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1 SCOPO DELLE PRESCRIZIONI.................................................................................. 2
2 CAMPO DI APPLICAZIONE ........................................................................................ 2
3 NORME E PRESCRIZIONI RICHIAMATE NEL TESTO ................................................ 2
4 DEFINIZIONI .............................................................................................................. 2
5 DISPOSIZIONI GENERALI ......................................................................................... 3
5.1 Misura dell’energia ............................................................................................... 3
5.2 Schemi di allacciamento ....................................................................................... 4
5.3 Alimentazione di emergenza................................................................................. 4
5.4 Clienti dotati di altre disponibilità di energia .......................................................... 5
6 IMPIANTI ................................................................................................................... 5
6.1 Impianto di consegna ........................................................................................... 5
6.2 Impianto utilizzatore ............................................................................................. 5
6.2.1) Dispositivo generale .................................................................................. 6
6.2.2) Protezione generale .................................................................................. 6
6.3 Impianto di terra ................................................................................................... 8
DIREZIONE RETE – SUPPORTO INGEGNERIA
7 LOCALI ...................................................................................................................... 9
8 DOCUMENTAZIONE .................................................................................................10
9 PATTUIZIONI E CONVENZIONI.................................................................................11
10 ATTIVAZIONE DELL’ALLACCIAMENTO.....................................................................11
CRITERI DI ALLACCIAMENTO DI CLIENTI DK 5600
ALLA RETE MT DELLA DISTRIBUZIONE Marzo 2004
Ed. IV - 2/21
2 CAMPO DI APPLICAZIONE
Le presenti prescrizioni si applicano in modo specifico agli allacciamenti alla rete MT a
tensione nominale 15 e 20 kV; per altri valori di tensione MT devono essere applicate per
analogia.
DIREZIONE RETE – SUPPORTO INGEGNERIA
I criteri si applicano:
• integralmente ai nuovi allacciamenti e in occasione del rifacimento di impianti esistenti;
• limitatamente al sistema di protezione (cfr. § 6), in occasione del cambiamento di
esercizio della rete MT su cui è allacciato un cliente esistente, da neutro isolato a
neutro collegato a terra tramite impedenza;
• limitatamente alla misura dell’energia e relativo locale (cfr. § 5.1 e § 7), per tutti i
clienti dotati di gruppi di misura elettronici.
4 DEFINIZIONI
Impianto di consegna: complesso delle apparecchiature di manovra e di misura installate
da ENEL tra il punto di arrivo della/e linea/e MT ed il punto di
prelievo. L’impianto di consegna è parte integrante dell’impianto di
rete per la connessione.
Sezione ricevitrice: complesso di apparecchiature e dispositivi, che costituisce l’impianto
di utenza per la connessione.
CRITERI DI ALLACCIAMENTO DI CLIENTI DK 5600
ALLA RETE MT DELLA DISTRIBUZIONE Marzo 2004
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Punto di prelievo: punto di confine tra l’impianto di rete per la connessione e l’impianto
di utenza per la connessione. Il punto di prelievo è individuato dai
morsetti cui si attesta il terminale del cavo di collegamento lato
impianto di consegna.
Cavo di collegamento: tratto di cavo/i, completo di terminazioni che collega l’impianto di
consegna alla sezione ricevitrice del cliente.
Dispositivo generale: complesso di apparecchiature nella sezione ricevitrice che ha la
funzione di sezionamento, comando e interruzione. Tale dispositivo
separa dall’alimentazione, in condizioni di "aperto", il restante
impianto utilizzatore. Nel seguito di questo documento tale apparato
è indicato anche, più brevemente, come DG.
Protezione generale: complesso dei dispositivi di protezione (PG) che comandano il DG.
Interruttore di linea: interruttore della linea MT ENEL che alimenta il cliente. Di norma è
posto in cabina primaria.
Protezione di linea: protezione che comanda l’interruttore della linea MT ENEL che
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alimenta il cliente.
Locale consegna: locale in cui è ubicato l’impianto di consegna.
Locale misura: locale in cui sono ubicati i gruppi di misura.
Locale cliente: locale in cui è ubicata la sezione ricevitrice dell’impianto utilizzatore.
5 DISPOSIZIONI GENERALI
La scelta del livello di tensione, nella fattispecie MT, cui collegare il cliente non è
direttamente riconducibile alla potenza assorbita ma deve essere valutata caso per caso in
relazione alla rete considerata.
La rete MT ENEL è esercita con neutro isolato o messo a terra tramite impedenza
costituita da reattanza induttiva e resistenza o da semplice resistenza.
Le caratteristiche della tensione fornita al cliente sono conformi a quanto riportato nella
CEI EN 50160. Il cliente è tenuto ad installare apparecchiature conformi alla normativa
sulla compatibilità elettromagnetica IEC serie 61000 in materia di limiti di emissione ed
immunità ai disturbi elettromagnetici.
La tabella seguente riassume le taglie limite dei singoli trasformatori 2, che il cliente può
installare nel proprio impianto al fine di garantire la selettività fra la propria protezione di
massima corrente e quella/e installata/e sulla linea MT che lo alimenta in caso di corto
circuito sulle sbarre BT del trasformatore:
Taglia limite dei singoli trasformatori installabili dal cliente [kVA]
tipologia linea di presenza recloser 15 kV 20 kV note
alimentazione ENEL a monte
si 1600 2000
se la linea e le relative
apparecchiature di protezione
uscente da CP lo consentono, queste taglie
no 1600 2000
limite possono essere portate a
2000 e 2500 kVA
rispettivamente a 15 e 20 kV
si 1000 1250 TR AT/MT ≤ 25 MVA
uscente da centro
satellite si 1250 1600 TR AT/MT ≥ 40 MVA
no 1600 2000
Al fine di non provocare interventi intempestivi della protezione di massima corrente della
linea MT durante le manovre di richiusura automatica degli interruttori di linea MT ENEL o
di messa in servizio dei propri impianti, il cliente non può installare più di due trasformatori
di taglia pari ai limiti indicati in tabella con sbarre BT separate, altrimenti dovrà prevedere
nel proprio impianto opportuni dispositivi al fine di evitare la contemporanea
energizzazione di quei trasformatori che determinano il superamento delle limitazioni
suddette.
Nei casi in cui l’impianto del cliente non sia compatibile con le limitazioni sopra riportate,
sarà necessario prevederne l’alimentazione mediante linea dedicata personalizzando la
taratura della protezione di massima corrente.
1 In casi eccezionali, è ammesso che l’accesso al locale di misura per l’ENEL avvenga dal locale consegna.
2 I limiti indicati sono stati calcolati ipotizzando trasformatori di taglia unificata con Vcc=6% e corrente magnetizzante
pari a 10 In. In caso di macchine con caratteristiche differenti, si dovranno ricalcolare puntualmente i valori limite.
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Qualora il cliente, in relazione alla natura dei propri carichi, ritenga non sufficientemente
affidabile il normale schema di allacciamento, può richiedere ad ENEL di valutare la
possibilità di fornire un’alimentazione di emergenza tramite un’altra linea MT. Tale
alimentazione di emergenza costituisce a tutti gli effetti un ulteriore allacciamento alla rete
MT per il quale dovranno essere concordate opportune modalità di esercizio al fine di
evitare paralleli fra le due reti MT.
Per i clienti produttori o comunque dotati di generatori che possono entrare in parallelo con
la rete ENEL, le presenti disposizioni devono essere integrate con quanto previsto dalle
prescrizioni ENEL DK 5740 e dalla Norma CEI 11-20.
In presenza di impianto di produzione destinato al servizio di riserva (gruppo elettrogeno),
il cliente dovrà prevedere apparecchi di commutazione, adeguatamente interbloccati, per
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impedire paralleli, anche accidentali, fra il proprio sistema di alimentazione e la rete ENEL.
A tale scopo devono essere installati nel punto di confine fra la parte di rete del cliente
abilitata al funzionamento in isola con il gruppo elettrogeno e la restante rete del cliente e
tra la rete abilitata al funzionamento in isola ed il gruppo elettrogeno stesso due dispositivi
interbloccati elettricamente e meccanicamente o un solo blocco elettrico realizzato in
conformità a quanto previsto dalla norma CEI 11-20.
Nel caso in cui il cliente sia dotato di gruppi statici di continuità per servizi non
interrompibili di un certo rilievo, e quindi non di tipo mobile monofase ≤ 6 kW, si deve
evitare che tali apparecchiature possano fornire, anche transitoriamente, energia alla rete
ENEL. La separazione di tali apparecchiature dalla rete deve essere garantita, oltre che
dal dispositivo statico anche da un dispositivo capace di assicurare una separazione
metallica rispondente alle norme CEI 64-8, CEI EN 50091-1/1 e CEI EN 60947-4-1. La
richiusura automatica o manuale di tale sezionamento deve essere possibile solo dopo la
ripresa del servizio sulla rete ENEL.
ENEL si riserva di presenziare alle prove di funzionamento di suddetti dispositivi contro il
parallelo e/o il trasferimento di energia al momento della messa in servizio e di richiederne,
in qualsiasi momento, l’effettuazione alla presenza dei propri incaricati.
6 IMPIANTI
ENEL fornirà al cliente i dati della rete di alimentazione per consentirgli di dimensionare
correttamente il proprio impianto.
Poiché ENEL durante il normale esercizio della propria rete può cambiarne, senza
preavviso, lo stato del neutro, è necessario che le protezioni per i guasti a terra di cui è
dotato l’impianto del cliente siano in grado di funzionare correttamente a prescindere dallo
stato del neutro.
E’ altresì evidente che, qualora lo stato del neutro della rete MT subisca variazioni, tutti i
clienti MT dovranno essere informati circa:
♦ il necessario adeguamento della protezione generale (cfr. allegato PG) ed i relativi
valori di taratura;
♦ il valore di corrente di guasto monofase a terra con relativo tempo di eliminazione del
guasto per il dimensionamento e la verifica degli impianti di terra.
La tabella seguente riassume le caratteristiche della protezione generale (PG), che il
cliente deve installare in funzione delle caratteristiche del proprio impianto e riporta i
massimi valori prevedibili per le correnti di guasto:
caratteristiche impianto cliente prescrizioni
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lunghezza linee
lunghezza linee max corrente
MT aeree in trasformatori MT/BT
MT in cavo DG PG di guasto
conduttori nudi
[m] [m] numero potenza [kVA] [A]
>=1
(trasformatori interruttore 51 10000
a
0 < 500 ( ) MT/BT in un <= limiti tab. § 5.3
unico locale
51 N 2000
cliente)
51 10000
Qualunque altra situazione <= limiti tab. § 5.3 interruttore
67 e 51N 500 - 2000
(a) E comunque tale da fornire un contributo inferiore al 10% alla corrente di guasto monofase a terra della rete MT ENEL a
neutro isolato.
La protezione di massima corrente deve essere realizzata mediante relé di tipo unipolare
almeno su due fasi a due soglie di intervento (azionanti l’interruttore).
Le protezioni di massima corrente e l’eventuale protezione direzionale di terra e di
massima corrente omopolare devono avere caratteristiche non inferiori a quelle riportate in
allegato PG per quanto rispettivamente applicabile. Tale conformità deve essere attestata
da documentazione di prova di tipo, emessa da laboratorio accreditato da ente facente
capo all’European cooperation for Accreditation (EA) fornita ad ENEL dai costruttori di
apparecchiature di protezione. In Italia l’ente accreditante è il SINAL. Qualora la
documentazione sia in lingua straniera diversa dall’inglese, si dovrà produrre una
traduzione legale in lingua italiana.
La taratura della protezione generale dipende dalle caratteristiche dell’impianto del cliente
e della rete ENEL di alimentazione. I valori di taratura della protezione generale verranno
comunicati da ENEL al cliente.
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alla sbarra MT, al fine di garantire sempre il corretto funzionamento della protezione. I TV
devono avere almeno classe di precisione 6P, fattore di tensione 1.9 per 30 s e rapporto di
trasformazione tale da fornire, in caso di guasto monofase a terra franco, 100 V ai
terminali dei secondari collegati a triangolo aperto.
Qualora non si utilizzino riduttori di tensione e corrente tradizionali, il sistema di protezione
deve comunque garantire prestazioni equivalenti a quelle fornite da una protezione
rispondente alla specifica in allegato PG alimentata da riduttori aventi le caratteristiche
sopra riportate.
I locali cliente, consegna e misura devono essere dotati di un unico ed idoneo impianto di
terra rispondente alle norme vigenti (in particolare alla Norma CEI 11-1 “Impianti elettrici
con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata” ed alla Guida CEI 11-37 “Guida per
l’esecuzione degli impianti di terra di stabilimenti industriali per sistemi di I, II e III
categoria” la cui progettazione e realizzazione è a totale carico del cliente.
Nel locale consegna dovrà essere previsto un apposito bullone a morsetto per il
collegamento delle masse delle apparecchiature ENEL all’impianto di terra.
Il cliente rimane proprietario e responsabile dell’intero impianto di terra anche ai fini
dell’esercizio e della conseguente manutenzione.
L’impianto di terra deve essere dimensionato sulla base della corrente di guasto a terra
sulla rete MT di alimentazione e del tempo di eliminazione del guasto a terra da parte delle
protezioni ENEL.
Anche se l’impianto di consegna è compreso in un area urbana concentrata dove Enel
Distribuzione ha individuato un impianto di terra globale ai sensi della Norma CEI 11-1,
l’impianto di terra di cui sono dotati i locali cliente, consegna e misura sarà costituito
almeno da un anello equipotenziale con 4 picchetti ai vertici e, con riferimento alla norma
CEI 11.1, dovrà essere:
- realizzato secondo le regole della buona tecnica;
- di caratteristiche tali che ne garantiscano la resistenza meccanica e alla corrosione;
- rispondente ai requisiti termici.
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In ogni caso Enel Distribuzione non può garantire nel tempo la sussistenza dell’impianto di
terra globale.
Prima della messa in servizio dell’impianto, il cliente dovrà far effettuare la verifica
dell’impianto di terra e consegnare ad ENEL la relativa certificazione (dichiarazione di
conformità dell’impianto di terra ai sensi dell’articolo 2 del DPR 22 ottobre 2001 n.462
costituita da un attestato dell’installatore ai sensi della legge 46/90 relativamente
all’impianto di terra), corredata della descrizione delle caratteristiche e della
configurazione dell’impianto di terra stesso.
Il cliente si impegna ad inviare ad ENEL comunicazione contenente gli esiti e i valori
rilevati durante le verifiche periodiche eseguite a sua cura e spese alla scadenza indicata
dalle prescrizioni di legge.
Qualora debbano essere effettuate le misure di tensioni di contatto, il cliente dovrà
preavvisare ENEL che si renderà disponibile per le azioni di propria competenza.
Le verifiche periodiche dell’impianto di terra dovranno essere effettuate dal cliente
secondo le prescrizioni di legge. A tale riguardo il cliente richiederà ad ENEL
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l’aggiornamento dei dati per poter effettuare le verifica (corrente di guasto a terra sulla rete
MT di alimentazione e tempo di eliminazione del guasto a terra da parte delle protezioni
ENEL) dopodiché consegnerà ad ENEL la relativa certificazione.
7 LOCALI
Il cliente deve mettere a disposizione di ENEL un locale per l’impianto di consegna ed un
locale di misura con l’accesso da strada aperta al pubblico. Tali locali devono essere posti
al margine dell’area del cliente stesso.
La posizione dei locali deve essere tale che le linee MT ENEL, necessarie per
l’allacciamento, possano essere costruite e mantenute nel rispetto delle vigenti norme sugli
impianti e sulla sicurezza e non siano soggette a futuri spostamenti per tutta la durata
della fornitura.
I locali devono avere caratteristiche statiche e meccaniche adeguate alle sollecitazioni
dovute al montaggio degli impianti interni e devono corrispondere alle seguenti tipologie:
a) cabina bassa in box prefabbricato o costruita in loco con caratteristiche strutturali
almeno equivalenti a quelle delle prescrizioni ENEL DG 10061 e dimensioni non
inferiori a quelle riportate in fig. 3;
b) in edificio civile, tali locali devono avere caratteristiche strutturali almeno equivalenti a
quelli delle prescrizioni ENEL DG 2091 e dimensioni non inferiori a quelle riportate in
fig. 3;
Soluzioni diverse, quali per esempio quelle al di sotto del piano strada, imposte da
specifiche necessità devono essere altrettanto idonee all’installazione ed all’esercizio degli
impianti.
I dettagli costruttivi presenti in figura possono essere modificati in base alle esigenze; in
ogni caso il progetto del locale per l’impianto di consegna deve essere preventivamente
concordato con ENEL.
Tutti i locali devono essere dotati di un adeguato impianto d’illuminazione, costruito a
regola d’arte, e di una presa bipolare rispondente alle norme CEI EN 60309-2
possibilmente interbloccata con interruttore da 16 A - 230 V con fusibile; l’impianto di
illuminazione e la presa bipolare saranno alimentati dalla rete BT del cliente.
Il locale di consegna deve costituire un compartimento stagno agli effetti dell’incendio così
come previsto dalla norma CEI 11-1; pertanto fiamme, calore e fumi non devono
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interessare altre parti del fabbricato. Le aperture esistenti nel locale di consegna (porte e
finestre di aerazione) devono comunicare solo con spazi a cielo libero.
Ai locali suddetti il personale ENEL deve poter accedere in modo diretto da strada aperta
al pubblico.
I locali di consegna e di misura devono essere corredati di porta, fornita dal cliente,
conforme all’unificazione ENEL, la serratura sarà fornita da ENEL ed installata dal cliente.
Manutenzioni e riparazioni dei locali spettano al cliente, con eccezione dei piccoli
interventi all’interno dei locali utilizzati da ENEL, connessi alla presenza ed all’esercizio
degli impianti.
8 DOCUMENTAZIONE
L’allacciamento del cliente è subordinato all’esecuzione delle opere e degli impianti di sua
spettanza in modo conforme a quanto previsto dalle presenti disposizioni. Al riguardo
ENEL fornirà le informazioni preliminari necessarie per una corretta progettazione. Per
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9 PATTUIZIONI E CONVENZIONI
Tra le eventuali condizioni particolari, il contratto deve contenere, oltre alle clausole di
utilizzo dei locali, anche quelle relative alla servitù di elettrodotto per le linee di
allacciamento della cabina.
In casi particolari l’uso può essere opportunamente regolato da uno specifico atto, esteso
eventualmente anche a rapporti accessori (ad esempio servitù di passaggio e di accesso).
Per proprie esigenze di esercizio e di servizio alla clientela, ENEL può integrare l’impianto
di consegna con altre funzioni (trasformazione, distribuzione, smistamento, ecc.), restando
in facoltà del proprietario del locale di pattuire con ENEL un equo compenso qualora gli
impianti non vengano prevalentemente utilizzati per il proprio allacciamento. A tale scopo
può essere anche concordata una diversa realizzazione dei manufatti.
L'allacciamento è da intendersi comunque subordinato all'ottenimento ed alla permanenza
delle autorizzazioni, permessi, servitù e di quant'altro necessario alla costruzione ed
esercizio degli impianti occorrenti.
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10 ATTIVAZIONE DELL’ALLACCIAMENTO
L’attivazione dell’allacciamento deve esser accompagnata da uno scambio di
corrispondenza tra ENEL e cliente, che formalizzi i reciproci impegni e responsabilità.
La data della messa in servizio verrà concordata con il personale ENEL addetto e verrà
ufficializzata con lettera inviata al cliente contenente tra l’altro la richiesta di presenziare
personalmente o far presenziare un suo rappresentate appositamente delegato (vedi
esempio di lettera in Allegato L1).
Prima della messa in servizio è necessario controllare che l’impianto del cliente sia
rispondente alle presenti prescrizioni.
All’atto della messa in servizio il cliente o il suo rappresentante dovrà sottoscrivere, oltre
agli altri documenti, anche l’apposita dichiarazione riportata in Allegato L2.
Durante il corso del contratto il cliente è tenuto a eseguire i controlli necessari ed una
adeguata manutenzione dei propri impianti al fine di non arrecare disturbo alla rete ENEL
di distribuzione; ENEL può richiedere che alcuni controlli siano ripetuti dal cliente in
presenza del proprio personale.
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ALLEGATO L1
(Bozza di lettera da inviare ai clienti prima della messa in servizio della cabina)
Vi ricordiamo, infine, che le tarature delle protezioni dell’interruttore generale dovranno essere
corrispondenti ai valori concordati con il nostro personale; eventuali disservizi provocati sulla
nostra rete imputabili ad alterazioni dei suddetti valori ricadranno sotto la Vostra responsabilità.
Vi preghiamo di volerci restituire copia della presente sottoscritta in segno di accettazione.
Distinti saluti.
ALLEGATO L2
Il sottoscritto .......................................
a nome del cliente ..............................
dal quale è stato espressamente incaricato, dichiara di essere a conoscenza che dalle ore ......... del
giorno .......... la cabina di media tensione della Ditta predetta, sita in località ....................…………
deve a tutti gli effetti considerarsi in tensione.
Pertanto solleva ENEL Distribuzione SpA da ogni responsabilità, dichiarando di aver reso edotti tutti
gli interessati che l’impianto in questione è in tensione e pertanto non accessibile.
DIREZIONE RETE – SUPPORTO INGEGNERIA
(1) Motore equivalente al complesso dei motori asincroni a funzionamento contemporaneo e ad avviamento diretto
(somma delle potenze). Devono essere riportati come motori ad avviamento intermittente solo quelli che hanno
avviamenti superiori a 1 per ora (riportare il valore maggiore). Nel calcolare la potenza del "motore
equivalente" non si devono includere i motori alimentati da elettronica di potenza; negli "equivalenti" si devono
includere le apparecchiature "assimilabili" ai motori di cui sopra.
(2) Saldatrice/puntatrice equivalente al complesso (somma) delle saldatrici/puntatrici a funzionamento
contemporaneo. Il numero di impulsi al minuto è pari al valore maggiore delle saldatrici/puntatrici del
complesso. Nel calcolare la potenza della "saldatrice/puntatrice equivalente" non si devono includere le
saldatrici/puntatrici alimentate da elettronica di potenza; negli "equivalenti" si devono includere le
apparecchiature "assimilabili" alle saldatrici/puntatrici di cui sopra.
(3) Elettronica equivalente al complesso di tutte le apparecchiature installate (somma delle potenze). La potenza
dell'elettronica è pari a quella dell'apparecchiatura alimentata; per esempio:
- quella del motore a CC o a CA
- quella del forno a induzione o a resistenza
- in generale, è il valore di targa (in kVA) con fattore di potenza = 0,8
(4) Sono da intendersi "Sistemi di rifasamento con bobine di sbarramento":
- condensatori con induttori di blocco (con accordo sotto la 4^ armonica 200 Hz)
- sistemi passivi di filtraggio armonico.
(5) Viene indicata soltanto la presenza delle apparecchiature elencate e se sono alimentate da gruppi di continuità
assoluta (UPS).
(6) Indicare, per esempio, convertitori statici a tiristori, ecc.
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1 SCOPO PRESCRIZIONI
Le presenti prescrizioni hanno lo scopo di descrivere le caratteristiche funzionali del
dispositivo di protezione e controllo da installare presso i clienti MT di ENEL Distribuzione
S.p.A.
2 CAMPO DI APPLICAZIONE
Le presenti prescrizioni si applicano al dispositivo di protezione e controllo di linea MT
delle cabine dei clienti MT. Il neutro della rete MT può essere esercito isolato da terra o
collegato a terra mediante impedenza o semplice resistenza.
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3 CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Il pannello deve prevedere:
¾ protezione di massima corrente bipolare a due soglie, una di sovraccarico, una di
cortocircuito entrambe a tempo indipendente definito;
¾ protezione direzionale di terra a due soglie e massima corrente omopolare
adirezionale o protezione di massima corrente omopolare;
¾ comandi di manovra interruttore e segnalazioni locali.
Il tempo base di intervento, pari alla somma del tempo di misura della protezione e del
tempo di emissione del comando di scatto (per grandezze di ingresso pari a 1.2 volte il
valore di intervento tarato), deve essere, per tutte le funzioni di seguito indicate, minore o
uguale a 50ms. I tempi di ritardo indicati di seguito sono comprensivi del tempo base di
intervento.
1
I gradini indicati per le tarature sono i massimi ammissibili.
All. PG: pag. 1 di 4
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Tensione nominale:
Vo 100 V
scatto che l'ha determinato e comunque per un tempo minimo di 150 ms (per garantire
l’apertura dell’interruttore);
7. emettere comandi di apertura intenzionali e di chiusura intenzionali dell'interruttore per
effetto dell'azione sui pulsanti di comando manuale posti sul fronte del pannello; il
comando deve permanere per un tempo minimo di 150 ms (per garantire l’apertura
dell’interruttore).
6 ALIMENTAZIONE
In assenza di alimentazione di emergenza della protezione, è necessario garantire
l’apertura del dispositivo generale qualora venga a mancare l’alimentazione BT. Dovrà
pertanto essere previsto un gruppo statico di continuità (UPS) che garantisca
l’alimentazione di emergenza per almeno 2 ore.
1
Qualora la protezione sia integrata nel quadro MT, pulsanti e segnalazioni possono essere collocati diversamente da
quanto prescritto purché siano accessibili e visibili nell’ambito del quadro stesso. In questo caso sono derogabili i
punti 1, 5 e 7.
8 PROVE E CERTIFICAZIONI
Il dispositivo dovrà essere dotato di marchio CE.
Inoltre deve essere certificata la rispondenza del prototipo alle seguenti prove:
Prove di isolamento (ENEL R EMC 01)
- Rigidità dielettrica (GLI 02, livello di severità 4);
- Prova ad impulso (GLI 01, livello di severità 4);
- Misura della resistenza di isolamenti (GLI 03 livello di severità 4).
Prove climatiche (ENEL R CLI 01)
- tabella 6 “Prove di assestamento” (livello di severità 4);
- tabella 8 “Prove ad apparato funzionante” (livello di severità 4).
Ciascun fornitore del dispositivo dovrà fornire ad ENEL Distribuzione S.p.A copia
della certificazione che attesti:
• la rispondenza del dispositivo ai requisiti sopra indicati;
• la produzione del dispositivo in regime di qualità (almeno ISO 9002).
La certificazione deve essere emessa da laboratorio accreditato da ente facente capo
all’European cooperation for Accreditation (EA). In Italia l’ente accreditante è il
SINAL.
Qualora la documentazione sia in lingua straniera diversa dall’inglese, dovrà
produrre una traduzione “legale” in lingua italiana.
AL CLIENTE
CLIENTE
PRELIEVO
CLIENTE
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DG PG
Sol. A: DG con interruttore fisso asservito a protezione di massima corrente e direzionale (o max Io) di terra
DG PG
I>
all’impianto utilizzatore
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67 e 51N (o 51 N)
Sol. B: DG con interruttore estraibile asservito a protezione di massima corrente e direzionale (o max Io) di terra
cliente