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Larte

Larte greca
Architettura civile e militare
Secondo le fonti archeologiche, le prime tracce di fortificazioni militari e di architettura civile in Sicilia risalgono alla fine
del VI sec. a.C. Poche sono le vestigia anteriori a quel periodo, bench sia presumibile lesistenza di costruzioni militari
gi a partire dallVIII sec., con linizio delle lotte tra le varie citt e lascesa dei tiranni.
!ortezze e fortificazioni " #urante la dominazione dei tiranni la regione si arricchisce di edifici fortificati, costruiti con
materiali che variano a seconda delle ricchezze geologiche del suolo$ sul versante orientale viene comunemente usata
la lava, come dimostrano i siti di %a&os e 'ipari . (uando le pietre risultano insufficienti, vengono sostituite da mattoni a
crudo con cui si erigono le mura, il cui isolamento dal terreno ) assicurato da una base costituita da sassi o da un
impasto di ciottoli ed argilla.
Sebbene la Sicilia non abbia riportato alla luce numerosi resti archeologici, sussistono alcune fortezze. Costruite in punti
strategici nei pressi delle citt o nelle immediate vicinanze, in luoghi difficilmente raggiungibili, queste strutture
assicuravano la difesa delle citt, delle strade e di altre vie daccesso.
'a citt " !in dal primo arrivo dei coloni viene fissata lorganizzazione razionale del territorio$ i luoghi del culto, gli spazi
pubblici e quelli destinati alle case. In genere la citt era pianificata col sistema della maglia ortogonale * sistematizzato
dallurbanista Ippodamo di +ileto , filosofo e geometra greco vissuto in ,sia +inore nel V sec. a.C. * organizzata intorno
a due assi$ il cardo - stenopos in greco., orientato da nord a sud, e il decumano maggiore -plateia in greco., orientato da
est ad ovest. 'a rete viaria era completata da cardi e decumani minori, che delimitavano gli isolati. ,llinterno di questa
pianta erano inseriti i vari complessi e gli edifici, tra cui l agor , piazza principale e centro della vita pubblica, il pritaneo ,
ai margini dellagor, che ospita linsieme delle attivit civiche, l ekklesiastrion , un edificio pubblico profano riservato
alle riunioni dellassemblea popolare - ekklesa., di cui quello di ,grigento rappresenta uno degli esempi pi/ famosi e
il bouleutrion , destinato ad ospitare il consiglio ristretto dei cittadini - boul .. I templi, a volte esterni al perimetro
urbano, erano spesso circondati da recinti sacri, che potevano comprendere, nelle strutture pi/ monumentali, portici,
monumenti votivi, ginnasi e teatri. 'o spazio urbano era in genere protetto da fortificazioni, al di fuori delle quali si
estendevano le terre agricole, suddivise in lotti familiari, e la zona destinata alla sepoltura dei morti. 'e citt e, talvolta,
anche i villaggi erano dotati di serbatoi e acquedotti$ famoso ) quello costruito ad ,grigento dallarchitetto !eace e
quello, estremamente complesso, di Siracusa.
Architettura sacra
'architettura sacra ) rappresentata da due tipi di monumento$ il tempio e il teatro. Situati generalmente al di fuori delle
citt, questi edifici devono essere visibili da lontano, motivo per cui dominano spesso uno splendido panorama.
Il tempio " , partire dallVIII sec. a.C. i coloni greci importano in Sicilia i propri culti e i propri dei, trasformando lisola in
uno dei pi/ straordinari musei allaperto di templi dorici, detti di 0stile severo1.
!ulcro delledificio ) il naos , la cella che ospita la statua del dio2 lorientamento ad est del tempio fa s3 che il sole
nascente, principio di vita, illumini la divinit. #avanti al naos si trova il pronaos , una sorta di anticamera, mentre nella
parte posteriore lopistodomos funge da camera del tesoro. 4uttintorno si sviluppa un colonnato -peristilio..
Il tempio ) sostenuto da un basamento, sul cui ultimo gradino -stilobate. poggiano le colonne che sostengono la
trabeazione. 'a copertura ) costituita da un tetto a due spioventi.
'o stile dorico , nato nel Peloponneso, si diffonde nella 5recia continentale e conseguentemente nei paesi colonizzati,
tra cui la Sicilia, dove conosce il suo massimo splendore in Sicilia. 'a colonna dorica, imponente e sobria al tempo
stesso, possiede 67 scanalature verticali -a partire dal V sec. a.C.. e viene innalzata senza alcuna base, direttamente
sullo stilobate. 'a trabeazione ) costituita da un architrave liscio, la cui parte superiore ) formata da un fregio in cui si
alternano mtope -pannelli generalmente costituiti da bassorilievi scolpiti. e tr3glifi -pannelli che presentano due profonde
scanalature verticali al centro e altre due pi/ piccole ai lati..
%el VI sec. a.C., quasi tutti i templi edificati in Sicilia sono peripteri -vale a dire cinti da una fila di colonne. ed esastili -con
la facciata composta da 8 colonne., sebbene alcuni ne possedessero pi/ di sei, come il tempio 5 di Selinunte.
Per la semplicit della sua struttura e la perfetta armonia delle sue proporzioni, larchitettura del tempio dorico ) stata a
lungo considerata il prototipo della bellezza ideale. 5li architetti, constatata la tendenza dellocchio umano a deformare
le linee degli edifici di grandi dimensioni, potevano apportare alla struttura convenzionale alcunecorrezioni ottiche . 'e
trabeazioni, la cui parte centrale sembra leggermente cedere verso il basso, vengono rialzate in centro, acquisendo in tal
modo unimpercettibile forma arcuata. Per creare unimpressione di perfetto equilibrio, le colonne situate ai margini delle
facciate dei templi vengono inclinate verso linterno, in modo da evitare leffetto di divergenza. Infine, negli edifici
particolarmente grandi -come il tempio della Concordia ad ,grigento o quelli di Selinunte e di Segesta., poich le
colonne sembrano restringersi nella parte alta, si provvede a compensare questillusione ottica con un rigonfiamento a
circa 69: dellaltezza del fusto.
Il confronto con gli edifici sacri della madrepatria rivela nei templi sicelioti una certa tendenza alla monumentalit e agli
effetti spaziali e un gusto particolare per lornamentazione abbondante. 'e sculture, il cui ruolo ) spesso didattico,
compaiono sugli elementi pi/ visibili e su quelli privi di funzione architettonica$ il timpano dei frontoni, le metope
dellarchitrave e il bordo dei tetti. I templi erano generalmente dipinti in rosso, azzurro e bianco, in modo da dare il
massimo risalto plastico e cromatico alla decorazione scultorea. ;na tonalit 0bronzo dorato1 permetteva di valorizzare
alcuni elementi decorativi, quali scudi ed acrot)ri -motivi decorativi posti alle estremit o in cima al frontone.. ,lle
estremit del tetto alcune decorazioni scolpite, chiamate antef3sse, fungevano da doccioni.
Il teatro " %ei pressi della maggior parte dei santuari greci sorgeva un teatro, dove si svolgevano le feste dionisiache -in
onore di #i<niso, dio del vino., i cui inni, detti anche 0ditirambi1, diedero vita alla tragedia greca.
Costruito prima in legno e, a partire dal IV sec. a.C., in pietra, ledificio ) costituito dalla cavea - koilon ., serie di gradini
disposti a semicerchio, la cui prima fila ) riservata ai sacerdoti e ai notabili. 'accesso avviene nella parte inferiore
attraverso entrate laterali - parodos ., nella parte centrale per una galleria - diazoma . e in quella alta per un passaggio
parallelo al diazoma. ' orchestra ) larea circolare ove, intorno allaltare di #i<niso, prendono posto il coro e gli attori, i
cui volti sono nascosti da maschere corrispondenti al loro ruolo. Sullo sfondo si stagliano il proscenio , sorta di portico
che serviva da scenario, e una scena - skn ., costruzione dalla triplice funzione di scenario, quinta e magazzino.
#urante lepoca ellenistica la s=n diviene un luogo riservato agli attori.
'o splendido contesto ambientale dei teatri, adagiati sul fianco di una collina o di una montagna, funge da sfondo
naturale -particolarmente spettacolare a 4aormina e a Segesta. e serve da scenario alle rappresentazioni. 'a scena,
quasi sempre sopraelevata, domina lorchestra, ove vengono anche effettuati alcuni sacrifici.
La scultura
Secondo alcuni autori, quali #iodoro Siculo -storico del I sec. a.C.. e Pausania -viaggiatore greco del II sec. d.C.., la
Sicilia ) un focolaio artistico ancor prima di essere colonizzata. > in ogni caso difficile individuare uno stile locale prima
dellinsediamento greco, a causa dei numerosi scambi artistici avvenuti tra Sicilia e 5recia, in particolare nella parte
meridionale dellisola, in quel tempo occupata dai Sicani. #urante la colonizzazione, la produzione artistica subisce
linfluenza di quella greca, provocando la graduale scomparsa dello stile puramente siciliano. 'isola conosce quindi i tre
periodi cronologici che definiscono le correnti artistiche greche$ arcaico, classico ed ellenistico.
'a scarsit di marmo e il particolare gusto siceliota per gli effetti pittorici e chiaroscurali fanno di calcare e arenaria le
materie prime privilegiate. 'argilla trov< largo impiego nei frontoni e negli acroteri dei templi, oltre che nelle statuette fittili
votive.
?poca arcaica -VIII"V sec. a.C.. " (uesto periodo coincide con la produzione delle prime statue ieratiche di grandi
dimensioni, a cui si ascrivono, nel VI sec. a.C., i due celebri modelli noti come kouros , figura di un giovane nudo,
e kor , raffigurazione di una giovane donna avvolta in una tunica. 'a statua dell ?febo di ,grigento , che ben
rappresenta lo stile arcaico tardivo, dimostra una certa ricerca estetica, sebbene lequilibrio del corpo sia ancora da
perfezionare -la gamba destra sembra estremamente rigida mentre le braccia tese risultano troppo lontane dai fianchi..
4ra le decorazioni scolpite che ornano i templi, due esempi illustrano lo stile arcaico rinvenuto in Sicilia$ la
policroma 5orgone alata, che decora il frontone dell,thenaion a Siracusa, e le sei metope di Selinunteconservate al
+useo ,rcheologico di Palermo.
?poca classica -V"III sec. a.C.. " , partire dalla fine del VI sec a.C. si afferma anche nelle colonie lo stile ionico,
caratterizzato da una maggiore individualizzazione dei tratti, un pathos di crescente intensit drammatica e una
maggiore morbidezza delle forme, ben esemplificata dal famoso ?febo di +ozia.
5li atlanti -detti anche telamoni. del 4empio di @eus Alimpio ad ,grigento appaiono estremamente imponenti per via
delle loro dimensioni. Il +useo ,rcheologico Begionale di ,grigento ne conserva attualmente un solo esempio -alto C,CD
m..
,lcuni motivi decorativi dei templi, come le antefisse a forma di testa di leone -+useo ,rcheologico di Palermo.,
confermano la maggiore abilit acquisita dagli artisti durante il periodo classico.
?poca ellenistica -III"I sec. a.C.. " In questi secoli larte scultorea inizia a tendere verso lespressionismo e lorientalismo
e conferisce alle divinit scolpite un aspetto pi/ morbido -,frodite, dea della bellezza e dellamore, indossa spesso una
tunica plissettata e fluida che lascia scoperta una parte del suo corpo. e dei tratti pi/ umani. (uesto periodo esprime,
con un realismo a volte esasperato, non solo emozioni ma anche la forza e il movimento. 'e maschere teatrali in
terracotta del +useo ,rcheologico di 'ipari -pi/ di 6D7 modelli. testimoniano la diffusione della tragedia greca nel III sec.
a.C. e risultano di notevole interesse per le varie emozioni che esprimono.
Pittura e ceramica
'a pittura ) considerata dai 5reci lespressione artistica pi/ nobile ed eloquente, definita dal poeta greco Simonide -V
sec. a.C.. 0poesia muta1. 'e testimonianze di questarte sono purtroppo rare, data lestrema deperibilit dei pigmenti
delle tinture. 'a grande pittura di cavalletto, magnificata dalle fonti, ) parzialmente ricostruibile attraverso i suoi riflessi
nella pittura vascolare, che spesso ne riprende, schematizzandoli, i modelli.
5li stili " I vasi a figure nere su sfondo rosso o giallo risalgono allepoca arcaica e allinizio di quella classica. I dettagli
delle figure vengono ottenuti incidendo semplicemente la vernice nera con una punta dacciaio. 'e scene pi/ ricorrenti
sono generalmente legate alla mitologia e alla vita quotidiana, bench presentino a volte solo figure astratte -motivi
decorativi dei vasi pi/ antichi..
I vasi a figure rosse appaiono verso la fine del V sec. a.C., in anticipo rispetto alla 5recia, dove questo stile si diffonde
solo nel EF7 a.C. 'a vernice nera, impiegata in precedenza per disegnare le figure, serve ormai unicamente da sfondo
alle decorazioni realizzate in colore rosso mattone con tocchi di nero e di bianco. (uestinversione, che concede una
maggiore libert di composizione, costituisce una scoperta rivoluzionaria per gli artisti, i cui disegni acquisiscono tratti pi/
morbidi di quelli incisi con una punta. I temi raffigurati non subiscono invece notevoli variazioni. 4ra gli esempi pi/ belli di
vasi attici dimportazione, figurano i magnifici crateri a volute di ,grigento -V sec. a.C...
Larte romana e bizantina
'e vestigia romane risultano meno numerose e spettacolari di quelle greche, dato lo scarso interesse che Boma mostra
per la Sicilia rispetto agli altri territori conquistati. Passato il pericolo di una potenziale invasione cartaginese, lisola perde
il suo carattere strategico e viene apprezzata unicamente quale 0magazzino del grano1. +algrado ci<, i ricchi proprietari
terrieri edificano splendide ville in riva al mare, come testimoniano le rovine della villa di Patti nei pressi di 4indari. Solo
alla fine del III sec. d.C., sotto #iocleziano, la Sicilia diviene una delle regioni pi/ ambite dallaristocrazia, che vi acquista
grandi propriet fondiarie. #urante i sette secoli doccupazione -III sec. a.C."V sec. d.C.., Boma non offre alla Sicilia
prestigiosi monumenti, ma costruisce vari edifici pubblici -anfiteatri, terme. e unefficace rete stradale utilizzata per scopi
militari e commerciali. ,lcune zone pubbliche urbane -come ad esempio i fori. non sono ancora oggi completamente
conosciute.
Larchitettura
, differenza dei 5reci, i Bomani conoscono e usano il cemento con grande maestria, innalzando muri, volte e colonne
con piccoli mattoni, nel cui interno viene colato il cemento. 'e rifiniture sono costituite da rivestimenti marmorei -o
realizzati con pietre di nobile aspetto., mentre per gli interni gli artisti adoperano lo stucco, che d lillusione di splendidi
muri in pietra.
I teatri greci, come quelli di 4aormina e di Catania, subiscono notevoli trasformazioni$ lorchestra circolare -riservata ai
cori. si riduce ad un semicerchio, mentre viene aggiunto un muro di scena per accogliere i macchinari necessari agli
effetti scenici. In questi teatri si pu< assistere a spettacoli circensi e a combattimenti di belve, grazie alla presenza di un
muro situato ai piedi della cavea -in parte ancora visibile a 4aormina., eretto per proteggere gli spettatori. 4ra i
monumenti di creazione romana, degni di particolare nota sono l anfiteatro di Siracusa , in cui si svolgono i
combattimenti fra gladiatori e belve, quello di Catania, gli odeion di 4aormina e di Catania ed infine le naumachie di
4aormina -estremamente deteriorate., un immenso ginnasio costruito in mattoni e adorno di nicchie, lungo G66 m. ,
parte le creazioni inerenti allo spettacolo, larchitettura civile romana non lascia alla Sicilia opere di grande valore$ la
bella basilica di 4indari costituisce tuttavia la prova dellintroduzione da parte dei Bomani delluso della volta -sconosciuta
ai 5reci., anche in cittadine lontane dai grandi centri. Sussistono inoltre i resti di numerose terme -principalmente di
epoca imperiale. a Catania, 4aormina, Comiso, Solunto e 4indari e di fori a 4aormina, Catania, Siracusa e 4indari.
'abitazione romana siciliana ) molto legata alla tradizione ellenistica. 'a casa urbana con peristilio fa la sua apparizione
verso la fine dei sec. III"II a.C. -+organtina., ma solo a +arsala e ,grigento troviamo modelli di case con atrio e cortile a
peristilio, il cui modello ) di origine campana. 'e creazioni pi/ ricche si ritrovano invece nel campo delle ville di
campagna, come testimonia la magnifica Villa Imperiale del Casale nei pressi di Piazza ,rmerina$ le terme private
confermano lestrema raffinatezza del luogo, noto soprattutto per i sontuosi mosaici pavimentali.
Larte bizantina
5li scavi archeologici effettuati da Palermo a Siracusa hanno riportato alla luce interi cimiteri, situati intorno alle citt e
utilizzati a partire dalla fine dellantichit, quando la Sicilia viene cristianizzata dai Bomani. 'e catacombe , e
principalmente quelle di Siracusa -IV"V sec.. che conservano tracce di decorazione pittorica, sono quindi le prime
testimonianze dellarte cristiana. Come tutto il mondo paleocristiano, la Sicilia assiste alledificazione di chiese ispirate
allantico modello basilicale di origine romana$ un semplice rettangolo, diviso in tre navate da colonne e prolungato ad
est da unabside centrale. Pi/ imponenti appaiono le chiese allestite in templi antichi, tra cui il tempio della Concordia ad
,grigento e quello di ,tena a Siracusa$ nelle pareti della cella vengono aperte arcate, mentre vengono colmati gli spazi
che si aprivano tra le colonne situate intorno al tempio.
%el D:D, la conquista dellisola da parte dei Hizantini segna il riavvicinamento della chiesa di Sicilia allesarcato di
Bavenna e, a partire dal CDG, allimpero di Costantinopoli. > tuttavia la crisi iconoclasta che colpisce Hisanzio a dare la
svolta decisiva alla storia della regione. I cristiani di Sicilia infatti, rimasti fedeli al culto delle immagini sacre vietate
dallimperatore nel C6D, assistono allarrivo in massa di immigrati. Intere comunit monastiche e numerosi gruppi di artisti
si rifugiano in Sicilia, dove fanno mostra delle loro doti, specialmente nel campo dei mosaici.
(uesto florido periodo d origine da un lato alla creazione di numerosi santuari -tra cui quelli di Cava dIspica e
Pantalica. e alla costruzione di abitazioni rupestri scavate direttamente nella roccia -quasi tutte scomparse., dallaltro
alledificazione delle cube , chiesette a pianta centrale quadrata -tipicamente bizantine., formate da tre esedre che si
affacciano su unarea centrale cubica, sormontata da una cupola, con un ingresso situato nellunico lato piatto -ad ovest..
%e sussistono alcuni esempi nella parte orientale dellisola, a nord e a est dell?tna, nei pressi di %oto e nei dintorni di
Siracusa.
5li altri monumenti eretti durante il periodo bizantino vengono completamente modificati, smembrati o adibiti ad altro uso
e non sopravvivono alle civilt successive. > certo che sono i Hizantini ad importare larte musiva sullisola, ma )
possibile conoscere labilit degli artisti siciliani in questo campo solamente attraverso le opere realizzate durante il
regno dei %ormanni.
Larte arabo-normanna
Loccupazione araba
'a conquista musulmana ha inizio nellF6C, nella regione di 4rapani. #urante i due secoli e mezzo di potere, gli ,rabi
trasformano laspetto della Sicilia, spostando la capitale da Siracusa a Palermo, modificando il paesaggio con lavori
dirrigazione e nuove coltivazioni provenienti dallAriente, ma soprattutto divulgando forme darte fino a quel momento
sconosciute. Vengono eretti numerosi edifici, costruiti in perfetta armonia con la natura$ palazzi, moschee, minareti,
giardini e fontane. In campo architettonico, viene introdotta una nuova tipologia decorativa$ le figure umane lasciano il
posto alla geometria e agli arabeschi, linterno delle abitazioni viene abbellito dai colori della ceramica, mentre i soffitti si
ricoprono di ricchi alveoli a stalattiti - muqarnas ..
%on ci ) rimasto purtroppo alcun monumento di rilievo appartenente allepoca musulmana. 5li splendidi palazzi arabi
spariscono con larrivo dei %ormanni, che se ne appropriano per riallestirli e modificarli, rendendo impossibile
distinguerne lantica funzione. #elloperato arabo permangono unicamente alcuni elementi decorativi e il tracciato
sinuoso e irregolare delle vie, tuttora visibile nel tessuto urbano di certe citt come Palermo.
Leclettismo normanno
'arte arabo"normanna combina elementi islamici, romanici -attraverso i benedettini franco"normanni. e bizantini. 4utta la
sua ricchezza nasce da un forte desiderio, da parte dei sovrani normanni, di emulare lo sfarzo di Hisanzio, citt che
sognano di conquistare. 5randi costruttori, i nuovi capomastri siciliani fanno uso di tutte le energie creative per erigere
monumenti dincomparabile splendore. , partire dalla fine dellII sec. e durante tutto il secolo successivo, vengono
innalzate grandi chiese ideate da monaci"architetti greci, francesi e latini -Henedettini e ,gostiniani., ispirate alle forme
classiche$ pianta basilicale a croce latina o greca, torri e portale sulla facciata, presbiterio spesso sormontato da una
cupola. (uesti edifici vengono poi abbelliti da mosaici bizantini realizzati da artisti greci e da ornamenti arabi -archi a
ferro di cavallo, decorazione ad arabeschi ed alveoli.. %e risulta un insieme curioso, che offre la particolarit di associare
questi tre stili.
'influenza bizantina " %ellarchitettura religiosa, questa influenza ) caratterizzata dalla scelta della pianta centrale
quadrata, nel cui interno ) inserita una croce greca con volta a botte -come nella +artorana di Palermo, in S. %icol<
Begale di +azara del Vallo o nella SS. 4rinit di #elia a Castelvetrano.. %ella struttura si riconosce la tradizionale cupola
siculo"bizantina, posta alla crociera del transetto su un tamburo poligonale. ,nche per i capitelli, larte arabo"normanna si
rif a quella bizantina, introducendo un pulvino tra il capitello e limposta dellarco -visibile nel #uomo di +onreale..
%ella scultura bizantina manca la figura umana, e ci< pu< essere spiegato con una presa di distanza dalla statuaria
pagana, con il movimento iconoclasta e con linfluenza araba. In quanto alla tecnica, la pietra non viene pi/ modellata in
superficie bens3 lavorata in profondit con lausilio di un trapano usato per eseguire piccoli fori, da cui nascono sculture
simili a ricami di pietra.
'a pi/ ricca ed evidente espressione dellarte bizantina ) il mosaico , che, utilizzato per ricoprire immense superfici con
personaggi e motivi decorativi, diviene ben presto unarte monumentale. , parte il caso della +artorana, che rispetta
pienamente i canoni bizantini, la disposizione del programma iconografico nelle chiese siciliane ) modificata per
facilitarne la visione dal trono reale$ a Cefal/, +onreale e nella Cappella palatina di Palermo, il Cristo Pantocratore )
raffigurato in cima allabside, metre nelle chiese greco"bizantine si trova al centro della cupola. I re normanni si fanno
rappresentare nelle sezioni tradizionalemnte riservate ai santi, con i simboli dei basilei -imoperatori bizantini. al fine di
affermare il proprio potere.
'influenza musulmana " 5li ,rabi portano con s nuovi metodi di costruzione e di decorazione, che permettono lo
sviluppo di veri e propri capolavori. In architettura, vengono introdotti larco rialzato -che si erge verticalmente sopra al
capitello prima di incurvarsi. e larco moresco, il pi/ rappresentativo di tale influenza$ la parte superiore di questarco
descrive un semicerchio che si restringe alla base, formando un ferro di cavallo. ,l loro interno le costruzioni arabe
presentano decorazioni a stalattiti, chiamate muqarnas $ alveoli dipinti e scolpiti in aggetto che ornano cupole,
pennacchi, capitelli e mensole. 'a decorazione del #uomo di +onreale, della Cappella Palatina e dei palazzi della @isa e
della Cuba -a Palermo. costituiscono splendide testimonianze dellinfluenza islamica. 'a tipica tendenza araba a
realizzare opere minuziosamente lavorate si ritrova in alcuni ornamenti scolpiti, quali la cornice di merloni dentellati di S.
Cataldo a Palermo, che costituisce unelegante base per le tre cupole rosate che coronano ledificio. I musulmani
apportano cambiamenti anche nei volumi, costruendo cupole a 0berretto deunuco1 come a S. 5iovanni degli ?remiti.
'influenza romanica " Si manifesta nella pianta a croce latina e nelle facciate con torri massicce, che rivelano limpronta
dei Henedettini -e pi/ precisamente dei Cluniacensi. dediti ad ampie e monumentali realizzazioni. 5li edifici religiosi non
danno grande spazio alla scultura normanna, che si manifesta unicamente nei disegni geometrici delle arcatelle e negli
altri motivi decorativi, quali i fasci di foglioline e gli ovuli situati sul pulvino del capitello. 'a tendenza alla stilizzazione si
diffonde anche nelle figure animali e in quelle vegetali, rappresentate da semplici palmette o da piante sottili e piatte,
rigide e senza fioriture -come il giunco.. 4uttavia alcuni prestigiosi monumenti, tra cui il chiostro di +onreale, conservano
splendidi insiemi di capitelli istoriati di tradizione tipicamente romanica.
Le creazioni arabo-normanne
Hench numerose opere di questo periodo rivelino chiaramente uninfluenza ben definita, alcune combinazioni di stili
finiscono per diventare veri e propri modelli, che caratterizzano larte durante il regno degli ,ltavilla.
+onumenti religiosi " Capolavoro indiscusso della scuola siculo"normanna, la Cappella Palatina unisce allarte romanica,
caratterizzata da una pianta allungata a tre navate e da strette finestre da cui la luce filtra soffusa, larte islamica, che si
ritrova nella sontuosa decorazione del soffitto, nelle varie iscrizioni arabe e negli archi ogivali, e quella bizantina, cui deve
la cupola su pennacchi ad angolo, i mosaici su sfondo doro, i rivestimenti murali a pannelli di marmo ed i pavimenti con
intarsi di pietra. 'a sovrapposizione della pianta centrale quadrata bizantina, adottata per il coro, e della pianta basilicale
con copertura lignea di origine latina, scelta per la navata centrale -situata ad un livello inferiore., costituisce un nuovo
modello in seguito riprodotto nel #uomo di +onreale. 'a cattedrale di Palermo e labside di +onreale presentano una
decorazione ad arcatelle intrecciate e ornate da motivi geometrici in lava che rivela, da un lato, il legame con le lesene
romaniche e, dallaltro, il richiamo ai disegni geometrici orientali, dai toni contrastati -rosoni, scacchiere.....
+onumenti civili " Altre ad alcuni grandi castelli edificati in posizione strategica a Palermo, Castellammare e +essina, i
re normanni si fanno costruire vari palazzi di 0delizie1 pensati per il riposo. #agli ,ltavilla la Sicilia ne eredita nove, di cui
sussistono soprattutto i palazzi della @isa e della Cuba a Palermo. (ueste splendide ville sono immerse in grandi parchi
con distese dacqua e provviste, al loro interno, di due caratteristiche aree$ l iwan-sala a tre esedre. e il cortile allaperto,
circondato da portici e abbellito da una o pi/ fontane. (uesti due spazi, il primo originario della Persia abbasside e il
secondo dell?gitto fatimide, fanno la loro apparizione sullisola nel III sec. passando per il +aghreb, in quel tempo
dominato dalla Sicilia ed esteso fino alle attuali coste tunisine. ,nche la decorazione ) ampiamente ispirata allarte
islamica$ pavimenti marmorei o costituiti da mattoni disposti a spina di pesce, pareti ricoperte da mosaici con motivi
arabeggianti e infine soffitti ed archi adorni di muqarnas scolpiti e dipinti.
Il gotico
4ra il IIII e il IV sec. la Sicilia conosce un lungo periodo di instabilit politica, durante il quale regnano numerosi sovrani,
tra cui Svevi -GGFJ"G688., ,ngioini -G688"G6F6. e ,ragonesi. Caratteristico di questi regni ) lo spazio dato alle grandi
creazioni gotiche, poco apprezzate nel resto della penisola.
Le costruzioni militari degli Svevi
?nrico IV e soprattutto !ederico II conservano i numerosi edifici religiosi e civili ereditati dai %ormanni, segnando invece
la loro epoca con la costruzione di roccheforti, realizzate su progetti di architetti provenienti dal %ord. Il gotico entra
quindi in Sicilia nel IIII sec. sotto forma di architettura fortificata.
, tale periodo risalgono i castelli di Siracusa -Castello +aniace., Catania -Castello ;rsino. e ,ugusta, cos3 come le
fortificazioni del castello di ?nna -centro strategico dellisola occupato a partire dallepoca bizantina., di cui sussistono
otto imponenti torri. (uesti edifici sono caratterizzati da una pianta spiccatamente geometrica -struttura quadrata con
torri angolari o mediane., portali o finestre ad arco a sesto acuto, muri spogli e austeri dominati da feritoie e merloni e
infine stanze con volte ogivali.
Il Trecento e lo stile chiaramontano
'e grandi famiglie feudali che regnano nel IIV sec., e in particolare quella dei Chiaramonte, dimostrano un evidente
talento nella costruzione di palazzi urbani e chiese. Il Palazzo Chiaramonte -o Steri., dimora palermitana della famiglia,
costituisce il modello dei futuri palazzi urbani, con la facciata di raffinata bellezza coronata da feritoie e adorna
unicamente di splendide finestre con archi a sesto acuto. 'o stile chiaramontano sar quindi caratterizzato da bifore e
trifore sormontate da archi di scarico traforati o ornati da motivi geometrici policromi.
I Chiaramonte, che mantengono la loro egemonia durante tutto il IIV sec. a causa dellindebolimento del potere reale,
sono allorigine della costruzione e del restauro di numerosi edifici$ da +ussomeli a Bacalmuto e da +ontechiaro a
!avara, si contano almeno una decina di castelli ed edifici.
Larte gotico-catalana del Quattrocento
Per meglio comprendere il successo dello stile gotico"catalano in Sicilia, basta ricordare limportanza rivestita dalla
dominazione spagnola a partire dalla fine del IIV sec., con il regno degli ,ragonesi. ,nche se in netto ritardo rispetto agli
altri paesi europei, dove si sta gi sviluppando il gotico fiammeggiante, la confederazione catalano"aragonese -divenuta,
a partire dal IIII sec., una delle pi/ grandi potenze del +editerraneo. diffonde nellisola il suo interesse per un gotico
relativamente sobrio$ figure affinate, senso delle proporzioni, tendenza a dar maggiore importanza allampiezza delle
forme -e non pi/ allaltezza, in particolare nel campo religioso., ampie vetrate che si aprono su facciate lisce e spoglie. ,
questo periodo appartengono i palazzi Santo Stefano e CorvaKa di 4aormina e il portale della Cattedrale di Palermo.
Verso la fine del IV sec., le creazioni di +atteo Carnelivari sono le testimonianze pi/ rappresentative di tale influenza$
agli elementi bizantini, arabi e normanni, provenienti dalla pi/ antica tradizione locale, egli unisce infatti alcuni elementi
catalani. (uesto artista disegna i progetti dei palazzi ,batellis e ,Kutamicristo e probabilmente anche quelli della chiesa
di S. +aria della Catena a Palermo.
Scultura e pittura
In questi campi brillano unicamente artisti provenienti da altre regioni$ gli scultori toscani, e soprattutto pisani, sono
chiamati a lavorare nellisola. %ino Pisano esegue una morbida Annunziata , tipica del suo stile, nella cattedrale di
4rapani, citt che a partire dal IIV sec. attira numerosi scultori per via delle sue cave di marmo.Honaiuto Pisano realizza
a Palermo laquila che sormonta il portale daccesso di Palazzo Sclafani.
In pittura ,ntonio Veneziano -formato a Venezia e attivo a !irenze., 5era da Pisa e alcuni artisti spagnoli, quali, ad
esempio, 5uerau Laner, lavorano per un certo periodo in Sicilia.
Verso la fine del IV sec. il successo di questi artisti ) tale che molti di loro decidono di stabilirsi definitivamente sullisola,
come %icol< di +aggio -di origine senese., attivo soprattutto a Palermo.
Rinascimento e manierismo
(ueste due correnti, tipicamente italiane, non conoscono un grande sviluppo in Sicilia a causa della forte influenza del
gotico spagnolo, legato alla corte aragonese. Il rinascimento entra in Sicilia grazie allarrivo di artisti formati dai grandi
maestri toscani.
Pittura
%el IV sec. la Sicilia si apre alle nuove istanze rinascimentali grazie alla presenza di ,ntonello da +essina . Hench la
sua vita e la sua carriera siano a lungo rimaste un mistero, egli ) sicuramente il pi/ famoso artista siciliano. %ato a
+essina nel GE:7 e formatosi a %apoli intorno al GED7 nella bottega di Colantonio, ,ntonello inizia presto a viaggiare,
entrando in contatto con gli artisti veneziani e fiamminghi che gli permettono di perfezionarsi nella tecnica del colore,
grazie al segreto e nuovissimo metodo della pittura ad olio. 'a composizione statica, la ricerca estetica della materia e
della perfetta unit tonale caratterizzano lo stile di questo pittore, i cui capolavori conservati in Sicilia -l Annunciazione a
Palazzo Hellomo di Siracusa, l Annunziata a Palazzo ,batellis di Palermo, il Polittico di S. Gregorio al +useo Begionale
di +essina e il Ritratto dIgnoto al +useo +andralisca di Cefal/. figurano tra le opere pi/ importanti del rinascimento
italiano.
%ella prima met del IVI sec., i pittori Cesare da Sesto, Polidoro da Caravaggio e Vincenzo da Pavia diffondono il
manierismo toscano e romano, mentre Simone de Mobrec= -che resta in Sicilia fino al GDDC. introduce le basi del
manierismo fiammingo.
Scultura
%ella seconda met del IV sec., la scultura viene completamente rinnovata da vari artisti, tra cui !rancesco 'aurana e
#omenico 5agini.
!rancesco 'aurana , scultore e incisore, trascorre cinque anni in Sicilia -dal GE88 al GECG., dove realizza alcune opere,
come la cappella +astrantonio in S. !rancesco e il busto di ?leonora #,ragona a Palazzo ,batellis a Palermo e
le adonne con !ambino della chiesa del Crocifisso a %oto, in quella dellImmacolata a Palazzolo ,creide e al +useo di
+essina.
#omenico 5agini , nato da una famiglia di architetti e scultori originari del lago di 'ugano, si trasferisce definitivamente in
Sicilia dove esercita la sua arte insieme al figlio ,ntonello , nato a Palermo nel GECF. > in questa citt che aprono una
florida bottega. 'e loro opere, che riflettono la predilezione dellepoca per forme eleganti e ricercate, vengono realizzate
in marmo di Carrara e non pi/ in tufo calcareo. 'a tecnica di #omenico viene poi ripresa dai suoi discendenti -tra cui il
figlio 5iandomenico., scultori e orafi di grande fama fino alla met del IVII sec. %umerose chiese siciliane conservano
alcune splendide statue realizzate dai 5agini, bench labbondante produzione abbia talvolta portato alla realizzazione di
opere ripetitive e di scarso valore.
Il manierismo in scultura appare in Sicilia nel IVI sec. grazie alla presenza di artisti quali il fiorentino ,ngelo +ontorsoli
-GD7D"GD8:., attivo a +essina dal GDEC al GDDC. 'a sua collaborazione con +ichelangelo a Boma e a !irenze gli d una
certa notoriet e la sua opera segna il passaggio dallo stile rinascimentale a quello del manierismo 0michelangiolesco1.
4ra le opere ancora intatte, la !ontana di Arione -GDEC"GDD7. a +essina costituisce uno dei massimi capolavori del IVI
sec.
Il barocco
, partire dal IVI sec., in campo artistico la dominazione spagnola si fa sentire in maniera pi/ netta, con un forte impulso
controriformista e con la ricchezza e lesuberanza di un barocco pi/ spagnolo che italiano.
Larte della controriforma
'a Sicilia risente ben presto del potere e dellautorit della Compagnia di 5es/, creata nel GDE7 dallo spagnolo Ignazio di
'oNola. Costruite su modello della chiesa del 5es/ di Boma, le chiese 0gesuite1 di Sicilia ne possiedono le stesse
caratteristiche$ lunica ed ampia navata ) priva di qualsiasi elemento che possa nascondere laltare, affinch le prediche
possano giungere dirette al fedele. Il misto di solennit, imponenza, ricchezza e luminosit che regna allinterno ) gi
percettibile dalla facciata$ la sua ampia struttura presenta una parte elevata al centro fiancheggiata da due ali pi/ basse,
riservate alle cappelle che si affacciano direttamente sulla navata centrale. 'e superfici spoglie dello stile rinascimentale
sono qui suddivise in scomparti, mentre le colonne incassate sostituiscono gradualmente le lesene e i pilastri piatti, in
modo da creare ulteriori giochi di luce.
'a pittura della Controriforma riporta in auge i temi abbandonati dal protestantesimo, come la raffigurazione della
Vergine, il dogma dell?ucarestia e il culto dei santi. 'o stile delle opere realizzate continua a risentire dellimpronta di
Baffaello e di +ichelangelo.
Situazione storica e caratteri stilistici
Il barocco, che in Spagna raggiunge il suo apogeo nella seconda met del IVII sec., si diffonde quasi
contemporaneamente in Sicilia, grazie anche alle precedenti influenze arabe e bizantine che hanno spianato la strada ad
uno stile impreziosito da marmi e dorature. 5rande importanza ) attribuita ai dettagli$ le grate vengono minuziosamente
lavorate, i balconi sono sorretti da mensole con figure spesso grottesche, i lavori ad intarsi in pietre policrome
rivaleggiano per diversit e fantasia.
,llinizio del IVII sec. lamministrazione dei vicer spagnoli intraprende la costruzione di un centinaio di nuove citt, per
soddisfare le esigenze di un vasto programma territoriale. Con il terremoto del G88J e quello ancor pi/ terribile del G8J:,
che distruggono quasi tutta la parte sud"orientale dellisola, la riedificazione delle citt viene immediatamente intrapresa
sotto limpulso delle autorit locali, dellaristocrazia, degli urbanisti -!ra +ichele 'a !erla, !ra ,ngelo Italia. e degli
architetti -Vaccarini, Ittar, Verme&io, Palma e 5agliardi.. Il sisma aveva aperto un immenso squarcio da Catania a
Siracusa, toccando ,vola, %oto, Scicli, +odica, Bagusa, Vittoria, 'entini e 5rammichele. Il barocco siciliano si concentra
quindi in questa parte dellisola e nei dintorni di Palermo -Hagheria e 4rapani., sede del potere.
Architettura
Per la maggior parte formati a Boma, gli architetti barocchi si ispirano ai capolavori del barocco romano, superandolo a
volte in un eccesso di forme, volumi e temi iconografici nella decorazione scolpita. Il sentimento di fragilit della vita nei
confronti delle forze della natura si traduce in un approccio dellarte ormai lontano dalla ricerca del bello. Il grottesco,
leccesso, la morte, la sofferenza e addirittura la bruttezza -della vecchiaia, della miseria e della deformazione fisica. si
ritrovano nellestrema esuberanza dei motivi decorativi. 'e forme contorte si rivelano perfette per il ricco rivestimento di
facciate e interni. 'a ricostruzione delle citt ) anchessa impregnata di questa tendenza allesagerazione, che si allarga
allispirazione urbanistica.
#urante il suo apprendistato a Boma sotto la guida di Carlo !ontana, 5iovanni Hattista Vaccarini -GC76"8J. scopre la
geniale creativit del grande e tormentato Horromini. 4ornato in Sicilia intorno al GC:7, Vaccarini dedica trentanni della
propria vita alla ricostruzione di Catania. Il suo capolavoro ) senza dubbio la Hadia di S. ,gata$ a pianta ellittica,
presenta una facciata che ricorda, per le sue ondulazioni, la chiesa di S. Carlo alle (uattro !ontane a Boma, opera di
Horromini.
,nche Palermo possiede numerosi edifici dispirazione romana, dovuti ad uno dei suoi principali architetti,5iacomo
,mato , di origine palermitana -G8E:"GC:6. ma formato a Boma. Il suo stile ) caratterizzato dallimpiego di motivi
decorativi appartenenti allarchitettura romana del IVI sec.$ la chiesa di S. 4eresa alla Oalsa -G8F8., quella della Piet
con le sue colonne salienti che formano due imponenti piani -G8FJ., la chiesa del SS. Salvatore con la cupola ellittica e
numerosi palazzi privati ne costituiscono le migliori testimonianze. 4ra tutti i monumenti di Palermo, le fontane e le
facciate situate al crocevia dei (uattro Canti interpretano al meglio il barocco cittadino.
%oto, interamente ricostruita dopo il terremoto del G8J:, rappresenta una perfetta illustrazione dellomogeneit del
barocco urbano siciliano, essendo stata progettata come un ampio teatro. 'eccezionale insieme viene pressoch
interamente ideato da un solo uomo, lenigmatico Bosario 5agliardi , di cui si conoscono unicamente la data di nascita e
di morte -G8F7"GC68.. Il pi/ grande architetto barocco dellisola, il cui incommensurabile lavoro ) tutto concentrato in
questa minuscola area, ) attivo anche a Bagusa e +odica$ a Bagusa edifica le chiese di S. 5iuseppe e S. 5iorgio,
mentre per +odica progetta la pianta della magnifica chiesa di S. 5iorgio, riconoscibile per la slanciata torre campanaria.
4ra le ville barocche quelle di Hagheria, a pochi chilometri da Palermo, sono sicuramente le pi/ rappresentative del
barocco siciliano. 4ra queste raffinate costruzioni, con saloni lussuosamente ammobiliati e giardini popolati di statue,
spicca Villa Palagonia , nota per la sovrabbondanza di decorazioni grottesche che ne fanno un monumento simbolo
dellassurdo, noto nell?uropa illuminista ancor prima della famosa visita di 5oethe nel GCFC.
Scultura e decorazione
'apparato scultoreo e decorativo barocco si caratterizza per la ricca ornamentazione. 'e pale daltare si ornano di
pannelli marmorei scolpiti in rilievo e di colonne tortili, mentre le cornici e i frontoni sono arricchiti da figure di angeli. 4ra i
numerosi artisti che fanno uso del marmo, dello stucco e della decorazione policroma si impone in particolar
modo 5iacomo Serpotta -G8D6"GC:6.. #opo una formazione a Boma egli torna a Palermo, la sua citt natale, per
realizzare la statua equestre di Carlo II ed iniziare poi una lunga carriera di decoratore specializzato in stucchi$ gli oratori
di S. 'orenzo, S. Cita e S. #omenico sono interamente rivestiti di figurine e pannelli in rilievo, ricchi di delicati particolari.
Serpotta si dedica inoltre alla decorazione di numerose chiese, tra cui quella della 5ancia e del Carmine. %elle chiese di
S. !rancesco e di S. ,gostino -con alcuni suoi allievi., realizzate in tarda et, i bassorilievi adorni di scenette
testimoniano il completo raggiungimento di un raro virtuosismo. +assimo esponente della scultura barocca siciliana,
Serpotta viene inoltre considerato il precursore delle caratteristiche forme rococ<.
Pittura
I pittori barocchi ricercano nelle loro opere effetti prospettici e illusionistici e complesse composizioni con andamento
diagonale o a spirale. I temi pi/ ricorrenti sono scene della storia sacra e finzioni allegoriche. 'a figura pi/
rappresentativa di questo movimento ) il Caravaggio . +ichelangelo +erisi -GDC:"G8G7., detto il Caravaggio dal nome
del villaggio natale situato vicino a Hergamo, inizia la sua carriera nel GDFF a Boma presso il Cavaliere d,rpino. Per il
suo temperamento litigioso ) costretto nel G87D a lasciare la citt per raggiungere %apoli, +alta e infine la Sicilia. ,i
margini di ogni convenzione artistica, lo stile del Caravaggio ) caratterizzato dalla drammaticit delle figure, evidenziate
dagli effetti di chiaroscuro. #urante il periodo trascorso in Sicilia, lartista esegue importanti opere, tra cui Il
Seppellimento di S. "ucia -Palazzo Hellomo a Siracusa., "Adorazione dei pastori e "a Resurrezione di "azzaro -museo
di +essina.. (uesti dipinti ispirano in seguito numerosi artisti quali ,lfonso Bodriguez -GDCF"G8EF. e Pietro
%ovelli -G87:"EC., in cui allinfluenza del Caravaggio si unisce quella dellolandese Van #Nc=, che soggiorna a Palermo
nel G86E. 'a adonna del Rosario , nelloratorio della chiesa di S. #omenico, costituisce una testimonianza del suo
passaggio in Sicilia.
al Settecento alla belle !po"ue
Il neoclassicismo
(uesta corrente, sviluppatasi a partire dalla met del IVIII sec., ) segnata dalla passione per larchitettura greca e
romana, riscoperta in seguito agli scavi effettuati ad ?rcolano, Pompei e Paestum. %el campo della pittura tale tendenza
si traduce con la rappresentazione di resti archeologici, che conosce un grande successo. 4ra i migliori nomi della
scultura neoclassica c) il palermitano Ignazio +arabitti -GCGJ"JC., formatosi a Boma presso !ilippo della Valle. #i
questo artista si pu< ancora ammirare la pala di S. Ignazio, realizzata per la chiesa di S. ,gata al collegio di
Caltanissetta. , Palermo acquisisce una certa popolarit lo scultore Venanzio +arvuglia -GC6J"GFGE.$ allievo del
Vanvitelli a Boma, a Palermo realizza lampliamento della chiesa di S. +artino delle Scale, loratorio di S. Ignazio
allAlivella e la villa del Principe di Helmonte. ,l suo stile prevalentemente classico, lartista aggiunge a volte una nota di
esotismo, come per il padiglione cinese del parco della !avorita a Palermo.
Il naturalismo
Hench dedito alla rappresentazione della realt, lo scultore #omenico 4rentacoste -GFDJ"GJ::. non pu< tuttavia ancora
essere considerato un naturalista. ,ffascinato in un primo tempo dai modelli quattrocenteschi, 4rentacoste abbraccia in
seguito il naturalismo di Bodin, incontrato a Parigi intorno al GFF7, per poi portare gradualmente il suo interesse verso la
pittura popolare, i temi mitologici, il ritratto e il nudo - #aunetta , 5alleria ?. Bestivo di Palermo..
?ttore Iimenes -GFDD"GJ68. si forma nella sua citt natale e poi a %apoli, sotto la guida di #omenico +orelli. 'a resa
realistica che caratterizza la maggior parte delle sue opere a volte lascia il posto a linee pi/ sinuose, tipiche dello stile
'ibertN.
Il Libert#
Il 'ibertN compare in Italia a cavallo dei due secoli, quando ormai nel resto d?uropa si ) gi affermato. Sviluppato
soprattutto nel settore delle arti decorative, si caratterizza per le linee sinuose dei soggetti, siano essi figure dipinte,
oggetti in ferro battuto o mobili. In Sicilia grande rilievo ha la figura di ?rnesto Hasile -GFDC"GJ:6.. ,rchitetto, figlio del
famoso 5iovanni Hasile -ideatore del 4eatro +assimo a Palermo., approda al 'ibertN dopo aver a lungo studiato le forme
arabo"normanne e rinascimentali. Sono di questo periodo i suoi lavori a Villa Igiea -ove realizza una bellissima
decorazione floreale per la sala da pranzo. e in alcune ville palermitane, tra cui il Villino !lorio. Si dedica inoltre alla
creazione di mobili e di motivi decorativi per tessuti. 'a Villa +alfitano di Palermo, residenza della famiglia Mhita=er,
rappresenta una perfetta testimonianza del successo ottenuto dal 'ibertN in Sicilia.
Larte contemporanea
Sebbene non abbia dato origine ad una corrente artistica di fama internazionale, la Sicilia pu< tuttavia vantare la
presenza di alcune figure interessanti.
Il pittore !austo Pirandello -GFJJ"GJCD., figlio del celebre scrittore, si interessa innanzitutto alla pittura cubista -di Hraque
in particolare. e raggiunge poi un equilibrio a cavallo tra astrattismo e arte figurativa.
Benato 5uttuso -GJG6"FC., pittore neorealista, compie gli studi classici a Palermo, si trasferisce poi a Boma e in seguito
a +ilano, ove rafforza la sua posizione politica nettamente antifascista. > in questi anni che si volge ad unarte realista.
Per i suoi dipinti, caratterizzati da un appiattimento della prospettiva e da una scomposizione geometrica che lo avvicina
allarte di Picasso, 5uttuso sceglie spesso soggetti in cui traspare limpegno sociale. , partire dal GJDF lartista si apre
allespressionismo$ ne nasce un nuovo modo di intendere la pittura, che al realismo dei soggetti unisce lemozione, il
movimento espresso attraverso lutilizzo di colori forti e di linee decise. ;na delle opere pi/ tarde, la $ucciria , sintetizza
in maniera esemplare il suo stile$ la cruda e realistica immagine del quarto di bue appeso in primo piano, laccatastarsi
delle cassette di frutta e di pesce che, nella loro sovrapposizione, suggeriscono la profondit, la linea centrale dei
personaggi, ma soprattutto della donna di spalle in primo piano, che anima e movimenta la composizione.
4ra gli artisti contemporanei siciliani emergono alcuni scultori. Pietro Consagra , di +azara del Vallo -GJ67"677D., studia
a Palermo e giunge poi a Boma, ove si accosta allarte astratta. 'e sue sculture lasciano trasparire la ricerca sui
materiali, seguita dal tentativo di annullare lo spessore della materia realizzando opere con lamine sottilissime. In Sicilia,
il suo nome ) legato a 5ibellina, in cui volle essere sepolto e per la quale realizza limponente Stella dingresso alla citt,
e alla !iumara d,rte.
'o scultore ?milio 5reco -GJG:"JD. si ispira alle forme classiche, in una continua ricerca dellarmonia e dellequilibrio,
che nasce dallo studio dellarte greca, etrusca, romana e rinascimentale. ;no dei suoi soggetti preferiti ) il corpo
femminile, ma si dedica anche ad altri temi quali quelli legati alla sfera religiosa -porta bronzea del #uomo di Arvieto e
monumento a Papa 5iovanni IIIII in S. Pietro a Boma..
Infine Salvatore !iume -GJGD"JC., noto anche come 5iocondo, ) attivo in vari campi tra cui la scultura, la scenografia e
la pittura. I suoi dipinti, che riflettono la diversit delle fonti ispiratrici, vanno dalla rappresentazione di una natura
idealizzata alla piatta realt della vita quotidiana -come la raffigurazione di donne al mercato., passando attraverso le
varie civilt che si sono succedute in Sicilia$ la sua arte si tinge di orientalismo quando si rif allinfluenza araba. In tarda
et, !iume si dedica inoltre allarte sacra, illustrando alcuni episodi biblici per le edizioni Paoline.
Il $rand Tour
'Italia, senza la Sicilia, non lascia alcuna immagine nellanima$ qui ) la chiave di tutto.1
#a Viaggio in Italia, Lohann Molfgang 5oethe
Siamo nellInghilterra di ?lisabetta I quando si afferma il 05rand 4our1, viaggio di formazione che i giovani intellettuali
devono intraprendere affinch la loro educazione sia completa. 'Italia, culla della civilt, ) una destinazione naturale, e
Venezia, +ilano, Verona e Boma sono le tappe obbligatorie del viaggio. %el Settecento il viaggio viene istituzionalizzato
e vi aderiscono, oltre agli inglesi, francesi, tedeschi e olandesi.
;no dei primi viaggiatori stranieri a giungere in Sicilia ) l ,bate 'abat , domenicano francese innamorato dellItalia. Vi
giunge nel GCGG, quando gli effetti del terribile terremoto del G8J: e delleruzione del G8J8 sono ancora visibili. Il suo
resoconto si sofferma sui particolari degli eventi naturali che in Sicilia sembrano assumere proporzioni gigantesche,
testimoniate innanzitutto dallincombente e minacciosa presenza dell?tna, uno degli argomenti ai quali verr sempre
dato ampio spazio nei resoconti di viaggio. Si avvicinano intanto gli anni della scoperta di ?rcolano e Pompei e con essi
si apre la strada verso lintero +eridione. Il 5rand 4our si estende allora a %apoli, raggiunge la Calabria e approda in
Sicilia, culla della civilt greca e ambiente naturale incontaminato.
%el GCC7 vi arriva lo scozzese Patric= HrNdone , che racconta le sue impressioni attraverso le lettere del suo$iaggio in
Sicilia e alta . > il porto di +essina la prima cosa chegli ammira, chiuso da una lingua di terra a forma di falce che lo
protegge da tutti i venti. Subito la realt si mescola al mito, alle terribili Scilla e Cariddi che si nascondono nelle grotte
sottomarine dello stretto. Poi ) la natura a colpire lattenzione del viaggiatore, quella pi/ mite e solare delle coltivazioni di
viti, olivi e frumento, cui si alternano fiori, arbusti e fichi dIndia e quella pi/ inquietante dell?tna. Seguono 4aormina, con
il primo tuffo nel passato classico, e di nuovo l?tna, gigante addormentato, ma sempre vigile e pronto a dar prova della
sua potenza. 'ascesa ) difficile, ma la vista dalla vetta appaga di tutta la fatica$ 0... non v) immaginazione al mondo che
abbia avuto lardire di rappresentare una scena cos3 meravigliosa. %on vi ), sulla superficie del globo alcun altro punto
che riunisca in s tanti particolari impressionanti e sublimi... 'a cima... sorge sullorlo di una voragine senza fondo, antica
quanto il mondo, e spesso erutta fiumi di fuoco e lancia pietre roventi con un fragore che scuote lintera isola1. '?tna,
per i viaggiatori, ) un luogo viscerale. > lantitesi della pace e della calma del passato ispirata dalle rovine greche di
5irgenti -,grigento.. > la vita sotto forma di fuoco, calore, evento incontrollabile ed improvviso. Il suo essere visibile fin
da lontano sembra quasi conferirgli quellineluttabilit posseduta solo da ci< che sfugge al controllo delluomo, come la
morte e la vita. Il viaggio prosegue verso le grandi citt$ Catania, Siracusa, ,grigento e la 0bella ed elegante1 Palermo,
alla quale vengono dedicate pagine e pagine di descrizione.
Passa poco tempo ed ecco approdare in Sicilia altri viaggiatori. Il giro si limita spesso alla sola costa. ;na deviazione
verso linterno ) a rischio e pericolo di chi vi si avventura, data la cattiva viabilit. Presto giungono in Sicilia numerosi
disegnatori e pittori, incaricati di ritrarre sia i paesaggi naturali che le rovine e la gente. > il caso degli artisti inviati
dall ,bate di Saint"%on -Pubert Bobert, !ragonard. per illustrare il suo $o%age pittoresque de &aples et de Sicile .
Verso la fine del secolo la Sicilia per chi intraprende il 5rand 4our ) la porta per la classicit, ma anche la via verso una
natura sublime ed estrema.
Il diario di viaggio
> limmancabile amico che sotto forma di lettere o di diario tiene compagnia ai pellegrini del 5rand 4our. ?ssi vi annotano
tutto$ impressioni, particolari tecnici e scientifici, curiosit, incontri, emozioni. ?d ecco allora scorrere, con il $iaggio in
Italia di 5oethe , immagini ormai perdute, come quelle del bizzarro arredo di villa Palagonia a Hagheria, e descrizioni
vivide dei personaggi del tempo, primo fra tutti lo stesso principe di Palagonia, incontrato a passeggio per le vie di
Palermo$ 0;n signore lungo e magro, in abito da gran cerimonia, che incedeva con calma e dignit in mezzo alla strada
camminando sul pattume. ,zzimato, incipriato, vestito di seta, il cappello sotto il braccio, lo spadino al fianco, eleganti
calzature con fibbie ornate di pietre preziose$ cos3 avanzava, tranquillo e grave, lanziano messere, e tutti gli sguardi
erano fissi su di lui1.
;n viaggio nel passato, ma anche un viaggio alla riscoperta di emozioni sopite e risvegliate dal contatto con un mondo
diverso, unesperienza che si pu< vivere due volte, attraverso questi frammenti di vita e partendo noi stessi alla volta di
quei luoghi.
La letteratura
Prima di iniziare questa breve panoramica ricordiamo che la Sicilia ha dato al Paese ben due %obel per la letteratura e
che tra i suoi autori figurano le personalit di maggior spicco del panorama letterario nazionale. Il suo territorio ospita la
maggior concentrazione a livello regionale di parchi letterari.
'a grande stagione della scuola poetica siciliana si spegne con il tramonto della agna 'uria di !ederico II. !ra il IIV e
il IV sec. la poesia assume modelli toscani e va via via perdendo dimportanza, oscurata da quella popolare in dialetto.
%manesimo e Rinascimento
'a riscoperta dei classici, e del greco in particolare, ha in Sicilia uno dei suoi centri pi/ importanti. %oto, Palermo,
Siracusa, Catania, +essina sono i maggiori centri di cultura del periodo -+essina ospita una scuola di greco di fama
internazionale grazie allinsegnamento di Costantino 'ascaris.. Il Cinquecento segna la riscossa della lingua siciliana$ in
questo periodo si afferma infatti un forte sentimento regionalistico che sfocia nella pubblicazione dei primi vocabolari
siciliano"latino e nella codificazione grammaticale del dialetto. In campo poetico, il petrarchismo trova espressione
dialettale in ,ntonio Veneziano -GDE:"J:., compagno di carcere di Cervantes ad ,lgeri e autore di un canzoniere
intitolato "a 'elia e dei Pro(erbi) siciliani .
&ra Seicento e Settecento
In conformit con lestetica barocca, il Seicento vede un enorme sviluppo del teatro, grazie soprattutto alle tragedie di
Artensio Scammacca -GD86"G8EF. e a commedie in italiano e in dialetto. Il Settecento diffonde anche in Sicilia i fermenti
della cultura illuministica, che alimentano la Storia della Sicilia dellabate 5. Hattista Caruso -G8C:"GC6E. e la Storia della
letteratura siciliana di ,. +ongitore -G88:"GCE:.. 'a riflessione filosofica ispira componimenti letterari di vario genere$ il
pensiero di Cartesio trova un cantore in 4. Campailla -G88F"GCE7., autore del poema filosofico "Adamo* o((ero il mondo
creato 2 mentre il sistema di 'eibniz viene esaltato da 4. %atale ne "a +iloso+ia leibniziana . Ispirata da Bousseau e dal
sensismo ) la poesia dialettale del maggior poeta del secolo, 5iovanni +eli -GCE7"GFGD., autore di poemi bucolici - "a
bucolica . e satirico"filosofici di chiara impronta illuminista - "origini du lu munnu* ,on '-isciotti e Sanciu Panza ..
L'ttocento
Il clima romantico favorisce la storiografia e lo studio delle fonti regionali della cultura$ +ichele ,mari -GF78"FJ. inaugura
un nuovo periodo della critica storica con "a guerra del $espro siciliano e Storia dei usulmani di Sicilia,
mentre 5iuseppe Pitr -GFEG"GJG8. ha il merito di iniziare studi sul fol=lore che sollevano al piano della considerazione
storica la vita e le tradizioni del popolo siciliano.
Il verismo , nato come reazione al romanticismo in nome di unarte ispirata alla concretezza del mondo reale, si afferma
in Sicilia verso la fine dellAttocento. ,nticipato dalla poesia positivista di +ario Bapisardi -GFEE"GJG6., il verismo trova
una compiuta teorizzazione in 'uigi Capuana -GF:J"GJGD.$ lopera darte deve cogliere il senso della vita concreta,
indagare il mondo contemporaneo, le leggi di natura, essere documento umano. , tali criteri e al metodo della
rappresentazione impersonale della realt sono ispirati i suoi capolavori$ Giacinta e Il marc-ese di Rocca(erdina .
,nche 5iovanni Verga -GF:7"GJ66., dopo gli esordi dimpostazione tardoromantica, aderisce alla poetica verista. Il
romanzo I ala(oglia , il suo capolavoro, doveva rappresentare la prima sezione di un ciclo intitolato I (inti , di cui porta
a termine solo la seconda parte - astro ,on Gesualdo .. ,l centro dellopera di Verga ) la descrizione della realt
siciliana con occhio oggettivo, ma ricco di piet per il destino degli umili, che si esprime attraverso una scrittura sobria e
un linguaggio che riproduce, allinterno della lingua italiana, i ritmi e la parlata del dialetto. ,l verismo si ispirarono
anche !. #e Boberto -GF8G"GJ6C., autore de I $icer e de "illusione , nonch diversi poeti fra cui 5. ,. Costanzo -GFE:"
GJG:. e 5. ,. Cesareo -GF8G"GJ:C..
Il (ovecento
'a scena letteraria deve alla Sicilia uno dei suoi pi/ importanti esponenti, il premio %obel 'uigi Pirandello -GF8C"GJE8..
#opo aver esordito come poeta e autore di romanzi ancora legati al verismo, Pirandello incentra la sua opera narrativa
sulla tematica dellisolamento dellindividuo in una societ che gli ) estranea - Il +u attia Pascal* &o(elle per un anno ..
'o smascheramento pirandelliano della relativit della condizione umana trova la migliore espressione nel teatro, di cui
lautore siciliano ) grande innovatore nei contenuti e nella forma. !ra i capolavori ricordiamo "iol.* Pensaci Giacomino/*
'os 0 1se (i pare2* Sei personaggi in cerca di autore .
5rande importanza per la storia della cultura italiana ha anche lopera del filosofo 5iovanni 5entile -GFCD"GJEE., che, in
qualit di ministro della pubblica istruzione del governo fascista, diviene promotore della riforma della scuola italiana. Sul
fronte politico opposto, Concetto +archesi -GFCF"GJDC. ) autore di studi sulla storia della letteratura latina tuttoggi
considerati dei classici. Il ritratto amaro, veristico"decadente, dellaristocrazia siciliana del Bisorgimento ) al centro de Il
Gattopardo , romanzo postumo del principe 5iuseppe 4omasi di 'ampedusa-GFJ8"GJDC.. %arratore satirico e grottesco
) Vitaliano Hrancati -GJ7C"DE., che nei suoi romanzi - ,on Gio(anni in Sicilia* Il bellAntonio* Paolo il caldo . prende di
mira i miti dellerotismo e del gallismo. ?lio Vittorini -GJ7F"88. ha un ruolo fondamentale nel diffondere la conoscenza
della letteratura statunitense contemporanea e nel rinnovare la tradizione narrativa italiana secondo i moduli del
neorealismo - 'on(ersazione in Sicilia* 3omini e no .. Stile scabro da inchiesta poliziesca e coraggiosa denuncia delle
piaghe della societ italiana e siciliana caratterizzano i romanzi di 'eonardo Sciascia -GJ6G"FJ., tra cui Il giorno della
ci(etta* 4odo modo* 'andido o((ero un sogno +atto in Sicilia . ;n vero e proprio 0caso letterario1 ) quello di 5esualdo
Hufalino -GJ67"J8.. Bivelatosi allet di sessantanni con ,iceria delluntore , con uno stile espressionistico e barocco ha
immediatamente attirato il favore di critica e pubblico in libri di narrativa, poesie, memorie e critica - Argo il cieco* Il
Guerrin esc-ino .. Bigorosa riflessione storica e scrittura barocca sono i tratti caratteristici della prosa di Vincenzo
Consolo -GJ::.. 5rande successo popolare riscuotono le vicende del commissario +ontalbano di ,ndrea
Camilleri -GJ6D., i cui romanzi sono caratterizzati dalla forte ambientazione siciliana e da una lingua originale, che
riproduce musicalit, espressioni e vocaboli del siciliano. Sempre al filone giallistico appartieneSanto Piazzese -GJEF.,
che ambienta le vicende dei protagonisti a Palermo, sua citt natale.
In campo poetico, un posto donore spetta al %obel Salvatore (uasimodo -GJ7G"8F., la cui opera ha rinnovato in modo
originale i moduli espressivi dellermetismo - 5d 0 subito sera* "a terra impareggiabile* ,are e a(ere .. +eno conosciuta,
ma di sicuro interesse, ) la poesia metaforica del barone 'ucio Piccolo -GJ7:"8J., cugino di 4omasi di 'ampedusa e
autore di 'anti barocc-i e Plumelia , e quella, di forte impegno sociale, di Ignazio Huttitta -GFJJ"GJJC., che, ancora una
volta, ha trovato nel dialetto la migliore forma despressione dellanima popolare siciliana - "u pani si c-iama pani* "a
peddi no(a ..
4ra gli scrittori pi/ giovani, la palermitana ?mma #ante si distingue per la forza espressiva e destabilizzante delle sue
opere -principalmente teatrali. che sono veri e propri atti di denuncia contro la mafia e crudi ritratti di vite ai margini.
Il cinema
Il cinema in Sicilia, o meglio la Sicilia nel cinema, unavventura intrapresa da registi prestigiosi, nel tentativo di ricreare
una realt complessa, fatta di gente semplice e di paesaggi bellissimi, di paradossi, veri e propri ossimori$ una terra
luminosa e ospitale, ma fiera e gelosa, gente riservata, ma subito pronta ad aprirsi in una cordialit e disponibilit rara,
terra di omert e di tragedie civili e di voglia di combatterle.
I primi grandi capolavori si rifanno ai classici. ? sono "a 4erra 4rema -tratto dai ala(oglia di Verga. del GJEF e Il
Gattopardo del GJ8: -dallomonimo romanzo di 4omasi di 'ampedusa., firmati da 'uchino Visconti. Il tentativo di cogliere
la realt in tutte le sue sfaccettature, e di renderla poetica solo quel tanto che serve allopera darte, porta Visconti a
scegliere, per il primo, attori dilettanti, abitanti della stessa ,ci 4rezza, che parlano in dialetto. Il secondo invece ) una
vera e propria epopea storica ambientata nella Palermo fastosa e decadente di fine Attocento, illuminata dalle magistrali
interpretazioni di Claudia Cardinale, Hurt 'ancaster e ,lain #elon. , questi si aggiunge la triste e struggente storia
narrata in Stromboli terra di ,io -GJEJ., interpretata da Ingrid Hergmann e diretta da Boberto Bossellini, intenso ritratto
femminile sullo sfondo di una natura selvaggia.
;n discorso a parte va fatto per i film sulla mafia. #ai primi film"denuncia, quali In nome della legge di Pietro 5ermi
-GJEJ. e Sal(atore Giuliano di !rancesco Bosi -GJ8G., si passa ben presto a sfruttare il soggetto e a renderlo genere a
s, un vero e proprio filone di epopee familiari mafiose con i clich di sparatorie, scontri, espressioni in dialetto siculo
stretto. ? sono questi i film che fanno il giro del mondo dando unimmagine della Sicilia quantomeno limitante e limitata.
, questo stesso filone vanno comunque ascritti film di grande impegno civile, come I cento passi di 4ullio 5iordana
-6777, premio per la migliore sceneggiatura al !estival di Venezia., che con mano misurata e antiretorica narra la
vicenda del giornalista Peppino Impastato, che nel GJCF pag< con la vita la sua battaglia contro la mafia, e Alla luce del
sole -677D. di Boberto !aenza, dedicato a #on Puglisi.
'a Sicilia raccontata sul grande schermo ) per< anche una terra diversa$ malinconica, ma venata di umorismo nei
bellissimi episodi di 6aos -GJFE. dei fratelli 4aviani, tratti da novelle di Pirandello -con i bravissimi !ranco !ranchi e
Ciccio Ingrassia in "a Giara .2 poetica come in &uo(o 'inema Paradiso -GJFJ. di 5iuseppe 4ornatore -Ascar al miglior
film straniero nel GJJ7., nel Postino -GJJE. di +ichael Badford, con +assimo 4roisi e in Respiro-6776. di ?manuele
Crialese, ironica, 0alla ricerca della tranquillit perduta1, dellepisodio Isole -le ?olie. di 'aro ,iario -GJJ:. di %anni
+oretti, fino a quella inedita e comica di 4ano da orire -GJJC., la mafia in musical di Boberta 4orre.
La musica
La musica classica
Il pi/ grande nome della musica classica siciliana ) quello di Vincenzo Hellini -GF7G":D.. Il 0cigno catanese1, autore di "a
sonnambula* &orma e I puritani* fu un compositore romantico, che si dedic< alle sue opere con 0tutte le forze
dellingegno, persuaso come sono che gran parte del loro buon successo dipenda dalla scelta di un tema interessante,
da accenti caldi di espressione e dal contrasto delle passioni1. In tempi pi/ recenti spicca il nome di ,ldo Clementi -n.
GJ6D., anchegli catanese, la cui musica fluisce come piena di fiume sonoro, non arginata da limiti di frasi o intervalli.
La tradizione popolare
, chi ha un po di familiarit con le note il nome di questa terra ricorder unantica danza popolare di pastori, lasiciliana ,
che si fa largo anche in qualche pezzo strumentale e vocale del Seicento e Settecento.
5li strumenti che provvedono laccompagnamento per le danze sono il +iscalettu o +riscaleddu , un flauto diritto di canna,
e il marranzanu , cio) lo scacciapensieri . 'a linguetta di questo minuscolo strumento, tutto di metallo, produce vibrazioni
ritmiche varie, ma allesecuzione, come sempre, concorre labilit di chi suona$ se non si sa far suonare denti, labbra,
guance, lingua, corde vocali e fiato, dallo scacciapensieri uscir solo rumore.
;n discorso a parte merita la tradizione dei cantastorie , che andavano di paese in paese con chitarra e cartellone a
riquadri a cantare e commentare le vicende del mondo. Pur con una inevitabile evoluzione la tradizione si ) conservata,
e questi moderni menestrelli cantano oggi ballate piene di provocazione, ironia e dolente umanit. Il pi/ famoso ) il
catanese Ciccio Husacca -GJ6D"FJ., che ha cantato vicende di mafiosi, banditi, contadini e operai. 'e sue opere pi/
celebri sono il "amento per la morte di 4uriddu 'arni(ali e il 4reno del sole , scritti dal poeta Ignazio Huttitta,
collaboratore di #ario !o. 4ra i cantastorie in attivit si ricordano +auro 5eraci, %ono, Salamone, Vito Santangelo,
!ortunato Sindoni e !ranco 4rincale.
Pop) roc* e +orld music
'a Sicilia ) una fucina artistica instancabile, da cui nascono talenti musicali di fama internazionale. !ranco Hattiato -n.
GJED. ) un musicista colto e raffinato, che sul solco della tradizione innesta sperimentazioni davanguardia. Il suo
repertorio ) quanto mai vario e spazia dal pop alla Qorld music, passando dalla musica classica, lelettronica e la
tradizione musicale mediorientale.
Carmen Consoli -n. GJCE. ) una giovane ma affermatissima interprete -catanese come Hattiato., che mescola nella sua
musica suggestioni roc=, pun=, pop e blues e incanta con unenergia e un timbro vocalico inconfondibili.
Ivan Segreto -n. GJC8., pianista e cantante, interpreta ballate accompagnate da sonorit Kazz e mediterranee.
BoN Paci -n. GJ8J., eclettico e vulcanico trombettista, ha collaborato con grandissimi nomi della musica internazionale
-Vinicio Capossela, +anu Chao, Subsonica, Ivano !ossati. e ha fondato un suo gruppo, gli ,retus=a.
5li ,gricantus , che si formano a Palermo nel GJCJ, sono tra i maggiori esponenti italiani di Qorld music, nelle cui
sonorit si mescolano avanguardie elettroniche e tradizioni musicali mediorientali. 5li ,gricantus hanno firmato le
colonne sonore dei film !agno 4urco -di !erzan Azpete=. e Placido Rizzotto .

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