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CONTRO LA MERCIFICAZIONE DEL TERRITORIO E DEL SAPERE

primi materiali per un confronto pubblico critico sul Forum delle Culture 2013

Nel 2013 si svolgerà a Napoli la IV edizione del come un grimaldello per indirizzare la riqualificazione
Forum Universale delle Culture: una manifestazione urbanistica di Bagnoli a vantaggio dell’imprenditoria
internazionale, promossa dall’Unesco, che ogni tre anni privata parassitaria, travolgendo le residue garanzie
organizza in una città diversa alcuni mesi di mostre, dell’interesse pubblico contenute negli strumenti
spettacoli ed incontri ispirati a temi come la diversità urbanistici ordinari. Ma crediamo che la critica a
questo modello di produzione della città, intorno
culturale, la conoscenza, la pace, lo sviluppo
al quale si determina la riorganizzazione del
sostenibile.
consenso politico e la mobilitazione di soggetti ed
Dietro queste magniloquenti parole si cela però la
interessi sociali a scala metropolitana, non si
realtà di un evento massimamente artificiale e patinato,
riduca ad una vicenda locale; che costituisca,
estraneo alle contraddizioni ed alle vitali peculiarietà
anzi, una preziosa occasione per ricomporre
culturali dei territori ospitanti, interessato soprattutto
intorno ad un programma di ampio respiro
ad operazioni di speculazione commerciale. La prima
l’azione dei movimenti emersi in questi anni con
edizione del Forum si è tenuta nel 2004 a Barcellona,
le battaglie ambientali per un diverso piano
risolvendosi in un ampolloso festival del generico, sotto
rifiuti, per la difesa del territorio e dei beni
le cui bandiere è stato realizzata un massiccio
comuni, contro la privatizzazione delle risorse
intervento di speculazione edilizia sul quartiere
idriche, per il ruolo pubblico del sistema di
popolare del Poble Nou ed il litorale cittadino.
formazione e ricerca. Si tratta, insomma, di
Il Forum delle Culture appartiene alla vasta e
ribaltare la logica istituzionale del Forum e
multiforme famiglia dei grandi eventi (e, volendo
trasformarlo in una occasione di visibilità politica
ampliare lo sguardo, delle grandi opere) che negli ultimi
e di riorganizzazione dei soggetti sociali critici
trent’anni sono divenuti strumento privilegiato per
esistenti sui diversi territori.
intervenire sull’assetto urbanistico-economico delle
Ci rendiamo conto che la distanza temporale
grandi città e del territorio, al fine di promuoverne la
dell’evento possa determinare una certa difficoltà
valorizzazione sul mercato mondiale delle attività
nell’avviare tale lavoro; riteniamo però che proprio
terziarie e quaternarie. Al di là della varietà tipologica di
questo fattore, in quanto consente una
queste operazioni e dei loro reali effetti sulle strutture
programmazione delle attività più distesa rispetto alle
urbane ospitanti, l’elemento più ricorrente è il ricorso
scadenze con le quali siamo soliti confrontarci,
all’intervento straordinario per realizzare in tempi brevi
permetta ai soggetti interessati di costruire, senza
ed in deroga alle norme ordinarie pacchetti di opere
sforzi sproporzionati alle energie attualmente
edilizie ed infrastrutturali. E se in taluni casi
disponibili, una mobilitazione solidamente fondata, che
l’inserimento di tali opere in un precedente disegno di
trovi nelle date ufficiali del Forum solo il momento
governo del territorio ispirato al soddisfacimento di reali
“conclusivo” di un percorso politico autonomamente
esigenze sociali e tendenze del tessuto produttivo
articolato sui territori.
riesce a generare anche effetti positivi, più spesso esse
Concretamente, sulla base alle discussioni
diventano occasione di mera speculazione ed
finora effettuate con diversi compagni e realtà
esaltazione delle rendite.
associative proponiamo a tutti i soggetti
Non è un caso che nel nostro paese (e non solo in
interessati la condivisione del seguente
esso) la politica dei grandi eventi sia proceduta di pari
programma di lavoro per il secondo semestre
passo con quella della deregulation e dell’urbanistica
2009:
contrattata. Dai Mondiali di calcio del 1990 al Giubileo
del 2000, fino all’Expo 2015 di Milano, la • realizzazione di un sito web, gestito
spettacolarizzazione della politica urbana si fa collegialmente, che funga da snodo
strumento di consenso politico demagogico e informativo-organizzativo per strutturare la
clientelare; gli interessi collettivi e quelli dei gruppi discussione e le iniziative comuni e dei
sociali più deboli vengono emarginati, mentre diversi gruppi
l’intervento pubblico si riduce a sostenere le • organizzazione di un incontro pubblico, da
convenienze di determinati gruppi di interesse e tenersi il 20 novembre 2009, con la
compagini imprenditoriali. partecipazione di esponenti dei gruppi locali
In quanto Assise per Bagnoli, siamo direttamente di Barcellona che nel 2004 hanno contestato
interessati a vigilare su interventi che si configurano la prima edizione del Forum

Assise Cittadina per Bagnoli contatti: assisebagnoli@gmail.com 3402716771 (massimo)

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da www.napoliforum2013.net (prossima attivazione) pubbliche da parte delle comunità di base. Si tratta
di dare visibilità e supporto all’azione indipendente
Chi siamo. Ragioni ed obiettivi per una
di chi è quotidianamente attivo sui territori per
campagna sul Forum delle Culture 2013
promuovere effettivamente quei valori che il Forum
Questo sito è promosso da un gruppo di realtà riduce a mere etichette pubblicitarie.
associative, singoli compagni e cittadini dell’area Non intendiamo riprodurre a rovescio la logica del
napoletana, fortemente critici sul modello di sviluppo Forum ed imbastire qualche giorno di contestazione,
urbano che viene proposto dal Forum delle Culture e più o meno spettacolare, alle sue iniziative;
da tutti i cosiddetti “grandi eventi” legati alle puntiamo invece ad una campagna politica di lungo
politiche di marketing territoriale. periodo che metta effettivamente in rete i soggetti
Il carattere turistico-mercantile di queste aderenti e si sforzi di delineare, non solo sulla carta
manifestazioni le spinge a trattare in maniera ma con azioni concrete verso obiettivi comuni, un
spettacolarizzata e banale le grandi questioni che diverso modello di sviluppo per la nostra città.
pretendono di sviscerare (pace, multiculturalità, Nel corso di questo lavoro, intendiamo allacciare
sviluppo sostenibile, conoscenza, identità urbana, rapporti di collaborazione con tutte quelle realtà
etc.), espungendone le contraddizioni sociali e associative di base, nazionali ed internazionali, che
marginalizzando le vitali peculiarietà dei territori si muovono su obiettivi analoghi.
interessati; gli interventi edilizi, che ne costituiscono Il sito intende quindi essere lo strumento
spesso l’elemento portante, sono caratterizzati operativo del programma esposto: un luogo pubblico
prevalentemente da logiche speculative che virtuale dove le forze cittadine che si interrogano
favoriscono i processi di gentryficazione e criticamente sui bisogni del territorio e sulle politiche
commercializzazione dei centri urbani. La istituzionali preposte alla sua riproduzione possano
partecipazione dei cittadini, quand’anche confrontare le conoscenze e coordinare le
contemplata, si riduce all’acquisizione di un mobilitazioni. Esso è aperto a tutti i soggetti
consenso passivo, ottenuto tramite tecniche interessati a questa prospettiva e viene gestito in
pubblicitarie e meccanismi clientelari. maniera collegiale.
Chiaro esempio di questa logica è stata la prima
edizione del Forum, tenutasi nel 2004 a Barcellona, Scopi e struttura dell'incontro pubblico di
dove il pomposo programma di manifestazioni novembre sul Forum delle Culture
culturali è servito sostanzialmente da paravento per
realizzare una grande manovra speculativa sul L’incontro si svolgerà venerdì 20 novembre 2009,
quartiere popolare del Poble Nou ed il litorale alle ore 16, presso la Facoltà di Architettura di
cittadino. Napoli; sarà provocatoriamente in contemporanea
Analogamente, a Napoli il Forum 2013 si presenta con un convegno del Comune di Napoli sull’identità
come il volano per “rilanciare” la fallimentare urbana, in preparazione al Forum delle Culture
riqualificazione di Bagnoli ed avviare la 2013.
valorizzazione turistico-immobiliare del centro Lo scopo della nostra iniziativa è verificare la
storico, oltrechè racimolare consenso politico possibilità di imbastire fin da ora una campagna
distribuendo nepotisticamente consistenti risorse cittadina che critichi l’impostazione del Forum e
pubbliche . ponga in primo piano i bisogni del territorio
Che fare? Proprio ispirandoci alle attività di napoletano e l’azione dei comitati di base che vi
contestazione svolte all’epoca dal Coordinamento dei operano.
movimenti sociali di Barcellona, intendiamo ribaltare A tale fine, vogliamo partire dall’esposizione di
la logica del Forum e costruire, in primo luogo con i quanto è accaduto nel 2004 a Barcellona con la
soggetti collettivi protagonisti delle lotte di questi prima edizione del Forum, raccontata dal punto di
anni per la difesa dei beni comuni (comitati di vista dei movimenti sociali e di quella parte critica
quartiere, collettivi studenteschi, movimenti per il della cultura cittadina che lo ha contestato.
lavoro, reti civiche ed ambientaliste), una campagna All’incontro sono state invitate le realtà di base
d’informazione e mobilitazione che promuova le reali napoletane (comitati di quartiere, reti civiche ed
esigenze dei territori cittadini, smuovendo il ambientaliste, collettivi studenteschi) che s’intende
paludoso panorama politico e culturale. coinvolgere nella costruzione della campagna, con le
Si tratta per noi di porre in primo piano la difesa ed quali si svolgerà un confronto tra l’esperienza
il potenziamento di spazi e servizi pubblici, della barcellonese e la situazione locale.
produzione culturale indipendente, del lavoro; la Sulla base delle riflessione effettuate, a conclusione
pianificazione ordinaria e la corretta gestione del dell’incontro, si proporrà alle realtà locali
territorio e delle sue risorse; l’acquisizione di reali l’individuazione di alcune iniziative comuni sulle quali
poteri di determinazione e controllo delle politiche avviare dei gruppi di lavoro coordinati.

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da “Napoli Monitor”, n. 12, febbraio 2008 un centro congressi, un auditorium, un porto da
mille posti barca, ma anche una centrale elettrica
Forum, culture e buoni propositi e un depuratore delle acque. Dei 200 ettari
interessati dall’operazione però, solo un quarto
di Luca Rossomando riguardava il recinto a ridosso del mare
denominato “zona Forum”. Il resto faceva parte
In un incontro al teatro Mercadante il sindaco e di un piano urbanistico che stava rivoltando da
l’assessore alla cultura hanno ufficialmente cima a fondo quella parte di città. Attorno ai
avviato i lavori di preparazione per il Forum delle cantieri del Forum crescevano grattacieli in cui
culture che si svolgerà a Napoli nel 2013. Sono sarebbero sorti grandi alberghi, uffici e residenze
state illustrate le linee guida del progetto e si è di lusso. Il pretesto del Forum teneva insieme gli
fatto appello alla collaborazione degli operatori obiettivi dei costruttori e dell’amministrazione
culturali e del tessuto associativo. Le autorità locale. I privati mettevano i soldi per alberghi e
hanno esternato una certa cautela nel delineare centri commerciali e il comune riqualificava
gli scenari in cui il “grande evento” avrà luogo e un’area di risulta, non “competitiva”, rendendola
la copertura finanziaria di cui disporranno gli appetibile agli investimenti delle multinazionali e
organizzatori. Gli spazi principali sono stati del turismo.
individuati nell’area occidentale della città: la La federazione dei comitati di quartiere declinò
Mostra d’Oltremare; il Collegio Ciano, dopo la quasi subito l’offerta di partecipare, contestando
dismissione delle strutture della Nato e la agli organizzatori l’ambiguità dei tre slogan, che
successiva riqualificazione; l’area dell’ex mal si accordava con gli sgomberi coatti e
acciaieria di Bagnoli fino a Coroglio, dopo che la l’espulsione di molti residenti in seguito
società Bagnolifutura avrà portato a termine la all’impennata dei valori immobiliari.
bonifica. L’antropologo Manuel Delgado, in un articolo su
La seconda edizione del Forum si è celebrata nel El Pais intitolato “Il circo delle culture”, definì il
2007 a Monterrey, in Messico, ma la sua Forum “un’operazione speculativa travestita da
invenzione si deve alla città di Barcellona, dove si evento culturale”, uno spazio a metà tra il parco
è celebrata la prima edizione nel 2004 e dove tematico e il centro commerciale. Malgrado le
risiede il comitato promotore, da cui dipende tra molte critiche e le defezioni di alcuni ospiti
l’altro la scelta della sede che ogni tre anni ospita internazionali, il Forum segnò un’altra tappa nel
l’evento. In effetti, prima ancora che un festival rinnovamento della città, secondo un modello di
di arte e cultura, il Forum è nato a Barcellona cui Barcellona si fa orgogliosa portatrice: una
come strumento di trasformazione urbanistica. miscela di idealismo magniloquente e un po’
Una strategia sperimentata dalla capitale ingenuo, equilibrato da un pragmatismo senza
catalana al tempo delle esposizioni universali e scrupoli verso i danni sociali necessari a imporre i
poi riproposta con le Olimpiadi del ’92, che suoi piani.
furono sinonimo di rinascita dopo l’oscurantismo Nell’incontro del Mercadante non si è parlato di
franchista, ma soprattutto calamita di questo. Erano presenti numerosi artisti e
investimenti e di turisti, macchina da soldi e da operatori, alcuni dei quali avevano accompagnato
consenso. l’assessore Oddati in Messico, a testimoniare la
Per tenere vivo il processo avviato negli anni qualità dell’offerta culturale napoletana. Chi non
Novanta, i catalani hanno inventato il Forum era a Monterrey si è preso una piccola rivincita al
universale delle Culture, quattro mesi di Mercadante, lamentando l’esclusione dagli spazi
spettacoli e dibattiti tenuti insieme da tre parole culturali di gestione pubblica. L’assessore ha
chiave: pace, sviluppo sostenibile e diversità avuto buon gioco nel rimproverare gli scontenti
culturale. Al di là dell’evento, quel che stava a di non essere intervenuti sul merito delle cose
cuore ai promotori era di portare a termine il proposte. Ma si tratta dello stesso assessore che
disegno lasciato a metà con le Olimpiadi: ha promosso il cosiddetto “piano strategico”, che
completare il recupero del litorale urbano fino al dopo aver riunito in assemblea decine di
confine orientale della città. A pochi mesi associazioni e singoli cittadini, tutti ben disposti a
dall’inaugurazione, mentre ancora addetti ai farsi coinvolgere, è rapidamente e in modo
lavori e gente comune si interrogavano sul definitivo scomparso dall’agenda politica. Che si
significato e i contenuti del Forum, le opere tratti di scarsa volontà o di mera incapacità, sul
commissionate alle grandi firme dell’architettura modo di costruire la partecipazione nessuno deve
internazionale erano a un passo dalla consegna: farsi illusioni. Al di là dei generici inviti, anche
stavolta tutto si ridurrà a farsi inserire in un

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cartellone lungo 101 giorni, in cui sarà davvero visitatori come per una Esposizione Universale
difficile escludere qualcuno. d’antan. Nel 2010 Il Forum avrà sede a
Allora, piuttosto che sgomitare per rientrare in Valparaiso in Cile, sempre sul modello di
questo eterogeneo calderone, sarebbe forse più Barcellona, poi il «testimone» passerà nelle mani
utile se le forze critiche della città, compresi gli dei napoletani per un rush finale lungo 101 giorni
artisti, approfittassero del dibattito che il Forum (dal 10 aprile al 21 luglio del 2013).
porterà con sé per chiedere conto del modello di Serrano González ha sposato una napoletana e
città che si va costruendo; e magari proporre una torna a in Italia due o tre volte all’anno per
visione alternativa a quella del marketing urbano ragioni di studio. Napoli la percepisce attraverso
e dei grandi eventi, basata piuttosto sulla il filtro catalano, ne conosce gli umori e rimane
vivibilità, l’efficiente amministrazione colpito ogni volta dalla resistenza al nuovo della
dell’ordinario, il supporto reale e non clientelare città di fronte al sospetto dinamismo di
all’iniziativa dei cittadini, e così via. Insomma, Barcellona. «Può darsi che il Forum mobiliti le
declinare un’offerta, dire no per una volta, può energie di Napoli, e mi auguro che sia così, ma
anche essere un atto politico. E di questi tempi, attenzione: a Barcellona nel 2004, nonostante il
con queste istituzioni, si rischia addirittura di fare grande battage pubblicitario, mancavano
una bella figura. contenuti reali e ci si accontentava di argomenti
generici, diciamo alla moda: la pace, il dialogo
_______________________________________ interculturale, lo sviluppo sostenibile, poi la festa
si è sgonfiata e il pubblico ha disertato l’evento.
da il “Corriere del Mezzogiorno”, 30/04/2009 In breve: molti meno turisti di quelli previsti dagli
organizzatori ed enfatici padiglioni semivuoti,
Forum. Grandi aspettative molti dei quali costruiti nelle aree delle ex-
fabbriche e degli antichi insediamenti operai».
sull’evento 2013 Ma Barcellona
C’è una cosa che accomuna Barcellona a Napoli.
frena gli entusiasmi
Lì l’epicentro del Forum fu il quartiere di Poble
Nou, la Manchester di Catalogna cara agli
di Sergio Lambiase anarchici e agli utopisti, qui l’epicentro sarà
Bagnoli, con i suoi addentellati: la Mostra
Dunque il Forum delle Culture del 2013 una sede d’Oltremare che s’immagina tirata a lucido per
ce l’ha, inaugurata qualche settimana fa nell'ex l’occasione e l’ex Collegio Costanzo Ciano, oggi
Asilo Filangieri, a due passi dal Chiostro di San sede degli uffici Nato. Poble Nou fu teatro di
Gregorio Armeno. Il luogo giusto «per progettare sanguinosi scontri negli anni della Guerra Civile.
il futuro di Napoli a partire dalle nostre radici», All’epoca del suo sviluppo industriale aveva visto
come afferma l'assessore Oddati, ma anche per nascere una ariosa architettura liberty, un po’
tentare di evitare, progetti concreti alla mano, come nella Bagnoli progettata da Candido Giusso
che il Forum si trasformi in un fastoso e inutile tra ’800 e ’900. Le Olimpiadi del ’92 anticiparono
Circo Barnum disertato dal pubblico. Così come è la fine di Poble Nou. Il quartiere si «ripuliva» (i
accaduto nel 2004 nella capitale catalana. «Sì, il catalani lo ritenevano malfamato) e i nuovi
Forum di Barcellona andò male. Terribilmente cantieri mandavano in briciole le ciminiere coi
male», mi dice Antonio Serrano González che gioielli del liberty. Ho avuto la ventura di sog-
insegna diritto comparato nella Universitat giornare a Poble Nou nei mesi che hanno pre-
Autònoma de Barcelona. ceduto l’inaugurazione del Forum. Anche di notte
«Dopo le Olimpiadi il Forum doveva essere l’altro si sentiva il fracasso dei martelli pneumatici e
grande evento di ripercussione mondiale che, lungo la deliziosa Rambla del Poble Nou i comitati
mobilitando tutte le forze imprenditoriali, sociali, di residenti srotolavano lenzuoli dai balconi per
culturali della città, avrebbe completato protestare contro la folle politica delle
l’affascinante operazione di chirurgia urbana di demolizioni.
Barcellona, l’ultimo gradino verso il successo Ha scritto Manuel Delgado nel suo pamphlet La
globale. Invece il Forum s’è concluso con un ciudad mentirosa: fraude y miseria del modelo
sostanziale fallimento, tra le critiche degli Barcelona («La città bugiarda: frode e miseria del
specialisti, la stanchezza del pubblico e la noia modello Barcellona», Madrid, 2007): «Che dire
dei barcellonesi». delle catastrofiche conseguenze dell’opera del
Nato nella città catalana su impulso dell’Unesco, Forum sul litorale barcellonese, di dubbia legalità
il Forum si sposta tre anni dopo a Monterrey nel alla luce della legge costiera e denunciata
Messico, col miraggio di richiamare milioni di all’epoca da Greenpeace per gli effetti deleteri sul

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medio ambiente? ». Dice Serrano González: «Il proprio tutto continui uguale: durante l’estate, il
libro di Delgado coglie nel segno. Le procedure rumore di fondo della critica al Forum è riuscito a
urbanistiche, i grandi insediamenti speculativi intrufolarsi tra le frequenze di “radio
hanno usato il Forum come pretesto per ridi- mainstream” dando fastidio a molti. Adesso che
segnare la città senza preoccuparsi dei guasti tutto è finito, a che punto siamo?
ambientali. Intanto Poble Nou, con i quartieri
contigui, si è 'barcellonizzato'. Oggi è un luogo Più assenze che presenze
anonimo, mentre il Forum, con le sue velleità In Catalogna il Forum è stato presente nei mezzi
universalizzanti, sta per fortuna alle nostre di comunicazione istituzionali e alternativi per
spalle». Nei confronti di Barcellona il suo è uno mesi. Sono stati versati fiumi d’inchiostro a
sguardo a volte impietoso, pur amando la città in favore e contro l’avvenimento, cosa non scontata
cui insegna (Serrano González è aragonese). prima del 9 maggio, data di inaugurazione del
«Barcellona è bellissima, ma Napoli è más Forum. Fino a quel momento le critiche
mágica. Il Forum può essere un incentivo alla sua circolavano solo nei circoli alternativi, che
modernizzazione, ma anche il pretesto per denunciavano il modello di città promosso dagli
snaturare la città. Per tornare a Barcellona: organizzatori, gli ingenti investimenti, la
ripeto, è una capitale stupenda, ma fin troppo; partecipazione di alcune multinazionali di dubbia
terziarizzata, carissima, iperturistica e forse condotta, ecc. Tutto lasciava presagire che il
anche un po’ triviale. Anche il livello della cucina Forum sarebbe stato un successo e che le voci
è peggiorato, diciamo che si è standardizzato, a critiche si sarebbero perse nel silenzio creato dai
parte qualche ristorante di grido. Se vuoi mezzi di comunicazione ufficiali. Invece, viviamo
mangiare delle buone tapas devi andare a in tempio di sorprese.
Saragozza. Barcellona si è trasformata col tempo Nel 1997, quando si fecero i primi sondaggi sul
in una città spot. Presuntuosa, snob alla maniera seguito che poteva suscitare questo tipo di
postmoderna, che si pavoneggia di sé stessa e evento, i responsabili municipali divulgarono la
che si è specializzata nell’autopromozione, della cifra di 20-25 milioni di visitatori. Questa cifra
quale è componente fondamentale e decisivo la passò poi a 5 milioni e infine a 7 (dopo il
cultura. La cultura come grande arma strategica successo della giornata di porte aperte prima
del potere municipale. Difficile dare consigli ai dell’inaugurazione) per tornare di nuovo a 5
napoletani, sanno badare a se stessi, ma milioni. Alla fine il Forum è stato visitato da 2,4
attenzione a non ripetere gli errori di Barcellona, milioni di persone (in 3,3 milioni di visite),
altrimenti il Forum sarà solo uno squisito facendo scendere i 61,4 milioni di incasso previsti
cadavere senza linfa né sangue. Come per i corpi a 28,5 milioni. Migliaia di entrate comprate non
mummificati della Cappella Sansevero». sono state utilizzate e i risultati raggiunti sono
stati possibili solo dopo aver adottato misure
_______________________________________ drastiche come l’abbassamento dell’ingresso a 5
euro per certi eventi.
Si è discusso molto su questo: perché questa
da “El Viejo Topo” n. 199, novembre 2004 mancata risposta della cittadinanza? E i turisti?
Com’è possibile che quasi 80 milioni di euro
Pensiero unico in salsa alternativa destinati a “promozione, merchandaising e
comunicazione” siano stati incapaci di creare
un’aspettativa sufficiente per riempire il recinto
di Gemma Galdon Clavell
dove si svolgevano le attività del Forum? Di certo
le campagne e le azioni anti-Forum e la stessa
condotta dei responsabili dell’evento hanno
Il Forum delle Culture – Barcellona 2004 si è
seminato ragionevoli dubbi e una certa
concluso. Sono giunti al termine i 141 giorni che,
diffidenza. Sembra evidente inoltre che si sia
secondo gli organizzatori, dovevano contribuire a
imposta piuttosto l’assenza attiva che
«muovere il mondo». Durante questi mesi però
l’indifferenza. Di certo molti degli assenti non
non sembra che il mondo si sia mosso granché:
erano organizzati né avevano un’opinione critica
dall’Iraq continuano a giungere notizie
elaborata rispetto al Forum, però è innegabile
sanguinose, i lavoratori dei cantieri navali sono di
che di fronte al clima creato e all’arrogante
nuovo in strada per difendere il loro lavoro e
relazione del Forum verso i suoi critici, molte
Coca-Cola continua a ottenere successi in tutto il
delle assenze fossero anche “assenze politiche”,
pianeta. Allo stesso tempo non si può dire che
atti volontari e coscienti di non-partecipazione di

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fronte all’arroganza illuminata del “tutto per il valore del lavoro come patrimonio dell’umanità) e
popolo però senza il popolo”, all’interno di uno mai di lotta o di proposta. In realtà l’unica cosa
spazio di sottomissione, banalizzazione e concreta venuta fuori dai Dibattiti è stato
commercializzazione della critica. l’impegno di creare un’infinità di agenzie di
organismi internazionali, sociali e politici nella
La città vetrina città di Barcellona.
In principio il Forum è stato concepito per L’obiettivo del Forum, secondo i suoi
esaltare il modello di sviluppo urbano che ha organizzatori, era di ottenere che il visitatore
guidato la politica municipale barcellonese dalla uscisse da lì «con inquietudini, interrogativi,
metà degli anni Novanta: quello della città soluzioni». Spazi e contenuti avevano la pretesa
vetrina, la «migliore bottega del mondo», la di affrontare le sfide più attuali di fronte alle quali
Barcellona imbellettata rivolta solo al turista e a si trova la nostra società. Come conciliare tutto
tutti i mantra del neoliberalismo; la Barcellona questo con la cultura banalizzata messa in
competitiva, di edifici «più alti che…», di piazze vendita nel Forum? Come ricostruire
«più grandi che…». Eppure, la realtà di una città un’immagine della diversità che non sia
che affronta sempre peggio le sue sfide sociali, escludente e che vada al di là dei dettagli
sempre più inabitabile, i cui responsabili politici folcloristici, culinari, da parco tematico? In una
ignorano ormai di cosa sia fatta la quotidianità città che non ha ancora saputo affrontare la
dei loro rappresentati, ha finito per imporsi ai questione dell’arrivo degli immigrati con metodi
discorsi gigantisti e magniloquenti degli non repressivi, né evitare la creazione di ghetti, il
amministratori. Forum non solo non ha contribuito alla
Prima e durante il Forum una delle critiche che convivenza ma ha rinforzato gli stereotipi. L’unico
più ha messo in difficoltà le autorità è stata “altro” che ha saputo accettare ed esaltare è
quella di chi li accusava di aver speculato sui stato l’”altro” integrato.
terreni intorno al fiume Besós, al confine Un ulteriore aspetto deleterio è stata la
orientale della città. Hanno ripetuto più di una trasformazione all’interno del Forum del cittadino
volta che solo 5 ettari di quella zona erano finiti in consumatore (e la promozione di questo
in mani private – e questo è vero – però come si cambiamento come qualcosa di positivo). Il
vuole che la popolazione percepisca come una Forum ha voluto convincerci che la
vittoria del pubblico il fatto che la maggior parte partecipazione dei cittadini passa per il consumo
degli investimenti nelle infrastrutture siano stati di pace (sotto forma di tazza, di mouse pad, e
destinati alla costruzione di un centro congressi e così via), di sostenibilità (consumando energia
di un porto turistico? Come recuperare la “sostenibile” invece di risparmiarla) e di diversità
credibilità dopo aver venduto l’adiacente area di (attraverso ali di pollo piccante e musaka). Il
Diagonal Mar a un’impresa statunitense che vi ha Forum non ha riservato spazi per l’esercizio della
costruito grattacieli per ricchi e ha transennato le cittadinanza trasformando tutto in spazi di
zone verdi (teoricamente pubbliche)? consumo. Fino all’ultimo: alla fine tutto il
vendibile del Forum sarà messo all’asta e i
Pace, sostenibilità, interculturalità cittadini potranno acquistarlo.
Se il contenitore è stato uno degli aspetti più
criticati del Forum, i contenuti non sono stati da Il Forum immobile
meno. In effetti, non è facile metterli sullo stesso Adesso che il Forum ha chiuso le porte e gli
piano: dei 3242 milioni di budget complessivo, agenti di sicurezza cominciano a smontare i
2900 sono stati destinati a infrastrutture e solo chilometri di transenne che per 141 giorni hanno
342 all’organizzazione dell’evento (e di questi, protetto questa piazza “pubblica”, alcuni dei
solo 112 per i contenuti). I contenuti poi sono responsabili hanno riconosciuto certi eccessi. Ma
stati distribuiti in due spazi: quelli del Forum vero sono stati davvero eccessi? In realtà il Forum
e proprio (mostre, laboratori, attività) e quelli dei sembra coincidere perfettamente con la politica
dialoghi. Alcuni dialoghi hanno proposto dei responsabili municipali, regionali e
programmi e relatori interessanti, ma è anche governativi, a tutti i livelli. Nel Forum, come in
vero che molti oratori hanno rinunciato a tante altre occasioni, si è imposta la logica del
partecipare e che la volontà di dibattere e di fare registratore di cassa. Il profitto e il consumo
domande è stata praticamente assente. I risultati sopra tutto. Si tratta di un eccesso? Se è così, in
dei dialoghi sono stati quasi sempre retorici (per relazione a cosa? In una conferenza pubblica,
esempio in quello delle “Culture del Lavoro”, quando è stato contestato al sindaco Clos il
organizzato dai grandi sindacati, si è difeso il patrocinio dato al Forum da Indra, una

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multinazionale che fabbrica armi, questi ha Fondazione avranno un ruolo decisionale le
affermato che «dire che la pace si otterrà senza principali associazioni imprenditoriali ed
armamenti significa banalizzare il dibattito». economiche cittadine. Il Forum, dunque, invece
È possibile che persone incapaci di mettere in di essere un riferimento istituzionale per
questione gli estremi selvaggi del sistema attuale accogliere milioni di cittadini provenienti da tutti i
possano rappresentare le aspirazioni di una paesi del mondo favorendo scambi di esperienze,
cittadinanza che dà segnali di vitalità, tradizioni,culture, ha mobilitato e attivato
mobilitazione e spirito critico? Il Forum sembra associazioni, industriali, costruttori, e fondazioni.
dimostrare di no. Le massime neoliberali della Un evento di rilevanza culturale mondiale, si
supremazia della sicurezza sulla libertà, della trasformerà in una fabbrica che macinerà
trasformazione del cittadino in consumatore, consensi, affari, e profitti. La Mostra d’Oltremare
della commercializzazione della vita stessa erano si appresta a diventare un “Parco dei Congressi”.
presenti nel Forum come in qualsiasi parco Un albergo a quattro stelle sarà definitivamente
tematico o centro commerciale. Non importa: aperto al pubblico nel 2011. Un secondo albergo
questa è la dottrina imperante. Però forse per oltre 300 camere sarà ubicato a nord
cominciano a soffiare venti nuovi, che potrebbero dell’Arena. Trasferito l’istituto d’arte Boccioni. Il
portar via le foglie vecchie dei tempi in cui `parco dei congressi’ ospiterà diverse sale e una
perdemmo la voce e la parola. plenaria da millequattrocento posti. Si procederà,
poi, con la realizzazione del Pala Esedra che
_______________________________________ disporrà di una conference hall di
cinquemilaquattrocento posti, la più grande in
da “Cronache di Napoli”, 27 settembre 2009 Italia, destinata a congressi e concerti al chiuso.
Nell’area ex Nato, in Viale dei Giochi del
Forum 2013, il patto del mattone Mediterraneo si attueranno ‘azioni comuni’ tra la
Film Commission, la cordata imprenditoriale di
Accordo bipartisan per la gestione della ‘capitani coraggiosi’ guidata da Luciano Stella per
fondazione che si occuperà di organizzare gestire infrastrutture e gli `Studios’. L’area ex
l'importante evento culturale internazionale Nato interessa anche alle forze economiche
cittadine, tra le prime, l’unione industriali di
di Ciro Crescentini Giovanni Lettieri, l’Acen presieduta da Ambrogio
Prezioso, la Borsa immobiliare di Napoli, la
Camera di Commercio di Gaetano Cola.
II Forum delle Culture del 2013 si trasformerà Nell’ambito del progetto `Forum delle Culture’, le
nel Forum del ‘mattone’. La maggioranza dei cordate imprenditoriali proporranno una variante
consiglieri comunali del centro sinistra e un al piano regolatore per realizzare il progetto di
gruppo consistente di esponenti dell’opposizione ‘Creanapoli’ che prevede la ‘trasformazione
di centrodestra in consiglio comunale, l’unione urbana’ di circa 20 ettari in vialeGiochi del
industriali, la Camera di commercio, Mediterraneo. Il ‘patto’ tra la maggioranza,
l’associazione dei costruttori si avviano a l’opposizione e le forze imprenditoriali cittadine si
stipulare un patto, una larga intesa per estenderà su altre delibere ’stragegiche’: la
modificare i piani urbanistici nella zona cabina di regia per utilizzare i 240 milioni di euro
occidentale della città. Stando ad alcune fonti di per il centro storico; il piano urbano per la
Palazzo San Giacomo, i più tenaci sostenitori del riqualificazione dell’area ex Italsider di Bagnoli;
‘patto’ sarebbero il vice sindaco Sabatino l’attuazione dei piani di recupero dei quartieri
Santangelo, l’assessore alla cultura Nicola periferici di Chiaiano e San Giovanni a Teduccio;
Oddati, entrambi punti di riferimento del l’ingresso dei privati nella gestione dei trasporti. I
governatore Antonio Bassolino, i parlamentari dissensi formali tra la maggioranza di centro-
Marcello Taglialatela e Paolo Russo del Pdl, il sinistra e l’opposizione di centro destra saranno
presidente dell’unione industriali Giovanni superati. I bene informati affermano che saranno
Lettieri. Lo strumento di gestione del ‘patto’ sarà distribuiti “equamente” gli incarichi di potere e di
la Fondazione che assumerà il ruolo di sottopotere. Le ‘trattative’ in corso, a quanto
concessionario ossia deciderà su pare, si svolgono su tutto: consulenze,
tutto:progettazione, espropri, acquisizione assunzioni e nomine nel consiglio di
suoli,affidamento degli appalti, direzione dei amministrazione della fondazione.
lavori, gestione delle opere, assunzioni del
personale, incarichi di consulenza. Nella

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