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ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02496-A/033


Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 271 del 24/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: MARAZZITI MARIO
Gruppo: PER L'ITALIA
Data firma: 24/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SBERNA MARIO PER L'ITALIA 24/07/2014
GIGLI GIAN LUIGI PER L'ITALIA 24/07/2014
Stato iter:
CONCLUSO il 24/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
DICHIARAZIONE GOVERNO 24/07/2014

FERRI COSIMO MARIA
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
GIUSTIZIA
PARERE GOVERNO 24/07/2014


FERRI COSIMO MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO GIUSTIZIA

Fasi iter:
DISCUSSIONE IL 24/07/2014
ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 24/07/2014
PARERE GOVERNO IL 24/07/2014
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 24/07/2014
CONCLUSO IL 24/07/2014
Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02496-A/033
presentato da
MARAZZITI Mario
testo di
Gioved 24 luglio 2014, seduta n. 271
La Camera,
premesso che:
con le disposizioni del decreto-legge in esame attraverso l'introduzione dell'articolo 1, si
introducono rimedi di tipo risarcitorio in favore di detenuti e internati sottoposti a pene e trattamenti
inumani e degradanti, in violazione articolo 3 della Convenzione europea per la salvaguardia dei
diritti dell'uomo e delle libert fondamentali;
a causa del sovraffollamento carcerario, l'Italia stata condannata varie volte dalla Corte europea
dei diritti dell'uomo (sentenze Sulejmanovic, Torreggiani e altri), con riferimento alla mancanza di
spazio vitale nelle celle. Nei casi sopracitati i ricorrenti si trovavano in celle di circa 3 metri
quadrati, laddove il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e dei trattamenti inumani e
degradanti aveva indicato in 7 metri quadrati la superficie auspicabile delle celle;
nonostante l'adozione di altri decreti-legge, (decreto-legge n. 78 del 2013 e decreto-legge n. 146 del
2013) in materia carceraria, il problema del sovraffollamento carcerario persiste. Infatti la capienza
degli istituti sostanzialmente migliorata (49.461 posti al 30 giugno 2014) a seguito di interventi di
ristrutturazione di padiglioni esistenti e degli interventi legislativi sopra citati, e si registra una
diminuzione delle presenze, fino ad arrivare ai 58.092 detenuti di oggi. Si stima, tuttavia, che il
sovraffollamento sia pari al 17 per cento;
il Brasile, che ha il quarto sistema carcerario pi popoloso al mondo, ha introdotto sistemi di
autogestione delle carceri gestite attraverso associazioni e cooperative sociali con alcune esperienze
di eccellenza nello stato del Minas Gerais, all'interno dei programmi APAC. Questi sistemi, oltre a
registrare un abbassamento della recidiva fino al solo 15 per cento mentre come noto, al di la di
alcune esperienze di eccellenza in Italia, nel nostro Paese supera il 65 per cento , hanno
comportato un abbattimento rilevante dei costi di gestione, fino a oltre il 70 per cento. Si tratta non
solo di un modello di recupero, ma di una modalit alternativa di espiazione della pena, che
snellisce il lavoro della polizia penitenziaria e stabilisce un patto educativo nel quale la
riabilitazione viene anticipata nella stessa esecuzione della pena, come parte integrante. Gli stessi
detenuti recuperandi e le associazioni di volontariato hanno in mano le chiavi delle celle e
diventano corresponsabili della sicurezza, in un'ottica di autogestione che ha migliorato
sensibilmente le condizioni di vita nelle carceri, ridotto il livello di incidenti e violenza, accresciuto
l'autostima e il desiderio di reinserimento sociale,
impegna il Governo
a verificare l'opportunit di introdurre, nel sistema penitenziario, sperimentazioni che possano
ispirarsi al modello suddetto, al fine di creare un sistema pi efficace dal punto di vista economico,
pi umano nell'esecuzione della pena, pi utile alle necessit di reinserimento sociale, allo scopo,
nel tempo, di predisporre misure innovative e di radicale miglioramento del sistema di detenzione e
riabilitazione in Italia.
9/2496-A/33. Marazziti, Sberna, Gigli.

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