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LA SCUOLA DI CHICAGO E LINTERAZIONISMO SIMBOLICO

Lo sviluppo della sociologia in America ha un grande impulso sia con lopera di Parsons, sia con la
cosiddetta Scuola di Chicago, fondata nel 1892.
La sociologia della Scuola di Chicago caratterizzata da alcuni elementi chiave:
- un atteggiamento molto attento verso la complessit e le contraddizioni sociali: povert,
disadattamento, diseguaglianze, pluralismo di culture
- una grande attenzione allo studio delle citt: prende forma una sociologia urbana, basata sulla
ricerca sia teorica ma soprattutto empirica (condotta attraverso ricerche sul campo, osservazione
partecipante, interviste)
- lidea che la sociologia debba avere uno scopo sociale, lo studio della realt come strumento per
cambiare la realt stessa, ridurre le disuguaglianze , migliorare le condizioni di vita.
Tali elementi si innestano sullidea di basa secondo la quale la societ il risultato delle interazioni
concrete tra individui allinterno di un contesto, che esso stesso il risultato di una costruzione
sociale. La sociologia deve studiare il senso che gli uomini danno alle loro azioni e alle situazioni in
cui si trovano.
Verso la fine degli anni 30 la Scuola di Chicago perde gran parte della sua influenza sostituita dal
funzionalismo di Parsons.
Questa scuola ha una grande influenza sulla scienza sociologica americana e il suo pensatore pi
influente George Mead.

GEORGE HERBERT MEAD (Massachusetts 1863 Chicago 1931)
Si occupa di interazionismo simbolico, lanalisi delle interazioni sociali.
E un figura particolare in quanto non pubblic mai un libro compiuto ma solo articoli, il primo dei
quali a quarantanni. La pubblicazione della sua opera Mente, S e societ dal punto di vista di un
sociologo comportamentista si deve ad un suo studente, che pubblic una raccolta di suoi appunti.
Il sottotitolo dellopera lo classifica come comportamentista. In realt Mead, pur essendo molto
influenzato dalla psicologia comportamentista (secondo la quale tutto quello che si pu studiare
visibile nel comportamento, nella condotta esterna. Solo lo studio del comportamento porta ad una
conoscenza obiettiva e scientifica, mentre le esperienze interiori e soggettive, non essendo
osservabili, non sono nemmeno analizzabili), un comportamentista abbastanza atipico: egli vuole
studiare anche la mente, il pensiero, ci che non si vede ad occhio nudo.

Secondo Mead, necessario studiare il comportamentismo in modo pi completo ovvero
portandolo nella dimensione sociale, farne un comportamentismo sociale, in quanto i
comportamenti acquistano significato solo allinterno di un contesto, che il contesto sociale.
Quindi non bisogna pensare lidentit dellindividuo come unentit indipendente, bisogna coglierla
attraverso il suo manifestarsi allinterno del contesto sociale.
Non lindividuo a venire prima della societ, ma anzi il processo di individualizzazione va di pari
passo con quello di socializzazione.

Dunque questi due processi (individualizzazione e socializzazione) si sviluppano attraverso
linterazione. Linterazione produce il s e la societ al tempo stesso.
Alla base dellinterazione c un certo tipo di comunicazione, che in origine era basata solo sui gesti,
e quindi non si distingueva da quella degli animali. La comunicazione diventa tipicamente umana
quando i gesti che la costituiscono diventano significativi, ovvero assumono un significato preciso e
condiviso. Linterazione diventa dunque simbolica, cio basata su dei simboli condivisi che sono
immediatamente interpretabili. Ne un esempio il linguaggio.

E quindi linterazione a produrre lidentit. A differenza di come si pensava in passato, il pensiero
non una capacit originaria, non dato, ma il frutto di unevoluzione, una conversazione
interiorizzata, una sorta di dialogo con noi stessi. Non esiste un linguaggio privato, indipendente
dalla vita di comunit. Se il soggetto non inserito in un contesto sociale egli non pu apprendere
quei simboli che gli sono necessari per pensare, non pu imparare a pensare.

Linterazionismo simbolico dunque quel processo che porta alla formazione del s, alla formazione
della capacit cognitiva del s, porta il soggetto a saper maneggiare dei simboli.
Di pari passo, attraverso linterazionismo simbolico, si forma la societ.
Mead prende le mosse dal concetto di Cooley dellIo Specchio: la consapevolezza che i soggetti
hanno di loro stessi dipende comunque dagli altri, il riflesso del modo in cui la nostra immagine
viene percepita dagli altri, il senso della nostra identit dato dagli occhi degli altri. Il s diventa
individuale solo nella relazione con gli altri. Noi non facciamo esperienza di noi stessi in modo
diretto ma solo attraverso le opinioni degli altri
Mead parte da questo concetto per spiegare come si forma lidentit attraverso la socializzazione: Il
soggetto non fa esperienza della propria identit in modo diretto, ma solo in modo indiretto
attraverso gli altri, mettendosi cio nei panni degli altri e guardando a s stesso come ad un
oggetto. Questo avviene ad esempio nei giochi:
- il Play il gioco semplice, un tipo di gioco individuale che il bambino fa nella prima fase dello
sviluppo. Consiste nel giocare a fare qualcuno, ovvero a mettersi nei panni di un altro concreto,
per esempio la mamma, o la maestra Si tratta di una riproduzione dei comportamenti che il
bambino vede tutti i giorni. Presuppone gi un certo sviluppo cognitivo in quanto prima di tutto,
necessario immedesimarsi, si deve avere capacit di astrazione, ma soprattutto si impara a
recitare un ruolo, una parte; attraverso questo gioco il bambino impara quali sono le aspettative
che si hanno nei suoi confronti, quali sono le aspettative della mamma e della maestra nei suoi
confronti, impara gi dunque a formare la propria identit attraverso gli altri,
- il Game un gioco pi complesso, con delle regole. Ad esempio, se due bambini giocano a lanciarsi
una palla, essi devono sapere gi quali sono le aspettative dellaltro nei propri confronti, e devono
quindi gi essere in grado di immedesimarsi nellaltro.
- lAltro generalizzato il terzo livello di sviluppo, ed il gioco pi complesso (ad esempio una
partita di calcio): il soggetto deve far proprio latteggiamento di molti altri, deve immedesimarsi in
molti altri, deve interiorizzare le regole generalizzate cui tutti si attengono. Questa capacit di
generalizzare costituisce la fase matura dello sviluppo del s.

Per Mead la societ linsieme strutturato di unenorme quantit di interazioni simboliche
riflessivamente assunte dal soggetto. La societ laltro generalizzato pi generalizzato che si possa
pensare consapevolmente.
In che senso dunque Mead un comportamentista atipico? Per Mead il punto di partenza
dellanalisi non solo il mero comportamento di un organismo in risposta ad un stimolo
dellambiente ma linterazione di individui che reagiscono reciprocamente dentro un ambiente. Il
comportamento non solo ci che si vede allesterno ma rappresenta tutto il processo di costruzione
simbolica di cui espressione.

Questo il processo attraverso il quale si forma una parte dellidentit del soggetto. Infatti il Self
non unentit unica ed omogenea ma diviso tra il ME (che si forma attraverso il processo
sopraindicato, la parte di identit che ci formiamo guardando a noi stessi attraverso gli occhi degli
altri, la parte pi socializzata e pi conformata alle aspettative degli altri) e lIO (ovvero la parte pi
creativa, pi anticonformista, che sa rispondere in maniera creativa alle aspettative, la distanza dal
ruolo di Goffman).
In definitiva il ME il risultato dellassunzione interna di atteggiamenti esterni mentre lIO la
connotazione specifica della risposta che linterno d alle regole sociali (in una partita a calcio tutti i
portieri tenteranno di parare un rigore ma ognuno lo far a modo suo).

In questo snodo tra IO e ME Mead offre una delle pi originali formulazioni di come avviene il
mutamento sociale: lindividuo reagisce costantemente agli atteggiamenti sociali attraverso lIO, e
in questo modo modifica la comunit stessa alla quale appartiene. Si pu arrivare a mutare laltro
generalizzato a partire dal quale ci siamo costituiti. I leaders nella storia, non hanno fatto altro
che elevare alla massima potenza il potere modificatore che lindividuo, attraverso lIO, esercita
sulla comunit di cui entra a far parte. Un individuo, se ha la capacit di porsi come esempio, di
individuare un bisogno, una sensazione che altri sentono come lui, pu modificare e riscrivere
quella stessa situazione sociale.

- socializzazione primaria (la famiglia, la scuola), di pari (tra amici) e secondaria (nel lavoro o in un
ambito specifico). La societ concepita come lintersecarsi di IO mentali, gli individui si
trasmettono le rispettive immagini del self.

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