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STORIE DEL 1PANCHATANTRA

Il pi antico libro di favole del mondo


Il Panchatantra una delle pi antiche raccolte di favole della letteratura sanscrita.
Risale al IV secolo d.C., ma si basa su pi antiche raccolte di fiabe. Viene attribuito al saggio indiano
Bidpai (vissuto attorno al !! d.C."
I racconti, che per lo pi hanno come protagonisti degli animali, sono suddivisi in cin#ue libri attorno
ad alcune tematiche come la con#uista degli amici, la perdita dei beni, fare la guerra.
In origine erano destinati all$istru%ione di un giovane principe per addestrarlo al successo mondano.
Origine e creazione del Panchatantra
Molto tempo fa nel regno di Mahilaropya, viveva un re che governava in modo
encomiabile. Il re aveva tre figli, non molto intelligenti. Per cui era molto
preoccupato per la successione al trono. Cercava un buon insegnante, ben
preparato nelle scritture, che riuscisse ad insegnarle ai figli in un tempo
relativamente breve. I ministri gli avevano indicato un ottimo pandit, Vishnu
Sharman. Ma questo valente erudito era abbastanza vecchio e il re si chiedeva
come avrebbe fatto a completare linsegnamento delle scritture ai figli, dal
momento che a un allievo ben dotato erano necessari almeno dodici anni per
apprenderle.
Vishnu Sharman riusc! a convincere il re che avrebbe insegnato ai principi il
comportamento di un vero re grazie a una serie di racconti che sarebbero stati
molto pi" efficaci delle scritture. Compil# una raccolta di cinque volumi di storie,
chiamati Panchatantra, che dovevano appunto servire da guida ai giovani principi
per apprendere il mestiere di re e imparare a comportarsi da saggi.
re di Mahilaropya si chiamava Amarshaki! era "# re $e#evolo% "#o s"dioso e "#a
perso#a pia& I 'i(li si chiamava#o )ah"saki% *(rasaki e A#a#shaki! era#o
proprio s"pidi e privi di i#eressi& Per +"eso il re aveva co#vocao i s"oi mi#isri e
aveva deo loro!
, Sapee (i- che i miei 'i(li so#o del "o disi#eressai alla co#osce#.a% #o#
ha##o $"o# se#so #/ capaci- di appre#dere0 come por1 mai (ara#ire% +"i#di%la
'elici- di +"eso (ra#de impero2
3i"same#e +"alc"#o ha deo!
4No# solo si #asce% ma si m"ore% per c"i il dolore e la so''ere#.a passa#o i# 'rea0
ma rise 5 col"i che ha 'i(li scemi perch/ dovr- vivere miserame#e4&
E6 empo che 'acciamo +"alcosa per i#c"lcar(li +"alche i#eresse e svil"ppare le
loro me#i 7
8" allora che "# mi#isro parl1 al re di "#o s"dioso $rami#o di #ome 9ish#"
Sharma che era molo colo e preparao i# mole discipli#e& Perch/ d"#+"e #o#
a''idare i 'i(li alle s"e c"re2 Sic"rame#e sare$$ero dive#ai sa((i e i#elli(e#i&
Il re i#vi1 a core 9ish#" Sharma e (li disse che voleva a''idare i 'i(li alle s"e
c"re0 i# cam$io lo avre$$e creao capo di ce#o villa((i& Il pa#di ascol1
"milme#e il re e disse!
4Mio si(#ore% io #o# ve#do i miei i#se(#ame#i i# cam$io di re(ali e di o#ori& Ma
ed"cher1 i "oi 'i(li e li re#der1 sa((i e respo#sa$ili i# sei mesi& Te lo posso
assic"rare& E #o# vo(lio #ie#e i# cam$io4
9ish#" Sharma prese i# carico i re 'i(li del re e se li por1 a casa% i#i.ia#do s"$io
la loro ed"ca.io#e& S"ddivise le s"e le.io#i i# i#eressa#i sorie che raava#o
piacevolme#e dei caraeri de(li a#imali& *# dopol6alra le racco#1 ai pri#cipi che
#e seppero co(liere a(evolme#e l6esse#.a e applicarla alla via& Al p"#o che #e
'"ro#o compleame#e ras'ormai& *#a vola co#cl"so l6appre#dime#o% essi
rie#raro#o a core #o# pi: come i ra(a..i ro..i e 'asidiosi che era#o sai% ma
come (iova#i doai di sa((e..a e dipr"de#.a&
Da allora molo empo 5 passao& Re Amarshaki% i pri#cipi e l6oimo 9ish#"
Sharma so#o sai "i ravoli dalle spire del empo0 ma le immorali sorie
ma#e#(o#o i#aa la loro 'resche..a e a#cora divero#o coloro che vo(lio#o
isr"irsi s" "i i risvoli della via&
Da allora% le sorie raccole e #arrae da 9ish#" Sharma so#o co#osci"e come
Panchatantra. Si raa i#'ai di ci#+"e pari o li$ri% rispeivame#e i#iolai
Mitrabhed, di''ere#.e 'ra (li amici% Mitrasampraptih% l6"#io#e 'ra amici%
$a%olu%iyam% s"ll6impraica$ili- dell6amici.ia co# chi ci 5 decisame#e #emico%
&abdhapranaasham% s"ll6i#elli(e#.a che resa i#crolla$ile di 'ro#e alle
emer(e#.e% 'pari%shit%a%ar%am, s"lla possi$ili- di risolvere +"alsiasi pro$lema
"sa#do l6i#elli(e#.a capace di discrimi#are&
La prima soria che 9ish#" Sharma racco#1 ai re (iova#i 5 +"ella del oro che '"
a$$a#do#ao dal padro#e i# "#a 'oresa
Primo &antra ' (ifferen%e fra gli amici
1.Il bue abbandonato nella foresta
Un tempo nella citt di Mahilaropya, nel sud dell'India, viveva un pio mercante chiamato
Vardhamaan. Una notte, mentre andava a dormire, improvvisamente prese ad ossessionare la
sua mente il pensiero che avrebbe perso tutte le sue ricchezze. E a quel punto i suoi familiari
lo avrebbero abbandonato. os! o"ni notte Vardhamaan la passava a pensare ai modi in cui
sarebbe potuto diventare sempre pi# ricco. $lla fine concluse che il commercio era il solo
modo per "uada"nare denaro onorevolmente. %a mattina dopo, caric& diversi utensili e
recipienti su un carro a buoi e si avvi& verso Mathura con una carovana di mercanti. 'ensava
di vendere "li utensili nella citt. (iravano il caro due buoi, Manda) e *an+eeva). ,uando la
carovana si addentr& in una folta foresta,uno dei due, *an+eeva), scivol& in un terreno
paludoso e si ruppe una zampa. %'incidente indusse Vardhamaan alla disperazione. %'affetto
che nutriva per il suo bue lo blocc& l! per tre notti. Vedendolo cos! abbattuto, i compa"ni di
via""io lo avvertirono che la foresta era abitata da ti"ri e leoni e che rischiava la vita per quel
bue- ./on preoccuparti del bue e lascialo qui 0 dissero 0 *tai certo che nel "iro di qualche
"iorno "uarisce o muore. In o"ni caso, tu non puoi farci niente..
Vardhamaan diede ascolto ai compa"ni di via""io, lasci& qualcuno a "uardia del bue e
riprese il via""io. 1opo un po' "li uomini lasciati di "uardia si stancarono di badare a
quell'animale ormai diventato inutile2 cos! abbandonarono il povero *an+eeva) e si avviarono
per ra""iun"ere Vardhamaan. 3li mentirono dicendo che il bue era morto e che si erano
preoccupai di ese"uire i riti dovuti. Vardhamaan non fu certo contento della notizia.
*tando nella foresta, l'erba fresca, l'acqua e l'aria pura ebbero un effetto straordinario su
*an+eeva), che ben presto "uar! e riprese le forze. $nzi, era pi# forte di prima. Mu""endo
ener"icamente, *an+eeva) cominci& a sfre"are le corna contro un mucchio di sabbia, facendo
molto rumore.
/ella foresta abitava un leone chiamato 'in"ala). Un "iorno 'in"ala) andava a spe"nere la
sete nel fiume 4amuna. 'er caso sent! il chiasso che faceva il bue *an+eeva) ed ebbe paura che
si trattasse di un animale feroce. ,uel rumore lo fece spaventare davvero2 cos! strisci& fra i
cespu"li fino a un albero di banyan.
'in"alo), il leone, aveva due sciacalli come ministriquesti lo se"uivano sempre e ovunque. *i
chiamavano 1amana) e 5arta). Il comportamento timoroso di 'in"ala) li sorprese e
cominciarono a discutere sul da fare.
1amana) chiese a 5arta) il motivo per cui il leone si nascondeva. 5arta) lo mise in "uardia
dall'immischiarsi nelle faccende del loro re e disse perch6 mai si sarebbero dovuti
preoccupare della cosa. hi si immischia senza motivo in questioni per lui irrilevanti, disse lo
sciacallo, finisce male proprio come capit& alla scimmia che smosse il cuneo.
1amana) chiese a 5arta) di raccontare la storia della scimmia.
2.*toria della scimmia
/ei pressi di una citt si stava costruendo un tempio. %! vicino stavano spaccano un enorme
tronco d'albero. $ll'ora di pranzo, i lavoratori lasciavano i cunei nel tronco da spaccare e
andavano a man"iare. Una scimmia aveva se"uito i lavori fin dalla mattina. Mentre i
lavoratori erano lontani, la scimmia scese dall'albero e and& a curiosare su quel tronco.
3iocando, vide il cuneo e cominci& a "irarlo, senza badare alla coda che si era incuneata nella
spaccatura del tronco. /on appena rimosse il cuneo, la spaccatura si rinchiuse sulla coda
della scimmia, che cerc& invano di liberarsi. /essuno l! vicino poteva aiutarla2 e quando i
lavoratori tornarono, la scimmia era "i morta.
5arta) disse che un inferiore che d consi"li a un re senza essere interro"ato finisce sempre
male. E' per questo che biso"na analizzare la situazione, pensare e solo allora parlare.
1amana) sostenne che anche l'inferiore diventa superiore quando serve il re. $l contrario, il
superiore che non sa "uidare il re diventa inferiore.
Un re si occupa delle persone che "li stanno intorno anche quando sono insipienti, ineducate
e i"noranti. E tuttavia i servi che stanno sempre attenti ai motivi e alle ra"ioni della felicit e
della infelicit di un re, ven"ono facilmente promossi a una posizione pi# alta a un re ostile.
oloro che pensano che ci vo"lia una certa fatica e un duro lavoro per compiacere un re sono
di fatto de"li incauti, sono tardi e stupidi. *e uno pu& essere capace di addestrare animali
come il serpente, il leone o l'elefante usando differenti metodi, non ci vo"liono "randi sforzi
da parte del sa""io per tenere sotto controllo un re.
5arta) chiese allora a 1amana) cosa avesse intenzione di fare.
.7""i il nostro re, senza la sua fami"lia 8 impaurito e s"omento. 'erci& dobbiamo andare da
lui e chieder"li il motivo di questa sua paura..
5arta) chiese come fa uno a rendersi conto se il re abbia o no paura. E 1amana) rispose-
./on ci vuole molto a capirlo. E' noto che anche un animale pu& capire i comandi dati. on la
"iusta concentrazione, un cavallo pu& portare il carico di un elefante e la persona accorta pu&
capire anche le cose non dette. Uno pu& capire i sentimenti di una persona sulla base di
queste cose- allusioni, pensieri, azioni, parole, espressioni de"li occhi e del viso. 'er questo mi
avviciner& al re impaurito e usando l'intelletto lo tranquillizzer& e mi "uada"ner& il posto di
ministro..
os! disse 1amana). $llora 5arta) disse-
./on sai ancora cosa si"nifica servire, come potrai dunque servire il re 9.
1amana) ribatt6-
.onosco bene i principi del servire. ,uando ero bambino ho sentito dalle labbra di mio
fratello quali siano le pratiche della fede per i santi.
%a "ente che non riconosce i meriti individuali non pu& servire il re, perch6 8 come se arasse
un campo improduttivo e non d nessuna sicurezza di produrre frutti. E' cosa buona servire il
re anche quando dovesse perdere ricchezza e potere, poich6 cos! facendo uno vedr i frutti
del suo servizio in futuro. Il sa""io non deve mai sperare di ottenere "uada"ni materiali da
un re i"norante in cambio ei propri servi"i.
oloro che criticano il re devono prima aver criticato se stessi, perch6 o n on sono adatti a
servire o non sono consapevoli dei compiti del servitore. ,uesti ha da portare il dovuto
rispetto alla re"ina, al principe, alla principessa, al primo ministro, al sacerdote e alle "uardie
del palazzo reale. olui che sempre saluta il re, conosce quello che lui vuole o non vuole ed
a"isce di conse"uenza, 8 amato dal sovrano. hi sta in prima fila nella batta"lia, lo se"ue in
citt e aspetta alla porta della camera reale 8 u"ualmente benvoluto dal re..
5arta) chiese-
.he cosa dirai, dunque, appena ti avvicinerai al re 9.
E 1amana) rispose-
.,uando il re 8 buono,il seme "ermo"lia e cresce diventando albero e dall'albero nascono
molti altri semi $llo stesso modo, un racconto nasce da un altro e cos via. (uttavia me"lio
non parlare quando si mette male per lui, perch6 anche il *i"nore si sente offeso dai discorsi
che spie"ano i presa"i attorno a lui..
on queste parole, 1amana) si present& a 'in"ala). ,uando il re lo vide arrivare disse alla
"uardia di farlo passare, poich6 1amana) era il fi"lio del suo primo ministro. Il re leone fu
contento di vederlo. on molto rispetto 1amana) disse-
.'er quanto immotivata possa sembrare la mia visita, o"ni inferiore, cos! come o"ni superiore,
ha sempre un motivo per fare visita a un re..
'in"ala) disse-
.Mettiamo da parte questo discorso. Io ti ho accolto bene perch6 sei il fi"lio del mio primo
ministro. /on so se tu sia capace o incapace, quindi parla apertamente e dimmi cosa
desideri..
1amana) disse che il re non dovrebbe occuparsi di niente a corte-
.*e vuoi sentire i miei desideri puoi farlo in privato.
Un se"reto di cui si 8 sentito parlare da sei anni viene facilmente divul"ato. Invece, un se"reto
sentito per quattro anni rimane un se"reto. ,uesto perch6 un re prudente deve fare in modo
che per sei anni non se ne faccia bisbi"lio.
In privato,1amala) chiese a 'in"ala)-
.'erch6 quel "iorno ti sei nascosto mentre bevevi al fiume 9.
'in"ala) rispose-
./on hai sentito que"li strani rumori9 *embrava che qualche pericoloso animale fosse
arrivato nella foresta. %ascer& questa foresta per sempre..
1amana) allora disse-
.E' "iusto che un re come tu sei si allontani sentendo quel forte rumore. 'otrebbe trattarsi del
rumore di tamburi o altro. E questa 8 la ra"ione per cui non biso"na fare rumore, proprio
come 3omayu.. *orpreso 'in"ala) chiese- .ome9.
:. *toria di 3omayu, lo sciacallo
Una volta uno sciacallo di nome 3omayu era molto affamato e va"ava nella foresta alla
ricerca di cibo. $ un certo punto capit& in un campo di batta"lia dove due eserciti si stavano
affrontando pronti per la "uerra. 'er caso il ramo di un albero cadde sul tamburo che stava ai
piedi del tronco, producendo un sordo rumore. %o sciacallo si spavent& al punto da temere
per la sua vita. 'ens&-
;7ra verr& distrutto. 'rima che la creatura che ha provocato quel rumore cos! sordo mi veda
8 me"lio che me la batta da qui<.
Un altro pensiero si affacci& nella sua mente, che non era "iusto abbandonare la foresta dove
avevano vissuto i suoi avi. os! 3omaya decise di scoprire prima che cosa aveva provocato
quel rumore. on molta cautela si avvicin& al tamburo e curiosamente si sent! contento-
pensava infatti di aver trovato parecchio cibo, come non "li accadeva da molti "iorni, dato
che dentro quella pelle doveva esserci molta carne. os! fece un buco nella pelle del tamburo
e vi entr&- ma una volta aperto, dentro non c=era nessuna traccia di carne.
%a morale della storia 8 che senza una conoscenza appropriata, non ci si deve lasciare
impressionare da qualcosa solo per averne udito il suono. Un re che non perde il suo cora""io
mentre combatte un nemico formidabile non sar mai sconfitto. 1unque, prima dobbiamo
scoprire che cosa ha creato quel suono. $spetta qui finch6 non mi sar& informato sul suono
che ti ha spaventato.
os! 1amana) pal& al leone e si allontan&.
'in"ala) pens& che non fosse buona cosa fidarsi delle parole dello sciacallo. 'oteva anche
avere l=intenzione di trescare col nemico per detronizzarlo. os! decise di se"uirlo e di
nascondersi in un punto della foresta per spiare le sue mosse. E cos! fece. /el frattempo
1amana) entr& nella foresta e si avvicin& al bue *an+eeva), contento di scoprire che altro non
era che un bue. $vendo scoperto cos! la sor"ente dei rumori che avevano spaventato il leone
pens&- ;Un re in crisi dipende sempre dai suoi ministri. Ecco perch6 i ministri si au"urano
sempre e si assicurano che il re stia sempre male<.
os! pensando 1amana) and& dal re, che lo accolse reprimendo la paura-
;>ai visto la creatura9 ? chiese il re.
;*!, maest, l=ho vista ed 8 possibile che abbia visto anche te. Ma la persona forte e superiore
non infli""e pena al debole ed 8 forse per questo che non ti ha attaccato.<
Il vento non strappa l=erba tenera che si pie"a prima- cos! un essere superiore di alto pensiero
domina la natura umile e mostra la sua forza contro chi 8 pi# forte.
Maest, 8 vero che la creatura 8 forte quanto pi# ha cora""io e che noi siamo deboli e indifesi.
Ma se il re vuole potr& mettere la creatura la suo servizio.<
'in"ala) tir& un respiro di sollievo e chiese- ;1avvero 8 possibile9<
1aman) rispose- ;*!, niente si pu& fare senza l=aiuto dell=intelli"enza<.
E= detto anche che sia pi# facile vincere una "uerra con l=aiuto dell=intelli"enza pi# in fretta di
quanto non si possa vincerla con la forza fisica.<
'in"ala) rispose- ; *e 8 cos!, ti nomino fin d=ora ministro e ti concedo i poteri discrezionali di
punire e ricompensare.<
1opodich6 1amana) avvicin& *an+eeva) e lo impression& con la potenza de"li animali
selvatici. 1ivenne amico del bue e "li promise di presentarlo a 'in"ala), il re leone. %o
convinse che era nel suo interesse chiedere perdono al re e mettersi sotto la sua protezione.
./on rovinare stupidamente la tua forza. Io sto per diventare ministro di stato e insieme
potremo "odere dei vanta""i e dei lussi della corte reale.. os! 1amana) bland! e convinse il
bue.
Una persona e"oista e che non rispetta tutti allo stesso modo cade in dis"razia e perde la sua
posizione2 come 1antil, per quanto fosse onorato dal re. hiese *an+eeva) a 1amana)-
;hi 8 costui9<
E 1amana) allora "li raccont& la storia di 1antil.
@. *toria di 1antil
=era una volta una citt chiamata Vardhaman, dove viveva un ricco uomo d=affari, di nome
1antil, che era il capo della citt. ol suo lavoro aveva compiaciuto il re e in occasione del suo
matrimonio invit& il re, le re"ine e i ministri trattandoli tutti con onore. 'roprio in
quell=occasione sopra""iunse uno spazzino di nome 3orambh che si accomod& sul trono. Era
un insulto al re, e lo spazzino fu subito cacciato dai servi di 1antil.
*entendosi "ravemente insultato lo spazzino non riusc! a dormire per molte notti, meditando
vendetta. ercava sempre il modo di mettere zizzania tra il re e 1antil.
Un "iorno, "i in piedi di primo mattino mentre il re si riposava, 3orambh si avvicin& alla
finestra della stanza del re e disse a voce alta- ;E= sorprendente quanto sia diventato audace
quel 1antil da osare abbracciare la re"ina<. Il re lo sent! e subito si alz& per chiedere a
3orambh se dicesse il vero.
;1avvero 1antil ha abbracciato la re"ina9<
3orambh conferm&- ;Vostra altezza, stavo "iocando a carte con un mio amico la notte scorsa,
per cui non potevo dormire. Il mio amico fa spesso visita a 1antil e mi ha detto di averlo
sentito dire- AMi vanto di avere intimi contatti con la re"ina=. /on ricordo le parole esatte.
$desso ho molto sonno e non so cosa ho blaterato.<
Il re pens& che lo spazzino veniva o"ni "iorno e che anche 1antil fosse un visitatore abituale
del palazzo. 'er cui era possibile che 3orambh avesse visto la re"ina abbracciare 1antil. os!
disse-
;hi ha desideri latenti durante il "iorno, li manifesta anche durante il sonno. %e emozioni
latenti o i sentimenti di una persona si palesano proprio quando beve o quando so"na. 'er cui
non si pu& avere fiducia nelle donne2 esse parlano con uno e "uardano ad un altro con occhi
di desiderio e nel cuore pensano ad un altro ancora. Il fuoco non 8 mai soddisfatto dalla
le"na, come "li oceani mai sono soddisfatti dai fiumi. os! le donne non sono soddisfatte di
molti uomini.
onsiderando il carattere delle donne, il re se ne adont& e decise di impedire a 1antil
l=in"resso a corte. %a cosa provoc& in 1antil confusione e sorpresa., dato che non riusciva a
rendersi conto del motivo di quella decisione. /on aveva commesso nessun crimine che
potesse dispiacere al re. Un "iorno tent& di recarsi a corte ma fu fermato dalle "uardie.
Vedendo la cosa, Gorambh rise e disse alle guardie: Guardie, questuomo sar lui stesso a decidere
se essere punito o perdonato. Se lo fermate, ne avrete lo stesso danno che dovesse toccare a lui.
*entendolo parare cos!, 1antil pens& che 3oram"h doveva aver detto qualcosa al re. os! lo
invit& a casa sua e "li re"al& vestiti e altre cose. 'entito di averlo maltrattato, "li chiese
perdono. 3orambh lo perdon& e "li assicur& che il re lo avrebbe accettato di nuovo
invitandolo a corte.
%a mattina dopo 3orambh and& a fare le pulizie vicino alla stanza del re e borbott& vicino alla
finestra- ;1avvero strano che il nostro re man"i cocomeri mentre risponde al richiamo della
natura<. Il re sent! e se ne dispiacque. 1isse adirato- ;Ma cosa diavolo dici. Bin"razia il cielo
che sei un servitore di questa casa<.
3arambh rispose- ;>o "iocato tutta la notte e adesso ho molto sonno. /on so cosa vado
borbottando. 'erdonami, ti pre"o, non sono in me<
Immediatamente il re si rese conto che cos! come lo spazzino aveva sparlato di lui poteva allo
stesso modo aver sparlato di 1antil quando non era in s6. E si sent! rassicurato sul fatto che
1antil fosse un "alantuomo e non avesse avuto relazioni illecite con la re"ina. 'er cui
biso"nava riabilitarlo. *ubito ordin& ai ministri di invitare a corte 1antil con onore e rispetto.
E non appena 1antil lo venne a sapere ne fu felice.
*entendo questa storia *an+eeva) disse- ;*i"nore, far& qualsiasi cosa u ti aspetti da me.
'ortami pure da 'in"ala)<. 1amana) lo condusse dal re e lo introdusse a corte. Cen presto il
bue e il leone diventarono amici. *tando in compa"nia di *an+eeva) e ascoltando le sue storie,
'in"ala) smise di usare violenza e uccidere altri animali. *i affezion& a *an+eeva) al punto da
non prestare pi# attenzione a 1amana) quando lo accompa"nava.
E= noto che tutti "li animali carnivori, dipendendo dalla carne, cominciano a soffrire. E come
capita i familiari di 1amana) lo abbandonarono e se ne andarono altrove. E questo rese
infelice 1amana). 5arta) prese a compian"erlo- i definitiva era stato lui a far incontrare il
bue e il leone trasformando quest=ultimo in un erbivoro e adesso era proprio lui a soffrirne.
1amana) accett& il rimprovero e disse- ;,uesto 'in"ala) ha smesso di cacciare e man"iare
carne. I suoi familiari stanno male. 1obbiamo cambiare le abitudini del re. 1al momento che 8
mal consi"liato, tocca a noi, suoi ministri, riportarlo sulla buona strada. *!, la colpa 8 mia e
non del re. /oi abbiamo perso l=onore a causa dei nostri errori nello stesso modo in cui i tre
sciacalli che dovevano pa"are per le loro colpe combattono contro due montoni.<
5arta) chiese- ;1i cosa si tratta9<
E 1amana) "li raccont& questa storia.
D. *toria di 1evasharma
In un posto molto isolato una volta c=era un tempio. 'er ra"ioni sconosciute la "ente si era
allontanata dal tempio. Un "iorno un sa""io chiamato 1evasharma prese a vivere in quel
tempio. on mezzi leciti e illeciti aveva ammassato una certa ricchezza. 'er via del suo
sviscerato amore per il denaro non si fidava di nessuno e teneva in casa le sue ricchezze.
*pesso si preoccupava di come se ne sarebbe preso cura, per cui diceva- ;3uada"nare denaro
8 triste2 triste dover prendersene cura2 triste 8 "uada"nalo, triste 8 spenderlo. (anto vale
rinunciarvi.<
,ualche tempo dopo un ladro di nome $ashadbhuti venne a sapere la cosa e studiava il
modo di rubarla. (ravestito da eremita and& da 1evasharma e disse- ;,uesto mondo 8 senza
senso, la "iovinezza 8 come un fiume che scorre dalla monta"na, la vita 8 come il fuoco, la
brama e il desiderio sono come le nuvole autunnali, "li amici, i fi"li, la mo"lie e tutto il resto
sono poco pi# di un so"no. (utto questo ho capito ma non so se sono in "rado di cancellare
questo mondo<.
1evasharma si rivolse rispettosamente al *anyasi-
;E"liolo, che tu sia benedetto. Il tuo distacco ha reso facile la tua vita. *ono convinto che chi 8
calmo e distaccato fin dall=inizio sar cos! fino alla fine. omincia a recitare il mantra- Aum
Namaha Shivaay<.
$ashadbhuti accett& 1evasharma come "uru. Ma quest=ultimo continuava a sospettare di lui
e non "li permetteva di entrare nel tempio di notte. $ashadbhuti aveva cominciato con
l=obbedir"li senza discutere, ma non poteva realizzare il suo piano. 'er cui cominci& a
pensare come ucciderlo, se ta"lia"li la "ola, stran"olarlo o avvelenarlo.
Un "iorno 1evasharma fu invitato a una cerimonia in un villa""io vicino e ci and&
acompa"nato da $ashadbhuti. %un"o il camino ebbe vo"lia di farsi un ba"no nel fiume e
compiere il suo rito quotidiano. 'rese la borsa in cui aveva messo il suo denaro e si avvicin&
alla riva, raccomandando all=altro di custodirla- ;'renditi cura di Cha"avan 4o"eshFara
finch6 non sar& tornato dal ba"no<.
Ma non appena si fu allontanato, i ladro afferr& i soldi e scomparve.
(ornando, 1evashama si imbatt6 in due montoni che lottavano fra di loro. Uno dei due mor!
nella lotta e uno sciacallo prese a leccare il san"ue che "li usciva dal collo. Un=idea attravers&
la mente di 1evasharma- ;,uesto sciacallo 8 cos! folle da avvicinarsi ai montoni distrutti
dalla morte<.
'ensando a questo torn& nel luo"o dove aveva lasciato il suo denaro in custodia di
$ashadbhuti2 ma questi non c=era. Vedendosi cos! subdolamente derubato, 1evasharma si
sent! avvilito. ominci& a se"uire le tracce lasciate dal ladro e continuando a camminare
ra""iunse verso sera il villa""io vicino.
/el villa""io, un tessitore stava andando con sua mo"lie a bere succo di palma e chiese a
1evasharma di accettare la sua ospitalit, cosa che lui accett&. Il tessitore disse alla mo"lie di
accompa"narlo a casa e and& a prendersi il suo vino di palma. Ma la mo"lie del tessitore era
una donna licenziosa. os! cominci& ad amore""iare con 1evasharma "i mentre lo
accompa"nava a casa sua. ,ui "iunti lo fece accomodare su una lettiera di le"no e cominci&
ad a""hindarsi. ,uando il marito torn& era sul punto di sedurlo. Vedendolo tornare si disf&
in un attimo dei suoi ornamenti e riprese il suo aspetto abituale. Ma il marito si era accorto
del suo arme""iare con 1evasharma. os! la picchi& brutalmente e l=appese a un "ancio.
Essendo ubriaco e stanco cadde nel sonno. In quel momento arriv& un=amica della mo"lie e
vedendolo addormentato le disse che 1evasharma la stava aspettando l fuori. %a mo"lie
disse che era ancora appesa e non poteva uscire. $llora l=amica le disse- ;Eelice chi pu&
"odersi i piaceri nella sua "iovinezza<.
%a mo"lie del tessitore si liber& dalla corda e le"& l=amica al suo posto. ,uindi and& ad
incontrare 1evasharma. /el frattempo il tessitore si sve"li& e cominci& a urlare alla mo"lie-
;3iura di non andare da nessuna parte e di non avere rapporti con nessun altro uomo o ti
ta"lio il naso<. Ma l=amica non diceva una parola. E in un empito di rabbia ta"li& il naso alla
donna che aveva scambiato per sua mo"lie. 1opodich6 si riaddorment&. *enza rendersi
conto, per via del buio, se avesse ta"liato il naso della mo"lie o di qualcun=altro.
,uando la mo"lie torn& vide in che stato era l=amica e se ne dispiacque. %a liber& dal "ancio
e vi si appese a sua volta. 1opo un po= il tessitore si sve"li& e ricominci& a "ridare- ;1immi,
vuoi ancora andare in "iro o dovr& ta"liarti anche le orecchie9<
$ quel punto anche la mo"lie cominci& a pian"ere- ;*i"nore, se fossi rimasta fedele a mio
marito, avrei avuto il naso ta"liato. $nche se non ho avuto relazioni sessuali con nessun altro,
possa il mio naso tornare come prima. *i"nore misericordioso, salvami.< ,uindi disse al
marito- ;3uardami, non sono licenziosa, vedi che il mio naso 8 tornato come prima9<.
Il marito fu colto di sorpresa e dovette ammettere che la mo"lie "li era fedele. %a liber& e
chiese perdono. Vedendo tutto questo 1evasharma disse-
;Uno non deve essere troppo attaccato alle donne, non deve sfidarle poich6 cercano di
sedurre l=uomo attaccato nello stesso modo in cui la "ente si prende "ioco e tormenta un
corvo al quale sono state ta"liate le ali.<
In questi pensieri 1evasharma trascorse l=intera notte. 1a un=altra parte, la mo"lie del
barbiere, alla quale era stato ta"liato il naso cercava di nascondere il volto sfi"urato. Einch6 il
marito, che era andato al palazzo reale, non torn& e chiese alla mo"lie la scatola dei rasoi. Era
talmente stanco che non voleva entrare in casa. %a mo"lie prese un rasoio dalla scatola e lo
porse al marito. Il marito che voleva l=intera scatola si arrabbi& e sca"li& il rasoio contro la
mo"lie. %a mo"lie non aspettava altro, e cominci& a "ridare- ;$iutoG ,uesto scellerato mi ha
ta"liato il naso senza motivo.<
*entendo le sue "rida la "ente comincia ad accorrere. $rriva anche una "uardia che d la
barbiere una bella bastonata. 1opodich6 entrambi ven"ono trascinati alla corte. Il barbiere
non sapeva come difendersi. Casandosi sul suo silenzio, il "iudice ordin& che venisse
impiccato. E proprio mentre stava per salire sul patibolo arriv& 1evasharma e rifer! alla
polizia come erano andate veramente le cose, a partire dalla lotta fra i montoni fino alla storia
della donna licenziosa e all=incidente accaduto quella notte. os! il barbiere ebbe salva la vita
e anche alla vera colpevole, cio8 sua mo"lie, venne data una lieve punizione. 1evasharma se
ne torn& alla sua dimora, dimenticandosi completamente elle ricchezze perdute.
$lla fine del racconto, 5arta) disse- ;'roprio come quei tre furono infan"ati dalle loro
macchie, anch'io sono stato colpito dal mio stesso errore.
5arta) chiese a 1amana) che cosa dovesse fare. E 1amana) rispose-
$nche in questa ora oscura, cercher& di separare *an+eeva) dal mio si"nore usando
l=intelli"enza.<
5arta) lo mise in "uardia- se uno ei due, *an+eeva) o 'in"ala), fosse venuto a conoscenza
della cospirazione "li sarebbe caduto il cielo addosso. Ma 1amana) lo rassicur& dicendo"li
che ninete di male "li sarebbe accaduto. ;Un uomo non deve perdersi d=animo nelle
avversit. (alvolta un uomo la cui volont 8 ferma riesce a fondare un "rande impero<.
$lla fine 1amana) disse- ;$nche Crahma non pu& sapere dell=ipocrisia ben "estita, proprio
come il tessitore che fece l=amore con una principessa travestendosi come il *i"nore Vishnu.<
Incuriosito, 5arta) chiese- ;he storia 8 9< E 1amana) "liela raccont&.
H. *toria di 5auli) e della principessa.
In una citt vivevano due amici. Uno faceva il tessitore, l=altro il fale"name. /ella citt una
volta fu or"anizzato un festival al quale partecip& "ente venuta da lontano e da o"ni parte. I
due amici vollero partecipare al festival e videro una principessa che cavalcava un elefante
scortata da due eunuchi. Il tessitore fu cos! infatuato dall=incomparabile bellezza della
principessa che ne fu immediatamente innamorato. Il suo amico lo riport& a casa e chiam& un
dottore. Il tessitore, continuando a "irare intorno, disse al fale"name che se la principessa non
lo avrebbe abbracciato sarebbe morto. ;%a scia che muoia ? disse all=amico ? dal momento che
so di non poterla sposare e non desidero nient=altro.<
Il fale"name cercava di consolarlo- ;*tai tranquillo e abbi pazienza, sicuramente avrai questa
principessa.<
%a cosa lasci& perplesso il tessitore, il quale chiese come la cosa potesse accadere.
%=amico allora scolp! un 3aruda Iun serpente alatoJ in le"no di *horea. *colp! anche due
armi, una conchi"lia, un fiore di loto, un disco e una mazza dello stesso le"no e li conse"n& al
tessitore. 3li inse"n& anche come far volare il 3aruda di le"no.
Il tessitore prese le sembianze del *i"nore Vishnu, cavalc& il 3aruda e vol& al palazzo dove
viveva la principessa. %a trov& che dormiva e le disse- ;'rincipessa, stai dormendo o sei
sve"lia9 *ono venuto per invitarti ad andare da %aKmi, a 5sheersa"ar. Vo"lio sposarmi con
te, perci& ti pre"o accettami come tuo marito.<
%a principessa fu stupita nel vedere l=apparenza del *i"nore Vishnu. *i sve"li& dal sonno e
disse-
;ome possiamo avere una relazione9 Io sono un essere umano, mentre tu sei il *i"nore dei
tre mondiG<
Il tessitore la convinse che lei era in realt Badha ? che era nata a 3o)ul.
;(u sei quella stessa Badha mia mo"lie e sei nata come principessa in questa vita, ecco perch8
sono venuto qui< ? disse.
%a principessa a quel punto "li disse di chiedere il permesso a suo padre, ma il fale"name non
lo voleva incontrare. E cominci& a tirar fuori scuse.
;Io sono invisibile. I mortali non possono vedermi, tanto meno posso parlare con tuo padre.
1evi sapere che una volta ho maledetto tuo padre condannando lui e l=intero suo clan alla
distruzione.<
Il tessitore prese per mano la principessa terrorizzata, la "ett& con forza sul letto e soddisf& la
sua lussuria. 1i prima mattina se ne torn& tranquillamente a casa.
%a cosa and& avanti per molte notti e il tessitore era contento di poter soddisfare
ininterrottamente le sue brame. 3li eunuchi che facevano la "uardia alla principessa furono
stupiti di notare in lei si"nificativi cambiamenti e sospettarono che la sua ver"init non fosse
pi# intatta.
;he cosa sar mai successo9 ? si meravi"liavano ? hi 8 il responsabile9 E come ha potuto
attentare alla sua ver"init superando misure di sicurezza cos! ri"orose9<
1ecisero perci& di informare il re su"li sviluppi della situazione. ,uando il re seppe dei
cambiamenti di sua fi"lia, si rattrist& e se ne preoccup& molto. *i consult& con la re"ina e la
incaric& di inda"are sulla faccenda. %a re"ina and& dalla principessa e si arrabbi& molto
quando vide sul suo corpo i "raffi e tutti i se"ni inconfondibili delle sue pratiche amorose. Ma
quando la principessa le raccont& l=intera storia fu molto contenta che sua fi"lia avesse la
fortuna di amore""iare col *i"nore Vishnu. os! torn& dal re e disse-
;*ei diventato il suocero di Vishnu. /ostra fi"lia ha celebrato il nodo nuziale con %ui. *e non
mi credi, potrai veder%o stanotte.<
$nche il re fu molto contento della cosa e si consider& un uomo davvero fortunato.
;Mia re"ina ? disse ? davvero 8 una benedizione che il *i"nore Vishnu sia diventato nostro
"enero. on le *ue benedizioni so""io"her& tutti "li altri re.<
$spett& che arrivasse la notte per poter vedere il "enero. ,uando la notte venne, "uardarono
entrambi dalla finestra. Ed entrambi si convinsero, dopo aver visto 5auli) il tessitore
travestito da Vishnu.
1a quel momento il re cominci& a inimicarsi tutti "li stati vicini, convinto com=era che finch6
avrebbe avuto Vishnu dalla sua parte nessuno potesse combatterlo. hiese anzi alla fi"lia di
avere rassicurazioni in proposito. 'resto i nemici attaccarono il suo re"no da tutti i lati e in
poco tempo sconfissero il re. %a fi"lia chiese al *i"nore Vishnu di salvare suo padre. Ma
5auli) le diede solo va"he rassicurazioni. Infine, quando al re era rimasta solo una fortezza,
5auli) il tessitore fu costretto a correre in suo aiuto. (emeva che se il re avesse perso
quell=ultima fortezza tutta la fede che nutriva verso di lui sarebbe svanita e non sarebbe pi#
stato possibile incontrare la principessa.
Il tessitore architett& di farsi vedere mentre si elevava in cielo. *al! sul suo 3aruda di le"no
con tutte le sue armi- ;Eorse i nemici saranno terrorizzati dopo avermi visto< 0 pens&.
ontinuando la storia, 1amana) disse-
;os! 5auli) mont& sul suo 3aruda di le"no e vol& nel cielo per combattere a fianco del re. $
quel punto, il *i"nore Vishnu disse a 3aruda- 0 3arudaG ,uesto 5auli) se la sta proprio
cercando, la morte. 1obbiamo salvarlo, altrimenti la "ente non avr pi# fede in me. *e verr
ucciso, la "ente penser che io stesso sia stato ucciso e finir di adorarmi.
os! disse a 3aruda di immer"ere la sua divina apparenza nel 3aruda di le"no, mentre %ui
stesso sarebbe entrato nel corpo di 5auli).
onclusa la batta"lia, 5auli) discese vittorioso sulla terra. $ quel punto si present& al re e
rivel& la sua vera identit. Il re vittorioso, nella sua "rande felicit, "li diede in sposa la fi"lia
e "li re"al& il re"no.
Einita la storia 1amana) disse-
;Un uomo laborioso pu& conquistare o"ni cosa e niente 8 al di l della sua portata.<
5arta) "rad! la storia ma in se"uito dubit& che l=intelli"enza di 1amana) riuscisse a creare
incomprensione tra 'in"ala) e *an+eeva). 1amana) era invece sicuro della sua abilit. 1isse
infatti- ;Il compito portato avanti con mezzi appropriati non ha biso"no di particolare valore.
'roprio come il corvo uccise il cobra nero con l=aiuto di una catena d=oro.<
5arta) chiese a 1amana) di raccontar"li questa storia.
L. Il corvo e il cobra
=era un enorme albero di Canyan in un posto e una coppia di covi che vivevano sull=albero.
,ualche tempo dopo anche un cobra nero prese a vivere nella cavit che stava alla base del
tronco del Canyan. Il cobra si man"iava le uova che deponeva la femmina del corvo. E questo
rattristava parecchio i corvi. $llora il corvo and& con sua mo"lie dal suo amico sciacallo e "li
raccont& i suoi "uai. E ascolt& anche i suoi consi"li su come porre fine alla minaccia del cobra.
%o sciacallo "li raccont& la storia della "ru in"orda che si man"iava tutti i pesci di uno sta"no.
E proprio per la sua eccessiva in"ordi"ia alla fine la "ru fu uccisa da un "ranchio.
$llora i due corvi furono curiosi di sapere come aveva fatto il "ranchio a uccidere la "ru.
E lo sciacallo raccont& loro la storia se"uente.
!. "a gru e il granchio
In una foresta c=era un la"o. Molti animali andavano sulla riva del la"o a bere acqua. Viveva l!
anche una "ru ma per via dell=et non era pi# capace di cacciare le sue prede. Una volta la "ru
aveva fame davvero e se ne stava l! a pian"ere sulla riva. Vedendola pian"ere un "ranchio le
chiese perch6 pian"eva. E tristemente la "ru rispose-
;Ei"liolo, ho intrapreso la vita ascetica per scontare i miei peccati, accumulati nel divorare i
pesci di questo la"o. $desso ho fatto voto di porre fine alla mia vita di"iunando fino alla
morte.. E= questo il motivo per cui non posso cacciare i pesci anche quando ne avrei
l=opportunit.<
Il "ranchio chiese quale fosse la ra"ione del suo ascetismo.
%a "ru spie"& quanto fosse attaccata a quel la"o e alle creature che ci vivevano.
;i sono cresciuta, vicino a questo la"o. E ho "iocato con le creature che ci vivono. Ma a un
certo punto ho saputo da"li astrolo"i che nei successivi dodici anni non ci sarebbe pi# stata
pio""ia. *e questo fosse successo davvero il la"o sarebbe seccato e questo assillo mi ha
indotto all=ascetismo, dato che non sopporto di vedere "li altri soffrire. os! ho deciso di
porre fine alla mia vita<
,uando i pesci sentirono raccontare quella storia alla "ru nuotarono verso la riva e appena
seppero della previsione de"li astrolo"i furono attana"liati dalla paura. os! chiesero alla ru
come poter scampare al pericolo imminente.
1isse allora la "ru-
;$ breve distanza dal la"o, c=8 una "rane riserva d=acqua2 c=8 tanta acqua che non potr
prosciu"arsi anche se dovesse piovere per ventiquattro anni. os! tutte le creature che
vivevano nei la"hi vicini vanno verso la riserva. 'erch6 non ci andate anche voi9<
(utti i pesci dissero che non erano in "rado di ra""iun"ere la riserva. $llora la "ru prese col
becco un pesce e lo port& in un anolino isolato, lo sbatt6 contro una roccia e lo uccise prima di
man"iarselo. Uno dopo l=altro, la "ru prese i pesci dal la"o e man"i& a saziet. %a cosa and&
avanti per diversi "iorni.
Un "iorno il "ranchio disse alla "ru- ;Ma sei davvero crudeleG *ono stato il primo a trattare
con te questo ar"omento serio, ma finora non mi hai prestato alcuna attenzione. 7""i dovrai
aiutarmi a ra""iun"ere la riserva d=acqua.
In effetti la "ru era stanca del solito sapore di pesce e "li venne vo"lia di "ranchio, per cui fu
felice della richiesta. *i sarebbe rifatto il palato. 'rese il "ranchio nel becco e si diresse verso la
roccia.
/on appena il "ranchio vide le spine di pesce sparse attorno alla roccia divent& sospettoso,
ma senza mostrare la sua paura chiese- ;Ma a che "ioco "iocavi coi pesci9<
Il "ranchio decise di non stare al "ioco. 'iant& le sue "anasce sul becco della "ru e "li stacc& la
testa. %a "ru mor! da e"oista. Il "ranchio avanz& lentamente fino allo sta"no e inform& tutti i
pesci rimasti della menzo"na che la "ru aveva raccontato.
$ quel punto ? o forse dopo un=altra storia ? lo sciacallo su""er! ai corvi un piano per
liberarsi del serpente. *u""er! ai corvi di andare a prendere nel palazzo del re un o""etto
prezioso e di metterlo nella tana del serpente. I corvi volarono al palazzo e presero una
collana della re"ina mentre faceva il ba"no. *ubito le "uardie li inse"uirono, ma i corvi fecero
in tempo a buttare la collana nella tana ai piedi dell=albero. os! le "uardie trovarono il
serpente che faceva la "uardia alla collana. %inciarono il serpente e si ripresero la collana.
I due corvi erano finalmente contenti che le loro uova fossero in salvo.
%a storia successiva che 1amana) racconta a 5arta) 8 quella del leone scemo e della lepre
intelli"ente.
M. Il leone scemo e la lepre furba
/ella foresta viveva un tempo un feroce leone, di nome Chasura). Era un leone in"ordo che
andava in "iro per la foresta ad uccidere animali indiscriminatamente. $ un certo punto "li
animali si riunirono e decisero di fare al leone una proposta- un animale di o"ni specie, o"ni
"iorno, si sarebbe offerto volontariamente per essere man"iato. Il leone accett& ma li avvert!
che il "iorno in cui nessun animale si fosse presentato li avrebbe uccisi tutti. 7"ni "iorno
veniva il turno di un animale, finch6 tocc& a una piccola lepre che era terrorizzata dall=idea
della morte imminente.
amminava lentamente a passi pesanti. %un"o la strada vide un pozzo- si affacci& al pozzo e
vide la sua imma"ine riflessa nell=acqua. Un Aidea "li balen& nella mente. 'ro"ramm& di
incontrare il leone verso sera, molto tardi.
,uando Chasura) vide la lepre le chiese furioso- .'erch6 sei cos! in ritardo9.
%a lepre invent& una storia.
;*i"nore, poich6 sono un animale molto piccolo, ho pensato che man"iare me non sarebbe
bastato a soddisfare la tua fame. os! mi sono fatta accompa"nare da altre quattro lepri.
Eravamo tutte or"o"liose di offrire la nostra vita per servirti, ma lun"o la strada abbiamo
incontrato un leone che affermava di essere lui il re della foresta. ,uando "li abbiamo detto
che stavamo facendo tardi perch6 dovevamo venire da te, ha cominciato ad insultarti. E
soltanto dopo mie ripetute richieste mi ha autorizzato a venire qui per dirti che tu devi
accettare la sua supremazia.<
$ quel punto Chasura) si infuri& e chiese dove fosse l=impudente.
%a lepre lo condusse al pozzo e "li disse che lo sfidante viveva l! dentro.
Il leone si affacci& al pozzo e vide il suo riflesso nell=acqua. *cambiandolo per l=altro leone,
ru""! forte. Il ru""ito eche""i& da dentro il pozzo e lui pens& che l=altro stesse replicando al
suo ru""ito. Eu tanta la sua rabbia che salt& nel pozzo e non ne riemerse mai pi#.
os! ci& che viene fatto servendosi dell=intelli"enza 8 sicuramente pi# fruttuoso di ci& che
viene fatto soltanto con la forza.
;(i assicuro ? disse a quel punto 1amana) ? che riuscir& a creare una frizione fra il bue e il
leone.
$ quel punto 5arta) "li disse di andare e "li au"ur& buona fortuna.
1amana) ra""iunse il posto dove 'in"ala) era da solo, lontano da *an+eeva) e si avvicin& a
lui con aria tranquilla. 'in"ala) "li chiese dov=era stato tutto quel tempo e lui rispose di non
averlo cercato poich6 non aveva niente da propor"li, tuttavia la prospettiva che lui
abbandonasse il suo re"no lo aveva spinto ad accorrere.
'in"ala) non riusciva a capire cosa volesse dire esattamente 1amana), per cui "li chiese di
essere pi# chiaro. 1amana) disse-
;Mio si"nore, *an+eeva) 8 "eloso di te. Mi ha rivelato l=intenzione di ucciderti. Vuol essere lui
il re e mi ha anche offerto il posto di ministro.
'in"ala) fu dispiaciuto di sentire quel che "li diceva lo sciacallo, ma non si fidava del tutto
delle sue parole. 1amana) cercava di convincerlo dell=autenticit dei suoi discorsi, ma
'in"ala) "li disse- ;$nche se *an+eeva) prova inimicizia nei miei confronti, mi rifiuto di
scendere al suo livello.<
*entendolo comunque influenzato dal suo discorso 1amana) "li disse-
;/on 8 buona cosa perdonare il nemico, maest. Inoltre tu non sei ve"etariano. ome puoi
nutrire una lun"a amicizia per un ve"etariano9 /on solo *an+eeva) ha distrutto le tue qualit
ma ti ha deviato dal retto sentiero. 1ovresti comportarti proprio nel modo in cui si comporta
l=acqua. Una "occia d=acqua evapora se cade sul ferro rovente, ma la stessa acqua splende
come una perla se si po""ia sulla fo"lia di loto o sul filo d=erba. %a stessa acqua si trasforma in
perla se si posa su una conchi"lia quando splende la costellazione di *Fati. E= stato detto
"iustamente, che una persona si riconosce in base a coloro che frequenta.. Ma si dice anche
che uno non deve mai affidarsi a una persona di cui non conosce la natura. os! 8 successo al
pidocchio che fu ucciso per colpa di un acaro.<
Incuriosito 'in"ala) chiese- ;ome 8 successo9<
E 1amana) "li raccont& la storia dell=acaro e del pidocchio.
NO. Il pidocchio e la zecca
=era una volta un pidocchio chiamato Mandavisarpini, che stava sul lenzuolo del letto di un
re. *e la passava bene succhiando il san"ue del re. Un "iorno arriv& nel letto reale una zecca
di nome $"nimu)htha e Mandavisarpani tristemente "li chiese- ;'erch6 mai vieni a vivere in
un posto fatto esclusivamente per me9 Vattene via prima che qualcuno ti veda.<
%a zecca rispose- ;/on 8 bello cacciare via uno che arriva a casa tua come ospite2 8 anzi
dovere dell=ospitante fornir"li un comodo allo""io. $ parte questo, io ho "i assa""iato il
san"ue di uomini di o"ni strato, tranne quello di re. Il san"ue della "ente comune sa di acido,
di aspro o di amaro. Invece quello di re deve essere dolce. 'er cui ti sar& molto obbli"ato se
mi permetterai di assa""iare il dolce san"ue del re. =8 anche da dire che o"ni cosa si fa solo
per lo stimolo della fame. %=ospite ti chiede del cibo. /on sarebbe bello da parte tua "ustare
da solo il san"ue dolce del re.<
Mandavisarpini consent!, ma lo avvert!- ; Ea attenzione, zecca. Io succhio il san"ue del re solo
quando lui dorme. Vedi di fare lo stesso<
$"nimu)tha fu d=accordo. /el frattempo arriv& il re e si sdrai& sul letto.
%a zecca impaziente voleva subito assa""iare il suo san"ue, senza aspettare che il re si
addormentasse, e cominci& a morderlo quando era ancora sve"lio.
Morso dalla zecca il re avvert! il dolore2 chiam& i suoi attendenti e ordin& loro di cercare dove
si nascondeva il pidocchio o la zecca che lo aveva morsicato. $ll=inizio della ricerca la furba
zecca si nascose in fretta tra le fessure della lettiera, mentre il povero pidocchio indolente fu
catturato mentre cercava di nascondersi fra le pie"he del lenzuolo. E "li attendenti del re lo
schiacciarono.
Einito il racconto 1amana) disse a 'in"ala)-
;Mio si"nore, me"lio tenere a distanza *an+eeva). E= detto che una persona che diventa
intima di un poco di buono, dopo aver abbandonato "li amici pi# cari e i parenti, va certo
incontro alla morte. 'roprio cos! fu ucciso il re 5a)uddroom.
E 'in"ala) chiese ancora- ;om=8 successo9<
'er cui 1amana) dovette raccontar"li la storia.
NN. Be 5a))udroom lo sciacallo.
In una foresta viveva un tempo uno sciacallo chiamato handarav. *entendo fame, una volta
si spinse verso la citt. ,uando i cani lo videro cominciarono a dar"li la caccia abbaiando
ferocemente. 'er salvarsi lo sciacallo entr& nella casa di un tintore e cadde in un vaso di
terracotta pieno di una tintura viola. ,uando i cani se ne andarono, lo sciacallo venne fuori
dal vaso, ma non era pi# lo stesso sciacallo- era diventato di colore blu.
*i avvi& verso la foresta e tutti "li animali, terrorizzati dal vedere un simile animale,
cominciarono a correre da tutte le parti. %o sciacallo ne fu contento e "rid&-
;$scoltateG Crahma mi ha mandato per re"nare su di voi, poich6 questa foresta non ha ancora
un re. *ono io da o""i il vostro re e vi assicuro che re"ner& con "iustizia. ,uindi non abbiate
paura di me. Il mio nome 8 5a))udroom. ;
3li animali si radunarono attorno e si sottomisero al suo servizio. %o sciacallo nomin& il leone
suo ministro e la ti"re, anche al leopardo, alla ti"re e alla volpe furono affidati de"li incarichi.
$ quel punto "li altri sciacalli furono allontanati dalla foresta. os! lui poteva "overnare
incontrastato. (utti "li animali, incluso il leone, erano adesso al suo servizio. Ma un "iorno li
sciacalli scacciati iniziarono a ululare in "ruppo. 5a))udroom li sent! e non riuscendo a
controllarsi cominci& anche lui d ululare con loro. ,uando il leone e "li altri animali lo
sentirono ululare a quel modo, capirono quale fosse la sua vera identit e che e"li era soltanto
un comune sciacallo. *i ver"o"narono di essere stati presi in "iro cos! a lun"o e uccisero
l=impostore.
%a morale della storia 8 che chi abbandona i suoi con"iunti, viene ucciso proprio come lo
sciacallo.
1opo aver raccontato questa storia, ormai sicuro che 'in"ala) era cauto nella trappola,
1amana) and& a trovare *aan+eeva), lo salut& e sedette silenzioso, con la faccia scura.
Vedendolo cos! preoccupato *an+eeva) "li chiese se aveva dei problemi. 1aman) rispose-
;ome si pu& star bene nella condizione di servo, visto che la ricchezza di colui che 8 servo
del re 8 controllata da altri. /on solo vive inquieto, ma anche incerto della propria
incolumit.<
*an++eva) non capiva e "li chiese di spie"arsi me"lio. Vedendo che il ferro era caldo 1amana)
disse- ;'in"ala) nasconde le sue cattive intenzioni verso di te. >a detto che ti avrebbe ucciso
domani mattina2 ho cercato di dissuaderlo ma lui sostiene che la vostra amicizia 8 innaturale,
dato che e"li 8 un carnivoro e tu sei un erbivoro. %=ho trovato cos! determinato che ho deciso
di informarti.<
*an+eeva) fu cos! scosso dalle sue parole che svenne. ,uando si riprese disse a 1amana)-
;E= stato un errore fare amicizia con 'in"ala), per quanto abbia cercato di far"li capire il mio
punto di vista lui non capir mai. onosco la ra"ione della sua ira- e "eloso del favore
mostrato dal mio padrone, qualcuno ha avvelenato la mente di 'in"ala). %e persone furbe
fanno il loro lavoro senza curarsi dei mezzi che usano. /on importa loro che il mezzo sia
"iusto o in"iusto, proprio come il corvo e altri animali fecero con il cammello.
1amana), incuriosito, chiese- ;os=8 successo al cammello9<
*an+eeva) "li narr& la storia.
NP. 5athana) il cammello.
=era una volta un leone in una foresta. Il suo nome era Mado)tar. Un corvo, un leopardo e
uno sciacallo erano sui se"uaci. Una volta il leone vide un cammello che si era perso nella
foresta. Il cammello si chiamava 5athana). ,uando lo vide il leone si stup! perch6 non aveva
mai visto un cammello in vita sua. 1isse- ;3uardatelo. *coprite se 8 un animale selva""io o se
appartiene al villa""io.< 1isse il corvo- ;,uell=animale appartiene a un villa""io. E= un
cammello e si pu& man"iare. ,uindi devi ucciderlo.<
Ma il leone rifiut& di uccidere il cammello e "li disse- ;*arebbe in"iusto uccidere questo
cammello, poich6 8 venuto alla mia dimora e dunque 8 mio ospite.<
Il leone diede istruzioni al corvo, al leopardo e allo sciacallo di portare il cammello da lui con
tutti "li onori, dicendo"li che avrebbe voluto sapere come mai si fosse smarrito nella foresta.
,uando il cammello arriv& "lielo chiese lui stesso e il cammello rispose che era scappato
perch6 il padrone lo torturava. Il leone prov& piet per lui e "li chiese di vivere nella sua
foresta senza paura. 1a allora il cammello inizi& a vivere nella foresta. Una volta il leone
combatt6 contro un elefante e venne "ravemente ferito dalle sue zanne, per cui non era pi# in
"rado di cacciare. 'ersino il corvo, il leopardo e lo sciacallo si ritrovarono affamati, perch6
erano soliti man"iare i resti de"li animali uccisi dal leone. ,uest=ultimo ebbe piet e disse loro
di trovar"li un animale che potesse uccidere anche se ferito. Il corvo e lo sciacallo si
a""irarono nella foresta ma non riuscirono a trovarlo.
'er cui pensarono entrambi che biso"nava uccidere il cammello.
;Ma il nostro padrone "li ha "arantito l=impunit2 quindi come possiamo ucciderlo9< disse il
corvo.
$ndarono quindi dal leone per chieder"li il permesso di uccidere il cammello.
;/on troviamo nessun animale adatto e stiamo morendo di fameG E anche tu sembri nelle
stesse condizioni. (i chiediamo perci& il permesso di uccidere 5athana) per soddisfare la
nostra fame.<
Il leone si arrabbi& molto- ;Ver"o"nateviG ? disse ? non sapete che "li ho "arantito l=impunit9
*e mi dite ancora una cosa del "enere vi uccidoG Mai mi macchier& della colpa di uccidere un
mio ospite.<
1isse allora lo sciacallo- ;*i"nore, sarebbe certo una colpa se lo uccidessi, ma non lo sarebbe
se 5athana) volontariamente si sacrificasse per salvarti dalla fame. *e non 8 possibile potrai
uccidere chiunque di noi per soddisfare la tua fame. 'oich6 se tu muori di fame, prima o poi
toccher anche a noi la stessa sorte.<
Il leone disse- ;Eate come volete<
*e"uendo il suo piano lo sciacallo disse a"li amici l! riuniti- ;l condizioni del nostro padrone
vanno pe""iorando. In questo modo morir di fame e chi ci prote""er a quel punto9
Eacciamo un sacrificio per salvarlo, cos! che e"li possa sopravvivere e tutti noi saremo liberi
dai debiti di riconoscenza nei suoi confronti.<
1etto questo lo sciacallo sedette davanti al leone con "li occhi pieni di lacrime.
Il corvo ne fu molto impressionato e non voleva sentirsi di meno. os! disse-
;7 si"nore, salva la tua vita divorandomi, cosicch6 anch=io possa salvarmi.<
1isse allora lo sciacallo- ;ome potrebbe il nostro padrone e si"nore soddisfarsi divorandoti.
*ei cos! piccoloG Inoltre le scritture dicono che man"iare la carne di un corvo 8 un peccato
"rave. Esprimendo i tuoi sentimenti ti sei "i liberato dal tuo debito verso di lui, adesso
spostati e lascia che il nostro si"nore si salvi man"iando me, cos! io potr& conquistare i due
mondi.<
Il leopardo, che stava a sentire, disse- ; *i"nore, divora me, che possa cos! ra""iun"ere il
cielo.<
5athana), che non sapeva niente del piano dello sciacallo, cadde nella trappola. 'ens& che il
leone non avrebbe ucciso nessuno, per quanto tutti si offrissero di morire. os! anche lui
decise di compiacere il leone con parole adulatrici e disse-
;7 leopardo, come pu& il nostro padrone ucciderti. (u appartieni alla stessa specie. %ascia che
io "li chieda la stessa cosa.< E rivol"endosi al leone disse-
;*i"nore, tutti questi animali non sono cibo adatto per te, dunque salvati uccidendo me, cos!
che io possa ra""iun"ere entrambi i mondi.<
5athana) aveva appena finito di parlare che lo sciacallo e il leopardo lo dilaniarono.
Einita questa storia, *an+eeva) disse- ;/on andr& altrove, anche se il mio si"nore 8 adirato con
me, perch6 chi ha potere ha anche ampio dominio e pu& ra""iun"ere i nemici ovunque
cerchino scampo. os! non mi resta altra scelta che combatterlo apertamente.<
,uando 1amana) lo sent! palare cos! si preoccup& che se *an+eeva) avesse recato danno a
'in"ala) con le sue corna a"uzze sarebbe stata una brutta cosa. 1amana) voleva solo evitar
di andarsene ma voleva anche evitare la lotta. 'er cui disse- ;$mico, la lotta tra padrone e
servo 8 insensata. si deve prote""ere dal nemico potente, altrimenti si far la fine della
pavoncella che nella sua arro"anza fu distrutta dal mare.<
Incuriosito, *an+eeva) chiese che "li raccontasse la storia della pavoncella e del mare.
N:. %a pavoncella e il mare
Una pavoncella viveva con il suo compa"no vicino al mare. Era incinta e stava per dare alla
luce le uova, per cui chiese al compa"no di trovare un posto sicuro ove posare le uova.
Il compa"no le su""er! di posare le uova sulla riva del mare. Ma lei non era molto convinta e
disse- ;% riva del madre non mi sembra un posto sicuro, dato che quando 8 luna piena le
ondate potrebbero sommer"ere un elefante. Vi di cercare un posto pi# sicuro.<
%=altro rise i "usto e disse con una certa arro"anza- ;Il mare non potr mai distru""ere la mia
pro"enie. =8 forse qualcuno che entra volontariamente nel fuoco9 7 qualcuno che va a
sve"liare un leone addormentato9 ,ualcuno 8 capace di sfidare il si"nore della morte9 %ascia
l! le tue uova e non aver paura.<
Il mare aveva ascoltato qull=arro"ante discorso e decise di dare una lezione al temerario.
1opo ave deposto le uova la pavoncella and& a cercare un po= di cibo. E il mare con
un=ondata travolse le uova. ,uando la pavoncella, tornando, non le vide pi# se ne rattrist&.
;(i avevo ben avvertito ? disse al compa"no ? ed ecco che le mie parole si rivelano esatte. >a
detto qualcuno che chi non ascolta le persone care sar distrutto come la tartaru"a.<
%e sue parole incuriosirono il compa"no che chiese- ;os=8 accaduto alla tartaru"a9<
E la pavoncella dovette raccontar"li la storia.
N@. I ci"ni e la tartaru"a
In un la"o viveva una tartaru"a di nome 5ambu"reeva. I suoi amici ci"ni vivevano anch=essi
nello stesso la"o- si chiamavano *an)at e Vi)at. Entrambi erano soliti raccontare alla tartaru"a
storie di sa""i.
Una volta cess& di piovere per parecchi mesi e il livello del la"o cominciava ad abbassarsi.
$llora i ci"ni dissero alla tartaru"a-
;$mica, mi sa che nel la"o rester solo fan"o. ome farai a sopravvivere9<
% tartaru"a rivel& ai due ci"ni il suo piano- ;'rendete una corda o un=asta di le"no. Voi due
volerete tenendo le estremit nel becco ed io afferrandola con la bocca star& nel mezzo. os!
mi porterete in un la"o pieno d=acqua.<
I ci"ni accettarono ma le raccomandarono di non aprire la bocca per non cadere.
%a tartaru"a li rassicur& e i ci"ni fecero come aveva detto. Mentre volavano su una citt la
"ente che stava in basso vide la strana scena e cominci& a "ridare.
.3uarda un po' G 1ivertenteG.
%a tartaru"a li sent! e si incurios!- ;os=8 tutto quel chiasso, l sotto9<
Ma come apr! la bocca cadde "i#. %a "ente la prese e la uccise.
Einita la storia la pavoncella madre disse. ;hi porta a buon fine le sue azioni,
preoccupandosi del futuro e chi cerca di trovare soluzioni ai suoi problemi, fa fronte alle
dis"razie e sa essere felice. Ma chi si lascia portare dal destino ne viene distrutto.<
%a pavoncella maschio chiese incuriosito- ;om=8 che uno che si abbandona al suo destino
viene distrutto9<
%a compa"na "li raccont& allora la storia dei tre pesci.
ND. *toria dei tre pesci
In un la"o vivevano tre pesci. *i chiamavano $na"atvidhata, 'ratyutpannamati e
4abdhavishya.
Un "iorno passarono da quel la"o alcuni pescatori, molo contenti di trovarlo pieno di pesci.
1ecisero che il "iorno dopo si sarebbero messi a pescare l!.
,uando $n"atvidhata venne a saperlo disse ai suoi amici- ;$vete sentito9 Ciso"na che
durante la notte andiamo in un altro la"o. E= noto che quando ci si imbatte in un nemico
potente si deve scappare<.
'ratyupannamati si disse d=accordo, ma 4abhdavishya disse di non condividere la decisione-
;1ovremmo abbandonare questo la"o che 8 stato abitato dai nostri antenati9 *e siamo
destinati a morire, moriremmo anche in qualsiasi posto andiamo. Io resto qui. Voi siete liberi
di fare come volete.<
3li altri due se ne andarono in un altro la"o. %a mattina i pescatori arrivarono e presero nelle
loro reti 4abhdavishya insieme ad altri pesci.
Einita la storia la pavoncella maschio disse alla femmina-
;'ensi davvero che io sia come quel pesce9 $spetta un po= e vedrai come riesco a prosciu"are
il mare col beccoG<
% pavoncella disse- ;/on pu& esserci para"one fra te e il mare e la rabbia di un incapace
distru""e solo lui stesso. Inoltre, chi affronta il nemico potente senza rendersi conto di quanta
forza ha verr distrutto come un insetto preso nella fiamma.<
Ma la pavoncella maschio disse alla sua compa"na di non sottovalutare la sua forza e "rid&
con forza- ;Mia caraG ,uando uno 8 dotato di entusiasmo e di capacit, non ha importanza
che sia "rande o che sia piccolo. Un "rande elefante pu& essere controllato con un piccolo
uncino di ferro. E non appena appare e brilla un piccolo lampo, l=oscurit scompare<.
,uando la pavoncella vide che lui era deciso a combattere il mare "li raccomand& di farsi
aiutar da"li amici, poich6 ? disse ? ;anche il debole diventa invincibile se si unisce ad altri<.
;*e ti fai aiutare dai tuoi amici ? a""iunse ? potrai forse lottare contro il mare, proprio come il
picchio, il passero, la rana e la zanzara riuscirono a sconfi""ere un potente elefante<.
'rima di partire la pavoncella maschio volle sentire la storia. E la compa"na "liela raccont&.
NH. Il passero e l'elefante
Una coppia di passeri viveva in una foresta. $vevano il nido in un "rande albero. 1i l! a
qualche "iorno la passerotta depose le uova.
Un "iorno un elefante venne a riposarsi all=ombra dell=albero. ,uel "iorno faceva molto
caldo. on poco sforzo l=elefante stacc& il ramo dell=albero dov=era il nido2 i passeri la
scamparono, ma le uova caddero e si ruppero. In qualche modo i passeri riuscirono a
sopravvivere.
%a femmina cominci& a "emere vedendo distrutte le sue uova. E proprio in quel momento
arriv& un picchio di nome *udansuna), che era amico dei due passeri. 1isse il picchio-
;/on serve a niente pian"ere per qualcosa che si 8 perso. E= noto che non biso"na pian"ere
sulle cose perse, su una persona morta e sul tempo passato<.
%a passera disse che quello che diceva era assolutamente vero. ;Ma la mia tristezza rester
finch6 quel malva"io elefante rester vivo. *olo se mi aiuterai ad ucciderlo sparir il mio
dispiacere<.
Il picchio fu d=accordo nel voler aiutare i passeri e and& subito a chiamare la sua amica
VinarFa, la zanzara. % raccont& la brutta storia e anche la zanzara accett& di aiutare i passeri.
Insieme al picchio si rec& da Me"hananda, la rana, che era sua amica. ,uando la rana seppe
di quella storia si arrabbi& molto contro il malva"io elefante.
;osa sar mai quel cattivo elefante di fronte alla nostra forza collettiva9<
%a rana elabor& un piano- la zanzara sarebbe andata a ronzare nelle orecchie dell=elefante che
rapito dal suono avrebbe chiuso "li occhi. Bapido il picchio lo avrebbe accecato col suo becco
appuntito. /el pomeri""io l=elefante cieco avrebbe avvertito la sete e sarebbe andato a cercare
acqua. Me"hananda si sarebbe messa a "racidare vicino a un burrone. %=elefante avrebbe
se"uito il se"nale avvicinandosi al burrone e vi sarebbe precipitato dentro, morendo.
Il piano fu ese"uito con successo e l=elefante mor! cadendo nel burrone.
%a pavoncella maschio disse che avrebbe se"uito i consi"li della sua compa"na. $nd& a
chiamare il pavone, la "ru e l=anatra. hiese il loro aiuto per prosciu"are il mare. Ma
ritenendo impossibile la cosa, tutti e tre rifiutarono. 1issero alla pavoncella che il loro si"nore
era 3aruda, il serpente alato di Vishnu. %ui avrebbe sicuramente potuto aiutarlo.
os! andarono insieme da 3aruda e "li dissero quali erano le intenzioni della pavoncella,
chiedendo"li di aiutarlo. 3aruda promise il suo aiuto. *tava elaborando un piano quando
improvvisamente arriv& il messa""ero del *i"nore Vishnu, informandolo che Vishnu
desiderava recarsi ad $mravati. Un po= arro"antemente 3aruda disse-
;Va e di= a Vishnu di cercarsi un altro veicolo. Io devo andare a prosciu"are l=acqua del
mareG<
Il messa""ero rest& di stucco. Mai aveva visto 3aruda cos! s"arbato. 3li chiese perch6 fosse
cos! arrabbiato e 3aruda "li raccont& come il mare aveva distrutto le uova della pavoncella
madre.
Il messa""ero torn& da Vishnu e "li raccont& la storia. Vishnu disse che 3aruda aveva tutte le
ra"ioni di essere arrabbiato col mare. E si rec& da 3aruda per calmarlo.
/on appena 3aruda lo vide si ver"o"n& di se stesso poich6 a causa sua il *i"nore Vishnu era
dovuto venire a piedi. Ma era ancora arrabbiato col mare e disse-
;*i"noreG Il mare si 8 disonorato portando via le uova di un mio fedele. *e tu non fossi
venuto, avrei prosciu"ato l=oceano in men che non si dicaG<
omprendendo la "iusta rabbia di 3aruda, il *i"nore Vishnu estrasse il suo tremendo
$"nibaan, deciso a prosciu"are il mare. Il mare ne fu terrorizzato e immediatamente restitu!
le uova alla pavoncella maschio. he a sua volta le restitu! alla sua compa"na.
Einito di raccontare la lun"a storia, 1amana) disse- ;*i deve attaccare il nemico solo dopo
aver correttamente valutato la propria forza e la propria debolezza. Ma 8 anche vero che non
biso"na mai interrompere "li sforzi<.
*an+eeva) era ancora poco convinto. 1isse-
;$mico, non riesco proprio a capire come abbia cominciato a nutrire odio nei miei confronti.
>o sempre notato il suo amore per me e nient=altro.<
1amana) "li disse che non era per niente difficile capirlo.
;*e i sui occhi si arrossano nel vederti ? disse ? le sue sopracci"lia sono a""rottate, se
comincia a leccarsi "li an"oli della bocca con la lin"ua, capirai subito che 8 arrabbiato con te e
cova odio nei tuoi confronti.
3li raccomand& anche di non svelare a nessuno e a nessun costo quell=abboccamento se"reto
fra loro due. Infine "li su""er! di andarsene prima di notte.
1amana) and& quindi a trovare 5arta). 3li raccont& tutta la storia di come era riuscito a
insinuare il seme del sospetto tra 'in"ala) e *an++eva). Era convinto che l=indomani mattina
l=amicizia tra i due sarebbe finita.
5arta) non era affatto contento de"li sforzi di 1amana) nel creare dissidio fra i due.
1amana) "li ricord& che colui che no distru""e i nemici fin dall=inizio dovr pa"are il prezzo
di essere distrutto alla fine dai nemici stessi. E disse che aveva fatto tutto ci& per "uada"narsi
il posto di ministro.
;*an+eeva) 8 mio nemico perch6 mi ha sottratto un diritto< ? disse, continuando a lamentarsi
nei confronti di *an+eeva).
;*ono stato io a condurlo da 'in"ala) ma lui mi ha buttato "i# seminando il dubbio nella
mente di 'in"ala) ri"uardo alle mie capacit ed 8 diventato lui il ministro, mentre quello era
un mio diritto. hi 8 esperto in politica ra""iun"e il suo scopo anche a costo di far penare e
soffrire "li altri. *olo i folli e "li idioti sono incapaci di badare a se stessi, proprio come quel
hatura), lo sciacallo.<
%=allusione incurios! 5arta) al punto che volle sapere a tutti i costi la storia di hatura).
NL. hatura) lo sciacallo
In una foresta viveva un leone chiamato Va+radanta. $veva due attendenti. Uno era
hatura), lo sciacallo, l=altro era 5ravyamu)a, il lupo. Entrambi se"uivano il loro padrone
ovunque andasse.
Un "iorno il leone uccise una cammella pre"na che si era allontanata dal branco. /on appena
le apr! la pancia vide il piccolo. Il leone divor& la cammella insieme allo sciacallo e al lupo, ma
ebbe compassione del cucciolo e lo affid& a"li altri due. %o chiamarono *han)u)arna e in
breve tempo il cammello divent& "rande.
Un "iorno il leone dovette combattere contro un elefante e rimase "ravemente ferito. %e ferite
lo resero inabile alla caccia. Il leone diede l=incarico allo sciacallo e al lupo di cercare un
animale che potesse uccidere anche nella sua condizione di invalido. %o sciacallo e il lupo
provarono a cercarlo in tutti i modi, ma non lo trovarono. $llora lo sciacallo disse a
*han)u)arna-
;Il nostro si"nore non pu& soddisfare i morsi della fame. *e "li succede qualcosa, neppure
noi riusciremo a sopravvivere come possiamo fare a"evolmente o""i.<
%=astuto sciacallo riusc! ad in"annare quel semplicione del cammello con la frode.
;7ffri il tuo corpo al padrone ? propose 0 e ne trarrai un duplice vanta""io. /on solo potrai
soddisfare la sua fame, ma il tuo corpo crescer del doppio<.
%a proposta piacque al cammello, dato che anche lui desiderava diventare molto "rande come
"li altri cammelli. 'er cui disse allo sciacallo-
;*e 8 cos!, sar& ben felice di aiutare il padrone2 ma lo far& solo in presenza del si"nore della
morte<.
$ndarono insieme dal leone e hatura) disse-
;*i"nore, /on siamo riusciti a trovare un animale che tu possa uccidere nelle tue condizioni
precarie. Ma il *ole 8 di nuovo spuntato, *han)u)arma vuole donarti il suo corpo alla
presenza del si"nore della morte per trarne doppio profitto<.
Il leone "rad! la proposta e non appena accord& il suo permesso, lo sciacallo e il lupo uccisero
*han)u)arna, Va+radanta and& a fare un ba"no, raccomandando loro di custodire le carni del
cammello. hatura) voleva man"iarsele lui e studi& il modo di allontanare 5ravyamu)ha.
$mico mio, 0 disse lo sciacallo al lupo ? mi sembri molto affamatoG Man"ia questa carneG
,uando il padrone ritorna ci penser& io a provare la tua innocenza<.
5ravyamu)ha cominci& a man"iare. hatura) lo avvert! che il padrone stava tornando e il
lupo si allontan&. /on appena il leone si accorse che il cuore del cammello era stato man"iato
"rid& con rabbia- ;hi ha osato toccare questa carne9<
5ravyamu)ha si ferm& a "uardare hatura), convinto che lo avrebbe difeso. Ma hatura)
era tranquillo e disse al lupo-
;'erch6 "uadi dalla mia parte9 /onostante le mie raccomandazioni, non hai voluto
ascoltarmi e hai cominciato a man"iare. 5ravyamu)ha pens& bene di dile"uarsi.
Mentre il leone si accin"eva a man"iare sent! improvvisamente un suono di campanelli.
Incuriosito chiese a hatura) di scoprire da dove veniva il suono. hatura) si allontan& di
poco e torn& indietro dicendo-
;*i"noreG Me"lio che tu scappi. Il si"nore della morte 8 arrabbiato con te perch6 hai ucciso
*han)u)arna prima del tempo. *ta arrivando con i suoi antenati. Il cammello, che sta insieme
a"li altri ha un campanello attorno al collo. E= questo che fa quel suono cos! forte<.
Il leone and& a vedere se era davvero cos!. ,uando vide avvicinarsi il branco dei cammelli si
spavent& e fu""! via. %o sciacallo, felice, divor& tutta la carne.
Einita la storia, 1amana) disse-
;Ecco perch6 ho detto che biso"na impe"narsi con tutti i mezzi per ra""iun"ere lo scopo<.
1opo che se ne fu andato, *an+eeva) pens& che fosse stato un errore diventare amico di
'in"ala).
;1ove vado adesso9 ? si diceva ? he cosa far&9 (orner& da 'in"ala)9 Eorse se mi affido a lui
mi salver la vita<.
os! pensando and& dove 'in"ala) viveva. 7sservandolo si accorse che faceva i "esti che
1amana) "li aveva descritto e si convinse che tutto quello che lui "li aveva detto era vero. *i
ferm& a una certa distanza da 'in"ala) senza neppure salutarlo. E quando 'in"ala) vide
come si comportava si convinse anche lui che le supposizioni di 1amana) erano esatte. 3li
balz& addosso e lo fer! alla schiena. *an+eeva) lo attacc& con le corna e in qualche modo riusc!
a tenersi a distanza.
,uando 5arta) li vide entrambi feriti ammon! 1amana), dicendo"li che non aveva fatto una
cosa buona a creare quel dissidio fra i due.
;1amana)G ? disse ? *ei un folleG *e 'in"ala) dovesse morire delle sue ferite tutti i tuoi sforzi,
a quel punto, saranno stati vani2 se sopravvivr all=attacco sar lo stesso un disastro, perch6 il
pericolo di venire attaccato da *an+eeva) sar sempre "rave per lui. 1unque 8 necessario che
*an+eeva) muoia. *ei un folleG E tuttavia non 8 colpa tua. %a colpa 8 del padrone che 8 stato
cos! in"enuo da fidarsi di te. (u non sei affatto adatto a diventare suo ministro. 'roprio come
non 8 il caso di sforzarsi di ta"liare una pietra col coltello, cos! non vale la pena di inse"nare a
un discepolo senza merito, com=era nel caso di *uchimu)ha<.
1amana) voleva sapere la storia di *uchimu)ha. E 5arta) "liela raccont&.
NQ. %'uccello *uchimu)ha
Un branco di scimmie viveva ai piedi di una monta"na. i fu un inverno eccezionalmente
freddo per via di abbondanti nevicate. 1i conse"uenza le scimmie non riuscivano a
sopportare il freddo. ,ualcuna di loro aveva scorto dei frutti fibrosi sul terreno che brillavano
come tizzoni. *cambiandoli per tizzoni cominci& a soffiarli con l=intenzione di fare un fuoco.
Un uccello chiamato *uchimu)ha la vide mentre faceva questo e cerc& di convincerla
dell=inutilit dello sforzo, ma la scimmia non volle ascoltarlo.
1isse *uchimu)ha- ;*iete matteG /on sono tizzoni quelli, ma dei frutti fibrosi. /on riuscirete
mai a fare il fuoco con quelli. Me"lio sarebbe per voi cercare qualche riparo per difendervi da
questo freddo impossibile<.
Una delle scimmie rispose aspramente che non erano affari suoi e continu& a fare quel che
credeva "iusto fare.
*i dice bene che una persona intelli"ente non deve cercare di mettere in "uardia un=altra che
si ostina a sba"liare nel fare le sue cose. Ma *ushimuc)ha continu& a ripetere che i loro sforzi
erano inutili. %e scimmie, "i seccate per i loro inutili tentativi di accendere il fuoco si
arrabbiarono ancora di pi#. E uccisero *uschimu)ha sca"liandolo contro una roccia.
Einita la storia, 5arta) disse- ;Un discorso fatto a una persona folle non fa altro che attizzare
la sua rabbia. 'er esempio, una scimmia folle in questo modo fece del suo padrone un
poveraccio<.
Incuriosito 1amana) volle sapere la storia della scimmia folle e del suo padrone.
E 5arta) "liela raccont&.
NM. Il passero e la scimmia
In una foresta viveva una coppia di passeri. $vevano fatto il nido sui rami di un albero *hami
IcapocJ. Un "iorno, durante l=inverno, arriv& una scimmia. (remava di freddo e se ne stava su
un cespu"lio spinoso. %e battevano i denti. Vedendo in che condizioni era la scimmia il
passero le disse- ;'eccato che pur avendo l=uso delle mani tu stia soffrendo in questo clima
"elido. (i saresti potuta costruire una casa con quelle mani e avresti facilmente risolto la
cosa<.
%a scimmia si arrabbi& e disse al passero di stare zitto. 1i l! a poco il passero si ripet6 on le
stesse parole. E la scimmia "li disse un=altra volta di non dire sciocchezze. Ma il passero non
"liela dava vinta. Einch6 la scimmia pens&- ;,uesto passero malizioso si prende "ioco di me.
1eve proprio credersi molto intelli"ente<.
Il passero riprese a dirle le stesse cose. E la rabbia della scimmia crebbe oltre o"ni limite, al
punto che distrusse il nido del passero.
E= proprio vero che un consi"lio non richiesto porta danno al consi"liere.
Einita la storia, 5arta) ammon! ancora una volta 1amana).
;7 folle 1amana)G ? disse ? /onostante le mie insistenze tu non vuoi imparare. >o detto che
non 8 colpa tua, dato che la conoscenza benefica soltanto chi 8 virtuoso, non certo chi non lo 8.
Una persona mali"na finisce per causare male a se stessa, sentendosi felice dell=infelicit
altrui. E il tronco continua a danzare anche dopo he la testa 8 stata ta"liataG<
$ quel punto 5arta) raccont& la storia di 1harmabuddhi e di 'aapbuddhi dove si parla
dell=incidente nel quale un fi"lio chiamato 5ubuddhi uccise suo padre soffocandolo fino alla
morte.
1amana) voleva sapere questa storia e 5arta) "liela raccont&.
PO. 1harmabuddhi e 'aapbuddhi
In una citt vivevano due amici. *i chiamavano 1harmabuddhi e 'aapbuddhi2 il primo era
molto intelli"ente, il secondo decisamente meno. Un "iorno 'aapbuddhi decise di emi"rare
da un=altra parte e fare soldi con l=aiuto dell=amico. Ma aveva anche deciso che alla fine si
sarebbe appropriato disonestamente dei soldi di 1harmabuddhi.
Un "iorno disse a 1harmabuddhi - ;$mico, ricordi di aver fatto qualcosa di cui potrai andare
fiero quando sarai vecchio9 ,ualche merito particolare da ricordare e condividere con i tuoi
fi"li9 he cosa racconterai ai tuoi fi"li se non sei stato in nessun paese straniero9 %a vita di un
individuo non ha senso senza aver appreso varie lin"ue e culture via""iando in luo"hi
lontani.<
1harmabuddhi concord& e si disse contento di accompa"narlo in un paese straniero. Un bel
mattino i due amici si misero in via""io. $ndarono in un paese straniero e fecero buoni affari,
accumulando ricchezze e denaro. $lla fine decisero di ritornare al paese natio.
*tavano per arrivare alla loro citt quando 'aapbuddhi disse a 1harmabuddhi-
;$mico, non mi sembra una buona cosa tornare a casa con tutti questi beni- parenti e amici ci
chiederanno soldi. Me"lio seppellire una buona parte del denaro qui sotto, nella foresta e
portar con noi poco denaro. ,uando ne avremo biso"no potremo sempre tornare a prenderne
dell=altro<.
1harmabuddhi fu d=accordo e i due tornarono a casa dopo aver seppellito la ma""ior parte
delle loro ricchezze. Ma durante la notte, 'aapbuddhi torn& sul posto e si port& via tutto. %a
mattina successiva disse a 1harmabuddhi-
;$mico, ho una "rossa fami"lia da sostenere. 'er cui dobbiamo recuperare i soldi. $ndarono
sul posto e quando 1harmabuddhi si rese conto di aver perso tutto cominci& a pian"ere di
dolore. Era sicuro che l=altro lo aveva in"annato, per cui "li disse-
;Bestituiscimi i miei soldi o sar& costretto a presentare una denuncia contro di te al re<.
Ma l=altro si rifiut& di render"li la sua parte. ominci& una interminabile serie di accuse e
contro accuse, finch6 si presentarono entrambi alla reale corte di "iustizia. Il "iudice che
presiedeva la corte chiese loro di prestare "iuramento. Ma 'aapbuddhi si rifiut& di farlo
contestando al "iudice che non era quello il modo di fare "iustizia. 1isse al "iudice che la
norma era quella di esaminare prima di tutto le prove documentarie. In mancanza di queste il
"iudice doveva inda"are se c=erano testimoni del delitto. Il "iuramento era l=ultima risorsa.
ontinuando con le sue ar"omentazioni 'aapbuddhi disse-
;%a dea della foresta, Vandevata, 8 la nostra testimone. *olo lei conosce il vero colpevole.
(utti "li addetti alla corte apprezzarono quella lo"ica e decisero all=unanimit di porre il
quesito alla divinit della foresta l=indomani mattina.
'aapbuddhi chiese a suo padre di andare a nascondersi nella cavit di un albero di capoc
nella foresta e lo istru! come se"ue- ;,uando ti chiederanno chi 8 il colpevole farai il nome di
1hramabuddhi<.
%a mattina dopo 'aapbuddhi and& nella foresta in compa"nia del "iudice e dell=intera corte.
*i mise di fronte all=albero di *hami IcapocJ e "rid&-
;7 dea ella foresta, tu sai chi 8 il vero colpevole. 1icci il suo nome<
Il padre di 'aapbuddhi, nascosto nella cavit dell=albero, disse con voce cavernosa-
;Il colpevole 8 1harmabuddhi. E= lui che ha rubato tutti i soldi<
(utti si stupirono di quella rivelazione. 1harmabuddhi rest& esterrefatto. Intu! subito che
'aapbuddhi aveva architettato l=in"anno e decise di venirne a capo. Baccolse dell=erba secca e
della le"na e dopo averle ammucchiate attorno alla cavit dell=albero accese un "rande fuoco.
1i l! a un po= il padre di 'aapbuddhi bruciacchiato venne fuori alla cavit. Mentre "li altri lo
"uardavano con "rande stupore raccont& l=intera storia e non appena ebbe rivelato o"ni cosa
mor!.
Elo"iando 1harmabuddhi il "iudice decise di conse"nar"li tutti i soldi e disse-
;*ta all=uomo accorto prendere in seria considerazione sia l=aspetto positivo che quello
ne"ativo dei mezzi adottati, in caso contrario andr incontro allo stesso destino che tocc&
all=anatra folle<.
Incuriosito 1harmabuddhi chiese- ;he cosa successe all=anatra9<
E il "iudice "li raccont& la storia.
PN. %'airone e il serpente
Il "iudice forse confuse l=anatra con l=airone che viveva in una foresta insieme a molti altri su
un "rande albero di banyan. %! viveva anche un cobra nero che aveva la sua tana in una
cavit ai piedi dello stesso albero. Il cobra era solito divorare le uova e i pulcini de"li aironi. E=
probabile che divorasse anche quelli delle anatre, e questo potrebbe spie"are la lieve
confusione fatta dal "iudice.
Un "iorno l=airone, che aveva perso i suoi pulcini per via del cobra, pian"eva sulla riva del
la"o. Un "ranchio chiamato 5ulira) lo sent! pian"ere e chiese-
;7 bell=airone, che cosa 8 successo9 'erch6 piani9<
%=airone "li raccont& i suoi "uai e chiese al "ranchio di aiutarlo a trovare il modo di
distru""ere il cobra.
5ulira) il "ranchio considerava da sempre l=airone come suo nemico ed era contento che il
nemico fosse nei "uai. 'ensava che sarebbe stato me"lio se l=intera specie e"li aironi venisse
distrutta. Esco"it& un piano e disse-
;1issemina tutte le spine dei pesci che hai man"iato dalla tana della man"usta fino a quella
del cobra. %a man"usta se"uir le tracce e uccider il cobra<.
%=airone apprezz& il piano. E lo ese"u! alla lettera, se"uendo le istruzioni del "ranchio. Ma
alla fine per lui si rivel& una catastrofe. %a man"usta infatti uccise il cobra ma divor& anche
tutti i pulcini e le uova de"li aironi.
'ertanto, un uomo deve saper prevedere le eventuali conse"uenze ne"ative dei mezzi da lui
adottati.
1opo aver completato la storia 5arta) disse a 1amana)-
;(u non ti rendi conto delle conse"uenze che avr su di te l=aver creato dissapori tra 'in"ala)
e *an+eeva). 'rovocando danni al padrone hai messo in luce la tua meschinit. E se hai fatto
questo al padrone non risparmierai neanche me. (u non sei un uomo affidabile. Euori dai
piediG *parisciG *e 8 possibile che un ratto man"i mille pezzi di ferro non c=8 dubbio che un
falcone possa sollevare un bambino piccolo<.
1amana) incuriosito chiese- ;ome e quando 8 successo9<
E 5arta) "li raccont& quest=altra storia.
PP. %a bilancia di ferro
Il fi"lio di un dro"hiere, di nome Reernadhan viveva in una citt. Ebbe la dis"razia di
diventare povero a causa di "ravi perdite nel commercio. 'er cui decise di cercare fortuna
mi"rando in un=altra citt. 'ensava infatti che la "ente della citt dove aveva vissuto fino ad
allora avevano conosciuto la sua prosperit e ora lo avrebbero condannato per via della triste
condizione in cui era caduto.
Reernadhan possedeva una bilancia di ferro che pesava mille "rammi. 'rima di mi"rare in
un=altra citt decise di darla in pe"no a un ricco mercante, con la promessa di restituir"liela
quando sarebbe tornato. Il ricco mercante fu contento di prendere la bilancia.
1opo molto tempo Reernadhan torn& da lui per farsi restituire la bilancia. Ma il ricco mercante
disse-
;Mi dispiace, se la sono man"iata i ratti<
Reernadhan rimase alquanto stupito del fatto che il mercante non volesse restituir"li la
bilancia e si prendesse "ioco di lui a quel modo. i pens& su u momento e disse-
;CeneG 'erch6 preoccuparsi di una cos! piccola cosa9 'uoi permettere a tuo fi"lio di
accompa"narmi a fare il ba"no9<
Il ricco mercante "rad! l=invito e permise a suo fi"lio 1hanena di andare con lui. 1opo aver
fatto il ba"no, Reernadhan rinchiuse il fi"lio del mercante in una caverna e chiuse l=entrata con
un "rosso maci"no. (orn& alla casa del mercante, il quale, vedendolo tornare solo, chiese dove
fosse suo figlio.
$spettandosi quella domanda Reernadhan rispose-
;Mi dispiace, mentre stavo facendo il ba"no un "rande falco si 8 preso tuo fi"lio ed 8 volato
via<.
;ome 8 potuta accadere una cosa simile9 0 disse il ricco mercante ? E= impossibileG<
/e nacque un=aspra controversia tra i due e dovettero recarsi a corte per risolvere la disputa.
Il mercante accus& Reernadhan di aver"li sequestrato il fi"lio-
;,uesto miserabile ? disse al "iudice ? ha rapito mio fi"lio e non me lo ha riportato indietro<
Reernadhan replic&-
;*i"nore, se i ratti possono man"iarsi una bilancia di ferro, un falcone pu& benissimo portarsi
via un bambino..
Il "iudice trov& divertente la risposta e "li chiese di raccontare in detta"lio l=intera storia.
$lla fine ordin& al ricco mercante di restituire la bilancia a Reernadhan e quest=ultimo
riaccompa"n& subito il fi"lio dal padre.
Einita la storia 5arta) disse a 1amana)-
;1amana)G (u sei una persona "elosa. Eri "eloso di favori mostrati da 'in"ala) a *an+eeva).
E= proprio vero che un nemico istruito 8 mi"liore di un amico folle, proprio come nel racconto
del re che fu ucciso dal suo amico, una scimmia matta, mentre la vita del bramino fu salvata
da un piccolo ladro<.
Incuriosito 1amana) chiese ella storia del re e della scimmia.
E 5arta) "liela raccont& insieme a quelPMla del bramino e del ladro.
P:. Il re e la scimmia matta
=era una volta un re che aveva una scimmia addomesticata. %a scimmia faceva molte cose
per il re. ,uando il re andava a dormire lo sventolava. Una volta, mentre il re dormiva, la
scimmia vide una zanzara posata sul suo petto. %a scimmia scacci& la zanzara. Ma la zanzara
torn& e si pos& sul naso del re. %a scimmia la scacci& via di nuovo. E siccome la cosa andava
avanti cos!, la scimmia si irrit& molto. os! decise di uccidere la zanzara con una spada e
risolvere il problema una volta per tutte.
1i l! a poco, no appena la scimmia vide la zanzara posarsi sul torace del re la colp! con un
potente colpo di spada. %a spada non sfior& neppure la zanzara, che vol& via. $ rimanere
ucciso fu il re.
P@ Il bramino e il ladro
In una citt viveva un colo bramino. Ma per via delle azioni commesse nelle sue vite
precedenti divent& un ladro. Un "iorno vide altri quattro bramini che erano venuti a vendere
dei beni e il ladro decise di conquistarsi la loro fiducia. *i present& ad essi e li impression&
favorevolmente con la sua conoscenza. I bramini furono conquistati da lui e lo accettarono
come attendente.
Un "iorno i bramini decisero di tornare al loro paese. Vendettero tutto quel che avevano e
acquistarono dei "ioielli preziosi. Il ladro non era ancora riuscito a rubare le loro sostanze per
cui si sent! in ansia non appena seppe che erano intenzionati a chiudere i loro ne"ozi. /on se
la sentiva di lasciarli andar via prima di aver ra""iunto il suo obiettivo. os! domand& loro-
;7 sapienti bramini, vivendo in vostra compa"nia mi sono molto affezionato a voi, al punto
che non riesco a sopportare di dovermi separare da voi. Verr& via con voi<.
I bramini erano contenti che lui andasse con loro. (uttavia nascosero i "ioielli sotto le vesti.
Mentre attraversavano u villa""io chiamato 'allipur i corvi li videro. ,uei corvi erano
complici dei bri"anti che derubavano i via""iatori. ominciarono quindi a "racchiare-
;Cri"antiG 'resto accorreteG In frettaG i sono quattro bramini che hanno addosso un milione e
duecentocinquanta mila rupieG 'ortate"liele viaG<
I bri"anti piombarono addosso ai bramini, li picchiarono con i bastoni e li svestirono.
/on trovarono niente e rimasero perplessi. Ma avevano fiducia nei corvi. 'erci&
minacciarono i bramini di ucciderli se non avessero conse"nato le ricchezze. Il ladro cominci&
temere che sarebbe stato ucciso insieme ai bramini. 'ens&- ;*e le cose vanno cos!, non potr&
impossessarmi ei loro beni. Inoltre questi poveracci verranno uccisi. *e salvassi le loro vite
sacrificandomi andr& in cielo<.
$llora il ladro disse ai bri"anti-
;*e non vi fiate dei bramini, potete scoprire la verit uccidendo me per primo<.
I bri"anti uccisero il ladro ma non trovarono i "ioielli, cos! risparmiarono i bramini.
Mentre 5arta) narrava questa storia a 1amana), il bue *an++eva) fu seriamente ferito da un
assalto di 'in"ala) e cadde a terra. (emendo che fosse morto, 'in"ala) si sent! depresso e
cominci& a rimproverare se stesso-
;>o commesso un peccato imperdonabile uccidendo *an++eva). /on ho fatto altro che
in"annare me stesso<
1mana) era molto felice che *an+eeva) fosse morto2 adesso la strada era aperta per poter
diventare ministro. erc& cos! di consolare 'in"ala)-
;*i potr mai concedere a un re di pian"ere la morte di una creatura di basso ran"o come un
uccello o un bue, che abbia alber"ato malevolenza o inimicizia nei suoi confronti9 1icono
bene le scritture che non si deve esitare ad uccidere la mo"lie, il fi"lio, il padre o l=amico se
uno di essi ha attentato alla propria vita<.
%e spie"azioni di 1amana) convinsero 'in"ala). 'er cui lo nomin& ministro, proprio come
1amana) si aspettava.
Fine del Libro primo
:O

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