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Suggerimenti per la risoluzione di un problema di dinamica:

1) Fare il diagramma delle forze, cio rappresenta graficamente tutte le forze agenti sul corpo o sui corpi
considerati.
2) Scrivere il secondo principio della dinamica applicato al problema in questione: a m R

= Ricorda
che il secondo principio espresso da una relazione vettoriale. Ricorda inoltre che se il corpo in quiete
o si muove di moto rettilineo uniforme 0 = a

, mentre in tutti gli altri casi 0 a

.
3) Scomporre lequazione vettoriale scritta lungo due assi scelti tra i tre
seguenti:
sse tangente
! nella direzione del moto, con verso arbitrario. ! da scegliere certamente quando il corpo
si muove di moto rettilineo, nel caso di moti curvilinei dipende
sse normale
! lasse nel piano del moto, perpendicolare alla traiettoria. ! da scegliere certamente nel
caso di moti curvilinei, in questi casi infatti c certamente accelerazione normale che ha
modulo:
R
V
a
normale
"
=
sse
binormale
! lasse perpendicolare al piano del moto. #ei casi di moti piano $che sono gli unici che
ci interessano% lungo questa direzione non c accelerazione e dunque deve essere nulla la
componente della risultante delle forze.
&inamica '
Forza peso
$rappresentata in
nero%
( la forza che la )erra $o qualunque altro pianeta%
esercita sui corpi in prossimit* della sua
superficie, un caso particolare di forza
gravitazionale.
! sempre verticale verso il basso.
g m P

=
Forza elastica
$rappresentata in
blu%
! la forza che una molla o un elastico esercita su
un corpo ad essa vincolato. &ipende dalle
caratteristiche della molla $k% e dalla sua
deformazione $x%.
x k F
el

=
la relazione vettoriale, passando ai
moduli non si mette il segno +
Reazione
normale
$rappresentata in
verde%
! lunica forza esercitata da un piano liscio su un
corpo posto su di esso. ! perpendicolare al piano
e uscente da esso
#on esiste una formula di validit*
generale, si determina a partire dal
secondo principio della dinamica.
!siste un valore massimo oltre il
quale il vincolo si spezza.
)ensione
$rappresentata in
rosa%
! la forza che una fune tesa esercita su un corpo
ad essa vincolato. ! sempre diretta lungo la fune
nel verso opposto a quello del moto che la fune
impedisce o ostacola
Forza di
attrito
radente
dinamico
$rappresentata in
rosso%
! la forza che un piano scabro esercita su un
corpo posto su di esso quando il corpo in
movimento rispetto al piano $oltre alla reazione
normale%. ,a sempre direzione del moto e verso
opposto. &ipende dalle caratteristiche delle
superfici a contatto $k
d
% e dalla reazione normale
esercitata dal piano
N k F
d din att
=
-a relazione sui moduli. din att
F


e N

hanno direzioni diverse


Forza di
attrito
radente
statico
$rappresentata in
rosso%
! la forza che un piano scabro esercita su un
corpo posto su di esso quando il corpo fermo
rispetto al piano e una forza esterna cerca di farlo
muovere. ,a sempre direzione del moto incipiente
e verso opposto. &ipende dalle caratteristiche
delle superfici a contatto $k
s
% e dalla reazione
normale esercitata dal piano $N%
N k F
s sta att

-a relazione sui moduli. din att
F


e N

hanno direzioni diverse


4) /ontrolla il numero di equazioni e di incognite e risolvi il sistema.
Esercizio n. 1
0n corpo lanciato su un piano scabro inclinato di un angolo 1203 rispetto allorizzontale, con
velocit* iniziale V
o
12 m4s, verso lalto 5l coefficiente di attrito dinamico tra il piano e il corpo k
d
10,2.
Si calcoli laccelerazione del corpo, dopo quanto tempo il corpo si ferma e la quota raggiunta.
Soluzione:
6er determinare laccelerazione risolviamo lesercizio secondo lo schema proposto
1) &iagramma delle forze
2) Secondo principio della dinamica:
a m P N F
din att


= + +
Ricorda che questa relazione vettoriale
3) Scompongo lungo due assi. -asse x lasse tangente, lasse 7 quello
binormale, quindi
0 =
y
a

0 cos 0 %
sin 0 %
= +
= +
mg N y
ma mg F x
din att
Ricorda che queste relazioni sono scalari
4) Ricordando che
N k F
d din att
=
ottengo un sistema di due equazioni in
tre incognite $m, N e a%, non quindi possibile risolverlo completamente, ma possibile determinare
laccelerazione perch8 la massa m si semplifica.

= =
=
"
4 99 , : cos sin
cos
s m g k g a
mg N
d
)rovata laccelerazione del corpo possibile rispondere alle restanti domande
utilizzando la cinematica. 5l corpo si muove di moto rettilineo uniformemente
accelerato, quindi la sua legge oraria :
"
0 0
"
'
at t V x x + + =
, rispetto al riferimento,
scelto lorigine nel punto di partenza si ha:
"
% 99 , : $
"
'
2 t t x + =
, la velocit* varia
nel tempo secondo la legge:
t V 99 , : 2 =
.
&a questa ultima equazione possibile determinare quando il corpo si ferma $cio quando ;10%, quindi,
sostituendo nella legge oraria il tempo trovato, si pu< determinare lo spazio percorso.
s t 90 , 0
99 , :
2
= = m x =0 , 0 =
&inamica "

>oto incipiente

Esercizio n. 2
6er muovere una cassa di massa m1"0 ?g su un pavimento ruvido, tu spingi su di essa con una forza F
inclinata di un angolo 1203 rispetto allorizzontale. )rova la forza necessaria a far muovere la cassa se
tra la cassa e il pavimento c attrito con coefficiente di attrito statico
s
10,@.
Soluzione:
1) &iagramma delle forze $rappresento tutte le forze oltre a quella indicata nel
testo%
2) Secondo principio della dinamica: &etermino quanto vale la forza massima
che posso applicare senza riuscire a muovere la cassa, qualunque forza
superiore sar* in grado di spostarla. Auindi studio il caso limite in cui la cassa
ferma:
0 = + + + F P N F
sta att

3) Scompongo lungo due assi. -asse x lasse del moto incipiente, lasse 7
quello binormale.
0 sin 0 %
0 cos 0 0 %
= +
= + + +
F mg N y
F F x
sta att
4) Ricordando che al massimo la forza dattrito statico vale
N k F
s sta att
=

ottengo un sistema di due equazioni in due incognite $ N e F%: quindi possibile
risolverlo

= + +
+ =
0 cos % sin $
sin
F F mg k
F mg N
s
da qui
Newton
k
mg k
F
s
s
"@ , '2"
sin cos
=

=
0na forza superiore, anche di poco, al valore trovato non pu< essere equilibrata dallattrito statico ed
quindi in grado di spostare la cassa.
Esercizio n. 3
Fai ruotare in un piano verticale un corpo di massa m12 ?g vincolato ad una fune di lunghezza -1B@ cm.
#el punto piC basso la velocit* ;
'
1=,B' m4s, mentre in quello piC alto della traiettoria la velocit* ha
modulo ;
"
12,"2 m4s. )rova la tensione della corda nel punto piC alto e piC basso della traiettoria.
Soluzione:
1) &iagramma delle forze
nel punto piC basso della traiettoria nel punto piC alto della traiettoria
1)
2)
&inamica 2
2) Secondo principio della dinamica: sia nel punto piC basso sia nel punto piC alto,
le forze agenti sono il peso e la tensione: a m P T


= +
3) 5n questo caso sufficiente un solo asse. Dsserva che lasse lungo il quale agiscono le forze lasse
normale, lungo il quale laccelerazione presente quella centripeta che ha modulo
R
V
a
"
= ed verso il
centro di curvatura. Si ha quindi:
nel punto piC basso:
L
V
m mg T
"
'
'
= +
nel punto piC alto:
L
V
m mg T
"
"
"
= +
4) 5n ciascuna delle due equazioni c una sola incognita e quindi si pu< determinare $ricorda di mettere
tutti i dati nel S.5%. :
N
L
V
m mg T " , 'E0
"
'
'
= + =

N
L
V
m mg T @ , 2
"
"
"
= + =
Esercizio n. 4
0nautomobile di massa m1@00 ?g percorre a velocit* ;1@0 ?m4h la sommit* di un dosso di raggio di
curvatura R1@0 m. lattrito tra i pneumatici e lasfalto pu< essere considerato un attrito radente con
coefficiente ?
d
10,2. /alcola il modulo della forza di attrito sulla cima del dosso.
Soluzione:
-a forza di attrito dinamico ha direzione della velocit* e verso opposto. 5l modulo dato dalla relazione
N k F
d din att
=
, per determinarlo necessario semplicemente conoscere il valore della reazione normale.
1) &iagramma delle forze: le forze presenti sono certamente il peso, lattrito
e la reazione normale. 5l problema non specifica se il conducente sta
premendo sullacceleratore determinando cosF una ulteriore forza
orizzontale. 6er la determinazione di # per< la presenza o meno di tale forza
irrilevante, consideriamo quindi il caso in cui non c.
2) Secondo principio della dinamica
a m F N P
din att


= + +
3) 6er la determinazione del modulo della reazione normale sufficiente
considerare la componente dellequazione lungo un solo asse, quello
normale, lungo il quale laccelerazione presente quella centripeta che ha
modulo
R
V
a
normale
"
= ed verso il centro di curvatura.
Si ha quindi:
R
V
m N mg
"
0 = +
4) Si pu< determinare il valore di N e quindi di F
att din
$ricorda di mettere tutti i
dati nel S.5%.
Newton
R
V
m mg N "B:'
"
= =
Newton N k F
d din att
2 , EB' = =
&inamica 9
m
' m
"
m
"
m
"
Esercizio n. 5
&ue blocchi di massa m
'
1"0 ?g e m
"
1'0 ?g sono posti a contatto tra loro su un piano liscio ed
orizzontale, come mostrato in figura. 0na forza costante e orizzontale di modulo F1'"0 # viene applicata
alla prima massa. Si determinino:
a) laccelerazione del sistema
b) il modulo della forza di interazione tra i due corpi
Soluzione:
5 corpi da studiare sono due, per ciascuno applichiamo la tecnica risolutiva.
1) &iagramma delle forze: su entrambi i corpi agisce una forza di contatto
"'
F

che il corpo " esercita sul


corpo ' e
'"
F

che il corpo ' esercita sul corpo ". 6er il principio di azione e reazione le due forze hanno
uguale modulo $che indichiamo con
contatto
F
% e direzione, ma verso opposto. Dsserva inoltre che la forza
esterna applicata di cui parla il problema applicata solo alla prima massa.
per il corpo ' per il corpo "
2) Secondo principio della dinamica: osserva che i due corpi a contatto si muovono con la stessa
accelerazione
a a a

= =
" '
6er il corpo ': a m F F N P


' "' ' '
= + + +
6er il corpo ": a m F N P


" '" " "
= + +
3) Dsserva che sia la forza di contatto, sia laccelerazione hanno direzione orizzontale, quindi per
entrambe le masse sufficiente considerare la sola componente orizzontale dellequazione scritta.
per il corpo ' per il corpo "
a m F F
contatto '
= + a m F
contatto "
= +
4) -e equazioni scritte sono due con due incognite, messe a sistema possibile determinare sia a sia
F
contatto
.

+ =
=
a m m F
a m F
contatto
% $
" '
"

= =
=
+
=
Newton a m F
s m
m m
F
a
contatto
90
4 9
"
"
" '
Esercizio n. 6
&ue masse m
'
1@ ?g e m
"
1'0 ?g sono collegate come in figura . 5l piano, inclinato
di 203 scabro con coefficiente di attrito dinamico ?
d
10,2. &etermina
laccelerazione del sistema e la tensione della fune quando la massa m
"
$posta sul
piano% si muove verso il basso.
&inamica @
Soluzione:
5 corpi da studiare sono due, per ciascuno applichiamo la tecnica risolutiva.
1) &iagramma delle forze: su entrambi i corpi agisce la tensione della fune
'
T

sul corpo ' e


"
T

sul
corpo ". 5 due vettori sono senza dubbio diversi, avendo diverse direzioni, nel caso $sempre sottointeso% di
fune ideale e carrucola ideale per< possibile dimostrare $lo vedremo il prossimo anno% che i moduli delle
tensioni applicate da una fune ai suoi estremi sono uguali
T T T = =
" '

. #el disegno indicato il verso
in cui il sistema si sta muovendo, indispensabile per poter rappresentare la forza di attrito dinamico.
per il corpo ' per il corpo "
2) Secondo principio della dinamica: osserva che i due corpi si muovono con accelerazioni diverse in
direzione, essendo per< la fune in estensibile, le accelerazioni hanno uguale modulo:
a a a = =
" '

6er il corpo ':
' ' ' '
a m T P


= +
6er il corpo ": " " " " "
a m T F N P
din att


= + + +
3) 6er il corpo ' sufficiente un solo asse, quello del moto, per il corpo " necessario considerare lasse
del moto e quello ad esso perpendicolare.
per il corpo ' per il corpo "
a m g m T
' '
= +
0 0 0 cos %
0 sin %
" "
" "
= + + +
= + +
N g m y
a m T F g m x
din att
4) #elle 2 equazioni scritte ci sono 9 incognite $ "
, , , N F a T
din att %, ricordando per< che
"
N k F
d din att
=
, il sistema si pu< risolvere.

+ =
=
=
a m g m T
a m T g m k g m
g m N
d
' '
" " "
" "
cos sin
cos
riportando solo le equazioni che contengono le incognite richieste dal problema:

+ =
+ =
% $
% $ cos sin
'
" ' " "
a g m T
a m m g m k g m
d

= + =
=
+

=
Newton a g m T
s m
m m
k g m
a
d
2 , 'E2 % $
4 9" , "
% cos $sin
'
"
" '
"
&inamica =
Esercizio n. 7
0n lampadario di massa m12,0 ?g appeso ad unasta orizzontale collegata al soffitto da due molle
identiche agganciate alle sue estremit*. llequilibrio ciascuna delle molle si allunga di @,0 cm rispetto
alla condizione di riposo. )rascurando la massa dellasta, determina la costante elastica delle molle.
Soluzione:
1) &iagramma delle forze.
2) Secondo principio della dinamica: essendo il sistema in equilibrio, la
risultante delle forze deve essere nulla: 0
"
'
= + +
el el
F F P

3) 6oich8 tutte le forze sono nella stessa direzione sufficiente considerare le
componenti lungo un solo asse:
0
" '
= +
el el
F F mg
4) 6er rispondere alla domanda del problema occorre solo ricordare che
' ' '
x k F
el
=
,
" " "
x k F
el
=
, in questo particolare caso le molle sono identiche, quindi
k k k = =
" '
e gli
allungamenti sono uguali cm x x @
" '
= = , si ottiene quindi:
0 " = kx mg
,
m N
x
mg
k 4 "B9
"
= =
Esercizio n. 8
0na pallina di massa m1"'0 g vincolata ad un punto D per mezzo di una molla di costante elastica
k1"EB #4m. -a pallina in moto circolare con una velocit* V1',"@ m4s su un piano orizzontale. 5l raggio
della circonferenza R12E,@ cm. /alcola la lunghezza a riposo L
0
della molla.
Soluzione:
Dsserva che se la pallina ruota la molla si allunga di un tratto x, quando la
molla deformata eserciter* una forza nella direzione della deformazione,
ma in verso opposto che funge da forza centripeta. #oto il valore della
deformazione sar* possibile determinare la lunghezza a riposo della molla
visto che R=L
0
+x
1) &iagramma delle forze: Sulla pallina, perpendicolarmente al foglio,
agiscono anche la forza peso e la reazione vincolare del piano che si fanno
equilibrio essendo nella direzione binormale, per comodit* non le
rappresentiamo.
2)
a m N F P
el


= + +
3) -asse scelto quello normale, si ha:
R
V
m F
el
"
0 0 = + +
4) Ricordando che
kx F
el
=
possibile determinare la deformazione subita dalla molla
m
kR
mV
x 002 , 0
"
= = e quindi la lunghezza a riposo L
0
1 R-x 1 0,2E" m.
&inamica :

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