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Note e documenti

Medicina & Storia, X, 2010, 19-20, n.s., pp. 221-234

Lepistemologia storica dei concetti: una questione di stile. Confronto a distanza fra Ian Hacking e Arnold I. Davidson
Marica Setaro
Two approaches to the historical epistemology of concepts Summary. This paper analyses the origin of the historical epistemology of concepts by means of a comparison between Canadian philosopher Ian Hacking and American philosopher Arnold I. Davidson. Keywords. classification; historical epistemology; perversion; styles of reasoning

Avrebbe indubbiamente meritato una migliore traduzione e unattenta cura redazionale il testo di Ian Hacking, Plasmare le persone. Corso al Collge de France (2004-2005)1. Ledizione italiana risulta, nel complesso, quanto meno strana per alcuni aspetti. Non si tratta di un libro sistematico, ma della pubblicazione, tout court, di una serie di lezioni peraltro incomplete tenute da Ian Hacking al Collge de France tra il 2004 e il 2005. Le lezioni fanno parte, in realt, di una programmazione pi ampia avviata nel 2002, con un corso che rappresentava la prima parte delle ricerche sul concetto di faonner, che gi in importanti contributi di Hacking era apparso come making up people2 o come making and molding3. difficile cogliere la portata conoscitiva di queste lezioni senza connetterle al senso della ricerca e delle riflessioni complessive che Ian Hacking aveva limpidamente preannunciato attraverso la sua lezione inaugurale al Collge de France. Il vero sostegno a risultare assente nel libro proprio la prima parte del corso del 2002, dove Hacking mostra la sua cassetta degli attrezzi concettuali su vari casi presi in esame, sulla classificazione e tipizzazione delle persone e, in particolar modo, sulla diversit delle interazioni tra le persone e il modo in
Hacking, 2008. Un abstract delle lezioni tenute al Collge de France consultabile liberamente su www.college-de-france.fr/media/historique/UPL33226_1_ih_2005_cadre _2_.pdf. 2 Cfr. Hacking, 1995; tr. it., 1996. 3 Cfr. Hacking, 1991, pp. 253-288.
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ISSN (print) 1722-2206 ISSN (online) xxxx-xxxx

www.fupress.com/mes Firenze University Press

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cui vengono classificate [] Quello che mi interessa sono le classificazioni delle persone, leffetto che esse hanno su di loro [] e le trasformazioni che noi, che entriamo nelle classificazioni, facciamo di ritorno subire a queste classificazioni4. Per recuperarne il senso profondo ho preferito fare una lettura comparativa e complementare che intrecciasse i testi di queste lezioni con quelli degli anni precedenti, facilmente reperibili sul sito del Collge de France5. In questo tipo di lettura, ho cercato di non perdere di vista i nessi che legano, o che invece distanziano, questultima elaborazione con i pi noti contributi filosofici dello studioso. In tal caso impossibile non riferirsi a testi come Historical ontology6, piuttosto che a libri, molto pi conosciuti in Italia, come I viaggiatori folli7 o il gi citato La riscoperta dellanima. I capitoli di Plasmare le persone seguono la partizione cronologica delle lezioni del corso; cos che alla prima lezione del 15 febbraio 2005 corrisponde, di fatto, un quadro danalisi che funge da introduzione generale ai contenuti del (corso) libro. La struttura della prima lezione entra immediatamente nel nucleo centrale del corso: studiare la personalit multipla e la perversione servendosi di un quadro concettuale fatto di quattro elementi fondamentali: 1. 2. 3. 4. la classificazione e i suoi criteri di applicazione; le persone e i comportamenti che vengono classificati; le istituzioni; le conoscenze degli esperti e la conoscenza popolare.

Questo quadro di elementi concettuali, tuttavia, non unastrazione teorica. La storia e lepistemologia dei concetti sono strettamente intrecciati alle pi importanti questioni filosofiche che Hacking definisce le perenni riflessioni della metafisica: vero che impossibile ai nostri giorni parlare o scrivere di metafisica, nel senso della metafisica tradizionale [] ci sono tuttavia delle zone di confusione concettuale che persistono nel nostro pensiero [] e sono alla base di gran parte della filosofia. Queste problematiche ricorrenti io le chiamo nodi 8. Schematizzando, Hacking indica cinque nodi fondamentali:
Hacking, 2008, p. 30. Ivi. 6 Hacking, 2002; tr. it., 2010. 7 Hacking, 1998; tr. it., 2004. 8 Hacking prende in prestito la terminologia dallo psichiatra Laing: Hacking, 2008, p. 31; cfr. Laing, 1991.
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1. il problema dellidentit e della differenza ci riporta al nodo della differenza; 2. il nodo dei nomi richiama unantica tradizione filosofica esemplificata nellopposizione tra nominalisti e realisti. Qui Hacking cita il Nietzsche de La gaia scienza quando afferma che i nomi delle cose importano infinitamente di pi delle cose stesse. Questa espressione diventa fondamentale per comprendere quei processi di classificazione dei concetti scientifici e delle persone che passano attraverso la strategia del nominare, del creare un nuovo concetto; 3. con il nodo dellessenza Hacking indica le problematiche filosofiche legate allesistenza e allessere; 4. i temi della scelta, della costrizione, della libert sono riassunti qui nel nodo della scelta; 5. ultimo, ma forse il pi annoso e persistente problema del rapporto fra realt e apparenza, esemplificato nel nodo della verit. La cassetta degli attrezzi concettuali risulter completa solo se a questi due schemi ne aggiungeremo un terzo, vale a dire i nove imperativi a cui le scienze obbediscono per classificare le persone. Definire, contare, quantificare, medicalizzare, normalizzare, biologizzare, rendere genetico, burocratizzare, prendere possesso della propria identit. Sono strumenti che servono per affrontare lanalisi di ununica esigenza: Il nostro argomento lemergenza delle classificazioni nelle scienze, laumento delle nostre conoscenze sugli individui cos classificati, lincorporazione di queste9. La didascalicit e descrittivit di questi strumenti da sole non bastano a cogliere il senso della ricerca filosofica che qui Hacking prova a sperimentare in una riflessione comune con i suoi allievi. Il lavoro si consolida proprio a partire dallo studio di alcuni casi specifici, primi fra tutti la personalit multipla e la perversione. un percorso singolare quello che ci propone Hacking, che non ha solo a che fare con la storia di questi concetti scientifici, ma anche con il presente, con la quotidianit, con lemergere continuo di soggetti di studio, dallobesit allautismo, passando attraverso la concezione della razza e del razzismo oggi. C un punto di partenza rilevante che d il la alle storie di Hacking ed rappresentato dallelaborazione filosofica di un giovane collega, Arnold Davidson, autore di unimportante raccolta di studi dal titolo The emergence of sexuality: historical epistemology and the formation

Hacking, 2008, p. 45.

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of concepts10. Questo confronto a distanza fra i due filosofi rappresenter il focus di questa mia ricerca. Mettere la lente di ingrandimento sullapparente diatriba circa lanalisi epistemologica del concetto di perversione che Hacking ricostruisce non vuole essere certo un modo per limitare o minimizzare gli altri studi presenti nel libro. lo stesso Hacking a fare di questo confronto un elemento di continuit di tutto il suo corso, al punto che anche nelle conclusioni egli lascia dialetticamente aperto questo dialogo a distanza, mediato continuamente dal grande comun denominatore che unisce i percorsi di studio e di ricerca di Hacking e Davidson: Michel Foucault.

La formazione storica dei concetti


Scrive Hacking:
Ho cominciato il mio dialogo con Davidson con una domanda provocatoria: esistevano i perversi prima del XIX secolo? Davidson ha risposto: No!. Egli voleva dire che i perversi, come genere di persone, sono nati grazie ad una nuova comprensione delle malattie []11.

Chiunque abbia letto e commentato il libro di Davidson non ha potuto omettere la provocazione della domanda. Ma perch Hacking decide di utilizzare questa provocazione per spiegare un particolare modo di classificare le persone, che le definisce, appunto, attraverso le loro perversioni? Il masochismo, il sadismo, il voyerismo, lesibizionismo (coniato da Lasgue), il feticismo (coniato da Binet), sono i neologismi che Krafft-Ebing inventa e ordina nel suo dizionario psicopatologico e che diventeranno terreno di conoscenze comuni e imprescindibili sia per la psichiatria e la psicologia, ma soprattutto nella definizione del proprio comportamento sessuale. La creazione di questi termini spia di un mutato contesto del pensiero psichiatrico che segna un netto slittamento di indagine: la psichiatria adotta un nuovo sguardo che si sposta dallorgano (il cervello) alla funzione, al comportamento dei malati. Lattenzione sulla perversione storica par excellance: lomosessualit. Come ci viene ricordato nel libro, il termine omosessuale esiste nei dizionari francesi a partire dal 1870. Un omosessuale un perverso e questa perversione, dora in poi, cade sotto il dominio
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Davidson, 2001; tr. it., 2010. Hacking, 2008, p. 39.

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medico-legale. Ma si pu realmente affermare che prima di questa data non esistessero omosessuali? Per Hacking rispondere no, come i davidsoniani sostengono, contiene in s un aspetto di assurdit perch sarebbe come affermare che prima di quella stessa data noi non troviamo eterosessuali, e quindi si incorre in un malinteso per il quale tanto i primi che i secondi sono tipi nuovi di persone, due nuove forme di classificazione. Hacking bolla questa posizione come costruzionista, rischiando, a mio parere, di omettere sfumature di senso molto importanti che poco hanno a che fare con il costruzionismo e molto, invece, hanno a che fare con un nuovo modo di fare storia dei concetti. Sebbene possa risultare utile conoscere la differenza sostanziale fra lapproccio costruzionista, che considera un dato concetto, o fenomeno, o teoria, o persona frutto di una costruzione storica e non naturale, come vuole lipotesi essenzialista, credo che utilizzare questa distinzione per rispondere alla domanda provocatoria anzidetta sia inconcludente, rischi cio di farci sbagliare mira. Le differenze filosofiche e metodologiche vanno poste su un piano differente, e tuttavia si tratta di differenze di stili che investono lo stesso spazio concettuale e gli stessi strumenti filosofici che entrambi gli autori utilizzano. Chiunque abbia letto i lavori di Hacking e di Davidson sa che sono molti di pi gli elementi che uniscono la loro ricerca che non quelli che la dividono. Per capire queste connessioni e per rintracciarne le fonti filosofiche, basta leggere cosa scrive Arnold I. Davidson:
Il concetto di perversione, per esempio, non va identificato con un certo stato mentale di cui si scopre che pu, per cos dire, portare letichetta di perversione. N il concetto di perversione o quello di sessualit vanno identificati con qualche oggetto che sussiste da s, il cui contenuto possa essere scoperto da qualche tipo di intuizione intellettuale. Questi concetti vanno identificati con gli usi che sono fatti di essi, con le connessioni che governano il loro impiego e che consentono loro di entrare in quelli che Foucault concepiva come specifici giochi di verit12.

Non si pu non considerare il parallelismo fra questa citazione e il senso che Hacking ha attribuito al suo concetto di plasmare e classificare le persone. Con parole diverse hanno entrambi ben chiaro quale debba essere il compito dellepistemologia: se per Davidson quello di trovare le condizioni interne di possibilit per creare un dato dominio di asserti

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Davidson, 2001; tr. it., 2010, p. 237.

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scientifici13, per Ian Hacking studiare la normalizzazione delle categorie significa indagare
la condizione di possibilit di quella degli individui. Di pi ancora: essa ci spinge alla normalizzazione delle persone. Quando ci sono delle norme si cerca di rendere normali gli anormali [] Plasmare le persone modificare lo spazio di possibilit che definisce la persona. Anche morti, si pi della somma dei propri atti: una vita che si conclude, in effetti, non prende senso che allinterno di una sfera di possibilit che scompaiono con lei14.

Esemplare la sintesi che Patrick Singy ha utilizzato per condensare il senso della epistemologia storica di Davidson: loggetto di studio, la sessualit in questo caso, studiata a un livello epistemologico profondo; si prescinde da altri modi e rappresentazioni della storia (biografie, fattori socioculturali, ermeneutica...); la vera comparazione avviene sul piano situato tra strutture statiche e il luogo di uno spiegamento di eventi in costante evoluzione15. Attraverso quale metodologia si pu tuttavia garantire un confronto fra strutture statiche concettuali, allinterno di uno spazio concettuale, e non solo fra semplici eventi? La risposta a questa domanda sta nelluso, anche questo comune, che Davidson e Hacking fanno degli stili di ragionamento, sebbene assumano significati molto differenti. Ed proprio sulla differenza di questi significati che diventa chiaro il concetto di perversione, e di classificazione stessa. Davidson mutua il concetto di stile di ragionamento da Hacking, che a sua volta lo prende in prestito da Crombie, uno storico della scienza che ha avuto il merito di stilare una lista di stili di pensiero scientifico. C lo stile della sperimentazione, della misurazione, della osservazione, della tassonomia, dellanalisi statistica, che con Hacking assumono un senso nuovo e diverso. In tutte le opere in cui Hacking fa dello stile di ragionamento lasse della sua ricerca, lo definisce come ci che rende possibile la verit e la falsit, dove il vero e il falso si riferiscono agli enunciati, ai nomi delle cose e delle persone. Nuovi stili, quindi, introducono nuove condizioni di possibilit. Eppure, in Plasmare le persone, Hacking non usa mai il concetto di stile, cio non considera lo stile di ragionamento una metodologia concettuale che lo aiuti nel quadro delle classificazioni. Io credo sia questo il punto pi oscuro: rispondere alla domanda circa lassenza dellelaborazione stilistica elaborata a partire dal libro Historical ontology, ugualmente
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Ivi, p. 198. Hacking, 2008, pp. 70 e 184. Cfr. Singy, 2005, pp. 437-442.

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assente in altre e fondamentali opere come La riscoperta dellanima, piuttosto che ne I viaggiatori folli. Abbiamo dunque due questioni da dirimere: cosa distingua Davidson e Hacking nelluso degli stili di ragionamento per scrivere un nuovo tipo di storia, e perch lontologia storica hackinghiana, e quindi il piano meta-epistemologico dei suoi studi, non si intrecci al livello empirico dei casi specifici incontrati nel suo percorso di ricerca: la personalit multipla, i fougeurs, gli autistici, gli obesi. Hacking non rimane di certo invischiato nello sterile dibattito costruzionismo vs. essenzialismo e per uscire da questo vulnus teorico chiede aiuto, inevitabilmente, al Foucault della Storia della sessualit, che cos bene aveva scritto sullesistenza o meno dellomosessualit, ridefi nendo il dibattito in termini di nominalismo storico. Hacking si ferma sullimportanza del nodo fi losofico del nome preso da un determinato contesto storico. Il problema per Foucault non sta certo nellinterpretare o nellindagare se al tempo dei Greci la categoria stessa degli omosessuali potesse esistere; questo campo immediatamente sgomberato dallipotesi foucaultiana: Non bisogna dimenticare che la categoria psicologica, psichiatrica e medica dellomosessualit si costituita a partire dal giorno in cui stata caratterizzata nel 1870 anno che pu valere come sua data di nascita [] Il sodomita era un recidivo, lomosessuale ancora oggi un tipo di uomo [] come sono categorie tutti questi piccoli perversi che gli psichiatri del XIX secolo entomologizzano dando loro strani nomi di battesimo16. Non c dubbio che tanto Hacking quanto Davidson citino la stessa fonte e la applichino come strumento di indagine epistemologica. Questultima consente di ri fiutare lalternativa manichea fra realismo e costruzionismo perch indica una terza strada. Il problema non sta dunque n sul piano di una realt o unessenzialit intrinseca alloggetto, al fatto, allevento, distinzione che rischierebbe di riprodurre lautomatica contrapposizione fra natura e cultura, n tanto meno sta su di un piano ermeneutico di rappresentazione di un concetto. Gli oggetti scienti fici, i concetti sono reali e sono storici, si inscrivono nel reale non in quanto autoa ffermantesi o autosu fficienti, ma perch quei concetti si inseriscono in un contesto di saperi, pratiche, tecniche, in una rete di altri concetti che li rendono tali. Lomosessuale tale non perch in un dato momento storico si decide, tout court, una strategia delletichettamento. Se questa strategia esiste fa parte di un meccanismo molto pi complesso che passa attraverso il discorso medico del XIX secolo creando nellomosessuale nuove forme di assoggettamento. A conferma della preminenza di uno
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Foucault, 1976; tr. it., 2001, pp. 42-43.

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spazio concettuale allinterno del quale sezionare una fitta tela di relazioni storiche tra concetti, parole, pratiche, e relazioni di potere, Hacking pu scrivere: lidea che il nome omosessualit in quanto tale non abbia un signi ficato assoluto. Esso non prende senso che in un determinato contesto storico, in un tempo e in un luogo, con delle pratiche e delle preoccupazioni specifiche. E sempre allinterno di un discorso17. Dove prendere senso, assume il signi ficato di diventare vero o falso, di entrare a far parte di una prospettiva valoriale, di creare nuove positivit. Se questo il problema cui Hacking e Davidson tentano in vario modo di rispondere, la vera divaricazione da rintracciare nella distinzione fra concetto empirico, la sessualit, la perversione ad esempio, e i concetti organizzatori, come a pi riprese li defi nisce Hacking. In pochi hanno studiato e sottolineato questa di fferenza. A parte il gi citato Patrick Singy, potremmo sicuramente richiamare il dibattito recente che intorno alla epistemologia storica hanno sviluppato Lorraine Daston e Peter Galison18. Chi meglio, recentemente, ha saputo riassumere i termini fondamentali di questo laboratorio storico-fi losofico in ambito italiano Paolo Savoia con il suo recente lavoro di tesi di dottorato Governare, conoscere e guarire. Storie della psichiatria, della sessualit e della psicoanalisi a partire da Michel Foucault (ca. 1850-1914). A proposito della distinzione di natura epistemologica fra Davidson e Hacking, Savoia scrive:
Hacking sostiene che si tratta di una meta epistemologia storica in quanto si occupa degli usi che vengono fatti di teorie e di concetti; storica in quanto rifiuta di sostenere che i concetti scientifici siano puri contenuti universali e a-storici rinvenibili nella struttura della mente umana o nelle strutture del linguaggio [] Secondo Hacking i concetti non sono altro che words in sites, dove i siti in questione possono essere i pi vari [], anche le relazioni di potere nelle quali sono inseriti coloro che pronunciano [] o i contesti istituzionali che la promuovono19.

Savoia prosegue sottolineando come, invece, lattenzione di Davidson sia notevolmente spostata sul legame tra forme di esperienza e strutture concettuali20.
Hacking, 2008, p. 60. Mi riferisco agli studi di Daston, 1998, p. 118. Cfr. anche Hacking, 1999; Daston, Galison, 2007. 19 Ringrazio Paolo Savoia per la consultazione del suo lavoro di tesi; Savoia, 2009, cap. IV, pp. 104-105. possibile consultare questa tesi presso la Biblioteca Nazionale di Firenze. 20 Cfr. Davidson, 2001; tr. it., 2010, pp. 15-16.
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Davidson utilizza un concetto empirico per spiegare la sua epistemologia storica, la sessualit appunto. Per Hacking, invece, lepistemologia storica si occupa di meta-concetti generali, organizzatori, come oggettivit, ragione, prova, classificazione. Ma in che rapporto sta un meta-concetto con un concetto empirico. Hacking fornisce diversi esempi. Consideriamo la personalit multipla, ma anche lobesit e lautismo. Questi esempi non hanno nulla in comune se non linteresse di Hacking per le forme di classificazione. I concetti organizzatori per i casi empirici diventano quegli elementi cruciali citati allinizio: le categorie, o i tipi di persone, le persone stesse, la conoscenza e quelli che la detengono. Un quadro danalisi messo a punto da Hacking gi a partire dallintroduzione a La riscoperta dellanima dove scriveva: io sono affascinato dalla dinamica della relazione tra le persone che sono loggetto della conoscenza, la conoscenza che verte su di loro, e quelli che detengono questa conoscenza. Per Hacking, ad esempio, parlare di trauma psichico e di personalit multipla non sarebbe stato possibile nell800 se non a fronte di un meta-concetto come quello di self, che sta con il caso concreto citato inevitabilmente in un rapporto gerarchico, nel senso che ne rende possibili le condizioni di pensabilit e conoscenza21. Cos, ad esempio, lobesit diventa pensabile solo attraverso lanalisi dellevoluzione storica che la misurabilit, medicalizzazione e classificazione hanno operato sulla trasformazione del concetto del peso medio, della trasformazione, in un determinato contesto, dei concetti di grasso, di magro, di pingue. Loggetto specifico di studio, levento, diventa pensabile attraverso quegli strumenti meta concettuali che abbiamo didatticamente elencato allinizio. Se vero, per Hacking, che i soggetti, le persone, sono costituiti dalla conoscenza che noi abbiamo di essi, per Davidson questo nesso diventa molto stretto, tale che la distinzione fra concetti empirici e organizzatori tende alla totale dissolvenza. Lattenzione immediatamente puntata su un particolare tipo di esperienza empirica, cio su uno specifico spazio concettuale considerato allinterno di una singola scienza, cercando di evitare il piano di massima generalit che macro concetti scientifici tendono a creare. Sta qui la differenza, comune ma non uguale, fra stili di ragionamento. Lungimirante, anche in questo caso, la sintesi di Patrick Singy relativamente alla distinzione principale del significato e delluso che Hacking e Davidson fanno degli stili di ragionamento: Come abbiamo visto, gli stili di Hacking sono ci che determina la possibilit di verit e di falsit, mentre ognuno degli stili di Davidson una nuova divisione di verit e di falsit. Linteresse di Hacking per gli stili
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Cfr. Savoia, 2009, pp. 107 e sgg.

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di ragionamento soprattutto genetico: egli cerca di capire come venga in essere la possibilit di verit-e-falsit; daltra parte, linteresse di Davidson analitico: egli descrive le leggi esatte che organizzano insiemi di concetti22.

Obesit e autismo: lo stile tassonomico e il nominalismo dinamico


cos che per introdurci all epidemia di obesit o alla figura dellautismo, Hacking ci parla della normalizzazione delle categorie e dellevoluzione dinamica della patologia dellautismo. Per poter comprendere come nelle nostre societ globalizzate si parli di obesit, Hacking mostra come si sia a ffermata e come si sia modi ficata nel tempo lidea del normale. Il normale e la normalit hanno signi ficati precisi e una storia che si evoluta nel tempo. La normalit, volendo sondare le sue origini etimologiche, rimanda al prefisso latino norma, che a sua volta richiama il prefisso greco ortho. Entrambi i prefissi rimandano ad un uso geometrico e descrittivo: norma, ae ha fra i suoi primi signi ficati quello di essere una squadra. Seguono i signi ficati di: norma, regola, legge, criterio. C un uso descrittivo e neutrale della parola; c poi un uso normativo che istituisce dei giudizi di valore, regole e principi. Spesso la speci ficazione nelluso normativo del termine serve a sottolineare ci che normale non e che perci stesso diventa anormale cadendo sotto il dominio del patologico, dellingiusto, dellerrore. Hacking, seguendo lesempio di Canguilhem ne Il normale e il patologico, traccia una linea cronologica di evoluzione storica del concetto di normale. Lidea di normale nasce con leducazione rivoluzionaria di Lakanal del 1794 che istituisce lcole normale suprieure di Parigi con lintento che divenisse il prototipo e la regola di tutte le altre. Ma date importanti sono anche il 1828 con Auguste Comte che trapianta il concetto di normale dal campo tecnico al campo politico. E ancora il 1844 con lindice di Quetelet che istituisce lidea delluomo medio. in base a questa evoluzione che Hacking giunge allepidemia di obesit che egli stesso definisce sia da un punto di vista linguistico, sia da un punto di vista di conoscenza comune del fenomeno e degli effetti che in termini mediatici, e nello stile di vita delle persone, provoca e modifica. Al di l dellanalisi sociologica del fenomeno, quello che risulta originale in questa lettura come si sia giunti scientificamente alla classificazione dellobesit, quali istituzioni scientifiche abbiano provveduto a sviluppare nuove conoscenze relative al
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Singy, 2005, p. 439.

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nostro indice di massa corporea e come si sia sviluppata una nuova pletora di patologie prodotte dal rischio stesso dellessere obesi. Qui il punto non se esista o meno un problema di obesit. Hacking evita dibattiti speciosi che rischiano di essere letti ideologicamente, da una parte o dallaltra. Qui il punto vedere come nuovi stili tassonomici creino nuove categorie di persone. E i fattori che costruiscono queste categorie non sono riconducibili soltanto ad un sistema gerarchico di conoscenze o di strutture scientifiche che ci governano o normano queste nuove conoscenze. Hacking tende a sottolineare come ci sia uninterattivit relazionale fra i soggetti, fra le conoscenze comunemente accettate, fra i comportamenti: Siamo noi che ci governiamo gli uni con gli altri, quando accettiamo o rifiutiamo [] questi discorsi23. E per sostenere questa sua idea Hacking conclude con una citazione di Michel Foucault:
[] diverses galement dans les procdures et techniques quelles mettent en uvre: ces relations de pouvoir caractrisent la manire dont les hommes sont gouverns les uns par les autres; et leur analyse montre comment, travers certaines forms de gouvernement, des alins, des malades, des criminels, etc., est objectiv le sujet fou, malade, dlinquant. Une telle analyse ne veut donc pas dire que labus de tel ou tel pouvoir a fait des fous, des malades ou des criminels, l o il ny avait rien, ma que les formes diverses et particulires de gouvernement des individus on t dterminantes dans les diffrents modes dobjectivation du sujet24.

In maniera assolutamente speculare, Hacking passa alla trattazione dellautismo. Sebbene si tratti di un esempio specifico ben diverso dai precedenti, non cambia il meccanismo tassonomico. La lente di ingrandimento puntata sugli imperativi scientifici che ridefiniscono continuamente i criteri nosologici da applicare allautismo. In questo case study, a incuriosire sono i diversi livelli di approccio che Hacking utilizza. Innanzitutto, provare a tracciare le linee di una sindrome la cui rappresentazione si presta ancora a molti sviluppi. Sebbene i pi convengano che si tratti di un disturbo neurologico che colpisce le capacit relazionali del bambino prima, e delladulto pi tardi, a mutare sono le condizioni e possibilit di intervento quotidiano sulla sindrome stessa. Ci sono stati, e ci sono ancora, approcci psicoanalitici al problema, per niente concordi con i metodi di cura dei neurologi, piuttosto che degli psichiatri infantili. Hacking non ha interesse a chiarire quale sia, in questa evolu23 24

Hacking, 2008, p. 103. Foucault, 2001, p. 1454.

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zione, il criterio migliore: ci che conta osservare come nellevoluzione e modificazione di questi criteri di conoscenza si sia modificata la categoria del soggetto autistico, di come cambi il rapporto genitore/bambino in questa evoluzione e di come cambi listituzionalizzazione e socializzazione della sindrome. Ancora una volta Hacking mantiene costante lattenzione sullinterattivit di questi elementi, su cui aveva molto insistito anche nella lezione inaugurale al Collge de France.

Classification interactif
La leon inaugurale al Collge de France25 si apre con un monito filosofico importante, ripreso da Merleau-Ponty: la vera filosofia quella che ci permette di reimparare a vedere il mondo. Scelgo, anti cronologicamente, di accennare al contenuto fondamentale di questa lezione come conclusione di questa riflessione, per alcuni motivi precisi. Ho sottolineato come Hacking nei suoi lavori abbia tenuto separati gli stili di ragionamento dal nominalismo dinamico. La Leon inaugurale rappresenta uneccezione perch lunico luogo dove troviamo una riflessione metodologica che tiene insieme entrambe le cose. La spiegazione di questa convivenza sta nel rapporto che il filosofo canadese instaura fra il nominalismo dinamico che consente di capire sia la nascita di un concetto, sia come esso, descrivendo un comportamento umano, crei un campo di possibilit di fare esperienza di se stessi e di costruire unidentit , e lunico stile che a esso pu essere collegato, vale a dire lo stile tassonomico, classificatorio. Non un caso che gli esempi affrontati evidenzino il rapporto fra le categorie tassonomiche e le persone. La classificazione delle persone produce un effetto che pi volte definito effet de boucle o looping effect, vale a dire un effetto valanga inteso come quel processo per cui le classificazioni applicate a categorie di persone inevitabilmente le influenza modificando lesperienza che essi hanno di s, la conoscenza di s, le relazioni. Ci utile per capire linterattivit delle classificazioni. Scrive Hacking:
Certaines classifications sont ici particulirement importantes. Ce sont celles qui, une fois assimiles par les personnes et de leur entourage, et une fois impliques dans des institutions, modifient en retour la manire dont ces personnes sprouvent elles-mmes. Ceci peut aller jusqu une modification
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Hacking, 2001.

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de leurs sentiments et de leurs comportements, et cela en partie pour avoir t rpertories de telle ou telle manire. Ce type de classification est interactif26.

Questa citazione chiarisce ulteriormente lidea che Hacking non sia particolarmente affezionato allannoso dibattito che divide natura e cultura, scienze naturali e scienze umane, o alle controversie legate al realismo e allantirealismo. Diventa prioritario per Hacking, nella matematica e nella fisica come nelle scienze sociali e nella medicina, comprendere quali tipi di ragionamento queste scienze utilizzino per creare un nuovo mondo di oggetti, di fatti, di soggetti, di nomi, di pratiche. Ma uno stile di ragionamento riesce a fare di pi, nelle scienze naturali come in quelle umane: crea i suoi criteri di verit. Gi le stesse parole come natura, scienza, oppure realt, o pi nello specifico elettrone piuttosto che pazzo, genio o povero non sono innate o date una volta per tutte:
Les noms ne fonctionnent pas tot seuls, comme de simples sons ou des marqueurs. Ils font partie dun monde immense de pratiques, dinstitutions, dautorits, de connotations, dhistoires, danalogies, de souvenirs, de fantasmes27.

E se questi nomi corrispondono a oggetti e soggetti che cos vengono classificati, facendoli esistere in un contesto storico reale, allora la filosofia non avr dismesso il ruolo fondamentale della sua ontologia:
Des objets viennent au monde. La philosophie a un mot technique pour parler de ltude de ltre : lontologie28.

Bibliografia
Daston L., Galison P., 2007, Objectivity, New York, Zone Books. Daston L., 1998, Une histoire de lobjectivit scientifique, in R. Guesnerie et F. Hartog, Des sciences et destechniques: un dbat, Paris, ditions de lEHESS. Davidson A.I., 2001, The emergence of sexuality. Historical epistemology and the formation of concepts, Cambridge Harvard University Press; tr. it. di Giuseppe Lucchesini e Paolo Savoia, 2010, Lemergenza della sessualit. Epistemologia storica e formazione dei concetti, Macerata, Quodlibet.
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Ivi, p. 8. Ivi, p. 7. Ivi, p. 6.

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Marica Setaro marica_setaro@yahoo.it

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