Impegno e disimpegno, poetiche e ideologie del fenomeno culturale pi dissacratorio di tutto il
Novecento I primi anni del Novecento segnano, in ogni campo, il distacco dal passato, il balzo verso un avvenire pi tecnologico. Il nuovo secolo si annuncia, infatti, come il secolo delle pi grandi invenzioni della storia dellumanit: la luce elettrica permette alluomo di uscire per sempre fuori dal tunnel di una lunga notte che per millenni lo ha condizionato lautomobile gli consente di provare emozioni, gusti, odori, sensazioni che nessuno prima ha mai sentito la potenza devastatrice delle armi genera unesaltata euforia laeroplano sembra coronare lantico sogno delluomo di dominare anche il cielo. !imbolismo e crepuscolarismo avevano gi avvertito, anche se in sordina, la crisi del secolo romantico di fronte ad un mondo sempre pi movimentato, a un"uropa sempre pi aperta grazie al lungo periodo di pace e alle "sposizioni #niversali che, oltre alleconomia, favorivano lo scambio delle idee. $a chi se ne rende conto, con chiara coscienza e programmatica provocazione, % Filippo Tommaso Marinetti, fondatore, teorico ed animatore del &uturismo. '(utta lavventura futurista inizia, infatti, con il $anifesto di $arinetti pubblicato a )arigi nel *+,+, con la funzione di propagandare lo stile innovativo di -uesta vivace corrente artistica e letteraria davanguardia sviluppatasi in Italia nel primo decennio del .+,,./ !e il 0repuscolarismo % una prima forma di avanguardia italiana e un primo timido tentativo, peraltro tutto letterario, di dare una risposta nuova alla tradizione, ripensando la funzione del poeta e del poetare, il &uturismo, invece % un pi rivoluzionario movimento d'avanguardia che ha risonanza europea. Il &uturismo, infatti, vuole programmaticamente dare una risposta radicale al passatismo della tradizione, coinvolgendo la totalit degli aspetti della cultura e dellarte: dalla letteratura, alla pittura, alla musica, allo spettacolo, ecc. 1uole porsi come modo di sentire e di vivere, sintonizzandosi con le espressioni tipiche della vita moderna nelle sue variabili pi vistose: la tecnica, l2industria, la macchina, la velocit, la massa, la citt, la pubblicit, ecc. Nel loro primo proclama, il Manifesto del *+,+, i &uturisti scrivono: Noi vogliamo cantare l'amore del pericolo, laitudine allenergia e alla temerit!" Il coraggio, laudacia, la riellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia" 3 evidente il bisogno di vivere globalmente e totalmente, ma spesso acriticamente, la contemporaneit, con una carica dirompente e una furia iconoclasta verso il passato, il vecchio e il tradizionale, con un atteggiamento polemico e provocatorio che faranno del &uturismo il protagonista assoluto e scandalistico del dibattito culturale pubblico tra il *+,+ e il *+*4. Il &uturismo nasce ufficialmente -uando a )arigi, sulle colonne del Figaro del 5, febbraio del *+,+, appare il Manifesto del Futurismo, a firma di &ilippo (ommaso $arinetti. 6a scelta della tribuna parigina per il lancio del movimento % azzeccata e si rivela subito una gran cassa di risonanza capace di interessare aree culturali molto lontane, dalla &rancia alla 7ussia dove il &uturismo ebbe altro svolgimento e, a livello letterario, produsse le sue cose migliori. Nel *+,+ esce sul -uotidiano parigino 6e &igaro il primo Manifesto del Futurismo contenente i semi fondamentali di -uesta delirante e fruttuosa esperienza. )unti fondamentali e irrinunciabili della nuova corrente sono lesaltazione della velocit 'unautomobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, % pi bella della 1ittoria di !amotracia/, la glorificazione della guerra sola igiene del mondo, la distruzione dei musei, delle biblioteche, delle accademie dogni specie per togliere di mezzo una cultura morta che si regge sul passatismo, la liberazione dellItalia dalla sua fetida cancrena di professori, darcheologi, di ciceroni e danti-uarii. Nessuno ha mai osato dire tanto e cos8 esplicitamente, soprattutto, perch9 la tribuna dalla -uale $arinetti parla non % solo la provincia italiana, ma addirittura )arigi. :altra parte, $arinetti % irriducibile e continua a tuonare provocatoriamente: la violenza e il paradosso estroso delle immagini si reggono su unestrema pirotecnica del linguaggio, tratto molto spesso dalla nuova realt industriale del secolo, e reso incalzante da una foga irruente del discorso continuamente arrembante, spiritato, talora profetico e visionario. ;l movimento, accompagnato da fenomeni del gusto e della moda, aderiscono ben presto scrittori e artisti di varia natura e provenienza culturale: i poeti 0orrado <ovoni e ;ldo )alazzeschi, ad esempio, dopo aver attraversato l2esperienza crepuscolare. (rascurando tutti gli altri innumerevoli campi in cui il &uturismo porta le sue regole della trasgressione e della novit, un ruolo particolarmente significativo svolge il Manifesto del Teatro di #ariet! del *+*4, ancora una volta firmato da $arinetti. 6a scelta % di nuovo dissacrante e provocatoria dopo aver proclamato il proprio schifo per il teatro contemporaneo minuzioso, lento, analitico e diluito, degno tuttal pi della lampada a petrolio, $arinetti rivela i pregi del 1ariet: distrugge il !olenne, il !acro, il !erio, il !ublime dell;rte coll; maiuscola. 6a furia iconoclasta continua, la volont di cambiare il mondo non si % ancora calmata. Il &uturismo = scrive ancora $arinetti = vuole trasformare il (eatro di 1ariet in teatro dello stupore, del record e della fisicofollia. #no stato di volontaria allucinazione, dun-ue, che d frutti buoni e meno buoni. :a un lato una frenetica attivit, davvero una passione, che sconvolge l"uropa intera, approdando perfino nella lontana 7ussia 'si pensi a >lo?, "senin, $a@a?ovs?i@/ dallaltro un entusiasmo talora un po epidermico per lesaltazione della forza e della violenza che porta i futuristi, dietro il capofila $arinetti, a impegolarsi con lesaltazione della guerra sola igiene del mondo e con lavventura fascista che si presenta proprio con i caratteri roboanti cos8 cari al movimento. (uttavia bisogna osservare che vera e propria adesione politica al verbo mussoliniano si puA forse attribuire solo a $arinetti, mentre la corte futurista badava probabilmente di pi ad ottenere fama e commesse grazie allillustre amicizia. 0ertamente un pizzico di opportunismo e -ualche illusione da grandeur devono aver giocato un ruolo importante nella compiacente adesione al nuovo regime che, capace di ridare a 7oma un impero, sembra promettere seriamente di consentire -uella 7icostruzione futurista dell#niverso teorizzata nel *+*B. Nato in &rancia nel *+*, da genitori italiani, il &uturismo ebbe risonanza europea e costitu8 una nuova ventata rivoluzionaria che scosse lambiente dellarte. Il clima in cui maturA lavventura futurista era dominato da un rapido sviluppo sia della scienza che delle nuove tecnologie, sotto la pressione dei grandi interessi industriali e finanziari. 6a realt del primo Novecento, infatti, appare caratterizzata dalla macchina, dalle masse operaie emergenti, dalla metropoli che si diffonde a macchia dolio e ancora, dallautomobile e dallaereo, simboli di una velocit sempre pi frenetica, dal telegrafo, dal telefono, dal cinema, simboli delle accelerate comunicazioni di massa. " sono proprio i modelli di -uesta nuova realt ad attirare lattenzione e la simpatia dei futuristi: le macchine, i grandi complessi industriali, le citt moderne, la velocit, il telegrafo, il telefono, il cinema ed, infine, lautomobile, nuovo mito nascente, ne sono alcuni esempi. Il &uturismo celebrA il mito della macchina e della velocit e la concezione della guerra come sola igiene del mondo. 3 in -uesto -uadro storico che lintellettuale vive lo shoc? della modernit, cui cerca di reagire con risposte diversificate. Cuale la risposta dei futuristiD "ssi si fanno banditori e sacerdoti della nuova civilt nel bene e nel male, esaltandone alcuni vistosi aspetti, -uali la velocit, la simultaneit, lautomobile che % il nuovo fascinoso mito destinato a tanto avvenire. 0ompreso linarrestabile sviluppo della nuova realt portata dalla macchina e limpossibilit di esorcizzarla, i futuristi aprono la via allesaltazione, spesso indiscriminata, della civilt industriale e urbana. #na volta accettata -uesta logica, i futuristi promuovono un violento attacco contro larretratezza delle strutture socioEeconomiche del paese, contro la mancanza di un profondo sviluppo tecnologico che, in -uegli anni, tanto ancora differenzia il clima nazionale dal clima metropolitano europeo. !catenano la loro violenza travolgente e incendiaria, i loro artifici provocatori contro tutto ciA che % di ostacolo a un nuovo progresso industriale e alla dimensione del moderno. ;ttaccano anche il vecchiume delle istituzioni culturali e letterarie, lo stagnante culto dellarte, lumanesimo antiproduttivo del poeta. Il &uturismo, contro la cultura e larte tradizionale, propugnA una nuova estetica ed una nuova concezione di vita, fondate sul dinamismo come principio = base della moderna civilt industriale. $arinetti aggred8 gli schemi arcaici e vincolanti della cultura tradizionale con violenza ed asprezza e ne attuA una impetuosa corrosione. I futuristi, -uindi, rinnegarono il passato e guardarono alla realt dellera meccanica, nella -uale tutto si muove, tutto corre. Nac-ue da ciA lesigenza di dipingere loggetto in movimento, o meglio il movimento stesso degli oggetti nello spazio, creando composizioni in cui sono resi concreti dinamismo, velocit, suoni, odori, rumori gli oggetti, in tal modo, venivano rappresentati con un procedimento molto simile a -uello attuato dai cubisti che, sulla superficie piana della tela, scomponevano loggetto nei suoi volumi, in tutte le sue parti, visibili e nascoste, riducendolo -uasi ad una se-uenza di forme geometriche organizzate in una visione simultanea nel tempo e nello spazio. !i tratta di immagini che si deformano in un turbine di linee, forme e colori, dentro il -uale lo spettatore si sente -uasi trascinato. ')er rendere evidente -uesta esplosione di movimento e velocit i futuristi scomposero e costruirono le immagini con un procedimento molto simile a -uello adottato dai 0ubisti./ ;l di l di ogni pericolosa e ambigua esaltazione, resta comun-ue che oggi tutta la critica riconosce che il &uturismo italiano % stato il movimento davanguardia pi innovativo del Novecento anche a livello europeo. 7ipulito dalle incrostazioni di regime, esso viene cos8 riconsegnato ad una dimensione artistica pi propria, di sicuro pi asettica e meno manichea, caratteristica di un processo di rivalutazione che, attraverso un pullulare di megaEmostre e convegni, sembra contraddistinguere -uesti iperattivi anni Fttanta. $%a rivoluzione formale& $arinetti, eccezionale protagonistaEorganizzatoreEagitatore, fece seguire a -uello dei *+,+ altri manifesti: il Manifesto tecnico della letteratura futurista '** maggio *+*5/ e 'istruzione della sintassi ( Immaginazione senza fili ( )arole in liert! '** maggio *+*4/. Nel *+*5 $arinetti pubblicA il $anifesto tecnico della letteratura futurista. Il suo scopo era essenzialmente -uello di liberare la poesia dagli schemi e dai modelli arcaici e vincolanti della cultura tradizionale. 7innegando il passato $arinetti intendeva rivolgere la poesia al futuro: di -ui il nome del suo movimento, appunto il &uturismo. ;nche il linguaggio deve essere rivoluzionario se si vuole condurre fino in fondo il processo di definitiva rottura con la tradizione: la parola deve essere foneticamente, graficamente e sintatticamente liberata: >isogna distruggere la sintassiG si deve usare il verbo allinfinitoG si deve abolire laggettivoG lavverbioG anche la punteggiaturaG ogni sostantivo deve avere il suo doppioG c% bisogno di analogie sempre pi vasteG non vi sono categorie dimmaginiG distruggere nella letteratura lio. Cuesti i capisaldi del $anifesto tecnico della letteratura futurista del *+*5, secondo i cui principi $arinetti scrive il poemetto parolibero Hang (umb (umb, l*ssedio di *drianopoli, dove lardore e il fragore della battaglia, il crepitare della mitragliatrice, il sibilo delle pallottole, il rombo del cannone sono resi con invenzioni sia fonetiche che grafiche del tutto inedite. Importante risulta loperazione futurista nel li-uidare i valori culturali della vecchia borghesia preindustriale, gi avviata in tono minore dai crepuscolari, e nel prospettare, non senza ambiguit, un orizzonte di valori culturali e letterari aderenti alla nuova realt industriale. $a l2operazione pi efficace, linguisticamente e letterariamente parlando, i futuristi la svolgono sul piano tecnico(formale. $entre i crepuscolari prendono, pi di -uanto non danno, dalla lingua letteraria e dalla lingua parlata, l2esperienza futurista invece incide in maniera pi efficace. )ossiamo cos8 riassumere le nuove proposte linguistiche di $arinetti e dei futuristi: distruzione della sintassi, della punteggiatura, dell2aggettivo, in particolare dell2aggettivo -ualificativo, dellavverbio, della letteratura dell'io" " ancora, i futuristi recuperano e utilizzano l2onomatopea, l'immaginazione senza fili, l2analogia, l'aggettivo semaforico, il vero all'infinito, il verso liero, le parole in liert!, lo sperimentalismo grafico. Il Futurismo predilesse lo sperimentalismo delle onomatopee I suoni che imitano la natura, delle immagini e delle parole in libert Nei futuristi troviamo la volont di rifiutare il passato e lesigenza di rinnovare il linguaggio artistico per adeguarlo ai tempi nuovi. In letteratura, infatti, i futuristi proposero una rivoluzione formale basata, oltre che sulla distruzione della sintassi, della punteggiatura, dellaggettivo, dellavverbio, anche su una nuova disposizione delle parole in libert, anticipando in tal modo il :adaismo. !i tratta di un movimento artistico e letterario davanguardia, sorto a Hurigo nel *+*I. !iamo nel periodo della prima guerra mondiale: le distruzioni, la morte, il dolore che il conflitto lascia dietro di s9 e il crollo di ogni valore spirituale provocano in un gruppo di artisti, poeti e scrittori pacifisti per lo pi profughi, provenienti da varie nazioni e di differenti ideologie, tutti impegnati in una intensa propaganda contro la guerra e rifugiatisi a Hurigo, un gesto di protesta violenta, di accusa e di rivolta contro la societ ed i miti da essa costruiti come la cultura tradizionale e le convenzioni sociali. Nasce cos8 il movimento :ada la cui parola, probabilmente presa dal linguaggio infantile, nella sua insignificanza, vuole significare il rifiuto radicale di -uel gruppo per ogni atteggiamento razionalistico. Il movimento :ada fu dun-ue il violento disgusto di intellettuali ed artisti per lassurdit e lorrore della guerra fu un preciso impegno anticonformista fu la rivolta antiautoritaria che divenne nelle opere di -uegli artisti violenza provocatoria fu la rivolta contro una societ impositiva ed alienante che tutto valutava in rapporto alla logica del profitto fu unintransigente negazione verso larte, al fine di costruirne una nuova, in radicale opposizione a -uella tradizionale, o meglio una anti=arte che fosse contestatrice, provocatoria, ironica. :obbiamo riconoscere a $arinetti e ai futuristi la prospettiva di un nuovo uso del linguaggio poetico e non poetico, il sincero bisogno di rinnovamento formale, oltre che tematico, che veniva a saldarsi con le esigenze dei nuovi linguaggi tecnologici. 6o snellimento sintattico, la tecnica dell2analogia, le parole in libert segnano uno dei momenti fondamentali nell2evoluzione della poetica moderna e influenzeranno l2evoluzione della lingua fino ai giorni nostri. :2altra parte, perA, non possiamo neppure tacere i limiti di un2esperienza che spesso si risolve nei giochi di parole, in smania distruttrice, in puro sperimentalismo grafico. ;ll2efficace azione distruttiva di certi schemi non si affiancA un2altrettanto efficace azione ricostruttrice di schemi diversi. $ancA a -uesti poeti la coscienza che la lingua, oltre che creazione, % anche costrizione, convenzione necessaria.