stesso modo. (n una tale prospettiva la stessa no&ione di Magistero ordinario che diviene propriamente impensa$ile (ivi p. 5). Hom ?au credette di poter individuare la causa del fenomeno nel fatto c!e dopo il :;<= Eanno del 3aticano IF i manuali di teologia" per enunciare le loro tesi" si sono serviti dei testi di questo Concilio. Poich0 nessuno di questi testi tratta direttamente del Magistero ordinario del solo Papa" questo Magistero stato a poco a poco perduto di vista e tutto l#insegnamento pontificio sem$rato ridursi alle sole defini&ioni e1 cathedra. (noltre" essendo l#atten&ione interamente attirata su queste defini&ioni" ci si a$ituati a considerare gli interventi dottrinali della Santa Sede solo nella prospettiva della defini&ione solenne> la prospettiva di una defini&ione che sola apportere$$e alla dottrina tutte le garan&ie richieste. .uesta causa in parte ( vera ma non 'iso&na dimenticare c!e verso 2uesta prospettiva riduttiva spin&eva &i= da tempo la teolo&ia )li'erale+ (da cui ( &erminato il modernismo) cos0 c!e *io IG prima del 3aticano I (4I70) dovette ammonire i teolo&i tedesc!i c!e la sottomissione di fede divina non si deve restringere ai soli punti definiti (@ettera all# ;rcivescovo di /onaco 24-42-4I58). @e idee )semplicistiche+ ritenute da molti sull#infalli'ilit= papale dopo il 3aticano I fecero sen,a volerlo il &ioco della teolo&ia )li'erale+. I due errori infatti 'enc!" opposti !anno in comune di identificare autorit= papale ed infalli'ilit= con la differen,a c!e l#errore per eccesso considerando infalli'ile tutto ci% c!e promana dall#autorit= papale dilata l#infalli'ilit= del *apa a misura della sua autorit= mentre l#errore per difetto considerando autorevole solo ci% c!e promana

Offuscamento e contestazione
.uesti due opposti errori 'enc!" o&&i svelino in modo drammatico la loro dannosit= non datano per% da o&&i. Curono infatti denun,iati ancor prima del $oncilio 3aticano II. Di= il *. @a'ourdette 1.*. (3evue /homiste @I3 495< p. 495) deplor% c!e da ci4 che hanno appreso sull#infalli$ilit% personale del Sommo Pontefice nell#eserci&io solenne e straordinario del suo potere dottrinale molti hanno ritenuto delle idee semplicistiche per alcuni ogni parola del Sommo Pontefice prende in qualche modo il valore d#un insegnamento infalli$ile" che richiede l#assenso assoluto della fede teologale5 per altri gli atti che non si presentano con le condi&ioni manifeste d#una defini&ione e1 cathedra sem$rano non avere altra autorit% che quella di un dottore privato. 9ono appunto i due opposti errori sopra se&nalati. ;nc!e dom *aul ?au rilev% la confusione intervenuta tra l#autorit= del *apa e la sua infalli'ilit=: mentre l#infalli$ilit% personale del Papa nelle defini&ioni solenni" cos6 a lungo discussa" stata definitivamente messa al sicuro da ogni controversia" l#autorit% del Magistero ordinario della Chiesa romana sem$ra perduto di vista. /utto accade 7 e il fatto non inaudito nella storia delle dottrine 7 come se la luce stessa della defini&ione del Concilio 'aticano EIF avesse messo in om$ra la verit% fino a quel momento universalmente riconosciuta5 an&i come se la defini&ione dell#infalli$ilit% dei giudi&i Eo defini,ioniF solenni avesse fatto ormai di questi il modo unico" per il sommo Pontefice" di presentare la regola della 8ede (9e Magistre pontifical ordinaire" lieu th0ologique p. 42 s.6 per l#offuscamento temporaneo di una dottrina nella coscien,a cattolica si veda il )ictionnaire de /h0ologie catholique

Errore per eccesso ed errore per difetto


*urtroppo 2uesta triplice distin,ione tra /a&istero straordinario /a&istero ordinario infalli'ile e /a&istero autentico non infalli'ile sem'ra o&&i caduta in o'l0o (come dimostra anc!e la lettera del nostro lettore) &enerando nell#attuale crisi della $!iesa due opposti errori: l#errore per eccesso di coloro c!e estendono l#infalli'ilit= pontificia a tutti &li atti del *apa sen,a distin,ione e l#errore per difetto di coloro c!e la restrin&ono alle sole defini,ioni )eA cat!edra+. Il primo errore elimina di fatto il /a&istero ordinario non infalli'ile o )autentico+ e sfocia inevita'ilmente o nel sedevacantismo ()il *apa ( sempre infalli'ile ma &li errori di 2uesto *apa sono inne&a'ili e dun2ue e&li non ( *apa+) o nell#u''idien,a servile e )indiscreta+ ovvero sen,a discernimento c!e c!iude &li occ!i anc!e 2uando il )senso cattolico+ su&&erisce di tenerli 'ene aperti ()il *apa ( sempre infalli'ile e dun2ue 'iso&na o''edir&li sempre ciecamente+). Il secondo errore elimina di fatto (e talvolta anc!e in teoria) il /a&istero ordinario infalli'ile ed ( l#errore proprio dei neomodernisti c!e cos0 svalutano il /a&istero ordinario pontificio e la troppo scomoda )tradi,ione romana+ (il *apa ( infalli'ile solo nel suo /a&istero straordinario e dun2ue ( lecito far )ta'ula rasa+ di duemila anni di /a&istero ordinario pontificio ). Bntram'i &li errori concorrono cos0 ad offuscare la no,ione esatta di /a&istero ordinario c!e comprende

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dall#infalli'ilit= )eA cat!edra+ restrin&e l#autorit= del *apa a misura dell#infalli'ilit= del suo solo /a&istero straordinario. Bntram'i poi &li errori concorrono allo stesso effetto: 2uello di offuscare come !a 'en visto dom ?au la no,ione stessa di /a&istero ordinario e di conse&uen,a la natura particolare del /a&istero ordinario infalli'ile6 no,ione e natura c!e ci converr= perci% riscoprire perc!" di massima importan,a per orientarsi in tempi di crisi come &li attuali.

s s no no
ve sofisma di elencazione" an&i un grave errore" perch0 si tace un#altra ipotesi possi$ile> quella del Magistero ordinario infalli$ile. B strano come da taluni si cerchi ad ogni costo di evitare il parlarne. EJF. B necessario aver presente che non c solo Magistero solenne e Magistero semplicemente autentico tra le due espressioni sta il Magistero ordinario! dotato del carisma della infallibilit (i neretti sono nostri). @o stesso )sofisma di elenca&ione+ ( stato se&nalato 80 anni dopo da /ons. :ertone contro la contesta,ione dell#Ordinatio Sacerdotalis. In tale occasione e&li !a denunciato esplicitamente la tenden,a a sostituire di fatto il concetto di autorit% con quello d#infalli$ilit% (9#Osservatore 3omano 20 dicem're 4995). Hi fatto non ( il solo /a&istero ordinario infalli'ile c!e ( caduto in o'l0o ma con l#identifica,ione di autorit= e infalli'ilit= ( caduta in o'l0o la distin,ione tra /a&istero ordinario infalli'ile e /a&istero ordinario autentico. Hopo il 3aticano I - scriveva dom ?au - un cattolico non pu4 pi+ esitare sull#autorit% da riconoscere ai giudi&i dogmatici del Sommo Pontefice> la loro infalli$ilit% stata solennemente definita nella Costitu&ione Pastor -eternus. Ma le defini&ioni sono relativamente rare5 i documenti pontificali di fronte ai quali il cristiano d#oggi per lo pi+ si trova sono le encicliche" le allocu&ioni" i radiomessaggi" che normalmente rientrano nel Magistero o insegnamento ordinario. riguardo di questo Magistero disgra&iatamente le confusioni sono ancora possi$ili e si verificano 7 ahimC 7 troppo spesso (op. cit. p. <). ?oi ci fermeremo perci% non sul /a&istero straordinario (la cui infalli'ilit= ( &eneralmente riconosciuta) ma sul /a&istero ordinario e illustrando a 2uali condi,ioni esso ( infalli'ile sar= c!iaro c!e fuori di 2ueste condi,ioni siamo in presen,a di /a&istero )autentico+ da tenere in tempi normali nella dovuta considera,ione ma c!e in tempi anormali sare''e un fatale errore e2uiparare al /a&istero infal-

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li'ile (sia straordinario c!e ordinario).

Il punto della questione


9#infalli$ile garan&ia dell# assisten&a divina non limitata ai soli atti del Magistero solenne5 essa si estende anche al Magistero ordinario" senza tuttavia ricoprirne ed assicurarne allo stesso modo tutti gli atti (*. @a'ourdette 1.*.3evue /homiste 4950 p.8I6 neretto della nostra reda,ione) e 2uindi l#assenso dovuto al /a&istero ordinario )pu4 andare dal semplice rispetto a un vero atto di fede+ (mons. DuerrK 9a )octrine Sociale de l#Dglise *aris :onne *resse 4957 p.472). L perci% della massima importan,a sapere 2uando il /a&istero ordinario del Romano *ontefice ( dotato del carisma dell# infalli'ilit=. *oic!" il *apa (da solo) possiede la stessa infalli'ilit= conferita da ?ostro 9i&nore Des> $risto alla sua $!iesa (*apaM3escovi in comunione con lui) (cfr. H.:. 4I89) 'iso&na concluderne c!e il *apa da solo nel suo /a&istero ordinario ( infalli'ile nella stessa misura e alle stesse condi,ioni in cui lo ( il /a&istero ordinario della $!iesa e 2uindi )si richiede che la verit% insegnata sia proposta come gi definita o come sempre creduta o ammessa nella "hiesa" o come attestata dal consenso unanime e costante dei teologi per verit% cattolica e perci% come )strettamente o$$ligatoria per tutti i fedeli+ ()ict. /h0ologie Cath. voce (nfalli$ilit0 du Pape t. 3II col. 47056 neretti nostri). .uesta condi,ione ( stata ric!iamata dal card. Celici a proposito dell#?umanae 'itae" dalle pa&ine de 9#Osservatore 3omano: Su questo pro$lema necessario tener presente che una verit% pu4 essere sicura e certa" e quindi obbligare" anche sen&a il crisma della defini&ione e1 cathedra" come in realt% avviene nella Dnciclica ?umanae vitae nella quale il Papa" Supremo Maestro della Chiesa" enunzia una verit che stata costantemente insegnata dal Magistero della "hiesa ed rispondente ai

Due segnali dell offuscamento: lHumanae Vitae e lOrdinatio Sacerdotalis


@#offuscamento delle idee sul /a&istero ordinario pontificio ( apparsa in tutta la sua &ravit= in occasione dell#?umanae 'itae di *aolo 3I e pi> di recente in occasione dell#Ordinatio Sacerdotalis con la 2uale Diovanni *aolo II !a ri'adito il tradi,ionale )no+ della $!iesa all#ordina,ione di donne. In occasione dell# ?umanae 'itae l#offuscamento della no,ione di /a&istero ordinario pontificio fu se&nalato da diversi teolo&i: Celici Ruffini @io 9iri ecc. I sostenitori dell#infalli'ilit= dell# ?umanae 'itae &eneralmente ne deducevano la prova dal Magistero autentico costante e universale della Chiesa" mai tralasciato e quindi nei secoli anteriori gi% definitivo o in altri termini dal /a&istero ordinario infalli'ile (B. @io ?umanae 'itae e infalli$ilit% @i'reria ed. 3aticana p. 8I6 neretto nostro). Hovettero accor&ersi per% c!e la no,ione stessa di /a&istero ordinario infalli'ile e la sua peculiarit= (costan,a ed universalit=) erano come cancellate dalla mente dei pi> non solo dei semplici fedeli ma anc!e dei teolo&i. *erci% il card. 9iri in 3enovatio ott. - dic. 495I scrisse: 2el presentare come ipotesi possi$ili" per il caso in oggetto El#enciclica ?umanae 'itaeF" solo quella della defini&ione e1 cathedra @che scartataA ossia del Magistero solenne e quella del Magistero autentico @che non implica di per s0 la infalli$ilit%A" c# un gra-

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dettami della #ivelazione (9#Osservatore 3omano 49 otto're 495I p. 86 i neretti sono nostri). Infatti nessuno pu% rifiutare di credere ci% c!e ( certamente rivelato da Hio ed ( certamente rivelato da Hio non solo ci% c!e ( stato definito ma anc!e ci% c!e ( stato sempre ed ovun2ue inse&nato come rivelato da Hio dal /a&istero ordinario della $!iesa. *i> di recente il card. :ertone !a ricordato c!e il Magistero ordinario pontificio pu4 insegnare come definitiva Ein corsivo nel testoF una dottrina in quanto essa costantemente conservata e tenuta dalla $radizione e tale ( il caso della Ordinatio Sacerdotalis c!e ri'adisce l#invalidit= dell#ordina,ione sacerdotale di donne sempre ritenuta con unanimit e stabilit dalla $!iesa (9#Osservatore 3omano 20 dicem're 4995 &i= citato6 neretti nostri). Il card. 9iri sempre a proposito dell#?umanae 'itae nel citato numero di 3enovatio puntuali,,%: 9a questione pertanto va posta o$$iettivamente cos6> concesso che il documento El#Numanae 3itaeF non sia atto del Magistero infalli$ile e pertanto da solo non dia la garan&ia della irreforma$ilit% e della certe&&a" la sua sostan&a non forse garantita da un Magistero ordinario in quelle note condizioni per cui lo stesso Magistero ordinario infallibile% (neretti della nostra reda,ione). B dopo aver riassunto la tradi,ione continua della $!iesa sulla contracce,ione dalla )idach de&li ;postoli (I secolo) fino alla Casti Connu$ii di *io GI sulla cui scia procede l#?umanae 'itae conclude: 9# insegnamento di tale enciclica ricapitolava linsegnamento antico e comune& Pare di potere dire che le condizioni nelle quali si verifica il Magistero ordinario irreformabile EO infalli'ileF siano raggiunte. (l periodo della irrequiete&&a diffusa fatto assai recente" che non inclina per nulla quanto era nel sereno possesso di tanti secoli (neretti nostri). L dun2ue un errore estendere incondi,ionatamente l# infalli'ilit= a tutto il /a&istero ordinario pontificio sia c!e il *apa parli
ur$i

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et or$i sia c!e ten&a un discorso ai pelle&rini. B# vero alla $!iesa non 'asta la sola infalli'ilit= del /a&istero straordinario c!e ( raro6 la fede ha $isogno della infalli$ilit% e ne ha $isogno tutti i giorni come scriveva anc!e il card. 9iri (3enovatio cit.) ma il card. 9iri da 'uon teolo&o non dimenticava come dimentica il nostro lettore c!e anc!e 2ui l#infalli'ilit= del *apa ( condi,ionata: il /a&istero ordinario per essere infalli'ile dev#essere )tradi&ionale+ (cfr. 9alaverri loc. cit.)6 se ( in rottura con la Pradi,ione il /a&istero ordinario non pu% rivendicare per s" nessuna infalli'ilit=. B 2ui salta fuori la natura tutta particolare del /a&istero ordinario pontificio infalli'ile sulla 2uale ( necessario soffermarsi.

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di per s0" esclude ogni possi$ile du$$io sull#autentico contenuto dell #insegnamento romano (dom. *. ?au Ene source doctrinale> 9es encFcliques p. 75). ?on tener conto di 2uesta differen,a e2uivale ad annullare o&ni distin,ione tra /a&istero straordinario e /a&istero ordinario: 2essun atto del Magistero ordinario potre$$e" sen&a cessare di esser tale" rivendicare per s'! isolatamente preso" la prerogativa propria del giudi&io supremo. En atto isolato infalli$ile solo se il *iudice supremo vi impegna tutta la sua autorit% fino ad interdirsi di ritornarvi sopra 7 non potre$$e" infatti" essere revoca$ile sen&a riconoscersi suscetti$ile di errore 7 ma un tale atto" inappella$ile" propriamente quello che costituisce il giudi&io solenne Eo straordinarioF e si oppone come tale al Magistero ordinario (ivi nota 4). Hi conse&uen,a l#infalli$ilit% del Magistero ordinario" sia della Chiesa universale che della Sede romana" non linfallibilit di un giudizio o di un atto da considerare isolatamente" come se da esso" isolatamente preso" ci si potesse attendere tutta la luce. ;l contrario l# infalli'ilit= del /a&istero ordinario l#infalli$ilit% della garan&ia assicurata ad una dottrina dalla convergenza! simultanea o continua" duna pluralit di affermazioni o esposizioni! di cui nessuna! presa da sola! pu( apportare una certezza definitiva& .uesta certe&&a definitiva pu4 venire solo dal loro insieme (dom *. ?au op. cit. p. 476 neretti nostri).B dom ?au precisa: 2el caso del Magistero EordinarioF universale EO dei vescovi uniti al *apaF questo insieme quello dall#insegnamento concorde dei 'escovi in comunione con 3oma5 nel caso del Magistero EordinarioF pontificio Ecio( del *apa da soloF la continuit dellinsegnamento dei successori di )ietro o" in altri termini" la tradi&ione della Chiesa di 3oma" cui si appellava mons. *asser Enel 3aticano IF (Collana 9acensis c. G=G) (il neretto ( della nostra reda,ione).

La particolare natura del Magistero ordinario infalli ile


Il lettore avr= notato c!e il card. 9iri dice c!e l#?umanae 'itae 2ualora non fosse un atto del /a&istero )eA cat!edra+ dare''e la &aran,ia dell#infalli'ilit= non )da solo+ ma in 2uanto ricapitola l# insegnamento antico e comune (3enovatio cit.). Infatti a differen,a del /a&istero straordinario o &iudi,io solenne il /a&istero ordinario non consiste in una proposizione isolata che si pronun&ia irrevoca$ilmente sulla fede" e" da sola" la garantisce" ma in un insieme di atti che possono concorrere a trasmettere un insegnamento. D# il procedimento normale della /radi&ione nel senso forte del termine (dom *. ?au 9e Magistre pontifical cit. p. 406 neretti nostri). Bcco perc!" &iustamente il )ictionnaire de /h0ologie catholique parla di insegnamento pontificio infalli$ile c!e scaturisce dal Magistero ordinario del Papa (loc. cit.). *erci% mentre una semplice esposi&ione dottrinale Edel *apaF non potr% mai pretendere l#infalli$ilit% d#una defini&ione 2uesta infalli'ilit= invece" rigorosamente implicata nel caso di convergenza sulla stessa dottrina di una serie di documenti! la cui continuit"

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;nc!e ;. D. /artimort (9e *allicanisme de Hossuet *ari&i 4958 p. 55I) scrive: 9#errore di Hossuet consiste nel rigettare l#infalli$ilit% del Magistero straordinario del Papa5 ma egli ha reso il gran servigio d#affermare nettamente l#infalli$ilit% del Magistero ordinario Edel *apaF e la sua particolare natura! che lascia ad ogni atto particolare il rischio dellerrore* (nsomma" secondo il 'escovo di Meau1" accade per la serie dei pontefici romani presi nel tempo" ci4 che accade per il collegio episcopale disperso nel mondo. 9i sa infatti c!e i sin&oli 3escovi non sono infalli'ili ma l#insieme nel tempo e nello spa,io dei 3escovi nella loro unanimit= morale &ode dell# infalli'ilit=. ?e conse&ue c!e volendo cercare l#inse&namento infalli'ile della $!iesa non ci si deve fermare all#inse&namento di un sin&olo 3escovo ma si deve &uardare alla dottrina comune e continua dell#episcopato unito al *apa c!e non pu4 deviare dall#insegnamento di *es+ Cristo (B. *iacentini 1C/ $onv. docente e postulatore (nfalli$ile anche nelle cause di canoni&&a&ione, B?/I Roma 499< p. 87). @o stesso accade per il /a&istero ordinario infalli'ile del solo Romano *ontefice: 2uesto /a&istero ordinario porta con s" la nota dell#infalli'ilit= non per il fatto c!e 2uel sin&olo atto ( posto dal *apa ma perc!" 2uel sin&olo inse&namento 2uel sin&olo atto del *apa s#inserisce in un insieme e in una continuit% (?au DncFcliques cit.) c!e ( 2uella della serie dei pontefici romani presi nel tempo (/artimort cit.). 9i comprende allora perc!" nel loro /a&istero ordinario i Romani *ontefici !anno sempre avuto cura di riallacciarsi spesso con lun&!e cita,ioni letterali ai loro )venera'ili predecessori+: .uesta continuit% li assicura che quella dottrina l#insegnamento stesso della Chiesa" rigorosamente normativo per ogni intelligen&a cristiana (dom *.?au 9e Magistre cit. p. 25). )9a Chiesa parla per $occa nostra+ dice *io GI nella Casti Connu$ii. B *io GII nell#?umani *eneris sottolinea

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c!e per lo pi+ quanto viene proposto e inculcato nelle Dncicliche" gi" per altre ragioni" patrimonio della dottrina cattolica. @a natura tutta particolare del /a&istero ordinario infalli'ile del *apa era 'en c!iara fino al 3aticano I. Panto ( vero c!e mentre si svol&eva 2uesto $oncilio 9a Civilt% Cattolica c!e scriveva (e scrive) sotto il diretto controllo della 9anta 9ede al *. DratrK c!e criticava la :olla Cum e1 apostolatus di *aolo I3 opponeva: Or noi domanderemo con tutta pace al P. *ratrF" se egli crede che la Holla di Paolo (' sia un atto! per dir cos+ isolato Ein corsivo nel testoF ovvero che si ragguagli con altri dello stesso genere nella serie dei romani )ontefici. Se risponde che un atto isolato Ein corsivo nel testoF il suo argomento non prova nulla! poich0 egli stesso afferma che la Holla di Paolo (' non contiene nessuna definizione dommatica. Se poi ci risponde" com# necessario che risponda" che questa Holla nella sostanza conforme a moltissimi altri simili ,tti della Santa Sede" allora il suo argomento dice assai pi+ che non vorre$$e. )ice cio" che i romani Pontefici" per una lunga serie" hanno esercitati pu$$lici e solenni -tti d#immoralit% e d#ingiusti&ia contro i dettami dell#umana ragione5 di empiet% contro )io5 di apostasia contro il 'angelo (vol. G serie 3II 4I70 p. 5<6 neretti nostri). Il c!e viene a dire c!e l#infalli'ilit= di un )atto isolato+ del *apa ( propria soltanto della )defini&ione dogmatica+6 fuori delle defini,ioni do&matic!e e cio( nel /a&istero ordinario l#infalli'ilit= ( &arantita dall# insieme di moltissimi altri simili atti della Santa Sede ovvero di una lunga serie di successori di *ietro.

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c!e si presenta come /a&istero ordinario pontificio de&li ultimi *api pu% rivendicare per s" esclusi poc!i atti - la 2ualifica di )/a&istero ordinario infalli'ile+. :asta considerare c!e i documenti pontifici sulle )novit=+ c!e !anno tur'ato e confuso la coscien,a dei credenti (ecumenismo dialo&o interreli&ioso ecc.) non mostrano nessuna cura di riallacciarsi all#inse&namento dei )venera'ili predecessori+ o pi> esattamente sono nell# impossi'ilit= di riallacciarvisi proprio a motivo della )rottura+ con essi. *rovi il lettore a scorrere le )2ote+ della )ominus Iesus e avr= la conferma di 2uanto affermiamo: per &li estensori del documento il /a&istero dei *api precedenti (ad ecce,ione di una frase decurtata della MFstici Corporis) ( come se non esistesse (v. s6 s6 no no 45 dicem're 2000 pp. 4ss). ;ppare altres0 c!iaro c!e 2uando i )*api di o&&i+ contraddicono i )*api di ieri+ nel loro /a&istero tradi,ionale si deve u''idien,a ai )*api di ieri+ e non ai )*api di o&&i+ e c!e 2uesto ( il se&no manifesto di un#epoca di &rave crisi ecclesiale di tempi anormali nella vita della $!iesa. ;ppare infine c!iaro c!e la )nuova teolo&ia+ la 2uale contraddice sen,a scrupoli l# inse&namento tradi,ionale dei Romani *ontefici contraddice il /a&istero pontificio infalli'ile e dun2ue in coscien,a un cattolico deve ri&ettarla e positivamente impu&narla.

Eclissi pressoc!# totale del Magistero $autentico%


@a crisi attuale della $!iesa dun2ue non si colloca n" sare''e ci% possi'ile a livello di /a&istero infalli'ile straordinario o ordinario. ?on si colloca a livello di /a&istero infalli'ile straordinario perc!" il $oncilio non !a voluto essere do&matico e lo stesso *aolo 3I ne !a dato la nota teolo&ica: )Magistero ordinario" cos6 palesemente autentico+ (udien,a &enerale del 42.4.49556 v. Dncicliche e discorsi di Paolo '( ed. *aoline 4955 pp. 54-52).

"pplicazione pratica
; 2uesto punto appare c!iaro c!e non solo l#ultimo $oncilio dic!iarato non dommatico l= dove non ripropone un inse&namento &i= tradi,ionale non pu% rivendicare per s" il crisma dell# infalli'ilit= ma neppure 2uello

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?on si colloca a livello di /a&istero ordinario infalli'ile perc!" il tur'amento e la divisione nel mondo cattolico sono stati provocati dalla rottura di 2uella continuit= dottrinale c!e ( il contrasse&no appunto del /a&istero ordinario infalli'ile (infatti nessun tur'amento ma 'ens0 consenso !a suscitato nei fi&li o''edienti della $!iesa l# ?umanae 'itae di *aolo 3I o l# intervento di Diovanni *aolo II contro il sacerdo,io femminile nell# Ordinatio Sacerdotalis: v. s6 s6 no no 2I fe''raio #95 p. 7 ecc.). @a crisi attuale si colloca a livello di 2uello c!e si presenta come /a&istero ordinario semplicemente )autentico+ c!e come ricorda il card. 9iri non implica di per s0 la infalli$ilit% (3enovatio cit.). /a si tratta poi realmente di /a&istero )autentico+Q Romano ;merio nel suo intervento per il 2R conve&no teolo&ico di s6 s6 no no scrisse c!e o&&i non ogni parola del Papa pi+ Magistero" ma ormai spessissimo solo espressione delle vedute" dei pensamenti delle considera&ioni diffuse presentemente" di dottrine che si sono diffuse e che sono divenute dominanti in gran parte del mondo cattolico (v. s6 s6 no no 80 aprile 4995 p. 2). In effetti il /a&istero anc!e se non infalli'ile dovre''e essere pur sempre )/a&istero+ cio( inse&namento della *arola divina anc!e se con un &rado inferiore di certe,,a. Invece o&&i spessissimo il Papa non manifesta la parola divina che gli affidata e che ha l#o$$ligo di manifestare ma esprime le sue vedute personali (c!e poi sono 2uelle della )nuova teolo&ia+). .uindi noi ci troviamo davanti ad una manifesta&ione della decaden&a del Magistero ordinario EautenticoF della Chiesa6 decaden,a c!e apre una gravissima crisi della Chiesa" perch0 il punto centrale della Chiesa a soffrirne (ivi). $#( perci% da domandarsi se si possa parlare propriamente di /a&istero pontificio )autentico+ o se non si de''a piuttosto parlare di un#eclissi pressoc!" totale del /a&istero pontificio autentico cui fa riscontro un#analo&a crisi a livello di /a&istero episcopale.

s s no no
Do&e nasce il risc!io di essere trascinati nell errore
.uesta crisi del /a&istero pontificio autentico !a trovato i cattolici tanto pi> impreparati 2uanto pi> era offuscata nelle loro menti la distin,ione tra /a&istero ordinario infalli'ile e /a&istero ordinario semplicemente )autentico+ del Romano *ontefice. L 2uesto offuscamento se&nalato come a''iamo visto da alcuni teolo&i &i= prima del 3aticano II c!e !a trascinato e risc!ia tuttora di trascinare nell#errore 2uei cattolici c!e credono erroneamente di dover prestare il medesimo assenso ad o&ni parola del *apa trascurando 2uelle distin,ioni e precisa,ioni c!e pure sono nell# inse&namento della $!iesa e c!e 2ui ric!iamiamo 'revemente. 9#ordine di credere fermamente sen&a esaminare l#oggetto EJF pu4 o$$ligare veramente solo se l#autorit% infalli$ile (:illot )e Dcclesia tesi G3II) e perci% al /a&istero infalli'ile sia straordinario c!e ordinario si deve un assenso fermo e incondi,ionato. Per le decisioni dottrinali non infallibili del Papa o delle Congrega&ioni romane" c# anche un dovere stretto di u$$idien&a che o$$liga ad un assenso interno prudente e che esclude abitualmente ogni du$$io fondato ma 2uesto assenso ( legittimato Enon dall#infalli'ilit= 'ens0F dall#alta prudenza con la quale l#autorit% ecclesiastica agisce abitualmente in queste circostan&e ()ict. de /h. Cath. voce Dglise t. I3 col. 2209). *erci% al /a&istero )autentico+ si deve non un assenso cieco e incondi,ionato ma un assenso prudente e condi,ionato: Poich0 non tutto ci( che insegna il Magistero ordinario infallibile" necessario domandarci quale adesione do$$iamo alle sue diverse decisioni. 9#assenso di fede si esige da parte del cristiano per tutte le verit% dottrinali e morali definite dal Magistero della Chiesa. 2on cos6 per l#insegnamento impartito dal sommo Pontefice" ma non imposto a tutta la collettivit% cristiana come dogma di fe-

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de. (n tal caso sufficiente l#adesione interna e religiosa che accordiamo all# autorit% ecclesiastica legittima. -on un assenso assoluto" poich0 questi decreti non sono infalli$ili" ma solo un assenso prudenziale e condizionato" visto che nelle questioni di fede e di morale" la presun&ione sta in favore del superiore. EJF 9a possi$ilit% di sottomettere la dottrina a un altro esame" se questo sem$ra richiesto dalla gravit% della questione" non eliminata da questa adesione pruden&iale (?icolas Sun& 9e Magistre de l#Dglise 4985 pp. 458-45<6 neretti sono nostri). *urtroppo tutte 2ueste verit= sono scomparse dalla coscien,a cattolica insieme con la no,ione di /a&istero )autentico+. B tanto pi> il mondo cattolico corre il risc!io di essere trascinato nell#errore 2uanto pi> nutre l#in&enua ed erronea convin,ione c!e mai Hio !a permesso c!e anc!e nel /a&istero ordinario (sen,a distin,ione di sorta) i *api s#in&annassero e c!e 2uindi al /a&istero papale si de''a sempre lo stesso assenso cosa c!e non corrisponde affatto alla dottrina della $!iesa.

Infalli ilit' e grazia di stato


L nell#am'ito del /a&istero autentico c!e si colloca il nostro discorso sulla &ra,ia di stato del Romano *ontefice. Il *apa 2uando impe&na la sua infalli'ilit= &ode oltre c!e della &ra,ia di stato anc!e di una specialissima assisten,a divina. ?eppure l#infalli'ilit= per% lo riduce ad un automa. Infatti l#assisten&a divina non esime il soggetto del Magistero infalli$ile dal dovere di ricercare la verit% con me&&i naturali" particolarmente mediante lo studio delle fonti della rivela&ione @cfr. ). :;JKA (@. 1tt Compendio di teologia dommatica ed /arietti 4955 p. <7<). *erci% nel suo /a&istero infalli'ile il *apa &ode 4) di un#assisten&a positiva dello 9pirito 9anto per &iun&ere alla verit=6 2) di un#assisten&a negativa c!e lo preserva da una decisione errata. Infine 2ualora un *apa

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per ne&li&en,a o cattiva volont= mancasse al suo dovere di ricercare la verit= con i me,,i dovuti l#infalli'ilit= ci &arantisce c!e Hio con un#assisten,a puramente negativa impedire''e la proclama,ione )eA cat!edra+ di un errore. .uesta &aran,ia manca nel caso del /a&istero autentico c!e non &ode del carisma dell# infalli'ilit= e perci% tutto ( affidato alla sola &ra,ia di stato c!e muove il *apa ad a&ire con 2uell# alta pruden&a c!e normalmente vediamo riful&ere anc!e nel /a&istero autentico dei 9uccessori di *ietro. /a se un *apa venisse meno a 2uesta )alta pruden&a+ nessuna promessa divina sta a &arantirci c!e Hio interverre''e per fermarlo. ;llora s0 il mondo cattolico potre''e correre il risc!io di essere trascinato nell# errore ma non perc!" al *apa sia venuta meno l#infalli'ilit= (alle de'ite condi,ioni e&li ne &odre''e come i suoi predecessori) n" perc!" &li sia mancata la &ra,ia di stato 'ens0 perc!" e&li ( mancato alla &ra,ia. B il risc!io ( tanto pi> &rande 2uanto pi> sono caduti in o'l0o i princ0pi c!e stiamo 2ui ric!iamando. .uando il mondo cattolico aveva 'en c!iari 2uesti princ0pi il pericolo di essere trascinati nell#errore era di &ran lun&a inferiore. Bd infatti noi vediamo nella storia della $!iesa c!e la resisten,a motivata di cardinali di Tniversit= cattolic!e di principi cattolici di reli&iosi di semplici fedeli fecero rientrare i passi falsi di alcuni *api come Diovanni GGII e 9isto 3 per il 2uale ultimo 9an Ro'erto :ellarmino scrisse a $lemente 3III: 'ostra Santit% sa a quale pericolo Sisto ' espose se stesso e tutta la Chiesa allorch0 intraprese la corre&ione della Sacra Scrittura secondo i lumi della sua scien&a personale e veramente io non so se la Chiesa a$$ia mai corso un pi+ grave pericolo (C. 3i&ourouA )ictionnaire de la Hi$le t. III col. 4<07-4<0I art. Iesuites> traveau1 sur les Saintes Dcritures). B 2uel pericolo fu scon&iurato dalla rea,ione del mondo cattolico. In realt= non si rende un servi,io n" a se stessi n" alla

s s no no
$!iesa n" al *apa attri'uendo&li sempre l#infalli'ilit= ed i tempi attuali lo stanno dimostrando: ci% non to&lie c!e i passi falsi di un *apa sono per tutto il mondo cattolico una prova durissima.

+
laffermazione pontificia e la dottrina fino a quel momento insegnata" non potre$$e sfuggire alla nota di temerariet% (dom ?au 9e Magistre cit. pp. 282<). Hom ?au precisa c!e 2uesto non vale per un inse&namento c!e sia )gi% tradi&ionale+ (saremmo allora infatti nel campo del /a&istero ordinario infalli'ile). /a nel caso di un inse&namento c!e non sia )gi% tradi&ionale+ vale la riserva c!e a noi 2ui interessa: la certe&&a di una discordan&a tra l#afferma&ione pontificia e la dottrina fino a quel momento insegnata le&ittima il rifiuto e lo sottrae ad o&ni nota di temerariet%. .uesta discordan&a ( forse un#ipotesi impossi'ileQ ?o 2uando si tratta di /a&istero )autentico+. )e tro&ate nelle famiglie lagitazione e il tormento* sposi disuniti* tradimenti alla fedelt' coniugale* figli irri&erenti e ri elli* litigi* rancori* in una parola: disordine* sappiate c!e + perc!# non si prega, Dio + un estraneo* non si parla n# si agisce sotto lo sguardo di Lui- si fa a meno di Lui in tutto- si &a anc!e contro di Lui e contro i )uoi comandamenti, .io /II Hom ?au il cui attaccamento al papato ( fuori di o&ni du''io scrive: .uesto caso non da escludersi a priori perch0 non si tratta d#una defini&ione. /uttavia" al dire dello stesso Hossuet" cos6 straordinario da verificarsi solo due o tre volte in mille anni (9e Magistre cit. p. 2< nota 58). In tal caso rifiutare il proprio assenso non solo non ( temerario ma ( doveroso e la )discordan&a+ con )la dottrina fino a quel momento insegnata+ scio&lie il cattolico da o&ni dovere di u''idien,a su 2uel punto: B un principio generale che si deve o$$edien&a agli ordini d#un superiore a meno che" in un caso concreto" l#ordine non appaia manifestamente ingiusto5 parimenti un cattolico tenuto ad aderire interiormente agli insegnamenti dellautorit legittima finch' non evidente per lui

(empi normali e anormali

tempi

In tempi normali infatti il fedele si appo&&ia al /a&istero pontificio )autentico+ con la stessa fiducia con la 2uale si appo&&ia al /a&istero infalli'ile e in tempi normali 2uesta fiducia ( pienamente &iustificata. ;n,i in tempi normali sare''e un errore &ravissimo non tenere nel de'ito conto anc!e il /a&istero semplicemente )autentico+ del Romano *ontefice perc!" se fosse permesso ad ognuno" in presen&a d#un atto dell#autorit% magisteriale" di sospendere il proprio assenso o anche di du$itare o negare positivamente finch0 quest#atto non implichi una defini&ione infalli$ile" l#a&ione reale del Magistero ecclesiastico diventere$$e per ci4 quasi illusoria" perch0 relativamente raro ch#esso si traduca in defini&ioni siffatte ()ictionnaire de /h0ologie Catholique tomo III col. 4440). ?on si dovre''e per% mai dimenticare come o&&i si ( dimenticato c!e la sicure,,a del /a&istero autentico non ( le&ata all#infalli'ilit= 'ens0 all# alta pruden&a con cui )a$itualmente+ procedono i 9uccessori di *ietro e alla cura c!e a'itualmente essi !anno di non discostarsi dall#inse&namento esplicito e tacito dei loro predecessori. 9e 2uesta pruden,a e 2uesta cura ven&ono meno noi non siamo pi> in tempi normali e sare''e un errore fatale e2uiparare anc!e solo di fatto il /a&istero autentico del Romano *ontefice al suo /a&istero infalli'ile (straordinario o ordinario c!e sia). .uesti tempi anormali &ra,ie a Hio sono rarissimi ma non impossi'ili. In tal caso per non essere trascinati nell#errore ur&e ricordare c!e l#assenso dovuto al /a&istero non infalli'ile ( un assenso interiore" non di fede" ma pruden&iale" il cui rifiuto" tranne un fatto nuovo o la certezza di una discordanza tra

,
che una data affermazione erronea (H.P.$. t. III col. 44406 il neretto ( nostro). ?el nostro caso l#eviden,a dell#errore ( data dalla discordan,a di un atto di /a&istero autentico con il /a&istero infalli'ile straordinario o ordinario e 2uindi con la dottrina tradi,ionale alla 2uale la coscien,a cattolica ( le&ata in eterno.

s s no no
re se stessa" ma ad una condizione dimenticata dal nostro autore" e cio che essa impegni nel suo atto la piene&&a della sua infalli$ilit%. Oppure" trattandosi del Magistero ordinario" del quale $isogna stare molto attenti a non minimi&&are l#autorit%" a condizione chesso si conformi a ci( che insegna il Magistero infallibile! sia nei suoi atti solenni! sia nel suo insegnamento costante. Se queste condi&ioni non sono rispettate" non affatto impossibile che un intervento del Magistero entri in contraddizione con un altro. 9a fede non deve tur$arsene perch0 linfallibilit non in causa" ma il senso dei fedeli ha il diritto di esserne scandali&&ato" perch0 tali fatti rivelano un profondo disordine nellesercizio del Magistero. 2egare l#esisten&a di questi fatti in nome di una comprensione erronea dellinfallibilit della "hiesa e negarli a priori non conforme n0 alle esigen&e della teologia n0 a quelle della storia n0 a quelle del pi+ elementare $uon senso. Perch0 i fatti sono l%5 non si possono negare. 2e a$$iamo dato un esempio5 ne potremmo dare altri. Hasti ricordare EJF l# (nstitutio generalis che present4 il 2ovus Ordo Missae" specie nel suo famoso articolo <. ( dogmi dell#Ducarestia e del Sacerdo&io vi erano presentati con termini cos6 am$igui e palesemente orientati verso il protestantesimo 7 per non dire di pi+ 7 che fu necessario rettificarli. D tuttavia questa (nstitutio era un intervento del Magistero. Hisognava forse accettarla per questa sola ragione" $ench0 andasse in un senso chiaramente opposto al Concilio di /rento" nel quale la Chiesa aveva impegnato la sua

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infalli$ilit%, S6" se si segue il comportamento $andito da Ioseph Lleiner e da tanti altri. D $isognere$$e per ci4 stesso fare propria la contraddi&ione" negando che ci sia contraddi&ione" il che propriamente contradditorio e rappresenta un#autentica dimissione dell#intelligen&a e un a$$andono incondi&ionato a un principio d#autorit% non regolato pi+ da nessuna esigen&a di verit%. En tale atteggiamento non conforme a quello che il Magistero stesso chiede ai fedeli. EJF Ora la fede esige la sottomissione dell# intelligen&a dinan&i al Mistero che la oltrepassa" ma non la sua dimissione dinan&i ad esigen&e di coeren&a logica che sono di sua competen&a. Perci4" quando una contraddi&ione evidente" come nei due casi citati" il dovere del credente" e ancor pi+ del teologo" di rivolgersi al Magistero chiedendogli di eliminarla (Ducharestie salut du monde ed du $(dre *aris 49I4 pp. 55 ss.). *ensiamo di non dover a&&iun&ere altro tranne un invito a pre&are la divina *iet= c!e per intercessione del $uore Immacolato di /aria allontani al pi> presto dal mondo cattolico 2uesta durissima prova.
5irpinus

La fede non c!iede le dimissioni della logica


; c!iusura riportiamo il testo di un compianto teolo&o c!e aveva 'en c!iara la dottrina c!e a''iamo 2ui ric!iamata ed era consapevole di 2uanto essa fosse interessatamente offuscata dai )nuovi teolo&i+ ('en pi> inescusa'ili dei semplici fedeli).

Il li eralismo umanitario* o indifferentismo* c!e* in nome della carit'* rimpro&era alla 0!iesa la sua intransigenza* somiglia alla carit' come il &etro al diamante,
1arrigou-Lagrange O,., 2Dieu* son E3istence et sa 4ature

*olemi,,ando con Sosep! Uleiner sulla palese contraddi,ione tra l#-uctorem 8idei di *io 3I c!e condanna la concele'ra,ione e l#(nstructio di *aolo 3I c!e al contrario la incora&&ia il padre Sosep! de 9ainte /arie 1.$.H. scrive: )Si forse mai visto un intervento del Magistero contraddire una )ichiara&ione del Magistero,. 2ella sua Edi Sosep! UleinerF mente la risposta alla sua domanda evidentemente negativa5 in nome dell infallibilit del Magistero. .uesta infalli$ilit% certamente comporta che la Chiesa non pu4 contraddi-

$se 0risto sem ra c!e dorma* il suo 0uore &igila sempre con il suo amore* con la sua fedelt'* con la sua onnipotenza e sa le&arsi in piedi e comandare ai &enti e alle tempeste nel momento c!e il suo di&ino consiglio !a sta ilito e c!e + congiunto con la nostra in&ocazione, 4on tremiamo* ma preg!iamo6%,
.io /II

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