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settembre-ottobre 2012

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L
a Grande Guerra
fu un conflitto es-
senzialmente ter-
restre, con i suoi spaven-
tosi massacri nelle trin-
cee, e non ebbe notevoli
risvolti navali, tanto ve-
ro che in quasi cinque
lunghi anni fu combat-
tuta sui mari una sola grande battaglia, quella dello
Jutland, la cui vittoria per non mai stata concorde-
mente assegnata dagli storici n agli inglesi n ai te-
deschi. Anzi, addirittura non ne stato definito con
precisione neanche il nome, perch gli inglesi conti-
nuano a tuttoggi a chiamarla dello Jutland, mentre
i tedeschi insistono a definirla dello Skagerrak.
Questo non vuol dire, naturalmente, che il teatro
marittimo sia stato scevro di importanza, anzi, vide
il debutto di una nuova e micidiale arma che poco
pi di venti anni dopo, nella Seconda Guerra Mon-
diale, rischier di mettere alle corde la Gran Breta-
gna: il sommergibile.
Era tanto nuovo che nessuno dei contendenti ne
aveva esperienza di impiego; si pensi che i tedeschi,
che ne diverranno gli indiscussi maestri, avevano,
fra gli altri, 9 battelli propulsi a benzina (unidea da
far accapponare la pelle), perch non erano convin-
ti del fatto che la nafta
fosse pi sicura.
Ma, fatte le loro scelte,
partirono alla grande:
lAlto Comando della
Kaiserliche Marine (la
Marina imperiale) du-
rante il conflitto ordine-
r allindustria ben 811
sommergibili, 338 dei quali entreranno in servizio.
A paragone, lInghilterra ne ordiner solo 133, di cui
appena 80 saranno operativi.
I tedeschi realizzarono battelli oceanici, costieri, po-
samine (costieri e oceanici), da trasporto (o incrocia-
tori) ma, soprattutto, concepirono quella che, sem-
br, in ben due conflitti essere la carta vincente, ossia
la decisione di utilizzarlo per distruggere il naviglio
mercantile dellavversario, e di conseguenza tutti
suoi traffici, con una guerra di annientamento totale.
U, UB, UC, UE e KuK-U
Contrariamente a quanto avverr in futuro, quando
i battelli saranno tutti denominati U-boot (da Unter-
seeboot), termine cui far seguito, se del caso, la sigla
della classe, nella Grande Guerra la denominazione
sar diversa: U per gli oceanici e quelli da trasporto,
UB per i costieri, UCper i posamine costieri e UE per
Esistono vicende
delle quali difficile
darsi una spiegazione;
questa una di quelle
Il mistero
dellUB-65
di Franco Maria Puddu
La storia che vogliamo proporre al lettore quella di un sommergibile tedesco della Prima Guerra Mondiale, lUB-
65; essendo una storia di guerra non pu essere n bella n allegra, anzi, costellata di morti e feriti e non si con-
clude neanche con un lieto fine. Possiamo garantire che sono state fatte accurate ricerche e che i nomi riportati, i
mezzi impiegati e le operazioni belliche sono scrupolosamente esatti nei limiti del possibile: in fin dei conti sono pas-
sati 98 anni da quando, nel 1914, iniziarono a tuonare i cannoni di agosto, e i testimoni diretti di quei tragici
eventi, sono tutti scomparsi. La vicenda che vogliamo narrare, sulla quale esistono molte testimonianze anche se su
di lei nessuno sarebbe disposto a giurare, circondata da un alone che, allora, venne definito maledetto. Ma chi
ha navigato sa bene che sul mare non ci si deve stupire di niente: alla fine del 1700, la leggenda dellOlandese Vo-
lante era diffusa, creduta, e spesso temuta, in tante marinerie.
i posamine oceanici. Quelli destinati alla Marina
dellalleato Impero Austroungarico saranno i KuK-
U, dove KuK stava per Kaiserlich und Konigin (impe-
riale e regio).
Fra tutti questi la formula degli UB III sar partico-
larmente indovinata, e potremmo definire questi
battelli i cavalli da tiro della Kaiserliche Marine. Si
pensi che sulla base dei loro piani, negli Anni 30 la fu-
tura Kriegsmarine elaborer lU-boot tipo VII, il pi dif-
fuso lupo grigio della Seconda Guerra Mondiale.
Fra tutti gli UB III ne venne ordinato uno il 20 maggio
1916 ai Cantieri Vulkan Werke di Amburgo con la di-
stinta Werk 90, che sar varato il 26 giugno dellanno
seguente entrando in servizio il 18 agosto come UB-
65. Ricordiamo che i sommergibili te-
deschi non hanno mai avuto nomi,
ma solo nominativi numerici.
LUB-65effettuer 6 missioni di guer-
ra nel corso delle quali affonder 6
unit mercantili per poco pi di
6.000 tsl, una unit militare da scor-
ta da 1.290 tsl e dannegger altri 6
mercantili per complessive 11.500
tsl; alla fine scomparir in mare al
termine della sua ultima crociera.
Una carriera dignitosa e onorevole,
ma, in fin dei conti, non eccezionale
se la paragoniamo, ad esempio, a quella dellUB-40
che nello stesso periodo affond 99 navi o a quella
dellU-35 che, tra il 1915 e il 1918 ne affond 226.
Allora, perch occuparcene? Facciamo un passo in-
dietro per recarci sugli scali della Vul-
kan Werke.
Lo scafo del battello quasi ultimato,
una miriade di specialisti vi lavora at-
torno e dentro: lungo 55,3 metri, lar-
go 5,8 e con unimmersione (in su-
perficie) di 3,7, dislocava 524 tonnel-
late in emersione, 661 in immersio-
ne. Spinto da due eliche azionate da
due diesel da 1.100 HP poteva rag-
giungere i 13,5 nodi in superficie; se
immerso, i 7,5 grazie a due motori
elettrici Siemens-Shuckert da 788
HP. Con un equipaggio di 37 uomini
e armato con 5 tubi lanciasiluri con
10 armi, e un cannone da 88 mm a proravia della
torre, aveva unautonomia di 8.500 miglia in emer-
sione e 55 in immersione; limmersione massima
collaudata per lo scafo resistente, dato allora segre-
tissimo, era di 50 metri. Battelli come questo affon-
deranno 567 navi avversarie prima della fine della
guerra.
Come si vede non era di enormi dimensioni, ma lU-
47di Gunther Prien che nel 1939 affonder la coraz-
zata britannica Royal Oak a Scapa Flow era appena
pi grande e dalle caratteristiche migliorate dal pro-
gredire delle tecnologie, niente di pi.
I tedeschi, al contrario di noi italiani che davamo im-
portanza al divario di dimensioni fra battelli oceani-
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LUB-65 in bacino per lavori di manutenzione;
nella foto piccola, il Kapitnleutenant Martin
Schelle. In apertura, il distintivo donore da
petto indossato dai sommergibilisti tedeschi
durante la Grande Guerra
I sommergibilisti nella foto dovrebbero far
parte dellequipaggio dellUB-65, ma un ber-
retto porta il termine Halbflottille e un altro
Flotille; quindi probabile che siano dellUB-
65 con alcuni camerati di un altro battello
ci e costieri per motivi pi estetici che
funzionali, con questi sommergibili
combattevano in Atlantico. Ma tornia-
mo allUB-65 sul quale fervono i lavori
nellaria frizzante di fine inverno 1916.
Putrelle e gas di cloro
Una massiccia gru sta sollevando una
grande trave di acciaio, trattenuta da ro-
buste catene, per posizionarla sullo sca-
fo quando, allimprovviso, le catene si
sciolgono e la trave precipita sul ponte,
dilaniando uno sfortunato operaio che
agonizzer unora mentre i compagni
tentano di soccorrerlo; morir appena
liberato dalla putrella. Una commissio-
ne indaga sul sinistro, ma la gru in re-
gola, il carrello funziona bene, le catene
non hanno difetti e la trave era stata vin-
colata senza negligenze. Presto i lavori
riprendono: c una guerra in corso.
Passano due mesi e il battello sta per es-
sere varato; a bordo tre tecnici provano le batterie di
accumulatori in un locale ristretto con la portelleria
accostata. Presi dal lavoro non si accorgono che dal-
le batterie inizia a fuoriuscire il tossico gas di cloro:
quando se ne rendono conto troppo tardi. Svengo-
no per le esalazioni, e prima che qualcuno dia lal-
larme e li porti allaperto sono morti. Gli investiga-
tori non troveranno niente da eccepire su tutta lat-
trezzatura, specialmente sulle batterie, appena co-
struite, che non mostrano segni di perdite, danneg-
giamento o manomissione. Pure, i decessi sono sta-
ti causati da gas di cloro.
Il battello, assegnato alla V Flottiglia di stanza a Zee-
brugge, in Belgio, viene varato e, dopo alcune prove
statiche, esce in mare per procedere ai collaudi assie-
me ai gemelli UB-63 e 64; il gruppo incappa in una
tempesta in piena regola. LUB-65 in immersione
quando il comandante Martin Schelle, un Kapitnleu-
tenant (tenente di vascello) di 29 anni che ha frequen-
tato la Scuola Sommergibilisti di Kiel ed ha gi coman-
dato lUC-33, d lordine di emergere per controllare la
stabilit del battello in superficie con mare cattivo. Un
marinaio sale in torretta e unonda lo ghermisce im-
mediatamente scagliandolo nella tempesta. Perso.
Schelle ordina limmersione rapida, il battello scen-
de troppo e spancia su un basso fondale; per il col-
po le valvole di una cassa assetto perdono acqua di
mare che inonda il pagliolato della sala macchine e
le batterie sottostanti, che iniziano a rilasciare lenta-
mente gas di cloro. Si ordina la rapida, ma i co-
mandi sono bloccati, il timone incatastato e nel
battello inizia una lotta che durer 12 ore prima che
tutto, inspiegabilmente, torni di colpo a funzionare
alla perfezione e lequipaggio, stremato e intossica-
to, emerga e riesca a ventilare lo scafo.
Il sommergibile rientra in porto dove viene control-
lato da cima a fondo, ma non si trovano le cause del-
le avarie, a parte, logicamente, la fuoriuscita dacqua
dalla casse assetto per via del contraccolpo dellurto
contro il fondale; comunque, visto che per il battel-
lo giunta lora della sua prima missione, viene fat-
to limbarco munizioni: 10 siluri e 200 proiettili per
il cannone.
Una comandata agli ordini del secondo di bordo,
lOberleutenant zur See (sottotenente di vascello)
Richter si reca a prelevare i siluri ma, rientrando, av-
viene il disastro. La commissione di indagine stabi-
lir che la spoletta della testa in guerra di uno di que-
sti si casualmente attivata e, imbracando larma
per imbarcarla, esplosa, uccidendo Richter e feren-
do gravemente quattro marinai.
Commissione di inchiesta o meno i morti, per giun-
ta senza neanche essere mai stati in battaglia, sono
gi troppi, e tra lequipaggio iniziano a girare strane
voci: i marinai, si sa, sono superstiziosi e i sommer-
gibilisti tedeschi non erano diversi dagli altri.
Herr Richter torna a bordo
Una sera, riparati i danni causati dallesplosione e
ultimati i rifornimenti, mentre il battello in ban-
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Un manifesto alleato per la propaganda dei buoni di guerra che dice, in alto a destra
Hanno tenuto aperte le vie dei mari; la minaccia degli U-boote fu fortemente sentita
sin dal primo momento
china un marinaio, stravolto, corre da Schelle urlan-
do di aver visto il secondo in camera di lancio. Il co-
mandante, certo che il marinaio abbia abbondato in
libagioni, sta per riprenderlo quando sopraggiunge
lufficiale di guardia che, terreo in volto, gli dice di
aver visto un ufficiale salire a bordo dalla passerella,
andare verso prora e poi scomparire. Lo ha ricono-
sciuto: era Herr Richter.
Schelle reagisce intimando ai due uomini di non
propalare sciocchezze sicuramente dovute alla loro
immaginazione, che potrebbero turbare gli animi
dellequipaggio: il loro dovere di soldati tedeschi
quello di servire la Patria e se necessario morire per
essa. Basta cos. E li licenzia.
Il battello parte finalmente per la sua prima missio-
ne e ben presto entra in azione; danneggia un mer-
cantile danese e, una settimana dopo, ne affonda
uno svedese e uno britannico.
dicembre, il mare in tempesta, le due vedette nel-
la torre scrutano lorizzonte saldamente trattenute
alla paratia da cinghie di cuoio quando una si accor-
ge che sul ponte un ufficiale fa altrettanto tenendosi
per malamente in equilibrio; pensa che sia impazzi-
to, poi realizza che per uscire dal battello e scendere
sul ponte esiste un solo boccaporto, che si trova tra
lui e laltra vedetta, e di l non passato nessuno. In
quel momento lufficiale si gira e lo guarda: Richter.
Il marinaio urla dal terrore per avvertire il suo colle-
ga e lo si sente dallinterno dello scafo, ma nello stes-
so momento giungono altre urla dalla camera di
manovra: il sottufficiale al timone che ha visto
Herr Richter con-
trollare i manome-
tri con gli stessi gesti
che faceva da vivo.
Schelle capisce che
il panico sta dila-
gando e che la situa-
zione pu precipita-
re, corre verso la sca-
la che porta in torre
ma questa occupa-
ta da un ufficiale che sta scendendo, lo raggiunge e si
volta... Richter che lo fissa negli occhi prima di sva-
nire. Cosa potr opporre, adesso, il comandante alle
voci che circolano fra lequipaggio?
Per il momento lunica cosa sensata da fare quella
di interrompere la missione e ritornare a Zeebrugge,
il porto di Bruges, in Belgio, da dove opera il som-
mergibile; da l Schelle invia una richiesta di met-
tersi a rapporto allammiraglio Gustav Ludwig von
Schrder, comandante il Marinekorps Flanders e re-
sponsabile delle forze navali di superficie e subac-
quee che operano dai porti della costa belga occupa-
ta di Ostenda e Zeebrugge, ossia nelle Fiandre.
Lammiraglio lo chiama, lo ascolta attentamente,
quindi convoca una commissione di ufficiali supe-
riori la quale, a sua volta, intervista uno per uno tut-
ti i componenti dellequipaggio.
Sullaffidabilit di Schelle non sussistono dubbi, ma
questi strani eventi in parte reali come gli incidenti
e in parte supposti tali come le apparizioni, ri-
schiano di minare psicologicamente un equipaggio
gi costretto a condurre una vita durissima.
I sommergibilisti della Seconda Guerra Mondiale
trarranno enorme vantaggio dalle esperienze che
questi uomini stanno facendo sulla loro pelle senza
averne di pregresse, veri pionieri del campo subac-
queo, che devono imparare dai loro sbagli, vivendo
in un ambiente difficile e malsano.
Cos lequipaggio viene sciolto e ridistribuito tra al-
tri sommergibili e unit di superficie, mentre un Pa-
store luterano di Bruges chiamato in gran segreto a
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Il locale motori termici di
un UB evidentemente in
navigazione emersa con
mare calmo: in questi
spazi ristretti lequipag-
gio doveva vivere, lavo-
rare, combattere e, spes-
so, morire
bordo del battello, radiato dalla Quinta Flottiglia e
posto momentaneamente in disarmo, per operare
un cerimoniale di esorcismo.
Schelle, con un nuovo equipaggio, torna a bordo
qualche giorno dopo e lUB-65, rimesso in sesto, e
soprattutto purificato, torna in servizio assegnato
questa volta alla Seconda Flottiglia.
Per alcune settimane non avviene niente; il battello
svolge due missioni di guerra durante le quali affon-
da due navi e ne danneggia quattro e tutto va per il
meglio. Ma alla fine di maggio, mentre esegue un
lungo pattugliamento che lo porta fino al Golfo di
Biscaglia, il fantasma torna a farsi vedere tre volte; la
prima fa quasi impazzire un sottufficiale che lo vede
entrare in sala macchine passando attraverso una
porta corazzata chiusa. Le altre terrorizza un siluri-
sta comparendo in camera di lancio prora per fer-
marsi a fissare un lanciasiluri; il poveretto tanto
sconvolto che una notte, mentre il battello emerge
per caricare le batterie, si suicida gettandosi in mare.
Lultima missione
Nel luglio 1918, a quattro mesi dallarmistizio, il
battello parte per la sua sesta (ed ultima) missione.
Il giorno 10, mentre in emersione notturna al lar-
go di Padstone, in Cornovaglia, viene sorpreso dal
sommergibile americano AL-2. Fa parte di un grup-
po di sommergibili classe L rischierati in Inghil-
terra che, per distinguerli dallomonima classe L
inglese, sono stati ribattezzati AL.
Il suo comandante collima il sommergibile tedesco
nel periscopio e si appresta a silurarlo, ma mentre
elabora i dati di lancio lUB-65 esplode, affondando
con tutto lequipaggio.
Si dir che si trattato di un incidente causato da un
siluro difettoso esploso in un tubo di lancio, ma a
chi stava lanciando il siluro, visto che nello specchio
di mare si trovavano solo lUB-65 e lo AL-2? Inoltre
risulta che il 14 luglio, ben 4 giorni dopo, lUB-65ab-
bia silurato e affondato il veliero portoghese Maria
Jose per essere a sua volta affondato lo stesso giorno.
Quale sommergibile esploso davanti allo AL-2?
Adesso, ragionando freddamente, mentre per
quanto riguarda gli incidenti a terra e in mare, que-
sti sono documentati dai verbali delle varie com-
missioni di inchiesta e dagli archivi della allora Kai-
serliche Marine, altrettanto non si pu dire per le
presunte comparse di fantasmi.
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La foto di un trawler dallapparenza pacifica simile a quello affondato dallUB-65; in realt si trattava di pericolosissime navi civetta con
artiglieria nascosta per tendere imboscate ai sommergibili
Nessuna commissione si sarebbe azzardata a firmare
37 interrogatori volti a scoprire la presenza di un
fantasma a bordo, n riteniamo che un ammiraglio
avrebbe inviato un biglietto di invito ad un Pastore
protestante, per giunta belga, per operare un esorci-
smo su un suo sommergibile.
N alcun comandante accetterebbe di distruggere il
proprio futuro scrivendo sul giornale di chiesuola Og-
gi avvistato sul ponte uno spettro in atteggiamenti sospetti.
In pi cera una guerra, la stampa era controllata, e
non esisteva allora, specie in Germania, quella scan-
dalistica che oggi, su una vicenda del genere, impaz-
zirebbe di gioia. Dobbiamo accontentarci di quanto
hanno fatto trapelare i si dice, i sembra che, le
mezze voci e le chiacchiere di quadrato.
Piccola appendice
La Grande Guerra arriv final-
mente al termine, e le far segui-
to un altro conflitto ancora pi
disastroso, dove i battelli tede-
schi la faranno a lungo da pa-
droni, ma finir anche questo.
Nel 2004 una troupe di operato-
ri televisivi subacquei del bri-
tannico Channel 4, per il pro-
gramma Wreck Detectives (inve-
stigatori di relitti) si reca a controllare
lo scafo di un presunto U-boot casual-
mente individuato dalla Royal Navy
al largo della Cornovaglia. Si scopre
per che non si tratta di un U-boot, ma
del relitto dellUB-65, che viene iden-
tificato senza errore grazie al modello
del cannone, ad alcune strutture e a
un numero di matricola stampigliato
su di unelica.
Una accurata ricognizione, per, non
evidenzia squarci di bombe di profondit, quindi il
battello non stato attaccato, mentre la prora in-
tatta, quindi al suo interno non esploso nessun si-
luro in un tubo di lancio. Infine, vengono trovati i
boccaporti del ponte di poppa aperti, ma dallinter-
no, come se qualcuno avesse assurdamente voluto
lasciare lo scafo.
Dopo lidentificazione del battello, il 1 novembre
2006, secondo quanto stabilito dal Protection of Mili-
tary Remains Act 1986, al relitto viene riconosciuto
lo status di area protetta.
Auf einem Seemans Grab, da blhen keine Rosen (sul-
la tomba del marinaio non fioriscono le rose) dice
unantica canzone tedesca. Che lUB-65 possa ripo-
sare in pace con il suo equipaggio. I
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Il sommergibile americano AL-2 che tenter di
silurare lUB-65, fotografato nella baia di
Bantry, in Irlanda, nel 1918
La torre di comando del relitto dellUB-
65, fotografata durante una delle rico-
gnizioni che effettuarono sul battello gli
operatori televisivi di Channel 4 nel
2004 al largo della Cornovaglia

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