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t. 1 comma 1 - NE/PD - Contiene I.R. - Periodico dellAssociazione Madonna di Fatima - Maria, Stella della Nuova Evangelizzazione

Numero 116
Dicembre 2012

Vivendo con Maria


lAnno della Fede

Associazione Madonna di Fatima

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gu
e

Linedito sui
Vangeli

Una collezione che le permetter di accompagnare


il Signore Ges lungo tutte le domeniche dellAnno
Liturgico insieme al fondatore degli Araldi del Vangelo

ubblicata dalla Libreria Editrice Vaticana, la collezione


Linedito sui Vangeli offre al lettore un vero tesoro:
i commenti di Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias, EP, ai
Vangeli di tutte le domeniche e solennit del ciclo liturgico.
Sono gi disponibili i due volumi dellAnno C:
Vol. V: Domeniche dAvvento, Natale, Quaresima,
Pasqua e Solennit del Signore che decorrono nel
Tempo Ordinario
Vol. VI: Domeniche del Tempo Ordinario

Prenoti fin da ora i suoi volumi!


Richieste per telefono 041-560-0891 o per
fax 041-560-8828, oppure scrivendo alla redazione,
Via San Marco 2A - 30034 Mira - VE

Troviamo
caratterizzata
con frequenza
in queste pagine
la soluzione ai
problemi spirituali
delluomo del XXI
secolo (Cardinale
Franc Rod, CM)

SommariO
Periodico dellAssociazione
Madonna di Fatima - Maria, Stella
della Nuova Evangelizzazione

Scrivono i lettori

Vivendo con Maria


lAnno della Fede (Editoriale) . . . . . . . . . . . . . .

I cicli liturgici domenicali


Seguendo il
Divino Maestro...
......................

32

Anno XIV, numero 116, Dicembre 2012

Direttore responsabile:
Zuccato Alberto
Consiglio di redazione:
Guy Gabriel de Ridder, Suor Juliane
Vasconcelos A. Campos, EP,
Luis Alberto Blanco Corts, Madre
Mariana Morazzani Arriz, EP,
Severiano Antonio de Oliveira
Amministrazione:
Via San Marco, 2A
30034 Mira (VE)
CCP 13805353
Aut. Trib. Venezia 11 del 31/3/12
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www.salvamiregina.it
Con la collaborazione
dellAssociazione
Privata Internazionale di Fedeli
di Diritto Pontificio

Araldi del Vangelo


Viale Vaticano, 84 Sc. A, int. 5
00165 Roma
Tel. sede operativa
a Mira (VE): 041 560 08 91

La parola dei Pastori


Ora testimonier
Ges Cristo!

La voce del Papa


Fissare la mente
e il cuore in Dio
........................

Commento al Vangelo
La sconvolgente eccellenza
della voce di Maria
......................

10

Tempo dAvvento
Che i Cieli facciano piovere
il Giusto!
......................

18

Santa Caterina Labour


La Santa del silenzio
e della fiducia
......................

22

......................

38

accaduto nella
Chiesa e nel mondo
......................

40

Storia per bambini...


Gli occhi che si volsero alla
Luce
......................

46

I Santi di ogni giorno

......................

48

Montaggio:
Equipe di arti grafiche
degli Araldi del Vangelo
Stampa e rilegatura:
MONDADORI PRINTING SPA
VIA MONDADORI, 15
37131 VERONA
Gli articoli di questa rivista potranno essere
riprodotti, basta che si indichi la fonte e si invii
copia alla Redazione. Il contenuto degli articoli
firmati di responsabilit dei rispettivi autori.

Araldi nel mondo

......................

Il Natale e la croce

26

......................

50

S crivono

i lettori

Linsieme ancora meglio!

Fedelt agli insegnamenti


del Papa
Quello che contraddistingue questa Rivista la fedelt agli insegnamenti del Papa, il pastore massimo
della nostra Chiesa. Essa risponde
alle necessit dei cattolici del nostro
tempo, in questo mondo pieno di
ateismo e materialismo, e i suoi argomenti si adattano alle diverse caratteristiche dei suoi lettori.
Abilio da S. S. J.
Itaquaquecetuba Brasile

Con grande gioia, ricevo la Rivista degli Araldi, dai suoi primi numeri. Grazie ad essa ho loccasione
di approfondire e aggiornarmi sulle
questioni della Santa Chiesa. I Commenti al Vangelo, di Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias, sono straordinari
e ci chiariscono molto bene la Parola di Dio. Mi piacciono molto anche
gli ultimi messaggi del Papa, le Storie
per bambini e la controcopertina, che
presenta sempre qualcosa di speciale
sulla Madonna. Insomma, ogni sezione della Rivista molto buona, ma
linsieme ancor meglio!
Heloiza R. R.
Campos dos Goytacazes Brasile

Diffondere il Bene, il Vero


e il Bello tra i giovani

Riflesso della buona

La Rivista molto utile per me,


perch sono insegnante e ho impostato tutti gli argomenti sul Bello,
ed essi mi hanno aiutato nei contenuti trattati in classe. Il carisma degli Araldi si propone di diffondere il
Bene, il Vero e il Bello, ed proprio
questo che deve esser fatto, soprattutto negli ambienti giovanili, poich, nel mondo in cui viviamo, questi valori sono quasi scomparsi!
Teresa C. H. C.
Maring Brasile

La rivista Araldi del Vangelo un


mezzo molto importante per far giungere i temi della nostra Religione alle
famiglie e alle persone cui piace leggere. Le sezioni che pi mi piacciono
sono il Commento al Vangelo e la Storia per bambini... o adulti pieni di fede?,
poich entrambe, ognuna a suo modo, traggono messaggi profondi e, allo
stesso tempo, facili da intendere.
Anche la vita dei Santi crea in noi
la speranza di continuare a lottare
per ottenere la salvezza e la stessa
santit, mentre la sezione Scrivono
i lettori, riflette la buona accoglienza che ha la Rivista e le opinioni delle persone sui temi che pi gli piacciono. In molti casi mi identifico con
queste opinioni e, per questo, mi
piace leggere questa sezione.
Luis A. F. S.
Bogot Colombia

Prezioso strumento di
evangelizzazione

Ringrazio Dio per aver incontrato nel mio cammino questAssociazione. Le meraviglie che trovo nella rivista Araldi del Vangelo sono una
vera delizia per lanima. Nelle mie
orazioni prego sempre per la Santa Chiesa Cattolica, per lincremento delle vocazioni sacerdotali e religiose. In esse inclusa tutta lequipe che lavora a questo prezioso strumento di evangelizzazione.
Maria T. V.
Tacna Per

accoglienza

Elaborata con zelo e


determinazione

Vorrei complimentarmi con tutti i


redattori, editori e lettori di questa bella e rinomata Rivista. Sono molto contenta di poterne disporre mensilmente

4Araldi del Vangelo Dicembre 2012

poich, senza dubbio, un veicolo della grazia di Dio per il nostro tempo. Si
vede che ogni pagina elaborata con
zelo e determinazione, mostrando fatti e temi interessanti e attuali, sempre
traendo una storiella alla fine, contenente un profondo insegnamento.
Murillo M. de S.
Goinia Brasile

Gioia e pace nellanima


Ringrazio molto per tutto il bene
che ricevo dalla rivista Araldi del Vangelo. Ogni mese aspetto impaziente che
arrivi, poich la sua lettura mi riempie lanima di gioia e pace, mi soddisfa
pienamente, e il suo tenore sidentifica
con quello che sento in fondo al cuore.
Pilar M. C.
Denia Spagna

Attivit in tutto il mondo


Ho avuto loccasione di leggere
la rivista Araldi del Vangelo e mi sono molto piaciuti gli articoli sulla vita
dei Santi e sulle attivit che gli Araldi
svolgono in tutto il mondo. Sono molti i paesi beneficiati dalla loro evangelizzazione e questa espansione mostra
come Dio benedica la loro missione.
Contate sulle mie preghiere per la fecondit di questapostolato.
Anna L. R.
Via e-mail Brasile

Utile in famiglia e nel lavoro


Ricevo la Rivista da qualche tempo e mi piace molto la sua lettura,
perch gli argomenti sono ben diversificati e ci alimentano in forma soprannaturale. Essa mi stata molto
utile in famiglia e nel lavoro, offrendo temi di conversazione su ci che
pensa la nostra Chiesa. Mi piace molto il Commento al Vangelo, di Mons.
Joo, poich le sue descrizioni sono
cos vive che ci sembra di assistere alla scena di cui egli fa lesegesi.
Veronica L. B.
Montes Claros Brasile

Editoriale

a di Fatima

- Maria,

Stella della

Nuova Evange

lizzazione

Poste Italiane

Spa Spedizi

one in Abbona

mento Postale

D.L. 353/200

3 (conv.

in L. 27/02/2

004 n. 46)

art. 1 comma

1 - NE/PD

- Contien

e I.R. - Periodic

o dellAss

ociazione

Madonn

116
Numero
e 2012
Dicembr

aria
o con M e
Vivend
d
della Fe
lAnno
di Fatima
Associazion

e Madonna

Aspetti del X Incontro dellApostolato dellIcona, realizzato il 20 ottobre scorso a Fatima


(Foto: Nuno Moura e
Miguel Cunha )

Vivendo con Maria


lAnno della Fede

e durante la notte che si ha il maggior pregio di aspettare larrivo del nuovo giorno, anche vero che, quanto maggiore loscurit, sar pi facile distinguere qualche tenue luce allorizzonte. Questimmagine esprime, in un certo modo, la situazione dellumanit, come ci insegna Papa Benedetto XVI nellomelia della Messa di apertura dellAnno della Fede. Il Pontefice rileva che negli ultimi
decenni abbiamo assistito allavanzata di una desertificazione spirituale di un mondo senza Dio.
Tuttavia, a partire dallamara esperienza di questo deserto, luomo contemporaneo pu, come figliol prodigo, riscoprire la gioia e la necessit di credere. Per
questo, osserva il Santo Padre, nel mondo contemporaneo sono innumerevoli i
segni della sete di Dio, del senso ultimo della vita, e afferma che oggi pi che mai
evangelizzare vuol dire testimoniare una vita nuova, trasformata da Dio, e cos
indicare la strada allumanit smarrita.
Lo Spirito Santo ha suscitato, in vari angoli della Terra e nelle pi diverse famiglie spirituali, anime che non si conformano con questo deterioramento spirituale, e aspirano al soprannaturale.
Nella loro azione a favore della Nuova Evangelizzazione, proclamando nei pi diversi paesi il nome di Ges e la dottrina della sua Santa Chiesa, gli Araldi del Vangelo possono attestare che, dietro alla realt apparente di materialismo e godimento della vita,
si trova una realt latente ma ben viva, di persone che manifestano questa sete di Dio e
sono alla ricerca di un senso pi elevato da dare allesistenza terrena. Sono come oasi o
torrenti sotterranei spirituali, nella desertificazione universale indicata dal Papa.
Prova eloquente di questa realt la penetrazione dellApostolato dellIcona
Maria Regina dei Cuori. Di questo ci offre un bellesempio, il glorioso Portogallo,
dove annualmente circa diecimila partecipanti a questa iniziativa evangelizzatrice
degli Araldi si riuniscono a Fatima per lodare la Madre di Dio e implorare rinnovate grazie alla Chiesa e al mondo.
Soprattutto il crescente numero di giovani vocazioni per gli Araldi, tanto nel
settore maschile che in quello femminile, conferma una profonda azione della
grazia in importanti filoni della giovent.
Queste e altre manifestazioni della vitalit della Chiesa ai giorni nostri autorizzano le pi grandi speranze, nonostante i dispiaceri e contro tutte le apparenze contrarie. la prova non solo della promessa del Divino Redentore che le porte dellinferno non prevarranno contro la Chiesa, ma anche che questultima, fino alla fine dei
tempi, continuer a crescere in grazia e santit, a somiglianza del Bambino Ges.
Il giorno di domani appartiene solo a Dio. Nel frattempo, una cosa certa:
in questo bivio in cui ci troviamo, tra gravi apprensioni e speranze incoraggianti, il miglior posto dove stare inginocchiati vicino al Presepio, a fianco di Maria
Santissima e di San Giuseppe, adorando Dio Infante, nellincrollabile fiducia che,
quando meno ci si aspetta, le oasi sparse e i torrenti sotterranei spirituali si trasformeranno in veri oceani di grazie!
Dicembre 2012 Araldi

del Vangelo5

La voce del Papa

Fissare la mente e
il cuore in Dio
Gli uomini erano pi attenti al regno della Terra, che al Regno dei Cieli
e la dimenticanza di Dio si fatta abituale.

iamo alla vigilia del giorno in cui celebreremo i cinquantanni


dallapertura
del Concilio Ecumenico
Vaticano II e linizio dellAnno della
fede. Con questa Catechesi vorrei iniziare a riflettere con qualche breve
pensiero sul grande evento di Chiesa che stato il Concilio, evento di cui
sono stato testimone diretto.

Bussola per navigare con sicurezza


Esso, per cos dire, ci appare come un grande affresco, dipinto nella
sua grande molteplicit e variet di
elementi, sotto la guida dello Spirito
Santo. Come di fronte a un grande
quadro, di quel momento di grazia
continuiamo anche oggi a coglierne la straordinaria ricchezza, a riscoprirne particolari passaggi, frammenti, tasselli.
Il Beato Giovanni Paolo II, alle soglie del terzo millennio, scrisse: Sento pi che mai il dovere di
indicare il Concilio come la grande
grazia di cui la Chiesa ha beneficiato nel XX secolo: in esso ci offerta una sicura bussola per orientarci
nel cammino del secolo che si apre
(Novo millennio ineunte, 57). Penso

che questa immagine sia eloquente.


I documenti del Concilio Vaticano
II, a cui bisogna ritornare, liberandoli da una massa di pubblicazioni
che spesso invece di farli conoscere
li hanno nascosti, sono, anche per il
nostro tempo, una bussola che permette alla nave della Chiesa di procedere in mare aperto, in mezzo a
tempeste o ad onde calme e tranquille, per navigare sicura ed arrivare alla meta.

stato possibile quasi toccare


luniversalit della Chiesa
Io ricordo bene quel periodo:
ero un giovane professore di teologia fondamentale allUniversit di
Bonn, e fu lArcivescovo di Colonia,
il Cardinale Frings, per me un punto di riferimento umano e sacerdotale, che mi port con s a Roma come suo consulente teologo; poi fui
anche nominato perito conciliare.
Per me stata unesperienza unica: dopo tutto il fervore e lentusiasmo della preparazione, ho potuto
vedere una Chiesa viva quasi tremila Padri conciliari da tutte le parti
del mondo riuniti sotto la guida del
Successore dellApostolo Pietro

6Araldi del Vangelo Dicembre 2012

che si mette alla scuola dello Spirito Santo, il vero motore del Concilio. Rare volte nella storia si potuto, come allora, quasi toccare concretamente luniversalit della Chiesa in un momento della grande realizzazione della sua missione di portare il Vangelo in ogni tempo e fino
ai confini della terra.
In questi giorni, se rivedrete le
immagini dellapertura di questa
grande Assise, attraverso la televisione o gli altri mezzi di comunicazione, potrete percepire anche voi la
gioia, la speranza e lincoraggiamento che ha dato a tutti noi il prendere
parte a questo evento di luce, che si
irradia fino ad oggi.

Non cerano particolari errori di


Fede da correggere o condannare
Nella storia della Chiesa, come
penso sappiate, vari Concili hanno preceduto il Vaticano II. Di solito queste grandi Assemblee ecclesiali sono state convocate per definire elementi fondamentali della fede, soprattutto correggendo errori che la mettevano in pericolo. Pensiamo al Concilio di Nicea nel 325,
per contrastare leresia ariana e ri-

LOsservatore Romano

ta la sua purezza (cfr. Discorbadire con chiarezza la diviniso alla Curia Romana per gli
t di Ges Figlio Unigenito di
auguri natalizi, 22 dicembre
Dio Padre; o a quello di Efe2005).
so, del 431, che defin Maria
Lo indica molto bene il
come Madre di Dio; a quelServo di Dio Paolo VI nellolo di Calcedonia, del 451, che
melia alla fine dellultima sesafferm lunica persona di
sione del Concilio il 7 diCristo in due nature, la natucembre 1965 con parora divina e quella umana.
le straordinariamente attuaPer venire pi vicino a noi,
li, quando afferma che, per
dobbiamo nominare il Convalutare bene questo evencilio di Trento, nel XVI secoto: deve essere visto nel temlo, che ha chiarito punti espo in cui si verificato. Infatsenziali della dottrina cattoliti dice il Papa avvenuto
ca di fronte alla Riforma proin un tempo in cui, come tuttestante; oppure il Vaticano
ti riconoscono, gli uomini soI, che inizi a riflettere su vano intenti al regno della terrie tematiche, ma ebbe il temra piuttosto che al regno dei
po di produrre solo due docucieli; un tempo, aggiungiamo,
menti, uno sulla conoscenza
in cui la dimenticanza di Dio
di Dio, la rivelazione, la fede
si fa abituale, quasi la suggee i rapporti con la ragione e
risse il progresso scientifico;
laltro sul primato del Papa e
un tempo in cui latto fondasullinfallibilit, perch fu inmentale della persona umaterrotto per loccupazione di
na, resa pi cosciente di s e
Roma nel settembre del 1870.
della propria libert, tende a
Se guardiamo al Concilio
Il Beato Giovanni XXIII ha dato unindicazione
generale: la Fede dovrebbe parlare in
rivendicare la propria autoEcumenico Vaticano II, veun modo rinnovato, ma mantenendo intatti i
nomia assoluta, affrancandodiamo che in quel momensuoi contenuti perenni
si da ogni legge trascendente;
to del cammino della Chiesa
non cerano particolari errori Benedetto XVI durante lUdienza Generale del 10/10/2012 un tempo in cui il laicismo
ritenuto la conseguenza ledi fede da correggere o condannare, n vi erano specifiche que- cisivo perch il mondo stava rapi- gittima del pensiero moderno e la
stioni di dottrina o di disciplina da damente cambiando mantenendo norma pi saggia per lordinamento
chiarire. Si pu capire allora la sor- per intatti i suoi contenuti perenni, temporale della societ In questo
tempo si celebrato il nostro Concipresa del piccolo gruppo di Cardina- senza cedimenti o compromessi.
lio a lode di Dio, nel nome di Cristo,
li presenti nella sala capitolare del
Presentare il Vangelo al mondo in
ispiratore lo Spirito Santo.
monastero benedettino a San Paolo
tutta la sua grandezza e purezza
Cos Paolo VI. E concludeva indiFuori le Mura, quando, il 25 gennaio 1959, il Beato Giovanni XXIII anIl Papa desiderava che la Chiesa cando nella questione di Dio il punnunci il Sinodo diocesano per Ro- riflettesse sulla sua fede, sulle veri- to centrale del Concilio, quel Dio,
ma e il Concilio per la Chiesa Uni- t che la guidano. Ma da questa se- che esiste realmente, vive, una
versale.
ria, approfondita riflessione sulla fe- persona, provvido, infinitamenLa prima questione che si pose de, doveva essere delineato in mo- te buono; anzi, non solo buono in
nella preparazione di questo gran- do nuovo il rapporto tra la Chiesa e s, ma buono immensamente altrede evento fu proprio come comin- let moderna, tra il Cristianesimo e s per noi, nostro Creatore, nostra
ciarlo, quale compito preciso attri- certi elementi essenziali del pensie- verit, nostra felicit, a tal punto che
buirgli. Il Beato Giovanni XXIII, ro moderno, non per conformarsi ad luomo, quando si sforza di fissare la
nel discorso di apertura, l11 ottobre esso, ma per presentare a questo no- mente ed il cuore in Dio nella condi cinquantanni fa, diede unindica- stro mondo, che tende ad allonta- templazione, compie latto pi alzione generale: la fede doveva par- narsi da Dio, lesigenza del Vange- to e pi pieno del suo animo, latlare in un modo rinnovato, pi in- lo in tutta la sua grandezza e in tut- to che ancor oggi pu e deve essere
Dicembre 2012 Araldi

del Vangelo7

il culmine degli innumerevoli campi dellattivit umana, dal quale essi ricevono la loro dignit (AAS 58
[1966], 52-53).

La lezione pi semplice e
fondamentale del Concilio
Noi vediamo come il tempo in
cui viviamo continui ad essere segnato da una dimenticanza e sordit nei confronti di Dio. Penso, allora, che dobbiamo imparare la lezione pi semplice e pi fondamentale
del Concilio e cio che il Cristianesimo nella sua essenza consiste nella fede in Dio, che Amore trinita-

rio, e nellincontro, personale e comunitario, con Cristo che orienta e


guida la vita: tutto il resto ne consegue.
La cosa importante oggi, proprio come era nel desiderio dei Padri conciliari, che si veda di nuovo, con chiarezza che Dio presente, ci riguarda, ci risponde. E
che, invece, quando manca la fede in Dio, crolla ci che essenziale, perch luomo perde la sua dignit profonda e ci che rende grande
la sua umanit, contro ogni riduzionismo. Il Concilio ci ricorda che la
Chiesa, in tutte le sue componenti,

ha il compito, il mandato di trasmettere la parola dellamore di Dio che


salva, perch sia ascoltata e accolta
quella chiamata divina che contiene in s la nostra beatitudine eterna. [...]
Il Concilio Vaticano II per noi
un forte appello a riscoprire ogni
giorno la bellezza della nostra fede,
a conoscerla in modo profondo per
un pi intenso rapporto con il Signore, a vivere fino in fondo la nostra
vocazione cristiana.
(Passi dellUdienza Generale,
10/10/2012)

Il senso della parola aggiornamento


Laggiornamento propugnato dal Concilio non significa rottura con la
tradizione, ma ne esprime la continua vitalit; non significa ridurre la fede,
abbassandola alla moda dei tempi, al metro di ci che ci piace.

i ritroviamo assieme oggi, dopo la solenne celebrazione


che ieri ci ha radunati in Piazza San Pietro. Il saluto cordiale e fraterno che ora desidero rivolgervi nasce da quella comunione profonda
che solo la Celebrazione eucaristica
capace di creare. In essa si rendono visibili, quasi tangibili, quei vincoli che
ci uniscono in quanto membri del Collegio episcopale, riuniti con il Successore di Pietro. [...]
Sono tanti i ricordi che affiorano
alla nostra mente e che ognuno ha
ben impressi nel cuore di quel periodo cos vivace, ricco e fecondo che
stato il Concilio; non voglio, per,
dilungarmi troppo, ma riprendendo alcuni elementi della mia omelia di ieri vorrei ricordare solamente come una parola, lanciata dal Beato Giovanni XXIII quasi in modo

programmatico, ritornava continuamente nei lavori conciliari: la parola


aggiornamento.

Aggiornamento non significa


rottura con la tradizione
A cinquantanni di distanza
dallapertura di quella solenne Assise della Chiesa qualcuno si domander se quellespressione non
sia stata, forse fin dallinizio, non
del tutto felice. Penso che sulla scelta delle parole si potrebbe discutere per ore e si troverebbero pareri
continuamente discordanti, ma sono
convinto che lintuizione che il Beato Giovanni XXIII compendi con
questa parola sia stata e sia tuttora
esatta.
Il Cristianesimo non deve essere considerato come qualcosa del passato, n deve essere vis-

8Araldi del Vangelo Dicembre 2012

suto con lo sguardo perennemente rivolto allindietro, perch Ges Cristo ieri, oggi e per leternit
(cfr. Eb 13,8). Il Cristianesimo segnato dalla presenza del Dio eterno,
che entrato nel tempo ed presente ad ogni tempo, perch ogni tempo sgorga dalla sua potenza creatrice, dal suo eterno oggi.
Per questo il Cristianesimo
sempre nuovo. Non lo dobbiamo
mai vedere come un albero pienamente sviluppatosi dal granello di
senape evangelico, che cresciuto, ha donato i suoi frutti, e un bel
giorno invecchia e arriva al tramonto la sua energia vitale. Il Cristianesimo un albero che , per cos dire, in perenne aurora, sempre
giovane.
E questa attualit, questo aggiornamento non significa rottura

LOsservatore Romano

Il Concilio ci ha insegnato che la Chiesa, nel suo cammino lungo la Storia, deve parlare sempre alluomo
contemporaneo, ma questo pu verificarsi solo mediante la forza di coloro che sono profondamente radicati in Dio
Benedetto XVI ha ricevuto nella Sala Clementina i Vescovi che hanno partecipato al Concilio Ecumenico Vaticano II
e i Presidenti delle Conferenze Episcopali, il 12/10/2012

con la tradizione, ma ne esprime la


continua vitalit; non significa ridurre la fede, abbassandola alla moda
dei tempi, al metro di ci che ci piace, a ci che piace allopinione pubblica, ma il contrario: esattamente
come fecero i Padri conciliari, dobbiamo portare loggi che viviamo alla misura dellevento cristiano,
dobbiamo portare l oggi del nostro tempo nell oggi di Dio.

Tutti nella Chiesa sono


chiamati alla santit
Il Concilio stato un tempo di
grazia in cui lo Spirito Santo ci ha
insegnato che la Chiesa, nel suo
cammino nella storia, deve sempre
parlare alluomo contemporaneo,
ma questo pu avvenire solo per
la forza di coloro che hanno radici
profonde in Dio, si lasciano guidare
da Lui e vivono con purezza la pro-

pria fede; non viene da chi si adegua al momento che passa, da chi
sceglie il cammino pi comodo. Il
Concilio laveva ben chiaro, quando nella Costituzione dogmatica
sulla Chiesa Lumen gentium, al numero 49, ha affermato che tutti nella Chiesa sono chiamati alla santit
secondo il detto dellApostolo Paolo Questa infatti la volont di
Dio, la vostra santificazione (ITs
4, 3): la santit mostra il vero volto della Chiesa, fa entrare l oggi
eterno di Dio nell oggi della nostra vita, nell oggi delluomo della nostra epoca.
Cari Fratelli nellepiscopato, la
memoria del passato preziosa, ma
non mai fine a se stessa. LAnno
della fede che abbiamo iniziato ieri
ci suggerisce il modo migliore di ricordare e commemorare il Concilio:
concentrarci sul cuore del suo mes-

saggio, che del resto non altro che


il messaggio della fede in Ges Cristo, unico Salvatore del mondo, proclamata alluomo del nostro tempo.
Anche oggi quello che importante ed essenziale portare il raggio dellamore di Dio nel cuore
e nella vita di ogni uomo e di ogni
donna, e portare gli uomini e le
donne di ogni luogo e di ogni epoca a Dio. Auspico vivamente che tutte le Chiese particolari trovino, nella celebrazione di questo Anno, loccasione per il sempre necessario ritorno alla sorgente viva del Vangelo,
allincontro trasformante con la persona di Ges Cristo.
(Passi del discorso durante
lincontro con i Vescovi che hanno
partecipato al Concilio VaticanoII
e i Presidenti delle Conferenze
Episcopali, 12/10/2012)

Tutti i diritti sui documenti pontifici sono riservati alla Libreria Editrice Vaticana.
La versione integrale di questi documenti pu essere trovata in www.vatican.va

Dicembre 2012 Araldi

del Vangelo9

La visitazione di Giotto Capella degli Scrovegni a


Padova (PD)

aVangeloA
In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in
fretta una citt di Giuda. 40 Entrata
nella casa di Zaccaria, salut Elisabetta.
41
Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussult nel
grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo.
39

10Araldi del Vangelo Dicembre 2012

Esclam a gran voce: Benedetta tu


fra le donne e benedetto il frutto del
tuo grembo! 43A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? 44Ecco, appena la voce del tuo saluto giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. 45E Beata
colei che ha creduto nelladempimento
delle parole del Signore (Lc1, 39-45).
42

IV Domenica dAvvento

La sconvolgente
eccellenza della voce di
Maria
Udendo la voce della Madre di Dio, San Giovanni Battista
fu immediatamente purificato dal peccato originale. Tale
prodigio preannunciava le grandi trasformazioni riservate
a coloro che, nel corso della Storia, sarebbero stati
oggetto della materna intercessione di Maria.

Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias, EP

I Lo sguardo umano e lo
sguardo della fede

LApostolo insegna che il giusto vivr in virt della fede (Gal 3, 11). Questaffermazione
mette in risalto la naturale insufficienza della
nostra ragione per raggiungere, da sola, determinate verit della Religione Cattolica. Quando lintelligenza si dissocia da Dio, perde la capacit di apprendere quello che la realt possiede di pi essenziale: la sua presenza nellanima
e in tutto luniverso creato. Basti ricordare la testimonianza di SantAgostino che, dopo aver
percorso invano il mondo del pensiero alla ricerca del senso della sua esistenza, ha esclamato: Tu eri dentro di me, pi allinterno del mio
stesso intimo e pi elevato dellapice del mio essere.1 Ora, questa conoscenza gli fu data dalla
fede, poich la vista umana non raggiunge Dio
direttamente.2

Allo stesso modo, quando analizziamo le Sacre


Scritture non possibile seguirle con la pura intelligenza. Questa resta al di qua dellampiezza soprannaturale degli episodi della Storia Sacra, in modo speciale dei Vangeli, e a partire da un certo limite deve aprirsi alle ispirazioni dello Spirito Santo al fine di penetrare nel suo senso divino. Spetta
a noi meditare su tali fatti come avvenimenti mossi
dallazione diretta ed efficace del Creatore.
Contempliamo, da questo punto di vista, la
semplice narrazione del mistero della Visitazione raccolta dal Vangelo di questa 4 Domenica dAvvento. Si tratta di una signora che intraprende un viaggio per far visita alla cugina, che
a breve sarebbe diventata madre, per offrirle i
suoi servizi. Le due si incontrano e manifestano mutuo affetto. Scena semplice, descritta sotto le apparenze di un comune avvenimento familiare, ma che abbraccia una profondit insonDicembre 2012 Araldi

Quando
lintelligenza
si dissocia da
Dio, perde la
capacit di
apprendere ci
che la realt
possiede di
pi essenziale

del Vangelo11

dabile, degna di analisi e, soprattutto, di meditazione.

II La santit, un bene espansivo

Lazione efficace nasce dalla contemplazione

In quei giorni Maria si mise in viaggio


verso la montagna e raggiunse in fretta
una citt di Giuda.

39

Dopo aver dato il suo libero consenso a rendere effettiva lIncarnazione con un atto di massima fedelt alla volont di Dio (cfr. Lc 1, 38), la
Madonna non ha abbandonato la vita in societ, come dimostra la visita a sua cugina. Chi, sapendo di avere in gestazione lo stesso Figlio di
Dio, diventando Madre della Seconda Persona
della Santissima Trinit, penserebbe a una cugina? Unanima egoista, dopo aver ricevuto lambasciata dellAngelo, vorrebbe abbracciare una

Gustavo Kralj

Tra i temi
del colloquio
di Maria
con lAngelo,
possiamo
supporre
che Ella
abbia incluso
quello della
convenienza
di far visita
a sua cugina
Santa
Elisabetta

Dopo il racconto dellapparizione dellAngelo


a Zaccaria, fatto da San Luca in un dialogo di pochi versetti (cfr. Lc 1, 11-20), lEvangelista riferisce
che il popolo stava aspettando [...] ed era stupito del fatto che lui sintrattenesse cos a lungo nel
santuario (Lc 1, 21). Tale particolare rivela che
la conversazione deve esser stata pi estesa delle
brevi frasi riportate dal testo sacro. Se cos accaduto in questapparizione, che pensare della succinta narrazione dellincontro di San Gabriele con
la Vergine Santissima (cfr. Lc 1, 26-38)? Possiamo
supporre che il colloquio non sia stato tanto breve e, per umilt, Maria abbia desiderato che rimanesse consegnato soltanto il necessario per la buona comprensione dellambasciata venuta dal Cielo. Consideriamo quanto lopportunit di discorrere con Lei sia stata un privilegio per il celeste
messaggero, e come egli avr desiderato di avvalersi della circostanza, traendo il massimo profitto.
Da parte di Lei, quanti pensieri elevati deve aver
esposto a San Gabriele. Chiss, magari deve avergli chiesto consigli. La grande perfezione della natura spirituale dellAngelo, accresciuta dalla prossimit con Dio, certamente ispirava nella Madonna una santa affinit con il mondo angelico.

Tra i temi di questo colloquio, possiamo supporre che Ella abbia incluso quello della convenienza di far visita a sua cugina Santa Elisabetta,
che aspettava un figlio da sei mesi, come Le aveva comunicato lAngelo. Maria si affrett a manifestare la sua disponibilit di andare da lei che,
come vedremo, era tutta fondata su ragioni soprannaturali , sebbene sia probabile che prima
di questo abbia passato un certo periodo in raccoglimento, a seguito dello straordinario influsso
di grazie allora ricevuto. Ella non Si ritenne esente dal dovere di dedicarSi al prossimo, piegandoSi, con prontezza, a compiere il caritatevole disegno. quello che narra lEvangelista.

LAnnunciazione, del Beato Angelico - Museo di San Marco, Firenze

12Araldi del Vangelo Dicembre 2012

Berthold Werner

malintesa vita di contemplazione, al fine di


beneficiare dei vantaggi
di questa prerogativa e
godere delle consolazioni della comunione con
Ges Bambino. Maria
ha fatto lopposto: si
messa in cammino subito, in quei giorni, poich gli innocenti sinteressano pi agli altri che
a di se stessi.
Gerusalemme era situata in cima a una montagna di circa 800 metri di quota e la citt dove viveva Zaccaria Ain
Karim, secondo unantica tradizione si trovava in una valle, a setLa Madonna in cammino verso la casa di sua cugina Elisabetta - Basilica della Visitazione,
te chilometri a sudovest
Ain Karim (Israele)
della Citt Santa. Nazaret era situata a una buona distanza circa 130 na? Dopo lAnnunciazione, la Vergine Santissikm che per esser percorsa, comportava da tre a ma fu favorita con nuova pienezza dello Spiricinque giorni di viaggio, per un sentiero difficile e to Santo ed era esultante di gioia. Siccome il besolitario attraverso le valli della Samaria e le re- ne diffusivo,5 la Madonna, che non aveva nesgioni montagnose della Giudea.3 La Madonna su- sun residuo di peccato e in Lei tutto era santiper con animo risoluto tali ostacoli per giunge- t e virt, subito desider di condividere i tesore al villaggio. Tuttavia, saremmo lontani dal com- ri ricevuti. Con San Giuseppe non aveva la posprendere la sua impostazione di spirito in questo sibilit di aprirsi, poich i fatti posteriori ci intragitto, se non mettessimo in relazione la rapidi- dicano che la Provvidenza ag con lui in maniet con cui realizz il percorso alla sua intensa vi- ra diversa, esigendo una grande fiducia in avvenimenti che solo a poco a poco gli furono chiata interiore.
Essendo unanima meditativa, imbevuta di riti. Per questo Ella prefer lasciare nelle mani
forte spirito di orazione, Ella ci mostra che la di Dio qualsiasi comunicazione da esser fatta albuona contemplazione travalica nellazione lo sposo. Tuttavia, siccome lAngelo aveva detto
ben fatta, d gloria a Dio ed edifica il prossimo. che Santa Elisabetta si trovava gi al sesto mese
Dobbiamo persuaderci che gli spiriti ferventi di un concepimento miracoloso, Maria la ritensono quelli che esercitano la loro missione con ne occasione ideale per incontrarsi con lei, inmaggior successo, perch agiscono al soffio del- tuendo anche che non cera presso la cugina chi
lo Spirito Santo. In questo caso, Maria spin- la aiutasse adeguatamente.
Ella part subito, poich la vita soprannaturata da un movimento divino, dal Verbo che porta
in seno. Questo divino fardello, lungi dal farLa le non comporta indugi, pigrizia n rinvii. netardare, La eleva, La fa volare, La trasporta ver- cessario osservare che il fatto di andare di fretta
non significa che fosse turbata da qualche agitaso la cima delle montagne.4
zione, visto che Lei andava, senza dubbio, con
La fretta, manifestazione di fervore
tutto lequilibrio e la calma interiore. La fretBisogna evidenziare un altro aspetto in rela- ta veniva dal desiderio di comunicare le merazione ad una parola dellEvangelista: affretta- viglie che portava in S, e anche se avesse avuto
tamente. Perch Ella ebbe il desiderio di par- tutta la disponibilit per aiutare nelle necessit
tire quanto prima al fine di stare con la cugi- pratiche, questa non era la ragione pi impor-

Maria partita subito,


perch la
vita soprannaturale non
comporta
indugi, pigrizia n tergiversazioni

Dicembre 2012 Araldi

del Vangelo13

Nellistante
della
purificazione
di San
Giovanni
Battista,
Santa
Elisabetta
stata avvinta
dallo Spirito
Santo. Da chi
le venuta
questa grazia?

tante. La considerazione per la cugina Le dava


la certezza che non ci fosse nessun altro migliore per essere sua interlocutrice, visto che Elisabetta era in un certo modo coinvolta nei misteri della Redenzione.6 Per amore del Divino
Figlio che generava, si mise subito in cammino,
come commenta SantAmbrogio: Frettolosa a
causa del gaudio, si diresse alla montagna. Essendo piena di Dio, avrebbe potuto non elevarsi
fino alle alture? I calcoli lenti sono estranei alla
grazia dello Spirito Santo.7
Oltre a questo, ci fu un motivo pi significativo che determin il viaggio, in relazione alla persona e missione di San Giovanni Battista. Grazie alla rivelazione dellAngelo, senza
dubbio la Vergine Santissima sapeva che il figlio che Santa Elisabetta stava per dare alla luce era il Precursore e, per questa ragione, aveva la certezza che egli era associato in maniera
particolare al piano della salvezza. Ora, Ella voleva collaborare affinch la gloria del suo Divino Figlio fosse la maggiore possibile, in un desiderio corrispondente allelevato grado di perfezione e santit della sua anima. Per tale motivo
corse con lintento di santificare quanto prima
il Precursore, poich lidea che questuomo potesse nascere macchiato dal peccato contundeva
coi suoi desideri.
La Madonna and affrettatamente, allora,
per trasmettere con esclusivit la Buona Novella a Santa Elisabetta e a San Giovanni Battista,
diventando la prima Araldo del Vangelo della Storia. In questo senso sottolinea Monsabr:
Ella non teme n le difficolt n le fatiche del
viaggio, poich porta la grazia di Dio, e la grazia un dono cos grande che dobbiamo esser
disposti a tutti i sacrifici per portarla a coloro a
cui destinata.8

Gli effetti di una visita di Maria

Entrata nella casa di Zaccaria, salut Elisabetta. 41Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le
sussult nel grembo. Elisabetta fu piena
di Spirito Santo.

40

Quanto ci piacerebbe sapere come Maria salut Elisabetta in questoccasione! San Luca,
per, non ha registrato tale particolare. Tutto
indica che Lei, nella sua suprema umilt, arriv con discrezione, senza richiamare lattenzione su di S. Vedendo la cugina, la salut, chia14Araldi del Vangelo Dicembre 2012

La Visitazione - Chiesa di San Giacomo Minore, Liegi (Belgio)

mandola per nome, e lo Spirito Santo ag in maniera sensibile.


Dio talmente delicato la Delicatezza
stessa che, avvicinandosi alle due anime elette, inond Santa Elisabetta di grazie, comunicandole che la pienezza dei tempi era giunta e
il Messia era l presente nel seno verginale della
Madonna. Questa, a sua volta, Si rese conto che
non era necessario spiegare nulla alla cugina.
Possiamo ben immaginare lunzione e il potere della voce della Madre di Dio in funzione
dei suoi frutti. Qualsiasi musica della Terra, per
quanto bella e perfetta, non pu esserle comparata. Quella voce ha forza e penetrazione ed
straordinariamente efficace! Dicendo Elisabetta, Maria lo fece con tanto amore che lintonazione era carica di senso soprannaturale, dolcezza e sublimit, poich la bocca parla dalla
pienezza del cuore (Mt12, 34).
Segnale di questo il fatto che San Giovanni Battista abbia sussultato nel grembo di Santa Elisabetta. La tradizione teologica riconosce che stato in questo momento che il peccato originale fu estirpato dal bambino, proprio come se egli fosse stato battezzato.9 Sebbene un bimbo di sei mesi di gestazione ancora non abbia la capacit di comprendere, egli
fu oggetto di un altissimo fenomeno mistico
che, come affermano certi autori, gli diede un
lampo di conoscenza razionale; tuttavia, sembra pi conforme alla fede che la vita divina,

Vassil

esistente in Maria in pienezza e sovrabbondanza,10 gli sia stata trasmessa dal timbro di quella voce virginale e santificatrice: la grazia penetr in lui
e si oper un vero Battesimo, il quale gli infuse le
virt e i doni, riempiendolo dello Spirito Santo.
Il mistero della Visitazione fu unimmensa effusione di grazie. La grazia si sparge sul Precursore, gli santifica la vita, gli
illumina lintelligenza, gli
inaugura e gli consacra
la carriera, poich questo
sussulto era precisamente
la chiarissima indicazione
della presenza del Verbo.11 Nellistante della
purificazione di San Giovanni Battista, Santa
Elisabetta fu inebriata dallo Spirito Santo. Tramite chi le venuta questa grazia? Qual stato il cammino scelto dal Divino Paraclito per
riempirla di tali benefici? Si servito di quello
che traboccava dalla sua Sposa, che era pi che
sufficiente per elevare Elisabetta allauge della
perfezione. Maria, nel corso di tutta la sua vita,
fu sempre ornata da uno straordinario influsso
di grazie, in costante aumento fino allistante
della sua dipartita per leternit.
Conoscere leffetto della voce della Santissima Vergine costituisce, pertanto, un magnifico insegnamento per noi. Se le acque sono state scelte da Dio per listituzione del Battesimo
e, come segno sacramentale dopo linvocazione
dello Spirito Santo, hanno il potere di lavare il
peccato, quanto pi potente la voce di Maria,
al punto da santificare San Giovanni nel grembo materno! Ella ancora non era stata incoronata Regina dei Cieli e della Terra e, tuttavia, gi
agiva come Interceditrice. stata sufficiente la
sua voce e il suo desiderio affinch il bimbo fosse mondato dal peccato originale, dando un salto di gioia.
Vediamo, infatti, come ogni trasformazione o progresso spirituale sia possibile quando la
Madonna prende liniziativa di chinarsi su unanima. Come insegna San Tommaso, lamore che
scende efficace12 e, provenendo da Dio e dalla Madonna, santifica. In questo senso, pertan-

to, osserviamo una rilevante verit: in rapporto


ai superiori nella linea dello spirito, pi importante esser amato che amare.

Lodi di unanima piena dello Spirito Santo

Esclam a gran voce: Benedetta tu


fra le donne e benedetto il frutto del tuo
grembo!

42

Lespressivit di Santa Elisabetta deve esser


considerata come la reazione di unanima presa dallo Spirito Santo. I suoi gesti e le sue parole sono degni di apprezzamento. Il testo afferma che la cugina della Madonna esclam a
gran voce, proclamando con forza, entusiasmo e incanto quello che le accadeva in fondo
al cuore in quel momento, per divina rivelazione. Il suo clamore ci insegna che, quando una
realt soprannaturale ci rivelata, non possiamo stare in silenzio, essendo nostro dovere
esteriorizzare il giubilo che ci invade e rendere manifesta la riconoscenza per il dono ricevuto. Se non procediamo in questo modo, incorreremo in omissione e ci renderemo meritevoli di un rimprovero simile a quello fatto ai farisei che non hanno accettato la glorificazione
del Salvatore: Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre (Lc19, 40).
La nostra attenzione attratta qui anche da
un altro particolare di grande importanza. Santa Elisabetta avrebbe potuto aver formulato la
frase in un ordine differente: Benedetto il
frutto del tuo ventre e benedetta sei tu tra le
donne!, ma, al contrario, ella prima elogi la
Madonna. Agendo in questo modo, riconosceva che il miglior modo di arrivare a Dio tramite la Vergine Santissima. Chi pieno di Spirito
Santo apprende con facilit questa verit, mentre le anime lontane dalla luce divina si mostrano reticenti rispetto allintercessione di Maria,
sollevando obiezioni infondate a riguardo. In
questo passo, lo Spirito stesso ci mostra che la
forma pi rapida, sicura e certa per arrivare al
Signore Ges farlo attraverso sua Madre.

Ogni trasformazione o
progresso spirituale possibile quando
la Madonna
prende liniziativa di
chinarSi su
unanima

Umilt e gioia, segni della presenza di Dio

A che debbo che la madre del mio


Signore venga a me? 44Ecco, appena
la voce del tuo saluto giunta ai miei
orecchi, il bambino ha esultato di gioia
nel mio grembo.

43

Dicembre 2012 Araldi

del Vangelo15

Senza fede non c beatitudine

E Beata colei che ha creduto nelladempimento delle parole del Signore.

45

Francisco Lecaros

Per una
magnifica
illuminazione
interiore,
Elisabetta ha
saputo che l
stava Colei
che portava
in grembo
colui che suo
figlio avrebbe
indicato,
annunciando:
Ecco
lAgnello
di Dio!

mio che ci aspetta se anche riconosceremo la


nostra insufficienza.
Nel nuovo riferimento al movimento di San
Giovanni Battista nel ventre di Santa Elisabetta, la madre caratterizza questa reazione come
un sussulto di gioia. Quando riceviamo la grazia santificante, allo stesso modo ci riempiamo
di giubilo e, se le corrispondiamo, troviamo la
vera felicit. Nel mondo esistono gioie apparenti che portano soddisfazioni momentanee,
mentre la pratica della virt ci procura nellanima una contentezza di fondo che predispone a
grandi atti di eroismo e si prolungher per tutta leternit. Questo un altro incoraggiante beneficio della prossimit della Madonna la Madre della divina grazia , che dobbiamo cercare
con ogni impegno e ardore.

SantElisabetta prosegue il suo elogio, assumendo unatteggiamento di umilt. Non possiamo dimenticarci che la Madonna era ancora
molto giovane aveva allincirca quindici anni
, mentre la cugina era anziana. Confermando
la superiorit della virginale fanciulla, la sposa di Zaccaria si sottomette commossa, e non
esita ad accoglierla con giubilo, seppur considerandosi indegna di simile grazia. Pertanto, la
sua reazione analoga a quella di Maria davanti allAngelo, quando ha detto: Eccomi,
sono la serva del Signore (Lc 1, 38). Dal tenore dellesclamazione di Elisabetta possiamo
concludere che lei, per una magnifica illuminazione interiore, ha saputo di trovarsi al cospetto di Chi portava in grembo Colui che suo figlio avrebbe indicato, annunciando: Ecco lAgnello di Dio! (Gv 1, 29). Cos, ebbe conoscenza dellIncarnazione del Verbo ancor prima di esser trasmessa la notizia a San Giuseppe, come frutto, senza dubbio, di una umilt
che gi le abitava lanima da molto tempo. Da
qui l possiamo misurare limportanza e il pre-

San Giovanni Battista e Santo Stefano (particolare) Museo Nazionale dArte della Catalogna, Barcellona

16Araldi del Vangelo Dicembre 2012

interessante analizzare lelogio di Elisabetta a Maria, riconoscendoLa come Colei che ha


creduto. Lei pativa da sei mesi le conseguenze dellincredulit del suo sposo che, per aver
dubitato dellannuncio angelico sulla nascita di
San Giovanni Battista, era diventato muto. Cos, Elisabetta pot meditare per lungo tempo
sulla straordinaria importanza della virt della
fede, e con questo ammirare meglio la virginale
e innocente fede di Maria Santissima, che, per
aver creduto pienamente nellAngelo, ha meritato il premio: Sar compiuto quello che il Signore Le ha promesso.
Credere seguire lesempio della Madonna, che non ha preteso spiegazioni n ha cercato
di condizionare lannuncio dellAngelo a quello
che, secondo i suoi criteri, avrebbe potuto essere opportuno. Al contrario, acconsent con docilit a tutto quello che San Gabriele predisse, rendendo chiaro che pi importante che esser Madre del Redentore che di per s una grazia
insuperabile conformarsi interamente ai disegni di Dio.13 Nei futuri anni della vita pubblica di Ges, quando Gli annunceranno la presenza di sua Madre, Egli risponder: Mia madre e
miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola
di Dio e la mettono in pratica (Lc 8, 21); e, pi
avanti, udendo un elogio fatto alla Madonna per
il dono della maternit divina, dir anche: Mia
madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la

Srgio Hollmann

parola di Dio e la mettono in pratica (Lc 11, 28).


Con tali affermazioni, il Maestro metteva in chiaro che apprezzava pi la fedelt di Maria Santissima alla sua Parola che lincomparabile privilegio di averLo generato nel tempo.

III Le lezioni della Visitazione


La Visitazione, notevole soprattutto per
il suo senso mistico e simbolico, un marchio
dellEra Cristiana in cui si manifestata la mentalit di Maria Santissima, tutta fatta di ammirazione, umilt, modestia, affetto, prontezza,
servizio, obbedienza, gioia e vita interiore.
Se vogliamo che la nostra vita sia pervasa da
questa luce mariana, chiediamoLe di concederci la grazia di partecipare alla sua fede, per discernere lattuazione dello Spirito Santo nella
quotidianit della nostra esistenza. Non necessario che abbandoniamo gli obblighi familiari, professionali o i doveri di stato inerenti alla
vocazione di ognuno, poich proprio nellesercizio perfetto di queste attivit che ci santificheremo. Proprio come Santa Elisabetta, siamo attenti alla presenza di Maria!
Una delle pi belle lezioni della Liturgia della 4 Domenica dAvvento, di sicuro, limportanza di essere amati da Maria Santissima. Ella ci
ama, non per qualche merito nostro, per quello
che abbiamo o facciamo, ma perch siamo figli di
Dio. Il suo amore incondizionato. Chiediamo,

SANTAGOSTINO. Confessionum. L.III, c.7, n.11. In: Obras.


6.ed. Madrid: BAC, 1974, vol.
II, p.142.

Cfr. SAN TOMMASO DAQUINO. Somma Teologica. I, q.12,


a.1; 3.

Cfr. GOM Y TOMS, Isidro.


El Evangelio explicado. Introduccin, Infancia y vida oculta de
Jess. Preparacin de su ministerio
pblico. Barcelona: Rafael Casulleras, 1930, vol.I, p.318; TUYA,
OP, Manuel de. Biblia Comentada. Evangelios. Madrid: BAC,
1964, vol.V, p.759; FERNNDEZ TRUYOLS, SJ, Andrs.
Vida de Nuestro Seor Jesucristo. 2.ed. Madrid: BAC, 1954,
p.22-24.

Vergine del Giglio - Cripta della Cattedrale della


Almudena, Madrid

allora, con fervore, in questa settimana che precede il Natale, che Lei ci parli in fondo al cuore e
ci trasformi, nonostante tutti i dispiaceri, in entusiasti araldi di Cristo ai nostri giorni.

NICOLAS, Auguste. La Vierge Marie daprs lvangile. Paris: Auguste Vaton, 1857, vol.II, p.222.

Cfr. SAN TOMMASO DAQUINO, op. cit., q.5, a.4, ad 2.

WILLAM, Francisco Miguel. Vida


de Maria, Me de Jesus. Petrpolis: Vozes, 1940, p.85.

SANTAMBROGIO. Tratado sobre el Evangelio de San Lucas.


L.II, n.19. In: Obras. Madrid:
BAC, 1966, vol.I, p.96.

MONSABR, OP, Jacques-Marie-Louis. Petites mditations


pour la rcitation du Sainte Rosaire. 20.ed. Paris: Lethielleux,
1924, p.90.

Cfr. SANTAMBROGIO, op. cit.,


n.23, p.97; CAMPANA, mile. Marie dans le Dogme Catho-

lique. Montrjeau: J.-M. Soubiron, 1913, t.III, p.91; NICOLAS,


op. cit., p.228; CASCIARO, Jos Maria et al. (Org.). Notas.
In: NUEVO TESTAMENTO.
2.ed. Pamplona: Eunsa, 2008,
p.382; MARQUES, Jos A. Comentrio a Lc 1, 44. In: SANTOS
EVANGELHOS. Braga: Theologica, 1994, p.718.
10

Cfr. GARRIGOU-LAGRANGE,
OP, Rginald. La Mre du Sauveur et notre vie intrieure. Paris:
Du Cerf, 1954, p.34-35.

11

CAMPANA, mile. Marie dans


le Dogme Catholique. Montrjeau: J.-M. Soubiron, 1912, vol.I,
p.296.

12

Cfr. SAN TOMMASO DAQUINO, op. cit., q.20, a.2.

13

Cfr. NICOLAS, op. cit., p.414-419.

Dicembre 2012 Araldi

Maria
Santissima
nutre per
ognuno di
noi un amore
incondizionato. Lei ci
ama, non per
qualche merito nostro, ma
perch siamo
figli di Dio

del Vangelo17

Madonna delle Ombre (dettaglio), del Beato Angelico - Convento di San Marco, Firenze/ Foto: Gustavo Kralj

Tempo dAvvento

Che i Cieli
facciano piovere
il Giusto!

Suor Clara Isabel Morazzani Arriz, EP

Se, nel corso dei secoli passati, la Redenzione ha dato origine a tante e
tanto grandi meraviglie, in quali nuovi splendori di virt, di santit e di
eroismo non abbiamo diritto di sperare per il futuro?

osa c di pi banale della pioggia? A volte sentiamo soffiare il vento, vediamo accumularsi dense nubi allorizzonte e riversarsi la tempesta con violenza, nel bagliore dei fulmini e nel fragore dei tuoni, agitando
i mari e facendo tracimare i fiumi. In
altre occasioni la terra si copre di nebbia umida e lacqua cade sottile e continua, per giorni e settimane. In molte
regioni del nostro pianeta, a seconda
della stagione dellanno, essa un episodio quotidiano, al quale pochi prestano attenzione. Quando manca un

argomento di conversazione, le persone parlano di pioggia e bel tempo,


ossia, di qualcosa privo dimportanza
e trascendenza.
Tuttavia, probabilmente solo chi
ha vissuto lunghi periodi di siccit
quando la terra assetata si apre in
solchi e la vegetazione perde il rigoglio e si inaridisce sa dare alla pioggia il giusto valore e riconoscere i benefici incomparabili che essa apporta
alla vita sulla Terra. Pur presentandosi sotto cos svariati aspetti, la pioggia
conserva sempre la sua caratteristica
di fecondare e dare vitalit.

18Araldi del Vangelo Dicembre 2012

Simbolo delle benedizioni di Dio


Siccome la finalit di ogni elemento della natura creato da Dio
riflettere qualcosa della sua essenza infinita o della sua azione, quella della pioggia di essere il simbolo
dellabbondanza e dellefficacia delle sue benedizioni.
Troviamo nelle Sacre Scritture
numerosi riferimenti che dimostrano quanto essa fosse considerata indice della benevolenza divina, tra gli
antichi, e la sua assenza un segno
di castigo. Nel Salmo 83 leggiamo:
Beato chi abita la tua casa: sempre

canta le tue lodi! Beato chi trova in


te la sua forza e decide nel suo cuore il santo viaggio. Passando per la
valle del pianto la cambia in una sorgente, anche la prima pioggia lammanta di benedizioni (5.7) e nel Siracide: Bella la misericordia al
tempo dellafflizione, come le nubi
apportatrici di pioggia in tempo di
siccit (35, 26).
Se la pioggia rappresenta la liberalit dei doni divini che sono prodigati agli uomini, la terra sterile e rinsecchita assomiglia allanima privata
della freschezza della grazia, incapace di praticare qualsiasi atto di virt
e, pertanto, di conquistare meriti soprannaturali.

le societ, ma come costumi intimamente radicati nelle nazioni, si sviluppano comodamente sotto il triplice patrocinio delle leggi, dellopinione e della religione.1
Questo stato di cose causava immensa frustrazione nelle anime e
luniverso pagano sentiva la necessit di un rinnovamento. Sebbene
sprofondati nelle loro credenze superstiziose, gli uomini conservavano il ricordo della parola divina rivolta ad Adamo ed Eva: a porre fi-

Si avuta, nella Storia, una lunga epoca di siccit, di quattromila


anni, nei quali lacqua della misericordia divina era rara. Infatti, dopo
la caduta dei nostri progenitori e la
loro espulsione dal Paradiso, lumanit ha cominciato a svilupparsi sulla Terra col lavoro, nella sofferenza
e nelle difficolt inerenti alla sua natura macchiata dal peccato.
Poco a poco, trascinati dal disordine delle loro passioni, gli uomini
hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e si ottenebrata la loro mente ottusa. [...] Hanno cambiato la verit di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al
posto del creatore (Rm 1, 21.25),
fabbricando per s divinit secondo
i loro capricci, in modo che si conciliassero con i loro istinti sregolati.
Di conseguenza, dalluniversalit dellerrore sono sorti tutti i crimini, come da una germinazione naturale: idolatria, superstizione, magia,
apoteosi di vizi incensati come divinit, ingiustizie, depravazione della carne, crudelt abominevoli. Tutti
questi crimini che si producono, non
come incidenti riprovevoli nella vita
degli individui, delle famiglie e del-

Gustavo Kralj

Un mondo con necessit


di rinnovamento

In mille modi e con innumerevoli


immagini Dio aveva annunciato per
mezzo dei profeti la grandezza del
Redentore
Profeta Isaia, dellAleijadinho
Santuario del Buon Ges di Matosinhos,
Congonhas do Campo (Brasile)

ne ai mali del mondo, sarebbe venuto un Salvatore, il quale avrebbe rigenerato lumanit e avrebbe indicato le vie del futuro.

In attesa della rugiada


restauratrice
In Israele, nazione che Dio aveva reso depositaria della Fede e delle promesse messianiche, il Signore, per bocca dei profeti, aveva annunciato in mille modi e sotto innumerevoli forme le caratteristiche del
Redentore, le sue azioni, la sua missione, la sua grandezza. Tale speranza era oggetto degli aneliti dei patriarchi e dei giusti che, nel corso dei
secoli, mantenevano lo sguardo fisso
nellavvenire e supplicavano lOnnipotente di abbreviare i tempi.
Il gemito di quel pugno di anime
pie potrebbe essere ben sintetizzato nel passo del profeta Isaia, tanto
ripetuto durante tutto il periodo liturgico dellAvvento: Stillate, cieli, dallalto e le nubi facciano piovere la giustizia; si apra la terra e produca la salvezza e germogli insieme
la giustizia. Io, il Signore, ho creato
tutto questo (45, 8).
Le versioni pi antiche della Bibbia, seguendo la Vulgata, consideravano questo passo come uno degli
oracoli pi chiari riguardo al nome
di Ges, visto che le parole giustizia e salvezza erano tradotte con
Giusto e Salvatore, cio, Ges. Entrambe le varianti sono in
pieno accordo, poich, scendendo
dal Cielo, il Salvatore ha inaugurato
unera di giustizia e santit.
S, il Giusto, il Messia atteso venuto, infatti, non con grande pompa e apparato, come molti
immaginavano, ma rivestito di un
Corpo sofferente come il nostro,
al fine di irrigare con il battesimo
del suo Sangue il grande deserto di
questo mondo. N le anime pi aride, n i cuori pi induriti sono capaci di resistere allefficacia di questa
rugiada ristoratrice.

Dicembre 2012 Araldi

del Vangelo19

Abbondanza di benedizioni
versate dal Salvatore

Tempo di preparazione per


la venuta del Salvatore
Nel corso delle quattro settimane
che precedono il Natale, la Chiesa,
da secoli remoti, propone ai fedeli unadeguata preparazione per la
grande solennit della nascita di Ges, cercando di indurli alla conversione come ricordano i paramenti viola , purificando le anime dalle loro miserie, capricci e vergogne.
Il costume di osservare tale periodo di penitenza ha avuto inizio
in Occidente e, pi tardi, penetrato nelle chiese orientali. Si sa che
in Francia, nel V secolo, si digiunava tre volte la settimana dalla festa
di San Martino (11 novembre) fino

a Natale, e i Vescovi si dedicavano


con assiduit alla predicazione. Pi
tardi, la pratica del digiuno diventata obbligatoria, non solo in Francia, ma anche in Inghilterra, Germania, Italia e Spagna. Col tempo, per, questi digiuni si sono mitigati e
lAvvento si ridotto a quattro settimane soltanto, proprio come al giorno doggi.2
Questa preparazione, tuttavia,
non mira soltanto a rievocare la millenaria attesa dellumanit per larrivo del Salvatore ma a rivivere lo spirito di gioia e di speranza che ha distinto i giusti dellAntico Testamento,
in previsione della sua comparsa.
Se nella sua prima venuta Cristo
venuto come pioggia soave, spargendosi su tutta lestensione della
Terra, al fine di chiamare gli uomini
e comunicare loro la sua grazia Io
sono venuto perch abbiano la vita
e labbiano in abbondanza (Gv 10,
10) , sappiamo che Egli torner un
giorno con grande splendore e gloria per giudicare i vivi e i morti, come professiamo nel Credo ed Egli
stesso ha annunciato: Come la fol-

Timothy Ring

Considerando i 2000 anni dellEra


Cristiana, costatiamo quanto la parola
e lesempio dellUomo-Dio, trasmessi dagli Apostoli, abbiano reso la terra
buona e feconda. Lardore dei martiri, la purezza delle vergini e la sapienza dei dottori sono varie espressioni di
questunica giustizia versata dal cielo, cos come leroismo sublime dei
religiosi, lo zelo dei missionari e lamore disinteressato di quelli che si dedicano al bene del prossimo.
Da questimmensa coorte di Santi, con i quali la Chiesa, Corpo Mistico di Cristo, sempre si arricchisce,
defluiscono altrettanti sviluppi magnifici, come riflessi della perfezione
delle anime. Vediamo, allora, lerezione delle cattedrali, la raffinatezza
della liturgia e dei paramenti, la policromia delle vetrate, la definizione
dei dogmi, lo sbocciare degli ordini
religiosi, la creazione delle universit, degli ospedali e dei monasteri...
e, anche la cortesia nel tratto, leleganza negli abiti e nelle maniere, o il
buon gusto nelle arti culinarie.

Probabilmente quei molti profeti e re che furono ansiosi di vedere i


giorni del Redentore (cfr. Lc 10, 24)
non poterono neppure immaginare labbondanza di benedizioni che si
sarebbe riversata sui loro discendenti nella Fede. Tuttavia, con le loro reiterate preghiere contribuirono a preparare i cammini del Messia e affrettare lora benedetta del suo arrivo.

Nella sua prima venuta, Cristo si manifestato come una pioggia soave, su tutta la Terra,
al fine di chiamare gli uomini e comunicare loro la sua grazia
Adorazione dei Re Magi Abbazia benedettina di Subiaco

20Araldi del Vangelo Dicembre 2012

Gustavo Kralj

Sappiamo che Egli torner un giorno con grande splendore e gloria per giudicare i vivi e i morti,
come professiamo nel Credo e come Egli stesso ha annunciato
Il Giudizio Finale, del Beata Angelico Museo di San Marco, Firenze.

gore viene da oriente e brilla fino a


occidente, cos sar la venuta del Figlio delluomo. [...] Quando il Figlio
delluomo verr nella sua gloria con
tutti i suoi angeli, si sieder sul trono
della sua gloria (Mt 24, 27; 25, 31).

Accettiamo il dolce invito


del Bambino Ges
NellAvvento contempliamo anche la venuta intermediaria di Cristo, che si realizza incessantemente in modo mistico e misterioso in
tutte le epoche, come hanno insegnato molti teologi, in particolare
il grande San Bernardo: Conoscia-

MONSABR, OP, JacquesMarie-Louis. Dimanches et


Ftes de lAvent. 3.ed. Paris:
P. Lethielleux, 1902, p.102103.

mo, infatti, tre suoi avventi: agli uomini, negli uomini, contro gli uomini. [...] Ma, poich il primo e il terzo,
per essere manifesti, sono molto noti, riguardo al secondo, che occulto
e spirituale, ascolta lo stesso Signore
che dice:Se uno mi ama, osserver
la mia parola e il Padre mio lo amer e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui (Gv 14, 23).
Beato colui nel quale fai la tua dimora, Signore Ges. Beato colui nel
quale la sapienza edifica la sua casa,
elevando sette colonne. Beata lanima che ricettacolo della saggezza.
Chi questa? Lanima del giusto.3

Cfr. GURANGER, OSB,


Prosper. Lanne liturgique.
LAvent. 20.ed. Tours: Alfred Mame et Fils, 1920,
p.1-8.

Il mondo doggi immerso in


una grande desertificazione spirituale, dove il vuoto che si
diffuso,4 come ha affermato Papa Benedetto XVI allapertura
dellAnno della Fede. Infatti, a somiglianza della situazione nella
quale si trovavano prima che il Figlio di Dio scendesse dal cielo, gli
uomini odierni si trovano sprofondati nel peccato e facilmente si rivolgono agli idoli, non pi quelli
doro, argento, pietra o legno, ma
alle divinit dei nostri giorni, forse pi numerose di quelle dellAntichit pagana.

SAN BERNARDO. Sermones de Tiempo. En el


Adviento del Seor. Sermn
III. In: Obras Completas.
Madrid: BAC, 1953, vol.I,
p.169.

BENEDETTO XVI. Omelia


nella Messa solenne di apertura dellAnno della Fede, del
11/10/2012.

Dicembre 2012 Araldi

del Vangelo21

Santa Caterina Labour

La Santa del silenzio


e della fiducia
Solamente dopo la sua morte sono stati schiusi i veli delleroica umilt di
quella monaca il cui silenzio aveva nascosto agli occhi del mondo la sua
grandiosa missione: veggente e messaggera della Regina dei Cieli.
Suor Isabel Cristina Lins Brando Veas, EP

lla fine del 1858, correvano a Parigi notizie sulle apparizioni della Madonna a una contadina dei Pirenei, a Lourdes, un angolo di scarsa rilevanza del territorio
francese. Si scambiavano impressioni sulle straordinarie guarigioni constatate dopo che erano state utilizzate le acque della miracolosa fonte della Grotta di Massabielle e, soprattutto, si commentava la celebrit della giovane veggente, Bernadette Soubirous, la cui semplicit e incrollabile fede suscitavano lammirazione del popolo, che gi la venerava come santa.
Diffondendosi velocemente per la
capitale francese, le notizie giunsero allorecchio anche delle Figlie della Carit di San Vincenzo de Paoli,
che servivano gli anziani dellospizio di Enghien. Intavolarono unanimata discussione, nella quale si ud
unesclamazione uscita dalle labbra
di una religiosa che, sebbene discretamente, si mostrava presa da veemente entusiasmo in quel momento:

E la stessa!.1 Nessuna delle presenti comprese il significato di quelle parole. Guardandosi tra loro con
stupore, continuarono a parlare, come se non avessero udito nulla.

Un arcobaleno mistico tra


Rue du Bac e Lourdes
Nel 1830, una novizia della Casa
Madre della Compagnia delle Figlie
della Carit, situata a Parigi in Rue
du Bac, era stata anche lei privilegiata con apparizioni della Madonna,
le quali avevano gi acquistato fama mondiale. Oltre a fare importanti rivelazioni sul futuro della Congregazione e della Francia, la Madre di Dio aveva affidato alla veggente la missione di far coniare una
medaglia attraverso cui Lei avrebbe
versato abbondanti grazie sul mondo. La distribuzione dei primi esemplari avvenne a causa dellepidemia
di colera che infuriava a Parigi, furono talmente tante e cos sorprendenti le guarigioni attribuite alluso
di questa medaglia non senza motivo denominata dal popolo Miraco-

22Araldi del Vangelo Dicembre 2012

losa , che in poco tempo essa si era


gi diffusa in diversi paesi.
Il nome della veggente, tuttavia,
rimaneva incognito, anche tra le sue
sorelle dabito. Fu rivelato soltanto
dopo la sua morte: era la silenziosa, diligente e sempre ben disposta
Suor Caterina Labour! I suoi occhi azzurri, sereni e limpidi, brillavano di gioia sentendo parlare per la
prima volta delle recenti apparizioni di Lourdes, uneco di quelle avvenute in Rue du Bac. Era unaltra luce
che spuntava nello stesso cammino
di misericordia tracciato dalla Regina del Cielo per condurre lumanit
a una nuova era di grazie mariane.
Non cera dubbio, era la stessa!
Alla novizia di Parigi, la Vergine
aveva insegnato la formula per invocarLa: O Maria, concepita senza peccato. A Bernadette, cos Si
era presentata: Io sono lImmacolata Concezione. Esultante di contentezza, Suor Caterina cominci a
nutrire una profonda ammirazione per la nuova veggente, malgrado non la conoscesse. Non sapeva

Charvex

che, a Lourdes, Bernadette portava al collo la Medaglia Miracolosa quando vide la Madre di
Dio, e probabilmente nutriva nel
suo cuore nobili sentimenti di venerazione per la sconosciuta veggente della Vergine della Medaglia... Secondo unottica soprannaturale, cera una stretta unione
di animo tra le due sante, che formava come un arcobaleno mistico tra Rue du Bac e Lourdes.2
Santa Bernadette dava prove
di eroica umilt, restituendo alla
Regina del Cielo gli onori e le lodi che il popolo le tributava. Santa
Caterina praticava in modo differente una pari umilt: dedita alle
pi modeste funzioni nellospizio
di Enghien, dove serviva gli anziani e i poveri da oltre quarantanni.

Infanzia avvolta da fede e seriet


Quando Caterina nacque, il 2
maggio 1806, in Francia erano ancora aperte le ferite dellirreligione provocate dalla Rivoluzione del
1789. Nel piccolo villaggio borgognone di Fain-ls-Moutiers, dove la famiglia Labour risiedeva, non cera
un sacerdote. Per battezzare la neonata, fu necessario chiamare il parroco della cittadina vicina. Nonostante
la generalizzata negligenza religiosa
del tempo, da cui non era esente suo
padre, Pietro Labour, la fede di Caterina e dei suoi nove fratelli fu salvaguardata e rafforzata grazie allimpegno della madre, Maddalena Gontard, la cui principale preoccupazione nelleducazione dei figli fu quella
di infondere in loro unillimitata fiducia nella Santissima Vergine.
I primi anni di Zoe cos si chiamava la nostra santa, prima dellingresso nella vita religiosa trascorsero senza nubi, nelle gioie di uninfanzia profumata dallinnocenza.
Acquist ben presto il gusto per la
preghiera e non esitava ad abbandonare gli infantili divertimenti quando la madre la chiamava per pregare

Il nome della veggente fu rivelato solo


dopo la sua morte: era la silenziosa,
diligente e sempre ben disposta
suor Caterina!
Santa Caterina Labour, intorno allanno 1850

insieme davanti alla semplice statua


della Madonna intronizzata in una
sala della sua casa.
Dotata di un precoce senso di responsabilit e seriet, Zoe cap presto le difficolt della madre nellesecuzione degli ardui compiti di manutenzione della casa, e decise di aiutarla. Prima di compiere otto anni,
sapeva gi cucire, mungere le mucche, preparare la minestra e spazzare il pavimento. La convinzione che
la spingeva ad abbracciare con gioia il monotono lavoro quotidiano
tanto in famiglia, durante linfanzia e la giovent, quanto nellospizio
di Enghien, nel corso di pi di quattro decenni fu da lei stessa spiegata con parole semplici e piene di luce: Quando si fa la volont di Dio,
non si sente mai fastidio.3

Una grazia trasformante


A nove anni di et, la piccola Zoe
vide lorizzonte della sua vita oscu-

rarsi per una tragedia: nellottobre 1815, mor sua madre. Contemplando il suo corpo inerte,
pianse copiosamente, ma non per
molto tempo, poich lei stessa le
aveva insegnato a chi ricorrere
nei momenti di afflizione. Passato il primo choc, si diresse alla sala, dove si trovava la statua della
Madonna, davanti alla quale tante volte aveva pregato in compagnia della madre. Risoluta, sal su
una sedia per porsi allaltezza della statua, labbracci ed esclam,
tra i singhiozzi: Dora in poi, Tu
sarai mia Madre!.4 La risposta
della Regina del Cielo fu immediata. La bambina, che l era giunta debole e disfatta in lacrime, si
ritir forte e disposta ad affrontare le avversit. Fu questa lultima
volta che pianse nella vita, poich
la virt della fortezza laccompagn in un crescendo fino alla fine
dei suoi giorni.
Nel 1871, quando gi era una
religiosa di 65 anni di et, il movimento rivoluzionario della Comune di Parigi le offr diverse occasioni per di manifestare, con eroismo,
questa virt. Un giorno, per esempio, prese liniziativa di dirigersi al
quartier generale degli insorti per
difendere la sua superiora, contro
cui era stato pronunciato un ordine di detenzione. Espose i suoi argomenti con tale fermezza davanti a
quasi sessanta comunardi l presenti che fin per uscirne vittoriosa. Impressionati, i rivoluzionari cominciarono a trattarla con molta deferenza; arrivarono anche a chiederle di
deporre nel processo di una prigioniera, e considerarono la sua deposizione, favorevole allimputata, come
lultima parola nel caso.
Una dimostrazione concreta di
questa grazia ricevuta nellinfanzia
fu la costanza danimo con la quale sopport le numerose manifestazioni dimpazienza e incredulit
del suo confessore quando, per or-

Dicembre 2012 Araldi

del Vangelo23

Una vera figlia di


San Vincenzo de Paoli
Sarai felice di venire a me. Dio
ha disegni a tuo riguardo.6 Quando aveva circa 14 anni, Caterina
sent in sogno queste parole dirette a lei da un sacerdote sconosciuto, il cui sguardo penetrante e pieno di luce si incise per sempre nella
sua memoria. Alcuni anni pi tardi, visitando una casa delle Figlie
della Carit, simbatt su un quadro del fondatore della Congregazione, San Vincenzo de Paoli, nella
cui fisionomia riconobbe il sacerdote del sogno. Le fu chiara, allora, la
vocazione cui gi si era sentita tante volte attratta: sarebbe stata figlia
di San Vincenzo!
Tuttavia, quando nel suo 21
compleanno, il 2 maggio 1827, annunci in casa la sua decisione, il
padre si oppose tassativamente. Dopo aver tentato, invano, di dissuaderla dallabbracciare la vita religiosa, il padre la invi a Parigi, a lavorare nel ristorante di un suo fratello, nella speranza che l lei avrebbe
finito per incontrare un buon partito e sposarsi.

Quellambiente, per, frequentato da operai rudi e molte volte sfrontati, non fece che rafforzare la purezza illibata della giovane. Tale era il suo amore per la vocazione che gi si comportava come unautentica Figlia della Carit,
compiendo alla perfezione le raccomandazioni fatte dal Santo alle sue
figlie spirituali, tra cui questa: Se
alle religiose [di clausura] preteso un grado di perfezione, alle Figlie
della Carit ne devono esser pretesi due.7
Caterina non desiderava altra cosa che abbracciare per intero
questardita meta, e persever nel
suo proposito fino a vincere lostinazione del padre. Se osserviamo
bene le piccole cose, faremo bene le
grandi,8 avrebbe lei scritto, decenni
pi tardi, al termine di un periodo di
esercizi spirituali.

La fiducia e la semplicit
di unanima innocente

Lo spirito delle contadine


semplicissimo: nessuna traccia di
fingimento n parole di doppio senso; non sono testarde n attaccate alle loro opinioni. [...] Cos, figlie mie, devono essere le Figlie della Carit, e sappiate che lo sarete se
siete semplici, non recalcitranti, sottomesse al parere degli altri e candide nelle vostre parole, e se i vostri cuori non penseranno una cosa
mentre le vostre bocche ne pronunciano unaltra.10 Questo ideale delineato da San Vincenzo ha trovato,
quasi due secoli dopo, una perfetta
realizzazione nellanima di questa
diletta figlia.
La settimana successiva al suo arrivo al convento, le apparve tre volte, in giorni consecutivi, il cuore di
San Vincenzo, che le preannunciava
le imminenti disgrazie che si sarebbero abbattute sulla Francia, con la
promessa che le due Congregazioni
da lui fondate non sarebbero scomparse. La fortunata novizia ebbe la
grazia di vedere anche Cristo presente nella Sacra Ostia, durante tutto il tempo del suo seminario, tranne tutte le volte in cui io dubitavo,11
confid lei.

Finalmente, il 21 aprile 1830, Caterina arriv al Convento di Rue du


Bac. Il Consiglio delle Superiore subito vide in lei unautentica vocazione: Ha 23 anni ed perfetta per la
nostra comunit: ha una buona devozione, buon carattere, temperamento forte, amore del lavoro ed
molto gioiosa,9 fu il parere scritto
a suo riguardo. Inoltre, era una
genuina contadina, proprio come desiderava San Vincenzo,
che aveva assunto i buoni attributi delle contadine come base naturale per profilare lideale di virt delle Figlie della Carit. Sia nella vita comunitaria,
sia nel servizio dei poveri, e
anche durante le manifestazioni soprannaturali di cui
fu oggetto, sempre
brill in Suor Caterina una delle virt
Sarai contraddetta, ma avrai la grazia. Non temere.
pi amate dal Santo
Fondatore: la semApparizione della Madonna a Santa Caterina Labour
plicit di cuore.
Cappella della Madonna della Medaglia Miracolosa, Parigi

24Araldi del Vangelo Dicembre 2012

Sergio Hollmann

dine della Madonna, gli raccontava le visioni avute. Pochi mesi prima di morire, confid alla superiora
che latteggiamento di questo sacerdote aveva costituito per lei un vero martirio. Lei pat con la fortezza
dei martiri questolocausto silenzioso, che le era stato annunciato dalla stessa Santissima Vergine, nella
prima delle sue apparizioni: Figlia
mia, il Buon Dio vuole incaricarti di una missione. Avrai molte difficolt, ma le supererai, considerando che agisci per la Sua gloria. Saprai discernere quello che proviene
dal Buon Dio. Sarai tormentata fino a che lo dirai a colui che incaricato di condurti. Sarai contraddetta, ma otterrai la grazia. Non temere. Di tutto con fiducia e semplicit.
Abbi fiducia.5

La Santissima Vergine
scelse bene
Santa Caterina non viol mai il
segreto sulla sua condizione di veggente e messaggera delle apparizioni della Medaglia Miracolosa. Tuttavia, molte persone giunsero a scorgere in lei la prediletta della Regina del Cielo, tale era il suo amore a Dio, non solo affettivo, poich
innegabile era la sua ardente piet,
ma anche effettivo, come testimoni una delle sue contemporanee:
Le sue azioni, in se stesse ordinarie, lei le faceva in maniera straordinaria.14 Cera in lei qualcosa di discreto, irraggiungibile e ineffabile.
La sua santit era la principale
custode del segreto. Alle suore che
osarono interpellarla in questo senso, la sua risposta consistette sempre
in un assoluto silenzio. Un silenzio
nato dallumilt, senza nulla di taciturno n di scontroso; al contrario,

Gustavo Kralj

Imbevuta della Fede che muove


le montagne e attrae la benevolenza di Dio, Caterina non esit a chiedere di pi: voleva vedere la Madonna. Alla vigilia della festa del Fondatore che allora si commemorava il
19 luglio , le confid il un suo desiderio in una breve orazione e and
a dormire speranzosa: Andai a dormire con lidea che in quella stessa
notte sarebbe venuta la mia buona
Madre. Era da tanto che volevo vederLa.12 E fu generosamente esaudita, non solo quella stessa notte,
ma anche in altre due apparizioni, una in novembre e unaltra in dicembre dello stesso anno 1830.
Col passar degli anni, sintensific in lei la fiducia filiale e illimitata
che depositava in questi tre pilastri
di devozione, a tal punto che, poco
prima di morire, non pot nascondere lo stupore quando la superiora le
chiese se non aveva paura della morte: Perch dovrei temere di andare
a vedere Nostro Signore, sua Madre
e San Vincenzo?.13

Pi luminosa delleroico silenzio la lezione lasciata da Santa Caterina


di fiducia filiale nella Madre che non abbandona mai
Resti mortali di Santa Caterina Labour Cappella della Madonna della
Medaglia Miracolosa, Parigi

un silenzio sacro, che arrivava a suscitare venerazione.


Quando, dopo la sua morte, fu annunciato alle Figlie della Carit il nome della veggente di Rue du Bac, esse ebbero una reazione caratterizzata
pi dallammirazione che dalla sorpresa. Non era difficile associare lesemplare suora alla figura gi un
po mitizzata della veggente ignota. Era impossibile non restare meravigliati nel costatare leccellenza della sua umilt, che laveva mantenuta
nellanonimato, pur esercitando una
missione di portata universale.
Forse in quel momento sar venuto in mente alle suore lingenuo
detto che i bambini dellorfanatrofio, diretto dalle Figlie della Carit, erano soliti ripetere tra loro, osservando da lontano Suor Caterina Labour: La Santissima Vergine ha scelto bene.15 Sarebbero state
queste parole, cos vere, mero frutto
dellimmaginazione infantile o avr
Dio, ancora una volta nella Storia,
rivelato ai piccoli i misteri nascosti
ai sapienti e intenditori?
Senza dubbio, pi luminosa
delleroico silenzio la lezione di fiducia filiale lasciata da Santa Caterina nella Madre che mai ci abbandona. La fiducia ottiene sempre
questo premio. Chiedendo con fiducia, si riceve di pi, con pi certezza
e pi abbondantemente. La fiducia

ci apre il Sapienziale e Immacolato


Cuore di Maria.16

LAURENTIN, Ren. Vie de Catherine


Labour. Paris: Descle de Brouwer,
1980, p.197.

CORRA DE OLIVEIRA, Plinio. Conferenza. San Paolo, 12 nov. 1980.

SANTA CATERINA LABOUR, apud


LAURENTIN, op. cit., p.377.

CL DIAS, EP, Joo Scognamiglio. A


Medalha Milagrosa. Histria e celestiais
promessas. So Paulo: Takano, 2001,
p.7.

LAURENTIN, op. cit., p.85.

Idem, p.40.

SAN VINCENZO DE PAOLI. Correspondence, Entretiens, Documents, apud


HERRERA, CM, Jos; PARDO, CM,
Veremundo. San Vicente de Pal. Biografa y seleccin de escritos. 2.ed. Madrid: BAC, 1955, p.271.

SANTA CATERINA LABOUR, apud


LAURENTIN, op. cit., p.156.

LAURENTIN, op. cit., p.50.

10

SAN VINCENZO DE PAOLI, op. cit.,


p.260.

11

SANTA CATERINA LABOUR, apud


LAURENTIN, op. cit., p.78.

12

Idem, p.81.

13

Idem, p.289.

14

LAURENTIN, op. cit., p.375.

15

BERNET, Anne. La vie cache de Catherine Labour. Mesnil-sur-lEstre: Perrin, 2001, p.225.

16

CORRA DE OLIVEIRA, op. cit.

Dicembre 2012 Araldi

del Vangelo25

Vivendo con Maria lAnno della Fede

l Santuario di Fatima ha accolto, il 20 Ottobre,


la decima edizione dellIncontro dellApostolato dellIcona in Portogallo, che tutti gli anni attira
migliaia di partecipanti.

Rosario nella Cappella delle Apparizioni


Lincontro iniziato con la recita del rosario nella
Cappella delle Apparizioni, preceduta dai cordiali saluti di Mons. Serafino Ferreira e Silva, Vescovo emerito
di Leiria-Fatima e le parole di benvenuto di Don Pietro
Paolo de Figueiredo, EP, Direttore della Campagna Il
Mio Cuore Immacolato Trionfer.

Dopo il rosario, recitato con grande fervore, la moltitudine si diretta alla Basilica della Santissima Trinit,
dove Mons. Gioacchino Mendes, Vescovo Ausiliare di
Lisbona, ha presieduto la Celebrazione Eucaristica concelebrata da 18 sacerdoti.

Messaggio del Papa e Benedizione Apostolica


Giunti nella Basilica, stato letto il messaggio che accompagnava la Benedizione Apostolica concessa da Papa Benedetto XVI a tutti i presenti.
Nel messaggio il Santo Padre ha inviato un saluto
cordiale a tutti i partecipanti allIncontro Nazionale delle famiglie integranti lApostolato degli Araldi del Vangelo, e li ha esortati a crescere nella coscienza che i
cristiani, con la grazia di Dio, diventino templi dello Spirito Santo, pietre vive con cui si costruisce la Chiesa.

Calorose parole di Mons. Gioacchino Mendes

Fede e fervore Circa diecimila partecipanti sono


giunti dalle pi diverse citt e villaggi del Portogallo,
portando le rispettive icone.
26Araldi del Vangelo Dicembre 2012

Nella sua omelia, Mons. Gioacchino ha sollecitato i


membri della grande famiglia degli Araldi del Vangelo,
rappresentata dalle circa diecimila persone l presenti, a
proseguire con raddoppiata Fede la loro missione evangelizzatrice: Come Maria Santissima che, dopo aver ascoltato la parola di Dio nellAnnunciazione, si messa in
cammino per servire sua cugina Santa Elisabetta, cos anche gli Araldi, mediante lascolto e lobbedienza della Fede alla parola divina, sono chiamati a mettersi in cammino per servire i fratelli, e portare a loro Cristo, come Maria, conducendoli allincontro con Lui.
LEvento si chiuso con una solenne processione verso la Cappella delle Apparizioni, per il saluto finale.

Messa nella Basilica La Messa, presieduta da Mons. Gioacchino Mendes, Vescovo Ausiliare di Lisbona, e
concelebrata da 18 sacerdoti, ha contato sulla presenza della Statua Pellegrina del Cuore Immacolato di Maria. Alla
fine, Mons. Gioacchino ha collocato la corona sul capo della Statua, simbolizzando la consacrazione di tutti a Ges
per mano di Maria.

Processione e saluto finale LEvento si concluso con una breve preghiera nella Cappella delle Apparizioni,
dove tutti si sono diretti in solenne corteo. Il percorso stato animato da canti mariani fervorosamente
accompagnati dai fedeli.
Dicembre 2012 Araldi

del Vangelo27

Messina Nella Parrocchia San Nicol di Bari, il 21 ottobre scorso, gli Araldi del Vangelo hanno recebuto
nel Terzo Ordine il Sacerdote Don Pietro Scolaro e due coppie. La vestizione delle cappe e della casula
si realizzata durante la messa celebrata da Don Mario Beccar.

Venezia Araldi del Vangelo hanno aiutato nel cerimoniale liturgico nella Messa per i fedeli defunti presieduta
dal Patriarca, Mons. Francesco Moraglia, nella chiesa di San Michele.

Modica (Ragusa) Missionari araldi hanno portato la Statua Pellegrina del Cuore Immacolato di Maria agli alunni
della scuola delle Madri Benedettine. I bambini hanno risposto con molta vivacit e devozione
alle domande che sono state loro rivolte dai missionari.

28Araldi del Vangelo Dicembre 2012

La Statua Pellegrina
percorre le parrocchie

Azzano

Rocca DArazzo

Isola DAsti

Salerno

a Statua Pellegrina del Cuore Immacolato di Maria stata calorosamente ricevuta a settembre nella Parrocchia Santa Maria dei Martiri, di Salerno. Secondo il parroco, alcune buone confessioni avvenute in questo periodo sono indice delle grazie ricevute dai fedeli.
Durante la prima settimana di ottobre, sono state
visitate diverse parrocchie della diocesi di Asti, in Piemonte. In quella di San Giacomo Apostolo, ad Azzano, ci sono state animate processioni. A Montemarzo,
lo stesso Vescovo diocesano, Mons. Francesco Guido

Montemarzo

Scaletta Messina

Ravinale, ha accompagnato il corteo che ha ricevuto


la statua al suo arrivo. A Isola DAsti, gli alunni del
Collegio Cardinale Sodano hanno recebuto com gioia
lStatua della Madonna e a Rocca DArazzo si notata nella Messa e nella processione la presenza di molti fedeli che non avevano labitudine di frequentare la
chiesa.
Nella parrocchia di Scaletta Messina i fedeli hanno
partecipato con entusiasmo alla veglia mariana conclusasi con lAdorazione Eucaristica.

Dicembre 2012 Araldi

del Vangelo29

Argentina Durante la Missione Mariana realizzata nella Parrocchia di Santa Giulia, a Buenos Aires, la
Statua Pellegrina stata ricevuta nella matrice dagli alunni del Collegio Santa Giulia (foto a destra).
Ha visitato, tra molti altri luoghi, la residenza In Famiglia, dove Don Claudio Bareiro, EP,
ha amministrato i Sacramenti agli anziani (foto a sinistra).

Canada Cooperatori degli Araldi hanno partecipato


a Montreal alla processione in onore della
Madonna di Fatima presieduta dallArcivescovo,
Mons. Christian Lpine.

Colombia Il 14 ottobre, la processione Un miglio


con Maria ha percorso le vie della parrocchia
San Giuseppe di El Poblado, a Medelln.

Cile Nel convento delle carmelitane di Los Andes, dove vissuta e morta la prima santa cilena, stata realizzata
in ottobre Una mattina con Maria (foto a sinistra). Il 12 settembre, il Diac. Pablo Beorlegui, EP,
ha percorso i letti dellOspedale di Valparaiso portando una parola di conforto ai malati (foto a destra).

30Araldi del Vangelo Dicembre 2012

Celebrazioni del 13 ottobre

n occasione del 95 anniversario dellultima apparizione della Madonna a Fatima, araldi di diversi
paesi hanno organizzato Celebrazioni Eucaristiche in
onore di Maria Santissima.
A Houston, in Texas, 90 persone si sono consacrate alla Madonna durante la cerimonia, mentre a
Bogot la Cattedrale stata affollata da quasi 2.000
persone. Nella capitale del Messico, il Vescovo Au-

siliare, Mons. Carlo Briseo Arch, ha presieduto la


Celebrazione Eucaristica. C stata anche una rilevante affluenza di fedeli nella Chiesa Madonna
dellIncarnazione, a Lima, e nella Parrocchia Santa Giulia, a Buenos Aires. Una grande fede hanno
manifestato i fedeli ad Asuncin, che sono rimasti a
lungo a venerare la Statua della Madonna una volta
conclusa la cerimonia.

Bogot

Houston

Buenos Aires

Lima

Messico

Asuncin

Dicembre 2012 Araldi

del Vangelo31

I cicli liturgici domenicali

Seguendo il Divino
Maestro...
Numerosi sono i frutti che il fedele pu trarre dalla frequente
partecipazione alla Santa Messa. Tra questi, spesso dimenticato
uno di massima importanza: approfittare dellimmensa ricchezza
delle Sacre Scritture.
Don Ignacio Montojo Magro, EP

a partecipazione al Banchetto Eucaristico, infinito ossequio di Dio


verso gli uomini, non
pu esser vista come una mera routine o un obbligo del fedele nei
giorni di precetto. Infatti, essendo
Dio la Sapienza in sostanza, tutto
quanto Egli fa, obbedisce a un superiore disegno il cui fine la sua
maggior gloria, il miglior ordinamento delle creature e il beneficio
degli uomini.
Considerati sotto questottica,
gli obblighi che la Chiesa ci impone il primo dei quali partecipare alla Messa la domenica e nelle feste comandate acquistano
una luce tutta speciale, rivelando
le meraviglie che durante il Santo
Sacrificio ci sono offerte a profusione.
Daltra parte, apprezzare meglio
il senso e la profondit delle diverse parti della Celebrazione Eucaristica ci aiuter molto a far s che essa occupi nelle nostre vite agitate il
suo posto meritato: quello del pi

importante avvenimento della settimana, o del giorno.


Ora, se nel momento della Comunione, il fedele trova la pi intima unione possibile col suo Redentore, presente nelle Sacre Specie,
non possiamo dimenticare che Cristo presente anche nella sua parola, poich Lui che parla quando
viene letta in Chiesa la Sacra Scrittura.1
Abbagliati dalla grazia ineffabile
di ricevere nel nostro cuore il Corpo, Sangue, Anima e Divinit di Nostro Signore, corriamo il rischio di
sottovalutare limmenso valore della
Liturgia della Parola. Daltra parte,
seguire con devozione la bella successione delle letture che questa ci
presenta pu darci una visione dinsieme armoniosa, e con un profondo senso teologico, di tutta la Rivelazione.
Come e con che intento stato
composto questautentico florilegio
biblico che si sviluppa progressivamente nel corso degli anni? Cominciamo con un po di Storia...

32Araldi del Vangelo Dicembre 2012

La Celebrazione Eucaristica
nei tempi apostolici
Da tempo immemorabile, la
Chiesa si riuniva per celebrare in
comunit la frazione del pane
(At 2, 42.46; 20, 7.11), cio lEucaristia, sempre seguita dalla lettura della Parola di Dio. Lo faceva, certamente, nel modo ereditato dalla Sinagoga (cfr. Lc 4, 16-21)
ma, gradatamente, ai libri dellAntico Testamento si unirono quelli
del Nuovo. Non difficile immaginare lavidit dei primi cristiani di
ricevere questi testimoni che narravano loro le opere e gli insegnamenti di Colui che pass beneficando (At 10, 38) e li istruivano
riguardo al modo di vivere cristiano, cos differente da quello ereditato dai pagani o dalla decadente
religione giudaica.
Lessenza della celebrazione domenicale era in quei primordi la
stessa dei giorni nostri, sia per quanto concerne la Parola di Dio, sia per
quanto riguarda il rinnovo del Sacrificio del Calvario. E cos lo attesta,

Fotos: Sergio Hollmann

Seguire con devozione la bella successione di letture che compongono la Liturgia della Parola pu darci una
visione dinsieme completa, armoniosa e dal profondo senso teologico di tutta la Redenzione
Adorazione dei Re Magi, di Pietro Lorenzetti Museo del Louvre, Parigi; Tentazione di Cristo Cattedrale di Salamanca,
Spagna; Ascensione Cattedrale di La Seo, Saragozza (Spagna)

per esempio, San Giustino, gi nel II


secolo:
Nel cosiddetto giorno del Sole, tutti quelli che abitano nelle citt o nei campi si riuniscono in uno
stesso luogo e, nei limiti consentiti
dal tempo, si leggono i racconti degli Apostoli o gli scritti dei Profeti.
Dopo la lettura, chi presiede prende la parola per esortare i presenti a imitare questi sublimi insegnamenti. In seguito, tutti ci alziamo e
preghiamo. Come stato detto sopra, una volta terminata la preghiera, si portano pane, vino e acqua. E
chi presiede eleva al Cielo ferventi preghiere e azioni di grazie. Il popolo risponde: Amen. Si fa allora, a
tutti i presenti, la distribuzione degli alimenti che sono stati consacrati, di cui una parte portata agli assenti, dai diaconi.2

Una riforma resa indispensabile


dalle circostanze
Nel corso dei secoli, la contemplazione amorosa della Parola di
Dio durante la Celebrazione Euca-

ristica si evoluta in forma organica e adattata alle varie culture nelle


quali, in tutto il mondo conosciuto,
il Cristianesimo andava gettando la
semente del Regno dei Cieli. Siccome non cerano ancora costumi uniformi per la Chiesa universale, i diversi riti raccoglievano un certo numero di letture che non sempre erano metodicamente organizzate.
Pi avanti, le singole chiese, molte volte collegate con altre di una
stessa regione o nazione, cominciarono a creare i cosiddetti lezionari,
libri simili a quelli usati al presente,
contenenti i passi della Scrittura da
essere proclamati nella Liturgia in
ogni momento dellanno. Allinterno di questimmensa variet, si mantenevano invariati il primitivo zelo
dei pastori e lentusiasmo dei fedeli
per le Sacre Lettere.
Luniformizzazione sarebbe venuta nel XVI secolo, resa necessaria in
maniera pressante dalle circostanze.
In primo luogo, i limiti del mondo
conosciuto furono molto ampliati,
presentando unimmensa sfida mis-

sionaria. Di fronte alla vastit delle


terre scoperte, era urgente dotare di
unit il culto cattolico.
Daltra parte, la negazione del carattere sacrificale della Santa Messa
e della Presenza Reale di Nostro Signore nellEucaristia propugnata da
Lutero e dai suoi seguaci esigeva,
per il bene del gregge, che fossero
sottolineati questi punti fondamentali della dottrina cattolica.
Per queste e altre ragioni, Papa
San Pio V promosse una riforma liturgica applicabile a tutta la Chiesa
di rito romano. E, quanto alla Liturgia della Parola, egli stabil un ciclo
annuale con due letture settimanali che, in modo molto differente da
quello dei nostri giorni, erano inserite nello stesso messale.

Nuove sfide, nuovi rimedi


Da queste brevi pennellate storiche vediamo come la Chiesa abbia
sempre venerato le divine Scritture
come venera lo stesso Corpo del Signore, non smettendo mai, soprattutto nella sacra Liturgia, di prende-

Dicembre 2012 Araldi

del Vangelo33

re e distribuire ai fedeli il pane della


vita, sia dalla mensa della Parola di
Dio sia da quella del Corpo di Cristo.3
Ora, nella seconda met del XX
secolo, quasi quattrocento anni dopo la riforma effettuata da
San Pio V, la Chiesa si trovava di fronte a una societ che
si allontanava a grandi passi
dalle vie del Redentore, affondando in una mentalit
sempre pi materialista.
Si rendeva, dunque, necessario dotare i cristiani di
efficienti strumenti per fortificare la Fede di fronte a
questa situazione. Per questo, il Concilio Vaticano II
consider la rivalorizzazione della Parola di Dio come
uno dei mezzi pi adeguati. Cos, seguendo le orme dei Concili
Tridentino e Vaticano I, la magna
Assemblea decise di esporre nella
Costituzione dogmatica Dei Verbum
la genuina dottrina sulla Rivelazione divina, e la sua trasmissione, affinch il mondo intero, ascoltando,
creda nel messaggio della Salvezza,
credendo speri, e sperando ami.4
Infatti, se, come gi affermava
SantAgostino, pane la Parola di
Dio che ogni giorno ci predicata,5
occorre dare alimento con maggior
profusione ai membri del Corpo Mistico di Cristo nel momento in cui
questi pi lo necessitano.
necessario che i fedeli abbiano largo accesso alla Sacra Scrittura,6 afferma la Dei Verbum. Due
anni prima, la Sacrosanctum Concilium aveva gi raccomandato: Si
prepari la mensa della parola di Dio
ai fedeli con maggiore abbondanza, si aprano pi largamente i tesori
della Bibbia in modo che, in un determinato numero di anni, si legga
al popolo la maggior parte della sacra Scrittura.7
La Sposa di Cristo, inalterabile nella sua essenza, cresce sempre

Nel corso del Ciclo Liturgico, i fedeli possono trarre ampiamente beneficio
dai tesori delle Sacre Scritture, percorrendole quasi per intero
Cerchio che rappresenta lAnno Liturgico, preparato per lultimo Congresso
Internazionale per aspiranti degli Araldi del Vangelo.

in grazia e santit di fronte alle sfide che ogni epoca le presenta. E la


riforma della mensa della Parola
avrebbe dovuto portare non pochi
benefici al popolo di Dio nei nuovi
tempi.

La Liturgia della Parola nella


riforma liturgica conciliare
I Padri conciliari manifestarono nella Sacrosanctum Concilium
un ardente desiderio sintetizzato in
queste parole: nelle celebrazioni liturgiche sia restaurata una lettura
della sacra Scrittura pi abbondante, pi varia e meglio scelta.8

34Araldi del Vangelo Dicembre 2012

Per rendere effettivo questo desiderio, la Chiesa ha creato un Lezionario Domenicale, riservato alle domeniche e alle solennit, e un
altro Feriale, usato nei giorni della settimana. Quello domenicale
si compone di tre cicli, corrispondenti a tre anni liturgici successivi: A, B e C. Quello feriale stato diviso in anni pari e dispari, offrendo maggior variet nelle letture bibliche: solo i passi evangelici
sono gli stessi per gli anni pari e
dispari, mentre i brani della prima
lettura e del salmo responsoriale
sono differenti.

San Luca, il pi colto e minuzioso dei tre, offre un Vangelo scritto da un non giudeo per lettori non
giudei, basandosi su informazioni di
terzi, come lui stesso attesta (cfr. Lc
1, 1-4). Grazie ai suoi primi due capitoli, che si potrebbero a ragione
chiamare il Vangelo secondo Maria, conosciamo molti particolari della storia dellinfanzia di Ges
non contemplati negli altri sinottici.

Tre cicli per i tre Vangeli sinottici

Armonia delle letture bibliche

Nei cicli sopra menzionati la liturgia domenicale contempla i tre


sinottici nello stesso ordine in cui sono nel Nuovo Testamento: lAnno A
ci presenta il Vangelo di San Matteo, lAnno B, quello di San Marco e
lAnno C, quello di San Luca.
Anche San Giovanni ha il suo posto durante i tre anni. Di fronte alla
brevit del Vangelo di San Marco, il
Discepolo Amato adorna con i suoi
scritti evangelici le Domeniche dalla
17a alla 26a dellanno B e la profondit teologica della sua penna marca
le Domeniche della Quaresima e di
Pasqua, dotando questi importanti
periodi di una vera catechesi sacramentale di grande valore dottrinale.
Ognuno dei cicli viene arricchito
dalle peculiarit del rispettivo Evangelista. San Matteo, per esempio,
ha uninnegabile impronta giudeocristiana, ma il suo Vangelo tutto orientato alla predicazione per il
mondo pagano appena convertito.
Egli ci mostra Ges come il principe
destinato a governare Israele (cfr.
Mt 2, 6), ma che porta la salvezza a
tutte le nazioni (Mt 12, 18ss) ed rifiutato proprio dal popolo ebreo. La
nuova Israele la Chiesa, e la vera
legge la giustizia intesa come santit.
Nel Vangelo di San Marco, scritto
per i cristiani provenienti dal giudaismo, Ges molto presente come il
Messia promesso. A dispetto della
sua brevit, servito da base per gli
altri sinottici.

La Liturgia della Parola non si limita ai Vangeli. Di domenica sono proclamate anche una lettura dellAntico Testamento e unaltra del Nuovo, unite da un salmo responsoriale, arricchente innovazione apportata dalla riforma conciliare, che ha offerto cos una salutare
moltiplicazione dei testi proposti alla meditazione dei fedeli.
Per armonizzare questi diversi elementi, i compilatori hanno seguito un duplice criterio. Per quanto riguarda i Vangeli, a volte si leggono passi consecutivi dello stesso
Evangelista in successive domeniche
di un determinato tempo liturgico.
Questo succede, per esempio, durante il Tempo Ordinario in cui, praticamente senza interruzioni, la pericope di ogni domenica una continuazione di quella della domenica
precedente. Si contempla cos, nel
corso dellanno, la pressoch totalit di ogni sinottico. Questordine,
per, cede a volte il passo a un criterio tematico, che seleziona il passo evangelico in funzione dellargomento pi adeguato da esser trattato in un determinato tempo liturgico, come vedremo pi avanti.
Organizzati cos i Vangeli, centro
e scopo della Liturgia della Parola,
si ordinano a partire da loro gli altri
testi liturgici. La lettura domenicale
dellAntico Testamento scelta non
mirando alla continuit, ma in funzione del rispettivo Vangelo. Questo
metodo stato preferito per mette-

Fotos: Gustavo Kralj

Cos, soltanto con la partecipazione alla Messa domenicale i fedeli percorrono nel corso di tre anni
la quasi totalit dei Vangeli e i passi pi importanti dellAntico e del
Nuovo Testamento, mentre i frequentatori quotidiani dellEucaristia possono beneficiarsi con molta
pi abbondanza dei tesori delle Sacre Scritture, percorrendole quasi
per intero.

Anno A (San Matteo): Vangelo


indirizzato al mondo pagano
appena convertito

Anno B (San Marco): Ges


molto presente come il Messia
promesso

Anno C (San Luca): Scritto da


un non giudeo per lettori
non giudei
Gli Evangelisti San Matteo,
San Marco e San Luca Cattedrale
di Cuzco (Per)

Dicembre 2012 Araldi

del Vangelo35

Shantanu Adhicary

re in risalto limcarnazione di Noportanza della


stro Signore, che
Buona Novella.
trovano un comIn questo modo,
plemento nelle
la prima lettura
letture degli scritpu presentarti di San Giovanni
ci una prefigusu questo tema e
razione del fatto
che costituiscono
narrato dallEuna profonda bavangelista o di
se teologica.
una profezia che
La Quaresilo annuncia, coma, a sua volta,
me pure raccosi configura come
gliere un fatto
un periodo penidella Storia della
tenziale di prepaSalvezza evocarazione alla Pato da Nostro Sisqua. Nei tre anLa Liturgia della Parola prepara nel miglior modo possibile le nostre
gnore o mettere
ni, la prima e la
anime al Sacrificio e al Banchetto Eucaristico.
in risalto, da un
seconda domeniNostro Signore Ges Cristo Cattedrale di San Tommaso, Chennal (India)
lato, il tremenca raccolgono in
do contrasto tra
accordo con ogni
il regno del peccato e la miseria uma- lo stesso Signore Ges che, come Sa- sinottico gli episodi delle tentaziona prima della venuta del Salvatore, cerdote, intercede per lumanit, do- ni di Nostro Signore nel deserto e la
e dallaltro, il suo divino messaggio.
po aver compiuto il sacrificio totale Trasfigurazione. Gi le domeniche
Consideriamo, a titolo di esem- di Se stesso (cfr. Eb 9, 24-28).
terza, quarta e quinta contemplano
pio, la Prima Lettura corrispondenInfine, il salmo responsoriale realt differenti, ma ricchissime, in
te al Vangelo della 32a Domeni- scelto in armonia con tutte le altre ogni ciclo.
ca del Tempo Ordinario, commen- letture.
Parallelamente, le letture dellAntitato da Mons. Joo Scognamiglio
co Testamento ci presentano durante
I tempi forti o privilegiati
Cl Dias nel numero precedente di
questo periodo un vero riassunto della
questa rivista. Parallelamente al geMolto pi meticolosa che nel Storia della Salvezza, che culmina nelsto della povera vedova che ha de- Tempo Ordinario la struttura del- la 5a Domenica con le profezie pi impositato nel tesoro del Tempio tut- la Liturgia della Parola nei cosiddet- portanti riguardo alla Nuova Alleanza.
to quanto possedeva (cfr. Mc 12, 41- ti tempi privilegiati o forti, i quali riGi le letture della Pasqua rac44), la Prima Lettura ci presenta la cordano i grandi avvenimenti della colgono, dopo il racconto delle difigura della vedova di Zarepta, la nostra Redenzione, o ad essi ci pre- verse apparizioni del Signore Risorquale non ha esitato ad alimentare il parano: Avvento, Natale, Quaresi- to, limmenso tesoro teologico del
Profeta Elia con lultima porzione di ma e Pasqua. In questi tempi pi fa- Vangelo di San Giovanni nei passi
olio e di farina di cui disponeva per vorevoli alla grazia, il criterio di se- che sottolineano la gioia pasquale.
lei e suo figlio (cfr. I Re 17, 10-16).
A tutto questo si aggiungono colezione si centra molto di pi sulla
Se la Prima Lettura accenna al tematica che sulla continuit.
me complemento le narrazioni deVangelo, possiamo ben dire che la
LAvvento, che segna linizio di gli Atti degli Apostoli, che costituiSeconda, tratta dal Nuovo Testamen- ogni anno liturgico, comprende due scono la concretizzazione di tutte le
to, parte da questo come una conti- preparazioni: una escatologica e una promesse dellAntico Testamento e
nuazione o un approfondimento che natalizia. Cos, le letture delle tre il frutto della semente gettata da Noguadagna in densit teologica se ana- prime domeniche ci parlano della vi- stro Signore. E, per chiudere questo
lizzata alla luce degli altri testi litur- gilanza e della fine del mondo, men- Tempo giubilante, abbiamo le Solengici. Cos, la Seconda Lettura della tre quelle della quarta costituisco- nit dellAscensione e di Pentecoste.
32a Domenica del Tempo Ordinario no una preparazione immediata alNon disprezziamo il dono di Dio
ci mostra il modello della generosit la nascita del Salvatore.
danimo alla quale ci invitano tanto il
Nel Tempo del Natale, si rievocaVediamo, pertanto, che la LiturVangelo quanto la Prima Lettura: no gli avvenimenti successivi allIn- gia della Parola non costituisce una
36Araldi del Vangelo Dicembre 2012

modo fare uguale attenzione a non


lasciar scappare dal nostro cuore la
Parola di Dio che ci comunicata,
pensando o parlando di qualcosaltro. Perch non meno colpevole chi
ascolta la Parola di Dio con negligenza di chi lascia cadere per terra, per
negligenza, il Corpo del Signore.9
Seguiamo questo saggio consiglio del santo Arcivescovo e teniamo in debito conto limmenso tesoro che la Chiesa mette a nostra disposizione durante la Messa, consapevoli che questo ci render grandi
frutti di santit e contribuir a conoscere meglio e amare di pi Nostro
Signore, Ges Cristo!

CONCILIO VATICANO II. Sacrosanctum Concilium, n.7.

SAN GIUSTINO. Apologia prima pro


christianis, 66: MG 6, 429-430.

CONCILIO VATICANO II. Dei Verbum, n.21.

Idem, n.1.

SANTAGOSTINO. Sermo CIX, c.6. In:


Obras completas. Madrid: BAC, 1983,
vol.X, p.160.

CONCILIO VATICANO II. Dei Verbum, n.22.

CONCILIO VATICANO II. Sacrosanctum Concilium, n.51.

Idem, n.35.

SAN CESARIO DARLES. SerMo 78, 2:


CCSL 103, 323-324.

Marcos Enoc

specie di rito introduttivo alla Liturgia Eucaristica, mediante la quale


veniamo a conoscere meglio la Storia Sacra, ma una parte fondamentale della celebrazione, che prepara
nella forma pi adeguata possibile le
nostre anime al Sacrificio e al Banchetto eucaristici.
Non invano, afferma San Cesario di Arles, riferendo un pensiero
del suo ammirato maestro SantAgostino: La Parola di Dio non meno importante del Corpo di Cristo.
Per questo, cos come abbiamo cura, quando ci distribuito il Corpo
di Cristo, di non lasciar cadere nulla
di lui per terra, dobbiamo allo stesso

Cos come abbiamo cura, quando ci distribuito il Corpo di Cristo, di non lasciar cadere nulla per terra, dobbiamo
allo stesso modo fare uguale attenzione a non lasciar scappare dal nostro cuore la Parola di Dio
Messa presieduta da Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias, EP, nella Basilica della Madonna del Rosario, 3/10/2012

Dicembre 2012 Araldi

del Vangelo37

La parola dei Pastori

Ora testimonier
Ges Cristo!
Essere cristiani cresimati, unti dallo Spirito Santo, deve portarci a oltrepassare
il mero compimento delle norme di piet. necessario accogliere sempre
lamore che non tramonta e che d senso alla nostra esistenza.
Mons. Srgio Aparecido Colombo

Vescovo di Bragana Paulista

Per esser discepolo e missionario di Ges, non basta un desiderio


personale, uniniziativa propria. il
dono della grazia che ci rende possibile, sotto la luce e nella forza dello
Spirito Santo, evangelizzare, offrire
al nostro mondo un incontro sempre
nuovo con Ges, invitando ad aderire a Colui che d il senso alla vita,
oggi e sempre. [...]

Senza Fede, il mondo sprofonda


nella menzogna e nella violenza
Negli ultimi tempi, la Fede assomiglia a una fiamma che non si alimenta pi e sta perdendo la sua lucentezza. Ora, se la fiamma della

Fede la quale, in sintesi, significa


comunione con Dio si spegne, come sar il nostro mondo? Come sarebbe un mondo che prescinde dal
Creatore, organizzato a partire da
idee e principi meramente filosofici
o scientifici? Che ne sarebbe dellessere umano senza la dimensione
delleternit?
Stiamo correndo il rischio di dimenticare che il mondo stato creato a immagine e somiglianza dellAltissimo. Oggi sono molti coloro che
considerano il Cristianesimo, la Fede, la Chiesa, lo stesso Dio, come un
impedimento a poter vivere la propria maturit e libert. Ora, se traMarcos Enoc

elebriamo oggi la 28a Domenica del Tempo Ordinario, in questo mese di ottobre, tradizionalmente noto
come il mese missionario.
La ragion dessere della Chiesa
imitare Ges, compiendo il suo ultimo ordine: Andate in tutto il mondo
e predicate il vangelo a ogni creatura (Mc 16, 15)! Amata, fondata e organizzata da Cristo, essa non vive per
s, ma per evangelizzare il mondo; per
continuare ad annunciare i valori di
Ges, cio i valori che contano e possono esser riassunti nella vita divina,
che grazia e dono, nella sua grandezza e, pertanto, nella sua dignit.

Vista generale della Basilica durante la cerimonia, con i cresimandi e i loro padrini che occupano le prime file

38Araldi del Vangelo Dicembre 2012

Ges ha guardato con amore


al giovane ricco
Nel Vangelo di oggi abbiamo udito che uno venne correndo fino a
Ges. Era una persona che non rimasta indifferente davanti alla sua
parola ed venuto a chiederGli:
Buon Maestro, cosa devo fare per
conquistare la vita eterna?.
Questo qualcuno si noti che
il Vangelo non ha detto qui se uomo o donna siamo, in un certo
senso, ognuno di noi. Rappresenta
un essere umano desideroso di una
vita autentica che realizzi la persona nella sua totalit. Ora, soltanto Dio pu fare questo. Perci Cristo d a quella persona una bella risposta: Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere

Marcos Enoc

scura il suo Creatore, luomo finisce per mettersi al Suo posto e cercare relazioni che si traducono nella menzogna, nella violenza e nella
morte. Perch senza Dio luomo non
pu realizzare assolutamente nulla.
Sotto molti aspetti assistiamo gi
a questo. molto interessante considerare come questo mondo, che
si proclama autonomo e afferma
di aver ormai raggiunto la maggiore et, sia cos segnato dalla miseria
materiale e spirituale. In esso la vita
vale cos poco, al punto che si sente
comunemente dire nelle grandi citt: La gente esce di casa, ma non sa
se torna....
Siamo ormai cos abituati alla violenza, con questa materialit
che trasforma lessere umano in una
mercanzia, che restiamo anestetizzati, in attesa di quale sar il prossimo avvenimento. Non possiamo vivere cos! La missione della Chiesa
, ancorata sempre alla Parola del
Signore, annunciare questo mondo nuovo che proviene da Ges e la
dignit di figli e figlie che deriva da
questa vita divina.

Siamo qui oggi perch


abbiamo Fede; vogliamo illuminare
la nostra vita con la Saggezza
che Dio stesso

adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre. Luomo ha
affermato: Maestro, tutte queste
cose le ho osservate fin dalla mia
giovinezza.
Era, pertanto, una persona giusta, a posto con la Legge, che Ges
ha guardato con amore. Bene, una
cosa sola ti manca: va, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un
tesoro in cielo; poi vieni e seguiMi.
Per il giovane se ne and pieno di
tristezza, perch era molto ricco.
Possiamo qui fare la domanda
che tanti si pongono: ma allora i ricchi non si salvano? Cristo non ha
detto questo nel Vangelo; al contrario, Egli ha guardato con amore
quella persona. Perch il male non
sta nel possedere molti beni, ma nel
non fare di questi un buon uso. La
ricchezza non pu esser un ostacolo per il mio rapporto con Dio e con
il prossimo. I beni materiali ottenuti con il lavoro e lo sforzo devono
condurmi alla vera libert, nutrendo
sempre il sentimento di solidariet e
condivisione, mai quello di dominio
e attaccamento. Il distacco, la libert, la gioia interiore, ci rendono at-

ti alla vita eterna, che gi comincia


ora. [...]

Per esser autentico cristiano,


non basta compiere le norme
Viviamo, purtroppo, in un mondo, dove molte volte il male si presenta come bene, lingiustizia tenta
di trasformarsi in giustizia, e la menzogna in verit, usando gli argomenti propri del nostro tempo. E siamo
qui oggi, in questa chiesa, perch abbiamo Fede. Vogliamo realmente
pregare, vogliamo illuminare la nostra vita con la proposta della Parola, di questa Sapienza che lo stesso
Dio. Vogliamo realmente abbracciare la causa del Vangelo, che la causa della vita. Vogliamo fare un cammino segnato dalla dignit. Equesto
che il mondo desidera vedere in noi,
nella nostra Chiesa, nelle altre chiese cristiane, in ognuno che si dice seguace di Ges.
Allora, essere cristiani cresimati,
unti dallo Spirito Santo, deve indurci a oltrepassare il mero compimento delle norme di piet: Sono andato a Messa oggi, sono a posto con la
Legge di Dio. Questo non basta,
molto poco! necessario aver altrui
smo, libert e gioia per rifiutare il
relativismo e accogliere sempre lassoluto, cio, lamore di Dio, rivelato
da Ges e continuato nella Chiesa,
lamore che non tramonta e d senso alla nostra esistenza.
Miei cresimandi, mie cresimande, sotto la luce dello Spirito Santo, uscite da qui gioiosi, animati, incoraggiati: Ora io sono stato unto dallo Spirito Santo, sono un cristiano adulto. Ora, alimentato dalla Parola, dallEucaristia, vado a testimoniare Ges Cristo, Via, Verit
e Vita.
(Passi dellomelia della Messa
crismale, Basilica della Madonna
del Rosario, Caieiras, Brasile,
14/10/2012)

Dicembre 2012 Araldi

del Vangelo39

lo di una conoscenza sempre pi superficiale della lingua latina, anche


nel campo degli studi filosofici e teologici dei futuri sacerdoti; daltra
parte, si manifesta anche un rinnovato interesse per la cultura e per la
lingua latina.
Era diventato, dunque, urgente
creare una nuova Istituzione ecclesiale con la finalit di sostenere gli
sforzi per promuovere una migliore conoscenza e un maggior utilizzo
delle ricchezze della lingua latina. A
questo scopo stata creata la Pontificia Accademia di Latinit ha
spiegato il Papa.

Attraverso il Motu proprio Latina Lingua, Papa Benedetto XVI ha


istituto il 10 novembre la Pontificia
Accademia di Latinit, con lobiettivo di promuovere una migliore conoscenza e un uso pi competente della lingua latina, tanto nellambiente ecclesiale come nel mondo
pi vasto della cultura.
Come suo primo presidente, il
Santo Padre ha nominato il Prof. Ivano Dionigi, rettore dellUniversit di
Bologna e rinomato latinista, mentre, come segretario, Don Roberto
Spataro, SDB, segretario della Facolt di Lettere Cristiane e Classiche,
della Pontificia Universit Salesiana.
Nel suo Motu proprio, il Papa ha
rammentato che le comunit cristiane dei primi secoli utilizzarono ampiamente il greco e il latino,
lingue di comunicazione universale nel mondo di allora, e che, dopo la caduta dellImpero Romano
dOccidente, la Chiesa divenne, in
un certo modo, tutrice e promotrice dellidioma di Cicerone, tanto
in ambito teologico e liturgico quanto in quello della formazione e della
trasmissione del sapere.
Il Pontefice ha rilevato che, anche ai giorni nostri, la conoscenza
della lingua e della cultura latina
molto necessaria per lo studio delle
fonti di cui si servono numerose discipline ecclesiastiche, come la Teologia, la Liturgia, la Patristica e il
Diritto Canonico. Ora, si nota nella cultura contemporanea il perico-

www.estadao.com.br

Benedetto XVI crea la Pontificia


Accademia di Latinit

Il Cero di Nazareth riunisce


oltre 2 milioni di fedeli
La seconda domenica di ottobre
la data in cui si realizza a Belm do
Par una delle maggiori processioni del mondo, per la traslazione della statua della Madonna di Nazareth
dalla sua basilica a Belm fino alla
chiesa matrice di Ananindeua. Levento fa parte dellinsieme di festivit religiose noto come Cero di Nazareth, che comprende varie processioni e atti liturgici in onore della menzionata invocazione della Madre di
Dio.
Le manifestazioni di devozione
a Maria Santissima, particolarmente intense nella citt in questi giorni,
hanno il loro culmine in questa processione, della durata approssimativa di sette ore. In essa, la statua della Santissima Vergine trasportata
in una carrozza ornata di fiori naturali e trainata dai fedeli, per mezzo
di una corda.

40Araldi del Vangelo Dicembre 2012

Pi di 50mila devoti hanno assistito questanno alla Messa solenne


celebrata alle 5 del mattino di fronte alla Cattedrale Metropolitana dal
Nunzio Apostolico, Mons. Giovanni dAniello e concelebrata dallArcivescovo di Belm, Mons. Alberto Taveira. poi partita laffollatissima processione, alla quale hanno
partecipato pi di 2 milioni di fedeli. stato difficile dormire dopo la
Traslazione e restare in attesa di vivere nuovamente questa esperienza la domenica, ha affermato, emozionato, il Nunzio Apostolico.
Lutilizzazione della corda del Cero, uno dei maggiori simboli della
processione, ha origine nelle celebrazioni del 1855, quando la carrozza che portava la statua rest impantanata a causa di una pioggia torrenziale. I fedeli presero in prestito una
corda, che questanno ha raggiunto
400 metri di lunghezza, per toglierla dal fango.

Catechesi del Papa in lingua araba


Dal 10 ottobre, le catechesi del
Santo Padre nelle udienze pubbliche
possono esser ascoltate nel mondo
arabo tramite un riassunto accompagnato da spiegazioni pertinenti.
La buona notizia proviene dal Servizio Informativo del Vaticano, secondo il quale un locutore dellequipe
di riepilogatori stato incaricato di
svolgere questo compito, gi operativo per buona parte delle lingue europee e varie orientali.
Questa iniziativa vista come un
frutto diretto della recente visita di
Papa Benedetto XVI in Libano, dimostra la costante preoccupazione del Santo Padre per i cristiani in
Medio Oriente e il suo desiderio di
sostenerli, ricordando a tutti il dovere di pregare e lavorare per la pace nella regione. Sono anche gi
stati tradotti in arabo lEsortazione Apostolica Post-Sinodale Ecclesia in Medio Oriente e il Catechismo
per i giovani.

La Chiesa ha sette nuovi Santi

A partire da questo momento i sette Beati sono stati


dichiarati Santi e, di conseguenza, modello per i cattolici
del mondo intero. Essi sono:
San Giacomo Berthieu, sacerdote gesuita francese,
martirizzato nel Madagascar, l8 giugno 1896;
San Pietro Calungsod, laico filippino, catechista tra
gli indios Chamorros, martirizzato a 17 anni, il 2 aprile 1672;
San Giovanni Battista Piamarta, sacerdote di Brescia,
fondatore della Congregazione della Sacra Famiglia di
Nazareth, morto il 25 aprile 1913;
Santa Maria del Carmelo Salls y Barangueras, fondatrice della Congregazione delle Suore dellImmacolata Concezione, che si addormentata nel Signore il 25 luglio 1911;
Santa Marianna Cope, nata in Germania, monaca della Congregazione delle Suore del Terzo Ordine di San Francesco che si dedic allassistenza dei
lebbrosi per 35 anni nelle Hawai, 30
dei quali, esiliata volontariamente
nellIsola di Molokai, dove mor il 9
agosto 1918;
Santa Caterina Tekakwitha, laica
della trib degli irochesi, che sal in
Cielo il 17 aprile 1680;
SantAnna Schffer, laica, nata nella citt bavarese di Mindelstetten,
dove mor nel 1925 dopo aver trascorso la maggior parte della sua vita
immobilizzata, patendo dolori intensi e continui che le meritarono lappellativo di Missionaria della soffeLa facciata della Basilica di San Pietro stata ornata, come di consueto,
renza.

L'Osservatore Romano

ella commovente cerimonia del 21 ottobre, per tre


volte il Prefetto della Congregazione per le Cause dei
Santi, Cardinale Angelo Amato, SDB, ha chiesto con forza
al Vicario di Cristo, a nome della Chiesa, di iscrivere sette
Beati nel Libro dei Santi.
Le due prime volte, il Papa ha risposto invitando la
comunit a elevare preghiere a Dio, ma alla fine, la terza volta, ha proclamato: In onore della Santissima Trinit, per lesaltazione della Fede Cattolica e la crescita della vita cristiana, con lautorit di Nostro Signore Ges Cristo, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e nostra, dopo aver riflettuto lungamente, invocato molte
volte lausilio divino e ascoltato il parere di molti nostri
fratelli nellEpiscopato, dichiariamo e definiamo Santi i Beati....

con leffigie dei nuovi Santi

Quasi un milione di giovani


in pellegrinaggio a Lujn
Secondo le informazioni fornite
dallagenzia Gaudium Press, sono

circa un milione i giovani che hanno partecipato nei giorni 6 e 7 ottobre al 38 Pellegrinaggio Giovanile a piedi al Santuario della Madonna di Lujn. La camminata, di
58 chilometri, comincia nella citt di Buenos Aires e termina nella bella Basilica in stile gotico dove
venerata la Patrona dellArgentina. I pellegrini portano con s una
copia della statua originale, che

rappresenta lImmacolata Concezione.


Il Cardinale Jorge Bergoglio, Arcivescovo di Buenos Aires, ha celebrato Messa allarrivo dei pellegrini,
che questanno hanno adottato come motto: Madre, insegnaci a lavorare per la giustizia.
La devozione alla Vergine di
Lujn risale allanno 1630 e si intensificata grazie alla grande quanti-

Dicembre 2012 Araldi

del Vangelo41

t di miracoli che non sono mai cessati lungo questi 382 anni.

Il Rettore-Maggiore dei
Salesiani visita il Giappone
A settembre, lIspettorato salesiano di San Francesco Saverio insediato a Tokio ha compiuto 75 anni di esistenza, motivo per il quale
il Rettore-Maggiore, Don Pascual
Chvez, ha percorso il Giappone per
visitare gli oratori, aspirantati, collegi e opere sociali che lopera di Don
Bosco possiede in questo Paese.
Nella scuola di Yokohama, Don
Chvez ha ricordato agli oltre mille studenti presenti che la felicit
consiste nellessere amici di Ges
e nella scuola Seiko Gakuin, ha incoraggiato gli alunni dicendo: Gli
insuccessi non devono scoraggiarci;
anzi, devono essere motivo per una
ripresa vigorosa!
I salesiani in Giappone prestano anche assistenza in otto parrocchie.

100 mila fedeli in pellegrinaggio


alla tomba di Santa Teresa
di Los Andes
Il 20 ottobre, pi di 100 mila persone di varie diocesi del Cile, soprattutto giovani, hanno partecipato al
22o Pellegrinaggio al Santuario di
Santa Teresa di Los Andes, percorrendo i 27 chilometri da Chacabuco
fino al luogo dove sepolta la prima santa cilena, deceduta a 20 anni
di et.
LArcivescovo di Santiago, Mons.
Riccardo Ezzati Andrello, ha ribadito nellomelia della Messa da campo

celebrata davanti al Santuario: Voi


dovete essere orgogliosi di essere
cristiani. Questa la Chiesa che Cristo vuole. Solamente Cristo d un significato profondo e vero allessere
umano. Dobbiamo essere un popolo dal cuore aperto, che cresce solamente se questo succede insieme
agli altri. Soltanto cos, lo sviluppo
avr un volto umano.
Da parte sua, il Vicario di Speranza Giovane dellArcidiocesi di
Santiago, Don Francesco Llanca
Zuazagoitia, ha sottolineato: Questo un segno che i giovani stanno con Cristo e con la Chiesa, e che
dobbiamo prendere pi seriamente la Missione Giovane, avvicinarci
a loro, ascoltarli e seguirli. Essi hanno Fede e sono il futuro.

Il 12% dei cattolici americani


hanno pensato di farsi religiosi
LUniversit di Georgetown, nella
capitale degli Stati Uniti, ha presentato a settembre uno studio effettuato dal Center for Applied Research in
the Apostolate su richiesta della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli
Stati Uniti, contenente una conclusione per molti veramente inaspettata basata su un lavoro ben documentato e svolto con metodo.
In questo studio diretto da
Mark M. Gray, PhD. e Mary L.
Gautier, PhD sono stati intervistati 1.428 cattolici adulti, e il 12% degli uomini hanno affermato di aver
considerato con una certa seriet,
in qualche momento della vita, di intraprendere il cammino del sacerdozio o della vita consacrata in qualche
ordine religioso. Della popolazione femminile, il 10% avrebbe considerato con una certa seriet di diventare monaca.
I ricercatori hanno notato anche
che buona parte degli intervistati
ha, tra le altre caratteristiche, quella
di provenire da famiglie ben formate che recitano il Rosario, favoriscono la devozione alla Santissima Ver-

42Araldi del Vangelo Dicembre 2012

gine e frequentano lEucaristia domenicale.

La Cappella Sistina del Foro


Romano potr esser visitata
Dal mese di novembre gli stupendi affreschi della chiesa di Santa
Maria Antiqua, nel Foro Romano,
potranno esser visitati dagli studiosi
e dal pubblico in generale, come ha
informato la Soprintendenza dei Beni Archeologici di Roma.
La quantit e la qualit dei dipinti presenti in pi di 250 metri quadrati complessivi fanno di
questo ambiente la Cappella Sistina dellAlto Medioevo. Costruita nel VI secolo, utilizzando parte delle strutture del palazzo di
Domiziano, questa chiesa una
testimonianza della transizione
dellImpero Romano verso lEra
Cristiana, in un periodo che va dal
VI allVIII secolo. I dipinti rappresentano scene di vita dei santi o
illustrano passi della Bibbia.
Purtroppo, Santa Maria Antiqua fu abbandonata dopo il terremoto dellanno 847, quando rimase in parte sepolta sotto le macerie.
Soltanto dopo mille anni, vale a dire, nel XIX secolo, sono cominciate
le opere di restauro che continuano
ancor oggi.

La Slovacchia celebra Anno di


San Cirillo e San Metodio
La Fede Cattolica giunta nel
territorio dellattuale Slovacchia
da 1.150 anni, tramite San Cirillo

e San Metodio, apostoli degli slavi


che, secondo la tradizione, sbarcarono nella Grande Moravia il 5 luglio
dellanno 863, inviati dal Papa.
In omaggio a questa data, che sar commemorata con varie celebrazioni nel corso dellanno, il Consiglio delle Conferenze Episcopali dEuropa (CCEE) ha deciso di realizzare la sua prossima assemblea
plenaria a Bratislava, capitale del
Paese, dal 3 al 6 ottobre 2013. Siccome le commemorazioni coincidono con lAnno della Fede, il Paese lo celebra sotto il motto Anno di
San Cirillo e San Metodio. Nel prendere conoscenza della decisione del
CCEE, lArcivescovo di Bratislava e
Presidente della Conferenza Episcopale Slovacca, Mons. Stanislav Zvolensk, ha affermato che sar uneccellente occasione per far conoscere la comunit dei fedeli della Slovacchia.

Un Cattedratico francese e un
gesuita nordamericano ricevono
il Premio Ratzinger 2012
In una cerimonia realizzata il 20
ottobre scorso nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, Papa
Benedetto XVI ha conferito il Premio Ratzinger al cattedratico francese Rmi Brague, laico, specialista in
Filosofia delle Religioni e al sacerdote gesuita Brian E. Daley, docente di Teologia Storica allUniversit
di Notre Dame (USA).
Dopo una breve introduzione
di Mons. Giuseppe Antonio Scotti, presidente della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger Benedetto XVI, stato il Cardinale Camil-

lo Ruini, presidente del Comitato


Scientifico, a fare la presentazione
dei premiati.
Nel suo discorso il Santo Padre
ha sottolineato che personalit come quella di Don Daley e del Prof.
Brague sono esemplari per la trasmissione di un sapere che unisce
scienza e saggezza. Proprio oggi, ha
aggiunto, sentiamo la mancanza di
persone come queste che, con una
Fede illuminata e vissuta, avvicinino
a Dio lumanit dei nostri giorni e
Lo rendano credibile. Oggi abbiamo bisogno di uomini il cui intelletto sia illuminato dalla luce di Dio affinch possano parlare alla mente e
al cuore degli altri, ha affermato.

400mila fedeli offrono fiori


alla Vergine del Pilar
Si celebrata il 12 ottobre, nella
citt di Saragozza, la festa della Madonna del Pilar, Patrona dellAragona
e dellIspanit. Una delle forme con
cui i fedeli manifestano la loro devozione alla loro Patrona una monumentale offerta floreale, che questanno ha superato tutte le aspettative:
durante la giornata, 400 mila fedeli
hanno portato pi di 5 milioni e 500
mila fiori con cui allestire un simbolico manto per la Vergine Santissima.
Ci sono stati gruppi partecipanti di diversi Paesi, tra i quali si distinto lEcuador, Paese invitato questanno.
Dopo aver fatto lofferta floreale, i pellegrini in processione, passano ininterrottamente per tre giorni
per ammirarla. Secondo la tradizione, la Vergine Maria, ancora in vita,
apparve nellanno 40 allApostolo
Giacomo Maggiore, che predicava il
Vangelo nella Penisola Iberica. Pertanto, la futura Patrona gi vegliava
su queste terre ancor prima che esistesse la Spagna.

Una ricerca rivela la religiosit


degli universitari argentini
Nel 2008 il CONICET (Consiglio Nazionale di Indagini Scientifi-

che e Tecniche) ha presentato una


dettagliata relazione della Prima ricerca su credenze e attitudini religiose in Argentina. Il lavoro, destinato a
comporre un Atlante delle credenze
religiose in questo paese, abbraccia
tutto il territorio nazionale e conta
sulla collaborazione volontaria di diverse Universit e altre istituzioni.
Linchiesta ha rivelato che il
76,5% degli argentini sono cattolici, raggiungendo il massimo nella regione nord-ovest, nella quale il
91,7% degli abitanti professa la Fede Cattolica. Quello che per ha richiamato in modo speciale lattenzione dei ricercatori che il 78,1%
della popolazione universitaria si dichiara cattolica.

Processione eucaristica
percorre le vie di Londra
Il 20 ottobre stata realizzata per
la seconda volta la Processione delle due Cattedrali, che ha portato Ges Sacramentato per le vie di Londra. Il nome delle due cattedrali
proviene dal fatto che essa comincia
nella Cattedrale di Westminster e,
dopo essere passata davanti al famoso edificio del Parlamento e aver attraversato il Fiume Tamigi, termina
in quella di San Giorgio, nel quartiere di Southwark.
Lostensorio con la Sacra Eucaristia stato portato dal Vescovo ausiliare di Westminster, Mons. John
Sherrington, accompagnato dai ca-

Dicembre 2012 Araldi

del Vangelo43

nonici Christopher Tuckwell, sempre di Westminster e John OToole,


di San Giorgio. Alla fine della solennit stata data la benedizione con
il Santissimo Sacramento.
La prima processione delle due
cattedrali stata realizzata nel 2011
per celebrare lanniversario della visita di Papa Benedetto XVI a Londra
e il primo anniversario della festa del
Beato John Henry Newman.

Diocesi albanese compie 950 anni


Le commemorazioni per il 950
anniversario di fondazione della
diocesi albanese di Sap, che hanno
avuto luogo il 29 settembre, hanno
contato sulla presenza di un inviato speciale di Papa Benedetto XVI,
il Cardinale Santos Abril y Castello, Arciprete della Basilica di Santa
Maria Maggiore.
La diocesi di Sap, una delle
sei esistenti attualmente in Albania suffraganea dellArcidiocesi di
Shkodr-Pult, famosa perch da essa proviene il miracoloso affresco
della Madonna del Buon Consiglio
che attualmente si venera a Genazzano. La fondazione di questa diocesi risale al XI secolo, quando fu
eretta da Papa Alessandro II. LAlbania ha attualmente circa 3 milioni
di abitanti, dei quali meno del 20%
sono cattolici.

Lima rende omaggio al


Signore dei Miracoli
Come ormai costume, il giorno
della festa del Signore dei Miracoli, il 18 ottobre, una grande processione ha percorso le principali arterie di Lima, Per, inclusa la Plaza

Mayor, dove la miracolosa Immagine ha ricevuto gli omaggi dellArcidiocesi e delle autorit civili e militari. Il giorno 28, una solenne Messa stata celebrata dallArcivescovo di Lima, Cardinale Juan Luis Cipriani, allesterno del Santuario delle Nazarene.
Questa festa intorno allimmagine del Crocifisso antica di oltre 300 anni ed una delle principali celebrazioni religiose del Per. Secondo unantica tradizione,
un fervente schiavo in una fattoria di Pachacamac dipinse la miracolosa immagine nella parete della
sua umile casa, motivo per cui essa denominata anche Cristo Moreno. Limmagine usc incolume da
due terremoti che devastarono la
regione. Con una bolla papale del
1727, il Signore dei Miracoli fu nominato Patrono della citt di Lima
e la prima processione si realizz
nel 1687.

I laici sono protagonisti della


Nuova Evangelizzazione
Lauditorio del Collegio SantAgostino, di Lima, in Per, stato palco il 25 settembre della conferenza magistrale del Dr. Guzman Carriquiry, Segretario della Pontificia
Commissione per lAmerica Latina,
intitolata Il ruolo dei laici nella Nuova Evangelizzazione. La tavola stata presieduta dallArcivescovo di Lima, Cardinale Juan Luis Cipriani, il
quale ha pronunciato calorose parole di benvenuto e di ringraziamento
al conferenziere.
Durante la sua relazione, il Prof.
Carriquiry, ha ricordato il ruolo pro-

44Araldi del Vangelo Dicembre 2012

tagonista dei laici nella Nuova Evangelizzazione e il richiamo universale alla santit, col Battesimo. Santit che deve manifestarsi anche nella
vita familiare e matrimoniale, nel lavoro professionale e in tutti gli ambiti sociali. Solamente i santi sono i
pi autentici rinnovatori ed evangelizzatori della Chiesa, ha aggiunto.

Portogallo riceve il Comitato


Europeo delle Scuole Cattoliche
Agenzia Ecclesia Riuniti in
Portogallo dall11 al 14 ottobre,
i membri del Comitato Europeo
dellInsegnamento Cattolico, provenienti da 27 Paesi, hanno lanciato
unallerta riguardo alle conseguenze della crisi economica sul mondo scolastico e la libert di educazione. Hanno condiviso anche le loro preoccupazioni sullidentit e la
missione della scuola cattolica in
unEuropa decristianizzata e secolarizzata.
In questo quadro, ha meritato la
speciale attenzione dei partecipanti la formazione spirituale degli insegnanti e dei direttori delle scuole cattoliche, indispensabile affinch
esse possano realizzare la loro missione evangelizzatrice ed educativa
nella societ attuale.
Mons. Antonio Francesco Santos, Vescovo di Aveiro, ha ammonito
che lo Stato, approfittando del contesto problematico e difficile in cui
si trova lEuropa, cerca di disprezzare la scuola privata in comparazione
alla scuola pubblica. In questo modo, lo Stato evita il vero dibattito
sulla libert dei genitori e degli alunni ha sottolineato il Prelato.

Settuagesimo anniversario del IV Congresso Eucaristico Nazionale

Ricordo di un incontro di Fede

salemme, dalla bellezza perfetta, onore, gloria e gaudio


del mondo intero.
Sessantacinque anni dopo, questa intima connessione tra
la grandezza e la Fede stata riconosciuta da Papa Benedetto XVI, sbarcando allAeroporto Internazionale di Guarulhos, nei seguenti termini: Il Brasile una nazione ricca di potenzialit con una presenza ecclesiale che motivo di gioia e speranza per tutta la Chiesa. [...] So che lanima
di questo Popolo, e di tutta lAmerica Latina, conserva valori radicalmente cristiani che non saranno mai cancellati.
***
Per ricordare questa importante data della vita religiosa del Brasile, il Museo di Arte Sacra di San Paolo
ha organizzato lesposizione Scene di un incontro di fede.
Inaugurata il giorno 3 ottobre alla presenza dellArcivescovo, Cardinale Odilo Pedro Scherer, la mostra restata aperta al pubblico fino al 4 novembre. Essa stata allestita sulla base dei documenti dellArchivio Metropolitano, dellArcidiocesi di San Paolo.

Foto: Archivio D. Duarte della Curia Metropolitana di San Paolo

entre lEuropa si trovava immersa nella II Guerra Mondiale, si realizzava a San Paolo, nel settembre del 1942, il IV Congresso Eucaristico Nazionale, alla presenza di pi di 500 mila fedeli, moltitudine sommamente disciplinata e compenetrata mai vista prima nella
Storia del Paese, secondo i giornali dellepoca. Il numero
sorprende anche ai nostri giorni, soprattutto considerando che la capitale paulista aveva allora meno di 1milione
e 400 mila abitanti.
Su invito dellallora Arcivescovo della capitale paulista, Mons. Giuseppe Gaspar de Afonseca e Silva, il Prof.
Plinio Corra de Oliveira, Presidente della Giunta Arcidiocesana dellAzione Cattolica, pronunci un discorso di saluto alle autorit presenti, rette dal Nunzio Apostolico, Mons. Benedetto Aloisi Masella, durante il quale afferm: Il Brasile non sar grande con la conquista,
ma con la Fede; non sar ricco per il denaro ma per la
generosit. Realmente, se sapremo esser fedeli alla Roma dei Papi, la nostra citt potr esser una nuova Geru-

Alcune immagini del IV Congresso Eucaristico Nazionale: processione del Santissimo Sacramento, condotto
dal Nunzio Apostolico, Mons. Benedetto Aloisi Masella; vista parziale del pubblico a Vale de Anhangaba;
processione in Via San Giovanni e arrivo della copia della statua della Madonna Aparecida

Dicembre 2012 Araldi

del Vangelo45

Storia per bambini... o adulti pieni di fede?

Gli occhi che si volsero alla Luce


Tra breve, una Luce briller nelle tenebre di questo
mondo. E, grazie a questa Luce, io ti prometto: tu potrai
vedere con i tuoi occhi le meraviglie create da Dio!
Emelly Tainara Schnorr

ella lontana Palestina, del Messia. Al contrario, qualcosa le passanti era molto aumentato e cerpi di duemila anni fa, faceva sentire in fondo allanimo che tamente quella coppia stava andando
a registrarsi nella terra dei loro anteuna bambina di nome questo momento era prossimo!
Giuditta si sedeva a laUn giorno, stando al suo posto, nati. Sempre servizievole, con molto
to di un pozzo, ogni mattina, per chie- sent le voci di un uomo e una giova- piacere si offr di rifornire loro di acdere lelemosina. Dopo la morte del- ne Signora. Con leditto promulgato qua, chiedendo con cortesia:
Anche voi siete in viaggio per il
la madre, viveva soltanto con il padre, da Cesare Augusto, il movimento dei
censimento?
che tutti i giorni la portava l,
S, mia piccina, rispose il
per farle ottenere il sostentasignore. Il mio nome Giusepmento per entrambi.
pe. Sono della casa di Davide e
La giovane era cieca dalvado a Betlemme con mia mola nascita. Tuttavia, la sua diglie, Maria, che incinta.
sgrazia non la abbatteva. SemIl tono grave e buono delpre allegra e ben disposta, aiula sua voce penetr nel fondo
tava a ritirare acqua per le cadellanima della piccola cieca.
rovane, mentre cantava belVicino a loro si sentiva piena
le canzoni, e finiva, in questo
di pace e gioia. E, come indomodo, col guadagnare qualche
vinando i suoi sentimenti, la
soldo, subito requisito con avinobile Signora le accarezz il
dit dal genitore. La destrezza
capo, dicendo:
con la quale tirava su lacqua
Tra breve, una Luce brile la semplicit del suo cuore
ler nelle tenebre di questo
conquistavano lammirazione
mondo. E, grazie a questa Ludei viaggiatori, che trovavano
ce, io ti prometto: tu potrai
nellinnocenza di questanima
vedere con i tuoi occhi le meinfantile il miglior refrigerio
raviglie create da Dio!
per le loro fatiche.
Trascorsero vari mesi, da alNelle ore in cui rimaneva
lora, e la vita presso il pozzo
da sola, Giuditta era uno spetcontinuava uguale... Intanto, la
tacolo per gli Angeli. Avere la
piccola conservava nel cuore la
sfortuna di non poter vedere
promessa della Signora. Penle bellezze create, non le imCieca dalla nascita, Giuditta era tutti i giorni
obbligata dal padre ad andare a mendicare
sando a lei, canticchiava allegrapediva di desiderare la venuta
46Araldi del Vangelo Dicembre 2012

Edith Petitclerc

mente quando, una sera, allimprovviso fu interrotta da un caratteristico rumore di animali.


Bambina, che fai qui tutta sola? le chiese qualcuno,
con un accento straniero.
Canto e tiro su acqua da
questo pozzo per aiutare mio
padre. Ma, ditemi: voi, chi siete? Da dove venite? Ho udito
musica e della confusione, e ho
creduto che fosse una carovana.
Hai indovinato. Faccio
parte del seguito del re Melchiorre, che ritorna in Oriente.
Mi son dovuto fermare per abbeverare il mio cavallo e devo
unirmi alla comitiva, non appena si sia riposato dalla fatica.
E che cosa ha portato un
re, come il vostro padrone, a
intraprendere un viaggio cos lungo?
Come fai una simile domanda?! Tu sei lunica in IsraUn giglio nel deserto! E con questi petali
ele che non sa della nascita, a
cos bianchi e belli
Betlemme, del Re dei giudei?
Il Re dei giudei?! esclam gnora che aveva conosciuto? Tuttavia,
Giuditta, mentre il suo cuore batte- non era possibile che Ella viaggiasse
su un povero giumento, accompagnava con forza.
S. un Bambino bellissimo ta solo dal suo sposo. Doveva trattarsi
e maestoso. Quando il mio signo- di una mera coincidenza...
Passarono i mesi e i viaggiatori che
re lha visto, si prostrato davanti a
Lui e Lha adorato! Dopo si rivolto frequentavano il pozzo cominciarono
a sua madre, Maria, e Le ha chiesto a raccontarle terribili avvenimenti: il
se Si degnava di accettare loro che re Erode, per paura di perdere il trono, aveva ordinato di uccidere tutti i
Le avevamo portato.
La bambina ascoltava a bocca bambini di meno di due anni. Tutta
aperta, mentre il paggio continuava la Giudea era colpita dal dolore e baa raccontarle le peripezie del viag- gnata da sangue innocente
Come poteva un re cos potengio: la prodigiosa stella che era loro
apparsa, la conversazione con Ero- te avere paura di un bambino inde e i sacerdoti, larrivo a Betlemme, difeso?, si chiedeva la bambina.
lavvertimento ricevuto in sogno che Comera possibile anche solo conli consigliava di ritornare per unal- cepire un ordine cos crudele e arbitrario? Cosa sarebbe successo al Re
tra strada...
Quando egli part, un turbine di dei Giudei? E al Figlio di Maria?
Dal momento in cui cominciarono
pensieri girava nella mente di Giuditta. Quel Bambino di Betlemme non ad arrivare queste notizie, il canto di
poteva essere il Messia atteso? E sua Giuditta inizi a essere meno allegro.
Madre, il paggio non aveva detto che La sua fede, nel frattempo, non dimisi chiamava Maria, come la buona Si- nu. Il timbro soave delle parole del-

la distinta Signora le tornavano in mente di tanto in tanto.


Signora, le diceva interiormente, non mi sono dimenticata della sua promessa!
In una fresca mattina, la
giovane ud voci conosciute. Il
cuore le salt nel petto e dovette contenersi per non uscire di corsa incontro a quelle
persone... perch si ricord di
essere cieca!
Poco dopo, tuttavia, qualsiasi dubbio fu dissipato. Si
trattava, infatti, di Giuseppe
e Maria, che stavano fuggendo da Erode, verso lEgitto. E,
questa volta, non erano soli.
Un Bambino fuori dal comune
li accompagnava, portando tra
le mani un giglio bianco, con il
quale giocava elegantemente.
Giuditta non Lo vedeva,
ma per un misterioso sesto
senso percepiva la sua presenza e piano piano si avvicin a
Lui. Il Bambino la fissava con
amore e, quando gi gli era ben vicina, le diede, con un sorriso, il suo
fiore bianchissimo e profumato, toccandole la mano.
Un giglio nel deserto! esclam
la bambina nel riceverlo. Con questa
fragranza e consistenza! E con questi petali cos bianchi e belli come
non si sono mai visti...
Rimase paralizzata per un momento... I suoi occhi videro la luce!
Poteva ammirare il giglio bianco, che
il bambino le aveva dato, contemplare il figlio venerabile, la cui voce le riconfortava lanima, deliziarsi con il viso folgorante di quella Signora immacolata! Pi ancora, ora lei vedeva seduto tra le braccia di sua Madre, come nel pi prezioso dei troni, il Messia il cui arrivo aveva tanto atteso!
La promessa di Maria era stata mantenuta. Davanti alla Luce del
mondo, gli occhi della bambina innocente cominciarono a vedere la
luce.

Dicembre 2012 Araldi

del Vangelo47

_
_______
I Santi di ogni giorno
1. Beata Liduina Meneguzzi, vergine (1941). Missionaria italiana
dellIstituto San Francesco di Sales, morta a Dire Dawa, in Etiopia. Si distinta per la sua carit
verso i poveri, malati e prigionieri.
2. I Domenica dAvvento.
Beato Giovanni Ruysbroeck,
sacerdote (1381). Si ritirato
con due amici a Groenendaal, in
Belgio, per vivere una vita retta
dalla regola di SantAgostino. Ha
scritto sui diversi gradi della vita
spirituale.
3. San Francesco Saverio, sacerdote
(1552).
Beato Giovanni Nepomuceno
De Tschiderer, Vescovo (1860).
Vescovo di Trento, che in tempi difficili ha offerto una mirabile testimonianza di amore per la
sua Chiesa.

grande amore per il silenzio e la


contemplazione, rinunci allepiscopato di Colonia in Armenia e and a vivere nel monastero (Grande Laura) di San Saba,
in Palestina.
8. Immacolata Concezione della
Beata Vergine Maria.
Beato Luigi Liguda, sacerdote e martire (1942). Sacerdote
polacco della Congregazione del
Verbo Divino, crudelmente assassinato nel campo di concentramento di Dachau, in Germania.
9. II Domenica dAvvento.

10. San Mauro, martire (circa nel


sec. IV). Papa San Damaso lo celebra come un bambino innocente che nessun supplizio riusc ad
allontanarlo dalla Fede.
11. San Damaso I, Papa (384).
Beato Girolamo Ranuzzi, sacerdote ( 1468 circa ). Ordinato
sacerdote nellOrdine dei Servi di
Maria, fu professore in diverse case di studi del suo Ordine, in Italia.
12. Beata Maria Vergine di Guadalupe, patrona dellAmerica Latina.
San Simone Phan c Ha,
martire (1840). Medico e padre
di famiglia, decapitato a Hu, in
Vietnam, per aver ospitato missionari a casa sua.

4. San Giovanni Damasceno, sacerdote e Dottore della Chiesa


(749 circa).
SantOsmundo,
Vescovo
(1099). Vescovo di Salisbury, in
Inghilterra, celebr la dedicazione della cattedrale e uniform i
costumi della sua diocesi.

13. Santa Lucia, vergine e martire


(304 circa).
Beato Antonio Grassi, sacerdote (1671). Religioso della Congregazione dellOratorio,
morto a Fermo, esercit il suo
ministero, promuovendo con il
suo esempio leducazione dei giovani.

5. San Saba, abate (532). Patriarca dei monaci di Palestina, fond


nel deserto della Giudea un nuovo stile di vita eremitica, in sette monasteri che si chiamarono
Grande Laura.

14. San Giovanni della Croce, sacerdote e Dottore della Chiesa


(1591).
Beata Francesca Schervier,
vergine (1876). Soprannominata Madre dei Poveri, fond ad
Aachen, in Germania, la Congregazione delle Sorelle dei Poveri
di San Francesco.

6. San Nicola, Vescovo (sec. IV).


Santa Dionisia e San Maiorico, martiri (sec. V). Madre e figlio uccisi con terribili torture durante la persecuzione del re vandalo ariano Unnerico.
7. SantAmbrogio, Vescovo e Dottore della Chiesa (397).
San Giovanni Silenziario, Vescovo (558). A causa del suo

San Giovanni Diego Cuauhtlatoatzin (1548).


Santa Gorgonia, madre di famiglia (circa nel 370). Figlia di Santa Nona e sorella di San Gregorio
Nazianzeno e San Cesario. Diede
esempio di vita sobria e pietosa, e
di generosit verso i poveri.

San Tommaso Becket Cattedrale


di Canterbury (Inghilterra)

48Araldi del Vangelo Dicembre 2012

15. Beata Maria Vittoria Fornari,


vedova (1617). Fond a Geno-

___________________ Dicembre
va lOrdine delle Annunziate Celesti, per onorare la Santissima
Vergine nel mistero dellAnnunciazione.

22. San Cheremone, Vescovo e martire (250). Vescovo di Nilopolis


(Egitto), ucciso durante la persecuzione dellimperatore Decio.

16. III Domenica dAvvento.


Beato Onorato da Biaa Podlaska, (1916). Sacerdote Cappuccino, si dedic allamministrazione del Sacramento della Penitenza, alla predicazione del Vangelo
e alla consolazione dei prigionieri. Mor a Nowe Miasto, in Polonia.

23. IV Domenica dAvvento.


San Giovanni da Kety, sacerdote (1473).
San Giuseppe Cho Yun-ho,
martire (1866). Ucciso a bastonate, quando era ancora giovane a Tjyen-Tiyon, (Corea), per
aver seguito i passi di suo padre,
San Pietro Cho Hwa-s, anchegli
martire.

17. San Giuseppe Manyanete Vives,


sacerdote (1901). Fondatore delle Congregazioni dei Figli e Figlie
della Sacra Famiglia, a Barcellona, (Spagna), con la missione di
imitare, onorare e propagare la
devozione alla Sacra Famiglia di
Nazareth e promuovere la formazione cristiana delle famiglie.
18. San Vinnibaldo, abate (761).
Insieme a suo fratello, San Villibaldo, segu San Bonifacio per
evangelizzare i popoli germanici.
19. SantAnastasio I, Papa (401).
Uomo dinsigne povert e apostolica sollecitudine, si oppose
fermamente alle dottrine eretiche.
20. San Filogonio, Vescovo (324).
Avvocato eletto Vescovo di Antiochia, in Siria. Insieme a
SantAlessandro, fu il primo a
lottare contro leresia ariana.
21. San Pietro Canisio, sacerdote e
Dottore della Chiesa (1597).
Beato Pietro Friedhofen, religioso (1860). Spazzacamino che
si dedic allassistenza dei malati e fond a Coblenza, in Germania, la Congregazione dei Frati
della Misericordia di Maria Ausiliatrice.

24. San Delfino, (prima del 404).


Secondo Vescovo di Bordeaux, in
Francia. Si impegnato nella lotta contro leresia di Priscilliano.
25. Natale del Signore.
Beata Maria degli Apostoli von
Wllenweber, vergine (1907). Di
origine tedesca, fond a Tivoli
lIstituto delle Suore del Divino
Salvatore.
26. Santo Stefano, diacono e protomartire.
Beato Secondo Pollo, sacerdote (1941). Cappellano militare
durante la Seconda Guerra Mondiale, mor in Montenegro colpito da un proiettile mentre assisteva un soldato ferito. Portava tra
le mani il Rosario e i santi oli.
27. San Giovanni, Apostolo ed
Evangelista. Secondo Eusebio di
Cesarea, mor ormai centenario a
Efeso nei primi anni del II secolo.
Fu lunico dei Dodici a non subire il martirio.
San Teodoro, martire ( 841 circa). Monaco della Laura di San
Saba, in Palestina, fatto prigioniero e torturato a Costantinopoli dagli iconoclasti. Mor in carcere nellattuale Hisarlik, in Turchia.

Beata Francesca Schervier

28. Santi Innocenti, martiri.


Beata Mattia Nazzareni, badessa ( 1326 circa). Fu per 40 anni badessa del monastero delle
clarisse di Matelica, rivelandosi
grande mistica e saggia organizzatrice.
29. San Tommaso Becket, Vescovo e
martire (1170).
San Marcello, abate (circa nel 480). Abate del Monastero acemeta di Costantinopoli, dove giorno e notte i monaci cantavano lUfficio Divino, divisi in vari cori.
30. Domenica. Sacra Famiglia di
Ges, Maria e Giuseppe.
San Felice I, Papa (274). Resse la Chiesa durante il governo
dellimperatore Aureliano.
31. San Silvestro I, Papa (335).
Beato Alano di Solminihac,
Vescovo (1659). Cerc di correggere i costumi del popolo e
rinnovare con zelo apostolico, in
tutti i modi possibili, la diocesi di
Cahors, in Francia.

Dicembre 2012 Araldi

del Vangelo49

Il Natale e la croce
Per alcuni, il Natale del 1075 fu uno dei pi tristi della
Storia; per altri, uno dei pi conturbati. Ma, cosa direbbe
lo stesso San Gregorio VII se potesse narrarci quello che
accadde quel giorno?

Felipe Garcia Lopez Ria

atali di tutta la Storia!


Chi mai potr aver notizia di tutto quello che
avvenuto in queste
pi di duemila notti? Quanti miracoli,
quante grazie ricevute e quante comunicazioni del Bambino Ges alle anime in questi giorni benedetti?
Natali grandiosamente o umilmente celebrati: in templi magnifici o in piccole cappelle, simili in povert alla grotta di Betlemme. Notti
Sante, commemorate tra la moltitudine dei fedeli o tra i membri di una
piccola famiglia. Tuttavia, in contrasto con la nota dominante di gioia di
tutti i Natali, ce ne sono stati alcuni
che ricordano le sofferenze che il Signore Ges ha voluto patire fin dal
suo ingresso in questo mondo.
***
Cadeva una pioggia abbondante nella citt di Roma, la notte del 24
dicembre 1075. Il freddo era intenso,
latmosfera pesante. Affrontando le
intemperie, Papa Gregorio si dirigeva alla Basilica di Santa Maria Maggiore che, gi a quellepoca, custodiva le tavole della mangiatoia dove il
Bambino Ges fu reclinato, dopo es-

sere stato accolto tra le braccia virginali della sua Santissima Madre.
La prima chiesa della Cristianit
dedicata alla Madre di Dio era illuminata da una considerevole quantit di candelabri, creando unatmosfera di solennit e di sacro mistero.
Il monaco cistercense Ildebrando,
che due anni prima era stato eletto
successore di Pietro e aveva adottato il nome di Gregorio VII, cominci devotamente la celebrazione del
Santo Sacrificio e, facendo eco al
cantico degli Angeli, inton con fermezza il Gloria in excelsis Deo.
Durante la Celebrazione, ogni
volta che lo sguardo del Papa ricadeva sulle tavole sacre, sentiva un fremito di emozione: erano trascorsi
oltre dieci secoli da quando il Verbo
fatto carne vi aveva riposato! E, dopo la consacrazione, avrebbe riposato anche nelle sue mani, in Corpo,
Sangue, Anima e Divinit, sebbene
celato sotto le Sacre Specie.
Fu certamente con simili sentimenti nel cuore che San Gregorio
VII celebr la Santa Messa, ma al
momento di rivolgersi ai fedeli per
dar loro la Comunione, si ud un ru-

50Araldi del Vangelo Dicembre 2012

more fragoroso. Le porte della Basilica furono forzate e una turba armata penetr nel tempio. Molti fedeli fuggirono.
Al comando di Cencio, figlio del
prefetto di Roma, gli invasori avanzarono contro il Papa, ferendolo a
pugnalate. Lo spogliarono dei paramenti sacri, macchiati del sangue
che gli scorreva dal volto, lo trascinarono fuori e, sotto una pioggia
torrenziale, lo rinchiusero in una
torre vicino al Pantheon.
Ai primi raggi dellaurora, il popolo di Roma, saputo il luogo dove
era rinchiuso il loro Pastore, si riun
impaziente presso il Campidoglio e
corse a liberarlo.
Vedendosi accerchiato e temendo il furore della moltitudine minacciosa, Cencio si gett ai piedi di San
Gregorio, implorando la sua clemenza. Questi perdon lattentato commesso contro la sua persona. In riparazione delloffesa fatta alla Chiesa, tuttavia, gli impose come penitenza un pellegrinaggio a Gerusalemme.
Si diresse in seguito alla finestra della sua prigione e chiese al popolo romano di non fare alcun male al sacri-

lego aggressore, il quale pot, cos, fuggire liberamente.


Liberato il Pontefice, il popolo
lo condusse in trionfo per le vie di
Roma, in direzione del Palazzo del
Laterano, nella certezza che, dopo
quegli avvenimenti, egli avrebbe
desiderato curarsi le ferite, lavarsi, cambiarsi le vesti e riposare.
Questi, invece, indic alla moltitudine unaltra destinazione:
la Basilica di Santa Maria Maggiore. Senza intendere il motivo di tale decisione, i fedeli obbedirono.
Una volta giunti alla Basilica, San Gregorio sal allaltare e
ultim la Liturgia della Notte Santa, interrotta ore prima. Soltanto
dopo, si diresse al Palazzo Lateranense.
***
Per alcuni, il Natale
del 1075 fu uno dei
pi tristi della Storia; per altri, uno
dei pi conturbati. Ma, se avessi-

mo lopportunit di ascoltare
dallo stesso monaco Ildebrando la
narrazione di quanto accaduto quel
giorno, di certo egli farebbe notare
quanto, durante quellepisodio, le
sue sofferenze fossero unite a quelle del Signore Ges.
Narra una pia tradizione che il
Bambino Ges, dopo aver rivolto il
primo sorriso alla sua vergine Madre, apr le braccia a formare una
croce, preannunciando la Passione.
Se cos stato, Egli ha voluto insegnarci, con questo gesto, che nelle gioie natalizie gli uomini non devono dimenticarsi dellobiettivo della sua venuta al mondo: operare la
Redenzione del genere umano, col
sacrificio della sua stessa vita. Egli
invitava, cos, tutti gli uomini a
unirsi ai suoi dolori, nei secoli
venturi.
Fu quello che fece San
Gregorio VII, durante tutto
il suo Pontificato, segnato
dalla terribile persecuzione del pi famoso potentato di quel tempo.
Dicembre 2012 Araldi

del Vangelo51

Fotos: Gustavo Kralj / Luis Mara

Statua dl Ges Bambino venerata


nella Casa Santiago, degli Araldi del
Vangelo, a Bogot (Colombia). Sullo
sfondo, Cappella di Salus Populi
Romani - Basilica di Santa Maria
Maggiore, Roma

(Beato Pio IX,


Ineffabilis Deus)

Immacolata Concezione Parrocchia di SantUlrico, Ortisei;


sullo sfondo, Basilica della Madonna
del Rosario, Caieiras (Brasile)

Wolfgang Moroder

empre assolutamente libera


da ogni macchia di
peccato, tutta bella e perfetta, Ella
possiede una tale
pienezza di innocenza e di santit
che, dopo Dio, non
si pu concepire
unaltra maggiore,
e la cui profondit
nessuna mente,
allinfuori di Dio,
pu arrivare a
comprendere.

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