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Sete di Parola

a cura di www.qumran2.net

Lampada per i miei passi la tua parola, luce sul mio cammino
Salmo 118

27/4/2014 3/5/2014 II Domenica di Pasqua o della Divina Misericordia

nno
!an"elo del "iorno, commento e pre"#iera

Domenica 27 aprile 2014


$ %al !an"elo secondo &io'anni
Otto giorni dopo venne Ges.
La sera di (uel "iorno, il primo della settimana, mentre erano c#iuse le porte del luo"o do'e si tro'a'ano i discepoli per timore dei &iudei, 'enne &es), stette in me**o e disse loro+ ,ace a 'oi-. %etto (uesto, mostr/ loro le mani e il 0ianco. 1 i discepoli "ioirono al 'edere il Si"nore. &es) disse loro di nuo'o+ ,ace a 'oi- 2ome il ,adre #a mandato me, anc#e io mando 'oi. %etto (uesto, so00i/ e disse loro+ 3ice'ete lo Spirito Santo. coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati4 a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati. 5ommaso, uno dei %odici, c#iamato %6dimo, non era con loro (uando 'enne &es). &li dice'ano "li altri discepoli+ 77iamo 'isto il Si"nore-. 8a e"li disse loro+ Se non 'edo nelle sue mani il se"no dei c#iodi e non metto il mio dito nel se"no dei c#iodi e non metto la mia mano nel suo 0ianco, io non credo. 9tto "iorni dopo i discepoli erano di nuo'o in casa e c:era con loro anc#e 5ommaso. !enne &es), a porte c#iuse, stette in me**o e disse+ ,ace a 'oi-. ,oi disse a 5ommaso+ 8etti (ui il tuo dito e "uarda le mie mani4 tendi la tua mano e mettila nel mio 0ianco4 e non essere incredulo, ma credente-. &li rispose 5ommaso+ 8io Si"nore e mio %io-. &es) "li disse+ ,erc#; mi #ai 'eduto, tu #ai creduto4 7eati (uelli c#e non #anno 'isto e #anno creduto-.

20,19-31

SPUNTI DI RIFLESSIONE
Quella sera, mentre le porte erano chiuse, Ges entr... Come? Da dove? C'erano per caso finestre aperte? o! on c'erano manco quelle, perch" per il corpo #lorioso non esistono pi porte e finestre chiuse, an$i, non esistono nemmeno pi le porte e neanche i muri% Ges entra, attraversandoli come niente fosse. &l suo corpo #lorioso non ' pi tri(utario delle (arriere invalica(ili di 2

<=ilma 2#asseur>

muri e porte. )ntra sovranamente li(ero, sen$a che niente #lielo possa impedire, con le caratteristiche che avremo anche noi, nella vita #loriosa. Caratteristiche che san *ommaso d'+quino descrive molto (ene nella ,omma *eolo#ica e si riassumono in quattro% l'impassi(ilit-, l'a#ilit-, la sotti#lie$$a e lo splendore. Gra$ie all'impassi(ilit-, non soffriremo pi. #ra$ie all'a#ilit- ci muoveremo alla

velocit- del pensiero. #ra$ie alla sotti#lie$$a non esisteranno pi (arriere... architettoniche e, #ra$ie allo splendore, risplenderemo di luce #loriosa. Quale pace? Ges entra dunque e dice% /0ace a voi!/ 1o dice ai discepoli sconvolti e spaventati, ma lo dice anche a noi! Chi non desidera la pace con tutto il cuore% pace nel mondo, nelle fami#lie, nelle comunit-, nei cuori! 2a questa pace ' an$itutto una persona% do((iamo avere Ges vivo nel cuore per sentire la pace. &nfatti il ,i#nore ai discepoli riuniti nel cenacolo, non manda un messa##io che dice /vi mando la mia pace/, ma arriva lui in persona. ) con la sua persona, arriva la pace. 0ace a noi, dunque! Quale pace? 0ace dei pensieri, delle preoccupa$ioni, delle ansie, e dei vari mali che ci affli##ono. 0ace a voi% ossia #uari#ione delle ferite, dei ricordi del passato fatto a volte di peccati innomina(ili che la memoria vorre((e dimenticare e di cui la coscien$a non sopporta il peso. Come non avr- sopportato, la coscien$a di 0ietro, il peso del suo triplice rinne#amento. )ppure Ges, che sicuramente non aveva dimenticato, offre a lui per primo, la sua pace. Ci siamo o non ci siamo? *ommaso non c'era quel #iorno e non crede. on (asta il ricordo a rendere viva una persona, ci vuole la presen$a. Quante volte anche noi non ci siamo! Ges ' presente nel nostro cuore, ma noi chissdove

#irova#hiamo, erra(ondi qua e l- e non lo vediamo, non perch" non ci sia lui, ma perch" non ci siamo noi! ,iamo altrove, chiss- dove. Quando ritorneremo dal nostro va#a(ondare, Ges dir- anche a noi% /2etti qua il dito nelle mie pia#he e non essere pi incredulo ma credente./ ) Ges, ci che dice, fa! /0er le sue pia#he siete stati #uariti/. )cco che le sue pia#he #uariranno le nostre, purch" nel nostro cuore non ci sia pi l'incredulit-. 0erch" le pia#he del risorto, /non #rondano pi san#ue, ma irradiano luce/ 3+. 1ouf4. /5a#liori di fol#ore escono dalle sue mani/, a((iamo letto nel cantico del venerd6 santo. ,alvati dalla 2isericordia 2a o##i ' anche la festa della Divina 2isericordia, quella che procede appunto dalle pia#he aperte di Ges, e si riversa su di noi come un fiume che lava o#ni colpa, o#ni dolore e o#ni pena. Ges rivel a ,anta 7austina che chi si sare((e affidato alla sua misericordia venerandone l'imma#ine, non sare((e perito% /0rometto che l'anima che venererquesta imma#ine non perir-. 0rometto pure #i- su questa terra, ma soprattutto nell'ora della morte, la vittoria sui nemici. &o stesso la difender come mia propria #loria/. Cora##io dunque amici% se rimaniamo in 1ui, non siamo solo in cammino verso la #loria, ma siamo #i- sua propria #loria.

PER LA PREGHIERA

< nna 8aria 2anopi>

Si"nore &es), pastore "rande, pastore 7uono, solle'ami sulle tue spalle per 0armi 'edere anc#e il 'olto del ,adre. 2#e io sappia innal*armi soltanto 0acendomi solle'are da te c#e per (uesto sei 'enuto+ per i piccoli c#e ti desiderano e c#e ti protendono le 7raccia per 0arsi solle'are da te 0ino al cuore dell?eterno ,adre da cui sei 'enuto a ri'elare l?in0inito amore.

Luned 28 aprile 2014


$ %al !an"elo secondo &io'anni 3,1-8
Se uno non nasce da acqua e Spirito, non pu entrare nel regno di Dio.
!i era tra i 0arisei un uomo di nome @icodmo, uno dei capi dei &iudei. 2ostui and/ da &es), di notte, e "li disse+ 3a776, sappiamo c#e sei 'enuto da %io come maestro4 nessuno in0atti pu/ compiere (uesti se"ni c#e tu compi, se %io non con lui. &li rispose &es)+ An 'eritB, in 'eritB io ti dico, se uno non nasce dall:alto, non pu/ 'edere il re"no di %io. &li disse @icodmo+ 2ome pu/ nascere un uomo (uando 'ecc#ioC ,u/ 0orse entrare una seconda 'olta nel "rem7o di sua madre e rinascereC. 3ispose &es)+ An 'eritB, in 'eritB io ti dico, se uno non nasce da ac(ua e Spirito, non pu/ entrare nel re"no di %io. Duello c#e nato dalla carne carne, e (uello c#e nato dallo Spirito spirito. @on mera'i"liarti se ti #o detto+ do'ete nascere dall:alto. Al 'ento so00ia do'e 'uole e ne senti la 'oce, ma non sai da do'e 'iene n; do'e 'a+ cos6 c#iun(ue nato dallo Spirito.

SPUNTI DI RIFLESSIONE

<,aolo 2urta*>

icodemo ' incuriosito da Ges, ne ' affascinato. : un uomo retto, un uomo di 1e##e, come potre((e un peccatore compiere i prodi#i che Ges compie? 2a ha paura, teme il #iudi$io impietoso dei suoi amici farisei, del ,inedrio, non ' opportuno manifestare simpatia per il Galileo% va da Ges di notte. Quante persone conosco che sono come lui! ,paventate dal #iudi$io de#li altri, intimoriti nel definirsi /credenti/ o, pe##io del pe##io, /cattolici/! 0ersone che pensano di apparire antiquate rispetto ad una presunta modernitche, (ene o male, rele#a il fattore reli#ioso ne#li /interessi/ personali e soprattutto riservato a persone

emotivamente insta(ili... 2a Ges lo acco#lie u#ualmente, non lo respin#e, e lo invita a riflettere% per cam(iare deve avere il cora##io di rinascere dall'alto, deve avere il cora##io di cam(iare mentalit-. ,em(ra impossi(ile, ' vero, ma lo ,pirito pu davvero convertire chiunque, far cam(iare la dire$ione di una (arca a vela. ) cos6 sar- per il pavido icodemo che, alla fine della sua sofferta ricerca, non avr- paura di schierarsi per chiedere il corpo stra$iato del 2aestro, non temer- pi il #iudi$io di un mondo che ormai sperimenter- come /vecchio/..

PER LA PREGHIERA

<San Erancesco d: ssisi>

Feato l?uomo c#e sostiene il suo prossimo nelle sue de7ole**e come 'orre77e essere sostenuto dal medesimo, se 0osse in caso simile.

Santa 2aterina da Siena

Marted 29 aprile 2014


$ %al !an"elo secondo 8atteo 11,25-30
Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.
An (uel tempo, &es) disse+ 5i rendo lode, ,adre, Si"nore del cielo e della terra, perc#; #ai nascosto (ueste cose ai sapienti e ai dotti e le #ai ri'elate ai piccoli. S6, o ,adre, perc#; cos6 #ai deciso nella tua 7ene'olen*a. 5utto stato dato a me dal

,adre mio4 nessuno conosce il Ei"lio se non il ,adre, e nessuno conosce il ,adre se non il Ei"lio e colui al (uale il Ei"lio 'orrB ri'elarlo. !enite a me, 'oi tutti c#e siete stanc#i e oppressi, e io 'i dar/ ristoro. ,rendete il mio "io"o sopra di 'oi e imparate da me, c#e sono mite e umile di cuore, e tro'erete ristoro per la 'ostra 'ita. Al mio "io"o in0atti dolce e il mio peso le""ero.

SPUNTI DI RIFLESSIONE
1a 1ettera a#li )(rei tratta con divina sa##e$$a la differen$a tra la media$ione di 2os' e quella di Cristo Ges. <#ni altra media$ione deve essere a((andonata. <#ni altro uomo deve cedere il posto a Ges ,i#nore. Chi rimane mediatore tra Dio e l'uomo, dopo Ges, non ama i suoi fratelli, perch" li priva di o#ni verit- e #ra$ia celeste. Cristo Ges ' mediatore unico in o#ni cosa% conoscen$a, verit-, #ra$ia, santit-, conforto, ristoro, #ioia, pace, carit-, vita eterna, le##e, parola, =an#elo. )#li ' stato costituito per dare tutto Dio e tutto di Dio all'uomo. )#li ' venuto per presentare al 0adre tutto l'uomo e tutto ci che ' dell'uomo. +nche il sospiro pi se#reto del cuore deve salire al 0adre per me$$o di Cristo Ges. 1a sua media$ione ' totale, #lo(ale, universale, ri#uarda o#ni uomo, sempre, in o#ni an#olo del mondo. Come Cristo Ges si ' messo tutto nelle mani del 0adre per me$$o della sua umilt- e mite$$a, cos6 deve avvenire per o#ni suo

<8o'imento

postolico>

discepolo, o#ni uomo che vuole essere in 1ui strumento di media$ione di #ra$ia e di verit-. Deve imparare o#ni cosa da Ges ,i#nore che ' mite e umile di cuore. )#li fa tutta la volont- del 0adre anche nella sofferen$a pi atroce, non cercando #iusti$ia, ma affidando la sua causa a Dio. Chi acco#lie la media$ione di Ges, anche in quanto a ristoro fisico e spirituale, dell'anima e del corpo, e impara da 1ui entra ne possesso della sua verit- umanit-. Chi invece rifiuta la media$ione di Cristo ,i#nore, rimane nella sua #uerra, povert-, miseria, vanit-, non senso, inutilit-, dispera$ione, affanno, incon#ruen$a, sete insa$ia(ile, fame sempre nuova, dissidio, divisione, morte. : Cristo la solu$ione di o#ni pro(lema umano. 7inch" il discepolo di Ges non dona al mondo con la sua vita un se#no certo dell'autenticit- della 2edia$ione di Ges, il mondo rimarr- nel suo caos. =er#ine 2aria, 2adre della >eden$ione, +n#eli, ,anti, fateci veri discepoli di Ges.
<Santa 2aterina da

PER LA PREGHIERA
Siena>

5utti i 'i*i sono conditi dalla super7ia, s6 come le 'irt) sono condite e rice'ono 'ita da la caritB. ?

Mercoled 30 aprile 2014


$ %al !an"elo secondo &io'anni 3, 16-21
Dio ha mandato il Figlio nel mondo, perch il mondo sia salvato per mezzo di lui.
An (uel tempo, &es) disse a @icodmo+ %io #a tanto amato il mondo da dare il Ei"lio uni"enito, perc#; c#iun(ue crede in lui non 'ada perduto, ma a77ia la 'ita eterna. %io, in0atti, non #a mandato il Ei"lio nel mondo per condannare il mondo, ma perc#; il mondo sia sal'ato per me**o di lui. 2#i crede in lui non condannato4 ma c#i non crede "iB stato condannato, perc#; non #a creduto nel nome dell:uni"enito Ei"lio di %io. 1 il "iudi*io (uesto+ la luce 'enuta nel mondo, ma "li uomini #anno amato pi) le tene7re c#e la luce, perc#; le loro opere erano mal'a"ie. 2#iun(ue in0atti 0a il male, odia la luce, e non 'iene alla luce perc#; le sue opere non 'en"ano ripro'ate. An'ece c#i 0a la 'eritB 'iene 'erso la luce, perc#; appaia c#iaramente c#e le sue opere sono state 0atte in %io.

SPUNTI DI RIFLESSIONE
&l dialo#o fra Ges e icodemo ra##iun#e un punto culminante% la rivela$ione del 0adre che per amore dell'uomo d- il suo 7i#lio per vincere il peccato e la morte e donare la vita eterna. 1a missione salvifica di Ges ' la pi alta manifesta$ione di Dio@ +more. Come per icodemo, la nostra scelta fondamentale diventa% accettare o rifiutale l'amore del 0adre che si ' fatto cos6 vicino a noi in Ges Cristo. Di qui la necessit- di ascoltare e conoscere (ene Ges e il suo messa##io nei =an#eli per essere in #rado di fare una scelta decisiva, A

<1remo San Fia"io>

veramente li(era e responsa(ile. &l 0adre non condanna nessuno, cerca di illuminarci attraverso la vita, morte e risurre$ione del 7i#lio, Ges. ,olo chi non crede in Ges rischia, perch" rifiuta consapevolmente la =erit-. &nvece, chi crede in Ges, quindi in Dio, acco#lie la sua testimonian$a, si converte e ini$ia un cam(iamento radicale di vita. ella mia pausa di contempla$ione, o##i, mi metto alla scuola di Ges, come icodemo% mi metto in ascolto

del messa##io di Bnuova nascita'. Signore Ges, il mio quotidiano un susseguirsi di luci e di tenebre. Infondi il tuo Spirito in me per illuminare con gioia e speranza gli

eventi piccoli e grandi della mia esistenza. Gloria a te, O Cristo risorto!.

PER LA PREGHIERA
2?eri pure tu tra la 0olla a "ridare G9sannaG al maestro &es) (uando entra'a su un asinello tra palme e oli'i nella cittB santaC ,erc#; allora l?#ai lasciato solo (uando in pia**a tanti scalmanati #an "ridato+ G2roci0i""iloGC 1ri tu presente nella sina"o"a (uando un uomo paralitico 0u trasportato a 7raccia da &es) c#e l?#a rin'iato a casa risanatoC ,erc#; allora non sei corso anc#e tu in pia**a (uando tanti scalmanati #an "ridato a ,ilato+ G%onaci Fara77aGC @on eri tu 0ra i discepoli nel cui cuore &es) #a letto il tradimento e a cui il Si"nore #a la'ato i piedi mentre "li "iura'i eterna 0edeltBC ,erc#; allora non sei salito pure tu sul &/l"ota, aiutandolo a portare il le"no caricandoti il peccato del mondoC

<&iuseppe Ampastato S.A.>

San &iuseppe la'oratore

Gio ed 1 ma!!io 2014


$ %al !an"elo secondo 8atteo
on ! costui il "iglio del "alegname#
An (uel tempo &es), 'enuto nella sua patria, inse"na'a nella loro sina"o"a e la "ente rimane'a stupita e dice'a+ %a do'e "li 'en"ono (uesta sapien*a e i prodi"iC @on costui il 0i"lio del 0ale"nameC 1 sua madre, non si c#iama 8ariaC 1 i suoi 0ratelli, &iacomo, &iuseppe, Simone e &iudaC 1 le sue sorelle, non stanno tutte da noiC %a do'e "li 'en"ono allora tutte (ueste coseC. 1d era per loro moti'o di scandalo. 8a &es) disse loro+ Hn pro0eta non dispre**ato se non nella sua patria e in casa sua. 1 l6, a causa della loro incredulitB, non 0ece molti prodi"i.

13, 54-58

SPUNTI DI RIFLESSIONE
<##i festa di ,an Giuseppe operaio, il van#elo descrive la visita di Ges a a$aret, sua citt- natale, dove lui visse 8D anni e dove impar da Giuseppe, suo padre, il mestiere di fale#name. &l passa##io da a$aret fu doloroso per Ges. 1a sua comunitnon era pi come quella di prima. Qualcosa era cam(iata. el =an#elo di 2arco, questa esperien$a di rifiuto da parte della #ente di a$aret 32c ?,E@?F4 condusse Ges a cam(iare la sua prassi pastorale. 2anda i suoi discepoli in missione e li istruisce su come rela$ionarsi con le persone 32c ?,?(@E84. >ea$ione della #ente di a$aret dinan$i a Ges. Ges cre((e a a$aret. Quando ini$i la sua G

<a cura dei 2armelitani>

predica$ione errante, usc6 da l6 e fiss la sua dimora a Cafarnao 32t 9,E2@ E94. Dopo questa lun#a assen$a, ritorn verso la sua terra e, come era sua a(itudine, nel #iorno di sa(ato si rec alla riunione della comunit-. Ges non era coordinatore, ma prese la parola e cominci ad inse#nare alla #ente che si trovava nella sina#o#a. ,e#no questo, che le persone potevano partecipare ed esprimere la loro opinione. 2a alla #ente le sue parole non piacquero. &l Ges che loro avevano conosciuto fin dalla sua infan$ia, non sem(rava ora essere lo stesso. 0erch" era diventato cos6 diverso? + Cafarnao la #ente accettava l'inse#namento di Ges 32c

E,224, ma qui a a$aret la #ente si scandali$$ava. 1oro dicevano% !a dove mai viene a costui questa sapienza e questi miracoli" #on egli forse il figlio del carpentiere" Sua madre non si c$iama %aria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda" & le sue sorelle non sono tutte fra noi" !a dove gli vengono dunque tutte queste cose" 1oro non accettavano il mistero di Dio presente in un uomo comune come loro! 0er poter parlare di Dio, Ges doveva essere diverso da loro! on daranno testimonian$a di credere in lui. on tutto and (ene per Ges. 1e persone che dovevano essere le prime ad accettare la 5uona ovella di Dio, queste erano le persone meno disposte ad accettarla. &l conflitto non era solo con quelli di fuori di casa, ma anche e sopratutto con i propri parenti e con tutta la #ente di a$aret. >ea$ione di Ges dinan$i all'atte##iamento della #ente di a$aret. Ges sa molto (ene che /nessuno ' profeta nella sua patria/. )d infatti lui dice% 'n profeta non disprezzato se non nella sua patria ed a casa sua . &nfatti, l6 dove non c'' apertura n" fede, nessuno pu fare nulla. &l preconcetto lo impedisce. ) Ges stesso, pur volendo, non poteva fare nulla. &l van#elo di 2arco lo dice chiaramente% /) non vi pot" operare nessun prodi#io, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li #uar6. ) si meravi#liava della loro incredulit-/ 32c ?,;@?4. & fratelli e le sorelle di

Ges. 1'espressione /fratelli e sorelle di Ges/ causa molta polemica tra cattolici e protestanti. 5asandosi su questo e su altri testi, i protestanti dicono che Ges e((e molti fratelli e sorelle e che 2aria e((e altri fi#li! & cattolici dicono che 2aria non e((e altri fi#li. Cosa pensare di tutto ci? &n primo luo#o, le due posi$ioni, sia quella dei cattolici che dei protestanti, tra##ono i loro ar#omenti dalla 5i((ia e dalla *radi$ione delle loro rispettive Chiese. 0er questo, non conviene trattare n" discutere questa questione con ar#omenti puramente intellettuali. ,i tratta infatti di convin$ioni profonde, che hanno a che fare con la fede e con i sentimenti di am(edue i #ruppi. 1e ar#omenta$ioni puramente intellettuali non riescono a disfare una convin$ione del cuore! +n$i irritano solo e allontanano! 2a quando non sono d'accordo con l'opinione di un'altra persona, devo rispettarla. &n secondo luo#o, invece di (atta#liare attorno ai testi, noi tutti, cattolici e protestanti, dovremmo unirci molto di pi per lottare in difesa della vita, creata da Dio, vita cos6 sfi#urata dalla povert-, dall'in#iusti$ia, dalla mancan$a di fede, dalla mancan$a di rispetto verso la natura. Dovremmo ricordare altre frasi di Ges% /,ono venuto affinch" tutti a((iano vita, e vita in a((ondan$a/ 3Gv ED,ED4. /Che tutti siano uno, affinch" il mondo creda che *u, 0adre, mi hai inviato/ .
<8onastero di Fa""io'ara>

PER LA PREGHIERA
&es) Si"nore, 5u c#e 0osti la'oratore ED

con il "iusto &iuseppe, 5u c#e conoscesti la 0atica ed il sudore del la'oro, 5u c#e sai (uanto sia doloroso esserne sen*a, 5u c#e conosci le umane paure dell?incerto domani, "uarda a noi tuoi po'eri 0i"li an"ustiati dal la'oro c#e manca. 5u c#e per starci sempre 'icino ti sei 0atto pane e 'ino, santi doni, nostra consola*ione, soccorri i nostri 7iso"ni, inse"naci ad amare il nostro la'oro, dona di capire c#e tuo dono, dona di tro'are in esso santi0ica*ione, dona speran*a a c#i non lo tro'a, dona 0or*a (uand?esso 0atica, dona "ioia al "iusto compenso, dona pace a c#i teme il 0uturo. men.

Sant: tanasio

"enerd 2 ma!!io 2014


$ %al !an"elo secondo &io'anni 6,1-15
Ges distri$u% i pani a quelli che erano seduti, quanto ne volevano.
An (uel tempo, &es) pass/ all:altra ri'a del mare di &alilea, cio di 5i7er6ade, e lo se"ui'a una "rande 0olla, perc#; 'ede'a i se"ni c#e compi'a su"li in0ermi. &es) sal6

EE

sul monte e lB si pose a sedere con i suoi discepoli. 1ra 'icina la ,as(ua, la 0esta dei &iudei. llora &es), al*Bti "li occ#i, 'ide c#e una "rande 0olla 'eni'a da lui e disse a Eilippo+ %o'e potremo comprare il pane perc#; costoro a77iano da man"iareC. %ice'a cos6 per metterlo alla pro'a4 e"li in0atti sape'a (uello c#e sta'a per compiere. &li rispose Eilippo+ %uecento denari di pane non sono su00icienti neppure perc#; o"nuno possa rice'erne un pe**o. &li disse allora uno dei suoi discepoli, ndrea, 0ratello di Simon ,ietro+ 2: (ui un ra"a**o c#e #a cin(ue pani d:or*o e due pesci4 ma c#e cos: (uesto per tanta "enteC. 3ispose &es)+ Eateli sedere. 2:era molta er7a in (uel luo"o. Si misero dun(ue a sedere ed erano circa cin(uemila uomini. llora &es) prese i pani e, dopo a'er reso "ra*ie, li diede a (uelli c#e erano seduti, e lo stesso 0ece dei pesci, (uanto ne 'ole'ano. 1 (uando 0urono sa*iati, disse ai suoi discepoli+ 3acco"liete i pe**i a'an*ati, perc#; nulla 'ada perduto. Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pe**i dei cin(ue pani d:or*o, a'an*ati a coloro c#e a'e'ano man"iato. llora la "ente, 'isto il se"no c#e e"li a'e'a compiuto, dice'a+ Duesti da''ero il pro0eta, colui c#e 'iene nel mondo-. 8a &es), sapendo c#e 'eni'ano a prenderlo per 0arlo re, si ritir/ di nuo'o sul monte, lui da solo.

SPUNTI DI RIFLESSIONE
1a pa#ina del =an#elo di o##i ' indu((iamente #ioiosa% nel racconto siamo vicini alla 0asqua, ' primavera nella 0alestina, la scena de#li uomini sa$iati ' una scena festiva e piena di alle#re$$a. /+llora Ges prese i pani e, dopo aver reso #ra$ie, li distri(u6 fra quelli che si erano seduti/. 2a do((iamo ricordare che la venuta di Ges non si ferma qui. Giovanni infatti non si premura di eviden$iare il ruolo attivo che Ges fa svol#ere ai discepoli, nell'attirare l'atten$ione sulla condi$ione precaria della folla affamata, nel colla(orare a cercare una solu$ione /c'' qui un ra#a$$o con cinque pani e due pesci/, nel distri(uire il pane alla #ente. 1'atten$ione dell'evan#elista invece ' tutta rivolta a ci che fa e dice Ges, spin#endoci oltre il se#no prodi#ioso. 2a la folla e #li stessi discepoli non capiscono, e l'incredulit- attraverserl'intero capitolo. D'altra parte ci sono E2

<8onaci Fenedettini Sil'estrini>

molti indi$i che facilitere((ero una diversa intui$ione. Ges ' sulla monta#na come 2os', la vicinan$a della 0asqua, il mettersi seduti per man#iare, il rendere #ra$ie 3#esti conviviali4, la raccolta de#li avan$i. &l fatto suscita solo stupore tra la #ente che di fronte al se#no ha un'unica convin$ione% /Questi ' davvero il profeta che deve venire nel mondo/. Giusta afferma$ione! 2a Ges, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritir di nuovo sulla monta#na, tutto solo/. C'' in questo comportamento di Ges una sapien$a sulla quale non dovremmo mai finire di riflettere. Come in tutti i se#ni miracolosi, tutto comincia dal profondo desiderio che Ges ha di (eneficare e nel medesimo tempo di annunciare dei (eni ancora ma##iori. el caso particolare vuole preparare il cuore dei suoi ascoltatori ad acco#liere lui stesso come pane di

vita. 0i avanti dir-, a conferma di questo, che la manna nel deserto non ' stata il pane del cielo, ma sar- lui la vera manna che il 0adre mander- dal cielo. )cco perch" Ges non voleva creare equivoci nelle sue attivitprodi#iose. )' la situa$ione di fede in

cui noi tutti ci troviamo. Ges ' venuto per dispensare se stesso per la nostra fame. )cco lui che o##i ci attende nell')ucaristia. +ncora spe$$a il pane e lo fa distri(uire. 2a non si perda niente di quanto distri(uito, donato, offerto.

PER LA PREGHIERA

<8adre 1lisa7etta, 2armelo di Le"nano>

8aria, 'er"ine di @a*aret# e croce'ia di una moltitudine di 'olti. 5u sei la 8adre dell?unico Si"nore c#e in te si 0atto carne per 'enire ad a7itare in me**o a noi. La ,arola c#e in te #a seminato il !an"elo della nostra speran*a educ#i i nostri cuori a tessere le"ami di 0raternitB e pro"etti di pace. 5u, anello della "enera*ione della catena umana, sei all?ori"ine della storia della sal'e**a e nello s'uotamento di o"ni tuo pro"etto rendi possi7ile il riscatto dell?uomo. 5utta l?umanitB, desiderio insa*iato sulle strade del mondo, cammina 'erso di te casa dell?HmanitB di &es). @oi o""i cos6 ti pre"#iamo+ aiutaci a riconoscere con trasparente s"uardo dentro la storia anonima dei "iorni c#e tutti siamo nati da uno stesso amore e tutti destinati ad una 0raternitB uni'ersale. men.

E8

Santi Eilippo e &iacomo

#a$ato 3 ma!!io 2014


$ %al !an"elo secondo &io'anni 14,6-14
Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo#
An (uel tempo, disse &es) a 5ommaso+ Ao sono la 'ia, la 'eritB e la 'ita. @essuno 'iene al ,adre se non per me**o di me. Se a'ete conosciuto me, conoscerete anc#e il ,adre mio+ 0in da ora lo conoscete e lo a'ete 'eduto. &li disse Eilippo+ Si"nore, mostraci il ,adre e ci 7asta. &li rispose &es)+ %a tanto tempo sono con 'oi e tu non mi #ai conosciuto, EilippoC 2#i #a 'isto me, #a 'isto il ,adre. 2ome puoi tu dire+ I8ostraci il ,adreJC @on credi c#e io sono nel ,adre e il ,adre in meC Le parole c#e io 'i dico, non le dico da me stesso4 ma il ,adre, c#e rimane in me, compie le sue opere. 2redete a me+ io sono nel ,adre e il ,adre in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. An 'eritB, in 'eritB io 'i dico+ c#i crede in me, anc#:e"li compirB le opere c#e io compio e ne compirB di pi) "randi di (ueste, perc#; io 'ado al ,adre. 1 (ualun(ue cosa c#iederete nel mio nome, la 0ar/, perc#; il ,adre sia "lori0icato nel Ei"lio. Se mi c#iederete (ualc#e cosa nel mio nome, io la 0ar/ .

SPUNTI DI RIFLESSIONE
Dal tema del via##io verso la casa del 0adre, Ges con naturale$$a passa a parlare della via. 0er #iun#ere al 0adre (iso#na passare per il 7i#lio. *ommaso desidera concrete$$a e chiare$$a nei discorsi. )#li aveva capito che Ges parlava di una via nel senso materiale di strada, mentre Ges sta parlando della via come me$$o per #iun#ere a Dio, come strumento per mettersi in contatto personale con il 0adre. 0er questa ra#ione, nella sua replica all'apostolo, E9

<,adre Lino ,edron>

Ges proclama di essere la via per andare verso Dio. Ges proclama di essere il mediatore per mettersi in contatto personale con il 0adre. essuno pu arrivare a Dio con le proprie for$e n" pu servirsi di altri mediatori. 1e parole di Ges escludono qualsiasi altra media$ione all'infuori della sua 3v.?4. Come nessuno pu andare verso il Cristo se non #li ' concesso dal 0adre 3Gv ?,?;4, cos6 nessuno pu #iun#ere al 0adre sen$a la media$ione di Ges.

Ges proclama anche di essere la verit- e la vita. )#li si identifica con la verit-, cio' si proclama la rivela$ione personificata di Dio. 1e tre parole via, verit- e vita sono applicate al Cristo per indicare le sue tre fun$ioni specifiche di mediatore, rivelatore e salvatore. Ges ' l'unica persona che mette in rapporto con il 0adre, che manifesta in modo perfetto la vita e l'amore di Dio per l'umanit- e comunica al mondo la salve$$a che ' la vita di Dio. ,olo Ges pu condurre l'uomo a Dio, perch" e#li solo vive nel 0adre e il 0adre vive in lui. 0erci chi conosce Ges conosce anche il 0adre e chi vede Ges vede anche il 0adre. 1'intervento di 7ilippo rieche##ia la domanda di 2os' rivolta al ,i#nore% /2ostrami la tua #loria/ 3)s 88,EC4. Ges #li risponde che e#li vive nel 0adre 3vv.G@ED4. 1'apostolo avre((e dovuto sapere che Ges ' una sola cosa con il 0adre 3Gv C,29.2C.;C. ED,8D.8C. E8,E84. Di conse#uen$a, vedendo Ges si vede il 0adre 3v.G4. Data questa mutua immanen$a del 0adre e del 7i#lio, le parole dette da Ges in realt- sono pronunciate dal 0adre che dimora in lui e le opere da lui compiute sono fatte dal 0adre 3v.ED4. 1'immanen$a del 0adre nel 7i#lio pu essere accettata solo per fede, per questo Ges esorta i discepoli a credere in questa verit-, se non altro a motivo

delle opere straordinarie da lui compiute. Ges spesso invita alla fede pura, (asata solo sulla sua parola 3Gv 9,2E.9C. ?,2G4, per cui proclama (eato chi crede sen$a aver visto 32D,2G4. )#li tuttavia fa appello anche alla prova divina delle opere meravi#liose e straordinarie compiute nel nome di Dio, per autenticare la sua missione divina, invitando i suoi ascoltatori a credere almeno per questa ra#ione 3Gv ;,8?. ED,2;.8A@8C. EE,E;4. 0er questo motivo il peccato d'incredulit- dei #iudei ' sen$a scuse 3Gv E;,294. el v.E2 Ges usa l'espressione solenne% /&n verit-, in verit- vi dico/ per richiamare l'atten$ione sull'importan$a dell'ar#omento trattato. )#li assicura ai suoi amici che, se crederanno nella sua persona divina, potranno compiere opere meravi#liose e se#ni straordinari. 1a motiva$ione di questa possi(ilitdi compiere opere ecce$ionali sta nel fatto che Ges ritorna al 0adre, presso il quale esaudir- le richieste dei discepoli 3v.E84. +ffinch" la pre#hiera sia esaudita, dev'essere fatta nel nome di Ges, cio' dev'essere rivolta a Dio per me$$o di Ges, mossi dalla fede nella media$ione del 7i#lio di Dio. Ges non lascia sen$a risposta le pre#hiere dei suoi amici 3v.E94.

PER LA PREGHIERA
2alcutta>

<8adre 5eresa di

,adre dei 2ieli, ci #ai dato un modello di 'ita nella Sacra Eami"lia di @a*aret#. iutaci, ,adre d?amore, a 0are della nostra 0ami"lia un?altra @a*aret# do'e re"nano l?amore, la pace e la "ioia. E;

2#e possa essere pro0ondamente contemplati'a, intensamente eucaristica e 'i7rante di "ioia. iutaci a stare insieme nella "ioia e nel dolore, "ra*ie alla pre"#iera in 0ami"lia. Anse"naci a 'edere &es) nei mem7ri della nostra 0ami"lia, soprattutto se 'estito di so00eren*a. 2#e il cuore eucaristico di &es) renda i nostri cuori mansueti e umili come il Suo. 1 aiutaci a s'ol"ere santamente i nostri do'eri 0amiliari. 2#e possiamo amarci come %io ama ciascuno di noi, sempre pi) o"ni "iorno, e perdonarci i nostri di0etti come 5u perdoni i nostri peccati. iutaci, ,adre d?amore, a prendere o"ni cosa 5u dia e a dare (uello c#e tu prendi con un "rande sorriso. 2uore immacolato di 8aria, causa della nostra "ioia, pre"a per noi. San &iuseppe, pre"a per noi. Santi n"eli 2ustodi, state sempre con noi, "uidateci e prote""eteci. men.

E?

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