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PATOLOGIZZARE E GERGALIZZARE

Una volta non avrei mai usato un aggettivo come giusta, cos sedativo nellappagare le aspirazio-
ni comuni alla perfezione. Ora invece adotto il linguaggio protettivo dei pi, come accade in ospe-
dale, dove lacquiescenza al gergo dei medici favorisce ladesione allanonimato dei malati e rinsal-
da la dipendenza da unautorit che ci assiste. Anche lhandicap definito da un lessico che placa
lansia immediata, quella di sapere di che cosa si tratta. La tappa successiva sar di scoprire che non
lo definisce, ma intanto un passo si compiuto.

Giuseppe Pontiggia. Nati due volte .
1



Jonathan Littell un autore ebreo statunitense naturalizzato ispanofrancese.
Ha scritto un romanzo storico edito da Einaudi dal titolo Les Bienveillantes

, nel quale si legge


2
unosservazione connessa alla natura del gergo.
Maximilien Aue, il protagonista, sostiene che il gergo una caratteristica linguistica capace di ren-
dere diversi due testi scritti realizzati per la lettura pubblica: nel caso in questione due interventi di
un medesimo autore quale il Reichsfhrer in cui uno meno infarcito di gergo dellaltro discorso,
ovvero quasi privo di un gergo di natura burocratica (il burocratese), politica (il politichese) e mili-
tare.
Il gergo chiaramente differenzia.
In tal senso nel 2006 la traduttrice italiana e italofona Franca Cavagnoli nella sua ottima traduzione
per Gli Adelphi di uno dei migliori testi letterari statunitensi rappresentativi della beat generation,
Naked Lunch di William S. Burroughs, evidenzia dei ringraziamenti per chi lha aiutata a capire
meglio tali differenze gergali.
A pg. 11 si esprime un riconoscimento di cuore a Daniele De Santis e Luca Diegoli per la loro
disponibilit e per gli utili consigli nellambito del gergo giovanile, gay e della droga

.
3
#
Cfr. Giuseppe Pontiggia. Nati due volte. Oscar Mondadori. p.107.
1

Cfr. Jonathan Littell. Le Benevole. Einaudi Et.
2

Cfr. William S. Burroughs. Pasto Nudo. Nota ringraziamenti. p. 11.
3
Il gergo evidentemente determina la qualit di una data traduzione testuale.
La questione che ora sorge se termini ed espressioni gergali siano da considerarsi tali nel momen-
to in cui vengono divulgati ad un dato gruppo di parlanti attraverso la letteratura.
E una questione sociolinguistica, semantica e lessicografica in primis che ha una matrice psicologi-
ca, perch lorientamento sessuale e lidentit di genere alla base di quel gergo gay rilevato, ancora
oggi infatti vengono socialmente connotate indifferentemente come malattia mentale.
La questione aperta.
Sicuramente abbiamo a che fare con un dato gruppo di parlanti che massificato e massificante spes-
so non strettamente consapevole dellambito semantico di referenza di un slang x, ma comprende
comunque almeno a grandi linee di cosa si stia parlando e in tal modo aumenta il proprio repertorio
lessicografico, magari coniando presto nuove formule proprie per rendere il medesimo singolo ter-
mine A capace di far presa nellintero insieme di parlanti.
Si tratta di un principio di imitazione che cos come determina rapporti allinterno del gruppo socia-
le che utilizza il gergo, cos pu determinare rapporti allesterno del gruppo sociale che utilizza il
gergo, anche se con possibili modifiche semantiche del lemma.
La psicologia per, qui riemerge nella misura in cui parlanti con omofobia interiorizzata determine-
ranno continuamente luoghi dove usarli e luoghi dove non usarli liberatamente.
Una soluzione pratica e immediata per fare chiarezza sulla questione pu essere quella suggerita dal
Prof. G. Iannaccaro nel corso del decimo congresso Altla presso la Libera Universit di Bolzano/
Bozen il 18 e 19 febbraio 2010: ovvero bisogna ridefinire in primis di comune accordo tra speciali-
sti a monte quale significato attribuire alla parola gergo alla luce delle drastiche evoluzioni socio-
culturali contemporanee.
E questo potrebbe non coinvolge solo il gergo gay ma anche altri gruppi sociali con i loro rispettivi
gerghi.


La questione di una degergalizzazione vigente con una depatologizzazione e depenalizzazione del-
lomosessualit, della bisessualit e anche della transessualit, coinvolge molti sistemi linguistici di
area geografica euroamericana

.
4

Cfr: Antonelli G, Ma cosa vuoi che sia una canzone. Mezzo secolo di italiano cantato, Bologna, Collana Intersezioni Il
4
Mulino, 2010.
Il fenomeno infatti rintracciabile oggi prevalentemente nelle democrazie liberali occidentali che
hanno promosso i diritti civili delle persone omosessuali e transessuali fino ad includere anche ma-
trimoni e adozioni.
Ma questo fenomeno daltronde non coinvolge solo il gergo gay.
Analizzando i testi dei pi noti pezzi di musica leggera italiana e la loro notevole influenza sul pub-
blico di massa, Antonelli dimostra per esempio come attraverso la musica pop italiana possibile
fare storia della lingua italiana della seconda met del Novecento e contemporanea.
Questo significa che se in passato erano vigenti delle censure operate sui testi di Giuseppe Cristiano
Malgioglio per espliciti riferimenti gergali gay e anche pornografici, oggi tali censure non vengono
registrate per le medesime parole (nella puntata di venerdi 19 Marzo 2010 di Storie Diario Italiano
su Raitre con Corrado Augias, lautore stesso a parlarne per il suo studio)

.
5
Oltre al gergo pornografico, possiamo accennare (per la stessa area geografica e gli stessi sistemi
linguistici) ad un altro gergo quale quello televisivo: ad esempio, nella puntata de Linfedele del 4
Maggio 2009 dal titolo Berlusconi e le donne il conduttore Gad Lerner sostiene che il termine ita-
loinglese casting

, sia un termine da gergo televisivo, ma la sua stessa tesi esposta in diretta televi
6
-
siva evidenzia che da quel momento molti telespettatori che in televisione non lavorano, conosce-
ranno potenzialmente la stessa parola connessa al significato da gergo televisivo.
La natura di gergo torna ad essere nuovamente meno attendibile.
Gli eventi storici comunque da rilevare per comprendere le origini di tali dinamiche degergalizzanti
sono:
1) la definitiva depenalizzazione dellomosessualit nei paesi occidentali (escluso il Nicaragua che
per le osservazioni sulla situazione sociolinguistica in lingua spagnola pone delle rilevanti ecce-
zioni)

,
7

Cfr: William S. Burroghs: Pasto Nudo. Gli Adelphi. Pg.11 Nota dei ringraziamenti.
5

Nella postfazione di Federico Chiara a Come fidanzarsi con un uomo senza essere una donna di Alessandro Fullin
6
(Biblioteca Umoristica Mondadori 2008), si legge a pg. 108 al paragrafo Azione!, parlando di come organizzare un per-
fetto matrimonio con il proprio uomo amato, quanto segue: E il momento del casting e dellallestimento della sceno-
grafia per la celebrazione.: luso originale per un contesto extratelevisivo del termine in questione (letteratura umori-
stica) da parte del giornalista di Vogue Italia, esperto di cultura e spettacolo, dimostra un utilizzo essenzialmente privo
di connotati gergali nel lettore e in parte nellautore, sebbene derivante da un uso propriamente gergale quale diretto
interessato nel campo dello spettacolo. Leffetto diventa, comunque, una totale assimilazione semantica del termine
attraverso la divulgazione mediatica per mezzo letterario.

Cfr: Marzio Barbagli e Asher Colombo: Omosessuali moderni. Gay e Lesbiche in Italia. Il Mulino Contemporanea,
7
2007.
2) laltrettanto definitiva depatologizzazione dellomosessualit da parte dellOMS

e
8
3) la conseguente maggiore visibilit sociale dellomosessualit, grazie alla militanza dei movi-
menti per i diritti civili che dalla rivolta newyorkese di Stonewall

in poi hanno posto allopi


9
-
nione pubblica mondiale la necessit di un riconoscimento pubblico in ogni sua forma di ci che
lOMS definisce una variante naturale del comportamento umano.
Al gerghista, al sociolinguista e al traduttologo resta da approfondire ora la consistenza di questo
processo degergalizzante in ambito gay.
Se alcuni aspetti della natura del gergo restano, infatti, altri come la necessit di comunicare segre-
tamente, vengono meno.
Per capire questo flusso necessario imparare cosa si intende in sociolinguistica per gruppo sociale
e comunit linguistica: capire in altre parole che un gruppo sociale anche comunit linguistica ma
la comunit linguistica non mai gruppo sociale.
E nellassenza di questa reciprocit che si forma quindi tanto la gergalizzazione che la degergaliz-
zazione.
Nel caso del gergo gay, ci troviamo di fronte poi non solo alla promozione diretta del repertorio les-
sicale di riferimento stesso ma anche alla sua possibile e diretta diffusione medesima nel momento
in cui a livello socioculturale necessario raccontare chi siano queste persone omosessuali, bises-
suali, transessuali e intersessuali

.
10
I rischi di imprecisione nel campo in questione sono molteplici ed elencati brevemente potrebbero
essere definiti come segue:
A) escludere o emarginare la presenza di importanti casi originali ed innovativi in singoli parlanti
sia del gruppo sociale che della comunit linguistica ed

Nel DSM IV del 1994 viene ridefinita stabilmente la depatologizzazione dellomosessualit.
8

Cfr: Dennis Altman: Omosessuale, oppressione e liberazione, Arcana, Roma 1974;
9
David Carter: Stonewall: the riots that sparked the gay revolution', St. Martin's Press, New York 2004;
Massimo Consoli: Stonewall. Quando la rivoluzione gay, Napoleone, Roma 1990;
John D'Emilio: Sexual politics, sexual communities, The University of Chicago Press, Chicago 1983;
Martin Duberman: Stonewall, Dutton, New York 1993;
Mariasilvia Spolato: I movimenti omosessuali di liberazione, Samon e Savelli, Roma 1972;
Donn Teal: The gay militants, Stein and Day, New York 1971.

Cfr: Barbagli M., Dalla Zuana G., Garelli F., La sessualit degli italiani, Collana Contemporanea Il Mulino, 2010:
10
presentando i risultati di un'imponente ricerca condotta con interviste e colloqui in profondit su un ampio campio-
ne di popolazione, 7.000 soggetti dai 18 ai 70 anni, [il volume] mostra in maniera netta il diffondersi di una visione pi
fluida, disinibita e individualistica del sesso, svincolato dalla riproduzione e centrato su emozione, affetto e ricerca del
piacere..
B) escludere o emarginare dati di natura troppo peculiare da non intendere come validi per tutti i
parlanti del gruppo sociale e della comunit linguistica.
Per questi problemi di analisi statistica, si propone luso di nuovi canoni di riferimento:
- la variante di orientamento sessuale

e identit di genere

e
11 12
- lanalfabetismo tematico.
Nel caso peculiare di analisi del gergo gay, con il primo punto si intende che a livello semantico se
il termine gay che usa la Cavagnoli ha una connotazione ampia in lingua italiana, nella misura in
cui viene usato di norma attualmente per indicare
1) in primis lomosessualit maschile,
2) in parte lomosessualit femminile, in contrasto con la bisessualit maschile e femminile (e vi-
ceversa) e
3) in nessun caso per indicare la transessualit MvF-FvM e lintersessualit,
dovremmo ora parlare direttamente di gergo queer.
E la prospettiva sessuologica potenzialmente pi selettiva, applicata alla sociolinguistica che lo ri-
chiede: di conseguenza, la precisione e la chiarezza vengono cos determinate nel rispetto di due

Cfr: Maurizio Palomba: Essere e vivere la diversit, Kappa ed., Roma 1999;
11
Gil Brum, Larry McKane, Gerry Karp: Biology - Exploring life, 2nd edition, John Wiley & Sons 1994, pag. 663. (Sul-
l'INAH-3.);
Dynes, Wayne (cur.), "Encyclopedia of homosexuality", Garland Publishing, New York and London 1990;
Sell, Randall L., Defining and measuring sexual orientation: a review, "Archives of sexual behavior", XXVI 1997 (= 6)
(december), pp. 643-658.

Cfr: Disturbi dellidentit di genere. Manuale Merck
12
Il problema dellidentit di genere: una casistica clinica. Pubblicato su Medicina Psicosomatica, Vol. 43, n. 4, 1998,
Societ Editrice Universo, Roma.
Orietta Radi: La determinazione genotipica del sesso nella specie umana.
Blackless Melanie: How sexually dimorphic are we? Review and synthesis, American Journal of Human Biology. 12
(2). 151-166
Se il sesso a met strada. Un bimbo su 2000 nasce con genitali diversi da quelli scritti nel Dna. Come intervenire? I
problemi medici ed etici. Corriere della Sera, 19 Marzo 2007.
Antonella Appetecchi: Identit di genere: differenze in et evolutiva e relazione con il gioco (2006).
Tamasailau Sua'ali'i,Samoans and Gender: Some Reflections on Male, Female and Fa'afafine Gender Identities, in Tan-
gata O Te Moana Nui: The Evolving Identities of Pacific Peoples in Aotearoa/New Zealand. Palmerston North (Nuova
Zelanda), Dunmore Press, 2001.
Uomo, donna, ragazzo, ragazza, a cura di Romano Forleo. Milano, Feltrinelli, 1976.
Donna Haraway, Manifesto cyborg. Donne, tecnologie e biopolitiche del corpo, Feltrinelli, Milano, 1995.
Alcuni dei test usati per la diagnosi di "disforia di genere" sono: il "Cogiati", il S.A.G.E. (The Sex And Gender Explorer
Test) e il "Bem Sex Role Inventory".
discipline coinvolte

(daltronde secondo un punto di vista di critica letteraria ed estetica del camp


13
omosessuale, lo stesso romanzo in questione Naked Lunch verso cui la Cavagnoli si riferisce, af-
fronta una gamma di personaggi (i parlanti di gergo gay) che dallomosessualit maschile arriva alla
transessualit MvF non ancora definita in termini moderni fisiologici-anatomici ma sicuramente
psicologici con la disforia di genere, passando per il travestitismo come feticismo da applicare in
campo lavorativo della prostituzione e dello spettacolo).
Con analfabetismo tematico poi si intende che sempre prendendo spunto dai ringraziamenti della
Cavagnoli, la sua medesima consapevolezza di aver conosciuto un determinato repertorio linguisti-
co tematico, che ha nella medesima parola anglosassone ex gergale gay il suo emblema, spinge a
constatare di pi la mera presenza-assenza di una consapevolezza per lappunto e conoscenza del
tema trattato.
La consapevolezza e la preparazione caratterizzano quindi la degergalizzazione: la Cavagnoli quan-
do traduce ora, sa cosa sta traducendo.
In particolare la questione : cosa elaborano psicolinguisticamente nel parlante?
Permette di comprendere ad esempio la complessit di un fenomeno linguistico tipicamente queer:
il gender-bendering, ovvero lutilizzo prevalentemente morfologico di un elemento linguistico con-
nesso ad un genere per indicare in realt il sesso biologico opposto a quel genere.
A questo punto rilevante diventa anche la riformulazione e scissione semantica del concetto labo-
viano di comunit di parlanti

in una comunit di parlanti contrapposta a una societ di parlanti:


14
tale osservazione deriva dalla constatazione che un parlante pu contemporaneamente appartenere a
pi gruppi sociali al punto da conoscere quindi pi di un gergo.
La possibilit che un parlante conosca pi di un gergo comporta potenzialmente quindi che:
1) un lemma passato da un uso comunitario a uno sociale,

Cfr: Tucker S.: Gender, Fucking and Utopia, Social Text, Vol. 9, N.1 (1992).
13
Katlin T. : Slant: Queer Nation. Artforum, 1990, pp. 21-23.
Silvia Antosa, a cura di: Omosapiens.2: spazi e identit queer Roma, Carocci, 2007.
Bellagamba P. Di Cori e M. Pustianaz (a cura di): Generi di traverso. Vercelli: Edizioni Mercurio, 2000.
Judith Butler: Bodies That Matter. On the Discursive Limits of "Sex". New York-Londra: Routledge, 1993.
Judith Butler: Gender Trouble New York - Londra: Routledge, 1990.
Patrick Califia: Feminism and Sadomasochism New York: Heresies,1982.
Teresa de Lauretis: "Queer Theory: Lesbian and Gay Sexualities. An Introduction", in Differences, 1991, 3 (II).
Teresa de Lauretis: Soggetti Eccentrici, Milano: Feltrinelli, 1999.
Eve Kosofsky Sedgwick: Between Men: English Literature and Male Homosocial desire. New York: Columbia Univer-
sity Press, 1985.
Eve Kosofsky Sedgwick: Epistemology of the Closet Berkeley: University of California Press, 1990.
David Hugh: On queer street: a social history of British homosexuality, 1895-1995, Londra, HarperCollins, 1997.

Cfr: Labov W: La motivazione sociale di un mutamento fonetico in Introduzione alla sociolinguistica di Stefania
14
Giannini e Stefania Scaglione, Carocci.
2) un lemma e resta di uso comunitario,
3) un lemma si trova sia in un gruppo sociale che in una comunit di parlanti,
4) un lemma sta tornando dal contesto sociale al contesto comunitario per una nuova riformulazio-
ne semantica e/o per nuove condizioni socioculturali che hanno impedito ai fattori precedenti di
continuare a liberalizzare e smantellare il concetto di comunit di parlanti.
E chiaro quindi che in questo viaggio la degergalizzazione pu non essere definita al punto da rico-
stituire ex novo comunit di parlanti di riferimento.
Tutto questo fermo restando che bisogna avere sempre nellanalisi un lemma in un sistema lingui-
stico determinato e unepoca storica determinata.
Infine, ultimo ma non meno importante elemento costitutivo ci che porta i parlanti del gruppo
sociale gay ad eterosessizzare il proprio gergo.
Questa caratteristica comporter una difficolt maggiore a comprendere fino a che punto esistono
dei confini di riferimento tra gruppi sociali in sociolinguistica e sessuologia.
Parliamo in altre parole di quella serie di cambiamenti che ad esempio portano a definire il proprio
partner dello stesso sesso ragazzo, fidanzato o marito e non pi amico.
Oppure dalla scissione semantica con il repertorio biologico di riferimento della parola pap e
mamma per indicare anche il genitore non biologico partner del genitore biologico: i figli nati e cre-
sciuti in questi contesti omogenitoriali non essendo omosessuali, assorbono nel loro uso linguistico
caratteristiche sociolinguistiche nate in origine da parlanti omosessuali tout court.
Per questo motivo ogni risultato finora ottenuto senza dubbio in divenire e tendente al rafforza-
mento osservato della degergalizzazione queer.


La modalit richiesta nellapproccio di questa tesi essenzialmente e necessariamente multidisci-
plinare.
Lapproccio interdisciplinare (in particolare tra sessuologia, psicologia, sociolinguistica e psicolin-
guistica) propone un rafforzamento di determinate tesi e uno smaltimento di altre tesi con precisio-
ne statistica rilevante, al punto da non sottovalutare pi lapporto scientifico tout court delle mede-
sime.
Lapproccio disciplinare affrontato in questo studio di dottorato daltronde non esclude la possibilit
di far avanzare tesi radicalmente nuove per tutte le discipline coinvolte al fine di evitare agli studio-
si dei settori di autoincastrarsi nelle parole del proprio linguaggio settoriale, al punto da ridurre la
complessit degli eventi in analisi.
Sar quindi molto importante tenere sempre in considerazione nozioni derivate dalle seguenti disci-
pline:

1) storia e cultura dellomosessualit, della bisessualit, della transessualit e dellintersessualit

,
15
2) psicologia,
3) sociologia,
4) antropologia,
5) sessuologia,
6) storia contemporanea,
7) giurisprudenza,
8) storia della letteratura,
9) storia del cinema e della televisione,
10) filosofia del linguaggio ed
11) estetica del camp omosessuale.
Questo vuol dire che se il Prof. Berruto

, da linguista, ricorda che un gergo in senso stretto carat


16
-
terizzato

- dalluso di una lingua (ufficiale) o dialetto (locale) base,
- una notevole differenza rispetto alla lingua originale e
- la segretezza,

un critico letterario o cinematografico, rilever la presenza in ambito novecentesco di una crescente
mole di prodotti artistici esplicitamente omosessuali i quali
-prendono spunti da pi di un sistema linguistico di riferimento in un mondo globalizzato,
-una differenza non necessariamente notevole rispetto alla lingua originale e sopratutto

E importante ricordare come il gergo queer che qui verr sempre virgolettato, nasce in un contesto socioculturale
15
che non apprezzando la diversit umana in ambito sessuale, ha spesso grossolanamente accomunato omosessualit a
bisessualit, transessualit e intersessualit senza apprezzarne le differenze intermedie e confondendo elementi fisici
con elementi psichici che solo in taluni casi coincidono: quindi, la prospettiva sar spesso quella di considerare appunto
lintera comunit queer nella sua complessit e globalit proprio perch la sua storia nasce dalla sua persecuzione di-
scriminatoria.

Cfr: Berruto G., Sociolinguistica dell'italiano contemporaneo, Roma, Carocci, 2002.
16
-lassenza di segretezza, essendo questi lemmi individuati divulgati con mezzi massmediatici

.
17
Un esempio notevole pu essere lespressione coming out.
In lingua inglese il phrasal verb coming out

(ovvero la dichiarazione del proprio orientamento ses


18
-
suale che luomo e/o la donna omosessuale compie verso parenti, amici e colleghi come passo ne-
cessario per delineare la propria identit in contrapposizione a un modello socioculturale circostante
al singolo individuo fortemente eterosessista) come modello noto e promosso dalla psicologia

,
19
impedisce in partenza al sociolinguista di poter sostenere che il gergo queer sia tale, perch il
gruppo sociale riconosciuto per un diverso orientamento sessuale e identit di genere ha sempre
meno interesse a vivere in clandestinit e omert per la propria salute psicofisica.
Quindi a non farsi capire da parlanti estranei al gruppo medesimo.
Studiosi diversi, discipline diverse e tesi diverse, ma non necessariamente distanti e opposte.
Tra laltro bisogna anche ricordare che molti lemmi del gergo gay non hanno mai avuto uninten-
zione criptica ma meramente ironica o da linguaggio specialistico, al punto che rivelarli significhe-
rebbe meramente imparare ad apprezzare esteticamente dinamiche di camp omosessuale

e nozioni
20
di studi estremamente specialistici.
Daltronde, il principio elementare
1) che alla base del parlante standard analizzato e
2) che accomuna le conclusioni di numerose delle discipline umanistiche summenzionate e non solo
(si pensi ai contributi delletologia) e
3) che solo in minima parte un costrutto socioculturale,
tragicamente umano, oltre che istintivo: quello di permettere per la prima volta ad una forma di
amore di osare dire il suo nome

.
21


Cfr: Rizzo D., Premessa a Omosapiens, Roma, Carocci, 2006.
17

Luso del corsivo in questo caso serve a isolare graficamente il termine per evidenziarlo allattenzione del lettore: una
18
lettura scorretta del medesimo termine qui presente in corsivo, diversamente intendendosi, poteva essere interpretato
come termine non comprensibile al lettore medio che avrebbe avuto bisogno appunto del corsivo per sottolinearne a
livello percettivo una sorta di anomalia linguistica.

Cfr: Vittorio Lingiardi: Citizen gay. Famiglie, diritti negati e salute mentale. Il Saggiatore Collana Pamphlet.
19

Cfr: Susan Sontag: Notes on camp. 1964
20

Questa conclusione la rielaborazione in chiave positivistica dellaforisma sul medesimo tema del compagno dello
21
scrittore irlandese Oscar Wilde, condannato alla prigionia per ci che era allora il reato di omosessualit, Alfred Dou-
glas, noto anche come Bosie (tratto da Due Amori del 1892).

Lo studio dal titolo IL GERGO QUEER NELLITALIANO NOVECENTESCO E CONTEMPO-
RANEO TRA GERGALIZZAZIONE E DEGERGALIZZAZIONE, dunque, composto da tre se-
zioni.
La prima sezione dedicata allanalisi storico-linguistica della nozione di gergo, la seconda sezione
dedicata allanalisi filosofica della nozione di queer e la terza sezione dedicata allanalisi del
repertorio linguistico queer reperito in lingua italiana novecentesca e contemporanea.
Tale repertorio rintracciabile nel glossario finale del testo.
Lintento principale e innovativo di tale studio stato quello di invertire la tendenza dei linguisti
italiani di focalizzare la propria attenzione solo su ci che la comunit linguistica coniava per deli-
neare il gruppo sociale gay, dando prevalenza a ci che il gruppo sociale gay italofono d a s stesso
per definirsi e comunicare.
Si tratta quindi dellultimo stadio degli studi di genere che dalla linguistica femminista si evoluta
nella linguistica lavanda.
Gli spunti di riflessione sono stati di natura molteplice: il linguaggio pubblicitario, politico, murale,
etc, perch il fine stato quello di rilevare un dato uso di un dato lemma gergale in contesti ger-
gali e non gergali.
Monitorarne la degergalizzazione queer nelle sue pi intime dinamiche.
E stato molto utile considerare poi nel parlante
- la variante di orientamento sessuale,
- la variante di identit di genere,
- la variante sessuale,
- la variante generazionale,
- la variante etnica,
- la variante socioeconomica.
Molti dati di psicologia, sociologia e antropologia esposti nella conferenza fiorentina del 20 e 21
giugno 2008 dal titolo Family Matters Sostenere le famiglie per prevenire la violenza contro giova-
ni gay e lesbiche sono senza dubbio confermati nella misura in cui ad esempio il contesto familiare
un contesto nel quale i parlanti queer spesso non si esprimono gergalmente e non si esprimono a
volte neanche degergalmente.
E stato possibile dimostrare in modo particolare che non esiste corrispondenza alcuna tra

GERGO X, GRUPPO SOCIALE X e PARLANTE X.

In tal senso i dati mostrati nella conferenza di Lubiana sulle famiglie omogenitoriali dal titolo Lgbt
Families: The new minority?, evidenzia tale discrepanza ormai attiva ed avviata.
La conferenza in questione evidenzia come la generazione nata e cresciuta in contesti omogenitoria-
li dichiarati, hanno rimosso dalluso linguistico termini come patrigno, matrigna, sorellastra,
fratellastro o luso eterosessista e familista di chiamare per nome proprio il nuovo o la nuova
partner del genitore biologico.
Caratteristica questa presente anche in contesti eterogenitoriali non biologici.
La prospettiva di questo studio contrasta con la tendenza glottodidattica di porre il gergo come ul-
timo livello di insegnamento (eventuale) della lingua straniera: lanalisi dei campioni a Lubiana in-
fatti rilevano come termini ed espressioni gergali sono fasi primarie di apprendimento linguistico e
non ultime.
Dato questo che si esprime anche quando decidiamo di studiare parlanti queer che sono stranieri e si
prostituiscono in Italia.
E tutto questo mentre si osservano questioni irrisolte come
1) limpossibilit di traduzione di determinati termini ed espressioni in idiomi con contesti socio-
culturali omofobi, bifobi e transfobi e
2) problemi anche legali connessi allintraducibilit di dati termini ed espressioni omofobe in de-
terminati contesti socioculturali.
Cos come la storia e la critica del cinema conia lespressione cult movie, in linguistica bisogna par-
lare di cult language, nella misura in cui nellepoca in corso i confini sono ancora presenti al punto
da delineare i parlanti tipo del gergo gay, ma sono progressivamente talmente inconsistenti che di
tale repertorio linguistico ne resta una mera iconicit.

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