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- Periodico dellAssociazione Madonna di Fatima - Maria, Stella della Nuova Evangelizzazione

Numero 99
Luglio 2011

La parola viva ed efficace

Salvami Regina

Timothy Ring / Gustavo Kralj

SantElia - Basilica della


Madonna del Carmelo,
San Paolo (Brasile).
Sullo sfondo la Valle dei
Profeti, Haifa (Israele)

lia stato uno specchio


vivo dei predicatori
della Parola di Dio; effettivamente ignea stata la sua
mente, ignea la sua lingua,
ignea la sua mano, con cui
ha convertito Israele.
(Cornelio Lapide,
Commentaria in Scripturam Sacram)

SommariO
Salvami
Regina
Periodico dellAssociazione
Madonna di Fatima - Maria, Stella
della Nuova Evangelizzazione

Scrivono i lettori

La parola: il suo potere (Editoriale) . . . . . . . . .

Akhenaton:
il faraone innovatore
......................

34

Anno XIII, numero 99, Luglio 2011

Direttore responsabile:
Zuccato Alberto
Consiglio di redazione:
Guy Gabriel de Ridder, Suor Juliane
Vasconcelos A. Campos, EP,
Luis Alberto Blanco Corts, Madre
Mariana Morazzani Arriz, EP,
Severiano Antonio de Oliveira
Amministrazione:
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30034 Mira (VE)
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degli Araldi del Vangelo
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45020 Villanova Del Ghebbo (RO)
Gli articoli di questa rivista potranno essere
riprodotti, basta che si indichi la fonte e si invii
copia alla Redazione. Il contenuto degli articoli
firmati di responsabilit dei rispettivi autori.

La parola dei Pastorei


Fatima, una promessa del
Cielo

La voce del Papa


Luomo ha in s
il desiderio di Dio
........................

Commento al Vangelo
La parola di Ges
viva ed efficace
......................

La pace di Cristo:
un obiettivo
irraggiungibile?
......................

10

18

accaduto nella
Chiesa e nel mondo
......................

40

......................

46

I Santi di
ogni giorno

24

Santa Maria Goretti


Felici i puri di cuore
......................

38

Storia per bambini...


Mezzora di meno...

Araldi nel mondo

......................

......................

......................

48

La vera gloria del


Colosseo

30

......................

50

S crivono

Crescere nellamore a Ges


e alla Santissima Vergine
La rivista Araldi del Vangelo stata
per me una grande benedizione di Dio,
perch mi ha aiutata a crescere spiritualmente, a superare la solitudine, a
cambiare la mia vita ad alimentare la
mia anima con tanti temi meravigliosi.
Ho cominciato a far partedi questa Associazione quando sono rimasta vedova, nel marzo 2007. Gli argomenti della Rivista, specialmente
il Commento al Vangelo, hanno cominciato a riempire il mio vuoto e
ad aiutarmi in questo momento cos difficile. La Rivista mi aiuta a crescer nellamore a Ges ealla Santissima Vergine Maria.
Ringrazio di cuore tutti coloro
che fanno parte di questa Associazione. Che Ges e la Vergine Maria
versino grazie, saggezza e discernimento a tutti voi, in questa magnifica missione apostolica.
Maria V. L. da S. R.
So Gonalo do Amarante Brasile

Una forza per andare avanti


La rivista Araldi del Vangelo
per me una forza per andare avanti,
con amore e convinzione, nella lotta in difesa della nostra amata Santa Chiesa.
Nella rivista leggiamo, in una maniera chiara e con vera fedelt alla dottrina cattolica, tutte le meravigliose spiegazioni date da Monsignor Joo Scognamiglio Cl Dias
riguardo al Vangelo. Quando leggo
le sue parole, sento come se lui mi
stesse parlando, con la sua voce calma e ferma.
Ogni mese, terminata la lettura,
gi aspetto il numero seguente, per
4Salvami Regina Luglio 2011

i lettori

conoscere ancor pi le meraviglie e


la misericordia che Ges e sua Madre Santissima hanno preparato per
tutti noi.
Mnica G. B. de N.
Lima Per

Enciclopedia della
cultura religiosa

Ringrazio per tutto ci che mi


avete fatto conoscere di bello, nella ben nota rivista Araldi del Vangelo,
vera enciclopedia della cultura religiosa di tutto il mondo. La vita dei
grandi santi, la bellezza architettonica e storica della nostra Chiesa e
la sua dottrina perenne, insomma,
continuano ad essere cos importanti... E sono cos pochi quelli che le
conoscono!
Maria J. C. S.
Maia Portogallo

Strumento di evangelizzazione
Sono un catechista e scrivo questa lettera per ringraziarvi per la vostra rivista Araldi del Vangelo che mi
arriva ogni mese; io la adopero durante il catechismo in vari modi: i ragazzi di prima media che ho al catechismo non vedono lora ogni sabato
di ascoltare la vostra Storia per bambini... o adulti pieni di fede, sinceramente una cosa che leggo molto
volentieri anchio quando mi arriva
il giornale!
Non solo, la prima, la seconda, la
terza e la quarta di copertina contengono sempre bellissime immagini che io divido sempre fra i miei ragazzi... il pi buono riceve infine
la storia letta assieme!
Il vostro giornalino quindi un
ottimo strumento per la catechesi
anche dei pi piccoli!
Con gioia ho riscoperto, grazie a
voi, i meriti della devozione a Maria nostra madre e della frequenza della preghiera del rosario... questo il mese della Madonna e dalle

nostre parti ci sono nutriti gruppi di


preghiera che si formano ai crocicchi delle strade, dove v una statua
o unimmagine della Buona Signora
per il rosario!
Cos anchio con in mano il rosario, da Voi ricevuto, posso continuare la tradizione che tanto bella
quanto piena di Grazie!
Un saluto ed un abbraccio.
Francesco
Musile di Piave VE

Come non sentirci felici


per questa missione?
Da quando vi ho conosciuto, tempo fa, volevo sempre ringraziarvi per
i begli scritti inviati a casa mia, i quali a volte arrivano nei momenti giusti: i pi difficili.
Sapere che Dio, nostro Padre, e
nostra Madre Santissima ci proteggono, sapere anche che ci sono persone come voi che si prendono cura
di noi con la vostra evangelizzazione e le vostre preghiere, con la rivista e i messaggi, come una vera guida nella nostra vita, ci porta un grande conforto.
Grazie ad ogni Araldo per realizzare la missione affidata da Ges a
tutti noi: quella di conoscerLo e di
farLo conoscere. Leggendo le riviste, come non sentirci felici per questa missione?
Lenn L. P.
Guayaquil Ecuador

Una vera catechesi


Desidero ringraziare per gli eccellenti temi che vengono pubblicati nella Rivista. Sono interessanti e
di grande importanza: una vera catechesi. Sono un ammiratore dellopera degli Araldi per la loro fede in
Cristo, per la devozione alla Madonna, per la loro disciplina ed obbedienza al Santo Padre.
Diogo A. S.
Via email Brasile

Editoriale
La parola: il suo potere

a di Fatima

- Maria,

Stella della

Nuova Evange

lizzazione

Poste Italiane

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- D. L. 353/200

3 (conv.

in L. 27/02/2

004 n 46)

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2, DR PD

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e I.R. - Periodic

o dellAss

ociazione

Madonn

99
Numero 1
Luglio 201

viva
La parola

e
ed eff icac

Salvami R

egina

Ges insegna agli


Apostoli
Beato Angelico
Convento di San
Marco, Firenze
(Foto: Gustavo Kralj)

os come la presenza del Signore Ges sulla Terra moltiplicata, lungo i tempi, dal Sacramento dellAltare, la sua Parola diffusa dalle labbra dei sacerdoti. Ad entrambi Eucaristia e Parola dobbiamo riservare lo stesso trattamento, come insegna lincontestabile autorit di SantAgostino.
Per questo Ges, che d ai suoi ministri il potere di promuovere la transustanziazione, d loro anche quello di incontrare la parola esatta a beneficio delle anime. Infatti, quante angustie mitigate, quanti furori pacificati, quanti dubbi di coscienza risolti nei segreti dei cuori, quando Dio parla attraverso i suoi sacerdoti!
In questo abbiamo un diritto fondamentale e sacro del fedele: laccesso alla parola vivificante del sacerdote.
Quando una parola procede dalla conoscenza umana, frutto dello studio,
dellosservazione o dellelucubrazione, ha qualche utilit? S, senza dubbio. La
parola di un letterato, di uno storico o di un filosofo, pu esser molto interessante
e perfino formativa, ma non comparabile alle parole proferite da Nostro Signore, che sono spirito e vita (Gv 6, 63).
Moltiplicate dai suoi ministri, esse penetrano a fondo nelle anime, ma per questo, devono venire irrobustite dallesempio di vita del predicatore e dalla sua convinzione che tutto dipende dallazione della grazia divina. Esse, cos, diventeranno feconde. Infatti la parola vivificata dallo Spirito non mai proferita senza produrre i suoi effetti.
Quanti e quanti esempi la storia della Chiesa ci ha consegnato di predicatori
che, convinti di questo potere di cui dotata la loro parola, hanno ottenuto grandi effetti: un San Remigio che converte il re Clodoveo e, con questi, tutta la nazione dei franchi, iniziando ledificazione dellEuropa cattolica; un San Giovanni da Capestrano che guida i cristiani nella difesa vittoriosa di Vienna, riuscendo a
salvare tutto il continente; un Beato Giuseppe de Anchieta che pacifica migliaia di indigeni intorno alla giovane colonia portoghese in Brasile, gettando le basi di questa nazione.
Forse pi impressionanti di queste imprese storiche sono le conversioni avvenute durante labituale omelia della Messa domenicale o in occasione di consigli
nel Sacramento della Riconciliazione, o ancora in una predicazione di ritiro, per
esempio. Sono veri miracoli spirituali che avvengono quotidianamente in tutto il
mondo, aperture danima alla voce della grazia le quali molte volte permangono
avvolte nella discrezione, senza conoscenza neppure del sacerdote.
La parola pu, infatti, convertire ed edificare, appianare e stimolare al bene. Si
tratta del fatto che il sacerdote si compenetra di questo potere che gli viene dal Signore Ges.
Luglio 2011 Salvami

Regina5

La voce del Papa

Luomo ha in s
il desiderio di Dio
Luomo ha in s una sete di infinito, una nostalgia di eternit,
una ricerca di bellezza, un desiderio damore, una necessit di luce e di verit,
che lo spingono verso lAssoluto.

ggi vorrei continuare a riflettere su come la preghiera e il senso religioso


facciano parte delluomo
lungo tutta la sua storia.

Una previsione mancata: la


scomparsa delle religioni

Noi viviamo in unepoca in cui sono evidenti i segni del secolarismo.


Dio sembra sparito dallorizzonte di
varie persone o diventato una realt
verso la quale si rimane indifferenti.
Vediamo, per, allo stesso tempo,
molti segni che ci indicano un risveglio del senso religioso, una riscoperta dellimportanza di Dio per la
vita delluomo, unesigenza di spiritualit, di superare una visione puramente orizzontale, materiale della
vita umana.
Guardando alla storia recente,
fallita la previsione di chi, dallepoca
dellIlluminismo, preannunciava la
scomparsa delle religioni ed esaltava
una ragione assoluta, staccata dalla
fede, una ragione che avrebbe scacciato le tenebre dei dogmatismi religiosi e dissolto il mondo del sacro,
restituendo alluomo la sua libert,
6Salvami Regina Luglio 2011

la sua dignit e la sua autonomia da


Dio. Lesperienza del secolo scorso,
con le due tragiche Guerre mondiali
ha messo in crisi quel progresso che
la ragione autonoma, luomo senza
Dio sembrava poter garantire.

Luomo religioso per sua natura


Il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma: Mediante la creazione Dio chiama ogni essere dal nulla
allesistenza Anche dopo aver perduto la somiglianza con Dio a causa
del peccato, luomo rimane ad immagine del suo Creatore. Egli conserva il desiderio di colui che lo chiama
allesistenza. Tutte le religioni testimoniano questa essenziale ricerca da
parte degli uomini (n. 2566).
Potremmo dire come ho mostrato nella scorsa catechesi che
non c stata alcuna grande civilt,
dai tempi pi lontani fino ai nostri
giorni, che non sia stata religiosa.
Luomo per sua natura religioso, homo religiosus come homo
sapiens e homo faber: il desiderio
di Dio afferma ancora il Catechismo inscritto nel cuore delluomo, perch luomo stato creato da

Dio e per Dio (n. 27). Limmagine


del Creatore impressa nel suo essere ed egli sente il bisogno di trovare una luce per dare risposta alle domande che riguardano il senso profondo della realt; risposta
che egli non pu trovare in se stesso, nel progresso, nella scienza empirica.
Lhomo religiosus non emerge solo dai mondi antichi, egli attraversa
tutta la storia dellumanit. A questo proposito, il ricco terreno dellesperienza umana ha visto sorgere
svariate forme di religiosit, nel tentativo di rispondere al desiderio di
pienezza e di felicit, al bisogno di
salvezza, alla ricerca di senso. Luomo digitale come quello delle caverne, cerca nellesperienza religiosa le vie per superare la sua finitezza
e per assicurare la sua precaria avventura terrena.

Sete di infinito e constatazione


della propria insufficienza
Del resto, la vita senza un orizzonte trascendente non avrebbe
un senso compiuto e la felicit, alla quale tendiamo tutti, proiettata

La preghiera non legata ad


un contesto particolare
E luomo sa, in qualche modo, di
potersi rivolgere a Dio, sa di poterlo pregare. San Tommaso dAquino,
uno dei pi grandi teologi della storia, definisce la preghiera espressione del desiderio che luomo ha di
Dio. Questa attrazione verso Dio,
che Dio stesso ha posto nelluomo,
lanima della preghiera, che si riveste poi di tante forme e modalit secondo la storia, il tempo, il momento, la grazia e persino il peccato di
ciascun orante.

LOsservatore Romano

spontaneamente verso il futuro, in


un domani ancora da compiersi.
Il Concilio Vaticano II, nella Dichiarazione Nostra tate, lo ha sottolineato sinteticamente: Gli uomini attendono dalle varie religioni la risposta ai reconditi enigmi della condizione umana, che ieri come
oggi turbano profondamente il cuore delluomo: la natura delluomo [
chi sono io? ], il senso e il fine della
nostra vita, il bene e il peccato, lorigine e lo scopo del dolore, la via per
raggiungere la vera felicit, la morte, il giudizio e la sanzione dopo la
morte, infine lultimo e ineffabile
mistero che circonda la nostra esistenza, donde noi traiamo la nostra
origine e verso cui tendiamo (n. 1).
Luomo sa che non pu rispondere
da solo al proprio bisogno fondamentale di capire. Per quanto si sia illuso
e si illuda tuttora di essere autosufficiente, egli fa lesperienza di non bastare a se stesso. Ha bisogno di aprirsi
ad altro, a qualcosa o a qualcuno, che
possa donargli ci che gli manca, deve uscire da se stesso verso Colui che
sia in grado di colmare lampiezza e la
profondit del suo desiderio.
Luomo porta in s una sete di infinito, una nostalgia di eternit, una
ricerca di bellezza, un desiderio di
amore, un bisogno di luce e di verit, che lo spingono verso lAssoluto;
luomo porta in s il desiderio di Dio.

NellUdienza del 11 maggio, il Papa Benedetto XVI ha continuato la serie di


catechesi dedicate alla preghiera

La storia delluomo ha conosciuto, in effetti, svariate forme di preghiera, perch egli ha sviluppato diverse modalit dapertura verso lAltro e verso lOltre, tanto che possiamo riconoscere la preghiera come
unesperienza presente in ogni religione e cultura.
Infatti, cari fratelli e sorelle, come abbiamo visto mercoled scorso, la preghiera non legata ad un
particolare contesto, ma si trova inscritta nel cuore di ogni persona e
di ogni civilt. Naturalmente, quando parliamo della preghiera come
esperienza delluomo in quanto tale, dellhomo orans, necessario tenere presente che essa un atteggiamento interiore, prima che una serie di pratiche e formule, un modo
di essere di fronte a Dio prima che
il compiere atti di culto o il pronunciare parole.
La preghiera ha il suo centro e affonda le sue radici nel pi profondo della persona; perci non facilmente decifrabile e, per lo stesso
motivo, pu essere soggetta a fraintendimenti e a mistificazioni. Anche
in questo senso possiamo intendere

lespressione: pregare difficile. Infatti, la preghiera il luogo per eccellenza della gratuit, della tensione verso lInvisibile, lInatteso e lIneffabile. Perci, lesperienza della
preghiera per tutti una sfida, una
grazia da invocare, un dono di Colui al quale ci rivolgiamo.

Il senso del mondo


fuori del mondo
Nella preghiera, in ogni epoca della storia, luomo considera se
stesso e la sua situazione di fronte
a Dio, a partire da Dio e in ordine
a Dio, e sperimenta di essere creatura bisognosa di aiuto, incapace di
procurarsi da s il compimento della propria esistenza e della propria
speranza.
Il filosofo Ludwig Wittgenstein ricordava che pregare significa sentire che il senso del mondo
fuori del mondo. Nella dinamica
di questo rapporto con chi d senso
allesistenza, con Dio, la preghiera
ha una delle sue tipiche espressioni
nel gesto di mettersi in ginocchio.
E un gesto che porta in s una radicale ambivalenza: infatti, posso esLuglio 2011 Salvami

Regina7

sere costretto a mettermi in ginocchio condizione di indigenza e di


schiavit -, ma posso anche inginocchiarmi spontaneamente, dichiarando il mio limite e, dunque, il mio
avere bisogno di un Altro. A lui dichiaro di essere debole, bisognoso,
peccatore.
Nellesperienza della preghiera
la creatura umana esprime tutta la
consapevolezza di s, tutto ci che
riesce a cogliere della propria esistenza e, contemporaneamente, rivolge tutta se stessa verso lEssere
di fronte al quale sta, orienta la propria anima a quel Mistero da cui si
attende il compimento dei desideri pi profondi e laiuto per superare lindigenza della propria vita. In
questo guardare ad un Altro, in questo dirigersi oltre sta lessenza del-

la preghiera, come esperienza di una


realt che supera il sensibile e il contingente.

Dio non cessa di chiamare luomo


Tuttavia solo nel Dio che si rivela
trova pieno compimento il cercare
delluomo. La preghiera che apertura ed elevazione del cuore a Dio,
diviene cos rapporto personale con
Lui. E anche se luomo dimentica il
suo Creatore, il Dio vivo e vero non
cessa di chiamare per primo luomo
al misterioso incontro della preghiera.
Come afferma il Catechismo:
Questo passo damore del Dio fedele viene sempre per primo nella
preghiera; il passo delluomo sempre una risposta. A mano a mano
che Dio si rivela e rivela luomo a se

stesso, la preghiera appare come un


appello reciproco, un evento di alleanza. Attraverso parole e atti, questo evento impegna il cuore. Si svela lungo tutta la storia della salvezza (n. 2567).
Cari fratelli e sorelle, impariamo a sostare maggiormente davanti
a Dio, a Dio che si rivelato in Ges Cristo, impariamo a riconoscere
nel silenzio, nellintimo di noi stessi, la sua voce che ci chiama e ci riconduce alla profondit della nostra esistenza, alla fonte della vita, alla sorgente della salvezza, per
farci andare oltre il limite della nostra vita e aprirci alla misura di Dio,
al rapporto con Lui, che Infinito
Amore.
(Udienza Generale, 11/5/2011)

Ispirazione e Verit della Bibbia


Uninterpretazione della Sacra Scrittura che trascura o dimentica la
sua ispirazione, scredita la sua caratteristica pi importante
e preziosa: la sua provenienza da Dio.

l Venerato Fratello, Signor


Cardinale William Levada,
Presidente della Pontificia
Commissione Biblica:
Mi grato inviare a Lei, al Segretario e a tutti i Membri della Pontificia Commissione Biblica il mio cordiale saluto in occasione dellannuale Assemblea Plenaria. Codesta Commissione si radunata per
la terza volta occupandosi del tema
che le stato affidato: Ispirazione e
Verit della Bibbia.

Parola di Dio in parole umane


Tale tematica costituisce uno dei
punti principali della mia Esorta8Salvami Regina Luglio 2011

zione apostolica postsinodale Verbum Domini, che lo tratta nella


parte iniziale (cfr n. 19). Un concetto chiave ho scritto in questo Documento per cogliere il testo sacro come Parola di Dio in parole umane certamente quello
dellispirazione(ibid.). Proprio lispirazione come attivit di Dio fa s
che nelle parole umane si esprima la
Parola di Dio.
Di conseguenza, il tema dellispirazione decisivo per ladeguato accostamento alle Scritture e per la loro
corretta ermeneutica (ibid.). Infatti,
uninterpretazione dei Sacri scritti che
trascura o dimentica la loro ispirazio-

ne non tiene conto della loro pi importante e preziosa caratteristica, della loro provenienza da Dio.
Una tale interpretazione non accede e non fa accedere alla Parola di Dio nelle parole umane e perde quindi linestimabile tesoro che
contiene per noi la Sacra Scrittura.
Questo genere di approccio si occupa di parole meramente umane,
bench possano essere, in modo diverso secondo i differenti scritti, parole di una straordinaria profondit
e bellezza.
Nella discussione sullispirazione si tratta dellintima natura e del
decisivo e distintivo significato del-

Approfondire nella dinamica


dellispirazione conduce a
comprendere meglio la verit
Nella stessa Esortazione apostolica, ricordavo inoltre che i Padri sinodali hanno messo in evidenza come al tema dellispirazione sia connesso anche il tema della verit delle Scritture. Per questo, un approfondimento della dinamica dellispirazione porter indubbiamente anche ad una maggior comprensione
della verit contenuta nei libri sacri
(ibid.).
Secondo la Costituzione conciliare Dei Verbum, Dio rivolge a noi
la sua parola per rivelare se stesso
e far conoscere il mistero della sua
volont (cfr Ef 1,9) (n. 2). Mediante la sua Parola, Dio vuole comunicarci tutta la verit su Se stesso e sul
suo progetto di salvezza per lumanit. Limpegno di scoprire sempre
maggiormente la verit dei Sacri libri equivale dunque a cercare di conoscere sempre meglio Dio e il mistero della sua volont salvifica.
La riflessione teologica ha sempre considerato ispirazione e verit
come due concetti chiave per unermeneutica ecclesiale delle Sacre
Scritture. Tuttavia, si deve riconoscere lodierna necessit di un approfondimento adeguato di queste
realt, cos da poter rispondere meglio alle esigenze riguardanti linterpretazione dei testi sacri secondo la loro natura (Verbum Domini, n.19).
Nellaffrontare il tema Ispirazione e Verit della Bibbia, la Pontificia
Commissione Biblica chiamata ad
offrire il suo specifico e qualificato
contributo a questo necessario approfondimento.

infatti essenziale e fondamentale per la vita e la missione della


Chiesa che i testi sacri vengano interpretati secondo la loro natura: lIspirazione e la Verit sono caratteristiche costitutive di questa natura. Perci il vostro impegno avr una
vera utilit per la vita e la missione
della Chiesa.

possibile comprendere la Sacra


Scrittura soltanto come un tutto
Infine vorrei solo accennare al
fatto che in una buona ermeneutica non possibile applicare in modo meccanico il criterio dellispirazione, come pure della verit assoluta, estrapolando una singola frase o
espressione. Il piano in cui possibile percepire la Sacra Scrittura come Parola di Dio quello dellunit della storia di Dio, in una totalit in cui i singoli elementi si illumi-

nano reciprocamente e si aprono alla comprensione.


Nellaugurare a ciascuno di voi
un fruttuoso proseguimento dei vostri lavori, vorrei infine manifestare
il mio vivo apprezzamento per lattivit svolta dalla Commissione Biblica per promuovere la conoscenza, lo
studio e laccoglienza della Parola di
Dio nel mondo.
Con tali sentimenti affido ciascuno di voi alla materna protezione della Vergine Maria, che con tutta la Chiesa invochiamo quale Sedes
Sapienti, e di cuore imparto a Lei,
Venerato Fratello, e a tutti i Membri della Pontificia Commissione Biblica una speciale Benedizione Apostolica.
(Messaggio allAssemblea Plenaria
della Pontificia Commissione
Biblica, 2/5/2011)

LOsservatore Romano

la Sacra Scrittura, cio proprio della


sua qualit di Parola di Dio.

Il Cardinale William Levada saluta Benedetto XVI in occasione


dellEucaristia concelebrata con i membri della Pontificia
Commissione Biblica, nellaprile 2011

Tutti i diritti sui documenti pontifici sono riservati alla Libreria Editrice Vaticana.
La versione integrale di questi documenti pu essere trovata in www.vatican.va

Luglio 2011 Salvami

Regina9

Commento al Vangelo XV Domenica del Tempo Ordinario

La parola di Ges
viva ed efficace
Ad ogni proposito, Dio getta abbondantemente nelle nostre
anime il seme della sua parola. Compete a noi farla fruttificare
per la maggior gloria del Creatore.
Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias, EP

I Il potere della parola


Il Signore Ges, essendo lUomo-Dio, nella sua vita terrena ha realizzato tutte le azioni con perfezione suprema e assoluta. Cos
stato, per esempio, per la fondazione della sua Chiesa che si espansa subito nei primi anni di evangelizzazione con una vitalit al

di sopra di ogni aspettativa, nonostante tutti


gli ostacoli.
Luomo di oggi abituato alle moderne tecniche di comunicazione, molte volte si sorprende
nel verificare che il Divino Maestro non ha lasciato nulla di scritto nei suoi 33 anni di vita terrena. Predic innumerevoli volte, oper nume-

aVangeloA
Quel giorno Ges usc di
casa e si sedette in riva al mare. 2Si cominci a raccogliere attorno a lui tanta folla che
dovette salire su una barca e l
porsi a sedere, mentre tutta la
folla rimaneva sulla spiaggia.
3
Egli parl loro di molte cose in parabole. E disse: Ecco,
il seminatore usc a seminare.
4
E mentre seminava una parte del seme cadde sulla strada
e vennero gli uccelli e la divorarono. 5Unaltra parte cad1

10Salvami Regina Luglio 2011

de in luogo sassoso, dove non


cera molta terra; subito germogli, perch il terreno non
era profondo. 6Ma, spuntato
il Sole, rest bruciata e non
avendo radici si secc. 7Unaltra parte cadde sulle spine e le
spine crebbero e la soffocarono. 8Unaltra parte cadde sulla terra buona e diede frutto,
dove il cento, dove il sessanta,
dove il trenta. 9Chi ha orecchi intenda. 10Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dis-

sero: Perch parli loro in parabole?. 11Egli rispose: Perch a voi dato di conoscere i
misteri del regno dei cieli, ma
a loro non dato. 12Cos a chi
ha sar dato e sar nellabbondanza; e a chi non ha sar tolto anche quello che ha. 13Per
questo parlo loro in parabole:
perch pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono
e non comprendono. 14E cos
si adempie per loro la profezia
di Isaia che dice: Voi udrete,

ma non comprenderete, guarderete, ma non vedrete.15Perch il cuore di questo popolo


si indurito, son diventati duri di orecchi, e hanno chiuso
gli occhi, per non vedere con
gli occhi, non sentire con gli
orecchi e non intendere con il
cuore e convertirsi, e io li risani. 16Ma beati i vostri occhi
perch vedono e i vostri orecchi perch sentono. 17In verit vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ci
che voi vedete, e non lo videro,

e ascoltare ci che voi ascoltate, e non ludirono. 18Voi


dunque intendete la parabola del seminatore: 19tutte le
volte che uno ascolta la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e ruba ci
che stato seminato nel suo
cuore: questo il seme seminato lungo la strada. 20Quello
che stato seminato nel terreno sassoso luomo che ascolta la parola e subito laccoglie
con gioia; 21ma non ha radice in s ed incostante, sic-

ch appena giunge una tribolazione o persecuzione a causa


della parola, egli ne resta scandalizzato. 22Quello seminato
tra le spine colui che ascolta
la parola, ma la preoccupazione del mondo e linganno della
ricchezza soffocano la parola
ed essa non d frutto. 23Quello seminato nella terra buona
colui che ascolta la parola e
la comprende; questi d frutto e produce ora il cento, ora
il sessanta, ora il trenta (Mt
13, 1-23).

Luglio 2011 Salvami

Regina11

Gustavo Kralj

Ges insegna agli Apostoli


Beato Angelico Convento di
San Marco, Firenze

La parola umana un dono prezioso di Dio


La forza della parola di Dio ci evocata dalla liturgia di oggi nella parabola del seminatore,
immagine dellapostolo: come sparge la semente, cos deve essere laraldo della Parola, la cui
vitalit raffigurata dalla semente che germina.
Hugo Grados

La parola
umana ,
infatti, un
dono prezioso
di Dio che
deve esser
sempre a
servizio di
Cristo Ges,
la Parola per
eccellenza

rosi e spettacolari miracoli, persino resurrezioni, ma di nessuno scritto di Ges portano notizia i Vangeli, ad eccezione delle parole scritte
sulla sabbia nellepisodio della donna adultera
(cfr. Gv 8, 3-11).
Quale sar la sapiente ragione di questo modo di procedere divino?
In realt, se Egli non ha lasciato inciso nulla
su tavole o pergamene che potessero esser conservate nei secoli, ha comunicato, comunque, in
modo meraviglioso con gli uomini: con la parola
parlata. Per mezzo di questa ha riunito i suoi primi discepoli che allo stesso modo avrebbero dovuto iniziare levangelizzazione del mondo. In tal
senso, richiama lattenzione il fatto che gli Apostoli, per attestare la veracit di quello che predicavano, presentassero soltanto la loro parola e
la loro testimonianza. E questo bastava! Innumerevoli persone si convertivano, cambiavano vita e
molte, in seguito, sopportarono il martirio.
Solamente pi tardi sarebbero stati scritti i
Vangeli, le Lettere, gli Atti degli Apostoli e dopo, lungo i secoli, tutto il fondo dottrinale elaborato poco alla volta dai Padri e Dottori della
Chiesa e Papi.

Essa , sotto diversi aspetti, come unarma a


doppio taglio, secondo quanto afferma San Paolo e commenta San Tommaso: Si compara la
parola di Dio alla spada a doppio taglio perch
essa affilata tanto per operare quanto per conoscere. O si dice di doppio taglio relativamente alloperazione, perch essa opera per promuovere il bene e distruggere il male.1
La parola umana , infatti, un dono prezioso
di Dio che deve esser sempre a servizio di Cristo Ges, la Parola per eccellenza che ci apre le
porte dellinfinito e ci mostra la vita di Dio.

La parola di Dio efficace


Obbedendo a una divina pedagogia, Dio ha
comunicato gradualmente agli uomini, a partire dai nostri progenitori, preparandoci ad accogliere la Rivelazione soprannaturale che avrebbe fatto nella Persona e nella missione del Verbo incarnato.2 Molte volte e in modi diversi
Dio anticamente ha parlato ai nostri progenitori per mezzo dei profeti. Ultimamente ci ha parlato attraverso suo Figlio, che ha costituito erede universale, con il quale ha creato tutte le cose (Eb 1, 1). Egli la Parola unica, perfetta e
insuperabile del Padre. In Lui il Padre ha detto
tutto, e non ci sar altra parola se non questa.3
Nella Prima Lettura della liturgia di questa domenica, Isaia ci ammonisce che la Divina
Provvidenza non promuove nulla senza unefficacia totale: Come infatti la pioggia e la neve
scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perch dia il seme al seminatore
e pane da mangiare, cos sar della parola uscita dalla mia bocca: non ritorner a me senza effetto, senza aver operato ci che desidero e senza aver compiuto ci per cui lho mandata (Is
55, 10-11).
Ossia, quando Dio decide di realizzare qualcosa, il suo obiettivo sempre raggiunto, presto
o tardi, per quanto gli uomini rifiutino la sua parola, e nonostante le apparenze manifestino il
contrario.

Di nessuno scritto di Ges portano notizia i


Vangeli, ad eccezione delle parole scritte sulla
sabbia nellepisodio della donna adultera
Ges e ladultera
Parrocchia di Almenno San Salvatore

12Salvami Regina Luglio 2011

Victor Toniolo

Questi presupposti ci rendono possibile una


miglior comprensione degli insegnamenti presentati dal Signore Ges nel Vangelo di questa
15 Domenica del Tempo Ordinario.

II Una parabola ricca


di significati

Quel giorno Ges usc di casa e si sedette in riva al mare. 2Si cominci a
raccogliere attorno a lui tanta folla che
dovette salire su una barca e l porsi a
sedere, mentre tutta la folla rimaneva
sulla spiaggia.
1

Ogni piccolo dettaglio di questo passo denso di significato e di superiore bellezza. Il Maestro esce dalla sua casa a Cafarnao come vorremmo conoscere questa casa! e va alla spiaggia.4 Il mare della Galilea dovr esser stato sereno, senza il rumoreggiare delle onde, rendendo
possibile che la voce di Cristo fosse udita con facilit dalla moltitudine disposta lungo quellanfiteatro naturale. Tutto di una grandiosa semplicit, in una forma tale che se questa barca fosse stata preservata, meriterebbe senza dubbio di
esser venerata in una cattedrale-reliquario. Meraviglioso lo scenario preparato per questo solenne momento: Dio che sta parlando!

I differenti terreni

Egli parl loro di molte cose in parabole. E disse: Ecco, il seminatore usc a
seminare. 4E mentre seminava una parte del seme cadde sulla strada e vennero
gli uccelli e la divorarono. 5Unaltra parte cadde in luogo sassoso, dove non cera molta terra; subito germogli, perch
il terreno non era profondo. 6Ma, spuntato il Sole, rest bruciata e non avendo radici si secc. 7Unaltra parte cadde
sulle spine e le spine crebbero e la soffocarono. 8Unaltra parte cadde sulla terra
buona e diede frutto, dove il cento, dove
il sessanta, dove il trenta. 9Chi ha orecchi intenda.
3

Per attirare lattenzione dei presenti, Ges


utilizza unimmagine accessibile a quella societ dedita allagricoltura e alla pastorizia: quel-

Molte volte e in modi diversi Dio anticamente


ha parlato ai nostri progenitori per mezzo
dei profeti (Eb 1, 1)
Profeta Gioele di Aleijadinho
Santuario Bom Jesus de Matosinhos,
Congonhas do Campo (Brasile)

la del contadino che uscito per seminare. Differentemente da oggi, che le sementi sono sparse automaticamente per mezzo di macchine in
enormi piantagioni, a quellepoca tutto era fatto a mano: lagricoltore portava un sacco di sementi e le gettava nel terreno.
Nella suggestiva parabola, alcune di loro cadono lungo il cammino, altre in un terreno pietroso, o anche tra spine, raffigurando le diverse
maniere di ricevere la predicazione della parola divina, come pi avanti il Signore spiegher ai
suoi pi prossimi.

Ges utilizza
unimmagine
accessibile
a quella
societ dedita
allagricoltura
e alla
pastorizia

La necessaria apertura in relazione


alla parola seminata

Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: Perch parli loro in parabole?. 11Egli rispose: Perch a voi dato di conoscere i misteri del regno dei
cieli, ma a loro non dato. 12Cos a chi
ha sar dato e sar nellabbondanza; e a
chi non ha sar tolto anche quello che
ha. 13Per questo parlo loro in parabole: perch pur vedendo non vedono, e pur
udendo non odono e non comprendono. 14E cos si adempie per loro la profezia di Isaia che dice: Voi udrete, ma non
comprenderete, guarderete, ma non ve10

Luglio 2011 Salvami

Regina13

Gustavo Kralj

Ai discepoli il Signore esponeva apertamente e chiaramente la verit delle parabole

Chi non
corrisponde
alle grazie o
lo fa in forma
incompleta
pu perdere
perfino quello
che ha, per
non esser
pi degno
dei favori
del Cielo

Ges spiega agli Apostoli la parabola del seminatore


Cattedrale di SantIsacco, San Pietroburgo (Russia)

drete.15Perch il cuore di questo popolo


si indurito, son diventati duri di orecchi, e hanno chiuso gli occhi, per non vedere con gli occhi, non sentire con gli
orecchi e non intendere con il cuore e
convertirsi, e io li risani.
Riguardo a questindagine dei discepoli sul
modo di procedere del Signore nelle sue predicazioni, molto chiarificatore il commento del
Dottore Angelico: Cristo ha insegnato alcune
cose occultamente, servendosi di parabole per
parlare di misteri spirituali, perch gli ascoltatori o non erano capaci o non erano degni di intenderlo. Anche cos, era meglio per loro ascoltare la dottrina spirituale sotto il manto delle
parabole che esserne interamente privati. Ma
ai discepoli il Signore esponeva apertamente e
chiaramente la verit delle parabole affinch,
tramite loro, giungesse a chi ne fosse capace.5
Nostro Signore fa riferimento alla cattiva volont degli ascoltatori i cui cuori sono diventati insensibili, e ammonisce: chi non corrisponde alle grazie o lo fa in forma incompleta pu
perdere perfino quello che ha, per non esser
pi degno dei favori del Cielo, come sarebbe,
per esempio, in quel momento la spiegazione di
questa parabola. Al contrario, chi umile, diligente e fervente, riceve rinnovate grazie per aumentare la sua comprensione e con questo poter amare ancora di pi. Di conseguenza, attrarr doni soprannaturali sempre maggiori, in un
processo di ascensione della vita spirituale.

14Salvami Regina Luglio 2011

Pertanto, chi non esercita la sua fede, il suo


amore a Dio e la sua conoscenza delle cose divine, ossia, chi non avanza verso la perfezione, finisce per perdere persino quel poco che gli resta!
Il Divino Maestro fa riferimento al passo di
Isaia dal quale si deduce la necessit di vedere,
ascoltare e intendere con il cuore. Ossia, non
basta comprendere razionalmente: necessario, soprattutto, amare.

La beatitudine di convivere con Ges

Ma beati i vostri occhi perch vedono


e i vostri orecchi perch sentono. 17In
verit vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ci che voi vedete,
e non lo videro, e ascoltare ci che voi
ascoltate, e non ludirono.
16

Il Signore dichiara beati gli Apostoli, per


aver ricevuto una grazia che ai patriarchi, ai
profeti e ai giusti dellAntica Legge non fu concessa: quella di vedere e udire il Salvatore.
A causa di successive infedelt alla sua vocazione, il popolo eletto ha finito per creare, nel
corso dei secoli, una serie di dottrine e interpretazioni completamente sbagliate rispetto al regno del Messia, secondo le quali la Redenzione
promessa da Dio si sarebbe effettuata con listituzione della tanto bramata supremazia di Israele sugli altri popoli della regione. Condotti da
questa visualizzazione erronea, numerosi giudei
ebbero lopportunit di vedere e ascoltare Ges,

ma udirono con cattiva volont e chiusero i suoi


occhi, per non vedere con gli occhi, n ascoltare
con le orecchie, n comprendere con il cuore.
Agli Apostoli, tuttavia, lo stesso Messia concesse linestimabile fortuna di spiegare loro
amorosamente tutto riguardo il Regno, come
nel caso della parabola del seminatore. Per questa ragione, San Girolamo si congratula con loro in questi termini: Abramo ha visto in enigma, in apparenze, voi per avete il vostro Signore, Lo interrogate a volont, e mangiate in sua
compagnia.6

Il pericolo dellindurimento di
cuore: una fede fiacca

Voi dunque intendete la parabola


del seminatore: 19tutte le volte che uno
ascolta la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e ruba ci che
stato seminato nel suo cuore: questo il
seme seminato lungo la strada.
18

Sul ciglio della strada non troviamo una


terra arata, preparata a ricevere la semente, ma, al contrario, un suolo duro e sterile.
Quando il grano cade in un posto cos, non
produce niente e finisce per servire da alimento agli uccelli.
Questo ci che accade alle anime che hanno girato le spalle a Dio e si sono attaccate disordinatamente alle creature. In questi peccatori il cuore diventa indurito come la terra battuta dai passi di chi cammina; la loro fede diventa insufficiente, la parola divina non penetra nel
loro intimo, perch la ascoltano con noia, come se nulla avessero a che vedere con quello
che si dice: non entrano nel loro cuore, non esaminano i loro costumi, non riflettono se per caso quello sia stato detto per loro.7 Essi, pertanto, non sono preparati ad approfittare delle parole di Dio.

Altre sementi sono cadute tra i sassi e sono


riuscite a germinare, ma le piante non sono riuscite a formare le radici, per insufficienza di terra, e subito si sono seccate. Questo terreno rappresenta lincostanza di cuore, la superficialit
di spirito di quelli che udendo la parola di Dio,
a volte persino con vero incanto, subito si distraggono con una qualche banalit. In tali anime, le grazie ricevute, non riescono a radicarsi.
Quando cominciamo a calpestare le vie della
virt, in generale, per speciale misericordia divina, i primi momenti sono seguiti da grandi grazie
sensibili che ci riempiono di entusiasmo e incanto.
Pi tardi, tuttavia, il vento delle difficolt ci scuote e laridit ci invade. Si tratta allora, una volta
che ascoltiamo e comprendiamo la parola, di continuare saldi nel cammino, affrontando la tempesta interiore, agendo durante linsensibilit come
se fossimo nel tempo della consolazione. In questo consiste la fedelt alla parola di Dio.

Lattaccamento alle cose del


mondo asfissia la parola

Quello seminato tra le spine colui che ascolta la parola, ma la preoccupazione del mondo e linganno della ricchezza soffocano la parola ed essa non
d frutto.
22

In questi
peccatori il
cuore diventa
indurito
come la terra
battuta dai
passi di chi
cammina

Le spine rappresentano lattaccamento al denaro e ai beni di questo mondo.


Ogni uomo, afferma Benedetto XVI, ha in s
una sete di infinito, una nostalgia di eternit, una
ricerca di bellezza, un desiderio damore, una necessit di luce e di verit che lo spingono verso
lAssoluto; luomo ha in s il desiderio di Dio.8
Le spine rappresentano
lattaccamento al
denaro e ai beni
di questo mondo

La superficialit impedisce
alla parola di attecchire

Quello che stato seminato nel terreno sassoso luomo che ascolta la parola e subito laccoglie con gioia; 21ma non
ha radice in s ed incostante, sicch appena giunge una tribolazione o persecuzione a causa della parola, egli ne resta
scandalizzato.

Gustavo Kralj

20

Luglio 2011 Salvami

Regina15

Se lanima non si volge a Dio lUnico che


la pu soddisfare interamente , questo desiderio sviato dalle ricchezze materiali che mai
riempiranno il suo anelito dellassoluto. Ben a
proposito ci ammonisce San Gregorio Magno,
riguardo a queste illusorie ricchezze: Sono ingannevoli, perch non possono rimanere sempre con noi; sono ingannevoli, perch non possono soddisfare le necessit del nostro cuore.9
Cos, chi ha una sproporzionata preoccupazione verso i beni materiali, al punto da preferirli ai valori soprannaturali, pronto a soffocare la parola divina. , per esempio, il difetto di
colui che si sforza soltanto di curare i suoi affari.
Quando riceve la parola, nel primo momento si
sente attratto da lei, ma presto si lascia assorbire completamente dallattaccamento al mondo.
Siccome la sua attenzione centrata nel possesso dei beni terreni, e non nella propria santificazione, le spine delle ambizioni mondane crescono e soffocano la parola.
Questa la semente che cade nel rovo dellattaccamento al denaro. Non produce niente!

Gli uni sono


chiamati a
dare trenta,
da altri il
Signore
esiger cento,
o forse pi,
in base alla
quantit di
doni concessi
ad ognuno

La parola ben ricevuta

Quello seminato nella terra buona


colui che ascolta la parola e la comprende questi d frutto.
23a

Una consolazione per lapostolo

produce ora il cento, ora il sessanta,


ora il trenta.
23b

Il Divino Redentore vuole sottolineare il diverso modo di fruttificare della semente della parola
nelle anime: trenta, sessanta e cento per uno. Una
ulteriore dimostrazione che Dio crea tutto in gerarchia. Gli uni sono chiamati a dare trenta, da altri il Signore esiger cento, o forse pi, in base alla quantit di doni concessi ad ognuno. Da colui
al quale stato dato molto, si esiger molto (Lc
12,48), ci ammonisce il Divino Maestro.
Questo non ci deve spaventare. Al contrario,
la cosa fondamentale avere fiducia nellaiuto
di Dio, la cui grazia non ci manca mai, e stiamo
sicuri che, quando Egli agisce in noi e noi corrispondiamo con generosit, il risultato supera largamente ogni aspettativa. Nelle nostre attivit
apostoliche, abbiamo, pertanto, questa fede: se
opera di Dio, in un determinato momento ci sar unespansione nella proporzione, per lo meno,
di trenta, o sessanta o anche cento per uno. E nei
momenti del successo, non dimentichiamoci che
tutto viene da Ges, poich Egli stesso il seminatore. Ricordiamoci delle sue parole: Senza di
Me, non potete fare nulla (Gv 15,5).

Segio Hollmann

La semente che caduta in terra buona e si sviluppa, raffigura colui che ascolta la parola di Dio
con entusiasmo e poi prende la decisione seria di
cambiare vita, abbandonando il peccato, la superficialit di spirito e gli affetti disordinati; ossia, rompe
di fatto con ci significa terra indurita, pietrame o
spine, e si dedica interamente alla pratica della virt. Questo s produce tutti i frutti!

San Tommaso ci insegna che coloro che ascoltano la parola di Dio devono essere umili, a somiglianza della terra, ma anche saldi per la rettitudine dello spirito; devono ugualmente esser fecondi come la terra perch in loro fruttifichino le
parole ricevute della saggezza. Si richiede umilt
per ascoltare, integrit per giudicare quello che
si ascoltato, e fecondit per trarre molte conseguenze dalle poche cose ascoltate.10

La semente che caduta in terra buona e si sviluppa, raffigura colui che ascolta la parola di Dio
con entusiasmo e poi prende la decisione seria di cambiare vita

16Salvami Regina Luglio 2011

Gustavo Kralj

III Lanima che ha dato


frutti nella pienezza

Chi ha ascoltato e compreso interamente


questa parabola se non Maria Santissima, che
certamente ne avr preso conoscenza con insuperabile trasporto e amore? Parlando di terra buona e di semente che ha prodotto cento
per uno, molto comprensibile sarebbe che Ges stesse pensando a sua Madre Immacolata, la
terra fertilissima per eccellenza per far sbocciare la semente divina nella pienezza.
Tutta la vita della Santissima Vergine stata un
continuo s alla volont di Dio. Quando Egli La
ispir a far voto di verginit, Ella ha acconsentito
con ogni entusiasmo. Quando Le stata annunciata lIncarnazione del Verbo, la sua risposta stata:
Avvenga di me quello che hai detto (Lc 1, 38), e
la Parola Si fatta carne in questa terra immacolata. Sentendo dai pastori quello che gli angeli avevano loro comunicato, Ella ha conservato e conferito
nel suo cuore tutte queste parole(cfr. Lc 2, 51). E lo
stesso ha fatto durante tutta la vita per tutto quanto
le adorabili labbra del suo Divino Figlio hanno proferito, fino al Consummatum est!.
Padre Garrigou-Lagrange constata, scrivendo con fervore mariano: consolante pensare che c unanima che ha ricevuto pienamente quanto Dio le voleva dare e non ha mai impedito che lo splendore della grazia raggiungesse
le altre anime. Esiste unanima assolutamente
perfetta, che, senza ostacolo alcuno, ha lasciato
scaturire in Se stessa il fiume di vita divino, che
mai stata neppure per un istante al di sotto di
quello che da Lei Dio desiderava.11
Insomma, il Cuore Immacolato di Maria
Santissima un Vangelo vivo, le cui meraviglie
devono ancora essere conosciute!
1

SAN TOMMASO DAQUINO. Super Epistolam B. Pauli


ad Hebraeos, c.4, lect.2.

Cf. CCC 53.

Idem, 65.

Si ricordi che, dopo aver saputo che Giovanni Battista era


stato catturato, Ges lasci
Nazareth e and ad abitare a
Cafarnao, ai margini del mare della Galilea (Mt 4, 13).
Tuya afferma che questa casa molto ben determinata e
doveva esser quella di Lui

Tutta la vita della Santissima Vergine stata


un continuo s alla volont di Dio
Madonna dellImmacolata Concezione Museo del
Palazzo del Vescovo Erazm Cioek, Cracovia (Polonia)

Chiediamo a Lei, protettrice per eccellenza


di quanti vogliono ascoltare e mettere in pratica
la parola di Dio, la grazia di non lasciare nessuna semente ricevuta, senza aver prodotto tutti i
frutti sperati dal Creatore.

(TUYA, OP, Manuel de. Biblia Comentada. Evangelios.


Madrid: BAC, 1964, vol.II,
pag.302).
5

SAN TOMMASO DAQUINO. Summa Teologica, III,


q.42, a.3, resp.

SAN GIROLAMMO. Obras


Completas. Comentario a Mateo. Madrid: BAC, 2002, vol.
II, pag.167.

SAN BERNARDO. Obras


Completas. Madrid: BAC,
1953, vol.I, pag.338.

BENEDETTO XVI. Udienza


Generale, 11/5/2011.

SAN GREGORIO MAGNO. Las parabolas del


Evangelio.2.ed. Madrid: Rialp, 1999, pag.76.

10

Cfr. SAN TOMMASO DAQUINO. Principium Rigans


montes, c.3.

11

GARRIGOU-LAGRANGE,
OP, Rginald. El Salvador y
su amor por nosotros. Madrid: Rialp, 1977, pag.477.

Luglio 2011 Salvami

Esiste unanima assolutamente perfetta che mai


stata, neppure
per un istante, al di sotto
di quello che
da Lei Dio
desiderava

Regina17

La pace di Cristo: un
obiettivo irraggiungibile?
Pace! Mai se ne parlato tanto e mai essa parsa tanto distante.
Perch? In che consiste la vera pace? E qual la condizione
essenziale per stabilirla per sempre nel mondo?
Suor Maria Anglica Iamasaki, EP

ace! Pace! Poche parole sono tanto ripetute


quanto questa al giorno
doggi, di fronte allinclemenza di guerre, rivoluzioni, discordie politiche, violenza urbana, disunione familiare e atrocit provocate
dallaizzamento di odi etnici.
Tutti la desiderano, se ne parla e
si scrive molto, da ogni parte si propongono mezzi per raggiungerla,
ma... chi sa dire precisamente che
cos la pace? Per alcuni, essa consiste nellassenza di qualsiasi confronto, fisico o ideologico, anche se ottenuta a costo della rinuncia a principi morali o a importanti parti delle
proprie convinzioni. Per altri, vivere
in pace suppone fuggire dalla realt
alla ricerca di un utopico equilibrio
di spirito, estraneo a quanto succede intorno a se stessi. Non mancano
anche coloro che la identificano con
valori parziali, seppur nobili, come il
silenzio, la sicurezza o il rispetto della natura.
La maggiore o minore relazione
di questi concetti con la pace innegabile. Tuttavia, tutti quanti si allontanano dallessenza di questo bene
fondamentale per la societ, restringendo il suo scopo e profondit al-

18Salvami Regina Luglio 2011

la realizzazione di qualche legittimo


desiderio personale.
Ora, chi non sa quello che cerca, non sa quello che incontra, dice molto a proposito la saggezza popolare.

Che cos la pace?


Per il cristiano, la pace rappresenta molto pi che la semplice inesistenza di lotta armata. Essa non
assenza di guerra, n si riduce allequilibrio tra le forze avverse, n risulta da una dominazione dispotica,1 ricorda il Concilio Vaticano II.
A ragione SantAgostino ha affermato che essa un bene talmente nobile che, anche quando considerata soltanto sotto il punto di vista
terreno, abitualmente nulla si sente
con maggior compiacenza, nulla si
desidera di pi attraente, insomma,
nulla si ottiene di pi bello.2
Nel classico insegnamento di
questo insigne Padre della Chiesa,
che ha segnato la teologia occidentale e riecheggia nella Cristianit da
pi di quindici secoli, troviamo che
la pace la tranquillit dellordine:
La pace del corpo lordinato insieme delle sue parti; quello dellanima irrazionale, quellordinata cal-

ma dei suoi appetiti. La pace dellanima razionale lordinata armonia


tra la conoscenza e lazione. [...] La
pace degli uomini tra di loro, la loro
ordinata concordia. La pace di una
casa lordinata concordia tra coloro che in essa comandano e coloro
che obbediscono; la pace della citt,
lordinata concordia tra governanti
e governati. [...] La pace di tutte le
cose, la tranquillit dellordine.3
Una bella immagine di ordine il
principale elemento della definizione agostiniana ci offerta dallarmonia siderale. Gli astri, quali innumerevoli gioielli rifulgenti, riempiono la vastit del firmamento in maniera singolarmente ordinata e bella, dando limpressione che nella gigantesca volta celeste imperi una
pace sovrana. E non potrebbe essere
diversamente, poich Dio ha creato i cieli con saggezza (Sl 135, 5).
Vediamo, infatti, che quando
ogni elemento di un insieme si trova
nel suo debito luogo, compiendo la
sua finalit specifica e offrendo alle
altre creature il meglio di s, si origina unarmoniosa tranquillit, frutto della retta disposizione delle cose
secondo la loro natura e in accordo
con un determinato fine.

Sergio Hollmann

Non una qualunque tranquillit,


pertanto, che merita di esser chiamata pace, ma soltanto quella risultante dallordine. La pseudo pace instaurata sulla base di una situazione
disordinata, presto o tardi croller.
A partire dal momento in cui gli esseri qualunque essi siano smettono di agire conformemente alle regole dellordine, la pace svanisce.
San Tommaso dAquino, sulla
questione della Summa dedicata alla
pace, mostra come essa sia relazionata con il desiderio del bene, visto che
la disposizione interiore delluomo
tende con veemenza a quello che gli
reca felicit: La vera pace non pu
esistere se non con il desiderio di un
bene vero, perch ogni male, anche
sotto lapparenza di un bene per cui
soddisfa parzialmente lappetito, racchiude molte deficienze, e a causa di
queste lappetito permane inquieto e
perturbato. La vera pace, pertanto,
pu esistere solo nel bene e tra i buoni. Dunque, la pace dei cattivi apparente e non vera.4
Essendo Dio lunico Essere capace di saziare lappetito di infinito
delluomo, e visto che lordine della
creazione stato istituito da Lui, possiamo concludere che non esiste pace
senza il Creatore, poich essa comporta unesigenza morale; inoltre, ha
relazione con Dio: di ordine trascendentale e di ordine teologale.5

La santit, mezzo pi efficace


di instaurare la pace
La filiale sottomissione ai disegni di Dio rende luomo in tal modo
equilibrato e fortificato nella virt,
che lui, di conseguenza, pacifica tutto intorno a s. Dove sta un santo, l
c grande pace, perch egli ordina
tutte le cose in accordo con lo stato
della sua interiorit. Infatti, la santit possiede pi efficacia nellinstaurazione della pace di quanta ne posseggano i trattati diplomatici, tutti quasi sempre condizionati da una
politica volubile, instabile e nemme-

Non esiste pace senza il Creatore, poich essa comporta


unesigenza morale; inoltre, ha relazione con Dio: di ordine
trascendentale e di ordine teologale
Cristo Re Basilica del Sacro Cuore di Ges, Valladolid (Spagna)

Luglio 2011 Salvami

Regina19

do cos, il suo appetito non aderisce


principalmente al vero bene finale,
ma a un bene apparente. Per questa
ragione, senza la grazia santificante
non pu esserci vera pace, ma solamente una pace apparente.7
Pertanto, limpegno di essere in
ordine con il Creatore condizione essenziale di qualunque forma di
pace. Senza di questo, prevalgono
gli interessi personali e gli egoismi,
fonte delle dispute.

La pace nella Terra conseguenza


della pace con Dio
La pace in Terra conseguenza naturale della pace con Dio, come ha messo per iscritto il Beato
Giovanni XXIII: In ultima analisi,
ci sar pace nella societ umana solo se questa sar presente in ognuno dei membri, se in ognuno si instaurer lordine caro a Dio. Cos interroga SantAgostino luomo: Vuoi
che la tua anima vinca le tue passioni? Sottomettiti a chi sta in alto e
vincerai quello che sta in basso. E ci
sar pace in te, pace vera, sicura, ordinatissima. Qual lordine di que-

sta pace? Dio che comanda lanima,


lanima che comanda il corpo.8
E Papa Benedetto XVI, dopo
aver evidenziato la rilevanza dei fattori di ordine culturale, politico ed
economico per ottenere la pace, aggiunge: Ma, in primo luogo la pace
deve esser costruita nei cuori. Infatti
in loro che si sviluppano sentimenti che possono alimentarla o, al contrario, minacciarla, indebolirla, soffocarla. Del resto, il cuore delluomo il luogo degli interventi di Dio.
Pertanto, a fianco della dimensione
orizzontale delle relazioni con gli
altri uomini, si rivela di importanza
fondamentale, in questa materia, la
dimensione verticale della relazione di ognuno con Dio, nella quale
tutto ha il suo fondamento.9
Il Dottor Angelico ci insegna che
esistono nellessere umano tre classi di ordine: con se stesso, con Dio
e con il prossimo.10 Da qui derivano tre tipi di pace: delluomo con se
stesso, o pace interiore; delluomo
con Dio, conseguente alla sua intera sottomissione alla volont divina;
delluomo con i suoi simili, che conSergio Hollmann

no sempre ordinata. E i giusti desiderano esser pacifici per il pi elevato motivo: quello di essere chiamati
figli di Dio (cfr. Mt 5, 9).
Nel suo libro Ges di Nazareth,
Papa Benedetto XVI evidenzia che
linimicizia con Dio il punto di
partenza di ogni corruzione delluomo; superarla il presupposto fondamentale per la pace nel mondo.
Solo luomo riconciliato con Dio
pu esser riconciliato e in armonia anche con se stesso; e solamente luomo riconciliato con Dio e con
se stesso pu diffondere pace intorno a s e in tutto il mondo.6
Alla base dellinsegnamento
dellattuale Pontefice sta la ripulsa del peccato, che esclude qualsiasi forma di pace. In questo senso, la
spiegazione offerta dal Dottore Angelico mostra come una falsa pace
possa ingannare luomo, se lui non
gode della perfetta unione con Dio:
Nessuno privato della grazia santificante se non in ragione del peccato, ragione per la quale luomo si
allontana dal vero fine e stabilisce il
fine in qualcosa di non vero. Essen-

Nella Santa Cena, il Signore ci ha dato come eredit un dono prezioso:


Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la d il mondo, io la do a voi (Gv 14, 27)
Lultima cena Cattedrale di Saint-Martin, Colmar (Francia)

20Salvami Regina Luglio 2011

La pace di Cristo nel


regno di Cristo
Nella sua Enciclica Ubi arcano, Papa Pio XI si valso di una formula
estremamente azzeccata, la quale permane fino ai nostri giorni come il paradigma da essere raggiunto non solo dai
cristiani, ma da tutta lumanit: La pace di Cristo nel regno di Cristo.13
Quando, nella Santa Cena, il Signore ha trasmesso gli ultimi insegnamenti agli Apostoli, ci ha dato come
eredit un dono prezioso: Vi lascio la
pace, vi do la mia pace. Non come la
d il mondo, io la do a voi. (Gv 14,
27). Pi tardi, quando apparso nel
Cenacolo e ha incontrato i discepoli spaventati e pusillanimi, le sue prime parole sono state: La pace sia con
voi! (Gv 20, 19). Anche altre volte
Ges ha parlato della pace, ma sem-

Santiebeati.it

Pio XI Rinnegati i precetti della


Saggezza cristiana, non c motivo
di meravigliarsi dallesecrabile
frutto di una guerra
Santiebeati.it

pre con una nota molto peculiare: la


sua pace, non unaltra qualsiasi.
Distinta dalle fruizioni del mondo,
caratterizzate dallagitazione che imprimono nellanima, la pace di Cristo
acquieta le passioni disordinate e conduce al godimento perfetto del bene
supremo, che unisce e pacifica tutti i
desideri.14 Essa risiede nelle profondit dellanima,15 incita a praticare
la giustizia unita alla carit e insegna
la pazienza. Chi possiede questa pace
ama il diritto e lautorit. Essa non si
alimenta di beni perituri, ma di realt soprannaturali, n si perturba per le
maggiori disgrazie, perch fondata
sulla roccia salda della fede.
Diciamo con propriet che questa la pace di Cristo perch, prima
di Lui, il mondo viveva nelle tenebre
del paganesimo in cui vigevano atrocit di tutti i tipi, prevalendo la massima: homo homini lupus luomo
lupo delluomo. Per questo, SantEfrem di Nisibi pu affermare che
nella nascita e nella morte di Ges di Nazareth, il Cielo e la Terra si
fondono in un abbraccio di pace.16
Quanto al regno messianico istituito dal Divino Maestro, questo si distingue sostanzialmente da tutti i regni
terreni, perch mai esistito un sovrano dotato della capacit di governare
lintimo dei suoi sudditi. Tale privilegio appartiene allUomo-Dio, che non
desidera imperare appena allesterno,
ma piuttosto rinnovare il cuore delle sue creature: Porr il mio spirito
dentro di voi e vi far vivere secondo i
miei statuti e vi far osservare e mettere in pratica le mie leggi (Ez 36, 27).
Se chiudiamo le porte dellanima
al soave giogo di Ges, lasciando che
vi penetri il peccato, abbandoneremo
la pace di Cristo e il regno di Cristo.
per essersi miserabilmente separati
da Dio e da Ges Cristo che gli uomini sono caduti nellabisso dei mali della Prima Guerra Mondiale, ha sottolineato nella sua enciclica Ubi arcano
Papa Pio XI. E ha aggiunto: Visto che
sono stati rinnegati i precetti della Sag-

Beato Giovanni XXIII Ci sar


pace nella societ umana
solo se questa sar presente in
ognuno dei membri

Santiebeati.it

siste nel vivere in concordia con tutti. La pace in una collettivit sar la
risultante della concordia tra gli individui che la compongono; la concordia tra le varie collettivit di una
nazione equivale alla sua pace interna. Infine, la concordia tra le nazioni corrisponde alla tanto agognata
pace internazionale.
A ragione ha scritto San Tommaso: La giustizia produce la pace indirettamente, rimuovendole gli ostacoli ma la carit la produce direttamente, perch essa , per sua ragione, causa della pace.11 E la Costituzione pastorale Gaudium et spes ci offre questo bellinsegnamento: La pace cos
anche frutto dellamore, il quale va al
di l di quello che la giustizia riesce ad
ottenere. La pace terrena, nata dallamore del prossimo, immagine ed effetto della pace di Cristo, proveniente dal Padre. Infatti lo stesso Figlio incarnato, Principe della Pace, riconcili
con Dio, attraverso la Croce, tutti gli
uomini; ristabilendo lunit di tutti in
un solo popolo e in un solo corpo, ha
estinto lodio e, esaltato nella Resurrezione, ha versato nei cuori lo Spirito damore.12

Benedetto XVI Linimicizia con


Dio il punto di partenza di ogni
corruzione delluomo

Luglio 2011 Salvami

Regina21

Nuno Moura

La Santa Chiesa Cattolica, difensora intrepida del diritto, della vita,della giustizia e della carit

gezza cristiana, non c motivo di meravigliarsi che i germi della discordia


seminati da ogni parte come in un suolo ben preparato abbiano prodotto
questo esecrabile frutto di una guerra
che, lungi dallaffievolire con la stanchezza gli odi internazionali e sociali,
li ha alimentati pi abbondantemente
con la violenza e con il sangue.17

La Chiesa il grande propulsore


della pace
Toccante il racconto dellEvangelista San Luca sulla commozione del
Signore Ges la Domenica delle Palme, quando Si avvicin alla Citt Santa e pianse su di lei, dicendo: Oh!
Se avessi compreso anche tu, questo
giorno, la via della pace. Ma ormai
stata nascosta ai tuoi occhi (Lc 19,
42). Egli, il Principe della pace (Is 9,
5), che era venuto a questo mondo per
salvare, rifiutato persino dai suoi.
Portatore di divine soluzioni per tut22Salvami Regina Luglio 2011

ti i disordini dellumanit, disprezzato per non dare il consenso al peccato


dominante nei cuori orgogliosi di una
generazione cattiva e perversa.
Per noi, per, figli della Santa Chiesa, la pace di Cristo non un obiettivo irraggiungibile, perch non velato
ai nostri occhi Chi la pu comunicare.
Nonostante sia asceso gloriosamente
ai Cieli, Egli presente nel suo Corpo Mistico, la Santa Chiesa Cattolica,
che difende intrepida il diritto, la vita,
la giustizia e la carit. O ancora, come
la qualific il Prof. Plinio Corra de
Oliveira, la depositaria della Verit, e
Arca dei Sacramenti, inestimabile capolavoro di Dio.18
Convinto che la Chiesa sia il grande propulsore della pace, questo eminente leader cattolico cos commenta: Soltanto le virt che la Chiesa insegna, per mezzo dei Sacramenti che
aiutano a praticare, sono realmente il
fondamento della pace. E, cos, la vir-

t vincer solo dove vincer la Santa


Chiesa di Dio. In altri termini, non ci
sar vera pace se non nella misura in
cui ci sar un trionfo della Santa Chiesa. [] Lesaltazione della Santa Chiesa, cio, che la Chiesa sia riconosciuta da tutti i popoli nel regno universale
che di diritto le tocca sul mondo intero, questo il grande anello che deve
essere indissolubilmente legato a tutti
i nostri desideri di pace.19
Che lumanit abbia, pertanto, gli
occhi fissi sulla Chiesa e ponga amorosamente in pratica i suoi sapienziali insegnamenti, ecco il mezzo sicuro
di estirpare tutti i disordini, individuali
e sociali, che campeggiano nel mondo
e sono causa delle discordie, guerre,
violenze e tanti altri mali che affliggono il mondo attuale. Alla Santa Chiesa si applica con propriet la profezia
di Isaia: cos dice il Signore: Ecco io
far scorrere verso di essa, come un
fiume, la prosperit (Is 66, 12).

Sergio Hollmann

Pace del mondo,


pace di Cristo
vi do la
V imialasciopacela pace,
(Gv 14, 27).

Commentando queste parole del Signore Ges, SantAgostino sottolinea la distinzione


tra la vera pace, data dal Divino
Maestro, e la pace del mondo.
Il Signore aggiunge: Non
ve la do come il mondo la d.
Qual il senso di queste parole? Ecco: Io non ve la dar come danno gli uomini che amano il mondo. Questi, infatti, offrono la pace, affinch liberi
da preoccupazioni, da processi e da guerre possano godere, non di Dio, ma del mondo,
al quale recano il loro affetto. E
quando essi offrono la pace ai

giusti, cessando di perseguitarli, non una pace vera, perch


non c vero accordo laddove i
cuori sono disuniti.
Chiamiamo consorti coloro
che uniscono la loro sorte. Coloro che uniscono i loro cuori, allo
stesso modo, devono chiamarsi
concordi. Per noi, miei carissimi
fratelli, Ges Cristo ci lascia la
pace e ci d la sua pace, non come la d il mondo, ma come la
d Colui da cui fu creato il mondo. Egli non la d affinch tutti siamo daccordo, affinch stiamo uniti col cuore e, avendo un
solo cuore, lo eleviamo in alto,
non lasciandoci corrompere nella terra

SantAgostino, Chiesa di
San Giovanni Battista,
Saint-Jean-de-Luz (Francia)

CONCILIO VATICANO II. Gaudium et spes, n.78.

GIOVANNI XXIII. Pacem in terris, n.164.

SANTAGOSTINO. La citt di Dio.


l.19, c.11.

BENEDETTO XVI. Messaggio nel


20 anniversario dellIncontro Interreligioso di preghiera per la pace, convocato da Giovanni Paolo II.

Idem, 1.19, c.13.

SAN TOMMASO DAQUINO.


Summa Teologica, II-II, q.29, a.2,
ad.3.

HENRY, OP, Antonin-Marcel. Introduo e notas ao Tratado da Caridade. In: Suma Teolgica. So
Paulo: Loyola, 2004, v.V, pag.406,
nota a.
RATZINGER, Joseph. Ges di Nazareth. Citt del Vaticano: Libreria
Vaticana, 2007, pag.110.
SAN TOMMASO DAQUINO, op.
cit., II-II, q.29, a.3, ad.1.

10

Cfr. SAN TOMMASO DAQUINO. Super Evangelium Ioannis,


c.14, lect.7.

11

Cfr. SAN TOMMASO DAQUINO. Summa Teologica, II-II, q.29,


a.3.

12

CONCILIO VATICANO II, op.cit.,


ibidem.

13

PIO XI. Ubi arcano, 23/12/1922.

(SANTAGOSTINO. In:
Evangelium Ioannis, t.77, c.5).

14

Cfr. SAN TOMMASO DAQUINO. Summa Teologica, II-II, q.29,


a.2, ad.4.

15

PIO XI, op. cit., ibidem.

16

SANTEFREM DE NISIBI, apud


ODEN, Thomas C. (Ed.). La Biblia comentada por los padres de la
Iglesia y otros autores de la poca
patristica. Evangelio segn San Lucas. Madrid: Ciudad Nueva, 2006,
vol.III, pag.82.

17

PIO XI, op. cit., ibidem.

18

CORRA DE OLIVEIRA, Plinio.


Opus justiti pax. In: O Legionrio.
So Paulo. N.434. (5/1/1941); pag.2

19

CORRA DE OLIVEIRA, Plinio.


Justitia et pax. In: O Legionrio. So
Paulo. N.517. (9/8/1942); pag.2.

Luglio 2011 Salvami

Regina23

Citt meravigliosa...
R

io de Janeiro, citt meravigliosa, dallo splendido


panorama, anche una citt mariana. stato quello che i missionari araldi hanno potuto verificare durante
un mese di visite con la statua del Cuore Immacolato di
Maria, nelle cinque parrocchie in cui si stata realizzata
la Missione Mariana.
Essa ha avuto inizio a San Lorenzo, nel quartiere
di Bangu, il 15 marzo, passando successivamente alle
Parrocchie Santa Cecilia (Brs de Pina), Madonna della Concezione e San Giuseppe (Engenho de Dentro),
Madonna della Presentazione (Iraj) e Santa Teresina
del Bambino Ges (Campo Grande).
Siamo molto felici di questo lavoro meraviglioso...
Credo che il frutto del grande bene spirituale che voi
avete seminato durante la Missione Mariana sar rac-

colto a lungo da tutti noi! Che la Madonna di Fatima benedica tutta la comunit degli Araldi del Vangelo. Ringrazio Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias per questa
opportunit e padre Francesco che ha accompagnato il
gruppo degli ardenti missionari. Continueremo a pregare per tutti!, questo quanto manifestato da Don Marcelo Batista de Arajo, della Parrocchia di San Lorenzo.
Una parrocchiana ha inviato la seguente testimonianza: Vedere e poter toccare la bella statua della
Madonna di Fatima per me stato meraviglioso. Ho
pianto molto di gioia e di felicit. Sono stati ricevuti molti altri racconti di persone che hanno ringraziato
per essere state ricondotte alla pratica religiosa e che
incoraggiano la perseveranza dei missionari affinch
altri possano ricevere le stesse grazie.

Madonna della Concezione e San Giuseppe


(Engenho de Dentro)

Madonna della Presentazione (Iraj)

Madonna della Presentazione (Iraj)

Santa Cecilia (Brs de Pina)

24Salvami Regina Luglio 2011

citt mariana!

Santa Teresina del Bambino Ges (Campo Grande)

San Lorenzo (Bangu)

San Lorenzo (Bangu)

Santa Teresina del Bambino Ges (Campo Grande)

Santa Cecilia (Brs de Pina)

Luglio 2011 Salvami

Regina25

Il tredici maggio...

ate in modo che il vostro clamore di


Fatima per la conversione dei peccatori sia una realt, e trasformi la vita della nostra societ, ha supplicato Papa Benedetto XVI nella sua preghiera rivolta alla Madre di Dio ad Aparecida, il 12 maggio 2007. In unione con questo anelito del

Santo Padre, gli Araldi del Vangelo


hanno promosso lo scorso 13 maggio
speciali omaggi alla Madonna nei diversi Paesi dove operano: rosari, processioni e Celebrazioni Eucaristiche in
onore di Maria. Sotto, alcune fotografie
di queste cerimonie.

Chiesa Corpus Christi, Buenos Aires

Seminario degli Araldi, San Paolo

Parrocchia San Vincenzo, San Jos de Costa Rica

Cattedrale di Bogot

Cattedrale di Santo Domingo (Rep. Dominicana)

Kirton, Lincolnshire (Inghilterra)

26Salvami Regina Luglio 2011

Pellegrinaggio a Milazzo

a comunit di Santa Marina in Milazzo ha vissuto


tre giorni intensi di fede e di preghiera, dal 26 al
29 Maggio. Il parroco, don Pietro Scolaro, ha accolto insieme ai fedeli la visita dellimmagine della Madonna di Fatima, degli Araldi del Vangelo, e la Berettella di San Francesco di Paola. Giorni di silenzio, di ascolto, di meditazione della Parola di Dio, di
catechesi quotidiana, di preghiera, soprattutto di Celebrazione Eucaristica e Adorazione. Domenica sera,
al termine della messa, la comunit ha accompagnato, processionalmente, per le strade di santa Marina,
leffige della Madonna e la Berettella di San Francesco di Paola.

Guatemala Una processione presieduta dalla Statua della Vergine di Fatima, accompagnata dalla Papamobile
usata da Giovanni Paolo II nel 2004, ha dato inizio alle commemorazioni per la beatificazione del sopracitato.
Pi di 50mila persone hanno partecipato alla Messa celebrata subito dopo dallArcivescovo Metropolitano,
Mons. scar Julio Vian Morales, SDB.

Luglio 2011 Salvami

Regina27

Costa Rica In raccoglimento e devozione, gli alunni


della Scuola Bonaventura Corrales, a San Jos hanno
ricevuto la statua del Cuore Immacolato di Maria.

Olanda La statua del Cuore Immacolato di Maria


ha fatto visita alla Parrocchia di Santo Odulphus, ad
Assendelft, affidata alle cure di Don Floris Bunschoten.

Salvador (Brasile) Durante la Messa del Primo

Recife (Brasile) I membri del Tribunale di Stato della

Sabato, 46 nuovi Cooperatori degli Araldi


sono stati ammessi. Altre 17 persone hanno fatto
la solenne consacrazione a Maria.

Giustizia, presieduto dal giudice Jos Fernandes de


Lemos, hanno rinnovato la loro consacrazione a Maria.

Giornata della mamma Le mamme hanno sempre avuto e sempre avranno un ruolo fondamentale e
insostituibile nella famiglia. Gli Araldi non potrebbero non manifestare il proprio affetto,
nella giornata a loro dedicata, nei diversi centri giovanili. Messe, concerti, rappresentazioni teatrali,
come pure fiori e altri piccoli doni hanno fatto parte di questo omaggio.

28Salvami Regina Luglio 2011

Formatrici e missionarie

a casa Cenacolo, del settore femminile degli Araldi, situata a San


Paolo del Brasile, ha fin dagli inizi la
formazione della giovent. Il desiderio evangelizzatore di queste infati-

cabili missionarie le porta a trovare il


tempo per realizzare altre attivit, come la visita a collegi che si occupano
di alunni portatori di handicap fisici e
mentali al fine di trasmettere loro fe-

de e speranza (foto 1 e 2: Piccolo Cottolengo, di Cotia), o portare la statua


della Madonna di porta in porta, come avvenuto nella citt di Osasco
durante il mese di maggio (foto 3 a 6).

Luglio 2011 Salvami

Regina29

Santa Maria Goretti

Felici i puri di cuore


La vera felicit esige coraggio e spirito di sacrificio, rifiuto di ogni
compromesso con il male e attitudine a pagare con la propria vita
la fedelt a Dio e ai suoi Comandamenti.
Madre Mariana Morazzani Arriz, EP

l XX secolo inizi sotto legida del progresso nelle comunicazioni. Con il perfezionamento della fotografia e della stampa, giornali, opuscoli e riviste
pullulavano dappertutto, dando notizia di avvenimenti capitati negli angoli
pi remoti della Terra.
Questo stato un fattore preponderante perch, nel 1902, il mondo
cristiano potesse aver conoscenza
della tragica storia di una contadina
italiana di appena undici anni, brutalmente assassinata con 14 pugnalate, mentre difendeva fino al martirio la virt angelica. Il suo nome
Maria Goretti se si presenta come un incitamento allo zelo della
Chiesa alla purezza, al valore di questa virt che essa sempre ha inculcato. In tal maniera che vale di pi
la pena per la persona sacrificare la
sua vita che perdere la castit.1
La fermezza di questa piccola
martire non nacque da un momento allaltro, ma fu frutto di unintensa vita spirituale, fortificata dal Pane Eucaristico nelle sue ultime settimane di vita. Forse questo fatto avr
contribuito in modo decisivo perch,
otto anni pi tardi, Papa San Pio X
concedesse la Prima Comunione ai
bambini appena in uso della ragione, presentendo i meravigliosi effet30Salvami Regina Luglio 2011

ti che la presenza di Cristo avrebbe


prodotto nei cuori infantili. Ci saranno santi tra i bambini2, afferm.
Molto si gi scritto sul martirio
di questa santa, cos ben soprannominata come Angelo della Purezza. Tuttavia, poco si commenta sulla sua breve e pia vita, il cui epilogo fu una conseguenza della fede
e dellamor verso Ges, portati alle ultime conseguenze. quello che
avremo occasione di contemplare in
queste pagine.

Famiglia povera,
profondamente cristiana
Nata il 16 ottobre 1890, nel villaggio di Corinaldo, vicino al mare
Adriatico, la seconda figlia di Luigi Goretti e Assunta Carlini fu battezzata subito il giorno dopo, col nome di Maria Teresa. La famiglia era
povera, ma profondamente religiosa
e, secondo il costume vigente in quel
tempo, i genitori fecero in modo che
Marietta comera affettuosamente
chiamata ricevesse il Sacramento
della Cresima a soli sei anni di et.

Cambio di casa e di vita


Quando Marietta aveva soltanto
sette anni, il piccolo campo di Luigi
Goretti divenne insufficiente a mantenere la famiglia, ed egli decise di

emigrare a Colle Gianturco, nei dintorni di Paliano, distante circa 50 chilometri da Roma, in cerca di opportunit migliori. Tuttavia, anche l non
ebbero fortuna: malgrado il duro lavoro sotto il Sole cocente, ottenevano
appena il necessario per alimentarsi.
Due anni dopo, un nuovo trasloco si rese necessario, questa volta a
Ferrieri di Conca, triste e pantanosa
localit agricola, dove Luigi mor un
anno dopo il loro arrivo, a soli 41 anni, vittima della malaria che imperversava in quegli umidi campi.
Marietta manifestava un carattere buono, docile e umile, e si rivel di una maturit precoce impressionante, di fronte alla necessit del
cambiamento di vita che le si present. Aiut nelle cure del padre infermo come una persona adulta e,
dopo la sua morte, assunse gli incarichi della casa, in modo che la madre potesse sostituire il marito nei
lavori dei campi. Puliva la casa, andava a prender lacqua alla fonte,
spaccava legna, cucinava e si prendeva cura dei quattro fratelli piccoli
come una piccola mamma. Quando
mancava loro il cibo, riusciva ad ottenere qualcosa in cambio di piccoli
lavori, come la vendita di piccioni e
uova al mercato della cittadina vicina, Nettuno.

sempre mantenuta calma, rispettosa, senza mai fare il broncio.4

Sventurata societ con i Serenelli


A Ferrieri, Luigi lavorava in una
propriet del conte Lorenzo Mazzoleni, in societ con Giovanni Serenelli e
suo figlio Alessandro. Vedovo, molto
dedito al vino e senza discrezione nelle parole, Giovanni non si era preoccupato delleducazione del figlio. Costui, che aveva 19 anni, era un ragazzo
dal carattere introverso, senza nessuna formazione religiosa. Non andava
mai a Messa e solo di quando in quando seguiva i Goretti nella recita del rosario, in un angolo della sala.
Essendo lunico di quella casa che
sapesse leggere, suo padre gli portava giornali con articoli di stampo anticlericale, oltre a novelle sconvenienti, contenenti illustrazioni che
risvegliavano la sua immaginazione
e gli esacerbavano i cattivi desideri.
Egli le utilizzava come decorazione
per le pareti della sua camera.
A causa della sventurata societ di lavoro stabilita tra Luigi e Giovanni, le due famiglie risiedevano
nello stesso immobile. Alessandro,
come lui stesso confess pi tardi,
anche riconoscendo il candore di
quella bambina che lo trattava come un fratello pi grande, cominci
a fissarla con sguardi male intenzionati, alimentando una passione che

poco tempo dopo sarebbe culminata


nella nota tragedia.
Prima di morire, Luigi mosso forse da un brutto presentimento aveva consigliato la moglie a tornare a Corinaldo. Lei, per, legata
dal contratto e dai debiti, non aveva mezzi per uscire dalla casa divisa
con i Serenelli. Nonostante le camere
fossero separate, la cucina era comune e la piccola Marietta, malgrado la
sua tenera et, attendeva alle due famiglie nelle faccende domestiche.

Prima Comunione
A quellepoca era necessario avere dodici anni per ricevere la Sacra
Eucaristia, e Marietta soffriva per
non poter alimentarsi del Pane degli Angeli e del Vino che genera
vergini. Il suo desiderio aumentava
ad ogni domenica, quando andava a
Messa con sua madre e la madrina,
affrontando quattro ore di cammino
per un sentiero polveroso, fino alla
chiesa pi vicina.
Alle sue insistenti suppliche di
potersi preparare per fare la Prima
Comunione, la sua povera madre le
rispondeva che, non sapendo leggere, lei non aveva modo di apprendere la dottrina. Inoltre, nella situazione di penuria in cui si trovavano, dove trovar denaro per il vestito e gli
altri regali? Determinata, la bambina non si lasciava abbattere. Alla fi-

Foto: Francisco Lecaros

Non si dimenticava delleducazione dei fratellini: li rimproverava per


le birichinate, insegnava loro le buone maniere, le orazioni e i rudimenti del Catechismo. Appassionata del
Santo Rosario, lo pregava tutte le sere
in compagnia della madre e dei fratelli, con una devozione edificante. Dopo che tutti erano andati a dormire,
recitava un altro rosario in suffragio
dellanima del suo compianto pap.
Pi di una volta vide la mamma
senza un centesimo in tasca e senza
una fetta di pane nella credenza, che
piangeva e si lamentava per la mancanza del marito. In queste occasioni, col cuore compunto, la bambina
la abbracciava e baciava, sforzandosi per non piangere anche lei, e le diceva: Coraggio, mammina! Coraggio! Tra un po saremo cresciuti, ci
facciamo tutti grandi in fretta... Di
cosa hai paura? Ci penseremo noi a
guadagnare!... Noi ti manterremo!...
Dio ci aiuter!....3
Questi sono alcuni flash della sua
anima angelica. Sua madre, dopo la
morte della figlia, continuava a dare
testimonianza della sua virt: Sempre, sempre, sempre obbediente la
mia figlioletta! Non mi ha mai dato il pi piccolo dispiacere. Anche
quando riceveva qualche rimprovero immeritato, per piccole colpe involontarie, non si mostrata mai
ribelle, mai si discolpata, ma si

Casa natale di Santa Maria Goretti a Corinaldo: una famiglia povera ma profondamente cristiana

Luglio 2011 Salvami

Regina31

ne, ottenne lautorizzazione di andare qualche giorno a casa dei Mazzoleni, per ricevere insegnamenti dalla
sua pia governante, e partecipare al
Catechismo delle domeniche, condotto dal signor Alfredo Paliani ad
un gruppo di ragazzini.
Senza pregiudicare le sue faccende domestiche, studi e preg
per undici mesi, dando begli esempi di virt. Per assicurarsi della buona preparazione della figlia, Assunta la fece sottoporre ad un esame
con lArciprete di Nettuno, il quale
garant che lei era pronta a ricevere
Ges nel suo cuore.
Dopo aver fatto gli esercizi spirituali preparatori, predicati da un sacerdote passionista, Marietta torn a casa molto compenetrata e disse, con un tono di voce serio: Sai,
mamma, il prete ci ha narrato la
Passione di Ges. E dopo ci ha detto che quando noi commettiamo un
peccato, rinnoviamo la Passione del
Signore.5 Manifestava, con questa
grave affermazione, il proposito di
evitare a ogni costo il peccato.
Nel giorno della Prima Comunione, prima di uscire per andare in chiesa, essendo gi pronta, col vestitino
bianco che sua madre le aveva procurato con molto sforzo e un semplice
velo che aveva ricevuto in regalo, chiese perdono per le sue colpe alla madre, ai fratelli, ai Serenelli e ai vicini.

Una cappella stata eretta nel luogo


esatto del martirio

32Salvami Regina Luglio 2011

Era la festa del Corpus Domini


del 1902, quando, non avendo ancora compiuto 12 anni, Maria Goretti riceveva il Signore Ges nel suo
cuore. Quali saranno state le impressioni e i colloqui divini, in questo primo incontro tra Ges Eucaristico e quellanima innocente, disposta a non offenderLo mai col peccato, anche a costo della propria vita?
Si sapr solo nelleternit...
La gioia e la disposizione danimo conseguenti al grande passo fatto nella vita spirituale si manifestarono non appena Marietta giunse a
casa. Abbracciando la madre, le promise: Mammina, o mammina mia,
sar sempre pi buona!.6

meglio morire che peccare


I frutti della Prima Comunione si
fecero subito sentire. Un giorno, ritorn a casa raccontando di aver visto una compagna di catechismo che
conversava maliziosamente con un
giovane libertino. Immediatamente
era fuggita dal luogo e, ancora inorridita, afferm: meglio morire,
mamma, che dire parole brutte.7
Poche settimane trascorsero e la
piccola non si era comunicata pi di
due o tre volte, sempre la domenica. Il
sabato, 5 luglio, manifest il desiderio
di andare, il giorno dopo, accompagnata da unamica, a ricevere nuovamente la Sacra Comunione. Era disposta
a camminare per dieci chilometri fino a Nettuno o Campomorto, sotto il
Sole inclemente e a digiuno, per ricevere il suo amato Ges.
I suoi piani furono, tuttavia,
modificati dalla ferocia di Alessandro. Questi laveva gi assediata due volte ed era stato energicamente respinto. Minacci allora di
ammazzarla, e non solo lei, ma anche Assunta, nel caso avesse parlato con qualcuno della faccenda.
Marietta non aveva detto nulla alla madre, per non affliggerla ancora di pi, ma le chiedeva di non lasciarla da sola in casa, e cercava di

star sempre in compagnia di qualche


fratello.
Quel pomeriggio, tuttavia, la giovane era rimasta a cucire nel balcone esterno, avendo presso di s solo la sorella pi piccola, che dormiva placidamente. Alessandro aveva
trovato la scusa per venirsene via dal
lavoro e, ritornando a casa, trascin
Marietta a forza dentro. Intuendo le
sue infami intenzioni, lei gli rimproverava l azione peccaminosa: No,
no! Dio non vuole questo! Se lo fai,
andrai allinferno!....8
Preso da furia, il criminale le sferr allora 14 crudeli pugnalate. In seguito, gett via larma e si trincer
nella sua camera. La bambina, per, dopo un breve svenimento, riusc a raggiungere la terrazza e chiedere soccorso. La notizia dellaccaduto si sparse immediatamente per
il vicinato e lassassino fu catturato.

Ultime ore allospedale


Marietta fu condotta in ambulanza allospedale di Nettuno, dove la
sottoposero a una dolorosa laparotomia. Furono due ore di operazione,
senza anestesia! Del resto, il tentativo di salvarla era vano, poich aveva
perforati il pericardio, il cuore, il polmone sinistro, il diaframma e lintestino. I medici non comprendevano
come potesse ancora esser viva.
Tornando dalla sala chirurgica da
sua madre, si mostrava preoccupata
di tranquillizzarla; le diceva che stava bene e chiedeva dei fratelli. La
disidratazione causata dalla perdita di sangue la faceva soffrire terribilmente, ma la gravit delle ferite le
impediva di sorbire anche solo una
goccia dacqua. In questa situazione, ricordare la sete patita da Ges
nellalto della Croce la tranquillizzava e le dava consolazione.
Il giorno seguente ebbe la grazia di ricevere la bramata Comunione, ma in circostanze di gran lunga
diverse da quelle che lei aveva immaginato! LArciprete di Nettuno,

Mons. Signori, le aveva portato il Santo Viatico allospedale, e quando le chiese se sapeva
chi avrebbe ricevuto, lei rispose:
S, quello stesso Ges che tra
poco vedr faccia a faccia.9
Il sacerdote le ricord che Nostro Signore aveva perdonato tutti nellalto della Croce e promesso al buon ladrone che in quello
stesso giorno sarebbe stato con
Lui in Paradiso. Le chiese, allora,
se perdonava il suo assassino: S,
per amore di Ges, lo perdono.
E voglio anche che stia con me in
Paradiso!... L dal Cielo, pregher per il suo pentimento!.10
Con questo stato di spirito ricevette i Sacramenti. Alcune ore dopo, entr nel delirio della morte.
Istintivamente baciava il crocifisso
e la medaglia della Madonna, insegna dellAssociazione delle Figlie di
Maria, nella quale era stata ammessa ormai sul letto di morte. Invoc
molte volte la Vergine Maria, e verso le tre del pomeriggio spir.

Quattordici gigli scintillanti


La morte di Maria Goretti fu pianta da tutti quelli che la conobbero. Subito si sparse la fama della sua santit e, appena due anni dopo, i suoi resti mortali furono depositati nel grandioso monumento eretto in suo onore, nel Santuario Pontificio della Madonna delle Grazie, a Nettuno.
Uno dei fatti prodigiosi che contribuirono alla sua canonizzazione
fu la conversione di Alessandro. Nel
1910, dopo un periodo di freddezza
e ribellione, avendo persino pensato
di suicidarsi, il povero assassino fu
visitato dalla sua vittima nel carcere di Noto. Marietta gli apparve vestita di bianco, offrendogli gigli che,
quando furono toccati da lui, si trasformarono in fiamme scintillanti.
Erano in tutto 14... lo stesso numero delle pugnalate ricevute!
Assistito dai padri passionisti,
Alessandro si convert. Conclusi 27

I resti della santa furono trasferiti


al Santuario della Madonna delle
Grazie a Nettuno

anni di prigione, fu liberato e si diresse a Corinaldo, dove allora abitava la madre di Marietta, per chiederle perdono. Imitando lattitudine
della figlia, lei lo perdon e si comunicarono fianco a fianco, nella Messa di Natale. Dopo, lassassino pentito si fece terziario francescano e
termin i suoi giorni, ormai anziano, come servente e giardiniere in
un convento cappuccino.

sposizione a pagare di persona,


anche con la morte, la fedelt a
Dio e ai suoi comandamenti.
Quanto attuale questo messaggio! Oggi si esaltano spesso il piacere, legoismo
o addirittura limmoralit, in
nome di falsi ideali di libert e
di felicit. Bisogna riaffermare
con chiarezza che la purezza del
cuore e del corpo va difesa, perch la castit custodisce lamore autentico.
Santa Maria Goretti aiuti tutti i giovani a sperimentare la bellezza e la gioia della beatitudine
evangelica: Beati i puri di cuore, perch vedranno Dio (Mt 5,8). La purezza di cuore, come ogni virt, esige
un quotidiano allenamento della volont e una costante disciplina interiore. Richiede anzitutto lassiduo ricorso a Dio nella preghiera.11

CORRA DE OLIVEIRA, Plinio.


Santa Maria Goretti, um exemplo para a Igreja e para o mundo.
In: Dr. Plinio. So Paulo. Ano XII.
N.136 (Jul., 2009); pag.18.

SAN PIO X, apud PAIXO, CP,


Aurlio. Santa Maria Goretti. 10.ed.
Porto: Salesianas, 1970, pag.101.

Idem, p.29.

Idem, p.17.

NOVARESE, Lus. Santa Maria Goretti. (A sua vida anedtica contada pela me). 3.ed. Lisboa: Unio
Grfica, 1957, pag.51.

PAIXO, op. cit., pag.35.

NOVARESE, op. cit., pag.69.

GARCA, CP, Pablo. Santa Mara


Goretti. In: MARTNEZ PUCHE,
OP, Jos A. (Org.). Nuevo Ao Cristiano. 3.ed. Madrid: Edibesa, 2002,
v.VII, pag.134.

PAIXO, op. cit., pag.75.

Messaggio per la giovent


del terzo millennio
Santa Maria Goretti fu canonizzata da Papa Pio XII, il 24 giugno 1950.
La cerimonia, alla quale partecip
sua madre, insieme ai figli e nipoti,
dovette esser realizzata in Piazza San
Pietro, perch non cera spazio sufficiente allinterno della Basilica.
Il 6 luglio 2003, concludendo le
commemorazioni del centenario
della sua morte, il Beato Giovanni
Paolo II chiedeva, nel suo pronunciamento dellAngelus: Che cosa dice ai giovani doggi questa giovane
fragile, ma cristianamente matura,
con la sua vita e, soprattutto, con la
sua morte eroica?
E continuava: Marietta cos
veniva familiarmente chiamata ricorda alla giovent del terzo millennio che la vera felicit esige coraggio e spirito di sacrificio, rifiuto di
ogni compromesso con il male e di-

10

Idem, p.71.

11

GIOVANNI PAOLO II. Angelus, a


Castel Gandolfo, 6/7/2003, n.1-2.

Luglio 2011 Salvami

Regina33

Akhenaton:
Muriel Gottrop

il faraone innovatore

Busto di Akhenaton
proveniente dal tempio di
Karnak Museo Egizio, Cairo

Dal politeismo vigente alleffimero tentativo di


insediamento del monoteismo da parte di un
faraone mistico e poeta, si solleva un intrigante
questione storica riguardo linfluenza del popolo
giudeo, schiavo in Egitto.

almente profonda era


linfluenza della sfera
spirituale sulla vita quotidiana del popolo egizio che, secondo molti specialisti,
difficile la distinzione tra gli avvenimenti politici e levoluzione delle
sue credenze.
In Egitto si adoravano centinaia
di divinit per le quali si edificarono
magnifici templi. Fino al secolo XIV
a.C., il politeismo predominava sempre nel paese, con maggior rilievo ora
ad uno, ora allaltro dio, rispetto alla
dinastia regnante. Tuttavia, nellanno 1364 a.C., un avvenimento venne
a scuotere questa situazione: lascesa al trono di Amenhotep IV, meglio
conosciuto come Akhenaton. Discordando dalle idee in vigore, il nuovo
faraone promosse una profonda rivoluzione tecnica, artistica e, soprattutto, religiosa, scuotendo limpero fin
nelle sue fondamenta.
Dal punto di vista religioso, fu introdotta una novit esistente allepoca soltanto tra gli ebrei: il monoteismo. Contrariando frontalmente il fulcro stesso della religione politeista egizia, Akhenaton propose il
culto soltanto di Aton (o disco solare) e lo proclam come unico dio.
34Salvami Regina Luglio 2011

Alejandro Javier de Saint Amant


vero che egli non era il primo
adepto della religione di Aton. Infatti ci sono tracce dellesistenza di
questo culto qualche tempo prima
della nascita del faraone innovatore.1 Ma, nel dichiararlo ufficialmente unico dio, il nuovo sovrano indirizzava le credenze del paese verso il monoteismo. Questa una delle principali ragioni per le quali egli
pass alla storia come il faraone rivoluzionario, essendo acclamato
come visionario da alcuni e considerato eretico e persino criminoso da
altri.
Profeta o rivoluzionario che cosa stato in realt? Cerchiamo di
chiarire la questione, conoscendo
meglio la sua storia.

In pieno apogeo dellEgitto


Nel quarto anno del regno di
Amenhotep III, appartenente alla
gloriosa XVIII Dinastia, sua moglie,
la regina Tiy gli diede un figlio che
ricevette il nome di Amenhotep, o
Amenofis, secondo la grafia ellenica.
Si conosce poco riguardo linfanzia del futuro faraone perch non
era costume di quellepoca documentare la vita dei bambini nobili.
Si sa, per, che non era il successore

immediato di suo padre; fu la morte prematura di suo fratello pi vecchio, Tutms, che lo port al trono
dopo la scomparsa del suo genitore.
Secondo la maggior parte degli storici, Amenhotep IV non aveva ancora ventanni quando questo si verific, ed era gi sposato con la bella e
famosa Nefertiti. Da questo matrimonio sarebbero nate sei figlie.
LEgitto si trovava in pieno apogeo, il suo territorio si estendeva
dalla Siria fino al Sudan, dopo le
conquiste di Tutmosis III, un secolo
prima. Durante il regno di Amenhotep III, Tebe, la Luxor di oggigiorno,
brillava su tutto lOriente.
Quando egli celebr il suo trigesimo anno sul trono, il festival del
Sed (giubileo) approfitt per nominare suo figlio come co-reggente,
avendo essi governato insieme per
quattro anni. Proprio come suo padre, Amenhotep IV riteneva conveniente ridurre il potere di Amon,
dio principale della citt di Tebe, dove si trovava il trono allepoca, ed il
cui culto, del resto, superava in quel
momento quello delle altre divinit.
Cos, non appena sal al trono,
decise di riformare la religione egizia e dare una nuova credenza al po-

Gustavo Kralj

Fino al secolo XIV a.C., inEgitto vigeva il politeismo, con maggior rilievo ora ad uno,
ora allaltro dio, rispetto alla dinastia regnante
Rappresentazioni degli dei Tefnut, Hathor, Seshat, Osiride, Iside, Amon, Thot e Ra in una
maschera mortuaria del sec. I d.C. Metropolitan Museum of Art, New York

polo. Gli sembrava necessario eliminare le divergenze tra i vari dogmi, superare le forze spirituali e politiche contrarie e, allo stesso tempo,
legare, con un solo vincolo spirituale con la metropoli, i popoli stranieri
sottomessi allimpero. Il culto al dio
Amon era un ostacolo a questo.

Motivazioni politiche o teologiche?


Amenhotep IV, che significa
Amon soddisfatto, nel quinto
anno di governo cambi il suo nome per Akhenaton, colui che piace
ad Aton o, secondo altri, colui che
serve ad Aton. In questo stesso anno, prese una decisione sorprendente, molto probabilmente influenzato
dalla casta sacerdotale di Heliopolis,
il cui dio principale era il Sole: abbandon il culto ad Amon in favore
del dio Aton, rappresentato dal disco solare.
Ladorazione dell Astro Re fu
presente nella civilt del Nilo fin
dalle sue origini. Aton era considerato il padre degli di e tradizionalmente ebbe la supremazia nel panteon egizio, sebbene non fosse venerato in forma esclusiva, ma insieme
col resto delle divinit. A partire dal
secolo XVI a. C., il dio Amon ave-

va acquistato preponderanza in tutto limpero per il fatto che Tebe, dove era la divinit per eccellenza, era
diventata la capitale del Nuovo Impero.
Secondo la maggioranza degli
egittologi, che tendono a mettere in
rilievo gli aspetti politici della storia, lobiettivo principale di Akhenaton era rompere il potere del clero
di Tebe. Ci nonostante, le ragioni
addotte dal faraone oltrepassano la
sfera politica, addentrandosi nel terreno del teologico.
Egli proclama che, fin dai tempi remoti, tutti gli di creati da mani umane esistono sotto forme incise su pietra. Ma il dio di Akhenaton non di questa natura. Cyril Aldred, egittologo inglese specialista di
questo periodo, descrive Aton come
chi si crea da se stesso, rinnovandosi ogni giorno e rimanendo gloriosamente vivo. Si trattava di un ente supremo e astratto, un dio e re celeste.2
lui che origina la vita e mantiene
luniverso in funzionamento, manifestando il suo potere attraverso i raggi
di luce che emanano dal Sole.
Questa inedita considerazione del
divino caus una profonda sorpresa
nel popolo, che non concepiva un dio

senza una rappresentazione materiale. Tutti loro avrebbero dovuto necessariamente possedere un corpo, sia
in forma umana che animale.
Evidentemente, nella sua nuova
concezione religiosa Akhenaton si
considera, pi che qualsiasi altro faraone, come lunico intermediario
tra i suoi sudditi e il suo dio, senza
necessit di una classe sacerdotale. A
questo riguardo afferma legittologa
Barbara Ramirez Garcia: Akhenaton era lunico profeta di Aton, lunico che avrebbe potuto rivelare i suoi
insegnamenti, poich egli stesso era il
figlio di questa divinit. Sono molte
le scene arrivate fino a noi nelle quali il re appare insieme a Nefertiti e alle sue figlie prestando culto ad Aton,
mentre il disco solare getta i suoi raggi su di loro con emblemi di vita e
protezione. In questo modo, la stessa famiglia reale si convert in oggetto di culto.3

Trasferimento della capitale


Lanno seguente, il faraone agita
limpero annunciando che avrebbe
costruito una nuova capitale in una
grande pianura nel centro del paese,
a met cammino tra Tebe e Menfi,
nel margine orientale del Nilo.
Luglio 2011 Salvami

Regina35

ISRAELE
Menphi

GIORDANIA

Cairo

Sinai

EGITTO

Akhetaton (Amarna)
Akhmim

Valle dei Re

Akhenaton eredit da
Amenhotep un Paese
in pieno apogeo, il suo
territorio si estendeva
dal Sudan fino alla Siria
Amenhotep III - British
Museum, Londra

SUDAN

Assuan

s
os

Luxor
(Tebe)

rR

36Salvami Regina Luglio 2011

Mar Mediterraneo

Ma

Storicamente non c alcun dubbio che le idee di Akhenaton contassero sull appoggio incondizionato di sua moglie Nefertiti. La coppia
si impegn tanto nellimpiantare la
nuova religione e preservare la citt
recentemente fondata che giunse a
trascurare altri aspetti del governo,
come linteresse per nuove conquiste. Gli sforzi di Akhenaton, poeta e
mistico, e di sua moglie, erano principalmente orientati ad abbattere la
fede politeista dei suoi predecessori e a farla finita con linfluenza del
clero tebano.
In Akhetaton, il faraone si consegnava al suo grande ideale: voleva
vedere il suo popolo libero dalla magia e dalle superstizioni primitive e
dal culto verso i molti di. Desiderava sostituire tutto questo con lamore verso la natura, la gioia di vivere e

Il regno di Akhenaton, oltre che


sorprendente, solleva diverse interrogazioni.
Esso coincide con il periodo durante il quale si suppone che un
grande numero di ebrei vivessero
in questo paese. Sebbene seguendo
lopinione di studiosi come Giacomo Perego, secondo il quale qualunque ricostruzione storica di questo periodo deve esser vista con
molta cautela4, possiamo sollevare
ipotesi sulla base degli indizi disponibili, come prassi in ogni attivit
scientifica.
Cos, gli specialisti considerano
che tra il 1750 e il 1550 a.C., periodo
del dominio hykso5 Egitto, gli israeliti si espansero, favoriti dallo stesso
governo. Per, a partire da questultima data fino al regno di Ramesse II (1290-1224 a.C.), furono considerati miserabili asiatici, abitanti

Nilo

Un faraone poeta e mistico

Unipotesi da studiare meglio

il pacifismo, caratteristiche rappresentative della nuova fede. Si pu


affermare che, in termini di religione, fu un grande innovatore.
Ma, con la morte di Akhenaton,
questo periodo cos controverso della storia egizia giunse alla fine. I suoi
diciassette anni di regno furono immediatamente relegati in ombra: la
citt di Akhetaton fu abbandonata,
i suoi templi e altri edifici, distrutti. Tutti gli indizi del passaggio del
singolare faraone per il trono egizio
sparirono, come se lui non fosse mai
esistito.
I suoi compatrioti non sopportarono la sua intolleranza nei confronti del politeismo e del culto di
Amon, il quale fu ristabilito con
splendore dai suoi successori, principalmente dal famoso Tutankhamon. Quando la capitale torn a Tebe, il clero di questa citt recuper il
suo antico potere.

Gustavo Kralj

Nessuno avrebbe pensato a governare lEgitto a partire da quella regione mai prima abitata. Ma
Akhenaton credeva di aver scoperto
il luogo dove nasceva il Sole e desiderava costruire l una citt sacra in
lode del suo dio. Ci sarebbe riuscito in pochi anni. Il luogo lattuale Amarna battezzato col nome
di Akhetaton: lorizzonte di Aton.
in questa citt che egli compone il
suo famoso inno in lode dellunico
dio creatore, simile sotto vari aspetti al salmo 104.
Nessun faraone si era tanto relazionato con un dio come fece Akhenaton. La nuova religione esprimeva
la gratitudine umana verso il dio solare, che col suo calore d vita a tutti
gli uomini e animali. Il culto comincia ad esser celebrato a cielo aperto, senza statue. Nel rituale, questo
costituiva una vera rivoluzione. Sono sospese le processioni, poich ormai non esistono divinit rappresentate in immagini... Il re la rappresentazione carnale dellessenza solare sulla terra.

Sono molte le scene giunte fino a noi nelle quali il re appare


insieme a Nefertiti e alle sue figlie prestando culto ad Aton, mentre il disco
solare getta i suoi raggi su di loro.
Akhenaton, Nefertiti e sue figlie Museo Egizio, Cairo

Philip Pikart

resto, gi trattata da molti studiosi


nelle ultime decadi.
Ma invitiamo il lettore a tenere
a mente un dato importante: nonostante la predominanza del politeismo nellantichit, e dellimpegno dei
successori di Akhenaton nello spegnere ogni traccia di religione monoteista, la concezione di venerare un
unico dio prevalse nello spirito degli
uomini e permane ancor oggi. Perch
connaturale alla mente umana lidea che, dietro luniverso creato, esista un unico Essere, increato e necessario, che la causa di tutto.
Riguardo questa tendenza innata dellessere umano, e riferendosi
specificamente a Akhenaton, il Beato Giovanni Paolo II commentava:
Sebbene in forme ancora imperfette, moltissime persone riconobbero nella creazione la presenza del
loro Artefice e Signore. Un antico
re e poeta egizio, rivolgendosi alla
sua divinit solare, esclamava: Come sono numerose le tue opere! Esse sono nascoste al nostro volto; tu,

Jean-Pierre Dalbera

del deserto. Particolarmente a partire dal 1306 a.C., furono costretti


a lavori forzati nella fabbricazione di
mattoni e nella costruzione. Si considera che, con Ramesse II, la schiavit dei giudei raggiunge la sua fase
peggiore.6
Sar in accordo con lo spirito
scientifico tentare di svelare il mistero di Akhenaton senza analizzare uneventuale influenza del monoteismo ebraico su di lui? giocoforza che rispondiamo negativamente.
Per ben esaminare la portata della questione, necessario tener conto di quanto prevalenti fossero lidolatria e il politeismo in tutto il mondo di allora. Neppure il popolo pi
altamente intellettualizzato dellepoca il greco sfugg da questo.
Lunica eccezione erano gli ebrei.
Nel presente articolo, proprio di
fronte a questi dati significativi e stimolanti, ci atterremo al prudente
consiglio di Perego, sopra citato, lasciando aperta questa questione, del

Akhenaton cont sullappoggio


incondizionato di sua moglie
Nefertiti
Busto di Nefertiti Neues Museum, Berlino

o Dio unico, fuori dal quale nessuno


esiste, hai creato la Terra secondo la
tua volont, quando eri solo.7

Cf. BRIGHT, John. Histria de Israel. 8.ed. So Paulo: Paulus, 2003,


pag.142.

Cf. ALDRED, Cyril. Akhenaten,


Pharaoh of Egypt: A New Study.
New York: McGraw-Hill, 1968,
pag.168.

RAMREZ GARCA, Brbara. La


desaparicin de la reina Nefertiti.
In: Revista Historia - National Geographic Society. Barcelona. N.83
(Nov., 2010); pag.39.

PEREGO, Giacomo. Atlas bblico


interdisciplinar. So Paulo: Paulus,
2001, pag.22.

Popolo semita che aveva invaso il


paese.

Cf. PEREGO, op. cit., pag.22.

GIOVANNI PAOLO II. Udienza


Generale. 2/8/2000. Il passo tra virgolette corrisponde allinno di cui
autore Akhenaton menzionato anteriormente in questo articolo.
Luglio 2011 Salvami

Regina37

La parola dei Pastori

Fatima,
una promessa del Cielo
Il Messaggio di Fatima pertinente e urgente, tanto a quellepoca
quanto oggi: una supplica angosciata di chi ci vede in grande
pericolo, viene ad offrire il suo aiuto e a dare il suo consiglio.
Mons. Orani Joo Tempesta, OCist

Arcivescovo di Rio de Janeiro

crivo da Aparecida, vicino alla


Basilica della Madonna Aparecida, dove si svolta, dal 4 al
13 maggio, la 49 Assemblea
Generale della CNBB (Conferenza
Nazionale dei Vescovi del Brasile) che
ha approvato le nuove Direttive Generali per lAzione Evangelizzatrice della
Chiesa in Brasile, ha eletto e insediato la sua presidenza e i presidenti delle
12 commissioni episcopali di pastorale
per i prossimi quattro anni.

Momento storico
In questi giorni abbiamo anche
commemorato quattro anni dalla venuta di Papa Benedetto XVI in Brasile, ricordiamo la canonizzazione di
Fra Galvo e anche lapertura, qui ad
Aparecida, della V Conferenza dellEpiscopato Latino Americano e caraibico. Questo avvenimento ci ha lasciato
un documento bello e importante, che
abbiamo chiamato di Aparecida. Sono stati momenti essenziali che hanno
marcato il nostro continente. Inoltre,
sarebbe molto bello ricordare la storica visita alla Fazenda da Esperana e
il suo coraggioso messaggio sulla questione della dipendenza chimica.
Proprio in questo fine settimana
abbiamo celebrato la memoria del38Salvami Regina Luglio 2011

la Madonna di Fatima, che ha avuto nel Beato Giovanni Paolo II un


grande devoto, principalmente ricordando lattentato subito in Piazza San Pietro.
In questo momento storico in cui
constatiamo lintolleranza contro
i cristiani in varie parti del mondo
e, allo stesso tempo, in questo mutamento depoca, quando decisioni
che dovrebbero essere dibattute dal
Congresso Nazionale sono imposte
al popolo senza questa salutare discussione, in un tempo in cui tanti
e tante si lanciano contro le persone di fede come se fossero cittadini
di seconda classe, senza quei diritti
che normalmente sono concessi ad
altri, sar molto importante rivisitare il messaggio di Fatima.
La nostra citt eco delle tradizioni portoghesi del Brasile, che ci
ha portato questa devozione e ci ha
posto nel cuore lamore mariano a
Ges, che ci conduce al Padre, alla
luce dello Spirito Santo.

Un messaggio per tutti,


in tutte le epoche
In piena Prima Guerra Mondiale, quando il mondo era travagliato
da dolori, tre pastorelli portoghesi,

di nome: Lucia, di dieci anni, Francesco, di nove, e Giacinta, di sette


anni, hanno avuto una rivelazione
particolare, che sarebbe stata una
grande notizia per il mondo di ieri e di oggi. Per sei mesi, ogni giorno 13, essi hanno potuto sperimentare lannuncio di un messaggio per
il mondo nel luogo chiamato Cova
da Iria.
Lucia, la pi vecchia, chiese il
mantenere il segreto, ma i pi piccoli non ci riuscirono. Raccontarono
ad altre persone il fatto straordinario e gi il giorno 13 giugno essi non
erano pi da soli. Il giorno fu persino marcato da un segnale affinch il
popolo credesse ai tre bambini. La
moltitudine, che affollava il luogo
delle apparizioni, fu testimone del
movimento del sole che si mosse tra
fiamme multicolori, come se andasse a distaccarsi dal firmamento.
Fatima lasci il suo messaggio
al mondo: Pregate il rosario tutti i
giorni; pregate molto e fate sacrifici per i peccatori; sono molti quelli
che vanno allinferno per non avere chi si preoccupi di pregare e fare sacrifici per loro. La guerra presto finir, ma se non smettete di offendere il Signore, non passer mol-

to tempo che ne verr una peggiore.


Cacciate il peccato dalle vostre vite
e cercate di eliminarlo dalla vita degli altri, collaborando con la Redenzione del Salvatore.
Fatima una visita di Maria, nostra Madre, nella nostra epoca e per
la nostra epoca. un messaggio di
affetto, un piano pratico per la pace
nel mondo, una promessa del Cielo.
Sono segnali che sottolineano aspetti della Rivelazione Cristiana chiamando le persone alla conversione
affinch si salvino da persecuzioni,
guerre, schiavit o annichilimento.
, soprattutto, una maniera di salvare le nostre anime dallinferno. Il
Messaggio di Fatima per tutti, in
tutte le epoche!

Coraggio e animo
per esser fedeli al Vangelo
Oggi, per disposizione della Divina Provvidenza, la Madonna ci invita ad apprendere tutta la verit su
Fatima, dandoci questopportunit
di conoscere il suo bel Messaggio.

La Santissima Vergine Maria, Madre di Dio, apparsa sei volte ai tre


pastorelli, Lucia, Francesco e Giacinta, tra il 13 maggio e il 13 ottobre
del 1917. Abbiamo bisogno di coraggio e animo rinnovati in questo inizio di millennio per essere fedeli al
Vangelo e testimoni di Cristo Risorto.
La Madonna di Fatima ha portato un messaggio di Dio ad ognuno di noi, edificando la speranza in
tempi difficili e anche mostrandoci
la presenza reale e vera di Dio presso lumanit. Il Messaggio di Fatima pertinente e urgente, tanto a
quellepoca quanto oggi: una supplica angosciata di chi ci vede in
grande pericolo, viene ad offrire il
suo aiuto e darci il suo consiglio.
Proprio per questo, il nostro invito volto a rivisitare il messaggio di
Fatima in questi tempi nuovi e difficili!
Per tornare al Messaggio di Fatima pi vicino e attuale, nella nostra
Arcidiocesi, il prossimo 28 maggio,

inaugureremo una riproduzione


della Cappella delle Apparizioni,
che sar un segnale posto nel nostro Paese a ricordarci della necessit di conversione e continua orazione.
Qui da Aparecida, alla fine della
nostra 49 Assemblea Generale della CNBB, presso il trono della Patrona del Brasile, rendendo grazie a
Dio per i tanti benefici e doni e, allo
stesso tempo, davanti alle tante necessit della Chiesa e della nostra
Patria, supplico Maria, anche col titolo di Madonna di Fatima: prega
per noi che ricorriamo a Te e aiutaci ad avere un cuore riconoscente e
convertito!
Intercedi per tutti noi presso Tuo
Figlio perch ci porti la pace e che
la grazia dello Spirito Santo sempre illumini il nostro cammino cristiano.
(Articolo pubblicato il 14/5/2011 col
titolo Maria a Fatima e Aparecida
http://www.cnbb.org.br)

Inaugurata replica della Cappella delle Apparizioni

tardecommaria.com.br

Mons. Antonio Marto e il Retl giorno 28 maggio statore del Santuario di Fatima e
ta inaugurata nel Recreio
Vescovo eletto di Coimbra, pados Bandeirantes, a Rio de Jadre Virglio Antunes. Essi sono
neiro, una riproduzione fedevenuti appositamente dal Porle della Cappella delle Appatogallo per partecipare allerizioni di Fatima, costruita con
vento, portando una copia fele stesse dimensioni dellorigidele della statua venerata nel
nale su iniziativa dellAssociasantuario portoghese.
zione Arcidiocesana Una SeIl messaggio che la Mara con Maria. Il nuovo santuadonna ha portato di ammorio ha come rettore il Canonico
nimento, ma anche di speranJos Gomes Morais, assistente
za e consolazione, ha ricordaecclesiastico di questAssociato Mons. Antonio. Oggi, Mazione che sta compiendo 25 anUna copia della statua venerata a Fatima
ria continua a dire allumanit,
ni di esistenza.
stata intronizzata a Rio de Janeiro
e a ciascuno di noi, che nessuIl rito di consacrazione della Chiesa e dellaltare stato presieduto dallArcivesco- no abbia paura, che il Suo Cuore Immacolato un rifuvo Metropolitano, Mons. Orani Joo Tempesta. Han- gio, che non ci abbandoner, e sar un cammino sicuro
no concelebrato lEucaristia il Vescovo di Leiria-Fatima, fino a Dio.

Luglio 2011 Salvami

Regina39

me materiale, alla Chiesa e a tutta la


nazione, ha dichiarato allagenzia
Fides il Nunzio Apostolico, Mons.
Alberto Bottari de Castello.
Il Cardinale ha visitato anche i
vari centri creati dalla Caritas nipponica a Sendai, dove volontari prestano una generosa assistenza ai rifugiati e vittime, allo scopo di aiutarli a tornare alla loro vita normale. In
diverse occasioni, egli ha sottolineato che il suo viaggio era espressione
della paternit e dellamore del Santo Padre al popolo giapponese.
Nellultimo giorno, il Presidente del Pontificio Consiglio ha consegnato al Prefetto della citt di
Matsuchima un aiuto economico
inviato dal Papa, frutto di donazioni ricevute attraverso la Nunziatura
Apostolica in questo Paese.

Il Santo Padre ha ricevuto in


udienza, nel giorno 19 maggio, la
Comunit della Pontificia Facolt
Teologica Teresianum di Roma, che
commemora il suo 75 anniversario
di fondazione. Con brevi parole di
incoraggiamento, Sua Santit ha ricordato il vasto movimento rinnovatore originato nella Chiesa con la testimonianza di Santa Teresa di Ges e di San Giovanni della Croce, ed
ha aggiunto: sulla scia di questo carisma si colloca anche il vostro lavoro di approfondimento antropologico e teologico, il compito di penetrare il mistero di Cristo, con quella intelligenza del cuore che insieme
un conoscere e un amare; ci esige
che Ges sia posto al centro di tutto,
dei vostri affetti e pensieri, del vostro tempo di preghiera, di studio e
di azione, di tutto il vostro vivere.
Alla fine, il Papa ha sottolineato
che, a Roma, gli studenti carmelitani
sono stimolati a sentire cum Ecclesia, in profonda sintonia con il Successore di Pietro.

Aiuto spirituale e materiale


per il Giappone
Nei giorni 14 - 16 maggio il Presidente del Pontificio Consiglio Cor
Unum, il Cardinale Robert Sarah,
ha visitato il Giappone percorrendo
alcune delle aree pi duramente colpite da terremoto e tsunami. stata una presenza amica e fraterna, capace di infondere coraggio e offrire
un prezioso aiuto spirituale, cos co40Salvami Regina Luglio 2011

celam.org

Il Teresianum celebra
75 anni di fondazione

Il CELAM elegge la
nuova Direzione
La XXXIII Assemblea Generale del Consiglio Episcopale LatinoAmericano (CELAM) ha eletto la
nuova Direzione per il quadriennio
20112015.
Il nuovo Presidente Mons. Carlos Aguiar Retes, Arcivescovo di
Tlalnepantla, Messico. Come primo
Vicepresidente stato eletto Mons.
Rubn Salazar Gmez, Arcivescovo di Bogot; come secondo vicepresidente, Mons. Dimas Lara Barbosa, Arcivescovo di Campo Grande, Brasile; come segretario generale, Mons. Santiago Silva Retamales, Vescovo Ausiliare di Valparaiso, Cile.

Sei Cardinali e cinquanta Vescovi


hanno partecipato alla riunione, realizzata dal 16 al 20 maggio a Montevideo. Alla fine, lAssemblea ha
inviato alle Chiese dellAmerica Latina e dei Caraibi un messaggio nel
quale dichiara: Come Chiesa portatrice della Vita del Regno di Dio,
ci sentiamo chiamati a portare avanti una nuova evangelizzazione che
sollevi i caduti, includa gli esclusi
della nostra societ, guarisca i feriti,
risponda a coloro che chiedono dove Dio nelle calamit, restituendo
la speranza di questa vita piena che
nasce dal Crocifisso Risorto.

Riccardo Muti: la buona


musica trasporta a una
dimensione spirituale
La storia della musica deve molto
alla Chiesa, e non mi riferisco soltanto al periodo gregoriano, che meraviglioso, ma anche ai nostri giorni
ha affermato Riccardo Muti, direttore dellOrchestra Sinfonica di Chicago, nel ricevere il 21 maggio il titolo di cittadino onorario della citt di
Trieste. In relazione alla musica sacra
dei nostri giorni, il celebre maestro
ha dichiarato che non intende il motivo per il quale in molte chiese dotate di organi eccellenti risuonano canzonette con quattro o cinque giovani che strimpellano chitarre o altri
strumenti a corde, con testi che non
vale la pena commentare.
Ha aggiunto che, daltra parte,
quando si sente in una chiesa una
melodia sacra come lAve Verum di
Mozart, persino le persone pi semplici e senza formazione musicale
possono esser trasportate a una dimensione spirituale. Con le canzonette, al contrario, come stare in
un altro posto.

Vescovo nord-americano
ristabilisce la preghiera a
San Michele Arcangelo
Mons. Thomas Paprocki, Vescovo di Springfield (Illinois, USA) ha

l giorno 26 maggio, Sua Santit Benedetto XVI


si incontrato con i Vescovi italiani riuniti in
Assemblea Generale, nella Basilica di Santa Maria
Maggiore, per condividere, come egli stesso ha spiegato, un intenso momento di preghiera, con il quale affidare alla protezione materna di Maria, Mater
unitatis, lintero popolo italiano, a centocinquantanni dallunit politica del Paese.
Di fronte al quadro della Madonna venerato sotto il titolo di Salus Populi Romani, il Papa ha presieduto la recita dei misteri luminosi del Santo Rosario
ed ha collocato sotto il manto della protezione della
Madonna lamato popolo italiano.
Nel suo breve discorso, il Santo Padre ha sottolineato che a ragione lItalia, celebrando il sesquicentenario della sua unit politica, pu sentirsi orgogliosa della presenza e dellopera della Chiesa.
Ed ha esortato: Non esitate a stimolare i fedeli laici
a vincere ogni spirito di chiusura, distrazione e indifferenza, e a partecipare in prima persona alla vita pubblica. Incoraggiate le iniziative di formazione ispirate alla dottrina sociale della Chiesa, affinch chi chiamato
a responsabilit politiche e amministrative non rimanga vittima della tentazione di sfruttare la propria posizione per interessi personali o per sete di potere. Sostenete la vasta rete di aggregazioni e di associazioni che
promuovono opere di carattere culturale, sociale e caritativo. Rinnovate le occasioni di incontro, nel segno
della reciprocit, tra Settentrione e Mezzogiorno. Aiu-

autorizzato che sia recitata nella


sua diocesi, alla fine di ogni Messa,
lOrazione a San Michele Arcangelo
composta da Papa Leone XIII. Per
questo, informa il giornale diocesano Catholic Times, sono stati distribuiti alle parrocchie biglietti stampati, con la preghiera e una lettera
di Mons. Paprocki.
Uno dei maggiori assi di Satana
nel suo camuffamento, la credenza
che lui non esiste, ha affermato il
Vescovo nord-americano. Quando
non crediamo esistano le forze del
male, diventiamo incapaci di resistere a loro. Per questo, bene ricor-

LOsservatore Romano

Il Santo Padre affida popolo


italiano alla Vergine Maria

Il Santo Padre prega la Madonna Salus


Populi Romani, specialmente translatata
allaltare Maggiore

tate il Nord a recuperare le motivazioni originarie di


quel vasto movimento cooperativistico di ispirazione
cristiana che stato animatore di una cultura della solidariet e dello sviluppo economico. Similmente, provocate il Sud a mettere in circolo, a beneficio di tutti, le
risorse e le qualit di cui dispone e quei tratti di accoglienza e di ospitalit che lo caratterizzano.

darci lOrazione a San Michele Arcangelo ha aggiunto.


Per decisione di Leone XIII, questa preghiera era recitata alla fine di
ogni Celebrazione Eucaristica fino
allanno 1965. Giovanni Paolo II e
Benedetto XVI hanno esortato i fedeli a pregarla quotidianamente, soprattutto dopo la Messa, ha spiegato Mons. Paprocki.

Il Presidente dellUngheria
offre un concerto al Papa
In occasione del secondo centenario della nascita del compositore
ungherese Franz Liszt, il Presidente

dellUngheria, Pl Schmitt, ha offerto a Papa Benedetto XVI un concerto nella sala Paolo VI, in Vaticano.
Sotto la direzione del maestro
Zoltn Kocsis, lOrchestra Filarmonica Nazionale dUngheria, il Corale Nazionale Ungheresi e il tenore
Istvan Horvath hanno interpretato varie composizione del celebre
musicista, fra cui il Salmo XIII, cos
analizzato dal Santo Padre: Il salmista si trova in difficolt, il nemico lo attornia, lo assedia, e Dio pare assente, sembra essersi dimenticato di lui. Ma dallangoscia nasce una supplica piena di fiducia
Luglio 2011 Salvami

Regina41

35 nuovi sacerdoti dellOpus Dei


Esercitate il vostro ministero
con quella caratteristica cos propria del buon pastore: sacrificarsi
per tutti, senza distinzioni. E, logicamente, rimanete strettamente uniti al Romano Pontefice e ai Pastori
delle diocesi nelle quali lo eserciterete ha raccomandato Mons. Javier Echevarra nella cerimonia di
ordinazione di 35 sacerdoti dellOpus Dei, realizzata nella Basilica di
SantEugenio, a Roma, il 14 maggio
scorso.
I nuovi sacerdoti vengono dallItalia, Spagna, Olanda, Singapore,
Argentina, Nigeria, Colombia, Stati
Uniti, Francia, Austria, Brasile, Messico, El Salvador, Polonia e Uganda.
Mons. Echevarria ha concluso le
sue parole ricordando una richiesta
di San Josemara ai sacerdoti della
sua Istituzione: Siate gioiosi, operosi, efficienti, ben preparati, e sacrificatevi di buon grado per i fratelli, senza sentirsi vittime.
42Salvami Regina Luglio 2011

scalabrini.org

Madonna durante il 3 Pellegrinaggio Nazionale delle Famiglie.


In questi due giorni, i pellegrini hanno avuto lopportunit di partecipare ad un intenso programma
composto da Messe, processioni, momenti di preghiera e raccoglimento
oltre che a predicazioni e conferenze.
Una Celebrazione Eucaristica
presieduta dal Cardinale Raymundo Damasceno Assis, Arcivescovo metropolitano e Presidente della CNBB ha sottolineato linizio ufficiale dellevento, sabato 28. La famiglia la prima societ umana naturale, la prima comunit di persone.
E nella famiglia che luomo apprende ad esser persona ha sottolineato lArcivescovo nella sua omelia.
Il Cardinale Claudio Hummes, Prefetto Emerito della Congregazione
per il Clero, Mons. Orlando Brandes,
Arcivescovo di Londrina, Mons. Giovanni Carlos Petrini, Vescovo di Camaari (Bahia) e Mons. Gioacchino
Giustino Carreira, Vescovo ausiliare di
San Paolo, tra gli altri, hanno partecipato attivamente allevento con le loro
prediche e conferenze.

Gli Scalabriniani si
consacrano alla Madonna
La Congregazione dei Missionari
di San Carlo (Scalabriniani) ha commemorato il 22 maggio il proprio
40 anniversario di presenza in Portogallo, con un pellegrinaggio a Fatima, al quale hanno partecipato circa
300 religiosi e laici di questo Istituto.
toccato al Cardinale Velasio
De Paolis, Presidente della Prefettura per le Questioni Economiche della Santa Sede, membro di questo Istituto, presiedere il Rosario, la Processione e lEucaristia domenicale celebrate in questa giornata nel Santuario. Nellomelia, dopo aver tessuto riflessioni sul futuro di un mondo che
vive senza Dio e il ruolo della Madonna, Mons. Velasio ha affermato:
Fatima diventata un luogo della
sua presenza privilegiata, con la quale manifesta al mondo il suo amore
di madre, ravviva in ognuno di noi la
fede e la speranza, che ci aprono in
modo sempre pi nuovo lamore verso Dio e verso i poveri.
Alla fine della Messa, Don Sergio Geremia, Superiore Generale
dei Missionari Scalabriniani, accompagnato da tutti i Superiori Maggiori, ha fatto un solenne atto di consacrazione di questa Congregazione al
Cuore Immacolato di Maria.

Aparecida: 3 Pellegrinaggio
Nazionale delle Famiglie
Il Santuario Nazionale di Aparecida ha accolto, nellultimo fine settimana maggio, pi di 100mila fedeli provenienti dal Brasile intero per
venerare la miracolosa statua della

irmadulce.org.br

opusdei.pt

che approda alla gioia [...] e qui la


musica di Liszt si trasforma: tenori,
coro e orchestra elevano un inno di
piena fiducia in Dio, che mai ci tradisce, mai ci dimentica e mai ci lascia soli.
Liszt, a proposito della sua Missa Solemnis aveva scritto: Posso veramente dire che ho pi pregato che composto questa musica.
Penso, ha concluso Benedetto XVI,
che lo stesso si possa dire di questo Salmo: il grande musicista ungaro lo ha pregato pi che composto, o meglio, ha pregato prima di
comporlo.

Settanta mila fedeli partecipano


alla beatificazione di Suor Dulce
La presenza della Presidente
della Repubblica del Brasile, Dilma Rousseff, e diversi autorit nella cerimonia di beatificazione di
Suor Dulce, realizzata il 22 maggio
nel Parco di Esposizioni di Salvador
(Brasile), segno dellamore del popolo brasiliano per questa caritatevole religiosa e della gioia che produsse in tutto il Paese la sua proclamazione ufficiale come beata.

cnbb.org.br

Latto liturgico, al quale hanno


partecipato circa 70 mila fedeli,
stato presieduto dal Cardinale Geraldo Majella Agnelo, in qualit di
Legato Papale.
In questo stesso giorno, Papa Benedetto XVI ha affermato: Desidero associarmi alla gioia dei Pastori e fedeli congregati a San Salvador da Bahia
per la beatificazione di Suor Dulce Lopes Pontes, che ha lasciato dietro di s
una prodigiosa scia di carit al servizio
degli ultimi, portando il Brasile intero
a vedere in lei la madre dei derelitti.
Maria Rita de Souza Brito Lopes Pontes, nota come Angelo Buono di Bahia, nacque a Salvador il
26 maggio 1914 e mor nella stessa citt il 13 marzo 1992. A 19 anni, entr nella Congregazione delle
Suore Missionarie dellImmacolata
Concezione della Madre di Dio, nella citt di San Cristoforo. Lanno seguente fece la professione religiosa,
adottando il nome di Suor Dulce, in
omaggio a sua madre. Dedic la sua
vita allassistenza ai poveri e malati.
Con questobiettivo, fond nel 1959
lAssociazione Opere Sociali Suor
Dulce e nel 1984 lAssociazione delle Figlie di Maria Serve dei Poveri.

Mons. Joo Braz de Aviz accoglie


religiosi brasiliani a Roma
Il Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata
e Societ di Vita Apostolica, Mons.
Joo Braz de Aviz, ha partecipato il
19 maggio scorso ad un incontro, con
circa 80 religiosi, nel Collegio Pio
Brasiliano, nella Citt Eterna. Levento fa parte della programmazione

annuale dei Religiosi Brasiliani a Roma (RBR), che hanno invitato lArcivescovo ad una conferenza sulla Vita
Religiosa nellattuale contesto ecclesiale informa la CNBB.
Nella sua relazione, Mons. Joo
ha osservato che si notano nella vita consacrata vari movimenti e segnali di superamento delle difficolt affrontate nelle ultime decadi. Ha
dimostrato anche di vedere di buon
occhio il rafforzamento degli organismi di coordinazione e articolazione della vita consacrata, cos come il
rafforzamento della comunione tra
questi organismi e la Congregazione
da lui presieduta.
Non ha trascurato, tuttavia, di indicare le numerose sfide che affrontano oggi tanto gli antichi ordini
quanto le nuove congregazioni, accogliendo con interesse i commenti
e suggerimenti dei religiosi presenti.
Don Joo Roque Rohr, Rettore
del Collegio Pio Brasiliano, ha considerato molto positivo lincontro,
mettendo in risalto che Mons. Joo
Braz de Aviz parl con cuore aperto.

Meditare sulla morte


motiva a vivere meglio
Pensare apertamente alla propria morte pu aiutare le persone ad
avere maggiore generosit e impegno verso la societ e il prossimo, afferma larticolo intitolato Come pensare sopra la morte pu influenzare il
suo comportamento, pubblicato il 19
maggio nel sito dellAssociation for
Psychological Science (http://www.
psychologicalscience.org). Largomento riflette il risultato di una ricerca realizzata dalla Dott.ssa Laura
E. R. Blackie, dellUniversit di Essex, Gran Bretagna, e orientata dal
Dott. Philip J. Cozzolino.
La morte una motivazione
molto forte, ha spiegato la Dott.
ssa Blackie. Pensandoci, le persone comprendono che la loro esistenza limitata. Questo pu essere uno

dei migliori regali che riceviamo nella nostra esistenza, motivandoci ad


abbracciare la vita e gli obiettivi che
sono importanti per noi.

Un laico nominato Segretario


della Commissione Pontificia
Il Prof. Guzmn Carriquiry Lecour
stato nominato il 14 maggio Segretario della Pontificia Commissione per
lAmerica Latina, diventando il primo
laico a occupare un posto di questimportanza nella Curia Romana. Egli ha
sostituito Mons. Ottavio Ruz Arenas,
recentemente nominato Segretario
del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.
Nel prestare servizio da 40 anni alla Santa Sede, il Prof. Carriquiry si era gi distinto come collaboratore prossimo di Papa Giovanni Paolo II. Ha esercitato per 25 anni la
carica di Sottosegretario del Pontificio Consiglio per i Laici. Ha partecipato, come perito, a quattro Assemblee Generali del Sinodo dei Vescovi. Ha svolto un rilevante ruolo anche nella preparazione di vari viaggi
del Papa verso paesi latino-americani e nellorganizzazione delle Giornate Mondiali della Giovent.
Nato a Montevideo il 20 aprile 1944, sposato con Ldice Mara
Gmez Mango ed ha quattro figli e
otto nipoti. Grande conoscitore delle realt internazionali, il nuovo segretario della Pontificia Commissione autore di numerosi libri e pubblicazioni, tra i quali Una scommessa
per lAmerica Latina Memoria e destino storico di un continente e GloLuglio 2011 Salvami

Regina43

balizzazione e umanesimo cristiano


Prospettive riguardo lAmerica Latina.

In un messaggio inviato attraverso il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato della Santa Sede,
Papa Benedetto XVI, ha invitato i
partecipanti del pellegrinaggio a riporre sempre la loro fiducia nella
Madonna: Nei momenti di veglia,
di solitudine e sofferenza, specialmente nei giorni difficili in cui, a volte, vi dato di vivere durante le operazioni allestero, io vi invito a volgere il vostro sguardo a Maria, nostra Madre.

arcetsenans.com

Araldi del Vangelo

Con la lettura delle lettere di approvazione della Congregazione


per le Cause dei Santi e della Conferenza Episcopale Boliviana, iniziato formalmente il processo di beatificazione di Tito Yupanqui, il 21
maggio scorso, giorno della Madonna della Candelaria di Copacabana,
Patrona della Bolivia.
Discendente incas, evangelizzati
dai missionari domenicani, egli potuto diventare il primo Beato di questo paese andino. Nato tra il 1540 e
1550 ai margini del Lago Titicaca,
Tito Yupanqui mor a Cuzco (Per),
nel 1616. Secondo la tradizione, egli
ebbe una visione nella quale gli apparve una donna con un bambino in
braccio. Scolp allora in legno la nota statua, venerata nel Santuario di
Copacabana dal 1583.

acores.net

Processo di beatificazione
di Tito Yupanqui

Alle Azzorre, feste in lode del


Santo Cristo dei Miracoli

Pellegrinaggio militare a Lourdes


Provenienti da 30 Paesi, circa 10 mila fedeli vincolati al mondo militare si sono riuniti dal 20 al
22 maggio a Lourdes motivati dal
53 Pellegrinaggio Militare Internazionale, convocato sotto il motto Uniti dal Padre e una stessa orazione. Durante lincontro, varie decine di partecipanti hanno ricevuto i Sacramenti del Battesimo, Cresima ed Eucaristia amministrati da
Mons. Luc Ravel, Vescovo castrense della Francia.
44Salvami Regina Luglio 2011

nia artistica, essa trae il suo pi alto


valore dalla testimonianza di Fede
che tanto eloquentemente esprime.
Il culto al Signore Santo Cristo
dei Miracoli, venerato dal 1540 nel
Monastero della Speranza, a Ponta
Delgada, si intensificato allinizio
del secolo XVIII, quando forti e ripetuti terremoti hanno scosso lisola di San Michele. In questoccasione, la storica statua ha percorso per
la prima volta in processione le chiese e i conventi della citt. Secondo
i documenti dellepoca, non appena
comparve il Santo Cristo alla porta
della chiesa, le scosse sismiche cessarono.

Le feste in lode del Signore Santo Cristo dei Miracoli, realizzate dal
26 maggio al 2 giugno nellisola di
San Michele, nellArcipelago delle Azzorre, hanno contato questanno sulla partecipazione del Cardinale William Levada, Prefetto della
Congregazione per la Dottrina della Fede. toccato a lui presiedere
la Concelebrazione Eucaristica del
giorno 29 e la tradizionale processione per le principali vie della citt
di Ponta Delgada, realizzata in forma ininterrotta dallanno 1700.
Mons. Levada ha affermato di
essere rimasto impressionato dalla rara bellezza della statua. Per,
ha dichiarato allagenzia Ecclesia,
pi che i preziosi materiali usati nella sua confezione o nella sua armo-

Il Cardinale Rouco si
aspetta pi di un milione
di giovani per la GMG
Mancano quasi tre mesi alla
Giornata Mondiale della Giovent
2011, che si realizzer a Madrid dal
16 al 21 agosto, e ci sono gi oltre
400 mila giovani di quasi tutti i Paesi iscritti per partecipare allevento e circa 20 mila volontari schedati per collaborare nellorganizzazione.
Le cifre sono state annunciate dallArcivescovo di Madrid, Cardinale Antonio Maria Rouco Varela, in una conferenza pronunciata nel Foro della Nuova Societ il
26 maggio, a Madrid. Su questa base, il Cardinale ha pronosticato che
il numero di partecipanti deve oltrepassare il milione. unopportunit affinch questi giovani si lascino
illuminare da Cristo, e scoprano nel
loro cuore e nei loro sentimenti di

Cardinale OMalley presiede il


13 maggio a Fatima

cruciale ed per questo che tre Papi sono venuti qui


a celebrare lEucaristia e richiamare lattenzione del
mondo al messaggio di preghiera, penitenza e conversione portato da Maria.
Ricordando parole di Papa Benedetto XVI,
Mons. OMalley ha esortato: Ho appreso il messaggio di Fatima! Ho vissuto il messaggio di Fatima!
Ho divulgato il messaggio di Fatima!. E ha aggiunto che la Vergine Maria ci incoraggia a vivere una vita cristiana autentica, obbedendo ai Comandamenti
di Dio e compiendo i nostri doveri di stato: La Madonna ci invita a crescere in virt, a evitare il peccato e a essere rapidi a confessare le nostre colpe.
Lus de Oliveira / Santurio de Ftima

na moltitudine di 250 mila pellegrini, riunita


nella spianata del Santuario di Fatima, ha assistito lEucaristia di chiusura delle commemorazioni del 13 maggio, presieduta dal Cardinale Sean
OMalley, Arcivescovo di Boston, USA. Hanno concelebrato il Patriarca di Lisbona, Cardinale Giuseppe Policarpo; il Nunzio Apostolico, Mons. Rino Passigato; il Vescovo di Leiria-Fatima, Mons. Antonio
Marto, altri 23 Vescovi e quasi 300 sacerdoti.
Il Cardinale nord-americano ha presieduto anche, alla vigilia, lEucaristia dopo la processione dei
ceri, durante la quale ha affermato: Il messaggio
della Madonna di Fatima sempre attuale, sempre

dedizione e solidariet i fondamenti


della loro vita, ha spiegato.

Un villaggio cinese rivela il


segreto per ottenere vocazioni
Il villaggio cinese di Zan Jia Cun,
nella Diocesi di Zhou Zhi, dove vivono solo 660 contadini, di cui 400
sono cattolici, ha offerto quattordici vocazioni alla Chiesa negli ultimi
anni: sette sacerdoti, un diacono, tre
religiose, due seminaristi maggiori e
un seminarista minore.
Molta gente chiede al parroco qual il segreto di questa fioritura. Per dire la verit, ha dichia-

rato allagenzia Fides, non sappiamo se esista o no un segreto. Viviamo intensamente la nostra Fede, tutte le famiglie pregano insieme quotidianamente; la Messa i sabati e le domeniche, cos come lincontro di preghiera, sono impegni
fissi per tutti. Qui non abbiamo bisogno di preparare una lista di nomi
per lAdorazione Eucaristica notturna della Settimana Santa o di altre
circostanze, perch la Chiesa sempre piena, 24 ore su 24.
Penso che queste semplici testimonianze quotidiane abbiano costruito la base di una evangelizzazione

eloquente, e a sua volta utile alla formazione di vocazioni. I bambini sono


educati in accordo con i principi religiosi e in una maniera semplice, dalla
Scuola Materna fino alla Scuola Media, ha concluso il parroco.
Il villaggio di Zan Jia Cun, aggiunge lagenzia Fides, diventato
anche un modello di sviluppo economico ed visitato da persone non
cattoliche desiderose di apprendere
il segreto di questo successo. Alcuni di loro ci chiedono perch siamo tanto felici, e noi rispondiamo
che abbiamo fede, spiega il sacerdote.
Luglio 2011 Salvami

Regina45

Storia per bambini... o adulti pieni di fede?

Mezzora di meno...
Nonostante fosse molto intelligente e si sforzasse, Giacomo
continuava a prendere voti bassi. Fu allora che ricevette
quellinatteso consiglio: Studia mezzora in meno....
Suor Daniela Ayau Valladares, EP

46Salvami Regina Luglio 2011

cocit, presto frequent il Catechismo


della parrocchia e fece la Prima Comunione addirittura prima dellet regolamentare, per una concessione speciale di padre Nicola. Il bambino sognava di poter ricevere nel cuore quel
Ges nascosto sotto le specie eucaristiche che adorava da quando aveva
cominciato ad aver luso della ragione.
Essendo molto intelligente, Giacomo brillava negli studi. Era il pri-

Disegni: Edith Petitclerc

a famiglia di Giacomo
era semplice, ma molto religiosa. Fin da bambino, tutte le mattine, la
nonna Esmeralda lo portava a Messa
e il bambino si incantava con gli accordi dellorgano, con la luce del Sole che entrava dalle vetrate, colorando le pareti della chiesetta antica del
suo paesino e, soprattutto, con la sonora campanella che suonava durante la consacrazione. Lo impressionava vedere quel luogo pieno di uomini e donne che si inginocchiavano per
adorare lOstia Consacrata, mentre
la nonna gli sussurrava piena di fede:
Vedi, Giacomino, l c Ges!
Terminata la Celebrazione Eucaristica, prima di tornare a casa, la
buona signora prendeva il nipotino
per mano e lo portava a far visita a
Maria Santissima allaltare laterale,
dove si trovava una bella statua della
Vergine del Carmine.
La sera, il padre tornava a casa stanco dal lavoro. Tuttavia, dopo
aver cenato e pregato il Rosario in
famiglia, prendeva il piccolo in braccio e gli raccontava molte storie dei
santi e della Madonna col Bambino
Ges, mentre la mamma, dandogli il
bacio della buona notte prima di
dormire, lo raccomandava sempre
allAngelo Custode.
Cos cresceva Giacomo, pieno di
devozione e innocenza. Per la sua pre-

Il bambino cresceva pieno di


devozione e innocenza

mo della classe. Obbediente e responsabile, apprendeva tutto con rapidit. I suoi professori erano cos
incantati, che uno di loro, quello di
scienze naturali decise di interessarsi personalmente del futuro accademico dellalunno. Essendo il giovane
nellet di frequentare le scuole medie, il maestro and a far visita alla
sua umile casa, e rivolgendosi al padre, gli disse:
Signor Norberto, sono venuto
qui a parlare dellavvenire di suo figlio. Dica rispose il genitore incuriosito...
Il professor Raimondo allora espose il suo piano: offriva lopportunit di portare il bambino nella capitale, dove sarebbe vissuto con
suo fratello, che aveva un figlio della stessa et. L avrebbe potuto frequentare la Scuola Superiore fino al
momento di entrare allUniversit il
cui corso sarebbe stato finanziato da
una borsa di studi. Viste le inclinazioni che notava nel devoto alunno,
sicuramente sarebbe diventato un
grande medico.
Fissando il figlio, il signor Norberto trov due occhietti che brillavano di speranza di fronte a quella
prospettiva cos promettente.
Professor Raimondo disse il
padre se Giacomo vuole, io do la
mia autorizzazione, ma a condizione che egli non smetta mai di andare

a Messa e frequentare i Sacramenti.


Gli uomini possono concedersi tutti i piani che vogliono per le loro vite, ma senza la benedizione di Dio
niente giunge a buon termine.
Non si preoccupi, signor Norberto. Mio fratello e mia cognata sono cattolici ferventi. Giacomo sar
in ottime mani.
Fu preparato il viaggio e, subito
dopo le feste, Giacomo part per la
citt.
Il primo anno, il giovane ottenne
ottimi risultati. Quando torn a casa per le vacanze, i genitori notarono che continuava ad essere responsabile, cortese e molto devoto per,
mano a mano, che luniversit si avvicinava, le materie si facevano sempre pi difficili. Era necessario studiare molto, penalizzando il tempo
dedicato agli atti di piet.
La signora Giovanna, madre del
suo compagno Edoardo, lo sollecitava continuamente ad andare a Messa, ma lui le rispondeva sempre che
non gli era possibile in quel momento, perch era molto occupato. Un
po alla volta Giacomo cominci anche ad abbandonare le orazioni abituali e fin per non frequentare pi i
Sacramenti.
Ora, nonostante tutti i suoi sforzi,
alcune settimane prima della prova
decisiva per entrare nella facolt, i
voti erano ancora insufficienti. Correva il rischio di non esser ammesso al corso di Medicina! Molto preoccupato, decise di andare a trovare
la famiglia per distrarsi un po... Portava con s una valigia talmente pesante che il padre riusc a caricarla a
fatica: era piena di libri!
Dopo aver abbracciato la madre
e la nonna, con la scusa di essere
stanco del viaggio, chiese licenza e si
ritir in camera a studiare. Il giorno
seguente, di primo mattino, la signora Esmeralda buss alla sua porta,
invitandolo ad andare con lei a Messa, come quando era piccolo. Giacomo accett controvoglia.

Per, quando entr nellantica


chiesetta e vide la luce del Sole che
le vetrate filtravano, colorando tutto lambiente, sent nella sua anima una grande nostalgia. Nostalgia
di quel tempo in cui faceva della sua
visita a Ges e a Maria il momento pi importante della sua giornata. Ah! Da quanto tempo egli non riceveva quel Ges che tanto lo attraeva fin dalla sua pi tenera infanzia!
Terminata la Celebrazione Eucaristica, don Nicola venne a salutare la signora Esmeralda e chiese
a Giacomo come procedevano gli
studi.
Non molto bene rispose lui
devo recuperare dei voti per poter
entrare allUniversit.
Ora, non preoccuparti replic
il pio sacerdote studia mezzora in
meno... e ne uscirai bene!
Come??! gli chiese il giovane
perplesso.
S, studia mezzora in meno e
impiega questo tempo pregando e
chiedendo alla Vergine Santissima
di aiutarti!
Le parole del sacerdote fecero
tornare Giacomo in s. Aveva constatato quanto inutile fosse confidare nelle proprie forze e si era reso conto che non siamo nulla senza
la grazia di Dio, della quale Maria
la dispensatrice. Immediatamente
chiese al sacerdote che lo confessasse e fece il buon proposito di seguire
quel consiglio cos salutare! Avrebbe studiato, s, ma avrebbe sempre
dedicato mezzora o anche pi!
alla preghiera.
Il risultato non si fece attendere. Giacomo ottenne voti eccellenti
agli esami di accesso allUniversit
e, dopo alcuni anni, divent un grande medico che dava sempre questo
consiglio ai suoi pazienti:
Non dimenticate di dedicare
mezzora a Dio tutti i giorni. Non
esiste nessun modo migliore di ottenere benefici per il corpo e per
lanima!

Giacomo, brillante negli studi,


era il primo della classe

Interessato del futuro del suo alunno,


il prof. Raimondo gli offr di studiare
in una facolt della capitale

Le materie si facevano sempre


pi difficili. Era necessario
studiare molto

Non preoccuparti, studia mezzora


in meno... e ne uscirai bene!
Luglio 2011 Salvami

Regina47

_
_______
I Santi di ogni giorno
1. Solennit del Sacro Cuore di Ges.
Beato Giovanni N
epomuceno
Chrzan, sacerdote e martire
(1942). Sacerdote polacco ucciso nel campo di concentramento di
Dachau, in Germania.
2. Cuore Immacolato della Beata
Vergine Maria.
San Bernardino Realino, sacerdote (1616). Gesuita italiano, esimio predicatore, direttore spirituale
e confessore.
3. XIV Domenica del Tempo Ordinario.
San Tommaso, Apostolo.
Beata Maria Anna Mogs
Fontcuberta, vergine (1886). Fond a Fuencarral, in Spagna, la Congregazione delle Suore Missionarie
della Madre del Divino Pastore.
4. SantElisabetta del Portogallo, regina (1336).
Beato Bonifacio di Savoia, Vescovo (1270). Monaco certosino nato da nobile famiglia francese, eletto Arcivescovo di Canterbury, in Inghilterra.
5. SantAntonio Maria Zaccaria, sacerdote (1539).
Santa Cirilla, martire ( sec. IV).
Cristiana libanese straziata con uncini durante la persecuzione di Diocleziano.

dallEucaristia per il vizio delloppio, ma pregava sempre per terminare piamente la sua vita. Mor ad
Hebei Jixiam, in Cina, professando
la sua Fede in Cristo.
8. Beato Eugenio III, Papa (1153).
Monaco cistercense, discepolo di San
Bernardo. Eletto Papa, seppe conciliare le responsabilit della carica con
lausterit della vita monastica.
9. SantAgostino Zhao Rong, sacerdote, e compagni, martiri (16481930). Sotto questa epigrafe, il Martirologio Romano riunisce 120 sacerdoti e laici uccisi in Cina, in diverse
epoche e luoghi, per odio alla Fede.
10. XV Domenica del Tempo Ordinario.
San Canuto IV, martire (1086).
Re di Danimarca che increment il
culto divino e favor la costruzione
di numerosi monasteri e chiese. Mor assassinato da sudditi rivoltosi.
11. San Benedetto, abate (547).
SantIdulfo (o Idolfo), abate
(707). Viveva come eremita nel
massiccio dei Vosgi, in Francia. Essendo ricercato da molti discepoli,
fond il monastero di Moyenmoutier e lo govern.
12. San Clemente Ignazio Delgado
Cebrin, Vescovo e martire (1838).
Dopo aver predicato il Vangelo per
cinquantanni nel Vietnam, fu incarcerato e mor fra atroci sofferenze.

San Francesco Solano, sacerdote (1610). Missionario francescano spagnolo che percorse lAmerica dal Per fino allArgentina, convertendo gli indigeni e gli stessi colonizzatori.
15. San Bonaventura, Vescovo e
Dottore della Chiesa (1274).
San Giuseppe di Tessalonica,
(832). Monaco eletto vescovo di
questa citt greca, soffr molto per
aver difeso la disciplina ecclesiastica
e il culto alle immagini sacre.
16. Beata Vergine Maria del Monte
Carmelo
Santa Teresa Zhang Hezhi, martire (1900). Giustiziata, trafitta da
una lancia, durante la persecuzione
dei Boxer, in Cina, insieme ai suoi
due figli, per essersi rifiutata di adorare le divinit locali.
17. XVI Domenica del Tempo Ordinario.
Santa Edwige di Polonia, regina
(1399). Nata in Ungheria, divenne Regina della Polonia per eredit
e granduchessa della Lituania per il
suo matrimonio con Ladislao II. Insieme al marito, avvi la Fede Cattolica in questo Paese baltico.
18. Beato Giovanni Battista di Bruxelles, sacerdote e martire (1794).
Sacerdote della Diocesi di Limoges,
imprigionato durante la Rivoluzione Francese in una sordida galera,
a Rochefort. Mor di fame e per le
malattie l contratte.

6. Santa Maria Goretti, vergine e


martire (1902).
Beata Nazaria di Santa Teresa
March Mesa, vergine (1943). Monaca di origine spagnola morta a
Buenos Aires. Fond, in Bolivia, lIstituto delle Missionarie Crociate
della Chiesa.

13. SantEnrico, Imperatore (1024).


Beato Tommaso Tunstal, sacerdote e martire (1616). Sacerdote
benedettino condannato a morte da
re Giacomo I dInghilterra.

19. San Giovanni Plessington, sacerdote e martire (1679). Condannato alla forca a Chester, in Inghilterra, durante il regno di Carlo II.

7. San Marco Ji Tianxiang, martire (1900). Rimase 30 anni lontano

14. San Camillo de Lellis, sacerdote (1614).

20. SantApollinare, Vescovo e martire (sec. II).

48Salvami Regina Luglio 2011

_____________________ Luglio
Victor Toniolo

re della libert della Chiesa e delle scuole cattoliche.


27. San Pantaleone di Bitinia, martire (circa del
305). Mise le sue conoscenze mediche al servizio
dei poveri a Nicomedia,
nellattuale Turchia. Nel
Reale Monastero dellIncarnazione, a Madrid, si
conserva una reliquia del
suo sangue, che si liquefa
miracolosamente alla vigilia della sua festa.

Santa Elisabetta di Portogallo pacifica la rissa fra il marito ed il figlio


Chiesa del TerzOrdine di San Francesco, Salvador (Brasile)

San Paolo di Cordova, diacono e


martire (851). Ucciso per aver confessato la sua Fede in Cristo davanti
alle autorit More.
21. San Lorenzo di Brindisi, sacerdote e Dottore della Chiesa (1619).
Beato Gabriele Pergaud, sacerdote e martire (1794). Canonico
regolare di SantAgostino, prelevato
dallabbazia di Beaulieu durante la
Rivoluzione Francese e incarcerato
in una galera a Rochefort, dove mor in condizioni disumane.
22. Santa Maria Maddalena.
San Gualtiero da Lodi (1224).
Fond a Lodi lOspedale della Misericordia, per soccorrere i pellegrini e viaggiatori. Uomo di vita ascetica, camminava scalzo e si vestiva di
sacco.
23. Santa Brigida, religiosa (1373).
San Valeriano de Cimiez, Vescovo (circa del 460). Monaco nominato Vescovo di Lrins, Francia. Mise per iscritto lesempio della vita di vari santi per ledificazio-

ne dei religiosi e del popolo in generale.


24. XVII Domenica del Tempo Ordinario.
San Charbel Makhlouf, sacerdote (1898).
Beata Maria Mercedes Prat,
vergine e martire (1936). Fucilata durante la guerra civile spagnola, per la sua condizione di religiosa.
25. San Giacomo Maggiore, Apostolo.
Beato Antonio Lucci, Vescovo
(1752). Religioso francescano eletto Vescovo di Bovino. Lo studio, la
preghiera, la predicazione e la generosit verso i poveri furono i pilastri
della sua vita.
26. San Gioacchino e SantAnna, genitori della Beata Vergine Maria.
Beato Tito Brandsma, sacerdote
e martire (1942). Carmelitano olandese, rinchiuso nel campo di concentramento di Dachau, in Germania, per la sua energica lotta in favo-

28. San Giacomo Ilario Barbal Cosn, martire (1937). Religioso lassalista ucciso durante la
Guerra Civile Spagnola.
29. Santa Marta.
San Lupo de Troyes, Vescovo
(circa de 478). Monaco dellabbazia di Lrins, eletto Vescovo di Troyes, Francia. Difese la citt contro la
furia degli unni. Con San Germano
dAuxerre, combatt in Inghilterra
leresia pelagiana.
30. San Pietro Crisologo, Vescovo e
Dottore della Chiesa (circa del 450).
San Leopoldo Mandi, sacerdote
(1942). Religioso cappuccino che
dedic la maggior parte della sua
vita ad amministrare il Sacramento
della Confessione, a Padova.
31. XVIII Domenica del Tempo Ordinario.
SantIgnazio di Loyola, sacerdote (1556).
San Fabio, martire (303/304).
Cristiano condannato a morte a Cesarea di Mauritania, attuale Algeria, per essersi rifiutato di portare la
bandiera del governatore in una cerimonia pagana.
Luglio 2011 Salvami

Regina49

La vera gloria
del Colosseo
Le rovine dellAnfiteatro di Tito ancora
infondono ammirazione e rispetto a coloro che
hanno la fortuna di entrare nel suo recinto. Da
dove proviene questa gloria immortale?

Marcos Enoc Silva Antonio

ve Cesare! Quelli che si


apprestano a morire ti
salutano!
Per cinque secoli
questo grido risuon nellanfiteatro
che pass alla Storia, secondo le parole del Beato Giovanni Paolo II, come il tragico e glorioso monumento della Roma Imperiale, testimone
muto del potere e del dominio della
vita e della morte: il Colosseo.
Le sue proporzioni e la sua struttura rivelano le caratteristiche del
genio romano, capace di intraprendere opere di grande portata senza
trascurare gli aspetti pratici e ornamentali. Tre piani di arcate distribuivano architettonicamente gli spazi per dare una sensazione di levit.
Ottanta porte permettevano il deflusso, in pochi minuti, dei suoi pi
di cinquantamila spettatori. Unimmensa copertura retrattile, manovrata da uomini della marina romana, proteggeva la moltitudine dal sole e dalla pioggia. Sotto la vasta arena si trovava un complesso di tun-

50Salvami Regina Luglio 2011

nel, scompartimenti e gabbie dove


erano alloggiati gladiatori, condannati a morte e fiere. Cerano anche
ascensori che issavano uomini e fiere nellarena.
Per ultimare questa grandiosa costruzione, furono necessari otto anni e pi di diecimila schiavi, per la
maggior parte ebrei imprigionati
da Tito dopo la distruzione di Gerusalemme. La sua inaugurazione,
nellanno 80, consistette in una serie
di spettacoli che si prolungarono per
cento giorni, durante i quali morirono circa duemila gladiatori e pi di
cinquemila animali selvaggi.
Da allora, i successivi imperatori si impegnarono ad offrire al popolo giochi, come essi li chiamavano,
sempre pi macchinosi e sanguinari. Cos, il Colosseo divent celebre
non solo per la sua bellezza e magnificenza, ma anche per la crudelt dei
suoi spettacoli.
***
Tuttavia , non fu principalmente
per questo che lAnfiteatro dei Flavi

ottenne una gloria imperitura. Terremoti, guerre, ritiro dei marmi travertini del quale era rivestito, e a volte saccheggi, lo spogliarono del suo splendore originale, e oggi di lui non restano altro che rovine. Ma quanta eloquenza in quei mattoni nudi!
impossibile a uno, con spirito di
Fede, entrare nel Colosseo senza esser preso da una sensazione di rispetto e venerazione per le migliaia di
martiri che vi hanno versato il proprio
sangue in unione con la Passione di
Nostro Signore Ges Cristo.
Per tre secoli la Chiesa ha sofferto da parte dellImpero Romano una-

Timothy Ring

troce persecuzione. Il sangue dei martiri semente di nuovi cristiani


corse abbondantemente in vari punti
del vasto dominio dei Cesari. Eroi della Fede e dellAmore a Ges Cristo,
essi hanno vinto pacificamente coloro
che con la violenza avevano soggiogato innumerevoli popoli.
Martiri celebri negli annali della
Storia, come SantIgnazio di Antiochia o anonimi eroi della Fede, tutti
hanno dato prove di fortezza e fedelt i quali hanno suscitato molte volte
lammirazione degli stessi carnefici e
portato alla conversione innumerevoli spettatori.

Sebbene alcuni, al momento di affrontare la morte, fossero presi dalla paura daltronde, cos esplicabile
i cristiani si incoraggiavano mutuamente e diventavano ancora pi uniti
nellora del sacrificio supremo che nella vita quotidiana. Camminavano verso
il supplizio portando nel cuore la pace
che Cristo aveva loro promesso.
Cos, alla testimonianza della parola ne aggiungevano unaltra molto pi
significativa: quella del sangue, che ha
solidificato il Cristianesimo nascente.
La religione che suscita seguaci di un
tale coraggio e serenit pu essere solo quella vera! esclamavano i pagani.

Nei martiri, le tre virt teologali


brillavano con un fulgore ineguagliabile: una Fede incrollabile in Ges,
una speranza totale nella Promessa e
una carit portata fino allapice dalla
completa dedizione di se stesso.
Ricordando i martiri e il loro importante ruolo storico nellespansione della Fede in tutto il mondo, si desta nello spirito la certezza che il loro
sangue, il loro sacrificio e il loro esempio sono la vera gloria del Colosseo,
dove, come ben diceva il Prof. Plinio
Corra de Oliveira, un grande ideale di bellezza ancora rifulge in quelle
pietre morte.
Luglio 2011 Salvami

Regina51

Madonna Regina della Sapienza Cappella dellOscott College, Birmingham (Inghilterra)

Gustavo Kralj

essuno potr mettere in dubbio


quale grande parte abbia
la Madre di Dio nei servigi resi dai venerabili Padri e Dottori della Chiesa,
che tanto egregiamente
lavorarono nel difendere
e illustrare la dottrina
cattolica. infatti a lei,
sede della divina sapienza, che essi attribuiscono,
con riconoscenza, la feconda ispirazione dei loro
scritti; per opera della
Vergine Santissima, e non
per loro merito, come essi
attestano, che la malizia
degli errori fu debellata.
(Leone XIII, Lettera Enciclica
Adiutricem Populi)

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