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Leibniz

Mentre Locke e Berkeley valorizzavano i sensi, a ne 1600 si diffuse per l'Europa il


pensiero di un losofo entusiasta dell'intelletto : Leibniz. Amava la
matematica,amava la logica,amava tutto ci che riguarda la ragione. Questa sua
propensione lo rendeva inguaribilmente ottimista. Se la ragione governa il
mondo,non pu essere una ragione malvagia o contraddittoria,ne pu esserlo il
mondo guidato dalla ragione. Leibniz stranamente affermava ci pur essendo
protagonista di un periodo storico drammatico : epidemie,contti religiosi,la
guerra dei 30 anni ma lui era fortemente legato all'idea che il mondo non potesse
essere altro che un mondo positivo.
Quando la regina di Prussia gli fece presente che il suo modo di pensare,vista la
crisi in cui si viveva,era un modo di pensare assurdo, Leibniz ebbe a dire una delle
frasi pi famose : questo il migliore dei mondi possibili. Forse neanche lui
credeva sin in fondo alla sua formula ; tuttavia essa divenne subito lo slogan pi
diffuso della losoa dell'epoca. Siccome a quel tempo i loso avevano un ruolo
importante nella societ dato che i loro responsi venivano ascoltati,egli era
costretto a dare sempre una risposta e le sue risposte dovevano essere
assolutamente convincenti.
A parte Aristotele nessun pensatore fu pi enciclopedico di Leibniz. Il suo talento
matematico era straordinario tanto che arriv a scoprire il calcolo innitesimale.
Ma le sue prime passioni furono il diritto e la losoa. Era un fanciullo
prodigio,avrebbe potuto diventare un grande intellettuale universitario ma prefer
frequentare le corti di principesse e sovrani come Luigi XIV e Pietro il Grande.
L'opera che contiene la tesi ottimistica secondo la quale il nostro sarebbe il
migliore dei mondi possibili si intitola : Saggi di Teodicea, che egli dedic alla regina
di Prussia,sua grande ammiratrice e protettrice. La sentenza enunciata da Leibniz
nel 1710 spacc il mondo losoco in due. Alcuni la ritennero una ingenuit,altri
un'ipocrisia. O Leibniz era ingenuo da non accorgersi dei mali del mondo oppure
faceva nta di non vederli. Eppure lui era convinto di non dire una sciocchezza.
Il male del mondo che i suoi avversari li mettevano sotto gli occhi era per lui
come la decomposizione del grano : senza di essa staremmo senza pane. Cos
come per i numeri,positivi e negativi : non possono esserci numeri positivi senza i
numeri negativi. l'opposto che delinea e afferma il concetto. Senza l'opposto
non avrebbe senso una distinzione, perch distinzione non esisterebbe.

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