Quando si parla di questa Iesta, istintivamente nascono reazioni diIIerenti: regali,
settimane bianche, pranzi, auguri, acquisti. Ma possono, devono nascere anche reazioni positive: un avvenimento che, nella sua semplicita, ha scombussolato la storia. Da allora, inIatti, c'e un prima e un dopo la nascita di Cristo. Nella storia non ci sono solo i grandi, le guerre e la pace, le conquiste e i cataclismi, ma ci siamo anche noi tutti. Cio signiIica che la nascita di Cristo scombussola anche la no- stra storia, la nostra vita quotidiana. Per lo meno Gesu vorrebbe scombussolare la nostra vita: con Lui o senza di Lui non e la stessa cosa. All'inizio puo sembrare tutto uguale, tutto come prima: proprio come quando e nato, nessuno si e accorto di Lui. Poi, quando si e calato nella vita degli uomini, non solo nella sua vita pubblica, ma anche nei trent'anni di Nazareth, allora la vita, il lavoro, le relazioni, la politica, il dolore, la morte: tutto questo ha assunto un signiIicato... divino. Tra il Natale e la Pasqua, le due Ieste piu celebrate e piu sentite, c'e la nostra vita, o meglio c'e la vita del Figlio di Dio che vuole vivere con noi. E la Pasqua che ha illuminato il Natale, se Gesu di Nazareth non Iosse risorto, nessuno si sarebbe ricordato di Lui. Ed e proprio questo lo stupeIacente, quello che ci deve mettere in guardia: il nostro Dio e uno che quasi in punta di piedi viene in mezzo a noi, senza Iarsi notare, senza scomodare nes- suno. Cosi Iacendo, e vero che c'e il rischio di non accorgersene, ma siamo avvertiti: non si puo piu essere superIiciali, non si puo piu lasciarsi abbagliare dai "Iuochi artiIiciali" o schiacciare dalle disgrazie. Il bello del nostro Dio e che, pur essendo onnipotente e creatore, diventa debole e creatura per camminare accanto a noi e incoraggiarci ad arrivare alla Pasqua: il traguardo della vita. " Evangelo secondo la ricerca di Luca Con il giornalino parrocchiale vi viene consegnato un opuscolo dal titolo Luca, Jan- gelo della misericordia. Vorrebbe essere un INVITO concreto a leggere e meditare, in chiesa e per conto vostro, uno dei quattro evangeli che verra proposto in questo anno li- turgico, durante la S. Messa domenicale. Il Vangelo e lo strumento per conoscere la vita e il pensiero di Gesu Cristo. E quindi un Iondamento indispensabile, un punto di ri- Ierimento per tutti noi che ci diciamo cristia- ni. Puo capitare inIatti di essere cristiani e di non conoscere nulla di Gesu Cristo, se non per sentito dire o solo per certi episodi che vengono ricordati in alcune Iestivita. La Iede che c'e in noi l'abbiamo ricevuta, quasi senza accorgercene, dai nostri genitori o dall'esem- pio di altre persone. Tutto questo ci e andato bene Iino ad una certa eta, poi, con il bisogno di indipendenza, con i problemi della vita si sente la necessita di "camminare con le pro- prie gambe", di cercare un perche ai propri problemi. L'esperienza di Luca, l'autore di questo Vangelo, ci puo essere di esempio e di aiu- to. Non ha conosciuto Gesu Cristo, non era un ebreo ma un pagano, era una persona colta (medico), ha sentito soltanto parlare di Gesu e del cristianesimo che si stava diI- Iondendo nonostante le persecuzioni. Da persona dapprima curiosa diventa poi at- tento e interessato a questa singolare e nuova religione e - lo dice lui stesso - "dopo aver Iatto ricerche accurate" diventa lui stesso cristiano. L'esperienza di Luca dovrebbe essere signiIicativa per il nostro cammino di Iede: da una Iede meditata e vissuta quasi per abitudine ("a scatola chiu- sa") ad una Iede da Iare propria attraverso uno studio ed una riIlessione critica, par- tendo dai testi biblici e dalle testimonianze che ci vengono dalla storia. Il Vangelo non e un libro da leggere o ascoltare e da lasciare in uno scaIIale o in chiesa, ma un manuale da tenere sempre sottomano che ci puo essere di aiuto a chiarire e a risolvere i problemi vitali. Luca, nel redigere la sua "ricerca", ri- mane impressionato, a diIIerenza degli altri tre evangelisti, dalla Misericordia e dalla Benevolenza di Gesu verso tutti, in modo particolare gli ultimi, i poveri e i peccatori. Probabilmente si e messo nei panni di queste persone e ha sperimentato che la vita e la parola di Gesu lo hanno toccato sul vivo, gli hanno dato quello che altri non potevano dargli. E sua la parabola del " Figliol prodigo", nella quale se da una parte il Iiglio e la nostra IotograIia, dall'altra - e questo e lo stupeIacente - tro- viamo un Padre che e prodigo di amore (questa parabola e stata deIinita "la piu bel- la avventura che ci possa capitare" e che auguriamo a tutti). Luca vuole condurci a scoprire che Gesu non solo rivela il volto dell'uomo nel- la sua poverta, ma anche che Dio vuole ri- dare dignita all'uomo qualora la perdesse: qui e il Padre prodigo di amore. Un altro tratto caratteristico dell'espe- rienza di Luca e la sottolineatura che quan- to Gesu ha Iatto continua nella Chiesa, una Chiesa composta da tutti coloro che ab- bracciavano il cristianesimo (scrive il suo vangelo intorno all' 80 d.C). Questo e esplicito nel suo secondo libro, gli Atti de- gli Apostoli, ma anche nel Vangelo. Gli Apostoli prima e i loro successori poi, con la presenza dello Spirito Santo, riescono, nonostante le persecuzioni, a proclamare che la morte/resurrezione di Gesu era ga- ranzia non solo della sua divinita, ma che anche la sua parola e le sue promesse erano valide per tutti gli uomini. Il vangelo che Luca scrive e indirizza- to ad un certo TeoIilo. Il nome ha un signi- Iicato particolare: amico di Dio. Si pensa che dietro a questo nome non ci sia solo una persona, ma tutti coloro che sono alla ricerca di Dio. Quanto piu si conosce Gesu Cristo tanto piu si conosce se stessi e si ap- prezza il vincolo che si stabilisce con Lui e tra di noi. Buona lettura e buona meditazione. don Eugenio 5 CALENDARIO DELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE DOMENICA 17 dicembre orario Iestivo III^ di Avvento Domenica della condivisione in Iavore dello Zambia e della Guinea per il condono del loro debito. Nel pomeriggio i ragazzi dell'oratorio porteranno gli AUGURI agli ANZIANI del paese. LUNEDI 18 dicembre ore 7.30 S. Messa ore 16.30 Novena per i ragazzi MARTEDI 19 dicembre nel pomeriggio: CONFESSIONI per I RAGAZZI ore 16.30 Novena per i ragazzi ore 20.00 S. Messa MERCOLEDI 20 dicembre nel pomeriggio: CONFESSIONI ore 16.30 Novena per i ragazzi ore 18.00 S Messa GIOVEDI 21 dicembre ore 14.45 Novena per i ragazzi ore 16.00 Catechesi per gli anziani ore 20.00 S. Messa VENERDI 22 dicembre ore 16.30 Novena per i ragazzi ore 18.00 S. Messa SABATO 23 dicembre ore 18.00 S Messa DOMENICA 24 dicembre dell'accoglienza IV^ di Avvento ore 7.30 S. Messa ore 10.00 S. Messa - Benedizione dei "Gesu Bambini" ore 23.15 Veglia di Natale ore 24.00 S. Messa della Nativita LUNEDI 25 dicembre ore 7.30 S. Messa Natale di Ges ore 10.00 S. Messa solenne MARTEDI 26 dicembre ore 9.00 S. Messa S. Stefano MERCOLEDI 27 dicembre ore 18.00 S. Messa GIOVEDI 28 dicembre ore 20.00 S. Messa VENERDI 29 dicembre ore 18.00 S. Messa 6 calendario SABATO 30 dicembre ore 18.00 S. Messa DOMENICA 31 dicembre ore 7.30 S. Messa Sacra Famiglia ore 10.00 S. Messa ore 18.00 S. Messa di Ringraziamento LUNEDI 1 gennaio 2001 ore 7.30 S. Messa Maria Madre di Dio ore 10.00 S. Messa Giornata della Pace ore 17.00 Preghiera per la Pace MARTEDI' 2 gennaio ore 9.00 S. Messa S. Defendente - patrono Offerta del Focatico MERCOLEDI 3 gennaio ore 18.00 S. Messa preIestiva GIOVEDI 4 gennaio ore 20.00 S. Messa VENERDI 5 gennaio ore 18.00 S. Messa SABATO 6 gennaio ore 7.30 S. Messa ore 10.00 S. Messa ore 14.30 Preghiera per i bambini DOMENICA 7 gennaio orario Iestivo PROGRAMMA CELEBRAZIONI PENITENZIALI (saranno presenti Padri Comboniani) MARTEDI 19 dicembre ore 9.30- 11.30 adulti ore 15.30- 17.00 ragazzi elementari ore 17.00-18.00 ragazzi medie MERCOLEDI 20 dicembre ore 9.30- 11.30 ore 15.30 -18.00 GIOVEDI 21 dicembre dalle ore 20.30 adulti VENERDI' 22 dicembre dalle ore 20.30 giovani SABATO 23 dicembre ore 15.00-18.00 Prima e dopo le S. Messe in orario: possibilita di conIessioni Nelle mattinate: ConIessione e Comunione agli Ammalati il presepe della comunita 7 . e venne ad abitare in mezzo a noi E il Jerbo si fece carne e verme ad abitare in me::o a noi, e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di gra:ia e di verita. Gv. 1,14 Anche quest'anno Gesu torna ad abi- tare in mezzo a noi: nei nostri cuori, nelle nostre Iamiglie, nelle nostre case, nelle vie del nostro paese. Vuol essere un po' questo il richiamo che emana dal presepe allestito in Chiesa: la grande stella con intagliata la Sacra Fami- glia ci dice che ancora una volta il Padre non si e stancato di noi. Di piu; le stesse stelle poste ai vari angoli del nostro paese ci dicono che Dio non e lontano dall'uomo ma lo va a cercare, per camminare con lui, li dove normalmente vive, dove transita Iret- toloso, dove lavora, dove soIIre per i dolori ma anche gioisce per i tanti semplici mo- menti sereni: il sorriso di un bimbo, il calore di una Iamiglia, l'incontro con gli amici, un'alba od un tramonto... Le stelle nascono da un lavoro porta- to avanti in varie domeniche all'oratorio, dove tutti, piccoli e grandi, Iigli e genitori, INSIEME, hanno dato vita ad un cammino che, anche esteriormente, ci ha aiutato a prepararci al Natale. Forse, e non vorrei aIIermare eresie, anche questo Ia parte di quel "vedere la sua gloria" oggi che ci ricorda il Vangelo. Ci aiuti il presepe, semplice delle no- stre case, stilizzato delle stelle sparse nelle Irazioni, o magari elaborato e signiIicativo che magari visiteremo, a sollevare gli occhi per vedere questa gloria di cui il Padre ci Ia un po' partecipi con la venuta di Gesu tra noi. Impariamo a guardare oltre i nostri ca- noni per cui gloria e successo sono sinonimi di potere, soldi, immagine, visibilita. La gloria del mondo non sembra proprio essere quella del Dio di Betlemme in cui crediamo, espressa nella disarmante poverta di una stalla, per niente notata dai potenti di allora, da quelli che contano ma con un semplice pubblico di pastori. Eppure e questo bambino che "pieno di grazia e di verita" puo rendere piena la nostra vita; cosa che le moderne sirene am- malianti ancora non riescono a compiere. FELICE 8 news dall'oratorio aspettando il natale... racconto di natale 8 il presepe del 2000 Gabriele ci aveva pensato e ri- pensato, ma non riusciva a decidere. Ogni anno le cose diventavano sempre piu complesse e sinceramente, per il duemila, aveva sperato in qualcosa di speciale, in una cornice "globale" che avesse pero conservato e alimentato l'incanto di quella notte.. Il suo compito era molto delicato e non certo Iacile, anche se il Capo non era un tipo esigente. Anzi. Per milleno- vecentonovantanove volte ci era sem- pre riuscito ed era sicuro che, malgrado le reali diIIicolta e le notizie raccolte dal sito www.paradise.ciel, avrebbe pur trovato un posto adatto. Ripenso ai secoli passati e cerco di ti- rare le somme: guerre, torture, rivoluzioni, violenze, repressioni, persecuzioni, ingiusti- zie, schiavitu. Si soIIermo su quello appena trascorso e aggiunse: aborto, droga, Aids, pedoIilia, maIia, divorzio, olocausti, eutana- sia, sconvolgimento ecologici, sIruttamento dei minori, debito estero, clonazione, pillo- le, virus, attentati, sequestri, scaIisti. Volo e volo Iino a stancarsi. Il tempo stringeva e i giorni del parto stavano per compiersi: doveva trovargli un posto. Non che duemila anni prima Iosse stato piu Iaci- le. Tutt'altro. Egoismo e indiIIerenza regna- vano sovrani: non pero Ira i pastori e i magi, Ira le persone semplici e quelle potenti unite nell'umilta e nell'adorazione. Sorvolo una grande citta e qualcosa gli disse di Iermarsi: le luci, il Irastuono e l'inquinamento non gli impedirono di "senti- re" tutto l'insieme di quelle Iolle giubilari convocate da un bianco Vegliardo. Era la voce dei carcerati, degli anziani, dei giova- ni, degli ammalati, delle Iamiglie, dei bam- bini, degli agricoltori, dei disabili, dei mili- tari, degli sportivi, dei politici, dei religiosi e dei laici. Era la voce di ciascuno e di tutti.. E il suo volto si illumino: Si - si disse - da quella Porta Santa era passata tutta l'umanita, con il suo carico di colpe, di sag- gezza, di entusiasmo, di dolore, di solitudi- ne, di Iragilita, di responsabilita, di amore, di gioia, di speranza e di innocenza, di lavo- ro, di emarginazione, di vocazione, di testi- monianza, da portare davanti a Lui, insieme a Lui e per Lui. Non ebbe piu dubbi. L'Arcangelo tor- no a Casa, da Maria e da Giuseppe. Gesu voleva nascere ancora e lui avrebbe anche potuto immaginarselo - senza arrovellarsi tanto - che la sostanza sarebbe stata quella della prima volta e di sempre. Dal grembo Ierito di Betlemme e dal- la culla della cristianita, la bimillenaria co- meta sarebbe tornata a risplendere ancora sull'intera terra, per tutti gli uomini di buona volonta. Buon Natale! ANNA B. 10 il natale, oggi natale 2000: una speranza che si rinnova Strana questa nostra epoca di omolo- gazione culturale, di orgia consumistica, di tempo aIIannato, compresso, rubato alle cose essenziali della vita. Strano, in Iondo, ritrovarsi addosso un'altra volta il Natale, la Iesta religiosa piu sentita dell'anno e veder- sela trasIormata, ridotta ad uno dei tanti riti pagani che contrassegnano la nostra moder- na esistenza. Corriamo il rischio che il messaggio prorompente, la novita entusiasmante di Dio che diventa uomo ed entra nella Storia sia nascosta, Iatichi a trovare ancora spazio nel nostro globalizzato calendario, Iatto di ap- puntamenti cosi troppo ravvicinati. Poi ne parli con le persone che incon- tri, con gli amici e ti accorgi subito che un po' tutti abbiamo nostalgia del Natale di una volta, quello che attendevamo da bambini, accompagnato dal proIumo intenso e gioio- so delle bucce di mandarini poste ad essic- care sulla stuIa di casa, dei nostri nasi gelati schiacciati contro le vetrine dei negozi a Iantasticare, a Iare previsioni sul possibile, Iorse unico, regalo che avremmo ricevuto, dell'attesa magica e solenne davanti al Pre- sepe. Invece siamo scivolati, quasi inconsa- pevolmente, in un'epoca avara di sentimenti, in cui cerchiamo spasmodicamente surroga- ti di cio che abbiamo perso e pensiamo di averli trovati nei mille Ieticci di cui ci cir- condiamo, convincendoci di essere diventati piu Ielici, piu appagati. Ecco allora rincorrere la pubblicita assordante ed invadente, seguire l'istigazio- ne all'acquisto, magari via Internet, tanto per sembrare piu alla moda, piu al passo coi tempi. Viviamo nell'era dei bisogni inventa- ti, dell'inessenzialita, del superIluo assurto a normalita, credendo di essere per questo piu liberi. Ci abituiamo agli slogan piu Iacili, alle sempliIicazioni, alle strade piu corte, evitando le salite che Ianno crescere e negli incroci della vita spesso scegliamo la via piu comoda, non la piu vera. Tornare dunque all'autenticita del Na- tale, alla sua atmosIera silenziosa ed avvol- gente, scrutando con la semplicita dei pasto- ri che accorsero alla grotta di Betlemme il nascere di una speranza che si rinnova, ri- scoprire il desiderio proIondo di scuoterci dalla nostra sonnolenta indiIIerenza per co- gliere, al di la del rumore che ci sommerge, un momento di pace e di serenita. MAURIZIO opinioni pre-natalizie 11 "il natale che vale"? al supermercato! Sono ormai obsoleti quei traIIicanti o cosiddetti "mercanti del tempio" che tanto Ie- cero incollerire Gesu: oggi i mercanti se li co- struiscono loro stessi e se li gestiscono in pro- prio i loro " templi-mercato". E con notevole rispondenza, tanto da accogliere piu "cristia- ni" loro di tante nostre chiese, persino di do- menica! Se e inevitabile e Iatale, dunque, che anche a Ronago ne arrivino i maniIesti pub- blicitari, doveva essere del tutto evitabile, in- vece, l'ultimo, apparso in ordine di tempo, in quanto decisamente irriverente, beIIardo se non blasIemo! Nel suo messaggio...natalizio, inIatti, il maniIesto di un super-tempio propo- ne e suggerisce con sicumera e sussiego non "un" suo natale commerciale, bensi.. ."il nata- le che vale"! Ho letto su televideo Rai del5.12c.m.: "lo stress del Natale inizia il 7 dicembre, una sindrome porta la coppia a litigare Ira loro.. il Natale diventa Ionte di colpe per chi teme di non ricambiare i regali in modo adeguato..." ecc. ecc. Ecco, dunque, in sintesi il proposto "natale che vale", ovvero il consumismo con- suma gli stessi consumatori, mentre per con- tro rigenera ampiamente, eccome, i mercanti del "super-tempio", per cui "il natale che vale" vale proprio per loro! Grazie a Dio, il "Natale che vale" non corrisponde alla Iesta dell'apparato gastrico, bensi a quello del cuore, della mente, dell'ani- ma, dell'intelletto, della buona volonta, della spiritualita, della Iede e quindi a quello del cristiano umile, sobrio, temperato, generoso, gioioso, vivo: del cristiano cioe che puo e deve anche poter dire al Bambino Gesu: ecco i miei doni, i doni per te, presente nei bambini inIermi e soIIerenti, abbandonati, immigrati ed in orIanotroIio; nei bambini delle squalli- de, violente, invivibili periIerie cittadine...ecco i doni per te presente negli an- gosciati, inconsolabili orIani di genitori di- vorziati, separati, divisi o litigiosi, sciatti, egoisti e prepotenti; nei bambini dei tristi, de- lusi e deIraudati disoccupati... Il Natale poter dire al Bambino Ges: ti abbiamo adottato " a distanza" tra le decine di migliaia dei "bambini di strada", ri- pudiati, smarriti, spauriti, aIIamati, angariati...ti abbiamo soccorso e sostenuto nei bambini handicappati, mutilati, deIormi, para- plegici...accolti dallo smisurato e gigantesco Amore dei tanti oramai leggendari "rambo" della Carita e della tua santa Chiesa: i don Cottolengo, i don Guanella, i don Gnocchi ecc... ed i numerosissimi intrepidi silenziosi sacerdoti, suore, laici... Il Natale poter dire al Bambino Ges: ti stiamo riscattando e proteggendo nei bambini rapiti o venduti come schiavi e come schiave, bestialmente utilizzati da criminali degenerati assassini.. .ti stiamo soccorrendo in quelle popolazioni tanto miserabili da non poter disporre di alcun medicinale ne di ali- menti per i loro bimbi e che a volte sono poi trasIormati e sIruttati come cavie e quindi ul- teriori vittime di spietate e scellerate multina- zionali del Iarmaco. Natale poter confidare al Bambino Ges: noi ti invochiamo, ti supplichiamo, ti preghiamo per le schiere, le moltitudini di bambini vittime di una "Via Crucis" senza Iine per interminabili guerre Iratricide, stragi, genocidi, deportazioni...ma ti preghiamo e ti amiamo anche in quei bambini "ricchi" che troppo Irequentemente subiscono violenze, angherie e maltrattamenti, pur vivendo nelle opulente terre d'Europa: bambini costretti a 12 opinioni pre-natalizie vivere in case trasIormate in discariche im- monde delle Iogne televisive ed allevati ed alimentati come vitellini senz'anima... Ma Natale e anche giorno di oIIerte personali, di impegni individuali come ad esempio quello minimo di evitare, in presenza di bambini, parole oltraggiose, imprecazioni blasIeme, ingiurie, insulti, dispetti contro vi- cini di casa, di condominio, di cortile, oppure, ancora meglio, di sorridere Iinalmente e rive- rire e salutare Te in tutti i bambini che si in- contrano, in tutti i bambini dei vicini, ma an- che di considerarli tutti uguali ai nostri bam- bini.. .ed amarli in egual misura. E vero: non esiste un comandamento a Iavore del bambino cosi com'e il quarto per il padre e la madre, tuttavia il Vangelo scarica e scaglia un'invettiva, quasi un'imprecazione da lasciare stupeIatti e sgomenti quando lo stes- so Gesu, mite ed umile di cuore, auspica ed incita a Iarsi buttare dentro il mare con una macina da mulino legata al collo piuttosto che diventare causa di scandalo anche per un solo bambino! Sara coincidenza, Iatalita, caso, ma sta di Iatto che l'essere stata individuata col nome di Nino e Nina, ossia bambino e bambina, l'origine dei recenti, inesauribili e Iunesti nu- biIragi signiIica conIermare, avvalorare, atte- stare decisamente che tali alluvioni non sono altro che lacrime! Lacrime struggenti di san- gue dei bambini di tutto il mondo, lacrime di- sperate, inconsolabili, sconosciute, lacrime soIIocate, umiliate e sopraIIatte dal giogo del- la prevaricazione, della corruzione dello sper- pero e delle dissipazioni di un inverecondo si- stema di vita...Iorte anche della nostra supina insipiente assueIazione e sudditanza e servili- smo., cioe per il peccato di omissione! Ma quelle innocenti ed inquietanti la- crime mai si sono disperse ne dissipate perche tutte le lacrime della terra arrivano inevitabil- mente al Cielo, da dove, accolte ed accumula- te amorevolmente, eccole rigettate sulla terra, a presagio di ben piu terribili ed ulteriori "ca- stighi"! Ma se Dio Padre continua a donare bambini alla pur nostra ingrata dissestata e smarrita umanita e perche la vita deve conti- nuare, comunque, e se ci dona bambini e ulte- riore suo segno, impronta e miracolo di Amo- re visibile: visibile nel bambino. Come si po- tra dunque o ci si illudera di poter continuare ad oltraggiarli, ripudiarli, ucciderli? Per quanto potra essere alta o altissima la scienza, la tecnologia, il progresso, l'evolu- zione, la civilta del terzo millennio, quanto- meno noi "cristiani" teniamo ben presente che nessuno arrivera mai a togliere, a cancellare una sola virgola dal Vangelo! Ne una sola ma- cina! GIUSEPPE GAVIOLI gam 13 gli auguri dei nostri bambini adottivi Sono appena arrivate al GAM 24 letterine dei nostri bambini adottivi aIricani, con dei bel- lissimi disegni e accompagnate da uno scritto di Suor Amelia, con cui ringrazia per l'aiuto che stiamo oIIrendo a questi piccoli e che, malgrado le enormi diIIicolta, e motivo per lei e per tutti i missionari di ringraziamento e di lode al Signore che li sostiene sempre piu nel realizzare la pro- pria vocazione a Iavore dei piu poveri e dei piu abbandonati. Suor Amelia, con tanta riconoscen- za, aggiunge gli AUGURI piu cari e piu belli in Dio, a tutti noi, per il NATALE 2000 e per l'ANNO 2001. Domenica 10 dicembre 2000 si e concluso il tradizionale Banco Vendita, arricchito quest'anno da numerosi oggetti d'artigianato del Burundi e, come sempre, abbellito dai lavori di abili ed esperte mani...nostrane. La generosita degli aIIezionati acquirenti ci ha Iatto raggiungere la somma di 6.225.000 Ai collaboratori del Gam, a tutti gli amici dei missionari e della Casa di Gino un GRAZIE DI CUORE per la sensibilita dimostrata verso le ini- ziative di questo anno. Ricordiamo ancora tra queste le ADOZIONI a DISTANZA di ragazzi e ragazze Pokot che hanno raggiunto il numero di 24! Ma tanti sono ancora i bambini che hanno bi- sogno del nostro aiuto. E tra loro ci sono Irene, Joseph, Peter, Stephan, Ngura, Isak, Moses, Jose- ph Achigia... Noi del Gam continuiamo a bussare alla porta del cuore di ciascuno, anche alla tua: se non hai ancora una adozione a distanza, se puoi, prova a pensarci per il 2001 ; la tua generosita permettera loro di andare a scuola! NOTIZIA DELL'ULTIMA ORA Ogni, primo giovedi del mese si terra, nella chie- sa parrocchiale, l'adorazione eucaristica, dalle ore 17 alle ore 20. per il 2001 si invitano tutti i gamiti a parteciparvi, cosi si potra pregare per i missio- nari, come loro sempre ci chiedono. Ciascuno puo scegliersi un tempo a lui congeniale per stare con Gesu Eucaristia in preghiera. Ecco lo scritto mandato da una bambina adot- tiva. Anche tutti gli altri bambini ringraziano per il nostro sostegno e invocano su di noi la benedizione di Dio. Caro sostenitore, sono molto felice di scriverti questa lettera. Come va nel tuo paese? Jorrei parlarti della mia famiglia e del mio villaggio, in particola- re di Amakuriat. Nella mia famiglia siamo in cinque. una ra- ga::a e quattro raga::i. Io sono la sola che sia andata a scuola e mi piace molto. Sto fre- quentando la quinta e lanno prossimo saro in sesta. Qui ad Amakuriat abbiamo avuto una fame terribile perche non ha piovuto per oltre sette mesi questanno e cosi i miei genitori sono do- vuti diventare nomadi. Saluta tutta la tua famiglia. Buon Natale. La tua bambina adottiva Eli:abeth Sundav 14 la celebrazione della cresima i nuovi testimoni della nostra comunita Domenica 3 dicembre, prima di Av- vento, una data inconsueta per ricevere il Sacramento della Cresima, ma - come ha detto Mons. Calori a nome del nostro Ve- scovo - "niente avviene per caso". Una data importante per 17 ragazzi della nostra comunita, e il punto di partenza per un cammino, quello della loro vita di adulti, Iatto di attese e di speranze: lo Spiri- to Santo ci aiuta e ci da la Iorza per testimo- niare quella Iede che i nostri genitori ci han- no trasmesso. Leggendo i pensieri dei nostri 17 te- stimoni, si puo cogliere la grande emozione vissuta durante la celebrazione eucaristica, ( "ero nervosa e non sapevo cosa dire dall'emozione" - " la cresima e stata bellissi- ma, era tutto stupendo e meraviglioso" - "ho ricevuto la cresima con Ielicita, sapendo che sarebbe stato un impegno da continuare a coltivare nel bene"), la consapevolezza di essere diventati "ancora piu cristiani, piu grandi e responsabili". La maggior parte di loro e rimasta colpita dall'esempio Iatto da Mons. Calori durante la predica: "il calcia- tore di riserva deve stare sempre all'erta e quando e chiamato a entrare in gioco deve seguire le indicazioni dell'allenatore. In que- sto caso l'allenatore e lo Spirito Santo e i giocatori siamo noi". Le oIIerte dei ragazzi e delle loro Ia- miglie sono state devolute al Gam per l'ado- zione di un bambino aIricano della missione di Suor Amelia. LE CATECHISTE JOCI DALLA GERMANIA Giusto in tempo prima che le rotative parrocchiali si mettano in moto, vorrei farvi partecipi della bellissima esperien:a che noi cantori di Ronago, cresciuti sotto la guida del Maestro Cle- rici e affidati, in questa occasione, alle mani di Mario Grisoni e Davide Pusterla, abbiamo con- diviso dall8 al 10 dicembre con la corale di Uggiate e con la mitica Filarmonica S. Cecilia, in trasferta ad Adelsdorf per i rispettivi concerti natali:i. Non ce il tempo per una cronaca dettagliata, che si puo tuttavia riassumere nella splendida ac- coglien:a da parte delle famiglie, della comunita e delle autorita di Adelsdorf. Una cronaca non direbbe comunque tutte le sensa:ioni che abbiamo provato e che piu contano nel cuore di tutti. Come quella di esserci sentiti veramente uniti agli amici di Uggiate, accom- pagnati da Don Jercellini, di essere stati orgogliosi e felici di portare e ricevere insieme a loro in Germania un regalo di Natale fatto di canti e di musica, di aver scoperto la belle::a del pae- saggio bavarese, il calore di unaffettuosa ospitalita, il suggestivo volto architettonico, storico, culturale e natali:io di Norimberga e delle sue cattedrali, la magia dellAvvento tedesco. In questo anno giubilare, in cui tanti popoli si sono mossi, e come se avessimo vissuto un dop- pio gemellaggio. quello con la gente di Adelsdorf e, prima ancora, quello con i nostri "vicini di casa ". Una piccola ma significativa goccia nel mare a volte tempestoso della globali::a:ione che - se lo vuole veramente con impegno e passione, puo superare spa:i, confini e mentalita, per unirsi e per crescere insieme. ANNA B. anagraIe parrocchiale 15 SONO TORNATI ALLA CASA DEL PADRE ANNA MULLER di anni 94 il 7 dicembre 1999 BERNASCONI ANTONIO di anni 70 il 2 gennaio 2000 BOTTA EMMA di anni 91 il 6 aprile TAVASCI GIULIO di anni 66 il 26 aprile CAPIAGHI ARTURO di anni 91 il 27 maggio SALINA ALESSANDRA di anni 87 il 28 maggio TAVASCI MARINO di anni 65 il 13 luglio BIANCHI LUIGI di anni 63 il 15 luglio GESTRA EMMA di anni 80 il 26 luglio SOMAINI AMELIA di anni 96 il 30 luglio LURATI MARIA di anni 91 il 2 agosto BOLDRIN AFRA di anni 79 il 19 agosto RIGAMONTI ERCOLE di anni 86 il 21 agosto ALBERIO EUSTORGIO di anni 90 il 19 settembre REZZONICO MARIO di anni 88 il 13 ottobre CARNEVALE VINCENZA di anni 83 il 26 ottobre MASCETTI ANTONIO di anni 67 l'1 novembre RANZA ROCCO RINALDO di anni 93 il 12 dicembre SONO ENTRATI A FAR PARTE DELLA FAMIGLIA DEI FIGLI DI DIO CON IL SACRAMENTO DEL BATTESIMO STRAZZERA LUCKY di Andrea e Caterina il 9 gennaio CAPELLI MORENO di Davide e M. Rosalia il 9 gennaio MAGISTA' MARTINA di Roberto e Barbara il 6 Iebbraio COLACINO FEDERICO di Angelo e Rosalba il 6 Iebbraio MARINI STEFANO di Andrea e Nadia il 5 marzo PEITI CAMILLA di Roberto e Carla il 5 marzo LA PORTA FRANCESCA di P. Francesco e Elena il 5 marzo LAMBRUGHI ELENA di Graziano e Sabrina il 2 aprile PIVA GIULIA di Ivan e Monica il 2 aprile BIANCHI DENNIS di Damiano e Alessia il 7 maggio VILLANOVA ALICE di Carmelo e Emilia il 4 giugno PIVA NATAN di Mauro e Edy il 9 luglio GHIELMETTI MARCO di Claudio e Francesca Maria il 9 luglio FASOLA SIMONE di Adelio e Floriana il 3 settembre DE RINALDIS GIANLUCA CRISTIANO di Adamo e M.Grazia 1'1 ottobre MAESTRI FRANCESCA di Mattia e RaIIaella 1'1 ottobre MONTALBANO ANDREA di Leonardo e Sabrina l'8 dicembre E ANNO CONSACRATO IL LORO AMORE CON IL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO ALBERTO MARCHESI e CAPIAGHI ROBERTA il 2 dicembre ENTE SCUOLA DELL'INFANZIA ~ARCOBALENO Anche questanno, in occasione delle festivita natali:ie, la Scuola Materna promuove le tra- di:ionali ini:iative che diventano un sostegno allimportante compito che da sempre svolge per la crescita umana e cristiana dei nostri bambini. Gli appuntamenti sono i seguenti. Sabato 23 dicembre 2000 dalle ore 17.00 TRIPPA ALLA RICKY Sabato 6 gennaio 2001 nel pomeriggio, dopo l'incontro di preghiera INCANTO DEI DONI DELL'ALBERO seguira lestra:ione dei biglietti della lotteria. BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO A TUTTI!