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Salvami Regina
Reportage
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Messe
La TV Arautos una televisione cattolica via internet che offre un interessante e multiforme programmazione. Sono centinaia i video a disposizione, da poter visionare in famiglia nellorario pi conveniente. piaciuto un programma e si desidera mostrarlo ai propri amici? Con un clic si invia un messaggio che invita ad assistere al video. C una grande variet di argomenti. Nel programma Domande e Risposte il pubblico presenta i propri dubbi sulla religione. Perch si dice che la Messa un Sacrificio? Quali sono le parti della Messa? Che cosa sono gli arredi liturgici? Qual il significato della parola Eucaristia? Nel programma Lumen Veritatis, Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias spiega, in forma accessibile, i misteri della nostra Fede: Battesimo, Felicit Eterna, Finalit delluomo e molte altre voci. Ci sono sempre novit! Ogni giorno c un numero maggiore di video. Visiti il sito una volta e sicuramente ci torner di nuovo!
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Salvami Regina
Periodico dellAssociazione Madonna di Fatima - Maria, Stella della Nuova Evangelizzazione
Anno XI, numero 77, Settembre 2009
Scrivono i lettori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Direttore responsabile: Zuccato Alberto Consiglio di redazione: Guy Gabriel de Ridder, Suor Juliane Vasconcelos A. Campos, EP , Luis Alberto Blanco Corts, Madre Mariana Morazzani Arriz, EP , Severiano Antonio de Oliveira Amministrazione: Via San Marco, 2A 30034 Mira (VE) CCP 13805353 Aut. Trib. Padova 1646 del 4/5/99 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 2, DR PD Contiene I.R. www.araldi.org www.salvamiregina.it Con la collaborazione dellAssociazione Privata Internazionale di Fedeli di Diritto Pontificio
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La Parola dei Pastori Siamo chiamati con urgenza alla Missione ......................
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Lomelia del Cardinale Rod Guardare alla Storia con occhi celesti ......................
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S CRIVONO
I LETTORI
LA AMMIRO E LA sEGUO
DA MOLTO TEMPO
vista. Molti utilizzano i suoi articoli per la catechesi, altri per qualche esposizione scolastica e molti altri per meditare, pregare ed anche per aggiornarsi sulle notizie della Chiesa. Oltre alla voce del Vicario di Cristo e degli eccellenti articoli dei Vescovi e sacerdoti, spiccano gli articoli di Mons. Joo S. Cl Dias. I suoi commenti al Vangelo sono sempre arricchiti da citazioni di Dottori e Santi della Chiesa e si capisce che la sua esposizione nasce da una profonda riflessione e densit di pensiero. C qualcuno che alla fine della lettura dei suoi santi insegnamenti non tragga qualche lezione di vita e vantaggio spirituale per la sua anima? Unaltra cosa che ci richiama lattenzione, sono i redattori di questa rivista. Pur essendo ancora cos giovani, come scrivono gi bene! Possiamo dedurre che la formazione che gli Araldi del Vangelo danno a questi giovani la migliore possibile. Antnio N. e Luiza N. Bom Jesus dos Perdes Brasile
Sono molto grato per il bene che fa questa rivista Araldi del Vangelo. da molto tempo che la ammiro e seguo, quasi dal suo inizio, con il mio fratello francescano, il Cardinale Hummes. Spero di poter ricevere sempre la nostra cara, incoraggiante e bella rivista. Fra Rafael A. G. Fraternit Francescana di Belalczar Cordova Spagna
Siamo abbonati a questa rivista fin dal suo primo numero. La consideriamo eccellente veicolo di comunicazione e di formazione negli ambienti cattolici, visto che apparteniamo ad un mondo in cui c molta informazione e poca formazione. Nella confusione delle menti in cui viviamo, la rivista Araldi del Vangelo una luce che illumina i nostri pensieri. Il suo linguaggio gradevole, chiaro e coerente, attrae lettori di tutte le et. I suoi articoli cos arricchenti sono accessibili a qualsiasi livello di educazione e cultura. Nei suoi scritti traspaiono il frutto di molti studi e riflessioni, sempre centrati sui principi cattolici. Dai nostri amici ascoltiamo soltanto elogi di questa magnifica ri4Salvami Regina Settembre 2009
Editoriale
APPROVaZIONI PONTIFICIE E LONORIFICENZa PaPaLE
l Signore Ges, dicendo che le porte dellinferno non prevarranno contro la Chiesa (cfr. Mt 16, 18), ha promesso che non solo questa perdurer fino alla fine dei tempi, ma anche che sar sempre in crescita e Si perfezioner continuamente per lazione dello Spirito Santo. La Chiesa immortale. Essa non pu essere nascosta sotto il moggio o scomparire. Sempre esister, sempre sar visibile, avr sempre manifestazioni, fulgore e vigore nuovi, perch lo stesso Corpo Mistico di Cristo e il Tempio dello Spirito Santo. Uno degli indizi di questa esuberanza vitale la grande variet dei carismi, norme, costituzioni, stili, obiettivi e spiritualit suscitati dal Paraclito nel corso dei secoli, con una diversit e una ricchezza che, lungi dal rompere lunit ecclesiale, la rafforzano, rinvigoriscono, guidano e anche sostengono. Bene ha sottolineato questa realt Papa Benedetto XVI, in una celebrazione per i membri dei Movimenti ecclesiali: Se guardiamo la storia, se guardiamo questa Assemblea qui in Piazza San Pietro, allora ci accorgiamo come Egli susciti sempre nuovi doni, vediamo quanto differenti siano gli organi che Egli crea, e come, sempre di nuovo, Egli operi corporalmente. Tuttavia, in Lui molteplicit e unit vanno insieme (Omelia durante la celebrazione dei Primi Vespri di Pentecoste, 3/6/2006). Infatti, nel plurisecolare fiorire di una miriade di famiglie religiose possiamo cogliere una delle migliori prove della generosit con cui nostro Signore compie la promessa fatta a Pietro. Dal momento in cui San Paolo eremita si ritirato nel deserto, diventando il primo anacoreta del cristianesimo intorno allanno 250, fino alle pi recenti fondazioni verificatesi nel terzo millennio, gli Istituti di Vita Consacrata, le Societ di Vita Apostolica e gli Istituti Secolari sono sempre stati un pilastro importante per la Chiesa e un segno della sua vitalit. Veri serbatoi di preghiera, contemplazione e penitenza da un lato, dedita e rinnovata forza missionaria dallaltro. *** Nate allinterno della grande famiglia degli Araldi del Vangelo, il Santo Padre ha riconosciuto di diritto pontificio, due Societ di Vita Apostolica: Virgo Flos Carmeli, clericale, e Regina Virginum, femminile. Paternamente, ha scelto lui la data di questa Eucaristia in modo da coincidere con il compleanno del fondatore degli Araldi del Vangelo, Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias, a cui stato portato un dono del Papa: la condecorazione Pro Ecclesia et Pontifice. Questa doppia approvazione introduce lAssociazione degli Araldi del Vangelo nel cuore del Corpo Mistico di Cristo, listituzione divina che durer nei secoli dei secoli. Altres li rafforza nella convinzione che quanto esiste nella Chiesa di santit, di autorit, di virt soprannaturale subordinato, condizionato, dipendente dallunione alla Cattedra di Pietro.
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tutti rivolgo il mio saluto cordiale con le parole dellApostolo accanto alla cui tomba ci troviamo: A voi grazia e pace in abbondanza (1Pt 1, 2). Saluto, in particolare, i Membri della Delegazione del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli e i numerosi Metropoliti che oggi ricevono il Pallio. Nella colletta di questa giornata solenne chiediamo al Signore che la Chiesa segua sempre linsegnamento degli Apostoli dai quali ha ricevuto il primo annunzio della fede. La richiesta che rivolgiamo a Dio interpella al contempo noi stessi: seguiamo noi linsegnamenti dei grandi Apostoli fondatori? Li conosciamo veramente? NellAnno Paolino che si ieri concluso abbiamo cercato di ascoltare in modo nuovo lui, il maestro delle genti, e di apprendere cos nuovamente lalfabeto della fede. Abbiamo cercato di riconoscere con Paolo e mediante Paolo il Cristo e di trovare cos la via per la retta vita cristiana.
no anche due Lettere sotto il nome di San Pietro. La prima di esse si conclude esplicitamente con un saluto da Roma, che per appare sotto lapocalittico nome di copertura di Babilonia: Vi saluta la co-eletta che vive in Babilonia (5, 13). Chiamando la Chiesa di Roma la co-eletta, la colloca nella grande comunit di tutte le Chiese locali nella comunit di tutti coloro che Dio ha adunato, affinch nella Babilonia del tempo di questo mondo costruiscano il suo Popolo e facciano entrare Dio nella storia. La prima Lettera di San Pietro un saluto rivolto da Roma allintera cristianit di tutti i tempi. Essa ci invita ad ascoltare linsegnamento degli Apostoli, e ci indica la via verso la vita. Questa Lettera un testo ricchissimo, che proviene dal cuore e tocca il cuore. Il suo centro come potrebbe essere diversamente? la figura di Cristo, illustrato come Colui che soffre e ama, come Crocifisso e Risorto: Insultato, non rispondeva con insulti, maltrattato, non minacciava vendetta Dalle sue piaghe siete stati guariti (1Pt 2, 23s). Partendo dal centro che Cristo, la Lettera co-
stituisce poi anche unintroduzione ai fondamentali Sacramenti cristiani del Battesimo e dellEucaristia e un discorso rivolto ai sacerdoti, nel quale Pietro si qualifica come co-presbitero con loro. Egli parla ai Pastori di tutte le generazioni come colui che personalmente stato incaricato dal Signore di pascere le sue pecorelle e cos ha ricevuto in modo particolare un mandato sacerdotale.
sto stata tradotta con custode ossia sorvegliante. Ma certamente non sintende una sorveglianza esterna, come saddice forse ad una guardia carceraria. Sintende piuttosto un vedere dallalto un vedere a partire dallelevatezza di Dio. Un vedere nella prospettiva di Dio un vedere dellamore che vuole servire laltro, vuole aiutarlo a diventare veramente se stesso. Cristo il Vescovo delle anime, ci dice Pietro. Ci significa: Egli ci vede nella prospettiva di Dio. Guardando a partire da Dio, si ha una visione dinsieme, si vedono i pericoli come anche le speranze e le possibilit. Nella prospettiva di Dio si vede lessenza, si vede luomo interiore. Se Cristo il vescovo delle anime, lobiettivo quello di evitare che lanima nelluomo simmiserisca, di far s che luomo non perda la sua essenza, la capacit per la verit e per lamore. Far s che egli venga a conoscere Dio; che non si smarrisca in vicoli ciechi; che non si perda nellisolamento, ma rimanga aperto per linsieme. Ges, il vescovo delle anime, il prototipo di ogni ministero episcopale e sacerdotale. Essere vescovo, essere sacerdote significa in questa prospettiva: assumere la posizione di Cristo. Pensare, vedere ed agire a partire dalla sua posizione elevata. A partire da Lui essere a disposizione degli uomini, affinch trovino la vita.
trimento agli uomini il compito del retto Pastore. Ed egli deve anche saper resistere ai nemici, ai lupi. Deve precedere, indicare la via, conservare lunit del gregge. Pietro, nel suo discorso ai presbiteri, evidenzia ancora una cosa molto importante. Non basta parlare. I Pastori devono farsi modelli del gregge (5, 3). La parola di Dio viene portata dal passato nel presente, quando vissuta. meraviglioso vedere come nei santi la parola di Dio diventi una parola rivolta al nostro tempo. In figure come Francesco e poi di nuovo come Padre Pio e molti altri, Cristo diventato veramente contemporaneo della loro generazione, uscito dal pasEssere vescovo, essere sacerdote significa sato ed entrato nel preassumere la posizione di Cristo. Pensare, vedere sente. Questo signified agire a partire dalla sua posizione elevata ca essere Pastore modello del gregge: vivere la Parola ora, nella grande comunit una speranza la cui ragione possiamo della santa Chiesa. e dobbiamo esporre. La fede proviene dalla Ragione eterna che entraLa Fede cristiana una speranza ta nel nostro mondo e ci ha mostrache si fonda sulla razionalit to il vero Dio. Va al di l della capaMolto brevemente vorrei ancora cit propria della nostra ragione, corichiamare lattenzione su due altre s come lamore vede pi della semaffermazioni della Prima Lettera di plice intelligenza. Ma la fede parla alsan Pietro, riguardanti in modo spe- la ragione e nel confronto dialettico ciale noi, in questo nostro tempo. C pu tener testa alla ragione. Non la innanzitutto la frase oggi nuovamen- contraddice, ma va di pari passo con te scoperta, in base alla quale i teolo- essa e, al contempo, conduce al di l gi medievali compresero il loro com- di essa introduce nella Ragione pi pito, il compito del teologo: Adora- grande di Dio. Come Pastori del nostro tempo te il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque abbiamo il compito di comprendevi domandi ragione della speranza che re noi per primi la ragione della fede. Il compito di non lasciarla rima in voi (3, 15). La fede cristiana speranza. Apre nere semplicemente una tradizione, la via verso il futuro. Ed una spe- ma di riconoscerla come risposta alranza che possiede ragionevolezza; le nostre domande. La fede esige la
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L'Osservatore Romano
nostra partecipazione razionale, che si approfondisce e si purifica in una condivisione damore. Fa parte dei nostri doveri come Pastori di penetrare la fede col pensiero per essere in grado di mostrare la ragione della nostra speranza nella disputa del nostro tempo. Tuttavia, il pensare pur cos necessario da solo non basta.
mo ai discepoli di Emmaus: solo nella comunione conviviale con Ges, solo nella frazione del pane si aprono i loro occhi. Solo nella comunione col Signore veramente sperimentata essi diventano vedenti. Ci vale per tutti noi: al di l del pensare e del parlare, abbiamo bisogno dellesperienza della fede; del rapporto vitale con Ges Cristo. La fede non deve rimanere teoria: deve essere vita. Se nel Sacramento incontriamo il Signore; se nella preghiera parliamo con Lui; se nelle decisioni del quotidiano aderiamo a Cristo allora vediamo sempre di pi quanto Egli buono. Allora sperimentiamo che cosa buona stare con Lui. Da una tale certezza vissuta deriva poi la capacit di comunicare la fede agli altri in modo credibile. Il Curato
dArs non era un grande pensatore. Ma egli gustava il Signore. Viveva con Lui fin nelle minuzie del quotidiano oltre che nelle grandi esigenze del ministero pastorale. In questo modo divenne uno che vede. Aveva gustato, per questo sapeva che il Signore buono. Preghiamo il Signore, affinch ci doni questo gustare e possiamo cos diventare testimoni credibili della speranza che in noi.
Nella Solennit dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, il Papa Benedetto XVI ha consegnato il pallio ai 34 nuovi Arcivescovi, fra loro tre italiani: Mons. Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze; Salvatore Pappalardo, Arcivescovo di Siracusa e Mons. Domenico Umberto DAmbrosio, Arcivescovo di Lecce
(cfr 1, 9). Nel mondo del linguaggio e del pensiero dellattuale cristianit questa unaffermazione strana, per alcuni forse addirittura scandalosa. La parola anima caduta in discredito. Si dice che questo porterebbe ad una divisione delluomo in spirito e fisico, in anima e corpo, mentre in realt egli sarebbe ununit indivisibile. Inoltre la salvezza delle anime come mta della fede sembra indicare un cristianesimo individualistico, una perdita di responsabilit per il mondo nel suo insieme, nella sua corporeit e materialit. Ma di tutto questo non si trova nulla nella Lettera di San Pietro. Lo zelo per la testimonianza in favore della speranza, la responsabilit per gli altri caratterizzano lintero testo. Per comprendere la parola sulla salvezza delle anime come mta della fede dobbiamo partire da un altro lato. Resta vero che lincuria per le anime, limmiserirsi delluomo interiore non distrugge soltanto il singolo, ma minaccia il destino dellumanit nel suo insieme. Senza risanamento delle anime, senza risanamento delluomo dal di dentro, non pu esserci una salvezza per lumanit.
La vera malattia delle anime San Pietro, alla nostra sorpresa, la qualifica come ignoranza cio come non conoscenza di Dio. Chi non conosce Dio, chi almeno non lo cerca sinceramente, resta fuori della vera vita (cfr. 1 Pt 1, 14). Ancora unaltra parola della Lettera pu esserci utile per capire meglio la formula salvezza delle anime: Purificate le vostre anime con lobbedienza alla verit (cfr 1, 22). lobbedienza alla verit che rende pura lanima. Ed il convivere con la menzogna che la inquina. Lobbedienza alla verit comincia con le piccole verit del quotidiano, che spesso possono essere faticose e dolorose. Questa obbedienza si estende poi fino allobbedienza senza riserve di fronte alla Verit stessa che Cristo. Tale obbedienza ci rende non solo puri, ma soprattutto anche liberi per il servizio a Cristo e cos alla salvezza del mondo, che pur sempre prende inizio dalla purificazione obbediente della propria anima mediante la verit. Possiamo indicare la via verso la verit solo se noi stessi in obbedienza e pazienza ci lasciamo purificare dalla verit.
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aVANGELO A
Gustavo Kralj
Partiti di l, attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. 31 Istruiva infatti i suoi discepoli e diceva loro: Il Figlio delluomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni, risusciter. 32 Essi per non comprendevano queste parole e avevano timore di chiedergli spiegazioni. 33Giunsero intanto a Cafarnao. E quando fu in casa, chiese loro: Di che cosa stava30
te discutendo lungo la via?. 34Ed essi tacevano. Per la via infatti avevano discusso tra loro chi fosse il pi grande. 35Allora, sedutosi, chiam i Dodici e disse loro: Se uno vuol essere il primo, sia lultimo di tutti e il servo di tutti. 36E, preso un bambino, lo pose in mezzo e abbracciandolo disse loro: 37Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato (Mc 9, 30-37).
nit stata assoggettata alla malattia, alla morte, allo squilibrio mentale e a tanti altri problemi. Pi grave ancora, lanima ha perso il dono dellintegrit, con cui aveva dominato i desideri e mantenuto le passioni in perfetto ordine. Senza questo dono, esse sono entrate in ebollizione, obbligando lessere umano ad una continua lotta interiore per poterle governare. L innocenza entrata in uno stato di belligeranza per preservarsi dal peccato.
pali cause, a loro volta, delle risse e discordie. Insomma, come dice lapostolo San Giacomo nella seconda lettura di questa 25 Domenica del Tempo Ordinario, dove c gelosia e spirito di contesa, c disordine e ogni sorta di cattive azioni (GC 3, 16). Infatti, linvidia uno dei vizi pi perniciosi. Chi si lascia trasportare da essa, non conosce la felicit. L invidioso sempre in continuo confronto con gli altri e quando incontra chi lo supera in qualcosa, subito si chiede: Perch lui pi di me? Perch lui ha e io no?. Questo atteggiamento rende acida e amara la sua vita, causando ogni specie di dissapori e, talvolta, anche malessere fisico.
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Durante il percorso, il Divino Maestro istruiva i discepoli per mezzo del convivio, facendo loro conoscere quanto aveva sentito dal Padre
Vetrate della Chiesa di St. Patrick, Roxbury (Stati Uniti)
Da questo perch derivante in ultima analisi dallorgoglio derivano tutti i mali. Ben chiaramente lo puntualizza San Giacomo: Da che cosa derivano le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che combattono nelle vostre membra? (Gc 4, 1). Quanta lotta ingaggia luomo di oggi, per esempio, per ottenere pi soldi, pi potere o pi prestigio, ricorrendo molte volte a mezzi illegali o addirittura criminosi! In quante miserie morali egli cade, per raggiungere questo obiettivo! Tuttavia, anche quando avr accumulato unimmensa fortuna o raggiunto il massimo del potere, non sar mai soddisfatto. Vorr sempre di pi, perch lanima umana insaziabile, per natura, visto che fatta per linfinito, per lassoluto, per leterno.2 Per cui conclude San Giacomo: Bramate e non riuscite a possedere e uccidete; invidiate e non riuscite ad ottenere, combattete e fate guerra! Non avete perch non chiedete (Gc 4, 2). Un enorme sforzo fa luomo avido per ottenere qualcosa che, invece di portargli la felicit, gli far perdere la pace dellanima!
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Per superare le passioni sregolate e recuperare lequilibrio dellanima perduto a causa del peccato, vi un solo modo: abbracciare le vie della santit
La santit fa recuperare lequilibrio perduto
Per superare le passioni sregolate e recuperare lequilibrio dellanima perduto a causa del peccato, vi un solo modo: abbracciare le vie della santit. Lottando costantemente contro le proprie passioni, cercando di assoggettarle alla Legge Divina, luomo potr ripristinare linnocenza originaria e, nel contempo, le reazioni della sua anima diventeranno sempre pi simili a quelle che avrebbe avuto nel Paradiso. Ci che l gli sarebbe stato facile, ora gli costa, in questa terra di esilio, un grande sforzo, una dura lotta interiore e molta ascesi, uniti allindispensabile aiuto della grazia. Perch senza di questa nessun uomo in grado di
padroneggiare la tremenda ebollizione delle proprie passioni. Pertanto, il Regno di Dio prosperer in questa terra nella misura in cui ci saranno tra gli uomini anime sante, fari di virt e di innocenza ad illuminare il cammino dellumanit. Sar il Regno dellinnocenza, ad immagine dellInnocente per eccellenza, il Nostro Signore Ges Cristo. Avremo, quindi, la realizzazione pi prossima possibile della civilt paradisiaca. questa una delle importanti lezioni da trarre dal ricco Vangelo di questa domenica.
II DUE MENTAliT
AllO SCONTRO
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Dopo esser sceso dal monte Tabor ed aver esorcizzato un bambino posseduto, davanti ad una numerosa moltitudine, Ges andato in Galilea. Ha voluto fare il viaggio discretamente, solo con i pi vicini, perch lungo la strada insegnava ai suoi discepoli.3 L evangelista lascia qui trasparire la divina pedagogia di Ges. Egli istruiva i discepoli durante il tra-
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gitto, per mezzo della condivisione. Non insegnava loro n la filosofia dei Greci, n la dottrina dei maestri di Israele. Aperti i segreti del suo Cuore Divino, faceva loro sapere quanto aveva udito dal Padre (cfr. Gv 15, 15).
ci lamarezza della prova e della persecuzione. Ora, niente ripugnava di pi ai giudei dellidea di un Messia sofferente e vittima, afferma Didon.4 Essi attendevano la gloria, il trionfo di Israele, una pace e prosperit per secoli o addirittura millenni ... In altre parole, aspiravano ad uneternit di piacere terreno. Gli Apostoli, senza dubbio, si rendevano conto che Ges stava creando unistituzione per dare continuit alla Sua Opera. Percepivano anche che Lui li andava formando per far esercitare, in un determinato momento, a ciascuno un ruolo importante. Continuavano, tuttavia, ad avere lidea sbagliata di un regno terreno e la loro preoccupazione era esattamen-
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Essi per non comprendevano queste parole e avevano timore di chiedergli spiegazioni.
Gli Apostoli, senza dubbio, si rendevano conto che Ges stava creando unistituzione per dare continuit alla Sua Opera
te sapere chi avrebbe occupato incarichi di rilievo in questa nuova organizzazione. Cos lo sottolinea Didon nel commentare le rivalit che nascevano tra di loro: Pietro era stato nominato in qualit di capo, Giacomo e Giovanni sembravano godere di una certa predilezione. Ora, queste chiare preferenze risvegliavano, negli altri, una certa invidia e gelosia. [...] Da qui le dispute aspre, le rivalit, le offese, le ferite damor proprio.5 In questo clima di ambizione e di delirio di comando dei Suoi discepoli, Nostro Signore li stava pazientemente preparando a non soccombere alla terribile prova che si stava avvicinando.
Istruiva infatti i suoi discepoli e diceva loro: Il Figlio delluomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni, risusciter.
Non era la prima volta che il Messia annunciava la Sua Passione e Resurrezione agli Apostoli. Questi, tuttavia, erano cos distanti da tali pensieri, che nemmeno Pietro, Giacomo e Giovanni, testimoni privilegiati della Trasfigurazione, capirono ci che Egli intendeva dire. Scendendo dal Monte Tabor, il Signore li aveva gi messi in guardia di non dire nulla se non dopo che il Figlio delluomo fosse risuscitato dai morti. (Mc 9, 9). Tuttavia, ignoravano il significato di quelle parole, infatti discutevano tra loro su quello che doveva voler dire esser risuscitato dai morti (Mc 9, 10). Sottolinea bene San Giovanni Crisostomo: quanto poco i discepoli comprendevano il senso della chiara predizione della morte del Signore. Anche dopo tutti questi miracoli rivelatori, dopo questa singolare rivelazione dellidentit di Ges da parte della voce celeste, e dopo lesplicita predizione della Sua morte e Risurrezione, continuavano senza capire la cosa pi importante ed erano preoccupati per la loro propria ansia.6 Da parte sua, padre Lagrange cos analizza questo passo: I discepoli continuano ancora a non capire. Ci che meno conveniva al Messia era la passione; ci che si comprendeva della dottrina di Ges era ancora la necessit della sofferenza. Quando il Maestro parl di questo la prima volta, Pietro protest, ma fu fortemente ripreso (cfr Mc 8, 31); la seconda, essi cambiarono argomento (cfr. Mc 9, 11); ora essi non osano neppure chiedere.7
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pi propizia, trovandosi essi soli con il Maestro. Era cos facile, soprattutto in quel momento di intimit, chiedergli chiarimenti! Per questo vi era una profonda ragione psicologica. La prospettiva della morte del loro Maestro andava contro tutti i piani di proiezione sociale, di soluzione politica ed economica che essi desideravano. Significava la distruzione del castello di illusioni che gli israeliti avevano costruito riguardo al Messia: quella di un uomo capacissimo, pieno di doni per liberare dal dominio romano il popolo eletto e proiettarlo al di sopra degli altri popoli. Gli Apostoli percepivano che la loro mentalit si scontrava con quella di Nostro Signore. Il Maestro insegnava una dottrina che essi, in cuor loro, non volevano ascoltare. La risposta di Ges poteva rendere fin troppo chiara questa dissonanza, mettendoli nellobbligo di cambiare mentalit, cosa che essi non volevano assolutamente. Ben osserva padre Tuya a questo proposito: Essi sanno che le predizioni del Maestro si compiono. Hanno un presentimento in relazione a quel programma oscuro per Ges e per loro ed evitano di insistere su questo.8
L uomo, secondo quanto ci insegna la filosofia tomista, non pratica mai il male in quanto male; cerca sempre di giustificarlo, dandogli unapparenza di bene.9 Nello spirito dei discepoli, due idee contraddittorie entravano in conflitto: quella dellautentico Messia, che parlava loro di persecuzioni, morte e Risurrezione e quella di un Messia semplicemente umano, restauratore del potere temporale di Israele. Essi allora razionalizzavano per giustificare lidea sbagliata nella quale credevano ancora. La paura di rompere le fondamenta di questa mentalit politica e terrena faceva aver loro paura di chiedere.
Poi tornarono a Cafarnao. Quando era gi a casa, Ges chiese loro: Di che parlavate per strada?. 34Ma essi rimasero zitti, perch durante il percorso avevano tra di loro discusso chi di loro sarebbe stato il maggiore.
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Gli Apostoli percepivano che la loro mentalit si scontrava con quella di Nostro Signore
Annunciando la sua Passione e morte, Ges poneva davanti ai Dodici lamarezza della prova e della persecuzione
Ges flagellato Convento dei padri domenicani, Salvador (Brasile)
Cristo sapeva perfettamente di quale argomento gli Apostoli avevano parlato lungo il percorso. Alla domanda scomoda, per, essi rimasero in silenzio, imbarazzati di dire al Maestro che il tema della loro conversazione era stato unegoistica disputa di primazia personale. Il loro silenzio era gi un parziale riconoscimento della mancanza commessa, di cui essi avevano una certa coscienza, come afferma il Cardinale Gom: La loro condotta in flagrante opposizione col sentire del Maestro, e sono confusi davanti a Lui.10 Nello stesso senso si pronunciano i commentatori della Compagnia di Ges: Il silenzio dei discepoli davanti alla domanda del Maestro molto psicologico. Si sentono, senza dubbio, coscienti che le loro aspirazioni non avrebbero incontrato lapprovazione.11
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Allora, sedutosi, chiam i Dodici e disse loro: Se uno vuol essere il primo, sia lultimo di tutti e il servo di tutti.
Il Maestro conosceva bene quelli che aveva scelto perch, come dice padre Lagrange, Egli non si stupisce per la preoccupazione dei discepoli, n contesta il principio della gerarchia, ma insinua lo spirito nuovo del quale deve essere animato, chi ha lincarico della direzione. C certamente qui la previsione di un diverso ordine delle cose.12 Nelle Sue parole, Ges non condanna il desiderio di ottenere il primato, ma pone una condizione: per essere il primo, necessario essere lultimo di tutti e il servo di tutti. Questa dichiarazione apriva una prospettiva completamente nuova agli Apostoli, che condividevano il concetto di autorit comune e corrente in quellepoca: chi pi forte, pi capace, pi intelligente, pi ricco o pi intelligente, costui comanda e gli altri obbediscono. Da questo punto di vista, Nostro Signore dichiara qual la regola di governo che dovr prevalere nellEra Cristiana: Il nuovo Regno che voglio instaurare non sar come i regni della terra. Quello che deve animare i Miei discepoli non lo spirito di ambizione, la ricerca di grandezza. Piuttosto, la prima condizione, il presupposto fondamentale, per aspirare al primo posto nel Regno messianico lumilt, il disprezzo degli onori, lindifferenza di chi si dimentica di se stesso per dedicarsi al servizio dei fratelli.13 L umilt, il disprezzo degli onori, il disinteresse per se stessi e la dedizione ai fratelli: sono queste le caratteristiche di chi deve comandare in accordo con lo spirito di Ges. il primato della virt e dellinnocenza nella societ. Niente pi contrario allira, alla gelosia e alle rivalit che tanto tormentano luomo dopo il peccato originale! A questo proposito, padre Maldonado trascrive un espressivo commen-
to del vescovo e martire San Cipriano: Con la sua risposta, Ges ha tagliato ogni emulazione ed ha estirpato ogni occasione e pretesto della feroce invidia. Non lecito al discepolo di Cristo avere tali rivalit e invidie, n pu esistere tra di noi alcuna battaglia per emergere, perch abbiamo imparato che il cammino per la primazia lumilt.14 Va rilevato, infine, che Ges si sedette prima di fare questa dichiara-
Il vero discepolo deve presentare senza nessuna pretesa, ammirando le qualit degli altri
zione solenne, come giudice nel suo tribunale e per insegnare agli Apostoli, dalla sua Cattedra, qualcosa di serio e importante che meritava di essere detto, non in piedi e come di passaggio, ma seduto e di proposito, con la piena avvertenza e considerazione.15
Commentano ampiamente gli esegeti questo episodio del Vangelo di San Luca in cui Ges chiama vicino a s un bambino, concludendo con queste parole: Poich chi il pi piccolo tra tutti voi, questi grande (Lc 9, 48).
premazia, la necessit di essere semplici e umili. Perch, come dice San Giovanni Crisostomo, il ragazzo libero da invidia, vanagloria e ambizione di ogni tipo.16 A sua volta, Beda il Venerabile mette in risalto quanto Dio tenga in alta considerazione la virt dellumilt: Per cui, o semplicemente consiglia a coloro che vogliono essere i primi a ricevere, in onore di Lui, i poveri di Cristo, o che siano come i bambini, al fine di conservare la semplicit, senza arroganza, la carit senza invidia e la dedizione senza ira. Il fatto di abbracciare il bambino significa che gli umili sono degni del Suo abbraccio e del Suo amore.17 Ges mostra anche in questo episodio, come il vero discepolo non debba essere preoccupato se sar o meno maltrattato, dimenticato, messo da parte. Deve presentare se stesso, senza nessuna pretesa, n orgoglio ma, al contrario, ammirando le qualit degli altri. Chi agisce cos sar il primo a ricevere la misericordia di Dio. Colui che si tiene per ultimo e si considera il minore sar chi riceve di pi dalla Divina Provvidenza. Si pu indovinare la profonda perplessit dei Dodici in quel momento. Loro volevano occupare una posizione di spicco, Ges mostra loro la necessit di cercare lultimo posto. Aspiravano ad un regno messianico glorioso, Ges gli parla della Sua Passione e morte sulla Croce... Lo scontro di mentalit diventa sempre pi evidente. Ma tutto viene detto con dolcezza, senza acrimonia, al momento opportuno, in modo che le divine parole del Maestro penetrino beneficamente negli spiriti. Egli manifesta qui, ancora una volta, la splenSettembre 2009 Salvami
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po, che chi riceve linnocente, lo custodisce e lo protegge, abbraccia in realt lo stesso Dio. In questa prospettiva, Maldonado ricorda che San Marco Ges esterna il suo amore adduce questa ragione al posto per chi non ha mai peccato della conclusione posta da San Matteo: In verit vi dico che se ...e disse loro:37Chi acnon vi convertirete e non divencoglie uno di questi bamterete come i bambini, non entrebini nel mio nome, accorete nel Regno dei Cieli. Si prova glie me; chi accoglie me, implicitamente questa conclusionon accoglie me, ma cone con ci che qui dice San Marlui che mi ha mandato. co, che nessuno entrer nel Regno di Dio se non sar simile a Sebbene gli evangelisti siaDio. Nulla di macchiato potr no molto sintetici nel raccontaentrare in quella citt (come scrire questo passaggio, possiamo ve San Giovanni nellApocalisse, ben immaginare quanto nostro 21, 27). Non potete essere simili Signore si sia trattenuto con a Dio se no Lo potete ricevere se questo bambino, facendo belnon ricevete Me, che sono stato lissime osservazioni sullinfanSanta Maria Maddalena ha amato il Divino inviato dal Padre. E non mi potezia. Possiamo supporre inoltre Maestro al punto di essere venerata come la te ricevere, se non ricevete in Mio con quanto ardore abbia eloprima delle vergini nella litania di tutti i Santi nome i bambini e non vi rendete giato la loro umilt e distacSanta Maria Maddalena di Francesco Brea - Museo simili a loro. Cos, se non vi conco, mettendo in risalto le virt Palazzo Rosso, Genova vertirete e non diventerete come i proprie di coloro che non hanbambini, non entrerete nel Regno no mai peccato. dei Cieli.21 Traspare cos, in questo ultimo versetto del Vangelo qui commentaIn una societ Una nuova forma di to, tutto lamore di Ges per linnogovernare e relazionarsi marcata cenza, rappresentata dal bambino da dallinnocenza, lui abbracciato. Questo bambino - il In accordo con lo spirito del Vangefuturo martire SantIgnazio di Antiolo, poco prima dichiarato dal Divino lautorit deve chia, secondo quanto riferisce EuseMaestro, chi voglia avere autorit deve governare il suddito bio di Cesarea - simboleggia la peresser disposto a servire. Ges ha appecome chi governa sona che si consegna a Dio, senza rina insegnato agli Apostoli questa veserve n razionalizzazioni, con retta rit, scontrandosi interamente con la un bambino intenzione. mentalit pagana che dominava i loro Cristo modello di innocente, cospiriti, secondo la quale si devono dome uomo, e lInnocenza in essenza, poli, guidati dalla ragione, acquistino, minare gli altri sulla base della forza. come Dio. Egli chiama vicino a S nel nome di Cristo, la virt che il bamIn una societ marcata dallinnocenquel bambino, perch, come insegna bino pratica guidato dalla natura. Tut- za, lautorit deve governare il suddiSan Leone Magno, ama linfanzia, tavia, perch non si credesse che Egli to come chi governa un bambino. Egli maestra di umilt, norma di innocenza, si riferisse solo a quel bambino, quan- non ha deliri di comando; senza premodello di mansuetudine. Cristo ama do insegnava che Egli era onorato nei tese, flessibile e umile; sempre a dilinfanzia, sulla quale vuole modellati i bambini, aggiunge: E chi accoglie Me, sposizione degli altri. Essendo tenero e costumi degli adulti e alla quale vuole non riceve Me, ma Colui che Mi ha fragile, chiede di esser condotto con africondotta let senile. Egli porta a se- mandato, volendo essere considerato fetto e amore. Per questo, il governanguire il loro umile esempio coloro che di grado pari a quello di Suo Padre.20 te deve mettersi al servizio dei suoi supoi eleva al Regno eterno.19 Chi riceve uno di questi bambini bordinati, creando un regime che cerA proposito di questo versetto, nel Mio nome, Me che riceve. Ge- chi pi di attrarre che di imporre, in San Giovanni Crisostomo dice: Ag- s in questo modo si mostra uguale modo da risvegliare in loro lentusiagiunge nel Mio nome affinch i disce- al Padre, indicando, allo stesso tem- smo per la pratica del bene. dida e delicata arte di correggere, che servir da modello a tutti coloro che saranno responsabili della direzione delle anime.
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Gustavo Kralj
che lintelletto umano desse la sua acquiescenza ad un errore come se fosse vero.22 Allo stesso modo, luomo che mantiene la sua innocenza battesimale sar infallibile nella misura in cui si lascer guidare dalla grazia, dalle virt infuse e dai doni dello Spirito
Dobbiamo quindi compiere ogni sforzo per mantenere la nostra anima senza peccato, anche se necessario per questo, sacrificare la propria vita
Santo. Cos dice padre Garrigou-Lagrange: Nellordine della grazia, la fede infusa ci fa aderire alla parola divina e a ci che essa esprime. [...] Mentre i sapienti dissertano a lungo e sollevano ogni tipo di ipotesi, Dio fa la sua opera in coloro che hanno il cuore puro.23 Dobbiamo quindi compiere ogni sforzo per mantenere la nostra anima senza peccato, anche se sar necessario per questo, sacrificare la propria vita. E se, per disgrazia, abbiamo perso linnocenza battesimale, dobbiamo impegnarci al massimo per recuperarla, come ha fatto Santa Maria Maddalena, con un ardente amore per Ges. E tanto ha amato che diventata simile allAmato, al punto di essere venerata come la prima delle vergini nella litania di tutti i Santi.
ti. Serm. 37, c.3: PL 54, 0258.
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Siccome tutta lintegrit dello stato armonico di cui abbiamo appena parlato era prodotta con la sottomissione della volont umana a Dio, risultata dalla sottrazione della volont umana a questa sottomissione divina, una alterazione della sottomissione perfetta delle potenze inferiori alla ragione, e del corpo allanima. Di conseguenza, luomo ha sentito nell appetito sensitivo inferiore i movimenti disordinati della lussuria, della collera e di altre passioni estranee allordine della ragione, e anche contrarie alla ragione, avvolgendola nelle tenebre, nella maggior parte dei casi, e sconvolgendola nelle sue facolt (dAQUINO, San Tommaso, Compendio di Teologia. c.192). Cf. dAQUINO, San Tommaso. Summa Teologica. I-II, q.2 e 3. Cf. MALDONADO, SJ, Pe. Juan de. Comentarios
a los cuatro Evangelios II San Marcos y San Lucas. Madrid: BAC, 1951, pag.146.
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DIDON, Henri, OP. Jesus Cristo. Porto: Liv. Int. de Ernesto Chardron, 1895, V. 2, pag.227. Idem, pag.228. Apud ODEN, Thomas C. e HALL, Cristopher A. La Biblia comentada por los Padres de la Iglesia Nuevo Testamento 2 San Marcos. Madrid: Ciudad Nueva, 2000, pag.184. LAGRANGE, OP, P. M.-J. Evangile selon Saint Marc. 5. ed. Paris: Gabalda et Fils, 1929, pag.244. TUYA, OP, Pe. Manuel de. Biblia Comentada II Evangelios. BAC: Madrid, 1964, pag.695. Cf. dAQUINO, San Tommaso. Summa Teologica. I-II q.78, a.1. GOM Y TOMS, Card. Isidro. El Evangelio explicado. Barcelona: Rafael Casulleras, 1930, V.3, pag.83.
La Sagrada Escritura. Texto y comentarios por Profesores de la Compaa de Jesus. Nuevo Testamento. Evangelios. Madrid: BAC, 1961, Vol. 1, pag. 450. LAGRANGE, OP, P. M.J. Op. cit., pag.244-245. DEHAULT. LEvangile expliqu, dfendu, mdit tome troisime. Paris: Lethielleux, 1867, pag.290. MALDONADO. Op. cit., pag.151. Idem, ibidem. JUAN CRISSTOMO, San. Homilas sobre el Evangelio de Mateo, hom.58, 3. BEDA, San. In Marci Evangelium Expositio, l.3, c.9: PL 92, 0224. Cf. DEHAUT, Op. cit., pag. 290. LEONE MAGNO, San. Sermones in prcupuis totius anni festivitatibus ad romanam plebem habi-
BEDA, San. Op. cit., PL 92, 0225. MALDONADO. Op. cit., p.152-153. dAQUINO, San Tommaso. Summa Teologica. I, q.94, a.4. GARRIGOU-LAGRANGE, OP, P. Rginald Marie. El sentido comn. La filosofa del ser y las frmulas dogmticas. Buenos Aires: DEDEBEC y Ediciones Descle, De Brouwer, 1945, pag.340-344.
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Srgio Miyazaki
li Araldi del Vangelo hanno potuto sperimentare, in maniera indimenticabile, quanto buono e quanto soave che i fratelli vivano insieme (Sal 133, 1) con il padre! Il 15 agosto, Solennit dellAssunzione della Vergine Maria, venuto appositamente da Roma il Cardinale Franc Rod per commemorare lapprovazione pontificia delle due Societ di Vita Apostolica sorte nel seno di questAssociazione: Virgo Flos Carmeli (clericale) e Regina Virginum (femminile).
G. SCHWAIGER. La Vita Religiosa dalle origini ai nostri giorni. Milano: 1997, pag. 335. Annuario Pontificio. Citt del Vaticano: 2007, pagg. 1943-1944.
Regina19
Ivan Tefel
Gustavo Kralj
Quaranta sacerdoti hanno concelebrato la messa presieduta da Sua Eminenza il Cardinale Rod.
Il Cardinale Franc Rod fiancheggiato da Mons. Bla Jezerek, suo segretario personale, e Mons. Franci Petri, direttore del settimanale cattolico Druina (La Famiglia), de Lubiana (Slovenia). 20Salvami Regina Settembre 2009
Srgio Miyazaki
Csar Dez
Alla fine, Sua Eminenza ha consegnato a Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias la Medaglia Pro Ecclesia et Pontifice, conferita dal Papa Benedetto XVI.
Csar Dez
l momento della consegna della condecorazione con la quale il Santo Padre ha voluto premiare i vostri meriti, mi vengono in mente le parole di San Bernardo, allinizio del suo trattato De laude novae militiae: da un podi che si diffonde la notizia che un nuovo tipo di cavalleria apparso nel mondo. Queste parole possono essere applicate al momento presente. Infatti, grazie a Sua Eccellenza, sorta una nuova cavalleria non laica, ma reli-
giosa, con un nuovo ideale di santit ed eroico impegno da parte della Chiesa. In questa impresa, nata dal Suo nobile cuore, possiamo dire di vedere una grazia particolare data alla Chiesa, un atto della Divina Provvidenza in vista delle necessit del mondo oggi. L ideale che Lei propone a quanti sono disposti a seguire Cristo nel grande movimento degli Araldi del Vangelo, con radicalismo evangeli-
co, combattendo senza tregua come disse San Bernardo una doppia battaglia, sia contro la carne e il sangue, sia contro i cattivi spiriti del mondo invisibile. Grazie, Monsignore per il Suo nobile esempio, grazie per la Sua santa audacia , grazie per il Suo amore appassionato alla Chiesa, grazie per lesempio splendido della Sua vita. Lei proviene dalla stirpe degli eroi e dei santi!
Hctor Matos
o conosciuto gli Araldi del Vangelo inizialmente in Slovenia, quando ero Arcivescovo di Lubiana e in seguito, quando sono giunto a Roma, come Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Societ di Vita Apostolica. La cosa che mi ha impressionato molto stata, per cominciare, la personalit del fondatore e superiore generale, Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias. una persona straordinaria, di un carisma manifesto e, soprattutto, io credo, un grande organizzatore e un uomo capace di trascinarsi dietro tanti giovani. Ieri siamo stati nel centro di formazione delle ragazze, in questi giorni resto qui a Tabor, dove vivono centinaia
di ragazzi, e vedo lentusiasmo, la gioia di essere cristiani, la gioia di appartenere alla Chiesa e servire il Regno di Cristo. Tutto questo parte del carisma degli Araldi del Vangelo. A Roma, una quindicina di studenti Araldi si stanno preparando ad essere, un giorno, professori qui a Tabor, nella Facolt di Teologia. Gli Araldi del Vangelo rappresentano per me la novit che si manifestata negli ultimi anni nella Chiesa: un dinamismo apostolico, un grande amore per alla Chiesa, una grande fedelt al Papa e la Santa Sede. Qui non si tergiversa, non c nessuna tentazione di deviare dalla dottrina retta e sana della Chiesa e gli Araldi del Vangelo provano questo tutti i giorni. Ci
che mi impressiona anche la disciplina. Esiste ordine, disciplina, volont di lavorare e di fare qualcosa per Cristo e per la Chiesa. Inoltre, cosa rara nel mondo di oggi, il culto della bellezza nellespressione pi alta e pi nobile del termine: la Liturgia, i canti, lorchestra, tutto il comportamento degli Araldi del Vangelo estremamente nobile, distinto, grande, bello! Mi sento felice di poter dare oggi la mia testimonianza sugli Araldi del Vangelo, con grande ottimismo per il futuro. una nuova grande famiglia religiosa nata nella Chiesa, grazie al genio di Mons. Joo, e che sicuramente ha un grande avvenire nella Chiesa, per il bene del Regno di Dio.
Settembre 2009 Salvami
Regina21
a medaglia Pro Ecclesia et Pontifice giunge per me, e per le societ di vita apostolica che abbiamo lonore di condurre, in un momento molto opportuno. Essa ci riempie di gioia perch nel sermone di Sua Eminenza risultato chiaro un punto molto evidente del nostro carisma, che la devozione alla Madonna. Abbiamo un totale impegno di completa dedizione a Lei. L omelia di Sua Eminenza non potrebbe esser pi logica e piena di saggezza, per quel che riguarda questo dato fondamentale.
Un Arcivescovo eroico
Il Cardinale ha appena parlato delleroismo di altri che possiamo trovare al giorno doggi. Tuttavia, egli stesso stato un grande eroe perch nato e cresciuto sotto il regime comunista, in Slovenia, ed ha sofferto persecuzioni. Ha un fratello, Andrej Rod, che stato martire del comunismo. Egli stesso, il Cardinale, stato costretto ad andarsene dal paese. Quando ritornato, lo ha fatto come Arcivescovo di Lubiana. L, egli
ha affrontato ogni difficolt, lasciando la bandiera della Chiesa Cattolica Apostolica Romana, non solo innalzata, ma soprattutto piena di una luce che non aveva prima che il nostro Eminentissimo Cardinale governasse questArcidiocesi.
beneficiare terzi. Ho osservato quanto il nostro Cardinale sia assistito dallo Spirito Santo, nella sua funzione di Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Societ di Vita Apostolica, e quanto egli analizzi e sappia ponderare le cose. Egli ha le formule perfette. un uomo dal passo fermo, ma delicato, dalle mani anchesse molto energiche, ma piene di dolcezza e sa risolvere situazioni con una classe unica.
Sergio Miyazaki
Le parole di Sua Eminenza, e tutto laffetto dimostrato in questa occasione, marcheranno a fondo la storia degli Araldi del Vangelo
ne ci insegna. Luno e laltro amore addirittura si confondono. Quando Santa Giovanna dArco stata interrogata dai suoi persecutori che volevano ucciderla, e che per questo hanno cercato di farla cadere in un errore teologico, per mezzo di domande capziose, ha risposto: Per quanto concerne Cristo e la Chiesa, per me sono una cosa sola. Noi possiamo dire: Per noi, tra il Papa e Ges Cristo non vi alcuna differenza. Tutto ci che riguarda il Papa, concerne direttamente, intimamente, indissolubilmente, Ges Cristo.2
sono i tralci. Come nostro Signore Si cos indissolubilmente legato alla Cattedra Romana, possiamo dire con tutta certezza che nella parabola si intende la vite come la Santa Sede e i tralci come le varie diocesi, parrocchie, ordini religiosi, istituzioni private , famiglie, nazioni e persone che costituiscono la Chiesa e la Cristianit. Tutto questo sar veramente fecondo, solo nella misura in cui sar in intima, calorosa, incondizionata unione con la Cattedra di San Pietro.1
Csar Dez
Tutto quanto nella Chiesa vi di santit, di autorit, di virt soprannaturale subordinato, condizionato, dipendente dallunione alla Cattedra di Pietro
CORRA DE OLIVEIRA, Plinio. A Guerra e o Corpo Mstico. In: O Legionrio, 16/4/1944. Ibidem.
Regina23
i siamo riuniti in questa magnifica Chiesa della Madonna del Rosario per celebrare la solennit dellAssunzione al cielo della Beata Vergine, la Festa della Madre, la definitiva glorificazione di Maria, Madre di Cristo, Madre della Chiesa, Madre di tutti gli uomini, Madre tenerissima di ciascuno di noi. Sentimenti di esultanza, di stupore, di tenerezza e di devozione, ci riempiono il cuore in questo giorno, perch Rifulge la Regina, alla destra del Signore. Papa Pio XII nella Costituzione Apostolica Munificentissimus Deus, che pronunciava, dichiarava e definiva il dogma dellAssunzione al Cielo della Beata Vergine Maria in anima e corpo, cos scriveva: Immacolata nella sua concezione, sempre Vergine nella sua divina maternit, generosa compagna del divino Redentore, che ha ottenuto un completo trionfo sul pecca-
to e le sue conseguenze, ha ottenuto, alla fine, come supremo coronamento dei suoi privilegi, che fosse preservata dalla corruzione del sepolcro, e che, come il suo divino Figlio, sconfitta la morte, fosse portata in corpo e anima al Cielo, dove rifulge come Regina alla destra di suo Figlio, Re immortale dei secoli.1
del carissimo Monsignor Joo Scognamiglio Cl Dias, strumento docile e chiaroveggente dello Spirito Santo, per mezzo del quale la grande famiglia degli Araldi del Vangelo, stata donata alla Chiesa universale. A lui vanno il mio cordiale saluto, le mie pi affettuose felicitazioni, la mia personale gratitudine, quella della Chiesa intera e, anche, di tutti voi, che in questo momento costituite una corona di figli amatissimi, da lui generati in Fede. Rendiamo grazie, in particolare, al Signore per il suo amore di predilezione per tutte le qualit di cui Egli lo ha graziato. Monsignor Joo, lei che stato un attento ascoltatore di ci che lo Spirito dice alla Chiesa in particolare a questa santa Chiesa che in Brasile per la sua perseveranza nel seguire lispirazione divina per la sua attenta e preziosa guida e
Il vostro fondatore stato per voi come il Signore: padre e madre! Egli vi ha accolto e fatto crescere nellamore, nella scoperta e nel vivere la vostra vocazione specifica
per il suo paterno impegno nel piantare, irrigare e far crescere e germinare nella Chiesa questa grande famiglia degli Araldi del Vangelo, il vostro fondatore stato per voi come il Signore: padre e madre! Egli vi ha accolto e fatto crescere nellamore, nella scoperta e nel vivere la vostra vocazione specifica. Mi sento particolarmente felice di essere qui con voi, di partecipare a questa festa di famiglia, e presiedere lEucaristia per ringraziare il Signore di tutti i suoi benefici.
pidi di Maria, attraverso il suo sguardo virginale, la sua purezza sponsale, la sua impareggiabile bellezza. Contempliamo il Cielo in Maria, per renderci fedeli discepoli di suo Figlio. Noi Lo contempliamo in Colei che stata una Donna sempre aperta alla presenza di Dio, alla sua azione nella stessa vita e nella storia delluomo. Fissiamo lo sguardo in Maria: impariamo ad avere fame e sete di Dio. Questo Dio, che in primo luogo L ha amata, L ha resa anche capace di donarsi senza riserve al suo disegno di salvezza. Impariamo da Lei ad essere disponibili ed essere generosi nellaccettare il disegno di Dio per la nostra vita. Preghiamo Maria di intercedere per noi affinch, come Lei, pellegrina della Fede e Vergine del cammino, possiamo mantenere la nostra unione con il Signore in tutte le circostanze, anche sotto il peso della Croce (cfr LG 58). Inginocchiamoci con fede viva a meditare il mistero della Madre del Figlio di Dio, che oggi stata portata al Cielo La nostra Regina ci ha preceduto cantava San Bernardo ci ha preceduto ed stata accolta con un tale giubilo che noi, suoi piccoli servi, seguiamo con fedelt la nostra regina, acclamando: Attraici a Te, correremo dietro allaroma del tuo profumo. Sul cammino, nella terra del nostro esilio, inviamo prima di noi una avvocata che, come Madre del Giudizio e di Madre misericordiosa, e porter a buon termine, con la sua efficace preghiera, la nostra salvezza.2
in braccio il mistero damore. Maria la Donna di gran cuore, incapace di dire no a chi le si rivolge con cuore semplice, puro e buono, per qualsiasi necessit e penuria. Ma non pensiamo che per Lei sia stato facile penetrare nel mistero: Lei ha custodito la sua promessa di fedelt allinterno di uno spazio per incomprensibilit scriveva Romano Guardini. [...] Lei era il vestibolo per il santo futuro. 3 Per questo sottolinea Papa Benedetto XVI pu essere la Madre di ogni consolazione e di ogni aiuto, una Madre alla quale in qualsiasi necessit chiunque pu osare rivolgersi nella propria debolezza e nel proprio peccato, perch ella ha comprensione per tutto ed per tutti la forza aperta della bont creativa. [] Il suo cuore, mediante lessere e il sentire insieme con Dio, si allargato. In lei la bont di Dio si avvicinata molto a noi. Cos Maria sta davanti a noi come segno di consolazione, di incoraggiamento, di speranza. Ella si rivolge a noi dicendo: Abbi il coraggio di osare con Dio! Provaci! Non aver paura di Lui! Abbi il coraggio di rischiare con la fede! Abbi il coraggio di rischiare con la bont! Abbi il coraggio di rischiare con il cuore puro! Compromettiti con Dio, allora vedrai che proprio con ci la tua vita diventa ampia ed illuminata, non noiosa, ma piena di infinite sorprese, perch la bont infinita di Dio non si esaurisce mai!.4 Monsignor Joo ha avuto questo coraggio, il coraggio di scommettere la propria vita per Cristo e per il Vangelo. Il coraggio di rischiare il tutto e per tutto, con illimitata fiducia nel Signore della Misericordia e in sua madre Maria ed ha sperimentato nella sua persona che la bont di Dio non si esaurisce mai, piena di sorprese. Tali sorprese hanno gli occhi, la fronte e il cuore di ciascuno di voi, suoi figli e figlie carissimi. In questi anni, egli ha insegnato ad ognuno di voi a guardare la Storia con occhi celesti, come Maria.
Settembre 2009 Salvami
Daro Iallorenzi
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che, al contrario, sono brutte (e pertanto, il contrario di belle), sono dunque i segni della disarmonia, della lacerazione e della frattura. La bellezza di Maria, la purezza e la semplicit del suo Magnificat, che udiamo risuonare durante la lettura del Vangelo, sembrano perduti. Forse, soprattutto ora, la Bellezza si fa presente e insiste sulla necessit di essere riconosciuta da cuore e occhi attenti, da coloro che, ostinatamente, la cercano e soffrono per la sua assenza. Il teologo svizzero Hans Urs von Balthasar scriveva, in un mondo senza bellezza, anche il bene ha perso il suo potere di attrazione, levidenza del suo dover-esser-realizzato. [...] In un mondo che non si crede pi capace di affermare il bello, gli argomenti in favore della verit hanno esaurito la loro forza di conclusione logica.6
lAmore la vera bellezza che supera tutte le armonie delle forme perfette. La bellezza di Maria la bellezza della santit e della grazia che, dopo Cristo, raggiungono in Lei il vertice. Giovanni Maria Vianney, il santo Curato dArs, che ricordiamo in particolare in questo anno sacerdotale, diceva: Dio avrebbe potuto creare un mondo pi bello, ma non avrebbe potuto dare vita ad una creatura pi bella di Maria. bellezza interiore, fatta di luci, di armonia, di perfetta corrispondenza tra la realt e limmagine che Dio aveva ideato per creare la donna. Eva in tutto il suo splendore e la perfezione, la nuova Eva. Guardiamo a Maria. Vedremo la bellezza, la pienezza, la perfetta realizzazione della persona umana. In Lei la grazia di Cristo ci indica chi siamo. La Vergine Madre proietta sul cammino dellumanit una grande speranza. La figura della Beata Vergine Maria ci fa vedere che una creatura umana pu raggiungere la bellezza della perfezione cristiana, aprendosi allazione dello Spirito Santo e collaborando con la grazia
Dario Iallorenzi
Rendiamo grazie a Dio per tutte le qualit di cui Egli ha graziato Monsignor Joo, per essere un attento ascoltatore di ci che lo Spirito dice alla Chiesa, per la sua perseveranza nel seguire lispirazione divina 26Salvami Regina Settembre 2009
di Dio. In Maria, dunque, vediamo l esempio di unumanit nuova, redenta che, con la luce della sua bellezza non contaminata dal peccato, illumina il nostro cammino di vita cristiana in mezzo a non pochi ostacoli e difficolt. Pertanto, dobbiamo abbracciare con lo sguardo, lintero orizzonte in cui siamo chiamati a vivere, come discepoli di Ges Cristo: da un lato, non possiamo rimanere a contemplare il cielo, ma dallaltro, non possiamo non vedere la nostra storia, la nostra citt , i nostri fratelli, le nostre vite con gli occhi pieni di Dio, con gli occhi pieni della Sua bellezza. La Vergine Assunta in cielo diventa, allora, la nostra porta privilegiata per il santo futuro. Lei la pienezza dellumanit. Contemplando Maria e la sua bellezza, vediamo la nostra storia con occhi celesti, pieno di Dio.
Supplica finale
Stella radiosa dellOriente, aurora che precede il sole; giorno che non conosce la notte,8 dolcissima Madre e vergine Maria, che ha generato la morte della morte, la vita delluomo, il perdono dei peccati, la beatitudine di tutti i giusti,9 siamo venuti oggi fino a Te, deponendo ai Tuoi piedi i mali che ci opprimono, sicuri di trovare nel Tuo cuore di Madre, comprensione e perdono, incoraggiamento e conforto. Ti affidiamo, o Maria, le nostre gioie e i nostri dolori, le attese e le delusioni, i progetti e le speranze. Accogli i propositi di purezza, di altruismo, di coerenza, che custodiamo nel cuore e ottieni per le volont fragili il dono del coraggio e della perseveranza. Ti affidiamo, o Regina Assunta in Cielo, la famiglia, piccola Chiesa nella quale si sviluppa la fede delle nuove generazioni, e tutti gli Araldi del Vangelo. Difendili dalle insidie alle quali li espone la mentalit contemporanea, molte volte estranea ai valori del Vangelo e aiutali a realizzare nellesperienza concreta della vita
Ti affidiamo, o Regina degli Apostoli, Monsignor Joo Scognamiglio Cl Dias, Tuo devoto cavaliere; concedigli un rinnovato ardore apostolico ed ogni ricchezza di benedizioni del Tuo Divino Figlio (Sua Eminenza durante lomelia; alla sua destra, Mons. Bla Jezerek, suo segretario personale)
di tutti i giorni il disegno meraviglioso che Dio ha per loro. Ti affidiamo Virgo flos Carmeli e Regina Virginum, questi due germogli della vigna del Signore, che portano il Tuo nome. Tu, la Tutta Bella, la Tutta Santa, la Tutta Pia, ottieni che i Tuoi figli possano fare lesperienza di Dio Bellezza e Amore, per essere, come Te, un riflesso vivo di Lui, in questo mondo. Ti affidiamo, o Regina degli Apostoli, Monsignor Joo Scognamiglio Cl Dias, Tuo devoto cavaliere; concedigli un rinnovato ardore apostolico ed ogni ricchezza di benedizioni del Tuo Divino Figlio. Ti affidiamo, infine, la Chiesa, che renda presente il mistero del Verbo incarnato, morto e risorto per la salvezza dell uomo. Estendi su di lei il Tuo manto e proteggila da ogni pericolo. Tu, Stella del mattino, sii sempre per lei la guida sicura.Amen.
param Virginem Mariam corpore et anima fuisse ad clestem gloriam assumptam. 1 novembre 1950: AAS 42(1950), pagg. 753-771.
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BERNARDO DI CHIARAVALLE. Omelia sullAssunzione della Beata Vergine Maria 1, 1-2. R. GUARDINI. La Madre del Signore. Una lettera. Brescia: Morcelliana, 19972, pag. 29. BENEDETTO XVI. Omelia nel quarantesimo anniversario della conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II, 8 dicembre 2005. Cf. S.WEIL. Pensieri disordinati sullamore di Dio. Vicenza, 1982, pag. 44. H. U. von BALTHASAR. Gloria. Milano: Jaca Book, 1985, V. I, pag. 1012. F. M. DOSTOEVSKIJ. LIdiota. PIETRO IL VENERABILE. Poemi, (371). GOFFREDO DI VENDME. Omelia per ogni festa della beata Maria, Madre di Dio (354).
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PIO XII. Const. Ap. Munificentissus Deus qua fidei dogma definitur Dei-
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Hctor Matos
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Accompagnato da Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias, fondatore dellIstituzione, il Cardinale Rod ha visitato le varie dipendenze prima di presiedere lEucaristia commemorativa nella Chiesa della Madonna del Carmine.
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Gustavo Kralj
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er le giovani del ramo femminile degli araldi, Societ di Vita Apostolica Regina Virginum, la benedizione della loro casa madre da parte del Cardinale Franc Rod, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e Societ di Vita Apostolica, lo scorso
re dellistituzione, il Cardinale Rod ha visitato le varie dipendenze, felicitandosi con gli Araldi del Vangelo per questo ulteriore significativo passo. La superiora dellistituto, M. Mariana Morazzani Arriz, con varie religiose, ha spiegato al Cardinale la finalit di ogni sala e dei diversi aspetti della gestione dellistituzione.
Messa Commemorativa
In seguito, S. Eminenza ha presieduto lEucaristia nella Chiesa del Carmelo, annessa alla Casa-Madre, inaugurata il 21 aprile di questanno. Hanno concelebrato Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias, fondatore della Societ di Vita Apostolica Regina Virginum; Mons. Bla Jezerek, segretario personale del Cardinale; Mons. Franci Petri, Direttore del settimanale cattolico Druina (La Famiglia) di Lubiana (Slovenia), oltre a diversi sacerdoti araldi. Pi di 600 membri o aspiranti della Societ Regina Virginum hanno partecipato allEucaristia
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Dario Iallorenzi
ellultimo 20 luglio, festa di SantElia profeta, sono stati ordinati nella Chiesa della Madonna del Rosario, del seminario internazionale degli Araldi del Vangelo, 14 sacerdoti e 10 diaconi appartenenti alla Societ Clericale di Vita Apostolica di diritto pontificio Virgo Flos Carmeli. La cerimonia stata presieduta da Mons. Jos Maria Pinheiro, vescovo diocesano di Bragana Paulista. Hanno concelebrato Mons. Benedito Beni dos Santos, vescovo di Lorena, Monsignor Joo Scognamiglio Cl Dias, EP, Superiore Generale di Virgo Flos Carmeli e pi di 50 sacerdoti. Gli ordinandi, tutti membri degli Araldi del Vangelo, sono oriundi da: Argentina, Brasile, Canada, Colombia, Costarica, Spagna e Portogallo.
Srgio Miyazaki
Ivan Tefel
ove sono due o tre riuniti nel Mio nome, Io sono in mezzo a loro (Mt 18, 20), insegna Nostro Signore. Questa stata lesperienza che ha sperimentato chi ha partecipato ai due congressi promossi dagli Araldi del Vangelo nelle dipendenze del seminario di questa Associazione, nella Grande San Paolo.
La programmazione intorno al tema Il peccato e la grazia stata interessante e varia, alternando lezioni illustrate con rappresentazioni teatrali e proiezioni di video, rosari processionali, canti e circoli di studio. La vivace riunione ha favorito una maggiore conoscenza del carisma degli Araldi del Vangelo, consentendo, in tal modo, il discernimento della propria vocazione. Come avviene di solito, ci sono stati battesimi, prime comunioni e cresime. La chiusura avvenuta con una Santa Messa solenne presieduta dal Presidente Generale degli Araldi, Mons. Joo S. Cl Dias, che ha espresso grande soddisfazione per il fervore delle giovani e le ha incoraggiate a perseverare nella vita di piet.
Congresso di cooperatori
Nello stesso spirito di devozione a Ges Eucaristico e alla Sua Santissima Madre, si tenuto dal 24 al 26 lu-
glio il VI Congresso Internazionale dei Cooperatori degli Araldi del Vangelo, che ha riunito 700 partecipanti provenienti da 13 paesi. In un ambiente di mutua benevolenza ed entusiasmo, i congressisti hanno potuto approfondire la loro comprensione della morale cattolica, esposta in conferenze illustrate con spettacoli teatrali e dibattuta in animati circoli di studio. Latto pi importante di ogni giornata stata la Santa Messa seguita dallAdorazione Eucaristica. Tatiana Lacerda di Montes Claros (Brasile), ha ben espresso il sentimento generale con queste parole: Qui, nei congressi riempiamo il cuore di grazie, trasformiamo i nostri pensieri, ci riforniamo di fede e amore e riceviamo la luce per affrontare i nostri problemi quotidiani. veramente un luogo di formazione spirituale per ognuno di noi.
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opo lIncarnazione del Figlio di Dio, molte anime generose hanno cercato la sublime forma di unione con Ges Cristo che consiste nel cercare di vivere in Lui perch Egli viva in noi (cfr. Gv 15, 4). San Paolo, lApostolo dei Gentili, port questa devozione ad un grado cos perfetto da poter affermare: Io vivo, ma gi non sono io, Cristo che vive in me (Gal 2, 20). Nel secolo XIX un avvocato di Lione, tornando da Ars, in Francia , dopo aver sentito soltanto un sermone di San Giovanni Maria Vianney, ha dato testimonianza dellunione dellumile parroco con Cristo usando espressive parole: Ho visto Dio in un uomo!. E allinizio del secolo passato, un fior fiore di anima, Maria Margarida Dina Adelaide Blanger la prima canadese della citt di Qubec ad essere proclamata beata dalla Chiesa cercava di descrivere la sua disposizione interiore dicendo: Ges ed io non siamo pi due. Siamo una cosa sola: solamente Ges. Egli fa uso delle mie facolt, dei miei sensi, delle mie
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membra. Lui che pensa, agisce, prega, guarda, parla, cammina, scrive, insegna: in una parola Lui che vive.1 Dina bram intensamente questa unione. Conoscere in profondit la Beata Dina Blanger , dunque, svelare nuovi aspetti di Cristo Ges. In questo intimo convivio della creatura col Creatore, Dina sparisce ed Egli rifulge in tutta la sua gloria. Lei diventa come una lampada che diffonde discretamente e soavemente la luce di Cristo o come una vetrata che la filtra e riveste di colori adatti alla sensibilit umana. Il mio dovere ora, e la mia occupazione per leternit, fino alla fine dei tempi, e sar quello di irradiare Ges a tutte le anime, per mezzo della Santissima Vergine. Ella diventata una con Cristo, che Egli stesso, la chiam affettuosamente Mio piccolo Me stesso.
perfette gioie della letteratura spirituale del secolo XX, secondo il teologo carmelitano, don Franois-Marie Lthel. Per Dina, scrivere su se stessa costituiva un vero atto di eroismo: Parlare continuamente di me stessa, e ripetere il pronome io, che preferirei veder abolito per sempreOh!. Ma obbed, al punto di riempire con la sua accurata calligrafia vari quaderni che la superiora custodiva diligentemente. Una volta, il Signore Ges le confid: Tu farai del bene per mezzo dei tuoi scritti. E cos stato. Dina parlava con Cristo con familiarit, e nellannotare le Sue sacre parole non lo faceva mirando solo al proprio beneficio, ma anche a quello dei sacerdoti, dei religiosi e di tutta lumanit.
Il suo unico fratello mor a tre mesi di et. A partire da quel momento, i suoi genitori concentrarono in lei tutto il loro affetto e attenzioni. Su questo periodo della sua vita, Dina scrisse: Che ne sarebbe stato di me se fossi stata lasciata alla merc del mio orgoglio, della mia ostinazione, dei miei capricci e bi richinate ingiustificabili?. Serafina, sua madre, portava sempre Dina in chiesa e nelle sue visite ai poveri. A lei piaceva molto cantare per la figlia, cosa che port la bambina, naturalmente dotata di senso artistico, ad avere una passione per la musica. Il padre, Ottavio, era contabile. Forse da lui che Dina eredit la precisione nellesprimersi e la forma metodica di compiere i suoi doveri.
Ges ed io non siamo pi due. Siamo una cosa sola: solamente Ges. Egli fa uso delle mie facolt, dei miei sensi, delle mie membra
Dina Blanger, a 14 anni det
La agire liberamente nella mia vita, per promuovere la Tua opera in me.
cr la sua verginit a Ges. Fu anche in questepoca che si offr come vittima di amore: Come ho sentito parlare di questa donazione di se stessi, nota come offerta eroica, io immediatamente mi sono offerta; mi sono abbandonata interamente alla volont di Ges, come sua vittima. Infiammata dal desiderio di consacrare la sua vita, era certa che le sarebbe stata data la grazia del martirio dellamore. Sempre in quellepoca, prima di diventare religiosa, adott una regola di vita con unora stabilita per le orazioni mattutine e vespertine, comunione, rosario, meditazione e confessione settimanale. Lasci al Signore della sua anima il compito di guidarla in segreto. Non appena seppe dellinizio della 1 Guerra Mondiale, nel 1914, si offr ancora una volta a Nostro Signore, anima e corpo, con spirito di riparazione e di amore: Fui angosciata, soprattutto, per il pericolo morale che minacciava il mondo.
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essere una religiosa. Le capit, allora, una buona opportunit di perfezionare, in un Conservatorio di New York, i suoi studi di piano, armonia e composizione. L offerta la tentava: Mi piaciuto il progetto, perch apprezzavo appassionatamente larte e la bellezza. E sempre ho aspirato alla perfezione. I suoi genitori erano dubbiosi, ma consigliati dalle insistenze del parroco, pensando che sarebbe stata una buona esperienza per la sua formazione, acconsentirono e, dal 1916 al 1918, lei studi negli Stati Uniti. Appartenendo al Canada francese, ebbe difficolt a comunicare in inglese, ma trov conforto nella musica, visto che il piano ha lo stesso suono in qualunque paese Viveva nella residenza Madonna della Pace, diretta dalle religiose di Ges - Maria e studiava molto al Conservatorio, sentendo una forte attrazione per larmonia musicale, materia che le piaceva di pi. Al termine di questa esperienza a New York, la sua relazione con Nostro
Signore si era approfondita e la sua coscienza permaneva senza macchia alcuna: Ho dovuto seguire la moda e i suoi capricci per quanto riguarda i colori e i tessuti, ma ho evitato vigorosamente le sue esigenze stravaganti e colpose.
seguisse. Per aiutarla, le diede Sua Madre Santissima. Quando seppe che Santa Margherita Maria aveva fatto un voto di perfezione, Dina immediatamente prese la decisione di fare in tutte le occasioni ci che era pi perfetto, sebbene non avesse autorizzazione per obbligarsi per un voto formale. Mi sembrava che fare qualcosa di meno perfetto sarebbe stato segnale di un amore fiacco, scrisse. Di fronte al dubbio su quale comunit religiosa avrebbe dovuto scegliere, lo stesso Ges le comunic: Voglio che tu entri nella Congregazione delle Religiose di Ges e Maria. Era stata fondata in Francia, nel 1818, da Santa Claudine Thvenet, dedita alleducazione delle giovani. L fu ricevuta come novizia il 15 febbraio del 1922, adottando il nome di Maria Santa Cecilia di Roma. Il 15 agosto 1923 fece la professione religiosa, ricevendo lincombenza di insegnare larte musicale alle alunne della Congregazione.
Le vie di Qubec conservano ancor oggi, in certa misura, laspetto dellepoca in cui vissuta Dina Blanger 34Salvami Regina Settembre 2009
vazioni rafforz la sua vocaziosuo amore: Il Mio Cuore talmenne e ricevette diverse grazie, tra te traboccante d amore per le anime le quali quella di una rottura talche non riesce pi a tenere i torrenmente profonda col suo passato, ti di grazie che Io vorrei versare soche si sentiva come se fosse morpra di loro: ma la maggioranza delta e nata nuovamente. le anime non vuol avere niente a che Nei primi tempi della sua vita vedere col mio amore. religiosa, Dina ricevette per due Le anime sono tristi nella mivolte una singolare grazia damosura in cui si allontanano da Dio. re: in unesperienza mistica, viIl grande desiderio del Padre mio, e de Ges portare via il suo cuoil mio, di vedere tutte le anime fere e lasciare al suo posto quellici, gi su questa terra. lo di Lui, quando ancora stava Un canto damore nel postulantato. Poi, gi professa, vide unaltra volta Ges che Dina mor il 4 settembre del le mostrava il suo cuore, che Egli 1929, appena sette mesi prima di aveva portato con S e lo bruciava compiere let perfetta, in cui tutto sullaltare del Suo amore, co- Il mio dovere ora, e la mia occupazione per Cristo ha donato la Sua vita per me pure lei stessa, soffiando sulle noi nella Croce: 33 anni. Nelleternit, fino alla fine dei tempi, e sar ceneri e facendole scomparire, ri- quello di irradiare Ges a tutte le anime, per le sofferenze della malattia che manendo Lui stesso al loro posto. la port alla morte, la tubercolomezzo della Santissima Vergine Ges la avvert ancora che sasi, Ges accett la sua offerta corebbe morta il 15 agosto del 1924, le di Ges. E Lui mi ha detto delicata- me vittima, cogliendola in cos giovaesattamente un anno dopo la sua pro- mente: In onore della mia festa! Oh! ne et. fessione. Quando giunse quel giorno, Quanto mi piacerebbe poter rendere a Nei suoi ultimi scritti, del luglio lei non mor fisicamente, ma Egli le parole la dolcezza di Ges!. del 1929, in un canto damore, Nofece capire che misticamente era morMolte volte, prima di consegnarle stro Signore abbraccia, per mezzo di ta per questo mondo e la sua unione il Suo calice o la Sua croce, affinch lei, lumanit intera: eterna con Lui era cominciata. lei soffrisse con Lui, chiedeva il suo Nessuna invocazione risponde meIl 3 ottobre di quello stesso anno, le consenso con la Sua solita gentilez- glio di questa allimmenso desiderio del fu consentito di fare il tanto anelato vo- za: Accetti? In un modo che la la- mio Cuore Eucaristico di regnare nelto di perfezione. Con una bella formu- sciava senza parole da tanto amore: le anime: Cuore Eucaristico di Ges, la, promise a Ges di fare, in qualsiasi La sofferenza del mio Cuore il mar- venga il Tuo regno, attraverso lImmacircostanza, tutto nel modo pi perfet- tirio dellamore; ed questo, mia pic- colato Cuore di Maria. Al mio infinito to, nei pensieri, desideri, parole e azio- cola sposa, che ti sto dando. desiderio di comunicare le mie grazie alni. Si consacr a Dio con fiducia e con Ges le parlava della necessit che i le anime, nessuna invocazione risponde piena coscienza della sua fragilit. suoi sacerdoti avessero una perfetta vita meglio di questa: Cuore Eucaristico di interiore: Miei sacerdoti Oh! Quanto Ges, infiammato damore per noi, in Cristo che vive e parla in Dina vi voglio bene! Io vi chiamo ad essere altri fiamma i nostri cuori di amore a Te. Dopo questa data, essendo Di- Cristi, ad essere repliche mie. [] Offri a *** Suor Maria Santa Cecilia di Rona sparita, solamente la voce di mio Padre, per i miei sacerdoti, lo spirito Cristo che domina la sua autobiogra- di preghiera del Mio Cuore, il mio spiri- ma stata beatificata il 20 marzo del fia. Egli le parla con una tenerezza to di preghiera, la perfetta unione del mio 1993, da Giovanni Paolo II, ed i suoi Questo ci che manca resti mortali riposano nella nuova commovente e in lei trova la maggio- Cuore con Lui. alla maggioranza dei miei sacerdoti: spi- cappella della comunit di Sillery, in re ricettivit possibile. Un giorno, nella festa del Nome di rito di orazione e una intensa vita interio- Qubec. Ges che considerava la sua festa, re. [] Troppi religiosi e anime sacerdouna volta che era stata sostituita da tali non comprendono che i sacrifici che Cristo scriveva: Da mezzogiorno, il chiedo loro sono fiamme damore che si 1 Tutte le citazioni in corsivo, tra virmio dolce maestro mi ha attratto a S liberano dal mio Divino Cuore per trascigolette, sono state estratte da BEcon una tenerezza ineffabileDopo il narli e santificare il loro umano cuore. LANGER, Dina, Autobiography. Edition recise and update 3 ed. Con la penna di Dina, Ges si mamio esame di coscienza, ho notato che Atelier Rouge: Qubec, 1997. stavo godendo della presenza sensibi- nifestava allumanit, dimentica del
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attuale cultura occidentale dominante, sempre pi diffusa in tutto il mondo, attraverso i media globali e la mobilit umana, anche nei paesi di altre culture, presenta nuove sfide, non poco impegnative, per levangelizzazione. Si tratta di una cultura marcata profondamente da un relativismo che rifiuta ogni affermazione di una verit assoluta e trascendente e, di conseguenza, distrugge anche i fondamenti della morale e si chiude alla Religione. In questo modo, si perde la passione per la verit, relegata a una passione inutile. Ges Cristo, intanto, Si presenta come la Verit, il Logos universale, la Ragione che illumina e spiega tutto ci che esiste. Il relativismo, inoltre, viene accompagnato da un soggettivismo individualista, che mette al centro di tutto il proprio ego. Infine, si giunge al nichilismo,
secondo cui non c nulla e nessuno per il quale valga la pena investire la propria intera vita e, pertanto, la vita umana manca di un vero senso.
smo, che non vuole la Religione, fa di tutto per indebolirla o, per lo meno, relegarla alla vita personale delle persone. Questa cultura produce una scristianizzazione, per di pi visibile, nella maggioranza dei paesi cristiani, specialmente nellOccidente. Il numero delle vocazioni sacerdotali caduto. diminuito anche il numero dei presbiteri, sia per la mancanza di vocazioni, sia per linflusso dellambiente culturale in cui vivono. Tali circostanze potrebbero portarci alla tentazione di un pessimismo scoraggiante, che condanna il mondo attuale, e indurci ad una ritirata difensiva, nelle trincee della resistenza.
Non possiamo scoraggiarci n aver paura della societ attuale n semplicemente condannarla. necessario salvarla! Ogni cultura umana, anche quella attuale, pu esser evangelizzata. In ogni cultura ci sono sementi del Verbo, come aperture per il Vangelo. Certamente, anche nella nostra attuale cultura. Senza dubbio, anche i cosiddetti post-cristiani potrebbero esser toccati e riaprirsi, nel caso fossero portati a un vero incontro personale e comunitario con la persona di Ges Cristo vivo. In tale incontro, ogni persona umana di buona volont pu, da Lui, esser raggiunta. Egli ama tutti e bussa alla porta di tutti, perch vuole salvare tutti, senza eccezione alcuna. Egli la Via, la Verit e la Vita, per tutti.
voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo (Mt 28, 20). Non getteremo il seme della Parola di Dio soltanto dalla finestra della nostra casa parrocchiale, ma usciremo al campo aperto della nostra societ, a cominciare dai po veri, per arrivare anche a tutti gli strati e istituzioni sociali. Andremo a visitare le famiglie, tutte le persone, principalmente i battezzati che si sono allontanati. Il nostro popolo vuole sentire la vicinanza della sua Chiesa. Noi lo faremo, con gioia ed entusiasmo, certi della presenza del Signore con noi nella missione e certi che Lui batter alla porta dei cuori ai quali Lo annunceremo. (Lettera ai Presbiteri, 1/8/2009 Testo integrale in http://www.annussacerdotalis.org)
l Santo Curato dArs si staglia davanti a noi come eccelsa figura di sacerdotale santit, vissuta non nella particolare straordinariet delle opere, ma nella quotidiana fedelt nellesercizio del ministero; divenuto modello e faro per la Francia dinizio Ottocento e per la Chiesa tutta, di ogni tempo e luogo, Egli , per ciascuno di noi, fonte di
consolazione e di speranza, anche in mezzo a talune stanchezze che possono toccare il nostro sacerdozio. La sua totale dedizione stimolo alla nostra gioiosa donazione a Cristo ed ai fratelli, perch il ministero sia sempre eco luminoso di quella consacrazione dalla quale deriva lo stesso mandato apostolico e, in esso, ogni fecondit pastorale!
Il suo amore a Cristo, carico anche di umanissima e sincera affezione, sia per noi incoraggiamento ad innamorarci sempre pi profondamente del nostro Ges: sia Lui lo sguardo che cerchiamo al mattino, la consolazione che ci accompagna alla sera, la memoria e la compagnia di ogni respiro della giornata. Vivere, sullesempio di San GioSettembre 2009 Salvami
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vanni Maria Vianney, come innamorati del Signore, significa riuscire a tenere sempre alta la tensione missionaria, divenendo progressivamente ma realmente, immagini viventi del Buon Pastore e di colui che proclama al mondo: Ecco lAgnello di Dio. Il reale rapimento spirituale del Curato dArs durante la celebrazione della Santa Messa sia per ciascuno di noi esplicito invito ad avere sempre piena consapevolezza del grande dono che stato affidato alle nostre persone: dono che ci fa cantare con santAmbrogio: E noi, elevati a tale dignit da consacrare il corpo ed il sangue di Nostro Signore Ges Cristo, tutto possiamo sperare dalla Tua Misericordia!. La sua eroica dedizione al confessionale, nutrita di reale spirito espiatorio ed alimentata dalla consapevolezza di essere chiamato a partecipare della sostituzione vicaria dellunico Sommo Sacerdote, ci sproni a riscoprire la bellezza e la necessit, anche per noi Sacerdoti, della celebrazione del Sacramento della Riconciliazione.
Srgio Hollmann
Vivere, sullesempio di San Giovanni Maria Vianney, come innamorati del Signore, significa riuscire a tenere sempre alta la tensione missionaria
Affresco della Basilica di Ars-sur-Formans, Francia
Esso , ben lo sappiamo, un luogo di reale contemplazione delle opere meravigliose di Dio nelle anime che Egli delicatamente affascina, conduce e converte; privarsi di un tale meraviglioso spettacolo unirreparabile ed ingiusta privazione, oltre che per i fedeli, anche per il proprio ministero che si nutre dello stupore che nasce per ogni miracolo della libert umana che dice s! a Dio! Infine lamore filiale e carico di commoventi attenzioni del Santo Curato dArs per la Beata Vergine Maria, alla quale non esit a consacrare se stesso e tutta la sua Parrocchia, ci sia da stimolo, in questo Anno Sacerdotale e sempre, per lasciar risuonare nel nostro cuore di padri, quasi con ostinata fedelt, leccomi di Maria: il suo per tutto e per sempre costituiscono lunica reale misura della nostra sacerdotale esistenza. (Tratto dalle Riflessioni dellArcivescovo Segretario, 4/8/2009 Testo integro in http://www.annussacerdotalis.org)
ttualmente 825 giovani aspiranti agli Araldi del Vangelo, aspettano il momento di entrare in uno dei Centri di Formazione Giovanile degli Araldi del Vangelo. Essi hanno bisogno
la Bibbia e le Sante Messe Domenicali dal vivo. L Arcivescovo di Lahore, Mons. Lawrence Saldanha, entusiasta delliniziativa, ha affermato: Questo nuovo canale cattolico ha prodotto buoni risultati in tempo molto breve, nonostante i pochi mezzi, riuscendo a raggiungere non solamente i nostri parrocchiani, ma anche un pubblico pi vasto.
www.padrebruno.altervista.org/
Il Vicerettore dellAngelicum nominato consulente della Congregazione per la Dottrina della Fede
Il Santo Padre ha nominato, il 23 giugno scorso, il sacerdote domenicano Bruno Alessio Esposito consulente della Congregazione per la Dottrina della Fede. Nato a Terracina nel 1959, Fra Bruno vicerettore della Pontificia Universit San Tommaso dAquino di Roma, nonch decano della Facolt di Diritto Canonico della stessa Universit, conosciuta anche come Angelicum. Con la missione di promuovere e proteggere la dottrina e la morale in tutto il mondo cattolico, la Congregazione per la Dottrina della Fede si compone attualmente di 23 membri che sono assistiti da un collegio di 33 consultori, periti nelle diverse discipline ecclesiastiche, scelti dal Papa tra i professori delle Universit Pontificie romane.
vatorio Astronomico della Santa Sede stato trasferito dal Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo alle ampie istallazioni di un antico monastero nella vicina citt di Albano. Oltre ad una preziosa collezione di meteoriti, listituzione possiede una biblioteca dotata di 20 mila libri, tra i quali spiccano opere di Nicol Copernico, Galileo Galilei e Isaac Newton. L Osservatorio Astronomico del Vaticano una delle pi antiche istituzioni del genere. Le sue radici rimontano al 1578, anno in cui Papa Gregorio XIII eresse la Torre dei Venti e invit gli astronomi e matematici del Collegio Romano a preparare la riforma del Calendario, promulgata quattro anni dopo. Nel 1891, la Specola Vaticana cos divenne nota fu ufficialmente rifondata dal Papa Leone XIII. Diretto attualmente dal gesuita argentino don Jos Gabriel Funes, lOsservatorio Astronomico del Vaticano organizza periodicamente incontri internazionali di specialisti, corsi estivi e attivit di ricerca scientifica. I suoi principali compiti di investigazione astronomica sono realizzati presso il Monte Graham in Arizona (USA).
diocesevr.com.br
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delle diocesi di questo stato brasiliano. L evento terminato di fronte alla Cattedrale Metropolitana, dove lArcivescovo Mons. Orani Giovanni Tempesta ha presieduto la Santa Messa. Alla fine della Celebrazione, i coordinatori di catechesi di ogni diocesi hanno ricevuto la Luce di Dio, rappresentata da una candela e la Parola di Dio, rappresentata dalla Bibbia. Aperto il 19 aprile, lAnno Catechetico Nazionale si propone di celebrare la catechesi, fortificare le formazioni catechetiche, valorizzare la Parola di Dio e mettere in risalto il ministero del catechista, secondo una dichiarazione di Don Andr Gustavo de Sousa, della Pastorale Biblico-Catechetica dellArcidiocesi di Aparecida.
Helena Ueno
Situata nel centro storico di San Paolo del Brasile, la chiesa restaurata rimarr aperta 24 ore al giorno per ricevere i fedeli. Evidentemente, non bastano porte aperte, necessario che vi sia qualcuno che accolga ed ascolti, ha affermato lArcivescovo Metropolitano, Cardinale Odilo Scherer. Questa funzione stata affidata a due sacerdoti che, insieme con gli integranti della Comunit Alleanza di Misericordia, si avvicenderanno nelle orazioni, nellaccoglienza dei fedeli e attivit sociali.
una guarigione ottenuta per intermediazione del Cardinale Giovanni Enrico Newman. Il diacono Jack Sullivan di Boston (USA), soffriva di un grave difetto alla colonna vertebrale, che gli impediva di camminare. Il 15 agosto del 2001, preg il Cardinale Newman, chiedendo la sua intercessione per esser guarito da questa malattia e, poco dopo, riusc a mettersi in piedi e uscire camminando. I medici e specialisti che hanno studiato il caso sono giunti alla conclusione che la guarigione di Sullivan scientificamente inesplicabile. Con questo riconoscimento del miracolo, sono aperte le porte per la beatificazione del famoso Cardinale britannico. Giovanni Enrico Newman nacque nel 1801 ed era sacerdote anglicano quando si convert al Cattolicesimo, nel 1845. Due anni dopo, stata ordinato sacerdote cattolico, a Roma. Divenne noto come leader del Movimento di Oxford. il fondatore degli Oratori di San Filippo Neri in Inghilterra. Ricevette la porpora cardinalizia dalle mani di Leone XIII nel 1879. Mor nel 1890.
Dopo tre anni di lavori di restauro, la Chiesa della Madonna della Buona Morte stata di nuovo solennemente inaugurata il 12 luglio e restituita alle sue funzioni religiose, culturali e sociali. Il meticoloso servizio eseguito dai tecnici nel recupero ha restituito al tempio, costruito nel 1810, tutto lo splendore del barocco coloniale. Sono state restaurate anche statue e pezzi darte, tra i quali uno splendido dipinto rappresentante lincoronazione della Santissima Vergine in Cielo.
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codexsinaiticus.org
msjroscrea.ie
Monastero di Santa Caterina sul Monte Sinai (di qui il suo nome Sinaiticus), fino al 1844, anno in cui stato scoperto dallarcheologo tedesco Constantin von Tischendorf. Oggi si conservano pi di 400 pagine del prezioso manoscritto, ripartite tra la Biblioteca Britannica, la Biblioteca dellUniversit di Lipsia, la Biblioteca Nazionale della Russia e lo stesso Monastero di Santa Caterina.
pliamento del Sistema di Educazione Nazionale di Apprendistato, ha dichiarato il presidente. Nel decreto di concessione della condecorazione, il religioso stato indicato come un uomo che ha consacrato pi di 50 anni della sua vita apostolica allinstancabile lavoro per il benessere dei bisognosi. Nato a Bari nel 1928, Javier de Nicolo entr, subito dopo la II Guerra Mondiale, nella comunit salesiana locale, nota per il lavoro sociale con la popolazione bisognosa. Nel 1958, attravers lAtlantico per studiare filosofia e teologia in Colombia, dove stato ordinato dieci anni dopo.
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benedictdaswa.com
re nelle fasi successive del processo. Nellattesa, la Conferenza Episcopale Sudafricana ha deciso di pubblicare una biografia e un DVD per diffondere la vita e lopera del Servo di Dio come modello e testimonianza della Fede. Benedict si convertito alla religione Cattolica durante i suoi studi per diventare professore e subito assunse una forte posizione di opposizione alla stregoneria e alluso di pseudorimedi e di amuleti. Per questo stato assassinato a bastonate e a sassate, il 12 febbraio 1990, poco prima di compiere 44 anni.
i stima che pi di 110 mila persone abbiano visitato lesposizione Francesco Marto: candela che Dio ha acceso, aperta nel Santuario di Fatima il 4 aprile e chiusa il 30 giugno. Durante questi quasi tre mesi, i fedeli hanno potuto contemplare oggetti legati alla famiglia del pastorello, pezzi di scultura e di pittura, oltre a inestimabili reliquie, tutto ordinato in tre settori che ricordano Francesco da bambino ad Aljustrel, come veggente della Madonna e come Beato della Chiesa.
Il titolo dellEsposizione una reminiscenza del costume che avevano Lucia, Francesco e Giacinta, di dare alla luna il nome di candela della Madonna e alle stelle quello di candele degli angeli per illuminare la notte.
www.fatima.pt
che sono state invitate a lasciare il paese entro un mese, sotto pena di attentati.
lizia di Tam Toa. Circa 170 sacerdoti e 420 religiose hanno guidato le manifestazioni di protesta pacifica che si sono realizzate simultaneamente in diverse localit delle province di Nghe An, Ha Tinh e Quang Binh. Gli organizzatori affermano che in alcuni luoghi si sono registrati conflitti tra polizia e gruppi di manifestanti, ai quali le forze di sicurezza avevano intimato di non uscire in corteo per le strade. Nonostante le minacce, i fedeli hanno sfilato, dando vita a una manifestazione che alcuni definiscono la pi imponente mai avvenuta nel paese per motivi religiosi.
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rano duri i tempi delle prime missioni di evangelizzazione in America del Nord. Molti abitanti di quelle terre non conoscevano la Religione di Cristo e gli apostoli erano in numero insufficiente per portare a tutte le anime la vera Fede. La messe grande, ma gli operai sono pochi (Mt 9, 37), dice la Scrittura. Gradualmente, con laiuto della grazia, la Santa Chiesa si andava stabilendo in quei vasti territori, come la goccia dolio che si sparge silenziosamente sul foglio di carta. Nellabitato di Santa Maria degli Angeli, dove ormai tutti erano cattolici ferventi, esercitava il suo fecondo apostolato don Giorgio. Si alzava di primo mattino, passava unora di adorazione davanti al Santissimo Sacramento e di seguito celebrava la Santa Messa. Trovava, cos, le forze per la fatica di ogni giorno. Si occupava della catechesi dei bambini e degli adulti, dirigeva la scuola e lospedale locale, amministrava i sacramenti, visitava gli infermi di tutta la regione.
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Un giorno, lo chiamarono per andare da un malato che era in gravi condizioni, ed abitava molto lontano. Il sole gi stava tramontando, presto sarebbe stato buio. Il parroco si prepar rapidamente, prese lOlio Santo per lUnzione degli Infermi e prepar tutto per portare il Santo Viatico. Valerio, il sacrestano, si offr di accompagnarlo, poich il viaggio era lungo e pericoloso, ma il sacerdote ritenne opportuno che lui rimanesse, per prendersi cura della chiesa. Egli allora sell il cavallo e aiut don Giorgio a montare, gi col Santissimo Sacramento in una piccola teca, appesa al collo in una deliziosa borsa. Sferzando il cavallo per accelerare la marcia, il parroco percorse velocemente parecchi chilometri. Ma... sopravvenne limprevisto: scoppi un forte temporale, le nuvole nere e lacquazzone oscurarono gli ultimi fasci di luce del sole che ancora illuminavano quella strada piena di accidenti e ostacoli. Il sacerdote si vide costretto a fermarsi in una piccola locanda, molto semplice, ma pulita e ordinata.
Curiosamente, vi si era rifugiato, costretto anchegli dalla tempesta, un messaggero del malato, inviato per comunicargli che cerano dei segnali di ripresa tali da non rendere urgentissima la presenza del sacerdote. Tranquillizzato da questa notizia, don Giorgio consider questa coincidenza come un segno della Provvidenza e decise di pernottare l, per non esporre il Santissimo Sacramento ai numerosi rischi di un viaggio durante la bufera. Occup una stanza al secondo piano, dove allest, nel miglior modo possibile, un piccolo armadio come tabernacolo. Vi deposit la Sacra Ostia, si mise in ginocchio e preg per un po di tempo, poi chiuse a chiave la porta e scese in sala da pranzo, dove era gi servita la cena. Durante una conversazione con altri ospiti, venne a sapere che il padrone dellalbergo e la sua famiglia erano pagani. Per prudenza, evit tutto quanto potesse rivelare che egli portava con s Nostro Signore Sacramentato e, terminata la cena, si ritir senza indugio nella sua stanza-cappella,
Il devoto sacerdote fu pervaso da una grande gioia: quella luce poteva essere soltanto frutto di un miracolo
preparandosi in modo da partire presto il giorno seguente. Quando il sole spunt, era gi a cavallo, per riprendere il viaggio. Mentre andava, port istintivamente la mano al petto per sentire la presenza del Santissimo Sacramento e si accorse che la preziosa teca non cera! Raccomandandosi alla Santissima Vergine, gir il cavallo, spron lanimale e ripart a tutto galoppo. Oltrepassato il cancello della locanda, don Giorgio salt gi e corse a cercare il locandiere: Signore, scusi, ma qualcun altro ha occupato la stanza in cui ho pernottato? Sorpreso, gli rispose: No, reverendo. E un bene che lei sia tornato, perch, da quando partito, abbiamo fatto di tutto per aprire la porta di quella stanza e non ci siamo riusciti. Come ha fatto a lasciare la chiave inserita nella serratura di modo che nessuno riesca a girarla? Impressionato, il sacerdote disse: Nulla. Ho soltanto lasciato la chiave... Va bene, ma oltre a non riuscire ad aprire la porta, si vede dalle fes-
sure che la stanza illuminata da una luce strana. Per caso ha lasciato una candela accesa dentro? Il devoto sacerdote, passato dalla terribile apprensione alla tranquillit, fu pervaso da una grande gioia: quella luce poteva essere soltanto frutto di un miracolo. Che fossero gli Angeli del Cielo venuti a far compagnia a Ges Sacramentato, proteggendoLo da un eventuale sacrilegio o anche da semplice irriverenza? Andiamo. Tenter di aprire la porta. Sal rapidamente le scale, seguito dal locandiere, accompagnato dalla moglie, dai figli, dai servi e persino da vari ospiti, tutti desiderosi di svelare quel mistero. Una volta arrivato, don Giorgio gir la chiave e apr la porta con tutta facilit. Immaginate la sua emozione nel vedere che da quellarmadio il tabernacolo da lui improvvisato usciva una luce celestiale, mentre musiche angeliche si diffondevano nella stanza. Messosi in ginocchio, ador, commosso allestremo, il Re dei re che aveva voluto manifestarSi in quella
maniera per attrarre pi anime al Suo Sacratissimo Cuore Eucaristico. In seguito, spieg a tutti quello che era accaduto. Tra lattonito e il meravigliato, cominciarono ad inginocchiarsi uno a uno... Ora nessuno di loro dubitava della presenza reale di Ges nellEucaristia! Il locandiere chiese di ricevere il Battesimo, insieme a tutta la sua famiglia. Don Giorgio non poteva abbandonare quelle anime che il Signore stesso aveva conquistato per mezzo di un fatto cos prodigioso! Pass, dunque, alcuni giorni nella locanda, insegnando loro la bellezza e le verit della Fede Cattolica. Durante questo tempo, la Sacra Eucaristia rimase nel suo precario tabernacolo, ricevendo ladorazione del locandiere, della sua famiglia e di vari abitanti della regione. Anche molti di questi si convertirono, cos don Giorgio ebbe la gioia di battezzare una piccola moltitudine di nuovi figli della Santa Chiesa. Alla fine, and a casa del malato che, una settimana prima, aveva sollecitato la sua assistenza e lo trov gi guarito. Il Signore volle, Egli stesso, operare prodigi a favore della sua messe!
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Edith Petitclerc
so durante il regno di Giacomo I dInghilterra, perch diffondeva la Fede Cattolica a quanti incontrava. 6. XXIII Domenica del Tempo Ordinario. Beato Pasquale Torres Lloret, martire (1936). Padre di famiglia fucilato durante la Guerra Civile Spagnola per aver nascosto libri, oggetti Sacri e anche il Santissimo Sacramento. 7. Santi Marco Crisini, Stefano Pongracz e Melchiorre Grodziecki, sacerdoti e martiri (1619). Santa Eufemia, di Francisco de Marco era sacerdote secolare, gli Zurbarn - Museo del Prado, Madrid altri invece gesuiti. Furono tortu1. San Lupo di Sens, Vescovo rati e uccisi a Cosice in Slovacchia, (623). Vescovo di Sens, esiliato nel per essersi rifiutati di aderire alla RiVimeu per aver affermato che il po- forma protestante. polo deve obbedire pi a Dio che ai 8. Nativit della Beata Vergine governanti di questa terra. Maria. Beata Serafina Sforza, religiosa 2. Beato Alessandro Carlo Lenfant, sacerdote martire (1792). Ge- (1478). Sposa del signore di Pesaro, suita, rinomato oratore e grande de- che le caus grandi sofferenze e, alvoto del Sacro Cuore di Ges, nomi- la fine, la obblig a ritirarsi al monanato predicatore del re Luigi XVI. stero delle clarisse dove visse il resto Ucciso durante la Rivoluzione Fran- della sua vita osservando fedelmente cese, per essersi rifiutato di giurare la la Regola. Costituzione Civile del Clero. 9. San Pietro Claver, sacerdote 3. San Gregorio Magno, Papa e (1654). Beata Maria Eutimia ffing, verdottore della Chiesa (604). Santa Febe. Devota ausilia- gine (1955). Appartenente alla re dellApostolo Paolo a Corinto in Congregazione delle Religiose delGrecia, da lui menzionata nella let- la Misericordia, si prese cura dei feriti durante la II Guerra Mondiale. tera ai Romani. Ardente devota del Santissimo Sa4. San Bonifacio I, Papa (422). cramento, passava ore inginocchiaL inizio del suo pontificato fu segna- ta davanti al tabernacolo. to da tumulti con lantipapa Eulalio. 10. SantAutberto, Vescovo Si dedic alla riforma della disciplina ecclesiastica e difese la primazia del- (725). Vescovo di Avranches in Francia, fece costruire sul Monte la Sede Romana. Tombe un santuario in onore di San 5. Beato Guglielmo Browne, mar- Michele. Ledificio, ampliato contire (1605). Fervente laico, ucci- siderevolmente nel corso degli an46Salvami Regina Settembre 2009
ni, attualmente la famosa abbazia di Mont Saint-Michel. 11. Santo Elia Speleota, abate (960). A diciotto anni, si rifiut di sposare una giovane della nobilt e part come pellegrino verso Roma, dove prese labito di San Basilio e condusse una vita da penitente nella grotta di Melicucc a Reggio Calabria. 12. Santissimo Nome di Maria. Beato Apollinare Franco, sacerdote e martire (1622). Religioso francescano spagnolo, part come missionario per le Filippine e dopo per il Giappone, dove fond molte istituzioni di carit. Fu bruciato vivo durante la persecuzione. 13. XXIV Domenica del Tempo Ordinario. San Giovanni Crisostomo, Vescovo e dottore della Chiesa (407). San Maurilio, Vescovo (453). Discepolo di San Martino di Tours, da cui fu ordinato. Eletto Vescovo di Angers in Francia, cerc di estinguere le superstizioni pagane. 14. Esaltazione della Santa Croce. SantAlberto, Vescovo (1215). Patriarca di Gerusalemme che, in tempi di molte dispute, seppe seminare il buon intendimento. Fu assassinato durante una processione, da un uomo a cui aveva rimproverato una cattiva condotta. 15. Beata Vergine Maria Addolorata. Beato Anton Maria Schwartz, sacerdote (1929). Fondatore della Congregazione degli Operai Cristiani di San Giuseppe Calasanz, dediti alleducazione della giovent operaia. 16. San Cornelio, Papa (253) e San Cipriano, Vescovo (258) martiri.
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Santa Eufemia, vergine e martire (303). Ai tempi dellimperatore Diocleziano, nella citt di Bitinia, attuale Turchia, sopport crudeli supplizi fino alla morte, per non voler apostatare. 17. San Roberto Berlamino, Vescovo e dottore da Chiesa (1621). San Lamberto, Vescovo e martire (705). Vescovo di Maastricht in un periodo di turbolenze politiche, fu esiliato e visse sette anni come semplice monaco. 18. Beato Giuseppe Kut, sacerdote e martire (1942). Sacerdote polacco incarcerato e sottoposto a crudeli tormenti nel campo di concentramento di Dachau. 19. San Gennaro, Vescovo e martire (305). Santa Maria del Cervello, vergine (1290). Chiese a San Pietro Nolasco di esser ammessa nellordine da lui fondato, divenendo la prima religiosa mercedaria. Instancabile nellassistenza ai poveri ed infermi, fu conosciuta come Maria del Soccorso. 20. XXV Domenica del Tempo Ordinario. SantAndrea Kim Taegon, sacerdote, Paolo Chong Ha-sang e compagni, martiri (1839-1867). Santa Teresa Kim Im-i, martire (1837). Nata a Seul da una famiglia cristiana, a 17 anni consacr la sua verginit a Dio e si dedic alle opere di carit. Durante la persecuzione in Corea, fu catturata e strangolata. 21. San Matteo, Apostolo. San Cadoc, abate (sec. VI). Figlio del re del Galles,
Victor Toniolo
abate di Llancarfan e fondatore di diversi monasteri. 22. Beato Vincenzo Sicluna Hernandez, sacerdote e martire (1936). Zelante sacerdote della citt di Navarra, che non volle abbandonare i fedeli durante le persecuzioni della Guerra Civile Spagnola. 23. San Pio da Pietrelcina, sacerdote (1968). Beata Bernadina Jablonska, vergine (1940). Figlia spirituale di SantAlberto Chmielowski e cofondatrice della Congregazione delle Suore Serve dei Poveri. 24. Beato Giuseppe Raimondo Ferragud Gibres, martire (1936). Padre di famiglia fucilato durante la Guerra Civile Spagnola.
25. Santi Paolo e Tatta, e i loro figli, martiri (sec. IV). Famiglia di Damasco in Siria: padre, madre e quattro figli, catturati e torturati a morte, per essere cristiani. 26. Santi Cosma e Damiano, martiri (sec. III). Beata Lucia di Caltagirone, vergine (1400). Religiosa del Terzo Ordine Regolare Francescano, insigne per la sua fedelt alla Regola e la sua devozione alle Cinque Piaghe di Cristo. 27. XXVI Domenica del Tempo Ordinario. San Vincenzo de Paoli, sacerdote (1660). San Bonfilio, Vescovo (1115). Vescovo di Foligno, inviato in Terra Santa con i crociati. Ritornato, dieci anni dopo, si fece monaco nel monastero di Storaco, di cui era stato abate. 28. San Venceslao, martire (929). San Lorenzo Ruiz di Manila e compagni, martiri (16331637). Laico filippino che seguiva i missionari domenicani a Taiwan in Giappone, dove fu martirizzato con loro. 29. Santi Michele, San Gabriele e San Raffaele Arcangeli. San Maurizio, abate (1191). Per umilt, rinunci alla carica di superiore nel monastero cistercense di Langonnet in Francia. Subito dopo fu eletto abate di Carnot. 30. San Girolamo, sacerdote e dottore della Chiesa (420). Beata Felicia Meda, badessa (1444). Superiora del monastero di Santa Ursula a Milano. Su richiesta della Duchessa di Pesaro, fu inviata a fondare un monastero di clarisse in questa citt.
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na delle scoperte archeologiche pi significative del XX secolo avvenuta 60 anni fa, quando un beduino, Muhammed edh-Dhib Hassan, alla ricerca di una capra perduta, scopr, nascosti in una caverna nel deserto, rotoli di pergamene scritte duemila anni fa. Erano conservati in brocche e sorprendentemente ben conservati. Da quel momento, tra il 1947 e il 1956, furono scoperti quasi 900 testi, la maggior parte in pergamena, una piccola parte in papiro e uno inciso in rame. Il prezioso materiale era nascosto in undici caverne nei dintorni di Wadi Qumran, vicino alle rovine dellantico insediamento di Khirbert Qumran, a nordovest del Mar Morto, nome che pi tardi venne associato ai documenti.
Attestata la loro autenticit nel 1948, fu possibile determinare che la loro origine rimonta a un periodo che si estende dal terzo secolo a.C. al primo secolo dellera cristiana. Alcuni sono scritti in ebraico, altri in aramaico e altri ancora in greco. Dopo decenni di ricerca, con lutilizzo di una tecnologia sviluppata da scienziati della NASA stato possibile recuperare il testo dei manoscritti, che con il tempo si stavano disintegrando. Una volta analizzato, ogni frammento passato a far parte di un enorme rompicapo non interamente risolto fino ad oggi. Lincarico di conservare questo preziosissimo fondo tocca alla Dott. ssa Pnina Shor, capo della Sezione di Conservazione di Artefatti del Dipartimento di Antichit di Israe-
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le. Lei la responsabile per i Manoscritti del Mar Morto e per altri oggetti in esposizione fino al 3 gennaio del 2010 nel Royal Ontario Museum a Toronto, Canada.
bilire con sicurezza quali siano stati i loro autori. La cosiddetta tesi essena, sebbene attualmente bersaglio di molti dibattiti, la pi ampiamente accettata nel mondo accademico. Cos la descrive Aim Fuchs (1925-2006), cattedratico nellIstituto di Ricerca di Matematiche Avanzate di Strasburgo: gli storiografi del primo secolo della nostra era, Filone di Alessandria, Dott.ssa. Pnina Shor: Vi sono Parole della Caio Plinio Secondo e, Bibbia, e come tali, sono Parole pronunciate soprattutto, Flavio Giuper il mondo intero seppe hanno riferito che, a nordovest delle rive del Mar Morto, fine del primo secolo. Menziona i fariviveva in quellepoca una comunit di sei, i sadducei e gli esseni. La descriziocenobiti chiamati esseni, che erano ce- ne che Giuseppe fa degli esseni e di colibatari, vegetariani e praticavano un me essi vivevano quasi completamenmodo di vita molto austero secondo te simile a ci che questo gruppo narra le prescrizioni della Torah. Dato che su se stesso. i manoscritti sono stati trovati proprio Ma, nei manoscritti non c nesin quei paraggi, vicino al Mar Morto, sun riferimento specifico agli esseni. la coincidenza ha fatto s che sorges- Il gruppo che ha scritto i manoscritti se la tesi [...] secondo la quale linsie- si autodefinisce yahad, che in ebraime dei manoscritti del Mar Morto pro- co significa linsieme, la comuniviene da una comunit essena che al- t. Quando parlano di se stessi, delora si trovava nella regione di Qu- scrivono sempre il loro modo di vimram che, a causa dellavanzamento vere e le loro credenze. Essi costitudelle truppe romane, li avrebbe nasco- iscono un gruppo molto devoto che sti nelle caverne delle vicinanze un po ha deciso di uscire dalla vita di Geprima della caduta di Gerusalemme, rusalemme, perch, per loro, Gerusanel 70 d. C..2 lemme era divenuta corrotta. Essi, o Da parte sua, Pnina Shor avvisa per lo meno alcuni di loro, decisero che stabilire lorigine dei documen- di ritirarsi. Daltronde non certo che i memti una questione molto complicata e controversa, ma indica alcuni de- bri di questo gruppo siano stati gli gli argomenti che rafforzano la te- autori di tutti i documenti: I testi biblici e quelli apocrifi possi essena: I documenti sono stati original- sono essere stati compilati o scritti da mente identificati come provenien- altri. Questo o qualsiasi altro gruppo ti da esseni dal Prof. Sukenik,3 dopo pu aver raccolto tutti i manoscritti e aver letto la prima copia delle Rego- averli nascosti nelle caverne. Vi sono le della comunit. Egli not la chiara altre teorie che parlano del Tempio e somiglianza con gli esseni menzionati del fatto che i manoscritti farebbero da Flavio Giuseppe nella sua opera La parte della biblioteca del Tempio. Altri affermano che si tratta di scritti proveguerra dei giudei. In questo libro, Giuseppe descrive nienti da diversi gruppi di fedeli, coni tre rami principali del giudaismo, alla clude Shor.
co. Quando i manoscritti sono stati trovati, stato emozionante verificare lesattezza delle traduzioni, realmente ammirevole.
suonare la tromba che convocava tutti per commemorare il sabato e le altre feste. Possiamo dedurre la sua autenticit dalliscrizione che vi si trova, con lo stesso tipo di lettera dei manoscritti pertanto, dello stesso periodo che afferma essere questa la pietra angolare dove suona la tromba. Il secondo elemento appartiene al Tempio Erodiano, che era diviso in vari patii. Al patio principale, chiunque poteva avere accesso, dopo un certo punto poteveno entrare solamente i giudei, pi avanti solamente gli uomini e nel Santo dei Santi, il sommo sacerdote e soltanto una volta lanno, nel giorno della Riconciliazione, lo Yom Kippur. Il confine oltre il quale solo i giudei potevano entrare, era segnato da una pietra con uniscrizione. Anchessa fa parte dell esposizione. Il terzo elemento di interesse sono i tre resti architettonici del triplice portone dellentrata principale del Monte del Tempio. Tutti questi oggetti sono stati scoperti durante diversi scavi nella zona. Nessuno di noi ha conosciuto il Tempio.Lo conosciamo attraverso le Scritture e successivamente attraverso le nostre investigazioni. Tuttavia, qui abbiamo oggetti tangibili che lo rendono nuovamente vivo tra noi conclude Pnina Shor.
manoscritti, ma sorta la preoccupazione di conservarli, ricorrendo ai migliori metodi conosciuti allepoca. Alla fine degl anni 80, il Dipartimento di Antichit di Israele stato costituito con lobiettivo di preservare i manoscritti, come pure di pubblicarne il contenuto. All inizio, ne sono stati pubblicati molto pochi, poich erano pochi gli specialisti che vi lavoravano, come oggi sappiamo, sono pi di 900. Quello che il Dipartimento ha fatto, informa la Dott.ssa. Quando i manoscritti sono stati Shor, stato distribuire il matrovati, stato emozionante verificare teriale disponibile tra 80 spelesattezza delle traduzioni, realmente cialisti del mondo intero, di diammirevole verse religioni, dando loro un ti che hanno pi di duemila anni. Es- decennio per pubblicare il materiasi sono nati e si sono preservati in ca- le ricevuto. verne nel deserto. Grazie al clima, alConservare quello che si la temperatura e alla mancanza di lupreservato per duemila anni ce, essi si sono conservati e hanno attraversato i secoli. Quando sono sta bene che tutta la materia sia ti prelevati dalle caverne, cominciato pubblicata, ma anche indispensabile o continuato il deterioramento na- preservare i manoscritti per le generaturale ed essi si sono frammentati in zioni a venire. Questo il compito del unenorme quantit di pezzetti. Sono Dipartimento di Antichit di Israele, 900 documenti divisi in migliaia e mi- afferma la Dott.ssa Shor. gliaia di frammenti. Specialisti esperti, come i responPortandoli via dagli scavi, come sabili della conservazione della Lilunghi fogli di carta, si via via tenta- brary of Congress e del Getty Conserto di mettere insieme i pezzi, come se vation Institute si sono recati in Israsi trattasse di un enormegioco di inca- ele per aiutare a determinare i mistri. A quel tempo, gli specialisti era- gliori processi da impiegare. no interessati a conoscere il contenuto Il primo e principale compito ridei manoscritti; non cera alcuna pre- muovere i manoscritti dai vetri in cui occupazione sulla necessit di conser- sono stati posti e togliere i residui di varli e preservarli spiega la Dott. nastro adesivo, che hanno causato il ssa. Shor. danno maggiore. necessario lavoCos, stato usato nastro adesivo rare placca per placca, manoscritto per unire i frammenti, cosa che ha per manoscritto, frammento per framaccelerato il loro deterioramento. I mento.... manoscritti sono molto fragili: l80% Si tratta di un processo portato di pergamena organica, mentre lal- avanti con molta cura, gi da18 antro 20% scritto su papiri. Se non so- ni. Mirando alla sua revisione e perno conservati e manipolati con la do- fezionamento, il Dipartimento di vuta attenzione, essi si riseccano e si Antichit ha chiesto la collaborazioscrepolano. ne anche del Ministero della Cultura Negli anni 60 e 70 gli studiosi con- Italiano e dellIstituto Centrale per tinuarono a decifrare il contenuto dei la Patologia del Libro, tra gli altri.
Partiamo dal principio che se i Manoscritti sono stati preservati per duemila anni, nostro dovere conservarli, per lo meno, per altri duemila cos dice Pnina Shor. Infatti, alla fin fine, sono Parole che hanno cambiato il mondo!.
Conviene ricordare che, nel 1972, il papirologo gesuita spagnolo Ji OCallaghan Martnez identific i versetti 52 e 53 del capitolo sesto di San Marco nel frammento 7Q5 Questi manoscritti, risvegliando nei circoli dei specialisti un enorme polemica, che perdura fino ad oggi. FUCHS, Aim. Les manuscrits de la Mer Morte. Strasbourg: Institut de Recherche Matmatique Avance, 2000, pag.2 traduzione nostra. Prof. Eleazar Lipa Sukenik (18991953), archelogo israeliano e professore dellUniversit Ebraica di Gerusalemme.
Frammento delliscrizione, in greco, che impediva lingresso dei non giudei oltre al patio dei gentili, nel Tempio Erodiano (sec. I a.C.)
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Maria e Sua madre SantAnna - Statua venerata nella comunit Lumen Cli, degli Araldi del Vangelo
ggi, la Liturgia ricorda la Nativit della Beata Vergine Maria. Questa festa, molto sentita dalla devozione popolare, ci porta ad ammirare in Maria Bambina laurora purissima della Redenzione. Contemplia-
mo una bambina come tutte le altre, e allo stesso tempo unica, la benedetta tra le donne (Lc 1,42). Maria lImmacolata glia di Sion, destinata a diventare la Madre del Messia.
Giovanni Paolo II, Udienza dell8/9/2004
Lucia Vu