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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art.

1, comma 2, DR PD - Periodico dellAssociazione Madonna di Fatima - Maria, Stella della Nuova Evangelizzazione

Numero 54
Ottobre 2007

Africa:
il continente
della speranza

Salvami Regina

cco il Cuore che ha tan


to amato gli uomini da
non risparmiare nulla
fino ad esaurirsi e a consumarsi
per dimostrareloro il suo amore.
La maggior parte di loro per mi
ricambia con l ingratitudine,
manifestata attraverso disprezzo,
irriverenze, sacrilegi e apatia
verso di me in questo
Sacramento damore.

Gustavo Kralj

(Rivelazioni del Sacro Cuore


a Santa Margherita Maria.
In: Scritti Spirituali di
San Claudio La Colombire)

Statua del Sacro


Cuore di Ges,
Casa degli Araldi
del Vangelo,
Rio de Janeiro
(Brasile)

SommariO
Salvami
Regina
Periodico dellAssociazione
Madonna di Fatima - Maria, Stella
della Nuova Evangelizzazione

Scrivono i lettori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il continente della
speranza (Editoriale) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La voce del Papa


Rispondendo ai sacerdoti

Anno IX, numero 54, Ottobre 2007

Direttore responsabile:
Zuccato Alberto

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30034 Mira (VE)
CCP 13805353
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di Diritto Pontificio

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In Italia:
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a Mira (VE): 041 560 08 91
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Gli articoli di questa rivista potranno essere
riprodotti, basta che si indichi la fonte e si invii
copia alla Redazione. Il contenuto degli articoli
firmati di responsabilit dei rispettivi autori.

SantIgnazio di Antiochia
Colui che portava
Cristo nel suo cuore
......................

La parola dei pastori


Fatima: lamore
di una Madre
......................

32

38

Commento al Vangelo
Quando inutile pregare?

10

accaduto nella
Chiesa e nel mondo
......................

40

Africa: il continente
della speranza

16

Mia cugina
Beata Albertina
......................

Storia per bambini


Non azzardarti
ad accendere quei ceri!
......................

46

22
I santi di ogni giorno

Il Cielo, un luogo
anchesso materiale?
......................

......................

24

Araldi nel mondo

......................

48

Kilimanjaro,
il monte della speranza

26

......................

50

S crivono

Complimenti
Ringrazio per la gentilezza di
avermi spedito una copia delle riviste
n 66 e 67 di questAssociazione, gli
Araldi del Vangelo.
Desidero, anche, fare i miei complimenti a tutti coloro che, in vari
modi, collaborano al successo di tali lavori.
Che Dio li benedica, oggi e sempre, per intercessione dellImmacolato Cuore di Maria.
Mons. Osvino Jos Both
Arcivescovo dellOrdinariato
Militare del Brasile
Brasilia (Brasile)

DallAfrica del Sud: Questa


rivista ha cambiato la mia vita
Vorrei ringraziarvi per la rivista
Araldi del Vangelo. bella e utile, ne
ho comprato una copia nella Parrocchia di San Giovanni, a North Riding
(Johannesburg).
Posso dirvi che da quel giorno la
rivista ha cambiato la mia vita. Ho acquistato ledizione inglese n1 e, da
allora, la rileggo sempre.
Patrick Kumwenda
Franschoek (Africa del Sud)

Profonda crescita spirituale


Le riviste sono di grande ricchezza, tanto nei contenuti spirituali che
nelle foto.
Anche stando lontano, posso capire come gli Araldi del Vangelo vivano
una profonda crescita spirituale e anche del numero di membri.
Lordinazione dei sacerdoti un
regalo del Cielo per la nostra Chiesa
Cattolica Apostolica Romana.

4Salvami Regina Ottobre 2007

i lettori

Mi sento molto vicino a tutti con


la preghiera, lodando il Signore che
ha creato, nel Suo amore di Padre,
questAssociazione religiosa che
ha la missione di volare, con le ali
dellamore, per evangelizzare il popolo che Dio gli affida.
Suor Maria Giseuda Ferreira
Juazeiro do Norte (Brasile)

Leggo prima di tutto il


commento al Vangelo
Quando arriva la rivista, leggo prima di tutto il commento al Vangelo,
che Don Joo Cl scrive alla perfezione. Tutto ci che viene da lui bello e perfetto. Per me una vera catechesi.
Mafalda B. Coan
Lauro Muller (Brasile)

Aprire le coscienze per


conoscere la santit di Dio
La rivista Araldi del Vangelo ha
portato alla mia famiglia pace e benessere, infatti ogni volta che arriva,
leggiamo tutti gli articoli con attenzione, riteniamo meraviglioso come
tutto sia bello e cos, possiamo aprire la coscienza per giungere pi vicino e conoscere come Dio infinitamente santo.
Catarina Dossiatti Somacal
Nova Bossano (Brasile)

Chi il mio prossimo?

Voglio dire che la rivista Araldi del


Vangelo ricchissima, poich attraverso di essa la nostra fede aumenta
giorno per giorno.
La rivista deve continuare a darsi da fare con le nostre anime, con
i nostri cuori, perch siamo uomini e
abbiamo bisogno che Dio agisca nella nostre vite.
Eliane Itelvina Blans da Silva
Dourados (Brasile)

Tra gli altri temi che ho letto nella rivista di luglio, mi piaciuto molto quello che si riferisce a Chi il mio prossimo?. , veramente, un argomento
sul quale dovremmo non solo leggere,
ma anche ponderare e meditare: chi
il prossimo di ognuno di noi?
Purtroppo, al giorno doggi, la
maggior parte delle persone non si
preoccupa della vita degli altri!
Mi piaciuto anche larticolo su
Santa Elisabetta del Portogallo, la
quale si molto preoccupata del
prossimo e tanto bene ha fatto a quelli che pi ne avevano bisogno. La sua
vita serva da esempio a tutti noi.
Maria Orlanda
Esmeriz Pinheiro Veloso
Braga (Portogallo)

Salutare per noi cattolici

Converte anche chi

Voglio complimentarmi per leccellente lavoro di evangelizzazione,


che merita tutto lappoggio di noi lettori della rivista Araldi. La leggo da
poco tempo, che per sufficiente
per dirvi quanto sia salutare per noi
cattolici avere unopera di tale natura.
Francisca da Silva Baltino
Natal (Brasile)

non cattolico

La nostra Fede aumenta


giorno per giorno

Alcuni giorni fa, ho ricevuto la rivista molto cattolica Araldi del Vangelo Salvami Regina che converte
anche chi non cattolico e aumenta
la nostra fede giorno per giorno. Con
questa rivista ho imparato a pregare
con un cuore grande.
Danielle Ruggerini
S. Martino in Rio (RE)

Editoriale
Il continente della
speranza

ellAntichit, non si concepiva lesistenza di una religione universale destinata


a salvare tutti i popoli. Ogni nazione o citt aveva le sue proprie divinit, che
proteggevano con esclusivit i loro membri, avendo persino gli dei familiari, i
lari, il cui culto era trasmesso da padre in figlio. Persino tra i giudei, lunico popolo ad
adorare il Dio vero, predominava unanaloga concezione religiosa: Dio proteggeva soltanto il popolo eletto, mentre tutti gli altri erano votati alla perdizione. Per questo, lidea
di missione per annunciare la verit e la salvezza ai gentili era impensabile.
Nonostante ci, non mancano nella Scrittura passi in senso contrario, che profetizzano una futura conversione di tutti i popoli al vero Dio. Il Salmo 22, il cui versetto iniziale fu recitato da Ges sulla Croce Mio Dio, mio Dio, perch mi hai abbandonato? predice la conversione di tutta la terra al Signore: Torneranno al Signore
tutti i confini della terra (Sl 22, 28).
La fondazione della Chiesa Cattolica ha invertito questa concezione esclusivista
del pensiero religioso. Lo stesso Ges invi gli Apostoli ad annunciare il Vangelo ai
pagani: Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo (Mt 28, 19).

Madonna

di Fatima

- Maria,

Stella della

Nuova Evange

lizzazione

***

Africa:
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an
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Poste Italiane

s.p.a. - Spediz

ione in Abbon

amento

Postale

- D. L. 353/20

03 (conv.

in L. 27/02/2

004 n 46)

art. 1, comma

2, DR PD

- Periodi

co dellAs

sociazione

54
Numero
2007
Ottobre

Salvami R

egina

Fotomontaggio
della missione di
P. Hamilton
Naville, E.P.,
in Mozambico
(Foto: Alex Siqueira)

Essendo luomo creato ad immagine e somiglianza di Dio (cfr. Gn 1, 26) costituisce lumanit, nella sua ricca pluralit di razze e popoli, una magnifica vetrata multicolore che rispecchia le perfezioni divine.
Di questo congiunto, abbiamo oggi soltanto un immagine incompleta e insufficiente, ma in Cielo, quando si concluder la Storia e gli uomini avranno occupato
tutti i troni abbandonati dagli angeli decaduti, lo contempleremo in tutta la sua bellezza e comprenderemo per intero il piano magnifico della creazione, cos come il
contributo che ogni razza bianca, nera o gialla stata chiamata a dare.
I popoli dellEuropa hanno gi lasciato nella Storia e nella Civilt, il marchio della loro fede e di una ricca cultura cristiana. Ma, altri, come quelli dellAfrica nera, dovranno anche loro produrre i loro bei frutti nel campo della spiritualit e della cultura.
Infatti, quando la grazia divina illuminer loro lanima, essi manifesteranno meraviglie, accendendo con uno splendore specifico le parti che saranno loro riservate
nella fantastica vetrata delle razze e civilt, creata da Dio.
Ma affinch la luce di Cristo illumini questi popoli, si rende necessario dar compimento al mandato di Ges agli Apostoli, di evangelizzare tutta la Terra.
LAfrica in attesa, ancora, di giorni di grande splendore, quando tutti i suoi popoli si convertiranno al Signore. Quando giunger questo momento, una gioia speciale avranno, nel Cielo o nella Terra, coloro che hanno pregato, agito o si sono sacrificati affinch il Continente della speranza realizzi il progetto di Dio.
Ottobre 2007 Salvami

Regina5

Osservatore Romano

La voce del Papa

Il Santo Padre risponde alle


domande dei sacerdoti nella
Chiesa di Santa Giustina Martire
ad Auronzo di Cadore

Rispondendo ai
sacerdoti
Avendo trascorso il primo periodo delle sue vacanze sulle Alpi, Benedetto XVI
ha voluto incontrarsi con i sacerdoti delle diocesi di Treviso e Belluno-Feltre, coi
quali ha avuto una piacevole conversazione, rispondendo spontaneamente alle
loro domande. Due fra queste, di speciale interesse, le pubblichiamo a seguire.

anto Padre, si parla di


nuova evangelizzazione,
ma cosa fare perch questo Dio possa risplendere ancora fra le nostre case ed essere acqua che disseta anche i
tanti che sembrano non avere pi sete?
La domanda fondamentale del
nostro lavoro pastorale come portare Dio al mondo, ai nostri contempo6Salvami Regina Ottobre 2007

ranei. Evidentemente questo portare Dio una cosa multidimensionale: gi nellannuncio, nella vita e nella morte di Ges, vediamo come si
sviluppa in tante dimensioni questo
Unico. [] Il cristianesimo non
un pacchetto complicatissimo di tanti dogmi, cos che nessuno pu conoscerli tutti; non cosa solo per accademici, che possono studiare queste
cose, ma cosa semplice. []

Come mostrare le dimensioni


dellannuncio di Cristo
Quindi la dimensione della vita
vissuta la migliore testimonianza
per Cristo, il miglior annuncio. Vediamo famiglie nutrite dalla fede come
vivono nella gioia, come vivono anche
la sofferenza in una profonda e fondamentale gioia, come aiutano gli altri,
amando Dio e il prossimo. Mi sembra
che questo sia oggi lannuncio pi bel-

lo. Anche per me lannuncio pi confortante sempre quello di vedere le


famiglie cattoliche o le personalit
cattoliche che sono penetrate dalla fede: risplende in loro realmente la presenza di Dio e arriva questa acqua viva della quale Lei ha parlato. Quindi lannuncio fondamentale proprio
quello della vita stessa dei cristiani.
Naturalmente c poi lannuncio
della Parola. Dobbiamo fare di tutto
affinch la Parola sia ascoltata, e conosciuta. Oggi ci sono tante scuole
della Parola e del colloquio con Dio
nella Sacra Scrittura, colloquio che
diventa necessariamente anche preghiera, perch uno studio puramente teorico della Sacra Scrittura un
ascolto solo intellettuale e non sarebbe un vero e sufficiente incontro con
la Parola di Dio. Se vero che nella
Scrittura e nella Parola di Dio il Signore Dio Vivente che parla con noi,
provoca la risposta e la preghiera, allora le scuole della Scrittura devono
essere anche scuole di preghiera, di
dialogo con Dio, dellavvicinarsi intimamente a Dio.
Poi naturalmente direi i Sacramenti.
Con Dio vengono sempre anche tutti i
Santi. E importante questo ci dice la
Sacra Scrittura sin dallinizio Dio non
viene mai da solo, ma viene accompagnato e circondato dagli Angeli e dai
Santi. Nella grande vetrata di San Pietro raffigurante lo Spirito Santo mi piace tanto il fatto che Dio sia circondato
da una folla di angeli e di esseri viventi, che sono espressione e emanazione
per cos dire dellamore di Dio.

Questo lo vedo anche nel dialogo con i vescovi del mondo, dellAfrica ed ultimamente anche dellAmerica Latina, che lamore per la Madonna la grande forza della cattolicit. Nella Madonna riconosciamo tutta la tenerezza di Dio, quindi coltivare e vivere questo gioioso amore della Madonna, di Maria, un dono della cattolicit molto grande.
Poi ci sono i Santi, ogni luogo
ha il suo Santo. Questo va bene cos, perch vediamo i molteplici colori
dellunica luce di Dio e del suo amore, che si avvicina a noi. Scoprire i
Santi nella loro bellezza, nel loro avvicinarsi nella Parola a me, poich in
un determinato Santo, posso trovare tradotta proprio per me la Parola
inesauribile di Dio.
Ed ancora tutti gli aspetti della
vita parrocchiale, anche quelli umani. Non dobbiamo essere sempre sulle nuvole, nelle altissime nuvole del
Mistero, dobbiamo essere anche con
i piedi per terra e vivere insieme la
gioia di essere una grande famiglia:
la piccola grande famiglia della parrocchia; la grande famiglia della diocesi, la grande famiglia della Chiesa
universale.

A Roma posso vedere tutto ci,


posso vedere come persone provenienti da tutte le parti della terra e
che non si conoscono, in realt si conoscono, perch sono tutti parte della famiglia di Dio, sono vicini perch hanno tutto: lamore del Signore, lamore della Madonna, lamore
dei Santi, la successione apostolica e
il successore di Pietro, i vescovi. Direi che questa gioia della cattolicit,
con i suoi molteplici colori, anche la
gioia della bellezza.
Abbiamo qui la bellezza di un
bellorgano; la bellezza di una bellissima chiesa, la bellezza cresciuta nella Chiesa. Mi sembra una meravigliosa testimonianza della presenza e
della verit di Dio. La Verit si esprime nella bellezza e dobbiamo essere grati di ci e cercare di fare tutto
il possibile perch rimanga presente, si sviluppi e cresca ancora. Cos mi
sembra che arrivi Dio, in modo molto
concreto, in mezzo a noi.[]
Santo Padre, desidererei una sua
parola per quelli della mia generazione, per noi che ci siamo preparati durante gli anni del Concilio.
una domanda importante e che
conosco molto bene. Anchio ho vis-

Lamore alla Madonna la


grande forza del cattolicesimo
Con Dio, con Cristo, con luomo
che Dio e con Dio che uomo, arriva la Madonna. Questo molto
importante. Dio, il Signore, ha una
Madre e nella Madre riconosciamo realmente la bont materna di
Dio. La Madonna, la Madre di Dio,
lausilio dei cristiani, la nostra
permanente consolazione, il nostro grande aiuto.

Accoglienza calorosa al Papa Benedetto XVI da parte dei sacerdoti


delle diocesi di Treviso e Belluno-Feltre

Ottobre 2007 Salvami

Regina7

suto i tempi del Concilio, trovandomi


nella Basilica di San Pietro con grande
entusiasmo e vedendo come si aprivano nuove porte. Pareva realmente essere la nuova Pentecoste, dove la
Chiesa poteva nuovamente convincere lumanit, dopo lallontanamento
del mondo dalla Chiesa nellOttocento e nel Novecento. Sembrava si rincontrassero di nuovo Chiesa e mondo e rinascesse nuovamente un mondo cristiano ed una Chiesa del mondo
veramente aperta al mondo. Abbiamo
tanto sperato, ma le cose in realt si
sono rivelate pi difficili.
Tuttavia rimane la grande eredit
del Concilio, che ha aperto una strada nuova, sempre una magna charta del cammino della Chiesa, molto
essenziale e fondamentale.

I tempi di un post-Concilio sono


quasi sempre molto difficili
Ma perch andata cos? Prima
vorrei forse cominciare con unosservazione storica. I tempi di un postConcilio sono quasi sempre molto difficili. Dopo il grande Concilio di Nicea
- che per noi realmente il fondamento della nostra fede, di fatto confessiamo la fede formulata a Nicea non
nata una situazione di riconciliazione
e di unit come aveva sperato Costantino, promotore di tale grande Concilio, ma una situazione realmente caotica di lite di tutti contro tutti.
San Basilio nel suo libro sullo Spirito Santo paragona la situazione della
Chiesa dopo il Concilio di Nicea ad una
battaglia navale cui nessuno di notte in
pi conosce laltro, ma tutti sono contro tutti. Era realmente una situazione
di caos totale: cos descrive con colori
forti il dramma del dopo Concilio, del
dopo Nicea, San Basilio. []
Quindi non adesso, in retrospettiva, una sorpresa cos grande come
era nel primo momento per noi tutti digerire il Concilio, questo grande
messaggio. Immetterlo nella vita della Chiesa, riceverlo, cos che diventi
vita della Chiesa, assimilarlo nelle diverse realt della Chiesa, una sof8Salvami Regina Ottobre 2007

ferenza, e solo nella sofferenza si realizza anche la crescita. Crescere


sempre anche soffrire, perch uscire da uno stato e passare ad un altro.

La prima cesura post-Concilio


Nel concreto del dopo-Concilio
dobbiamo constatare che vi sono due
grandi cesure storiche. Nel dopo-Concilio, la cesura del 68, linizio o lesplosione - oserei dire - della grande crisi
culturale dellOccidente. Era finita la
generazione del dopoguerra, una generazione che dopo tutte le distruzioni e
vedendo lorrore della guerra, del combattersi e constatando il dramma delle queste grandi ideologie che avevano
realmente condotto le persone verso il
baratro della guerra, aveva riscoperto
le radici cristiane dellEuropa e aveva
cominciato a ricostruire lEuropa con
queste ispirazioni grandi.
Ma finita questa generazione si vedevano anche tutti i fallimenti, le lacune di questa ricostruzione, la grande miseria nel mondo cos comincia,
esplode la crisi della cultura occidentale, direi una rivoluzione culturale che vuole cambiare radicalmente.
Non abbiamo creato, in duemila anni di cristianesimo, il mondo migliore. Dobbiamo ricominciare da zero in
modo assolutamente nuovo; il marxismo sembra la ricetta scientifica per
creare finalmente il nuovo mondo. E
in questo diciamo grave, grande
scontro tra la nuova, sana modernit
voluta dal Concilio e la crisi della modernit, diventa tutto difficile come
dopo il primo Concilio di Nicea.
Una parte era del parere che questa rivoluzione culturale fosse quanto aveva voluto il Concilio, identificava questa nuova rivoluzione culturale marxista con la volont del Concilio; diceva: questo il Concilio. Nella
lettera i testi sono ancora un po antiquati, ma dietro le parole scritte sta
questo spirito, questo la volont del
Concilio, cos dobbiamo fare.
E dallaltra parte, naturalmente,
la reazione: cos distruggete la Chiesa. La reazione diciamo assoluta

contro il Concilio, la anti-conciliarit


e diciamo la timida, umile ricerca
di realizzare il vero spirito del Concilio. Come dice un proverbio Se cade
un albero fa grande rumore, se cresce una selva non si sente niente perch si sviluppa un processo senza rumore e quindi durante questi grandi rumori del progressismo sbagliato,
dellanti-conciliarismo cresce molto
silenziosamente, con tante sofferenze e anche con tante perdite nella costruzione di un nuovo passaggio culturale, il cammino della Chiesa.

La seconda cesura post-Concilio


La seconda cesura nel 1989 fu il
crollo dei regimi comunisti. Ma la risposta non fu il ritorno alla fede, come
si poteva forse aspettare, non fu la riscoperta che proprio la Chiesa con il
Concilio autentico aveva dato la risposta. La risposta fu invece lo scetticismo
totale, la cosiddetta post-modernit.
Niente vero, ognuno deve vedere come vivere, si afferma un materialismo,
uno scetticismo pseudo-razionalista
cieco che finisce nella droga, finisce in
tutti questi problemi che conosciamo e
di nuovo chiude le strade alla fede, perch cos semplice, cos evidente.
No, non c nulla di vero. La verit
intollerante, non possiamo prendere
questa strada. Ecco: in questi contesti
di due rotture culturali, la prima, la rivoluzione culturale del 68, la seconda, la caduta potremmo dire nel nichilismo dopo l89, la Chiesa con umilt,
tra le passioni del mondo e la gloria
del Signore, prende la sua strada.
Su questa strada dobbiamo crescere con pazienza e dobbiamo adesso,
in un modo nuovo, imparare che cosa
voglia dire rinunciare al trionfalismo.
Il Concilio aveva detto di rinunciare al
trionfalismo e aveva pensato al barocco, a tutte queste grandi culture
della Chiesa. Si disse: cominciamo in
modo moderno, nuovo. Ma era cresciuto un altro trionfalismo, quello di
pensare: noi adesso facciamo le cose,
noi abbiamo trovato la strada e troviamo su di essa il mondo nuovo.

Osservatore Romano

Ma lumilt della Croce, del Crocifisso esclude proprio anche questo


trionfalismo, dobbiamo rinunciare al
trionfalismo secondo cui adesso nasce
realmente la grande Chiesa del futuro. La Chiesa di Cristo sempre umile
e proprio cos grande e gioiosa. Mi
sembra molto importante che adesso possiamo vedere con occhi aperti quanto anche cresciuto di positivo
nel dopo Concilio: nel rinnovamento
della liturgia, nei Sinodi, Sinodi romani, Sinodi universali, Sinodi diocesani,
nelle strutture parrocchiali, nella collaborazione, nella nuova responsabilit dei laici, nella grande corresponsabilit interculturale e intercontinentale, in una nuova esperienza della cattolicit della Chiesa, dellunanimit
che cresce in umilt e tuttavia la vera
speranza del mondo.
Mi sembra, dobbiamo riscoprire la grande eredit del Concilio che
non uno spirito ricostruito dietro i
testi, ma sono proprio i grandi testi
conciliari riletti adesso con le esperienze che abbiamo avuto e che hanno portato frutto in tanti movimenti,
tante nuove comunit religiose.

Lesperienza del Brasile


In Brasile sono arrivato sapendo
come si espandono le sette e come
sembra un po sclerotizzata la Chiesa cattolica; ma una volta arrivato ho
visto che quasi ogni giorno in Brasile
nasce una nuova comunit religiosa,
nasce un nuovo movimento, non solo crescono le sette. Cresce la Chiesa
con nuove realt piene di vitalit, non
cos da riempire le statistiche - questa
una speranza falsa, la statistica non
la nostra divinit - ma crescono negli animi e creano la gioia della fede,
creano presenza del Vangelo, creano
cos anche vero sviluppo del mondo e
della societ.
Mi sembra quindi che dobbiamo
combinare la grande umilt del Croci-

Quasi tutti i giorni nasce in Brasile una nuova comunit


religiosa, nasce un nuovo movimento, la Chiesa cresce con
nuove realt piene di vitalit

fisso, di una Chiesa che sempre umile e sempre contrastata dai grandi poteri economici, militari ecc., ma dobbiamo imparare insieme con questa
umilt anche il vero trionfalismo della
cattolicit che cresce in tutti i secoli.
Cresce anche oggi la presenza del
Crocifisso risorto, che ha e conserva le sue ferite; ferito, ma proprio
cos rinnova il mondo, d il suo soffio che rinnova anche la Chiesa no-

nostante tutta la nostra povert. E direi, in questo insieme di umilt della


Croce e di gioia del Signore risorto,
che nel Concilio ci ha dato un grande
indicatore di strada, possiamo andare avanti gioiosamente e pieni di speranza.
(Incontro del Santo Padre con i
s acerdoti delle diocesi di Treviso
e Belluno-Feltre, 24/7/2007)

Tutti i diritti sui documenti pontifici sono riservati alla Libreria Editrice Vaticana. La versione integrale di
questi documenti pu essere trovata in www.salvamiregina.it/lavocedelpapa

Ottobre 2007 Salvami

Regina9

Commento al Vangelo 30 domenica del Tempo Ordinario

Quando inutile pregare?


Se vogliamo avere la certezza che la nostra preghiera sia accolta da
Dio, dobbiamo imitare il modo di pregare del pubblicano, umiliandoci
davanti a Lui, chiedendo perdono per i nostri peccati.

P. Joo Scognamiglio Cl Dias, E.P.


I Lorgoglio: causa
di tutti i vizi

Serpenti! Razza di vipere! Ecco


alcuni degli appellativi usciti dalle
divine labbra di Ges per designare i
farisei. In questo stesso capitolo (23)
di Matteo, sono raggruppate le principali recriminazioni di cui furono
oggetto: erano ipocriti, defraudavano le vedove, chiudevano le porte del Regno del Cielo, trasformavano i loro proseliti in figli dellinferno, erano stolte guide cieche, sepolcri imbiancati, eredi della maledizione per il sangue innocente versato sulla terra.
In realt furono loro i pi ferrei oppositori del Regno di Dio, portato dal
Messia. Nonostante le prove riguardo
al Regno fossero numerose ed evidenti, essi non solo le rigettavano ma, se
era loro possibile, le tacevano o ne offrivano malevole interpretazioni .
In quale luogo delle loro anime sar
stata infissa la radice di questo terribile
peccato contro lo Spirito Santo?
10Salvami Regina Ottobre 2007

La pi pericolosa delle vanit


I farisei avevano avuto unorigine virtuosa,quando avevano cercato
di separarsi da coloro che si lasciavano influenzare dal mondano relativismo propagato dalla Grecia, circa duecento anni prima di Cristo.
Tuttavia,per mancanza di vigilanza

I farisei avevano
avuto unorigine
virtuosa, ma per
mancanza di
vigilanza e ascesi,
come non poche
volte accade,
caddero in una
delle pi pericolose
vanit

e ascesi, come non poche volte accade, caddero in una delle pi pericolose vanit: quella che si unisce al
desiderio di perfezione.
Nellabbracciare le vie della santit, indispensabile per il cristiano
collocare linteresse per Dio al di sopra di tutta la creazione, come pure
rivolgere allinteresse verso il prossimo una attenzione maggiore che ai
propri, di ordine personale, e questi, affidarli alla Provvidenza Divina, proprio come insegna il salmista:
Non a noi, Signore, non a noi,ma al
vostro nome da gloria (Sl 115, 1).
I farisei si erano dimenticati che
era necessario porre un freno nel loro animo, per evitare la loro smoderata esacerbazione, praticando, cos, lessenziale virt dellumilt, pro-

Nella pagina accanto, Cristo


con gli Apostoli, Basilica di
San Paolo Fuori le Mura, Roma

Disse ancora questa parabola per alcuni che


presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri: Due uomini salirono al tempio
a pregare: uno era fariseo e laltro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava cos tra s:
O Dio, ti ringrazio che
non sono come gli altri
uomini, ladri, ingiusti,
adulteri, e neppure come
questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime
di quanto possiedo. Il
pubblicano invece, fermatosi a distanza, non
osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma
si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi piet di
me peccatore. Io vi dico:
questi torn a casa sua
giustificato, a differenza dellaltro, perch chi
si esalta sar umiliato e
chi si umilia sar esaltato (Lc 18, 9-14).

Gustavo Kralj
Ricardo Castelo Branco

aVangeloA

prio come la definisce San Tommaso dAquino: Lumilt reprime lappetito, affinch esso non cerchi grandezze al di l della retta ragione 1.
importante che conosciamo ci che ci
manca, in comparazione con ci che
eccede la nostra capacit. proprio,
infatti, dellumilt, come norma e direttrice dellappetito, conoscere i propri difetti 2.
In assenza della virt dellumilt,
lento ma profondo e fatale stato il
processo di una separazione dagli altri, in principio buona e persino necessaria, per compiere su di s una metamorfosi in una supervalorizzazione
delle loro autentiche o supposte qualit morali. sufficientemente illustrativo di questo stato danimo, ascoltare le parole, uscite dalle labbra di un
rabbino, e raccolte dal Talmud: Diceva R. Geremia, chiamato Simone, figlio
di Jochai: Io posso compensare i peccati del mondo intero, dal giorno in cui sono nato fino ad oggi; e se mio figlio Eleazar morisse, potrei liberare tutti gli uomini che sono esistiti nel mondo, dalla
sua creazione fino ad oggi. E se ci fosse
con noi Jotn, figlio di Uzias, potremmo
fare questo di tutti i peccati, dalla creazione del mondo fino al suo termine
[]. Vedevo i figli del banchetto divino, ed erano pochi. Se fossero stati mille, mio figlio ed io saremmo stati tra loro; se fossero stati soltanto due, saremmo stati mio figlio ed io 3.

Chi si lascia condurre


dallorgoglio non rispetta i limiti
Una volta perduta lumilt, per la
vana compiacenza di se stessi, lorgoglio nei farisei come in qualunque
caso non ha pi rispettato alcun limite.
Insuperbito, si collocato al centro delle attenzioni, esaltando le proprie qualit. Non solo disprezzava
quelle del prossimo, ma cercava anche di esagerarne i difetti, quando invece alle volte li possedeva in un grado maggiore.
A causa della sua incontenibile
arroganza, il fariseo invariabilmen12Salvami Regina Ottobre 2007

te aveva ragione nelle sue opinioni. Gli insuccessi accadevano sempre perch non aveva mai cercato di farsi consigliare. Se molti discordavano dal fariseo, in fondo era
perch la saggezza appartiene ad
una minoranza scelta. Se tutti erano unanimi con lui, si sentiva il dirigente. Se ci fosse stata unautorit
alla quale lui avesse dovuto sottomettersi, avrebbe cercato di dominarla, tuttavia, siccome il pi delle
volte ci non era facile, egli veniva
alla censura, alla critica e al sabotaggio, finendo per entrare nelle vie
della disobbedienza. Inoltre, si mostrava sempre ingrato, perch qualunque beneficio gli si facesse era
considerato un atto di pura giustizia
e, per questo, non ringraziava mai.
Come ogni orgoglioso, il fariseo,
nel costituirsi come il centro delle attenzioni, non tollerava chi non gli girasse intorno e, preso da invidia, fomentava discordie sempre quando le
circostanze le esigessero, dando maPhoto Scala

Come ogni
orgoglioso,
il fariseo, nel
costituirsi come
il centro delle
attenzioni, non
tollerava chi
non gli girasse
intorno
no, senza alcuno scrupolo, a diffamazioni, calunnie, ecc.

Nei farisei, lipocrisia si


somma allorgoglio
Essenzialmente, egli era un egolatra, ma, per la sua raffinata ipocrisia,
si presentava rispettoso davanti a Dio
e giusto in relazione agli uomini. Siccome non sempre riusciva ad occulta-

re alcuni dei suoi vizi evidenti, negava


che essi lo fossero.
Povero fariseo! Non si rendeva conto dei mali che incombevano su di lui,
poich cercava la gloria dove non esisteva. Egli non percepiva quanto il vizio della superbia fosse il primo, non
solo a manifestarsi esteriormente, ma
anche ad essere distinto da tutti, con
rapidit. Egli moriva, forse, senza averlo esplicitato, ma coloro che convivevano con lui lo avevano gi catalogato.
Come avrebbe potuto correggersi il
fariseo da questo difetto, non volendo riconoscersi vittima di un male cos grave? Gi si reputava un santo
Gli era molto difficile convertirsi, poich, proprio come dice Santa Teresa,
lumilt la verit 4.
Gli sarebbe stato indispensabile vedersi, e persino sentirsi, tale quale era;
riuscire a discernere chiaramente il
procedere dei lati buoni e cattivi della
sua anima. Se cos fosse stato, avrebbe riconosciuto il bene che cera in

Chi si esalta sar


umiliato e chi si umilia
sar esaltato (Lc 18, 14)
Preghiera del pubblicano
e del fariseo
Chiesa di Sant Apollinare
Nuovo Ravenna

costanze della sua vita e, daltra parte, non si sarebbe fatto illusioni sulla
debolezza, le inclinazioni e la malizia
della creatura umana.
Mancava al fariseo di apprendere
con Santa Teresa quanto necessario
procedere nella verit: Una volta stavo
considerando la ragione per la quale Nostro Signore era tanto amico di questa virt dellumilt, e mi capitato secondo
la mia opinione, senza ponderazione alcuna, ma allimprovviso quanto segue:
perch Dio la suprema Verit, e lumilt consiste nel procedere nella verit; ed
una verit molto grande sapere che in
noi non c niente di buono, ma solo miseria e nientaltro; e chi non capisce questo, procede nella bugia. E chi pi capisce

lui, per attribuirlo immediatamente a


Dio. Alla stessa maniera, nel constatare la propria cattiveria, le sue mancanze e i suoi peccati, li avrebbe attribuiti
alla propria volont deteriorata e perversa. Impostando, cos, il suo spirito,
con flessibilit avrebbe ammesso che
senza lausilio della grazia, il cristiano non solo smette di compiere in modo stabile i Comandamenti della Legge di Dio, ma anche incapace di pronunciare una parola buona. Egli mai
avrebbe parlato di se stesso o delle sue
virt e, se per ragioni di forza maggiore, fosse stato obbligato a farlo, avrebbe imitato San Paolo: Gratia Dei sum
id quod sum Con la grazia di Dio,
sono quello che sono (1 Cor 15, 10).
Se fosse entrato per queste vie,
il suo intimo sarebbe stato luminoso poich il suo occhio sarebbe stato pulito (cfr. Mt 6, 22); non avrebbe
pi avuto la vista accecata dallamor
proprio. Avrebbe distinto la presenza di Dio ad ogni passo, in tutte le cir-

Povero fariseo!
Egli non percepiva
quanto il vizio della
superbia fosse il
primo, non solo
a manifestarsi
esteriormente, ma
anche ad essere
distinto da tutti,
con rapidit
questo, pi fa cosa gradita alla suprema
Verit, perch in essa procede 5.
Se il fariseo avesse seguito questo cammino, non avrebbe mai riposto la sua fiducia in se stesso, ma solo in Dio, sottomettendosi in tutto
alla Sua santissima volont. Avrebbe
avuto verso gli altri una reale carit, come raccomanda San Tommaso

dAquino: Dobbiamo non solo onorare Dio in Se stesso, ma anche ci


che di Dio, in qualunque persona 6.
Qualcuno pu, senza falsit, riconoscersi e mostrarsi come il pi indegno
di tutti, tenendo conto dei difetti occulti che ha dentro di s e i doni di Dio
occulti negli altri. Per questo, Agostino
dice: Reputate, interiormente, superiori quelli che vi sono, esteriormente, inferiori. Allo stesso modo, senza finzione, qualcuno pu confessarsi e credersi indegno e inutile per tutto, per le sue
proprie forze, attribuendo a Dio ogni
sua capacit, in base a quanto si dice:
Non a causa di una capacit personale, che potremmo attribuire a noi
stessi, che siamo capaci di pensare;
da Dio che viene la nostra capacit
7
. Proprio per questo, il fariseo, nel
constatare i progressi spirituali realizzati con laiuto della grazia, nella pratica della virt, dovrebbe averli considerati come relativi, e riconoscere quanto avrebbe potuto corrispondere di pi ai doni di Dio.

Sublime esempio del


Divino Maestro
Ecco alcune ragioni per le quali
tante volte troviamo nelle Sacre Scritture lincentivo allumilt. Come sarebbe stata diversa la Storia, se i farisei avessero ascoltato e amato linvito
del Divino Maestro: Imparate da Me,
che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime (Mt 11,
29). Se fossero stati presenti allatto
praticato da Ges, in occasione della
Santa Cena, e avessero raccolto nel loro cuore le parole da Lui proferite subito dopo: Vi ho dato infatti lesempio,
perch come ho fatto io, facciate anche
voi. In verit, in verit vi dico: un servo
non pi grande del suo padrone, n un
apostolo pi grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica (Gv 13, 1517), avrebbero avuto in pi, la vera pace dellanima e la completa felicit.
Rivolgiamo ora, il nostro sguardo alla parabola proposta dalla liturgia di oggi.
Ottobre 2007 Salvami

Regina13

II La parabola del
fariseo e del pubblicano
Disse ancora questa parabola per
alcuni che presumevano di esser
giusti e disprezzavano gli altri
Sono interessanti le considerazioni fatte dai commentatori a proposito della presente parabola. Tra queste
spicca quella di SantAgostino, in relazione col versetto precedente: Ma,
quando verr il Figlio dellUomo, trover per caso fede sulla terra? (Lc 18,8).
La fede la virt di chi ripone la sua
fiducia in Dio e non in se stesso. La
fede non del superbo, ma dellumile.
Contro la superbia, [Ges] dice la parabola sullumilt 8, che va diretta a coloro che non compiacciono Dio con le
loro presuntuose preghiere. La stima
squilibrata dei propri meriti va contro la realt, soprattutto, quando lorgoglioso si ritiene impeccabile. In teoria, con la grazia di Dio e con lesistenza del libero arbitrio, potrebbe esserci
un uomo senza peccato ma, eccezion
fatta per il Figlio dellUomo e per sua

Madre Santissima, non ce n nessun


altro, secondo il Salmista: Non chiamare in giudizio il tuo servo: nessun vivente davanti a te giusto (Sl 143, 2),
o meglio ancora, come afferma San
Giovanni: Se diciamo che siamo senza
peccato, inganniamo noi stessi e la verit non in noi (1 Gv 1, 8) 9.
La parabola destinata a coloro che sopravvalutano le loro qualit, ritenendosi santi e persino impeccabili, e trattano gli altri con di-

Nel pubblicano,
tutto umilt,
contrizione
e richiesta di
clemenza; non
c in lui nessuna
leggerezza di
spirito, nessuno
spreco o perpetua
agitazione
sprezzo. Si tratta di un guanto fatto
su misura per adattarsi a una mano
farisaica, o di coloro che possono
essere classificati come loro discepoli, imbevuti, pertanto, dello stesso spirito. Tre sono i vizi presi di mira: la fiducia in se stessi, la presunzione di santit e il disprezzo degli
altri; vizi questi, contrari alle virt:
fede, umilt e carit.

Due uomini salirono al tempio a


pregare: uno era fariseo e laltro
pubblicano.

Lumilt del pubblicano gli fece


ottenere il perdono di Dio

14Salvami Regina Ottobre 2007

Ecco una semplice frase permeata di sostanziosi significati. Alla stessa ora e con lo stesso intento di pregare, salgono sul monte Moriah, dove si localizza il Tempio, due uomini:
un fariseo e un pubblicano. Il primo
gi noto. Il secondo appartiene alla

classe da tutti considerata di peccatori, odiata perch riscuoteva imposte


a servizio dei romani. Secondo il giudizio umano, il fariseo giusto, pieno di virt e devoto, e certamente andr a pronunciare uneccellente preghiera. Laltro, al contrario, peccatore tanto spregevole, non riuscir se
non ad attirare su di s lo scandalo di
tutti e la collera di Dio stesso.

Inutile preghiera del fariseo

Il fariseo, stando in piedi, pregava cos tra s: O Dio, ti ringrazio


che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adulteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo.
Sar difficile credere che questa
preghiera non sia stata reale. Nella sua divinit, quante volte Ges
non ha ricevuto, dalle creature umane, pensieri simili o persino pi orgogliosi di questo? Si pu parlare di
preghiera? No! Si tratta di un profondo atto di orgoglio, di un autoelogio, e di un insolente disprezzo
verso gli altri uomini.
Ti ringrazio Niente di meglio
che rendere grazie a Dio. devoto e meritorio, ma questa impostazione di spirito deve procedere dalla considerazione della nostra nullit, da un vigoroso sentimento delle nostre debolezze e miserie, come
anche dalladorazione di Dio per la
Sua infinita misericordia, non solo
sospendendo i castighi che ci sarebbero dovuti, ma esattamente al contrario, colmandoci di doni e grazie.
Non , tuttavia, questa lazione
di grazie del fariseo; egli esalta se
stesso ed insulta tutti gli altri. Cerca quello che egli chiede a Dio con le
sue parole, e non lo scoprirai. salito al tempio per pregare e non ha voluto pregare Dio, ma lodare se stesso.
Triste cosa lodarsi invece di pregare Dio; oltre a questo, aggiunge il disprezzo per colui che pregava 10.
Con questo, ha aperto con lorgoglio

la citt del suo cuore ai nemici che la


assediavano, citt che egli inutilmente
aveva chiuso con la preghiera e il digiuno: sono inutili tutte le fortificazioni quando in esse c una breccia per
dove pu entrare il nemico 11.

La preghiera umile ha salvato


il pubblicano peccatore

Il pubblicano invece, fermatosi a


distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi
piet di me peccatore.
Attitudine, spirito e parole completamente differenti da quelle assunte e
formulate dal fariseo. Nel pubblicano,
tutto umilt, contrizione e richiesta
di clemenza. Usando una pratica che
ormai non si vede pi nelle Chiese,si
batteva il petto senza rispetto umano. Contrariamente alle mode devote
di oggi, nessuna leggerezza di spirito,
nessuno spreco o perpetua agitazione;
parlava a Dio. Molto diversamente da
altri che al giorno doggi, entrano nelle Chiese senza aver fatto neppure una
preghiera. Il pubblicano ci d molti
esempi, anche per ci che riguarda la
sostanza della sua supplica: Mio Dio,
abbi piet di me che sono peccatore.

Sentenza proferita da Ges

Io vi dico: questi torn a casa sua


giustificato, a differenza dellaltro, perch chi si esalta sar umiliato e chi si umilia sar esaltato.
Al momento di entrare nel Tempio,
i due personaggi, seppur appartenenti a
categorie religiose e sociali differenti, erano, in fondo, molto simili. Al momento di uscire, sono radicalmente differenti. Uno era giustificato, ossia, era giusto,
perdonato, era in pace con Dio, era stato rinnovato. Laltro rimasto come era
allinizio; anzi, forse aveva peggiorato la
sua posizione davanti a Dio. Uno ha ottenuto la salvezza, laltro no 12.
Fissiamo bene la nostra attenzione: si tratta qui di una sentenza proferita dallinfallibile e sovrano Giu-

dice, lo stesso Figlio di Dio, sentenza non poche volte differente da quella degli uomini. Se, senza le luci della grazia fossimo chiamati a scegliere
uno degli apostoli per essere il primo
dei Pontefici della Santa Chiesa, non
sarebbe esagerato immaginare che alcuni li giudicheremmo pretenziosi, altri, poco attivi, lo stesso Pietro, esagerato e imprudente. Chiss se, prima di
diventare traditore, avremmo scelto
Giuda per la sua grande discrezione,

Lumilt ha
portato in Cielo un
ladrone, prima
degli Apostoli. Ora,
se unita ai crimini
essa capace di
tanto, quale non
sarebbe il suo
potere se fosse
unita alla giustizia?

crimini lei capace di tanto, quale non


sarebbe il suo potere se fosse unita alla giustizia? E se la superbia capace di
violare la giustizia, che cosa non riuscir
a fare se si alleer al peccato? 13.

) AQUINO, San Tommaso di. Summa


Teologica II-II q. 161 a. 1 ad 3.
2
) Idem, ibidem, a. 2 c.
3
) Cfr. Suca, fol. 452
4
) Cfr. Las Moradas, Morada sexta, c.
10, 6-7.
5
) Ibidem.
6
) QUINO, San Tommaso di. Ibidem,
a.3 ad1.
7
) Idem, ibidem, a.6 ad1.
8
) AGOSTINO, Santo. Serm. 115, 2.
9
) Idem.De peccatorum meritis et remissione, liv. II, 8.
10
) Idem. Serm. 115, 2.
11
) GREGORIO, San apud San Tommaso di Aquino. Catena Aurea.
12
) CANTALAMESSA, P. Raniero.
Echad las Redes Reflexiones sobre
los Evangelios Ciclo C, EDICEP
C.B., Valencia, 2003, p. 333.
1

) A LAPIDE, Cornelio. In Luc.

13

sicurezza e abilit nelle finanze, tanto


pi che egli giunse a criticare Maddalena per lo sperpero di denaro in profumi per il Maestro, quando cerano,
allora, molti poveri e bisognosi. Da
qui ci rendiamo conto di quello che
ne sarebbe della stessa Chiesa se non
fosse lo Spirito Santo a dirigerla; e di
quello che sar di noi se non ci sottometteremo alle Sue ispirazioni.

III Lumilt ha portato


in Cielo un ladrone
La liturgia di oggi ci pu pertanto
essere utile per un proficuo esame di
coscienza: fino a che punto siamo umili
come il pubblicano? O ci sar nelle nostre anime, qualche frangia dello spirito farisaico? Qualunque siano i risultati di questo esame, ricordiamoci che:
Lumilt ha portato in Cielo un ladrone, prima degli Apostoli. Ora, se unita ai

Il fariseo se ne and dal Tempio


sovraccarico del suo orgoglio

Ottobre 2007 Salvami

Regina15

Africa: continente della speranza

Dal Brasile al Mozambico


Di tutto loperato degli Araldi del Vangelo, partire per le terre di
missione ci che pi attira i suoi membri. Il Mozambico una
meta ambita da tutti.

Jos Antonio Dominguez

Pratica della devozione


dei Primi Sabati nella
Cattedrale (San Paolo)

16Salvami Regina Ottobre 2007

a Cattedrale di San Paolo ricolma di fedeli che attendono linizio di una celebrazione.
Uno squillo di tromba
interrompe il lieve brusio e il via vai di
persone che cercano ancora un posto a
sedere, prima della cerimonia. Ha inizio allora un solenne corteo, che precede la statua pellegrina dellImmacolato Cuore di Maria, che sar successivamente incoronata simbolicamente,
mentre i fedeli acclamano con calore la
Regina dei Cieli. Questatto costituisce
lapertura della devozione dei Primi
Sabati, che gli Araldi del Vangelo promuovono nella Cattedrale della Sede.
Dopo lincoronazione della Madonna, seguono la recita del rosario,
la meditazione di 15 minuti e la Celebrazione Eucaristica, mentre le numerose file per la confessione avanzano lentamente, conducendo i fedeli
alla riconciliazione con Dio.
Sono molte le persone che, di passaggio per il centro della citt, entrando in questa grandiosa chiesa ,
attratte dallanimazione o, semplicemente, per apprezzare la bella architettura delledificio sacro, rimangono
sorprese da questa cerimonia di raro
splendore. Incantati dalla bellezza
della liturgia e della musica, o da un
discreto invito della grazia, molti sintrattengono, allo scopo di assistere a
tutta la celebrazione. Subito nasce la
domanda: chi sono questi giovani?
Che cosa fanno? Come vivono?

te le attivit evangelizzatrici portate


a termine dallistituzione, che chiunque dei consacrati disposto a intraprendere.
Questa disposizione chiaramente pi viva, tra coloro che costituiscono il ramo sacerdotale, destinato nello specifico allannuncio del Vangelo
e allamministrazione dei misteri divini, nella liturgia. Le sfide del nostro
tempo per, ci portano ad utilizzare
il maggior numero di mezzi a disposizione, per portare la Parola a tutti gli uomini, senza alcuna eccezione, poich la nostra societ sempre pi secolarizzata,
ossia, pi distante da Dio e
dalla Chiesa. stata questa
una delle ragioni che hanno indotto lepiscopato

latino-americano, nella 5 Conferenza del CELAM a lanciare la grande


missione continentale.
Come arrivare a colui che sta cos tante volte vicino, ma che molto
distante da Dio, un problema che
non si riduce al semplice superamento di uno spazio. una distanza tra il
cuore delluomo e lInfinito, che non
sempre facile da superare necessario laiuto della grazia divina,
che si serve con frequenza di strumenti umani o materiali.
con questintuizione, di essere semplici
strumenti di Dio, che
gli araldi svolgono le
loro attivit evangelizzatrici: le visite della
statua pellegrina della

Una vita dedicata


allevangelizzazione
Nel prendere contatto con gli araldi per la prima volta, in una cos solenne cerimonia liturgica, difficilmente ci si pu fare unidea di tut-

Diego Rodriguez

Il Cardinale Franc Rod


ordina sacerdote il
diacono Hamilton Jos
Naville, il giorno
18 maggio 2007
Ottobre 2007 Salvami

Regina17

Non appena arrivato a Maputo, Don Hamilton ha dovuto dare assistenza a due chiese vicine
Mastronge e Madonna dellAssunzione i cui parroci si erano assentati per partecipare al ritiro
annuale. Sebbene il portoghese sia la lingua ufficiale, molti parlano soltanto le lingue native, e lomelia
ha dovuto essere tradotta nello xangane.

Madonna di Fatima nelle case, lApostolato dellOratorio del Cuore Immacolato di Maria, la divulgazione di
pubblicazioni religiose, di stampe, di
medaglie, CD di musica e la stessa rivista Araldi del Vangelo.

Spirito missionario
Nellanima degli araldi risuonano continuamente le parole del Signore Ges agli Apostoli: Andate
in tutto il mondo e predicate il Vangelo a ogni creatura(Mc 16, 15).
Questo invito vibra con pi intensit ancora in quelli che hanno ricevuto il sacramento dellordine, impresso nelle loro anime dallo Spiri18Salvami Regina Ottobre 2007

to Santo nel momento dellimposizione delle mani.


Partire in missione per terre lontane, al fine di esercitare il loro ministero sacerdotale e annunciare la
Buona Novella, per loro la maggiore felicit su questa terra.

Gli araldi in Africa


Il Mozambico, nellAfrica australe,
una di queste terre di missione dove
gli Araldi del Vangelo svolgono la loro
attivit. Il fatto di essere uno dei paesi
pi poveri del mondo, a causa dei conflitti armati che hanno devastato il paese per decenni, non costituisce alcun
ostacolo al sorgere di numerose voca-

zioni tra i giovani, i quali manifestano


grande sete di soprannaturale. Come
sempre accade in circostanze analoghe, la messe grande, ma gli operai
sono pochi (Mt 9, 37). Difficolt accresciuta anche dalle enormi carenze
materiali del paese.
Per gli Araldi del Vangelo mozambicani, la richiesta impellente dove
trovare i mezzi materiali per andare
incontro alle centinaia di giovani che
sono da loro catechizzati, nelle scuole della capitale Maputo? Come dare formazione religiosa e culturale a
coloro che hanno la vocazione e che
aspirano ad una vita di consacrati o,
addirittura, al sacerdozio?

Celebrare Messa, ricevere confessioni, dare formazione dottrinaria ai giovani sono attivit che hanno
occupato ampiamente il soggiorno di Don Hamilton in Mozambico.

Questo slancio di religiosit tra


gli africani ha suscitato in Don Hamilton Naville, E.P., quando era ancora diacono, lintenso desiderio di
partire in missione per il Mozambico. Desiderio che gli splendori della liturgia di ordinazione presbiterale hanno vivamente intensificato. Qualche tempo dopo, un inatteso invito, confermato da Don Joo
Cl, E.P., venuto a trasformare in
realt questo profondo anelito missionario. Per Don Hamilton, la missione stata un vero regalo del Cielo, che egli ha accettato gioiosamente pur, consapevole di tutte le rinunce che gli erano chieste.

Piccole e grandi difficolt


Per noi che viviamo nel mondo occidentale, abituati alle piccole comodit della societ moderna, alla portata di mano in qualunque negozio
o supermercato, non sar forse cos evidente quello che significa andare in una terra di missione, recentemente uscita da una guerra civile.
Dallalimentazione precaria (carne,
uova, pesce, costituiscono articoli di
lusso e il nostro indispensabile caff
una rarit), proliferazione della malaria e di altre epidemie, difficolt di
trasporto (percorrere 10 km a piedi,
o pi, per andare a messa, non considerato un lungo viaggio) fino alla

mancanza di quello che per noi tanto comune come una semplice coperta, nelle fredde notti dinverno, sono
alcune delle difficolt che necessario sopportare con naturalezza.

Il continente della speranza


Ma per un cuore sacerdotale, tutte queste carenze si riducono ad un
nonnulla davanti alla grandiosit e ai
misteri del continente africano, al vasto orizzonte delle anime da soccorrere e alla fame di soprannaturale di
quei popoli. Forse per questo il compianto Papa Giovanni Paolo II era
stato indotto a definire lAfrica come
il continente della speranza.
Ottobre 2007 Salvami

Regina19

Appena arrivato alla casa degli


araldi, a Maputo, Don Hamilton ha
subito potuto misurare la vasta portata delle necessit. Fin dal primo momento, ha dovuto dare assistenza a
due chiese vicine Mastrong e Madonna dellAsunzione i cui parroci
si sarebbero assentati per fare il ritiro annuale. Una nuova difficolt si
poi presentata: sebbene il portoghese
sia la lingua ufficiale, molti parlano
soltanto le lingue native e lomelia ha
dovuto essere tradotta nello xangane,
in quanto il sacerdote in quella lingua
sapeva dire soltanto zixilii (buon giorno). Tuttavia, quando la fede del popolo grande, la diversit di lingue o

di razze smette di costituire una barriera.


Oltre alle parrocchie, Don Hamilton ha dovuto occuparsi anche degli araldi. Sia di quelli che gi vivono in comunit nellaccademia (ancora in costruzione), dove svolgono i loro studi (sono circa 60), sia di quelli
che sono catechizzati dagli araldi attraverso il Progetto Futuro e Vita,
nelle scuole secondarie di Maputo e
nelle parrocchie. Celebrare Messa,
ricevere le confessioni, dare formazione dottrinale ai giovani, sono attivit che occupano ampiamente la vita
quotidiana, poco tempo resta per la
celebrazione della Liturgia delle Ore,

Don Hamilton stato


affabilmente accolto
dallArcivescovo di Maputo,
Mons. Francisco Chimoio,
O.F.M. Cap. E subito dopo
seguita una visita al Seminario
Maggiore di Maputo (con
circa 100 seminaristi), dove ha
tenuto conferenze sulla nuova
evangelizzazione attraverso
i media.

20Salvami Regina Ottobre 2007

adorazione del Santissimo Sacramento e altre preghiere quotidiane.

Sorgere delle vocazioni


Per un sacerdote, praticamente
impossibile restringere il suo ministero
ai limiti del proprio istituto. Un nuovo
carisma nella Chiesa sempre un fattore di attrazione per i fedeli, perch
si nota pi sensibilmente lazione dello Spirito Santo che lo suscita. quello che capitato con la visita allArcivescovo di Maputo, Mons. Francisco Chimoio, O.F.M. Cap. Affabilmente accolto da Mons. Francisco, subito seguito linvito a dare un contributo al Seminario Maggiore di Maputo ( con cir-

ca 100 seminaristi), dando conferenze


sulla nuova evangelizzazione attraverso i media. Tema che ha interessato vivamente i candidati al sacerdozio, per
il fatto di costituire una costante sfida
per la Chiesa del nostro tempo.
Anche tra gli araldi, Don Hamilton
ha incontrato un buon numero di persone con vocazione al sacerdozio, ma,
con la gioia di scoprire promettenti
vocazioni per la Chiesa, sono arrivate
le difficolt e le apprensioni. Che non
sia meglio portare alcuni ad essere
formati nella Casa-Madre degli araldi, a San Paolo? O, al contrario, che
sia preferibile concentrare gli sforzi
in Africa, malgrado le carenze locali?

Luna e laltra soluzione ha i suoi vantaggi e svantaggi. In ogni modo, il contatto col carisma originario di un beneficio insuperabile. stato per questo che Don Hamilton, nel prendere
contatto con la forza di fede dei mozambicani, ha optato per inviare 13 di
questi giovani in Brasile, grazie allabnegazione di generosi donatori, al fine di consentire unesperienza vocazionale. Senza dubbio, questo interscambio benefico anche da parte di
chi accoglie i visitatori e prende contatto con questa fede che non contaminata dai dubbi del razionalismo.
LAfrica ancora una terra quasi
vergine dove la semente della fede non

ha ancora dato i suoi frutti migliori,


preannunciati dalla bellezza e grandiosit della sua natura genuina e piena
di colori e vita. Ma affinch queste sementi fruttifichino necessario irrigarle con molta abnegazione e preghiera.
A tutti quanti sentono lispirazione
di pregare per questi giovani, che nei
prossimi mesi faranno la loro esperienza vocazionale, e per i tanti altri
che non sono potuti venire, per mancanza di mezzi, essi sono riconoscenti
per le loro preziose preghiere, affinch lAfrica, da continente della speranza, diventi un continente traboccante di fede, ed esempio di cattolicit per il mondo intero.

Nel prendere
contatto con la forza
della fede dei mozambicani, Don
Hamilton ha optato per portare 13 giovani
in Brasile, per permettere loro di fare
unesperienza vocazionale.
A lato i giovani mozambicani, gi in Brasile,
insieme a Mons. Jos Maria Pinheiro, Vescovo di
Bragana Paulista, e a Don Joo Cl Dias E.P.

Ottobre 2007 Salvami

Regina21

Intervista con Veridiana da Rosa Leite e Arielle Cristina Fragnani da Silva

Mia cugina
Beata Albertina
Le giovani aralde Veridiana da Rosa Leite
e Arielle Cristina Fragnani da Silva hanno
lonore di appartenere alla famiglia di Albertina
Berkenbrock. Cugine della martire brasiliana,
rispettivamente di terzo e quarto grado, esse ci
raccontano alcuni aspetti della storia e del culto
di questa eroica adolescente che ora riceve
lonore degli altari.

Carmela Werner Ferreira


AV: La beatificazione di
Albertina Berkenbrock una
gioia per i brasiliani, ma
per voi specialmente
Veridiana: Proprio cos, una gioia per tutti. Questa beatificazione
attesa con ansia da molto tempo, basti pensare che il processo stato iniziato nel 1952 ed durato a lungo.
Comunque per quanto la causa a Roma procedesse lentamente, la memoria che si ha di Albertina non si
mai spenta. I fedeli hanno perseverato nella devozione a lei, i pellegrinag22Salvami Regina Ottobre 2007

gi alla sua tomba sono stati costanti e


le grazie ottenute per sua intercessione hanno alimentato il fervore in tutti questi anni.

AV: Albertina vissuta soltanto


12 anni. Che cosa si sa della
sua breve esistenza?
Arielle: laspetto pi caratterizzante della Beata Albertina prima del
martirio stata la sua religiosit. Ella
si distinta come alunna del corso di
catechismo preparatorio alla Prima
Comunione. Il professor Ugo Ber-

ndt, che le ha insegnato catechismo,


ha detto che i suoi occhi brillavano
mentre lui parlava, lasciando trasparire il suo interesse e la sua comprensione. Lei era estremamente obbediente, docile e servizievole, non rifiutando mai il proprio aiuto a chiunque fosse, n vendicandosi mai delle
cattiverie che gli altri ragazzi facevano contro di lei. Albertina frequentava la Messa con la famiglia tutte le
domeniche, distinguendosi per il raccoglimento e la devozione che manifestava. Lei non aveva le frivolezze

Fotos: Teresita Morazzani

delle altre bambine e prendeva molto sul serio le preghiere. nonostante


avesse ricevuto una formazione religiosa comune, gli effetti in lei erano
stati profondi.

AV: Come si svolto il


tragico martirio?
Veridiana: Era il pomeriggio del
giorno 15 giugno 1931, nel piccolo villaggio di San Luis. Il padre della Beata Albertina, Enrico Berkenbrock,
chiese alla bambina di andare in cerca del Pintado, un bue di razza che
era scomparso. Lei usc da sola a cercarlo, ed andando per il bosco giunse
nel luogo dove lavorava Maneco Palhoa, lassassino. Siccome questuomo era stato appena assunto in quei
giorni da suo padre, Albertina chiese:
Maneco, ha visto per caso il
Pintado qui in giro?
Egli disse malignamente di s, che
si trovava pi avanti. Senza intuire le
sue cattive intenzioni, la bambina and nella direzione indicata e lassassino la segu. Vedendosi da solo con
lei, le fece la proposta peccaminosa.

AV: E trov una forte resistenza


Veridiana: S, immediata! La Beata Albertina aveva una nozione molto
chiara riguardo al 6 Comandamento, e resistette eroicamente perch
non voleva offendere Dio. Avendo ricevuto una risposta negativa, Maneco tent di forzarla ad acconsentire,
e da qui ne risult una lotta violenta. Lei grid: No! Questo no! Non
mi maltratti! e si difese quanto pot.
Vedendo che il suo piano sinistro non
si sarebbe realizzato, egli prese dalla tasca un temperino molto affilato
e sferr il colpo. Le tagli la faringe
da parte a parte, il che le fece perdere molto sangue. Il colpo fu cos terribile, che era possibile vedere persino
il cielo dalla bocca. Ferita in questo
modo, Albertina sopravvisse soltanto
per alcuni minuti. Mia nonna, Marta Henrique Berkenbrock della Rosa,
aiut a pulire il corpo, ed era solita
ricordare che lei era in una pozza di

Il momento pi saliente della Beata Albertina di fronte


al martirio fu la sua religiosit

sangue. Infatti, i suoi vestiti, il terreno e persino i rami degli alberi testimoniarono la sua resistenza.

AV: Come si spiega la


diffusione del suo culto?
Arielle: La ripercussione che latto
eroico praticato dalla Beata Albertina ha avuto e continua ad avere impressionante. Se teniamo conto della sua vita appartata e la semplicit
del suo piccolo villaggio dorigine, vediamo che non esiste nessun fattore
umano che sia in grado di risvegliare
linteresse delle persone. Quello che
ha reso Beata Albertina conosciuta
ed amata stata unazione speciale
della grazia. Il suo coraggio nel dire di no e consegnare la sua vita per
amore della verginit il principale
motivo della diffusione del suo culto.
Il suo esempio parla per se stesso e
tocca profondamente i cuori.

AV: Certamente lei deve aver


ottenuto diverse grazie per i fedeli
Veridiana: Molte, e subito dopo la
sua morte. Possiamo citare il caso famoso di un paralitico che fu miracolato per intercessione della Beata Albertina; questa guarigione repentina
fece in modo che la sua storia divenisse pi conosciuta e che i fedeli rivolgessero le loro preghiere a lei. Nella
cappella eretta nel luogo del martirio

ci sono innumerevoli ex-voto, che testimoniano numerose grazie ricevute con la sua mediazione. Nonostante
non mancassero queste testimonianze, il suo processo di beatificazione
non ha preteso nessun miracolo per il
fatto che si tratta di una martire; tuttavia, i miracoli, saranno indispensabili per la canonizzazione.

AV: Lei stata martire della


castit, una virt tanto
dimenticata ai nostri giorni!
Arielle: bello che la prima beata brasiliana di nascita sia una giovane martire della castit. un segnale
che Dio vuole giovani santi e puri per il
Brasile! Si soliti interpretare la pratica della castit come un pesante fardello ed un obbligo imposto che ci allontana dalla felicit. Questo non vero!
La purezza conferisce a coloro che la
praticano la felicit di cui ci parla Nostro Signore nel Sermone della Montagna: Beati i puri perch vedranno
Dio (Mt5 5,8). Vivere questo Comandamento avere gioia, pace nellanimo
e, come lo stesso esempio di Albertina
ci mostra, una straordinaria forza.
Nel nostro caso, il suo esempio ci
incoraggia nella ricerca della perfezione come Araldi del Vangelo. Chiss se
alla radice della nostra vocazione alla
vita consacrata non ci sia la preziosa
intercessione della Beata Albertina!
Ottobre 2007 Salvami

Regina23

Il Cielo, un luogo
anchesso materiale?

24Salvami Regina Ottobre 2007

Quantunque glorificati, i corpi


dei beati continuano a rimanere corpi. La loro sottigliezza non impedisce che abbiano una presenza fisica
e che, di conseguenza, sia necessario
situarli in un luogo reale. Questa la
considerazione generale, a cui vorremmo aggiungere alcune precisazioni e spiegazioni.
1. Dio, sede degli spiriti Il pensiero di SantAgostino per ci che riguarda questo punto non cos fermo come sembra. Se rileggiamo larticolo Cielo del citato Dictionnaire de Thologie Catholique, troveremo un eco delle esitazioni del grande Dottore concernenti il momento e
il luogo della retribuzione completa.
Egli esita sulla distinzione da fare,
o sullidentit da stabilire, tra il Paradiso, sede degli eletti prima dellultima venuta di Cristo, e il Cielo, se-

an

Si tratta di una questione sottile e difficile, per non dire impossibile, alla quale rispondere. Pertanto
non tenteremo di proporre una soluzione completa, ma soltanto di definire, con precisione, gli aspetti in base ai quali questo problema, secondo
la tradizione ecclesiastica, ha ricevuto un inizio di soluzione secondo la
quale, in mancanza di dati tangibili,
la saggezza ci invita ad accontentarci.
Il nostro consulente oppone lopinione del Cielo come luogo materiale
alla concezione agostiniana che vede
Dio come la dimora degli spiriti.
Come dimostreremo a seguire,
questa opposizione non ha ragion
dessere.
Riflettiamo perci solamente alla
luce della ragione: se lipotesi di Dio
come sede degli spiriti , in s, ammissibile quando consideriamo sola-

llm

Il beato continuer per


leternit col suo corpo,
quantunque glorificato

Ho

Falso antagonismo tra


due concezioni

de degli eletti resuscitati. Alle volte, egli sembra identificarli e si chiede se queste diverse denominazioni non esprimano solo e la medesima
realt, cio, la sede comune di tutti i
beati. Allora dichiara che questa dimora delle anime beate assomiglia ad
un luogo materiale: loca similia corporalibus.
Se SantAgostino accetta queste
ipotesi, non possiamo pensare ad opporre allidea di un Cielo, luogo materiale, lasserzione che si legge nelle affermazioni del santo Dottore per
quanto concerne Dio, albergo delle anime: Vi piacerebbe sapere dice dove si trova questa placida sede
nella quale si vede Dio faccia a faccia? Ora, che lo stesso Dio sia il
luogo delle nostre anime, dopo
questa vita!
Questo
desiderio
di
SantAgostino per le sue
pecore esprime perfettamente lunica soluzione pratica che comporta, per i semplici fedeli, il problema del luogo del Cielo. come se il santo Dottore avesse voluto dire:
Non chiedetemi di
approfondire questa questione, tutta
quanta speculativa,

io

mente le anime prima della resurrezione finale dei corpi, essa diviene incompleta, insufficiente, se non positivamente falsa, quando ci chiediamo
dove staranno i corpi gloriosi dopo
la resurrezione e, fin dora, dove sono lumanit santa di Nostro Signore
e il corpo glorioso della Beata Vergine Maria, sua Madre.

rg

arebbe bello sapere quello che pensa lAmi du


Clerg riguardo lopinione riprodotta nel Dictionnaire de Thologie Catholique, secondo cui il Cielo, sede degli
Angeli e degli Eletti, un luogo materiale. SantAgostino sembra avvicinarsi
di pi alla verit quando dice che Dio
il luogo delle nostre anime.

Se

Il concetto di Cielo Empireo come luogo reale unidea giusta,


tradizionale e che si impone al nostro spirito.

della sede dei beati. Una cosa soltanto importa: dopo la nostra morte, la
nostra anima si trova vicino a Dio.
Possiamo verificare immediatamente la portata di questasserzione,
interamente morale, e che lascia da
parte laspetto metafisico del problema della sede degli eletti.

Posizione fondamentale
dei Padri della Chiesa
2. Il Cielo, dimora o luogo de
gli eletti Questa seconda asserzione rappresenta, infatti, il pensiero
fondamentale dei Padri e dei Dottori della Chiesa. Essa deve essere intesa nel suo significato tradizionale, un
significato molto generico e sgombro
da qualsiasi speculazione metafisica,
se vogliamo separare il campo della dottrina comunemente ammessa
dalla quale non possibile scostarsi
senza temerariet dal
campo dellipotesi

e della speculazione puramente scolastica.


Quali che siano stati gli errori o le
esitazioni dei Padri della Chiesa nei
primi tre secoli, relativamente allammissione immediata delle anime dei
giusti nel Cielo, la dottrina relativa al
Cielo come dimora o luogo degli eletti rimaneva comunque ferma e costante. Lautore dellarticolo del Dictionnaire de Thologie Catholique mira a contestare perentoriamente certe affermazioni prive di fondamento
lanciate contro questa dottrina tradizionale. Infatti, per i Padri anteniceni
il Cielo la dimora delle anime degli
eletti; il luogo della ricompensa incorruttibile; il luogo del riposo eterno con Dio. Si tratta di un mondo che
trascende la terra, una regione superiore ed eterea. Dice il Dictionnaire
de Thologie Catholique che la dottrina cattolica riguardo il Cielo stata fissata immutabilmente nelle sue
linee principali dai Padri anteniceni: tutti sono unanimi
nellaffermare lesistenza di una vita

ultraterrena comune a tutti i beati, in


un luogo proprio, che il Cielo.
su questidea fondamentale e
immutabile che si aggiungeranno pi
tardi le ipotesi, le questioni sussidiarie e alle volte sottili. Mentre lidea
fondamentale possiede un valore
dottrinale reale e assoluto, le ipotesi e le speculazioni scolastiche non si
imporranno.

Cielo Empireo e luogo materiale


La principale fra queste speculazioni quella relativa alla concezione del Cielo Empireo, che si trova in
germe in San Basilio e alla quale San
Beda e successivamente Pietro Lombardo hanno dato la consistenza di
una vera dottrina in termini di scuola. Una volta reclutati su questa via, i
teologi hanno cercato di determinare
la natura del Cielo Empireo e le sue
propriet fisiche; questioni sottili, alle volte oziose, alle quali non pu essere data nessuna soluzione seria.
Ci che importa notare che, sbarazzata dalle sottigliezze e dalle ipotesi inerenti alla dottrina del Cielo Empireo, lidea generale e ancora
imprecisa di un luogo reale (intendiamo cos, in un senso pu darsi analogico, come conviene alle cose dellaldil, il termine corporale utilizzato
da certi autori) unidea giusta, tradizionale e che si impone alladesione del nostro spirito come una dottrina dalla quale non possibile allontanarsi senza temerariet.
(Traduzione, con adattamenti,
da LAmie du Clerg,1922,
pagg. 667-668).
Dopo il Giudizio Finale
i beati conserveranno,
bench glorificati, i loro
corpi per leternit.

Fotomontaggio con
elementi del portico del
Giudizio Finale Cattedrale
di Notre Dame, Paris

Ottobre 2007 Salvami

Regina25

Fondo di Aiuto

Dacci ogni gi
pane quotidia

li Aralldi del Vangelo hanno una gioia tutta speciale quando possono servire i loro fratelli bisognosi.
Tramite il Fondo di Aiuto Misericordia, cercano di alleviare le difficolt di molti uomini e donne
nella nostra societ, cos dominata dallegoismo.
La parrocchia di San Benedetto, nella diocesi di Campo
Lindo (San Paolo), mantiene, per mezzo della Caritas parrocchiale, un programma assistenziale chiamato Alimentare la Fede del fratello. Tre volte alla settimana, serve un
pasto completo ai meno favoriti.
In comune accordo con Don Elinaldo Ferreira de Oliveira, parroco di San Benedetto, gli Araldi hanno finanziato e
servito refezioni per pi di un centinaio di bisognosi. Al di
l dellalimento fisico, essi hanno portato un aiuto spiritua-

26Salvami Regina Ottobre 2007

Programma assistenziale nella


parrocchia di San Benedetto.

Misericordia

iorno il nostro
ano (Lc 11,3)
le distribuendo medaglie e altri oggetti di devozione, come
pure la consolazione di un sorriso e di un abbraccio.
Azione analoga stata realizzata nella citt di Maring,
allinterno del Paran, nella Casa Madonna della Speranza,
unistituzione per il recupero di tossicodipendenti sprovvisti di mezzi. Anche l stata portata, oltre allalimento fisico, una parola di sollievo e speranza.
Nel Giardino Camargo Velho, nella diocesi di San Michele Paulista, 50 ceste di generi di prima necessit, sono
state distribuite alla popolazione bisognosa, in unazione
congiunta con la comunit della parrocchia Madonna del
Cammino, guidata da Don Nivaldo de Jesus Santos.

Alimentare la Fede del fratello. Nella


parrocchia di San Benedetto (diocesi di
Campo Limpo) la popolazione bisognosa
riceve un pasto e una parola di
speranza e conforto.

Cercando di liberarsi dalla dipendenza dalle


droghe, pi di 20 bisognosi di Maring
contano sullappoggio della Casa
Madonna della Speranza.

La popolazione del Giardino Camargo


Velho, nellItaim Paulista, oltre alla
cesta di prima necessit, ha ricevuto la
confortante visita della statua pellegrina
dellImmacolato Cuore di Maria.

Ottobre 2007 Salvami

Regina27

San Paolo (Brasile) Durante le festivit


dellAssunzione della Madonna, 26 giovani
del settore femminile hanno ricevuto labito
dellAssociazione, mettendosi, cos, interamente
al servizio di Dio, della Chiesa e del prossimo (in
alto). Nello scorso agosto, vari neo-cooperatori di
Conselheiro Lafaiete, MG, hanno ricevuto dalle mani
del Revmo. Don Joo Scognamiglio Cl Dias, E.P., le
tuniche di cooperatore che cominceranno ad usare
in tutte le loro attivit pastorali (a sinistra).

In difesa
dellambiente

ella Giornata dellAmbiente,


gli Araldi del Vangelo di Recife (Brasile) sono stati invitati a
partecipare ad una marcia di sensibilizzazione per la preservazione della Natura, promossa dal Collegio Rosa Gattorno, della Congregazione delle Figlie di
SantAnna.

28Salvami Regina Ottobre 2007

Lo stato di San
Paolo (Brasile) riceve
missione Mariana

an Luigi Maria Grignion de Montfort ci insegna che


stato per lintermediazione della Santissima Vergine
Maria che Ges Cristo venuto al mondo (,) ed (anche) per mezzo di lei che Egli deve regnare nel mondo. Questa la ragione che porta il gruppo di 20 giovani araldi condotto
dal diacono Katsumassa Sakurata, E.P. a percorrere incessantemente il Brasile, realizzando missioni mariane in coordinamento con i parroci locali.
Nei mesi di luglio e agosto, essi hanno visitato le citt di Mato, Clementina e Brana, nellinterno di San Paolo (Brasile).
La statua dellImmacolato Cuore di Maria ha visitato ospizi,
asili, scuole, ospedali, case private, centri commerciali e organismi/enti pubblici. Alla fine della missione Mariana, in ogni parrocchia stata realizzata lincoronazione solenne della statua
della Vergine Maria, seguita dalla Celebrazione Eucaristica.

La missione in numeri
In 18 giorni di missione, sono state visitate 2398 case
residenziali e 219 stabilimenti commerciali o pubblici. Un
elevato numero di persone ha sollecitato i sacramenti:
Battesimo: 249 persone
Prima Comunione: 743 persone
Cresima: 835 persone
Matrimonio: 406 coppie
Unzione degli infermi: 126 persone
Oltre a ci, 313 parrocchiani si sono impegnati a collaborare finanziariamente con i progetti pastorali.

Ottobre 2007 Salvami

Regina29

Paraguay La festivit della Madonna

dellAssunzione, presieduta dallArcivescovo


Metropolitano, Mons. Eustaqui Cuquejo Verga,
CSSR, ha contato sulla partecipazione della Banda
dei Militari e della Banda degli Araldi del Vangelo.

Canada A Schomberg la processione in onore della


Madonna dellAssunzione ha contato sulla partecipazione
degli Araldi e la Celebrazione dellEucaristia stata
presieduta da Don Marcos Faes, E.P.

Argentina LOspedale Municipale Mndez, di


Buenos Aires, ha ricevuto la visita della Statua
Pellegrina del Cuore Immacolato di Maria, che
ha percorso tutta listituzione, letto dopo letto,
portando consolazione a infermi e familiari.
30Salvami Regina Ottobre 2007

Repubblica Dominicana La statua del Cuore


Immacolato di Maria, condotta dal settore femminile
degli Araldi, ha peregrinato per la citt di Saucedo,
dove stata realizzata una processione fino alla
parrocchia di San Giovanni Evangelista.

Stati Uniti I nuovi Oratori che peregrineranno


nelle famiglie sono stati benedetti nella Chiesa
di San Giovanni Vianney, a Houston in Texas.

Inghilterra Gruppo di preghiera si riunisce


a Edgware, intorno ad uno degli oratori che
peregrinano a Londra.

Costa Rica Membri del settore femminile degli Araldi hanno portato la statua dellImmacolato Cuore di Maria

nelle zone pi periferiche della provincia di Guanacaste (a destra). Hanno visitato anche la Fondazione Il
Futuro per Tutti, localizzata a Tibs, che accoglie circa 30 giovani portatori di handicap. Essi hanno espresso
il loro amore alla Santissima Vergine recitando il Rosario, cantando e consacrandosi a Lei (a sinistra).

Giovani
portoghesi
visitano il Brasile

rofittando delle ferie estive europee, un gruppo di 27


giovani portoghesi ha visitato il Brasile per la prima volta. L, si incontrato con un
illustre conterraneo, Mons. Joaquim Justino
Carreira, vescovo ausiliare di San Paolo. Il
prelato li ha ricevuti nella sua citt di Jundia,
dove ha offerto loro una succulenta fagiolata
brasiliana, dando occasione ad un significativo momento di fraternit.
Dopo un periodo di formazione spirituale e dottrinale, mirante allapprofondimento
sul carisma degli Araldi, essi hanno ricevuto
dalle mani di P. Joo Scognamiglio Cl Dias,
E.P., labito dellAssociazione.

Ottobre 2007 Salvami

Regina31

SantIgnazio di Antiochia

Gustavo Kralj

Colui che
portava Cristo
nel suo cuore

Il Colosseo romano conserva fino ad oggi il calore delle imprese eroiche


che ebbero luogo nella sua arena. L, la grazia del martirio penetr
profondamente e trasmise alla Cristianit una delle sue pagine pi
gloriose. Lesempio del primo vescovo di Antiochia racchiude
tutta la dolcezza e la forza con cui la Santa Chiesa ha
gettato le sue divine radici.

hi ha gi avuto lopportunit di fare un viaggio a Roma e di conoscere i suoi antichissimi


monumenti capolavori dellintelligenza e della capacit dei
nostri antenati avr certamente pro-

32Salvami Regina Ottobre 2007

Clara Isabel Morazzani Arriz


vato una forte attrazione nellimbattersi nellanfiteatro Flavio, meglio conosciuto col nome di Colosseo.
Solido e ben edificato, con le sue
gallerie di archi tipicamente romani, esso attraversa i secoli, insensibile
al tempo, come immagine di un pas-

sato che pochi sanno ammirare. Infatti, oggigiorno il Colosseo oggetto dellincessante curiosit dei turisti
che tutto lanno lo visitano sopportando interminabili code, con il desiderio di fotografarlo per poi vantarsi di essere stati in uno dei luoghi pi

Il Colosseo, teatro di crudelt


Limperatore Vespasiano, invidioso dellaffettuoso ricordo che il popolo conservava nei confronti di Cesare Augusto e sapendo che questi, prima della morte, aveva promesso di
costruire un immenso anfiteatro che
superasse in splendore tutti gli edifici
del mondo, concep lidea di realizzare questo progetto e in questo modo
rivaleggiare in fama col suo predecessore. Nel secondo anno dopo la sua
ascesa al trono (72 d.C.), Vespasiano ne inizi lopera. Non gli fu
per concesso di vedere loggetto delle sue ambizioni, poich la
morte lo colse prima del completamento della costruzione, inaugurata soltanto nellanno 80 d.C.,
da suo figlio Tito. Questultimo
rivest un ruolo importante nella
costruzione dellanfiteatro, impiegando nei lavori circa 50mila prigionieri, condotti a Roma a
seguito della sua vittoriosa campagna in Giudea.
Costruito specialmente per
essere palco di quei giochi di gladiatori che i romani tanto apprezzavano, la gigantesca mole era, tuttavia, riservata per servire da sfondo ai combattimenti di fede ed eroismo molto pi
gloriosi di quanto fossero spregevoli quegli spettacoli pagani!
Se i divertimenti del Colosseo lasciarono una macchia nel passato per via delle orribili scene di
crudelt ivi rappresentate, altri
fatti, dal punto di vista soprannaturale, costituiscono una delle
pi belle pagine della storia della
Santa Chiesa.

pellegrino cattolico. Baster rimanere in silenzio per un breve tempo, per


capire gli effetti imponderabili e inverosimili della fede, della forza e del
coraggio che abitano sotto le numerose arcate. Questedificio evocativo, in esso ogni pietra ha un bel fatto da raccontare e perfino la gramigna e il muschio pi recenti vorrebbero dire una parola su quel passato
fatto di sangue, dolore e gloria. Contemplando pi a lungo questarena,
in altri tempi piedistallo di tanti beati, possiamo ancora ravvisare i compartimenti dove le belve affamate venivano rinchiuse e immediatamente a fianco, le celle che imprigionavano coloro che oggi costituiscono una

Piedistallo di beati
con spirito di piet che deve accedere nel Colosseo il vero

vera legione, nel godimento della visione beatifica. Queste venerande rovine, nelle quali risplende una misteriosa luce sovrannaturale, sembrano
cantare, lungo il corso dei secoli, la
celebre frase latina: sine sanguine non
fit remissio; che ricorda agli uomini
che, per essere veri discepoli di Ges, necessario innanzi tutto seguirLo fino allinfamia del Calvario per
poi partecipare al trionfo della resurrezione. S, fu su queste pietre benedette, bagnate del sangue dei martiri,
che nacquero le radici dellera nella
quale la filosofia del Vangelo ha dominato su tutti i popoli.
Ascoltiamo, dunque, attentamente uno degli emozionanti fatti che
questi valli, queste mura e arcate hanno da raccontarci.
Gustavo Kralj

famosi al mondo; altri lo percorrono


con il mero intento di constatare il
suo valore artistico e strutturale; pochi sono, tuttavia, coloro che vi si dirigono con lintenzione di pregare.

SantIgnazio di Antiochia
Cattedrale di Lima (Per)

Ignazio, il Teoforo
Correva lanno 106 dellera
cristiana. Limperatore Traiano
festeggiava la sua vittoria contro Decebalo, re della Dacia. Volendo manifestare la sua riconoscenza agli dei, a cui attribuiva il
suo recente successo, Traiano organizz una persecuzione contro i cristiani che negassero lesistenza di queste divinit. Tra i
condannati cera un venerabile
anziano, preda di grande valore,
- poich si trattava del vescovo di
una delle citt di maggior importanza a quellepoca uomo che
godeva di molta stima e autorit
tra i fedeli dellAsia Minore, per
essere stato discepolo dellevangelista San Giovanni e designato dallo stesso San Pietro ad assumere lincarico in quella Chiesa: Ignazio di Antiochia.
Secondo unantica tradizione,
il primo incontro tra limperatore e Ignazio era avvenuto quando questultimo, saputo del passaggio del Cesare per la sua diocesi, and a presentarsi spontaneamente a lui. Sottoposto ad un
interrogatorio nel quale Traiano
lo tratt da spirito malvagio,

Ottobre 2007 Salvami

Regina33

il santo rispose con maest: Nessuno pu chiamare il Teoforo spirito


malvagio. Chi il Teoforo o portatore di Dio? gli chiesero. colui che
porta Cristo nel suo petto Spinto dallimperatore a spiegare meglio
questa affermazione, luomo di Dio
dichiar: Sta scritto: Abiter in mezzo a loro e con loro camminer (2
Cor 6, 16), Cos, con queste parole,
egli stesso dava testimonianza di un
miracolo che sarebbe stato confermato dopo il suo martirio.
Traiano ordin, allora, che Ignazio
fosse incatenato e condotto a Roma,
scortato da dieci soldati, per essere
gettato in pasto alle fiere nellanfiteatro flaviano.

Doloroso viaggio, corteo trionfale


Grande fu la costernazione dei fedeli nellapprendere la sentenza inflitta al loro amato pastore. Egli, al
contrario, si rallegrava e non smetteva di render grazie a Dio per essere stato ritenuto degno di tanto gran-

de misericordia. Gi prima della partenza dal porto di Seleucia, la notizia


della sua detenzione si era cos diffusa che da tutte le parti i cristiani accorrevano per vederlo passare e dare
un ultimo saluto a colui che li avrebbe preceduti nel Regno dei Cieli. Il
doloroso viaggio si vide, allora, trasformato in un vero corteo trionfale. A Smirne, il vescovo San Policarpo, accompagnato dal suo gregge, lo
accolse con manifestazioni di omaggio e rispetto. Anche le comunit di
Efeso, Trales e Magnesia gli andarono incontro con grandi moltitudini,
desiderose di chiedere la sua benedizione e testimoniare le sofferenze
di quellatleta di Cristo. Egli, da parte sua, non aveva dimenticato la missione che il Signore gli aveva affidato e continuava ad esercitare il suo
ministero, nonostante avesse le mani
strette da ceppi. Battezz molti lungo il cammino, altri edific con le sue
parole piene di unzione, ed un numero incalcolabile infiamm nella ca-

rit, trascinandoli col suo esempio a


seguirlo nel martirio.
Il suo zelo instancabile lo port a
scrivere sette lettere, dirette a quelle
stesse Chiese che, con tanto fervore,
lo avevano ricevuto. I suoi scritti, veri
tesori di dottrina e spiritualit, possono essere considerati come la seconda formulazione dottrinale cristiana1.

Zelante predicatore della dottrina


Una delle sue principali preoccupazioni riguardava lunione che i fedeli dovevano mantenere con Ges,
attraverso la legittima gerarchia: vescovi e presbiteri. Cos, esortava nella lettera ai magnesii: Sforzatevi di
essere fermi nella dottrina del Signore e degli apostoli, affinch tutto quanto facciate abbia buon esito nella carne e nello spirito, per mezzo della fede e
della carit, nel Figlio, nel Padre e nello Spirito, dal principio alla fine col vostro degno vescovo e la ben intrecciata
corona spirituale del vostro presbiterio,
insieme con i diaconi cari a Dio. Siate

Il doloroso viaggio si trasform in un vero corteo trionfale. Dove passava le comunit cristiane gli andavano
incontro in gran moltitudine, desiderose di chiedere la sua benedizione

34Salvami Regina Ottobre 2007

Ottobre 2007 Salvami

Regina35

Victor Toniolo

sottomessi al vescovo
e gli uni agli altri come, nella sua umanit, Ges al Padre, e
gli apostoli a Cristo
e al Padre e allo Spirito, affinch lunione sia corporale e
spirituale.2 In un altro passaggio, consigliava al suo amico
Policarpo: Abbia
cura dellunit, perch non c niente di
meglio.3
Al vescovo di
Antiochia dovuto
lonore di aver dato alla Santa Chiesa,
per la prima volta, il
glorioso titolo di catCostruito per essere teatro dei giochi di gladiatori, il Colosseo era, tuttavia,
tolica: Dove ci sar
riservato ai combattimenti di fede ed eroismo dei martiri
il vescovo, l ci saranVeduta interna del Colosseo
no anche le moltitudini, allo stesso modo dove ci sar Ge- blime ardore della sua anima, innal- spirito, perch io possa raggiungere Ges, l ci sar la Chiesa Cattolica.4
zata alle vette della pi pura mistica. s Cristo. Che il fuoco, la croce, uno
Egli fu anche il difensore di un Essendogli giunta la notizia che i fe- stuolo di belve, le lacerazioni, i tagli, lo
punto che sarebbe stato elevato alla deli di Roma cercavano di interporre spostamento delle ossa, lo squartamencategoria di dogma secoli pi tardi: il tutta la loro influenza per allontanare to, le ferite per tutto il corpo, i duri torparto verginale della Santa Madre di da lui la mortale condanna, si affrett menti del diavolo vengano su di me afDio. Cos scrisse agli efesini: al prin- a dirigere loro, da Smirne, una com- finch io meriti unicamente Ges Cricipe di questo mondo fu occultata la movente supplica: Ho scritto a tut- sto! []
Cerco colui che morto per noi: voverginit di Maria, il suo parto e anche te le Chiese e a tutte faccio sapere che
la morte del Signore.5 Anche ai suoi con gioia muoio per Dio, a condizione glio colui che resuscitato per noi. La
amati Smirnesi affermava: Credendo che voi non me lo impediate. Vi sup- mia nascita imminente. Perdonatead ogni modo che era nato veramente plico: non dimostrate per me una be- mi, fratelli! Non impeditemi di vivere,
dalla Vergine, fu battezzato da Giovan- nevolenza intempestiva. Lasciatemi es- non desiderate che io muoia, poich
ni affinch in lui si realizzasse tutta la sere alimento delle fiere, perch, attra- desidero essere di Dio. []
Vivo, vi scrivo, desiderando moriverso loro, si pu raggiungere Dio. Sogiustizia.6
La dottrina di Ignazio era chiara no frumento di Dio: che sia io tritura- re. Il mio amore crocifisso. Non c
e sicura; egli laveva assorbita dal- to dai denti delle fiere per diventare pu- in me un fuoco che cerchi di nutrirsi di
materia, solo unacqua viva e mormole labbra di quel discepolo a cui tan- ro pane di Cristo!
Istigate, al contrario, gli animali af- rante dentro di me, che mi dice in seti misteri erano stati rivelati nel riposare il capo sul petto del Verbo Incar- finch in loro io trovi il mio sepolcro e greto: Vieni dal Padre![]
Se sar martirizzato, mi avrete vonato e nei lunghi anni di convivenza niente resti del mio corpo per non essere
di peso a nessuno, dopo che mi sar ad- luto bene. Se sar respinto, mi avrete
con Maria Santissima.
dormentato. Allora sar un vero discepo- odiato.7
Cerco colui che morto per noi! lo di Cristo, quando il mondo non vedr
Espressioni di una cos eroica cariComunque, se le lettere di questo pi nemmeno il mio corpo. Supplica- t sarebbero potute sgorgare soltaninsigne dottore manifestano tutta la te Dio per me, che con questo mezzo mi to da un cuore posseduto dalla grazia del martirio in modo sovrabbonricchezza del suo insegnamento teo- faccia diventare unostia per Dio []
Che niente, tanto delle cose visibili dante. Infatti, cos ci spiega San Tomlogico, unaltra ancora, quella inviata ai romani, lascia intravedere il su- quanto delle invisibili, sostenga il mio maso dAquino: Tra tutti gli atti di vir-

t, il martirio quello che manifesta nel


pi alto grado la perfezione della carit.
Perch tanto pi manifesto che qualcuno ama qualcosa, quanto per questa
disprezza una cosa amata e abbraccia
una sofferenza. evidente che tra tutti
i beni della vita presente quello che luomo pi apprezza la vita, e, al contrario, quello che pi odia la morte, principalmente quando viene accompagnata da torture e supplizi per paura dei
quali perfino i propri animali feroci si
allontanano dai piaceri pi desiderabili, come dice SantAgostino. Da questo
punto di vista, evidente che il martirio , per natura, il pi perfetto degli atti
umani, come segnale del pi alto grado
di amore, secondo la parola della Scrittura: Non esiste maggior prova di amore del dare la vita per i propri amici.8

Un lottatore rassegnato pu
essere solo un traditore
Questa eccellenza della carit che
pervadeva lintimo del nostro santo, tendeva solo a crescere a misura in cui si succedevano le tappe del
viaggio che lo avvicinavano alla tanto anelata meta. Imbarcato nel porto
di Dirraquio sempre sotto lo sguardo vigile delle guardie, che egli stesso chiamava i dieci leopardi, a causa dei maltrattamenti che gli infliggevano affront una lunga traversata,
costeggiando il sud dellItalia e sbarcando infine a Ostia, il 20 Dicembre
dellanno 107, ultimo giorno delle feste pubbliche che si celebravano a
Roma.
Nellorgogliosa metropoli degli imperatori si commemorava ancora il
trionfo di Traiano sui daci. Gli spettacoli si erano protratti per 123 giorni
nei quali morirono 10.000 gladiatori e
12.000 fiere. Il vescovo Ignazio era atteso con ansia dalla turba pagana, poich le vittime illustri e di aspetto venerando esercitavano maggiore attrazione nei giochi circensi. Per questo, i
soldati lo condussero l senza indugio.
I cristiani lo ricevettero alle porte della citt, con manifestazioni di sincera
ammirazione e rispetto. Si rallegrava36Salvami Regina Ottobre 2007

no nel vederlo, ma deploravano, nel


contempo, il fatto che fosse loro strappato cos presto. Lo pregarono, allora, di ottenere da Dio il favore che alcune sue reliquie fossero lasciate loro dopo il martirio. Sebbene contro la
sua volont poich egli desiderava
essere divorato per intero il santuomo accolse generosamente di farsi carico di una cos filiale richiesta.
Trascinando le catene, Ignazio attravers le vie pavimentate della capitale dellimpero: da lontano poteva distinguere gli imponenti muri del Colosseo che dominavano la valle, circondata dai colli Palatino, Esquilino e Celio.
Quelledificio rappresentava per lui il
termine dei suoi desideri, la realizzazione delle sue speranze pi intime, la
consumazione del suo olocausto. Camminava in fretta, non con la rassegnazione di un condannato, ma spinto
dallardore dellentusiasmo che era ormai incontenibile nel suo animo, convinto che il lottatore rassegnato traditore. Quelledificio gli sarebbe servito da tumulo e da altare e, nel contempo, sarebbe stato il piedistallo da cui il
suo spirito sarebbe volato al cielo.

Vorrei essere triturato


come il frumento
Una numerosa moltitudine era accorsa al Colosseo per assistere al sanguinoso spettacolo e deliziarsi con la
devastazione del corpo del martire.
Questi, sereno e gioioso, non vacill minimamente quando le inferriate furono aperte e fu fatto entrare nel
vasto anfiteatro, in attesa del tragico
momento in cui le bestie feroci sarebbero state liberate. Le vie e gli sbeffeggi di quei pagani verso di lui non
significavano nulla. Al contrario, erano una ragione per credere nellinvisibile schiera di beati che lo aspettavano con una palma e una corona.
Si udiva un evviva nella folla disordinata, succeduto da silenzio e
una grande suspense: i famelici leoni irruppero nellarena e, impetuosi, avanzarono verso la pura e innocente vittima per divorarla. Ma, con

la maest e lascendente che posseggono le anime possedute dallo Spirito Santo, il martire le arrest a met
cammino, con un semplice gesto della mano. Con un movimento solenne, si inginocchi e, alzando le braccia al cielo, declam a voce alta: Signore quelli che mi hanno accompagnato e che sono anchessi vostri figli, mi hanno chiesto di pregare affinch qualcosa rimanesse di questo
martirio, come stimolo alla loro fede.
Io, per, desidererei essere triturato
come il frumento per esservi offerto
come ostia pura. Signore, fate la loro
volont e anche la mia, ve lo chiedo.
Dopo la preghiera, a cui assistettero sia la criminosa orda pagana con
stupore sia le fiere con rispetto, ecco
che ancora un pi grandioso e nobile
gesto permise a queste ultime di uscire dal loro miracoloso incantamento
e dar sbocco agli istinti della loro vorace natura.
Dopo pochi minuti, l entravano i gladiatori ad incatenare quegli
animali che avevano appena saziato il loro bestiale appetito con le carni di un nuovo serafino. Tornata vuota larena (,) e terminato lo spettacolo, il pubblico se ne and lentamente
e frustrato. A quale dimostrazione di
fede e di nobilt aveva presenziato!

Mettimi come un sigillo


nel tuo cuore
I cristiani erano rimasti ancora nei
dintorni in attesa del sopraggiungere
della sera. Quando il manto della notte cominci a coprire la citt di Roma,
penetrarono nellarena alla ricerca
delle polveri rese reliquie con lessere
imbevute del sangue di colui che ora li
precedeva nella gloria celeste.
Un miracolo! Trovarono intatti un femore ed il cuore! Presi da un
soprannaturale entusiasmo, camminarono senza tener conto della distanza, in direzione delle catacombe
e dopo alcune ore, constatarono, alla luce delle lucerne, un altro miracolo: in un cerchio, le vene e le arterie
del cuore del santo martire, venivano

David Domingues

Istigate gli animali affinch in loro io trovi il mio sepolcro e niente resti del mio corpo per non essere di peso
a nessuno. Supplicate Dio per me, che con questo mezzo mi faccia diventare unostia per Dio
SantIgnazio di Antiochia mentre viene divorato dai leoni Chiesa di san Clemente - Roma

a formare le celebri parole: Iesus Nazarenum, Rex iudeorum.


Ignazio, il Teoforo, il portatore
di Dio, aveva confermato il suo nome con quel commovente prodigio.
Il suo cuore amante era stato soggiogato e modellato dallAmato, secondo quella richiesta del Cantico:
Mettimi come un sigillo nel tuo cuore (Ct 8, 6). N le tribolazioni, n
le catene, n i supplizi, n la stessa
morte lo avevano potuto separare
dallamore di Cristo. Con la sua santa vita, ricca di predicazioni, di carit
ed esempi, aveva assomigliato al Divino Maestro, imitandolo come vero Pastore delle pecore. Con la sua
generosa dedizione portata allatto
estremo dellimmolarsi, aveva raggiunto per sempre quell unica cosa necessaria (Lc 10, 42): il convivio
eterno con Colui che solo aveva cercato in terra, Ges!

A questo santuomo di Dio potrebbero venir ben applicate le belle


parole di un autore medievale: Forte
il mio amore, che ha il potere di privarci del dono della vita. Forte lamore, che ha il potere di restituirci il piacere di una vita migliore. Forte la morte,
potente per spogliarci del rivestimento
di questo corpo. Forte lamore, potente per rubarci le spoglie della morte e
consegnarcele di nuovo.
Forte la morte, a lei luomo non
pu resistere. Forte lamore che pu
vincerla, smussarle la punta, frenarle
limpeto, stroncarle la vittoria.9
Ancora una volta cal la notte sulla grandiosa mole del Colosseo. Le
sabbie del circo pagano, annaffiate
dal sangue di colui che port il suo
Redentore nel petto, si trasformarono di nuovo in campo arato e fertile,
da dove sarebbero germinati molti altri figli della Sposa Mistica di Cristo.

) CRISTIANO, Ao. BAC, Madrid,


2006, vol. X, pag. 426-434.
2
) Lettera ai Magnesii, in Liturgia delle Ore: San Paolo: Paulus, 2000, vol.
III, pag.473.

) Lettera a San Policarpo, ibidem. San


Paolo: Paulus, 2000, vol.III, pag.510.
4
) CRISTIANO, Ao. Ibidem, pag.
429.
5
) BUTLER, Alban. Vidas de los Santos de Butler. Mxico: John W. Clute
S.A. 1968, vol. I, pag. 220-224
3

) Lettera agli Smirnesi, in Liturgia delle Ore. San Paolo: Paulus, 2000, vol.
III, pag.122.

) Lettera ai Romani, ibidem. San Paolo: Paulus, 2000, vol. III, pagg. 289290,293-294.

) Summa Teologica II-II q.124 a.3

) Trattati di Balduino di Canterbury, in Liturgia delle Ore. San Paolo:


Paulus, 1999, vol.IV, pag.59-60.

Ottobre 2007 Salvami

Regina37

La Parola dei Pastori

Fatima: lamore
di una Madre
Inviato da Benedetto XVI come Legato Pontificio alle celebrazioni del
90 anniversario dalle apparizioni della Madonna a Fatima, il Cardinale
Angelo Sodano ha messo in risalto, nella sua omelia del
giorno 13 maggio, luniversalit, il profondo significato
e lattualit di queste apparizioni.
Cardinale Angelo Sodano

Decano del Collegio Cardinalizio

ovantanni sono trascorsi da quel 13


maggio 1917, quando Maria Santissima ha posato il suo
sguardo su questo bellangolo del Portogallo, la Cova da Iria, apparendo a
Lucia dos Santos, Francesco e Giacinta
Marto, al fine di affidare loro un messaggio per il mondo intero.
II tre pastorelli stavano giocando
fra loro mentre pascolavano il gregge, quando un intenso lampo li sorprese: videro sopra un leccio una Signora bellissima, che chiese loro preghiera e penitenza per porre fine alla
guerra allora in corso ed essere di aiuto al mondo intero nelle sue necessit.
Cos inizi quellepopea mariana che si sarebbe prolungata per cinque mesi sino al giorno 13 ottobre di
quello stesso anno, e che avrebbe, in
seguito, dovuto imporsi al mondo,
come tipico delle opere di Dio.
S! Fatima ha trionfato sullincredulit del mondo, sullopposizione delle autorit e sulle riserve della

Chiesa. A ragione, il compianto Cardinale Cerejeira, Patriarca di Lisbona, ha potuto affermare: Non stata
la Chiesa che ha imposto Fatima, ma
Fatima che si imposta alla Chiesa.

Latteggiamento della Chiesa


Ben presto il vescovo di Leiria si
unito alle preghiere dei fedeli in questo luogo, guidando moltitudini di
pellegrini che si sentivano attratti dal
messaggio di Maria e dai segnali straordinari che la accompagnavano.
Qui Pio XII, di venerata memoria, ha inviato, alla fine della Seconda
Guerra Mondiale, il Cardinale Benedetto Aloisi Masella per incoronare, a
suo nome, la statua della Vergine Madre; era il 13 maggio del 1946. Erano
presenti 600mila fedeli, quando una
corona doro fu collocata sul capo di
questa veneranda statua di Maria.
Gi prima, in un momento tragico
di quel Conflitto Mondiale, il 13 ottobre del 1942, lo stesso Sommo Pontefice aveva consacrato il mondo intero
al Cuore Immacolato di Maria.

Pi tardi, in occasione del cinquantenario dalle apparizioni, il 13


maggio 1967, il Papa Paolo VI, di venerata memoria, voluto venire come pellegrino a questo Santuario.
E, per finire, chi non ricorda la profonda devozione del compianto Papa Giovanni Paolo II alla Madonna
di Fatima?

Laffidamento a Maria
Il 13 maggio 1982, egli era venuto in questo bel Santuario a ringraziare la Madonna per essere sfuggito al pericolo di morte in cui si era
trovato dopo lattentato. Qui, il Papa del Totus Tuus ha fatto un solenne
atto di affidamento e consacrazione
dellumanit a Maria, come tutti ricordiamo bene. Il medesimo atto sarebbe stato da lui ripetuto pi tardi in
Piazza San Pietro, in Vaticano, il 25
marzo 1984, in unione spirituale con
tutti i vescovi del mondo.
Con voce ferma e solenne, il pastore della Chiesa universale collocava nel Cuore di Maria i destini de-

La maternit di Maria
Cari pellegrini, il Vangelo di oggi ci apre il cuore alla speranza ricordandoci la scena struggente del Calvario in cui Ges, dallalto della Croce, dice al discepolo amato: Ecco
tua Madre (Gv 14, 27).
A partire da l la Madre di Dio
diventata la Madre delluomo. Da
quel momento ha avuto inizio la maternit spirituale di Maria, il mistero
della sua maternit universale, che si
traduce come ogni maternit in
amore e sollecitudine per la vita di
ogni figlio.
E la Bianca Signora come la descrivevano quei fanciulli semplici di
et compresa dai 7 a 10 anni- ha dimostrato per loro una predilezione particolare, segno della sua amorosa preferenza per i piccini, i poveri e i malati. La Madre di Dio dimostrava cos di essere anche vera Madre delluomo.

Il messaggio di Maria
Si compiono oggi 90 anni dalle apparizioni nella Cova da Iria e noi vogliamo chiedere a Maria che mostri
ancora tutta la sua sollecitudine materna verso gli uomini e le donne del

Luis Oliveira

gli uomini e dei popoli, mosso da una


grande preoccupazione per la loro
sorte terrena ed eterna.
Il servo di Dio Giovanni Paolo II
tornato altre due volte al Santuario: nel 1991 e nel 2000. Oggi presente qui il Papa Benedetto XVI, che
ha voluto inviarmi per rappresentarlo in questa solenne circostanza.
Egli si trova al momento in Brasile,
nel grande Santuario della Madonna
Aparecida, e si unisce al nostro canto
di gloria a Maria.
Le nostre acclamazioni si elevano
oggi, come un arco sopra le spiagge
opposte dellAtlantico che ci unisce
ai nostri fratelli in Brasile, tutti affratellati nello stesso desiderio di affidarci al Cuore Immacolato di Maria
che ci accoglie alla sua materna intercessione.

Fatima ha trionfato sullincredulit del mondo, sullopposizione


delle autorit e sulle riserve della Chiesa

nostro tempo, a volte tentati a dimenticarsi di Dio e di porre il loro


cuore nel vitello doro delle fatuit
della terra. Maria sa che a rischio la
salvezza eterna dei suoi figli, per questo, ripete lappello di Ges: Pentitevi e credete nel Vangelo (Mc 1,
15). Il messaggio di Ges diventa, cos, il messaggio di Maria. un appello fermo e deciso come quello che solo una madre sa fare ai suoi figli nei
momenti importanti della loro vita.
A Maria siamo stati affidati da suo
Figlio nella croce, quando questi le
disse al momento dellagonia: Donna, ecco tuo figlio, e, a partire da allora, il suo cuore di Madre rimasto
aperto per noi; come aperto rimarr
il cuore del Figlio trafitto dalla lancia
del soldato. Due cuori aperti da uno
stesso amore per luomo e il mondo.

La nostra preghiera
Oggi sentiamo la necessit di rivolgerci a lei con linvocazione di un
noto inno della liturgia: Monstra te esse Matrem. O Maria, mostraci che sei
Madre!
I nostri giorni ci danno limpressione che molti si discostino dalla casa del Padre. Noi qui ci uniamo nella supplica intorno alla Madre, affinch illumini le loro coscienze e faccia ritornare i figli prodighi alla casa

del Padre. Una menzione particolare la facciamo riguardo ai figli che vivono in Europa, tentata di dimenticare quella fede che ha costituito la sua
forza nel corso dei secoli. Nei nostri
paesi in corso unapostasia surrettizia, che non pu lasciarci indifferenti. Al Cuore Immacolato di Maria,
noi oggi affidiamo le sorti degli uomini e dei popoli del nostro continente, impegnandoci poi a riportare nel
cuore della nostra societ quel lievito
del Vangelo che ha permeato la storia nel corso dei secoli.
Al fine di raggiungere questo cos
nobile obiettivo, promettiamo a Maria tutto il nostro impegno ad essere
il sale della terra e la luce del mondo. Con la nostra preghiera, il nostro lavoro e la nostra testimonianza cristiana, dobbiamo corrispondere allappello di Maria e, cos, favorire la diffusione del Vangelo di Cristo
nel mondo attuale.
Infatti, noi crediamo come dice il Concilio Vaticano II, nella Gaudium et Spes n10 che la chiave, il
centro e il fine di tutta la storia umana si trovano in [] Cristo, e questo
ieri, oggi e per sempre. Amen.
(Omelia nel Santuario di Fatima,
13/5/2007 Testo pubblicato in www.
santuario-fatima.pt)

La maggiore e pi completa
esposizione di Leonardo Da Vinci
Bruxelles (RV) La quinta maggiore chiesa del mondo, la Basilica di
Koekelberg, nella capitale belga, ospita, fino al giorno 15 marzo del 2008,
un grande evento artistico, culturale e di richiamo turistico: la maggiore e pi completa esposizione di tutti
i tempi, di Leonardo Da Vinci, icona
del Rinascimento italiano, autore delle tele Monna Lisa e Ultima Cena.
Levento, patrocinato dallUnione Europea, commemora i 50 anni
del Trattato di Roma, la riunione che
ha gettato le basi per la formazione
dellUnione Europea (UE).

Lesposizione include anche originali firmati da artisti che hanno ispirato lopera di Da Vinci, come Raffaello, Michelangelo, Botticelli e Drer..
David Domingues

E la prima volta che tutte le


maggiori opere di Leonardo Da Vinci sono riunite in uno stesso luogo
informa il curatore della mostra, Carlo Pedretti.
Divisa in quattro temi luomo, lartista, lingegnere e lumanista lesposizione riunisce, in 3.000 mq , opere originali, modelli e documenti inediti del
celebre italiano, architetto, scultore, inventore, ingegnere, ricercatore e osservatore delle leggi naturali.
Tra le principali attrazioni, c
loriginale di Maria Maddalena, che
il pubblico potr vedere per la prima
volta, visto che il dipinto fu trovato
nel 1929 e finora soltanto gli specialisti ne avevano accesso, provenendo
da una collezione privata.
Questa anche la prima volta che
sono riuniti i codici di Da Vinci, manoscritti contenenti note tecniche, disegni e schizzi sulle sue scoperte, ricerche e invenzioni. Di grande rilievo loriginale del codice, nel quale
lartista riproduce la tecnica del volo
degli uccelli, propriet della Biblioteca di Torino.

Il Cardinale Tarcisio
Bertone in visita in Per
Lima (RV) Circa diecimila fedeli hanno partecipato, a Chimbote in
Per, alla chiusura del IX Congresso Eucaristico Nazionale, presiedu-

Omaggio al buon gusto

Gustavo Kralj

uperflui e di scarsa durata,


i fiori non sono trascurati dalla grande maggioranza delle donne, nella decorazione
della loro casa, perch tutto sommato, il buon gusto indispensabile per formare un ambiente accogliente.
luniverso dei fiori, con i suoi
segreti e misteri, che si svelato al
grande pubblico a Holambra, citt
dellinterno di San Paolo (Brasile),

40Salvami Regina Ottobre 2007

nel corso di Expoflora, la maggiore esposizione di fiori dellAmerica Latina, che si realizzata dal 30
agosto al 23 settembre.
Le rose, chiaro, occupano
un posto di spicco, e ne sono state presentate questanno cinque
nuove specie. La Rosa Fuoco, col
suo profumo discreto e la vivacit
di colore stata molto apprezzata,
mentre le rose bicolori hanno destato sorpresa con la combinazio-

ne di petali bianchi e rossi o gialli e


rossi, nello stesso bocciolo.
La rosa inoltre non serve solo per incantare locchio, infatti
usata anche in cucina. Decorazione
con ornamenti floreali e paesaggismo sono stati altri temi dellesposizione. Come se non bastasse tante variet di utilizzazione dei fiori,
tutti i giorni, alle ore 17, una pioggia di petali di rosa veniva lanciata
sui visitatori.

Presenza del Cardinale Franc


Rod allIncontro Internazionale di
Giovent e Famiglia
Atlanta (Regnum Christi) Dal
24 al 29 luglio si svolto nella citt di Atlanta (Georgia, USA) il 10
Incontro Internazionale di Giovent e Famiglia. Il motto stato il seguente: Amatevi gli uni gli altri
come Io vi ho amato. Pi di 5mila persone si sono riunite nel World
Georgia Congress Center, per rinnovarsi e incontrare Cristo secondo il
carisma di Regnum Christi.
Gioved 26 iniziata, con lesposizione del Santissimo Sacramento, la campagna di adorazione per
le vocazioni, intitolata Ogni minuto conta. Ogni ora, membri di Regnum Christi si sono riuniti a pregare, davanti allEucaristia, per le vocazioni religiose e consacrate. Nella
notte di sabato 28, c stata unadorazione speciale, alla quale hanno
partecipato decine di persone in un
ambiente di fervore e gioia.
Don Alvaro Corcuera ha poi celebrato una messa alla quale hanno
partecipato pi di cinquemila fedeli. La sera, ha tenuto una conferenza nella quale ha sviluppato il tema

to dal Cardinale Segretario di Stato,


Tarcisio Bertone. Levento si concluso col solenne atto di consacrazione del Per alla Vergine Maria.
Il Cardinal Bertone giunto nel
paese andino il 23 agosto e, prima di
inaugurare il Congresso Eucaristico, il
giorno 25, ha visitato le zone devastate
dal terremoto del 15 agosto, per manifestare ai colpiti, la prossimit spirituale e materiale di Benedetto XVI.
LEucaristia la maggior scuola
di umilt, saggezza spirituale e fonte
di pace nel cuore, stato il messag-

dellincontro: Amatevi gli uni e gli


altri, come Io vi ho amato. La carit, ha affermato don Alvaro, deve
essere la nota distintiva dei membri
di Regnum Christi. Lo stesso sacerdote ha esplorato anche alcune forme concrete di vivere la carit nelle parole, nei pensieri, nellazione e
nella preghiera, sviluppando alcune
caratteristiche di questa virt: ingegnosa, occulta, gioiosa, abnegata e
soprannaturale.
Il giorno successivo, domenica
29, il cardinale Franc Rod, Prefet-

gio che il Cardinal Bertone ha lasciato al Per. Il porporato, che ha presieduto la conclusione del congresso
nella cattedrale di Chimbote, ha portato ai fedeli laffettuoso saluto e la
benedizione del Papa.
Nella sua omelia, il Cardinal Bertone ha messo in risalto che, solamente Cristo pu dare lautentica
speranza alle popolazioni dellAmerica Latina.
Al termine della santa messa, la
cerimonia ha proseguito con la processione eucaristica. In seguito, ai

to della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e Societ


di Vita Apostolica, ha tenuto una
conferenza ed ha presieduto la Celebrazione Eucaristica, concelebrata con Don Alvaro Corcuera e i Legionari presenti, chiudendo, cos,
levento.
Per tutti i partecipanti lincontro ha costituito un nuovo impulso
a crescere nellamore di Dio e nella dedizione agli altri per mezzo del
carisma e dellapostolato del movimento Regnum Christi.

piedi della statua della Madonna del


Carmelo, alla quale stata dedicata la nuova cattedrale di Chimbote,
consacrata giorni prima dallo stesso
cardinale segretario di Stato, ha avuto luogo latto di consacrazione della
nazione peruviana alla Vergine.

Libro del Papa bestseller in Spagna


Madrid (RV) Ancora prima del
suo lancio, la prima edizione del libro
di Benedetto XVI, Ges di Nazaret,
stata esaurita in quasi tutte le libreOttobre 2007 Salvami

Regina41

ultimi due beatificati dal Papa Giovanni Paolo II il 13 maggio 2000.


Il 13 ottobre del 1917, migliaia di
persone hanno contemplato il cosiddetto miracolo del sole: il sole cominci a girare sul proprio asse, a
cambiare di tonalit e a lanciare raggi di molteplici colori, generando stupore e timore tra i presenti.
Il sorprendente miracolo, testimoniato storicamente, fu il segnale promesso dalla Vergine Maria per invitare tutti a credere e a rispondere al
suo appello alla conversione e di abbandono del peccato.

La musica porta a sintonizzarsi


con la verit di Dio

Vitor Domingues

Citt del Vaticano (VIS) Benedetto XVI ha assistito, nel patio del
Palazzo Apostolico di Castelgandolfo, ad un concerto offerto in suo onore dallOrchestra Sinfonica di Bamberg, in occasione delle celebrazioni
del millennio dellarcidiocesi di Bamberg (Germania).
Alla fine del concerto, il Papa ha affermato che la musica ha la capacit
di incamminare, oltre se stessa, al Creatore di ogni armonia, suscitando in noi
risonanze che sono come un sintonizzarsi con la bellezza e la verit di Dio,
con quella realt che nessuna sapienza
umana o filosofia possono esprimere.

Giornata Mondiale del Rosario


90 Anniversario delle
Apparizioni di Fatima
VATICANO (ACI) Papa Benedetto XVI ha nominato il Segretario
di Stato del Vaticano, Cardinale Tarcisio Bertone, rappresentante pontificio per la chiusura delle commemorazioni per i 90 anni dalle Apparizioni di Fatima.
Le celebrazioni, dei giorni 12 e 13
ottobre, coincidono con lultima apparizione della Santissima Vergine
Maria a Fatima, ai tre pastorelli portoghesi, Lucia recentemente scomparsa Giacinta e Francesco, questi
42Salvami Regina Ottobre 2007

zatori, il laico messicano Guillermo


Estvez Alverde.
Questanno, levento- sede sar
la Basilica di Guadalupe, in Messico, organizzato dal gruppo Unione
di Volontari.
Ricardo Castelo Branco

rie della Spagna, come informa la casa editrice La Esfera.


Le riserve fatte, non appena si
saputo che il libro sarebbe stato pubblicato in spagnolo, hanno indotto la
casa editrice ad ordinare una nuova
tiratura di 30mila copie ha annunciato la casa editrice.
Si confermano, cos, le previsioni
che il primo libro di Benedetto XVI
sar il fenomeno letterario dellautunno, in Spagna. In Italia, Germania e Polonia i primir tre paesi che
lo hanno pubblicato il libro del papa ha gi venduto pi di un milione
e mezzo di copie. A partire da ottobre, Ges di Nazaret, sar in vendita
anche in Portogallo.

Citt del Messico (RV) Sar celebrata il prossimo 7 ottobre, la Giornata Mondiale del Rosario, che riunir
milioni di persone, in tutto il mondo,
attraverso il Rosario simultaneo.
Gli organizzatori invitano a promuovere in questo giorno, la recita
del Rosario in uno stadio o chiesa,
o in famiglia e con gli amici, con intenzioni comuni di preghiera.
Nel 2007, celebriamo l11 edizione di questa Giornata e, con la benedizione di nostra Madre, la Santissima Vergine Maria, anno dopo anno,
aumenta il numero di persone e di
paesi che si uniscono a pregare il Rosario spiega uno dei suoi organiz-

Beato Nuno Alvares, in


prossimit della canonizzazione
Lisbona (Ecclesia) Il prefetto della Congregazione per le Cause
dei Santi, Cardinal Saraiva Martins,
ha rivelato che il processo di canonizzazione del Beato Nuno de Santa Maria D. Nuno Alvares Pereira
-, quello che si trova nella fase pi
avanzata tra tutti i processi portoghesi in analisi al Dicastero della Curia
Romana che presiede.
In unintervista al quotidiano Correio da Manh, il Cardinale Saraiva
Martins ha spiegato che la Commissione Storica della Congregazione
studier le conclusioni della commissione nazionale sullinterruzione o no
del culto al Beato Nuno nel corso dei
secoli. Se questanalisi sar positiva,
spiega,passer allanalisi dei teologi.

Francia: rinascita educativa


Parigi (RV) In una lettera diretta
agli insegnanti francesi, il Presidente
della Repubblica, Nicholas Sarkozy,
chiede che si realizzi una rinascita
educativa, che non lasci la religione
sulla porta delle scuole.

Viaggio Apostolico di
Benedetto XVI in Austria

sua protezione persone di tutte le


lingue e culture, per condurle insieme, in una multiforme unit, a
Cristo. A lei possiamo rivolgere le
nostre preoccupazioni e necessit;
da lei dobbiamo anche apprendere
ad accoglierci gli uni gli altri con lo
stesso amore con cui ella accoglie
tutti noi: ognuno con la sua singolarit, come tale desiderato e amato da Dio, ha detto.
Nellomelia della Celebrazione Eucaristica nel Santuario di Mariazell, Benedetto XVI si detto dispiaciuto per la mancanza di bambini in Europa (,) ed ha attribuito il fenomeno allegoismo e alla mancanza di fiducia nel futuro. LEuropa
diventata povera di bambini. Vogliamo tutto per noi stessi (,) e forse non
abbiamo una sufficiente fiducia nel
futuro ha detto il pontefice.
Pi avanti, ha considerato che
un mondo senza Dio, che non sa
pi fare la differenza fra il bene e il male, affronta la terribile minaccia della
distruzione. La
Terra non avr futuro, quando realmente si smetter di amare e
quando lo sguardo di Dio smetter di illuminarla.
Ma dove esiste
Dio, c futuro.
Dopo la celebrazione eucarstica nel Duomo
Guardando la
di Santo Stefano a Vienna, il Santo Padre ha
statua della Marecitato lAngelus, davanti ad una folla di fedeli
donna di Maria-

Osservatore Romano

li 850 anni dalla fondazione del Santuario


mariano di Mariazell
sono stati loccasione
propizia per il viaggio
apostolico di Sua Santit Benedetto XVI in Austria, da dove il pontefice ha lanciato un appello allEuropa, nel suo discorso alle autorit del
paese e al corpo diplomatico, nel Palazzo Hofburg: LEuropa non pu e
non deve rinnegare le sue radici cristiane, che costituiscono una componente dinamica della nostra civilt
per il terzo millennio, ha sostenuto.
Questo viaggio ha avuto un carattere marcatamente mariano, infatti gi il primo giorno, davanti alla Mariensule, colonna di bronzo del secolo XVII, dedicata alla
Vergine Maria, il Papa ha affidato
lAustria alla Madre di Dio:
Nel suo sentimento materno,
anche oggi Maria accoglie sotto la

Benedetto XVI
prega davanti alla
Madonna di Mariazell

zell, Benedetto XVI ha denunciato


anche lestrema povert in cui vivono milioni di bambini in tutto il
mondo e il triste fenomeno dellinfanzia sfruttata nelle diverse guerre che devastano il Pianeta.
Dopo la Celebrazione Eucaristica, il Papa ha salutato, in varie lingue, i pellegrini venuti da vari paesi
dellEuropa Centrale e Orientale.
Lorigine di questo antichissimo santuario mariano legata ad
un monaco benedettino, chiamato
Magnus, inviato in quella localit,
per evangelizzare la popolazione.
Il monaco, che portava con s la
statua della Vergine, col Bambino
Ges in braccio una piccola statuetta di legno, di 48 cm ha trovato la strada sbarrata da una grande
pietra e ha chiesto aiuto alla Madonna, per poter proseguire. In
quel momento la pietra si spaccata in due. In questo luogo, stato eretto il santuario.

Ottobre 2007 Salvami

Regina43

Carlos Augusto Leal

Levento promosso congiuntamente dalla Conferenza Nazionale dei


Vescovi del Brasile (CNBB) e dal Santuario Nazionale e la TV Aparecida.
Secondo il gabinetto stampa del
santuario, questo sar un momento forte di espressione musicale della Chiesa in Brasile, visto che, oltre
a rendere possibile lunione tra tutte le persone legate alla musica liturgica nel paese, vuole essere lultimo
incontro di liturgia della CNBB, nel
2007.
David Flores Sanchez

Sarkozy, che un cattolico dichiarato, chiede agli insegnanti di riflettere


sulla grave responsabilit che hanno, di
guidare e proteggere spiriti e sensibilit che ancora non si sono formati completamente, che non hanno raggiunto
la loro maturit, che stanno cercando,
e sono ancora fragili e vulnerabili.
Il presidente francese ha spiegato
che tale rinascita sar possibile soltanto con una riforma del sistema
educativo del paese, ricompensando il bene, sanzionando le colpe, coltivando lammirazione per ci che
buono, giusto, bello, grande, vero e
profondo e ricacciando ci che cattivo, ingiusto, brutto, insignificante,
falso, superficiale e mediocre.
Il capo di Stato ha messo in discussione il secolarismo, che rifiuta la presenza religiosa nelle scuole e nei programmi di insegnamento francesi.
Sono convinto che non dovremmo lasciare il tema della religione sulla porta della scuola ha affermato, avvertendo che non difende il proselitismo
negli istituti di insegnamento..

Aparecida (RV) Il santuario nazionale di Aparecida sta preparando


un incontro di musicisti previsto alla
fine di questanno che riunir ministri della musica cattolica della Chiesa in tutto il paese.
Dal 29 novembre al 2 dicembre
del 2007, i musicisti brasiliani potranno partecipare al Voci della Chiesa
Incontro Nazionale di Ministre e
Ministri della Musica Cattolica della
Chiesa in Brasile.
44Salvami Regina Ottobre 2007

Mai lumile frate francescano


avrebbe potuto immaginare che le
sue pillole sarebbero diventate tanto famose, provocando lunghe file alla porta del monastero della Luce.
Dopo la canonizzazione, a maggio, le
suore confezioniste hanno cominciato
a distribuirne, quotidianamente, circa
30mila. Anche in altri monasteri dello
stesso ordine si pu avere accesso alle miracolose pillole, come a Guaratinguet, per esempio, dove la quantit distribuita mensilmente di circa
150mila. La formula delle innocenti pillole estremamente semplice, e
consta appena di una frase in lode della verginit di Maria Santissima: Dopo il parto, sei rimasta vergine.

Ferie pi vicine a Dio

Signore di Luren salvo


dal terremoto

Aparecida prepara
festival di musica

Pillole di Frate Galvo

Lima (ACI) Nonostante la distruzione che ha sofferto il tempio


del venerato Signore di Luren, localizzato ad Ica (Per) il pi colpito
dal terremoto del 15 agosto la statua del Cristo venerata dagli ichegni
rimasta illesa, fatto che i fedeli locali attribuiscono ad un nuovo miracolo della popolare invocazione. La
statua del Cristo crocifisso del secolo XVI, venerata ad Ica, non ha subito alcun danno malgrado il 50% del
santuario sia stato distrutto.
Il santuario del Signore di Luren,
che data al secolo XVI, ha subito successive distruzioni e ricostruzioni come risultato di incendi e terremoti. In
tutte queste occasioni, inclusa quella
del terremoto di mercoled, la statua
del Cristo rimasta intatta.

Roma (ACI) Sono molti gli italiani che, stanchi della routine e del
rumore della citt, optano di trascorrere le loro ferie nei monasteri e nei
conventi dove possono godere momenti di riflessione e contatto con la
natura.
I religiosi e le religiose che hanno
aperto le porte dei loro monasteri
molti dei quali di clausura permettono a giovani e famiglie di partecipare alle loro attivit e alle preghiere quotidiane, oltre che ascoltare le
loro inquietudini e orientarli spiritualmente.
in questi tempi in cui la preghiera
e la riflessione passano inosservate,
le suore agostiniane del monastero di
Lecceto, vicino Siena, offrono questa
opportunit, ha indicato Madre Sofia. Gli ospiti possono partecipare alle preghiere delle religiose ed alcuni chiedono, anche, di aiutare nel loro lavoro di artigianato, in legno, per
mantenere il convento.
Da parte sua, lincaricata dei servizi
di prenotazione del Santuario Mariano di Oropa, Graziella Ferraris, ha affermato che il tempio, situato a 1.200
metri sulle Alpi italiane, uno degli
alloggi pi imponent ed cercato annualmente da circa 36mila persone.

Anche i monaci benedettini, che


hanno tra le loro norme il dovere di
ricevere gli ospiti, accolgono i turisti nel loro monastero di Subiaco,
nella regione del Lazio e permettono loro di partecipare alle orazioni
quotidiane che includono canti gregoriani.

A questi si sommano i francescani del


Sacro Convento di Assisi che offrono
agli ospiti la possibilit di visitare i luoghi dove vissuto San Francesco, come
il convento di San Damiano, la cappella Porziuncola e la sua tomba ubicata
nella basilica di Assisi. Oltre a questo,
organizzano durante il mese di ago-

sto attivit settimanali dirette ad adolescenti di et tra i 14 e i 17 anni dal


punto di vista spirituale e cristiano, ha
sottolineato Padre Vincenzo Coli.
Le prenotazioni per le quasi tremila abbazie, monasteri e conventi
italiani possono essere fatte in: http://
www.hospites.it.

Roma Il Cardinale Camillo Ruini, vicario del


Papa per la Diocesi di Roma, ha inaugurato il giorno 27 agosto, il volo diretto Roma-Lourdes, accompagnando il tradizionale pellegrinaggio diocesano al santuario mariano francese.
LOpera Romana Pellegrinaggi (ORP) in collaborazione con la compagnia aerea Mistral Air, ha
firmato un accordo per cinque anni, al fine di facilitare laccesso dei fedeli ai principali centri cattolici di pellegrinaggio, tra i quali sono inclusi Fatima,
Santiago de Compostela, Guadalupe, Terra Santa,
Czestochowa e il Sinai.
LORP presente in 395 punti in Italia e in altri paesi, contando su circa 900 sacerdoti che offrono assistenza spirituale nei pellegrinaggi e su 400
agenti di pastorale laici.
La pagina ufficiale della ORP www.orpnet.org

Victor Toniolo

Volo inaugurale: Roma- Lourdes

Santuario della Madonna di Lourdes

Adotti un giovane Araldo del Vangelo

ttualmente 825 giovani


aspiranti agli Araldi del
Vangelo, aspettano il momento di entrare in uno dei Centri
di Formazione Giovanile degli Araldi del Vangelo. Essi hanno bisogno

di una borsa di studio che aiuti a sostenere i costi della loro formazione.
Per questo, stata lanciata la Campagna Padrini o Madrine. Consiste
nelladottare un ragazzo o una giovane aspirante, aiutando a finanziare

la formazione di questi neo-Araldi.


Questo un gesto concreto a beneficio della giovent. Nelladottare un
aspirante lei star offrendo una solida formazione cattolica a un adolescente bisognoso.

Ottobre 2007 Salvami

Regina45

Storia per bambini ...o per adulti pieni di fede?

Non azzardarti ad
accendere quei ceri!
In quella notte fredda, molte sorprese attendevano
il tranquillo Stanislaw, ma lui non era preparato
per nessuna di queste

erminata la Messa, gli


ultimi fedeli lasciavano
a poco a poco la chiesa di SantAlessandro,
in un villaggio vicino a
Biaystok, nellest della Polonia. Fuori, scendeva la notte ed il vento faceva
piccoli mulinelli con i fiocchi di neve.
Stanislaw, il pacato sacrestano, stava
gi chiudendo le porte, quando un uomo alto e corpulento entr rapidamente nel sagrato del tempio. Si scroll un
po la neve sparpagliata sulla sua giacca, e molto cerimoniosamente, lo salut in maniera educata.
Certamente, egli non era del posto. Aveva un accento straniero e
probabilmente era russo, ci non
era affatto strano, in quanto la frontiera
non era molto
lontana da l.

46Salvami Regina Ottobre 2007

Ana Luca Castaeda


Si scus di essere arrivato cos tardi
e spieg:
Sono in viaggio e domattina
presto dovr trattare un affare molto
importante per me. Affinch tutto mi
vada bene, ho deciso di fare una promessa alla Vergine. Guardi, ho portato con me questi due ceri e desidero
accenderli proprio vicino a quella statua della Madonna della Pace, poich
so quanto grande la devozione che
la gente di qui ha per Lei.
Stanislaw, un po contrariato, rispose che solitamente non venivano accese candele su quellaltare. Il forestiero
per si mostr insistente, e per risolvere qualsiasi dubbio trasse dalla tasca tre zlotys dargento. Era unofferta difficile da rifiutare per un padre di
una famiglia povera e con molti figli.
Bene, in questo caso, possiamo
fare uneccezione, credo facciamo
cos: le lasci accese per tutta la notte, ma domattina dovr portarle via,
perch a padre Lozinskij non piacer
molto tutto questo.
Il forestiero fu daccordo e dopo essersi accertato che le candele venissero collocate nel luogo richiesto, se ne

and, cos rapidamente come era arrivato. Parve un po strano al sacrestano


che, volendo fare una promessa, non
avesse pregato un po davanti allaltare
e che non si fosse fatto nemmeno un
segno della croce prima di uscire. Ma
girate le spalle, cominci a pensare ad
altro. In fin dei conti, luomo sembrava
avere proprio molta fretta
Finito di mettere tutto in ordine,
Stanislaw si predisponeva a chiudere
bene a chiave la chiesa e ad andarsene via, quando, passando davanti
allaltare della Vergine, si ricord che
non aveva ancora recitato il suo ultimo Rosario. Bene pens forse sar meglio terminare il Rosario a casa,
dove per lo meno star al caldo. Ma
nel contempo, sent un insolita volont di rimanere davanti alla statua.
Oltretutto, essa era splendidamente
illuminata da quelle due candele, che
erano proprio enormi.
Essendo vuota, la chiesa diventava sempre pi fredda. Egli indoss
la sua giacca, si aggiust bene il cappello di pelle in testa e, sedutosi vicino allaltare, cominci a pregare. Il
freddo gli procurava un certa sonno-

Natalino Signorini

lenza, distraendolo tra le Ave Maria e i Padre Nostro. Allimprovviso,


con gli occhi che quasi si chiudevano,
gli sembr di vedere una delle statue
dangelo della pala daltare che si riempiva le guance di aria e soffiava
con forza sulle candele l poste.
Sto sognando ad occhi aperti!
Nel frattempo, le candele si erano
spente. Era mai possibile? Si guard intorno, cercando qualche finestra aperta, ma trov tutto in ordine. Da dove
era entrato il vento che aveva spento i
ceri? Non comprendendo bene quello
che era successo, li accese di nuovo e,
per evitare di dormicchiare di nuovo,
decise di terminare il rosario in piedi.
Non aveva ancora terminato una decina di Ave Maria quando nel volgere lo
sguardo nuovamente allo stesso angelo, lo vide questa volta nitidamente
soffiare di nuovo sulle candele. Le due
si spensero, rimanendo soltanto un ondeggiante fumicello che saliva.
Stanislaw deglut a vuoto ed un
brivido di freddo gli percorse la schiena. Fece il segno della croce varie volte, indietreggi di tre passi,ma subito
dopo si ricord di essere in una chiesa e, oltretutto, davanti ad una statua della Vergine, attorniata da angeli. Quello non poteva dunque essere
opera del maligno.
Penso che il freddo mi stia dando le allucinazioni!
Accese allora le candele di nuovo
e termin il rosario il pi rapidamente possibile. Fatto questo, si prepar ad
uscire dalla chiesa, ma prima, esitante,
si avvicin a quellangelo, per osservarlo meglio. Con grande stupore, la figura scolpita gli parve acquistare vita e,
mentre lo guardava fisso, questi soffi
nuovamente sulle candele. Non appena queste si spensero, langelo gli disse,
con una voce soave, ma molto decisa:
Stanislaw! Non azzardarti ad
accendere quei ceri!
Il povero uomo, emettendo un urlo,
cadde allindietro. Sollevandosi, impaurito, usc di corsa, fino alla casa del
parroco, che si trovava l vicino. Balbettando e con gli occhi sbarrati, gli

Con suo stupore, la figura scolpita sembr acquistare vita e,


guardandolo attentamente, soffi nuovamente sulle candele

raccont laccaduto. Insieme tornarono alla chiesa (il sacrestano quasi nascosto dietro il sacerdote) e si fermarono davanti al misterioso altare. Da
persona nel contempo devota e molto
decisa, padre Lozinskij guard fisso la
statua, le figure degli angeli e, infine,
i ceri spenti. Un improvviso sospetto
gli venne alla mente e decise di togliere le candele per esaminarle. Constat
che erano molto pi pesanti del normale. Prese un temperino e, tagliando una parte laterale, scopr, con stupore ed indignazione, che quei grandi
ceri erano pieni di un potente esplosivo. Volgendosi verso il sacrestano con
unaria molto seria, gli disse:

Vede, Stanislaw, questo miracolo ci insegna quanto dobbiamo essere vigili. bene dimostrare buona
volont e carit con tutti, ma bisogna
mantenere sempre una prudente riserva, poich ogni uomo ha in s un
lato cattivo. Del resto, la realt che,
purtroppo, esistono certe persone
che praticano il male deliberatamente. Non si pu negare questo dato.
Pertanto, mio caro Stanislaw, teniamo i nostri occhi sempre bene
aperti. E prestiamo attenzione ai
prudenti messaggi e alle buone ispirazioni che il buon Dio molte volte
ci manda, ai quali non sempre stiamo attenti.
Ottobre 2007 Salvami

Regina47

_
_______
I Santi di ogni giorno
1. Solennit di Tutti i Santi
Beati Pietro Paolo Navarro, sacerdote, Dionisio Fujishima e Pietro Onizuka Sandayu, religiosi gesuiti e Clemente Kyuemon, catechista (+1622).
Bruciati vivi a Shimabara in Giappone, per odio alla fede cristiana.
2. Commemorazione di tutti i fe
deli defunti
Beato Pio di San Luigi Campidel
li, religioso (+1889). Entr come passionista a 14 anni; si preparava al sacerdozio quando fu colpito dalla tubercolosi, morendo a 21 anni. Esempio di rassegnazione e serenit, offr
la sua vita per la Chiesa, per il Papa e
per la conversione dei peccatori.

Sergio Hollmann

3. San Martino da Lima, religioso


(+1639).
San Berardo, vescovo (+1130).
Appartenente alla nobile famiglia dei
conti di Marsi e Sangro, divenne benedettino a Montecassino. A 30 an-

ni, elevato alla dignit episcopale della diocesi di Marsi negli Abruzzi, lott contro la simonia, si dedic alla restaurazione della disciplina ecclesiastica e protesse i poveri.
4. XXXI Domenica del Tempo Or
dinario
San Carlo Borromeo, vescovo (+
1584).
SantEnrico dUngheria (+1031).
Figlio di Santo Stefano re dUngheria, collabor con suo padre allevangelizzazione dei sudditi.
5. Beata Bertilla, badessa (+705).
Prima superiora del monastero di
Chelles in Francia, fondato dalla regina Santa Batilde.
6. Santi Calinico, Imerio, Teodoro,
Stefano, Pietro, Paolo, altro Teodoro,
Giovanni, altro Giovanni e altro dal
nome sconosciuto, martiri (+638). A
Gaza, soldati imprigionati dai saraceni che assediavano questa citt, incoraggiati dal vescovo San Sofronio, confessarono Cristo e furono
decapitati.
7. Beato Vincenzo Grossi, sacerdote (+1917). Fond a Cremona lIstituto delle Figlie dellOratorio.
8. San Adeodato I, papa (+618).
Govern la Santa Chiesa con saggezza e semplicit, dimostrando
grande amore e dedizione per il
clero e per i fedeli.

Santa Cecilia Domenico Zampieri


Museo del Louvre, Parigi

48Salvami Regina Ottobre 2007

9. Dedicazione della Basilica di


San Giovanni in Laterano.
Beato Giorgio Napper, sacerdote
e martire (+1610). Durante il regno
di Giacomo I dInghilterra, esercit
clandestinamente il ministero. Imprigionato, continu in carcere a sostenere le anime fedeli, fino ad essere sottoposto al martirio.

10. San Leone Magno, papa e dottore della Chiesa (+ 461).


San Giusto, vescovo (+627). Religioso benedettino inviato da San Gregorio Magno per aiutare SantAgostino nella evangelizzazione degli angli.
Divenne il primo vescovo di Rochester e, posteriormente, fu nominato
arcivescovo di Kent.
11. XXXII Domenica del Tempo
Ordinario
San Martino, vescovo (+ 397).
Beata Alicia Kotowska, vergine
e martire (+1939). Religiosa della
Congregazione delle Suore della Resurrezione del Signore. Durante la
Seconda Guerra Mondiale, non accettando di rinnegare la fede, fu fucilata nelle vicinanze di Wejherovo in
Polonia.
12. San Giosafat Kuncewycz, vescovo e martire (+ 1623).
San Emiliano de la Cogolla, sacerdote (+574). Abbandonato il pascolo, si dedic alla vita eremitica. Per la
sua fama di santit, il vescovo di Tarazona in Spagna, lo ordin sacerdote. Esercitando santamente le sue
funzioni, fu molto invidiato, perci il
vescovo fu costretto ad inviarlo nuovamente alle solitudini delle montagne, dove fond una comunit.
13. Beati Pietro Vicev, Dzidzov e
Josafat Siskov, sacerdoti e martiri
(+1952). Religiosi della Congregazione degli Agostiniani della Assunzione.
Durante il regime comunista in Bulgaria, accusati di spionaggio e cospirazione contro il potere del popolo,
furono imprigionati e fucilati a Sofia.
14. San Rufo, vescovo (sec. IV).
Primo capo della comunit cattolica di Avignone in Francia.
15. SantAlberto Magno, vescovo e
dottore della Chiesa (+ 1280).

___________________ Novembre

16. Santa Margherita di Scozia,


regina (+1093).
Santa Gertrude, vergine (+ 1301).
San Otmaro di San Gallo, abate
(+759). In Svizzera, costru un piccolo ospedale per lebbrosi e un monastero sotto la regola benedettina.
17. Santa Elisabetta dUngheria,
regina (+ 1231).
Beato Lupo Sebastiano Hunot, sacerdote e martire (+1794). Durante
la Rivoluzione Francese, per la sua
dignit sacerdotale, fu incarcerato
nella nave-prigione del porto di Rochefort, dove, dopo molte sofferenze,
complet il suo martirio.
18. XXXIII Domenica del Tempo
Ordinario
Beate Maria del Refugio Hinojo
sa y Naveros e 15 compagne, vergini e
martiri (+1936). Religiose dellOrdine della Visitazione di Santa Maria,
catturate e fucilate durante la Guerra
Civile Spagnola.
19. San Rocco Gonzlez, SantAlfonso Rodrguez e San Giovanni del
Castillo, sacerdoti e martiri (+1628).
SantAbdia, profeta. Dopo lesilio
del popolo di Israele, annunci lira
di Dio contro i nemici di Israele.
20. San Silvestro, vescovo (+520 a
530). Vescovo di Chalons-sur-Sane
in Borgogna, Francia.
21. Presentazione della Beata Ver
gine Maria
Beata Maria di Ges del Buon Pa
store, vergine (+1902). Immigrata

polacca che fond, a Roma, lIstituto delle Suore della Santa Famiglia di
Nazaret in aiuto agli immigranti.
22. Santa Cecilia, vergine e martire (sec. III).
Beati Salvatore Lilli, sacerdote francescano e compagni (+1895).
Martirizzati nelle vicinanze di Marasc in Turchia, per aver disobbedito
allordine dato dai soldati ottomani
di rinnegare la fede.
23. San Clemente I, papa e martire (sec. I).
San Colombano, abate (+615).
Santa Lucrezia, martire (s. IV).
Martirizzata a Merida in Spagna,
durante le persecuzioni al tempo
dellImpero.
24. Santo Andrea Dung-Lac, sacerdote e compagni, martiri (sec.
XVI e XIX).
SantAlberto di Louvain, vescovo
e martire (+1192). Vescovo di Liegi, attuale Belgio, esiliato per aver difeso i diritti della Chiesa.
Mor a Reims in Francia.

27. San Acario, vescovo (+640).


Monaco di Luxeuil, eletto vescovo
di Noyon e Tournay in Francia, dove con grande dedizione evangelizz
i popoli.
28. San Giacomo della Marca, sacerdote (+1476). Religioso francescano a Napoli; si distinse per le ardenti predicazioni e austerit di vita.
29. San Saturnino, martire
(+250). Cartaginese molto perseguitato nella sua terra natale. Inviato a
Roma, convert il prefetto Graciano
e fu decapitato durante la persecuzione di Decio.
30. SantAndrea, apostolo
Beato Federico da Ratisbona, religioso (+1329). DellOrdine degli
Eremiti di SantAgostino dove esercit il compito di carpentiere; brill
per il suo fervore nella preghiera, obbedienza e carit.

Sergio Hollmann

San Giuseppe Mkasa Balikud


demb, martire (+1885). Prefetto del
palazzo reale a Mengo, Uganda. Dopo aver ricevuto il battesimo, convert molti giovani a Cristo e li protesse
dal re Mwenga. Per questo, a 25 anni,
fu sgozzato per ordine del re.

25. Solennit di Cristo


Re dellUniverso
Beata
Elisabetta
Achler, vergine (+1480).
Reclusa nel convento delle terziarie francescane, a
Reute in Germania. Si distinse per la sua umilt,
povert e mortificazione
del corpo.
26. San Corrado, vescovo (+975). Vescovo di
Costanza in Germania.
Esimio pastore del suo
gregge, distribu con generosit i suoi beni a favore della Chiesa e dei poveri.

Presentazione della Madonna nel Tempio


Chiesa di San Michele, Digione (Francia)

Ottobre 2007 Salvami

Regina49

Getty Image

Kilimanjaro,
il monte della speranza
A cosa dovremmo pensare, nel contemplare il maestoso
monte innevato che emerge placidamente nel mezzo
della torrida savana africana?

Aro Naif Mazive

er luomo comune occidentale, il nome Africa


la maggior parte delle
volte associato ad immagini forti, come quelle
dei formidabili predatori: leoni, leopardi, iene, che costituiscono una continua
minaccia per i viaggiatori incauti.
E non solo le fiere. Anche il quasi sempre ostile ambiente africano
offre tremende sfide alluomo, una
delle pi terribili quella delle inclementi e periodiche siccit. Buona parte della popolazione africana
soffre di questo flagello, che porta
con s la disgrazia della fame, poich
gran parte della popolazione dipende direttamente dallagricoltura per
la propria sopravvivenza. Le scene di
queste calamit segnano per sempre

50Salvami Regina Ottobre 2007

coloro che le hanno viste: coltivazioni


che seccano irrimediabilmente, una
ad una; il suolo solcato dal sole impietoso, percorso a piedi da migliaia
di persone scalze, assetate, affamate; gli occhi degli anziani che scrutano attentamente lorizzonte, in attesa di qualche nuvola promettente che
nessuno sa quando verr, e neppure
se verr...
* * *
Che in Africa ci siano soltanto immagini di desolazione e sventura?
Per fortuna, no. Vi sono anche scenari meravigliosi, di una bellezza difficile da incontrare in altri luoghi. Uno
di questi, che mai dimenticher, il
grandioso Monte Kilimanjaro.
Situato nel nord-est della Tanzania, vicino alla frontiera con il Ke-

nia, questo superbo picco, coi suoi


5.895 metri, il pi alto del continente. Coperto da nevi perenni, la
sua placida e altera silhouette contrasta con la torrida pianura che lo
circonda. Anche a grande distanza,
esso offre una visione cos sublime
che i wachaggas, abitanti della regione, con reverenza lo chiamo Kibo,
ossia, nella loro lingua, Speranza.
Nella denominazione data da questo antico popolo africano, traspare
senza dubbio un fondo di verit. Infatti, nel vedere la maestosa e candida cima innalzarsi nella savana arsa dal sole, la prima idea che viene
in mente quella del conforto e della speranza.
I panorami grandiosi possiedono il
mirabile dono di elevare i nostri cuo-

Getty Image

Il Monte Kilimanjaro
visto dal Kenya, nella
stagione delle pioggie

vrannaturale e, tramite i sacramenti, ha aperto ad innumerevoli anime


le porte del Cielo, dove Dio, che
Padre di tutti, in attesa di ognuno di noi.
Sar stato esagerato pensare a
tutto questo nel contemplare il superbo monte innevato in piena savana africana? Credo di no. dif-

ficile non vedere laccattivante bellezza del Monte Kilimanjaro come


simbolo della speranza che un giorno tutti i popoli dellAfrica e del
mondo intero, possano essere uniti sotto il manto protettore di Ges,
a compimento della sua divina promessa: E ci sar un solo gregge ed
un solo pastore (Gv 10, 16).
Getty Image

ri alle realt soprannaturali. Quando


ho visto il Kilimanjaro per la prima
volta, una cosa mi venuta in mente, dotata di un valore incommensurabilmente maggiore: allo stesso modo la Chiesa si eleva da questa terra
puntando verso il cielo, come ad indicarci dove si trova il lenitivo per tutte
le nostre afflizioni.
Nelle cos grandi difficolt e carenze attraverso cui passa questo sofferto continente, veramente la presenza riconfortante della Chiesa simile a quella del Monte Kilimanjaro
nellaridit. Pi ancora, la Chiesa non
solo un simbolo: essa di fatto portatrice di speranza, di vita e di un futuro migliore per lAfrica.
vero che lazione evangelizzatrice e civilizzatrice di tanti missionari ha portato la dignit perduta
o addirittura mai posseduta a molti africani, ma non soltanto, n
principalmente questo. La Chiesa
ha offerto loro il prezioso aiuto so-

Gustavo Kralj

ve Maria! Mare e cielo


riposano.
Da tutte le torri riverbera
il suono delle campane.
Ave Maria! Lasciate le vostre
faccende terrene
Pregate la Vergine e il Figlio della
Vergine.
Anche lesercito celeste in questo
istante si inginocchia
Portando gigli davanti al Trono del
Padre
E attraverso le nuvole rosate
scendono santamente,
e solennemente alla Terra i canti
degli spiriti.
Oh cerimonia sacra!
Che tutti i cuori
Attraversa meravigliosamente col
soave balsamo.
Oh fede santa!
Che in direzione del Cielo
Sale con le ali bianche della
preghiera!
Il dolore si dissolve in dolci lacrime
Mentre il giubilo di gioia risuona pi
soave.
Ave Maria! Quando la campana
suona
La Terra e il Cielo sorridono
riconciliati dolcemente.
(Canto mariano tradizionale
della Germania)

Immacolata Concezione Chiesa


del Terzo Ordine Francescano
Rio de Janeiro (Brasile)

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