Il Chinino | Bimestrale dinformazione | Anno IV - numero DUE - Giugno 2014 | Copia gratuita Com dura la convivenza Giudizi e pregiudizi sugli immigrati LINCHIESTA Tra orido passato e futuro incerto Pontinia secondo Claudio Galeazzi Limperatore e le paludi pontine LEditto napoleonico che regolava le peschiere PONTINIA OTTANTA I SEGRETI DEL MAP il Parchi of-limits per gli animali domestici I cittadini presentano una petizione CRONACHE CITTADINE P are che i gladiatori si strofnassero il corpo con le cipolle per rassodare i muscoli. C da giurarci che sudavano parecchio, ma nessuno vide mai uno spettatore tapparsi il naso mentre assisteva ai giochi nellarena. Gli atleti greci mangiavano gran quan- tit di cipolle. Credevano che alleggerissero il sangue, ma nessuno si tappava il naso durante le gare. Ora prendete una cipolla. Quella pianta bulbosa originaria del Vicino Oriente, introdotta da noi dai Romani. Tagliatela in spicchi. In una ciotola amalgamate delle uova con del sale e una spezia indiana, il pepe. Aggiungete la cipolla allolio. Versate le uova. Lasciate cuocere alcuni minuti e un piatto tipico della cucina italiana pronto. Ora prendete un homo sapiens italiano. Riempitelo di falsi miti, nostalgia per un passato forido mai vissuto e un po dinterpretazione personale della storia. Aggiungete paura dellaltro, disprezzo per culture diverse e diffcolt a convivere con chi non si conosce. Spremete qua e l del nazionalismo, meglio se da stadio, qualche Italia agli italiani e ci rubano il lavoro, stereotipi vecchi di secoli. Condite con informazioni approssimate prese dal web, in- culcate da giornali, tv e per sentito dire. Cuocete con bat- tute discriminatorie innaffate dignoranza. Avrete cos un pontiniano doc, che riuscir a interpretare dei panni stesi fuori da una fnestra in centro citt come: Un gesto irrive- rente verso tutto il paese!. Ma, in fondo, non razzismo Solo che d fastidio il loro atteggiamento. Abbiamo 80 anni, ma molto da imparare. SOSTIENI IL CHININO Ecco le coordinate bancarie: Associazione Il Chinino Causale: contributo volontario IBAN: IT 41 H087 3874 0600 0000 0027 024 Paolo Periati LA SOLITA VECCHIA RICETTA Il Chinino Bimestrale dinformazione Anno IV numero 2 Giugno 2014 Registrato al Tribunale di Latina numero 6 del 29/04/2011 Copia gratuita http://ilchinino.blogspot.com - ilchinino@gmail.com Direttore Vicedirettore Collaboratori
Fotografe Progetto Grafco Stampato presso Andrea Zuccaro Paolo Periati Federica Guzzon, Gianpaolo Danieli, Alessandro Cocchieri, Lucia Andreatta, Graziano Lanzidei, Valentina Deserti, Karambir Singh, Marcello Azzoli, Giancarlo Incitti. Alessandro Rogato, Simone Olivieri, Fabrizio Bellachioma, Emanuele Palombi, Martina Petr, Maurizio Guidi Foto di copertina: Fabrizio Bellachioma, Keller Adv Nuova Grafca 87 Strada del Tavolato, 10 Pontinia (LT) SOMMARIO 4 LINCHIESTA Chi ha paura delluomo nero? 12 AGRI_CULT Miele per tutti 14 PRIME PIETRE La citt dei Savoia 18 PONTINIA OTTANTA Dio salvi Pontinia 20 LANGOLO DEL POETA Politici del XXI secolo 22 ANTICHE ORME Lacqua dei romani 27 I SEGRETI DEL MAP Napoleone il pescatore 28 CRONACHE CITTADINE Libert per i nostri cani 30 INTERCULTURA Piccoli europei 32 SPORT CITTADINO Sodalizio vincente 34 CRONACHE CITTADINE Il ritorno di Mangiafuoco LINCHIESTA di LUCIA ANDREATTA foto di EMANUELE PALOMBI C i rubano il lavoro! , Hanno pi diritti di noi! , Infestano l aria con lodore di cipolle! , Non esiste pi piazza Indipendenza ma piazza Bombei! . Questi sono solo alcuni dei com- menti comparsi da tempo su internet contro gli indiani o gli extracomunitari in generale. Fr asi f at t e e vecchi e t ant o quant o l esser e umano, l e st es- se che vengono usat e per i nvei r e cont r o qual si asi et ni a; l e st esse par ol e che veni vano scr i t t e sui gi or nal i st at uni t ensi nei pr i mi del 900 per descr i ver e i quar t i er i di i mmi gr at i i t al i ani : Cer chi Li t t l e I t al y? Segui l a puzza d agl i o, (San Fr anci sco Chr oni cl e, 6 l ugl i o 1902), I t al i ani i n agguat o di et r o i comi gnol i , (ar t i col o sul l a cr i mi nal i t i t al i ana sul New Yor k Ti mes, 1 gennai o 1884); l e st esse che i pol en- t oni usavano cont r o i connazi onal i mer i di onal i t r asf er i t i si al Nor d i n cer ca di l avor o: Non si af f i t t a ai mer i di onal i , e cos vi a. Cambi ano i sogget t i ma non gl i i nsul t i . Eppur e, Si amo consapevol i di quel l o che l a st or i a ci i nsegna, e ci o che quasi mai i l pane va ver so i pover i e quasi sem- pr e i pover i vanno ver so i l pane, come scr i ve Gi an Ant oni o St el l a nel l i br o Negr i , f r oci , gi udei & Co.. I nf at t i , sono sempr e di pi (ci r ca 100mi l a sol o negl i ul t i mi 5 anni ), i gi ovani i t al i ani , l aur eat i e non, che scel gono di l asci ar e l I t al i a i n cer ca di qual che oppor t uni t i n pi . Non f or se l o st esso pr i nci pi o che spi nge gl i i ndi ani a veni r e i n I t al i a? Secondo Eur ost at , l I t al i a al qui nt o post o t r a i paesi eur opei come paese di i mmi gr azi one, ma al quar t o come paese di emi gr azi one. Par l i amo di i mmi gr at i i ndi a- ni per ch nel l a zona del l Agr o Pont i no l a comuni t pi numer osa e per ch l a maggi or par t e degl i i nsul t i sul web sono i ndi r i zzat i a quest e per sone. Ci r ubano i l l avor o. Or mai sono pochi gl i st r ani er i che vedono nel nost r o Paese l a t er r a del l e gr andi occasi oni . La cr i si col pi sce i t al i ani e non, sopr at t ut t o nel set t or e ma- ni f at t ur i er o, e sono i n mol t i che deci dono di t or nar e nel l a pr opr i a t er r a d or i gi ne. L I t al i a vi st a come un passaggi o obbl i gat o per r aggi unger e al t r i paesi eur opei , i nf at t i i con- t r ol l i sono mol t o pochi , come r accont ano al cuni di l or o: Se i n Ger mani a t i t r ovano senza document i t i met t ono i n pr i gi one. pr opr i o dal l a mancanza di quest i accer t amen- t i da par t e del l o St at o che sor gono poi si t uazi oni i l l egal i dove i l avor at or i i mmi gr at i vengono pagat i i n ner o per due sol di , dove i l dat or e di l avor o non r i spet t a l e r egol e sal ar i al i e dove ci sono or gani zzazi oni poco t r aspar ent i , come quel l a appena denunci at a a Lat i na, che r i escono a cr ear e un ver o e pr opr i o mer cat o di per messi di soggi or no f al si e vendut i a peso d or o. Ma chi ar i amo una cosa: quest a si t uazi one di pr ecar i at o e non r i spet t o degl i st andar d sal ar i al i i nvest e anche gl i i t al i ani . Per l avor ar e come camer i er i , i compensi vanno dai 30 ai 35 eur o per 10 or e di l avor o, pr ender e o l asci a- r e. L uni ca di f f er enza, come sot t ol i nea l a Cgi l , t r a noi e i l avor at or i ext r acomuni t ar i che i secondi si accont ent ano di poco e avendo una padr onanza del l a nost r a l i ngua a l i - vel l o el ement ar e, non possono f ar val er e al cun di r i t t o, nel caso l i conoscano. Un sempl i ce esempi o l a par ol a usat a dagl i i ndi ani per r i f er i r si al l or o dat or e di l avor o: PADRO- NE, par ol a ant i ca che nel ger go moder no i nusual e o, comunque, af f i ancat a ai possessor i di ani mal i o di cose. C poi da aggi unger e che mol t i i ndi ani si af f i dano a l or o conci t t adi ni che vi vono i n I t al i a da mol t o t empo e che non sempr e ai ut ano i n modo t r aspar ent e, sono i cosi ddet t i capor al i , i qual i sf r ut t ano i mal capi t at i i n aut onomi a o i n combut t a con i l dat or e di l avor o i t al i ano. Per f or t una, l ar t . 12 del D. L. 13 agost o 2011 ha i nt r odot t o nel Codi ce Penal e i l nuovo r eat o di I nt er medi azi one i l l eci t a e sf r ut t a- ment o del l avor o. Al cuni i mpr endi t or i agr i col i che hanno al l e di pendenze l a- vor at or i st r ani er i con t ut t e l e car t e i n r egol a, hanno det t o che sono ot t i mi e i nst ancabi l i l avor at or i , asser endo che da IMMIGRAZIONE: ISTRUZIONI PER LUSO Casa, lavoro e contributi pubblici, tutti i luoghi comuni da sfatare IL CHININO Giugno 2014 4 IL CHININO Anno IV n 2 5 Nella foto: lavoratori indiani sulle strade pontine. IL CHININO Giugno 2014 6 un anno a quest a par t e non un i t al i ano andat o a chi ede- r e l avor o pr esso l e l or o azi ende, ma sol o mol t i i ndi ani , ai qual i hanno dovut o r i sponder e negat i vament e. Ogni anno i l Mi ni st er o del l I nt er no, at t r aver so i l Decr et o Fl ussi , deci de quant i l avor at or i non st agi onal i ext r aco- muni t ar i possono ent r ar e i n I t al i a i n base a st at i st i che sul l ef f et t i va domanda di l avor o. Da di cembr e 2013 per 8 mesi , 17mi l a e 850 l avor at or i ext r acomuni t ar i possono i nvi ar e l a domanda di i ngr esso al Mi ni st er o. Ancor a, i l 12 mar zo 2014 st at o aut or i zzat o dal gover no l i ngr esso di 15mi l a l avor at or i st agi onal i dal l est er o. Sul si t o uf f i ci al e del gover no r i por t at o che Le associ azi oni degl i agr i col - t or i pr emono per l ar r i vo r api do di quest a manodoper a or - mai i ndi spensabi l e nei campi . Possi amo cont i nuar e a f ar ci r col ar e l a st or i el l a del l avor o r ubat o? O f or se dovr emmo pr ender cel a con chi non f a cont r ol l i sugl i st andar d sal ar i a- l i e l e condi zi oni di l avor o, per met t endo una concor r enza t r a pover i ? Hanno pi di r i t t i di noi ! Si pr endono 40 eur o al gi or no. Sf at i amo anche quest o mi t o una vol t a per t ut t e: gl i i mmi - gr at i cl andest i ni e r egol ar i non per cepi - scono al cun ai ut o economi co, l avor ano o, se di soccupat i e pr oveni ent i da un l avor o r egol ar e, per cepi r anno l a nor ma- l e di soccupazi one. I sol di che vengono dest i nat i (sol o per un br eve per i odo di t empo), ai r i f ugi at i pol i t i ci o r i chi edent i asi l o (st at us ben di ver so), f anno par t e di un pacchet t o comuni t ar i o eur opeo, al qual e cont r i bui sce anche l I t al i a. Por t i amo un al t r o esempi o: i l di r i t t o al l a casa. Leggendo i l modul o di domanda per l accesso al l al l oggi o pubbl i co pr esso l Uf f i ci o Commer ci o comunal e, per acceder e al l a gr aduat or i a pubbl i ca necessar i o aver e l a ci t t adi nan- za i t al i ana o aver e l a ci t t adi nanza di uno st at o ader ent e al l Uni one Eur opea o di r i si eder e r egol ar ment e sul t er - r i t or i o e r i sul t ar e i scr i t t o al l e l i st e di col l ocament o. La di ci t ur a che d pi punt eggi o sono i f i gl i a car i co, l a maggi or par t e degl i i ndi ani che vi vono a Pont i ni a hanno l a f ami gl i a i n I ndi a. Su mi l l e e 555 r esi dent i st r ani er i del Comune di Pont i ni a, compr esi maschi e f emmi ne (cal col o al 31 di cembr e 2013), sol o due vi vono at t ual ment e i n una casa popol ar e: una ci t t adi na t edesca e una f ami gl i a mar occhi na. L odor e di ci pol l a. st at o pi vol t e det t o che l e st r ade di Pont i ni a ne sono i nf est at e. Per l esat t ezza non si t r at t a di ci pol l a, ma del l e spezi e che vengono usat e per cuci nar e i ci bi i ndi ani , per esempi o i l car damo- mo, i l cumi no, i l cor i andol o, i l pepe e al t r o. Quest i odor i esot i ci possono dar f ast i di o a chi non abi t uat o, ma non sono dannosi per l a sal ut e. Se vi vi amo i n un condomi ni o, possi amo avval er ci del Codi ce Ci vi l e ar t . 844, che par l a di i mmi ssi oni di f umo, cal or e, esal azi o- ni , r umor i e si mi l i e che, come pr i ma opzi one, par l a di appr occi o ci vi l i st i co, ossi a di tol l erare l a possi bi l e i mmi ssi one. Possi amo deci dere di i nformarci e di conoscere l a real t dei fatti , oppure par l are con frasi fatte e tri ncerarci di etro l i gnoranza. Possi amo i ni zi a- re a conoscere i l nostro vi ci no e convi vere nel l a di versi t real i zzando che, ormai , i l nostro paese di ventato mul ti etni co, oppure possi amo costr ui re muri e fossati per proteggerci dal l al tro. A Pontinia gli immigrati regolari risultano essere poco pi del 10% della popolazione LINCHIESTA In alto, scena di vita quotidiana a Pontinia. IL CHININO Giugno 2014 8 Paure e deliri dalla piazza virtuale cutta Street era piena di indiani in bicicletta non riuscivo a contarli da quanti ne erano dopo mi accingevo a svoltare a sx sulla strada del cimitero ora via nuova Delhi vedevo un branco di indiani a fare footing. nel frattempo sono arrivato in piazza indipendenza ora piazza bombei mi guardavo attorno e sentivo una puzza di cipolle e non vedevo pi un abitante di Pontinia ma tutti indiani. Mi quanti cazzotti c ne sono. Marco: []. Nessuno ha discriminato etnie,razze e culture, bens latteggiamento di altre persone provenienti da razze e culture,diverse dalle nostre. Riccardo: [] non avrebbe MAI permesso a chicchessia di com- piere un gesto cos irriverente verso TUTTO IL PAESE!!. Marco: []. Stendere i panni in piazza,fa schifo [] a casa mia la convivenza con la rogna non contemplata []. Mino: Cmq noi nn andiamo ad ammazzare con i picconi in strada nei loro paesi per qua permesso ma dai nn siamo tutti uguali ragazzi. Gianluca: Gli stranieri hanno abbassato il prezzo della mano d opera in maniera in credibile,per loro vanno bene anche 20,tanto dormono in 20 in una stanza,tutte le spese sono divise per 20 ti credo che campano, [] con 30 al giorno,riusciresti a mantene- re 1 famiglia?cibo,tasse e afftto tutto con 800 al mese? Giovanni: [] Sa gente vive qua zozzi che nn ti dico lasciano una puzza incredibile e tutto questo x mandare j soldi al loro paese, per poi ricevere assistenza dai ns comuni. Ma de che cazzo stamo a parla! I ns nonni e genitori si sono fatti il culo x migliorare il po- sto dove viviamo e dobbiamo solo che onorarli. Altro che indiani!. Emilio: Secondo me stanno diventando un po troppi... stanno modifcando a loro favore lo stato sociale del paese!. LINCHIESTA #2 Franco: Dopo parecchio tempo sono ritornato a Pontinia ieri sera sono andato in piazza non mi sembrava pi il mio piccolo paese. Mi sembrava di essere a Bombei perci non si chiama pi piazza indipendenza ma si dovrebbe chiamare piazza bom- bei. Giovanni: Sti cazzo de romeni tutti a Pontinia vengono. Clelia: Mamma mia ma com possibile? ma quanti ce ne sono?. Rodolfo: Siamo per laccoglienza si ma nel culo! []. Giovanni: Ma xche non se ne stanno al paese loro dico io. Gianluca: Cosa vogliamo? rimandarli tutti nel loro paese!. Maurizio: E io italiano disoccupato un cazzo porca lascimo perde che se no sti giorni ne ammmazzo qualcuno bastardi tutti. Luisa: Purtroppo le puzzole orientali ci hanno invaso con il loro fetore e la loro intoccabilit hanno tutti i diritti, sussidi, agevola- zioni e noi pontiniani?. Luisa: Ahim adesso nn sembra + santanna a pontinia, ma una festa a calcutta. Giuseppe: [] adeso veramente sembra peggio di Calcutta. Giuseppe: Alcuni quartieri [] abitati prevalentemente da india- ni e cingalesi, sono diventati impercorribili a piedi a causa del nauseabondo odore di cipolla che proviene dalle abitazioni della zona; [] sentirne lodore mentre si va a passeggio per la citt veramente poco piacevole. Giuseppe: []. La mancanza di volont di fare, di lavorare ci porta a dormire e a far islamizzare il paese, islamizzando non si fatica. Franco: Circa unora fa percorrevo la ex via migliaia 47 ora Cal- IL CHININO IL CHININO Giugno 2014 Anno IV n 2 11 10 LINCHIESTA #3 Q uando i giovani non hanno opportunit di lavoro sono costretti ad abbandonare il loro paese alla ricerca di una vita migliore in altri luoghi e, motivati dal loro sogno, sono dis- posti ad afrontare molti problemi. Se esaminiamo la realt dellAgro Pontino, ci accorgiamo di una grande presenza di immigrati indiani che affrontano come primo problema il fatto di dover pagare molti soldi a persone che li aiutano ad entrare nel nostro Stato. Quando scoprono che la somma che hanno dato per venire in Italia non comprensiva di una sistemazione per quanto riguarda il lavoro e la casa, troppo tardi ed inizia la parte pi diffcile del loro viaggio. Non conoscendo la lingua si devono affdare ad intermediari che approfttano della situazione ed inizia cos un periodo senza diritti, senza tutele e fatto di sfruttamento psicologico e fsico. Anche nel campo immobiliare si rilevano delle anomalie poich spesso vengono affttate case agli extracomunitari a prezzi molto pi elevati rispetto agli standard della zona. Per ov- viare al problema della lingua molti si rivolgono ai connazionali che comunque prestano il loro aiuto dietro compenso. Questa pratica considerata una consuetudine giustifcata e il compenso viene visto come qualcosa di dovuto. Purtroppo pos- siamo notare che comportamenti scorretti si rilevano da parte di entrambe le comunit coinvolte, quella ospitata e quella che accoglie, e gli errori di pochi fniscono per mettere tutti quanti sotto una cattiva luce. di KARAMBIR SINGH LODISSEA DEL MIGRANTE I Bhangra Brothers al Festival dellOriente. Foto di Martina Petr. FENOMENOLOGIA DELLA CIPOLLA I mille usi culinari dellortaggio pi difuso al mondo raccontati dallo chef pontino Simone Nardoni di ANDREA ZUCCARO INCHIESTA #4 copiose quando la si affetta, ora per la sua pesantezza. I rimedi ci sarebbero per apprezzarne il gusto senza effetti collaterali. La pesantezza della cipolla continua chef Nardoni dipende dalla pellicola che avvolge gli spicchi. Basterebbe toglierla con un attenta pulizia. Ma il problema quando si cucina la cipolla che non bisogna shockarla con famme alte e facendola friggere nellolio fno a farla diventare scura. La cipolla va accarezzata, con una cottura lenta, in modo che non ammorbi laria e faccia uscire i suoi succhi aromatici. Quale sia la migliore variet di cipol- la, tra tutte quelle esistenti, diffcile dirlo, dipende dai palati e dai gusti soggettivi di ognuno. Io per esempio fa presente Simone preferisco il cipollotto novello destate e la cipolla bianca tonda dinverno, perch la meno acida. E pensare che allinizio non avevo un buon rapporto con essa. Poi la scoprii grazie al genio dello chef Salvatore DAssa, che vinse il premio del miglior antipasto dItalia utilizzando solo cipolla. Una volta creai un men completo in cui la cipolla la faceva da padrona, dallantipasto al secondo. La zona migliore per produrre la cipolla non c. Perch pu crescere ovunque, ma si pu affermare che tra la Puglia e la Basilicata nascono ottime cipolle, senza dimenticare ov- viamente la pi rinomata e conosciuta, il cipollotto rosso di Tropea. La cipolla apprezzata non solo per le sue qualit depurative conclude Simone ma soprattutto per la sua duttilit in cucina, perch la si pu fare in decine di modi, senza mai intaccarne laroma e il sapore. C roce e delizia di ogni cucina, la cipolla, in tutte le sue varianti e le sue qualit, non pu mancare in ogni piatto che si rispetti. Sia esso una creazione da nouvelle cuisine o un piatto di pasta con il sugo semplice. Senza la cipolla la cucina sarebbe orfana, lamalgama del suo sapore alla base della cucina italiana, indiana e probabilmente di quasi tutte le cucine del mondo. Per capire limportanza di questo sacro bulbo, abbiamo parlato con lo chef Simone Nardoni, giovane professionista di 26 anni che gestisce il Ristorante Essenza, a Pontinia. La passione per la cucina, che coltiva ininterrottamente da 14 anni, gli venuta frequentando i boy scout, i quali in campeggio hanno un rappor- to quasi carnale con il cibo, perch dalla sua cottura dipende la loro sopravvivenza. Non dico che la cipolla sia la regina della cucina racconta Simone come la patata e il carciofo delle nostre parti, ma si pu benissimo paragonarla a una principessa. Certo, se vuoi fare il fco, come dice qualche mio collega stellato, usi lo scalogno, che pi delicato. Io uso almeno otto tipi di cipolla diversi, dipende dalla stagione, e ognuna di esse si pu benissimo abbinare a qualunque piatto. Eppure questo ortaggio che cresce ovunque e che non ha bisogno di tante cure, a volte ingiustamente bistratta- to, ora per il suo odore, ora per le lacrime che sgorgano S econdo i dati forniti dallUfco Anagrafe del Comune di Pontinia, attualmente sono mille e 555 gli stranieri residenti. Il dato riportato fa riferimento a tutti coloro che si sono regolar- mente registrati, ma si stima che, in realt, il numero degli stranieri (extracomunitari e Ue), che vivono a Pontinia, sia almeno il doppio, ovvero, circa 3mila. Tra le varie comunit la pi numerosa , ovviamen- te, quella proveniente dallIndia; seguono i cittadini dellEuropa dellEst e, inne, gli africani. La maggio- ranza degli stranieri residenti nata tra gli anni 1976 e 1987. Ci sta a testimoniare la loro giovane et: si tratta di persone che hanno dovuto lasciare la ter- ra dorigine in cerca di nuovi sbocchi di lavoro. Nel 2013, su 153 bambini dati alla luce a Pontinia, il 20 per cento nato da famiglie straniere. Analizzando le serie storiche di immigrati ed emigra- ti da Pontinia dal 1963 a oggi, si scopre che il saldo sempre stato positivo. Due sono stati i momenti di maggior immigrazione: a cavallo fra gli anni 60 e 70, con una media di 470 nuovi arrivi allanno (soprat- tutto italiani attirati dalle fabbriche che nascevano con la Cassa del Mezzogiorno); e a partire dal 2011 a oggi, con larrivo di circa 2mila e 200 immigrati. PILLOLE DALLANAGRAFE IL CHININO Giugno 2014 12 Valerio Piovesan, apicoltore da trentanni, racconta di aver iniziato per passione con pochi alveari, con il piacere di fare del bene. Un piacere buono e dolce, il miele un alimento sano. Le api mi hanno insegnato a sentire le stagioni, mi hanno fatto riassaporare quei ritmi che nella frenesia della vita moderna sono andati in fumo, continua Valerio. Le api sono una meraviglia, non solo per Alice Rohrwacher si veda lultimo flm della regista toscana. Lapicoltura, sostenibilit, salute e promozione della bio- diversit, ma soprattutto un mestiere, e Valerio propone una soluzione per le sciamature: Il fenomeno a maggio stato abnorme, con un call-center per il recupero degli sciami, si fornirebbe un lavoro per i giovani apicoltori che vogliono incrementare lapiario. Unaltra proposta viene dal mondo dellassociazionismo. Il 28 maggio scorso, allIstituto Zooprofllattico si discusso sulle competenze territoriali delle Asl, sui contratti tra apicoltore e agricolto- re e sulla legge regionale 159 del 2013. Secondo Valerio, c molto da fare a livello normativo per tutelare lapicoltura. La pratica dellimpollinazione selvag- gia nelle serre di meloni, cocomeri e fragole afferma sta portando ad un sistema di business, con la perdita di controllo, da parte delle Asl, delle colonie presenti nel territorio provinciale e con il rischio di contaminazioni con specie diverse, malate o deboli: un danno per gli apicolto- ri stanziali. AGRI_CULT A lberi sempreverdi che svettano sullAgro, gli eucalipti hanno tracciato un ruolo importante nella storia. Infatti, in Italia la nostra zona rinomata per la produzione di miele di eucalipto. Sono stati i monaci della tenuta Tre Fontane di Roma nel 1869 a coltivarli per primi, quando si pensava che gli effuvi aromatici potevano sanare laria insalubre malari- ca. Probabilmente, la regressione di questultima avvenne anche per lazione di assorbimento delle acque stagnanti. Cos anche per la bonifca delle terre pontine, la piantu- mazione delleucalyptus camaldulensis, insieme ad altre variet, come robusta, amygdalina, botryoides, viminalis, stata determinante. Mille chilometri di fasce frangivento a protezione dellam- biente agricolo, hanno permesso agli apicoltori locali di specializzarsi. Prima del disastroso attacco della psilla lerp, la produzione di miele era elevata. Oggi, con la per- dita della met dei chilometri di eucalipti, c una lenta ripresa, ma la moria di api, dovuta alluso massivo dei pesticidi in agricoltura (ftofarmaci ai neonicotinoidi), ha portato a uno spopolamento delle colonie. La provincia di Latina registra 8mila alveari, a confronto dei ventimi- la presenti negli anni passati. Bassa la produzione di polline e, a causa della scarsa biodiversit agricola, sono privilegiate le essenze di miele uniforali, cio quando proveniente da ununica origine botanica. di GIANPAOLO DANIELI SENTINELLE DELLAGRO Nella foto una delle arnie dellapicoltore Valerio Piovesan. PRIME PIETRE di GRAZIANO LANZIDEI foto di SIMONE OLIVIERI LA CAMPAGNA AI CONTADINI LE DUNE AGLI INTELLETTUALI Sabaudia, dove il mare e il turismo fanno implodere la ruralit fascista IL CHININO Giugno 2014 14 S abaudia [...] non trova le sue radici nel regime che lha ordinata ma in quella realt che il fascismo ha dominato tiran- nicamente ma che non riuscito a scal- re, cio la realt dellItalia provinciale, rustica, paleoindustriale, che ha prodotto Sabaudia e non il fascismo.
Sono le parole utilizzate da Pierpaolo Pasolini nel flm con Paolo Brunatto del 1973 e poi trasmesso dalla Rai, per parlare della seconda citt redenta dellAgro Pontino. Ascoltandole, ho sempre pensato che rivelas- sero non solo il pensiero del Pasolini voce critica, ma anche del Pasolini scrittore. Le due parti che meno apprezzo dello scrittore e poeta e regista di Casarsa. Il pensiero espresso da Pierpaolo Pasolini reazi- onario, e svela i grandi equivoci a cui queste terre sono legate: una per tutte, lesaltazione della ruralit come vocazione sempiterna. Ma partiamo dallinizio. Quanto abbiamo riso noi intellettuali sullarchitettura del regime, sulle citt come Sabaudia. [...] Il pas- sare degli anni ha fatto s che questa architettura di carattere littorio assuma un carattere, diciamo cos, tra metafsico e realistico. Una presa datto che fa onore a Pasolini, un vero e proprio sdoganamento dellarchitettura razionalista che ha caratterizzato le citt nuove fondate dal regime.
Il piano regolatore della citt viene disegnato da Cancellotti, Montuori, Piccinato e Scalpelli, giovani urbanisti che vincono un concorso bandito apposita- mente nel 1933. Ad abbellire la citt anche unopera dellarchitetto Angiolo Mazzoni: il palazzo delle poste. Secondo il saggio di Antonio Pennacchi, Viaggio per le citt del Duce, si tratta di una citt voluta forte- mente dai Savoia, allepoca casa regnante in Italia, per poter imprimere il loro marchio su una di queste nuove citt che tanto stavano facendo clamore. La costruzione cost molto e la cittadina non ebbe lo sviluppo previsto inizialmente. Sempre secondo lo scrittore Premio Strega, con listituzione del Parco nazionale del Circeo, vennero tagliati fuori dal collega- mento con la citt i due borghi di servizio nella cintura urbana: Borgo Vodice e Borgo San Donato. Proprio per ovviare a questo problema, lanno successivo, il Comune di Pontinia, che doveva nascere un po oltre lAppia, verso i monti, venne spostato in fase di pro- gettazione, ovvio dallaltra parte dellantica strada romana. E non fu il solo problema causato dal Parco nazionale: vista la scarsit degli appoderamenti pos- sibili, vennero costruite caserme ovunque.
Dice: E il mare? Quello che oggi rende famosa Sabaudia? La spiaggia dove va Totti?. Il ponte che oggi conosciamo, e che rende possibile laccesso al mare, venne costruito soltanto negli anni 60. Chi voleva andare al mare prima, doveva rivolgersi a un Caronte nostrano che su una barchetta, un po come il Caronte vero, trasportava a pedaggio le persone da una sponda allaltra del lago. Principalmente si trattava di turisti, visto che i cittadini di Sabaudia, i coloni che erano stati fatti venire dal Nord, erano troppo impegnati a sgobbare sul podere, se volevano sopravvivere. A testimonianza di ci, il ricordo di Enzo Siciliano che, su La Repubblica del 2 agosto 1994, in un articolo dal titolo Io, Alberto e Pierpaolo, scriv- eva: Sabaudia, quel dorso di spiaggia che si stende allapparenza infnito oltre il lago con una striscia indelebile di eriche, lentischi, ginepri, lecci e si schiac- cia a torre Paola sotto il masso del Circeo, negli ultimi anni trenta, fu vagheggiata come la Polinesia del Lazio. Artisti, qualche scrittore, o i giovani architetti e urbanisti come Concezio Petrucci, che avevano lavorato alla bonifca delle paludi pontine, tornavano con le loro ragazze su quella spiaggia.
Una localit balneare che affascina da sempre i vip dogni sorta e che, proprio negli anni 60, quando viene costruito il ponte, trova una sua nuova ragion dessere: il turismo di qualit. Alla spicciolata in- fatti, arrivano tutti gli artisti pi in vista dellepoca: lo stesso Enzo Siciliano, poi Monica Vitti con Andrea Barbato. E Moravia, che rimane affascinato. Le parole dellautore de Gli Indifferenti, sono riportate in virgolettato dallo stesso Siciliano: Se non fosse per Villa Volpi laggi, questa sarebbe ancora lItalia di Stendhal. E Sabaudia, una citt del silenzio stile Novecento. Ma solo qualche mese dopo, Villa Volpi sembra non costituire un grande problema, n un cos grande esempio negativo, perch gli intellettuali non solo continuano a trasferirsi in massa: Lorenzo Torn- abuoni, Alberto Moravia e Dacia Maraini e poi Valerio IL CHININO Anno IV n 2 15 Nella foto: il lungomare di Sabaudia con Villa Volpi e il Circeo. IL CHININO Giugno 2014 16 Magrelli, Giorgio Moscon, Laura Mazza e Sandro Manzo, Bernardo Bertolucci, Fabio Rieti, Piero Guc- cione, Dario Bellezza, Gabriella Pescucci e ultimo Alain Elkann, con Lapo e John presumibilmente. Ma Moravia e Pasolini si fanno costruire, nei primi anni settanta, poco prima o poco dopo lintervista fatta per la Rai da Pierpaolo Pasolini, una casa ciascuno, spalla a spalla, vicini vicini. E dopo di allora la fne, perch quelle dune tanto cantate, venivano funestate pi e pi volte, tanto che oggi la macchia mediterra- nea interrotta da case e case, una dietro laltra, con scarse soluzioni di continuit fno al Monte Circeo.
Sabaudia piace, perch non vi costruiscono case per tutti, come a Fregene o a Tor San Lorenzo. A Sa- baudia costruiscono solo loro i vip, di sinistra per giunta e pochi altri, sempre rigorosamente della loro combriccola. I cittadini a lavorare la terra, con qualche puntata in spiaggia a cercare laccesso nei pertugi tra una villa e laltra. Per anni Sabaudia stata esatta- mente cio che il regime ha voluto che fosse: un cen- tro rurale, dove le persone lavoravano la terra, con un centro cittadino in cui potevano vivere soltanto fdatis- simi burocrati o gerarchi. Cos, quando Pasolini con- tinua lintervista e dice che il regime fascista non riuscito a incidere, nemmeno a scalfre lontanamente la realt dellItalia, si capisce quanto lo scrittore non riesca o non voglia, per ragioni ideologiche com- prendere la realt che lo circonda. A lui e a Moravia, Sabaudia piace proprio perch esattamente ci che il regime fascista ha voluto che fosse: rustica, provin- ciale, paleoindustriale. Come dei colonizzatori mod- erni, arrivano nella Polinesia del Lazio e ci mettono casa, la seconda, per potersi dedicare allotium. E, in chiusura dintervista, arriva lintemerata che per molti, oggi, una visione profetica del male che attanaglia la societ: Quella acculturazione, quella omologazi- one che il fascismo non riuscito assolutamente ad ottenere, il potere di oggi, cio il potere della civilt dei consumi, invece riesce ad ottenere perfettamente: distruggendo le varie realt particolari, togliendo realt ai vari modi di essere uomini che lItalia ha, che lItalia ha prodotto in modo storicamente differen- ziato. E allora questa acculturazione sta distruggendo, in realt, lItalia.
Come se il contadino di Sabaudia dovesse solo vivere nel suo podere, campando di quel che riesce a tirare fuori dai campi o dalle bestie, come suo padre e il padre di suo padre. Come se la realt rustica, provinciale, paleoindustriale non fosse legata indis- solubilmente anche alla visione che aveva il regime fascista. Come se quella visione rurale mantenesse una giustifcazione anche in presenza di nuove scop- erte tecnologiche, di nuove possibilit di formazione. Come se la democrazia e lacculturazione, di per s, fossero un male da combattere. Per garantire quelle case sulle dune, anche appena costruite, a deturpare lambiente ma a garantire la sopravvivenza di quelle conventicole di artisti che si affacciano sulla citt che lavora e produce. Ogni tanto cerco di rivedere quella intervista a Pasolini tra le dune, per ricordare che solo attraverso lacculturazione certe menzogne possono essere svelate e certe catene, che tengono imprigion- ato questo territorio dalle infnite potenzialit, pos- sono essere spezzate. PRIME PIETRE AUTOSCUOLA MIGLIOLI AGENZIA PRATICHE AUTO PAGAMENTO BOLLI AUTO ASSICURAZIONI migliolisara@gmail.com Viale Cavour, 131 04014 Pontinia (LT) Cell. 335.8362363 Tel./Fax 077386301 Lex Palazzo delle Poste di Sabaudia. IL CHININO IL CHININO Giugno 2014 Anno IV n 2 19 18 PONTINIA OTTANTA di PAOLO PERIATI LULTIMO DEMOCRISTIANO Parla Claudio Galeazzi: solo la cultura pu dare un senso alla nostra storia Nella foto Claudio Galeazzi. A Pontinia difficile non aver mai sentito il nome di Claudio Galeazzi. Chiamato dal parroco Gaetano Manfredini per fondare i boy-scout, giunse nel 1968 e decise di restare. Ma non con le mani in mano. Sin dai pri- mi anni si rivel una delle persone pi attive nel campo della cultura e per i suoi incarichi istitu- zionali, ricoperti sotto ventidue Amministrazione Comunali in trentanni di carriera, non si pu dire che non conosca a fondo vita, morte e miracoli di Pontinia. Per tale motivo, era dobbligo una chiac- chierata con lultimo dei democristiani. Il Chinino Che ruoli ha ricoperto durante la sua lunga carriera in Comune? Claudio Galeazzi Mai cariche politiche, solo amministra- tive. Sono entrato nellAmministrazione Comunale del sindaco Fernando Petrone nel mese di giugno 1974. Dopo sono riuscito a scalare tutti gli step: da dattilogra- fo a vice segretario generale, ma sempre con concorsi pubblici, fino a diventare consigliere dellassessore pro- vinciale negli anni 90. Sono lultimo dei democristiani [ride, ndr.]. Comunque, oltre la carica, mi sono sempre occupato di cultura, istruzione pubblica e servizi sociali. Il Chinino In molte case di Pontinia c almeno un suo libro. Com nata la passione per la storia di questo paese? Claudio Galeazzi Molto dovuto al puro caso. Come del resto accaduto quasi sempre. Nel 1974 ci fu il 40 anniversario della fondazione e, ricordo, i ragazzi delle scuole medie vennero in comune alla ricerca di notizie sul nostro passato: fino ad allora nessuno ne aveva scritto o parlato. Cos ho cominciato ha fare ricerche darchivio e a raccogliere notizie passandole poi ai ra- gazzi affinch terminassero la ricerca. Ed ecco che da l nacque il mio interesse per la storia del paese e di tutto il territorio. Su almeno quindici libri scritti, quello che ritengo di maggior importanza sintitola Pontinia tra cronaca e storia. Lo scrissi nel 1985 per il Cinquante- nario della fondazione ed quello basilare, da cui ogni studioso pu attingere. Il Chinino Lei che conosce cos bene il nostro passato, che riflessione pu fare invece sul presente? Claudio Galeazzi [ride, ndr.]. Ho fatto una scelta ben ponderata: non vedo, non sento, non parlo e non voglio ingerirmi. Dico solo che c stato chi ha fondato Ponti- nia, chi lha fatta crescere e chi ora la sta appiattendo, anche in Amministrazione Comunale certo, ma il mio un discorso pi generale. Quando giunsi qui cera ancora molto da fare per la crescita del paese, in ogni ambito, e le persone sulle quali gli elettori riposero la loro fiducia si rimboccarono davvero le maniche. Tutto sommato, per, credo che le Amministrazioni che si sono susseguite hanno avuto a cuore il mantenimento delle peculiarit del paese. Per esempio, le varie forze politiche sono sempre state daccordo nella conserva- zione del centro storico: Pontinia lunico comune fra le citt nuove che, fatta eccezione per alcuni interventi minimali, lha mantenuto intatto. Il Chinino Beh Allora, se si tratta di un ordine cronolo- gico, lei fa parte del gruppo di coloro che lhanno fatta crescere, giusto? Claudio Galeazzi Parlo solo della mia esperienza personale. Per esempio, mi occupai degli aspetti culturali. Con il centro studi Sfinge, formato da un gruppo di ragazzi che simpegn per produrre cultura con varie attivit, giungemmo ad attirare lattenzione di amministratori come Romeo Emiliozzi e Luigi Subiaco, persone che vivevano di cultura, fino a far nascere la biblioteca pubblica nel 1976. Ricordo che fu un vero e proprio colpo di mano: seppi che il Consor- zio per i Servizi Culturali di Latina, da cui tutto dipende- va, manteneva chiusa la biblioteca di Borgo Sabotino, cos decisi di chiedere lo spostamento dellintero patri- monio librario a Pontinia ottenendo il nulla osta. Anche da Latina prendemmo libri, pi il mobilio lasciato dall Opera Nazionale Combattenti. Lo stesso pu dirsi con il Museo della Malaria. Scoprimmo nellarchivio comu- nale i documenti risalenti alla Mostra della bonifica integrale, tenutasi al Circo Massimo di Roma nel 1938, e grazie a fondi regionali riuscimmo a far nascere un museo conosciuto in tutto il mondo. Poi con la Pro Loco, che oggi purtroppo sfasciata, facemmo molte atti- vit per Pontinia, tra cui lorganizzazione del Carnevale. Il problema di fondo si trova nella cognizione che si ha oggi delle potenzialit culturali del paese, che diversa da quella dallora. Il Chinino Che pensa dellevoluzione della composizione sociale? Claudio Galeazzi Beh Direi che da una predominanza ferrarese (i veneti erano pochi), nel tempo sono giunti molti napoletani, cos come da altre regioni del meridio- ne. E oggi siamo arrivati alla cosiddetta Pont-India. Noi siamo tutti figli dimmigrazione, per credo che bisognerebbe fare pi attenzione a tradizioni e valori. La nostra era unimmigrazione che giudicherei composta, chi arrivava, teneva al territorio. Per questo penso che si debba insegnare ai ragazzi il rispetto dei luoghi in cui vivono, a tenerci di pi. Il Chinino Verso quale futuro stiamo andando? Pontinia ha unidentit? Claudio Galeazzi Dipende molto dai giovani di oggi, che devono essere propositivi. Mi sono accorto che diverse associazioni giovanili si muovono in tal senso, per, e lo dico chiaro e tondo, lAmministrazione Comunale non ha personale allaltezza di farsi carico di tali istanze. Mancano inventiva, mordente e voglia di fare. Noi ci sentivamo pontiniani, ora quel sentimento assente. Sinceramente, non saprei trovare unidentit. Eravamo sulla buona strada, ma col tempo si riusciti a sfa- sciarla. Il Chinino Questo territorio ha poten- zialit per crescere, oppure ha dato tutto? Claudio Galeazzi Potrebbe dare an- cora moltissimo: primo, ha un poten- ziale enorme da sfruttare e, secondo, si pu intervenire sugli errori del passato. Mi riferisco in particolare allarea industriale di Mazzocchio (la zona pi fertile), e alla ex Mira Lanza. Si dovrebbero avere idee originali per la creazione di qualcosa di unico, in grado di attrar- re turismo e creare posti di lavoro. Basta mettere in moto i cervelli. Specialmente quelli pi giovani. Il Chinino Per concludere. Quali sono le persone che meritano una menzione speciale in questi primi ot- tantanni? Claudio Galeazzi In politica cito i sindaci Fernando Petrone e Giovanni Alessandri su tutti, ma anche Be- niamino Cimini e Romeo Emiliozzi. Gli altri sono die- tro. Va menzionato Giovanni Cavallini nel settore del commercio, al quale aggiungo Mario DAgostini. Nel campo della cultura, oltre il nostro emblema Franco Turco, ricordo volentieri il direttore didattico e ispettore scolastico Tonino Gazzetti, i maestri Gabriele De Iuliis, Livio Uccellatori, Lanfranco Sebastianelli nella musica, Monica Deflorian e il giornalista Antonio Subiaco. Infine, la parrocchia a livello educativo ha dato pi di chiunque altro, a cominciare da suor Ada Catapano, passando dal parroco Gaetano Manfredini (grazie al quale abbiamo le scuole medie e non solo), fino a padre Italico Bosetti. Eravamo sulla buona strada per darci unidentit, poi labbiamo sfasciata. IL CHININO Giugno 2014 20 Il verso dellagire Nella disfatta con ostentazione ho le mie nenie da cantare, nella perdizione con elucubrazione ho la mia parte da recitare. E tu, l ferma, coshai, anima solitaria? Vagante superstite non sai di aver il cranio colmo daria.
Torno a casa da equino, per trovare pietanze fumose, saluto il mio taccuino, mi riposo tra braccia amorose.
Tu non conosci lintemperia che batte alla nestra, non vedi gli occhi destinati alla miseria dei tuoi gli seduti alla destra.
Di notte afondo la testa nellerba e nei cieli bluastri getto la vista, di speranza brillano gli astri.
Tu hai ancora sogni che non si possono comprare? E bisogni che non ti possono spaventare? La classe dirigente del nostro tempo Questa poesia una riessione sulluomo e sulle scelte che intraprende. Al momento della nascita siamo creature speciali, uniche nel- la nostra fattispecie, potenzialmente ricche. Poi in base al percorso che tracciamo ci di- stinguiamo. C chi sceglie di vivere secondo quellistinto naturale che ci fa provare emo- zioni stando con gli altri, vivendo a contatto con la natura, ricercando la bellezza dellarte. Altri invece preferiscono la fama, il potere, la ricchezza, sofocando a poco a poco le loro emozioni, dimenticando il mondo che li cir- condo, la gioia della semplicit, riducendosi a degli automi. Il confronto esemplare nel testo ha come sog- getto il momento conviviale per antonomasia: il pranzo. Nella famiglia italiana mangiare insieme non solo sfamarsi, ma condividere i propri pareri, parlare della giornata, riunirsi e guardarsi occhi negli occhi. Cos da un lato c chi torna a casa contento, da equino ossia al trotto, saltellando. Invece chi si siede e non riesce neanche a guardare in faccia i suoi gli, destinati alla miseria perch vengono educa- ti a non amare. Una poesia, quindi, che vuol lasciar pensare a quali siano realmente le priorit della vita, se si pu essere felici solo con le cose materiali o se gli afetti contano di pi. Ci sono delle domande aperte rivolte a ciascuno, perch queste due entit possono essere anche le due inclinazioni della stessa persona. Capita a tutti di sentirci spinti dal nostro egoismo. Allora bisogna chiederci cosa comporta. Se ne vale la pena. Oltre al signicato, a comunicare anche la disposizione delle parole. La rima alternata suggerisce un confronto continuo tra le situa- zioni descritte in opposto. Inoltre questa crea una musicalit monotona, facile da leggere, divertente che si pone cos in contrasto con la complessit del suo signicato. Ogni diferenziazione implica una scelta, qual la tua? LANGOLO DEL POETA di FEDERICA GUZZON Gioielleria GAZZETTI dal 1997 Il tuo gioielliere di fiducia in questo negozio/laboratorio Effettua: Realizzazione di gioielli su disegno Riparazioni e restauro di gioielli antichi e moderni Valutazione e acquisto di oro, argento e oggetti preziosi Scegli lesclusiva raffinatezza del vero gioiello made in Italy Via Lazio, 4 PONTINIA (LT) Tel. 0773 848532 IL CHININO IL CHININO Giugno 2014 Anno IV n 2 23 22 ANTICHE ORME foto di ALESSANDRO ROGATO ANTICO RELAX Fonti e terme in riva al lago di Paola La scorsa uscita vi ho illustrato la villa imperiale di Domiziano. Con questo numero vi voglio descrivere le altre bellezze che si afacciavano sul lago di Paola. Casarina Terme, a sinistra, nasce su una della penisole che si allungano nel lago di Paola. Le sue origini risalgono intorno al I sec. a.C. Sopra, la fonte di Bagnara, nota come fonte di Lucullo, realizzata circa nellanno 78 a.C. Grotta articiale con una duplice funzionalit: la prima usata come acqua potabile, la seconda come cisterna e rifornimento delle terme. Sotto, le terme di Torre Paola, risalenti al I sec. a.C. Un fortunato ritrovamento avvenuto durante il rifacimento della strada negli anni della bonica. Le terme, forse di origine popolane, sono divise in tre ambienti comunicanti apodyterium, calidarium, laconicum. Nella foto si notano la vasca termale e le nicchie dove venivano lasciati gli indumenti. INFO DALLE AZIENDE ARTIGIANI DELLORO CHE AVVERANO I SOGNI IL CHININO Giugno 2014 24 S ituata in via Napoli, al civico n 1, la gioielleria Elda Gioielli fa ormai parte della storia di Pontinia. Era la fine degli anni sessanta, un periodo di splendore e speranza nel futuro, quando i due novelli sposi, Antonio ed Elda hanno scelto Pontinia per aprire la loro attivit. Lui era un gi ovane appassi onato di orol ogi , attrat- to da quei pi ccol i meccani smi capaci di cal col are i l tempo cos , da autodi datta, ha i ni zi ato a i mpara- re e poi a l avorare i n quel l a che era al l i ni zi o una pi ccol a orefi ceri a. Lei una fedel e compagna pronta a i ni zi are una nuova avventura senza al cuna si cu- rezza. Al l i ni zi o, l entrata del negozi o dava su vi a Marconi e aveva del l e di mensi oni ri dotte di un terzo ri spet- to al l assetto attual e, con una pi ccol a vetri na, i l banchetto e i l l aboratori o. Poi con gl i anni , grazi e al l a l oro professi onal i t e passi one, l a cl i entel a andava aumentando e a questo consegu una seri e di cambi amenti . Cos , quando agl i i ni zi degl i anni novanta sono subentrati i l fi gl i o Angel o, i nsi eme al l a mogl i e Mari na, i l l ocal e si i ngrandi to. Lac- qui sto del negozi o adi acente ha permesso si a di ampl i are l o spazi o ri ser vato al pubbl i co, si a quel l o desti nato al l aboratori o i nterno di pri mari a i mpor- tanza. I nfatti Angel o, eredi tando dal padre l amore per gl i oggetti prezi osi , autore di notevol i crea- zi oni ar ti gi anal i , uni che nel genere, con combi na- zi one di oro, argento e pi etre prezi ose. Al l affabi l i t dei ti tol ari si addi zi ona l a scel ta qua- l i tati va dei materi al i . Contano, i nfatti , marchi di al ta gi oi el l eri a, non reperi bi l i faci l mente. La sel e- zi one attenta dei prodotti , grazi e al l esperi enza de- cennal e, ha permesso l oro di combi nare l a qual i t senza ri nunci are a un prezzo accessi bi l e ai pi . I nol tre, per i pi esi genti sono custodi ti con cura quel l i che si suol chi amare oggetti dei desi deri . Unatti vi t che con i suoi quarantanni ha vi - sto crescere Ponti ni a e ha accompagnato i suoi cl i enti l ungo l a strada del l a vi ta. Come di mostra l esperi enza di una coppi a venuta ad acqui stare l e l oro fedi nuzi al i fi duci osi , perch propri o l i geni tori si erano recati per l e l oro pri me fedi e anche per quel l e del l e nozze dargento. Un si gi l l o si curo, qui ndi , per i l l oro amore. Ed stato bel l o ha detto Angel o che a ser vi re i geni tori si a stato mi o padre e poi toccato a me e Mari na. Spero che i mi ei fi gl i potranno conti nuare que- sta strada. Un percor so fatto di sacri fi ci , dato i l tempo i n cui vi vi amo, ma anche di tante gi oi e, perch non c ni ente di pi bel l o di saper rende- re fel i ci l e per sone, che racchi udono nel l a for ma di un oggetto, qual e un gi oi el l o, i l oro senti men- ti pi puri e for ti . Ver so l a met degl i anni 90, Antoni o ed El da aprono un secondo punto vendi ta a Sabaudi a, per espor tare anche nel l a ri nomata l ocal i t bal neare l a l oro ar te orafa e i l l oro gusto per i gi oi el l i , consapevol i di trovare anche l una cl i entel a che avrebbe apprezzato i l l oro l avoro. Oggi , l a gi oi el l eri a gesti ta da Kati a Col oggi , i nsi eme ai suoi fi gl i . El da Gi oi el l i r est a un punt o di r i f er i ment o per l a qual i t del l a mer ce e del ser vi zi o, non sol o per i conci t t adi ni , ma anche per i t ant i cl i en- t i pr oveni ent i da al t r e ci t t pi o meno vi ci ne. Tut t o ci gr azi e al cost ant e i mpegno dei t i t ol ar i nel segui r e ogni cl i ent e dal l acqui st o al l a dur at a i nt er a del pr odot t o: gar anzi a di un i nvest i ment o si cur o i n un gi oi el l o od or ol ogi o che possa dav- ver o dur ar e per sempr e. IL CHININO Anno IV n 2 25 Nella foto: Angelo e Marina allinterno della loro attivit di via Napoli IL CHININO IL CHININO Giugno 2014 Anno IV n 2 27 26 ... E NAPOLEONE ORDIN: SE PESCHI NELLE PALUDI, PAGHI Loriginale Editto del 1812, custodito al Map, testimonia la vitalit economica prima della bonica di ALESSANDRO COCCHIERI I SEGRETI DEL MAP Mentre mi apprestavo alla grande impresa di dare un museo che avesse senso non ero solo e, oltre ai preziosi collaboratori, tanta fu la gente che si sentiva parte di una comunit, pronta a voler leggere la propria storia in un luogo che avesse signifcato, che le desse lustro. Mi trovai cos: spiazzato dal gesto onorevole di un giovane padre, uno di quelli che andr fero di aver donato un pezzo di storia sino ad allora tenuto gelosamente in casa, un padre che porter suo fglio a essere orgoglioso di aver concesso alla popolazione la verit di una storia. Eccolo qua, tra le mie mani un Editto napoleonico, un atto amministrativo imperiale che, regolamentava la pesca nelle paludi pontine, un documento reale, un dato certo. Ci che racconta lEditto non solo ga- ranzia che quelle paludi pontine fossero un centro di economie, ma di uno Stato pontifcio al crollo e di un impero napoleoni- co oltre confne, verso Mosca. Chi fa economia vive un posto e un posto, quando regola- mentato, ha un valore che va ben oltre una redenzione per propaganda. Un pezzo unico da dove partire a ripensare gli esiti, se pur positivi per alcuni, della grande opera di bonifca realizzata dal governo Mussolini. LEditto ben narrato e riposto dove tutto ha un senso. E lAgro fu redento. Pi che la memoria parla la sto- riograa che, oggi, si assume la responsabilit di invitarci alla riessione, di accreditare un senso a chi ancora si domanda se lAgro sia stato veramen- te redento, e per chi. Durante la ricerca fatta per reper- tare tutto ci che potesse dare valore a un percorso museograf- co, la paura pi grande fu di non poter spiegare, con fonti certe, la tesi che si andava delineando nella composizione visuale dellal- lestimento museale. Volevo dare valore allipotesi che il fascismo avesse trasformato un ecosiste- ma forido a discapito di alcune comunit locali. Decisi di chiedere un aiuto, a mezzo stampa, a tutti coloro che erano in possesso di reperti e documenti storici rappresentativi del passato dellattuale Agro Pon- tino, per analizzarli e validare con sicurezza le mie convinzioni. Lessi oltre mille pagine di archivio e visionai centinaia di oggetti, pass gente da ogni parte della provincia di Latina, e si affacciarono anche mercanti dal Nord Italia. Arrivo il giorno giusto: cio che volevo era conservato tra due fogli di plastica, quelli comunemente usati per un portfolio. Era integro e originale, datato 18 novembre 1812, di carta pergamena, e sapeva di autentico come la faccia fera di chi un tempo lo tenne nel proprio archivio, tra i pezzi della propria collezione. IL CHININO Giugno 2014 28 Daltra parte, per, essi hanno diritto di poter correre liberi, se possibile senza recare danni e fastidi. Ed ecco, allora, che stata creata una gi sostanziosa raccolta di frme che ora conta circa 120 adesioni per chiedere al comune di Pontinia la creazione di unarea di sgambatura per i cani, recintata, sicu- ra e, possibilmente, anche decentrata, proprio per non disturba- re la quiete pubblica. Inoltre, per non gravare sulle casse comunali, gli ideatori si sono detti disponibili alla copertura della spesa necessaria alla realizzazione. Considerato anche le numerose aree verdi in disuso o poco curate, che vengono ricoperte di ogni genere di rifuti grazie allincivilt di molti. Gli abitanti che portano avanti liniziativa hanno presentato gi diverse planimetrie con le possibili aree di destinazione del progetto, e rimangono a disposizione per poter redigere il rego- lamento uffciale per preservarne utilizzo e decoro, in collabora- zione con i tecnici del comune. Va da s che il tempo dellatte- sa per la realizzazione di tali aree direttamente proporzionale allinsofferenza sia di coloro che non amano condividere spazi con i nostri amici cani, sia di coloro che ne usufruiranno, ma soprattutto per gli stessi animali, che ora sono banditi da luoghi e parchi pubblici con tanto di divieti punibili con ammende. La creazione di unarea verde per i cani di Pontinia, oltre a esse- re un passo verso una maturit civica, sarebbe anche un valido modo per evitare incidenti, denunce, liti e soprattutto linfelicit dei nostri amici con la coda.
CRONACHE CITTADINE I cani possono essere considerati veri e propri membri della famiglia. Chiunque a conoscenza del benecio e dellamore che questi animali sono capaci di regalare alle persone ogni giorno, eppure nella nostra realt, avere con s un cane, sta diventando per molti un disagio.
A Pontinia in costante aumento il numero di famiglie che posseggono un cane e molte di esse, vivendo in appartamento, non hanno la possibilit di fornire ai nostri amici a quattro zam- pe uno spazio adeguato per poter correre e giocare liberamen- te, attivit fondamentali per il loro benessere. LAmministra- zione Comunale si attiva per molte iniziative ed attenta alla risoluzione dei problemi dei suoi cittadini, ma occorre segnalare che fnora non ha ancora rivolto la giusta attenzione a questa esigenza. Moltissime persone che hanno dei cani in famiglia lamentano di non aver a disposizione unarea predisposta alla sgambatura dei loro amici animali (strutture ormai presenti nella maggior parte dei comuni, siano essi di piccole o grandi dimensioni), vedendosi costrette a non poter liberare dal guinzaglio il proprio cane quando lo portano al passeggio, negando cos lattivit motoria e ricreativa che sarebbe necessaria alla loro integrit psicofsica. Purtroppo, quanto appena detto imputabile a quella fascia di persone che, in preda ad ataviche paure e pregiudizi, non gradi- sce anche la sola presenza dei cani, seppur tenuti al guinzaglio. di VALENTINA DESERTI In alto: Ayra. Foto di Fabrizio Bellachioma. NON UN PAESE PER CANI IL CHININO Giugno 2014 30 Alla scoperta dellUnione Europea continuano a esserci molti pregiudizi e stereotipi. Anche noi abbiamo molte idee precostituite. Il nostro auspicio che un giorno gli ideali di uguaglianza e tolleranza possa- no tradursi in realt. Altri alunni partecipanti, dal canto loro hanno trovato il progetto coinvolgente, divertente e istruttivo. Abbiamo capito dicono quali sono i diritti e i doveri del cittadino europeo, come il diritto a partecipare attivamente alla vita della Comunit e il dovere di votare e di rispettare le leggi. Ogni nazione ha la sua lingua, la sua cultura e la sua religione che vanno rispettate, questo principio di tolleranza alla base dellUe e anche della Costituzione italiana. Se avessimo potuto votare alle elezioni europee hanno pero chiosato avremmo votato dei rappresentanti politici capaci di fare delle scelte giuste per i cittadini. Speriamo che questa esperienza ci renda pi consapevoli su quello che rappresenta lEuropa e diventare cittadini italiani ed europei attivi e rispettosi. INTERCULTURA Q uestanno Il Chinino ha promosso un percorso di formazione, informazione e autoformazione sul tema delle cittadinan- za europea rivolto a tre classi della scuola media Giovanni Verga di Pontinia, intitolato Citta- dinanza Cromatica. Il percorso, suddiviso in tre parti, ha visto la prima svol- gersi nel mese di maggio, con tre incontri in classe di approfondimento sulle istituzioni europee e sul concetto di cittadino europeo. La seconda parte, a luglio, vedr le classi impegnate nellaccoglienza di un gruppo di studen- ti tedeschi dellassociazione Falken-Brandeburgo, che soggiorneranno presso la scuola media per una settimana. Nella terza parte, dieci studenti italiani voleranno verso Berlino per conoscere la realt teutonica. I ragazzi delle classi partecipanti al progetto hanno trovato di grande interesse le lezioni sullUnione Europea. Non siamo arrivati del tutto impreparati agli incontri sottoline- ano la nostra insegnante ci aveva gi illustrato le tappe che hanno portato allattuale Ue con 28 Paesi. Conosceva- mo, per grandi linee, la Ceca, la Cee, il Trattato di Schen- gen e quello di Maastricht. Per noi ragazzi raccontano - Unione Europea signifca superamento delle frontiere doganali. Tutto questo ci fa sentire pi liberi, pi aperti al nuovo. Ma Unione Europea dovrebbe signifcare anche tol- leranza, integrazione, rispetto per le lingue, culture, religioni diverse dalle nostre. Invece concludono notiamo che Classi II C e II E Nella foto grande la classe II C; nella piccola la II E. IL CHININO Giugno 2014 32 Pallamano: una scommessa vinta poche atlete. Anche ledifcazione del Palazzetto dello Sport di Pontinia potrebbe essere annoverato tra i successi della societ: di fatto la Giunta Comunale di allora guidata dallattuale sindaco Eligio Tombolillo prese atto di una ormai solida realt sportiva e acconsent alla realizzazione dellimpianto, che oggi ospita anche gare e allenamenti di altri sport di casa nostra. La stagione che si sta per concludere ha fatto registrare alti e bassi in casa gialloblu, ma comunque la prima squadra dellH.C. Cassarurale Pontinia riuscita nellintento di mantenere la categoria maggiore. Nel settore giovanile si aggiudicata i titoli regionali nelle categorie Under 16 e Under 18 femminile. Questul- tima formazione stata impegnata nei giorni scorsi in Lombardia nelle fnali nazionali di Cassano Magnago, una partecipazione che, nonostante non abbia portato allori da aggiungere alla ricca bacheca della societ, si rivelata unottima esperienza in vista della prossima stagione. Belle soddisfazioni anche dalla categoria Under 18 maschile che ha disputato il Campionato Regionale. I successi che abbiamo ottenuto in questi anni sono stati possi- bili grazie alla sensibilit della Cassa Rurale ed Artigiana dellAgro Pontino ha dichiarato il presidente Periati che fn dal primo momento ha creduto nel progetto, facendo propri i nostri obiettivi. Infatti, listituto non sponsorizza solo lattivit sportiva, ma investe nel sociale attraverso la pallamano, considerato come il movi- mento pallamanistico a Pontinia spesso riesce a tenere lontano dalla strada, e dalle tante tentazioni che questa offre, moltissimi bambini e ragazzi facendoli crescere in un contesto sportivo. Ed soprattutto in questottica conclude che dirigenti e tecnici si augurano di trovare la Cassa Rurale sempre al proprio fanco, senza peraltro trascurare laspetto dei risultati che, continuando ad arrivare, consentono di proseguire il cammino. SPORT CITTADINO Q uando si parla di sport a Pontinia negli ultimi ventanni, non si pu non fare riferimento alla pallamano. Nata nel 1992 dalla passione e dalli- niziativa di pochi e, soprattutto, dalla disponi- bilit della Cassa Rurale ed Artigiana dellAgro Pontino, nel corso di questi anni lHandball Club Cassarurale Pontinia ha ottenuto successi straordinari su tutto il territorio nazio- nale, onorando e difendendo i colori cittadini. Molti di quei pochi che cominciarono lavventura tanti anni fa sono ancora presenti ai vertici societari, chiaro segno di stabilit e accettazione da parte di tutti degli ideali di un percorso comune. A cominciare dal presidente Armando Periati, i tecnici Antonio Trani, Mirella Pannozzo, Learco Giovannangeli (per il settore maschile), fno ai dirigenti Marcello Azzoli, Maurizio Guidi, Sergio Zoia, Enzo Lo Stocco e Rinaldo de Renzi, ai quali andrebbero aggiunti i tanti che, come Mauro Bianchi, hanno abbracciato con vivo entusiasmo gli obiettivi di un progetto sportivo e anche sociale. Sono stati molti i successi ottenuti. Per citare alcuni dei pi importanti, possono essere ricordati gli 8 scudetti vinti nelle varie categorie giovanili e la costante presenza ai nastri di partenza del Campionato Nazionale di Serie A2 femminile, a cui va aggiunta una partecipazione al Campionato di Serie A1 nellannata 2008. Vittorie e sconftte su e gi per la Penisola che hanno fatto cre- scere negli anni la mentalit di una societ, le cui squadre si sono rinnovate anno per anno valorizzando giovani ragazze e ragazzi di Pontinia, dando la possibilit a chiunque di confrontarsi ai pi alti livelli agonistici e aprendo la strada del professionismo a non di MARCELLO AZZOLI La squadra femminile che ha disputato la serie A2. Foto di Maurizio Guidi. IL CHININO Giugno 2014 34 zio allestito per il cibo di strada con speciali piatti costruiti apposta per gustare al meglio gli spettacoli in strada e una zona ar tigianale presso il piazzale antistante il Museo dellAgro Pontino, con gli stand espositivi degli ar tigiani del cuoio, della car ta, del tessuto, del vetro e del metallo, insieme a pittori, scultori, ceramisti e falegnami. Anche questanno il pubblico par te attiva della manifestazione, potr votare lar tista preferito tra tutti con un sistema di votazione elettronico presso postazioni create ad hoc. I primi tre pi votati rice- veranno un premio di par tecipazione durante la pre- miazione, che si terr a chiusura dellevento, subito dopo lo spettacolo finale in piazza Indipendenza. A guidare il pubblico nel circuito sar una mappa con tutte le indicazioni indispensabili per conoscere la posizione degli ar tisti e di voto, i punti ristoro dello street food e del mercatino ar tistico. Lidea di questa edizione di inserire alcune buone pratiche utili di eco-sostenibilit e per questo la mu- nicipalizzata Tra.Sco. si adoperer per il ser vizio di raccolta differenziata, con lesposizione degli inno- vativi raccoglitori multimateriali e con i distributori di acqua potabile. Il Festival Pontino degli Ar tisti di Strada sta per tornare con una ventata di novit, augurando di por tare il fresco canto della magia in una notte destate. CRONACHE CITTADINE C on lestate torna il Festival Pontino degli Artisti di Strada e Pontinia si colora di magia. Levento culturale organizzato dal Cantiere Creativo e patrocinato dal Comune di Pontinia, previsto per sabato 19 luglio, giunge alla terza edizione. Un circuito immaginario tra le strade del cen- tro cittadino condurr il pubblico in una di- mensione artistica unica, accompagnata dalla musica, dalla magia, dal fuoco e dalle acrobazie aeree degli artisti di strada. Gli spettacoli si concentreranno principalmente nella piazza del comune e nelle strade adiacenti del centro storico, a par tire dalle ore venti fino a mez- zanotte. Levoluzione della manifestazione cresce di anno in anno e le novit sono sempre un passo avanti con limmaginazione. Chiuse da pochi giorni le iscrizioni sulla nuova piattaforma online Brain, novantotto sono gli ar tisti che hanno fatto richiesta da tuttItalia per par tecipare e lo staff gi allo- pera per costruire il grande palcoscenico a cielo aper to. Un festival dar te che racchiude in s pi strade ar- tistiche. Insieme alla giocoleria e allar tigianato, si unisce un concorso per fotografi, bando in scadenza previsto per l11 luglio, volto a raccontare la magia di una notte. Il circuito del festival prevede uno spa- di GIANPAOLO DANIELI La performance del Duo Tandava di fronte al teatro Fellini. Foto di F. Bellachioma STRADE DARTISTA