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Bertucci 1
Correnti Alternate
Fisica II a.a. 2004-2005
Lezione 10 Giugno 2005
B.Bertucci 2
FASE DI SCARICA IN UN LC IDEALE
Prendiamo un condensatore carico, e lo
connettiamo ad uninduttanza, assumendo
che non ci siano resistenze nel sistema .
Da un punto di vista energetico questo vuol dire che non ci sono
elementi che dissipino energia, visto che sia il condensatore che
linduttanza sono elementi che immagazzinano energia ed eventualmente
la restituiscono al sistema, ma non la disperdono per effetto joule.
lenergia del sistema una quantit conservata : ci aspettiamo
che qualunque cosa accada possa essere descritto in termini di
trasferimento di energia dal condensatore allinduttanza e viceversa
--- OSSERVAZIONI PRELIMINARI ---
B.Bertucci 3
Le condizioni iniziali sono :
C L
Lequazione del circuito sar :
con :
derivando rispetto al tempo otteniamo unequazione differenziale del
secondo ordine in i :
oscillatore armonico con
pulsazione :
In una molla di costante elastica k con un oggetto attaccato di massa m :
infatti dq la variazione di carica sulle armature
del condensatore durante il processo di scarica
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C L
k
m
x
C 1/k
L m
Q x
i v
Come nel caso delloscillatore meccanico, anche in quello elettrico potremmo
ricavare lequazione della corrente/carica derivando lintegrale dellenergia...
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La soluzione data da una funzione sinusoidale:
lo sfasamento tra corrente e d.d.p di /2 ovvero di un
quarto di periodo : sono nella cosiddetta quadratura di fase
(la corrente in ritardo di T/4 rispetto alla tensione)
con ampiezza e fase da determinare in base alle condizioni iniziali :
= 0,
= 0
Gli andamenti temporali della d.d.p e della corrente sono descritti dalla stessa
funzione sinusoidali (= stessa pulsazione) ma hanno fasi diverse:
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FASE DI SCARICA IN UN LC non IDEALE
C L
R
R
= t
V
0R
V
0l
l
=t +/2
c
=t -/2
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Se due grandezze sinusoidali hanno stessa pulsazione, la differenza di fase
costante e non altro che langolo formato tra i vettori corrispondenti.
Effettuiamo il calcolo per gli elementi in serie: R + C , R + L . L+ C , R + L + C
Otterremo che in generale V
0
= Z i
0
dove Z sar funzione di (R,L,C & ) ovvero
delle reattanze dei singoli elementi.
t
V
01
V
02
2
Dobbiamo quindi fare la somma di due vettori, e proiettare la risultante sullasse x:
V
01
V
02
2
t + t
V
0 V
0
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C
= -/2
x
y
V
R
R+ C :
V
C
V
T
T
Le d.d.p. ai capi dei singoli elementi hanno la forma:
Il vettore risultante avr modulo:
e fase :
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x
L
= /2
L+ C:
V
L
C
= -/2
V
C
Le d.d.p. ai capi dei singoli elementi hanno la forma:
Il vettore risultante avr modulo:
e fase :
x
x
= /2
= - /2
Ovvero:
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L
= +/2
x
y
V
R
R+ L :
V
T
T
Le d.d.p. ai capi dei singoli elementi hanno la forma:
Il vettore risultante avr modulo:
e fase :
V
L
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R+L+C:
V
R
V
T
x
LC
= /2
V
LC
T
Ripartiamo dal risultato ottenuto per L+ C
con :
sommando:
Il vettore risultante avr modulo:
e fase :
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Applichiamo la somma appena fatta ad un circuito RLC serie collegato con un
generatore di f.e.m sinusoidale :
Quindi la relazione tra lampiezza della corrente i
0
e lampiezza della f.e.m. :
Viceversa dato un generatore di f.e.m sinusoidale:
e lo sfasamento :
la corrente avr la forma
con:
e fase:
B.Bertucci 21
La massima ampiezza della corrente
che circola nel circuito dipende dalla
pulsazione del generatore :
la condizione di risonanza : il circuito si comporta come se fosse puramente
resistivo:
In un dato circuito R,L,C fissati la frequenza per
cui si ha la massima ampiezza di corrente :
Infatti lo sfasamento tra f.e.m. e corrente :
= 0
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La pulsazione della risonanza fissata da L,C:
la sua altezza fissata da R :
la larghezza del picco fissata dal rapporto R/L
i
max
i
max
/ 2
1
2
che definisce lintervallo di frequenze per cui i (
1
< <
2
) > i (
R
)/2
Il rapporto tra frequenza di picco e larghezza della risonanza definisce il
fattore di merito del circuito:
ovvero quanto il circuito sia capace di selezionare solo determinate frequenza
in ingresso.
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Qual la potenza erogata dal generatore in regime di corrente alternata?
La potenza istantanea sar comunque descritta da :
il suo valor medio su un periodo dato da :
la potenza dissipata minima (nulla) quando lo sfasamento tra
f.e.m del generatore e corrente di /2 :
ovvero se abbiamo solo L e C nel nostro circuito.
cos = 1 : a) se abbiamo un carico puramente resistivo
b) in condizioni di risonanza
In entrambi i casi: P
m
= i
eff
2
R