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gioved 16 maggio 2013

Manet a Venezia
Amo gli impressionisti, e pi di loro, i macchiaioli, in particolare Silvestro Lega! Diceva il Croce1 che larte quella cosa di cui tutti parlano e nessuno sa cos! Forse vero: tuttavia ci che distingue gli umani dagli altri esseri viventi. Almeno agli occhi degli umani! Due donne a confronto, una di Manet ed una di Tiziano ... a Venezia. La Venere del Tiziano: una immagine assoluta di perfetta ed elegante bellezza, probabilmente non ritratta dal vivo ma, dalla fantasia del pittore, fin troppo elegante e splendida per essere vera! O se fosse vera, c da chiedersi come mai, di cos, non ne nascono pi.

Benedetto Croce (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 Napoli, 20 novembre 1952)


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Identica la posizione della donna ritratta da Manet, dipinta guardando una donna vera, n bella n brutta, al di l del valore pittorico, direi personalmente, un po volgare! Mi chiedo dove i critici darte trovino le parole! Tutte e due queste figure hanno la mano sinistra, dicono i critici, sul sesso. Che , secondo me, una delle funzioni dellinguine! Mi sia permesso un: Viva Tiziano!

marted 21 maggio 2013

Sulla prostituzione
E troppo facile definire quella femmina che vende il suo corpo come una puttana. Non altrettanto ben definibile chi quel corpo lo compra. Lo si potrebbe tanto per brevit, definire anche lui come un puttano! Sono solo nomi. In ogni caso, anche se riconosco a ciascuno il diritto di fare di se stesso ci che vuole, sostengo che, qualunque ne sia la causa, non c niente di pi aberrante che prostituirsi, di qualunque sesso si sia, da qualunque lato del banco si stia, per qualunque motivo lo si faccia. Una delle manifestazioni pi belle della puttanaggine la societ umana, dove tutto frutto di mercimonio, di compra-vendita. Ecco un altro moralista, direte voi, miei cari ragazzi! Ecco, invece, un altro esempio di cosa si vende o si compra, a seconda della bisogna: la morale. In sostanza, non sarebbe
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meglio che la scuola, lunica forma sociale intelligente creata dall'uomo, aggiornasse se stessa ed insegnasse al suo creatore, luomo, il rispetto di se stesso, in tutte le manifestazioni del vivere?! Pensate che bello! Ignorare Garibaldi e, gi che ci siamo, il Manzoni, e sapere tutto sui valori della vita del genere umano e degli altri esseri viventi. Avete mai visto una gatta vendersi ad un gatto, oppure un gatto comprare una gatta?! Avete mai visto un gatto che seduce con violenza una gatta? Per lui, povero gatto, non ci sarebbero arti marziali in grado di salvarlo! Loro non sanno cosa sia la morale, ne sanno niente di Garibaldi o del Manzoni! Buon per loro, in questo caso! E, normalmente sono, i gatti, intelligentissimi!

gioved 23 maggio 2013

Sulla parit
Se ho capito bene, recenti studi di biologia suggeriscono una visione di tutti gli esseri viventi un tantino diversa da quella a cui siamo abituati. Per esempio: noi siamo convinti che le piante non si muovano, non abbiano i famosi cinque sensi degli umani, quei cinque sensi con i quali noi umani ne combiniamo di tutti i colori! Le piante, di sensi, ne hanno, dicono, molti di pi! E se vero che a nessuna pianta viene in mente di traslocare da un posto all'altro, esse si muovono! Non solo, ma comunicano tra di loro, eccome! Oltre tutto, sembra che tutti gli esseri viventi non siano distinguibili in solo due generi sessuali. Cosa?! Questa specifica divisione pare sia propria degli umani e dagli stessi attribuita al resto del mondo. Come molte delle cose umane, ha poco o quasi niente a che vedere con la loro reale natura. Allora?! A mio modestissimo parere nasce, tra gli umani, questa suddivisione, nella notte dei tempi, a causa dellincivile bisogno del cosiddetto maschio di
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prevalere sulla cosiddetta femmina. Al punto tale che, se i nostri antenati una volta usciti dalle caverne, abbiano ritenuto opportuno inventarsi un creatore esclusivo del loro piccolo mondo, questo doveva essere maschio. Se ci svegliassimo magari un pochino?! Solo la scienza, uguale progresso nella conoscenza, ci salver. Cos la smettiamo di distinguerci in inutili classificazioni! Con tutte le benefiche conseguenze del caso.

gioved 30 maggio 2013

Due ragazzi
Anni fa lessi i risultati di una indagine svolta negli Stati Uniti. Si diceva che un bambino di undici anni, che avesse visto la televisione nei suoi ultimi anni, avrebbe assistito a migliaia di assassinii. Se date unocchiata a ci che trasmettono, ad ogni ora del giorno e della notte, le reti televisive italiane sia private che statali, vi renderete conto che assistete, giornalmente, a decine e decine di assassini. Gran parte sono filmati importati dagli USA. Sono film generici: il poliziotto buono, che di solito ha una espressione facciale da ebete, tipo Actors Studio, quello cattivo, il malvagio stupratore, lassassino seriale ecc ecc. Ce n per tutti i gusti! Ma in particolare le vittime sono sempre giovani donne! Mai un serial killer, come eufemisticamente viene definito un folle omicida, si diverte ad uccidere vecchietti centenari. I film sono di buona fattura, con scenografie accettabili con dialoghi che ascoltati attentamente, farebbero disperare dalla pena che fanno. C tra gli altri, una squadra dinvestigatori che accorre in jet sul luogo delluccisione, sempre, di una
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giovane donna, durante il volo, una voce fuori campo cita, indifferentemente, Seneca o Humprey Bogart, sempre a sproposito! E vero che segnalato col colore rosso che lo spettacolo non pu essere visto da minori. Inventarsi un colore per segnalare che il filmato assolutamente idiota, non ancora stato pensato. Mi si dice che il mio pensiero sbagliato: la televisione serve! E vero! Se una ragazzina ha un prurito l , lo dice alla sua mamma, e lei premurosa linforma che anche a lei prude per con quella tal pomata, tutto passa! Quello che non passa lassuefazione alla normalit delluccidere! Due ragazzi. Uno dei due ragazzi, il maschio, uccide laltro, la ragazza, per gelosia. Hanno sedici anni, ciascuno. Dopo averla uccisa, forse ancora moribonda, le da fuoco: importante far sparire ogni traccia. Qualcuno docet. Se non mi si capisce, non c da stupirsi che le mie sentenze siano scambiate per spropositi! Sancio Panza in Don Chisciotte di M.Cervantes.

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gioved 6 giugno 2013

Linvenzione delle parole


Se si potesse brevettare, senza scadenza, linvenzione delle parole, la Grecia moderna, grazie a quella antica, sarebbe straricca! Una per tutte: democrazia! In alternativa ad oligocrazia. Ci sono volute diverse centinaia di anni per far capire agli oligarchi, alcuni tali per volont di un qualche dio, che con la democrazia, loro stessi, si sarebbero sentiti pi sicuri e pi ricchi. Solo da un paio di secoli, nel mondo, si sviluppato questo bisogno di democrazia. In sostanza, oggi, il mondo governato da una oligarchia eletta, pi o meno, democraticamente! Questo perch la democrazia non una piazza grande e poi grande, ma solo una strada che lumanit ha, in parte, imboccato e sulla quale sta facendo i primi tiepidi passi. Per camminare meno barcollante ha bisogno di maggior sicurezza di se. Il che avverr solo col tempo, che un grande trasportatore di conoscenza e coscienza. Si diceva: ma quella piazza era, una volta, gremita da otto milioni di baionette!. Cera il consenso e lapplauso del demos! Finch quello
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stesso demos non si accorto che, su quelle baionette, cera seduto sopra. Oggi ancora si parla - e giustamente, nei limiti di una presa di coscienza ancora agli albori - di voto popolare. Dicevo, una strada che lumanit ha imparato da pochi anni a percorrere, senza ancora conoscerne e prendere coscienza del codice che ne regola il traffico! Oppure, quando lo ignora volutamente, si avvale dello stesso applauso a cui prima si accennava. Ma, finch c vita ci sar democrazia!

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marted 11 giugno 2013

Per parlare un po di Raimon Panikkar


Non ho idea del come e del perch ho cominciato alla fine degli anni 50 ad occuparmi di storia delle religioni. Con una particolare predilezione al mondo orientale, senza meno la fonte pi antica. Nel rifletterci potrei dirmi che in quel periodo fossi alla ricerca di un qualcosa che le mie scelte di vita non davano a me quei risultati che speravo ne nascessero. Di allora, come primo testo scientifico, resta nella mia libreria una edizione Laterza del 60: Discorsi lunghi, Canone Buddhista. Gli anni non erano quelli che a me, disinteressato ma curioso dei figli dei fiori, potessero essere di suggerimento! E forse nemmeno il Siddharta, capolavoro di Hermann Hesse. Ma certo, da qualche parte, il suggerimento deve essermi arrivato! Da allora, la mia libreria si arricchita di un notevole numero di pubblicazioni, tutte rigorosamente scelte tra le pi documentate sul piano storico e scientifico, allargando, quasi da subito, lorizzonte dallIndia alla vicina Cina. Magari una ragione di fondo, a pensarci bene cera e c! Una assonanza, pi nei significati che nelle parole, con la predicazione del Cristo, raccontata da Matteo. Il chiedermi come poteva, questo trentenne giordano, cresciuto in mezzo ai suoi correligionari ebrei, sotto la dominazione romana,
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inventarsi il concetto della compassione, caro al mondo ind, taoista e buddista. Forse che dalloriente, oltre alle sete ed alle spezie, viaggiavano anche le parole! Mentre mi nutrivo con le pubblicazioni della Utet e di altre case minori ma, altrettanto, ferme nella loro seriet, approfondivo la conoscenza, con tutta lumilt possibile nello scrivere queste note, di tutto quel mondo, sottolineando, a mio giudizio la discrasia profonda tra il pensare, lo scrivere ed il realizzare. Come se il pensare altro non fosse che una determinata fonte di fantascienza rispetto alla ricerca scientifica ed alla realizzazione sociale di certe verit! Da Abhinavagupta, dove nel suo Tantraloka - Luce delle sacre scritture scrive cose fantastiche come questa: Cos come in un seme di un ficus indica sta in potenza un grande albero, nel seme del cuore sta il mondo, compresi tutti gli esseri, mobili o immobili. Per arrivare, con un passo lungo un paio di millenni, al fisico austro-americano, Frjtioff Capra, con il suo Tao della fisica, nel quale mette a confronto le straordinarie intuizioni del pensiero taoista con le pi recenti scoperte della ricerca scientifica moderna. In questo quadro dinsieme, dove trovano posto capolavori del pensiero umano come il Bhagavd Gita e le soluzioni umane e politiche del Mahatma Ghandi, mi piace dirvi del mio incontro con Raimon Panikkar. Di lui ho letto La dominazione europea in Asia edizione Einaudi, La dimora della saggezza edizione Oscar Mondadori ed un testo straordinario, il commento a I Veda Mantramahjari, due
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volumi della BUR. Ultimamente uscita una splendida biografia di Panikkar, scritta da Maciej Bielwski per i tipi di Campo dei Fiori. Panikkar, spagnolo e ind, sacerdote gesuita e iscritto, in giovent, allOpus Dei. Non male, come quadro di partenza! E stato ed un dei pi straordinari interpreti del pensiero ind, senza mai perdere di vista la profondit del pensiero cristiano evangelico. Lascio come stimolo alla curiosit di un eventuale lettore, questa riflessione che sarebbe eccezionale anche per un grande esperto di semiotica: Ogni parola la cristallizzazione fisica e metafisica di secoli di esperienza umana. Ogni trama di parole come un tessuto su un telaio: ha un proprio colore, un proprio schema, e per suo tramite noi condividiamo la realt con il resto dellumanit. Scrive Panikkar: E necessario un cambiamento radicale della nostra civilt, o essa si indirizza alla produzione di oggetti (tecnocrazia) oppure alla perfezione dei soggetti (umanesimo). Secondo me, un equilibrato ed intelligente uso della prima pu aiutare nella ricerca di un nuovo e progressivo umanesimo. Leggere conoscere, distinguere, scegliere ed essere!

La giornata mondiale delle scuse


Mi aspetto che gli eredi dei popoli indiani Dakota, Cheyenne ed Araphao si scusino con il Governo degli Stati Uniti
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per il massacro del 7 Cavalleria a Little Big Horne, e luccisione di quello stinco di santo del Generale Custer. In fondo, il Governo inglese in questi giorni, si scusato per la repressione dei Mau Mau e per le torture inflitte ai prigionieri africani. Anzi, sembra che tra i prigionieri Mau Mau, torturati, ci fosse, nel 1950, anche il nonno dellattuale Presidente degli Stati Uniti! Instituiamo il giorno mondiale delle scuse! In questo giorno, i governi dei popoli della Terra si scusano tra loro per i rispettivi e ingiustificati massacri e persecuzioni economiche, religiose ecc! Potremo organizzare fastose cerimonie religiose con tanto di beatificazioni di martiri. Tanto per fare un esempio, prenotare un posto in Paradiso per i Marrani. Quegli ebrei europei che per sfuggire alle persecuzioni cattoliche si fecero battezzare. Tra questi Baruch Spinoza, alias Benedetto Spinoza. Ma queste sono cose daltri tempi, lontani da noi eravamo alla met del 1600 d.C. Poi, si potrebbe organizzare La giornata mondiale delle scuse preventive. La celebrazione ufficiale della Giornata mondiale della cattiveria e dellidiozia non necessaria, la si celebra 360 giorni lanno.

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venerd 14 giugno 2013

Quando leggere fa ridere


Qualcuno lo sa chi era Agenore di Sidone?! Ecco, lo sapevo! Allora ve lo racconto io. Anzi, ve lo faccio sapere attraverso il dialogo di due signori un po ventosi: il signor Zefiro ed il Signor Noto. Oh, Zefiro, di che corteo parli? Ma te doveri? Ti sei perso uno spettacolo delizioso Ero al lavoro intorno al Mar Rosso, con delle soffiate anche su parte dellIndia, le zone costiere della regione! Ma Agenore di Sidone, almeno lo conosci? S, il padre di Europa. E, allora? Proprio di lei ti voglio raccontare. Mica che Zeus innamorato della fanciulla? Questo lo sapevo e da un pezzo.

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Questo linizio di uno dei tanti divertentissimi dialoghi, tra i Dialoghi di Dei e di Cortigiane, scritto da Luciano di Samosata, nel secondo secolo dopo Cristo. Nel dialogo, Zefiro racconta il rapimento di Europa da parte di Zeus, che per loccasione si era trasformato in un toro bianco dallo sguardo mite. La narrazione si snoda con una vivacit di immagini ed una tale ironia che, letto oggi, conserva ed amplifica tutta la sua grazia. Zeus-Toro fugge, con Europa sul groppone, in un mare che diventa improvvisamente calmo con un coro di Nereidi nude e plaudenti, seguito da Afrodite che naviga su una conchiglia tirata da due Tritoni e sparge fiori di ogni tipo sui due sposi . Poi, Zeus arrivati a Creta, presala per mano, conduce Europa verso lantro Ditteo, tutta rossa e con gli occhi abbassati lei sapeva a cosa Suggerisco che se per caso giudicate divertente ci che i creatori di spettacoli comici hanno prodotto e producono in questi ultimi secoli, date una lettura a questo libro! In fondo ha solo 1800 anni! Lo si trova in una edizione BUR a pochissimi euro. E poi, riparliamo, di cosa possa essere la satira, lironia ed il comico!

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marted 18 giugno 2013

I piedi per terra


Questa espressione, molto utilizzata da una incredibile numero di persone in questo nostro mondo, indica, io penso, una solidit di argomentazione ed una decisa fermezza di carattere, un qualcuno che pensi senza svolazzi di fantasia, si muova ed agisca con assoluta aderenza alla realt. Siete daccordo?! Bene: le parole, se caso mai dovessero avere un significato, vogliono dire in realt una cosa assolutamente sbagliata! Chi le pronuncia non si rende conto che se stesse sempre con i piedi per terra non muoverebbe un passo! Per muoversi, ognuno di noi, ha bisogno di alzare i piedi, uno dopo laltro, in aria. E pi il tempo che uno tiene i piedi per aria, camminando, andando, muovendosi di quanto ne tenga per terra! Forse per questo che siamo abituati a pensare e dire una cosa, e poi a farne unaltra. In questi giorni, un grande esempio: una delle pi forti potenze del mondo, esportatrice di chewing gum, di coca cola e di democrazie, stata sgonfiata da uno spillo tenuto in mano da un giovane di 27 anni. Ha distrutto, questo ragazzo, facendolo emergere, un sistema di spionaggio universale e assolutamente invasivo di qualsiasi
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mondo privato, messo in essere per garantire la sicurezza a quella grande potenza. Un elogio a tutti quei ragazzi che, venendo da quel Paese, hanno sacrificato la loro vita per garantire la nostra sicurezza e libert. Ma questo un discorso a parte. Gli antichi romani, che non sempre la dicevano giusta, pensavano: si vis pacem, para bellum. Il Mahatma Gandhi, con ragione, diceva e faceva Si vis pacem, para pacem. Benjiamin Franklin, uno dei Padri del succitato grande Paese, pare dicesse: Un paese che sacrifica la sua libert alla sicurezza, non n un Paese libero, n un Paese sicuro. E te, che per caso mi leggi, dove tieni i piedi?!

Teste ed intelligenze. Una preghiera


Si sente dire che nel mondo, in mano ai capi dei Paesi pi civilizzati della Terra, ne siano pronte alluso ben ventimila. Quante ne basta e ne avanza per ridurre in polvere la nostra Terra. Uno dei capi, dei Paesi pi civilizzati della Terra, propone di ridurne il numero di un terzo e dinvestire una marea di milioni di dollari per trasformare quelle ridotte di numero in intelligenti. Come se, di una bomba atomica in grado di uccidere decine di migliaia di persone in un amen e inquinare il territorio per centinaia di anni, si potesse dire che stupida, cretina, non intelligente! Trasformare una bomba stupida in una intelligente significa costruire una bomba alla quale si pu dire di andare a colpire il rag. Mario
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Rossi mentre fa pip, alle tre ed un quarto, di domani laltro, in un paesino remoto della Val di Susa: e quella ci va, alla tal ora, nel tal giorno. Se poi il Rossi, in quel momento, ha le dita nel naso la cosa tollerata. Poich il buon Dio sembra, giustamente, ignorare alcune vicende terrene, a noi tutti parenti stretti del Rossi, non ci resta che pregare i capi dei Paesi pi civilizzati della terra, di una cortesia. Cambiate nome a questi aggeggi! Non li chiamate pi teste o testate, non definite pi certi oggetti come intelligenti! Per non avvilire chi, per il momento pu ancora usare la testa e lintelligenza per tuttaltre cose. Magari per volersi bene. Grazie!

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gioved 20 giugno 2013

A Recep Tayyip Erdogan


Mi piacerebbe scriverLe una lettera gentile signor Recep Tayyip Erdogan, per esternarLe tutta la mia preoccupazione per ci che sta accadendo nel Suo, penso, meraviglioso Paese, dove non sono mai stato e probabilmente mai verr. Le scrivo perch sono convinto che gli umani, qui su questo mondo, siano tutti diversi tra loro con il vantaggio di essere tutti uguali per diritti e doveri! Anche se questa convinzione, a molti, purtroppo, pu sembrare una solenne stronzata. Sentiamo dire, qui da noi, che, in quella grande e splendida piazza dove crescono alberi secolari, ad Istanbul, citt antichissima di nobile cultura, la polizia turca ha pulito tutto ci che una parte del popolo turco, compreso se stesso, era stato costretto ad abbandonare. Qui si dice che la polizia del suo democratico governo abbia gettato, sul popolo turco, insieme a cannonate dacqua, anche una medicina gialla, dicono, poco terapeutica. La quale, oltre alla
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pelle, sia dannosissima alla democrazia. A proposito, mi scusi, come si dice democrazia, in turco?! Io non credo che ci sia successo! Anche se lo si visto in televisione. Tra laltro Lei, gentile signore, anche Leader di un partito politico che si chiama Partito per la Giustizia e lo Sviluppo, quindi non pu aver ordinato cose cos inumane e idiote per quanto, lho sentita dire, nella traduzione in italiano, ad una folla piena di bandiere del suo Partito, che il suo governo, stava per perdere o aveva perso la pazienza. Che come lei sa una virt dei forti, la pazienza. Perderla da distratti o da dittatorucoli di quartordine. Visto che Lei nato a met degli anni 50, ha studiato allUniversit insomma non un caporale - tanto per intenderci - europeo che, diventato zimbello di un gruppetto di sordidi capitalisti, crede di essere un Dux in divisa e baffetti dordinanza, e pertanto autorizzato a scatenare autentici massacri. Dia ordine al suo Governo, La prego, di guardare ovunque, negli armadi, sotto gli scranni del suo Parlamento o nelle proprie tasche e ritrovarla la pazienza. Nel caso in cui non la ritroviate, fate finta di averla ritrovata! E ditelo al popolo che lavete ritrovata. E gi capitato, nel corso della storia umana, che se, anche ad un popolo capitasse di perderla - la pazienza - va a finire che, coloro che sono al governo, cos distrattamente, sono destinati a perdere qualcosa. Ad esempio, la testa! Il che proprio brutto, anche se, mi domando, dove abbia la testa quella gente che, al
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governo democratico di un grande Paese democratico, dichiara minacciosamente di aver perso la pazienza! Unultima nota: sento dire che Lei minaccia di far intervenire lesercito! Non lo faccia e se ha un residuo di coraggio, faccia intervenire il popolo, con nuove elezioni. Cordialit, poche.

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marted 25 giugno 2013

Dello sport del calcio


Mi piacerebbe poter telefonare al famoso, anzi famosissimo, signor Pel, in Brasile, per dirgli quello che penso da moltissimo tempo! Ed che a tantissima gente, forse molta di pi di quanto lui immagini e di quanto i media ne scrivano del cosiddetto sport chiamato calcio, non gliene importa niente! A me, poi, meno che niente. So che questa confessione non mi aiuter a trovare amici. A volte, e magari spesso, meglio soli! Ora scandalizzer qualcuno! Lattuale gioco del calcio, chiamato anche sport, sta per me allo sport come i Beattles stanno a Beethoven! Il calcio uno spettacolo, spesso poco edificante, di massa! Lo sport, quello vero, stato contaminato dal piacere e dallo scommettere sugli esiti della competizione! E, secondo me, sport, quando uno gareggia per superare se stesso e non per battere gli altri! Per dare tali spettacoli molti governi trascurano di risolvere i bisogni pi elementari dei loro elettori. Ad esempio, costruendo stadi
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fantascientifici ed organizzando faraoniche rassegne mondiali di tali spettacoli. I nostri bravi ed antichi romani, che avevano gi capito tutto, dicevano panem et circenses e non circenses et panem: prima sfamare la gente e poi offrirle divertimento. Il calcio , solo secondo me, uno sport quando chi lo pratica lo fa per divertirsi. Quando, invece, lo fa per essere applaudito e per guadagnare somme favolose, sia investendoci che recitandoci, solo spettacolo. Un giovane, assai giovane, poco pi che ventenne, nostro concittadino, ottimo attore protagonista di questo spettacolo, viene retribuito con 4 milioni di euro allanno. Pi naturalmente, qualche spicciolo: diecimila euro al giorno! Ovviamente, onore a lui, ed alla fortuna della sua vita! Interi quartieri di grandi e rinomate citt sono chiamati favelas. Quante favelas potrebbero essere abbattute ed al loro posto costruiti quartieri umanamente abitabili, con scuole, ospedali e via sognando? Poi dice che la gente sincazza! La cronaca di questi giorni racconta, con esattamente queste parole ed alla fine c scappato il morto. Come scappato? E poi, sembra che non sia uno solo ad aver preso la fuga. Forse volevano dire che esseri umani sono stati uccisi, hanno perso la vita, perch manifestavano per avere un po di giustizia?! Un po pi di panem e magari meno circenses. Senza che altri uomini, in divisa di Stato, sparino loro per questo motivo!
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Dice, che lo si fa per la difesa dello sport. Come quella di far rischiare la vita a militari, addetti a ben altri compiti, per impedire che alcuni poveretti nelle platee di questi spettacoli, chiamati stadi, si scazzottino di santa ragione. Io li lascerei darsele! Invece schierano lesercito in assetto di guerra, intorno a questi teatri. Einstein aveva ragione nel credere alla infinita stupidit umana! Allora, caro signor Pel, vuol ancora tentare di sedare gli animi, oppure come le hanno consigliato, occuparsi di poesia, standosene zitto! E voi, continuerete a chiamarlo sport?

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gioved 27 giugno 2013

Se mi sveglio
Se mi sveglio perch so che tu sei il sogno di un sogno ma se io fossi il vento nella mia casa ti porterei la tua mente, il tuo corpo scoprendo carezze guarderei fremerti il piacere e come solo io so fare urlando e ululando su campi da mietere mia farei la forza della terra e della tua bellezza la plasmerei Se mi sveglio perch so che tu sei il sogno di un sogno ma se io fossi fuoco le tue mani cullerei di soffice calore, finch caldo il tuo pensiero narrasse
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fiabe a vecchi bambini sapienti. Loro sanno, la felicit un tuo sorriso. Se mi sveglio perch so che tu sei il sogno di un sogno ma se io fossi terra, non vorrei pi girare intorno al sole, di te milluminerei senza pi notti; senza pi stelle Se mi sveglio perch so che tu sei il sogno di un sogno ma se io fossi il mare per certo, da me, saresti nata. Bellissima.

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luned 1 luglio 2013

Dedicato a Margherita Hack

Dalle riflessioni di Raimon Panikkar, tratte dal suo straordinario saggio, dal titolo I Veda Mantramaniari - Testi fondamentali della rivelazione vedica ed. Bur. 1 ed.2001: E preferibile discutere dellessenza di Dio che della sua esistenza. Se lecito discutere delluna e dellaltra, intorno a Dio, assolutamente incredibili sono i guardaroba che le varie religioni gli hanno fatto indossare. Buon viaggio, signora Hack!

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Andate in pace!
Alcune religioni universalmente praticate sono contrarie al fatto che i loro sacerdoti, siano uomini o donne, contraggano un matrimonio, visto che, per tali investiture hanno dovuto giurare assoluta castit . Sono anche contrarie al fatto che uomini amino uomini e donne amino donne. E continuano ad opporsi con ferocia al fatto che, tra di loro, si possano sposare. Facile, immaginarsene il perch ! Difficile debellare lipocrisia! Ma quanto tarda a venire questa colossale risata che ci seppellir tutti!?

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gioved 4 luglio 2013

Fratelli coltelli
Secondo me, quello che ha realmente spaventato tutti i governi della terra, sia quelli democratici veri che quelli democratici per finta, non stato il cataclisma egiziano. Ma la quantit incredibile di gente che, scesa in piazza per tanti giorni di fila, ha mandato a casa il fratello maggiore dei fratelli al potere. La cosa di per s, che purtroppo costata tanti lutti, dovrebbe far riflettere tutte quelle famiglie che vanno al governo di qualche Paese, sia che si facciano scudo delle loro presunte credenze religiose o di altre strampalate ideologie e cercano dimporre a chi non gli parente o non la pensa come loro, metodi dittatoriali di governo. Il popolo egiziano ha detto loro che lora di farla finita! Sia lode al popolo egiziano, che fatto, come tutti gli altri popoli della Terra, di uomini e donne che desiderano alla loro guida uomini che credano, unicamente, in loro!

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marted 9 luglio 2013

Vivere in un nulla

Eratostene nacque a Cirene, allincirca nel 275 a.C. Filosofo, matematico, storico della scienza e filologo, anzi, inventore della filologia. Nel 246 fu chiamato da Tolomeo III Evergete, re dEgitto, a dirigere la Biblioteca di Alessandria. Eratostene sosteneva che non fosse umanamente giusto dividere gli uomini tra Greci e barbari. In quanto vi erano barbari di alta civilt e Greci pessimi. Eratostene misur la sfericit della terra, la distanza della terra dal sole 2250 anni fa, circa! Galileo sosteneva che il libro della natura era scritto in termini matematici, 400 anni fa, circa. In effetti, oggi sappiamo che quando noi diciamo di vedere un sasso, in realt diamo nome di sasso ad uno spazio vuoto di onde fluttuanti di meccanica quantistica, governate da sofisticate equazioni. E quando ascoltiamo parlare, a scelta, un leghista, un pentastelluto, un pdellista od un pdista o uno dei tanti politologi televisivi, in realt cosa ascoltiamo? Veniamo da
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uno straordinario, incredibile, passato di immense intelligenze e facciamo di tutto per seppellirlo ed ignorarlo, accontentandoci di vivere in un nulla, talmente nulla che ci sembra un assoluto niente.

Alla fine del viaggio


Scorre la vita panorama da finestrino del treno A velocit che altri scelgono A volte mi sento passeggero di me stesso E con me ti vorrei nellultima parte del viaggio

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venerd 12 luglio 2013

Eccoti
Svegliato da un sogno ho capito, tu non esisti Eri il sogno di un sogno di una notte di luce di stelle di un giorno di luce e di ombre di aurore magnifiche di vita di tramonti ricolmi di mille colori Tho immaginata, ecco tutto Certo sorrido stato il bisogno di un amore Nessuna tristezza al sogno svanito solo un rimpianto eccoti, sei qui

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gioved 18 luglio 2013

Libert di parola

Si deve essere liberi di dire ci che si pensa, ma obbligati a pensare ci che si sta per dire. Parafrasando un pensiero di Indro Montanelli, dedico a me stesso ed a tutti voi questa riflessione. In particolare la dedico a coloro che, non essendo stati capaci di trovare nella loro vita nientaltro da fare, hanno avuto la presunzione di dedicarsi all'arte di amministrare la citt. Cio, fare politica. Ed esercitano questo loro diritto dovere in uno Stato democratico sulla cui Costituzione hanno giurato obbedienza e fedelt. Ovviamente senza leggerne alcunch e, se letta, senza capirne un bel niente. Daltro canto messi in condizione di governare ne hanno sovvertito alcune leggi, sulla base delle quali il loro non pensare e parlare a vanvera, li avrebbe puniti severamente. C anche da dire che si tratta spesso della stessa mandria di individui. Da chi si pulisce il culo con la bandiera tricolore, a chi vede nella fotografia dellattuale governo idiote somiglianze con animali di cui invidia, naturalmente, onest ed intelligenza. A questi personaggi di cosiddetta grande levatura culturale che si dilettano a
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schernire qualcun altro, va aggiunto chi dileggia un avversario politico non per la sua cronica ed arrogante mancanza di idee, ma per la scarsit dei suoi centimetri, in altezza. Di queste quisquilie si occupano le cronache. C del marcio, in Italia, direbbe Amleto! Per esempio, che differenza di tipologia umana potrebbe esserci tra chi vive con una pensione annuale di poco pi di seimila euro lanno ed il Presidente dellINPS, che su sua dichiarazione, incassa annualmente un milione e duecentomila euro lanno?! Telefonare ad Amleto per la risposta!

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marted 23 luglio 2013

Francesco
Non ho nessuna fede religiosa. Non mi piace la parola "ateo", ad essa preferisco la parola "agnostico". Anche se la trovo, per il mio caso, poco calzante, per la semplice ragione che sono un lettore incuriosito di storia delle religioni, che secondo me, un capitolo importante della storia della filosofia e quindi della storia dell'uomo. Seguo, come posso, ci che avvenuto ed avviene in Tibet e come in Vaticano. Cos come leggo e rileggo i commenti di Panikkar ai Veda, ed altri grandiosi testi, ogni tanto mi rileggo il Discorso dalla Montagna nel Vangelo di Matteo. Questo per manifestare la mia attenzione nei confronti di Papa Francesco. Ieri sera ho scoperto che l'ampio ed antico abito del Papa, ha le tasche! Da una di esse, non senza difficolt ha estratto una normalissima custodia per gli occhiali che ha indossato per leggere la risposta al saluto alla Signora Presidente del Brasile. Non solo, ma quando alcuni personaggi gli sono stati presentati rispondeva ai loro inchini con una leggera flessione del corpo che assomigliava tanto ad un piccolo inchino! Ascolter con attenzione ci che dir nelle favelas ed ai giovani a Rio. Certo mi piacerebbe, se la bella giornata si vede dall'alba, sentirlo parlare a quei personaggi che fabbricano armi, false ideologie, infelicit ed anche a chi descrive le statistiche di povert dei propri concittadini
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dall'alto di impensabili super stipendi. Tempo al tempo. Anche se a me, e a tanti di noi, ne rimasto poco!

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gioved 25 luglio 2013

Valutazione dei problemi!


Pubblicit Scena prima E notte. Lei dorme. Lui la sveglia. Lei chiede: "Cosa c?" Lui risponde: "C un problema!" ( la dizione con due b) Lei preoccupata e svegliata nel cuore della notte, chiede: "Un problema? Tra di noi?" Lui risponde: "No. Tra la gente. Quindi, si alza, si veste ed esce di casa. Scena seconda Lui il direttore/gestore di un supermercato. Ne apre le porte nel cuore della notte, o dellalba. Si mette un camice e gira per gli scaffali. Sceglie dei prodotti che mette in un carrello. Dal quale subito dopo li toglie, esponendoli in bella mostra, li guarda compiaciuto ed annuncia sconti su sconti. Questa la soluzione di problemi - sempre con due b - per cui ha svegliato la moglie.)
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Scena terza Esce dal supermercato con in mano un sacchetto dal quale prende qualcosa che si mette in bocca e lo mangia. Dissolvenza sul nome del supermercato Commento 1) Vi immaginate cosa avr pensato, del marito, quella signora che svegliata di colpo, si sente annunciare che c un problema tra la gente?! 2) Un problema? Suggeriamo che a lui, caso mai, sia venuta in mente una soluzione, non un problema. 3) Questo direttore, che non dorme, decide da se gli sconti? 4) A quell'ora di notte la cassa aperta? Avr pesato quello che ha preso e che sta mangiando avr lo scontrino? Morale Visto che vedere qualcosa di decente o di nuovo in televisione, su qualsiasi canale, difficilissimo, auspicabile che almeno la pubblicit sia intelligente?

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luned 29 luglio 2013

compleanno
Dici, una festa, la mia vederti sempre una festa poi aggiungi, ho pi di trentanni ecco la novit anni, il tempo, festa di cosa inesistente invenzione diabolicamente umana sorridi, pensi che io sia gentile, ma la realt tutti i saggi concordano che la specificit del reale consiste nella sua non essenza ne vuoi una riprova guarda qui dentro nel mio cuore sintende, ed ecco come sei come sarai per le prossime et senza e bellissima
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Parole, solo parole! Globalizzazione e ....


Welfare state, spending review, stalking, killer, serial killer, mouse, shopping, personal trainer, jogging, gossip, fashion, discount alcune delle poche parole che non trovano pi, nel linguaggio di tutti i giorni, la normale dizione in italiano. E che non riusciamo pi a parlare come mamma, se italiana, ci ha insegnato! Vi immaginate rispondere alla semplice domanda: Dove vai? Con un Vado a fare comprando. Oppure sentirsi dire di fare pressione sul tasto sinistro sul topo ! Essere accusato di camminare furtivamente. To stalk. Da cui, stalking. Cio: Signor Giudice, il camminare furtivamente del rag. Rossi, intorno al mio appartamento, mi ha creato uno stato pericoloso di ansia. La mamma di cui sopra, avrebbe insegnato, molestare! Fashion, dal greco Baskanion*: mormorare intorno a qualcuno, calunniare. Ammaliare. Bask*, malia fatta per maleficio fino a ridurre una persona a non essere pi se stessi = affascinare! Siamo ancora in grado di capire quello che diciamo?! Vincenzo De Luca, Sindaco di Salerno, vice Ministro alle Infrastrutture ed ai Trasporti, ha detto, domenica mattina su Rai3, che lItalia , oggi, un paese di stupidi e che per rendercene conto basta dare unocchiata alle prime pagine dei giornali. Perch fermarsi alle prime pagine, dico io!
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Anche leggendo, quando ci si riesce tra una pubblicit e laltra, le seconde e le terze pagine ma non colpa di chi le scrive o le pubblica, questi fanno il loro mestiere siamo noi che accettiamo il Ministero del Welfare, facendo shopping dopo il jogging sperando che lo spending review ci salvi dal default, sospirando che per fortuna abbiamo la fashion del made in Italy. Noi, in grado di fare una rivoluzione!? Al massimo, una revolution! Veramente ci siamo tutti rincoglioniti?
* Parole greche scritte in lettere latine.

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marted 30 luglio 2013

Sole

Teneramente nel sorriso trovi rifugio in me, lievemente le labbra sfiorano le mie armonia sole, intelligente volont dessere Se ti pieghi a desiderare tenerezze rapite anche per dolce prepotenza soggezione malvagia dellessere presa come rinunciare al s annettere ad altri la colpa del proprio piacere

Ai miei sguardi non innocenti, poco comando. Non offesa se il resto di ghiaccio pronto a dissolversi nelle tue labbra al sole

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venerd 2 agosto 2013

aspettando il tuo buongiorno


Aspettando il tuo buongiorno Fluisce dal cuore alla testa, come un balsamo profuma la mia pelle La tua voce unarmonia mi scorre nel sangue Voglio farne un mantello ed valsa la pena vivere per indossarlo

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sabato 3 agosto 2013

Sento dire
sento dire che in questo Paese non c' democrazia. Sento dire che questo Paese fa schifo. Sento dire che ci si vergogna di essere italiani. Sento dire che i neri sono negri, e che sia necessario un tram solo per loro. Sento dire che essere "diversi" vuol dire non avere alcuni diritti civili e via narrando. Sento dire che ad alcuni magistrati andrebbe "segnata" la loro casa. Come al tempo dei Faraoni, raro esempio di democrazia! Quest'ultima, per, mi sembra quasi giusta: dove abita intelligenza ed onest, bisogna per certuni, starsene lontani. A volte ci fosse il pericolo di un contagio! Da chi lo sento dire? Da un pover'uomo costretto, da tutto ci che ho sentito dire, a vivere con una pensione di pochi euro, da un ragazzo che finita l'adolescenza non trova la strada per un lavoro sicuro? Sono questi che si lamentano, direte voi, miei cari amici! Mimando Collodi! Non sono loro. E' gente che vive di un lauto ... moltissimo lautissimo ... stipendio che incassa da questo Paese! Se poi, voi cari amici, non avendo niente di meglio da fare, vi metteste ad analizzare, con la lente della realt, le cose che dicono capireste che il signor Luigi Pirandello, aveva, ha ed avr sempre, ragione! Cos se vi pare! Non credo che ancora per molto tempo, la cosa " paia" a tutti! Sarei lieto che questi "grandi ed ingioiellati"
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personaggi, dopo aver fatto simili dichiarazioni, emigrassero. Dovunque possano trovare popoli in grado di sopportare le loro dichiarazioni in difesa della democrazia ecc. ecc. Dove? Vi domanderete, miei cari amici! Ma io credo che, cerca, e poi cerca in una lontana galassia potrebbero essere accolti e "ricoverati" con molta comprensione e piet! Auguri e buon viaggio!!

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domenica 4 agosto 2013

Quanti anni hai


Quanti anni hai? Sei vecchio d'anni, ma dall'aspetto sembri giovane. Come mai? L'et l'ho appresa dal figlio della scrittura, che l'apprese dal nipote della lettura, che l'apprese dall'intelligenza, che l'apprese dalla ritenzione, che l'apprese dalla pieghevolezza, che l'apprese dal trasformatore, che l'apprese dal mistero, che l'apprese dal dubbio inizio.2

Chuang-tzu (300 a.C, circa) Le religioni orientali, UTET, 1987, pag. 396)

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marted 6 agosto 2013

Nuovo incontro tra B e P


P e B. (ops! Chiedo scusa!) B e P. (Tuttavia, non che cambiando gli addendi cambi il prodotto!) Sento, da non so quale TG, che il signor P in procinto di venire in Italia per andare a confortare il signor B. Tempo fa assistetti, durante un TG, ad un incontro tra i due che, in quel momento, erano a capo dei rispettivi governi. Era il tempo dellimportazione della libert, quella prodotta nel paese del signor P, da parte della popolazione della Cecenia. A qualcuno dei Ceceni questo prodotto non piaceva, per cui lesercito del signor P tentava di convincere i Ceceni, con le classiche armi gentili di un esercito, ad accettare questa meraviglia. Al resto del mondo questi convincimenti non garbavano troppo. Il signor B, famoso gi allora, per il proprio livello di grande statista, disse ai microfoni di un TG che se un domani in cui a qualcuno fosse venuto in mente di accusare il signor P di genocidio, lui, anzi, Lui lo avrebbe difeso gratuitamente! Ora, giustamente, il signor P si appresta a rendere visita al signor B, per portargli i complimenti di quel popolo che lo ha nuovamente e liberamente scelto perch solo cos pare si senta ben rappresentato.
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I signori Gatto e Volpe, di collodiana memoria, riuscivano tranquillamente ad imbrogliare un povero burattino di legno. Figurarsi se, i signori B e P, non riescono a far credere a tutti noi di essere sempre ingiustamente giudicati. Non ci illudiamo: non c Paese al mondo nel non glorifichi i propri B e P. A noi non resta che tentare, disperatamente tentare, di non dimenticare e gi che ci siamo, non ci resta che tentare di capire. Con i migliori auguri!

Voce del verbo "fare"

Io faccio, tu fai, egli fa ... Io mi faccio, tu ti fai, egli si fa ... Io me la faccio, tu te la fai, egli se la fa ...
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Farsela, oppure farselo, voce moderna per indicare la volont di un rapporto strettamente personale. Utilizzare parole che rappresentano un atto straordinariamente eccezionale, come quello del fare all'amore, di una volgarit talmente plebea, pu significare dare allo stesso atto un valore assolutamente trascurabile. Due ragazzi o due ragazze parlando fra di loro di un loro o di una loro coetanea si confessano sorridendo che se la sono fatta. Io che li ascolto e che appartengo ad una generazione futura spero che nel pronunciare la frase "io me la sono fatta" si riferiscano all'incidente occorsogli ... se la sono fatta addosso. Cos come c' il Comitato Nazionale per la difesa del congiuntivo, mi piacerebbe creare un Comitato Nazionale per la Difesa Della Terminologia che si riferisce all'atto pi bello che gli umani possano fare, Il Fare All'Amore.

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mercoled 7 agosto 2013

Letture di ogni tempo Cosa sto leggendo, destate.


Ci sono dei libri che non si pu mai smettere di leggere, a condizione che piaccia approfondire la loro conoscenza. Sono un lettore, fin dalladolescenza, di testi, diciamo cos, di grande saggezza! Dagli antichi greci ai medio orientali, ai moderni europei affascinato dalla cultura dellestremo oriente, indiana e cinese. Ho sempre cercato testi in edizioni scientificamente attendibili, rifuggendo da quegli scrittori e editori che pubblicano travolgimenti di idee in campo morale o religioso. Cerco di leggere traduzioni dirette dai testi originali. Quasi mai traduzioni da altre traduzioni. Essere partecipi di una idea non deve significare per forza vestirne ipotetici paramenti. Il Buddhismo, un esempio per tutti. Ogni interpretazione religiosa della "natura delle cose", con tutto il rispetto possibile, non minteressa. Nella lettura delle filosofie del passato, trovo tracce vivaci per capire il presente, vedere come sono state stravolte nella storia e averne suggerimenti per il futuro. A volte, mi faccio una domanda. Durante la mia adolescenza minnamorai e tuttora lo sono innamorato, di Franz Kafka! La domanda questa: se Kafka avesse letto i testi taoisti oppure i Veda . Cosa avrebbe scritto?! Ci sono delle idee, delle riflessioni
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sullesistenza umana di valore talmente universale da non appartenere specificatamente ad un tempo preciso. Di questo se ne sono accorti molti moderni fisici, e tra questi, il fisico nucleare Fritjoff Capra, che, in un suo famoso libro, fa un confronto tra le straordinarie intuizioni taoistiche e le recenti scoperte della fisica nucleare. Bene! Sto rileggendo per lennesima volta, in questi mesi, nella edizione della UTET 1987, i Testi Taosti. Questo libro comprende i testi fondamentali della filosofia taoista: il Tao Te ching, il Laotzu ed il Chuang-tzu. Alterno a queste immersioni nei pozzi della saggezza, la rilettura e la correzione di un mio nuovo libro, dal titolo Leggero, per troppa profondit che uscir nel prossimo settembre. Con quale coraggio mi muovo tra queste abissali altezze potrebbe chiedermi un caro amico! Risponderei, con la voglia di cercare di capire perch io possa, legittimamente, dichiararmi felice di appartenere al tutto!

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gioved 8 agosto 2013

se potessi avere 91.000 euro al mese ....


Una canzoncina molto orecchiabile di oltre sessant'anni fa ci diceva che con mille lire al mese uno poteva permettersi di sognare una casetta in periferia ... Erano quei tempi felici, dove la gente cantava canzonette ignare che di li a poco sarebbe stata massacrata in una delle pi atroci guerra della storia, sotto la guida di un "grande statista". Oggi non corriamo per fortuna pi tali rischi. In compenso le mille lire sono diventate 50 centesimi; con cui al massimo possiamo giocare a testa o croce. Come consolazione abbiamo saputo che uno di noi, si fa per dire, incassa uno stipendio mensile di 91.000 euro al mese. Bravo! Vorrei chiedere a questo signore, una cortesia, che certamente non tenuto a farmi. Prendiamo ad esempio una bellissima piazza romana: facciamo Campo dei Fiori, senza il mercato, vuota. E' vero che c la statua di Giordano Bruno ... Lui, con i suoi 91.000 euro al mese, si siede su una comodissima poltrona in mezzo alla piazza. Intorno a lui, si siedono su panchetti non troppo comodi ... diciamo ... un buon numero di pensionati da 1.000 euro al mese e tantissimi pensionati da 500 euro al mese. Fate voi il conto di quanti devono essere! Ecco cosa deve fare l'uomo da 91.000 euro al mese: deve convincere, uno per uno i suoi interlocutori, che il suo stipendio ... un po' pi basso di quanto si meriterebbe!
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Per uno cos, sono convinto, si tratterebbe di un gioco da ragazzi. E se non ci riuscisse? Siamo giusti: lui e chi non gli permette di incassare al mese quanto meriterebbe, possono sedersi all'ombra della statua di Giordano Bruno.... in attesa di un fiammifero!

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sabato 10 agosto 2013

Un sogno d'estate!
Tocca a me? Bene, allora sappiate subito che lesito del congresso ha superato qualsiasi positiva previsione. Non si trattato di una maggioranza, ma della totalit dei presenti; dico, la totalit dei presenti ha votato per il SI. Si ad uno sciopero mondiale delle PAROLE! Nessuno aveva mai visto una organizzazione cos spontanea, efficiente ed efficace, precisa, puntuale e nello stesso tempo di una grande coralit. Soprattutto considerando che era la prima volta che accadeva un evento talmente straordinario. Va detto che era nellaria, da molto tempo e ovunque. Perch il senso di profonda stanchezza che ci stava pervadendo non era dettato solo dallinusitata frequenza di uso che di noi si fa da per tutto, ma dallessere usate cos vigliaccamente. Alcune di noi si erano suicidate! E tra queste: pace, lavoro, giovani, onest, politica, responsabilit ed altre mille e trecento! Un suicidio di massa! Allora s detto basta! Ci siamo chiamate tutte e non solo noi tutte, le originali, ma ognuna di noi aveva le sue cento, mille, diecimila omologhe accanto a s, in totale saremo state qualche decina di miliardi. E tutte tradite? S, tutte, chi pi chi meno tutte tradite, e anche tutte pervase da un senso profondo dello scoramento, della incredulit che intorno a noi si stava generando. Per non parlare di quelle di noi usate
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per i soliti luoghi comuni in cui vengono solitamente affollate per esprimere concetti sempre falsificanti la realt delle cose. Che inganni, che mortificazioni. Tutta colpa degli umani! (da "Un barbouilleur di papier", di Massimo Scalabrino pag.90. Edizioni Simple) Mi sono svegliato sorridendo! Era lora che le PAROLE scioperassero! Convinto che fosse vero ho acceso la radio. NO! I soliti quaqquaraqu! A cui se ne era aggiunto uno che, in barba ai congiuntivi, stava paragonando la Corea del Nord alla Svizzera! Aveva ragione Calderon de la Barca Anche i re sognano di essere re ed in tale inganno vivono regnando

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marted 13 agosto 2013

Scriverti una lettera


Mi piacerebbe, cos nella luce dell'alba, scriverti una lettera! Come se fossi, anchio, allalba della mia vita e di fronte al sole nascente, che indora la cime degli ulivi, mi apparisse, dimprovviso, il tuo sorriso. Nel leggero vento del primo mattino largento delle foglie dellulivo si alterna al loro verde intenso. Non ne so il perch ma questalternarsi di colori illumina il ricordo della gioia di vivere che mi nasce nel cuore quando ti penso. So che anche oggi apparirai ai miei pensieri senza che la mia volont esprima chiaramente il mio desiderio di te. Qualunque musica mi nasca ti ha come sottofondo: una particolare armonia soffusa, di profonda intensit. Sorridendo di me stesso, me ne chiedo il perch. Tutto ha una sua ragione di essere; tutto, anche senza una coscienza intuitiva, ha uno scopo, un fine. Cammino per arrivare in un posto. Mi nutro, respiro per vivere. Leggo e scrivo per conoscere. Rubo pensieri altrui per disegnarti ai miei occhi come quando sostengo che del profumo della tua pelle sono fatti i miei sogni. Faccio confronti tra i tanti desideri della mia vita. Nella mia realt molti di loro hanno origine anche, e soltanto, da un barlume di possibile vita. Certo vorrei viaggiare tra le stelle! Pu darsi che un viaggiatore di altre galassie mi inviti a fare quattro passi con lui. Come il
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desiderio di sentire la tua pelle nelle mie mani. So che esisti, che sei viva e vivi con fantastica tenerezza la realt che hai scelto per la tua felicit. Negli arabeschi dei miei sogni ti immagino accanto a me. Te, viva, con la vivacit allegra del tuo sorriso, nella delizia del tuo muoverti, mentre balli una fantasiosa gioia di vivere. Io, nel mio divertito e consapevole tramonto, nel battito sopito del mio cuore, mentre tento di annullare il tempo, ti penso mentre sto nellattesa del viaggiatore delle galassie, che mi porti via per sempre! Allora, perch immaginarti, pensarti, scriverti?! Una risposta piena di luce questa. Mi sei vita nella mia vita! In questalba, mi viene di guardarti negli occhi e silenziosamente augurarti un miliardo di felici giornate.

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venerd 16 agosto 2013

Nostalgia o follia? Quando nostalgia fa giuste rime


Ascoltando la lettura dei giornali del 14 agosto, a proposito della scoperta che su muri vicini a SantAnna di Stazzema erano stati disegnati dei simboli nazisti, ho sentito che lautore di queste memorie veniva, in qualche caso, tacciato di squilibrio mentale. E che questo squilibrio potrebbe essere frutto di nostalgia. Mi dico: ma le masse plaudenti che, nei filmati di settanta/ ottanta anni fa, vediamo esaltate dalle follie di adolfo hitler e dei capitalisti tedeschi che lo sostenevano, coserano? Manifestazioni di intelligenza collettiva? Oppure erano terrificanti evidenze di assoluta idiozia collettiva!? Di sfruttamento di povert intellettuali di interi popoli? Si pu essere nostalgici per quella idiozia collettiva che ha causato nel mondo milioni di morti? Il Comune di Milano si sta opponendo alliniziativa di nazisti italiani che chiamano a raccolta, a Milano, tutti i nazisti europei. Viviamo per nostra libera scelta, e per fortuna, in democrazia. La deportazione di massa nel deserto del Sahara non possibile .. e poi, persino i cammelli. non sarebbero daccordo. Mi piacerebbe che le Istituzioni
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europee prendessero atto di questi fenomeni, scendendo alle radici di queste manifestazioni di cretineria, libere di esprimersi, come la societ debba sentirsi in dovere di curarne le pi maleodoranti croste, per rendere pi coscienti gli uomini della loro umanit. Ma non parliamo pi di nostalgia! Si tratta solo e purtroppo di idiozia.

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sabato 17 agosto 2013

Mi piacerebbe vivere
Mi piacerebbe vivere Quattrore di te insieme sentire voci, occhi, mani Ti avr nuovamente quando ti darai in un oblio di tenerezza Dentro di noi ci raccontiamo gli amori. Gli altri. Saprai capire come quanto ti amo Quattrore di te insieme sentire raccontarsi dentro dentro di noi

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luned 19 agosto 2013

Quando amare conoscere Amare conoscere


Sorprendente meraviglia fuochi dartificio i miei pensieri credimi amare conoscere Desolato deserto il tuo cuore ancora non sa che il suo nulla naviga alla fine vicino Ascolta parole prive di mani che solo tu puoi nascerle a nuove carezze Scopri limmortalit che in te identica dentro ti sia lapparente bellezza amore di vita e nel donarla scoprirai che amare conoscere

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mercoled 21 agosto 2013

Forse si tratta solo di pudore


Diversamente inspiegabile il fatto che il Governo di un Paese celebre per la sua lingua, la sua cultura, il suo ambiente, la sua storia come il Nostro, dia un nome in una lingua diversa dalla propria ad una nuova tassa! La "service tax"". A meno che questa nuova tassa non la si debba pagare in sterline, per aiutare la Casa Reale inglese, viste le spese per il battesimo del nuovo piccolo re, o in dollari per aiutare gli USA nella loro opera di esportazione della democrazia nel mondo.In effetti i nostri Governanti ed i loro sostenitori non sapendo come fare per arginare l'evasione fiscale, quella macroscopica, dei bottegai e dei piccoli artigiani, sono costretti, novelli Archimedi Pitagorici, ad inventarsi nuove infernali macchinazioni. Ed solo per pudore che non hanno il coraggio di chiamare la nuova invenzione con un nome e cognome italiano. Un sospetto: che lo facciano per vanitosa cretineria. o perch glielo chieda l'Europa?! Mah!

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domenica 1 settembre 2013

Questo il vero schifo


Governi di immensi Stati di nascita cosiddetta socialista, difendono un dittatore che a definirlo fascista si insulta qualsiasi idealismo socio-politico. Questo piccolo uomo, lungo lungo, dalla piccolissima testa, o qualche suo servo, con la complicit di chi ha venduto loro un arma pi terribile di tante altre, uccide in un colpo solo 1426 di cui 430 bambini, suoi concittadini, e ne ferisce altri 3500 . I suoi colleghi, uomini di altri governi, distinguono: uccidere con un colpo di fionda, se ti chiami David, fortuna e bravura, soprattutto quando chi muore una tal Golia, un gigante cattivo; uccidere con un colpo di spada, un duello che non sta tanto bene, uccidere con un colpo di cannone va bene i morti sono un po di pi, ma la guerra; uccidere con una bomba atomica dipende da chi vince la guerra; far morire 100.000 persone in una guerra civile, in un paio di anni ma non si fa! Uccidere 1426 persone in un solo colpo con unarma proibita un orribile crimine contro lumanit che come tale va punito severamente. Proibire una o due armi considerato indispensabile. Uccidere di per s dipende dallarma e dalla quantit di morti e dallo sfruttamento economico delle risorse petrolifere che questi morti mettono in gioco. Uccidere una
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qualsiasi vita questione di assuefatta abitudine: e questo il vero schifo!

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mercoled 4 settembre 2013

A me fai tenerezza
Teneramente nel sorriso trovi rifugio in me, lievemente le labbra sfiorano le mie armonia sole, intelligente volont dessere Se ti pieghi a desiderare tenerezze rapite anche per dolce prepotenza soggezione malvagia dellessere presa come rinunciare al s annettere ad altri la colpa del proprio piacere Ai miei sguardi non innocenti, poco comando. Non offesa se il resto di ghiaccio pronto a dissolversi nelle tue labbra al sole

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venerd 6 settembre 2013

Lintervista
D: Desidero chiederle se lei di sinistra o di destra? R: Pu ripetere, mi scusi, non ho capito la domanda. D: Lei favorevole alla politica dei partiti di destra od a quella dei partiti di sinistra. R: Partito? Secondo me, questa parola solo un participio passato del verbo partire. D: Ma come! C il Partito delle Libert e il Partito Democratico, ed altri! R: Sa com, tra come si parte e cosa succede durante il viaggio, a volte cambiano le cose. Per cui troppo facile dire partito. D: Noto una voce di poca fiducia. Lei non ha fiducia nella politica? R: Due parole difficili! Adoro chi fa politica! Sono persone straordinarie, salvo poche eccezioni. D: Ironia? R: Scherza? Nessuno come loro pu permettersi di dire la qualunque e fare il contrario, di corrompere e farsi corrompere, di fare leggi e negarrne l'attuazione, di dire e negare di aver detto, di giurare su costituzioni che non hanno mai letto e di fare tutto questo e tant altro, nello stesso momento, contemporaneamente! D: Neppure nella democrazia, lei crede?!
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R: Ci credo eccome! Cos come credo che uno spermatozoo sia in grado di fecondare un ovulo e far nascere un nuovo umano! Ci saranno due genitori, un nuovo essere nascer, crescer per ora siamo appena allinnamoramento tra i due futuri genitori. D: Neppure fiducia nel futuro? R: Ma perch? Cosa glielo fa pensare?! Le spiego: immagini un grande prato il collina, un enorme e felice massa di pecorelle con i loro montoni ed il loro agnellini. Hanno un pastore che le guida, dei cani che abbaiano e non mordono. Sono felici! Da sole,senza il pastore senza quei cani gentili morirebbero di fame. Certo, ogni tanto sono affrante per la vergogna di restare senza un pelo, tosate e denudate completamente. Ma poi il pelo ricresce a tutte, tranne chi si trasforma da agnello in abbacchio, continuano a seguire il loro pastore. Nel futuro. D: Proprio agnostico e scettico! R: Ma perch? Amo la vita, il sole che illumina, la luna, lacqua e persino lumanit quando il cielo stellato sopra di me! Amo innamorarmi ogni cinque minuti. Desidero vivere altri trecento anni per veder nascere questa bambina che chiameranno e sar democrazia, senza aggettivi, e lo sar di nome e di fatto. D: Trecento anni? E nel frattempo? R.: Non smettiamo di farci domande! Invochiamo lo scandalo dei bambini morti in Siria senza dimenticare (cazzo, ma vi sembra possibile?) quelli morti in Congo, in Sudan e
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nel resto di questo porco mondo! Aiutiamo ad arricchirsi Stati che negano qualsiasi libert ai loro popoli in nome dello sviluppo economico, sosteniamo dittatori da tragedia, solo perch clienti di armigeri, neghiamo finanziamenti alla ricerca in medicina, nelle scienze in nome delle pi assurde coglionerie, insomma ne facciamo di cotte e di crude, frequentiamo ed applaudiamo religioni che per la loro storia bisognerebbe inventarsi una nuova Norimberga, senza nemmeno chiederci il perch dallAlto dei Cieli non interviene qualcuno e ci dice che lora di farla finita di prenderlo per il culo in giro Insomma., con calma, bruchiamo lerba in attesa di essere gentilmente tosati e che ci ricresca il pelo! Continuando a belare, tranquilli. E che la gioia di vivere sia sempre con noi!

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sabato 7 settembre 2013

Farsi i fatti propri! oppure no?! I fatti propri. Farseli!


Questo pensiero che viene attribuito arbitrariamente al buon senso, mi sta odioso! Lo paragono a quello che fanno le cellule tumorali in un corpo sano. Loro si fanno i fatti propri: crescono, si moltiplicano e, come risultato, uccidono chi le ospita. In pi il buon senso non protesta, ne si propone di fare una rivoluzione mondiale per realizzare se stesso, nella sua schiettezza, talmente sommerso da quella spazzatura che disobbedisce ad uno dei pi fantastici suggerimenti mai dati al genere umano ama il tuo prossimo come te stesso. La difficolt sta nellamarsi! Molti uomini non si amano, per la sola ragione che non hanno capito niente, ne di se stessi nel del proprio prossimo, che usano solo per arricchirsi! I gas mortali! Una schifezza puzzolente che uccide tragicamente. Ma, sono loro e chi li fabbrica e li usa, il vero problema? Scusami ma te che centri? Bisogna sapere che quando un qualcuno invent, secoli fa, il cannone, ci furono dei personaggi che sindignarono, e si opposero al suo uso. Uccidere a distanza pi uomini insieme, non era fare guerra in maniera cavalleresca! Ecco letica e la morale: fare la
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guerra ed uccidere va bene, va fatto con eleganza, con le divise in ordine, con le giuste bandiere e con gli inni nazionali diversamente un orrendo crimine contro lumanit. Adesso che ho scritto questo bel discorsino, loro si guarderanno negli occhi e decideranno di non fare pi guerre. No, non meglio farsi i fatti propri! Perch i bambini, le donne, gli uomini e, perch no, anche i vecchini, che vengono uccisi, in nome di qualsiasi ragione guerresca disumanit! Ragione che per altro in sostanza sempre la stessa: la tua ricchezza deve essere mia Persino in nome della democrazia! Anche la democrazia non far mai, come il buon senso, una rivoluzione. Allora, chiedo scusa, non digiuniamo! Mangiare, e fare tutto il resto, non centra niente. A volte solo uno spettacolo che viene guardato da chi seduto, cenando, a tavola! Possiamo pregare. In effetti abbiamo visto quanto interesse hanno suscitato, lass, le nostre preghiere, dove sanno distinguere tra chi benedice, in nome loro, i carri armati e chi ne muore. Sempre che siano in ascolto! Occupiamocene, tutti! E se qualcuno dice che non sono fatti nostri, invitiamolo a cambiare pianeta, e se gli riesce, persino costellazione, augurandogli di cuore di evitare i buchi neri. Occupiamocene, tutti.
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Siamo in democrazia, dando il voto a chi dice la verit sia su basi storiche che umane, perch nessun umano possa mai pi arrogarsi il diritto di uccidere un suo simile. Ripeto, da sempre, un pensiero di Roger Garaudy, che trovo risolutivo: "la libert la presa di coscienza della propria appartenenza al tutto".

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mercoled 11 settembre 2013

Leonardo Boff e la pace


Sono disorientato! Ma, ho sentito bene?! La Chiesa Cattolica si accorta che le guerre non avvengono mai per risolvere i problemi dei popoli, ma per favorire il commercio delle armi! E sotto sotto per impadronirsi dei tesori degli altri. Finito il petrolio e luranio le prossime guerre saranno per lacqua! Tra laltro non vedo una gran differenza tra commercio di armi legale e illegale. Sar io che sono mezzo orbo! Per di pi ci viene detto che questi massacri avvengono in un mondo creato per noi,umani, ad immagine e somiglianza del Creatore Da un lato la presunzione umana di credersi somiglianti con il Creatore e, dallaltro, mai possibile che una creazione sia cos mostruosamente poco somigliante a chi la produce?! Almeno, speriamolo! La attuale e trascorsa visione che di questa Terra ci viene suggerita dalla diverse fedi religiose spesso terribilmente infantile e negatrice di qualsiasi intelligenza. Tant' che quest'ultima esclusa dal credere. Forse non aveva del tutto torto il buon Marx, che non era un parente dei pi divertenti Fratelli Marx, quando ne parlava descrivendole come produttrici di ottundimento per i popoli. Ho letto su Domenica de Il Sole24ore di domenica scorsa un articolo di Leonardo Boff. A dir poco lui ha, secondo me, una visione
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straordinaria del messaggio di Cristo, visto non in una definizione appartenente ad una impossibile tradizione, ma visto con una visione futura di rara capacit produttiva! Nel senso che un simile pensare stimola a lavorare per il bene dellumanit, senza andare a rovistare nei cassetti della lettura di una tradizione, che a dir poco scontenta e non costruisce un bel niente, nella quale stupido andare a cercare la verit. Tanto meno la pace. Ho letto, anni fa di Boff, il suo saggio sulla Teoria della Liberazione e mi domando il perch la Chiesa Cattolica non apre un dialogo con Boff, invece di ridurlo al silenzio e costringerlo poi ad altre scelte di vita, per altro, pi che naturali. Una domanda pleonastica, di cui conosco perfettamente la risposta!

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domenica 15 settembre 2013

Leggere per sapere. Lo Scimmiotto Consapevole del vuoto


Viaggio in occidente uno dei pi fantastici libri che ci sia dato di leggere! Scritto nella seconda met del XVI secolo, verso il 1570. Coevo del Les essais di Montaigne, tanto per intenderci, anticipando di qualche anno il Don Chisciotte, e, coevo questo scrittore, del nostro grande Giordano Bruno. Lautore Wu ChengEn, che scrive in un cinese parlato, allora, di facile lettura. Sto rileggendo questo romanzo per la terza o quarta volta e vi scopro sempre cose talmente nuove da farmi pensare di star per leggerlo per la prima volta. In Italia edito da Rizzoli, a cura di Serafino Balduzzi. A lui e alla Rizzoli, tutto il mio grazie! La storia non semplice e la trama assolutamente tanto intricata quanto divertente. Nel ri-leggerlo mi sovviene un incontro di poco tempo fa con un alto dirigente di una emergente societ che aveva deciso di partire alla conquista della Cina. La sua conoscenza di questo mondo era talmente nulla che mi fece pensare che questo signore non sapesse neppure dove fosse geograficamente la Cina. Part con tutta la sua protervia e ritorn senza pive e senza sacco! Questo romanzo apre uno straordinario palcoscenico su cui si rappresenta, nella sua totalit, la laicit di questo popolo che , secondo me, talmente profonda da poter essere
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considerata una religione! In sostanza il Viaggio in occidente narra della volont del Buddha di far conoscere ai popoli occidentali ignoranti, guerrafondai e senza legge, cosa siano quei pensieri che possono far vivere felici gli uomini! Lui di queste leggi ne ha tre panieri di scritture veridiche che insegnerebbero a quella gente a praticare il bene. Tre panieri! Lumorismo, la vivacit creativa della scrittura incredibile! Il romanzo popolato di mostri, di draghi, di guerrieri, di regni sopra e sotto la terra. In un alternarsi di scene movimentatissime di cui protagonista una scimmia! Anzi uno scimmiotto, il cui nome religioso Scimmiotto Consapevole del Vuoto! Nelle prime 200 pagine, circa, la storia si muove solo per far nascere nella mente dellImperatore di Giada, massimo sapiente Taoista, il bisogno di conoscere cosa c in questo paniere. Da una prima relazione si viene a sapere che il buddhismo : una legge che ignora i rapporti tra sovrano e popolo, come tra padre e figlio e con le sue teorie allontana i semplici di spirito dalla tre strade e dai sei cammini. Esso si appoggia su sbagli del passato, in attesa di felicit che dovrebbe venire dal futuro. Chi passa il tempo a salmodiare in sanscrito non ha voglia di lavorare. Ma se vita, morte e longevit dipendono dalla natura premi, castighi, onori e dignit dipendono invece dalla volont degli uomini !. Vi dice nulla questa presentazione del buddhismo, che naturalmente continua per alcune righe su questo tono! La storia narra delle mille avventure di Scimmiotto Consapevole del Vuoto
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che fa da scorta ad un gracile sacerdote taoista, fino al monastero dove sono conservati i tre paniere. La fine del romanzo, dopo ben 1154 pagine, si conclude con la scomparsa di un cerchio doro (lignoranza, come la pi terribile delle armi) che serrava dolorosamente la testa di Scimmiotto e lo libera nella conoscenza della verit buddhista. Un leggere spiritoso, profondo, pieno di metafore irridenti a tutte quelle forme di pensiero religioso o meno, quelle che affondano la ricerca della verit nella esplorazione della pi trita tradizione. Bisogna leggere per sapere. Secondo me anche per capire cosa ci sia, o potrebbe esserci, di bello in noi!

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marted 17 settembre 2013

Leggero per troppa profondit


Nel quadro dello splendido Stabilimento Tettuccio, di Montecatini, in una conversazione con gli ospiti delle Terme, giorni fa, ho presentato il mio ultimo libro dal titolo Leggero per troppa profondit. Dopo avere editato raccolte di racconti un po strani e di riflessioni sulla vita, mi sono cimentato nello scrivere un romanzo per narrare la vita di un uomo, dal suo essere ragazzo fino alla maturit ed alla vecchiaia. Ho sviluppato la narrazione tentando una strada, per me, nuova. Ogni personaggio si racconta in prima persona, parlando di se in seconda ed in terza persona! Forse come fa ognuno di noi quando parla, tra se e se, di se stesso! La vita di Carlo Barraco, i suoi due Amori, la dolcezza per i suoi figli, i suoi innamoramenti; raccontati, questi, senza falsi pudori, nella loro naturalezza, direi, descritti come pane al pane e vino al vino, suggerito, emozionato e supportato da
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quanto scrisse Michel de Montaigne, alinizio nel terzo libro del suo Les Essais. Riporto brevemente, a questo proposito, nella prima pagina del mio Leggero per troppa profondit quanto scrisse Montaigne - solo per ricordarvelo - intorno al 1570! Praticamente per vivacit ed attualit sembra scritto domani! Carlo Barraco racconta come nella sua vita insegue lattaccamento e laffermazione nel lavoro, la delusione sulle sue scelte universitarie, qual il suo pensiero guida e come affronta gli ostacoli che gli si oppongono al suo divenire. Naturalmente egli vive ed ama, passando dalla curiosit adolescenziale per laltra met del cielo, le prime ragazze della sua vita, fino a riconoscere che la donna , in realt, tutto il cielo stellato sopra di lui. Guardando cos tra le stelle, anzi credendo che le stelle ogni tanto si accorgano di lui e soggiacendo piacevolmente ai loro sguardi, non ha pudore a definire se stesso con troppa leggerezza! Mentre affida alla sua curiosit, alle sue letture che spaziano nel tempo ed in tante culture, il tentativo di scoprire lessenza dei perch della realt. Una prima lettura del libro visibile su anteprima libri sui mio blog.

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gioved 19 settembre 2013

Un po' di politica ... alla Cavalcanti! S'io fossi foco ...o almeno riso
Cavalcanti avrebbe bruciato il mondo, se poi fosse stato acqua l'avrebbe sommerso ... ed era qualche anno fa! Oggi, s'io fossi ... in grado di ridere, lo avvolgerei in una colossale risata! Il signor Epifani, che non parente della Befana, commenta, inutilmente e banalmente, con aria guerresca e battagliera la fine di un clown. Povero clown! A me ha fatto, con tutta la mia pi colossale antipatia, una certa pena, una sicura tristezza ed anche una piccola delusione. La delusione: mi aspettavo che dopo le grida di viva l'Italia, viva gli italiani, dicesse anche viva gli italiani che guardano mediaset! Alla fine si dimenticato di celebrare il proprio pane. Capita a chi ha completamente perso, sempre che l'abbia mai avuto, il senso di una realt collettiva, " leggermente dissonante" con la propria! Poi mi ha fatto anche pena perch con tutto il patrimonio che ha speso per la sua vanit e la sua difesa e le sue non-idee, contornato da personaggi dei quali mi pare impossibile pensare che possano credere in quello che dicono. Tutti scafatissimi attori. L'altra sera, dopo il comico Crozza, ho ascoltato con estetico piacere la signora Carfagna. Certamente un bell'essere umano! Da vedersi e da ascoltarsi perch parla bene, in un buon italiano.
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Domandarmi se questa signora crede in quello che dice non lo faccio perch non voglio mettere in dubbio la sua intelligenza e la sua capacit interpretativa di un copione in cui non c' scritto nulla: con una piccola critica, la assoluta mancanza di educazione nel continuare ad interrompere gli interventi dei suoi interlocutori. Per altro, in questo, brava esecutrice di una sceneggiatura ben memorizzata. Non solo la mia mano destra ad essere triste .. lo anche la mano sinistra. ( quella con cui vado a votare) Con questa mano vorrei dare nel mio piccolo un consiglio nientemeno che al Presidente, appunto, del Consiglio. Io, pensate voi, se fossi al suo posto, rassegnerei le dimissioni del governo. Giusto per mandare a casa quegli alleati che in difesa dell'indifendibile, sparano a zero contro lo Stato. Le elezioni? Bene: qualunque cosa accada, che accada. Se il Mondo ci piglia per il culo, lo faccia pure. Tanto pi che trovare al mondo un Paese che abbia la faccia al posto della faccia ed il culo al posto del culo, non facile! Ma sedermi accanto a quell' Homo ridens, come il suo vice, ed avere a che fare con il resto di tutta quella troupe televisiva da pessima fiction, deve essere profondamente avvilente. Se poi gli Italiani votano nuovamente per Grillo, Verdini, Carfagna, D'Alema, Bondi, Bersani e compagnia..... Be, se la sono voluta loro! In fondo ci abbiamo messo vent'anni per capire cosa fosse il fascismo, il comunismo e tutti gli altri ismi, mettendo sul piatto milioni di morti.
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La soluzione? Una sola, proseguire sulla strada della democrazia, passo dopo passo, cercando ed accettando meno compromessi e pi lealt, almeno con se stessi. Ma, s'io fossi riso ... Amen!

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venerd 20 settembre 2013

da Bellone a Lucrezio per conoscere


Di Enrico Bellone lessi tempo addietro un interessante libro dal titolo Qualcosa la fuori Di Enrico Bellone, storico della scienza e brillante divulgatore scientifico, morto da pochi mesi, la "Domenica de Il Sole24ore", pubblic una recensione di questo suo ultimo libro. Vi si accennava alla sua visione scientifica, e forse, un po fantastica della nostra realt di tutti i giorni. Una realt fisica che secondo quanto ne stavo capendo, non esisteva cos come noi la catalogavamo. Era solo stato nel corso dei miliardi di anni che luomo si era abituato a dare volto e nomi alle cose della sua vita. Lalbero non era un albero ma un vorticoso insieme di atomi che salvo, pensavo, che battendoci la testa! Mi chiedevo se tra questa descrizione della realt e la cosiddetta maya, cio apparenza, della cultura ind non ci fosse una particolare affinit. Mentre dentro di me giustificavo Bellone, pensando che per lui fosse, in virt della sua scienza, giusto definire cos la realt, mi domandavo dove, oltre che nelle mie letture intorno allinduismo, io avessi mai letto qualcosa del genere. Capita, almeno a me, d riprendere in mano libri gi letti e riletti, considerandoli delle testimonianze irrinunciabili del progresso filosofico-scientifico della nostra cultura. Tra laltro il De rerum natura non posizionato tra gli altri
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libri nella mia piccola libreria, ma fa sempre bella mostra di se sul mio scrittoio. Nel V libro del De rerum natura, Tito Lucrezio Caro ( par.430 in avanti, pag 283 ed.Garzanti 1994) dice in termini poetici esattamente la stessa cosa, che Bellone sostiene in termini scientifici!! Anzi pochi versi prima avverte Memmio, il suo forse immaginario interlocutore, che gli dir alcune cose che lui religione refrenatus cio inceppato dalla religione stenter a credere! Ho subito rivolto un grazie a Poggio Bracciolini che nel 1417 scopr in un monastero, forse in Germania, questo meravigliosa testo. Molti commentatori navigano con Lucrezio intorno alla filosofia di Epicuro. Alla ricerca dellorigine del pensiero di Lucrezio, andando cos a giustificare il suo presunto suicidio, pare, nel 55 a.C. Oggi, senza storicizzarlo, io leggo questo testo con la stessa meraviglia con cui mi avvicino alle notizie delle pi recenti scoperte scientifiche. La ricerca filosofica, libera da sceneggiature e scenografie di una banale supponenza, la madre di tutte le ricerche scientifiche, che portano alluomo libert di sapere e quindi di conoscere.

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gioved 26 settembre 2013

Riusciranno i nostri eroi .


Limpresa appare a prima vista impressionante. Per certo si tratta di una epidemia che dilaga sempre con maggior veemenza, colpendo indiscriminatamente uomini, donne, di ogni et e forse anche bambini. I sintomi di questa incredibile vicenda che colpisce lumanit per ora ne abbiamo notizie solo dal genere umano, ma non detta lultima parola. Insomma questo male disorienta e distoglie lumanit invitando tutti a percorrere le strade pi tortuose per cercare di evitarne le piaghe pi dolorose. Ne ho sentito parlare persino da un allenatore di una famosa squadra di miliardari ragazzi che tirano calci ad un pallone! Ed ho trovato questa dichiarazione sorprendente rispetto alle solite e secolari elucubrazioni filosofiche di questa categoria di umani. Passi, mi sono detto, che sia stato un poeta, un artista, un ragioniere, una giovane attrice ad esprimersi con tanta profondit. Questultima in quelloccasione dichiarava anche che guadagnava di pi stando a letto che fare piccole parti nelle fiction Ma sentire denunciare questa malattia
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anche da un politico di razza, (dicesi razza per dire grande esperienza) mi ha sconvolto. Bene. Tutti questi esseri viventi, qualunque cosa facciano, lo fanno per ritrovare se stessi! Questa, la terribile, epidemica, perdita! Oh, dove si sono persi? Tutti, ma dico proprio tutti, impegnati in questa spasmodica ricerca di se stessi! Ne sono impressionato! Ognuno, piccolo medio o grande si perso! Suggerire loro di guardarsi allo specchio e, se del caso, darsi un buon giorno, presentandosi a se stessi .. del tipo Salve caro mio, s, non timpressionare, ma sar io per il resto della mia vita! Mi domando: ma sar vera, questa notizia? Di questa perdita e di questa necessaria ricerca di se stessi. Oppure la solita bufala, messa in giro per vendere una sciarpa con su scritta una qualunque fregnaccia, che per tidentifica in qualche modo e maniera? Come quelli che girano con la marca delle mutande fuori dai pantaloni. Ma! Allora, riusciranno i nostri eroi in questa ciclopica impresa di riuscire a capire chi sono e, magari, perch ci sono?! Forse, dico forse, basterebbe accettare con gioia ci che sembriamo essere, almeno a noi stessi. Che poi, se ad uno capitasse la disgrazia di vedersi realmente com, chi potrebbe descrivere la sua tragedia!?

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sabato 28 settembre 2013 Anch'io, anch'io...


voglio dire la mia! Come su cosa? Ma, sulla pubblicit, naturalmente! Sul caos scatenato da una sacrosanta osservazione del Presidente della Camera! Dicevano, una volta, si trattasse dellanima del .commercio. Gi, per me, che ho dubbi profondi sullesistenza dellanima, difficile accettare che persino il commercio ne abbia una! Intanto, mi sia permesso esprimere un bel grazie al Presidente Signora Boldrini! Non so cosa succede negli altri Paesi del mondo, vedo solo cosa succede qui. Televisivamente parlando, due sono le cose pi viste: pistole e cosce/tette di belle fanciulle. Delle prime, sono per labolizione, delle seconde formulerei una sola espressione: avercene! Al posto giusto e nel momento giusto, per loro deliberata scelta, nei miei confronti! Invece sono usate peggio del prezzemolo. Prendiamo ad esempio, lAssessorato alla Cultura della capitale di un Regione famosa nel mondo per la sua incredibile collezione di frutti della cultura. Una a caso: Firenze! Vi si celebrano i 700 anni di Giovanni Boccaccio. Cosa di meglio che pensare ad un gigantesco manifesto che fotografa quattro o cinque ragazze in mutande, belline e con una di loro che ha gli occhiali da vista. Che, come si sa, fanno tanto intellettuale anche se in mutande! Lunico che non avrebbe trovato stupida ed ignorante questa identificazione, forse, sarebbe stato il Boccaccio, che di
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ragazze in mutande, per di pi con gli occhiali, ne vedeva pochine! So perfettamente che i pubblicitari dicono di seguire i gusti della gente. Raramente imitano il surreale Chi mangia la mela . Di cui non se ne capisce il messaggio, e nonostante ci la Vespa della Piaggio si vende lo stesso! C poi chi si diverte a epater le bourgois, con immagini e frasi falsamente scandalistiche, la cui cretineria normalmente abissale. Limportante che se ne parli! Che il prodotto sia usabile o commestibile non importa a nessuno! C poi la pretesa che la pubblicit educhi ed indirizzi i consumi. Credo che il film sintitolasse Accadde una notte. Regia di Frank Capra, 1934, il primo ad ottenere cinque Oscar! I protagonisti, Clark Gable e Claudette Colbert. Lui fa il giornalista pubblicitario per una stazione radio. Dopo le avventure notturne torna in ufficio. Interpella la sua segretaria, chiedendo il suo parere su uno spot radiofonico. Lei, una signora di mezza et, con le mezze maniche nere, risponde che non ascolta mai la pubblicit ed in ogni caso non compra mai quello che viene pubblicizzato! Che a volte, la pubblicit ridicolizzi il presente dando una immagine falsa della realt indiscutibile. Che poi sia lanima del commercio, a parte che esista o no lanima, uninvenzione dei pubblicitari per giustificare la qualunque originalit propongano alla clientela ed a se stessi. Ci nonostante Boccaccio resta sempre un grande!
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gioved 3 ottobre 2013

E, ora?!
Cera uno che non ci dormiva la notte! Non era vero: ma a chi lo applaudiva non importava niente se fosse vero o meno, abituati ad annuire sorridendo a qualunque assurdit. Non mai assurdo chi parla dallalto di una montagna di soldi, slavine benefiche sono prassi. Anzi luomo un campione mondiale del verosimile. Della differenza tra il vero ed il verosimile non c solo di mezzo il mare, quello dacqua, c soprattutto di mezzo una catena di montagne di soldi. Non capita solo in questo paese, non illudiamoci! Ovunque cos nel mondo. Quello che invece capita qui da noi, per quello che ne capisco, bisognerebbe farsi, con voce drammatica, questa domanda: e, ora!? Cosa faranno gli uomini che facevano e fanno parte della autodefinita opposizione? In questi anni li abbiamo visti parlare, sottovoce, contro linsonne; agitare bandiere rosse nelle piazze consentendo ai consanguinei dellinsonne di fare tranquillamente ci che meglio era per loro, ignorando tutti quegli uomini su cui avevano fatto la loro fortuna; cercando alleanze con linsonne che permettesse loro di fare tranquilli pisolini e ora che sembra finita linsonnia ed il loro eterno nemico dormir tranquillamente, che faranno? Gli toccher pensare qualcosa di originale, tirare fuori chiss da dove,
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qualche progetto, qualche idea, qualche programma se non altro per evitare che le pi grandi aziende di questo paese siano svendute e chiuse. Intanto hanno generato una straordinaria massa di disoccupati democratici, nel senso che in questa categoria sono presenti uomini e donne di tutte le et, e poi unaltra formidabile fantasia! Gli uomini che sono al timone non vengono da scuole popolari e, sempre che esista ancora, dalla sinistra. No! Sono uomini allevati allasilo della vecchia guardia! Non certo quella dell italo-austriaco, cristiano e democratico ma poco cattolico! Ma dallasilo di mezzo, quello dove i bambini passavano il tempo allevando i peggiori istinti possibili ed opportunamente benedetti. E, ora? Un consiglio a me stesso: (tanto oramai ci ho fatto la buca) seduto sulla riva del fiume aspetter di vederli passare trascinati dalla corrente. Quando non li vedr pi, vorr solo dire che sar morto! A meno che gi dopo di me, morir la speranza!

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domenica 6 ottobre 2013

parole cinguettate!
Poche parole ed altrettante poche idee. Una notevole quantit di cinguettii, come non fossimo pi esseri umani dotati di parola, ma uccellini dalle piccole testoline, senza ali. Poche parole perch la gente ne stanca, perch saper scrivere e soprattutto saper leggere difficile, in un mondo in cui sembra sia stato detto tutto, scritto altrettanto e letto pochissimo o letto male. Fatto, ingannevolmente, peggio! Non pi biblioteche casalinghe, non pi librerie, non pi lettere d'amore, non pi poesie, ma soltanto dei "pio pio". Per ora si salva solo la musica! Ognuno davanti al proprio pc con la statuina del "dio web" sulla scrivania, per raccontare "urbi et orbi" i propri cinguettii. Ci si adeguano tutti: uomini potenti di stati potenti, capi religiosi, nessuno pi in grado di esprimere un concetto, una idea, ma solo un "pio pio". Ovviamente pi saggio e pi veloce leggere un bigliettino dei Baci Perugina che la Divina Commedia! Io provo un sentimento misto: tra il sorriso e la tristezza. Sorrido pensando che le mode passano, mi rattristo pensando a quel brav'uomo di Einstein! Lui si che, con un po' pi di caratteri di un cinguettio, sintetizz l'umano genere quando disse che di due cose era certissimo, l'infinito numero degli universi e la stupidit umana!marted 8 ottobre 2013
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"Come stanno le cose", una lettura straordinaria3


Ho letto il De rerum natura di Lucrezio in tre edizioni diverse, nel corso di tanti anni. Tutte le volte accedendo un cero di ringraziamento a Poggio Bracciolini che nel 1417, in un monastero tedesco, riesume da un mondo perduto e legge per la prima volta, dopo Cicerone, questo testo meraviglioso! Se io fossi Ministro della Pubblica Istruzione, inserirei la lettura di De rerum natura in tutti gli ordini e gradi delle classi. Magari, che sia scusata la mia blasfemia, sostituendolo al mio poco amato Manzoni! Questo libro una chiave che apre la porta sulla conoscenza in forma poetica, anticipando ed illuminando le pi grandi scoperte della fisica, dellastronomia, della biologia dei tempi nostri. Arriva Piergiorgio Oddifredi, logico matematico e divulgatore scientifico che ci offre lopportunit di rileggere il De rerum natura traducendolo, fedelmente, dalla poesia
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recensione pubblicata anche su bookville.it e anobii.com

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alla prosa. Non solo, ma commentando con dotta profondit, le intuizioni di Lucrezio, confrontandole storicamente con le scoperte della scienza, da quando la scienza si chiama cos ed ha perso quel mantello di superstizioni e false credenze che, in molti casi, ha portato sul rogo le migliori intelligenze. Un libro formativo, educativo, di facile lettura e di grande importanza. Dopo Vangelo, secondo la scienza, un nuovo grazie a Piergiorgio Oddifredi!

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mercoled 9 ottobre 2013

Non c' che un miracolo!


Basterebbe crederci per vivere felici e sopportare qualunque idiozia. La fede veicolo di felicit. Se cade la fede non c pi speranza. Chi come me non ha fede continua a sperare! In che potrei sperare, vi domanderete miei cari ragazzi? In qualcosa che dimprovviso faccia capire a noi tutti che esiste una soluzione ai nostri problemi. Una illuminazione, una bodhi. Sediamoci sotto un banano e aspettiamo. Invecchiando tranquillamente. Kafkianamente. Prima o poi passer qualcuno e ci chieder cosa ci facciamo allombra di quel banano morto. Noi non gli risponderemo perch saremo morti anche noi. Questa una vaga certezza! Pessimista? Chi, io?! Ditemi dove volete che attinga un pelo di speranza! Vi porto un esempio. Dalla lettura. Io leggo. Troppo spesso mi domando se capisco quello che leggo! Il sommo poeta: io che sono un sommo bischero posso tranquillamente e sinceramente dire di non averlo mai amato, nella sua Comoedia, perch non lho mai capito. Pensate che lho sempre considerata come una straordinaria vendetta contro chi, lui, non amava nel suo passato, nel suo presente e, gi che cera, nel suo futuro! Anche se alcune parti sono magnifiche! Pare avesse visto per la prima volta Beatrice, venuta a miracol mostrare, quando lei era poco pi di una bambina. Con tutta la storia dellinvenzione dello
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specchio. Sono stato a braccetto con lui quando se ne andava per il suo paradiso alla ricerca della quiddit. Salvo poi che, vedere il suo volto riflesso nel cerchio splendente di luce, va bene poeticamente ma ecco dimostrata la mia ignoranza. La ricerca dantesca della quiddit. Mia nonna, quando qualcosa la turbava, diceva di avere un quidde! Quella che Panikkar invocava come ricerca, lessenza di Dio. Perch non affidare la gestione della cosa pubblica, non ai filosofi alla Platone, od a politici di straordinaria e dimostrata incompetenza, gente che non sa ne leggere ne scrivere, ma agli scienziati, ai fisici, ai matematici, ai chimici, agli astrofisici. A gente che inventandosi il bosone, finisce mezzo secolo dopo per trovarlo! Si potrebbe dir loro di ricercare forme intelligenti di democrazia, di giustizia, di libert, di uguaglianza, di In fondo, che a parole le cerchiamo, sono passati pi di cinquantanni! Magari, oltre al bosone, mi trovano qualcosa in cui credere! Oh, no?!

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venerd 18 ottobre 2013

Due fratelli, Buon e Comune, di cognome Senso Unintervista a due famosi fratelli, Buon e Comune Senso
I: Grazie per essere venuti e per di pi insieme! B&C: Prego! Noi spesso viaggiamo insieme. I: Una curiosit, se mi permessa! Siete fratelli? B&C: Di padre! La mamma diversa, anche se come pu vedere abbiamo la stessa et. I: Quindi il vostro cognome Senso! I vostri genitori sono ancora vivi, immagino!? B&C: Certamente! Nonostante la nostra e la loro veneranda et! Il nostro babbo, Questomondo, non sta tanto bene continua a girare intorno ed stanco, mentre le nostre mamme quella di Buon, sta prendendo i voti dalle suore Orsoline, e quella di Comune, anche lei nonostante let, insomma, come si pu dire, fa ancora un po la vita! I: Mi piacerebbe conoscervi meglio! E possibile che io vi faccia una domanda ciascuno? Comincerei con lei, signor Comune. C: Diamoci del tu! Diversamente che Comune sarei! B: Quanto assomigli a tua mamma, lho sempre detto!
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I: La prego signor Buon lo sia! Come qualche volta lo ! Allora signor o meglio, caro Comune, cos, secondo te, che ti rende quello che sei? Cos accettabile, praticamente da tutti! C: Ci ho pensato a lungo. Io non voglio deludere nessuno ma sono, o credo di essere, come londa in superficie di un grandissimo mare. Quella che sinfrange, ora lenta ora violenta, su una spiaggia. Di me si vede solo, come dicevo, la superficie e, questa visione accontenta tutti! Cos nessuno viene mai a vedere cosa realmente mi si muove sotto! Tutti, senza farsi domande, si bagnano, nuotano, vivono e si divertono sulla mia superficie! I: Il mare un immenso sapere e londa solo ci che di questo si vede in superficie! C: Cosa le dicevo? Quello che c dentro di me un continuo ribollire di vita che non interessa nessuno, che non viene mai a galla. Io, spesso, mi trasformo in avverbio e sono accettato e benvoluto da tutti! I: Ho sentito dire che sono sorti dei comitati per la tua abolizione. Cio persone disposte a negare lesistenza della tua vita. Persone che rifuggono dal ritenerla plausibile invitando la gente ad approfondire certe conoscenze per svincolarsi da pregiudizi. Anzi spesso pensano a te solo come un qualcosa di assolutamente pilotabile. E quindi variabile. Inaffidabile. Te che me ne dici!?

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C: Allora vero quel che si dice? Mi hanno anche detto che siano addirittura sorti dei comitati per abolire oltre al mio nome, e che tu sappia, per caso, anche il mio cognome? I: Intendi abolire completamente il Comune Senso? Non so cosa dirti! Se non che il tuo cognome ad essere assolutamente comune! Scusa il bisticcio, ma infatti, per Senso sintendono tante di quelle cose che appartengono al vivere universale e poi da questa parola ne derivano altrettante molto determinanti C: Se mi dovessero abolire, cosa potrebbe sostituirmi? In fondo io sar superficiale e va bene: per sono anche una specie di dolce catena che tiene insieme la gente, che detta delle regole di convivenza; seguendomi la gente convive sorridendo e condivide tanti miliardi di piccole cose. Per esempio leducazione poi, guarda, ti far un esempio scientifico! E o non senso comune il dire che tutto luniverso tenuto insieme, spiegabile, dalla matematica! B: Mamma mia! Ma che ti viene in mente! Mi fai il filosofo, ora?! I : Ti prego, continua. C: E cos. Non forse vero? I: E lei, signor Buon, che ne pensa? B: Noi fratelli ci assomigliamo un po! Direi che io sono si, Buon, ma non sono un conservatore. Un normale Buon Senso suggerirebbe, nel caso ultimo e cos filosofico di mio fratello, dopo aver applaudito questa definizione di matematica alluniverso, di andare a vedere se , solo la
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matematica, il sistema di lettura pi definitivo o se possano essercene altri. E questo vale anche per leducazione. Comune dice che bisogna affidarsi ad una tradizione ... per cortesia fratello prestami il tuo avverbio, di norma ci si affida a qualcosa di comunemente accettabile, che non contraddica troppo quello che stato, ci che finora stato fatto, nel rispetto di questo e di quello! Senza tener conto dei risultati magari non del tutto soddisfacenti! I: Quindi riterrebbe giusta labolizione di suo fratello? B: Mi dia del tu! No, non la ritengo giusta! Corretto sarebbe che chi lo usa non nascondesse dietro di lui tutte le ipocrisie possibili! I: Te non potresti intervenire per una correzione? B: Ma, non so se lhai capito, io sono usato quasi peggio! Mi si usa per far passare sulla testa della gente le cose pi verosimili possibili che niente hanno a che vedere con cose vere! I: Vi ritenete tutti e due maltrattati, perseguitati B&C: Non solo con i nostri nomi! Pensa a cosa combinano con il nostro cognome! Quando poi non lo trasformano, lo masturbano, lo tradiscono I: Allora dovreste prendervi un po di riposo. Potrei suggerirvi di fare una cosa che qui da noi pochi fanno: date le dimissioni! Allontanatevi dalla gente, cos finalmente, a furia di tenervi in mezzo, di usarvi malamente, la gente trovandosi senza di voi potr dire, giustamente, nonostante tutte le pi mirabolanti ed incredibili giustificazioni, che la
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loro vita senza senso alcuno! Cio non trova giustificazioni di se stessa in nessuno dei sensi, n buoni n comuni.

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marted 22 ottobre 2013

Mi telefona un amico
- Dobbiamo vederci, perch ho un problema. - Qui, Houston -Non scherzare, si tratta di cosa seria! Fissiamo subito un luogo ed unora dove incontrarci, sperando in cuor mio che non si tratti di soldi! E vero che ci conosciamo da una vita, che la nostra amicizia profonda ed unica, come vero che non potrei assolutamente dargli una mano. Ci sediamo in un elegante caff in centro. La giornata autunnale tiepida. Lui mi appare particolarmente sereno e mi chiedo che razza di problema possa avere! - Parlamene, gli dico. - Non facile, alla mia et. - In che modo e maniera centra la tua et, che oltretutto la mia stessa et! - Gi, vero! Nonostante gli anni, tutti e due ce la passiamo discretamente, forse te meglio di me! In certe ore del giorno
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siamo quasi la stessa persona, tant' che sai perfettamente di cosa voglio parlarti. - Lo intuisco, comunque dimmelo. - E proprio quello di cui pensi possa trattarsi! Spesso mi si acuisce questa meravigliosa sensazione e perdo la percezione della realt. - Quando ti succede, cosa combini? - Assolutamente nulla! Qualche volta mi viene voglia di farle un complimento bizzarro con il risultato di non essere capito! Il tutto si svolge nella mia testa, come daltra parte ogni cosa che appare sotto i miei e sotto i nostri occhi. - Farle, a chi? E qual questa sensazione che provi? Per chi? Se posso chiedertelo! - Sensazioni Di serena bellezza! Sai che, visto che abbiamo la stessa et, devi considerare che la mia e la tua vita sono sulla strada buona per arrivare alla fine e che, su questa strada, non ci resta che un pochino di presente che possiamo godere con quanto di bello e di dolce che ci siamo costruiti nel nostro passato. - Quindi? - Non minterrompere! Quindi oltre a mancarmi ci di cui potevo usufruire nel passato, mi mancano tutti gli argomenti per proiettarmi nel futuro, per pensarlo come fosse un presente pieno di promesse - Non ho capito nulla!! Oh! Ora forse ho capito! Ho capito di cosa parli! - Se hai capito, cosa mi consigli di fare?
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- Fare, nulla! Non puoi far nulla! Metti in giostra la tua testa! E accontentati! - Non essere cos stronzetto con me! Devi sapere che io sto bene, vivo bene nel senso che sono quasi in pace con me stesso; dico quasi perch confronto le mie storie con le storie altrui e questo fa sembrare le mie molto piccole, banalmente importanti! E per di pi non sono solo ma, con grande affetto, accompagnato. Tuttavia nella mia vita s inserita una sorta di colonna sonora una soffusa melodia, uno strato, come fosse un grande meraviglioso prato pieno fiori, cosa che mi suggerisce una gran gioia di vita, in una splendida giornata di sole, su cui si dipana tutto il mio attuale pensare. Pu capitarmi di non realizzare dove e su cosa sto camminando o meglio quale sia la base del mio pensare, ma da qualunque mio attimo di vita ne sento risalire, anche inconsapevolmente, un intenso, sottile, vivacissimo profumo. Ecco, il mio problema! - Scusa, ma perch lo vivi come un problema? Vivilo come un inno alla vita! Se alla tua et, permettimi alla nostra et, uno di noi ancora in grado di innamorarsi pur sapendo che questo un sentimento solitario, mai destinato ad essere ricambiato, non gli resta che applaudirsi, esserne gioiosamente felice! Desumo, in definitiva, che tu ti sia innamorato!! Visto che avr come minimo un qualche mezzo secolo meno di te almeno bella? - Primo, non ho ancora capito cosa sia la bellezza! Secondo bella?!Potrebbe esserlo, e molto, se il cammino della
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strada che ha scelto le desse il tempo di guardarsi nel cuore con pi attenzione, vedrebbe tutta la bellezza che io vedo in lei! Terzo, innamorarsi? Ma chi tha detto che io mi sia innamorato?! Tra laltro non mi ricordo nemmeno pi cosa voglia dire! - Nasconderti dietro un filo derba non ti fa bene! Essere innamorato la pi grande ed assoluta meraviglia del tuo sentire, perch per essere veramente cos, questo, non pu procurarti n ansie n patemi danimo! Essendo, come sei, cosciente di te. Magari, e perch no, qualche innocente e sorridente gelosia! Che ne so! Di una matita che tiene tra le labbra, di un notes che ha tra le mani, di una borsa appoggiata tra le gambe di qualcosa che le piace mangiare un dolce, un pomodoro ! E come tu ti fossi innamorato di quella che ti appare come una irripetibile opera darte della natura, che sai benissimo non ti apparterr mai! Di una creatura animatissima, di una musica profondamente bella. Ma essa o ella, giustamente, vive dove ha scelto di vivere. Una vita tutta sua, nuova, fiammante, allegra e giovane! Hai avuto solo una grande fortuna: l hai incontrata! E poi, ascoltami, non detto che, se tu e lei, vi foste incontrati in epoche compatibili, tu lavresti riconosciuta! Questo pensiero non deve sbiadire la tua dolce sensazione, ma riportare un pizzico di realt nella tua vita. - Cosa non ho fatto ad averti telefonato! Te e la tua saggezza, cosa mi consigliate? - Di pagare il conto e di venire con me a fare quattro passi!
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gioved 24 ottobre 2013

Io ascolto
perch sono un buono e ti voglio proteggere dai cattivi. Questa la giustificazion e addotta. Se poi nell'ascolt arti trovo che hai scoperto in casa tua un immenso giacimento di petrolio e che vuoi tenertelo tutto per te, mi arrabbio a tal punto che vinco la gara per la sua estrazione! Oh! Ragazzi, noi si che ce ne intendiamo di democrazia, la esportiamo anche! All'alba di oggi mi domando come, quando, dove e se lumanit riuscir a guardarsi allo specchio senza scoppiare in una risata! Il governo pakistano protesta per luso dei droni in maniera indiscriminata: il padrone dei droni esibisce un documento segreto in cui il suddetto governo autorizza il padrone dei droni a giocare con i suoi aereoplanini dove vuole. Un autentico paraculo italico organizza una manifestazione per mandare tutti a quel paese, anzi in quel posto. Che potremo fare di pi intelligente? Scoprire che
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da cinquant'anni incarceriamo pi persone di quante potremo; che ci occorre una nuova legge elettorale come se prima di questa fossimo riusciti a mandare al Barlamento chi di noi stato pi onesto, pi bravo, pi intelligente e non ci ha ridotto cos come siamo? Se avete qualche pi che vi avanza, mettetecelo! Secondo me non vero che loro ascoltano. Si sentirebbero ridere sin da qui! Se ascoltassero realmente quello che ci diciamo o che scriviamo e soprattutto se lo capissero, avrebbero comportamenti meno balordi. Immagazzinano parole, dati, informazioni, realizzando il pi formidabile spionaggio del mondo, un po come faceva Hitler che non ascoltava il suo organizzatissimo servizio segreto e andava dalla fattucchiera! La colpa non loro. La colpa nostra che crediamo a quello che dicono e che ogni tanto abbiamo bisogno di loro per liberarci dai cancri che ci costruiamo addosso. Lunica cosa che possiamo constatare cosa vecchissima: la storia viene scritta da chi vince. E nessuno si mette mai a giudicare con cosa, usando quale arma si vince! Al limite, potremmo dire che chi perde se l voluta! Nel nostro terribile e micro mondo ho gi sentito dire che quella bambina di Modena se l voluta, la violenza; mentre quei cinque straordinari idioti, tutti insieme, non hanno resistito ma si pu?! Come no! Anche perch a questi mostriciattoli alla fine baster un pentimento e otterranno un perdono.
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Usque tandem abutere patientam nostram divulgatori di false democrazie, di religioni abnormi, di improbabili divinit, di ideali farlocchi, di falsit universali?! E questo trillo cos'?! Ah! Meno male la sveglia! Che brutto sogno stavo facendo.

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luned 28 ottobre 2013

una memoria per Luigi Magni Ricordando Luigi Magni


Stamo sempre nelle mani sue! Queste le ultime parole che Luigi Magni mette in bocca ad uno splendido Nino Manfredi nel film In nome del Papa Re (1976). Un grande regista, Luigi Magni, che per definire la sua citt, Roma, diceva che essa non era una citt ma un sentimento! Sentimento che ha espresso magnificamente nei suoi film ed in particolare in questo che racconta la storia vera dellultima condanna a morte (1867) di due ribelli al potere temporale, alla dittatura del Papa Pio IX. In piazza del Popolo, a Roma, una lapide ricorda lassassinio per decapitazione di due giovani, Monti e Tognetti. Manfredi interpreta la parte di un cardinale che, presidente del tribunale ecclesiastico, tenta di difendere gli imputati, Monti e Tognetti, pi un terzo, Costa, che nel romanzare la storia viene descritto come suo figlio, generato durante il 48, quando un primo fuoco rivoluzionario agit le coscienze. Nel film di Magni, recitano attori di una bravura unica, e quasi pi di tutti, un Salvo Randone, nella parte di uno spietato papa nero, grande capo dei gesuiti. Randone esprime pi che con le parole, con una mimica straordinaria tutta lipocrisia del suo ruolo. Luigi Magni, a 85 anni, morto a Roma. Stamo sempre nelle mani sue
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Non si pu, io credo, non vedere nellopera di Magni una particolare, affettuosa e triste lettura del presente. La rete televisiva La 7 ha trasmesso nel pomeriggio di oggi, in memoria di Magni, questo bellissimo film. Nel rivederlo, con commozione, pensavo che, in fondo, non sono passati molti anni dalla seconda met del 1800. Mi tornata in mente la lapide di Piazza del Popolo a Roma, che oggi ricorda la spietatezza di quel tribunale che diceva di agire in nome di Dio. Quanti perdono la chiesa cattolica ha dovuto pronunciare per mettersi al passo del presente; a quanti ancora ne dovr urlare al mondo per rendersi, oggi, credibile. Osservo con il massimo rispetto lattuale pontefice, ascolto con attenzione le sue parole pubbliche e, quando capita, leggo delle sue decisioni. Il tutto, se mi permesso, con la pi atea della mia capacit di comprensione. Fino a poco tempo fa dicevo che se a qualcuno, in Vaticano, fosse capitato di inciampare in un Vangelo, magari in quello di Matteo, gli sarebbe presa una crisi di nervi! Ho avuto nella mia vita loccasione di avere un colloquio con un personaggio laico in Vaticano: scale, corridoi, uffici di grande ricchezza, splendore e gentilezza di accoglienza. Stavo camminando sui luoghi della storia. Ma quanti ne conoscono a fondo la storia? Ed attraverso questa storia ne disegnano il presente ed il futuro? Come potr un solo uomo, che per altro pare, non solo, abbia avuto il coraggio di chiamarsi Francesco, ma anche di esserlo, o almeno, di tentare di esserlo, far dimenticare secoli di storia,
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compreso un ombroso presente? Eppure i cattolici e con essi i cristiani, a cui aggiungo quasi tutti i seguaci di tante religioni nate da straordinarie intuizioni filosofiche, che dicevano di perseguire il benessere dellumanit, pur avendo in mano i suggerimenti fondamentali per conseguire i loro fini, li hanno trasformato in strumenti di guerra, di povert e di menzogna. Come diceva il personaggio di Manfredi alla fine del film: Stamo sempre nelle mani sue! Gi, ma dove sono le sue mani?!

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gioved 31 ottobre 2013

in che mondo viviamo?!


Se qualcuno lo sa o, per caso, venuto a saperlo ... potrebbe cortesemente informarci? Mentre si spendono miliardi di "soldi" per motivi talmente futili che di pi non si pu, alcuni terrestri instupiditi dal desiderio di vivere, almeno apparentemente, liberi, muoiono di sete a bordo di un camion nel deserto del Sahara. Dall'altra parte del mondo un gruppetto di terrestri, grati al loro idolo-capo, tal Putin, grati soprattutto per aver pacificato la Cecenia, lo candidano al Nobel per la pace. Dicono abbia evitato la guerra contro la Siria ... in realt sta recuperando le armi che aveva fornito a questa nazione che fu quattromila anni fa, patria della nostra civilt. Dimenticandosene, subito dopo! In altra parte ci si diletta a sapere cosa si dicono un miliardo di esseri umani al telefono, per posta e ... nessuno si occupa della protesta mondiale dei piccioni viaggiatori rimasti senza lavoro. Proporrei ai deputati del nostro governo di occuparsi dei piccioni viaggiatori ora che hanno, con grande intelligente filosofia politica, risolto il gravissimo problema relativo ad un terrestre che non ha saputo e non sa
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esattamente come comportarsi in una societ civile; che per stato bravissimo nell'arricchircisi dentro, riuscendo solo in parte a condizionarne la vita.! Ha, quest'ultimo, il vantaggio di non sentirsi solo a sapersi contornare di migliaia di cattivi servitori, pi un paio di buoni, e lo svantaggio di non potersi comportare come quel colonnello greco che, impugnando una pistola ed al grido di " abbasso l'intelligenza" instaur una dittatura in Grecia, pochi anni fa. Quasi mi dispiace per lui, perch noi siamo, in questa parte della terra, abituati a svegliarci solo se ci sparano addosso. Ci sempre bastato un frigorifero, una automobilina, ed adesso anche un computer pi telefonino per definirci civilmente assuefatti. Ed era questo l'obbiettivo degli ottantatre terrestri trovati morti assiderati nel Sahara. Cerchiamo di essere giusti: ma sappiamo, o no, cosa succede a chi dal civilissimo Messico tenta di entrare nei civilissimi U.S.A? Niente morire di sete! Se maschietto gli sparano addosso, se femminuccia prima giudicano se violentabile o no, poi procedono con il solito e rituale benvenuto, che consiste alla fine nel gettare quell'inutile corpo in un fosso qualsiasi. Non si sta meglio in tante altre parti di questo globo terrestre: questa zattera che ruota intorno alla sua lampadina il cui calore non affidato, pare, a societ privatizzate ... Alcuni terrestri hanno sostenuto fino ad ieri che la manutenzione di tale lampadina fosse affidata al creatore di tale aggeggio. Allo stesso creatore. gli stessi terrestri, hanno poi addebitato tutto il resto dell'universo, solo perch cos se la cavavano
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sbrigativamente per rispondere ad una semplice domanda che i pi semplici bipedi si ponevano. E che, in sintesi, era: "perch?". Gi, perch? Non che non esista una convincente risposta solo per la semplice ragione che la domanda sia posta in modo sbagliato!? Se cos fosse questo giustificherebbe tutte quelle che sembrano le pi fantastiche delle situazioni qui sopra enunciate! Ora, ci penso un po', ci rifletto sopra ... o mi conviene rifletterci sotto?! Oppure pensare sia vero che Phobos, il satellite di Marte, non sia un sasso ma un'astronave?!

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gioved 7 novembre 2013

Ma dove sei?!

Intanto, mi scusi! Sempre che lei mi ascolti, mi verrebbe pi facile, nello scriverle, darle del tu! Posso? Grazie! Procedo con il tu anche se, come al solito, osservo che non sento una tua risposta. Qui tutti, e dovunque, ti danno del tu. A me dispiace questa eccessiva confidenza con una persona di cui suppongo la non esistenza! Almeno, che possa esistere in quel disegno classico con cui, nonostante le tante variazioni di colori e di abiti, da che mondo mondo, tutti gli uomini ti descrivono e dipingono. Potresti, se tu ci fossi e se tu fossi un po pi attento, chiedermi il perch ti scrivo, visto che non credo nella tua esistenza. Domanda vanitosa che giudicherei intelligente ed appropriata! Ed eccoti comunque la mia risposta. Ti scrivo perch mi sono rotto lanima, sempre che anche questultima dia notizie della sua esistenza! (ma ne parliamo unaltra volta). Ritengo giusto che tu sappia, almeno da me che sono tra
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quelli che non credono in te ma che ti rispetterebbero se tu esistessi che tu sappia, dicevo, che io, cittadino di questo mondo, che chiamiamo Terra, non ne posso pi! Ed ecco di che Dei confini, dei confini tra territorio e territorio, che limitano la libert solo agli uomini. Della divisione tra i popoli, sia in base alla lingua, al colore della pelle, al luogo di nascita, alle svariate fedi che dicono di avere in te. Di chi si arricchisce salendo, scalino dietro scalino, sulla testa dei propri simili. Di quegli uomini che ammirano coloro che salgono sulla loro testa, impoverendoli, ingabbiandoli in fedi incredibili, con ideali impossibili, scalino dietro scalino. Di quegli uomini che, nascosti dietro la tua antica barba, ne combinano di tutti i colori, inducendo i pi deboli a credere in tutto, a far commettere loro i delitti pi nefandi, perch confidano nel tuo perdono e misericordia. Dei vecchi e dei giovani, di questo barbaro computo del tempo che discrimina e divide in fette questa meravigliosa torta della natura, impedendo i giovani ai vecchi e viceversa. Degli uomini che sono cacciatori e delle donne che sono selvaggina; della divisione in forti e deboli; della divisione in maschi e femmine: diritti, doveri, sessualit, ecc. ecc; di chi dichiarato santo e di chi ci crede, sperando di diventarlo; infine in chi tortura e stupra questa Terra!
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Di coloro che sostengono, guardandosi in uno specchio, che tu ci hai creati a tua immagine e somiglianza! Sperando, per te, che non sia vero! Ora, se tu fossi chi dicono tu sia, mi dici cosa fai? Ti stai divertendo snocciolando questa tragica commedia umana, standotene seduto comodamente in poltrona, magari sgranocchiando del pop-corn, senza che ti venga voglia di cambiar canale!? Oppure, non esistendo come io sostengo, o magari non essendoci come ti descrivono, lo scriverti e rivolgersi a te per una soluzione, inutile? Se fossimo noi a cambiare limmagine che abbiamo di te, forse, potremmo cambiare anche la visione e la conduzione della nostra vita. Cos non ci arroghiamo la sciocca idea di somigliarti! Credo che noi si sia un concentrato casuale di elementi presenti ovunque in questo universo; degli altri universi, forse, ma non dato supporre! Sarebbe molto poetico dare, senza paraventi di nessuno tipo, dare, dicevo, a questo universo il tuo nome e considerare te e noi solamente come parte di esso. Al di l di qualsiasi bene e di qualsiasi male. Comunque sia, per educazione, ti saluto!

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marted 12 novembre 2013

Dell'anima...
Nella mia ultima lettera, naturalmente ed al momento rimasta senza risposta, mettevo tra parentesi una ipotesi. Ed era quella, leggermente antica e miliardi di volte discussa, sull'esistenza dellanima. Intanto sono del parere che ogni essere vivente debba, caso mai, riflettere sulla propria, lasciando perdere lidea di cercare di condizionare gli altri per farli aderire alle proprie scelte. Sono anche dellidea che ogni cosa, ogni essere vivente, dall'insalata all'ippopotamo sia abilitato, dal fatto stesso che vive, a riflettere su se stesso e sulla propria anima. Se di questa riflessione noi, bipedi, non ne sappiamo niente la responsabilit nostra che non ci occupiamo di conoscere il loro pensiero. Questo secondo me un nostro enorme limite: linsalata la mangiamo, le bestie, quelle che abbiamo deciso essere commestibili, le mangiamo ma cosa pensano e perch lo pensano a noi non importa un bel niente! Detto questo, che a molti parr oltre il limite della stupidit, ritorno a bomba! Tra laltro molti di noi pensano
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che n lippopotamo n linsalata siano abilitati a pensare. Da come ci comportiamo con loro credo che questo pensiero sia reciproco! Allora! Eccoci alla mia parentesi! Anima: anemos, dicevano i latini, soffio, alito, spirito pneuma cos la chiamavano i greci, sempre come respiro, soffio; mentre in sanscrito lanima atman. In questo caso c da fare una precisazione. Pur avendo in tutte le lingue lo stesso significato di respiro e di soffio, gli indiani, come forse gi sai, sempre che tu ci sia, le attribuiscono una stretta parentela con brahaman, come fosse una essenza sostanziale, causa ultima di tutto luniverso. Daltro canto noi esseri viventi compresi i due esempi di prima, senza respiro non si vive ed il cuore cessa di battere. E, se uno qualsiasi di noi non vive tutto il resto, per lui, inesistente. Ora, amico mio silenzioso ed inapparente, accade che questo bipede, reso felice nella propria vita dalla possibilit di respirare e volendo farlo anche dopo la sua morte, si sia inventato una fiaba fantastica per far si che il suo respiro, lanima, continuasse a vivere. Addirittura disegnando possibilit che questo respiro trasmigrasse in altri esseri viventi per fornire loro, se stesso, e rendersi di questo passo eterno. Quale migliore sceneggiatore o commediografo avrebbe potuto disegnare una scenografia di tale magnificenza, utile, tra laltro, a rendere pi accettabili le traversie e le angosce del vivere, ed allontanare la paura della morte?! Da qui la presunzione della tua presenza con tutte le conseguenze che
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ne sono derivate. Ammessa per una curiosa e giustificante ipotesi la tua esistenza e la tua paternit a questo disegno, mi chiedo e, sono tentato di chiederti, dove sei? Noi, cio lumanit, senza laiuto degli altri esseri viventi summenzionati, continuiamo la ricerca di te, individuando forse sempre erroneamente, il perch sublime di noi stessi. Alla fine della ricerca, se questa avr fine, credo che non ti troveremo n cos come ti abbiamo immaginato n in altro modo, a meno che te o tuo figlio non veniate a cacciare i mercanti dal tempio! Perch essi e solo essi sono gli autori della massima infelicit del genere umano.

Per approfondire il concetto di anima, vedi Contrappunto per un futuro remoto.

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gioved 14 novembre 2013

Rigurgiti

Anche nella patria della libert, galit, fraternit, ad una signora, ministro di non so cosa, un qualcuno ha suggerito di riprendersi la sua banana. Naturalmente la signora in questione non pallida, bionda e con gli occhi celesti ma ha una splendida pelle nera. Molto spesso per ricevere inviti di questo tipo non basta avere un bellissimo colore della pelle, basta essere nato o nata in un immaginario sud, rispetto ad un altrettanto immaginario nord. Come si sa limmaginazione senza confini, grosso modo come lidiozia, anche se spesso questa supera qualsiasi confine. Nonostante tutte le filosofie, tutte le preghiere, che propongono od invocano che venga cancellato dal pensiero umano il concetto di una presunta inferiorit e/o superiorit di un essere umano su un altro, questa diversit continua ad essere sbandierata come una assoluta verit. Anche le pi approfondite ricerche scientifiche asseriscono la non esistenza di diversit tra gli esseri umani. Oggi, nel 2013, sembra impossibile ma, la
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differenza di pelle, di luogo di nascita, di fede religiosa riescono a creare esseri umani che di questa assurda diversit ne fanno una bandiera. Dietro cui sono capaci di schierarsi un buon numero di ignoranti, dal verbo ignorare, che hanno la pretesa di identificarsi in tali concezioni. Tra laltro questa presunta differenza nasce e prolifica anche in societ evolute (?) di nazioni liberali e democratiche. Proviamo a domandarci, se e dove, esistono parit di diritti e doveri tra il maschio e la femmina, assolutamente accettati da tutti. Il maschio sintenerisce e sinventa le quote rosa! La sua idiozia bonaria lo spinge ad accettare che una piccola parte di femmine siedano accanto a lui nelle istituzioni, nei consigli di amministrazione e via cantando. Il fenomeno di tale presunzione nasce anticamente, dal fatto che luomo , fisicamente dotato muscoli in cui identifica la propria forza e la donna, non avendone si ritiene dotata di cose meno difensive od offensive. Che poi luomo con i suoi muscoli possa tanto per dirne una ad esempio, nutrire per nove mesi un altro essere umano e poi partorire da vedersi! Definiamo nuovamente, se serve, il concetto di forza! Gi nella grandiosa Grecia, tal Aristofane, sarcasticamente dileggiava, con la sua Lisitrata, queste situazioni! Cos come non si risolveranno ancora per moltissimi anni futuri queste scempiaggini, sar altrettanto difficile annullare i nord ed i sud, con tutte le loro conseguenze. Fallaci ideologie politiche simpegnano nella propaganda delle pi idiote affermazioni di principi che, storicamente, hanno distrutto intere
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generazioni di esseri umani. Sembra che non sia stato sufficiente. Accumulatori di capitali economici finanziari, creatori cinici di assurdi moralismi, in cui non credono minimamente, inventano etnie, fedi religioni e quanto di meglio per spingere loro simili, che in realt disprezzano profondamente, ad uccidere, rapinare, violentare in nome di una loro volont che farebbe, forse, la felicit di qualche psichiatra pi pazzo di loro! Il tutto va sotto la voce razzismo. Se fosse possibile cancellerei dalla memoria collettiva questa parola, e cancellarla dai vocabolari metterei un bel cero a qualsiasi madonna!! Per ora e nel mio modo di valutazione dellesistente, la parola, il concetto e tutto ci che ne deriva mi procura un rigurgito, per dirla educatamente! In altri termini, mi da il vomito!

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marted 19 novembre 2013

Caro Satana, buon giorno anche a te


Ehi, parlo con te! Non mi rispondi? Non insisto so perfettamente che non esisti, che non sei mai esistito, n pi n meno non sei che un bel ritratto ad olio! Nel tuo caso, un brutto ritratto ad olio! Vorrei sapere da te principalmente questo: se luomo non esistesse, te ovviamente non ci saresti, non esisteresti e dunque, vista la brevit della vita delluomo, a te, secondo me, conviene non esistere! Per quanto, un grande francese abituato a sentire il profumo dei fiori del male, sostenne che la tua grande furbizia far credere alla tua inesistenza! Una battuta, una riflessione quasi satanica, molto divertente e nientaltro! E molto tempo che io ho la pretesa di aver capito il perch ti addossiamo tutte le colpe del mondo, facendo di te un capro espiatorio. Un tempo, era un povero caprone che veniva destinato al sacrificio, in un bel Tempio, per lespiazione dei peccati del mondo. Forse per questo, a volte, sei disegnato con una testa da caprone! Che non , tra gli animali, uno dei pi intelligenti! Non te ne avere a male, ma detto tra me e te, sei proprio un bel coglione ad accettare questo enorme peso, facendoti descrivere come unico
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promotore di tutti i peccati del mondo! Ah! Dimenticavo gi, tu non esisti se non come risultato tangibile della orrenda cattiveria umana. Gli umani, di per s, sarebbero buonissimi se non ci fossi te a tentarli, con enorme successo, a fare ed a farsi del male! Per questo ti hanno inventato. Ascoltami, non potresti, cos magari per gioco, giusto per non deludere chi crede in te, darti una bella e significativa mossa! Non fare lo sciocco o lo gnorri, c tanta gente che crede in te: molti hanno organizzato eserciti combattenti per farti la guerra, molti pregano che tu sia sconfitto! Altri, i tuoi seguaci, oltre ad inneggiare alle tue vittorie, ammantati dal solito ismo, da mettere in coda ad uno dei tuoi tanti nomi, si sono divisi in sette, in gruppi i realisti, gli acidi e gli spirituali! Non ti mettere a ridere! Sono cose che, se non le sai, le puoi leggere da tutte le parti, persino on line. Oh! scusa, come fai a leggere se non esisti! Sinceramente, e con un po di sorpresa, mi chiedo come pu un cervello umano fatto di neuroni e sinapsi, cose tangibili e misurabili, come fa, dicevo, a pensare ed inventare cose inesistenti? Poi mi rispondo che nemmeno la parola, di per s, esiste, ma solo uninvenzione che serve per dire, nell'incontrare un nostro simile, Oh, te?! Allora, non mi distrarre. Volevo chiederti questo: visto ed appurato che tu non esisti, non potresti darti una mossa e fare finta di esistere realmente?! Dal momento che non esisti penso che non ti costerebbe un bel niente e potresti sfruttare
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al massimo tutte le diavolerie (ops! Pardon!) della pi avanzata tecnologia. Ecco cosa dovresti fare: una apparizione mondiale di grande effetto scenografico! Pensaci. Dimprovviso i cieli di tutto il mondo si squarciano con fulmini, lampi infuocati, tuoni e rimbombi su tutto e su tutti, roba da rompere i timpani ed abbagliare gli occhi, e quindi nel mezzo di tutto questo pop di casino, una voce profonda e, gi che ci siamo, infernale, che dice a tutti gli umani che, di tutti i mali dellumanit, NON E COLPA TUA! Una scena apocalittica e fantasmagorica, degna del pi grande musical di Broadway! Che ne dici?! E o non un gran bel suggerimento?! Ascoltami, siccome tu ci hai insegnato che niente si fa per niente, se accetti la mia idea, se la realizzi, non potresti, magari per riconoscenza, metterci una parola buona con il destino, altro tuo ignobile ed inesistente fratello, e farmi vincere tanti bei milioni di euro in una delle qualsiasi lotterie?! Aggiungo: per dimostrare la tua potenza, dovresti farmi vincere senza che io abbia comprato un qualsiasi biglietto!! E se non lo puoi fare, per la semplice ragione che non esisti pazienza! Abbiti, comunque il mio buongiorno!!

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gioved 21 novembre 2013

Lettera alla ggente


Cari amici miei, me compreso, che tutti insieme facciamo parte di quel mondo che in romanesco viene definito come ggente . Nei programmi radiofonici, dove il giornalista riceve le nostre domande ed offre le sue risposte, molti di noi non fanno altro che lamentarsi, pi o meno giustamente, della situazione politica. Le lamentele sono, a volte, di natura personale ed a volte riguardano lintera comunit della ggente. Mediamente le risposte dipendono dal padrone della fabbrica per la quale lavora il giornalista. E evidente che uno che lavora per una fabbrica di aranciate risponder sulla base delle sua esperienza, diversa da quella di uno che lavora per una fabbrica di bomboniere! Nel senso che pi attendibile una risposta data con lealt rispetto alle proprie opinioni, che una risposta data per rientrare nellaccettabilit di un sentire comune. Quello che io vorrei dire a me stesso ed a tutta laltra ggente che, forse, sarebbe necessaria che la lamentela partisse da un cervello che avesse partecipato sempre alle decisioni comuni. Il vivere democratico soffre la possibilit di partecipare alle decisioni comuni. E, forse, qui sta lerrore! Non dovrebbe essere una possibilit, ma un dovere! Un dovere che, solo ad
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esercitarlo, ti offre la possibilit di essere cittadino a tutti gli effetti. Compresi quelli di protestare e lamentarsi. Se vero, come pare che sia vero, che oltre il 30% di noi, ggente, decide che sia inutile andare ad esprimere il proprio parere politico attraverso il voto, questa enorme, dfaillance di volont quella che determina lorigine della lamentela. Andare a votare, e aver votato lunica carta di identit valida per accedere ed aver diritto a tutti quei servizi che sono a disposizione della totalit della ggente. In altre parole, se vuoi farti curare in un ospedale e lamentarti delle cure ricevute, devi aver votato! Mi si dir che votare un dovere, ma non un obbligo. Io sostengo che ognuno di noi che voglia far parte della ggente deve sentirsi in obbligo ed in dovere di votare. Ovviamente, per chi gli pare.

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marted 26 novembre 2013

Porfirio e Lantro delle Ninfe


Linsegnamento giunge solo ad indicare la via ed il viaggio, ma la visione sar di colui che avr voluto vedere. Una straordinaria sintesi della filosofia di Plotino, che, a parer mio, andrebbe scolpita sulle mura di tutte le scuole del mondo ed imparata a memoria da tutti gli studenti, soprattutto da quelli che blaterano contro una scuola che non serve a niente. Plotino ebbe un allievo straordinario che, come a volte capita, fu superiore al suo maestro, Porfirio. Egli nacque a Tiro, intorno al 230 d.C. e, gi trentenne, entr nella scuola di Plotino a Roma. Tiro era, nel periodo della sua adolescenza, una citt cosmopolita e punto dincontro con la civilt orientale ed occidentale. Cosmopolitismo che lo mise in grado di conoscere fin da fanciullo lebraico, i mistici caldei, persiani ed egiziani, la letteratura giudaica e fenicia e poi lastrologia, la matematica... Studi con Origene a Cesarea, con Longino ad
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Atene. Fu cristiano e discusse contro i cristiani, manifestando un profondo rispetto per le parole di Cristo ed una altrettanto profonda critica negativa per i suoi discepoli e seguaci. Questo fu essenzialmente uno dei frutti della scuola di Plotino, in cui Porfirio matur la sua capacit esegetica espressa in tutta la sua produzione letteraria, della quale a noi - integralmente - arrivato Lantro delle ninfe. Nel 1492 Marsilio Ficino tradusse in latino lopera di Plotino, di Porfirio e di Proclo. Furono Ficino e Pico, neoplatonici fiorentini, a riscoprire il valore dellopera di Porfirio. Poi, nel 1518, si pubblic a Roma, curata da Costantino Lascaris, una edizione stampata del Lantro delle Ninfe. Apro una parentesi che si riconduce alla frase di Plotino, citata all'inizio, per segnalare quanto mi sia stato difficile, moltissimi anni fa, apprezzare a fondo Omero nella traduzione dellOdissea del Pindemonte! Una traduzione che avrebbe avuto bisogno di essere ritradotta per essere fluidamente compresa. Non si usavano, allora nel Liceo Classico, quelle pi recenti del Romagnoli, del 1926, o addirittura di Quasimodo, che del 1945. Leggere oggi Lantro delle Ninfe attraverso Porfirio fa capire a fondo la grandezza poetica, filosofica di Omero! Recentemente nel suo Il mulino di Amleto Giorgio de Santillana (1983Adelphi) dimostra come il racconto mitologico non sia la favola cui siamo abituati ma uno specifico linguaggio, filosofico e scientifico, che si esprime con parole diverse da
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quelle a cui il progresso e la ricerca ci hanno abituato. Lantro delle ninfe , nella Odissea, quella caverna, in Itaca, dove Ulisse appena sbarcato e tornato alla sua patria, nasconde i tesori donati dai Feaci. Molti personaggi si sono dati da fare per individuare fisicamente questa famosa grotta, che sinceramente non era facile da trovarsi, prima che Porfirio ne raccontasse la fantasiosa dislocazione! Omero dette forma a ci che gli veniva in mente non credendo certo che in Itaca vi fosse una grotta con due porte dove, da una gli umani discendono e dall'altra, salivano gli dei! Grotte dice Omero - sacre alle Ninfe, chiamate Naiadi. Lantro era indubbiamente la rappresentazione dellintero cosmo, mentre Ulisse non se non il simbolo dell anima delluomo che, viaggiando attraverso il mare, la materia, aspira, al ritorno alla sua casa originale, al Divino. Sottolinea cos la fondamentale differenza dellanima delluomo rappresentata, dal un lato, da Narciso che contemplando se stessa nell'acqua, cio la materia, se ne innamora e vi resta intrappolato; mentre Ulisse rappresenta lanima che vuol liberarsi dalla materia, attraversa acque tempestose, nonostante le varie Circe e Calipso, per ritornare al mondo conosciuto e quindi al Divino. La lettura del commento a Lantro delle Ninfe di Porfirio, nella edizione Adelphi, a cura di Laura Simonini, edizione del 1983, apre la visione di un mondo realmente al confine tra il racconto poetico di un recente passato, qualche migliaio di anni, e la nostra capacit dintendere le pi recenti scoperte della scienza, della fisica,
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dellastronomia come fosse un invito a quel "conosci te stesso" che Porfirio/Plotino interpretano come un conoscere lessenza delluniverso, per cui nell'unit dellanima si risolvono tutte le anime e tutte le cose, le une specchio delle altre. (Introduzione a Porfiriodi Giuseppe Girgenti, Laterza, 1997). La scienza, la filosofia, la teologia espresse in poesia: larte della metafora, ed anche secondo Anandavardhana nel suo Dvanyaloka (Einaudi, ed. 2012) intesa come larte del non dire. Porfirio lanci al futuro tre domande fondamentali: 1) se i generi e le specie sono sussistenti di per s o se siano semplici concetti mentali 2) nel caso che siano sussistenti, se siano corporei o incorporei. 3) se esistano separatamente dalle realt sensibili o solo in esse. A queste domande sono state date risposte, secondo me, molto vicine alla verit, a partire da Epicuro/Eraclito passando per Giordano Bruno, Galileo Galilei, Isaac Newton fino ad Einstein! Una interpretazione, a mio avviso, interessante, quella di Enrico Bellone, nel suo Qualcosa la fuori. Leggere serve per capire, od almeno per tentare di capire!

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marted 3 dicembre 2013

Dellamore in fb

Scorro rapidamente e volentieri, spesso con divertimento, quanto, di testi e di foto, viene pubblicato su fb. Appare, secondo me, un mondo pieno di tanti interessi, di tanta voglia di presentarsi sia come pensiero, che come immagine. Sinceramente trovo che fb sia un veicolo formidabile di comunicazione. In alcuni casi, quelli troppo personali e legati al proprio ambito di conoscenze ed anche di parentele, illustrano un vivere giovane e sufficientemente sereno, nonostante le passioni e le tragedie che attraversano tante vite. Le valutazioni del momento politico in cui viviamo, lettura consigliabile a tutti coloro che di politica si occupano, sono dure e spietate, e molto realistiche; c solo da augurarsi che al momento di dire pubblicamente la propria (il voto) ci si ricordi di cosa sono stati questi anni di crudele idiozia, di falsi e falsificanti progetti. Purtroppo nellanalisi proposta non vi appare quasi mai un suggerimento, una
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ipotesi di lavoro che trovi dei mi piace criticamente costruttivi. Altre espressioni come quelle legate ad un linguaggio poetico sono carezzevolmente romantiche, di un romanticismo leggermente incipriato e gradevole. Non la mia, in questo caso, una critica letteraria, che per altro non sarei in grado di fare, ma una valutazione che tende a comprendere lo spirito dellautore o dellautrice, nel loro giusto bisogno di esternare a se stessi e, perch no, anche ad altri, un sentimento intimo come lamore. Questultimo non mi pare sia trattato con la profondit che, secondo me, merita. Con quella profonda seriet che pur nella gioia che produce dia, a chi ne legge, opportunit di giudizi e suggerimenti che transitando dal cuore al cervello, possano aggiungere gradi di conoscenza su uno dei pi straordinari sentimenti dellumanit, lamore. Qui, su fb, lesprimersi sintetico, quasi sempre riportando brevi pensierini adatti pi che altro alla lettura durante la gustazione di un bacio di cioccolata! C, nel maggiore dei casi, riferimento solo alla fisicit dellamore e molto spesso alla delusione ed alla perdita di questo lato, fondamentale, dellamare. Cosa sia, da cosa nasca, di che cosa viva e del perch a volte ci muoia tra le braccia, non ne parla nessuno, o sono io che non ne percepisco alcuna nota. Non mi aspetto certo di leggere Fromm o Freud oppure il loro banali imitatori, che tutto sommato altro non fanno che offrire riassunti statistici di fatti e persone; ne mi aspetto analisi di esperti navigatori
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tra neuroni, sinapsi e aggeggi del genere! Mi piacerebbe poter leggere i perch di ognuno per capire se lamare e lamore siano qualcosa di diverso da un software inventato dai cosiddetti geni, di cui siamo spesso ignari portatori, per indicarci la strada pi piacevole a prolificare e cos continuare, loro, a vivere il pi a lungo possibile.

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gioved 5 dicembre 2013

Perch il mondo esiste? Di Jim Holt


Ne leggo la recensione su Domenica di Il Sole24Ore. Lo compro. Divertendomi, lo leggo in poco pi di una settimana! Nel frattempo lo consiglio ad alcuni amici che so curiosi come me. Diceva Leibnitz Pourquoi y-a-t-il quelque chose plutot que rien? Perch c qualcosa anzich niente? Su questa domanda Holt costruisce la sua ricerca analizzando le risposte che la filosofia e la storia della scienza hanno dato, nel corso dei secoli, alla stessa domanda formulata in altri termini ancor prima che fosse posta dal filosofo tedesco. Contemporaneamente, Holt ha posto la stessa questione agli scienziati ed ai filosofi ed agli storici della scienza, oggi viventi. La contro copertina del libro definisce questa ricerca come fosse lindagine di un detective che indaga per scovare il colpevole: chi , se c, lautore di questo nostro mondo e del suo immenso contorno. Mi veniva, nel leggere la prima parte di questa opera, la sensazione di trovarmi di fronte non tanto ad uno straordinario viaggio nella storia del pensiero umano, quanto ad un dottissimo bignami a tema! In realt si tratta di una indagine difficilissima; resa ancora pi complicata dalle migliaia di false piste disseminate
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durante il cammino. Piste dove la ricerca scientifica e pseudo scientifica, le varie interpretazioni religiose-filosofiche mettono costantemente i bastoni tra le ruote ogni volta che il mistero sembra chiarirsi. Riemerge ad ogni pi sospinto la stessa domanda: perch c quello che c e non c il nulla? Ogni risposta, come diceva Galileo, fa nascere una nuova domanda. Se c il nulla, questo nulla cos? E se siamo noi ad esserci, cosa siamo, visto che, se ci siamo, questo avviene nel tempo e nello spazio? Mi immaginavo, nel leggere Holt, il grande Marlowe che nel suo ufficietto, alle due di notte, all ennesimo scotch senza ghiaccio, riceve la biondona di turno, tutta cosce e puppe, che gli svela il mistero! Ma questo non succede nel libro di Holt. Accade invece che qualcuno si faccia domande estranianti e fondamentali. Una, per me, delle pi fulminanti nasce dallincontro con linglese David Deutsch, considerato come uno dei pensatori pi coraggiosi delloggi. Costui riflette su ci che esiste: la parte che noi abitiamo non soltanto minuscola, ma potrebbe essere poco, anzi pochissimo rappresentativa del tutto, facendoci unidea parziale e distorta. Ci aveva gi pensato Platone nella metafora della caverna! Deutsche rincara la dose: potrebbe persino darsi che noi stessi si esista in una realt simulata, creata da esseri superiori ! Pi oltre, il pensiero di Sir Eddington (1928) recita che la sostanza del mondo sostanza mentale . Forse lunica pista che Holt non batte quella dei biologi che si occupano del cosmo, facendosi continuamente distogliere dalla sua educazione di
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base che lo porta a discutere con chi accusa un Bene Assoluto come autore di questo nostro cosmo. Concordo pienamente sulla conclusione finale, quando linvestigatore, secondo me stancato dalla sua ricerca, offre la guancia al pensiero buddista. Un consiglio: dico sempre che leggere serve per capire. Ora sostengo che leggere il libro di Holt serve per aprire una propria investigazione!

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marted 10 dicembre 2013

Le prime 60 pagine!
Le prime 6o pagine del libro, che sto rileggendo per lennesima volta, sono a dir poco piene di esilaranti sorprese! Se qualcuno pensasse che io stia scrivendo di uno dei tanti autori sullonda della pubblicit si sbaglierebbe di grosso. Nel pensare a queste prime sessanta pagine vedo, nella mia libreria preferita in centro a Firenze, le pile dei libri dei vari Brown, Follet, Rowling e via elencando e vengo assalito, nel confronto, da una profonda tristezza! Se poi penso che anchio ho la pretesa di fare lo scrittore, la tristezza si trasforma in lacrima! Quanti tra i compratori di libri, e tra di loro i lettori di ci che comprano, hanno mai letto o riletto di recente il Don Chisciotte di Cervantes?! Non c che dire, ma pi che lo rileggo e pi penso che si tratti di uno dei libri pi belli e pi profondi di tutta la creazione letteraria mondiale! So che da qualcuno potrei essere considerato colpevole di blasfemia,

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ma se lo potessi fare o, meglio, lo avessi potuto fare, mi piacerebbe che nelle disastrate scuole italiane invece del mio antipaticissimo Manzoni, si potesse leggere o studiare il Don Chisciotte! Un aspetto curioso delle prime sessanta pagine quello in cui si narra del processo a cui la governante e la nipote del povero Hidalgo, con laiuto del Curato e del Barbiere, sottopongono la straordinaria raccolta dei libri del nostro eroe, incriminati per aver stravolto la mente del loro impazzito parente e padrone. Il Barbiere porge al Curato i vari testi, lui li squadra attentamente, alcuni li salva, altri li censura, e molti li porge alla governante che li vola dalla finestra per poi dar loro fuoco. Gi lidea di vedere censurare e poi bruciare un libro e poi un libro, ovviamente, stampato nel 500!! Se ne ricava, dall'elenco dei vari titoli, uno spaccato interessantissimo della letteratura cinquecentesca, non solo spagnola, sia narrativa che poetica; in particolare quella forma, allora moderna, in cui si raccontavano le epiche gesta di cavalieri e di nobili dame. Narrativa che aveva stravolto la visione della vita del nostro eroe, in cui si racconta, sotto metafora e con straordinaria fantasia, la trasformazione di quel mondo cinquecentesco, che, avvicinandosi rapidamente al suo declino, si liberava dalle pastoie di una tradizione piena di forme e scarsissima di sostanza. Tra i libri della biblioteca del Don Chisciotte ce n uno dal titolo La Galatea, posizionato sullo scaffale accanto a Il canzoniere di
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Lopez Maldonado, di Luis Galvez di Montalvo ( Madrid, 1582) che il Curato dice essere lautore grande amico suo. Cos grande amico suo lautore di La Galatea, di cui parla in questi termini: Sono molti anni che questo autore grande amico mio, e so che pi versato in sventure che in poesia. Il suo libro ha qualcosa di buona invenzione; annunzia alcune cose ma non conclude niente: bisogna aspettare la seconda parte che promette; forse correggendosi otterr la indulgenza che ora gli si nega e, mentre ci si accerti, tenetelo chiuso in casa vostra. Il libro non destinato a volare dalla finestra e ad essere bruciato! Il libro dal titolo La Galatea fu editato nel 1585 in Alcal, lautore, Miguel De Cervantes !!!! Straordinario, fantastico romanzo che anticipa, ancora oggi il futuro che verr ed al momento, diverte, informa e ci sorride con straordinaria intelligenza!

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mercoled 18 dicembre 2013

vicinanze
Il frullo di un passero alle mie spalle. Sento il tuo corpo caldo, vicino. Allegra la tua voce, mi sorride, vicina. Tranquillo e felice della tua felicit, aspettavo, lieto di averti, almeno vicina Un fremito profondo inaspettato ed improvviso, scuote quell attimo, eterno rendendolo. Le tue mani tra i miei capelli, un bacio leggero sulla mia testa. Inaspettato e profondo un fremito, al mio cuore vicino.
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sabato 21 dicembre 2013

lo scandaloso Presidente USA! Scandal.


Trattasi di una telenovela a puntate, scenografata e sceneggiata intorno alla vita di un immaginario presidente degli Stati Uniti dAmerica, trasmessa da Rai3. Protagonisti: il Presidente, sua moglie, un consigliere del presidente, una avvocata afro americana, ed una quantit incredibile di personaggi che tessono storie tratte dalla realt della cronaca di tutti i giorni, Sia da quella che si legge sui giornali che da quella che si intuisce accada dietro le quinte della scrivania e del letto delluomo che occupa una delle poltrone pi determinanti del mondo. Il Presidente: un idealista, con punte di onest intellettuale, in rotta con la moglie, attento ai consigli del suo entourage, pronto alle meschinit pi totali in nome del dovere di Stato. La moglie: trascurata, con amante, per dovere di Stato in una pace guerresca col marito di cui resta incinta cosa che serve ad intenerire gli americani, una donna capace di colossali intrighi. Il consigliere: di una astuzia e di una cattiveria diabolica, sempre in grado di sapere cosa serve al suo Presidente ed al popolo americano, (si fa per dire) sposato con un giornalista che non chiama n marito n moglie, sono una coppia fatta da due mariti. Salvataggio disperato del maschio!
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Lavvocata: piccolina, astuta, innamorata ed amante del Presidente, n bella n brutta, dotata di un bel culino che evidenzia con abiti appositi. Di una bravura colossale: sa sempre qual la scelta giusta, sia che debba nascondere un cadavere, far uccidere una persona difendere a spada tratta limmagine famigliare marito e moglie- del suo Presidente,. Il suo studio formato da ex tutto. Puttane, assassini, ubriaconi tutti redenti e furbissimi! Questa avvocata sa tutto ed ha una risposta per tutto. Compresi piani b e c nel caso che quello a fallisca. Da limpressione di aver letto la storia fino in fondo e sapere come va a finire! La domanda che io mi faccio questa. Ma veramente alla Casa Bianca si agitano personaggi di quel tipo, che si muovono su un palcoscenico fondamentale per il destino di tanti uomini, con tanta disumanit? Dai risultati che appaiono nella realt di tutti i giorni sembra proprio di si!! Anche perch i films prodotti negli USA che hanno lo stesso argomento sono cos tanti che c da pensare rispecchino una reale realt. Allora, dov il titolo della telenovela, altres chiamata "fiction", vale a dire dov lo scandal? Secondo me sta nel fatto che qui, in Europa, in Italia particolarmente, telenovela del genere subirebbero censure totali e perentorie. Vi immaginate una storia del genere ambientata tra il Vaticano, il Quirinale e qualche villa in Brianza?!! Altro che segnale rosso sotto il titolo o divieto
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ai minori se il cinema o una qualche telenovela, raccontasse storie del genere, agli autori non resterebbe che espatriare su Marte ed a noi tutti invocare, a bordo di un patino, il ritorno del diluvio universale! Scandal ma de che?! Forse scandaloso vedere il Presidente USA che spoglia l'avvocata e tra mugolii vari la scopa appoggiandola ad un cassettone?! Ovviamente registrato e filmato, a sua insaputa?! Pensare ad uno dei nostri che fa una cosa del genere ed il tutto si trasforma in una scena di grottesca comicit! Una nota: dialoghi serratissimi ed intelligenti, ottimo, veloce ed efficace il montaggio e la fotografia. Un complimento particolare ai doppiatori italiani, bravissimi!

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