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Veronica Gavagna
Una trasformazione del piano una corrispondenza biunivoca (o biiettiva) tra linsieme dei punti del piano e se stesso. Questo significa che 1. a ogni punto P corrisponde uno e un solo punto P 2. per ogni punto del piano esiste un punto che si trasforma in esso (ovvero ogni punto P proviene da un punto P) 3. Punti distinti vanno in punti distinti
Quello che ci interessa studiare quali effetti hanno le trasformazioni sulle figure e soprattutto ci interessa vedere se le figure trasformate conservano qualche propriet delle figure di partenza. E proprio sulla base di queste propriet invarianti che potremo classificare le trasformazioni. In effetti la definizione di geometria come studio delle propriet delle figure che sono invarianti rispetto a certe trasformazioni una definizione relativamente recente: risale al matematico tedesco Felix Klein, autore del cosiddetto Programma di Erlangen, una prolusione pronunciata nel 1872.
Le isometrie
Le isometrie (o movimenti rigidi) sono le trasformazioni del piano che conservano le distanze. In altre parole se la distanza tra i punti A e B, e la distanza tra i punti trasformati, allora
= Le trasformazioni isometriche trasformano una figura in una figura congruente: in altre parole (meno tecniche) le figure vengono spostate senza essere deformate. Tutte le propriet geometriche della figura sono invarianti per isometria (cambia solo la posizione)
Le isometrie
Le isometrie si classificano in traslazioni rotazioni simmetrie centrali simmetrie assiali glissosimmetrie (o antitraslazioni) NB: Se unisometria mantiene il senso di percorrenza di una figura si dice diretta, altrimenti si dice inversa. Le simmetrie assiali e le glissosimmetrie sono inverse.
Le isometrie
Le traslazioni
In una traslazione ogni punto del piano viene spostato nella stessa direzione e nello stesso verso e secondo una stessa distanza. La traslazione gode delle seguenti propriet Coppie di punti corrispondenti (trasformati) AA e BB giacciono su rette parallele La distanza tra i punti rimane invariata Non ci sono punti uniti (cio che rimangono fermi) Ogni retta viene trasformata in una retta parallela
Le isometrie
Le rotazioni
Le rotazioni sono trasformazioni caratterizzate da un punto fisso (che chiamiamo O e che la trasformazione lascia invariato) e dallampiezza di un angolo (che chiamiamo ) Le rotazioni dunque Hanno un punto unito o fisso (il centro di rotazione) Sono tali per cui i punti e i loro corrispondenti hanno uguale distanza dal centro di rotazione Spostano tutti i punti del piano di uno stesso angolo (allinfuori del centro di rotazione)
Le isometrie
Le simmetrie centrali
Si fissi in un piano il punto O e si consideri un punto P distinto da O; si tracci poi la retta r passante per P e per O, che divide la retta in due semirette. Sulla semiretta che non contiene P si consideri il punto P tale che = La simmetria centrale gode di queste propriet Ha un punto unito esistono infinite rette che vengono trasformate in se stesse (ma non si tratta di punti uniti perch ogni retta viene trasformata nella sua opposta)
Le isometrie
Le simmetrie centrali
Si noti che la simmetria centrale equivale a una rotazione di 180. Questo spiega perch se applichiamo di seguito due volte una simmetria centrale a una figura, ritroviamo la figura di partenza. In altri termini la composizione di due simmetrie centrali d origine alla trasformazione identica (o identit) che lascia Invariati i punti del piano.
Le isometrie
Figure con centro di simmetria
Si definiscono figure con un centro di simmetria le figure che vengono trasformate in s dalla simmetria centrale attorno a quel punto. Un triangolo pu avere centro di simmetria? Non possibile, perch la simmetria centrale scambia i vertici a coppie e questo non possibile in una figura con un numero dispari di vertici.
Le isometrie
Figure con centro di simmetria
Esistono quadrilateri con centro di simmetria? Sono i parallelogrammi! E quindi anche parallelogrammi particolari come rombo, rettangolo e quadrato hanno centro di simmetria. Ma hanno centro di simmetria anche
Un suggerimento
Le isometrie
Simmetria assiale
Data una retta r, la simmetria assiale di asse r la trasformazione del piano in s che lascia fissi tutti i punti di r e che ad ogni punto P del piano, esterno ad r, fa corrispondere il punto P tale che la retta r sia perpendicolare al segmento PP e lo tagli nel suo punto medio. E unisometria diretta o Inversa?
Le isometrie
Quali sono i triangoli e quadrilateri con almeno un asse di simmetria?
I triangoli isoscele hanno un solo Asse di simmetria (che coincide con Laltezza=mediana rispetto al lato diverso dagli altri due). I Triangoli equilateri hanno 3 assi di Simmetria. Il trapezio isoscele ha un solo asse di simmetria, Quanti ne ha il quadrato? E il rettangolo? E il rombo?
Le isometrie
Figure con asse di simmetria
Una figura ha come asse di simmetria una retta r se, nella simmetria di asse r, la trasformata della figura la figura stessa. In alternativa, si pu dire che una figura ammette r come asse di simmetria se, essendo P un punto della figura, anche il suo simmetrico P appartiene alla figura
Il problema di Erone
P e Q sono due localit situate dalla stessa parte rispetto al fiume f. Un uomo a cavallo si trova nella localit P e vuole raggiungere Q. Prima per deve abbeverare il cavallo al fiume. Qual il minimo cammino che pu percorrere? Se invece del punto P consideriamo il punto P, simmetrico rispetto a f, ogni tratto da P al fiume sar lungo come il simmetrico. Quindi il nostro problema si riduce a trovare il minimo cammino da P a Q, che chiaramente il segmento PQ. Il punto M in cui si interseca il fiume determina dunque il segmento PM.
1. In P e in P ci sono due fontane in mezzo ad una pianura percorribile in ogni parte. Da quali posizioni si pi vicini alla fontana P? Da quali alla P? Ci sono punti da cui indifferente andare in P o in P perch ugualmente distanti? 2. Tra i triangoli aventi una certa base AB e altezza assegnata, qual quello con minore perimetro?
Soluzioni in S. Dentella, Linsegnamento della geometria. Trasformazioni geometriche, in Linsegnamento della geometria (http://www.liceovallisneri.it/istituto/pubblicazioni/19_1geom.PDF)
Composizione di trasformazioni
Se 1 una trasformazione che manda il punto P nel punto P, = e 2 una trasformazione che manda P in P, = allora la trasformazione T che manda P in P si dice trasformazione composta della 1 e 2 e si indica =
() = ( )() = ( ()) = () =
Composizione di trasformazioni
La composizione di isometrie unoperazione interna, cio ancora unisometria. In generale non commutativa, ma La composizione di sole traslazioni o sole rotazioni con lo stesso centro commutativa
Le isometrie
Glissosimmetrie
Una glissosimmetria una isometria che si ottiene componendo una simmetria assiale con una traslazione parallela allasse di simmetria (o anche componendo una traslazione con una simmetria assiale)
La similitudine
Ingrandimenti e riduzioni
Una similitudine una trasformazione geometrica affine in cui resta invariato il rapporto fra le distanze di coppie di punti corrispondenti (A,B) e (A',B') ovvero =
Il fattore di scala
Quando leggiamo su una carta geografica il fattore di scala, questo dato nella forma 1:x Se per esempio il rapporto 1:50 significa che a un segmento della carta di lunghezza 1 (rispetto a qualsiasi unit di misura) corrisponde un segmento di lunghezza 50 nella realt (rispetto alla stessa unit di misura)
Ci significa che il rapporto della similitudine che fa passare dalla cartina alla realt 50, mentre il rapporto di similitudine inversa, che fa passare dalla realt alla carta 1/50
Osservazioni
Ma due rettangoli, che conservano sempre la stessa forma, sono sempre simili? I rettangoli in figura sono simili? I lati di un quadrato e di un rombo stanno tutti nello stesso rapporto. Questo significa che sono simili? Quando diciamo che la similitudine non muta gli angoli, intendiamo dire che nessuno degli angoli viene mutato (nei due rettangoli, ad esempio, le diagonali si tagliano secondo angoli diversi). Analogamente, anche se le lunghezze dei lati di un quadrato e di un rombo sono nello stesso rapporto, certamente non lo sono le lunghezze delle rispettive diagonali.
Le trasformazioni affini
Le trasformazioni affini sono particolari trasformazioni di cui non daremo una definizione vera e propria. Per avere unidea di come venga trasformata una figura per affinit, si pensi alle ombre prodotte dai raggi luminosi (la cui sorgente cos lontana da poter supporre che i raggi siano paralleli)
Le trasformazioni affini
La Francia e la sua immagine dopo una trasformazione affine. Le rette della griglia rimangono dritte, ma cambiano gli angoli e le lunghezze Alcuni programmi al pc permettono di prendere unimmagine e di stiracchiarla usando due numeri: uno precisa lo stiracchiamento in orizzontale e laltro in verticale. Se i due numeri sono uguali, la forma della figura non cambia e anche nel linguaggio comune si dice che le due figure sono uguali per similitudine; in generale, se i due numeri possono anche essere differenti, le due figure sono uguali per affinit
(http://www.matematita.it/personali/index.php?blog =6&cat=165)
Le trasformazioni proiettive
davvero difficile dire che cosa rimasto uguale fra due figure affini, ma ci sono modi ancora pi generali di ritenere uguali due oggetti. Sono quelli legati alle proiettivit, che regolano la geometria della visione: per essi, un cerchio e unellisse ma anche un cerchio e una parabola sono uguali in quanto possono essere due fotografie, da punti di vista diversi, dello stesso oggetto. (http://www.matematita.it/personali/index.php?blog= 6&cat=165)
E convesse in convesse
Le trasformazioni topologiche
Una trasformazione topologica tra due figure una qualsiasi trasformazione che consente di trasformare una figura nellaltra effettuando (anche pi volte) le seguenti operazioni: la figura pu essere deformata, senza per effettuare lacerazioni o congiungimenti di punti distinti si pu tagliare e deformare la figura, a patto per che dopo la deformazione si incolli negli stessi punti in cui si effettuato il taglio
Le trasformazioni topologiche
Due figure sono topologicamente equivalenti se ciascuna figura ottenibile dallaltra mediante una trasformazione topologica.
Esempi
le cartine che rappresentano due reti di percorsi su cui si muovono due mezzi di trasporto: il treno e la metropolitane, sono trasformazioni topologiche dei relativi percorsi. Sono conservate le informazioni necessarie a chi utilizza questi mezzi: gli incroci, le stazioni intermedie, l'ordine delle stazioni; sono tralasciate le distanze o i tratti curvi e rettilinei perch non sono invarianti topologici. Se disegni una figura su un palloncino e poi lo gonfi, la figura si deforma. Tuttavia le linee chiuse restano chiuse, quelle aperte restano aperte, quelle intrecciate restano intrecciate
Cosa conservano
ISOMETRIE - Ampiezza angoli - Lunghezza segmenti - Numero dei lati - Aperto/chiuso - dentro/fuori - Parallelismo - Ortogonalit - Ordine dei nodi - Numero dei buchi TRASFORMAZIONI TOPOLOGICHE Aperto/chiuso Dentro/fuori Ordine dei nodi Numero dei buchi SIMILITUDINI Ampiezza angoli Numero dei lati Aperto/chiuso Dentro/fuori Parallelismo Ortogonalit Ordine dei nodi Numero dei buchi+ PROIEZIONI Numero dei lati Aperto/chiuso Dentro/fuori Ordine dei nodi Numero dei buchi
A proposito di dentro/fuori
F. Ghione, Tau Topologo, http://www.mat.uniroma2.it/mep/Tau/home.html
E cos semplice stabilire se un punto esterno o interno a una curva chiusa? Provate con questo disegno.
Problemi topologici
I sette ponti di Knigsberg
E possibile con una passeggiata seguire un percorso che attraversi ogni ponte una e una volta soltanto e tornare al punto di partenza?
Cosa c di geometrico in questo problema che parla di ponti e passeggiate ? Certo non entra in gioco la geometria delle misure, degli angoli, delle forme rigide: ci si rende conto infatti che il problema non dipende da quanto sono grandi le isole, o da come sono fatti i ponti, o dall'estensione della parte nord o sud della citta. Il problema dipende da come sono disposti i ponti, da quali parti della citta ciascuno di loro mette in collegamento. Scoprire se la figura geometrica individuata, nella cartina, dalla citta (comprese le isole e i ponti, escluso il fiume) ha o non ha la caratteristica di permettere la passeggiata e scoprire una caratteristica topologica della figura, che non cambia se la deformiamo.
Problemi topologici
Colorare una mappa
Supponiamo di avere di fronte un mappamondo in cui ogni regione (mare incluso) e colorata con un colore e, come si usa, due regioni confinanti (se hanno un tratto di confine in comune, non solo un punto) risultano sempre colorate con colori diversi. Qual il numero minimo di colori che dobbiamo avere a disposizione per colorare cos un mappamondo sferico? Questo problema di natura topologica. Tanto per cominciare, si nota subito che per il problema non sono rilevanti la dimensione o la forma degli stati o la lunghezza dei loro contorni ma il modo in cui sono disposti, il gioco delle loro relazioni di... vicinato. Il numero minimo di colori necessario per colorare una superficie (in modo che 2 regioni confinanti non abbiano lo stesso colore) una propriet topologica della superficie: se la superficie sottoposta a trasformazione topologica il numero minimo dei colori resta lo stesso ( un invariante!!!)
Problemi topologici
Itinerari nei musei
Problemi topologici
Senza staccare la penna
Un grafo un insieme di punti (detti vertici o nodi) e di linee (dette spigoli o archi) tale che ogni spigolo collega due vertici. Un grafo piano un grafo che pu essere disegnato sul piano senza che si abbiano intersezioni tra gli spigoli. Un grafo connesso un grafo in cui qualsiasi coppia di vertici collegata da un percorso.
I grafi
Un grafo si dice euleriano (o percorribile) se possibile percorrerlo completamente passando una sola volta attraverso i suoi spigoli (o archi). Se il grafo soprastante euleriano si pu rispondere positivamente alla questione dei ponti. ma euleriano???
Teorema di Eulero
Si chiama grado del vertice V il numero di spigoli che concorrono in V. Un vertice si dice pari se il suo grado pari. Se in un grafo vi sono solo vertici di grado pari, allora il grafo euleriano e il grafo pu essere percorso partendo da un punto qualsiasi. Se nel grafo vi sono due e solo due vertici dispari, il grafo ancora percorribile, ma il punto di partenza dovr essere uno dei vertici dispari e il punto di arrivo sar il vertice dispari rimanente.
Nuovi ponti
L'enunciato originale del problema concerne vertici non identificati, cio caratterizzati solo dai loro collegamenti. Vi sono invece variazioni su questo tema che possono essere utili per introdurre il problema nell'insegnamento e che si preoccupano di identificare i vertici del grafo con personaggi e ruoli, in modo da verificare la comprensione dell'argomento mantenendo viva l'attenzione. Si precisa quindi che sulla riva settentrionale della citt sorge lo Schlo, castello in tedesco, del principe Blu e che sulla riva meridionale sorge quello del principe Rosso, suo fratello e rivale. Sull'isola orientale vi la Kirche, la chiesa, sede del Vescovo mentre nell'isola centrale si trova una Gasthaus, un'osteria, nella quale molti abitanti della citt avevano l'abitudine la sera di trattenersi per tentare poi l'impresa chiamata passare i ponti, tornando pi tardi a festerggiare la riuscita della stessa senza ulteriori dimostrazioni.
Nuovi ponti
Il principe blu, vuole costruire un altro ponte in modo che sia possibile partire dal suo castello, passare tutti gli otto ponti una e una sola volta, e terminare all'osteria vantandosi dell'impresa. Puo farcela? Dove deve costruire l'altro ponte? Il principe rosso, visto l'ottavo ponte costruito dal principe blu, vuole farlo indispettire. Vuole costruire un nono ponte, che gli consenta di partire dal suo castello, passare tutti i nove ponti una e una sola volta, e terminare all'osteria... vantandosi della sua impresa e del fatto che un'impresa simile non pu adesso riuscire al principe blu. Dove deve costruire il nono ponte? Il Vescovo, preoccupato della contesa fra i due principi, pensa che sarebbe bello riappacificare la citta costruendo un decimo ponte che permetta finalmente a tutti i cittadini, partendo da un punto qualsiasi della citta, di ritornarvi dopo aver percorso tutti i ponti una e una sola volta. E possibile ? In tal caso, dove deve essere costruito il decimo ponte?
Problemi topologici
Senza staccare la penna
Questo il grafo
E percorribile?
Due vertici si dicono adiacenti se c lo spigolo che li congiunge. Ad esempio, nel grafo in Figura 1 il vertice 0 adiacente a tutti gli altri vertici, mentre il vertice 2 adiacente solo ai vertici 0 ed 1. Una colorazione del grafo una funzione che associa ad ogni vertice un colore in modo che vertici adiacenti abbiano colori distinti. Con c-colorazione si intende una colorazione che utilizza c colori distinti. Il numero cromatico di un grafo il minimo c per cui esiste una c-colorazione. Ad esempio si vede facilmente che il grafo in Figura 2 ha numero cromatico 3, a fianco abbiamo infatti una sua 3-colorazione ed immediato osservare che una 2-colorazione non esiste.
Consideriamo ora una mappa geografica e rappresentiamo ogni suo stato con un punto in corrispondenza della propria capitale e uniamo due punti se e solo se le capitali che essi rappresentano corrispondono a stati adiacenti. In tal modo trasformiamo la carta geografica in un grafo i cui vertici sono le capitali mentre gli spigoli sono i segmenti congiungenti le capitali di stati adiacenti. Vediamo un esempio concreto. Prendiamo la seguente mappa.
Si vede facilmente che il grafo ad essa associato il seguente, dove per una sua pi facile lettura abbiamo indicato ogni vertice con la prime due lettere dello stato che rappresenta:
Si pu dimostrare che il grafo che si ottiene in tal modo sempre planare, cio si pu disegnare in modo che i suoi spigoli si incontrino solo nei vertici. Allora il Teorema dei quattro colori pu essere enunciato nel seguente modo: ogni grafo planare ammette una 4-colorazione.
Le slide sul Teorema dei 4 colori sono tratte da A.Pasotti, Il teorema dei 4 colori e la teoria dei grafi, Matematicamente.it Magazine, Anno I, n.4
Riferimenti bibliografici
R. Zan, Dispense geometria 28 maggio 2008 http://www.dm.unipi.it/~zan/SCIENZE%20DELLA%20FORMAZIONE%20POLO %20DI%20LIVORNO/MATEMATICA/Dispense_geometria_28maggio08.pdf
Silvia Dentella. Linsegnamento della geometria. Trasformazioni geometriche, in Linsegnamento della geometria (http://www.liceovallisneri.it/istituto/pubblicazioni/19_1geom.PDF)