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NOTIZIARIO DEL GRUPPO OPERAZIONE MUSEKE O.N.L.U.S.

– Via Brescia, 10 – 25014 CASTENEDOLO (Brescia) ITALY


Tel. e Fax 030.2130053 - Cell. 349.8832835 NUMERO VENTUNO - OTTOBRE 2004
fotolito e stampa: nadir - ciliverghe (bs)

Felicitazioni a Padre Gabriel


È diventato Vescovo di Izabal, vicariato apostolico nell’estremo est
del Guatemala, con sede episcopale a Puerto Barrios sull’Atlantico

È con grande gioia che ab-


biamo appreso nel giugno
scorso la nomina di Padre
Gabriel Peñate Rodriguez a Ve-
scovo di un Vicariato Apostolico
Parrocchia di Guastatoya e ulti-
mamente in quella di Mataque-
scuintla sostenendo un proget-
to sanitario per le donne e la
scolarizzazione di tanti giovani
(= Diocesi) grande quasi come la altrimenti destinati all’analfabe-
Lombardia, che prende il nome tismo.
da un grande lago, Izabal, il cui Dopo questa lunga amicizia non
emissario, il Rio Doulce, dopo potevamo assecondare il suo de-
aver disegnato in mezzo alla fo- siderio, sicché il 14 agosto ero
resta tropicale dolci insenature e presente allo stadio di Puerto
ampie anse si butta nell’Atlanti- Barrios per l’ordinazione Epi-
co. scopale, accompagnato da don
L’amicizia con P. Gabriel risale a Gabriele Filippini, direttore del-
25 anni fa quando lo incontram- la “Voce del Popolo”.
mo giovane nel seminario di Cit- Nella Festa dell’Assunta abbiamo
tà del Guatemala. celebrato nella cattedrale e alla
Diventato prete nell’84, venne a sera in un’altra parrocchia delle
Roma specializzandosi in Teolo- 12 che compongono la Diocesi;
gia Dogmatica. di esse 5 sono senza prete. La
Molti di noi hanno avuto modo di settimana seguente abbiamo vis-
conoscerlo alla fine degli anni ‘90 suto nel suo Episcopio, visitando la cittadina di Livingstone posta
per le sue visite a Castenedolo. praticamente tuttto il vasto terri- sullo stesso oceano che bagna
Museke lo ha aiutato nella co- torio della sua Diocesi che unica l’Africa occidentale.
struzione di una Clinica nella del Guatemala, oltre agli indios e È un motivo in più per continua-
ai discendenti re l’amicizia e la solidarietà con
degli spagnoli P. Gabriel perché nella sua dio-
annovera tra cesi c’è un pezzo d’Africa.
i suoi abitanti Abbiamo pensato già a certi pro-
alcuni di colo- cessi di sviluppo e di aiuto che
re. grazie alla generosità di tutti po-
Sono gli epigo- tremo realizzare.
ni degli schia- Ad Multos Annos al quarantaset-
vi che venne- tenne nostro amico che ha scel-
ro deportati to come motto episcopale “Sulla
dall’Africa e tua parola getterò le reti”.
parlano la lin- Tutto il gruppo Museke gli assi-
gua garifona. cura una costante preghiera per
Gli abbiamo il suo ministero.
incontrati nel- Don Roberto
Dall ’Eucaristia, la Missione

I Nuova
l messaggio del Papa per la trirsi di questo cibo che santifica
giornata missionaria mondiale la Chiesa non può certo realizzare

“spedizione”
di quest’anno è intitolato “Eu- la propria vocazione missionaria.
caristia e missione”, in correlazio- Nutriti di Lui, i credenti compren-
ne al Congresso Eucaristico Inter- dono che il compito missionario
nazionale, celebrato a Guadalajara consiste nell’essere “una oblazio-

in Burundi
in Messico a metà ottobre, mese ne gradita, santificata dallo Spirito
missionario.Riprendendo alcune Santo” (Romani 15,16), per for-
sollecitazioni da parte del Santo mare sempre più “un cuor solo
Padre credo che possiamo appro- e un’anima sola”(Atti 4,32) e di-
fondire e vivere la missione con ventare testimoni del suo amore
spirito eucaristico.Infatti quando fino agli estremi confini della ter- Venerdì 8 ottobre sono
si partecipa al Sacrificio eucari- ra.Cristo infatti è morto per tutti;
partiti alla volta di Gitega
stico si percepisce più a fondo è per tutti il dono della salvezza,
l’universalità della redenzione e che l’Eucaristia rende presente (Burundi) l’ingegner Gio-
di conseguenza l’urgenza della sacramentalmente nel corso della vanni Piotti con gli amici
missione della Chiesa:attorno a storia. L’Eucaristia è il conforto e il Micheletti Sergio e Rug-
Cristo eucaristico la Chiesa cre- pegno della definitiva vittoria per
sce come popolo, tempio e fami- chi lotta contro il male e il pecca- geri Andrea per studiare
glia di Dio: una santa cattolica e to; è il “pane di vita”che sostiene l’ipotesi della realizzazio-
apostolica. quanti a loro volta, si fanno”pane ne di un acquedotto che
Al termine di ogni Messa, tutti spezzato”per i fratelli, pagando ta-
assicuri l’acqua alla casa
dobbiamo sentirci inviati come lora persino con il martirio la loro
“missionari dell’eucaristia”a dif- fedeltà al Vangelo. di accoglienza Nazaret
fondere in ogni ambiente il gran- Il messaggio del Papa ci invita di Mutwenzi inaugurata
de dono ricevuto.Chi infatti in- dunque a recuperare la centralità il Natale scorso; Carlo
contra Cristo nell’Eucaristia non dell’Eucaristia nella vita cristiana
può non proclamare con la vita perché la nostra esistenza possa e Maria Colombo, Luigi
l’amore misericordioso del Re- essere eucaristica e donata ai fra- Manzeni, e il giovane
dentore.Senza una costante rela- telli, soprattutto ai più poveri e Claudio Brera, per inizia-
zione con l’eucaristia, senza nu- abbandonati.
re un Centro per l’infanza
patrocinato dall’associa-
zione Solidarietà di San
Vigilio di Concesio.
Secondo voi chi è alla
guida di questo gruppo?
Naturalmente avete già
indovinato! E’ Ceserina
Alghisi che non ha lascia-
to cadere l’invito e gene-
rosamente ancora una
volta è partita con gli altri
per servire i fratelli più bi-
sognosi.

MUSEKE - 2
Museke vuol ringiovanire
I l Gruppo Museke, che nella sua storia ormai quaran-
tennale ha operato in varie terre di missione prima
fra le quali il Burundi e ha visto passare e operare
innumerevoli operatori e volontari, ha bisogno, ora, per
usare un termine moderno, di un buon “lifting”, vuole
to l’adesione personalmente o barrando la voce:”quota
socio” sul modulo di conto corrente postale e vengono
iscritti nel relativo libro.
A questi soci viene esteso l’invito a partecipare al-
l’Assemblea annuale che per il 2004 è convocata il 6
ringiovanire, arricchirsi di forze nuove. Novembre. I soci si assumono l’impegno di versare la
Per questo lancia un appello alle persone di buona quota associativa che è fissata in € 30,00.
volontà che hanno un po’ di tempo e il desiderio di Noi ci auguriamo che la partecipazione alle assemblee
avvicinarsi ai problemi degli altri. Il Gruppo si apre sia sempre più numerosa sia perché è l’occasione per
volentieri ad accogliere nuovi elementi nel Consiglio, rinsaldare l’amicizia, per forzare e condividere lo spiri-
vuole proporre ai giovani esperienze in loco, desidera to missionario che ci lega, per un aggiornamento della
intensificare i rapporti con altre realtà missionarie e di situazione, ma anche perché tale gruppo assembleare
volontariato. ha potere decisionale e quindi è chiamato ad approvare
Attualmente conta numerosi soci, che hanno sottoscrit- talune proposte.

“Educami
Nderanseke così sono felice”

A
dozioni: quota 300 e più! richieste, abbiamo pensato di in- vano la già drammatica quoti-
Tante siete, voi famiglie, che tensificare il dialogo con Suor Ce- dianità, che vorremmo conoscere
avete aderito all’iniziativa cilia, la nostra responsabile in Bu- meglio e condividere.
partita quattro anni fa. Appena rundi, che svolge con zelo e com- Abbiamo predisposto una scheda
giunge a noi la quota di adesione petenza il faticoso e impegnativo che contiene il profilo del bam-
vi viene spedita, in tempi compati- compito di seguire i bambini. bino sotto l’aspetto famigliare,
bili con la disponibilità di fotogra- Nostro intento è di farle sentire scolastico e sanitario che potrà
fie e notizie, una breve presenta- la vicinanza e il sostegno nostri essere compilata e aggiornata an-
zione del bambino/a adottato. e di voi famiglie adottanti e nello nualmente da suor Cecilia e dalle
Tutti voi, poi, giustamente, siete stesso tempo essere maggiormente sue assistenti; questa sarà spedita
desiderosi di essere informati sui a conoscenza della crescita e dei a noi che provvederemo a inoltrar-
cambiamenti nella loro crescita, cambiamenti che si verificano nel- la ad ogni famiglia. Ci auguriamo
sul loro stato di salute ecc. la vita dei bambini. così di sentirci più solidali e uniti
Ma finora è stato molto difficile Sicuramente a noi tutti, che sia- ai nostri amici africani ai quali
mantenere, a scadenza periodica, mo così lontani, sfuggono la situa- cerchiamo di dare una mano, ma
questo aggiornamento. Ora noi, zione concreta e le innumerevoli soprattutto il nostro affetto.
per soddisfare le vostre numerose e continue emergenze che aggra- Il Consiglio di Museke

MUSEKE - 3
La Festa per il nostro decennale

D omenica 6 giugno abbiamo vissuto una giornata veramente straordinaria per il nostro in-
contro, ricordando l’arrivo dei nostri bimbi, a dieci anni da quel terribile esodo che li portò
presso di noi, nell’aprile del 1994.
Siamo stati ospiti della signora Margherita Facchini nel suo stupendo “camping San Francesco” di De-
senzano, alla quale va il nostro grazie di cuore per la sua accoglienza e profonda amicizia.
Essendo passato del tempo dal nostro ultimo incontro, per alcuni non è stato facile identificare i bam-
bini che ormai stanno vivendo in questo momento il passaggio alla pubertà.
La crescita, la diversità dei lineamenti, il cambio di voce hanno provocato non poco la memoria di
tanti per scoprire in alcuni adolescenti il bimbo di ieri.
Gioia tra di noi, gratitudine al Signore per il risultato conseguito e un augurio a tutti i ragazzi e alle
loro famiglie per un futuro sereno e di pace.

impressioni a caldo
RIVEDERCI FELICI AMICI RITROVATI Ho visto le mie amiche Margheri-
ta, Giacinta; Gloria e Annarosa che
Ciao, sono Margherita, non vedevo da un anno e altre che
“E’ finita la scuola, che bello! Final-
ormai sono passati anni da quando invece non ricordavo nemmeno
mente posso fare quello che voglio,
vi ho scritto l’ultima volta, se non che nome avessero.
posso passare la domenica pome-
sbaglio ero in prima elementare, Comunque in piscina ci siamo
ora vado alle superiori e tutto stà riggio all’oratorio con le mie ami-
scambiati scherzi e battute e il
cambiando tranne una cosa: sono che senza pensare ai compiti per il
ghiaccio si è rotto.
ancora affezionatissima a voi. giorno dopo” pensavo dentro di me.
Poi durante la messa don Rober-
Che bello quando a giugno vi ho Invece la prima cosa che mi ha det-
rivisti per fare un tuffo in piscina to ci ha chiamati uno per uno a
to la mia mamma è stata:” Monica,
e passare il pomeriggio tutti insie- presentarci al microfono: è stato
domenica andiamo tutti insieme ad
me. emozionante. Io non sapevo cosa
una grande festa a Desenzano”. Mi
Ma la cosa più bella è vedervi felici dire, così mi sono presentata con il
sono chiesta chi fossero quei “tutti”
così come lo sono io. nome che mi hanno dato in Africa
Rimaniamo così, sempre nei nostri a cui si riferiva, di certo non inten-
cioè Florence, che nessuno cono-
cuori. deva le mie amiche, per cui ho ar-
sceva, per cui ho visto le facce sor-
Grazie, ricciato un po’ il naso, pensando si
prese di molti che si chiedevano: “
un bacione dalla vostra Margot trattasse di un ritrovo di parenti e
E questa da dove arriva?”
amici di famiglia per lo più adulti.
Mi scappava da ridere, ma anche
Poi, però, la mamma mi ha spiega-
Raccontare in poche parole que- altri han detto cose che facevano
to che si trattava di una grande ri-
sti anni è difficile ma quando ci ridere.
correnza per i dieci anni dal nostro
troviamo tutti insieme e quando La festa si è poi conclusa in pizzeria
guardiamo nostra figlia ormai arrivo in Italia, quindi i festeggiati
dove abbiamo continuato a chiac-
adolescente pensiamo al grande eravamo noi bambini del “centro”:
chierare e a ridere tra di noi ed era
miracolo di dieci anni fa e non Allora mi sono sentita emozionata
come se fossimo tutti vecchi amici.
passa giorno che non ringrazia- e anche un po’ ansiosa di rivedere
mo Dio per il meraviglioso dono Mi è dispiaciuto alla fine della gior-
qualcuno che ricordavo un pochi-
che ci ha dato. nata lasciare la bella compagnia e
no e qualcuno di cui non sapevo
Ci auguriamo che anche per gli sarei contenta di ripetere spesso
nemmeno che faccia avesse.
anni avvenire i nostri ragazzi si questi momenti, perché non vorrei
L’incontro è stato così…così…. Per
possano incontrare perché insie- più dimenticarmi di questi amici ri-
me sono fantastici. la vergogna e poi perché ci guar-
trovati.
Un grosso abbraccio, davamo tutti senza riconoscerci o
Beppe e Patrizia quasi. Monica Braga Florence

MUSEKE - 4
Rilima 1994 - 2004 Brescia
GRAZIE biato la vita di tutti noi.
Che ci fa sentire vicini gli uni agli
rincorsi durante la giornata,
ma che hanno potuto esprimer-
ALLA PROVVIDENZA altri, pur nella diversità delle si- si in particolare nel corso della
tuazioni personali e famigliari. Messa celebrata da don Roberto

I
l decennio 1994-2004 ha Dobbiamo quindi dire grazie e nella successiva presentazione
portato cambiamenti im- a don Roberto e a Enrica per con la quale ciascuno di loro
portanti a livello interno e avere preso l’iniziativa dell’in- ci ha informato sulle tappe dei
internazionale, pubblico e priva- contro che si è svolto il 6 giugno propri studi scolastici. Poi la sera
to. Così è stato anche per noi: con nella bella struttura turistica di ci ha visto tutti riuniti intorno a
il mese di aprile del 1994 sono S. Francesco a Desenzano. don Roberto, Enrica e Cesarina,
arrivati in Italia provenienti dal Sono stati un pomeriggio e una in una grande sala per un vero
Rwanda i nostri figli. Ciascuno sera bellissimi, vissuti tra di noi e e proprio banchetto che è stata
di noi genitori conserva nel pro- con i nostri figli, in una dimensio- ulteriore occasione di festa e di
prio animo le emozioni, i sen- ne privata e senza trionfalismi. allegria.
timenti di amore, ma anche le Il ricordo, il ringraziamento, la Siamo stati molto bene insieme.
preoccupazioni che questo ar- gioia di vedere questi ragazzi e Per questo, ma soprattutto per i
rivo così speciale ha messo in queste ragazze crescere sani, mo- nostri figli ringraziamo la Prov-
moto. Un accadimento imprevi- tivati, fiduciosi nel futuro: sono videnza.
sto e imprevedibile che ha cam- questi i sentimenti che si sono Antonio, Daniela e Bruno Porteri

MUSEKE - 5
La scuola e la famiglia: luoghi
Pubblichiamo volentieri i temi di due ragazzi di terza media che dopo aver ascoltato
dalla loro insegnante il racconto della nostra storia, hanno stilato queste osservazioni molto riflessive e mature.

A causa di migrazioni interne o


internazionali, sono quasi un
miliardo le persone che si ri-
trovano a vivere in una regione diver-
sa da quella di nascita.
All’asilo giocavamo e ballavamo tutti
insieme, al ritmo dei tamburi che si
erano portati dall’Africa, ed era faci-
le per noi andare d’accordo e creare
un clima di collaborazione, poiché i
Su circa centocinque milioni di mi- bambini non conoscono differenze e
granti sparsi nel mondo, più della pregiudizi. Era divertente, poi, duran-
metà vive nei Paesi poveri. te la mensa vederli mangiare con ap-
L’Italia è una delle nazioni in cui mol- petito tanto da nascondere qualche
ti extracomunitari decidono di vive- polpetta in tasca da portare a casa.
re, quindi negli ultimi anni ci siamo Siamo arrivati alle elementari e qui
trovati a convivere con molte perso- qualcuno ha avuto problemi d’inte-
ne provenienti da Stati con culture, grazione: i “neri” ed i “rosa” non sem-
lingue, religioni, abitudini completa- pre andavano d’accordo e quindi
mente diverse dalle nostre. veniva facile “attaccarli” per il colore
Anche nel mio paese, Castenedolo, vi della pelle. Gli scontri e i diverbi, per-
è un gran numero di persone prove- tanto, erano all’ordine del giorno e le
nienti da vari paesi ed io, frequentan- incomprensioni facevano del male a
do la scuola, ho conosciuto parecchi tutti.
ragazzi che provengono da paesi co- Buona parte della giornata eravamo
me: l’India, l’Albania, il Ghana. comunque a stretto contatto e le no- mia sorella Giulia, ogni tanto mostra-
Già quando ero all’asilo avevo come stre insegnanti hanno avuto un ruolo no, non si sa con quale vero senti-
compagni bambini provenienti dal importante, perché ci hanno trattati mento nel loro cuore, una certa no-
Ruanda. Questi, però, non vivevano tutti alla stessa maniera, aiutandoci a stalgia. Forse nel loro cuore hanno
con la propria famiglia, ma proveni- comprendere, ad accettare di lavora- il rimpianto di non sapere come sa-
vano da un orfanatrofio gestito da re insieme ed, alla fine, sono riuscite rebbe stata la loro vita nel loro paese
missionari laici a Rilima ed erano do- ad avvicinarci ed a creare un gruppo anche se tutti ripetono loro quanto
vuti fuggire perché nel Ruanda era solidale ed aperto alla diversità, con sono fortunati per tutto ciò che han-
scoppiata la guerra civile. l’aiuto costante dei genitori naturali no ricevuto e possiedono in Italia.
Nel 1994 erano stati accolti tutti e ed adottivi. Però sapranno sempre dentro di lo-
quaranta in una struttura del mio Adesso essi sono tutti perfettamen- ro che questo non è il loro paese,
paese e qui accuditi da tutta la po- te integrati grazie anche al fatto che che vengono dall’Africa e che laggiù
polazione. La situazione sembrava sono stati legalmente adottati dalle c’era qualcuno, che adesso non vive
provvisoria, ma, visto il protrarsi del- famiglie e parlano anche perfetta- più, con la pelle uguale alla loro che
la terribile guerra tribale, l’associa- mente il dialetto bresciano. li aveva amati per primo.
zione MUSEKE che era responsabile Però alcuni, come Sara, un’amica di Federico B.
dei bambini, decise di farli restare in
Italia e affidarli a varie famiglie del
paese e non.
Molti avevano circa la mia età e fre-
quentavano il mio asilo come ad
esempio Roger, che ricordo per i di-
segni in cui utilizzava solo due colori:
il nero e il rosso.
Quei colori, infatti, gli ricordavano
quando sua madre era stata uccisa
con lui legato sulla schiena.
La cosa che ricordo con più tene-
rezza è quando abbiamo chiesto alle
maestre se Roger, Sara e Stefano era-
no neri anche sotti i vestiti e perché
avevano le palme delle mani bian-
che.

MUSEKE - 6
di accoglienza e integrazione
L a famiglia è il più antico grup-
po sociale della storia, pertan-
to per tradizione è un gruppo
chiuso, legato da stretti vincoli di
sangue; le sue radici sono antiche e
profonde, ma accade che si apra al-
la diversità, a volte stabilmente ed a
volte occasionalmente, accogliendo
persone che non hanno l’affetto dei
propri cari.
La vicenda che voglio raccontare
mi ha colpito molto perché, oltre a
riguardare molte famiglie, ha avuto
addirittura coinvolgimenti interna-
zionali e legislativi che hanno inte-
ressato governi, ambasciate e tribu-
nali, eppure si è svolta vicino a noi, in
provincia di Brescia, e ha avuto come
protagonisti famiglie e bambini che Però uno di questi bambini, dal ca- ti, consideravano l’Italia la loro vera
anch’io ho incontrato. rattere vivace, fece fatica a inserirsi patria, e la separazione dalle nuove
Ecco i fatti. in famiglia. Per lui è stato necessario famiglie sarebbe stata molto doloro-
Quando ancora ero all’asilo, in Ruan- un amore più grande di quello di due sa.
da ci fu un sanguinoso scontro triba- genitori, per lui si è aperto il cuore Il governo italiano rispose allora che
le fra due diverse etnie, i Tutsi e gli del prete missionario che è diventato questi bambini erano non solo affi-
Hutu, che provocò un genocidio. il suo padre adottivo. dati, ma realmente adottati e quindi a
Molti bimbi rimasero orfani, perché i Infatti, superando i limiti delle leggi tutti gli effetti cittadini non più ruan-
loro genitori furono uccisi in questa sull’adozione, il tribunale ha ricono- desi ma italiani.
sanguinosa guerra. Un prete missio- sciuto che solo la grande generosità Spero di sentire parlare spesso di real-
nario, originario di Castenedolo, riu- di un prete poteva dare il calore fa- tà come queste, nella quale un uomo,
scì ad organizzare clandestinamente miliare ad un ragazzino irrequieto e pur di salvare delle vite, va conro le
la fuga di quaranta bimbi ancora mol- turbolento. leggi per l’immigrazione; nella quale
to piccoli, ma già orfani. Ma questa non fu l’unica difficoltà: i governi si rendano conto di situa-
Arrivarono in aereo in Italia e la fami- dopo alcuni anni il governo ruandese zioni eccezionali che superano com-
glia del prete organizzò per loro un chiese la restituzione dei bambini, in portamenti ammessi dalle legislazio-
centro di prima accoglienza. Ovvia- quanto affermava che la guerra era ni, e nella quale il contributo delle
mente si mobilitò tutta una comuni- finita e che i bimbi avrebbero potuto famiglie e della scuola è il vero fonda-
tà: le inservienti delle scuole offriro- crescere in un clima di pace e sereni- mento per la risoluzione definitiva di
no il loro tempo per preparare i pasti, tà nel loro Paese. quella situazione di emergenza.
insegnanti e volontari si organizzaro- Ormai, però, essi si erano ben integra- Lorenzo D.
no per accudirli sia di giorno che di
notte, molte mamme procurarono
giochi e vestiti.
Un grazie alle Orsoline
Questi bambini però erano anora in- Le religiose di S. Orsola hanno la loro origine a Brescia nel 1827 per
felici: non avevano ritrovato l’amore volontà del Vescovo Gabrio Maria Nava, accogliendo il carisma di S.
di una famiglia. Pian piano la loro pre- Angela Merici (sec. XVI).
senza fece nascere in tante coppie Nell’Istituto Santa Maria degli Angeli, di via Bassiche (Bs) educano la
dapprima la sensibilità e successiva- gioventù nella scuola: materna, elementare, media, liceo scientifico.
mente la decisione di far diventare Gli alunni sono più di 600. Nella Quaresima scorsa hanno realiz-
un piccolo estraneo membro del zato alcune attività il cui provente di euro 13.400 è stato devoluto
gruppo, per essere amato, accudito all’Associazione Museke.
ed educato. A Madre Grazia, superiora della Comunità che conta 22 suore, agli
Così, in poco tempo, il centro di ac- insegnanti, ai genitori e a tutti i ragazzi un grazie di cuore per la
coglienza si svuotò e tante famiglie sensibilità e la solidarietà dimostrateci.
adottarono un nuovo figlio.

MUSEKE - 7
Per l ’iscrizione al Registro
delle associazioni di volontariato
I l Consiglio di Museke ha deciso
di

Associazione
proporre
l’iscrizione
nella
all’Assemblea
della

provinciale del registro generale


nostra
sezione
è ispirata anche dal desiderio di
confrontare e condividere la nostra
esperienza ormai pluridecennale
con quella di altri gruppi impegnati
nel volontariato: siamo convinti che
depositata a disposizione dei soci la
versione del nuovo Statuto che verrà
sottoposta all’approvazione della
prossima Assemblea.
Andrea Trebeschi
regionale delle organizzazioni di l’isolamento costituisce un ostacolo
volontariato previsto dalla legge al miglioramento della qualità del
226/1991 e dalla legge regionale nostro servizio, mentre c’è sempre
22/1993. molto da imparare dal confronto e
L’iscrizione consente di ottenere dalla collaborazione con realtà che,
un riconoscimento istituzionale pur impegnate in campi diversi,
dell’attività dell’associazione per condividono la nostra ispirazione
accedere a contributi, per stipulare di solidarietà nei confronti delle
convenzioni con enti pubblici, per persone più deboli e svantaggiate.
fruire di consulenze specialistiche e La domanda di iscrizione al Registro
gratuite, per godere di agevolazioni è anche l’occasione per aggiornare
fiscali, per partecipare gratuitamente il nostro Statuto, che è lo strumento
a corsi di formazione per operatori attraverso il quale l’Associazione si
del volontariato, per consentire ai dota di una struttura organizzativa
volontari di fruire, nel loro lavoro e a adeguata per affrontare problemi
condizione che lo preveda il contratto, concreti con strumenti concreti e
di forme di flessibilità nell’orario di viene quindi riconosciuta idonea
lavoro e nella turnazione, ecc. al raggiungimento degli scopi
La scelta d’iscriversi al Registro perseguiti.
delle associazioni di volontariato Presso la sede dell’Associazione resta

Assemblea dei Soci di Museke


Sabato 6 Novembre 2004 celebreremo la nostra assemblea annuale
presso la sede di Castenedolo in via Brescia, 10
Programma
ore 15.00: Santa Messa
ore 00.00: Seguirà l’Assemblea con il seguente ordine del giorno:
ore 00.00: PARTE STRAORDINARIA
* Modifiche allo statuto
ore 00.00: PARTE ORDINARIA
* Iscrizione alla sezione provinciale del Registro Regionale delle Associzioni
* Resoconto dell’ultimo viaggio dei nostri volontari in Burundi (progetto approvvigionamen-
to acqua a Mutwenzi)
* Varie ed eventuali
L’assemblea si concluderà con un piccolo rinfresco

GRUPPO OPERAZIONE MUSEKE O.N.L.U.S. • Via Brescia, 10 • 25014 CASTENEDOLO (BS) • ITALY • Tel. e Fax 030.2130053
c/c postale 15681257 • c/c bancario: 27499 - Banco di Brescia - ABI 3500 - CAB 11200 intestati a GRUPPO OPERAZIONE MUSEKE ONLUS

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