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TRA LE DUE GUERRE: IL FASCISMO.

Alla prima riunione dei Fasci di Combattimento, fondati da Benito Mussolini a Milano nel marzo 1919, parteciparono poche centinaia di persone. Alle elezioni del novembre 1919 i fascisti non ottennero nessun seggio. Eppure, dopo nemmeno tre anni, nellottobre 1922 il re attribu a Mussolini il compito di formare un nuovo governo. Dopo solo due anni, nel gennaio 1925 si instaurava la dittatura fascista. I principali fattori che determinarono lascesa del fascismo furono: lappoggio della borghesia agraria (medie e piccole classi) e solo pi tardi di quella industriale: le parole dordine antisocialiste e nazionaliste; la crisi del sistema politico liberale; lutilizzo del fascismo da parte di cattolici e liberali per ridimensionare la sinistra: la debolezza e le divisioni del Partito socialista. I Fasci di Combattimento. Mussolini era stato espulso dal Partito socialista ed aveva favoreggiato lentrata dellItalia nella prima guerra mondiale. Il programma iniziale dei Fasci era repubblicano ed anticlericale, con richieste di democrazia politica e sociale. Dopo aver occupato per mesi una posizione marginale, nel 1920 il fascismo cominci a prendere il sopravvento e si crearono le squadre dazione fasciste, contro i socialisti. Queste squadre, che utilizzavano le camicie nere, si fecero sentire soprattutto nelle campagne, dagli agrari. La nascita del Partito fascista. Grazie al consenso dei proprietari terrieri, al congresso dei Fasci del novembre 1921, Mussolini trasform il movimento nel Partito nazionale fascista. Cos, mentre gli squadristi spadroneggiavano nel paese, lui operava nella legalit politica. Sempre in quel anno i socialisti si divisero e si formarono due nuovi partiti: il Partito comunista dItalia e il Partito socialista unitario, del quale il primo segretario fu Giacomo Matteotti.

La marcia su Roma. Nella tarda estate 1922, per Mussolini era giunto il momento di unazione di forza. Da una parte contrattava un nuovo governo con i liberali, dallaltra concentrava gli squadristi nella capitale. La marcia su Roma ebbe inizio nellottobre 1922 con loccupazione degli edifici pubblici di varie citt centro-settentrionali. Il 28 ottobre gli squadristi entrarono a Roma senza incontrare resistenza e Mussolini, da Milano, attendeva il compiersi degli eventi. La reazione dellesercito italiano non vi fu, perch il re Vittorio Emanuele III rifiut di decretare lo stato dassedio. Cos lo stesso giorno Mussolini venne convocato a Roma del re, il quale gli affid lincarico di formare un nuovo ministero. Il primo governo fascista comprendeva fascisti, liberali, popolari, indipendenti filofascisti e nazionalisti. Il 16 novembre Mussolini present il nuovo governo in parlamento. Verso la dittatura (1922-1925). Il periodo tra lottobre 1922 e il gennaio 1925 considerato come periodo di transizione verso il vero regime fascista. Il 10 giugno 1924 Matteotti aveva denunciato i brogli e le violenze elettorali applicati nelle elezioni di aprile dai fascisti. Un gruppo di squadristi lo aveva, cos, rapito e il suo cadavere venne ritrovato il 16 agosto. Il delitto Matteotti provoc una crisi politica scuotendo lopinione pubblica. Dopo delle opposizioni parlamentari di protesta, lepilogo fu il famoso discorso al parlamento del 3 gennaio 1925 con cui Mussolini si assunse la responsabilit politica del delitto. Linstaurazione della dittatura. Mussolini, dal 1925, mir alla fascistizzazione dello stato e della societ. Le leggi di quegli anni soppressero la libert di associazione, giornali antifascisti, censurarono la stampa, venne istituito un Tribunale speciale per la difesa dello stato, formato da ufficiali della Milizia (esercito parallelo a quello statale). Il Partito inizi cos a prendere potere sullo stato, ma Mussolini cerca di mantenere le cose divise, in modo da controllare meglio il potere. Grazie al Tribunale speciale, alla Milizia e alla polizia segreta Ovra, la violenza squadrista non era pi necessaria. Il Partito venne trasformato in una struttura burocratica e gerarchica e il suo organo supremo era il Gran consiglio del fascismo,

che nel 1928 ottenne incarichi di rilevanza costituzionale. Mussolini abol la contrattazione sindacale, eman lobbligo di creare corporazioni di lavoratori. Nel gennaio 1939 si giunse alla creazione della camera dei fasci e delle corporazione che sostituiva la camera dei deputati. Per ottenere il consenso fu realizzato il controllo dei mezzi di comunicazione di massa come cinema e radio. Inoltre, liscrizione al Partito divenne obbligatoria per i dipendenti pubblici. Notevole diffusione ebbe lOpera nazionale dopolavoro che si occupava del tempo libero dei lavoratori con svaghi e intrattenimenti (ebbero inizio le prime colonie per bambini). Patti lateranensi. L11 febbraio 1929 Mussolini e il cardinale Gasparri firmarono i Patti lateranensi. Era un trattato con cui la Chiesa riconosceva la sovranit dello stato italiano, con Roma capitale, e con cui lo stato riconosceva la sovranit pontificia della Citt del Vaticano. Inoltre, la stato doveva versare unindennit alla Chiesa per aver preso Roma con la forza ed il Concordato regolava i rapporti stato-chiesa. In fine, la religione cattolica divenne ufficiale dello stato ed insegnata nelle scuole. Il fascismo ottenne, grazie a ci, pi consensi. Anche Papa Pio XI appoggi Mussolini chiamandolo uomo della provvidenza. Politica economica del fascismo. Nel periodo di transizione si parla di una politica liberista. Negli anni dal 1923 al 1925 lItalia conobbe un periodo di intenso sviluppo economico e la svalutazione della lira favor le industrie esportatrici. Nel periodo 1925-1930 emersero le prime difficolt, in questa situazione Mussolini ritenne necessaria la stabilizzazione economica e finanziaria. Venne annunciata, di conseguenza, il 18 agosto 1926, la rivalutazione della lira e il cambio con la sterlina venne fissato a quota 90 lire (da qui nasce lespressione quota novanta). Fu fondato inoltre lIri, listituto per la ricostruzione industriale, che cerc di impedire il tracollo delleconomia acquistando la propriet delle maggiori banche. Nella politica agraria del fascismo si parla della battaglia del grano con lobiettivo di incrementarne la produzione agricola, cos da rendere il paese autosufficiente da quel punto di

vista. Successivamente si ebbe la bonifica integrale, che riguardava bonifiche idrauliche e sistemazione di comparti agricoli, per aumentare loccupazione nelle campagne. Infatti, il fascismo spingeva per una politica demografica espansiva, identificando nella popolazione la potenza della nazione. Nel fascismo si parla di autarchia per lo stato italiano, ovvero vigeva lidea di sviluppo del protezionismo, per raggiungere lautosufficienza. Politica coloniale del fascismo. Per Mussolini lItalia, come vincitrice nella prima guerra mondiale, doveva ottenere un posto al sole. Innanzitutto si doveva riconquistare gran parte della Libia, ampliare il controllo in Somalia. Vennero attuate imprese di colonizzazione, anche in Eritrea furono compiute bonifiche e costruzioni. Il 3 ottobre 1935 lItalia inizi linvasione dellEtiopia, con grande consenso del popolo italiano. La Societ delle nazioni, per, applic sanzioni economiche allItalia, considerato paese aggressore. Venne cos accelerata lautarchia. Con limpresa in Etiopia, si determin una nuova collocazione dellItalia nellEuropa, che ruppe con le potenze occidentali democratiche e si orient verso unalleanza con la Germania. Le leggi razziali. Preceduta da una campagna di stampa, la legislazione raziale venne approvata nellautunno 1938. Furono introdotte leggi discriminatorie nei confronti degli ebrei, come il divieto di sposarsi con italiani ariani, lesclusione dal servizio militare e dalle cariche pubbliche, la limitazione di attivit economiche e di libere professioni. Il provvedimento ebbe per il consenso di solo una minoranza dellopinione pubblica, che accolse tali leggi con perplessit o indifferenza. Imperfetto stato totalitario fascista. La conquista dellEtiopia segn il punto pi alto del consenso al regime, ma segn anche linizio del suo declino. La propaganda batteva sullItalia proletaria, strangolata da nazioni ricche che non volevano si conquistasse un suo impero. Durante il periodo delle sanzioni gli italiani donarono alla patria il loro oro, sembrava che il

dissenso al regime fosse stato annullato. Il totalitarismo rimaneva per imperfetto. Rimasero sempre attivi centri di potere non totalmente assorbiti dal fascismo, la politica autarchica e bellicista preoccupavano i ceti del consenso, come preoccupava lavvicinamento alla Germania di Hitler. Il crollo del regime fascista. Nellottobre 1936 fu sottoscritto laccordo detto Asse Roma-Berlino, che prevedeva lallineamento politico tra Italia e Germania. Lanno successivo al patto si aggiunse il Giappone e divenne Asse RomaBerlino-Tokyo. L1 settembre 1939 la Germania invase la Polonia e il 3 settembre Francia e Gran Bretagna dichiararono guerra alla Germania: la seconda guerra mondiale era iniziata. Solo il 10 giugno 1940 lItalia entr in guerra attaccando la Francia. Inizi cos il crollo del regime di Mussolini, che si concluse con lo sbarco degli Alleati in Sicilia, il 10 luglio 1943. il 25 luglio 1943 la data ufficiale della caduta del regime e il governo venne affidato al generale Badoglio. L8 settembre venne annunciato larmistizio e Mussolini, prima catturato, fu liberato dai tedeschi; riusc poi a fondare la Repubblica sociale italiano con capitale Sal. Il 25 aprile 1945 e la data ufficiale della liberazione. Mussolini, catturato a Dongo sul lago di Como, mentre tentava di fuggire in Svizzera, venne fucilato per ordine del Comitato di liberazione.

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