rende simili. Il dono moltiplica per- sonaggi e valori. Il dono, quasi, crea confusione. Ieri sera, a Travagliato, eravamounpococonfusi, ammiravamola presenzadi unodei piinteressanti pensa- tori del nostrotemposullaquestionedella filosofia e della religione, Bernhard Ca- sper, lo trovavamo accanto al parroco, don Mario Metelli, nella chiesa centrale, come lanno scorso, quando tratt sulloperaLasalitaal Calvario, sistema- ta proprio qui e credevamo di viverlo in SantaMariadei Campi dovesistematala seconda opera di Vincenzo Civerchio, perlasecondalezionedel pensatorefribur- ghese, LAssunzione di Maria in cielo. Senonch, per prudenza contro questo tempobislacco, ci siamoritrovati nel pun- to in cui si era partiti, con il parroco, lex sindaco Daniele Buizza, Francesca No- dari, il sub commissario prefettizio al Co- munedi TravagliatoFrancaDi Rubbo, Ber- nhardCasper eil popolodei Filosofi lungo lOglio in conclusione di festival proprio nellachiesaparrocchiale, idealmentema- dre di Santa Maria dei Campi e patrona dei due capolavori del Civerchio. Viveva- mo un gi visto, ripetevamo la lezione dellanno passato, toccavamo lemozione per la cittadinanza onoraria travagliatese al filosofo e lo vedevamo l, conil confra- tello don Mario. Insieme al quale, 3 ore primacheprendesselaparolaper illustra- reLAssunzionedi Mariaedonasseuffi- cialmente il libro edito dalla Morcelliana contenente le due lezioni sue dei due di- pinti, haconcelebratolaMessavespertina ehadonatolaComunioneadaltri fratel- li cristiani. Vedete quanti doni, quante comunioni, quantafiducia, parolachiavedel nonoFe- stival dei Filosofi lungolOgliosonocirco- lati. Vedete quanti dispersi a Santa Maria dei Campi, faticosamente risaliti alla Par- rocchiale con la nostalgia leggera di non averepiladatasettimanaleperunarifles- sione filosofica. Casper e Nodari illustrano la lezione sullAnnunciazione del Civerchio. Ca- sper, dice che le opere del rinascimentale Civerchio sono gioielli del mondo, spiega che Maria ascende ed gi l, Diola atten- deeneaccendelacompresenza; probabil- menteassumeladifesadi Agostinoeforse ne condivide lironia allorch risponde ai curiosoni della domanda pi inutile di ogni tempo: beh, cosa facevi tu, Dio, pri- ma di creare il mondo? Risposta: pensavo a costruire un inferno per chi mi avrebbe posto una tale domanda. Nel dipintocunacitt, inbassoquasi te- nutaamanodai discepoli. semprelano- stra citt, spiega Casper, si eleva con Ma- ria, chemadredellaterraedunquenasce insiemecomenasceconDio. lacittme- dievale, rinascimentaleeglobale. Sedun- que, dice Casper, LAssunzione di Civer- chio riguarda pure la nostra citt globale allora laffresco di Santa Maria dei Campi parla anche ai cristiani del nostro tem- po. Oggi, per la prima volta nella storia, tutti gli uomini convivono letteralmente in ununica citt. davvero impressio- nantequantosiaingiocolasopravvivenza di questa unica citt. Il significato di que- sto affresco pu dunque essere compreso non solo da coloro per i quali fu dipinto nel 1517, ma forse anche da noi che vivia- mo oggi. E la fiducia, bastone rischioso e necessariodel nostroviaggio, nonlachia- vepiconfidenteperlaportadellaimmen- sa citt aperta di Dio e degli uomini? E i Campi di Santa Maria, conclude Casper, non diventano i campi dei frutti e soprat- tutto i campi della salvezza? Il fratello Casper ha gi minato di nostal- gialapartenzaeFrancescaNodari cercadi colmarla con il dono della nuova parola chiaveper il decimoannodel festival: Pa- ne quotidiano per tutta lumanit. Tonino Zana A pocalittico? No, scientifi- co. Anzi, fantascientificoo fantapolitico, ma cos at- tuale da essere vero, cos vero da sembrare imminente. E in- quietante, visti gli eventi delle ulti- me settimane. Ci riferiamo ai fatti cheloscrittore israelianoAssaf Gra- vonipotizzanel suoromanzoIdro- mania (La Giuntina, 232 pp., 15 ). Eccoli: anno2067. I palestinesi han- no riconquistato tutto il territorio delloStatodIsraele, malasiccitha ridotto il paese a una sorta di landa polverosa. Poche le fonti idriche, e tutteinmanoallemultinazionali ci- nesi, giapponesi e ucraine che con- trollano le sorgenti e vendono lac- qua a caro prezzo. Un professore chestudiail modoper depurarelac- quapiovanadamettereadisposizio- ne della popolazione gratuitamen- te, scompare nel nulla, mescolando il giallo alla fantapolitica. Abbiamo intervistato Assaf Gravon chedapocostatoinItaliaperparte- cipareaunamanifestazionelettera- ria. Il suoromanzo, vista anche la zona incui ambientato, ha qualcosa di profetico. Che cosa le ha ispirato unavisionecos angosciantedel fu- turo? Nonvedome stessocome unprofe- taenonritengocheil ruolodellalet- teratura sia profetizzare. Volevo so- lofar notarealcuni problemi. Il futu- ro che descrivo e che potrebbe rea- lizzarsi, si basasuprocessi giavvia- ti: i poteri mondiali, lecologia, latec- nologia, la privatizzazione dellac- qua. Vorrei chei lettori ragionassero sul fatto che tutto ci possibile, non una mia profeziae. Unromanzofantascientificoe fan- tapolitico, mabeneancoratoallare- alt. Secondolei, il territoriodIsra- ele rischia davvero dessere ricon- quistato dai Palestinesi? Al di l degli eventi recenti, credo che il modo migliore per prevenire unoscenariodel generesiadi essere giusti nei confronti dei palestinesi adesso, quando siamo noi ad avere il controllo. Altrimenti, sefosserolo- ro ad avere questo potere, perch dovrebbero trattarci diversamente? Nel libro, la condizione per questo sconvolgimentosemplice: il decli- no degli Stati Uniti e lavvento della Cina come superpotenza. Senza il supportodegli Usa-finanziarioedi- plomatico- Israelesarebbenei guai. Non manca nel romanzo una vena thrillerlegataallascomparsadi Ido propriomentrestavapersperimen- tareil suosistemaper potabilizzare lacquapiovana. Chi disturbaodan- neggia linvenzione? Mi piacemuovermi trai generi lette- rari, e non restare legato a ununica dimensione. Il thriller oggi unodei generi piamati, elemultinazionali dellacqua hanno interesse a con- trollare le scorte del prezioso liqui- do per la popolazione. I padroni dellacqua non sarebbero molto contenti se qualcuno raccogliesse lacqua potabile per se stesso. Po- trebbero essere i primi sospettati... Dopo la scomparsa di Ido, la mo- glie Maya prova a mettere a frutto linvenzionedel maritoinunosper- dutovillaggioisraeliano. Questavo- lont la forza vera del popolo dIsraele? Nonsosesiamocos diversi dagli al- tri popoli, ma confermo che siamo personedeterminatequandosi trat- ta di uscire da situazioni pericolose o infelici. Nel caso di Maya penso conti anche il fatto che lei, pi che essere israeliana, una donna. Quali sono al momento, secondo lei, i contrasti che Israele dovrebbe evitare per preservare un equili- brio ormai sempre pi precario? Pensochedovrebberofinireleoccu- pazioni, e si dovrebbe raggiungere un giusto accordo con i palestinesi, che vedr il riconoscimento dello stato Palestinese. Questo il primo pensiero. Dopodichabbiamomol- ti problemi interni allasocietisrae- liana da esaminare. Solo una volta fatto questo potremo raggiungere un giusto equilibrio e mantenerlo, perch al momento non abbiamo un equilibrio. Lantiebraismoelantisionismoco- me agiscono ancora sulla vita di Israele? Sono usati per alimentare la paura nella mente delle persone, e inque- sto modo per promuovere politici estremisti. Il nostro primo ministro un esempio perfetto: parla dellOlocausto e della paura di una nuovashoahogni giorno. Eseleper- sone si convincono che siamo inun costante rischio di sterminio, allora crederanno che non possiamo ac- cettare compromessi, non possia- mofidarci di nessuno, enonpossia- mo rischiare di aprirci al mondo. Credo che questo sia terribile. Lacqua, senza aspettare il 2067, in quel territorio da sempre un gra- ve problema, un bene conteso. Ma in soli cinquantanni la situazione potrebbedavveroarrivare aunasi- mile emergenza? La risposta si. Gi da molti anni si dibattedel rischiodi arrivareadave- re davvero un serio problema di ca- renzadacqua, esonostategiavvia- te delle campagne sullinaridimen- to del territorio dIsraele e contro lo spreco dacqua. Sono state persino approvate leggi contro linnaffia- mento dellerba e il riempimento delle piscine. Piccole cose, ma sono segnali dallarme. Nella corsa allaccaparramento di materieprime sul pianetalei hain- dividuato giustamente lo strapote- re economico del mondo asiatico. Un potere destinato a sopraffare tutti gli altri Stati della terra? NonunamiainvenzionechelaCi- nasia una superpotenzaemergente e che gli Stati Uniti siano indeclino. Sono solo andato un passo avanti. Tra laltro nel libro c una terza su- perpotenza, lUcraina. Non so cosa il futuroci riservi maquestounpro- cessoche si stagi delineandoe che ritenevointeressanteesplorare, spe- cialmente in relazione alle conse- guenze per Israele. FrancescoMannoni La mia Palestina tra fantapolitica e apocalisse In Idromania lisraeliano Assaf Gavron prefigura scenari attuali e inquietanti Confini di sabbia A sinistra: il deserto al confine tra Egitto e Israele, territorio in cui lo scrittore israeliano Assaf Gavron (nella foto sopra) ambienta il romanzo Idromania. Nel libro, lautore prefigura scenari inquietanti di guerra tra israeliani e palestinesi, e soprattutto di monopolio dellacqua da parte di multinazionali che letteralmente assetano la popolazione LAssunzione di Maria conferma protezione e fiducia Ieri sera a Travagliato lezione del prof. Casper sul dipinto di Vincenzo Civerchio. Il dono del libro Il filosofo BernhardCasper LA GUERRA DELLACQUA CULTURA&SPETTACOLI GIORNALEDI BRESCIA LUNED 21 LUGLIO 2014 19 nCfcZt2vzptF3dsdCAo7D/6iwlblpTZej11Z7eZCkGk=