omaggio a Marsilio da Padova, il filosofo del XIV secolo, pensato- re e giurista ghibellino). Un gruppo di amici appena laureati decide di continuare a svolgere attivit culturali con il comune intento di individuare e offrire gli strumenti necessari a definire quel progetto politico di riforme che lItalia sembrava allora ma sembra anche oggi decisa ad affrontare. Gli ex-studenti resta- no legati alluniversit e si rita- gliano un loro campo di indagine nella saggistica, inizialmente oc- cupandosi di architettura. La vocazione della Marsilio nei riguardi dellarchitettura si con- solida dapprima attraverso lac- quisizione, nel 2005, del catalogo della casa editrice torinese Testo & Immagine, nota soprattutto per la collana Universale di architet- tura fondata da Bruno Zevi; poi in virt di un rapporto privilegia- to, ancorch non esclusivo, con alcune istituzioni culturali di ri- lievo: prima fra tutte la Biennale di Venezia, di cui Marsilio le- ditore per i settori arte, architettu- ra, musica, danza e teatro; poi, entrautres, i Musei civici vene- ziani, veronesi e vicentini, il Cen- tro Palladio di Vicenza e il Comi- tato nazionale Carlo Scarpa, la Pi- nacoteca Nazionale di Bologna, la Fondazione Pitti Immagine Di- scovery (con la collana Mode), la Fondazione Giorgio Cini, la Fon- dazione Palazzo Zabarella. Linnamoramento di questo edito- re per tutto per ci che bello, e tangibilmente bello, traspare dal lustro e dalla cura accordata a talu- ne collane e riviste la cui rinoman- za varca, oggi, gli angusti confini dellitalico mondo dellarte. Fra queste sono gli Annali di architet- tura, pubblicazione annuale fon- data dal mitico Andr Chastel (1912-1990), forse il pi serio e apprezzato studioso francese del nostro Rinascimento, oggi diretta da Fernando Marias, organo del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio. Fra i progetti di ricerca che il Centro finanzia e promuove vi quello finalizzato alla creazione di una banca dati dellintero cor- pus a oggi conosciuto di fonti do- cumentarie riguardanti Andrea Palladio, lartefice per eccellenza della villa veneta e della rinata classicit nella Repubblica Sere- nissima. Un altro progetto di fi- nanziamento tutto incentrato sullacquisizione, la catalogazio- ne e la valorizzazione degli scrit- ti e delle idee del grande architet- to Carlo Scarpa, quello al quale lultimo Luigi Nono aveva dedi- cato una tra le sue composizioni per orchestra in assoluto pi bel- le. Il progetto forse di maggiore interesse ha un respiro interna- zionale, mirando a una partner- ship con realt museali doltreo- ceano: Palladio and His Le- gacy: A Transatlantic Journey la ricerca storico-iconografica che, in preparazione della mostra itinerante omonima, sviluppa si- nergie con, a Londra, il Royal In- stitute of British Architects, a New York la Morgan Library e, a Washington D.C., il National Building Museum. Nel numero in edicola, a tuttoggi il 22 del 2010, il lettore si con- fronta con un importante saggio di Sergio Bettini che ha per oggetto la luce nelle architetture di Vitru- vio e Alberti (pp. 21-44); uno di Douglas Lewis sulla Villa Giusti- nian a Roncade (pp. 45-62); uno di James S. Ackerman sullidea di publica magnificentia in Palladio e Michelangelo; uno di Tracy E. Cooper sul rapporto fra Palladio e i suoi committenti (patrons, in in- glese); uno di Francesca Mattei dedicato alla Regola di Vignola postillata dallarchitetto ferrarese Giambattista Aleotti, comera prassi allepoca (pp. 101-124); un altro che esamina, a firma di Pao- la Zampa, i giardini del Quirinale e le trasformazioni da questi subiti tra la fine del XVI e linizio del XVII secolo; un altro, infine, a fir- ma di Franco Barbieri, nel quale si illustrano le bellezze della chie- sa e del convento di San Gaetano a Padova, coi miracoli operati da un illusionismo scenografico de- gno gi del Barocco tardo. Chiudono lannuario due pagine di abstracts, quasi venti di recen- sioni librarie (la sezione pluri- lingue, i contributors scrivono in inglese, in italiano, in francese) e RIVISTE & RIVISTE Il Bello incarnato nellarchitettura 146 Landini-febbraio 2012.qxp 07/02/2012 11.29 Pagina 146 due in cui si segnalano eventi no- tevoli, come mostre, seminari di studio, convegni. Un segno del grande interesse che la Marsilio da sempre, non da oggi solamente, riserva alla di- mensione antropologica di quella vera misura della terra che si incarna, secondo Proust, nellar- chitettura la pubblicazione di un saggio di grande spessore, non solo accademico: quello che Roberto Favaro, docente presso lAccademia di architettura di Mendrisio, ha licenziato alle stampe col titolo Spazio sonoro e col suggestivo sottotitolo Musica e architettura tra analogie, ri- flessi, complicit (Marsilio, Ve- nezia 2011, pp. 304, 28). Dopo la lettura di Spazio sonoro, osser- va Mario Botta nella sua prefa- zione, si ricava limpressione fondata, convincente, che lar- chitetto, come qualsiasi indivi- duo, possa considerare lesito so- noro dei propri manufatti, o delle proprie azioni nel vivere quoti- diano, come progetto compositi- vo, come gestualit esecutiva (ivi, p. 11). Lambiguit voluta: non solo di un progetto compo- sitivo si pu parlare, infatti, per quasi tutti i campi dello scibile, in quelli, almeno, implicanti lap- porto di unideazione astratta e formalmente aperta allinterven- to del progettista; ma con lin- trodurre il termine di gestuali- t, cara agli artisti di ogni risma ed estrazione, che si sfiora lm- bito spettacolare del teatro. Questa vocazione allinterdisci- plinarit e alla fecondazione in- crociata di mbiti del sapere solo in apparenza separati e distinti sembra esser stata alla base della scelta a suo tempo effettuata dal- la Marsilio, scelta alla quale i suoi attuali dirigenti sono tuttora fede- li, quella di unattenzione partico- lare ai valori plastici e scultorei del Bello. Valori che si possono applicare con grande facilit, ap- plicare o estendere, anche ad m- biti limitrofi come la musica, la poesia, il teatro, la danza. anche vero che la bellezza sensibile, mediterranea, che tanto piaceva a Hegel in quanto incarnazione pi diretta di tante altre dello Spirito e che non dispiaceva a Nietzsche in quanto incarnazione perfetta della categoria del dionisiaco, trova il suo limite superiore nello spirito greco-romano (ne parla Hlderlin in una pagina memora- bile di Hyperion), un limite e un vantaggio al tempo stesso. Se, in altre parole, la Marsilio avesse gettato le sue radici a Berlino, po- niamo, o a Stoccolma anzich a Venezia, molte pi energie sareb- bero state spese e devolute, noi pensiamo, da questa grande casa editrice alla musica. E sarebbe, la nostra, tutta unaltra storia. Ma siamo in Italia, e dellItalia Goe- the apprezzava soprattutto das Sehenswrdige, ci che a quel tempo valeva la pena di esser vi- sto (e non ascoltato). Oltre agli Annali di architettura, e oltre a pubblicare titoli intrigan- ti di mbito artistico-visivo e mu- seale, la Marsilio pubblica, sem- pre con cadenza annuale, i Qua- derni della Procuratoria, diretti da Irene Favaretto, nei quali il di- scorso cade sullarte, sulla storia, sui restauri effettuati nei secoli della Basilica di San Marco a Ve- nezia; e il sempre vario e infor- mato Bollettino dei Musei Civici Veneziani, diretto da Giandome- nico Romanelli, dedicato alla sto- ria e urbanistica di Venezia e del territorio. Il numero ultimo, usci- to nel 2011, dedicato alla me- moria di Giorgio Bellavitis, archi- tetto e storico dellarchitettura della citt lagunare, il cui appor- to, parola del direttore, al tempo stesso inconfondibile e origina- le, come tale restando tutto leg- gibile, autonomo e luminoso per studiosi e curiosi. Questo numero del Bollettino, spiega Romanelli, raccoglie letture puntigliose e originali, spunti di ricerca, sco- perte, riflessioni civili, dallurba- nistica alla pianificazione del ter- ritorio, da antiche mappe ad ar- chitetture rinascimentali. Le pa- gine che il lettore con piacere sfo- glia sono, per cos dire, il lascito di uno studioso, Bellavitis appun- to, inesauribile affabulatore, ge- neroso di consigli e di pareri, ric- co di umanit, affettuoso, tene- ro, cos come, noi pensiamo, ogni uomo di cultura, ogni artista, ogni studioso dovrebbe sempre essere. Perch il Bello non solo qualcosa di morto che si apprezza per via del suo statuto immortale, ma anche, e soprattutto, qualco- sa di ben vivo che si ama per via dellesempio di dirittura morale e affettiva che esso, come un indice puntato sulle cose del mondo, comporta o dovrebbe comportare. Carlo Alessandro Landini Un numero degli Annali di architettura costa 45,00 (bisogna dire che li vale tutti). Per riceverlo, si pu contattare il Cisa (Centro Internazionale di Studi di Architettura) Andrea Palladio, Contr Porti 11, 36100 Vicenza (tel. 0444- 323014) anche scrivendo una mail allin- dirizzo di posta elettronica books@cisa- palladio.org. Un numero del Bollettino dei Musei Civici Veneziani costa 20,00. Per riceverlo, contattare la Fondazione Musei Civici di Venezia al numero 041- 2405211. Meglio ancora sar, per en- trambe le riviste, bussare direttamente al- la porta delleditore: Marsilio Editori, Marittima, Fabbricato 205, 30135 Vene- zia (tel. 041-2406511) oppure ordinarle presso qualunque libreria nei modi e tem- pi che sono di prassi in casi come questo. 147 Non solo gli Annali Landini-febbraio 2012.qxp 07/02/2012 11.29 Pagina 147