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l messaggio del Papa per la trirsi di questo cibo che santifica
giornata missionaria mondiale la Chiesa non può certo realizzare
“spedizione”
di quest’anno è intitolato “Eu- la propria vocazione missionaria.
caristia e missione”, in correlazio- Nutriti di Lui, i credenti compren-
ne al Congresso Eucaristico Inter- dono che il compito missionario
nazionale, celebrato a Guadalajara consiste nell’essere “una oblazio-
in Burundi
in Messico a metà ottobre, mese ne gradita, santificata dallo Spirito
missionario.Riprendendo alcune Santo” (Romani 15,16), per for-
sollecitazioni da parte del Santo mare sempre più “un cuor solo
Padre credo che possiamo appro- e un’anima sola”(Atti 4,32) e di-
fondire e vivere la missione con ventare testimoni del suo amore
spirito eucaristico.Infatti quando fino agli estremi confini della ter- Venerdì 8 ottobre sono
si partecipa al Sacrificio eucari- ra.Cristo infatti è morto per tutti;
partiti alla volta di Gitega
stico si percepisce più a fondo è per tutti il dono della salvezza,
l’universalità della redenzione e che l’Eucaristia rende presente (Burundi) l’ingegner Gio-
di conseguenza l’urgenza della sacramentalmente nel corso della vanni Piotti con gli amici
missione della Chiesa:attorno a storia. L’Eucaristia è il conforto e il Micheletti Sergio e Rug-
Cristo eucaristico la Chiesa cre- pegno della definitiva vittoria per
sce come popolo, tempio e fami- chi lotta contro il male e il pecca- geri Andrea per studiare
glia di Dio: una santa cattolica e to; è il “pane di vita”che sostiene l’ipotesi della realizzazio-
apostolica. quanti a loro volta, si fanno”pane ne di un acquedotto che
Al termine di ogni Messa, tutti spezzato”per i fratelli, pagando ta-
assicuri l’acqua alla casa
dobbiamo sentirci inviati come lora persino con il martirio la loro
“missionari dell’eucaristia”a dif- fedeltà al Vangelo. di accoglienza Nazaret
fondere in ogni ambiente il gran- Il messaggio del Papa ci invita di Mutwenzi inaugurata
de dono ricevuto.Chi infatti in- dunque a recuperare la centralità il Natale scorso; Carlo
contra Cristo nell’Eucaristia non dell’Eucaristia nella vita cristiana
può non proclamare con la vita perché la nostra esistenza possa e Maria Colombo, Luigi
l’amore misericordioso del Re- essere eucaristica e donata ai fra- Manzeni, e il giovane
dentore.Senza una costante rela- telli, soprattutto ai più poveri e Claudio Brera, per inizia-
zione con l’eucaristia, senza nu- abbandonati.
re un Centro per l’infanza
patrocinato dall’associa-
zione Solidarietà di San
Vigilio di Concesio.
Secondo voi chi è alla
guida di questo gruppo?
Naturalmente avete già
indovinato! E’ Ceserina
Alghisi che non ha lascia-
to cadere l’invito e gene-
rosamente ancora una
volta è partita con gli altri
per servire i fratelli più bi-
sognosi.
MUSEKE - 2
Museke vuol ringiovanire
I l Gruppo Museke, che nella sua storia ormai quaran-
tennale ha operato in varie terre di missione prima
fra le quali il Burundi e ha visto passare e operare
innumerevoli operatori e volontari, ha bisogno, ora, per
usare un termine moderno, di un buon “lifting”, vuole
to l’adesione personalmente o barrando la voce:”quota
socio” sul modulo di conto corrente postale e vengono
iscritti nel relativo libro.
A questi soci viene esteso l’invito a partecipare al-
l’Assemblea annuale che per il 2004 è convocata il 6
ringiovanire, arricchirsi di forze nuove. Novembre. I soci si assumono l’impegno di versare la
Per questo lancia un appello alle persone di buona quota associativa che è fissata in € 30,00.
volontà che hanno un po’ di tempo e il desiderio di Noi ci auguriamo che la partecipazione alle assemblee
avvicinarsi ai problemi degli altri. Il Gruppo si apre sia sempre più numerosa sia perché è l’occasione per
volentieri ad accogliere nuovi elementi nel Consiglio, rinsaldare l’amicizia, per forzare e condividere lo spiri-
vuole proporre ai giovani esperienze in loco, desidera to missionario che ci lega, per un aggiornamento della
intensificare i rapporti con altre realtà missionarie e di situazione, ma anche perché tale gruppo assembleare
volontariato. ha potere decisionale e quindi è chiamato ad approvare
Attualmente conta numerosi soci, che hanno sottoscrit- talune proposte.
“Educami
Nderanseke così sono felice”
A
dozioni: quota 300 e più! richieste, abbiamo pensato di in- vano la già drammatica quoti-
Tante siete, voi famiglie, che tensificare il dialogo con Suor Ce- dianità, che vorremmo conoscere
avete aderito all’iniziativa cilia, la nostra responsabile in Bu- meglio e condividere.
partita quattro anni fa. Appena rundi, che svolge con zelo e com- Abbiamo predisposto una scheda
giunge a noi la quota di adesione petenza il faticoso e impegnativo che contiene il profilo del bam-
vi viene spedita, in tempi compati- compito di seguire i bambini. bino sotto l’aspetto famigliare,
bili con la disponibilità di fotogra- Nostro intento è di farle sentire scolastico e sanitario che potrà
fie e notizie, una breve presenta- la vicinanza e il sostegno nostri essere compilata e aggiornata an-
zione del bambino/a adottato. e di voi famiglie adottanti e nello nualmente da suor Cecilia e dalle
Tutti voi, poi, giustamente, siete stesso tempo essere maggiormente sue assistenti; questa sarà spedita
desiderosi di essere informati sui a conoscenza della crescita e dei a noi che provvederemo a inoltrar-
cambiamenti nella loro crescita, cambiamenti che si verificano nel- la ad ogni famiglia. Ci auguriamo
sul loro stato di salute ecc. la vita dei bambini. così di sentirci più solidali e uniti
Ma finora è stato molto difficile Sicuramente a noi tutti, che sia- ai nostri amici africani ai quali
mantenere, a scadenza periodica, mo così lontani, sfuggono la situa- cerchiamo di dare una mano, ma
questo aggiornamento. Ora noi, zione concreta e le innumerevoli soprattutto il nostro affetto.
per soddisfare le vostre numerose e continue emergenze che aggra- Il Consiglio di Museke
MUSEKE - 3
La Festa per il nostro decennale
D omenica 6 giugno abbiamo vissuto una giornata veramente straordinaria per il nostro in-
contro, ricordando l’arrivo dei nostri bimbi, a dieci anni da quel terribile esodo che li portò
presso di noi, nell’aprile del 1994.
Siamo stati ospiti della signora Margherita Facchini nel suo stupendo “camping San Francesco” di De-
senzano, alla quale va il nostro grazie di cuore per la sua accoglienza e profonda amicizia.
Essendo passato del tempo dal nostro ultimo incontro, per alcuni non è stato facile identificare i bam-
bini che ormai stanno vivendo in questo momento il passaggio alla pubertà.
La crescita, la diversità dei lineamenti, il cambio di voce hanno provocato non poco la memoria di
tanti per scoprire in alcuni adolescenti il bimbo di ieri.
Gioia tra di noi, gratitudine al Signore per il risultato conseguito e un augurio a tutti i ragazzi e alle
loro famiglie per un futuro sereno e di pace.
impressioni a caldo
RIVEDERCI FELICI AMICI RITROVATI Ho visto le mie amiche Margheri-
ta, Giacinta; Gloria e Annarosa che
Ciao, sono Margherita, non vedevo da un anno e altre che
“E’ finita la scuola, che bello! Final-
ormai sono passati anni da quando invece non ricordavo nemmeno
mente posso fare quello che voglio,
vi ho scritto l’ultima volta, se non che nome avessero.
posso passare la domenica pome-
sbaglio ero in prima elementare, Comunque in piscina ci siamo
ora vado alle superiori e tutto stà riggio all’oratorio con le mie ami-
scambiati scherzi e battute e il
cambiando tranne una cosa: sono che senza pensare ai compiti per il
ghiaccio si è rotto.
ancora affezionatissima a voi. giorno dopo” pensavo dentro di me.
Poi durante la messa don Rober-
Che bello quando a giugno vi ho Invece la prima cosa che mi ha det-
rivisti per fare un tuffo in piscina to ci ha chiamati uno per uno a
to la mia mamma è stata:” Monica,
e passare il pomeriggio tutti insie- presentarci al microfono: è stato
domenica andiamo tutti insieme ad
me. emozionante. Io non sapevo cosa
una grande festa a Desenzano”. Mi
Ma la cosa più bella è vedervi felici dire, così mi sono presentata con il
sono chiesta chi fossero quei “tutti”
così come lo sono io. nome che mi hanno dato in Africa
Rimaniamo così, sempre nei nostri a cui si riferiva, di certo non inten-
cioè Florence, che nessuno cono-
cuori. deva le mie amiche, per cui ho ar-
sceva, per cui ho visto le facce sor-
Grazie, ricciato un po’ il naso, pensando si
prese di molti che si chiedevano: “
un bacione dalla vostra Margot trattasse di un ritrovo di parenti e
E questa da dove arriva?”
amici di famiglia per lo più adulti.
Mi scappava da ridere, ma anche
Poi, però, la mamma mi ha spiega-
Raccontare in poche parole que- altri han detto cose che facevano
to che si trattava di una grande ri-
sti anni è difficile ma quando ci ridere.
correnza per i dieci anni dal nostro
troviamo tutti insieme e quando La festa si è poi conclusa in pizzeria
guardiamo nostra figlia ormai arrivo in Italia, quindi i festeggiati
dove abbiamo continuato a chiac-
adolescente pensiamo al grande eravamo noi bambini del “centro”:
chierare e a ridere tra di noi ed era
miracolo di dieci anni fa e non Allora mi sono sentita emozionata
come se fossimo tutti vecchi amici.
passa giorno che non ringrazia- e anche un po’ ansiosa di rivedere
mo Dio per il meraviglioso dono Mi è dispiaciuto alla fine della gior-
qualcuno che ricordavo un pochi-
che ci ha dato. nata lasciare la bella compagnia e
no e qualcuno di cui non sapevo
Ci auguriamo che anche per gli sarei contenta di ripetere spesso
nemmeno che faccia avesse.
anni avvenire i nostri ragazzi si questi momenti, perché non vorrei
L’incontro è stato così…così…. Per
possano incontrare perché insie- più dimenticarmi di questi amici ri-
me sono fantastici. la vergogna e poi perché ci guar-
trovati.
Un grosso abbraccio, davamo tutti senza riconoscerci o
Beppe e Patrizia quasi. Monica Braga Florence
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Rilima 1994 - 2004 Brescia
GRAZIE biato la vita di tutti noi.
Che ci fa sentire vicini gli uni agli
rincorsi durante la giornata,
ma che hanno potuto esprimer-
ALLA PROVVIDENZA altri, pur nella diversità delle si- si in particolare nel corso della
tuazioni personali e famigliari. Messa celebrata da don Roberto
I
l decennio 1994-2004 ha Dobbiamo quindi dire grazie e nella successiva presentazione
portato cambiamenti im- a don Roberto e a Enrica per con la quale ciascuno di loro
portanti a livello interno e avere preso l’iniziativa dell’in- ci ha informato sulle tappe dei
internazionale, pubblico e priva- contro che si è svolto il 6 giugno propri studi scolastici. Poi la sera
to. Così è stato anche per noi: con nella bella struttura turistica di ci ha visto tutti riuniti intorno a
il mese di aprile del 1994 sono S. Francesco a Desenzano. don Roberto, Enrica e Cesarina,
arrivati in Italia provenienti dal Sono stati un pomeriggio e una in una grande sala per un vero
Rwanda i nostri figli. Ciascuno sera bellissimi, vissuti tra di noi e e proprio banchetto che è stata
di noi genitori conserva nel pro- con i nostri figli, in una dimensio- ulteriore occasione di festa e di
prio animo le emozioni, i sen- ne privata e senza trionfalismi. allegria.
timenti di amore, ma anche le Il ricordo, il ringraziamento, la Siamo stati molto bene insieme.
preoccupazioni che questo ar- gioia di vedere questi ragazzi e Per questo, ma soprattutto per i
rivo così speciale ha messo in queste ragazze crescere sani, mo- nostri figli ringraziamo la Prov-
moto. Un accadimento imprevi- tivati, fiduciosi nel futuro: sono videnza.
sto e imprevedibile che ha cam- questi i sentimenti che si sono Antonio, Daniela e Bruno Porteri
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La scuola e la famiglia: luoghi
Pubblichiamo volentieri i temi di due ragazzi di terza media che dopo aver ascoltato
dalla loro insegnante il racconto della nostra storia, hanno stilato queste osservazioni molto riflessive e mature.
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di accoglienza e integrazione
L a famiglia è il più antico grup-
po sociale della storia, pertan-
to per tradizione è un gruppo
chiuso, legato da stretti vincoli di
sangue; le sue radici sono antiche e
profonde, ma accade che si apra al-
la diversità, a volte stabilmente ed a
volte occasionalmente, accogliendo
persone che non hanno l’affetto dei
propri cari.
La vicenda che voglio raccontare
mi ha colpito molto perché, oltre a
riguardare molte famiglie, ha avuto
addirittura coinvolgimenti interna-
zionali e legislativi che hanno inte-
ressato governi, ambasciate e tribu-
nali, eppure si è svolta vicino a noi, in
provincia di Brescia, e ha avuto come
protagonisti famiglie e bambini che Però uno di questi bambini, dal ca- ti, consideravano l’Italia la loro vera
anch’io ho incontrato. rattere vivace, fece fatica a inserirsi patria, e la separazione dalle nuove
Ecco i fatti. in famiglia. Per lui è stato necessario famiglie sarebbe stata molto doloro-
Quando ancora ero all’asilo, in Ruan- un amore più grande di quello di due sa.
da ci fu un sanguinoso scontro triba- genitori, per lui si è aperto il cuore Il governo italiano rispose allora che
le fra due diverse etnie, i Tutsi e gli del prete missionario che è diventato questi bambini erano non solo affi-
Hutu, che provocò un genocidio. il suo padre adottivo. dati, ma realmente adottati e quindi a
Molti bimbi rimasero orfani, perché i Infatti, superando i limiti delle leggi tutti gli effetti cittadini non più ruan-
loro genitori furono uccisi in questa sull’adozione, il tribunale ha ricono- desi ma italiani.
sanguinosa guerra. Un prete missio- sciuto che solo la grande generosità Spero di sentire parlare spesso di real-
nario, originario di Castenedolo, riu- di un prete poteva dare il calore fa- tà come queste, nella quale un uomo,
scì ad organizzare clandestinamente miliare ad un ragazzino irrequieto e pur di salvare delle vite, va conro le
la fuga di quaranta bimbi ancora mol- turbolento. leggi per l’immigrazione; nella quale
to piccoli, ma già orfani. Ma questa non fu l’unica difficoltà: i governi si rendano conto di situa-
Arrivarono in aereo in Italia e la fami- dopo alcuni anni il governo ruandese zioni eccezionali che superano com-
glia del prete organizzò per loro un chiese la restituzione dei bambini, in portamenti ammessi dalle legislazio-
centro di prima accoglienza. Ovvia- quanto affermava che la guerra era ni, e nella quale il contributo delle
mente si mobilitò tutta una comuni- finita e che i bimbi avrebbero potuto famiglie e della scuola è il vero fonda-
tà: le inservienti delle scuole offriro- crescere in un clima di pace e sereni- mento per la risoluzione definitiva di
no il loro tempo per preparare i pasti, tà nel loro Paese. quella situazione di emergenza.
insegnanti e volontari si organizzaro- Ormai, però, essi si erano ben integra- Lorenzo D.
no per accudirli sia di giorno che di
notte, molte mamme procurarono
giochi e vestiti.
Un grazie alle Orsoline
Questi bambini però erano anora in- Le religiose di S. Orsola hanno la loro origine a Brescia nel 1827 per
felici: non avevano ritrovato l’amore volontà del Vescovo Gabrio Maria Nava, accogliendo il carisma di S.
di una famiglia. Pian piano la loro pre- Angela Merici (sec. XVI).
senza fece nascere in tante coppie Nell’Istituto Santa Maria degli Angeli, di via Bassiche (Bs) educano la
dapprima la sensibilità e successiva- gioventù nella scuola: materna, elementare, media, liceo scientifico.
mente la decisione di far diventare Gli alunni sono più di 600. Nella Quaresima scorsa hanno realiz-
un piccolo estraneo membro del zato alcune attività il cui provente di euro 13.400 è stato devoluto
gruppo, per essere amato, accudito all’Associazione Museke.
ed educato. A Madre Grazia, superiora della Comunità che conta 22 suore, agli
Così, in poco tempo, il centro di ac- insegnanti, ai genitori e a tutti i ragazzi un grazie di cuore per la
coglienza si svuotò e tante famiglie sensibilità e la solidarietà dimostrateci.
adottarono un nuovo figlio.
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Per l ’iscrizione al Registro
delle associazioni di volontariato
I l Consiglio di Museke ha deciso
di
Associazione
proporre
l’iscrizione
nella
all’Assemblea
della
GRUPPO OPERAZIONE MUSEKE O.N.L.U.S. • Via Brescia, 10 • 25014 CASTENEDOLO (BS) • ITALY • Tel. e Fax 030.2130053
c/c postale 15681257 • c/c bancario: 27499 - Banco di Brescia - ABI 3500 - CAB 11200 intestati a GRUPPO OPERAZIONE MUSEKE ONLUS
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