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SCIENZE CLASSE TERZA

LA FORMA DELLA TERRA


La Terra ha una forma sferica leggermente schiacciata ai poli a cui si
dato il nome di geoide.
La sua forma oggi confermata da immagini inviate dallo spazio, ma
in passato cerano delle prove indirette:
1) Osservando una nave che si allontana allorizzonte non
scompare di colpo, ma pian piano, come se percorresse una
strada in discesa
2) Durante le eclissi di Luna la Terra copre la luce solare
proiettando la sua ombra sulla superficie della Luna. I bordi
tondeggianti di questombra confermano lipotesi che la Terra
abbia forma sferica.

Il reticolato geografico il sistema di riferimento che permette di
individuare la posizione di un oggetto sulla superficie della Terra; le
linee che formano il reticolato si chiamano meridiani e paralleli. I
meridiani sono semicirconferenze che congiungono i Poli e i paralleli
sono circonferenze concentriche che hanno il loro centro sullasse
terrestre.
Il parallelo di circonferenza massima equidistante dai poli e prende
il nome di Equatore; la sua lunghezza misura 40075 km. Esso divide
la Terra in due mezze sfere: lemisfero boreale a Nord e lemisfero
australe a Sud. I paralleli sono per convenzione 180, 90 a Nord e 90 a
sud e sono alla distanza angolare di 1 luno dallaltro. Altri due
paralleli importanti sono i tropici:
Il Tropico del Cancro a nord dellequatore
Il Tropico del Capricorno a sud dellEquatore
Essi delimitano una fascia della superficie terrestre detta fascia
tropicale. Su questa fascia i raggi del Sole sono praticamente
perpendicolari per tutto lanno e vi determinano il clima pi caldo
della Terra.
Tra i meridiani ne stato scelto uno come riferimento: si tratta del
meridiano fondamentale che passa per lOsservatorio astronomico di
Greenwich, vicino a Londra. A ogni meridiano corrisponde un
antimeridiano opposto. Tutti i meridiani hanno la stessa lunghezza, di
poco superiore ai 20000 km, sono in totale 360, 180 ad est e 180 ad
ovest e sono alla distanza angolare di 1 luno dallaltro. ( meridiano
deriva dal latino meridies, perch un meridiano unisce tutti i punti
che hanno il mezzogiorno nello stesso momento)


LE COORDINATE GEOGRAFICHE
Per determinare la posizione di un punto della superficie terrestre si
utilizzano le coordinate geografiche: latitudine, longitudine,
altitudine.
Laltitudine, o quota di un punto P, si determina con strumenti
detti altimetri. A livello del mare si ha altitudine zero.
Laltitudine si misura in metri e pu essere positiva (per tutti i
punti che si trovano sopra il livello del mare) oppure negativa
(per tutti i punti che si trovano sotto il livello del mare)
La latitudine di un punto P la distanza angolare tra il punto P
e lEquatore. Tutti i punti posti sullo stesso parallelo hanno la
stessa latitudine.
La longitudine di un punto P la distanza angolare tra il punto
P e il meridiano fondamentale. Tutti i punti che si trovano sullo
stesso meridiano hanno la stessa longitudine.



MOVIMENTI DELLA TERRA
La Terra, come gli altri pianeti, si muove compiendo,
contemporaneamente, due tipi di movimento.
Una rotazione intorno al proprio asse che attraversa i Poli, che si
chiama rotazione terrestre
Una rotazione intorno al Sole che si chiama rivoluzione
terrestre.

ROTAZIONE
La Terra ruota intorno al proprio asse in senso antiorario, cio da
ovest verso est. Il tempo che la Terra impiega a compiere un giro su
se stessa corrisponde a circa 24 ore ed chiamato giorno (23 ore 56
minuti e 4 secondi).

CONSEGUENZE
La rotazione terrestre ha delle conseguenze fondamentali.
Lalternanza del giorno e della notte perch ciascun punto
della superficie illuminato per un certo periodo, chiamato d,
ed in ombra per un altro periodo, chiamato notte. Linsieme
del d e della notte costituiscono il giorno solare.

La linea che separa la parte della Terra illuminata dal Sole da
quella in ombra si chiama circolo di illuminazione.

Il passaggio dalla zona di luce a quella di buio non segnato da
una brusca linea di confine, ma piuttosto da una fascia di
penombra che corrisponde allalba, quando il Sole non ancora
sorto, e al tramonto, quando il Sole gi sceso sotto la linea
dellorizzonte.

Il moto apparente del Sole e della volta celeste, che
sembrano muoversi nel cielo, sorgendo a est e tramontando ad
ovest.
Il moto di rotazione ha anche delle conseguenze sulla forma della
Terra che risulta schiacciata ai poli; questo effetto dovuto
allazione della forza centrifuga che massima allEquatore e
nulla ai poli.

LA RIVOLUZIONE TERRESTRE
Il movimento della Terra intorno al Sole chiamato moto di
rivoluzione. Durante tale moto la Terra percorre una traiettoria
chiamata orbita. Lorbita terrestre ha la forma di unellisse,(e viene
detta ECCLITTICA) con il Sole che occupa uno dei due fuochi. La
durata di un giro completo si definisce anno solare ed di circa
365 giorni; la distanza Terra-Sole va da un minimo di 147 milioni
di km (PERIELIO) a un massimo di 152 milioni di km (AFELIO).
La velocit della Terra durante il moto di rivoluzione molto
elevata, pari a 30,3 km/sec; noi tuttavia non ce ne accorgiamo,
perch ci muoviamo con la Terra stessa. La velocit di rivoluzione,
inoltre, non costante: la Terra infatti si muove pi velocemente
nei tratti dellorbita in cui si trova pi vicino al Sole.
[TITOLO DELL'INTESTAZIONE LATERALE]


Unellisse una curva che ha la forma di una circonferenza
schiacciata. Sappiamo che tutti i punti che giacciono su una
circonferenza hanno la stessa distanza dal centro; nel caso dei
punti che giacciono su unellisse, invece, quella che rimane
costante la somma delle distanze da due punti fissi detti fuochi.

CONSEGUENZE DELLA RIVOLUZIONE TERRESTRE
Il movimento di rivoluzione intorno al Sole determina due
conseguenze importanti:
Una diversa durata del giorno e della notte;
Lalternarsi delle stagioni.

Lasse terrestre inclinato rispetto al piano dellecclittica e durante il
movimento di rivoluzione mantiene costante tale inclinazione. Questo
fa s che il circolo di illuminazione non passi sempre per i Poli e
La Terra percorrendo la sua orbita,
si trova alternativamente a una
distanza massima (AFELIO) e
minima (PERIELIO) dal Sole.
quindi, nel corso dellanno, il giorno e la notte hanno durata diversa;
inoltre questa cambia nei diversi punti della Terra.
Lavvicendarsi durante lanno di periodi pi caldi e pi freddi viene
definito alternanza delle stagioni.
Per ciascun emisfero, in momenti diversi, linizio dellestate si verifica
quando i raggi solari arrivano perpendicolari alla superficie della
Terra, aumentando lirraggiamento.
La distanza della Terra dal Sole non importante per lalternanza
delle stagioni: lestate boreale si verifica quando la Terra in afelio,
cio pi lontana dal Sole.
Le stagioni climatiche per appaiono in ritardo rispetto alle stagioni
astronomiche. Infatti, se lestate inizia a fine giugno, perch nel nostro
emisfero i mesi pi caldi sono luglio e agosto? Questo dovuto al fatto
che per riscaldare la Terra occorre un certo intervallo di tempo.
Latmosfera costituisce infatti una specie di strato isolante. Per lo
stesso motivo, anche se linizio dellinverno in dicembre, i giorni pi
freddi si hanno generalmente in gennaio e febbraio.
SOLSTIZI ED EQUINOZI
Nel nostro emisfero, durante lestate, il Sole sorge prima e tramonta
pi tardi che in inverno; la durata massima del d si verifica, a
seconda degli anni, il 20-21 giugno, giorno del solstizio destate,
mentre la durata minima si verifica il 21-22 dicembre, giorno del
solstizio dinverno. Nellemisfero australe avviene lesatto contrario,
mentre allEquatore la durata del d e della notte sono sempre di 12
ore durante tutto lanno.
Ci sono per due giorni dellanno durante i quali il d e la notte hanno
la stessa durata su tutta la superficie del nostro pianeta: questi giorni
sono chiamati equinozi: il 20-21 marzo lequinozio di primavera, il
22-23 settembre lequinozio dautunno.
Le durate variabili del d e della notte nel corso dellanno dipendono
dal fatto che lasse terrestre costantemente inclinato di 66 33
rispetto al piano dellorbita che la Terra percorre intorno al Sole.
Linclinazione dellasse terrestre, infatti, determina la diversa
disposizione del circolo di illuminazione nei vari periodi dellanno.
Gli equinozi corrispondono alle sole posizioni durante le quali il
circolo di illuminazione passa per i poli.




PERCHE ESISTONO GLI ANNI BISESTILI?
Poich il periodo di rivoluzione della Terra vale 365 giorni, 5 ore, 48
minuti, esso coincide con circa 365 giorni e un quarto; del quarto
di giorno che avanza si tiene conto una volta ogni quattro anni
aggiungendo un giorno nel nostro calendario: il 29 febbraio. Tale
correzione corrisponderebbe a un periodo di rivoluzione di 365,25
giorni esatti; si effettuano allora altri ritocchi, fra cui quello di non
considerare bisestili gli anni secolari non divisibili per 400 (il 2100,
2200 e il 2300 non saranno bisestil, cos come non lo stato il
1900)

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