Esiste un rapporto del bello con la misura delle cose? Esiste un possibile dimensionamento o misurazione che quantomeno si avvicini ad unidea di bello o di piacevole? Le proporzioni potrebbero avere una relazione con il concetto di proporzione e armonia?
Nei secoli artisti, filosofi e architetti hanno cercano nella misura, nelle proporzioni, nelle regole geometriche e matematiche, dei principi che potessero portare alla bellezza.
Alcuni fondamentali risultati sulla Geometria della visione erano gi contenuti nellOttica di Euclide, che costitu la base matematica di alcuni trattati in epoca romana (tra cui spiccano le opere di Vitruvio, architetto dellet augustea) e medievale, con le opere di Tolomeo (II secolo d.C.). Ma il vero salto di qualit avviene nel Rinascimento. Dopo gli studi empirici di Brunelleschi (1377-1445) e Masaccio (1401-1429), nel 1435 Leon Battista Alberti (pi volte ospite a Urbino del duca Federico da Montefeltro) pubblica il De Pictura che contiene una prima trattazione teorica della prospettiva. Lossatura geometrica di questa opera appare ancora legata a un certo empirismo e presenta soprattutto delle procedure pratiche per costruire la prospettiva. Questo limite viene superato da Piero della Francesca (1416?-1492) che, nello stimolante centro culturale creato a Urbino dal mecenatismo di Federico da Montefeltro, alterna studi di Matematica e di arte. proprio Piero che riesce per primo a spingere lo studio della prospettivalungo i binari della codificazione rigorosa e matematica. Nel 1475 compone il De Prospectiva Pingendi, opera dedicata al duca Federico, che rappresenta il primo trattato in cui sono esposti in modo matematicamente rigoroso i fondamenti geometrici della prospettiva.
Brunelleschi definisce attraverso lindividuazione della prospettiva la rappresentazione di uno spazi geometrico. Il metodo viene teorizzato da Alberti e perfezionato da Piero della Francesca. Ma sar Palladio a portale la regola geometrica nella progettazione architettonica. Quali diversi principi e regole matematiche portano questi autori attraverso le loro ricerche e i loro trattati?
Esiste una misura della bellezza?
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Filippo Brunelleschi e Leon Battista Alberti: innovazioni ed opere architettoniche Filippo Brunelleschi (Firenze, 1377-1446): Filippo Brunelleschi, architetto e ingegnere, scultore e pittore, universalmente considerato il pioniere del Rinascimento italiano e linventore di una concezione dellarchitettura che avrebbe dominato la scena artistica europea almeno fino alla fine del XIX secolo. Attraverso un appassionato studio dellantichit che lo port pi volte a Roma a partire dal 1402, egli reag allanticlassicismo dellarchitettura e della cultura artistica tardo gotiche, rifacendosi con coerenza al linguaggio degli antichi e proponendo nuovi sistemi progettuali basati sulla modularit delle strutture. Chiave di questa svolta culturale e tecnica fu linvenzione della prospettiva a punto unico di fuga, nella quale la grande tradizione tecnica degli architetti e dei maestri toscani si coniugava con le nuove tendenze del pensiero scientifico, tutte convergenti versi limpiego sempre crescente degli strumenti matematici nello studio della realt. Brunelleschi diede la dimostrazione pratica del nuovo metodo prospettico in due tavole raffiguranti due paesaggi urbani fiorentini. Le tavole andavano guardate attraverso un foro in esse praticato; in questo modo locchio dello spettatore si dispone, rispetto allimmagine, nella posizione pi corretta, in coincidenza con il punto di fuga unificato dalle ortogonali di profondit e alla distanza voluta dallimmagine. Era cos stabilita la convergenza delle ortogonali verso un punto focale e determinata geometricamente la diminuzione proporzionale dei corpi inseriti nello spazio, nonch la scorciatura dei piani ortogonali al piano dellimmagine, in relazione alla posizione e alla distanza dallo spettatore. Il sistema brunelleschiano venne poi codificato da Leon Battista Alberti nel De pictura (1435). In questo trattato troviamo esemplarmente formulata lidea del dipinto come una finestra affacciata su di uno spazio artificialmente creato, dellimitazione della realt come scopo centrale della pratica prospettica e la centralit delluomo come spettatore del mondo, in quanto il dipinto prospettico ne riproduce la percezione oculare. "Il quadro -scrive Alberti unintersezione piana della piramide visiva", cio dei raggi che uniscono locchio dello spettatore alloggetto da rappresentare. Lelaborazione delle regole della prospettiva,insieme allo sforzo di enucleare i principi geometrici su cui organizzare la riproduzione e la creazione dello spazio, stette alla base e defin il senso del ritorno allantichit. Luso degli ordini architettonici classici fu, per, per Brunelleschi, soltanto uno strumento di controllo matematico della progettazione. Larchitettura classica venne intesa come modello dellesatta misurabilit dello spazio, come esempio evidente della possibilit concreta di sottoporre tutta la corposa realt dello spazio architettonico a rigorose formule matematiche. Con Brunelleschi si defin, inoltre, un nuovo sistema di organizzazione del cantiere e del lavoro edilizio e si inaugur una nuova figura sociale di architetto che non era pi un sovrintendente ai lavori, come in et medievale, bens un intellettuale, colto ed aggiornato, che concepiva e preparava il progetto della struttura generale e dei particolari delledificio. Leon Battista Alberti (Genova, 1404- Roma, 1472): Leon Battista Alberti, architetto e teorico dellarchitettura, si applic nei pi diversi settori culturali, lasciando testi filosofici e politici,trattati di architettura, scultura e pittura, commedie e opere letterarie, e divenendo cos una figura emblematica del Rinascimento. Fervente diffusore del classicismo fiorentino, port avanti le istanze pi innovative di Brunelleschi. Un suo interrese costante fu la ricerca di regole, teoriche e pratiche, capaci di guidare il lavoro degli artisti. Alberti per primo avverti il delinearsi di una situazione diversa dal passato: gli artisti non erano pi artigiani perch fondavano il loro operare sui principi della matematica, della geometria, dellottica, delle scienze naturali,. E nei suoi trattati teorici diede un fondamentale contributo perch questo processo andasse avanti. 4
Nel De statua analizz per primo e sistematicamente le proporzioni del corpo umano; nel De pictura non solo diede la prima definizione teorica e pratica della prospettiva scientifica, ma sottoline le premesse intellettuali dellattivit pittorica. Infine, nel De re aedificatoria descrisse tutta la vastissima casistica relativa allarchitettura moderna: vi sottolineata limportanza del progetto, prioritario rispetto alledificio che ad esso si deve conformare; vi sono analizzate le diverse tipologie degli edifici in relazione alla loro funzione, la forma della citt e delle sue parti, sia da un punto di vista stradale che architettonico. Laspetto innovativo delle sue proposte consiste in sintesi nel contrapporre alla pratica architettonica gotica, fondata sulla moltiplicazione degli ornamenti, il ritmo rigorosamente scandito dalla struttura di un edificio, esaltando cos la prassi degli antichi e quella moderna inaugurata da Brunelleschi. Secondo Alberti larchitetto deve essere unintellettuale, preparato in tutte le discipline liberali, ma la sua opera deve essere valorizzata da unadeguata committenza. La classe sociale a cui Alberti fa idealmente riferimento nei suoi trattati etici lalta borghesia illuminata fiorentina. Alberti non si confronta pi, come Brunelleschi, con le istituzioni di una comunit cittadina e repubblicana, ma con lambiente cosmopolita delle corti. Ha inizio con lui il processo di trasformazione dellartista rinascimentale in cortigiano, tecnico dellimmagine al servizio del principe, che caratterizzer la storia sociale degli artisti dalla met del Quattrocento in poi. Oltre che per lalta borghesia fiorentina, Alberti lavor infatti al servizio del papato, degli Este a Ferrara, dei Malatesta a Rimini e dei Gonzaga a Mantova, e intrattenne rapporti personali ai pi alti livelli sociali, persino con duca di Urbino Federico da Montefeltro. http://www.istitutomaserati.it/prospettiva/Storia/Brunelleschi.html http://www.italica.rai.it/argomenti/storia_arte/brunelleschi/eventi/creazione.htm http://online.scuola.zanichelli.it/sammaronedisegno/files/2010/03/Zanichelli_Sammarone_Br unelleschi.pdf http://www.mediastudies.it/IMG/pdf/21._La_prospettiva_artificiale.pdf http://www.italica.rai.it/argomenti/storia_arte/pierodellafrancesca/eventi/uomodisci enza.htm http://www.pug.units.it/pdt/docenti/vesentini/misurazione%20e%20bellezza.pdf COMPITO:
Siete una societ di allestimento mostre. Venite a sapere che il comune di Firenze ha aperto un bando di gara per lallestimento di una importante esposizione. Nella mostra dovranno essere illustrati i pi importanti trattati di prospettiva e architettura del cinquecento Linvenzione della prospettiva da parte di Brunelleschi (ricostruzione dei suoi studi e applicazione della prospettiva nelle opere dellamico Masaccio) Leon Battista Alberti (scritti) Piero della Francesca (scritti e ricostruzione prospettica in alcune sue opere) Palladio (progettazione attraverso moduli) Dovr essere dedicata una sala per ognuno di questi artisti con approfondimenti sui loro trattati e sui loro studi. Dovranno essere riprodotte le loro ricerche geometriche, con riproduzioni, ricostruzioni prospettiche sulle loro opere
Il momento non dei pi felici e per la vostra azienda importantissimo vincere la gara e garantirvi il lavoro. 5
Per partecipare bisogna presentare un progetto ad hoc che valorizzi le opere da esporre, che ne documenti limportanza, con un allestimento sobrio ma funzionale e ad effetto. Vi mettete subito allopera per presentare un progetto degno della vostra fama.
Questi i vostri obiettivi Progettare la mostra indagando sulla prospettive e sulle ricerche matematiche e geometriche che creano un legame tra bellezza e armonia Progettare lallestimento Progettare il catalogo con i testi relativi a ciascuna opera Soprattutto dovrete spiegare se esiste un rapporto tra bellezza e numero
Ognuno di si mette allopera ricercando il materiale e poi svolgendo la propria parte specifica FASI
1. Leggete attentamente gli obiettivi da raggiungere 2. Definite e attribuite i ruoli pi adeguati allinterno del gruppo 3. Stabilite i tempi e consegnateli al docente: dovete fissare delle date precise in cui consegnerete parte del lavoro e cosa far ognuno 4. Ricercate tutti il materiale 5. Dividetevi il lavoro a seconda del vostro ruolo: importante che ognuno faccia quello che sa fare meglio 6. Consegnate il progetto
Consiglio: dividere il lavoro non significa che tutti devono fare la stessa cosa ma che ognuno fa una cosa diversa! Ruoli
Curatore: progetta lidea della mostra e cura tutti i testi critici. Controlla i testi preparati dagli altri correggendoli se necessario. E una persona che sa capire bene le opere, e sa spiegarle in maniera chiara e coinvolgente agli altri. E molto bravo a scrivere.
Registrar e responsabile dei servizi educativi: Pensa a tutta lorganizzazione del lavoro. Stabilisce i tempi e le consegne. Prepara tutto il materiale che poi verr perfezionato dal curatore. Prepara le schede didattiche e i tabelloni. E un grande organizzatore e sa farsi ascoltare dagli altri sapendoli controllare nel loro lavoro e nel rispettare i tempi previsti.
Architetto: Progetta la mostra, come esporre al meglio le opere, la loro collocazione. Prepara un elaborato che convinca il cliente (disegno). Progetta tutta la parte grafica dei tabelloni e la grafica del catalogo (elaborato finale). Ha una grande capacit creativa e sa illustrare le sue idee con il disegno rendendole chiare anche agli altri.