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I ITER STORICO DEI FATTI OGGETTO DEL PRESENTE

PROCEDIMENTO

La Corte dl ASS1~e di ~ilano ~a procedutc ad UGB

pre~1~ln6re ricoetru=ione dei fatti oggetto d'esame d~po aver ra~~e~~at~ che 11 glu~~zio c: p~ire cur~ si s~c:~eva o segulto oi senten=a di rinvI0 del Supremo giudlce che, accc;llendo u~a ~cce:l0~e pr211m!nare sollevata calla difesa di talunl ricorrenti, aveva dichiarat~ la nul:lta' di entrambi i prececenti grael del giudizio senza In sleun moce entrare nel merito del numerosi motivi di imp~gnazione 5etto~cs~i al suo esame.

Anche in questa sede appare opportuno, prima dl passare a1 vaglio dei vari mativi di impugnazione proprl 01 clascun imputato, sinteticamente rammentare 1 'iter storlCO che ha portato alla incrlminazione e poi condanna degli odierni appellanti e di quei correi per i quali e giB intervenuto gludlcato.

In ordine a questi u1timi va altresl 'precisato che mentre per taluni di essi il giudicato si e' formato per G~essa impugnazione delle statuizioni della sentenza ora a!l 'esame di questa Carte, per altri avevano gia' formato oggetto di pronunzia definitiva - quella della corte di Assise di appello di Milano 8.6.83 - i fattl qui in eSame ed altri episodi delittuosi ad essi connessi.

Corre dunque 1 'obbligo di ricordare che l'istruttorla che ci occupa trae orlgine dall 'omicidio dell 'orefIce Fler LuigI Torregiani.

In ordine a tale omicidio Ie indagini aveya~~ ~na svolta decisiva solo dopo 1 'omicidio dell 'agente Camcagna avvenuto il 19.4.89.

Le perquisizioni es~guite, tra 1 'altro, rella

aoitazione di via Castelfioardo e di via PiCOZZl e gll esiti delle altre indagini ed attivit~ espletate a segulto ci tale ultimo delitto consentono una prima se=pur parziale ricostruzione della storia dei PAC che porta a1la prima sentenza istruttoria del 21.6.80.

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~uccessivamente, tra Ia fine dell '80, gli inizi dell'SI, a~traver5a Ie i~dagin~ svelte in erdine a col1aterali gruppi eversivi e in particoiare grazie aIle dicniarazioni 01 Marco Barbone e di Pasini Gatti 5i delineano piu' nettamente i connotati dei proletari armati per il com~nismo.

E' cosi' pos~iblle cor~nciare ac individ~are i1 ruol0 avuto nella Qrga~izzazione cal Bergam~n e dal Lavazza.

E' altre5i, possitile ac=ertare I 'attivita' eversive svolta anche dal c.d. gruppo dei sarai e si acquisiscono elemenli a c~r1CC eel Fatc~e, dl 51tti, del Mlrra, del Memeo, del Fontana.

E' poi agii inizi del 1982, nell 'ambito delle indagini di Prima Linea, con le dich:a~ 3zioni rese da Pietro M~~ti - il qua:e sce~lie a ~a: punta la v~a della collabarazione con gli inquirentl - che cc~incia ad es5ere f~tta luce su numerosi episodi in craine ai quali Ie islruttorie aperte 5i erena conc:u~e c~~ se~~en=e di nan doversi procedere per essere ignoti gli au~ori del reato.

Successivamente so~~ riuniti inna,zi al giudice Ot Milano pe~ rlmess~o~a dal glL~ice dl Verona e dopa sentenza che ris~lveva un sollevato conflitto ~i competenza qua~to ~l procejimenti penoenti innanzi 21 giutici di Venezia e dt Udlne - i numerosi procedimenti aperti 0 riaperti a seguito delle dichiarazioni rese dal Mutti al g.i. di Milano.

Un nu~vo Gon in~iffere,te a~pc-to aIle indaginl viene poi dato delle olchiarazioni dl Cipriano Falcone tratto in arresto a seguito di ~ancato di cattura emesso nell 'smOito del proced1menta penale apertosi a Milano a carico dei CO.CO.RI ( comltati com~ni5ti combattenti).

La non piena coincloe,=~, in alcuni punti ed in ordine a taluno degli episodl celittuosi, tra Ie dichiarazioni rese dal Falcone e cuelle in precedenza rilasciate dal Mutti portano alIa necessaria riaudizione di quest'ultimo.

E' cosi' che nel magglo 83, Mutti Pietro, dopa aver chiarito Ie ragioni che avevano presleduto ad una sua seppur ridotta reticenza su alcuni episodi, ricostruisce nella sua interezza tutto 1 'iter delittuoso dell 'organizzazione deflnitivamente ind1viduando ruoli e

compiti di ciascun partecipe.

E' posslbile a tal punto maggiore chiarezza in ordlne al coinvolgimento ne~li episodi delittuosi ascritti ai PAC - sulla scorta delle risuitanze probatc~ie acq~isite, ivi comprese Ie riVenG1Cazio~i operate da tale organisma - non 5010 de} Falcone, d~l ~as21a, del Bitti, del Franco Angelo, del Cavallina, del Giacom~ni, della Filippi persone gia' in precedenza inquislte rna anche del Cavalloni, oel Terrin! del Silvi, della Spina e 01 altrl il cui nome emerge per la prima volta In indaglni per fatt: dl evers.an~.

Le dic,i~razio~i rese dal ~utti nell '83 verranno se~~re canfermate SIS nei ~lu~izl annullati cne in ouello di prjme cure per cui o£gi e' appello.

Le stesse mertre vengono a dare conferma di notizie seppur frammentarie, ma gia' acquisite e provenienti della Barbetta, dal Tirel1i, dai Berzacoia, innescano in taluni dei ~uovi a~restati ulterlori dichiarazioni.

E' cosi' che Cavalloni Vslerio comincia a riCQstrulre i primorcl del gruppo.

E' a tal punta che 11 Cavallina comincia a fare talune larvate ammissioni di responsabllita' che si amplieranno 1n prosieguo.

Altro apporto utile alIa ricostruzione dei fatti poi dato dalle dichiarazioni rese dal Fatone a far dal giugno 84.

viene tempo

Indi come sara' oato rilevare dalla trattazione dei

singoli episodi e delle singole responsabll1ta'

attrlbuite a ciascu~o degli imputati per cui e' proceEso - puntualizzazioni. chiarimenti ed una piu' completa rappresentazione dei medesimi episodi delittuosi verra consentita dalle ammissioni che taluni imputati - (vedasi:

Giacomini, Cavallina, Masala Sebastiana, Cavalloni ..• ) prima attestatisi suila assaluta negatoria degli addebiti ~caturiti dalle chiamate in carreita' operate dal Muttl faranno nel corso dei gludiz{ annullati ed in quello di prime cure da ultimo svoltosi.

Cosi' delineate nelle

probatorie a carico degli

linee generali Ie odierni appellanti,

fonti come

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valutate e rite~ute nella impugnata sentenza, appa~e op~o~tuno sop~assEde~e ~d u~a analitica es~osizione dei fatti ene hanno p~i to~mato oggetto delle singolE imoutazioni. Cio' pe~ ovvie ragioni di Slnteticlta', ed anche perche' i singoli episodi verranno rammentati esaminando Ie speciflche doglianze degli imputati.

E' tuttavla doveroso rammentare gli ecisodl salientl che connota~o 1 'attiv:ta' eversiva dei PAC e Ie argomentazic,i svolte tal primo giudice in orcine alIa incidenza probatoria delle risultanze processuali tutte e delle chia~ate i~ cQr~ei~a' operate dal Mutti, dal Fatone, dal Ti~elll e dalla Barbetta in particolare.

II soffer~ar£] 5~ tali puntl della impugnata sentenza e reso necessarlO aal fatto che, come vedremo, gIl appellanti, a pres=indere da taluni specifici rilievi in ordine ai sin~oli addebiti, essenzialmente si dolgono della attendibilita' attrib~ita dal primo giudice ai chiamanti e cosi' degli effetti scaturiti sia da tale operata riconoscimento che dal1e modalita' di ricostruzione della complesslva attivita' delittuosa ascritta ai PAC.

Ricordiamo allora, relle linee essenziali, gli e~isodi che consentono dl cor~s=ere 1 'evolversi di quel1a ehe, per comodits', chia~~re~o 1 'ldeologla del PAC e vediamo:

che i priml ~eati di cui Qui siamo chiamati a giudlcare risalgono al giugno del 76 e rigua~dano talune rapine che verranno ascritte al Silvi ed al Mutti;

che cal giugnc 76 ai primi mesi del 77 confluiseono nel gruppo Ie armi che ne avrebbero rapp~ese~tato la dotazione iniziale;

che nel gennaio 77 e' progettata la prima rapina ad una a~meria, quella di via Zuretti;

cMe seguono rapine per autofinanziamento;

ehe, delineatasi la fisionomia del gruppo, il Silvi propone di fondare un gio~nale impegnato suI tems carcerario ehe si chiamerA "senza galere". I primi numeri USClranno verso la fine del 77;

che nel gruppo, che comincia ad infoltirsi, entra a far parte il c.d. gruppo dei sardi;

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che Ie rapine, in particelare quelle per autofinanziamento, si infittiscono ~ verso la fine del maggio si ripresenta Ia necessita' di acquisire armi: vi ~' cosi' la rapina alIa armeria di Cadoneghe, poi seguita da quella alIa armeria di via Vare';

che e' del maggio il prime attentato alIa persona cempiuto e rivendlcato dal PAC: e il ferimento del dotter. Rossanigo se~uito a ruota da quello del dott~r Faya. Trattasi in entrambi i casi di medici che per la lore attivita profes~ionale avevano avuti collegamenti con quelli che erano i problemi del carcerario.

che non a gran distanza di tempo vi e' poi il primo attentato omicidiario: ~' quello del Maresciallo Santoro co~piuto ai primi di gi~grc;

che ad ulteriori ra~inE per autofinanziamento e per procurarsi armi - cui si connettono furti di auto per compiere i suddettl lileciti 0 gli attentati - e dopa una breve pausa estiva - che vede numerosi componenti del gruppo fermarsi in Sardegna dove gli obbiettivi vengono puntualizzati e si delinea i: futuro campo di azione seguono in ordine cronologico I 'attentato all 'agente di custodia Nigro, ulteriori rapine ed infine il 19.11.78 il primo degli attentati diretto ad attuare la lotta a1 cosiddetto " patto sociale".

E' cosi' posta un ordigno esplosivo davanti 091 negozio DESPAR di Milano il cui prcprletario alcuni giorni prima aveva bloccato e consegnato alIa polizia una ragazza che insieme ad altri CQrrei aveva tentato una rapina In un negozio ad~acente;

che 1 a lotta 091 "patto soci CI.l e" - preceduta an cora da attentati, quale quello 091 padiglione dell"Ospedale Sacco, da rapine per autofinanziamento, da rapine per acquisire nuove armi, da rlunioni, conversazioni, letture, incontri suI "tema' - vede matul""are negli appartenenti 091 gruppo i di poi co~testualmente attuati omicidi Tor-regiani e Sabbadin.

Le parti lese sono entrambe ree, nell 'ottica del di aver reagito al compimento di illeciti.

PAC,

II Torreggiani, estraendo una pistola e bloccando un rapinatore che era entrato nella pizzeria Milanese il

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Transatlantico, aveva causate, nella sparatoria che ne era seguita, la morte dl uno dei rapinatori oltre che di un commensale.

II Sabbadi~, reage~dc ad en r~~inato~e entrato

al: 'interno dE: S'_tO .?-5e"-ci::io per- c ornp i er e una r ap i n e g1i av~va soaratc con~ro e ne ~~eva causate la morte.

Questi omicidi saranno successivamente rivendicati con la esplicitazlo:le della "ideologia" de i i e organiz;:azione cui dovevano ritenersi ispiratl.

ehe nell 'attica d~lla lotta al careerario, tema ai PAC si innes~a poi 1 'omicldio Campagna.

c ar o

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II. LA RICOSTRUZIONE DEGLI STESSI QUALE OPERATA NELLA SENTENZA APPELLATA

Su tutti tali ~plsodl e' possibile all 'inqUirente far chiarezza rlcostruendoll al:a lucs delle dichiarazioni M~ttl, Fatone, Ca~allone, Barcetta, Terrln.

Sono giuaici luoghi,

dichia~azio~i eMe consentono sottolineano i oella sentenza apoellata - di focali==are dati, e~isodi, moaallta' dei fatti nonehe' di

i~divid~are ruoll program~i.

5volti,

cOinvolgimenti,

decisio~i e

Tutto C10'- Sl d~ce in sentenza - anche attraverso il riesame che delle stesse e' pcssibile fare sulla scorta 01 quelle altre e diverse risultanze istruttorie acquisitE nella immediate=z~ de: f~tti Ie quali ultime, di per se' non irrilev8,ti, era~~ in precedenza, purtuttavia, ~isultate inadeguate ad una completa ricostruzione degli illeciti e ad una plena individua=ione dei colpevoli.

Ed e' a tal punto e per tal motivo che il giudice di prime cure -" dapo u~ breVE escursus lOglCO giuridico s~lla chiamata in correlta', sul1a valenza di tale mezzo istruttorio, sugli elementi che ne ccnsentono 1 'utilizzo secondo ormai nc~ piu' cosi' dlfforme giurisprudenza - ha ritenuto doveroso indicare, con riferimento a Clas=un chiamante in correita'f le ragioni che presiedevano alia riconosciuta atte~dibillta' e veridicita' celIe dichlarazioni dal medeslmo rese.

E' stata cosi' affermata nells impugnata sentenza, prima in generale, poi in partlcolare, la ricorrenza, neile chiamate, del requisito della spontaneit~, del disinteresse, oella costanza e relteraziene.

Requisiti rinve~ibili secondo il convincime~to

raggiunto dai primi giudici pur in presenza di

contraddizioni ed a~corche' taluno dei chiama~ti il Mutti in particolare - fosse state a volte reticente nei primi interrogatori resi.

Trattasi, dice il primo giudice, di contraddizloni 0 reticenze ampiamente chlarite attraverso 10 svolgersi

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dell 'iter processuale e che si presentano tali inficiare in alcun modo Ie chiamate medesime.

da non

E' state anco~a dal primo giudice affermato che ai requlsi+:.i intrinseci della articolazione del racconto, del ~uo contenuto di autoaccusa, della coerenza logica delle dichiarazioni rese, se ne sono accempagnati altri estrinseci costituiti da una serie di elerenti prooatcri unlVO~: prcverlenti dagli eseguiti -sequestri, da:le perquisizioni, dai riccnoscime~ti operati, dalle dichiarazioni dei testi, dalle perizie, dalle ammlssioni di addebito fatte da al~uni dei chiamati medesimi cosi" Cavallina, Masala Sebastiane).

Altri riscontri rinvengono i giudici della sentenza impugnata nelle coincidenza tra Ie plurime chiamate in cerreita", nenche" nelle dichiarazioni rese da imputati di rea~i con~essi quali 11 Barbone, Pasini Gatti, berzaccla, G.alati.

La Corte di Assise ha poi paste 1 "accento, nell"esaminare la poSizione di ciascun chiama~te, sulla non incidenza, 2. fini probatori, delle "evolu.zioni" rinvenibili nelle dichlarazioni Mutti.

Can riferimenta alle stesse ha sottolineato cMe esse sono suddivisibili in tre gruppi e presentano ie peculiarit~ ehe seguono:

a) Ie prime, quelle rese dal febbraia all" aprile 82, sono connotate da chiarezza e coerenza nonche" dovizia di partlcolari dlrimenti. Tutto ciO pur nel silenzio sui cainvclgimento di taluni complici che - 0 per la ritenuta non incisivita" della lora azione nel gruppo 0 per ragloni "umanitarie" - il Mutti aveva ritenuto, in quella 1niziaie fase di rimeditazlone suI proprio operata pregresso, di non dover affidare alIa giustizia;

b) Ie seconde che

nell'interrogatorio del maggio non eccessivamente dirimenti precedenza non resi gia' noti

sono quelle esauritesi 82 - si presentano oi segno anche per quei fattl In all' i nqui rente;

c} Ie terze - quelle del maggio 83 - vengono rese a seguito delle ammissioni fatte dal Falcone e quando nessun beneficia in virtu" delle legislazioni premiali pcteva derivarne all "imputato, rna quando nel Mutti era ormal e definitivamente maturato il convincimento di non dover

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ostacolare in alcun modo il corso della giu5tizia.

Q:.l1:ste ultime, si dice nella sentenza app e Ll e t a ,

fanno

chiarezza sui residui pu~ti d'ombra e consentono 1 'i ndi vi duaz i one anche di q'_l.ei correi che, con i 1 ore~edente sil~nzio e talune variazioni di ruoli nella

co~missione cecii lileciti, non era~o stati indicati alIa autorita' inquirente.

Nell 'esaminare pal Ie dichiarazioni del ~atcne i: p-imc giudice ha ritenuto di dover 50ttolineare:

da un ca~to quella che ha qualificato grande lu=idita' e dovizia di partic~lari, chiara espressione de:la volenta' dsll 'im~utato di dissociarsi dalla lotta armata;

dall 'altro la prevalentemente diretta conoscenza di quei fatti ed episodi in ordine ai quali era contestualmente resa confessione ed operata chiamata in c or r e i ta ' •

Passaro do da ul~lm::; all 'Esa:ne delle dichiarazioni del Tirelli e della Barbette, la Cort~ di Assise ha sottolineato la ritenuta logicit~, coerenza e reiterazione della chiamata ed ha affermate che anche in tal caso vi erano riscontri estrlnseci rinvenibili nelle dichiarazioni del Cavallina, della stessa Cavattoni e del Mutti.

Fatto tale escursus e cosi delineate nelie linee essenzlali Ie ragioni delle statuizioni di condanna di eui alIa impugnata sentenza, appare opportuno riservare alIa parte motiva: 1 'esa~e delle 5ingole posizioni processual~t la trattazione delle s?ecifiche argomentazioni svolte dal prlmo giudice a sostegno della affermazlone della penale responsabilit~ di ciascun imputato in relazione ai 5ingoli reati ad esse asritti; la connessa trattazione dei motivi di doglianza degli appellanti.

..

E' d'uopo tuttavia precisare sin d'ora che sede sara' omessa la narrazione storiea il1ecito in tutto il suo evolversi.

in del

que l t a fatto

Tanto al fine di non gravare parti e giudiei di un pedante racconto di episodi che sono stati ampiamente giA richiamati nella impugnata sentenza e ehe nelle modal ita' ai svolgimento non appaiono, tra 1 'altro, in contestazione.

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Ed infatti Ie doglianze di cui ai depositati motivi di appello non attengone se non eccE:ionalmente aile modalita' del 5ingol0 fattc delittuDsO cosi' come ricostruito nella senten=a impugnata ( ove rilievi in tal sense si rinverrannc evide~temente l'analisi sar~ estesa ~nche al fatta storieo nella sua evoluzione ) rna piuttosto alia ritenJta ed affermata partecipazione di uno 0 talunl deg:i imp~tati odie~ni a=~e:lanti ~i delitti per cui e processo.

Va an:i altresi sottolineato cMe anche per quegli episodi per i quaii 1 motivi di impugnazione si prese~~ano connotati da mag;iore speclfieit~, essenzialmente 1 rilievi sene moss: 211a attendibilita' della chiamata ehe si contesta , ai riscontri cMs si a5s~mc~o inesistenti -, a9:i alibi del ehiamato - che si dicoro immotivatame~tE di~atte5l

E' per tale mot~~o ehe maggiormente ci 5i soffermer. swlla valenza cella cniama~e in cor~eitA an=a~ch. non debba sottacersi che la sentenza di prime cure e 5ta~a piu che chiara ed esa~stlva anehe in ordine a tale punta della statuizione.

Prima di proprio in fatta sulla

proc~cere tuttavia nel sen so su indicato e eonf~~~lt~ a quella puntualizzazione teste non ultronelta della ricostruzione storlea

dell '~pisodiQ delittuoso laddove Ie contestazioni, sia pur indirettamentet poss~no attenere an=he allo stesso, Yarra, nelle linee gener211, ricordare fatto ed argomentazicni della sentenza di prime cure nella lora interez:a.

Ricorderemo, dun~ue, suceintamente qui ricoroeremo gli episodi di magglore g-av:t~ rimandando, per i motivl di appello e per le arg~menta=ioni della sentenza impugnata che attengono speclficamente ai slngoli imputati, alIa trattazione delle rispettive posizioni processuali.

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III. GLI OMICIDI

III. 1 OMICIDIO SANTORO: ESPOSIZIONE IN FATTO E ARGOMENTAZIONI GENERALI IN DIRITTO DELLA SENTENZA Dl PRIMO GRADO

La sentenza di F-imc G~a~o, in ordlne a de:ittuoso, Vlene a~~e:la~a dsl Be~gam1n! dalla S~ina e dalla Mlgllorati.

questo e~iSO~lG cal 8a~tisti!

I motivi di doglianza saranno esposti, come gia detto, ellorch~ si procedE~~ all 'esarne delle sing~le poslzieni processuali •

IL FATTO

II Maresclallo Santoro i1

6.6.72 sta perccrrendo 12 via Spalato che da:l 'ebitaz~one 10 perta a1 luogo di 1avoro allcrche' viEne ucciSQ da due col~i di pistola sparatigli aIle spal1e da un gicv2~e c~e, fingE~dc effus:oni co, u,a ra~azza 10 aveva attes~ a:l 'incrocio tr~ la st~ada da lui percorsa e la via Albona.

Dopa Is s~arator:a i d~e ~ioyani con una ~a~id~ C~-~3 si allontanano e salgon~ ~u u~a vettura bianca dove 50no 21tri due giDvanl dl sesso maschile.

L'auto si allontana a for~e velo=ita' e sulls S=Qr'~ delle d:chiarazic~i di alcuni testimori o~~:~r particolarmente dettagliate, viene poi rintracciata.

ad

8i tratta di una Simea 1301 rubata la sera Udine e messa in nato utilizzando una

pre=~d~~te forcl~a per

capelli.

AIle ore 13,10 di quell0 stesso giorno una pers~n~ c: sessa maschile telefona all 'ANSA di Venezia e rivendl=a a nome dei PAC I 'a~lon~ omicldlaria.

Nei giorni successivi sone rinvenuti in MIlano co~:e 01 volantini a firma PAC che confermano la rivendica=ic~e.

Altre copie dei volantini sono rinvenute a ~estre precedute da una rivendicazione fatta al Gaz=ettino.

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Questa l'episodio nelle sue linea essenziali.

Per I 'omicidio viene posta in stato di studentessa della iacolta' di Scienze d~ll 'u~iversita' di Pad ova che , a seguitc delle ulteriori espletate viene ritenuta total mente all 'episodio e cosi' s=arcerata e poi prosciolta d i Uc i n e ,

ferme una pelitiche indagini estranea d aI g.i.

Le perquiS~=loni esegulte successivamente nelle basi di via Castelfldardo e via PiCDzzi in Milano ed i conseguenti arresti eseguiti portano ad un rapporto della DIGOS in data 4.10.79 nel quale, sulla base di fonte che viene de~inita co~fldenziale, sono indicati come auteri de~l'omicidlo il MLltti e i3. Migliorati.

Ad analoghe co~clusioni pervengono i Udine come da ra~po~tc in data 7.10.80.

carabinieri dl

L'esito delle p r r me indagini, che vedono Ltna teste non confermare innanzi al g.l. quanta aveva riferito ai ~ilitari operanti, cor la richiesta di non essere identlficata per timw~e di ritorsioni, portano ad un proscioglimento istruttaric di coloro che erano stati indicati quali autori dell'omicidio nei succitati r acp or t i .

Il

5.2.82 Ie dichiarazioni di Mutti

determinano una

svolta delle indagini.

Sulla scorta delle stesse viere elevata imputaziane a carico del Mutti meceslmo, nonch~ del Battisti, del Bergamin, del Lava~zat della Migliorati, del Fiorine i cui nomi erano stati fattl dal chiamarte nella ricostr~=ione che dell 'episodio delittuoso faceva all 'inquirente.

Sulo in prosieguo S1 procedera' ad elevare analoga imputazione a carlCC del Cavallina e della Spina per essere, questi ultim1, stati indicati dal Mutti solo in un successive momento quali coautori dell'illecito.

II primo cenfessera' nel corso della istruttoria dibattimentale cosi' fornendo riscontro aIle dichiarazioni del chiamante.

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La Spina il cui nome verra' dal Mutti ffi~ggio del 1983 insls~er~', come insistE mot i vi di appello, nel negare 1 a dell 'accusa e nel protestarsi estranea a e~isodia delittuoso.

fatto solo nel ;lei depo<;;;:itati attendibilit2l.' tale speci.tico

D~~o tali premes5e nella sentenza impugnata ve'g8~o sottolineati quelli che dal giudice di prime c~re sc~o stati ritenuti particolari di notevole ~ilievo ~l ~i~i della intividuazic,e dei riscontri scggettivi ed oG;et~ivi alIa c~ialT:at2l.

Dunq~e in essa si F~i~pn:ia che i: Mutti gi~ d3i p-imr interrogatori fornisce notizie dettagliate in orcine:

alIa pistola u5ata per colpire il Santoro;

CI!!a identificazione del correa che propose 1 '~=ione, correo che indica nel Battisti;

ai luoghi ( casa del Mutti medesimo 0 del Berga~in' in cui si svolsero Ie riunioni deliberative aIle quali parteciparono 1 sei componenti del gru~pd (la sentenza ~pecifica che i sei componenti eranc Mas61a Sebastia~o, Migliorati, Lavazza, b~~tisti e bergamin cltre Mwtti);

agli elementi neces~ari per omicidiario che ve~ivano dal conoscen~a del Bergamin;

comme,:~e""e CCl.vallina

1 '2.<tter;tstc portat i a

ai sopralluoght effettuati ed alIa parte~=a del gruppc da Milano tre giorni prima del delitto;

all 'arrivo successiv~ del Battisti con Ie arml;

aIle auto rubate ed all 'ultimo scpralluogo;

aIle modalita' esatte dell 'omicidio materialmente compiuto dal Battisti, mentre 1a Migliorati, che po~tava una parrucca rossa, si fingeva la sua ragazza;

.3011.30 circostanza che in auto erano ad attende-ll il Muttl stesso ed il Lavazza can una parrucca nera;

aIle modal ita' della repentina fuga dei due verso 1 'auto ed all 'aliontanamento di questa a forte veloclta·;

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all 'allontanamento del Battisti Pat. I manova.

al:a stazio~e dl

Le circostanze di cui socr~, ramment~no i primi giudici, verra~no confermate nei successivi interrogatorl dali'imputato.

Ii Mutti specificher~ inoltre nel corso degli stessi che L! Lavaz:a era steto sceltc perche' era un bucn Quidatore, che lu~ e l~ Mig:io~2~i era,o arm~ti ci due plstcle calibro 7,65 men~re il Lavazza avev~ U~ rev=!ver cal. 22 ed il Battisti 1a Glisenti datagli dal Fiarina.

Delia Spina verr. dal Mutti fatta il nome solo nell '83.

Nel rilasciare dic~iara=iQni in ord:"~ a tale imp~tata i I Ml(tti dira c:he tratta.vasi d i "una. "-aga.zza pLtlitd vo l u t s dal Eattisti e re~erlta dal Cavallina" per-ehe' svolge:;se il comp~to di p~rt~~e Ie armi a Mi:ar~ e consegnarle al Masala senza COt~e-e particolari rischi.

~ell 'interro~atorio dell '83 i1 Mutti indicher~ anche in maniera tiffo~me d~:le prima versione dei fatti, i ruoli del Masaia e del Cav~llina, a~cortan~c rettifiche a quelle di taluno degli altri carrei.

Ma, sottolineano i primi giudicl, nessun altra di rilievo al racconto viene apportsta dal Mutti fatta per quella attinente un suo affermato e poi pernottamento a Cervig~a~a p-ima del delitto.

variante ecce:ion escluso

Detta circostanza, si dice in sentenza, deve essere ritenuta tuttavia di nessuna val~nz2 2i fini della attendibilita' del prevenuto e della individuazione di responsabilita' nei carrei in ouante la stessa attiene esclusivamente alIa persona del ~Jtti.

Cosi' sintetizzate Ie dichiarazioni del correita' il primo giucice specifica:

chiamante in

che trattasi dl chiamata in correita' di"-etta connotata da spontaneita', costanza, narrazione particolareggiata e conclusivamente ed in sintesi avente tutti i requisiti intrinseci perche Ie si riconosca a.tter:dibilita';

- che riseontri obbiettivi alIa stessa sono costituiti:

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a) dai risultati delle

~ell 'immediatezza del delitto;

i~dagini

gie'

svelte

b) dalle confesslori, ricche di

concordanti, rese dal Masala e dal Cavallina;

particolari

c) delle dichiarazic~i Barbetta, Tirelli, Berzacola;

d) dalle risultanze della perizia balistica;

e) delle testimcria~=e raccolte nell 'immediatezza del fatto Ie quali consentor~ ad esempio di pervenire alIa affermazione di una inequivoca corrispondenza t~a gIl identlkit eseguiti e ie fotosegnaletlche degli autori materiali dell'omicidio.

Altro elemer.to di riscontro e' ravvisato nel oa~G acclarato anche per sentenze passate in giudicato della operativitA dei Pac in Lombardia e nel Veneto nonche' nelle dichiarazioni del Galati che riferisce dei suoi incontri con il Cavallina e della impressione favorevole suscitata nelle B.R. dallo sviluppo della campagna sul carcerario fatta appunto dai PAC.

Individuati e globalme~te valutati quegli elementi che ritiene costituire va~ido supporto alIa prospetta:ione a=cusatoria e dopo essersi soffermato a chiarire pe-che' nella fattispecie non aopaia contestabile la natura di emicidie premeditato dl cuello di che trattasi, i1 prima ~iudice procede all 'e5a~e delle singole posizioni processuali.

Delle argomenta~lo~i svelte a sostegno delle singQle statuizioni dl condanna si dira, come gia prima preannunciate, In prosleguo.

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111.2 OHICIDI TORREGGIANI E SABBADIN: ESPOSIZIONE 1M FAT TO E ARGOMENTAZIONI GENERA~I IN DIRITTO DELLA SENTENZA 01 PRIMO GRADO

Questi omlCldi !~~O sta~i d~lls sentenzs esami~ati con;lu~ta~ente attes3 Is ritenuta deliberazlone e di dis2g~O eriminoso.

art:"lel~ata uni c i t,~ d i

5i e' durq~e af~ermato in pri~e cure che i due c~imini ~ come era stato po~slbile sc=erta~e att~averso Ie dichia~azioni del c~ia~anti 1n co~reita' e degli imp~tati che avevano pei am~ese~ : 'ad~ebito, eraro pe~petra~i In esecuzione di quell~ c~e - come innanzi e stato rico~dato - era per i p~C il p-cgramma tii attuazione della lotta al c. c. " pat to soc:' B.: t;;" •

I FATTI:

L'cmicidio TO~RE~3I~~! - che ha gia' formate o9gett~ d~ analitico esame nel:a sentenza della Corte di As£:se di ~p~2Il~ 8.6.83 passata in giudicato per gli imputatl Qui chia~ati a rispen~ere es=lusivamente ~i eoneorso m~rale nel connesso omicldio Sabbadin - viene perpetrate nel confronti di un ore~ice, appunto il Torreggiani, reo, nell'ottica dei proletari armati per i1 comunismo, di avere reagito ad una rapira in atto nel ristora~te il ~ransatlantico di Milano c2si' determinando la mor~e di uno degli au t or i dell'illecito.

L'attentato ha luogo aIle ore 15 del 16.2.79 ~~rt-e 1 'orefice si sta avvicinando in compagnia dei dUE f~gll al proprio negozio site in via Mercantlnl.

L'uomo che, posteggiata la vettura in un vicino garage, si sta avviando a piedi al negozio, e' preceduto da ~we giovani che ad un certo momenta si voltano e gli ~~~~a~o c..O:ltro.

II giubbotto a,tiprclettile ehe I'orefice :-~=~sa

impedisce a.i colpi di andare a segno e consenton~ d::a parte lesa il tempo ci p~endere la propria plstola e reagire ag1i aggressoriJ spar-an do a propria volta.

GIi

attentatori

s~arano nuovamente colpendo 11

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bersaglio al femora e, dope un ultimo tentativo di reazione della vittima ( dal1a cui arma parte Ln colpe che va a colpire i1 figlio che g1i cammina al fiance ferendolo gravemente ), gli sparano un colpo mortale alIa testa.

!l Tor-reg-;;i ari i cacavere mentre i1 di prccreare.

t r e s o or t e.t o all . O~Ded-=,_l e vi figllO restera paraplegico ed

arrivera incapace

L'Qmici~io SP3BAJIN - che vede quale parte lesa alt~o cittadino cui dai PAC e' attribuita Ia colpa ~i aye~e reagito ad una rapina in s~c danne determinando la marte di uno ~ei rapinatori - si svolge a Mestre 10 stes5~ 16.2.79 aIle ore 16,30.

Nella macelleria del Sabbadin - presso la quale, il 9iorno precedente 1 'attentato, era arrivata una telefonata di persona che, qualificancosi come dipendente della U5LL, si a=certava che i1 negozio fosse aperto 11 ;ior~o successivo - all 'ora d1 cui abbiamo innanzi detto, er.trano due giovani.

Uno di questi domanda a1 gestore del negozio se e lui Sabbadin Lino ed alIa risposta affermativa estrae fulmineamente dalla borsa una pistola e gli spara contro due colpi seguiti in 1mmediata successione da a1tri due che colpiscono 1a vittima gia' stramazzata a terra.

Indi gli aggressor1 si allontanano dal negozio ed entrambi salgono su una vettura alIa cui guida si trova un terzo complice.

L'auto parte vie~e portato al

a grande velocita' mentre il Sabbacin vlcino Ospe~ale ove giunge cadavere.

AIle ore 20,25 di qJello steso giorno alIa agenzia ANSA di Mestre arriva un~ telefonata di un giovane dalla leggera inflessione me~idlonale che dice di parlare a nome dei PAC e lascia un messaggio del seguente tenore abbiano colpito a Milano e a S. Maria di Sala gli agenti dell-~ controriveluzione Torreggiani e Sabbadin.

Questi i due episodi delittuosi.

Con la sentenza della Corte di Assise di appello piu'

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innanzi richiamata sono dell 'omicldic Torreggianl, Masa!a e Fatone.

ritenuti autori Memeo, Grimaldi,

materiali Sebastia~o

Per quest'ultimo, a differenza che per i correi, non vi ~ a t~tt'oggi ~iudicato per essere chiamata questa Corte a decidere, su rinvio della Cassazio~e, in ordine ella app1icabilita in favore del Fatone dell 'art. 4 1egge sulla dissociazione.

L'episodio delittuoso di che trattasi viene nuovamente all 'esame del giudlcante anche per essere emersi fatti nuovi che ha~no portato, la pubblica accusa ed il giuolce istruttore prima, nonche il giudice di prime cure poi, a ritenere la ricorrenza dei presupposti in fatto ed in diritto perche' dell 'episodio delittuoso siano chia~ati a rispondere, quali concorrenti morali, tutti coloro che alIa deliberazione dell 'illecito avevano partecipato.

Su tale ultimo punta la sentenza impugnata afferma che 1 'intima connessione tra i due episodi Torreggiani e Sabbadin non e affatto ce~testabile. eic alIa luce:

- delle risultanze processuali acquisite in istruttoria ed i~ dibatti~ento, ivi compresa la congiunta ed unitaria rivendicazior.e =i ent~ambi gli emicidi;

delle concordi, chiare e puntu~li di=hiarazioni del Fatone, del Mutti, del Masala, del Grimaldi;

delle dichiarazioni r~se da tutti materiali dell'omicidio Torreggiani;

gli

autori

delle dichiara=ioni confessorie del quanto attinente ai componenti del nucleo agi' in Veneto.

Giacomini per operative =he

Sottolinea e 5i 50fferma altresi il primo giudice sulla incontestabile natura premeditata dell'omicidie Sabbadin, per nulla contraddetta dalla mancanza di analoga contestazione per I 'OffilCidio Torreggiani, conseguita quest 'ultima alIa individuazione degli autori materiali di tale reato in un memento in cui non tutto il quadro operativo dei PAC ed il contesto in cui questi operavano era nato agli inquirenti.

Dopo avera poi riportato alcuni punti dichiarazione Mutti, ritenuti piu' che incisivi

ai

della fini

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della esplicitazione del ~aggiunto convincimento di connessione d21ibE~ativa tra i due episodi, i primi giudici procedono infine all 'es~me delle fonti di prov~ 2cquisite in ordine agli episodi delittuosi qui in esame al fine di afferm~~~ cd e5cl~de~e Ie singole e concorrenti responsabilita' di tutti gli imputati ai quali i reati, per ccncorso materiale 0 morale, venivano ascritti.

Viene COSt' meS50 in pvidenza nella sentenza appellata:

che dalle dic~la-a=ioni Mutti era emersc che gli episedi delittuosi erano stati preceduti ~a una se~ie di riunio~i deliberative cui ~veyanQ partecipat~ 2av~!1~,a, Eergamin, Lav~~za, Sat~jsti, i fratelli Masa:a, Bitti! la P~emcli;

cMe sem~re d~::e dichia~a~ioni Mctti era risultato che aIle ri~'ioni non avev~~o parteclpato Giacomini e la Filippi pe~altro eallegati al grup~o tramite 1 'infatieabile BattIsti;

che il Fatone aveva corfermato pUGtuaImente tali circostanze riferite dal Mutti fornendo altresi elementi di identificazione per il Diego e la Paola;

- che il coinvolgimento del Giacomini e della Filippi - noti eome Bonny and Clyde ad autori in eoneorso di numerose rapine di autofinanziamenta ed autoarmamento era emerso a~che dalie dichia~a2ioni Berzacola;

che nessun dub~io Doteva esservi in ordine a1 ruolo di autori materiali dell 'omicidio Sabbadin assunto dal Battisti, dalla Filippi e del Giacomini in quanta:

a) questa eircost~nza emergeva a =hiare lettere dalle dichiarazioni Mu~ti il Quale aveva espressamente dichiarato di sverla ~ppresa sia prima dell 'omicidio dal Battisti che gli aveva riferito che avrebbero parteeipato Giacomini e la Fili~~i - sia dope 1 'omicidie aneera dal medesimo Battisti ed anche dalla Filippi. Costoro gli avevano confermato modalita' e ruoli assunti da ciaseun complice nel perpetrare l'omicidio precisandogli che Gia=omini aveva fatto fueco e che la Filippi, trwccata da wome, aveva atteso in macchina i complici;

b) conformi erano state Ie dichiarazioni del Fatone il quale, tra I 'altro, aveva dichiarato di avere appreso gli

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es~tti termini e mod~lita' dell 'azione d~l M~saia

5eb9stianc e dalla Premoli oltre che dallo stesso Muttl;

c) le due c~iamate in carreita' ~vevano trcvato c;~gettivi ~iscontri ns::e risultan:e del ~a~po~to e nelle de~~s:zioni dei testi o=ulari dell 'episodio i quali aveva~o fornito, de;li autori dell'illecito, descrizioni pe-fe~ta~ente cci~ciderti can i tratti somatici ~ei

~-eve~uti, pur av~ti

travestime"ti degli stessl Filippi.

ineouivocamerte presenti i ed in partlcolare quello della

Pass2ndo poi ~ll 'esarne delle singole p05izicni

proces3Gali e sottopcnen~o a nuovo vaglio Ie risultanze probatorie gia esa~in~te nells loro globalit~ i primi giu~ici hanno speclfic~to con riferimento a ciascun slng~lo imoutato Ie ra;io,i del raggiu~to convincimento in ordine aIle rispettive responsabilita.

Tali riprese motivi di

ultime argome~tazioni saranno de questa Corte allorch~ si prDcederA a1 vaglio de;li specifici impugna:ione propcsti de ciascun imputato.

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111.1 OMICIDIO CAMPAGNA: ESPOSIZIONE IN FATTO E ARGOMENTAZIONI GENERAL I IN DIRITTO DELLA SENTENZA 01 PRIMO GRADO

Appellano il capo dell~ sentenza attinente

all 'omicidio Campagna gli imputati B~ttisti, Bergaml' e Lavazza ritenLti responsabili, il primo, quale autore materiale dell 'omicidio, i secondi, quali conco~~entl morali.

suacero vettura, sparatigli dietro un~

I FATT! - Verso Ie ore 14 del giovedi 19.a.79 1 '?ge~~e Ca~pagna, mantre pe~corre via Medica insieme al futuro per recarsi dove e parc~eggiata Ia p~opria e raaaiunto da cinque colpi di pistola contro da un ~iovane sbucato all 'improvviso d~

~iat 600.

II suocero dell 'agente tents una reazione, m~

I 'aggressore puntandogli contra Is pistola spara dL'e cclpi che ~on pa~to~~, indi s~a=pa verso una 127 a bordo del:a quale 10 attende un complice.

II Campagna so=corso viene portato all 'Ospedale dove arrivera cadavere.

Cinque giorni dopa Vlene ritrovata la vettura.

AIle

ore 16 dello

stesso giorno dell 'ette~tat~ Carriere di l~forma=io~e una una giovane donna dall 'a~ce~to ai PAC l'a=ione.

omicidiario arriva al teiefonata nella q~ale settentrionale rivendica

Altra telefonata arriva il gio~no successivo sem~re al Corriere di informa=io~e. Anche in questa caso 1a VOCE a1 telefo~o e' femminile. La rivendicazione conferrna c~anto gia' cetto nella prececente telefonata: e' state ell~l~ato un terturatore dei proletari. ( Si ricordi che i1 Ca-~~~na faceva parte del gruc~o di agenti che aveva trasoo~ta~= al carcere di San Vittore delle persone arrestate dalla Questura in relazione all 'omicidio Torreggiani}.

Ancora una rivendicazione e fatta il succeSSlVO

24.4.79 verso Ie ore 13,20 e sulla scorta della ~tessa viene rinvenuto un primo volantino stampato nel Quale i

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PAC si assumono la pater,itA dell'omicidio.

Ricordiamo sintetlcamente Ie argomentazioni e la r i c o s t ruz i or.e cell 'ec,i'£sj::'o C:'_lale fa.tta d ai p r i m i giL'.diei nella sentenza appellata nella quale vengono sottolineate Ie ~i~ultan::e probatorie e~e qui di segwito si riportano:

- I1 prIma a riferire ail 'lnquirente di questa reato e' 11 Fasi~i Gatti il quv:e ~ic~iara:

a) ti essere state meS5C al corrente dello stesso Memeo e che, c~l tE~~re d~lle parole usate dal medesimo, aveva avuto l'impressione ehe fosse proprio questl a s~arare contro il Campagna.

dal Meme:J state

b) ehe i1 Memeo ~li aVEVa anehe detto ehe 1 'arma usat~ era 5~ata q~e:16 5~e~;a CO~ la quale era stato uceiso il Torreggi ani.

Nel febbraio d~:l '82 e poi il M~tti a raccontare 1 'episodio ehe riferisce come appreso dal Battisti.

- II Mutti di~hiar~r~ c~~ il Battisti, nel raecontar~li 1 'e;:iscdio\ q Li aVI'O"--3. detto c,e a sp ar ar-e contro il Campagna er-a st~to lui. so~giungendc comurque ehe I 'a::ione era stata decisa dal gruopo di Milano a quel tempo costituito dar Battisti, dal Memeo, dal Lavazza, dal Pergamin e dalla Ma~el:i.

Sempre negli i~terrcgatori del Mutti si rinvengono altri partieolari sulle modalita dell 'azione e sugli 2_I.tol'"'i dell':i. ~ 1 ec i to.

II Mutti precisa infatti di avere appreso anche dalla ~arelli c~e 1 'a~io~e era st~ta decisa da tutto i1 gruppo, con esclu5ion~ ~alia fase opEr-ativa del Bergamin e del Lavazza ehe si erano mostrati non treppa entusiasti dell 'a\zione.

Anche il Fato,e fornisce all 'inquirente elementi in or-dine all 'omicidio di cui si sta trattando •

. - Nel suo intel'"'rogatorio del 29.6.84 questi precisa che 1 'omicidio era ~tato preparato dai compagni rimasti a Milano e eosi'da Battisti, Memeo, Lavazza, Bergamin, la Mar-elli e "gente v i c i n e a Memeo".

- Dichiara altresi'il Fatone di avere appreso dal Memeo

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la eireosta"za che questi fosse armato, Battisti, ed a!tresi qu?!l~ che il giorno essi erano andati es~ressamente con il ammazzare il Campa3~a.

CQsi come i! dell 'attentato proposito di

Riscontri aIle risultanze sin qLi esamin~te poi i primi giudici nelle deposizioni rese dai e ~anf~eci.

rinvengQ~O testi Bruni

Altro part~e~la~e di certo rilievo, che

eYide~zieto nel:a a~~El:at3 sentenza, attie,e

ammissione di ~d12bito fatta dal Memeo che,

riconosce~si a~to~e deli 'omieidio, preciser~ anc~e avere matE~iilm~,te B£ito con un co~~aQno e che il ruolo era sta~o quel~o ~i ~~lc~re la vettura.

vie'e alIa ~el di

Viene infine sottolineato in ~rime cure eMe

II Mirra d~chiarer~ che nel decidere l'azio,e vi erena st~ti dei co~trh~t~ poi superati ad opera del Memeo e del Battisti.

- II Berzaccla ~ife-i~A all 'inquirente che il Cava!lina do~~ un mese dell 'attertato gli aveva mostrato il volantino rive~~ic3~t2 ] 'c~icidic i~dicandogli q~a!e redattor~ della stessa il 8ergamin ment~e poco dope dalla Cavattoni aveva appreso chela redazione del volantino era stata opera del Cavallir2.

Pre~esso quanta sIn CLi sinteticamente ricordato in fatto e sugli elementi probatori acquisiti, il primo giudice:

a) prosegue analiz:and~ la ricorrenza dei presup~osti della premeditazione, ed - eselusa la verosimiglian:a di quelle prospettazioni difenslve ehe, da un canto, avevano ipotizzato che l'azione fosse stata attuata solo da quelli della Barona e, dall 'altro, che la stessa fosse inizialmente finalizzata ad un sequestro di pers~na perviene alIa affe~mazione della sussistenza della contestata aggravante alIa luee deg11 elementi vagliati, delle modalita' del 'azione e di quanta emergente dalla operata rivendicazione.

b) individua gli elementi atti a configurare nella fattispecie la ricorrenza dell 'aggravante di cui all 'art. 61 n.l0 c.p. il Campagna era ucciso in quanta agente

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della DIGOS.

c) nel procede~e all 'e$~me delle singole PQsiziQ~i processuali degli aopellanti, ribadit~ 1 'attendibilit~ delle fonti di accuEa, evioenzia co~~ risco,tri aile operate ch~amate siano desumibill anche dalle immediate indagini di polizia e talle deposizioni dei tes~i eSCWSSl.

Su tale prosieguo.

parte (ella statuizione ci si

scffermer~

in

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IV. BANDA ARMATA

I primi G>.ldH:i 5i s cn o amplam:'1te dilungati ;;i,:l in diritta Ch2 in fatto sulla individuazione degli elementi atti a.d af~e~mare Is rico~-e~zCl di detta fattispe=ie de:ittuosa con ri~er:ment= alla organizzazione crimin~sa c er.oni ;-".;:\.ta FAC.

E' stato altresi ar.=~E 50t~olineato in p~ime cure, che, cemunque, la qua:ifice=io~e del Proletari Armati per il Comu~i5mo come banda armata ~ gi~ stata affermata dal1e sentenze emesse nell'ambito del procedimento Torregiani e

che suI purvt o vi

Al fine di ev:ta~e pertanto pedisseque ripetizioni di argcmentazio~i gl~ ~yolte, aC03re opportune limitarsi a v2lutare se ouelll f-a gli imputsti, che in ordine a questa cape ~'i~p~~a=ie~e hanno interposto a~pellc! possano 0 mene rlte~er5: parteci~i ~el:a Banda nei limiti In c~i il ~or~ c=:rJol;im~~t= ~ stato affermato dsl Primo GiLldice.

Per tale motive e~ ~r co~;ormit~ a quanta in precede~za chiarito sulle modall~~ della presente esposizione, viene rinviata al p~osie~uo la trattazione dei motivi a sostegno delle statuizioni di co~aanna e di quelli a supporto degli appelli interpQstl dalla Flliopi, dalla Migliorati e dal Silvio

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D1R1TTO

I. ECCEZ10NI 01 NULLITA'

1.1 ESTRAD1Z!ONE

Tr e l e questi 0"". i ::::reglL,.:::iziali scllevate nell'i;;ter-e~se di ta:u~i ~eg:i a~pellanti vi ~ ~wella che sollevano gli imputati Battisti E Ber~amir :a cui di~esa 50st:ene 1 "i mpr-oc ad i b i Li t a ceo:: "az i on e j:e:-.2,le nei lora c on+r on t ; in virt~ delle nor-me c~e di5ciplinano 1 'estradizione ed in particol~re oi quelle di cui alia Convenzione euro~ea tii estr~dizione firmeta a Par:;i il 17.12.57 e rEsa ececutiva in Italia can la Leg£2 30.1.63 n. 300.

L'ecce:io~e destltulta di fondamento particolare su u~a e~ronea interpretazione de:l'art. 14 c i t at.a C::nvenzio:ie.

si del

basa in disposto

A giudizio di auesta Corte la norma non attie~e aIle specifiche fattispecie che ci occupano.

Prima di proceaere all'esame delle stesse appare tuttavia corretto ricordare che in ripetute co~for~i massime, con riferimento alIa suceitata norma, dal gluclce di legittimita e stato statui to:

"L'estradizione

la

disponibilitAl

":'lS!,=a

dell'im=utato, non 1 'esercizio dell 'aziene pe~~:e: pe~tanto n~~ ~ preclwso il giudizio per fattc Clv~~~~ e anteric~e all 'est~adi:ione, con la sola limitazlore C~E non ~ consentito avvalersi della disponibilitA flsl=a dell'imputato che non DUO essere detenuto, ma sele giudicato a pieje Ilbero per il reate diverso e a~:~e anteriore" (Cass. Fen s ez , II 13.8.82 ri , 7747>;

"11 principie di specialita della estradlzl0re, riferibile tanto alIa estradizione passiva che a que.la attiva, costituisee causa di improcedibilita. dell 'a:lone penale per i fatti commessi prima della estradi:lore e n~n compresi nel provvedimento che la concede, seltanto q~anco la presenza fisiea dell 'imputato nel te~rito~lo cello State sia eonsiderata dalla legge come condlzlone dl

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pu~ibilit~....... II es~~a~izi~ne fun=io~a fisica dell 'imputato 0 eseguirsi un mandata dl

princlpio di specIal itA della selo came divieta dElla presenza eEl condannatc e quindi non pot~~ c s t tur a 0 1 "or d i n e d i carcerazione

~~r i reati n2n com~-E~~ nel ~~c~ve~l~~nto di Estradizic-e fino a qu an d o ..• " (Ca:::·:;, F'en, 52Z. 1111.2.84 n. 1233);

" I 1 p r inc i ::: 1 0 c 1 5 P e= i e l 1 t ~ cella e '" t r a d i z ion e rig ,- .. E r d ;;I sclt?'"1t:::' 1a d i s c on i b i l r ta -tisica dell'imp~_\tC\to. Esso imcedisce cio~ I 'esecuzicne di provvedlmenti relativl alIa

Ilbe~t~ ~ersonale cell 'lm~utato ma non llmita

1 'e 5 e r c i Z i c d e l : 'C!.::' 1 C; e ::: EO' -: 31 E' , qu a n cc n en VIS 1 Ci.

neceo::::ita. c e i La c i s.p on i b i Li t s +i s i c a ce:l'est"-a::a"'::: "

Cas·:=;_ F1eil• "3ez. !I 15.'~re~ nIL 525 conformi nl'Terose

ma~siree di c~i a senten:~ p""ecede~ti e s~ccessive a quel:a ci taU) !;

r r II p-r i n c i p i o c i specia~lta d: estradi::ione .•.••.• non ~ applic2:::ile allorc~~ 1 'estr2~lzione ~ stata tota:merte negata ej il dinie~~ ~~n QUO ll~itare ir alcu~ modo la patest~ della Stato richlejente, poich~ la giuris~iziDne di tale Stato ~Qn DUO s~jlre -est~izic~i oltre i casi espressareente previsti, oe~ ef~etto dl decisioni di uno 5t·3.tO Es'::ero" ( C,'S5. Fe"~. s ez , I 13.1:.85 n. 1976}.

L'impedimento di tipo estradlzlonale funziona dunque in qu es t i terminI:

ave il Paese che dis~~~e dell 'imp~tato stra~iero, concede Ia estradl::1one a1 Paese innan::i al quale questi ~ C~lBmatD a rispo~~ere d: reati co~me~si e Is concede In re1aziane a de'::er~lnati fatti reato, negandcla in re12zi~ne ad altri, nen sa~~ pcssi~ile ese~~ire nei canfronti del succitato i~putat= provvedimEnti restrittlvi de:la sua libert~ personale inerenti a quei fstti per i quali I 'estradi:ione non ~ stata concessa;

resta ciO nondlmeno del tutto libera l'sutoritA richiedente di conoscere tutti i reati per i quali ~ tenuta a procedere secondo i propri regalamenti e Ie proprie procedure.

AII'esito di tale disamina puO afferrnarsi senza terns di smentita che ~ ormai amoiamente superata la pregressa disputa insorts in a-dine alIa pcsslbilit~ d~ cognizione o Lt r e che di esecu:nane per il taso di "par:,!ale" accoglimento della rlchles~a di est,.-adi::iane fo~mulata da un Stato con riferireento a talun imputato.

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Ci si patre~be a tal punta fermare, certi di a~erE ~l~ risc=stc ai ~ilievi d~g!l c=~e!lanti, ~~ n~n a~~arisse op~ortu~o 50tt~11~e~~e che i ~rl~Cl~i qUI ricoroati van~o anche a1 di l~ oel~a f~ttis~2C:'G c~e ci occupa.

Pe- ent~arr:~ gli imp~~a~l 1 cui difens=ri

s o l Le vet o 1 'eccezioroE, inf~.tti! l'e=tra.dizione

rlchie~ta no~ ha 2vuto ~31la statD CUI era diretta Frs-cia - alGur~ rlspost~ In evaSlone.

"

pe"-

affrontare

~ e r d 1 r 1 a. cor Ll " 2. f r- a sed ell '0 c i ern 0 1"". G . d 1

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. :?,~che ii',

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C?TtPO n:)-; .;.

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a. i.O

C='·'e a":':._:~.>T;e-+:e er;::;:i s::.a. r.:m e p o sr i b i Le certe::a c~= =~~ 1~ Francia, in ogni case in stes~~ ~lcLn orGvYEdi~ento aL~~rlzzativo ~ mal perve~u':.G 2::a autorit~ Italians.

"!ilr.it2':.O"

Per i: Sergamin, c~e sulla scorta degli elementi acqwlsiti risulta essere sta':.= fer-mato se~pre in ~ranCla a s e g '-, it,:) d 1 ric e r c h f? d :. r 3. i'7'c a ':: e 0: .:;. 1 1 ' I tal i a inc a ('it;J 0 inte-nazionale, ~ui sE~~i ~a ~r~=E=~ra estra~izionale, la situazicne, a=pera un pO ~iG a~~lcclata, non pu6 comunq~e che po-tar-e g cO~Cl~Sl~~l ccnfo-mi a quella cui si perviene pe~ i1 Fattistl.

La Instau~at~ pr-ocedu~~ estr-adizionale non ha av~to alcun eSlto.

infCltti

Risulta solo agli attl che, su disposizione della :ame~a Ap~ellc di Ve-sai!!e~. la Sergamin • state posta in 9.7.1956.

dOP2 essere state di Accus;?, dell a

fe!-~atc.

Cor-te dl

Ch arnc+ e de ACCUS2t i c~ • i 1 libert~ vigilata in data

Detto ~rcyve~imento ~i sca-ce-azione dopa i1 ~er~o o~e~ato dalla auterit~ gludiziaria francese non p~O ce~to i IT:;J ec i r- e 2.: l' a L' ': 0 r :. t ~ g::..' d: ::: i ';:11. i a 1 t i' 1 i C3 ~ a dip'- 0 C e d ere rE: confrorti =i 8ergami~ ;er=h~ 10 3tesso in a!cun mcjo ~ equipa~abi:e ad un dinieGo di estradizione.

Laddove 10 provvedimer.to

par i menti esso

si vol esse i nte~pr-et are come Ltn

implicitc di diniego di estra~izlone.

mai potr-ebbe precludere un glud:Z10

28

cog~itivc dell'Autorit~ giudiziaria

altrimenti, c o s l o:cer~:-,d::, attuere~bE

rinu~cia 0 ab~ic2zic~e alIa Qlurlsdizione da ~essuna norma co,se~tita.

Italia!'1a

_"2 f ~rm2

che, di

in a.l c un mcJ'::o e

In a s s eriz a dun cu s ~ i Lt:i ::"-o'v'vec i me='!to es +:r ad i zion 131 e I~

c i ~- C =, 5 = r itt 0 " d E ~ I '2 LI tor 1 t ~ 5 t r a!'1 :. e r 2 c "1 e po 5 5·"" P 0 r r e ;\--:C~2 SO .. :: in v i a d i i c o t e s i prD':leoT.,; c i limiti, -,E'l c c n f r ::);: tic 2: 9 1 iii:' ::C-' t a ": i s :"0. c~ e ':: ':: r , 1 ' aut or 1 t a i t 2. 1 i and dcvr~ crccedere con 1e forme Gel ~iudizio co~tuma=iale.

======~~========~=~==~=~=========~========:~==========

=====:==-;:;:::;:::======

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1.2 1NCOMPETENZA

ecce~lo~e s=lle~ata dalla difesa di

tal L';I i

cegli a~oel:anti at:ie~e alIa asserlt& nulli~~ ~ella or~i~an~5 ti rln~c a ~:u~jz:G E della succeSS1V2 senten~a di crlmo graao pe- v~~lazl~~e ~el disposto de;~i ar~t. :81 n. 1 e 41 b:s c.p.P.

Tale ecceZlore non puO, a giudizio di questa Cc·-te c~e essere reietta atte~8 c~e il dis~ostQ dell 'art. 41 bis c.p.o. c~e ~a so~tlt~ito 1: p~ece~e'te art. 60 C.D.p. i~ al=un mo~o puO trovare ac=licaziore i~ una fatti~~e=le qL2~E q~e~i2 ~hE 01 ccc~~~ dove i1 Magistrato - a1 c~21e Ie difese fc="",,",,:, rlC~~='IT':"J -::'ungi dall 'essere parte of+9sa ~EI re~tc, ~~n h~ e~~~;::"J re~~eno vEste di 5emplice d~~r~gg:atol pd ~ nc:o c~~ anche In tal casa nG~ oDe-e-Ebb~ Ie derc~3 211a cC~2Eten=a territoriale dettata ~alla ~:c~iarat2 nar~a ~e~. ~a5~. Fen. sez. I 8.4.86).

Cc~e i~eo~iv==2~?~t~ e~E-;E da;li atti prccessuali, ir;fatti, l' a t t en t e t o dE: i b e r a t o in canna del dctt. De ~iGuorl - ~ag15tr~tc preSE~ la Frocura d~lla Repubblica Milanese - noro~':a~te la messa in mota di un meccani5mc

ce- per5e~uire 10 5=0=0 dai p~s pre~:s5c5i, atti prodrcmici cDsti in ess~-e, nO'1Qstante c~ =om~iti e r~cll a C12SCW'1 Da~tecipe, 5ce:t3 delle arm: p2rtlcclar~2n~e precise ncn t mai pe-venut= a~l~ ~asE nemmeno inidoneo.

nonosta":te gli I 'assegna::ione nonosta:ote :a

d a ut i Li z z er e , Del ten t at i \0

CiO in quanto 11 c=rreo che avrebbe dDvuta utili~zare il Kalashnikof, e COS1. 1 'imputato Folini, il cui c omo i t o non poteva ad alt~l essere affidato attese Ie modalit~ di esecu~ione dell 'attentato e la peculiarit~ dell 'arma da us&re , mentre si reca 21.1 punta di riunione, vien~ fermato da una pattuglia della Pollzia per un controllo, v~ene partato in Questure e solo di Ii a poco rilasciato.

L'attentato 21.1 cott. De Liguori, dunque, fal11sce prima ancora che :1 Folini 51 presenti s~l luogo dell' i nc orrt r o cor. i camp: i c r , prima aric or e che p o s s a co~fi£urarsi un re2to perseguibile e ccsi in U:1 mome~tc in cui in 21.1 c un rr.oc o , q'_lell ache "avrebbe" dovuto e5se:--e parte lesa, pcteva eSEere qualificata tale anche a: soli

30

fini che qui ci Dccupano.

Conseguen;::a.

dl q~est~ re31ta~ qu~.l i I a pe ..... s on a =';fes2 .•

~ cfJe no~ del do t t ,

Cl

sono i~~utazioni nelie L:gu~-i appaia cone par~e

re.<3tl

cc~

r i s: er- i me·· ... t c

v:c2~da che q~l =i oc~u~a atten;~~~ al te.t~~z!o~e delle a-mi, delle muniZloni dov~t= esse~e utllizzate, Te 1- a:c~~ C250

-E:',-:'C in d2,~:lCJ je: ~:"_r"C.k I)-=. Li;_!I=~'-i.

Ne cc~segue. in 2~52~Z~ dl ~n m3~ls~rato man=an;::a dei presup=a5~1 perch~ 51 ponga il trasml~siQne d~~li attl ad altro gludice a"- :.. ::.. 1 c:~. S c.::' ~ = ..

parte 1,=","" I? p r ob l ema.jE~ l3. c ornc e t en ~_e e:

==~=====::::::====-;==:

31

1.3 NQT1F1CA MIGLIORATI

Su:la eccec~ta nLl:i~~ delle notiflche degll ~~tl dE:

presente gi~dizi0 alia lm~ut3ta MlgliQrati Enrica a

r: ~, r t i, r eo d a 1 I ' i So "::. ,- u t +_ Q r : a, l.a C :; r tee s '; '=" ,- v '" :

- non ~ co~tr-overtlbile in at~l che alIa n=ti~ica co~ il rita dei latit~~ti s. .2 pe~ve-~ti dop~ =~e er2-~ risultate va~e Ie o~~ort~~2 ricerc-~ della Migliorati compiute ~i sensi ~l le~ge d~lla Poiizld giudiziaria;

- come in numerose ~-onunzie affermato, la vo18ntariet~ ~i sottrarsl a!la C2tt~ra si ~-esu~e qwa~da sia~o risultate vane Ie op8ar:u~e ricerche ed 5 nulla rileva che "i1 r t c er c s t c riori a'::ibi.;:. u s s t o oe.r t i c o l e.r i ac:corg:menti per s~u~;ire alIa cattui'"a jo~o esser-si allo~~a~ato dal luago de:la ajitua:e timora senza aje~~~ere aIle c-escritte v2.'-iaziani ana'~rafiche".

- pur ave ~o~ y~g!:a contr~sta~si : 'a~fE-ma:ic~e della difesa che la preve~~ta 5i tr:;Y2~SE a:: 'e~tero qua~da nei suoi cQnfron~i VerAva spi=cato il mandata di cattura c~r cui ~ giudizio, ~ incantestato che da nessun atta, nemme'o delle stesse difese, rlsulta che la Migllo~ati non fosse venuta a co~oscen=a de:le esisterza dell" crdlne di cattura emessc nel SUOl corfronti.

Da qu an t c s op r a =or.segl:e :-:'"le S2 l"allor,":.ar,21me:i":.o e state volc~tario, se del ~2~jato I 'impwt~ta e-a a con~scenze, S2 =i~ nO~05~ar~e non ~ riertrata in Italia, nc~ puO che r~tener51 ed a~fe~marsi che la stess3 s:a inccrsa nella viola:ione del dispasto dell 'art. 268 c.p.p. ~er essersi YolQntarl~mente sottr~tta alIa esecuzio,e dell 'ordine di cattura emesso nei suoi confronti.

Consegue ~ltresi che Iegittime e ritu~li notifiche nei suoi confronti eseguite can latit~nti.

sono state 1 e 11 rita dei

A c i e e da aggi'..Ir;ere che l'ar-t. 173 c v p v p . rie l disci~linare Ie modallt~ di notiflca ai latit~nti cosi testualmente r e c i t a ; " •.••• me d i arrt e depOSito nella c aric e l Ler i e a i te"-mini del P cp v , dell'~l'""t. 170 c.p.p .•

~...,

'-''':''''



Orbene Is noti~iea co~ il rito degli irreperibili, che la difesa dell 'irnpu~2ta s: dJole non essere avvenuta in veee di quella attu~ta, ~ appunto diseiplinata dal surrichlamato art. 170 e.p.~. primo capoverso.

E' allara evidente che nen essendavi dlfferenza tra Ie due ~opme di notiflca, a~=~e setta ~ale aspetto nen pub ritenersi viz~ata di ~jl]ltt Is n=:ifica q~ale effe:tJata.

r.e uri a differenza PL't, + ar s i c on s e qu i r-e , a1 fini che q'_'l Cl occu~anc, dal1a clrco~tan2B c~e 11 leg'slatore prEJe~2 per la lrrepe-lt~llt~, una reiterazione de!la diehiarazione della stessa che p~esJPpcne una relte~aZl0ne de~le rieerche, attes~ che, per 11 latitante, Ie ricerche non son8 solo reitera~2, ~a immanenti.

Uno sgu3rdo 21 fasclcolo de!ia prevenuta ne ~ riprova.

SLtlla apDlicabi:iU, a:la fC'l':ti~c<Je':::ie dell'art. 177 bis c.p.p. -" n o t r+ i c s all 'i"pu"'::.ato a l I 'estero" - val solo ~ottoli~eare c~e perc~~ a:la s~ess~ Sl addiye~~~ occorre

"rio t i z i a p!'""ecis2 del 11_''=;;':) ':'::-"2 ::!im~ra.

1 'i:-n:Jutato", no t i z i a eel t ut t c ffie.ncarite n e l occupa qu~ndo alIa notlfica ex art. 173 proceduta.

<?! I 'e:::":ero case c!;e ci c.p.p. 51 ~

==========:==========================================

====================

1.4 V10LAZIONE DELL'ART. 475 N.3

~

lr'1

c o ... -·,;::!""""

ordine 8 de~t~ e[Ce~10ne 12 Corte ritienE s~lo di 5ctt~!irsa-e che i: gener-ico richiamo fatto da1

~ri~o giuj~ce a::e se~te~~e Cl ~ci BM~ulla~e i~ alcw- maca hac orr :::J r <: at 0 1 B. V 1 0 1 .e ~ Ion e c e ~ ,:::; 1 S;J:J 5 t c d 2: 1 'a"- t. 4 7:5 n. 3 c.~.p. perch~ l~ reS5u-a carte della ~~l im~w~~ata sentenza quel riC~l~~O ~ state pOI di fatto operante.

Ci~scu~ e~~scjio ~~litt0cso, ciascuna ~ollev2t2

ecceziene, ciasc~n2 prc~lematica ~ stata, i"vero,

autonomamente affrc'tata dBl giudice dl primo grade; su tutti Ie argomentazloni sono state sempre dirette ed In alcur, case p e-: r-e:2tio~lem a con r i c n i arno di qu e Ll e delle sentenze che aefln:.aro 1 giudizi annullati.

s: e. dur, C:;_IE ~orma:e che nessun

trO!tt2tCJ SE'; :_: i t c

Lin a espr-essi one avuto.

del

t ut t o

N~ put parlarsl, come fa la dife5~ d~lla ~:gliora~i di

"c ori+e s s i or.e " Gel p r Lrr o q i u d i c e sulla di fattc!

~tiliz=azione di ~~elle ~ro~un=ie ~~teso che basta rilevare dall e5~~e de~ tiSpOSltivi delle prime e dell 'ultima che ron in un solo case vi ~ stata diffc~mitA di co~vincimento e di conseg~enti statuizioni.

:================================:==========:==============

34

II. QUESTIONI 01 LEGITTIMITA' COSTITUZIONALE

11.1 ERGASTOLO

Dalla ~:;esa dell 'a=pe!la~~e Batti5~i ~ s~eta s~11e~3~a ecce~lone Cl l:legitti~~t~ costitwz!onale c~ll 'er;as:=l_ gi~ pr==8sta in pri~2 cu-e e r:salte neS2tivamente da c_el ~iu=ice.

Guests Corte our dQ=~ eve~e e~2~inato i m~ti\~ di da;lianza non pub invero che condivi~ere Ie arga~entazio~i gl~ in quellS sede sV21te e sottolineare che

1 'eccezio~e, non ruova ~ st~ta gi~ dalla Corte C~stituzlan21e rlsalta ne~3tivamente;

1 'art. ~7 c.3° della Costituziane Quando presc~iv~ che "Ie pe~e no~ p05sono co~sis~ere in tratta~e"ti ca~trari al sens~ t: L~a~:t~' si riferisce, gi~ nel suo ~enore lettera~e olt-e cne lagicc - come ben evidenzlato i~ primo grada -, non alIa pena in st astrattamente considerata, rna e!lE moda:it~ esecutive di qualuna~e sar=io~e pe-ale ed ~ sale in tal sense che il princi~'o deve trovare applicazione, anche lawdove la durata della ir~ogata sanzione si~ qUE:la dell 'ergastala.

Ci6 nandimeno detto p-ecetta non invalge 1 'ast~atta ce~~2tibilit~ dell 'e-gastalo con i princlpi fondamentali ~~il 'ardinamento costituzianale.

-5e il con~otata dl pe~petuit~ della succitata sanzione pub giwstificare La ~oma~=a de:la compatibillt~ Qe_~a stessa con 1 'altro precEtt~ d~ cui all 'art. 27 Cos~. "Ie pene .... devono tenders alIa rieducazione del conda~nato", a:1a demanda medeslma non patrA darsi che rls=osta affermativa anche attese Ie - gi~ ricordate i~ prime cure

misure alte~native (vedasi liberazione condiziorale) p~eYiste dal legislatore.

Funzione retributive e rieducativa della pena potra~,o, perfetta~ente integrandosi, cansentire appunto 1 'emenca del reo, nei cui confro~tl la elisione di quel carattere di perpetuitA dell 'ergastolo - attuantesi attraverSD un procedimenta strettamente giuris~iziDnale - rester~ di

35

fatto subordinate, esclusivamente e sostanzialmente, saltanto alIa crova che il medeEimo avr~ date ~~ ave~e recepito Ie finalita della sanziane infllttagli.

I'h'1 ""21:112 2o;:'g:t'ng<-;'-e ,=1-,:;:> 13 nor- es:;:lici.a:3. p~evis:i:J~e d ; i1le;Jittimit~ cell 'er-gastolo n e I testo Co s t i t uz i on a l e ere pu~ f2 divietc della pe~a di mo~tE' altr:mE''1tl no- cJO l-,:enoe--':l ene cu a l e apo Li c ac i or.e eel n c t o b r cc ar do r "uo i le~ non dixit, noluit •

Ne~me~~ 5em~~a necess3r-io sDttollnea~e che nella n~~va formula:ione del =o~~ce ~i ~r-ccedur-a pe-ale~ che p ar t i c o l e r e a.tten::iC"lE' ::'-esta aIle rm sur e c:.=~citi.e, t? espressame,te p-evisto 11 permanere della o~eratiYltl c=:!! 1 a p en ~. dell' e ~- g r: S t 0 Lc ,

=======~=========~========;~==::~~====~==:=====;========~=

====~==;==========

36

11.2 1SOLAMENTO D1URNQ

Anc~e per auanto attiene alla sanZlone

del : . 1 sol a me -. t 0

~iu~nc i~ Cc-te ~o~ pu~ c~e cervenire alIa reiezlone de!la E=ileva~a eccezio-e di :eg:~tlmit~ C~s~ltu:io~ale.

Su:la cues~lone si ~ ~ro~unZla:a leg:ttimit~ c~n sentenza lO.4.Ej ( c.c. con se~terza =ez.VI 11.3.85 n. 2297 .

gi~ l a Co-te ::'5.2.2: n. 7:8;

c'i e

In tale ultirr2 pron0nzia es~-e5sa~e~te si ~ stat~ito:

"

I 'isola~e~to ~!~~n= del conc?~~ato, pre~isto d311 '2-~, 72 C.O. ~ sarzione pe~2:e c~e o~era u"icame-te per i de:ltti commessi _ CG'CG~SO c~~ Duelle Dunito con per2 d e l I 'e-gsstclc, \'3-ia::=:) 'Ie: l c m r t i - m i n i mo e rnas s i rno de! perlQto dl is=:a~en~o.

Non PJ~ =~i'lc_ ritene~s~ ~:s~ra =o~~rarla a1 £e-50 ai ~ma~it~, co-siderand=si altresi c~e il CO'lC2~natD sottoposto a detta m:sw~a comJ'lq~e pub ~are vita in comune, oartecipando aIle 2ttlVit~ lavorative.

Ne~la escluso c.p.

prece~ente prQ~u~~ia :a su~-ema cMe la le~g2 3541 75 avesse abrogsto

Corte

Bvevc.

1 ' ar t , 72

Ed invero non cuO cne scttolinearsi come essa Sl limiti

a dettare r i feri : l1e",to

1.1 c i sc i c Li r-e dE:l "i sc l arnen t c alcuno all 'a-to 72 c.p.

continuo

se"za

In ogni caso e da ultimo va sottolineato che la sanziD~e dell 'isclamento diu~no e3P"-lme, con il SUD

carattere induobiame~te ma equamente afflittivo, una

esigenza lnscporlmlblle di g-aduazic~e della Dena cui 11 legislatore non puO veni~e ~2no.

Ne c~~segue la aLfE~ma=i~~2 della attuale vige~zB della ncrma applicata in primo grado e la manifesta i~ac=cglibilit~ della sollev.1ta e=ce=io~e di illEgittlmit~ cqstituzionale della medesima.

=====:================================:==============~;===

.... _-------------------_ ...... --------

37

III. LA CHIAMATA IN CORREITA'

III.l CONSIDERAZIONI PRELIMINARI

Dall~ lEt~J~2 d~l ~~tiYI ci do~liBnza prcpri a ciasc~~o je;:i ir=u~~tl je: ~~e5~~te pr~ce:imento ~ dsto ri:e~2re

c h e C :J:'l C = ~ ... c ;:- -:-~ E;.' ": e t I~ ~.: -:. i :::- icc·: -~ o r ~.:- i Il P r i :i = i ;:> 2 .. 1 1 -:~.

v~!ut2=ione fatta dal ;lu~ice C~ crime c~re

ij i c r : a r- ·s. z i C '"l i r i 1 ·3 5 ,= 1 .3 :: e n e 1 c c ~.- sed e: 1 ' i s t r- L~ t t Q t- i a ~it2~time~to 1V1 c~m~-e~l i g:UCiZI annullatl SL:.prema co~te - cs i c.':>. '~er:~_iti".

c s. , : ~ GEl~e "":: i r' d~.~~a.

r ~il~evi ~Dna mo:~e~lici ~ gli appellantl, pa-tendo ds uni a~s2rita 1~co~~-uen=3 e cantraddlttoriet~ della motivazione p2-ve~;~no ~ll~ affermazione che tall vizl v i e p p i u 51 a~;:J2:e~;:>r-o ",,"':':rave~-s;:J un cor:-::-o~to t rs pr-incipi d: d~~ittc en~nclati ne:le parte generale della sentenz"" e 1 ·a~~11c2=lone eMe degli ~tessi ~ stata fatta nella vslutazione del slngoli episodi delittuDSi.

Le do~:ia~ze ha~nc pc_ a~sc-to pi0 p~eeisa ccnnatazlOGe in sees ~i cQnc:u~:o'l o~~li delle difese aIle udienze dibattime~tali de! presente g~adQ del giudizio ed a q~elle che si fondavano su una asserita erronea applicazlone del13 ~Qrmativa v:;~~te a1:2 d2ta della pron~nzi2 di prlmo gr-ado 5e ne sone ac~:~rte ulte~iori.

CO' '-

state

i,fatti po~~c l"acc~nte dalle difese

sulla

interve~uta o=er~t1\lt~, ~er e~~etto ci una Btt'_azione, cccr,j:;'':>,-''''·:J e t'-3'~itc"Cie che i I nL'.C'VO eodice, eel SlSr:OS~O cell 's,-t. lq2 c~e dis=i~li~~ a~~J~t=, tra ] "altra, 1e valutaziene delle dlc~la~~=icni ~i lmputato re2~o 0 di reate ccn-esso C c=llegato.

accompag:-a...,c c.p.p. nLIOvC

mDda::..':.~ di

del mede=lma

Si impone allora, alIa luee di ouanto sopra, - pr-lma dl procedere all 'esa~e delle risultanze pr-ocessuali ed alIa valutazione delle slngole p051=lO~1 degli irnputati - u~a seppur s uc c i nta d oo o l' amp i a argcmentare del pr 1 ~.: gludici sulla valen~a pr-obatorla della chiamata in c or r e i t a ' e sui Li m i t i e Ie mo c e Li t a ' di valutazione de:18 stessa premessa s~l val ore da attribuire alIa sud=etta chiClmatCl.

38

Ed t d'ob~:igo no~ li~itar5i ad u~ esame del soli p~inci~i di dirittc ~lrveni~ili ~e!la n~~ffiatl~2 proced~ra!e o;gi vige~~e -a soffern3rsi a~che su q~?lla opera~te satta la vi;en~a del vecchio c~dice di ~-oceju-a e ric~i~~ar~ g11 O-le~t?~e~tl gi~-l~~r~je-=l~:l c~e ap~~n~~ In rapparto alIa oregressa no-mativa 51 erano formati.

Cosi.

s i 2_

ura

u~lta~la ~ise~i~~ jell3 ;-oj1ematica, che con~en~a ac:i appEile~ti =i V2:ut3r~ c~n piene=za I 'ite- iG~lCagiuridlCO se~~lt~ ~2 questa ;iujice per pervenire aIle ~l cai emeSSE statu:=10nl dl cQ~ja~na ( c~~i. o~se-va~d= o_e: prin=ipl di diritto s3nclti nel secondo comma ~El Qi~ r i c+, 1 c- :n at 0 a ~ t. 1. C' = c.:J.;:. n_' a '/ a die '_I i 5 i c i r ~ rr- s 9 : i a " , prc=ieg~c), sis oerch~, CO~2 ~ data le;;ere anche ne::a ,... E 1 az i en e min i '= t L" i :': e .;:, ~ 0 - 0 9 2' t top r e l i min are e al t E' >' t 0 deflnltivQ del cod:ce dl procedura penale, ,e16C\

form'_llazi'JnE de~l' e'-t. 192 c.p.p. c ornrra te~::(J •.

legislatore, nel ri~sr~i a quelle espe-ien;:e del p?eSl :n __ ll v:; i? : 2 s i ~ t E rn E ace L' S:l t =' :-- i 0, .., e 1 q L' =" 1 e 1 a val Ll'", ~ : 2:; e eel ~ a "",=compl ice EVl ::ence" e accamp5g"atz.. C3~:~, cosiddetta "corrob~rcrtlon", ha cor.testualmente ~ac:::olte "le i rid i c az i on i prover,:'e:-Jti dalla c r ur r ap r uc enz e della :=~t~ Ci :assa=io~e, =ha ha sancito i1 prlnci~iD del nt.:::es·:;ario r t sc on t r c ;::;r=::~':.Qrl0 cooI!a ch i err.a t a di c cr r eo ? •

===:==~=====~:=====~:=========~=======~==~=======:===~=~==

::::==========~==::::=

39

llI.2 COOlCE ROCCO E GlURISPRUDENZA

Va

che Q:' .~.' n e I

codl:::e

rinver'lgono ~'2;:islc+':':Jre c~: ~ <:3. ",,2 t2, d i

no"'" me

c~e

ev i c e -, z i an 0

sia

Ro::::::o si 10 stesso

a.d ... "':.':.rl~ul""e

le

II

c v p v p , c h-,

121 .... i ... ~e-:.ly-i'I

per-5o;-,€; ChF

e

Ed L.:ltE-::.:::'-e ~i::-·-=·.'~ e II c i ac cc t o dell '2.rt. ll"-'"

c.j:.p., che, CO""1 "-lfe'-irr=nJ~::J 2:1e a,:-zldette dichiar-2.::1C:Jni, ne c or.s.e rt e l e lS+:1:_'--=- i r, o:::~b3':.ti~e-+':2! legittimar:c::: co s i : i1 ;iu~i.ce c t~a--E V3!lC: eleme~tl d~ p~ova ~e~ 1a fG~mazi~ne del p~ap-lO cO~~lncirrent=.

Nt:>' cord:ra.sf:i'I CC- '."-, ~<ffatto argomentare il c i v i s t o , sancitc ~al: 'a-to :4S c.e.p. ~i ass~~e""~ ccm2 te5:'i~=nl gli imputati della stesso re?~o 0 di reato connesso.

Le dic~i2~azioni t: d~tte p~rsone, infatti, pur-che' no~ rese in violazio~e del ~isposto dell 'art, 348 c.p.C. I pctr-a,no esse .... e discrezl0~al~ente aco ..... ezzate dal giudlce r"lell "emb i t c del p o t er i <:'1 v s i ut ez i or.e della pr ov a ,

Come pu~e no) cO~5e;~e un diverso canvi~=imentD

all 'eS8me jel disp~sto de;li ar-t. 348 bis, 450 bis, 554

ter:o co-ne ve=C~lC c.o.p. nor-me tutte que~te Gui ric~iamate che 5e non pare ~~SS3no assumere da s~le rilie.a determlnente ai fini della inquadra~ilit~ ~211a chiamata di c or r e o n e l n ov er o de: l e "pr-ove" certamente non conte~gonQ or-lncipl c~e con tale inquadrablllt~ corit"-a.o;:;:ta."o.

~~ Sl p~O scste~ere che

formulazione del comma secondo

c.p.p. ind1ca~do tr-a Ie nuove

determinare Is riapertura della

1 1 1 e g i 51 C1 t or e dell' art. 402

cor

Is

vecc'iio

prove che cossono

istruzione anche Ie

r a t ra t t az i on i - "che o vv i emen t e non h anno e non p o ss or-o as';;urgere a val ore d 1 orova" cosi testual mente 1 a d 1 f e s s della Spina nel dep~slt3tl motivi di ap~ello 51 sia Ilmltato esclusivamente a determinare e cosi indlviduare

~ 03.1 LI"\ i

accadimenti da valutare ai fini

della

riapertura

DC'<

can"to

i nf at t::. '':3

sc-:.tolin2ato

c:he

la

t=,=:ualmE'~tE r e c i t e "s:Jr.= consider-ate r._\G\2 ~rCl·,e" .••.•• , e "20'-:'1 '''':tra VOl e v i c enz ie t o c+e l'ir.::;erime'"lto, tea que s t e , a~=~E delle rit~atta=iQ~: ~~a a 5ig~ific~r~ prO~"io che Ie dlc~iar2z:oni rese dalla persona che ha commesse i1 reat:J, 211 c3rl ~211e testi~Gniar=e, cui dalla no-rna so~s a=c~muna~e, de~o-C! assurge-e a1 rangC! dl p~ova, qua:e che ne sia i1 conte~utc. ac=us2to~io 0 me,=, ogni q~a!vc:ta 1e ~te~E? c:J~te~;2nQ e:e~2nti che ccnsentano di perve-ire ~::l 'acc,=,~-ta.T.er:t:::; d e l La VE-it~.

~a ~iS?Ti~a ~in qui f;tta di talu'"le almena delle norme del vecchio cadice che rego~am?ntanG 121 rileva~za probatoria delle dichiarazieni di un ccimputato c impu~ato di reate connesso c_ consente dunque una prIma r-iflessione.

CO~fEss~orE e ch~am8ts in co~reit~ non sana fatti ~ucvi ~ella quotidiana attivitA giudiziar-ia, nueva 0 m2;li~ ~lG r-ecente, pub d~rSl irvece s~lo Is impertanz~ del risultatl che Ie stesse hanna cansenti~o.

Ed ur segno dells incidenza rico~o5=iuta a q~es~~ ~2ZZ0 di prove, ariCO'" p r i rne della cC'sic'.:etta "legisla::lar:e prerna!e" si r r nv i erie nella r or me di cui all'art. 63(' c v c , commi 4 e 7 che prevede diminuzioni di pena per 11 conco-re,te che " dissocia~d~si dagli altri, si adopera in modo che il soggetta passive riacquisti la libert~ ••.••• ov v er o 5i ado::Jera per eVltare che 1 'a.ttivita. c e l t t t u o s s sia portat2 a conseguEize ulteriori ovvero " al_':.3-

conc r e t arne-vt e l'al..ttcrita di p o l r z i a 0 l'aute-ita.

giudiziaria nella raccolta di prove decisive per

I "i n d i v i du az i on e 0 la c a t t ur s dei concC'rrenti. ".

Dunque ~ erroneo a priori penalizzare 10 strumento della collaborazione processuale - come si ~ fatto p~O~-lO e prevalentemente a seguito della legislazione varata per sgominare il fenomeno del terrorismo, verosimilmente cer quei nuovi e piO pregnanti risultati che 10 stesso ha consentito - partendo dalla altrett~~to erronea preme~s~ che esso ~ frutto avariato della speranza di un premlO.

E nessuno che non 5i avvicini al problema ac~itica 0 quale strumento di non 5empre limpide pub negare che La scelta della collaborazione

in modo polemlch2 con for::e

41

dell 'or-dine e magistr~tu~a ha com~~rtata e compo-ta

che 12 interr~zionE ~i talora arti=hi legami

oltre di

., sol i dc': i eta c:r- i m i n a l e" e d j '-a;::: p cr t i '-.im",:-, i c c.nuri q'_'e a q~elli sottesi, anche e di freouente perdita di punti di ri~e-l~ento e ~i sostegno ~el pi0 svariata tipo.

Di tal c:-'e q l ; effetti "favorevali" per il

=oilaboratore, scaturenti ~a quella legislazione pi0

l~~an=i riC~la~atE ve~90~o am~]apen~e bilanciati da q~elll ";::re~1L:diz1eVcli" che 1r.me.::a~aIT2nte SLl Cl lUI S1 r 1 ve·· S?iO.

Non 1~=ro~~la~E~~e lo~ierna P.G. ~i udle~:a ha usato il terml"e ''':''-'-'=l~;"~:I'! "sc"-eciitatl" con rlferime'"'to ai

chiama,nti i r c or r e i t s 1'1 Gene-cde ed ai "p errt i t i " in

~artlcolare~ nettamerte dlfferenziando la pcs1z10re di c o s t or o da Que:la del "jlsso::::iCltw" rion s::::lo per- gli e~fettl processuali che al diverso atteggiarsi di ques~i ulti~i corseguo-o rna per evelli c~nnessi 201 cQntesto sociale nel quale pur e~trambi devono continu2re ad

Quanto dettc, se ha la ~inalit~ di evitare una

ingiustificata, se~=llcis~lC~ e ge~erell:zata svaluta:io~e "t:JL':: c ou: .... t" o e Ll e d i c h i e r ac i c v i di ch i c o l I ab or e rcn eoulvale di certo ad ~ffe~m2-e che Ie stesse, proprio per 120 fonte di orovenie-:a (e perch~ ro, per la presenza di ouei contrastanti fat~o~::.. a mente c~e pur nella lora contrapcosizione Is connctano ) non a~bisogninc di essere sottoposte ad un va;lio pi0 incisive di quella che incombe 21 giudice nella valutazione della te5timanianza connotata quest'ultima da quella che cotremm~ c~iamare riconcsciuts "fides" degli enLtnci<:Hlti.

L"an~DSC travag:io degli ope~atori del diritto ne!la i n d i v i du az i orte delle me t oco l oq i e , o e i sistemi, dell'iter da seguire perch~ questa analisi a campier5i non portasse a pronuncie aberranti in un sensa a nell "altro perch~ trop~o 0 treppe p:co credi~o veniv~ ricanosciuta aIle dichiarazioni dell "imputato chiamante in reitA -traspare tutto ~alla copiosissima giurisprudenza, di legittimitA e di merito, e dalla altrettanta copiosa trattatistica sulla materia della chia~ata in carreitA.

E' stato casi ~ffermato dal giudice di legittimit* che in applicazione del princIpia del libera convincimento il gludice pub attribuire alIa c:onfessione ed al:a ~lchiarazione accusataria di un coimputato •••• efficacia

42

c-o~~t'2r"ia n , "'786b/85) •

c ass.

18. 1 o . 84

n.

8759;

Ma pur riconos=i~t= a!la chiamata di carr eo va!ore dl p-cva in se~=o te=~ico, :2 Su~re~? Corte non ha avuta p~r certo temp~ ~n ~ndiriz:o un1vaco circa Ie candizio~i e Ie r=~3::tt ~:lE c_a!: rlc~~c~=imento ~l tale ya:~r2

_ -, :.,' DC 0'. po .. tat':l Y'='-1 f ic s

i:: 1 CO

de:la

c~ i a ~3t~1, U'la fc ..... !T';:

1 a C; i u - 1 s: "J r _.j E:-' z -= ,3 C .:l-:::: i 1 l~r- e t!"""" a ir~ri~SE:3 ?d clt~3 estr:nseca.

5i ~ cc~i ~~lcra 2ffEr~~tc Ch~ Ie dichiarazio-1 dl aCC_'=2. di un CO,-T~ .·':.a::J p o t e .. a'"lo assu:'""gere a di gni ta c i pl""C!.ra 1"'2"1 -. ,'- __ ro c _:.._:'::.="='~e: " q~_'alificat2" d", E : '? r. E ~ tie s t r: i r: sec i. m 2. 2. n c ~ e:::) UO' " de i 1 g i u d :'. z i c " c i a.ttE,dl=ilit~ e c"-ec:i::Jilita" dell 'a.ccLisa p::'teva a.u.t ::"'1 of'"",a.me,te r i so l \.'e"'- ': 1 c o s i t i Yamen"':.e.

vDlt", Sl vel ore dl

~ sosten~to che la cniamata pct~va p ro v a solo ou an co l' attendi bi lite. del

aSS:..lIT.ere

S .ro can t e -, _~ '::. Co i r- t v· 1 n :: E' =:::l t r c '. '" 'v' D ":: :: "1 f 0:- toe r i s C o n t ~ c: i n 21-:-i ele~e'~l E ci-c: .~~~=e a~ esso estrinseci E c~e, con ]0 ste~so rico :~;3ndo~:, ne 2yv=larlasseroli-2 e c o n fer- m ~ ass ere) 1 r-, o 1 2. e r :. :i i cit;" •

P: 1 1 ' a=: ,= ill a. 'l t:< : -:: '-.0 i :: :: c de i 9 i u die i d i mer i tee dE: : e stess2 tiver-se 52:::0-1 dE:l~ Cc-t2 di legittimit~ se~br-a aver ~OEto 0~ ~unto sE~~=, ma soprattutto chiarificatorE U~~S se-te,i:::a dE~:e Se: .. =,--~ L~~:ite della Cassazione: ~ Ira

E' qu e l l e p ; I~I \:J~ '::e r1 c or d s t e d al ;::'. G. di ud i enZ3: q~211~ che non 1~f-e~~e'lterne~te apoare ric~iamata dalle p~onur=ie di me~ito c~e Sl son a trov3te a confrontar-si can il te~a deciderdum O~~l all 'esaTe anche di questa Corte: ouel1a i c~i orinClpi, come si vedra in prosieguo se~b~ano essere stati fatti p"'-ocri d?llo stesso novell0 le;islatore nella formulazlone dell 'art.192 c.p.p.

COl tale prO,U,Z13 me'ltre ~ stata eseguita Llna

=o~:lleta e co~retta meSS3 a punto dei prirclpi che d=vevano e riten1~mo debbano presiedere a:la v21utazicne della ch~a~;ta d1 correo, si. sgomberato il carrpo da eq~ivoci fl""utto di esaspe~ate analisi.

43

cosi &at~a pia::=a pulita della

d i s t r nz i or.e

fra

ir:'l:::: E' ~rove.

S i e s: 0 lIe c: i t 2> t 0 I' 0 - e r? to' - e ::: e 1 c' 1 r itt 0 2. non c a. c! '0" ,- E

_. " . ~ :; r ::':: ::-: : ~~:: e -- ..- c: - e , q_:::' e T_" Ell Q d ~ = :::J r :: ide'- CI r !'? 1 2

C~la~at2 un Element~ prGb~torlO comunque sospetto.

a.-ffermO).-d::: c'; :; t : t l :: ~- e

ej

prQc:essuc.~ e let;s:"".

: I c .- i - :: : C :. 0 f :- :; d all er :. ale de: S 1 '" t e"" : pe~91e con ~uEllo civilistico della preva

SO~D =D~=!usiva~2~~e ed in sirtesi rirve~ibili 1- C~=e alcune massi~e che psr c!'obbligo oui richiamare Clttesc: c~e Ie 5tes~e c:o~e me;lic co~~-e~jere~~ a] lo~c~~ si oro=erje"'""a 2.1:21 :::::;'S'="=1:rt2 c s l :is:=~.-::J C2:: ia~t. :9: C.p.;J. n~cvc cc~s~~t:-a~nc 2-C:~2 unCI piG c=-~ett9

i nte-Greta:: i 0'-.2 ,·igerte.

cell-=,

::: 1 C C - c: i arno 2.: 1 ;:v- a t; h 2 1>:2 5 E::;: 1 on i ~'"1 i t e , reI iii e ~ ': r e

hanno evioen::l2>ta Ie ne=e::::lt~ 01 riscontri estrlrse=i o 1 t t" e c '"1 e i n t r ins e c i d -3 C '- i c: =: S l' mer" e 1 'e f f i c. a c i 3 C r- c ~ a r- t e delia ch:amata in ~arrelt~ han~~ alt-esi nella riC~la~2t2 senten:::a cosi statulto:

" va p r ec r s.e t o i nn ariz i t u t t o che n e l r.o s t r o

sIstema giuridi=o nQ~ esisto~~ prove prlvilegiate. e PC~t6~tD, anc~e ac=og:ie-do la dis'::i~zione tr~ ~-O'2 :n sers~ stretto e prove :njl::::arie, nessun limIte ~ :m~=~':o al ~iu~_ce c:rca 11 v~la~e da B~trlbulrE 2g11 E:e~cnti so'::toposti 21 suo apprezzamentc, nel sensa che non ESl::e, ~er :egge, una scala pveoEte-minats dl yala~i pr=oa:orl. Sicch~ fer~o 1 'obblig= 01 escllcitare Ie ra;10-1 del proprio convincimento, il giudice ~ libero di attrlb~lre 0 negare ai singoli elementi sottoposti alia sua valutazlone ~~ell 'efficaciCl che nel case concreto posson= ~s£_ ·e-· i~dipende~temente quindi dalla lora appartenenza al! u~~ 0 211 'a: tra ca.te;;ar-i a. "

"

Ccntrarlamente a quanta pa~e possa dpSJ~g-~l da

decisioni ... si deve met'::ere chiara~2r·~ In

a1 c un e

44

evide~~~ che n~~ E'siste rel 5i5tE~3 gi~-idlCC alcu~ pr~nc:pi= c~e 2~~=~i==i l~ ~c~m~laziore ~i ~~a ~-esGr~ic~e d 1 1 n at t en d i b i : i t ~ e ~ q_l i n d r , cis o S i=' e :. t c, rei con fro C) t 1

jetermlna~e cB:'ego~ie ~i sc;;e~ti l ir qL2~tO t~li.

•. sor= ~=i~2r~= si=e=~f:=~~ 5:t~azlon: C]~E~ti~e

e

=~~;?t~iv~, ~ls=e~to aIle C~2::, cor ~l~?-iT~-~C 2~ ~~a dEterm~na~B Der~~~~ e ad una CO~~i5~o~de~te situ2=1~~e di ":::.t~o p:.::. ao o e r i r e i r.c i s o e rs ab i La effettl..,l8ce r i s c on t r a di

n:a,c:::!:,c"~e r-":"::C"-2. t .. :~::.::~ D:--E=isat.c: ' ... -~ e-=:+cli_'_'3c c:-'e

1 ·.:=':.te~::'itilit~ c ; un s-:;;getto e, c or r e l et iv arne n t e , l a valu':a:ione =~e a: rlgua-dc 1: G:..,(~ice deve f=-~~:a~e.

possa~o e~sece infl~er=a~e ::'~l: ad una cate~oria 0 a~ u~'a:tr2

• ) • «

"

pentlto"

o

" r. ~-:-::I e c: ~d ~._ - i Ie Dual E t~ a v i samer-to . a --c, ) t."
~ ~ ...... ,--.l.
che so"'::to 1 a.~;::e't ":0 de: 1 aD;:: t""e:::::: errerrt o e ::::el , a
. inter~~e~3:::ione ~el ~a":~c Vle,e esp'-essa dal gludice di me~~to i, ~r-cine a s~eclflche situa:::ioni c~~ e~e~go~o dal prOCESSO e che a~=alO~O t~2 dl lor~ ir tLt":O 0 in parte di se~no divers~, essen~D tale attivit~ di scelta la (II a r. i .; est a;:: i 0 ~ eo: ,) t :'. p '.. cad ell a " d ::. s ere:: ion ali t ~ " v i ric o Ls t a p""'o:::,....i,,,,, ,j=::l ;iudi:::io c i me""ito."

in

in

I_~ '1 a

S t-:. = C e s s i ~.; a

se,te~ca sem~""'e ~el g:~~~ce di le~it'tl~lt~, SEp~~r ncn a SECIO"'1i un i t e ,

~:?ls de~li giuc:;.ce

;,.' 1 t i ~Tl2 5 e ->"': e - = a, C ,. 0 c'="':. t·;:> d =-: 1 = d ; f es a d ita: uno app e Ll an t i e l:l n. 11::) dell '11.10.89. In ess? 11

di le;;i"':tlmit~ eS5e~=i21~ente cens~~a u~a

di merlto che ~ermandosi ad una a~tE,dlb1litA cella chi6~6~3 nDn aVE/a ver-ificato 103 stess~

prQ;:.r,= 1 Co. 1 ntr- i nseea.

att~aver-50 la S~Sslsten::a d~ riSCD~tri

E, c i o e , o c i e t t i v i ': .

Dunqwe con tale p~o~un~ia la Corte non fa altro che sottollneare come SiB necessarla una verifica aliunce della attendibillt~ della chiamata, r-ibadendc un p~incipio a cui, a~che e soora"'::tu~to dopo la gi~ ric~rdata pronu~=ia jella Sup-em~ CQr-t~ ~ Se=lo-~ unite, si er-ano unifo~mate 0 qua~to mero andavano unl'ormandosi gi~ tutte Ie corti e giudici di ~erito, D~lnClplO rinve~ibile , come g~~ detto nella nor-mativa ora vlgen~e che passiamo ad esaminare.

======~======~:============~===~==================:=======

45

111.3 CODleE VASSALLI

Per UrB carretta esege~1 del ~isposta de:l 'art. lQ~ c.o.o. nuovo oecorret 3 giu~i::io tii questa Corte una di5amin~t q~~-j'anche sintetica de:le r~r~e che. a: lib-o te-::o del nuoy~ c.p.p. disciplin2no 12 mate-ia delle prove.

VeCi3C:l a:::J~-- :J"E~ir--;nc--i1le:-'te c'-·e iI n:_=\'o cedice e:~ress&men~e ~reye~e ura cate;oria =resso=h~ sconosc:~t2 (~l c=dic~ ~lb \~ge~te ( perlomeno nel swo irr~:a~to Qri~in~-iG e ~:Jlc ir fc~m~ non org2~ica spo-~dica ed os=il12~te di~cicli~2t~ d511a legisla::ione navellist:ca e cosi ~d eserpic dall 'art. 304 oua:e rno~ificata dalla legge 3.12.69 n.932, da~li artt. 225 bis, quater, quinqLies e sexies Dua!: introdo~tl a mod:ficati dalla legge 18.5.78

ri , 1 9 1 ) : qu E" 1 1 a d 2 1 1 Co u t i I i z z a ::. i Li t~. - i nut iIi z z a ~ 1 L t ~

de;:li attl 1 n t ess n e l La acce::lone d i " i n i dorie i t s dell'c:<ttc~d ave·-e eo;';lc<'1o:ia in furziC''1e cii u~~. decisione".

E' ben verc che anc~e nel nuovo codice tale categoria registra ancora degli scar~i di linguaggio in quan~o appare in numerose r~r~e ca~ Eignificati non sempre omogenei rna la tra~ta::ione in cgni casp pia organica corsente di individua-e la chiara velont~ legislativd di espressamente disciplinare ipotesi in cui nemrnena 1 'c\ c q :_: i esc e r, z a c::! ell e p ·2'" t i ( pur i d o rea. a s LI per are v i z i c : n~llltA) potr~ consentire 1 'utilizza::ione dl p-ove acquisite in vic:aziore dei divieti sanciti dalla le~;e.

Se ci soffermlam8 poi at~eg~iarsi siffatti di~ieti

a cO'1siderare r i Leveramo che:

comE

certo tipo di p-ova non potr~ essere assunto pe-ch~ l e s i vc di valari pre'.'alenti rispetto al v a l or e della ricerca processuale.

Cos i r. e 9 1 i art t • 1 88, 189 ( s Ll tal e LIlt i In CI nor mac 1 s i soffermer. ancora in prosieguD ) e negli art. 200, 201, 202 ed ancora in altri .•.•

certc tipo di p-ova non petrA essere assunta perch~ ritenuta produttiva di una eonoscenza non sufficlentemente affidabile.

46

Cosi negli artt. 193, 197, 234, 240.

Cossia~o ~11o~2 cc~=l_ ~:·a~E~te di~e C~E i1 le;islatcre 1-3. esoress~~ce:--:te p-: <:?'h -::::: tc l' es: <:::te"i:: <" d i U:->::J s c ar t o tr- ail "-=.:::::e~e" ed i 1 "s<?Je-e ;::-o'=es5uale", scarto a.:.ce':.t.?-tcI se

adClr-;.ttura

per- espressa

c , .l'8:;ti c me z z ; d ;

rinu.nZla p-o·· .... a 0

lesive

di

C'_ ;'.1 e

l? r ,- ~ 1 8 - e :: .;:: : e c c ~ .;;, 1 :: :.~ r .0'.:: i ::. -, i ':0; 1 r; q_' 1

L2 rispos':.a c~nse~~2 a~ un altra pu~tualizzazione.

1 nernrr.i 55:" b i l i

cs t e ;>:Jr :.. ::? j ~; ~: ~ t ': i i :; u t :.. 1 i ;: z c3 ~ i 11 e ill e;~ .1 CI':~re c cn t r-epp crie

delle

DcC·,2 dElle

quella

pr ov e 3C:C;~ti 5i b i ; i E'-j u t i J: z z ab i 1 i .

Tra =,ueste ul'tlm?, corn~ y:?dren:C1 di q'ui a breve vi S0:10 Ie d i c h i ar ac i cr. i rese d a l J "i rnp u t e t o d e l Lo stesso reato 0 ai reate csnnessc.

Er

allor-a

d'ob:,lig~

pc-'-e un punta de:la mater:'a c~e

ferma da cui qUI ci occupa.

CJE:la c~~, :::O~ e-=~re:31=~E si~te~ic6 vie~e deflnita ch i arna t a i n CCl:'""rel~a. ( q .. i s l e e qu i p o l Lerrt e Dell 'altra~ "Ie cic~larazloni de:l 'imputatc della stesso reate o •••. usata c el lcgis:a.'.:.c·re" - p~'- i r p r e s.eriz a delle numerese discwte che e~ar~ c~n5eguit~ a:1a sua utilizzazione, pur essEndo stata disciplinata e pr-evista una categoria di atti inutilizzatili ~ stata conslde~ata elem~nto p r ob at or+i o c;-,e l'ordl"arrer;t~ non h a r r t e nu t o "p oc c a+F i o ab i Le " 0 ":e'=~\1'~ c ; v<:.10r1 p-io~itari".

DunqL~= c h i e na t a

pr ov a ] c:'iiamata

ir correit~ a~~issibile quale mezzo

In eorreit~ utilizzabile per

di

i 1

~ag;iun;imento di qu~l sa=ere processuale di cui si ~ i~na~zi dettc~ subcrdlnata la sua acc~i5izione ed il sue utillZZO esclusiv.s.mente a quei Ilmiti che innanzi vedrema - di cu i all 'a-to 192 c.p.p. e fatto salvo si intende - il civieto dell 'art. 197 c.p.p ••

Ma prima di passare all 'e5ame del disposto dell 'art. 192 c.p.p. ancora talune precisazioni si impongono.

Va rilevato quindi che can la promulgazione del nuovo eodiee non solo si e sentita 1 'esigenza di disciplinare il

47

modus: procedendl nella ~ss~~zione della prOV2 ma a~c-e quella di tratteg;iare i1 mecca~ismo che p-esieje alIa valuta=ione della prava.

rii 1 e\'i arr o L: til i z z 2 to c..-e=lsamente

a112r2 a'zit~tto che i: !e;isla~D~e il te~mine prova 1n pi~ accezionl, per e s: c ~ : me r- e pILI' - ; rn i cor 2 E' t +: i .

In t a l un a norr..e esso parla infatti di "fonte c i p r o v a " ir.t e s s la fonte q_alc=:: "tra.=cia" per-tine,lte a1 reato 1donea ~ prod~rre ~~a conC52anza 1n ca~o a c~i la esamina, ouale II S Q ; ~ e t ~. 0 I! i rt g ~ ;::- :: c· c i f c or- :l i ~-- 1 2., c ~:, a: e ~ I -: ':J C ~_, .1'1 E --- t ':: ~ ~ d .; .= '_\ 1 e [je5,_',~ib: Ie.

Cos:' r'le;ll

347.,

34E,

~c::::-~

-' '-' '-~ ,

371

c ,

417

ec

altri

ir'ltesa

e

"elemento

di

=n ;Jrova"

altre

essa quells

proposizione

che viene

C'~.fe~+_o;, d.=lla f':J~':e -::'1 p~c\'a.

Co" iiI d i c :. .: rt: d e ~ :. 2' p e .- so '-'.? , i 1 C 0'1 ten L\ t 0 d i

docume~to, Ie e~er;e-=e ~i Ln in~i=:'o etc. Ese~~l di te-mi~ologia 5i rinven;o-o neg1i a~t. 60, 90, 192.3, etc.

tale 415

pr::v,;" qu.;:e p"'ova

attlV~:~ processuale

p~:J::essG

a:.travErso el err'2:"lt i

di Ia di

escute,do la fO~~2 : Cosi ad esempio nell'art.

510

c.p.c.

Da ultimo co~~are nel codice il concetto di risultato dalla praya c~e sta a slgnificare il consenSQ dato da: gludice alIa attituc~~e dlm~stratlva della fonte.. Ccsi negli artt.453, 487.4, 530.2 etc.

la fonte d: P-OV2 ed il risultata della

pro\a

si

pone la "veriflca".

11 passaggio d a l I "elernento di prevail al "r r s ul t a t o c i prova" - e c o s l 12 va:'J':~=lo~e del p r i mo per p er veri i r e aI secondo avverr~ con 1 'osservarza di un crite~io, Llna regala del1a quale 11 giudice dovrA dar canto perconse~tir-ne la valL~a=ione critica sia del giudice della impugnazione che del cansociati e comunque del destinataric della s~3tul=ione.

E siamo alIa disc<ml:-"a cell 'art. 192 c.p.p.

49

E' questa la nD~ma infatti che disciplina Ie ~oj~lit~ ed i pri~cipi cui atte~Ersi rell~ va:utazlo~e dEl12 p~ov~.

r., , L

~. 1 l~ rlch:am~ta nOrma te~tualme~tE re=ita:

"

1 1

glud:ce v21ut~ 12 =-ova dand= carta nella m~ti~a:cone ~~l .... i:::'_'!tati3cc:'_'is,iti e jel criteri adottati".

~ '" I 1 _I'-I~, II ...

c i s z or e ::~e l a ~ente"::2 c cn t ero s , tr,;. 1 '",,:tro. "~'indic2iz::J'iE d e l Le p r ove o o s t e a, t3.SE c'e:l~ deci:;':"O'lE e 1 enU'lC1SZ1=,e delie r~;i:J,i ~e~ Ie q~3li il giwdice r~~ r i t i er.e a:.tE~,jlj:l:. Ie ~---c\'e c-::' .... +: .. -arie'~.

ricavana dC'lle

rlc~:a-.~:e

C 0 ,..- .. - E- t t a IT -? -- t :::-

:-cn

pare d:tr::-E'::J

al p.-c::;?tt::

codlce C'le

ra.,-ntT,='l"::3.re prelim:~are sattal i ,.,e.=-.:

pu~"::o ~ella reiazlone

~_ tEste ~efinitivo del

libero co~vincirre1lto del gluclce •.•••• Deci~?mertE nuovo ~ il raCCQr=~ tra convincime~to del gludlce et o :-. b 1 i go d i mot i <: a r .0:'. •• e: sam i ~-? c', S E 9 n3, 1 are c or- 0 l~ di ap~rezza~e~tc dElla ~rova trovi un limite In

razlo~?li c~e devone trovar risalto nell~

del

!ibe.-t2 orlncipi

mot i v,e.:' i Ci1e ..•. ".

F'ua aLl or e

- il nuovo ccdice canti1lua ad adattare il princ:Clo d~l libera convincimei1to 5ep~ur i~tegr2to - ora in ~a~lera E'sclicita d al I 'ob~li;;:::; di espos.~i:iene dei c r i t e-- r l~' base ai ouali esse si ~ formata;

:1 giudice ~ Ilberc di scegliere la regala lr t258 alIa quale pervie~e poi al risultato di prova co~ 11 s~la 1 i mit e diLl til i z Z <J. r- e , a v v ale n d 0 S i ci i c r i t e r ira:' 1 C - =< 1 ,

gIl elementi di prova selezianati dal1e re;~:~ ~l

ammissione, assunziene, utili:zazione specificate c3i let;::.slatore;

- a 1 g i u d ice p o s s a r 8 E:: s e: .- e S:J t ':. 0 P :: s t;, m :::: t i " e: : e - .:: ~ <: 1 d i p r ov a " a t t i a pr odur r e risultati c on t r e s t av t i c: 110 stesso tema ma egli potr~ tramutare solo taluni dl esc:: In "risultato d i p r ov a " pur cb e c i e faccia dando c c n t o eel criteri per cui tali elementi sane statl rlte~~tl attendibili e gli elementi contrapposti non SOMO 5~atl

49

riten~ti idonei a fo~nlre i1 ris~itato della prova.

7-2~taSl di p-i~ci~i c~e 52 f2~=i2~2 un C~5S0 Ve~-2~~ cor~en~~i g~~ sc~~~-=ial~e~~e in qL211a

ii1ci.etr-o '!:,erl~e;-;: a

i 1l';J elf' e c er un 2'.

e'O:':'" ~_e-'z a ~ ,... e 'i e c c'l d :::'

o

'=_'.: _ a

1 s.

;:: r cv a

a t i p i ca

:. 1"""1 .... ; = ,"T",: ..... _~, -:. .:=2 €- :~~' ~~.:.;. i ': 3. r: .::::1 2 1 :: :.. ',. j: -: e ..

S~Bjj: :r~ d~::8 re;Clle di esclusi~-2 SE

:: ,- ~ ;; i :_.'. j i c a '" r r 1 i b e'- .:: a mar a 1 .~ c! e: ~ a

CC~2rE-d~ve~e d:

:J 2~- sana If ..

~iO detto e r':'~O-Ga~~: 2~la disami~a del princ~pio ~el :ibero convi~ci~e'l 0 e Dei limi~i da cui il giudice non u l'. 0 esc r bit a.r e r '" l: "i r ::! i v ; ::1-. .. 1;:- .... e e din c:' 1 car ell c r- i t 2."- i 0 seg~ito nella val~~az~one celIe provs, ve=iamo che talune li~itazio~i 50'10 e5~ressamEnte enunc12te ne:l0 stess~ a~t. 192 c.p.p .•

t:. C05i Qe5t.:r..ere i l

che 11

- .. -=:': ..

. :-1::::"::1

gr-2vi,

p r e c is .

t2:''CC lr,·,=s-:,:,,;.~ _~ '~a

. .

c~a~51~Sl lnclzl~, rna

~·re::is~. ='_'1 p uri to ~a "-e:a:::lc:~e 31 pr-c';:~t":o ... ".: "i1 corr!~a:: llj":~cdL~ce ,,:~l d i r i t t o p~ocessLla.le

per'1~.l e

un e re;:~:a. op er an t e reI :::;·-=ce:::'C:··:J c i vi l e i n v i r t u c e l I 'c.-t.

2ry29 C.c.. ::" :::em::re:.o c::JP:J..-tlXiO c:he in un a rT·,,':'::;·-i=' C:.

c::si g~ande rillEvo ....• inte~ve'gs una rego:a che serVB da ~ ~e"lO n e ; con+ r :J"'1".: 1 de;; 1 i u s ; s ..... b i tr ar i ed indiscriminaci di ele~e~~l ai quali, sui piano 10gico non • rico,osciwta la stessa e~ficacia persuasiva delle pr-ove" •

Ma la previsione ne:

p~opr-ia del giUCIZ10

giudicante.

p~OC:S5SC penale di cIVIle non deve

q_'.esta re;:::l<:+ fUOI"""Vl are 1 1

L'art. 193 c.p.~. con una

r-estrittiva del dispos~o dell 'ar~. 300. individua infatti ~l~ prop~iamente e ipctesi e 1 'ambltCl dl utilizzabilit~ dei propri della legge ~-Qcessuale civile e

f cr mu l az i one

c.P.p. vec::'lio subito dop:J Ie limiti d i p r ov e stabilisc:e che

50

detti limiti si osser-vano 50le qU~5tioni ~-e;iu~iz~~li civi!i ~a~i~lia e di cittadin2~2a.

nalla. ;-:ttinE~ti

decisions dells sllo st=,to C~

c or o l I s'- i

La s:'ata o e n a l e

prova le]sle l~ a:cun ~Qd~ pub ritener5~ ess~re l~tro~c~t~ c31 ~ovsli~ :~gisI8tore nel processo se non nei li~lti l~ precedenza indicati.

s:~ indizi l~tesi q~b:e preva logics a=~isogn2~c ~l s=eciflci reCUls~t: oe~ch~ po~sa-o essere utilizzatl.

e;le:-er":l

di

se

non posscno

r i S :J 1 LI.:' i \' C C al

e':;:'::E're C" .. ~: ~

I..' ~ :. 1 i :: Z 2 ": i

co~e

dEsu~erE 1 eSlste~z2 d~: fatto irvEstigato.

Anccra.

nu ovo

c o d i c e 21.11 'art. ~C;: r e i o-vo essere qu~lli e,/icen::iat: ~alle ~assirne p:0 ~"l~a"l::~ ripo-tate della senten::a de!le seziori ~rl:'e tel:a Suprer~ Corte.

rurcvo

r-e:a,zic,ne 2~

prelimlnare ej a1 teste de~initivo meglio consen:'e di inquadrare 1a prc~le~atic2.

Cere si diceva pi) i~na~zi, u~ilizzando Ie espe~len::e dei paesi in c~i YIg~ II sistema accusatorie e face,dc prcprie a:cune ln~lca~:on: fornite dalla ~re;ressa q i ur Lsp r uo enz e il nov e Llo legislatore "ha +cr rnu l at o 1a n~rma in chiave di r-e;ola sulla valutazione delle ~r-ove. escludendo ccsi che Ie dichiara~ioni del chia~a~te In cor-rel~~ pessano qusllficarsi ex lege come elementi p-obatcri i r-u t i Li z z ab i Li • II concetto di "vaILlt·3.zi·:c:-te un i t ar-i a " pastula i. 'irr::,eg"lo del giudice ad i nc i c ar e ne:la motivazione del p-evve~lmentc Ie pr-ave 0 gli irdl:l =he carr-obar2no la chiamata di correa .••••• "

Allora la chiamata di correo univocarrente ri=~~oscl~t2 q~ale elementc di prova abbis:::lgn2 esclJsivamente ci ~ltro elemento che abbia attitudine r az i on a Le a convallda.t"la c.d. cerreboratioi.

Ed alIa. espr-esslo~e "e:eme,ti d i prova", in un, e'::"311e

logico, oltre che letterale della norma, non potr~ attribuirsi altr-o val are che quello di elemento che non deve necessaria~ente essere di per s~ esaustivo perc~~ si

51

pervenga al risultato di prova.

Pi~ chiara~erte pc~ ci~ei c~e una co~retta im~Qstazlane d~llE n=~me c~c ~:sciplin~-~ :a c~i2~a~a ~i c~rreo - a'c~~ ~el~a ';:o~rr.Li12::i:'Ie dell 'a:--t. 1°:: ':.:'.1:. nUOYa - ;-:::::1 impC'IE in a~cun ~:::j::: al giudi=a~te -i ce-ca~e nei riscontri, c'o:?gli aL!tclo~i (e S;la d i p e-: ":;;.~ idciei e sufficie"'tl a ~~==~~~are !2 =~o5~etta::o-5 accus2to~i2) ele~e~ti

~"-o~2"':or:, :':::?~,:i s o l c c i re=E-~re elerrert: d ; ve..-iLicO? d ;

cuei datI dalla chlamata in cor~elta' eme~si.

P-lma di ~-o=eje-e alla ~i) =untuale individuazione dl siffatti E'le~e-"':i e c o s. a":a '.'9r:+1=a d i cu e l Lo che dov+ a

2ssere il ~i=:o-trc p~:-- t~t~avi3 ~p==rtGnc s~lle r~rrre c~e! ~n unc c=~ 1~ "-:=~iamato art. Ci5~iplinano 1a chi~'~ta l~ c=r"-~it~.

L·~ ~=ce,~n __ 192 c , ~. p . !

:::':i levi "".m:::

cl;e

il

nLlOVO

codice

di proce:ura modiflca alia anzi Sa"lClto,

=~nale ron solo no.., ~a-2 aver~ e=~c-tato vale~za della suddetta =h~amata, rna ne ha nella fOI"'IT,u:azior,e d e l Lr e r t; , lq2 c.c.p.,

n2tura di eleme~to probaterio,

~. !\ b 0 ..... d i r'1 a r. dol.", a :' LI -, V '" g] i Q C r i tic ':'I 0 i L!' a p pre of (J n d i t Q •

la i n e qu i .... oc s

escl USl varren t.e

Ed inverc il novella le~i51atore dopa aver ribadito, ne_la relazio~e al proge~~o pre:i~inare, c~e all'esame dell 'irr~ut2to ~~: ~9tcsi-~ -e2~C c di rea to con~esso e ~~ato data un assettc normativo analo~o a cuello ..... iguardante gli artt. 348 bis e 450 bis c.p.p., ha co,fe~mata l~ possibilita'di lettura in dibattimentc veda3i art. 513 "l. 2 c.p.~ .. nuevo - delle dichiarazio~i rese dai seg~etti su i..,dic:ati e ..,o~ Ie ha escluse - attesc l'inte;!rale r:chiamo aIle "r:VOV? f01'1ti di prova" operata dalI'art. 434 c.~.~. nuovo - da quei mezzi prcbatori che p~~s=~o deterrinare Ia revo:a del!a sentenza di non l~ogo 2 proce:!e:-e.

~a chiamata in cQ~reita', du;;que, inserita nel libro terzo - celIe p~ove -, nel tltO:O secondo - dei mEzzi di p~oya se~~ra rests~e sog;etta esclusivamente a quel "ma;-gior" rigore di cui all 'art. 192 c.p.p. nuovo.

Rigore , in ogni case, gla incambente al giudicante lr presenza di fatti del tenc~e e g-avlta' di quelli che q~i ci c=cu;:;anc.

Rigore gia' richiesto ai giudici di merito dal giudice di legittimita' allorche' ha sancite, in numerose conformi

52

~3ssime, il principlO del necessario riscontro p~Dbatorio alia c~iamata.

fo:-:datame-:t2

cirSl

c~e

chi.am-=ta

cc-re:t~ ~ w, ele~ento ~i crova c~e cc-:f~~m~~o attra/erso

:1 riscontro est-inseco de:~a at~en~~~~lit~

- .. '

-=''' ....

giudice

1 1

", i suI t a t o de! 1.::·

Solo i" tal ~e~~o ~ot-~ ~a-la-si ~i q~e:la 2ttendl~ilitA oggpttlva di c~i ~a me'izione a--ir;a con=lu~iva i: difensor~ della S~ina.

richie<:ta n:,lie su?

Ec

L-:a volta ric~ncsc~ut~ a::a chiamata ~i

valo-e ele'T'er':.i

di

s~,s~ te=nico, nella ricerc3 ~2~:~ cd e~trinseci ~i risc~nt-o ~ll~ del giudice non ootra' e n~n dovra'

ad Ltn accertamenta dell a. su-s u

'ad u~~ v2rifica d~ll 'atte,dibilita'

si risolva positivamente ee~2

terzo comma dall 'art. 192 c.p.p.

irtri~se::i

s t e s s .. ;::.. 1'::. 'ic=.;li 'ie essere diretta che .?tte-,dljilita'" e c c s ;

d~lla aecusa e~e

tes~u~:me~te re:it~ i1

Cerre anZl a t~l pu~to

p~~tuslizzazione te-~i-:~lcgiea, ji ~iudizi= d~ questa C~rte, ed atta a si ~ detto in p~ece=e~=a e 51 a~dr.

l'obbligc

di

una

non scarso rilievc ~ me;lio c~iarire ~~antQ a dire in prosieguo.

)e~iam= allcra che i1 rQVe~lO legislatore pu- in

r-Eser=a di =re:edenti giurisprudE~=iali che~

nell 'a~frontare il prG~!ema qui in esame, avevano (e no~ utilizzandoli quasi 'osserc sinonlmi ) oarlato di veri&ica a vo l t e c i "atter'::ib:lita" della c h i a-ne t a , altre c ; "v e r t d i c i t a" d e Ll a me::esima, s i ~ a v v al e o , nel~3. 'or:r.ulazione della n or r.a , del terrri'ie ,. attendibilit~".

Esclusa, oyviamente, una imorecisione terminologica, a~pare di tutta evidenza che 1 'espressione usata, anche letteralmente, altro non sta a significare c~e la valont. legislativa di chle~2re a1 giudice un vaglio delle cichiarazloni rese dal coimcJtato, che conser':.a, all 'esite, di ricenoscere 0 negare " fiducia" al:e medesime.

Tanto, sia eMe si debba 0 voglia

1 'attendibilita al~e cic~laraz:oni 0 al

a. t t e 5 aI' u til i z z ~ d '=' 1 I a par t 1 cella " n e " (.... l'attendibilit.) nella. formulCl.zione dell 'art.

rlco",d~"'-re d i cb i ar arrt e , confermi rio

192 c .. o.c.

53

Ed anco~a ~O~ p~r ultrorca sot~oline~~e - se~pre c-e nc~ ~1 vo;~ie, E~ ?~VE-SC, ~ttr:buirE al r2d2~tc-e d~~ nuevo ccdi~e uns s~pE~~i=:alit~ ter~inc:ogic2 c~e nc~ ap~are affat~o emergE~e tal10 steSSQ - che 11 tE~ZQ comma ~el piG velte richi2m2~o ~rt:cclo :9: c.~.p. inizia cc~ Ie parole " l e c i ch i ar s z i cru " E ricn con: "la chiamata in corrElt,;;"

E'

questc::

lessicale

C'lE

c o st i :Ll1 see

ulte~:o-E 5~~~cr~c 2 nc~el:a d~sc:~llna

cell a

C~E vece, ne::a

i I leg::;12."::.o-e

ye~~fica. cell", :c:-c- g:ub;li':?

s c : 1 E C i +:, "r eo ::.telc: :'1: - +-~

ll:, 2< ,21:3

S E pc: 2 tEo: p. '1 ': ~ ric 0'- ,j i c. moe h,:: ali a l t r i e 1 em E - ': : j 1 =rova n=~ s~no st~~i i~ 21c0~ ~Q~= ticizzatl ~al legislatore. che al~ C:."_. ~S9 e :::tc.~o e s c l us.o :1 riurr.e r c c';iuso ir> teC:-'2 ,::':. c r ove , e possibile al Lor s i rd i v i dc s r a 12. pc-t3ta delle es-'-e=s:'=~e "a:tri e:err:e-ti c ; or ov e c~e :-e confer-mine 1 'C3ttenC:::.bl:lt.,!;".

E'cosi da escl~dere c~e possano valere quale

este~no alIa chia~ate solo quegli elementi

conferrr:ino ar'alitica,Tle-te 1 'c';Jge':to.

r i s::c.->tro

che ne

Q~la 1 un C _Ie i rnpu t az i c}'"1e riscc'1tro.

d.:::la

a

E r i s c orrt r-o C_'ell "el emento pr-o:,a': or- i c '

leg1ttimamente acoulsibile al processo che ci co~~e-ta Cl 2~fe'-mare, co') adeg~ata mc~iva;:~one, c~e Ie dlc~i2r-a:lc~i jel chiamante si preS2.,~:no at"::.endlb:ll.

"Eieme"'1ti d i p r ov e" c'~tl a r t s c on t r ar e l e chi3'l1a':.~' ~x)e 2"'1Ch? ~:i enu'1ci<":ti a l d i s o t t o del:a dig:-it.c' c i ":Jrc·-~' e c?~tanto anc~e qu~lll c~e proma'"1ano da irji~i c~e, IT,anC::Irca dei r e qu i e i t i ri=h~est:. c?ll 'a .... t. :92 c.;:,.c., n on s.c r.c "a:"'tos'_,.lf,-ci~r.tl". (C:i i rid i z i aL'toSLl.f~:.cie:-'t: --..,giA p .... ova della esis':er=a jel fatto ).

LaddovE' nella nor~a 51

pa-Ia di

"confer-rna" altro no:- 51 raf.lor:at:vo C. i.-"S

inte'lde che es~ri~e .... e~., c~'1cett:J situazio'"1e protatoria c~e giA esiste.

dell 'elemento consentire che

di

e i 1 presL~~posto dell' in;' eo;so

prava "verbale" nel proce~so c:to a 10 stesso si trasfonda nel rlsu!ta~~ di

L'attendibilitA

54

pr-ova.

~'attendibilit~ delle dic~iarazioni ~el le~o campI esse ass~-ger~ poi e cc~clwsivame~te a ve~ldicit. di cgni 10r-o 5:ng=:a pa~te r~n so!e l~ assenza di elemerti di seg~~ co~tr-a~i~ a q~elli che dai:a chiamata emergano ma a~che ladj~v~ tali altr-i elem~nti, =~ngru~me~te valutati, na~ siano ritenuti dal giudice id~~ei ad es~er-e t~am~tat: in " ;-- i 5;_1: t. at ':J d i ;:: rev a" .

Es~lano dal c~ncett~ d: rlscontrQ ~0egli e:eme~tl di prova a cir-costanze fattuall che ine~iscaro a par-ticalsr-l en l' r; = 1 a tid=- , die -I 1 iW a n tei:: Ll2 ~ i " r i s LI: t i r o dim E - a cant orr, a desc~ it': i V:J c i ;. _':::JI;: ~ i 0 persane" sempre che anche essi, perds~d= una connotazlone di ambiguit~! non assur-gano a veri fica di un par-ticclar-e c~e in qualche modo rap~;--esenti un a~te~attc logico d~ll 'azionE dellttuass r 3.0presenta ta.

Sana ine=wlvacame~te da ritenere r-iscantr-i le

confes51orl di uno a ~al~nc de~ chia~a~i; Ie risu!tanze de~ r-a~p~rti di p~li=ia gi_~i=iaria; e:ementi e~~rge~ti d? d i ch iar-ez t on i di testi, i n c er c e t t az i ori i tele-t=ar:che e qua'it'altv-o p o s s a c.,·e"-e • .=11e-za di "co'-r-o::::Jr:.::tio;[" nel sensa sin o~i in~ic~~o.

Q~an~'ar:::h~ vo:es=ers escludersi ope~azic~i di

cr-ejitilit~ per tr-as12zi=~e ( anch'esse, tr-a 1 'altro, non perentariamente escludibili, ave 1 'art. 192 vengG 2ttentame~te letto e va!utata Enc~e solo lessicalme~te), no~ p~O, concl~siva~~~te, C~E af~er~ar-si c~e la sin qui tentata elabQrazio~e-ln~lvidu2zio-e del signlficatc da attriJL:ire 211e pero:e "ele'Tie;-:ti di p r ov a .•• che ..•• " n a valare esclusivamente esemoliflcativo e non tassativo.

N~ tassativa pote\s essere

legislatore a nan averlo voluto.

10

s~esso

La terminologia usata volutamente flesslblle riaffer-mato pr-incl=i= giu::!ice".

- elementi di p r opr+t o in tel "liber-o

pro',,:a - si sintcnia

p~ese1ta can : I

ccnvincimento eel

Se quanta soste;-:uto ~ vero allo~a vediama che di nessuna portata pub ritenersi la stat~iziane assolutoria emessa dal Tribuna:e di Fama sez. 5 in ~ata 30.10.89, statuizione portata a conoscenza di questa Cor-te dalla difes2 di taluna degli lmoutati - c~e sembra prospettar-e

55

-

pr-ecll':;ioni 2111 'utiliz;:o CEll 21. c'lia:;;ata i n C:::-r-E:.t~. scat~penti dalla dis=ipli~a cLi !a stessa ~ sottopesta nella +or mu Laz i on e d~ll 'art. 192 c.p.p. nuovo E' n':H1 operanti sotto la vigenza del vecchio codice.

U:-.a

atten':.a

Ie~tL-a della d~cisione in

esame

l esc i e

invero scttinte~de~e c~e 1 'estenscre del:a ste~~~ avreb~e! ~=~tc IE ~~gr,:a dE! vecchio cc~ice, acceduto a quella ermai s~oe-ata =orre~te gi~r-is~rudE~ziale che, per 2ttri=_'i· .. 'C =\~la cr,~arr·3':.a va l eriza c i C"-eva cier'a, rlte:-e\'2. essere eleme:-tc lc~~e~ e s~;ficie~te 1 'i~t:vid~a:::l~-e ~i ele~entl i~tri~se=i dl attendibilitb.

I r EO:; 5; s i 1 e c; ; e : fI ! a .:::: h i a on a t a inc or rei t.? '1 E:

:~n~ro~ti del C=':~!li dE pErte del Petrella a~oare ~~ta':.a int-i:-,se:-.:;;.mE-,t2 d ; pi.:o:-,.e. 3.ttendibilitll". E p i « innan:::i: " 1''''' ..... t , lC'2 .:.::.p. Li rri t a il p r i n c i o rc de: l:'':le-:: c~'lvincimento jal ~iUjl=? stabilendo che Ie dichis-azio~i rese da =oim~utata ~el medesim~ ~ea~o sana valJtate unita~ente agli altri elementi di prcva che ne confer~ano 1 'attE',-,::::~:Jilit.~".

~e =o~segL.e che la problematica in esa~e nen ~arE pcsss ~~r5i e~frantata e ri~=lt3 c~n la ~ic~iaTa~2 p~~n_-zis.

Ma c3and'a~=h~ 51 ~itEnesse di potere citat~ orovvedimente quella oor-tata ~ttrib~~scon= gli D~iE-ni acpellanti

attr-ibl!: re che ad ugLlal rne n te

eSSQ

5a~ebber~ ~ello ste~so rinvenibili affermazioni i~ ~ettc contrasto can Quarto da questa Corte in preceden:~ e sin qui sottclineato.

E' i~co'trevertibile infa~ti la condivisibilit~ della pronunzia :ad~ove nella stessa 5i sottolinea che l' og~etto d?lla CDn~er~3 ~i attendibilit~ non potr~ esser-e in~ividua~o :n que:le cirCQstanze ~iferite ~al caim~ut~to cr.e "r i su l t i no di mere contorno descrittive di lu:-~h: 0 per sane " 1 e err,er-genz e fat tual i i nd i ca ":: e nel provvedimento sollecit~~c a:18 mente il ricordo del parajcsso della Torre ~i Pisa -.

E 1 addDve 51 di ee che ":. ogget to dell a c ori+ e-:r ~ c'i

attendibilit~ deve essere individuate in Duelle

circostanze riferlte cal ceimputato che atten~3~O spec i fi camente al punta d i responsab i Li ta del chi ~ma.t c " s i fa affermazione che alt~o valore nen pub avere che cJello at t r t b u i tal e d ;?ll' este'"'sore dell a nota :" i 1 r i scontr-o deve r-iguardare un punta della dichiarazione... che

56

c on c ar rie i 1 fatto c a p r-ov ar-e !' ,

Mz =iO ~Oil put i~te~der5i -e1 se~s~ c~e £!i e!E~e~ti ci pr~va este~ni debba~o corrobo-are, come prima dicevasi!

~~alitic2rre,te t3:U~~ p~rtic~lari pu,ti celIe

dich.arazioni che cClnvolga~c la re5~~n~ab~li~~ del

chielrT1BtO.

L'~,~:i~i Sln G~1 cc~piuta esegetica, oltre che

ie' te""'~t=' e :c:::.co=- d e ci~~'::,st:J dell 'a ..... ~~. ~92 c.p.p. !"""ende ev:je~~e che 11 tc~c·~ ~~l:~ r~""'~~, In 2S5e~z~ c: E:em~'tl aliun~e -invenlbi:l che c:o-sentanc di contrasta~lo! ncn co-se,te al~""'a inter~-et2zicne che c~ella ci p ..... e.2d~~E UF riscont ..... o est ..... ~ns~cc a:1a =h~amata, si necessaria, ma c~e " C 0 i', of e·" m i" 1 E: die h 13. r .:::: i c", i j e ~ chi a man teLl" ita ria me - tee glcjalmente con5ide-ate.

Conclusivamente e ds ulti~~ va preClsato che eve si pervenga a riconoscere attendibilit~ alIa chiamata €I eiO anehe attraverso c~ella veriflca int~inseca che ne evi~enzi spontaneita'! univ~cita', p~ntualita', mancanza di interesse, non ~otra rite~e-si ir~ieiata 1 'attendibillt~ meces:ma n~ carenti tali ultimi indicati eleme,t~ sol per::I--'E' "rion t ut t o i I chiama.~tE h;;? di chi ara.to".

L'omis~ione, 0 11 parziale mendacio che dir 5i voglia, petrA infatti lnflclarE cuel positive giudi~io di attendibilit' dell~ accusa SQlo Dve sia dato 8cce-ta-e che dallo stessc p derivato un ino~in~mento della prcva 0 di qu.-;g]!. eleli,?r,ti v a l v t.e t i i, sede di verifiea "intrinseca".

====:====~===================~=============================

=~==============

57

IV.

LE CHIAMATE IN CORREITA'

NEL PRESENTE

GIUDIZ:O

IV.1 CONSIDERAZIONI PRELIMINARI

E52urita la t-a~tazione di ouel1e co~siderazic~i di or-dine genera!e su1 la chiarr~~a in corr~it~ c~e 51 i~po~eV2no atte~i 1 rilievi m2~5i da;li aopellar~i a11a SE:ltenza im=".'g~'Z.tE e:: attesa 1 'ocer.;ti\dt20 del:e ,c"me CG~~e~~te ne: r_~v~ cojlce - o==o-re a tal punta ~-ocetere a~l e5a~2 ~i cue:le =~i2mate c~e si rinvengono ne;li at~i de: p-es2nte gi~dl=ic.

Cl~ ~~ 10 scc=~ :i ver!fi=~r~ i- rela=io~? ~lle 5:es~e 52 r:cc-ra,o ~ ~~'c gl: e~trE~i pe-=h~ il 1:-0 co~tE'~t~ ;: ,:) 55 a E 5 S erE t I'" a 5 ~ :... S C' in r i = _11 t, at 0 c : p - 0 va.

ciesc~1 c~la~a,t2 Lor o gl ob sl i ':.3..

~'?11 'esami,are 001 I.:.>. posizior;e di og,ur>Q degli appellanti, laddove occo-rer~ ricordare Quegli elementi prcbatori 2 c2-i:o c~e hs"a portate aIle statuizioni di cor~anna, si farA e50ressa~e~te richiamo a Duei Dunti cella p~ese~te s~nt~~~~ c~a hanno giA affro~t8to 1 'og;e:tu de: contendere e ver~arr~ integrEti i cati probatori ~iA ~viden~ia~l, ave OCC=-~3, co~ ~lte~iori e!eme,tl dl chi::.ri.&icazione.

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58

IV.2 LA CHIAMATA IN CORREITA' OPERATA DA MUTT! PIETRO

IV.2.1 IN GENERALE

!n C-~l~? ?l:e ~ic~ia-a=ic-i riia~ci?tE ta t~lE

i~;~~~~c. ~el C~~ c~n~-o~~i :e 5tatui=io~i di cc~~a-~~ EC-O ormai ~9~in:tive, a~~iame~t2 si ~ arg~~e~tato in ~rime cure ~er sottolin~arre~ pur reii 'ap=are~te rr~ no~ scsta,ziale ~:Ecr~~~iClt~. 1 'l~trinseca atte,dibillt~ ampia~ente ris=~rtrata, anc~e a giudizio di Questa C~rte. da molteplici e!e~E,ti ~ro~atori esterni che va~nc daI!e e~er;en=e dei ra~p~rti g~~diziari, aIle dichiaraz~~ni ~i talLc:-i t e st i occ.l e r i :'?£".l E;:Jis,:;di d e l I t t.u o s i !=:2r cu i ~ giudlZio, aIle ri5~ltanze delle perizie b21i~tiche, aile convergenti dic,iara:iori di altri chiama~ti, aIle confessioni rese ~a u:timo anche nel giu~izio di prim~ grade celebratosi a seguito di rinvia della Supre~a :orte.

A~care al:ora evit2,te che nan si puO prescindere Cd c~anto giA evider=iata i~ p~imE CL-e e nella ~_ff~sa se-;ter,za-arcina"'1za di r i r.v i o a gi~'di;::'o, statl':;:::on: c<le quali, pur SEn~a scttrarsi al divieto di motivare ~er relatio~em, non po~r~ no~ f~rsi richiamo in questa seee

sottintendendc ej irte~-a!mente richiamardo :e

a~;or2nt3;:ioni Gi~ sYolte, o-;~e evitare ri~~t:~ive

conside-azioni che, senza n~11a aggiungere, graverebbe-o la cra,unzia di una peda~te ripetizione di dati e circ~stanze ampiame~te gi~ evidenziati.

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59

IV.2.2 DISINTERESSE

reI Mutti ~ stat2 ~lA sottollneata 1a ca~e~=e di cualsivo;lia arimc51t~ Mel corfronti del chiamatl ed atteso c~e ~~a ca~~ra-ia o~cscetta~ione vie~e nei mQtivl d i a c p !?: 1 0 fat t a. :H- r::: = 1 P '_\ a '"' en t e -::::! a q L'i i r p l' tat 1 B 2. t tis t: e ~:gliorati ac=or-e~~ 501e sottcllneare:

2) qU3'1to al E·2.tt: s t r , cl-,e gli asse..-iti CO:. "':. -- "".5t i

q~e5ti ed ., C~l~'?~tE sor= ~imasti

c~alsiv~glia SL:~crto p-o~atO ..... lo e che, nell'in~errcg?to~lO ~e50 21 P.M. di Roma ~~tti ..... :fe~isce ed a~-ette ~i ave ..... e cooperato alIa evasic,e de: Bstt~sti da Frosi~ore.

t r a di

a

CO'ltr-ario,

, ,

1) 1 'i'lte~r~zic'le del le~a~e affettlvc tra la predetta ed il ~utti, pr~s~?tt~~2 a1 gi~jicante cua:a motive di 2~tio del se=or::o ~e: co~frcnti della prima, si presenta qL2'.IE eois:::ldi.:.'l ::e1 t'_.ltt:' mar~l:"lale reI c on t e s t o del socalizio c~iminos~ c~e le;ava i due e eli stessi a: resto eel qr upp o ;

2) da ne5su~a ~e::e -iswlta~ze p-ccessuali tale ro~t~ra ape are e~2rgere come ~at~o trau~atico;

3)

put s=tt3=e~si l~ SJa a5sal~ta inco,fe-en=a oc~r~~3 =~iama~3 auale e~erge a chi2ri p~otr~~~: ~~11e rela~ic~i i~terp~-s=~ali t~a 3~che dO=2 c~e 1a relaziane tra 10-0 era

SL' ~ 1 ad" r ::J i c ar e t t cr i d e l g: i s t e s s i

c e s s.a t e .•

Per gli a l t r i cl;iam=ti, l'asser;::a, anche in via orospettazione di spe=i~lci ma~ivi di astio, esim2 Cor-te dall'ag£,iungere u l t er i cr i c on s i c er-ec i on i a gi~ svalte in prlme cure.

dl sela questa quelle

Ultima conside~a~ione a far5i suI punta ~ quella che, contraria,;;e'1te a:'I'arg:Jme"ta.re c e l l e difese, gli i n i z i a Li silenzi del Mutti, cai venuti a cadere nel corso degll ultimi interr-ogato ..... i r e s i in i3t..--vttorlC', 1e retlcen~e, l e c~issioni 0 cc,fusioni di rua:l hanna trovato la loro u~ica ragion d'essere nella di poi ammessa volo'1t~ di sottacere fatti nei quaIl erena coinvolti personaggl che

nell 'ottica del chi~mante avevano avuto un ruoic ma~ginale nella attivitb delittuc52 c si presentavano me-itevoli, pe~ condizioni di salute c altro, di p~rtlcQlari "r i 9 Ll ar d i " •

rio

si ~~ferma sen:a tema di smentita alIa luce

~iver5e emerge~=e processu~li rlsultate poi conve~gere t~tte cor 1~ f~na:e ricostruzione dEi reati ;er c~i ~ q i u d i c i o a~'~lE f=tta ds l M_.,tti medesimo came sar? date ~ottol:ne3rE ne: c-oc~eg~c ~ella preser~e tratta:ic~e.

I\e pa--e

::eb3sti=tn=,

3:L=ebi t a t i gl i avere fer-itc

i~o~:ortunc ram~~'tare che il M~sala

allc-c~e' hE r250 confessiare del ~~tti h a , t r a 1 'a:t,..-o, egli stessa a;:me<;;3:C c ; eel f2~ti medesimi una versions ne,

di in~icisre

c or r e i tt:> .•

1 ·attenclbllita

del

suo

chlamartE

1n

F'L'O 2~';' c··-a

1 'eme;>da.c i 1 e

corcl~sj~e~F-tF di~si, cur se,:a eserci:ie de os-te del Mutti de!

sctta.=e,..-e Clritt:J di

erg;?"-""::' 0 It'_I.to·-e" di tClJ·_i~l dei c~"'-rei, cr-e in 0.55£1:·= d i p,.-ove in atti di accuse calun~iose, I 'af~idabilit~ del chia~ante eve r-iCClndGtt~ al "disinteresse" non ~ in 21cun modo cantestabile.

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61

IV.2.3 COSTANZA,

LOGICITA' DEL RACCONTO

REITERAZIONE,

SPECIFICAZIONE,

le;:ge

nell? se-te~~a im~ug~2t2 ~el:a c~ese~tE, i1 recccntc re: I .. i r,'::eY-·-og.;lto~-i o Y-eo::~ 2-:

in +a t t o

-:_t:::::'" "'; 0-,

__ - .. ..I. __ ,_"

eel ~-_~.tti F . t1. c :

espaSl::lone

R':J:TICl .•

Lo

5: snoca l~ u-a !u~;a serie

interro~ator-i verr-anno nella

d i ;:~.rt::.cc: ::-.ri rib~diti.

=~e

Di e ss i , della 1C1"-o s udc i v i s i b i Li t a i r, tre !O~= s~e=ifi=o cc~te~ut= 51 t a~piame'1te sentenza qui ac~e112t2.

::;~ucpi, eel detto'1e110:,

In

OLle-:ta i1

Drim~

a:.a.l i s i

st::~ic~

E

giL:~ce, 10;:ca

at tr-aver-so c:!e:le

un a at t,=nta dic~i.?~a::ioi'i

cell 'i~pLltatc, ricostrwis=e ~ass~ per passo 1 'Evo:versi di qu~ll~ ~2twra:io~2 inte"-~~"-E c~e!o ~orter~ ~CJi e11e .01. m r: : s <::: _ 0 ri ::. of ina: ide 1 me, :.- z Q 8 -:-: •

L'analisi, dl assoluta c~iarez=a, non consente di nulla aggiunge-e a q~antc ;i~ sotto:inF~ta.

F'8re

sol 0 oo o or t uo o

evidenziare che gli

. . . ,.

lillZle.l

sile'Zl ~21 M0ttl ~i~~a~d2-2 EssE~::almente aeg!l 4mputati, COS1 ad esenplO I! Tirelli, :'1 "':3:'"CO "i3s""la, 1: F2tone, 121. Soin<:l.

s.o l o ta>.r:: 121 Bartett2,

S:i stessi Sl innestan= in un contesto Cl dichiara:ic~i i" cui cOffi~ai~no i nc~i di V3ronesi, Battisti! Fre-=ll, Bc::o-ga.f::rn, Lav az z a , Marelli, ~olini, Fiorina, Miglior~:'i, Masala Sebastiano, G:acc~in!, Car~elutti, Scoglio e tantl alt~i: in un contesto di racconto che riprende, ricorda ~icostruisce i plurlmi epis~di delittuosi che hanna partato 21.1121. elevazione dei circa 200 capi di imputazioni del presente giLldlZi~; in un contesto di racconto che rappresenta all'lnqLllrente rapporti interpersonali, c a i n vol 9 i men tip i (l a IT en CJ inc 1. 5 i vi, I' ide 01 0 9 1 a della banda, etc.

1

Ma allora vediamo - e senza soffermarci a aCQuiescenza che taluni dei "tardivamente"

conslderare c h i arnat i in

62

cOP'""r-eit~

hanna fatto aIle sentenze che ne statuivan~

1a

CC:-;cCl-'i~ c~e gU: "1e~ 1 'CI'Jr-i Ie 82 l' l!':te!""r-ogator-io si l'itegr-a con l' Indicacio-1e del Ti r e l Li • Questi, rifer-isce il Mutti -e la circostanza tr-over-A r-iscQrtro in stti r-~m2se scioccatc ne~lCl fa~e o~e-ativ? del f0-i~2nto Nigro, per tale motivo ne aveva sottacluto il coin~olgimentc.

Cj:iC'lE 1 1

r?lle ce~te

:. m;: ?gnata. \

rome d~!12 B2~bEtta no~ t2~da a rinv2ri~si

proces~uali e negli interrog~teri del

c'le tuttaviz, rieevut~ lettura delle

!""ec~ da tale im=~tata, !"":ba~~sce

=~e ~~n Is r-itE~eva pC:ltica~2rte

!::;ens~ c o i r.vo l t e per::he le.;ata a: 8.;:."':.:s'::.::".

d:chlara::ic;;i c:: 'i'ic:;_irs:-->te

QLI:-C:J '.'.utti c:J:ltesta:::ione

che c~i

vie'!e

-tatta

a frc~te C21_3 dal magjs~rat~

dell 'in~ervenu~o arr-est~ tl c~~5ti e d~l:e SJe ammiS5ic~i ji a~jebitQ, fatte ir U'i contestc di ma,i~estata v~lo-tA ~o:lab~~a~iva cor i~~u:~er~e a~'2t~er~ d~ avere v01u~am'?nte tac:'utc i I ,01""::= :1 c o s t u i per Ie 5_:2 r-iSLI:"':a~_e ','eri':.ie~-e in a.tti - c ond i z i c-vi p s t c c+i e i c+ie .

SuI Marco M?sa:a !a " .... eticenza" s: rinviene anche nelle dichiarazion: del di lui ~-a"':el!o Seb2stiano cMe~ ~e~ ca lnc .... imina::ioni t si autoaccuserA ~i d~ lWl commessl, autoaccU5s che rlsulte~~ am~ls~io~i di addeblto poi fatte ~al:o

t a: un ,

ln~e'1ne ~Elitti calle

sme'ltita

,="tesso Marco.

II nome della E~lr~ ~ 1 'ultimo ad e~sere fette.

Le di~hi3razioni accu~2torie nei con~ronti ~i "':.ale imoutata verrannc ~ese cal ~utti nell'amhit= di cuell 'interrogatorlo che si apre can I 'lnvito - rivo:"':.c;li dall'istruttore a non disattendere Ie respan~3~:1~t~ CO'1nesse alIa swa ~lc~la-a"':.a qualit~ di pentito.

Mutti par-la, sepour- can uno sforzo che traspare dove-cea integrale lE"':.tL-a ~el1e sue dichiarazio~i.

dalla

P~ecisa aneora l~a ~o:ta il cerch~ del sue preg-esse s i Lenz i o s sottolir1ea la "ma"-ginalit~" del c o i nvo Lq i rnen t o della im~ut~t3 lr qLel =oacervo di delitti per~etrati dalla banda armata.

Se queste emerge~:e processuali 5i leg~~nc con uno s;~ardo n~ p!""evenu'::.o n~ com~ia=ente nei confronti del collabcratore di glus'::.i=la, non si petrA negare in alcun

63

modo 1 'attendibilitA del medesimo.

~~ l~ stessa p~tr~ ritene~si inficiata da im~recis~oni, ~acilmente ricond~cibili alia complessit~ anehe nume~ica dc;li e~isc~i de:itt~Q~~ ri'e~iti~ c da q~e11e inesatte::e corseguenti alla lEal~ente ammessa Y~lontaria i~iz~ale retiee"1::2.

Cer t o MLI.tti B3.r=:J~e.

Pietro non sar~ dai

pi~ equiparato al

II· o~oces~~ ai PAC nar tccca problematiche di

i~te,sit~ pari a Quelle eMe si rinvengo~o nei processi Sette ap~ile, Rosso Toba~i 0 altri, e no, si meraviglierebbe Questa Corte di sertirsi rieord?re che altt""'i eben pi(' cO.11c1e5::i "r ac c orrt r " s.orro stati '.!Itti ag:l inq~ire~ti da aitri e diver~i pentiti del te~rorismo c~e hanne mastrato uguale e forSE mag;ior-e capacit~ mne~oniche e Du~t~~lit~ di ri=o~di.Ma M~tti Pietro con la SLa pers~~alit~, ha comu,q~e reso un racconto dettagliato, coerente, consegue~ziale, lo~ico, degli episodi eMe 10 ha:no vista dlretta~ente od indirettamente partecipe e di quelli ehe per la sua aop~rtenenza ai PAC aveva a~preso es5e~e stati ja altri com~e5si.

Co~segue'=idlitA, logica, ccerenzd, reiterazione eMe v i e o o i u si eviderziano ave 5i eorsideri ere L~.,a "iri::i?o1e" reticenza su persondg~i 0 ~a~ti poteva for5e essere significativa di una non piena volant. eolla~orativa del chiam~,te (an=orch~ cor rife~im~nto al Mutti la stessa,

oer C;Llao;to rico'""1dotta

ir precede~:::a all' error,,?o

evider.=iato,deb~a c oriv i n c i menta

sC'lo di

e~ser~ .. ater

sE!v~~ua-ds~e cclor~ ChE pu~ part€cipi a tal~~e 8:10ni de~ittuose non si e~anoimpregnati di quella ide~1~31~ a se ne erano ~:lcntsrati ~~r- ragioni emotive 0 fisichel, ma che un me:odacio "finale" 2vrebbe solo si:;ni+lc~to 11 rne s.ocri i SITlO" d20tC I 'effetto allo stesso ricond ... .c i c i Le della e8ducaziane di qLalsivoglia beneficia di leg;e.

Che 5i voglia dun que conclu5ivame~te condividere 0 "e~c 1 'argomentare del primo giudice 5U una macerClZlone interiore ehe avrebbe pre=eduto Ie dichia-a=ior• jel Mutti, di eerto non potra negarsi che neS5uno elem~~to vi ~ in atti, sulla base di quelli sin qui esaminCltl. oer discon05cerne l'affidabilitA.

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64

IV.2.4 CONTENUTO DI AUTOACCUSA E SPONTANEITA'

Ben poco, meglio n~lla. ~ de aggiungersi a ouanto evidenziato i~ p~ime cure sull~ SDontaneit~ della chiamata in co-reit~ operata d!l Mut~i.

8asti qui del it t:_:::lsi i n ..... e=-~Qnsabilita. ma.ter-i =,,1,= , vi ~

ricor~are che tra gli altri re12zic~~ ai q~~li he am~esso Ie a velte auale c~~corrente morale, 1 "orri c i d i c Sa:-"to ..... <::'.

e::isooi pro!=,~ie a volte

In ordi~2 a tale ultl~o episodio ~ a rammentarsi che i dati a con~sc~~=a d~lle a~ta~it~ giudizia~ia -quali Ie ris~lta~ze del ra::l~Drto 4.10.89 della OrGeS di Milano e ~i analcgo rap;c~t= dEi C.C. di Udire dell '80 nei. quali il Mutti era indicate tra ~li autori dell 'illecito - avevana per-tato la stess~ ad un prascicglimento, seppur i struttori o , del ML!t t i medesi rno,

E la narraziene ~~n~ua:e dell' effettiva ruolo ~e lui svolto ~ avvenuta, si! p ...... can q~elle modalit. graduali che con~otanQ Ie di=hiara~ic~i di 5if~atto imputato, nel corso dei primi inter~o~ato~i resi all'inquirente.

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IV.2.S RISCONTRI OBIETTIVI

~a trattazione qui impone prelirninarmE"t~ di

s~~tclineare che nessu~a ~el:e di=hiarazio~i ri!as=iata tal M~ttl he vista cciny~lta una pe~sona poi risultata, at~raver~o Ie esp!etate indagi,i, estranea all'sttivit. dE:ittuosa jal chiam~,te a~tribu~ta:e.

E' o~~e ~=ve~osD riba~ire che molti, se '0" t~tti 1 chiamati, &atta e~ce=ic'e ~e~ i latitanti e ~li irriducibili quali ad esempi~ il Florins, hanno finite pei - oer essersi dissociati 0 ccmunque per non avere eleme~ti a sUD~orto di una co'tr~ria prespettazione - per ammettere che gli addebiti erano veritieri.

Attraverso Ie dichiarazioni dei dissociati e dei confessi si ~ cesi potuto perv~'ire all 'accertamento della indiscussa veridicit. del fatto quale riferito dal Mutti anche nella sua storlcita.

CiO ~ accaduto ad ese~~io pe~ Ie c~iamate in co-reita relative ad episodi di particolare gravit. quali 1 'omicidio Campagna e Sabbadin per i quali Ie cichia~azioni accusatorie del Mutti - e come vedremo quells ~el ~atone - ~ilasciate sulla scorta di qua~to aopreso dal compagni che avevano materialmente agito, hanna trovato integrale confer-ma nelle confessioni rese dai chiamati non Iatitanti.

Ultimo anello di Questa Iunga catena di confessioniriscontro cosi i I "1asala Sebastiano, il Mirra, il Memec, jl Cavallina ( anche per quest'ultimo il MJtti aveva "faticato" a rer.jere eclat":.a ~ 'autoritJ! c;iudiziaria dell 'F~fettivo corpos~ ruelo svelte) - ~ cestituitc d~lle ammissioni di addebite fatte dal Giacomini che pur aveva nei pregressi gradi del giudiziofornito al giudicante un alibi suI quale a lunge si era argomentato per disattenderIo!

E non pub sottacersi che Ie dichiara=ioni

"integrativeH rilasciate dal Mutti nell'S3 si connotar.o ci maggiore autenticit~, eve si pensi c~e 1 'e~isodio raccontato dal Fatone della rapina via Fulvio Testi ben avrebbe petute essere spiegato all 'inquirente come f~utto

66

di un~ dime~tic~n=a inv~lc~taria ed inveee i1 Mutti ha rite~uto di dover fc-nire e fornito ampia spiegazione del suo pregressa eomoort~me~to.

CQ~e pure va sat~olinE2tc che talu~a d~i ~issociati vedesi ad esem;io M~s?la Sebastiana - nell 'ammettere le p-oprie reEco~s~~ilit~ ha altresi finito con il cover r]conoscere che nel corso deGli i~izial1 interrogatori il pro~-iQ ec~o=-tamento di~enEivc era state imcrontato, pi& che ad esclud~~e pe~sDnali coinvolgimenti, a screditare l'atter.dibilita CE-i. l"v~ut":i attraverso l'ir,,'enzione c:;i particol2ri (co~~ E~ ESET=ic per 1 'eoisodio del mencino ~:t=, rr t . 1,9(') 0 a:'=i·itt~Y ... 2c d ; r e e t i i""eEiste--:ti.

Ancora va~~= posti i~ eviderza i riscontri obiettivi fc~riti ~?lle -is~lt?~=e ~eg1i interrcgatori resi e·' 2rtt.348 bis e 4SC ti~ c~dice Rocco. da Barbo~e, d~ FE~randi, da ~e5i-l GEtti, da Ber:acola~ da Galati etc. int~~ro;atori tutti le~ittimaffiente acquisiti a ouesta pro=essc E~ ai c~E:i ~ da riccnoscere valenza di ~prova test: "7lo!"",iale" la::'dc·,'E gli stes'~i vertc:ono S~ fa-tti nc n coi~volganti 1a re~~crs~~ilita de! d~=hiararte e cO~Jnq~e ~on co~~e5si ai reEti per i ~ua:i si procede n5i confronti del dichiapante medesim~.

Parime~ti va'~= ricor~ate Ie ccn\er;enti chiamate in carreita di Cava:lo~i~ ci Tirelli, della Barbetta, del Fatone la c~i attc~d:bi!it~ a~~rE~O a ve-ifica~e pi~ o!tre 2,c~e S2, ~ v=le~ Ess~~e coererti can 1a normativa =gg~ Vigt:::-tE i:-- te,7a :1i C:!-iarrata, tratte-ebjesi di attivitA ultro~ea atteso che:

a) dalla lett~ra dell'art. 192 c.~.p. nuovo se~bre fondatamente potersi dEsuffi~re che due convergenti chi~mate

in carreitA - che Ie -i5~ltanze pro=essuakl escludono

essere frutto di preventivo collusivo accordo possanc

reciprocamente ris=on":rarsi.

b) anc:he accedendo ad una interpretazione ~i~ rigorista e restrittiva della succitata norma ~ indubbio c~e, verificata 1 'attendibilitA di una ehiamata nel case abbia~o gi~ esaminata quella del M~tti -, la successiva, dovendo avere .... ·ale:-t:a di sem;Jlic:e elemente "integra.tivo" , non abbisogna di ulte~iQre ve-ific:a di attendibilit~.

N~ Ol.lO sott:ac:ersi ehe, eceezion fatta per taluni degli episodi delittuosi, Ie daglianze degli appellanti non

67

hanno, quasi mai, investito direttamente Ie pur plurime conferme estrinse~he aIle dichiarazioni ene i1 princioale chiamante in correit~ di questo proceSSQ ha rilasciato con riferimento a ciascuno dei reati che qui ci occupano.

Va anzi da ultimo sottolineato che nel presente

;iu~i:io, i~ p~~ticDlare co~ riferime~tc a qUEgli e~i5~di in or~ine ai q~·?li q~2sta Corte ~ chiamata a pro~~n=iarsi, non ve ne ~ alcuno che risulti acclarato attraverso una s=la c~ia~ata l~ cor-eit~ e ~on piuttosto attraverso e:eme~ti pro~a~~ri ~~ a~=US2 ( ivi comprese 5i inte~de IE chia~ate In ca-relt~; p:urimi e convergenti.

C!t! sia avutc r:gu?r~o EI singolo episodio nella sua

g:o~ali~~, si.:: ?vvto riQ:"':6~'do ai sing:;,li CH.!-:'ori

d~ll 'illecito, a~t~~li ap~ellanti.

Ccnferma di tale ultima affe~ma=ione ~ pC5sibile trarre gi~ c:al:a s o l r le':t .. ra del:a imp'_lgnata senten;:.;::. -nella quale gli specifici E!e~er~i ~i e=cusa. per ciasc~n ~atto e per ciasc~no deo:~ imputa":i sen~ st~ti ampiamente evidenziati rna verr~ data anche in questa sede pi~ innanzi, laddove si procedera al riesame dei 5ingoli capi ~i accusa e dei ccr,e~si mctivi di d~glianza.

Per ora p~r d'obbligo una conclusiva e di C~l~sura di q~elle a sin qui svelte.

sola considerazione carattere generale

Nella valutazione jei delitti che qui ci occupano ~on pub es~ere dimenticato che g:i stessi so~o promanazione di una associazio,e terroristica, pe-sua natu-a caratterizzata della s~gr2tezza pi6 assoluta sis per quanta attiene Is vit~ d~ll'associa=ione medesi~a che p~r cu arrt o attie:'e ;li a.C:e~ti, :e basi op er et i ve , i Ivo;'":i di irccntro.

Ne c:onsegue che qvanto m2lgsiore e la. segrete;:zaJ che investe arche i sl~g~li assOci2ti, tanto piO di~ficile sara far luce su:le at~lY:t~ delittuese dalla associazione terroristica paste in essere.

Ma ove il vincolo omertoso venga ratto, ove i diaf~ammi alIa segretezza siano irfranti ed e possibile precedere alIa disamina dei perpet~ati illeciti ed alIa individuazione dei calpevoli, s~rA d'obbligo nulla disattendere ed anc~e quei comportamenti apparentemente irrilevanti, ove svincolati dal contesto nel quale si

68

inseriscono, ~ovr~nno essere assoggettati a~ un incisive vaglic che consenta di a=c!arare se siano c mEno anch'essl

pr-cman ac i orie d i c. • .l-~l "n s c t um sceleris:.H € se, i n qu ari t o

tBli, assumano valerza probatoria atta, in uno con Ie altre acquisite risLltanze, a censentire di oit compiutamente giungere all 'accertamento della verit~.

===========~~===========================:============:===:

=============

69

IV.3 LA CHIAMATA IN CORREITA' OPERATA DA FATONE SANTE

Pu~tu21it., d=vizia ci particalari, conoscenza di~etta ~e~la ~accior pe~te dE~li ille=iti, reiter~zione, con~ota~~ Is chia~~ta in correitA ooerata dal Eeca~~o i,.=i~:vo eo~!ab~~atore di giu5tizia del prese~te ~r~ced:me~tD.

II raccontc an21itic~ de;:i e~i£~di d~li~tuc~i c~e Ie vedeva~o c~inv=:to, ~~-te dal suo i~gres5~ nel colle~tive della Barona , si 5~oda attr~~erso Ie riu~ioni a carattere pclitico tra i me~bri dello steEse ed il cosiddetto gru~co de~ Serdi e~ il ~~~lEO storicc dei ~AC.

Con dcvizia di ~2ti ve~gono indicati i componenti dei veri grUQ~i, vengonc identi~ieati quali facenti parte del gn.:ppo storieo 11 Mu'ti: il B2ttisti, i I Lavaz z a, il Ber'Jarrin, i1 Cavallir:-:, '.'e:.;or.:J s~,iEgati i c ci n v o Lq i rr.r=rt i del Memeo e de~ G-ir.-;;;ld":, Ie ideologie suI tem.;, dal carcera~ic che accomL~~"anc t~tt:, viene c~i~-it~ 10 svilup~o del teG3 del patto socia!e.

Dettagliati sone i ra=eonti ch~ il rapine ed omicidi.

chia~ante fa di

E' fotta Torr-egt;ia!'l~ e qua 1 i esecL'tor"i 1='.;:1':): a.

chiarEZZ2 5~1 legame tr-a 1 'omicidio 5abbad!~, ve~go~o puntualmente indicati di qJe5t'~ltimo il Battisti, il Diego e la

Piena ccinc:ide~=~ Vl • nella ricostruzione dei ~~tti Quale oper-ata dal s~==itatc im~utato e quella attuata attraverso Ie conv2~genti chiamate in correit~ E~ i diver-si ed ulte~ior-i r'"iscontri oggettivi aIle stesse.

E' da eseludere, sulla scorta degli eleme~ti

processuali acquisiti agli atti, ogni possibile preventive ac=ordo tra il Fatone ed il Mutti suI poi tenuto comportamento co!l~b~r?tivc, manca qualsiasi possibilitA di anche solo ipotiz~are cichiarazioni concordi e collusive in danno dei chiamati.

Risultanze acquisite attraverso Ie dichiarazioni imputati confessi e dissociati non hanno consentito

degli altro

70

che di accreditare compiutamente le dichiaraZioni rese dal prevenLlt~.

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71

IV.4 LA CHIAMATA IN CORREITA' OPERATA OA TIRELLI E BARB:TTA.

Seguendo la metoj~logia usat~ arche dal prime ;iUdlC~, o~esta cortE ~itiene di esamina~e c~"giuntamente Ie dichiarE~io~i dE: Tirell~ E de!la Ba-be~ta c~e ;9~ p:~ vs.-si sc~o 5cccmL~abili.

Va infatti ram~entata la comune provenienza dp' impctati dai movimerti stLde~teschi di Verena, i1 dissimi12 E:lo~ta~a~si ~i Entram~i dalla lot~a er~st~, piena cor.verge~za del:e dic~iara=ierii rese in ordine agii episodi cui diretta~2nte Bvevano oartecipato ~ dei q~ali e~ano stati messi a1 corrente dai ciretti esecuto~i attentati omici~i?ri e non.

d;"12 non

cegli

S~nza qui ripetere dunque quanta gi~ evidenziato in prime cure, par sclo corretta sattolineare:

a) Quante alIa 83rbetta:

c~e doc c aver- ar-messo ci a'.'ere favorito I 'evasione eel Eat t i sti i"ls i e:r,e ad al tr- i correi ( i vi compr-eso i 1 Mutti ) la stess? ha r-iferito del legame che a questi la legava, delle confidenze da lui ricevute, delle modalit. con cui gradualme~te era stata messa al corrente dell' app a .... t·enenz a deg 1 i "ami ci" a i PAC, dell a lot ta armata ca ques~a organizzazione Dortata avanti, degli illeciti perpetr8.ti;

che Ie dichiarazioni rilasciate dalla prevE"luta nei pi~ interr-ogator-i reSi, so~o connotate da una graduale apertura verso I 'inawir-ente e da un~ sempre maggiore presa di coscienza della impossibilitA di compiutamente di5sociarsi dalla latta dr-mata - esigenza pur palese~ente sentita - rima~en~o reticente su eoisodi e carrei;

che quanto dalla Ba~betta riferito alIa a.utoritA

giudiziaria ha trovato integrale conferma nelle

dichia~azioni del Giacomini, della Cavattoni -i ultimi pur non coinvolgendo altri hanno ammesso rispettive resPG~sa~il~ta oltr-e che in quelle Tirelli, del Mutti, del F~tone e degli altri confessi

quali Ie del

72

- che ~'che l~ddove 1 'imputata ha cercato di sminuire, in sede di confro~to, il coinvo:gimento della amic~ Cavattc~i, i particol~ri del r~cconto. dirimenti poi af fini d21 de=idere, sono inequivocamente rim~sti fermi;

che, nel riferire de;~i episcdi ~ lei noti per ~2~tecipezione diretta 0 me~o ag:i stessi Ia ra~azza t s?~=re stata puntuale ne~l 'i~dic~re ruoli e compiti dei carrei, r~~li E co~~iti che han~c poi trovato conferma ~.: iu~-:le:

c~e puntu~litb e rEite~ezione cornctano Ie chiamate in correitA da Questa fatte del Cavallina, del Giacomini. del Battisti, d?l Ber;affii~, della Migliorati, delle Filippi~

- che cari ccnn~~aziore ha~no anche Ie indica=ionic~e la Barbetta d~ sulla Splna Marisa, caratterizzate proprio dalla linearit~ di u- racccnto che si ferma dove i fatti a lei noti si esa~riscD~=.

N~ va sottaciuto c~e, con riferimento a detta im~utata,

gli aooellanti che DUr tanto hanna insistito sulla Bsserits menda~it~ ed inatte~dibilit~ del Mutti, nulla 0 poco hanno p=tu~~ ~ire e det~o per contrastsre Ie sue d i cb ier az t on i ,

erE' Is rni ric-: rr:ilitar.::a del preVe:iL!t~ tra gli ,;:I·_'tori della lotta armata ;o~ rerde men~ complete e purtuale il racconto che 10 ~te~~~ far~, all'inquirente ed ir ~rosie~uo! degli episodi a lui noti;

che anche Ie dichiarazio~i c~nf2r~a nel:e corfe5sio~i di poi correit. COffi5 nelle co,ve-ge,ti Fatone, dal!a Barb5tt~, dal Mutti;

del Tirelli trova~~ rese dai chiamati in c~iamate operate dal

- che dalle stessE' tr'as;-are, come per i co i mpu't e t i , il difficile percorsc c=mpiuto per pervenire ad una comcleta dissociazione, percorso che, lungi dallo svalutare 1 oi poi operati coinvolgimenti dei correi, serve a rafforzarli in quanto significative dell'assenza di qualslvoglia a,imositA od intere~se del chiamante.

Anche per il Tirelli va da ultimo sottolineato ehe pochi e comunque di scarsa ( se non nulla) pregnanza sono

73

i

rilievi

cdierni eppellenti.

mcssi in o~dine aIle S~~

dichi.3razior"li

C:a·;li

===========================================:========

r

I

!

=============:=~==~====

74

v. LE SINGOLE POSIZIONI PROCESSUALI

All'esame delle posizioni processuali dei imputati si proceder~ nella maniera che segue:

sing~li

A) No~ si ~ara ~tto ir sgntenza: delle imput~=io~i dalle cuali gli i~~utati sono stati Bssolti can formula amoia; ~. di quelle in ordine aIle quali ~ stata emesss dec:ar?toria di non dove~5i ~rocedere ~er intervenuta prescrizione 0 per 21tra causa di estinzione del reato; e comunque di Duelle c~e non hanna formate a~~e~to di impugnazicne.

B)

Ad un succinto ric~ia~o aIle statuizioni di cui

al

dispositiv~, seguir~ un breve aCcennc - laddove opportuno ai firi dElla erana"da prenunzia - ai sostegne della decisiene di prime grado.

apparir~ motivi a

C) I~cividuati e richiamati i mativi di appel10, verranno, reate per reate, can riferimento a ciascun apoella~te, specifica~e Ie ragieni che sorreggono il convincimento di cuesta Corte. L'as~osizio~e sar~ pi~ 0 me~n sinte~ica ~ seconca del~a consistenza dei motivi di doglianza.

D) In presenza di ecce=ioni 0 mativi di impugnazione comuni a pi~ imputati saranno richiamati quei pu~ti della sentenza nei quali la prcblematica ha giA formate cggetto d'e5ame.

E) I capi di i~~utAzione verranno indicati solo can il numero della rubri=a di cui al dec~e~o di cltazlor~ disattesi quelli i~~icati fra parertesi.

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75

V.l GIULIO ANSELMI

V.t.l. STATUIZIONI DI IO GRADO

L'ANSELM! ~ state ehiamato a rispondere (tra 1 'altro) dei reati di cui ai capi 114 e 134 di rubriea e eosi risoettivamente del delitto di apologia sovversiva ed apolo;ia dell 'omicidia Camp~gna ( capo 114), noncM~ di quello di rice=ie~e di armi prevenienti dal1a rapina alIa armeria Tutto Sport, armi delle quali conosceva la provE~ienz~ delittuc5a e che riceveva in restituzione dal Pasini Gatti (capo 134).

Da tale ultimo reate, l'imoutato t state aS501to per insuf~ieien=a di ~reve.

Per l' apale~ia 1 'P,s21mi he ripertato condanna ad a~ni 2 e mesi 1 di raclusione previo riconoscimento celle attenuanti generiche ritenute prevalEnti s~lle agg-ava~ti contesta~e.

V.l.2. MOTrVI DELLA DECISIONE

CAPO 114 -

La sentenza ap~ellata quante al reato di pubblica di apologia dell 'omicidio Campagna, ha cosi motivato:

Le dic~iarazioni del Pasini Gatti suI ruol0 svolte dall 'imputat~ oltre che essere cirebstanziate, preeisst costanti e spor.tanee non pos50no ritenersi eontrastate in atti ne possono ritenersi sminuite dalia prospettazione difensiva degli im~utati.

II Pasini ha specifieamente ricordato neg1i

interrogatori resi cMs il Memeo mandO I 'Anselmi a prendere un paceo di volantini oerche venissero distribuiti.

La circostanza che Nemeo nen fossa d'accordo suI contenuto del documento non puO in aicun modo inficiare la ehiamata in correita.

E' pacifico in atti che ciO che ritira I 'Anselmi e un paceo di documenti.

L'aS5~nto della difesa che eccepisce la risibilit~ di una richiesta del Memeo di farsi aiutare dall'Anselmi per

76

affiggere un solo volantino resta in tal modo svuotata di contenuto.

L'episodio di che trattasi ~ l'u~ico Gatti ha att~ibuito sll'Anselmi e non vi elementi che passano oortare a ritenere chiamata.

che il Pasini sono in etti calunniosa la

CA?O 134

La senterza impugrata d020 aver ricordato Ie modalit~, Ie ragioni e i tempi della restituzione ai P.A.C. d~lle ~rmi detenute in c~~~~~ia ~~l Pasi~i-Gatti, so~toli~ea, con ri&e~imert~ alIa oosizione dell'A~selmi che, pur riconos=iut2 atte~~ibilit~ aIle ~ic~iaraz~oni del Pasi~i, non e cato perve~ire alIa affe~mazi~ne di responsa~ilit~ ee] preve~uto in presenza delle non pienBmente coincidenti dichiarazioni del Gemelli.

V.l.3. MOTIVI Dl APPELLO

V.1.3.A NEL MERITO

Insta in principalit. 1 'appel~ante perch~ il giudice adito in seconde cure pronunzi nei suoi. confronti assoluzione con form~la ampia dal reato associativo. La richiesta e formulata sull 'errata convineimento ehe la formula adottata in primo grado sia stata quella dubitativa.

Esse~do ex adve~so gi~ stata pronunziata assoluzic~e dell 'Anselmi dal reato sub 1 di rubrica con la formula H perche il fatto nc~ s~ssiste", va disattesa l'istanza q~ale formulata.

CAPO 114 -

Per quante attiene all 'apologia dell 'omicidio Campagna l'a~pella .. te chiede al giudice di secondo grado di soffermarsi sulle dichiarazioni del Memeo, non adeguatamente vagliate in prime cure ed ex adverso, secondo I 'assunto difensivo, connotate da piena credibilita e coincid2nti con la prospettazione difensiva.

Con riferimento I'appellante eccepisce prive di riferimenti attendibilita.

aIle dichiarazioni poi che Ie stesse che ne consentano una

5i

del Pasini presentano verifica di

77

CAPO 134 -

Si contesta 12 formul~ asso!utcria ad~~tata per t~le reato sull 'assunto che. nel contrasto tra Ie versioni del ~atto fornite rjsce~tivamente dal Pasini Gatti e dal Gemelli, debba ricc~oscer5i piena attendibilitA aIle seconde piuttostc che a!le prime provenienti, queste ultime da " persona sicuramente no~ ai pri~i posti in una ipotetica g~aduatoria di ettendibilit~ .•.• ".

8i i"sta quin~i per 1 'asscluzicne con for~~la a~~ia.

V.l.4 QUESTA CC~TE

V.l.4.A NEL MERITO CAPO 114 -

Dall 'esamE degli a~ti di cawsa si rileva ch~ i'Anselmi ~a avuto notifica dell' avviso di deposito della sente~=a in data le!21 lu;li~ eo, personalmente ed a! propric difensore, e~ ha p~ovyet~to al deposito dei motivi ~i imp~gna:ione solo in dat~ =9 settemjre 1ge9.

della

CiO nondimenc;

imputazione va

1n re:azione al succitato e~~ssa declaratoria di non

capo di doversi

procedere nei cor.f~onti cell'imputato medesimo in orcine al reato di cui all 'art. :72 c.o. contestato nell 'a~bita della pi~ aneia irputazione di cui in rubrica.

La $tatuiziore con~2g~e , nell 'csservanza del disposto dell'art. 152 ve=chio c.o.p., alIa intervenuta prescrizione del re~to as=ritto per effetto delle riconosciute attenua~ti generiche dichiarate prevalenti suIIe contestate a~gravanti : terrrine prescrizionale anni 7 e mesi 6; data di commlssione dell 'illecito aprile 79.

Andra altresi conseguenzialmente eliminata la relativa pena dl mesl 1 irro;ata in co'tinua=io~e su quella maggior al medesimo inflitta per la violazione del disposto dell 'art. 303 c.p.

CAPO 134 -

Per tale capo di imp~ta:icne ex art. 152 vecchio c.p.p. ed in applica:ione del disposto dell'art. 530 nuovo c.p.p. e 254 disposi:ioni transitcrie e di attuazione, la

78

I.

formula assolutoria ampia dovr~ prevalere su quella dubitativ2 ado~tata in prime cure, ferma nel m~rito, per inammissl~ilit~ tell 'appe:lo, la valutazione del fatto quale operata dal primo giudice.

Per effetto dElle statuiziuni di cui sopra nei ccnfronti di Anselmi Giulic, assolto dal reato di c~i al caoo 134 di rubrics oer non aver commesso il fatto ex art. 530 20 comma nuovo c.p.p ~ prev:a de=laratoria di no~ covers: pro=ede~·e PE-- 1 !"'\te~ve,,~,tCl prescri z i ore in or c i '1e a: reato di cui all '2~t. 272 c.p., a~dr~ co~~ermata la ~ola pe~a residua di anni 2 di reclusione, nonch~ quells a==essoria di risarci~erto del d?nno in favore delle co~tituite parti civili come gi~ inflitta in primo g~ado.

Plla intervenuta ridu:ione della irrogata pe~a nei limiti di a=~licabilit~ dei benefici di legge e non essendavi ragicni ostative di ca~atte~e soggettivo, consegue il riconoscimento in favore dell 'Anselmi dei benefici della sospensione E no~ menzione ~ella conc2~na.

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-----------------------

79

V.2 CESARE BATTISTI

V.2.1 STATUIZ10NI 01 1° GRADO

~ESDlto oer irsuffici~r=~ di ~-oye dai re~ti di cui ~i c"~~i 70 e 71 d i r,-,I::-!'""i c a e previ a dec 1 arator i a di p~e5=ri:ione per il reato di cui all ·a~t. 612 cpv. c.p. e 61 n.2 c.p., cosi ~cdific2ta 1 'lmputazio~e sub ca~o 111, nonch ~ dec 1 a-: 2<tQ~- i 2 C i :. '1te:---v:,;>rL',t.;::, 9 i u:::.'.. C~ tc pe~- I? :::::ete'1zione di tal"_lne delle ar m i di cu i a I capo 75, il Eattisti ~ stat~ dichisratc coloevcle di tutti gIi altri reati ascrittigli Ed - unificati i medesimi setta il vincola della ccntinu2zione, noneh~ rite~uta la co~tinuazio~e anche tra i reati oggetto del presente giudizio e euelli di cui alIa sentenza defi~itiva a.6.8? ~ella Corte d'Assise d'A~pello di Mi:ano e ritenuto pi~ grave tra i deli ttl cO'1testati quello di cui al capo 46, 1 'omieidio Sa~toro - ~ stato conclusivarnente condannato alIa pena dell 'er~~~~olo con isolament~ diurno per la durata di mesi sei, co~pr2sa in detta pena, quella al medesimo giA inf:itta per i reati di cui alIa sente~za 8.6.83.

V.2.2 MOTIVI DELLA DECISIONE

I reati ascritti ~l Battisti sone perpetrati in U~ areD tem~erale che v e dali ·C!::' .... ile 78 a1 maggie - q i uqno 1979.

In erdine a tale i~putato va rammentato ehe all 'omessD riconoseimento in favore del medesimo delle attenuanti ge~er~che ~ conse£~ita la no~ ope~ativitA della prescrizione per i d~litti di fu~to delle autovetture e per Ie lesioni, reati t~tti dei quali dunque il prevenuto ~ tutt'ora chiamato a ri=~~r.=ere.

Quelli in ordire ai ouali il primo giudice ha ritenuto sussistere idonei e sufficienti e1e~~nti di reit. a carico del prevenuto sone:

la rapina al:'uffieio postale di Via Abba con i connessi reati di furta della vettura, di porto e detenzione di armi di cui ai capi 32 - 33 - 34;

il ferimento Rossanigo e Fava, i reati connessi di furto di autoveicoli, di porto e detenzione di armi ed la connessa apologia di cui ai capi 3S - 36 - 37 - 38 - 39

80

40 41 - 42;

la rapin~ al su~er~e~cato Mien, il furta della Sim=a e la detenzione e porto armi di cui ai capi 43 - 44 - 45;

1 'omi~idio Santoro, furto, armi, apologia di cui ai capi 46 -47 - 48 - 49;

il porto di armi in relazione alIa progettata rapina all'ufficia Postale di via Salga~i di cui al capo 50;

la rapina ed il disarmo della guardia in servizio presso la B.P.M., i1 porto E detenzione ed il fu~to di c~i ai capi 51- 52- 53;

la rapine al ~uperm~~c~to Rossetto di cui ai capi 55 S6 - 57;

- la ra~ina a:l'uf~icio postale di Piazza Baccanale, il furta e la det. armi ti cui ai capi 58 - 59 - 60;

il ferimento Nigro di cui ai capi 61 - 62 - 63 - 64;

la rapina oresso la Ba~=a popolare di Valda;no, furto e cat. armi di cui ai capi 6S - 66 - 67 - 68;

l'attentato in danno del supermercato DESPAR di cui al capo 69;

Carli 74;

la rapina in danno del negozio di abbigliamento di Mariano e reati connessi di cui ai capi 72 - 73

la rapina in danno dell'appuntato Oi Pasquale in servizio presso la Polizia ferroviaria di Verona di cui ai capi 75 - 76 - 77;

- la rapina in danno dell'autorimessa di Via Budua, il tentato sequestro di Baggiani Sandra ed i reati connessi di cui ai capi dal 79 all '83;

Ie esercitazioni a fuoco in Cerro Maggiore di cui al capo 84;

la rapina in danno all'ufficio Postale n.4 di Verona di cui ai capi 8~ - 86 - 87;

1 'attentato in danno del Padiglione dell'Ospedale

81

' . .

Sacco destinato alIa degenza per detenuti e reati connessi di cui ai capi 88 - 89 - 90;

la raoina In d?~,o dell 'autarime~sa del Sole, dell 'armeria Tutto Sport e connessi reati di deten=ione e porto di cui eo.i capi dal 91 al 95;

- l'omici~io Torreg;iari e S?~bajin e reati connessi di cui ai capi dal 96 al 101;

1a rapina in da~nc della de!egszione anag~afica di via Gallura di cui ai capi 105- 106;

la pr-eSSQ 1 a

ra~in~ in canna d~llo Zust Anbrcsetti di cui

s~ortello della B.P.M. ai capi 107 - 108 - 109;

- 1 'omicidio de:l'age~te dl Pubblica Sicurezza Ca~pa~na e reati co~nessi di cui ai capi 110-112-113-114;

- la detenzione di armi p~esso l'a~itazione ci Verones:

Roberto di cui al capo 115;

la raQina in danno di Panbianchi Renzo, in danno ancora di Franceschini Aristotemo, in danno dell 'agerzia dei Monti dei Paschi di Sjena di via Fulvio Testi e reati connessi di cui ai capi dal 117 at 124;

la detenzione e porto di armi che avrebbero dovu~e esse~e utilizzate cer 1 'attentato omicidiario in danno del Dott. Luigi De Liguori di cui ai capi 125 e 126;

la detenzione di esplosivo, armi e munizione nella casa di Via G8ribaldi di cui al cape 127.

Pe~ i reati di cui ai capi 70 e 71 <I'incendio al furgone di proprietA Venturi) il primo giudice ha invece pronunziato assoluzione del Battisti con la formula del dubbio ritenendo che gli elementi probatori a carico non avessero idoneit~ ad una statuizione di condanna pur se non consentivano una formula assolutoria ampia.

Per Ie argomentazioni svolte dal primo giudice a sostegno della ritenuta colpevolezza dell'imputato in ordine ai reati sin Qui elencati, si rimanda alia sentenza appellata.

Verranno attinenti

qui sinteticamente rammentate solo cuelle quei delitti per i Quali Ie doglianze, di cui

82

ai motivi di appel10 depositati per l'irnputato, andando altre 1 'affermazio~e di inatte~dibilita de!le chiamate in carreitA, $ano state piQ specifiche.

Vediamole dunaue OJ3nto ai reati di c~i ai

CAPt 46-47-48-49 Omicidio Santoro

Do~c Ie argcmc't~=ioni svelte a supporto della ritenl'ta na~ contest~bile ettendibiIitA delle dichiarazioni del ehiama~te Mutti, anehe in orcine all'omicidio di ehe trattasi, il prime ~iudiee, procede~do alIa disamina delle singcle Dosi=ic~i processuali, c~arto al Battisti, ha evide~ziato c~e Ie risultanze della ehiamata in correit~ andavano integrate ed erano qui,di riseontrate:

- dalle concordanti dichiarazioni rilasciate dai testi oculari del fstto in o~dine ai connotati ,alIa statura, alIa corcoratura de: g~ov~nE che aveva s~arato.

dalle dichiarazioni del Berzacola sull 'episodio (~ife-ito al dichiara~te del medesimo Battisti) dello scambio di U~ bacio tra il Battisti e la Migliorati finalizzate ad evit~re che la vittima 0 eventuali passanti potess~ro lnsospettirsi per la loro presenza in luoge.

dalle ~ic~iara=ieni della Barbetta che

all 'inquire,te riferiva di ave~e ap~~esa direttamente dal Battisti nel contestc di un racconto che, giusto il convincimento raggi~rto dalla Corte, ~on consentiva dubbi sulla riferibilit~ ~ll'Gmicidio San~oro - la sensaziore da questi provata "alIa vista del sangue".

Da ultimo nella sentenza impugna~a ~ stato poste l'accento sulla perso~alita del prevenuto quale ricostruibile anche alIa luee degli altri perpetrati illeciti, Dersonalit~, si dice, perfettamente coincidente con quella dell'autore materiale dell 'omicidio Santore ceme era data ricava~e dalle medalitl di commissione dell'illecito.

CAPI 91-92-93-94-95 Rapina armeria Tuttosport

La responsabilita del Battisti per tale rapina e per quella che 1 'aveva oreceduta in danne del garage autosole, nonch~ per la rapina della Fiat 132 ~ stata affe~mata

83

sulla scorta delle dichiarazioni del Mutti -ritenute precise circostanziate, puntuali - e dei riscontri aIle stesse che la Corte ha ritenuto di amoiamente rinvenire nelle deposizioni rese dai testi escussi nel!a immediatezza dei fatti, nelle risultanze emergenti dai rapporti di Polizia Giudiziaria, nelle dichiarazioni confe5scrie rilasciate in o~dine a tali episodi da numerosi cci~putati del Battisti.

Ha a:tresi sottolin2Jt~ i1 primo giud~ce che in alcun modo petevano ritenersi i~~recise, ~n ardine al coinvolgimento d~! ~-evE~~~o, Ie dic~iara=ioni del Mutti e che il E~ttisti, per se no~ a~tore nateria:e del:a r2=lna alIa armeria, aveva ineauivo=amente contrijulto a: peroetra~si della Ste~3a, an~he attravers~ i1 co~tributJ data attivamerte c=erandc nella commissione delle precedenti ranine ce~=etrate in dannc del Garage autoscle e del proprietario ~ella ~ia~ sottratta per com~ettere il successive illecito.

CAPt 96-97-98-99-100-101 Omicidi Torreggiani e Sabbadin

Anche ~er tale reate 12 Corte adita in prime cure ha fatto seg~ire aIle arg~me~tazio~i svolte in generale suI fatto, sugli elementi a carico di tutti gli imputati chiamati a risponderne, s~lla piena atte~dibllit. delle dichiarazioni dei chiamanti, considerazioni particclari e specifiche con riferimento a ciascun dei correi.

La stessa quindi nell 'a~ferm~re la responsabilit~ ~el prevenuto per detto reato ha sottolineato:

••

che fu il Battisti, nella riuniane tenwtesi due giorni prima degli omicidi in casa del Bergamin ~ .arsi portavo~e dei veneti a!lontanandosi poi dal :uogo dell'incontro dopo avere con perentorieta affermato che l'azione era oronta e che sarebbe stata portata a term:~e.

che i testi escussi nella immediatezza dell 'orr:Cljlo Sabbadin avevano fatto del campagno della sparatore u~a descrizione risultata poi perfettamente coincidente c~n quella del Battisti.

- che il Battisti era state indicato, Quale correo ed autore materiale dell 'omicidio, dal Bergamin al Muttl. nel corso di confidenze a questi fatte dal primo, in presen:a della Premoli.

I

I

I

r

,

84

Indi, dopo avere rammentato quante in precadenza datto sulla unitaria deliberazicne dei due episodi delittuosi, ha individuato, nel coinvolgimento fattivo .del Battisti nelle operazioni e nella sua presenza aIle riunioni deliberative, elementi univoci atti a comprovarne il concorso morale nella commissione dell'omicidio Torreggiani.

CAPI 110-112-113-114 Omicidio Campagna

L'attendibilita del Mutti, giA vagliata da! primo giudice in un esame complessivo dell'episodio delittuoso ehe qui ci occupa, e stata riaffermata con riferimento al Battisti alIa luee dei riseontri alIa chiamata rinvenibili:

nelle risultanze acquisite attraverso Ie indagini di polizia compiute immediatamente dope il delitto.

- in quelle emergenti dalle deposizioni rese dai testi escussi nella immediatezza dei fatti.

Indi nella impugnata sentenza 5i e.50ttolineato:

che i tratti somatici e gli abiti indossati dal Battisti quel giorno (il giubbe~to di cui parla il Fatone) trovavano perfetta rispondenza in quelli di cui all'identikit fatto a seguito dei dati forniti dai testi presenti all 'episodio delittuoso;

che 1a personal itA del Battisti, il suo ruolo primario nei P.A.C., il momento storieo ehe tale organizzazione stava vivendo, rendevano piena eontezza anehe del perch~ 1'azione, giA deeisa a 1ivello deliberativo senza ehe ne venissero programmati i tempi di esecuzione, fosse stata poi temporal mente anticipata dal Battisti e dal Memeo.

CAPI 117-119-119-120-121-122-123-124

Rapina in danno del Monte dei Paschi di Siena

Per quante attiene alIa rapina in danno de11'agenzia n. 5 del Monte dei Paschi di Siena ed ai reati connessi, i primi giudici hanno esclusa l'esistenza di un - effettivo e dirimente ai fini probatori contrasto tra Ie dichiarazioni del Mutti e del Fatone.

85

Essi hanna di poi sostenuto chet contrariamente alIa prospettazione difensiva, Ie concordanti chiamate in correit~, in uno con gli altri elementi probatori acquisiti consentivano di serenamente affermare che il Battisti, ovendo partecipato alIa decisione. alIa fase preparatoria ed alIa fase conclusiva dell'illecito, aveva dato ella perpetrazione del medesimo quell 'apporto causale che ne imponeva la declaratoria di penale responsabilitA a nulla rilevando, a tale fine, Ie sua mancata partecipazione alIa fase esecutiva.

V.2.3 MOTIVI Dl APPELLD

V.2.3.A ECCEZIONI PREGIUDIZIALI E PRELIMINARI

In principalita l<ap~ellante eccepisce

1 'improcedibilitA dell'azione penele e, quindi, del giudizio, per violazione dell 'art. 14 della convenzione sull'estradizione.

Pi~ puntualmente assume che i giudici di prime cure, limitandone la portata al solo ambito della esecuzione, hanna fatto erronea applicazione della norma la cui operativita, in presenza di una estradizione richiesta ed in essenza di un provvedimento favorevole delle stato estradante, precludeva altresi l'esercizio della giurisdizione.

Ulteriore declaratorie giudizio e dell 'art. 185

richiesta pregiudiziale ~ di nullita dell'ordinanza di cosi dell 'appellata sentenza, n.1 C.P.P. 41 bis.

quella di rinvio a ai sensi

L'eccezione parte dal rilievo che tra Ie imputazioni elevate a carico del Battisti vi ~ quella di detenzione e porto di alcune ermi che avrebbero dovute essere utilizzate - come dal capi di imputazione appunto messo in evidenza per un attentato omicidiario a compiersi in danno del dott. De Liguori, sostituto procurators della repubblica in Milano.

V.2.3.B NEL MERITO

Nel merito il difensore del Battisti si duole della statuizione di condanna che dice fondata su mere dichiarazioni dei coimputati non riscontrate e non riscontrabili.

86

In particolare l'appellante:

assume ehe il principale chiamante in correita, e cos! il Mutti, avrebbe rilaseiato diehiarazioni risultate mendaei attraverso Ie reiterate modifiche apportate sia alIa ricostruzione degli episodi ehe alIa individuazione dei ruoli e dei compartecipi;

afferma eMe nella sentenza vi sarebbe

eontraddittorietA fra la valutazione fatta in concreto della chiamata in carreitA e Ie premesse in diritto pur svelte sulla rilevanza probatoria della chiamata medesima;

nega ehe Ie dichiarazieni del Mutti possano ritenersi spentanee e disinteressate.

Mativi di doglianza specifici attengono poi

all'omicidio Santoro, all'omicidio Sabbadin e Torreggiani, all'omieidio Campagna ed aIle rapine in danno dell'armeria Tuttesport e in danno del Monte dei Paschi di Siena.

CAPI dal 46 al 49 Omicidio Santoro

In ordine a tale reato l'appellante afferma:

che la chiamata Mutti ~ circostanziata;

solo

apparentemente

- ehe il chiamante non ~ stato in grado di indicare i1 luogo esatto in cui venne posta il "campeggio" prima dell'attentato;

ehe 51 contraddice clamorosamente suo pernottamento a Cervignana poi "ritrattato" nell'interrogatorio del indagini esperite , come da rappor-to in il pur riferito pernottamento;

quando parla del "spontaneamente" 24.4.82 dopa che atti, escludevano

che non possono assurgere ad elemento probatorio dirimente Ie descrizioni somatiche fatte dai testi escussi attesi i camuffamenti degli autori materiali dell'attentato;

eMe Ie dichiarazioni della Barbetta sono di segno contrario all'accusa e comunque inidonee ad assumere quella "rilevanza determinantell loro attribuita dal primo g1udice.

87

CAPI dal 96 al 101

Omicidi Sabbadin e Torreggiani

Per il primo dei due attentati omicidiari l'appellante afferma non esservi neppure "una chiamata in carreitA diretta"; per i1 secondo contesta l'esistenza in atti della prova di una incidenza causale nella sua determinazione, della eondotta del Battisti.

CAPt 110-112-113-114 Omicidio Campagna

~nche per tale reato secondo l'assunto difensivo vi sarebbero in atti solo affermazioni de relato inidonee

si diee - anehe alIa sola individuazione degli operanti.

8i sostiene 5i ~ ritenuta all 'art. 112 pur della Marelli.

poi dall'appellants chs dal primo giudies la 5ussistente dell'aggravante di cui in presenza della intervenuta assoluzione

5i contesta da ultimo 1a eonfigurabi1ita della aggravante della premeditazione ( suI punta 5i richiamana Ie diehiarazioni del Memeo) e di quella di cui all'art. 10 c.p.

CAPt 91 - 93- 95 e dal 117 al 124

Rapine armeria Tutt05port e Monte dei Paschi di via Fulvia Testi

6i sostiene dall'appellante la inattendibilita delle dichiarazioni del chiamante attesa la iniziale accusa da questi rivoltag1i di una sua materiale partecipazione aIle azioni delittuose.

V.2.3.C SUBORDINATE

In via subordinata e per i1 caso di non accoglimento della principale riehiesta assolutoria 1 'appellante insta per l'applicazione in favore del proprio assistito delle attenuanti di eui agli artt. 62 n.l. c.p. e 62 bis c.p.

Altra richiesta, anch'essa formulata in via

subordinata, ~ quella di rimessione degli atti alIa Corte Costituzionale per "illegittimitA costituzionale" della norma che tra Ie pene irrogande prevede quella dell'ergastolo e dell'art. 72 c.p. relativo all'isolamento diurno.

In ordine a tale ultima disposi2ione la eccezione di

88

illegittimitA e' sLlbordinata a1 non aceoglimento della prospettazione difensiva ehe ritiene essere intervenuta abrogazione dell 'art. 72 c.p. a seguito della entrata in vigore della legge 354/75 e successive modifiche.

V.2.4 QUESTA CORTE V.2.4.A SULLE ECCEZIONI

Per Ie eccezioni di improcedibi1ita dell'azione ex art. 14 della convenziane europea e per quel1a di null ita del1'ordinanza di rinvio a giudizio ed atti successivi per violazione del disposto degli artt. 185 n.1 c.p.p. e 41 bis cop.p. si rimanda a quanta affermato e statuito a1 punti 1.1 e 2 fg. 26 e 30 della presente sentenza.

V.2.4.B IN MERITO

Una rilettura dei motivi di daglianza dell'appellante Battisti consente di affermare che la difesa di tale imputato "nulla ha salvato" delle dichiarazioni del chiamante Mutti ritenendole inattendibili in ogni sua parte perch~ non disinteressate, non spontanee, non organiche, non conseguenziali, eontraddittorie, in uno, menda.ci.

Can Ie argomentazioni svelte s~lla chiamata in correitA in generale e sulla chiamata operata dal Mutti in ispecie, aIle quali si fa integrale richiamo e ehe qui si intendono riportate e trascritte ( vedi punta III fg. 38 e ss. e

.punto IV fg. 58 e S5.>, questa Corte ritiene di avere ampiamente giA replicato a tutti quei motivi di doglianza 'che, non afferendo ad una a a talune delle dichiarazioni del chiamante in particolare, 1a investono nella loro global itA.

Sempre in quella sede si ritiene sia

adeguatamente chiarita anche l'insussistenza

contraddittorieta rinvenibili nella impugnata sentenza.

stata di

Ne consegue che a fronte della pregressa disamina fatta da questa Corte ed in a5senza di specifici motivi di dogliania ( fatta eccezione ehe per alcuni reato dei quali si dira in prosiegue) in merito aIle - invece - specifiche argomentazioni svolte dal primo giudice per affermare la responsabilit~ del Battisti con riferimento a ciascuno dei reati al medesimo ascritti, deve questo giudice ritenersi esentato dal ripercorrere l'iter logico gia seguito in prime cure per supportare Ie di poi emesse statuizioni di

89

c:ondanna.

II farl0 equivarrebbe a qui ripetere quelle argomentazioni gia svolte in primo grado c:he, connetate da ampiezza e puntualitA, null'altro c:ensentono di qui aggiungere.

AIle stesse, dunque non pub che farsi integrale richiamo ed ~ solo per una sentita doverosita di esposizione non frammentaria che - seguendo un iter che verra adottato anche per gli altri appellanti i cui mattvi di doglianza non afferiscono con puntualitA ai singoli reati ad essi ascritti si richiameranno, in una sintetica carrellata, rueli e compiti del prevenuto quali emergenti dagli atti per ciascun reato e Ie piO salienti fonti probatorie di accusa.

CAP I 32-33-34

Rapina ufficio Post. di via Abba

II Battisti fu autore materiale della stessa insieme al Masala ed al Mutti mentre il Lavazza faceva da palo ed il Bergamin era alia guida della Simca rubata la sera prec:edente da Mutti e Battisti. Sulpunto Ie dichiara~ioni Mutti vanna integrate con quelle del Gabrieli, del Volinia, del Tirelli, dalle confessioni del Cavallina e del Masala. ( Mutti 8.2.82 fg.12; maggie 83 fg.16 e 5S.; dibattirn ann. e dib. rinvio; Tirelli 5.82 fg.3; Gabrieli al P.M: Verona 5.82 ; Volinia al P.M. verona 7.3.82 fg.2 ; Cavallina dib. rinvio fg. 100 trascr.).

CAPI dal 35 al 42 Ferimento Rossanigo e Fava

Furono deliberati eongiuntamente. II Battisti parteeipO ai 50pralluoghi preliminari e si assunse la responsabilita organizzativa. Il suo inserimente nel gruppo fu complete; egli era entrato a far parte dello stesse dope la rapina in danno dell'armeria in via Bevisasea agli inizi del 78. Sparb contro il Fava rna la pistola si inceppb. Le dichiarazioni del Mutti trovano integrale eonferma in quelle del Masala che chiarisce perch~ venne scelto il Fava. Anche Cavallina fornisce ragguagli sUlla individuazione della vittima e eonferma modalita e termini dell'azione come riferiti dal Mutti ( Mutti febb. 82 fg.l0; 5.83 fg. 7; dib. ann. fg. 72: Masala, Caval1ina ; verbali di rinvenimento della vettura Simca rubata)

CAPI 43-44-45

Rapina Supermercato Mien

90

Propose l'obiettivo e .partecipO materialmente

all 'azione. Control lava insieme al Mutti gli astanti mantre i complici svuotavano la cassa ( ved. dichiaraz. Mutti febbr. 82 fg. 14; maggio 83 fg. 16; dib. ann. 9.83 fg. 18; Tirelli a P.M. Verona e memoriale)

CAPO 50

Porto per progettata rapina di via Salgari

Propose la rapina insieme con il Cavallina ma la stessa non ebbe luogo per un ritardo. Le dichiarazioni del Mutti sono eonfermate,quanto al ruolo del prevenuto dal Fatone. II Cavallina ha confermato il racconto Mutti pur limitandosi ad ammettere in quanta dissociato la sua responsabilita nella fase deliberativa.

CAPI 51-52-53

Rapina e disarmo guardia giurata della Banca Pop.

Milano

Studio con il Mutti Ie vie di fuga. Partecipo materialmente all 'azione e prese la mitraglietta. L'episadio viene riferito per primo dal Masala Sebastian~ ehe 10 confessa polemicamente contrapponendosi al Mutti che non ne ave va parlato. Mutti riconosce di non essersene ricordato: precisa cMs si tratto di una rapina avente carattere di estemporaneita. I suoi ricordi sono messi a fuoco gradualmente. ( Mutti, Masala, atti del procedimento inizialmente archiviato per essere ignoti gli autori del reato) •

CAPI 55-56-57

Rapina supermercato Rossetto

Fu esecutore materiale con MasaIa e Mutti oltre cMe ideatore. Partecipo ai sopralluoghi con il Cavallina. (Ruoli e parteeipi con indieazioni preCise e circostanziate risultano da: Mutti 2.82 fg. 21; 5.83 fg. 9, 21; 6.83 fg. 62; dib. ann. fg. 24; Masala dib. app. 6.83 fg.18 dib. ann. f.317; ved. anehe deposizioni testi escussi nella immediatezza dei fatti).

CAPI 58-59-60

Rapina ufficio Postale Piazza Baccanale

Mutti ehe partecipo alIa fase deliberativa, poich~ impedito non fece parte del commando. I particolari precisi e circostanziati che riferisce all'inquirente Ii apprende direttamente dai compliei. II racconto trova conferma nella confessione del Marco Masala. AlIa fase deliberativa che fu congiunta a quella del Supermercato Rossetto prese parte anche il Battisti. Cavallina conferma

91

la versione Mutti ed ammette la sua responsabilita. ( per affoliazione dichiarazioni ved. sent. appellata page 328).

CAPI 61-62-63-64 Ferimento Nigro

Fu esecutore del ferimento e delle telafonata di rivendicazione. Ruoli e modalit. dell'azione come della precedente deliberazione vengono concordemente riferiti da Mutti, Barbetta, Tirelli. Cavallina e la Cavattoni 50no confessi e confermano Ie dichiarazioni del chiamanti. Le dichiarazioni Mutti trovano riscontro ancha nelle prime indagini di P.G. ( Mutti 2.82 fg.24; 4.82 fg.7; 5.83 fg. 9,24; Tirelli 5.82 fg. 2 e memoriale; Fatone; Barbetta; Mutti dib. app. Torr. 5.83 fg. 28; dib. ann. fg.25,26; Tirelli, Cavallina; Masala dibattim ann. )

CAPI dal 65 al 68

Rapina banca pop_ Valdagno a Castelgomberto

Fu esecutore materiale : entra nella banca e porto a compimento la rapina con la Filippi. SparO contro Ie ruote dell'auto che Ii seguiva. Cavallina, Masala Marco e Sebastiano e Giacomini confermano il racconto del Mutti. I dissociati per quanto attiene la lora responsabilita e Ie modalit. dell "azione. (Mutti maggio 83 fg.B e 25; Mutti app. torr. 6.83 fg. 24 55; Cavallina, Masala, Giacomini dibatt ann. fg. 370; 290,311; 396,411; vedi anche deposizioni testi escussi nella immediatezza dei fatti).

CAPO 69

Attentato al Despar

Ne fu 1 'ideatore. Mutti Fatone e la Premoli concordemente riferiscono dell 'azione. Le motivazioni dell'attentato sono chiarite anche dal Masala Sebastiano. Predispose il volantino rivendicativo" con tecnica a collage". ( Mutti dal febbraio 82 sino agli interrogatori dibattimentali ; Masala, Fatone, Premoli dib. ann. )

CAPI 72-73-74

Rapina negozio Carli Mariano

Fu sia ideatore che esecutore materiale. RubO anche I 'auto. La tardivita del racconto fatto dal Mutti in ordine a tale episodio • dovuto alIa presenza nel gruppo della Filippi. La ricostruzione dell 'episodio quale fatta dal Giacomini allorch~ ammette la propria responsabilita ~ pienamente coincidente con quella fatta dal Mutti. ( Mutti maggio 83 fg.8 e 21; Mutti dib.Torr. 5.83 fg.9; Cavallina, Giacomini)

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CAPI 75-76-77

Rapina in danno appuntato Di Pasquale

Fu esecutore materiale. Le dichiarazioni del Mutti e della Barbetta sana coincidenti. II Battisti confessa alIa Barbetta di avere partecipato all 'azione. Le confessioni del Giacomini e del Cavallina confermano oltre che la veridicita delle loro chiamate anehe fatti e modal ita dell'azione. II silenzio "parziale" suI Giacomini, inizialmente indicato quale compliee veneto viene ampiamente spiegato dal chiamante. Anc:he il Masala ammette 1 'addebito. (Mutti 11.2.82 fg.29; 5.83 fg. 8,27; Mutti dib. ann; Giacomini, MasaIa, Cavallina dib. annul.).

CAP! dal 78 all" 83

Rapina via Budua e tentato sequestra 8aggiani Sandra

Fu ideatore ed esecutore della rapina. La stessa fu funzionale aII'azione da realizzare a Borgosesia. SuI punta si rinvengono riscontri nelle risultanze delle indagini successive ai fatti. II racconto fatto dal Mutti, che partecipo alIa fase deliberativa, sulla scorta anche di quanto riferitogli dettagliatamente dai complici, ha consentito la riapertura dei due procedimenti archiviati. II nucleo operativ~ era diviso in due squadre data la complessita del1'operazione. Battisti ne fece parte. Le dichiarazioni Mutti sono riscontrate anche da quelle della parte lesa Baggiani Sandra. Confessi so~o il Cavallina ed il Giacomini il Masala e 10 Scroffernecher. II racconto anche di quest'ultimo ~ perfettamente coincidente con Ie dichiarazioni Mutti. I testi che riferirono dell'azione confermarono il numero dei partecipanti che ~ poi quello i ndi cato dal Mutti. ( Mutti 5.83 fg. 30,31; Mutt i di b. app , Torr. 5.83 fg.41; Giacomini, Cavallina, Masala; ved. anche Berzacola 9.11.83 fg. 3,4; ).

CAPO 84

Esercitazione a fuoco in Cerro Maggiore

Sulle modalita del fatto, partecipi aIle esercitazioni, coinvolgimento anehe del Battisti vedasi esame posizione processuale Lavazza.

CAPI 85-86-87

Rapina ufficio postale di Verona

Anche di detta rapina il Battisti fu ideatore ed esecutore. Rimase fuori dell'ufficio tenendo a bada, armato, i testimonio PartecipO al furto dell 'auto. Riferiscono della rapina oltre il Mutti il Marco Masala, confesso, e la Barbetta. Quest'ultima ha dichiarato all'inquirente di essere stata messa direttamente al

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corrente dal Battisti dell 'episodio. ( veda Mutti febbraio 82 fg.30; maggio 83 fg.17,33; Berzacola e Barbetta; Masala in dib. ann. fg. 485; ancora Mutti dib. Torrg. Mutti dib. ann. ; ed ancora Memeo Premoli dib. ann. fg. 245 e 422).

CAPI 88-89-90

Attentato Ospedale Sacco

Partecipb alIa deliberazione ed alIa esecuzione dell'attentate. RubO con il Masala S. il furgoncine. ( vedansi dichiaraz. Mutti dal febb. 82 fg.32 al maggie 83 fg. 35; Fatone che conferma la partecipazione del battisti 6.84 fg.8; ed ancora Mutti dib. app. Torr.S.83 fg. 12; Masala S. dib. ann. fg. 290; Premoli;)

CAPI dal 91 al 95

Rapina garage Autosole ed Armeria Zuretti

PartecipO alIa ideazione ed ai sopralluoghi

preparatori. anche per la rapina all'armeria. Fu esecutore anche materiale della rapina al garage e della Fiat 132. II Mutti, allorche ha integrate Ie dichiaraziani rese indicando quali carrei anche il Marco Masala ed il Bitti ( che era alIa sua prima azione con i PAC) ha riconosciuto di avergli attribuito, nella rapina alIa armeria, un ruole esecutivo nEIl'azione da lui non svelte. Ha ribadito la partecipazione alIa ideazione ed alIa riunione di Desenzano in casa della Marelli dove si fece il punto della situazione. Mem~o e Grimaldi nel dib. Torregg. han no confermato Ie circostanze gi~ riferite dal Mutti e ricostruito con Ie stesse modal ita da questi indicate la rapina "al vola" della Fiat 132. Conformi Ie dichiarazioni del Fatone. Sulla attendibilita del Mutti anche in presenza delle integrazioni e modifiche aIle iniziali dichiarazioni qui sl richiama quanta gia detto nella presente sentenza punta IY.2 fg. 59 ( chiamata Mutti) e punta V.S.4.B ( nel corso dell 'esame della posizione Carnelutti). ( Muttl aprile 82 fg.4 ; maggio 83 fg.9,36; Mutti dib. Torr. 5.83 fg.1, 33,34; Fatone giugno 84; Pasini gatti 12.80 fg.3; Donat Cattin 4.81 fg.15; Fatone, Memeo, Masala S. Donat cattin dib. ann. fg. 79,246,300,715; ferrandi dib. ann. 713).

CAPt 105-106

Rapina delegazione anagrafica via 6allura

Fu esecutore. La confidb persanalmente al Mutti.

Conformi aIle dichiaraziani Mutti quel1e di Pasini Gatti. Memao ha confessato. Riscontri sono rinvenibili negli atti del procedimenta in precedenza archiviato. I testi forniscono descrizione delle caratteristiche fisiche dei

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rapinatori che si presentano corrispondenti a quelle della persona che entrb negli uf~ici e ~ece spaventare la signora vestita di nero ( Mutti 12.2.82 fg. 44,47; Hemeo dib. ann.fg.250; Pasini Gatti; testi).

CAP! 107-108-109

Rapina B.P.". presso lust Ambrosetti

Fu esecutore con altri quattro complici. Ne parlb direttamente al Mutti che ha riferito modalita e tempi del1'azione con dovizia di particolari e puntualitA di dati. Memeo ha confessato. Vi t piana corrispondenza tra Ie caratteristiche fisiche del Battisti e quelle attribuite dal teste Carnovali ad uno degli autori della rapina dell'auto. II numero dei complici indicato dal Mutti t quell0 accertato attraverso Ie indagini espletate. Anche sulle modal itA operative, quale apprese dal Mutti attraverso Ie dichiarazioni dello stesso Battisti, vi t riscontro nelle dichiarazioni del teste Minutello ( Mutti 2.82 fg.47; Fatone 6.84 fg.20; Memeo fg. 251 dib ann. )

CAPO 115

Detenz. armi presso abitazione Yerenesi

Accompagnb il Mutti, insieme al Masala presso l'appartamento dove erano custodite Ie armi. Era stato os~ite del Veronesi per certe tempo. Le armi descritte dal Mutti sono state poi parzialmente ritrovate ( Mutti al P.M. di Roma 26.1.82; Mutti 2.82 fg. 48,49; Fatone 20.12.84 fg.4;ved. anche Tirelli, Bertacola al g.i. ).

CAPI dal 117 a1 124 Rapina Monte dei Paschi

Partecipb alIa deliberazione. L'iniziale intente del Mutti di non fare tra i nomi dei chiamati quel10 del Falcone 10 vede dal chiamante indicato anche quale esecutore materiale della rapina. A seguito delle dichiarazioni confessorie poi rese dal Falcone, Mutti spiega il suo pregresso comportamento. II racconto del 'episodio rimane comunque integralmente inalterato per quanto attiene a temi e modalita dell'azione. Lo stessD ~ perfettamente coincidente con quello fatto dal Falcone. Modalita e tempi dell'azione risultano riscontrate anche dalle deposizioni dei testi presenti. SuI non venir meno del1'attendibilita del chiamante per Ie iniziali reticenze si richiama quanta detto sulla chiamata Mutti in generale ed in relazione alIa posizione Carnelutti. La confessione ampia della Marelli conferma ulteriormente Ie dichiarazioni Mutti e Falcone. ( Mutti 12.2.82 fg.45; maggie 83fg.2,49; Falcone 21.3.83 fg.l0; Mutti dib. Torr.

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4.83 dib.

fg. 65; Falcone dib. To~~. 24.5.83 fg. 30 ; ann. fg. 319,322 ).

Ma~elli

CAPI 125-126

Detenzione armi per attentato De Liguori

Si ese~citb nelle grotte di Avesa con il Cavallina ed altro correa accompagnato in auto dalia Barbetta. Vi e ~iscontro aIle dichiarazioni Mutti sulle modalita dell'azione e suI fallimento dell'attentato anche nelle dichiarazioni del datto De Liguori al g.i. il 1.2.84. Falcone ha reso ampia confessione confermando fatti e circostanze. Riferi al Mutti la veste avuta dal Cavallina anche nella stesura di quel10 che avrebbe dovuto essere il volantino rivendicativo. Cavallina ha ammesso gli addebiti confermando la sua attivitA cooperante. ( Mutti 2.82 fg.5; 2.5.83 fg.l0,39,49; Barbone 11.83 fg.3; Falcone 4.83 fg.2; Galati 17.6.83 fg.3; Mirra 12.83 fg.5; Barbetta al P.M.; ancora Mutti dib. Torr. 5.83 fg. 36,37,42 e 55. ; Falcone, Mirra, Memeo, dib. ann. fg. 24,128,253)

CAPt 127

Detenzione armi in via Garibaldi

Era ospite della Marelli presso la cui abitazione Ie a~mi erano detenute. Vi ~ la piena confessions della Premoli che confe~ma I 'attendibilita del circostanziato racconto del Mutti. ( Mutti 12.2.82 fg.48; Barbone al P.M. 10.80 fg. 121; Barbone dib. ann. 702; Mutti dib. ann. 19.5.83 fg. 60 ).

II "quad~o sinottico" innanzi fatto dei reati "minori" ascritti al Battisti e ritenuti in sentenza, semb~a a questa Co~te gi~ di per s~ idoneo a fugare ogni possibilitA di dubbio sulla inadeguatezza degli elementi probatori a carico del prevenuto.

Non sono solo Ie dichiarazioni del Mutti infatti a consentire all'inquirente prima ed al giudicante poi una completa rico5truzione di ruoli e compiti dell'appellante.

Le stesse trovano ampio e puntuale concordanti chiamate in correita del Barbetta, del Tirelli.

riscontro Fatone,

nelle della

Le co~fessioni rese dai chiamati in correitA "non latitanti" hanna consentito di verificare ulteriormente che il principale chiamante del presente giudizio, lungi dal fornire versioni fantasiose 0 mendaci dei fatti, ha

96

rieostruito, episodio per episodio, tutto il percorso eompiuto dalla organizzazione, indicando con dovizia di partieolari, riseontrabili e riscontrati, i ruoli di ciascun correo, la marginalita di talune posizioni, la preminenza di aleuoi nel gruppo, e tra questi ultimi, del Battisti.

All'esito della lunga istruttoria compiuta ed attraverso la integrazione delle risultanze processuali resa possibile anehe dagli interrogatori degli imputati e dall'esame dei testi nei succedutisi dibattimenti - ogni possibilita di incertezza ~ stata elisa anche per quegli episodi in ordine ai quali il "primo" racconto Mutti era stato parziale.

In nessun caso ~ emerso il coinvolgimento "illegittimo" di taluno dei pur numerosi soggetti gravitanti all,interno della banda, e cic anche per quei casi, per verita limitati a solo qualche episodio, in cui vi era stata una uunificazioneu in capo ad uno dei correi di ruoli svolti anche da altro.

Ne pare ultroneo il sottolineare che laddove aIle -indicazioni di raita fornite dal Mutti non ha fatto seguito una statuizione di condanna, cia e accaduto perche, coerentemente con l'affermazione di principio fatta nella parte generale, il primo giudice ha ritenuto inadeguata la chiamata ove sfornita di validi supporti probatori estrinseci.

Dunque e conclusivamente deve questa Corte ribadire la statuizione di colpevolezza del prevenuto, per i reati innanzi elencati, quale gi~ emessa in prime cure.

Passando ora agli omicidi dei quali pure il Battisti ~ stato ritenuto colpevole la Corte osserva:

CAPI 46-47-48-49 Omicidio Santoro

Qui richiamati quegli elementi probatori gi~

evidenziati ampiamente e puntualmente in prime cure val solo soggiungere, replicando ai motivi di doglianza:

Non ~ revocabile in dubbio, contrariamente all'assunto difensivo, che la chiamata Mutti sia circostanziata su tale episodio cosi come, a giudizio di questa Corte, 10 ~ stata per gli altri. Ed invero:

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a) II chiamante indica, nei resi interrogatori, sia tutto l'iter che precedette l'azione e ne connotO la deliberazione, a partire dalle indagini espletate sulla persona dell 'individuanda e poi individuata parte Iesa da colpire, che modalita e termini de11'attivita preparatoria e dell'azione, specificandc altresi i ruoli esattamente rivestiti da ciascune degli auteri materiali ( vedansi interrogatori a partire dal febbraio 82 fg. 15 e ss. a1 2.5.83 al g.i. ed interrog. dibattimenta1i ).

b> Egli riferisce sia dei sopralluoghi personalmente aleuni giorni prima dell'attentato quelli eseguiti nell'immediatezza delle stesso.

compiuti sia di

c) Alloreh~ con riferimentc alIa perlustrazione dei luoghi ed alIa seelta delle vie di fuga parla dell 'attivita personalmente svo1ta rammenta :" •••• mi recai a Grado dove trovai un luogo suffieientemente appartato chs si prestava per piantare una tenda e praticarvi campeggio libero. Questa luogo si trovava a qualche centinaio di metri dalla strada provincials 0 statale che conduce d. grade a Monfalcone eosteggiando il

mare U • ( interr. 8.2.82 fg. 16).

Non ~ dunque esatto sostenere, come fa la difesa del Battisti, che il Mutti non fornisee indieazioni sulla localita in cui venne piantata la tenda dove si pernottb.

Quando, eon riferimento agli accertamenti da lui svolti, nel su ricordato interrogatorio parla di un suo pernottamento a Cervignana, riferisce episodio ehe nessuna valenza pub poi avere ai fini processuali anehe in presenza della di poi operata rettifica suI "maneato" pernottamente e su una semplice sosta in un ristorante.

Trattasi invero di circostanza marginale ehe non attiene a nessuno dei chiamati e eMe ben pub spiegarsi con un possibile altro soggiorno in quelle zone dove pur il gruppo ed il Mutti avevano attuato altre azioni delittuose, soggiorno temporalmente collocato con riferimento all'episodio ehe qui ei oceupa senza aleuna ipotizzabile alIa lucs degli atti vo1ont~ di finalizzato mendaeio.

La ragions della divergenza in ordine alIa partenza del gruppo tre giorni prima dell'omieidio, per poi accamparsi nel luogo seelto per il "eampeggio", ed all'arrivo successivo del Battisti "in quello stesso

gior-no" secondo quanta dichiarato al1'inquirante nell'interrogatorio del febbraio 82 ad "il giorno successivo" - secondo Ie dichiarazioni integrative rese nell'interrogatorio del maggio 83 , ~ facilmente spiegabile ave si proceda ad una attenta lettura degli atti.

Vediamo infatti che Mutti, inizialmente, pur non settacendo del tutto il nome del Cavallina - come si ~ ampiamente gia rammentato e chiarito - non 10 coinvolge direttamente nell 'episodio delittuoso.

II ruolo a questi attribuito ~ infatti solo quello di "c:onsulentell in ordine aIle "responsabilitA" ed "azioni" del Santoro.

Nel primo interrogatorio estende anche e vieppiU ad nell'attentato: Spina Marisa.

il silenzio del altra persona

Mutti si coinvolta

La stesse Mutti, quando, perb, poi, perviene al convinc:imento di nulla pi~ tacere all'inquirente, cosi integra Ie pregresse dichiarazioni : " fu il Cavallina a fare per prima il nome del Santoro •••• debbo dire c:he fu il Cavallina ad insistere perch~ il maresciallo venisse ucciso. DelIo stesso parere era anche i1 Battisti ••.••• a modifiea di quanta ho dichiarata ••• debbo dire che la partenza del nucleo avvenne non da Milano bensi da Verona tre giorni prima del fatto... II Battisti rimase temporaneamente a Verona per poi raggiungerci il giorno successive a Palmanova. Nel frattempo and6 a provare, come era stato programmato e come ci disse di avera fatto, la pistola glisenti insieme al Cava11ina nei pressi di Verona.

E' allora di tutta evidenza:

il perch~ dell '''anticipo'' del giorno di arrivo del Battisti, del quale non poteva spiegare il soggiorno a Verona;

il perc:h~ dell'indicazione in Cervignana e non Palmanova del luogo di arrive del medesimo;

il percht della attribuziene esclusiva al Battisti della scelta di colpire il marescialle Santoro.

Ma ~ altresi evidente che il ruola del prevenuto che qui ci oecupa & rimasto sempre e comunque determinante nella deliberazione ed esec:uzione dell'azione; che le "varianti" del racconto hanna riguardato episodi mar~inali

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nell'economia del delitto e per nulla dirimenti nella individuazione delle responsabilitA del Battisti.

- Niente affatto inconferenti sono Ie dichiarazioni dei testi che fornirono, nella immediatezza dei fatti, indicazioni sugli autori materiali dell "attentato.

Cib in quanto Ie descrizioni attengono nen solo agli abiti, ai capelli, in uno a quei tratti dell'aspetto che potevano essere "camuffatifl, rna alIa corporatura, ai tratti somatici, alIa altezza e cosi a quegli elementi di identificazione che, attraverso i riscontri eseguiti- e di cui si ~ gia detto nella impugnata sentenza hanno consentito di verificare quella ritenuta ed affermata coincidenza somatica tra 10 sparatore ed il Battisti.

- Parimenti non neutre 0 di segno contrario all'accusa possono ritenersi Ie dichiarazioni della Barbetta che nel dibattimento non ha affatto escluso - come sostiene la difesa - che il Battisti Ie avesse seppur a distanza di tempo parlato dell "episodio Santoro, rna si ~ limitata a dichiarare a specifica domanda del Presidente del seguente tenore : .. Ricorda in che termini Ie aveva parlato di questo Battisti? ( la precedente domanda attenevCl a quanta da lei appreso su11 'omicidio Santoro ed alIa sensazione, di cui il Battisti Ie aveva parlato, che 5i prova a sparare ad un uomo ed a vedere u5cire il sangue) dopa aver sottolineato che il tempo trascorso evidentemente Ie impediva dl rico5truire l'episodio :

"Guar-di proprio negli stessi termini in cui sono stati scritti ...•• Lui diceva della impr-essiona che fa sparare a una persona ••• a vedere uscire il sangue" ( interr. dib. 4.11. 88) .

La Barbetta, nell "interrogatorio del 6.5.82 al P.M. di Verona (fg. 42) dichiarava : "Seppi da Cesare Battisti dell'omicidio Santoro a meglio della di lui partecipazione

all"omicidio Santoro malto tempo dopa il fatto .

Sa dunque nel cor-so dei resi inter-rogatar-i poi la Barbetta, pressata, ha cercato, nel ricerde, di individuare gli esattitermini e tempi del racconto fattole dal Battisti, se dell'episodio cib che piu ha ricor-dato, e per tale motive sottolineato, ~ stato il particolare della sensazione, riferitale dalI'amico, che si prova a vedere il sangue defluire dal corpo dl una persona colpita, cia di certo non pub val ere ad inficiare gli altre elementi probatori che pur dal racconto

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