Testo dell’Ordine del Giorno approvato, presentato dagli On.li Marazziti, Gigli e Sberna: Disegno di legge "Conversione in legge del decreto-legge 26 giugno 2014, n. 92, recante disposizioni urgenti in materia di rimedi risarcitori in favore dei detenuti e degli internati che hanno subito un trattamento in violazione dell'articolo 3 della convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, nonché di modifiche al codice di procedura penale e alle disposizioni di attuazione, all'ordinamento del Corpo di polizia penitenziaria e all'ordinamento penitenziario, anche minorile"
Testo dell’Ordine del Giorno approvato, presentato dagli On.li Marazziti, Gigli e Sberna: Disegno di legge "Conversione in legge del decreto-legge 26 giugno 2014, n. 92, recante disposizioni urgenti in materia di rimedi risarcitori in favore dei detenuti e degli internati che hanno subito un trattamento in violazione dell'articolo 3 della convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, nonché di modifiche al codice di procedura penale e alle disposizioni di attuazione, all'ordinamento del Corpo di polizia penitenziaria e all'ordinamento penitenziario, anche minorile"
Testo dell’Ordine del Giorno approvato, presentato dagli On.li Marazziti, Gigli e Sberna: Disegno di legge "Conversione in legge del decreto-legge 26 giugno 2014, n. 92, recante disposizioni urgenti in materia di rimedi risarcitori in favore dei detenuti e degli internati che hanno subito un trattamento in violazione dell'articolo 3 della convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, nonché di modifiche al codice di procedura penale e alle disposizioni di attuazione, all'ordinamento del Corpo di polizia penitenziaria e all'ordinamento penitenziario, anche minorile"
Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 271 del 24/07/2014 Firmatari Primo firmatario: MARAZZITI MARIO Gruppo: PER L'ITALIA Data firma: 24/07/2014 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma SBERNA MARIO PER L'ITALIA 24/07/2014 GIGLI GIAN LUIGI PER L'ITALIA 24/07/2014 Stato iter: CONCLUSO il 24/07/2014 Partecipanti allo svolgimento/discussione DICHIARAZIONE GOVERNO 24/07/2014
FERRI COSIMO MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO GIUSTIZIA PARERE GOVERNO 24/07/2014
FERRI COSIMO MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO GIUSTIZIA
Fasi iter: DISCUSSIONE IL 24/07/2014 ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 24/07/2014 PARERE GOVERNO IL 24/07/2014 RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 24/07/2014 CONCLUSO IL 24/07/2014 Atto Camera
Ordine del Giorno 9/02496-A/033 presentato da MARAZZITI Mario testo di Gioved 24 luglio 2014, seduta n. 271 La Camera, premesso che: con le disposizioni del decreto-legge in esame attraverso l'introduzione dell'articolo 1, si introducono rimedi di tipo risarcitorio in favore di detenuti e internati sottoposti a pene e trattamenti inumani e degradanti, in violazione articolo 3 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libert fondamentali; a causa del sovraffollamento carcerario, l'Italia stata condannata varie volte dalla Corte europea dei diritti dell'uomo (sentenze Sulejmanovic, Torreggiani e altri), con riferimento alla mancanza di spazio vitale nelle celle. Nei casi sopracitati i ricorrenti si trovavano in celle di circa 3 metri quadrati, laddove il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e dei trattamenti inumani e degradanti aveva indicato in 7 metri quadrati la superficie auspicabile delle celle; nonostante l'adozione di altri decreti-legge, (decreto-legge n. 78 del 2013 e decreto-legge n. 146 del 2013) in materia carceraria, il problema del sovraffollamento carcerario persiste. Infatti la capienza degli istituti sostanzialmente migliorata (49.461 posti al 30 giugno 2014) a seguito di interventi di ristrutturazione di padiglioni esistenti e degli interventi legislativi sopra citati, e si registra una diminuzione delle presenze, fino ad arrivare ai 58.092 detenuti di oggi. Si stima, tuttavia, che il sovraffollamento sia pari al 17 per cento; il Brasile, che ha il quarto sistema carcerario pi popoloso al mondo, ha introdotto sistemi di autogestione delle carceri gestite attraverso associazioni e cooperative sociali con alcune esperienze di eccellenza nello stato del Minas Gerais, all'interno dei programmi APAC. Questi sistemi, oltre a registrare un abbassamento della recidiva fino al solo 15 per cento mentre come noto, al di la di alcune esperienze di eccellenza in Italia, nel nostro Paese supera il 65 per cento , hanno comportato un abbattimento rilevante dei costi di gestione, fino a oltre il 70 per cento. Si tratta non solo di un modello di recupero, ma di una modalit alternativa di espiazione della pena, che snellisce il lavoro della polizia penitenziaria e stabilisce un patto educativo nel quale la riabilitazione viene anticipata nella stessa esecuzione della pena, come parte integrante. Gli stessi detenuti recuperandi e le associazioni di volontariato hanno in mano le chiavi delle celle e diventano corresponsabili della sicurezza, in un'ottica di autogestione che ha migliorato sensibilmente le condizioni di vita nelle carceri, ridotto il livello di incidenti e violenza, accresciuto l'autostima e il desiderio di reinserimento sociale, impegna il Governo a verificare l'opportunit di introdurre, nel sistema penitenziario, sperimentazioni che possano ispirarsi al modello suddetto, al fine di creare un sistema pi efficace dal punto di vista economico, pi umano nell'esecuzione della pena, pi utile alle necessit di reinserimento sociale, allo scopo, nel tempo, di predisporre misure innovative e di radicale miglioramento del sistema di detenzione e riabilitazione in Italia. 9/2496-A/33. Marazziti, Sberna, Gigli.