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t. 1 comma 1 - NE/PD - Contiene I.R. - Periodico dellAssociazione Madonna di Fatima - Maria, Stella della Nuova Evangelizzazione
Numero 124
Agosto 2013
Conoscere il bene
e non farlo
Sergio Hollmann
San Bernardo
di Philippe Quantin Museo delle Belle Arti,
Digione (Francia)
SommariO
Scrivono i lettori
Periodico dellAssociazione
Madonna di Fatima - Maria, Stella
della Nuova Evangelizzazione
5
Il culto di San Giuseppe
nella tradizione della Chiesa
Direttore responsabile:
Zuccato Alberto
Consiglio di redazione:
Guy Gabriel de Ridder, Suor Juliane
Vasconcelos A. Campos, EP,
Luis Alberto Blanco Corts, Madre
Mariana Morazzani Arriz, EP,
Severiano Antonio de Oliveira
Traduzione: Antonietta Tessaro
Amministrazione:
Via San Marco, 2A
30034 Mira (VE)
CCP 13805353
Aut. Trib. Venezia 11 del 31/3/12
Poste italiane, s.p.a Spedizione
in Abbonamento Postale - D.L.
353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)
art. 1, comma 1, NE PD
Contiene I.R.
www.araldi.org
www.salvamiregina.it
Con la collaborazione
dellAssociazione
Privata Internazionale di Fedeli
di Diritto Pontificio
30
......................
Commento al Vangelo
La tentazione
della limbolatria
......................
10
34
38
accaduto nella
Chiesa e nel mondo
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50
S crivono
i lettori
Trasforma il difficile in
lieve e accessibile
DallIstituto Tecnologico
Don Bosco
Ringrazio molto per linvio della Rivista allIntec Don Bosco. Si sta
rivelando molto utile per le classi di
formazione, tanto della Scuola Media quanto dellOratorio.
Fra Jorge B. H., SDB
Saltillo Messico
Mi allontano dai
problemi del mondo
Quando mi sento triste oppure ho
qualche difficolt, dopo aver recitato
una preghiera, ricorro alla rivista Araldi del Vangelo, perch leggendo i suoi
articoli ottengo pace e molta speranza, sento che mi allontano dai problemi del mondo e mi addentro nella vita spirituale. Sul mio comodino non
manca mai un numero della Rivista.
Paola C. de D. la C.
Guatemala Guatemala
Argomenti interessanti
e attraenti
Editoriale
a di Fatima
- Maria,
Stella della
Nuova Evange
lizzazione
1 - NE/PD
- Contien
e I.R. - Periodic
o dellAss
ociazione
Madonn
124
Numero
2013
Agosto
frica
art. 1 comma
re dellA
Poste Italiane
Spa Spedizi
one in Abbona
mento Postale
D.L. 353/200
3 (conv.
in L. 27/02/2
004 n. 46)
Nel cuo
Associazion
e Madonna
di Fatima
Momenti della
visita della Statua
Pellegrina del
Cuore Immacolato
di Maria a Vumbi
e Rango (Ruanda)
(Fotos: Pascal Batagata)
del Vangelo5
Dio ci convoca
a far parte del suo popolo
Che missione ha questo popolo? Quella di portare nel mondo la
speranza e la salvezza di Dio: essere segno dellamore di Dio che
chiama tutti allamicizia con Lui
chi si sente lontano da Dio e dalla Chiesa, a chi timoroso o indifferente, a chi pensa di non poter pi
cambiare: il Signore chiama anche
te a far parte del suo popolo e lo fa
con grande rispetto e amore! Lui ci
invita a far parte di questo popolo,
popolo di Dio.
Come si diventa membri di questo popolo? Non attraverso la nascita fisica, ma attraverso una nuova nascita. Nel Vangelo, Ges dice a Nicodemo che bisogna nascere dallalto,
dallacqua e dallo Spirito per entrare nel Regno di Dio (cfr. Gv 3,3-5). E
attraverso il Battesimo che noi siamo
introdotti in questo popolo, attraverso la fede in Cristo, dono di Dio che
deve essere alimentato e fatto crescere in tutta la nostra vita. Chiediamoci: come faccio crescere la fede che
ho ricevuto nel mio Battesimo? Come faccio crescere questa fede che
io ho ricevuto e che il popolo di Dio
possiede?
LOsservatore Romano
Basta leggere un giornale per vedere che la presenza del male esiste, che il Diavolo agisce.
Ma vorrei dire a voce alta: Dio pi forte!
Papa Francesco percorre in papamobile Piazza San Pietro prima dellUdienza Generale del 12/6/2013
Il Diavolo agisce, ma
Dio pi forte!
Che missione ha questo popolo?
Quella di portare nel mondo la speranza e la salvezza di Dio: essere segno dellamore di Dio che chiama
tutti allamicizia con Lui; essere lievito che fa fermentare tutta la pasta,
sale che d il sapore e che preserva dalla corruzione, essere una luce
che illumina.
Attorno a noi, basta aprire un
giornale, lho detto vediamo che
la presenza del male c, il Diavolo agisce. Ma vorrei dire a voce al-
ta: Dio pi forte! Voi credete questo: che Dio pi forte? Ma lo diciamo insieme, lo diciamo insieme tutti: Dio pi forte! E sapete perch
pi forte? Perch Lui il Signore,
lunico Signore. E vorrei aggiungere
che la realt a volte buia, segnata dal
male, pu cambiare, se noi per primi
vi portiamo la luce del Vangelo soprattutto con la nostra vita.
Se in uno stadio, pensiamo qui
a Roma allOlimpico, o a quello di
San Lorenzo a Buenos Aires, in una
notte buia, una persona accende una
luce, si intravvede appena, ma se gli
oltre settantamila spettatori accendono ciascuno la propria luce, lo stadio si illumina. Facciamo che la nostra vita sia una luce di Cristo; insieme porteremo la luce del Vangelo
allintera realt.
Dobbiamo essere il
fermento di Dio
Qual il fine di questo popolo?
Il fine il Regno di Dio, iniziato
sulla terra da Dio stesso e che deve essere ampliato fino al compimento, quando comparir Cristo,
vita nostra (cfr. Lumen gentium, 9).
Il fine allora la comunione piena
con il Signore, la familiarit con il
Signore, entrare nella sua stessa vita divina, dove vivremo la gioia del
suo amore senza misura, una gioia
piena.
Cari fratelli e sorelle, essere
Chiesa, essere Popolo di Dio, secondo il grande disegno di amore del Padre, vuol dire essere il
fermento di Dio in questa nostra
umanit, vuol dire annunciare e
portare la salvezza di Dio in questo nostro mondo, che spesso
smarrito, bisognoso di avere risposte che incoraggino, che diano speranza, che diano nuovo vigore nel
cammino.
La Chiesa sia luogo della misericordia e della speranza di Dio,
dove ognuno possa sentirsi accolto, amato, perdonato, incoraggiato
Agosto 2013 Araldi
del Vangelo7
come realizzare unesistenza che abbia un senso profondo, che doni entusiasmo, gioia e speranza; avevano capito che Ges un grande maestro di vita e un modello di vita, e
che non solamente insegnava loro,
ma li invitava anche a seguirlo su
questa strada.
Cari ragazzi, se adesso vi facessi
la domanda: perch andate a scuola,
che cosa mi rispondereste? Probabilmente ci sarebbero molte risposte secondo la sensibilit di ciascuno. Ma penso che si potrebbe riassumere il tutto dicendo che la scuola
uno degli ambienti educativi in cui si
cresce per imparare a vivere, per diventare uomini e donne adulti e maturi, capaci di camminare, di percorrere la strada della vita.
Come vi aiuta a crescere la scuola? Vi aiuta non solo nello sviluppare la vostra intelligenza, ma per
una formazione integrale di tutte le
componenti della vostra personalit.
LOsservatore Romano
Tutti i diritti sui documenti pontifici sono riservati alla Libreria Editrice Vaticana.
La versione integrale di questi documenti pu essere trovata in www.vatican.va
del Vangelo9
Vassil
La tentazione
della limbolatria
Lavarizia Cattedrale di Metz (Francia)
I La vocazione scambiata
per una serratura...
I discepoli
non capivano
lelevato
significato di
tale annuncio
Si narra che una volta un monaco fin per abbandonare la sua vocazione per una mera bagatella. Egli aveva lavorato per anni come esimio
maniscalco e, in un determinato momento, aveva sentito, dentro di s un forte impulso a seguire le vie della vita contemplativa. Abbandonato tutto, si diresse in un monastero, dove venne ammesso.
Trascorso del tempo, gli fu destinata una
cella la cui porta cigolava e sbatteva incessantemente giorno e notte, poich non si chiudeva bene. Volendo risolvere il problema, il nostro
monaco chiese licenza al superiore e fabbric
una magnifica serratura. Inoltre, approfitt per
fissare anche la porta, aggiustandola meglio agli
stipiti. Insomma, riusc a trasformarla in un pezzo esemplare per tutta la comunit.
Soddisfatto del proprio lavoro, passeggiava
per i corridoi delledificio, meravigliandosi di
non trovare nessuna serratura comparabile alla sua, cos perfetta e ben rifinita, ma con il passare dei mesi, si stava creando in lui un attaccamento eccessivo per quellelemento, apparentemente inoffensivo.
Un giorno, per, labate ordin un cambio di
celle nella comunit. Depresso dalla prospettiva
di vedersi obbligato a ripetere il minuzioso lavoro nella sua nuova destinazione, il monaco-maniscalco chiese il permesso di portare con s la
serratura, ma per decisione del superiore, nessuno fu autorizzato a traslocare alcunch della mobilia nel trasferimento da una cella allaltra. Scontento della decisione arbitraria del priore e non essendo disposto a rinunciare alla sua
eccellente serratura, il monaco la strapp dalla
porta e decise di abbandonare la vocazione religiosa, ricevuta dalle mani di Dio, portandosi via
loggetto del suo attaccamento e percorrendo le
vie del mondo...
Che cosa sottintende la storia della serratura di questo monaco? quello che ci insegna
il Vangelo della 18 Domenica del Tempo Ordinario.
II Il pericolo dellavidit
Lepisodio narrato in questo Vangelo si svolge quando Ges e i suoi discepoli erano in cammino verso Gerusalemme, citt dove Egli avrebbe consumato la missione divina. Precedentemente, e per due volte, aveva predetto la Passione (cfr. Lc 9, 22.44). Tuttavia, i discepoli non
comprendevano lelevato significato di tale annuncio, nonostante avessero la speranza di es-
aVangeloA
In quel tempo, 13 Uno della folla Gli
disse: Maestro, di a mio fratello che
divida con me leredit. 14 Ma Egli
rispose: O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?
15
E disse loro: Attenzione! Tenetevi
lontani da ogni tipo di cupidigia, perch anche se uno nellabbondanza
la sua vita non dipende dai suoi beni.
16
Disse poi una parabola: La campagna di un uomo ricco aveva dato un
buon raccolto. 17 Egli ragionava tra
s: Che far, poich non ho dove ri-
Per correggere
questa visione
umana, Egli
li aveva
inviati in
missione,
dando loro
il potere di
scacciare
i demoni
del Vangelo11
Anche ai
nostri giorni
esiste un forte
desiderio di
trovare un
elisir della
vita eterna,
nel tentativo
di vivere
in un limbo
permanente in
questo mondo
14
Non risulta esserci nel Vangelo nessuna negazione chiara ed esplicita di Ges di fronte a
qualsiasi richiesta, soprattutto se fatta con sincera umilt di cuore, ma nel caso di questuomo
Egli rifiuta di pronunciarsi sullargomento, per il
fatto che questa non era la sua missione. Competeva, piuttosto, ai giudici e ai rabbini, i quali
avevano per diritto tale responsabilit. Secondo
quanto commenta SantAmbrogio, colui che
era disceso per ragioni divine, con ogni giustizia rifiuta quelle terrene, e non si degna di farsi
giudice di contese n ripartitore di eredit terrene, poich a Lui toccava giudicare e decidere sui
meriti dei vivi e dei morti.5
Questi primi versetti sono sufficienti per trarre una bella lezione. La reazione di Cristo ci mostra che quando uno desidera un bene solo per
s, Dio si allontana. Zelante, per, per leterna
salvezza di tutti, ha voluto presentare a quelluomo un nuovo insegnamento: il pericolo di lasciarsi prendere dalle questioni di uneredit familiare. Il richiedente esigeva la met delleredit
afferma SantAgostino chiedeva la met di
uneredit terrena e il Signore gliela offr tutta intera nel Cielo: gli dava pi di quanto chiedeva.6
Questo si era verificato per il fatto che egli era rivolto ai beni visibili con una volutt non comune,
volendo averli, a tutti i costi, nelle sue mani.
Cos la cupidigia
15
In primo luogo, sorprendente vedere Nostro Signore che fa uso della parola attenzione,
per mostrare limportanza capitale della frase
proclamata da Lui. Ora, in questo versetto, dobbiamo tener conto che quando Ges parla di
ogni tipo di cupidigia non si riferisce solo al
denaro. Se avesse detto solamente dalla cupidigia, avrebbe potuto significare solo il denaro.
Avendo detto contro ogni tipo di cupidigia,
poteva non riferirsi solo a questo, comprendendo, pertanto, altri beni materiali.
Se desideriamo qualcosa per la nostra stabilit, egoismo o bene personale, separato dallamore di Dio e bramato con avidit, questo si chiama cupidigia! Ci insegna il Dottor Angelico che il
peccato della cupidigia si compie quando si desidera acquisire e accumulare ricchezze oltrepassando la dovuta moderazione. Questo proprio
dellavarizia, la quale si definisce come un desiderio smisurato di possedere.7 Tornando, allora,
alla storia del nostro povero monaco-maniscalco,
bisogna chiederci: come possibile che la vita di
un uomo si riduca allamore per una serratura?
Siamo onesti e guardiamo bene in faccia
lampio campo di beni intorno a noi. San Giovanni della Croce li definisce con precisione:
intendiamo per beni temporali ricchezze, stati, mestieri e altre pretese, e anche figli, parenti, matrimonio, ecc..8 Questi potranno consistere anche in una serratura, in un apprezzamento
squilibrato per un animale domestico o per un
oggetto qualsiasi, al quale ci attacchiamo in modo eccessivo, anche se ci porter lontani da Dio.
Esistono anche altre specie di cupidigia come
quella del sentimentalismo, dellaffetto, del ro-
Lattaccamento pu concentrarsi
su pochi beni
Nostro Signore parla di abbondanza di beni. Tuttavia, necessario tener presente che se
ci trovassimo in una situazione di scarsezza di
mezzi, di ricchezze o di beni di qualsiasi altro
genere, questo non significherebbe che siamo
esenti dal rischio di attaccamento a loro.
Continuando la sua analisi, San Giovanni della Croce commenta come terribile la dedizione
sregolata al benessere materiale, e spiega che se
una persona ha molti beni, la sua considerazione
sar ripartita fra tutti loro. Sar il caso, per esempio, di un possessore di mille monete doro. Se ne
perde una sola, restando con novecentonovantanove, lo shock non sar tanto grande. Invece, se
ne perde novecentonovantanove, tutta la sua attenzione per le mille monete si concentrer su
una sola. In questo modo, chi ha pochi beni pu
avere per loro lo stesso attaccamento che un nababbo avrebbe per tutta la sua fortuna, dimenticandosi, a causa di
questo, di Dio.
indispensabile, tuttavia, sottolineare una sfumatura importante. Ges non sta condannando, in questa parabola, il possesso
di beni, n il diritto di propriet,
ma la cupidigia, ossia, la mancanza di regole nella considerazione
dei beni temporali.9
Egli ragionava tra s: Che far, poich non ho dove riporre i miei raccolti. 18E disse: Far cos: demolir i miei
magazzini e ne costruir di pi grandi
e vi raccoglier tutto il grano e i miei
17
Se
desideriamo
qualcosa per
il nostro bene
personale,
separato
dallamore di
Dio e bramato
con avidit,
questo si
chiama
cupidigia
Vctor Toniolo
manticismo, che ci obbligano a mettere Dio da parte per adorare quello che meramente umano.
Quando uno consegna il suo cuore alla cupidigia
di questo tipo e alla adorazione degli altri e questa lessenza del romanticismo , vorr sempre di
pi, vivendo in una continua inquietudine. Un altro
tipo ancora di cupidigia la vanit, il desiderio di
apparire, sia per la bellezza fisica, perdendo tempo
nella cura eccessiva del proprio aspetto, sia per ritenersi in possesso di una grande intelligenza. Pu
esserci cupidigia anche in relazione alla salute, dedicandoci in modo sproporzionato ed esclusivo alla
cura del corpo e al trattamento delle malattie.
16
Monete doro dellepoca dellImpero - Museo dei Valori della Banca Centrale del Brasile, Brasilia
del Vangelo13
Dario Iallorenzi
Il personaggio
della parabola
vuole
custodire il
prodotto del
buon raccolto
in modo
esclusivo
per la sua
soddisfazione
Latteggiamento iniziale del proprietario quello di colui che, allimprovviso, si imbatte in una situazione di saziet inattesa. Che far? Non ho
dove custodire il mio raccolto!. Deplorabile stato questo suo primo pensiero, pieno di egoismo.
Trovando i campi floridi e pronti per trarne il rendimento di un raccolto come mai era riuscito ad
immaginare, luomo ha sentito ribollire in s lelisir della limbolatria, cio, il desidero di rimanere
su questa Terra per tutta leternit, senza incidenti.
Dio scomparso dai suoi piani, e quando questo succede, subentra il disastro. nostro dovere
non toglierLo mai dal centro delle nostre preoccupazioni. Se non agiamo cos, la nostra persona
assumer rapidamente il ruolo principale dellesistenza, poich per noi esistono solo due amori: o amiamo Dio fino a dimenticarci di noi stessi,
o amiamo noi stessi fino a dimenticarci di Dio.11
Il personaggio della parabola vuole custodire il
prodotto del buon raccolto in modo esclusivo, per
la sua soddisfazione. Come ammoniva Nostro Signore poco prima, egli avido e avaro, desidera
tutto per s e solo per s! Partendo da un principio
errato quello dellegolatria , nemmeno si ricorda di fare un qualche bene agli altri. Una volta che
ha ricevuto con copiosit dalle mani del Creatore
quel raccolto, e in una quantit tanto superiore a
quella che lui si aspettava, in una quantit tale che
non aveva nemmeno dove immagazzinarlo, era
desiderio dellAltissimo che lo utilizzasse anche
per il bene del prossimo, ma non gli era nemmeno venuta in mente una simile possibilit! Se Dio
non al centro delle riflessioni dellanima, gli viene unansia propria dellattaccamento e, con questa, il turbamento. Non in commotione Dominus
il Signore non nellagitazione (I Re 19, 11). Lo
spirito della cupidigia ci fa perdere la pace.12
Come il gi criticato monaco-maniscalco non si
era preoccupato di fare nuove serrature per tutte
le celle sebbene fosse eccellente nella professione e avesse in abbondanza labilit per farle , e
aveva chiesto il permesso di rifare soltanto la sua,
allo stesso modo quel proprietario vuole costruire
i granai pensando ad una stabilit basata sul mero
godimento della vita personale. In entrambi emerge un profondo atteggiamento egoista.
Daltra parte, il Maestro non afferma che ci sia
unintenzione esplicita di peccato in tutto questo.
Tuttavia, dicendo riposati, mangia, bevi e datti alla gioia..., luomo ricco si dimenticato del Primo Comandamento della Legge di Dio: Amerai
il Signore tuo Dio sopra ogni cosa. Colui che gli
aveva procurato la situazione di abbondanza era
stato ora messo da parte e non pi ricordato.
per questa ragione che egli non ritiene nemmeno sufficiente il considerevole sostentamento
messo da parte nei granai gi esistenti. Nellanno successivo e in quelli seguenti, avrebbe nuovamente avuto un raccolto, magari ancora di pi.
Tuttavia, lavarizia e il desiderio di godere lo resero cieco. Questo il pensiero di quanti sono dominati dalla cupidigia. Non sono mai soddisfatti dei doni ricevuti dalle mani di Dio, aspirando
sempre a qualcosa in pi. La ragione per la quale lavidit non si sazia mai che il cuore delluomo fatto per ricevere Dio. [] Per
questo, non pu riempirlo quello che
meno di Dio.13 Questa insoddisfazione porta a uno squilibrio emozionale, e
i suoi frutti si traducono nella mancanza di virt, a causa del desiderio disordinato di voler sempre di pi. la cupidigia definita da San Bernardo come
male sottile, segreto veleno, peste occulta, artefice del dolore, madre dellipocrisia, padre dellinvidia, origine dei
vizi, semente di eccessi, [...] tarma della
santit che rende ciechi i cuori, converte in malattie gli stessi rimedi e in nuovi
acciacchi la medicina.14
Guai a chi fonda la sua vita spirituale o temporale pensando soltanto a se
stesso! Prima o poi, sentir lo stesso ammonimento, uscito dalle labbra di Nostro Signore, alluomo
di questa parabola.
Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sar richiesta la tua vita. E
quello che hai preparato di chi sar?
21
Cos di chi accumula tesori per s, e
non arricchisce davanti a Dio.
20
Continuava ad accumulare grano e beni materiali, volendo costruire un nuovo granaio sicuro, poich aveva fatto della vita nel tempo il
suo ultimo fine, credendo di prolungarla eternamente. La sua pazzia consistita in un atto
di disamore rispetto alleterno. Questo poveretto avr forse visto la demolizione dellantica dispensa. Ma di sicuro non gli fu possibile vedere
le fondamenta della nuova costruzione.
Chi non compie il Primo Comandamento della Legge di Dio si trova nel caso di questo infelice. Tale latteggiamento di molte persone, che,
ottenebrate dalla cupidigia, nei riguardi dei beni spirituali servono al denaro e non al Signore, e
si muovono per il denaro e non per Dio, anteponendo il valore dei soldi a quello del premio divino, facendo in molti modi del denaro il loro dio e
fine primario, anteponendolo al fine ultimo che
Dio.15 Si dimenticano delle due vite presenti dentro di s: quella materiale e quella divina, e si occupano con ogni zelo della prima, smettendo di occuparsi di questultima, che lo stato di grazia.
Ora, chi di noi non ha avuto la tentazione di
accumulare altri tipi di beni, nonostante essi ci
allontanassero da Dio e dalleternit, dimenticando la breve durata della nostra vita? Quanti
e innumerevoli casi ci sono, nella Storia, di persone la cui vita stata strappata proprio quando erano allapice di una realizzazione terrena!
Infatti, afferma con severit San Giovanni della Croce: Tutte le volte che ci rallegriamo vanamente, Dio ci sta guardando, e preparando
qualche punizione o amarezza, commisurata alla colpa.16 Non siamo pazzi! Chi pu assicurare il giorno e lora della propria morte, se persino i medici sono incapaci di determinarli con
esattezza? Chi pu garantire la durata della propria vita, fino a stasera? Chi pu essere certo di
continuare ad esistere domani? Per morire, basta ununica condizione: essere vivo!
del Vangelo15
Innanzitutto,
necessario
essere ricchi
davanti a
Dio; questa
ricchezza
si conquista
avendo la
principale
attenzione
rivolta ai
beni eterni
SAN GIOVANNI DELLA CROCE. Salita al Monte Carmelo. L.III, c.XVIII, n.1. In: Obras
Completas. 5.ed. Pao de Arcos:
Carmelo, 1986, p.301.
Stephen Nami
zione e le nostre preoccupazioni sulle cose concrete di questa Terra, ma su quelle delleternit, cosa che si ottiene accettando lammonimento di San Paolo ai Colossesi, nella seconda lettura della Liturgia di questa domenica: Mortificate dunque quella parte di voi che appartiene
alla Terra: fornicazione, impurit, passioni, desideri cattivi e avarizia insaziabile (Col 3, 5).
Insomma, il problema non nellavere o non
avere, ma nellesser ricchi davanti a Dio. E per
questo necessario non esser romantici, non essere vanitosi, non voler lelogio degli altri, non
cercare il denaro con avidit, non essere orgogliosi. Esser ricchi davanti a Dio , in verit, esser modesti, essere altruisti. Esser ricchi davan9
10
11
SAN BASILIO MAGNO. Homilia in illud dictum Evangelii. Destruam horrea mea, n.1: MG 31,
261-264.
Cfr. SANTAGOSTINO. De Civitate Dei. L.XIV, c.28. In: Obras.
Madrid: BAC, 1958, v. XVIXVII, p.984.
12
ti a Dio avere molta fede. Questa la ricchezza alla quale Ges ci invita.
Per raggiungere tale meta, non esiste altra
via che la vita di preghiera, dove troveremo le
grazie necessarie per giungere felici alleternit.
Praticare la virt, cercando di esser buoni con
gli altri e volendo il nostro autentico bene personale, ecco la preparazione per questo viaggio senza ritorno, viaggio che dispensa dal passaporto, carta di identit, carta di credito e persino visto di ingresso. Lingresso dipender, questo s, dalla vita condotta su questa Terra, la cui
principale preoccupazione dovr consistere nel
desidero di piacere a Dio, nel desidero di esser
interamente fedeli alla sua Legge.
13
14
15
16
17
E necessario
aver presente
quanto
rapidamente
passiamo per
questa Terra;
la nostra
attenzione
non pu
fissarsi solo in
questo mondo
e dimenticare
laltro
del Vangelo17
Credo nella
comunione
dei Santi!
Nel meraviglioso universo della Comunione dei
Santi, il pi insignificante dei nostri atti, realizzato
nella carit, sinverte a favore di tutti i fedeli
e ogni peccato pesa negativamente in questa
comunione.
Millon Barros de Almeida
lavoro del cuore, che, con i suoi battiti ritmati, pompa incessantemente
il sangue verso gli altri organi?
Ora, il corpo umano la migliore
immagine alla nostra portata di una
ricca e profonda verit della nostra
Fede: la Comunione dei Santi. Riaffermata da noi ogni volta che recitiamo il Credo, essa , tuttavia, rare volte oggetto delle nostre riflessioni, forse perch trascende la sfera temporale e terrena e ci conduce a realt estranee alle preoccupazioni quotidiane.
Percorriamo, dunque, alcuni passi
delle lettere di San Paolo, consideriamo le riflessioni del famoso predicatore domenicano Jacques-Marie-Louis
Monsabr, e ricorriamo agli insegnamenti del Concilio Vaticano II e di alcuni dei Papi pi recenti per addentrarci in questappassionante tema.
del Vangelo19
se sociale, fanno parte di questo Corpo. Ci insegna lApostolo: Tutti voi che siete stati battezzati in Cristo, vi siete
rivestiti di Cristo. Non c pi
giudeo n greco; non c pi
schiavo n libero; non c pi
uomo n donna, poich tutti voi siete uno in Cristo Ges. (Gal 3, 27-28). Nella lettera agli Efesini, egli insiste sulla necessit di questunione:
Cercate di conservare lunit
dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo,
un solo spirito, come una sola la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra
vocazione (Ef 4, 3-4).
Questo importante insegnamento
si materializzava nei costumi vigenti
nei primi tempi della Chiesa, come
narra il libro degli Atti degli Apostoli: La moltitudine di coloro che
erano venuti alla fede aveva un cuore solo e unanima sola e nessuno diceva sua propriet quello che gli apparteneva, ma ogni cosa era fra loro
comune (At 4, 32).
La relazione tra i membri del
Corpo Mistico, molto differenti tra
loro, si reggeva sulla carit e sullo spirito di comunione. Tutti loro,
dai successori degli Apostoli fino alla pi umile vedova, si articolavano
in unarmoniosa convivenza che non
voleva in nessun modo distruggere i
carismi o superiorit dei pi dotati,
n permetteva il disprezzo degli inferiori, poich, come dice lApostolo delle Genti: E in realt noi tutti
siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti ci siamo abbeverati a un solo Spirito. Ora il corpo non risulta di un
membro solo, ma di molte membra.
[...] Ora, invece, Dio ha disposto le
membra in modo distinto nel corpo,
come egli ha voluto. Se poi tutto fosse un membro solo, dove sarebbe il
corpo? Invece molte sono le mem20Araldi del Vangelo Agosto 2013
La beatitudine celeste
scende fino a noi
Per spiegare il rapporto tra i
membri della Chiesa Militante e
quelli della Trionfante, padre Monsabr ricorre a unespressiva allegoria:
In relazione alla Chiesa Trionfante, la Chiesa Militante in condi-
Gustavo Kralj
Nelle difficolt
quotidiane, abbiamo intercessori che
vegliano in ogni
istante su di noi
Santi e Profeti che adorano Ges
Risorto, del Beato Angelico
Pannelli della predella della Pala di
Fiesole, National Gallery, Londra
zioni analoghe a quelle di un esercito che combatte lontano dal suo Paese, nel quale tutto ordine, riposo e prosperit. Come potrebbe non
mantenere questo esercito gli occhi
rivolti alla Patria, da dove attende i
mezzi e rinforzi necessari per portare a buon fine la sua ardua campagna? E, daltra parte, potrebbe la
Patria, per usufruire di una felicit egoista, disinteressarsi delle fatiche e sofferenze di questi valenti figli
che si battono per lonore nazionale? Sarebbe possibile che non ci fosse tra lesercito e la nazione, unintima solidariet, espressa da un fiducioso e generoso scambio di preghiere e di premure, di voti e di benefici,
fino al giorno in cui i soldati vittoriosi sfilano in trionfo tra la moltitudine
dei loro concittadini i cui cuori stavano con loro nella terra straniera?4
Cos, la Chiesa pellegrina sulla
Terra implora e spera dalla Patria
Celeste una sua efficace assistenza, affnch un giorno possa anche
lei trionfare. Grave errore sarebbe
pensare che, nelleterna gloria, i Beati si siano dimenticati dei loro fratelli sulla Terra. Del tutto al contrario, essi conoscono pi di noi le nostre necessit e, ancor prima che arrivi loro la nostra preghiera, sono
stati preparati da Dio ad ascoltarla
ed esaudirla.5
del Vangelo21
Dobbiamo pregare
per coloro che si sono
addormentati nella
pace del Signore, ma
ancora non godono
della visione beatifica
Anime del Purgatorio liberate dalla
celebrazione della Santa Messa,
di Bernat Despuig e Jaume Cirera Museo Nazionale dArte
della Catalogna, Barcellona
Sailko
Se un membro
soffre, tutte le
membra soffrono
insieme; e se un
membro onorato, tutte le membra
gioiscono con lui
Via Veritas La Chiesa Militante e
la Chiesa Trionfante, di Andrea di
Bonaiuto - Chiesa di Santa Maria
Novella, Firenze
Come ha spiegato Papa Benedetto XVI, questo titolo di Capo ha due significati. Primo: Cristo il governante, il dirigente, il responsabile che guida la comunit cristiana come suo
leader e suo Signore. Secondo: Egli come la testa
che innerva e vivifica tutte
le membra del corpo a cui
preposta. Ossia, non
solo uno che comanda, ma
uno che organicamente
connesso con noi, dal quale
MONSABR, OP, JacquesMarie-Louis. La Communion des Saints. In: Exposition du Dogme Catholique:
gouvernemant de Jsus-Christ. 9.ed. Paris: P. Lethielleux, 1882, p.294-295.
CONCILIO VATICANO II.
Lumen gentium, n.49.
MONSABR, op. cit., p.308309.
Idem, p.310.
Idem, p.295.
Idem, p.423.
10
CCE 789.
11
Idem 946.
12
Idem 948.
13
Idem, ibidem.
14
15
16
17
18
19
del Vangelo23
sulla necessit di una visita dei missionari Araldi per consolidare e stimolare la devozione dei numerosi
gruppi di Oratorio l formati.
quello che accaduto il giorno
26 giugno, quando chi scrive queste righe e un altro Araldo canadese, il frate Joseph Bassi, abbiamo
iniziato un lungo viaggio fino a Kigali, portando una preziosa compagnia: la Statua Pellegrina della Ma-
donna di Fatima. Nello stesso giorno del nostro arrivo, abbiamo iniziato le attivit, conducendo la celeste Visitatrice al Seminario Minore San Vincenzo de Paoli, nel quale 270 giovani si preparano al ministero sacerdotale.
Sempre seguita da
un gran numero di devoti
Siamo partiti in seguito per Rango, nel sud del paese, dove la Statua Pellegrina stata fervorosamente accolta nel Collegio Salesiano e in
vari altri istituti scolastici dei dintorni. Sempre seguita da un gran numero di devoti, la luminosa statua ha
visitato le case di partecipanti allApostolato dellIcona.
Le Messe giornaliere del parroco di Rango, Don Gaspar Nteziryayo, SDB, sono molto frequentate,
specialmente da bambini e giovani.
Subito dopo la Messa celebrata nel
giorno della missione, essi hanno attorniato gli Araldi del Vangelo, chiedendo medaglie e immaginette e facendo loro mille domande sul carisma di questa Istituzione ecclesiale.
Scene identiche si sono ripetute
nella citt di Mubumbano, dove la
statua pellegrina stata condotta alla Parrocchia di Nyumba. Ha visitato un gran numero di case, essendo
accompagnata nel percorso da buona parte della popolazione, che manifestava la sua gioia cantando incessantemente per ore. Pi di cin-
Commemorando il settimo
anniversario dellOratorio
nel paese
Nella festa degli Apostoli San
Pietro e San Paolo, 29 giugno, si sono compiuti sette anni di Apostolato
dellIcona in Rwanda. La data stata
commemorata con una solenne Eucaristia nella Chiesa matrice di Rango. Vari parrocchiani non hanno esitato a percorrere a piedi la distanza
di 20 chilometri per partecipare alla
festa. Lanimazione dellatto liturgico
stata a carico di un gruppo corale di
A Rango i missionari hanno visitato il collegio dei Salesiani e hanno condotto la Statua Pellegrina in altre scuole e
abitazioni dei dintorni (foto 1 e 2); a Muhondo invece, sono stati creati quattro nuovi gruppi di preghiera
durante la missione (foto 3 e 4)
del Vangelo25
A Mumbi, dopo aver percorso la citt visitando numerose case (foto 1 e 2), i missionari araldi hanno
incontrato una chiesa piena di persone che desideravano conoscere meglio il carisma degli Araldi (foto 3);
nel cammino erano continuamente interrotti da richieste di preghiere e di oggetti religiosi (foto 4)
gelizzare soprattutto la giovent. Come nelle altre localit, anche qui essi
hanno fatto visita a diverse famiglie e
hanno avuto lopportunit di incentivare un gran numero di giovani a dare testimonianza della loro Fede con
lesercizio di una attivit apostolica.
Il pomeriggio di questo giorno
stato dedicato a una missione a
Vumbi. In questa localit rurale di
difficile accesso, i missionari si sono
commossi nellosservare la devozione veramente impressionante dei fedeli che riempivano la piccola chiesa. Vari di loro costumano percorrere a piedi circa 10 chilometri per partecipare alla Santa Messa.
I 60 membri del coro organizzato dal Sig. Batagata, tutti appartenenti allApostolato dellIcona, hanno fatto un
pellegrinaggio a piedi fino al Santuario di Kibeho per celebrare il Primo Sabato del mese (foto 1 e 2). Hanno anche
cantato nella Messa e nella processione di commiato della Statua, a Rango (foto 3 e 4)
Gi nella localit di Sahera vicina a Rango, una delle regioni pi povere e sofferte del paese si formata una vera processione, con canti e danze intorno alla statua della
Vergine Santissima che stata festosamente condotta in molte case dei
dintorni.
Il primo sabato del mese, 6 luglio,
le nostre attivit si sono svolte al Santuario di Notre Dame de Douleurs Nyina wa Jambo, nella citt di Kibeho, a
30 chilometri da Rango, per realizzare una cerimonia in onore della Vergine Madre di Dio in questo locale
dove Lei si degnata di manifestare
il suo affetto per il popolo ruandese
del Vangelo27
Nocera Superiore (SA) La parrocchia Santa Maria Maggiore ha ricevuto la statua della Madonna di Fatima.
Dopo la processione verso la chiesa (foto 1 a 3), Mons. Giuseppe Giudice, Vescovo de Nocera Inferiore-Sarno
(foto 4) ha celebrato la prima Messa. Nei giorni successivi sono stati organizzati: catechismo per i bambini (foto 5),
veglia eucaristica, confessioni, Messe, consacrazione della parrocchia a Maria e la procesione luminosa (foto 6).
on Antonio Coluo, EP include nelle intenzioni delle sue Messe quotidiane il suffragio per le anime dei membri
benefattori, che hanno lasciato i
loro beni in testamento o lascito
affinch lAssociazione Madonna di Fatima Maria, Stella della
Istituto Pinecrest
Istituto Pinecrest
Kinder Alpine
Pedregal, i 700 alunni hanno fatto lunghe file per baciare la Statua Pellegrina. Nel Collegio La Salle de Seglares, stato necessario dividere in turni i suoi 1.200 alunni affinch tutti potessero venerarla da vicino. Meritano
di essere menzionate, infine, le visite fatte ai piccoli degli
asili di Kinder Grove e Kinder Alpine.
Kinder Grove
del Vangelo29
Sergio Hollmann
Esser Santo... in
poco tempo!
Super con mirabile serenit tutte le
delusioni umane e realizz il suo nobile ideale
soprannaturale: la santit, sulle vie del suo
Fondatore.
San Giovanni Berchmans e San Luigi
Gonzaga - Parrocchia dei Gesuiti,
Barcellona (Spagna)
Queeste
Sonuwe
A13 anni, a causa della difficile situazione economica familiare, il padre lo chiam ad aiutarlo nel lavoro. Il ragazzo, tuttavia, lo supplic:
Pap, non impedirmi di continuare
i miei studi; vivr di pane e acqua, ma
lasciami diventare sacerdote.4
La Provvidenza intervenne a suo
favore: su richiesta delle sue zie religiose, il cappellano della comunit lo ricevette a casa sua, anche se
per poco tempo, poich il canonico
Frans van Groenendonk, amico di
famiglia, riteneva che un cos brillante alunno sarebbe dovuto andare alla Grande cole di Malines. I
genitori acconsentirono e lui allora
part, alloggiando come cameriere
in casa del canonico e grande cantore della Cattedrale di Saint Rombaut, il quale si assumeva le spese
dei suoi studi.
Rappresent un considerevole cambiamento di orizzonti andare
dallinterna Diest a Malines, in quel
tempo citt importante e con aspetto di capitale. Di giorno serviva il suo
maestro e la notte studiava, alla luce
di una semplice candela, nella soffitta, dove dormiva. In questa quotidianit forgi e tempr la volont, senza
lasciar offuscare la spontaneit della
sua anima innocente.
Nel 1615, lapertura di un collegio gesuita nella citt provoc una
grande migrazione di alunni delle altre istituzioni educative per il
nuovo collegio, tra loro Giovanni
Berchmans, che si iscrisse al corso
di retorica. Saldo negli insegnamenti ricevuti dallinfanzia e avido di
una vita disciplinata, tracci per s
un programma di condotta, avendo
come punti principali: Ogni giorno la Messa, la recita del Rosario e
del Piccolo Ufficio della Santissima
Vergine; Confessione settimanale e
del Vangelo31
Frre Hilarius
Nel noviziato, la rigorosa disciplina
spirituale scolpir e fisser la sua personalit, mettendogli le redini dellanima in mano. La sua fede intrepida e la
fedelt incrollabile alla Regola, unite a
una raffinata delicatezza di cuore, rifulser in tutta la sua persona.
Dopo un anno di noviziato, il superiore gli affid lincarico di prefetto dei
novizi. Quando era necessario imporre un lavoro sgradevole, egli lo chiedeva con una parola cos amabile e un
sorriso cos franco che la resistenza diventava impossibile. E se aveva una reprimenda da fare, non affrontava mai
il compagno senza prima aver pregato.
I suoi confratelli lo chiamavano
Frre Hilarius Frate Allegro , poich rifiutava energicamente qualsiasi ombra di tristezza o malinconia.
La sua grande mortificazione consisteva nella vita comune, nella duplice accezione del termine: il quotidiano e lesimia fedelt alla Regola in
tutti gli atti della comunit, in perfetta e continua obbedienza.
Nel settembre 1618, emise i voti solenni e scrisse al padre: Io morir sulla Croce di Ges, su di essa
inchiodato con i tre chiodi della povert, della castit e dellobbedienza.
Quanto dolce morire nella Compagnia di Ges, tra le braccia di Ges. Rallegratevi: vostro figlio vivr in
questa morte e vivr felice.7
32Araldi del Vangelo Agosto 2013
Difensore dellImmacolata
Concezione
Nonostante la sua fermezza, sperimentava la paura spirituale di non
perseverare nella vocazione, il che
in verit era la sfiducia in se stesso.
Presso la Vergine lui trovava la pace. Se amo Maria, sono sicuro della
mia salvezza, della mia perseveranza
nello stato religioso, e otterr da Dio
tutto quanto voglio.8 E lui non voleva altro che la santit.
Ancora nel noviziato, aveva pronunciato un voto di devozione alla Madonna, secondo un costume
dellepoca e nel 1620, ormai nellultimo anno della sua vita, scrisse di
suo pugno un nuovo voto in difesa
dellImmacolata Concezione, firmandolo col suo stesso sangue. Ancor oggi questo documento si conserva in
un reliquario, nel Collegio San Giovanni Berchmans di Bruxelles.
Secondo il Cardinale Giovanni di
Lugo, gesuita ed eminente teologo
contemporaneo del Santo, non si sarebbe ottenuta, senza linfluenza soprannaturale di questo giovane studente gesuita di Roma,9 la promulgazione del decreto del 24 maggio
1622, nel quale Papa Gregorio XV
prescrisse: Nessuno affermi, verbalmente o per iscritto, in pubblico o in
privato, sotto pena e censura gravissima, nulla di contrario allImmacolata
Concezione.10 Questo stato un importante passo per la solenne proclamazione del dogma, fatta due secoli e
mezzo pi tardi dal Beato Pio IX.
Sergio Hollmann
CORRA DE OLIVEIRA,
Plinio. Santo Incio de Loyola. Alma repleta de lgica e enlevo. In: Dr. Plinio.
So Paulo. Anno IX. N.100
(Lug., 2006); p.63.
Idem, p.62.
Idem, p.40.
Idem, p.42.
7
8
9
Idem, p.48.
Idem, p.50-51.
GONZLEZ VILLANUEVA, Joaqun. San Juan
Berchmans. In: ECHEVERRA, Lamberto de;
LLORCA, Bernardino; REPETTO BETES, Jos Lu-
11
12
Idem, p.73.
13
Idem, p.76.
14
Idem, p.77.
15
Idem, p.78.
16
Idem, p.90.
17
Idem, ibidem.
18
Idem, p.47.
del Vangelo33
devozione del vir iustus sono stati sempre vivi nella mente e nel
cuore dei Padri della Chiesa, degli scrittori ecclesiastici, dei Pontefici, degli autori cattolici e dei
fedeli.
Sergio Hollmann
I testi apocrifi e la
letteratura patristica
Gustavo Kralj
viario Romano (cio la recita del Credo, linserimento dellinvocazione Cum Beato Joseph nellorazione A
cunctis da far seguire immediatamente quella della Bea
ta Vergine Maria, laggiunta dellantifona ai Vespri Ecce fidelis servus, quella alle Lodi Ipse Iesus e lorazione Deus, qui ineffabili providentia). Pio X trasfer la festa
del Patrocinio al mercoled
dopo la III Domenica dopo
Pasqua e con decreto della
Congregazione dei Riti (18
Il culto
marzo 1809) ne approv le litanie in suo onore con le reI primi indizi di un cullative indulgenze. Benedetto a San Giuseppe risalgoto XV approv e concesse (9
no al VII sec.: il Vescovo delaprile 1919) di introdurre nel
la Gallia Arculfo, durante il
Messale Romano il testo del
suo pellegrinaggio nella TerPrefazio proprio per le Mesra Santa ne attesta la presense di San Giuseppe, sia feza a Nazaret nel 670; i calenstive che votive, in occasiodari copti, dei secc. VIII-IX,
Nella letteratura patristica, la menzione di San
ne del 50 anniversario delne testimoniano la festa il 20
Giuseppe sempre posta in relazione con Ges
la proclamazione di San Giuluglio e il Menologio di Basiseppe a Patrono Universale
lio II il 25 dicembre in relaSan Giuseppe col Bambino Ges - Convento carmelitano
di San Giuseppe, Siviglia (Spagna)
della Chiesa; con il decreto
zione con i Magi.
della Congregazione dei RiDallOriente pare che il
culto a San Giuseppe fu portato in Pio IX nel 1847, con il decreto del- ti (23 febbraio 1921) fece introdurOccidente: una chiesa era a lui de- la Sacra Congregazione dei Riti In- re il nome di San Giuseppe nelle indicata a Bologna nel 1129, e nel sec. clytus Patriarcha Joseph (10 settem- vocazioni Dio sia benedetto; infiXIII il primo Ufficio proprio del bre 1847), estese a tutta la Chiesa la ne, con decreto della Sacra CongreSanto appare nel codice (Ms 9598- festa del Patrocinio di San Giuseppe gazione dei Riti (26 ottobre 1921),
606) di Bruxelles che attesta la da- inizialmente accordata ai Carme- volle estendere alla Chiesa Univerta del 19 marzo; nei secc. XIV-XV il litani di Francia e dItalia nel 1680 sale la festa della Santa Famiglia,
culto di San Giuseppe ebbe un no- fissandone la data alla III Domeni- istituita da Leone XIII nel 1895, statevole sviluppo ad opera dei France- ca dopo Pasqua e nel 1870 lo procla- bilendo che fosse celebrata con riscani si pensi a Ubertino da Casa- m Patrono della Chiesa universale, to doppio maggiore la domenica
le (1325) e al cancelliere Gersone al fine di ottenere per i suoi meriti e nellottava dellEpifania, con diritti
(1429) e Carmelitani che lo inse- per la sua intercessione, con pi ef- e privilegi della stessa domenica. Pio
ficacia la misericordia di Dio perch XII nel 1955 trasfer la festa del Parirono nel loro Breviario.
Alla fine del XV sec. Sisto IV fossero allontanati tutti i mali che trocinio di San Giuseppe al 1 mag(1471-1484) ne approva la festa di affliggevano da ogni parte la Chie- gio cambiando il titolo in San Giugrado simplex fissandola al 19 mar- sa; inoltre, con la Lettera Apostolica seppe operaio. Giovanni XXIII, alzo. Gregorio XV nel 1621, in seguito Inclytum Patriarcham (7 luglio 1871) la fine del primo periodo del Conalle istanze di alcuni sovrani devoti riconobbe a San Giuseppe il diritto cilio Ecumenico Vaticano II, con il
del Santo, la dichiar festa di precet- ad un culto specifico, con lintrodu- decreto Novis hisce temporibus delto. Clemente X nel 1670 la elev a zione di particolari privilegi e ono- la Sacra Congregazione dei Riti (13
festa doppia di seconda classe e ne ri che spettano ai Patroni secondo novembre 1962), ne inser il nome
approv lUfficio proprio nel 1714. le rubriche del Messale e del Bre- nel Canone Romano.
specialmente nei monasteri copti.
Anche nella letteratura
patristica incontriamo una
certa predilezione verso San
Giuseppe da parte di alcuni
esponenti come ad esempio
San Girolamo, SantEfrem il
Siro, San Agostino, San Giovanni Crisostomo, anche se
nei loro scritti la menzione
del Santo sempre posta in
relazione con Ges, e Maria,
nellottica del mistero della
salvezza.
del Vangelo35
Il forte impulso alla diffusione del pensiero teologico su San Giuseppe fu dato
dalla voce autorevole dei Sommi Pontefici
Alcuni dei Papi che hanno promosso la devozione a San Giuseppe nel corso della storia:
Sisto IV, Gregorio XV, Beato Pio IX e Beato Giovanni XXIII
del Vangelo37
Vogliamo
storie di zia
Lucilia...
I racconti meravigliosi sono indispensabili per appurare il senso artistico dei bambini,
elevare il loro spirito, aguzzare la loro perspicacia e stimolare saggiamente la loro
immaginazione. Donna Lucilia sapeva narrarli con tatto e buon gusto notevoli.
Le meravigliose favole
Mentre nella sala da pranzo gli
adulti proseguivano la conversazione su questioni dattualit, Donna
Lucilia si sdraiava su una chaise longue dello studio del marito e i piccoli, letteralmente, si appollaiavano intorno a lei, persino alle sue spalle.
Per Donna Lucilia, preservazione
dellinnocenza non significava mantenere i bambini indefinitivamente
nellinfantilismo. Al contrario, cercava di fare in modo che tale preservazione li aiutasse a maturare lo spirito, e con questo intento modellava le
favole, cosa che costituiva una delle
principali attrazioni delle sue storie.
Linnocenza conduce lanima infantile a vedere tutto in proporzioni
favolose. I racconti fantastici sono indispensabili per raffinare il senso artistico, elevare lo spirito, aguzzare la
perspicacia e stimolare saggiamente limmaginazione. Donna Lucilia
sapeva narrarli con tatto e buon gusto notevoli, evitando che i bambini si
ponessero come partecipanti dellintreccio, ma portandoli a dilettarsi
della felicit degli altri e a incantar-
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mace
cia
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Edith Petitclerc
na di madre, la cui matrigna era cattivissima. Donna Lucilia descriveva i difetti morali di questa megera, che frequentemente picchiava la figliastra
per invidia delle sue doti. Trasmetteva nei bambini pena per quellinfelice creatura che aveva perduto la sua
buona mamma. Nello svolgersi del
racconto narrava, con abbondanza di
particolari, la scena in cui i servitori
del principe sperimentavano la scarpetta di cristallo su Cenerentola, mentre linvidiosa matrigna glielo voleva
impedire... Delineava il quadro di una
giovane glorificata, dopo essere uscita da una profonda umiliazione. In
questo modo, Donna Lucilia aiutava i
bambini a comprendere come sono i
mutamenti della vita.
Tale era lattrattiva di questi racconti che, a volte, un cognato di
Donna Lucilia veniva nello studio e, fingendo di leggere il giornale, ascoltava estasiato quelle meravigliose narrazioni che, di sicuro, gli
procuravano la nostalgia della sua
lontana infanzia.
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a seguire in qualsiasi
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quanto le costasse, volte attraverso i consigli
molte
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avvicin la figlia anni stavano passando e lei
tratto paterno,
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riflettere che
intorno alla quale
trimonio. La fece
una zia zitellona,
in
il rischio di trasformarsi
non avrebbe vofanno festa.
da buon padre,
. In questa stesil Dr. Antonio,
Era chiaro che
per il matrimonio
Prodecisione di Lucilia un certo amico, il Dr. Joo
luto forzare una
il Dr.
figlia che
raccont alla
un giovane avvocato,
di
sa occasione,
gli aveva presentato
unillustre famiglia
da
Carvalho,
de
copio
, per tali motivi,
de Oliveira, discendente
Joo Paolo Correa fine e intelligente. Lo considerava parola spettava
molto
la che lultima
Pernambuco,
, rassicurando
lo sposo pi conveniente
la signora Lucilia
solamente a lei.
e affettuosa,
una nuosempre mite
o paterno. Era
Con lespressione
la
al suggeriment
gi raggiungeva
affatto davanti
temperanza che
non si alter
ne di quella stabile
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Fondazione della
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casa
Tuttavia
in un ordine religioso.
e
su un suo ingresso cui Chiesa tanto le piaceva
anche a meditare
della Luce, la
dei Campi Elisi
1) Lucilia giunta
dietro al Palazzo allaristocrazia
ricadde sul Monastero
grazie. Cera
la scelta non
appartenente
innumerevoli
che lei conosceva, candore del suo animo, Ludove aveva ricevuto
viveva una suora
dos Santos. Nel
vita di famiglia.
un convento dove
alla famiglia Ribeiro una forma raffinata della
come
paulista e giunta
la vita religiosa
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209
del Vangelo39
Primo Vescovo
autoctono del Niger
Domenica 9 giugno, Don Djalwana Laurent Lompo ha ricevuto lordinazione episcopale a Niamey, capitale del Niger, cominciando a svolgere la funzione di Vescovo Ausiliare di questa Arcidiocesi. Mons.
Djalwana diventa cos il primo Vescovo oriundo di questo Paese africano di 12,5 milioni di abitanti, che
conta su quasi 22 mila cattolici, dei
quali appena una quarta parte sono
nigeriani di nascita.
La cerimonia, durata tre ore,
stata presieduta dallArcivescovo
Michel Cartatguy, ed ha contato
sulla partecipazione di 3.500 fedeli. Durante la stessa stata ricordata la storia di 80 anni di presenza della Chiesa Cattolica in questo
Paese.
I Vescovi Nordamericani
promuovono orazione e digiuno
per i padri di famiglia
La Conferenza dei Vescovi
Cattolici degli Stati Uniti (USCCB)
ha suggerito un modo speciale di
rendere omaggio ai pap nella loro
giornata, festeggiata questanno il
16 giugno in questo Paese. I Vescovi
hanno chiesto che il venerd, 14 giugno, oltre a fare digiuno e astinenza, si pregasse per i padri, affinch la loro dedizione verso i figli
possa riflettere lamore infinito di
Dio Padre, oltre che per tutti coloro che sono in lutto per lassenza
del loro padre terreno, affinch Dio
Padre li conforti.
40Araldi del Vangelo Agosto 2013
Durante levento sono stati rivelati i nomi degli intellettuali che riceveranno il Premio Ratzinger, qualificato da alcuni come il Premio Nobel di Teologia. Gli omaggiati sono
Richard Burridge, decano del Kings
College di Londra e Christian Schaller, docente di teologia dogmatica e
vicedirettore dellIstituto Papa Benedetto XVI di Ratisbona. Essi sono stati scelti dal Comitato Scientifico della Fondazione, in base a rigidi criteri di eccellenza intellettuale.
La Conferenza Episcopale
dello Sri Lanka annuncia la
nuova web radio
La Fondazione Vaticana
Joseph Ratzinger presenta
le sue ultime attivit
La giovane e influente Fondazione
Vaticana Joseph Ratzinger Benedetto XVI ha organizzato una conferenza stampa per far conoscere le ultime
attivit realizzate, tra le quali spicca
lorganizzazione del prossimo simposio Il Vangelo: Storia e Cristologia. La
ricerca di Joseph Ratzinger, che sar
realizzato nellUniversit Lateranense di Roma, dal 24 al 26 ottobre.
Il Presidente della Fondazione,
Mons. Giuseppe Scotti, ha introdotto levento, che si realizzato il giorno 21 giugno nella Sala Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede. A seguire, sono stati ascoltati gli interventi del Cardinale Camillo Ruini, Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione;
dellArcivescovo Mons. Jean-Louis
Brugus, OP, Bibliotecario e Archivista della Santa Chiesa e presidente
del Comitato Organizzativo del simposio; di Mons. Luis Romera Oate, Rettore della Pontificia Universit della Santa Croce, vice-presidente
del Comitato Organizzativo del Simposio e del menzionato Mons. Giuseppe Scotti, che anche Presidente
della Libreria Editrice Vaticana.
lazione alla duplice autoria del documento, che questo mostra la sostanziale continuit del magistero di
Benedetto XVI nel messaggio di Papa Francesco.
Timothy Ring
La prima lettera enciclica di Papa Francesco, intitolata Lumen fidei (Luce della fede), stata presentata nella Sala Stampa del Vaticano il 5 luglio scorso. Levento stato presieduto dal Cardinale Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, accompagnato da Mons. Gerhard Ludwig Mller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede e
Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.
Il testo che, come ha evidenziato il Cardinale, il
Papa Emerito Benedetto XVI aveva cominciato a
preparare, presenta in verit la Fede cristiana come una luce proveniente dallascolto della parola di
Dio nella storia. Mons. Rino Fisichella, da parte sua,
ha richiamato lattenzione sul binomio luce e amore, poich si tratta di unenciclica con una forte connotazione pastorale, nella quale Papa Francesco, con
la sua sensibilit di pastore, riesce a tradurre molte
questioni di carattere perfettamente teologico in tematiche che possono aiutare nella riflessione e nella
catechesi. Infine, Mons. Mller ha affermato, in re-
LOsservatore Romano
del Vangelo41
Durante lultima Giornata Mondiale della Giovent, realizzata in Spagna, Suor Teresita, allora con 103 anni di et, aveva avuto lopportunit
di salutare Papa Benedetto XVI. In
quelloccasione, lei raccont al giornale ABC comera stato il suo ingresso nel convento: Siamo uscite da
Vitria il 15 aprile del 1927, alle sette
del pomeriggio e siamo arrivate a Madrid alle sette del mattino del giorno
dopo. Abbiamo preso un caff a Madrid e da l siamo andate direttamente a Sigenza. Il nostro viaggio stato
tutto un avvenimento, poich eravamo
tre giovani ad entrare nel monastero.
Chi incentiv grandemente la vocazione di Suor Teresa stato il padre, fervente cattolico che pregava il Rosario quotidianamente. Nonostante avesse una sorella che abitava nello stesso convento, la paren-
sola Arabica e il Vescovo Mons. Paul Hinder, Vicario Apostolico dellArabia del Sud. La cura pastorale della nuova chiesa resta a carico del parroco, Don
Thomas Ampattukuzhi.
tela non era pi mondana, ma spirituale: Una volta qui, non facevamo
vita di sorelle in famiglia, ma sorelle
della comunit. Logicamente parlavamo delle cose di casa, ma per noi,
era molto pi importante la comunit che il nostro proprio sangue.
Nata Valeriana Barajuen, Suor
Teresa si mantenuta lucida fino
allultimo momento. Raccontava
che le doleva, nel suo periodo di badessa, dover mandar via una novizia
senza vocazione. Fino a poco prima
della sua scomparsa, faceva deliziose omelettes, cui, diceva, la Vergine d il sapore, e San Giuseppe, le
fa voltare.
Le Filippine si consacrano
al Cuore Immacolato di Maria
Alle 10 del mattino dell8 giugno,
in tutte le cattedrali, parrocchie, san-
del Vangelo43
za dei Vescovi Cattolici delle Filippine (CBCP), Mons. Jos Serofia Palma, ha ricordato in una lettera ai Vescovi del Paese la genesi della consacrazione, che risale al 1975, mettendo in risalto quanto profondamente la Santissima Vergine Maria formi
parte delleredit e identit filippina. Ha cos concluso: Che Maria,
Madre di Dio e Madre della Chiesa, guardi il suo popolo che la ama,
le Filippine, con occhi di madre e lo
guidi per le vie della giustizia, verit
e amore. Amen.
zio Apostolico Mons. Pietro Parolin. Hanno concelebrato il Vescovo Diocesano, Mario del Valle Moronta Rodrguez e quello della vicina
diocesi colombiana di Ccuta, Mons.
Julio Csar Vidal Ortiz.
Durante la celebrazione, il Nunzio Apostolico ha letto un messaggio del Santo Padre seguito dalla benedizione apostolica, esortando ad
aver sempre il mistero eucaristico come fonte di comunione, di ardore apostolico, di carit e di dedizione agli altri, specialmente i pi bisognosi. Mons. Pietro ha ricordato anche che lEucaristia un cammino di comunione, di condivisione,
di amicizia e di consegna di se stesso. LEucaristia il dono di una nuova relazione tra Dio e gli uomini, ma
anche tra gli uomini stessi; la possibilit che ci offerta per costruire la nuova umanit che Ges vuole, per superare la divisione tra Caino e Abele.
er mezzo della Congregazione per il Culto Divino, la Santa Sede ha promulgato in data 1 maggio un decreto che include il nome di San Giuseppe, Patrono della Chiesa, nelle Orazioni Eucaristiche II, III e IV. Cos, il
fedelissimo sposo della Santissima Vergine vi sar menzionato subito dopo
quello della Madre di Dio secondo le formule che riproduciamo a seguire.
NellOrazione Eucaristica II: ut cum Beata Dei Genetrice Virgine Maria, Beato Ioseph, eius Sponso, Beatis Apostolis (con la Vergine Maria,
Madre di Dio, con San Giuseppe, suo Sposo, i Beati Apostoli). NellOrazione Eucaristica III: cum Beatissima Virgine, Dei Genetrice, Maria,
cum Beato Ioseph, eius Sponso, cum Beatis Apostolis (con la Vergine
Santa Maria, Madre di Dio, con San Giuseppe, suo Sposo, i Beati Apostoli). NellOrazione Eucaristica IV: cum Beata Virgine, Dei Genetrice,
Maria, cum Beato Ioseph, eius Sponso, cum Apostolis (con la Beata Vergine Maria, Madre di Dio, con San Giuseppe, suo Sposo, gli Apostoli).
La versione integrale del decreto, e le formule da usare nelle principali lingue occidentali, possono essere consultate nella pagina della Congregazione (http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/
ccdds/index_it.htm).
Gustavo Kralj
Congresso internazionale
per la famiglia in Per
del Vangelo45
Il tesoro pi prezioso
Sorpresi e increduli, i corsari si scambiarono unocchiata; il
capo, dando lesempio, segu il bambino che gi si era lanciato
fuori e li precedeva con passo leggero...
Suor Clara Isabel Morazzani Arriz, EP
del Vangelo47
Edith Petitclerc
_
_______
I Santi di ogni giorno
1. SantAlfonso Maria de Liguori, Vescovo e Dottore della Chiesa (1787).
SantEtelvoldo, (984). Discepolo di San Dunstano di
Canterbury e Vescovo di Winchester, compil la Regolare
Concordia per la restaurazione
dellosservanza monastica in Inghilterra.
2. SantEusebio di Vercelli, Vescovo
(371).
San Pietro Giuliano Eymard,
sacerdote (1868).
Santo Stefano I, Papa (257).
Per affermare con chiarezza che
lunione battesimale con Cristo
accade una sola volta, proib che
quelli che volessero tornare alla
piena comunione con la Chiesa
ricevessero il Sacramento per la
seconda volta.
3. SantEufronio, Vescovo (475).
Edific ad Autun, in Francia, una
basilica in onore del martire San
Sinforiano e adorn con maggior
decoro il sepolcro di San Martino di Tours.
4. XVIII Domenica del Tempo
Ordinario.
San Giovanni Maria Vianney,
sacerdote (1859).
Beato Enrico Giuseppe
Krzysztofik, sacerdote e martire
(1942). Cappuccino del convento di Lublino, in Polonia, deportato nel campo di concentramento di Dachau, in Germania, dove mor.
5. Dedicazione della Basilica di
Santa Maria Maggiore.
Santa Margherita da Cesolo,
vedova (circa nel 1395). Figlia
di contadini di Cesolo (Mc). Dopo la morte del marito, dedic
tutta la sua vita al servizio dei po48Araldi del Vangelo Agosto 2013
____________________ Agosto
17. Santa Giovanna Delanoue, vergine (1736). Fond a Saumur, in
Francia, lIstituto delle Suore di
SantAnna della Provvidenza.
18. XX Domenica del Tempo
Ordinario.
SantElena, regina (circa nel
329). Madre dellimperatore Costantino, attribuita a lei la scoperta della vera Croce di Nostro
Signore.
19. San Giovanni Eudes, sacerdote (1680).
Beati Ludovico Flores e Pietro de Ziga, sacerdoti, e compagni, martiri (1622). Sbarcati nel porto di Nagasaki, in Giappone, furono catturati, torturati e
martirizzati insieme a 13 marinai
giapponesi.
Timothy Ring
del Vangelo49
emendo e piangendo in
questa valle di lacrime...
La preghiera di San Bernardo la Salve Regina
riflette bene le difficolt che, come
una tempesta in alto mare, dobbiamo
attraversare in questa vita per giungere al porto felice del Cielo. Nel percorso, la nostra povera imbarcazione
d spesso segnali che sta per naufragare, agitata dai marosi dei drammi e
delle afflizioni. E non poche volte siamo portati a ritenerci abbandonati e
senza direzione.
Intanto, lo stesso sguardo divino che ha fissato gli Apostoli per tre
anni ci accompagna a ogni passo, invitandoci a cercare rifugio presso di
Lui nelle gioie o nei rovesci della vita,
cos prossimo quanto con i Dodici,
nella sacra comunione dellEucaristia. Nel Santissimo Sacramento Ges realmente presente, e l permane giorno e notte in nostra attesa, sia
nei magnifici sacrari delle imponenti
cattedrali, sia nei raccolti tabernacoli
delle semplici chiesette o cappelle. E
per incontrarci con Lui non necessario fissare un appuntamento...
Presi da faccende e preoccupazioni, forse passiamo davanti a una chiesa e decidiamo di entrarvi. Chi ci ha
incitato a varcare le soglie della casa
di Dio, senza il timore che la nostra
visita sia importuna? Forse pensiamo che sia stata uniniziativa personale. Invece stato il Celeste Prigionie50Araldi del Vangelo Agosto 2013
ro del sacrario che ci ha invitato a stare con Lui per alcuni istanti.
Inginocchiamoci davanti allaltare
e sentiamoci oggetto di uno sguardo
buono e nascosto, o ascoltati da orecchi pronti ad esaudirci. Ci avvolge un
silenzio benefico, rotto appena dal
crepitare del fuoco del lumino che,
continuamente acceso, indica laugusta presenza di Colui che la Luce del mondo. Persino i discreti crepitii del piccolo stoppino sembrano
portare lanima ad ascoltare la voce
del Redentore, desideroso di entrare
in contatto con noi e comunicarci la
sua grazia. Davanti a Lui non ci deve intimorire labisso che esiste tra la
sua grandezza infinita e le nostre miserie, poich Lui si fatto Uomo, come noi, e ci aspetta per esaudire la
nostra preghiera, purch sia sincera.
Uscendo da tale visita, ci sentiamo
confortati da Ges Eucaristico, con
pi forza per continuare la nostra vita affaccendata. Se cerchiamo sempre
questo affettuoso stimolo, non ci scoraggeremo mai davanti agli ostacoli
che sorgono nel nostro cammino.
Ora, quanti si dimenticano di
questo Medico Onnipotente che cura le miserie passate, d vigore per
affrontare le lotte presenti e prepara per la vita futura nel Cielo! E cercano, al contrario, una vana soluzione alle loro fatiche nelle ricchezze e
piaceri materiali che lasciano lanima vuota...
Gustavo Kralj
del Vangelo51
Timothy Ring
ome permangono
nellombra
tutti i santi quando
si contemplano i
chiarori della Vergine!
Il segreto custodito e
meditato da Lei nel
suo cuore, nessuna
lingua ha potuto
rivelarlo, nessuna
penna ha potuto
tradurlo.