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Leggi d'Italia

D.Lgs. 30-3-2001 n. 16 !or"e generali sull#or$ina"en%o $el la&oro alle $ipen$enze $elle a""inis%razioni pubblic'e.
Pubblica%o nella (azz. )**. + "aggio 2001, n. 106, -.O.

Epigrafe Premessa TITOLO I Princpi generali 1. Finalit ed mbito di applicazione. 2. Fonti. 3. Personale in regime di diritto pubblico. 4. Indirizzo politico-amministrativo. Funzioni e responsabilit. 5. Potere di Organizzazione. 6. Organizzazione e disciplina degli uffici e dotazioni organiche. 6-bis. Misure in materia di organizzazione e razionalizzazione della spesa per il funzionamento delle pubbliche amministrazioni. 7. Gestione delle risorse umane. 7-bis. Formazione del personale. 8. Costo del lavoro risorse finanziarie e controlli. 9. Partecipazione sindacale. TITOLO II Organizzazione Capo I - Relazioni con il pubblico 10. !rasparenza delle amministrazioni pubbliche. 11. "fficio relazioni con il pubblico. 12. "ffici per la gestione del contenzioso del lavoro. Capo II - Dirigenza

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-ezione I - .uali*ic'e, u**ici $irigenziali e$ a%%ribuzioni 13. #mministrazioni destinatarie. 14. Indirizzo politico-amministrativo. 15. $irigenti. 16. Funzioni dei dirigenti di uffici dirigenziali generali. 17. Funzioni dei dirigenti. 17-bis. %icedirigenza. 18. Criteri di rilevazione e analisi dei costi e dei rendimenti. 19. Incarichi di funzioni dirigenziali. 20. %erifica dei risultati. 21. &esponsabilit dirigenziale. 22. Comitato dei garanti. 23. &uolo dei dirigenti. 23-bis. $isposizioni in materia di mobilit tra pubblico e privato. 24. !rattamento economico. 25. $irigenti delle istituzioni scolastiche. 26. 'orme per la dirigenza del (ervizio sanitario nazionale. 27. Criteri di adeguamento per le pubbliche amministrazioni non statali. -ezione II - /ccesso alla $irigenza e rior$ino $ella -cuola superiore $ella pubblica a""inis%razione 28. #ccesso alla )ualifica di dirigente della seconda fascia. 28-bis. #ccesso alla )ualifica di dirigente della prima fascia. 29. &eclutamento dei dirigenti scolastici. Capo III - )**ici, pian%e organic'e, "obili%0 e accessi 29-bis. Mobilit intercompartimentale 30. Passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse.

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31. Passaggio di dipendenti per effetto di trasferimento di attivit. 32. (cambio di funzionari appartenenti a Paesi diversi e temporaneo servizio all*estero. 33. +ccedenze di personale e mobilit collettiva. 34. Gestione del personale in disponibilit. 34-bis. $isposizioni in materia di mobilit del personale. 35. &eclutamento del personale. 36. "tilizzo di contratti di lavoro flessibile. 37. #ccertamento delle conoscenze informatiche e di lingue straniere nei concorsi pubblici. 38. #ccesso dei cittadini degli (tati membri della "nione europea. 39. #ssunzioni obbligatorie delle categorie protette e tirocinio per portatori di handicap. TITOLO III Con%ra%%azione colle%%i&a e rappresen%a%i&i%0 sin$acale 40. Contratti collettivi nazionali e integrativi. 40-bis. Controlli in materia di contrattazione integrativa. 41. Poteri di indirizzo nei confronti dell*#&#'. 42. $iritti e prerogative sindacali nei luoghi di lavoro. 43. &appresentativit sindacale ai fini della contrattazione collettiva. 44. 'uove forme di partecipazione alla organizzazione del lavoro. 45. !rattamento economico. 46. #genzia per amministrazioni. la rappresentanza negoziale delle pubbliche

47. Procedimento di contrattazione collettiva. 47-bis. !utela retributiva per i dipendenti pubblici. 48. $isponibilit destinate alla contrattazione collettiva nelle amministrazioni pubbliche e verifica. 49. Interpretazione autentica dei contratti collettivi.

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50. #spettative e permessi sindacali. TITOLO I1 Rappor%o $i la&oro 51. $isciplina del rapporto di lavoro. 52. $isciplina delle mansioni. 53. Incompatibilit cumulo di impieghi e incarichi. 54. Codice di comportamento. 55. &esponsabilit infrazioni e sanzioni procedure conciliative. 55-bis. Forme e termini del procedimento disciplinare. 55-ter. &apporti fra procedimento disciplinare e procedimento penale. 55- !ater. ,icenziamento disciplinare. 55- !i" !ies. False attestazioni o certificazioni. 55-se#ies. &esponsabilit disciplinare per condotte pregiudizievoli per l*amministrazione e limitazione della responsabilit per l*esercizio dell*azione disciplinare. 55-septies. Controlli sulle assenze. 55-$%ties. Permanente inidoneit psicofisica. 55-"$&ies. Identificazione del personale a contatto con il pubblico. 56. Impugnazione delle sanzioni disciplinari. 57. Pari opportunit. TITOLO 1 Con%rollo $ella spesa 58. Finalit. 59. &ilevazione dei costi. 60. Controllo del costo del lavoro. 61. Interventi correttivi del costo del personale. 62. Commissario del Governo. TITOLO 1I

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(iuris$izione 63. Controversie relative ai rapporti di lavoro. 63-bis. Intervento dell*#&#' nelle controversie relative ai rapporti di lavoro. 64. #ccertamento pregiudiziale sull*efficacia validit ed interpretazione dei contratti collettivi. 65. !entativo obbligatorio di conciliazione nelle controversie individuali. 66. Collegio di conciliazione. TITOLO 1II Disposizioni $i&erse e nor"e %ransi%orie *inali Capo I - Disposizioni $i&erse 67. Integrazione funzionale del $ipartimento della funzione pubblica con la &agioneria generale dello (tato. 68. #spettativa per mandato parlamentare. Capo II - !or"e %ransi%orie e *inali 69. 'orme transitorie. 70. 'orme finali. 71. $isposizioni inapplicabili a seguito della sottoscrizione di contratti collettivi. 72. #brogazioni di norme. 73. 'orma di rinvio. 'llegat$ ' 'llegat$ ( 'llegat$ )

*.Lgs. 30 mar+$ 2001, ". 165

-1.

. -commento di giurisprudenza.

/$rme ge"erali s!ll'$rdi"ame"t$ del la&$r$ alle dipe"de"+e delle ammi"istra+i$"i p!bbli%0e.

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(1) Pubblicato nella Gazz. Uff. 9 maggio 2001, n. 106, S.O.

IL P !SI"!#$! "!LL% (i)ti gli a*ticoli +6 e, -+ ,ella 'o)tituzione.

!PU&&LI'%

(i)ta la legge 23 ottobre 1992, n. 421, e, in .a*ticola*e l/a*ticolo 20 (i)ta la legge 15 marzo 1997, n. 590 (i)to il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e )ucce))i1e mo,ificazioni e, integ*azioni0 (i)to l/articolo 1, comma 8, della legge 24 novembre 2000, n. 3402 (i)ta la .*elimina*e ,elibe*azione ,el 'on)iglio ,ei 3ini)t*i a,ottata nella )e,uta ,el + febb*aio 20010 %c4ui)ito il .a*e*e ,alla 'onfe*enza unificata ,i cui all/articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e).*e))o in ,ata - febb*aio 20010 %c4ui)ito il .a*e*e ,elle com.etenti 'ommi))ioni ,el Senato ,ella e.ubblica e ,ella 'ame*a ,ei "e.utati, *i).etti1amente in ,ata 2+ e 2- febb*aio 20010 (i)te le ,elibe*azioni ,el 'on)iglio ,ei 3ini)t*i, a,ottate nelle )e,ute ,el 21 e 50 ma*zo 20010 Su .*o.o)ta ,el P*e)i,ente ,el 'on)iglio ,ei mini)t*i e ,el 3ini)te*o .e* la funzione .ubblica0 !mana il )eguente ,ec*eto legi)lati1o2

TITOLO I Princpi generali

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(commento di giuris rudenza! 1. "inalit# ed #mbito di a licazione.

($rt. 1 del %.&gs. n. 29 del 1993, come mo,ificato ,all/art. 1 del %.&gs. n. 80 del 1998) 1. Le ,i).o)izioni ,el .*e)ente ,ec*eto ,i)ci.linano l/o*ganizzazione ,egli uffici e i *a..o*ti ,i la1o*o e ,i im.iego alle ,i.en,enze ,elle ammini)t*azioni .ubblic6e, tenuto conto ,elle autonomie locali e ,i 4uelle ,elle *egioni e ,elle .*o1ince autonome, nel *i).etto ,ell/a*ticolo 9+, comma .*imo, ,ella 'o)tituzione, al fine ,i2 a) acc*e)ce*e l/efficienza ,elle ammini)t*azioni in *elazione a 4uella ,ei co**i).on,enti uffici e )e*1izi ,ei Pae)i ,ell/Unione eu*o.ea, anc6e me,iante il coo*,inato )1ilu..o ,i )i)temi info*mati1i .ubblici0 b) *azionalizza*e il co)to ,el la1o*o .ubblico, contenen,o la ).e)a com.le))i1a .e* il .e*)onale, ,i*etta e in,i*etta, ent*o i 1incoli ,i finanza .ubblica0 c) *ealizza*e la miglio*e utilizzazione ,elle *i)o*)e umane nelle .ubblic6e ammini)t*azioni, a))icu*an,o la fo*mazione e lo )1ilu..o .*ofe))ionale ,ei ,i.en,enti, a..lican,o con,izioni unifo*mi *i).etto a 4uelle ,el la1o*o .*i1ato, ga*anten,o .a*i o..o*tunit7 alle la1o*at*ici e, ai la1o*ato*i nonc68 l9a))enza ,i 4ualun4ue fo*ma ,i ,i)c*iminazione e ,i 1iolenza mo*ale o .)ic6ica (2). 2. Pe* ammini)t*azioni .ubblic6e )i inten,ono tutte le ammini)t*azioni ,ello Stato, i1i com.*e)i gli i)tituti e )cuole ,i ogni o*,ine e g*a,o e le i)tituzioni e,ucati1e, le azien,e e, ammini)t*azioni ,ello Stato a, o*,inamento autonomo, le egioni, le P*o1ince, i 'omuni, le 'omunit7 montane, e lo*o con)o*zi e a))ociazioni, le i)tituzioni uni1e*)ita*ie, gli I)tituti autonomi ca)e .o.ola*i, le 'ame*e ,i comme*cio, in,u)t*ia, a*tigianato e ag*icoltu*a e lo*o a))ociazioni, tutti gli enti .ubblici non economici nazionali, *egionali e locali, le ammini)t*azioni, le azien,e e gli enti ,el Se*1izio )anita*io nazionale, l/%genzia .e* la *a..*e)entanza negoziale ,elle .ubblic6e ammini)t*azioni (% %#) e le %genzie ,i cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300. :ino alla *e1i)ione o*ganica ,ella ,i)ci.lina ,i )etto*e, le ,i).o)izioni ,i cui al .*e)ente ,ec*eto continuano a, a..lica*)i anc6e al 'O#I (5). 5. Le ,i).o)izioni ,el .*e)ente ,ec*eto co)titui)cono .*inc;.i fon,amentali ai )en)i ,ell/a*ticolo 11+ ,ella 'o)tituzione. Le egioni a )tatuto o*,ina*io )i attengono a, e))e tenen,o conto ,elle .eculia*it7 ,ei *i).etti1i o*,inamenti. I .*inc;.i ,e)umibili ,all/articolo 2 della legge 23 ottobre 1992, n. 421, e )ucce))i1e mo,ificazioni, e ,all/articolo 11, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59, e )ucce))i1e mo,ificazioni e, integ*azioni, co)titui)cono alt*e);, .e* le egioni a )tatuto ).eciale e .e* le .*o1incie autonome ,i $*ento e ,i &olzano, no*me fon,amentali ,i *ifo*ma economico<)ociale ,ella e.ubblica.

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(2) Lette*a co); )o)tituita ,alla lette*a a) ,el comma 1 ,ell9art. 21, &. 4 novembre 2010, n. 183. (5) 'omma co); mo,ificato .*ima ,all/art. 1, &. 15 luglio 2002, n. 145 e .oi ,al comma 2<'uaterdecies ,ell/art. 2, %.&. 29 dicembre 2010, n. 225, nel te)to integ*ato ,alla *elati1a legge ,i con1e*)ione. (e,i, anc6e, l/art. 9, %.&. 24 dicembre 2002, n. 282, l/art. 1, %.&. 12 luglio 2004, n. 1(8, l9a*t. 6+, comma -, l9a*t. +1, comma 1, l9art. 72, commi 5 e 11, %.&. 25 giugno 2008, n. 112 e i commi ,a 10 a 15 ,ell/art. 17, %.&. 1) luglio 2009, n. 78. Sull/a..licabilit7 ,elle ,i).o)izioni ,i cui al .*e)ente comma 1e,i il comma 2< bis ,ell/art. 18, %.&. 25 giugno 2008, n. 112 aggiunto ,al comma 1 ,ell/art. 19, %.&. 1) luglio 2009, n. 78.

(commento di giuris rudenza! 2. "onti. ($rt. 2, commi da 1 a 3 del %.&gs. n. 29 del 1993, come )o)tituiti .*ima ,all/art. 2 del %.&gs. n. 54( del 1993 e .oi ,all/art. 2 del %.&gs. n. 80 del 1998) 1. Le ammini)t*azioni .ubblic6e ,efini)cono, )econ,o .*inc;.i gene*ali fi))ati ,a ,i).o)izioni ,i legge e, )ulla ba)e ,ei me,e)imi, me,iante atti o*ganizzati1i )econ,o i *i).etti1i o*,inamenti, le linee fon,amentali ,i o*ganizzazione ,egli uffici0 in,i1i,uano gli uffici ,i maggio*e *ile1anza e i mo,i ,i confe*imento ,ella titola*it7 ,ei me,e)imi0 ,ete*minano le ,otazioni o*ganic6e com.le))i1e. !))e i).i*ano la lo*o o*ganizzazione ai )eguenti c*ite*i2 a) funzionalit7 *i).etto ai com.iti e ai .*og*ammi ,i atti1it7, nel .e*)eguimento ,egli obietti1i ,i efficienza, efficacia e, economicit7. % tal fine, .e*io,icamente e comun4ue all/atto ,ella ,efinizione ,ei .*og*ammi o.e*ati1i e ,ell/a))egnazione ,elle *i)o*)e, )i .*oce,e a ).ecifica 1e*ifica e a, e1entuale *e1i)ione0 b) am.ia fle))ibilit7, ga*anten,o a,eguati ma*gini alle ,ete*minazioni o.e*ati1e e ge)tionali ,a a))ume*)i ai )en)i ,ell/a*ticolo =, comma 20 c) collegamento ,elle atti1it7 ,egli uffici, a,eguan,o)i al ,o1e*e ,i comunicazione inte*na e, e)te*na, e, inte*conne))ione me,iante )i)temi info*matici e )tati)tici .ubblici0 d) ga*anzia ,ell/im.a*zialit7 e ,ella t*a).a*enza ,ell/azione

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ammini)t*ati1a, anc6e att*a1e*)o l/i)tituzione ,i a..o)ite )t*uttu*e .e* l/info*mazione ai citta,ini e att*ibuzione a, un unico ufficio, .e* cia)cun .*oce,imento, ,ella *e).on)abilit7 com.le))i1a ,ello )te))o0 e) a*monizzazione ,egli o*a*i ,i )e*1izio e ,i a.e*tu*a ,egli uffici con le e)igenze ,ell/utenza e con gli o*a*i ,elle ammini)t*azioni .ubblic6e ,ei Pae)i ,ell/Unione eu*o.ea. 1<bis. I c*ite*i ,i o*ganizzazione ,i cui al .*e)ente a*ticolo )ono attuati nel (>) *i).etto ,ella ,i)ci.lina in mate*ia ,i t*attamento ,ei ,ati .e*)onali . 2. I *a..o*ti ,i la1o*o ,ei ,i.en,enti ,elle ammini)t*azioni .ubblic6e )ono ,i)ci.linati ,alle ,i).o)izioni ,el ca.o I, titolo II, ,el lib*o ( ,el co,ice ci1ile e ,alle legge )ui *a..o*ti ,i la1o*o )ubo*,inato nell/im.*e)a, fatte )al1e le ,i1e*)e ,i).o)izioni contenute nel .*e)ente ,ec*eto, c6e co)titui)cono ,i).o)izioni a ca*atte*e im.e*ati1o. !1entuali ,i).o)izioni ,i legge, *egolamento o )tatuto, c6e int*o,ucano ,i)ci.line ,ei *a..o*ti ,i la1o*o la cui a..licabilit7 )ia limitata ai ,i.en,enti ,elle ammini)t*azioni .ubblic6e, o a catego*ie ,i e))i, .o))ono e))e*e ,e*ogate ,a )ucce))i1i cont*atti o acco*,i colletti1i e, .e* la .a*te ,e*ogata, non )ono ulte*io*mente a..licabili, )olo (=) 4ualo*a ci? )ia e).*e))amente .*e1i)to ,alla legge . 5. I *a..o*ti in,i1i,uali ,i la1o*o ,i cui al comma 2 )ono *egolati cont*attualmente. I cont*atti colletti1i )ono )ti.ulati )econ,o i c*ite*i e le mo,alit7 .*e1i)te nel titolo III ,el .*e)ente ,ec*eto0 i cont*atti in,i1i,uali ,e1ono confo*ma*)i ai .*inc;.i ,i cui all/a*ticolo >=, comma 2. L/att*ibuzione ,i t*attamenti economici .u? a11eni*e e)clu)i1amente me,iante cont*atti colletti1i e )al1o i ca)i .*e1i)ti ,ai commi 5<ter e 5<'uater ,ell/a*ticolo >0 e le i.ote)i ,i tutela ,elle *et*ibuzioni ,i cui all/a*ticolo >+<bis, o, alle con,izioni .*e1i)te, me,iante cont*atti in,i1i,uali. Le ,i).o)izioni ,i legge, *egolamenti o atti ammini)t*ati1i c6e att*ibui)cono inc*ementi *et*ibuti1i non .*e1i)ti ,a cont*atti ce))ano ,i a1e*e efficacia a fa* ,ata ,all/ent*ata in 1igo*e ,el *elati1o *inno1o cont*attuale. I t*attamenti economici .i@ fa1o*e1oli in go,imento )ono *ia))o*biti con le mo,alit7 e nelle mi)u*e .*e1i)te ,ai cont*atti colletti1i e i *i).a*mi ,i ).e)a c6e ne con)eguono inc*ementano le *i)o*)e ,i).onibili .e* la cont*attazione colletti1a (6). 5<bis. #el ca)o ,i nullit7 ,elle ,i).o)izioni cont*attuali .e* 1iolazione ,i no*me im.e*ati1e o ,ei limiti fi))ati alla cont*attazione colletti1a, )i (+) a..licano gli a*ticoli 1559 e 1>19, )econ,o comma, ,el co,ice ci1ile .

(>) 'omma aggiunto ,al comma 2 ,ell/art. 17(, %.&gs. 30 giugno 2003, n. 19(, a ,eco**e*e ,al 1A gennaio 200>. (=) 'omma co); mo,ificato .*ima ,al comma 1 ,ell/art. 1, &. 4 marzo 2009, n. 15 e .oi ,alla lette*a a) ,el comma 1 ,ell9art. 33, %.&gs. 27 ottobre 2009, n. 150. (e,i, anc6e, il comma 2 ,el citato a*ticolo 1.

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(6) 'omma co); mo,ificato ,alla lette*a b) ,el comma 1 ,ell9art. 33, %.&gs. 27 ottobre 2009, n. 150. (e,i, anc6e, la %ir.*.+.,. 1) marzo 2002 e il %.*.-. 14 maggio 2007, n. 99. (+) 'omma aggiunto ,alla lette*a c) ,el comma 1 ,ell9art. 33, %.&gs. 27 ottobre 2009, n. 150.

(commento di giuris rudenza! 3. *ersonale in regime di diritto ubblico. (%*t. 2, comma > e = ,el %.&gs. n. 29 del 1993, come )o)tituiti ,all/art. 2 del %.&gs. n. 54( del 1993 e )ucce))i1amente mo,ificati ,all/art. 2, comma 2 del %.&gs. n. 80 del 1998) 1. In ,e*oga all/a*ticolo 2, commi 2 e 5, *imangono ,i)ci.linati ,ai *i).etti1i o*,inamenti2 i magi)t*ati o*,ina*i, ammini)t*ati1i e contabili, gli a11ocati e .*ocu*ato*i ,ello Stato, il .e*)onale milita*e e le :o*ze ,i .olizia ,i Stato, il .e*)onale ,ella ca**ie*a ,i.lomatica e ,ella ca**ie*a .*efettizia nonc68 i ,i.en,enti ,egli enti c6e )1olgono la lo*o atti1it7 nelle mate*ie contem.late ,all/a*ticolo 1 ,el ,ec*eto legi)lati1o ,el 'a.o .*o11i)o*io ,ello Stato 1+ luglio 19>+, n. 691, e ,alle leggi > giugno 19-=, n. 2-1, e )ucce))i1e mo,ificazioni e, integ*azioni, e 10 ottob*e 1990, n. 2-+. 1.bis. In ,e*oga all/a*ticolo 2, commi 2 e 5, il *a..o*to ,i im.iego ,el .e*)onale, anc6e ,i li1ello ,i*igenziale, ,el 'o*.o nazionale ,ei 1igili ,el fuoco, e)clu)i il .e*)onale 1olonta*io .*e1i)to ,al *egolamento ,i cui al decreto del *residente della -e ubblica 2 novembre 2000, n. 3(2, e il .e*)onale 1olonta*io ,i le1a, B ,i)ci.linato in *egime ,i ,i*itto .ubblico )econ,o autonome ,i).o)izioni o*,inamentali (-). 1.ter. In ,e*oga all/a*ticolo 2, commi 2 e 5, il .e*)onale ,ella ca**ie*a ,i*igenziale .enitenzia*ia B ,i)ci.linato ,al *i).etti1o o*,inamento (9). 2. Il *a..o*to ,i im.iego ,ei .*ofe))o*i e ,ei *ice*cato*i uni1e*)ita*i *e)ta ,i)ci.linato ,alle ,i).o)izioni *i).etti1amente 1igenti, in atte)a ,ella ).ecifica ,i)ci.lina c6e la *egoli in mo,o o*ganico e, in confo*mit7 ai .*inc;.i ,ella autonomia uni1e*)ita*ia ,i cui all/a*ticolo 55 ,ella 'o)tituzione e, agli articoli ( e seguenti della legge 9 maggio 1989, n. 1(8, e )ucce))i1e mo,ificazioni e, integ*azioni, tenuto conto ,ei .*inc;.i ,i cui all/articolo 2, comma 1, della legge 23 ottobre 1992, n. 421 (10).

(-) 'omma aggiunto ,all/art. 1, &. 30 settembre 2004, n. 252.

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(9) Comma aggiunto dall'art. 2, L. 27 luglio 2005, n. 154. (10) Vedi, anche, l'art. 2-septies, D.L. 26 aprile 2005, n. 63, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione, lart. 40, comma 2, lart. 66, comma 11 e lart. 69, D.L. 25 giugno 2008, n. 112.

(commento i giurispru en!a" 4. #n iri!!o politico-amministrati$o. %un!ioni e responsa&ilit'. ((rt. 3 el D.Lgs. n. 29 el 1993, come sostituito rima dall'art. 2 el D.Lgs. n. 470 el 1993 oi dall'art. 3 el D.Lgs. n. 80 el 1998 e successivamente modi!icato dall'art. 1 el D.Lgs. n. 387 el 1998) 1. "li organi di governo esercitano le !un#ioni di indiri##o olitico$ amministrativo, de!inendo gli o%iettivi ed i rogrammi da attuare ed adottando gli altri atti rientranti nello svolgimento di tali !un#ioni, e veri!icano la ris onden#a dei risultati dell'attivit& amministrativa e della gestione agli indiri##i im artiti. 'd essi s ettano, in articolare( a) le decisioni in materia di atti normativi e l'ado#ione dei relativi atti di indiri##o inter retativo ed a licativo) &) la de!ini#ione di o%iettivi, riorit&, iani, rogrammi e direttive generali er l'a#ione amministrativa e er la gestione) c) la individua#ione delle risorse umane, materiali ed economico$ !inan#iarie da destinare alle diverse !inalit& e la loro ri arti#ione tra gli u!!ici di livello dirigen#iale generale) ) la de!ini#ione dei criteri generali in materia di ausili !inan#iari a ter#i e di determina#ione di tari!!e, canoni e analoghi oneri a carico di ter#i) e) le nomine, designa#ioni ed atti analoghi ad essi attri%uiti da s eci!iche dis osi#ioni) )) le richieste di Consiglio di *tato) areri alle autorit& amministrative indi endenti ed al

g) gli altri atti indicati dal resente decreto. 2. 'i dirigenti s etta l'ado#ione degli atti e rovvedimenti amministrativi, com resi tutti gli atti che im egnano l'amministra#ione verso l'esterno, nonch+ la gestione !inan#iaria, tecnica e amministrativa mediante autonomi oteri di s esa di organi##a#ione delle risorse umane, strumentali e di controllo. ,ssi sono res onsa%ili in via esclusiva dell'attivit& amministrativa, della gestione e dei relativi risultati.

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-. .e attri%u#ioni dei dirigenti indicate dal comma 2 ossono essere derogate soltanto es ressamente e ad o era di s eci!iche dis osi#ioni legislative. 4. .e amministra#ioni u%%liche i cui organi di vertice non siano direttamente o indirettamente es ressione di ra resentan#a olitica, adeguano i ro ri ordinamenti al rinci io della distin#ione tra indiri##o e controllo, da un lato, e attua#ione e gestione dall'altro. ' tali amministra#ioni / !atto divieto di istituire u!!ici di diretta colla%ora#ione, osti alle dirette di enden#e (11) (12) dellorgano di vertice dellente .

(11) 0eriodo aggiunto dal comma 6-2 dell'art. 2, .. 24 dicem%re 2001, n. 244. (12) 2n deroga a 3uanto dis osto dal dell'art. 1, D.L. 23 maggio 2008, n. 90. resente articolo vedi il comma 2

(commento i giurispru en!a" 5. *otere i +rgani!!a!ione. ((rt. 4 el D.Lgs. n. 29 el 1993, come sostituito rima dall'art. 3 el D.Lgs. n. 546 el 1993, successivamente modi!icato dall'art. 9 el D.Lgs. n. 396 el 1997, e nuovamente sostituito dall'art. 4 el D.Lgs. n. 80 el 1998) 1. .e amministra#ioni u%%liche assumono ogni determina#ione organi##ativa al !ine di assicurare l'attua#ione dei rinc4 i di cui all'articolo 2, comma 1, e la ris onden#a al u%%lico interesse dell'a#ione amministrativa. 2. 5ell'am%ito delle leggi e degli atti organi##ativi di cui all'articolo 2, comma 1, le determina#ioni er l'organi##a#ione degli u!!ici e le misure inerenti alla gestione dei ra orti di lavoro sono assunte in via esclusiva dagli organi re osti alla gestione con la ca acit& e i oteri del rivato datore di lavoro, !atta salva la sola in!orma#ione ai sindacati, ove revista nei contratti di cui all'articolo 9. 6ientrano, in articolare, nell'eserci#io dei oteri dirigen#iali le misure inerenti la gestione delle risorse umane nel ris etto del rinci io di ari o ortunit&, nonch+ la dire#ione, l'organi##a#ione del lavoro nell'am%ito (1-) degli u!!ici . -. "li organismi di controllo interno veri!icano eriodicamente la ris onden#a delle determina#ioni organi##ative ai rinc4 i indicati all'articolo 2, comma 1, anche al !ine di ro orre l'ado#ione di eventuali interventi correttivi e di !ornire elementi er l'ado#ione delle misure reviste nei con!ronti dei res onsa%ili della gestione.

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-$&is. .e dis osi#ioni del resente articolo si a (14) . amministrative indi endenti

licano anche alle 'utorit&

(1-) Comma cos4 sostituito dalla lettera a) del comma 1 dellart. 34, D.Lgs. 27 otto&re 2009, n. 150. (14) Comma aggiunto dalla lettera &) del comma 1 dellart. 34, D.Lgs. 27 otto&re 2009, n. 150.

(commento i giurispru en!a" 6. +rgani!!a!ione e isciplina egli u))ici e ota!ioni organic,e. ((rt. 6 el D.Lgs. n. 29 el 1993, come sostituito rima dall'art. 4 el D.Lgs. n. 546 el 1993 e oi dall'art. 5 el D.Lgs. n. 80 el 1998 e successivamente modi!icato dall'art. 2 el D.Lgs. n. 387 el 1998) 1. 5elle amministra#ioni u%%liche l'organi##a#ione e la disci lina degli u!!ici, nonch+ la consisten#a e la varia#ione delle dota#ioni organiche sono determinate in !un#ione delle !inalit& indicate all'articolo 1, comma 1, revia veri!ica degli e!!ettivi !a%%isogni e revia consulta#ione delle organi##a#ioni sindacali ra resentative ai sensi dell'articolo 9. 5ell'individua#ione delle dota#ioni organiche, le amministra#ioni non ossono determinare, in resen#a di vacan#e di organico, situa#ioni di so rannumerariet& di ersonale, anche tem oranea, nell'am%ito dei contingenti relativi alle singole osi#ioni economiche delle aree !un#ionali e di livello dirigen#iale. 'i !ini della mo%ilit& collettiva le amministra#ioni e!!ettuano annualmente rileva#ioni delle ecceden#e di ersonale su %ase territoriale er categoria o area, 3uali!ica e ro!ilo ro!essionale. .e amministra#ioni u%%liche curano l'ottimale distri%u#ione delle risorse umane attraverso la coordinata (17) attua#ione dei rocessi di mo%ilit& e di reclutamento del ersonale . 2. 0er le amministra#ioni dello *tato, anche ad ordinamento autonomo, si a lica l'articolo 11, comma 4-&is, della legge 23 agosto 1988, n. 400. .a distri%u#ione del ersonale dei diversi livelli o 3uali!iche revisti dalla dota#ione organica u8 essere modi!icata con decreto del 0residente del Consiglio dei ministri, su ro osta del ministro com etente di concerto con il 9inistro del tesoro, del %ilancio e della rogramma#ione economica, ove com orti ridu#ioni di s esa o comun3ue non incrementi la s esa com lessiva ri!erita al ersonale e!!ettivamente in servi#io al -1 dicem%re dell'anno recedente. -. 0er la ride!ini#ione degli u!!ici e delle dota#ioni organiche si rocede

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eriodicamente e comun3ue a scaden#a triennale, nonch+ ove risulti necessario a seguito di riordino, !usione, tras!orma#ione o tras!erimento di !un#ioni. :gni amministra#ione rocede adottando gli atti revisti dal ro rio ordinamento. 4. .e varia#ioni delle dota#ioni organiche gi& determinate sono a rovate dall'organo di vertice delle amministra#ioni in coeren#a con la rogramma#ione triennale del !a%%isogno di ersonale di cui all'articolo 39 ella legge 27 icem&re 1997, n. 449, e successive modi!ica#ioni ed integra#ioni, e con gli strumenti di rogramma#ione economico$!inan#iaria luriennale. 0er le amministra#ioni dello *tato, la rogramma#ione triennale del !a%%isogno di ersonale / deli%erata dal Consiglio dei ministri e le varia#ioni delle dota#ioni organiche sono determinate ai sensi dell'articolo 11, comma 4-&is, della legge 23 agosto 1988, n. 400. 4$&is. 2l documento di rogramma#ione triennale del !a%%isogno di ersonale ed i suoi aggiornamenti di cui al comma 4 sono ela%orati su ro osta dei com etenti dirigenti che individuano i ro!ili ro!essionali necessari allo (16) svolgimento dei com iti istitu#ionali delle strutture cui sono re osti . 7. 0er la 0residen#a del Consiglio dei ministri, er il 9inistero degli a!!ari esteri, nonch+ er le amministra#ioni che esercitano com eten#e istitu#ionali in materia di di!esa e sicure##a dello *tato, di oli#ia e di giusti#ia, sono !atte salve le articolari dis osi#ioni dettate dalle normative di settore. .'articolo 5, comma 3, el ecreto legislati$o 30 icem&re 1992, n. 503, relativamente al ersonale a artenente alle ;or#e di oli#ia ad ordinamento civile, si inter reta nel senso che al redetto ersonale non si a lica l'articolo 16 dello stesso decreto. 6estano salve le dis osi#ioni vigenti er la determina#ione delle dota#ioni organiche del ersonale degli istituti e scuole di ogni ordine e grado e delle istitu#ioni educative. .e attri%u#ioni del 9inistero dell'universit& e della ricerca scienti!ica e tecnologica, relative a tutto il ersonale tecnico e amministrativo universitario, ivi com resi i dirigenti, sono devolute all'universit& di a artenen#a. 0arimenti sono attri%uite agli osservatori astronomici, astro!isici e vesuviano tutte le attri%u#ioni del 9inistero dell'universit& e della ricerca scienti!ica e tecnologica in materia di ersonale, ad ecce#ione di 3uelle relative al reclutamento del ersonale di ricerca. 6. .e amministra#ioni u%%liche che non rovvedono agli adem imenti di cui al resente articolo non ossono assumere nuovo ersonale, com reso 3uello a artenente alle categorie rotette.

(17) Comma cos4 modi!icato dall'art. 11, D.L. 10 gennaio 2006, n. 4. (16) Comma aggiunto dal comma 1 dellart. 35, D.Lgs. 27 otto&re 2009, n. 150.

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6-bis. -isure in materia i organi!!a!ione e ra!ionali!!a!ione per il )un!ionamento elle pu&&lic,e amministra!ioni.

ella spesa

1. .e u%%liche amministra#ioni di cui allarticolo 1, comma 2, nonch+ gli enti !inan#iati direttamente o indirettamente a carico del %ilancio dello *tato sono autori##ati, nel ris etto dei rinc4 i di concorren#a e di tras aren#a, ad ac3uistare sul mercato i servi#i, originariamente rodotti al ro rio interno, a condi#ione di ottenere conseguenti economie di gestione e di adottare le necessarie misure in materia di ersonale e di dota#ione organica. 2. 6elativamente alla s esa er il ersonale e alle dota#ioni organiche, le amministra#ioni interessate dai rocessi di cui al resente articolo rovvedono al congelamento dei osti e alla tem oranea ridu#ione dei !ondi della contratta#ione, !ermi restando i conseguenti rocessi di ridu#ione e di ridetermina#ione delle dota#ioni organiche nel ris etto dellarticolo 6 nonch+ i conseguenti rocessi di rialloca#ione e di mo%ilit& del ersonale. -. 2 collegi dei revisori dei conti e gli organi di controllo interno delle amministra#ioni che attivano i rocessi di cui al comma 1 vigilano sulla lica#ione del resente articolo, dando eviden#a, nei ro ri ver%ali, dei ris armi derivanti dallado#ione dei rovvedimenti in materia di organi##a#ione e di ersonale, anche ai !ini della valuta#ione del ersonale con incarico dirigen#iale di cui allarticolo 5 el ecreto legislati$o 30 luglio 1999, n. 286 (11).

(11) 'rticolo aggiunto dal comma 1 dellart. 22, L. 18 giugno 2009, n. 69.

(commento i giurispru en!a" 7. .estione elle risorse umane. ((rt. 7 el D.Lgs. n. 29 el 1993, come sostituito rima dall'art. 5 el D.Lgs. n. 546 el 1993 e oi modi!icato dall'art. 3 el D.Lgs. n. 387 el 1998) 1. .e u%%liche amministra#ioni garantiscono arit& e ari o ortunit& tra uomini e donne e lassen#a di ogni !orma di discrimina#ione, diretta e indiretta, relativa al genere, allet&, allorientamento sessuale, alla ra##a, allorigine etnica, alla disa%ilit&, alla religione o alla lingua, nellaccesso al lavoro, nel trattamento e nelle condi#ioni di lavoro, nella !orma#ione

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professionale, nelle promozioni e nella sicurezza sul lavoro. Le pubbliche amministrazioni garantiscono altres un ambiente di lavoro improntato al benessere organizzativo e si impegnano a rilevare, contrastare ed eliminare (18) ogni forma di violenza morale o psichica al proprio interno . 2. Le amministrazioni pubbliche garantiscono la libert di insegnamento e l autonomia professionale nello svolgimento dell attivit didattica, scientifica e di ricerca. !. Le amministrazioni pubbliche individuano criteri certi di priorit nell impiego flessibile del personale, purch" compatibile con l organizzazione degli uffici e del lavoro, a favore dei dipendenti in situazioni di svantaggio personale, sociale e familiare e dei dipendenti impegnati in attivit di volontariato ai sensi della legge 11 agosto 1991, n. 266. #. Le amministrazioni pubbliche curano la formazione e l aggiornamento del personale, ivi compreso $uello con $ualifiche dirigenziali, garantendo altres l adeguamento dei programmi formativi, al fine di contribuire allo sviluppo della cultura di genere della pubblica amministrazione. %. Le amministrazioni pubbliche non possono erogare trattamenti economici accessori che non corrispondano alle prestazioni effettivamente rese. &. 'er esigenze cui non possono far fronte con personale in servizio, le amministrazioni pubbliche possono conferire incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, ad esperti di particolare e comprovata specializzazione anche universitaria, in presenza dei seguenti presupposti di legittimit( a) l oggetto della prestazione deve corrispondere alle competenze attribuite dall ordinamento all amministrazione conferente, ad obiettivi e progetti specifici e determinati e deve risultare coerente con le esigenze di funzionalit dell amministrazione conferente) b) l amministrazione deve avere preliminarmente accertato l impossibilit oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno) c) la prestazione deve essere di natura temporanea e altamente $ualificata) d) devono essere preventivamente determinati durata, luogo, oggetto e compenso della collaborazione. *i prescinde dal re$uisito della comprovata specializzazione universitaria in caso di stipulazione di contratti di collaborazione di natura occasionale o coordinata e continuativa per attivit che debbano essere svolte da professionisti iscritti in ordini o albi o con soggetti che operino nel campo dell arte, dello spettacolo, dei mestieri artigianali o dell+attivit informatica nonch" a supporto dell+attivit didattica e di ricerca, per i servizi di orientamento, compreso il collocamento, e di certificazione dei contratti di lavoro di cui al decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, purch" senza

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nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, ferma restando la necessit di accertare la maturata esperienza nel settore. ,l ricorso a contratti di collaborazione coordinata e continuativa per lo svolgimento di funzioni ordinarie o l utilizzo dei collaboratori come lavoratori subordinati - causa di responsabilit amministrativa per il dirigente che ha stipulato i contratti. ,l secondo periodo dell articolo 1, comma 9, del decretolegge 12 luglio 2004, n. 168, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 (1.) . *i applicano le disposizioni previste luglio 2004, n. 191, - soppresso (2/) . dall articolo !&, comma !, del presente decreto &0bis. Le amministrazioni pubbliche disciplinano e rendono pubbliche, secondo i propri ordinamenti, procedure comparative per il conferimento degli incarichi di collaborazione (21). &0ter. , regolamenti di cui all articolo 11/, comma &, del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, si adeguano ai principi di cui al (22) . comma & &0quater. Le disposizioni di cui ai commi &, &0bis e &0ter non si applicano ai componenti degli organismi di controllo interno e dei nuclei di valutazione, nonch" degli organismi operanti per le finalit di cui all+articolo 1, comma 5, (2!) (2#) della legge 17 maggio 1999, n. 144 .

(18) 1omma cos sostituito dalla lettera b) del comma 1 dell+art. 21, novembre 2010, n. 183.

. 4

(1.) L originario comma & era stato sostituito con i commi &, &0bis e &0ter dall art. 13, !. . 10 gennaio 2006, n. 4, soppresso dalla relativa legge di conversione. *uccessivamente l art. 32, !. . 4 luglio 2006, n. 223, come modificato dalla relativa legge di conversione, ha nuovamente disposto la sostituzione del citato comma & con gli attuali commi &, &0bis e &0ter. ,nfine, il citato comma & - stato ulteriormente modificato dal comma 2& dell art. !, L. 2# dicembre 2//2, n. 2##, sostituito dall+art. 46, comma 1, !. . 25 giugno 2008, n. 112, come modificato dalla relativa legge di conversione, e cos modificato dal comma 2 dell+art. 22, . 18 giugno 2009, n. 69 e dall art. 17, comma 27, !. . 1" luglio 2009, n. 78. *ui termini di applicabilit delle disposizioni di cui al presente comma vedi il comma 1 dell art. 35, !. . 30 dicembre 2008, n. 207, come sostituito dalla relativa legge di conversione. (2/) 1omma cos modificato dall art. 12, comma 2&, lett. a), !. . 1" luglio 2009, n. 78. (21) L originario comma & era stato sostituito, con i commi &, &0bis e &0ter dall art. 13, !. . 10 gennaio 2006, n. 4, soppresso dalla relativa legge di conversione. *uccessivamente l art. 32, !. . 4 luglio 2006, n. 223, come modificato dalla relativa legge di conversione, ha, nuovamente disposto la

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sostituzione del citato comma & con gli attuali commi &, &0bis e &0ter. 1on #omunicato 28 novembre 2006 (3azz. 4ff. 28 novembre 2//&, n. 222) e con #omunicato 11 novembre 2008 (3azz. 4ff. 11 novembre 2//8, n. 2&#) il 1entro nazionale per l informatica nella pubblica amministrazione ha reso noto di aver pubblicato sul proprio sito internet l avviso concernente l aggiornamento e la disciplina della procedura comparativa prevista dal presente comma. (22) L originario comma & era stato sostituito, con i commi &, &0bis e &0ter dall art. 13, !. . 10 gennaio 2006, n. 4, soppresso dalla relativa legge di conversione. *uccessivamente l art. 32, !. . 4 luglio 2006, n. 223, come modificato dalla relativa legge di conversione, ha, nuovamente disposto la sostituzione del citato comma & con gli attuali commi &, &0bis e &0ter. (2!) 1omma aggiunto dal comma 22 dell art. !, L. 2# dicembre 2//2, n. 2##. (2#) ,n deroga a $uanto disposto dal presente articolo vedi l art. 1, $.%.#.&. 10 giugno 2008, n. 3682 e il comma 11 dell art. 1, !. . 4 novembre 2009, n. 152.

7-bis. 'orma(ione del )ersonale. 1. Le amministrazioni di cui all articolo 1, comma 2, con esclusione delle universit e degli enti di ricerca, nell mbito delle attivit di gestione delle risorse umane e finanziarie, predispongono annualmente un piano di formazione del personale, compreso $uello in posizione di comando o fuori ruolo, tenendo conto dei fabbisogni rilevati, delle competenze necessarie in relazione agli obiettivi, nonch" della programmazione delle assunzioni e delle innovazioni normative e tecnologiche. ,l piano di formazione indica gli obiettivi e le risorse finanziarie necessarie, nei limiti di $uelle, a tale scopo, disponibili, prevedendo l impiego delle risorse interne, di $uelle statali e comunitarie, nonch" le metodologie formative da adottare in riferimento ai diversi destinatari. 2. Le amministrazioni dello *tato, anche ad ordinamento autonomo, nonch" gli enti pubblici non economici, predispongono entro il !/ gennaio di ogni anno il piano di formazione del personale e lo trasmettono, a fini informativi, alla 'residenza del 1onsiglio dei 5inistri 0 6ipartimento della funzione pubblica e al 5inistero dell economia e delle finanze. 6ecorso tale termine e, comun$ue, non oltre il !/ settembre, ulteriori interventi in materia di formazione del personale, dettati da esigenze sopravvenute o straordinarie, devono essere specificamente comunicati alla 'residenza del 1onsiglio dei 5inistri 0 6ipartimento della funzione pubblica e al 5inistero dell economia e delle finanze indicando gli obiettivi e le risorse utilizzabili, interne, statali o comunitarie. 7i predetti interventi formativi si d corso $ualora, entro un mese dalla comunicazione, non intervenga il diniego della 'residenza del

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1onsiglio dei 5inistri 0 6ipartimento della funzione pubblica, di concerto con il 5inistero dell economia e delle finanze. ,l 6ipartimento della funzione pubblica assicura il raccordo con il 6ipartimento per l innovazione e le tecnologie relativamente agli interventi di formazione connessi all uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione (2%).

(2%) 7rticolo aggiunto dall art. 4, . 16 gennaio 2003, n. 3. 8edi, anche, la !ir.&in. 6 agosto 2004 e l art. 13, !. gs. 7 mar(o 2005, n. 82.

8. #osto del lavoro, risorse *inan(iarie e controlli. (+rt. 9 del !. gs. n. 29 del 1993) 1. Le amministrazioni pubbliche adottano tutte le misure affinch" la spesa per il proprio personale sia evidente, certa e prevedibile nella evoluzione. Le risorse finanziarie destinate a tale spesa sono determinate in base alle compatibilit economico0finanziarie definite nei documenti di programmazione e di bilancio. 2. L incremento del costo del lavoro negli enti pubblici economici e nelle aziende pubbliche che producono servizi di pubblica utilit, nonch" negli enti di cui all articolo 2/, comma #, - soggetto a limiti compatibili con gli obiettivi e i vincoli di finanza pubblica.

9. %arteci)a(ione sindacale. (+rt. 10 del !. gs. n. 29 del 1993, come sostituito dall art. 6 del !. gs. n. 80 del 1998) 1. 9ermo restando $uanto previsto dall articolo %, comma 2, i contratti collettivi nazionali disciplinano le modalit e gli istituti della partecipazione (2&) .

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(2&) 7rticolo cos sostituito dal comma 1 dell+art. 36, !. gs. 27 ottobre 2009, n. 150.

TITOLO II Organizzazione Capo I - Relazioni con il pubblico 10. ,ras)aren(a delle amministra(ioni )ubblic-e. (+rt. 11 del !. gs. n. 29 del 1993, come modificato dall art. 43, comma 9 del !. gs. n. 80 del 1998) 1. L organismo di cui all articolo 2, comma 1, lettera mm), della legge 23 ottobre 1992, n. 421, ai fini della trasparenza e rapidit del procedimento, definisce, ai sensi dell articolo 2, comma 1, lettera c), i modelli e i sistemi informativi utili alla interconnessione tra le amministrazioni pubbliche. 2. La 'residenza del 1onsiglio dei ministri 0 6ipartimento della funzione pubblica ed i comitati metropolitani di cui all articolo 18 del decreto-legge 24 novembre 1990, n. 344, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 gennaio 1991, n. 21, promuovono, utilizzando il personale degli uffici di cui all articolo 11, la costituzione di servizi di accesso polifunzionale alle amministrazioni pubbliche nell mbito dei progetti finalizzati di cui all articolo 26 della legge 11 mar(o 1988, n. 67, e successive modificazioni ed integrazioni.

11. .**icio rela(ioni con il )ubblico. (7rt. 12, commi da 1 a %-ter del !. gs. n. 29 del 1993, come sostituiti dall art. 7 del !. gs. n. 546 del 1993 e successivamente modificati dall art. 3 del decreto legge n. 163 del 1995, convertito con modificazioni della legge n. 273 del 1995) 1. Le amministrazioni pubbliche, al fine di garantire la piena attuazione della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni e integrazioni, individuano, nell mbito della propria struttura uffici per le relazioni con il pubblico.

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2. Gli uffici per le relazioni con il pubblico provvedono, anche mediante l'utilizzo di tecnologie informatiche: a) al servizio all'utenza per i diritti di partecipazione di cui al capo III della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni ed integrazioni; b) all'informazione procedimenti; all'utenza relativa agli atti e allo stato dei

c) alla ricerca ed analisi finalizzate alla formulazione di proposte alla propria amministrazione sugli aspetti organizzativi e logistici del rapporto con l'utenza. 3. gli uffici per le relazioni con il pubblico viene assegnato, nell'!mbito delle attuali dotazioni organiche delle singole amministrazioni, personale con idonea "ualificazione e con elevata capacit! di avere contatti con il pubblico, eventualmente assicurato da apposita formazione. #. l fine di assicurare la conoscenza di normative, servizi e strutture, le amministrazioni pubbliche programmano ed attuano iniziative di comunicazione di pubblica utilit!; in particolare, le amministrazioni dello $tato, per l'attuazione delle iniziative individuate nell'!mbito delle proprie competenze, si avvalgono del %ipartimento per l'informazione e l'editoria della &residenza del 'onsiglio dei ministri "uale struttura centrale di servizio, secondo un piano annuale di coordinamento del fabbisogno di prodotti e servizi, da sottoporre all'approvazione del &residente del 'onsiglio dei ministri. (. &er le comunicazioni previste dalla legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni ed integrazioni, non si applicano le norme vigenti che dispongono la tassa a carico del destinatario. ). Il responsabile dell'ufficio per le relazioni con il pubblico e il personale da lui indicato possono promuovere iniziative volte, anche con il supporto delle procedure informatiche, al miglioramento dei servizi per il pubblico, alla semplificazione e all'accelerazione delle procedure e all'incremento delle modalit! di accesso informale alle informazioni in possesso dell'amministrazione e ai documenti amministrativi. *. +'organo di vertice della gestione dell'amministrazione o dell'ente verifica l'efficacia dell'applicazione delle iniziative di cui al comma ), ai fini dell'inserimento della verifica positiva nel fascicolo personale del dipendente. ,ale riconoscimento costituisce titolo autonomamente valutabile in concorsi pubblici e nella progressione di carriera del dipendente. Gli organi di vertice trasmettono le iniziative riconosciute ai sensi del presente comma al %ipartimento della funzione pubblica, ai fini di un'adeguata pubblicizzazione delle stesse. Il %ipartimento annualmente individua le forme di pubblicazione.

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(commento di giurisprudenza) 12. Uffici per la gestione del contenzioso del lavoro. - rt. .2 bis del %.+gs. n. 2/ del .///, aggiunto dall'art. 7 del !."gs. n. #0 del 199#) .. +e amministrazioni pubbliche provvedono, nell'!mbito dei rispettivi ordinamenti, ad organizzare la gestione del contenzioso del lavoro, anche creando appositi uffici, in modo da assicurare l'efficace svolgimento di tutte le attivit! stragiudiziali e giudiziali inerenti alle controversie. &i0 amministrazioni omogenee o affini possono istituire, mediante convenzione che ne regoli le modalit! di costituzione e di funzionamento, un unico ufficio per la gestione di tutto o parte del contenzioso comune.

Capo II - Dirigenza Sezione I - Qualifiche, uffici dirigenziali ed attribuzioni 13. $mministrazioni destinatarie. -$rt. 1% del !."gs. n. 29 del 199%, come sostituito prima dall'art. % del !."gs. n. 470 del 199% e poi dall'art. # del !."gs. n. #0 del 199#) .. +e disposizioni del presente capo si applicano alle amministrazioni dello $tato, anche ad ordinamento autonomo.

14. &ndirizzo politico amministrativo.

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-$rt. 14 del !."gs. n. 29 del 199%, come sostituito prima dall'art. # del !."gs. n. '4( del 199% e poi dall'art. 9 del !."gs. n. #0 del 199#) .. Il 1inistro esercita le funzioni di cui all'articolo #, comma .. tal fine -2*) periodicamente, e comun"ue ogni anno entro dieci giorni dalla pubblicazione della legge di bilancio, anche sulla base delle proposte dei dirigenti di cui all'articolo .): a) definisce obiettivi, priorit!, piani e programmi da attuare ed emana le conseguenti direttive generali per l'attivit! amministrativa e per la gestione; b) effettua, ai fini dell'adempimento dei compiti definiti ai sensi della lettera a), l'assegnazione ai dirigenti preposti ai centri di responsabilit! delle rispettive amministrazioni delle risorse di cui all'articolo #, comma ., lettera c), del presente decreto, ivi comprese "uelle di cui all'articolo % del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279, e successive modificazioni e integrazioni, ad esclusione delle risorse necessarie per il funzionamento degli uffici di cui al comma 2; provvede alle variazioni delle assegnazioni con le modalit! previste dal medesimo decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279, tenendo altres2 conto dei procedimenti e subprocedimenti attribuiti ed adotta gli altri provvedimenti ivi previsti. 2. &er l'esercizio delle funzioni di cui al comma . il 1inistro si avvale di uffici di diretta collaborazione, aventi esclusive competenze di supporto e di raccordo con l'amministrazione, istituiti e disciplinati con regolamento adottato ai sensi dell'articolo .*, comma # bis, della legge 2% agosto 19##, n. 400. tali uffici sono assegnati, nei limiti stabiliti dallo stesso regolamento: dipendenti pubblici anche in posizione di aspettativa, fuori ruolo o comando; collaboratori assunti con contratti a tempo determinato disciplinati dalle norme di diritto privato; esperti e consulenti per particolari professionalit! e specializzazioni con incarichi di collaborazione coordinata e continuativa. ll'atto del giuramento del 1inistro, tutte le assegnazioni di personale, ivi compresi gli incarichi anche di livello dirigenziale e le consulenze e i contratti, anche a termine, conferiti nell'ambito degli uffici di cui al presente comma, decadono automaticamente ove non confermati entro trenta giorni dal giuramento del nuovo 1inistro. &er i dipendenti pubblici si applica la disposizione di cui all'articolo 17, comma 14, della legge 1' maggio 1997, n. 127. 'on lo stesso regolamento si provvede al riordino delle segretarie particolari dei $ottosegretari di $tato. 'on decreto adottato dall'autorit! di governo competente, di concerto con il 1inistro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, 3 determinato, in attuazione dell'articolo 12, comma 1, lettera n) della legge 1' marzo 1997, n. '9, senza aggravi di spesa e, per il personale disciplinato dai contratti collettivi nazionali di lavoro, fino ad una specifica disciplina contrattuale, il trattamento economico accessorio, da corrispondere mensilmente, a fronte delle responsabilit!, degli obblighi di reperibilit! e di disponibilit! ad orari disagevoli, ai dipendenti assegnati agli uffici dei 1inistri e dei $ottosegretari di $tato. ,ale trattamento, consiste in un unico emolumento, 3 sostitutivo dei compensi per il lavoro straordinario, per la produttivit! collettiva e per la "ualit! della prestazione individuale. 'on effetto dall'entrata in vigore del

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regolamento di cui al presente comma sono decreto legge 10 luglio 1924, n. 1100, e integrazioni, ed ogni altra norma riguardante dei gabinetti dei 1inistri e delle segretarie $ottosegretari di $tato -24).

abrogate le norme del regio successive modificazioni ed la costituzione e la disciplina particolari dei 1inistri e dei

3. Il 1inistro non pu5 revocare, riformare, riservare o avocare a s6 o altrimenti adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti. In caso di inerzia o ritardo il 1inistro pu5 fissare un termine perentorio entro il "uale il dirigente deve adottare gli atti o i provvedimenti. 7ualora l'inerzia permanga, o in caso di grave inosservanza delle direttive generali da parte del dirigente competente, che determinano pregiudizio per l'interesse pubblico, il 1inistro pu5 nominare, salvi i casi di urgenza previa contestazione, un commissario ad acta, dando comunicazione al &residente del 'onsiglio dei ministri del relativo provvedimento. 8esta salvo "uanto previsto dall'articolo 2, comma %, lett. p) della legge 2% agosto 19##, n. 400. 8esta altres2 salvo "uanto previsto dall'articolo ) del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 1# giugno 19%1, n. 77%, e successive modificazioni ed integrazioni, e dall'articolo .9 del relativo regolamento emanato con regio decreto ( maggio 1940, n. (%'. 8esta salvo -2/) il potere di annullamento ministeriale per motivi di legittimit! .

-2*) Il termine era stato prorogato dal comma 4 dell'art. 1, !.". 10 gennaio 200(, n. 4, soppresso dalla relativa legge di conversione. -24) 'omma cos2 modificato dal comma 2#:bis dell'art. 1, !.". 1# maggio 200(, n. 1#1, aggiunto dalla relativa legge di conversione. &er la decorrenza del termine di cui al presente comma vedi il comma 2#:ter dello stesso articolo .. Il regolamento di organizzazione degli uffici di cui al presente comma 3 stato adottato: : con !.).*. 22 settembre 2000, n. 4'1, per gli uffici di diretta collaborazione del 1inistro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica; : con !.).*. ( marzo 2001, n. 21(, per gli uffici di diretta collaborazione del 1inistro della sanit!; : con !.).*. ( marzo 2001, n. 2%0, per gli uffici di diretta collaborazione dei 1inistri; : con !.).*. ( marzo 2001, n. 24%, per gli uffici di diretta collaborazione del 1inistro dei lavori pubblici; : con !.).*. ( marzo 2001, n. 24', per gli uffici di diretta collaborazione del 1inistro dell'ambiente;

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: con !.).*. 24 aprile 2001, n. 22', per gli uffici di diretta collaborazione del 1inistro dei trasporti e della navigazione; : con !.).*. 24 aprile 2001, n. %20, per gli uffici di diretta collaborazione del 1inistro delle infrastrutture e dei trasporti; : con !.).*. % maggio 2001, n. 291, per gli uffici di diretta collaborazione del 1inistro del commercio con l'estero; : con !.).*. 14 maggio 2001, n. 2'#, per gli uffici di diretta collaborazione del 1inistro delle comunicazioni; : con !.).*. 14 maggio 2001, n. %0%, per gli uffici di diretta collaborazione del 1inistro delle politiche agricole e forestali; : con !.).*. 17 maggio 2001, n. 297, per gli uffici di diretta collaborazione del 1inistro del lavoro; : con !.).*. 24 maggio 2001, n. 2%%, per gli uffici di diretta collaborazione del 1inistro degli affari esteri; : con !.).*. ( luglio 2001, n. %07, corretto con +omunicato 4 agosto 2001 -Gazz. ;ff. # agosto 299., n. .49), per gli uffici di diretta collaborazione del 1inistro per i beni e le attivit! culturali; : con !.).*. 2' luglio 2001, n. %1', per gli uffici di diretta collaborazione del 1inistro della giustizia; : con !.).*. 7 settembre 2001, n. %9#, per gli uffici centrali di livello dirigenziale generale del 1inistero dell'interno; : con !.).*. 21 marzo 2002, n. 9#, per gli uffici di diretta collaborazione del 1inistro dell'interno; : con !.).*. 2( marzo 2002, n. 12# -Gazz. ;ff. 3 luglio 2992, n. .(#) e con !.).*. 14 gennaio 2009, n. 1(, per gli uffici di diretta collaborazione del 1inistro dell'istruzione, dell'universit! e della ricerca; : con !.).*. 12 giugno 200%, n. 20#, per gli uffici di diretta collaborazione del 1inistro della salute; : con !.).*. % luglio 200%, n. 227, per gli uffici di diretta collaborazione del 1inistro dell'economia e delle finanze; : con !.).*. 14 ottobre 200%, n. %1(, per gli uffici di diretta collaborazione del vice 1inistro delle attivit! produttive; : con !.).*. 24 febbraio 200(, n. 1(2, per gli uffici di diretta collaborazione del 1inistro della difesa; : con !.).*. 1% febbraio 2007, n. '7, per gli uffici di diretta collaborazione

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del Ministro dell'universit e della ricerca; - con D.P.R. 28 novembre 2008, n. 198, per gli uffici di diretta collaborazione del Ministro dello sviluppo economico. (29) n deroga a !uanto disposto dal presente articolo vedi il comma 2 dell'art. 1, D.L. 23 maggio 2008, n. 90.

(commento di giurisprudenza 15. Dirigenti. (!rt. 1" de# D.Lgs. n. 29 de# 1993, come sostituito dall'art. $ de# D.Lgs. n. $%0 de# 1993 e successivamente modificato dall'art. 10 de# D.Lgs. n. 80 de# 1998; !rt. 2% de# D.Lgs. n. 29 de# 1993, commi " e #, come sostituiti dall'art. % de# D.Lgs. n. $%0 de# 1993) ". $elle amministrazioni pubblic%e di cui al presente capo, la dirigenza & articolata nelle due fasce dei ruoli di cui all'articolo 2#. 'estano salve le particolari disposizioni concernenti le carriere diplomatica e prefettizia e le carriere delle (orze di polizia e delle (orze armate. )er le amministrazioni dello *tato, anc%e ad ordinamento autonomo, & fatto salvo !uanto previsto dall'articolo + (#,) (#"). 2. $elle istituzioni e negli enti di ricerca e sperimentazione, nonc%- negli altri istituti pubblici di cui al sesto comma dell'articolo ## della .ostituzione, le attribuzioni della dirigenza amministrativa non si estendono alla gestione della ricerca e dell'insegnamento. #. )er ciascuna struttura organizzativa non affidata alla direzione del dirigente generale, il dirigente preposto all'ufficio di pi/ elevato livello & sovraordinato al dirigente preposto ad ufficio di livello inferiore. 0. )er le regioni, il dirigente cui sono conferite funzioni di coordinamento & sovraordinato, limitatamente alla durata dell'incarico, al restante personale dirigenziale. 1. )er il .onsiglio di *tato e per i tribunali amministrativi regionali, per la .orte dei conti e per l'2vvocatura generale dello *tato, le attribuzioni c%e il presente decreto demanda agli organi di 3overno sono di competenza rispettivamente, del )residente del .onsiglio di *tato, del )residente della .orte dei conti e dell'2vvocato generale dello *tato; le attribuzioni c%e il presente decreto demanda ai dirigenti preposti ad uffici dirigenziali di livello generale sono di competenza dei segretari generali dei predetti istituti.

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(#,) .omma cos4 modificato dall'art. #, comma 5, lettera a), L. 1" #ug#io 2002, n. 1$". 6edi, anc%e, il D.P.R. 23 apri#e 200$, n. 108. (#") 7a .orte costituzionale, con ordinanza "+-#, gennaio 2,,2, n. "" (3azz. 8ff. + febbraio 2,,2, n. +, serie speciale), %a dic%iarato la manifesta inammissibilit della !uestione di legittimit costituzionale degli artt. "1, comma ", e 2# del D.Lgs. 3 &ebbraio 1993, n. 29 nel testo risultante dalle modificazioni apportate con i decreti legislativi #" marzo "995, n. 5,, e 29 ottobre "995, n. #59, ora sostituiti dagli artt. "1, comma ", e 2# del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 1'", sollevata in riferimento agli artt. 99, 95 e # della .ostituzione.

(commento di giurisprudenza 16. (unzioni dei dirigenti di u&&ici dirigenzia#i genera#i. (!rt. 1' de# D.Lgs. n. 29 de# 1993, come sostituito prima dall'art. 9 de# D.Lgs. n. "$' de# 1993 e poi dall'art. 11 de# D.Lgs. n. 80 de# 1998 e successivamente modificato dall'art. $ de# D.Lgs. n. 38% de# 1998) ". dirigenti di uffici dirigenziali generali, comun!ue denominati, nell'mbito di !uanto stabilito dall'articolo 0 esercitano, fra gli altri, i seguenti compiti e poteri: a) formulano proposte ed esprimono pareri al Ministro nelle materie di sua competenza; a-bis) propongono le risorse e i profili professionali necessari allo svolgimento dei compiti dell'ufficio cui sono preposti anc%e al fine dell'elaborazione del documento di programmazione triennale del fabbisogno di personale di cui all'articolo +, comma 0 (#2); b) curano l'attuazione dei piani, programmi e direttive generali definite dal Ministro e attribuiscono ai dirigenti gli incaric%i e la responsabilit di specifici progetti e gestioni; definiscono gli obiettivi c%e i dirigenti devono perseguire e attribuiscono le conseguenti risorse umane, finanziarie e materiali; c) adottano gli atti relativi all'organizzazione degli uffici di livello dirigenziale non generale; d) adottano gli atti e i provvedimenti amministrativi ed esercitano i poteri di spesa e !uelli di ac!uisizione delle entrate rientranti nella competenza dei

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propri uffici, salvo !uelli delegati ai dirigenti; d)bis) adottano i provvedimenti previsti dall'artico#o 1%, comma 2, de# decreto #egis#ativo 12 apri#e 200', n. 1'3, e successive modificazioni (##); e) dirigono, coordinano e controllano l'attivit dei dirigenti e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anc%e con potere sostitutivo in caso di inerzia, e propongono l'adozione, nei confronti dei dirigenti, delle misure previste dall'articolo 2"; &) promuovono e resistono alle liti ed %anno il potere di conciliare e di transigere, fermo restando !uanto disposto dall'artico#o 12, comma 1, de##a #egge 3 apri#e 19%9, n. 103; g) ric%iedono direttamente pareri agli organi consultivi dell'amministrazione e rispondono ai rilievi degli organi di controllo sugli atti di competenza; *) svolgono le attivit di organizzazione e gestione del personale e di gestione dei rapporti sindacali e di lavoro; i) decidono sui ricorsi gerarc%ici contro gli atti e i provvedimenti amministrativi non definitivi dei dirigenti; #) curano i rapporti con gli uffici dell'8nione europea e degli organismi internazionali nelle materie di competenza secondo le specific%e direttive dell'organo di direzione politica, semprec%- tali rapporti non siano espressamente affidati ad apposito ufficio o organo; #)bis) concorrono alla definizione di misure idonee a prevenire e contrastare i fenomeni di corruzione e a controllarne il rispetto da parte dei dipendenti dell'ufficio cui sono preposti (#0). 2. dirigenti di uffici dirigenziali generali riferiscono al Ministro sull'attivit da essi svolta correntemente e in tutti i casi in cui il Ministro lo ric%ieda o lo ritenga opportuno. #. 7'esercizio dei compiti e dei poteri di cui al comma " pu; essere conferito anc%e a dirigenti preposti a strutture organizzative comuni a pi/ amministrazioni pubblic%e, ovvero alla attuazione di particolari programmi, progetti e gestioni. 0. 3li atti e i provvedimenti adottati dai dirigenti preposti al vertice dell'amministrazione e dai dirigenti di uffici dirigenziali generali di cui al presente articolo non sono suscettibili di ricorso gerarc%ico. 1. 3li ordinamenti delle amministrazioni pubblic%e al cui vertice & preposto un segretario generale, capo dipartimento o altro dirigente comun!ue denominato, con funzione di coordinamento di uffici dirigenziali di livello generale, ne definiscono i compiti ed i poteri (#1).

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(#2) 7ettera aggiunta dalla lettera a) del comma " dell<art. 38, D.Lgs. 2% ottobre 2009, n. 1"0. (##) 7ettera aggiunta dal comma ", dell<art. 8, D.L. 31 maggio 2010, n. %8. (#0) 7ettera aggiunta dalla lettera b) del comma " dell<art. 38, D.Lgs. 2% ottobre 2009, n. 1"0. (#1) n deroga a !uanto disposto dal presente articolo vedi il comma 2 dell'art. 1, D.L. 23 maggio 2008, n. 90.

17. (unzioni dei dirigenti. (!rt. 1% de# D.Lgs. n. 29 de# 1993, come sostituito dall'art. 10 de# D.Lgs. n. "$' de# 1993 e poi dall'art. 12 de# D.Lgs. n. 80 de# 1998) ". dirigenti, nell'mbito di !uanto stabilito dall'articolo 0, esercitano, fra gli altri, i seguenti compiti e poteri: a) formulano proposte ed esprimono pareri ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali; b) curano l'attuazione dei progetti e delle gestioni ad essi assegnati dai dirigenti degli uffici dirigenziali generali, adottando i relativi atti e provvedimenti amministrativi ed esercitando i poteri di spesa e di ac!uisizione delle entrate; c) svolgono tutti gli altri compiti ad essi delegati dai dirigenti degli uffici dirigenziali generali; d) dirigono, coordinano e controllano l'attivit degli uffici c%e da essi dipendono e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anc%e con poteri sostitutivi in caso di inerzia; d-bis) concorrono all'individuazione delle risorse e dei profili professionali necessari allo svolgimento dei compiti dell'ufficio cui sono preposti anc%e al fine dell'elaborazione del documento di programmazione triennale del fabbisogno di personale di cui all'articolo +, comma 0 (#+); e) provvedono alla gestione del personale e delle risorse finanziarie e strumentali assegnate ai propri uffici, anc%e ai sensi di !uanto previsto (#9) all'articolo "+, comma ", lettera #-bis ;

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e-bis) effettuano la valutazione del personale assegnato ai propri uffici, nel rispetto del principio del merito, ai fini della progressione economica e tra le (#5) aree, nonc%- della corresponsione di indennit e premi incentivanti . ")bis. dirigenti, per specific%e e comprovate ragioni di servizio, possono delegare per un periodo di tempo determinato, con atto scritto e motivato, alcune delle competenze comprese nelle funzioni di cui alle lettere b), d) ed e) del comma " a dipendenti c%e ricoprano le posizioni funzionali pi/ elevate nell'mbito degli uffici ad essi affidati. $on si applica in ogni caso l'articolo (#9) . 2",# del codice civile

(#+) 7ettera aggiunta dalla lettera a) del comma " dell<art. 39, D.Lgs. 2% ottobre 2009, n. 1"0. (#9) 7ettera cos4 modificata dalla lettera b) del comma " dell<art. 39, D.Lgs. 2% ottobre 2009, n. 1"0. (#5) 7ettera aggiunta dalla lettera c) del comma " dell<art. 39, D.Lgs. 2% ottobre 2009, n. 1"0. (#9) .omma aggiunto dall'art. 2, L. 1" #ug#io 2002, n. 1$".

(commento di giurisprudenza 17-bis. +icedirigenza. ". 7a contrattazione collettiva del comparto Ministeri disciplina l'istituzione di un'apposita separata area della vicedirigenza nella !uale & ricompreso il personale laureato appartenente alle posizioni .2 e .#, c%e abbia maturato complessivamente cin!ue anni di anzianit in dette posizioni o nelle corrispondenti !ualific%e 6 e = del precedente ordinamento. n sede di prima applicazione la disposizione di cui al presente comma si estende al personale non laureato c%e, in possesso degli altri re!uisiti ric%iesti, sia risultato vincitore di procedure concorsuali per l'accesso alla e> carriera direttiva anc%e speciale. dirigenti possono delegare ai vice dirigenti parte delle competenze di cui all'articolo "9 (0,). 2. 7a disposizione di cui al comma " si applica, ove compatibile, al personale dipendente dalle altre amministrazioni di cui all'articolo ", comma 2, appartenente a posizioni e!uivalenti alle posizioni .2 e .# del comparto Ministeri; l'e!uivalenza delle posizioni & definita con decreto del Ministro per la funzione pubblica, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. 'estano salve le competenze delle regioni e degli enti locali secondo !uanto

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stabilito dall'articolo 27

(41)

(40) Comma cos modificato dall'art. 14-octies, D.L. 30 giugno 2005, n. 115, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione. (41) Articolo aggiunto dall'art. 7, comma 3, L. 15 luglio 2002, n. 145. er l'inter!reta"ione autentica del !resente articolo vedi l'art. 8, L. 4 marzo 2009, n. 15.

18. Criteri di rile azione e analisi dei costi e dei rendimenti. (!rt. 18 del D.Lgs. n. 29 del 1993, come sostituito dall'art. 5 del D.Lgs. n. 470 del 1993) 1. #ulla base delle indica"ioni di cui all'articolo $% del !resente decreto, i dirigenti !re!osti ad uffici dirigen"iali di livello generale adottano misure organi""ative idonee a consentire la rileva"ione e l'analisi dei costi e dei rendimenti dell'attivit& amministrativa, della gestione e delle decisioni organi""ative. 2. 'l (i!artimento della fun"ione !ubblica !u) c*iedere all''stituto na"ionale di statistica+'#,A, l'elabora"ione di norme tecnic*e e criteri !er le rileva"ioni ed analisi di cui al comma 1 e, all'Autorit& !er l'informatica nella !ubblica (42) amministra"ione+A' A , l'elabora"ione di !rocedure informatic*e standardi""ate allo sco!o di eviden"iare gli scostamenti dei costi e dei rendimenti ris!etto a valori medi e standards.

(42) -a denomina"ione .Autorit& !er l'informatica nella !ubblica amministra"ione/ 0 da intendersi sostituita da 1uella di .Centro na"ionale !er l'informatica nella !ubblica amministra"ione/ ai sensi di 1uanto dis!osto dall'art. 17", D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 19".

#commento di giuris$rudenza% 19. &ncaric'i di (unzioni dirigenziali.

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(!rt. 19 del D.Lgs. n. 29 del 1993, come sostituito !rima dall'art. 11 del D.Lgs. n. 54" del 1993 e !oi dall'art. 13 del D.Lgs. n. 80 del 1998 e successivamente modificato dall'art. 5 del D.Lgs. n. 387 del 1998) 1. Ai fini del conferimento di ciascun incarico di fun"ione dirigen"iale si tiene conto, in rela"ione alla natura e alle caratteristic*e degli obiettivi !refissati ed alla com!lessit& della struttura interessata, delle attitudini e delle ca!acit& !rofessionali del singolo dirigente, dei risultati conseguiti in !receden"a nell'amministra"ione di a!!artenen"a e della relativa valuta"ione, delle s!ecific*e com!eten"e organi""ative !ossedute, nonc*2 delle es!erien"e di dire"ione eventualmente maturate all'estero, !resso il settore !rivato o !resso altre amministra"ioni !ubblic*e, !urc*2 attinenti al conferimento dell'incarico. Al conferimento degli incaric*i e al !assaggio ad (43) . incaric*i diversi non si a!!lica l'articolo 2103 del codice civile 1+)is. -'amministra"ione rende conoscibili, anc*e mediante !ubblica"ione di a!!osito avviso sul sito istitu"ionale, il numero e la ti!ologia dei !osti di fun"ione c*e si rendono dis!onibili nella dota"ione organica ed i criteri di scelta4 ac1uisisce le dis!onibilit& dei dirigenti interessati e le valuta (44). 1+ter. 5li incaric*i dirigen"iali !ossono essere revocati esclusivamente nei (4$) . casi e con le modalit& di cui all'articolo 21, comma 1, secondo !eriodo 2. ,utti gli incaric*i di fun"ione dirigen"iale nelle amministra"ioni dello #tato, anc*e ad ordinamento autonomo, sono conferiti secondo le dis!osi"ioni del !resente articolo. Con il !rovvedimento di conferimento dell'incarico, ovvero con se!arato !rovvedimento del residente del Consiglio dei 6inistri o del 6inistro com!etente !er gli incaric*i di cui al comma 3, sono individuati l'oggetto dell'incarico e gli obiettivi da conseguire, con riferimento alle !riorit&, ai !iani e ai !rogrammi definiti dall'organo di vertice nei !ro!ri atti di indiri""o e alle eventuali modific*e degli stessi c*e intervengano nel corso del ra!!orto, nonc*2 la durata dell'incarico, c*e deve essere correlata agli obiettivi !refissati e c*e, comun1ue, non !u) essere inferiore a tre anni n2 eccedere il termine di cin1ue anni. -a durata dell'incarico !u) essere inferiore a tre anni se coincide con il conseguimento del limite di et& !er il collocamento a ri!oso dell'interessato. 5li incaric*i sono rinnovabili. Al !rovvedimento di conferimento dell'incarico accede un contratto individuale con cui 0 definito il corris!ondente trattamento economico, nel ris!etto dei !rinc!i definiti dall'articolo 24. 7 sem!re ammessa la risolu"ione consensuale del ra!!orto. 'n caso di !rimo conferimento ad un dirigente della seconda fascia di incaric*i di uffici dirigen"iali generali o di fun"ioni e1ui!arate, la durata dell'incarico 0 !ari a tre anni. 8esta fermo c*e !er i di!endenti statali titolari di incaric*i di fun"ioni dirigen"iali ai sensi del !resente articolo, ai fini dell'a!!lica"ione dell'articolo 43, comma 1, del decreto del *residente della +e$u))lica 29 dicem)re 1973, n. 1092, e successive modifica"ioni, l'ultimo sti!endio va individuato nell'ultima retribu"ione !erce!ita in rela"ione all'incarico svolto. 9ell'i!otesi !revista dal ter"o !eriodo del !resente comma, ai fini della li1uida"ione del trattamento di fine servi"io, comun1ue denominato, nonc*2 dell'a!!lica"ione dell'articolo 43, comma 1, del decreto del *residente della +e$u))lica 29 dicem)re 1973,

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n. 1092, e successive modifica"ioni, l'ultimo sti!endio va individuato nell'ultima retribu"ione !erce!ita !rima del conferimento dell'incarico avente (4:) durata inferiore a tre anni . 3. 5li incaric*i di #egretario generale di ministeri, gli incaric*i di dire"ione di strutture articolate al loro interno in uffici dirigen"iali generali e 1uelli di livello e1uivalente sono conferiti con decreto del residente della 8e!ubblica, !revia delibera"ione del Consiglio dei ministri, su !ro!osta del 6inistro com!etente, a dirigenti della !rima fascia dei ruoli di cui all'articolo 23 o, con contratto a tem!o determinato, a !ersone in !ossesso delle s!ecific*e (47) 1ualit& !rofessionali e nelle !ercentuali !reviste dal comma : . 4. 5li incaric*i di fun"ione dirigen"iale di livello generale sono conferiti con decreto del residente del Consiglio dei 6inistri, su !ro!osta del 6inistro com!etente, a dirigenti della !rima fascia dei ruoli di cui all'articolo 23 o, in misura non su!eriore al 70 !er cento della relativa dota"ione, agli altri dirigenti a!!artenenti ai medesimi ruoli ovvero, con contratto a tem!o determinato, a !ersone in !ossesso delle s!ecific*e 1ualit& !rofessionali ric*ieste dal comma : (4;). 4-)is. ' criteri di conferimento degli incaric*i di fun"ione dirigen"iale di livello generale, conferiti ai sensi del comma 4 del !resente articolo, tengono conto delle condi"ioni di !ari o!!ortunit& di cui all'articolo 7 (4%). $. 5li incaric*i di dire"ione degli uffici di livello dirigen"iale sono conferiti, dal dirigente dell'ufficio di livello dirigen"iale generale, ai dirigenti assegnati al suo ufficio ai sensi dell'articolo 4, comma 1, lettera c). $-)is. 5li incaric*i di cui ai commi da 1 a $ !ossono essere conferiti, da ciascuna amministra"ione, entro il limite del 10 !er cento della dota"ione organica dei dirigenti a!!artenenti alla !rima fascia dei ruoli di cui all'articolo 23 e del $ !er cento della dota"ione organica di 1uelli a!!artenenti alla seconda fascia, anc*e a dirigenti non a!!artenenti ai ruoli di cui al medesimo articolo 23, !urc*2 di!endenti delle amministra"ioni di cui all'articolo 1, comma 2, ovvero di organi costitu"ionali, !revio collocamento fuori ruolo, ($0) comando o analogo !rovvedimento secondo i ris!ettivi ordinamenti . $-ter. ' criteri di conferimento degli incaric*i di dire"ione degli uffici di livello dirigen"iale, conferiti ai sensi del comma $ del !resente articolo, tengono conto delle condi"ioni di !ari o!!ortunit& di cui all'articolo 7 ($1). :. 5li incaric*i di cui ai commi da 1 a $ !ossono essere conferiti, da ciascuna amministra"ione, entro il limite del 10 !er cento della dota"ione organica dei dirigenti a!!artenenti alla !rima fascia dei ruoli di cui all'articolo 23 e dell'; !er cento della dota"ione organica di 1uelli a!!artenenti alla seconda fascia, a tem!o determinato ai soggetti indicati dal !resente comma. -a durata di tali incaric*i, comun1ue, non !u) eccedere, !er gli incaric*i di fun"ione dirigen"iale di cui ai commi 3 e 4, il termine di tre anni, e, !er gli altri incaric*i di fun"ione dirigen"iale il termine di cin1ue anni. ,ali incaric*i sono conferiti, fornendone es!licita motiva"ione, a !ersone di !articolare e

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com!rovata 1ualifica"ione !rofessionale, non rinvenibile nei ruoli dell'Amministra"ione, c*e abbiano svolto attivit& in organismi ed enti !ubblici o !rivati ovvero a"iende !ubblic*e o !rivate con es!erien"a ac1uisita !er almeno un 1uin1uennio in fun"ioni dirigen"iali, o c*e abbiano conseguito una !articolare s!eciali""a"ione !rofessionale, culturale e scientifica desumibile dalla forma"ione universitaria e !ostuniversitaria, da !ubblica"ioni scientific*e e da concrete es!erien"e di lavoro maturate !er almeno un 1uin1uennio, anc*e !resso amministra"ioni statali, ivi com!rese 1uelle c*e conferiscono gli incaric*i, in !osi"ioni fun"ionali !reviste !er l'accesso alla dirigen"a, o c*e !rovengano dai settori della ricerca, della docen"a universitaria, delle magistrature e dei ruoli degli avvocati e !rocuratori dello #tato. 'l trattamento economico !u) essere integrato da una indennit& commisurata alla s!ecifica 1ualifica"ione !rofessionale, tenendo conto della tem!oraneit& del ra!!orto e delle condi"ioni di mercato relative alle s!ecific*e com!eten"e !rofessionali. er il !eriodo di durata dell'incarico, i di!endenti delle !ubblic*e amministra"ioni sono collocati in as!ettativa sen"a assegni, con riconoscimento dell'an"ianit& di servi"io ($2). :+)is. <ermo restando il contingente com!lessivo dei dirigenti di !rima o seconda fascia il 1uo"iente derivante dall'a!!lica"ione delle !ercentuali !reviste dai commi 4, $+)is e :, 0 arrotondato all'unit& inferiore, se il !rimo decimale 0 inferiore a cin1ue, o all'unit& su!eriore, se esso 0 uguale o su!eriore a cin1ue ($3). :+ter. 'l comma : ed il comma :+)is si a!!licano alle amministra"ioni di cui ($4) all'articolo 1, comma 2 . :+,uater. er gli =nti locali, c*e risultano collocati nella classe di virtuosit& di cui all'articolo 20, comma 3, del decreto-legge " luglio 2011, n. 98, convertito, con modifica"ioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, come individuati con il decreto di cui al comma 2 del medesimo articolo, il numero com!lessivo degli incaric*i a contratto nella dota"ione organica dirigen"iale, conferibili ai sensi dell'articolo 110, comma 1, del ,esto unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislati o 18 agosto 2000, n. 2"7, non !u) in ogni caso su!erare la !ercentuale del diciotto !er cento della dota"ione organica della 1ualifica dirigen"iale a tem!o indeterminato. ($$) #i a!!lica 1uanto !revisto dal comma :+)is . 7. >5li incaric*i di dire"ione degli uffici dirigen"iali di cui ai commi !recedenti sono revocati nelle i!otesi di res!onsabilit& dirigen"iale !er inosservan"a delle direttive generali e !er i risultati negativi dell'attivit& amministrativa e della gestione, disci!linate dall'articolo 21, ovvero nel caso di risolu"ione ($:) consensuale del contratto individuale di cui all'articolo 24, comma 2? . ;. 5li incaric*i di fun"ione dirigen"iale di cui al comma 3 cessano decorsi novanta giorni dal voto sulla fiducia al 5overno ($7). %. (egli incaric*i di cui ai commi 3 e 4 0 data comunica"ione al #enato della 8e!ubblica ed alla Camera dei de!utati, allegando una sc*eda relativa ai titoli ed alle es!erien"e !rofessionali dei soggetti !rescelti.

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10. ' dirigenti ai 1uali non sia affidata la titolarit& di uffici dirigen"iali svolgono, su ric*iesta degli organi di vertice delle amministra"ioni c*e ne abbiano interesse, fun"ioni is!ettive, di consulen"a, studio e ricerca o altri incaric*i s!ecifici !revisti dall'ordinamento, ivi com!resi 1uelli !resso i collegi di revisione degli enti !ubblici in ra!!resentan"a di amministra"ioni ($;) ministeriali . 11. er la residen"a del Consiglio dei 6inistri, !er il ministero degli affari esteri nonc*2 !er le amministra"ioni c*e esercitano com!eten"e in materia di difesa e sicure""a dello #tato, di !oli"ia e di giusti"ia, la ri!arti"ione delle attribu"ioni tra livelli dirigen"iali differenti 0 demandata ai ris!ettivi ordinamenti. 12. er il !ersonale di cui all'articolo 3, comma 1, il conferimento degli incaric*i di fun"ioni dirigen"iali continuer& ad essere regolato secondo i ris!ettivi ordinamenti di settore. 8estano ferme le dis!osi"ioni di cui ($%) (:0) . all'articolo 2 della legge 10 agosto 2000, n. 24" 12-)is. -e dis!osi"ioni del !resente articolo costituiscono norme non derogabili dai contratti o accordi collettivi (:1).

(43) Comma cos sostituito !rima dall'art. 3, comma 1, lettera a), L. 15 luglio 2002, n. 145 e !oi dalla lettera a) del comma 1 dell@art. 40, D.Lgs. 27 otto)re 2009, n. 150. (44) Comma aggiunto dalla lettera )) del comma 1 dell@art. 40, D.Lgs. 27 otto)re 2009, n. 150. (4$) Comma aggiunto dalla lettera )) del comma 1 dell@art. 40, D.Lgs. 27 otto)re 2009, n. 150 e !oi cos modificato dal comma 32 dell@art. 9, D.L. 31 maggio 2010, n. 78. (4:) Comma !rima sostituito dall'art. 3, comma 1, lettera )), L. 15 luglio 2002, n. 145 e !oi cos modificato dall'art. 14-se-ies, comma 1, D.L. 30 giugno 2005, n. 115, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione, dalla lettera c) del comma 1 dell@art. 40, D.Lgs. 27 otto)re 2009, n. 150 e dal comma 32 dell'art. 1, D.L. 13 agosto 2011, n. 138, con i limiti di a!!licabilit& !revisti dallo stesso comma 32. Aedi, anc*e, il comma 2 del citato articolo 14+se-ies. (47) Comma cos modificato !rima dall'art. 3, comma 1, lettera c), L. 15 luglio 2002, n. 145 e !oi dalla lettera d) del comma 1 dell@art. 40, D.Lgs. 27 otto)re 2009, n. 150. (4;) Comma !rima sostituito dall'art. 3, comma 1, lettera d), L. 15 luglio 2002, n. 145 e !oi cos modificato dall'art. 3, comma 147, L. 24 dicem)re 2003, n. 350. Aedi, anc*e, le ulteriori dis!osi"ioni del citato comma 147.

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(49) Comma aggiunto dall'art. 3, comma 1, lettera e), L. 15 luglio 2002, n. 145. (50) Comma aggiunto dall'art. 3, comma 1, lettera f), L. 15 luglio 2002, n. 145. Vedi, anche, il comma 10-bis dell'art. 1, D.L. 18 maggio 2006, n. 181 e il comma 16-quaterdecie dell'art. 41, D.L. 30 dicembre 2008, n. 207, entram!i aggiunti dalle relati"e leggi di con"er ioni. (51) Comma aggiunto dall'art. 3, comma 1, lettera f), L. 15 luglio 2002, n. 145. (5#) $n deroga al %re ente comma "edi l'art. 5- bis, D.L. 7 settembre 2001, n. 343, nel te to integrato dalla relati"a legge di con"er ione, e il comma 5bis dell'art. 7, D.L. 31 maggio 2010, n. 78, aggiunto dal comma #1 dell'art. 18, D.L. 6 luglio 2011, n. 8. &ucce i"amente il %re ente comma ' tato o tituito dall'art. 3, comma 1, lettera g), L. 15 luglio 2002, n. 145 e dall'art. 14-se!ies, D.L. 30 giugno 2005, n. 115, nel te to integrato dalla relati"a legge di con"er ione, e co ( modi)icato dalla lettera e) del comma 1 dell*art. 40, D.Lgs. 27 ottobre 200 , n. 150. +'art. 4, D.L. 2 no"embre 2004, n. 280, non con"ertito in legge, a"e"a )ornito l'inter%reta,ione autentica delle di %o i,ioni di cui al %re ente comma. $noltre, il %re ente comma era tato modi)icato dall'art. 15, D.L. 10 gennaio 2006, n. 4, o%%re o dalla relati"a legge di con"er ione. Vedi, anche, il comma 10-bis dell'art. 1, D.L. 18 maggio 2006, n. 181 e il comma 16-#uaterdecies dell'art. 41, D.L. 30 dicembre 2008, n. 207, entram!i aggiunti dalle relati"e leggi di con"er ione, e il comma 359 dell'art. 1, +. #4 dicem!re #00-, n. #44. (53) Comma aggiunto dalla lettera f) del comma 1 dell*art. 40, D.Lgs. 27 ottobre 200 , n. 150. (54) Comma aggiunto dalla lettera f) del comma 1 dell*art. 40, D.Lgs. 27 ottobre 200 , n. 150. (55) Comma aggiunto dal comma 1 dell'art. 1, D.Lgs. 1$ agosto 2011, n. 141. Vedi, anche, il comma # dell'art. 6 del mede imo D.Lgs. n. 141 del 2011. (56) Comma a!rogato dall'art. 3, comma 1, lettera %), L. 15 luglio 2002, n. 145. (5-) Comma %rima o tituito dall'art. 3, comma 1, lettera i), L. 15 luglio 2002, n. 145 e %oi co ( modi)icato dal comma 159 dell'art. 2, D.L. 3 ottobre 2006, n. 262, come modi)icato dalla relati"a legge di con"er ione, e dalla lettera g) del comma 1 dell*art. 40, D.Lgs. 27 ottobre 200 , n. 150. Vedi, anche, i commi 160 e 161 del citato art. #. +a Corte co titu,ionale, con enten,a 4-11 a%rile #011, n. 1#4 (.a,,. /)). 13 a%rile #011, n. 16 0 1rima erie %eciale), ha dichiarato l*illegittimit2 del %re ente comma, nel te to "igente %rima dell*entrata in "igore dell*art. 40 del decreto legislati"o 27 ottobre 200 , n. 150, nella %arte in cui di %one"a che gli incarichi di )un,ione dirigen,iale generale di cui al comma 5-bis, limitatamente al %er onale non a%%artenente ai ruoli di cui all*art. 23 del D.Lgs. n. 165 del

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2001, ce a ero decor i no"anta giorni dal "oto ulla )iducia al .o"erno. &ucce i"amente, la te a Corte, con enten,a #0-#5 luglio #011, n. #46 (.a,,. /)). #- luglio #011, n. 3# - 1rima erie %eciale), ha dichiarato l*illegittimit2 del %re ente comma, nel te to "igente %rima dell*entrata in "igore dell*art. 40 del decreto legislati"o 27 ottobre 200 , n. 150, nella %arte in cui di %one"a che gli incarichi di )un,ione dirigen,iale con)eriti ai en i del comma 6 del mede imo art. 1 del D.Lgs. n. 165 del 2001, ce a ero decor i no"anta giorni dal "oto ulla )iducia al .o"erno. (53) Comma co ( 2002, n. 145. o tituito dall'art. 3, comma 1, lettera l), L. 15 luglio

(59) Comma co ( modi)icato dall'art. 3, comma 1, lettera m), L. 15 luglio 2002, n. 145. (60) +a Corte co titu,ionale, con ordinan,a 16-30 gennaio #00#, n. 11 (.a,,. /)). 6 )e!!raio #00#, n. 6, erie %eciale), ha dichiarato la mani)e ta in)ondate,,a della que tione di legittimit2 co titu,ionale degli artt. 1 , 21 e 24, comma 2, del D.Lgs. 3 febbraio 1 3, n. 2 nel te to ri ultante dalle modi)ica,ioni a%%ortate con i decreti legi lati"i 31 mar,o 1993, n. 30 e #9 otto!re 1993, n. 33- ora o tituiti dagli artt. 1 , 21 e 24, comma 2, del D.Lgs. 30 mar&o 2001, n. 165 olle"ata in ri)erimento agli artt. 9-, 93 e 3 della Co titu,ione. (61) Comma aggiunto dall'art. 3, comma 1, lettera n), L. 15 luglio 2002, n. 145. Vedi, anche, il comma - dello te o articolo.

20. 'erifica dei risultati. ((rt. 20 del D.Lgs. n. 2 del 1 3, come o tituito dall'art. 6 del D.Lgs. n. 470 del 1 3 e ucce i"amente modi)icato %rima dall'art. 43, comma 1 del D.Lgs. n. 80 del 1 8 %oi dall'art. 6 del D.Lgs. n. 387 del 1 8 e, in)ine, dagli artt. 5, comma 5 e 10, comma 2 del D.Lgs. n. 286 del 1 ) 1. 1er la 1re iden,a del Con iglio dei mini tri e %er le ammini tra,ioni che e ercitano com%eten,e in materia di di)e a e icure,,a dello &tato, di %oli,ia e di giu ti,ia, le o%era,ioni di "eri)ica ono e))ettuate dal 4ini tro %er i dirigenti e dal Con iglio dei mini tri %er i dirigenti %re%o ti ad u))icio di li"ello dirigen,iale generale. $ termini e le modalit2 di attua,ione del %rocedimento di "eri)ica dei ri ultati da %arte del 4ini tro com%etente e del Con iglio dei mini tri ono ta!iliti ri %etti"amente con regolamento mini teriale e con decreto del 1re idente della 5e%u!!lica adottato ai en i dell'articolo 17 della legge 23 agosto 1 88, n. 400, e ucce i"e modi)ica,ioni ed integra,ioni, o""ero )ino alla data di entrata in "igore di tale decreto, %ro""edimenti dei ingoli mini teri intere ati.

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)commento di giuris*ruden&a+ 21. ,es*onsabilit- dirigen&iale. ((rt. 21, commi 1, 2 e 5 del D.Lgs. n. 2 del 1 3, come o tituiti %rima dall'art. 12 del D.Lgs. n. 546 del 1 3 e %oi dall'art. 14 del D.Lgs. n. 80 del 1 8 e ucce i"amente modi)icati dall'art. 7 del D.Lgs. n. 387 del 1 8) 1. $l mancato raggiungimento degli o!ietti"i accertato attra"er o le ri ultan,e del i tema di "aluta,ione di cui al 6itolo $$ del decreto legi lati"o di attua,ione della legge 4 mar&o 200 , n. 15, in materia di ottimi,,a,ione della %rodutti"it2 del la"oro %u!!lico e di e))icien,a e tra %aren,a delle %u!!liche ammini tra,ioni o""ero l'ino er"an,a delle diretti"e im%uta!ili al dirigente com%ortano, %re"ia conte ta,ione e )erma re tando l'e"entuale re %on a!ilit2 di ci%linare econdo la di ci%lina contenuta nel contratto colletti"o, l'im%o i!ilit2 di rinno"o dello te o incarico dirigen,iale. $n rela,ione alla gra"it2 dei ca i, l'ammini tra,ione %u7 inoltre, %re"ia conte ta,ione e nel ri %etto del %rinci%io del contraddittorio, re"ocare l'incarico collocando il dirigente a di %o i,ione dei ruoli di cui all'articolo #3 o""ero recedere dal ra%%orto di la"oro econdo le di %o i,ioni del contratto (6#) . colletti"o 1-bis. 8l di )uori dei ca i di cui al comma 1, al dirigente nei con)ronti del quale ia tata accertata, %re"ia conte ta,ione e nel ri %etto del %rinci%io del contraddittorio econdo le %rocedure %re"i te dalla legge e dai contratti colletti"i na,ionali, la col%e"ole "iola,ione del do"ere di "igilan,a ul ri %etto, da %arte del %er onale a egnato ai %ro%ri u))ici, degli tandard quantitati"i e qualitati"i )i ati dall'ammini tra,ione, con)ormemente agli indiri,,i deli!erati dalla Commi ione di cui all'articolo 13 del decreto legi lati"o di attua,ione della legge 4 mar&o 200 , n. 15, in materia di ottimi,,a,ione della %rodutti"it2 del la"oro %u!!lico e di e))icien,a e tra %aren,a delle %u!!liche ammini tra,ioni, la retri!u,ione di ri ultato ' decurtata, entito il Comitato dei garanti, in rela,ione alla gra"it2 della "iola,ione di una quota )ino all'ottanta %er cento (63). #. 9:el ca o di gra"e ino er"an,a delle diretti"e im%artite dall'organo com%etente o di ri%etuta "aluta,ione negati"a, ai en i del comma 1, il dirigente, %re"ia conte ta,ione e contraddittorio, %u7 e ere e clu o dal con)erimento di ulteriori incarichi di li"ello dirigen,iale corri %ondente a quello re"ocato, %er un %eriodo non in)eriore a due anni. :ei ca i di maggiore gra"it2, l'ammini tra,ione %u7 recedere dal ra%%orto di la"oro, (64) . econdo le di %o i,ioni del codice ci"ile e dei contratti colletti"i;

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3. 5e tano )erme le di %o i,ioni "igenti %er il %er onale delle quali)iche dirigen,iali delle <or,e di %oli,ia, delle carriere di%lomatica e %re)etti,ia e (65) (66) delle <or,e armate nonch= del Cor%o na,ionale dei "igili del )uoco .

(6#) Comma co ( o tituito %rima dall'art. 3, comma #, lettera a), L. 15 luglio 2002, n. 145 e %oi dalla lettera a) del comma 1 dell*art. 41, D.Lgs. 27 ottobre 200 , n. 150. (63) Comma aggiunto dalla lettera b) del comma 1 dell*art. 41, D.Lgs. 27 ottobre 200 , n. 150. (64) Comma a!rogato dall'art. 3, comma #, lettera b), L. 15 luglio 2002, n. 145. (65) Comma co ( modi)icato dall'art. 73, D.Lgs. 13 ottobre 2005, n. 217, con la decorren,a ed i limiti indicati nell'art. 1-5 dello te o decreto. (66) +a Corte co titu,ionale, con ordinan,a 16-30 gennaio #00#, n. 11 (.a,,. /)). 6 )e!!raio #00#, n. 6, erie %eciale), ha dichiarato la mani)e ta in)ondate,,a della que tione di legittimit2 co titu,ionale degli artt. 1 , 21 e 24, comma 2, del D.Lgs. 3 febbraio 1 3, n. 2 nel te to ri ultante dalle modi)ica,ioni a%%ortate con i decreti legi lati"i 31 mar,o 1993, n. 30 e #9 otto!re 1993, n. 33- ora o tituiti dagli artt. 1 , 21 e 24, comma 2, del D.Lgs. 30 mar&o 2001, n. 165 olle"ata in ri)erimento agli artt. 9-, 93 e 3 della Co titu,ione.

)commento di giuris*ruden&a+ 22. .omitato dei garanti. ((rt. 21, comma 3 del D.Lgs. n. 2 del 1 3, come o tituito dall'art. 14 del D.Lgs. n. 80 del 1 8) 1. $ %ro""edimenti di cui all'articolo #1, commi 1 e 1-bis, ono adottati entito il Comitato dei garanti, i cui com%onenti, nel ri %etto del %rinci%io di genere, ono nominati con decreto del 1re idente del Con iglio dei 4ini tri. $l Comitato dura in carica tre anni e l'incarico non ' rinno"a!ile. #. $l Comitato dei garanti ' com%o to da un con igliere della Corte dei conti, de ignato dal uo 1re idente, e da quattro com%onenti de ignati ri %etti"amente, uno dal 1re idente della Commi ione di cui all'articolo 13 del decreto legi lati"o di attua,ione della legge 4 mar&o 200 , n. 15, in materia di ottimi,,a,ione della %rodutti"it2 del la"oro %u!!lico, e di

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e))icien,a e tra %aren,a delle %u!!liche ammini tra,ioni, uno dal 4ini tro %er la %u!!lica ammini tra,ione e l'inno"a,ione, celto tra un e %erto celto tra oggetti con %eci)ica quali)ica,ione ed e %erien,a nei ettori dell'organi,,a,ione ammini trati"a e del la"oro %u!!lico, e due celti tra dirigenti di u))ici dirigen,iali generali di cui almeno uno a%%artenente agli >rgani mi indi%endenti di "aluta,ione, e tratti a orte )ra coloro che hanno %re entato la %ro%ria candidatura. $ com%onenti ono collocati )uori ruolo e il %o to corri %ondente nella dota,ione organica dell'ammini tra,ione di a%%artenen,a ' re o indi %oni!ile %er tutta la durata del mandato. 1er la %arteci%a,ione al Comitato non ' %re"i ta la corre %on ione di emolumenti o rim!or i %e e. 3. $l %arere del Comitato dei garanti "iene re o entro il termine di quarantacinque giorni dalla richie ta? decor o inutilmente tale termine i (6-) . %re cinde dal %arere

(6-) 8rticolo %rima modi)icato dall'art. 3, comma 3, L. 15 luglio 2002, n. 145 e %oi co ( o tituito dal comma 1 dell*art. 42, D.Lgs. 27 ottobre 200 , n. 150. 1er la co titu,ione del comitato di cui al %re ente articolo "edi il D./...0. 10 giugno 2005.

23. ,uolo dei dirigenti. ((rt. 23 del D.Lgs. n. 2 del 1 3, come o tituito dall'art. 15 del D.Lgs. n. 80 del 1 8 e ucce i"amente modi)icato dall'art. 8 del D.Lgs. n. 387 del 1 8) 1. $n ogni ammini tra,ione dello &tato, anche ad ordinamento autonomo, ' i tituito il ruolo dei dirigenti, che i articola nella %rima e nella econda )a cia, nel cui 2m!ito ono de)inite a%%o ite e,ioni in modo da garantire la e"entuale %eci)icit2 tecnica. $ dirigenti della econda )a cia ono reclutati attra"er o i meccani mi di acce o di cui all'articolo #3. $ dirigenti della econda )a cia tran itano nella %rima qualora a!!iano rico%erto incarichi di dire,ione di u))ici dirigen,iali generali o equi"alenti, in !a e ai %articolari ordinamenti di cui all'articolo 19, comma 11, %er un %eriodo %ari almeno a cinque anni en,a e ere incor i nelle mi ure %re"i te dall'articolo #1 %er le i%ote i di re %on a!ilit2 dirigen,iale (63). #. @ a icurata la mo!ilit2 dei dirigenti, nei limiti dei %o ti di %oni!ili, in !a e all'articolo 30 del %re ente decreto. $ contratti o accordi colletti"i na,ionali di ci%linano, econdo il criterio della continuit2 dei ra%%orti e %ri"ilegiando la li!era celta del dirigente, gli e))etti conne i ai tra )erimenti e alla mo!ilit2 in generale in ordine al mantenimento del ra%%orto a icurati"o con l'ente di

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previdenza, al trattamento di fine rapporto e allo stato giuridico legato all'anzianit di servizio e al fondo di previdenza complementare. La Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica cura una banca dati informatica contenente i dati relativi ai ruoli delle amministrazioni dello Stato !"# $%# $&#.

!'# Comma cos( modificato prima dall'art. 14-sexies, D.L. 30 giugno 2005, n. 115, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione, e poi dal comma & dell)art. 43, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150. *edi, anc+e, il comma , del citato art. -.. Precedentemente il presente comma era stato modificato dall'art. 4, D.L. 29 novembre 2004, n. 280, non convertito in legge. !"# Comma cos( modificato dall'art. 3-bis, D.L. 28 maggio 2004, n. 136, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione. $%# /rticolo cos( sostituito dall'art. 3, comma 4, L. 15 ug io 2002, n. 145. *edi, anc+e, il D.!.". 23 a#ri e 2004, n. 108. $&# La Corte costituzionale, con ordinanza &!-.% gennaio ,%%,, n. && 0azz. 1ff. ! febbraio ,%%,, n. !, serie speciale#, +a dic+iarato la manifesta inammissibilit della 2uestione di legittimit costituzionale degli artt. &3, comma &, e ,. del D.Lgs. 3 $ebbraio 1993, n. 29 nel testo risultante dalle modificazioni apportate con i decreti legislativi .& marzo &""', n. '%, e ," ottobre &""', n. .'$, ora sostituiti dagli artt. &3, comma &, e ,. del D.Lgs. 30 mar%o 2001, n. 165, sollevata in riferimento agli artt. "$, "' e . della Costituzione.

&commento 'i giuris#ru'en%a( 23-bis. Dis#osi%ioni in materia 'i mobi it) tra #ubb ico e #rivato. &. 4n deroga all'articolo !% del testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, di cui al 'ecreto 'e !resi'ente 'e a "e#ubb ica 10 gennaio 1957, n. 3, i dirigenti delle pubblic+e amministrazioni, nonc+5 gli appartenenti alla carriera diplomatica e prefettizia e, limitamente agli incaric+i pubblici, i magistrati ordinari, amministrativi e contabili e gli avvocati e procuratori dello Stato sono collocati, salvo motivato diniego dell'amministrazione di appartenenza in ordine alle proprie preminenti esigenze organizzative, in aspettativa senza assegni per lo svolgimento di attivit presso soggetti e organismi, pubblici o privati, anc+e operanti in sede internazionale, i 2uali provvedono al relativo trattamento previdenziale. 6esta ferma la disciplina vigente in materia di collocamento fuori ruolo nei casi consentiti. 4l periodo di aspettativa

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comporta il mantenimento della 2ualifica posseduta. 7 sempre ammessa la ricongiunzione dei periodi contributivi a domanda dell'interessato, ai sensi della egge 7 $ebbraio 1979, n. 29, presso una 2ualsiasi delle forme assicurative nelle 2uali abbia maturato gli anni di contribuzione. 8uando l'incarico 9 espletato presso organismi operanti in sede internazionale, la ricongiunzione dei periodi contributivi 9 a carico dell'interessato, salvo c+e l'ordinamento dell'amministrazione di destinazione non disponga altrimenti $,# . ,. 4 dirigenti di cui all'articolo &", comma &%, sono collocati a domanda in aspettativa senza assegni per lo svolgimento dei medesimi incaric+i di cui al comma & del presente articolo, salvo motivato diniego dell'amministrazione di appartenenza in ordine alle proprie preminenti esigenze organizzative $.#. .. Per i magistrati ordinari, amministrativi e contabili, e per gli avvocati e procuratori dello Stato, gli organi competenti deliberano il collocamento in aspettativa, fatta salva per i medesimi la facolt di valutare ragioni ostative all'accoglimento della domanda. -. :el caso di svolgimento di attivit presso soggetti diversi dalle amministrazioni pubblic+e, il periodo di collocamento in aspettativa di cui al comma & non pu; superare i cin2ue anni e non 9 computabile ai fini del trattamento di 2uiescenza e previdenza. 3. L'aspettativa per lo svolgimento di attivit o incaric+i presso soggetti privati o pubblici da parte del personale di cui al comma & non pu; comun2ue essere disposta se< a# il personale, nei due anni precedenti, 9 stato addetto a funzioni di vigilanza, di controllo ovvero, nel medesimo periodo di tempo, +a stipulato contratti o formulato pareri o avvisi su contratti o concesso autorizzazioni a favore di soggetti presso i 2uali intende svolgere l'attivit. =ve l'attivit c+e si intende svolgere sia presso una impresa, il divieto si estende anc+e al caso in cui le predette attivit istituzionali abbiano interessato imprese c+e, anc+e indirettamente, la controllano o ne sono controllate, ai sensi dell'articolo ,.3" del codice civile> b# il personale intende svolgere attivit in organismi e imprese private c+e, per la loro natura o la loro attivit, in relazione alle funzioni precedentemente esercitate, possa cagionare nocumento all'immagine dell'amministrazione o comprometterne il normale funzionamento o l'imparzialit. !. 4l dirigente non pu;, nei successivi due anni, ricoprire incaric+i c+e comportino l'esercizio delle funzioni individuate alla lettera a# del comma 3. $. Sulla base di appositi protocolli di intesa tra le parti, le amministrazioni di cui all'articolo &, comma ,, possono disporre, per singoli progetti di interesse specifico dell'amministrazione e con il consenso dell'interessato, l'assegnazione temporanea di personale presso altre pubblic+e amministrazioni o imprese private. 4 protocolli disciplinano le funzioni, le

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modalit di inserimento, l'onere per la corresponsione del trattamento economico da porre a carico delle imprese destinatarie. :el caso di assegnazione temporanea presso imprese private i predetti protocolli possono prevedere l'eventuale attribuzione di un compenso aggiuntivo, con oneri a carico delle imprese medesime $-#. '. 4l servizio prestato dai dipendenti durante il periodo di assegnazione temporanea di cui al comma $ costituisce titolo valutabile ai fini della progressione di carriera. ". Le disposizioni del presente articolo non trovano comun2ue applicazione nei confronti del personale militare e delle ?orze di polizia, nonc+5 del Corpo $3# nazionale dei vigili del fuoco . &%. Con regolamento da emanare ai sensi dell'artico o 17, comma 1, 'e a egge 23 agosto 1988, n. 400, sono individuati i soggetti privati e gli organismi internazionali di cui al comma & e sono definite le modalit e le procedure attuative del presente articolo $!#.

$,# Comma cos( modificato dalla lettera a# del comma & dell)art. 44, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150. Per l'interpretazione autentica del presente comma vedi il comma 3$' dell'art. 1, L. 27 'icembre 2006, n. 296. $.# Comma cos( modificato dalla lettera b# del comma & dell)art. 44, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150. $-# Comma cos( sostituito dall'art. 5, D.L. 31 gennaio 2005, n. 7. $3# 4n deroga a 2uanto previsto dal presente comma vedi il comma .! dell'art. 2, L. 23 'icembre 2009, n. 191. $!# /rticolo aggiunto dall'art. 7, comma 1, L. 15 ug io 2002, n. 145. *edi, anc+e, il comma --bis dell'art. 101, D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 aggiunto dal comma , dell'art. 7 'e a citata egge n. 145 'e 2002.

&commento 'i giuris#ru'en%a( 24. *rattamento economico. +rt. 24 'e D.Lgs. n. 29 'e 1993, come sostituito prima dall'art. 13 'e D.Lgs. n. 546 'e 1993 e poi dall'art. 16 'e D.Lgs. n. 80 'e 1998 e successivamente modificato prima dall'art. 9 'e D.Lgs. n. 387 'e 1998 e poi dall'art. 26, comma 6 'e a egge n. 448 'e 1998#

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&. La retribuzione del personale con 2ualifica di dirigente 9 determinata dai contratti collettivi per le aree dirigenziali, prevedendo c+e il trattamento economico accessorio sia correlato alle funzioni attribuite, alle connesse responsabilit e ai risultati conseguiti. La graduazione delle funzioni e responsabilit ai fini del trattamento accessorio 9 definita, ai sensi dell'articolo -, con decreto ministeriale per le amministrazioni dello Stato e con provvedimenti dei rispettivi organi di governo per le altre amministrazioni o enti, ferma restando comun2ue l'osservanza dei criteri e dei limiti delle compatibilit finanziarie fissate dal Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della $$# programmazione economica . &-bis. 4l trattamento accessorio collegato ai risultati deve costituire almeno il .% per cento della retribuzione complessiva del dirigente considerata al netto della retribuzione individuale di anzianit e degli incaric+i aggiuntivi soggetti $'# . al regime dell'onnicomprensivit &-ter. 4 contratti collettivi nazionali incrementano progressivamente la componente legata al risultato, in modo da adeguarsi a 2uanto disposto dal comma &-bis, entro la tornata contrattuale successiva a 2uella decorrente dal &@ gennaio ,%&%, destinando comun2ue a tale componente tutti gli incrementi previsti per la parte accessoria della retribuzione. La disposizione di cui al comma &-bis non si applica alla dirigenza del Servizio sanitario nazionale e dall'attuazione del medesimo comma non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica $"#. &-,uater. La parte della retribuzione collegata al raggiungimento dei risultati della prestazione non pu; essere corrisposta al dirigente responsabile 2ualora l'amministrazione di appartenenza, decorso il periodo transitorio di sei mesi dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo di attuazione della egge 4 mar%o 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttivit del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubblic+e amministrazioni, non abbia predisposto il sistema di valutazione di cui al Aitolo 44 del citato decreto legislativo '%#. ,. Per gli incaric+i di uffici dirigenziali di livello generale ai sensi dell'articolo &", commi . e -, con contratto individuale 9 stabilito il trattamento economico fondamentale, assumendo come parametri di base i valori economici massimi contemplati dai contratti collettivi per le aree dirigenziali, e sono determinati gli istituti del trattamento economico accessorio, collegato al livello di responsabilit attribuito con l'incarico di funzione ed ai risultati conseguiti nell'attivit amministrativa e di gestione, ed i relativi importi. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze sono stabiliti i criteri per l'individuazione dei trattamenti accessori massimi, secondo principi di contenimento della spesa e di uniformit e pere2uazione '&# ',# '.#. .. 4l trattamento economico determinato ai sensi dei commi & e , remunera tutte le funzioni ed i compiti attribuiti ai dirigenti in base a 2uanto previsto dal presente decreto, nonc+5 2ualsiasi incarico ad essi conferito in ragione

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del loro ufficio o comun2ue conferito dall'amministrazione presso cui prestano servizio o su designazione della stessa> i compensi dovuti dai terzi sono corrisposti direttamente alla medesima amministrazione e confluiscono nelle risorse destinate al trattamento economico accessorio della dirigenza '-# . -. Per il restante personale con 2ualifica dirigenziale indicato dall'articolo ., comma &, la retribuzione 9 determinata ai sensi dell'artico o 2, commi 5 e 7, 'e a egge 6 mar%o 1992, n. 216, nonc+5 dalle successive modific+e ed integrazioni della relativa disciplina. 3. 4l bilancio triennale e le relative leggi finanziarie, nell'mbito delle risorse da destinare ai miglioramenti economici delle categorie di personale di cui all'articolo ., indicano le somme da destinare, in caso di pere2uazione, al rie2uilibro del trattamento economico del restante personale dirigente civile e militare non contrattualizzato con il trattamento previsto dai contratti collettivi nazionali per i dirigenti del comparto ministeri, tenendo conto dei rispettivi trattamenti economici complessivi e degli incrementi comun2ue determinatesi a partire dal febbraio &""., e secondo i criteri indicati nell'artico o 1, comma 2, 'e a egge 2 ottobre 1997, n. 334. !. 4 fondi per la pere2uazione di cui all'artico o 2 'e a egge 2 ottobre 1997, n. 334, destinati al personale di cui all'articolo ., comma ,, sono assegnati alle universit e da 2ueste utilizzati per l'incentivazione dell'impegno didattico dei professori e ricercatori universitari, con particolare riferimento al sostegno dell'innovazione didattica, delle attivit di orientamento e tutorato, della diversificazione dell'offerta formativa. Le universit possono destinare allo stesso scopo propri fondi, utilizzando anc+e le somme attualmente stanziate per il pagamento delle supplenze e degli affidamenti. Le universit possono erogare, a valere sul proprio bilancio, appositi compensi incentivanti ai professori e ricercatori universitari c+e svolgono attivit di ricerca nell'mbito dei progetti e dei programmi dell'1nione europea e internazionali. L'incentivazione, a valere sui fondi di cui all'artico o 2 'e a #re'etta egge n. 334 'e 1997, 9 erogata come assegno aggiuntivo pensionabile. $. 4 compensi spettanti in base a norme speciali ai dirigenti dei ruoli di cui all'articolo ,. o e2uiparati sono assorbiti nel trattamento economico attribuito ai sensi dei commi precedenti '3#. '. /i fini della determinazione del trattamento economico accessorio le risorse c+e si rendono disponibili ai sensi del comma $ confluiscono in appositi fondi istituiti presso ciascuna amministrazione, unitamente agli altri compensi previsti dal presente articolo. ". B1na 2uota pari al &% per cento delle risorse di ciascun fondo confluisce in un apposito fondo costituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. Le predette 2uote sono ridistribuite tra i fondi di cui al comma ', secondo '!# '$# . criteri diretti ad armonizzare la 2uantit di risorse disponibiliC

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(77) Comma cos modificato dalla lettera a) del comma 1 dellart. 45, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150. (78) Comma aggiunto dalla lettera b) del comma 1 dellart. 45, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150. (79) Comma aggiunto dalla lettera b) del comma 1 dellart. 45, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150. (80) Comma aggiunto dalla lettera b) del comma 1 dellart. 45, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150. (81) Periodo aggiunto dall'art. 34, D.L. 4 luglio 2006, n. 223. Vedi, anc e, la Dir.Min. 26 luglio 2006, n. 4/06. (8!) Vedi, anc e, il comma "77 dell'art. 1, L. 27 dicembre 2006, n. 296. (8#) $a Corte costitu%ionale, con ordinan%a 1&'#0 gennaio !00!, n. 11 ((a%%. )ff. & fe**raio !00!, n. &, serie s+eciale), a dic iarato la manifesta infondate%%a della ,uestione di legittimit- costitu%ionale degli artt. 19, 21 e 24, comma 2, del D.Lgs. 3 ebbraio 1993, n. 29 nel testo risultante dalle modifica%ioni a++ortate con i decreti legislati.i #1 mar%o 1998, n. 80 e !9 otto*re 1998, n. #87 ora sostituiti dagli artt. 19, 21 e 24, comma 2, del D.Lgs. 30 mar!o 2001, n. 165 solle.ata in riferimento agli artt. 97, 98 e # della Costitu%ione. (8/) Vedi, anc e, il comma 1 dell'art. 16, L. 2" dicembre 2001, n. 44" e il comma !!'bis dell'art. 1, D.L. 1" maggio 2006, n. 1"1, modificato dal comma 1"& dell'art. 2, D.L. 3 ottobre 2006, n. 262, come modificato dalla relati.a legge di con.ersione. (8") Comma cos modificato dall'art. 1#ter, D.L. 2" maggio 2004, n. 136, nel testo integrato dalla relati.a legge di con.ersione. (8&) Comma a*rogato dall'art. 1#ter, D.L. 2" maggio 2004, n. 136, nel testo integrato dalla relati.a legge di con.ersione. (87) 0n deroga a ,uanto dis+osto dal +resente articolo .edi gli articoli 1 e ", $.%.&.M. 10 giugno 200", n. 36"2 e l'art. 5, $.%.&.M. 2 luglio 2009. Vedi, anc e, ,uanto dis+osto dall'art. 1! della stessa $.%.&.M. 2 luglio 2009.

'commento di giuris(ruden!a)

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25. Dirigenti delle istitu!ioni scolastic*e. (1rt. !"#bis del D.Lgs. n. 29 del 1993, aggiunto dall'art. 1 del D.Lgs. n. 59 del 199"2 1rt. !"#ter del D.Lgs. n. 29 del 1993, aggiunto dall'art. 1 del D.Lgs. n. 59 del 199") 1. 3ell'-m*ito dell'amministra%ione scolastica +eriferica 4 istituita la ,ualifica dirigen%iale +er i ca+i di istituto +re+osti alle istitu%ioni scolastic e ed educati.e alle ,uali 4 stata attri*uita +ersonalit- giuridica ed autonoma a norma dell'articolo 21 della legge 15 mar!o 1997, n. 59, e successi.e modifica%ioni ed integra%ioni. 0 dirigenti scolastici sono in,uadrati in ruoli di dimensione regionale e ris+ondono, agli effetti dell'articolo !1, in ordine ai risultati, c e sono .alutati tenuto conto della s+ecificit- delle fun%ioni e sulla *ase delle .erific e effettuate da un nucleo di .aluta%ione istituito +resso l'amministra%ione scolastica regionale, +resieduto da un dirigente e com+osto da es+erti anc e non a++artenenti all'amministra%ione stessa. !. 0l dirigente scolastico assicura la gestione unitaria dell'istitu%ione, ne a la legale ra++resentan%a, 4 res+onsa*ile della gestione delle risorse finan%iarie e strumentali e dei risultati del ser.i%io. 3el ris+etto delle com+eten%e degli organi collegiali scolastici, s+ettano al dirigente scolastico autonomi +oteri di dire%ione, di coordinamento e di .alori%%a%ione delle risorse umane. 0n +articolare, il dirigente scolastico, organi%%a l'atti.it- scolastica secondo criteri di efficien%a e di efficacia formati.e ed 4 titolare delle rela%ioni sindacali. #. 3ell'eserci%io delle com+eten%e di cui al comma !, il dirigente scolastico +romuo.e gli inter.enti +er assicurare la ,ualit- dei +rocessi formati.i e la colla*ora%ione delle risorse culturali, +rofessionali, sociali ed economic e del territorio, +er l'eserci%io della li*ert- di insegnamento, intesa anc e come li*ert- di ricerca e inno.a%ione metodologica e didattica, +er l'eserci%io della li*ert- di scelta educati.a delle famiglie e +er l'attua%ione del diritto all'a++rendimento da +arte degli alunni. /. 3ell'-m*ito delle fun%ioni attri*uite alle istitu%ioni scolastic e, s+etta al dirigente l'ado%ione dei +ro..edimenti di gestione delle risorse e del +ersonale. ". 3ello s.olgimento delle +ro+rie fun%ioni organi%%ati.e e amministrati.e il dirigente +u5 a..alersi di docenti da lui indi.iduati, ai ,uali +ossono essere delegati s+ecifici com+iti, ed 4 coadiu.ato dal res+onsa*ile amministrati.o, c e so.rintende, con autonomia o+erati.a, nell'-m*ito delle diretti.e di massima im+artite e degli o*ietti.i assegnati, ai ser.i%i amministrati.i ed ai ser.i%i generali dell'istitu%ione scolastica, coordinando il relati.o +ersonale. &. 0l dirigente +resenta +eriodicamente al consiglio di circolo o al consiglio di istituto moti.ata rela%ione sulla dire%ione e il coordinamento dell'atti.itformati.a, organi%%ati.a e amministrati.a al fine di garantire la +i6 am+ia informa%ione e un efficace raccordo +er l'eserci%io delle com+eten%e degli organi della istitu%ione scolastica.

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7. 0 ca+i di istituto con ra++orto di la.oro a tem+o indeterminato, i.i com+resi i rettori e i .icerettori dei con.itti na%ionali, le direttrici e .ice direttrici degli educandati, assumono la ,ualifica di dirigente, +re.ia fre,uen%a di a++ositi corsi di forma%ione, all'atto della +re+osi%ione alle istitu%ioni scolastic e dotate di autonomia e della +ersonalit- giuridica a norma dell'articolo 21 della legge 15 mar!o 1997, n. 59, e successi.e modifica%ioni ed integra%ioni, sal.aguardando, +er ,uanto +ossi*ile, la titolarit- della sede di ser.i%io. 8. 0l 7inistro della +u**lica istru%ione, con +ro+rio decreto, definisce gli o*ietti.i, i contenuti e la durata della forma%ione2 determina le modalit- di +arteci+a%ione ai di.ersi moduli formati.i e delle connesse .erific e2 definisce i criteri di .aluta%ione e di certifica%ione della ,ualit- di ciascun corso2 indi.idua gli organi dell'amministra%ione scolastica res+onsa*ili dell'articola%ione e del coordinamento dei corsi sul territori, definendone i criteri2 sta*ilisce le modalit- di s.olgimento dei corsi con il loro affidamento ad uni.ersit-, agen%ie s+eciali%%ate ed enti +u**lici e +ri.ati anc e tra loro associati o consor%iati. 9. $a dire%ione dei conser.atori di musica, delle accademie di *elle arti, degli istituti su+eriori +er le industrie artistic e e delle accademie na%ionali di arte drammatica e di dan%a, 4 e,ui+arata alla dirigen%a dei ca+i d'istituto. Con decreto del 7inistro della +u**lica istru%ione sono disci+linate le modalit- di designa%ione e di conferimento e la durata dell'incarico, facendo sal.e le +osi%ioni degli attuali direttori di ruolo. 10. Contestualmente all'attri*u%ione della ,ualifica dirigen%iale, ai .icerettori dei con.itti na%ionali e delle .icedirettrici degli educandati sono so++ressi i corris+ondenti +osti. 1lla conclusione delle o+era%ioni sono so++ressi i relati.i ruoli. 11. 0 ca+i d'istituto c e ri.estano l'incarico di 7inistro o 8ottosegretario di 8tato, o..ero siano in as+ettati.a +er mandato +arlamentare o amministrati.o o siano in esonero sindacale, distaccati, comandati, utili%%ati o collocati fuori ruolo +ossono assol.ere all'o**ligo di forma%ione mediante la fre,uen%a di a++ositi moduli nell'-m*ito della forma%ione +re.ista dal +resente articolo, o..ero della forma%ione di cui all'articolo !9. 0n tale ultimo caso l'in,uadramento decorre ai fini giuridici dalla +rima a++lica%ione degli in,uadramenti di cui al comma 7 ed ai fini economici dalla data di assegna%ione ad una istitu%ione scolastica autonoma.

26. +orme (er la dirigen!a del ,er-i!io sanitario na!ionale.

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(1rt. !&, commi 1, !#.uin.uies e # del D.Lgs. n. 29 del 1993, modificati +rima dall'art. 14 del D.Lgs. n. 546 del 1993 e +oi dall'art. 45, comma 15 del D.Lgs. n. "0 del 199") 1. 1lla ,ualifica di dirigente dei ruoli +rofessionale, tecnico ed amministrati.o del 8er.i%io sanitario na%ionale si accede mediante concorso +u**lico +er titoli ed esami, al ,uale sono ammessi candidati in +ossesso del relati.o di+loma di laurea, con cin,ue anni di ser.i%io effetti.o corris+ondente alla medesima +rofessionalit- +restato in enti del 8er.i%io sanitario na%ionale nella +osi%ione fun%ionale di settimo e otta.o li.ello, o..ero in ,ualific e fun%ionali di settimo, otta.o e nono li.ello di altre +u**lic e amministra%ioni. 9elati.amente al +ersonale del ruolo tecnico e +rofessionale, l'ammissione 4 altres consentita ai candidati in +ossesso di es+erien%e la.orati.e con ra++orto di la.oro li*ero'+rofessionale o di atti.it- coordinata e continuata +resso enti o +u**lic e amministra%ioni, o..ero di atti.it- documentate +resso studi +rofessionali +ri.ati, societ- o istituti di ricerca, a.enti contenuto analogo a ,uello +re.isto +er corris+ondenti +rofili del ruolo medesimo. !. 3ell'attri*u%ione degli incaric i dirigen%iali determinati in rela%ione alla struttura organi%%ati.a deri.ante dalle leggi regionali di cui all'articolo 3 del decreto legislati-o 30 dicembre 1992, n. 502, si de.e tenere conto della +osi%ione fun%ionale +osseduta dal relati.o +ersonale all'atto dell'in,uadramento nella ,ualifica di dirigente. : assicurata la corris+onden%a di fun%ioni, a +arit- di struttura organi%%ati.a, dei dirigenti di +i6 ele.ato li.ello dei ruoli di cui al comma 1 con i dirigenti di secondo li.ello del ruolo sanitario. #. ;ino alla ridefini%ione delle +iante organic e non +u5 essere dis+osto alcun incremento dalle dota%ioni organic e +er ciascuna delle attuali +osi%ioni fun%ionali dirigen%iali del ruolo sanitario, +rofessionale, tecnico ed amministrati.o.

'commento di giuris(ruden!a) 27. &riteri di adeguamento (er le (ubblic*e amministra!ioni non statali. (1rt. !7#bis del D.Lgs. n. 29 del 1993, aggiunto dall'art. 17 del D.Lgs. n. "0 del 199") 1. $e regioni a statuto ordinario, nell'eserci%io della +ro+ria +oteststatutaria, legislati.a e regolamentare, e le altre +u**lic e amministra%ioni, nell'eserci%io della +ro+ria +otest- statutaria e regolamentare, adeguano ai

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+rinc+i dell'articolo / e del +resente ca+o i +ro+ri ordinamenti, tenendo conto delle relati.e +eculiarit-. (li enti +u**lici non economici na%ionali si adeguano, anc e in deroga alle s+eciali dis+osi%ioni di legge c e li disci+linano, adottando a++ositi regolamenti di organi%%a%ione. !. $e +u**lic e amministra%ioni di cui al comma 1 trasmettono, entro due mesi dalla ado%ione, le deli*era%ioni, le dis+osi%ioni ed i +ro..edimenti adottati in attua%ione del medesimo comma alla Presiden%a del Consiglio dei ministri, c e ne cura la raccolta e la +u**lica%ione.

Sezione II - Accesso alla dirigenza e riordino della Scuola superiore della pubblica amministrazione 28. /ccesso alla .uali ica di dirigente della seconda ascia
'"")

(/rt. 2" del D.Lgs. n. 29 del 1993, come sostituito +rima dall'art. " del D.Lgs. n. 470 del 1993, +oi dall'art. 15 del D.Lgs. n. 546 del 1993, successi.amente modificato dall'art. "#bis del decreto legge n. 163 del 1995, con.ertito con modifica%ioni della legge n. 273 del 1995, e +oi nuo.amente sostituito dall'art. 10 del D.Lgs. n. 3"7 del 199") 1. $'accesso alla ,ualifica di dirigente nelle amministra%ioni statali, anc e ad ordinamento autonomo, e negli enti +u**lici non economici a..iene +er concorso +er esami indetto dalle singole amministra%ioni o..ero +er corso' concorso seletti.o di forma%ione *andito dalla 8cuola su+eriore della +u**lica amministra%ione. !. 1l concorso +er esami +ossono essere ammessi i di+endenti di ruolo delle +u**lic e amministra%ioni, muniti di laurea, c e a**iano com+iuto almeno cin,ue anni di ser.i%io o, se in +ossesso del dottorato di ricerca o del di+loma di s+eciali%%a%ione conseguito +resso le scuole di s+eciali%%a%ione indi.iduate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il 7inistro dell'istru%ione, dell'uni.ersit- e della ricerca, almeno tre anni di ser.i%io, s.olti in +osi%ioni fun%ionali +er l'accesso alle ,uali 4 ric iesto il +ossesso del dottorato di ricerca o del di+loma di laurea. Per i di+endenti delle amministra%ioni statali reclutati a seguito di corso'concorso, il +eriodo di ser.i%io 4 ridotto a ,uattro anni. 8ono, altres, ammessi soggetti in +ossesso della ,ualifica di dirigente in enti e strutture +u**lic e non ricom+rese nel cam+o di a++lica%ione dell'articolo 1, comma !, muniti del di+loma di laurea, c e anno s.olto +er almeno due anni le fun%ioni dirigen%iali. 8ono, inoltre, ammessi coloro c e anno rico+erto incaric i dirigen%iali o e,ui+arati in amministra%ioni +u**lic e +er un +eriodo non inferiore a cin,ue anni, +urc < muniti di di+loma di laurea. 8ono altres

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ammessi i cittadini italiani, forniti di idoneo titolo di studio universitario, che hanno maturato, con servizio continuativo per almeno quattro anni presso enti od organismi internazionali, esperienze lavorative in posizioni funzionali (89) apicali per l'accesso alle quali richiesto il possesso del diploma di laurea . 3. Al corso concorso selettivo di formazione possono essere ammessi, con le modalit! sta"ilite nel regolamento di cui al comma #, soggetti muniti di laurea nonch$ di uno dei seguenti titoli% laurea specialistica, diploma di specializzazione, dottorato di ricerca, o altro titolo post universitario rilasciato da istituti universitari italiani o stranieri, ovvero da primarie istituzioni formative pu""liche o private, secondo modalit! di riconoscimento disciplinate con decreto del &residente del 'onsiglio dei (inistri, sentiti il (inistero dell'istruzione, dell'universit! e della ricerca e la )cuola superiore della pu""lica amministrazione. Al corso concorso possono essere ammessi dipendenti di ruolo delle pu""liche amministrazioni, muniti di laurea, che a""iano compiuto almeno cinque anni di servizio, svolti in posizioni funzionali per l'accesso alle quali richiesto il possesso del diploma di laurea. &ossono essere ammessi, altres*, dipendenti di strutture private, collocati in posizioni professionali equivalenti a quelle indicate nel comma + per i dipendenti pu""lici, secondo modalit! individuate con decreto del &residente del 'onsiglio dei (inistri, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400. ,ali dipendenti devono essere muniti del diploma di laurea e avere maturato almeno cinque anni di esperienza lavorativa in tali posizioni professionali all'interno delle strutture stesse (9-). .. /l corso di cui al comma 3 ha la durata di dodici mesi ed seguito, previo superamento di esame, da un semestre di applicazione presso amministrazioni pu""liche o private. Al termine, i candidati sono sottoposti ad un esame concorso finale. Ai partecipanti al corso e al periodo di applicazione corrisposta una "orsa di studio a carico della )cuola superiore della pu""lica amministrazione (90). #. 'on regolamento emanato ai sensi dell'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del (inistro per la funzione pu""lica sentita, per la parte relativa al corso concorso, la )cuola superiore della pu""lica amministrazione, sono definiti% a) le percentuali, sul complesso dei posti di dirigente disponi"ili, riservate al concorso per esami e, in misura non inferiore al 3- per cento, al corso concorso1 b) la percentuale di posti che possono essere riservati al personale di ciascuna amministrazione che indice i concorsi pu""lici per esami1 c) i criteri esaminatrici1 per la composizione e la nomina delle commissioni

d) le modalit! di svolgimento delle selezioni, prevedendo anche la valutazione delle esperienze di servizio professionali maturate nonch$, nella fase di prima applicazione del concorso di cui al comma +, una riserva di

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posti non superiore al 3- per cento per il personale appartenente da almeno quindici anni alla qualifica apicale, comunque denominata, della carriera direttiva1 e) l'ammontare delle "orse di studio per i partecipanti al corso concorso
(9+)

2. / vincitori dei concorsi di cui al comma +, anteriormente al conferimento del primo incarico dirigenziale, frequentano un ciclo di attivit! formative organizzato dalla )cuola superiore della pu""lica amministrazione e disciplinato ai sensi del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 287. ,ale ciclo pu3 comprendere anche l'applicazione presso amministrazioni italiane e straniere, enti o organismi internazionali, istituti o aziende pu""liche o private. /l medesimo ciclo formativo, di durata non superiore a dodici mesi, pu3 svolgersi anche in colla"orazione con istituti universitari italiani o stranieri, ovvero primarie istituzioni formative pu""liche o private. 4. /n coerenza con la programmazione del fa""isogno di personale delle amministrazioni pu""liche ai sensi dell'articolo 39 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, le amministrazioni di cui al comma 0 comunicano, entro il 3giugno di ciascun anno, alla &residenza del 'onsiglio dei (inistri 5ipartimento della funzione pu""lica, il numero dei posti che si renderanno vacanti nei propri ruoli dei dirigenti. /l 5ipartimento della funzione pu""lica, entro il 30 luglio di ciascun anno, comunica alla )cuola superiore della pu""lica amministrazione i posti da coprire mediante corso concorso di cui al comma 3. /l corso concorso "andito dalla )cuola superiore della pu""lica (93) amministrazione entro il 30 dicem"re di ciascun anno . 4-bis. 6e amministrazioni statali, anche ad ordinamento autonomo, e gli enti pu""lici non economici comunicano, altres*, entro il 3- giugno di ciascun anno alla &residenza del 'onsiglio dei (inistri 5ipartimento della funzione pu""lica i dati complessivi e riepilogativi relativi ai ruoli, alla dotazione organica, agli incarichi dirigenziali conferiti, anche ai sensi dell'articolo 09, commi #-bis e 2, nonch$ alle posizioni di comando, fuori ruolo, aspettativa e mo"ilit!, con indicazione della decorrenza e del termine di scadenza. 6e informazioni sono comunicate e tempestivamente aggiornate per via telematica a cura delle amministrazioni interessate, con inserimento nella "anca dati prevista dall'articolo +3, comma +, secondo le modalit! individuate con circolare della &residenza del 'onsiglio dei (inistri 5ipartimento della funzione pu""lica (9.). 8. 7estano ferme le vigenti disposizioni in materia di accesso alle qualifiche dirigenziali delle carriere diplomatica e prefettizia, delle 8orze di polizia, delle 8orze armate e del 'orpo nazionale dei vigili del fuoco. 9. &er le finalit! di cui al presente articolo, attri"uito alla )cuola superiore della pu""lica amministrazione un ulteriore contri"uto di 0.#-- migliaia di euro a decorrere dall'anno +--+. 0-. All'onere derivante dall'attuazione del comma 9, pari a 0.#-- migliaia di

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euro a decorrere dall'anno +--+, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del "ilancio triennale +--+ +--., nell'!m"ito dell'unit! previsionale di "ase di parte corrente 98ondo speciale: dello stato di previsione del (inistero dell'economia e delle finanze per l'anno +--+, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al (9#) medesimo (inistero .

(88) 7u"rica cos* sostituita dalla lettera a) del comma 0 dell;art. 46, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 1 0. (89) 'omma cos* modificato prima dall'art. 14, L. 29 luglio 2003, n. 229 e poi dalla lettera b) del comma 0 dell;art. 46, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 1 0. /l presente comma era stato modificato anche dall'art. 2 , D.L. 10 gennaio 2006, n. 4, soppresso dalla relativa legge di conversione. (9-) /n attuazione di quanto disposto dal presente comma vedi il D.!.".#. 29 settembre 2004, n. 29 . (90) 'omma cos* modificato dall'art. 34, comma 2 , L. 27 dicembre 2002, n. 289. (9+) /n attuazione di quanto disposto dal presente comma vedi il D.!.$. 24 settembre 2004, n. 272. <edi, anche, il D.!.".#. 18 maggio 200 e il D.!.".#. 19 novembre 2010. (93) 'omma cos* sostituito dall'art. 34, comma 2 , L. 27 dicembre 2002, n. 289. (9.) 'omma aggiunto dall'art. 3-bis, D.L. 28 maggio 2004, n. 136, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione. (9#) Articolo cos* sostituito dall'art. 3, comma , L. 1 luglio 2002, n. 14 . /l regolamento recante le modalit! per l'ammissione al corso concorso selettivo di formazione dirigenziale di cui al presente articolo stato adottato con D.!.".#. 11 %ebbraio 2004, n. 118.

28-bis. &ccesso alla 'uali%ica di dirigente della (rima %ascia. 0. 8ermo restando quanto previsto dall'articolo 09, comma ., l'accesso alla qualifica di dirigente di prima fascia nelle amministrazioni statali, anche ad ordinamento autonomo, e negli enti pu""lici non economici avviene, per il cinquanta per cento dei posti, calcolati con riferimento a quelli che si rendono disponi"ili ogni anno per la cessazione dal servizio dei soggetti

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incaricati, tramite concorso pu""lico per titoli ed esami indetto dalle singole amministrazioni, sulla "ase di criteri generali sta"iliti con decreto del &residente del 'onsiglio dei (inistri, previo parere della )cuola superiore (92) della pu""lica amministrazione . +. =ei casi in cui lo svolgimento dei relativi incarichi richieda specifica esperienza e peculiare professionalit!, alla copertura di singoli posti e comunque di una quota non superiore alla met! di quelli da mettere a concorso ai sensi del comma 0 si pu3 provvedere, con contratti di diritto privato a tempo determinato, attraverso concorso pu""lico aperto ai soggetti in possesso dei requisiti professionali e delle attitudini manageriali corrispondenti al posto di funzione da coprire. / contratti sono stipulati per un periodo non superiore a tre anni. 3. Al concorso per titoli ed esami di cui al comma 0 possono essere ammessi i dirigenti di ruolo delle pu""liche amministrazioni, che a""iano maturato almeno cinque anni di servizio nei ruoli dirigenziali e gli altri soggetti in possesso di titoli di studio e professionali individuati nei "andi di concorso, con riferimento alle specifiche esigenze dell'Amministrazione e sulla "ase di criteri generali di equivalenza sta"iliti con decreto del &residente del 'onsiglio dei (inistri, previo parere della )cuola superiore della pu""lica amministrazione, sentito il (inistro dell'istruzione, dell'universit! e della ricerca. A tale fine le amministrazioni che "andiscono il concorso tengono in particolare conto del personale di ruolo che ha esercitato per almeno cinque anni funzioni di livello dirigenziale generale all'interno delle stesse ovvero del personale appartenente all'organico dell'>nione europea in virt? di un pu""lico concorso organizzato da dette istituzioni (94). .. / vincitori del concorso di cui al comma 0 sono assunti dall'amministrazione e, anteriormente al conferimento dell'incarico, sono tenuti all'espletamento di un periodo di formazione presso uffici amministrativi di uno )tato dell'>nione europea o di un organismo comunitario o internazionale. /n ogni caso il periodo di formazione completato entro tre anni dalla conclusione del concorso. #. 6a frequenza del periodo di formazione o""ligatoria ed a tempo pieno, per una durata pari a sei mesi, anche non continuativi, e si svolge presso gli uffici di cui al comma ., scelti dal vincitore tra quelli indicati dall'amministrazione. 2. 'on regolamento emanato ai sensi dell'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del (inistro per la pu""lica amministrazione e l'innovazione, di concerto con il (inistro dell'economia e delle finanze, e sentita la )cuola superiore della pu""lica amministrazione, sono disciplinate le modalit! di compimento del periodo di formazione, (98) tenuto anche conto di quanto previsto nell'articolo 3+ . 4. Al termine del periodo di formazione prevista, da parte degli uffici di cui al comma ., una valutazione del livello di professionalit! acquisito che equivale al superamento del periodo di prova necessario per l'immissione in

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ruolo di cui all'articolo 4-, comma 03. 8. 6e spese sostenute per l'espletamento del periodo di formazione svolto presso le sedi estere di cui al comma . sono a carico delle singole amministrazioni nell'am"ito delle risorse finanziarie disponi"ili a legislazione (99) vigente .

(92) /n attuazione di quanto disposto dal presente comma vedi il D.!.".#. 26 ottobre 2010. (94) /n attuazione di quanto disposto dal presente comma vedi il D.!.".#. 26 ottobre 2010. (98) /n attuazione di quanto disposto dal presente comma vedi il D.!.$. 21 giugno 2011, n. 134. (99) Articolo aggiunto dal comma 0 dell;art. 47, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 1 0.

)commento di giuris(ruden*a+ 29. $eclutamento dei dirigenti scolastici. (Art. +8-bis del D.Lgs. n. 29 del 1993, aggiunto dall'art. 1 del D.Lgs. n. 9 del 1998 e successivamente modificato dall'art. 11, comma 1 della legge n. 124 del 1999) 0. /l reclutamento dei dirigenti scolastici si realizza mediante un corso concorso selettivo di formazione, indetto con decreto del (inistro della pu""lica istruzione, svolto in sede regionale con cadenza periodica, comprensivo di moduli di formazione comune e di moduli di formazione specifica per la scuola elementare e media, per la scuola secondaria superiore e per gli istituti educativi. Al corso concorso ammesso il personale docente ed educativo delle istituzioni statali che a""ia maturato, dopo la nomina in ruolo, un servizio effettivamente prestato di almeno sette anni con possesso di laurea, nei rispettivi settori formativi, fatto salvo quanto previsto al comma .. +. /l numero di posti messi a concorso in sede regionale rispettivamente per la scuola elementare e media, per la scuola secondaria superiore e per le istituzioni educative calcolato sommando i posti gi! vacanti e disponi"ili per la nomina in ruolo alla data della sua indizione, residuati dopo gli inquadramenti di cui all'articolo +#, ovvero dopo la nomina di tutti i vincitori

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del precedente concorso, e i posti che si libereranno nel corso del triennio successivo per collocamento a riposo per limiti di et, maggiorati della percentuale media triennale di cessazione dal servizio per altri motivi e di un'ulteriore percentuale del 25 per cento, tenendo conto dei posti da riservare alla mobilit. 3. Il corso concorso, si articola in una selezione per titoli, in un concorso di ammissione, in un periodo di formazione e in un esame finale. Al concorso di ammissione accedono coloro che superano la selezione per titoli disciplinata dal bando di concorso. Sono ammessi al periodo di formazione i candidati utilmente inseriti nella graduatoria del concorso di ammissione entro il limite del numero dei posti messi a concorso a norma del comma 2 rispettivamente per la scuola elementare e media, per la scuola secondaria superiore e per le istituzioni educative, maggiorati del dieci per cento. el primo corso concorso, bandito per il numero di posti determinato ai sensi del comma 2 dopo l'avvio delle procedure di in!uadramento di cui all'articolo 25, il 5" per cento dei posti cos# determinati $ riservato a coloro che abbiano effettivamente ricoperto per almeno un triennio le funzioni di preside incaricato previo superamento di un esame di ammissione a loro riservato. Ai fini dell'accesso al corso di formazione il predetto personale viene graduato tenendo conto dell'esito del predetto esame di ammissione, dei titoli culturali e professionali posseduti e dell'anzianit di servizio maturata !uale preside incaricato %&""'. (. Il periodo di formazione, di durata non inferiore a !uello previsto dal decreto di cui all'articolo 25, comma 2, comprende periodi di tirocinio ed esperienze presso enti e istituzioni) il numero dei moduli di formazione comune e specifica, i contenuti, la durata e le modalit di svolgimento sono disciplinati con decreto del *inistro della pubblica istruzione, d'intesa con il *inistro per la funzione pubblica, che individua anche i soggetti abilitati a realizzare la formazione. +on lo stesso decreto sono disciplinati i re!uisiti e i limiti di partecipazione al corso concorso per posti non coerenti con la tipologia del servizio prestato. 5. In esito all'esame finale sono dichiarati vincitori coloro che l'hanno superato, in numero non superiore ai posti messi a concorso, rispettivamente per la scuola elementare e media, per la scuola secondaria e per le istituzioni educative. el primo corso concorso bandito dopo l'avvio delle procedure d'in!uadramento di cui all'articolo 25, il 5" per cento dei posti messi a concorso $ riservato al personale in possesso dei re!uisiti di servizio come preside incaricato indicati al comma 3. I vincitori sono assunti in ruolo nel limite dei posti annualmente vacanti e disponibili, nell'ordine delle graduatorie definitive. In caso di rifiuto della nomina sono depennati dalla graduatoria. ,'assegnazione della sede $ disposta sulla base dei princ#pi del presente decreto, tenuto conto delle specifiche esperienze professionali. I vincitori in attesa di nomina continuano a svolgere l'attivit docente. -ssi possono essere temporaneamente utilizzati, per la sostituzione dei dirigenti assenti per almeno tre mesi. .all'anno scolastico successivo alla data di approvazione della prima graduatoria non sono pi/ conferiti incarichi di presidenza.

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0. Alla fre!uenza dei moduli di formazione specifica sono ammessi, nel limite del contingente stabilito in sede di contrattazione collettiva, anche i dirigenti che facciano domanda di mobilit professionale tra i diversi settori. ,'accoglimento della domanda $ subordinato all'esito positivo dell'esame finale relativo ai moduli fre!uentati. 1. +on decreto del 2residente del +onsiglio dei ministri, su proposta del *inistro della pubblica istruzione, di concerto col *inistro per la funzione pubblica sono definiti i criteri per la composizione delle commissioni %&"&' %&"2' esaminatrici .

%&""' 3edi, anche, i commi da 4 a && dell'art. 22, L. 28 dicembre 2001, n. 448. %&"&' In attuazione di !uanto disposto nel presente comma, vedi il D.P.C.M. 30 maggio 2001, n. 341. 3edi, anche, il D.Dirett. 20 gennaio 2003 e l'art. 8bis, D.L. 28 maggio 2004, n. 136, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione. %&"2' 2er l'abrogazione parziale delle disposizioni di cui al presente articolo vedi l'art. 12, D.P.R. 10 l glio 2008, n. 140.

Capo III - Uffici, piante organiche, mobilit e accessi 29-bis. Mobilit! intercom"artimentale &. Al fine di favorire i processi di mobilit fra i comparti di contrattazione del personale delle pubbliche amministrazioni, con decreto del 2residente del +onsiglio dei *inistri, su proposta del *inistro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, di concerto con il *inistro dell'economia e delle finanze, previo parere della +onferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislati#o n. 281 del 1$$%, sentite le 5rganizzazioni sindacali $ definita, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, una tabella di e!uiparazione fra i livelli di in!uadramento previsti dai contratti collettivi relativi ai diversi comparti di contrattazione %&"3'.

%&"3' Articolo aggiunto dal comma & dell6art. 48, D.Lgs. 2% ottobre 200$, n. 1&0.

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'commento di gi ris"r den(a) 30. Passaggio diretto di "ersonale tra amministra(ioni di#erse. %*rt. 33 del D.Lgs. n. 2$ del 1$$3, come sostituito prima dall'art. 13 del D.Lgs. n. 4%0 del 1$$3 e poi dall'art. 18 del D.Lgs. n. 80 del 1$$8 e successivamente modificato dall'art. 20, comma 2 della legge n. 488 del 1$$$' &. ,e amministrazioni possono ricoprire posti vacanti in organico mediante cessione del contratto di lavoro di dipendenti appartenenti alla stessa !ualifica in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento. ,e amministrazioni devono in ogni caso rendere pubbliche le disponibilit dei posti in organico da ricoprire attraverso passaggio diretto di personale da altre amministrazioni, fissando preventivamente i criteri di scelta. Il trasferimento $ disposto previo parere favorevole dei dirigenti responsabili dei servizi e degli uffici cui il personale $ o sar assegnato sulla base della professionalit in possesso del dipendente in relazione al posto %&"(' . ricoperto o da ricoprire &7bis. 8ermo restando !uanto previsto al comma 2, con decreto del *inistro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, di concerto con il *inistro dell'economia e delle finanze e previa intesa con la conferenza unificata, sentite le confederazioni sindacali rappresentative, sono disposte le misure per agevolare i processi di mobilit, anche volontaria, per garantire l'esercizio delle funzioni istituzionali da parte delle amministrazioni che %&"5' presentano carenze di organico . 2. I contratti collettivi nazionali possono definire le procedure e i criteri generali per l'attuazione di !uanto previsto dal comma &. In ogni caso sono nulli gli accordi, gli atti o le clausole dei contratti collettivi volti ad eludere l'applicazione del principio del previo esperimento di mobilit rispetto al %&"0' reclutamento di nuovo personale . 2-bis. ,e amministrazioni, prima di procedere all'espletamento di procedure concorsuali, finalizzate alla copertura di posti vacanti in organico, devono attivare le procedure di mobilit di cui al comma &, provvedendo, in via prioritaria, all'immissione in ruolo dei dipendenti, provenienti da altre amministrazioni, in posizione di comando o di fuori ruolo, appartenenti alla stessa area funzionale, che facciano domanda di trasferimento nei ruoli delle amministrazioni in cui prestano servizio. Il trasferimento $ disposto, nei limiti dei posti vacanti, con in!uadramento nell'area funzionale e posizione economica corrispondente a !uella posseduta presso le amministrazioni di provenienza) il trasferimento pu9 essere disposto anche se la vacanza sia presente in area diversa da !uella di in!uadramento assicurando la necessaria neutralit finanziaria %&"1'.

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2-ter. ,'immissione in ruolo di cui al comma 2-bis, limitatamente alla 2residenza del +onsiglio dei *inistri e al *inistero degli affari esteri, in ragione della specifica professionalit richiesta ai propri dipendenti, avviene previa valutazione comparativa dei titoli di servizio e di studio, posseduti dai dipendenti comandati o fuori ruolo al momento della presentazione della %&"4' domanda di trasferimento, nei limiti dei posti effettivamente disponibili . 2-+ ater. ,a 2residenza del +onsiglio dei *inistri, per fronteggiare le situazioni di emergenza in atto, in ragione della specifica professionalit richiesta ai propri dipendenti pu9 procedere alla riserva di posti da destinare al personale assunto con ordinanza per le esigenze della 2rotezione civile e del servizio civile, nell'ambito delle procedure concorsuali di cui all'articolo 3, comma &$, della legge 24 dicembre 2003, n. 3&0, e all'articolo 1, comma %&":' $&, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 . 2-+ in+ ies. Salvo diversa previsione, a seguito dell'iscrizione nel ruolo dell'amministrazione di destinazione, al dipendente trasferito per mobilit si applica esclusivamente il trattamento giuridico ed economico, compreso !uello accessorio, previsto nei contratti collettivi vigenti nel comparto della %&&"' . stessa amministrazione 27se,ies. ,e pubbliche amministrazioni, per motivate esigenze organizzative, risultanti dai documenti di programmazione previsti all6articolo 0, possono utilizzare in assegnazione temporanea, con le modalit previste dai rispettivi ordinamenti, personale di altre amministrazioni per un periodo non superiore a tre anni, fermo restando !uanto gi previsto da norme speciali sulla materia, nonch; il regime di spesa eventualmente previsto da tali norme e %&&&' dal presente decreto .

%&"(' +omma prima modificato dall'art. 16, L. 28 no#embre 200&, n. 246 e poi cos# sostituito dal comma & dell6art. 4$, D.Lgs. 2% ottobre 200$, n. 1&0. %&"5' +omma aggiunto dal comma 2 dell6art. 4$, D.Lgs. 2% ottobre 200$, n. 1&0. %&"0' 2eriodo aggiunto dall'art. 16, L. 28 no#embre 200&, n. 246. %&"1' +omma aggiunto dal comma &7+ ater dell'art. &, D.L. 31 gennaio 200&, n. %, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione, e poi cos# modificato dal comma &: dell'art. 1, D.L. 13 agosto 2011, n. 138. %&"4' +omma aggiunto dal comma &7+ ater dell'art. &, D.L. 31 gennaio 200&, n. %, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione. %&":' +omma aggiunto dal comma &7+ ater dell'art. &, D.L. 31 gennaio 200&, n. %, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione.

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%&&"' +omma aggiunto dall'art. 16, L. 28 no#embre 200&, n. 246. %&&&' +omma aggiunto dal comma 2 dell6art. 13, L. 4 no#embre 2010, n. 183.

'commento di gi ris"r den(a) 31. Passaggio di di"endenti "er e--etto di tras-erimento di atti#it!. %*rt. 34 del D.Lgs. n. 2$ del 1$$3, come sostituito dall'art. 1$ del D.Lgs. n. 80 del 1$$8' &. 8atte salve le disposizioni speciali, nel caso di trasferimento o conferimento di attivit, svolte da pubbliche amministrazioni, enti pubblici o loro aziende o strutture, ad altri soggetti, pubblici o privati, al personale che passa alle dipendenze di tali soggetti si applicano l'articolo 2&&2 del codice civile e si osservano le procedure di informazione e di consultazione di cui all'articolo 4%, commi da 1 a 4, della legge 2$ dicembre 1$$0, n. 428.

32. .cambio di - n(ionari a""artenenti a Paesi di#ersi e tem"oraneo ser#i(io all/estero. %Art. 33-bis del D.Lgs. n. 2$ del 1$$3, aggiunto dall'art. 11 del D.Lgs. n. 38% del 1$$8' &. Anche al fine di favorire lo scambio internazionale di esperienze amministrative, i dipendenti delle amministrazioni pubbliche, a seguito di appositi accordi di reciprocit stipulati tra le amministrazioni interessate, d'intesa con il *inistero degli affari esteri ed il .ipartimento della funzione pubblica, possono essere destinati a prestare temporaneamente servizio presso amministrazioni pubbliche degli Stati membri dell'<nione europea, degli Stati candidati all'adesione e di altri Stati con cui l'Italia intrattiene rapporti di collaborazione, nonch; presso gli organismi dell'<nione europea e le organizzazioni ed enti internazionali cui l'Italia aderisce. 2. Il trattamento economico potr essere a carico delle amministrazioni di provenienza, di !uelle di destinazione o essere suddiviso tra esse, ovvero essere rimborsato in tutto o in parte allo Stato italiano dall'<nione europea o da una organizzazione o ente internazionale.

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3. Il personale che presta temporaneo servizio all'estero resta a tutti gli effetti dipendente dell'amministrazione di appartenenza. L'esperienza maturata all'estero valutata ai fini dello sviluppo professionale degli interessati.

(commento di giurisprudenza) 33. Eccedenze di personale e mobilit collettiva. (Art. 35 del D.Lgs. n. 29 del 993, come sostituito prima dall'art. ! del D.Lgs. n. !"# del 993 e dall'art. $ del D.Lgs. n. 5!$ del 993 e poi dall'art. 2# del D.Lgs. n. %# del 99% e successivamente modificato dall'art. 2 del D.Lgs. n. 3%" del 99%) 1. Le pubbliche amministrazioni che hanno situazioni di soprannumero o rilevino comun ue eccedenze di personale, in relazione alle esigenze funzionali o alla situazione finanziaria, anche in sede di ricognizione annuale prevista dall'articolo !, comma 1, terzo e uarto periodo, sono tenute ad osservare le procedure previste dal presente articolo dandone immediata comunicazione al "ipartimento della funzione pubblica. #. Le amministrazioni pubbliche che non adempiono alla ricognizione annuale di cui al comma 1 non possono effettuare assunzioni o instaurare rapporti di lavoro con ualun ue tipologia di contratto pena la nullit$ degli atti posti in essere. 3. La mancata attivazione delle procedure di cui al presente articolo da parte del dirigente responsabile valutabile ai fini della responsabilit$ disciplinare. %. &ei casi previsti dal comma 1 del presente articolo il dirigente responsabile deve dare un'informativa preventiva alle rappresentanze unitarie del personale e alle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo nazionale del comparto o area. '. (rascorsi dieci giorni dalla comunicazione di cui al comma %, l'amministrazione applica l'articolo "2& comma & del decreto'legge 25 giugno 2##%& n. 2, convertito, con modificazioni, dalla legge $ agosto 2##%& n. 33, in subordine, verifica la ricollocazione totale o parziale del personale in situazione di soprannumero o di eccedenza nell'ambito della stessa amministrazione, anche mediante il ricorso a forme flessibili di gestione del tempo di lavoro o a contratti di solidariet$, ovvero presso altre amministrazioni, previo accordo con le stesse, comprese nell'ambito della regione tenuto anche conto di uanto previsto dall'articolo & comma 29& del

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decreto'legge 3 agosto 2# & n. 3%, convertito, con modificazioni, dalla legge ! settembre 2# & n. !%, nonch) del comma !. !. I contratti collettivi nazionali possono stabilire criteri generali e procedure per consentire, tenuto conto delle caratteristiche del comparto, la gestione delle eccedenze di personale attraverso il passaggio diretto ad altre amministrazioni al di fuori del territorio regionale che, in relazione alla distribuzione territoriale delle amministrazioni o alla situazione del mercato del lavoro, sia stabilito dai contratti collettivi nazionali. *i applicano le disposizioni dell'articolo 3+. ,. (rascorsi novanta giorni dalla comunicazione di cui al comma % l'amministrazione colloca in disponibilit$ il personale che non sia possibile impiegare diversamente nell'ambito della medesima amministrazione e che non possa essere ricollocato presso altre amministrazioni nell'ambito regionale, ovvero che non abbia preso servizio presso la diversa amministrazione secondo gli accordi di mobilit$. -. "alla data di collocamento in disponibilit$ restano sospese tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro e il lavoratore ha diritto ad un'indennit$ pari all'-+ per cento dello stipendio e dell'indennit$ integrativa speciale, con esclusione di ualsiasi altro emolumento retributivo comun ue denominato, per la durata massima di venti uattro mesi. I periodi di godimento dell'indennit$ sono riconosciuti ai fini della determinazione dei re uisiti di accesso alla pensione e della misura della stessa. . riconosciuto altres/ il diritto all'assegno per il nucleo familiare di cui all'articolo 2 del decreto'legge 3 marzo 9%%& n. $9, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 maggio 9%%& n. 53 (11#).

(11#) 0rticolo prima modificato dal comma 1 dell1art. 5#& D.Lgs. 2" ottobre 2##9& n. 5# e poi cos/ sostituito dal comma 1 dell1art. $& L. 2 novembre 2# & n. %3, a decorrere dal 12 gennaio #+1#, ai sensi di uanto disposto dal comma 1 dell1art. 3! della stessa legge n. %3(2# . 3edi, anche, i commi # e 3 del suddetto articolo 1!.

(commento di giurisprudenza) 34. )estione del personale in disponibilit. (0rt. 3''bis del D.Lgs. n. 29 del 993, aggiunto dall'art. 2 del D.Lgs. n. %# del 99%) 1. Il personale in disponibilit$ iscritto in appositi elenchi secondo l'ordine

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cronologico di sospensione del relativo rapporto di lavoro

(113)

#. 4er le amministrazioni dello *tato, anche ad ordinamento autonomo e per gli enti pubblici non economici nazionali, il "ipartimento della funzione pubblica della 4residenza del 5onsiglio dei ministri forma e gestisce l'elenco, avvalendosi anche, ai fini della ri ualificazione professionale del personale e della sua ricollocazione in altre amministrazioni, della collaborazione delle strutture regionali e provinciali di cui al decreto legislativo 23 dicembre 99"& n. !$9, e realizzando opportune forme di coordinamento con l'elenco di cui al comma 3. 3. 4er le altre amministrazioni, l'elenco tenuto dalle strutture regionali e provinciali di cui al decreto legislativo 23 dicembre 99"& n. !$9, e successive modificazioni ed integrazioni, alle uali sono affidati i compiti di ri ualificazione professionale e ricollocazione presso altre amministrazioni del personale. Le leggi regionali previste dal decreto legislativo 23 dicembre 99"& n. !$9, nel provvedere all'organizzazione del sistema regionale per l'impiego, si adeguano ai princ/pi di cui al comma #. %. Il personale in disponibilit$ iscritto negli appositi elenchi ha diritto all'indennit$ di cui all'articolo 33, comma -, per la durata massima ivi prevista. La spesa relativa grava sul bilancio dell'amministrazione di appartenenza sino al trasferimento ad altra amministrazione, ovvero al raggiungimento del periodo massimo di fruizione dell'indennit$ di cui al medesimo comma -. Il rapporto di lavoro si intende definitivamente risolto a tale data, fermo restando uanto previsto nell'articolo 33. 6li oneri sociali relativi alla retribuzione goduta al momento del collocamento in disponibilit$ sono corrisposti dall'amministrazione di appartenenza all'ente previdenziale di riferimento per tutto il periodo della disponibilit$. '. I contratti collettivi nazionali possono riservare appositi fondi per la ri ualificazione professionale del personale trasferito ai sensi dell'articolo 33 o collocato in disponibilit$ e per favorire forme di incentivazione alla ricollocazione del personale, in particolare mediante mobilit$ volontaria. !. &ell'$mbito della programmazione triennale del personale di cui all'articolo 39 della legge 2" dicembre 99"& n. !!9, e successive modificazioni ed integrazioni, le nuove assunzioni sono subordinate alla verificata impossibilit$ di ricollocare il personale in disponibilit$ iscritto nell'apposito elenco. ,. 4er gli enti pubblici territoriali le economie derivanti dalla minore spesa per effetto del collocamento in disponibilit$ restano a disposizione del loro bilancio e possono essere utilizzate per la formazione e la ri ualificazione del personale nell'esercizio successivo. -. *ono fatte salve le procedure di cui al decreto legislativo % agosto 2###& n. 2$", relative al collocamento in disponibilit$ presso gli enti che hanno dichiarato il dissesto.

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(113) 5omma cos/ sostituito dal comma 17*uin*uies dell'art. 5& D.L. 3 gennaio 2##5& n. ", nel testo integrato dalla relativa legge di conversione.

(commento di giurisprudenza) 34-bis. Disposizioni in materia di mobilit del personale. 1. Le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma #, con esclusione delle amministrazioni previste dall'articolo 3, comma 1, ivi compreso il 5orpo nazionale dei vigili del fuoco, prima di avviare le procedure di assunzione di personale, sono tenute a comunicare ai soggetti di cui all'articolo 3%, commi # e 3, l'area, il livello e la sede di destinazione per i uali si intende bandire il concorso nonch), se necessario, le funzioni e le eventuali specifiche idoneit$ richieste. #. La 4residenza del 5onsiglio dei 8inistri 7 "ipartimento della funzione pubblica, di concerto con il 8inistero dell'economia e delle finanze e le strutture regionali e provinciali di cui all'articolo 3%, comma 3, provvedono, entro uindici giorni dalla comunicazione, ad assegnare secondo l'anzianit$ di iscrizione nel relativo elenco il personale collocato in disponibilit$ ai sensi degli articoli 33 e 3%. Le predette strutture regionali e provinciali, accertata l'assenza negli appositi elenchi di personale da assegnare alle amministrazioni che intendono bandire il concorso, comunicano tempestivamente alla 4residenza del 5onsiglio dei 8inistri 7 "ipartimento della funzione pubblica le informazioni inviate dalle stesse amministrazioni. 9ntro uindici giorni dal ricevimento della predetta comunicazione, la 4residenza del 5onsiglio dei 8inistri 7 "ipartimento della funzione pubblica, di concerto con il 8inistero dell'economia e delle finanze, provvede ad assegnare alle amministrazioni che intendono bandire il concorso il personale inserito nell'elenco previsto dall'articolo 3%, comma #. 0 seguito dell'assegnazione, l'amministrazione destinataria iscrive il dipendente in disponibilit$ nel proprio ruolo e il rapporto di lavoro prosegue con (11%) l'amministrazione che ha comunicato l'intenzione di bandire il concorso . 3. Le amministrazioni possono provvedere a organizzare percorsi di ualificazione del personale assegnato ai sensi del comma #. %. Le amministrazioni, decorsi due mesi dalla ricezione della comunicazione di cui al comma 1 da parte del "ipartimento della funzione pubblica direttamente per le amministrazioni dello *tato e per gli enti pubblici non economici nazionali, comprese le universit$, e per conoscenza per le altre amministrazioni, possono procedere all'avvio della procedura concorsuale per le posizioni per le uali non sia intervenuta l'assegnazione di personale ai

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sensi del comma #

(11')

'. Le assunzioni effettuate in violazione del presente articolo sono nulle di diritto. :estano ferme le disposizioni previste dall'articolo 39 della legge 2" (11!) . dicembre 99"& n. !!9, e successive modificazioni ''bis. ;ve se ne ravvisi l'esigenza per una pi< tempestiva ricollocazione del personale in disponibilit$ iscritto nell'elenco di cui all'articolo 3%, comma #, il "ipartimento della funzione pubblica effettua ricognizioni presso le amministrazioni pubbliche per verificare l'interesse all'ac uisizione in mobilit$ dei medesimi dipendenti. *i applica l'articolo !& comma 2& del decreto'legge 2 maggio 995& n. $3, convertito, con modificazioni, dalla (11,) (11-) legge luglio 995& n. 2"3 .

(11%) 5omma cos/ sostituito dal comma 17se+ies dell'art. 5& D.L. 3 gennaio 2##5& n. ", nel testo integrato dalla relativa legge di conversione. (11') 5omma cos/ modificato dal comma 17septies dell'art. 5& D.L. 3 gennaio 2##5& n. ", nel testo integrato dalla relativa legge di conversione. (11!) 0rticolo aggiunto dall'art. "& L. $ gennaio 2##3& n. 3. (11,) 5omma aggiunto dal comma 17octies dell'art. 5& D.L. 3 2##5& n. ", nel testo integrato dalla relativa legge di conversione. gennaio

(11-) In deroga alle disposizioni contenute nel presente articolo vedi il comma #%, dell'art. & L. 23 dicembre 2##5& n. 2$$.

(commento di giurisprudenza) 35. ,eclutamento del personale. (Art. 3$& commi da a $ del D.Lgs. n. 29 del 993, come sostituiti prima dall'art. " del D.Lgs. n. 5!$ del 993 e poi dall'art. 22 del D.Lgs. n. %# del 99%, successivamente modificati dall'art. #, comma #'ter del decreto'legge " giugno 999& n. %# convertito con modificazioni dalla legge n. 2$9 del 999= 0rt. 3!'bis del D.Lgs. n. 29 del 993, aggiunto dall'art. 23 del D.Lgs. n. %# del 99% e successivamente modificato dall'art. #,%, comma 1 lettera aa) del D.Lgs. n. 2$" del 2###) 1. L'assunzione nelle amministrazioni pubbliche avviene con contratto individuale di lavoro>

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a) tramite procedure selettive, conformi ai princpi del comma 3, volte all'accertamento della professionalit richiesta, che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno; b) mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della legislazione vigente per le qualifiche e profili per i quali richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo, facendo salvi gli eventuali ulteriori requisiti per specifiche professionalit. . !e assunzioni obbligatorie da parte delle amministrazioni pubbliche, aziende ed enti pubblici dei soggetti di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68, avvengono per chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della vigente normativa, previa verifica della compatibilit della invalidit con le mansioni da svolgere. "er il coniuge superstite e per i figli del personale delle #orze armate, delle #orze dell'ordine, del $orpo nazionale dei vigili del fuoco e del personale della "olizia municipale deceduto nell'espletamento del servizio, nonch% delle vittime del terrorismo e della criminalit organizzata di cui alla legge 13 agosto 1980, n. 466, e successive modificazioni ed integrazioni, tali assunzioni avvengono per chiamata diretta nominativa. 3. !e procedure di reclutamento conformano ai seguenti princpi& nelle pubbliche amministrazioni si

a) adeguata pubblicit della selezione e modalit di svolgimento che garantiscano l'imparzialit e assicurino economicit e celerit di espletamento, ricorrendo, ove opportuno, all'ausilio di sistemi automatizzati, diretti anche a realizzare forme di preselezione; b) adozione di meccanismi oggettivi e trasparenti, idonei a verificare il possesso dei requisiti attitudinali e professionali richiesti in relazione alla posizione da ricoprire; c) rispetto delle pari opportunit tra lavoratrici e lavoratori d) decentramento delle procedure di reclutamento; e) composizione delle commissioni esclusivamente con esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti tra funzionari delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime, che non siano componenti dell'organo di direzione politica dell'amministrazione, che non ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali. *. !e determinazioni relative all'avvio di procedure di reclutamento sono adottate da ciascuna amministrazione o ente sulla base della programmazione triennale del fabbisogno di personale deliberata ai sensi dell'articolo 39 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni ed integrazioni. "er le amministrazioni dello +tato, anche ad ordinamento autonomo, le agenzie, ivi compresa l',genzia autonoma per la
'(())

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gestione dell'albo dei segretari comunali e provinciali, gli enti pubblici non economici e gli enti di ricerca, con organico superiore alle -- unit, l'avvio delle procedure concorsuali subordinato all'emanazione di apposito decreto del "residente del $onsiglio dei ministri, da adottare su proposta del .inistro per la funzione pubblica di concerto con il .inistro dell'economia e delle '( -) '( () finanze . *-bis. !'avvio delle procedure concorsuali mediante l'emanazione di apposito decreto del "residente del $onsiglio dei .inistri, di concerto con il .inistro dell'economia e delle finanze, di cui al comma * si applica anche alle procedure di reclutamento a tempo determinato per contingenti superiori alle cinque unit, inclusi i contratti di formazione e lavoro, e tiene conto degli '( ) aspetti finanziari, nonch% dei criteri previsti dall'articolo 3/ . 0. 1 concorsi pubblici per le assunzioni nelle amministrazioni dello +tato e nelle aziende autonome si espletano di norma a livello regionale. 2ventuali deroghe, per ragioni tecnico3amministrative o di economicit, sono autorizzate dal "residente del $onsiglio dei ministri. "er gli uffici aventi sede regionale, compartimentale o provinciale possono essere banditi concorsi '( 3) . unici circoscrizionali per l'accesso alle varie professionalit 0-bis. 1 vincitori dei concorsi devono permanere nella sede di prima destinazione per un periodo non inferiore a cinque anni. !a presente '( *) disposizione costituisce norma non derogabile dai contratti collettivi . 03ter. !e graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale presso le amministrazioni pubbliche rimangono vigenti per un termine di tre anni dalla data di pubblicazione. +ono fatti salvi i periodi di vigenza inferiori previsti da leggi regionali. 1l principio della parit di condizioni per l'accesso ai pubblici uffici garantito, mediante specifiche disposizioni del bando, con riferimento al luogo di residenza dei concorrenti, quando tale requisito sia strumentale all'assolvimento di servizi altrimenti non attuabili o almeno non attuabili con '( 0) identico risultato . /. ,i fini delle assunzioni di personale presso la "residenza del $onsiglio dei ministri e le amministrazioni che esercitano competenze istituzionali in materia di difesa e sicurezza dello +tato, di polizia, di giustizia ordinaria, amministrativa, contabile e di difesa in giudizio dello +tato, si applica il disposto di cui all'articolo 26 della legge 1 febbraio 1989, n. 53, e successive modificazioni ed integrazioni. 4. 1l regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi degli enti locali disciplina le dotazioni organiche, le modalit di assunzione agli impieghi, i requisiti di accesso e le procedure concorsuali, nel rispetto dei princpi fissati dai commi precedenti '( /).

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'(()) 5edi, anche, la

ir.!in. 23 maggio 2007.

'( -) "eriodo cos sostituito dal comma (-* dell'art. 1, ". 30 dicembre 2004, n. 311. '( () !e determinazioni relative all'avvio delle procedure di reclutamento di cui al presente comma sono state adottate& 3 per il .inistero degli affari esteri, con .#.$. 17 a%rile 2002 '6azz. 7ff. giugno -- , n. (*3), con .#.$. 12 maggio 2003 '6azz. 7ff. 8 luglio --3, n. (0/), con .#.$. 1 gi&gno 2004 '6azz. 7ff. (* luglio --*, n. (/3) e con .#.'.!. 26 l&glio 2005. 3 per il .inistero dell'istruzione, dell'universit e della ricerca, con .#.$. 21 ottobre 2002 '6azz. 7ff. - gennaio --3, n. (0), con .#.$. 3 l&glio 2004 '6azz. 7ff. settembre --*, n. -/) e con .#.'.!. 21 a%rile 2011; 3 per il .inistero della giustizia, con luglio --3, n. (0/); .#.$. 12 maggio 2003 '6azz. 7ff. 8

3 per il .inistero dell'interno 3 9ipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso e della difesa civile, con .#.$. 1 gi&gno 2004 '6azz. 7ff. (* luglio --*, n. (/3); 3 per i .inisteri, gli enti pubblici non economici, le agenzie e gli enti di ricerca con .#.'.!. 4 agosto 2005; 3 per i .inisteri, gli enti pubblici non economici e le agenzie con gennaio 2007; 3 per i .inisteri e gli enti pubblici non economici con 2008; 3 per il .inistero dell'economia e delle finanze con .#.'.!. 16

.#.'.!. 11 marzo

.#.'.!. 5 gi&gno 2009; .#.'.!. 30

3 per varie amministrazioni con .#.'.!. 26 ottobre 2009, con no(embre 2010 e con due .#.'.!. 28 ottobre 2011. 5edi, anche, la '( ir.!in. 3 no(embre 2005, n. 3)05. .". 10 gennaio 2006, n. 4.

) $omma aggiunto dall'art. 4,

'( 3) 5edi, anche, la

ir.!in. 26 febbraio 2002. 3- dell'art. 1, ". 23 dicembre 2005, n.

'( *) $omma aggiunto dal comma 266.

'( 0) $omma aggiunto dal comma 84 dell'art. 3, !. * dicembre --4, n. ** e poi cos modificato dal comma ( dell:art. 51, ."gs. 27 ottobre 2009, n. 150. 1n deroga al presente comma vedi l'art. 24-*&ater, .". 31 dicembre 2007, n. 248, aggiunto dalla relativa legge di conversione.

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'( /) 1n deroga a quanto disposto dal presente articolo vedi il comma dell'art. 1, +.#.'.!. 19 gi&gno 2008, n. 3685.

,commento di gi&ris%r&denza36. .tilizzo di contratti di la(oro flessibile. (. "er le esigenze connesse con il proprio fabbisogno ordinario le pubbliche amministrazioni assumono esclusivamente con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato seguendo le procedure di reclutamento previste dall'articolo 30. . "er rispondere ad esigenze temporanee ed eccezionali le amministrazioni pubbliche possono avvalersi delle forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego del personale previste dal codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa, nel rispetto delle procedure di reclutamento vigenti. #erma restando la competenza delle amministrazioni in ordine alla individuazione delle necessit organizzative in coerenza con quanto stabilito dalle vigenti disposizioni di legge, i contratti collettivi nazionali provvedono a disciplinare la materia dei contratti di lavoro a tempo determinato, dei contratti di formazione e lavoro, degli altri rapporti formativi e della somministrazione di lavoro ed il lavoro accessorio di cui alla lettera d), del comma (, dell'articolo 70 del decreto legislati(o n. 276)2003, e successive modificazioni ed integrazioni, in applicazione di quanto previsto dal decreto legislati(o 6 settembre 2001, n. 368, dall'articolo 3 del decreto-legge 30 ottobre 1984, n. 726, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 1984, n. 863, dall'articolo 16 del decreto-legge 16 maggio 1994, n. 299, convertito con modificazioni, dalla legge 19 l&glio 1994, n. 451, dal decreto legislati(o 10 settembre 2003, n. 276 per quanto riguarda la somministrazione di lavoro ed il lavoro accessorio di cui alla lettera d), del comma (, dell'articolo 4- del medesimo decreto legislati(o n. 276 del 2003, e successive modificazioni ed integrazioni, nonch% da ogni successiva modificazione o integrazione della relativa disciplina con riferimento alla individuazione dei contingenti di personale utilizzabile. ;on possibile ricorrere alla somministrazione di lavoro per l'esercizio di funzioni direttive e dirigenziali '( 4). 3. ,l fine di combattere gli abusi nell'utilizzo del lavoro flessibile, entro il 3( dicembre di ogni anno, sulla base di apposite istruzioni fornite con 9irettiva del .inistro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, le amministrazioni redigono, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, un analitico rapporto informativo sulle tipologie di lavoro flessibile utilizzate da trasmettere, entro il 3( gennaio di ciascun anno, ai nuclei di valutazione o ai servizi di controllo interno di cui al decreto legislati(o 30 l&glio 1999, n. 286, nonch% alla "residenza del $onsiglio dei .inistri 3 9ipartimento della funzione pubblica che redige una relazione annuale al "arlamento. ,l dirigente responsabile di irregolarit nell'utilizzo del lavoro

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flessibile non pu< essere erogata la retribuzione di risultato

'( 8)

*. !e amministrazioni pubbliche comunicano, nell'ambito del rapporto di cui al precedente comma 3, anche le informazioni concernenti l'utilizzo dei '( )) lavoratori socialmente utili . 0. 1n ogni caso, la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori, da parte delle pubbliche amministrazioni, non pu< comportare la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le medesime pubbliche amministrazioni, ferma restando ogni responsabilit e sanzione. 1l lavoratore interessato ha diritto al risarcimento del danno derivante dalla prestazione di lavoro in violazione di disposizioni imperative. !e amministrazioni hanno l'obbligo di recuperare le somme pagate a tale titolo nei confronti dei dirigenti responsabili, qualora la violazione sia dovuta a dolo o colpa grave. 1 dirigenti che operano in violazione delle disposizioni del presente articolo sono responsabili anche ai sensi dell'articolo ( del presente decreto. 9i tali violazioni si terr conto in sede di valutazione dell'operato del dirigente ai sensi dell'articolo 5 del decreto legislati(o 30 l&glio 1999, n. 286 '(3-). 03bis. !e disposizioni previste dall'articolo 0, commi *3*&ater, *3*&in*&ies e *3se/ies del decreto legislati(o 6 settembre 2001, n. 368 si applicano esclusivamente al personale reclutato secondo le procedure di cui all'articolo '(3() '(3 ) 30, comma (, lettera b), del presente decreto .

'( 4) $omma cos modificato dall'art. (4, comma /, lett. a), .". 1 l&glio 2009, n. 78, come modificato dalla relativa legge di conversione. '( 8) $omma cos sostituito dall'art. (4, comma /, lett. b), .". 1 l&glio 2009, n. 78, come modificato dalla relativa legge di conversione. '( )) $omma cos sostituito dall'art. (4, comma /, lett. c), .". 1 l&glio 2009, n. 78. 5edi, anche, la ir.0tato 16 febbraio 2010, n. 2)2010. '(3-) ,rticolo prima modificato dall'art. 4, .". 10 gennaio 2006, n. 4, come modificato dalla relativa legge di conversione, poi cos sostituito dal comma 4) dell'art. 3, !. * dicembre --4, n. ** ed infine cos sostituito dall:art. 49, .". 25 gi&gno 2008, n. 112. 5edi, anche, i commi 3*0 e 3*/ dell'art. ( della stessa legge n. ** del --4 e il comma dell'art. 1, +.#.'.!. 19 gi&gno 2008, n. 3685. '(3() $omma aggiunto dall'art. (4, comma /, lett. d), .". 1 l&glio 2009, n. 78, come modificato dalla relativa legge di conversione. '(3 ) 1n deroga a quanto disposto dal presente articolo vedi il comma (( dell'art. 1, .". 4 no(embre 2009, n. 152.

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37. Accertamento delle conoscenze informatiche e di lingue straniere nei concorsi pubblici. (Art. 36-ter del D.Lgs. n. 29 del 1993, aggiunto dall'art. 13 del D.Lgs. n. 387 del 1998) 1. A decorrere dal 1 gennaio 2000 i bandi di concorso per l'accesso alle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, pre edono l'accertamento della conoscenza dell'uso delle apparecchiature e delle applicazioni in!ormatiche pi" di!!use e di almeno una lingua straniera. 2. #er i dirigenti il regolamento di cui all'articolo 2$ de!inisce il li ello di conoscenza richiesto e le modalit% per il relati o accertamento. 3. #er gli altri dipendenti delle amministrazioni dello &tato, con regolamento emanato ai sensi dell'articolo 17 comma 1 della legge 23 agosto 1988 n. !"", e successi e modi!icazioni ed integrazioni, su proposta del #residente del 'onsiglio dei ministri, sono stabiliti i li elli di conoscenza, anche in relazione alla pro!essionalit% cui si ri!erisce il bando, e le modalit% per l'accertamento della conoscenza medesima. (l regolamento stabilisce altres) i casi nei *uali il comma 1 non si applica.

#commento di giurisprudenza$ 38. Accesso dei cittadini degli %tati membri della &nione europea. (Art. 37 del D.Lgs. n. 29 del 1993, come modi!icato dall'art. 2! del D.Lgs. n. 8" del 1998) 1. ( cittadini degli &tati membri dell'+nione europea possono accedere ai posti di la oro presso le amministrazioni pubbliche che non implicano esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri, o ero non attengono alla tutela dell'interesse nazionale. 2. 'on decreto del #residente del 'onsiglio dei ministri, ai sensi dell'articolo 17 della legge 23 agosto 1988 n. !"", e successi e modi!icazioni ed integrazioni, sono indi iduati i posti e le !unzioni per i *uali non pu, prescindersi dal possesso della cittadinanza italiana, nonch- i re*uisiti indispensabili all'accesso dei cittadini di cui al comma 1.

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3. .ei casi in cui non sia inter enuta una disciplina di li ello comunitario, all'e*uiparazione dei titoli di studio e pro!essionali pro ede la #residenza del 'onsiglio dei /inistri 0 1ipartimento della !unzione pubblica, sentito il /inistero dell'istruzione, dell'uni ersit% e della ricerca. 'on eguale procedura si stabilisce l'e*ui alenza tra i titoli accademici e di ser izio rile anti ai !ini (133) dell'ammissione al concorso e della nomina .

(133) 'omma cos) sostituito dal comma 3 dell2art. 8 D.L. 9 febbraio 2"12 n. '.

39. Assunzioni obbligatorie delle categorie protette e tirocinio per portatori di handicap. (Art. !2 del D.Lgs. n. 29 del 1993, come sostituito dall'art. 19 del D.Lgs. n. '!( del 1993 e modi!icato prima dall'art. !3 comma 1 del D.Lgs. n. 8" del 1998 e poi dall'art. 22 comma 1 del D.Lgs. n. 387 del 1998) 1. 3e amministrazioni pubbliche promuo ono o propongono programmi di assunzione per portatori di handicap ai sensi dell'articolo 11 della legge 12 marzo 1999 n. (8, sulla base delle diretti e impartite dalla #residenza del 'onsiglio dei ministri 0 1ipartimento della !unzione pubblica e dal /inistero del la oro, della salute e delle politiche sociali, cui con!luisce il 1ipartimento degli a!!ari sociali della #residenza del 'onsiglio dei ministri ai sensi dell'articolo !' comma 3 del decreto legislati)o 3" luglio 1999 n. 3"" con le decorrenze pre iste dall'articolo 1" commi 3 e ! del decreto legislati)o 3" luglio 1999 n. 3"3 (134).

(134) (n attuazione di *uanto disposto dal presente articolo edi il *ro)). 1( no)embre 2""( n. 992+,&.

TITOLO III Contrattazione collettiva e rappresentativit sindacale #commento di giurisprudenza$

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40. ,ontratti colletti)i nazionali e integrati)i. (Art. !' del D.Lgs. n. 29 del 1993, come sostituito prima dall'art. 1' del D.Lgs. n. !7" del 1993 e poi dall'art. 1 del D.Lgs. n. 39( del 1997 e successi amente modi!icato dall'art. !3 comma 1 del D.Lgs. n. 8" del 1998) 1. 3a contrattazione colletti a determina i diritti e gli obblighi direttamente pertinenti al rapporto di la oro, nonch- le materie relati e alle relazioni sindacali. &ono, in particolare, escluse dalla contrattazione colletti a le materie attinenti all'organizzazione degli u!!ici, *uelle oggetto di partecipazione sindacale ai sensi dell'articolo 5, *uelle a!!erenti alle prerogati e dirigenziali ai sensi degli articoli 6, comma 2, 16 e 17, la materia del con!erimento e della re oca degli incarichi dirigenziali, nonch- *uelle di cui all'articolo 2, comma 1, lettera c), della legge 23 ottobre 1992 n. !21. .elle materie relati e alle sanzioni disciplinari, alla alutazione delle prestazioni ai !ini della corresponsione del trattamento accessorio, della mobilit% e delle progressioni economiche, la contrattazione colletti a 8 consentita negli esclusi i limiti pre isti dalle norme di legge (136). 2. 9ramite appositi accordi tra l'A:A. e le 'on!ederazioni rappresentati e, secondo le procedure di cui agli articoli 41, comma 6, e 47, senza nuo i o maggiori oneri per la !inanza pubblica, sono de!initi !ino a un massimo di *uattro comparti di contrattazione colletti a nazionale, cui corrispondono non pi" di *uattro separate aree per la dirigenza. +na apposita sezione contrattuale di un'area dirigenziale riguarda la dirigenza del ruolo sanitario del &er izio sanitario nazionale, per gli e!!etti di cui all'articolo 1' del decreto legislati)o 3" dicembre 1992 n. '"2, e successi e modi!icazioni. .ell'ambito dei comparti di contrattazione possono essere costituite apposite sezioni (136) contrattuali per speci!iche pro!essionalit% . 3. 3a contrattazione colletti a disciplina, in coerenza con il settore pri ato, la struttura contrattuale, i rapporti tra i di ersi li elli e la durata dei contratti colletti i nazionali e integrati i. 3a durata iene stabilita in modo che i sia (137) coincidenza !ra la igenza della disciplina giuridica e di *uella economica . 30bis. 3e pubbliche amministrazioni atti ano autonomi li elli di contrattazione colletti a integrati a, nel rispetto dell'articolo 7, comma 6, e dei incoli di bilancio risultanti dagli strumenti di programmazione annuale e pluriennale di ciascuna amministrazione. 3a contrattazione colletti a integrati a assicura adeguati li elli di e!!icienza e produtti it% dei ser izi pubblici, incenti ando l'impegno e la *ualit% della per!ormance ai sensi dell'articolo 46, comma 3. A tale !ine destina al trattamento economico accessorio collegato alla per!ormance indi iduale una *uota pre alente del trattamento accessorio complessi o comun*ue denominato. ;ssa si s olge sulle materie, con i incoli e nei limiti stabiliti dai contratti colletti i nazionali, tra i soggetti e con le procedure negoziali che *uesti ultimi pre edono< essa pu, a ere ambito territoriale e riguardare pi" amministrazioni. ( contratti colletti i nazionali de!iniscono il termine delle sessioni negoziali in sede decentrata. Alla scadenza del termine le parti riassumono le rispetti e (13$) prerogati e e libert% di iniziati a e decisione .

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30ter. Al !ine di assicurare la continuit% e il migliore s olgimento della !unzione pubblica, *ualora non si raggiunga l'accordo per la stipulazione di un contratto colletti o integrati o, l'amministrazione interessata pu, pro edere, in ia pro isoria, sulle materie oggetto del mancato accordo, !ino alla successi a sottoscrizione. Agli atti adottati unilateralmente si applicano le procedure di controllo di compatibilit% economico0!inanziaria (135) pre iste dall'articolo 400bis . 30-uater. 3a 'ommissione di cui all'articolo 13 del decreto legislati o di attuazione della legge ! marzo 2""9 n. 1', in materia di ottimizzazione della produtti it% del la oro pubblico e di e!!icienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni, !ornisce, entro il 31 maggio di ogni anno, all'A:A. una graduatoria di per!ormance delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali. 9ale graduatoria raggruppa le singole amministrazioni, per settori, su almeno tre li elli di merito, in !unzione dei risultati di per!ormance ottenuti. 3a contrattazione nazionale de!inisce le modalit% di ripartizione delle risorse per la contrattazione decentrata tra i di ersi li elli di merito assicurando l'in arianza complessi a dei relati i oneri (140) nel comparto o nell'area di contrattazione . 30-uin-uies. 3a contrattazione colletti a nazionale dispone, per le amministrazioni di cui al comma 3 dell'articolo 41, le modalit% di utilizzo delle risorse indicate all'articolo 46, comma 30bis, indi iduando i criteri e i limiti !inanziari entro i *uali si de e s olgere la contrattazione integrati a. 3e regioni, per *uanto concerne le proprie amministrazioni, e gli enti locali possono destinare risorse aggiunti e alla contrattazione integrati a nei limiti stabiliti dalla contrattazione nazionale e nei limiti dei parametri di irtuosit% !issati per la spesa di personale dalle igenti disposizioni, in ogni caso nel rispetto dei incoli di bilancio e del patto di stabilit% e di analoghi strumenti del contenimento della spesa. 3o stanziamento delle risorse aggiunti e per la contrattazione integrati a 8 correlato all'e!!etti o rispetto dei principi in materia di misurazione, alutazione e trasparenza della per!ormance e in materia di merito e premi applicabili alle regioni e agli enti locali secondo *uanto pre isto dagli articoli 16 e 31 del decreto legislati o di attuazione della legge ! marzo 2""9 n. 1', in materia di ottimizzazione della produtti it% del la oro pubblico e di e!!icienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni. 3e pubbliche amministrazioni non possono in ogni caso sottoscri ere in sede decentrata contratti colletti i integrati i in contrasto con i incoli e con i limiti risultanti dai contratti colletti i nazionali o che disciplinano materie non espressamente delegate a tale li ello negoziale o ero che comportano oneri non pre isti negli strumenti di programmazione annuale e pluriennale di ciascuna amministrazione. .ei casi di iolazione dei incoli e dei limiti di competenza imposti dalla contrattazione nazionale o dalle norme di legge, le clausole sono nulle, non possono essere applicate e sono sostituite ai sensi degli articoli 1335 e 1415, secondo comma, del codice ci ile. (n caso di accertato superamento di incoli !inanziari da parte delle sezioni regionali di controllo della 'orte dei conti, del 1ipartimento della !unzione pubblica o del /inistero dell'economia e delle !inanze 8 !atto altres) obbligo di recupero nell'ambito della sessione negoziale successi a. 3e disposizioni del presente comma tro ano

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applicazione a decorrere dai contratti sottoscritti successi amente alla data di entrata in igore del decreto legislati o di attuazione della legge ! marzo 2""9 n. 1', in materia di ottimizzazione della produtti it% del la oro (141) . pubblico e di e!!icienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni 30se.ies. A corredo di ogni contratto integrati o le pubbliche amministrazioni redigono una relazione tecnico0!inanziaria ed una relazione illustrati a, utilizzando gli schemi appositamente predisposti e resi disponibili tramite i rispetti i siti istituzionali dal /inistero dell'economia e delle !inanze di intesa con il 1ipartimento della !unzione pubblica. 9ali relazioni engono certi!icate (142) dagli organi di controllo di cui all'articolo 400bis, comma 1 . 4. 3e pubbliche amministrazioni adempiono agli obblighi assunti con i contratti colletti i nazionali o integrati i dalla data della sottoscrizione de!initi a e ne assicurano l'osser anza nelle !orme pre iste dai rispetti i ordinamenti (143).

(136) =li attuali commi da 1 a 30se.ies cos) sostituiscono gli originari commi da 1 a 3 ai sensi di *uanto disposto dal comma 1 dell2art. '! D.Lgs. 27 ottobre 2""9 n. 1'". (136) =li attuali commi da 1 a 30se.ies cos) sostituiscono gli originari commi da 1 a 3 ai sensi di *uanto disposto dal comma 1 dell2art. '! D.Lgs. 27 ottobre 2""9 n. 1'". #recedentemente, il comma 2 era stato modi!icato dall'art. 7 comma ! L. 1' luglio 2""2 n. 1!', dall'art. 1! L. 29 luglio 2""3 n. 229 e dal comma 126 dell'art. 1 L. 3" dicembre 2""! n. 311. (137) =li attuali commi da 1 a 30se.ies cos) sostituiscono gli originari commi da 1 a 3 ai sensi di *uanto disposto dal comma 1 dell2art. '! D.Lgs. 27 ottobre 2""9 n. 1'". (13$) =li attuali commi da 1 a 30se.ies cos) sostituiscono gli originari commi da 1 a 3 ai sensi di *uanto disposto dal comma 1 dell2art. '! D.Lgs. 27 ottobre 2""9 n. 1'". (135) =li attuali commi da 1 a 30se.ies cos) sostituiscono gli originari commi da 1 a 3 ai sensi di *uanto disposto dal comma 1 dell2art. '! D.Lgs. 27 ottobre 2""9 n. 1'". (140) =li attuali commi da 1 a 30se.ies cos) sostituiscono gli originari commi da 1 a 3 ai sensi di *uanto disposto dal comma 1 dell2art. '! D.Lgs. 27 ottobre 2""9 n. 1'". (141) =li attuali commi da 1 a 30se.ies cos) sostituiscono gli originari commi da 1 a 3 ai sensi di *uanto disposto dal comma 1 dell2art. '! D.Lgs. 27 ottobre 2""9 n. 1'".

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(142) Gli attuali commi da 1 a 3-sexies cos sostituiscono gli originari commi da 1 a 3 ai sensi di quanto disposto dal comma 1 dellart. 54, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150. (143) Il presente articolo era stato modificato, con l aggiunta del comma 2bis, dall art. 10, D.L. 10 gennaio 2006, n. 4, soppresso dalla relati!a legge di con!ersione.

40-bis. Controlli in materia di contrattazione integrativa. 1. Il controllo sulla compati"ilit# dei costi della contratta$ione colletti!a integrati!a con i !incoli di "ilancio e quelli deri!anti dall applica$ione delle norme di legge, con particolare riferimento alle disposi$ioni inderoga"ili c%e incidono sulla misura e sulla corresponsione dei trattamenti accessori & effettuato dal collegio dei re!isori dei conti, dal collegio sindacale, dagli uffici centrali di "ilancio o dagli analog%i organi pre!isti dai rispetti!i ordinamenti. 'ualora dai contratti integrati!i deri!ino costi non compati"ili con i rispetti!i !incoli di "ilancio delle amministra$ioni, si applicano le disposi$ioni di cui all articolo 4(, comma 3- !in !ies, sesto periodo. 2. )er le amministra$ioni statali, anc%e ad ordinamento autonomo, nonc%* per gli enti pu""lici non economici e per gli enti e le istitu$ioni di ricerca con organico superiore a duecento unit#, i contratti integrati!i sottoscritti, corredati da una apposita rela$ione tecnico-finan$iaria ed una rela$ione illustrati!a certificate dai competenti organi di controllo pre!isti dal comma 1, sono trasmessi alla )residen$a del +onsiglio dei ,inistri - -ipartimento della fun$ione pu""lica e al ,inistero dell economia e delle finan$e -ipartimento della .agioneria generale dello /tato, c%e, entro trenta giorni dalla data di rice!imento, ne accertano, congiuntamente, la compati"ilit# economico-finan$iaria, ai sensi del presente articolo e dell articolo 4(, comma 3- !in !ies. -ecorso tale termine, c%e pu0 essere sospeso in caso di ric%iesta di elementi istruttori, la delega$ione di parte pu""lica pu0 procedere alla stipula del contratto integrati!o. 1el caso in cui il riscontro a""ia esito negati!o, le parti riprendono le trattati!e. 3. 2e amministra$ioni pu""lic%e di cui all articolo 1, comma 2, in!iano entro il 31 maggio di ogni anno, specific%e informa$ioni sui costi della contratta$ione integrati!a, certificate dagli organi di controllo interno, al ,inistero dell economia e delle finan$e, c%e predispone, allo scopo, uno specifico modello di rile!a$ione, d intesa con la +orte dei conti e con la )residen$a del +onsiglio dei ,inistri - -ipartimento della fun$ione pu""lica. 3ali informa$ioni sono !olte ad accertare, oltre il rispetto dei !incoli finan$iari in ordine sia alla consisten$a delle risorse assegnate ai fondi per la contratta$ione integrati!a sia all e!olu$ione della consisten$a dei fondi e della spesa deri!ante dai contratti integrati!i applicati, anc%e la concreta defini$ione ed applica$ione di criteri improntati alla premialit#, al riconoscimento del merito ed alla !alori$$a$ione dell impegno e della qualit#

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della performance indi!iduale, con riguardo ai di!ersi istituti finan$iati dalla contratta$ione integrati!a, nonc%* a parametri di seletti!it#, con particolare riferimento alle progressioni economic%e. 2e informa$ioni sono trasmesse alla +orte dei conti c%e, ferme restando le ipotesi di responsa"ilit# e!entualmente ra!!isa"ili le utili$$a, unitamente a quelle trasmesse ai sensi del 3itolo 4, anc%e ai fini del referto sul costo del la!oro. 4. 2e amministra$ioni pu""lic%e %anno l o""ligo di pu""licare in modo permanente sul proprio sito istitu$ionale, con modalit# c%e garantiscano la piena !isi"ilit# e accessi"ilit# delle informa$ioni ai cittadini, i contratti integrati!i stipulati con la rela$ione tecnico-finan$iaria e quella illustrati!a certificate dagli organi di controllo di cui al comma 1, nonc%* le informa$ioni trasmesse annualmente ai sensi del comma 3. 2a rela$ione illustrati!a, fra l altro, e!iden$ia gli effetti attesi in esito alla sottoscri$ione del contratto integrati!o in materia di produtti!it# ed efficien$a dei ser!i$i erogati, anc%e in rela$ione alle ric%ieste dei cittadini. Il -ipartimento per la fun$ione pu""lica di intesa con il ,inistero dell economia e delle finan$e e in sede di +onferen$a unificata predispone un modello per la !aluta$ione, da parte dell uten$a, dell impatto della contratta$ione integrati!a sul fun$ionamento dei ser!i$i pu""lici, e!iden$iando le ric%ieste e le pre!isioni di interesse per la colletti!it#. 3ale modello e gli esiti della !aluta$ione !engono pu""licati sul sito istitu$ionale delle amministra$ioni pu""lic%e interessate dalla contratta$ione integrati!a. 5. 6i fini dell articolo 47, comma 4, le pu""lic%e amministra$ioni sono tenute a trasmettere all 6.61, per !ia telematica, entro cinque giorni dalla sottoscri$ione, il testo contrattuale con l allegata rela$ione tecnico-finan$iaria ed illustrati!a e con l indica$ione delle modalit# di copertura dei relati!i oneri con riferimento agli strumenti annuali e pluriennali di "ilancio. I predetti testi contrattuali sono altres trasmessi al +182. 7. Il -ipartimento della fun$ione pu""lica, il -ipartimento della .agioneria generale dello /tato presso il ,inistero dell economia e delle finan$e e la +orte dei conti possono a!!alersi ai sensi dell articolo 17, comma 14, della legge 15 maggio 1997, n. 127, di personale in posi$ione di fuori ruolo o di comando per l eserci$io delle fun$ioni di controllo sulla contratta$ione integrati!a. 9. In caso di mancato adempimento delle prescri$ioni del presente articolo, oltre alle san$ioni pre!iste dall articolo 7(, comma 2, & fatto di!ieto alle amministra$ioni di procedere a qualsiasi adeguamento delle risorse destinate alla contratta$ione integrati!a. Gli organi di controllo pre!isti dal comma 1 !igilano sulla corretta applica$ione delle disposi$ioni del presente articolo (144) .

(144) 6rticolo aggiunto dal comma 2 dell art. 17, L. 2" dicembre 2001, n. 44", modificato dall art. 14, L. 16 gennaio 200#, n. # e cos sostituito dal

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comma 1 dellart. 55, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150.

41. $oteri di indirizzo nei con%ronti dell&'('). (6rt. 47 del -.2gs n. 2: del 1::3, come sostituito dall art. # del D.Lgs. n. #96 del 1997 e successi!amente modificato prima dall art. 44, comma # del D.Lgs. n. "0 del 199" e poi dall art. 55 del D.Lgs. n. #00 del 1999; 'rt. 44, comma " del D.Lgs. n. "0 del 199") 1. Il potere di indiri$$o nei confronti dell 6.61 e le altre competen$e relati!e alle procedure di contratta$ione colletti!a na$ionale sono esercitati dalle pu""lic%e amministra$ioni attra!erso le proprie istan$e associati!e o rappresentati!e, le quali costituiscono comitati di settore c%e regolano autonomamente le proprie modalit# di fun$ionamento e di deli"era$ione. In ogni caso, le deli"era$ioni assunte in materia di indiri$$o all 6.61 o di parere sull ipotesi di accordo nell am"ito della procedura di contratta$ione colletti!a di cui all articolo 49, si considerano definiti!e e non ric%iedono ratifica da parte delle istan$e associati!e o rappresentati!e delle pu""lic%e amministra$ioni del comparto. 2. < costituito un comitato di settore nell am"ito della +onferen$a delle .egioni, c%e esercita, per uno dei comparti di cui all articolo 4(, comma 2, le competen$e di cui al comma 1, per le regioni, i relati!i enti dipendenti, e le amministra$ioni del /er!i$io sanitario na$ionale; a tale comitato partecipa un rappresentante del Go!erno, designato dal ,inistro del la!oro, della salute e delle politic%e sociali per le competen$e delle amministra$ioni del /er!i$io sanitario na$ionale. < costituito un comitato di settore nell am"ito dell 6ssocia$ione na$ionale dei +omuni italiani (61+I), dell =nione delle pro!ince d Italia (=)I) e dell =nioncamere c%e esercita, per uno dei comparti di cui all articolo 4(, comma 2, le competen$e di cui al comma 1, per i dipendenti degli enti locali, delle +amere di commercio e dei segretari comunali e pro!inciali. 3. )er tutte le altre amministra$ioni opera come comitato di settore il )residente del +onsiglio dei ,inistri tramite il ,inistro per la pu""lica amministra$ione e l inno!a$ione, di concerto con il ,inistro dell economia e delle finan$e. 6l fine di assicurare la sal!aguardia delle specificit# delle di!erse amministra$ioni e delle categorie di personale i!i comprese, gli indiri$$i sono emanati per il sistema scolastico, sentito il ,inistro dell istru$ione, dell uni!ersit# e della ricerca, nonc%*, per i rispetti!i am"iti di competen$a, sentiti i direttori delle 6gen$ie fiscali, la +onferen$a dei rettori delle uni!ersit# italiane; le istan$e rappresentati!e promosse dai presidenti degli enti di ricerca e degli enti pu""lici non economici ed il presidente del +onsiglio na$ionale dell economia e del la!oro. 4. .appresentanti designati dai +omitati di settore possono assistere l 6.61 nello s!olgimento delle trattati!e. I comitati di settore possono stipulare con

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l 6.61 specifici accordi per i reciproci rapporti in materia di contratta$ione e per e!entuali atti!it# in comune. 1ell am"ito del regolamento di organi$$a$ione dell 6.61 per assicurare il miglior raccordo tra i +omitati di settore delle .egioni e degli enti locali e l 6.61, a ciascun comitato corrisponde una specifica struttura, sen$a nuo!i o maggiori oneri per la finan$a pu""lica. 5. )er la stipula$ione degli accordi c%e definiscono o modificano i comparti o le aree di contratta$ione colletti!a di cui all articolo 4(, comma 2, o c%e regolano istituti comuni a pi> comparti le fun$ioni di indiri$$o e le altre competen$e inerenti alla contratta$ione colletti!a sono esercitate (145) collegialmente dai comitati di settore .

(145) 6rticolo prima modificato dall art. #, D.Lgs. # l!glio 200#, n. 17# e poi cos sostituito dal comma 1 dellart. 56, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150.

*commento di gi!ris+r!denza, 42. Diritti e +rerogative sindacali nei l!og-i di lavoro. ('rt. 47 del D.Lgs. n. 29 del 199#, come sostituito dall art. 6 del D.Lgs. n. #96 del 1997) 1. 1elle pu""lic%e amministra$ioni la li"ert# e l atti!it# sindacale sono tutelate nelle forme pre!iste dalle disposi$ioni della legge 20 maggio 1970, n. #00, e successi!e modifica$ioni ed integra$ioni. ?ino a quando non !engano emanate norme di carattere generale sulla rappresentati!it# sindacale c%e sostituiscano o modific%ino tali disposi$ioni, le pu""lic%e amministra$ioni, in attua$ione dei criteri di cui all articolo 2, comma 1, lettera b) della legge 2# ottobre 1992, n. 421, osser!ano le disposi$ioni seguenti in materia di rappresentati!it# delle organi$$a$ioni sindacali ai fini dell attri"u$ione dei diritti e delle prerogati!e sindacali nei luog%i di la!oro e dell eserci$io della contratta$ione colletti!a. 2. In ciascuna amministra$ione, ente o struttura amministrati!a di cui al comma @, le organi$$a$ioni sindacali c%e, in "ase ai criteri dell articolo 43, siano ammesse alle trattati!e per la sottoscri$ione dei contratti colletti!i, possono costituire rappresentan$e sindacali a$iendali ai sensi dell articolo 1: e seguenti della legge 20 maggio 1970, n. #00, e successi!e modifica$ioni ed integra$ioni. 6d esse spettano, in propor$ione alla rappresentati!it#, le garan$ie pre!iste dagli articoli 23, 24 e 3( della medesima legge n. #00 del 1970, e le migliori condi$ioni deri!anti dai contratti colletti!i.

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3. In ciascuna amministra$ione, ente o struttura amministrati!a di cui al comma @, ad ini$iati!a anc%e disgiunta delle organi$$a$ioni sindacali di cui al comma 2, !iene altres costituito, con le modalit# di cui ai commi seguenti, un organismo di rappresentan$a unitaria del personale mediante ele$ioni alle quali & garantita la partecipa$ione di tutti i la!oratori. 4. +on appositi accordi o contratti colletti!i na$ionali, tra l 6.61 e le confedera$ioni o organi$$a$ioni sindacali rappresentati!e ai sensi dell articolo 43, sono definite la composi$ione dell organismo di rappresentan$a unitaria del personale e le specific%e modalit# delle ele$ioni, pre!edendo in ogni caso il !oto segreto, il metodo propor$ionale e il periodico rinno!o, con esclusione della proroga"ilit#. -e!e essere garantita la facolt# di presentare liste, oltre alle organi$$a$ioni c%e, in "ase ai criteri dell articolo 43, siano ammesse alle trattati!e per la sottoscri$ione dei contratti colletti!i, anc%e ad altre organi$$a$ioni sindacali, purc%* siano costituite in associa$ione con un proprio statuto e purc%* a""iano aderito agli accordi o contratti colletti!i c%e disciplinano l ele$ione e il fun$ionamento dell organismo. )er la presenta$ione delle liste, pu0 essere ric%iesto a tutte le organi$$a$ioni sindacali promotrici un numero di firme di dipendenti con diritto al !oto non superiore al 3 per cento del totale dei dipendenti nelle amministra$ioni, enti o strutture amministrati!e fino a duemila dipendenti, e del 2 per cento in quelle di dimensioni superiori (147). 5. I medesimi accordi o contratti colletti!i possono pre!edere c%e, alle condi$ioni di cui al comma @, siano costituite rappresentan$e unitarie del personale comuni a pi> amministra$ioni o enti di modeste dimensioni u"icati nel medesimo territorio. 8ssi possono altres pre!edere c%e siano costituiti organismi di coordinamento tra le rappresentan$e unitarie del personale nelle amministra$ioni e enti con pluralit# di sedi o strutture di cui al comma @. 7. I componenti della rappresentan$a unitaria del personale sono equiparati ai dirigenti delle rappresentan$e sindacali a$iendali ai fini della legge 20 maggio 1970, n. #00, e successi!e modifica$ioni ed integra$ioni, e del presente decreto. Gli accordi o contratti colletti!i c%e regolano l ele$ione e il fun$ionamento dell organismo, sta"iliscono i criteri e le modalit# con cui sono trasferite ai componenti eletti della rappresentan$a unitaria del personale le garan$ie spettanti alle rappresentan$e sindacali a$iendali delle organi$$a$ioni sindacali di cui al comma 2 c%e li a""iano sottoscritti o !i aderiscano. 9. I medesimi accordi possono disciplinare le modalit# con le quali la rappresentan$a unitaria del personale esercita in !ia esclusi!a i diritti di informa$ione e di partecipa$ione riconosciuti alle rappresentan$e sindacali a$iendali dall articolo : o da altre disposi$ioni della legge e della contratta$ione colletti!a. 8ssi possono altres pre!edere c%e, ai fini dell eserci$io della contratta$ione colletti!a integrati!a, la rappresentan$a unitaria del personale sia integrata da rappresentanti delle organi$$a$ioni sindacali firmatarie del contratto colletti!o na$ionale del comparto.

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8. Salvo che i contratti collettivi non prevedano, in relazione alle caratteristiche del comparto, diversi criteri dimensionali, gli organismi di cui ai commi 2 e 3 del presente articolo possono essere costituiti, alle condizioni previste dai commi precedenti, in ciascuna amministrazione o ente che occupi oltre quindici dipendenti. Nel caso di amministrazioni o enti con pluralit di sedi o strutture periferiche, possono essere costituiti anche presso le sedi o strutture periferiche che siano considerate livelli decentrati di contrattazione collettiva dai contratti collettivi nazionali. 9. Fermo restando quanto previsto dal comma 2, per la costituzione di rappresentanze sindacali aziendali ai sensi dell articolo 19 della legge 20 maggio 1970, n. 300, e successive modificazioni ed integrazioni, la rappresentanza dei dirigenti nelle amministrazioni, enti o strutture amministrative ! disciplinata, in coerenza con la natura delle loro funzioni, agli accordi o contratti collettivi riguardanti la relativa area contrattuale. "#. $lle figure professionali per le quali nel contratto collettivo del comparto sia prevista una disciplina distinta ai sensi dell articolo %#, comma 2, deve essere garantita una adeguata presenza negli organismi di rappresentanza unitaria del personale, anche mediante l istituzione. tenuto conto della loro incidenza quantitativa e del numero dei componenti dell organismo, di specifici collegi elettorali. "". &er quanto riguarda i diritti e le prerogative sindacali delle organizzazioni sindacali delle minoranze linguistiche, nell m'ito della provincia di (olzano e della regione )alle d $osta, si applica quanto previsto dall articolo 9 del decreto del Presidente della Repubblica 6 gennaio 1978, n. 58, e dal decreto legislativo 28 dicembre 1989 n. 30.

*"%+, -n deroga a quanto previsto dal presente comma vedi il comma 3 dell.art. 65, !."gs. 27 ottobre 2009, n. 150.

#commento di giurispruden$a% 43. Rappresentativit& sindacale ai 'ini della contratta$ione collettiva. *$rt. %/(bis del !."gs. n. 29 del 1993, aggiunto dall art. 7 del !."gs. n. 396 del 1997, modificato dall art. , comma del !."gs. n. 80 del 19980 )rt. comma 7 del !."gs. n. 80 del 1998, come modificato dall art. 22, comma % del 1.2gs n. 38/ del "998, ". 2 $3$N ammette alla contrattazione collettiva nazionale le organizzazioni sindacali che a''iano nel comparto o nell area una rappresentativit non

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inferiore al 4 per cento, considerando a tal fine la media tra il dato associativo e il dato elettorale. -l dato associativo ! espresso dalla percentuale delle deleghe per il versamento dei contri'uti sindacali rispetto al totale delle deleghe rilasciate nell m'ito considerato. -l dato elettorale ! espresso dalla percentuale dei voti ottenuti nelle elezioni delle rappresentanze unitarie del personale, rispetto al totale dei voti espressi nell m'ito considerato. 2. $lla contrattazione collettiva nazionale per il relativo comparto o area partecipano altres5 le confederazioni alle quali le organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione collettiva ai sensi del comma " siano affiliate. 3. 2 $3$N sottoscrive i contratti collettivi verificando previamente, sulla 'ase della rappresentativit accertata per l ammissione alle trattative ai sensi del comma ", che le organizzazioni sindacali che aderiscono all ipotesi di accordo rappresentino nel loro complesso almeno il 4" per cento come media tra dato associativo e dato elettorale nel comparto o nell area contrattuale, o almeno il +# per cento del dato elettorale nel medesimo m'ito. %. 2 $3$N ammette alla contrattazione collettiva per la stipulazione degli accordi o contratti collettivi che definiscono o modificano i comparti o le aree o che regolano istituti comuni a tutte le pu''liche amministrazioni o riguardanti pi6 comparti, le confederazioni sindacali alle quali, in almeno due comparti o due aree contrattuali, siano affiliate organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi del comma ". 4. - soggetti e le procedure della contrattazione collettiva integrativa sono disciplinati, in conformit all articolo %#, commi 37bis e seguenti, dai contratti collettivi nazionali, fermo restando quanto previsto dall articolo %2, comma /, per gli organismi di rappresentanza unitaria del personale *"%/,. +. $gli effetti dell accordo tra l $3$N e le confederazioni sindacali rappresentative, previsto dall articolo 4#, comma ", e dei contratti collettivi che regolano la materia, le confederazioni e le organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione collettiva nazionale ai sensi dei commi precedenti, hanno titolo ai permessi, aspettative e distacchi sindacali, in quota proporzionale alla loro rappresentativit ai sensi del comma ", tenendo conto anche della diffusione territoriale e della consistenza delle strutture organizzative nel comparto o nell area. /. 2a raccolta dei dati sui voti e sulle deleghe ! assicurata dall $3$N. - dati relativi alle deleghe rilasciate a ciascuna amministrazione nell anno considerato sono rilevati e trasmessi all $3$N non oltre il 3" marzo dell anno successivo dalle pu''liche amministrazioni, controfirmati da un rappresentante dell organizzazione sindacale interessata, con modalit che garantiscano la riservatezza delle informazioni. 2e pu''liche amministrazioni hanno l o''ligo di indicare il funzionario responsa'ile della rilevazione e della trasmissione dei dati. &er il controllo sulle procedure elettorali e per la raccolta dei dati relativi alle deleghe l $3$N si avvale, sulla 'ase di apposite convenzioni, della colla'orazione del 1ipartimento della funzione pu''lica,

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del 8inistero del lavoro, delle istanze rappresentative o associative delle pu''liche amministrazioni. 8. &er garantire modalit di rilevazione certe ed o'iettive, per la certificazione dei dati e per la risoluzione delle eventuali controversie ! istituito presso l $3$N un comitato paritetico, che pu9 essere articolato per comparti, al quale partecipano le organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione collettiva nazionale. 9. -l comitato procede alla verifica dei dati relativi ai voti ed alle deleghe. &u9 deli'erare che non siano prese in considerazione, ai fini della misurazione del dato associativo, le deleghe a favore di organizzazioni sindacali che richiedano ai lavoratori un contri'uto economico inferiore di pi6 della met rispetto a quello mediamente richiesto dalle organizzazioni sindacali del comparto o dell area. "#. -l comitato deli'era sulle contestazioni relative alla rilevazione dei voti e delle deleghe. :ualora vi sia dissenso, e in ogni caso quando la contestazione sia avanzata da un soggetto sindacale non rappresentato nel comitato, la deli'erazione ! adottata su conforme parere del ;onsiglio nazionale dell economia e del lavoro 7 ;N<2, che lo emana entro quindici giorni dalla richiesta. 2a richiesta di parere ! trasmessa dal comitato al 8inistro per la funzione pu''lica, che provvede a presentarla al ;N<2 entro cinque giorni dalla ricezione. "". $i fini delle deli'erazioni, l $3$N e le organizzazioni sindacali rappresentate nel comitato votano separatamente e il voto delle seconde ! espresso dalla maggioranza dei rappresentanti presenti. "2. $ tutte le organizzazioni sindacali vengono garantite adeguate forme di informazione e di accesso ai dati, nel rispetto della legislazione sulla riservatezza delle informazioni di cui alla legge 31 dicembre 1996, n. 675, e successive disposizioni correttive ed integrative. "3. $i sindacati delle minoranze linguistiche della &rovincia di (olzano e delle regioni )alle 1 $osta e Friuli7)enezia =iulia, riconosciuti rappresentativi agli effetti di speciali disposizioni di legge regionale e provinciale o di attuazione degli Statuti, spettano, eventualmente anche con forme di rappresentanza in comune, i medesimi diritti, poteri e prerogative, previsti per le organizzazioni sindacali considerate rappresentative in 'ase al presente decreto. &er le organizzazioni sindacali che organizzano anche lavoratori delle minoranze linguistiche della provincia di (olzano e della regione della )al d $osta, i criteri per la determinazione della rappresentativit si riferiscono esclusivamente ai rispettivi am'iti territoriali e ai dipendenti ivi impiegati.

*"%/, ;omma cos5 modificato dal comma " dell.art. 6 , !."gs. 27 ottobre 2009, n. 150.

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44. *uove 'orme di partecipa$ione alla organi$$a$ione del lavoro. *)rt. 8 del !."gs. n. 29 del 1993, come sostituito dall art. "+ del 1.2gs n. %/# del "993, ". -n attuazione dell articolo 2, comma " lettera a,, della legge 23 ottobre 1992, n. 21, la contrattazione collettiva nazionale definisce nuove forme di partecipazione delle rappresentanze del personale ai fini dell organizzazione del lavoro nelle amministrazioni pu''liche di cui all articolo ", comma 2. Sono a'rogate le norme che prevedono ogni forma di rappresentanza, anche elettiva, del personale nei consigli di amministrazione delle predette amministrazioni pu''liche, nonch> nelle commissioni di concorso. 2a contrattazione collettiva nazionale indicher forme e procedure di partecipazione che sostituiranno commissioni del personale e organismi di gestione, comunque denominati.

#commento di giurispruden$a% 45. +rattamento economico. *)rt. 9 del !."gs. n. 29 del 1993, come sostituito dall art. 23 del !."gs. n. 5 6 del 1993, ". -l trattamento economico fondamentale ed accessorio fatto salvo quanto previsto all articolo %#, commi 37ter e 37,uater, e all articolo %/7bis, comma ", ! definito dai contratti collettivi *"%8,. 2. 2e amministrazioni pu''liche garantiscono ai propri dipendenti di cui all articolo 2, comma 2, parit di trattamento contrattuale e comunque trattamenti non inferiori a quelli previsti dai rispettivi contratti collettivi. 3. - contratti collettivi definiscono, in coerenza con le disposizioni legislative vigenti, trattamenti economici accessori collegati? a, alla performance individuale0 b, alla performance organizzativa con riferimento all amministrazione nel suo complesso e alle unit organizzative o aree di responsa'ilit in cui si articola l amministrazione0

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c, all effettivo svolgimento di attivit particolarmente disagiate ovvero *"%9, . pericolose o dannose per la salute 37bis. &er premiare il merito e il miglioramento della performance dei dipendenti, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge, sono destinate, compati'ilmente con i vincoli di finanza pu''lica, apposite risorse nell am'ito di quelle previste per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro *"4#, . %. - dirigenti sono responsa'ili dell attri'uzione dei trattamenti economici accessori. 4. 2e funzioni ed i relativi trattamenti economici accessori del personale non diplomatico del 8inistero degli affari esteri, per i servizi che si prestano all estero presso le rappresentanze diplomatiche, gli uffici consolari e le istituzioni culturali e scolastiche, sono disciplinati, limitatamente al periodo di servizio ivi prestato, dalle disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 18, e successive modificazioni ed integrazioni, nonch> dalle altre pertinenti normative di settore del 8inistero degli affari esteri.

*"%8, ;omma cos5 modificato dalla lettera a, del comma " dell.art. 57, !."gs. 27 ottobre 2009, n. 150. *"%9, ;omma cos5 sostituito dalla lettera b, del comma " dell.art. 57, !."gs. 27 ottobre 2009, n. 150. *"4#, ;omma aggiunto dalla lettera c, del comma " dell.art. 57, !."gs. 27 ottobre 2009, n. 150.

#commento di giurispruden$a% 46. )gen$ia per amministra$ioni. la rappresentan$a nego$iale delle pubblic-e

*)rt. 50, commi da 1 a 12 e 16 del !."gs. n. 29 del 1993, come sostituiti prima dall art. 17 del !."gs. n. 70 del 1993 e poi dall art. 2 del !."gs. n. 396 del 1997, ". 2e pu''liche amministrazioni sono legalmente rappresentate dall $genzia per la rappresentanza negoziale delle pu''liche amministrazioni 7 $3$N, agli effetti della contrattazione collettiva nazionale. 2 $3$N esercita a livello nazionale, in 'ase agli indirizzi ricevuti ai sensi degli articoli %" e %/, ogni

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attivit relativa alle relazioni sindacali, alla negoziazione dei contratti collettivi e alla assistenza delle pubbliche amministrazioni ai fini dell'uniforme applicazione dei contratti collettivi. Sottopone alla valutazione della commissione di garanzia dell'attuazione della legge 12 giugno 1990, n. 146, e successive modificazioni e integrazioni, gli accordi nazionali sulle prestazioni indispensabili ai sensi dell'articolo 2 della legge citata. 2. Le pubbliche amministrazioni possono avvalersi dell'assistenza dell'ARAN ai fini della contrattazione integrativa. Sulla base di apposite intese, l'assistenza pu essere assicurata anche collettivamente ad amministrazioni dello stesso tipo o ubicate nello stesso mbito territoriale. Su richiesta dei comitati di settore, in relazione all'articolazione della contrattazione collettiva integrativa nel comparto ed alle specifiche esigenze delle pubbliche amministrazioni interessate, possono essere costituite, anche per periodi determinati, delegazioni dell'ARAN su base regionale o pluriregionale. !. L'ARAN cura le attivit di studio, monitoraggio e documentazione necessarie all'esercizio della contrattazione collettiva. "redispone a cadenza semestrale, ed invia al #overno, ai comitati di settore dei comparti regioni e autonomie locali e sanit e alle commissioni parlamentari competenti, un rapporto sull'evoluzione delle retribuzioni di fatto dei pubblici dipendenti. A tale fine l'ARAN si avvale della collaborazione dell'$S%A% per l'ac&uisizione di informazioni statistiche e per la formulazione di modelli statistici di rilevazione. L'ARAN si avvale, altres', della collaborazione del (inistero dell'economia e delle finanze che garantisce l'accesso ai dati raccolti in sede di predisposizione del bilancio dello Stato, del conto annuale del personale e del monitoraggio dei flussi di cassa e relativi agli aspetti riguardanti il costo )*+*, del lavoro pubblico . -. L'ARAN effettua il monitoraggio sull'applicazione dei contratti collettivi nazionali e sulla contrattazione collettiva integrativa e presenta annualmente al .ipartimento della funzione pubblica, al (inistero dell'economia e delle finanze nonch/ ai comitati di settore, un rapporto in cui verifica l'effettivit e la congruenza della ripartizione fra le materie regolate dalla legge, &uelle di competenza della contrattazione nazionale e &uelle di competenza dei contratti integrativi nonch/ le principali criticit emerse in sede di )*+2, . contrattazione collettiva nazionale ed integrativa +. Sono organi dell'ARAN0 a, il "residente1 b, il 2ollegio di indirizzo e controllo
)*+!,

3. $l "residente dell'ARAN 4 nominato con decreto del "residente della Repubblica, su proposta del (inistro per la pubblica amministrazione e l'innovazione previo parere della 2onferenza unificata. $l "residente rappresenta l'agenzia ed 4 scelto fra esperti in materia di economia del lavoro, diritto del lavoro, politiche del personale e strategia aziendale, anche estranei alla pubblica amministrazione, nel rispetto delle disposizioni

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riguardanti le incompatibilit di cui al comma 56bis. $l "residente dura carica &uattro anni e pu essere riconfermato per una sola volta. La carica "residente 4 incompatibile con &ualsiasi altra attivit professionale carattere continuativo1 se dipendente pubblico, 4 collocato in aspettativa o posizione di fuori ruolo secondo l'ordinamento dell'amministrazione )*+-, appartenenza .

in di a in di

5. $l collegio di indirizzo e controllo 4 costituito da &uattro componenti scelti tra esperti di riconosciuta competenza in materia di relazioni sindacali e di gestione del personale, anche estranei alla pubblica amministrazione e dal presidente dell'Agenzia che lo presiede1 due di essi sono designati con decreto del "residente del 2onsiglio dei (inistri, su proposta, rispettivamente, del (inistro per la pubblica amministrazione e l'innovazione e del (inistro dell'economia e delle finanze e gli altri due, rispettivamente, dall'AN2$ e dall'7"$ e dalla 2onferenza delle Regioni e delle province autonome. $l collegio coordina la strategia negoziale e ne assicura l'omogeneit, assumendo la responsabilit per la contrattazione collettiva e verificando che le trattative si svolgano in coerenza con le direttive contenute negli atti di indirizzo. Nell'esercizio delle sue funzioni il collegio delibera a maggioranza, su proposta del presidente. $l collegio dura in carica &uattro anni e i suoi componenti possono essere riconfermati per una sola volta )*++,. 56bis. Non possono far parte del collegio di indirizzo e controllo n/ ricoprire funzioni di presidente, persone che rivestano incarichi pubblici elettivi o cariche in partiti politici ovvero che ricoprano o abbiano ricoperto nei cin&ue anni precedenti alla nomina cariche in organizzazioni sindacali. L'incompatibilit si intende estesa a &ualsiasi rapporto di carattere professionale o di consulenza con le predette organizzazioni sindacali o politiche. L'assenza delle predette cause di incompatibilit costituisce presupposto necessario per l'affidamento degli incarichi dirigenziali )*+3, nell'agenzia . 8. "er la sua attivit, l'ARAN si avvale0 a, delle risorse derivanti da contributi posti a carico delle singole amministrazioni dei vari comparti, corrisposti in misura fissa per dipendente in servizio. La misura annua del contributo individuale 4 definita, sentita l'ARAN, con decreto del (inistro dell'economia e delle finanze, di concerto con il (inistro della pubblica amministrazione e l'innovazione, d'intesa con la )*+5, )*+8, 2onferenza unificata ed 4 riferita a ciascun triennio contrattuale 1 b, di &uote per l'assistenza alla contrattazione integrativa e per le altre prestazioni eventualmente richieste, poste a carico dei soggetti che se ne avvalgano. 9. La riscossione dei contributi di cui al comma 8 4 effettuata0 a, per le amministrazioni dello Stato mediante l'assegnazione di risorse pari all'ammontare dei contributi che si prevedono dovuti nell'esercizio di

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riferimento. L'assegnazione 4 effettuata annualmente sulla base della &uota definita al comma 8, lettera a,, con la legge annuale di bilancio, con imputazione alla pertinente unit previsionale di base dello stato di )*+9, previsione del (inistero dell'economia e finanze 1 b, per le amministrazioni diverse dallo Stato, mediante un sistema di trasferimenti da definirsi tramite decreti del (inistro per la funzione pubblica di concerto con il (inistro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica e, a seconda del comparto, dei (inistri competenti, nonch/, per gli aspetti di interesse regionale e locale, previa intesa espressa dalla 2onferenza unificata Stato6regioni e Stato6citt. *:. L'ARAN ha personalit giuridica di diritto pubblico. ;a autonomia organizzativa e contabile nei limiti del proprio bilancio. Affluiscono direttamente al bilancio dell'ARAN i contributi di cui al comma 8. L'ARAN definisce con propri regolamenti le norme concernenti l'organizzazione interna, il funzionamento e la gestione finanziaria. $ regolamenti sono soggetti al controllo del .ipartimento della funzione pubblica e del (inistero dell'economia e delle finanze, adottati d'intesa con la 2onferenza unificata, da esercitarsi entro &uarantacin&ue giorni dal ricevimento degli stessi. La gestione finanziaria 4 soggetta al controllo consuntivo della 2orte dei conti )*3:, . **. $l ruolo del personale dipendente dell'ARAN 4 definito in base ai regolamenti di cui al comma *:. Alla copertura dei relativi posti si provvede nell'mbito delle disponibilit di bilancio tramite concorsi pubblici, ovvero mediante assunzioni con contratto di lavoro a tempo determinato, regolati dalle norme di diritto privato )*3*,. *2. L'ARAN pu altres' avvalersi di un contingente di personale, anche di &ualifica dirigenziale, proveniente dalle pubbliche amministrazioni rappresentate, in posizione di comando o fuori ruolo in base ai regolamenti di cui al comma *:. $ dipendenti comandati o collocati fuori ruolo conservano lo stato giuridico ed il trattamento economico delle amministrazioni di provenienza. Ad essi sono attribuite dall'ARAN, secondo le disposizioni contrattuali vigenti, le voci retributive accessorie, ivi compresa la produttivit per il personale non dirigente e per i dirigenti la retribuzione di posizione e di risultato. $l collocamento in posizione di comando o di fuori ruolo 4 disposto secondo le disposizioni vigenti nonch/ ai sensi dell'articolo 17, comma 14, della legge 15 maggio 1997, n. 127. L'ARAN pu utilizzare, sulla base di apposite intese, anche personale direttamente messo a disposizione dalle amministrazioni e dagli enti rappresentati, con oneri a carico di &uesti. L'ARAN pu avvalersi di esperti e collaboratori esterni con modalit di rapporto stabilite con i regolamenti adottati ai sensi del comma *:, nel rispetto dell'articolo 5, commi 3 e seguenti )*32,. *!. Le regioni a statuto speciale e le province autonome possono avvalersi, per la contrattazione collettiva di loro competenza, di agenzie tecniche istituite con legge regionale o provinciale ovvero dell'assistenza dell'ARAN ai sensi del comma 2.

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)*+*, 2omma cos' sostituito dalla lettera a, del comma * dell<art. 58, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150. )*+2, 2omma cos' sostituito dalla lettera a, del comma * dell<art. 58, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150. )*+!, 2omma cos' sostituito dalla lettera a, del comma * dell<art. 58, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150. )*+-, 2omma cos' sostituito dalla lettera a, del comma * dell<art. 58, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150. )*++, 2omma cos' sostituito dalla lettera a, del comma * dell<art. 58, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150. )*+3, 2omma aggiunto dalla lettera b, del comma * dell<art. 58, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150. )*+5, Lettera cos' modificata dalla lettera c, del comma * dell<art. 58, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150. )*+8, All'individuazione dei contributi annuali che le regioni sono tenute a versare all'ARAN si 4 provveduto, per l'anno 2::2, con D.M. 13 dicembre 2001 )#azz. 7ff. *+ febbraio 2::2, n. !9,1 per l'anno 2::!, con D.M. 12 no embre 2002 )#azz. 7ff. *: dicembre 2::2, n. 289,1 per l'anno 2::-, con D.M. 21 no embre 2003 )#azz. 7ff. + dicembre 2::!, n. 28!,1 per l'anno 2::+, con D.M. 6 dicembre 2004 )#azz. 7ff. *- dicembre 2::-, n. 292,1 per l'anno 2::3, con D.M. 3 !ebbraio 2006 )#azz. 7ff. 5 marzo 2::3, n. ++,1 per l'anno 2::5, con D.M. 11 ottobre 2006 )#azz. 7ff. !* ottobre 2::3, n. 2+-,1 per l'anno 2::8, con D.M. 17 ottobre 2007 )#azz. 7ff. 29 dicembre 2::5, n. !:*,1 per l'anno 2::9, con D.M. 11 no embre 2008 )#azz. 7ff. *9 novembre 2::8, n. 25*,1 per l'anno 2:*:, con D.M. 28 ottobre 2009 )#azz. 7ff. 9 dicembre 2::9, n. 283,1 per l'anno 2:**, con D.M. 3 dicembre 2010 )#azz. 7ff. *: gennaio 2:**, n. 3,1 per l'anno 2:*2, con D.M. 11 no embre 2011 )#azz. 7ff. 2! novembre 2:**, n. 25!,. )*+9, Lettera cos' sostituita dalla lettera d, del comma * dell<art. 58, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150. )*3:, 2omma cos' modificato dalla lettera e, del comma * dell<art. 58, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150. )*3*, 2omma cos' modificato dalla lettera !, del comma * dell<art. 58, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150. )*32, 2omma cos' modificato dalla lettera g, del comma * dell<art. 58, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150.

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"commento di giuris#ruden$a% 47. &rocedimento di contratta$ione colletti a. )'rt. 51 del D.Lgs. n. 29 del 1993, come sostituito prima dall'art. 18 del D.Lgs. n. 470 del 1993 e poi dall'art. 4 del D.Lgs. n. 396 del 1997 e successivamente modificato dall'art. 14, comma 1 del D.Lgs. n. 387 del 19981 'rt. 44, comma 6 del D.Lgs. n. 80 del 1998, *. #li indirizzi per la contrattazione collettiva nazionale sono emanati dai 2omitati di settore prima di ogni rinnovo contrattuale. 2. #li atti di indirizzo delle amministrazioni di cui all'articolo -*, comma 2, emanati dai rispettivi comitati di settore, sono sottoposti al #overno che, nei successivi venti giorni, pu esprimere le sue valutazioni per &uanto attiene agli aspetti riguardanti la compatibilit con le linee di politica economica e finanziaria nazionale. %rascorso inutilmente tale termine l'atto di indirizzo pu essere inviato all'ARAN. !. Sono altres' inviati appositi atti di indirizzo all'ARAN in tutti gli altri casi in cui 4 richiesta una attivit negoziale. L'ARAN informa costantemente i comitati di settore e il #overno sullo svolgimento delle trattative. -. L'ipotesi di accordo 4 trasmessa dall'ARAN, corredata dalla prescritta relazione tecnica, ai comitati di settore ed al #overno entro *: giorni dalla data di sottoscrizione. "er le amministrazioni di cui all'articolo -*, comma 2, il comitato di settore esprime il parere sul testo contrattuale e sugli oneri finanziari diretti e indiretti a carico dei bilanci delle amministrazioni interessate. =ino alla data di entrata in vigore dei decreti di attuazione della legge 5 maggio 2009, n. 42, il 2onsiglio dei (inistri pu esprimere osservazioni entro 2: giorni dall'invio del contratto da parte dell'ARAN. "er le amministrazioni di cui al comma ! del medesimo articolo -*, il parere 4 espresso dal "residente del 2onsiglio dei (inistri, tramite il (inistro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, previa deliberazione del 2onsiglio dei (inistri. +. Ac&uisito il parere favorevole sull'ipotesi di accordo, nonch/ la verifica da parte delle amministrazioni interessate sulla copertura degli oneri contrattuali, il giorno successivo l'ARAN trasmette la &uantificazione dei costi contrattuali alla 2orte dei conti ai fini della certificazione di compatibilit con gli strumenti di programmazione e di bilancio di cui all'articolo 1(bis della legge 5 agosto 1978, n. 468, e successive modificazioni. La 2orte dei conti certifica l'attendibilit dei costi &uantificati e la loro compatibilit con gli strumenti di programmazione e di bilancio. La 2orte dei conti delibera entro &uindici giorni dalla trasmissione della &uantificazione dei costi contrattuali, decorsi i &uali la certificazione si intende effettuata positivamente. L'esito della certificazione viene comunicato dalla 2orte all'ARAN, al comitato di

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settore e al Governo. Se la certificazione positiva, il presidente dell'ARAN sottoscrive definitivamente il contratto collettivo. 6. La Corte dei conti pu ac uisire elementi istruttori e valutazioni sul contratto collettivo da parte di tre esperti in materia di relazioni sindacali e costo del lavoro individuati dal !inistro per la pu""lica amministrazione e l'innovazione, tramite il Capo del #ipartimento della funzione pu""lica di intesa con il Capo del #ipartimento della Ra$ioneria $enerale dello Stato, nell'am"ito di un elenco definito di concerto con il !inistro dell'economia e delle finanze. Nel caso delle amministrazioni di cui all'articolo %&, comma ', la desi$nazione di due esperti viene effettuata dall'ANC(, dall')*( e dalla Conferenza delle Re$ioni e delle province autonome. +. (n caso di certificazione non positiva della Corte dei conti le parti contraenti non possono procedere alla sottoscrizione definitiva dell'ipotesi di accordo. Nella predetta ipotesi, il *residente dell'ARAN, d'intesa con il competente comitato di settore, c,e pu dettare indirizzi a$$iuntivi, provvede alla riapertura delle trattative ed alla sottoscrizione di una nuova ipotesi di accordo ade$uando i costi contrattuali ai fini delle certificazioni. (n se$uito alla sottoscrizione della nuova ipotesi di accordo si riapre la procedura di certificazione prevista dai commi precedenti. Nel caso in cui la certificazione non positiva sia limitata a sin$ole clausole contrattuali l'ipotesi pu essere sottoscritta definitivamente ferma restando l'inefficacia delle clausole contrattuali non positivamente certificate. -. ( contratti e accordi collettivi nazionali, nonc,. le eventuali interpretazioni autentic,e sono pu""licati nella Gazzetta )fficiale della Repu""lica italiana oltre c,e sul sito dell'ARAN e delle amministrazioni interessate. /. #al computo dei termini previsti dal presente articolo sono esclusi i $iorni considerati festivi per le$$e, nonc,. il sa"ato 0&612.

0&612 Articolo prima modificato dal comma & dell'art. 17, L. 28 dicembre 2001, n. 448, dal comma 3%- dell'art. 1, L. 27 dicembre 2006, n. 296 e dall4art. 67, comma 7, D.L. 25 giugno 2008, n. 112 e poi cos5 sostituito dal comma & dell4art. 59, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150.

47-bis. Tutela retributiva er i di endenti ubblici. &. #ecorsi sessanta $iorni dalla data di entrata in vi$ore della le$$e finanziaria c,e dispone in materia di rinnovi dei contratti collettivi per il periodo di riferimento, $li incrementi previsti per il trattamento stipendiale possono essere ero$ati in via provvisoria previa deli"erazione dei rispettivi

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comitati di settore, sentite le or$anizzazioni sindacali rappresentative. salvo con$ua$lio all'atto della stipulazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro. '. (n o$ni caso a decorrere dal mese di aprile dell'anno successivo alla scadenza del contratto collettivo nazionale di lavoro, ualora lo stesso non sia ancora stato rinnovato e non sia stata disposta l'ero$azione di cui al comma &, riconosciuta ai dipendenti dei rispettivi comparti di contrattazione, nella misura e con le modalit6 sta"ilite dai contratti nazionali, e comun ue entro i limiti previsti dalla le$$e finanziaria in sede di definizione delle risorse contrattuali, una copertura economica c,e costituisce un'anticipazione dei "enefici complessivi c,e saranno attri"uiti all'atto del 0&6%2 rinnovo contrattuale .

0&6%2 Articolo a$$iunto dal comma ' dell4art. 59, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150.

!commento di giuris ruden"a# 48. Dis onibilit$ destinate alla amministra"ioni ubblic%e e veri&ica. contratta"ione collettiva nelle

0'rt. 52 del D.Lgs. n. 29 del 199(, come sostituito prima dall'art. 19 del D.Lgs. n. 470 del 199( e poi dall'art. 5 del D.Lgs. n. (96 del 1997 e successivamente modificato dall'art. 14, commi da 2 a 4 del D.Lgs. n. (87 del 19982 &. (l !inistero del tesoro, del "ilancio e della pro$rammazione economica, uantifica, in coerenza con i parametri previsti da$li strumenti di pro$rammazione e di "ilancio di cui all'articolo &)bis della legge 5 agosto 1978, n. 468 e successive modificazioni e inte$razioni, l'onere derivante dalla contrattazione collettiva nazionale a carico del "ilancio dello Stato con apposita norma da inserire nella le$$e finanziaria ai sensi dell'articolo 11 della legge 5 agosto 1978, n. 468, e successive modificazioni ed inte$razioni. Allo stesso modo sono determinati $li eventuali oneri a$$iuntivi a carico del "ilancio dello Stato per la contrattazione inte$rativa delle amministrazioni dello Stato di cui all'articolo %7, comma 18bis 0&632. '. *er le amministrazioni di cui all'articolo %&, comma ', nonc,. per le universit6 italiane, $li enti pu""lici non economici e $li enti e le istituzioni di ricerca, ivi compresi $li enti e le amministrazioni di cui all'articolo +7, comma %, $li oneri derivanti dalla contrattazione collettiva nazionale sono determinati a carico dei rispettivi "ilanci nel rispetto dell'articolo %7, comma

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18*uin*uies. Le risorse per $li incrementi retri"utivi per il rinnovo dei contratti collettivi nazionali delle amministrazioni re$ionali, locali e de$li enti del Servizio sanitario nazionale sono definite dal Governo, nel rispetto dei vincoli di "ilancio, del patto di sta"ilit6 e di analo$,i strumenti di contenimento della spesa, previa consultazione con le rispettive 0&662 rappresentanze istituzionali del sistema delle autonomie . 1. ( contratti collettivi sono corredati da prospetti contenenti la uantificazione de$li oneri nonc,. l'indicazione della copertura complessiva per l'intero periodo di validit6 contrattuale, prevedendo con apposite clausole la possi"ilit6 di proro$are l'efficacia temporale del contratto ovvero di sospenderne l'esecuzione parziale o totale in caso di accertata esor"itanza dai limiti di spesa. %. La spesa posta a carico del "ilancio dello Stato iscritta in apposito fondo dello stato di previsione del !inistero del tesoro, del "ilancio e della pro$rammazione economica in ra$ione dell'ammontare complessivo. (n esito alla sottoscrizione dei sin$oli contratti di comparto, il !inistero del tesoro, del "ilancio e della pro$rammazione economica autorizzato a ripartire, con propri decreti, le somme destinate a ciascun comparto mediante asse$nazione diretta a favore dei competenti capitoli di "ilancio, anc,e di nuova istituzione per il personale dell'amministrazione statale, ovvero mediante trasferimento ai "ilanci delle amministrazioni autonome e de$li enti in favore dei uali sia previsto l'apporto finanziario dello Stato a copertura dei relativi oneri. *er le amministrazioni diverse dalle amministrazioni dello Stato e per $li altri enti cui si applica il presente decreto, l'autorizzazione di spesa relativa al rinnovo dei contratti collettivi disposta nelle stesse forme con cui ven$ono approvati i "ilanci, con distinta indicazione dei mezzi di copertura. 3. Le somme provenienti dai trasferimenti di cui al comma % devono trovare specifica allocazione nelle entrate dei "ilanci delle amministrazioni ed enti "eneficiari, per essere asse$nate ai pertinenti capitoli di spesa dei medesimi "ilanci. ( relativi stanziamenti sia in entrata c,e in uscita non possono essere incrementati se non con apposita autorizzazione le$islativa. 6. 9(l controllo sulla compati"ilit6 dei costi della contrattazione collettiva inte$rativa con i vincoli di "ilancio ai sensi dell'articolo %7, comma 1, effettuato dal colle$io dei revisori dei conti ovvero, laddove tale or$ano non sia previsto, dai nuclei di valutazione o dai servizi di controllo interno ai sensi del #.L$s 17 lu$lio &///, n. '-6: 0&6+2. +. ;erme restando le disposizioni di cui al titolo < del presente decreto, la Corte dei conti, anc,e nelle sue articolazioni re$ionali di controllo, verifica periodicamente $li andamenti della spesa per il personale delle pu""lic,e amministrazioni, utilizzando, per ciascun comparto, insiemi si$nificativi di amministrazioni. A tal fine, la Corte dei conti pu avvalersi, oltre c,e dei servizi di controllo interno o nuclei di valutazione, di esperti desi$nati a sua ric,iesta da amministrazioni ed enti pu""lici.

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0&632 Comma cos5 modificato dalla lettera a2 del comma & dell4art. 60, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150. <edi, anc,e, il comma -- dell'art. 1, L. (0 dicembre 2004, n. (11. 0&662 Comma cos5 sostituito dalla lettera b2 del comma & dell4art. 60, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150. 0&6+2 Comma a"ro$ato dalla lettera c2 del comma & dell4art. 60, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150.

!commento di giuris ruden"a# 49. +nter reta"ione autentica dei contratti collettivi. 0Art. 31 del #.L$s n. '/ del &//1, come sostituito dall'art. '% del #.L$s n. 3%6 del &//1 e successivamente modificato dall'art. %1, comma & del #.L$s n. -7 del &//-2 &. =uando insor$ano controversie sull'interpretazione dei contratti collettivi, le parti c,e li ,anno sottoscritti si incontrano per definire consensualmente il si$nificato delle clausole controverse. '. L'eventuale accordo di interpretazione autentica, stipulato con le procedure di cui all'articolo %+, sostituisce la clausola in uestione sin dall'inizio della vi$enza del contratto. =ualora tale accordo non comporti oneri a$$iuntivi e non vi sia diver$enza sulla valutazione de$li stessi, il parere del *residente del Consi$lio dei !inistri espresso tramite il !inistro per la pu""lica amministrazione e l'innovazione, di concerto con il !inistro 0&6-2 . dell'economia e delle finanze

0&6-2 Articolo cos5 sostituito dal comma & dell4art. 61, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150.

50. 's ettative e ermessi sindacali. 0Art. 3%, commi da & a 1 e 3 del #.L$s n. '/ del &//1, come modificati

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prima dall'art. '7 del #.L$s n. %+7 del &//1 poi dall'art. 2 del decreto legge n. 254 del 1996, convertito con modificazioni dalla legge n. (65 del 1996, e, infine, dall'art. %%, comma 3 del #.L$s n. -7 del &//-2 &. Al fine del contenimento, della trasparenza e della razionalizzazione delle aspettative e dei permessi sindacali nel settore pu""lico, la contrattazione collettiva ne determina i limiti massimi in un apposito accordo, tra l'ARAN e le confederazioni sindacali rappresentative ai sensi dell'articolo %1. '. La $estione dell'accordo di cui al comma &, ivi comprese le modalit6 di utilizzo e distri"uzione delle aspettative e dei permessi sindacali tra le confederazioni e le or$anizzazioni sindacali aventi titolo sulla "ase della loro rappresentativit6 e con riferimento a ciascun comparto e area separata di contrattazione, demandata alla contrattazione collettiva, $arantendo a decorrere dal &> a$osto &//6 in o$ni caso l'applicazione della legge 20 maggio 1970, n. (00, e successive modificazioni ed inte$razioni. *er la provincia autonoma di ?olzano si terr6 conto di uanto previsto dall'articolo 9 del decreto del ,residente della -e ubblica 6 gennaio 1978, n. 58. 1. Le amministrazioni pu""lic,e sono tenute a fornire alla *residenza del Consi$lio dei ministri 8 #ipartimento della funzione pu""lica 8 il numero complessivo ed i nominativi dei "eneficiari dei permessi sindacali. %. @ltre ai dati relativi ai permessi sindacali, le pu""lic,e amministrazioni sono tenute a fornire alla *residenza del Consi$lio dei ministri 8 #ipartimento della funzione pu""lica $li elenc,i nominativi, suddivisi per ualifica, del personale dipendente collocato in aspettativa, in uanto c,iamato a ricoprire una funzione pu""lica elettiva, ovvero per motivi sindacali. ( dati riepilo$ativi dei predetti elenc,i sono pu""licati in alle$ato alla relazione annuale da presentare al *arlamento ai sensi dell'articolo 16 della legge 29 mar"o 198(, n. 9(.

TITOLO IV Rapporto di lavoro !commento di giuris ruden"a# 51. Disci lina del ra orto di lavoro. 0Art. 33 del #.L$s n. '/ del &//12 &. (l rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pu""lic,e

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disciplinato secondo le disposizioni degli articoli 2, commi 2 e 3, e 3, comma 1. 2. La legge 20 maggio 1970, n. 300, e successive modificazioni ed integrazioni, si applica alle pubbliche amministrazioni a prescindere dal numero dei dipendenti.

(commento di giurisprudenza) 52. Disciplina delle mansioni. (Art. 56 del .Lgs n. 2! del 1!!3, come sostituito dall"art. 25 del .Lgs n. #$ del 1!!# e successivamente modificato dall"art. 15 del .Lgs n. 3#% del 1!!#& 1. 'l prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le (uali ) stato assunto o alle mansioni e(uivalenti nell"ambito dell"area di in(uadramento ovvero a (uelle corrispondenti alla (ualifica superiore che abbia successivamente ac(uisito per effetto delle procedure selettive di cui all"articolo 35, comma 1, lettera a&. L"esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla (ualifica di appartenenza non ha effetto ai fini dell"in(uadramento del lavoratore o dell"assegnazione di incarichi di direzione (16!& . 1*bis. ' dipendenti pubblici, con esclusione dei dirigenti e del personale docente della scuola, delle accademie, conservatori e istituti assimilati, sono in(uadrati in almeno tre distinte aree funzionali. Le progressioni all"interno della stessa area avvengono secondo principi di selettivit+, in funzione delle (ualit+ culturali e professionali, dell"attivit+ svolta e dei risultati conseguiti, attraverso l"attribuzione di fasce di merito. Le progressioni fra le aree avvengono tramite concorso pubblico, ferma restando la possibilit+ per l"amministrazione di destinare al personale interno, in possesso dei titoli di studio richiesti per l"accesso dall"esterno, una riserva di posti comun(ue non superiore al 5$ per cento di (uelli messi a concorso. La valutazione positiva conseguita dal dipendente per almeno tre anni costituisce titolo rilevante ai fini della progressione economica e dell"attribuzione dei posti riservati nei concorsi per l"accesso all"area superiore (1%$&. 1*ter. ,er l"accesso funzionali ) definita cento da riservare bandito dalla -cuola alle posizioni economiche apicali nell"ambito delle aree una (uota di accesso nel limite complessivo del 5$ per a concorso pubblico sulla base di un corso*concorso superiore della pubblica amministrazione (1%1&.

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2. ,er obiettive esigenze di servizio il prestatore di lavoro pu. essere adibito a mansioni proprie della (ualifica immediatamente superiore/ a& nel caso di vacanza di posto in organico, per non pi0 di sei mesi, prorogabili fino a dodici (ualora siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti come previsto al comma 12 b& nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, con esclusione dell"assenza per ferie, per la durata dell"assenza. 3. -i considera svolgimento di mansioni superiori, ai fini del presente articolo, soltanto l"attribuzione in modo prevalente, sotto il profilo (ualitativo, (uantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni. 1. 3ei casi di cui al comma 2, per il periodo di effettiva prestazione, il lavoratore ha diritto al trattamento previsto per la (ualifica superiore. 4ualora l"utilizzazione del dipendente sia disposta per sopperire a vacanze dei posti in organico, immediatamente, e comun(ue nel termine massimo di novanta giorni dalla data in cui il dipendente ) assegnato alle predette mansioni, devono essere avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti. 5. Al di fuori delle ipotesi di cui al comma 2, ) nulla l"assegnazione del lavoratore a mansioni proprie di una (ualifica superiore, ma al lavoratore ) corrisposta la differenza di trattamento economico con la (ualifica superiore. 'l dirigente che ha disposto l"assegnazione risponde personalmente del maggiore onere conseguente, se ha agito con dolo o colpa grave. 6. Le disposizioni del presente articolo si applicano in sede di attuazioni della nuova disciplina degli ordinamenti professionali prevista dai contratti collettivi e con la decorrenza da (uesti stabilita. ' medesimi contratti collettivi possono regolare diversamente gli effetti di cui ai commi 2, 3 e 1. 5ino a tale data, in nessun caso lo svolgimento di mansioni superiori rispetto alla (ualifica di appartenenza, pu. comportare il diritto ad avanzamenti automatici nell"in(uadramento professionale del lavoratore.

(16!& 6li attuali commi da 1 a 1*ter cos7 sostituiscono l8originario comma 1 ai sensi di (uanto disposto dal comma 1 dell8art. 62, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 1 0. (1%$& 6li attuali commi da 1 a 1*ter cos7 sostituiscono l8originario comma 1 ai sensi di (uanto disposto dal comma 1 dell8art. 62, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 1 0. (1%1& 6li attuali commi da 1 a 1*ter cos7 sostituiscono l8originario comma 1 ai sensi di (uanto disposto dal comma 1 dell8art. 62, D.Lgs. 27 ottobre 2009,

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n. 1 0.

(commento di giurisprudenza) 53. !ncompatibilit", cumulo di impieg#i e incaric#i. (Art. 5# del .Lgs n. 2! del 1!!3, come modificato prima dall"art. 2 del decreto$legge n. 3 % del 1993, convertito dalla legge n. &&% del 1993, poi dall"art. 1 del decreto$legge n. 361 del 199 , convertito con modificazioni dalla legge n. &37 del 199 , e, infine, dall"art. 26 del .Lgs n. #$ del 1!!#, nonch9 dall"art. 16 del .Lgs n. 3#% del 1!!#& 1. :esta ferma per tutti i dipendenti pubblici la disciplina delle incompatibilit+ dettata dagli articoli 6$ e seguenti del testo unico approvato con decreto del 'residente della (epubblica 10 gennaio 19 7, n. 3, salva la deroga prevista dall"articolo 23$bis del presente decreto, nonch9, per i rapporti di lavoro a tempo parziale, dall"articolo 6, comma 2, del decreto del 'residente del )onsiglio dei ministri 17 marzo 19%9, n. 117 e dall"articolo 1, commi 7 e seguenti della legge 23 dicembre 1996, n. 662. :estano ferme altres7 le disposizioni di cui agli articoli 26%, comma 1, 2%3, 2%1, 5$# nonch9 6%6 del decreto legislati*o 16 aprile 199&, n. 297, all"articolo 9, commi 1 e 2, della legge 23 dicembre 1992, n. &9%, all"articolo &, comma 7, della legge 30 dicembre 1991, n. &12, ed ogni altra successiva modificazione ed (1%2& . integrazione della relativa disciplina 1*bis. 3on possono essere conferiti incarichi di direzione di strutture deputate alla gestione del personale a soggetti che rivestano o abbiano rivestito negli ultimi due anni cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali o che abbiano avuto negli ultimi due anni rapporti continuativi di (1%3& collaborazione o di consulenza con le predette organizzazioni . 2. Le pubbliche amministrazioni non possono conferire ai dipendenti incarichi, non compresi nei compiti e doveri di ufficio, che non siano espressamente previsti o disciplinati da legge o altre fonti normative, o che non siano espressamente autorizzati (1%1&. 3. Ai fini previsti dal comma 2, con appositi regolamenti, da emanarsi ai sensi dell"articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 19%%, n. &00, sono individuati gli incarichi consentiti e (uelli vietati ai magistrati ordinari, amministrativi, contabili e militari, nonch9 agli avvocati e procuratori dello -tato, sentiti, per le diverse magistrature, i rispettivi istituti. 1. 3el caso in cui i regolamenti di cui al comma 3 non siano emanati, l"attribuzione degli incarichi ) consentita nei soli casi espressamente previsti dalla legge o da altre fonti normative. 5. 'n ogni caso, il conferimento operato direttamente dall"amministrazione,

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nonch9 l"autorizzazione all"esercizio di incarichi che provengano da amministrazione pubblica diversa da (uella di appartenenza, ovvero da societ+ o persone fisiche, che svolgono attivit+ d"impresa o commerciale, sono disposti dai rispettivi organi competenti secondo criteri oggettivi e predeterminati, che tengano conto della specifica professionalit+, tali da escludere casi di incompatibilit+, sia di diritto che di fatto, nell"interesse del buon andamento della pubblica amministrazione. 6. ' commi da % a 13 del presente articolo si applicano ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche di cui all"articolo 1, comma 2, compresi (uelli di cui all"articolo 3, con esclusione dei dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale con prestazione lavorativa non superiore al cin(uanta per cento di (uella a tempo pieno, dei docenti universitari a tempo definito e delle altre categorie di dipendenti pubblici ai (uali ) consentito da disposizioni speciali lo svolgimento di attivit+ libero*professionali. 6li incarichi retribuiti, di cui ai commi seguenti, sono tutti gli incarichi, anche occasionali, non compresi nei compiti e doveri di ufficio, per i (uali ) previsto, sotto (ualsiasi forma, un compenso. -ono esclusi i compensi derivanti/ a& dalla collaborazione a giornali, riviste, enciclopedie e simili2 b& dalla utilizzazione economica da parte dell"autore o inventore di opere dell"ingegno e di invenzioni industriali2 c& dalla partecipazione a convegni e seminari2 d& da incarichi per i (uali ) corrisposto solo il rimborso delle spese documentate2 e& da incarichi per lo svolgimento dei (uali il dipendente ) posto in posizione di aspettativa, di comando o fuori ruolo2 +& da incarichi conferiti dalle organizzazioni sindacali a dipendenti presso le stesse distaccati o in aspettativa non retribuita2 +$bis& da attivit+ di formazione diretta ai dipendenti della pubblica amministrazione (1%5&. %. ' dipendenti pubblici non possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall"amministrazione di appartenenza. ;on riferimento ai professori universitari a tempo pieno, gli statuti o i regolamenti degli atenei disciplinano i criteri e le procedure per il rilascio dell"autorizzazione nei casi previsti dal presente decreto. 'n caso di inosservanza del divieto, salve le pi0 gravi sanzioni e ferma restando la responsabilit+ disciplinare, il compenso dovuto per le prestazioni eventualmente svolte deve essere versato, a cura dell"erogante o, in difetto, del percettore, nel conto dell"entrata del bilancio dell"amministrazione di appartenenza del dipendente per essere destinato ad incremento del fondo di produttivit+ o di fondi e(uivalenti.

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#. Le pubbliche amministrazioni non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione dell"amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi. -alve le pi0 gravi sanzioni, il conferimento dei predetti incarichi, senza la previa autorizzazione, costituisce in ogni caso infrazione disciplinare per il funzionario responsabile del procedimento2 il relativo provvedimento ) nullo di diritto. 'n tal caso l"importo previsto come corrispettivo dell"incarico, ove gravi su fondi in disponibilit+ dell"amministrazione conferente, ) trasferito all"amministrazione di appartenenza del dipendente ad incremento del fondo di produttivit+ o di fondi e(uivalenti. !. 6li enti pubblici economici e i soggetti privati non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti pubblici senza la previa autorizzazione dell"amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi. 'n caso di inosservanza si applica la disposizione dell"articolo 6, comma 1, del decreto legge 2% marzo 1997, n. 79, convertito, con modificazioni, dalla legge 2% maggio 1997, n. 1&0, e successive modificazioni ed integrazioni. All"accertamento delle violazioni e all"irrogazione delle sanzioni provvede il <inistero delle finanze, avvalendosi della 6uardia di finanza, secondo le disposizioni della legge 2& no*embre 19%1, n. 6%9, e successive modificazioni ed integrazioni. Le somme riscosse sono ac(uisite alle entrate del <inistero delle finanze. 1$. L"autorizzazione, di cui ai commi precedenti, deve essere richiesta all"amministrazione di appartenenza del dipendente dai soggetti pubblici o privati, che intendono conferire l"incarico2 pu., altres7, essere richiesta dal dipendente interessato. L"amministrazione di appartenenza deve pronunciarsi sulla richiesta di autorizzazione entro trenta giorni dalla ricezione della richiesta stessa. ,er il personale che presta comun(ue servizio presso amministrazioni pubbliche diverse da (uelle di appartenenza, l"autorizzazione ) subordinata all"intesa tra le due amministrazioni. 'n tal caso il termine per provvedere ) per l"amministrazione di appartenenza di 15 giorni e si prescinde dall"intesa se l"amministrazione presso la (uale il dipendente presta servizio non si pronunzia entro 1$ giorni dalla ricezione della richiesta di intesa da parte dell"amministrazione di appartenenza. ecorso il termine per provvedere, l"autorizzazione, se richiesta per incarichi da conferirsi da amministrazioni pubbliche, si intende accordata2 in ogni altro caso, si intende definitivamente negata. 11. =ntro il 3$ aprile di ciascun anno, i soggetti pubblici o privati che erogano compensi a dipendenti pubblici per gli incarichi di cui al comma 6 sono tenuti a dare comunicazione all"amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi dei compensi erogati nell"anno precedente. 12. =ntro il 3$ giugno di ciascun anno, le amministrazioni pubbliche che conferiscono o autorizzano incarichi retribuiti ai propri dipendenti sono tenute a comunicare, in via telematica o su apposito supporto magnetico, al ipartimento della funzione pubblica l"elenco degli incarichi conferiti o autorizzati ai dipendenti stessi nell"anno precedente, con l"indicazione

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dell'oggetto dell'incarico e del compenso lordo previsto o presunto. L'elenco accompagnato da una relazione nella quale sono indicate le norme in applicazione delle quali gli incarichi sono stati conferiti o autorizzati, le ragioni del conferimento o dell'autorizzazione, i criteri di scelta dei dipendenti cui gli incarichi sono stati conferiti o autorizzati e la rispondenza dei medesimi ai princpi di buon andamento dell'amministrazione, nonch le misure che si intendono adottare per il contenimento della spesa. Nello stesso termine e con le stesse modalit le amministrazioni che, nell'anno precedente, non hanno conferito o autorizzato incarichi ai propri dipendenti, anche se comandati o fuori ruolo, dichiarano di non aver conferito o autorizzato incarichi. !. "ntro lo stesso termine di cui al comma # le amministrazioni di appartenenza sono tenute a comunicare al $ipartimento della funzione pubblica, in via telematica o su apposito supporto magnetico, per ciascuno dei propri dipendenti e distintamente per ogni incarico conferito o autorizzato, i compensi, relativi all'anno precedente, da esse erogati o della cui erogazione abbiano avuto comunicazione dai soggetti di cui al comma . %. &l fine della verifica dell'applicazione delle norme di cui all'articolo 1, commi 123 e 127, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, e successive modificazioni e integrazioni, le amministrazioni pubbliche sono tenute a comunicare al $ipartimento della funzione pubblica, in via telematica o su supporto magnetico, entro il !' giugno di ciascun anno, i compensi percepiti dai propri dipendenti anche per incarichi relativi a compiti e doveri d'ufficio( sono altres tenute a comunicare semestralmente l'elenco dei collaboratori esterni e dei soggetti cui sono stati affidati incarichi di consulenza, con l'indicazione della ragione dell'incarico e dell'ammontare dei compensi corrisposti. Le amministrazioni rendono noti, mediante inserimento nelle proprie banche dati accessibili al pubblico per via telematica, gli elenchi dei propri consulenti indicando l'oggetto, la durata e il compenso dell'incarico. "ntro il ! dicembre di ciascun anno il $ipartimento della funzione pubblica trasmette alla )orte dei conti l*elenco delle amministrazioni che hanno omesso di effettuare la comunicazione, avente ad oggetto l*elenco dei collaboratori esterni e dei soggetti cui sono stati affidati incarichi di + ,-. consulenza . /. Le amministrazioni che omettono gli adempimenti di cui ai commi da a % non possono conferire nuovi incarichi fino a quando non adempiono. 0 soggetti di cui al comma 1 che omettono le comunicazioni di cui al comma incorrono nella sanzione di cui allo stesso comma 1. -. 0l $ipartimento della funzione pubblica, entro il ! dicembre di ciascun anno, riferisce al 2arlamento sui dati raccolti, adotta le relative misure di pubblicit e trasparenza e formula proposte per il contenimento della spesa per gli incarichi e per la razionalizzazione dei criteri di attribuzione degli + ,,. + ,3. . incarichi stessi -4bis. La 2residenza del )onsiglio dei 5inistri 4 $ipartimento della funzione

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pubblica pu6 disporre verifiche del rispetto delle disposizioni del presente articolo e dell'articolo 1, commi 56 e seguenti, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, per il tramite dell'0spettorato per la funzione pubblica. & tale fine quest'ultimo opera d'intesa con i 7ervizi ispettivi di finanza pubblica del + ,1. $ipartimento della 8agioneria generale dello 7tato .

+ ,#. )omma prima rettificato con Comunicato 16 ottobre 2001 +9azz. :ff. - ottobre #'' , n. #% . e successivamente cos modificato dall'art. !, comma 3, lettera b., L. 15 luglio 2002, n. 145. + ,!. )omma aggiunto dalla lettera a. del comma ottobre 2009, n. 150. dell*art. 52, D.Lgs. 27

+ ,%. ;edi, anche, il comma -, dell'art. 52, L. 28 dicembre 2001, n. 448. + ,/. Lettera aggiunta dall'art. 7 no!ies, D.L. 31 gennaio 2005, n. 7, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione. + ,-. )omma cos modificato prima dall'art. 34, D.L. 4 luglio 2006, n. 223 e poi dal comma % dell'art. 61, D.L. 25 giugno 2008, n. 112, come sostituito dalla relativa legge di conversione. + ,,. )omma cos modificato dall'art. 34, D.L. 4 luglio 2006, n. 223, come modificato dalla relativa legge di conversione. + ,3. 0n deroga a quanto disposto dal presente articolo vedi gli articoli 1 e 8, ".#.C.$. 10 giugno 2008, n. 3682. + ,1. )omma aggiunto dall*art. 47, D.L. 25 giugno 2008, n. 112 e poi cos sostituito dalla lettera b. del comma dell*art. 52, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150.

%commento di giuris&ruden'a( 54. Codice di com&ortamento. +&rt. /3 bis del D.Lgs. n. 29 del 1993, aggiunto dall'art. 26 del D.Lgs. n. 546 del 1993 e successivamente sostituito dall'art. 27 del D.Lgs. n. 80 del 1998. . 0l $ipartimento della funzione pubblica, sentite le confederazioni sindacali rappresentative ai sensi dell'articolo %!, definisce un codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, anche in relazione alle necessarie misure organizzative da adottare al fine di

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assicurare la qualit dei servizi che le stesse amministrazioni rendono ai cittadini. #. 0l codice pubblicato nella 9azzetta ufficiale e consegnato al dipendente all'atto dell'assunzione. !. Le pubbliche amministrazioni formulano all'&8&N indirizzi, ai sensi dell'articolo % , comma e dell'articolo ,', comma %, affinch il codice venga recepito nei contratti, in allegato, e perch i suoi princpi vengano coordinati con le previsioni contrattuali in materia di responsabilit disciplinare. %. 2er ciascuna magistratura e per l'&vvocatura dello 7tato, gli organi delle associazioni di categoria adottano un codice etico che viene sottoposto all'adesione degli appartenenti alla magistratura interessata. 0n caso di inerzia il codice adottato dall'organo di autogoverno. /. L'organo di vertice di ciascuna pubblica amministrazione verifica, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi dell'articolo %! e le associazioni di utenti e consumatori, l'applicabilit del codice di cui al comma , anche per apportare eventuali integrazioni e specificazioni al fine della pubblicazione e dell'adozione di uno specifico codice di comportamento per ogni singola amministrazione. -. 7ull'applicazione dei codici di cui al presente articolo vigilano i dirigenti responsabili di ciascuna struttura. ,. Le pubbliche amministrazioni organizzano attivit di formazione del personale per la conoscenza e la corretta applicazione dei codici di cui al presente articolo.

%commento di giuris&ruden'a( 55. )es&onsabilit*, in+ra'ioni e san'ioni, &rocedure conciliati!e. +,rt. 59 del D.Lgs. n. 29 del 1993, come sostituito dall'art. 27 del D.Lgs. n. 546 del 1993 e successivamente modificato dall'art. 2 del decreto legge n. 361 del 1995, convertito con modificazioni dalla legge n. 437 del 1995, nonch dall'art. #,, comma # e dall'art. 45, comma 16 del D.Lgs. n. 80 del 1998. . Le disposizioni del presente articolo e di quelli seguenti, fino all'articolo //4octies, costituiscono norme imperative, ai sensi e per gli effetti degli

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articoli !!1 e % 1, secondo comma, del codice civile, e si applicano ai rapporti di lavoro di cui all'articolo #, comma #, alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo , comma #. #. <erma la disciplina in materia di responsabilit civile, amministrativa, penale e contabile, ai rapporti di lavoro di cui al comma si applica l'articolo # '- del codice civile. 7alvo quanto previsto dalle disposizioni del presente )apo, la tipologia delle infrazioni e delle relative sanzioni definita dai contratti collettivi. La pubblicazione sul sito istituzionale dell'amministrazione del codice disciplinare, recante l'indicazione delle predette infrazioni e relative sanzioni, equivale a tutti gli effetti alla sua affissione all'ingresso della sede di lavoro. !. La contrattazione collettiva non pu6 istituire procedure di impugnazione dei provvedimenti disciplinari. 8esta salva la facolt di disciplinare mediante i contratti collettivi procedure di conciliazione non obbligatoria, fuori dei casi per i quali prevista la sanzione disciplinare del licenziamento, da instaurarsi e concludersi entro un termine non superiore a trenta giorni dalla contestazione dell'addebito e comunque prima dell'irrogazione della sanzione. La sanzione concordemente determinata all'esito di tali procedure non pu6 essere di specie diversa da quella prevista, dalla legge o dal contratto collettivo, per l'infrazione per la quale si procede e non soggetta ad impugnazione. 0 termini del procedimento disciplinare restano sospesi dalla data di apertura della procedura conciliativa e riprendono a decorrere nel caso di conclusione con esito negativo. 0l contratto collettivo definisce gli atti della procedura conciliativa che ne determinano l'inizio e la conclusione. %. <ermo quanto previsto nell'articolo # , per le infrazioni disciplinari ascrivibili al dirigente ai sensi degli articoli //4bis, comma ,, e //4se-ies, comma !, si applicano, ove non diversamente stabilito dal contratto collettivo, le disposizioni di cui al comma % del predetto articolo //4bis, ma le determinazioni conclusive del procedimento sono adottate dal dirigente generale o titolare di incarico conferito ai sensi dell'articolo 1, comma ! + 3'..

+ 3'. &rticolo cos sostituito dal comma 2009, n. 150.

dell*art. 68, D.Lgs. 27 ottobre

55-bis. .orme e termini del &rocedimento disci&linare. . 2er le infrazioni di minore gravit, per le quali prevista l'irrogazione di sanzioni superiori al rimprovero verbale ed inferiori alla sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per pi= di dieci giorni, il procedimento disciplinare, se il responsabile della struttura ha qualifica

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dirigenziale, si svolge secondo le disposizioni del comma #. >uando il responsabile della struttura non ha qualifica dirigenziale o comunque per le infrazioni punibili con sanzioni pi= gravi di quelle indicate nel primo periodo, il procedimento disciplinare si svolge secondo le disposizioni del comma %. &lle infrazioni per le quali previsto il rimprovero verbale si applica la disciplina stabilita dal contratto collettivo. #. 0l responsabile, con qualifica dirigenziale, della struttura in cui il dipendente lavora, anche in posizione di comando o di fuori ruolo, quando ha notizia di comportamenti punibili con taluna delle sanzioni disciplinari di cui al comma , primo periodo, senza indugio e comunque non oltre venti giorni contesta per iscritto l'addebito al dipendente medesimo e lo convoca per il contraddittorio a sua difesa, con l'eventuale assistenza di un procuratore ovvero di un rappresentante dell'associazione sindacale cui il lavoratore aderisce o conferisce mandato, con un preavviso di almeno dieci giorni. "ntro il termine fissato, il dipendente convocato, se non intende presentarsi, pu6 inviare una memoria scritta o, in caso di grave ed oggettivo impedimento, formulare motivata istanza di rinvio del termine per l'esercizio della sua difesa. $opo l'espletamento dell'eventuale ulteriore attivit istruttoria, il responsabile della struttura conclude il procedimento, con l'atto di archiviazione o di irrogazione della sanzione, entro sessanta giorni dalla contestazione dell'addebito. 0n caso di differimento superiore a dieci giorni del termine a difesa, per impedimento del dipendente, il termine per la conclusione del procedimento prorogato in misura corrispondente. 0l differimento pu6 essere disposto per una sola volta nel corso del procedimento. La violazione dei termini stabiliti nel presente comma comporta, per l'amministrazione, la decadenza dall'azione disciplinare ovvero, per il dipendente, dall'esercizio del diritto di difesa. !. 0l responsabile della struttura, se non ha qualifica dirigenziale ovvero se la sanzione da applicare pi= grave di quelle di cui al comma , primo periodo, trasmette gli atti, entro cinque giorni dalla notizia del fatto, all'ufficio individuato ai sensi del comma %, dandone contestuale comunicazione all'interessato. %. )iascuna amministrazione, secondo il proprio ordinamento, individua l'ufficio competente per i procedimenti disciplinari ai sensi del comma , secondo periodo. 0l predetto ufficio contesta l'addebito al dipendente, lo convoca per il contraddittorio a sua difesa, istruisce e conclude il procedimento secondo quanto previsto nel comma #, ma, se la sanzione da applicare pi= grave di quelle di cui al comma , primo periodo, con applicazione di termini pari al doppio di quelli ivi stabiliti e salva l'eventuale sospensione ai sensi dell'articolo //4ter. 0l termine per la contestazione dell'addebito decorre dalla data di ricezione degli atti trasmessi ai sensi del comma ! ovvero dalla data nella quale l'ufficio ha altrimenti acquisito notizia dell'infrazione, mentre la decorrenza del termine per la conclusione del procedimento resta comunque fissata alla data di prima acquisizione della notizia dell'infrazione, anche se avvenuta da parte del responsabile della struttura in cui il dipendente lavora. La violazione dei termini di cui al presente comma comporta, per l'amministrazione, la decadenza dall'azione

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disciplinare ovvero, per il dipendente, dall'esercizio del diritto di difesa. 5. Ogni comunicazione al dipendente, nell'ambito del procedimento disciplinare, effettuata tramite posta elettronica certificata, nel caso in cui il dipendente dispone di idonea casella di posta, ovvero tramite consegna a mano. Per le comunicazioni successive alla contestazione dell'addebito, il dipendente pu indicare, altres, un numero di fax, di cui egli o il suo procuratore abbia la disponibilit. n alternativa all'uso della posta elettronica certificata o del fax ed altres della consegna a mano, le comunicazioni sono effettuate tramite raccomandata postale con ricevuta di ritorno. l dipendente !a diritto di accesso agli atti istruttori del procedimento. " esclusa l'applicazione di termini diversi o ulteriori rispetto a #uelli stabiliti nel presente articolo. $. %el corso dell'istruttoria, il capo della struttura o l'ufficio per i procedimenti disciplinari possono ac#uisire da altre amministrazioni pubblic!e informazioni o documenti rilevanti per la definizione del procedimento. &a predetta attivit istruttoria non determina la sospensione del procedimento, n' il differimento dei relativi termini. (. l lavoratore dipendente o il dirigente, appartenente alla stessa amministrazione pubblica dell'incolpato o ad una diversa, c!e, essendo a conoscenza per ragioni di ufficio o di servizio di informazioni rilevanti per un procedimento disciplinare in corso, rifiuta, senza giustificato motivo, la collaborazione ric!iesta dall'autorit disciplinare procedente ovvero rende dic!iarazioni false o reticenti, soggetto all'applicazione, da parte dell'amministrazione di appartenenza, della sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione, commisurata alla gravit dell'illecito contestato al dipendente, fino ad un massimo di #uindici giorni. ). n caso di trasferimento del dipendente, a #ualun#ue titolo, in un'altra amministrazione pubblica, il procedimento disciplinare avviato o concluso o la sanzione applicata presso #uest'ultima. n tali casi i termini per la contestazione dell'addebito o per la conclusione del procedimento, se ancora pendenti, sono interrotti e riprendono a decorrere alla data del trasferimento. *. n caso di dimissioni del dipendente, se per l'infrazione commessa prevista la sanzione del licenziamento o se comun#ue stata disposta la sospensione cautelare dal servizio, il procedimento disciplinare !a egualmente corso secondo le disposizioni del presente articolo e le determinazioni conclusive sono assunte ai fini degli effetti giuridici non preclusi dalla cessazione del rapporto di lavoro +,),-.

+,),- .rticolo aggiunto dal comma , dell/art. 69, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150.

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55-ter. Rapporti fra procedimento disciplinare e procedimento penale. ,. l procedimento disciplinare, c!e abbia ad oggetto, in tutto o in parte, fatti in relazione ai #uali procede l'autorit giudiziaria, proseguito e concluso anc!e in pendenza del procedimento penale. Per le infrazioni di minore gravit, di cui all'articolo 550bis, comma ,, primo periodo, non ammessa la sospensione del procedimento. Per le infrazioni di maggiore gravit, di cui all'articolo 550bis, comma ,, secondo periodo, l'ufficio competente, nei casi di particolare complessit dell'accertamento del fatto addebitato al dipendente e #uando all'esito dell'istruttoria non dispone di elementi sufficienti a motivare l'irrogazione della sanzione, pu sospendere il procedimento disciplinare fino al termine di #uello penale, salva la possibilit di adottare la sospensione o altri strumenti cautelari nei confronti del dipendente. 1. 2e il procedimento disciplinare, non sospeso, si conclude con l'irrogazione di una sanzione e, successivamente, il procedimento penale viene definito con una sentenza irrevocabile di assoluzione c!e riconosce c!e il fatto addebitato al dipendente non sussiste o non costituisce illecito penale o c!e il dipendente medesimo non lo !a commesso, l'autorit competente, ad istanza di parte da proporsi entro il termine di decadenza di sei mesi dall'irrevocabilit della pronuncia penale, riapre il procedimento disciplinare per modificarne o confermarne l'atto conclusivo in relazione all'esito del giudizio penale. 3. 2e il procedimento disciplinare si conclude con l'arc!iviazione ed il processo penale con una sentenza irrevocabile di condanna, l'autorit competente riapre il procedimento disciplinare per adeguare le determinazioni conclusive all'esito del giudizio penale. l procedimento disciplinare riaperto, altres, se dalla sentenza irrevocabile di condanna risulta c!e il fatto addebitabile al dipendente in sede disciplinare comporta la sanzione del licenziamento, mentre ne stata applicata una diversa. 4. %ei casi di cui ai commi ,, 1 e 3 il procedimento disciplinare , rispettivamente, ripreso o riaperto entro sessanta giorni dalla comunicazione della sentenza all'amministrazione di appartenenza del lavoratore ovvero dalla presentazione dell'istanza di riapertura ed concluso entro centottanta giorni dalla ripresa o dalla riapertura. &a ripresa o la riapertura avvengono mediante il rinnovo della contestazione dell'addebito da parte dell'autorit disciplinare competente ed il procedimento prosegue secondo #uanto previsto nell'articolo 550bis. .i fini delle determinazioni conclusive, l'autorit procedente, nel procedimento disciplinare ripreso o riaperto, applica le disposizioni dell'articolo $53, commi , ed ,0bis, del codice di procedura penale +,)1-.

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+,)1- .rticolo aggiunto dal comma , dell/art. 69, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150.

55-quater. Licenziamento disciplinare. ,. 5erma la disciplina in tema di licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo e salve ulteriori ipotesi previste dal contratto collettivo, si applica comun#ue la sanzione disciplinare del licenziamento nei seguenti casi6 a- falsa attestazione della presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalit fraudolente, ovvero giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o c!e attesta falsamente uno stato di malattia7 b- assenza priva di valida giustificazione per un numero di giorni, anc!e non continuativi, superiore a tre nell'arco di un biennio o comun#ue per pi8 di sette giorni nel corso degli ultimi dieci anni ovvero mancata ripresa del servizio, in caso di assenza ingiustificata, entro il termine fissato dall'amministrazione7 c- ingiustificato rifiuto del trasferimento disposto dall'amministrazione per motivate esigenze di servizio7 d- falsit documentali o dic!iarative commesse ai fini o in occasione dell'instaurazione del rapporto di lavoro ovvero di progressioni di carriera7 e- reiterazione nell'ambiente di lavoro di gravi condotte aggressive o moleste o minacciose o ingiuriose o comun#ue lesive dell'onore e della dignit personale altrui7 f- condanna penale definitiva, in relazione alla #uale prevista l'interdizione perpetua dai pubblici uffici ovvero l'estinzione, comun#ue denominata, del rapporto di lavoro. 1. l licenziamento in sede disciplinare disposto, altres, nel caso di prestazione lavorativa, riferibile ad un arco temporale non inferiore al biennio, per la #uale l'amministrazione di appartenenza formula, ai sensi delle disposizioni legislative e contrattuali concernenti la valutazione del personale delle amministrazioni pubblic!e, una valutazione di insufficiente rendimento e #uesto dovuto alla reiterata violazione degli obblig!i concernenti la prestazione stessa, stabiliti da norme legislative o regolamentari, dal contratto collettivo o individuale, da atti e provvedimenti

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dell'amministrazione di appartenenza o dai codici di comportamento di cui all'articolo 54. 3. %ei casi di cui al comma ,, lettere a-, d-, e- ed f-, il licenziamento senza +,)3preavviso .

+,)3- .rticolo aggiunto dal comma , dell/art. 69, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150.

55-quinquies. False attestazioni o certificazioni. ,. 5ermo #uanto previsto dal codice penale, il lavoratore dipendente di una pubblica amministrazione c!e attesta falsamente la propria presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalit fraudolente, ovvero giustifica l'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o falsamente attestante uno stato di malattia punito con la reclusione da uno a cin#ue anni e con la multa da euro 499 ad euro ,.$99. &a medesima pena si applica al medico e a c!iun#ue altro concorre nella commissione del delitto. 1. %ei casi di cui al comma ,, il lavoratore, ferme la responsabilit penale e disciplinare e le relative sanzioni, obbligato a risarcire il danno patrimoniale, pari al compenso corrisposto a titolo di retribuzione nei periodi per i #uali sia accertata la mancata prestazione, nonc!' il danno all'immagine subiti dall'amministrazione. 3. &a sentenza definitiva di condanna o di applicazione della pena per il delitto di cui al comma , comporta, per il medico, la sanzione disciplinare della radiazione dall'albo ed altres, se dipendente di una struttura sanitaria pubblica o se convenzionato con il servizio sanitario nazionale, il licenziamento per giusta causa o la decadenza dalla convenzione. &e medesime sanzioni disciplinari si applicano se il medico, in relazione all'assenza dal servizio, rilascia certificazioni c!e attestano dati clinici non direttamente constatati n' oggettivamente documentati +,)4-.

+,)4- .rticolo aggiunto dal comma , dell/art. 69, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150.

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55-sexies. Responsabilit disciplinare per condotte pregi!dizie"oli per l#amministrazione e limitazione della responsabilit per l#esercizio dell#azione disciplinare. ,. &a condanna della pubblica amministrazione al risarcimento del danno derivante dalla violazione, da parte del lavoratore dipendente, degli obblig!i concernenti la prestazione lavorativa, stabiliti da norme legislative o regolamentari, dal contratto collettivo o individuale, da atti e provvedimenti dell'amministrazione di appartenenza o dai codici di comportamento di cui all'articolo 54, comporta l'applicazione nei suoi confronti, ove gi non ricorrano i presupposti per l'applicazione di un'altra sanzione disciplinare, della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da un minimo di tre giorni fino ad un massimo di tre mesi, in proporzione all'entit del risarcimento. 1. 5uori dei casi previsti nel comma ,, il lavoratore, #uando cagiona grave danno al normale funzionamento dell'ufficio di appartenenza, per inefficienza o incompetenza professionale accertate dall'amministrazione ai sensi delle disposizioni legislative e contrattuali concernenti la valutazione del personale delle amministrazioni pubblic!e, collocato in disponibilit, all'esito del procedimento disciplinare c!e accerta tale responsabilit, e si applicano nei suoi confronti le disposizioni di cui all'articolo 33, comma ), e all'articolo 34, commi ,, 1, 3 e 4. l provvedimento c!e definisce il giudizio disciplinare stabilisce le mansioni e la #ualifica per le #uali pu avvenire l'eventuale ricollocamento. :urante il periodo nel #uale collocato in disponibilit, il lavoratore non !a diritto di percepire aumenti retributivi sopravvenuti. 3. l mancato esercizio o la decadenza dell'azione disciplinare, dovuti all'omissione o al ritardo, senza giustificato motivo, degli atti del procedimento disciplinare o a valutazioni sull'insussistenza dell'illecito disciplinare irragionevoli o manifestamente infondate, in relazione a condotte aventi oggettiva e palese rilevanza disciplinare, comporta, per i soggetti responsabili aventi #ualifica dirigenziale, l'applicazione della sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione in proporzione alla gravit dell'infrazione non perseguita, fino ad un massimo di tre mesi in relazione alle infrazioni sanzionabili con il licenziamento, ed altres la mancata attribuzione della retribuzione di risultato per un importo pari a #uello spettante per il doppio del periodo della durata della sospensione. .i soggetti non aventi #ualifica dirigenziale si applica la predetta sanzione della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione, ove non diversamente stabilito dal contratto collettivo. 4. &a responsabilit civile eventualmente configurabile a carico del dirigente in relazione a profili di illiceit nelle determinazioni concernenti lo svolgimento del procedimento disciplinare limitata, in conformit ai principi +,)5generali, ai casi di dolo o colpa grave .

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(185) Articolo aggiunto dal comma 1 dellart. 69, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150.

55-septies. Controlli sulle assenze. 1. Nell'ipotesi di assenza per malattia protratta per un periodo superiore a dieci giorni, e, in ogni caso, dopo il secondo evento di malattia nell'anno solare l'assenza viene giustificata esclusivamente mediante certificazione medica rilasciata da una struttura sanitaria pubblica o da un medico convenzionato con il ervizio sanitario nazionale. !. "n tutti i casi di assenza per malattia la certificazione medica # inviata per via telematica, direttamente dal medico o dalla struttura sanitaria c$e la rilascia, all'"stituto nazionale della previdenza sociale, secondo le modalit% stabilite per la trasmissione telematica dei certificati medici nel settore privato dalla normativa vigente, e in particolare dal decreto del &residente del 'onsiglio dei (inistri previsto dall'articolo 5), comma 5*bis, del decretolegge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 no!embre 2003, n. 326, introdotto dall'articolo 1, comma "10, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e dal predetto "stituto # immediatamente inoltrata, con le medesime modalit%, all'amministrazione interessata. +. ,'"stituto nazionale della previdenza sociale, gli enti del servizio sanitario nazionale e le altre amministrazioni interessate svolgono le attivit% di cui al comma ! con le risorse finanziarie, strumentali e umane disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. -. ,'inosservanza degli obblig$i di trasmissione per via telematica della certificazione medica concernente assenze di lavoratori per malattia di cui al comma ! costituisce illecito disciplinare e, in caso di reiterazione, comporta l'applicazione della sanzione del licenziamento ovvero, per i medici in rapporto convenzionale con le aziende sanitarie locali, della decadenza dalla convenzione, in modo inderogabile dai contratti o accordi collettivi. 5. ,e pubblic$e amministrazioni dispongono per il controllo sulle assenze per malattia dei dipendenti valutando la condotta complessiva del dipendente e gli oneri connessi all'effettuazione della visita, tenendo conto dell'esigenza di contrastare e prevenire l'assenteismo. "l controllo # in ogni caso ric$iesto sin dal primo giorno .uando l'assenza si verifica nelle giornate precedenti o (18/) (180) . successive a .uelle non lavorative 5*bis. ,e fasce orarie di reperibilit% entro le .uali devono essere effettuate le

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visite di controllo e il regime delle esenzioni dalla reperibilit% sono stabiliti con decreto del (inistro per la pubblica amministrazione e l'innovazione. 1ualora il dipendente debba allontanarsi dall'indirizzo comunicato durante le fasce di reperibilit% per effettuare visite medic$e, prestazioni o accertamenti specialistici o per altri giustificati motivi, c$e devono essere, a ric$iesta, documentati, # tenuto a darne preventiva comunicazione all'amministrazione (188) . 5*ter. Nel caso in cui l'assenza per malattia abbia luogo per l'espletamento di visite, terapie, prestazioni specialistic$e od esami diagnostici l'assenza # giustificata mediante la presentazione di attestazione rilasciata dal medico o (182) dalla struttura, anc$e privati, c$e $anno svolto la visita o la prestazione . /. "l responsabile della struttura in cui il dipendente lavora nonc$3 il dirigente eventualmente preposto all'amministrazione generale del personale, secondo le rispettive competenze, curano l'osservanza delle disposizioni del presente articolo, in particolare al fine di prevenire o contrastare, nell'interesse della funzionalit% dell'ufficio, le condotte assenteistic$e. i applicano, al riguardo, le disposizioni degli articoli !1 e 55* (12)) se#ies, comma + .

(18/) 4li attuali commi 5, 5*bis e 5*ter cos5 sostituiscono loriginario comma 5, ai sensi di .uanto disposto dal comma 2 dellart. 16, D.L. 6 luglio 2011, n. 9". 6edi, anc$e, il comma 1) dello stesso articolo 1/. (180) "n attuazione di .uanto disposto dal presente comma vedi il D.$. 1" dicembre 2009, n. 206. (188) 4li attuali commi 5, 5*bis e 5*ter cos5 sostituiscono loriginario comma 5, ai sensi di .uanto disposto dal comma 2 dellart. 16, D.L. 6 luglio 2011, n. 9". 6edi, anc$e, il comma 1) dello stesso articolo 1/. (182) 4li attuali commi 5, 5*bis e 5*ter cos5 sostituiscono loriginario comma 5, ai sensi di .uanto disposto dal comma 2 dellart. 16, D.L. 6 luglio 2011, n. 9". 6edi, anc$e, il comma 1) dello stesso articolo 1/. (12)) Articolo aggiunto dal comma 1 dellart. 69, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150. ullapplicabilit% delle disposizioni contenute nel presente articolo vedi il comma 1 dellart. 25, L. no!embre 2010, n. 1"3.

55-octies. %ermanente inidoneit& 'sico(isica. 1. Nel caso di accertata permanente inidoneit% psicofisica al servizio dei

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dipendenti delle amministrazioni pubblic$e, di cui all'articolo !, comma !, l'amministrazione pu7 risolvere il rapporto di lavoro. 'on regolamento da emanarsi, ai sensi dell'articolo 10, comma 1, lettera b), della legge 23 agosto 19"", n. 00, sono disciplinati, per il personale delle amministrazioni statali, anc$e ad ordinamento autonomo, nonc$3 degli enti pubblici non economici8 a) la procedura da adottare per la verifica dell'idoneit% al servizio, anc$e ad iniziativa dell'Amministrazione9 b) la possibilit% per l'amministrazione, nei casi di pericolo per l'incolumit% del dipendente interessato nonc$3 per la sicurezza degli altri dipendenti e degli utenti, di adottare provvedimenti di sospensione cautelare dal servizio, in attesa dell'effettuazione della visita di idoneit%, nonc$3 nel caso di mancata presentazione del dipendente alla visita di idoneit%, in assenza di giustificato motivo9 c) gli effetti sul trattamento giuridico ed economico della sospensione di cui alla lettera b), nonc$3 il contenuto e gli effetti dei provvedimenti definitivi adottati dall'amministrazione in seguito all'effettuazione della visita di idoneit%9 d) la possibilit%, per l'amministrazione, di risolvere il rapporto di lavoro nel caso di reiterato rifiuto, da parte del dipendente, di sottoporsi alla visita di idoneit% (121).

(121) Articolo aggiunto dal comma 1 dellart. 69, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150. "n attuazione di .uanto disposto dal presente articolo vedi il D.%.). 27 luglio 2011, n. 171.

55-novies. *denti(icazione del 'ersonale a contatto con il 'ubblico. 1. " dipendenti delle amministrazioni pubblic$e c$e svolgono attivit% a contatto con il pubblico sono tenuti a rendere conoscibile il proprio nominativo mediante l'uso di cartellini identificativi o di targ$e da apporre presso la postazione di lavoro. !. :all'obbligo di cui al comma 1 # escluso il personale individuato da ciascuna amministrazione sulla base di categorie determinate, in relazione ai compiti ad esse attribuiti, mediante uno o pi; decreti del &residente del 'onsiglio dei (inistri o del (inistro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, su proposta del (inistro competente ovvero, in relazione al personale delle amministrazioni pubblic$e non statali, previa intesa in sede

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di 'onferenza permanente per i rapporti tra lo tato, le regioni e le province autonome di <rento e di =olzano o di 'onferenza tato*citt% ed autonomie (12!) (12+) locali .

(12!) "n attuazione di .uanto disposto dal presente comma vedi il D.%.C.$. 2" luglio 2010. (12+) Articolo aggiunto dal comma 1 dellart. 69, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150. 6edi, anc$e, il comma ! dellart. 0+ dello stesso provvedimento.

+commento di giuris'rudenza, 56. *m'ugnazione delle sanzioni disci'linari. (Art. 52-bis del D.Lgs. n. 29 del 1993, aggiunto dall'art. 2" del D.Lgs. n. "0 del 199") >1. e i contratti collettivi nazionali non $anno istituito apposite procedure di conciliazione e arbitrato, le sanzioni disciplinari possono essere impugnate dal lavoratore davanti al collegio di conciliazione di cui all'articolo //, con le modalit% e con gli effetti di cui all'articolo 7, commi sesto e settimo, della (12-) legge 20 maggio 1970, n. 300? .

(12-) Articolo abrogato dalla lettera c) del comma 1 dellart. 72, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150.

57. %ari o''ortunit&. (-rt. 61 del D.Lgs. n. 29 del 1993, come sostituito dall'art. 29 del D.Lgs. n. 5 6 del 1993, successivamente modificato prima dall'art. 3, comma " del D.Lgs. n. "0 del 199" e poi dall'art. 17 del D.Lgs. n. 3"7 del 199") )1. ,e pubblic$e amministrazioni costituiscono al proprio interno, entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il @'omitato unico di garanzia per le pari opportunit%, la valorizzazione del benessere di c$i lavora

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e contro le discriminazioni@ c$e sostituisce, unificando le competenze in un solo organismo, i comitati per le pari opportunit% e i comitati paritetici sul fenomeno del mobbing, costituiti in applicazione della contrattazione collettiva, dei .uali assume tutte le funzioni previste dalla legge, dai contratti collettivi relativi al personale delle amministrazioni pubblic$e o da altre (125) disposizioni . )!. "l 'omitato unico di garanzia per le pari opportunit%, la valorizzazione del benessere di c$i lavora e contro le discriminazioni $a composizione paritetica ed # formato da un componente designato da ciascuna delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello di amministrazione e da un pari numero di rappresentanti dellamministrazione in modo da assicurare nel complesso la presenza paritaria di entrambi i generi. "l presidente del 'omitato unico di garanzia # designato dallamministrazione (12/). )+. "l 'omitato unico di garanzia, allinterno dellamministrazione pubblica, $a compiti propositivi, consultivi e di verifica e opera in collaborazione con la consigliera o il consigliere nazionale di parit%. 'ontribuisce allottimizzazione della produttivit% del lavoro pubblico, migliorando lefficienza delle prestazioni collegata alla garanzia di un ambiente di lavoro caratterizzato dal rispetto dei princ5pi di pari opportunit%, di benessere organizzativo e dal contrasto di .ualsiasi forma di discriminazione e di violenza morale o psic$ica per i lavoratori (120). )-. ,e modalit% di funzionamento dei 'omitati unici di garanzia sono disciplinate da linee guida contenute in una direttiva emanata di concerto dal :ipartimento della funzione pubblica e dal :ipartimento per le pari opportunit% della &residenza del 'onsiglio dei (inistri entro novanta giorni (128) . dalla data di entrata in vigore della presente disposizione )5. ,a mancata costituzione del 'omitato unico di garanzia comporta responsabilit% dei dirigenti incaricati della gestione del personale, da valutare (122) anc$e al fine del raggiungimento degli obiettivi . 1. ,e pubblic$e amministrazioni, al fine di garantire pari opportunit% tra uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro8 a) riservano alle donne, salva motivata impossibilit%, almeno un terzo dei posti di componente delle commissioni di concorso, fermo restando il principio di cui all'articolo +5, comma +, lettera e)9 b) adottano propri atti regolamentari per assicurare pari opportunit% fra uomini e donne sul lavoro, conformemente alle direttive impartite dalla &residenza del 'onsiglio dei ministri * :ipartimento della funzione pubblica9 c) garantiscono la partecipazione delle proprie dipendenti ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale in rapporto proporzionale alla loro presenza nelle amministrazioni interessate ai corsi medesimi, adottando modalit% organizzative atte a favorirne la partecipazione, consentendo la

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conciliazione fra vita professionale e vita familiare; d) possono finanziare programmi di azioni positive e lattivit dei Comitati unici di garanzia per le pari opportunit, per la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, nellambito delle proprie disponibilit (200) di bilancio . 2. e pubbliche amministrazioni, secondo le modalit di cui allarticolo !, adottano tutte le misure per attuare le direttive dell"nione europea in materia di pari opportunit, contrasto alle discriminazioni ed alla violenza morale o psichica, sulla base di #uanto disposto dalla $residenza del (20() Consiglio dei %inistri & 'ipartimento della funzione pubblica .

((!)) Comma premesso dalla lettera c) del comma ( dellart. 21, L. 4 novembre 2010, n. 183. ((!*) Comma premesso dalla lettera c) del comma ( dellart. 21, L. 4 novembre 2010, n. 183. ((!+) Comma premesso dalla lettera c) del comma ( dellart. 21, L. 4 novembre 2010, n. 183. ((!,) Comma premesso dalla lettera c) del comma ( dellart. 21, L. 4 novembre 2010, n. 183. -n attuazione di #uanto disposto dal presente comma vedi la Dir. Stato 4 marzo 2011. ((!!) Comma premesso dalla lettera c) del comma ( dellart. 21, L. 4 novembre 2010, n. 183. (200) ettera cos. sostituita dalla lettera d) del comma ( dellart. 21, L. 4 novembre 2010, n. 183. (20() Comma cos. sostituito dalla lettera e) del comma ( dellart. 21, L. 4 novembre 2010, n. 183.

TITOLO V Controllo della spesa 58. Finalit. (Art. 63 del D.Lg . n. 2! del 1!!3, come sostituito dall/art. 30 del D.Lg . n. "46 del 1!!3)

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(. 0l fine di realizzare il pi1 efficace controllo dei bilanci, anche articolati per funzioni e per programmi, e la rilevazione dei costi, con particolare riferimento al costo del lavoro, il %inistero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, d/intesa con la $residenza del Consiglio dei ministri 2 'ipartimento della funzione pubblica, provvede alla ac#uisizione delle informazioni sui flussi finanziari relativi a tutte le amministrazioni pubbliche. 2. $er le finalit di cui al comma (, tutte le amministrazioni pubbliche impiegano strumenti di rilevazione e sistemi informatici e statistici definiti o valutati dall/0utorit per l/informatica nella pubblica amministrazione (202) di cui al decreto legi lativo 12 #ebbraio 1!!3, n. 3!, e successive modificazioni ed integrazioni, sulla base delle indicazioni definite dal %inistero del tesoro, d/intesa con la $residenza del Consiglio dei ministri 2 'ipartimento della funzione pubblica. 3. $er l/immediata attivazione del sistema di controllo della spesa del personale di cui al comma (, il %inistero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica d/intesa con la $residenza del Consiglio dei ministri 2 'ipartimento della funzione pubblica, avvia un processo di integrazione dei sistemi informativi delle amministrazioni pubbliche che rilevano i trattamenti economici e le spese del personale, facilitando la razionalizzazione delle modalit di pagamento delle retribuzioni. e informazioni ac#uisite dal sistema informativo del 'ipartimento della ragioneria generale dello 4tato sono disponibili per tutte le amministrazioni e gli enti interessati.

(202) a denominazione 50utorit per l/informatica nella pubblica amministrazione6 7 da intendersi sostituita da #uella di 5Centro nazionale per l/informatica nella pubblica amministrazione6 ai sensi di #uanto disposto dall/art. 1$6, D.Lg . 30 gi%gno 2003, n. 1!6.

59. &ilevazione dei co ti. (Art. 64 del D.Lg . n. 2! del 1!!3, come sostituito dall/art. 31 del D.Lg . n. "46 del 1!!3) (. e amministrazioni pubbliche individuano i singoli programmi di attivit e trasmettono alla $residenza del Consiglio dei ministri 2 'ipartimento della funzione pubblica, al %inistero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica tutti gli elementi necessari alla rilevazione ed al controllo dei costi.

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2. 8erme restando le attuali procedure di evidenziazione della spesa ed i relativi sistemi di controllo, il %inistero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica al fine di rappresentare i profili economici della spesa, previe intese con la $residenza del Consiglio dei ministri 2 'ipartimento della funzione pubblica, definisce procedure interne e tecniche di rilevazione e provvede, in coerenza con le funzioni di spesa riconducibili alle unit amministrative cui compete la gestione dei programmi, ad un/articolazione dei bilanci pubblici a carattere sperimentale. 3. $er la omogeneizzazione delle procedure presso i soggetti pubblici diversi dalle amministrazioni sottoposte alla vigilanza ministeriale, la $residenza del Consiglio dei ministri adotta apposito atto di indirizzo e coordinamento.

60. 'ontrollo del co to del lavoro. (Art. 6" del D.Lg . n. 2! del 1!!3, come sostituito dall/art. 32 del D.Lg . n. "46 del 1!!3) (. -l %inistero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, d/intesa con la $residenza del Consiglio dei ministri 2 'ipartimento della funzione pubblica, definisce un modello di rilevazione della consistenza del personale, in servizio e in #uiescenza, e delle relative spese, ivi compresi gli oneri previdenziali e le entrate derivanti dalle contribuzioni, anche per la loro evidenziazione a preventivo e a consuntivo, mediante allegati ai bilanci. -l %inistero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica elabora, altres., un conto annuale che evidenzi anche il rapporto tra contribuzioni e prestazioni previdenziali relative al personale delle amministrazioni statali. 2. e amministrazioni pubbliche presentano, entro il mese di maggio di ogni anno, alla Corte dei conti, per il tramite del 'ipartimento della ragioneria generale dello 4tato ed inviandone copia alla $residenza del Consiglio dei ministri 2 'ipartimento della funzione pubblica, il conto annuale delle spese sostenute per il personale, rilevate secondo il modello di cui al comma (. -l conto 7 accompagnato da una relazione, con cui le amministrazioni pubbliche espongono i risultati della gestione del personale, con riferimento agli obiettivi che, per ciascuna amministrazione, sono stabiliti dalle leggi, dai regolamenti e dagli atti di programmazione. a mancata presentazione del conto e della relativa relazione determina, per l/anno successivo a #uello cui il conto si riferisce, l/applicazione delle misure di cui all/articolo 30, comma 11, della legge " ago to 1!$8, n. 468, e successive modificazioni ed integrazioni. e comunicazioni previste dal presente comma sono trasmesse, a cura del %inistero dell/economia e delle finanze, anche all/"nione delle province d/-talia ("$-), all/0ssociazione nazionale dei comuni italiani (09C-) e

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all/"nione nazionale comuni, comunit, enti montani ("9C:%), per via (203) . telematica 3. ;li enti pubblici economici e le aziende che producono servizi di pubblica utilit nonch< gli enti e le aziende di cui all/articolo +0, comma =, sono tenuti a comunicare alla $residenza del Consiglio dei ministri 2 'ipartimento della funzione pubblica e al %inistero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, il costo annuo del personale comun#ue utilizzato, in conformit alle procedure definite dal %inistero del tesoro, d/intesa con il predetto 'ipartimento della funzione pubblica. =. a Corte dei conti riferisce annualmente al $arlamento sulla gestione delle risorse finanziarie destinate al personale del settore pubblico, avvalendosi di tutti i dati e delle informazioni disponibili presso le amministrazioni pubbliche. Con apposite relazioni in corso d/anno, anche a richiesta del $arlamento, la Corte riferisce altres. in ordine a specifiche materie, settori ed interventi. ). -l %inistero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, anche su espressa richiesta del %inistro per la funzione pubblica, dispone visite ispettive, a cura dei servizi ispettivi di finanza del 'ipartimento della ragioneria generale dello 4tato, coordinate anche con altri analoghi servizi, per la valutazione e la verifica delle spese, con particolare riferimento agli oneri dei contratti collettivi nazionali e decentrati, denunciando alla Corte dei conti le irregolarit riscontrate. >ali verifiche vengono eseguite presso le amministrazioni pubbliche, nonch< presso gli enti e le aziende di cui al comma 3. 0i fini dello svolgimento integrato delle verifiche ispettive, i servizi ispettivi di finanza del 'ipartimento della ragioneria generale dello 4tato esercitano presso le predette amministrazioni, enti e aziende sia le funzioni di cui all/articolo 3, comma 1, del decreto del (re idente della &e)%bblica 20 #ebbraio 1!!8, n. 38 e all/articolo 2, comma (, lettera b) del decreto del (re idente della &e)%bblica 28 a)rile 1!!8, n. 1"4, sia i compiti di cui all/articolo 2$, comma *%arto, della legge 2! marzo 1!83, n. !3. *. *. $resso la $residenza del Consiglio dei %inistri 2 'ipartimento della funzione pubblica 7 istituito l/-spettorato per la funzione pubblica, che opera alle dirette dipendenze del %inistro delegato. /-spettorato vigila e svolge verifiche sulla conformit dell/azione amministrativa ai principi di imparzialit e buon andamento, sull/efficacia della sua attivit con particolare riferimento alle riforme volte alla semplificazione delle procedure, sul corretto conferimento degli incarichi, sull/esercizio dei poteri disciplinari, sull/osservanza delle disposizioni vigenti in materia di controllo dei costi, dei rendimenti, dei risultati, di verifica dei carichi di lavoro. Collabora alle verifiche ispettive di cui al comma ). 9ell/ambito delle proprie verifiche, l/-spettorato pu? avvalersi della ;uardia di 8inanza che opera nell/esercizio dei poteri ad essa attribuiti dalle leggi vigenti. $er le predette finalit l/-spettorato si avvale altres. di un numero complessivo di dieci funzionari scelti tra esperti del %inistero dell/economia e delle finanze, del %inistero dell/interno, o comun#ue tra il personale di altre amministrazioni pubbliche, in posizione di comando o fuori ruolo, per il #uale si applicano l/articolo 1$,

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comma 14, della legge 1" maggio 1!!$, n. 12$, e l/articolo )*, comma +, del >esto unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello 4tato di cui al decreto del (re idente della &e)%bblica 10 gennaio 1!"$, n. 3, e successive modificazioni. $er l/esercizio delle funzioni ispettive connesse, in particolare, al corretto conferimento degli incarichi e ai rapporti di collaborazione, svolte anche d/intesa con il %inistero dell/economia e delle finanze, l/-spettorato si avvale dei dati comunicati dalle amministrazioni al 'ipartimento della funzione pubblica ai sensi dell/articolo )3. /-spettorato, inoltre, al fine di corrispondere a segnalazioni da parte di cittadini o pubblici dipendenti circa presunte irregolarit, ritardi o inadempienze delle amministrazioni di cui all/articolo (, comma 2, pu? richiedere chiarimenti e riscontri in relazione ai #uali l/amministrazione interessata ha l/obbligo di rispondere, anche per via telematica, entro #uindici giorni. 0 conclusione degli accertamenti, gli esiti delle verifiche svolte dall/ispettorato costituiscono obbligo di valutazione, ai fini dell/individuazione delle responsabilit e delle eventuali sanzioni disciplinari di cui all/articolo )), per l/amministrazione medesima. ;li ispettori, nell/esercizio delle loro funzioni, hanno piena autonomia funzionale ed hanno l/obbligo, ove ne ricorrano le condizioni, di denunciare alla $rocura generale della Corte dei conti le irregolarit (20=) . riscontrate

(203) $eriodo aggiunto dall/art. 34+*%ater, D.L. 4 l%glio 2006, n. 223, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione. (20=) Comma prima modificato dall/art. 14+ e)tie , D.L. 30 gi%gno 200", n. 11", nel testo integrato dalla relativa legge di conversione, e dal comma ( dell/art. 10+bi , D.L. 30 ettembre 200", n. 203, aggiunto dalla relativa legge di conversione, e poi cos. sostituito dal comma ( dellart. $1, D.Lg . 2$ ottobre 200!, n. 1"0.

61. ,nterventi correttivi del co to del )er onale. (Art. 66 del D.Lg . n. 2! del 1!!3) (. 8ermo restando il disposto dell/articolo ((+ter, comma +, della legge " ago to 1!$8, n. 468, e successive modificazioni ed integrazioni, e salvi i casi di cui ai commi successivi, #ualora si verifichino o siano prevedibili, per #ualun#ue causa, scostamenti rispetto agli stanziamenti previsti per le spese destinate al personale, il %inistro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, informato dall/amministrazione competente, ne riferisce al $arlamento, proponendo l/adozione di misure correttive idonee a ripristinare l/e#uilibrio del bilancio. a relazione 7 trasmessa altres. al nucleo di valutazione della spesa relativa al pubblico impiego istituito presso il

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CNEL. 1-bis. Le pubbliche amministrazioni comunicano alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica e al Ministero dell'economia e delle finanze l'esistenza di contro ersie relati e ai rapporti di la oro dalla cui soccombenza potrebbero deri are oneri aggiunti i significati amente rile anti per il numero dei soggetti direttamente o indirettamente interessati o comun!ue per gli effetti sulla finanza pubblica. La Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica" d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze" pu# inter enire nel processo ai sensi dell'articolo 1$% del codice di procedura &'$%( ci ile . '. Le pubbliche amministrazioni che engono" in !ualun!ue modo" a conoscenza di decisioni giurisdizionali che comportino oneri a carico del bilancio" ne danno immediata comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica" al Ministero del tesoro" del bilancio e della programmazione economica. ) e tali decisioni producano nuo i o maggiori oneri rispetto alle spese autorizzate" il Ministro del tesoro" del bilancio e della programmazione economica presenta" entro trenta giorni dalla data di pubblicazione delle sentenze della Corte costituzionale o dalla conoscenza delle decisioni esecuti e di altre autorit* giurisdizionali" una relazione al Parlamento" impegnando +o erno e Parlamento a definire con procedura d'urgenza una nuo a disciplina legislati a idonea a ripristinare i limiti della spesa globale. ,. -l Ministro del tesoro" del bilancio e della programmazione economica pro ede" con la stessa procedura di cui al comma '" a seguito di richieste per enute alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica per la estensione generalizzata di decisioni giurisdizionali di enute esecuti e" atte a produrre gli effetti indicati nel medesimo comma ' sulla entit* della spesa autorizzata.

&'$%( Comma aggiunto dal comma 1,, dell'art. 1, L. 30 dicembre 2004, n. 311.

62. Commissario del Governo. &Art. 67 del D.Lgs. n. 2 del 1 3(

1. -l Commissario del +o erno" fino all'entrata in igore del regolamento di " n.,$$" cui all'articolo 11, comma 4, del decreto legislativo 30 l!glio 1 rappresenta lo .tato nel territorio regionale. Egli / responsabile" nei

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confronti del +o erno" del flusso di informazioni degli enti pubblici operanti nel territorio" in particolare di !uelli atti ati attra erso gli allegati ai bilanci e il conto annuale di cui all'articolo 0$" comma 1. )gni comunicazione del +o erno alla regione a iene tramite il Commissario del +o erno.

TITOLO VI Giurisdizione "commento di gi!ris#r!den$a% 63. Controversie relative ai ra##orti di lavoro. &Art. 6& del D.Lgs. n. 2 del 1 3" come sostituito prima dall'art. 33 del D.Lgs. n. '46 del 1 3" e poi dall'art. 2 del D.Lgs. n. &0 del 1 & e successi amente modificato dall'art. 1& del D.Lgs. n. 3&7 del 1 &( 1. .ono de olute al giudice ordinario" in funzione di giudice del la oro" tutte le contro ersie relati e ai rapporti di la oro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1" comma '" ad eccezione di !uelle relati e ai rapporti di la oro di cui al comma 1" incluse le contro ersie concernenti l'assunzione al la oro" il conferimento e la re oca degli incarichi dirigenziali e la responsabilit* dirigenziale" nonch2 !uelle concernenti le indennit* di fine rapporto" comun!ue denominate e corrisposte" ancorch2 engano in !uestione atti amministrati i presupposti. 3uando !uesti ultimi siano rile anti ai fini della decisione" il giudice li disapplica" se illegittimi. L'impugnazione da anti al giudice amministrati o dell'atto amministrati o rile ante nella contro ersia non / causa di sospensione del processo &'$0(. '. -l giudice adotta" nei confronti delle pubbliche amministrazioni" tutti i pro edimenti" di accertamento" costituti i o di condanna" richiesti dalla natura dei diritti tutelati. Le sentenze con le !uali riconosce il diritto all'assunzione" o ero accerta che l'assunzione / a enuta in iolazione di norme sostanziali o procedurali" hanno anche effetto rispetti amente costituti o o estinti o del rapporto di la oro. ,. .ono de olute al giudice ordinario" in funzione di giudice del la oro" le contro ersie relati e a comportamenti antisindacali delle pubbliche amministrazioni ai sensi dell'articolo 2& della legge 20 maggio 1 70, n. 300" e successi e modificazioni ed integrazioni" e le contro ersie" promosse da organizzazioni sindacali" dall'454N o dalle pubbliche amministrazioni" relati e alle procedure di contrattazione colletti a di cui all'articolo 1$ e &'$6( . seguenti del presente decreto

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1. 5estano de olute alla giurisdizione del giudice amministrati o le contro ersie in materia di procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni" nonch2" in sede di giurisdizione esclusi a" le contro ersie relati e ai rapporti di la oro di cui all'articolo ," i i comprese !uelle attinenti ai diritti patrimoniali connessi &'$7(. %. Nelle contro ersie di cui ai commi 1 e , e nel caso di cui all'articolo 01" comma ," il ricorso per cassazione pu# essere proposto anche per iolazione o falsa applicazione dei contratti e accordi colletti i nazionali di cui all'articolo 1$.

&'$0( La Corte costituzionale" con ordinanza 18-', marzo '$$6" n. 1$7 &+azz. 9ff. '7 marzo '$$6" n. 1," 1: .erie speciale(" ha dichiarato la manifesta inammissibilit* della !uestione di legittimit* costituzionale dell'art. 0," comma 1" solle ata in riferimento agli artt. 60" 66" 1$, e 11, della Costituzione. &'$6( La Corte costituzionale" con ordinanza 8 - '1 aprile '$$," n. 11, &+azz. 9ff. ,$ aprile '$$," n. 16" 1: .erie speciale(" ha dichiarato la manifesta infondatezza della !uestione di legittimit* costituzionale dell'art. 0," comma ," solle ata in riferimento agli articoli ," '1 e '% della Costituzione. &'$7( La Corte costituzionale" con ordinanza 1,-'6 luglio '$$1" n. '68 &+azz. 9ff. 1 agosto '$$1" n. ,$" 1: .erie speciale(" ha dichiarato la manifesta inammissibilit* della !uestione di legittimit* costituzionale dell'art. 07 come sostituito dall'art. 2 del decreto legislativo 31 mar$o 1 &, n. &0" e poi trasfuso nell'art. 63, comma 4, del decreto legislativo 30 mar$o 2001, n. 16' solle ata in riferimento all'art. , della Costituzione.

63-bis. lavoro.

(ntervento dell)A*A+ nelle controversie relative ai ra##orti di

1. L'454N pu# inter enire nei giudizi innanzi al giudice ordinario" in funzione di giudice del la oro" a enti ad oggetto le contro ersie relati e ai rapporti di la oro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni di cui agli articoli 1" comma '" e 6$" comma 1" al fine di garantire la corretta interpretazione e l'uniforme applicazione dei contratti colletti i. Per le contro ersie relati e al personale di cui all'articolo ," deri anti dalle specifiche discipline ordinamentali e retributi e" l'inter ento in giudizio pu# essere assicurato attra erso la Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della &'$8( . funzione pubblica" d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze

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&'$8( 4rticolo aggiunto dal comma 1,1 dell'art. 1, L. 30 dicembre 2004, n. 311.

"commento di gi!ris#r!den$a% 64. Accertamento #regi!di$iale s!ll)e,,icacia, validit- ed inter#reta$ione dei contratti collettivi. &4rt. 07-bis del D.Lgs. n. 2 del 1 3" aggiunto dall'art. 30 del D.Lgs. n. &0 del 1 & e successi amente modificato dall'art. 1 , commi 1 e 2 del D.Lgs. n. 3&7 del 1 &( 1. 3uando per la definizione di una contro ersia indi iduale di cui all'articolo 0," / necessario risol ere in ia pregiudiziale una !uestione concernente l'efficacia" la alidit* o l'interpretazione delle clausole di un contratto o accordo colletti o nazionale" sottoscritto dall'454N ai sensi dell'articolo 1$ e seguenti" il giudice" con ordinanza non impugnabile" nella !uale indica la !uestione da risol ere" fissa una nuo a udienza di discussione non prima di cento enti giorni e dispone la comunicazione" a cura della cancelleria" dell'ordinanza" del ricorso introdutti o e della memoria difensi a all'454N &'1$( . '. Entro trenta giorni dalla comunicazione di cui al comma 1" l'454N con oca le organizzazioni sindacali firmatarie per erificare la possibilit* di un accordo sull'interpretazione autentica del contratto o accordo colletti o" o ero sulla modifica della clausola contro ersa. 4ll'accordo sull'interpretazione autentica o sulla modifica della clausola si applicano le disposizioni dell'articolo 18. -l testo dell'accordo / trasmesso" a cura dell'454N" alla cancelleria del giudice procedente" la !uale pro ede a darne a iso alle parti almeno dieci giorni prima dell'udienza. Decorsi no anta giorni dalla comunicazione di cui al comma 1" in mancanza di accordo" la &'11( &'1'( procedura si intende conclusa . ,. .e non inter iene l'accordo sull'interpretazione autentica o sulla modifica della clausola contro ersa" il giudice decide con sentenza sulla sola !uestione di cui al comma 1" impartendo distinti pro edimenti per l'ulteriore istruzione o" comun!ue" per la prosecuzione della causa. La sentenza / impugnabile soltanto con ricorso immediato per Cassazione" proposto nel termine di sessanta giorni dalla comunicazione dell'a iso di deposito della sentenza. -l deposito nella cancelleria del giudice da anti a cui pende la causa di una copia del ricorso per cassazione" dopo la notificazione alle altre &'1,( parti" determina la sospensione del processo .

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1. La Corte di cassazione" !uando accoglie il ricorso a norma dell'articolo ,7, del codice di procedura ci ile" rin ia la causa allo stesso giudice che ha pronunciato la sentenza cassata. La riassunzione della causa pu# essere fatta da ciascuna delle parti entro il termine perentorio di sessanta giorni dalla comunicazione della sentenza di cassazione. -n caso di estinzione del processo" per !ualsiasi causa" la sentenza della Corte di cassazione conser a i suoi effetti. %. L'454N e le organizzazioni sindacali firmatarie possono inter enire nel processo anche oltre il termine pre isto dall'articolo 118 del codice di procedura ci ile e sono legittimate" a seguito dell'inter ento alla proposizione dei mezzi di impugnazione delle sentenze che decidono una !uestione di cui al comma 1. Possono" anche se non inter enute" presentare memorie nel giudizio di merito ed in !uello per cassazione. Della presentazione di memorie / dato a iso alle parti" a cura della cancelleria. 0. -n pendenza del giudizio da anti alla Corte di cassazione" possono essere sospesi i processi la cui definizione dipende dalla risoluzione della medesima !uestione sulla !uale la Corte / chiamata a pronunciarsi. -nter enuta la decisione della Corte di cassazione" il giudice fissa" anche d'ufficio" l'udienza per la prosecuzione del processo. 6. 3uando per la definizione di altri processi / necessario risol ere una !uestione di cui al comma 1 sulla !uale / gi* inter enuta una pronuncia della Corte di cassazione e il giudice non ritiene di uniformarsi alla pronuncia della Corte" si applica il disposto del comma ,. 7. La Corte di cassazione" nelle contro ersie di cui / in estita ai sensi del comma ," pu# condannare la parte soccombente" a norma dell'articolo 80 del codice di procedura ci ile" anche in assenza di istanza di parte.

&'1$( La Corte costituzionale" con ordinanza ,-6 maggio '$$'" n. ',, &+azz. 9ff. 1' giugno '$$'" n. '," serie speciale(" ha dichiarato la manifesta inammissibilit* della !uestione di legittimit* costituzionale dell'art. 01" commi 1" ' e ," solle ata in riferimento agli artt. ," '1" ,8" 60" 1$1" 1$' e 111 della Costituzione. La stessa Corte" con successi a sentenza ', maggio% giugno '$$," n. 188 &+azz. 9ff. 11 giugno '$$," n. '," 1: .erie speciale(" ha dichiarato inammissibili le !uestioni di legittimit* costituzionale dell'articolo 01" commi 1 e '" solle ate in riferimento agli articoli 1$1" 1$'" 111" '1 e ,8 della Costituzione; ha inoltre dichiarato non fondate le !uestioni di legittimit* costituzionale dell'articolo 01" commi 1" '" ," solle ate in riferimento agli articoli ," '1" 60" 111 della Costituzione. &'11( La Corte costituzionale" con ordinanza ,-6 maggio '$$'" n. ',, &+azz. 9ff. 1' giugno '$$'" n. '," serie speciale(" ha dichiarato la manifesta

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inammissibilit della questione di legittimit costituzionale dell'art. 64, commi 1, 2 e 3, sollevata in riferimento agli artt. 3, 24, 39, 76, 1 1, 1 2 e 111 della !ostituzione. "a stessa !orte, con successiva sentenza 23 maggio# $ giugno 2 3, n. 199 %&azz. 'ff. 11 giugno 2 3, n. 23, 1( )erie s*eciale+, ,a dic,iarato inammissibili le questioni di legittimit costituzionale dell'articolo 64, commi 1 e 2, sollevate in riferimento agli articoli 1 1, 1 2, 111, 24 e 39 della !ostituzione,a inoltre dic,iarato non fondate le questioni di legittimit costituzionale dell'articolo 64, commi 1, 2, 3, sollevate in riferimento agli articoli 3, 24, 76, 111 della !ostituzione. %212+ "a !orte costituzionale, con ordinanza 3#22 luglio 2 3, n. 26. %&azz. 'ff. 3 luglio 2 3, n. 3 , 1( )erie s*eciale+, ,a dic,iarato la manifesta inammissibilit della questione di legittimit del combinato dis*osto degli artt. 64, comma 2, e 49 sollevata in riferimento agli articoli 24 e 39 della !ostituzione. %213+ "a !orte costituzionale, con ordinanza 3#7 maggio 2 2, n. 233 %&azz. 'ff. 12 giugno 2 2, n. 23, serie s*eciale+, ,a dic,iarato la manifesta inammissibilit della questione di legittimit costituzionale dell'art. 64, commi 1, 2 e 3, sollevata in riferimento agli artt. 3, 24, 39, 76, 1 1, 1 2 e 111 della !ostituzione. "a stessa !orte, con successiva sentenza 23 maggio# $ giugno 2 3, n. 199 %&azz. 'ff. 11 giugno 2 3, n. 23, 1( )erie s*eciale+, ,a dic,iarato inammissibili le questioni di legittimit costituzionale dell'articolo 64, commi 1 e 2, sollevate in riferimento agli articoli 1 1, 1 2, 111, 24 e 39 della !ostituzione,a inoltre dic,iarato non fondate le questioni di legittimit costituzionale dell'articolo 64, commi 1, 2, 3, sollevate in riferimento agli articoli 3, 24, 76, 111 della !ostituzione.

(commento di giurisprudenza) 65. Tentativo obbligatorio di conciliazione nelle controversie individuali. %Art. 69 del D.Lgs. n. 29 del 1993, come sostituito *rima dall'art. 3 del D.Lgs. n. ! 6 del 1993 e *oi dall'art. 31 del D.Lgs. n. "# del 199" e successivamente modificato *rima dall'art. 19$ commi da 3 a 6 del D.Lgs. n. 3"% del 199" e *oi dall'art. !$ comma 22 della legge n. " del 199"+ /1. 0er le controversie individuali di cui all'articolo 63, il tentativo obbligatorio di conciliazione di cui all'articolo 41 del codice di *rocedura civile si svolge con le *rocedure *reviste dai contratti collettivi, ovvero davanti al collegio di conciliazione di cui all'articolo 66, secondo le dis*osizioni dettate dal *resente decreto.

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2. "a domanda giudiziale diventa *rocedibile trascorsi novanta giorni dalla *romozione del tentativo di conciliazione. 3. 1l giudice c,e rileva c,e non 2 stato *romosso il tentativo di conciliazione secondo le dis*osizioni di cui all'articolo 66, commi 2 e 3, o c,e la domanda giudiziale 2 stata *ro*osta *rima della scadenza del termine di novanta giorni dalla *romozione del tentativo, sos*ende il giudizio e fissa alle *arti il termine *erentorio di sessanta giorni *er *romuovere il tentativo di conciliazione. )i a**lica l'articolo 412&bis, commi secondo e quinto, del codice di *rocedura civile. 3s*letato il tentativo di conciliazione o decorso il termine di novanta giorni, il *rocesso *u4 essere riassunto entro il termine *erentorio di centottanta giorni. "a *arte contro la quale 2 stata *ro*osta la domanda in violazione dell'articolo 41 del codice di *rocedura civile, con l'atto di riassunzione o con memoria de*ositata in cancelleria almeno dieci giorni *rima dell'udienza fissata, *u4 modificare o integrare le *ro*rie difese e *ro*orre nuove eccezioni *rocessuali e di merito, c,e non siano rilevabili d'ufficio. 5ve il *rocesso non sia stato tem*estivamente riassunto, il giudice dic,iara d'ufficio l'estinzione del *rocesso con decreto cui si a**lica la dis*osizione di cui all'articolo 3 . del codice di *rocedura civile. 4. 1l 6inistero del lavoro e della *revidenza sociale, di intesa con la 0residenza del !onsiglio dei ministri # 7i*artimento della funzione *ubblica ed il 6inistro del tesoro, del bilancio e della *rogrammazione economica, *rovvede, mediante mobilit volontaria interministeriale, a dotare le !ommissioni di conciliazione territoriali degli organici indis*ensabili *er la tem*estiva realizzazione del tentativo obbligatorio di conciliazione delle controversie individuali di lavoro nel settore *ubblico e *rivato8 %214+.

%214+ 9rticolo abrogato dal comma 9 dell:art. 31$ L. 1"3.

novembre 2#1#$ n.

(commento di giurisprudenza) 66. 'ollegio di conciliazione. %9rt. 69&bis del D.Lgs. n. 29 del 1993, aggiunto dall'art. 32 del D.Lgs. n. "# del 199" e successivamente modificato dall'art. 19$ comma % del D.Lgs. n. 3"% del 199"+ /1. ;erma restando la facolt del lavoratore di avvalersi delle *rocedure di conciliazione *reviste dai contratti collettivi, il tentativo obbligatorio di conciliazione di cui all'articolo 6$ si svolge, con le *rocedure di cui ai commi seguenti, dinanzi ad un collegio di conciliazione istituito *resso la 7irezione

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*rovinciale del lavoro nella cui circoscrizione si trova l'ufficio cui il lavoratore 2 addetto, ovvero era addetto al momento della cessazione del ra**orto. "e medesime *rocedure si a**licano, in quanto com*atibili, se il tentativo di conciliazione 2 *romosso dalla *ubblica amministrazione. 1l collegio di conciliazione 2 com*osto dal direttore della 7irezione o da un suo delegato, c,e lo *resiede, da un ra**resentante del lavoratore e da un ra**resentante dell'amministrazione. 2. "a ric,iesta del tentativo di conciliazione, sottoscritta dal lavoratore, 2 consegnata alla 7irezione *resso la quale 2 istituito il collegio di conciliazione com*etente o s*edita mediante raccomandata con avviso di ricevimento. !o*ia della ric,iesta deve essere consegnata o s*edita a cura dello stesso lavoratore all'amministrazione di a**artenenza. 3. "a ric,iesta deve *recisare< a+ l'amministrazione di a**artenenza e la sede alla quale il lavoratore 2 addettob+ il luogo dove gli devono essere fatte le comunicazioni inerenti alla *rocedurac+ l'es*osizione sommaria dei fatti e delle ragioni *oste a fondamento della *retesad+ la nomina del *ro*rio ra**resentante nel collegio di conciliazione o la delega *er la nomina medesima ad un'organizzazione sindacale. 4. 3ntro trenta giorni dal ricevimento della co*ia della ric,iesta, l'amministrazione, qualora non accolga la *retesa del lavoratore, de*osita *resso la 7irezione osservazioni scritte. =ello stesso atto nomina il *ro*rio ra**resentante in seno al collegio di conciliazione. 3ntro i dieci giorni successivi al de*osito, il 0residente fissa la com*arizione delle *arti *er il tentativo di conciliazione. 7inanzi al collegio di conciliazione, il lavoratore *u4 farsi ra**resentare o assistere anc,e da un'organizzazione cui aderisce o conferisce mandato. 0er l'amministrazione deve com*arire un soggetto munito del *otere di conciliare. $. )e la conciliazione riesce, anc,e limitatamente ad una *arte della *retesa avanzata dal lavoratore, viene redatto se*arato *rocesso verbale sottoscritto dalle *arti e dai com*onenti del collegio di conciliazione. 1l verbale costituisce titolo esecutivo. 9lla conciliazione non si a**licano le dis*osizioni dell'articolo 2113, commi, *rimo, secondo e terzo del codice civile. 6. )e non si raggiunge l'accordo tra le *arti, il collegio di conciliazione deve formulare una *ro*osta *er la bonaria definizione della controversia. )e la *ro*osta non 2 accettata, i termini di essa sono riassunti nel verbale con indicazione delle valutazioni es*resse dalle *arti. 7. =el successivo giudizio sono acquisiti, anc,e di ufficio, i verbali concernenti il tentativo di conciliazione non riuscito. 1l giudice valuta il

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com*ortamento tenuto dalle regolamento delle s*ese.

*arti

nella

fase

conciliativa

ai

fini

del

.. "a conciliazione della lite da *arte di c,i ra**resenta la *ubblica amministrazione, in adesione alla *ro*osta formulata dal collegio di cui al comma 1, ovvero in sede giudiziale ai sensi dell'articolo 42 , commi *rimo, secondo e terzo, del codice di *rocedura civile, non *u4 dar luogo a %21$+ . res*onsabilit amministrativa8

%21$+ 9rticolo abrogato dal comma 9 dell:art. 31$ L. 1"3.

novembre 2#1#$ n.

TITOLO VII Disposizioni diverse e norme transitorie finali Capo I - Disposizioni diverse 67. (ntegrazione )unzionale del Dipartimento della )unzione pubblica con la *agioneria generale dello +tato. %Art. %# del D.Lgs. n. 29 del 1993, come sostituito dall'art. 3! del D.Lgs. n. ! 6 del 1993+ 1. 1l *i> efficace *erseguimento degli obiettivi di cui all'articolo 4., commi da 1 a 3, ed agli articoli da $. a 6 2 realizzato attraverso l'integrazione funzionale della 0residenza del !onsiglio dei ministri # 7i*artimento della funzione *ubblica con il 6inistero del tesoro, del bilancio e della *rogrammazione economica # 7i*artimento della ?agioneria generale dello )tato, da conseguirsi mediante a**osite conferenze di servizi *resiedute dal 6inistro *er la funzione *ubblica o da un suo delegato. 2. "'a**licazione dei contratti collettivi di lavoro, nazionali e decentrati, *er i di*endenti delle amministrazioni *ubblic,e, 2 oggetto di verifica del 6inistero del tesoro, del bilancio e della *rogrammazione economica e della 0residenza del !onsiglio dei ministri # 7i*artimento della funzione *ubblica, con riguardo, ris*ettivamente, al ris*etto dei costi *restabiliti ed agli effetti degli istituti contrattuali sull'efficiente organizzazione delle amministrazioni *ubblic,e e sulla efficacia della loro azione. 3. &li sc,emi di *rovvedimenti legislativi e i *rogetti di legge, comunque sotto*osti alla valutazione del &overno, contenenti dis*osizioni relative alle amministrazioni *ubblic,e ric,iedono il necessario concerto del 6inistero del

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tesoro, del bilancio e della *rogrammazione economica e del 7i*artimento della funzione *ubblica. 1 *rovvedimenti delle singole amministrazioni dello )tato incidenti nella medesima materia sono adottati d'intesa con il 6inistero del tesoro, del bilancio e della *rogrammazione economica e con la 0residenza del !onsiglio dei ministri # 7i*artimento della funzione *ubblica in a**osite conferenze di servizi da indire ai sensi e con le modalit di cui all'articolo 1 della legge % agosto 199#$ n. 2 1, e successive modificazioni ed integrazioni.

(commento di giurisprudenza) 68. Aspettativa per mandato parlamentare. %Art. %1$ commi da 1 a 3 e ! del D.Lgs. n. 29 del 1993+ 1. 1 di*endenti delle *ubblic,e amministrazioni eletti al 0arlamento nazionale, al 0arlamento euro*eo e nei !onsigli regionali sono collocati in as*ettativa senza assegni *er la durata del mandato. 3ssi *ossono o*tare *er la conservazione, in luogo dell'indennit *arlamentare e dell'analoga indennit corris*osta ai consiglieri regionali, del trattamento economico in godimento *resso l'amministrazione di a**artenenza, c,e resta a carico della medesima. 2. 1l *eriodo di as*ettativa 2 utile ai fini dell'anzianit di servizio e del trattamento di quiescenza e di *revidenza. 3. 1l collocamento in as*ettativa ,a luogo all'atto della *roclamazione degli eletti- di questa le !amere ed i !onsigli regionali danno comunicazione alle amministrazioni di a**artenenza degli eletti *er i conseguenti *rovvedimenti. 4. "e regioni adeguano i *ro*ri ordinamenti ai *rinc@*i di cui ai commi 1, 2 e 3.

Capo II - Norme transitorie e finali

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(commento di giurisprudenza) 69. Norme transitorie. (Art. 25, comma 4 del D.Lgs. n. 29 del 1993; art. 5 , comma 14 del D.Lgs. n. 29 del 1993, come sostituito prima dall'art. 1! del D.Lgs. n. 4! del 1993 e poi dall'art. 2 del D.Lgs. n. 39" del 199!; art. !2, commi 1 e 4 del D.Lgs. n. 29 del 1993, come sostituiti dall'art. 3" del D.Lgs. n. 54" del 1993, art. !3, comma 2 del D.Lgs. n. 29 del 1993, come sostituito dall'art. 3! del D.Lgs. n. 54" del 1993; art. 2#, comma 2 del D.Lgs. n. # del 199#; art. 45, commi 5, 9, 1! e 25 del D.Lgs. n. # del 199#, come modificati dall'art. 22, comma " del D.Lgs. n. 3#! del 199#; art. 24, comma 3 del D.Lgs. n. 3#! del 199#) 1. Salvo che per le materie di cui all'articolo 2, comma 1, lettera c), della legge 23 otto$re 1992, n. 421, gli accordi sindacali recepiti in decreti del Presidente della Repubblica in base alla legge 29 marzo 19#3, n. 93, e le norme generali e speciali del pubblico impiego, vigenti alla data del 1 gennaio 1!!" e non abrogate, costituiscono, limitatamente agli istituti del rapporto di lavoro, la disciplina di cui all'articolo 2, comma 2. #ali disposi$ioni sono inapplicabili a seguito della stipula$ione dei contratti collettivi del %uadriennio 1!!"&1!!', in rela$ione ai soggetti e alle materie dagli stessi contemplati. #ali disposi$ioni cessano in ogni caso di produrre effetti dal momento della sottoscri$ione, per ciascun (mbito di riferimento, (21+) dei contratti collettivi del %uadriennio 1!!)&2**1 . 2. ,n attesa di una nuova regolamenta$ione contrattuale della materia, resta ferma per i dipendenti di cui all'articolo 2, comma 2, la disciplina vigente in materia di trattamento di fine rapporto. . ,l personale delle %ualifiche ad esaurimento di cui agli articoli " e "1 del decreto del %residente della &epu$$lica 3 giugno 19!2, n. !4#, e successive modifica$ioni ed integra$ioni, e %uello di cui all'articolo 15 della legge 9 marzo 19#9, n. ##, i cui ruoli sono contestualmente soppressi dalla data del 21 febbraio 1!! , conserva le %ualifiche ad personam. - tale personale sono attribuite fun$ioni vicarie del dirigente e fun$ioni di dire$ione di uffici di particolare rilevan$a non riservati al dirigente, nonch. compiti di studio, ricerca, ispe$ione e vigilan$a ad esse delegati dal dirigente. ,l trattamento economico / definito tramite il relativo contratto collettivo (21'). ". 0a disposi$ione di cui all'articolo 1+, comma 1, si applica, per ciascun (mbito di riferimento, a far data dalla entrata in vigore dei contratti collettivi del %uadriennio contrattuale 1!!)&2**1. 1. 0e disposi$ioni di cui all'articolo 22, commi 1' e 1), della legge 2! dicembre 1!!", n. '2", continuano ad applicarsi alle amministra$ioni che non hanno ancora provveduto alla determina$ione delle dota$ioni organiche previa rileva$ione dei carichi di lavoro. +. 2on riferimento ai rapporti di lavoro di cui all'articolo 2, comma , del presente decreto, non si applica l'articolo 199 del decreto del %residente

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della &epu$$lica 1 gennaio 195!, n. 3. '. Sono attribuite al giudice ordinario, in fun$ione di giudice del lavoro, le controversie di cui all'articolo + del presente decreto, relative a %uestioni attinenti al periodo del rapporto di lavoro successivo al * giugno 1!!). 0e controversie relative a %uestioni attinenti al periodo del rapporto di lavoro anteriore a tale data restano attribuite alla giurisdi$ione esclusiva del giudice amministrativo solo %ualora siano state proposte, a pena di decaden$a, (21)) (21!) (22*) entro il 11 settembre 2*** . ). 3ino all'entrata in vigore della nuova disciplina derivante dal contratto collettivo per il comparto scuola, relativo al %uadriennio 1!!)&2**1, continuano ad applicarsi al personale della scuola le procedure di cui all'articolo 4#4 del decreto legislati'o 1" aprile 1994, n. 29!. !. Per i primi due bandi successivi alla data del 22 novembre 1!!), relativi alla copertura di posti riservati ai concorsi di cui all'articolo 2), comma 2, lettera $, del presente decreto, con il regolamento governativo di cui al comma , del medesimo articolo / determinata la %uota di posti per i %uali sono ammessi soggetti anche se non in possesso del previsto titolo di speciali$$a$ione. 1*. Sino all'applica$ione dell'articolo "+, comma 12, l'-R-4 utili$$a personale in posi$ione di comando e fuori ruolo nei limiti massimi delle tabelle previste dal decreto del %residente della &epu$$lica 25 gennaio 1994, n. 144, come modificato dall'articolo #, comma 4, della legge 15 maggio 199!, n. 12!. 11. ,n attesa di una organica normativa nella materia, restano ferme le norme che disciplinano, per i dipendenti delle amministra$ioni pubbliche, l'eserci$io delle professioni per le %uali sono richieste l'abilita$ione o l'iscri$ione ad ordini o albi professionali. ,l personale di cui all'articolo ", comma 5, del decreto legislati'o 3 dicem$re 1992, n. 5 2, e successive modifica$ioni ed integra$ioni, pu5 iscriversi, se in possesso dei prescritti re%uisiti, al relativo ordine professionale.

(21+) -rticolo aggiunto dall'art. 4, L. 1" gennaio 2 Dir.(in. " agosto 2 4 e l'art. 13, D.Lgs. ! marzo 2 (21') 6edi, anche, l'art. 5, L. 15 luglio 2 2, n. 145.

3, n. 3. 6edi, anche, la 5, n. #2.

(21)) 0a 2orte costitu$ionale, con ordinan$a 1&+ luglio 2**", n. 21" (7a$$. 8ff. 1" luglio 2**", n. 2', 19 Serie speciale), ha dichiarato la manifesta inammissibilit( della %uestione di legittimit( costitu$ionale dell'art. +!, comma ', sollevata in riferimento agli artt. '+, e 2" della 2ostitu$ione; ha inoltre dichiarato la manifesta infondate$$a delle %uestioni di legittimit(

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costitu$ionale dell'art. +!, comma ', sollevata in riferimento agli artt. '+, '' e della 2ostitu$ione, dalla 2orte di appello di 2atan$aro, e del combinato disposto degli artt. +!, comma ', e '2, comma 1, lettera $$), del medesimo decreto legislativo, sollevata, in riferimento agli artt. '+ e 111 della 2ostitu$ione. 0a stessa 2orte, con successiva ordinan$a 2 &2+ maggio 2**1, n. 21 (7a$$. 8ff. 1: giugno 2**1, n. 22, 19 Serie speciale), ha dichiarato la manifesta inammissibilit( delle %uestioni di legittimit( costitu$ionale dell'art. +!, comma ', sollevate in riferimento agli articoli , 2", 11 , '+ e '' della 2ostitu$ione. (21!) 0a stessa 2orte, con successiva ordinan$a 2) settembre&' ottobre 2**1, n. )2 (7a$$. 8ff. 12 ottobre 2**1, n. "1, 19 Serie speciale), ha dichiarato la manifesta inammissibilit( della %uestione di legittimit( costitu$ionale dell'art. +!, comma ', sollevata in riferimento agli articoli , 2", 11 e '+ della 2ostitu$ione; ha infine dichiarato la manifesta infondate$$a della %uestione di legittimit( costitu$ionale dell'art. +!, comma ', sollevata in riferimento agli articoli , 2" e 11 della 2ostitu$ione. (22*) 0a 2orte costitu$ionale, con ordinan$a &11 maggio 2**+, n. 1!' (7a$$. 8ff. 1' maggio 2**+, n. 2*, 19 Serie speciale), ha dichiarato la manifesta infondate$$a della %uestione di legittimit( costitu$ionale dell'art. +!, comma ', sollevata in riferimento agli articoli , 2" e + della 2ostitu$ione.

(commento di giurisprudenza) 70. Norme )inali. (-rt. ' , commi 1, , ", 1 e +*$is del D.Lgs. n. 29 del 1993, come modificati dall'art. 21 del D.Lgs. n. 4! del 1993, successivamente sostituiti dall'art. 3! del D.Lgs. n. 54" del 1993 e modificati dall'art. 9, comma 2 del D.Lgs. n. 39" del 199!, dall'art. 45, comma 4 del D.Lgs. n. # del 199# e dall'art. 2 del D.Lgs. n. 3#! del 199#; art. 45, commi 1, 2, !, 1 , 11, 21, 22 e 23 del D.Lgs. n. # del 199#, come modificati dall'art. 22, comma " del D.Lgs. n. 3#! del 199#, dall'art. #9 della legge n. 342 del 2 e dall'art. 51, comma 13, della legge n. 3## del 2 ) 1. Restano salve per la regione 6alle d'-osta le competen$e in materia, le norme di attua$ione e la disciplina sul bilinguismo. Restano comun%ue salve, per la provincia autonoma di ;ol$ano, le competen$e in materia, le norme di attua$ione, la disciplina vigente sul bilinguismo e la riserva propor$ionale di posti nel pubblico impiego. 2. Restano ferme le disposi$ioni di cui al titolo ,6, capo ,, del decreto legislati'o 1# agosto 2 , n. 2"!, riguardanti i segretari comunali e provinciali, e alla legge ! marzo 19#", n. "5 & esclusi gli articoli 1* e 1 &

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sull'ordinamento della Poli$ia municipale. Per il personale disciplinato dalla stessa legge ! marzo 19#", n. "5 il trattamento economico e normativo / definito nei contratti collettivi previsti dal presente decreto, nonch., per i segretari comunali e provinciali, dall'art. 11, comma # del decreto del %residente della &epu$$lica 4 dicem$re 199!, n. 4"5. . ,l rapporto di lavoro dei dipendenti degli enti locali / disciplinato dai contratti collettivi previsti dal presente decreto nonch. dal decreto legislati'o 1# agosto 2 , n. 2"!. ". 0e a$iende e gli enti di cui alle L. 2" dicem$re 193", n. 21!4, e successive modifica$ioni ed integra$ioni, L. 13 luglio 19#4, n. 312, L. 3 maggio 19##, n. 1#", L. 11 luglio 19##, n. 2"", L. 31 gennaio 1992, n. 13#, L. 3 dicem$re 19#", n. 93", decreto legislati'o 25 luglio 199!, n. 25 , decreto legislati'o 12 )e$$raio 1993, n. 39, adeguano i propri ordinamenti ai princ<pi di cui al titolo ,. , rapporti di lavoro dei dipendenti dei predetti enti ed a$iende nonch. della 2assa depositi e prestiti sono regolati da contratti collettivi ed individuali in base alle disposi$ioni di cui agli articoli 2, comma 2, (221) (222) all'articolo ), comma 2, ed all'articolo +*, comma . 1. 0e disposi$ioni di cui all'articolo ! del decreto*legge 19 settem$re 1992, n. 3#4, convertito, con modifica$ioni, dalla legge 14 no'em$re 1992, n. 43#, vanno interpretate nel senso che le medesime, salvo %uelle di cui al comma ', non si riferiscono al personale di cui al decreto legislati'o 2" agosto 199#, n. 319. +. - decorrere dal 2 aprile 1!!), le disposi$ioni che conferiscono agli organi di governo l'ado$ione di atti di gestione e di atti o provvedimenti amministrativi di cui all'articolo ", comma 2, del presente decreto, si intendono nel senso che la relativa competen$a spetta ai dirigenti. '. - decorrere dal 2 aprile 1!!), le disposi$ioni vigenti a tale data, contenute in leggi, regolamenti, contratti collettivi o provvedimenti amministrativi riferite ai dirigenti generali si intendono riferite ai dirigenti di uffici dirigen$iali generali. ). 0e disposi$ioni del presente decreto si applicano al personale della scuola. Restano ferme le disposi$ioni di cui all'articolo 21 della legge 15 marzo 199!, n. 59 e del decreto legislati'o 12 )e$$raio 1993, n. 35. Sono fatte salve le procedure di reclutamento del personale della scuola di cui al decreto legislati'o 1" aprile 1994, n. 29! e successive modifica$ioni ed integra$ioni. !. Per il personale della carriera prefetti$ia di cui all'articolo , comma 1 del presente decreto, gli istituti della partecipa$ione sindacale di cui all'articolo ! del medesimo decreto sono disciplinati attraverso apposito regolamento emanato ai sensi dell'articolo 1! della legge 23 agosto 19##, n. 4 , e successive modifica$ioni ed integra$ioni (22 ). 1*. , limiti di cui all'articolo 1!, comma +, del presente decreto non si applicano per la nomina dei direttori degli =nti parco na$ionale.

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11. 0e disposi$ioni in materia di mobilit( di cui agli articoli * e seguenti del presente decreto non si applicano al personale del 2orpo na$ionale dei vigili del fuoco. 12. ,n tutti i casi, anche se previsti da normative speciali, nei %uali enti pubblici territoriali, enti pubblici non economici o altre amministra$ioni pubbliche, dotate di autonomia finan$iaria sono tenute ad autori$$are la utili$$a$ione da parte di altre pubbliche amministra$ioni di proprio personale, in posi$ione di comando, di fuori ruolo, o in altra analoga posi$ione, l'amministra$ione che utili$$a il personale rimborsa all'amministra$ione di appartenen$a l'onere relativo al trattamento fondamentale. 0a disposi$ione di cui al presente comma si applica al personale comandato, fuori ruolo o in analoga posi$ione presso l'-R-4 a decorrere dalla completa attua$ione del sistema di finan$iamento previsto dall'articolo "+, commi ) e !, del presente decreto, accertata dall'organismo di coordinamento di cui all'articolo "1, comma + del medesimo decreto. ,l trattamento economico complessivo del personale inserito nel ruolo provvisorio ad esaurimento del >inistero delle finan$e istituito dall'articolo 4, comma 1, del decreto legislati'o 9 luglio 199#, n. 2#3, in posi$ione di comando, di fuori ruolo o in altra analoga posi$ione, presso enti pubblici territoriali, enti pubblici non economici o altre amministra$ioni pubbliche dotate di autonomia finan$iaria, rimane a carico dell'amministra$ione di appartenen$a. 1 . ,n materia di reclutamento, le pubbliche amministra$ioni applicano la disciplina prevista dal decreto del %residente della &epu$$lica 9 maggio 1994, n. 4#!, e successive modifica$ioni ed integra$ioni, per le parti non incompatibili con %uanto previsto dagli articoli 1 e +, salvo che la materia venga regolata, in coeren$a con i princ<pi ivi previsti, nell'(mbito dei rispettivi ordinamenti.

(221) 2omma cos< modificato prima dal comma 1 dell'art. 4!, L. 2# dicem$re 2 1, n. 44#, poi dal comma 1&$is dell'art. 5, D.L. 31 gennaio 2 5, n. !, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione, e, infine, dal comma dell?art. "", D.Lgs. 2! otto$re 2 9, n. 15 . (222) 6edi, anche, l?art. 1, comma 1#9, L. 23 dicem$re 2 5. n. 2++, sostituito dall?art. "!, comma 5, D.L. 25 giugno 2 #, n. 112. 6edi, altres<, l?art. '2, comma 1 e l?art. '" del suddetto decreto. (22 ) 2on D.%.&. 2 settem$re 2 regolamento di cui al presente comma. 2, n. 24! / stato emanato il

71.

Disposizioni inapplica$ili a seguito della sottoscrizione di contratti

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collettivi. 1. Ai sensi dell'art. 69, comma 1, secondo periodo, a seguito della stipulazione dei contratti collettivi per il quadriennio 1994-1997, cessano di produrre effetti per ciascun m ito di riferimento le norme di cui agli allegati A! e B! al presente decreto, con le decorrenze ivi previste, in quanto contenenti le disposizioni espressamente disapplicate dagli stessi contratti collettivi. "imangono salvi gli effetti di quanto previsto dallo stesso comma 1 dell'articolo 69, con riferimento all'inapplica ilit delle norme incompati ili con quanto disposto dalla contrattazione collettiva nazionale. #. $er il personale delle "egioni ed autonomie locali, cessano di produrre effetti, a seguito della stipulazione dei contratti collettivi della tornata 199%#&&1, le norme contenute nell'allegato C!, con le decorrenze ivi previste. '. Alla fine della tornata contrattuale 199%-#&&1 per tutti i comparti ed aree di contrattazione verranno aggiornati gli allegati del presente decreto, ai sensi dell'articolo 69, comma 1, ultimo periodo. (a contrattazione relativa alla tornata contrattuale 199%-#&&1, ai sensi dell'articolo #, comma #, provveder alla disapplicazione espressa delle disposizioni generali o speciali del pu lico impiego, legislative o recepite in decreto del $residente della "epu lica, c)e risulteranno incompati ili con la stipula dei contratti collettivi nazionali o dei contratti quadro.

(commento di giurisprudenza) 72. Abrogazioni di norme. *Art. 74 del D.Lgs. n. 29 del 99!, come sostituito dall'art. !" del D.Lgs. n. #4$ del 99! e modificato prima dall'art. 4!% comma 2 del D.Lgs. n. "& del 99" e poi dall'art. 2 del D.Lgs. n. !"7 del 99"+ art. 4!% commi % !% 4% #% $ e 7 del D.Lgs. n. "& del 99", come modificati dall'art. 22% commi da a ! del D.Lgs. n. !"7 del 99"+ art. 2"% comma 2 del D.Lgs. n. "& del 99"! 1. ,ono a rogate o rimangono a rogate le seguenti normea! articolo !2 del decreto del 'residente della (epubblica 9#7% n. !+ & gennaio

b! capo ., titolo ., del decreto del 'residente della (epubblica !& giugno 972% n. 74", e successive modificazioni ed integrazioni, ad eccezione delle disposizioni di cui agli articoli da 4 a 1#, nonc)/ 10, 19, #1, #4 e #0, c)e, nei limiti di rispettiva applicazione, continuano ad applicarsi al personale

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dirigenziale delle carriere previste dall'articolo 10, comma 1, secondo periodo del presente decreto, nonc)/ le altre disposizioni del medesimo decreto del $residente delle "epu lica n. 74% del 197# incompati ili con quelle del presente decreto+ c! articolo #% commi secondo e terzo della legge agosto 97!% n. #!!+

d! articoli 4% commi decimo% undicesimo% dodicesimo e tredicesimo e $ della legge luglio 9"&% n. ! 2+ e! articolo 2 del decreto legge $ giugno 9" % n. 2"!, convertito, con modificazioni, dalla legge $ agosto 9" % n. 4!2+ )! articoli da # a 10, da 17 a #1, ##, a far data dalla stipulazione dei contratti collettivi per il quadriennio 1994-1997+ #', #6, comma quarto, #7, comma primo, n. 0, #% e '&, comma terzo della legge 29 marzo 9"!% n. 9!+ g! legge & luglio 9"4% n. !& , ad esclusione delle disposizioni c)e riguardano l'accesso alla qualifica di primo dirigente del 1orpo forestale dello ,tato+ *! articolo 2 della legge " marzo 9"#% n. 72+ i! articoli 27 e 2" del decreto del 'residente della (epubblica " maggio 9"7% n. 2$$, come integrato dall'articolo & del decreto del 'residente della (epubblica 7 settembre 9"7% n. 494+ +! decreto del 'residente della (epubblica # dicembre 9"7% n. ## + ,! articoli 4, commi ' e 4, e articolo # della legge 7 luglio 9""% n. 2#4+ l! articolo 17, comma 1, lettera e!, della legge 2! agosto 9""% n. 4&&+ m! articolo 9 della legge 9 maggio 9"9% n. $"+ n! articoli 4, comma 9, limitatamente alla disciplina sui contratti di lavoro riguardanti i dipendenti delle amministrazioni, aziende ed enti del ,ervizio sanitario nazionale+ e 1&, comma # della legge !& dicembre 99 % n. 4 2+ o! articolo 2% comma "% del decreto-legge luglio 992% n. !!!, convertito, con modificazioni, dalla legge " agosto 992% n. !#9, limitatamente al personale disciplinato dalla legge 4 giugno 9"#% n. 2" + p! articolo 7% comma % del decreto-legge 9 settembre 992% n. !"4, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 novembre 992% n. 4!", limitatamente al personale disciplinato dalla legge 4 giugno 9"#% n. 2" e dalla legge & ottobre 99&% n. 2"7+ .! articolo #!!+ &% comma !% del decreto legislativo !& dicembre 992% n.

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r! articolo & del decreto legislativo !& dicembre 992% n. #!4+ s! articolo 6-bis del decreto legge " gennaio modificazioni, dalla legge " marzo 99!% n. $7+ t! decreto legislativo ! )ebbraio 99!% n. 29+ u! articolo ', commi 0, 6, #', #7, '1 ultimo periodo e da 47 a 0# della legge 24 dicembre 99!% n. #!7+ v! articolo ', comma 1, lettera e!, della legge 4 gennaio 994% n. 2&+ /! decreto del 'residente del Consiglio dei 0inistri 7 $+ $ settembre 994% n. 99!% n. 9, convertito, con

1! articolo #, lettere b!, d! ed e! del decreto del 'residente del Consiglio dei 0inistri " ottobre 994% n. $92, a decorrere dalla data di attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 19 del presente decreto+ 2! articolo 22% comma #% della legge 2! dicembre 994% n. 724+ z! decreto ministeriale 27 )ebbraio funzione pu lica+ 99#% n. 2 del 2inistro per la

aa! decreto legislativo 4 novembre 997% n. !9$+ bb! decreto legislativo ! marzo da '' a 4# e 40, comma 1%+ cc! decreto legislativo 29 ottobre 19, commi da % a 1% e #' *##4!. 99"% n. "& ad eccezione degli articoli

99"% n. !"7 ad eccezione degli articoli

#. Agli adempimenti e alle procedure gi previsti dall'articolo ! del decreto legislativo ! )ebbraio 99!% n. 29, e successive modificazioni e integrazioni, continuano ad essere tenute le amministrazioni c)e non vi )anno ancora provveduto alla data di entrata in vigore del presente decreto. '. A far data dalla stipulazione dei contratti collettivi per il quadriennio 19941997, per ciascun m ito di riferimento, sono a rogate tutte le disposizioni in materia di sanzioni disciplinari per i pu lici impiegati incompati ili con le disposizioni del presente decreto. 4. A far data dalla stipulazione dei contratti collettivi per il quadriennio 19941997, per ciascun m ito di riferimento, ai dipendenti di cui all'articolo #, comma #, non si applicano gli articoli da && a 2! del decreto del 'residente della (epubblica & gennaio 9#7% n. !, e le disposizioni ad essi collegate. 0. A far data dalla entrata in vigore dei contratti collettivi del quadriennio 199%-#&&1, per ciascun m ito di riferimento, cessano di produrre effetti i commi 7, % e 9 dell'articolo 00 del presente decreto.

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6. 1ontestualmente alla definizione della normativa contenente la disciplina di cui all'articolo 0&, sono a rogate le disposizioni c)e regolano la gestione e la fruizione delle aspettative e dei permessi sindacali nelle amministrazioni pu lic)e.

*##4! (a 1orte costituzionale, con ordinanza 0-6 luglio #&&4, n. #14 *3azz. 4ff. 14 luglio #&&4, n. #7, 15 ,erie speciale!, )a dic)iarato la manifesta inammissi ilit della questione di legittimit costituzionale dell'art. 69, comma 7, sollevata in riferimento agli artt. 76, ' e #4 della 1ostituzione+ )a inoltre dic)iarato la manifesta infondatezza delle questioni di legittimit costituzionale dell'art. 69, comma 7, sollevata in riferimento agli artt. 76, 77 e ' della 1ostituzione, dalla 1orte di appello di 1atanzaro, e del com inato disposto degli artt. 69, comma 7, e 7#, comma 1, lettera bb!, del medesimo decreto legislativo, sollevata, in riferimento agli artt. 76 e 111 della 1ostituzione.

(commento di giurisprudenza) 73. 3orma di rinvio. 1. 6uando leggi, regolamenti, decreti, contratti collettivi od altre norme o provvedimenti, fanno riferimento a norme del D.Lgs. n. 29 del 99! ovvero del D.Lgs. n. !9$ del 997, del D.Lgs. n. "& del 99" e del D.Lgs. n. !"7 del 99", e fuori dai casi di a rogazione per incompati ilit, il riferimento si intende effettuato alle corrispondenti disposizioni del presente decreto, come riportate da ciascun articolo.

Allegato A *Art. 71, comma 1! Norme generali e speciali del pubblico impiego, vigenti alla data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 29 del 1993 e dei relativi decreti correttivi emanati ai sensi dell'art. 2, comma 5 della legge 23

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ottobre 1992, n. 421, che cessano di produrre effetti a seguito della sottoscrizione dei contratti collettivi per il quadriennio 199 !1997 per il personale non dirigenziale ai sensi dell'art. "9, comma 1, secondo periodo del presente decreto. #. $inisteri 1. 7al 17 maggio 1990 *art. 4' 118( 1994-1997!a! articoli da 1# a 17, '6, '7, da '9 a 41, 6%, commi da 1 a %+ 7&, 71, da 7% a %7, da 91 a 99, 1'4, 146, commi 1, lettera d! e parte successiva, e #, decreto del 'residente della (epubblica & gennaio 9#7% n. !+ b! articoli "% da !& a !4 e $ % decreto del 'residente della (epubblica ! maggio 9#7% n. $"$+ c! art. #% legge luglio 9"&% n. ! 2+

d! art. 2#% legge 29 marzo 9"!% n. 9!+ e! art. "% legge " agosto 9"#% n. 4##+ )! art. 4% comma 4% decreto-legge con legge 7 )ebbraio 9"#% n. 7+ 9 dicembre 9"4% n. "#!, convertito

g! art. 4, da 11 a 14, 1%, #& e #1, comma 1, lettera b!, decreto del 'residente della (epubblica 4 )ebbraio 9"$% n. !+ *! art. 9"$+ &% decreto del 'residente del Consiglio dei 0inistri & giugno

i! art. 9% comma "% legge 4 dicembre 9"$% n. "7&+ +! art. 2!% comma "% legge !& dicembre 9"$% n. 9!$+ ,! articoli !% #% $% "% 9% !2 e #&% decreto del 'residente della (epubblica " maggio 9"7% n. 2$$+ l! art. 4% decreto-legge 2" agosto ottobre 9"7% n. 4!$+ 9"7% n. !#$, convertito con legge 27

m) articoli da # a 7% decreto del 'residente della (epubblica 9"7% n. 494+ n! art. 9% comma 4% decreto-legge 2 legge 2& maggio 9""% n. $&+ o! articoli 4% 9""% n. !9#+ # e marzo

7 settembre

9""% n. "$, convertito con

$% decreto del 'residente della (epubblica 2! agosto

p! legge 22 giugno 9""% n. 22 +

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q) articoli 1, comma 1; 2, comma 1; da 3 a 6, decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 17 marzo 1989, n. 117; r) art. 3, comma 1, lettera i) punto 2, legge 10 ottobre 1989, n. 349; s) articoli 2 e 3, legge 29 dicembre 1989, n. 412; t) articoli 7, 8, commi da 12 a 14; 10, 14, decreto del Presidente della e!"bblica 17 gennaio 1990, n. 44; ") art. 14, legge 7 agosto 1990, n. 24#; $) art. 10, commi 1 e 2, decreto%legge 29 marzo 1991, n. 108, convertito con legge 1& gi"gno 1991, n. 1'9; () art. 1, legge 2# )ebbraio 1992, n. 209; *) art. 3, comma 3, decreto%legge 4 dicembre 1992, n. 4'9, convertito con legge 2 )ebbraio 1993, n. 23; +) art. 3, commi da 37 a 41, legge 24 dicembre 1993, n. #37. 2. Dal 13 gennaio 1996 (art. 10, !" integrativo del 12 gennaio 1996)#

a) articoli 9, commi 7 e 8; da 10 a 12, decreto del Presidente della e!"bblica 8 maggio 1987, n. 2''. 3. Dal 23 otto$re 1997 (art. 8, !" integrativo del 22 otto$re 1997)# e!"bblica

a) articoli 10, '7, '9, 70 e 124, decreto del Presidente della 10 gennaio 19#7, n. 3; b) art. #0, legge 18 marzo 19'8, n. 249; c) articoli 29 e 31, decreto del Presidente della 1987, n. 2''; d) articoli da 14 a 1', decreto del Presidente della 1987, n. 2'9; e) articoli 1# e 21, decreto del Presidente della 1990, n. 33#; )) art. 1, legge 1# gennaio 1991, n. 14.

e!"bblica 8 maggio

e!"bblica 18 maggio

e!"bblica 4 agosto

4. Dal 27 %e$$raio 1998 (art 7 !" integrativo del 26 %e$$raio 1998, relativo al per&onale dell'ammini&tra(ione civile dell'interno)# a) articoli 9, 10 e 11, %atto &alvo il di&po&to della legge 27 otto$re 1977, n. 801; 13, 17, 18, limitatamente al per&onale della carriera di ragioneria; da 20 a 27 e 43, decreto del Presidente della e!"bblica 24 a!rile 1982, n.

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340. II. Enti pubblici non economici 1. Dal 7 luglio 199) (art. )0, !" 1994 *1997)#

a) articoli 8, comma 1; 9, comma 1 e 2, &alvo +uanto previ&to dall'art. 3, decreto del Presidente della e!"bblica 2' maggio 197', n. 411, e comma 3, per la parte relativa alle a&&en(e per gravidan(a e puerperio e per in%ermit,; 11, 12, 23, 27 e 28, legge 20 marzo 197#, n. 70; b) articoli 7 e 18, decreto del Presidente della 197', n. 411; c) articoli ', 17 e 21, decreto del Presidente della 1979, n. #09; d) articoli 2 e #, decreto del Presidente della n. 34'; e!"bblica 2' maggio

e!"bblica 1' ottobre

e!"bblica 2# gi"gno 1983,

e) articoli 22 e 2#, legge 29 marzo 1983, n. 93; )) articoli 4, 7, 8, da 11 a 14, 18, 20 e 21 lettera b), decreto del Presidente della e!"bblica 1& )ebbraio 198', n. 13; g) articoli #, commi da 1 a 7, 7, da 10 a 1' e 24, decreto del Presidente della e!"bblica 8 maggio 1987, n. 2'7; ,) art. 7, decreto del Presidente della 494; e!"bblica 17 settembre 1987, n.

i) articoli 2, 4, 1# e 1', decreto del Presidente della 1988, n. 39#;

e!"bblica 23 agosto

-) articoli 1, comma 1; 2, comma 1; da 3 a 6, decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 17 marzo 1989, n. 117; .) articoli # e 13, decreto del Presidente della 1990, n. 43; e!"bblica 13 gennaio

l) art. 3, commi da 37 a 42, legge 24 dicembre 1993, n. #37. 2. Dal 12 otto$re 1996 (art. 96 dirigen(iale * &e(ione --)# !" 1994*97 per il per&onale con +uali%ica

a) articoli 9 e 10, decreto del Presidente della 19#7, n. 3;

e!"bblica 10 gennaio

b) articoli 8, comma 1; 9, comma 1; commi 1, 2 e 3, per la parte relativa alle a&&en(e per gravidan(a e puerperio e per in%ermit,; 11, 12, 23, 27 e 28, legge 20 marzo 197#, n. 70;

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c) articoli 17 e 18, decreto del Presidente della 197', n. 411; d) articoli ', 17, 21, decreto del Presidente della 1979, n. #09;

e!"bblica 2' maggio

e!"bblica 1' ottobre

e) articoli 2 e 7, con le decorren(e di cui all'art. 66 ultimo periodo del contratto collettivo na(ionale del lavoro per il per&onale con +uali%ica dirigen(iale, decreto del Presidente della e!"bblica 2# gi"gno 1983, n. 34'; )) articoli 22 e 2#, legge 29 marzo 1983, n. 93; g) articoli da 11 a 14 e da 18 a 21, decreto del Presidente della e!"bblica 1& )ebbraio 198', n. 13; ,) articoli 4, ), commi da 1 a 7; 7, 9, con le decorren(e di cui all'art. 66, ultimo periodo del ontratto collettivo na(ionale del lavoro, per il per&onale con +uali%ica dirigen(iale; da 10 a 16 e 24, decreto del Presidente della e!"bblica 8 maggio 1987, n. 2'7; i) articoli 7 e 10, decreto del Presidente della 1987, n. 494; e!"bblica 17 settembre

-) articoli 2, 4 e 1#, decreto del Presidente della 1988, n. 39#;

e!"bblica 23 agosto

.) articoli 1, da 3 a #, 12 e 13, decreto del Presidente della gennaio 1990, n. 43; l) art. 17, decreto del Presidente della 487;

e!"bblica 13

e!"bblica 9 maggio 1994, n.

m) art. 3, commi da 37 a 42, legge 24 dicembre 1993, n. #37. III. Regioni ed autonomie locali 1. Dal 7 luglio 199) (art. 47 !" 1994*1997)#

a) articoli da 12 a 17, 37, 68, commi da 1 a 7; 70 e 71, decreto del Presidente della e!"bblica 10 gennaio 19#7, n. 3; b) articoli da 30 a 34, decreto del Presidente della 19#7, n. '8'; c) art. 9, decreto del Presidente della 810; d) art. 2#, legge 29 marzo 1983, n. 93; e) articoli 7, 8, da 17 a 19, decreto del Presidente della gi"gno 1983, n. 347; e!"bblica 2# e!"bblica 3 maggio

e!"bblica 7 no$embre 1980, n.

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)) articoli 4, 11 e da 18 a 21, decreto del Presidente della )ebbraio 198', n. 13;

e!"bblica 1&

g) articoli 2, 4, lettera a) comma 1 e lettera b) commi 6 e 7; 11, commi da 1 a 11, 14, 1), da 2) a 29, 34, comma 1, lettere a) e b); )6 e 61, decreto del Presidente della e!"bblica 13 maggio 1987, n. 2'8; ,) articoli 4 e 1', decreto del Presidente della 1988, n. 39#; e!"bblica 23 agosto

i) art. 7, comma ', legge 29 dicembre 1988, n. ##4, di&applicato %ino al 13 maggio 1996; -) articoli 1, comma 1, 2 comma 1; da 3 a 6, decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 17 marzo 1989, n. 117; .) articoli 1 e #, decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 marzo 1989, n. 127; l) articoli 3, 4 e ), con e%%etto dal 1. gennaio 1996; 6, con e%%etto dal 1. gennaio 1996; 16, da 30 a 32, da 43 a 47, decreto del Presidente della e!"bblica 3 agosto 1990, n. 333; m) art. #1, commi 9 e 10, legge 8 gi"gno 1990, n. 142; n) art. 3, comma 23 e da 37 a 41, legge 24 dicembre 1993, n. #37. 2. Dal 14 maggio 1996 (art. 10 del !" integrativo del 13 maggio 1996)# e!"bblica 10 gennaio 19#7, n.

a) art. 124, decreto del Presidente della 3; b) art. 2#, decreto del Presidente della 347; c) art. 18, decreto del Presidente della IV. Sanit 1. Dal 2 &ettem$re 199) (art. )6

e!"bblica 2# gi"gno 1983, n.

e!"bblica 3 agosto 1990, n. 333.

!" 1994*1997)#

a) articoli da 12 a 17; da 37 a 41, 67, 68, commi da 1 a 7; da 69 a 71, da 78 a 123, 129 e 130, decreto del Presidente della e!"bblica 10 gennaio 19#7, n. 3; b) articoli da 30 a 34 e '1, decreto del Presidente della maggio 19#7, n. '8'; e!"bblica 3

c) art. 7, comma 3, legge 30 dicembre 1971, n. 1204, limitatamente ai primi 30 giorni di perme&&i retri$uiti %rui$ili nel primo triennio di vita del $am$ino;

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d) articoli 9, comma 4; 14, 27, comma 1, limitatamente alla parola /doveri0; 27, comma 4, 32, 33, 37, 38, da 39 a 42, 47, )1, )2 da )4 a )8, 60, 61 e 63, ultimo comma, decreto del Presidente della e!"bblica 20 dicembre 1979, n. 7'1; e) articoli 18, commi 3 e 4, 19 e 20, decreto ministeriale 30 gennaio 1982 del 1ini&tro della &anit,; )) art. 2#, legge 29 marzo 1983, n. 93; g) decreto del Presidente della e!"bblica 2# gi"gno 1983, n. 348; e!"bblica 1&

,) articoli 4, 11, da 18 a 21, decreto del Presidente della )ebbraio 198', n. 13;

i) articoli da 2 a 4, 11, 1', 2', 28, 29, 31, 38, 40, ##, #7 e 112, decreto del Presidente della e!"bblica 20 maggio 1987, n. 270; -) art. 4', decreto del Presidente della 494; e!"bblica 17 settembre 1987, n.

.) decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 marzo 1989, n. 127; l) art. 7, comma 6, ultimi due periodi, legge 29 dicembre 1988, n. ##4; m) art. 4, decreto del Presidente della 39#; e!"bblica 23 agosto 1988, n.

n) articoli 1, comma 1; 2, comma 1; da 3 a 6, decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 17 marzo 1989, n. 117; o) articoli 1, da 3 a 7; 23, commi 1, 4 e ); 34, da 41 a 43, 46, comma 1, relativamente all'indennit, di $ilingui&mo e comma 2, ultimo periodo; 49, comma 1, primo periodo e comma 2, per la parte ri%erita al mede&imo periodo del comma 1 nonc23 commi da 3 a 7; da )0 a )2 e da )7 a 67, con e%%etto dal 1. gennaio 1996, %atto &alvo +uanto di&po&to dall'art. 47, comma 8 del contratto collettivo na(ionale del lavoro per il +uale la di&applica(ione dell'art. )7, lettera b) dello &te&&o decreto del 4re&idente della 5epu$$lica decorre dal 1. gennaio 1997; 68, commi da 4 a 7, decreto del Presidente della e!"bblica 28 no$embre 1990, n. 384; !) art. 3, commi 23 e da 37 a 41, legge 24 dicembre 1993, n. #37. 2. Dal 2 &ettem$re 199) (art. 14, comma 2, e art. 18, comma 1 maggio 1997)# a) art. 87, del decreto del Presidente della n. 270. V. Istituzioni ed enti di ricerca !" del 22

e!"bblica 20 maggio 1987,

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1. Dall'8 ottobre 1996 (art. 55 CCNL 1994-1997): a) articoli 9, 10, da 12 a 17, 6, 7, 9, 40, 41, 68 co!!i da 1 a 7, e 8 ad e"cl#"io$e della %arte relati&a all'e'#o i$de$$i((o) 70, 71, da 78 a 87, da 91 a 99, 124, 126, 127, 129, 1 0, 1 1, 1 4, decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3) b) art. 14, 18, da 0 a maggio 1957, n. 686) 4 e 61, decreto del Presidente della Repubblica 3

c) articoli 8, co!!a 1, 9, co!!i 1 e , %er la %arte relati&a alle a""e$(e %er *ra&ida$(a, %#er%erio e i$+er!it,) 11, 12, 2 , 6, 9, legge 20 marzo 1975, n. 70) d) articoli 7, 18, 52, 53 e 65, decreto del Presidente della Repubblica 26 maggio 1976, n. 11) e) articoli 11, co!!i 16 ottobre 1979, n. 509) e 4) 21, decreto del Presidente della Repubblica

!) articoli 22 e 25, legge 29 marzo 1983, n. 93) g) articoli 4, 7, 8, 11, 18, 20 co!!i 1, 2, 4) 21 lettera b), decreto del Presidente della Repubblica 1" !ebbraio 1986, n. 13) #) articoli da 3 a 6, da 9 a 11, 29 e 36, decreto del Presidente della Repubblica 28 settembre 1987, n. 568) i) articoli 2 e n. 395) , decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 1988,

$) art. 7, commi da 2 a 6, legge 29 dicembre 1988, n. 55 ) %) articoli 1, co!!a 1) 2, co!!a 1) da a 6, decreto del Presidente del &onsiglio dei 'inistri 17 marzo 1989, n. 117) l) art. 1, decreto del Presidente del &onsiglio dei 'inistri 30 marzo 1989, n. 127) m) articoli 11, 15, 16, 17, co!!a 15) 21, co$ e"cl#"io$e del co!!a 5) 2 , +atti "al&i *li e++etti delle a""#$(io$i *i, a&&e$#te alla data di "ti%#la(io$e del Co$tratto colletti&o $a(io$ale del la&oro) 4 7, 8, co!!a , 9, decreto del Presidente della Repubblica 12 !ebbraio 1991, n. 171) n) art. 3, commi da 37 a 1, della legge 2 dicembre 1993, n. 537. VI. Scuola 1. Dal 5 a*o"to 1995 (art. 82 CCNL 1994-97): a) art. 39, regio decreto 30 aprile 192 , n. 965)

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b) art. 350, regio decreto 26 aprile 1928, n. 1297) c) art. 2, comma 1, decreto legislati(o n. 576 del 19 8) d) articoli 12, da 1 a 17, "olo co$ ri+eri!e$to al %er"o$ale -.-, da 14 a 17, 7, 9, 40, co!!a 1) 68, co!!a 7) 70, 71, "olo co$ ri+eri!e$to al %er"o$ale -.-) da 78 a 87, da 91 a 99, da 100 a 12 e 1 4, decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3) e) articoli da 30 a 3 maggio 1957, n. 686) e 61, decreto del Presidente della Repubblica 3

!) art. 28, legge 15 no(embre 1973, n. 73 ) g) articoli 60, co!!i da 1 a 10) 88, co!!i 1 e della Repubblica 31 maggio 197 , n. 17) #) art. 50, legge 11 luglio 1980, n. 312) i) art. 19, legge 20 maggio 1982, n. 270) $) art. 25, legge 29 marzo 1983, n. 93) %) art. 7, comma 15, legge 22 dicembre 198 , n. 887) l) decreto del Presidente della Repubblica 7 marzo 1985, n. 588) m) articoli 4, da 18 a 20, 21, lett. b), decreto del Presidente della Repubblica 1" !ebbraio 1986, n. 13) n) articoli 2, co!!a 7) 5, co$ e"cl#"io$e del co!!a 2) 7, 9, 11, 12, co!!i 1, 5, 6 e 8) da 1 a 21, 2 e 0, decreto del Presidente della Repubblica 10 aprile 1987, n. 209) o) art. 67, decreto del Presidente della Repubblica n. 9 del 1987) p) articoli , 11 e 16, decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 1988, n. 395) *) articoli 2, , co!!i da 1 a 5, 8 e 9) 4, co!!i 1, 2 e 12) da 6 a 1 , 14, co!!i da 1 a 6, 7, %ri!o %eriodo, da 8 a 11, 14, 18, 19 e 21) 15, 16, 18, 20, da 2 a 26, 28 e 29, decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 1988, n. 399) r) articoli 1, co!!i 1 e ) da 2 a 6, decreto del Presidente del &onsiglio dei 'inistri 17 marzo 1989, n. 117) s) articoli , co!!i 1993, n. 537. 7, 8, 9, 40, 41) 4, co!!a 20, legge 2 dicembre , decreto del Presidente

2. Dal 2 !a**io 1996 (art. 9 dell'accordo "#cce""i&o, co$ ri*#ardo al

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%er"o$ale i$ "er&i(io %re""o le i"tit#(io$i ed#cati&e): a) articoli da 92 a 102, regio decreto 1" settembre 1925, n. 2009) b) art. 1 , comma 16, decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 1988, n. 399. VII. Universit 1. Dal 22 !a**io 1996 (art. 56 del CCNL 1994-1997): a) articoli 9, 10, da 12 a 17, 6, 7, da 9 a 41, 68, co!!i da 1 a 8) 70, 71, da 78 a 87, da 91 a 99, 124, 126, 127, da 129 a 1 1 e 1 4, decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3) b) articoli 1 , 18, da 30 a 3 Repubblica 3 maggio 1957, n. 686) e 61 del decreto del Presidente della

c) art. 50, legge 18 marzo 1968, n. 2 9) d) art. 5, legge 25 ottobre 1977, n. 808) e) articoli 15 e 170, legge 11 luglio 1980, n. 312) !) art. 26, decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382) g) articoli 22 e 25, legge 29 marzo 1983, n. 93) #) articoli 4, 7, 8, da 11 a 14, da 18 a 20 e 21 lettera b), decreto del Presidente della Repubblica 1" !ebbraio 1986, n. 13) i) articoli 2, 2 , co!!i da 1 a n. 23) ) 24, co!!a , legge 29 gennaio 1986,

$) articoli da 2 a 7) 8, co$ la decorre$(a %re&i"ta $ello "te""o art. 56 del Co$tratto colletti&o $a(io$ale del la&oro, 9, 12, 1 , 20, co!!a 5) 2 co!!a 2) da 24 a 28, decreto del Presidente della Repubblica 28 settembre 1987, n. 567) %) articoli 2, , 15 e 16, decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 1988, n. 395) l) art. 7, commi da 2 a 6, legge 29 dicembre 1988, n. 55 ) m) articoli 1, co!!a 1) 2, co!!i 1) da a 6, decreto del Presidente del &onsiglio dei 'inistri 17 marzo 1989, n. 117) n) art. 1, decreto del Presidente del &onsiglio dei 'inistri 30 marzo 1989, n. 127) o) articoli 5, 7, 10, 1 , co!!i 1 e 2) 14, 16, 18, co!!i 2 e , 27, co!!i

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e 4, decreto del Presidente della Repubblica 3 agosto 1990, n. 319) p) art. 3, commi da 37 a 1, legge 2 dicembre 1993, n. 537. VIII. Aziende autonome 1. Dal 6 a%rile 1996 (art. 7 CCNL 1994-1997): a) articoli 10, da 12 a 17, 6, 7, 9, 40, 41, co!!a 1, 68, co!!i da 1 a 8) 70, 71, da 78 a 87, da 91 a 99 e 1 4, decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3) b) articoli 18, da 30 a 3 maggio 1957, n. 686) e 61, decreto del Presidente della Repubblica 3

c) art. 50, legge 18 marzo 1968, n. 2 9) d) art. 15, legge 11 luglio 1980, n. 312) e) art. 25, legge 29 marzo 1983, n. 93) !) articoli , 11, 18, 20 e 21, decreto del Presidente della Repubblica 1" !ebbraio 1986, n. 13) g) art. 10, decreto del Presidente del &onsiglio dei 'inistri 10 giugno 1986) #) art. 53, decreto del Presidente della Repubblica 17 settembre 1987, n. 9 ) i) articoli da 2 a 5, 11, da 14 a 16, 27, 7 e 105 lett. d), decreto del Presidente della Repubblica 18 maggio 1987, n. 269) $) art. 6, legge 10 agosto 1988, n. 357) %) articoli 1988, n. 395) e 16, decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto

l) art. 32, commi da 1 a 5, legge 5 dicembre 1988, n. 521) m) articoli 1, co!!a 1) 2, co!!a 1) da a 6, decreto del Presidente del &onsiglio dei 'inistri 17 marzo 1989, n. 117) n) articoli 5, 15 e 21, decreto del Presidente della Repubblica 1990, n. 335) o) articoli , co!!i 2 , dicembre 1993, n. 537. IX. Enea 7, 8, agosto

9, 40, 4) 4, co!!a 20, legge 2

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1. Dal 4 a*o"to 1997 (art. 79 CCNL 1994-1997): a) art. 3, commi da 39 a 1, legge 2 dicembre 1993, n. 537) b) articoli 1, 1+bis, 1+ter, da 2 a 19, 19+bis, 19+ter, 20, 20+bis 22, da 24 a 27, da 29 a , da 5 a 9, 41, 42, co!!a 1, da 44 a 55, 57, 59, 60, da 6 a 79 del C.C.L. /N/- 1 dice!bre 1988 - 0 dice!bre 1991) c) 0arte *e$erale, alle*ati, a%%e$dici e codici di a#tore*ola!e$ta(io$e del diritto di "cio%ero a++ere$ti al %re&i*e$te C.C.L. /N/- 1 dice!bre 1988- 0 dice!bre 1991.

-lle*ato , (-rt 71, co!!a 1) Nor!e *e$erali e "%eciali del %#bblico i!%ie*o, &i*e$ti alla data di e$trata i$ &i*ore del decreto legislati(o n. 29 del 1993 e dei relati&i decreti corretti&i e!a$ati ai "e$"i dell'art. 2, comma 5 della legge 23 ottobre 1992, n. 21, c1e ce""a$o di %rod#rre e++etti a "e*#ito della "otto"cri(io$e dei co$tratti colletti&i %er il '#adrie$$io 1994-1997 %er il %er"o$ale diri*e$(iale ai "e$"i dell'art. 69, co!!a 1, "eco$do %eriodo del %re"e$te decreto. I. Ministeri 1. Dal 10 *e$$aio 1997 (art. 45 CCNL 1994-1997): a) articoli 10, 12, 6, 7, da 9 a 41, 68, co!!i da 1 a 8) 70, 71 da 78 a 87, da 91 a 99 e 200, decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3) b) articoli 18, da 30 a 3 , decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957, n. 686) c) art. 20, da 47 a 50, del decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1972, n. 7 8) d) decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1977, n. 22) e) articoli da 133 a 135, legge 11 luglio 1980, n. 312) !) decreto+legge 27 settembre 1982, n. 681, co$&ertito co$ legge 20 no(embre 1982, n. 869)

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g) legge 17 aprile 1984, n. 79; h) art. 8, legge 8 agosto 1985, n. 455; i) art. 4, comma 4, decreto-legge 19 dicembre 1984, n. 853, convertito con legge 17 febbraio 1985, n. 17; j) articoli da 12 a 14, decreto del Presidente della 198#, n. 13; ep!bblica 1" febbraio

$) art. 19, comma 8, legge 1" dicembre 198#, n. 87%; l) art. 23, comma 8, legge 3% dicembre 198#, n. 93#; m) art. 4, decreto-legge 28 agosto 1987, n. 35#, convertito con legge 27 ottobre 1987, n. 43#; n) art. 9, comma 4, decreto-legge 21 mar&o 1988, n. 8#, convertito con legge 2% maggio 1988, n. 1#%; o) legge 22 gi!gno 1988, n. 221; p) art. 3, comma 1, lettera i' parte 2, legge 1% ottobre 1989, n. 349; () articoli 2 e 3, legge 29 dicembre 1989, n. 412; r) art. 14, legge 7 agosto 199%, n. 245; s' art. 1%, commi 1 e 2, decreto-legge 29 mar&o 1991, n. 1%8, convertito con legge 1" gi!gno 1991, n. 1#9; t) art. 1, legge 25 febbraio 1992, n. 2%9; !) art. 3, comma 3, decreto-legge 4 dicembre 1992, n. 4#9, convertito con legge 2 febbraio 1993, n. 23; )) art. 3, commi da 37 a 41, legge 24 dicembre 1993, n. 537. 2. Dal 30 settembre 1997 (art. 15 CCNL inte rativo 30 settembre 1997)! a) art. 1", comma 2-bis, decreto legislati)o 3% dicembre 1992, n. 5%2. II. Enti pubblici non economici 1. Dal 12 ottobre 199# (art. 50 CCNL 199$%1997)! a) articoli 9, 10, 37, ##, #", commi &a 1 a 7; 70 e 71, decreto del Presidente della ep!bblica 1% gennaio 1957, n. 3; b) art. 2%, decreto del Presidente della 748; ep!bblica 3% gi!gno 1972, n.

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c) articoli 9, comma 2; 23, legge 2% mar&o 1975, n. 7%; d) art. 4, legge 17 aprile 1984, n. 79; e) articoli 2, 3, commi 1 e 2, decreto-legge 11 gennaio 1985, n. 2, convertito, con mo&i'ica(ioni, con legge 8 mar&o 1985, n. 72; f) articoli 5, #, 12, commi 1 e 2, 14, 15 e 1#, comma 1, decreto del Presidente della ep!bblica 5 dicembre 1987, n. 551; g) art. 13, comma 4, legge 9 mar&o 1989, n. 88; h) art. 5, comma 3, decreto-legge 24 no)embre 199%, n. 344, convertito con legge 23 gennaio 1991, n. 21; i) art. 3, commi da 37 a 42, legge 24 dicembre 1993, n. 537. III. Regioni ed autonomie locali 1. Dall)11 aprile 199# (art. $" CCNL 199$%1997)! a) articoli 12, 37, #", commi &a 1 a 7; 70 e 71, decreto del Presidente della ep!bblica 1% gennaio 1957, n. 3; b) articoli da 3% a 34, decreto del Presidente della 1957, n. #8#; c) art. 9, decreto del Presidente della 81%; d) art. 25, legge 29 mar&o 1983, n. 93; e) art. 7, &a 17 a 19, 25, decreto del Presidente della gi!gno 1983, n. 347; f) articoli 11, da 18 a 21, decreto del Presidente della febbraio 198#, n. 13; ep!bblica 25 ep!bblica 3 maggio

ep!bblica 7 no)embre 198% n.

ep!bblica 1"

g) art. 2, 15, &a 25 a 29, 3$, comma 1, lettera d); &a $0 a $2, 5#, #1 e #9, comma 1, decreto del Presidente della ep!bblica 13 maggio 1987, n. 2#8; h) articoli 4, 1#, decreto del Presidente della n. 395; ep!bblica 23 agosto 1988,

i) art. 51, commi 9 e 1%, legge 8 gi!gno 199%, n. 142, salvo c*e per i limitati casi &i c+i all)art. $#; j) articoli 3, 4, 1#, da 3% a 32, da 37 a 4%, 43, 44, 4#, decreto del Presidente della ep!bblica 3 agosto 199%, n. 333;

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$) articoli 3, commi dal 37 a 41, legge 24 dicembre 1993, n. 537. IV. Sanit 1. ,er il personale con -+ali'ica &iri en(iale me&ica e veterinaria, &al # &icembre 199# (articoli 1$, comma #, 72, comma 7 e 75 CCNL 199$%1997)! a) articoli 12, &a 37 a $1, #7, #", commi &a 1 a 7; &a #9 a 71, &a 7" a 123, con l)avverten(a c*e i proce&imenti &isciplinari in corso alla &ata &i stip+la(ione &el Contratto collettivo na(ionale &el lavoro ven ono portati a termine secon&o le norme e le proce&+re vi enti alla &ata &el loro ini(io, decreto del Presidente della ep!bblica 1% gennaio 1957, n. 3; b) articoli da 3% a 34, decreto del Presidente della 1957, n. #8#; ep!bblica 3 maggio

c) art. 7, comma 3, legge 3% dicembre 1971, n. 12%4, limitatamente ai primi 30 iorni &i assen(a retrib+ita in ciasc+n anno &i vita &el bambino 'ino al compimento &el ter(o anno; d) articoli 1$, 1#, 27, comma $; 32, 33, 35, 37, 3", $7, 51, 52, 5$, 55, 5#, comma a p+nti 1) e 2); 57, #0, #1, decreto del Presidente della ep!bblica 2% dicembre 1979, n. 7#1; e) articoli 1" e 20, &ecreto 30 ennaio 19"2, &el .inistro &ella sanit/; f) art. 25, legge 29 mar&o 1983, n. 93; g) decreto del Presidente della ep!bblica 25 gi!gno 1983, n. 348; ep!bblica 1" febbraio

h) articoli da 18 a 21, decreto del Presidente della 198#, n. 13; i) art. #9, comma 1, decreto del Presidente della 1987, n. 2#8;

ep!bblica 13 maggio

j) articoli 2", 29, 3", 53, 5$, &a 73 a 7", "0, &a "2 a 90, 92, comma "; 112, decreto del Presidente della ep!bblica 2% maggio 1987, n. 27%; $) art. 4, decreto del Presidente della ep!bblica 23 agosto 1988, n. 395; ep!bblica 3 agosto 199%,

l' articoli 38 e 43, decreto del Presidente della n. 333;

m) articoli 7; &a 73 a 7#; 79; "#; 102; 10$; 10"; 109, 110, commi 1, 5 e #; &a 111 a 11$, 11#, 11", 119, 123, 'atto salvo -+anto previsto &all)art. #5, comma 9, &el Contratto collettivo na(ionale &el lavoro 199$%1997 per il -+ale la &isapplica(ione &ella lettera b) &el sesto comma &ecorre &al 10 ennaio 1997; &a 12$ a 132; 13$, commi &a $ a #, decreto del Presidente della ep!bblica 28 no)embre 199%, n. 384;

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n) art. 1", commi 1 lettera f) e 2-bis, eccetto l)+ltimo perio&o &el secon&o capoverso, decreto legislati)o 3% dicembre 1992, n. 5%2; o) art. 3, commi da 37 a 41, legge 24 dicembre 1993, n. 537. 2. Dal # a osto 1997 (art. 1 comma 1$ &el CCNL &el 5 a osto 1997)! a) art. 9, comma 4, decreto del Presidente della 1979, n. 7#1; ep!bblica 2% dicembre

b) art. 9, comma 17, legge 2% maggio 1985, n. 2%7, limitatamente alla &+rata &ell)incarico; c) art. 3, comma 23, legge 24 dicembre 1993, n. 537. 3. ,er il personale con -+ali'ica &iri en(iale sanitaria pro'essionale, tecnica, amministrativa, &al # &icembre 199# (articoli 1$, comma # e 72 CCNL 199$% 1997)! a) articoli 12, &a 37 a $1, #7, #", commi &a 1 a 7, &a #9 a 71, &a 7" a 123, con l)avverten(a c*e i proce&imenti &isciplinari in corso alla &ata &i stip+la(ione &el Contratto collettivo na(ionale &el lavoro ven ono portati a termine secon&o le norme e le proce&+re vi enti alla &ata &el loro ini(io, decreto del Presidente della ep!bblica 1% gennaio 1957, n. 3; b) articoli da 3% a 34, decreto del Presidente della 1957, n. #8#; ep!bblica 3 maggio

c) art. 7, comma 3, legge 3% dicembre 1971, n. 12%4, limitatamente ai primi trenta iorni &i assen(a retrib+ita in ciasc+n anno &i vita &el bambino 'ino al compimento &el ter(o anno; d) articoli 1$, 1#, 27, comma $; 32, 33, 37, 3", $7, 51, 52, 5$, 55, 5#, comma 1, p+nto 1) e 2); 57, #0 e #1, decreto del Presidente della ep!bblica 2% dicembre 1979, n. 7#1; e) articoli 1" e 20, &ecreto 30 ennaio 19"2, &el .inistro &ella sanit/; f) art. 25, legge 29 mar&o 1983, n. 93; g) decreto del Presidente della ep!bblica 25 gi!gno 1983, n. 348; ep!bblica 1" febbraio

h) articoli da 18 a 21, decreto del Presidente della 198#, n. 13; i) art. #9, comma 1, decreto del Presidente della 1987, n. 2#8;

ep!bblica 13 maggio

j) articoli da 2 a 4, 1#, 18, 2#, 28, 29, 38 e 112, decreto del Presidente della ep!bblica 2% maggio 1987, n. 27%;

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$) art. 4, decreto del Presidente della

ep!bblica 23 agosto 1988, n. 395; ep!bblica 3 agosto 199%,

l) articoli 38 e 43, decreto del Presidente della n. 333!

m) articoli &a 3 a 7, 9, 10 nei limiti &e'initi &all)art. 72 &el Contratto collettivo na(ionale &el lavoro; 1#, 3$, $1, &a $$ a $7, 53, &a 57 a #7, nei limiti &e'initi &all)art. 72 &el contratto collettivo na(ionale &el lavoro! #", commi $, 5 e 9; 7#, decreto del Presidente della ep!bblica 28 no)embre 199%, n. 384; n) art. 3, commi da 37 a 41, legge 24 dicembre 1993, n. 537; o) art. 1", commi 1 p.to f) e 2-bis, eccetto l)+ltimo perio&o &el secon&o capoverso, decreto legislati)o 3% dicembre 1992, n. 5%2. $. Dal # a osto 1997 (articolo 1 comma 1$ &el CCNL &el 5 a osto 1997)! a) art. 9, comma 4, decreto del Presidente della 1979, n. 7#1; ep!bblica 2% dicembre

b) art. 7, comma #, legge 29 dicembre 1988, n. 554; c) art. 9, comma 17, legge 2% maggio 1985, n. 2%7, limitatamente alla &+rata &ell)incarico; d) articoli 1 e 5, decreto del Presidente del *onsiglio dei +inistri 3% mar&o 1989, n. 127; e) art. 3, comma 23, legge 24 dicembre 1993. n. 537. V. Istituzioni ed enti di ricerca 1. Dal # .ar(o 199" (art. "0 CCNL 199$%1997)! a) articoli 9, 10, 12, 3#, 37, &a 39 a $1, #", commi &a 1 a 7 e comma ", con escl+sione &el ri'erimento all)e-+o in&enni((o; 70, 71, &a 7" a 122, 12$, 12#, 127, &a 129 a 131, decreto del Presidente della ep!bblica 1% gennaio 1957, n. 3; b) articoli 14 e 18, decreto del Presidente della 1957, n. #8#; ep!bblica 3 maggio

c) articoli ", comma 1, relativamente all)obbli o &i resi&en(a; 9, commi 1 e 3; 11, 12, 23 e 39, legge 2% mar&o 1975, n. 7%! d) articoli 52, 53 e #5, decreto del Presidente della 197#, n. 411; ep!bblica 2# maggio

e) articoli 11, commi 3 e 4, 17, decreto del Presidente della 1# ottobre 1979, n. 5%9;

ep!bblica

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f) articoli 22 e 25, legge 29 marzo 1983, n. 93; g) articoli 7, 8, 18, 20, commi 1, 2 e 4; 21, lettera b), decreto del Presidente della Repubblica 1 febbraio 1986, n. 13; ) articoli 1, da 3 a 6, 9, 1!, 36, decreto del Presidente della Repubblica 28 settembre 198", n. 568; i) articoli 2 e #, decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 1988, n. 395; l) articoli 1, 11, 17, commi 1 e da 5 a 13, con la decorrenza prevista dall'art. 80 del contratto collettivo nazionale del lavoro; 18, commi 1, 2 e 5, con la decorrenza prevista dall'art. 80 del contratto collettivo nazionale del lavoro e 6; 1 , commi 1 e 2; 34, 38, comma 3; 3 , decreto del Presidente della Repubblica 12 febbraio 1991, n. 1"1; m) art. 3, commi da 3" a #1, legge 2# dicembre 1993, n. 53". VI. Universit 1. !al 6 fe""raio 1 7 #art. 50 $$%& 1 4'1 7)(

a) articoli , 10, 12, 36, 37, da 3 a 41, 66, 68, commi da 1 a 7; 70, 71, da 78 a 87, da 1 a 122, 124, 126, 127; 12 e 131, decreto del Presidente della Repubblica 1! gennaio 195", n. 3; b) articoli 18, 3!, da 31 a 3#, decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 195", n. 686; c) art. 2!, decreto del Presidente della Repubblica 3! giugno 19"2, n. "#8; d) articoli 15, da 133 a 135, legge 11 luglio 198!, n. 312; e) art. #, legge 1" aprile 198#, n. "9; f) art. #, legge 1! luglio 198#, n. 3!1; g) art. 2, 3 comma 2, decreto$legge 11 gennaio 1985, n. 2, convertito con legge 8 marzo 1985, n. "2; ) art. 21, decreto del Presidente della Repubblica 1 febbraio 1986, n. 13; i) art. 1, decreto$legge 2" dicembre 1989, n. #13, convertito con legge 28 febbraio 199!, n. 3"; %) art. 3, commi da 3" a #2, legge 2# dicembre 1993, n. 53"; &) art. 13, del decreto del Presidente del 'onsiglio dei (inistri 21 aprile

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199#, n. #39. VII. Aziende autonome 1. !all'11 novem"re 1 7 #art. 53 $$%& 1 4'1 7)(

a) articoli 10, 12, 36, 37, da 3 a 41, 68, commi da 1 a 8, da 6 a 71, da 78 a 87, da 1 a e 200, con le decorrenze previste dall'art. 53 lett. , del contratto collettivo nazionale del lavoro, decreto del Presidente della Repubblica 1! gennaio 195", n. 3; b) articoli 18, da 3! a 3#, decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 195", n. 686; c) legge 3 luglio 19"!, n. #83, per la parte relativa al personale con )*alifica diri+enziale; d) articoli 20, da 47 a 50, decreto del ,residente della -ep*""lica, 30 +i*+no 1 72, n. 748; e) decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 19"", n. #22; f) articoli da 133 a 135, legge 11 luglio 198!, n. 312; g) decreto$legge 2" settembre 1982, n. 681, convertito con legge 2! no)embre 1982, n. 869; ) articolo 11, comma 3, legge 13 maggio 1983, n. 19"; i) legge 1" aprile 198#, n. "9; %) articoli da 12 a 1#, decreto del Presidente della Repubblica 1 febbraio 1986, n. 13; &) decreto$legge 1! maggio 1986, n. 15#, convertito con legge 11 luglio 1986, n. 3#1; l) art. 13 decreto$legge # agosto 198", n. 325, convertito con legge 3 ottobre 198", n. #!2; m) art. 6, decreto$legge " settembre 198", n. 3"!, convertito con legge # no)embre 198", n. #6!; n) art. 9, comma #, decreto$legge 21 marzo 1988, n. 86, convertito con legge 2! maggio 1988, n. 16!; o) art. 6, legge 1! agosto 1988, n. 35"; p) art. 3 commi da 3" a #1, legge 2# dicembre 1993, n. 53". VIII. Enea

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1. !al 4 a+osto 1

7 #art. 0 $$%& 4 a+osto 1

7)(

a) art. 3, commi da 39 a #1, legge 2# dicembre 1993, n. 53"; b) articoli 1, 1$bis, 1$ter, da 2 a 16, 16$bis, 17, 18, 1 , 1 $bis, 1 $ter, 20, 20$bis, 22, da 24 a 27, da 2 a 3 , 41, 42, da 44 a 55, 57, 5 , 60, 63, 64, 67, 6 , 70, 75, da 77 a 7 del previ+ente $$& .%./ 31 dicem"re 1 88 ' 30 dicem"re 1 1; c) ,arte +enerale, +li alle+ati, e le appendici ed i $odici di a*tore+olamentazione del diritto di sciopero afferenti al previ+ente $$& .%./ 31 dicem"re 1 88'30 dicem"re 1 1.

/lle+ato ' #/rt. 71, comma 2) %orme +enerali e speciali del p*""lico impie+o, vi+enti alla data di entrata in vi+ore del decreto legislati)o n. 29 del 1993 e dei relativi decreti correttivi emanati ai sensi dell'art. 2, comma 5 della legge 23 ottobre 1992, n. #21, c0e cessano di prod*rre effetti a se+*ito della sottoscrizione dei contratti collettivi nazionali per il )*adriennio 1 8'2001 per il personale delle -e+ioni ed a*tonomie locali #ai sensi dell'art. 6 , comma 1, terzo periodo del presente decreto). I. Personale non dirigenziale 1. !al 11 aprile 1 #art. 28 $$%& 1 8'2001)(

a) articoli 10, 27, e allegato *, decreto del Presidente della Repubblica 25 giugno 1983, n. 3#"; b) allegato *, decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 198#, n. 665; c) articoli 10, 21, escl*so comma 4, da 57 a 5 , 62, comma 1; 6 , comma 1; 71 e 73, del decreto del Presidente della Repubblica 13 maggio 198", n. 268; d) articoli 22, comma 1, 33, escl*so comma 5; da 34 a 36, del decreto del Presidente della Repubblica 3 agosto 199!, n. 333 e ta"elle 1, 2 e 3 alle+ate;

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e) articoli 16, comma 3, della legge " agosto 199!, n. 253, dalla data di effettiva att*azione del comma 3, art. 21 del $ontratto collettivo nazionale del lavoro.

$op2ri+0t 2008 3olters 4l*5er 6talia 7rl. /ll ri+0ts reserved.

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